Prestito libri via internet È una falsa partenza
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Prestito libri via internet È una falsa partenza
PROVINCIA L’ECO DI BERGAMO VENERDÌ 4 MAGGIO 2007 25 Prestito libri via internet È una falsa partenza Problemi di rodaggio per il nuovo software delle biblioteche La Provincia: «Pochi giorni e il servizio sarà a pieno regime» Prenotare i libri direttamente dalla scrivania di casa, accedendo ai cataloghi più velocemente e comodamente, utilizzando in futuro, per il riconoscimento, la tessera sanitaria. Sono alcuni dei vantaggi possibili grazie a BEvolution - dove la «B» sta per Bergamo biblioteche -, il nuovo software che a breve entrerà in funzione in oltre 160 biblioteche provinciali (quelle del sistema di Dalmine, del Nord-Ovest, il Seriate-Laghi e della Valle Seriana, con la previsione di estenderlo a Treviglio), aggiornando il vecchio programma Uol.it. A dire il vero la tecnologia di ultima generazione, curata dal Consorzio Politecnico di Milano su commissione della Provincia, doveva essere operativa da ieri, ma nel primo giorno di rilascio si sono verificati alcuni problemi tecnici che hanno rinviato l’inaugurazione ufficiale. Una falsa partenza che però, per l’assessore provinciale alla Cultura Tecla Rond - alla quale fa capo il progetto - «non ha creato nessun disservizio all’utenza. Come ogni avvio, anche quello di B-Evolution ha avuto le sue difficoltà, ma ci hanno assicurato che il sistema entrerà a pieno regime nel giro di pochissimi giorni, permettendo al servizio di fare un grande salto di qualità. La fatica dell’avvio verrà ripagata da un servizio più efficiente». Il software, infatti, avrà un’interfaccia più semplice e consentirà di caricare su internet i database dei patrimoni librari delle diverse biblioteche, per i prestiti (anche interbibliotecari) e le prenotazioni. Ma cosa è successo ieri? «Il software - risponde l’assessore Rondi -, dopo essere partito rilasciando le nuove funzionalità in internet, si è inceppato. Nel dubbio che potessero esserci disguidi maggiori, abbiamo quindi interrotto la procedura, ripristinando Uol.it». I bibliotecari hanno ammesso l’intoppo, che ha Partenza difficoltosa per il nuovo software in dotazione alle 160 biblioteche provinciali rallentato il lavoro e costretto, in molti casi, alla trascrizione manuale dei prestiti, ma hanno anche riconosciuto che si tratta di una tecnologia importante per migliorare le procedure. Da Romano, ad esempio, spiegano che in mattinata «l’impossibilità di scaricare i libri ha provocato accumuli e rallentamenti, così come l’operazione della trascrizione manuale delle segnature e degli utenti destinatari del prestito. Anche l’interprestito si è bloccato, fin verso mezzogiorno, quando è stato riattivato il programma precedente Uol.it». Problemi anche a Ponte San Pietro: «Ci hanno detto che le difficoltà sono do- vute all’hardware e che per questo l’operazione che doveva partire oggi (ieri per chi legge, ndr) dovrà essere posticipata di qualche giorno». «Un intoppo normale», per Ferdinando Cotti, coordinatore del sistema bibliotecario SeriateLaghi, che dice: «Bisogna lasciare il tempo di rodaggio al nuovo software. A Seriate non c’è stata nessuna ripercussione sugli utenti, anche perché sono state immediatamente riavviate le vecchie procedure per accontentare le richieste. Sono comunque convinto dei vantaggi che il nuovo software porterà a tutto il sistema, bisogna solo lasciargli il tempo di entrare a pieno regime». Mentre il Consorzio Politecnico di Milano metterà a fuoco che cosa non ha funzionato, l’augurio degli addetti ai lavori è che comunque non si ripiombi nella situazione di qualche anno fa, quando l’attivazione di Uol.it e il suo funzionamento altalenante avevano messo sul piede di guerra diversi bibliotecari. Risparmiare energia si può: lezione a Seriate «Una conferenza finalmente utile e ricca di informazioni e di spunti di riflessione»: questo il commento unanime dei presenti al convegno promosso dall’assessorato all’Ambiente di Seriate sulle problematiche dell’inquinamento atmosferico e acustico, e del consumo di energia. I due relatori di Bolzano hanno spiegato alla folta platea nella sala consigliare del Comune «CasaClima», codice di edificazione del futuro col quale si può risparmiare riscaldamento ed elettricità fino al 90 per cento rispetto a una casa costruita con metodi tradizionali. Norbert Lantschner, direttore di CasaClima, ha spiegato che «le case spendono un patrimonio di energia; è tempo di cambiare e cambiare si può». Il suo cavallo di battaglia è la coibentazione degli edifici, l’involucro, il cappotto: «l’Italia è fanalino di coda nella coibentazione», ha sostenuto, proseguendo con altri dati: l’Italia importa il 90 per cento del fabbisogno energetico e fra pochi anni il petrolio sarà impagabile; nel 2005 sono stati scaricati nell’atmosfera 28 miliardi di tonnellate di biossido di carbonio che ha cambiato la composizione dell’atmosfera; l’alternativa è uscire dal tunnel di petrolio, metano, carbone e ridurre l’anidride carbonica; bisogna partire dall’edilizia; la casa tradizionale spende da 18 a 25 euro al metro quadrato di riscaldamento all’anno: la casa moderna spende da 12 a 15 euro; a Brunico è stata costruita una scuola che produce più energia di quanta ne consuma; in un albergo di Brunico non si accende il riscaldamento fino a 10 gradi sottozero; l’ex palazzo delle poste di Bolzano, del 1954, ristrutturato, è passato da un consumo di 90 mila euro all’anno di riscaldamento a mila euro. Il corso per conoscere la nuova frontiera delle case dura 40 ore ed è rivolto a tutti gli operatori dell’edilizia. Hanno aperto il convegno il sindaco di Seriate Silvana Santisi Saita e l’assessore provinciale all’Ambiente Alessandra Salvi. Ha introdotto i lavori l’assessore all’ambiente di Seriate Massimo Bandera ripassando le criticità emerse da un rapporto sull’ambiente del 2004 per i comuni di Seriate, Azzano, Grassobbio, Stezzano. Bandera ha rilevato l’enorme incidenza del riscaldamento nell’inquinamento atmosferico: le polveri sottili (Pm10) raggiungono nei mesi invernali 75 microgrammi al metro cubo, mentre nei mesi senza riscaldamento si assestano intorno ai 20. L’inquinamento acustico derivato dall’aeroporto di Orio al Serio colpisce Bagnatica più dello stesso Orio, poi Bergamo. A Seriate si verifica il maggior consumo di energia per utenze familiari rispetto ad Azzano, Stezzano, Grassobbio: ma tutti questi comuni sono comunque al di sopra delle medie provinciali, regionali e nazionali. Bandera ha annunciato che «i tecnici comunali di Seriate parteciperanno al corso di CasaClima». Emanuele Casali Benedetta Ravizza .FESTA. .SOMASCA. Legambiente fa scoprire le bellezze dei micro comuni Processione per la beata Cittadini Sono 96 i comuni svantaggiati in Bergamasca Domenica torna «Voler bene all’Italia», la festa nazionale, organizzata da Legambiente, per onorare la miriade di piccoli comuni che compongono il panorama nazionale. Una giornata dedicata quindi ai cosiddetti «comuni polvere», 660 in tutta la Lombardia, tutelati dalla legge regionale del Pirellone 11/2004 che prevede forme di sostegno ai cittadini e alle imprese che vivono nei «piccolissimi» comuni, e in particolare a quelli che vengono classificati nelle classi «media» ed «elevata» di svantaggio. In Bergamasca i comuni «svantaggiati» sono complessivamente 96 di cui 7 con svantaggio «basso», 34 con svantaggio «medio» e 55 con svantaggio «alto». Giunta alla quarta edizione la festa dei piccoli comuni vedrà eventi e manifestazioni in decine di comuni lombardi tra cui anche tre della nostra provincia: Almenno San Bartolomeo, Castel Rozzone e Cusio. Ad Almenno San Bartolomeo domenica mattina è in programma una passeggiata ecologica con visita al centro storico di Carosso. Il ritrovo è previsto alle 9 al parcheggio davanti alla Villa Malliana. Percorso: Villa Malliana-Sentiero attorno al Golf-Cabacaccio- Carosso-Camoretti- Chiesa di Longa- Villa Malliana. A Castel Rozzone, dalle 9 alle 12 verrà aperto il ricco cortile della famiglia Bono, chiuso ormai da anni all’accesso e alla visione del pubblico. A Cusio infine, sempre a partire dalle 9, è in programma un ritrovo in località Colle della Maddalena da cui prenderà il via la passeggiata ecologica nei boschi che salgono fino ai piani dell’Avaro. Si potrà anche partecipare in gruppo alla pulizia di alcuni tratti di bosco. Alle 15,30 visita ai luoghi storici e di culto situati nei dintorni del paese, con particolare riferimento ai piccoli oratori ed alle opere contenute al loro interno (il ritrovo è previsto nella piazza della chiesa). Anche in molti altri centri delle province lombarde sono previste degustazioni, visite guidate, percorsi naturalistici, mostre, convegni e rappresentazioni folkloristiche. .CURNO. Terreno e progetto per «La solidarietà» Comune e volontari offrono una nuova sede alla cooperativa che si occupa di lavoratori svantaggiati CURNO Una «fabbrica speciale» sta sorgendo a Curno. Per il momento è stato individuato il terreno, in via Donizetti, lungo la ferrovia, che l’Amministrazione comunale, guidata dal primo cittadino Annamaria Morelli, concederà alla cooperativa sociale «La solidarietà», cooperativa che si occupa dell’inserimento lavorativo di persone svantaggiate. Un sogno che sta per realizzarsi, dunque, per volontari e ospiti della cooperativa, oggi occupati nei laboratori di Dalmine, Roncola di Treviolo e Brembate. E la nuova struttura di Curno andrà a sostituire quella di Treviolo non più idonea. «Il terreno individuato - spiega l’assessore alle Politiche sociali, Mattia Maggioni - si trova in una zona a cavallo tra i comuni di Curno e Mozzo, un punto strategico per quanto riguarda la visibilità e ben servito dai mezzi pubblici». Il progetto è stato realizzato gratuitamente da un gruppo di professionisti ed è strutturato su due livelli. Il primo di questi che verrà avviato è il laboratorio. «Una zona di 650 metri quadrati - sottolinea Vito Conti, assessore all’Urbanistica - dedicata alle attività di laboratorio. Particolare attenzione sarà riservata alla costruzione dell’edificio, con una propria dignità, che sottolinea l’importanza dell’attività che si svolge al suo interno». Non si tratterà in sostanza di un semplice capannone, bensì di una zona dove si presterà particolare attenzione anche all’aspetto estetico con un’attenta illuminazione nell’area della parte dedicata al lavoro e con ampie vetrate nelle facciate. «Una scelta di qualità - hanno aggiunto gli assessori - frutto del lavoro collegiale di tutte le forze politiche». Il secondo livello prevede poi la realizzazione degli uffici anche se in prospettiva si sta già pensando a una possibile residenzialità per gli ospiti, vicino al posto di lavoro. Seicentomila euro il costo a carico della cooperativa «La solidarietà», 250 mila di questi verranno corrisposti complessivamente dal Comune di Curno e ventimila dalla Fondazione della Comunità bergamasca. A snocciolare i dati della cooperativa, fondata diciassette anni fa, ci ha pensato il suo presidente, Lucio Piccardi: «Sono 125 i soci di cui 65 rappresentati dai lavoratori svantaggiati, impiegati tra la litografia di Dalmine e il laboratorio di Treviolo. Nel 2006 sono stati inseriti in aziende esterne cinque nuove persone che ad oggi raggiungono quota 43 addetti. Diciotto sono gli operatori volontari fissi, 33 i dipendenti della cooperativa, 47 i volontari che prestano la loro opera durante il giorno e 108 quelli che collaborano alla sera. Sono 144.411, infine, le ore lavorate di cui il 42 per cento dai soci svantaggiati e il fatturato è aumentato dell’8,5 per cento». Dati che fanno ben sperare anche per il prossimo futuro, anche se qualche problema c’è: «Per la prima volta - ricorda Piccardi - le domande di inserimento delle persone svantaggiate superano le offerte. Abbiamo quindi bisogno di una maggior sensibilizzazione delle aziende». I lavori che impegnano i soci della «Solidarietà» riguardano principalmente la preparazione di semilavorati, l’assemblaggio e la finitura di prodotti per conto terzi. L’appello è stato lanciato, la cooperativa adesso conta sulla solidarietà concreta degli operatori della zona. Mariagrazia Mazzoleni CAMPI ELETTROMAGNETICI MONITORATI DA CENTRALINE Prima dell’estate si conoscerà l’esito del monitoraggio dei campi elettromagnetici presenti a CURNO. Sono stati installate in questi giorni, infatti, a cura dei tecnici dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Lombardia (Arpa), centraline a banda larga in prossimità delle cinque antenne per la telefonia mobile situate nelle vie Marconi, San Jesus, Manzù, Aeronautica e Fermi. «Un’ulteriore rassicurazione per la nostra comunità - spiegano il primo cittadino Annamaria Morelli e l’assessore all’Ambiente Vittorio Benedetti -. C’è sempre un clima di preoccupazione per questi aspetti. Vogliamo essere sicuri, almeno in base alle tecnologie conosciute, che queste antenne non diano origine ad emissioni pericolose per la salute dei nostri cittadini. Ovviamente faremo i passi necessari perché queste verifiche siano messe a punto anche nei territori dei comuni limitrofi». Per la verità pare proprio che a Curno, al momento, si possa dormire sonni tranquilli. Innanzitutto per l’attività di valutazione preventiva, cioè prima che le antenne venissero installate, curata proprio dall’Arpa e che ha consentito la loro omologazione, e poi perché un primo monitoraggio ha già evidenziato come le emissioni siano decisamente inferiori ai limiti imposti dalla normativa. Le centraline utilizzate per il monitoraggio in continuo - installate in questi giorni grazie alla disponibilità di cinque famiglie di Curno - trasmettono autonomamente i dati di misura acquisiti, via modem, al centro di controllo dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, dispongono di un alimentatore a pannello solare che ne garantisce l’efficienza anche in assenza di fornitura di corrente elettrica esterna e sono gestite completamente dal personale dell’Arpa. Il monitoraggio dovrà durare almeno tre settimane, al termine delle quali, in un’assemblea pubblica, l’Amministrazione di Curno renderà noti i risultati. SOMASCA Un anniversario importante, quello dei 150 anni dalla morte della beata Caterina Cittadini, che le suore Orsoline di San Girolamo di Somasca - la congregazione fondata dalla beata insieme alla sorella Giuditta - intendono celebrare nel migliore dei modi. Già a partire da mercoledì (fino a stasera) è infatti in corso presso la casa madre, sempre alle 20,30, il «Solenne triduo di preghiera» animato dalla scuola «Caterina Cittadini» di Calolziocorte. Il clou delle celebrazioni è previsto per domani mattina dalle 9,30, nella basilica di San Girolamo di Somasca, con l’elevazione musicale, cui farà seguito alle 10 la Celebrazione eucaristica in ricordo di Caterina Cittadini, beatificata il 29 aprile 2001 da Giovanni Paolo II. La Messa verrà presieduta dall’abate don Paolo Lunardon, postulatore della causa di beatificazione. I canti durante la celebrazione saranno a cura del coro della scuola elementare «Cittadini» di Bergamo. Dopo la Messa, alle 11, è prevista la processione diretta alla tomba della Beata. Quella della beata Cittadini è stata una vita spesa a servizio dell’educazione, accanto ai poveri e agli umili. Nata a Bergamo, in via Masone, il 28 settembre 1801, rimase ben presto orfana con la sorella Giuditta: entrambe nel 1808 furono accolte al Conventino, dove ebbero la possibilità di studiare. Nel 1826 le due sorelle con grandi sacrifici acquistarono uno stabile in Somasca, destinato a diventare la Casa Madre dell’Istituto delle suore Orsoline. Nel 1855 Caterina presentò al vescovo di Bergamo il testo delle regole della futura congregazione ed accogliere orfane e fanciulle disagiate. Nel 1927 l’istituto viene riconosciuto di diritto pontificio. Caterina muore il 5 maggio 1857, ma la causa di beatificazione parte oltre un secolo dopo, nel 1967. E il 17 dicembre del 1996 Papa Giovanni Paolo II promulga il decreto riguardante le virtù eroiche della Serva di Dio Caterina Cittadini dichiarandola Venerabile, e Beata cinque anni dopo.