luglio 2010 - Loredana De Vitis
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luglio 2010 - Loredana De Vitis
MENSILE DI CULTURA DELL’UNIVERSITÀ DEL SALENTO ESOF 2010 IL FASCINO DEI PAPIRI UNISALENTOPRESS MPS SPIDER ONDE ANOMALE: I GIGANTI DEL MARE D.R.e.A.M. SOLARINO, IL ROBOTTINO PULISCI-SPIAGGIA n. 29 ESOF 2010 pagg. 3 - 4 IL FASCINO DEI PAPIRI pag. 5 30 luglio 2010 UNISALENTOPRESS pagg. 6 - 8 MPS SPIDER: LA CARTA PER PAGARE LE TASSE ON-LINE SENZA SPESE pagg.9 - 10 ONDE ANOMALE: I GIGANTI DEL MARE pagg. 11 - 13 D.R.e.A.M. di Loredana De Vi s SOLARINO, IL ROBOTTINO PULISCI-SPIAGGIA I NOSTRI RICERCATORI: GIANLUCA QUARTA Rubrica a cura di Fernando Greco. pagg. 14 -21 pagg. 22 - 23 pagg. 24 - 26 n. 29 n. 29, 30 luglio 2010 ESOF 2010 Al Mee ng europeo biennale mul disciplinare dedicato alla Ricerca e all’Innovazione scien fica hanno partecipato due studen di Fisica dell’Università del Salento, Annalisa De Lorenzis e Luigi Longo Cosa vi ha colpito di questa quarta edizione di ESOF sopra u o per noi giovani partecipan dei Bus della Scienza. Infa io e Luigi eravamo sul Bus organizzato torinese? Luigi: “ Questa è stata la mia prima partecipazione dall’Is tuto Nazionale di Fisica Nucleare insieme a circa all’EuroScience Open Forum e di per sé ogni aspe o altri 30 giovani tra ricercatori, studen e do orandi, del mee ng ha rappresentato per me una novità. A provenien da ogni parte d’Italia. Grazie ad esso sorprendermi posi vamente è stata l’internazionalità abbiamo avuto modo di conoscerci meglio, di scambiarci dell’evento, non mi aspe avo ben più di 4000 informazioni e anche i nostri conta , c’è stato un vero persone partecipan al “Scien st Programme” con e proprio scambio culturale tra i giovani delle diverse giovani provenien da ogni parte del mondo. È stato Università d’Italia. In par colar modo abbiamo avuto entusiasmante ritrovarsi insieme a loro, nonostante il piacere di conoscere due ragazzi di Roma che come noi erano interessa all’esperimento provenissimo da luoghi differen per usi e ATLAS e magari anche se ESOF è finito costumi, eravamo tu insieme al Lingo o Annalisa De Lorenzis avremo modo di approfondire la nostra a condividere un interesse comune: la e Luigi Longo laurea conoscenza e scambiare considerazioni e passione per la Scienza.” della triennale in riflessioni su tale proge o in futuro”. Fisica con tesi in Luigi: “Aver conosciuto e condiviso questa Annalisa: “Ciò che mi ha colpito di più è esperienza con tan giovani stranieri è stato ritrovare, tra gli oltre 500 relatori Fisica delle Par celle stato bello, ma sopra u o mi è servito provenien da più di 40 Paesi che hanno Sperimentale svolte aderito ad ESOF 2010, alcuni premi Nobel nell’ambito del gruppo a capire meglio quanto sia importante la lingua per riuscire a comunicare nel come Ada Yonath, Peter Agre, Sir Harold ATLAS, guidato dal miglior modo possibile. Mo vo per cui Kroto, George Smoot, Gerard ‘t Hoo e Prof. E.Gorini del intendo curare e migliorare il mio inglese, Kurt Wuetrich. Forse sembrerà banale, ma perché non voglio perdere l’occasione di per una studentessa come me che ha la Dipar mento di Fisica conoscere e di sapere”. passione per la Fisica, ritrovarsi a parlare di UniSalento. faccia a faccia in par colar modo con Gerard ‘t Hoo , un nome che ha sempre In che cosa vi ha faƩo crescere ESOF e la ritrovato negli ar coli o nei libri che ha le o, colui che ha rifareste come esperienza? vinto il Nobel per la Fisica, è stata una grande emozione”. Annalisa: “ESOF mi ha fa o crescere con sfacce ature differen . Ho assis to a diverse conferenze, arricchendo Come è stato il contaƩo con gli altri studenƟ, stranieri e consolidando le mie conoscenze sopra u o sulla e non? meccanica quan s ca. Ho visitato la “Research & Annalisa: “ESOF 2010 si è rivelata un’occasione Innova on Exhibi on”, con oltre 50 espositori tra is tu d’incontro unica per scambiare esperienze e conoscenze di ricerca, fondazioni e aziende da tu o il mondo tra 3 n. 29, 30 luglio 2010 cui anche il simpa co e innova vo EEC per le onde dei neuroni. Ma occasione di crescita più grande è stata per me quella personale, in cui per la prima volta ho superato anche un po’ di midezza parlando e interagendo con gli speakers all’ESOF Party sopra uto con alcuni della Germania e del Portogallo e con gli altri giovani ricercatori nel Bus. Per tu o questo alla domanda: rifares ESOF? Cioè coglieres un’altra occasione di crescita professionale e personale? La mia risposta è senza dubbio, ESOF 2012 a Dublino ci aspe a!” Luigi: “Grazie ad ESOF ho avuto la possibilità sia di toccare con mano i reali problemi che affliggono la ricerca italiana che di discutere di ciò che più mi piace, la fisica delle alte energie. Mi son diver to a vedere i talk più svaria , dalla neuroscienze alla probabilità applicata ai giochi d’azzardo, e, grazie agli stand presen al Lingo o, ad informarmi, anche, su come poter fare un PhD all’estero. Si è tra ata, quindi, di un’o ma esperienza che vorrei rifare con Dublino 2012 e che consiglio a tu gli appassiona della Scienza”. 4 n. 29, 30 luglio 2010 IL FASCINO DEI PAPIRI Dal 30 giugno al 9 luglio la mostra fotografica “Storia ... di restauri” sulle campagne di restauro degli studiosi di UniSalento “Storia... di restauri. Le campagne di restauro del Centro di studi papirologici tra Università e Musei” è il tolo della mostra fotografica che si è tenuta dal 30 giugno al 9 luglio 2010 nelle sale del Museo Papirologico dell’Università del Salento. La mostra è stata patrocinata dalla neonata delegazione brindisina dell’Associazione italiana di cultura classica (Aicc), dedicata al poeta la no Publio Virgilio Marone, nella quale operano giovani studiosi e collaboratori del dire ore del Centro di studi papirologici dell’Ateneo, il professor Mario Capasso. collezione conta oltre 350 papiri documentari di varia provenienza, acquista tra il 1990 e il 2006 sul mercato an quario, la maggior parte dei quali è stata restaurata e studiata dal professor Capasso e dai suoi collaboratori. All’interno del Museo si trova poi la Biblioteca di Egittologia e di Papirologia che il cav. Luca Trombi, sponsor della Missione archeologica del Centro di studi papirologici in Egi o, ha donato al Centro. Il Museo è inoltre sede dell’Associazione culturale “Soknopaiou Nesos project”, che riunisce quan sostengono tale Missione archeologica, dire a dai professori Mario Capasso e Paola Davoli. L’a vità del Centro e la mostra Da anni il Centro di Studi papirologici dell’Università del Salento è impegnato in campagne di restauro di collezioni papiracee di proprietà di is tuzioni italiane e straniere. L’équipe leccese, guidata da Capasso, ha lavorato sui La collezione di papiri egiziani e greci del papiri di UniSalento Museo civico archeologico di Bologna, su quelli gero- conta oltre 350 paglifici, ieraƟci, greci e la ni piri documentari di del Museo egizio de Il Cairo, varia provenienza su quelli greci e copƟ dell’Università di Liegi, su quelli arabi e greci della Ain Shams University de Il Cairo, ma anche sulla celeberrima Charta Borgiana, custodita nel Museo archeologico nazionale di Napoli. La mostra raccoglie le immagini di queste campagne di restauro e le colloca nel Museo Papirologico dell’Ateneo, nato nel 2007 per dare adeguata sistemazione alla collezione dei papiri l’Università del Salento. Questa Campagna di restauro presso il Museo de Il Cairo 5 n. 29, 30 luglio 2010 Sono disponibili i primi volumi di UniSalentoPress, la casa editrice dell’Università del Salento, nata con l’obiettivo di pubblicare manuali didattici per i suoi studenti. UniSalentoPress è strutturata in tre collane: quella umanistica, quella economico-giuridica e quella scientificotecnologica, ognuna delle quali è contrassegnata da un colore diverso. Cosimo De Mitri Schede di matemaƟca Il libro è rivolto agli studen che hanno intenzione di iscriversi ad una facoltà scien fica o economica. Alcuni argomen sono introdo a raverso la presentazione di semplici problemi, che vengono poi risol nel corso della tra azione. Molte schede sono corredate di schemi esplica vi e di illustrazioni. Nell’ul ma parte sono propos un ques onario di matema ca di base e un ques onario di matema ca avanzata, cos tui da numerosi quiz a risposta mul pla, simili – per forma, contenu e livello di difficoltà – a quelli assegna in molte sedi universitarie. Leonardo Mariella - Marco Tarantino Cenni di statistica descrittiva e statistica inferenziale Un approccio didattico multimediale Cosimo De Mitri Schede di Matematica per le prove di ingresso e per i precorsi Leonardo Mariella -Marco Tarantino Cenni di statistica descrittica e statistica inferenziale. Un approccio didattico multimediale Il presente volume affronta alcuni concetti fondamentali di Statistica attraverso un parallelismo tra i principali strumenti di Statistica Descrittiva e quelli di Statistica Inferenziale. Il testo inoltre è corredato da un compact disk che permette un approccio multimediale alla disciplina attraverso una serie di mappe concettuali ed esercizi interattivi utili a fornire un quadro di sintesi degli argomenti trattati. 6 n. 29, 30 luglio 2010 Patrizia Guida -Anna Luperto Italiano per elementari. Livello A2 Italiano per elementari è stru urato, secondo gli obie vi dida ci del “Quadro comune di riferimento per le lingue del Consiglio d’Europa”, sulle quattro abilità (ascoltare, parlare, leggere e scrivere) e sull’apprendimento delle stru ure morfosinta che della lingua italiana. Italiano per elementari – Livello A2 comprende 9 unità i cui temi riguardano la vita quo diana e alcuni aspe della cultura italiana. Essendo dedicato a studen di livello A2 si è preferito dare maggiore spazio agli aspe morfosinta ci della lingua e al lessico, opportunamente contestualizza per facilitare il processo di memorizzazione. Ogni unità inizia e termina con un testo di le ura in forma di dialogo o di testo descri vo, a cui seguono esercizi di verifica delle comprensione del testo. Si tra a di esercizi a scelta mul pla, vero/falso e esercizi a risposta aperta. Tali esercizi possono essere sia orali che scri . Cosimo De Mitri Esercizi di Analisi II/III 6 (n+1)xn (x+2)n+1 n1 1 Cosimo De Mitri Esercizi di Analisi II/III Questo libro è rivolto agli studenti del secondo anno di Matematica, Fisica, Ingegneria e Informatica. In esso sono raccolti gli esercizi assegnati alle prove scritte degli esami di Analisi Matematica III del Corso di Laurea in Fisica dell’Università di Lecce negli anni dal 2006 al 2010. Gli argomenti sono: Successioni e serie di funzioni Funzioni definite mediante integrali Equazioni differenziali Integrali doppi e tripli Superfici e integrali di superficie Funzioni implicite Massimi e minimi vincolati Tutti gli esercizi sono completi di svolgimento. Nelle pagine iniziali del libro sono elencati i quesiti, divisi per argomento, e subito dopo sono presentate le soluzioni, molte delle quali sono corredate di figure. 7 n. 29, 30 luglio 2010 ACCORDO TRA UNIVERSITÀ DEL SALENTO E UNIVERSITÀ DELL’IDROGENO Donatella Perrini PoliƟche economiche, dei mercaƟ e dell’ambiente Il libro è stato concepito per fornire un’analisi degli strumen della poli ca economica con riferimento al diba to in a o circa la loro applicazione. I capitoli della prima parte sulla teoria delle poli che economiche presentano un approfondimento dei temi “tradizionali”: il PIL; la crescita economica; la distribuzione del reddito; il diba to tra poli che classiche e poli che keynesiane; l’inflazione e le poli che monetarie; il mercato del lavoro; la curva di Phillips; le poli che internazionali; la globalizzazione. La seconda parte riguarda le poli che economiche dei merca con una tra azione di argomen fondamentali per la comprensione di molte peculiarità del sistema economico nazionale. Vengono affronta i temi della concorrenza dei merca e del ruolo dell’an trust; della teoria e dell’applicazione pra ca di priva zzazioni e liberalizzazioni; delle public u li es con un par colare approfondimento sul mercato dell’energia ele rica. A questa parte, segue una parte specificatamente dedicata ai merca finanziari: la tutela del risparmiatore e il sovraindebitamento delle famiglie, nonché le cara eris che dei merca bancario e assicura vo. Infine, la terza parte del libro è dedicata alle poli che economiche ambientali: in par colare, viene approfondito il conce o di sviluppo sostenibile, gli strumen della poli ca ambientale come tasse e permessi vendibili, la responsabilità delle imprese e la sindrome “nimby” collegata al problema dei rifiu Donatella Porrini Politiche economiche, dei mercati e dell’ambiente È stato sottoscritto un accordo di collaborazione tra l’Università del Salento e la Fondazione H2U – The Hydrogen University (l’Università dell’Idrogeno di Monopoli), alla presenza del Rettore dell’Università del Salento Domenico Laforgia, del Presidente della Provincia di Brindisi Massimo Ferrarese e il Presidente della Fondazione H2U Nicola Conenna. La convenzione ha come oggetto l’idrogeno prodotto da fonti rinnovabili di energia e l’efficienza energetica, nei campi della mobilità e dell’edilizia. La collaborazione avverrà nell’ambito della formazione e della ricerca. Gli aspetti relativi alla formazione saranno particolarmente orientati verso l’organizzazione della Scuola Euromediterranea delle energie rinnovabili che sarà allocata presso il Ciasu (Centro internazionale alti studi universitari) in provincia di Brindisi. Quest’accordo si aggiunge a quelli già firmati dalla Fondazione H2U con l’Università degli Studi di Bari e il Ciasu e va a completare un disegno complesso orientato all’implementazione dell’“economia dell’idrogeno” in Puglia secondo il protocollo d’intesa già siglato con il Presidente della Regione per realizzare qui, al centro del Mediterraneo, il motore dell’innovazione tecnologica sui temi delle energie pulite. “L’idrogeno - sostiene il Rettore Laforgia - non è una fonte energetica bensì un vettore e bisogna consumare energia per produrlo, ma i più recenti sistemi di produzione dell’idrogeno hanno superato la soglia critica del 70% di rendimento e le celle a combustibile raggiungono già il 60% di rendimento sonsentendo di prevedere facimente una progressiva trasformazione dei trasporti verso la società dell’idrogeno. Tale combustibile, infatti, nelle realtà urbane è il migliore compromesso per il rispetto dell’ambiente e la tutela dei cittadini. Con la fondazione stiamo, pertanto, avviando percorsi comuni di studi e di ricerca che favoriscano l’adozione dell’idrogeno per la sostenibilità sociale ed ambientale anche nella nosra regione. 8 n. 29, 30 luglio 2010 MPS Spider: la carta per pagare le tasse on line senza spese Accordo tra Università del Salento e Monte dei Paschi di Siena L’Università del Salento e la Banca Monte dei Paschi di Siena spa consolidano i rappor di collaborazione con l’avvio di un nuovo servizio dedicato agli studen : la carta prepagata MPS Spider che consen rà, tra l’altro, il pagamento delle tasse universitarie on line senza spese aggiunve. Un altro passo nella direzione dell’informa zzazione dei servizi, grazie a una convenzione firmata nei giorni scorsi dal Re ore dell’Ateneo salen no Domenico Laforgia e dal do or Carlo Desiderio, tolare dell’area territoriale Sud Est per la Banca Monte dei Paschi di Siena. I rappor di collaborazione I rappor di collaborazione tra l’Università del Salento e la Banca Monte dei Paschi di Siena spa prendono il via nel 2003, quando l’is tuto di credito si è aggiudicato il servizio di cassa dell’Ateneo. In seguito a procedura di gara, tale servizio è stato nuovamente a ribuito a Monte dei Paschi di Siena nel 2007 con una convenzione di durata quadriennale (fino al 31 dicembre 2011). Proprio nell’ambito di quest’ul ma convenzione, si prevedeva la possi- bilità di elaborazione di prodo e servizi bancari a favore degli studen dell’Università. Nel 2009, con il coordinamento del professor Luca Maine , delegato del Re ore per l’Implementazione dei sistemi informa ci, un apposito gruppo di lavoro ha analizzato possibilità e modalità del pagamento on line delle tasse universitarie a raverso l’u lizzo delle carte di credito. Il pagamento delle tasse online La nuova convenzione è stata so oscri a il 29 giugno scorso e, a par re dal 1° agosto 2010 e fino al 31 dicembre 2011, consen rà agli studen di pagare le tasse universitarie in modo sicuro on line grazie al servizio MpShop, che potrà essere u lizzato dai tolari di carte operan9 sui circui Visa e Mastercard con una commissione dell’1,10%. Un’ulteriore possibilità è proprio il servizio di mul canalità integrata rappresentato da MPS Spider, che consen rà invece il pagamento tramite home banking a costo zero in via esclusiva agli studen dell’Università. L’Università potrà inoltre accreditare sulle carte le competenze da riconoscere agli studen a qualsiasi tolo. Nessun compenso sarà dovuto dall’Ateneo all’is tuto di credito per l’a vità di produzione, emissione e ges one delle carte e dei servizi collega . MPS Spider è un servizio bancario completo, che consente di effettuare tu e le principali operazioni bancarie senza necessità di conto corrente perché opera tramite n. 29, 30 luglio 2010 • prelievi di contante da sportelli automa ci in Italia e all’estero; • operazioni sugli Atm (per esempio ricariche telefoniche); • pagamen su Pos in Italia e all’estero; • trasferimento fondi interno e verso altre banche; • pagamento bolle ni (RAV, MAV, freccia e postali convenziona ). carta prepagata u lizzabile in tu o il mondo e ricaricabile anche a distanza. La carta consente inoltre di operare tramite internet banking e mobile banking a raverso l’u lizzo di un disposi vo di chiave ele ronica semplice. I de agli del servizio Spider La Banca Monte dei Paschi di Siena offre agli studen dell’Università del Salento la possibilità di effe uare il versamento delle tasse universitarie senza aggravio di commissioni, dunque, u lizzando MPS Spider. Questo servizio, più rapido e più comodo rispe o ai tradizionali sistemi di pagamento da sportello, sarà fruibile tramite il portale h p://studen . unisalento.it, già u lizzato dagli studen per la procedura telema ca di immatricolazione/iscrizione e raggiungibile a par re dalla home page dal sito is tuzionale www. unisalento.it alla voce “Iscrizioni e immatricolazioni 2010/2011”. Il servizio può essere richiesto dagli studen dire amente dal sito o presso gli sportelli delle filiali della Banca Monte dei Paschi e non prevede alcuna quota di adesione. Ulteriori servizi della carta sono: • circuito nazionale Bancomat/PagoBancomat e circuito internazionale Visa Electron; 10 Sono tra l’altro gratui : ricarica tramite servizio internet/ mobile banking, richiesta ul mi movimen tramite servizio internet/ mobile banking, blocco/rimborso della carta, commissioni per pagamen bancomat, commissioni per pagamen VisaElectron, ricarica da terzi. Un codice a barre sulla carta consen rà inoltre agli studen il riconoscimento e l’accesso ai servizi d’Ateneo come biblioteche, aule dida che, impian spor vi e altro. n. 29, 30 luglio 2010 Il 22 giugno a Lecce la Conferenza del Prof. Al Osborne Dromione: due onde in acque basse che si intersecano in un punto generando un evidente rilievo localizzato Si è aperta con una conferenza per il grande pubblico del professor Al Osborne il workshop “Nonlinear Physics. Theory and experiment. VI”, in programma dal 23 giugno al 3 luglio 2010 a Gallipoli, presso l’hotel ecoresort Le Sirene. Il professor Osborne ha parlato di “Onde anomale: i gigan del mare” il 22 giugno presso l’hotel Tiziano di Lecce, in una conferenza che egli stesso ha definito, con espressione di gergo picamente americana, “loaded for bear”, le eralmente “preparata per l’orso”, ossia comprensibile al grande pubblico, che nulla conosce dei sofis ca strumen matema ci u lizza per studiare i fenomeni ondosi. Gli organizzatori - i professori del Dipar mento di Fisica dell’Università del Salento Marco Boi , Flora Pempinelli e Boris Konopelchenko - hanno voluto far precedere il workshop da questa conferenza aperta al grande pubblico per dare l’opportunità a tu di conoscere, a raverso la viva voce di uno dei partecipan più qualifica , un se ore di grande interesse non solo dal punto di vista teorico ma anche dal punto di vista economico, ambientale ed industriale. 11 Il professor Al Osborne Al Osborne divide a ualmente il suo tempo fra il Dipar mento di Fisica dell’Università di Torino, ove dirige un gruppo di ricerca teoricosperimentale, e l’Office of Naval Research di Arlington, in Virginia. Dopo un’esperienza alla NASA durante il proge o Apollo, ha iniziato lo studio sperimentale delle “grandi onde” per conto della compagnia petrolifera Exxon, preoccupata per il loro effe o sulle proprie pia aforme nel mare delle Andamane (il mare di Sandokan). Il mare delle Andamane è un mare equatoriale con uno strato superficiale caldo n. 29, 30 luglio 2010 dello spessore di circa duecento metri. Alla superficie di separazione di questo strato con quello freddo più profondo, Al Osborne scoperse potersi propagare, per grandi distanze senza subire modifiche nella velocità di propagazione e nella forma, delle grandi onde lunghe sino a 150-200 chilometri e alte una sessan na di metri. Siamo negli anni Se anta, quando veniva sviluppato un nuovo strumento matema co chiamato “trasformata di sca ering inversa”, che perme eva lo studio di ques fenomeni che, al contrario dei fenomeni ondosi normali, sono stre amente non lineari e quindi inspiegabili coll’uso delle vecchie teorie lineari. Queste onde assai stabili sono state chiamate “solitoni”. Fenomeni simili spiegabili nell’ambito della medesima teoria e delle sue generalizzazioni sono sta scoper negli ambi più diversi: non solo in idrodinamica ma anche in fisica dei plasmi, in o ca non lineare, in rela vità generale e in fisica delle par celle (solo per elencare alcuni se ori della fisica par colarmente significa vi). La teoria della “trasformata di sca ering inversa” ha messo in evidenza la natura universale di queste strutture fisiche, a cara ere “solitonico”, localizzate ed assai stabili. Le onde anomale Sebbene gli studi di Al Guascogna 1993 Osborne si rivolgano in generale ai fenomeni non lineari, buona parte del suo lavoro è dedicato allo studio delle onde oceaniche di superficie, chiamate onde anomale o onde scellerate. Queste onde di supericie possono essere più alte di un onda normale di un fa ore due o anche ben maggiore, raggiungendo l’altezza di un edificio di dieci piani ed inghio re una nave. Il loro fronte è più ripido di una normale onda, cos tuendo una sorta di muro d’acqua che può spezzare una petroliera, far saltare le para e di una nave o spazzarne via il ponte. Nel 1980, nei pressi della costa del Sud Africa, la petroliera Esso Languedoc s’è trovata ad affrontare un’onda alta 26 metri. Nella foto in basso si può vedere il muro d’acqua che si è trovata ad affrontare una nave mercan le nel Golfo di Guascogna nel 1993. Altre navi sono semplicemente scomparse senza lasciare traccia, come, ad Est di Okinawa nel 1980, la super-petroliera inglese Derbyshire (294 metri per 12 169 tonnellate). Fortunatamente per i marinai, queste onde gigan sono rare, ma Osborne ha scoperto che onde anomale di dimensioni significave sono più comuni di quanto si pensasse, e gli ingegneri navali e i costru ori di pia aforme petrolifere marine debbono ora tenerne conto. Queste onde anomale sono possibili anche in mari chiusi come il Mediterraneo, ove un’onda ha recentemente colpito nei pressi di Marsiglia una nave da crociera causando due mor e sei feri . Nell’ambito della medesima teoria può essere studiato anche lo tsunami ed even del tu o inaspe a , anche se meno spe acolari. Nella foto (in prima pagina) si possono vedere due onde in acque basse che si intersecano in un punto generando un evidente rilievo localizzato, che è stato chiamato dromione e che è stato prede o e descri o per la prima volta dai ricercatori leccesi Marco Boi , Flora Pempinelli e Luigi Mar na in uno studio in collabora- n. 29, 30 luglio 2010 are. Lecce è diventata un centro di riferimento internazionale nel se ore dal 1979, quando, precorrendo i tempi e scommetPetrolliera tendo sulla futura rilevanza di Esso questo se ore emergente, ha Languedoc organizzato il primo di una lunga serie di workshop, successivamente organizza anche da altre is tuzioni e in altri luoghi (Creta, zione con Jérôme Léon dell’UniverBalaruc-Les Bains, Dubna, Los sità di Montpellier. Alamos, Leeds, Cadice, L’Ametlla de Mar, Isola Rossa) con cadenza Il workshop biennale o triennale. Di questa Durante il workshop “Nonlinear serie, quello di Lecce è l’undicesimo Physics. Theory an experiment. VI” che il gruppo di Fisica nonlineare si è parlato delle teorie scien fiche dell’Università organizza nel Salento che descrivono ques fenomeni, (il primo fu a Lecce, i successivi a e più in generale dei complessi Gallipoli). La formula organizza fenomeni fisici non lineari che si va messa a punto è stata uno dei ritrovano nei campi più dispara : fa ori importan per il successo dalla microfisica alla astrofisica e di questo e degli altri workshop: cosmologia, dall’idrodinamica alla non si tra a di semplici conferenfisica dei plasmi e all’o ca, dallo ze, ma di convegni di lavoro che si stato solido alla fisica dei materiali svolgono per un periodo di tempo ele ronici innova vi, dalla biofisica considerevole (a orno ai 10 giorni), alle scienze biomediche. in modo che i partecipan possano La sua rilevanza nazionale e internon solo esporre il risultato delle nazionale è tes moniata dal fa o che sono previs più di 80 partecipan provenien da 20 paesi diversi: Italia, Russia, UK, Francia, USA, Sud Africa, Bulgaria, Ukraina, Polonia, Spagna, Israele, India, Australia, Grecia, Canada, Finlandia, Olanda, Hong Kong, Germania, Svizzera. Questo workshop si inserisce in un’a vità ormai più che trentennale di ricerca, ben nota ed apprezzata a livello internazionale, del gruppo di Fisica nonlineare di Lecce nel se ore della Scienza nonline13 loro ricerche, ma anche interagire scien ficamente fra di loro, iniziando eventualmente nuove a vità di collaborazione. Ciò è facilitato dal fa o che tu i partecipan sono raccol in un medesimo albergo per l’intera durata del workshop, “costrizione” allietata dalla bellezza dei luoghi e dalle specialità della cucina salen na. Durante il workshop sono sta anche riporta i risulta raggiun dai team italo-russi partecipan ai proge finanzia nell’ambito di un accordo quadro fra la Fondazione russa per la ricerca di base, agenzia governa va russa che finanzia l’a vità di ricerca di base, e il Consorzio inter-universitario internazionale Einstein, che ha sede a Lecce e di cui fondatori sono l’Università del Salento, l’Università di Roma “La Sapienza” e l’Università di Montpellier. D.R.e.A.M. n. 29, 30 luglio 2010 Il Laboratorio diffuso di ricerca interdisciplinare applicata alla medicina è una realtà grazie all’accordo UniSalento e ASL di Lecce D.R.e.A.M. si legge nella convenzione - «un reale trasferimento tecnologico dall’Università alla Asl Lecce, in grado di generare un’innovazione dei processi di governo e dei servizi sanitari, in un’o ca anche di riduzione e controllo del risk management e di o mizzazione della spesa sanitaria». Al momento della so oscrizione il professor Carlo Storelli, delegato del Re ore, ha voluto so olineare l’entusiasmo dei ricercatori e dei dirigen della Asl coinvol nel proge o: una variegata gamma di competenze che, con approccio interdisciplinare, potranno dare vita a un ente di ricerca e formazione con autonomia amministra va e di spesa. È già un fa o, invece, la messa in comune di strumentazioni tecnologiche per un valore di più di 586mila euro. Sede principale del DReAM sarà il Presidio ospedaliero “Vito Fazzi” di Lecce, dove verranno centralizzate le a vità di po tecnologico, e i “nodi” della rete saranno in Dipar men universitari e altri ospedali. L’ar colazione del Laboratorio – nelle aree di ricerca “Diagnos ca bio-clinica” e “Tecnologica” - dà idea immediata della sua interdisciplinarietà. Dell’area “Diagnos ca bio-clinica” fanno parte i gruppi di lavoro: Proteomica (responsabile professor Michele Maffia, Università del Salento), Imid - Immune We have a dream. O meglio: we have a DReAM. Il sogno di un “Laboratorio diffuso di ricerca interdisciplinare applicata alla medicina” (D.R.e.A.M., appunto), che dopo mesi di impegno proge uale è un po’ meno sogno e un po’ più realtà grazie alla firma della convenzione che lo is tuisce ufficialmente tra l’Università del Salento e l’Asl Lecce. «Un approccio bo om up all’eventuale is tuzione della Facoltà di Medicina», ha commentato il Re ore Domenico Laforgia al momento della so oscrizione, il 28 luglio, assieme al Dire ore generale della Asl Lecce Guido Scodi . Si tra a insomma di dare solide fondamenta a un proge o che, prima della dida ca, scomme e sulla ricerca applicata alla medicina e, a questo scopo, con un’ar colata convenzione “assorbe” ogni possibile accordo passato e futuro. È dal 2006, infa , che l’Università del Salento e l’Azienda sanitaria collaborano a specifici proge di ricerca, sulla base di svariate convenzioni con singoli Dipar men tu e derivan da una più generica “Dichiarazione d’inten ”. Si poneva, allora, l’esigenza di una “cornice” che potesse dare sistema cità a questo lavoro e me ere a sistema tu e le inizia ve. Proprio a questa esigenza risponde il Laboratorio diffuso, la cui organizzazione si è resa necessaria per a uare – come 14 n. 29, 30 luglio 2010 mediated inflammatory disorders (do or Mauro Minelli, Ospedale “San Pio” di Campi Salen na), Gene ca umana (prof. Maria Pia Bozze , Università), Anatomia umana e neuroscienze (prof. Giuseppe Nicolardi, Università), Igiene (prof. Antonella De Donno, Università), Chimica Biologica (prof. Vincenzo Zara, Università), Pedagogia della salute (prof. Salvatore Colazzo, Università). Dell’area “Tecnologica” fanno parte i gruppi di lavoro: Fisica computazionale applicata alla diagnosi per immagini (responsabile prof. Ivan De Mitri, Università del Salento), Neuroscienze cogni ve del linguaggio e scienze della voce (prof. Mirko Grimaldi, Università), Ingegneria informa ca (prof. Giovanni Aloisio, Università), Endoscopia sperimentale, imaging, tecnologie e terapie miniinvasive (do or Andrea Tinelli, Ospedale “Vito Fazzi” di Lecce), e-Government e bioe ca per le nuove tecnologie (prof. Donato Antonio Limone, Università), Disturbi del linguaggio (do or Michele De Benede o, Ospedale “Vito Fazzi” di Lecce), Diagnos ca avanzata per immagini (do or Massimo Torsello, Ospedale “Vito Fazzi” di Lecce). Ricadute immediate si potranno avere sia in termini di eccellenza clinica che di miglioramento dei processi assistenziali e di prevenzione, visto che con l’a vità del Laboratorio si vuole avviare la sperimentazione ges onale di un nuovo modello organizza vo, nel quale il trasferimento tecnologico e la ricerca perme eranno innovazioni di processo e di prodo o delle quali tu noi, uten delle stru ure sanitarie, potremo beneficiare. Ques gli obie vi principali del DReAM: sviluppo e applicazione di nuove metodiche, strumen e tecnologie nel campo medico-chirurgico; o mizzazione delle risorse umane e strumentali aziendali; creazione di nuovi so ware, disposi vi e strumen per l’u lizzo quo diano in ambito sanitario; contributo per l’o mizzazione della ges one del rischio clinico (risk management). Grandi le aspe a ve della Asl Lecce, che punta a: incremento della qualità della diagnos ca, del follow up e dei tra amen medico-chirurgici; riduzione dei tempi di a esa per le risposte agli esami clinici esegui e implementazione dello scambio intra e inter ospedaliero della documentazione clinica in formato digitale; incremento dell’efficacia e dell’applicazione di planning clinici mul disciplinari e strumentali; miglioramento della diagnosi e cura precoce in patologie come alzheimer, ictus, stroke, ipoacusia profonda, dislessia, balbuzie, depressione maggiore farmaco resistente; miglioramento ed implementazione dello screening delle patologie oncologiche, eredofamiliari e benigne più diffuse; riduzione dei ricoveri ordinari e aumento dei day hospital e dei day surgery. Il DReAM insomma è più di un sogno, è un esempio di integrazione tra i saperi, di spendibilità della ricerca e di virtuosa sinergia tra Università e territorio. Loredana De Vi s Ufficio Comunicazione e Relazioni con la Stampa I GRUPPI DI LAVORO Gruppo di lavoro IMID Responsabile: dottor Mauro Minelli - Ospedale “San Pio” di Campi Salentina Il progetto di collaborazione nasce dall’assunto che recenti studi di farmacogenetica hanno dimostrato che è possibile identificare i soggetti che, predisposti geneticamente, sviluppano in seguito all’esposizione ai farmaci quadri clinici di Ipersensibilità Severa ai Farmaci (DHR) o di Reazione Avversa ai Farmaci (ADR). Tali test farmacogenetici possono dare numerose indicazioni prognostiche offrendo un reale supporto per la clinica e la pianificazione terapeutica. Poiché presso l’Unità Operativa Semplice “IMID” del Presidio Ospedaliero di Campi Salentina affluiscono pazienti che presentano quadri clinici di Ipersensibilità Severa ai Farmaci (DHR) o di Reazione Avversa ai Farmaci (ADR) che necessitano di test di farmaco genetica e poiché i Laboratori di Genetica Medica dell’ASL si è individuata una possibile soluzione a tale carenza diagnostica nella stipula di una convenzione con il Dipartimento Di.S.Te.B.A per l’esecuzione di protocolli molecolari di farmacogenetica, e relative attività di consulenza e prestazioni di diagnostica della professoressa Maria Giuseppina Bozzetti, ad ulteriore supporto e completamento delle indagini cliniche ordinariamente eseguite dai laboratori clinici della ASL Lecce. La prestazione riguarda: l’esecuzione di “test molecolari”, necessari alla valutazione della condizione genotipo/fenotipo alla risposta ai farmaci in pazienti con un quadro di Ipersensibilità Severa ai Farmaci (DHR) o di Reazione Avversa ai Farmaci (ADR)”, con l’obbiettivo finale di individuare i percorsi farmacologici più idonei per ciascun paziente con grande risparmio in termini di energie e risorse finanziarie; la formazione, mediante incontri e/o seminari, del personale della ASL. 15 n. 29, 30 luglio 2010 Gruppo di Lavoro in Proteomica Responsabile: professor Michele Maffia – Università del Salento Il laboratorio di Proteomica Clinica svolge attività di ricerca, assistenza alla diagnostica e formazione nel settore delle biotecnologie biomediche. Nello specifico, l’attività del laboratorio di Proteomica Clinica consiste nella ricerca e nell’individuazione di marcatori specifici per la diagnosi precoce delle patologie oncologiche, degenerative e di origine autoimmune e microbiologica e nel monitoraggio delle terapie finalizzato alla predisposizione e realizzazione di trattamenti farmacologici personalizzati. La collaborazione diretta tra il Laboratorio di Proteomica Clinica e i reparti e i laboratori della ASL, favorita dalla condivisione o dalla prossimità dei gruppi coinvolti nella ricerca, permette una sinergia altrimenti impossibile che ha già prodotto importanti risultati scientifici con ricadute applicative in campo clinico testimoniati da pubblicazioni internazionali su riviste di primo piano. Il servizio di supporto alla diagnostica ha permesso di effettuare “in casa” esami diagnostici prima affidati all’esterno o addirittura mai effettuati, con un sensibile risparmio di spesa e un incremento della qualità del servizio ospedaliero. Gruppo di lavoro di Genetica Umana Responsabile: professoressa Maria Pia Bozzetti, Università del Salento La convenzione per analisi farmacogenetiche è in atto tra L’Azienda Sanitaria Locale Lecce, in persona del Direttore Generale dr. Guido Scoditti, e il Dipartimento di Scienze Biologiche e Tecnologie per l’Ambiente (DiSteBa) in persona del Direttore Prof. Genuario Belmonte. La ASL ha necessità di stipulare convenzione con il Dipartimento per l’esecuzione di protocolli molecolari di farmacogenetica, e relativa consulenza tecnico-scientifica della professoressa Maria Giuseppina Bozzetti, ad ulteriore supporto e completamento delle indagini cliniche ordinariamente eseguite dai laboratori clinici dell’Azienda sanitaria. È dimostrato che un farmaco somministrato alla stessa dose produce una risposta che varia da soggetto a soggetto. Nell’ambito di una stessa popolazione ci saranno individui che rispondono bene alla terapia con un dato farmaco, individui che rispondono poco o affatto alla terapia e in alcuni casi potrebbero verificarsi risposte avverse con conseguenze anche molto gravi. Le cosiddette “risposte avverse al farmaco” costituiscono la IV causa di morte nel mondo dopo malattie cardiovascolari, tumori e ictus. Le differenze di risposta ad un farmaco dipendono dalla funzionalità di un gran numero di enzimi, ciascuno dei quali è prodotto da uno specifico gene. Alcuni soggetti presentano varianti genetiche che producono enzimi con diversi livelli di attività o privi di attività con potenzialità tali da determinare l’efficacia o la tossicità di un certo farmaco. Si tratta dunque di trovare i farmaci giusti per ciascun paziente. Le analisi si effettuano sui geni codificanti per gli enzimi principali coinvolti nel metabolismo di fase I di un farmaco e cioè i citocromi. Con questi profili genetici a disposizione (marker farmacogenetici), è possibile personalizzare i trattamenti terapeutici soprattutto in quei soggetti con intolleranza polimedicamentosa e, dunque, ritenuti “allergici” ad un gran numero di farmaci. In questi casi può, in realtà, non esserci alcuna reattività allergica, ma solo un’alterazione della complessa base genetica che influenza lo sviluppo della patologia e condiziona la sua risposta alla terapia. Il settore è in significativa evoluzione, e già importanti traguardi sono stati raggiunti. Nell’intento di dare seguito concreto alle attività di ricerca e training scientifico connaturati alla sua propria operatività nell’ambito ampio delle malattie immunoallergiche, il Centro IMID dell’Ospedale di Campi Salentina, attiva, d’intesa con il laboratorio di Genetica del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche ed Ambientali dell’Università del Salento la prima stazione farmacogenetica integrata e dedicata alle malattie immunomediate, dotata di un sistema specificatamente dedicato a testare il DNA dei pazienti per meglio indirizzare i trattamenti. Gruppo di Lavoro di Igiene Responsabile Unità di Ricerca: dottoressa Antonella De Donno, Università del Salento Il laboratorio di Igiene del DiSTeBA ha sviluppato nel corso degli anni le proprie linee di ricerca nell’ambito della promozione della salute umana e prevenzione delle malattie. Le aree tematiche per le quali risulta strategica e indispensabile l’interazione con l’Azienda Sanitaria Locale (ASL) riguardano il consolidamento della rete di sorveglianza Influnet attivata nel 2000, la sorveglianza delle virosi respiratorie e l’implementazione di procedure epidemiologiche per l’analisi di rischio legate all’esposizione di contaminanti ambientali. 16 n. 29, 30 luglio 2010 Gruppo di Lavoro di Anatomia Umana e Neuroscienze Responsabile professor Giuseppe Nicolardi, Università del Salento Le attività del gruppo riguardano applicazioni di morfologia avanzata quali lo studio immunocitochimico di marker cellulari completato dall’analisi di immagine delle sezioni immunoreattive con possibilità di archiviazione digitale, morfometria avanzata, ricostruzioni 3D, valutazioni microdensitometriche. Le attività in convenzione riguardano uno studio osservazionale dal titolo: “Nichel e meccanismi immunologici di danno mucosale in corso di enteropatie” in favore di pazienti ricoverati presso il “Centro IMID” dell’Ospedale “San Pio da Pietrelcina” di Campi Salentina. Le valutazioni immunocitochimiche saranno effettuate nel Laboratorio di Anatomia Umana e Neuroscienze, di cui il professor Nicolardi è responsabile. Tutti i pazienti saranno sottoposti ad esofagogastroduodenoscopia con prelievo bioptico a livello D2 e successivo esame istologico. Su ogni campione così ottenuto verrà effettuata mediante metodica immunoistochimica, una valutazione del pattern citochinico. Le attività descritte permetteranno un miglioramento dell’inquadramento diagnostico dei pazienti affetti da danno intestinale in corso di sindrome sistemica da allergia al Nichel, con evidenziazione del pattern lesionale mucosale e submucosale anche in relazione con le alterazioni del sistema nervoso enterico, fornendo dati utili all’ottimizzazione e alla personalizzazione della terapia. Gruppo di Lavoro in Chimica Biologica Responsabile: professor Vincenzo Zara, Università del Salento Le attività riguardano il programma di ricerca applicata dal titolo: Determinazione della funzionalità mitocondriale in campioni di spermatozoi, in favore di pazienti afferenti presso la U.O. di Fisiopatologia della Riproduzione-Centro P.M.A. del P.O. di Nardò. Tale determinazione sarà eseguita utilizzando un metodo semplice e rapido (Ferramosca et al., Int. J. Androl. 2008). Esso si basa sulla determinazione del consumo di ossigeno in campioni di spermatozoi permeabilizzati in mezzo ipotonico e sul calcolo di un indice, l’indice di controllo respiratorio, in grado di dare indicazioni sulla funzionalità dei mitocondri e sulla loro capacità di sintetizzare ATP. Il metodo presenta un’elevata sensibilità ed è altamente riproducibile. Lo studio sarà condotto su campioni di spermatozoi di soggetti affetti da varie patologie andrologiche e/o con problemi di ipofertilità o infertilità, sotto la responsabilità scientifica del Prof. Vincenzo Zara. Le analisi biochimiche saranno effettuate nel Laboratorio di Biochimica, di cui il Prof. Zara è responsabile e che dispone delle seguenti attrezzature: Centrifughe da banco e da pavimento; ossigrafo; spettrofotometro, apparati per elettroforesi e Western-Blot; PC dotati di software per la gestione e analisi dei dati; omogenizzatore di Potter-Elvehjem; agitatori; pH-metro; agitatori magnetici riscaldanti; thermomixer; incubatore; congelatore -80°C e 20°C; stufa; autoclave; termiciclatore. Gruppo di Lavoro in Pedagogia della Salute - PdS Responsabile: professor Salvatore Colazzo, Università del Salento Nell’ambito del Dipartimento di Scienze Pedagogiche Psicologiche e Didattiche dell’Università del Salento è stato costituito, attorno alla cattedra di ‘Pedagogia Sperimentale’ del prof. Salvatore Colazzo, un gruppo di ricerca in ‘Pedagogia della Salute’ per lo sviluppo e l’approfondimento di questioni pedagogiche o più propriamente di antropologia pedagogica. È stato già avviato un proficuo rapporto di collaborazione con l’Unità Ospedaliera Centro IMID dell’Ospedale di Campi Salentina, all’interno del quale ha promosso è ha realizzato le seguenti attività di ricerca: studio e ricerca sul Modello IMID sotto il profilo dell’impatto in ordine al management dell’organizzazione sanitaria e alla ridefinizione dei parametri di costo per la valutazione dell’efficacia e dell’efficienza; ricerca di customer satisfation sul servizio fruito nel Centro IMID di Campi Salentina da parte dei pazienti in cura; ricerca per la mappatura dei bisogni di salute dei pazienti IMID mediante raccolta, analisi e interpretazione delle loro Illness Narrative (narrative di malattia). La ASL, dalle ricerche svolte, può avere dei parametri per valutare comparativamente il profilo economico delle cure secondo il modello IMID, gli indici di soddisfazione degli utenti nella fruizione dei servizi erogati dal Centro IMID dell’Ospedale di Campi; entrare in possesso di un modello di lettura dei bisogni di salute ai fini di individuare dei percorsi specifici di sostegno nei percorsi di cura. 17 n. 29, 30 luglio 2010 Gruppo di Lavoro in Fisica Computazionale applicata alla Diagnostica per Immagini Responsabile: professor Ivan De Mitri, Università del Salento Il gruppo di lavoro FDI è costituito da fisici operanti anche nei settori della fisica nucleare e subnucleare, della fisica della materia e della fisica teorica. Le competenze e le metodologie proprie di tali ambiti hanno trovato applicazione anche nel campo dell’analisi delle immagini biomediche, attraverso progetti finanziati dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e dal Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca (MIUR) all’interno dei Programmi di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN). Tali progetti hanno riguardato lo sviluppo di sistemi CAD per l’analisi di immagini mammografiche, polmonari o di neuroimmagini. Il gruppo in questione, inoltre, già collabora proficuamente da tempo con il team coordinato dal Dott. Torsello, Direttore dell’U.O. di Radiologia dell’Ospedale “V.Fazzi”, anche all’interno di una specifica convenzione tra Università del Salento e ASL-Lecce. A partire dalle competenze acquisite nel settore dell’elaborazione delle immagini per la diagnostica medica e dei relativi sistemi CAD, si propone di sviluppare e ottimizzare sistemi automatici per la diagnosi assistita. Nel seguito, ci si sofferma in particolare su due campi di interesse dei proponenti, per ciò che concerne le attività del costituendo DReAM: sistemi CAD per il polmone in immagini TAC (Tomografia Assiale Computerizzata); sistemi CAD per il cervello in immagini RMN (Risonanza Magnetica Nucleare) Gruppo di Lavoro in Neuroscienze Cognitive del Linguaggio e Scienze della Voce Responsabile: professor Mirko Grimaldi, Università del Salento Le neuroscienze cognitive si occupano dello studio dei meccanismi biologici che sottostanno alla cognizione, cioè all’interpretazione, all’utilizzo, all’immagazzinamento e all’elaborazione delle informazioni, ponendo particolare attenzione ai sostrati neurali dei processi mentali e alle loro manifestazioni comportamentali. In particolare, all’interno di tale disciplina ci si chiede quali siano le relazioni tra le diverse funzioni psicologiche/cognitive osservate e i circuiti neurali coinvolti e come le strutture neurali sottendano il comportamento. Si tratta di un campo di ricerca a vocazione fortemente multidisciplinare, che tende ad esplorare settori di frontiera per giungere a una teoria unificata delle basi neurali su cui si fondano le abilità cognitive. Questo percorso potrà ovviamente produrre ricadute significative nella cura e nella prevenzione dell’ampio spettro di patologie dei processi cognitivi.Il Gruppo di Lavoro in Neuroscienze cognitive del Linguaggio e Scienze della Voce è in grado di utilizzare strumentazione diversificata e altamente sofisticata, raramente concentrata e disponibile in un unico laboratorio. All’interno del CRIL (Centro di ricerca interdisciplinare sul linguaggio), da dove proviene il suddetto Gruppo di Lavoro, è possibile monitorare in modo integrato la complessa attività della laringe, della lingua, delle labbra e dei muscoli orofacciali, così come i movimenti oculari durante compiti audio-visivi in differenti contesti comunicativi, e nello stesso tempo analizzarne le risposte neurofisiologiche a livello della corteccia cerebrale. Sfruttando competenze scientifiche interdisciplinari, si possono così far interagire strumenti diversi col fine di raccogliere dati osservabili da prospettive differenti per una più forte integrazione fra dati clinici, teorie, e protocolli di cura. In collaborazione con l’unità Operativa di Otorinolaringoiatria dell’Ospedale Vito Fazzi diretta dal Dott. Michele De Benedetto, il CRIL sta elaborando uno studio follow-up dello sviluppo fonetico-fonologico in bambini affetti da ipoacusia grave/profonda protesizzati precocemente con impianto cocleare. Questo protocollo sperimentale ricorrerà all’analisi fonetico-acustica, percettiva, articolatoria e neurofisiologica per monitorare l’emergere delle abilità di percezione e produzione, lo sviluppo dell’inventario fonologico e l’acquisizione del lessico nei bambini ipoacusici. Ipotizziamo che i risultati di questo protocollo offriranno delle basi solide per sviluppare nuovi protocolli di cura logopedici nella riabilitazione dei bambini ipoacusici precocemente impiantati Gruppo di Lavoro Ingegneria Informatica - Responsabile: professor Giovanni Aloisio, Università del Salento Area High Performance Computing - Responsabile: dottor Osvaldo Marra, Università del Salento L’attività del gruppo può essere schematizzata in tre sotto aree: system management dei sistemi di supercalcolo: monitoraggio, aggiornamento sw, supporto agli utenti dei sistemi messi a disposizione; sviluppo di applicazioni per l’HPC a supporto dei gruppi interessati, sia nella fase di realizzazione di nuovi software che nella fase di porting e parallelizzazione di software già esistenti e normalmente usati su risorse di calcolo non parallele; analisi delle nuove tecnologie offerte dal mercato, aggiornamento hardware e supporto all’innovazione per i gruppi interessati 18 n. 29, 30 luglio 2010 Gruppo di Lavoro Ingegneria Informatica - Responsabile: professor Giovanni Aloisio Area Data Base e Sistemi Informativi - Responsabile: professor Mario Bochicchio, Università del Salento I temi di ricerca trattati dal Gruppo di Lavoro “Database e Sistemi Informativi” riguardano la modellazione concettuale dei dati e la misura delle prestazioni, dei livelli di servizio e degli indicatori “end-to-end” dei sistemi informativi transazionali e direzionali. Il gruppo è anche attivo nella ricerca sull’annotazione in tempo reale di flussi multimediali, sullo streaming video, sui motori di ricerca full-text e sulla progettazione e realizzazione di sistemi web per l’uso remoto collaborativo di strumentazione di laboratorio. Nella fase iniziale della collaborazione il gruppo di lavoro propone lo sviluppo di tre temi di ricerca: creazione di un “reference database” per la raccolta di dati rinvenienti da attività di refertazione, orientato alla pubblicazione di dati di carattere epidemiologico e basato su tecniche innovative per la tutela della privacy e della riservatezza. Il database è già in fase di perfezionamento ed adattamento alle esigenze del settore oncologico e pediatrico, ma è immediatamente disponibile per ulteriori sviluppi ed applicazioni; sperimentazione di tecniche avanzate di annotazione e pubblicazione su Web di flussi multimediali (es. audio e video relativi all’uso di specifici strumenti o tecniche, o video proveniente dal campo operatorio) per la formazione e l’addestramento del personale paramedico, dei pazienti e dei loro familiari; sperimentazione ed uso remoto collaborativo di strumenti di laboratorio (es. microscopio elettronico Zeiss, disponibile presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione dell’Università del Salento) ed eventuale remotizzazione di apparecchiature e sistemi disponibili presso la ASL per finalità didattiche, addestrative e diagnostiche. Le competenze del gruppo di ricerca in merito alla progettazione e gestione di database, sistemi informativi, sistemi di monitoraggio dei flussi informativi e dei livelli di servizio erogati, sistemi client-server e web per l’accesso alle risorse informative, sono comunque a disposizione della ASL per tutti i temi di ricerca che dovessero emergere dalla collaborazione. Gruppo di Lavoro Ingegneria Informatica - Responsabile: professor Giovanni Aloisio Area Tecniche Avanzate di Realtà Virtuale per la Medicina - Responsabile: professor Lucio Tommaso De Paolis, Università del Salento Con i dispositivi già disponibili e con le competenze acquisite in questi anni nel settore dell’elaborazione di immagini mediche e dello sviluppo di applicazioni a supporto delle chirurgia tramite la tecnologia della Realtà Virtuale e della Realtà Aumentata, il Gruppo di Lavoro ARM è già in grado di fornire una serie di servizi che permettono di migliorare ed incrementare la capacità diagnostica, mettere a disposizione strumenti per una più accurata pianificazione pre-operatoria, fornire assistenza e supporto durante la fase operatoria tramite opportuni sistemi di navigazione virtuale ed applicazioni della tecnologia della Realtà Aumentata e predisporre una realistica area per l’addestramento chirurgico. In particolare il Gruppo di Lavoro ARM è in grado di: realizzare modelli 3D degli organi a partire da immagini mediche (CT e RMI); incrementare la capacità diagnostica tramite strumenti avanzati di visualizzazione di tali modelli; fornire supporto alla pianificazione chirurgica pre-operatoria tramite opportune interfacce per l’interazione con tali modelli; fornire supporto all’interventistica tramite opportune applicazioni di Realtà Aumentata per la chirurgia mini-invasiva; rendere più agevoli le procedure chirurgiche tramite opportuni sistemi di navigazione virtuale; realizzare modelli virtuali degli organi da immagini mediche quali CT e RMI per lo sviluppo di realistici simulatori per il training chirurgico; sviluppare specifici simulatori per il training chirurgico. Gruppo di Lavoro in Endoscopia Sperimentale, Imaging, Tecnologie e Terapie Mini-Invasive Responsabile: dottor Andrea Tinelli, Ospedale “Vito Fazzi” di Lecce La costituzione di tale Laboratorio Medico-Chirurgico all’interno dell’Ospedale Vito Fazzi permetterà di coordinare le sperimentazioni e le ricerche nel campo endoscopico, nell’imaging e nelle tecnologie e terapia mini-invasive, per tutte le diverse discipline medico-chirurgiche al momento presenti nell’Ospedale Vito Fazzi e nel Padiglione Oncologico Giovanni XXIII, in maniera tale da costituire un nucleo di progettazione e sperimentazione clinico-chirurgica di tutte le attività coinvolte nel DREAM. 19 n. 29, 30 luglio 2010 Gruppo di Lavoro Ingegneria Informatica - Responsabile: professor Giovanni Aloisio Area Sistemi di Tracciabilità e Teleassistenza - Responsabile: professor Luca Mainetti, Università del Salento I temi di ricerca trattati dalla divisione “Sistemi di Tracciabilità e Teleassistenza” riguardano le problematiche di: identificazione, tracciabilità e rintracciabilità di cose e persone in ambito medico; strumenti e strategie di collaborazione in mondi virtuali tridimensionali. Nella fase iniziale della collaborazione la divisione propone lo sviluppo dei seguenti temi di ricerca: Tracciabilità trasfusionale con RFID, che ha come obiettivo di partenza una maggiore efficienza ed affidabilità nella tracciabilità della filiera trasfusionale, dalla selezione della sacca di sangue fino alla conclusione della trasfusione stessa, contribuendo così a migliorare la sicurezza clinica del paziente. La soluzione proposta consentirebbe di identificare in modo univoco sia il paziente, tramite l’adozione di un braccialetto RFId, sia ogni sacca di sangue grazie all’applicazione di etichette RFId. L’utilizzo di palmari permetterebbe, inoltre, di verificare i dati anagrafici e accedere a informazioni dettagliate di supporto alle decisioni del personale medico, garantendo maggiore tempestività di intervento e congruenza con i dati rilevati. Particolare rilevanza rivestirà lo studio delle interazioni delle tecnologie di auto identificazione a radio frequenza sia con gli altri apparati elettromedicali presenti nelle aree tracciate che con il materiale biologico (siero, sangue, organi, etc.) sottoposti a controllo; Sistema di collaborazione remota, ha come obiettivo lo studio delle modalità, strategie, metafore e tecniche di collaborazione più efficienti per abilitare la multi-utenza e la cooperazione durante le fasi di training operatorio, preparazione intervento, attività che possono essere supportate con tecniche di realtà aumentata. Questa linea di ricerca nel concreto si propone di progettare e sviluppare un dimostratore di un’infrastruttura di collaborazione remota che permetta a due o più medici di visualizzare concorrentemente le immagini medicali (elaborate dai gruppi ARM e FDI), le eventuali ricostruzioni tridimensionali delle parti anatomiche, organi e tessuti da operare e di manipolare tali modelli 3D in maniera cooperativa in modo da decidere congiuntamente la strategia operatoria più adeguata o di eseguire sessioni di training guidate da esperti remoti. Gruppo di Lavoro Ingegneria Informatica - Responsabile: professor Giovanni Aloisio Area Reti e Formazione a Distanza - Responsabile: professor Franco Tommasi, Università del Salento Il Progetto “Formazione a Distanza” mira a rendere disponibile in ambito sanitario il patrimonio di esperienze e di tecnologie per la formazione a distanza sviluppate dal LIIS (Laboratorio per l’Internetworking e l’Interoperabilità tra i Sistemi) con l’esperienza del Campus Satellitare del Salento. Nei mesi trascorsi sono già stati compiuti alcuni passi congiunti nella direzione dell’attuazione del progetto. In particolare il LIIS ha prestato assistenza all’ASL nell’istallazione di 4 aule di ricezione satellitare in altrettante sedi dell’Azienda. Oltre 40 unità di personale ASL hanno inoltre partecipato a giornate di formazione sugli argomenti del distance learning e dell’utilizzo delle reti in ambito sanitario svolte all’interno del LIIS. Il progetto ha come obiettivi prossimi l’allestimento di nuove aule e l’estensione della sperimentazione precedentemente condotta in laboratorio con sistemi di formazione misti (satellitari e terrestri) con uno o più docenti ovunque posizionati, nonché il suo adattamento alle esigenze specifiche dell’Azienda sanitaria. Il gruppo RFD è in grado di rendere disponibile all’ASL Lecce la consolidata esperienza del LIIS (Laboratorio per l’Internetworking e l’Interoperabilità tra i Sistemi) e del Laboratorio Reti nel campo delle reti di computer. Le attività di ricerca che sarà in futuro possibile estendere all’interno del D.R.e.A.M., riguardano diversi settori del networking. In particolare: la sicurezza, la progettazione e il dimensionamento, la gestione e il monitoraggio di reti locali, geografiche e mobili, sia wired che wireless. Gruppo di Lavoro in Diagnostica avanzata per immagini Responsabile: dottor Massimo Torsello, Ospedale “Vito Fazzi” di Lecce Da tempo la ricerca sulle malattie oncologiche oltreché sulla terapia è rivolta anche sulla possibilità di prevenire le stesse attraverso la prevenzione primaria e la diagnosi precoce. In alcune patologie, come il cancro mammario o quello del collo dell’utero, gli screening della popolazione sono già una realtà. Per altre patologia come il tumore del polmone è in corso una vasta ricerca a livello mondiale volta a stabilire se la diagnosi precoce negli individui a rischio sia in grado di ridurre la mortalità per questa patologia. Parallelamente all’utilizzo della diagnostica per immagini nella diagnosi precoce la ricerca nel campo delle tecnologie informatiche si è impegnata nello sviluppo di software, i cosiddetti CAD, acronimo di computer aided diagnosis, capaci di incrementare la sensibilità e la specificità delle tecniche utilizzate. 20 n. 29, 30 luglio 2010 Gruppo di Lavoro in E-Government e Bioetica per le nuove tecnologie Responsabile: professor Donato Antonio Limone, Università del Salento Tra i vari progetti attivati si ricorda il progetto “Nascita online”, in fase di attuazione con la ASL Lecce e volto a: censimento delle attività amministrative connesse all’evento “nascita”; reingegnerizzazione dei connessi processi amministrativi; progettazione di un portale volto a supportare un’amministrazione digitale dell’evento “nascita”, in grado dunque di permettere alle gestanti, madri e famiglie di gestire con facilità e, possibilmente, da casa tramite internet le intere procedure amministrative successive alla nascita di un figlio. Il progetto ha messo in rete varie strutture ASL e il LEG, partendo innanzitutto dal Presidio Ospedaliero Vito Fazzi, rappresentato nel progetto dal dott. Andrea Tinelli. Un ampio settore di ricerca del LEG è dedicato alla tutela della persona e al rischio clinico nella società dell’informazione. Tra le principali finalità del Laboratorio vi è l’analisi: delle implicazioni bioetico-giuridiche sui diritti della persona; dell’organizzazione e le politiche di sviluppo dei servizi sanitari digitali (governance clinica); degli strumenti di governo elettronico e l’amministrazione digitale del rischio clinico (eGovernment). Tale attività di ricerca si svolge partendo dalla ricognizione: dell’attività sanitaria in materia di gestione del rischio clinico, del riconoscimento della centralità della paziente e del diritto alla salute, non solo in relazione al rilievo costituzionale, ma anche in rapporto ad un complessivo recupero della visione antropocentrica come contrapposta a quella tecnocentrica. La prospettiva di analisi assunta mira a verificare il modo di operare, come dipendente da variabili interconnesse e interdipendenti che assumono rilievo sociale, etico, politico, legislativo e tecnologico, e dalle quali dipendono i processi di riforma e i percorsi di integrazione del sistema complessivo. In particolare il superamento del concetto tradizionale di burocrazia è discusso alla luce dell’affermarsi di un nuovo concetto, quello di amministrazione digitale, nel senso non già di adottare una diversa prospettiva di analisi, ma di mutare il paradigma di riferimento. Si tratta di porsi nuovi problemi e di fissare nuovi criteri di ammissibilità all’indagine scientifica. Il LEG esegue l’analisi del contesto sanitario-organizzativo relativo ai processi di governance clinica, fa emergere forme di costruzione del rischio (tipiche dell’era tecnologica) che possono essere trattate attraverso l’innesto sinergico della metodologia manageriale nella gestione delle informazioni, dei dati e dell’erogazione di servizi, con l’obiettivo di favorire l’ottimizzazione dell’iter procedurale e gestionale nel sistema sanitario. Il fine di tutto è lo stesso concetto cardine di un modello di clinical eGovernment: cioè il processo di ottimizzazione di performance che dipende dall’intera catena di attività interconnesse e non già da attività funzionali separate, ottimizzazione che è resa possibile dall’applicazione delle ICTs a tutto il comparto sanitario. Gruppo di Lavoro in Disturbi del Linguaggio Responsabile: dottor Michele De Benedetto, Ospedale “Vito Fazzi” di Lecce Il Gruppo di Lavoro in Disturbi del Linguaggio effettua attività di diagnosi e cura sia su pazienti ricoverati (circa 1400/anno) sia su pazienti esterni in attività ambulatoriale (circa 10000/anno).Oltre all’attività di routine propria della specialità, gli ambiti di particolare interesse sono l’ambito oto-audiologico, con particolare riguardo alla diagnosi precoce delle sordità gravi entro i primi sei mesi di vita.Per rendere possibile tale obiettivo, da qualche mese è partito, per tutto il territorio dell’ASL Lecce, uno screening neonatale per l’evidenziazione di deficit uditivi, che viene effettuato presso tutti i punti nascita dell’ASL; l’U.O. di ORL è il centro specialistico di II e III livello che si fa carico di pervenire ad una diagnosi, nei casi refer allo screening, provvedendo, dopo il 3° mese di vita, ad iniziare il trattamento terapeutico-riabilitativo attraverso una protesizzazione acustica (per iniziare e stimolare la via acustica) per i primi 8-10 mesi per poi effettuare l’impianto cocleare in un periodo compreso tra i 18 e i 24 mesi di vita.Attualmente l’impianto cocleare rappresenta il gold-standard nella terapia delle sordità profonde in età preverbale, assicurando un completo recupero del deficit uditivo, con la possibilità di poter frequentare a sei anni la scuola normale. Finora sono stati impiantati presso il nostro centro 25 bambini.Un altro campo di specifico interesse dell’U.O. di ORL è la diagnosi e successiva terapia (in genere chirurgica) delle patologie oncologiche a carico della lingua, del cavo orale e della laringe.Oggi, sempre più frequentemente, si è in grado di dare risposte oncologicamente valide ricorrendo a chirurgie conservative, ma sempre incidenti su un peggioramento del sistema complesso muscolo-scheletrico deputato all’articolazione dei suoni. 21 n. 29, 30 luglio 2010 Solarino il robottino pulisci-spiaggia In pensione i vecchi, ingombran e inquinan mezzi meccanici per la pulizia delle spiagge, largo alla tecnologia leggera, silenziosa ed ecologica di “Solarino”. È questo il nome del robo no che ci auguriamo di vedere presto ripulire i nostri arenili: un’invenzione di tre ingegneri che collaborano con il Dipar mento di Ingegneria dell’innovazione dell’Università del Salento, cioè Alessandro Deoda (l’idea proprio dalla sua tesi di laurea in Ingegneria dell’automazione, relatori i professori Giulio Reina e Aimè Lay-Ekuakille), Giuseppe Vendramin ed Emiliano Petrachi. I tre ingegneri hanno cos tuito, assieme ad altri soci, lo spin off Nitens srl che l’Università del Salento sta “incubando” nell’ambito del proge o SINTeSIS, finanziato dal Ministero dello Sviluppo economico. Non a caso il robo no è stato anche presentato nel maggio scorso al Fes val dell’Energia. 22 n. 29, 30 luglio 2010 energe co è garan to dal cuore del sistema: un microcontrollore che con l’ausilio di opportuni sensori è in grado di riconoscere ostacoli, minimizzare il percorso di lavoro ed evitare eleva assorbimen di corrente che potrebbero essere causa , ad esempio, da un blocco accidentale del robot. «Ospi indesidera dei nostri lidi», dicono gli inventori, «possono essere rifiu di più o meno grandi dimensioni. Le a uali macchine pulisci-spiaggia presentano cos eleva e costringono gli operatori del se ore ad adoperarle soltanto all’alba o in tarde ore preserali. Da qui l’idea di realizzare questo innova vo pulitore, un vagliatore automa co per terreni a grana fine, ovvero un robot in grado di muoversi autonomamente sulla spiaggia alimentato dall’energia solare. La marcia innova va è rappresentata dalla formula alto rendimento, basso costo di produzione, bassi volumi di ingombro e rido a massa totale dell’intero sistema. Inoltre Solarino presenta una bassissima frequenza di manutenzione, a fronte di un lungo lavoro di proge azione e messe a punto per renderlo completamente autonomo». «Questo è l’unico proto po a operare con motore ele rico e non endotermico, in grado di interfacciarsi con sistemi robo zza e con la tecnologia fotovoltaica, garantendo così rispe vamente un lavoro autonomo della macchina e bassi cos nonché basso impa o ambientale», spiegano Deoda , Vendramin e Petrachi. «A questo proposito», concludono, «dobbiamo so olineare che Solarino risponde a pieno tolo al Decreto legisla vo 152 del 2006, che ha come obie vo primario la salvaguardia dell’ambiente e che fa specifico riferimento anche alle spiagge pubbliche, devono essere ogge o di pulizia ordinaria a carico del Comune». Il sistema è cos tuito da qua ro pale vagliatrici rotan opportunamente sagomate (con superficie a maglia so le), che realizzano il setacciamento della sabbia con la conseguente raccolta dei detri di scarto. Tale sistema si trova a bordo di una base mobile libera di muoversi in un ambiente prestabilito. Il risparmio 23 n. 29, 30 luglio 2010 Questa rubrica è dedicata ai ricercatori dell’Università del Salento. Oggi conosciamo Gianluca Quarta, ricercatore della Facoltà di Beni Culturali presso la High Voltage Engineering Europa, casa produ rice dell’acceleratore, ad Amersfoort in Olanda, e presso il Leibniz Labor for Radiometric Da ng and Isotope Research dell’Università di Kiel in Germania. Nel 2001 vince il concorso per il do orato di ricerca in Ingegneria dei Materiali presso l’Università di Lecce, nel corso del quale con nua a partecipare alle fasi di istallazione dell’acceleratore di par celle e collabora per circa due anni con il se ore ricerca e sviluppo della High Voltage Engineering per la messa a punto delle procedure di iniezione sequenziale degli isotopi del carbonio e la misura del radiocarbonio mediante tecniche di spe rometria di massa ultrasensibile. Nel corso del do orato svolge anche un periodo di formazione presso il gruppo di fisica dei fasci ionici del politecnico federale di Zurigo (ETH). Sempre nel corso del do orato Gianluca si interessa anche dell’alles mento dei laboratori chimici per il tra amento dei campioni per la datazione con il radiocarbonio, affrontando le problema che connesse al design delle linee ultrapulite di tra amento ed di otmizzazione dei processi. Tale a vità ha anche portato al breve o di un innova vo sistema per il tra amento dei campioni per la datazione con il radiocarbonio. Nel 2004 conclude il do orato discutendo la tesi dal tolo ““Accelerator Mass Spectrometry radiocarbon da ng: fundamentals and applica ons”. Subito dopo il do orato Gianluca rimane come contra sta presso il laboratorio acceleratore (CEDAD: Centro di Datazione e Diagnos ca) dell’Università del Salento, ormai divenuto centro all’avanguardia internazionale nel campo dell’applicazione di tecniche di spe roscopia nucleare per la datazione con il radiocarbonio e la diagnos ca dei materiali. In questo periodo, nell’ambito di diversi proge di ricerca, Gianluca svolge un ruolo di primo piano nell’ampliamento delle potenzialità anali che del centro mediante la proge azione e l’installazione di nuove, sofis cate linee di analisi quali la linea per analisi me- Gianluca è ricercatore di Fisica Applicata presso la Facoltà di Beni Culturali dell’Università del Salento, afferendo al Dipar mento di Ingegneria dell’Innovazione. Nel 2000 si è laureato con il massimo dei vo in Ingegneria dei materiali presso l’Università degli Studi di Lecce, discutendo una tesi sperimentale dal tolo: “L’acceleratore 4130 HC HVEE- Determinazione dei parametri di Funzionamento e upgrading a sistema AMS per la datazione mediante 14C” Relatori i Proff. Lucio Calcagnile ed Angelo Rizzo, compianto re ore della nostra Università. Nel corso della tesi di laurea si è occupato delle problema che connesse all’installazione ed ai test funzionali dell’acceleratore di par celle da 3 MV, allora in fase di istallazione presso l’Università del Salento. Nel corso della stessa tesi di laurea ha svolto un periodo di formazione sugli acceleratori di par celle 24 n. 29, 30 luglio 2010 Gianluca Quarta diante RBS (Rutherford Backsca ering Spectrometry), la linea per analisi PIXE (Par cle Induced X-Ray Emission) e PIGE (Par cle Induced Gamma Ray Emission) in aria e micro fascio nucleare. Di pari passo con il potenziamento delle linee sperimentali si ampliano anche gi interessi di ricerca che spaziano dall’applicazione del metodo del radiocarbonio per la datazione di materiali di interesse per i beni culturali, allo sviluppo ed all’applicazione di nuove metodologie anali che per la diagnos ca non distru va dei materiali e per il monitoraggio ambientale mediante tecniche IBA (Ion Beam Analysis). Nel 2004 viene insignito del premio “S. Improta” della Società Italiana di Archeometria (AIAR) per un giovane ricercatore nel campo della diagnos ca dei Beni Culturali nel corso del congresso Nazionale dell’associazione a Bressanone (Bz). Sempre nel 2004 gli viene conferito il premio VRANI, insignito con medagli d’argento del presidente della repubblica, del circolo culturale di Borgagne (LE) per “i suoi interessi di ricerca, per le sue collaborazioni ad imprese scien fiche nazionali ed internazionali, per le sue numerose pubblicazioni e per la sua intensa a vità dida ca e di ricerca allo sviluppo del Centro di Datazione e Diagnos ca dell’Università di Lecce dove ha raggiunto notevoli risulta nel campo delle tecnologie fisiche applicate ai beni culturali”. Nel 2006 vince quindi il concorso per ricercatore universitario nel se ore scien fico disciplinare Fis/07 (Fisica Applicata ai Beni Culturali, Ambientali, Medicina e Biologia) bandito dalla Facoltà di Beni Culturali dell’Università di Lecce dove è a ualmente in servizio come ricercatore confermato. Come ricercatore universitario Gianluca ha quindi con nuato la sua a vità di ricerca nel campo della datazione e della diagnos ca dei materiali con tecniche di spe roscopia nucleare, nell’ambito di importan collaborazioni nazionali ed internazionali quale quella con il prof. Guy Demor er dire ore del LARN (Laboratoire d’Analyses par réac on Nucléaire) dell’Università di Namur in Belgio e con il centro ATOMKI (Ins tute of Nuclear Research of the Hungarian Academy of Sciences). Come ricercatore ha anche svolto, nel corso degli anni, una intensa a vità dida ca principalmente presso il corso di Laurea triennale in Tecnologie per i Beni Culturali e di laurea magistrale in Scienze per la Conservazione ed il Restauro tenendo corsi di Fisica Applicata ai Beni Culturali, Tecniche di Datazione, Sensori e Sistemi per il Controllo del Microclima, Tecnologie Laser, O ca e Tecniche per il Monitoraggio Ambientale. Gianluca ha inoltre partecipato ai comita nazionali per l’organizzazione delle due più importan conferenze internazionali del suo campo di ricerca: la conferenza ECAART (European Conference on the Applica on of Accelerators in Reserach and Technology) tenutasi a Firenze nel 2007 e la conferenza AMS-11 (Interna onal Conference on Accelerator Mass Spectrometry) tenutasi a Roma nel 2008. Per quest’ul ma conferenza è stato anche guest editor per la pubblicazione degli a della conferenza nel numero speciale di Aprile di quest’anno della rivista “Nuclear Instruments and Methods in Physics Reserach B” edito dalla Elsevier. Gianluca svolge anche l’a vità di referee per importan riviste internazionali quali Radiocarbon (Edito dall’Università dell’Arizona), Nuclear Instruments and Methods in Physics Research and Environmental Radioac vity entrambi edi da Elsevier. Nel 2007 e nel 2008 ha inoltre ricevuto il primo premio per la migliore comunicazione nella sessione “Fisica per i Beni Culturali” del congresso Nazionale della Società Italiana di Fisica, ricevendo per il congresso nazionale che si terrà a Bologna nel se embre di quest’anno l’invito per una comunicazione orale nella stessa sessione. Nel 2009 viene invece invitato per una relazione al congresso della IEEE “Nuclear Science Symposium, Medical Imaging Conference” tenutosi ad Orlando, Florida, USA. A ualmente Gianluca è impegnato nella proge azione di una nuova linea di spe rometria di massa AMS in corso di installazione presso il CEDAD e che consenrà la rivelazione di isotopi rari quali il 10Be, 26Al, lo 129I fino agli isotopi dell’uranio per applicazioni nelle Scienze della Terra, nella biomedicina e nel monitoraggio nucleare. La proge azione, svolta in collaborazione con prof. Hans Arno Synal del gruppo di Fisica dei Fasci Ionici del politecnico Federale di Zurigo, ha previsto la definizione delle traie orie di propagazione dei fasci di par celle accelerate, la proge azione degli elemen di analisi (magne e sele ori ele rosta ci), delle camere da vuoto, dei sistemi di controllo e ges one remota e dei sistemi di rivelazione e misura delle par celle mediante coppe di Faraday di elevata sensibilità e una camera di ionizzazione. Una intensa a vità di ricerca, quindi, con più di 50 pubblicazioni su riviste internazionali con referee e più 25 n. 29, 30 luglio 2010 Gianluca Quarta di cento comunicazioni a congressi nazionali ed internazionali. Tan ed importan traguardi e risulta , fru o del lavoro di un affiatato gruppo mul disciplinare di ricercatori e tecnici che presso il CEDAD so o la guida del prof. Lucio Calcagnile, ormai da anni, condivide obie vi, risulta e molte ore di lavoro quo diano. Così come nella sfera professionale gli ul mi anni sono sta anche molto intensi e ricchi anche sul piano personale con il matrimonio con Ida nel 2005 e la nascita di Emma il giorno della festa del Papà del 2009. Tra le passioni di Gianluca il mare, i viaggi e la vita all’aria aperta. 26