luglio 2010 - Loredana De Vitis

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luglio 2010 - Loredana De Vitis
MENSILE DI CULTURA DELL’UNIVERSITÀ DEL SALENTO
ESOF 2010
IL FASCINO DEI PAPIRI
UNISALENTOPRESS
MPS SPIDER
ONDE ANOMALE: I GIGANTI DEL MARE
D.R.e.A.M.
SOLARINO, IL ROBOTTINO PULISCI-SPIAGGIA
n. 29
ESOF 2010
pagg. 3 - 4
IL FASCINO DEI PAPIRI
pag. 5
30 luglio 2010
UNISALENTOPRESS
pagg. 6 - 8
MPS SPIDER: LA CARTA PER PAGARE LE TASSE ON-LINE SENZA SPESE
pagg.9 - 10
ONDE ANOMALE: I GIGANTI DEL MARE
pagg. 11 - 13
D.R.e.A.M.
di Loredana De Vi s
SOLARINO, IL ROBOTTINO PULISCI-SPIAGGIA
I NOSTRI RICERCATORI: GIANLUCA QUARTA
Rubrica a cura di Fernando Greco.
pagg. 14 -21
pagg. 22 - 23
pagg. 24 - 26
n. 29
n. 29, 30 luglio 2010
ESOF 2010
Al Mee ng europeo biennale mul disciplinare dedicato alla Ricerca e all’Innovazione
scien fica hanno partecipato due studen di Fisica dell’Università del Salento,
Annalisa De Lorenzis e Luigi Longo
Cosa vi ha colpito di questa quarta edizione di ESOF sopra u o per noi giovani partecipan dei Bus della
Scienza. Infa io e Luigi eravamo sul Bus organizzato
torinese?
Luigi: “ Questa è stata la mia prima partecipazione dall’Is tuto Nazionale di Fisica Nucleare insieme a circa
all’EuroScience Open Forum e di per sé ogni aspe o altri 30 giovani tra ricercatori, studen e do orandi,
del mee ng ha rappresentato per me una novità. A provenien da ogni parte d’Italia. Grazie ad esso
sorprendermi posi vamente è stata l’internazionalità abbiamo avuto modo di conoscerci meglio, di scambiarci
dell’evento, non mi aspe avo ben più di 4000 informazioni e anche i nostri conta , c’è stato un vero
persone partecipan al “Scien st Programme” con e proprio scambio culturale tra i giovani delle diverse
giovani provenien da ogni parte del mondo. È stato Università d’Italia. In par colar modo abbiamo avuto
entusiasmante ritrovarsi insieme a loro, nonostante il piacere di conoscere due ragazzi di Roma che come
noi erano interessa all’esperimento
provenissimo da luoghi differen per usi e
ATLAS e magari anche se ESOF è finito
costumi, eravamo tu insieme al Lingo o Annalisa De Lorenzis
avremo modo di approfondire la nostra
a condividere un interesse comune: la e Luigi Longo laurea
conoscenza e scambiare considerazioni e
passione per la Scienza.”
della triennale in
riflessioni su tale proge o in futuro”.
Fisica con tesi in
Luigi: “Aver conosciuto e condiviso questa
Annalisa: “Ciò che mi ha colpito di più è
esperienza con tan giovani stranieri è
stato ritrovare, tra gli oltre 500 relatori Fisica delle Par celle
stato bello, ma sopra u o mi è servito
provenien da più di 40 Paesi che hanno Sperimentale svolte
aderito ad ESOF 2010, alcuni premi Nobel nell’ambito del gruppo a capire meglio quanto sia importante
la lingua per riuscire a comunicare nel
come Ada Yonath, Peter Agre, Sir Harold ATLAS, guidato dal
miglior modo possibile. Mo vo per cui
Kroto, George Smoot, Gerard ‘t Hoo e
Prof. E.Gorini del
intendo curare e migliorare il mio inglese,
Kurt Wuetrich. Forse sembrerà banale, ma
perché non voglio perdere l’occasione di
per una studentessa come me che ha la Dipar mento di Fisica
conoscere e di sapere”.
passione per la Fisica, ritrovarsi a parlare di UniSalento.
faccia a faccia in par colar modo con
Gerard ‘t Hoo , un nome che ha sempre
In che cosa vi ha faƩo crescere ESOF e la
ritrovato negli ar coli o nei libri che ha le o, colui che ha rifareste come esperienza?
vinto il Nobel per la Fisica, è stata una grande emozione”. Annalisa: “ESOF mi ha fa o crescere con sfacce ature
differen . Ho assis to a diverse conferenze, arricchendo
Come è stato il contaƩo con gli altri studenƟ, stranieri e consolidando le mie conoscenze sopra u o sulla
e non?
meccanica quan s ca. Ho visitato la “Research &
Annalisa: “ESOF 2010 si è rivelata un’occasione Innova on Exhibi on”, con oltre 50 espositori tra is tu
d’incontro unica per scambiare esperienze e conoscenze di ricerca, fondazioni e aziende da tu o il mondo tra
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n. 29, 30 luglio 2010
cui anche il simpa co e innova vo EEC per le onde dei
neuroni. Ma occasione di crescita più grande è stata per
me quella personale, in cui per la prima volta ho superato
anche un po’ di midezza parlando e interagendo
con gli speakers all’ESOF Party sopra uto con alcuni
della Germania e del Portogallo e con gli altri giovani
ricercatori nel Bus. Per tu o questo alla domanda:
rifares ESOF? Cioè coglieres un’altra occasione di
crescita professionale e personale? La mia risposta è
senza dubbio, ESOF 2012 a Dublino ci aspe a!”
Luigi: “Grazie ad ESOF ho avuto la possibilità sia di toccare
con mano i reali problemi che affliggono la ricerca
italiana che di discutere di ciò che più mi piace, la fisica
delle alte energie. Mi son diver to a vedere i talk più
svaria , dalla neuroscienze alla probabilità applicata ai
giochi d’azzardo, e, grazie agli stand presen al Lingo o,
ad informarmi, anche, su come poter fare un PhD
all’estero. Si è tra ata, quindi, di un’o ma esperienza
che vorrei rifare con Dublino 2012 e che consiglio a tu
gli appassiona della Scienza”.
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n. 29, 30 luglio 2010
IL FASCINO DEI PAPIRI
Dal 30 giugno al 9 luglio la mostra fotografica “Storia ... di restauri” sulle
campagne di restauro degli studiosi di UniSalento
“Storia... di restauri. Le campagne di restauro del Centro di studi papirologici tra Università e Musei” è il tolo
della mostra fotografica che si è tenuta dal 30 giugno al
9 luglio 2010 nelle sale del Museo Papirologico dell’Università del Salento.
La mostra è stata patrocinata dalla neonata delegazione brindisina dell’Associazione italiana di cultura classica
(Aicc), dedicata al poeta la no Publio Virgilio Marone,
nella quale operano giovani studiosi e collaboratori del
dire ore del Centro di studi papirologici dell’Ateneo, il
professor Mario Capasso.
collezione conta oltre 350 papiri documentari di varia
provenienza, acquista tra il 1990 e il 2006 sul mercato
an quario, la maggior parte dei quali è stata restaurata
e studiata dal professor Capasso e dai suoi collaboratori.
All’interno del Museo si trova poi la Biblioteca di Egittologia e di Papirologia che il cav. Luca Trombi, sponsor
della Missione archeologica del Centro di studi papirologici in Egi o, ha donato al Centro. Il Museo è inoltre sede
dell’Associazione culturale “Soknopaiou Nesos project”,
che riunisce quan sostengono tale Missione archeologica, dire a dai professori Mario Capasso e Paola Davoli.
L’a vità del Centro e la mostra
Da anni il Centro di Studi papirologici dell’Università del
Salento è impegnato in campagne di restauro di collezioni papiracee di proprietà di is tuzioni italiane e straniere. L’équipe leccese, guidata
da Capasso, ha lavorato sui La collezione di
papiri egiziani e greci del
papiri di UniSalento
Museo civico archeologico
di Bologna, su quelli gero- conta oltre 350 paglifici, ieraƟci, greci e la ni piri documentari di
del Museo egizio de Il Cairo, varia provenienza
su quelli greci e copƟ dell’Università di Liegi, su quelli
arabi e greci della Ain Shams University de Il Cairo, ma
anche sulla celeberrima Charta Borgiana, custodita nel
Museo archeologico nazionale di Napoli.
La mostra raccoglie le immagini di queste campagne
di restauro e le colloca nel Museo Papirologico dell’Ateneo, nato nel 2007 per dare adeguata sistemazione
alla collezione dei papiri l’Università del Salento. Questa
Campagna di restauro presso il Museo de Il Cairo
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n. 29, 30 luglio 2010
Sono disponibili i primi volumi di UniSalentoPress, la casa editrice
dell’Università del Salento, nata con l’obiettivo di pubblicare manuali
didattici per i suoi studenti. UniSalentoPress è strutturata in tre collane:
quella umanistica, quella economico-giuridica e quella scientificotecnologica, ognuna delle quali è contrassegnata da un colore diverso.
Cosimo De Mitri
Schede di matemaƟca
Il libro è rivolto agli studen che hanno intenzione di
iscriversi ad una facoltà scien fica o economica.
Alcuni argomen sono introdo a raverso la presentazione di semplici problemi, che vengono
poi risol nel corso della tra azione. Molte schede
sono corredate di schemi esplica vi e di illustrazioni.
Nell’ul ma parte sono propos un ques onario di
matema ca di base e un ques onario di matema ca
avanzata, cos tui da numerosi quiz a risposta mul pla, simili – per forma, contenu e livello di difficoltà
– a quelli assegna in molte sedi universitarie.
Leonardo Mariella - Marco Tarantino
Cenni di statistica descrittiva
e statistica inferenziale
Un approccio didattico multimediale
Cosimo De Mitri
Schede di Matematica
per le prove di ingresso e per i precorsi
Leonardo Mariella -Marco Tarantino
Cenni di statistica descrittica e statistica inferenziale.
Un approccio didattico multimediale
Il presente volume affronta alcuni concetti
fondamentali di Statistica attraverso un parallelismo
tra i principali strumenti di Statistica Descrittiva
e quelli di Statistica Inferenziale. Il testo inoltre è
corredato da un compact disk che permette un
approccio multimediale alla disciplina attraverso
una serie di mappe concettuali ed esercizi interattivi
utili a fornire un quadro di sintesi degli argomenti
trattati.
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n. 29, 30 luglio 2010
Patrizia Guida -Anna Luperto
Italiano per elementari. Livello A2
Italiano per elementari è stru urato, secondo gli
obie vi dida ci del “Quadro comune di riferimento per le lingue del Consiglio d’Europa”, sulle quattro abilità (ascoltare, parlare, leggere e scrivere) e
sull’apprendimento delle stru ure morfosinta che della lingua italiana.
Italiano per elementari – Livello A2 comprende 9
unità i cui temi riguardano la vita quo diana e alcuni aspe della cultura italiana. Essendo dedicato
a studen di livello A2 si è preferito dare maggiore
spazio agli aspe morfosinta ci della lingua e al
lessico, opportunamente contestualizza per facilitare il processo di memorizzazione. Ogni unità
inizia e termina con un testo di le ura in forma di
dialogo o di testo descri vo, a cui seguono esercizi
di verifica delle comprensione del testo. Si tra a di
esercizi a scelta mul pla, vero/falso e esercizi a risposta aperta. Tali esercizi possono essere sia orali
che scri .
Cosimo De Mitri
Esercizi di Analisi II/III
6
(n+1)xn
(x+2)n+1
n1
1
Cosimo De Mitri
Esercizi di Analisi II/III
Questo libro è rivolto agli studenti del secondo anno
di Matematica, Fisica, Ingegneria e Informatica.
In esso sono raccolti gli esercizi assegnati alle prove
scritte degli esami di Analisi Matematica III del
Corso di Laurea in Fisica dell’Università di Lecce
negli anni dal 2006 al 2010. Gli argomenti sono:
Successioni e serie di funzioni
Funzioni definite mediante integrali
Equazioni differenziali
Integrali doppi e tripli
Superfici e integrali di superficie
Funzioni implicite
Massimi e minimi vincolati
Tutti gli esercizi sono completi di svolgimento. Nelle
pagine iniziali del libro sono elencati i quesiti, divisi
per argomento, e subito dopo sono presentate le
soluzioni, molte delle quali sono corredate di figure.
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n. 29, 30 luglio 2010
ACCORDO TRA
UNIVERSITÀ DEL SALENTO
E
UNIVERSITÀ DELL’IDROGENO
Donatella Perrini
PoliƟche economiche, dei mercaƟ e dell’ambiente
Il libro è stato concepito per fornire un’analisi degli strumen della poli ca economica con riferimento al diba to in a o circa la loro applicazione. I capitoli della prima
parte sulla teoria delle poli che economiche presentano
un approfondimento dei temi “tradizionali”: il PIL; la crescita economica; la distribuzione del reddito; il diba to
tra poli che classiche e poli che keynesiane; l’inflazione
e le poli che monetarie; il mercato del lavoro; la curva
di Phillips; le poli che internazionali; la globalizzazione.
La seconda parte riguarda le poli che economiche dei
merca con una tra azione di argomen fondamentali per la comprensione di molte peculiarità del sistema
economico nazionale. Vengono affronta i temi della
concorrenza dei merca e del ruolo dell’an trust; della
teoria e dell’applicazione pra ca di priva zzazioni e liberalizzazioni; delle public u li es con un par colare approfondimento sul mercato dell’energia ele rica. A questa parte, segue una parte specificatamente dedicata ai
merca finanziari: la tutela del risparmiatore e il sovraindebitamento delle famiglie, nonché le cara eris che dei
merca bancario e assicura vo. Infine, la terza parte del
libro è dedicata alle poli che economiche ambientali: in
par colare, viene approfondito il conce o di sviluppo
sostenibile, gli strumen della poli ca ambientale come
tasse e permessi vendibili, la responsabilità delle imprese e la sindrome “nimby” collegata al problema dei rifiu
Donatella Porrini
Politiche economiche, dei mercati
e dell’ambiente
È stato sottoscritto un accordo di collaborazione tra l’Università del Salento e la Fondazione H2U – The Hydrogen University (l’Università dell’Idrogeno di Monopoli),
alla presenza del Rettore dell’Università del Salento Domenico Laforgia, del Presidente della Provincia di Brindisi
Massimo Ferrarese e il Presidente della Fondazione H2U
Nicola Conenna.
La convenzione ha come oggetto l’idrogeno prodotto da
fonti rinnovabili di energia e l’efficienza energetica, nei
campi della mobilità e dell’edilizia. La collaborazione avverrà nell’ambito della formazione e della ricerca.
Gli aspetti relativi alla formazione saranno particolarmente orientati verso l’organizzazione della Scuola Euromediterranea delle energie rinnovabili che sarà allocata
presso il Ciasu (Centro internazionale alti studi universitari) in provincia di Brindisi.
Quest’accordo si aggiunge a quelli già firmati dalla Fondazione H2U con l’Università degli Studi di Bari e il Ciasu
e va a completare un disegno complesso orientato all’implementazione dell’“economia dell’idrogeno” in Puglia
secondo il protocollo d’intesa già siglato con il Presidente
della Regione per realizzare qui, al centro del Mediterraneo, il motore dell’innovazione tecnologica sui temi delle
energie pulite.
“L’idrogeno - sostiene il Rettore Laforgia - non è una fonte
energetica bensì un vettore e bisogna consumare energia per produrlo, ma i più recenti sistemi di produzione
dell’idrogeno hanno superato la soglia critica del 70% di
rendimento e le celle a combustibile raggiungono già il
60% di rendimento sonsentendo di prevedere facimente
una progressiva trasformazione dei trasporti verso la società dell’idrogeno. Tale combustibile, infatti, nelle realtà
urbane è il migliore compromesso per il rispetto dell’ambiente e la tutela dei cittadini. Con la fondazione stiamo,
pertanto, avviando percorsi comuni di studi e di ricerca
che favoriscano l’adozione dell’idrogeno per la sostenibilità sociale ed ambientale anche nella nosra regione.
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n. 29, 30 luglio 2010
MPS Spider: la carta per pagare le
tasse on line senza spese
Accordo tra Università del Salento e
Monte dei Paschi di Siena
L’Università del Salento e la Banca Monte
dei Paschi di Siena spa
consolidano i rappor
di collaborazione con
l’avvio di un nuovo
servizio dedicato agli
studen : la carta prepagata MPS Spider che
consen rà, tra l’altro, il
pagamento delle tasse
universitarie on line
senza spese aggiunve. Un altro passo
nella direzione dell’informa zzazione dei
servizi, grazie a una
convenzione firmata
nei giorni scorsi dal
Re ore dell’Ateneo salen no Domenico Laforgia e dal do or Carlo
Desiderio, tolare dell’area territoriale Sud Est per la Banca Monte dei
Paschi di Siena.
I rappor di collaborazione
I rappor di collaborazione tra l’Università del Salento e la Banca Monte
dei Paschi di Siena spa prendono
il via nel 2003, quando l’is tuto di
credito si è aggiudicato il servizio di
cassa dell’Ateneo. In seguito a procedura di gara, tale servizio è stato
nuovamente a ribuito a Monte dei
Paschi di Siena nel 2007 con una
convenzione di durata quadriennale
(fino al 31 dicembre 2011).
Proprio nell’ambito di quest’ul ma
convenzione, si prevedeva la possi-
bilità di elaborazione di prodo e
servizi bancari a favore degli studen dell’Università. Nel 2009, con
il coordinamento del professor Luca
Maine , delegato del Re ore per
l’Implementazione dei sistemi informa ci, un apposito gruppo di lavoro
ha analizzato possibilità e modalità
del pagamento on line delle tasse
universitarie a raverso l’u lizzo
delle carte di credito.
Il pagamento delle tasse online
La nuova convenzione è stata
so oscri a il 29 giugno scorso e, a
par re dal 1° agosto 2010 e fino al
31 dicembre 2011, consen rà agli
studen di pagare le tasse universitarie in modo sicuro on line grazie al
servizio MpShop, che potrà essere
u lizzato dai tolari di carte operan9
sui circui Visa e Mastercard con
una commissione dell’1,10%.
Un’ulteriore possibilità è proprio il
servizio di mul canalità integrata
rappresentato da MPS Spider, che
consen rà invece il pagamento
tramite home banking a costo zero
in via esclusiva agli studen dell’Università. L’Università potrà inoltre
accreditare sulle carte le competenze da riconoscere agli studen a
qualsiasi tolo. Nessun compenso
sarà dovuto dall’Ateneo all’is tuto
di credito per l’a vità di produzione, emissione e ges one delle carte
e dei servizi collega .
MPS Spider è un servizio bancario
completo, che consente di effettuare tu e le principali operazioni
bancarie senza necessità di conto
corrente perché opera tramite
n. 29, 30 luglio 2010
• prelievi di contante da sportelli
automa ci in Italia
e all’estero;
• operazioni sugli
Atm (per esempio
ricariche telefoniche);
• pagamen su Pos
in Italia e all’estero;
• trasferimento
fondi interno e verso altre banche;
• pagamento bolle ni (RAV, MAV,
freccia e postali
convenziona ).
carta prepagata u lizzabile in tu o
il mondo e ricaricabile anche a distanza. La carta consente inoltre di
operare tramite internet banking e
mobile banking a raverso l’u lizzo
di un disposi vo di chiave ele ronica semplice.
I de agli del servizio Spider
La Banca Monte dei Paschi di Siena
offre agli studen dell’Università del
Salento la possibilità di effe uare il
versamento delle tasse universitarie
senza aggravio di commissioni, dunque, u lizzando MPS Spider. Questo
servizio, più rapido e più comodo
rispe o ai tradizionali sistemi di pagamento da sportello, sarà fruibile
tramite il portale h p://studen .
unisalento.it, già u lizzato dagli
studen per la procedura telema ca di immatricolazione/iscrizione e
raggiungibile a par re dalla home
page dal sito is tuzionale www.
unisalento.it alla voce “Iscrizioni e
immatricolazioni 2010/2011”.
Il servizio può essere richiesto dagli
studen dire amente dal sito o
presso gli sportelli delle filiali della
Banca Monte dei Paschi e non prevede alcuna quota di adesione.
Ulteriori servizi della carta sono:
• circuito nazionale Bancomat/PagoBancomat e circuito internazionale Visa Electron;
10
Sono tra l’altro gratui : ricarica tramite servizio internet/
mobile banking,
richiesta ul mi
movimen tramite
servizio internet/
mobile banking,
blocco/rimborso della carta, commissioni per pagamen bancomat,
commissioni per pagamen VisaElectron, ricarica da terzi.
Un codice a barre sulla carta
consen rà inoltre agli studen il
riconoscimento e l’accesso ai servizi
d’Ateneo come biblioteche, aule
dida che, impian spor vi e altro.
n. 29, 30 luglio 2010
Il 22 giugno a Lecce la Conferenza del Prof. Al Osborne
Dromione: due onde in acque basse che si intersecano in un punto generando un evidente rilievo localizzato
Si è aperta con una conferenza per
il grande pubblico del professor Al
Osborne il workshop “Nonlinear
Physics. Theory and experiment.
VI”, in programma dal 23 giugno al 3
luglio 2010 a Gallipoli, presso l’hotel
ecoresort Le Sirene.
Il professor Osborne ha parlato di
“Onde anomale: i gigan del mare”
il 22 giugno presso l’hotel Tiziano
di Lecce, in una conferenza che egli
stesso ha definito, con espressione
di gergo picamente americana,
“loaded for bear”, le eralmente “preparata per l’orso”, ossia
comprensibile al grande pubblico,
che nulla conosce dei sofis ca
strumen matema ci u lizza per
studiare i fenomeni ondosi.
Gli organizzatori - i professori del
Dipar mento di Fisica dell’Università del Salento Marco Boi , Flora
Pempinelli e Boris Konopelchenko
- hanno voluto far precedere il
workshop da questa conferenza
aperta al grande pubblico per dare
l’opportunità a tu di conoscere,
a raverso la viva voce di uno dei
partecipan più qualifica , un se ore di grande interesse non solo dal
punto di vista teorico ma anche dal
punto di vista economico, ambientale ed industriale.
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Il professor Al Osborne
Al Osborne divide a ualmente il
suo tempo fra il Dipar mento di
Fisica dell’Università di Torino, ove
dirige un gruppo di ricerca teoricosperimentale, e l’Office of Naval
Research di Arlington, in Virginia.
Dopo un’esperienza alla NASA durante il proge o Apollo, ha iniziato
lo studio sperimentale delle “grandi
onde” per conto della compagnia
petrolifera Exxon, preoccupata per
il loro effe o sulle proprie pia aforme nel mare delle Andamane
(il mare di Sandokan). Il mare delle
Andamane è un mare equatoriale
con uno strato superficiale caldo
n. 29, 30 luglio 2010
dello spessore di circa duecento
metri. Alla superficie di separazione
di questo strato con quello freddo
più profondo, Al Osborne scoperse
potersi propagare, per grandi distanze senza subire modifiche nella
velocità di propagazione e nella
forma, delle grandi onde lunghe
sino a 150-200 chilometri e alte una
sessan na di metri.
Siamo negli anni Se anta, quando
veniva sviluppato un nuovo strumento matema co chiamato “trasformata di sca ering inversa”, che
perme eva lo studio di ques fenomeni che, al contrario dei fenomeni
ondosi normali, sono stre amente
non lineari e quindi inspiegabili
coll’uso delle vecchie teorie lineari.
Queste onde assai stabili sono state
chiamate “solitoni”.
Fenomeni simili spiegabili nell’ambito della medesima teoria e delle sue
generalizzazioni sono sta scoper
negli ambi più diversi: non solo
in idrodinamica ma anche in fisica
dei plasmi, in o ca non lineare, in
rela vità generale e in fisica delle
par celle (solo
per elencare
alcuni se ori
della fisica
par colarmente significa vi).
La teoria della
“trasformata
di sca ering
inversa” ha
messo in evidenza la natura
universale di
queste strutture fisiche,
a cara ere
“solitonico”,
localizzate ed
assai stabili.
Le onde
anomale
Sebbene gli
studi di Al
Guascogna 1993
Osborne si rivolgano in generale ai
fenomeni non lineari, buona parte
del suo lavoro è dedicato allo studio
delle onde oceaniche di superficie,
chiamate onde anomale o onde
scellerate. Queste onde di supericie
possono essere più alte di un onda
normale di un fa ore due o anche
ben maggiore, raggiungendo l’altezza di un edificio di dieci piani ed
inghio re una nave. Il loro fronte
è più ripido di una normale onda,
cos tuendo una sorta di muro
d’acqua che può spezzare una petroliera, far saltare le para e di una
nave o spazzarne via il ponte.
Nel 1980, nei pressi della costa
del Sud Africa, la petroliera Esso
Languedoc s’è trovata ad affrontare
un’onda alta 26 metri. Nella foto in
basso si può vedere il muro d’acqua
che si è trovata ad affrontare una
nave mercan le nel Golfo di Guascogna nel 1993. Altre navi sono
semplicemente scomparse senza
lasciare traccia, come, ad Est di Okinawa nel 1980, la super-petroliera
inglese Derbyshire (294 metri per
12
169 tonnellate).
Fortunatamente per i marinai,
queste onde gigan sono rare, ma
Osborne ha scoperto che onde
anomale di dimensioni significave sono più comuni di quanto si
pensasse, e gli ingegneri navali e i
costru ori di pia aforme petrolifere
marine debbono ora tenerne conto.
Queste onde anomale sono possibili
anche in mari chiusi come il Mediterraneo, ove un’onda ha recentemente colpito nei pressi di Marsiglia
una nave da crociera causando due
mor e sei feri .
Nell’ambito della medesima teoria
può essere studiato anche lo tsunami ed even del tu o inaspe a ,
anche se meno spe acolari. Nella
foto (in prima pagina) si possono
vedere due onde in acque basse che
si intersecano in un punto generando un evidente rilievo localizzato,
che è stato chiamato dromione e
che è stato prede o e descri o per
la prima volta dai ricercatori leccesi
Marco Boi , Flora Pempinelli e Luigi
Mar na in uno studio in collabora-
n. 29, 30 luglio 2010
are. Lecce è diventata un centro
di riferimento internazionale
nel se ore dal 1979, quando,
precorrendo i tempi e scommetPetrolliera
tendo sulla futura rilevanza di
Esso
questo se ore emergente, ha
Languedoc
organizzato il primo di una lunga
serie di workshop, successivamente organizza anche da altre
is tuzioni e in altri luoghi (Creta,
zione con Jérôme Léon dell’UniverBalaruc-Les Bains, Dubna, Los
sità di Montpellier.
Alamos, Leeds, Cadice, L’Ametlla
de Mar, Isola Rossa) con cadenza
Il workshop
biennale o triennale. Di questa
Durante il workshop “Nonlinear
serie, quello di Lecce è l’undicesimo
Physics. Theory an experiment. VI”
che il gruppo di Fisica nonlineare
si è parlato delle teorie scien fiche
dell’Università organizza nel Salento
che descrivono ques fenomeni,
(il primo fu a Lecce, i successivi a
e più in generale dei complessi
Gallipoli). La formula organizza fenomeni fisici non lineari che si
va messa a punto è stata uno dei
ritrovano nei campi più dispara :
fa ori importan per il successo
dalla microfisica alla astrofisica e
di questo e degli altri workshop:
cosmologia, dall’idrodinamica alla
non si tra a di semplici conferenfisica dei plasmi e all’o ca, dallo
ze,
ma di convegni di lavoro che si
stato solido alla fisica dei materiali
svolgono per un periodo di tempo
ele ronici innova vi, dalla biofisica
considerevole (a orno ai 10 giorni),
alle scienze biomediche.
in modo che i partecipan possano
La sua rilevanza nazionale e internon solo esporre il risultato delle
nazionale è tes moniata dal fa o che
sono previs più di
80 partecipan provenien da 20 paesi
diversi: Italia, Russia,
UK, Francia, USA,
Sud Africa, Bulgaria,
Ukraina, Polonia,
Spagna, Israele, India,
Australia, Grecia,
Canada, Finlandia,
Olanda, Hong Kong,
Germania, Svizzera.
Questo workshop si
inserisce in un’a vità
ormai più che trentennale di ricerca,
ben nota ed apprezzata a livello internazionale, del gruppo
di Fisica nonlineare
di Lecce nel se ore
della Scienza nonline13
loro ricerche, ma anche interagire
scien ficamente fra di loro, iniziando eventualmente nuove a vità di
collaborazione. Ciò è facilitato dal
fa o che tu i partecipan sono
raccol in un medesimo albergo per
l’intera durata del workshop, “costrizione” allietata dalla bellezza dei
luoghi e dalle specialità della cucina
salen na.
Durante il workshop sono sta
anche riporta i risulta raggiun
dai team italo-russi partecipan ai
proge finanzia nell’ambito di un
accordo quadro fra la Fondazione
russa per la ricerca di base, agenzia
governa va russa che finanzia l’a vità di ricerca di base, e il Consorzio
inter-universitario internazionale
Einstein, che ha sede a Lecce e di
cui fondatori sono l’Università del
Salento, l’Università di Roma “La Sapienza” e l’Università di Montpellier.
D.R.e.A.M.
n. 29, 30 luglio 2010
Il Laboratorio diffuso di ricerca interdisciplinare applicata alla
medicina è una realtà grazie all’accordo UniSalento e ASL di Lecce
D.R.e.A.M.
si legge nella convenzione - «un reale trasferimento
tecnologico dall’Università alla Asl Lecce, in grado di
generare un’innovazione dei processi di governo e
dei servizi sanitari, in un’o ca anche di riduzione e
controllo del risk management e di o mizzazione della
spesa sanitaria».
Al momento della so oscrizione il professor Carlo
Storelli, delegato del Re ore, ha voluto so olineare
l’entusiasmo dei ricercatori e dei dirigen della
Asl coinvol nel proge o: una variegata gamma di
competenze che, con approccio interdisciplinare,
potranno dare vita a un ente di ricerca e formazione
con autonomia amministra va e di spesa. È già un
fa o, invece, la messa in comune di strumentazioni
tecnologiche per un valore di più di 586mila euro. Sede
principale del DReAM sarà il Presidio ospedaliero “Vito
Fazzi” di Lecce, dove verranno centralizzate le a vità
di po tecnologico, e i “nodi” della rete saranno in
Dipar men universitari e altri ospedali.
L’ar colazione del Laboratorio – nelle aree di ricerca
“Diagnos ca bio-clinica” e “Tecnologica” - dà idea
immediata della sua interdisciplinarietà. Dell’area
“Diagnos ca bio-clinica” fanno parte i gruppi di
lavoro: Proteomica (responsabile professor Michele
Maffia, Università del Salento), Imid - Immune
We have a dream. O meglio: we have a DReAM.
Il sogno di un “Laboratorio diffuso di ricerca
interdisciplinare applicata alla medicina” (D.R.e.A.M.,
appunto), che dopo mesi di impegno proge uale è un
po’ meno sogno e un po’ più realtà grazie alla firma
della convenzione che lo is tuisce ufficialmente tra
l’Università del Salento e l’Asl Lecce. «Un approccio
bo om up all’eventuale is tuzione della Facoltà di
Medicina», ha commentato il Re ore Domenico
Laforgia al momento della so oscrizione, il 28 luglio,
assieme al Dire ore generale della Asl Lecce Guido
Scodi . Si tra a insomma di dare solide fondamenta
a un proge o che, prima della dida ca, scomme e
sulla ricerca applicata alla medicina e, a questo scopo,
con un’ar colata convenzione “assorbe” ogni possibile
accordo passato e futuro.
È dal 2006, infa , che l’Università del Salento e
l’Azienda sanitaria collaborano a specifici proge di
ricerca, sulla base di svariate convenzioni con singoli
Dipar men tu e derivan da una più generica
“Dichiarazione d’inten ”. Si poneva, allora, l’esigenza di
una “cornice” che potesse dare sistema cità a questo
lavoro e me ere a sistema tu e le inizia ve. Proprio a
questa esigenza risponde il Laboratorio diffuso, la cui
organizzazione si è resa necessaria per a uare – come
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mediated inflammatory disorders (do or Mauro
Minelli, Ospedale “San Pio” di Campi Salen na),
Gene ca umana (prof. Maria Pia Bozze , Università),
Anatomia umana e neuroscienze (prof. Giuseppe
Nicolardi, Università), Igiene (prof. Antonella De Donno,
Università), Chimica Biologica (prof. Vincenzo Zara,
Università), Pedagogia della salute (prof. Salvatore
Colazzo, Università). Dell’area “Tecnologica” fanno
parte i gruppi di lavoro: Fisica computazionale applicata
alla diagnosi per immagini (responsabile prof. Ivan
De Mitri, Università del Salento), Neuroscienze
cogni ve del linguaggio e scienze della voce (prof.
Mirko Grimaldi, Università), Ingegneria informa ca
(prof. Giovanni Aloisio, Università), Endoscopia
sperimentale, imaging, tecnologie e terapie miniinvasive (do or Andrea Tinelli, Ospedale “Vito Fazzi”
di Lecce), e-Government e bioe ca per le nuove
tecnologie (prof. Donato Antonio Limone, Università),
Disturbi del linguaggio (do or Michele De Benede o,
Ospedale “Vito Fazzi” di Lecce), Diagnos ca avanzata
per immagini (do or Massimo Torsello, Ospedale “Vito
Fazzi” di Lecce). Ricadute immediate si potranno avere
sia in termini di eccellenza clinica che di miglioramento
dei processi assistenziali e di prevenzione, visto
che con l’a vità del Laboratorio si vuole avviare la
sperimentazione ges onale di un nuovo modello
organizza vo, nel quale il trasferimento tecnologico
e la ricerca perme eranno innovazioni di processo e
di prodo o delle quali tu noi, uten delle stru ure
sanitarie, potremo beneficiare.
Ques gli obie vi principali del DReAM: sviluppo
e applicazione di nuove metodiche, strumen e
tecnologie nel campo medico-chirurgico; o mizzazione
delle risorse umane e strumentali aziendali; creazione
di nuovi so ware, disposi vi e strumen per l’u lizzo
quo diano in ambito sanitario; contributo per
l’o mizzazione della ges one del rischio clinico (risk
management).
Grandi le aspe a ve della Asl Lecce, che punta a:
incremento della qualità della diagnos ca, del follow
up e dei tra amen medico-chirurgici; riduzione
dei tempi di a esa per le risposte agli esami clinici
esegui e implementazione dello scambio intra e inter
ospedaliero della documentazione clinica in formato
digitale; incremento dell’efficacia e dell’applicazione
di planning clinici mul disciplinari e strumentali;
miglioramento della diagnosi e cura precoce in
patologie come alzheimer, ictus, stroke, ipoacusia
profonda, dislessia, balbuzie, depressione maggiore
farmaco resistente; miglioramento ed implementazione
dello screening delle patologie oncologiche, eredofamiliari e benigne più diffuse; riduzione dei ricoveri
ordinari e aumento dei day hospital e dei day surgery.
Il DReAM insomma è più di un sogno, è un esempio di
integrazione tra i saperi, di spendibilità della ricerca e di
virtuosa sinergia tra Università e territorio.
Loredana De Vi s
Ufficio Comunicazione e Relazioni con la Stampa
I GRUPPI DI LAVORO
Gruppo di lavoro IMID
Responsabile: dottor Mauro Minelli - Ospedale “San Pio” di Campi Salentina
Il progetto di collaborazione nasce dall’assunto che recenti studi di farmacogenetica hanno dimostrato che è possibile
identificare i soggetti che, predisposti geneticamente, sviluppano in seguito all’esposizione ai farmaci quadri clinici di
Ipersensibilità Severa ai Farmaci (DHR) o di Reazione Avversa ai Farmaci (ADR). Tali test farmacogenetici possono dare
numerose indicazioni prognostiche offrendo un reale supporto per la clinica e la pianificazione terapeutica. Poiché presso
l’Unità Operativa Semplice “IMID” del Presidio Ospedaliero di Campi Salentina affluiscono pazienti che presentano quadri
clinici di Ipersensibilità Severa ai Farmaci (DHR) o di Reazione Avversa ai Farmaci (ADR) che necessitano di test di farmaco
genetica e poiché i Laboratori di Genetica Medica dell’ASL si è individuata una possibile soluzione a tale carenza diagnostica
nella stipula di una convenzione con il Dipartimento Di.S.Te.B.A per l’esecuzione di protocolli molecolari di farmacogenetica,
e relative attività di consulenza e prestazioni di diagnostica della professoressa Maria Giuseppina Bozzetti, ad ulteriore
supporto e completamento delle indagini cliniche ordinariamente eseguite dai laboratori clinici della ASL Lecce.
La prestazione riguarda: l’esecuzione di “test molecolari”, necessari alla valutazione della condizione genotipo/fenotipo
alla risposta ai farmaci in pazienti con un quadro di Ipersensibilità Severa ai Farmaci (DHR) o di Reazione Avversa ai Farmaci
(ADR)”, con l’obbiettivo finale di individuare i percorsi farmacologici più idonei per ciascun paziente con grande risparmio in
termini di energie e risorse finanziarie; la formazione, mediante incontri e/o seminari, del personale della ASL.
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Gruppo di Lavoro in Proteomica
Responsabile: professor Michele Maffia – Università del Salento
Il laboratorio di Proteomica Clinica svolge attività di ricerca, assistenza alla diagnostica e formazione nel settore delle biotecnologie
biomediche. Nello specifico, l’attività del laboratorio di Proteomica Clinica consiste nella ricerca e nell’individuazione di
marcatori specifici per la diagnosi precoce delle patologie oncologiche, degenerative e di origine autoimmune e microbiologica
e nel monitoraggio delle terapie finalizzato alla predisposizione e realizzazione di trattamenti farmacologici personalizzati.
La collaborazione diretta tra il Laboratorio di Proteomica Clinica e i reparti e i laboratori della ASL, favorita dalla condivisione o
dalla prossimità dei gruppi coinvolti nella ricerca, permette una sinergia altrimenti impossibile che ha già prodotto importanti
risultati scientifici con ricadute applicative in campo clinico testimoniati da pubblicazioni internazionali su riviste di primo
piano. Il servizio di supporto alla diagnostica ha permesso di effettuare “in casa” esami diagnostici prima affidati all’esterno
o addirittura mai effettuati, con un sensibile risparmio di spesa e un incremento della qualità del servizio ospedaliero.
Gruppo di lavoro di Genetica Umana
Responsabile: professoressa Maria Pia Bozzetti, Università del Salento
La convenzione per analisi farmacogenetiche è in atto tra L’Azienda Sanitaria Locale Lecce, in persona del Direttore Generale
dr. Guido Scoditti, e il Dipartimento di Scienze Biologiche e Tecnologie per l’Ambiente (DiSteBa) in persona del Direttore
Prof. Genuario Belmonte. La ASL ha necessità di stipulare convenzione con il Dipartimento per l’esecuzione di protocolli
molecolari di farmacogenetica, e relativa consulenza tecnico-scientifica della professoressa Maria Giuseppina Bozzetti,
ad ulteriore supporto e completamento delle indagini cliniche ordinariamente eseguite dai laboratori clinici dell’Azienda
sanitaria. È dimostrato che un farmaco somministrato alla stessa dose produce una risposta che varia da soggetto a
soggetto. Nell’ambito di una stessa popolazione ci saranno individui che rispondono bene alla terapia con un dato farmaco,
individui che rispondono poco o affatto alla terapia e in alcuni casi potrebbero verificarsi risposte avverse con conseguenze
anche molto gravi. Le cosiddette “risposte avverse al farmaco” costituiscono la IV causa di morte nel mondo dopo malattie
cardiovascolari, tumori e ictus. Le differenze di risposta ad un farmaco dipendono dalla funzionalità di un gran numero di
enzimi, ciascuno dei quali è prodotto da uno specifico gene. Alcuni soggetti presentano varianti genetiche che producono
enzimi con diversi livelli di attività o privi di attività con potenzialità tali da determinare l’efficacia o la tossicità di un certo
farmaco. Si tratta dunque di trovare i farmaci giusti per ciascun paziente. Le analisi si effettuano sui geni codificanti per gli
enzimi principali coinvolti nel metabolismo di fase I di un farmaco e cioè i citocromi. Con questi profili genetici a disposizione
(marker farmacogenetici), è possibile personalizzare i trattamenti terapeutici soprattutto in quei soggetti con intolleranza
polimedicamentosa e, dunque, ritenuti “allergici” ad un gran numero di farmaci. In questi casi può, in realtà, non esserci
alcuna reattività allergica, ma solo un’alterazione della complessa base genetica che influenza lo sviluppo della patologia e
condiziona la sua risposta alla terapia. Il settore è in significativa evoluzione, e già importanti traguardi sono stati raggiunti.
Nell’intento di dare seguito concreto alle attività di ricerca e training scientifico connaturati alla sua propria operatività
nell’ambito ampio delle malattie immunoallergiche, il Centro IMID dell’Ospedale di Campi Salentina, attiva, d’intesa con
il laboratorio di Genetica del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche ed Ambientali dell’Università del Salento la
prima stazione farmacogenetica integrata e dedicata alle malattie immunomediate, dotata di un sistema specificatamente
dedicato a testare il DNA dei pazienti per meglio indirizzare i trattamenti.
Gruppo di Lavoro di Igiene
Responsabile Unità di Ricerca: dottoressa Antonella De Donno, Università del Salento
Il laboratorio di Igiene del DiSTeBA ha sviluppato nel corso degli anni le proprie linee di ricerca nell’ambito della promozione
della salute umana e prevenzione delle malattie. Le aree tematiche per le quali risulta strategica e indispensabile
l’interazione con l’Azienda Sanitaria Locale (ASL) riguardano il consolidamento della rete di sorveglianza Influnet attivata nel
2000, la sorveglianza delle virosi respiratorie e l’implementazione di procedure epidemiologiche per l’analisi di rischio legate
all’esposizione di contaminanti ambientali.
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Gruppo di Lavoro di Anatomia Umana e Neuroscienze
Responsabile professor Giuseppe Nicolardi, Università del Salento
Le attività del gruppo riguardano applicazioni di morfologia avanzata quali lo studio immunocitochimico di marker cellulari
completato dall’analisi di immagine delle sezioni immunoreattive con possibilità di archiviazione digitale, morfometria
avanzata, ricostruzioni 3D, valutazioni microdensitometriche.
Le attività in convenzione riguardano uno studio osservazionale dal titolo: “Nichel e meccanismi immunologici di danno
mucosale in corso di enteropatie” in favore di pazienti ricoverati presso il “Centro IMID” dell’Ospedale “San Pio da
Pietrelcina” di Campi Salentina. Le valutazioni immunocitochimiche saranno effettuate nel Laboratorio di Anatomia Umana e
Neuroscienze, di cui il professor Nicolardi è responsabile. Tutti i pazienti saranno sottoposti ad esofagogastroduodenoscopia
con prelievo bioptico a livello D2 e successivo esame istologico. Su ogni campione così ottenuto verrà effettuata mediante
metodica immunoistochimica, una valutazione del pattern citochinico.
Le attività descritte permetteranno un miglioramento dell’inquadramento diagnostico dei pazienti affetti da danno intestinale
in corso di sindrome sistemica da allergia al Nichel, con evidenziazione del pattern lesionale mucosale e submucosale anche
in relazione con le alterazioni del sistema nervoso enterico, fornendo dati utili all’ottimizzazione e alla personalizzazione
della terapia.
Gruppo di Lavoro in Chimica Biologica
Responsabile: professor Vincenzo Zara, Università del Salento
Le attività riguardano il programma di ricerca applicata dal titolo: Determinazione della funzionalità mitocondriale in
campioni di spermatozoi, in favore di pazienti afferenti presso la U.O. di Fisiopatologia della Riproduzione-Centro P.M.A.
del P.O. di Nardò. Tale determinazione sarà eseguita utilizzando un metodo semplice e rapido (Ferramosca et al., Int. J.
Androl. 2008). Esso si basa sulla determinazione del consumo di ossigeno in campioni di spermatozoi permeabilizzati in
mezzo ipotonico e sul calcolo di un indice, l’indice di controllo respiratorio, in grado di dare indicazioni sulla funzionalità dei
mitocondri e sulla loro capacità di sintetizzare ATP. Il metodo presenta un’elevata sensibilità ed è altamente riproducibile.
Lo studio sarà condotto su campioni di spermatozoi di soggetti affetti da varie patologie andrologiche e/o con problemi di
ipofertilità o infertilità, sotto la responsabilità scientifica del Prof. Vincenzo Zara. Le analisi biochimiche saranno effettuate
nel Laboratorio di Biochimica, di cui il Prof. Zara è responsabile e che dispone delle seguenti attrezzature: Centrifughe
da banco e da pavimento; ossigrafo; spettrofotometro, apparati per elettroforesi e Western-Blot; PC dotati di software
per la gestione e analisi dei dati; omogenizzatore di Potter-Elvehjem; agitatori; pH-metro; agitatori magnetici riscaldanti;
thermomixer; incubatore; congelatore -80°C e 20°C; stufa; autoclave; termiciclatore.
Gruppo di Lavoro in Pedagogia della Salute - PdS
Responsabile: professor Salvatore Colazzo, Università del Salento
Nell’ambito del Dipartimento di Scienze Pedagogiche Psicologiche e Didattiche dell’Università del Salento è stato costituito,
attorno alla cattedra di ‘Pedagogia Sperimentale’ del prof. Salvatore Colazzo, un gruppo di ricerca in ‘Pedagogia della Salute’
per lo sviluppo e l’approfondimento di questioni pedagogiche o più propriamente di antropologia pedagogica. È stato già
avviato un proficuo rapporto di collaborazione con l’Unità Ospedaliera Centro IMID dell’Ospedale di Campi Salentina,
all’interno del quale ha promosso è ha realizzato le seguenti attività di ricerca: studio e ricerca sul Modello IMID sotto il
profilo dell’impatto in ordine al management dell’organizzazione sanitaria e alla ridefinizione dei parametri di costo per
la valutazione dell’efficacia e dell’efficienza; ricerca di customer satisfation sul servizio fruito nel Centro IMID di Campi
Salentina da parte dei pazienti in cura; ricerca per la mappatura dei bisogni di salute dei pazienti IMID mediante raccolta,
analisi e interpretazione delle loro Illness Narrative (narrative di malattia).
La ASL, dalle ricerche svolte, può avere dei parametri per valutare comparativamente il profilo economico delle cure secondo
il modello IMID, gli indici di soddisfazione degli utenti nella fruizione dei servizi erogati dal Centro IMID dell’Ospedale di
Campi; entrare in possesso di un modello di lettura dei bisogni di salute ai fini di individuare dei percorsi specifici di sostegno
nei percorsi di cura.
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Gruppo di Lavoro in Fisica Computazionale applicata alla Diagnostica per Immagini
Responsabile: professor Ivan De Mitri, Università del Salento
Il gruppo di lavoro FDI è costituito da fisici operanti anche nei settori della fisica nucleare e subnucleare, della fisica della
materia e della fisica teorica. Le competenze e le metodologie proprie di tali ambiti hanno trovato applicazione anche nel
campo dell’analisi delle immagini biomediche, attraverso progetti finanziati dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN)
e dal Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca (MIUR) all’interno dei Programmi di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN).
Tali progetti hanno riguardato lo sviluppo di sistemi CAD per l’analisi di immagini mammografiche, polmonari o di neuroimmagini. Il gruppo in questione, inoltre, già collabora proficuamente da tempo con il team coordinato dal Dott. Torsello,
Direttore dell’U.O. di Radiologia dell’Ospedale “V.Fazzi”, anche all’interno di una specifica convenzione tra Università del
Salento e ASL-Lecce. A partire dalle competenze acquisite nel settore dell’elaborazione delle immagini per la diagnostica
medica e dei relativi sistemi CAD, si propone di sviluppare e ottimizzare sistemi automatici per la diagnosi assistita. Nel
seguito, ci si sofferma in particolare su due campi di interesse dei proponenti, per ciò che concerne le attività del costituendo
DReAM: sistemi CAD per il polmone in immagini TAC (Tomografia Assiale Computerizzata); sistemi CAD per il cervello in
immagini RMN (Risonanza Magnetica Nucleare)
Gruppo di Lavoro in Neuroscienze Cognitive del Linguaggio e Scienze della Voce
Responsabile: professor Mirko Grimaldi, Università del Salento
Le neuroscienze cognitive si occupano dello studio dei meccanismi biologici che sottostanno alla cognizione, cioè
all’interpretazione, all’utilizzo, all’immagazzinamento e all’elaborazione delle informazioni, ponendo particolare attenzione
ai sostrati neurali dei processi mentali e alle loro manifestazioni comportamentali. In particolare, all’interno di tale disciplina
ci si chiede quali siano le relazioni tra le diverse funzioni psicologiche/cognitive osservate e i circuiti neurali coinvolti e come
le strutture neurali sottendano il comportamento. Si tratta di un campo di ricerca a vocazione fortemente multidisciplinare,
che tende ad esplorare settori di frontiera per giungere a una teoria unificata delle basi neurali su cui si fondano le abilità
cognitive. Questo percorso potrà ovviamente produrre ricadute significative nella cura e nella prevenzione dell’ampio
spettro di patologie dei processi cognitivi.Il Gruppo di Lavoro in Neuroscienze cognitive del Linguaggio e Scienze della Voce
è in grado di utilizzare strumentazione diversificata e altamente sofisticata, raramente concentrata e disponibile in un unico
laboratorio. All’interno del CRIL (Centro di ricerca interdisciplinare sul linguaggio), da dove proviene il suddetto Gruppo di
Lavoro, è possibile monitorare in modo integrato la complessa attività della laringe, della lingua, delle labbra e dei muscoli
orofacciali, così come i movimenti oculari durante compiti audio-visivi in differenti contesti comunicativi, e nello stesso
tempo analizzarne le risposte neurofisiologiche a livello della corteccia cerebrale. Sfruttando competenze scientifiche
interdisciplinari, si possono così far interagire strumenti diversi col fine di raccogliere dati osservabili da prospettive
differenti per una più forte integrazione fra dati clinici, teorie, e protocolli di cura. In collaborazione con l’unità Operativa
di Otorinolaringoiatria dell’Ospedale Vito Fazzi diretta dal Dott. Michele De Benedetto, il CRIL sta elaborando uno studio
follow-up dello sviluppo fonetico-fonologico in bambini affetti da ipoacusia grave/profonda protesizzati precocemente
con impianto cocleare. Questo protocollo sperimentale ricorrerà all’analisi fonetico-acustica, percettiva, articolatoria e
neurofisiologica per monitorare l’emergere delle abilità di percezione e produzione, lo sviluppo dell’inventario fonologico
e l’acquisizione del lessico nei bambini ipoacusici. Ipotizziamo che i risultati di questo protocollo offriranno delle basi solide
per sviluppare nuovi protocolli di cura logopedici nella riabilitazione dei bambini ipoacusici precocemente impiantati
Gruppo di Lavoro Ingegneria Informatica - Responsabile: professor Giovanni Aloisio, Università del Salento
Area High Performance Computing - Responsabile: dottor Osvaldo Marra, Università del Salento
L’attività del gruppo può essere schematizzata in tre sotto aree: system management dei sistemi di supercalcolo:
monitoraggio, aggiornamento sw, supporto agli utenti dei sistemi messi a disposizione; sviluppo di applicazioni per l’HPC a
supporto dei gruppi interessati, sia nella fase di realizzazione di nuovi software che nella fase di porting e parallelizzazione
di software già esistenti e normalmente usati su risorse di calcolo non parallele; analisi delle nuove tecnologie offerte dal
mercato, aggiornamento hardware e supporto all’innovazione per i gruppi interessati
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Gruppo di Lavoro Ingegneria Informatica - Responsabile: professor Giovanni Aloisio
Area Data Base e Sistemi Informativi - Responsabile: professor Mario Bochicchio, Università del Salento
I temi di ricerca trattati dal Gruppo di Lavoro “Database e Sistemi Informativi” riguardano la modellazione concettuale dei
dati e la misura delle prestazioni, dei livelli di servizio e degli indicatori “end-to-end” dei sistemi informativi transazionali
e direzionali. Il gruppo è anche attivo nella ricerca sull’annotazione in tempo reale di flussi multimediali, sullo streaming
video, sui motori di ricerca full-text e sulla progettazione e realizzazione di sistemi web per l’uso remoto collaborativo di
strumentazione di laboratorio. Nella fase iniziale della collaborazione il gruppo di lavoro propone lo sviluppo di tre temi
di ricerca: creazione di un “reference database” per la raccolta di dati rinvenienti da attività di refertazione, orientato
alla pubblicazione di dati di carattere epidemiologico e basato su tecniche innovative per la tutela della privacy e della
riservatezza. Il database è già in fase di perfezionamento ed adattamento alle esigenze del settore oncologico e pediatrico,
ma è immediatamente disponibile per ulteriori sviluppi ed applicazioni; sperimentazione di tecniche avanzate di annotazione
e pubblicazione su Web di flussi multimediali (es. audio e video relativi all’uso di specifici strumenti o tecniche, o video
proveniente dal campo operatorio) per la formazione e l’addestramento del personale paramedico, dei pazienti e dei
loro familiari; sperimentazione ed uso remoto collaborativo di strumenti di laboratorio (es. microscopio elettronico Zeiss,
disponibile presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione dell’Università del Salento) ed eventuale remotizzazione
di apparecchiature e sistemi disponibili presso la ASL per finalità didattiche, addestrative e diagnostiche. Le competenze del
gruppo di ricerca in merito alla progettazione e gestione di database, sistemi informativi, sistemi di monitoraggio dei flussi
informativi e dei livelli di servizio erogati, sistemi client-server e web per l’accesso alle risorse informative, sono comunque
a disposizione della ASL per tutti i temi di ricerca che dovessero emergere dalla collaborazione.
Gruppo di Lavoro Ingegneria Informatica - Responsabile: professor Giovanni Aloisio
Area Tecniche Avanzate di Realtà Virtuale per la Medicina - Responsabile: professor Lucio Tommaso De Paolis, Università
del Salento
Con i dispositivi già disponibili e con le competenze acquisite in questi anni nel settore dell’elaborazione di immagini
mediche e dello sviluppo di applicazioni a supporto delle chirurgia tramite la tecnologia della Realtà Virtuale e della
Realtà Aumentata, il Gruppo di Lavoro ARM è già in grado di fornire una serie di servizi che permettono di migliorare ed
incrementare la capacità diagnostica, mettere a disposizione strumenti per una più accurata pianificazione pre-operatoria,
fornire assistenza e supporto durante la fase operatoria tramite opportuni sistemi di navigazione virtuale ed applicazioni
della tecnologia della Realtà Aumentata e predisporre una realistica area per l’addestramento chirurgico.
In particolare il Gruppo di Lavoro ARM è in grado di: realizzare modelli 3D degli organi a partire da immagini mediche (CT e
RMI); incrementare la capacità diagnostica tramite strumenti avanzati di visualizzazione di tali modelli; fornire supporto alla
pianificazione chirurgica pre-operatoria tramite opportune interfacce per l’interazione con tali modelli; fornire supporto
all’interventistica tramite opportune applicazioni di Realtà Aumentata per la chirurgia mini-invasiva; rendere più agevoli le
procedure chirurgiche tramite opportuni sistemi di navigazione virtuale; realizzare modelli virtuali degli organi da immagini
mediche quali CT e RMI per lo sviluppo di realistici simulatori per il training chirurgico; sviluppare specifici simulatori per il
training chirurgico.
Gruppo di Lavoro in Endoscopia Sperimentale, Imaging, Tecnologie e Terapie Mini-Invasive
Responsabile: dottor Andrea Tinelli, Ospedale “Vito Fazzi” di Lecce
La costituzione di tale Laboratorio Medico-Chirurgico all’interno dell’Ospedale Vito Fazzi permetterà di coordinare le
sperimentazioni e le ricerche nel campo endoscopico, nell’imaging e nelle tecnologie e terapia mini-invasive, per tutte le
diverse discipline medico-chirurgiche al momento presenti nell’Ospedale Vito Fazzi e nel Padiglione Oncologico Giovanni
XXIII, in maniera tale da costituire un nucleo di progettazione e sperimentazione clinico-chirurgica di tutte le attività
coinvolte nel DREAM.
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n. 29, 30 luglio 2010
Gruppo di Lavoro Ingegneria Informatica - Responsabile: professor Giovanni Aloisio
Area Sistemi di Tracciabilità e Teleassistenza - Responsabile: professor Luca Mainetti, Università del Salento
I temi di ricerca trattati dalla divisione “Sistemi di Tracciabilità e Teleassistenza” riguardano le problematiche di:
identificazione, tracciabilità e rintracciabilità di cose e persone in ambito medico; strumenti e strategie di collaborazione
in mondi virtuali tridimensionali. Nella fase iniziale della collaborazione la divisione propone lo sviluppo dei seguenti temi
di ricerca: Tracciabilità trasfusionale con RFID, che ha come obiettivo di partenza una maggiore efficienza ed affidabilità
nella tracciabilità della filiera trasfusionale, dalla selezione della sacca di sangue fino alla conclusione della trasfusione
stessa, contribuendo così a migliorare la sicurezza clinica del paziente. La soluzione proposta consentirebbe di identificare
in modo univoco sia il paziente, tramite l’adozione di un braccialetto RFId, sia ogni sacca di sangue grazie all’applicazione
di etichette RFId. L’utilizzo di palmari permetterebbe, inoltre, di verificare i dati anagrafici e accedere a informazioni
dettagliate di supporto alle decisioni del personale medico, garantendo maggiore tempestività di intervento e congruenza
con i dati rilevati. Particolare rilevanza rivestirà lo studio delle interazioni delle tecnologie di auto identificazione a radio
frequenza sia con gli altri apparati elettromedicali presenti nelle aree tracciate che con il materiale biologico (siero, sangue,
organi, etc.) sottoposti a controllo; Sistema di collaborazione remota, ha come obiettivo lo studio delle modalità, strategie,
metafore e tecniche di collaborazione più efficienti per abilitare la multi-utenza e la cooperazione durante le fasi di training
operatorio, preparazione intervento, attività che possono essere supportate con tecniche di realtà aumentata. Questa linea
di ricerca nel concreto si propone di progettare e sviluppare un dimostratore di un’infrastruttura di collaborazione remota
che permetta a due o più medici di visualizzare concorrentemente le immagini medicali (elaborate dai gruppi ARM e FDI),
le eventuali ricostruzioni tridimensionali delle parti anatomiche, organi e tessuti da operare e di manipolare tali modelli 3D
in maniera cooperativa in modo da decidere congiuntamente la strategia operatoria più adeguata o di eseguire sessioni di
training guidate da esperti remoti.
Gruppo di Lavoro Ingegneria Informatica - Responsabile: professor Giovanni Aloisio
Area Reti e Formazione a Distanza - Responsabile: professor Franco Tommasi, Università del Salento
Il Progetto “Formazione a Distanza” mira a rendere disponibile in ambito sanitario il patrimonio di esperienze e di
tecnologie per la formazione a distanza sviluppate dal LIIS (Laboratorio per l’Internetworking e l’Interoperabilità tra i
Sistemi) con l’esperienza del Campus Satellitare del Salento. Nei mesi trascorsi sono già stati compiuti alcuni passi congiunti
nella direzione dell’attuazione del progetto. In particolare il LIIS ha prestato assistenza all’ASL nell’istallazione di 4 aule di
ricezione satellitare in altrettante sedi dell’Azienda. Oltre 40 unità di personale ASL hanno inoltre partecipato a giornate
di formazione sugli argomenti del distance learning e dell’utilizzo delle reti in ambito sanitario svolte all’interno del LIIS. Il
progetto ha come obiettivi prossimi l’allestimento di nuove aule e l’estensione della sperimentazione precedentemente
condotta in laboratorio con sistemi di formazione misti (satellitari e terrestri) con uno o più docenti ovunque posizionati,
nonché il suo adattamento alle esigenze specifiche dell’Azienda sanitaria. Il gruppo RFD è in grado di rendere disponibile
all’ASL Lecce la consolidata esperienza del LIIS (Laboratorio per l’Internetworking e l’Interoperabilità tra i Sistemi) e del
Laboratorio Reti nel campo delle reti di computer. Le attività di ricerca che sarà in futuro possibile estendere all’interno del
D.R.e.A.M., riguardano diversi settori del networking. In particolare: la sicurezza, la progettazione e il dimensionamento, la
gestione e il monitoraggio di reti locali, geografiche e mobili, sia wired che wireless.
Gruppo di Lavoro in Diagnostica avanzata per immagini
Responsabile: dottor Massimo Torsello, Ospedale “Vito Fazzi” di Lecce
Da tempo la ricerca sulle malattie oncologiche oltreché sulla terapia è rivolta anche sulla possibilità di prevenire le stesse
attraverso la prevenzione primaria e la diagnosi precoce. In alcune patologie, come il cancro mammario o quello del collo
dell’utero, gli screening della popolazione sono già una realtà. Per altre patologia come il tumore del polmone è in corso
una vasta ricerca a livello mondiale volta a stabilire se la diagnosi precoce negli individui a rischio sia in grado di ridurre la
mortalità per questa patologia. Parallelamente all’utilizzo della diagnostica per immagini nella diagnosi precoce la ricerca
nel campo delle tecnologie informatiche si è impegnata nello sviluppo di software, i cosiddetti CAD, acronimo di computer
aided diagnosis, capaci di incrementare la sensibilità e la specificità delle tecniche utilizzate.
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Gruppo di Lavoro in E-Government e Bioetica per le nuove tecnologie
Responsabile: professor Donato Antonio Limone, Università del Salento
Tra i vari progetti attivati si ricorda il progetto “Nascita online”, in fase di attuazione con la ASL Lecce e volto a:
censimento delle attività amministrative connesse all’evento “nascita”; reingegnerizzazione dei connessi processi
amministrativi; progettazione di un portale volto a supportare un’amministrazione digitale dell’evento “nascita”, in grado
dunque di permettere alle gestanti, madri e famiglie di gestire con facilità e, possibilmente, da casa tramite internet
le intere procedure amministrative successive alla nascita di un figlio. Il progetto ha messo in rete varie strutture ASL
e il LEG, partendo innanzitutto dal Presidio Ospedaliero Vito Fazzi, rappresentato nel progetto dal dott. Andrea Tinelli.
Un ampio settore di ricerca del LEG è dedicato alla tutela della persona e al rischio clinico nella società dell’informazione.
Tra le principali finalità del Laboratorio vi è l’analisi: delle implicazioni bioetico-giuridiche sui diritti della persona;
dell’organizzazione e le politiche di sviluppo dei servizi sanitari digitali (governance clinica); degli strumenti di
governo elettronico e l’amministrazione digitale del rischio clinico (eGovernment). Tale attività di ricerca si svolge
partendo dalla ricognizione: dell’attività sanitaria in materia di gestione del rischio clinico, del riconoscimento
della centralità della paziente e del diritto alla salute, non solo in relazione al rilievo costituzionale, ma anche in
rapporto ad un complessivo recupero della visione antropocentrica come contrapposta a quella tecnocentrica.
La prospettiva di analisi assunta mira a verificare il modo di operare, come dipendente da variabili interconnesse
e interdipendenti che assumono rilievo sociale, etico, politico, legislativo e tecnologico, e dalle quali dipendono i
processi di riforma e i percorsi di integrazione del sistema complessivo. In particolare il superamento del concetto
tradizionale di burocrazia è discusso alla luce dell’affermarsi di un nuovo concetto, quello di amministrazione
digitale, nel senso non già di adottare una diversa prospettiva di analisi, ma di mutare il paradigma di
riferimento. Si tratta di porsi nuovi problemi e di fissare nuovi criteri di ammissibilità all’indagine scientifica.
Il LEG esegue l’analisi del contesto sanitario-organizzativo relativo ai processi di governance clinica, fa emergere forme
di costruzione del rischio (tipiche dell’era tecnologica) che possono essere trattate attraverso l’innesto sinergico della
metodologia manageriale nella gestione delle informazioni, dei dati e dell’erogazione di servizi, con l’obiettivo di favorire
l’ottimizzazione dell’iter procedurale e gestionale nel sistema sanitario. Il fine di tutto è lo stesso concetto cardine di un
modello di clinical eGovernment: cioè il processo di ottimizzazione di performance che dipende dall’intera catena di attività
interconnesse e non già da attività funzionali separate, ottimizzazione che è resa possibile dall’applicazione delle ICTs a
tutto il comparto sanitario.
Gruppo di Lavoro in Disturbi del Linguaggio
Responsabile: dottor Michele De Benedetto, Ospedale “Vito Fazzi” di Lecce
Il Gruppo di Lavoro in Disturbi del Linguaggio effettua attività di diagnosi e cura sia su pazienti ricoverati (circa 1400/anno) sia
su pazienti esterni in attività ambulatoriale (circa 10000/anno).Oltre all’attività di routine propria della specialità, gli ambiti
di particolare interesse sono l’ambito oto-audiologico, con particolare riguardo alla diagnosi precoce delle sordità gravi
entro i primi sei mesi di vita.Per rendere possibile tale obiettivo, da qualche mese è partito, per tutto il territorio dell’ASL
Lecce, uno screening neonatale per l’evidenziazione di deficit uditivi, che viene effettuato presso tutti i punti nascita dell’ASL;
l’U.O. di ORL è il centro specialistico di II e III livello che si fa carico di pervenire ad una diagnosi, nei casi refer allo screening,
provvedendo, dopo il 3° mese di vita, ad iniziare il trattamento terapeutico-riabilitativo attraverso una protesizzazione
acustica (per iniziare e stimolare la via acustica) per i primi 8-10 mesi per poi effettuare l’impianto cocleare in un periodo
compreso tra i 18 e i 24 mesi di vita.Attualmente l’impianto cocleare rappresenta il gold-standard nella terapia delle sordità
profonde in età preverbale, assicurando un completo recupero del deficit uditivo, con la possibilità di poter frequentare
a sei anni la scuola normale. Finora sono stati impiantati presso il nostro centro 25 bambini.Un altro campo di specifico
interesse dell’U.O. di ORL è la diagnosi e successiva terapia (in genere chirurgica) delle patologie oncologiche a carico della
lingua, del cavo orale e della laringe.Oggi, sempre più frequentemente, si è in grado di dare risposte oncologicamente valide
ricorrendo a chirurgie conservative, ma sempre incidenti su un peggioramento del sistema complesso muscolo-scheletrico
deputato all’articolazione dei suoni.
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Solarino
il robottino pulisci-spiaggia
In pensione i vecchi, ingombran e inquinan mezzi
meccanici per la pulizia delle spiagge, largo alla tecnologia leggera, silenziosa ed ecologica di “Solarino”.
È questo il nome del robo no che ci auguriamo di
vedere presto ripulire i nostri arenili: un’invenzione di
tre ingegneri che collaborano con il Dipar mento di
Ingegneria dell’innovazione dell’Università del Salento, cioè Alessandro Deoda (l’idea proprio dalla sua
tesi di laurea in Ingegneria dell’automazione, relatori i
professori Giulio Reina e Aimè Lay-Ekuakille), Giuseppe
Vendramin ed Emiliano Petrachi. I tre ingegneri hanno
cos tuito, assieme ad altri soci, lo spin off Nitens srl che
l’Università del Salento sta “incubando” nell’ambito del
proge o SINTeSIS, finanziato dal Ministero dello Sviluppo economico. Non a caso il robo no è stato anche
presentato nel maggio scorso al Fes val dell’Energia.
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energe co è garan to dal cuore del sistema: un microcontrollore che con l’ausilio di opportuni sensori è in
grado di riconoscere ostacoli, minimizzare il percorso di
lavoro ed evitare eleva assorbimen di corrente che
potrebbero essere causa , ad esempio, da un blocco
accidentale del robot.
«Ospi indesidera dei nostri lidi», dicono gli inventori,
«possono essere rifiu di più o meno grandi dimensioni. Le a uali macchine pulisci-spiaggia presentano
cos eleva e costringono gli operatori del se ore ad
adoperarle soltanto all’alba o in tarde ore preserali. Da
qui l’idea di realizzare questo innova vo pulitore, un
vagliatore automa co per terreni a grana fine, ovvero
un robot in grado di muoversi autonomamente sulla
spiaggia alimentato dall’energia solare. La marcia innova va è rappresentata dalla formula alto rendimento,
basso costo di produzione, bassi volumi di ingombro e
rido a massa totale dell’intero sistema. Inoltre Solarino
presenta una bassissima frequenza di manutenzione,
a fronte di un lungo lavoro di proge azione e messe a
punto per renderlo completamente autonomo».
«Questo è l’unico proto po a operare con motore
ele rico e non endotermico, in grado di interfacciarsi
con sistemi robo zza e con la tecnologia fotovoltaica,
garantendo così rispe vamente un lavoro autonomo
della macchina e bassi cos nonché basso impa o ambientale», spiegano Deoda , Vendramin e Petrachi. «A
questo proposito», concludono, «dobbiamo so olineare che Solarino risponde a pieno tolo al Decreto legisla vo 152 del 2006, che ha come obie vo primario la
salvaguardia dell’ambiente e che fa specifico riferimento anche alle spiagge pubbliche, devono essere ogge o
di pulizia ordinaria a carico del Comune».
Il sistema è cos tuito da qua ro pale vagliatrici rotan
opportunamente sagomate (con superficie a maglia
so le), che realizzano il setacciamento della sabbia
con la conseguente raccolta dei detri di scarto. Tale
sistema si trova a bordo di una base mobile libera
di muoversi in un ambiente prestabilito. Il risparmio
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Questa rubrica è dedicata ai ricercatori dell’Università del Salento.
Oggi conosciamo Gianluca Quarta, ricercatore della Facoltà di Beni
Culturali
presso la High Voltage Engineering Europa, casa produ rice dell’acceleratore, ad Amersfoort in Olanda, e
presso il Leibniz Labor for Radiometric Da ng and Isotope Research dell’Università di Kiel in Germania.
Nel 2001 vince il concorso per il do orato di ricerca in
Ingegneria dei Materiali presso l’Università di Lecce, nel
corso del quale con nua a partecipare alle fasi di istallazione dell’acceleratore di par celle e collabora per circa
due anni con il se ore ricerca e sviluppo della High Voltage Engineering per la messa a punto delle procedure
di iniezione sequenziale degli isotopi del carbonio e la
misura del radiocarbonio mediante tecniche di spe rometria di massa ultrasensibile. Nel corso del do orato
svolge anche un periodo di formazione presso il gruppo di fisica dei fasci ionici del politecnico federale di
Zurigo (ETH). Sempre nel corso del do orato Gianluca si
interessa anche dell’alles mento dei laboratori chimici
per il tra amento dei campioni per la datazione con il
radiocarbonio, affrontando le problema che connesse
al design delle linee ultrapulite di tra amento ed di otmizzazione dei processi. Tale a vità ha anche portato
al breve o di un innova vo sistema per il tra amento
dei campioni per la datazione con il radiocarbonio.
Nel 2004 conclude il do orato discutendo la tesi dal
tolo ““Accelerator Mass Spectrometry radiocarbon
da ng: fundamentals and applica ons”. Subito dopo il
do orato Gianluca rimane come contra sta presso il
laboratorio acceleratore (CEDAD: Centro di Datazione e
Diagnos ca) dell’Università del Salento, ormai divenuto
centro all’avanguardia internazionale nel campo dell’applicazione di tecniche di spe roscopia nucleare per
la datazione con il radiocarbonio e la diagnos ca dei
materiali. In questo periodo, nell’ambito di diversi proge di ricerca, Gianluca svolge un ruolo di primo piano
nell’ampliamento delle potenzialità anali che del centro mediante la proge azione e l’installazione di nuove,
sofis cate linee di analisi quali la linea per analisi me-
Gianluca è ricercatore di Fisica Applicata presso la
Facoltà di Beni Culturali dell’Università del Salento,
afferendo al Dipar mento di Ingegneria dell’Innovazione. Nel 2000 si è laureato con il massimo dei vo in
Ingegneria dei materiali presso l’Università degli Studi
di Lecce, discutendo una tesi sperimentale dal tolo:
“L’acceleratore 4130 HC HVEE- Determinazione dei
parametri di Funzionamento e upgrading a sistema
AMS per la datazione mediante 14C” Relatori i Proff.
Lucio Calcagnile ed Angelo Rizzo, compianto re ore
della nostra Università. Nel corso della tesi di laurea si è
occupato delle problema che connesse all’installazione
ed ai test funzionali dell’acceleratore di par celle da 3
MV, allora in fase di istallazione presso l’Università del
Salento. Nel corso della stessa tesi di laurea ha svolto
un periodo di formazione sugli acceleratori di par celle
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Gianluca Quarta
diante RBS (Rutherford Backsca ering Spectrometry), la
linea per analisi PIXE (Par cle Induced X-Ray Emission)
e PIGE (Par cle Induced Gamma Ray Emission) in aria e
micro fascio nucleare. Di pari passo con il potenziamento delle linee sperimentali si ampliano anche gi interessi
di ricerca che spaziano dall’applicazione del metodo del
radiocarbonio per la datazione di materiali di interesse
per i beni culturali, allo sviluppo ed all’applicazione di
nuove metodologie anali che per la diagnos ca non
distru va dei materiali e per il monitoraggio ambientale mediante tecniche IBA (Ion Beam Analysis). Nel 2004
viene insignito del premio “S. Improta” della Società Italiana di Archeometria (AIAR) per un giovane ricercatore
nel campo della diagnos ca dei Beni Culturali nel corso
del congresso Nazionale dell’associazione a Bressanone (Bz). Sempre nel 2004 gli viene conferito il premio
VRANI, insignito con medagli d’argento del presidente
della repubblica, del circolo culturale di Borgagne (LE)
per “i suoi interessi di ricerca, per le sue collaborazioni ad imprese scien fiche nazionali ed internazionali,
per le sue numerose pubblicazioni e per la sua intensa
a vità dida ca e di ricerca allo sviluppo del Centro di
Datazione e Diagnos ca dell’Università di Lecce dove ha
raggiunto notevoli risulta nel campo delle tecnologie
fisiche applicate ai beni culturali”.
Nel 2006 vince quindi il concorso per ricercatore
universitario nel se ore scien fico disciplinare Fis/07
(Fisica Applicata ai Beni Culturali, Ambientali, Medicina e Biologia) bandito dalla Facoltà di Beni Culturali
dell’Università di Lecce dove è a ualmente in servizio
come ricercatore confermato. Come ricercatore universitario Gianluca ha quindi con nuato la sua a vità di
ricerca nel campo della datazione e della diagnos ca
dei materiali con tecniche di spe roscopia nucleare,
nell’ambito di importan collaborazioni nazionali ed
internazionali quale quella con il prof. Guy Demor er
dire ore del LARN (Laboratoire d’Analyses par réac on
Nucléaire) dell’Università di Namur in Belgio e con il
centro ATOMKI (Ins tute of Nuclear Research of the
Hungarian Academy of Sciences). Come ricercatore ha
anche svolto, nel corso degli anni, una intensa a vità dida ca principalmente presso il corso di Laurea
triennale in Tecnologie per i Beni Culturali e di laurea
magistrale in Scienze per la Conservazione ed il Restauro tenendo corsi di Fisica Applicata ai Beni Culturali,
Tecniche di Datazione, Sensori e Sistemi per il Controllo
del Microclima, Tecnologie Laser, O ca e Tecniche per
il Monitoraggio Ambientale.
Gianluca ha inoltre partecipato ai comita nazionali per
l’organizzazione delle due più importan conferenze
internazionali del suo campo di ricerca: la conferenza
ECAART (European Conference on the Applica on of
Accelerators in Reserach and Technology) tenutasi a
Firenze nel 2007 e la conferenza AMS-11 (Interna onal
Conference on Accelerator Mass Spectrometry) tenutasi a Roma nel 2008. Per quest’ul ma conferenza è stato
anche guest editor per la pubblicazione degli a della
conferenza nel numero speciale di Aprile di quest’anno della rivista “Nuclear Instruments and Methods in
Physics Reserach B” edito dalla Elsevier. Gianluca svolge
anche l’a vità di referee per importan riviste internazionali quali Radiocarbon (Edito dall’Università dell’Arizona), Nuclear Instruments and Methods in Physics
Research and Environmental Radioac vity entrambi
edi da Elsevier. Nel 2007 e nel 2008 ha inoltre ricevuto il primo premio per la migliore comunicazione
nella sessione “Fisica per i Beni Culturali” del congresso
Nazionale della Società Italiana di Fisica, ricevendo per
il congresso nazionale che si terrà a Bologna nel se embre di quest’anno l’invito per una comunicazione orale
nella stessa sessione. Nel 2009 viene invece invitato per
una relazione al congresso della IEEE “Nuclear Science
Symposium, Medical Imaging Conference” tenutosi ad
Orlando, Florida, USA.
A ualmente Gianluca è impegnato nella proge azione
di una nuova linea di spe rometria di massa AMS in
corso di installazione presso il CEDAD e che consenrà la rivelazione di isotopi rari quali il 10Be, 26Al, lo
129I fino agli isotopi dell’uranio per applicazioni nelle
Scienze della Terra, nella biomedicina e nel monitoraggio nucleare. La proge azione, svolta in collaborazione
con prof. Hans Arno Synal del gruppo di Fisica dei Fasci
Ionici del politecnico Federale di Zurigo, ha previsto la
definizione delle traie orie di propagazione dei fasci di
par celle accelerate, la proge azione degli elemen di
analisi (magne e sele ori ele rosta ci), delle camere
da vuoto, dei sistemi di controllo e ges one remota
e dei sistemi di rivelazione e misura delle par celle
mediante coppe di Faraday di elevata sensibilità e una
camera di ionizzazione.
Una intensa a vità di ricerca, quindi, con più di 50
pubblicazioni su riviste internazionali con referee e più
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Gianluca Quarta
di cento comunicazioni a congressi nazionali ed internazionali.
Tan ed importan traguardi e risulta , fru o del lavoro di un affiatato gruppo mul disciplinare di ricercatori
e tecnici che presso il CEDAD so o la guida del prof.
Lucio Calcagnile, ormai da anni, condivide obie vi,
risulta e molte ore di lavoro quo diano.
Così come nella sfera professionale gli ul mi anni sono
sta anche molto intensi e ricchi anche sul piano personale con il matrimonio con Ida nel 2005 e la nascita di
Emma il giorno della festa del Papà del 2009. Tra le passioni di Gianluca il mare, i viaggi e la vita all’aria aperta.
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