pdf file - SIAV
Transcript
pdf file - SIAV
VI CORSO TRIENNALE S.I.A.V. DI AGOPUNTURA VETERINARIA IL TRATTAMENTO AGUPUNTURALE PER IL BENESSERE DEL PONY DA SCUOLA Dott.ssa Tiziana Gori RELATORE: Dott.ssa Margherita Gazzola ANNO ACCADEMICO 2009 - 2010 1 IL TRATTAMENTO AGUPUNTURALE PER IL BENESSERE DEL PONY DA SCUOLA 2 SOMMARIO Premessa ……………………………………………………………………….pag. 4 Cavallo e Uomo: la storia………………….………………………………..pag. 6 Il pony: caratteristiche generali ………………………………………….pag. 8 Il pony da scuola ……………………………………………………………..pag. 11 Materiali e metodi ……………………………………………………………pag. 15 Casi clinici……………………………………………………………………….pag. 18 Considerazioni e conclusioni………………………………………………..pag. 40 Ringraziamenti ………………………………………………………………..pag. 42 Bibliografia ……………………………………………………………………..pag. 43 3 PREMESSA Il più antico e più noto manuale in cui è trattato il modo di montare a cavallo è Sull'equitazione di Senofonte. Nella storia greca e romana chi sapeva equitare acquistava un valore aggiunto nella società. Da allora in poi il titolo di cavaliere divenne espressione di nobiltà, ma anche i nobili furono costretti ad imparare l'"arte di equitare" per partecipare alla vita politica e militare. Dal Novecento in poi l'equitazione ha perso la propria fisionomia originaria e si è trasformata in attività ludico-sportiva che, però, va pur sempre appresa. Per questo scopo vengono utilizzati cavalli e, negli ultimi decenni anche pony, scelti ad hoc dalle scuole di equitazione. Si tratta di soggetti docili, pazienti, calmi, a volte ex-atleti a fine carriera che si guadagnano da vivere. I cavalli da scuola vengono sottoposti a cure mediche solo in caso di effettiva necessità, sebbene venga sempre più riconosciuta l’importanza di una gestione attenta e diligente, che contempli ad esempio il controllo dei denti e, almeno una volta l’anno, una visita di controllo. E questo modus operandi è naturalmente esteso anche ai “pony da scuola”, cui è rivolta l’attenzione di questo lavoro. Nell’ottica di “prevenire è meglio che curare” si inserisce a pieno titolo l’Agopuntura, sia quale efficace trattamento preventivo, che come valido e alternativo trattamento terapeutico. L'Agopuntura è un metodo di cura antichissimo, le cui origini risalgono secondo alcuni studiosi a più di diecimila anni fa, in un’epoca in cui si usavano strumenti appuntiti di pietra per scopi terapeutici. La Medicina Tradizionale Cinese entra in Europa nel 1600 ad opera dei Gesuiti, e riceve successivi impulsi da Dabry de Thiersant, che nel 1863 pubblica "Medicina presso i Cinesi" e Soulié de Morant, che oltre mezzo secolo dopo (1929) con Ferryrolless dà alla luce il "Trattato di agopuntura cinese", per il quale fu anche proposto il premio Nobel. 4 L'agopuntura-moxibustione appare oggi come un presidio sanitario di indiscutibile valore: in Cina il 30% delle cure mediche viene garantito dalla sola medicina tradizionale cinese, e il 50% delle cure mediche dall’integrazione della medicina occidentale con la medicina tradizionale cinese. È una disciplina ormai praticata in tutto il mondo, anche in Italia, dove ha fatto la sua comparsa sul finire degli anni ’60 e in ambito veterinario negli anni ‘80. Questa metodica si configura come polispecialistica, come hanno dimostrato ampiamente le migliaia di relazioni scientifiche e viene riconosciuta quale efficace metodo terapeutico principalmente per la prevenzione e la cura delle patologie algiche, osteo-muscolari e locomotorie, ma in pratica anche per tutto ciò che viene curato con la medicina occidentale. Dunque non fa più così scalpore che anche in ambito veterinario, ci si affidi alle pratiche degli agopuntori e sono sempre più numerosi i proprietari che cercano la soluzione di diversi problemi dei loro cavalli nella Medicina Tradizionale Cinese. Lo scopo di questo lavoro è quello di dimostrare l’efficacia del trattamento agopunturale impiegato sia nel mantenimento di una buona condizione di salute (prevenzione), sia quale supporto terapeutico di specifiche patologie (cura). Infine, a beneficiare di queste cure, sono stati scelti i “pony da scuola”, piccoli equini considerati più forti e longevi dei cavalli e per questo a volte più negletti e trascurati. Considerando in via preliminare la prevenzione, è stato impostato un protocollo terapeutico di base comune a tutti i soggetti, completato da trattamenti specifici e individuali secondo necessità. 5 CAVALLO E UOMO: LA STORIA Si ritiene che il primo contatto tra il Cavallo e l’Uomo sia avvenuto circa 30.000 anni fa: a quel tempo il cavallo era solo una ricca fonte di cibo. Ma, nel corso dei millenni, la presenza del cavallo si fa sempre più preponderante, testimoniato dai numerosi ritrovamenti archeologici, come la statuetta di Vogelherd o gli affascinanti dipinti di Lescaux e di Altamira. La domesticazione vera e propria invece è avvenuta in tempi più recenti: i Sumeri intorno ai 5000-3000 anni a.C. per primi hanno impiegato il cavallo per scopi diversi dall’alimentazione e ne hanno fatto un animale da soma. Più tardi, intorno a 2000 anni a.C., ad opera degli Egizi, il cavallo inizia la sua attività nel servizio militare e viene utilizzato per il traino dei carri, da solo o in coppia. Occorrerà attendere altri 1500 anni prima di vederlo montato ed utilizzato anche come cavalcatura e da allora l’Uomo non ne è più sceso! Fino agli albori della Rivoluzione Industriale, il cavallo è stato il compagno dell’Uomo in tutte le sue attività, in agricoltura e in guerra, nei trasferimenti di breve e lunga portata, per diporto e nelle competizioni, accompagnandolo nei suoi progressi, dalle battaglie quotidiane alle grandi conquiste territoriali. Con l’avvento del mezzo meccanico, l’uso del cavallo è progressivamente diminuito. In agricoltura il cavallo è pressoché scomparso, a parte in alcune zone rurali, soprattutto montane; in ambito militare, dopo l’ultima straordinaria vittoria militare di Isbushenskij nel 1942, sopravvive più che altro per tradizione e nei corpi agonistici. Anche l’uso alimentare – fortunatamente – è fortemente diminuito, anche in quelle Regioni dove la carne di cavallo era consumata in grandi quantità; ciò grazie alle norme in vigore e 6 in fase di attuazione, secondo le quali il cavallo viene ormai considerato animale d’affezione e per questo meritevole di una onesta vecchiaia. Resta quindi il suo impiego nelle attività sportive, sia per diporto che per le prestazioni agonistiche e, anzi, alle discipline equestri si avvicina un numero sempre maggiore di appassionati. Nella seconda metà degli anni ’70, per la prima volta in Italia, fa la sua apparizione sui campi di gara il “pony” e ben presto questo “piccolo” cavallo si impone all’attenzione dei commercianti, dei giovani cavalieri, della Federazione Italiana Sport Equestri, ottenendo un successo che è andato ben oltre le aspettative. Ben presto sono sorte ovunque le Sezioni-Pony nelle Scuole di Equitazione e per molti cavalieri il battesimo del cavallo e i primi successi agonistici sono avvenuti proprio grazie ai pony. Ecco dunque che diventa massiccia la presenza della tipologia “pony da scuola”. 7 IL PONY: CARATTERISTICHE GENERALI Per definizione il pony è un cavallo di statura inferiore a 148 cm (14,5 palmi: ogni palmo equivale a 4 pollici e a 10,16 cm), con una tolleranza di 2 cm se ferrato, più un ulteriore centimetro se misurato durante una competizione. Tutti i cavalli si sono sviluppati dai pony: gli antichi membri della razza equina sarebbero rientrati tutti nella definizione ufficiale di "pony". Grazie a incroci selettivi, a più favorevoli condizioni ambientali e ad una alimentazione corretta, nel corso dei secoli gli antichi cavalli hanno via via aumentato considerevolmente la taglia, fino alle misure che oggi conosciamo. Di conseguenza, le razze di pony sono molto più simili a quelle degli equini primitivi. Tuttavia, l'altezza non è l'unico criterio per definire un pony. Molti hanno altre caratteristiche che li distinguono dai loro parenti più grossi. Sono animali frugali e resistenti e soprattutto molto più longevi dei loro parenti “cavalli”: si racconta di soggetti vissuti fino a 60 anni! Hanno un carattere diverso da quello dei cavalli e non possono essere considerati dei piccoli cavalli: è maggiore il numero dei soggetti più imprevedibili, testardi, permalosi, incostanti. Anche la loro gestione richiede più attenzione, soprattutto perché montati da ragazzi e bambini, con la supervisione degli adulti “a terra”. Esiste un’ampia varietà di razze di pony, sviluppatesi in tutto il mondo, specialmente nelle zone più fredde ed inospitali, dove animali forti e robusti sono indispensabili. Secondo alcune teorie lo sviluppo dei pony - prevalentemente in Europa, deriverebbe dalla sottospecie dell'Equus ferus; più o meno tutti i tipi di pony condividono l'abilità di crescere bene anche con una dieta piuttosto limitata rispetto ad un cavallo comune, e sono certamente forti e resistenti a dispetto delle loro dimensioni. Le varie tipologie di pony sono ufficialmente suddivise a seconda delle dimensioni dell'animale, ovvero a seconda che si tratti di pony di piccola, media o grossa taglia. I 8 pony più piccoli sono alti all'incirca 130 cm, quelli di media statura i 140 cm, mentre quelli di più grossa possono raggiungere anche i 148 cm. Esistono alcune razze di cavalli che non sono considerate pony, anche quando alcuni individui di queste presentano dimensioni vicine a quelle di un pony di grossa taglia; fra queste, sono contemplati l'American Quarter, il Morgan ed il cavallo Arabo. Si pensa che ciò sia dovuto alla costituzione fisica di certi esemplari, alle diverse tradizioni di alcuni paesi in cui queste razze si sono sviluppate, complessivamente alla fisiologia di taluni cavalli. Altre razze, come il cavallo islandese e quello dei fiordi, si sviluppano con le dimensioni di un pony o ne dimostrano alcune delle caratteristiche tipiche, come le ossa pesanti ed il vello folto, ma sono comunque considerati generalmente tipologie di cavalli e non di pony dai rispettivi registri. Casi come questi suscitano spesso dibattiti circa la classificazione più esatta per distinguere correttamente i pony dai cavalli comuni. Comunque, simili questioni sono risolte di solito grazie all'uso dei registri di razza, i quali definiscono le relative caratteristiche di cavalli e pony di ciascuna specie. In alcune di queste, come la Welsh pony, la controversia fra pony e cavalli è stata risolta istituendo divisioni separate per cavalli di dimensioni considerevolmente particolari. Alcuni cavalli possono raggiungere le dimensioni di un pony a causa più dell'ambiente che della genetica. Per esempio il pony Chincoteague, un particolare tipo di cavallo selvatico d'origini domestiche, talvolta sviluppa l'altezza media di un piccolo cavallo quando cresce da puledro in condizioni domestiche. Viceversa, la parola "pony" è stata occasionalmente utilizzata per descrivere cavalli di stazza normale. Cavalli usati nel polo sono talvolta chiamati in Inghilterra e USA "polo 9 ponies", ovvero "pony da polo", nonostante siano di dimensioni maggiori rispetto ai pony di stazza grande. Fra gli indiani d'America è poi comune l'appellativo "pony" per riferirsi ai propri cavalli, sebbene la maggior parte dei cavalli che vennero usati dalle tribù indiane nel XIX secolo fossero più o meno di dimensioni superiori rispetto a quelle di riferimento per il pony. La popolarità ed il successo degli sport equestri, soprattutto praticati da bambini e ragazzi, hanno contribuito alla diffusione di molte razze di pony, un tempo poco note, di innumerevoli incroci e alla diffusione dell’allevamento di questi soggetti. 10 IL PONY DA SCUOLA Il “pony da scuola” non può essere inquadrato in un tipologia ben definita. Esistono, come già detto, molte razze di pony: posto che le dimensioni vanno dal piccolo al grande, all’interno di questi 50 centimetri (oltre il metro) che contraddistinguono il pony dal cavallo, troviamo un’ampia varietà di soggetti, diversi oltre che per altezza, per morfologia, andatura, carattere, indole, temperamento, provenienza, mantello e così via. L’impiego Ciò che accomuna tutti questi animali è l’utilizzo: il pony da scuola di equitazione viene impiegato affinché i bambini imparino a montare a cavallo. Viene quindi richiesto che questi soggetti siano forti, sopportino bene un lavoro routinario e a volte anche pesante, siano pazienti, prevedibili, affidabili: dunque un concentrato di buone qualità e doti non comuni, tenuto conto a maggior ragione che l’utenza è rappresentata solo da bambini. Il pony da scuola in genere è un soggetto piuttosto anziano, nella maggior parte dei casi sopra i 15-16 anni di età, fino anche a 30, sebbene non sia raro incontrare qualche soggetto molto più giovane della media, inserito nel contesto della scuola per il carattere particolarmente mite. La provenienza è spesso sconosciuta, anche perché, se il pony è stato un atleta da competizione, prima di terminare la sua carriera in una scuola, passa nelle mani di diversi proprietari e commercianti: purtroppo non è ancora invalsa, se non in rari casi, la buona abitudine di far trascorrere una serena vecchiaia al pony che si è battuto sui campi di gara, nemmeno se ciò è avvenuto con onori e gloria. A ciò si aggiunga che il pony da scuola deve comunque rappresentare una fonte di reddito per il Centro Ippico, quindi il suo lavoro deve essere costante e regolare, mentre le spese per la sua gestione devono essere contenute al massimo. Se da un lato siamo di fronte ad un animale mediamente più forte e longevo rispetto al cavallo, non va dimenticato che si tratta comunque di animali di una certa età, che, sebbene non propriamente “trascurati”, pure nemmeno tenuti nelle migliori condizioni, o quantomeno al pari di un pony “privato”. E ancora: sebbene non siano sottoposti ad un lavoro molto performante, non di meno viene loro richiesto un lavoro pesante di 2, 3 a volte anche 4 ore al giorno, monotono, ripetitivo, noioso. 11 L’ambiente di vita Il ricovero del pony da scuola è sempre di dimensioni ridotte: alcuni vengono stabulati in poste, altri in piccoli box individuali, altri ancora vengono stabulati in due o tre soggetti per box. In ogni caso lo spazio vitale riservato ad ogni soggetto è comunque sottodimensionato, anche tenuto conto delle ridotte dimensioni degli animali. Dove è prevista la condivisione del box, il beverino resta in ogni caso unico. La lettiera può essere in paglia o in truciolo: l’igiene è buona solo in alcune scuole, mentre in altre è spesso trascurata. Il governo della mano è discreto, a volte un po’ superficiale se ad opera dei bambini; mentre spesso i piedi vengono trascurati, sia in quanto a cura dello zoccolo, sia in relazione al fondo d’appoggio, per qualità, quantità e pulizia. Sulla ferratura ogni pony fa caso a sé: possono essere totalmente sferrati, ferrati solo agli anteriori o a tutti gli arti. Ciò dipende dalla struttura dello zoccolo e dalla sua modalità di usura, ma anche dalle condizioni degli appiombi e degli arti in generale. La ferratura correttiva è utilizzata sono in alcuni casi, soprattutto se il pony è considerato così bravo ed insostituibile da meritarsene una ad hoc. Anche l’ambiente in cui lavorano va considerato con attenzione. Prevalentemente i pony da scuola lavorano in maneggio coperto e solo a primavera inoltrata ed estate vengono portati nei campi in sabbia all’aperto. Il maneggio riservato alla scuola-pony ha spesso un fondo piuttosto duro e quand’anche erpicato con regolarità, il continuo passaggio degli zoccoli, più o meno sempre sulla “pista”, lo indurisce comunque. Raramente il pony da scuola gode il privilegio di qualche ora di paddock (struttura che spesso manca del tutto nei maneggi!), ma, in genere, almeno nella giornata di chiusura della scuola, viene lasciato libero di muoversi in maneggio, spesso con i suoi compagni…di sventura. Per il resto del suo tempo, le ore trascorrono sempre uguali e se i box sono direttamente collegati al maneggio, il pony rischia di non uscire all’aperto per parecchie settimane. 12 L’alimentazione Per poter sopportare un tale carico di lavoro, il pony deve essere alimentato adeguatamente, ma allo stesso tempo, si deve comunque tutelare l’incolumità dei giovani cavalieri, ancora inesperti: al pony quindi non viene richiesto di essere “in avanti”. Ancora una volta, per il contenimento delle spese di gestione, al pony della scuola non viene riservato un trattamento privilegiato e spesso l’alimentazione è poco curata. Fieno, mai di prima qualità, sfioccato e/o pellettato rappresentano le uniche varietà di cibo somministrato. Raramente vengono aggiunte verdure e frutta fresche (carote, finocchi, mele), e praticamente mai viene preparato il classico pastone (troppo costoso). Purtroppo, neppure i giovani cavalieri si ricordano mai di portare anche solo una carota! Inutile aggiungere che l’erba resta un sogno! *** I soggetti presi in considerazione per questo lavoro provengono da due scuderie differenti e rispecchiano mediamente la condizione in cui vengono tenuti i pony da scuola. In una delle due scuderie, i pony sono alloggiati in piccoli box individuali, ricavati dalla divisione di un box di medie dimensioni. I box sono adiacenti al maneggio coperto, per cui i pony per lavorare passano direttamente dalla scuderia al maneggio, senza mai “vedere la luce del sole”. Vivono su una lettiera in truciolo, abbondante e sempre pulita. Vengono tosati durante il periodo invernale e abbondantemente coperti. La loro alimentazione prevede tre profende: fieno mattina e sera e una razione di fioccato a mezzogiorno. Solo saltuariamente possono mangiare qualche carota o mela. Sono tutto sommato ben tenuti, puliti e in buone condizioni. Alcuni sono ferrati, su tutti e quattro gli arti o solo agli anteriori: in generale però i piedi sono un po’ costretti in ferri che tendono a chiuderli troppo e a volte la ferratura tarda ad essere rinnovata. In compenso però, nei mesi estivi, godono di un periodo di vacanza rigenerante: infatti vengono trasferiti in una località collinare dove, dopo un breve periodo di lavoro, trascorrono un meritato periodo di riposo. Nell’altra scuderia i 7 pony vivono in poste, legati alla cavezza con una longhina che consente loro di sdraiarsi. La lettiera è in paglia, rigovernata una volta al giorno. 5 pony vengono tosati e sufficientemente coperti, mentre 2 non vengono neppure coperti, per insofferenza alla coperta: ciononostante il pelo rimane abbastanza corto in entrambi. L’alimentazione prevede 3 profende, con mangime di buona qualità e tutti ricevono quotidianamente qualche carota. Sono tenuti discretamente, anche rispetto al governo della mano. Alcuni sono ferrati; certo la stabulazione in posta non facilita un buon governo del piede, ma nel complesso il pareggio è regolare. Lavorano in maneggio coperto nei mesi freddi e in un campo in sabbia d’estate. 13 L’attività Il lavoro è monotono e ripetitivo: sempre nello stesso posto, sempre la stessa tipologia di esercizi. I bambini cambiano, tutti i giorni, ma il lavoro resta lo stesso: i bambini devono imparare e per imparare commettono errori. E i pony devono aver pazienza! I comandi del cavaliere sono impartiti in modo spesso rude anche perché con il tempo la bocca del pony diventa meno sensibile, e battere regolarmente la sella a volte diventa un’impresa difficile. Lavorano in sezione e sono a volte più agli ordini dell’istruttore che dei rispettivi cavalieri. Le bardature sono adeguate, anche se le imbottiture con il tempo si sono un po’ appiattite. Inoltre il terreno è spesso duro, nonostante i maneggi siano erpicati regolarmente. Con l’approssimarsi della stagione fredda i pony sembrano risvegliarsi e sono in genere tutti un po’ più arzilli e allegri: qualcuno sgroppa o scappa. Inutile aggiungere che però, alla seconda ora di lavoro, anche gli animi più intemperanti si acquietano. Nel complesso quindi da un punto di vista della Medicina Tradizionale Cinese possiamo dire che la vita del pony da scuola, per l’età dei soggetti, il tipo di gestione e l’ambiente di vita, va considerata prevalentemente YIN. 14 MATERIALI E METODI Il pony da scuola va dunque inquadrato in una speciale categoria di cavalli. Da un lato è determinante nell’economia aziendale di una scuola di equitazione, perché se il bambino si appassiona, il passo successivo è quello dell’acquisto di un cavallo di proprietà con tutto l’indotto che ne consegue. Dall’altro però, il pony da scuola deve “costare” poco, in termini di acquisto, gestione e benessere, per non parlare di salute; il passo successivo in questo caso e quello della soppressione e raramente il pony da scuola muore di vecchiaia al paddock…. Si tratta di soggetti generalmente in buona/discreta salute, forse un po’ trascurati e poco curati, in grado di sopportare il lavoro, spesso un po’ svogliati e annoiati. È pur vero che in generale il pony da scuola non soffre di patologie eclatanti, né va incontro a traumi importanti, in quanto il lavoro di routine non lo espone a grossi pericoli. Evidenziano tutti la loro età e mostrano, oltre ai postumi di pregresse lesioni, chi più chi meno, irrigidimento della colonna e del collo, risentimento alle articolazioni del garretto e dei nodelli, lievi lesioni tendinee, dolori ai piedi. Di solito questi problemi non vengono trattati, se non quando si manifestano in forma acute e quando naturalmente si prevede un miglioramento in tempi brevi. Dalle considerazioni enunciate poc’anzi è scaturito il desiderio di offrire anche al pony da scuola un supporto ed un aiuto a mantenersi in buona salute, ad attenuare la sofferenza dovuta agli acciacchi dell’età e del lavoro e ad accettare la propria condizione di vita. Il protocollo di intervento agopunturale intende quindi fornire al pony un supporto dello YANG e un miglioramento dello scorrimento del QI. Per questo scopo, sono state individuate due scuole di equitazione che hanno gentilmente messo a disposizione i loro pony. I pony sottoposti a trattamento lavorano regolarmente, in media 6 giorni la settimana, 1 o 2 ore al giorno, eccezionalmente 3. Il lavoro si svolge in maneggio, con bambini principianti o comunque inesperti, al passo e al trotto con qualche accenno di galoppo, e prevede il passaggio di barriere a terra, crocette e, solo per alcuni, di qualche ostacolo non più alto di cm 60. In genere non partecipano a concorsi ippici, saltuariamente alle gimkane jump nelle gare sociali. Tutti i soggetti sono stati sottoposti ad un ciclo di 3-4 trattamenti a distanza di una settimana uno dall’altro, e di un follow up dopo un mese circa dall’ultima seduta. Sono stati utilizzati aghi cinesi monouso 0,16 x 5mm; 0,30 x 25mm; 0,35 x 75mm; semi vaccaria; moxa. *** 15 Il protocollo Come già detto, il pony da scuola non gode mediamente di tutte le attenzioni riservate ai cavalli di proprietà, che spesso vengono sottoposti ad analisi e controlli anche quando non si presentano patologie evidenti. In questi soggetti invece l’intervento è richiesto solo su precise evidenze cliniche. Per questo motivo si è pensato di impostare un protocollo comune che tenesse in conto che: - i pony lavorano regolarmente i pony non manifestano patologie gravi evidenti i pony devono continuare la loro attività, sia per quanto riguarda il lavoro che nella gestione da parte dei bambini e allo stesso tempo che contribuisse al miglioramento del benessere dell’animale. Una visita preliminare a campione sui pony di entrambe le scuderie ha evidenziato: - rigidità della colonna vertebrale - un interessamento dei punti Back Shu, soprattutto da BL 17 a BL 21 - Bai Hui “in vuoto”. Lo Shen è buono; la lingua normale o tendente al pallido. Il trattamento può essere schematizzato come segue: - Apertura del canale straordinario Du Mai: SI 3/ Houxi Bai Hui Trattamento dei punti “attivi” Moxibustione Chiusura del canale straordinario Du Mai: BL 62/Shenmai Yin Tang (Stanza del Sigillo) Il Du Mai è chiamato il “mare dei Meridiani Yang” perché esercita la sua influenza su tutti i meridiani Yang e può essere usato per rafforzare lo Yang del corpo. Il suo ideogramma significa sorvegliare, ispezionare, governare, correggere. 16 Indica Evoluzione-Autoaffermazione, capacità di compiere il proprio destino. Agisce come supporto per la colonna vertebrale, alleviando il dolore lungo la linea mediana della schiena. È un meridiano maschile che rappresenta la forza fisica e mentale. E’ stato scelto quindi di agire sul Vaso Governatore per attenuare la dolorabilità dorsale e per rafforzare la componente Yang del soggetto. Anche il Bai Hui è un punto indicato nel deficit di Yang. Il punto Yin Tang viene comunemente tradotto “Terzo Occhio” . La zona corrispondente a questo “extra” occhio “, nei tempi antichi veniva spesso abbellita da un cerchio colorato, abitudine questa ancora invalsa in certe culture. Il Terzo Occhio è quello in grado di vedere ciò gli occhi “fisici” non vedono. Si tratta di una zona del corpo che si riferisce alla saggezza, e, stimolata, offre la capacità di vedere il "grande quadro".(simbolico e letterale), sentire una calma rinnovata ed un senso di chiarezza, prendere decisioni (anche quelle che cambiano il corso della vita). 17 CASI CLINICI Scuderia “A” Pony n. 1 A Pony di origine sconosciuta, femmina, morella, del 1995, di taglia medio-grande, dolicomorfa. Ispezione Lo Shen è buono – La pony si lascia avvicinare ma abbassa le orecchie, accetta malvolentieri il contatto della mano muovendosi avanti e indietro nella posta con impazienza. Non manifesta cattiveria o aggressività ma non permette alcun tipo di confidenze. L’occhio è vivace, attento. Le orecchie in costante movimento. Il suo soprannome “Schizzo” le si addice perfettamente. L’esame della morfologia evidenzia la struttura di un soggetto anziano, il garrese è pronunciato, il collo assottigliato, la testa ossuta, l’addome leggermente dilatato. La lingua è normale Gli arti sono sottili e sono presenti zone di colore bianco, retaggi di antiche lesioni e delle vecchie screpolature marcate sui nodelli anteriori Il pelo è relativamente lungo e folto, nonostante la stagione invernale: la pony non è tosata né porta alcuna coperta 18 Auscultazione e Olfattazione Nulla di rilevante Interrogatorio anamnestico La pony svolge il suo lavoro regolarmente. L’istruttore segnala che, come gli altri pony della scuola, viene infiltrata alla schiena una volta all’anno. Palpazione Alla palpazione si rileva rigidità della colonna, BL 18 in pieno, BL 20 in vuoto Terapia 22 novembre 2010 SI 3 Houxi BL 20 Pishu Bai Hui Posteriore con ago lungo e moxa ST 36 Zu Sanli BL 62 Shenmai Yin Tang Nel corso della seduta la pony si calma e si scarica 2 volte, le feci sono poco formate. 29 novembre 2010 Considerando l’insofferenza del soggetto nel farsi infiggere gli aghi, si decide di ridurne il numero SI 3 Houxi a destra Bai Hui Posteriore con ago lungo e moxa BL 62 Shenmai a sinistra Yin Tang Massaggio nella zona di SP 21 Dabao 6 dicembre 2010 Bai Hui Posteriore con ago lungo e moxa Massaggio nella zona di SP 21 Dabao 13 dicembre 2010 SI 3 Houxi GB 24 Riyue Yin Tang 17 gennaio 2011 L’istruttore riferisce che la pony lavora meglio e soprattutto sopporta meglio la seconda ora consecutiva di lavoro. L’aspetto fisico e caratteriale sono rimasti invariati. I Back Shu sono meno sensibili. Si procede con l’infissione del solo Bai Hui Posteriore. 19 Pony n. 2 A Pony di origine sconosciuta (irlandese?), maschio, sauro del 1997, di taglia piccola, mesomorfo. Ispezione Lo Shen è buono – Conosco questo pony da circa 8 anni: ha sempre fatto il “pony da scuola”. È di statura piccola ma di costituzione robusta. L’occhio è attento. Le orecchie e lo sguardo denotano una certa diffidenza e preoccupazione. Vive in posta con lettiera in paglia, tosato e coperto. L’esame della morfologia evidenzia una buona e solida struttura La lingua è leggermente debordante Gli arti sono robusti e ben conformati Il pelo è relativamente corto, non opaco Auscultazione e Olfattazione Nulla di rilevante Interrogatorio anamnestico Il pony svolge il suo lavoro regolarmente. L’istruttore segnala che tende a mettersi in difesa dall’imboccatura ed è un po’ rigido. Come gli altri pony della scuola, viene infiltrato alla schiena una volta all’anno. Palpazione Alla palpazione si rileva rigidità del collo e in parte della colonna Terapia 22 novembre 2010 SI 3 Houxi LU 7 Lieque Bai Hui Posteriore con ago lungo e moxa ST 36 Zu Sanli BL 62 Shenmai Yin Tang 20 29 novembre 2010 Perdura la rigidità del collo. Grazie alla collaborazione della Dott. Laura Romanò e all’impiego del suo Elettrostimolatore si decide di infiggere gli extra-punti Jin Wei SI 3 Houxi Jin Wei con elettrostimolazione 20 Hertz – onda continua – per 15 minuti Bai Hui Posteriore con ago lungo e moxa BL 62 Shenmai Yin Tang A fine seduta vengono effettuate delicate manovre di mobilità del collo, ma il soggetto non è molto collaborativo. 6 dicembre 2010 Jin Wei a destra GV 1 Chiang Qiang e GV 4 Ming Men accoppiati con elettrostimolazione 20 Hertz – onda continua per 17 minuti GV 9 Jin Suo e GV 11 Shen Dao accoppiati con elettrostimolazione 20 Hertz – onda continua per 17 minuti GB 34 Yangling Quan Yin Tang Massaggi circolari sul collo 13 dicembre 2010 La rigidità al collo si è attenuata LU 7 Lieque BL 11 Moxibustione sul collo A fine seduta la mobilità del collo è decisamente migliorata. 17 gennaio 2011 L’istruttore riferisce che il pony è meno rigido e si sottrae meno ai comandi. La mobilità del collo è migliorata sebbene ancora non si riesca a fargli piegare la testa completamente fino alla spalla: a circa 50° il pony, anziché assecondare il movimento, sposta il treno posteriore in senso opposto. Occorrerebbero altre sedute mirate. Pony n. 3 A Pony di origine sconosciuta (irlandese?), maschio, pezzato bianco/marrone, del 1999, di taglia media, mesomorfo. L’occhio sinistro è gazzuolo. 21 Ispezione Lo Shen è buono – L’occhio attento e vigile, l’aspetto docile. Vive in posta con lettiera in paglia, tosato e coperto. È legato tramite una longhina passata attorno al collo, a mo’ di collare a strozzo, dal momento che riesce a liberarsi da qualunque tipo di cavezza. L’esame della morfologia evidenzia una buona conformazione, leggera ma solida La lingua è leggermente debordante Gli arti ben conformati e buono l’appiombo Il pelo è relativamente corto, leggermente fitto e opaco Auscultazione e Olfattazione All’esame olfattivo si rileva il tipico odore del cavallo scuderizzato: del resto la vita in posta, la condivisione degli spazi con altri soggetti, la coperta impregnata del tipico odore di stalla, non consentono al “buon odore di cavallo” di manifestarsi. Interrogatorio anamnestico Il pony svolge il suo lavoro regolarmente, da quando in tempi recenti è passato da pony da concorso di proprietà a pony della scuola: il motivo di questa nuova destinazione d’uso va ricercato nella scarsa disponibilità alle competizioni, nelle quali alternava buone prestazioni a molte difese e disobbedienze. Nonostante il lavoro più pesante, il pony mantiene una certa nevrilità. Come gli altri pony della scuola, viene infiltrato alla schiena una volta all’anno. Palpazione Alla palpazione si rilevano in vuoto BL 19 e BL 20; si riscontra sensibilità al ganglio stellato sinistro e scarsa flessibilità del piede e dell’articolazione del nodello anteriore sinistro. Terapia 22 novembre 2010 SI 3 Houxi Bai Hui Posteriore con ago lungo e moxa ST 36 Zu Sanli 22 GB 34 Yangling Quan BL 19 Danshu BL 20 Pishu BL 62 Shenmai Yin Tang Movimenti di mobilizzazione delle articolazioni ai quattro arti 29 novembre 2010 Perdura la condizione di vuoto in BL 19 e BL 20. SI 3 Houxi ST 36 Zu Sanli BL 19 Danshu BL 20 Pishu TH 1 Guanchong a sinistra BL 62 Shenmai Yin Tang 6 dicembre 2010 ST 36 Zu Sanli GB 34 Yangling Quan BL 18 Ganshu GV 3 Yang Guang 17 gennaio 2011 L’istruttore riferisce che il pony si muove bene e accetta il lavoro. Pony n. 4 A Pony di origine sconosciuta incrocio Shetland, maschio, pezzato bianco/nero, del 1992, taglia piccola, brachimorfo. 23 Ispezione Lo Shen è leggermente depresso – L’occhio attento e curioso, l’aspetto mite. Vive in posta con lettiera in paglia, tosato e coperto. Gradisce molto qualunque manipolazione L’esame della morfologia evidenzia una conformazione non molto aggraziata, con una testa un po’ pesante La lingua è leggermente debordante e pallida Il pelo è relativamente corto, arruffato, ispido e opaco Auscultazione e Olfattazione Nulla di rilevante. Interrogatorio anamnestico Il pony svolge il suo lavoro regolarmente, al passo e al trotto solo con bambini di dimensioni adatte a lui. Ha la tendenza ad appoggiarsi sull’imboccatura e per ovviare a questo inconveniente sta lavorando con un filetto elevatore. Come gli altri pony della scuola, viene infiltrato alla schiena una volta all’anno. Palpazione Alla palpazione si rileva rigidità della colonna Gli arti corti presentano leggero rigonfiamento ai nodelli che però non sono caldi; i tendini anteriori sono leggermente ingrossati, ma non dolenti. L’istruttore riferisce che da tempo sono in quelle condizioni. Terapia 22 novembre 2010 SI 3 Houxi Bai Hui Posteriore con ago lungo e moxa GB 34 Yangling Quan BL 62 Shenmai Yin Tang 29 novembre 2010 I tendini appaiono decisamente migliorati. Il pony è molto collaborativo e paziente e gradisce visibilmente trattamenti e manipolazioni. SI 3 Houxi ST 36 Zu Sanli BL 17 Geshu a destra BL 18 Ganshu a sinistra GB 34 Yangling Quan Bai Hui Posteriore con ago lungo e moxa BL 62 Shenmai Yin Tang 6 dicembre 2010 GB 34 Yangling Quan Bai Hui Posteriore con ago lungo e moxa CV 17 Tanzhong 24 17 gennaio 2011 Bai Hui Posteriore con ago lungo e moxa L’istruttore riferisce che il pony si muove bene e lavora con lena anche alla seconda ora di lavoro. I tendini sono migliorati sensibilmente. Pony n. 5 A Pony di origine sconosciuta incrocio Shetland, maschio, sauro bruciato chiaro, del 2004, taglia piccola, mesomorfo. Ispezione Lo Shen è buono – L’occhio attento e vigile, l’aspetto docile. Vive in posta con lettiera in paglia, tosato e coperto. Accetta le manipolazioni L’esame della morfologia evidenzia una conformazione armoniosa, la testa è leggera e le orecchie piccole e mobili Il pelo è relativamente corto, opaco Auscultazione e Olfattazione Nulla di rilevante. Interrogatorio anamnestico Il pony svolge il suo lavoro regolarmente, ma, soprattutto con i bambini più inesperti, che muovono troppo le mani e lo infastidiscono in bocca, ha il vizio di muovere molto la testa: per la Medicina Tradizionale Cinese potrebbe essere un eccesso di vento interno. Come gli altri pony della scuola, viene infiltrato alla schiena una volta all’anno. Palpazione Alla palpazione si rileva rigidità della colonna Sensibili BL 17, BL 18 e BL 19 (a destra) Terapia 22 novembre 2010 25 SI 3 Houxi Bai Hui Posteriore con ago lungo e moxa BL 17 Geshu BL 18 Ganshu BL 19 Danshu a destra GB 20 Fengchi Er Jan con semi di vaccaria BL 62 Shenmai Yin Tang 29 novembre 2010 La schiena del pony è migliorata ma l’istruttore riferisce che il vizio della testa permane. SI 3 Houxi GB 34 Yangling Quan Bai Hui Posteriore con ago lungo e moxa BL 62 Shenmai Yin Tang I semi di vaccaria sono ancora in loco 6 dicembre 2010 GB 34 Yangling Quan Er Jan con semi di vaccaria Bai Hui Posteriore con ago lungo e moxa Yin Tang 17 gennaio 2011 Bai Hui Posteriore con ago lungo e moxa L’istruttore riferisce che il pony si muove bene e lavora con lena anche alla seconda ora di lavoro. Pony n. 6 A Pony di origine sconosciuta femmina, saura, del 1994, taglia medio-grande, dolicomorfa. 26 Ispezione Lo Shen è molto buono – L’occhio attento e vigile, non dimostra la sua età. Vive in posta con lettiera in paglia, non tosata e senza coperte, che non accetta, ma il pelo è corto, morbido e nemmeno troppo folto. Muove spesso la coda. Sopporta le manipolazioni L’esame della morfologia evidenzia una conformazione abbastanza leggera, nevrile Auscultazione e Olfattazione Nulla di rilevante. Interrogatorio anamnestico Il pony svolge il suo lavoro regolarmente, ma nei suoi confronti si nutre un certo rispetto: nella sua carriera è riuscita a far cadere tutti, adulti compresi. Come gli altri pony della scuola, viene infiltrata alla schiena una volta all’anno. Palpazione Alla palpazione si rileva rigidità della colonna Si rileva una protuberanza dura sulla faccia antero-laterale esterna del pastorale posteriore destro, che non influisce sul movimento ma che la pony non gradisce che si tocchi Terapia 22 novembre 2010 SI 3 Houxi Bai Hui Posteriore con ago lungo e moxa ST 36 Zu Sanli Semi di vaccaria intorno alla lesione del pastorale BL 62 Shenmai Yin Tang 29 novembre 2010 La schiena del pony è migliorata; la lesione al pastorale permane invariata. SI 3 Houxi a sinistra GB 34 Yangling Quan 27 Bai Hui Posteriore con ago lungo e moxa Semi di vaccaria intorno alla lesione del pastorale BL 62 Shenmai a destra Yin Tang 6 dicembre 2010 La pony non è molto collaborativa. La schiena è decisamente meno rigida. Si rileva sensibilità al ganglio stellato sinistro Bai Hui Posteriore con ago lungo e moxa ST 36 Zu Sanli HT 9 Shaochong 13 dicembre 2010 Bai Hui Posteriore con ago lungo e moxa HT 9 Shaochong 17 gennaio 2011 La lesione al pastorale sembra leggermente rimpicciolita e la pony si lascia infiggere i semi di vaccaria senza problemi Bai Hui Posteriore con ago lungo e moxa Semi di vaccaria intorno alla lesione del pastorale L’istruttore riferisce che la pony lavora con lena anche alla seconda ora di lavoro. Pony n. 7 A Pony di origine sconosciuta femmina, saura, del 1987, taglia medio-grande, dolicomorfa. Ispezione Lo Shen è un po’ depresso – L’occhio non molto luminoso ma ancora vigile. Dimostra i suoi 24 anni di età e di lavoro, ma la pony è ancora attenta e curiosa a ciò che succede. Vive in posta con lettiera in paglia, tosata e coperta. Il pelo è opaco, ispido, secco. 28 Apprezza molto le attenzioni e le manipolazioni e si fa trattare dimostrando di gradire molto il trattamento L’esame della morfologia evidenzia una conformazione piuttosto leggera Auscultazione e Olfattazione Nulla di rilevante. Interrogatorio anamnestico Il pony svolge il suo lavoro regolarmente, non pesante. È calma e paziente. Come gli altri pony della scuola, viene infiltrata alla schiena una volta all’anno. Palpazione Alla palpazione si rileva rigidità della colonna Bai Hui posteriore in vuoto BL 23 in vuoto Terapia 22 novembre 2010 SI 3 Houxi Bai Hui Posteriore con ago lungo e moxa BL 23 Shenshu ST 36 Zu Sanli BL 62 Shenmai Yin Tang Manovre di stretching 29 novembre 2010 La schiena del pony è migliorata. SI 3 Houxi a sinistra GB 34 Yangling Quan BL 23 Shenshu Bai Hui Posteriore con ago lungo e moxa BL 62 Shenmai a destra Yin Tang 29 Manovre di stretching 6 dicembre 2010 La pony è molto collaborativa. La schiena è meno rigida. L’istruttore riferisce che la pony regge bene il lavoro. TH 1 in vuoto SI 3 Houxi a destra Bai Hui Posteriore con ago lungo e moxa ST 36 Zu Sanli TH 1 Guan Chong BL 62 Shenmai a sinistra 13 dicembre 2010 Bai Hui Posteriore con ago lungo e moxa CV 17 Tangzhong 17 gennaio 2011 Bai Hui Posteriore con ago lungo e moxa CV 17 Tangzhong BL 13 Feishu Scuderia “B” Pony n. 1 B Pony di origine sconosciuta, femmina, saura, del 1990, di taglia piccola, mesomorfa. Ispezione Lo Shen è buono – La pony si lascia avvicinare malvolentieri e abbassa le orecchie, non accetta il contatto della mano dimostrando insofferenza e cercando di pizzicare. Con lo sguardo vigile e attento non perde di vista nulla. 30 Vive in un piccolo box individuale con abbondante lettiera in truciolo. È tosata e ben coperta, pulita e curata L’esame della morfologia evidenzia un soggetto garrese pronunciato, il collo assottigliato, la testa un po’ grande. Si evidenzia una certa asimmetria nella zona del garrese I piedi sono un po’ piccoli e costretti Auscultazione e Olfattazione Nulla di rilevante Interrogatorio anamnestico La pony svolge il suo lavoro regolarmente, ma i boxes e il maneggio coperto in cui la pony e i suoi colleghi lavorano sempre, sono contigui per cui i pony non escono mai. Vengono lasciati scossi una volta la settimana e d’estate vengono trasferiti in campagna sia per lavorare che per trascorrere un periodo di riposo al paddock. Palpazione Alla palpazione si rileva rigidità della colonna Sensibilità di una certa entità al garrese: la pony cerca di sottrarsi al contatto e la pelle trema Terapia 25 novembre 2010 SI 3 Houxi Bai Hui Posteriore con ago lungo e moxa ST 36 Zu Sanli GV 14 Dazhui BL 11 Dazhu BL 13 Feishu BL 62 Shenmai Yin Tang Manovre di stretching. Nel corso della seduta la pony si calma e sembra gradire il trattamento. 2 dicembre 2010 L’istruttore e l’assistente riferiscono un netto miglioramento della condizione della pony sia nel lavoro che sopporta senza fatica, sia in generale. SI 3 Houxi Bai Hui Posteriore con ago lungo e moxa ST 36 Zu Sanli GV 14 Dazhui BL 11 Dazhu BL 13 Feishu BL 62 Shenmai Yin Tang 11 dicembre 2010 La pony è poco collaborativa e sempre piuttosto insofferente. Mantiene il grado di miglioramento: si decide di ridurre il numero delle infissioni 31 Bai Hui Posteriore con ago lungo e moxa ST 36 Zu Sanli CV 17 Tangzhong Yin Tang 22 gennaio 2011 L’istruttore riferisce che la pony ha giovato molto dei trattamenti ricevuti, tanto da stare in testa alla ripresa e d’aver anche voglia di saltare; si muove in modo elastico; l’assistente conferma che la pony ha un aspetto migliore e ringiovanito. La dolorabilità e la sensibilità al garrese sono praticamente scomparse. L’asimmetria al garrese è rientrata. Viene riferito di un periodo di influenza/diarrea/stanchezza che ha colpito diversi pony e la nostra ha fatto un po’ più di fatica a riprendersi; il pelo è un po’ secco. TH 1 in vuoto; BL 13 in vuoto Bai Hui Posteriore CV 17 Tangzhong TH 1 Guanchong BL 13 Feishu Pony n. 2 B Pony di origine sconosciuta, maschio, morello del 1991, di taglia piccola, mesomorfo. Ispezione Lo Shen è buono – È di statura piccola ma di costituzione robusta. L’occhio è attento. Le orecchie e lo sguardo denotano una certa preoccupazione: quando ci si avvicina cerca di spostarsi verso la parete del box, un po’ intimorito. Vive in un piccolo box individuale con abbondante lettiera in truciolo. È tosato e ben coperto, pulito e curato L’esame della morfologia evidenzia una buona e solida struttura La lingua è leggermente debordante Gli arti sono robusti e ben conformati; i piedi un po’ piccoli e costretti 32 Auscultazione e Olfattazione Nulla di rilevante Interrogatorio anamnestico Il pony svolge il suo lavoro regolarmente. L’assistente segnala che è diffidente solo per il governo della mano. Palpazione Alla palpazione si rileva una live rigidità della colonna Terapia 25 novembre 2010 SI 3 Houxi Bai Hui Posteriore con ago lungo e moxa ST 36 Zu Sanli BL 62 Shenmai Yin Tang Manovre di stretching. 2 dicembre 2010 Il pony si lascia avvicinare molto più fiducioso e si lascia trattare senza difficoltà SI 3 Houxi Bai Hui Posteriore con ago lungo e moxa BL 62 Shenmai Yin Tang 11 dicembre 2010 Bai Hui Posteriore con ago lungo e moxa CV 17 Tangzhong 22 gennaio 2011 Il follow up dimostra che la sua condizione fisica mantiene il miglioramento, mentre è diventato più insofferente e intollerante alla presenza dei bambini quando entrano nel suo box. Pony n. 3 B Pony di origine sconosciuta, femmina, palomina chiara, del 1990, di taglia piccola, mesomorfa. 33 Ispezione Lo Shen è leggermente depresso – L’occhio attento, l’aspetto mite e docile. Vive in un piccolo box individuale con abbondante lettiera in truciolo. È tosata e ben coperta, pulita e curata L’esame della morfologia evidenzia una conformazione leggera La lingua è leggermente debordante e pallida Gli arti ben conformati e buono l’appiombo Auscultazione e Olfattazione Nulla di significativo Interrogatorio anamnestico Il pony svolge il suo lavoro regolarmente, a modo suo, un po’ stanca. Un tempo era impiegata anche nei concorsi ma dopo una lesione tendinea è stata destinata alla scuola e non ha più saltato Palpazione Alla palpazione si rilevano sensibili BL 13, BL 18, Bl 19 e BL 20 Terapia 25 novembre 2010 SI 3 Houxi Bai Hui Posteriore con ago lungo e moxa ST 36 Zu Sanli BL 19 Danshu BL 20 Pishu BL 62 Shenmai Yin Tang Movimenti di stretching ai quattro arti 2 dicembre 2010 Viene riferito che la pony è apparsa più stanca, spesso sdraiata e svogliata nel lavoro Perdura la condizione di vuoto in BL 19 e BL 20. 34 SI 3 Houxi ST 36 Zu Sanli Bai Hui Posteriore con ago lungo e moxa CV 17 Tangzhong BL 19 Danshu BL 20 Pishu BL 62 Shenmai Yin Tang 11 dicembre 2010 L’istruttore riferisce che la pony non ha voglia di lavorare e mentre prima aveva comunque un suo equilibrio, ora appare proprio svogliata Bai Hui Posteriore con ago lungo e moxa CV 17 Tangzhong GV 14 Dazhui GV 20 Bai Hui TH 1 Guanchong 22 gennaio 2011 La situazione non sembra migliorare. La pony fisicamente non accusa problemi, la colonna è mobile ed elastica, non si rilevano punti sensibili, ma evidentemente ha deciso d’aver dato abbastanza ai bambini e alle scuole di equitazione. Bai Hui Posteriore con ago lungo e moxa CV 17 Tangzhong GV 14 Dazhui GV 20 Bai Hui BL 1 Jing Ming BL 67 Zhi Yin Pony n. 5 B Pony di origine sconosciuta, femmina, baia scura, del 1991, di taglia piccola, mesomorfa. Ispezione Lo Shen è buono – L’occhio attento e vigile. Vive in un piccolo box individuale con abbondante lettiera in truciolo. È tosata e ben coperta, pulita e curata L’esame della morfologia evidenzia una conformazione robusta. La lingua è normale I piedi sono un po’ piccoli Auscultazione e Olfattazione Nulla di significativo Interrogatorio anamnestico Il pony sta riprendendo il suo lavoro in modo molto graduale, dopo un periodo di riposo piuttosto lungo, a seguito di una ferita tra la base della faccia lateroposteriore del pastorale anteriore sinistro e il glomo. Palpazione 35 Alla palpazione si rileva una leggera rigidità della colonna ma non punti particolarmente sensibili. Si decide comunque di procedere con il protocollo stabilito La lesione al pastorale appare come un rigonfiamento duro al tatto delle dimensioni di una noce, non dolente Terapia 25 novembre 2010 SI 3 Houxi Bai Hui Posteriore con ago lungo e moxa Infissione di aghi cinesi intorno alla lesione del pastorale BL 62 Shenmai Yin Tang 2 dicembre 2010 La pony lavora con regolarità. La lesione al pastorale è completamente sparita. Si rilevano sensibili i punti BL 19 e BL 20 SI 3 Houxi ST 36 Zu Sanli Bai Hui Posteriore con ago lungo e moxa BL 19 Danshu BL 20 Pishu BL 62 Shenmai Yin Tang 11 dicembre 2010 L’istruttore riferisce che la pony ormai lavora come gli altri, sta bene e lavora con piacere Bai Hui Posteriore con ago lungo e moxa CV 17 Tangzhong 22 gennaio 2011 La situazione perdura stabile. Pony n. 6 B Pony di origine francese, femmina, saura, del 1998, di taglia grande, mesomorfa. 36 Ispezione Lo Shen è un po’ depresso – L’occhio attento. Dimostra più dei suoi 13 anni. Vive in un piccolo box individuale con abbondante lettiera in truciolo. È tosata e ben coperta, pulita e curata L’esame della morfologia evidenzia una conformazione robusta. La lingua è leggermente pallida I piedi sono un po’ piccoli Auscultazione e Olfattazione Nulla di significativo Interrogatorio anamnestico Il pony ultimamente si muove in modo un po’ legato. Palpazione Alla palpazione si rileva rigidità della colonna soprattutto nella zona lombo-sacrale Sensibilità del ganglio stellato a destra e a sinistra Terapia 25 novembre 2010 SI 3 Houxi Bai Hui Posteriore con ago lungo e moxa Shen Shu Shen Peng Shen jiao TH 3 Zhong Zhu BL 62 Shenmai Yin Tang 2 dicembre 2010 La pony manifesta una certa rigidità al collo, soprattutto a destra. ST 36 Zu Sanli Bai Hui Posteriore con ago lungo e moxa Jin Wei 37 11 dicembre 2010 L’istruttore riferisce che la pony lavora abbastanza bene. Sensibili i punti BL 21 e BL 22 Bai Hui Posteriore con ago lungo e moxa CV 17 Tangzhong BL 21 Wei Shu BL 22 Sanjao Shu Movimenti di stretching 22 gennaio 2011 La situazione perdura stabile. 38 CONSIDERAZIONI E CONCLUSIONI Il protocollo applicato è il frutto di alcune considerazioni in merito al “pony da scuola”. Innanzitutto occorre precisare che il “pony da scuola” non manifesta delle patologie eclatanti: si tratta in genere di soggetti adulti e spesso anziani con problemi fisici cronici che però non inficiano la quotidianità del lavoro. Ciò non di meno, gli animali soffrono ugualmente per questi acciacchi, dovuti all’usura e alla tipologia del lavoro. Si può quindi affermare che le condizioni di salute dei pony da scuola contemplano in generale una sintomatologia comune: rigidità della colonna, rigidità del collo, interessamento delle articolazioni basse. Oltre a queste patologie, il pony da scuola spesso presenta un comportamento intristito dalla sottomissione, che lo porta o all’apatia o al prendersi gioco dei giovani cavalieri, intestardendosi e incaponendosi durante il lavoro. La vita del pony da scuola è invero triste e senza speranza, ma non ci sono alternative. Agire sul Du Mai voleva quindi significare agire da un lato sull’idea della “sopportazione” e dall’altro sull’apporto di Yang, in soggetti che vivono in un costante stato Yin. A ciò, si è aggiunto il punto Yin Tang , applicato a fine seduta, con l’intento di allargare la visuale dell’animale anche nel senso dell’accettazione della sua condizione. Il protocollo ha naturalmente contemplato l’applicazione di altri punti, secondo quanto richiesto da ogni soggetto, ma sempre in una dimensione che da un lato lo aiutasse ad alleviare il dolore e dall’altro non stravolgesse la quotidianità del suo lavoro e della sua vita, compromettendo anche l’incolumità dei bambini. I risultati ottenuti sono stati più che incoraggianti. Tutti i pony trattati hanno potuto beneficiare del sollievo immediato che il trattamento agopunturale di per sé comporta, per non parlare del miglioramento della condizione che a tutt’oggi permane. In particolare i casi 1 A (pony morella), 4 A (piccolo pony pezzato bianco/nero) 7 A (vecchia pony saura), 1 B (piccola pony saura) sono quelli nei quali il protocollo applicato ha fornito i migliori risultati, rinvigorendo ed anche ringiovanendo gli animali. Per gli altri casi i responsabili degli animali riportano comunque un miglioramento, in termini di resistenza al lavoro, di impegno e accettazione del lavoro, di movimenti più fluidi e regolari. E nessun bambino è caduto! Va invece segnalato un caso, da considerarsi un insuccesso dal punto di vista della scuola di equitazione, ma forse un successo pieno dal punto di vista del pony. La pony 3 B (palomina chiara) fin dal primo trattamento ha avuto una reazione totalmente diversa da tutti gli altri. Spesso sdraiata e stanca, ha, per citare le parole dell’istruttore “perso il suo equilibrio”, che per la scuola significava mantenere un lavoro quotidiano costante e regolare. Ora invece si è fatta più furba e si sottrae ai comandi, cosa peraltro piuttosto facile, trattandosi di bambini alle prime lezioni. Si ritiene che a dare a questa pony una nuova visione del suo stato, abbia contribuito il “Terzo Occhio”: giunta ormai a 21 anni di età, la nostra pony, che ha lavorato per tutta la vita, ha deciso che con il maneggio, la scuola e i bambini, non vorrebbe più aver a che fare. Attualmente sta lavorando solo per un’ora al giorno e non tutti i giorni; per sua fortuna la scuola che la mantiene, pur nutrendo dei dubbi su un suo recupero, in caso di alienazione, le cercherà una sistemazione accettabile. 39 Naturalmente, al di là dell’utilizzo di questo protocollo, si apre la più ampia possibilità di intervento secondo i canoni della Medicina Tradizionale Cinese. Per questo motivo, una volta individuata la necessità, si può continuare il trattamento con terapie mirate ad hoc. Né va dimenticata la prevenzione, che nella Medicina Tradizionale Cinese riveste un’importanza anche maggiore rispetto alla Medicina Occidentale. Per quanto attiene il presente lavoro, sono stati suggeriti ai gestori degli animali alcuni accorgimenti per garantire ai pony migliori condizioni di vita e una più lunga attività. Nella scuderia A ad esempio, la sistemazione in posta costringe i pony in spazi angusti e movimenti limitati e compromette l’igiene dei piedi. Nella scuderia B invece, l’alimentazione non prevede né carote né altre verdure/frutta, i pony non escono dalla scuderia per mesi e mesi e per quasi tutti il pareggio del piede è spesso effettuato con molto ritardo, per non parlare di ferrature con ferri stretti. Ma trattandosi di pony da scuola, ancora una volta occorre che le spese siano sempre contenute, quindi i suggerimenti indicati, pur riconosciuti appropriati, non sempre sono stati messi in pratica. In conclusione si può dunque affermare che l’impiego del protocollo proposto, pur nella sua semplicità, rappresenta un valido contributo per il benessere del pony da scuola. 40 RINGRAZIAMENTI Desidero ringraziare la S.I.A.V. e tutto il Corpo Docenti per avermi dato, con attenzione e competenza, l’opportunità di avvicinarmi ad un mondo prima totalmente inesplorato ed avermelo fatto apprezzare ed amare. Un ringraziamento particolare, riconoscenza e stima vanno al Dott. Francesco Longo per avermi mostrato quanta strada ho ancora davanti. Un ringraziamento sincero va alla mia Relatrice Dott. Margherita Gazzola, che ha sempre messo a disposizione e con cortesia la sua competente professionalità, fornendo consigli preziosi. Ringrazio i colleghi di Corso, in particolare le Dott. Barbara Bellomo, Carlotta Caminiti e Laura Romanò, per aver condiviso con sincera amicizia questo percorso formativo. Ringrazio il Centro Ippico “Il Bedesco” e il Centro Ippico Lombardo, per aver messo a disposizione i pony delle loro scuole. Ringrazio la mia famiglia che ha pazientemente aspettato il raggiungimento di questo obiettivo prestandosi anche ai primi esperimenti. Infine un grazie va a Penelope, sulla quale molte mappe sono state disegnate e, con lei, Peter, Black Lady, Taz, Chey, Attila, Gold Rush, Selvaggia, Alice, Speedy, Scream, Sorpresa, Mikel, Kenzo, Ural che hanno consentito la realizzazione di questo lavoro. 41 BIBLIOGRAFIA 1. AA.VV. – Dispense del VI Corso di Agopuntura - SIAV 2. Bottalo Franco / Brotzu Rosa – Fondamenti di Medicina Tradizionale Cinese – Xenia Edizioni 3. Gazzola Margherita – Il cavallo anziano – Tesi del IV Corso di Agopuntura Veterinaria S.I.A.V. 4. Jianhan Mei / Yuhua Yang – Il Trattato degli Otto Canali Straordinari – Casa Editrice Ambrosiana 5. Kaptchuk Ted J. – Medicina Cinese – Edizioni Red 6. Litscher Gerhard - "Shenting and Yintang: Quantification Of Cerebral Effects Of Acupressure, Manual Acupuncture, and Laserneedle Acupuncture Using High-Tech Neuromonitoring Methods," in Medical Acupunture Journal - 2005 7. Longo Francesco – Dispense del VI Corso di Agopuntura – SIAV 8. MargherMaciocia Giovanni – I Fondamenti della Medicina Tradizionale Cinese – Casa Editrice Ambrosiana 9. Minelli Emilio - Le Cinque Vie dell’Agopuntura – Gemma Editco 10. Schoen Allen M. – Veterinary Acupunture – Mosby 11. Senofonte – Sull’Equitazione – Edizioni Equestri 12. Wynn Susan G. / Marsden Steve – Manual of Natural Veterinary Medicine. Science and tradition - Mosby 13. Xie Huisheng/Preast Vanessa – Xie’s Veterinary Acupunctyure – Blackwell Publishing 14. Zidonis Nancy / Snow Amy / Soderberg Marie – Equine Acupressure. A Working Manual. A hands-On Approach To Your Horse’s Well-Being – Tallgrass Publishers 42