Quella tra Roger - Versione Classica del Sito

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Quella tra Roger - Versione Classica del Sito
Primo piano R Sola al comando
Tutta la gioia nerazzurra sotto la Curva Nord
al termine del derby vinto domenica sera BOZZANI
L’Inter rivede
Adesso sì
che può mirare
allo scudetto
Però il gioco
deve crescere
3N
Sebastiano Vernazza
@GazzaVernazza
 Tre su tre i contrasti vinti da
Melo nel derby e tre i falli del
brasiliano (ammonito)
ove punti in tre partite, il primato in solitaria. Azzerate le perplessità d’agosto, i brutti risultati nelle amichevoli. L’Inter vola e
gli interisti non li tiene più nessuno. Ieri la Pasticceria Cova di via Monte Napoleone, locale storico, simbolo di milanesità nel mondo, aveva in vetrina le maglie di Icardi e di Melo, e torte nerazzurre varie. Se persino «Cova» si spinge così in là,
senza preoccuparsi di perdere clientela milanista
o juventina, vuol dire che la gente nerazzurra ha
ritrovato il suo orgoglio «bauscia».
LA GRANDE DOMANDA Inutile girarci attorno,
tutti si chiedono se l’Inter sia da scudetto o se le
tre vittorie in fila siano state frutto di episodi, di
circostanze fortuite e/o fortunate. La risposta
non può essere definitiva, siamo soltanto alla terza giornata. Però il derby - vinto con merito, ma
se a San Siro fosse uscito un pareggio non ci sarebbe stato nulla da obiettare - il derby, dicevamo, ha tracciato una linea di demarcazione tra
l’Inter prima di Melo e Perisic e l’Inter dopo gli
arrivi dei due. L’Inter ante-Melo e Perisic, vista
contro Atalanta e Carpi, non era da scudetto.
Quest’Inter, con Melo e Perisic, può puntare al
titolo, anche se la Roma resta superiore, se non
altro perché è reduce da due secondi posti di fila
e ha un impianto più collaudato. No, la Juve non
l’abbiamo dimenticata. La Juve, a meno otto dalla cima, ma con 35 partite da giocare, rimane la
Juve.
MELOMANIA Nella Milano interista è deflagrata la «Melomania». Felipe - che non ha
mai gradito il modo in cui venne congedato
dalla Juve - ha voluto a tutti i costi l’Inter per
prendersi la sua rivincita in Italia. «#Amala», ha twittato dopo la vittoria col Milan, e
il cinguettio ieri sera galoppava verso i 700
retweet. Interisti pazzi di Melo al primo
colpo. Il brasiliano ha portato chiarezza
dove c’era incertezza. Kovacic aveva le doti
e difettava di personalità. Medel interpreta
il ruolo di regista come guardianaggio, Brozovic è un’altra cosa. Gnoukouri promette bene, ma resta un ragazzo. Melo ha fatto subito
valere il peso dei suoi 32 anni, della sua cattiveria e della sua visione geometrica semplice,
1Melo e Perisic hanno alzato il
livello agonistico e tecnico, ma
troppe concessioni in fase
difensiva. Tante qualità
individuali, poco «collettivismo»
Roberto
Mancini, 50
anni REUTERS
però efficace. C’è da chiedersi che cosa accadrà
quando Miranda ritornerà al centro della difesa.
Medel, che l’ha sostituito nel derby, si riaffaccerà
a centrocampo? E in quale veste? Mancini, nel
forum pre-derby in Gazzetta, ha detto che i due,
Medel e Melo, possono giocare assieme, col cileno «play» e col brasiliano interno. Sradicare Melo
dal cuore della mediana, quantomeno il Melo visto l’altra sera, potrebbe essere un peccato. In
ogni caso Felipe ha un problema, la sua ostentata
cattiveria. La durezza va mostrata in campo,
non esibita a parole in zona interviste o sui
social, sennò si rischia di finire in cima alla
lista nera che ogni arbitro elabora nella
propria testa. Melo eviti atteggiamenti da
spaccone, l’Inter metta a bilancio il rischio
di chiudere partite in inferiorità numerica.
PERI-SI’, MA DOVE? L’altro acquisto cambia-Inter, Ivan Perisic, non ha avuto lo
stesso impatto di Melo. Il croato è considerato un attaccante polivalente. Nel
derby Mancini l’ha impiegato come
trequartista e ha ricevuto in cambio
una prestazione ordinata, senza acuti. Il miglior Perisic lo ricordiamo in
fascia sinistra, ragion per cui c’è da
IL GIORNO DOPO
Mancini: «Non cambia nulla». Thohir: «Orgoglioso di tutti»
1Il tecnico: «Ranocchia? Fossi in lui ci
chia con Kinder, da sempre impegnata nel sostegno allo sport
giovanile.
rimarrei male». Il presidente dagli Stati
Uniti: «Che atmosfera fantastica a San Siro»
Matteo Brega
INVIATO A RHO-PERO (MI)
«F
a piacere aver vinto il
derby, però è ancora
lunga, non cambia
nulla». Roberto Mancini si
prende i complimenti, li impacchetta e li mette in tasca.
«Fa piacere per il presidente
Thohir anche se non era presente, spero si sia divertito, e
anche per Moratti. Il giorno
dopo del derby mi sento come
appena terminato il match – ha
continuato il tecnico dell’Inter
–. Cambierebbe qualcosa solo
se fossimo all’ultima giornata
di campionato». Tre vittorie su
tre, la Juve a -8, la miglior difesa del campionato. Tanti ingredienti per sentirsi soddisfatti.
«I risultati aiutano e avvantaggiano nel lavoro quotidiano.
Ma il primato non modifica il
piano di quello che dobbiamo
fare». Mancini è intervenuto
ieri a Expo nell’ambito di un
progetto che lega Italia e Tur-
Il presidente dell’Inter
Erick Thohir, 45 anni ANSA
RANOCCHIA La buona prova di
Medel come centrale difensivo
ha di fatto arretrato Ranocchia
nelle gerarchie del reparto di
un altro gradino. «Se io fossi
Andrea cosa farei? Ci rimarrei
male, ma farei di tutto per mettere in difficoltà il mio tecnico.
A volte comunque la colpa è
anche del giocatore, mica solo
di chi allena. E non mi riferisco
a Ranocchia, ma in generale
nel calcio». La consapevolezza
non lo abbandona mai: «Le cose per noi non cambiano in 4-5
giorni, ci vuole tempo per tutti
i nuovi. La Juve? Se non vince-
rà il campionato sarà comunque lì in alto. I 9 punti ci danno
tranquillità. Melo ha fatto una
grande partita e sono felice per
Guarin. Siamo una squadra
muscolare? Sì, ma anche le
squadre muscolari hanno bisogno di giocatori tecnici...».
LE PAROLE DEL PRESIDENTE
Nel pomeriggio poi sono arrivate le parole del presidente
Erick Thohir. «La vittoria contro il Milan è un grande risultato per il nostro club, soprattutto in considerazione del fatto
che siamo solo alla terza giornata. Abbiamo diversi giocatori che devono ancora ambientarsi e molti che sono rientrati
stanchi dagli impegni con le
nazionali. Penso che abbiano
giocato tutti molto bene. Sono
orgoglioso della squadra e, ovviamente, dei nostri tifosi, che
ci hanno fatto fare numeri da
record creando un’atmosfera
fantastica a San Siro e dando
un grande supporto a Roberto
Mancini e ai suoi ragazzi. Sono
felice per il lavoro fatto dal club
sul mercato. Abbiamo creato
un buon mix con giovani di talento e giocatori di esperienza.
Quando avranno la possibilità
di conoscersi meglio e di creare
la giusta amalgama saremo ancora più forti. Subito dopo la
partita ho chiamato Mancini e
Bolingbroke per congratularmi con loro e con tutto il team».
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il paradiso
domandarsi perché Mancini non opti per il 4-3-3
o 4-3-2-1, con tridente Jovetic, Icardi, Perisic. Il
centrocampo muscolare potrebbe sostenere un
attacco così strutturato. Curioso il rapporto del
Mancio con le fasce. In passato a volte ha allargato Kovacic e Hernanes, esterni contronatura, e
domenica ha accentrato Perisic, esterno naturale. Al «Mancio» piace sparigliare le convenzioni.
CRITICITA’ La somma delle qualità individuali è
superiore al livello di gioco: a nostro parere qui si
annida il problema principale, qui l’Inter - anzi,
Mancini - deve migliorare. Nel primo tempo di
domenica sera la capolista ha mostrato un’unica
soluzione offensiva, la palla a Jovetic. Pallone al
montenegrino e che ci pensasse lui a inventare
qualcosa. Nella ripresa si è apprezzata qualche
variazione sul tema, però un’idea forte di gioco
non si è vista. La materia prima è ottima, lo spartito - come direbbe Arrigo Sacchi - non è ancora
chiaro. Mancini può lavorarci con calma: come
Antonio Conte nella prima stagione sulla panchina della Juve, non deve fare slalom tra campionato e coppe. L’altra criticità è rappresentata dalla
fase difensiva. Da brividi le palle-gol concesse al
Milan in principio di derby, coi centrali aggirati
da Luiz Adriano e Bacca. Da censura la scarsa opposizione al Balotelli tiratore, tanto che Mancini,
per arginare le Balo-ondate e per conservare il
risultato, si è rifugiato nella difesa a tre.
CONCLUSIONI Mancini ha dato appuntamento
alla decima giornata, quando la classifica sarà
più chiara e l’estate un ricordo. Saggia decisione,
gli archivi confermano che un sacco di volte chi è
partito forte è arrivato piano. Ricordarsi della
Roma delle dieci vittorie consecutive in partenza,
alla fine seconda a meno 17 punti dalla Juve.
I GRANDI EX NERAZZURRI
È UNA SQUADRA
COSTRUITA
PER FAR ATTACCARE
GLI AVVERSARI
E POI RIPARTIRE
LUIS SUAREZ
ALL’INTER DAL 1961 AL 1970
NESSUN OBIETTIVO
È PRECLUSO A QUESTO
GRUPPO. DA PERISIC
ASPETTATEVI
PIÙ ASSIST CHE GOL
ALESSANDRO ALTOBELLI
ALL’INTER DAL 1977 AL 1988
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Matrix: «La qualità
è indiscutibile»
E Altobelli: «Serve
la rabbia della Juve»
I
mmaginate il football applicato al calcio. Ogni reparto, un tecnico. E sopra
tutti il capo-allenatore. È con
questa filosofia che abbiamo
provato a chiedere a tre scudettati interisti che cosa ne
pensano di questo avvio della
banda di Roberto Mancini.
Marco Materazzi per la difesa
(5 scudetti con l’Inter), Luis
Suarez per il centrocampo (3),
e Alessandro Altobelli per l’attacco (1).
MATERAZZI «Lo scudetto è un
sogno, il campionato è una
lunga corsa a tappe ma questa
è una squadra che può arrivare
tra le prime di questa Serie A».
Materazzi va dritto per la stra-
da più corta, quella diretta.
«Contro il Milan, a parte i primi
15 minuti in cui l’Inter è stata
sorpresa, c’è stata poca sofferenza. Si può sempre migliorare, certo, però i buoni risultati
aiutano a lavorare meglio e a
prendere confidenza». E magari in un’annata senza coppe
europee c’è anche più tempo
per prepararsi. «Vero, ne beneficiano la condizione e il gioco
– continua Matrix –. E la qualità di questo gruppo è indiscutibile». Un solo gol subito in tre
partite, la miglior difesa, Medel sistemato al centro del reparto arretrato. Riesce quasi
tutto. «Gary non me l’aspettavo così positivo subito, invece
ha dimostrato che si può essere
ottimi difensori senza un fisico
eccellente. Lui legge le azioni
prima degli altri e questo gli
consente di anticipare le mosse
degli avversari».
SUAREZ «Manca ancora molto,
troppo, alla fine del campionato. Però visto come gioca l’Inter
e le difficoltà delle altre grandi, può ambire allo scudetto».
Luisito Suarez analizza l’insieme della Serie A prima di concentrarsi sui nerazzurri. «Il
centrocampo non è il massimo
della qualità, ma mi pare che
sia una squadra costruita per
fare attaccare gli altri e rispondere poi con le ripartenze. Mi
auguro che Kondogbia porti un
po’ di qualità nel reparto e chissà anche Perisic per aumentare
i rifornimenti a Icardi». Reparto sostanzioso insomma. «Melo dà grande quantità, è più
possente e completo di Medel. La squadra è tosta e
Mancini ha molte soluzioni in questo reparto. Chissà che magari
stia pensando di mettere Medel e Melo davanti
alla difesa per liberare tutto
il potenziale offensivo e anche
i terzini».
Marco
Materazzi,
42 anni,
ha vinto 15
trofei con
l’Inter OMEGA
ALTOBELLI «Nessun obiettivo è
precluso a questa Inter». Spillo
Altobelli non ha dubbi. «I nerazzurri devono forse giocare
con un po’ di rabbia in più, come faceva la Juventus. La forza
dell’Inter è rappresentata da
Jovetic e Perisic. Il croato lavora molto, ha bisogno di tempo
ma credo che da lui ci si debba
aspettare più assist che gol.
Icardi ancora a secco? Mauro
sta crescendo di condizione,
aspettiamolo».
m.b.
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fIL PROTAGONISTA DI DOMENICA
Il giorno di Guarin:
«Siamo un gruppo
di uomini veri.
Sognavo un gol così»
1Il colombiano ammette: «Ho dormito
poco la notte dopo il derby. La dedica
è per Thohir, il primo a metterci il cuore»
ci ha sempre aiutato, poi nei
momenti difficili lui è sempre
stato il primo a sostenerci e motivarci. Merita per primo la vittoria nel derby, è sempre bello
vincere questi match».
INVIATO A RHO-PERO (MI)
D
omenica sera ha parlato
in campo, ieri si è districato tra dichiarazioni e
interviste. È il momento di Fredy Guarin, innegabile. «Non sono riuscito a dormire molto, ma
è normale dopo una partita
emozionante. Mi sono svegliato
con una motivazione in più - ha
commentato a Premium Sport
-. Ho dedicato il gol ai miei figli
e a Max (Della Casa, ndr), che
ha passato un momento difficile - spiega il Guaro -. Ovviamente la dedica va anche al presidente, che ci ha sostenuto insieme a un grande gruppo di tifosi. Nel momento più difficile
della sua avventura con l’Inter,
è stato il primo a metterci la
mano e il cuore. Ci ha sostenuto
e ci ha dato le motivazioni ne-
cessarie per andare avanti nel
modo giusto. La vittoria è per
lui. Speriamo di andare avanti
così e di vincere qualcosa alla fine». Il colombiano poi è passato
dal canale tematico societario.
«Quando c’è un gruppo vero di
uomini i risultati arrivano di
conseguenza - ha detto a Inter
Channel -. Il nostro presidente
Sopra la festa nello spogliatoio
dopo la vittoria. Sotto la fascia
di Icardi donatagli da Zanetti
IL SOGNO E poi svela un piccolo
sogno che si è avverato: «Speravo di fare un gol del genere,
quando arrivavano le partite
contro il Milan pensavo sempre
a questo». Poi spazio alle dediche: «Ho dedicato il gol ai miei
figli, ma ovviamente è anche
per i tifosi». E poi a Tiki Taka:
«Chi avrebbe segnato per primo
avrebbe vinto, era una partita
così. Mancini mi ha sempre
espresso la volontà che io rimanessi e anche io. Il primo obiettivo è tornare in Champions,
ma pensiamo gara per gara».
m.b.
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Primo piano R Inter sola al comando
MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
QUI APPIANO
clic
Miranda e Jesus
sono recuperabili
contro il Chievo
Si lavora a pranzo
BALOTELLI DA MENARE?
ATTENZIONE, FELIPE
I RAGAZZI ASCOLTANO
 «Balotelli è un campione, è
troppo forte. Quindi devo
menare. Il calcio è così».
Beh, insomma il calcio non è
esattamente così. Il calcio
prevede un regolamento da
rispettare: chi è più forte ha
diritto di dimostrarlo senza
«essere menato». La cruda
confessione di Melo alla fine
del derby era anche un modo
per ribadire stima nei
confronti del rivale. Però
Felipe deve mettere in conto
che le sue parole crude
possono risuonare in modo
sbagliato alle orecchie dei
ragazzi che guardano ai
campioni per orientare i
proprio comportamenti.
Devono dedurre che i più
bravi vanno picchiati? No, il
calcio non è così. Meglio
scegliere con più attenzione
le parole pubbliche.
Joao Miranda, 31 anni, difensore brasiliano FORTE
1Allenamenti alle 12.30, orario
del match del Bentegodi. Già in
vendita i biglietti per Inter-Juve
Il Melo della discordia
ha messo d’accordo tutti
1Criticato dai più, ma fortemente voluto da Mancini, il brasiliano
nel derby ha stupito perfino Moratti: è il collante del mosaico Inter
Luca Taidelli
@LucaTaidelli
F
elipe Melo è un po’ come il
fegato alla veneta. O lo
adori o lo detesti. Malgrado lo scetticismo che ha circondato il suo arrivo, il 32enne di
Volta Redonda si è preso Milano in pochi giorni e l’Inter in
una notte. Oltre alla fede e al
carattere, lo guida appunto il
sacro fuoco di chi vuole smentire troppe voci critiche. Perché
la stagione è ancora molto lunga, certo, ma il derby ha lanciato un segnale chiarissimo. Perso Yaya Touré, Roberto Mancini
ha ottenuto nell’ultimo giorno
di mercato il totem che faccia
da collante e dia un senso alle
altre preziose tessere del mosaico nerazzurro.
MORATTI, CARISMA E BALO
«Sono meravigliato dell’utilità
di Felipe Melo, faccio i complimenti a Mancini per aver insi-
5
stito nel volerlo» ha detto ieri il
socio di minoranza Massimo
Moratti. Anche lui prima forse
era perplesso all’idea di spendere soldi (pochi, invero) per
un ex juventino, sul viale del
tramonto e abbonato ai cartellini. Che inoltre avrebbe tolto
spazio a Medel e al rampante
Gnoukouri. Domenica sera tutti però hanno capito che Melo è
speciale. A livello tecnico, con
recuperi, lanci lunghi, dribbling e quella bussola fondamentale soprattutto quando il
Milan, bravissimo ad attaccare
gli spazi, prendeva l’avversario
d’infilata. A livello di esperienza, per come ha sopperito ad
una condizione carente - è al
60-70% - con trattenute e ancate appena sopra il limite della
legalità. Ma soprattutto sul piano del carisma. Quello ce l’hai
oppure no. E lui nella pentola
deve esserci caduto da piccolo,
visto come nel derby ha ruggito
contro tutti e subito fiutato il
nemico numero uno. Appena è
Felipe Melo,
32 anni, in
azione
durante il
derby di
domenica.
Sopra è
contro Luiz
Adriano GETTY
entrato Mario Balotelli, lo ha
timbrato con due colpi di avvertimento. «Quando c’è con la testa, è uno dei più forti al mondo. Dovevo menare, menare» la
sua spiegazione a fine match.
JU-JITSU E AMICO VERO Il manifesto dello strafottente che
Mancio ha tanto voluto anche
per trasformare in grinta il buonismo di diversi compagni reduci da una stagione «da boy
scout». Il bello è che l’«animale»
Melo nel privato lascia spazio al
perfetto padre di famiglia, con
zero vizi, qualche hobby (carne, playstation e Ju-Jitsu) e
la riconoscenza verso i veri
amici. Tra questi c’è Agostino
Alessio, il fisioterapista conosciuto ai tempi del Galatasaray
e diventato come un fratello.
Anche a lui è andata la dedica
post derby, dopo i mille massaggi - quello di ieri abbinato a
una seduta in piscina con acqua
calda - a ritemprare un fisico
bestiale che pure contro il Mi-
lan per un attimo ha ceduto ai
crampi, dovuti anche allo stress
di debuttare in un derby, al termine di un’estate in cui oltre alla perdita del nonno (un secondo padre) Felipe ha dovuto affrontare la paura di non colorare di nerazzurro il suo sogno.
Ad «Ago» Melo si era affidato
anche a novembre, per recuperare da un intervento per rimuovere un’ernia discale.
U
n sorriso arriva anche dalla Pinetina.
C’è infatti ottimismo per il recupero di
Miranda e Juan Jesus in vista della trasferta di Verona. Teoricamente sotto osservazione c’era anche Perisic, uscito nel finale del
derby per un affaticamento al polpaccio. Il
croato però aveva semplicemente finito la
benzina. E ieri ha svolto il consueto lavoro defatigante insieme agli altri titolari.
OTTIMISMO BRASILIANO Solo fisioterapie
(strumentali e manuali) invece per i due brasiliani. Jesus contro il Milan ha prima preso
una tacchettata che gli ha perforato lo scarpino e tagliato il dorso piede sinistro (vicino alle dita) e poi, causa entrata da dietro di
Kucka, una distorsione alla caviglia. Domani,
alla ripresa, verrà fatto il punto. Ma JJ ha un
fisico bionico e al Bentegodi potrebbe esserci.
Stesso discorso per Miranda, che tra domani
e giovedì farà il test decisivo. Proverà cioé a
correre per testare le risposte del ginocchio
destro, vittima di una distrazione al legamento mediale durante l’amichevole di martedì
scorso tra Brasile e Stati Uniti. Ieri Miranda
stava molto meglio, da qui l’ottimismo in vista
di domenica. Ma tutto passa appunto dalle risposte del campo. Non verranno comunque
corsi rischi. Anche perché il jolly Medel ha dato ottime risposte pure da centrale difensivo.
IL FELIPRIVATO «Amala!» ha
twittato ieri Felipe con efficace
sintesi interista. Così come ama
i tre figli che sua moglie settimana scorsa ha recuperato a
Istanbul. Li ha subito iscritti a
una scuola internazionale e per
evitare loro una fredda stanza
d’albergo è già entrato in un appartamento a City Life, in attesa che terminino i lavori nella
vera casa, in zona San Siro. Perché Melo va di fretta. I tifosi
dell’Inter se ne sono accorti. Gli
avversari stanno iniziando.
SVEGLIA, JUVENTUS E THOHIR Domani è in
programma una doppia seduta. Per abituare
il gruppo all’insolito orario del match contro
il Chievo, Mancini ha fissato tutti gli allenamenti settimanali alle 12.30. Domenica infatti ci sarà da svegliarsi alle 8 per fare colazione
(abbondante) alle 9. Che l’Inter sia proiettata
sul futuro lo dimostra il fatto che già da oggi
alle 14 scatterà la prima fase della vendita dei
biglietti per la sfida interna contro la Juventus, in programma il 18 ottobre. match cui
difficilmente assisterà Erick Thohir. Il presidente vedrà sicuramente Inter-Fiorentina (27
settembre), ma potrebbe arrivare in tempo
anche per l’impegno infrasettimanale contro
il Verona, il 23.
lu.tai.
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6
Serie A R Il nodo tattico
MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Berlusconi
fa il borsino:
il Milan piace,
il Portello no
1«Ho visto un bel
derby. Con Mr.Bee
chiudiamo presto
e faremo insieme
una grande squadra.
Restiamo a San Siro»
Silvio Berlusconi, 78 anni, ha
comprato il Milan nel 1986
e ha vinto tutto ANSA
LE TAPPE
DELLA VICENDA
NUOVO STADIO
4 NOVEMBRE 2014
LA PRIMA PROPOSTA
Barbara Berlusconi incontra i manager
di Fiera per lo stadio al Portello: è il
primo contatto, il Milan dovrà ora
avanzare la sua proposta di acquisto
e poi aprire un tavolo con il Comune
di Milano per rendere compatibile
lo stadio nel piano regolatore.
10 DICEMBRE 2014
PROPOSTA FORMALIZZATA
Il Milan risponde al bando per
la riqualificazione e la valorizzazione
del Portello lanciato il 14 ottobre
da Fondazione Fiera, formalizzando di
fatto la sua proposta: Barbara
Berlusconi e Fondazione Fiera
entrano così nella fase operativa.
re a 100 milioni l’anno. Se il closing avverrà il giorno del mio
compleanno (il 29 settembre ne
compirà 79, ndr)? No, due giorMILANO
ni più avanti, e poi io ho un’età
nsieme faremo un in cui non si fa più festa...».
grande Milan». Pro- Quindi, la data per il passaggio
messa suggellata da un delle quote dovrebbe essere riabbraccio davanti a tutti gli spettata. Berlusconi ha poi parospiti della serata: amici, politi- lato anche di calcio giocato: «Il
ci e sportivi. Silvio Berlusconi ie- derby? Ho visto finalmente una
ri sera ha consegnato informal- bella partita e un buon Milan. Il
mente il 48% del suo Milan nelle pari sarebbe stato più giusto. Ho
mani di Mr. Bee. Una sorta di in- appena chiamato Mihajlovic per
vestitura che Silvio ha voluto fargli i complimenti. Ho apprezdare al finanziere cino-thailan- zato tutti i giocatori, anche Badese a pochi giorni dalla scaden- lotelli. Rafforza la nostra rosa. E’
za per la chiusura dell’operazio- stato Mihajlovic a parlargli, define, fissata per fine mese. L’occa- nendo regole di comportamento
sione è stata la festa per il com- molto precise. L’allenatore ha
pleanno di Licia Ronzulli, garantito per lui. Per quanto mi
esponente di Forza Italia, che in riguarda ci ho parlato, gli abbiaquesti mesi ha fatto da interme- mo dato la possibilità di tornare
diario fra Arcore e Bangkok. ad essere ciò che non è più. E’
L’abbraccio è andato in onda al l’ultima occasione per diventare
Palazzo delle Stelline, teatro un campione». Berlusconi poi
dell’evento e soprattutto del se- conferma il grande pessimismo
condo faccia a faccia di giornata sullo stadio al Portello: «Sono
fra Berlusconi e Taechaubol. Il intervenute molte cose negatiprimo risaliva al pomeriggio: ve, immagino che prevarrà il
Bee, arrivato a Milano assieme sentimento verso San Siro. Analla famiglia doche Mr. Bee guarpo un lungo
da con simpatia
LA SOGLIA
weekend in Tola possibilità di
scana dove ha ferestare al Meazsteggiato i 40 anza». Orientamenni, intorno all’ora
to di Bee peraltro
del the si è prenoto da un po’,
sentato ad Arcore
detto e scritto in
con la moglie Su- Berlusconi dovrebbe più occasioni.
sie. Si era sparsa cedere entro la fine
STADIO Ieri, pesubito la voce che
raltro, è stata una
si trattasse di un di settembre il 48%
giornata imporsummit decisivo del Milan alla
tante per il proai fini del closing, cordata di mr. Bee
getto al Portello.
ma non è stato
così. I dettagli della trattativa Il Comitato esecutivo di Fondasono stati già tutti perfezionati zione Fiera Milano (una sorta di
in Sardegna il primo agosto: suo Cda) ha ufficializzato le
adesso manca solo il sigillo con questioni poste dal Milan sulle
il closing. E’ stata una visita di bonifiche del sottosuolo, il tema
cortesia, prima di cambiarsi della discordia sul quale sta per
d’abito e varcare l’ingresso del saltare tutto e sul quale Fondazione resta irremovibile: spettaPalazzo delle Stelline.
no al Milan senza se e senza ma,
BUON MILAN Taechaubol si è li- a fronte della richiesta del club
mitato a recapitare un telegrafi- di approfondimenti per valutare
co «ci siamo visti soltanto per sa- il tipo d’intervento. Il presidente
lutarci», mentre Berlusconi pri- di Fondazione, Benito Benedini,
ma di entrare si è intrattenuto ha ottenuto dal Comitato il
con i cronisti spiegando meglio mandato ad avviare una trattatila situazione: «Credo che la fir- va-bis con il Milan «per verificama ormai sia solo quasi una for- re l’ufficialità delle posizioni»,
malità, con Bee abbiamo trovato come filtra da Fondazione. In
diversi punti di collaborazione. sostanza, Benedini proverà sì un
E’ una persona che mi piace recupero lampo, molto difficile
molto e con cui si potrà fare un in questo momento, ma l’intenottimo lavoro. Si tratta di zione è trovare un accordo conun’operazione assolutamente sensuale con il Milan per arrivasensata, che prevede un piano di re alla revoca della vittoria sencommercializzazione in Oriente za lo spargimento di sangue rapmolto serio, che dovrebbe por- presentato da un’eventuale
tare un incremento di entrate guerra in tribunale.
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per il Milan addirittura superio-
Mario Pagliara
Marco Pasotto
HA DETTO
«I
48%
1 FEBBRAIO 2015
ARRIVA L’OK DEL COMUNE
Il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia,
conferma la disponibilità verso
il progetto del nuovo impianto
rossonero: «Lo spazio c’è.
E ne guadagnerà la città.
Sarà uno stadio aperto tutti i giorni
e non solo la domenica»
7 LUGLIO 2015
L’OK DI FONDAZIONE FIERA
«Il presidente di Fondazione Fiera,
con l’unanime consenso del Comitato
esecutivo, comunica la decisione
di assegnare il progetto di
riqualificazione del padiglione 1-2 del
Portello alla proposta pervenuta da
A.C. Milan-Arup Italia».
E’ UN PARTNER
MOLTO GRADITO. SI
STA COMPORTANDO
DAVVERO BENE
SU BEE TAECHAUBOL
BROKER THAILANDESE
GLI HO TELEFONATO
PER FARGLI
I COMPLIMENTI
DOPO IL DERBY
SU SINISA MIHAJLOVIC
ALLENATORE MILAN
MIHAJLOVIC HA
GARANTITO PER
LUI. NEL DERBY
MI E’ PIACIUTO
SU MARIO BALOTELLI
ATTACCANTE MILAN
2 SETTEMBRE 2015
AUMENTANO LE PERPLESSITA’
Berlusconi, dopo le analisi dei tecnici
di Fininvest e Milan, aumenta le
perplessità sulla portata economica e
sui tempi dell’operazione Portello.
Ad agosto si era già aperta la frattura
tra il Milan e Fondazione Fiera
sul tema delle bonifiche.
DI NUOVO PROTAGONISTA
Montolivo riparte dal derby: «Meritavamo di vincere»
1Mihajlovic l’ha preferito a De Jong
e il capitano ha risposto alla grande:
«Fiduciosi dopo una prestazione così»
MILANO
M
ihajlovic l’ha fatto capire chiaramente nel
dopogara: «Per me sarebbe stato molto più facile
mettere De Jong». Traduzione
interlineare: scegliere Montolivo poteva avere il sapore della scommessa, e se davvero lo è
stata, be’, l’ho vinta. L’hanno
vinta in due, ovviamente. Perché lui ha avuto il coraggio di
credere in Riccardo quando
pochi altri l’avrebbero fatto
(soprattutto in una partita così
particolare), e Riccardo si è
semplicemente mostrato all’altezza. Se per lui inizierà l’ennesima vita calcistica – stavolta
finalmente davanti alla difesa
–, il ricordo andrà sempre a
questo derby.
FOSFORO Allenatore e capitano si giocavano moltissimo, è
evidente. Il primo la responsabilità di una scelta molto delicata, il secondo l’opportunità
di dimostrare di esserci ancora. Potrebbe davvero essere la
fine di un incubo iniziato il 2
giugno di un anno fa, con la
frattura della tibia sinistra in
Nazionale. Un infortunio lungo, da cui Riccardo ha faticato
a riprendersi. Da quel momento è iniziato il calvario fatto di
lunghe cure, e poi, di un rientro più faticoso del previsto.
Anche le ultime prove estive
non sono state confortanti,
specialmente quella di Mantova. Mihajlovic però ha deciso
di puntare su di lui nel derby.
Prendendo la scelta più difficile, per dirla con le parole di Sinisa. Serviva fosforo, là in mezzo. E magari anche qualche inserimento che De Jong non
può garantire per caratteristiche. Montolivo ha smistato
palloni, ha badato al concreto
ed è pure andato al tiro tre volte. Già, De Jong. Adesso per
Mihajlovic si pone un problema piuttosto consistente. Nigel, oltre a essere un idolo dei
tifosi, pone anche una questione filosofica: gli è stato rinnovato il contratto fino al 2018
RRiccardo ha dato
Riccardo Montolivo, 30 anni
fosforo in mezzo,
smistando molti
palloni: per lui
anche tre tiri
ben sapendo che in un centrocampo a tre può giocare soltanto da centrale. E adesso
Mihajlovic dice che lui e Riccardo, nel 4-3-1-2, non sono
compatibili. Bel problema.
Probabilmente Sinisa sceglierà
in base alle caratteristiche dell’avversario, ma c’è una sola
poltrona per due. Per adesso
Riccardo non ci pensa. Conta
solo essere rientrato. «Dovevamo vincere noi, ma il derby è
stato equilibrato e bello. Rammaricati per il risultato ma fiduciosi per la prestazione», ha
scritto ieri sui social. Non resta
che attendere la prossima scelta di Mihajlovic.
m.pas.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
8
MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Serie A R Il personaggio
MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
fLA TATTICA
Il nuovo Balo
parla da leader
e tira su il Milan
«Fiero di voi»
Il tridente
è possibile?
Mario a sinistra
o falso nove
G.B. Olivero
MILANO
N
on è un’idea che a Sinisa Mihajlovic
piaccia molto: aggiungere Balotelli a
Bacca e Luiz Adriano per adesso è solo un progetto estremo, una specie di mossa
della disperazione in caso di risultato negativo. Anzi, molto negativo: nel derby, infatti,
pur sotto di un gol, Mihajlovic ha preferito
inserire Balotelli al posto di Bacca lasciando
in campo il pessimo Honda. Un errore, secondo gran parte degli osservatori. Una
scelta legata alla volontà di non alterare certi equilibri tattici, ha detto il tecnico. Che comunque non può rifiutare a priori l’ipotesi di
un tridente e a Milanello lavorerà per trovare una soluzione.
1 Dopo l’ottimo esordio nel derby Mario
incoraggia i compagni: «Uniti nelle vittorie
e nei k.o.». E Galliani: «Con quel tiro è unico»
26
 i palloni toccati nel derby da Balotelli (in campo
per 28 minuti). Uno in più di Bacca (dentro per 62’)
e tre in meno di Luiz Adriano, in campo per 90’
Alessandra Gozzini
MILANO
B
alo ha fatto felice Berlusconi e messo k.o. Sinisa,
mentre a Galliani non ha
suscitato alcuna reazione particolare: «Complimenti a Mario? E per cosa, ci mancherebbe altro! Uno con quelle qualità, con quel calcio unico al
mondo, non solo deve far bene
come con l’Inter, ma di più! Deve solo convincersi lui». Tornando ad Arcore va segnalato
il buon umore del presidente,
soddisfatto della prestazione
di Mario (e del resto del gruppo): Silvio non era a San Siro
ma certi colpi si ammirano bene anche in tv. A San Siro c’era
invece Sinisa, che a bordo campo in maniche di camicia (18
gradi con altissima percentuale di umidità) si è scaldato per
le giocate di Balo finendo per
ammalarsi. Miha è in generale
rimasto soddisfatto del gioco
di tutta la squadra ma questo
non è bastato a evitargli l’influenza: ieri l’allenatore è rimasto a casa malato, la seduta
post derby è così stata diretta
dal vice Nenad Sakic.
FOTO E SEDUTA Ieri Mario è
tornato subito in campo: in
mattinata si è allenato con le
riserve del derby sul rialzato di
Milanello. Prima aveva spedito
in rete un messaggio da leader,
eccezione che nell’utilizzo dei
social gli è ampiamente concessa. Balo non deve toccare
questioni extracalcistiche o
svelare i segreti dello spogliatoio, su Instagram si era invece
limitato a una foto del discorso
pre gara del capitano Montolivo, con la squadra stretta a cerchio sul campo, e sotto ampia
didascalia. Per Mario il «risultato è bugiardo. Fiero dei miei
compagni lo stesso. Così, UNITI nelle battaglie, nelle vittorie
e nelle sconfitte. COSI’ UNITI.
Sempre e solo in questa città
soprattutto: FORZA MILAN
SEMPRE E COMUNQUE», con
in maiuscolo l’appello all’unità
e la rivendicazione della fede
rossonera, concetti che gli erano valsi oltre 75mila «mi piace» e quasi quattromila commenti (non tutti proprio favorevoli). Già a fine partita Balotelli aveva replicato ai fischi
della Nord mostrando orgogliosamente la maglia rossonera (e un labiale difficile da leggere, sempre ripetere «è questa, è questa»): in campo Mario
aveva ricevuto altre cortesie da
Felipe Melo e non solo (in meno di mezz’ora ha preso più falli, 4, di tutti gli altri compagni
in campo 90’), senza però mai
LA GARA DI BALO
TOCCHI PER ZONA
Il colore è più intenso nelle zone in cui
ci sono stati più tocchi di palla
ATTACCO
1
1
2
1
6
1
2
1
2
1
2
1
1
1
9
3
DRIBBLING RIUSCITI
3
OCCASIONI CREATE
2
FALLI SUBITI
4
scomporsi. «Gli unici complimenti che gli faccio, questi sì,
sono per non aver reagito»
chiude Galliani. In generale è
spiccata la volontà del club di
tenere bassi i toni su Mario e di
considerarlo un giocatore esattamente come gli altri. Balo si è
adeguato solo in parte: anche
due sere fa, all’ingresso in campo, aveva la cresta spalmata in
testa e non sparata in aria. Per
il resto, fin dal primo pallone
toccato, ha scelto un comportamento fuori dal comune:
nella punizione battuta appena messo piede in campo, e in
generale in tutti gli altri tocchi
(26 i palloni giocati, uno in più
di Bacca, tre in meno di Luiz
Adriano in campo 90’) Balo ha
dimostrato di non essere proprio uno qualunque.
MOSQUITOS Mario, sprovvisto
di patente, ieri era arrivato a
Milanello accompagnato dall’amico Antony. Non sorrideva
(come nessun altro giocatore
che è reduce da una sconfitta
nel derby) ma di umore disteso. Sul prato aveva poi litigato
di brutto e preso a sberle i «mosquitos» che in certi periodi
dell’anno, come quello attuale,
transitano in zona con grandissima frequenza. Per Balo, più
fastidiosi di Melo.
TIRI
3 (con un palo)
PALLE RECUPERATE
1
PASSAGGI
3
VERTICALIZZAZIONI
2
GDS
Mario
Balotelli, 25
anni, stringe
a fine derby
la maglia
rossonera poi
mostrata
al pubblico
interista INSIDE
Una possibile
soluzione per
far giocare
insieme
Bacca, Luiz
Adriano e
Balotelli che
partirebbe da
sinistra
DA SINISTRA AL CENTRO Quella più semplice vede Balotelli nel ruolo di punta di sinistra con Bacca a destra e Luiz Adriano in
mezzo. Detto che le posizioni dei due sudamericani sono intercambiabili, partendo da
sinistra Mario può accentrarsi e tirare (come
ha fatto in occasione del palo contro l’Inter),
aprire spazi per la mezzala e il terzino e vestire quasi i panni del trequartista. Balotelli
potrebbe giocare di sponda con i compagni
che arrivano da dietro e lascerebbe Bacca e
Luiz Adriano più vicini all’area di rigore e
alla porta.
FALSO NOVE Un’altra soluzione, meno immediata ma più affascinante anche per
l’evoluzione della carriera dell’attaccante
italiano, potrebbe prevedere Balotelli come
falso nove: Bacca a destra, Mario al centro,
L.A. a sinistra. Poi Balotelli arretrerebbe andando incontro al portatore di palla o ricevendo un lancio e da lì dovrebbe orchestrare
la manovra del Milan. E’ un compito che negli anni Ibrahimovic, un campione che Mario ha sempre visto come un punto di riferimento, ha imparato a svolgere benissimo.
Balotelli ha il fisico e la tecnica per difendere
la palla e per gestirla nel modo migliore. Sarebbe anche un modo per metterlo davvero
al centro del gioco rossonero e responsabilizzarlo ancora di più. Ma il primo passo è
tornare in campo con lo stesso spirito dimostrato nel derby.
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DIEGO LOPEZ
ANTONELLI
ROMAGNOLI
ZAPATA
BONAVENTURA
(Bertolacci)
ABATE
DE JONG
(Montolivo)
BERTOLACCI
(Kucka)
BALOTELLI
LUIZ
ADRIANO
BACCA
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L’AUTOBIOGRAFIA
Gerrard: «Una battaglia persa
Mario fa troppe cose sbagliate»
1L’ex capitano
del Liverpool:
«Talento sprecato
Mou aveva ragione,
è inallenabile»
S
teven Gerrard è la bandiera del Liverpool: a maggio scorso ha dato il commosso addio ad Anfield dopo 17
anni, una Champions, una Coppa Uefa, una Supercoppa europeo e vari altri trofei. Gerrard
era cresciuto nelle giovanili Re-
ds, senza mai andarsene. Ha incrociato decine di compagni,
Balotelli compreso: questa è
una parte di ciò che Steven scrive a proposito di Mario nella
sua autobiograf ia («My
Story»): «Certa gente mi ha
chiesto se accomunerei Balotelli a Diouf, due tra i principali acquisti flop del Liverpool, e io ho
sempre risposto di no: io Mario
lo rispetto, Diouf no. Diouf lavorava duro ma era insopportabile. Balotelli invece mi faceva
sorridere, e ho sempre avuto la
speranza nascosta che un giorno iniziasse a svoltare la carriera e a dare continuità al suo ta-
lento...Verso metà agosto dell’anno scorso Brendan Rodgers
mi parlò al campo di allenamento: “Sai – mi fa –, ci sono
saltati un paio di obiettivi di
mercato, sono rimasto senza
più opzioni e ho dovuto fare
una scommessa. La mia scommessa si chiama Balotelli”. Non
l’avevo mai incontrato ma avevo sentito le storie sui fuochi
d’artificio e Mourinho che lo
definiva inallenabile. Mi pareva
un calciatore di qualità ma la
sua carriera sembrava un enorme spreco di talento. Quando
aveva segnato il gol vittoria
contro l’Inghilterra giusto un
mese prima ci aveva dimostrato
che se gioca al suo meglio è un
giocatore difficilissimo da marcare. Risposi a Brendan che di
sicuro era un centravanti grosso
e potente. Brendan sosteneva
che Balotelli non aveva un altro
posto dove andare e per lui sarebbe stata l’ultima occasione:
gli avrebbe offerto un contratto
molto rigido e ogni balotellata
sarebbe stata punita... Ricordai
a me stesso che non avevo mai
accolto con pregiudizi un nuovo
giocatore, così feci del mio meglio. La prima impressione che
mi fa è quando lavoriamo sulle
posizioni difensive e lui dice a
Brendan: “Io sui calci d’angolo
non difendo. Non posso, non lo
so fare”. Stavo cascando a terra.
Pensavo: “Ma che roba sei? Alto
1.90, uno degli uomini più forti
fisicamente che abbia mai visto
sul campo e non difendi sui calci d’angolo?”. Brendan fu fer-
IL LIBRO
Quanti aneddoti
in 17 anni di Reds
Nel mirino c’è anche Benitez
 Balotelli e non solo. Nel libro
«My story» Gerrard racconta
personaggi e aneddoti dei suoi 17
anni al Liverpool. L’ex capitano
parla di Xabi Alonso, di Kroos e
Carragher, e non risparmia
frecciate all’ex tecnico Benitez
mo, gli rispose: “Beh, ora puoi.
E se non lo sai fare, è il momento di imparare”. Fu il primo conflitto tra Balotelli e Rodgers, già
al primo giorno, e mi parve che
Brendan gli tenne testa bene
perché Mario cominciò a difendere...Tra me e lui non ci sono
mai stati attriti, ci prendevamo.
Io cercavo di aiutarlo, di cogliere ogni occasione per incitarlo,
ma potevo vedere quanto Mourinho avesse ragione quando diceva che Mario è inallenabile.
Ha il talento di un calciatore di
livello mondiale ma non riesce
mai a metterlo in pratica a causa della sua mentalità e di chi
gli sta intorno. È sempre in ritardo, vuole sempre attenzioni,
scrive cose che non dovrebbe
scrivere sui social. Il problema è
che non lavora abbastanza duro
giorno dopo giorno, con lui
combatti sempre una battaglia
persa: fa troppe cose sbagliate».
Champions R Gruppo D, 1a giornata
MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
City, profondo celeste
Ora manca solo l’Europa
13
I colpi
più costosi
1Da club del popolo e «perdente» a quinto più ricco al mondo. È l’effetto
Mansour, che ha portato vittorie e strutture. Però la Champions resta tabù
1
2
3
gue One?». Anche in quei tempi, neppure troppo lontani – stagione 1998-99 - il City non fu mai
solo: 30 mila presenze allo stadio furono la meINVIATO A MANCHESTER (INGHILTERRA)
dia dell’annata più bassa della storia dei Citiutto cominciò con una mazza da cricket: il zens. Un record, come quello stabilito nel sesto
club fondato nel 1880 con il nome di West turno di Coppa di Lega del 1934, quando contro
Gordon Saint Marks, e dal quale sarebbe lo Stoke si presentarono 84.569 spettatori, prinato nel 1894 il Manchester City Football Club, mato assoluto tra i club inglesi. Il City è una seera dedicato al più inglese degli sport inglesi. Lo conda pelle e anche la seconda squadra per ecscopo fu quello di unire – e di distrarre da occu- cellenza delle altre tifoserie, come ha rivelato
pazioni meno nobili – gli abitanti della zona in- un recente sondaggio: la storia, un po’ sfigata e
dustriale di Manchester, a est della città, dove un po’ tumultuosa, è invidiata anche da chi tiene
imperversavano le industrie tessili e le condizio- per Arsenal o Chelsea. Il popolo del Manchester
ni di vita erano degradate. Il cricket è passato, lo City ha un animo particolare. E’ famoso per il
suo gallows humour, lo spirito
spirito della working class è rima“macabro”, che ha permesso di atsto: il Manchester City è la squatraversare con leggerezza i modra del popolo. Lo sbarco dello
IL NUMERO
menti più burrascosi.
sceicco Mansour bin Zayd Al Nahyan, per tutti semplicemente
BUSINESS Oggi, semmai, il proMansour, non ha cambiato la scablema è diverso: non lasciarsi trala sociale del tifo. Solo qualche involgere dall’onda del successo. Il
tellettuale non ha gradito altezzoCity è diventato nei sette anni di
samente il nuovo corso miliarda- le vittorie del City
regno Mansour il quinto club per
rio, ma andate a chiedere ai fan in casa nelle 4
valore al mondo: la rivista Forbes
da pub che cosa pensino al riguarstima una quotazione di 1,22 mido: «Siamo ricchi e vinciamo, che partite giocate in
liardi di euro. L’ascesa si misura
problema c’è? Vogliamo tornare Champions nella
anche nel seguito sui social: 21
ai tempi in cui giocavamo in Lea- stagione scorsa
Stefano Boldrini
T
1
1 Lo sceicco
Mansour,
proprietario
del
Manchester
City 2 Lo stadio
della squadra,
ribattezzato
Etihad nel 2011
3 La festa per
la Fa Cup vinta
nel 2011:
accanto a
Carlos Tevez
che solleva il
trofeo c’è
Mario Balotelli
REUTERS
milioni di persone. Mansour, che rilevò il club il
primo settembre 2008 dall’ex premier thailandese Thaksin Shinavatra, ha fatto del Manchester City una squadra dove non tramonta mai il
sole: le società satelliti del New York City, degli
australiani del Melbourne City e dei giapponesi
dello Yokohama Marinos sono le costole finanziarie che permettono di aumentare il popolo
dei tifosi e di pompare denaro per le casse. Lo
sceicco non è un mecenate, ma un monarca che
sa fare bene i suoi conti. Ha avuto l’occhio lungo. Comprò il Manchester per lanciare la compagnia aerea Etihad e promuovere Abu Dhabi
come alternativa vacanziera negli Emirati Arabi
della più celebre Dubai. I suoi analisti preventivarono uno stanziamento da un miliardo di euro
per centrare l’obiettivo e non hanno badato a
spese, completando l’opera con lo storico accordo commerciale siglato l’8 luglio 2011 per sponsorizzare lo stadio, ribattezzato Etihad. Un’operazione da 150 milioni di sterline, che ha superato anche l’affare Emirates-Arsenal e sul quale
l’Uefa in nome del fair play finanziario avviò
un’inchiesta, conclusa con un nulla di fatto. Otto
anni dopo, Mansour può dire con il sorriso largo: «Missione compiuta». Oggi Etihad e Abu
Dhabi sono nomi importanti in tutto il mondo,
basta chiedere all’Alitalia.
SUCCESSI Travolto dal benessere, il popolo del
Manchester City se la gode, dopo decenni trascorsi all’ombra dell’ingombrante vicino, il
Manchester United che con Ferguson ha vissuto
un’epoca forse irripetibile. Sono arrivati i titoli
inglesi nel 2012 e 2014, la FA Cup nel 2011, la
Coppa di Lega nel 2014 e la Community Shield
nel 2012, con un fondamentale contributo di
Roberto Mancini: con il manager italiano, tre
trofei dopo un digiuno di 35 anni. Manca la consacrazione in Europa e per Mansour sta diventando una fissazione, dopo quattro esperienze
deludenti in Champions. Per questa ragione ha
bloccato Guardiola, annunciato dalla stampa
britannica come scontato successore di Manuel
Pellegrini dal 2016. Mansour ha però sorpreso
tutti, offrendo al tecnico cileno il prolungamento del contratto fino al 2017. Qui le scuole di
pensiero sono diverse: c’è chi sostiene che sia
stata una mossa per dare forza a Pellegrini dopo
mesi difficili e c’è invece chi afferma che Mansour abbia voluto dare un’altra chance all’allenatore che non sorride mai.
LUNA BLU Il popolo del City assiste impassibile:
Pellegrini o Guardiola, ci sarà sempre da divertirsi. Dopo anni di pane e acqua, banchettare a
salmone e caviale riempie la pancia, oltre che gli
occhi. Lo stadio, recentemente ampliato, accoglie ora 52 mila spettatori. Il centro tecnico è
uno dei migliori del mondo, se non il numero
uno. L’accademia, con Patrick Vieira allenatore
dell’Under 21, produce talenti a mani basse. E la
luna, come cantano i tifosi del City e il cantante
ex Oasis Noel Gallagher, è sempre più blu.
DE BRUYNE: 74 MILIONI
L’ultimo colpo del
Manchester City è anche
il più costoso: Kevin De
Bruyne, preso dal Wolfsburg
per 74 milioni di euro
STERLING: 63 MILIONI
La campagna acquisti del
club inglese si era aperta con
un altro acquisto clamoroso:
l’ingaggio dal Liverpool
di Sterling per 63 milioni
AGUERO: 45 MILIONI
Nell’estate del 2011 il
Manchester City spese 45
milioni per l’attaccante
argentino Sergio Aguero,
arrivato dall’Atletico Madrid
OTAMENDI: 44 MILIONI
Nell’indimenticabile
campagna acquisti 2015-16
da sottolineare anche i 44
milioni al Valencia per il
difensore Nicolas Otamendi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
I PROBLEMI DEI RIVALI
Pellegrini, emergenza a metà: Aguero k.o., Sterling ok
1Il tecnico del City avvisa i suoi: «Guai
pero bisogna aspettare tempi
migliori: «Spero di averlo a disposizione nel prossimo
weekend», le parole di Pellegrini, abbastanza scocciato per
una situazione di totale emergenza. Sono indisponibili anche Zabaleta, Clichy e Delph,
mentre Nasri e Fernandinho,
che hanno saltato l’allenamento di rifinitura per precauzione,
non scoppiano di salute.
e proprio attorno a questi due
giocatori si è animato il totoformazione. Dal portiere alla linea mediana tutti d’accordo:
Hart tra i pali, Sagna, Kompany, Mangala e Kolarov in difesa, Yaya Touré e Fernandino
sulla mediana. Per le altre quattro maglie, tre soluzioni diverse. Quella più gettonata indica
la linea di trequarti composta
da Navas, Silva e De Bruyne,
con Sterling in attacco. Le alternative riguardano l’inserimento di Nasri al posto di Navas, o
quello di Bony nel ruolo di centravanti, con Sterling al centro
della trequarti e Silva a destra.
TOTO-FORMAZIONE Pellegrini
recupera però Sterling e Silva,
PAROLE Con atteggiamento
tutto inglese, nella conferenza
a farsi confondere dalla falsa partenza
della Juve». Ancora dubbi in attacco
INVIATO A MANCHESTER
I
l pericolo numero uno del
Manchester City non giocherà contro la Juve: in
giorni difficili per i campioni
d’Italia, una buona notizia.
Aguero, colpito sabato scorso
al ginocchio destro da un calcione di Dann, difensore del
Crystal Palace, non è riuscito a
recuperare. L’argentino ha sostenuto ieri mattina una risonanza magnetica e per il recu-
Manuel Pellegrini , 62 anni
domani, allena il Manchester City
dalla stagione 2013-2014 AFP
di ieri si è parlato più di Champions in generale e di Premier
che della Juve. Pellegrini ha riportato tutti con i piedi a terra:
«Tempo di arrivare lontano in
Champions? Per noi adesso è
tempo di battere la Juventus.
Non arriviamo benissimo a
questa sfida per i problemi fisici di diversi uomini. Dobbiamo
conquistare i tre punti subito e
non pensare a che cosa possa
accadere in futuro. La Juve è
forte, ha vinto quattro volte lo
scudetto e tre mesi fa ha giocato la finale di Champions. Sono
andati via elementi importanti,
ma ci sono grandi talenti, a cominciare da Pogba. La falsa
partenza della Juve in campionato non deve confonderci le
idee. La Champions è un altro
torneo e le motivazioni sono
ben diverse».
CURIOSITÀ Il Manchester City
scoppia di salute: 11 vittorie di
fila tra l’ultima parte della scorsa stagione e l’inizio di quella
attuale, Hart imbattuto da ben
566 minuti, punteggio pieno in
classifica. Il City non supera in
casa una formazione italiana
dal 6 dicembre 1978: 3-0 al Milan. Uno dei gol fu segnato da
Brian Kidd, attuale collaboratore di Pellegrini. Kidd firmò
anche l’1-0 del Manchester City
sulla Juve il 15 settembre 1976:
39 anni fa esatti.
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© RIPRODUZIONE RISERVATA
18
Magic Champions R Il listone
MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Le stelle europee a portata di clic
1Iscriviti online a Magic Champions e fai la tua fanta-formazione: da quest'anno è gratis
1
PORTIERI
Nome
AKINFEEV
BEGOVIC
BENAGLIO
BETO
BRAVO
BUFFON
CABALLERO
CASILLA
CASILLAS
CASTEELS
CECH
CHERNIK
COURTOIS
DE GEA
DE SANCTIS
EDERSON
EDUARDO
ERIC
GORGELIN
HART
HELTON
JOHNSTONE
JULIO CESAR
KERZHAKOV
KRESIC
LENO
LODYGIN
LOPES
MOYA
MUSLERA
NAVAS
NETO
NEUER
OBLAK
OSPINA
PYATOV
RAJKOVIC
RICO
ROBERTO
ROMERO
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DIFENSORI
Nome
ABDENNOUR
ADERLAN
ADRIANO
ALABA
ALEX SANDRO
ALMEIDA
ANDREOLLI
ANICIC
ANTUNES
ANYUKOV
ARBELOA
ARIAS
ARNASON
ASARE
AURIER
AZEVEDO
AZPILICUETA
BABA
BADSTUBER
BALTA
BARRAGAN
BARTRA
BARZAGLI
BEDIMO
BELLERIN
BEN HAIM I
BEN HARUSH
BENATIA
BENGTSSON
BEREZUTSKI A.
BEREZUTSKI V.
BERNAT
BEYSEBEKOV
BISEVAC
BLIND
BOATENG
BOENISCH
BONUCCI
BOTIA
BRENET
BROUWERS
BRUMA
CACERES
CAHILL
CANCELO
CAROLE
CARRICO
CARVAJAL
CASTAN
CHAMBERS
CHEDJOU
CHIELLINI
CISSOKHO
CLICHY
COKE
21
 Le doppiette di Lionel Messi
in Champions: nessuno ha fatto
meglio nella storia del torneo
2
 1 Cristiano Ronaldo, 30 anni, star del Real Madrid
 2 Leo Messi, 28, attaccante del Barcellona GETTY
CRISCITO
DA COSTA
DANI ALVES
DANILO
DANILO S.
DANTE
DARMIAN
DASA
DAVID LUIZ
DEBUCHY
DEMICHELIS
DENAYER
DIGNE
DOMINGUEZ
DONATI
DOUGLAS
DRAGOVIC
ELABDELLAOUI
ELISEU
EVRA
FERNANDES
FILIPE LUIS
FLORENZI
FOKET
GABRIEL
GAJDUCHIK
GAMEZ
GARAY
GARCIA
GAYA'
GIBBS
GIMENEZ
GODIN
HILBERT
IGNASHEVICH
ILIC
ISIMAT-MIRIN
IVANOVIC
JALLET
JANTSCHKE
JARDEL
JEDVAJ
JOHANSSON
JONES
JORDI ALBA
JUANFRAN
JUNG
KAYA
KHACHERIDI
KIRCHHOFF
KLOSE
KNOCHE
KOLAROV
KOLODZIEJCZAK
KOMPANY
KONATE
KORB
KOSCIELNY
KRYVTSOV
KUCHER
KURZAWA
LAHM
LAYUN
LICHTSTEINER
LOMBAERTS
LOPEZ
LUISAO
MAICON
MAICON S.
MANGALA
MANIATIS
MANOLAS
MARCANO
MARCELO
MARIANO
MARQUINHOS
MARTINS INDI
MASCHERANO
MASUAKU
MATHIEU
MAXWELL
MERTESACKER
MILUNOVIC
MITROVIC
MLADENOVIC
MONREAL
ZEN
OLY
BAR
RMAD
DKIE
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MANU
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PSG
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MANC
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BAR
DKIE
OLY
BEN
JUVE
CSKA
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ROMA
GENT
ARS
BATE
ATM
ZEN
MAC
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ARS
ATM
ATM
BLEV
CSKA
AST
PSV
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LIO
BORM
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BLEV
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WOLF
GAL
DKIE
BAY
WOLF
WOLF
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SHAK
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SIV
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PSG
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BATE
GENT
BATE
ARS
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5
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7
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9
5
3
4
7
MOREL
MORENO
MUSA
MUSTAFI
NABABKIN
NACHO
NALDO
NETO
NIELSEN
ORBAN
ORDETS
OTAMENDI
PAPADOPOULOS
PEPE
PEREIRA
PINTO
PIQUE
PIVARIC
POLYAKOV
POSTNIKOV
POULSEN
RAFAEL
RAFINHA
RAFINHA
RAKITSKIY
RAMI
RAMOS
RODRIGUEZ
ROJO
RUDIGER
RUGANI
SAGNA
SALINO
SARIOGLU
SAVIC
SCHENNIKOV
SCHILDENFELD
SEMEDO
SHAW
SHEVCHUK
SHOMKO
SHPUNGIN
SIGALI
SIOVAS
SIQUEIRA
SMALLING
SMOLNIKOV
SRNA
STRANZL
TAH
TARAVEL
TERRY
THIAGO SILVA
TIBI
TINNERHOLM
TOROSIDIS
TREMOULINAS
UMTITI
VALENCIA
VAN DER WIEL
VARANE
VERMAELEN
VEZO
VIDA
VIERINHA
WENDELL
WENDT
WILLEMS
YANGA-MBIWA
YOTUN
ZABALETA
ZHAVNERCHIK
ZOUMA
LIO
PSV
DZAG
VAL
CSKA
RMAD
WOLF
ZEN
GENT
VAL
SHAK
MANC
BLEV
RMAD
POR
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BAR
DZAG
BATE
AST
PSV
LIO
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SHAK
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GAL
ATM
CSKA
DZAG
BEN
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DZAG
OLY
ATM
MANU
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DZAG
CHE
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SIV
LIO
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PSG
RMAD
BAR
VAL
DKIE
WOLF
BLEV
BORM
PSV
LIO
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BATE
CHE
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6
2
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5
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3
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7
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9
5
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13
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4
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12
8
6
8
7
4
9
3
6
CENTROCAMPISTI
Nome
ADEMI
ADU
ALBERMAN
ALEKSIEVICH
ALONSO
ALTINTOP
ANDRE'
ANTOLIC
Squadra
DZAG
MAL
MAC
BATE
BAY
GAL
POR
DZAG
Costo
6
4
3
4
13
6
4
2
ARNOLD
ARTETA
BAGA
BANEGA
BENDER
BUSQUETS
CAMBIASSO
CANAS
CARRICK
CASEMIRO
CAUNA
CAZORLA
COQUELIN
CRISTANTE
DAHOUD
DANILO B.
DANILO P.
DARDER
DE ROSSI
DEJAEGERE
DELPH
EIKREM
EREMENKO
FABREGAS
FAYZULIN
FEJSA
FELLAINI
FERNANDINHO
FERNANDO
FERRI
FLAMINI
FORTOUNIS
FRED
FUEGO
GABI
GARMASH
GOMES
GONALONS
GRENIER
GUARDADO
GUILAVOGUI
HENDRIX
HERRERA A.
HERRERA H.
HLEB
IBORRA
IGIEBOR
IMBULA
INAN
INIESTA
JAVI GARCIA
KASAMI
KEITA
KHEDIRA
KOKE
KOVACIC
KRAMER
KROHN-DEHLI
KROOS
KRYCHOWIAK
KUMS
LEMINA
LEWICKI
LUIZ GUSTAVO
MACHADO
MAHER
MAKSIMOVIC
MALYSHEV
MARCHISIO
MARTINEZ
MATIC
MATTON
MATUIDI
MIKEL
MILANOV
MILIVOJEVIC
MITROVIC
MODRIC
MOTTA
MVUEMBA
N'ZONZI
NAINGGOLAN
NATCHO
NEVES
NORDTVEIT
OLIVER
WOLF
ARS
BATE
SIV
BLEV
BAR
OLY
AST
MANU
RMAD
CSKA
ARS
ARS
BEN
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MANC
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CSKA
CHE
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ARS
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VAL
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LIO
PSV
WOLF
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CHE
CSKA
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MAC
RMAD
PSG
LIO
SIV
ROMA
CSKA
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BORM
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6
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2
12
9
11
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6
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14
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1
3
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11
19
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3
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8
9
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7
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6
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7
6
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6
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4
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3
5
12
9
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5
9
PAREJO
PERETZ
PEREZ
PETROVIC
PIZZI
PJANIC
POGBA
PROPPER
RABIOT
RAFINHA
RAKITIC
RAMALHO
RAMIRES
RAMSEY
RENATO NETO
RIKAN
RODE
RODIC
RODRIGUEZ
RYAZANTSEV
RYBALKA
SAMARIS
SAUL
SCHAARS
SCHNEIDERLIN
SCHWEINSTEIGER
SERGI ROBERTO
SHATOV
STAMBOULI
STEPANENKO
STINDL
STURARO
THIAGO
TIAGO
TOLISSO
TOURE'
TRASCH
UCAN
VAINQUEUR
VAN DER BRUGGEN
VELOSO
VERRATTI
VIDAL
VOLODKO
WERNBLOOM
WILSHERE
WITSEL
XHAKA
YABLONSKI
YUSUPOV
ZHUKOV
VAL
MAC
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DKIE
BEN
ROMA
JUVE
PSV
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BEN
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LIO
MANC
WOLF
ROMA
ROMA
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DKIE
PSG
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ARS
ZEN
BORM
BATE
ZEN
AST
13
2
8
4
7
14
17
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7
17
3
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18
6
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10
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3
9
4
6
8
4
12
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6
22
5
1
3
2
7
12
17
5
6
10
12
6
1
7
3
Squadra
GAL
SHAK
BEN
RMAD
DKIE
BLEV
MAC
MAL
PSV
SHAK
POR
BLEV
BLEV
WOLF
BEN
RMAD
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ATM
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ZEN
MANC
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MANU
PSG
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BAY
WOLF
CSKA
AST
GAL
VAL
DZAG
ATM
BEN
ROMA
DKIE
BATE
BAY
DKIE
BORM
CHE
BORM
JUVE
OLY
BORM
ROMA
RMAD
BORM
PSV
BLEV
AST
SIV
DKIE
WOLF
PSV
PSG
RMAD
SHAK
MANU
MAC
GENT
VAL
BAY
PSV
MANC
MANC
BAR
CHE
ARS
ARS
GAL
Costo
4
14
5
28
6
16
6
5
6
9
15
6
17
10
4
4
5
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7
7
12
12
19
8
23
23
10
17
14
8
6
7
15
4
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13
9
6
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16
7
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27
8
13
6
13
13
13
5
7
8
4
9
5
8
9
16
3
12
20
3
5
7
30
10
11
13
33
13
14
17
5
TREQUARTISTI
Nome
ADIN
ALEX TEIXEIRA
ANDRADE
BALE
BELHANDA
BELLARABI
BEN HAIM II
BERGET
BERGWIJN
BERNARD
BRAHIMI
BRANDT
CALHANOGLU
CALIGIURI
CARCELA
CHERYSHEV
COMAN
CORIC
CORONA
CORREA
CUADRADO
DANNY
DE BRUYNE
DE PAUL
DEPAY
DI MARIA
DOMINGUEZ
DOUGLAS COSTA
DRAXLER
DZAGOEV
DZHOLCHIYEV
EMRE COLAK
FEGHOULI
FERNANDES
FERREIRA CARRASCO
GAITAN
GERVINHO
GONZALEZ
GORDEJCHUK
GOTZE
GUSEV
HAHN
HAZARD E.
HAZARD T.
HERNANES
HERNANI
HERRMANN
IAGO
ISCO
JOHNSON
JOZEFZOON
KAMPL
KETHEVOAMA
KONOPLYANKA
KRANJCAR
KRUSE
LESTIENNE
LUCAS
LUCAS VAZQUEZ
MARLOS
MATA
MIHA
MILICIEVIC
MINA
MULLER
NARSINGH
NASRI
NAVAS
NEYMAR
OSCAR
OXLADE-CHAMBERLAIN
OZIL
OZTEKIN
PARDO
PASTORE
PEDRO
PEREIRA
PEREYRA
PIATTI
PJACA
PODOLSKI
PULIDO
RAMAN
REYES
RIBERY
ROBBEN
RODRIGO
RODRIGUEZ
RONALDO
ROSICKY
SALAH
SANA
SANCHEZ
SCHURRLE
SILVA
SNEIJDER
SOUDANI
STASEVICH
STERLING
TAARABT
TAISON
TALISCA
TELLO
TOSIC
TWUMASI
VALBUENA
VARELA
VITOLO
VOLODKO
WILLIAN
YARMOLENKO
YOUNG
ZAHAVI
OLY
PSG
CHE
MANU
JUVE
VAL
DZAG
GAL
OLY
GENT
SIV
BAY
BAY
VAL
RMAD
RMAD
ARS
ROMA
MAL
ARS
WOLF
MANC
GAL
DZAG
BATE
MANC
BEN
SHAK
BEN
POR
CSKA
AST
LIO
POR
SIV
BATE
CHE
DKIE
MANU
MAC
9
17
17
2
9
6
7
10
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5
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6
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9
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8
9
11
6
14
10
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4
16
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12
Squadra
POR
MANC
VAL
PSG
LIO
MAC
WOLF
RMAD
MANC
OLY
POR
GAL
ARS
PSG
PSV
GENT
CHE
MAL
WOLF
CSKA
BORM
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CHE
OLY
SIV
ARS
SHAK
ATM
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BLEV
DZAG
BORM
ZEN
PSG
SIV
MAC
RMAD
BEN
BEN
AST
CHE
BLEV
DKIE
LIO
PSG
BAY
SIV
PSV
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ATM
BLEV
MAL
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BEN
DKIE
JUVE
BAR
CSKA
VAL
AST
PSG
POR
CSKA
GENT
MAC
BORM
CHE
BATE
MANU
MAL
BAR
BATE
GENT
BAR
DKIE
ATM
ROMA
ATM
ARS
MANU
GAL
JUVE
Costo
16
31
16
5
12
7
13
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14
14
8
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8
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17
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14
24
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16
8
6
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32
12
4
9
9
15
5
3
18
8
23
16
28
17
11
21
18
25
11
6
36
18
11
23
5
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20
7
4
14
4
5
8
13
10
9
28
13
4
5
6
32
6
13
14
10
17
3
18
8
ATTACCANTI
Nome
ABOUBAKAR
AGUERO
ALCACER
AUGUSTIN
BEAUVUE
BEN BASAT
BENDTNER
BENZEMA
BONY
BROWN
BUENO
BULUT
CAMPBELL
CAVANI
DE JONG
DEPOITRE
DIEGO COSTA
DJURDJIC
DOST
DOUMBIA
DRMIC
DYBALA
DZEKO
DZYUBA
EDUARDO
FALCAO
FINNBOGASON
GAMEIRO
GIROUD
GLADKIY
GRIEZMANN
HENRIQUEZ
HERNANDEZ
HODZIC
HRGOTA
HULK
IBRAHIMOVIC
IMMOBILE
ITZHAKI
JESE'
JIMENEZ
JONAS
KABANANGA
KENEDY
KIESSLING
KRAVETS
LACAZETTE
LAVEZZI
LEWANDOWSKI
LLORENTE
LOCADIA
MANDZUKIC
MARTIAL
MARTINEZ
MEHMEDI
MEHMETI
MESSI
MITROGLOU
MORAES
MORATA
MUNIR
MUSA
NEGREDO
NUSERBAYEV
ONGENDA
OSVALDO
PANCHENKO
PEDERSEN
RADONJIC
RAFFAEL
REMY
RODIONOV
ROONEY
ROSENBERG
SANDRO
SIGNEVICH
SIMON
SUAREZ
TEODORCZYK
TORRES
TOTTI
VIETTO
WALCOTT
WILSON
YILMAZ
ZAZA
Champions R La guida
MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
BBC rinnovata,
difesa bunker:
il Real Benitez
fa più paura
1Zero gol presi,
mediana più
equilibrata: Rafa fa
quadrare il Madrid
E ora lo Shakthar
Filippo Maria Ricci
CORRISPONDENTE DA MADRID
@filippomricci
R
afa Benitez soffre da morire quando i connazionali spagnoli gli danno del
difensivista. Da italiani possiamo esprimergli la nostra solidarietà perché la sua nazione tende a essere piuttosto dogmatica
quando si parla di calcio, la presunta democrazia tende ad
escludere coloro che abbraccino teorie protezionistiche. Nonostante i record di gol ottenuti
(e sbandierati nelle interviste
con i media spagnoli) a Liverpool e Napoli Rafa passa per un
allenatore tatticamente timorato. La realtà di questi suoi primi
100 giorni abbondanti alla guida del Real è che in attesa d’impegni più probanti, magari già
stasera contro lo Shakthar, Rafa pare sulla buona strada nella
difficile ricerca di quell’equilibrio tanto evocato e non sempre raggiunto da Ancelotti nel
suo biennio alla Casa Blanca.
Carlo impiegò i primi 4 mesi
della stagione d’esordio a trovare la quadratura difensiva del
cerchio offensivo regalatogli da
Florentino Perez: il trio ModricXabi Alonso-Di Maria si cementò in gennaio e fu chiave per la
conquista della «Décima». Lo
scorso anno venduti Xabi Alonso e Di Maria e con Modric a
lungo infortunato l’equilibrio
saltò, e con lui l’allenatore.
vo. Cosa che nella gloriosa
storia del Madrid è successa
solo due volte, negli anni 50
e nel ‘75. L’anno scorso i gol
incassati nelle prime 3 giornate furono 5, due stagioni
fa 2.
TANTI GOL A questo dato va
poi accoppiato l’altro, relativo alla BBC, delizia offensiva e croce difensiva offerta
dal trio Bale-Benzema-Cristiano. I tre hanno firmato 9
degli 11 gol del Madrid, che
dopo lo 0-0 di Gijon ne ha
fatti 5 al Betis e 6 all’Espanyol. Rivali non irresistibili però il dato resta: nel
biennio di Ancelotti il Real
aveva rimediato 6 gol in 3
giornate. Ora per il Madrid
due gare al Bernabeu: lo
Shakthar sta mostrando una
discreta tenuta difensiva, ha
incassato solo 4 gol in 16 gare ufficiali. Il Granada in 3
giornate di Liga ha preso già
7 reti e l’ultima volta che è
passata dal Bernabeu, il 5
aprile scorso, ne rimediò addirittura 9, di cui 5 da Ronaldo. Difficile possano scalfire
la solidità del Real Rafa, più
avanti si vedrà.
(4-3-3)
REAL MADRID
(4-2-3-1)
PSV
MALMOE
(5-3-2)
SHAKTHAR D.
(4-2-3-1)
MAN. UNITED
GRUPPO A OGGI ORE 20.45
Rafa Benitez, 55 anni, prima
stagione alla guida del Real
Madrid, è partito forte GETTY
23
2
VAN DER WIEL T. SILVA
6
VERRATTI
32
LUIZ
8
MOTTA
17
MAXWELL
14
MATUIDI
9
11
19
DI MARIA IBRAHIMOVIC CAVANI
13
3
17
25 TINNERHOLM
YOTUN
BENGTSSON 21 CARVALHO
ARNASON
1
WILAND
PSG
PANCHINA 30 Sirigu, 5 Marquinhos,
20 Kurzawa, 7 Lucas, 25 Rabiot,
27 Pastore, 22 Lavezzi.
ALLENATORE Blanc.
SQUALIFICATI Aurier.
INDISPONIBILI nessuno.
MALMOE
PANCHINA 27 Azinovic, 2 Konate, 5 Rakip,
8 Kroon, 19 Eikrem, 20 Rodic, 11 Mehmeti.
ALLENATORE Hareide.
SQUALIFICATI nessuno.
INDISPONIBILI nessuno.
ARBITRO Karasev (Rus).
TV Mediaset Premium Calcio 3
BENFICA
(4-4-2)
ASTANA
(4-2-3-1)
GRUPPO C OGGI ORE 20.45
Per i rifugiati e per il Psg
Ibra ritrova la sua Malmoe
-, il calcio ha bisogno di
personaggi che sanno
battersi, essere duri,
difendersi. La società
svedese sta cambiando. I
campioni alla Borg erano più
calmi, ma freddi».
Ibrahimovic, che ha tra l’altro
aderito alla campagna in
favore dei rifugiati promossa
da un giornale svedese,
freddo lo sarà solo in campo,
ma con il sorriso: «Gli
abitanti del mio quartiere dice al sito del Psg - mi hanno
trasmesso sostegno, energia,
motivazione. Quel che sono
oggi lo devo anche a loro.
Non dimentico». Atto di
fedeltà già espresso nella sua
autobiografia: «Puoi togliere
il ragazzo dal ghetto, ma non
il ghetto dal ragazzo».
Alessandro Grandesso
© RIPRODUZIONE RISERVATA
(4-3-3)
6
8
STEPANENKO FRED
13
44
5
SHEVCHUK RAKITSKIY KUCHER
30
PYATOV
33
SRNA
20
BRENET
3
MORENO
19
ELISEU
20
GUEDES
7
SAMARIS
21
PIZZI
10
GAITAN
17
JONAS
11
MITROGLOU
33
ILIC
5
BRUMA
4
ARIAS
29
HENDRIX
6
PRÖPPER
11
NARSINGH
9
DE JONG
16
LESTIENNE
27
FELLAINI
8
MATA
28
SCHNEIDERLIN
21
HERRERA
16
CARRICK
23
SHAW
17
BLIND
12
36
SMALLING DARMIAN
MANCHESTER UNITED
PANCHINA 20 Romero, 5 Rojo, 33
McNair, 25 Valencia, 18 Young, 19 Wilson,
9 Martial.
ALLENATORE Van Gaal.
SQUALIFICATI nessuno.
INDISPONIBILI Rooney, Jones.
ARBITRO Bebek (Cro).
TV Italia 1 HD e Mediaset Premium
Calcio 2
ARBITRO Rizzoli (Ita).
TV Mediaset Premium Calcio 4
GALATASARAY (4-3-2-1)
MAN. CITY
(4-2-3-1)
(4-4-2)
JUVENTUS
(3-5-2)
GRUPPO D OGGI ORE 20.45
1
HART
23
22
26
55
CAROLE HAKAN BALTA SEMIH KAYA SARIOGLU
14
8
RODRIGUEZ SELÇUK İNAN
7
10
11
YASIN
SNEIJDER PODOLSKI
3
SAGNA
4
20
11
KOMPANY
MANGALA KOLAROV
42
25
Y.TOURÉ FERNANDINHO
15
21
17
NAVAS
SILVA
DE BRUYNE
7
STERLING
4
SIQUEIRA
2
GODIN
14
GABI
10
OLIVER
24
20
GIMENEZ JUANFRAN
33
EVRA
10
POGBA
3
CHIELLINI
13
OBLAK
BENFICA
PANCHINA 1 Ederson, 2 L. Lopez, 5 Fejsa,
34 A. Almeida, 31 Andrade, 30 Talisca,
9 R. Jimenez.
ALLENATORE Rui Vitoria.
SQUALIFICATI nessuno.
INDISPONIBILI nessuno.
GALATASARAY
PANCHINA 99 Cenk, 5 Bilal,
21 Chedjou, 64 Denayer, 29 Olcan,
9 Umut, 52 Emre Çolak.
ALLENATORE Hamzaoglu.
SQUALIFICATI nessuno.
INDISPONIBILI Altintop.
ASTANA
PANCHINA 85 Loginovski, 15 Beysebekov,
2 Akhmetov, 24 Dedechko, 11 Muzhikov,
9 Schektin, 89 Kabananga.
ALLENATORE Stoilov.
SQUALIFICATI Twumasi (4 turni).
INDISPONIBILI nessuno.
ATLETICO MADRID
PANCHINA 1 Moyá, 18 Jesus Gamez,
15 Savic, 17 Saul, 9 Torres, 23 Vietto,
16 Correa.
ALLENATORE Simeone.
SQUALIFICATI nessuno.
INDISPONIBILI Filipe Luis.
ARBITRO Sidiropoulos (Gre).
TV Mediaset Premium Calcio 7.
ARBITRO Marciniak (Pol).
TV Mediaset Premium Calcio 6.
18
34
DANTE R. RODRIGUEZ
23
GUILAVOGUI
7
CALIGIURI
18
MUSA
22
LUIZ GUSTAVO
17
10
DRAXLER SCHÜRRLE
12 DOST
25
EREMENKO
18
11
LEMINA 26
HERNANES
LICHTSTEINER
19
BONUCCI
1
BUFFON
7
TOSIC
10
3
DZAGOEV
WERNBLOOM
42
2
SHCHENNIKOV 4
24 FERNANDES
IGNASHEVICH V. BEREZUTSKIY
WOLFSBURG
PANCHINA 20 Grün, 4 Schäfer, 5 Klose,
8 Vieirinha, 27 Arnold, 11 Kruse,
3 Bendtner.
ALLENATORE Hecking.
SQUALIFICATI nessuno.
INDISPONIBILI Casteels.
CSKA MOSCA
PANCHINA 1 Chepchugov,
6 A. Berezutski, 14 Nababkin, 23 Milanov,
66 Natcho, 19 Cauna, 8 Panchenko.
ALLENATORE Slutski.
SQUALIFICATI nessuno.
INDISPONIBILI Golovin.
ARBITRO Moen (Nor).
TV Premium Calcio 5.
4
CACERES
(4-2-3-1)
SIVIGLIA
(4-4-2)
BORUSSIA M.
GRUPPO D OGGI ORE 20.45
1
SERGIO RICO
2
23
17
5
COKE ANDREOLLI KOLODZIEJCZAK TREMOULINAS
4
19
KRYCHOWIAK BANEGA
10
8
20
REYES
IBORRA
VITOLO
24
LLORENTE
17
9
MANDZUKIC MORATA
11
7
JACKSON GRIEZMANN
MARTINEZ
5
TIAGO
25
NALDO
35
AKINFEEV
SHAKTHAR DONETSK
PANCHINA 32 Kanibolotskiy, 18 Ordets,
66 Azevedo, 74 Kovalenko, 10 Bernard,
19 Ferreyra, 22 Eduardo.
ALLENATORE Lucescu.
SQUALIFICATI nessuno.
INDISPONIBILI nessuno.
6
KOKE
15
TRÄSCH
88 DOUMBIA
7
DEPAY
17
YILMAZ
17
NUSERBAYEV
10
8
22
KETHEVOAMA ZHUKOV DZHOLCHIYEV
(4-2-3-1)
1
BENAGLIO
18
GUARDADO
1
MUSLERA
4
LUISAO
CSKA MOSCA
1
DE GEA
GRUPPO C OGGI ORE 20.45
33
JARDEL
(4-2-3-1)
GRUPPO B OGGI ORE 20.45
PSV EINDHOVEN
PANCHINA 22 Pasveer, 14 Poulsen,
2 Isimat Merin, 7 Pereiro, 8 Schaars,
23 Vloet, 19 Locadia.
ALLENATORE Cocu.
SQUALIFICATI nessuno,
INDISPONIBILI Willems, Jozefzoon,
Koch, Maher.
ATLETICO M.
WOLFSBURG
1
ZOET
REAL MADRID
PANCHINA 13 Casilla, 18 Nacho, 3 Pepe,
14 Casemiro, 16 Kovacic, 20 Jesé,
18 Lucas Vazquez.
ALLENATORE Benitez.
SQUALIFICATI nessuno.
INDISPONIBILI James Rodriguez,
Danilo.
12
JULIO CESAR
50
SEMEDO
(4-2-3-1)
GRUPPO B OGGI 20.45
13
KEYLOR NAVAS
15
2
4
12
CARVAJAL VARANE SERGIO RAMOS MARCELO
19
8
MODRIC
KROOS
7
23
11
ISCO
BALE C. RONALDO
9
BENZEMA
21
GLADKIY
28
29
11
TAISON ALEX TEIXEIRA MARLOS
28
9
DJURDJIC
ROSENBERG
23
6
8
BERGET
LEWICKI
ADU
6
88
MAKSIMOVIC CANAS
77
5
44
SHOMKO
ANICIC POSTNIKOV
1
ERIC
L’ALTRA DEL GRUPPO A
GRUPPO A OGGI ORE 20.45
16
TRAPP
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ERMETISMO RECORD Rafa ha
modificato il 4-3-3 in 4-2-3-1,
ha accentrato Bale e reso più
guardinghi Modric e Kroos, peraltro sabato sostituito dal più
difensivo Casemiro. La tendenza sviluppata nelle amichevoli
estive, nessuna rete incassata in
5 delle 7 uscite, è cresciuta in
Liga: 3 giornate, 0 gol al passi-
 PARIGI Hanno posato viveri e
acqua sui banchetti, appeso ai
muri qualche striscione:
«Benvenuti. No alle recinzioni».
Li accolgono così i rifugiati alla
stazione di Malmoe, cittadina
nel sud della Svezia. Là è nato
Zlatan Ibrahimovic, figlio di
profughi che fuggirono il crollo
dell’ex Jugoslavia. L’ex
rossonero è cresciuto in un
quartiere «pieno di immigrati
somali, turchi, jugoslavi,
polacchi e qualche svedese»,
come ha scritto nella sua
autobiografia. Quella di stasera,
contro il Malmoe che lo lanciò
da professionista, non sarà una
partita come le altre per la
stella del Psg che parla invece
di «sogno o forse di più».
«Ibrahimovic è un esempio di
integrazione, un simbolo della
Svezia come l’Ikea - dice oggi
l’ambasciatrice svedese a Parigi
PSG
19
28
HAHN
10
T. HAZARD
16
TRAORÉ
11
RAFFAEL
13
6
STINDL NORDTVEIT
17
24
4
WENDT JANTSCHKE BROUWERS
27
KORB
1
SOMMER
MANCHESTER CITY
PANCHINA 13 Caballero, 26 Demichelis,
30 Otamendi, 6 Fernando, 27 Roberts,
8 Nasri, 11 Bony.
ALLENATORE Pellegrini.
SQUALIFICATI nessuno.
INDISPONIBILI Aguero, Zabaleta,
Clichy, Delph.
SIVIGLIA
PANCHINA 33 Soriano, 25 Mariano,
18 Escudero, 15 N’Zonzi, 22 Konoplyanka,
9 Gameiro, 11 Immobile.
ALLENATORE Emery.
SQUALIFICATI nessuno.
INDISPONIBILI Pareja, Carriço, Rami,
Beto.
JUVENTUS
PANCHINA 25 Neto, 12 Alex Sandro,
15 Barzagli, 27 Sturaro, 37 Pereyra,
16 Cuadrado, 21 Dybala.
ALLENATORE Allegri.
SQUALIFICATI nessuno.
INDISPONIBILI Marchisio, Khedira.
BORUSSIA MOENCHENGLADBACH
PANCHINA 21 Sippel, 3 Christensen,
18 M. Schulz, 30 Elvedi, 14 N. Schulz,
9 Drmic, 31 Hrgota.
ALLENATORE Favre.
SQUALIFICATI Xhaka.
INDISPONIBILI Domínguez, Stranzl,
Johnson, Herrmann.
ARBITRO Skomina (Slo)
TV Mediaset Premium Sport HD
ARBITRO Kralovec (Rep. Ceca)
TV Mediaset Premium Calcio 1
LE PARTITE DI DOMANI ORE 20.45
GRUPPO E
GRUPPO F
GRUPPO G
GRUPPO H
BAYER LEVERKUSEN
BATE BORISOV
BAYER LEVERKUSEN (4-2-3-1) 1 Leno;
13 Hilbert, 4 Tah, 5 Papadopoulos,
18 Wendell; 23 Kramer, 8 L. Bender;
38 Bellarabi, 10 Calhanoglu,
7 Hernandez ; 11 Kiessling.
All. Schmidt.
BATE BORISOV (4-4-2) 16 Chernik;
15 Zhavnerchik, 33 Polyakov,
19 Milunovic, 25 Mladenovic;
8 A. Volodko, 9 Aleksievich,
22 Stasevich, 81 Hleb; 62 Gordeychuk,
13 Signevich. All. Yermakovich.
ARBITRO Makkelie (Ola).
TV Premium Calcio 1.
DINAMO ZAGABRIA
ARSENAL
DINAMO ZAGABRIA (4-2-3-1)
34 Eduardo; 6 Pinto, 22 Sigali,
87 Taravel, 19 Pivaric; 10 Machado,
16 Ademi; 2 Soudani, 9 Henriquez,
20 Pjaca; 15 Hodzic. All. Mamic.
ARSENAL (4-2-3-1) 33 Cech;
24 Bellerin, 5 Gabriel, 6 Koscielny,
18 Monreal; 34 Coquelin, 19 Cazorla;
15 Oxlade-Chamberlain, 11 Özil,
17 Sanchez; 12 Giroud. All. Wenger.
ARBITRO Haţegan (Rom).
TV Premium Calcio 5.
CHELSEA
MACCABI TEL. AVIV
CHELSEA (4-2-3-1) 1 Begovic;
2 Ivanovic, 24 Cahill, 26 Terry,
28 Azpilicueta; 21 Matic, 7 Ramires;
22 Willian, 4 Fabregas, 17 Pedro;
19 Costa. All. Mourinho.
MACCABI T. A. (4-1-4-1) 95 Rajkovic;
3 Shpungin, 26 T. Ben Haim I, 18 Tibi,
20 Ben Harush; 6 Alberman;
11 T. Ben Haim II, 24 Mitrovic,
40 Igiebor, 7 Zahavi; 9 Ben Basat.
All. Jokanović.
ARBITRO Zwayer (Ger).
TV Premium Calcio 2.
GENT
LIONE
GENT (3-4-1-2) 1 Seis; 4 Rafinha,
23 Nielsen, 21 Asare; 32 Foket,
10 Renato, 14 Kums, 27 Simon;
26 Raman; 9 Depoitre; 7 Coulibaly.
All. Vanhaezebrouck.
LIONE (4-3-1-2) 1 Lopes; 20 Rafael,
2 Yanga-Mbiwa, 23 Umtiti, 3 Bedimo;
12 Ferri, 21 Gonalons, 8 Tolisso;
19 Valbuena; 10 Lacazette, 9 Beauvue.
All. Fournier.
ARBITRO Collum (Sco).
TV Premium Calcio 7.
ROMA
BARCELLONA
ROMA (4-3-3) 25 Szczesny;
24 Florenzi, 44 Manolas, 16 De Rossi,
3 Digne; 21 Vainqueur, 20 Keita,
4 Nainggolan; 11 Salah, 9 Dzeko,
13 Iago Falque. All. Garcia.
BARCELLONA (4-3-3) 1 Ter Stegen;
20 Sergi Roberto, 3 Piqué,
14 Mascherano, 18 Jordi Alba;
4 Rakitic, 5 Busquets, 8 Iniesta;
10 Messi, 9 Suarez, 11 Neymar.
All. Luis Enrique.
ARBITRO Kuipers (Ola).
TV Premium Sport HD.
OLYMPIACOS
BAYERN MONACO
OLYMPIACOS (4-3-3) 16 Roberto;
14 Elabdellaoui, 6 Da Costa, 23 Siovas,
26 Masuaku; 11 Kasami, 91 Cambiasso,
10 Dominguez; 90 Felipe Pardo,
99 Ideye, 77 Hernani. All. Silva.
BAYERN MONACO (4-3-3) 1 Neuer;
21 Lahm, 13 Rafinha, 17 J. Boateng,
27 Alaba; 14 Xabi Alonso, 23 Vidal,
6 Thiago Alcantara; 25 Müller,
9 Lewandowski, 11 Douglas Costa.
All. Guardiola.
ARBITRO Carballo (Spa).
TV Premium Calcio 4.
DINAMO KIEV
PORTO
DINAMO KIEV (4-1-4-1) 1 Shovkovskiy;
2 Danilo Silva, 34 Khaceridi,
6 Dragovic, 5 Antunes; 17 Rybalka;
20 Gusev, 4 M. Veloso, 19 Garmash,
10 Yarmolenko; 11 Junior Moraes.
All. Rebrov.
PORTO (4-3-3) 12 Casillas;
2 M. Pereira, 4 Maicon, 3 Martins Indi,
21 Layun; 16 Herrera, 22 Danilo
Pereira, 25 Imbula; 11 Tello,
9 Aboubakar, 8 Brahimi.
All. Lopetegui.
ARBITRO Brych (Ger).
TV Premium Calcio 3.
VALENCIA
ZENIT S. PIETROBURGO
VALENCIA (4-3-3) 26 Jaume;
2 Cancelo, 5 Mustafi, 23 Abdennour,
14 Gaya; 10 Parejo, 18 Javi Fuego,
15 Enzo Perez; 8 Feghouli, 9 Alcacer,
11 Piatti. All. Nuno.
ZENIT (4-3-3) 1 Lodygin; 19 Smolnikov,
24 Garay, 13 Luis Neto, 4 Criscito;
17 Shatov, 28 Witsel, 21 Javi Garcia;
10 Danny, 22 Dzyuba, 7 Hulk.
All. Villas Boas.
ARBITRO Thomson (Sco).
TV Premium Calcio 6.
Serie A R Recupero 3a giornata
LE PAGELLE
1
2
di FI.GRI.
VIVIANO ATTENTO
CORREA IN RIPRESA
BRIENZA BRAVO
MA SFORTUNATO
SAMPDORIA
ROBERTO
SORIANO
7
3
La gestualità dopo il gol dice tutto:
mamma mia, cosa ho fatto? È
l’unico che nel primo tempo prova
a impegnare Mirante. Poi, quando
trova spazi, chiude il match.
5,5
IL MIGLIORE
GODFRED
DONSAH
7
Impegno costante, dalle sue parti
non si passa. Sfiora il gol a fine
primo tempo, agonisticamente è
straripante ma senza perdere mai
lucidità.
MIRANTE 6 Riflesso super sulla
botta di Eder nel primo tempo.
Incolpevole sui gol.
FERRARI 6 Rischia su Muriel in
avvio, poi gli prende le misure e
dalla sua parte riesce ad arginarlo.
ROSSETTINI 5 Doppio peccato
mortale quando si fa scappare
Muriel ed Eder nella ripresa.
MAIETTA 5,5 Qualche fallo di
troppo, ma molta sostanza, fino alla
disattenzione fatale sul gol.
MASINA 6,5 Sale spesso, buona
corsa e ottima visione di gioco.
PULGAR 5,5 Fatica a trovare la
posizione. Poi, sull’uno a zero, il
Bologna si sfalda e lui cede.
TAIDER 6 Lavoro importante per
spezzare il gioco blucerchiato, ma il
risultato non lo premia.
DIAWARA 5,5 Senza particolari
responsabilità, ma non riesce a
ribattere alla pressione della Samp.
MOUNIER 6,5 A destra rompe gli
argini e per Regini è notte fonda.
BRIENZA 6,5 Il solito capolavoro
su punizione, ma la traversa gli
nega il gol. Pericoloso nel finale
GIACCHERINI 6 Buon debutto.
Tiene basso Cassani, poi si arrende
ad un problema all’inguine.
RIZZO 4,5 Torna da ex. Buona
prova sino alla sciocca espulsione
che condanna i suoi alla resa.
DESTRO 5,5 Si sbatte, ma non
trova mai il guizzo per colpire.
ALL. ROSSI 6 Fa quel che può,
serve pazienza. Non si faccia
ingannare dalla classifica. Il suo
Bologna sta crescendo.
CERVELLERA
Azzecca tutte le
decisioni più
importanti, compreso il doppio
giallo a Rizzo. Nel complesso tiene
in mano senza difficoltà una partita
che resta sempre sui binari della
correttezza. PASSERI 6,5 – LO
CICERO 6,5 FABBRI 6 – SAIA 6
6,5
2
BOLOGNA
0
SAMPDORIA (4-3-1-2) Viviano;
Cassani (dal 21’ p.t. Pedro Pereira),
Silvestre, Moisander, Regini; Ivan
(dal 20’ s.t. Correa), Fernando,
Barreto; Soriano; Muriel (dal 37’ s.t.
Rodriguez), Eder. PANCHINA
Puggioni, Brignoli, Bonazzoli,
Palombo, Christodoulopoulos,
Krsticic, Carbonero, Rocca.
ALLENATORE Zenga.
BARICENTRO MEDIO 51,3 M
AMMONITI Regini per g.s.
IL MIGLIORE
BOLOGNA
SAMPDORIA
PRIMO TEMPO 0-0
MARCATORI Eder al 30’, Soriano
al 34’ s.t.
6,5
VIVIANO 6,5 Buon riflesso sul tiro
ravvicinato di Donsah e sulla
conclusione nel finale di Brienza.
CASSANI 6 Venti minuti senza
affanni, prima dell’infortunio.
PEDRO PEREIRA 6 Buon debutto:
ha coraggio e personalità.
SILVESTRE 6 Una chiusura
decisiva su Mounier nel primo
tempo, ma là dietro nel primo
tempo si soffre troppo.
MOISANDER 6 Talvolta perde la
posizione, ma la condizione è in
crescita.
REGINI 5 Nel primo tempo
sbanda, poi affonda su Mounier,
quasi imprendibile. L’ammonizione
lo condiziona.
IVAN 6,5 Una bella conferma.
Bravo, ha i colpi giusti, ma deve
imparare ad avere meno irruenza.
CORREA 6,5 Tocco magico per il
due a zero che chiude la sfida. Sta
tornando ai suoi livelli.
FERNANDO 6,5 Prova a dettare i
tempi del gioco, ma il Bologna nel
primo tempo corre di più.
BARRETO 6 Qualche buon affondo,
peccato che talvolta sia impreciso.
MURIEL 7 Cerca invano l’uno-due
con Eder, quando gli riesce per il
Bologna è notte fonda. Manca un
gol quasi fatto nella ripresa…
(Rodriguez s.v.)
EDER 7 L’1-0 sblocca la testa della
Samp. Quando cambia marcia,
l’intesa con Muriel è devastante.
ALL. ZENGA 6,5 Troppi patemi.
Tuttavia, supera il tabù-Bologna e
tiene la Samp nei quartieri alti.
21
MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
ARBITRO Cervellera di Taranto.
NOTE paganti 1.958, incasso di
38.550 euro; abb. 19.018, quota di
151.756 euro. Tiri in porta 6-3 (1
traversa). Tiri fuori 6-5. In fuorig.
2-0. Angoli 2-5. Rec.: p.t. 2’, s.t. 4’.
 1 Eder, 28 anni, festeggia il gol dell’1-0 con Soriano, 24  2 La tradizionale esultanza
con bandana del presidente Massimo Ferrero, 64  3 Luis Muriel, 24 anni, lustra la
scarpa di Soriano, autore del 2-0 con un gran tiro da fuori area PEGASO/ANSA/LAPRESSE
Eder-gol colpisce ancora
Samp seconda, Rossi a fondo
1L’italobrasiliano sale a 5 reti, poi Soriano chiude i conti: il c.t. Conte
gongola in tribuna. Bologna a zero: per i rossoblù fatale il rosso a Rizzo
Filippo Grimaldi
GENOVA
I
l gol di Soriano – una perla
in un’Italia a caccia di certezze – vale il viaggio di Antonio Conte al Ferraris. Che,
guarda caso, dopo essersi lustrato gli occhi di fronte alla
magia del sampdoriano, pochi
minuti dopo il vantaggio di un
altro azzurro, Eder, saluta e torna a casa soddisfatto. Impossibile, dopo il primo tempo, pensare che la ripresa avrebbe regalato una metamorfosi così
clamorosa della squadra di Zenga, che dopo un’ora senza grandi guizzi capitalizza la superiorità numerica per la sciocca
espulsione dell’ex Rizzo e piomba al secondo posto, anche se
con quattro coinquilini.
DOPPIA FACCIA Sino a quel
momento, però, i rossoblù avevano tenuto più che dignitosamente il campo, creando non
poco scompiglio in una Samp a
tratti quasi svanita. Insomma, il
piatto piange (terzo k.o. consecutivo), ma la squadra di Rossi
sta crescendo, confermando i
progressi già mostrati contro il
Sassuolo. In momenti simili,
torna in mente la metafora del
signor Rossi (l’ex blucerchiato
Delio, non proprio amatissimo
dal presidente Ferrero), che in
tempi non sospetti raccontò alla
piazza bolognese come una
squadra non si possa costruire
con le figurine. Il senso del discorso ha trovato conferma al
Ferraris, in una sfida che ha certificato quanto serva tempo a
far sì che Giaccherini (ottimo
RI doriani cambiano
marcia con l’uomo
in più: 1° tempo
preoccupante,
ripresa sontuosa
debutto, ma sfortunato) entri
nei meccanismi della squadra.
LA SORPRESA Prima di una ripresa sontuosa, c’era stato per i
blucerchiati un primo tempo
preoccupante, senza la consueta incisività, anche in un attacco dove a Eder è mancata solo la
ciliegina, cioè quella doppietta
nelle prime tre gare di campionato sino a oggi mai riuscita.
Anche con Muriel ha faticato a
entrare in partita, e fatalmente
una squadra a trazione anteriore come la Samp s’è trovata senza i suoi punti di riferimento.
SENZA GUIZZI In una situazione del genere, il Bologna ha tirato fuori il meglio di sé. Il giochino di Rossi è stato logico ed
efficace: grande pressione di
Mounier e Giaccherini a scardinare la Samp sulle corsie esterne, costringendo Cassani e, soprattutto, Regini a rimanere
molto bassi, permettendo agli
ospiti di avere il predominio a
EDER & SORIANO
Festa con rinnovo
per la coppia azzurra
E Zenga prevede il 2-0
Silvia Galbiati
A
Marassi non dimenticano. Lo dimostrano gli
applausi della curva per
l’ex Gastaldello, invitato da
Ferrero, immancabile protagonista della festa post partita, a
una passerella davanti ai tifosi.
Tifosi che hanno un altro motivo per esultare, ovvero la firma
del rinnovo del contratto di
Eder, annunciato dallo stesso
giocatore: «Fino a oggi ho evitato di parlare di futuro, anche
perché Conte ci ha chiesto di
pensare solo alla Nazionale. Ho
sempre ribadito la mia disponibilità a rimanere, nonostante
mi facesse piacere l’interesse di
una società come l’Inter. Sono
felice, in settimana definiremo
il rinnovo». Le conferme arrivano anche dall’altro uomo di
mercato rimasto a Genova, Roberto Soriano: «Contento della
mia scelta. Per il gol di oggi devo ringraziare l’allenatore, è
tutta la settimana che mi dice
“Devi tirare tanto, mi sento che
farai gol”. Aveva ragione».
BOLOGNA (4-2-3-1) Mirante;
Ferrari, Rossettini, Maietta, Masina;
Donsah (dal 23’ s.t. Pulgar), Taider
(dall’11’ s.t. Diawara); Mounier,
Brienza, Giaccherini (dal 28’ p.t.
Rizzo); Destro. PANCHINA Da
Costa, Oikonomou, Morleo,
Crisetig, Falco, Mancosu, Mbaye,
Acquafresca, Gastaldello.
ALLENATORE Rossi.
CAMBI DI SISTEMA 4-4-1 dal 19’ s.t.
BARICENTRO MOLTO BASSO
47,8 M
ESPULSI Rizzo per doppia amm.
(entrambe per g.s.) al 18’ s.t.
AMMONITI Taider, Maietta e
Rossettini per gioco scorretto.
ZENGA INDOVINO Profezia
confermata dallo stesso mister:
«Avevo detto anche a Muriel
che avrebbe segnato, ci è mancato poco. Faccio i complimenti
ai miei giocatori: non abbiamo
dimenticato la disfatta di Europa League, ma la ricordiamo
come qualcosa che non dobbiamo più fare». Tanta amarezza
nelle parole di Delio Rossi: «Lo
zero in classifica non fa piacere
perché veniamo da prestazioni
positive. Stasera siamo stati
troppo fumosi in avanti, mentre loro sono stati superiori nell’uno contro uno. Abbiamo comunque grandi margini di miglioramento». La festa la chiude il solito Ferrero con
l’ennesima
dichiarazione
d’amore al mister: «Evviva Zenga, evviva la Samp, evviva i
miei gioielli. Tutto il resto è noia».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
centrocampo, rinforzato dal
gran movimento di Taider e
Donsah. In questo risiko favorevole agli ospiti, la Samp ha dovuto aspettare la ripresa per far
girare il vento. Prima è stata
una gran sofferenza, e a Rossi
non va giù la traversa colpita da
Brienza in avvio che avrebbe
potuto indirizzare la partita in
un’altra direzione. A una situazione del genere hanno contribuito in buona parte gli errori di
Regini, che ha sbandato parecchio sino al vantaggio di Eder.
L’AUDACE COLPO Impensabile
che, alla fine, un cuore sampdoriano doc come Rizzo, cresciuto
a pochi metri dal Ferraris, abbia
di fatto consegnato le chiavi
della partita alla sua ex squadra
nel miglior momento del Bologna. Da lì la musica è cambiata,
anche se un paio di incursioni di
Barreto e Eder avevano fatto intuire che la squadra di Zenga si
stesse risvegliando. La combinazione felicissima MurielEder (ma che dormita i centrali
difensivi rossoblù) ha sbloccato
la gara e il grande affanno per
l’inferiorità numerica ha fatto il
resto. Il Bologna s’è chiuso nella
propria metà campo e quattro
minuti dopo il primo vantaggio
Correa ha servito a Soriano il
pallone che il regista ha trasformato nella perla rosa della serata. Bologna al tappeto, con molti rimpianti, mentre soltanto
Brienza – respinta super di Viviano in pieno recupero – ha
fatto sussultare i sampdoriani.
LA MOVIOLA
di GUGLIELMO
LONGHI
FALLI PLATEALI
GIUSTI I GIALLI
PER L’EX RIZZO
Partita abbastanza facile da
comandare per l’arbitro
Cervellera di Taranto. Giusti i
cartellini gialli. I due del
primo tempo: a Regini che
ferma la corsa di Mounier e
a Taider per un intervento
violento ai danni di Eder. E
anche i due che in 12 minuti
portano all’espulsione di
Rizzo: il centrocampista
rossoblù tiene per la maglia
prima Eder lanciato in
contropiede e poi Ferrari.
Sul primo gol della Samp,
Eder è in posizione regolare
al momento del tiro.
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CLASSIFICA
SQUADRE
INTER
CHIEVO
SAMPDORIA
TORINO
ROMA
SASSUOLO
PALERMO
FIORENTINA
LAZIO
ATALANTA
GENOA
MILAN
UDINESE
NAPOLI
VERONA
JUVENTUS
EMPOLI
CARPI
BOLOGNA
FROSINONE
RETI
PROSSIMO TURNO
G
V
N
P
F
S
3
3
3
3
3
3
2
2
2
2
0
1
1
1
1
0
0
0
0
0
4
8
9
7
5
1
2
4
4
2
SABATO 19 SETTEMBRE
UDINESE-EMPOLI, ore 18
MILAN-PALERMO, ore 20,45
DOMENICA 20 SETTEMBRE, ore 15
CHIEVO-INTER, ore 12,30
ATALANTA-VERONA
BOLOGNA-FROSINONE
GENOA-JUVENTUS
ROMA-SASSUOLO
TORINO-SAMPDORIA
CARPI-FIORENTINA, ore 18
NAPOLI-LAZIO, ore 20,45
PT
9
7
7
7
7
7
7
6
6
4
3
3
3
2
2
1
1
1
0
0
PARTITE
MARCATORI
3 0 1 2 5 9
3 0 0 3 1 5
3 0 0 3 1 6
CHAMPIONS PRELIMINARI DI CHAMPIONS
EUROPA LEAGUE RETROCESSIONI
5 RETI Eder (2, Sampdoria).
3 RETI Paloschi (Chievo); Saponara
(Empoli); Jovetic (1, Inter);
Floro Flores (Sassuolo); Baselli (Torino).
2 RETI Pinilla (Atalanta);
Birsa e Meggiorini (Chievo);
Marcos Alonso (Fiorentina);
Dybala (1, Juventus); Matri (Lazio);
Higuain (Napoli); Muriel (Sampdoria);
Quagliarella (Torino).
22
L’iniziativa Gazzetta R A caccia di nazionali
MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
fIL PERSONAGGIO
TACCUINO
DANIELE BASELLI
GENOA
Segna sempre lui
Tre tiri, tre reti
E ora... l’Italia?
Tino Costa, altro k.o.
Stop di 45 giorni
 Tino Costa dovrà rimanere
a riposo un mese e mezzo in
seguito all’infortunio di sabato
a Firenze. Gli esami effettuati
hanno evidenziato una
distrazione muscolare che
costringerà il genoano
all’ennesimo stop.
TORINO
Avelar operato
Out circa 20 giorni
 (f.t.) E’ stato operato ieri al
menisco del ginocchio sinistro
Danilo Avelar. Il terzino
brasiliano del Torino si era
infortunato domenica a
Verona. Avelar tornerà in
campo fra 15/20 giorni.
1Sempre a segno nelle ultime cinque gare ufficiali:
nessuno come lui nell’Europa top. Sì, Conte lo segue
Luca Bianchin
@lucabianchin7
I
l dribbling ai cartelloni sta
diventando la specialità di
Daniele Baselli. Quando
ha segnato alla Fiorentina, ha
scavalcato la pubblicità e via,
sotto la Maratona. Domenica,
quando ha fatto male al Verona, ha scelto l’aggiramento:
corsa intorno ai cartelloni e solito finale in zona curva. Dicono che Baselli si sia innamorato
del Torino e se va avanti così – o
anche solo la metà di così – il
sentimento è destinato a essere
ricambiato.
UNO DEI SEI Nei cinque grandi
campionati europei solo pochi
giocatori hanno sempre segnato nelle ultime tre giornate. Sono sei: Müller al Bayern, Pierre
Aubameyang al Borussia Dortmund, Eder alla Samp, Baselli
al Toro, Saponara a Empoli e
Floro Flores al Sassuolo. Solo
uno dei sei ha segnato nelle ultime cinque partite ufficiali
giocate: lui, Baselli. Daniele ha
fatto gol al Milan con la maglia
dell’Atalanta, nell’ultima del
campionato 2014-15, poi ha
messo in fila gli obiettivi. Pescara in Coppa Italia, Frosinone, Fiorentina e Verona in campionato: quattro su quattro anche nella nuova stagione. Un
serial scorer, un marcatore seriale: quando calcia, fa gol. Ovviamente è un caso, non potrà
andare avanti così, però l’anda-
6
 Sei giocatori hanno segnato
nelle ultime 3 giornate nei
cinque grandi campionati:
Müller, Aubameyang, Eder,
Baselli, Saponara e Floro Flores
mento impressiona: Baselli ha
calciato in porta tre volte e ha
sempre segnato.
CENTRO-SINISTRA «La mezzala con Ventura gioca più vicino
alla porta, per questo ho segnato subito», ha detto Daniele
due settimane fa in un’intervista alla Gazzetta. Nella frase,
due parole chiave. La prima:
mezzala. Il Toro in estate l’ha
scelto per giocare lì, quarto dei
cinque di metà campo. Mai
pensato di usarlo da playmaker, davanti alla difesa, ruolo che Baselli ha sperimentato
in passato. La seconda: Ventura, grande insegnante di calcio.
In estate ha lavorato molto sul
suo nuovo acquisto, gli ha lasciato libertà offensiva e ha
preso qualche appunto. Ha scoperto che Daniele sul centrodestra proprio non rende e va
molto meglio a sinistra. A Verona lo ha provato dal lato sbagliato, poi gli ha cambiato posizione e Baselli ha svoltato: par-
COPPA ITALIA, 4° TURNO
Ufficiali date e tv
Milan il 1° dicembre
Daniele Baselli, 23 anni, 4 gol in quattro gare ufficiali tra Coppa e Serie A ANSA
tita in crescita e appoggino facile facile – ma esserci non era
scontato – davanti al portiere.
IN NAZIONALE? Daniele domenica a fine partita è tornato
a Gottolengo, il paesino in provincia di Brescia dove vive con
la compagna Alice. Scena familiare. In casa c’era anche Natalie, nata a ottobre 2014, perché
il centrocampista con la faccia
da bambino è diventato papà a
22 anni. Già che c’è, meglio che
continui a fare le cose in fretta:
ha grandi margini e Ventura gli
chiederà di dimostrare ancora
continuità e cattiveria, secondo molti i suoi punti deboli nelle ultime due stagioni. Se ce la
farà, dovrà smetterla con questi viaggi Torino-GottolengoTorino. Ogni tanto dovrà prendere l’A1 e guidare verso Sud.
Uscita Firenze, Coverciano.
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SQUADRA PER SQUADRA: TUTTI GLI AZZURRABILI DELLA TERZA GIORNATA DI SERIE A
gli azzurrabili schierati
ATALANTA
i minuti giocati
BOLOGNA
504
635
8
LAZIO
CARPI
646
9
MILAN
443
CHIEVO
6
467
9
NAPOLI
506
317
8
EMPOLI
5
FIORENTINA
608
8
PALERMO
8
ROMA
430
6
GENOA
515
5
496
INTER
3
SASSUOLO
7
2
TORINO
745
7
109
2
380
VERONA
604
8
GDS
1Gli azzurrabili
comandano la
classifica marcatori.
E si sbloccano pure
Toni e Matri...
LI
AZ
R R AB I
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Marco Guidi
MILANO
G
li stranieri giocano, ma
gli italiani segnano. A dispetto di una Nazionale
che ultimamente tanto fatica a
trovare la via del gol. Basta leggere la classifica marcatori della Serie A per rendercene conto. Eder, Floro Flores, Baselli,
Paloschi, Saponara... c’è tanto
di azzurrabile quando si gonfiano le reti del nostro campionato. Di questo quintetto magico, capace di mettere insieme
17 gol in appena 3 giornate, solo l’italo-brasiliano della Sampdoria ha vestito la maglia della
nostra Nazionale. Gli altri si sono fermati tutti all’Under 21. Se
per Baselli, Paloschi e Saponara è questione anche d’età
(hanno tempo per costruirsi
ancora il futuro...), Floro Flores
sembrava aver perso il treno da
tempo. Tre gol non fanno primavera, ma in un’Italia sempre
più orfana di attaccanti, pure la
punta campana potrebbe dire
la sua, a patto che continui a
macinare reti come quella in
Sassuolo-Atalanta. Intanto nel
tabellino dei marcatori si sono
rivisti vecchi centravanti azzurri: Matri e Toni. Curioso, la settimana scorsa il c.t. aveva rivelato che se ci fossero stati gli
Europei in estate, l’attaccante
del Verona avrebbe fatto parte
della comitiva in partenza da
Coverciano. E Toni si è subito
riacceso, trovando (su rigore) il
primo gol in campionato. Un altro anno a quota 22 obbligherebbe Conte a ricordarsi di nuovo di lui.
PIÙ MINUTI Rispetto alle prime
due giornate, questo 3° turno di
Serie A ha registrato una cresci-
ta significativa nel minutaggio
di quei giocatori convocabili in
azzurro. Per la prima volta arriviamo intorno ai 9mila minuti
globali, per 128 azzurrabili impiegati. Se, al solito, le emiliane
Sassuolo e Bologna sono miniere ricche di prodotti nostrani,
stupisce il Milan, che schiera
ben 8 italiani nel derby perso di
misura con l’Inter. Il trend dei
nerazzurri, invece, resta invariato (appena due giocatori per
95’). La Lazio passa da 4 a 6 azzurrabili nel giro di una giornata, mentre la Fiorentina sale dai
44’ della seconda giornata ai
423’ del weekend.
QUALITÀ Non solo quantità,
ma anche qualità. Per dire, tre
dei quattro gol segnati in Empoli-Napoli portano firme italiane. E azzurro è l’unico 7,5 di
giornata, conquistato dal neolaziale Matri. Il neo? Proprio
nell’ultima gara di giornata (il
recupero Sampdoria-Bologna),
è arrivato il primo cartellino
rosso a un giocatore italiano: se
lo è preso Rizzo, ex di turno. In
una partita decisa dagli azzurrabili Eder e Soriano, tanto per
gradire...
Antonio Floro Flores, 32 anni GETTY
Caso Quagliarella
Rischio prescrizione
 Rischia di finire in
prescrizione il processo che
vede l’attaccante del Torino,
Fabio Quagliarella, costituitosi
parte civile come presunta
vittima di «stalking» ad opera
di R.P., assistente capo in
servizio presso la polizia
postale di Napoli. Il cambio
del giudice potrebbe far
ripartire da zero il
procedimento.
Il Boca vince
il Superclasico
TOTALE: 128 azzurrabili, 9.035 minuti - TOTALE 2ª giornata: 8.407 minuti
Da Floro Flores a Paloschi:
quanti gol per il sogno Europeo
VITTIMA DI STALKING
ARGENTINA
5
UDINESE
598
11
JUVENTUS
95
253
8
SAMPDORIA
261
3
423
FROSINONE
 Ufficializzati orari e tv del 4°
turno di Coppa Italia. Martedì
1 dicembre: ore 15 SpeziaSalernitana (RaiSport 1), ore
18 Torino-Cesena (RaiSport 1),
ore 21 Milan-Crotone (Rai 2); 2
dicembre: ore 15 PalermoAlessandria (RaiSport 1), ore
18 Verona-Pavia (RaiSport 1),
ore 21 Udinese-Atalanta
(RaiSport 1); 3 dicembre: ore
18 Carpi-Vicenza (RaiSport 1),
ore 21 Sassuolo-Cagliari
(RaiSport 1).
© RIPRODUZIONE RISERVATA
 BUENOS AIRES Festa
doppia per il Boca Juniors che
batte nel superclasico il River
Plate 1-0 e conquista la vetta
della classifica in solitaria ai
danni del San Lorenzo. A
decidere la sfida valida per la
24esima giornata del
campionato argentino il gol
dell’uruguaiano Nicolas
Lodeiro al 18’. Grande
soddisfazione per Carlos
Tevez che tornava a giocare
contro il River dopo 11 anni:
«Con questa vittoria tutto è
tornato alla normalità».
SPAGNA
Nel posticipo
Deportivo ok
 MADRID Il Deportivo La
Coruna si è imposto 3-1 sul
campo del Rayo Vallecano nel
posticipo della terza giornata
della Liga. A segno Borges,
Embarba, Luis Alberto e Lucas
Peres. Deportivo settimo in
classifica con 5 punti, Rayo
penultimo con 1.
INGHILTERRA
Il West Ham
supera il Newcastle
 LONDRA Due gol di Poyet
regalano la vittoria al West
Ham contro il Newcastle (2-0)
nel Monday Night della
Premier League, posticipo
della quinta giornata. Il West
Ham sale al quinto posto
affiancando il Crystal Palace
con 9 punti.
24
Serie A R
MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
IL PREMIO GAZZETTA
CONTENUTO
PREMIUM
1
MAURICIO
PINILLA
 SassuoloAtalanta
13’ p.t.
La sequenza
della prodezza
del
centravanti
dell’Atalanta
contro il
Sassuolo:
cross da
sinistra di
Gomez e
stupendo gol
in rovesciata
Il mondo
al contrario
PINILLA E QUEL GOL
CHE RACCONTA
UNA VITA ROVESCIATA
P ERL A
LA
ROSA
LA STORIA di ALEX FROSIO
E
poi viene da chiedersi come faccia. Che sia la testa
un po’ matta da sempre,
quel fisicaccio che sembra intagliato apposta per fare il centravanti, una tecnica che a nemmeno vent’anni gli aveva messo
gli occhi dell’Inter addosso. Invece no, il segreto sta sul collo.
Mauricio Pinilla, su quel corpo
su cui sta scritta praticamente
tutta la sua storia, all’altezza
del collo si è tatuato due ali.
«Rappresentano la libertà, mi
tengono in aria quando salto di
testa», raccontava poco dopo il
nuovo colpo d’inchiostro. Un
battito e su, in un momento che
si cristallizza nella memoria e
diventa la«Perla rosa della settimana. La rovesciata contro il
fL’ALBUM
Sassuolo: impossibile scegliere
altrimenti. Anche perché il cileno dell’Atalanta ha aggiunto un
particolare al già nutritissimo
repertorio: ha segnato con la
gamba «sbagliata». Il cross arriva da sinistra, logica e coordinazione «umana» suggerirebbero il taglio acrobatico con la
gamba mancina. Invece Pinilla,
fluttuando nell’aria, sorprende
nella sorpresa, e colpisce con la
destra. Gol. Tutti in piedi.
E QUATTRO Domenica, dopo il
gol, girava una vignetta divertente su internet. La normale
foto di una porta da calcio, «come la gente vede il mondo». E
poi la stessa foto al contrario,
traversa in alto e prato in basso:
«come vede il mondo Pinilla».
All’Atalanta sono quasi abituati: in otto mesi di nerazzurro, è
già la quarta rovesciata. Contro
il Cagliari, contro il Toro con livello di difficoltà cento (pallone dalla metà campo, acrobazia
da manicomio), contro il Cesena per sigillare la salvezza. Il signor Pinilla, l’uomo che vede il
mondo all’incontrario. Mai un
gol facile, mai una giornata
normale. Nemmeno a Sassuolo: rosso a inizio ripresa. D’altra
parte, a proposito di tatuaggi,
Mauricio mica si è scritto sulla
EX RAGAZZO
PRODIGIO E BAD BOY,
IL CILENO È RINATO
SPECIALIZZANDOSI
IN RETI IMPOSSIBILI:
COME L’ACROBAZIA
CONTRO IL SASSUOLO
DISEGNATA CON IL
PIEDE «SBAGLIATO»
CLASSIFICA
6
MARCOS ALONSO (FIORENTINA)
GIGI BUFFON (JUVENTUS)
PAULO DYBALA (JUVENTUS)
4
DANIELE BASELLI (TORINO)
LORENZO INSIGNE (NAPOLI)
WOJCIECH SZCZESNY (ROMA)
2
OGNI SETTIMANA LA GAZZETTA SCEGLIE I
TRE GESTI TECNICI MIGLIORI: 6 PUNTI AL
PRIMO, 4 AL SECONDO, 2 AL TERZO. A FINE
MESE E A FINE ANNO SARA’ PREMIATO IL
COLPO MIGLIORE
CADUTA E RINASCITA C’è stato
un tempo, infatti, in cui Pinilla
poteva parlare come George
Best: «Ho speso un sacco di soldi in alcool, donne e macchine
veloce. Tutto il resto l’ho sperperato». Mauricio stava sperperando anche un gran talento.
Venti gol a 19 anni con l’Universidad de Chile, la chiamata dell’Inter sponsorizzato da Zamorano, il prestito al Chievo - tanti
scherzi, poche partite, zero gol
-, un lungo giro per il mondo:
Spagna, Portogallo, Scozia,
Brasile, persino Cipro. In mezzo, più guai che reti: una lite
con Jimenez in un night club
per qualche apprezzamento alla moglie, finita con un trauma
cranico; una cura per disintossicazione dall’alcool in una clinica di Marbella; problemi d’ansia. Poi la voglia di ricominciare
e la redenzione. Torna in Italia,
al Grosseto, e segna 24 gol in 24
partite. Poi Palermo, dov’è nata
la seconda figlia, Cagliari, dov’è
nato il terzo, Genoa, ora Atalanta. Un’altra vita, grazie alla famiglia (rigorosamente tatuata,
su braccio sinistro e gamba) e
una moglie che definisce come
pilastro della sua vita. E adesso
rialzarsi, dopo una rovesciata
così, è molto più bello.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Da Parola a Rooney, anche con l’età
la «chilena» non perde il suo fascino
P
er avere da poco superato i cento anni di età, la
rovesciata è una vecchietta assai arzilla e gode di
ottima salute. Sarà che è immortale, perché è poesia calcistica, e per definirla niente vale
come le parole di Eduardo Galeano: «Con il corpo sospeso
nell’aria, di spalle al suolo, le
gambe lanciavano il pallone all’indietro nel repentino andirivieni delle lame di una forbice». Galeano ne scrive per raccontare la prima rovesciata
della storia, accreditata al cileno di origine basca Ramon Unzaga Asla nel gennaio 1914, allo stadio El Morro di Talcahua-
STEVAN JOVETIC (INTER)
RICCARDO MEGGIORINI (CHIEVO)
MAURICIO PINILLA (ATALANTA)
pelle una delle sue meraviglie
calcistiche: no, sulla schiena ha
piazzato l’errore della vita, la
traversa colpita contro il Brasile
a un minuto dalla fine dei supplementari negli ottavi del
Mondiale 2014. Sarebbe stato
«il BeloHorizontazo» prima ancora del Mineirazo. Lui ci ha aggiunto la scritta «a un centimetro dalla gloria». Almeno adesso, alla gloria, ci va molto più
vicino. C’è stato un tempo in cui
ne sembrava lontanissimo.
me: «chorera», da choreros (gli
abitanti di Talcahuano), è il
primo ma è troppo locale per
prendere piede. «Chilena»,
dalla nazionalità di Unzaga, è
un marchio più chiaro e vince
su «trizaga», perché vale tre come sostengono gli uruguaiani.
Chilena, dunque: vale per tutto
il Sudamerica. Più della parola
però vale il gesto.
no (anche se i peruviani ne rivendicano la paternità:
l’hanno vista, dicono, almeno
20-25 anni prima, a Callao, il
più grande e importante porto
del Paese). Chi assiste a quell’acrobazia inedita cerca un no-
La rovesciata
di Carlo
Parola
e quella
di Wayne
Rooney
LA GALLERIA La rovesciata italiana più famosa non è nemmeno un gol: è l’immagine di
Carletto Parola finita su una figurina Panini, un rinvio in Fiorentina-Juve del 1950. Gigi Riva, in un Vicenza-Cagliari del
‘70, è senza dubbio la più bella.
C’è anche quella negata: Rummenigge ai Rangers nell’84,
gol annullato per gioco pericoloso perché i «rovesciatori»
hanno sempre dovuto lottare
con gli arbitri, oltre che con la
gravità. In tempi a colori e non
i bianco e nero, quasi proverbiale il messicano Hugo Sanchez con il Real Madrid, indimenticabile Marco Van Basten
in Coppa Campioni contro il
Goteborg, praticamente perfetto Wayne Rooney nel derby
di Manchester del febbraio
2011.
a.fr.
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2
GIGI BUFFON
 Juventus-Chievo 7’ s.t.
La splendida parata, con palla sul palo, su tiro di Cesar
3
LORENZO INSIGNE
 Empoli-Napoli 7’ p.t.
La prodezza di Insigne: al volo, sul secondo palo
LE ALTRE NOMINATION
MARIO BALOTELLI
 Inter-Milan 37’ s.t.
Punizione da fuori area, molto
angolata: Handanovic si
distende e devia in angolo
JUAN ITURBE
 Frosinone-Roma 48’ s.t.
Iturbe si porta la palla sul
sinistro e segna un gran gol
con un tiro sotto la traversa
ALESSANDRO MATRI
 Lazio-Udinese 28’ s.t.
Spalle alla porta, controlla col
destro, si gira, porta avanti il
pallone col sinistro e segna
ROBERTO SORIANO
 Samp-Bologna 34’ s.t.
Gran tiro di destro da fuori
area: Mirante vola, ma il
pallone è imprendibile
LEANDRO GRECO
 Verona-Torino 42’ p.t.
Dallo spettacolare gioco a
due piedi di Greco nasce
un’occasione da gol per Toni
MARCO BORRIELLO
 Palermo-Carpi 18’ s.t.
Con uno scatto da ventenne,
brucia sul tempo El Kaoutari
e supera Sorrentino in uscita
BABACAR
 Fiorentina-Genoa 15’ s.t.
Cross di Borja Valero, stacco
di Babacar che salta più in
alto di tutti e segna di testa
MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
OPINIONI
www.gazzetta.it
TUTTE LE NOTIZIE SUL NOSTRO SITO
Le due italiane in Champions
STRESS TEST EUROPA
JUVE&ROMA, È DURA
L’ANALISI
di FABIO LICARI
N
on è un caso che i big-match
della prima di Champions
coinvolgano le due italiane: il
sorteggio s’è accanito a scegliere il
peggio, soprattutto per i bianconeri
finiti nel gruppo forse più terribile di
sempre. City-Juve oggi, RomaBarcellona domani. Emozioni e
spettacolo, ma per Allegri e Garcia
non ci voleva.
Non ci voleva di sicuro per questa
Juve nel momento più difficile della
storia recente. Sarebbe servito
disperatamente un rivale abbordabile,
per ritrovarsi e ritrovare successo e
morale – in fondo i vari Bate, Astana,
Maccabi esistono –, invece ecco il City
a punteggio pieno (e difesa
imbattuta) in Premier. Potenza
emergente d’Europa, liberato dai
vincoli del fair play finanziario, ormai
sfidante più credibile del Barça (con
Bayern e Real Madrid). In altri tempi
una sconfitta a Manchester poteva
anche starci, oggi rischia di
complicare una situazione già al
limite. Con il Genoa domenica in
agguato. E che rendono indecifrabile
qualunque previsione nel gruppo con
Siviglia e Borussia Mönchengladbach.
Non c’è Aguero tra gli inglesi, tanta
roba, però Pellegrini può schierare De
Bruyne (fuori portata per le casse
bianconere), Silva, Navas e in
soprannumero Nasri: tutti «10» che
avrebbero fatto comodo. Ma anche
Marchisio out è un bel guaio e la
formazione un rebus: sarebbe meglio
non prescindere da Cuadrado e
Dybala, e il 3-5-2 sembra garantire
più automatismi, almeno in
emergenza. Tornerà la Juve
prepotente, paziente, superiore
insomma, vista contro Dortmund e
Madrid? Urge risposta: ma questa,
pur tra infortuni e caselle mancanti, e
senza la leadership di Tevez e Pirlo,
non vale l’umiliante punto in
classifica. Ad Allegri il compito di
ristabilire l’equilibrio tecnico-tattico.
A Pogba – chi altri, se vale davvero un
Van Gogh – l’onere, non più
25
rimandabile, di prendere in mano la
situazione. Aspettando Dybala.
Diversa la situazione della Roma,
dall’alto dei suoi 7 punti: ma i tremori
nel finale contro i bianconeri, e il
successo ben più sofferto del 2-0
ufficiale con il Frosinone, non
possono non lasciare perplessi al
cospetto del Barcellona. Il Siviglia in
Supercoppa ha spiegato che la difesa
catalana non è impermeabile, e che le
seconde linee non sono all’altezza dei
titolari. Ma lo straordinario
meccanismo di Luis Enrique – il
sistema Guardiola esasperato da
pressing alto, velocità e ricerca della
profondità, ed esaltato da quattro
fenomeni, Iniesta compreso – non
ammette discussioni né confronti.
Non è escluso che crolli la
maledizione delle due coppe
consecutive finora «impossibili».
Rispetto alla Juve, però, la Roma
dovrebbe giocarsi gli ottavi soltanto
con il Leverkusen.
Roma e Juve non sono le uniche in
attesa di soccorso dall’Europa.
Mourinho deve capire se il Chelsea
soffre di semplice mal di testa oppure
è alla fine di un ciclo (il Maccabi
potrebbe essere una buona aspirina),
lo United non ha ancora capito se il
nuovo ciclo è decollato (ma il Psv non
è il City). Molto meglio per il Psg e
per il Real Madrid contro Malmoe e
Shakhtar. Mentre l’Atletico (oggi sul
campo del Galatasaray) e il Bayern
(domani a casa Olympiacos, un bel
Grecia-Germania) possono stare
meno tranquilli.
Per le italiane ci sarà da soffrire
comunque, e non è detto che al
sorteggio di dicembre saranno ancora
due. Peccato triplo, nell’anno della
finale a Milano, del possibile ritorno
sul podio del ranking (con squadra in
più) e del nuovo ciclo economico che
ha reso la Champions una vera
Superlega: 1,26 miliardi di euro da
distribuire alle 32 finaliste, il limite
dei 100 milioni per la vincente che
potrebbe essere abbattuto, e
soprattutto le conseguenze potenziali
per il futuro. Il circolo virtuoso – più
partecipi, più incassi, più diventi forte
– ci mette poco a diventare circolo
vizioso. Almeno per chi resta fuori dal
torneo.
La vignetta
Lettere alla Gazzetta
di Lorenzo Castellani
TRIDENTE CON BALO
IL MILAN È TENTATO
TEMPI
SUPPLEMENTARI
di ALBERTO CERRUTI
email: [email protected]
Twitter
MAURO BERGAMASCO
Azzurro di rugby
 Quiz: qual’è il sogno di ogni
Rodigino? Star al posto giusto...
tra due padovani!
@MauroBergamasco
Caro Cerruti, la sconfitta nel derby
non mi fa paura. Ho visto un buon
Milan in crescita, anche se deve
tirare di più in porta. Mi sono
piaciuti Montolivo e Kucka e con il
rientro di Bertolacci il centrocampo
migliorerà. Visto che Balotelli si è
presentato nel migliore dei modi,
tocca a Mihajlovic, che mi sembra
un Capello-2, trovare il modo di far
coesistere lui, Bacca e Luiz Adriano.
Con un tridente simile, il Milan può
arrivare tra le prime tre, perché il
derby ha dimostrato che non è per
niente inferiore all’Inter.
Claudio Piano, Udine
FEDERICA PELLEGRINI
Campionessa di nuoto
 È sempre faticoso il lunedì
mattina... #faccedazombie
#SaintVincent #ritirotraimonti
#POOLMETALJACKET
@mafaldina88
CLEMENTE RUSSO
Pugile azzurro
 Siamo una grande forza...
questo solo perché c’è rispetto,
stima ma specie unione tra di
noi!!!
@ClementeRusso
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I
l derby, visto dalla parte degli
sconfitti, ha lasciato sensazioni
opposte. I pessimisti hanno
colto i segnali di un altro
campionato in retrovia. Gli ottimisti,
come il signor Piano, sono invece
convinti che il Milan possa finire sul
podio. Premesso che secondo me il
pareggio sarebbe stato più giusto
anche se l’Inter non ha rubato nulla,
agli uni e agli altri consiglierei di
non avere troppa fretta perché,
come ha detto Mancini, la classifica
si assesterà nei prossimi 10 turni e
soltanto a Natale si potranno avere
le idee chiare sul futuro. Ricordare,
per credere, che la Roma due anni
fa vinse le prime 10 partite, ma poi
finì a 17 punti dalla Juve campione
d’Italia. E per rimanere sul fronte
Inter-Milan, quando i nerazzurri
hanno vinto gli ultimi quattro
scudetti, due con Mancini e due con
Mourinho, non erano mai stati in
testa da soli dopo tre giornate e anzi
quando l’Inter si è trovata davanti a
tutti per l’ultima volta, alla quarta
giornata, poi è arrivata seconda.
Quella sera, il 22 settembre 2010, il
primo Milan di Allegri era staccato
di 5 punti, soltanto uno meno di
adesso, ma alla fine fu campione
d’Italia a +6 sull’Inter, nel frattempo
passata da Benitez a Leonardo.
Al di là delle emozioni di settembre,
che tra l’altro ribaltano quelle di
agosto quando il Milan sembrava
più avanti dell’Inter, tre partite di
campionato hanno però offerto
indicazioni da non sottovalutare in
prospettiva. E su queste Mihajlovic
dovrà lavorare con il pieno
appoggio di Berlusconi, la prima e
indispensabile condizione per
risalire la corrente. Partendo dalla
difesa, preoccupa il fatto che il
bravissimo Diego Lopez abbia
sempre incassato gol: 2 contro la
Fiorentina, 1 contro l’Empoli e 1
contro l’Inter. I problemi più grossi,
però, sono davanti perché soltanto
contro la squadra più debole,
l’Empoli appunto, il Milan ha
segnato, mentre ha fatto scena muta
contro i viola e i nerazzurri. Ma
soprattutto ha sempre tirato poco e
male nel derby, in particolare con
Luiz Adriano. Anche se in questi casi
è facile dare la colpa agli attaccanti,
prima di prendersela con le due
punte titolari di Mihajlovic
bisognerebbe ricordare i limiti di
Abate e soprattutto De Sciglio,
incapaci di servire cross pericolosi
dal fondo. In attesa del prezioso
rientro di Antonelli, il migliore
esterno per qualità e quantità,
Montolivo davanti alla difesa
garantisce più qualità del ruvido De
Jong ma non basta per innescare gli
attaccanti. E proprio qui, nel
centrocampo che è il termometro di
tutte le squadre, Mihajlovic deve
trovare la chiave per aprire la
cassaforte del gioco e delle
occasioni da gol, più con
Bonaventura che con Honda. E poi,
da domenica sera, c’è la madre di
tutte le discussioni e cioè l’impiego
di Balotelli, che con eccessiva fretta
tutti ritengono maturato. Capitan
Montolivo, con grande saggezza, ha
invitato ad aspettare Natale per fare
un primo bilancio sul suo ritorno.
Nel frattempo, però, Mihajlovic
dovrà decidere se, e soprattutto con
chi, far giocare Balotelli: con uno tra
Bacca e Luiz Adriano, oppure con
entrambi? Questo è il problema.
Perché sulla carta le soluzioni sono
tante, ma sul campo l’equilibrio è
uno solo.
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Un fenomeno che prende piede tra i nostri tifosi
NON VINCI PIÙ, TI FISCHIO: ALLO STADIO LA MEMORIA È CORTA
L’OPINIONE
di ALESSANDRA BOCCI
email: [email protected]
twitter:@picobocci
C
ontestano il calcio business, lo strazio
dei diritti tv, i mercanti che parlano dei
club di calcio come se fossero le grandi
major dello spettacolo hollywoodiano. Poi
però fanno quello che si fa nelle sale dei
grandi cinefestival o quello che fanno i
loggionisti nei teatri: fischiano. L’aggravante è
che fischiano gente che ha vinto per anni,
gente quasi idolatrata fino a un mese prima. È
un fenomeno che riguarda tifosi borghesi e
ultrà: sabato a Torino la curva era chiusa, ma
la situazione non era confortevole per i
giocatori della Juve. E la mimica di Buffon
(«abbiamo bisogno di voi qui e ora»),
rafforzata dalle parole di Bonucci, ricorda le
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
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dichiarazioni di Paolo Maldini, salutato con
freddezza dagli ultrà della Sud nel giorno
dell’addio. Un campione festeggiato più dagli
avversari dell’ultima partita, i fiorentini, che
dal pubblico della San Siro rossonera. Era il
2009, le ruggini risalivano a 4 anni prima,
quando un Maldini immusonito dalla sconfitta
di Istanbul avrebbe dato del mercenario a chi
chiedeva conto del risultato incredibile. Ma la
radice del dissidio va cercata indietro nel
tempo, nelle arance tirate nel 1998 a una
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squadra che stava vivendo un momento
difficile dopo aver dominato l’Europa e aver
vinto caterve di scudetti. Maldini disse «mai
più», e fu di parola: mai si è presentato a una
festa ultrà, mai si è avvicinato al tifo
organizzato, e in più occasioni ha ricordato
che neppure il resto dei tifosi manifestava
sostegno. «Non è un problema della curva»,
ha detto nel 2009 in mezzo ai fischi che
piovevano sul crepuscolo dell’era Ancelotti. A
Bonucci ancora non sono arrivate arance in
testa, però il problema è lo stesso. Criticare il
calcio business è lecito, basta poi non seguire
lo stesso cinico protocollo.
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1,80; U.S.A. USD 4,00.
Serie B R Il posticipo della 2a giornata
Trapani capolista per 1’
dopo la notte da incubo
1Voli cancellati, arrivo a Roma dopo l’una e poche ore di sonno
Coronado segna il vantaggio, il Latina rimedia subito con Olivera
Massimiliano Ancona
LATINA
1
TRAPANI
1
INVIATO A LATINA
T
utto in 54 secondi. Quelli
che trascorrono tra il vantaggio siciliano di Coronado e il pari di Olivera. L’1-1 tra
Latina e Trapani si decide tra il
2’ e il 3’ della ripresa. Il trequartista brasiliano di Cosmi, al secondo gol stagionale dopo quello alla Ternana, è lesto a girare
in rete un pallone vagante in
area svirgolato dall’ex Montalto
in rovesciata. Mentre Olivera
devia due volte la sfera (con
tocco di Fazio) che finisce in rete su cross di Bruscagin. Il Trapani vede così svanire il primato dopo una manciata di secondi. Primato che l’avrebbe premiato dopo un viaggio da
incubo che l’ha portato dalla Sicilia all’agro pontino in dieci
ore, dopo due voli cancellati e
un atterraggio a Roma soltanto
dopo l’una di notte, con il sonno
compromesso. Il Latina raccoglie il secondo punto in rimonta
dopo quello di Novara. Ma l’impressione è che Iuliano abbia
ancora da lavorare.
LA CHIAVE I padroni di casa cominciano la gara con due lutti
nel cuore. Quello per Fabrizio
Leonardi, sei stagioni coi pontini negli anni Cinquanta. E quello per il tifoso Ughetto Masullo.
In avvio il ritmo è lento. Più
compatto il Trapani, che ha in
Scozzarella il crocevia obbligato di ogni iniziativa, e in Coronado, alle spalle di Montalto e
Torregrossa, il giocatore in grado di accelerare l’azione e saltare l’uomo. Tuttavia per 20’ non
accade nulla. Poiché il 4-3-3 del
Latina - che diventa spesso e volentieri un 4-1-4-1 in fase di
contenimento con Moretti davanti alla difesa e Jefferson unico attaccante – deve essere ancora assimilato da una squadra
che soffre all’inizio il passo lento del regista Olivera e la leggerezza di Acosty a destra. Mentre
Dumitru, dall’altra parte, riceve
pochi palloni e sempre sporchi.
Così, eccezion fatta per un al-
PRIMO TEMPO 0-0
MARCATORI Coronado (T) al 2’,
Olivera (L) al 3’ s.t.
LATINA (4-3-3) Di Gennaro 6;
Bruscagin 6, Brosco 6, Dellafiore
6, Scaglia 6; Schiattarella 6,5 (dal
44’ s.t. Paponi s.v.), Olivera 6,5,
Moretti 5,5; Acosty 5 (dal 27’ s.t.
Talamo 6), Jefferson 5,5 (dal 9’ s.t.
Corvia 6), Dumitru 6.
PANCHINA Farelli, Minala, Regoli,
Ammari, Esposito, Marchionni.
ALLENATORE Iuliano 6.
TRAPANI (4-3-1-2) Nicolas 6,5;
Fazio 6, Scognamiglio 6, Perticone
6, Rizzato 6; Ciaramitaro 6,
Scozzarella 5, Barillà 6 (dal 31’ s.t.
Basso 6); Coronado 6,5;
Torregrossa 6 (dal 21’ s.t. Eramo
6), Montalto 6 (dal 44’ s.t.
Sparacello s.v.).
PANCHINA Fulignati, Pagliarulo,
Citro, Raffaello, Pastore, Cavagna.
ALLENATORE Cosmi 6.
 OLIVERA
CENTROCAMPISTA DEL LATINA
Nicolò Schira
MILANO
U
n po’ la finestra di mercato (fino al 20) concessa alle squadre ammesse
ai campionati dopo le sentenze
(ricordiamo che hanno la possibilità sia di acquistare che di
cedere giocatori), e un po’ la
caccia agli svincolati: il mercato è ancora vivo in B.
OPERAZIONI Leandro Rinaudo ha detto sì alla proposta del
Vicenza, che ora deve trovare
la contropartita da girare all’Entella (probabile il prestito
di Vita). Il Novara ha ingaggiato Casarini (ex Bologna): accordo fino al 2018 per il centrocampista che Baroni ha già
avuto a Lanciano. Continuano i
Federico Casarini, 26 anni LAPRESSE
contatti fra il Modena e Raffaele Palladino (ex Parma): «una
soluzione affascinante» come
l’ha definita il presidente gialloblù Caliendo e per la quale le
parti continuano a trattare sottotraccia, prima però gli emiliani devono liberare un posto
LIVORNO
CAGLIARI
TRAPANI
SALERNITANA
BARI
PRO VERCELLI
VICENZA
ENTELLA
CESENA
PERUGIA
LANCIANO
AVELLINO
CROTONE
PESCARA
LATINA
SPEZIA
BRESCIA
TERNANA
ASCOLI
COMO
MODENA
NOVARA (-2)
PT
6
4
4
4
4
4
4
3
3
3
3
3
3
3
2
1
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1
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0
0
-1
PARTITE
RETI
G
V
N
P
F
S
2
2
2
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1
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5
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4
2
4
3
3
VENERDI’ 18
MODENA-TERNANA, ore 19
LIVORNO-BRESCIA, ore 21
SABATO 19, ore 15
ASCOLI-CESENA
BARI-PESCARA
CAGLIARI-AVELLINO
NOVARA-ENTELLA
PERUGIA-CROTONE
PRO VERCELLI-LATINA
SALERNITANA-SPEZIA
TRAPANI-LANCIANO
VICENZA-COMO
La Ternana in lutto
Minuto di silenzio
su tutti gli 11 campi
leggerimento sbagliato di Moretti sul quale si avventa Torregrossa, chiuso da Brosco (9’),
bisogna attendere un’iniziativa
di Coronado, che raccoglie un
pallone al limite e impegna Di
Gennaro in uno dei due interventi dei primi 45’. Si ripete infatti su sinistro al volo di Barillà
al 34’. Il Latina? Non pervenuto.
A meno che non si vogliano segnalare come tentativi i tiracci
sballati di Olivera al 32’ e al 45’.
LA RISSA Opposta la ripresa.
Non solo i due gol, ma anche
l’espulsione di Scozzarella (due
MERCATO
Casarini al Novara
Vicenza, sì Rinaudo
Cagliari-Deiola 2020
SQUADRE
PROSSIMO TURNO
Serse Cosmi, 57 anni, soddisfatto dopo il pareggio ottenuto a Latina LAPRESSE
6,5
LA GARA DI OGGI
CLASSIFICA
Ascoli-Entella
un recupero
nel ricordo
di Vezzoso
in lista e in uscita potrebbe esserci Stanco, con destinazione
Catania. Il Cagliari infine blinda il giovane Deiola: intesa per
il rinnovo sino al 2020.
LEGA PRO Lulli (Catania) al Lumezzane. Il Savona è vicino ad
Angelotti (Pavia). Altri arrivi
alla Pro Patria: Lagorga (ex Varese), Sampietro (Samp), Degeri (Cremonese) e Montini
(ex Arezzo) ed è stato confermato Taino. Due giocatori in
partenza da Ascoli: la Reggiana vuole Pelagatti, la Pistoiese
è su Tripoli. Il Teramo, che ha
ufficializzato Beppe D’Aniello
(ex Varese) come amministratore delegato, prende Cecchini
(Entella). La Juve Stabia tratta
Guazzo con l’Entella. Burzigotti (ex Grosseto) firma con il
Messina. Il Melfi vuole Tortolano e Bacchetti dal Catania che,
dopo Garufo dal Novara vuole
anche Bergamelli, chiude per
Bastianoni (ex Varese) e punta
Costa Ferreira (Entella). Capitolo svincolati: Alfageme (ex
Benevento) ha un’offerta dalla
Casertana, mentre la Spal valuta Botta (ex Vicenza) e Carpani (Ascoli).
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gialli in sei minuti) che al 19’ lascia il Trapani in dieci togliendo
fosforo ai siciliana, già in calando per il contraccolpo del pari
subito e la stanchezza del viaggio. Il Latina prende così il sopravvento e va al tiro con
Schiattarella, bravo, ma per
nulla sportivo nell’episodio che
porta al secondo giallo di Scozzarella scatenando una rissa
che ha visto coinvolti anche Iuliano, Cosmi e le panchine. Poi
anche Dumitru (due volte), Olivera, Moretti e di testa Corvia.
Nicolas para tutto. Resta l’1-1.
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 TERNI C’era anche Andrea
Abodi, oltre alla Ternana al
completo, ai funerali di Stefano
Galletti, il tifoso morto a seguito
di un incidente stradale
avvenuto sabato mentre si
recava allo stadio. Abodi ha
annunciato che nel prossimo
turno verrà osservato un minuto
di raccoglimento su tutti i campi
e la Ternana ha chiesto di
giocare con il lutto al braccio.
 ARRESTI Cinque francesi
arrestati prima di Como-Livorno
di sabato a Novara. Sono tifosi
dell’Olympique Marsiglia, la cui
tifoseria è gemellata con quella
del Livorno. Nella perquisizione
della loro auto, la Digos ha
trovato una serie di armi.
 B SOCIAL Oggi a Milano, in
via Copernico 18, dalle ore 14.15
alle 16 viene presentata la nuova
identità digital e social della
Lega B per migliorare i rapporti
con i tifosi. Si parlerà di account
social, di applicazioni, del nuovo
sito e di altre strategie per i
canali di comunicazione coi fans.
Ricorso Teramo
Ma il Forlì chiede
la retrocessione
LEGA PRO
 ROMA Campitelli non
lascia, anzi: «Spiace che
qualcuno spinga perché il
Teramo vada via, la città
dovrebbe stringersi intorno a
noi, come accaduto ad Ascoli
— dice il presidente — stiamo
pagando la querelle tra Coni
e Figc, purtroppo credo che
tutto rimarrà come sancito
dal 2° grado». Ciò nonostante,
alla fine il Teramo ha deciso di
ricorrere al Coni chiedendo la
sospensione cautelare delle
partite dell’Ascoli. Anche il
Gubbio si è messo in scia al
Forlì. Dopo che il Collegio di
garanzia del Coni ha accolto il
ricorso del club romagnolo e
sospeso le gare di Teramo e
Savona fino all’udienza del 23,
l’avvocato Enrico Crocetti ha
spiegato: «È il primo caso in
Italia che con la
responsabilità diretta non si
infligge la retrocessione. Il
Collegio dovrà valutare se le
sanzioni applicate siano
veramente afflittive nei
confronti di Teramo e
Savona».
 ISCHIA (Na) (g.c.) Nuova crisi
all’Ischia: il presidente Luigi
Rapullino, nominato a luglio, ha
annunciato le dimissioni al culmine
di una polemica con i tifosi che
contestavano la decisione della
società di far allenare la prima
squadra e la Berretti a Napoli e
non sull’isola.
(3-5-2)
ASCOLI
(4-3-3)
ENTELLA
OGGI ore 18
PREZZI 8,50-35
1
LANNI
13
28
23
CINAGLIA MILANOVIC PELAGATTI
27
19
4
17
3
ALMICI ADDAE PIRRONE GIORGI ANTONINI
18
CATURANO
9
PEREZ
SERIE A PLAYOFF PLAYOUT RETROCESSIONI
ARBITRO Minelli di Varese 6.
GUARDALINEE Pentangelo 6Cecconi 6.
ESPULSI Scozzarella (T) al 19’ s.t.
per doppia ammonizione
(entrambe per gioco scorretto).
AMMONITI Schiattarella (L),
Jefferson (L), Perticone (T),
Ciaramitaro (T) e Scognamiglio
(T) per gioco scorretto.
NOTE paganti 1.785, incasso di
19.603 euro; abbonati 1.759, quota
di 18.618 euro. Tiri in porta 5-3.
Tiri fuori 4-2. In fuorigioco 4-0.
Angoli 7-3. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 5’.
IL MIGLIORE
27
MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
17
FAZZI
9
CAPUTO
14
SESTU
8
TROIANO
6
GERLI
7
STAITI
3
KEITA
23
SINI
5
CECCARELLI
24
BELLI
22
IACOBUCCI
ASCOLI Si recupera oggi la partita
rinviata alla prima giornata, dopo
l’ammissione di Ascoli ed Entella in B.
Scontata la giornata di squalifica,
Petrone ritrova Perez che sarà al
vertice dell’attacco, mentre Altobelli
ne deve scontare un’altra e sarà
assente come Mengoni, sostituito in
difesa da Cinaglia. In dubbio Giorgi e
Grassi. Esordio in vista per Antonini,
impiegato sulla fascia sinistra. Petrone
guarda al mercato: «Mi aspetto il
completamento dell’organico». Infatti
l’Ascoli ha trovato l’accordo con il
Cagliari per il difensore Del Fabro,
mentre per il centrocampo continua
la trattativa con il Chievo per Bellomo,
in alternativa piace Vacca (Reggiana).
PANCHINA 22 Svedkauskas,
6 Nava, 2 Pecorini, 10 Berrettoni,
8 Carpani, 14 Jankto, 20 Grassi,
29 Petagna, 21 Cacia.
ALLENATORE Petrone.
SQUALIFICATI Altobelli, Mengoni.
ENTELLA Aglietti potrebbe riproporre
la formazione del match vittorioso
contro il Cesena. Possibile alternativa
l’inserimento di Costa Ferreira come
esterno di sinistra d’attacco, con Fazzi
dirottato a centrocampo. Ascoli ed
Entella si incontrano anche nel ricordo
di Sergio Vezzoso (scomparso nel
2007 a 64 anni), terzino che negli anni
Settanta portò l’Ascoli per la prima
volta in Serie A e poi allenò le giovanili,
ma che è stato anche giocatore e
allenatore dell’Entella, avendo scelto
come residenza proprio Chiavari.
Mercato: Sforzini è in partenza, ma
non vuole scendere in Lega Pro ed è
possibile che vada a Trapani in cambio
di Nadarevic oppure a Como.
PANCHINA 12 Borra, 13 Zanon,
2 Zigrossi, 15 Pellizzer, 4 Volpe,
26 Masucci, 21 Costa Ferreira,
11 Moreo, 27 Petkovic.
ALLENATORE Aglietti.
SQUALIFICATI Iacoponi.
ARBITRO Abbattista di Molfetta.
GUARDALINEE Calò-Di Salvo.
TV Sky Sport 1 HD, Sky Supercalcio
HD e Sky Calcio 1 HD.
Ischia, scoppia la crisi: via il presidente
I gironi A e B sono sabato, il C domenica
 Questa la situazione in Lega Pro
dopo due giornate e in attesa delle
11 partite da recuperare, con il
programma del prossimo turno
che vedrà due gironi in campo
sabato e uno domenica, con un
anticipo a venerdì nel girone A e
due gare già rinviate nel girone B.
GIRONE A
CLASSIFICA Südtirol p. 6;
Reggiana, Padova, Bassano, Giana,
Pordenone e Cremonese 4;
Cittadella*, Feralpi Salò, Mantova e
Alessandria 3; Renate e Pro
Piacenza 1; Pro Patria**, Pavia*,
Cuneo, AlbinoLeffe e Lumezzane 0.
(**due gare in meno; *una gara in
meno).
PROSSIMO TURNO Venerdì, ore
20.30: Giana-Cuneo. Sabato, ore
14: Pro Patria-Feralpi Salò; ore 15:
Pro Piacenza-Reggiana e Renate
Cittadella; ore 17.30: BassanoAlbinoLeffe e Padova-Lumezzane;
ore 20.30: Alessandria-
Cremonese, Mantova-Pordenone e
Pavia-Südtirol.
GIRONE B
CLASSIFICA Spal p. 6; L’Aquila
(-1) 5; Pisa*, Maceratese*, Ancona* e
Lucchese 3; Santarcangelo,
Carrarese, Siena e Tuttocuoio 2;
Pontedera*, Rimini, Arezzo e Pistoiese
1; Prato e Lupa Roma 0; Savona** (-6)
e Teramo** (-6) -6. (**due gare in
meno; *una gara in meno).
PROSSIMO TURNO Sabato, ore 15:
L’Aquila-Pontedera e MacerateseLucchese; ore 17.30: Lupa RomaRimini e Tuttocuoio-Arezzo; ore 20.30:
Pisa-Ancona, Siena-Prato e SpalPistoiese; rinviate SantarcangeloTeramo e Savona-Carrarese.
GIRONE C
CLASSIFICA Fidelis Andria e
Casertana p. 6; Paganese 4; Cosenza*,
Ischia*, Melfi e Lecce 3; Benevento*,
Foggia, Lupa Castelli, Catanzaro,
Martina e Matera (-2) 1; Messina**,
Monopoli**, Akragas* e Juve Stabia 0;
Catania** (-9) -9. (**due gare in meno;
*una gara in meno).
PROSSIMO TURNO Domenica, ore
14: Cosenza-Akragas; ore 15: IschiaMartina, Lecce-Casertana, MateraCatania e Monopoli-Messina; ore
17.30: Benevento-Foggia, CatanzaroJuve Stabia, Melfi-Lupa Castelli e
Paganese-Fidelis Andria.
28
Motomondiale R Dopo il GP San Marino e Riviera di Rimini
MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Enea punta in alto
«Kent, ora inizia
la Remontescion»
TACCUINO
FERRARI IN BORSA
«Dopo metà ottobre»
 La quotazione in Borsa della
Ferrari avverrà nella seconda
metà di ottobre. Lo ha detto il
presidente di Fca, John
Elkann. A chi gli chiedeva se il
lancio della Giulia fosse l’inizio
della sfida di Alfa alle grandi
Case tedesche, il manager ha
risposto: «Sfida già partita».
1Bastianini: «Il Mondiale di Moto3? Me la gioco,
ma con l’inglese ho difficoltà. E resto con Gresini»
Paolo Ianieri
INVIATO A MISANO ADRIATICO
I
l giorno dopo la prima volta, i capelli sono tornati
quasi… normali. Del rosso
e verde ai lati della cresta bionda con i quali si è disegnato sulla testa la bandiera italiana, restano solo poche tracce. Enea
Bastianini indossa una maglietta blu scura con la scritta
«Quando la zira la zira». Domenica la ruota ha finalmente girato dalla sua parte dopo tante
volate perse per un respiro.
«Tutte le volte ci provavo e per
un motivo o per l’altro, a volte
anche non per colpa mia, non
ce la facevo. Non è che le volate
non le sapessi fare, anzi, solo
che prima ero più sfortunato. E
in ogni caso finire secondo non
fa proprio schifo, eh? Ma conquistare la prima vittoria a Misano, davanti a tutte le persone
che conosco, è speciale».
REMONTESCION Adesso che ha
iscritto il proprio nome nel libro
dei vincitori di un GP, Enea può
guardare un pochino più in alto.
«Questi 9 podi ottenuti finora
mi incoraggiano, perché adesso
posso davvero pensare di essere
a ogni gran premio lì davanti a
giocarmela. Io ci credo». Così
come crede in una rimonta
Mondiale, anzi «remontescion»,
come l’ha definita in conferenza
stampa, facendo morire tutti
dal ridere («L’inglese lo devo
studiare, lo so, ma faccio fatica.
Studiare non mi piace»), che resta complicata, visto che a 5 gare dal termine ha 55 punti da recuperare a Danny Kent. «Sono
tanti, perché Danny non è un pilota che una gara fa primo e
quella dopo 20°. È costante, fa
pochi errori, magari a volte ha
un attimo di smarrimento, ma ci
GOMME, FIA E PIRELLI
«Presto novità»
 Dopo gli episodi delle ultime
settimane — dalle forature a
Spa fino al caso pressione
pneumatici Mercedes a
Monza — il responsabile
motorsport Pirelli Paul
Hembery ha detto: «Stiamo
definendo con la Fia
procedure più chiare
nell’interesse dei team». Al GP
Singapore i team avranno a
disposizione soft e supersoft.
può stare nell’arco di una stagione. Purtroppo la mia caduta
all’ultimo giro di Silverstone ha
compromesso le cose, è stato un
brutto colpo per la mia rincorsa
al titolo».
ANCORA MOTO3 Vincere il
Mondiale della Moto3 resta
l’obiettivo principale. «Lo voglio. Se non quest’anno, il prossimo». Eppure nel paddock le
voci che parlano di un suo interesse per tentare una fuga in
Moto2 non sono poche. «No,
non sto pensando alla Moto2,
nel 2016 farò ancora la Moto3».
Ma con che team? Le voci parlano di un tentativo di liberarsi
dal contratto che lo lega a Fausto Gresini anche il prossimo
anno per approdare nella squadra di Emilio Alzamora, cosa
che ha fatto innervosire parecchio il manager di Faenza:
«Enea è secondo in campionato, in questi due anni ho investito parecchio su di lui e mi sembra che questa non sia assolutamente una squadra di serie B.
Se c’è qualcosa che non va, mi
piacerebbe sentirmelo dire».
Bastianini, però, nega di voler
cambiare aria: «Io non ci ho
GP DI SAN MARINO
TRICOLORE SULLA GAZZETTA
Enea Bastianini, 17 anni, mostra la pagina della Gazzetta che racconta la sua
vittoria a Misano e i festeggiamenti con l’acconciatura tricolore sul podio
pensato minimamente, che
Fausto creda in me sono il primo a dirlo».
TRIO AZZURRO E allora avanti
tutta, guardando a un futuro
che il talento che possiede può
far diventare roseo. Ma il talento da solo non basta, senza
un’adeguata volontà e disciplina: basta vedere come si sta gettando via Jack Miller, in lotta
un anno fa per il Mondiale
Moto3 e oggi sopportato a fatica per la sua indisciplina dalla
stessa Hrc che lo ha voluto subi-
to in MotoGP. Un errore che
non sembra vogliano imitare i
giovani del rinascimento motociclistico italiano: oltre allo
stesso Bastianini, Niccolò Antonelli e Romano Fenati. «Niccolò
rispetto allo scorso anno è cresciuto molto, è costante, ha trovato fiducia, è diventato molto
completo. L’anno prossimo lotterà per il Mondiale. Come Romano, che ha avuto alti e bassi
con la Ktm. Ma ora che la moto
è cresciuta, anche lui sarà pericoloso».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Misano da record
 Numeri da record per il GP
di San Marino targato Sky. La
gara di MotoGP, considerando
anche i passaggi in chiaro
su Cielo e MTV, ha registrato
4.788.770 spettatori medi, con
picchi di share del 27,37%.
CROSS IN MESSICO
Super Febvre a Leon
 (m.z.) Quinta doppietta
stagionale per il neo
campione MxGP Romain
Febvre (Yamaha) che ha
dominato entrambe le
manche, precedendo Shaun
Simpson (Ktm) e Evgeny
Bobryshev (Honda).
Motomondiale R Dopo il GP San Marino e Riviera di Rimini
MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
SPECIALE GAZZETTA
29
CONTENUTO
PREMIUM
Mio fratello Vale
«CHE VOGLIA HA
DI MIGLIORARE
MA QUEI CAPELLI
SENZA VERSO...»
CLARA ROSSI E LA
«NORMALITÀ» DI
ESSERE SORELLA
DEL MITO: «STUDIO
CANTO E VIAGGIO
CON PAPÀ. MOTO?
MAMMA DICE NO»
L’INTERVISTA di PAOLO IANIERI
INVIATO A MISANO ADRIATICO (RIMINI)
Q
lezioni di canto. Studio alla scuola Pianeta Musica di
Davide di Gregorio a Pesaro. È un buon maestro».
E a scuola come va?
«Abbastanza bene, otto e mezzo è una buona media?
Frequento il liceo linguistico, l’anno scorso sono stata
dieci mesi nel Wisconsin per imparare l’inglese. Vivendo in un’altra famiglia, con altre abitudini, impari a
confrontarti con il diverso. Quando c’è stata l’occasione di andare mamma e babbo mi hanno appoggiata
subito, erano contenti. Anche se babbo un po’ di paura
l’aveva».
Però è riuscita a fargli prendere un aereo, impresa non
da poco conoscendo la fobia di Graziano.
«Ma no, lui non ha paura, è solo che non gli piace passare ore infinite in aeroporto ad aspettare. Ma venendo a trovarmi lui e mamma hanno visto cosa avevo
vissuto».
Che papà è Graziano?
«Normalissimo, come tutti gli altri. Di sicuro non ti
annoi mai ad ascoltarlo, ha sempre qualcosa da raccontare che ti incuriosisce».
uando parla di lei, a Graziano si illuminano gli
occhi, mentre la parlata diventa ancor più dolce. «È la mia bimba» sussurra innamorato. La
sua bimba si chiama Clara, nata dalla relazione Le ha pure insegnato a guidare il kart.
con la seconda moglie Lorena, tra due mesi compirà «(Ride; n.d.r.) A volte andiamo ancora. Però a modo
18 anni. «Lo scorso anno è stata negli Stati Uniti a stu- suo, ovvero con dei gran traversi. Ma la mia carriera di
diare — racconta —, quando siamo andati a trovarla pilota si ferma qua».
abbiamo avuto un problema in aeroporto, siamo rimasti bloccati a Chicago e lei ha preso in mano la situazio- Con Vale com’è il rapporto?
ne. Vedere mia figlia che parla in americano, con gli «Il nostro è un buon rapporto direi, come può esserlo
americani, come un’americana, mi è piaciuto molto. È quello con un fratello parecchio maggiore con il quale
partita che era ancora una bambina, l’ho ritrovata non vivi. A volte vado al Ranch a vederlo».
donna». Quando parla, Clara sorride e arrossisce spesso. «Io timida?
L’ha mai portata in moto?
Ma no…» prova a difendersi. In«Lui no, lo ha fatto Luca, un giorno
dossa una canotta con il numero
al Ranch. Andava pianissimo, ma
46, è appena tornata dal prato che
per me era già troppo forte».
costeggia Misano, dove ha assistito
alle libere di suo fratello Valentino.
Ha in casa il maestro migliore per
In famiglia Vale non è il solo artista,
imparare.
lei è da poco giunta 2a al concorso
«No, no. E poi la mamma non vuomusicale «Gallo d’Oro» a Gallo di
le, ha paura».
Petriano. «Da bambina con mia
C’È UN BUON RAPPORTO:
mamma cantavamo ovunque. Il
Il legame è più forte con Luca MariLUI È PARECCHIO PIÙ
mio giocattolo preferito era un piani, l’altro fratello di Valentino, figlio
GRANDE E NON VIVIAMO
noforte, suonavo e cantavo. Da podi Stefania.
INSIEME, MA VADO
co ho cominciato a studiarlo».
«Sì, siamo molto amici. Eravamo
compagni a scuola, ci frequentiamo
AL RANCH A VEDERLO
La musica sembra essere più di una
spesso. Il nostro legame va oltre Vapassione.
lentino, quando siamo assieme si
CLARA ROSSI
«Tre anni fa ho deciso di prendere SU VALENTINO
parla di tutto ma non di moto».
NEI TEST C’È PURE BIAGGI
MotoGP in pista
con Ducati,
Honda e Aprilia
 (p.i.) Moto2 e Moto3 in pista
con vento e un po’ di pioggia ieri
al «Marco Simoncelli», con la
novità di Manuel Pagliani che ha
debuttato sulla Mahindra del
Team Italia con la quale
disputerà la fine della stagione
al posto di Matteo Ferrari,
appiedato per mancanza di
risultati. Oggi scenderanno in
pista le MotoGP, con Ducati
(Iannone, Dovizioso e Pirro),
Honda (Marquez e Pedrosa) e
Aprilia (Bautista, Bradl e Michael
Laverty) impegnate a provare le
gomme Michelin del prossimo
anno. Alex De Angelis sul finire
del giorno proverà la RS-GP di
Laverty, in previsione di un
possibile upgrade ad Aragon per
il team Ioda. Ma l’attenzione nel
box Aprilia sarà puntata
soprattutto su Max Biaggi, che
torna in sella dopo il GP Malesia
di Superbike. Per lui si parla di
un’altra wild card al GP del
Qatar che chiuderà la stagione.
Gare di Valentino ne segue?
«Spesso. Quando il babbo va a in Europa se posso mi
unisco. Altrimenti a casa, davanti alla Tv».
Il mondo della musica sarà la sua strada?
«Dopo il liceo voglio iscrivermi all’università, sempre
lingue. Ma vorrei andare via, magari fare l’Erasmus in
Spagna. La musica… non sono troppo sicura di me.
Chi mi conosce mi rimprovera per questo, ma la cosa
più importante è divertirmi e finché lo faccio vado
avanti».
COCCOLE DA
GRAZIANO
Graziano
Rossi, 61 anni,
con la figlia
Clara, 18 anni
tra due mesi,
nata dalla
relazione con
la seconda
moglie Lorena
MILAGRO
Il premio è arrivando cantando «Le tasche piene di sassi» di Jovanotti. Perché ha scelto quel pezzo?
«Ha un testo bellissimo, che emoziona per primo te
che lo canti. E per me non c’è niente di più bello che
cantare le emozioni. Jovanotti, poi, è uno dei miei
cantanti preferiti».
Lo sa che lui e Valentino sono amici?
«Sì».
E non gli ha mai chiesto di presentarglielo?
«No, non voglio disturbarlo. Sono una sua fan e basta
così. Sono andata a vedere due-tre concerti quest’anno, lo incontrassi per caso va bene, ma senza chiedere
a nessuno».
C’è qualcosa che invidia a Vale?
«Invidio niente, semmai ammiro. Mi piacciono la sua
capacità e la voglia di migliorare sempre e comunque.
E poi è simpatico, no?».
E qualcosa che non le piace di lui?
«I capelli».
I capelli?
sì, non hanno un verso».
ino è…?
le. Non mi ha mai dato properché so quali sono i miei
a loro non importa di chi io
rella».
a sorprendendo quest’anno?
più che altro ci ha dato con.
puntamento a Valencia a fine
agione?
e vengo sarà un bel viaggio.
che babbo è appassionato
musica. In macchina ha semroba buona: Pink Floyd, Eric
on, Mark Knopfler, De Anari cantautori. Le canzoni
casse e lui mi racconta stoon Graziano non ci si annoia
© RIPRODUZIONE RISERVATA
32
Tennis R Us Open
L'ANALISI
di PAOLO
BERTOLUCCI
LE SUE ARMI?
PRESSING
E RITMO
SENZA ERRORI
Q
uella tra Roger
Federer e Nole
Djokovic è
attualmente la
sfida tennistica più
stimolante. Se prediligi
l’eleganza, i gesti
bianchi, il talento e
l’inventiva non puoi che
parteggiare per Roger,
ma se guardi il
rendimento, l’aspetto
fisico e la solidità
mentale sei al fianco di
Nole.
Gli scontri diretti più
importanti hanno visto
il successo del serbo e
l’essere arrivato ad un
passo dal Grande Slam
certifica la grandezza
del numero uno del
mondo che anche
quest’anno terminerà la
stagione seduto sul
trono mondiale, per la
quarta volta in carriera.
Veloce e al tempo stesso
resistente, Nole
impressiona per
l’elasticità muscolare,
per la feroce
determinazione nei
recuperi e per la facilità
nel ribaltare l’azione.
Anche quando lo sforzo
annebbia le idee, il
serbo non perde la
lucidità e si esalta
ancor di più quando la
partita vira verso la
battaglia.
Lascia allibiti come
riesca a mantenere per
lunghi tratti un ritmo
ossessivo, un pressing
esasperato senza
perdere la precisione
dei colpi pur
rimanendo ordinato, e
di come sia in grado di
produrre gioco, con
pochi svolazzi, ma con
la determinazione di
chi insegue la vittoria.
Fuori dal campo è un
ragazzo simpatico e
sempre disponibile,
spesso sorridente, ma
quando scende sul
rettangolo di gioco
cambia pelle e diventa
una spietata macchina
da punti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Djokovic, solo emozioni
E’ lui il nuovo dominatore
1Terzo Slam dell’anno dopo il successo su Federer, che spreca
troppo e accetta a fatica la delusione: «Questa sconfitta è un fiasco»
Vincenzo Martucci
INVIATO A NEW YORK
T
u chiamale, se vuoi, emozioni. Quelle forti,
da trattenere il respiro (i milioni di telespettatori), da non alzarti per 3 ore e 20 minuti
dal seggiolino (i 23mila fortunati dell’Arthur Ashe
Stadium), da morderti le unghie (papà Federer durante e Rogerino dopo la partita). Emozioni subito, già nel primo game della finale degli Us Open,
ed emozioni in vista del traguardo, dal 5-2 e servizio per vincere il titolo per il numero 1 del mondo,
Novak Djokovic, alle tre, incredibili, palle-break
mancate dal Fenomeno per un aggancio da miracolo. Emozioni nel segno del numero 10, come gli
Slam vinti da Nole, il Campione di gomma, al terzo
trionfo stagionale (l’unica finale persa con
Wawrinka al Roland Garros-tabù) e come — ahilui
— le finali dei Major perse da RogerExpress (contro 17 urrà, tuttora record), dopo le delusioni di
Wimbledon e New York di quest’anno, allungando
il digiuno che dura nei tornei dell’eccellenza dal
2012. Emozioni forti perché forti, fortissimi, sono i
primi due del mondo, il super-difensore serbo e il
mega attaccante svizzero, e fortissime sono le loro
capacità di reazione, Novak di cuore, nervi ed elasticità, Roger di classe tennistica e istinto geniale.
Dopo servizi velocissimi e con effetti lunari, dopo
fiondate di dritto che sfuggono all’occhio umano e
rovesci da flipper, dopo volée e lob, smorzate e tutto il campionario possibile con una racchetta, decide una frazione: 4/23. Cioé le palle-break realizzate da Federer, campione sul cemento di Flushing
Meadows per 5 anni di fila fino al 2008 e poi più.
Perché le fiammate non bastano, almeno nella maratona dei 5 set che favoriscono il super-atleta Djokovic: «Sono molto deluso, ho avuto le mie chance
TUTTE FINALI
CLASSIFICA SLAM
A P W U
1933 CRAWFORD (Aus) V
1938 BUDGE (Usa)
V
V
F
V V V V
1952 SEDGMAN (Aus)
F
F
V
V
1956 HOAD (Aus)
V
V
V
F
1962 LAVER (Aus)
V V V V
1969 LAVER (Aus)
V V V V
2006 FEDERER (Svi)
V
F
V
V
2007 FEDERER (Svi)
V
F
V
V
2009 FEDERER (Svi)
F
V
V
F
2015 DJOKOVIC (Ser)
V
F
V
V
Legenda: A=Australian Open;
P=Parigi; W=Wimbledon; U=Us Open
A
P
W
17 Roger Federer
4
1
7
U
5
14 Pete Sampras
2
-
7
5
14 Rafael Nadal
1
9
2
2
12 Roy Emerson
6
2
2
2
11 Rod Laver
3
2
4
2
11 Bjorn Borg
-
6
5
-
10 Bill Tilden
-
-
3
7
10 Novak Djokovic
5
-
3
2
A quota otto successi negli
Slam ci sono Perry (Gb),
Rosewall (Aus), Connors (Usa),
Lendl (Cec), Agassi (Usa)
A PALERMO
Fiori, sorrisi e promesse
Il ritorno della Vinci
è il trionfo di una star
1Roberta travolta dall’affetto della città: «Se potessi rigiocare
la finale, dormirei di più la notte prima. Punto alla top ten»
Giovanni Di Marco
PALERMO
F
rastornata. Dal lungo viaggio, dal fuso orario, dall’accoglienza ricevuta all’aeroporto di Palermo, di cui è
cittadina onoraria. Dalla gioia e
dalla consapevolezza non ancora del tutto metabolizzata di
aver compiuto un’impresa: «Sono contentissima, senza parole
– ha detto ai fan e alle telecamere in attesa –. Non credo di aver
ancora realizzato, però vedere
questo clamore attorno a me mi
fa capire che abbiamo fatto
qualcosa di pazzesco».
TRAVOLTA Già pazzesco, inimmaginabile. È frastornata, stanca e felice, Roberta Vinci. Ad abbracciarla all’arrivo a Punta
Raisi, gli amici del Country Time Club, dove la tennista taran-
tina si allena da 4 anni con Francesco Cinà, e il sindaco del capoluogo siciliano Leoluca Orlando che le ha subito riempito
le mani con un bel mazzo di fiori. Un’accoglienza da star e gli
occhi scintillanti di Roberta
hanno tradito un pizzico di
commozione. Neanche sembra
sia reduce da una sconfitta:
«Sono orgogliosa di quello che
ho fatto. Certo, vincere sarebbe
stato il top, ma ho pur sempre
L’arrivo di Roberta Vinci a Fiumicino, scalo verso Palermo (foto a destra) dove è stata accolta dal sindaco ANSA
giocato la finale degli Us Open,
ho battuto la numero uno al
mondo, infrangendo – purtroppo – il suo sogno. Gli americani
mi hanno apprezzato, sono risultata loro anche simpatica...
Se potessi rigiocare la finale?
Proverei a dormire un po’ di più
la notte prima e a essere più aggressiva in partita. Dopo aver
battuto Serena sono stata travolta da una valanga mediatica.
Non mi aspettavo tutta questa
attenzione: mi sono arrivati
centinaia di messaggi e telefonate. La sera in albergo ero distrutta. Trovare la concentrazione non è stato facile, ancor di
più per il fatto che mi sarei dovuta battere contro un’amica.
Tutte queste componenti mi
hanno scaricato un po’, ma ci
sta, è normale e non ho nessun
rammarico».
FUTURO Se il futuro della Pen-
netta potrebbe essere lontano
dai campi, quello di Roberta
non lo è di sicuro: «Adesso mi
godrò qualche giorno di riposo,
poi partirò per la Cina. Sono arrivata negli Stati Uniti che ero la
numero 50 al mondo e mi ritrovo nelle prime 20. La Top Ten? E
perché no! Ci proverò. Non mi
aspettavo a 32 anni di fare qualcosa di impossibile come battere Serena Williams, quindi
adesso non mi pongo obiettivi.
34
Ciclismo R L’intervista
MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
VERSO RICHMOND
Nazionale fatta
per il Mondiale
C’è Guarnieri
tra i 14 nomi
Giro d’Italia 2013: alla prima stagione da compagno di squadra, Fabio Aru (in primo piano) aiuta Vincenzo Nibali a conquistare il Giro d’Italia BETTINI
Il Mondiale 2014 davanti al Castello dei Templari a Ponferrada (Spa) BETTINI
Nibali lancia l’erede Aru
«È la svolta della carriera»
1Ulissi, Viviani,
1Il siciliano, compagno di Fabio, era l’ultimo vincitore italiano della
Vuelta: «Per me fu un successo cruciale, sarà così anche per lui»
Ciro Scognamiglio
[email protected]
twitter@cirogazzetta
«Q
uando Fabio è arrivato ad avere un
vantaggio di 1’30”
su Dumoulin, mi sono rilassato. In quel momento
ho capito che era fatta».
Vincenzo Nibali ha seguito con
trepidazione i 50 chilometri
che sabato hanno consegnato
il primo grande trionfo della
carriera a Fabio Aru, il compagno di squadra (sarà tale anche
nel 2016) che già prima di questa vittoria alla Vuelta sembrava destinato ad assicurare il futuro dell’Italia ai vertici dei
grandi giri. «Io vinsi la Vuelta
cinque anni fa, penso di poter
comprendere l’emozione di Fabio. Per me fu una svolta della
carriera, e credo proprio che
sarà così anche per lui».
Nibali, dove e quando Aru ha costruito il successo?
«Di getto, verrebbe da rispondere con l’attacco da lontano
nella penultima tappa sferrato
sulla salita della Morcuera. Ma
in realtà il giorno chiave è stato
quello della cronometro. Innanzitutto non ha perso troppo
da Dumoulin e al tempo stesso
è riuscito a guadagnare tempo
su Rodriguez, che avrebbe potuto essere pericoloso in montagna».
All’inizio della Vuelta, prima dell’espulsione per traino nella seconda tappa, c’era anche lei. Si
aspettava che Aru potesse vincere?
«Ne aveva tutte le possibilità.
Ha fatto il miglior avvicinamento possibile, staccando dopo un ottimo Giro d’Italia e arrivando in Spagna senza troppe pressioni. Mentre si è visto
che tutti i reduci dal Tour de
France hanno pagato un po’ lo
sforzo. I due podi negli ultimi
due Giri d’Italia dimostravano
già che Fabio fosse pronto per
vincere».
L’Astana ha ricevuto molte critiche in questa Vuelta. Ed era sta-
to così anche al Tour. Che cosa
ne pensa?
«Se ci riferiamo alla tappa di
Andorra (l’undicesima, ndr),
ho sempre pensato che non sarebbe stato giusto fermare
Landa, lanciato verso la vittoria nella corsa di tappa e con
un distacco molto ampio. Errori certamente se ne commettono, ma mi sembra che nella
tappa decisiva, quella appunto
di sabato, la squadra sia stata
perfetta. E poi, l’abbraccio tra
Landa e Aru a fine tappa lo avete visto?».
Questa Vuelta l’ha vinta Aru o
l’ha persa Dumoulin?
«L’ha vinta Fabio, senza dubbio. Dumoulin era stato già
molto bravo ad arrivare da leader al giorno del giudizio, tra
l’altro dopo aver vinto due tappe e dopo essersi difeso molto
bene in montagna. Ma non è
quello il suo terreno. Sulle ultime salite, così in sequenza, era
normale che l’olandese pagasse. Poi ci sta che negli ultimi
chilometri abbia mentalmente
mollato».
Ha pensato a che cosa avrebbe
potuto fare lei in queste tre settimane se fosse rimasto in gara?
«No, non avrebbe avuto senso.
Quello che è stato, è stato. Non
si può cambiare. Ho pensato
In trionfo
a 25 anni
2010: NIBALI
Alla prima presenza, Vincenzo
Nibali veste la maglia rossa
per 7 giorni. E a 25 anni e 10
mesi vince la Vuelta con 43”
soltanto ad allenarmi duramente. Tornerò in gara alla
Coppa Agostoni (domani,
ndr). E giovedì, con il c.t. Cassani, dopo la Coppa Bernocchi
farò il punto sulla mia eventuale partecipazione al Mondiale
di Richmond».
Perché il successo di cinque anni fa alla Vuelta fu così importante per lei?
«Perché ero già arrivato sul podio del Giro d’Italia (3° lo stesso anno, ndr) e fatto classifica
al Tour (7° nel 2009, ndr), ma
il passo della vittoria è sempre
il più complicato. Quando lo
compi, entri letteralmente in
un’altra dimensione. Più o meno Fabio ha la mia stessa età,
tra l’altro. È solo leggermente
più giovane (8 mesi, ndr)».
Poi sono arrivati il Giro d’Italia e
il Tour. Sarà così anche per Fabio?
«Eh. Non voglio certo gufarlo!
Ma che lui sia un grande corridore, e abbia le potenzialità
per farlo, è sotto gli occhi di
tutti».
2015: ARU
Un anno dopo il 5° posto
dell’esordio, Fabio Aru veste 6
giorni la maglia di leader: a
25 anni e 2 mesi, batte
Rodriguez per 57” LAPRESSE
Quali sono le doti più importanti
di Aru?
«Sicuramente la tenacia, il carattere. E adesso una Vuelta in
tasca lo renderà ancora più
convinto».
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VIA AL TRITTICO LOMBARDO
Domani Vincenzo torna in gara
nella Coppa Agostoni a Lissone
Nicolò Bonifazio, 1° nel 2014 BETTINI
 Ci sarà anche Vincenzo Nibali
domani alla 69ª edizione della
Coppa Agostoni, gara che
inaugura il Trittico Lombardo. La
squalifica, rimediata alla 2ª
tappa della Vuelta, è terminata
domenica insieme alla corsa
spagnola e lo Squalo vuole subito
tornare in gara. Partenza da
Monza, alle 10.45, arrivo a
Lissone dopo 198,2 km.
Ventiquattro le squadre al via,
tra cui 2 team World Tour
(Astana e Lampre), 13
Professional e 8 Continental. In
gara anche la Nazionale del c.t.
Davide Cassani con Giacomo
Nizzolo, Marco Canola, Jacopo
Guarnieri, Ivan Santaromita e i
giovani Alberto Bettiol, Leonardo
Basso, Gianni Moscon e Simone
Velasco. A proposito di under 23,
Filippo Ganna ha dominato
domenica la Chrono
Champenois, in Francia, 3°
Davide Martinelli. Domani, oltre
a Nibali, osservati speciali i
Lampre Nicolò Bonifazio, 1° nel
2014, e Sacha Modolo, re nel
2011, e Sonny Colbrelli (Bardiani).
Giovedì, a Legnano, la 97ª Coppa
Bernocchi, il Trittico si chiuderà
poi mercoledì 30 settembre con
la Tre Valli Varesine.
Trentin e Nizzolo
le punte. «Nibali?
L’ho visto cattivo»
dice il c.t. Cassani
Luca Gialanella
R
ichmond, la città più
importante della Virginia, fu distrutta al
termine della Guerra di Secessione nel 1865: era la capitale della Confederazione, sconfitta dall’esercito
dell’Unione. E tramontò
un’economia basata sulla
schiavitù nelle piantagioni
di cotone e tabacco di questa regione che fu la prima
colonia inglese in Nord
America: 1607. Il nome, Virginia, è un omaggio alla regina Elisabetta I, che non si
sposò mai. Qui domenica
scattano i secondi Mondiali
di ciclismo ospitati negli
Stati Uniti: nel 1986 Colorado Springs si colorò d’azzurro con Moreno Argentin
(e in quella Nazionale, diretta dal grande Alfredo
Martini, c’era Marino Amadori, attuale c.t. Under 23).
Dalle cronosquadre uomini
e donne di domenica, al
clou dei professionisti del
27: sono 12 titoli, compresi
juniores e Under 23, con
1000 atleti da 70 nazioni.
Gli organizzatori puntano a
450 mila persone sul circuito cittadino di 16,2 km: per i
pro’, 16 giri e 259 km.
NOMI E RISPOSTE Stamattina al 39° piano (il Belvedere) del grattacielo della Regione Lombardia a Milano,
il c.t. Davide Cassani comunica una lista di 14 azzurri,
che giovedì dopo la Bernocchi diventeranno gli 11 (9
titolari e 2 riserve) per gli
States. Eccoli: Nibali, Ulissi,
Bennati, Quinziato, Trentin, Felline, Oss, Viviani,
Nizzolo, Guarnieri, Sbaragli, Puccio, De Marchi e Colbrelli (13° al Mondiale
2014). Prendete i primi nove, e ne esce la seconda Nazionale di Cassani, per un
percorso che il tecnico definisce «facile, veloce, ma con
un tratto finale complicato
da tre strappi negli ultimi 5
km». Domani la Coppa Agostoni e giovedì la Coppa
Bernocchi, finalmente tornate al rango di premondiali, daranno le risposte che
Cassani si attende dalle due
caselle che ballano. I nomi
sono quelli di Nibali e Guarnieri. Il siciliano è al rientro dopo
il traino della Vuelta (con relativa squalifica sino a domenica): Cassani l’ha incontrato in
Toscana e l’ha trovato «cattivo,
voglioso di far bene. Lui per
primo sa che mi deve dare delle risposte, e sarà il primo a tirarsi fuori in caso contrario.
Ma se pedala, Vincenzo diventa una pedina chiave, un uomo-importante per lanciare i
nostri uomini veloci». L’altro è
Jacopo Guarnieri, il piacentino
apripista di Kristoff alla Katusha: con Viviani, Nizzolo e
Trentin, Guarnieri potrebbe essere utilissimo. Sta a lui dimostrare nelle due classiche che
vale l’azzurro. In ogni caso è un
investimento in chiave Mondiali 2016, Qatar, per velocisti.
GIOVANI RAMPANTI Anche se
presenti nell’elenco dei 14, sono fuori gioco De Marchi (brillante alla Vuelta, ma il percorso di Richmond è troppo facile
per lui: appuntamento all’Olimpiade di Rio 2016 con Nibali ed Aru) e Colbrelli, che sta
chiudendo una stagione da dimenticare. Giusto invece dare
fiducia a Kristian Sbaragli
(unica vittoria italiana alla
Vuelta) e Salvatore Puccio,
candidati riserve. In ogni caso,
Cassani sta preparando una
Nazionale con più punte-multiruolo: Elia Viviani (tre tappe
in Gran Bretagna: il più veloce), Matteo Trentin (1 successo
in Gb), Diego Ulissi (il miglior
uomo da classiche) e Giacomo
Nizzolo (vola sugli strappi),
più Fabio Felline (grande stagione: ha vinto sia la crono del
Criterium, sia il Gp Fourmies).
La spina dorsale è composta da
Bennati, Quinziato e Oss: nessun’altra squadra ha tre così
forti in questo ruolo. Nessuna
sorpresa per la crono: Adriano
Malori e Moreno Moser.
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I CONVOCATI
Bennati, Quinziato,
Oss e Felline sicuri
Ecco Puccio-Sbaragli
Ecco i 14 convocati per il Mondiale:
Vincenzo Nibali (Astana)
Diego Ulissi (Lampre-Merida)
Daniele Bennati (Tinkoff-Saxo)
Manuel Quinziato (Bmc)
Matteo Trentin (Etixx-Quick Step)
Fabio Felline (Trek)
Daniel Oss (Bmc)
Elia Viviani (Sky)
Giacomo Nizzolo (Trek)
Jacopo Guarnieri (Katusha)
Kristian Sbaragli (Mtn-Qhubeka)
Salvatore Puccio (Sky)
Alessandro De Marchi (Bmc)
Sonny Colbrelli (Bardiani-Csf)
MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
TUTTENOTIZIE
IPPICA
Atzeni: ricorso
per il St Leger
perso a tavolino
1SOFTBALL: RECUPERO PER AVVERSARIA SCUDETTO (m.c.) Viene recuperata
stasera alle 19 gara-5 della semifinale Bollate-Bussolengo, rinviata domenica per
pioggia. La vincente, da sabato, contenderà lo scudetto al Forlì (3-2 alla Loggia).
PALLAVOLO
Coppa del Mondo
Per l’Italia in corsa
c’è il rischio Iran
1La squadra di Kovac finora non ha brillato
Atzeni, festa prima della beffa
 La Qatar Racing,
proprietaria si Simple Verse,
ha deciso di inoltrare un
ricorso contro il
distanziamento della femmina
dal primo al secondo posto nel
St Leger inglese di Doncaster,
per un danneggiamento nei
confronti di Bondi Beach, al
quale è stata assegnata la
vittoria. In sella a Simple
Verse c’era il nostro Andrea
Atzeni, vincitore della corsa
nel 2014 con Kingston Hill e
rimasto vittima di una vera
beffa visto che aveva anche
festeggiato dopo la corsa, non
immaginando cosa sarebbe
accaduto. In effetti il «corpo a
corpo» tra Simple Verse e
Bondi Beach (montato da
Colm O’Donoghue ) in dirittura
è sembrato privo di
scorrettezze, gli steward
inglesi in passato sono stati
meno severi per episodi molto
più evidenti. L’appello verrà
discusso la settimana
prossima. ma precedenti
dicono che raramente le
sentenze invertono i verdetti
delle giurie.
Ma per i Giochi bisogna evitare altri k.o.
Boba Kovac, 48 anni, serbo, c.t. dell’Iran in Coppa del Mondo FIVB
N
on è stato un bel
compleanno per Boba Kovac: ha festeggiato i 48 anni guardando
la Russia spazzare via il suo
Iran e le residue speranze di
rimanere in corsa per la
qualificazione olimpica.
Una brutta botta per l’ambiziosa squadra che l’anno
scorso al Mondiale arrivò
sesta, masticando anche
amaro per non aver raggiunto il podio (dopo aver
TIRO A VOLO: MONDIALI A LONATO
battuto l’Italia nella gara
d’esordio della manifestazione). Ma la vera batosta era arrivata subito all’esordio di
Coppa del Mondo quando la
squadra guidata dall’ex tecnico di Sir Perugia (oro olimpico
a Sydney da giocatore) aveva
perso con l’Argentina di Julio
Velasco, il coach della prima
grande esplosione del volleyball iraniano. L’Iran è il prossimo avversario (domani alle
8.10 italiane) dell’Italia di
Blengini, che nella corsa ai
Giochi ancora ci crede ma che
non può permettersi più passi
falsi, sperando che invece ne
compiano gli altri. Un’impresa
difficile ma non impossibile
per gli azzurri che devono ancora limare parecchio il gioco,
in diversi fondamentali. Curiosità nel match la sfida fra i
due miglior ricettori nelle satstiche della Coppa: il nostro libero Massimo Colaci, primo
con il 66,67 % di efficacia,
contro il martello Milad Ebadipour che finora ha ricevuto al
63,50%.
PROGRAMMA Domani a Osaka: Stati
Uniti-Venezuela, (ore 8.10, diretta
SkySport) Italia-Iran, Giappone-Tunisia. A Toyama: Egitto-Argentina, Canada-Polonia, Australia-Russia. Giovedì a
Osaka: Usa-Iran, (ore 8.10), Italia-Tunisia, Giappone-Venezuela. A Toyama:
Egitto-Polonia, Canada-Russia, Australia-Argentina. Venerdì a Osaka:
usa-Tunisia, (ore 8.10) Italia-Venezuela, Giappone-Iran. A Toyama: EgittoRussia, Canada-Argentina, AustraliaPolonia.
CLASSIFICA (valgono prima le vittorie e poi i punti, le prime due qualificate ai Giochi 2016): Stati Uniti (15),
Polonia (14) 5-0; Russia (12), Italia (12)
4-1; Argentina, Giappone 3-2; Iran,
Canada 2-3; Venezuela, Australia 1-4;
Egitto, Tunisia 0-5.
MONDIALI UNDER Gli azzurrini
chiudono imbattuti la prima fase del
Mondiale Under 21. A Mexicali (Mex)
la formazione di Michele Totire si è
imposta 3-1 (25-20, 23-25, 30-28,
25-12) sul Giappone con Tiziano Mazzone miglior marcatore con 14 punti.
Ora l’Italia se la vedrà a Tijuana con
Canada, Cina e Russia in palio due
posti per la semifinale. Imbattute le
Azzurrine al Mondiale Under 20. A
Caguas (P.Rico) il sestetto di Luca
Cristofani ha chiuso la prima fase
superando il Giappone 3-1 (21-25,
25-21, 25-9, 26-24) grazie al muro: 15
punti contro 3. L’Italia ora se la vedrà
per due posti in semifinale con Brasile, Serbia e Russia.
SCI DI FONDO: L’ULTIMA DEL NORVEGESE
Double trap a secco
Skeet ultima speranza
Lite con la Federazione
Northug fuori dalla Coppa
 LONATO (BRESCIA)
E adesso siamo nelle mani dei
ragazzi dello skeet, che
cominciano a sparare domani
e faranno la finale giovedì.
Sono la nostra ultima
speranza per un oro seniores
che finora non è ancora
arrivato. Nemmeno ieri, con il
double trap a cui non è
riuscito di raccogliere
medaglie, davanti al
presidente del Coni, Giovanni
Malagò, che quindi a Lonato
ha interrotto l’abbuffata di
trionfi di questi giorni. E se
consideriamo che nelle ultime
30 edizioni mondiali
(compresa questa) solo due
volte non siamo saliti in cima
al podio (Cairo 2001 e
Edmonton 1983) risulta arduo
accettare che un’eventualità
del genere si possa
concretizzare in Italia. Tanto
più che 10 anni fa, nell’ultimo
precedente in casa, anche
allora a Lonato, andò alla
grande, con 4 ori (altrettanti
argenti e 2 bronzi).
Ieri nulla da fare per
Antonino Barillà, che l’anno
scorso a Granada fu
d’argento, Marco Innocenti e
Davide Gasparini, tutti fuori
dalla semifinale, e per due
piattelli - 398 contro i 400
dell’India - anche giù dal
podio a squadre, quarti. Per
la verità tutti e tre
abbastanza lontani dalla
quota minima per
spareggiare e sperare nella
semifinale, cioè 138. Marco
Innocenti ha finito a 131 (24 25
26 28 28), Nino Barillà a 135
(29 26 24 27 26), Gasparini a
135 (26 27 28 27 27). Troppo
poco per non ingenerare
 Petter Northug fuori dalla
Coppa del Mondo. La
decisione è della federazione
norvegese di sci che tiene
fuori il pluricampione
olimpico e del mondo dalla
prossima stagione a causa di
un mancato accordo sulla
questione degli sponsor.
Secondo i media locali la
porta non è chiusa per il
29enne amatissimo nel suo
Paese. «Nessun atleta può
essere selezionato per
rappresentare la Norvegia
nelle competizioni
internazionali senza
l’accordo con la Federazione
- è scritto nel comunicato -.
Petter Northug non ha voluto
firmare una proposta di
accordo per la prossima
stagione, ci dispiace».
Northug è ai ferri corti con
la sua federazione sin dal
2013 quando firmò un
accordo di sponsorizzazione
individuale con il marchio
Coop, diretto concorrente
della Spar, che finanzia la
federazione. Si era trovato il
compromesso l’anno scorso,
Northug avrebbe potuto
indossare il marchio Coop
sul berretto, eccetto dal 1°
novembre al 7 aprile. La
Federazione ha deciso di
mettere fine alla deroga, ma
Northug non ha accettato: la
sua richiesta è di un accordo
triennale e la riduzione del
periodo in cui non può
promuovere il suo sponsor
personale.
Il suo agente, Are Sorum
Langas, ha dichiarato che la
reazione di Northug arriverà
a giorni, anche se in molti
confidano su un accordo tra
Nino Barillà, 27 anni, ieri 20o
qualche dubbio circa l’esclusione
di Daniele Di Spigno che poco più
di un mese fa aveva vinto l’oro
agli Europei di Maribor. «Ma in
questa stagione aveva già
sparato tanto – ha spiegato il c.t.
Mirco Cenci – una stagione in cui
abbiamo raccolto bei risultati
(oltre al titolo continentale anche
una tappa di Coppa del Mondo a
Larnaca con Barillà e la seconda
carta olimpica, ad Al-Ain, con
Innocenti, ndr), tutto sommato ci
sta che una gara anche
importante come questa possa
andare male». Oro a Vasily
Mosin, chirurgo plastico di
Kazan che in carriera aveva già
due argenti (2010 e 2013), in
finale ha battuto il britannico
Kneale. Carte olimpiche allo
stesso inglese (residente all’Isola
di Man) e al kuwaitiano Alafasi,
bronzo. Oro a squadre dei nostri
Juniores: Jacopo Dal Moro (5°
individuale), Tronca e Ferrari.
Oro individuale a Huang Xiaomin
(Cina).
Mario Salvini
Double Trap: 1. Mosin (Rus) 29 –
28 – 140; 2. Kneale 26 – 27 – 142;
3. Alafasi (Kuw) 24 (+4) – 26 (+2)
– 138 (+6); 14. Gasparini 135; 20.
Barillà 132; 24. Innocenti 131.
Squadre: Gran Bretagna 414; 2.
Russia 406; 3. India 400; 4. Italia
398.
35
RUGBY: CAP UFFICIALE AGLI AZZURRI
All’Hampton Court Palace l’ex capitano di Inghilterra e British and
Irish Lions Bill Beaumont ha dato il benvenuto alla Nazionale al
Mondiale 2015 (il via venerdì) con la consegna dei caps. Per Mauro
Bergamasco è il quinto (è il 2° nella storia ad averne cinque).
ATLETICA
FARAH E SCHIPPERS
OK A NEWCASTLE
(si.g.) Nei City Games di Newcastle
(Gb), su strada, vittorie degli iridati
Kiprop, Schippers e Silva, sconfitta
nei 150 Allyson Felix. Nella mezza di
Farah. Uomini. 100: Rodgers (Usa)
10”11. 150 (+3.6): Ashmeade (Giam)
14”63; Kilty 14”64. 500: English (Irl)
59”6. Miglio: As. Kiprop (Ken) 4’08”0.
110 hs (+0.9): S. Bratwhaite (Bar)
13”48. Donne. 100 (+1.6): Schippers
(Ola) 11”01; Santos (Bra) 11”21. 150
(+1.2): McGrone (Usa) 16”59; Felix
(Usa) 16”63. 100 hs (+0.8): Porter
12”77. Asta: Silva (Cuba) 4.65. Mezza.
Uomini: 1. Farah 59’22”; 2. S. Biwott
(Ken) 59’24”; 3. M. Kigen (Ken)
1h00’10”. Donne: 1. M. Keitany (Ken)
1h07’32”; 2. Steel 1h11’00”; 3.
Prokopcuka (Let) 1h11’52”.
 MEZZA RECORD (d.m.) Bedan
Karoki (Ken) a Copenhagen con la
migliore prestazione mondiale
stagionale sulla mezza maratona:
59’14”. Uomini: 1. B. Karoki (Ken)
59’14”; 2. Oloitiptip (Ken) 59’28”; 3. E.
Kipyego (Ken) 59’30”; 4. Cheprot
(Ken) 59’32”. Donne: 1. Rionoripo
(Ken) 1h08’29”; 2. Asefa (Eti)
1h08’47”; 3. Kabuu (Ken) 1h08’51”.
BASEBALL
 COLABELLO (m.c.) Toronto vince
la serie con i New York Yankees: 3,5
le vittorie di vantaggio e 1° posto
nell’American League. L’esterno
Colabello in gara-3 chiude a 1/3 con
un doppio e rimane a 330 di media.
Oggi Liddi (283mb, 13hr) con gli
Arkansas in finale di Texas League
(doppio A) contro Midland.
BEACH VOLLEY
Petter Northug, 29 anni
le parti.
La Federazione norvegese non
può permettersi di perdere un
atleta del genere, due volte
campione olimpico e con 13 ori
mondiali al collo, oltre a due
coppe del Mondo (2010, 2013).
Soprattutto ora che Marit
Bjorgen, incinta, dovrà
srinunciare alla prossima
stagione. Come ha scritto un fan
norvegese su Twitter: «Il fondo
senza Bjorgen e Northug è
come una partita di calcio senza
pallone». Northug è l’enfant
terrible dello sci di fondo
norvegese. Per permettergli di
partecipare ai Mondiali di Falun,
nell’inverno scorso, fu rinviata la
condanna a 50 giorni di arresti
domiciliari dopo un incidente
avvenuto nel maggio 2014 vicino
a Trondheim, mentre guidava in
stato di ebbrezza (tasso alcolico
di 1.65). Al fondista fu revocata
la patente a tempo
indeterminato e inflitta una
multa da 185mila corone (circa
22.500 euro). Solo l’ennesima
puntata di una lunga serie per il
bad boy norvegese: nel suo
passato ci sono stati pornostar,
ammiccamenti alla principessa
di Svezia, apparizioni nei reality
e scherzi notturni, oltre a fughe
a Las Vegas per giocare a
poker. Da superstar.
 A MILANO (c.f.) Ai piedi del
Palazzo della Regione, nel cuore di
Milano, da venerdì l’ultimo atto del
circuito Cev, Milan Masters, torneo
con tabellone finale a 16 coppie
(mont. 25.000 euro). Ci sono gli
azzurri Nicolai-Lupo (3° posto
nell’Open di Sochi del World Tour),
Ranghieri-Carambula e CaminatiRossi. Favoriti i vice campioni del
mondo Nummerdor-Varenhorst e gli
ex iridati Brouwer-Meeuwsen (Ola).
Venerdì le qualifiche, sabato il main
draw, domenica le finali dalle ore 13,
in diretta su Gazzetta Tv.
 WORLD TOUR FINALS (c.f.) Nelle
finali del World Tour di Fort
Lauderdale (Usa), dal 29 settembre
al 4 ottobre, gli azzurri RanghieriCarambula (wild card) nella pool con
Gibb-Patterson (Usa), HerreraGavira (Spa), Brouwer-Meeuwsen
(Ola) e Evandro-Pedro (Bra).
BOXE
CHARR FERITO
PRESO IL COLPEVOLE
L’uomo che sarebbe sospettato di
aver sparato allo stomaco a Manuel
Charr a Essen (Ger) il 2 settembre
dopo una rissa fuori da un kebab
snack bar, si consegna alla Polizia.
Charr, 30 anni, di origine libanese,
28-4 il record, nel 2012 ha sfidato
Vitali Klitschko per il titolo Wbc dei
massimi.
 APB FINALS (i.m.) I campioni in
carica Bin Lyu (Cin, 48), Aloian (Rus,
52) e lo sfidante Jawei Zhang (Cin,
56) hanno vinto le prime tre finali
mondiali Apb rispettivamente contro
Zhakypov (Kaz), Emigidio (Mex) e
Djielkhir (Fra).
IPPICA
 OGGI ROMA QUINTÈ (ore 19,
inizio 15.35) In 13 sui 1500 metri del
galoppo romano. Indichiamo Quiz
Evolution (4), Seby Fly (11), San
Medaglia d’Oro (1), Tesaurus (8), Blu
Cobalto (12), Starry Flag (5).
 ANCHE Tr.: Milano (15), San
Giovanni Teatino (15.15).
 IERI 4-5-7-11-8 A Taranto (m
1600): 1 North Bound (Bellitti) 1.14.4; 2
Roosevelt Gar; 3 Onixmatch; 4
Principessa Sofia; 5 Priscilla Zak;
Tot.: 10,61; 2,35, 1,91, 1,82 (29,39)
Quinté 3856,83; Quartè 1386,44; tris:
194,25.
NUOTO
 RUTA K.O. L’olimpionica Ruta
Meilutyte (Lit) si è operata al gomito
rotto (caduta dalla bici).
 PROCESSO OTTESEN (al.f.) Chiuso
il processo all’aggressore di Jeanette
Ottesen: 80 giorni di lavori sociali e
700 euro di multa. La danese ha
rischiato di saltare i Mondiali di
Kazan per le ferite e si è detta
«imbarazzata nel vivere in un paese
come la Danimarca».
RUGBY
 XV INGLESE (im) È dell’Inghilterra
il primo XV del Mondiale, in vista del
match d’apertura venerdì con le Figi,
50° caps per Ben Youngs: Brown;
Watson, Joseph, Barrit, May; Ford, B.
Youngs; Morgan, Robshaw, Wood;
Parling, Lawes; Cole, T. Youngs,
Marler.
 RECUPERI (im) L’Irlanda, rivale
dell’Italia, recupera il forte pilone
Cean Healy (infortunio al collo), Zebo,
Murray, Sexton e Kearney.
Cricket, trionfo bis
Kingsgrove Milano
campione d’Italia
 (c.b.) Il Kingsgrove
Milano si è confermato
campione d’Italia, dopo il
suo primo storico scudetto
del 2014.
Ultima giornata: Bologna Janjua Brescia e Trentino Pianoro pareggi tecnici per
pioggia.
Classifica finale: Kingsgrove
Milano 181; Trentino 158;
Pianoro 116; Bologna 87;
Campanelle 78; Janjua
Brescia 54.
Genoa e Roma escluse dal
campionato.
Football Nfl
La finalista Seattle
cade subito
 Prima giornata Nfl col
botto. Cade Seattle, finalista
2014, al supplementare.
Dallas rimonta i Giants e
vince nei secondi finali.
Risultati: Washington-Miami
10-17; Buffalo-Indianapolis 2714; NY Jets-Cleveland 31-10;
Houston-Kansas City 20-27;
Jackonsville-Carolina 9-20;
St.Louis-Seattle 34-31 dts;
Chicago-Green Bay 23-31;
San Diego-Detroit 33-28;
Arizona-New Orleans 31-19;
Denver-Baltimore 19-13;
Oakland-Cincinnati 13-33;
Tampa Bay-Tennessee 14-42;
Dallas-NY Giants 27-26; New
England-Pittsburgh 28-21
(giovedì).
36
AltriMondi R
MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
IL FATTO
DEL GIORNO
L’EUROPA
INDECISA
Migranti arrivati in treno camminano verso l’Austria, a Hegyeshalom, 168 chilometri a ovest di Budapest EPA
Quello raggiunto
al vertice sui migranti
è ancora una volta
un mezzo accordo?
1Uso della forza contro gli scafisti e circa 120 mila profughi
da ricollocare in due anni. Ma non c’è intesa su come farlo
di GIORGIO DELL’ARTI
[email protected]
Si discute il caso della «Manzoni» di Brescia, dove ci sono due
classi di prima elementare e in
nessuna delle due ci sono bambini italiani. Si trovano invece
insieme 35 piccoli (18 da una
parte e 17 dall’altra) provenienti da Cina, Sri Lanka, India, Pakistan, Moldavia, Filippine. Da un lato è naturalmente meraviglioso che esseri umani di 6 anni si trovino tutti
insieme in uno spazio come
questo. Dall’altro i problemi
sono enormi perché parecchi
alunni non parlano italiano,
quindi l’insegnante dovrà farsi
non solo maestra classica che
spiega i primi rudimenti di lettere e numeri, ma educatrice
nel senso più pieno e difficile
della parola. Poiché è sicuramente un male che in mezzo a
questi bambini non ci sia nemmeno un italiano, il responsabile dell’ufficio scolastico provinciale ha detto ai giornalisti
che «l’unica vera soluzione sarebbe quella di unire le scuole del
centro della città, dove il numero
di stranieri è elevato, sotto un
unico istituto in modo da permettere al dirigente scolastico di
mischiare meglio gli alunni».
1
Ieri si riunivano i papaveroni europei per prendere
una decisione sui migranti
da redistribuire. Si sa qualcosa?
I «papaveroni», come dice lei,
erano i ministri degli Interni dei
vari Paesi. Intanto hanno deciso di far la guerra agli scafisti: a
partire dai primi di ottobre le
navi della forza Ue potranno
fermare, perquisire e dirottare
le imbarcazioni sospettate di
trasportare migranti. Poi si sono messi d’accordo sulla quota
di 40 mila migranti di cui si discute dalla scorsa estate. Ne toglieranno 24 mila a noi e 16 mila alla Grecia, sparpagliandoli
tra i nostri partner. Per i prossimi 160 mila, ora ridotti a 120
mila, di cui parlava, con notevole passione, il presidente della Commissione europea Jean-
Claude Juncker qualche giorno
fa, siamo invece ancora in alto
mare. Ungheresi, cechi, romeni, polacchi e slovacchi non vogliono prendersi nessuno, è tornato quindi in auge il termine
«volontarietà» con cui però non
si va da nessuna parte. Rendere
effettiva la norma per cui a ogni
immigrato accolto si riconosce
al Paese ospitante un rimborso
di seimila euro? E seimila euro
poi una tantum, oppure ogni
anno? I ministri degli Interni
non avevano abbastanza potere
per prendere decisioni simili, e
la faccenda passa dunque nelle
mani dei capi di Stato e/o di governo, i quali dovrebbero incontrarsi probabilmente entro
un mese.
2
Che senso ha la mossa tedesca di chiudere le frontiere con l’Austria dopo
l’annuncio che avrebbero accolto mezzo milione di siriani?
Il portavoce della Merkel, Steffen Seibert, ha detto che non si
tratta di chiusura delle frontiere, ma di controlli alle frontie-
re. «Non è la stessa cosa. I rifugiati continueranno a venire
in Germania e speriamo che
ciò avvenga nel solco di un
processo ordinato».
NOTIZIE TASCABILI
3
L’Ucraina contro
Berlusconi
«Viola la legge»
I segnali però sono più
negativi che positivi. Solo
pochi giorni fa sembrava
che a un tratto tutti fossero
pronti ad aprire le braccia...
Germania, Olanda, Austria e
Slovacchia annunciano controlli alle frontiere, cioè l’attenuazione se non la sospensione di Schengen. La Francia fa
sapere di esser pronta a fare lo
stesso. Vienna ha mandato
l’esercito al confine con l’Ungheria, l’Ungheria e la Macedonia stanno costruendo il loro muro... In controtendenza
sloveni e irlandesi che si dicono pronti ad accogliere migliaia di rifugiati respinti da
Budapest. Gli irlandesi sono
molto cattolici, è possibile
che, benché esonerati dall’obbligo di accoglienza, non siano rimasti insensibili agli appelli del Papa. Ieri, a Washington (anche gli americani accoglierebbero un diecimila
siriani), Bergoglio ha ribadito
che «bisogna ricevere il rifugiato, perché è un comandamento della Bibbia. Mosè lo
dice al suo popolo: ricevi il forestiero perché anche voi foste forestieri in Egitto». Anche
se per la prima volta ha aggiunto qualcosa sul pericolo
che insieme ai migranti arrivino dei terroristi: «Nel mondo
di oggi devono essere prese
precauzioni, perché tra quei
disperati in fuga da guerra e
miseria possono mimetizzarsi
i terroristi. È vero che a 400
chilometri dalle coste della Sicilia opera una crudele formazione terrorista ed è vero che
c’è il rischio di infiltrazioni».
Gli è stato chiesto a questo
punto se la minaccia dell’Isis
riguardante Roma ha un qualche fondamento, e Francesco
ha risposto: «Nessuno assicura l’immunità di Roma».
LA VISITA IN CRIMEA
 Quasi un incidente diplomatico.
Se non fosse che Silvio Berlusconi
non è da tempo capo di governo.
A causarlo la visita nello scorso
weekend fatta in Crimea
da Berlusconi in compagnia
dell’amico Putin. Il governo
di Kiev, infatti, condanna la visita
poiché violerebbe le norme
ucraine sull’ingresso
nel «territorio temporaneamente
occupato» e contraddicendo
anche la politica della Ue. «Questa
Berlusconi e Putin in Crimea AP
visita nella Crimea occupata è un
nuovo tentativo della Federazione
russa di legittimare a qualsiasi
prezzo l’occupazione illegale»
si legge sul sito del ministero
degli Esteri ucraini. La visita
di Berlusconi nella penisola
è la prima di un ex premier
europeo dopo l’annessione russa.
CORSA CONTRO IL TEMPO A UN ANNO DI CARCERE
Pompei, cede
un altro muro
«Via ai lavori»
Grillo condannato
per diffamazione
«Sono fiero di me»
 Un muro che delimitava due
ambienti non coperti della
Caupona di Demetrius e Helpis
Afra, all’interno degli Scavi
archeologici di Pompei, si è
sbriciolato ieri . Il crollo è
avvenuto in un’area interdetta
al pubblico. La scoperta è stata
fatta ieri dal personale
di vigilanza e dai funzionari.
La messa in sicurezza dell’area
era già stata progettata.
 Il tribunale di Ascoli ha
condannato ieri Beppe Grillo a un
anno di reclusione (pena sospesa)
e 50 mila euro di risarcimento. Il
leader di M5S doveva rispondere
di diffamazione aggravata
nei confronti di Franco Battaglia,
docente dell’Università di Modena, a cui Grillo aveva dato del
venduto aggiungendo: «Ti prendo
a calci nel c..o». Ma lui rilancia:
«Sono fiero della mia battaglia».
IL LEADER LABURISTA FORMA IL GOVERNO OMBRA
4
Perché c’è questa disponibilità ad accogliere i siriani?
I siriani sono i più ricchi e i più
colti. Diciamo che sono la crema della migrazione.
5
Il leader laburista Jeremy Corbyn assediato dai giornalisti LAPRESSE
Come funzionerebbe poi
la distribuzione dei migranti tra i paesi euro-
pei?
Dovrebbero esserci dei centri
di accoglienza in Italia, Grecia
e Ungheria, i tre paesi-frontiera. Le strutture locali andrebbero integrate da funzionari
della Ue, chiamati ad applicare e far applicare criteri precisi per l’ammissione e la distribuzione. Ma per ora, a causa
del disaccordo tra i paesi
membri, sono tutte idee abbastanza vaghe.
Corbyn scuote già l’Inghilterra
«No alla legge anti-sciopero»
 Tanto lavoro e molte polemiche per il nuovo leader del partito
laburista britannico Jeremy Corbin. Mentre forma il suo governo
ombra, tra malumori (soprattutto per la presenza di poche donne) e
voci di imminenti scissioni verso il centro, ecco il primo duro scontro
con il premier David Cameron. Al centro della battaglia c’è la Trade
Union Bill, proposta di legge voluta dai Tory che limita il diritto di
sciopero e che Corbyn ha subito definito un «attacco ai lavoratori».
Sul “Daily Mirror” ha scritto: «La Gran Bretagna ha già le leggi sui
sindacati più restrittive nell’Europa occidentale, e fra i conservatori
c’è chi ha paragonato la legge a qualcosa tipico di una dittatura
fascista. Questo governo fa ancora una volta le scelte sbagliate».
NEL DESERTO
Raid anti-Isis in Egitto, 12 turisti uccisi per errore
1Alcuni messicani scambiati per jihadisti
per ogni escursione lì nella zona, a metà strada fra le oasi di
Farafra e di Bahariya, è richiesta un’autorizzazione. Al contrario, il Messico vuole vederci
chiaro e il presidente Enrique
Pena Nieto ha chiesto una approfondita inchiesta sull’accaduto.
Il Cairo: «Un’area off limits». In quella zona
domenica era stato decapitato un uomo
N
on esattamente il posto
più indicato per fare oggi le ferie. È quell’ampio,
incontrollato pezzo di mondo
sul quale il Califfo allunga i tentacoli: ieri, in una zona proibita
ai turisti nel suo deserto occidentale, l’Egitto faceva raid mirati contro ribelli affiliati all’Isis. E, per errore, ha ucciso
dodici innocenti, visitatori
messicani ed egiziani loro guide. Il gruppo si trovava a bordo
di quattro fuoristrada e altre
dieci persone sono rimaste feri-
te. «Mentre stavano cenando,
tre aerei da combattimento dell’esercito hanno cominciato a
sparare e lanciare missili sui veicoli. Alcuni hanno cercato di
scappare ma i militari li hanno
inseguiti aprendo il fuoco su
chiunque fuggisse», ha detto
una fonte del tour operator. Di
fronte al polverone internazionale, quelli del ministero egiziano del turismo si sono difesi
dicendo che il gruppo «non
aveva permessi e non aveva informato le autorità» visto che
L’ospedale di Dar al-Fouad dove sono stati portati i 10 feriti nell’attacco AP
INSTABILE Nell’attesa di accertare le responsabilità, tanti
hanno pensato a domenica
scorsa: otto jihadisti dell’Isis
hanno decapitato un egiziano
proprio nel deserto occidentale. L’hanno crocifisso a un albero, accusandolo di collaborazione con la polizia e siamo più
o meno nella stessa zona dove
ieri viaggiava il convoglio col-
pito dall’errore grossolano. Tra
l’altro, gli abitanti del posto
avrebbero subito chiesto l’intervento della polizia per cercare gli assassini fuggiti a bordo
di 4X4, proprio i mezzi usati dai
turisti messicani. In fondo, è un
problema delicatissimo per
l’Egitto costretto a confrontarsi
con un doppio fronte Isis: l’instabile Sinai e il grande mare di
sabbia a ovest al confine con la
Libia. Dopo la cacciata dei Fratelli Musulmani nel 2013 e la
deposizione del loro presidente
Morsi, adesso è l’avanzata jihadista in varie regioni la principale minaccia per il presidente
al Sisi. Nell’ultima settimana
un’accelerazione con il lancio
di una nuova operazione antiterrorismo: un centinaio di affiliati del Califfo ucciso e qualche
danno collaterale, purtroppo.
cont.
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AltriMondi R
MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
La piena del Nure a Bettola, in provincia di Piacenza. Qui risultano disperse due persone: padre e figlio ANSA
L’Emilia sott’acqua
Straripano i fiumi:
un morto, 2 dispersi
1Crolli, frane, allagamenti: il Piacentino in ginocchio
Stanziati due milioni. Ma pure la Liguria conta i danni
Daniele Vaira
@danvaira
U
n morto e due dispersi a
Piacenza. Crolli, case allagate, edifici sventrati.
Una scuola evacuata a Parma.
Sono alcune delle pesantissime
conseguenze del maltempo che
sta flagellando Liguria ed Emilia Romagna. La situazione più
grave nel Piacentino. Qui c’è già
una vittima accertata: si tratta
di Luigi Albertelli, guardia giurata di 56 anni, di Pontedellolio
travolto dalle acque straripate
del Trebbia. Il corpo era a poca
RColpita Bettola,
la cittadina in cui
è nato Bersani.
L’ex segretario
Pd: «Un dramma»
distanza dalla carcassa della
vettura di servizio dell’istituto
di vigilanza trovata poco lontano dall’abitato di Bettola, uno
dei borghi più colpiti dalla devastazione. Scene apocalittiche: distrutti gli impianti sportivi - appena costruiti -, aperte
pesanti crepe nei piloni dei
ponti. Una montagna di fango
tra per strada, dentro e fuori case, negozi, stalle, cantine, frane
in molte parti del territorio con
frazioni montane isolate. Almeno 4 mila le persone senza elettricità E ci sono anche due dispersi: padre e figlio a bordo di
un fuoristrada diretti a Como
per una visita medica, viaggiavano sulla strada provinciale
654, un tratto della quale è stato «inghiottito» dall’acqua. «Nei
miei paesi è arrivato il disastro.
Una precipitazione senza precedenti. Vite umane perdute,
un territorio ferito. Bisogna subito togliere frazioni e paesi
dall’isolamento, ripristinare le
reti e i servizi fondamentali.
Così, su Facebook, l’ex segretario del Pd Pier Luigi Bersani,
originario di Bettola, ha commentato le drammatiche notizie sull’emergenza maltempo
nel Piacentino. La Regione ha
subito stanziato due milioni.
GENOVA IN CRISI Il maltempo
ha flagellato anche la Liguria.
Un nubifragio ha causato disagi
a Genova. Strade e scuole allagate, alberi caduti. Una cinquantina gli interventi dei vigili
del fuoco. Situazione difficile
anche in Friuli a causa dei forti
venti e dei temporali. Colpita la
zona di Muzzana del Turgnano
(Udine), diverse case danneggiate. Allagamenti in diversi comuni. Decine le richieste d’aiuto ai vigili del fuoco e alla Protezione Civile. Treni rallentati
sulla Trieste- Venezia.
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LA CALIFORNIA
VA A FUOCO:
CASE IN FUMO
È di almeno un morto e oltre
400 case distrutte il bilancio
de i roghi che stanno
devastando la California.
Sono andati in fiamme anche
due condomìni e diversi
negozi. Distrutti anche
migliaia di fienili e capanne.
Almeno 12 i focolai. Gli sfollati
sarebbero oltre 23mila.
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L’ECONOMIA RESPIRA
Il debito italiano
giù di 4,5 miliardi
E le stime del Pil
riviste al rialzo
1Bankitalia a luglio
vede conti migliori
Renzi è ottimista:
«Cresceremo
più del previsto»
A
suo modo è uno strano ma vero: il debito
dell’Italia che scende
anziché salire. Ma è successo - a luglio - e a certificarlo è
la Banca d’Italia. Un calo di
4,5 miliardi rispetto al mese
precedente e infrange al ribasso la soglia dei 2.200 miliardi, attestandosi a 2.199,2
miliardi. Nello specifico il
debito delle amministrazioni centrali è diminuito di 3,5
miliardi, quello delle amministrazioni locali di 1,2 miliardi, mentre il debito degli
enti di previdenza è aumentato di 0,2 miliardi. Bankitalia offre anche un aggiornamento sull’andamento delle
entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello
Stato: «Sono state pari a luglio a 37,8 miliardi, in aumento rispetto allo stesso
mese del 2014 (35,9 miliardi)». Nei primi sette mesi del
2015 le entrate tributarie
sono state complessivamente pari a 224,9 miliardi, in
lieve aumento rispetto a
quelle relative allo stesso
periodo dell’anno precedente (224 miliardi)».
LA CONTINUITÀ Il governo è
intenzionato ad andare
avanti sul percorso della riduzione del debito e più volte il ministro dell’Economia,
Pier Carlo Padoan, ha sottolineato la necessità di non
prescindere da questa via,
che non può essere alternativa a quella della crescita e
di una maggiore flessibilità.
«Non ci sarà nessuno sforamento dei conti. Faremo una
manovra da quasi 27 miliardi
di euro», ha aggiunto il premier
Matteo Renzi, ospite a Otto e
mezzo su La7. E l’ottimismo del
premier riguarda anche le stime del Pil che potrebbe essere
rialzato dallo 0,7% allo 0,9%.
La stima potrebbe portare fino
a una maggiore disponibilità finanziaria di quasi 2 miliardi di
euro, stando alle previsioni del
Tesoro. Il presidente del Consiglio ha parlato a tutto campo.
In difesa della decisione di eliminare Tasi e Imu nel 2016,
Renzi ha detto: «Non se ne può
più della vicenda della tassa
sulla casa, va avanti da anni e
ora c’è un meccanismo allucinante». Quanto all’incidenza
della misura sui conti pubblici,
«la tassa sulla casa vale solo 3,5
mld». Per un’imposta che sparisce, un’altra ne arriverà, anche
se solo nel 2017. La cosiddetta
“Google tax”, la tassa sulle
transazioni digitali. «Dopo aver
aspettato per due anni una legge europea, dal 1° gennaio
2017 immaginiamo una digital
tax che vada a colpire con meccanismi diversi, per far pagare
tasse nei luoghi in cui sono fatte transazioni e accordi». Il premier ha poi escluso di lasciare
la segreteria del Pd - in risposta
a Massimo D’Alema - e ha ribadito: «Io farò al massimo due
legislature. Se mi rieleggeranno, sarà l’ultima».
Il ministro Pier Carlo Padoan
NUOVA RIVOLUZIONE
Il Papa non fa sconti a nessuno
«Conventi-hotel: sì alle tasse»
1Verso una svolta
sugli edifici religiosi
«Paghino l’Imu
se fanno business»
Esultano i Radicali
D
i tabù in tabù, Francesco
sta buttando giù le robuste certezze di santa romana chiesa. Ultima quella dell’esenzione Imu per gli immobili di proprietà del Vaticano.
Nello specifico, ieri Bergoglio
ha chiarito che i conventi, quelli impegnati solo nella religione, non devono pagare tasse.
Ma se invece si trasformano in
alberghi, «è giusto che paghino
le tasse come tutti gli altri». Si
riferiva a quel lungo elenco di
strutture di accoglienza cattolica: in una, da neo pontefice,
volle pagare a tutti i costi il conto prima di trasferire i bagagli
in Vaticano. Adesso non fa
Papa Francesco tra la gente in piazza del Vaticano, a Roma ANSA
RL’altro monito
del Pontefice:
«Sì all’accoglienza
anche se si rischia
il terrorismo»
sconti, sia a chi tiene chiuse le
strutture religiose ai migranti
(«Siano accolti, anche con il rischio terrorismo»), sia a chi fa
il furbo con l’Agenzia delle Entrate: «Alcune congregazioni
dicono: “No, ora che è il convento è vuoto faremo un hotel:
possiamo ricevere gente e con
ciò ci manteniamo e guadagniamo denaro”. Bene, se desideri questo paga le imposte. In
caso contrario, il business non
è pulito». Parole rivoluzionarie
nell’intervista alla radio portoghese Renascenca: cadono alla
vigilia del Giubileo, un periodo
in cui si faranno affari d’oro.
NORMATIVA Lunga la storia
della normativa fiscale e sul tema si è misurata spesso la prudenza dei politici, non solo cattolici. Dall’esenzione totale,
negli anni si è passati prima ad
una non imposizione nel caso
in cui l’attività alberghiera o
commerciale fosse accompagnata anche da una religiosa.
Tradotto: bastava una messa
nella cappella adiacente per
non pagare. Dal 2012 è prevista
l’esenzione per le strutture in
cui si svolgono attività con
«modalità non commerciali»,
legge «colabrodo» per i Radicali che da sempre fanno della
questione una battaglia politica. E ora esultano per lo scatto
in avanti del Papa: «La migliore
risposta alle nostre denunce»,
fanno sapere. Hanno calcolato
un’evasione sui 20 milioni solo
a Roma, la città di Francesco.
cont.
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DIVERSAMENTE
AFFABILE
di FIAMMA SATTA
SE LE BARRIERE
DELLA MENTE
DIVENTANO
INSUPERABILI
I
l presidente
Mattarella, che ha
trasformato la tenuta
di Castelporziano in un
centro estivo per disabili,
ha dichiarato: «Avevamo
paura che sarebbe stato
difficile abbattere le
barriere architettoniche.
Invece non lo è stato. Le
barriere più difficili da
abbattere sono quelle
della nostra mentalità. Le
barriere sono l’inerzia e la
pigrizia, il non volere
aprirsi e accogliere».
Anche Papa Francesco ha
aperto la tenuta di Castel
Gandolfo. Ai visitatori che
potranno finalmente
(finalmente?) ammirare
sedie gestatorie,
documenti e abiti della
Corte Pontificia come se
gironzolassero in un
museo. A proposito di
aperture e musei, il Papa
recentemente ha detto che
le chiese chiuse non si
dovrebbero chiamare
chiese ma musei. Ha
ragione. Infatti potrebbero
offrire ogni bendidio:
silenzio, raccoglimento,
rifugio, bellezza e anche
refrigerio dall’afa estiva.
Vicino casa mia, in Centro
Storico a Roma, ci son più
chiese che sampietrini ma
molte sono inaccessibili e
molte sono chiuse. San
Girolamo della Carità per
esempio, un rettorato
dell’Opus Dei,
organizzazione
notoriamente ricchissima
ed efficentissima, è chiusa
dal 1 luglio e lo rimarrà
fino al 30 settembre come
da cartello sul portone.
Fantastico.
BLOG
segui Fiamma anche su
diversamente
aff-abile.gazzetta.it
38
AltriMondi R
MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
1
TROPPO PROFONDO
PER I BAMBINI? A DIRE
IL VERO HANNO CAPITO
IL FILM ANCHE
MEGLIO DEGLI ADULTI
2
3
DIETRO IL FENOMENO
Perché i «Minions»
sono per i piccoli
E pure per i grandi
1È il film campione
4
NON SAPEVO PIÙ COSA
FRULLASSE NELLA
TESTA DI MIA FIGLIA...
COSÌ HO PROVATO
A DARMI UNA RISPOSTA
I
1 Un attacco di Rabbia; 2 La piccola Riley con i
genitori; 3-4 Le emozioni nel loro Quartier Generale
PETE DOCTER
REGISTA E SCENEGGIATORE
Svolta Inside Out
«La Tristezza c’è
Ora la mostriamo»
1Ha incantato Cannes e domani arriva nei cinema
Il regista Docter: «Nella mente per capire chi siamo»
Elisabetta Esposito
ROMA
S
e vi capiterà di osservare i
volti di chi esce dal cinema dopo aver visto Inside
Out, noterete bambini esaltati
che saltellano per la felicità e
genitori con sorrisi sinceri ma
più contenuti e una strana luce
negli occhi. E capirete che
quanto mostrato con una genialità e una profondità rare nel
nuovo film della Disney Pixar
— applaudito al Festival di Cannes e da domani nelle sale italiane — è straordinariamente
vero. Inside Out racconta le
emozioni, azzarda una spiegazione su come si inneschino e su
come cambino nel tempo. Gio-
ia, Tristezza, Rabbia, Disgusto e
Paura prendono vita: sono loro
a muovere la mente di Riley,
una bambina di 11 anni, età delicatissima in cui tutto cambia.
E per le emozioni diventa
un’impresa starle dietro.
COME I SETTE NANI Il regista e
sceneggiatore premio Oscar Pete Docter (Up, Monsters & Co.),
faccia da cartone animato e mille idee per la testa, ha spiegato
ieri a Roma dove sia nato il suo
film. «Mia figlia era tutta una risata da piccola, poi, improvvisamente, ha compiuto 11 anni... Non ci guardava più e io
ero ossessionato da una domanda: a cosa diavolo starà
pensando? Ho tentato di darmi
una risposta con Inside Out, un
clic
AL FIANCO DEGLI AUTORI
UNO STAFF DI PSICOLOGI
PER STUDIARE LE EMOZIONI
 Per entrare nella mente
umana lo staff della Pixar ha
lavorato con scienziati, neurologi
e psicologi, ma soprattutto
con il dottor Dacher Keltner,
professore all’Università
di Berkeley. Racconta il regista
Docter: «I ricercatori nelle varie
teorie individuano da 4 a 27
emozioni di base. Noi ci siamo
limitati alle cinque che in qualche
modo le contengono tutte, ma
sceglierle è stata davvero dura».
OROSCOPO LE PAGELLE di ANTONIO CAPITANI
21/3 - 20/4
ARIETE
6-
La Luna vi si
oppone. E paventa
qualche tensione,
impicci, fumatine di
zebedei. Risolverete
tutto, tranqui.
Il sudombelico
fa orario
continuato. Ottimo.
21/4 - 20/5
TORO
21/5 - 21/6
GEMELLI
6,5
La Luna punta
il focus su dettagli
da curare,
burocrazia, lavoro
da affrontare con
metodo. Siete però
simpatici come
una borsite e poco
suini: rimediate.
22/6 - 22/7
CANCRO
7,5
Siete animati da
intenzioni ottime.
E tutto scorre più
facilmente del
previsto. Lo sport
aiuta la silhouette,
la fornicazione
solleva l’animo
e i muscoli.
5,5
Dovrete
organizzarvi. E
bene. Perché la
giornata sembra
profilarsi caotica.
Casa e famiglia
angustiano, acidino
il sudombelico:
ci vuol dolcezza.
23/7 - 23/8
LEONE
7+
Colloqui, viaggi
e lavoro premiano,
le vostre idee
sono originali
e realizzabili.
E quanto charme!
Un filo di umor
juventino c’è, ma
fornicando passa.
24/8 - 22/9
VERGINE
7
Ritmi pacati, umore
stabile, buon
rendimento
nel lavoro: la Luna
è generosa, oggi.
Senza contare
che agevola pure
le cose di soldi.
Ma c’è stasi suina.
23/10 - 22/11
SCORPIONE
23/11 - 21/12
SAGITTARIO
22/12 - 20/1
CAPRICORNO
21/1 - 19/2
ACQUARIO
20/2 - 20/3
PESCI
Stelle generose
mettono in atto
processi
di metamorfosi utili.
Anche nel lavoro,
che promette
soddisfazione.
L’ormone
è pervaso di gioia.
Il minimo sindacale
di successo, specie
nel lavoro, c’è.
Siete però stanchi,
forse, e un po’
lamentoso-tombali,
ma il sudombelico
appare muy
spigliato.
Gli amici
e i successi nel
lavoro vi tengono
alto il morale,
Venere accresce
il vostro fascino.
E pure l’amore va
bene. Con euforie
suine mirabilissime.
Un impedimento
si materializza,
l’umore si rabbuia,
le vostre idee
vengono messe
in discussione.
Pure during the
fornication. State
su e riflettete.
Viaggi, lavoro
e studi sono
favoriti dalla Luna;
tempismo,
pragmatismo
e faccia di glutei
premiano, a sud
dell’ombelico
è ancora estate.
Questioni di soldi
e di lavoro vi si
rivolgono a favore.
Nonostante questo,
siete un cicinìn
sullo sclero
andante, pure
fornicando.
Rilassatevi e enjoy!
GAZZA
METEO
a cura di ILMETEO.IT
5,5
OGGI
Milano
MAX 23°
MIN 18°
7+
6-
viaggio all’interno della mente,
con al centro le emozioni. È stata dura dare corpo a qualcosa di
tanto astratto, scegliere come
rappresentare questi cinque esserini che, come dice il nostro
produttore, potrebbero diventare i nuovi Sette Nani. Abbiamo cercato di mostrare perché
prendiamo una certa decisione,
come selezioniamo i ricordi,
perché ci fissiamo con la canzoncina dello spot... È una versione pop delle teorie di Jung».
Alla fine capiamo anche quanto
sia importante la tristezza, anche quella dei figli che crescono
(da qui gli occhi nostalgici dei
genitori al termine del film).
Ma un bambino può capirlo?
«Ce lo siamo chiesto anche noi
— ha confessato Docter — ma
dopo le proiezioni di prova abbiamo visto che ai bambini arrivava tutto, anche più dei grandi. Il figlio di un dipendente
Pixar non riusciva a tuffarsi in
piscina, dopo aver visto il film si
è buttato dicendo: “Prima guidava Paura, ora no”. Bello vero?». Ma tra i film di animazione Pixar, questo è senza dubbio
quello che più si rivolge agli
adulti: «I bambini lo guarderanno, quindi tante cose dovevano
essere rese visivamente, ma
molti dei messaggi qui vanno al
cuore dei più grandi. Siamo cresciuti tutti con i film Disney e il
lieto fine, ma la vita non è sempre così. La Tristezza esiste e va
affrontata. Noi questa volta abbiamo voluto mostrarlo».
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CONSIGLI
23/9 - 22/10
BILANCIA
8
d’incassi del 2015
in Italia con 20 milioni
Detassis: «Sono liberi
e così li invidiamo»
7,5
7
Roma
DOMANI
Milano
Roma
DOPODOMANI
Milano
Roma
MAX 31°
MIN 21°
MAX 21°
MIN 16°
MAX 31°
MIN 21°
MAX 24°
MIN 17°
MAX 34°
MIN 22°
l cinema di animazione
sta vivendo un momento
d’oro. In attesa dell’arrivo di Inside Out, in Italia impazza la minionmania. Alla
terza settimana di programmazione i Minions non solo
restano saldamente in testa
alla classifica dei film più visti del weekend con 2,6 milioni, ma raggiungendo un
totale di 19 milioni e 760 mila euro diventano i campioni
di incassi del 2015. Gli esserini gialli nati da Cattivissimo Me hanno infatti superato l’attesissimo 50 Sfumature
di Grigio che si era fermato a
19 milioni e mezzo. Meglio
dunque i piccoli Kevin,
Stuart e Bob con le loro disperata caccia del cattivo più
cattivo che ci sia della bella e
nuda Dakota Johnson. Cer-
GAG E RISATE
CON AMADEUS
E OTTO OSPITI
«Stasera tutto possibile» è il
nuovo show di Amadeus.
Nessuna gara, nessuna
regola solo giochi, risate e
prove che rimandano alle
sagre: il conduttore porta in
Italia il «comedy show»,
format cult in Francia. Otto
personaggi del mondo dello
spettacolo dovranno restare
in equilibrio in una stanza
con il pavimento inclinato di
22,5°. Cercheranno di non
cadere e dovranno anche
improvvisare uno sketch.
DA VEDERE STASERA
ALLE 21.15 SU RAI DUE
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Stuart, il
Minion più
affamato...
IL TALK SHOW IN ONDA DA QUESTA SERA
Floris torna con diMartedì su La7
«Da noi la qualità prima di tutto»
Giovanni Floris è alla sua
seconda stagione a La7 ANSA
 Torna questa sera su La7
«diMartedì», il talk show
di Giovanni Floris. Nella passata
stagione il programma era salito
dal 3,5% della prima puntata al
6,8 di quelle finali. «Siamo come
i fondisti... Abbiamo inventato
una trasmissione, lavorando
sulla qualità, stando molto attenti
al prodotto. Certo, la crescita
mi ha stupito, ma abbiamo un
progetto pluriennale e speriamo
di convincere anche quest’anno».
LO SPORT IN TV
calcio
«STASERA TUTTO
È POSSIBILE»
to, rispetto alle Sfumature i Minions avevano i bambini. Ma
stavolta anche gli accompagnatori si sono divertiti parecchio,
tanto che negli ultimi tempi in
sala in molti sono arrivati senza
bambini intorno. I Minions
piacciono ai grandi perché raccontano una storia semplice e
divertente, colma di riferimenti, storici e musicali (nella colonna sonora anche i Doors,
Kinks, Rolling Stones e Jimi
Hendrix). Non solo. «Piacciono
agli adulti per quel linguaggio
che capisci e non capisci e che ti
porta in un mondo immaginario che è buono, pasticcione e
molto umano — spiega la direttrice di Ciak, Piera Detassis —.
Sono delle piccole pesti, con
quell’irresponsabilità e quella
libertà espressiva che tutti vorremmo. E poi sono gialli, quindi
solari e gustosi, elemento determinante per il loro successo».
e.e.
JUventUs - chievo
Serie a (replica)
14.30 - Sky SpoRt 1
west ham - newcastle
premier League (replica)
15.45 - FoX SpoRtS
Brescia - salernitana
Serie B
16.15 - Sky SupER caLcio
ascoli - entella
Serie B
18.00 - Sky SpoRt 1,
Sky SupER caLcio,
Sky caLcio 1
real madrid shakhtar
champions League
20.45 - itaLia 1
manchester citY JUventUs
champions League
20.45 - Mp SpoRt
siviglia - BorUssia
mönchengladBach
champions League
20.45 - Mp caLcio 1
psg - malmoe
champions League
20.45 - Mp caLcio 3
psv eindhoven manchester United
champions League
20.45 - Mp caLcio 4
wolFsBUrg cska mosca
champions League
20.45 - Mp caLcio 5
BenFica - astana
champions League
20.45 - Mp caLcio 7
vicenza - Bari
Serie B (replica)
21.00 - Sky SpoRt 1
ginnastica
ritmica
mondiali
Da Stoccarda, Germania
(replica)
17.00 - Rai SpoRt 2
rUgBY
Basket
Benetton treviso edinBUrgh
torneo Guinness (replica)
15.00 - Rai SpoRt 1
spagna - grecia
Europeo
Quarti di finale
Da Lilla, Francia
18.30 - Sky SpoRt 3
nUova zelanda Francia
Mondiale Rugby 2011
(replica)
22.15 - Sky SpoRt 2
Francia - lettonia
Europeo
Quarti di finale
Da Lilla, Francia
21.00 - Sky SpoRt 3
speedwaY
Biliardo
snooker:
masters
2ª giornata
Da Shanghai, cina
8.30 - EuRoSpoRt
snooker:
masters
2ª giornata
Da Shanghai, cina
13.30 - EuRoSpoRt
indianerna vetlanda
Swedish National League
19.00 - EuRoSpoRt 2
tennis
Us open
Finale maschile
Da New york, Stati uniti
(replica)
11.30 - EuRoSpoRt
radwanska - Bencic
Wta premier Eastbourne
(replica)
22.00 - SupER tENNiS
4
EXTRATIME
MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
SPECIALE CHAMPIONS
GRUPPO A
8
0
testi di Giulio Di Feo e Iacopo Iandiorio
hanno collaborato: Giuliano Adaglio, Alec Cordolcini,
Andrea Luchetta, Alessandro Merchiori
Tutte le sfumature della nobiltà,
un pronostico facile all’apparenza e una sicurezza: subito due
Real-Psg, una di quelle partite
che per uomini e spettacolo ci si
aspetta dalle semifinali in su.
Una bella cartina al tornasole
per il valore di entrambe, specie
per Rafa Benitez che si ritrova in
mano una rosa di fenomeni con
utili aggiunte in mediana (via Illarramendi e Khedira, dentro un
maturatissimo Casemiro e i piedi buoni di Kovacic) ma anche
qualche crepa da stuccare a livello motivazionale. Due su tutte: Keylor Navas che dopo il tormentone De Gea si è trovato in
poche ore da sbolognato a titolarissimo, e Ronaldo che deve
conciliare le esigenze di gestione del cyberfisico con la voglia
di continuare nei suoi numeri
realizzativi monstre. Benitez lo
sa e ci sta lavorando, in una piazza che perdona poco e considera
ogni trofeo non vinto come una
sconfitta. Di buono c’è che la difesa tiene e che, nella BBC rivista tatticamente da Rafa, Bale
pare più incisivo di prima. Vanno per vincere, insomma.
REAL MADRID (SPA)
16
Ucraina
13
Finali
Vitorie
1Le grandissime d’Europa sul neutro di Leopoli
1Ma lo Shakhtar dei brasiliani non si darà
per vinto facilmente1Al Malmoe basta esserci
SHAKHTAR D. Partecipazioni
45
REAL MADRID Partecipazioni
Spagna
0
Finali
Maceria
e nobiltà
Real e Psg
in Ucraina
PARIS SAINT GERMAIN (FRA)
Partecipazioni
PSG
Francia
Finali
10
Vitorie
Nobili nuovi
0
0
Vitorie
15 setembre
Psg
Real Madrid
Vs
Vs
Malmoe
Shakhtar
30 setembre
Shakhtar
Malmoe
Vs
Vs
Psg
Real Madrid
21 otobre
Malmoe
Psg
Vs
Vs
Shakhtar
Real Madrid
3 novembre
Shakhtar
Real Madrid
Vs
Vs
Malmoe
Psg
25 novembre
Malmoe
Shakhtar
Vs
Vs
Psg
Real Madrid
8 dicembre
Psg
Real Madrid
Vs
Vs
Shakhtar
Malmoe
Nobili in esilio
Il terzo incomodo del gruppo è
15
Partecipazioni
Finali
IL CALENDARIO
Uguale a Parigi, solo con qualche crepa in più. In primis, il portiere: Sirigu nelle ultime 4 stagioni ha offerto un rendimento
da star, è stato accantonato in
malo modo per offrire il posto a
Trapp e il tedesco ha cominciato
spaperando alla grande. Effetto
negativo del solito mercato spettacolare, che ha dato a Blanc uno
dei migliori secondi violini del
mondo (Di Maria) e un esterno
sinistro d’assalto (Kurzawa, alternativa a Maxwell). L’impressione è quella di un tavolo con
tutti gli ingredienti per fare la
bomba atomica: mistura instabile, ma se Blanc trova la chimica
possono battere chiunque. In
questo senso la conferma di
Thiago Motta, mammasantissima in spogliatoio e bodyguard
del talento di Verratti, vale come
un acquisto a 5 stelle. Occhio a
come miscelarli anche tatticamente: Cavani è fior di realizzatore, avrà ancora voglia di sbattersi sull’altare di Ibra?
MALMOE
Svezia
1
0
Vitorie
lo Shakhtar, a cui la storia dice
che non tutti i terzi posti vengono per nuocere: con quello di 7
anni fa poi vinsero l’Europa League. Lucescu prosegue nel suo
progetto romantico: vende star e
coltiva i sostituti. Ora il gioiello è
Teixeira, scatti di altissimo livello sulla trequarti e prossimamente in una big, davanti offre
garanzie il buon vecchio Eduardo, occhio al lancio in mediana
del talentone Kovalenko (lista
B). Hanno piedi, cervello e schemi, per provare l’imboscata devono battere almeno una grande
in casa, che poi casa non è visto
che giocano a Leopoli. Chiude il
Malmoe, che fatica a conquistarsi l’Europa per l’anno prossimo:
è quinto in Allensvenkan a 7 turni dal termine. Del bomber hipster leggete sotto, da segnalare
due fasce che funzionano: a sinistra il nazionale peruviano Yotun, a destra può trovare spazio
il ’94 Cibicki (in lista B). Che per
ora è un’anguilla magrolina, se
mette chili e non perde in coordinazione diventa interessante anche a sud del Baltico.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
SHAKHTAR DONETSK (UCR)
MALMOE (SVE)
La ricetta per diventare big? Un dilemma di nome Bale
Metti un Di Maria nel motore Ma Rafa ha la soluzione
Care grandi, c’è Teixeira
Lo manda Edmundo...
Berget, il vichingo del gol
Finché segna, la barba resta
 Angel Di Maria è il regalo più
grande che possa farsi una
squadra che vuole diventare big:
ha la magia dei grandi ma anche
corsa e altruismo da mettere al
servizio di altri come lui. Il Psg
gli faceva il filo da due anni e ora
ha coronato il sogno: con lui ha
un tridente che non si marca. A
Manchester fanno notare come
nonostante un’annata no sia
stato comunque il Red Devil con
più occasioni create, Angel
invece è estasiato da Ibra: «Ho
giocato con Messi, Ronaldo e
Rooney, e credetemi: mi
impressiona. Il livello è quello»
 Che vincano o perdano, allo
Shakhtar una cosa è sempre
sicura: ogni anno mettono in
rampa di lancio un talentone
buono per le big vere. A questo
giro guardate bene Alex Teixeira,
che ha imparato come si attacca
da Edmundo al Vasco e come di
gioca in Europa in 6 anni e passa
con Lucescu. Trequartista o
punta esterna, ha passo,
dribbling, reattività, dialogo con
gli altri, spirito di sacrificio e un
bel tiro secco. In Ucraina siamo
a 9 gol in 7 partite, qualche anno
fa pure la Juve di Conte impazzì
per marcarlo.
 (g.a.) Il più vichingo tra i
vichinghi. Di Jo Inge Berget,
barbuto attaccante di fascia,
sono accorti in molti: prima l
doppietta al Celtic che è vals
la qualificazione ai gironi, poi
rete con cui ha steso la Croa
all’Ullevaal, lanciando la
Norvegia verso Francia 2016
Rapido per la stazza (1,84), p
giocare sia da punta, sia da
esterno. Hareide, il tecnico,
lo adora, nonostante la
barba: «Gli ho chiesto di
tagliarla, ma non mi ascolta.
Finché continua a segnare n
gli dirò più nulla!».
 Nella squadra dei fenomeni
ce n’è uno particolare: il più
pagato, il più spaesato, il più
difficile da mettere in campo, il
più condizionato dai pregi che
ha. Gareth Bale ha mezzi fisici
che forse nessun altro
calciatore ha, ma fatica nel
fraseggio con chi ha piedi
migliori. Nel ridisegnare la BBC
aggiungendo un trequartista,
Benitez lo fa partire dal centro,
dietro Benzema, libero di
inserirsi negli spazi creati dagli
altri. Funzionerà? Per ora sì, il
banco di prova vero però è
proprio la Champions...
4-3-3
4-2-3-1
MAXWELL
4-2-3-1
MARCELO
MATUIDI
4-4-2
AZEVEDO
C. RONALDO
DI MARIA
KROOS
D. LUIZ
TRAPP
IBRAHIMOVIC
KEYLOR
NAVAS
SILVA
BALE
PYATOV
BENZEMA
CAVANI
Giocatore
Nazione
Età Pres. Gol
1 NICOLAS DOUCHEZ
16 KEVIN TRAPP
30 SALVATORE SIRIGU
35
25
28
0
30
ARNASON
 RAFA BENITEZ nato il 16-4-60, da giugno al Real.
Prima Valencia, Liverpool, Inter, Chelsea e Napoli
Giocatore
0
0
1 KEYLOR NAVAS
13 KIKO CASILLA
31 RUBEN YAÑEZ
ADU
ROSENBERG
SRNA
Nazione
Età Pres. Gol
PORTIERI
FRA
GER
ITA
WILAND
MARLOS
DANILO
PORTIERI
GLADKIY
FRED
J. RODRIGUEZ
 LAURENT BLANC nato il 19-11-1965, allena il Psg
dal 2013. Prima al Bordeaux e c.t. della Francia
LEWICKI
DJURDJIC
TEIXEIRA
MODRIC
AURIER
BENGTSSON
ORDETS
PEPE
VERRATTI
BERGET
STEPANENKO
RAKITSKIY
SERGIO RAMOS
T. MOTTA
YOTUN
TAISON
TINNERHOLM
 MIRCEA LUCESCU nato il 29-7-45, a Donetsk dal
’04; prima Romania, Dinamo B., Pisa, Brescia, Inter
Giocatore
Nazione
Età Pres. Gol
PORTIERI
CRC
SPA
SPA
28
28
21
2
-
0
-
30 ANDRIY PYATOV
32 ANTON KANIBOLOTSKIY
RODIC
 AGE HAREIDE nato il 23-9-53, al Malmoe dal ’14;
prima Molde, Helsingborgs, Brøndby, c.t. Norvegia
Giocatore
Nazione
Età Pres. Gol
PORTIERI
UCR
UCR
31
27
44
0
0
0
1 JOHAN WILAND
27 ZLATAN AZINOVIC
29 FREDRIK ANDERSSON
UCR
UCR
UCR
BRA
CRO
UCR
UCR
BRA
32
36
23
25
33
24
26
29
40
20
1
4
57
2
36
2
0
0
0
0
3
0
1
0
DIFENSORI
UCR
BRA
BRA
BRA
BRA
BRA
UCR
UCR
BRA
BRA
26
23
22
26
23
27
30
22
27
25
15
2
10
11
6
3
16
35
2
0
0
0
0
0
1
8
ARG
UCR
CRO
24
28
32
5
10
28
0
2
7
SVE
SVE
SVE
34
27
26
14
-
0
-
SVE
PER
SVE
ISL
SVE
URU
NOR
24
25
29
32
27
21
20
6
2
-
0
0
-
SVE
SVE
GHA
SVE
SVE
NOR
SER
23
22
24
26
18
25
21
4
12
1
0
-
1
0
0
0
-
SVE
SVE
SVE
NOR
SER
32
25
26
24
29
24
1
5
-
6
0
0
-
DIFENSORI
DIFENSORI
2
3
5
17
19
20
23
32
THIAGO SILVA
PRESNEL KIMPEMBE
MARQUINHOS
MAXWELL
SERGE AURIER
LAYVIN KURZAWA
GREGORY VAN DER WIEL
DAVID LUIZ
DIFENSORI
BRA
FRA
BRA
BRA
CAV
FRA
OLA
BRA
30
20
21
34
22
22
27
28
42
15
81
8
33
43
4
3
0
0
1
5
2
3
4
6
12
15
17
23
30
RAPHAËL VARANE
PEPE
SERGIO RAMOS
NACHO
MARCELO
DANI CARVAJAL
ALVARO ARBELOA
DANILO
ABNER
FRA
POR
SPA
SPA
BRA
SPA
SPA
BRA
BRA
22
32
29
25
27
23
32
24
19
34
77
82
10
56
15
66
21
-
0
3
8
0
5
0
3
1
-
CENTROCAMPISTI
4
6
7
8
11
14
25
27
BENJAMIN STAMBOULI
MARCO VERRATTI
LUCAS
THIAGO MOTTA
ANGEL DI MARIA
BLAISE MATUIDI
ADRIEN RABIOT
JAVIER PASTORE
FRA
ITA
BRA
ITA
ARG
FRA
FRA
ARG
25
22
23
33
27
28
20
26
4
24
22
64
45
28
11
26
0
1
0
5
8
4
0
4
ATTACCANTI
9
10
22
29
EDINSON CAVANI
ZLATAN IBRAHIMOVIC
EZEQUIEL LAVEZZI
JEAN-KÉVIN AUGUSTIN
URU
SVE
ARG
FRA
28
33
30
18
26 15
109 43
35 9
-
Non sono compresi i preliminari e le liste B
CENTROCAMPISTI
8
10
11
14
16
18
19
21
22
27
TONI KROOS
JAMES RODRIGUEZ
GARETH BALE
CASEMIRO
MATEO KOVACIC
LUCAS VAZQUEZ
LUKA MODRIC
DENIS CHERYSHEV
ISCO
MARTIN ØDEGAARD
GER
COL
GAL
BRA
CRO
SPA
CRO
RUS
SPA
NOR
25
24
26
23
21
24
29
24
23
16
53
23
31
14
12
36
33
-
6
3
12
1
1
3
6
-
ATTACCANTI
7 CRISTIANO RONALDO
9 KARIM BENZEMA
20 JESÉ
POR
FRA
SPA
30
27
22
115 77
73 42
8 0
5
13
18
31
33
38
44
66
OLEXANDR KUCHER
VYACHESLAV SHEVCHUK
IVAN ORDETS
ISMAILY
DARIJO SRNA
SERHIY KRYVTSOV
YAROSLAV RAKITSKIY
MÁRCIO AZEVEDO
CENTROCAMPISTI
6
7
8
9
10
11
14
17
28
29
TARAS STEPANENKO
WELLINGTON NEM
FRED
DENTINHO
BERNARD
MARLOS
VASYL KOBIN
MAKSYM MALYSHEV
TAISON
ALEX TEIXEIRA
ANTON TINNERHOLM
YOSHIMAR YOTÚN
RASMUS BENGTSSON
KARI ARNASON
MAHMUT ÖZEN
FELIPE CARVALHO
ANDREAS VINDHEIM
CENTROCAMPISTI
ATTACCANTI
19 FACUNDO FERREYRA
21 OLEXANDR GLADKIY
22 EDUARDO
3
13
17
21
24
25
26
6
7
8
10
14
19
20
OSCAR LEWICKI
SIMON KROON
ENOCH KOFI ADU
GUILLERMO MOLINS
ERIK ANDERSSON
MAGNUS EIKREM
VLADIMIR RODIC
ATTACCANTI
9
11
22
23
28
MARKUS ROSENBERG
AGON MEHMETI
TOBIAS SANA
JO INGE BERGET
NIKOLA DJURDJIC
EXTRATIME
5
MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
SPECIALE CHAMPIONS
GRUPPO B
PSV
24
Partecipazioni
Olanda
Partecipazioni
Finali 1
Finali
1
Vitorie
LVG non può
sbagliare
Lupi e Cska
in agguato
1Van Gaal ha speso oltre 340 milioni in due estati
per rifare lo United1Ma il Wolfsburg di Draxler,
i russi di Doumbia e il Psv di Cocu sono rivali ostici
In due estati lo United ha tirato
fuori quasi 340 milioni di euro
per rifare la squadra secondo il
volere di Louis Van Gaal. E per
tornare in Europa, dopo l’assenza dell’anno scorso. Ora c’è,
ma il compito non è agevole.
Perché i Red Devils sono un team in costruzione. Perché la varietà di schemi usati dall’olandese non rende agevole l’assimilazione: l’anno scorso è partito col 3-4-1-2, poi 4-3-1-2, per
chiudere col 4-1-4-1. Quest’anno pare virare sul 4-3-3 o sul 42-3-1. Basta avanzare Herrera
rispetto ai suoi compagni di linea e il gioco è fatto. O usare
Mata da avanzato (finora l’ha
disposto a destra) e mettere il
baby Martial in fascia. E c’è il ritorno di Depay (bomber di Eredivisie nel ’14-15) a Eindhoven.
Cessioni eccellenti
Psv che Cocu ha rivitalizzato,
vincendo l’ultimo titolo con
ben 17 punti sull’Ajax (ed era
dal 2008 che non trionfava).
Oltre a Depay ceduto Wijnaldum, incassando 50 milioni di
euro, metà dei quali reinvestiti
PSV EINDHOVEN (OLA)
M. UNITED
Inghilterra
MANCHESTER UNITED (ING)
CSKA MOSCA Partecipazioni
27
5
Finali
3
Vitorie
Germania
0
Finali
0
Vitorie
per mantenere competitiva la
squadra. A sinistra in avanti il
Psv prova rilanciare il flop genoano Lestienne, ma in alternativa è pronto il talento uruguayano di Gaston Pereiro. In
mediana tocca a Propper, eccellente lo scorso anno nel Vitesse,
confermarsi geometra affidabile a livelli più alti. Doveroso il
riscatto di Guardado (dal Valencia), mvp della passata Eredivisie, intrigante quello di Isimat-Mirin, che possiede tutto
per non far rimpiangere Rekik.
Si attendono il recupero di Willems, terzino da 13 assist nel
2013-14, e la consacrazione di
Maher.
Via De Bruyne
Torna in Champions il Wolfsburg, dopo l’unica esperienza
nel 2009, quando era in gruppo
proprio con United e Cska, che
lo eliminarono. Erano i Lupi di
Dzeko e Barzagli, campioni di
Bundesliga. Questi li abbiamo
visti l’anno scorso contro Inter e
Napoli (che li ha eliminati) in
Europa League, e hanno vinto
la prima coppa nazionale della
30 setembre
Man. United Vs
Cska Mosca Vs
Wolfsburg
Psv
21 otobre
Cska Mosca
Wolfsburg
Vs
Vs
Man. United
Psv
3 novembre
Man. United
Psv
Vs
Vs
Cska Mosca
Wolfsburg
25 novembre
Cska Mosca
Man. United
Vs
Vs
Wolfsburg
Psv
8 dicembre
Wolfsburg
Psv
Vs
Vs
Man. United
Cska Mosca
0
loro storia. Hanno perso De
Bruyne, al City. E Perisic all’Inter. Ma hanno portato in Bassa
Sassonia Draxler, Kruse dal
Gladbach e Dante dal Bayern.
Attivo di 40 milioni. Se Dost
conferma quanto di buono fatto l’anno scorso (16 reti in Bundesliga) e magari si recupera
pure Schürrle il girone B sarà
bello complicato.
Cska Mosca
Man. United
Vs
Vs
0
Vitorie
IL CALENDARIO
15 setembre
Wolfsburg
Psv
1
Partecipazioni
WOLFSBURG
12
Russia
Maestro Slutsky
Il Cska non ci sta a fare la vittima come l’anno scorso, quando
prese sberle da Roma e Bayern.
In patria è partito a razzo: 7 vittorie in 7 gare. Il neo c.t. part
time Slutsky, al Cska da 6 anni
(solo Arkadyev nel ’44-52 lo
batte), ha cambiato poco: si è
ripreso dalla Roma Doumbia,
che a Mosca ha fatto bene. E se
in patria deve sacrificare a turno uno straniero (limite di 6 in
campo) in Europa potrà utilizzarli tutti: così può schierare il
regista arretrato Natcho con
Wernbloom, spostando Dzagoev più avanti e alternare Musa a
Doumbia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
CSKA MOSCA (RUS)
WOLFSBURG (GER)
De Jong junior rinnova
la sfida con Depay
Wayne diavolo da primato
Leader come fra i Leoni
L’Elefantino Doumbia
non teme il freddo. Anzi...
I valori del giovane Draxler
I Verdi meglio della Juve
 Se il fratello maggiore (Siem)
è sbocciato nell’Ajax, Luuk
de Jong ha scelto il Twente per
farsi notare, nel 2011-12 (25 reti
in Eredivisie). Figli di pallavolisti
olandesi in Svizzera (e infatti
Luuk è nato a Aigle, cantone di
Vaud), sono cresciuti insieme al
De Graafschap. Luuk ha provato
le esperienze al Gladbach e al
Newcastle, dove nel luglio 2014
era arrivato proprio fratel Siem.
Ma Luuk intanto era andato via,
al Psv. Fra i cannonieri è finito
dietro solo a Depay, ex
compagno al Psv, passato allo
United: adesso si incrociano.
 Se il botto del mercato è stato
il giovane francesino Martial,
il leader nello spogliatoio di
Manchester resta Rooney. Tanto
più ora rafforzato e incoraggiato
dal record di miglior goleador
della storia della nazionale
inglese (50 reti), superando il
campione del Mondo Bobby
Charlton. Ecco, con i Red Devils
Wayne deve ritrovare la
continuità realizzativa che ha
con i Tre Leoni. Deve anche farlo
capire a Van Gaal che l’anno
scorso l’ha sacrificato come
trequartista. Wayne è bomber
dalla pistola facile.
 Quando rivede Mosca
l’ivoriano Seydou Doumbia pare
sentirsi a casa. Come se
l’Elefante (è il simbolo della
nazionale ivoriana) fosse sempre
vissuto in Russia. Per uno però
cresciuto fra Giappone e
Svizzera da quando ha 18 anni,
Mosca non deve impressionare.
E infatti l’ex romanista (cui forse
non è stato dato il tempo di
esprimersi) è ripartito da come
aveva lasciato: 3 gol nei
preliminari di Champions
eliminando lo Sporting Lisbona.
Per ricordare i 18 siglati nel
2013-14 e i 28 di 2 stagioni prima.
 A Gelsenkirchen da quando
aveva 8 anni, da 4 stagioni
titolare con i grandi, eppure
quest’estate alla fine Julian
Draxler ha «tradito». L’avrà
convinto la salute dei Lupi,
splendidi secondi l’anno scorso
dietro al Bayern in Bundesliga.
L’avrà convinto l’ingaggio che gli
ha offerto il Wolfsburg (ma allo
Schalke non prendeva le
noccioline...). Sta di fatto che
raccoglie una pesante eredità:
quella di Kevin De Bruyne, re
degli assist nel 2014-15. Lo voleva
la Juve, è voluto restare in
patria. Per maturare. Vedremo.
4-3-3
4-3-3
BRENET
4-2-3-1
BLIND
MAHER
SCHWEINSTEIGER
LESTIENNE
4-2-3-1
NABABKIN
RODRIGUEZ
MUSA
DEPAY
DRAXLER
DZAGOEV
ISIMAT-MIRIN
ZOET
ROJO
GUARDADO
L. DE JONG
DE GEA
BRUMA
AKINFEEV
Nazione
Età Pres. Gol
PORTIERI
MARTIAL
24
21
31
-
-
DOUMBIA
Nazione
Età Pres. Gol
1 DAVID DE GEA
20 SERGIO ROMERO
50 SAM JOHNSTONE
LUIZ GUSTAVO
CALIGIURI
VIERNIHA
 LEONID SLUTSKY nato il 4-5-71, al Cska dal 2610-2009. Prima FC Mosca, Samara, ora è pure c.t.
Giocatore
Nazione
Età Pres. Gol
PORTIERI
SPA
ARG
ING
24
28
22
22
6
-
0
0
-
1 SERGEI CHEPCHUGOV
35 IGOR AKINFEEV
DOST
NALDO
MARIO FERNANDES
 LOUIS VAN GAAL nato l’8-8-’51 qui da giugno
2014. Prima Ajax, Barcellona, Olanda, Az, Bayern
Giocatore
KRUSE
BENAGLIO
TOSIC
PORTIERI
OLA
OLA
OLA
EREMENKO
V. BEREZUTSKI
WERNBLOOM
DARMIAN
 PHILLIP COCU è nato il 29-10-1970, al Psv da
giugno 2013, prima ha allenato le giovanili del club
1 JEROEN ZOET
21 LUUK KOOPMANS
22 REMKO PASVEER
ROONEY
SCHNEIDERLIN
ARIAS
Giocatore
HERRERA
NARSINGH
DANTE
IGNASHEVICH
SMALLING
PROPPER
GUILAVOGUI
 DIETER HECKING nato il 12-9-’64, a Wolfsburg
da fine ’12. Prima Aachen, Hannover, Norimberga
Giocatore
Nazione
Età Pres. Gol
PORTIERI
RUS
RUS
30
29
2
37
0
0
1 DIEGO BENAGLIO
20 MAX GRÜN
28 KOEN CASTEELS
BRA
RUS
RUS
RUS
RUS
RUS
RUS
24
36
26
33
28
33
24
6
67
42
12
40
26
0
2
0
0
3
0
DIFENSORI
SVE
SER
RUS
LET
BUL
FIN
ISR
29
28
25
27
23
28
27
14
17
20
8
12
18
10
1
3
4
1
0
1
1
RUS
NIG
CAV
25
22
27
1
14
15
0
2
10
SVI
GER
BEL
31
28
23
6
-
0
-
GER
SVI
PER
BRA
GER
BRA
GER
SVI
31
27
23
31
25
32
23
23
6
28
-
0
0
-
GER
GER
GER
GER
GER
BRA
FRA
GER
GER
SWA
27
21
27
28
24
28
24
21
20
19
23
6
22
22
2
-
4
1
3
0
0
-
DAN
POR
OLA
27
29
26
29
1
-
8
0
-
DIFENSORI
DIFENSORI
2
3
4
5
14
15
20
29
NICOLAS ISIMAT-MIRIN
HECTOR MORENO
SANTIAGO ARIAS
JEFFREY BRUMA
SIMON POULSEN
JETRO WILLEMS
JOSHUA BRENET
JORRIT HENDRIX
DIFENSORI
FRA
MES
COL
OLA
DAN
OLA
OLA
OLA
23
27
23
23
30
21
21
20
6
2
3
-
0
0
0
-
CENTROCAMPISTI
6
7
8
10
18
23
49
DAVY PROPPER
GASTON PEREIRO
STIJN SCHAARS
ADAM MAHER
ANDRES GUARDADO
RAI VLOET
ALBERT GUDMUNDSSON
OLA
URU
OLA
OLA
MES
OLA
ISL
24
20
31
22
28
20
18
6
9
-
0
0
-
ATTACCANTI
9
11
16
17
19
37
39
LUUK DE JONG
LUCIANO NARSINGH
MAXIME LESTIENNE
FLORIAN JOZEFZOON
JÜRGEN LOCADIA
NIKOLAI LAURSEN
ALEKSANDAR BOLJEVIC
OLA
OLA
BEL
OLA
OLA
DAN
MON
25
24
23
24
21
17
19
6
-
1
-
4
5
12
23
30
36
PHIL JONES
MARCOS ROJO
CHRIS SMALLING
LUKE SHAW
GUILLERMO VARELA
MATTEO DARMIAN
ING
ARG
ING
ING
URU
ITA
23
25
25
20
22
25
17
22
-
2
1
-
SPA
ING
OLA
ING
SPA
ING
ECU
BEL
FRA
GER
ING
27
34
25
30
26
21
30
27
25
31
22
28
68
14
13
2
35
5
89
-
6
4
0
1
0
6
0
12
-
OLA
FRA
ING
21
19
29
7
81
0
29
CENTROCAMPISTI
8
16
17
18
21
22
25
27
28
31
35
JUAN MATA
MICHAEL CARRICK
DALEY BLIND
ASHLEY YOUNG
ANDER HERRERA
NICK POWELL
ANTONIO VALENCIA
MAROUANE FELLAINI
MORGAN SCHNEIDERLIN
BASTIAN SCHWEINSTEIGER
JESSE LINGARD
2
4
5
6
14
24
42
MÁRIO FERNANDES
SERGEI IGNASHEVICH
VIKTOR VASIN
ALEKSEI BEREZUTSKI
KIRILL NABABKIN
VASILI BEREZUTSKI
GEORGI SCHENNIKOV
CENTROCAMPISTI
3
7
10
19
23
25
66
PONTUS WERNBLOOM
ZORAN TOSIC
ALAN DZAGOEV
ALEKSANDRS CAUNA
GEORGI MILANOV
ROMAN EREMENKO
BIBRAS NATCHO
ATTACCANTI
8 KIRILL PANCHENKO
18 AHMED MUSA
88 SEYDOU DOUMBIA
4
5
6
18
24
25
31
34
MARCEL SCHÄFER
TIMM KLOSE
CARLOS ASCUES
DANTE
SEBASTIAN JUNG
NALDO
ROBIN KNOCHE
RICARDO RODRIGUEZ
CENTROCAMPISTI
7
10
11
15
17
22
23
27
30
35
DANIEL CALIGIURI
JULIAN DRAXLER
MAX KRUSE
CHRISTIAN TRÄSCH
ANDRE SCHÜRRLE
LUIZ GUSTAVO
JOSUHA GUILAVOGUI
MAXIMILIAN ARNOLD
PAUL SEGUIN
FRANCISCCO RODRIGUEZ
ATTACCANTI
7 MEMPHIS DEPAY
9 ANTHONY MARTIAL
10 WAYNE ROONEY
ATTACCANTI
3 NICKLAS BENDTNER
8 VIEIRINHA
12 BAS DOST
6
EXTRATIME
MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
SPECIALE CHAMPIONS
GRUPPO C
Finali
2
Vitorie
1 Per l’Atletico sorteggio facile, il secondo posto
se lo giocano turchi e portoghesi1Al debutto
i kazaki dell’Astana, con l’attacco africano
ATLETICO M. Partecipazioni
10
GALATASARAY Partecipazioni
Spagna
7
Finali
Strada libera
per il Cholo:
Gala e Benfica,
zero timori
BENFICA (POR)
34
Partecipazioni
BENFICA
Portogallo
A Lisbona è andato via Jorge
Jesus, tecnico più longevo dal
dopoguerra (6 stagioni col
Benfica) e anche il più vincente (10 titoli). L’ha sostituito Rui
Vitoria, emergente l’anno scorso col Vitoria Guimarães (5°).
Ma il club non cambia politica:
tanta cassa (oltre 90 milioni
entrati) con le cessioni di Rodrigo, Cancelo e André Gomes
(al Valencia), Cavaleiro al Monaco, Lima negli Emirati e altri. Rinforzi? Carcela dallo
Standard, il bomber greco Mitroglu e il messicano Jimenez
che a Madrid al Cholo non è
piaciuto. Chissà se l’italiano
Cristante riuscirà a trovare più
spazio rispetto all’anno scorso.
Giovani a Madrid
Proprio l’Atletico Madrid è il rivale più tosto del gruppo. Finalista nel 2014, fuori ai quarti
ancora nel derby l’anno scorso
(con gol del Chicharito a 2 minuti dai supplementari), il team di Simeone (è da 30 anni,
con Aragones ’82-86 che il
club non aveva tale stabilità in
panchina) pare crescere in va-
ATLETICO MADRID (SPA)
23
Turchia
2
Finali
0
Vitorie
0
0
La Champions di Prandelli
l’anno scorso non fu una cena
di Gala. E per questo l’ex c.t. ha
pagato. Il subentrante Hamzaoglu ha salvato la stagione,
conquistando il 20° titolo turco; ora ha tagliato i «rami secchi» (Pandev e Dzemaili) e dati via Melo e Telles all’Inter da
cui (via Arsenal) ha preso Podolski e, la novità, il terzino
Carole dal Troyes (di Ligue 2).
Per la stella Grosskreutz dal
Dortmund non ha fatto in tempo coi documenti: arriverà a
gennaio. Come sempre dipenderà dal genio di Sneijder e
dalla capacità realizzativa di
Yilmaz, che tre anni fa ne fece
8 in Champions.
0
0
Miliardari parchi
15 setembre
Galatasaray Vs
Benfica Vs
Atletico M.
Astana
30 setembre
Astana Vs
Atletico M. Vs
Galatasaray
Benfica
21 otobre
Atletico M.
Galatasaray
Vs
Vs
Astana
Benfica
3 novembre
Astana
Benfica
Vs
Vs
Atletico M.
Galatasaray
25 novembre
Atletico M. Vs
Astana Vs
Galatasaray
Benfica
8 dicembre
Galatasaray
Benfica
Astana
Atletico M.
Vs
Vs
Ha segnato più gol Messi nel
Barcellona (oltre 460) che
l’Astana in tutta la sua storia
(362). Del resto il club kazako,
il primo ad accedere alla fase a
gironi della Champions, è stato creato nel 2008 dal governo
con finalità promozionali. In
campo però non ci va il fondo
sovrano Samruk-Kazyna, proprietario del club e il cui patrimonio si aggira sui 78 miliardi
di dollari, bensì una squadra
che ha il proprio punto di forza
nella cerniera in mediana
Cañas-Maksimovic, quest’ultimo fresco campione del Mondo Under 20 con la Serbia, suoi
i gol decisivi nel supplementare col Brasile e quello all’Apoel
nel preliminare di Champions.
In avanti staffetta del gol tra
Kethevoama e Twumasi: 20
gol il centrafricano nel 2014,
12 il ghanese nell’attuale stagione. Ma la rete più importante l’ha segnata il difensore Postnikov, al 93’ di Astana-HJK
4-3 (0-0 in Finlandia, al secondo preliminare).
© RIPRODUZIONE RISERVATA
GALATASARAY (TUR)
ASTANA (KAZ)
L’ex gemello Jonas:
foga per Vitoria
Griezmann, il francesino
alla conquista dell’Europa
Il vecchio Wes a Istanbul
Per dimenticare l’oranje
Piccolo Maksimovic
la sorpresa in serbo
 Gli hanno venduto il socio
Lima all’Al Ahli di Dubai. Così il
brasiliano Jonas ex Grêmio e
Valencia, 20 gol l’anno scorso
in campionato e altri 8 nelle
coppe nazionali, dovrà adattarsi
al nuovo compagno di reparto
che gli ha scelto il tecnico Rui
Vitoria: quel Mitro-gol che
all’Olympiacos faceva paura
(16 reti nel 2014-15) ma in
Premier al Fulham non aveva
sfondato. Toccherà a loro
portare il Benfica ai fasti di un
tempo (anche recente se
contiamo le due finali di Europa
League perse fra 2013 e 2014).
 All’inizio, l’anno scorso, ha
dovuto penare per convincere
il Cholo a schierarlo e a dargli
fiducia. Poi, capito che al tecnico
argentino piace la solidarietà in
campo e lo sbattersi per gli altri,
Antoine Griezmann, 24 anni, ha
trovato finalmente la sua strada:
22 gol in Liga e altre 3 nelle
coppe. Dei cinque attaccanti è
l’unico sicuro del posto. Sulla
carta dovrebbe essere il
colombiano Martinez a fargli
compagnia, che l’anno scorso al
Porto ne ha siglati 8 (in Europa),
oltre ai 21 in campionato.
Insomma, in area ci sa stare.
 Se la nazionale oranje ormai
lo tradisce e lo delude, il vecchio
Wes Sneijder sta cercando di
riabilitarsi col club turco, con
cui ha conquistato il triplete
nazionale. E ora conta di non
ripetere la brutta figura in
Champions dell’anno scorso,
quando il club di Istanbul chiuse
il girone con un pareggio e ben
5 sconfitte. Compito non
agevole, perché il Gala non
spende più come qualche anno
fa (fra i 30 e i 40 milioni nel
2012 e nel 2013). Ma Wes c’è
sempre: l’ha mostrato pure in
estate, segnando a Inter e Real.
 Per la prima esperienza fra
i grandi d’Europa i kazaki
puntano su un 20enne serbo
preso in Slovenia (al Domzale):
Nemanja Maksimovic, che ha
sfruttato l’estate per farsi un
nome fra gli intenditori. Il
regista è stato prima, a giugno,
campione del Mondo con la
Under 20 della Serbia, siglando
la rete decisiva in finale nel
supplementare contro il Brasile.
Poi, il 26 agosto, ha firmato il gol
all’Apoel di Nicosia nel
preliminare di Champions a 6’
dalla fine del match di ritorno.
Un predestinato, forse.
4-4-2
4-2-3-1
4-4-2
ELISEU
GAITÁN
FILIPE LUIS
4-2-3-1
SHOMKO
CAROLE
KOKE
KETHEVOAMA
MAKSIMOVIC
PODOLSKI
MITROGLOU
JULIO
CESAR
GODIN
SAMARIS
KISA
GRIEZMANN
LISANDRO
PIZZI
MUSLERA
OBLAK
LUISÃO
GIMENEZ
ANICIC
HAKAN BALTA
TIAGO
SNEIJDER
ERIC
YILMAZ
ZUKHOV
CAÑAS
SELÇUK INAN
J. MARTINEZ
DZHOLCHIYEV
ÖZTEKIN
NELSON
VICTOR ANDRADE
JUANFRAN
 RUI VITORIA è nato il 16-4-’70, a Lisbona da
giugno. Prima Paços Ferreira, Vitoria Guimarães
Giocatore
Nazione
Età Pres. Gol
PORTIERI
1 EDERSON
12 JULIO CESAR
13 PAULO LOPES
LISANDRO LOPEZ
LUISÃO
VICTOR LINDELÖF
ELISEU
SILVIO
JARDEL
ANDRÉ ALMEIDA
NELSON SEMEDO
BRA
BRA
POR
22
36
37
55
1
0
0
ARG
BRA
SVE
POR
POR
BRA
POR
POR
26
34
21
31
27
29
24
21
2
47
10
2
12
14
-
0
4
4
0
0
0
-
LJUBOMIR FEJSA
ANDREAS SAMARIS
NICOLAS GAITAN
BRYAN CRISTANTE
VICTOR ANDRADE
MEHDI CARCELA-GONZALEZ
SER
GRE
ARG
ITA
BRA
MAR
27
26
27
20
19
26
9
11
29
4
5
0
0
1
0
0
BILAL OULD-CHIKH
RAUL JIMENEZ
KOSTAS MITROGLOU
JONAS
PIZZI
ADEL TAARABT
TALISCA
OLA
MES
GRE
BRA
POR
MAR
BRA
18
24
27
31
25
26
21
1
27
14
1
2
6
0
11
8
0
0
1
1 MIGUEL ANGEL MOYÀ
13 JAN OBLAK
25 BERNABÉ BARRAGAN
2
3
4
15
18
19
20
24
DIEGO GODIN
FILIPE LUIS
GUILHERME SIQUEIRA
STEFAN SAVIC
JESUS GAMEZ
LUCAS HERNÁNDEZ
JUANFRAN
JOSÉ MARIA GIMENEZ
5
6
7
10
14
16
17
22
TIAGO
KOKE
ANTOINE GRIEZMANN
OLIVER TORRES
GABI
ÁNGEL CORREA
SAUL ÑIGUEZ
THOMAS PARTEY
SPA
SLO
SPA
31
22
22
8
4
-
0
0
-
URU
BRA
ITA
MON
SPA
FRA
SPA
URU
29
30
29
24
30
19
30
20
26
15
9
6
11
0
22
4
3
1
0
0
0
0
0
0
FERNANDO TORRES
JACKSON MARTINEZ
YANNICK FERREIRA-CARRASCO
LUCIANO VIETTO
Giocatore
Nazione
Età Pres. Gol
POR
SPA
FRA
SPA
SPA
ARG
SPA
GHA
34
23
24
20
32
20
20
22
44
22
15
12
19
5
-
4
3
2
0
0
0
-
1 FERNANDO MUSLERA
67 ERAY ISCAN
99 CENK GÖNEN
21
22
23
26
28
38
55
64
AURÉLIEN CHEDJOU
HAKAN BALTA
LIONEL CAROLE
SEMIH KAYA
KORAY GÜNTER
TARIK CAMDAL
SABRI SARIOGLU
JASON DENAYER
URU
TUR
TUR
29
24
27
21
2
-
-
CAM
TUR
FRA
TUR
TUR
TUR
TUR
BEL
30
32
24
24
21
24
31
20
22
6
22
5
16
-
2
1
-
SPA
COL
BEL
ARG
31
28
21
21
53
22
10
-
18
12
1
-
HAMIT ALTINTOP
BILAL KISA
JEM KARACAN
YASIN ÖZTEKIN
SELCUK INAN
WESLEY SNEIJDER
KEVIN GROSSKREUTZ
JOSÉ RODRIGUEZ
OLCAN ADIN
EMRE COLAK
TUR
TUR
TUR
TUR
TUR
OLA
GER
SPA
TUR
TUR
32
32
26
28
30
31
27
20
29
24
41
3
22
70
29
1
1
8
2
12
2
-
TUR
GER
TUR
TUR
32
30
30
21
23
23
4
11
-
-
ATTACCANTI
9
11
17
18
UMUT BULUT
LUKAS PODOLSKI
BURAK YILMAZ
SINAN GÜMÜS
Giocatore
Nazione
Età Pres. Gol
1 NENAD ERIC
40 MIKHAIL GOLUBNICHI
85 VLADIMIR LOGINOVSKI
KAZ
KAZ
KAZ
33
20
29
-
-
KAZ
BOS
KAZ
SLO
KAZ
25
26
23
32
29
-
-
SER
KAZ
RCEN
KAZ
KAZ
KAZ
KAZ
UKR
KAZ
COL
20
20
29
26
22
21
23
28
25
25
-
-
KAZ
KAZ
KAZ
GHA
RDC
24
28
25
21
26
-
-
DIFENSORI
CENTROCAMPISTI
4
5
6
7
8
10
12
14
29
52
 STANIMIR STOILOV è nato il 13-2-67. All’Astana
da giugno ’14. Prima Levski, Litex, Anorthosis, Botev
PORTIERI
DIFENSORI
ATTACCANTI
9
11
21
23
 HAMZA HAMZAOGLU è nato il 15-1-70, qui da
fine ’14. Prima Malatyaspor, Denizlispor e Akhisar
PORTIERI
CENTROCAMPISTI
ATTACCANTI
8
9
11
17
21
23
30
Età Pres. Gol
DIFENSORI
CENTROCAMPISTI
5
7
10
24
31
39
Nazione
PORTIERI
DIFENSORI
2
4
14
19
28
33
34
50
 DIEGO SIMEONE è nato il 28-4-70. Qui dal 2011.
Prima Racing, Estudiantes, River, S. Lorenzo, Catania
Giocatore
ILIC
SARIOGLU
OLIVER
NUSERBAYEV
POSTNIKOV
CHEDJOU
GABI
JONAS
0
Vitorie
IL CALENDARIO
Non ci resta che Yilmaz
Partecipazioni
Finali
Vitorie
lore e consapevolezza. Ha
cambiato Mandzukic con
Jackson Martinez, e ringiovanito la rosa con gli argentini
Vietto e Correa avanti e l’ex
canterano Oliver Torres e il
belga Ferreira Carrasco al centro. Dietro la coppia uruguagia
Godin-Gimenez è una sicurezza.
ASTANA
Kazakistan
2
5
12
33
44
YELDOS AKHMETOV
MARIN ANICIC
IGOR PIKALKIN
BRANKO ILIC
EVGENI POSTNIKOV
CENTROCAMPISTI
6 NEMANJA MAKSIMOVIC
8 GEORGI ZHUKOV
10 FOXI KETHEVOAMA
11 SERIKZHAN MUZHIKOV
15 ABZAL BEYSEBEKOV
18 RINAT KHAIRULLIN
20 ZHAKYP KOZHAMBERDY
24 DENYS DEDECHKO
77 DMITRI SHOMKO
88 ROGER CAÑAS
ATTACCANTI
9
17
22
23
89
ALEKSEI SCHETKIN
TANAT NUSERBAYEV
BAURZHAN DZHOLCHIYEV
PATRICK TWUMASI
JUNIOR KABANANGA
EXTRATIME
7
MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
SPECIALE CHAMPIONS
GRUPPO D
Finali
2
Vitorie
1I bianconeri si ritrovano contro Immobile e
Llorente con il Siviglia1E la miglior squadra
di Premier1E l’outsider tedesca non è da poco
Partecipazioni
MAN. CITY
Inghilterra
8
Finali
Juve al derby
d’Europa
Con il City è
girone di ferro
JUVENTUS (ITA)
29
Partecipazioni
JUVENTUS
Italia
5
0
Finali
0
Vitorie
Il girone di ferro o della morte,
come dir si voglia. La Juventus
finalista avrà il suo da fare contro la squadra leader di Premier, i bicampioni di Europa
League in carica e un team tedesco che nella scorsa Bundesliga è giunto comunque terzo.
La Juve, si sa, non ha più l’asse
consolidato Pirlo-Vidal-Tevez,
ma varie opzioni: Lemina ed
Hernanes al centro, Cuadrado
e Alex Sandro in fascia, Mandzukic e Dybala in attacco. Bisogna partire forte, visto che si
a va a Manchester al debutto e
poi due gare in casa.
degli ottavi di finale, dove si sono arenati nelle ultime due edizioni, entrambi persi contro il
Barça. La partenza in Premier
promette bene. L’ex Wolfsburg
De Bruyne (10 gol e 21 assist in
Bundesliga l’anno scorso) si
aggiunge al talento e alla fantasia dei vari Silva (il cervello
poco appariscente del team),
Yaya Touré (che alla fine è rimasto nonostante le avance di
Mancini), Nasri, Navas e con
Agüero, re del gol nell’ultima
Premier (per ora k.o.), la corazzata City diventa favorita. E
non solo nel gruppo.
De Bruyne, mister 74 mln
Ci pensa Monchi
Proprio il Manchester City quest’anno è candidato a fare molta strada. Ha scialato circa 200
milioni di euro sul mercato per
De Bruyne, Sterling, Delph e
Otamendi (45 solo per lui che
parte da riserva alle spalle di
Mangala ). Via Dzeko, Negredo
e Jovetic, ma non rientravano
più nel progetto dell’ingegnere
Pellegrini. Che, salvata la panchina in estate, ora è chiamato
a portare i Citizens più avanti
Il Siviglia è il terzo incomodo.
S’è guadagnato la Champions
vincendo l’Europa League. Come solito il d.s. Monchi non ha
indebolito l’organico pur vendendo bene: con Bacca e Aleix
Vidal al Barça ha tirato su quasi
50 milioni. In compenso ha
preso gratis o quasi Llorente e
Immobile (che vivranno subito
il proprio derby con la Juve il
30 settembre) e dal Dnipro (finalista dell’ultima Europa Lea-
MANCHESTER CITY (ING)
Partecipazioni
SIVIGLIA
Spagna
5
BORUSSIA M. Partecipazioni 6
Germania
0
Finali
0
Vitorie
IL CALENDARIO
15 setembre
Man. City
Siviglia
JUVENTUS
Borussia M.
Vs
Vs
30 setembre
Borussia M. Vs
JUVENTUS Vs
Man. City
Siviglia
21 otobre
JUVENTUS
Man. City
Vs
Vs
Borussia M.
Siviglia
3 novembre
Borussia M.
Siviglia
Vs
Vs
JUVENTUS
Man. City
25 novembre
JUVENTUS
Borussia M.
Vs
Vs
Man. City
Siviglia
8 dicembre
Man. City
Siviglia
Vs
Vs
Borussia M.
JUVENTUS
1
0
Vitorie
gue) il fantasista Konoplyanka
in scadenza di contratto, che
può dare il cambio a Vitolo e
Reyes. Un altro italiano è approdato sul Guadalquivir: l’ex
interista Andreolli.
Il miracolo di Gladbach
Il Borussia non si qualificava in
Champions dal 1978 (nel 2012
perse ai playoff). Artefice, per
gran parte, del miracolo il tecnico svizzero Favre che nel
2011 ha salvato il Gladbach
dalla retrocessione e poi l’anno
scorso ha ottenuto un ottimo 3°
posto in Bundesliga. Ora è il
tecnico più longevo nella A tedesca. Ma quest’anno il Borussia è partito con 3 k.o. Favre si è
lamentato: «I migliori qui se ne
vanno sempre». Quest’anno
Max Kruse, attaccante da 11 reti e 9 assist, al Wolfsburg, e Kramer al Leverkusen. Rimpiazzati dallo svizzero Drmic e Stindl
dall’Hannover. Intanto in amichevole si è fermato Herrmann
(con Thorgan Hazard e Raffael, il miglior talento): starà ai
box ancora un mese.
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SIVIGLIA (SPA)
BORUSSIA MÖNCHENGLADBACH (GER)
E la Torino bianconera
si è proprio inna... Morata
L’ex genero di Diego
va a caccia dei quarti
Andalusia, usato sicuro
Unai «ricicla» alla grande
Thorgan vuol farsi un nome
e non essere solo il fratello
 Alvaro Morata era partito per
fare la riserva di Llorente (che
ora incrocerà col Siviglia) e
Tevez. Ma il ragazzo cresciuto
fra le cantere colchonera e
madridista era abituato a
competere con gente cone
Cristiano Ronaldo e Benzema,
Isco e Di Maria. Insomma,
il posto ha saputo trovarselo
lo stesso. E in Champions ha
mostrato di non temere certi
palcoscenici: 5 gol l’anno scorso,
di cui due al «suo» Real Madrid
in semifinale. Ora ha Dybala,
Zaza e Mandzukic. Tocca a loro
adesso scalzarlo.
 L’artefice del primo
«scudetto» del City (ricordate
il gol nei minuti di recupero col
Qpr all’ultimo turno del 2011-12?)
l’anno scorso si è migliorato: 26
gol, capocannoniere di Premier.
E la tripletta al Bayern nei gironi
di Champions permise ai
Citizens di poter far fuori la
Roma. Ma Sergio Agüero, l’ex
genero di Maradona, non può
rilassarsi: i due ultimi
confronti con Messi e il Barça
gli sono costati caro. Adesso
deve portare i suoi oltre
l’ostacolo ottavi. Ci riuscirà
finalmente?
 Ogni estate Unai Emery è stato
abituato a non contare su quanto
realizzato fino ad allora. Cioè, ha
saputo reinventarsi e ricostruire.
Il figlio del portiere dello
Sporting Gijon degli anni 60 lo
faceva a Valencia fra il 2008 e
il 2012. Lo fa da quasi tre stagioni
a Siviglia dove, nonostante ogni
estate si vendano i pezzi pregiati,
comunque qualcosa si conquista:
come le ultime due Europa
League per esempio. Unai poi
ricicla bene. L’anno scorso ha
rilanciato Reyes e Krychowiak.
Llorente e Immobile hanno
accettato la sfida per questo.
 Il fratellino di Eden comincia a
farsi strada. Sì, Thorgan Hazard, 22
anni, appare sempre più maturo e
sempre meno il «piccolo degli
Hazard». La bella stagione allo
Zulte-Waregem due anni fa (14
reti in Jupiler League) e il
debutto in Europa gli sono
valsi la chiamata a Gladbach.
Quest’anno è atteso a una
riconferma con crescita, dopo le
28 gare in Bundesliga e
i 3 centri in Europa League,
dove proprio il Siviglia fermò
lui e il Borussia ai sedicesimi.
Come Eden, ama partire da sinistra
e accentrarsi. Da seguire.
4-2-3-1
4-2-3-1
4-2-3-1
KOLAROV
ALEX SANDRO
STERLING
FERNANDINHO
MANGALA
CUADRADO
POGBA
CHIELLINI
BUFFON
HERNANES
HART
MORATA
DE BRUYNE
BETO
Nazione
Età Pres. Gol
PORTIERI
1 GIANLUIGI BUFFON
25 NETO
37
26
88
-
0
-
ITA
URU
BRA
ITA
ITA
ITA
SVI
FRA
31
28
24
34
28
21
31
34
42
15
21
21
29
27
96
1
0
0
0
1
0
2
DIFENSORI
GIORGIO CHIELLINI
MARTIN CACERES
ALEX SANDRO
ANDREA BARZAGLI
LEONARDO BONUCCI
DANIELE RUGANI
STEPHAN LICHTSTEINER
PATRICE EVRA
1 JOE HART
13 WILLY CABALLERO
Nazione
Età Pres. Gol
SOMMER
SCHULZ
BACARY SAGNA
VINCENT KOMPANY
PABLO ZABALETA
ALEKSANDAR KOLAROV
ELIAQUIM MANGALA
GAËL CLICHY
MARTIN DEMICHELIS
NICOLÁS OTAMENDI
KORB
 UNAI EMERY nato il 3-11-1971, a Siviglia da
gennaio ’13. Prima Almeria, Valencia, Spartak M.
Giocatore
Nazione
Età Pres. Gol
ING
ARG
28
33
27
9
0
0
FRA
BEL
ARG
SER
FRA
FRA
ARG
ARG
32
29
30
29
24
30
34
27
42
38
21
23
23
60
63
17
0
2
1
3
1
0
2
0
1 SERGIO RICO
13 BETO
SPA
POR
22
33
6
0
FRA
FRA
FRA
ITA
SPA
SPA
BRA
29
29
23
29
26
28
29
9
14
2
2
4
-
0
2
0
0
0
-
POL
POR
DAN
SPA
SPA
FRA
URU
FRA
SPA
ARG
SPA
UCR
25
27
32
27
32
24
22
26
23
27
25
25
2
33
6
16
-
0
3
0
0
-
FRA
ITA
SPA
28
25
30
3
7
14
0
4
3
DIFENSORI
2
3
5
17
18
23
25
BENOÎT TREMOULINAS
ADIL RAMI
TIMOTHÉE KOLODZIEJCZAK
MARCO ANDREOLLI
SERGIO ESCUDERO
COKE
MARIANO FERREIRA
6
8
10
11
18
27
37
SAMI KHEDIRA
CLAUDIO MARCHISIO
PAUL POGBA
HERNANES
MARIO LEMINA
STEFANO STURARO
ROBERTO PEREYRA
CENTROCAMPISTI
GER
ITA
FRA
BRA
FRA
ITA
ARG
28
29
22
30
22
22
24
45
33
24
4
2
12
1
2
1
0
0
0
6
7
8
15
18
21
25
42
FERNANDO
RAHEEM STERLING
SAMIR NASRI
JESUS NAVAS
FABIAN DELPH
DAVID SILVA
FERNANDINHO
YAYA TOURÉ
ITA
SPA
COL
CRO
ARG
24
22
27
29
21
18
1
30
-
6
0
11
-
ATTACCANTI
BRA
ING
FRA
SPA
ING
SPA
BRA
CAV
28
20
28
29
25
29
30
32
39
6
52
31
36
45
56
0
0
8
2
4
4
7
ARG
CAV
BEL
27
26
24
38 20
2 0
7 0
ATTACCANTI
7
9
16
17
21
SIMONE ZAZA
ÁLVARO MORATA
JUAN CUADRADO
MARIO MANDZUKIC
PAULO DYBALA
10 SERGIO AGÜERO
14 WILFRIED BONY
17 KEVIN DE BRUYNE
4
6
7
8
10
12
14
15
16
19
20
22
GRZEGORZ KRYCHOWIAK
DANIEL CARRIÇO
MICHAEL KROHN-DEHLI
VICENTE IBORRA
JOSÉ ANTONIO REYES
GAËL KAKUTA
SEBASTIAN CRISTOFORO
STEVEN N'ZONZI
LUISMI
EVER BANEGA
VITOLO
YEVHEN KONOPLYANKA
ATTACCANTI
9 KEVIN GAMEIRO
11 CIRO IMMOBILE
24 FERNANDO LLORENTE
HERRMANN
 LUCIEN FAVRE nato il 2-11-’57, al Borussia da
febbraio ’11. Prima Servette, Zurigo ed Hertha
Giocatore
Nazione
Età Pres. Gol
PORTIERI
CENTROCAMPISTI
CENTROCAMPISTI
STINDL
RAFFAEL
PORTIERI
DIFENSORI
3
4
5
11
20
22
26
30
LLORENTE
COKE
PORTIERI
ITA
BRA
XHAKA
REYES
 MANUEL PELLEGRINI nato il 16-9-’53, al City da
giugno ’13. Prima River, Villarreal, Real M., Malaga
Giocatore
JANTSCHKE
BANEGA
SAGNA
 MASSIMILIANO ALLEGRI è nato l’11-8-’67. Alla
Juve da giugno ’14. Prima Sassuolo, Cagliari e Milan
Giocatore
IBORRA
SILVA
LICHTSTEINER
3
4
12
15
19
24
26
33
AGÜERO
RAMI
DYBALA
T. HAZARD
DRMIC
KRYCHOWIAK
KOLODZIEJCZAK
YAYA TOURÉ
MARCHISIO
WENDT
VITOLO
KOMPANY
BONUCCI
4-4-2
TREMOULINAS
1
21
33
41
YANN SOMMER
TOBIAS SIPPEL
CHRISTOFER HEIMEROTH
MARTIN KOMPALLA
SVI
GER
GER
GER
26
27
34
23
14
-
0
-
DAN
OLA
SPA
SVE
GER
GER
GER
GER
SVI
AUT
19
33
26
29
20
27
25
23
18
35
5
12
8
0
0
0
NOR
BEL
GER
GER
FRA
GER
SVI
25
22
27
22
27
25
22
10
0
GER
SVI
BRA
SVE
24
23
30
22
7
2
-
0
0
-
DIFENSORI
3
4
15
17
18
19
24
27
30
39
ANDREAS CHRISTENSEN
ROEL BROUWERS
ALVARO DOMINGUEZ
OSCAR WENDT
MARVIN SCHULZ
FABIAN JOHNSON
TONY JANTSCHKE
JULIAN KORB
NICO ELVEDI
MARTIN STRANZL
CENTROCAMPISTI
6
10
13
14
16
28
34
HÅVARD NORDTVEIT
THORGAN HAZARD
LARS STINDL
NICO SCHULZ
IBRAHIMA TRAORÉ
ANDRÉ HAHN
GRANIT XHAKA
ATTACCANTI
7
9
11
31
PATRICK HERRMANN
JOSIP DRMIC
RAFFAEL
BRANIMIR HRGOTA
8
EXTRATIME
MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
SPECIALE CHAMPIONS
GRUPPO E
26
BARCELLONA Partecipazioni
8
Finali
Finali
5
Vitorie
Tre tenori
in Barça
Roma, occhio
ai mata-Lazio
1Per i giallorossi subito i campioni in carica
1 E poi il Leverkusen, che ha fatto fuori i «cugini»
e la sorpresa Bate, che ha eliminato il Partizan
Chi fermerà i Tre Tenori, quelli
da 122 gol in 3 in una stagione?
Chi potrà fare lo sgambetto ai
campioni in carica? Forse la Fifa, che col veto sul mercato fino
a fine anno ha evitato al Barça
di rinforzarsi. Sì, sono arrivati
Arda Turan e Aleix Vidal ma fino a gennaio non possono scendere in campo. E con le partenze di Pedro e dei ragazzi (Deulofeu, Adama Traoré, Halilovic)
e l’addio di capitan Xavi, i blaugrana si sono indeboliti. Non fra
i titolari, certo, ma fra i ricambi.
Anche la mitica cantera non regala più (o forse non ci si punta
più sopra come una volta) ricambi adatti. Restano Rafinha e
Sergi Roberto; e Munir, grande
fra i piccoli (11 gol nella Youth
League 2013-14, vinta da capo
cannoniere), ma non ancora
sbocciato. D’altronde con quei
tre là davanti, quando gioca?
Szczesny cresciuto
La Roma se la gioca con la carnefice della Lazio nei playoff.
Come il Barça, ha una sanzione
(Uefa) che la limita: solo 22 in
BARCELLONA (SPA)
Partecipazioni
BAYER LEV.
Germania
Spagna
BAYER LEVERKUSEN (GER)
10
Partecipazioni
ROMA
Italia
1
0
Finali
0
Vitorie
rosa (in realtà ne ha 21) per violazioni del fair play finanziario.
Garcia s’è irrobustito con Dzeko
e Salah e ha trovato uno Szczesny molto maturato. È al 3° anno nella capitale e se è vero che
punterà sulla corsa scudetto (al
Lille ci riuscì nel 2011 proprio
alla sua terza stagione in panchina), non può sottovalutare
l’Europa, dove l’anno scorso subì un umiliante 1-7 dal Bayern.
IL CALENDARIO
Kiessling, storico bomber
E il Leverkusen dell’italiano Donati (k.o. agli ottavi l’anno scorso con l’Atletico, ma ai rigori) è
un brutto cliente. I match con la
Lazio ne hanno mostrato le qualità. Rapido e tecnico, con gente
come Çalhanoglu e Mehmedi
(dal Friburgo), e poi ci sono il
nuovo arrivato Chicharito,
scartato da Real e United, e il
sempre buono Kiessling, 136 reti in Bundesliga (18° bomber di
sempre, 2° in attività dopo
Claudio Pizarro). Venduto Son
al Tottenham sono arrivati
Kampl e Aranguiz, subito infortunato. Ha un’età media di 24
11
BATE BORISOV Partecipazioni
Bielorussia
1
Finali
Vitorie
9
16 setembre
Leverkusen
ROMA
Vs
Vs
Bate B.
Barcellona
29 setembre
Barcellona
Bate B.
Vs
Vs
Leverkusen
ROMA
20 otobre
Bate B.
Leverkusen
Vs
Vs
Barcellona
ROMA
4 novembre
Barcellona
ROMA
Vs
Vs
Bate B.
Leverkusen
24 novembre
Bate B.
Barcellona
Vs
Vs
Leverkusen
ROMA
9 dicembre
Leverkusen
ROMA
Vs
Vs
Barcellona
Bate B.
0
0
Vitorie
anni, la più giovane nella prima
divisione tedesca; e ha uno dei
migliori vivai che ha prodotto
Kramer, tornato quest’anno dopo 4 stagioni in prestito. Ecco,
forse l’età bassa, specie in difesa, può essere il punto debole.
Bate, nove anni in testa
Il Bate è campione di Bielorussia da 9 anni di seguito e anche
quest’anno a 7 turni dalla fine
(il torneo qui si disputa nell’anno solare) è avanti alla Dinamo
Minsk di 8 punti. È alla quinta
qualificazione ai gruppi dal
2008, ha eliminato nei preliminari Videoton e Partizan (un
bello scalpo) e negli ultimi 3 anni ha battuto il Bayern e l’Athletic. Quindi da non sottovalutare. Il 4-1-4-1 del tecnico Yermakovich, qui da 2 stagioni e
prima vice, può diventare un 42-3-1 con Aleksievich che arretra o, quando serve, un 4-3-3
con Gordeychuk e Stasevich
che salgono alti. È tornata la
vecchia gloria locale, Alex Hleb
(ex Arsenal e Barça), che da Borisov partì a 19 anni.
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ROMA (ITA)
BATE BORISOV (BIE)
Non solo jogo bonito
Çalhanoglu sprizza classe Il vero nove di Sarajevo
Neymar si scopre efficace Regia, gol... e che punizioni Gigante Dzeko, pensaci tu
Bentornato vecchio Hleb
ma quanto hai girato?
 La scorsa stagione ha chiuso
in testa la classifica dei
cannonieri di Champions
accanto ai due mostri sacri:
Neymar, Messi e Ronaldo tutti a
10 gol. Per il brasiliano 3 nei
quarti di finale col Psg, 3 in
semifinale contro il Bayern e
il sigillo in finale con la Juve.
Rispetto al debutto europeo
nel 2013-14, quando si fermò
solo a quota 4, un netto
miglioramento. Come anche in
Liga, dove l’ex Santos ha chiuso
a maggio a 22 reti, rispetto alle
9 della prima stagione. Zittendo
chi ne aveva criticato l’acquisto.
 Il leader bielorusso è sempre
lui, l’attaccante Rodionov. Ma
la stella, per curriculum ed
esperienza internazionale, è
Alex Hleb, 34 primavere sulle
spalle. Partì dalla sua Minsk,
quindi Borisov e a 19 anni era
già in giro per l’Europa, prima
a Stoccarda, poi 3 stagioni con
l’Arsenal di Wenger con cui è
arrivato in finale di Champions
nel 2006 contro quel Barcellona
che poi, 2 stagioni dopo, lo
prese. E poi Birmingham,
Wolfsburg, Samara, Konyaspor
e Genclerbirligi in Turchia. Per
tornare finalmente a casa.
 Çalhanoglu, il 21enne turco
di Mannheim, è senza dubbio
l’uomo più di classe della
squadra di Schmidt. E l’ha fatto
vedere proprio contro la Lazio.
Molto abile anche sui calci
piazzati, e da uomo assist,
buona visione di gioco, può fare
il play basso e il trequartista
davanti, ruolo più frequente in
questo inizio di stagione. L’anno
scorso ha firmato anche 8 reti
in Bundesliga e 3 in Champions
League. Il tecnico Schmidt a
volte lo ha fatto partire dalla
fascia, specie la sinistra.
Insomma, davanti è pericoloso.
4-3-3
 L’ex ragazzo scampato alle
bombe su Sarajevo deve essere
l’uomo-chiave di Garcia. È il
ritorno al centravanti classico
(come ai tempi di Batistuta),
con accanto due ali veloci,
pronte ad aprire il gioco e gli
spazi (oltre che a offrigli gli
assist). Sia al Wolfsburg che al
Manchester City ha fatto vedere
che se gli si danno i minuti da
titolare lui li sa sfruttare: 26 e
22 centri in 2 stagioni intere in
Bundesliga e 16 gol nel 2013-14
in Premier. E ha l’esperienza di
oltre 50 partite in Europa e 74
con la Bosnia (per 44 reti).
4-2-3-1
JORDI ALBA
4-3-3
WENDELL
INIESTA
4-1-4-1
DIGNE
HERNANDEZ
NEYMAR
PJANIC
MLADENOVIC
STASEVICH
MILUNOVIC
HLEB
IAGO FALQUE
BENDER
MASCHERANO
BRAVO
PAPADOPOULOS
BUSQUETS
SUAREZ
LENO
CASTAN
CALHANOGLU KIESSLING
PIQUÉ
SZCZESNY
TAH
DE ROSSI
DZEKO
CHERNIK
A. VOLODKO
RODIONOV
POLYAKOV
ALEKSIEVICH
ZHAVNERCHIK
GORDEICHUK
MANOLAS
KRAMER
RAKITIC
MESSI
HILBERT
 LUIS ENRIQUE nato l’8-5-’70, al Barcellona da
maggio ’14. Prima Barça B, Roma e Celta Vigo
Giocatore
Nazione
Età Pres. Gol
PORTIERI
1 MARC-ANDRÉ TER STEGEN
13 CLAUDIO BRAVO
25 JORDI MASIP
NAINGGOLAN
BELLARABI
DANI ALVES
 ROGER SCHMIDT nato il 13-3-’67 al Bayer
da giugno ’14. Prima Paderborn e Salisburgo
Giocatore
Nazione
 RUDI GARCIA nato il 20-2-’64, a Roma da
giugno ’13. Prima St. Etienne, Digione, Le Mans, Lille
Età Pres. Gol
PORTIERI
GER
CIL
SPA
23
32
26
13
5
-
0
0
-
1 BERND LENO
22 DAVID YELLDELL
25 DARIO KRESIC
SALAH
FLORENZI
Giocatore
Nazione
Età Pres. Gol
PORTIERI
GER
USA
CRO
23
33
31
24
0
0
0
0
0
25 WOJCIECH SZCZESNY
26 MORGAN DE SANCTIS
2
3
6
14
15
18
21
23
24
DOUGLAS
GERARD PIQUÉ
DANI ALVES
JAVIER MASCHERANO
MARC BARTRA
JORDI ALBA
ADRIANO
THOMAS VERMAELEN
JÉRÉMY MATHIEU
DIFENSORI
BRA
SPA
BRA
ARG
SPA
SPA
BRA
BEL
FRA
25
28
32
31
24
26
30
29
31
0
74
80
78
18
31
41
28
21
0
9
7
0
0
2
1
1
0
CRO
SPA
SPA
SPA
SPA
SPA
SPA
27
27
31
22
23
21
20
24 2
67 4
107 10
8 0
9
1
-
CENTROCAMPISTI
4
5
8
12
20
27
28
IVAN RAKITIC
SERGIO BUSQUETS
ANDRES INIESTA
RAFINHA
SERGI ROBERTO
JUAN DEL CARMEN CAMARA
GERARD GUMBAU
2
4
5
13
16
17
18
21
26
ANDRÉ RAMALHO
JONATHAN TAH
KYRIAKOS PAPADOPOULOS
ROBERTO HILBERT
TIN JEDVAJ
SEBASTIAN BOENISCH
WENDELL
OMER TOPRAK
GIULIO DONATI
BRA
GER
GRE
GER
CRO
POL
BRA
TUR
ITA
23
19
23
30
19
28
22
26
25
15
14
3
11
5
21
11
1
0
0
0
0
2
1
GER
TUR
GER
GER
UCR
GER
GER
SLO
26
21
19
24
21
19
25
24
21
8
7
0
10
1
1
2
0
0
1
0
MES
GER
SVI
SCOR
27
31
24
21
32
23
4
-
8
4
0
-
CENTROCAMPISTI
8
10
19
23
35
37
38
44
LARS BENDER
HAKAN ÇALHANOGLU
JULIAN BRANDT
CHRISTOPH KRAMER
VLADLEN YURCHENKO
MARLON FREY
KARIM BELLARABI
KEVIN KAMPL
ATTACCANTI
9
10
11
17
19
LUIS SUAREZ
LIONEL MESSI
NEYMAR
MUNIR EL HADDADI
SANDRO RAMIREZ
URU
ARG
BRA
SPA
SPA
28
28
23
20
20
15
99
22
3
3
8
77
14
0
1
ATTACCANTI
7
11
14
24
JAVIER HERNANDEZ
STEFAN KIESSLING
ADMIR MEHMEDI
SEUNG-WOO RYU
2
3
5
13
35
44
ANTONIO RÜDIGER
LUCAS DIGNE
LEANDRO CASTAN
MAICON
VASILIS TOROSIDIS
KOSTAS MANOLAS
POL
ITA
25
38
23
19
0
0
GER
FRA
BRA
BRA
GRE
GRE
22
22
28
34
30
24
8
57
24
19
0
5
2
2
RADJA NAINGGOLAN
JUAN MANUEL ITURBE
IAGO FALQUÉ
MIRALEM PJANIC
DANIELE DE ROSSI
SEYDOU KEITA
WILLIAM VAINQUEUR
ALESSANDRO FLORENZI
SALIH UÇAN
BEL
PAR
SPA
BOS
ITA
MAL
FRA
ITA
TUR
27
22
25
25
32
35
26
24
21
6
6
27
41
59
6
-
0
1
5
4
5
0
-
BOS
ITA
EGI
CAV
29
38
23
28
30
55
8
17
7
17
2
5
ATTACCANTI
9
10
11
27
EDIN DZEKO
FRANCESCO TOTTI
MOHAMED SALAH
GERVINHO
Nazione
Età Pres. Gol
16 SERGEI CHERNIK
34 ARTEM SOROKO
BIE
BIE
27
23
5
1
0
0
BIE
LET
SER
BIE
26
24
24
24
3
5
10
0
0
1
BIE
BIE
BIE
BIE
BIE
BIE
BIE
BIE
SER
BIE
BIE
BIE
BIE
BIE
37
20
26
29
24
27
30
28
26
29
28
22
25
34
16
5
6
22
3
1
6
15
6
12
53
0
0
1
1
0
0
1
1
0
0
2
SER
BIE
BIE
BIE
BIE
30
23
30
31
25
6
4
16
10
0
1
2
0
DIFENSORI
CENTROCAMPISTI
4
7
14
15
16
20
21
24
48
Giocatore
PORTIERI
DIFENSORI
DIFENSORI
 ALEKSANDR YERMAKOVICH nato il 21-1-75, al
Bate da ottobre ’13. Prima è stato il vice dal 2008
3
4
25
33
VITALI GAIDUCHIK
KASPARS DUBRA
FILIP MLADENOVIC
DENIS POLYAKOV
CENTROCAMPISTI
2
5
7
8
9
10
15
17
19
22
23
42
55
81
DMITRI LIKHTAROVICH
EVGENI YABLONSKI
ALEKSANDR KARNITSKI
ALEKSANDR VOLODKO
ILYA ALEKSIEVICH
NEMANJA NIKOLIC
MAKSIM ZHAVNERCHIK
ALEKSEI RIOS
NEMANJA MILUNOVIC
IGOR STASEVICH
EDGAR OLEKHNOVICH
MAKSIM VOLODKO
DMITRI BAGA
ALEKSANDR HLEB
ATTACCANTI
11
13
18
20
62
ALEKSANDAR JEVTIC
NIKOLAI SIGNEVICH
DMITRI MOZOLEVSKI
VITALI RODIONOV
MIKHAIL GORDEICHUK
EXTRATIME
9
MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
SPECIALE CHAMPIONS
GRUPPO F
BAYERN M.
Germania
31
Partecipazioni
10
Finali
Finali
5
Vitorie
La Pep Army
e i Gunners
avranno
la mira facile
1Il Bayern e l’Arsenal non dovrebbero incontrare
problemi1L’Olympiacos impoverito e la giovanissima
Dinamo Zagabria hanno talento. Ma va verificato
L’Armata Guardiola a maggio è
stata fermata in semifinale dal
Barça dell’amico Luis Enrique.
In Germania il Bayern è ripartito al massimo, ma è chiaro che
l’obiettivo è aprile, arrivarci in
forma e in salute per il rush finale. Ecco, col Barça sono mancati Ribery e Robben, oltre ad
Alaba. Cioè il gioco sulle fasce,
fra le essenze del guardiolismo.
Per questo in estate si è corso ai
ripari. Con l’acquisto di Douglas
Costa dallo Shakhtar e Coman
dalla Juve. Da cui è arrivato anche il campione d’America Vidal, che Pep spera più resistente
di Schweini (unica partenza dolorosa). Organico ricco con un
Müller (già 6 gol in 4 gare di
Bundesliga) che può fare la prima punta, la fascia o giocare
dietro a Lewandowski, e Götze
atteso all’esplosione definitiva.
Solo Cech
Un gradino sotto ecco l’Arsenal
di Wenger, criticato perché sparagnino sul mercato. Ha preso
solo Cech, una garanzia, ma
non ha saputo trovare un centravanti-finalizzatore più effi-
BAYERN MONACO (GER)
ARSENAL (ING)
19
Partecipazioni
ARSENAL
Inghilterra
29
OLYMPIACOS Partecipazioni
1
Finali
0
Vitorie
0
0
IL CALENDARIO
16 setembre
Dinamo Z.
Olympiacos
Silva in panchina
Ma l’Olympiacos l’anno scorso
ha messo in difficoltà la Juve
(poi finalista). In panchina non
c’è più Michel, al Marsiglia, ma
Marco Silva, sorpresa all’Estoril
(4° nel 2014) e allo Sporting
l’anno scorso (qualificato ai
preliminari). Giocava spumeggiante e veloce, da verificare se
ad Atene riuscirà a far lo stesso.
Intanto ha piazzato il buon vecchio Cambiasso (35 anni) a far
da argine; in alternativa ha l’ex
palermitano Kasami. Sulla fascia interessante il francesinocongolese Masuaku, in regia comanda il Chori Dominguez, altro argentino agé, ma di talento
(15 reti in Grecia l’anno scorso).
Arsenal
Bayern M.
Vs
Vs
29 setembre
Bayern M. Vs
Arsenal Vs
Dinamo Z.
Olympiacos
20 otobre
Arsenal
Dinamo Z.
Vs
Vs
Bayern M.
Olympiacos
4 novembre
Bayern M.
Olympiacos
Vs
Vs
Arsenal
Dinamo Z.
24 novembre
Arsenal
Bayern M.
Vs
Vs
Dinamo Z.
Olympiacos
9 dicembre
Dinamo Z.
Olympiacos
Vs
Vs
Bayern M.
Arsenal
18
Partecipazioni
0
Finali
Vitorie
cace di Giroud. E così quel ben
di Dio di centrocampo di talento che ha costruito (con ricambi
come Walcott, Arteta, Oxlade e
Wilshere) a volte non trova l’ultimo uomo. Per il 18° girone
consecutivo di Champions dovrebbe bastare, ma poi è dal
2010 che non va oltre gli ottavi.
Sulla qualificazione però non
pare esserci partita.
DYNAMO Z.
Croazia
Grecia
0
Vitorie
Davanti ha due in cerca di riscatto: il nigeriano Ideye che a
Kiev nel 2012-13 siglò 17 centri
e 4 in Champions, ma al West
Ham è scomparso. E l’islandese
Finnbogason, 29 gol all’Heerenveen 2 stagioni fa e non pervenuto alla Real Sociedad.
I Mamic, che famiglia
Un solo punto nelle ultime 12
gare dei gironi in Champions
(’11-12, ’12-13) e i sospetti per
un 1-7 col Lione a dicembre ’11.
Sul piano tecnico la Dinamo
avrebbe pure qualcosa da dire:
difesa temprata, centrocampo
versatile e trequarti di qualità,
dove spicca il talento di Pjaca;
in regia il baby prodigio Coric,
18 anni. In attacco se la giocano
il bosniaco Hodzic e il cileno
Henriquez, 30 reti nel 2014-15.
Fino a che punto la squadra resterà concentrata sul campo: il
tecnico Zoran Mamic e suo fratello Zdravko, n. 1 del club, a luglio hanno passato 10 giorni
dietro le sbarre. Fra le tante accuse, quella di aver sottratto denaro alle casse del club.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
OLYMPIACOS (GRE)
DINAMO ZAGABRIA (CRO)
La sorpresa che Costa
ma mica tanto in fondo
Provaci ancora Cech
Londra, oh mia cara
Un Cambiasso di passo
Al Pireo guida el Cuchu
Pjaca, 20 anni e già mvp
Prossimo gioiello all’asta
 La vera sorpresa del mercato
tedesco, per quanto ha fatto
vedere in campo fino ad adesso,
è senza alcun dubbio il
brasiliano del Bayern Douglas
Costa. Arrivato dallo Shakhtar
Donetsk per 30 milioni di euro
(una cifra che a molti è parsa
sproporzionata) il brasiliano del
Rio Grande do Sul si è scoperto
un validissimo sostituto di
Franck Ribéry. Il maestro
Lucescu l’ha ben forgiato in 5
stagioni in Ucraina, anche se
sulla fascia destra, mentre il
Pep (avendo Robben) lo muove
sulla sinistra. Bravo ovunque.
 Deve essere sembrato
curioso a Petr Cech diventare
l’uomo-mercato a 33 anni, dopo
ben 11 stagioni al Chelsea. Fu
fra i primi acquisti di José
Mourinho. Ed è stato fedele ai
Blues per 333 partite di Premier
e oltre 100 internazionali.
Finché l’anno scorso il tecnico
portoghese gli ha preferito
l’emergente belga Courtois. E
così al portierone di Plzen non è
restato che cercarsi un’altra
casa. E volendo restare a
Londra e ad alti livelli ecco che
l’offerta Arsenal è arrivata al
momento giusto.
 (a.m.) E dire che in molti lo
davano per finito già da un paio
d’anni, dopo l’addio all’Inter. Ma
Esteban Cambiasso aveva
ancora tanta voglia di giocare e
divertirsi. Così l’anno scorso si è
messo a disposizione in Premier
League del neopromosso
Leicester City, artefice di una
splendida stagione, chiusa
dall’argentino con 31 presenze e
ben 5 gol (di cui uno anche al
Manchester United). E
quest’anno è voluto approdare
sul Pireo, per offrire la sua
esperienza internazionale e il
suo contributo. Necessario.
 (a.l.) Pochi dubbi: la prossima
pepita della Dinamo si chiama
Marko Pjaca, miglior giocatore
dell’ultimo campionato. 20 anni,
dribbling secco e cambio di
passo che non ammette repliche,
ama partire da sinistra per
sfuggire a un paio di avversari e
poi scaricare un destro ciclonico.
Ma neppure i cross sono niente
male, così come i tagli
dialogando nello stretto. Dopo
la tripletta al Celtic in Europa
League, è finito nel mirino di
mezza Europa, Milan compreso. I
fratelli Mamic non fanno sconti.
Pjaca non è merce contraffatta.
4-3-3
4-2-3-1
4-2-3-1
ALABA
MONREAL
T. ALCANTARA
4-2-3-1
MASUAKU
D. COSTA
PIVARIC
PARDO
SANCHEZ
CAZORLA
BENATIA
NEUER
KOSCIELNY
X. ALONSO
MÜLLER
CECH
BOATENG
ROBERTO
Nazione
Età Pres. Gol
29
34
27
20
71
0
0
-
0
0
0
-
13 DAVID OSPINA
33 PETR CECH
49 MATT MACEY
Nazione
Età Pres. Gol
27
33
20
3 0
106 0
-
5
13
15
17
18
21
27
28
MEDHI BENATIA
RAFINHA
JAN KIRCHHOFF
JEROME BOATENG
JUAN BERNAT
PHILIPP LAHM
DAVID ALABA
HOLGER BADSTUBER
MAR
BRA
GER
GER
SPA
GER
AUT
GER
28
29
24
26
22
31
23
26
7
43
2
42
12
93
41
35
1
2
0
3
0
0
4
1
6
7
8
11
14
19
20
23
32
THIAGO ALCANTARA
FRANCK RIBÉRY
JAVI MARTINEZ
DOUGLAS COSTA
XABI ALONSO
MARIO GÖTZE
SEBASTIAN RODE
ARTURO VIDAL
JOSHUA KIMMICH
SPA
FRA
SPA
BRA
SPA
GER
GER
CIL
GER
24
32
27
24
33
23
24
28
20
18 2
59 17
20 0
34 6
104 5
39 9
7
1
27 9
-
ATTACCANTI
9
10
25
29
ROBERT LEWANDOWSKI
ARJEN ROBBEN
THOMAS MÜLLER
KINGSLEY COMAN
POL
OLA
GER
FRA
27
31
25
19
40 23
86 24
68 28
2 0
Giocatore
Nazione
 ZORAN MAMIC nato il 30-9-1971, alla Dinamo
Zagabria dall’ottobre 2013, sua prima panchina
Età Pres. Gol
16 ROBERTO
37 STEFANOS KAPINO
2
3
4
5
6
18
21
24
MATHIEU DEBUCHY
KIERAN GIBBS
PER MERTESACKER
GABRIEL
LAURENT KOSCIELNY
NACHO MONREAL
CALUM CHAMBERS
HECTOR BELLERIN
FRA
ING
GER
BRA
FRA
SPA
ING
SPA
30
25
30
24
29
29
20
20
19
29
48
26
12
5
4
0
1
2
2
0
0
0
GIANNIS MANIATIS
ALBERTO BOTIA
MANUEL DA COSTA
OMAR ELABDELLAOUI
DIMITRIS SIOVAS
ARTHUR MASUAKU
PRAXITELIS VOUROS
LEANDRO SALINO
SPA
GRE
29
21
21
-
0
-
GRE
SPA
MAR
NOR
GRE
FRA
GRE
BRA
28
26
29
23
26
21
20
30
22
6
4
6
10
6
17
1
1
0
0
0
1
0
TOMAS ROSICKY
MIKEL ARTETA
JACK WILSHERE
MESUT ÖZIL
AARON RAMSEY
SANTI CAZORLA
MATHIEU FLAMINI
FRANCIS COQUELIN
RCEC
SPA
ING
GER
GAL
SPA
FRA
FRA
34
33
23
26
24
30
31
24
70
30
22
53
34
30
51
9
11
1
4
5
8
0
0
0
ATTACCANTI
12
14
15
17
23
28
OLIVIER GIROUD
THEO WALCOTT
ALEX OXLADE-CH.
ALEXIS SANCHEZ
DANNY WELBECK
JOEL CAMPBELL
FRA
ING
ING
CIL
ING
CRC
28
26
22
26
24
23
16
47
17
31
22
8
5
9
3
6
7
1
5
7
8
10
11
91
LUKA MILIVOJEVIC
KOSTAS FORTOUNIS
ANDREAS BOUCHALAKIS
ALEJANDRO DOMINGUEZ
PAJTIM KASAMI
ESTEBAN CAMBIASSO
Nazione
Età Pres. Gol
SER
GRE
GRE
ARG
SVI
ARG
24
22
22
34
23
35
9
1
30
6
76
0
0
7
1
6
ISL
MES
POR
COL
BRA
NIG
26
24
24
25
23
26
1
0
6
0
0
1
1 ANTONIJO JEZINA
34 EDUARDO
CRO
POR
26
32
-
-
POR
ARG
CRO
ROM
FRA
25
28
30
25
28
6
-
0
-
CRO
CRO
CRO
POR
POR
BOS
CRO
CRO
CRO
CRO
25
25
25
29
28
18
24
26
18
20
10
7
6
-
1
0
0
-
ALG
CIL
CIL
BOS
ALB
CRO
27
21
27
20
18
20
-
-
DIFENSORI
CENTROCAMPISTI
7
8
10
11
16
19
20
34
Giocatore
PORTIERI
DIFENSORI
CENTROCAMPISTI
CENTROCAMPISTI
SOUDANI
PINTO
 MARCO SILVA nato il 12-7-’77, ad Atene da
giugno scorso. Prima Estoril e Sporting Lisbona
2
3
6
14
23
26
29
30
HODZIC
MACHADO
PORTIERI
COL
RCEC
ING
CORIC
SIGALI
ELABDELLAOUI
DIFENSORI
DIFENSORI
EDUARDO
HERNANI
 ARSENE WENGER è nato il 22-10-’49, all’Arsenal
dal ’96. Prima Nancy, Monaco, Nagoya Grampus
Giocatore
IDEYE
MILIVOJEVIC
PORTIERI
GER
GER
GER
AUT
DOMINGUEZ
DA COSTA
BELLERIN
PORTIERI
MANUEL NEUER
TOM STARKE
SVEN ULREICH
IVAN LUCIC
GIROUD
TARAVEL
RAMSEY
 JOSEP GUARDIOLA nato il 18-1-’71, a Monaco
da giugno ’13. Prima al Barcellona dal ’08 al 2012
1
22
26
33
OZIL
ROBBEN
LAHM
Giocatore
SIOVAS
MERTESACKER
COQUELIN
VIDAL
PJACA
ADEMI
CAMBIASSO
6
22
23
77
87
IVO PINTO
LEONARDO SIGALI
GORDON SCHILDENFELD
ALEXANDRU MAŢEL
JÉRÉMY TARAVEL
CENTROCAMPISTI
3
4
8
10
13
14
16
19
24
30
MARIO MUSA
DAMIR SOVSIC
DOMAGOJ ANTOLIC
PAULO MACHADO
GONÇALO SANTOS
AMER GOJAK
ARIJAN ADEMI
JOSIP PIVARIC
ANTE CORIC
MARKO ROG
ATTACCANTI
9 ALFRED FINNBOGASON
17 ALAN PULIDO
77 HERNÂNI
90 FELIPE PARDO
92 SEBA
99 IDEYE BROWN
ATTACCANTI
2
9
11
15
17
20
EL ARABI HILAL SOUDANI
ÁNGELO HENRIQUEZ
JUNIOR FERNANDES
ARMIN HODZIC
ENDRI CEKICI
MARKO PJACA
10
EXTRATIME
MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
SPECIALE CHAMPIONS
GRUPPO G
CHELSEA
Inghilterra
Finali
2
1
1Il Chelsea ha avversari più che abbordabili,
anche se è in un momento decisamente no
1I portoghesi e gli ucraini in ballo per il 2° posto
PORTO (POR)
32
DYNAMO KIEV Partecipazioni
0
Finali
2
Vitorie
l’unica insidia esterna è l’amarcord di Oporto.
0
8
0
0
Vitorie
avrà le motivazioni a palla.
IL CALENDARIO
Undici anni fa era proprio Mou
a portare la Coppa al Dragao
dimostrando che sul campo la
carta conta poco, quindi occhio
al Porto: Lopetegui non avrà la
rosa oversize dei Blues e gente
come Jackson Martinez o le
due frecce brasiliane (Danilo e
Alex Sandro) non si danno via
a cuor leggero, ma hanno fatto
un mercato intelligente. Con
Aboubakar, Bueno e Osvaldo
hanno i realizzatori, Brahimi e
Jesus Corona sono suggeritori
da grande squadra, a far legna
in mezzo quel Giannelli Imbula
che a giugno si contendevano
le milanesi. A voler essere pignoli dietro si rischia di ballare:
Martins Indi, Marcano e Maicon oltre un certo livello di
pressione soffrono, e verso il
neoarrivato Casillas potrebbero sciamare più punte del dovuto. A proposito di Iker, il suo declino madrileno iniziò proprio
con Mou che gli preferiva Diego Lopez: nello scontro diretto
Partecipazioni
Finali
Vitorie
Dragoni crescono
MACCABI T.
Israele
Ucraina
2
Finali
Cambieranno i mercati, le stagioni, i programmi, i Paesi, le
frasi a effetto, ma c’è una costante strabiliante nelle estati
di Mourinho: dall’urna di Nyon
gli tirano sempre fuori un girone di Champions che non fa sudare freddo. Anche quest’anno
il quadrifoglio ha funzionato: il
Chelsea sulla carta non dovrebbe avere problemi a centrare il
primo posto, sempre che ovviamente le grane non se le provochi da solo. E nell’ultimo mese
pare la specialità della casa. In
ordine sparso: l’infortunio di
Courtois (fuori fino all’anno
prossimo) che manda in porta
il solido e nulla più Begovic, il
primo trofeo stagionale sfumato (Supercoppa all’Arsenal),
una difesa logora e tendente al
buco, due centravanti che sembrano l’ombra di quello che
erano. Detta così fa paura, ma
c’è troppo talento per non rialzarsi. Specie con quella trequarti, una delle più creative
d’Europa, dove Hazard è leader
e creatore supremo. E chissà
che non sia proprio la Champions la leva per il rilancio:
29
Partecipazioni
PORTO
Portogallo
Vitorie
Autostrada
per il paradiso
Mou di nuovo
in Porto
CHELSEA (ING)
13
Partecipazioni
Quelle dell’est
16 setembre
Chelsea Vs
Dinamo K. Vs
M. Tel-Aviv
Porto
29 setembre
M. Tel-Aviv Vs
Porto Vs
Dinamo K.
Chelsea
20 otobre
Porto
Dinamo K.
Vs
Vs
M. Tel-Aviv
Chelsea
4 novembre
M. Tel-Aviv
Chelsea
Vs
Vs
Porto
Dinamo K.
24 novembre
Porto Vs
M. Tel-Aviv Vs
Dinamo K.
Chelsea
9 dicembre
Dinamo K.
Chelsea
M. Tel-Aviv
Porto
Vs
Vs
L’outsider sta a Kiev, dove la Dinamo ha interrotto il dominio
ucraino dello Shakhtar. Rebrov
l’ha plasmata a sua immagine e
somiglianza: tigna, velocità e
opportunismo, con Vida-Dragovic cerniera difensiva di
buon livello, Yarmolenko nei
panni del fuoriclasse con licenza di inventare e Junior Moraes
uomo gol. L’asso di briscola
può essere Derlis Gonzalez, il
clone paraguaiano di Di Maria
che in Copa America ha preso il
Brasile per il cravattino e l’ha
sbattuto fuori: se ci mette la
stessa grinta, a parecchi terzini
servirà un analgesico a fine
partita. Per il Maccabi Tel Aviv
invece è già bello esserci: hanno il Bloomfield che è un campo caldissimo, un locomotore
nigeriano di nome Igiebor che
vale leghe migliori, la fantasia
e il tiro dell’ex palermitano
Zahavi e un allenatore come
Jokanovic abituato a friggere
bene anche con l’acqua. Basterà a fare bella figura?
MACCABI TEL AVIV (ISR)
DINAMO KIEV (UCR)
Ancora tu, vecchio Terry
Riposa poco, o sono guai
Le bollicine di Jesus Corona Geni da campione e gavetta Il bomber alternativo
pronte a ubriacare il Dragao Moraes è il jolly del gol
che stregò pure Zamparini
 Il dilemma più grosso di Mou:
aveva individuato l’erede di Terry
in Stones dell’Everton, ha fatto 4
offerte di cui ognuna superava di
10 milioni la precedente, s’è visto
rispondere picche e alla quinta
di Premier il ragazzo gli ha pure
annullato Diego Costa. Insomma,
se il Chelsea vuole tornare a
vincere deve chiedere un altro
anno da leone al vecchio John
Terry: a dicembre farà 35 anni, il
suo vigore andrebbe gestito, ma
Ivanovic è in calo, Zouma ancora
tenero, Djilobodji acerbo a
questi livelli. Per lui e Cahill,
insomma, poche pause.
 Un osservatore di un
grandissimo club europeo
all’ultima Copa America non
aveva dubbi: «A parte i soliti noti,
l’unico che può diventare un
vero top player qui è Tecatito».
Cioé Jesus Corona, 22 anni, che
deve il soprannome a una marca
di birra messicana e al fatto che
il fisico minuto (1.65) porta a
pensare a una lattina. Il Porto
l’ha preso dal Psv l’ultimo giorno
di mercato, facendo un affarone:
esterno d’attacco che salta tutti
e dopo il dribbling ora la gioca
bene, il Dragao è il posto giusto
per poi spiccare il volo.
4-2-3-1
 A Rebrov serviva un
centravanti, e s’è andato a
prendere uno simile a lui: più
grande di cuore che di fisico,
tignoso, tecnico e con un dna
importante. Junior Moraes è
figlio della gloria del Santos
Aluisio Guerreiro e di una
campionessa di tennis, ha fatto
tanta gavetta nel sommerso
(Gloria Bistrita, Cska Sofia,
Metalurg) e a 28 anni si gioca la
sua prima occasione di alto
livello. Un cobra d’area più
opportunista che centroboa, ma
con gli esterni che si trova di
fianco rifornimenti garantiti...
4-2-3-1
AZPILICUETA
4-1-4-1
MARTINS INDI
RIKAN
ALBERMAN
DRAGOVIC
MARCANO
WILLIAN DIEGO COSTA
CASILLAS
CAHILL
RYBKA
BRAHIMI ABOUBAKAR
Nazione
Età Pres. Gol
PORTIERI
 JULEN LOPETEGUI nato il 28-8-’66, al Porto da
giugno ’14. Prima Rayo, Under 19, 20 e 21 Spagna
Giocatore
Nazione
Età Pres. Gol
BEN HAIM I
BOS
BEL
ING
28
23
21
17
-
0
-
1 HELTON
12 IKER CASILLAS
SER
FRA
GHA
ING
ING
SPA
31
20
21
29
34
26
54 7
4 0
25 3
105 10
27 0
2
3
4
5
21
28
MAXI PEREIRA
BRUNO MARTINS INDI
MAICON
IVAN MARCANO
MIGUEL LAYUN
ALY CISSOKHO
BRA
SPA
37
34
51
150
0
0
URU
OLA
BRA
SPA
MES
FRA
31
23
26
28
27
27
35
9
19
13
36
3
0
0
0
1
SPA
BRA
BRA
BEL
NIG
BFA
BRA
SER
BRA
28
28
24
24
28
20
19
27
27
89
40
23
28
55
26
48
18
7
6
5
1
3
9
COL
SPA
FRA
SPA
29
28
28
26
8
60
22
16
4
15
5
8
ATTACCANTI
8
13
15
16
20
22
25
YACINE BRAHIMI
SERGIO OLIVEIRA
EVANDRO
HECTOR HERRERA
ANDRÉ ANDRÉ
DANILO PEREIRA
GIANNELLI IMBULA
ALG
POR
BRA
MES
POR
POR
FRA
25
23
29
25
26
24
22
9
5
12
4
5
0
3
0
POR
CAM
ITA
SPA
MES
SPA
30
23
29
24
22
27
25
4
3
16
1
3
3
0
5
0
ATTACCANTI
7
9
10
11
17
23
SILVESTRE VARELA
VINCENT ABOUBAKAR
PABLO OSVALDO
CRISTIAN TELLO
JESUS CORONA
ALBERTO BUENO
SHPUNGIN
 SERHIY REBROV nato il 30-6-’74, alla Dinamo
dal maggio ’14. Ne è stato il vice dal 2010 al 2014
Giocatore
Nazione
 SLAVISA JOKANOVIC nato il 16-8-’68, Maccabi
da giugno. Prima Partizan, Levski, Hercules, Watford
Età Pres. Gol
1 OLEXANDR SHOVKOVSKIY
23 OLEXANDR RYBKA
2 DANILO SILVA
5 ANTUNES
6 ALEKSANDAR DRAGOVIC
9 MYKOLA MOROZYUK
24 DOMAGOJ VIDA
27 YEVHEN MAKARENKO
34 YEVHEN KHACHERIDI
88 SERHIY MYAKUSHKO
UCR
UCR
40
28
69
8
0
0
BRA
POR
AUT
UCR
CRO
UCR
UCR
UCR
28
28
24
27
26
24
28
22
3
5
8
0
12
9
-
0
0
0
0
0
0
-
Nazione
Età Pres. Gol
POR
SER
UCR
UCR
UCR
UCR
CRO
PAR
UCR
MAR
29
26
24
25
25
32
31
21
22
25
24
5
0
5
32
8
8
6
2
0
0
0
3
0
3
2
1 DANIEL LIFSHITZ
95 PREDRAG RAJKOVIC
ISR
SER
27
19
-
-
ISR
ISR
ISR
ISR
ISR
ISR
ISR
SPA
22
28
34
27
25
33
27
31
2
-
0
-
ISR
ISR
ISR
ISR
ISR
ISR
SER
ISR
NIG
32
28
23
25
26
26
28
30
24
6
6
-
3
0
-
ISR
ISR
ISR
CRO
28
30
26
25
-
-
DIFENSORI
CENTROCAMPISTI
4 MIGUEL VELOSO
8 RADOSAV PETROVIC
16 SERHIY SYDORCHUK
17 SERHIY RYBALKA
19 DENYS GARMASH
20 OLEH GUSEV
21 NIKO KRANJCAR
25 DERLIS GONZALEZ
29 VITALIY BUYALSKIY
90 YOUNES BELHANDA
Giocatore
PORTIERI
DIFENSORI
CENTROCAMPISTI
CENTROCAMPISTI
YARMOLENKO
PORTIERI
DIFENSORI
RADAMEL FALCAO
PEDRO
LOÏC REMY
DIEGO COSTA
GARMASH
MITROVIC BEN HAIM II
ZAHAVI
DANILO SILVA
PORTIERI
DIFENSORI
9
17
18
19
LIFSHITZ
IGIEBOR
MAXI PEREIRA
 JOSÉ MOURINHO nato il 26-1-’63, al Chelsea da
giugno ’13. Prima Benfica, Leiria, Porto, Inter, Real M.
CESC FABREGAS
RAMIRES
OSCAR
EDEN HAZARD
JOHN OBI MIKEL
BERTRAND TRAORÉ
KENEDY
NEMANJA MATIC
WILLIAN
MORAES
VARELA
IVANOVIC
4
7
8
10
12
14
16
21
22
RYBALKA
TIBI
D. PEREIRA
PEDRO
BRANISLAV IVANOVIC
KURT ZOUMA
ABDUL RAHMAN BABA
GARY CAHILL
JOHN TERRY
CÉSAR AZPILICUETA
VELOSO
VIDA
MAICON
FABREGAS
2
5
6
24
26
28
BEN HARUSH
IMBULA
TERRY
1 ASMIR BEGOVIC
13 THIBAUT COURTOIS
27 JAMAL BLACKMAN
GUSEV
TELLO
MATIC
Giocatore
4-2-3-1
ANTUNES
HAZARD
BEGOVIC
 «Farà la differenza anche qui,
è il nostro campione del futuro».
Così parlò Zamparini nel luglio
del 2011, dopo aver venduto
Pastore al Psg e aver preso
sulla trequarti Eran Zahavi.
Paragoni? No, anche per il
presidente del Palermo: «Il
Flaco ispirava, questo è più un
finalizzatore». In Sicilia non
andò proprio così, ma in
compenso al Maccabi Zahavi
finalizza eccome: 82 reti nelle
ultime 2 stagioni più l’inizio di
questa. Il pezzo forte resta lo
stesso: parte largo, si accentra
e molla la castagna.
2
3
14
18
20
26
27
31
ELIAZER DASA
YUVAL SHPUNGIN
YOAV ZIV
EYTAN TIBI
OMRI BEN HARUSH
TAL BEN HAIM I
OZ RALY
CARLOS GARCIA
CENTROCAMPISTI
6 GAL ALBERMAN
7 ERAN ZAHAVI
15 DOR MIHA
16 SHLOMY AZULAY
17 DANIEL EINBINDER
22 AVRAHAM RIKAN
24 NIKOLA MITROVIC
28 GIL VERMOUTH
40 NOSA IGIEBOR
ATTACCANTI
ATTACCANTI
10
11
22
91
ANDRIY YARMOLENKO
JUNIOR MORAES
ARTEM KRAVETS
LUKASZ TEODORCZYK
UCR
BRA
UCR
POL
25
28
26
24
12
4
-
1
0
-
9
10
11
99
EDEN BEN BASAT
BARAK ITZHAKI
TAL BEN HAIM II
DEJAN RADONJIC
EXTRATIME
11
MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
SPECIALE CHAMPIONS
GRUPPO H
ZENIT
Russia
Partecipazioni
Finali
7
Finali
0
1La squadra di Nuno ha cambiato in difesa ma
sembra la più tonica del girone1I francesi invece
hanno perso Fekir. E lo Zenit non fa più paura
Lo Zenit è stato testa di serie, in
quanto vincitore dell’ultimo
torneo russo. Ma non sono più i
tempi (spendaccioni) di una
volta, quando Hulk e Witsel arrivavano per quasi 100 milioni
di euro. Il mercato è stato povero, causa crisi del rublo e del petrolio, il proprietario Gazprom
non investe più nel calcio. Anzi,
si è venduto Rondon (20 gol in
stagione l’anno scorso) al Wba
e Ansaldi è andato al Genoa. A
S. Pietroburgo sono approdati il
nuovo bomber della nazionale
Dzyuba (7 reti nelle qualificazioni europee, ex Spartak e 19
gol 2 anni fa col Rostov) e Yusupov, dalla Dinamo, cambio per
Witsel e Javi Garcia. C’è sempre
Criscito in fascia e al centro Garay, che aveva fatto capire di volersene andare.
Abdennour per Otamendi
Chi potrebbe approfittare delle
difficoltà altrui è il Valencia di
Nuno, che ha fatto il colpo dell’estate, vendendo Otamendi al
City per 45 milioni, con cui ha
preso Abdennour dal Monaco,
Aderlan Santos dal Braga, il
ZENIT (RUS)
VALENCIA (SPA)
11
2
0
portiere Ryan (in attesa del ritorno dell’infortunato Diego Alves) e riscattato le punte Negredo e Rodrigo, e André Gomes
dal Benfica. Mancava in Champions da 3 stagioni e non passa
agli ottavi dal 2010-11, i titolari
sono in sostanza gli stessi dell’anno scorso, e anche le alternative come l’ex Benfica Enzo
Perez, Pablo Piatti e il regista
André Gomes.
0
IL CALENDARIO
Zenit
Lione
Vs
Vs
29 setembre
Lione Vs
Zenit Vs
L’ora di Lacazette
Alla vigilia del torneo ha perso
tanto il Lione, che ha visto infortunarsi l’uomo più in palla
dell’estate, Fekir che starà k.o.
per 6 mesi. Brutta botta per il
tecnico Fournier, al debutto in
Champions. Dovrà puntare su
Beauvue, dal Guingamp e sorpresa l’anno scorso con 17 gol in
Ligue 1, e sul capocannoniere di
Francia Lacazette con 27 centri,
ma partito lento quest’estate.
Rispetto al ’14-15 almeno in rosa non ha perso nessuno di notevole, ma aggiunto al club 2°
dietro al Psg l’ex romanista Yanga-Mbiwa e (dal Malaga) Sergi
Darder, dalla buona visione di
Valencia
Gent
20 otobre
Zenit
Valencia
Vs
Vs
Lione
Gent
4 novembre
Lione
Gent
Vs
Vs
Zenit
Valencia
24 novembre
Zenit
Lione
Vs
Vs
Valencia
Gent
9 dicembre
Valencia
Gent
Vs
Vs
Lione
Zenit
1
0
Finali
Vitorie
16 setembre
Valencia
Gent
Partecipazioni
GENT
Belgio
0
Finali
Vitorie
14
Partecipazioni
LIONE
Francia
0
Vitorie
Il Valencia
vuole fare
la parte
del Lione
Partecipazioni
VALENCIA
Spagna
0
Vitorie
gioco e valida alternativa al
rientrato in patria Valbuena.
Per il resto il miglior vivaio di
Francia (con Tolisso in lista B)
fornisce i ricambi, anche se la
panchina è a corto di esperienza.
Gent, quasi deb
Non inganni l’aspetto da cliente
di Burger King: Vanhaezebrouck è un signor allenatore,
sotto il profilo tattico e mentale.
Smonta e rimonta il suo giocattolo, lo schiera a 5 dietro, poi
mette un trequartista, poi passa
al 3-4-3. Uno stratega da partita
a scacchi, che gli ha permesso di
portare il Gent al 1° titolo della
ultra-centenaria storia. Il mercato non gli ha sottratto nessuna stella perché il Gent non ne
ha. Gioca chiuso, segna poco, si
affida al fiuto del gol di Depoitre (5 finora e 14 l’anno scorso),
ai guizzi del talento 20enne nigeriano Simon e alle parate dell’emergente Sels. Più un gruppo
di giocatori (Milicevic, Kums,
Asare) che nelle Fiandre hanno
trovato la squadra della vita.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
LIONE (FRA)
GENT (BEL)
Dzyuba blu a S. Pietroburgo Un collettivo in crescita
in soccorso di Villas Boas
affidato all’Espirito Santo
Valbuena «tradisce» l’OM
Per l’Europa va bene l’OL
Simon, il ragazzo che vinse
due volte (in un anno)
 Artem Dzyuba pare più un
pugile o un cestista con quei
suoi 194 cm per 90 kg ma è
forte di testa, ha piedi buoni ed
è bravo pure in velocità. Ma ora
è nazionale (7 reti nelle
qualificazioni europee) e l’ex
attaccante dello Spartak
(cresciuto fin da bambino nella
scuola calcio moscovita) ha
siglato 19 gol 2 anni fa col
Rostov. Non ha molta
esperienza sul continente (in
tutto vanta 26 gare e 7 reti,
tutte però in Europa League).
Ora ha preso il posto di Rondon
e può fare anche meglio.
 Mathieu Valbuena era da un
po’ che meditava il rientr
patria, anche per non per
la nazionale. Così, nonost
sia stato marsigliese per
stagioni, ha accettato la
corte dei rivali francesi:
l’Olympique di Lione.
Così ha salutato (per 5
milioni) la Dinamo
Mosca, dove era arrivato
dall’OM solo una stagione
Fournier serviva come il
Ora che si è fatto male Fe
l’acquisto di Valbuena app
ancora più strategico, pe
lanciare in gol Lacazette.
 T come talento,
indispensabile per una squadr
cinica e concreta come il Gen
Ma anche T come talismano,
visto che nel ’14-15 il nigeriano
del ’95 Moses Simon ha
contribuito alla vittoria del 1°
titolo nazionale di due club: gli
slovacchi del Trencin (6 reti e
assist in 19 partite) e, appunto
Gent (6 e 4 in 8 match della
Jupiler, 1 gol nei playoff). Eppu
in Belgio a gennaio al 2° matc
si era preso un rosso dopo 38
secondi. Ma l’imprevedibilità
sulla fascia sinistra ha
cancellato il quasi-esordio cho
 La squadra non è cambiata
poi tanto. Ma la mano di Nuno
Espirito Santo, ex portiere di
Porto, Deportivo e Dinamo
Mosca (primo affare di Jorge
Mendes circa 20 anni fa) si è
vista, eccome, dall’anno scorso.
Per dire: i suoi non mollano mai,
hanno conquistato i preliminari
di Champions nell’ultima
giornata di Liga con un gol a 10
minuti dalla fine. Portoghese, in
patria aveva fatto bene pure col
Rio Ave (dal 2012, due finali di
coppe nazionali disputate). Ha
fatto fuori il Monaco di Jardim
nel playoff europeo.
4-2-3-1
4-4-2
4-3-1-2
CRISCITO
GAYA
DE PAUL
5-3-2
MOREL
DEJAEGERE
SHATOV
ALCACER
WITSEL
ABDENNOUR
NETO
LODYGIN
DANNY
DZYUBA
LACAZETTE
JAVI FUEGO
LOPES
MUSTAFI
PAREJO
GONALONS VALBUENA
 ANDRÉ VILLAS BOAS nato il 17-10-’77, allo Zenit
da marzo ’14. Prima Porto, Chelsea, Tottenham
Età Pres. Gol
PORTIERI
1 YURI LODYGIN
16 VYACHESLAV MALAFEEV
41 MIKHAIL KERZAKOV
FEGHOULI
RAFAEL
 NUNO ESPIRITO SANTO nato il 25-1-’74, a
Valencia da luglio ’14. Prima al Rio Ave (2012-14)
Giocatore
Nazione
RUS
RUS
RUS
25
36
28
13
20
-
0
0
-
13 YOEL
24 JAUME DOMENECH
25 MATHEW RYAN
FOKET
 HUBERT FOURNIER nato il 3-9-’67, a Lione
dal maggio 2014. Prima al Reims, dal 2010
Età Pres. Gol
PORTIERI
Giocatore
Nazione
 HEIN VANHAEZEBROUCK nato il 16-2-’64,
a Gent dal maggio 2014. Prima Kortrijk e Genk
Età Pres. Gol
PORTIERI
SPA
SPA
AUS
27
24
23
-
-
1 ANTHONY LOPES
30 MATHIEU GORGELIN
DEPOITRE
RENATO NETO
TOLISSO
BARRAGAN
MILICEVIC
JOHANSSON
BEAUVUE
HULK
Nazione
NIELSEN
SELS
YANGA-MBIWA
NEGREDO
JAVI GARCIA
SMOLNIKOV
SIMON
ASARE
UMTITI
RYAN
GARAY
Giocatore
KUMS
FERRI
Giocatore
Nazione
Età Pres. Gol
PORTIERI
POR
FRA
24
25
-
-
1 MATZ SELS
20 YANNICK THOELEN
25 BRIAN VANDENBUSSCHE
FRA
CAM
BFA
SER
FRA
FRA
BRA
FRA
FRA
26
31
27
32
31
31
25
23
21
11
5
7
12
13
26
-
0
0
1
0
0
0
-
DIFENSORI
FRA
FRA
FRA
FRA
SPA
FRA
FRA
FRA
FRA
FRA
FRA
24
27
23
23
21
35
22
26
19
30
18
2
9
18
-
0
1
2
-
FRA
FRA
FRA
24
30
18
8
37
-
2
3
-
BEL
BEL
BEL
23
25
33
-
-
SER
BRA
SVE
SER
DAN
23
33
26
25
27
5
2
0
0
MAL
BEL
BRA
SER
BEL
ISR
BEL
BEL
GHA
BEL
SVI
24
29
23
22
27
21
22
24
29
20
29
-
-
BEL
BEL
NIG
DAN
26
20
20
27
-
-
DIFENSORI
DIFENSORI
2
4
6
13
19
24
ALEKSANDR ANYUKOV
DOMENICO CRISCITO
NICOLAS LOMBAERTS
LUIS NETO
IGOR SMOLNIKOV
EZEQUIEL GARAY
DIFENSORI
RUS
ITA
BEL
POR
RUS
ARG
32
28
30
27
27
28
27
23
30
5
10
29
0
0
1
0
0
1
CENTROCAMPISTI
5
10
14
17
20
21
28
ALEKSANDR RYAZANTSEV
DANNY
ARTUR YUSUPOV
OLEG SHATOV
VIKTOR FAYZULIN
JAVI GARCIA
AXEL WITSEL
RUS
POR
RUS
RUS
RUS
SPA
BEL
29
32
26
25
29
28
26
14
26
13
25
34
33
1
6
1
2
2
1
BRA
RUS
29
27
43
5
13
0
ATTACCANTI
7 HULK
22 ARTEM DZYUBA
2
3
4
5
6
14
19
23
JOÃO CANCELO
RUBEN VEZO
ADERLAN SANTOS
SHKODRAN MUSTAFI
LUCAS ORBAN
JOSÉ GAYA
ANTONIO BARRAGAN
AYMEN ABDENNOUR
POR
POR
BRA
GER
SPA
SPA
SPA
TUN
21
21
26
23
26
20
28
26
6
6
0
1
ALG
SPA
BRA
ARG
SPA
ARG
POR
25
26
19
29
31
21
22
15
8
16
4
3
0
0
0
SPA
SPA
ARG
SPA
SPA
30
22
26
24
19
15
6
15
-
6
0
2
-
CENTROCAMPISTI
8
10
12
15
18
20
21
SOFIANE FEGHOULI
DANIEL PAREJO
DANILO BARBOSA
ENZO PEREZ
JAVI FUEGO
RODRIGO DE PAUL
ANDRÉ GOMES
ALVARO NEGREDO
PACO ALCACER
PABLO PIATTI
RODRIGO
SANTI MINA
MAPOU YANGA-MBIWA
HENRI BEDIMO
BAKARY KONÉ
MILAN BISEVAC
CHRISTOPHE JALLET
JÉRÉMY MOREL
RAFAEL
LINDSAY ROSE
SAMUEL UMTITI
CENTROCAMPISTI
ATTACCANTI
7
9
11
17
22
2
3
4
5
13
15
20
22
23
7
9
11
12
14
17
18
21
24
28
29
CLÉMENT GRENIER
CLAUDIO BEAUVUE
RACHID GHEZZAL
JORDAN FERRI
SERGI DARDER
STEED MALBRANQUE
NABIL FEKIR
MAXIME GONALONS
OLIVIER KEMEN
ARNOLD MVUEMBA
LUCAS TOUSART
ATTACCANTI
10 ALEXANDRE LACAZETTE
19 MATHIEU VALBUENA
27 GNALY CORNET
3
4
5
13
23
UROS VITAS
RAFINHA
ERIK JOHANSSON
STEFAN MITROVIC
LASSE NIELSEN
CENTROCAMPISTI
7
8
10
12
14
15
17
19
21
32
77
KALIFA COULIBALY
THOMAS MATTON
RENATO NETO
MARKO POLETANOVIC
SVEN KUMS
KENNETH SAIEF
HANNES VAN DER BRUGGEN
BRECHT DEJAEGHERE
NANA ASARE
THOMAS FOKET
DANJIEL MILICIEVIC
ATTACCANTI
9
26
27
28
LAURENT DEPOITRE
BENITO RAMAN
MOSES SIMON
NICKLAS PEDERSEN
12
EXTRATIME
MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
EXTRA FUN
FRANCIA
MONACO
Cissako imam?
Lui smentisce
SMS
 (a.g.) Il Parisien in Francia ne
ha fatto un caso. La storia di
Yarouba Cissako, 20enne
difensore del Monaco e già
nazionale Under 19, rientrato da
un prestito in Belgio allo ZulteWaregem. Il giornale ha
raccontato che Cissako ha
rifiutato il rinnovo di contratto
con la società del Principato, per
inseguire un sogno: diventare
imam. Cissako, cresciuto in una
famiglia originaria del Mali,
infatti, vorrebbe andare in una
squadra dove l’islam sia «parte
della cultura del Paese». E per
questo il Monaco gli ha cercato
un club del Golfo. Ma all’Equipe il
suo agente Maarek ha fatto
sapere che non è vero che
Cissako voglia diventare imam e
non è nemmeno vero che abbia
avuto problemi con una
fisioterapista, come aveva scritto
il Parisien. Il caso resta ancora
irrisolto...
La frase della settimana
«Il nostro compito è aiutare
gli altri. Dobbiamo schierarci
per la tolleranza, la libertà
e la solidarietà»
Joachim Löw
c.t. della Germania
A sinistra, Yarouba Cissako, 20enne difensore, qui con lo Zulte (AFP)
Posticipi Premier e Liga Lewan for president
Sheffield all’araba
Tecnico violento
 In Premier League: West HamNewcastle 2-0 (doppio Payet).
In Liga: Rayo-Deportivo 1-3 (Adri
Embarba per i madrileni, Borges,
Luis Alberto e Lucas Perez).
 (s.m.) Perché gli emiri del
Qatar hanno deciso di investire
100mila sterline nello Sheffield
FC (8° livello inglese)? Perché è il
club più vecchio del mondo: 1857!
 (el.ber) Markus Weinzierl,
tecnico dell’Augsburg, è stato
denunciato da un ex calciatore:
l’ha accusato di averlo picchiato
durante la festa di Straubing.
 (eb) Lewan Kobiaschwili, 38
anni, ex di Dinamo Tbilisi, Schalke
ed Hertha, 100 gare in nazionale
(record) si candida ufficialmente
a presidente della lega georgiana.
LA MISS DELLA SETTIMANA
PATRICIA
BELGIO
MOUSCRON
Defourny, portiere
della nazionale
U21... non è belga
Jesus, c’è Patricia
Miss Sporting
pazza per Jorge
 Patricia Cardoso ha 23 anni e
tre buoni motivi per essere
contenta. Il primo: il quotidiano
sportivo portoghese Record l’ha
eletta Miss Fanatica dell’anno,
un traguardo che inseguiva da
tempo («Mi ero iscritta anche
negli anni passati e ho voluto
insistere, è una tappa
importante nella mia carriera
di modella»). Il secondo: lo
Sporting Lisbona per cui fa il
tifo da quando era bambina non
molla di un centimetro, è in
testa alla classifica a pari punti
con il Porto dopo 4 giornate e
l’avvento di Jorge Jesus in
panchina ha pure ridato linfa
al gioco. «Lo adoro, sono
contentissima che sia venuto da
noi - commenta entusiasta
Patricia -. Vedrete che farà
addirittura meglio qui che al
Benfica». Il terzo: la vittoria
del concorso le ha fruttato
un laptop e uno scooter.
INGHILTERRA
LONDRA
Cantona e l’Arsenal
per i migranti
TV
EXTRATIME
SU GAZZETTA TV CANALE 59
BIG MATCH DAL BRASILE
Oggi replay Atletico M.-Barcellona (20.
30). Championship: venerdì IpswichBirmingham (20.45) e Nottingham F.Middlesbrough (sabato , 13). Brasile:
domenica, Corinthians-Santos (21).
GERMANIA
DORTMUND
«Reus, bitte»
e la maglietta
fu stampata così
 (elber) David Werker, un
comico tedesco, in un negozio di
Dortmund ha chiesto una maglia
del Borussia. Il negoziante gli ha
chiesto cosa dovesse scrivere
sulla maglietta e il nome del suo
giocatore preferito. E Werker,
gentile, ha risposto: «Reus, bitte»,
cioè «Reus, per favore». Solo che
il negoziante gli ha stampato
davvero la maglia con scritto
«Reus bitte». Quando si sono
accorti dell’errore gli hanno fatto
10 euro di sconto.
 (si. mar.). La risposta inglese
all’appello lanciato dalle
associazioni umanitarie
internazionali a favore dei
migranti è stata a imbarazzante,
con appena 13 tifoserie di
altrettanti club d’Oltremanica
(Arsenal, Aston Villa, Newcastle,
Norwich, Charlton, Swindon,
Wimbledon, Plymouth Argyle,
Bath City, Dulwich Hamlet, FC
United, Clapton e Celtic) ad
accettare di esporre striscioni di
benvenuto ai rifugiati nelle gare
del weekend. E di questi, solo
l’Arsenal ha fatto uno sforzo
supplementare, decidendo di
devolvere ad Amnesty
International 1 sterlina per ogni
biglietto venduto per la sfida
casalinga con lo Stoke, mentre le
altre società di Premier si sono
limitate a messaggi di supporto a
favore di Save The Children, da
mostrare durante le 2 prossime
gare di campionato al momento
della stretta di mano fra i
capitani delle squadre. Alla luce
di un simile menefreghismo del
mondo calcistico, non stupisce
che l’iniziativa britannica più
originale in aiuto dei migranti sia
stata ideata da un gruppo
esterno al tifo organizzato:
l’azienda Philosophy Football Tshirt ha lanciato una campagna
per fare sì che le sciarpe di lana
delle squadre vengano inviate al
centro di accoglienza di Calais,
così da poter essere usate dai
rifugiati per scaldarsi nei mesi a
venire. Non bastasse, a far
vergognare ancora di più il
calcio di Sua Maestà ci ha
pensato il francese, nonché ex
leggenda del Manchester United,
Eric Cantona che, dopo aver
accusato i governi occidentali di
essere la causa del problema
migranti, in un’intervista a Le
Parisien ha annunciato che
accoglierà i rifugiati in casa sua.
DA OGGI A GIOVEDì 17 SETTEMBRE
CHAMPIONS ED EUROPA LEAGUE
Champions League su Mediaset Premium: ma oggi
Real Madrid-Shakhtar e domani Chelsea-Maccabi Tel
Aviv pure su Italia 1. L’Europa League invece è su Sky
Sport Plus: giovedì alle 19 Bordeaux-Liverpool (nella
foto Benteke) e alle 21 c’è Dnipro-Lazio.
Supplemento di calcio internazionale di Iacopo Iandiorio, progetto grafico di Domenico Coppola
SCOZIA
GLASGOW
Feruz fermato
senza patente
e assicurazione
 (s.m.) Islam Feruz, 20 anni,
stellina dell’Hibernian di origine
somala, si è fatto una notte in
cella per aver guidato la sua
Porsche senza patente e
assicurazione e aver dato
alla polizia un falso nome.
SABATO 19 SETTEMBRE
DERBY DI LONDRA E LE 2 MADRID
Premier, FoxSports: Chelsea-Arsenal
(13.45) e Man. City-West Ham (18.30).
Per la Liga: Real Madrid-Granada (16),
Eibar-Atletico M. (20.30). Su SSP, alle
15.30: diretta Bundesliga.
 (cordol) Il portiere del Belgio
Under 21… non è un belga. È la
decisione presa dal Comitato
Arbitrale della Federcalcio su
Theo Defourny, 23 anni, del
Mouscron. Il club ha interpellato
la Federazione per capire come
conteggiare il giocatore, nato in
Francia, in merito alle quote sui
talenti locali. Ma nonostante le
gare tra le U18, U20 e U21 dei
Diavoli Rossi, l’ex Lione e Anversa
è stato dichiarato «non
computabile nella quota Belgio».
Il club ha fatto ricorso.
O RD
O
EM E PR GRESSO
BRASILE
RECIFE
Sport promuove
le adozioni
sopra i 7 anni
 (a. spalla) Unire attraverso
il calcio. È questa la nuova
iniziativa dello Sport, club
brasiliano di Recife, che durante
gli ultimi turni di campionato ha
lanciato una campagna per
l’adozione di bambini di età
superiore ai 7 anni. L’idea, nata
dalla collaborazione della società
con le autorità pernambucane, è
di trovare una famiglia «rubronegra» (i colori del club) a 43
ragazzi della città, dato che in
Brasile il 94% dei genitori
adottivi cerca figli di età inferiore
ai 7 anni. Il 78% dei bambini
brasiliani in attesa di una casa,
però, hanno già passato tale
fascia d’età. La campagna,
ribattezzata «Adote um pequeno
torcedor», gioca sul feeling
calcistico, ma è ovviamente
aperta ai tifosi di qualsiasi
squadra. Nel match (perso)
contro il Flamengo, i piccoli tifosi
hanno realizzato video e
promosso il programma presso
lo stadio.
DOMENICA 13 SETTEMBRE
C’È DORTMUND-LEVERKUSEN
In Liga su FoxSports: Siviglia-Celta
(12) e Barcellona-Levante (20.30).
Premier: Southampton-Man. Utd (17).
Su SSP per la Bundesliga: Borussia
Dortmund-Bayer Leverkusen (17.30).