Quella tra Roger - Versione Classica del Sito
Transcript
Quella tra Roger - Versione Classica del Sito
Primo piano R Sola al comando Tutta la gioia nerazzurra sotto la Curva Nord al termine del derby vinto domenica sera BOZZANI L’Inter rivede Adesso sì che può mirare allo scudetto Però il gioco deve crescere 3N Sebastiano Vernazza @GazzaVernazza Tre su tre i contrasti vinti da Melo nel derby e tre i falli del brasiliano (ammonito) ove punti in tre partite, il primato in solitaria. Azzerate le perplessità d’agosto, i brutti risultati nelle amichevoli. L’Inter vola e gli interisti non li tiene più nessuno. Ieri la Pasticceria Cova di via Monte Napoleone, locale storico, simbolo di milanesità nel mondo, aveva in vetrina le maglie di Icardi e di Melo, e torte nerazzurre varie. Se persino «Cova» si spinge così in là, senza preoccuparsi di perdere clientela milanista o juventina, vuol dire che la gente nerazzurra ha ritrovato il suo orgoglio «bauscia». LA GRANDE DOMANDA Inutile girarci attorno, tutti si chiedono se l’Inter sia da scudetto o se le tre vittorie in fila siano state frutto di episodi, di circostanze fortuite e/o fortunate. La risposta non può essere definitiva, siamo soltanto alla terza giornata. Però il derby - vinto con merito, ma se a San Siro fosse uscito un pareggio non ci sarebbe stato nulla da obiettare - il derby, dicevamo, ha tracciato una linea di demarcazione tra l’Inter prima di Melo e Perisic e l’Inter dopo gli arrivi dei due. L’Inter ante-Melo e Perisic, vista contro Atalanta e Carpi, non era da scudetto. Quest’Inter, con Melo e Perisic, può puntare al titolo, anche se la Roma resta superiore, se non altro perché è reduce da due secondi posti di fila e ha un impianto più collaudato. No, la Juve non l’abbiamo dimenticata. La Juve, a meno otto dalla cima, ma con 35 partite da giocare, rimane la Juve. MELOMANIA Nella Milano interista è deflagrata la «Melomania». Felipe - che non ha mai gradito il modo in cui venne congedato dalla Juve - ha voluto a tutti i costi l’Inter per prendersi la sua rivincita in Italia. «#Amala», ha twittato dopo la vittoria col Milan, e il cinguettio ieri sera galoppava verso i 700 retweet. Interisti pazzi di Melo al primo colpo. Il brasiliano ha portato chiarezza dove c’era incertezza. Kovacic aveva le doti e difettava di personalità. Medel interpreta il ruolo di regista come guardianaggio, Brozovic è un’altra cosa. Gnoukouri promette bene, ma resta un ragazzo. Melo ha fatto subito valere il peso dei suoi 32 anni, della sua cattiveria e della sua visione geometrica semplice, 1Melo e Perisic hanno alzato il livello agonistico e tecnico, ma troppe concessioni in fase difensiva. Tante qualità individuali, poco «collettivismo» Roberto Mancini, 50 anni REUTERS però efficace. C’è da chiedersi che cosa accadrà quando Miranda ritornerà al centro della difesa. Medel, che l’ha sostituito nel derby, si riaffaccerà a centrocampo? E in quale veste? Mancini, nel forum pre-derby in Gazzetta, ha detto che i due, Medel e Melo, possono giocare assieme, col cileno «play» e col brasiliano interno. Sradicare Melo dal cuore della mediana, quantomeno il Melo visto l’altra sera, potrebbe essere un peccato. In ogni caso Felipe ha un problema, la sua ostentata cattiveria. La durezza va mostrata in campo, non esibita a parole in zona interviste o sui social, sennò si rischia di finire in cima alla lista nera che ogni arbitro elabora nella propria testa. Melo eviti atteggiamenti da spaccone, l’Inter metta a bilancio il rischio di chiudere partite in inferiorità numerica. PERI-SI’, MA DOVE? L’altro acquisto cambia-Inter, Ivan Perisic, non ha avuto lo stesso impatto di Melo. Il croato è considerato un attaccante polivalente. Nel derby Mancini l’ha impiegato come trequartista e ha ricevuto in cambio una prestazione ordinata, senza acuti. Il miglior Perisic lo ricordiamo in fascia sinistra, ragion per cui c’è da IL GIORNO DOPO Mancini: «Non cambia nulla». Thohir: «Orgoglioso di tutti» 1Il tecnico: «Ranocchia? Fossi in lui ci chia con Kinder, da sempre impegnata nel sostegno allo sport giovanile. rimarrei male». Il presidente dagli Stati Uniti: «Che atmosfera fantastica a San Siro» Matteo Brega INVIATO A RHO-PERO (MI) «F a piacere aver vinto il derby, però è ancora lunga, non cambia nulla». Roberto Mancini si prende i complimenti, li impacchetta e li mette in tasca. «Fa piacere per il presidente Thohir anche se non era presente, spero si sia divertito, e anche per Moratti. Il giorno dopo del derby mi sento come appena terminato il match – ha continuato il tecnico dell’Inter –. Cambierebbe qualcosa solo se fossimo all’ultima giornata di campionato». Tre vittorie su tre, la Juve a -8, la miglior difesa del campionato. Tanti ingredienti per sentirsi soddisfatti. «I risultati aiutano e avvantaggiano nel lavoro quotidiano. Ma il primato non modifica il piano di quello che dobbiamo fare». Mancini è intervenuto ieri a Expo nell’ambito di un progetto che lega Italia e Tur- Il presidente dell’Inter Erick Thohir, 45 anni ANSA RANOCCHIA La buona prova di Medel come centrale difensivo ha di fatto arretrato Ranocchia nelle gerarchie del reparto di un altro gradino. «Se io fossi Andrea cosa farei? Ci rimarrei male, ma farei di tutto per mettere in difficoltà il mio tecnico. A volte comunque la colpa è anche del giocatore, mica solo di chi allena. E non mi riferisco a Ranocchia, ma in generale nel calcio». La consapevolezza non lo abbandona mai: «Le cose per noi non cambiano in 4-5 giorni, ci vuole tempo per tutti i nuovi. La Juve? Se non vince- rà il campionato sarà comunque lì in alto. I 9 punti ci danno tranquillità. Melo ha fatto una grande partita e sono felice per Guarin. Siamo una squadra muscolare? Sì, ma anche le squadre muscolari hanno bisogno di giocatori tecnici...». LE PAROLE DEL PRESIDENTE Nel pomeriggio poi sono arrivate le parole del presidente Erick Thohir. «La vittoria contro il Milan è un grande risultato per il nostro club, soprattutto in considerazione del fatto che siamo solo alla terza giornata. Abbiamo diversi giocatori che devono ancora ambientarsi e molti che sono rientrati stanchi dagli impegni con le nazionali. Penso che abbiano giocato tutti molto bene. Sono orgoglioso della squadra e, ovviamente, dei nostri tifosi, che ci hanno fatto fare numeri da record creando un’atmosfera fantastica a San Siro e dando un grande supporto a Roberto Mancini e ai suoi ragazzi. Sono felice per il lavoro fatto dal club sul mercato. Abbiamo creato un buon mix con giovani di talento e giocatori di esperienza. Quando avranno la possibilità di conoscersi meglio e di creare la giusta amalgama saremo ancora più forti. Subito dopo la partita ho chiamato Mancini e Bolingbroke per congratularmi con loro e con tutto il team». © RIPRODUZIONE RISERVATA il paradiso domandarsi perché Mancini non opti per il 4-3-3 o 4-3-2-1, con tridente Jovetic, Icardi, Perisic. Il centrocampo muscolare potrebbe sostenere un attacco così strutturato. Curioso il rapporto del Mancio con le fasce. In passato a volte ha allargato Kovacic e Hernanes, esterni contronatura, e domenica ha accentrato Perisic, esterno naturale. Al «Mancio» piace sparigliare le convenzioni. CRITICITA’ La somma delle qualità individuali è superiore al livello di gioco: a nostro parere qui si annida il problema principale, qui l’Inter - anzi, Mancini - deve migliorare. Nel primo tempo di domenica sera la capolista ha mostrato un’unica soluzione offensiva, la palla a Jovetic. Pallone al montenegrino e che ci pensasse lui a inventare qualcosa. Nella ripresa si è apprezzata qualche variazione sul tema, però un’idea forte di gioco non si è vista. La materia prima è ottima, lo spartito - come direbbe Arrigo Sacchi - non è ancora chiaro. Mancini può lavorarci con calma: come Antonio Conte nella prima stagione sulla panchina della Juve, non deve fare slalom tra campionato e coppe. L’altra criticità è rappresentata dalla fase difensiva. Da brividi le palle-gol concesse al Milan in principio di derby, coi centrali aggirati da Luiz Adriano e Bacca. Da censura la scarsa opposizione al Balotelli tiratore, tanto che Mancini, per arginare le Balo-ondate e per conservare il risultato, si è rifugiato nella difesa a tre. CONCLUSIONI Mancini ha dato appuntamento alla decima giornata, quando la classifica sarà più chiara e l’estate un ricordo. Saggia decisione, gli archivi confermano che un sacco di volte chi è partito forte è arrivato piano. Ricordarsi della Roma delle dieci vittorie consecutive in partenza, alla fine seconda a meno 17 punti dalla Juve. I GRANDI EX NERAZZURRI È UNA SQUADRA COSTRUITA PER FAR ATTACCARE GLI AVVERSARI E POI RIPARTIRE LUIS SUAREZ ALL’INTER DAL 1961 AL 1970 NESSUN OBIETTIVO È PRECLUSO A QUESTO GRUPPO. DA PERISIC ASPETTATEVI PIÙ ASSIST CHE GOL ALESSANDRO ALTOBELLI ALL’INTER DAL 1977 AL 1988 © RIPRODUZIONE RISERVATA Matrix: «La qualità è indiscutibile» E Altobelli: «Serve la rabbia della Juve» I mmaginate il football applicato al calcio. Ogni reparto, un tecnico. E sopra tutti il capo-allenatore. È con questa filosofia che abbiamo provato a chiedere a tre scudettati interisti che cosa ne pensano di questo avvio della banda di Roberto Mancini. Marco Materazzi per la difesa (5 scudetti con l’Inter), Luis Suarez per il centrocampo (3), e Alessandro Altobelli per l’attacco (1). MATERAZZI «Lo scudetto è un sogno, il campionato è una lunga corsa a tappe ma questa è una squadra che può arrivare tra le prime di questa Serie A». Materazzi va dritto per la stra- da più corta, quella diretta. «Contro il Milan, a parte i primi 15 minuti in cui l’Inter è stata sorpresa, c’è stata poca sofferenza. Si può sempre migliorare, certo, però i buoni risultati aiutano a lavorare meglio e a prendere confidenza». E magari in un’annata senza coppe europee c’è anche più tempo per prepararsi. «Vero, ne beneficiano la condizione e il gioco – continua Matrix –. E la qualità di questo gruppo è indiscutibile». Un solo gol subito in tre partite, la miglior difesa, Medel sistemato al centro del reparto arretrato. Riesce quasi tutto. «Gary non me l’aspettavo così positivo subito, invece ha dimostrato che si può essere ottimi difensori senza un fisico eccellente. Lui legge le azioni prima degli altri e questo gli consente di anticipare le mosse degli avversari». SUAREZ «Manca ancora molto, troppo, alla fine del campionato. Però visto come gioca l’Inter e le difficoltà delle altre grandi, può ambire allo scudetto». Luisito Suarez analizza l’insieme della Serie A prima di concentrarsi sui nerazzurri. «Il centrocampo non è il massimo della qualità, ma mi pare che sia una squadra costruita per fare attaccare gli altri e rispondere poi con le ripartenze. Mi auguro che Kondogbia porti un po’ di qualità nel reparto e chissà anche Perisic per aumentare i rifornimenti a Icardi». Reparto sostanzioso insomma. «Melo dà grande quantità, è più possente e completo di Medel. La squadra è tosta e Mancini ha molte soluzioni in questo reparto. Chissà che magari stia pensando di mettere Medel e Melo davanti alla difesa per liberare tutto il potenziale offensivo e anche i terzini». Marco Materazzi, 42 anni, ha vinto 15 trofei con l’Inter OMEGA ALTOBELLI «Nessun obiettivo è precluso a questa Inter». Spillo Altobelli non ha dubbi. «I nerazzurri devono forse giocare con un po’ di rabbia in più, come faceva la Juventus. La forza dell’Inter è rappresentata da Jovetic e Perisic. Il croato lavora molto, ha bisogno di tempo ma credo che da lui ci si debba aspettare più assist che gol. Icardi ancora a secco? Mauro sta crescendo di condizione, aspettiamolo». m.b. © RIPRODUZIONE RISERVATA fIL PROTAGONISTA DI DOMENICA Il giorno di Guarin: «Siamo un gruppo di uomini veri. Sognavo un gol così» 1Il colombiano ammette: «Ho dormito poco la notte dopo il derby. La dedica è per Thohir, il primo a metterci il cuore» ci ha sempre aiutato, poi nei momenti difficili lui è sempre stato il primo a sostenerci e motivarci. Merita per primo la vittoria nel derby, è sempre bello vincere questi match». INVIATO A RHO-PERO (MI) D omenica sera ha parlato in campo, ieri si è districato tra dichiarazioni e interviste. È il momento di Fredy Guarin, innegabile. «Non sono riuscito a dormire molto, ma è normale dopo una partita emozionante. Mi sono svegliato con una motivazione in più - ha commentato a Premium Sport -. Ho dedicato il gol ai miei figli e a Max (Della Casa, ndr), che ha passato un momento difficile - spiega il Guaro -. Ovviamente la dedica va anche al presidente, che ci ha sostenuto insieme a un grande gruppo di tifosi. Nel momento più difficile della sua avventura con l’Inter, è stato il primo a metterci la mano e il cuore. Ci ha sostenuto e ci ha dato le motivazioni ne- cessarie per andare avanti nel modo giusto. La vittoria è per lui. Speriamo di andare avanti così e di vincere qualcosa alla fine». Il colombiano poi è passato dal canale tematico societario. «Quando c’è un gruppo vero di uomini i risultati arrivano di conseguenza - ha detto a Inter Channel -. Il nostro presidente Sopra la festa nello spogliatoio dopo la vittoria. Sotto la fascia di Icardi donatagli da Zanetti IL SOGNO E poi svela un piccolo sogno che si è avverato: «Speravo di fare un gol del genere, quando arrivavano le partite contro il Milan pensavo sempre a questo». Poi spazio alle dediche: «Ho dedicato il gol ai miei figli, ma ovviamente è anche per i tifosi». E poi a Tiki Taka: «Chi avrebbe segnato per primo avrebbe vinto, era una partita così. Mancini mi ha sempre espresso la volontà che io rimanessi e anche io. Il primo obiettivo è tornare in Champions, ma pensiamo gara per gara». m.b. © RIPRODUZIONE RISERVATA Primo piano R Inter sola al comando MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT QUI APPIANO clic Miranda e Jesus sono recuperabili contro il Chievo Si lavora a pranzo BALOTELLI DA MENARE? ATTENZIONE, FELIPE I RAGAZZI ASCOLTANO «Balotelli è un campione, è troppo forte. Quindi devo menare. Il calcio è così». Beh, insomma il calcio non è esattamente così. Il calcio prevede un regolamento da rispettare: chi è più forte ha diritto di dimostrarlo senza «essere menato». La cruda confessione di Melo alla fine del derby era anche un modo per ribadire stima nei confronti del rivale. Però Felipe deve mettere in conto che le sue parole crude possono risuonare in modo sbagliato alle orecchie dei ragazzi che guardano ai campioni per orientare i proprio comportamenti. Devono dedurre che i più bravi vanno picchiati? No, il calcio non è così. Meglio scegliere con più attenzione le parole pubbliche. Joao Miranda, 31 anni, difensore brasiliano FORTE 1Allenamenti alle 12.30, orario del match del Bentegodi. Già in vendita i biglietti per Inter-Juve Il Melo della discordia ha messo d’accordo tutti 1Criticato dai più, ma fortemente voluto da Mancini, il brasiliano nel derby ha stupito perfino Moratti: è il collante del mosaico Inter Luca Taidelli @LucaTaidelli F elipe Melo è un po’ come il fegato alla veneta. O lo adori o lo detesti. Malgrado lo scetticismo che ha circondato il suo arrivo, il 32enne di Volta Redonda si è preso Milano in pochi giorni e l’Inter in una notte. Oltre alla fede e al carattere, lo guida appunto il sacro fuoco di chi vuole smentire troppe voci critiche. Perché la stagione è ancora molto lunga, certo, ma il derby ha lanciato un segnale chiarissimo. Perso Yaya Touré, Roberto Mancini ha ottenuto nell’ultimo giorno di mercato il totem che faccia da collante e dia un senso alle altre preziose tessere del mosaico nerazzurro. MORATTI, CARISMA E BALO «Sono meravigliato dell’utilità di Felipe Melo, faccio i complimenti a Mancini per aver insi- 5 stito nel volerlo» ha detto ieri il socio di minoranza Massimo Moratti. Anche lui prima forse era perplesso all’idea di spendere soldi (pochi, invero) per un ex juventino, sul viale del tramonto e abbonato ai cartellini. Che inoltre avrebbe tolto spazio a Medel e al rampante Gnoukouri. Domenica sera tutti però hanno capito che Melo è speciale. A livello tecnico, con recuperi, lanci lunghi, dribbling e quella bussola fondamentale soprattutto quando il Milan, bravissimo ad attaccare gli spazi, prendeva l’avversario d’infilata. A livello di esperienza, per come ha sopperito ad una condizione carente - è al 60-70% - con trattenute e ancate appena sopra il limite della legalità. Ma soprattutto sul piano del carisma. Quello ce l’hai oppure no. E lui nella pentola deve esserci caduto da piccolo, visto come nel derby ha ruggito contro tutti e subito fiutato il nemico numero uno. Appena è Felipe Melo, 32 anni, in azione durante il derby di domenica. Sopra è contro Luiz Adriano GETTY entrato Mario Balotelli, lo ha timbrato con due colpi di avvertimento. «Quando c’è con la testa, è uno dei più forti al mondo. Dovevo menare, menare» la sua spiegazione a fine match. JU-JITSU E AMICO VERO Il manifesto dello strafottente che Mancio ha tanto voluto anche per trasformare in grinta il buonismo di diversi compagni reduci da una stagione «da boy scout». Il bello è che l’«animale» Melo nel privato lascia spazio al perfetto padre di famiglia, con zero vizi, qualche hobby (carne, playstation e Ju-Jitsu) e la riconoscenza verso i veri amici. Tra questi c’è Agostino Alessio, il fisioterapista conosciuto ai tempi del Galatasaray e diventato come un fratello. Anche a lui è andata la dedica post derby, dopo i mille massaggi - quello di ieri abbinato a una seduta in piscina con acqua calda - a ritemprare un fisico bestiale che pure contro il Mi- lan per un attimo ha ceduto ai crampi, dovuti anche allo stress di debuttare in un derby, al termine di un’estate in cui oltre alla perdita del nonno (un secondo padre) Felipe ha dovuto affrontare la paura di non colorare di nerazzurro il suo sogno. Ad «Ago» Melo si era affidato anche a novembre, per recuperare da un intervento per rimuovere un’ernia discale. U n sorriso arriva anche dalla Pinetina. C’è infatti ottimismo per il recupero di Miranda e Juan Jesus in vista della trasferta di Verona. Teoricamente sotto osservazione c’era anche Perisic, uscito nel finale del derby per un affaticamento al polpaccio. Il croato però aveva semplicemente finito la benzina. E ieri ha svolto il consueto lavoro defatigante insieme agli altri titolari. OTTIMISMO BRASILIANO Solo fisioterapie (strumentali e manuali) invece per i due brasiliani. Jesus contro il Milan ha prima preso una tacchettata che gli ha perforato lo scarpino e tagliato il dorso piede sinistro (vicino alle dita) e poi, causa entrata da dietro di Kucka, una distorsione alla caviglia. Domani, alla ripresa, verrà fatto il punto. Ma JJ ha un fisico bionico e al Bentegodi potrebbe esserci. Stesso discorso per Miranda, che tra domani e giovedì farà il test decisivo. Proverà cioé a correre per testare le risposte del ginocchio destro, vittima di una distrazione al legamento mediale durante l’amichevole di martedì scorso tra Brasile e Stati Uniti. Ieri Miranda stava molto meglio, da qui l’ottimismo in vista di domenica. Ma tutto passa appunto dalle risposte del campo. Non verranno comunque corsi rischi. Anche perché il jolly Medel ha dato ottime risposte pure da centrale difensivo. IL FELIPRIVATO «Amala!» ha twittato ieri Felipe con efficace sintesi interista. Così come ama i tre figli che sua moglie settimana scorsa ha recuperato a Istanbul. Li ha subito iscritti a una scuola internazionale e per evitare loro una fredda stanza d’albergo è già entrato in un appartamento a City Life, in attesa che terminino i lavori nella vera casa, in zona San Siro. Perché Melo va di fretta. I tifosi dell’Inter se ne sono accorti. Gli avversari stanno iniziando. SVEGLIA, JUVENTUS E THOHIR Domani è in programma una doppia seduta. Per abituare il gruppo all’insolito orario del match contro il Chievo, Mancini ha fissato tutti gli allenamenti settimanali alle 12.30. Domenica infatti ci sarà da svegliarsi alle 8 per fare colazione (abbondante) alle 9. Che l’Inter sia proiettata sul futuro lo dimostra il fatto che già da oggi alle 14 scatterà la prima fase della vendita dei biglietti per la sfida interna contro la Juventus, in programma il 18 ottobre. match cui difficilmente assisterà Erick Thohir. Il presidente vedrà sicuramente Inter-Fiorentina (27 settembre), ma potrebbe arrivare in tempo anche per l’impegno infrasettimanale contro il Verona, il 23. lu.tai. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA 6 Serie A R Il nodo tattico MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT Berlusconi fa il borsino: il Milan piace, il Portello no 1«Ho visto un bel derby. Con Mr.Bee chiudiamo presto e faremo insieme una grande squadra. Restiamo a San Siro» Silvio Berlusconi, 78 anni, ha comprato il Milan nel 1986 e ha vinto tutto ANSA LE TAPPE DELLA VICENDA NUOVO STADIO 4 NOVEMBRE 2014 LA PRIMA PROPOSTA Barbara Berlusconi incontra i manager di Fiera per lo stadio al Portello: è il primo contatto, il Milan dovrà ora avanzare la sua proposta di acquisto e poi aprire un tavolo con il Comune di Milano per rendere compatibile lo stadio nel piano regolatore. 10 DICEMBRE 2014 PROPOSTA FORMALIZZATA Il Milan risponde al bando per la riqualificazione e la valorizzazione del Portello lanciato il 14 ottobre da Fondazione Fiera, formalizzando di fatto la sua proposta: Barbara Berlusconi e Fondazione Fiera entrano così nella fase operativa. re a 100 milioni l’anno. Se il closing avverrà il giorno del mio compleanno (il 29 settembre ne compirà 79, ndr)? No, due giorMILANO ni più avanti, e poi io ho un’età nsieme faremo un in cui non si fa più festa...». grande Milan». Pro- Quindi, la data per il passaggio messa suggellata da un delle quote dovrebbe essere riabbraccio davanti a tutti gli spettata. Berlusconi ha poi parospiti della serata: amici, politi- lato anche di calcio giocato: «Il ci e sportivi. Silvio Berlusconi ie- derby? Ho visto finalmente una ri sera ha consegnato informal- bella partita e un buon Milan. Il mente il 48% del suo Milan nelle pari sarebbe stato più giusto. Ho mani di Mr. Bee. Una sorta di in- appena chiamato Mihajlovic per vestitura che Silvio ha voluto fargli i complimenti. Ho apprezdare al finanziere cino-thailan- zato tutti i giocatori, anche Badese a pochi giorni dalla scaden- lotelli. Rafforza la nostra rosa. E’ za per la chiusura dell’operazio- stato Mihajlovic a parlargli, define, fissata per fine mese. L’occa- nendo regole di comportamento sione è stata la festa per il com- molto precise. L’allenatore ha pleanno di Licia Ronzulli, garantito per lui. Per quanto mi esponente di Forza Italia, che in riguarda ci ho parlato, gli abbiaquesti mesi ha fatto da interme- mo dato la possibilità di tornare diario fra Arcore e Bangkok. ad essere ciò che non è più. E’ L’abbraccio è andato in onda al l’ultima occasione per diventare Palazzo delle Stelline, teatro un campione». Berlusconi poi dell’evento e soprattutto del se- conferma il grande pessimismo condo faccia a faccia di giornata sullo stadio al Portello: «Sono fra Berlusconi e Taechaubol. Il intervenute molte cose negatiprimo risaliva al pomeriggio: ve, immagino che prevarrà il Bee, arrivato a Milano assieme sentimento verso San Siro. Analla famiglia doche Mr. Bee guarpo un lungo da con simpatia LA SOGLIA weekend in Tola possibilità di scana dove ha ferestare al Meazsteggiato i 40 anza». Orientamenni, intorno all’ora to di Bee peraltro del the si è prenoto da un po’, sentato ad Arcore detto e scritto in con la moglie Su- Berlusconi dovrebbe più occasioni. sie. Si era sparsa cedere entro la fine STADIO Ieri, pesubito la voce che raltro, è stata una si trattasse di un di settembre il 48% giornata imporsummit decisivo del Milan alla tante per il proai fini del closing, cordata di mr. Bee getto al Portello. ma non è stato così. I dettagli della trattativa Il Comitato esecutivo di Fondasono stati già tutti perfezionati zione Fiera Milano (una sorta di in Sardegna il primo agosto: suo Cda) ha ufficializzato le adesso manca solo il sigillo con questioni poste dal Milan sulle il closing. E’ stata una visita di bonifiche del sottosuolo, il tema cortesia, prima di cambiarsi della discordia sul quale sta per d’abito e varcare l’ingresso del saltare tutto e sul quale Fondazione resta irremovibile: spettaPalazzo delle Stelline. no al Milan senza se e senza ma, BUON MILAN Taechaubol si è li- a fronte della richiesta del club mitato a recapitare un telegrafi- di approfondimenti per valutare co «ci siamo visti soltanto per sa- il tipo d’intervento. Il presidente lutarci», mentre Berlusconi pri- di Fondazione, Benito Benedini, ma di entrare si è intrattenuto ha ottenuto dal Comitato il con i cronisti spiegando meglio mandato ad avviare una trattatila situazione: «Credo che la fir- va-bis con il Milan «per verificama ormai sia solo quasi una for- re l’ufficialità delle posizioni», malità, con Bee abbiamo trovato come filtra da Fondazione. In diversi punti di collaborazione. sostanza, Benedini proverà sì un E’ una persona che mi piace recupero lampo, molto difficile molto e con cui si potrà fare un in questo momento, ma l’intenottimo lavoro. Si tratta di zione è trovare un accordo conun’operazione assolutamente sensuale con il Milan per arrivasensata, che prevede un piano di re alla revoca della vittoria sencommercializzazione in Oriente za lo spargimento di sangue rapmolto serio, che dovrebbe por- presentato da un’eventuale tare un incremento di entrate guerra in tribunale. © RIPRODUZIONE RISERVATA per il Milan addirittura superio- Mario Pagliara Marco Pasotto HA DETTO «I 48% 1 FEBBRAIO 2015 ARRIVA L’OK DEL COMUNE Il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, conferma la disponibilità verso il progetto del nuovo impianto rossonero: «Lo spazio c’è. E ne guadagnerà la città. Sarà uno stadio aperto tutti i giorni e non solo la domenica» 7 LUGLIO 2015 L’OK DI FONDAZIONE FIERA «Il presidente di Fondazione Fiera, con l’unanime consenso del Comitato esecutivo, comunica la decisione di assegnare il progetto di riqualificazione del padiglione 1-2 del Portello alla proposta pervenuta da A.C. Milan-Arup Italia». E’ UN PARTNER MOLTO GRADITO. SI STA COMPORTANDO DAVVERO BENE SU BEE TAECHAUBOL BROKER THAILANDESE GLI HO TELEFONATO PER FARGLI I COMPLIMENTI DOPO IL DERBY SU SINISA MIHAJLOVIC ALLENATORE MILAN MIHAJLOVIC HA GARANTITO PER LUI. NEL DERBY MI E’ PIACIUTO SU MARIO BALOTELLI ATTACCANTE MILAN 2 SETTEMBRE 2015 AUMENTANO LE PERPLESSITA’ Berlusconi, dopo le analisi dei tecnici di Fininvest e Milan, aumenta le perplessità sulla portata economica e sui tempi dell’operazione Portello. Ad agosto si era già aperta la frattura tra il Milan e Fondazione Fiera sul tema delle bonifiche. DI NUOVO PROTAGONISTA Montolivo riparte dal derby: «Meritavamo di vincere» 1Mihajlovic l’ha preferito a De Jong e il capitano ha risposto alla grande: «Fiduciosi dopo una prestazione così» MILANO M ihajlovic l’ha fatto capire chiaramente nel dopogara: «Per me sarebbe stato molto più facile mettere De Jong». Traduzione interlineare: scegliere Montolivo poteva avere il sapore della scommessa, e se davvero lo è stata, be’, l’ho vinta. L’hanno vinta in due, ovviamente. Perché lui ha avuto il coraggio di credere in Riccardo quando pochi altri l’avrebbero fatto (soprattutto in una partita così particolare), e Riccardo si è semplicemente mostrato all’altezza. Se per lui inizierà l’ennesima vita calcistica – stavolta finalmente davanti alla difesa –, il ricordo andrà sempre a questo derby. FOSFORO Allenatore e capitano si giocavano moltissimo, è evidente. Il primo la responsabilità di una scelta molto delicata, il secondo l’opportunità di dimostrare di esserci ancora. Potrebbe davvero essere la fine di un incubo iniziato il 2 giugno di un anno fa, con la frattura della tibia sinistra in Nazionale. Un infortunio lungo, da cui Riccardo ha faticato a riprendersi. Da quel momento è iniziato il calvario fatto di lunghe cure, e poi, di un rientro più faticoso del previsto. Anche le ultime prove estive non sono state confortanti, specialmente quella di Mantova. Mihajlovic però ha deciso di puntare su di lui nel derby. Prendendo la scelta più difficile, per dirla con le parole di Sinisa. Serviva fosforo, là in mezzo. E magari anche qualche inserimento che De Jong non può garantire per caratteristiche. Montolivo ha smistato palloni, ha badato al concreto ed è pure andato al tiro tre volte. Già, De Jong. Adesso per Mihajlovic si pone un problema piuttosto consistente. Nigel, oltre a essere un idolo dei tifosi, pone anche una questione filosofica: gli è stato rinnovato il contratto fino al 2018 RRiccardo ha dato Riccardo Montolivo, 30 anni fosforo in mezzo, smistando molti palloni: per lui anche tre tiri ben sapendo che in un centrocampo a tre può giocare soltanto da centrale. E adesso Mihajlovic dice che lui e Riccardo, nel 4-3-1-2, non sono compatibili. Bel problema. Probabilmente Sinisa sceglierà in base alle caratteristiche dell’avversario, ma c’è una sola poltrona per due. Per adesso Riccardo non ci pensa. Conta solo essere rientrato. «Dovevamo vincere noi, ma il derby è stato equilibrato e bello. Rammaricati per il risultato ma fiduciosi per la prestazione», ha scritto ieri sui social. Non resta che attendere la prossima scelta di Mihajlovic. m.pas. © RIPRODUZIONE RISERVATA 8 MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT Serie A R Il personaggio MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT fLA TATTICA Il nuovo Balo parla da leader e tira su il Milan «Fiero di voi» Il tridente è possibile? Mario a sinistra o falso nove G.B. Olivero MILANO N on è un’idea che a Sinisa Mihajlovic piaccia molto: aggiungere Balotelli a Bacca e Luiz Adriano per adesso è solo un progetto estremo, una specie di mossa della disperazione in caso di risultato negativo. Anzi, molto negativo: nel derby, infatti, pur sotto di un gol, Mihajlovic ha preferito inserire Balotelli al posto di Bacca lasciando in campo il pessimo Honda. Un errore, secondo gran parte degli osservatori. Una scelta legata alla volontà di non alterare certi equilibri tattici, ha detto il tecnico. Che comunque non può rifiutare a priori l’ipotesi di un tridente e a Milanello lavorerà per trovare una soluzione. 1 Dopo l’ottimo esordio nel derby Mario incoraggia i compagni: «Uniti nelle vittorie e nei k.o.». E Galliani: «Con quel tiro è unico» 26 i palloni toccati nel derby da Balotelli (in campo per 28 minuti). Uno in più di Bacca (dentro per 62’) e tre in meno di Luiz Adriano, in campo per 90’ Alessandra Gozzini MILANO B alo ha fatto felice Berlusconi e messo k.o. Sinisa, mentre a Galliani non ha suscitato alcuna reazione particolare: «Complimenti a Mario? E per cosa, ci mancherebbe altro! Uno con quelle qualità, con quel calcio unico al mondo, non solo deve far bene come con l’Inter, ma di più! Deve solo convincersi lui». Tornando ad Arcore va segnalato il buon umore del presidente, soddisfatto della prestazione di Mario (e del resto del gruppo): Silvio non era a San Siro ma certi colpi si ammirano bene anche in tv. A San Siro c’era invece Sinisa, che a bordo campo in maniche di camicia (18 gradi con altissima percentuale di umidità) si è scaldato per le giocate di Balo finendo per ammalarsi. Miha è in generale rimasto soddisfatto del gioco di tutta la squadra ma questo non è bastato a evitargli l’influenza: ieri l’allenatore è rimasto a casa malato, la seduta post derby è così stata diretta dal vice Nenad Sakic. FOTO E SEDUTA Ieri Mario è tornato subito in campo: in mattinata si è allenato con le riserve del derby sul rialzato di Milanello. Prima aveva spedito in rete un messaggio da leader, eccezione che nell’utilizzo dei social gli è ampiamente concessa. Balo non deve toccare questioni extracalcistiche o svelare i segreti dello spogliatoio, su Instagram si era invece limitato a una foto del discorso pre gara del capitano Montolivo, con la squadra stretta a cerchio sul campo, e sotto ampia didascalia. Per Mario il «risultato è bugiardo. Fiero dei miei compagni lo stesso. Così, UNITI nelle battaglie, nelle vittorie e nelle sconfitte. COSI’ UNITI. Sempre e solo in questa città soprattutto: FORZA MILAN SEMPRE E COMUNQUE», con in maiuscolo l’appello all’unità e la rivendicazione della fede rossonera, concetti che gli erano valsi oltre 75mila «mi piace» e quasi quattromila commenti (non tutti proprio favorevoli). Già a fine partita Balotelli aveva replicato ai fischi della Nord mostrando orgogliosamente la maglia rossonera (e un labiale difficile da leggere, sempre ripetere «è questa, è questa»): in campo Mario aveva ricevuto altre cortesie da Felipe Melo e non solo (in meno di mezz’ora ha preso più falli, 4, di tutti gli altri compagni in campo 90’), senza però mai LA GARA DI BALO TOCCHI PER ZONA Il colore è più intenso nelle zone in cui ci sono stati più tocchi di palla ATTACCO 1 1 2 1 6 1 2 1 2 1 2 1 1 1 9 3 DRIBBLING RIUSCITI 3 OCCASIONI CREATE 2 FALLI SUBITI 4 scomporsi. «Gli unici complimenti che gli faccio, questi sì, sono per non aver reagito» chiude Galliani. In generale è spiccata la volontà del club di tenere bassi i toni su Mario e di considerarlo un giocatore esattamente come gli altri. Balo si è adeguato solo in parte: anche due sere fa, all’ingresso in campo, aveva la cresta spalmata in testa e non sparata in aria. Per il resto, fin dal primo pallone toccato, ha scelto un comportamento fuori dal comune: nella punizione battuta appena messo piede in campo, e in generale in tutti gli altri tocchi (26 i palloni giocati, uno in più di Bacca, tre in meno di Luiz Adriano in campo 90’) Balo ha dimostrato di non essere proprio uno qualunque. MOSQUITOS Mario, sprovvisto di patente, ieri era arrivato a Milanello accompagnato dall’amico Antony. Non sorrideva (come nessun altro giocatore che è reduce da una sconfitta nel derby) ma di umore disteso. Sul prato aveva poi litigato di brutto e preso a sberle i «mosquitos» che in certi periodi dell’anno, come quello attuale, transitano in zona con grandissima frequenza. Per Balo, più fastidiosi di Melo. TIRI 3 (con un palo) PALLE RECUPERATE 1 PASSAGGI 3 VERTICALIZZAZIONI 2 GDS Mario Balotelli, 25 anni, stringe a fine derby la maglia rossonera poi mostrata al pubblico interista INSIDE Una possibile soluzione per far giocare insieme Bacca, Luiz Adriano e Balotelli che partirebbe da sinistra DA SINISTRA AL CENTRO Quella più semplice vede Balotelli nel ruolo di punta di sinistra con Bacca a destra e Luiz Adriano in mezzo. Detto che le posizioni dei due sudamericani sono intercambiabili, partendo da sinistra Mario può accentrarsi e tirare (come ha fatto in occasione del palo contro l’Inter), aprire spazi per la mezzala e il terzino e vestire quasi i panni del trequartista. Balotelli potrebbe giocare di sponda con i compagni che arrivano da dietro e lascerebbe Bacca e Luiz Adriano più vicini all’area di rigore e alla porta. FALSO NOVE Un’altra soluzione, meno immediata ma più affascinante anche per l’evoluzione della carriera dell’attaccante italiano, potrebbe prevedere Balotelli come falso nove: Bacca a destra, Mario al centro, L.A. a sinistra. Poi Balotelli arretrerebbe andando incontro al portatore di palla o ricevendo un lancio e da lì dovrebbe orchestrare la manovra del Milan. E’ un compito che negli anni Ibrahimovic, un campione che Mario ha sempre visto come un punto di riferimento, ha imparato a svolgere benissimo. Balotelli ha il fisico e la tecnica per difendere la palla e per gestirla nel modo migliore. Sarebbe anche un modo per metterlo davvero al centro del gioco rossonero e responsabilizzarlo ancora di più. Ma il primo passo è tornare in campo con lo stesso spirito dimostrato nel derby. © RIPRODUZIONE RISERVATA DIEGO LOPEZ ANTONELLI ROMAGNOLI ZAPATA BONAVENTURA (Bertolacci) ABATE DE JONG (Montolivo) BERTOLACCI (Kucka) BALOTELLI LUIZ ADRIANO BACCA © RIPRODUZIONE RISERVATA L’AUTOBIOGRAFIA Gerrard: «Una battaglia persa Mario fa troppe cose sbagliate» 1L’ex capitano del Liverpool: «Talento sprecato Mou aveva ragione, è inallenabile» S teven Gerrard è la bandiera del Liverpool: a maggio scorso ha dato il commosso addio ad Anfield dopo 17 anni, una Champions, una Coppa Uefa, una Supercoppa europeo e vari altri trofei. Gerrard era cresciuto nelle giovanili Re- ds, senza mai andarsene. Ha incrociato decine di compagni, Balotelli compreso: questa è una parte di ciò che Steven scrive a proposito di Mario nella sua autobiograf ia («My Story»): «Certa gente mi ha chiesto se accomunerei Balotelli a Diouf, due tra i principali acquisti flop del Liverpool, e io ho sempre risposto di no: io Mario lo rispetto, Diouf no. Diouf lavorava duro ma era insopportabile. Balotelli invece mi faceva sorridere, e ho sempre avuto la speranza nascosta che un giorno iniziasse a svoltare la carriera e a dare continuità al suo ta- lento...Verso metà agosto dell’anno scorso Brendan Rodgers mi parlò al campo di allenamento: “Sai – mi fa –, ci sono saltati un paio di obiettivi di mercato, sono rimasto senza più opzioni e ho dovuto fare una scommessa. La mia scommessa si chiama Balotelli”. Non l’avevo mai incontrato ma avevo sentito le storie sui fuochi d’artificio e Mourinho che lo definiva inallenabile. Mi pareva un calciatore di qualità ma la sua carriera sembrava un enorme spreco di talento. Quando aveva segnato il gol vittoria contro l’Inghilterra giusto un mese prima ci aveva dimostrato che se gioca al suo meglio è un giocatore difficilissimo da marcare. Risposi a Brendan che di sicuro era un centravanti grosso e potente. Brendan sosteneva che Balotelli non aveva un altro posto dove andare e per lui sarebbe stata l’ultima occasione: gli avrebbe offerto un contratto molto rigido e ogni balotellata sarebbe stata punita... Ricordai a me stesso che non avevo mai accolto con pregiudizi un nuovo giocatore, così feci del mio meglio. La prima impressione che mi fa è quando lavoriamo sulle posizioni difensive e lui dice a Brendan: “Io sui calci d’angolo non difendo. Non posso, non lo so fare”. Stavo cascando a terra. Pensavo: “Ma che roba sei? Alto 1.90, uno degli uomini più forti fisicamente che abbia mai visto sul campo e non difendi sui calci d’angolo?”. Brendan fu fer- IL LIBRO Quanti aneddoti in 17 anni di Reds Nel mirino c’è anche Benitez Balotelli e non solo. Nel libro «My story» Gerrard racconta personaggi e aneddoti dei suoi 17 anni al Liverpool. L’ex capitano parla di Xabi Alonso, di Kroos e Carragher, e non risparmia frecciate all’ex tecnico Benitez mo, gli rispose: “Beh, ora puoi. E se non lo sai fare, è il momento di imparare”. Fu il primo conflitto tra Balotelli e Rodgers, già al primo giorno, e mi parve che Brendan gli tenne testa bene perché Mario cominciò a difendere...Tra me e lui non ci sono mai stati attriti, ci prendevamo. Io cercavo di aiutarlo, di cogliere ogni occasione per incitarlo, ma potevo vedere quanto Mourinho avesse ragione quando diceva che Mario è inallenabile. Ha il talento di un calciatore di livello mondiale ma non riesce mai a metterlo in pratica a causa della sua mentalità e di chi gli sta intorno. È sempre in ritardo, vuole sempre attenzioni, scrive cose che non dovrebbe scrivere sui social. Il problema è che non lavora abbastanza duro giorno dopo giorno, con lui combatti sempre una battaglia persa: fa troppe cose sbagliate». Champions R Gruppo D, 1a giornata MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT City, profondo celeste Ora manca solo l’Europa 13 I colpi più costosi 1Da club del popolo e «perdente» a quinto più ricco al mondo. È l’effetto Mansour, che ha portato vittorie e strutture. Però la Champions resta tabù 1 2 3 gue One?». Anche in quei tempi, neppure troppo lontani – stagione 1998-99 - il City non fu mai solo: 30 mila presenze allo stadio furono la meINVIATO A MANCHESTER (INGHILTERRA) dia dell’annata più bassa della storia dei Citiutto cominciò con una mazza da cricket: il zens. Un record, come quello stabilito nel sesto club fondato nel 1880 con il nome di West turno di Coppa di Lega del 1934, quando contro Gordon Saint Marks, e dal quale sarebbe lo Stoke si presentarono 84.569 spettatori, prinato nel 1894 il Manchester City Football Club, mato assoluto tra i club inglesi. Il City è una seera dedicato al più inglese degli sport inglesi. Lo conda pelle e anche la seconda squadra per ecscopo fu quello di unire – e di distrarre da occu- cellenza delle altre tifoserie, come ha rivelato pazioni meno nobili – gli abitanti della zona in- un recente sondaggio: la storia, un po’ sfigata e dustriale di Manchester, a est della città, dove un po’ tumultuosa, è invidiata anche da chi tiene imperversavano le industrie tessili e le condizio- per Arsenal o Chelsea. Il popolo del Manchester ni di vita erano degradate. Il cricket è passato, lo City ha un animo particolare. E’ famoso per il suo gallows humour, lo spirito spirito della working class è rima“macabro”, che ha permesso di atsto: il Manchester City è la squatraversare con leggerezza i modra del popolo. Lo sbarco dello IL NUMERO menti più burrascosi. sceicco Mansour bin Zayd Al Nahyan, per tutti semplicemente BUSINESS Oggi, semmai, il proMansour, non ha cambiato la scablema è diverso: non lasciarsi trala sociale del tifo. Solo qualche involgere dall’onda del successo. Il tellettuale non ha gradito altezzoCity è diventato nei sette anni di samente il nuovo corso miliarda- le vittorie del City regno Mansour il quinto club per rio, ma andate a chiedere ai fan in casa nelle 4 valore al mondo: la rivista Forbes da pub che cosa pensino al riguarstima una quotazione di 1,22 mido: «Siamo ricchi e vinciamo, che partite giocate in liardi di euro. L’ascesa si misura problema c’è? Vogliamo tornare Champions nella anche nel seguito sui social: 21 ai tempi in cui giocavamo in Lea- stagione scorsa Stefano Boldrini T 1 1 Lo sceicco Mansour, proprietario del Manchester City 2 Lo stadio della squadra, ribattezzato Etihad nel 2011 3 La festa per la Fa Cup vinta nel 2011: accanto a Carlos Tevez che solleva il trofeo c’è Mario Balotelli REUTERS milioni di persone. Mansour, che rilevò il club il primo settembre 2008 dall’ex premier thailandese Thaksin Shinavatra, ha fatto del Manchester City una squadra dove non tramonta mai il sole: le società satelliti del New York City, degli australiani del Melbourne City e dei giapponesi dello Yokohama Marinos sono le costole finanziarie che permettono di aumentare il popolo dei tifosi e di pompare denaro per le casse. Lo sceicco non è un mecenate, ma un monarca che sa fare bene i suoi conti. Ha avuto l’occhio lungo. Comprò il Manchester per lanciare la compagnia aerea Etihad e promuovere Abu Dhabi come alternativa vacanziera negli Emirati Arabi della più celebre Dubai. I suoi analisti preventivarono uno stanziamento da un miliardo di euro per centrare l’obiettivo e non hanno badato a spese, completando l’opera con lo storico accordo commerciale siglato l’8 luglio 2011 per sponsorizzare lo stadio, ribattezzato Etihad. Un’operazione da 150 milioni di sterline, che ha superato anche l’affare Emirates-Arsenal e sul quale l’Uefa in nome del fair play finanziario avviò un’inchiesta, conclusa con un nulla di fatto. Otto anni dopo, Mansour può dire con il sorriso largo: «Missione compiuta». Oggi Etihad e Abu Dhabi sono nomi importanti in tutto il mondo, basta chiedere all’Alitalia. SUCCESSI Travolto dal benessere, il popolo del Manchester City se la gode, dopo decenni trascorsi all’ombra dell’ingombrante vicino, il Manchester United che con Ferguson ha vissuto un’epoca forse irripetibile. Sono arrivati i titoli inglesi nel 2012 e 2014, la FA Cup nel 2011, la Coppa di Lega nel 2014 e la Community Shield nel 2012, con un fondamentale contributo di Roberto Mancini: con il manager italiano, tre trofei dopo un digiuno di 35 anni. Manca la consacrazione in Europa e per Mansour sta diventando una fissazione, dopo quattro esperienze deludenti in Champions. Per questa ragione ha bloccato Guardiola, annunciato dalla stampa britannica come scontato successore di Manuel Pellegrini dal 2016. Mansour ha però sorpreso tutti, offrendo al tecnico cileno il prolungamento del contratto fino al 2017. Qui le scuole di pensiero sono diverse: c’è chi sostiene che sia stata una mossa per dare forza a Pellegrini dopo mesi difficili e c’è invece chi afferma che Mansour abbia voluto dare un’altra chance all’allenatore che non sorride mai. LUNA BLU Il popolo del City assiste impassibile: Pellegrini o Guardiola, ci sarà sempre da divertirsi. Dopo anni di pane e acqua, banchettare a salmone e caviale riempie la pancia, oltre che gli occhi. Lo stadio, recentemente ampliato, accoglie ora 52 mila spettatori. Il centro tecnico è uno dei migliori del mondo, se non il numero uno. L’accademia, con Patrick Vieira allenatore dell’Under 21, produce talenti a mani basse. E la luna, come cantano i tifosi del City e il cantante ex Oasis Noel Gallagher, è sempre più blu. DE BRUYNE: 74 MILIONI L’ultimo colpo del Manchester City è anche il più costoso: Kevin De Bruyne, preso dal Wolfsburg per 74 milioni di euro STERLING: 63 MILIONI La campagna acquisti del club inglese si era aperta con un altro acquisto clamoroso: l’ingaggio dal Liverpool di Sterling per 63 milioni AGUERO: 45 MILIONI Nell’estate del 2011 il Manchester City spese 45 milioni per l’attaccante argentino Sergio Aguero, arrivato dall’Atletico Madrid OTAMENDI: 44 MILIONI Nell’indimenticabile campagna acquisti 2015-16 da sottolineare anche i 44 milioni al Valencia per il difensore Nicolas Otamendi © RIPRODUZIONE RISERVATA I PROBLEMI DEI RIVALI Pellegrini, emergenza a metà: Aguero k.o., Sterling ok 1Il tecnico del City avvisa i suoi: «Guai pero bisogna aspettare tempi migliori: «Spero di averlo a disposizione nel prossimo weekend», le parole di Pellegrini, abbastanza scocciato per una situazione di totale emergenza. Sono indisponibili anche Zabaleta, Clichy e Delph, mentre Nasri e Fernandinho, che hanno saltato l’allenamento di rifinitura per precauzione, non scoppiano di salute. e proprio attorno a questi due giocatori si è animato il totoformazione. Dal portiere alla linea mediana tutti d’accordo: Hart tra i pali, Sagna, Kompany, Mangala e Kolarov in difesa, Yaya Touré e Fernandino sulla mediana. Per le altre quattro maglie, tre soluzioni diverse. Quella più gettonata indica la linea di trequarti composta da Navas, Silva e De Bruyne, con Sterling in attacco. Le alternative riguardano l’inserimento di Nasri al posto di Navas, o quello di Bony nel ruolo di centravanti, con Sterling al centro della trequarti e Silva a destra. TOTO-FORMAZIONE Pellegrini recupera però Sterling e Silva, PAROLE Con atteggiamento tutto inglese, nella conferenza a farsi confondere dalla falsa partenza della Juve». Ancora dubbi in attacco INVIATO A MANCHESTER I l pericolo numero uno del Manchester City non giocherà contro la Juve: in giorni difficili per i campioni d’Italia, una buona notizia. Aguero, colpito sabato scorso al ginocchio destro da un calcione di Dann, difensore del Crystal Palace, non è riuscito a recuperare. L’argentino ha sostenuto ieri mattina una risonanza magnetica e per il recu- Manuel Pellegrini , 62 anni domani, allena il Manchester City dalla stagione 2013-2014 AFP di ieri si è parlato più di Champions in generale e di Premier che della Juve. Pellegrini ha riportato tutti con i piedi a terra: «Tempo di arrivare lontano in Champions? Per noi adesso è tempo di battere la Juventus. Non arriviamo benissimo a questa sfida per i problemi fisici di diversi uomini. Dobbiamo conquistare i tre punti subito e non pensare a che cosa possa accadere in futuro. La Juve è forte, ha vinto quattro volte lo scudetto e tre mesi fa ha giocato la finale di Champions. Sono andati via elementi importanti, ma ci sono grandi talenti, a cominciare da Pogba. La falsa partenza della Juve in campionato non deve confonderci le idee. La Champions è un altro torneo e le motivazioni sono ben diverse». CURIOSITÀ Il Manchester City scoppia di salute: 11 vittorie di fila tra l’ultima parte della scorsa stagione e l’inizio di quella attuale, Hart imbattuto da ben 566 minuti, punteggio pieno in classifica. Il City non supera in casa una formazione italiana dal 6 dicembre 1978: 3-0 al Milan. Uno dei gol fu segnato da Brian Kidd, attuale collaboratore di Pellegrini. Kidd firmò anche l’1-0 del Manchester City sulla Juve il 15 settembre 1976: 39 anni fa esatti. bold © RIPRODUZIONE RISERVATA 18 Magic Champions R Il listone MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT Le stelle europee a portata di clic 1Iscriviti online a Magic Champions e fai la tua fanta-formazione: da quest'anno è gratis 1 PORTIERI Nome AKINFEEV BEGOVIC BENAGLIO BETO BRAVO BUFFON CABALLERO CASILLA CASILLAS CASTEELS CECH CHERNIK COURTOIS DE GEA DE SANCTIS EDERSON EDUARDO ERIC GORGELIN HART HELTON JOHNSTONE JULIO CESAR KERZHAKOV KRESIC LENO LODYGIN LOPES MOYA MUSLERA NAVAS NETO NEUER OBLAK OSPINA PYATOV RAJKOVIC RICO ROBERTO ROMERO RYAN RYBKA SELS SHOVKOVSKIY SIRIGU SOMMER SZCZESNY TER STEGEN TRAPP ULREICH WILAND ZOET Squadra CSKA CHE WOLF SIV BAR JUVE MANC RMAD POR WOLF ARS BATE CHE MANU ROMA BEN DZAG AST LIO MANC POR MANU BEN ZEN BLEV BLEV ZEN LIO ATM GAL RMAD JUVE BAY ATM ARS SHAK MAC SIV OLY MANU VAL DKIE GENT DKIE PSG BORM ROMA BAR PSG BAY MAL PSV Costo 8 1 9 9 1 13 1 1 11 1 13 3 15 8 1 1 3 4 1 14 1 1 11 1 1 9 11 9 12 8 14 1 16 2 1 7 4 1 8 10 10 4 5 2 1 6 11 14 13 1 3 9 Squadra VAL VAL BAR BAY JUVE BEN SIV AST DKIE ZEN RMAD PSV MAL GENT PSG SHAK CHE CHE BAY GAL VAL BAR JUVE LIO ARS MAC MAC BAY MAL CSKA CSKA BAY AST LIO MANU BAY BLEV JUVE OLY PSV BORM PSV JUVE CHE VAL GAL SIV RMAD ROMA ARS GAL JUVE POR MANC SIV Costo 10 6 4 15 12 4 2 2 6 4 3 6 3 5 7 6 8 7 4 5 7 5 9 5 6 4 5 13 4 4 7 9 1 4 13 14 3 13 3 4 2 8 6 10 3 4 6 6 7 4 7 10 7 6 6 DIFENSORI Nome ABDENNOUR ADERLAN ADRIANO ALABA ALEX SANDRO ALMEIDA ANDREOLLI ANICIC ANTUNES ANYUKOV ARBELOA ARIAS ARNASON ASARE AURIER AZEVEDO AZPILICUETA BABA BADSTUBER BALTA BARRAGAN BARTRA BARZAGLI BEDIMO BELLERIN BEN HAIM I BEN HARUSH BENATIA BENGTSSON BEREZUTSKI A. BEREZUTSKI V. BERNAT BEYSEBEKOV BISEVAC BLIND BOATENG BOENISCH BONUCCI BOTIA BRENET BROUWERS BRUMA CACERES CAHILL CANCELO CAROLE CARRICO CARVAJAL CASTAN CHAMBERS CHEDJOU CHIELLINI CISSOKHO CLICHY COKE 21 Le doppiette di Lionel Messi in Champions: nessuno ha fatto meglio nella storia del torneo 2 1 Cristiano Ronaldo, 30 anni, star del Real Madrid 2 Leo Messi, 28, attaccante del Barcellona GETTY CRISCITO DA COSTA DANI ALVES DANILO DANILO S. DANTE DARMIAN DASA DAVID LUIZ DEBUCHY DEMICHELIS DENAYER DIGNE DOMINGUEZ DONATI DOUGLAS DRAGOVIC ELABDELLAOUI ELISEU EVRA FERNANDES FILIPE LUIS FLORENZI FOKET GABRIEL GAJDUCHIK GAMEZ GARAY GARCIA GAYA' GIBBS GIMENEZ GODIN HILBERT IGNASHEVICH ILIC ISIMAT-MIRIN IVANOVIC JALLET JANTSCHKE JARDEL JEDVAJ JOHANSSON JONES JORDI ALBA JUANFRAN JUNG KAYA KHACHERIDI KIRCHHOFF KLOSE KNOCHE KOLAROV KOLODZIEJCZAK KOMPANY KONATE KORB KOSCIELNY KRYVTSOV KUCHER KURZAWA LAHM LAYUN LICHTSTEINER LOMBAERTS LOPEZ LUISAO MAICON MAICON S. MANGALA MANIATIS MANOLAS MARCANO MARCELO MARIANO MARQUINHOS MARTINS INDI MASCHERANO MASUAKU MATHIEU MAXWELL MERTESACKER MILUNOVIC MITROVIC MLADENOVIC MONREAL ZEN OLY BAR RMAD DKIE WOLF MANU MAC PSG ARS MANC GAL ROMA BORM BLEV BAR DKIE OLY BEN JUVE CSKA ATM ROMA GENT ARS BATE ATM ZEN MAC VAL ARS ATM ATM BLEV CSKA AST PSV CHE LIO BORM BEN BLEV GENT MANU BAR ATM WOLF GAL DKIE BAY WOLF WOLF MANC SIV MANC MAL BORM ARS SHAK SHAK PSG BAY POR JUVE ZEN BEN BEN POR ROMA MANC OLY ROMA POR RMAD SIV PSG POR BAR OLY BAR PSG ARS BATE GENT BATE ARS 8 5 16 14 4 8 10 3 13 5 4 3 7 6 2 3 7 5 11 7 6 12 12 3 5 1 3 12 3 8 6 10 15 6 5 5 5 13 3 5 5 6 5 6 12 12 3 6 4 3 5 5 13 5 14 1 4 10 6 4 9 17 4 10 6 6 10 7 8 7 6 10 5 15 4 8 6 13 7 6 7 9 5 3 4 7 MOREL MORENO MUSA MUSTAFI NABABKIN NACHO NALDO NETO NIELSEN ORBAN ORDETS OTAMENDI PAPADOPOULOS PEPE PEREIRA PINTO PIQUE PIVARIC POLYAKOV POSTNIKOV POULSEN RAFAEL RAFINHA RAFINHA RAKITSKIY RAMI RAMOS RODRIGUEZ ROJO RUDIGER RUGANI SAGNA SALINO SARIOGLU SAVIC SCHENNIKOV SCHILDENFELD SEMEDO SHAW SHEVCHUK SHOMKO SHPUNGIN SIGALI SIOVAS SIQUEIRA SMALLING SMOLNIKOV SRNA STRANZL TAH TARAVEL TERRY THIAGO SILVA TIBI TINNERHOLM TOROSIDIS TREMOULINAS UMTITI VALENCIA VAN DER WIEL VARANE VERMAELEN VEZO VIDA VIERINHA WENDELL WENDT WILLEMS YANGA-MBIWA YOTUN ZABALETA ZHAVNERCHIK ZOUMA LIO PSV DZAG VAL CSKA RMAD WOLF ZEN GENT VAL SHAK MANC BLEV RMAD POR DZAG BAR DZAG BATE AST PSV LIO BAY GENT SHAK SIV RMAD WOLF MANU ROMA JUVE MANC OLY GAL ATM CSKA DZAG BEN MANU SHAK AST MAC DZAG OLY ATM MANU ZEN SHAK BORM BLEV DZAG CHE PSG MAC MAL ROMA SIV LIO MANU PSG RMAD BAR VAL DKIE WOLF BLEV BORM PSV LIO MAL MANC BATE CHE 6 6 2 7 5 3 7 6 4 3 5 10 7 10 9 5 14 4 4 3 5 7 7 2 7 7 16 13 9 4 4 8 4 6 8 6 6 5 10 3 4 2 3 6 5 11 5 9 7 5 4 12 14 4 5 5 8 8 7 10 9 7 4 5 12 8 6 8 7 4 9 3 6 CENTROCAMPISTI Nome ADEMI ADU ALBERMAN ALEKSIEVICH ALONSO ALTINTOP ANDRE' ANTOLIC Squadra DZAG MAL MAC BATE BAY GAL POR DZAG Costo 6 4 3 4 13 6 4 2 ARNOLD ARTETA BAGA BANEGA BENDER BUSQUETS CAMBIASSO CANAS CARRICK CASEMIRO CAUNA CAZORLA COQUELIN CRISTANTE DAHOUD DANILO B. DANILO P. DARDER DE ROSSI DEJAEGERE DELPH EIKREM EREMENKO FABREGAS FAYZULIN FEJSA FELLAINI FERNANDINHO FERNANDO FERRI FLAMINI FORTOUNIS FRED FUEGO GABI GARMASH GOMES GONALONS GRENIER GUARDADO GUILAVOGUI HENDRIX HERRERA A. HERRERA H. HLEB IBORRA IGIEBOR IMBULA INAN INIESTA JAVI GARCIA KASAMI KEITA KHEDIRA KOKE KOVACIC KRAMER KROHN-DEHLI KROOS KRYCHOWIAK KUMS LEMINA LEWICKI LUIZ GUSTAVO MACHADO MAHER MAKSIMOVIC MALYSHEV MARCHISIO MARTINEZ MATIC MATTON MATUIDI MIKEL MILANOV MILIVOJEVIC MITROVIC MODRIC MOTTA MVUEMBA N'ZONZI NAINGGOLAN NATCHO NEVES NORDTVEIT OLIVER WOLF ARS BATE SIV BLEV BAR OLY AST MANU RMAD CSKA ARS ARS BEN BORM VAL POR LIO ROMA GENT MANC MAL CSKA CHE ZEN BEN MANU MANC MANC LIO ARS OLY SHAK VAL ATM DKIE VAL LIO LIO PSV WOLF PSV MANU POR BATE SIV MAC POR GAL BAR ZEN OLY ROMA JUVE ATM RMAD BLEV SIV RMAD SIV GENT JUVE MAL WOLF DZAG PSV AST SHAK JUVE BAY CHE GENT PSG CHE CSKA OLY MAC RMAD PSG LIO SIV ROMA CSKA POR BORM ATM 6 8 2 12 9 11 8 4 8 6 3 14 8 1 3 5 6 5 8 4 4 2 11 19 6 4 11 11 6 7 5 7 8 6 13 3 10 8 9 8 7 5 12 11 6 7 5 8 8 21 7 6 7 6 17 8 8 6 18 8 3 5 5 9 5 12 5 4 13 4 12 5 12 5 4 4 4 16 11 3 5 12 9 5 5 9 PAREJO PERETZ PEREZ PETROVIC PIZZI PJANIC POGBA PROPPER RABIOT RAFINHA RAKITIC RAMALHO RAMIRES RAMSEY RENATO NETO RIKAN RODE RODIC RODRIGUEZ RYAZANTSEV RYBALKA SAMARIS SAUL SCHAARS SCHNEIDERLIN SCHWEINSTEIGER SERGI ROBERTO SHATOV STAMBOULI STEPANENKO STINDL STURARO THIAGO TIAGO TOLISSO TOURE' TRASCH UCAN VAINQUEUR VAN DER BRUGGEN VELOSO VERRATTI VIDAL VOLODKO WERNBLOOM WILSHERE WITSEL XHAKA YABLONSKI YUSUPOV ZHUKOV VAL MAC VAL DKIE BEN ROMA JUVE PSV PSG BAR BAR BLEV CHE ARS GENT MAC BAY MAL GAL ZEN DKIE BEN ATM PSV MANU MANU BAR ZEN PSG SHAK BORM JUVE BAY ATM LIO MANC WOLF ROMA ROMA GENT DKIE PSG BAY BATE CSKA ARS ZEN BORM BATE ZEN AST 13 2 8 4 7 14 17 6 8 7 17 3 10 18 6 4 5 6 4 5 5 8 7 5 10 14 3 9 4 6 8 4 12 11 6 22 5 1 3 2 7 12 17 5 6 10 12 6 1 7 3 Squadra GAL SHAK BEN RMAD DKIE BLEV MAC MAL PSV SHAK POR BLEV BLEV WOLF BEN RMAD BAY DZAG POR ATM JUVE ZEN MANC VAL MANU PSG OLY BAY WOLF CSKA AST GAL VAL DZAG ATM BEN ROMA DKIE BATE BAY DKIE BORM CHE BORM JUVE OLY BORM ROMA RMAD BORM PSV BLEV AST SIV DKIE WOLF PSV PSG RMAD SHAK MANU MAC GENT VAL BAY PSV MANC MANC BAR CHE ARS ARS GAL Costo 4 14 5 28 6 16 6 5 6 9 15 6 17 10 4 4 5 4 7 7 12 12 19 8 23 23 10 17 14 8 6 7 15 4 10 13 9 6 4 16 7 6 27 8 13 6 13 13 13 5 7 8 4 9 5 8 9 16 3 12 20 3 5 7 30 10 11 13 33 13 14 17 5 TREQUARTISTI Nome ADIN ALEX TEIXEIRA ANDRADE BALE BELHANDA BELLARABI BEN HAIM II BERGET BERGWIJN BERNARD BRAHIMI BRANDT CALHANOGLU CALIGIURI CARCELA CHERYSHEV COMAN CORIC CORONA CORREA CUADRADO DANNY DE BRUYNE DE PAUL DEPAY DI MARIA DOMINGUEZ DOUGLAS COSTA DRAXLER DZAGOEV DZHOLCHIYEV EMRE COLAK FEGHOULI FERNANDES FERREIRA CARRASCO GAITAN GERVINHO GONZALEZ GORDEJCHUK GOTZE GUSEV HAHN HAZARD E. HAZARD T. HERNANES HERNANI HERRMANN IAGO ISCO JOHNSON JOZEFZOON KAMPL KETHEVOAMA KONOPLYANKA KRANJCAR KRUSE LESTIENNE LUCAS LUCAS VAZQUEZ MARLOS MATA MIHA MILICIEVIC MINA MULLER NARSINGH NASRI NAVAS NEYMAR OSCAR OXLADE-CHAMBERLAIN OZIL OZTEKIN PARDO PASTORE PEDRO PEREIRA PEREYRA PIATTI PJACA PODOLSKI PULIDO RAMAN REYES RIBERY ROBBEN RODRIGO RODRIGUEZ RONALDO ROSICKY SALAH SANA SANCHEZ SCHURRLE SILVA SNEIJDER SOUDANI STASEVICH STERLING TAARABT TAISON TALISCA TELLO TOSIC TWUMASI VALBUENA VARELA VITOLO VOLODKO WILLIAN YARMOLENKO YOUNG ZAHAVI OLY PSG CHE MANU JUVE VAL DZAG GAL OLY GENT SIV BAY BAY VAL RMAD RMAD ARS ROMA MAL ARS WOLF MANC GAL DZAG BATE MANC BEN SHAK BEN POR CSKA AST LIO POR SIV BATE CHE DKIE MANU MAC 9 17 17 2 9 6 7 10 5 5 10 18 26 11 27 35 6 15 6 25 13 24 15 7 5 18 9 12 8 9 11 6 14 10 14 4 16 13 8 12 Squadra POR MANC VAL PSG LIO MAC WOLF RMAD MANC OLY POR GAL ARS PSG PSV GENT CHE MAL WOLF CSKA BORM JUVE ROMA ZEN SHAK CHE OLY SIV ARS SHAK ATM DZAG BLEV DZAG BORM ZEN PSG SIV MAC RMAD BEN BEN AST CHE BLEV DKIE LIO PSG BAY SIV PSV JUVE MANU ATM BLEV MAL BAR BEN DKIE JUVE BAR CSKA VAL AST PSG POR CSKA GENT MAC BORM CHE BATE MANU MAL BAR BATE GENT BAR DKIE ATM ROMA ATM ARS MANU GAL JUVE Costo 16 31 16 5 12 7 13 30 14 14 8 9 7 29 16 10 27 8 15 17 12 18 24 13 10 17 13 14 21 14 24 5 16 8 6 22 32 12 4 9 9 15 5 3 18 8 23 16 28 17 11 21 18 25 11 6 36 18 11 23 5 16 20 7 4 14 4 5 8 13 10 9 28 13 4 5 6 32 6 13 14 10 17 3 18 8 ATTACCANTI Nome ABOUBAKAR AGUERO ALCACER AUGUSTIN BEAUVUE BEN BASAT BENDTNER BENZEMA BONY BROWN BUENO BULUT CAMPBELL CAVANI DE JONG DEPOITRE DIEGO COSTA DJURDJIC DOST DOUMBIA DRMIC DYBALA DZEKO DZYUBA EDUARDO FALCAO FINNBOGASON GAMEIRO GIROUD GLADKIY GRIEZMANN HENRIQUEZ HERNANDEZ HODZIC HRGOTA HULK IBRAHIMOVIC IMMOBILE ITZHAKI JESE' JIMENEZ JONAS KABANANGA KENEDY KIESSLING KRAVETS LACAZETTE LAVEZZI LEWANDOWSKI LLORENTE LOCADIA MANDZUKIC MARTIAL MARTINEZ MEHMEDI MEHMETI MESSI MITROGLOU MORAES MORATA MUNIR MUSA NEGREDO NUSERBAYEV ONGENDA OSVALDO PANCHENKO PEDERSEN RADONJIC RAFFAEL REMY RODIONOV ROONEY ROSENBERG SANDRO SIGNEVICH SIMON SUAREZ TEODORCZYK TORRES TOTTI VIETTO WALCOTT WILSON YILMAZ ZAZA Champions R La guida MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT BBC rinnovata, difesa bunker: il Real Benitez fa più paura 1Zero gol presi, mediana più equilibrata: Rafa fa quadrare il Madrid E ora lo Shakthar Filippo Maria Ricci CORRISPONDENTE DA MADRID @filippomricci R afa Benitez soffre da morire quando i connazionali spagnoli gli danno del difensivista. Da italiani possiamo esprimergli la nostra solidarietà perché la sua nazione tende a essere piuttosto dogmatica quando si parla di calcio, la presunta democrazia tende ad escludere coloro che abbraccino teorie protezionistiche. Nonostante i record di gol ottenuti (e sbandierati nelle interviste con i media spagnoli) a Liverpool e Napoli Rafa passa per un allenatore tatticamente timorato. La realtà di questi suoi primi 100 giorni abbondanti alla guida del Real è che in attesa d’impegni più probanti, magari già stasera contro lo Shakthar, Rafa pare sulla buona strada nella difficile ricerca di quell’equilibrio tanto evocato e non sempre raggiunto da Ancelotti nel suo biennio alla Casa Blanca. Carlo impiegò i primi 4 mesi della stagione d’esordio a trovare la quadratura difensiva del cerchio offensivo regalatogli da Florentino Perez: il trio ModricXabi Alonso-Di Maria si cementò in gennaio e fu chiave per la conquista della «Décima». Lo scorso anno venduti Xabi Alonso e Di Maria e con Modric a lungo infortunato l’equilibrio saltò, e con lui l’allenatore. vo. Cosa che nella gloriosa storia del Madrid è successa solo due volte, negli anni 50 e nel ‘75. L’anno scorso i gol incassati nelle prime 3 giornate furono 5, due stagioni fa 2. TANTI GOL A questo dato va poi accoppiato l’altro, relativo alla BBC, delizia offensiva e croce difensiva offerta dal trio Bale-Benzema-Cristiano. I tre hanno firmato 9 degli 11 gol del Madrid, che dopo lo 0-0 di Gijon ne ha fatti 5 al Betis e 6 all’Espanyol. Rivali non irresistibili però il dato resta: nel biennio di Ancelotti il Real aveva rimediato 6 gol in 3 giornate. Ora per il Madrid due gare al Bernabeu: lo Shakthar sta mostrando una discreta tenuta difensiva, ha incassato solo 4 gol in 16 gare ufficiali. Il Granada in 3 giornate di Liga ha preso già 7 reti e l’ultima volta che è passata dal Bernabeu, il 5 aprile scorso, ne rimediò addirittura 9, di cui 5 da Ronaldo. Difficile possano scalfire la solidità del Real Rafa, più avanti si vedrà. (4-3-3) REAL MADRID (4-2-3-1) PSV MALMOE (5-3-2) SHAKTHAR D. (4-2-3-1) MAN. UNITED GRUPPO A OGGI ORE 20.45 Rafa Benitez, 55 anni, prima stagione alla guida del Real Madrid, è partito forte GETTY 23 2 VAN DER WIEL T. SILVA 6 VERRATTI 32 LUIZ 8 MOTTA 17 MAXWELL 14 MATUIDI 9 11 19 DI MARIA IBRAHIMOVIC CAVANI 13 3 17 25 TINNERHOLM YOTUN BENGTSSON 21 CARVALHO ARNASON 1 WILAND PSG PANCHINA 30 Sirigu, 5 Marquinhos, 20 Kurzawa, 7 Lucas, 25 Rabiot, 27 Pastore, 22 Lavezzi. ALLENATORE Blanc. SQUALIFICATI Aurier. INDISPONIBILI nessuno. MALMOE PANCHINA 27 Azinovic, 2 Konate, 5 Rakip, 8 Kroon, 19 Eikrem, 20 Rodic, 11 Mehmeti. ALLENATORE Hareide. SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI nessuno. ARBITRO Karasev (Rus). TV Mediaset Premium Calcio 3 BENFICA (4-4-2) ASTANA (4-2-3-1) GRUPPO C OGGI ORE 20.45 Per i rifugiati e per il Psg Ibra ritrova la sua Malmoe -, il calcio ha bisogno di personaggi che sanno battersi, essere duri, difendersi. La società svedese sta cambiando. I campioni alla Borg erano più calmi, ma freddi». Ibrahimovic, che ha tra l’altro aderito alla campagna in favore dei rifugiati promossa da un giornale svedese, freddo lo sarà solo in campo, ma con il sorriso: «Gli abitanti del mio quartiere dice al sito del Psg - mi hanno trasmesso sostegno, energia, motivazione. Quel che sono oggi lo devo anche a loro. Non dimentico». Atto di fedeltà già espresso nella sua autobiografia: «Puoi togliere il ragazzo dal ghetto, ma non il ghetto dal ragazzo». Alessandro Grandesso © RIPRODUZIONE RISERVATA (4-3-3) 6 8 STEPANENKO FRED 13 44 5 SHEVCHUK RAKITSKIY KUCHER 30 PYATOV 33 SRNA 20 BRENET 3 MORENO 19 ELISEU 20 GUEDES 7 SAMARIS 21 PIZZI 10 GAITAN 17 JONAS 11 MITROGLOU 33 ILIC 5 BRUMA 4 ARIAS 29 HENDRIX 6 PRÖPPER 11 NARSINGH 9 DE JONG 16 LESTIENNE 27 FELLAINI 8 MATA 28 SCHNEIDERLIN 21 HERRERA 16 CARRICK 23 SHAW 17 BLIND 12 36 SMALLING DARMIAN MANCHESTER UNITED PANCHINA 20 Romero, 5 Rojo, 33 McNair, 25 Valencia, 18 Young, 19 Wilson, 9 Martial. ALLENATORE Van Gaal. SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI Rooney, Jones. ARBITRO Bebek (Cro). TV Italia 1 HD e Mediaset Premium Calcio 2 ARBITRO Rizzoli (Ita). TV Mediaset Premium Calcio 4 GALATASARAY (4-3-2-1) MAN. CITY (4-2-3-1) (4-4-2) JUVENTUS (3-5-2) GRUPPO D OGGI ORE 20.45 1 HART 23 22 26 55 CAROLE HAKAN BALTA SEMIH KAYA SARIOGLU 14 8 RODRIGUEZ SELÇUK İNAN 7 10 11 YASIN SNEIJDER PODOLSKI 3 SAGNA 4 20 11 KOMPANY MANGALA KOLAROV 42 25 Y.TOURÉ FERNANDINHO 15 21 17 NAVAS SILVA DE BRUYNE 7 STERLING 4 SIQUEIRA 2 GODIN 14 GABI 10 OLIVER 24 20 GIMENEZ JUANFRAN 33 EVRA 10 POGBA 3 CHIELLINI 13 OBLAK BENFICA PANCHINA 1 Ederson, 2 L. Lopez, 5 Fejsa, 34 A. Almeida, 31 Andrade, 30 Talisca, 9 R. Jimenez. ALLENATORE Rui Vitoria. SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI nessuno. GALATASARAY PANCHINA 99 Cenk, 5 Bilal, 21 Chedjou, 64 Denayer, 29 Olcan, 9 Umut, 52 Emre Çolak. ALLENATORE Hamzaoglu. SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI Altintop. ASTANA PANCHINA 85 Loginovski, 15 Beysebekov, 2 Akhmetov, 24 Dedechko, 11 Muzhikov, 9 Schektin, 89 Kabananga. ALLENATORE Stoilov. SQUALIFICATI Twumasi (4 turni). INDISPONIBILI nessuno. ATLETICO MADRID PANCHINA 1 Moyá, 18 Jesus Gamez, 15 Savic, 17 Saul, 9 Torres, 23 Vietto, 16 Correa. ALLENATORE Simeone. SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI Filipe Luis. ARBITRO Sidiropoulos (Gre). TV Mediaset Premium Calcio 7. ARBITRO Marciniak (Pol). TV Mediaset Premium Calcio 6. 18 34 DANTE R. RODRIGUEZ 23 GUILAVOGUI 7 CALIGIURI 18 MUSA 22 LUIZ GUSTAVO 17 10 DRAXLER SCHÜRRLE 12 DOST 25 EREMENKO 18 11 LEMINA 26 HERNANES LICHTSTEINER 19 BONUCCI 1 BUFFON 7 TOSIC 10 3 DZAGOEV WERNBLOOM 42 2 SHCHENNIKOV 4 24 FERNANDES IGNASHEVICH V. BEREZUTSKIY WOLFSBURG PANCHINA 20 Grün, 4 Schäfer, 5 Klose, 8 Vieirinha, 27 Arnold, 11 Kruse, 3 Bendtner. ALLENATORE Hecking. SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI Casteels. CSKA MOSCA PANCHINA 1 Chepchugov, 6 A. Berezutski, 14 Nababkin, 23 Milanov, 66 Natcho, 19 Cauna, 8 Panchenko. ALLENATORE Slutski. SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI Golovin. ARBITRO Moen (Nor). TV Premium Calcio 5. 4 CACERES (4-2-3-1) SIVIGLIA (4-4-2) BORUSSIA M. GRUPPO D OGGI ORE 20.45 1 SERGIO RICO 2 23 17 5 COKE ANDREOLLI KOLODZIEJCZAK TREMOULINAS 4 19 KRYCHOWIAK BANEGA 10 8 20 REYES IBORRA VITOLO 24 LLORENTE 17 9 MANDZUKIC MORATA 11 7 JACKSON GRIEZMANN MARTINEZ 5 TIAGO 25 NALDO 35 AKINFEEV SHAKTHAR DONETSK PANCHINA 32 Kanibolotskiy, 18 Ordets, 66 Azevedo, 74 Kovalenko, 10 Bernard, 19 Ferreyra, 22 Eduardo. ALLENATORE Lucescu. SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI nessuno. 6 KOKE 15 TRÄSCH 88 DOUMBIA 7 DEPAY 17 YILMAZ 17 NUSERBAYEV 10 8 22 KETHEVOAMA ZHUKOV DZHOLCHIYEV (4-2-3-1) 1 BENAGLIO 18 GUARDADO 1 MUSLERA 4 LUISAO CSKA MOSCA 1 DE GEA GRUPPO C OGGI ORE 20.45 33 JARDEL (4-2-3-1) GRUPPO B OGGI ORE 20.45 PSV EINDHOVEN PANCHINA 22 Pasveer, 14 Poulsen, 2 Isimat Merin, 7 Pereiro, 8 Schaars, 23 Vloet, 19 Locadia. ALLENATORE Cocu. SQUALIFICATI nessuno, INDISPONIBILI Willems, Jozefzoon, Koch, Maher. ATLETICO M. WOLFSBURG 1 ZOET REAL MADRID PANCHINA 13 Casilla, 18 Nacho, 3 Pepe, 14 Casemiro, 16 Kovacic, 20 Jesé, 18 Lucas Vazquez. ALLENATORE Benitez. SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI James Rodriguez, Danilo. 12 JULIO CESAR 50 SEMEDO (4-2-3-1) GRUPPO B OGGI 20.45 13 KEYLOR NAVAS 15 2 4 12 CARVAJAL VARANE SERGIO RAMOS MARCELO 19 8 MODRIC KROOS 7 23 11 ISCO BALE C. RONALDO 9 BENZEMA 21 GLADKIY 28 29 11 TAISON ALEX TEIXEIRA MARLOS 28 9 DJURDJIC ROSENBERG 23 6 8 BERGET LEWICKI ADU 6 88 MAKSIMOVIC CANAS 77 5 44 SHOMKO ANICIC POSTNIKOV 1 ERIC L’ALTRA DEL GRUPPO A GRUPPO A OGGI ORE 20.45 16 TRAPP © RIPRODUZIONE RISERVATA ERMETISMO RECORD Rafa ha modificato il 4-3-3 in 4-2-3-1, ha accentrato Bale e reso più guardinghi Modric e Kroos, peraltro sabato sostituito dal più difensivo Casemiro. La tendenza sviluppata nelle amichevoli estive, nessuna rete incassata in 5 delle 7 uscite, è cresciuta in Liga: 3 giornate, 0 gol al passi- PARIGI Hanno posato viveri e acqua sui banchetti, appeso ai muri qualche striscione: «Benvenuti. No alle recinzioni». Li accolgono così i rifugiati alla stazione di Malmoe, cittadina nel sud della Svezia. Là è nato Zlatan Ibrahimovic, figlio di profughi che fuggirono il crollo dell’ex Jugoslavia. L’ex rossonero è cresciuto in un quartiere «pieno di immigrati somali, turchi, jugoslavi, polacchi e qualche svedese», come ha scritto nella sua autobiografia. Quella di stasera, contro il Malmoe che lo lanciò da professionista, non sarà una partita come le altre per la stella del Psg che parla invece di «sogno o forse di più». «Ibrahimovic è un esempio di integrazione, un simbolo della Svezia come l’Ikea - dice oggi l’ambasciatrice svedese a Parigi PSG 19 28 HAHN 10 T. HAZARD 16 TRAORÉ 11 RAFFAEL 13 6 STINDL NORDTVEIT 17 24 4 WENDT JANTSCHKE BROUWERS 27 KORB 1 SOMMER MANCHESTER CITY PANCHINA 13 Caballero, 26 Demichelis, 30 Otamendi, 6 Fernando, 27 Roberts, 8 Nasri, 11 Bony. ALLENATORE Pellegrini. SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI Aguero, Zabaleta, Clichy, Delph. SIVIGLIA PANCHINA 33 Soriano, 25 Mariano, 18 Escudero, 15 N’Zonzi, 22 Konoplyanka, 9 Gameiro, 11 Immobile. ALLENATORE Emery. SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI Pareja, Carriço, Rami, Beto. JUVENTUS PANCHINA 25 Neto, 12 Alex Sandro, 15 Barzagli, 27 Sturaro, 37 Pereyra, 16 Cuadrado, 21 Dybala. ALLENATORE Allegri. SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI Marchisio, Khedira. BORUSSIA MOENCHENGLADBACH PANCHINA 21 Sippel, 3 Christensen, 18 M. Schulz, 30 Elvedi, 14 N. Schulz, 9 Drmic, 31 Hrgota. ALLENATORE Favre. SQUALIFICATI Xhaka. INDISPONIBILI Domínguez, Stranzl, Johnson, Herrmann. ARBITRO Skomina (Slo) TV Mediaset Premium Sport HD ARBITRO Kralovec (Rep. Ceca) TV Mediaset Premium Calcio 1 LE PARTITE DI DOMANI ORE 20.45 GRUPPO E GRUPPO F GRUPPO G GRUPPO H BAYER LEVERKUSEN BATE BORISOV BAYER LEVERKUSEN (4-2-3-1) 1 Leno; 13 Hilbert, 4 Tah, 5 Papadopoulos, 18 Wendell; 23 Kramer, 8 L. Bender; 38 Bellarabi, 10 Calhanoglu, 7 Hernandez ; 11 Kiessling. All. Schmidt. BATE BORISOV (4-4-2) 16 Chernik; 15 Zhavnerchik, 33 Polyakov, 19 Milunovic, 25 Mladenovic; 8 A. Volodko, 9 Aleksievich, 22 Stasevich, 81 Hleb; 62 Gordeychuk, 13 Signevich. All. Yermakovich. ARBITRO Makkelie (Ola). TV Premium Calcio 1. DINAMO ZAGABRIA ARSENAL DINAMO ZAGABRIA (4-2-3-1) 34 Eduardo; 6 Pinto, 22 Sigali, 87 Taravel, 19 Pivaric; 10 Machado, 16 Ademi; 2 Soudani, 9 Henriquez, 20 Pjaca; 15 Hodzic. All. Mamic. ARSENAL (4-2-3-1) 33 Cech; 24 Bellerin, 5 Gabriel, 6 Koscielny, 18 Monreal; 34 Coquelin, 19 Cazorla; 15 Oxlade-Chamberlain, 11 Özil, 17 Sanchez; 12 Giroud. All. Wenger. ARBITRO Haţegan (Rom). TV Premium Calcio 5. CHELSEA MACCABI TEL. AVIV CHELSEA (4-2-3-1) 1 Begovic; 2 Ivanovic, 24 Cahill, 26 Terry, 28 Azpilicueta; 21 Matic, 7 Ramires; 22 Willian, 4 Fabregas, 17 Pedro; 19 Costa. All. Mourinho. MACCABI T. A. (4-1-4-1) 95 Rajkovic; 3 Shpungin, 26 T. Ben Haim I, 18 Tibi, 20 Ben Harush; 6 Alberman; 11 T. Ben Haim II, 24 Mitrovic, 40 Igiebor, 7 Zahavi; 9 Ben Basat. All. Jokanović. ARBITRO Zwayer (Ger). TV Premium Calcio 2. GENT LIONE GENT (3-4-1-2) 1 Seis; 4 Rafinha, 23 Nielsen, 21 Asare; 32 Foket, 10 Renato, 14 Kums, 27 Simon; 26 Raman; 9 Depoitre; 7 Coulibaly. All. Vanhaezebrouck. LIONE (4-3-1-2) 1 Lopes; 20 Rafael, 2 Yanga-Mbiwa, 23 Umtiti, 3 Bedimo; 12 Ferri, 21 Gonalons, 8 Tolisso; 19 Valbuena; 10 Lacazette, 9 Beauvue. All. Fournier. ARBITRO Collum (Sco). TV Premium Calcio 7. ROMA BARCELLONA ROMA (4-3-3) 25 Szczesny; 24 Florenzi, 44 Manolas, 16 De Rossi, 3 Digne; 21 Vainqueur, 20 Keita, 4 Nainggolan; 11 Salah, 9 Dzeko, 13 Iago Falque. All. Garcia. BARCELLONA (4-3-3) 1 Ter Stegen; 20 Sergi Roberto, 3 Piqué, 14 Mascherano, 18 Jordi Alba; 4 Rakitic, 5 Busquets, 8 Iniesta; 10 Messi, 9 Suarez, 11 Neymar. All. Luis Enrique. ARBITRO Kuipers (Ola). TV Premium Sport HD. OLYMPIACOS BAYERN MONACO OLYMPIACOS (4-3-3) 16 Roberto; 14 Elabdellaoui, 6 Da Costa, 23 Siovas, 26 Masuaku; 11 Kasami, 91 Cambiasso, 10 Dominguez; 90 Felipe Pardo, 99 Ideye, 77 Hernani. All. Silva. BAYERN MONACO (4-3-3) 1 Neuer; 21 Lahm, 13 Rafinha, 17 J. Boateng, 27 Alaba; 14 Xabi Alonso, 23 Vidal, 6 Thiago Alcantara; 25 Müller, 9 Lewandowski, 11 Douglas Costa. All. Guardiola. ARBITRO Carballo (Spa). TV Premium Calcio 4. DINAMO KIEV PORTO DINAMO KIEV (4-1-4-1) 1 Shovkovskiy; 2 Danilo Silva, 34 Khaceridi, 6 Dragovic, 5 Antunes; 17 Rybalka; 20 Gusev, 4 M. Veloso, 19 Garmash, 10 Yarmolenko; 11 Junior Moraes. All. Rebrov. PORTO (4-3-3) 12 Casillas; 2 M. Pereira, 4 Maicon, 3 Martins Indi, 21 Layun; 16 Herrera, 22 Danilo Pereira, 25 Imbula; 11 Tello, 9 Aboubakar, 8 Brahimi. All. Lopetegui. ARBITRO Brych (Ger). TV Premium Calcio 3. VALENCIA ZENIT S. PIETROBURGO VALENCIA (4-3-3) 26 Jaume; 2 Cancelo, 5 Mustafi, 23 Abdennour, 14 Gaya; 10 Parejo, 18 Javi Fuego, 15 Enzo Perez; 8 Feghouli, 9 Alcacer, 11 Piatti. All. Nuno. ZENIT (4-3-3) 1 Lodygin; 19 Smolnikov, 24 Garay, 13 Luis Neto, 4 Criscito; 17 Shatov, 28 Witsel, 21 Javi Garcia; 10 Danny, 22 Dzyuba, 7 Hulk. All. Villas Boas. ARBITRO Thomson (Sco). TV Premium Calcio 6. Serie A R Recupero 3a giornata LE PAGELLE 1 2 di FI.GRI. VIVIANO ATTENTO CORREA IN RIPRESA BRIENZA BRAVO MA SFORTUNATO SAMPDORIA ROBERTO SORIANO 7 3 La gestualità dopo il gol dice tutto: mamma mia, cosa ho fatto? È l’unico che nel primo tempo prova a impegnare Mirante. Poi, quando trova spazi, chiude il match. 5,5 IL MIGLIORE GODFRED DONSAH 7 Impegno costante, dalle sue parti non si passa. Sfiora il gol a fine primo tempo, agonisticamente è straripante ma senza perdere mai lucidità. MIRANTE 6 Riflesso super sulla botta di Eder nel primo tempo. Incolpevole sui gol. FERRARI 6 Rischia su Muriel in avvio, poi gli prende le misure e dalla sua parte riesce ad arginarlo. ROSSETTINI 5 Doppio peccato mortale quando si fa scappare Muriel ed Eder nella ripresa. MAIETTA 5,5 Qualche fallo di troppo, ma molta sostanza, fino alla disattenzione fatale sul gol. MASINA 6,5 Sale spesso, buona corsa e ottima visione di gioco. PULGAR 5,5 Fatica a trovare la posizione. Poi, sull’uno a zero, il Bologna si sfalda e lui cede. TAIDER 6 Lavoro importante per spezzare il gioco blucerchiato, ma il risultato non lo premia. DIAWARA 5,5 Senza particolari responsabilità, ma non riesce a ribattere alla pressione della Samp. MOUNIER 6,5 A destra rompe gli argini e per Regini è notte fonda. BRIENZA 6,5 Il solito capolavoro su punizione, ma la traversa gli nega il gol. Pericoloso nel finale GIACCHERINI 6 Buon debutto. Tiene basso Cassani, poi si arrende ad un problema all’inguine. RIZZO 4,5 Torna da ex. Buona prova sino alla sciocca espulsione che condanna i suoi alla resa. DESTRO 5,5 Si sbatte, ma non trova mai il guizzo per colpire. ALL. ROSSI 6 Fa quel che può, serve pazienza. Non si faccia ingannare dalla classifica. Il suo Bologna sta crescendo. CERVELLERA Azzecca tutte le decisioni più importanti, compreso il doppio giallo a Rizzo. Nel complesso tiene in mano senza difficoltà una partita che resta sempre sui binari della correttezza. PASSERI 6,5 – LO CICERO 6,5 FABBRI 6 – SAIA 6 6,5 2 BOLOGNA 0 SAMPDORIA (4-3-1-2) Viviano; Cassani (dal 21’ p.t. Pedro Pereira), Silvestre, Moisander, Regini; Ivan (dal 20’ s.t. Correa), Fernando, Barreto; Soriano; Muriel (dal 37’ s.t. Rodriguez), Eder. PANCHINA Puggioni, Brignoli, Bonazzoli, Palombo, Christodoulopoulos, Krsticic, Carbonero, Rocca. ALLENATORE Zenga. BARICENTRO MEDIO 51,3 M AMMONITI Regini per g.s. IL MIGLIORE BOLOGNA SAMPDORIA PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Eder al 30’, Soriano al 34’ s.t. 6,5 VIVIANO 6,5 Buon riflesso sul tiro ravvicinato di Donsah e sulla conclusione nel finale di Brienza. CASSANI 6 Venti minuti senza affanni, prima dell’infortunio. PEDRO PEREIRA 6 Buon debutto: ha coraggio e personalità. SILVESTRE 6 Una chiusura decisiva su Mounier nel primo tempo, ma là dietro nel primo tempo si soffre troppo. MOISANDER 6 Talvolta perde la posizione, ma la condizione è in crescita. REGINI 5 Nel primo tempo sbanda, poi affonda su Mounier, quasi imprendibile. L’ammonizione lo condiziona. IVAN 6,5 Una bella conferma. Bravo, ha i colpi giusti, ma deve imparare ad avere meno irruenza. CORREA 6,5 Tocco magico per il due a zero che chiude la sfida. Sta tornando ai suoi livelli. FERNANDO 6,5 Prova a dettare i tempi del gioco, ma il Bologna nel primo tempo corre di più. BARRETO 6 Qualche buon affondo, peccato che talvolta sia impreciso. MURIEL 7 Cerca invano l’uno-due con Eder, quando gli riesce per il Bologna è notte fonda. Manca un gol quasi fatto nella ripresa… (Rodriguez s.v.) EDER 7 L’1-0 sblocca la testa della Samp. Quando cambia marcia, l’intesa con Muriel è devastante. ALL. ZENGA 6,5 Troppi patemi. Tuttavia, supera il tabù-Bologna e tiene la Samp nei quartieri alti. 21 MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT ARBITRO Cervellera di Taranto. NOTE paganti 1.958, incasso di 38.550 euro; abb. 19.018, quota di 151.756 euro. Tiri in porta 6-3 (1 traversa). Tiri fuori 6-5. In fuorig. 2-0. Angoli 2-5. Rec.: p.t. 2’, s.t. 4’. 1 Eder, 28 anni, festeggia il gol dell’1-0 con Soriano, 24 2 La tradizionale esultanza con bandana del presidente Massimo Ferrero, 64 3 Luis Muriel, 24 anni, lustra la scarpa di Soriano, autore del 2-0 con un gran tiro da fuori area PEGASO/ANSA/LAPRESSE Eder-gol colpisce ancora Samp seconda, Rossi a fondo 1L’italobrasiliano sale a 5 reti, poi Soriano chiude i conti: il c.t. Conte gongola in tribuna. Bologna a zero: per i rossoblù fatale il rosso a Rizzo Filippo Grimaldi GENOVA I l gol di Soriano – una perla in un’Italia a caccia di certezze – vale il viaggio di Antonio Conte al Ferraris. Che, guarda caso, dopo essersi lustrato gli occhi di fronte alla magia del sampdoriano, pochi minuti dopo il vantaggio di un altro azzurro, Eder, saluta e torna a casa soddisfatto. Impossibile, dopo il primo tempo, pensare che la ripresa avrebbe regalato una metamorfosi così clamorosa della squadra di Zenga, che dopo un’ora senza grandi guizzi capitalizza la superiorità numerica per la sciocca espulsione dell’ex Rizzo e piomba al secondo posto, anche se con quattro coinquilini. DOPPIA FACCIA Sino a quel momento, però, i rossoblù avevano tenuto più che dignitosamente il campo, creando non poco scompiglio in una Samp a tratti quasi svanita. Insomma, il piatto piange (terzo k.o. consecutivo), ma la squadra di Rossi sta crescendo, confermando i progressi già mostrati contro il Sassuolo. In momenti simili, torna in mente la metafora del signor Rossi (l’ex blucerchiato Delio, non proprio amatissimo dal presidente Ferrero), che in tempi non sospetti raccontò alla piazza bolognese come una squadra non si possa costruire con le figurine. Il senso del discorso ha trovato conferma al Ferraris, in una sfida che ha certificato quanto serva tempo a far sì che Giaccherini (ottimo RI doriani cambiano marcia con l’uomo in più: 1° tempo preoccupante, ripresa sontuosa debutto, ma sfortunato) entri nei meccanismi della squadra. LA SORPRESA Prima di una ripresa sontuosa, c’era stato per i blucerchiati un primo tempo preoccupante, senza la consueta incisività, anche in un attacco dove a Eder è mancata solo la ciliegina, cioè quella doppietta nelle prime tre gare di campionato sino a oggi mai riuscita. Anche con Muriel ha faticato a entrare in partita, e fatalmente una squadra a trazione anteriore come la Samp s’è trovata senza i suoi punti di riferimento. SENZA GUIZZI In una situazione del genere, il Bologna ha tirato fuori il meglio di sé. Il giochino di Rossi è stato logico ed efficace: grande pressione di Mounier e Giaccherini a scardinare la Samp sulle corsie esterne, costringendo Cassani e, soprattutto, Regini a rimanere molto bassi, permettendo agli ospiti di avere il predominio a EDER & SORIANO Festa con rinnovo per la coppia azzurra E Zenga prevede il 2-0 Silvia Galbiati A Marassi non dimenticano. Lo dimostrano gli applausi della curva per l’ex Gastaldello, invitato da Ferrero, immancabile protagonista della festa post partita, a una passerella davanti ai tifosi. Tifosi che hanno un altro motivo per esultare, ovvero la firma del rinnovo del contratto di Eder, annunciato dallo stesso giocatore: «Fino a oggi ho evitato di parlare di futuro, anche perché Conte ci ha chiesto di pensare solo alla Nazionale. Ho sempre ribadito la mia disponibilità a rimanere, nonostante mi facesse piacere l’interesse di una società come l’Inter. Sono felice, in settimana definiremo il rinnovo». Le conferme arrivano anche dall’altro uomo di mercato rimasto a Genova, Roberto Soriano: «Contento della mia scelta. Per il gol di oggi devo ringraziare l’allenatore, è tutta la settimana che mi dice “Devi tirare tanto, mi sento che farai gol”. Aveva ragione». BOLOGNA (4-2-3-1) Mirante; Ferrari, Rossettini, Maietta, Masina; Donsah (dal 23’ s.t. Pulgar), Taider (dall’11’ s.t. Diawara); Mounier, Brienza, Giaccherini (dal 28’ p.t. Rizzo); Destro. PANCHINA Da Costa, Oikonomou, Morleo, Crisetig, Falco, Mancosu, Mbaye, Acquafresca, Gastaldello. ALLENATORE Rossi. CAMBI DI SISTEMA 4-4-1 dal 19’ s.t. BARICENTRO MOLTO BASSO 47,8 M ESPULSI Rizzo per doppia amm. (entrambe per g.s.) al 18’ s.t. AMMONITI Taider, Maietta e Rossettini per gioco scorretto. ZENGA INDOVINO Profezia confermata dallo stesso mister: «Avevo detto anche a Muriel che avrebbe segnato, ci è mancato poco. Faccio i complimenti ai miei giocatori: non abbiamo dimenticato la disfatta di Europa League, ma la ricordiamo come qualcosa che non dobbiamo più fare». Tanta amarezza nelle parole di Delio Rossi: «Lo zero in classifica non fa piacere perché veniamo da prestazioni positive. Stasera siamo stati troppo fumosi in avanti, mentre loro sono stati superiori nell’uno contro uno. Abbiamo comunque grandi margini di miglioramento». La festa la chiude il solito Ferrero con l’ennesima dichiarazione d’amore al mister: «Evviva Zenga, evviva la Samp, evviva i miei gioielli. Tutto il resto è noia». © RIPRODUZIONE RISERVATA centrocampo, rinforzato dal gran movimento di Taider e Donsah. In questo risiko favorevole agli ospiti, la Samp ha dovuto aspettare la ripresa per far girare il vento. Prima è stata una gran sofferenza, e a Rossi non va giù la traversa colpita da Brienza in avvio che avrebbe potuto indirizzare la partita in un’altra direzione. A una situazione del genere hanno contribuito in buona parte gli errori di Regini, che ha sbandato parecchio sino al vantaggio di Eder. L’AUDACE COLPO Impensabile che, alla fine, un cuore sampdoriano doc come Rizzo, cresciuto a pochi metri dal Ferraris, abbia di fatto consegnato le chiavi della partita alla sua ex squadra nel miglior momento del Bologna. Da lì la musica è cambiata, anche se un paio di incursioni di Barreto e Eder avevano fatto intuire che la squadra di Zenga si stesse risvegliando. La combinazione felicissima MurielEder (ma che dormita i centrali difensivi rossoblù) ha sbloccato la gara e il grande affanno per l’inferiorità numerica ha fatto il resto. Il Bologna s’è chiuso nella propria metà campo e quattro minuti dopo il primo vantaggio Correa ha servito a Soriano il pallone che il regista ha trasformato nella perla rosa della serata. Bologna al tappeto, con molti rimpianti, mentre soltanto Brienza – respinta super di Viviano in pieno recupero – ha fatto sussultare i sampdoriani. LA MOVIOLA di GUGLIELMO LONGHI FALLI PLATEALI GIUSTI I GIALLI PER L’EX RIZZO Partita abbastanza facile da comandare per l’arbitro Cervellera di Taranto. Giusti i cartellini gialli. I due del primo tempo: a Regini che ferma la corsa di Mounier e a Taider per un intervento violento ai danni di Eder. E anche i due che in 12 minuti portano all’espulsione di Rizzo: il centrocampista rossoblù tiene per la maglia prima Eder lanciato in contropiede e poi Ferrari. Sul primo gol della Samp, Eder è in posizione regolare al momento del tiro. © RIPRODUZIONE RISERVATA CLASSIFICA SQUADRE INTER CHIEVO SAMPDORIA TORINO ROMA SASSUOLO PALERMO FIORENTINA LAZIO ATALANTA GENOA MILAN UDINESE NAPOLI VERONA JUVENTUS EMPOLI CARPI BOLOGNA FROSINONE RETI PROSSIMO TURNO G V N P F S 3 3 3 3 3 3 2 2 2 2 0 1 1 1 1 0 0 0 0 0 4 8 9 7 5 1 2 4 4 2 SABATO 19 SETTEMBRE UDINESE-EMPOLI, ore 18 MILAN-PALERMO, ore 20,45 DOMENICA 20 SETTEMBRE, ore 15 CHIEVO-INTER, ore 12,30 ATALANTA-VERONA BOLOGNA-FROSINONE GENOA-JUVENTUS ROMA-SASSUOLO TORINO-SAMPDORIA CARPI-FIORENTINA, ore 18 NAPOLI-LAZIO, ore 20,45 PT 9 7 7 7 7 7 7 6 6 4 3 3 3 2 2 1 1 1 0 0 PARTITE MARCATORI 3 0 1 2 5 9 3 0 0 3 1 5 3 0 0 3 1 6 CHAMPIONS PRELIMINARI DI CHAMPIONS EUROPA LEAGUE RETROCESSIONI 5 RETI Eder (2, Sampdoria). 3 RETI Paloschi (Chievo); Saponara (Empoli); Jovetic (1, Inter); Floro Flores (Sassuolo); Baselli (Torino). 2 RETI Pinilla (Atalanta); Birsa e Meggiorini (Chievo); Marcos Alonso (Fiorentina); Dybala (1, Juventus); Matri (Lazio); Higuain (Napoli); Muriel (Sampdoria); Quagliarella (Torino). 22 L’iniziativa Gazzetta R A caccia di nazionali MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT fIL PERSONAGGIO TACCUINO DANIELE BASELLI GENOA Segna sempre lui Tre tiri, tre reti E ora... l’Italia? Tino Costa, altro k.o. Stop di 45 giorni Tino Costa dovrà rimanere a riposo un mese e mezzo in seguito all’infortunio di sabato a Firenze. Gli esami effettuati hanno evidenziato una distrazione muscolare che costringerà il genoano all’ennesimo stop. TORINO Avelar operato Out circa 20 giorni (f.t.) E’ stato operato ieri al menisco del ginocchio sinistro Danilo Avelar. Il terzino brasiliano del Torino si era infortunato domenica a Verona. Avelar tornerà in campo fra 15/20 giorni. 1Sempre a segno nelle ultime cinque gare ufficiali: nessuno come lui nell’Europa top. Sì, Conte lo segue Luca Bianchin @lucabianchin7 I l dribbling ai cartelloni sta diventando la specialità di Daniele Baselli. Quando ha segnato alla Fiorentina, ha scavalcato la pubblicità e via, sotto la Maratona. Domenica, quando ha fatto male al Verona, ha scelto l’aggiramento: corsa intorno ai cartelloni e solito finale in zona curva. Dicono che Baselli si sia innamorato del Torino e se va avanti così – o anche solo la metà di così – il sentimento è destinato a essere ricambiato. UNO DEI SEI Nei cinque grandi campionati europei solo pochi giocatori hanno sempre segnato nelle ultime tre giornate. Sono sei: Müller al Bayern, Pierre Aubameyang al Borussia Dortmund, Eder alla Samp, Baselli al Toro, Saponara a Empoli e Floro Flores al Sassuolo. Solo uno dei sei ha segnato nelle ultime cinque partite ufficiali giocate: lui, Baselli. Daniele ha fatto gol al Milan con la maglia dell’Atalanta, nell’ultima del campionato 2014-15, poi ha messo in fila gli obiettivi. Pescara in Coppa Italia, Frosinone, Fiorentina e Verona in campionato: quattro su quattro anche nella nuova stagione. Un serial scorer, un marcatore seriale: quando calcia, fa gol. Ovviamente è un caso, non potrà andare avanti così, però l’anda- 6 Sei giocatori hanno segnato nelle ultime 3 giornate nei cinque grandi campionati: Müller, Aubameyang, Eder, Baselli, Saponara e Floro Flores mento impressiona: Baselli ha calciato in porta tre volte e ha sempre segnato. CENTRO-SINISTRA «La mezzala con Ventura gioca più vicino alla porta, per questo ho segnato subito», ha detto Daniele due settimane fa in un’intervista alla Gazzetta. Nella frase, due parole chiave. La prima: mezzala. Il Toro in estate l’ha scelto per giocare lì, quarto dei cinque di metà campo. Mai pensato di usarlo da playmaker, davanti alla difesa, ruolo che Baselli ha sperimentato in passato. La seconda: Ventura, grande insegnante di calcio. In estate ha lavorato molto sul suo nuovo acquisto, gli ha lasciato libertà offensiva e ha preso qualche appunto. Ha scoperto che Daniele sul centrodestra proprio non rende e va molto meglio a sinistra. A Verona lo ha provato dal lato sbagliato, poi gli ha cambiato posizione e Baselli ha svoltato: par- COPPA ITALIA, 4° TURNO Ufficiali date e tv Milan il 1° dicembre Daniele Baselli, 23 anni, 4 gol in quattro gare ufficiali tra Coppa e Serie A ANSA tita in crescita e appoggino facile facile – ma esserci non era scontato – davanti al portiere. IN NAZIONALE? Daniele domenica a fine partita è tornato a Gottolengo, il paesino in provincia di Brescia dove vive con la compagna Alice. Scena familiare. In casa c’era anche Natalie, nata a ottobre 2014, perché il centrocampista con la faccia da bambino è diventato papà a 22 anni. Già che c’è, meglio che continui a fare le cose in fretta: ha grandi margini e Ventura gli chiederà di dimostrare ancora continuità e cattiveria, secondo molti i suoi punti deboli nelle ultime due stagioni. Se ce la farà, dovrà smetterla con questi viaggi Torino-GottolengoTorino. Ogni tanto dovrà prendere l’A1 e guidare verso Sud. Uscita Firenze, Coverciano. © RIPRODUZIONE RISERVATA SQUADRA PER SQUADRA: TUTTI GLI AZZURRABILI DELLA TERZA GIORNATA DI SERIE A gli azzurrabili schierati ATALANTA i minuti giocati BOLOGNA 504 635 8 LAZIO CARPI 646 9 MILAN 443 CHIEVO 6 467 9 NAPOLI 506 317 8 EMPOLI 5 FIORENTINA 608 8 PALERMO 8 ROMA 430 6 GENOA 515 5 496 INTER 3 SASSUOLO 7 2 TORINO 745 7 109 2 380 VERONA 604 8 GDS 1Gli azzurrabili comandano la classifica marcatori. E si sbloccano pure Toni e Matri... LI AZ R R AB I ZU Marco Guidi MILANO G li stranieri giocano, ma gli italiani segnano. A dispetto di una Nazionale che ultimamente tanto fatica a trovare la via del gol. Basta leggere la classifica marcatori della Serie A per rendercene conto. Eder, Floro Flores, Baselli, Paloschi, Saponara... c’è tanto di azzurrabile quando si gonfiano le reti del nostro campionato. Di questo quintetto magico, capace di mettere insieme 17 gol in appena 3 giornate, solo l’italo-brasiliano della Sampdoria ha vestito la maglia della nostra Nazionale. Gli altri si sono fermati tutti all’Under 21. Se per Baselli, Paloschi e Saponara è questione anche d’età (hanno tempo per costruirsi ancora il futuro...), Floro Flores sembrava aver perso il treno da tempo. Tre gol non fanno primavera, ma in un’Italia sempre più orfana di attaccanti, pure la punta campana potrebbe dire la sua, a patto che continui a macinare reti come quella in Sassuolo-Atalanta. Intanto nel tabellino dei marcatori si sono rivisti vecchi centravanti azzurri: Matri e Toni. Curioso, la settimana scorsa il c.t. aveva rivelato che se ci fossero stati gli Europei in estate, l’attaccante del Verona avrebbe fatto parte della comitiva in partenza da Coverciano. E Toni si è subito riacceso, trovando (su rigore) il primo gol in campionato. Un altro anno a quota 22 obbligherebbe Conte a ricordarsi di nuovo di lui. PIÙ MINUTI Rispetto alle prime due giornate, questo 3° turno di Serie A ha registrato una cresci- ta significativa nel minutaggio di quei giocatori convocabili in azzurro. Per la prima volta arriviamo intorno ai 9mila minuti globali, per 128 azzurrabili impiegati. Se, al solito, le emiliane Sassuolo e Bologna sono miniere ricche di prodotti nostrani, stupisce il Milan, che schiera ben 8 italiani nel derby perso di misura con l’Inter. Il trend dei nerazzurri, invece, resta invariato (appena due giocatori per 95’). La Lazio passa da 4 a 6 azzurrabili nel giro di una giornata, mentre la Fiorentina sale dai 44’ della seconda giornata ai 423’ del weekend. QUALITÀ Non solo quantità, ma anche qualità. Per dire, tre dei quattro gol segnati in Empoli-Napoli portano firme italiane. E azzurro è l’unico 7,5 di giornata, conquistato dal neolaziale Matri. Il neo? Proprio nell’ultima gara di giornata (il recupero Sampdoria-Bologna), è arrivato il primo cartellino rosso a un giocatore italiano: se lo è preso Rizzo, ex di turno. In una partita decisa dagli azzurrabili Eder e Soriano, tanto per gradire... Antonio Floro Flores, 32 anni GETTY Caso Quagliarella Rischio prescrizione Rischia di finire in prescrizione il processo che vede l’attaccante del Torino, Fabio Quagliarella, costituitosi parte civile come presunta vittima di «stalking» ad opera di R.P., assistente capo in servizio presso la polizia postale di Napoli. Il cambio del giudice potrebbe far ripartire da zero il procedimento. Il Boca vince il Superclasico TOTALE: 128 azzurrabili, 9.035 minuti - TOTALE 2ª giornata: 8.407 minuti Da Floro Flores a Paloschi: quanti gol per il sogno Europeo VITTIMA DI STALKING ARGENTINA 5 UDINESE 598 11 JUVENTUS 95 253 8 SAMPDORIA 261 3 423 FROSINONE Ufficializzati orari e tv del 4° turno di Coppa Italia. Martedì 1 dicembre: ore 15 SpeziaSalernitana (RaiSport 1), ore 18 Torino-Cesena (RaiSport 1), ore 21 Milan-Crotone (Rai 2); 2 dicembre: ore 15 PalermoAlessandria (RaiSport 1), ore 18 Verona-Pavia (RaiSport 1), ore 21 Udinese-Atalanta (RaiSport 1); 3 dicembre: ore 18 Carpi-Vicenza (RaiSport 1), ore 21 Sassuolo-Cagliari (RaiSport 1). © RIPRODUZIONE RISERVATA BUENOS AIRES Festa doppia per il Boca Juniors che batte nel superclasico il River Plate 1-0 e conquista la vetta della classifica in solitaria ai danni del San Lorenzo. A decidere la sfida valida per la 24esima giornata del campionato argentino il gol dell’uruguaiano Nicolas Lodeiro al 18’. Grande soddisfazione per Carlos Tevez che tornava a giocare contro il River dopo 11 anni: «Con questa vittoria tutto è tornato alla normalità». SPAGNA Nel posticipo Deportivo ok MADRID Il Deportivo La Coruna si è imposto 3-1 sul campo del Rayo Vallecano nel posticipo della terza giornata della Liga. A segno Borges, Embarba, Luis Alberto e Lucas Peres. Deportivo settimo in classifica con 5 punti, Rayo penultimo con 1. INGHILTERRA Il West Ham supera il Newcastle LONDRA Due gol di Poyet regalano la vittoria al West Ham contro il Newcastle (2-0) nel Monday Night della Premier League, posticipo della quinta giornata. Il West Ham sale al quinto posto affiancando il Crystal Palace con 9 punti. 24 Serie A R MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT IL PREMIO GAZZETTA CONTENUTO PREMIUM 1 MAURICIO PINILLA SassuoloAtalanta 13’ p.t. La sequenza della prodezza del centravanti dell’Atalanta contro il Sassuolo: cross da sinistra di Gomez e stupendo gol in rovesciata Il mondo al contrario PINILLA E QUEL GOL CHE RACCONTA UNA VITA ROVESCIATA P ERL A LA ROSA LA STORIA di ALEX FROSIO E poi viene da chiedersi come faccia. Che sia la testa un po’ matta da sempre, quel fisicaccio che sembra intagliato apposta per fare il centravanti, una tecnica che a nemmeno vent’anni gli aveva messo gli occhi dell’Inter addosso. Invece no, il segreto sta sul collo. Mauricio Pinilla, su quel corpo su cui sta scritta praticamente tutta la sua storia, all’altezza del collo si è tatuato due ali. «Rappresentano la libertà, mi tengono in aria quando salto di testa», raccontava poco dopo il nuovo colpo d’inchiostro. Un battito e su, in un momento che si cristallizza nella memoria e diventa la«Perla rosa della settimana. La rovesciata contro il fL’ALBUM Sassuolo: impossibile scegliere altrimenti. Anche perché il cileno dell’Atalanta ha aggiunto un particolare al già nutritissimo repertorio: ha segnato con la gamba «sbagliata». Il cross arriva da sinistra, logica e coordinazione «umana» suggerirebbero il taglio acrobatico con la gamba mancina. Invece Pinilla, fluttuando nell’aria, sorprende nella sorpresa, e colpisce con la destra. Gol. Tutti in piedi. E QUATTRO Domenica, dopo il gol, girava una vignetta divertente su internet. La normale foto di una porta da calcio, «come la gente vede il mondo». E poi la stessa foto al contrario, traversa in alto e prato in basso: «come vede il mondo Pinilla». All’Atalanta sono quasi abituati: in otto mesi di nerazzurro, è già la quarta rovesciata. Contro il Cagliari, contro il Toro con livello di difficoltà cento (pallone dalla metà campo, acrobazia da manicomio), contro il Cesena per sigillare la salvezza. Il signor Pinilla, l’uomo che vede il mondo all’incontrario. Mai un gol facile, mai una giornata normale. Nemmeno a Sassuolo: rosso a inizio ripresa. D’altra parte, a proposito di tatuaggi, Mauricio mica si è scritto sulla EX RAGAZZO PRODIGIO E BAD BOY, IL CILENO È RINATO SPECIALIZZANDOSI IN RETI IMPOSSIBILI: COME L’ACROBAZIA CONTRO IL SASSUOLO DISEGNATA CON IL PIEDE «SBAGLIATO» CLASSIFICA 6 MARCOS ALONSO (FIORENTINA) GIGI BUFFON (JUVENTUS) PAULO DYBALA (JUVENTUS) 4 DANIELE BASELLI (TORINO) LORENZO INSIGNE (NAPOLI) WOJCIECH SZCZESNY (ROMA) 2 OGNI SETTIMANA LA GAZZETTA SCEGLIE I TRE GESTI TECNICI MIGLIORI: 6 PUNTI AL PRIMO, 4 AL SECONDO, 2 AL TERZO. A FINE MESE E A FINE ANNO SARA’ PREMIATO IL COLPO MIGLIORE CADUTA E RINASCITA C’è stato un tempo, infatti, in cui Pinilla poteva parlare come George Best: «Ho speso un sacco di soldi in alcool, donne e macchine veloce. Tutto il resto l’ho sperperato». Mauricio stava sperperando anche un gran talento. Venti gol a 19 anni con l’Universidad de Chile, la chiamata dell’Inter sponsorizzato da Zamorano, il prestito al Chievo - tanti scherzi, poche partite, zero gol -, un lungo giro per il mondo: Spagna, Portogallo, Scozia, Brasile, persino Cipro. In mezzo, più guai che reti: una lite con Jimenez in un night club per qualche apprezzamento alla moglie, finita con un trauma cranico; una cura per disintossicazione dall’alcool in una clinica di Marbella; problemi d’ansia. Poi la voglia di ricominciare e la redenzione. Torna in Italia, al Grosseto, e segna 24 gol in 24 partite. Poi Palermo, dov’è nata la seconda figlia, Cagliari, dov’è nato il terzo, Genoa, ora Atalanta. Un’altra vita, grazie alla famiglia (rigorosamente tatuata, su braccio sinistro e gamba) e una moglie che definisce come pilastro della sua vita. E adesso rialzarsi, dopo una rovesciata così, è molto più bello. © RIPRODUZIONE RISERVATA Da Parola a Rooney, anche con l’età la «chilena» non perde il suo fascino P er avere da poco superato i cento anni di età, la rovesciata è una vecchietta assai arzilla e gode di ottima salute. Sarà che è immortale, perché è poesia calcistica, e per definirla niente vale come le parole di Eduardo Galeano: «Con il corpo sospeso nell’aria, di spalle al suolo, le gambe lanciavano il pallone all’indietro nel repentino andirivieni delle lame di una forbice». Galeano ne scrive per raccontare la prima rovesciata della storia, accreditata al cileno di origine basca Ramon Unzaga Asla nel gennaio 1914, allo stadio El Morro di Talcahua- STEVAN JOVETIC (INTER) RICCARDO MEGGIORINI (CHIEVO) MAURICIO PINILLA (ATALANTA) pelle una delle sue meraviglie calcistiche: no, sulla schiena ha piazzato l’errore della vita, la traversa colpita contro il Brasile a un minuto dalla fine dei supplementari negli ottavi del Mondiale 2014. Sarebbe stato «il BeloHorizontazo» prima ancora del Mineirazo. Lui ci ha aggiunto la scritta «a un centimetro dalla gloria». Almeno adesso, alla gloria, ci va molto più vicino. C’è stato un tempo in cui ne sembrava lontanissimo. me: «chorera», da choreros (gli abitanti di Talcahuano), è il primo ma è troppo locale per prendere piede. «Chilena», dalla nazionalità di Unzaga, è un marchio più chiaro e vince su «trizaga», perché vale tre come sostengono gli uruguaiani. Chilena, dunque: vale per tutto il Sudamerica. Più della parola però vale il gesto. no (anche se i peruviani ne rivendicano la paternità: l’hanno vista, dicono, almeno 20-25 anni prima, a Callao, il più grande e importante porto del Paese). Chi assiste a quell’acrobazia inedita cerca un no- La rovesciata di Carlo Parola e quella di Wayne Rooney LA GALLERIA La rovesciata italiana più famosa non è nemmeno un gol: è l’immagine di Carletto Parola finita su una figurina Panini, un rinvio in Fiorentina-Juve del 1950. Gigi Riva, in un Vicenza-Cagliari del ‘70, è senza dubbio la più bella. C’è anche quella negata: Rummenigge ai Rangers nell’84, gol annullato per gioco pericoloso perché i «rovesciatori» hanno sempre dovuto lottare con gli arbitri, oltre che con la gravità. In tempi a colori e non i bianco e nero, quasi proverbiale il messicano Hugo Sanchez con il Real Madrid, indimenticabile Marco Van Basten in Coppa Campioni contro il Goteborg, praticamente perfetto Wayne Rooney nel derby di Manchester del febbraio 2011. a.fr. © RIPRODUZIONE RISERVATA 2 GIGI BUFFON Juventus-Chievo 7’ s.t. La splendida parata, con palla sul palo, su tiro di Cesar 3 LORENZO INSIGNE Empoli-Napoli 7’ p.t. La prodezza di Insigne: al volo, sul secondo palo LE ALTRE NOMINATION MARIO BALOTELLI Inter-Milan 37’ s.t. Punizione da fuori area, molto angolata: Handanovic si distende e devia in angolo JUAN ITURBE Frosinone-Roma 48’ s.t. Iturbe si porta la palla sul sinistro e segna un gran gol con un tiro sotto la traversa ALESSANDRO MATRI Lazio-Udinese 28’ s.t. Spalle alla porta, controlla col destro, si gira, porta avanti il pallone col sinistro e segna ROBERTO SORIANO Samp-Bologna 34’ s.t. Gran tiro di destro da fuori area: Mirante vola, ma il pallone è imprendibile LEANDRO GRECO Verona-Torino 42’ p.t. Dallo spettacolare gioco a due piedi di Greco nasce un’occasione da gol per Toni MARCO BORRIELLO Palermo-Carpi 18’ s.t. Con uno scatto da ventenne, brucia sul tempo El Kaoutari e supera Sorrentino in uscita BABACAR Fiorentina-Genoa 15’ s.t. Cross di Borja Valero, stacco di Babacar che salta più in alto di tutti e segna di testa MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT OPINIONI www.gazzetta.it TUTTE LE NOTIZIE SUL NOSTRO SITO Le due italiane in Champions STRESS TEST EUROPA JUVE&ROMA, È DURA L’ANALISI di FABIO LICARI N on è un caso che i big-match della prima di Champions coinvolgano le due italiane: il sorteggio s’è accanito a scegliere il peggio, soprattutto per i bianconeri finiti nel gruppo forse più terribile di sempre. City-Juve oggi, RomaBarcellona domani. Emozioni e spettacolo, ma per Allegri e Garcia non ci voleva. Non ci voleva di sicuro per questa Juve nel momento più difficile della storia recente. Sarebbe servito disperatamente un rivale abbordabile, per ritrovarsi e ritrovare successo e morale – in fondo i vari Bate, Astana, Maccabi esistono –, invece ecco il City a punteggio pieno (e difesa imbattuta) in Premier. Potenza emergente d’Europa, liberato dai vincoli del fair play finanziario, ormai sfidante più credibile del Barça (con Bayern e Real Madrid). In altri tempi una sconfitta a Manchester poteva anche starci, oggi rischia di complicare una situazione già al limite. Con il Genoa domenica in agguato. E che rendono indecifrabile qualunque previsione nel gruppo con Siviglia e Borussia Mönchengladbach. Non c’è Aguero tra gli inglesi, tanta roba, però Pellegrini può schierare De Bruyne (fuori portata per le casse bianconere), Silva, Navas e in soprannumero Nasri: tutti «10» che avrebbero fatto comodo. Ma anche Marchisio out è un bel guaio e la formazione un rebus: sarebbe meglio non prescindere da Cuadrado e Dybala, e il 3-5-2 sembra garantire più automatismi, almeno in emergenza. Tornerà la Juve prepotente, paziente, superiore insomma, vista contro Dortmund e Madrid? Urge risposta: ma questa, pur tra infortuni e caselle mancanti, e senza la leadership di Tevez e Pirlo, non vale l’umiliante punto in classifica. Ad Allegri il compito di ristabilire l’equilibrio tecnico-tattico. A Pogba – chi altri, se vale davvero un Van Gogh – l’onere, non più 25 rimandabile, di prendere in mano la situazione. Aspettando Dybala. Diversa la situazione della Roma, dall’alto dei suoi 7 punti: ma i tremori nel finale contro i bianconeri, e il successo ben più sofferto del 2-0 ufficiale con il Frosinone, non possono non lasciare perplessi al cospetto del Barcellona. Il Siviglia in Supercoppa ha spiegato che la difesa catalana non è impermeabile, e che le seconde linee non sono all’altezza dei titolari. Ma lo straordinario meccanismo di Luis Enrique – il sistema Guardiola esasperato da pressing alto, velocità e ricerca della profondità, ed esaltato da quattro fenomeni, Iniesta compreso – non ammette discussioni né confronti. Non è escluso che crolli la maledizione delle due coppe consecutive finora «impossibili». Rispetto alla Juve, però, la Roma dovrebbe giocarsi gli ottavi soltanto con il Leverkusen. Roma e Juve non sono le uniche in attesa di soccorso dall’Europa. Mourinho deve capire se il Chelsea soffre di semplice mal di testa oppure è alla fine di un ciclo (il Maccabi potrebbe essere una buona aspirina), lo United non ha ancora capito se il nuovo ciclo è decollato (ma il Psv non è il City). Molto meglio per il Psg e per il Real Madrid contro Malmoe e Shakhtar. Mentre l’Atletico (oggi sul campo del Galatasaray) e il Bayern (domani a casa Olympiacos, un bel Grecia-Germania) possono stare meno tranquilli. Per le italiane ci sarà da soffrire comunque, e non è detto che al sorteggio di dicembre saranno ancora due. Peccato triplo, nell’anno della finale a Milano, del possibile ritorno sul podio del ranking (con squadra in più) e del nuovo ciclo economico che ha reso la Champions una vera Superlega: 1,26 miliardi di euro da distribuire alle 32 finaliste, il limite dei 100 milioni per la vincente che potrebbe essere abbattuto, e soprattutto le conseguenze potenziali per il futuro. Il circolo virtuoso – più partecipi, più incassi, più diventi forte – ci mette poco a diventare circolo vizioso. Almeno per chi resta fuori dal torneo. La vignetta Lettere alla Gazzetta di Lorenzo Castellani TRIDENTE CON BALO IL MILAN È TENTATO TEMPI SUPPLEMENTARI di ALBERTO CERRUTI email: [email protected] Twitter MAURO BERGAMASCO Azzurro di rugby Quiz: qual’è il sogno di ogni Rodigino? Star al posto giusto... tra due padovani! @MauroBergamasco Caro Cerruti, la sconfitta nel derby non mi fa paura. Ho visto un buon Milan in crescita, anche se deve tirare di più in porta. Mi sono piaciuti Montolivo e Kucka e con il rientro di Bertolacci il centrocampo migliorerà. Visto che Balotelli si è presentato nel migliore dei modi, tocca a Mihajlovic, che mi sembra un Capello-2, trovare il modo di far coesistere lui, Bacca e Luiz Adriano. Con un tridente simile, il Milan può arrivare tra le prime tre, perché il derby ha dimostrato che non è per niente inferiore all’Inter. Claudio Piano, Udine FEDERICA PELLEGRINI Campionessa di nuoto È sempre faticoso il lunedì mattina... #faccedazombie #SaintVincent #ritirotraimonti #POOLMETALJACKET @mafaldina88 CLEMENTE RUSSO Pugile azzurro Siamo una grande forza... questo solo perché c’è rispetto, stima ma specie unione tra di noi!!! @ClementeRusso © RIPRODUZIONE RISERVATA I l derby, visto dalla parte degli sconfitti, ha lasciato sensazioni opposte. I pessimisti hanno colto i segnali di un altro campionato in retrovia. Gli ottimisti, come il signor Piano, sono invece convinti che il Milan possa finire sul podio. Premesso che secondo me il pareggio sarebbe stato più giusto anche se l’Inter non ha rubato nulla, agli uni e agli altri consiglierei di non avere troppa fretta perché, come ha detto Mancini, la classifica si assesterà nei prossimi 10 turni e soltanto a Natale si potranno avere le idee chiare sul futuro. Ricordare, per credere, che la Roma due anni fa vinse le prime 10 partite, ma poi finì a 17 punti dalla Juve campione d’Italia. E per rimanere sul fronte Inter-Milan, quando i nerazzurri hanno vinto gli ultimi quattro scudetti, due con Mancini e due con Mourinho, non erano mai stati in testa da soli dopo tre giornate e anzi quando l’Inter si è trovata davanti a tutti per l’ultima volta, alla quarta giornata, poi è arrivata seconda. Quella sera, il 22 settembre 2010, il primo Milan di Allegri era staccato di 5 punti, soltanto uno meno di adesso, ma alla fine fu campione d’Italia a +6 sull’Inter, nel frattempo passata da Benitez a Leonardo. Al di là delle emozioni di settembre, che tra l’altro ribaltano quelle di agosto quando il Milan sembrava più avanti dell’Inter, tre partite di campionato hanno però offerto indicazioni da non sottovalutare in prospettiva. E su queste Mihajlovic dovrà lavorare con il pieno appoggio di Berlusconi, la prima e indispensabile condizione per risalire la corrente. Partendo dalla difesa, preoccupa il fatto che il bravissimo Diego Lopez abbia sempre incassato gol: 2 contro la Fiorentina, 1 contro l’Empoli e 1 contro l’Inter. I problemi più grossi, però, sono davanti perché soltanto contro la squadra più debole, l’Empoli appunto, il Milan ha segnato, mentre ha fatto scena muta contro i viola e i nerazzurri. Ma soprattutto ha sempre tirato poco e male nel derby, in particolare con Luiz Adriano. Anche se in questi casi è facile dare la colpa agli attaccanti, prima di prendersela con le due punte titolari di Mihajlovic bisognerebbe ricordare i limiti di Abate e soprattutto De Sciglio, incapaci di servire cross pericolosi dal fondo. In attesa del prezioso rientro di Antonelli, il migliore esterno per qualità e quantità, Montolivo davanti alla difesa garantisce più qualità del ruvido De Jong ma non basta per innescare gli attaccanti. E proprio qui, nel centrocampo che è il termometro di tutte le squadre, Mihajlovic deve trovare la chiave per aprire la cassaforte del gioco e delle occasioni da gol, più con Bonaventura che con Honda. E poi, da domenica sera, c’è la madre di tutte le discussioni e cioè l’impiego di Balotelli, che con eccessiva fretta tutti ritengono maturato. Capitan Montolivo, con grande saggezza, ha invitato ad aspettare Natale per fare un primo bilancio sul suo ritorno. Nel frattempo, però, Mihajlovic dovrà decidere se, e soprattutto con chi, far giocare Balotelli: con uno tra Bacca e Luiz Adriano, oppure con entrambi? Questo è il problema. Perché sulla carta le soluzioni sono tante, ma sul campo l’equilibrio è uno solo. © RIPRODUZIONE RISERVATA Un fenomeno che prende piede tra i nostri tifosi NON VINCI PIÙ, TI FISCHIO: ALLO STADIO LA MEMORIA È CORTA L’OPINIONE di ALESSANDRA BOCCI email: [email protected] twitter:@picobocci C ontestano il calcio business, lo strazio dei diritti tv, i mercanti che parlano dei club di calcio come se fossero le grandi major dello spettacolo hollywoodiano. Poi però fanno quello che si fa nelle sale dei grandi cinefestival o quello che fanno i loggionisti nei teatri: fischiano. L’aggravante è che fischiano gente che ha vinto per anni, gente quasi idolatrata fino a un mese prima. È un fenomeno che riguarda tifosi borghesi e ultrà: sabato a Torino la curva era chiusa, ma la situazione non era confortevole per i giocatori della Juve. E la mimica di Buffon («abbiamo bisogno di voi qui e ora»), rafforzata dalle parole di Bonucci, ricorda le CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI [email protected] VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti [email protected] VICEDIRETTORI Pier Bergonzi [email protected] Stefano Cazzetta [email protected] Andrea Di Caro [email protected] Umberto Zapelloni [email protected] Testata di proprietà de “La Gazzetta dello Sport s.r.l.” - A. Bonacossa © 2015 PRESIDENTE Maurizio Costa AMMINISTRATORE DELEGATO Pietro Scott Jovane CONSIGLIERI Gerardo Braggiotti, Laura Cioli, Paolo Colonna, Teresa Cremisi, Dario Frigerio, Tom Mockridge, Stefano Simontacchi DIRETTORE GENERALE DIVISIONE MEDIA Alessandro Bompieri RCS MediaGroup S.p.A. Divisione Quotidiani Sede Legale: Via A. Rizzoli, 8 - Milano Responsabile del trattamento dati (D. Lgs. 196/2003): Andrea Monti [email protected] - fax 02.62051000 © COPYRIGHT RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE QUOTIDIANI Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo quotidiano può essere riprodotta con mezzi grafici, meccanici, elettronici o digitali. Ogni violazione sarà perseguita a norma di legge DIREZIONE, REDAZIONE E TIPOGRAFIA MILANO 20132 - Via A. Rizzoli, 8 - Tel. 02.62821 ROMA 00187 - Via Campania, 59/C - Tel. 06.688281 DISTRIBUZIONE m-dis Distribuzione Media S.p.A. - Via Cazzaniga, 19 20132 Milano - Tel. 02.25821 - Fax 02.25825306 SERVIZIO CLIENTI Casella Postale 10601 - 20110 Milano CP Isola Tel. 02.63798511 - email: [email protected] PUBBLICITÀ RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIR. COMMUNICATION SOLUTIONS - Via A. Rizzoli, 8 20132 Milano - Tel. 02.25841 - Fax 02.25846848 www.rcscommunicationsolutions.it dichiarazioni di Paolo Maldini, salutato con freddezza dagli ultrà della Sud nel giorno dell’addio. Un campione festeggiato più dagli avversari dell’ultima partita, i fiorentini, che dal pubblico della San Siro rossonera. Era il 2009, le ruggini risalivano a 4 anni prima, quando un Maldini immusonito dalla sconfitta di Istanbul avrebbe dato del mercenario a chi chiedeva conto del risultato incredibile. Ma la radice del dissidio va cercata indietro nel tempo, nelle arance tirate nel 1998 a una EDIZIONI TELETRASMESSE RCS Produzioni Milano S.p.A.- Via R. Luxemburg 20060 PESSANO CON BORNAGO (MI) - Tel. 02.6282.8238 S RCS PRODUZIONI S.p.A. - Via Ciamarra 351/353 - 00169 ROMA - Tel. 06.68828917 S RCS Produzioni Padova S.p.A. - Corso Stati Uniti, 23 35100 PADOVA - Tel. 049.8700073 S Editrice La Stampa SpA - Via Giordano Bruno, 84 - 10134 Torino S Tipografia SEDIT - Servizi Editoriali S.r.l. - Via delle Orchidee, 1 Z.I. - 70026 MODUGNO (BA) - Tel. 080.5857439 S Società Tipografica Siciliana S.p.A. Zona Industriale Strada 5ª n. 35 - 95030 CATANIA Tel. 095.591303 S L’Unione Sarda S.p.A. - Centro Stampa Via Omodeo - 09034 ELMAS (CA) - Tel. 070.60131 S CSE srl - Via Selice, 187/189 - 40026 Imola (BO) - Tel. 0542.646705 S Milkro Digital Hellas LTD 51 Hephaestou Street - 19400 Koropi - Grecia S BEA printing sprl - 16 rue du Bosquet - 1400 NIVELLES (Belgio) S Speedimpex USA, Inc. - 38-38 9th Street Long Island City, NY 11101, USA S CTC Coslada Avenida de Alemania, 12 - 28820 COSLADA (MADRID) S Miller Distributor Limited - Miller House, Airport Way, Tarxien Road - Luqa LQA 1814 - Malta S Hellenic Distribution Agency (CY) Ltd - 208 Ioanni Kranidioti Avenue, Latsia - 1300 Nicosia - Cyprus squadra che stava vivendo un momento difficile dopo aver dominato l’Europa e aver vinto caterve di scudetti. Maldini disse «mai più», e fu di parola: mai si è presentato a una festa ultrà, mai si è avvicinato al tifo organizzato, e in più occasioni ha ricordato che neppure il resto dei tifosi manifestava sostegno. «Non è un problema della curva», ha detto nel 2009 in mezzo ai fischi che piovevano sul crepuscolo dell’era Ancelotti. A Bonucci ancora non sono arrivate arance in testa, però il problema è lo stesso. Criticare il calcio business è lecito, basta poi non seguire lo stesso cinico protocollo. PREZZI D’ABBONAMENTO C/C Postale n. 4267 intestato a: RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE QUOTIDIANI ITALIA 7 numeri 6 numeri 5 numeri Anno: e 429 e 379 e 299 Per i prezzi degli abbonamenti all’estero telefonare all’Ufficio Abbonamenti 02.63798520 INFO PRODOTTI COLLATERALI E PROMOZIONI Tel. 02.63798511 - email: [email protected] Testata registrata presso il tribunale di Milano n. 419 dell’1 settembre 1948 ISSN 1120-5067 CERTIFICATO ADS N. 7952 DEL 9-2-2015 La tiratura di lunedì 14 settembre è stata di 434.718 copie © RIPRODUZIONE RISERVATA COLLATERALI * con libro Senza Freni 1 16,49 - con Masha e Orso Magazine N. 1 1 3,49 - con Le Ricette di Unti e Bisunti N. 1 1 7,49 - con Dinosauri dvd N. 2 1 11,49 - con Fantozzi N. 3 1 11,49 - con Dragon Ball N. 3 1 11,49 - con Lucky Luke Gold N. 3 1 7,49 - con Giallo Svezia N. 7 1 9,40 - con Dylan Dog N. 8 1 3,49 - con Agatha Mistery N. 9 1 7,49 - con Spongebob Alla scoperta del mare N. 13 1 8,49 - con Le ricette di Eataly N. 20 1 9,40 - con Manga Naruto N. 20 1 6,49 - con F1 auto Collection N. 14 1 14,49 - con Ai confini della Storia N. 23 1 12,49 - con DVD Il grande Mazinga N. 26 1 11,49 - con The Walking Dead N. 7 1 6,49 - con Disney e i Nostri Amici Animali N. 21 1 9,49 - con TopoStory N. 30 1 8,49 - con Alpinismo N. 27 1 12,49 - con Campionato Io ti amo 2015 N. 34 1 11,49 - con Maserati Collection N. 28 1 14,49 - con Speciali Go Nagai Robot N. 11 1 18,49 con DVD Poirot N. 47 1 11,49 - con Blueberry N. 56 1 5,49 - con Diabolik Nero su Nero N. 61 1 8,49 ARRETRATI Richiedeteli al vostro edicolante oppure a Corena S.r.l e-mail [email protected] - fax 02.91089309 - iban IT 45 A 03069 33521 600100330455. Il costo di un arretrato è pari al doppio del prezzo di copertina per l’Italia; il triplo per l’estero. PREZZI ALL’ESTERO: Albania e 2,20; Austria e 2,20; Belgio e 2,20; Canada CAD 3,50; Cz Czk. 64; Cipro e 2,20; Croazia Hrk 17; Francia e 2,20; Germania e 2,20; Grecia e 2,50; Irlanda e 2,20; Lux e 2,20; Malta e 2,20; Monaco P. e 2,20; Olanda e 2,20; Portogallo/Isole e 2,50; SK Slov. e 2,20; Slovenia e 2,20; Spagna/Isole e 2,50; Svizzera Fr. 3,00; Svizzera Tic. Fr. 3,00; Hong Kong HK$ 45; Ungheria Huf. 700; UK Lg. 1,80; U.S.A. USD 4,00. Serie B R Il posticipo della 2a giornata Trapani capolista per 1’ dopo la notte da incubo 1Voli cancellati, arrivo a Roma dopo l’una e poche ore di sonno Coronado segna il vantaggio, il Latina rimedia subito con Olivera Massimiliano Ancona LATINA 1 TRAPANI 1 INVIATO A LATINA T utto in 54 secondi. Quelli che trascorrono tra il vantaggio siciliano di Coronado e il pari di Olivera. L’1-1 tra Latina e Trapani si decide tra il 2’ e il 3’ della ripresa. Il trequartista brasiliano di Cosmi, al secondo gol stagionale dopo quello alla Ternana, è lesto a girare in rete un pallone vagante in area svirgolato dall’ex Montalto in rovesciata. Mentre Olivera devia due volte la sfera (con tocco di Fazio) che finisce in rete su cross di Bruscagin. Il Trapani vede così svanire il primato dopo una manciata di secondi. Primato che l’avrebbe premiato dopo un viaggio da incubo che l’ha portato dalla Sicilia all’agro pontino in dieci ore, dopo due voli cancellati e un atterraggio a Roma soltanto dopo l’una di notte, con il sonno compromesso. Il Latina raccoglie il secondo punto in rimonta dopo quello di Novara. Ma l’impressione è che Iuliano abbia ancora da lavorare. LA CHIAVE I padroni di casa cominciano la gara con due lutti nel cuore. Quello per Fabrizio Leonardi, sei stagioni coi pontini negli anni Cinquanta. E quello per il tifoso Ughetto Masullo. In avvio il ritmo è lento. Più compatto il Trapani, che ha in Scozzarella il crocevia obbligato di ogni iniziativa, e in Coronado, alle spalle di Montalto e Torregrossa, il giocatore in grado di accelerare l’azione e saltare l’uomo. Tuttavia per 20’ non accade nulla. Poiché il 4-3-3 del Latina - che diventa spesso e volentieri un 4-1-4-1 in fase di contenimento con Moretti davanti alla difesa e Jefferson unico attaccante – deve essere ancora assimilato da una squadra che soffre all’inizio il passo lento del regista Olivera e la leggerezza di Acosty a destra. Mentre Dumitru, dall’altra parte, riceve pochi palloni e sempre sporchi. Così, eccezion fatta per un al- PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Coronado (T) al 2’, Olivera (L) al 3’ s.t. LATINA (4-3-3) Di Gennaro 6; Bruscagin 6, Brosco 6, Dellafiore 6, Scaglia 6; Schiattarella 6,5 (dal 44’ s.t. Paponi s.v.), Olivera 6,5, Moretti 5,5; Acosty 5 (dal 27’ s.t. Talamo 6), Jefferson 5,5 (dal 9’ s.t. Corvia 6), Dumitru 6. PANCHINA Farelli, Minala, Regoli, Ammari, Esposito, Marchionni. ALLENATORE Iuliano 6. TRAPANI (4-3-1-2) Nicolas 6,5; Fazio 6, Scognamiglio 6, Perticone 6, Rizzato 6; Ciaramitaro 6, Scozzarella 5, Barillà 6 (dal 31’ s.t. Basso 6); Coronado 6,5; Torregrossa 6 (dal 21’ s.t. Eramo 6), Montalto 6 (dal 44’ s.t. Sparacello s.v.). PANCHINA Fulignati, Pagliarulo, Citro, Raffaello, Pastore, Cavagna. ALLENATORE Cosmi 6. OLIVERA CENTROCAMPISTA DEL LATINA Nicolò Schira MILANO U n po’ la finestra di mercato (fino al 20) concessa alle squadre ammesse ai campionati dopo le sentenze (ricordiamo che hanno la possibilità sia di acquistare che di cedere giocatori), e un po’ la caccia agli svincolati: il mercato è ancora vivo in B. OPERAZIONI Leandro Rinaudo ha detto sì alla proposta del Vicenza, che ora deve trovare la contropartita da girare all’Entella (probabile il prestito di Vita). Il Novara ha ingaggiato Casarini (ex Bologna): accordo fino al 2018 per il centrocampista che Baroni ha già avuto a Lanciano. Continuano i Federico Casarini, 26 anni LAPRESSE contatti fra il Modena e Raffaele Palladino (ex Parma): «una soluzione affascinante» come l’ha definita il presidente gialloblù Caliendo e per la quale le parti continuano a trattare sottotraccia, prima però gli emiliani devono liberare un posto LIVORNO CAGLIARI TRAPANI SALERNITANA BARI PRO VERCELLI VICENZA ENTELLA CESENA PERUGIA LANCIANO AVELLINO CROTONE PESCARA LATINA SPEZIA BRESCIA TERNANA ASCOLI COMO MODENA NOVARA (-2) PT 6 4 4 4 4 4 4 3 3 3 3 3 3 3 2 1 1 1 0 0 0 -1 PARTITE RETI G V N P F S 2 2 2 2 2 2 2 1 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 1 2 2 2 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 1 1 1 1 0 0 0 0 0 0 0 2 1 1 1 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 1 1 1 1 0 1 1 1 1 2 2 1 6 5 4 5 4 3 1 2 3 3 3 3 2 2 2 4 2 1 0 1 0 2 1 1 1 3 3 2 0 1 2 2 2 3 5 5 2 5 4 4 2 4 3 3 VENERDI’ 18 MODENA-TERNANA, ore 19 LIVORNO-BRESCIA, ore 21 SABATO 19, ore 15 ASCOLI-CESENA BARI-PESCARA CAGLIARI-AVELLINO NOVARA-ENTELLA PERUGIA-CROTONE PRO VERCELLI-LATINA SALERNITANA-SPEZIA TRAPANI-LANCIANO VICENZA-COMO La Ternana in lutto Minuto di silenzio su tutti gli 11 campi leggerimento sbagliato di Moretti sul quale si avventa Torregrossa, chiuso da Brosco (9’), bisogna attendere un’iniziativa di Coronado, che raccoglie un pallone al limite e impegna Di Gennaro in uno dei due interventi dei primi 45’. Si ripete infatti su sinistro al volo di Barillà al 34’. Il Latina? Non pervenuto. A meno che non si vogliano segnalare come tentativi i tiracci sballati di Olivera al 32’ e al 45’. LA RISSA Opposta la ripresa. Non solo i due gol, ma anche l’espulsione di Scozzarella (due MERCATO Casarini al Novara Vicenza, sì Rinaudo Cagliari-Deiola 2020 SQUADRE PROSSIMO TURNO Serse Cosmi, 57 anni, soddisfatto dopo il pareggio ottenuto a Latina LAPRESSE 6,5 LA GARA DI OGGI CLASSIFICA Ascoli-Entella un recupero nel ricordo di Vezzoso in lista e in uscita potrebbe esserci Stanco, con destinazione Catania. Il Cagliari infine blinda il giovane Deiola: intesa per il rinnovo sino al 2020. LEGA PRO Lulli (Catania) al Lumezzane. Il Savona è vicino ad Angelotti (Pavia). Altri arrivi alla Pro Patria: Lagorga (ex Varese), Sampietro (Samp), Degeri (Cremonese) e Montini (ex Arezzo) ed è stato confermato Taino. Due giocatori in partenza da Ascoli: la Reggiana vuole Pelagatti, la Pistoiese è su Tripoli. Il Teramo, che ha ufficializzato Beppe D’Aniello (ex Varese) come amministratore delegato, prende Cecchini (Entella). La Juve Stabia tratta Guazzo con l’Entella. Burzigotti (ex Grosseto) firma con il Messina. Il Melfi vuole Tortolano e Bacchetti dal Catania che, dopo Garufo dal Novara vuole anche Bergamelli, chiude per Bastianoni (ex Varese) e punta Costa Ferreira (Entella). Capitolo svincolati: Alfageme (ex Benevento) ha un’offerta dalla Casertana, mentre la Spal valuta Botta (ex Vicenza) e Carpani (Ascoli). © RIPRODUZIONE RISERVATA gialli in sei minuti) che al 19’ lascia il Trapani in dieci togliendo fosforo ai siciliana, già in calando per il contraccolpo del pari subito e la stanchezza del viaggio. Il Latina prende così il sopravvento e va al tiro con Schiattarella, bravo, ma per nulla sportivo nell’episodio che porta al secondo giallo di Scozzarella scatenando una rissa che ha visto coinvolti anche Iuliano, Cosmi e le panchine. Poi anche Dumitru (due volte), Olivera, Moretti e di testa Corvia. Nicolas para tutto. Resta l’1-1. © RIPRODUZIONE RISERVATA TERNI C’era anche Andrea Abodi, oltre alla Ternana al completo, ai funerali di Stefano Galletti, il tifoso morto a seguito di un incidente stradale avvenuto sabato mentre si recava allo stadio. Abodi ha annunciato che nel prossimo turno verrà osservato un minuto di raccoglimento su tutti i campi e la Ternana ha chiesto di giocare con il lutto al braccio. ARRESTI Cinque francesi arrestati prima di Como-Livorno di sabato a Novara. Sono tifosi dell’Olympique Marsiglia, la cui tifoseria è gemellata con quella del Livorno. Nella perquisizione della loro auto, la Digos ha trovato una serie di armi. B SOCIAL Oggi a Milano, in via Copernico 18, dalle ore 14.15 alle 16 viene presentata la nuova identità digital e social della Lega B per migliorare i rapporti con i tifosi. Si parlerà di account social, di applicazioni, del nuovo sito e di altre strategie per i canali di comunicazione coi fans. Ricorso Teramo Ma il Forlì chiede la retrocessione LEGA PRO ROMA Campitelli non lascia, anzi: «Spiace che qualcuno spinga perché il Teramo vada via, la città dovrebbe stringersi intorno a noi, come accaduto ad Ascoli — dice il presidente — stiamo pagando la querelle tra Coni e Figc, purtroppo credo che tutto rimarrà come sancito dal 2° grado». Ciò nonostante, alla fine il Teramo ha deciso di ricorrere al Coni chiedendo la sospensione cautelare delle partite dell’Ascoli. Anche il Gubbio si è messo in scia al Forlì. Dopo che il Collegio di garanzia del Coni ha accolto il ricorso del club romagnolo e sospeso le gare di Teramo e Savona fino all’udienza del 23, l’avvocato Enrico Crocetti ha spiegato: «È il primo caso in Italia che con la responsabilità diretta non si infligge la retrocessione. Il Collegio dovrà valutare se le sanzioni applicate siano veramente afflittive nei confronti di Teramo e Savona». ISCHIA (Na) (g.c.) Nuova crisi all’Ischia: il presidente Luigi Rapullino, nominato a luglio, ha annunciato le dimissioni al culmine di una polemica con i tifosi che contestavano la decisione della società di far allenare la prima squadra e la Berretti a Napoli e non sull’isola. (3-5-2) ASCOLI (4-3-3) ENTELLA OGGI ore 18 PREZZI 8,50-35 1 LANNI 13 28 23 CINAGLIA MILANOVIC PELAGATTI 27 19 4 17 3 ALMICI ADDAE PIRRONE GIORGI ANTONINI 18 CATURANO 9 PEREZ SERIE A PLAYOFF PLAYOUT RETROCESSIONI ARBITRO Minelli di Varese 6. GUARDALINEE Pentangelo 6Cecconi 6. ESPULSI Scozzarella (T) al 19’ s.t. per doppia ammonizione (entrambe per gioco scorretto). AMMONITI Schiattarella (L), Jefferson (L), Perticone (T), Ciaramitaro (T) e Scognamiglio (T) per gioco scorretto. NOTE paganti 1.785, incasso di 19.603 euro; abbonati 1.759, quota di 18.618 euro. Tiri in porta 5-3. Tiri fuori 4-2. In fuorigioco 4-0. Angoli 7-3. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 5’. IL MIGLIORE 27 MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT 17 FAZZI 9 CAPUTO 14 SESTU 8 TROIANO 6 GERLI 7 STAITI 3 KEITA 23 SINI 5 CECCARELLI 24 BELLI 22 IACOBUCCI ASCOLI Si recupera oggi la partita rinviata alla prima giornata, dopo l’ammissione di Ascoli ed Entella in B. Scontata la giornata di squalifica, Petrone ritrova Perez che sarà al vertice dell’attacco, mentre Altobelli ne deve scontare un’altra e sarà assente come Mengoni, sostituito in difesa da Cinaglia. In dubbio Giorgi e Grassi. Esordio in vista per Antonini, impiegato sulla fascia sinistra. Petrone guarda al mercato: «Mi aspetto il completamento dell’organico». Infatti l’Ascoli ha trovato l’accordo con il Cagliari per il difensore Del Fabro, mentre per il centrocampo continua la trattativa con il Chievo per Bellomo, in alternativa piace Vacca (Reggiana). PANCHINA 22 Svedkauskas, 6 Nava, 2 Pecorini, 10 Berrettoni, 8 Carpani, 14 Jankto, 20 Grassi, 29 Petagna, 21 Cacia. ALLENATORE Petrone. SQUALIFICATI Altobelli, Mengoni. ENTELLA Aglietti potrebbe riproporre la formazione del match vittorioso contro il Cesena. Possibile alternativa l’inserimento di Costa Ferreira come esterno di sinistra d’attacco, con Fazzi dirottato a centrocampo. Ascoli ed Entella si incontrano anche nel ricordo di Sergio Vezzoso (scomparso nel 2007 a 64 anni), terzino che negli anni Settanta portò l’Ascoli per la prima volta in Serie A e poi allenò le giovanili, ma che è stato anche giocatore e allenatore dell’Entella, avendo scelto come residenza proprio Chiavari. Mercato: Sforzini è in partenza, ma non vuole scendere in Lega Pro ed è possibile che vada a Trapani in cambio di Nadarevic oppure a Como. PANCHINA 12 Borra, 13 Zanon, 2 Zigrossi, 15 Pellizzer, 4 Volpe, 26 Masucci, 21 Costa Ferreira, 11 Moreo, 27 Petkovic. ALLENATORE Aglietti. SQUALIFICATI Iacoponi. ARBITRO Abbattista di Molfetta. GUARDALINEE Calò-Di Salvo. TV Sky Sport 1 HD, Sky Supercalcio HD e Sky Calcio 1 HD. Ischia, scoppia la crisi: via il presidente I gironi A e B sono sabato, il C domenica Questa la situazione in Lega Pro dopo due giornate e in attesa delle 11 partite da recuperare, con il programma del prossimo turno che vedrà due gironi in campo sabato e uno domenica, con un anticipo a venerdì nel girone A e due gare già rinviate nel girone B. GIRONE A CLASSIFICA Südtirol p. 6; Reggiana, Padova, Bassano, Giana, Pordenone e Cremonese 4; Cittadella*, Feralpi Salò, Mantova e Alessandria 3; Renate e Pro Piacenza 1; Pro Patria**, Pavia*, Cuneo, AlbinoLeffe e Lumezzane 0. (**due gare in meno; *una gara in meno). PROSSIMO TURNO Venerdì, ore 20.30: Giana-Cuneo. Sabato, ore 14: Pro Patria-Feralpi Salò; ore 15: Pro Piacenza-Reggiana e Renate Cittadella; ore 17.30: BassanoAlbinoLeffe e Padova-Lumezzane; ore 20.30: Alessandria- Cremonese, Mantova-Pordenone e Pavia-Südtirol. GIRONE B CLASSIFICA Spal p. 6; L’Aquila (-1) 5; Pisa*, Maceratese*, Ancona* e Lucchese 3; Santarcangelo, Carrarese, Siena e Tuttocuoio 2; Pontedera*, Rimini, Arezzo e Pistoiese 1; Prato e Lupa Roma 0; Savona** (-6) e Teramo** (-6) -6. (**due gare in meno; *una gara in meno). PROSSIMO TURNO Sabato, ore 15: L’Aquila-Pontedera e MacerateseLucchese; ore 17.30: Lupa RomaRimini e Tuttocuoio-Arezzo; ore 20.30: Pisa-Ancona, Siena-Prato e SpalPistoiese; rinviate SantarcangeloTeramo e Savona-Carrarese. GIRONE C CLASSIFICA Fidelis Andria e Casertana p. 6; Paganese 4; Cosenza*, Ischia*, Melfi e Lecce 3; Benevento*, Foggia, Lupa Castelli, Catanzaro, Martina e Matera (-2) 1; Messina**, Monopoli**, Akragas* e Juve Stabia 0; Catania** (-9) -9. (**due gare in meno; *una gara in meno). PROSSIMO TURNO Domenica, ore 14: Cosenza-Akragas; ore 15: IschiaMartina, Lecce-Casertana, MateraCatania e Monopoli-Messina; ore 17.30: Benevento-Foggia, CatanzaroJuve Stabia, Melfi-Lupa Castelli e Paganese-Fidelis Andria. 28 Motomondiale R Dopo il GP San Marino e Riviera di Rimini MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT Enea punta in alto «Kent, ora inizia la Remontescion» TACCUINO FERRARI IN BORSA «Dopo metà ottobre» La quotazione in Borsa della Ferrari avverrà nella seconda metà di ottobre. Lo ha detto il presidente di Fca, John Elkann. A chi gli chiedeva se il lancio della Giulia fosse l’inizio della sfida di Alfa alle grandi Case tedesche, il manager ha risposto: «Sfida già partita». 1Bastianini: «Il Mondiale di Moto3? Me la gioco, ma con l’inglese ho difficoltà. E resto con Gresini» Paolo Ianieri INVIATO A MISANO ADRIATICO I l giorno dopo la prima volta, i capelli sono tornati quasi… normali. Del rosso e verde ai lati della cresta bionda con i quali si è disegnato sulla testa la bandiera italiana, restano solo poche tracce. Enea Bastianini indossa una maglietta blu scura con la scritta «Quando la zira la zira». Domenica la ruota ha finalmente girato dalla sua parte dopo tante volate perse per un respiro. «Tutte le volte ci provavo e per un motivo o per l’altro, a volte anche non per colpa mia, non ce la facevo. Non è che le volate non le sapessi fare, anzi, solo che prima ero più sfortunato. E in ogni caso finire secondo non fa proprio schifo, eh? Ma conquistare la prima vittoria a Misano, davanti a tutte le persone che conosco, è speciale». REMONTESCION Adesso che ha iscritto il proprio nome nel libro dei vincitori di un GP, Enea può guardare un pochino più in alto. «Questi 9 podi ottenuti finora mi incoraggiano, perché adesso posso davvero pensare di essere a ogni gran premio lì davanti a giocarmela. Io ci credo». Così come crede in una rimonta Mondiale, anzi «remontescion», come l’ha definita in conferenza stampa, facendo morire tutti dal ridere («L’inglese lo devo studiare, lo so, ma faccio fatica. Studiare non mi piace»), che resta complicata, visto che a 5 gare dal termine ha 55 punti da recuperare a Danny Kent. «Sono tanti, perché Danny non è un pilota che una gara fa primo e quella dopo 20°. È costante, fa pochi errori, magari a volte ha un attimo di smarrimento, ma ci GOMME, FIA E PIRELLI «Presto novità» Dopo gli episodi delle ultime settimane — dalle forature a Spa fino al caso pressione pneumatici Mercedes a Monza — il responsabile motorsport Pirelli Paul Hembery ha detto: «Stiamo definendo con la Fia procedure più chiare nell’interesse dei team». Al GP Singapore i team avranno a disposizione soft e supersoft. può stare nell’arco di una stagione. Purtroppo la mia caduta all’ultimo giro di Silverstone ha compromesso le cose, è stato un brutto colpo per la mia rincorsa al titolo». ANCORA MOTO3 Vincere il Mondiale della Moto3 resta l’obiettivo principale. «Lo voglio. Se non quest’anno, il prossimo». Eppure nel paddock le voci che parlano di un suo interesse per tentare una fuga in Moto2 non sono poche. «No, non sto pensando alla Moto2, nel 2016 farò ancora la Moto3». Ma con che team? Le voci parlano di un tentativo di liberarsi dal contratto che lo lega a Fausto Gresini anche il prossimo anno per approdare nella squadra di Emilio Alzamora, cosa che ha fatto innervosire parecchio il manager di Faenza: «Enea è secondo in campionato, in questi due anni ho investito parecchio su di lui e mi sembra che questa non sia assolutamente una squadra di serie B. Se c’è qualcosa che non va, mi piacerebbe sentirmelo dire». Bastianini, però, nega di voler cambiare aria: «Io non ci ho GP DI SAN MARINO TRICOLORE SULLA GAZZETTA Enea Bastianini, 17 anni, mostra la pagina della Gazzetta che racconta la sua vittoria a Misano e i festeggiamenti con l’acconciatura tricolore sul podio pensato minimamente, che Fausto creda in me sono il primo a dirlo». TRIO AZZURRO E allora avanti tutta, guardando a un futuro che il talento che possiede può far diventare roseo. Ma il talento da solo non basta, senza un’adeguata volontà e disciplina: basta vedere come si sta gettando via Jack Miller, in lotta un anno fa per il Mondiale Moto3 e oggi sopportato a fatica per la sua indisciplina dalla stessa Hrc che lo ha voluto subi- to in MotoGP. Un errore che non sembra vogliano imitare i giovani del rinascimento motociclistico italiano: oltre allo stesso Bastianini, Niccolò Antonelli e Romano Fenati. «Niccolò rispetto allo scorso anno è cresciuto molto, è costante, ha trovato fiducia, è diventato molto completo. L’anno prossimo lotterà per il Mondiale. Come Romano, che ha avuto alti e bassi con la Ktm. Ma ora che la moto è cresciuta, anche lui sarà pericoloso». © RIPRODUZIONE RISERVATA Misano da record Numeri da record per il GP di San Marino targato Sky. La gara di MotoGP, considerando anche i passaggi in chiaro su Cielo e MTV, ha registrato 4.788.770 spettatori medi, con picchi di share del 27,37%. CROSS IN MESSICO Super Febvre a Leon (m.z.) Quinta doppietta stagionale per il neo campione MxGP Romain Febvre (Yamaha) che ha dominato entrambe le manche, precedendo Shaun Simpson (Ktm) e Evgeny Bobryshev (Honda). Motomondiale R Dopo il GP San Marino e Riviera di Rimini MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT SPECIALE GAZZETTA 29 CONTENUTO PREMIUM Mio fratello Vale «CHE VOGLIA HA DI MIGLIORARE MA QUEI CAPELLI SENZA VERSO...» CLARA ROSSI E LA «NORMALITÀ» DI ESSERE SORELLA DEL MITO: «STUDIO CANTO E VIAGGIO CON PAPÀ. MOTO? MAMMA DICE NO» L’INTERVISTA di PAOLO IANIERI INVIATO A MISANO ADRIATICO (RIMINI) Q lezioni di canto. Studio alla scuola Pianeta Musica di Davide di Gregorio a Pesaro. È un buon maestro». E a scuola come va? «Abbastanza bene, otto e mezzo è una buona media? Frequento il liceo linguistico, l’anno scorso sono stata dieci mesi nel Wisconsin per imparare l’inglese. Vivendo in un’altra famiglia, con altre abitudini, impari a confrontarti con il diverso. Quando c’è stata l’occasione di andare mamma e babbo mi hanno appoggiata subito, erano contenti. Anche se babbo un po’ di paura l’aveva». Però è riuscita a fargli prendere un aereo, impresa non da poco conoscendo la fobia di Graziano. «Ma no, lui non ha paura, è solo che non gli piace passare ore infinite in aeroporto ad aspettare. Ma venendo a trovarmi lui e mamma hanno visto cosa avevo vissuto». Che papà è Graziano? «Normalissimo, come tutti gli altri. Di sicuro non ti annoi mai ad ascoltarlo, ha sempre qualcosa da raccontare che ti incuriosisce». uando parla di lei, a Graziano si illuminano gli occhi, mentre la parlata diventa ancor più dolce. «È la mia bimba» sussurra innamorato. La sua bimba si chiama Clara, nata dalla relazione Le ha pure insegnato a guidare il kart. con la seconda moglie Lorena, tra due mesi compirà «(Ride; n.d.r.) A volte andiamo ancora. Però a modo 18 anni. «Lo scorso anno è stata negli Stati Uniti a stu- suo, ovvero con dei gran traversi. Ma la mia carriera di diare — racconta —, quando siamo andati a trovarla pilota si ferma qua». abbiamo avuto un problema in aeroporto, siamo rimasti bloccati a Chicago e lei ha preso in mano la situazio- Con Vale com’è il rapporto? ne. Vedere mia figlia che parla in americano, con gli «Il nostro è un buon rapporto direi, come può esserlo americani, come un’americana, mi è piaciuto molto. È quello con un fratello parecchio maggiore con il quale partita che era ancora una bambina, l’ho ritrovata non vivi. A volte vado al Ranch a vederlo». donna». Quando parla, Clara sorride e arrossisce spesso. «Io timida? L’ha mai portata in moto? Ma no…» prova a difendersi. In«Lui no, lo ha fatto Luca, un giorno dossa una canotta con il numero al Ranch. Andava pianissimo, ma 46, è appena tornata dal prato che per me era già troppo forte». costeggia Misano, dove ha assistito alle libere di suo fratello Valentino. Ha in casa il maestro migliore per In famiglia Vale non è il solo artista, imparare. lei è da poco giunta 2a al concorso «No, no. E poi la mamma non vuomusicale «Gallo d’Oro» a Gallo di le, ha paura». Petriano. «Da bambina con mia C’È UN BUON RAPPORTO: mamma cantavamo ovunque. Il Il legame è più forte con Luca MariLUI È PARECCHIO PIÙ mio giocattolo preferito era un piani, l’altro fratello di Valentino, figlio GRANDE E NON VIVIAMO noforte, suonavo e cantavo. Da podi Stefania. INSIEME, MA VADO co ho cominciato a studiarlo». «Sì, siamo molto amici. Eravamo compagni a scuola, ci frequentiamo AL RANCH A VEDERLO La musica sembra essere più di una spesso. Il nostro legame va oltre Vapassione. lentino, quando siamo assieme si CLARA ROSSI «Tre anni fa ho deciso di prendere SU VALENTINO parla di tutto ma non di moto». NEI TEST C’È PURE BIAGGI MotoGP in pista con Ducati, Honda e Aprilia (p.i.) Moto2 e Moto3 in pista con vento e un po’ di pioggia ieri al «Marco Simoncelli», con la novità di Manuel Pagliani che ha debuttato sulla Mahindra del Team Italia con la quale disputerà la fine della stagione al posto di Matteo Ferrari, appiedato per mancanza di risultati. Oggi scenderanno in pista le MotoGP, con Ducati (Iannone, Dovizioso e Pirro), Honda (Marquez e Pedrosa) e Aprilia (Bautista, Bradl e Michael Laverty) impegnate a provare le gomme Michelin del prossimo anno. Alex De Angelis sul finire del giorno proverà la RS-GP di Laverty, in previsione di un possibile upgrade ad Aragon per il team Ioda. Ma l’attenzione nel box Aprilia sarà puntata soprattutto su Max Biaggi, che torna in sella dopo il GP Malesia di Superbike. Per lui si parla di un’altra wild card al GP del Qatar che chiuderà la stagione. Gare di Valentino ne segue? «Spesso. Quando il babbo va a in Europa se posso mi unisco. Altrimenti a casa, davanti alla Tv». Il mondo della musica sarà la sua strada? «Dopo il liceo voglio iscrivermi all’università, sempre lingue. Ma vorrei andare via, magari fare l’Erasmus in Spagna. La musica… non sono troppo sicura di me. Chi mi conosce mi rimprovera per questo, ma la cosa più importante è divertirmi e finché lo faccio vado avanti». COCCOLE DA GRAZIANO Graziano Rossi, 61 anni, con la figlia Clara, 18 anni tra due mesi, nata dalla relazione con la seconda moglie Lorena MILAGRO Il premio è arrivando cantando «Le tasche piene di sassi» di Jovanotti. Perché ha scelto quel pezzo? «Ha un testo bellissimo, che emoziona per primo te che lo canti. E per me non c’è niente di più bello che cantare le emozioni. Jovanotti, poi, è uno dei miei cantanti preferiti». Lo sa che lui e Valentino sono amici? «Sì». E non gli ha mai chiesto di presentarglielo? «No, non voglio disturbarlo. Sono una sua fan e basta così. Sono andata a vedere due-tre concerti quest’anno, lo incontrassi per caso va bene, ma senza chiedere a nessuno». C’è qualcosa che invidia a Vale? «Invidio niente, semmai ammiro. Mi piacciono la sua capacità e la voglia di migliorare sempre e comunque. E poi è simpatico, no?». E qualcosa che non le piace di lui? «I capelli». I capelli? sì, non hanno un verso». ino è…? le. Non mi ha mai dato properché so quali sono i miei a loro non importa di chi io rella». a sorprendendo quest’anno? più che altro ci ha dato con. puntamento a Valencia a fine agione? e vengo sarà un bel viaggio. che babbo è appassionato musica. In macchina ha semroba buona: Pink Floyd, Eric on, Mark Knopfler, De Anari cantautori. Le canzoni casse e lui mi racconta stoon Graziano non ci si annoia © RIPRODUZIONE RISERVATA 32 Tennis R Us Open L'ANALISI di PAOLO BERTOLUCCI LE SUE ARMI? PRESSING E RITMO SENZA ERRORI Q uella tra Roger Federer e Nole Djokovic è attualmente la sfida tennistica più stimolante. Se prediligi l’eleganza, i gesti bianchi, il talento e l’inventiva non puoi che parteggiare per Roger, ma se guardi il rendimento, l’aspetto fisico e la solidità mentale sei al fianco di Nole. Gli scontri diretti più importanti hanno visto il successo del serbo e l’essere arrivato ad un passo dal Grande Slam certifica la grandezza del numero uno del mondo che anche quest’anno terminerà la stagione seduto sul trono mondiale, per la quarta volta in carriera. Veloce e al tempo stesso resistente, Nole impressiona per l’elasticità muscolare, per la feroce determinazione nei recuperi e per la facilità nel ribaltare l’azione. Anche quando lo sforzo annebbia le idee, il serbo non perde la lucidità e si esalta ancor di più quando la partita vira verso la battaglia. Lascia allibiti come riesca a mantenere per lunghi tratti un ritmo ossessivo, un pressing esasperato senza perdere la precisione dei colpi pur rimanendo ordinato, e di come sia in grado di produrre gioco, con pochi svolazzi, ma con la determinazione di chi insegue la vittoria. Fuori dal campo è un ragazzo simpatico e sempre disponibile, spesso sorridente, ma quando scende sul rettangolo di gioco cambia pelle e diventa una spietata macchina da punti. © RIPRODUZIONE RISERVATA Djokovic, solo emozioni E’ lui il nuovo dominatore 1Terzo Slam dell’anno dopo il successo su Federer, che spreca troppo e accetta a fatica la delusione: «Questa sconfitta è un fiasco» Vincenzo Martucci INVIATO A NEW YORK T u chiamale, se vuoi, emozioni. Quelle forti, da trattenere il respiro (i milioni di telespettatori), da non alzarti per 3 ore e 20 minuti dal seggiolino (i 23mila fortunati dell’Arthur Ashe Stadium), da morderti le unghie (papà Federer durante e Rogerino dopo la partita). Emozioni subito, già nel primo game della finale degli Us Open, ed emozioni in vista del traguardo, dal 5-2 e servizio per vincere il titolo per il numero 1 del mondo, Novak Djokovic, alle tre, incredibili, palle-break mancate dal Fenomeno per un aggancio da miracolo. Emozioni nel segno del numero 10, come gli Slam vinti da Nole, il Campione di gomma, al terzo trionfo stagionale (l’unica finale persa con Wawrinka al Roland Garros-tabù) e come — ahilui — le finali dei Major perse da RogerExpress (contro 17 urrà, tuttora record), dopo le delusioni di Wimbledon e New York di quest’anno, allungando il digiuno che dura nei tornei dell’eccellenza dal 2012. Emozioni forti perché forti, fortissimi, sono i primi due del mondo, il super-difensore serbo e il mega attaccante svizzero, e fortissime sono le loro capacità di reazione, Novak di cuore, nervi ed elasticità, Roger di classe tennistica e istinto geniale. Dopo servizi velocissimi e con effetti lunari, dopo fiondate di dritto che sfuggono all’occhio umano e rovesci da flipper, dopo volée e lob, smorzate e tutto il campionario possibile con una racchetta, decide una frazione: 4/23. Cioé le palle-break realizzate da Federer, campione sul cemento di Flushing Meadows per 5 anni di fila fino al 2008 e poi più. Perché le fiammate non bastano, almeno nella maratona dei 5 set che favoriscono il super-atleta Djokovic: «Sono molto deluso, ho avuto le mie chance TUTTE FINALI CLASSIFICA SLAM A P W U 1933 CRAWFORD (Aus) V 1938 BUDGE (Usa) V V F V V V V 1952 SEDGMAN (Aus) F F V V 1956 HOAD (Aus) V V V F 1962 LAVER (Aus) V V V V 1969 LAVER (Aus) V V V V 2006 FEDERER (Svi) V F V V 2007 FEDERER (Svi) V F V V 2009 FEDERER (Svi) F V V F 2015 DJOKOVIC (Ser) V F V V Legenda: A=Australian Open; P=Parigi; W=Wimbledon; U=Us Open A P W 17 Roger Federer 4 1 7 U 5 14 Pete Sampras 2 - 7 5 14 Rafael Nadal 1 9 2 2 12 Roy Emerson 6 2 2 2 11 Rod Laver 3 2 4 2 11 Bjorn Borg - 6 5 - 10 Bill Tilden - - 3 7 10 Novak Djokovic 5 - 3 2 A quota otto successi negli Slam ci sono Perry (Gb), Rosewall (Aus), Connors (Usa), Lendl (Cec), Agassi (Usa) A PALERMO Fiori, sorrisi e promesse Il ritorno della Vinci è il trionfo di una star 1Roberta travolta dall’affetto della città: «Se potessi rigiocare la finale, dormirei di più la notte prima. Punto alla top ten» Giovanni Di Marco PALERMO F rastornata. Dal lungo viaggio, dal fuso orario, dall’accoglienza ricevuta all’aeroporto di Palermo, di cui è cittadina onoraria. Dalla gioia e dalla consapevolezza non ancora del tutto metabolizzata di aver compiuto un’impresa: «Sono contentissima, senza parole – ha detto ai fan e alle telecamere in attesa –. Non credo di aver ancora realizzato, però vedere questo clamore attorno a me mi fa capire che abbiamo fatto qualcosa di pazzesco». TRAVOLTA Già pazzesco, inimmaginabile. È frastornata, stanca e felice, Roberta Vinci. Ad abbracciarla all’arrivo a Punta Raisi, gli amici del Country Time Club, dove la tennista taran- tina si allena da 4 anni con Francesco Cinà, e il sindaco del capoluogo siciliano Leoluca Orlando che le ha subito riempito le mani con un bel mazzo di fiori. Un’accoglienza da star e gli occhi scintillanti di Roberta hanno tradito un pizzico di commozione. Neanche sembra sia reduce da una sconfitta: «Sono orgogliosa di quello che ho fatto. Certo, vincere sarebbe stato il top, ma ho pur sempre L’arrivo di Roberta Vinci a Fiumicino, scalo verso Palermo (foto a destra) dove è stata accolta dal sindaco ANSA giocato la finale degli Us Open, ho battuto la numero uno al mondo, infrangendo – purtroppo – il suo sogno. Gli americani mi hanno apprezzato, sono risultata loro anche simpatica... Se potessi rigiocare la finale? Proverei a dormire un po’ di più la notte prima e a essere più aggressiva in partita. Dopo aver battuto Serena sono stata travolta da una valanga mediatica. Non mi aspettavo tutta questa attenzione: mi sono arrivati centinaia di messaggi e telefonate. La sera in albergo ero distrutta. Trovare la concentrazione non è stato facile, ancor di più per il fatto che mi sarei dovuta battere contro un’amica. Tutte queste componenti mi hanno scaricato un po’, ma ci sta, è normale e non ho nessun rammarico». FUTURO Se il futuro della Pen- netta potrebbe essere lontano dai campi, quello di Roberta non lo è di sicuro: «Adesso mi godrò qualche giorno di riposo, poi partirò per la Cina. Sono arrivata negli Stati Uniti che ero la numero 50 al mondo e mi ritrovo nelle prime 20. La Top Ten? E perché no! Ci proverò. Non mi aspettavo a 32 anni di fare qualcosa di impossibile come battere Serena Williams, quindi adesso non mi pongo obiettivi. 34 Ciclismo R L’intervista MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT VERSO RICHMOND Nazionale fatta per il Mondiale C’è Guarnieri tra i 14 nomi Giro d’Italia 2013: alla prima stagione da compagno di squadra, Fabio Aru (in primo piano) aiuta Vincenzo Nibali a conquistare il Giro d’Italia BETTINI Il Mondiale 2014 davanti al Castello dei Templari a Ponferrada (Spa) BETTINI Nibali lancia l’erede Aru «È la svolta della carriera» 1Ulissi, Viviani, 1Il siciliano, compagno di Fabio, era l’ultimo vincitore italiano della Vuelta: «Per me fu un successo cruciale, sarà così anche per lui» Ciro Scognamiglio [email protected] twitter@cirogazzetta «Q uando Fabio è arrivato ad avere un vantaggio di 1’30” su Dumoulin, mi sono rilassato. In quel momento ho capito che era fatta». Vincenzo Nibali ha seguito con trepidazione i 50 chilometri che sabato hanno consegnato il primo grande trionfo della carriera a Fabio Aru, il compagno di squadra (sarà tale anche nel 2016) che già prima di questa vittoria alla Vuelta sembrava destinato ad assicurare il futuro dell’Italia ai vertici dei grandi giri. «Io vinsi la Vuelta cinque anni fa, penso di poter comprendere l’emozione di Fabio. Per me fu una svolta della carriera, e credo proprio che sarà così anche per lui». Nibali, dove e quando Aru ha costruito il successo? «Di getto, verrebbe da rispondere con l’attacco da lontano nella penultima tappa sferrato sulla salita della Morcuera. Ma in realtà il giorno chiave è stato quello della cronometro. Innanzitutto non ha perso troppo da Dumoulin e al tempo stesso è riuscito a guadagnare tempo su Rodriguez, che avrebbe potuto essere pericoloso in montagna». All’inizio della Vuelta, prima dell’espulsione per traino nella seconda tappa, c’era anche lei. Si aspettava che Aru potesse vincere? «Ne aveva tutte le possibilità. Ha fatto il miglior avvicinamento possibile, staccando dopo un ottimo Giro d’Italia e arrivando in Spagna senza troppe pressioni. Mentre si è visto che tutti i reduci dal Tour de France hanno pagato un po’ lo sforzo. I due podi negli ultimi due Giri d’Italia dimostravano già che Fabio fosse pronto per vincere». L’Astana ha ricevuto molte critiche in questa Vuelta. Ed era sta- to così anche al Tour. Che cosa ne pensa? «Se ci riferiamo alla tappa di Andorra (l’undicesima, ndr), ho sempre pensato che non sarebbe stato giusto fermare Landa, lanciato verso la vittoria nella corsa di tappa e con un distacco molto ampio. Errori certamente se ne commettono, ma mi sembra che nella tappa decisiva, quella appunto di sabato, la squadra sia stata perfetta. E poi, l’abbraccio tra Landa e Aru a fine tappa lo avete visto?». Questa Vuelta l’ha vinta Aru o l’ha persa Dumoulin? «L’ha vinta Fabio, senza dubbio. Dumoulin era stato già molto bravo ad arrivare da leader al giorno del giudizio, tra l’altro dopo aver vinto due tappe e dopo essersi difeso molto bene in montagna. Ma non è quello il suo terreno. Sulle ultime salite, così in sequenza, era normale che l’olandese pagasse. Poi ci sta che negli ultimi chilometri abbia mentalmente mollato». Ha pensato a che cosa avrebbe potuto fare lei in queste tre settimane se fosse rimasto in gara? «No, non avrebbe avuto senso. Quello che è stato, è stato. Non si può cambiare. Ho pensato In trionfo a 25 anni 2010: NIBALI Alla prima presenza, Vincenzo Nibali veste la maglia rossa per 7 giorni. E a 25 anni e 10 mesi vince la Vuelta con 43” soltanto ad allenarmi duramente. Tornerò in gara alla Coppa Agostoni (domani, ndr). E giovedì, con il c.t. Cassani, dopo la Coppa Bernocchi farò il punto sulla mia eventuale partecipazione al Mondiale di Richmond». Perché il successo di cinque anni fa alla Vuelta fu così importante per lei? «Perché ero già arrivato sul podio del Giro d’Italia (3° lo stesso anno, ndr) e fatto classifica al Tour (7° nel 2009, ndr), ma il passo della vittoria è sempre il più complicato. Quando lo compi, entri letteralmente in un’altra dimensione. Più o meno Fabio ha la mia stessa età, tra l’altro. È solo leggermente più giovane (8 mesi, ndr)». Poi sono arrivati il Giro d’Italia e il Tour. Sarà così anche per Fabio? «Eh. Non voglio certo gufarlo! Ma che lui sia un grande corridore, e abbia le potenzialità per farlo, è sotto gli occhi di tutti». 2015: ARU Un anno dopo il 5° posto dell’esordio, Fabio Aru veste 6 giorni la maglia di leader: a 25 anni e 2 mesi, batte Rodriguez per 57” LAPRESSE Quali sono le doti più importanti di Aru? «Sicuramente la tenacia, il carattere. E adesso una Vuelta in tasca lo renderà ancora più convinto». © RIPRODUZIONE RISERVATA VIA AL TRITTICO LOMBARDO Domani Vincenzo torna in gara nella Coppa Agostoni a Lissone Nicolò Bonifazio, 1° nel 2014 BETTINI Ci sarà anche Vincenzo Nibali domani alla 69ª edizione della Coppa Agostoni, gara che inaugura il Trittico Lombardo. La squalifica, rimediata alla 2ª tappa della Vuelta, è terminata domenica insieme alla corsa spagnola e lo Squalo vuole subito tornare in gara. Partenza da Monza, alle 10.45, arrivo a Lissone dopo 198,2 km. Ventiquattro le squadre al via, tra cui 2 team World Tour (Astana e Lampre), 13 Professional e 8 Continental. In gara anche la Nazionale del c.t. Davide Cassani con Giacomo Nizzolo, Marco Canola, Jacopo Guarnieri, Ivan Santaromita e i giovani Alberto Bettiol, Leonardo Basso, Gianni Moscon e Simone Velasco. A proposito di under 23, Filippo Ganna ha dominato domenica la Chrono Champenois, in Francia, 3° Davide Martinelli. Domani, oltre a Nibali, osservati speciali i Lampre Nicolò Bonifazio, 1° nel 2014, e Sacha Modolo, re nel 2011, e Sonny Colbrelli (Bardiani). Giovedì, a Legnano, la 97ª Coppa Bernocchi, il Trittico si chiuderà poi mercoledì 30 settembre con la Tre Valli Varesine. Trentin e Nizzolo le punte. «Nibali? L’ho visto cattivo» dice il c.t. Cassani Luca Gialanella R ichmond, la città più importante della Virginia, fu distrutta al termine della Guerra di Secessione nel 1865: era la capitale della Confederazione, sconfitta dall’esercito dell’Unione. E tramontò un’economia basata sulla schiavitù nelle piantagioni di cotone e tabacco di questa regione che fu la prima colonia inglese in Nord America: 1607. Il nome, Virginia, è un omaggio alla regina Elisabetta I, che non si sposò mai. Qui domenica scattano i secondi Mondiali di ciclismo ospitati negli Stati Uniti: nel 1986 Colorado Springs si colorò d’azzurro con Moreno Argentin (e in quella Nazionale, diretta dal grande Alfredo Martini, c’era Marino Amadori, attuale c.t. Under 23). Dalle cronosquadre uomini e donne di domenica, al clou dei professionisti del 27: sono 12 titoli, compresi juniores e Under 23, con 1000 atleti da 70 nazioni. Gli organizzatori puntano a 450 mila persone sul circuito cittadino di 16,2 km: per i pro’, 16 giri e 259 km. NOMI E RISPOSTE Stamattina al 39° piano (il Belvedere) del grattacielo della Regione Lombardia a Milano, il c.t. Davide Cassani comunica una lista di 14 azzurri, che giovedì dopo la Bernocchi diventeranno gli 11 (9 titolari e 2 riserve) per gli States. Eccoli: Nibali, Ulissi, Bennati, Quinziato, Trentin, Felline, Oss, Viviani, Nizzolo, Guarnieri, Sbaragli, Puccio, De Marchi e Colbrelli (13° al Mondiale 2014). Prendete i primi nove, e ne esce la seconda Nazionale di Cassani, per un percorso che il tecnico definisce «facile, veloce, ma con un tratto finale complicato da tre strappi negli ultimi 5 km». Domani la Coppa Agostoni e giovedì la Coppa Bernocchi, finalmente tornate al rango di premondiali, daranno le risposte che Cassani si attende dalle due caselle che ballano. I nomi sono quelli di Nibali e Guarnieri. Il siciliano è al rientro dopo il traino della Vuelta (con relativa squalifica sino a domenica): Cassani l’ha incontrato in Toscana e l’ha trovato «cattivo, voglioso di far bene. Lui per primo sa che mi deve dare delle risposte, e sarà il primo a tirarsi fuori in caso contrario. Ma se pedala, Vincenzo diventa una pedina chiave, un uomo-importante per lanciare i nostri uomini veloci». L’altro è Jacopo Guarnieri, il piacentino apripista di Kristoff alla Katusha: con Viviani, Nizzolo e Trentin, Guarnieri potrebbe essere utilissimo. Sta a lui dimostrare nelle due classiche che vale l’azzurro. In ogni caso è un investimento in chiave Mondiali 2016, Qatar, per velocisti. GIOVANI RAMPANTI Anche se presenti nell’elenco dei 14, sono fuori gioco De Marchi (brillante alla Vuelta, ma il percorso di Richmond è troppo facile per lui: appuntamento all’Olimpiade di Rio 2016 con Nibali ed Aru) e Colbrelli, che sta chiudendo una stagione da dimenticare. Giusto invece dare fiducia a Kristian Sbaragli (unica vittoria italiana alla Vuelta) e Salvatore Puccio, candidati riserve. In ogni caso, Cassani sta preparando una Nazionale con più punte-multiruolo: Elia Viviani (tre tappe in Gran Bretagna: il più veloce), Matteo Trentin (1 successo in Gb), Diego Ulissi (il miglior uomo da classiche) e Giacomo Nizzolo (vola sugli strappi), più Fabio Felline (grande stagione: ha vinto sia la crono del Criterium, sia il Gp Fourmies). La spina dorsale è composta da Bennati, Quinziato e Oss: nessun’altra squadra ha tre così forti in questo ruolo. Nessuna sorpresa per la crono: Adriano Malori e Moreno Moser. © RIPRODUZIONE RISERVATA I CONVOCATI Bennati, Quinziato, Oss e Felline sicuri Ecco Puccio-Sbaragli Ecco i 14 convocati per il Mondiale: Vincenzo Nibali (Astana) Diego Ulissi (Lampre-Merida) Daniele Bennati (Tinkoff-Saxo) Manuel Quinziato (Bmc) Matteo Trentin (Etixx-Quick Step) Fabio Felline (Trek) Daniel Oss (Bmc) Elia Viviani (Sky) Giacomo Nizzolo (Trek) Jacopo Guarnieri (Katusha) Kristian Sbaragli (Mtn-Qhubeka) Salvatore Puccio (Sky) Alessandro De Marchi (Bmc) Sonny Colbrelli (Bardiani-Csf) MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT TUTTENOTIZIE IPPICA Atzeni: ricorso per il St Leger perso a tavolino 1SOFTBALL: RECUPERO PER AVVERSARIA SCUDETTO (m.c.) Viene recuperata stasera alle 19 gara-5 della semifinale Bollate-Bussolengo, rinviata domenica per pioggia. La vincente, da sabato, contenderà lo scudetto al Forlì (3-2 alla Loggia). PALLAVOLO Coppa del Mondo Per l’Italia in corsa c’è il rischio Iran 1La squadra di Kovac finora non ha brillato Atzeni, festa prima della beffa La Qatar Racing, proprietaria si Simple Verse, ha deciso di inoltrare un ricorso contro il distanziamento della femmina dal primo al secondo posto nel St Leger inglese di Doncaster, per un danneggiamento nei confronti di Bondi Beach, al quale è stata assegnata la vittoria. In sella a Simple Verse c’era il nostro Andrea Atzeni, vincitore della corsa nel 2014 con Kingston Hill e rimasto vittima di una vera beffa visto che aveva anche festeggiato dopo la corsa, non immaginando cosa sarebbe accaduto. In effetti il «corpo a corpo» tra Simple Verse e Bondi Beach (montato da Colm O’Donoghue ) in dirittura è sembrato privo di scorrettezze, gli steward inglesi in passato sono stati meno severi per episodi molto più evidenti. L’appello verrà discusso la settimana prossima. ma precedenti dicono che raramente le sentenze invertono i verdetti delle giurie. Ma per i Giochi bisogna evitare altri k.o. Boba Kovac, 48 anni, serbo, c.t. dell’Iran in Coppa del Mondo FIVB N on è stato un bel compleanno per Boba Kovac: ha festeggiato i 48 anni guardando la Russia spazzare via il suo Iran e le residue speranze di rimanere in corsa per la qualificazione olimpica. Una brutta botta per l’ambiziosa squadra che l’anno scorso al Mondiale arrivò sesta, masticando anche amaro per non aver raggiunto il podio (dopo aver TIRO A VOLO: MONDIALI A LONATO battuto l’Italia nella gara d’esordio della manifestazione). Ma la vera batosta era arrivata subito all’esordio di Coppa del Mondo quando la squadra guidata dall’ex tecnico di Sir Perugia (oro olimpico a Sydney da giocatore) aveva perso con l’Argentina di Julio Velasco, il coach della prima grande esplosione del volleyball iraniano. L’Iran è il prossimo avversario (domani alle 8.10 italiane) dell’Italia di Blengini, che nella corsa ai Giochi ancora ci crede ma che non può permettersi più passi falsi, sperando che invece ne compiano gli altri. Un’impresa difficile ma non impossibile per gli azzurri che devono ancora limare parecchio il gioco, in diversi fondamentali. Curiosità nel match la sfida fra i due miglior ricettori nelle satstiche della Coppa: il nostro libero Massimo Colaci, primo con il 66,67 % di efficacia, contro il martello Milad Ebadipour che finora ha ricevuto al 63,50%. PROGRAMMA Domani a Osaka: Stati Uniti-Venezuela, (ore 8.10, diretta SkySport) Italia-Iran, Giappone-Tunisia. A Toyama: Egitto-Argentina, Canada-Polonia, Australia-Russia. Giovedì a Osaka: Usa-Iran, (ore 8.10), Italia-Tunisia, Giappone-Venezuela. A Toyama: Egitto-Polonia, Canada-Russia, Australia-Argentina. Venerdì a Osaka: usa-Tunisia, (ore 8.10) Italia-Venezuela, Giappone-Iran. A Toyama: EgittoRussia, Canada-Argentina, AustraliaPolonia. CLASSIFICA (valgono prima le vittorie e poi i punti, le prime due qualificate ai Giochi 2016): Stati Uniti (15), Polonia (14) 5-0; Russia (12), Italia (12) 4-1; Argentina, Giappone 3-2; Iran, Canada 2-3; Venezuela, Australia 1-4; Egitto, Tunisia 0-5. MONDIALI UNDER Gli azzurrini chiudono imbattuti la prima fase del Mondiale Under 21. A Mexicali (Mex) la formazione di Michele Totire si è imposta 3-1 (25-20, 23-25, 30-28, 25-12) sul Giappone con Tiziano Mazzone miglior marcatore con 14 punti. Ora l’Italia se la vedrà a Tijuana con Canada, Cina e Russia in palio due posti per la semifinale. Imbattute le Azzurrine al Mondiale Under 20. A Caguas (P.Rico) il sestetto di Luca Cristofani ha chiuso la prima fase superando il Giappone 3-1 (21-25, 25-21, 25-9, 26-24) grazie al muro: 15 punti contro 3. L’Italia ora se la vedrà per due posti in semifinale con Brasile, Serbia e Russia. SCI DI FONDO: L’ULTIMA DEL NORVEGESE Double trap a secco Skeet ultima speranza Lite con la Federazione Northug fuori dalla Coppa LONATO (BRESCIA) E adesso siamo nelle mani dei ragazzi dello skeet, che cominciano a sparare domani e faranno la finale giovedì. Sono la nostra ultima speranza per un oro seniores che finora non è ancora arrivato. Nemmeno ieri, con il double trap a cui non è riuscito di raccogliere medaglie, davanti al presidente del Coni, Giovanni Malagò, che quindi a Lonato ha interrotto l’abbuffata di trionfi di questi giorni. E se consideriamo che nelle ultime 30 edizioni mondiali (compresa questa) solo due volte non siamo saliti in cima al podio (Cairo 2001 e Edmonton 1983) risulta arduo accettare che un’eventualità del genere si possa concretizzare in Italia. Tanto più che 10 anni fa, nell’ultimo precedente in casa, anche allora a Lonato, andò alla grande, con 4 ori (altrettanti argenti e 2 bronzi). Ieri nulla da fare per Antonino Barillà, che l’anno scorso a Granada fu d’argento, Marco Innocenti e Davide Gasparini, tutti fuori dalla semifinale, e per due piattelli - 398 contro i 400 dell’India - anche giù dal podio a squadre, quarti. Per la verità tutti e tre abbastanza lontani dalla quota minima per spareggiare e sperare nella semifinale, cioè 138. Marco Innocenti ha finito a 131 (24 25 26 28 28), Nino Barillà a 135 (29 26 24 27 26), Gasparini a 135 (26 27 28 27 27). Troppo poco per non ingenerare Petter Northug fuori dalla Coppa del Mondo. La decisione è della federazione norvegese di sci che tiene fuori il pluricampione olimpico e del mondo dalla prossima stagione a causa di un mancato accordo sulla questione degli sponsor. Secondo i media locali la porta non è chiusa per il 29enne amatissimo nel suo Paese. «Nessun atleta può essere selezionato per rappresentare la Norvegia nelle competizioni internazionali senza l’accordo con la Federazione - è scritto nel comunicato -. Petter Northug non ha voluto firmare una proposta di accordo per la prossima stagione, ci dispiace». Northug è ai ferri corti con la sua federazione sin dal 2013 quando firmò un accordo di sponsorizzazione individuale con il marchio Coop, diretto concorrente della Spar, che finanzia la federazione. Si era trovato il compromesso l’anno scorso, Northug avrebbe potuto indossare il marchio Coop sul berretto, eccetto dal 1° novembre al 7 aprile. La Federazione ha deciso di mettere fine alla deroga, ma Northug non ha accettato: la sua richiesta è di un accordo triennale e la riduzione del periodo in cui non può promuovere il suo sponsor personale. Il suo agente, Are Sorum Langas, ha dichiarato che la reazione di Northug arriverà a giorni, anche se in molti confidano su un accordo tra Nino Barillà, 27 anni, ieri 20o qualche dubbio circa l’esclusione di Daniele Di Spigno che poco più di un mese fa aveva vinto l’oro agli Europei di Maribor. «Ma in questa stagione aveva già sparato tanto – ha spiegato il c.t. Mirco Cenci – una stagione in cui abbiamo raccolto bei risultati (oltre al titolo continentale anche una tappa di Coppa del Mondo a Larnaca con Barillà e la seconda carta olimpica, ad Al-Ain, con Innocenti, ndr), tutto sommato ci sta che una gara anche importante come questa possa andare male». Oro a Vasily Mosin, chirurgo plastico di Kazan che in carriera aveva già due argenti (2010 e 2013), in finale ha battuto il britannico Kneale. Carte olimpiche allo stesso inglese (residente all’Isola di Man) e al kuwaitiano Alafasi, bronzo. Oro a squadre dei nostri Juniores: Jacopo Dal Moro (5° individuale), Tronca e Ferrari. Oro individuale a Huang Xiaomin (Cina). Mario Salvini Double Trap: 1. Mosin (Rus) 29 – 28 – 140; 2. Kneale 26 – 27 – 142; 3. Alafasi (Kuw) 24 (+4) – 26 (+2) – 138 (+6); 14. Gasparini 135; 20. Barillà 132; 24. Innocenti 131. Squadre: Gran Bretagna 414; 2. Russia 406; 3. India 400; 4. Italia 398. 35 RUGBY: CAP UFFICIALE AGLI AZZURRI All’Hampton Court Palace l’ex capitano di Inghilterra e British and Irish Lions Bill Beaumont ha dato il benvenuto alla Nazionale al Mondiale 2015 (il via venerdì) con la consegna dei caps. Per Mauro Bergamasco è il quinto (è il 2° nella storia ad averne cinque). ATLETICA FARAH E SCHIPPERS OK A NEWCASTLE (si.g.) Nei City Games di Newcastle (Gb), su strada, vittorie degli iridati Kiprop, Schippers e Silva, sconfitta nei 150 Allyson Felix. Nella mezza di Farah. Uomini. 100: Rodgers (Usa) 10”11. 150 (+3.6): Ashmeade (Giam) 14”63; Kilty 14”64. 500: English (Irl) 59”6. Miglio: As. Kiprop (Ken) 4’08”0. 110 hs (+0.9): S. Bratwhaite (Bar) 13”48. Donne. 100 (+1.6): Schippers (Ola) 11”01; Santos (Bra) 11”21. 150 (+1.2): McGrone (Usa) 16”59; Felix (Usa) 16”63. 100 hs (+0.8): Porter 12”77. Asta: Silva (Cuba) 4.65. Mezza. Uomini: 1. Farah 59’22”; 2. S. Biwott (Ken) 59’24”; 3. M. Kigen (Ken) 1h00’10”. Donne: 1. M. Keitany (Ken) 1h07’32”; 2. Steel 1h11’00”; 3. Prokopcuka (Let) 1h11’52”. MEZZA RECORD (d.m.) Bedan Karoki (Ken) a Copenhagen con la migliore prestazione mondiale stagionale sulla mezza maratona: 59’14”. Uomini: 1. B. Karoki (Ken) 59’14”; 2. Oloitiptip (Ken) 59’28”; 3. E. Kipyego (Ken) 59’30”; 4. Cheprot (Ken) 59’32”. Donne: 1. Rionoripo (Ken) 1h08’29”; 2. Asefa (Eti) 1h08’47”; 3. Kabuu (Ken) 1h08’51”. BASEBALL COLABELLO (m.c.) Toronto vince la serie con i New York Yankees: 3,5 le vittorie di vantaggio e 1° posto nell’American League. L’esterno Colabello in gara-3 chiude a 1/3 con un doppio e rimane a 330 di media. Oggi Liddi (283mb, 13hr) con gli Arkansas in finale di Texas League (doppio A) contro Midland. BEACH VOLLEY Petter Northug, 29 anni le parti. La Federazione norvegese non può permettersi di perdere un atleta del genere, due volte campione olimpico e con 13 ori mondiali al collo, oltre a due coppe del Mondo (2010, 2013). Soprattutto ora che Marit Bjorgen, incinta, dovrà srinunciare alla prossima stagione. Come ha scritto un fan norvegese su Twitter: «Il fondo senza Bjorgen e Northug è come una partita di calcio senza pallone». Northug è l’enfant terrible dello sci di fondo norvegese. Per permettergli di partecipare ai Mondiali di Falun, nell’inverno scorso, fu rinviata la condanna a 50 giorni di arresti domiciliari dopo un incidente avvenuto nel maggio 2014 vicino a Trondheim, mentre guidava in stato di ebbrezza (tasso alcolico di 1.65). Al fondista fu revocata la patente a tempo indeterminato e inflitta una multa da 185mila corone (circa 22.500 euro). Solo l’ennesima puntata di una lunga serie per il bad boy norvegese: nel suo passato ci sono stati pornostar, ammiccamenti alla principessa di Svezia, apparizioni nei reality e scherzi notturni, oltre a fughe a Las Vegas per giocare a poker. Da superstar. A MILANO (c.f.) Ai piedi del Palazzo della Regione, nel cuore di Milano, da venerdì l’ultimo atto del circuito Cev, Milan Masters, torneo con tabellone finale a 16 coppie (mont. 25.000 euro). Ci sono gli azzurri Nicolai-Lupo (3° posto nell’Open di Sochi del World Tour), Ranghieri-Carambula e CaminatiRossi. Favoriti i vice campioni del mondo Nummerdor-Varenhorst e gli ex iridati Brouwer-Meeuwsen (Ola). Venerdì le qualifiche, sabato il main draw, domenica le finali dalle ore 13, in diretta su Gazzetta Tv. WORLD TOUR FINALS (c.f.) Nelle finali del World Tour di Fort Lauderdale (Usa), dal 29 settembre al 4 ottobre, gli azzurri RanghieriCarambula (wild card) nella pool con Gibb-Patterson (Usa), HerreraGavira (Spa), Brouwer-Meeuwsen (Ola) e Evandro-Pedro (Bra). BOXE CHARR FERITO PRESO IL COLPEVOLE L’uomo che sarebbe sospettato di aver sparato allo stomaco a Manuel Charr a Essen (Ger) il 2 settembre dopo una rissa fuori da un kebab snack bar, si consegna alla Polizia. Charr, 30 anni, di origine libanese, 28-4 il record, nel 2012 ha sfidato Vitali Klitschko per il titolo Wbc dei massimi. APB FINALS (i.m.) I campioni in carica Bin Lyu (Cin, 48), Aloian (Rus, 52) e lo sfidante Jawei Zhang (Cin, 56) hanno vinto le prime tre finali mondiali Apb rispettivamente contro Zhakypov (Kaz), Emigidio (Mex) e Djielkhir (Fra). IPPICA OGGI ROMA QUINTÈ (ore 19, inizio 15.35) In 13 sui 1500 metri del galoppo romano. Indichiamo Quiz Evolution (4), Seby Fly (11), San Medaglia d’Oro (1), Tesaurus (8), Blu Cobalto (12), Starry Flag (5). ANCHE Tr.: Milano (15), San Giovanni Teatino (15.15). IERI 4-5-7-11-8 A Taranto (m 1600): 1 North Bound (Bellitti) 1.14.4; 2 Roosevelt Gar; 3 Onixmatch; 4 Principessa Sofia; 5 Priscilla Zak; Tot.: 10,61; 2,35, 1,91, 1,82 (29,39) Quinté 3856,83; Quartè 1386,44; tris: 194,25. NUOTO RUTA K.O. L’olimpionica Ruta Meilutyte (Lit) si è operata al gomito rotto (caduta dalla bici). PROCESSO OTTESEN (al.f.) Chiuso il processo all’aggressore di Jeanette Ottesen: 80 giorni di lavori sociali e 700 euro di multa. La danese ha rischiato di saltare i Mondiali di Kazan per le ferite e si è detta «imbarazzata nel vivere in un paese come la Danimarca». RUGBY XV INGLESE (im) È dell’Inghilterra il primo XV del Mondiale, in vista del match d’apertura venerdì con le Figi, 50° caps per Ben Youngs: Brown; Watson, Joseph, Barrit, May; Ford, B. Youngs; Morgan, Robshaw, Wood; Parling, Lawes; Cole, T. Youngs, Marler. RECUPERI (im) L’Irlanda, rivale dell’Italia, recupera il forte pilone Cean Healy (infortunio al collo), Zebo, Murray, Sexton e Kearney. Cricket, trionfo bis Kingsgrove Milano campione d’Italia (c.b.) Il Kingsgrove Milano si è confermato campione d’Italia, dopo il suo primo storico scudetto del 2014. Ultima giornata: Bologna Janjua Brescia e Trentino Pianoro pareggi tecnici per pioggia. Classifica finale: Kingsgrove Milano 181; Trentino 158; Pianoro 116; Bologna 87; Campanelle 78; Janjua Brescia 54. Genoa e Roma escluse dal campionato. Football Nfl La finalista Seattle cade subito Prima giornata Nfl col botto. Cade Seattle, finalista 2014, al supplementare. Dallas rimonta i Giants e vince nei secondi finali. Risultati: Washington-Miami 10-17; Buffalo-Indianapolis 2714; NY Jets-Cleveland 31-10; Houston-Kansas City 20-27; Jackonsville-Carolina 9-20; St.Louis-Seattle 34-31 dts; Chicago-Green Bay 23-31; San Diego-Detroit 33-28; Arizona-New Orleans 31-19; Denver-Baltimore 19-13; Oakland-Cincinnati 13-33; Tampa Bay-Tennessee 14-42; Dallas-NY Giants 27-26; New England-Pittsburgh 28-21 (giovedì). 36 AltriMondi R MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT IL FATTO DEL GIORNO L’EUROPA INDECISA Migranti arrivati in treno camminano verso l’Austria, a Hegyeshalom, 168 chilometri a ovest di Budapest EPA Quello raggiunto al vertice sui migranti è ancora una volta un mezzo accordo? 1Uso della forza contro gli scafisti e circa 120 mila profughi da ricollocare in due anni. Ma non c’è intesa su come farlo di GIORGIO DELL’ARTI [email protected] Si discute il caso della «Manzoni» di Brescia, dove ci sono due classi di prima elementare e in nessuna delle due ci sono bambini italiani. Si trovano invece insieme 35 piccoli (18 da una parte e 17 dall’altra) provenienti da Cina, Sri Lanka, India, Pakistan, Moldavia, Filippine. Da un lato è naturalmente meraviglioso che esseri umani di 6 anni si trovino tutti insieme in uno spazio come questo. Dall’altro i problemi sono enormi perché parecchi alunni non parlano italiano, quindi l’insegnante dovrà farsi non solo maestra classica che spiega i primi rudimenti di lettere e numeri, ma educatrice nel senso più pieno e difficile della parola. Poiché è sicuramente un male che in mezzo a questi bambini non ci sia nemmeno un italiano, il responsabile dell’ufficio scolastico provinciale ha detto ai giornalisti che «l’unica vera soluzione sarebbe quella di unire le scuole del centro della città, dove il numero di stranieri è elevato, sotto un unico istituto in modo da permettere al dirigente scolastico di mischiare meglio gli alunni». 1 Ieri si riunivano i papaveroni europei per prendere una decisione sui migranti da redistribuire. Si sa qualcosa? I «papaveroni», come dice lei, erano i ministri degli Interni dei vari Paesi. Intanto hanno deciso di far la guerra agli scafisti: a partire dai primi di ottobre le navi della forza Ue potranno fermare, perquisire e dirottare le imbarcazioni sospettate di trasportare migranti. Poi si sono messi d’accordo sulla quota di 40 mila migranti di cui si discute dalla scorsa estate. Ne toglieranno 24 mila a noi e 16 mila alla Grecia, sparpagliandoli tra i nostri partner. Per i prossimi 160 mila, ora ridotti a 120 mila, di cui parlava, con notevole passione, il presidente della Commissione europea Jean- Claude Juncker qualche giorno fa, siamo invece ancora in alto mare. Ungheresi, cechi, romeni, polacchi e slovacchi non vogliono prendersi nessuno, è tornato quindi in auge il termine «volontarietà» con cui però non si va da nessuna parte. Rendere effettiva la norma per cui a ogni immigrato accolto si riconosce al Paese ospitante un rimborso di seimila euro? E seimila euro poi una tantum, oppure ogni anno? I ministri degli Interni non avevano abbastanza potere per prendere decisioni simili, e la faccenda passa dunque nelle mani dei capi di Stato e/o di governo, i quali dovrebbero incontrarsi probabilmente entro un mese. 2 Che senso ha la mossa tedesca di chiudere le frontiere con l’Austria dopo l’annuncio che avrebbero accolto mezzo milione di siriani? Il portavoce della Merkel, Steffen Seibert, ha detto che non si tratta di chiusura delle frontiere, ma di controlli alle frontie- re. «Non è la stessa cosa. I rifugiati continueranno a venire in Germania e speriamo che ciò avvenga nel solco di un processo ordinato». NOTIZIE TASCABILI 3 L’Ucraina contro Berlusconi «Viola la legge» I segnali però sono più negativi che positivi. Solo pochi giorni fa sembrava che a un tratto tutti fossero pronti ad aprire le braccia... Germania, Olanda, Austria e Slovacchia annunciano controlli alle frontiere, cioè l’attenuazione se non la sospensione di Schengen. La Francia fa sapere di esser pronta a fare lo stesso. Vienna ha mandato l’esercito al confine con l’Ungheria, l’Ungheria e la Macedonia stanno costruendo il loro muro... In controtendenza sloveni e irlandesi che si dicono pronti ad accogliere migliaia di rifugiati respinti da Budapest. Gli irlandesi sono molto cattolici, è possibile che, benché esonerati dall’obbligo di accoglienza, non siano rimasti insensibili agli appelli del Papa. Ieri, a Washington (anche gli americani accoglierebbero un diecimila siriani), Bergoglio ha ribadito che «bisogna ricevere il rifugiato, perché è un comandamento della Bibbia. Mosè lo dice al suo popolo: ricevi il forestiero perché anche voi foste forestieri in Egitto». Anche se per la prima volta ha aggiunto qualcosa sul pericolo che insieme ai migranti arrivino dei terroristi: «Nel mondo di oggi devono essere prese precauzioni, perché tra quei disperati in fuga da guerra e miseria possono mimetizzarsi i terroristi. È vero che a 400 chilometri dalle coste della Sicilia opera una crudele formazione terrorista ed è vero che c’è il rischio di infiltrazioni». Gli è stato chiesto a questo punto se la minaccia dell’Isis riguardante Roma ha un qualche fondamento, e Francesco ha risposto: «Nessuno assicura l’immunità di Roma». LA VISITA IN CRIMEA Quasi un incidente diplomatico. Se non fosse che Silvio Berlusconi non è da tempo capo di governo. A causarlo la visita nello scorso weekend fatta in Crimea da Berlusconi in compagnia dell’amico Putin. Il governo di Kiev, infatti, condanna la visita poiché violerebbe le norme ucraine sull’ingresso nel «territorio temporaneamente occupato» e contraddicendo anche la politica della Ue. «Questa Berlusconi e Putin in Crimea AP visita nella Crimea occupata è un nuovo tentativo della Federazione russa di legittimare a qualsiasi prezzo l’occupazione illegale» si legge sul sito del ministero degli Esteri ucraini. La visita di Berlusconi nella penisola è la prima di un ex premier europeo dopo l’annessione russa. CORSA CONTRO IL TEMPO A UN ANNO DI CARCERE Pompei, cede un altro muro «Via ai lavori» Grillo condannato per diffamazione «Sono fiero di me» Un muro che delimitava due ambienti non coperti della Caupona di Demetrius e Helpis Afra, all’interno degli Scavi archeologici di Pompei, si è sbriciolato ieri . Il crollo è avvenuto in un’area interdetta al pubblico. La scoperta è stata fatta ieri dal personale di vigilanza e dai funzionari. La messa in sicurezza dell’area era già stata progettata. Il tribunale di Ascoli ha condannato ieri Beppe Grillo a un anno di reclusione (pena sospesa) e 50 mila euro di risarcimento. Il leader di M5S doveva rispondere di diffamazione aggravata nei confronti di Franco Battaglia, docente dell’Università di Modena, a cui Grillo aveva dato del venduto aggiungendo: «Ti prendo a calci nel c..o». Ma lui rilancia: «Sono fiero della mia battaglia». IL LEADER LABURISTA FORMA IL GOVERNO OMBRA 4 Perché c’è questa disponibilità ad accogliere i siriani? I siriani sono i più ricchi e i più colti. Diciamo che sono la crema della migrazione. 5 Il leader laburista Jeremy Corbyn assediato dai giornalisti LAPRESSE Come funzionerebbe poi la distribuzione dei migranti tra i paesi euro- pei? Dovrebbero esserci dei centri di accoglienza in Italia, Grecia e Ungheria, i tre paesi-frontiera. Le strutture locali andrebbero integrate da funzionari della Ue, chiamati ad applicare e far applicare criteri precisi per l’ammissione e la distribuzione. Ma per ora, a causa del disaccordo tra i paesi membri, sono tutte idee abbastanza vaghe. Corbyn scuote già l’Inghilterra «No alla legge anti-sciopero» Tanto lavoro e molte polemiche per il nuovo leader del partito laburista britannico Jeremy Corbin. Mentre forma il suo governo ombra, tra malumori (soprattutto per la presenza di poche donne) e voci di imminenti scissioni verso il centro, ecco il primo duro scontro con il premier David Cameron. Al centro della battaglia c’è la Trade Union Bill, proposta di legge voluta dai Tory che limita il diritto di sciopero e che Corbyn ha subito definito un «attacco ai lavoratori». Sul “Daily Mirror” ha scritto: «La Gran Bretagna ha già le leggi sui sindacati più restrittive nell’Europa occidentale, e fra i conservatori c’è chi ha paragonato la legge a qualcosa tipico di una dittatura fascista. Questo governo fa ancora una volta le scelte sbagliate». NEL DESERTO Raid anti-Isis in Egitto, 12 turisti uccisi per errore 1Alcuni messicani scambiati per jihadisti per ogni escursione lì nella zona, a metà strada fra le oasi di Farafra e di Bahariya, è richiesta un’autorizzazione. Al contrario, il Messico vuole vederci chiaro e il presidente Enrique Pena Nieto ha chiesto una approfondita inchiesta sull’accaduto. Il Cairo: «Un’area off limits». In quella zona domenica era stato decapitato un uomo N on esattamente il posto più indicato per fare oggi le ferie. È quell’ampio, incontrollato pezzo di mondo sul quale il Califfo allunga i tentacoli: ieri, in una zona proibita ai turisti nel suo deserto occidentale, l’Egitto faceva raid mirati contro ribelli affiliati all’Isis. E, per errore, ha ucciso dodici innocenti, visitatori messicani ed egiziani loro guide. Il gruppo si trovava a bordo di quattro fuoristrada e altre dieci persone sono rimaste feri- te. «Mentre stavano cenando, tre aerei da combattimento dell’esercito hanno cominciato a sparare e lanciare missili sui veicoli. Alcuni hanno cercato di scappare ma i militari li hanno inseguiti aprendo il fuoco su chiunque fuggisse», ha detto una fonte del tour operator. Di fronte al polverone internazionale, quelli del ministero egiziano del turismo si sono difesi dicendo che il gruppo «non aveva permessi e non aveva informato le autorità» visto che L’ospedale di Dar al-Fouad dove sono stati portati i 10 feriti nell’attacco AP INSTABILE Nell’attesa di accertare le responsabilità, tanti hanno pensato a domenica scorsa: otto jihadisti dell’Isis hanno decapitato un egiziano proprio nel deserto occidentale. L’hanno crocifisso a un albero, accusandolo di collaborazione con la polizia e siamo più o meno nella stessa zona dove ieri viaggiava il convoglio col- pito dall’errore grossolano. Tra l’altro, gli abitanti del posto avrebbero subito chiesto l’intervento della polizia per cercare gli assassini fuggiti a bordo di 4X4, proprio i mezzi usati dai turisti messicani. In fondo, è un problema delicatissimo per l’Egitto costretto a confrontarsi con un doppio fronte Isis: l’instabile Sinai e il grande mare di sabbia a ovest al confine con la Libia. Dopo la cacciata dei Fratelli Musulmani nel 2013 e la deposizione del loro presidente Morsi, adesso è l’avanzata jihadista in varie regioni la principale minaccia per il presidente al Sisi. Nell’ultima settimana un’accelerazione con il lancio di una nuova operazione antiterrorismo: un centinaio di affiliati del Califfo ucciso e qualche danno collaterale, purtroppo. cont. © RIPRODUZIONE RISERVATA AltriMondi R MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT La piena del Nure a Bettola, in provincia di Piacenza. Qui risultano disperse due persone: padre e figlio ANSA L’Emilia sott’acqua Straripano i fiumi: un morto, 2 dispersi 1Crolli, frane, allagamenti: il Piacentino in ginocchio Stanziati due milioni. Ma pure la Liguria conta i danni Daniele Vaira @danvaira U n morto e due dispersi a Piacenza. Crolli, case allagate, edifici sventrati. Una scuola evacuata a Parma. Sono alcune delle pesantissime conseguenze del maltempo che sta flagellando Liguria ed Emilia Romagna. La situazione più grave nel Piacentino. Qui c’è già una vittima accertata: si tratta di Luigi Albertelli, guardia giurata di 56 anni, di Pontedellolio travolto dalle acque straripate del Trebbia. Il corpo era a poca RColpita Bettola, la cittadina in cui è nato Bersani. L’ex segretario Pd: «Un dramma» distanza dalla carcassa della vettura di servizio dell’istituto di vigilanza trovata poco lontano dall’abitato di Bettola, uno dei borghi più colpiti dalla devastazione. Scene apocalittiche: distrutti gli impianti sportivi - appena costruiti -, aperte pesanti crepe nei piloni dei ponti. Una montagna di fango tra per strada, dentro e fuori case, negozi, stalle, cantine, frane in molte parti del territorio con frazioni montane isolate. Almeno 4 mila le persone senza elettricità E ci sono anche due dispersi: padre e figlio a bordo di un fuoristrada diretti a Como per una visita medica, viaggiavano sulla strada provinciale 654, un tratto della quale è stato «inghiottito» dall’acqua. «Nei miei paesi è arrivato il disastro. Una precipitazione senza precedenti. Vite umane perdute, un territorio ferito. Bisogna subito togliere frazioni e paesi dall’isolamento, ripristinare le reti e i servizi fondamentali. Così, su Facebook, l’ex segretario del Pd Pier Luigi Bersani, originario di Bettola, ha commentato le drammatiche notizie sull’emergenza maltempo nel Piacentino. La Regione ha subito stanziato due milioni. GENOVA IN CRISI Il maltempo ha flagellato anche la Liguria. Un nubifragio ha causato disagi a Genova. Strade e scuole allagate, alberi caduti. Una cinquantina gli interventi dei vigili del fuoco. Situazione difficile anche in Friuli a causa dei forti venti e dei temporali. Colpita la zona di Muzzana del Turgnano (Udine), diverse case danneggiate. Allagamenti in diversi comuni. Decine le richieste d’aiuto ai vigili del fuoco e alla Protezione Civile. Treni rallentati sulla Trieste- Venezia. © RIPRODUZIONE RISERVATA LA CALIFORNIA VA A FUOCO: CASE IN FUMO È di almeno un morto e oltre 400 case distrutte il bilancio de i roghi che stanno devastando la California. Sono andati in fiamme anche due condomìni e diversi negozi. Distrutti anche migliaia di fienili e capanne. Almeno 12 i focolai. Gli sfollati sarebbero oltre 23mila. 37 L’ECONOMIA RESPIRA Il debito italiano giù di 4,5 miliardi E le stime del Pil riviste al rialzo 1Bankitalia a luglio vede conti migliori Renzi è ottimista: «Cresceremo più del previsto» A suo modo è uno strano ma vero: il debito dell’Italia che scende anziché salire. Ma è successo - a luglio - e a certificarlo è la Banca d’Italia. Un calo di 4,5 miliardi rispetto al mese precedente e infrange al ribasso la soglia dei 2.200 miliardi, attestandosi a 2.199,2 miliardi. Nello specifico il debito delle amministrazioni centrali è diminuito di 3,5 miliardi, quello delle amministrazioni locali di 1,2 miliardi, mentre il debito degli enti di previdenza è aumentato di 0,2 miliardi. Bankitalia offre anche un aggiornamento sull’andamento delle entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato: «Sono state pari a luglio a 37,8 miliardi, in aumento rispetto allo stesso mese del 2014 (35,9 miliardi)». Nei primi sette mesi del 2015 le entrate tributarie sono state complessivamente pari a 224,9 miliardi, in lieve aumento rispetto a quelle relative allo stesso periodo dell’anno precedente (224 miliardi)». LA CONTINUITÀ Il governo è intenzionato ad andare avanti sul percorso della riduzione del debito e più volte il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, ha sottolineato la necessità di non prescindere da questa via, che non può essere alternativa a quella della crescita e di una maggiore flessibilità. «Non ci sarà nessuno sforamento dei conti. Faremo una manovra da quasi 27 miliardi di euro», ha aggiunto il premier Matteo Renzi, ospite a Otto e mezzo su La7. E l’ottimismo del premier riguarda anche le stime del Pil che potrebbe essere rialzato dallo 0,7% allo 0,9%. La stima potrebbe portare fino a una maggiore disponibilità finanziaria di quasi 2 miliardi di euro, stando alle previsioni del Tesoro. Il presidente del Consiglio ha parlato a tutto campo. In difesa della decisione di eliminare Tasi e Imu nel 2016, Renzi ha detto: «Non se ne può più della vicenda della tassa sulla casa, va avanti da anni e ora c’è un meccanismo allucinante». Quanto all’incidenza della misura sui conti pubblici, «la tassa sulla casa vale solo 3,5 mld». Per un’imposta che sparisce, un’altra ne arriverà, anche se solo nel 2017. La cosiddetta “Google tax”, la tassa sulle transazioni digitali. «Dopo aver aspettato per due anni una legge europea, dal 1° gennaio 2017 immaginiamo una digital tax che vada a colpire con meccanismi diversi, per far pagare tasse nei luoghi in cui sono fatte transazioni e accordi». Il premier ha poi escluso di lasciare la segreteria del Pd - in risposta a Massimo D’Alema - e ha ribadito: «Io farò al massimo due legislature. Se mi rieleggeranno, sarà l’ultima». Il ministro Pier Carlo Padoan NUOVA RIVOLUZIONE Il Papa non fa sconti a nessuno «Conventi-hotel: sì alle tasse» 1Verso una svolta sugli edifici religiosi «Paghino l’Imu se fanno business» Esultano i Radicali D i tabù in tabù, Francesco sta buttando giù le robuste certezze di santa romana chiesa. Ultima quella dell’esenzione Imu per gli immobili di proprietà del Vaticano. Nello specifico, ieri Bergoglio ha chiarito che i conventi, quelli impegnati solo nella religione, non devono pagare tasse. Ma se invece si trasformano in alberghi, «è giusto che paghino le tasse come tutti gli altri». Si riferiva a quel lungo elenco di strutture di accoglienza cattolica: in una, da neo pontefice, volle pagare a tutti i costi il conto prima di trasferire i bagagli in Vaticano. Adesso non fa Papa Francesco tra la gente in piazza del Vaticano, a Roma ANSA RL’altro monito del Pontefice: «Sì all’accoglienza anche se si rischia il terrorismo» sconti, sia a chi tiene chiuse le strutture religiose ai migranti («Siano accolti, anche con il rischio terrorismo»), sia a chi fa il furbo con l’Agenzia delle Entrate: «Alcune congregazioni dicono: “No, ora che è il convento è vuoto faremo un hotel: possiamo ricevere gente e con ciò ci manteniamo e guadagniamo denaro”. Bene, se desideri questo paga le imposte. In caso contrario, il business non è pulito». Parole rivoluzionarie nell’intervista alla radio portoghese Renascenca: cadono alla vigilia del Giubileo, un periodo in cui si faranno affari d’oro. NORMATIVA Lunga la storia della normativa fiscale e sul tema si è misurata spesso la prudenza dei politici, non solo cattolici. Dall’esenzione totale, negli anni si è passati prima ad una non imposizione nel caso in cui l’attività alberghiera o commerciale fosse accompagnata anche da una religiosa. Tradotto: bastava una messa nella cappella adiacente per non pagare. Dal 2012 è prevista l’esenzione per le strutture in cui si svolgono attività con «modalità non commerciali», legge «colabrodo» per i Radicali che da sempre fanno della questione una battaglia politica. E ora esultano per lo scatto in avanti del Papa: «La migliore risposta alle nostre denunce», fanno sapere. Hanno calcolato un’evasione sui 20 milioni solo a Roma, la città di Francesco. cont. © RIPRODUZIONE RISERVATA DIVERSAMENTE AFFABILE di FIAMMA SATTA SE LE BARRIERE DELLA MENTE DIVENTANO INSUPERABILI I l presidente Mattarella, che ha trasformato la tenuta di Castelporziano in un centro estivo per disabili, ha dichiarato: «Avevamo paura che sarebbe stato difficile abbattere le barriere architettoniche. Invece non lo è stato. Le barriere più difficili da abbattere sono quelle della nostra mentalità. Le barriere sono l’inerzia e la pigrizia, il non volere aprirsi e accogliere». Anche Papa Francesco ha aperto la tenuta di Castel Gandolfo. Ai visitatori che potranno finalmente (finalmente?) ammirare sedie gestatorie, documenti e abiti della Corte Pontificia come se gironzolassero in un museo. A proposito di aperture e musei, il Papa recentemente ha detto che le chiese chiuse non si dovrebbero chiamare chiese ma musei. Ha ragione. Infatti potrebbero offrire ogni bendidio: silenzio, raccoglimento, rifugio, bellezza e anche refrigerio dall’afa estiva. Vicino casa mia, in Centro Storico a Roma, ci son più chiese che sampietrini ma molte sono inaccessibili e molte sono chiuse. San Girolamo della Carità per esempio, un rettorato dell’Opus Dei, organizzazione notoriamente ricchissima ed efficentissima, è chiusa dal 1 luglio e lo rimarrà fino al 30 settembre come da cartello sul portone. Fantastico. BLOG segui Fiamma anche su diversamente aff-abile.gazzetta.it 38 AltriMondi R MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT 1 TROPPO PROFONDO PER I BAMBINI? A DIRE IL VERO HANNO CAPITO IL FILM ANCHE MEGLIO DEGLI ADULTI 2 3 DIETRO IL FENOMENO Perché i «Minions» sono per i piccoli E pure per i grandi 1È il film campione 4 NON SAPEVO PIÙ COSA FRULLASSE NELLA TESTA DI MIA FIGLIA... COSÌ HO PROVATO A DARMI UNA RISPOSTA I 1 Un attacco di Rabbia; 2 La piccola Riley con i genitori; 3-4 Le emozioni nel loro Quartier Generale PETE DOCTER REGISTA E SCENEGGIATORE Svolta Inside Out «La Tristezza c’è Ora la mostriamo» 1Ha incantato Cannes e domani arriva nei cinema Il regista Docter: «Nella mente per capire chi siamo» Elisabetta Esposito ROMA S e vi capiterà di osservare i volti di chi esce dal cinema dopo aver visto Inside Out, noterete bambini esaltati che saltellano per la felicità e genitori con sorrisi sinceri ma più contenuti e una strana luce negli occhi. E capirete che quanto mostrato con una genialità e una profondità rare nel nuovo film della Disney Pixar — applaudito al Festival di Cannes e da domani nelle sale italiane — è straordinariamente vero. Inside Out racconta le emozioni, azzarda una spiegazione su come si inneschino e su come cambino nel tempo. Gio- ia, Tristezza, Rabbia, Disgusto e Paura prendono vita: sono loro a muovere la mente di Riley, una bambina di 11 anni, età delicatissima in cui tutto cambia. E per le emozioni diventa un’impresa starle dietro. COME I SETTE NANI Il regista e sceneggiatore premio Oscar Pete Docter (Up, Monsters & Co.), faccia da cartone animato e mille idee per la testa, ha spiegato ieri a Roma dove sia nato il suo film. «Mia figlia era tutta una risata da piccola, poi, improvvisamente, ha compiuto 11 anni... Non ci guardava più e io ero ossessionato da una domanda: a cosa diavolo starà pensando? Ho tentato di darmi una risposta con Inside Out, un clic AL FIANCO DEGLI AUTORI UNO STAFF DI PSICOLOGI PER STUDIARE LE EMOZIONI Per entrare nella mente umana lo staff della Pixar ha lavorato con scienziati, neurologi e psicologi, ma soprattutto con il dottor Dacher Keltner, professore all’Università di Berkeley. Racconta il regista Docter: «I ricercatori nelle varie teorie individuano da 4 a 27 emozioni di base. Noi ci siamo limitati alle cinque che in qualche modo le contengono tutte, ma sceglierle è stata davvero dura». OROSCOPO LE PAGELLE di ANTONIO CAPITANI 21/3 - 20/4 ARIETE 6- La Luna vi si oppone. E paventa qualche tensione, impicci, fumatine di zebedei. Risolverete tutto, tranqui. Il sudombelico fa orario continuato. Ottimo. 21/4 - 20/5 TORO 21/5 - 21/6 GEMELLI 6,5 La Luna punta il focus su dettagli da curare, burocrazia, lavoro da affrontare con metodo. Siete però simpatici come una borsite e poco suini: rimediate. 22/6 - 22/7 CANCRO 7,5 Siete animati da intenzioni ottime. E tutto scorre più facilmente del previsto. Lo sport aiuta la silhouette, la fornicazione solleva l’animo e i muscoli. 5,5 Dovrete organizzarvi. E bene. Perché la giornata sembra profilarsi caotica. Casa e famiglia angustiano, acidino il sudombelico: ci vuol dolcezza. 23/7 - 23/8 LEONE 7+ Colloqui, viaggi e lavoro premiano, le vostre idee sono originali e realizzabili. E quanto charme! Un filo di umor juventino c’è, ma fornicando passa. 24/8 - 22/9 VERGINE 7 Ritmi pacati, umore stabile, buon rendimento nel lavoro: la Luna è generosa, oggi. Senza contare che agevola pure le cose di soldi. Ma c’è stasi suina. 23/10 - 22/11 SCORPIONE 23/11 - 21/12 SAGITTARIO 22/12 - 20/1 CAPRICORNO 21/1 - 19/2 ACQUARIO 20/2 - 20/3 PESCI Stelle generose mettono in atto processi di metamorfosi utili. Anche nel lavoro, che promette soddisfazione. L’ormone è pervaso di gioia. Il minimo sindacale di successo, specie nel lavoro, c’è. Siete però stanchi, forse, e un po’ lamentoso-tombali, ma il sudombelico appare muy spigliato. Gli amici e i successi nel lavoro vi tengono alto il morale, Venere accresce il vostro fascino. E pure l’amore va bene. Con euforie suine mirabilissime. Un impedimento si materializza, l’umore si rabbuia, le vostre idee vengono messe in discussione. Pure during the fornication. State su e riflettete. Viaggi, lavoro e studi sono favoriti dalla Luna; tempismo, pragmatismo e faccia di glutei premiano, a sud dell’ombelico è ancora estate. Questioni di soldi e di lavoro vi si rivolgono a favore. Nonostante questo, siete un cicinìn sullo sclero andante, pure fornicando. Rilassatevi e enjoy! GAZZA METEO a cura di ILMETEO.IT 5,5 OGGI Milano MAX 23° MIN 18° 7+ 6- viaggio all’interno della mente, con al centro le emozioni. È stata dura dare corpo a qualcosa di tanto astratto, scegliere come rappresentare questi cinque esserini che, come dice il nostro produttore, potrebbero diventare i nuovi Sette Nani. Abbiamo cercato di mostrare perché prendiamo una certa decisione, come selezioniamo i ricordi, perché ci fissiamo con la canzoncina dello spot... È una versione pop delle teorie di Jung». Alla fine capiamo anche quanto sia importante la tristezza, anche quella dei figli che crescono (da qui gli occhi nostalgici dei genitori al termine del film). Ma un bambino può capirlo? «Ce lo siamo chiesto anche noi — ha confessato Docter — ma dopo le proiezioni di prova abbiamo visto che ai bambini arrivava tutto, anche più dei grandi. Il figlio di un dipendente Pixar non riusciva a tuffarsi in piscina, dopo aver visto il film si è buttato dicendo: “Prima guidava Paura, ora no”. Bello vero?». Ma tra i film di animazione Pixar, questo è senza dubbio quello che più si rivolge agli adulti: «I bambini lo guarderanno, quindi tante cose dovevano essere rese visivamente, ma molti dei messaggi qui vanno al cuore dei più grandi. Siamo cresciuti tutti con i film Disney e il lieto fine, ma la vita non è sempre così. La Tristezza esiste e va affrontata. Noi questa volta abbiamo voluto mostrarlo». © RIPRODUZIONE RISERVATA CONSIGLI 23/9 - 22/10 BILANCIA 8 d’incassi del 2015 in Italia con 20 milioni Detassis: «Sono liberi e così li invidiamo» 7,5 7 Roma DOMANI Milano Roma DOPODOMANI Milano Roma MAX 31° MIN 21° MAX 21° MIN 16° MAX 31° MIN 21° MAX 24° MIN 17° MAX 34° MIN 22° l cinema di animazione sta vivendo un momento d’oro. In attesa dell’arrivo di Inside Out, in Italia impazza la minionmania. Alla terza settimana di programmazione i Minions non solo restano saldamente in testa alla classifica dei film più visti del weekend con 2,6 milioni, ma raggiungendo un totale di 19 milioni e 760 mila euro diventano i campioni di incassi del 2015. Gli esserini gialli nati da Cattivissimo Me hanno infatti superato l’attesissimo 50 Sfumature di Grigio che si era fermato a 19 milioni e mezzo. Meglio dunque i piccoli Kevin, Stuart e Bob con le loro disperata caccia del cattivo più cattivo che ci sia della bella e nuda Dakota Johnson. Cer- GAG E RISATE CON AMADEUS E OTTO OSPITI «Stasera tutto possibile» è il nuovo show di Amadeus. Nessuna gara, nessuna regola solo giochi, risate e prove che rimandano alle sagre: il conduttore porta in Italia il «comedy show», format cult in Francia. Otto personaggi del mondo dello spettacolo dovranno restare in equilibrio in una stanza con il pavimento inclinato di 22,5°. Cercheranno di non cadere e dovranno anche improvvisare uno sketch. DA VEDERE STASERA ALLE 21.15 SU RAI DUE © RIPRODUZIONE RISERVATA Stuart, il Minion più affamato... IL TALK SHOW IN ONDA DA QUESTA SERA Floris torna con diMartedì su La7 «Da noi la qualità prima di tutto» Giovanni Floris è alla sua seconda stagione a La7 ANSA Torna questa sera su La7 «diMartedì», il talk show di Giovanni Floris. Nella passata stagione il programma era salito dal 3,5% della prima puntata al 6,8 di quelle finali. «Siamo come i fondisti... Abbiamo inventato una trasmissione, lavorando sulla qualità, stando molto attenti al prodotto. Certo, la crescita mi ha stupito, ma abbiamo un progetto pluriennale e speriamo di convincere anche quest’anno». LO SPORT IN TV calcio «STASERA TUTTO È POSSIBILE» to, rispetto alle Sfumature i Minions avevano i bambini. Ma stavolta anche gli accompagnatori si sono divertiti parecchio, tanto che negli ultimi tempi in sala in molti sono arrivati senza bambini intorno. I Minions piacciono ai grandi perché raccontano una storia semplice e divertente, colma di riferimenti, storici e musicali (nella colonna sonora anche i Doors, Kinks, Rolling Stones e Jimi Hendrix). Non solo. «Piacciono agli adulti per quel linguaggio che capisci e non capisci e che ti porta in un mondo immaginario che è buono, pasticcione e molto umano — spiega la direttrice di Ciak, Piera Detassis —. Sono delle piccole pesti, con quell’irresponsabilità e quella libertà espressiva che tutti vorremmo. E poi sono gialli, quindi solari e gustosi, elemento determinante per il loro successo». e.e. JUventUs - chievo Serie a (replica) 14.30 - Sky SpoRt 1 west ham - newcastle premier League (replica) 15.45 - FoX SpoRtS Brescia - salernitana Serie B 16.15 - Sky SupER caLcio ascoli - entella Serie B 18.00 - Sky SpoRt 1, Sky SupER caLcio, Sky caLcio 1 real madrid shakhtar champions League 20.45 - itaLia 1 manchester citY JUventUs champions League 20.45 - Mp SpoRt siviglia - BorUssia mönchengladBach champions League 20.45 - Mp caLcio 1 psg - malmoe champions League 20.45 - Mp caLcio 3 psv eindhoven manchester United champions League 20.45 - Mp caLcio 4 wolFsBUrg cska mosca champions League 20.45 - Mp caLcio 5 BenFica - astana champions League 20.45 - Mp caLcio 7 vicenza - Bari Serie B (replica) 21.00 - Sky SpoRt 1 ginnastica ritmica mondiali Da Stoccarda, Germania (replica) 17.00 - Rai SpoRt 2 rUgBY Basket Benetton treviso edinBUrgh torneo Guinness (replica) 15.00 - Rai SpoRt 1 spagna - grecia Europeo Quarti di finale Da Lilla, Francia 18.30 - Sky SpoRt 3 nUova zelanda Francia Mondiale Rugby 2011 (replica) 22.15 - Sky SpoRt 2 Francia - lettonia Europeo Quarti di finale Da Lilla, Francia 21.00 - Sky SpoRt 3 speedwaY Biliardo snooker: masters 2ª giornata Da Shanghai, cina 8.30 - EuRoSpoRt snooker: masters 2ª giornata Da Shanghai, cina 13.30 - EuRoSpoRt indianerna vetlanda Swedish National League 19.00 - EuRoSpoRt 2 tennis Us open Finale maschile Da New york, Stati uniti (replica) 11.30 - EuRoSpoRt radwanska - Bencic Wta premier Eastbourne (replica) 22.00 - SupER tENNiS 4 EXTRATIME MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT SPECIALE CHAMPIONS GRUPPO A 8 0 testi di Giulio Di Feo e Iacopo Iandiorio hanno collaborato: Giuliano Adaglio, Alec Cordolcini, Andrea Luchetta, Alessandro Merchiori Tutte le sfumature della nobiltà, un pronostico facile all’apparenza e una sicurezza: subito due Real-Psg, una di quelle partite che per uomini e spettacolo ci si aspetta dalle semifinali in su. Una bella cartina al tornasole per il valore di entrambe, specie per Rafa Benitez che si ritrova in mano una rosa di fenomeni con utili aggiunte in mediana (via Illarramendi e Khedira, dentro un maturatissimo Casemiro e i piedi buoni di Kovacic) ma anche qualche crepa da stuccare a livello motivazionale. Due su tutte: Keylor Navas che dopo il tormentone De Gea si è trovato in poche ore da sbolognato a titolarissimo, e Ronaldo che deve conciliare le esigenze di gestione del cyberfisico con la voglia di continuare nei suoi numeri realizzativi monstre. Benitez lo sa e ci sta lavorando, in una piazza che perdona poco e considera ogni trofeo non vinto come una sconfitta. Di buono c’è che la difesa tiene e che, nella BBC rivista tatticamente da Rafa, Bale pare più incisivo di prima. Vanno per vincere, insomma. REAL MADRID (SPA) 16 Ucraina 13 Finali Vitorie 1Le grandissime d’Europa sul neutro di Leopoli 1Ma lo Shakhtar dei brasiliani non si darà per vinto facilmente1Al Malmoe basta esserci SHAKHTAR D. Partecipazioni 45 REAL MADRID Partecipazioni Spagna 0 Finali Maceria e nobiltà Real e Psg in Ucraina PARIS SAINT GERMAIN (FRA) Partecipazioni PSG Francia Finali 10 Vitorie Nobili nuovi 0 0 Vitorie 15 setembre Psg Real Madrid Vs Vs Malmoe Shakhtar 30 setembre Shakhtar Malmoe Vs Vs Psg Real Madrid 21 otobre Malmoe Psg Vs Vs Shakhtar Real Madrid 3 novembre Shakhtar Real Madrid Vs Vs Malmoe Psg 25 novembre Malmoe Shakhtar Vs Vs Psg Real Madrid 8 dicembre Psg Real Madrid Vs Vs Shakhtar Malmoe Nobili in esilio Il terzo incomodo del gruppo è 15 Partecipazioni Finali IL CALENDARIO Uguale a Parigi, solo con qualche crepa in più. In primis, il portiere: Sirigu nelle ultime 4 stagioni ha offerto un rendimento da star, è stato accantonato in malo modo per offrire il posto a Trapp e il tedesco ha cominciato spaperando alla grande. Effetto negativo del solito mercato spettacolare, che ha dato a Blanc uno dei migliori secondi violini del mondo (Di Maria) e un esterno sinistro d’assalto (Kurzawa, alternativa a Maxwell). L’impressione è quella di un tavolo con tutti gli ingredienti per fare la bomba atomica: mistura instabile, ma se Blanc trova la chimica possono battere chiunque. In questo senso la conferma di Thiago Motta, mammasantissima in spogliatoio e bodyguard del talento di Verratti, vale come un acquisto a 5 stelle. Occhio a come miscelarli anche tatticamente: Cavani è fior di realizzatore, avrà ancora voglia di sbattersi sull’altare di Ibra? MALMOE Svezia 1 0 Vitorie lo Shakhtar, a cui la storia dice che non tutti i terzi posti vengono per nuocere: con quello di 7 anni fa poi vinsero l’Europa League. Lucescu prosegue nel suo progetto romantico: vende star e coltiva i sostituti. Ora il gioiello è Teixeira, scatti di altissimo livello sulla trequarti e prossimamente in una big, davanti offre garanzie il buon vecchio Eduardo, occhio al lancio in mediana del talentone Kovalenko (lista B). Hanno piedi, cervello e schemi, per provare l’imboscata devono battere almeno una grande in casa, che poi casa non è visto che giocano a Leopoli. Chiude il Malmoe, che fatica a conquistarsi l’Europa per l’anno prossimo: è quinto in Allensvenkan a 7 turni dal termine. Del bomber hipster leggete sotto, da segnalare due fasce che funzionano: a sinistra il nazionale peruviano Yotun, a destra può trovare spazio il ’94 Cibicki (in lista B). Che per ora è un’anguilla magrolina, se mette chili e non perde in coordinazione diventa interessante anche a sud del Baltico. © RIPRODUZIONE RISERVATA SHAKHTAR DONETSK (UCR) MALMOE (SVE) La ricetta per diventare big? Un dilemma di nome Bale Metti un Di Maria nel motore Ma Rafa ha la soluzione Care grandi, c’è Teixeira Lo manda Edmundo... Berget, il vichingo del gol Finché segna, la barba resta Angel Di Maria è il regalo più grande che possa farsi una squadra che vuole diventare big: ha la magia dei grandi ma anche corsa e altruismo da mettere al servizio di altri come lui. Il Psg gli faceva il filo da due anni e ora ha coronato il sogno: con lui ha un tridente che non si marca. A Manchester fanno notare come nonostante un’annata no sia stato comunque il Red Devil con più occasioni create, Angel invece è estasiato da Ibra: «Ho giocato con Messi, Ronaldo e Rooney, e credetemi: mi impressiona. Il livello è quello» Che vincano o perdano, allo Shakhtar una cosa è sempre sicura: ogni anno mettono in rampa di lancio un talentone buono per le big vere. A questo giro guardate bene Alex Teixeira, che ha imparato come si attacca da Edmundo al Vasco e come di gioca in Europa in 6 anni e passa con Lucescu. Trequartista o punta esterna, ha passo, dribbling, reattività, dialogo con gli altri, spirito di sacrificio e un bel tiro secco. In Ucraina siamo a 9 gol in 7 partite, qualche anno fa pure la Juve di Conte impazzì per marcarlo. (g.a.) Il più vichingo tra i vichinghi. Di Jo Inge Berget, barbuto attaccante di fascia, sono accorti in molti: prima l doppietta al Celtic che è vals la qualificazione ai gironi, poi rete con cui ha steso la Croa all’Ullevaal, lanciando la Norvegia verso Francia 2016 Rapido per la stazza (1,84), p giocare sia da punta, sia da esterno. Hareide, il tecnico, lo adora, nonostante la barba: «Gli ho chiesto di tagliarla, ma non mi ascolta. Finché continua a segnare n gli dirò più nulla!». Nella squadra dei fenomeni ce n’è uno particolare: il più pagato, il più spaesato, il più difficile da mettere in campo, il più condizionato dai pregi che ha. Gareth Bale ha mezzi fisici che forse nessun altro calciatore ha, ma fatica nel fraseggio con chi ha piedi migliori. Nel ridisegnare la BBC aggiungendo un trequartista, Benitez lo fa partire dal centro, dietro Benzema, libero di inserirsi negli spazi creati dagli altri. Funzionerà? Per ora sì, il banco di prova vero però è proprio la Champions... 4-3-3 4-2-3-1 MAXWELL 4-2-3-1 MARCELO MATUIDI 4-4-2 AZEVEDO C. RONALDO DI MARIA KROOS D. LUIZ TRAPP IBRAHIMOVIC KEYLOR NAVAS SILVA BALE PYATOV BENZEMA CAVANI Giocatore Nazione Età Pres. Gol 1 NICOLAS DOUCHEZ 16 KEVIN TRAPP 30 SALVATORE SIRIGU 35 25 28 0 30 ARNASON RAFA BENITEZ nato il 16-4-60, da giugno al Real. Prima Valencia, Liverpool, Inter, Chelsea e Napoli Giocatore 0 0 1 KEYLOR NAVAS 13 KIKO CASILLA 31 RUBEN YAÑEZ ADU ROSENBERG SRNA Nazione Età Pres. Gol PORTIERI FRA GER ITA WILAND MARLOS DANILO PORTIERI GLADKIY FRED J. RODRIGUEZ LAURENT BLANC nato il 19-11-1965, allena il Psg dal 2013. Prima al Bordeaux e c.t. della Francia LEWICKI DJURDJIC TEIXEIRA MODRIC AURIER BENGTSSON ORDETS PEPE VERRATTI BERGET STEPANENKO RAKITSKIY SERGIO RAMOS T. MOTTA YOTUN TAISON TINNERHOLM MIRCEA LUCESCU nato il 29-7-45, a Donetsk dal ’04; prima Romania, Dinamo B., Pisa, Brescia, Inter Giocatore Nazione Età Pres. Gol PORTIERI CRC SPA SPA 28 28 21 2 - 0 - 30 ANDRIY PYATOV 32 ANTON KANIBOLOTSKIY RODIC AGE HAREIDE nato il 23-9-53, al Malmoe dal ’14; prima Molde, Helsingborgs, Brøndby, c.t. Norvegia Giocatore Nazione Età Pres. Gol PORTIERI UCR UCR 31 27 44 0 0 0 1 JOHAN WILAND 27 ZLATAN AZINOVIC 29 FREDRIK ANDERSSON UCR UCR UCR BRA CRO UCR UCR BRA 32 36 23 25 33 24 26 29 40 20 1 4 57 2 36 2 0 0 0 0 3 0 1 0 DIFENSORI UCR BRA BRA BRA BRA BRA UCR UCR BRA BRA 26 23 22 26 23 27 30 22 27 25 15 2 10 11 6 3 16 35 2 0 0 0 0 0 1 8 ARG UCR CRO 24 28 32 5 10 28 0 2 7 SVE SVE SVE 34 27 26 14 - 0 - SVE PER SVE ISL SVE URU NOR 24 25 29 32 27 21 20 6 2 - 0 0 - SVE SVE GHA SVE SVE NOR SER 23 22 24 26 18 25 21 4 12 1 0 - 1 0 0 0 - SVE SVE SVE NOR SER 32 25 26 24 29 24 1 5 - 6 0 0 - DIFENSORI DIFENSORI 2 3 5 17 19 20 23 32 THIAGO SILVA PRESNEL KIMPEMBE MARQUINHOS MAXWELL SERGE AURIER LAYVIN KURZAWA GREGORY VAN DER WIEL DAVID LUIZ DIFENSORI BRA FRA BRA BRA CAV FRA OLA BRA 30 20 21 34 22 22 27 28 42 15 81 8 33 43 4 3 0 0 1 5 2 3 4 6 12 15 17 23 30 RAPHAËL VARANE PEPE SERGIO RAMOS NACHO MARCELO DANI CARVAJAL ALVARO ARBELOA DANILO ABNER FRA POR SPA SPA BRA SPA SPA BRA BRA 22 32 29 25 27 23 32 24 19 34 77 82 10 56 15 66 21 - 0 3 8 0 5 0 3 1 - CENTROCAMPISTI 4 6 7 8 11 14 25 27 BENJAMIN STAMBOULI MARCO VERRATTI LUCAS THIAGO MOTTA ANGEL DI MARIA BLAISE MATUIDI ADRIEN RABIOT JAVIER PASTORE FRA ITA BRA ITA ARG FRA FRA ARG 25 22 23 33 27 28 20 26 4 24 22 64 45 28 11 26 0 1 0 5 8 4 0 4 ATTACCANTI 9 10 22 29 EDINSON CAVANI ZLATAN IBRAHIMOVIC EZEQUIEL LAVEZZI JEAN-KÉVIN AUGUSTIN URU SVE ARG FRA 28 33 30 18 26 15 109 43 35 9 - Non sono compresi i preliminari e le liste B CENTROCAMPISTI 8 10 11 14 16 18 19 21 22 27 TONI KROOS JAMES RODRIGUEZ GARETH BALE CASEMIRO MATEO KOVACIC LUCAS VAZQUEZ LUKA MODRIC DENIS CHERYSHEV ISCO MARTIN ØDEGAARD GER COL GAL BRA CRO SPA CRO RUS SPA NOR 25 24 26 23 21 24 29 24 23 16 53 23 31 14 12 36 33 - 6 3 12 1 1 3 6 - ATTACCANTI 7 CRISTIANO RONALDO 9 KARIM BENZEMA 20 JESÉ POR FRA SPA 30 27 22 115 77 73 42 8 0 5 13 18 31 33 38 44 66 OLEXANDR KUCHER VYACHESLAV SHEVCHUK IVAN ORDETS ISMAILY DARIJO SRNA SERHIY KRYVTSOV YAROSLAV RAKITSKIY MÁRCIO AZEVEDO CENTROCAMPISTI 6 7 8 9 10 11 14 17 28 29 TARAS STEPANENKO WELLINGTON NEM FRED DENTINHO BERNARD MARLOS VASYL KOBIN MAKSYM MALYSHEV TAISON ALEX TEIXEIRA ANTON TINNERHOLM YOSHIMAR YOTÚN RASMUS BENGTSSON KARI ARNASON MAHMUT ÖZEN FELIPE CARVALHO ANDREAS VINDHEIM CENTROCAMPISTI ATTACCANTI 19 FACUNDO FERREYRA 21 OLEXANDR GLADKIY 22 EDUARDO 3 13 17 21 24 25 26 6 7 8 10 14 19 20 OSCAR LEWICKI SIMON KROON ENOCH KOFI ADU GUILLERMO MOLINS ERIK ANDERSSON MAGNUS EIKREM VLADIMIR RODIC ATTACCANTI 9 11 22 23 28 MARKUS ROSENBERG AGON MEHMETI TOBIAS SANA JO INGE BERGET NIKOLA DJURDJIC EXTRATIME 5 MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT SPECIALE CHAMPIONS GRUPPO B PSV 24 Partecipazioni Olanda Partecipazioni Finali 1 Finali 1 Vitorie LVG non può sbagliare Lupi e Cska in agguato 1Van Gaal ha speso oltre 340 milioni in due estati per rifare lo United1Ma il Wolfsburg di Draxler, i russi di Doumbia e il Psv di Cocu sono rivali ostici In due estati lo United ha tirato fuori quasi 340 milioni di euro per rifare la squadra secondo il volere di Louis Van Gaal. E per tornare in Europa, dopo l’assenza dell’anno scorso. Ora c’è, ma il compito non è agevole. Perché i Red Devils sono un team in costruzione. Perché la varietà di schemi usati dall’olandese non rende agevole l’assimilazione: l’anno scorso è partito col 3-4-1-2, poi 4-3-1-2, per chiudere col 4-1-4-1. Quest’anno pare virare sul 4-3-3 o sul 42-3-1. Basta avanzare Herrera rispetto ai suoi compagni di linea e il gioco è fatto. O usare Mata da avanzato (finora l’ha disposto a destra) e mettere il baby Martial in fascia. E c’è il ritorno di Depay (bomber di Eredivisie nel ’14-15) a Eindhoven. Cessioni eccellenti Psv che Cocu ha rivitalizzato, vincendo l’ultimo titolo con ben 17 punti sull’Ajax (ed era dal 2008 che non trionfava). Oltre a Depay ceduto Wijnaldum, incassando 50 milioni di euro, metà dei quali reinvestiti PSV EINDHOVEN (OLA) M. UNITED Inghilterra MANCHESTER UNITED (ING) CSKA MOSCA Partecipazioni 27 5 Finali 3 Vitorie Germania 0 Finali 0 Vitorie per mantenere competitiva la squadra. A sinistra in avanti il Psv prova rilanciare il flop genoano Lestienne, ma in alternativa è pronto il talento uruguayano di Gaston Pereiro. In mediana tocca a Propper, eccellente lo scorso anno nel Vitesse, confermarsi geometra affidabile a livelli più alti. Doveroso il riscatto di Guardado (dal Valencia), mvp della passata Eredivisie, intrigante quello di Isimat-Mirin, che possiede tutto per non far rimpiangere Rekik. Si attendono il recupero di Willems, terzino da 13 assist nel 2013-14, e la consacrazione di Maher. Via De Bruyne Torna in Champions il Wolfsburg, dopo l’unica esperienza nel 2009, quando era in gruppo proprio con United e Cska, che lo eliminarono. Erano i Lupi di Dzeko e Barzagli, campioni di Bundesliga. Questi li abbiamo visti l’anno scorso contro Inter e Napoli (che li ha eliminati) in Europa League, e hanno vinto la prima coppa nazionale della 30 setembre Man. United Vs Cska Mosca Vs Wolfsburg Psv 21 otobre Cska Mosca Wolfsburg Vs Vs Man. United Psv 3 novembre Man. United Psv Vs Vs Cska Mosca Wolfsburg 25 novembre Cska Mosca Man. United Vs Vs Wolfsburg Psv 8 dicembre Wolfsburg Psv Vs Vs Man. United Cska Mosca 0 loro storia. Hanno perso De Bruyne, al City. E Perisic all’Inter. Ma hanno portato in Bassa Sassonia Draxler, Kruse dal Gladbach e Dante dal Bayern. Attivo di 40 milioni. Se Dost conferma quanto di buono fatto l’anno scorso (16 reti in Bundesliga) e magari si recupera pure Schürrle il girone B sarà bello complicato. Cska Mosca Man. United Vs Vs 0 Vitorie IL CALENDARIO 15 setembre Wolfsburg Psv 1 Partecipazioni WOLFSBURG 12 Russia Maestro Slutsky Il Cska non ci sta a fare la vittima come l’anno scorso, quando prese sberle da Roma e Bayern. In patria è partito a razzo: 7 vittorie in 7 gare. Il neo c.t. part time Slutsky, al Cska da 6 anni (solo Arkadyev nel ’44-52 lo batte), ha cambiato poco: si è ripreso dalla Roma Doumbia, che a Mosca ha fatto bene. E se in patria deve sacrificare a turno uno straniero (limite di 6 in campo) in Europa potrà utilizzarli tutti: così può schierare il regista arretrato Natcho con Wernbloom, spostando Dzagoev più avanti e alternare Musa a Doumbia. © RIPRODUZIONE RISERVATA CSKA MOSCA (RUS) WOLFSBURG (GER) De Jong junior rinnova la sfida con Depay Wayne diavolo da primato Leader come fra i Leoni L’Elefantino Doumbia non teme il freddo. Anzi... I valori del giovane Draxler I Verdi meglio della Juve Se il fratello maggiore (Siem) è sbocciato nell’Ajax, Luuk de Jong ha scelto il Twente per farsi notare, nel 2011-12 (25 reti in Eredivisie). Figli di pallavolisti olandesi in Svizzera (e infatti Luuk è nato a Aigle, cantone di Vaud), sono cresciuti insieme al De Graafschap. Luuk ha provato le esperienze al Gladbach e al Newcastle, dove nel luglio 2014 era arrivato proprio fratel Siem. Ma Luuk intanto era andato via, al Psv. Fra i cannonieri è finito dietro solo a Depay, ex compagno al Psv, passato allo United: adesso si incrociano. Se il botto del mercato è stato il giovane francesino Martial, il leader nello spogliatoio di Manchester resta Rooney. Tanto più ora rafforzato e incoraggiato dal record di miglior goleador della storia della nazionale inglese (50 reti), superando il campione del Mondo Bobby Charlton. Ecco, con i Red Devils Wayne deve ritrovare la continuità realizzativa che ha con i Tre Leoni. Deve anche farlo capire a Van Gaal che l’anno scorso l’ha sacrificato come trequartista. Wayne è bomber dalla pistola facile. Quando rivede Mosca l’ivoriano Seydou Doumbia pare sentirsi a casa. Come se l’Elefante (è il simbolo della nazionale ivoriana) fosse sempre vissuto in Russia. Per uno però cresciuto fra Giappone e Svizzera da quando ha 18 anni, Mosca non deve impressionare. E infatti l’ex romanista (cui forse non è stato dato il tempo di esprimersi) è ripartito da come aveva lasciato: 3 gol nei preliminari di Champions eliminando lo Sporting Lisbona. Per ricordare i 18 siglati nel 2013-14 e i 28 di 2 stagioni prima. A Gelsenkirchen da quando aveva 8 anni, da 4 stagioni titolare con i grandi, eppure quest’estate alla fine Julian Draxler ha «tradito». L’avrà convinto la salute dei Lupi, splendidi secondi l’anno scorso dietro al Bayern in Bundesliga. L’avrà convinto l’ingaggio che gli ha offerto il Wolfsburg (ma allo Schalke non prendeva le noccioline...). Sta di fatto che raccoglie una pesante eredità: quella di Kevin De Bruyne, re degli assist nel 2014-15. Lo voleva la Juve, è voluto restare in patria. Per maturare. Vedremo. 4-3-3 4-3-3 BRENET 4-2-3-1 BLIND MAHER SCHWEINSTEIGER LESTIENNE 4-2-3-1 NABABKIN RODRIGUEZ MUSA DEPAY DRAXLER DZAGOEV ISIMAT-MIRIN ZOET ROJO GUARDADO L. DE JONG DE GEA BRUMA AKINFEEV Nazione Età Pres. Gol PORTIERI MARTIAL 24 21 31 - - DOUMBIA Nazione Età Pres. Gol 1 DAVID DE GEA 20 SERGIO ROMERO 50 SAM JOHNSTONE LUIZ GUSTAVO CALIGIURI VIERNIHA LEONID SLUTSKY nato il 4-5-71, al Cska dal 2610-2009. Prima FC Mosca, Samara, ora è pure c.t. Giocatore Nazione Età Pres. Gol PORTIERI SPA ARG ING 24 28 22 22 6 - 0 0 - 1 SERGEI CHEPCHUGOV 35 IGOR AKINFEEV DOST NALDO MARIO FERNANDES LOUIS VAN GAAL nato l’8-8-’51 qui da giugno 2014. Prima Ajax, Barcellona, Olanda, Az, Bayern Giocatore KRUSE BENAGLIO TOSIC PORTIERI OLA OLA OLA EREMENKO V. BEREZUTSKI WERNBLOOM DARMIAN PHILLIP COCU è nato il 29-10-1970, al Psv da giugno 2013, prima ha allenato le giovanili del club 1 JEROEN ZOET 21 LUUK KOOPMANS 22 REMKO PASVEER ROONEY SCHNEIDERLIN ARIAS Giocatore HERRERA NARSINGH DANTE IGNASHEVICH SMALLING PROPPER GUILAVOGUI DIETER HECKING nato il 12-9-’64, a Wolfsburg da fine ’12. Prima Aachen, Hannover, Norimberga Giocatore Nazione Età Pres. Gol PORTIERI RUS RUS 30 29 2 37 0 0 1 DIEGO BENAGLIO 20 MAX GRÜN 28 KOEN CASTEELS BRA RUS RUS RUS RUS RUS RUS 24 36 26 33 28 33 24 6 67 42 12 40 26 0 2 0 0 3 0 DIFENSORI SVE SER RUS LET BUL FIN ISR 29 28 25 27 23 28 27 14 17 20 8 12 18 10 1 3 4 1 0 1 1 RUS NIG CAV 25 22 27 1 14 15 0 2 10 SVI GER BEL 31 28 23 6 - 0 - GER SVI PER BRA GER BRA GER SVI 31 27 23 31 25 32 23 23 6 28 - 0 0 - GER GER GER GER GER BRA FRA GER GER SWA 27 21 27 28 24 28 24 21 20 19 23 6 22 22 2 - 4 1 3 0 0 - DAN POR OLA 27 29 26 29 1 - 8 0 - DIFENSORI DIFENSORI 2 3 4 5 14 15 20 29 NICOLAS ISIMAT-MIRIN HECTOR MORENO SANTIAGO ARIAS JEFFREY BRUMA SIMON POULSEN JETRO WILLEMS JOSHUA BRENET JORRIT HENDRIX DIFENSORI FRA MES COL OLA DAN OLA OLA OLA 23 27 23 23 30 21 21 20 6 2 3 - 0 0 0 - CENTROCAMPISTI 6 7 8 10 18 23 49 DAVY PROPPER GASTON PEREIRO STIJN SCHAARS ADAM MAHER ANDRES GUARDADO RAI VLOET ALBERT GUDMUNDSSON OLA URU OLA OLA MES OLA ISL 24 20 31 22 28 20 18 6 9 - 0 0 - ATTACCANTI 9 11 16 17 19 37 39 LUUK DE JONG LUCIANO NARSINGH MAXIME LESTIENNE FLORIAN JOZEFZOON JÜRGEN LOCADIA NIKOLAI LAURSEN ALEKSANDAR BOLJEVIC OLA OLA BEL OLA OLA DAN MON 25 24 23 24 21 17 19 6 - 1 - 4 5 12 23 30 36 PHIL JONES MARCOS ROJO CHRIS SMALLING LUKE SHAW GUILLERMO VARELA MATTEO DARMIAN ING ARG ING ING URU ITA 23 25 25 20 22 25 17 22 - 2 1 - SPA ING OLA ING SPA ING ECU BEL FRA GER ING 27 34 25 30 26 21 30 27 25 31 22 28 68 14 13 2 35 5 89 - 6 4 0 1 0 6 0 12 - OLA FRA ING 21 19 29 7 81 0 29 CENTROCAMPISTI 8 16 17 18 21 22 25 27 28 31 35 JUAN MATA MICHAEL CARRICK DALEY BLIND ASHLEY YOUNG ANDER HERRERA NICK POWELL ANTONIO VALENCIA MAROUANE FELLAINI MORGAN SCHNEIDERLIN BASTIAN SCHWEINSTEIGER JESSE LINGARD 2 4 5 6 14 24 42 MÁRIO FERNANDES SERGEI IGNASHEVICH VIKTOR VASIN ALEKSEI BEREZUTSKI KIRILL NABABKIN VASILI BEREZUTSKI GEORGI SCHENNIKOV CENTROCAMPISTI 3 7 10 19 23 25 66 PONTUS WERNBLOOM ZORAN TOSIC ALAN DZAGOEV ALEKSANDRS CAUNA GEORGI MILANOV ROMAN EREMENKO BIBRAS NATCHO ATTACCANTI 8 KIRILL PANCHENKO 18 AHMED MUSA 88 SEYDOU DOUMBIA 4 5 6 18 24 25 31 34 MARCEL SCHÄFER TIMM KLOSE CARLOS ASCUES DANTE SEBASTIAN JUNG NALDO ROBIN KNOCHE RICARDO RODRIGUEZ CENTROCAMPISTI 7 10 11 15 17 22 23 27 30 35 DANIEL CALIGIURI JULIAN DRAXLER MAX KRUSE CHRISTIAN TRÄSCH ANDRE SCHÜRRLE LUIZ GUSTAVO JOSUHA GUILAVOGUI MAXIMILIAN ARNOLD PAUL SEGUIN FRANCISCCO RODRIGUEZ ATTACCANTI 7 MEMPHIS DEPAY 9 ANTHONY MARTIAL 10 WAYNE ROONEY ATTACCANTI 3 NICKLAS BENDTNER 8 VIEIRINHA 12 BAS DOST 6 EXTRATIME MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT SPECIALE CHAMPIONS GRUPPO C Finali 2 Vitorie 1 Per l’Atletico sorteggio facile, il secondo posto se lo giocano turchi e portoghesi1Al debutto i kazaki dell’Astana, con l’attacco africano ATLETICO M. Partecipazioni 10 GALATASARAY Partecipazioni Spagna 7 Finali Strada libera per il Cholo: Gala e Benfica, zero timori BENFICA (POR) 34 Partecipazioni BENFICA Portogallo A Lisbona è andato via Jorge Jesus, tecnico più longevo dal dopoguerra (6 stagioni col Benfica) e anche il più vincente (10 titoli). L’ha sostituito Rui Vitoria, emergente l’anno scorso col Vitoria Guimarães (5°). Ma il club non cambia politica: tanta cassa (oltre 90 milioni entrati) con le cessioni di Rodrigo, Cancelo e André Gomes (al Valencia), Cavaleiro al Monaco, Lima negli Emirati e altri. Rinforzi? Carcela dallo Standard, il bomber greco Mitroglu e il messicano Jimenez che a Madrid al Cholo non è piaciuto. Chissà se l’italiano Cristante riuscirà a trovare più spazio rispetto all’anno scorso. Giovani a Madrid Proprio l’Atletico Madrid è il rivale più tosto del gruppo. Finalista nel 2014, fuori ai quarti ancora nel derby l’anno scorso (con gol del Chicharito a 2 minuti dai supplementari), il team di Simeone (è da 30 anni, con Aragones ’82-86 che il club non aveva tale stabilità in panchina) pare crescere in va- ATLETICO MADRID (SPA) 23 Turchia 2 Finali 0 Vitorie 0 0 La Champions di Prandelli l’anno scorso non fu una cena di Gala. E per questo l’ex c.t. ha pagato. Il subentrante Hamzaoglu ha salvato la stagione, conquistando il 20° titolo turco; ora ha tagliato i «rami secchi» (Pandev e Dzemaili) e dati via Melo e Telles all’Inter da cui (via Arsenal) ha preso Podolski e, la novità, il terzino Carole dal Troyes (di Ligue 2). Per la stella Grosskreutz dal Dortmund non ha fatto in tempo coi documenti: arriverà a gennaio. Come sempre dipenderà dal genio di Sneijder e dalla capacità realizzativa di Yilmaz, che tre anni fa ne fece 8 in Champions. 0 0 Miliardari parchi 15 setembre Galatasaray Vs Benfica Vs Atletico M. Astana 30 setembre Astana Vs Atletico M. Vs Galatasaray Benfica 21 otobre Atletico M. Galatasaray Vs Vs Astana Benfica 3 novembre Astana Benfica Vs Vs Atletico M. Galatasaray 25 novembre Atletico M. Vs Astana Vs Galatasaray Benfica 8 dicembre Galatasaray Benfica Astana Atletico M. Vs Vs Ha segnato più gol Messi nel Barcellona (oltre 460) che l’Astana in tutta la sua storia (362). Del resto il club kazako, il primo ad accedere alla fase a gironi della Champions, è stato creato nel 2008 dal governo con finalità promozionali. In campo però non ci va il fondo sovrano Samruk-Kazyna, proprietario del club e il cui patrimonio si aggira sui 78 miliardi di dollari, bensì una squadra che ha il proprio punto di forza nella cerniera in mediana Cañas-Maksimovic, quest’ultimo fresco campione del Mondo Under 20 con la Serbia, suoi i gol decisivi nel supplementare col Brasile e quello all’Apoel nel preliminare di Champions. In avanti staffetta del gol tra Kethevoama e Twumasi: 20 gol il centrafricano nel 2014, 12 il ghanese nell’attuale stagione. Ma la rete più importante l’ha segnata il difensore Postnikov, al 93’ di Astana-HJK 4-3 (0-0 in Finlandia, al secondo preliminare). © RIPRODUZIONE RISERVATA GALATASARAY (TUR) ASTANA (KAZ) L’ex gemello Jonas: foga per Vitoria Griezmann, il francesino alla conquista dell’Europa Il vecchio Wes a Istanbul Per dimenticare l’oranje Piccolo Maksimovic la sorpresa in serbo Gli hanno venduto il socio Lima all’Al Ahli di Dubai. Così il brasiliano Jonas ex Grêmio e Valencia, 20 gol l’anno scorso in campionato e altri 8 nelle coppe nazionali, dovrà adattarsi al nuovo compagno di reparto che gli ha scelto il tecnico Rui Vitoria: quel Mitro-gol che all’Olympiacos faceva paura (16 reti nel 2014-15) ma in Premier al Fulham non aveva sfondato. Toccherà a loro portare il Benfica ai fasti di un tempo (anche recente se contiamo le due finali di Europa League perse fra 2013 e 2014). All’inizio, l’anno scorso, ha dovuto penare per convincere il Cholo a schierarlo e a dargli fiducia. Poi, capito che al tecnico argentino piace la solidarietà in campo e lo sbattersi per gli altri, Antoine Griezmann, 24 anni, ha trovato finalmente la sua strada: 22 gol in Liga e altre 3 nelle coppe. Dei cinque attaccanti è l’unico sicuro del posto. Sulla carta dovrebbe essere il colombiano Martinez a fargli compagnia, che l’anno scorso al Porto ne ha siglati 8 (in Europa), oltre ai 21 in campionato. Insomma, in area ci sa stare. Se la nazionale oranje ormai lo tradisce e lo delude, il vecchio Wes Sneijder sta cercando di riabilitarsi col club turco, con cui ha conquistato il triplete nazionale. E ora conta di non ripetere la brutta figura in Champions dell’anno scorso, quando il club di Istanbul chiuse il girone con un pareggio e ben 5 sconfitte. Compito non agevole, perché il Gala non spende più come qualche anno fa (fra i 30 e i 40 milioni nel 2012 e nel 2013). Ma Wes c’è sempre: l’ha mostrato pure in estate, segnando a Inter e Real. Per la prima esperienza fra i grandi d’Europa i kazaki puntano su un 20enne serbo preso in Slovenia (al Domzale): Nemanja Maksimovic, che ha sfruttato l’estate per farsi un nome fra gli intenditori. Il regista è stato prima, a giugno, campione del Mondo con la Under 20 della Serbia, siglando la rete decisiva in finale nel supplementare contro il Brasile. Poi, il 26 agosto, ha firmato il gol all’Apoel di Nicosia nel preliminare di Champions a 6’ dalla fine del match di ritorno. Un predestinato, forse. 4-4-2 4-2-3-1 4-4-2 ELISEU GAITÁN FILIPE LUIS 4-2-3-1 SHOMKO CAROLE KOKE KETHEVOAMA MAKSIMOVIC PODOLSKI MITROGLOU JULIO CESAR GODIN SAMARIS KISA GRIEZMANN LISANDRO PIZZI MUSLERA OBLAK LUISÃO GIMENEZ ANICIC HAKAN BALTA TIAGO SNEIJDER ERIC YILMAZ ZUKHOV CAÑAS SELÇUK INAN J. MARTINEZ DZHOLCHIYEV ÖZTEKIN NELSON VICTOR ANDRADE JUANFRAN RUI VITORIA è nato il 16-4-’70, a Lisbona da giugno. Prima Paços Ferreira, Vitoria Guimarães Giocatore Nazione Età Pres. Gol PORTIERI 1 EDERSON 12 JULIO CESAR 13 PAULO LOPES LISANDRO LOPEZ LUISÃO VICTOR LINDELÖF ELISEU SILVIO JARDEL ANDRÉ ALMEIDA NELSON SEMEDO BRA BRA POR 22 36 37 55 1 0 0 ARG BRA SVE POR POR BRA POR POR 26 34 21 31 27 29 24 21 2 47 10 2 12 14 - 0 4 4 0 0 0 - LJUBOMIR FEJSA ANDREAS SAMARIS NICOLAS GAITAN BRYAN CRISTANTE VICTOR ANDRADE MEHDI CARCELA-GONZALEZ SER GRE ARG ITA BRA MAR 27 26 27 20 19 26 9 11 29 4 5 0 0 1 0 0 BILAL OULD-CHIKH RAUL JIMENEZ KOSTAS MITROGLOU JONAS PIZZI ADEL TAARABT TALISCA OLA MES GRE BRA POR MAR BRA 18 24 27 31 25 26 21 1 27 14 1 2 6 0 11 8 0 0 1 1 MIGUEL ANGEL MOYÀ 13 JAN OBLAK 25 BERNABÉ BARRAGAN 2 3 4 15 18 19 20 24 DIEGO GODIN FILIPE LUIS GUILHERME SIQUEIRA STEFAN SAVIC JESUS GAMEZ LUCAS HERNÁNDEZ JUANFRAN JOSÉ MARIA GIMENEZ 5 6 7 10 14 16 17 22 TIAGO KOKE ANTOINE GRIEZMANN OLIVER TORRES GABI ÁNGEL CORREA SAUL ÑIGUEZ THOMAS PARTEY SPA SLO SPA 31 22 22 8 4 - 0 0 - URU BRA ITA MON SPA FRA SPA URU 29 30 29 24 30 19 30 20 26 15 9 6 11 0 22 4 3 1 0 0 0 0 0 0 FERNANDO TORRES JACKSON MARTINEZ YANNICK FERREIRA-CARRASCO LUCIANO VIETTO Giocatore Nazione Età Pres. Gol POR SPA FRA SPA SPA ARG SPA GHA 34 23 24 20 32 20 20 22 44 22 15 12 19 5 - 4 3 2 0 0 0 - 1 FERNANDO MUSLERA 67 ERAY ISCAN 99 CENK GÖNEN 21 22 23 26 28 38 55 64 AURÉLIEN CHEDJOU HAKAN BALTA LIONEL CAROLE SEMIH KAYA KORAY GÜNTER TARIK CAMDAL SABRI SARIOGLU JASON DENAYER URU TUR TUR 29 24 27 21 2 - - CAM TUR FRA TUR TUR TUR TUR BEL 30 32 24 24 21 24 31 20 22 6 22 5 16 - 2 1 - SPA COL BEL ARG 31 28 21 21 53 22 10 - 18 12 1 - HAMIT ALTINTOP BILAL KISA JEM KARACAN YASIN ÖZTEKIN SELCUK INAN WESLEY SNEIJDER KEVIN GROSSKREUTZ JOSÉ RODRIGUEZ OLCAN ADIN EMRE COLAK TUR TUR TUR TUR TUR OLA GER SPA TUR TUR 32 32 26 28 30 31 27 20 29 24 41 3 22 70 29 1 1 8 2 12 2 - TUR GER TUR TUR 32 30 30 21 23 23 4 11 - - ATTACCANTI 9 11 17 18 UMUT BULUT LUKAS PODOLSKI BURAK YILMAZ SINAN GÜMÜS Giocatore Nazione Età Pres. Gol 1 NENAD ERIC 40 MIKHAIL GOLUBNICHI 85 VLADIMIR LOGINOVSKI KAZ KAZ KAZ 33 20 29 - - KAZ BOS KAZ SLO KAZ 25 26 23 32 29 - - SER KAZ RCEN KAZ KAZ KAZ KAZ UKR KAZ COL 20 20 29 26 22 21 23 28 25 25 - - KAZ KAZ KAZ GHA RDC 24 28 25 21 26 - - DIFENSORI CENTROCAMPISTI 4 5 6 7 8 10 12 14 29 52 STANIMIR STOILOV è nato il 13-2-67. All’Astana da giugno ’14. Prima Levski, Litex, Anorthosis, Botev PORTIERI DIFENSORI ATTACCANTI 9 11 21 23 HAMZA HAMZAOGLU è nato il 15-1-70, qui da fine ’14. Prima Malatyaspor, Denizlispor e Akhisar PORTIERI CENTROCAMPISTI ATTACCANTI 8 9 11 17 21 23 30 Età Pres. Gol DIFENSORI CENTROCAMPISTI 5 7 10 24 31 39 Nazione PORTIERI DIFENSORI 2 4 14 19 28 33 34 50 DIEGO SIMEONE è nato il 28-4-70. Qui dal 2011. Prima Racing, Estudiantes, River, S. Lorenzo, Catania Giocatore ILIC SARIOGLU OLIVER NUSERBAYEV POSTNIKOV CHEDJOU GABI JONAS 0 Vitorie IL CALENDARIO Non ci resta che Yilmaz Partecipazioni Finali Vitorie lore e consapevolezza. Ha cambiato Mandzukic con Jackson Martinez, e ringiovanito la rosa con gli argentini Vietto e Correa avanti e l’ex canterano Oliver Torres e il belga Ferreira Carrasco al centro. Dietro la coppia uruguagia Godin-Gimenez è una sicurezza. ASTANA Kazakistan 2 5 12 33 44 YELDOS AKHMETOV MARIN ANICIC IGOR PIKALKIN BRANKO ILIC EVGENI POSTNIKOV CENTROCAMPISTI 6 NEMANJA MAKSIMOVIC 8 GEORGI ZHUKOV 10 FOXI KETHEVOAMA 11 SERIKZHAN MUZHIKOV 15 ABZAL BEYSEBEKOV 18 RINAT KHAIRULLIN 20 ZHAKYP KOZHAMBERDY 24 DENYS DEDECHKO 77 DMITRI SHOMKO 88 ROGER CAÑAS ATTACCANTI 9 17 22 23 89 ALEKSEI SCHETKIN TANAT NUSERBAYEV BAURZHAN DZHOLCHIYEV PATRICK TWUMASI JUNIOR KABANANGA EXTRATIME 7 MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT SPECIALE CHAMPIONS GRUPPO D Finali 2 Vitorie 1I bianconeri si ritrovano contro Immobile e Llorente con il Siviglia1E la miglior squadra di Premier1E l’outsider tedesca non è da poco Partecipazioni MAN. CITY Inghilterra 8 Finali Juve al derby d’Europa Con il City è girone di ferro JUVENTUS (ITA) 29 Partecipazioni JUVENTUS Italia 5 0 Finali 0 Vitorie Il girone di ferro o della morte, come dir si voglia. La Juventus finalista avrà il suo da fare contro la squadra leader di Premier, i bicampioni di Europa League in carica e un team tedesco che nella scorsa Bundesliga è giunto comunque terzo. La Juve, si sa, non ha più l’asse consolidato Pirlo-Vidal-Tevez, ma varie opzioni: Lemina ed Hernanes al centro, Cuadrado e Alex Sandro in fascia, Mandzukic e Dybala in attacco. Bisogna partire forte, visto che si a va a Manchester al debutto e poi due gare in casa. degli ottavi di finale, dove si sono arenati nelle ultime due edizioni, entrambi persi contro il Barça. La partenza in Premier promette bene. L’ex Wolfsburg De Bruyne (10 gol e 21 assist in Bundesliga l’anno scorso) si aggiunge al talento e alla fantasia dei vari Silva (il cervello poco appariscente del team), Yaya Touré (che alla fine è rimasto nonostante le avance di Mancini), Nasri, Navas e con Agüero, re del gol nell’ultima Premier (per ora k.o.), la corazzata City diventa favorita. E non solo nel gruppo. De Bruyne, mister 74 mln Ci pensa Monchi Proprio il Manchester City quest’anno è candidato a fare molta strada. Ha scialato circa 200 milioni di euro sul mercato per De Bruyne, Sterling, Delph e Otamendi (45 solo per lui che parte da riserva alle spalle di Mangala ). Via Dzeko, Negredo e Jovetic, ma non rientravano più nel progetto dell’ingegnere Pellegrini. Che, salvata la panchina in estate, ora è chiamato a portare i Citizens più avanti Il Siviglia è il terzo incomodo. S’è guadagnato la Champions vincendo l’Europa League. Come solito il d.s. Monchi non ha indebolito l’organico pur vendendo bene: con Bacca e Aleix Vidal al Barça ha tirato su quasi 50 milioni. In compenso ha preso gratis o quasi Llorente e Immobile (che vivranno subito il proprio derby con la Juve il 30 settembre) e dal Dnipro (finalista dell’ultima Europa Lea- MANCHESTER CITY (ING) Partecipazioni SIVIGLIA Spagna 5 BORUSSIA M. Partecipazioni 6 Germania 0 Finali 0 Vitorie IL CALENDARIO 15 setembre Man. City Siviglia JUVENTUS Borussia M. Vs Vs 30 setembre Borussia M. Vs JUVENTUS Vs Man. City Siviglia 21 otobre JUVENTUS Man. City Vs Vs Borussia M. Siviglia 3 novembre Borussia M. Siviglia Vs Vs JUVENTUS Man. City 25 novembre JUVENTUS Borussia M. Vs Vs Man. City Siviglia 8 dicembre Man. City Siviglia Vs Vs Borussia M. JUVENTUS 1 0 Vitorie gue) il fantasista Konoplyanka in scadenza di contratto, che può dare il cambio a Vitolo e Reyes. Un altro italiano è approdato sul Guadalquivir: l’ex interista Andreolli. Il miracolo di Gladbach Il Borussia non si qualificava in Champions dal 1978 (nel 2012 perse ai playoff). Artefice, per gran parte, del miracolo il tecnico svizzero Favre che nel 2011 ha salvato il Gladbach dalla retrocessione e poi l’anno scorso ha ottenuto un ottimo 3° posto in Bundesliga. Ora è il tecnico più longevo nella A tedesca. Ma quest’anno il Borussia è partito con 3 k.o. Favre si è lamentato: «I migliori qui se ne vanno sempre». Quest’anno Max Kruse, attaccante da 11 reti e 9 assist, al Wolfsburg, e Kramer al Leverkusen. Rimpiazzati dallo svizzero Drmic e Stindl dall’Hannover. Intanto in amichevole si è fermato Herrmann (con Thorgan Hazard e Raffael, il miglior talento): starà ai box ancora un mese. © RIPRODUZIONE RISERVATA SIVIGLIA (SPA) BORUSSIA MÖNCHENGLADBACH (GER) E la Torino bianconera si è proprio inna... Morata L’ex genero di Diego va a caccia dei quarti Andalusia, usato sicuro Unai «ricicla» alla grande Thorgan vuol farsi un nome e non essere solo il fratello Alvaro Morata era partito per fare la riserva di Llorente (che ora incrocerà col Siviglia) e Tevez. Ma il ragazzo cresciuto fra le cantere colchonera e madridista era abituato a competere con gente cone Cristiano Ronaldo e Benzema, Isco e Di Maria. Insomma, il posto ha saputo trovarselo lo stesso. E in Champions ha mostrato di non temere certi palcoscenici: 5 gol l’anno scorso, di cui due al «suo» Real Madrid in semifinale. Ora ha Dybala, Zaza e Mandzukic. Tocca a loro adesso scalzarlo. L’artefice del primo «scudetto» del City (ricordate il gol nei minuti di recupero col Qpr all’ultimo turno del 2011-12?) l’anno scorso si è migliorato: 26 gol, capocannoniere di Premier. E la tripletta al Bayern nei gironi di Champions permise ai Citizens di poter far fuori la Roma. Ma Sergio Agüero, l’ex genero di Maradona, non può rilassarsi: i due ultimi confronti con Messi e il Barça gli sono costati caro. Adesso deve portare i suoi oltre l’ostacolo ottavi. Ci riuscirà finalmente? Ogni estate Unai Emery è stato abituato a non contare su quanto realizzato fino ad allora. Cioè, ha saputo reinventarsi e ricostruire. Il figlio del portiere dello Sporting Gijon degli anni 60 lo faceva a Valencia fra il 2008 e il 2012. Lo fa da quasi tre stagioni a Siviglia dove, nonostante ogni estate si vendano i pezzi pregiati, comunque qualcosa si conquista: come le ultime due Europa League per esempio. Unai poi ricicla bene. L’anno scorso ha rilanciato Reyes e Krychowiak. Llorente e Immobile hanno accettato la sfida per questo. Il fratellino di Eden comincia a farsi strada. Sì, Thorgan Hazard, 22 anni, appare sempre più maturo e sempre meno il «piccolo degli Hazard». La bella stagione allo Zulte-Waregem due anni fa (14 reti in Jupiler League) e il debutto in Europa gli sono valsi la chiamata a Gladbach. Quest’anno è atteso a una riconferma con crescita, dopo le 28 gare in Bundesliga e i 3 centri in Europa League, dove proprio il Siviglia fermò lui e il Borussia ai sedicesimi. Come Eden, ama partire da sinistra e accentrarsi. Da seguire. 4-2-3-1 4-2-3-1 4-2-3-1 KOLAROV ALEX SANDRO STERLING FERNANDINHO MANGALA CUADRADO POGBA CHIELLINI BUFFON HERNANES HART MORATA DE BRUYNE BETO Nazione Età Pres. Gol PORTIERI 1 GIANLUIGI BUFFON 25 NETO 37 26 88 - 0 - ITA URU BRA ITA ITA ITA SVI FRA 31 28 24 34 28 21 31 34 42 15 21 21 29 27 96 1 0 0 0 1 0 2 DIFENSORI GIORGIO CHIELLINI MARTIN CACERES ALEX SANDRO ANDREA BARZAGLI LEONARDO BONUCCI DANIELE RUGANI STEPHAN LICHTSTEINER PATRICE EVRA 1 JOE HART 13 WILLY CABALLERO Nazione Età Pres. Gol SOMMER SCHULZ BACARY SAGNA VINCENT KOMPANY PABLO ZABALETA ALEKSANDAR KOLAROV ELIAQUIM MANGALA GAËL CLICHY MARTIN DEMICHELIS NICOLÁS OTAMENDI KORB UNAI EMERY nato il 3-11-1971, a Siviglia da gennaio ’13. Prima Almeria, Valencia, Spartak M. Giocatore Nazione Età Pres. Gol ING ARG 28 33 27 9 0 0 FRA BEL ARG SER FRA FRA ARG ARG 32 29 30 29 24 30 34 27 42 38 21 23 23 60 63 17 0 2 1 3 1 0 2 0 1 SERGIO RICO 13 BETO SPA POR 22 33 6 0 FRA FRA FRA ITA SPA SPA BRA 29 29 23 29 26 28 29 9 14 2 2 4 - 0 2 0 0 0 - POL POR DAN SPA SPA FRA URU FRA SPA ARG SPA UCR 25 27 32 27 32 24 22 26 23 27 25 25 2 33 6 16 - 0 3 0 0 - FRA ITA SPA 28 25 30 3 7 14 0 4 3 DIFENSORI 2 3 5 17 18 23 25 BENOÎT TREMOULINAS ADIL RAMI TIMOTHÉE KOLODZIEJCZAK MARCO ANDREOLLI SERGIO ESCUDERO COKE MARIANO FERREIRA 6 8 10 11 18 27 37 SAMI KHEDIRA CLAUDIO MARCHISIO PAUL POGBA HERNANES MARIO LEMINA STEFANO STURARO ROBERTO PEREYRA CENTROCAMPISTI GER ITA FRA BRA FRA ITA ARG 28 29 22 30 22 22 24 45 33 24 4 2 12 1 2 1 0 0 0 6 7 8 15 18 21 25 42 FERNANDO RAHEEM STERLING SAMIR NASRI JESUS NAVAS FABIAN DELPH DAVID SILVA FERNANDINHO YAYA TOURÉ ITA SPA COL CRO ARG 24 22 27 29 21 18 1 30 - 6 0 11 - ATTACCANTI BRA ING FRA SPA ING SPA BRA CAV 28 20 28 29 25 29 30 32 39 6 52 31 36 45 56 0 0 8 2 4 4 7 ARG CAV BEL 27 26 24 38 20 2 0 7 0 ATTACCANTI 7 9 16 17 21 SIMONE ZAZA ÁLVARO MORATA JUAN CUADRADO MARIO MANDZUKIC PAULO DYBALA 10 SERGIO AGÜERO 14 WILFRIED BONY 17 KEVIN DE BRUYNE 4 6 7 8 10 12 14 15 16 19 20 22 GRZEGORZ KRYCHOWIAK DANIEL CARRIÇO MICHAEL KROHN-DEHLI VICENTE IBORRA JOSÉ ANTONIO REYES GAËL KAKUTA SEBASTIAN CRISTOFORO STEVEN N'ZONZI LUISMI EVER BANEGA VITOLO YEVHEN KONOPLYANKA ATTACCANTI 9 KEVIN GAMEIRO 11 CIRO IMMOBILE 24 FERNANDO LLORENTE HERRMANN LUCIEN FAVRE nato il 2-11-’57, al Borussia da febbraio ’11. Prima Servette, Zurigo ed Hertha Giocatore Nazione Età Pres. Gol PORTIERI CENTROCAMPISTI CENTROCAMPISTI STINDL RAFFAEL PORTIERI DIFENSORI 3 4 5 11 20 22 26 30 LLORENTE COKE PORTIERI ITA BRA XHAKA REYES MANUEL PELLEGRINI nato il 16-9-’53, al City da giugno ’13. Prima River, Villarreal, Real M., Malaga Giocatore JANTSCHKE BANEGA SAGNA MASSIMILIANO ALLEGRI è nato l’11-8-’67. Alla Juve da giugno ’14. Prima Sassuolo, Cagliari e Milan Giocatore IBORRA SILVA LICHTSTEINER 3 4 12 15 19 24 26 33 AGÜERO RAMI DYBALA T. HAZARD DRMIC KRYCHOWIAK KOLODZIEJCZAK YAYA TOURÉ MARCHISIO WENDT VITOLO KOMPANY BONUCCI 4-4-2 TREMOULINAS 1 21 33 41 YANN SOMMER TOBIAS SIPPEL CHRISTOFER HEIMEROTH MARTIN KOMPALLA SVI GER GER GER 26 27 34 23 14 - 0 - DAN OLA SPA SVE GER GER GER GER SVI AUT 19 33 26 29 20 27 25 23 18 35 5 12 8 0 0 0 NOR BEL GER GER FRA GER SVI 25 22 27 22 27 25 22 10 0 GER SVI BRA SVE 24 23 30 22 7 2 - 0 0 - DIFENSORI 3 4 15 17 18 19 24 27 30 39 ANDREAS CHRISTENSEN ROEL BROUWERS ALVARO DOMINGUEZ OSCAR WENDT MARVIN SCHULZ FABIAN JOHNSON TONY JANTSCHKE JULIAN KORB NICO ELVEDI MARTIN STRANZL CENTROCAMPISTI 6 10 13 14 16 28 34 HÅVARD NORDTVEIT THORGAN HAZARD LARS STINDL NICO SCHULZ IBRAHIMA TRAORÉ ANDRÉ HAHN GRANIT XHAKA ATTACCANTI 7 9 11 31 PATRICK HERRMANN JOSIP DRMIC RAFFAEL BRANIMIR HRGOTA 8 EXTRATIME MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT SPECIALE CHAMPIONS GRUPPO E 26 BARCELLONA Partecipazioni 8 Finali Finali 5 Vitorie Tre tenori in Barça Roma, occhio ai mata-Lazio 1Per i giallorossi subito i campioni in carica 1 E poi il Leverkusen, che ha fatto fuori i «cugini» e la sorpresa Bate, che ha eliminato il Partizan Chi fermerà i Tre Tenori, quelli da 122 gol in 3 in una stagione? Chi potrà fare lo sgambetto ai campioni in carica? Forse la Fifa, che col veto sul mercato fino a fine anno ha evitato al Barça di rinforzarsi. Sì, sono arrivati Arda Turan e Aleix Vidal ma fino a gennaio non possono scendere in campo. E con le partenze di Pedro e dei ragazzi (Deulofeu, Adama Traoré, Halilovic) e l’addio di capitan Xavi, i blaugrana si sono indeboliti. Non fra i titolari, certo, ma fra i ricambi. Anche la mitica cantera non regala più (o forse non ci si punta più sopra come una volta) ricambi adatti. Restano Rafinha e Sergi Roberto; e Munir, grande fra i piccoli (11 gol nella Youth League 2013-14, vinta da capo cannoniere), ma non ancora sbocciato. D’altronde con quei tre là davanti, quando gioca? Szczesny cresciuto La Roma se la gioca con la carnefice della Lazio nei playoff. Come il Barça, ha una sanzione (Uefa) che la limita: solo 22 in BARCELLONA (SPA) Partecipazioni BAYER LEV. Germania Spagna BAYER LEVERKUSEN (GER) 10 Partecipazioni ROMA Italia 1 0 Finali 0 Vitorie rosa (in realtà ne ha 21) per violazioni del fair play finanziario. Garcia s’è irrobustito con Dzeko e Salah e ha trovato uno Szczesny molto maturato. È al 3° anno nella capitale e se è vero che punterà sulla corsa scudetto (al Lille ci riuscì nel 2011 proprio alla sua terza stagione in panchina), non può sottovalutare l’Europa, dove l’anno scorso subì un umiliante 1-7 dal Bayern. IL CALENDARIO Kiessling, storico bomber E il Leverkusen dell’italiano Donati (k.o. agli ottavi l’anno scorso con l’Atletico, ma ai rigori) è un brutto cliente. I match con la Lazio ne hanno mostrato le qualità. Rapido e tecnico, con gente come Çalhanoglu e Mehmedi (dal Friburgo), e poi ci sono il nuovo arrivato Chicharito, scartato da Real e United, e il sempre buono Kiessling, 136 reti in Bundesliga (18° bomber di sempre, 2° in attività dopo Claudio Pizarro). Venduto Son al Tottenham sono arrivati Kampl e Aranguiz, subito infortunato. Ha un’età media di 24 11 BATE BORISOV Partecipazioni Bielorussia 1 Finali Vitorie 9 16 setembre Leverkusen ROMA Vs Vs Bate B. Barcellona 29 setembre Barcellona Bate B. Vs Vs Leverkusen ROMA 20 otobre Bate B. Leverkusen Vs Vs Barcellona ROMA 4 novembre Barcellona ROMA Vs Vs Bate B. Leverkusen 24 novembre Bate B. Barcellona Vs Vs Leverkusen ROMA 9 dicembre Leverkusen ROMA Vs Vs Barcellona Bate B. 0 0 Vitorie anni, la più giovane nella prima divisione tedesca; e ha uno dei migliori vivai che ha prodotto Kramer, tornato quest’anno dopo 4 stagioni in prestito. Ecco, forse l’età bassa, specie in difesa, può essere il punto debole. Bate, nove anni in testa Il Bate è campione di Bielorussia da 9 anni di seguito e anche quest’anno a 7 turni dalla fine (il torneo qui si disputa nell’anno solare) è avanti alla Dinamo Minsk di 8 punti. È alla quinta qualificazione ai gruppi dal 2008, ha eliminato nei preliminari Videoton e Partizan (un bello scalpo) e negli ultimi 3 anni ha battuto il Bayern e l’Athletic. Quindi da non sottovalutare. Il 4-1-4-1 del tecnico Yermakovich, qui da 2 stagioni e prima vice, può diventare un 42-3-1 con Aleksievich che arretra o, quando serve, un 4-3-3 con Gordeychuk e Stasevich che salgono alti. È tornata la vecchia gloria locale, Alex Hleb (ex Arsenal e Barça), che da Borisov partì a 19 anni. © RIPRODUZIONE RISERVATA ROMA (ITA) BATE BORISOV (BIE) Non solo jogo bonito Çalhanoglu sprizza classe Il vero nove di Sarajevo Neymar si scopre efficace Regia, gol... e che punizioni Gigante Dzeko, pensaci tu Bentornato vecchio Hleb ma quanto hai girato? La scorsa stagione ha chiuso in testa la classifica dei cannonieri di Champions accanto ai due mostri sacri: Neymar, Messi e Ronaldo tutti a 10 gol. Per il brasiliano 3 nei quarti di finale col Psg, 3 in semifinale contro il Bayern e il sigillo in finale con la Juve. Rispetto al debutto europeo nel 2013-14, quando si fermò solo a quota 4, un netto miglioramento. Come anche in Liga, dove l’ex Santos ha chiuso a maggio a 22 reti, rispetto alle 9 della prima stagione. Zittendo chi ne aveva criticato l’acquisto. Il leader bielorusso è sempre lui, l’attaccante Rodionov. Ma la stella, per curriculum ed esperienza internazionale, è Alex Hleb, 34 primavere sulle spalle. Partì dalla sua Minsk, quindi Borisov e a 19 anni era già in giro per l’Europa, prima a Stoccarda, poi 3 stagioni con l’Arsenal di Wenger con cui è arrivato in finale di Champions nel 2006 contro quel Barcellona che poi, 2 stagioni dopo, lo prese. E poi Birmingham, Wolfsburg, Samara, Konyaspor e Genclerbirligi in Turchia. Per tornare finalmente a casa. Çalhanoglu, il 21enne turco di Mannheim, è senza dubbio l’uomo più di classe della squadra di Schmidt. E l’ha fatto vedere proprio contro la Lazio. Molto abile anche sui calci piazzati, e da uomo assist, buona visione di gioco, può fare il play basso e il trequartista davanti, ruolo più frequente in questo inizio di stagione. L’anno scorso ha firmato anche 8 reti in Bundesliga e 3 in Champions League. Il tecnico Schmidt a volte lo ha fatto partire dalla fascia, specie la sinistra. Insomma, davanti è pericoloso. 4-3-3 L’ex ragazzo scampato alle bombe su Sarajevo deve essere l’uomo-chiave di Garcia. È il ritorno al centravanti classico (come ai tempi di Batistuta), con accanto due ali veloci, pronte ad aprire il gioco e gli spazi (oltre che a offrigli gli assist). Sia al Wolfsburg che al Manchester City ha fatto vedere che se gli si danno i minuti da titolare lui li sa sfruttare: 26 e 22 centri in 2 stagioni intere in Bundesliga e 16 gol nel 2013-14 in Premier. E ha l’esperienza di oltre 50 partite in Europa e 74 con la Bosnia (per 44 reti). 4-2-3-1 JORDI ALBA 4-3-3 WENDELL INIESTA 4-1-4-1 DIGNE HERNANDEZ NEYMAR PJANIC MLADENOVIC STASEVICH MILUNOVIC HLEB IAGO FALQUE BENDER MASCHERANO BRAVO PAPADOPOULOS BUSQUETS SUAREZ LENO CASTAN CALHANOGLU KIESSLING PIQUÉ SZCZESNY TAH DE ROSSI DZEKO CHERNIK A. VOLODKO RODIONOV POLYAKOV ALEKSIEVICH ZHAVNERCHIK GORDEICHUK MANOLAS KRAMER RAKITIC MESSI HILBERT LUIS ENRIQUE nato l’8-5-’70, al Barcellona da maggio ’14. Prima Barça B, Roma e Celta Vigo Giocatore Nazione Età Pres. Gol PORTIERI 1 MARC-ANDRÉ TER STEGEN 13 CLAUDIO BRAVO 25 JORDI MASIP NAINGGOLAN BELLARABI DANI ALVES ROGER SCHMIDT nato il 13-3-’67 al Bayer da giugno ’14. Prima Paderborn e Salisburgo Giocatore Nazione RUDI GARCIA nato il 20-2-’64, a Roma da giugno ’13. Prima St. Etienne, Digione, Le Mans, Lille Età Pres. Gol PORTIERI GER CIL SPA 23 32 26 13 5 - 0 0 - 1 BERND LENO 22 DAVID YELLDELL 25 DARIO KRESIC SALAH FLORENZI Giocatore Nazione Età Pres. Gol PORTIERI GER USA CRO 23 33 31 24 0 0 0 0 0 25 WOJCIECH SZCZESNY 26 MORGAN DE SANCTIS 2 3 6 14 15 18 21 23 24 DOUGLAS GERARD PIQUÉ DANI ALVES JAVIER MASCHERANO MARC BARTRA JORDI ALBA ADRIANO THOMAS VERMAELEN JÉRÉMY MATHIEU DIFENSORI BRA SPA BRA ARG SPA SPA BRA BEL FRA 25 28 32 31 24 26 30 29 31 0 74 80 78 18 31 41 28 21 0 9 7 0 0 2 1 1 0 CRO SPA SPA SPA SPA SPA SPA 27 27 31 22 23 21 20 24 2 67 4 107 10 8 0 9 1 - CENTROCAMPISTI 4 5 8 12 20 27 28 IVAN RAKITIC SERGIO BUSQUETS ANDRES INIESTA RAFINHA SERGI ROBERTO JUAN DEL CARMEN CAMARA GERARD GUMBAU 2 4 5 13 16 17 18 21 26 ANDRÉ RAMALHO JONATHAN TAH KYRIAKOS PAPADOPOULOS ROBERTO HILBERT TIN JEDVAJ SEBASTIAN BOENISCH WENDELL OMER TOPRAK GIULIO DONATI BRA GER GRE GER CRO POL BRA TUR ITA 23 19 23 30 19 28 22 26 25 15 14 3 11 5 21 11 1 0 0 0 0 2 1 GER TUR GER GER UCR GER GER SLO 26 21 19 24 21 19 25 24 21 8 7 0 10 1 1 2 0 0 1 0 MES GER SVI SCOR 27 31 24 21 32 23 4 - 8 4 0 - CENTROCAMPISTI 8 10 19 23 35 37 38 44 LARS BENDER HAKAN ÇALHANOGLU JULIAN BRANDT CHRISTOPH KRAMER VLADLEN YURCHENKO MARLON FREY KARIM BELLARABI KEVIN KAMPL ATTACCANTI 9 10 11 17 19 LUIS SUAREZ LIONEL MESSI NEYMAR MUNIR EL HADDADI SANDRO RAMIREZ URU ARG BRA SPA SPA 28 28 23 20 20 15 99 22 3 3 8 77 14 0 1 ATTACCANTI 7 11 14 24 JAVIER HERNANDEZ STEFAN KIESSLING ADMIR MEHMEDI SEUNG-WOO RYU 2 3 5 13 35 44 ANTONIO RÜDIGER LUCAS DIGNE LEANDRO CASTAN MAICON VASILIS TOROSIDIS KOSTAS MANOLAS POL ITA 25 38 23 19 0 0 GER FRA BRA BRA GRE GRE 22 22 28 34 30 24 8 57 24 19 0 5 2 2 RADJA NAINGGOLAN JUAN MANUEL ITURBE IAGO FALQUÉ MIRALEM PJANIC DANIELE DE ROSSI SEYDOU KEITA WILLIAM VAINQUEUR ALESSANDRO FLORENZI SALIH UÇAN BEL PAR SPA BOS ITA MAL FRA ITA TUR 27 22 25 25 32 35 26 24 21 6 6 27 41 59 6 - 0 1 5 4 5 0 - BOS ITA EGI CAV 29 38 23 28 30 55 8 17 7 17 2 5 ATTACCANTI 9 10 11 27 EDIN DZEKO FRANCESCO TOTTI MOHAMED SALAH GERVINHO Nazione Età Pres. Gol 16 SERGEI CHERNIK 34 ARTEM SOROKO BIE BIE 27 23 5 1 0 0 BIE LET SER BIE 26 24 24 24 3 5 10 0 0 1 BIE BIE BIE BIE BIE BIE BIE BIE SER BIE BIE BIE BIE BIE 37 20 26 29 24 27 30 28 26 29 28 22 25 34 16 5 6 22 3 1 6 15 6 12 53 0 0 1 1 0 0 1 1 0 0 2 SER BIE BIE BIE BIE 30 23 30 31 25 6 4 16 10 0 1 2 0 DIFENSORI CENTROCAMPISTI 4 7 14 15 16 20 21 24 48 Giocatore PORTIERI DIFENSORI DIFENSORI ALEKSANDR YERMAKOVICH nato il 21-1-75, al Bate da ottobre ’13. Prima è stato il vice dal 2008 3 4 25 33 VITALI GAIDUCHIK KASPARS DUBRA FILIP MLADENOVIC DENIS POLYAKOV CENTROCAMPISTI 2 5 7 8 9 10 15 17 19 22 23 42 55 81 DMITRI LIKHTAROVICH EVGENI YABLONSKI ALEKSANDR KARNITSKI ALEKSANDR VOLODKO ILYA ALEKSIEVICH NEMANJA NIKOLIC MAKSIM ZHAVNERCHIK ALEKSEI RIOS NEMANJA MILUNOVIC IGOR STASEVICH EDGAR OLEKHNOVICH MAKSIM VOLODKO DMITRI BAGA ALEKSANDR HLEB ATTACCANTI 11 13 18 20 62 ALEKSANDAR JEVTIC NIKOLAI SIGNEVICH DMITRI MOZOLEVSKI VITALI RODIONOV MIKHAIL GORDEICHUK EXTRATIME 9 MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT SPECIALE CHAMPIONS GRUPPO F BAYERN M. Germania 31 Partecipazioni 10 Finali Finali 5 Vitorie La Pep Army e i Gunners avranno la mira facile 1Il Bayern e l’Arsenal non dovrebbero incontrare problemi1L’Olympiacos impoverito e la giovanissima Dinamo Zagabria hanno talento. Ma va verificato L’Armata Guardiola a maggio è stata fermata in semifinale dal Barça dell’amico Luis Enrique. In Germania il Bayern è ripartito al massimo, ma è chiaro che l’obiettivo è aprile, arrivarci in forma e in salute per il rush finale. Ecco, col Barça sono mancati Ribery e Robben, oltre ad Alaba. Cioè il gioco sulle fasce, fra le essenze del guardiolismo. Per questo in estate si è corso ai ripari. Con l’acquisto di Douglas Costa dallo Shakhtar e Coman dalla Juve. Da cui è arrivato anche il campione d’America Vidal, che Pep spera più resistente di Schweini (unica partenza dolorosa). Organico ricco con un Müller (già 6 gol in 4 gare di Bundesliga) che può fare la prima punta, la fascia o giocare dietro a Lewandowski, e Götze atteso all’esplosione definitiva. Solo Cech Un gradino sotto ecco l’Arsenal di Wenger, criticato perché sparagnino sul mercato. Ha preso solo Cech, una garanzia, ma non ha saputo trovare un centravanti-finalizzatore più effi- BAYERN MONACO (GER) ARSENAL (ING) 19 Partecipazioni ARSENAL Inghilterra 29 OLYMPIACOS Partecipazioni 1 Finali 0 Vitorie 0 0 IL CALENDARIO 16 setembre Dinamo Z. Olympiacos Silva in panchina Ma l’Olympiacos l’anno scorso ha messo in difficoltà la Juve (poi finalista). In panchina non c’è più Michel, al Marsiglia, ma Marco Silva, sorpresa all’Estoril (4° nel 2014) e allo Sporting l’anno scorso (qualificato ai preliminari). Giocava spumeggiante e veloce, da verificare se ad Atene riuscirà a far lo stesso. Intanto ha piazzato il buon vecchio Cambiasso (35 anni) a far da argine; in alternativa ha l’ex palermitano Kasami. Sulla fascia interessante il francesinocongolese Masuaku, in regia comanda il Chori Dominguez, altro argentino agé, ma di talento (15 reti in Grecia l’anno scorso). Arsenal Bayern M. Vs Vs 29 setembre Bayern M. Vs Arsenal Vs Dinamo Z. Olympiacos 20 otobre Arsenal Dinamo Z. Vs Vs Bayern M. Olympiacos 4 novembre Bayern M. Olympiacos Vs Vs Arsenal Dinamo Z. 24 novembre Arsenal Bayern M. Vs Vs Dinamo Z. Olympiacos 9 dicembre Dinamo Z. Olympiacos Vs Vs Bayern M. Arsenal 18 Partecipazioni 0 Finali Vitorie cace di Giroud. E così quel ben di Dio di centrocampo di talento che ha costruito (con ricambi come Walcott, Arteta, Oxlade e Wilshere) a volte non trova l’ultimo uomo. Per il 18° girone consecutivo di Champions dovrebbe bastare, ma poi è dal 2010 che non va oltre gli ottavi. Sulla qualificazione però non pare esserci partita. DYNAMO Z. Croazia Grecia 0 Vitorie Davanti ha due in cerca di riscatto: il nigeriano Ideye che a Kiev nel 2012-13 siglò 17 centri e 4 in Champions, ma al West Ham è scomparso. E l’islandese Finnbogason, 29 gol all’Heerenveen 2 stagioni fa e non pervenuto alla Real Sociedad. I Mamic, che famiglia Un solo punto nelle ultime 12 gare dei gironi in Champions (’11-12, ’12-13) e i sospetti per un 1-7 col Lione a dicembre ’11. Sul piano tecnico la Dinamo avrebbe pure qualcosa da dire: difesa temprata, centrocampo versatile e trequarti di qualità, dove spicca il talento di Pjaca; in regia il baby prodigio Coric, 18 anni. In attacco se la giocano il bosniaco Hodzic e il cileno Henriquez, 30 reti nel 2014-15. Fino a che punto la squadra resterà concentrata sul campo: il tecnico Zoran Mamic e suo fratello Zdravko, n. 1 del club, a luglio hanno passato 10 giorni dietro le sbarre. Fra le tante accuse, quella di aver sottratto denaro alle casse del club. © RIPRODUZIONE RISERVATA OLYMPIACOS (GRE) DINAMO ZAGABRIA (CRO) La sorpresa che Costa ma mica tanto in fondo Provaci ancora Cech Londra, oh mia cara Un Cambiasso di passo Al Pireo guida el Cuchu Pjaca, 20 anni e già mvp Prossimo gioiello all’asta La vera sorpresa del mercato tedesco, per quanto ha fatto vedere in campo fino ad adesso, è senza alcun dubbio il brasiliano del Bayern Douglas Costa. Arrivato dallo Shakhtar Donetsk per 30 milioni di euro (una cifra che a molti è parsa sproporzionata) il brasiliano del Rio Grande do Sul si è scoperto un validissimo sostituto di Franck Ribéry. Il maestro Lucescu l’ha ben forgiato in 5 stagioni in Ucraina, anche se sulla fascia destra, mentre il Pep (avendo Robben) lo muove sulla sinistra. Bravo ovunque. Deve essere sembrato curioso a Petr Cech diventare l’uomo-mercato a 33 anni, dopo ben 11 stagioni al Chelsea. Fu fra i primi acquisti di José Mourinho. Ed è stato fedele ai Blues per 333 partite di Premier e oltre 100 internazionali. Finché l’anno scorso il tecnico portoghese gli ha preferito l’emergente belga Courtois. E così al portierone di Plzen non è restato che cercarsi un’altra casa. E volendo restare a Londra e ad alti livelli ecco che l’offerta Arsenal è arrivata al momento giusto. (a.m.) E dire che in molti lo davano per finito già da un paio d’anni, dopo l’addio all’Inter. Ma Esteban Cambiasso aveva ancora tanta voglia di giocare e divertirsi. Così l’anno scorso si è messo a disposizione in Premier League del neopromosso Leicester City, artefice di una splendida stagione, chiusa dall’argentino con 31 presenze e ben 5 gol (di cui uno anche al Manchester United). E quest’anno è voluto approdare sul Pireo, per offrire la sua esperienza internazionale e il suo contributo. Necessario. (a.l.) Pochi dubbi: la prossima pepita della Dinamo si chiama Marko Pjaca, miglior giocatore dell’ultimo campionato. 20 anni, dribbling secco e cambio di passo che non ammette repliche, ama partire da sinistra per sfuggire a un paio di avversari e poi scaricare un destro ciclonico. Ma neppure i cross sono niente male, così come i tagli dialogando nello stretto. Dopo la tripletta al Celtic in Europa League, è finito nel mirino di mezza Europa, Milan compreso. I fratelli Mamic non fanno sconti. Pjaca non è merce contraffatta. 4-3-3 4-2-3-1 4-2-3-1 ALABA MONREAL T. ALCANTARA 4-2-3-1 MASUAKU D. COSTA PIVARIC PARDO SANCHEZ CAZORLA BENATIA NEUER KOSCIELNY X. ALONSO MÜLLER CECH BOATENG ROBERTO Nazione Età Pres. Gol 29 34 27 20 71 0 0 - 0 0 0 - 13 DAVID OSPINA 33 PETR CECH 49 MATT MACEY Nazione Età Pres. Gol 27 33 20 3 0 106 0 - 5 13 15 17 18 21 27 28 MEDHI BENATIA RAFINHA JAN KIRCHHOFF JEROME BOATENG JUAN BERNAT PHILIPP LAHM DAVID ALABA HOLGER BADSTUBER MAR BRA GER GER SPA GER AUT GER 28 29 24 26 22 31 23 26 7 43 2 42 12 93 41 35 1 2 0 3 0 0 4 1 6 7 8 11 14 19 20 23 32 THIAGO ALCANTARA FRANCK RIBÉRY JAVI MARTINEZ DOUGLAS COSTA XABI ALONSO MARIO GÖTZE SEBASTIAN RODE ARTURO VIDAL JOSHUA KIMMICH SPA FRA SPA BRA SPA GER GER CIL GER 24 32 27 24 33 23 24 28 20 18 2 59 17 20 0 34 6 104 5 39 9 7 1 27 9 - ATTACCANTI 9 10 25 29 ROBERT LEWANDOWSKI ARJEN ROBBEN THOMAS MÜLLER KINGSLEY COMAN POL OLA GER FRA 27 31 25 19 40 23 86 24 68 28 2 0 Giocatore Nazione ZORAN MAMIC nato il 30-9-1971, alla Dinamo Zagabria dall’ottobre 2013, sua prima panchina Età Pres. Gol 16 ROBERTO 37 STEFANOS KAPINO 2 3 4 5 6 18 21 24 MATHIEU DEBUCHY KIERAN GIBBS PER MERTESACKER GABRIEL LAURENT KOSCIELNY NACHO MONREAL CALUM CHAMBERS HECTOR BELLERIN FRA ING GER BRA FRA SPA ING SPA 30 25 30 24 29 29 20 20 19 29 48 26 12 5 4 0 1 2 2 0 0 0 GIANNIS MANIATIS ALBERTO BOTIA MANUEL DA COSTA OMAR ELABDELLAOUI DIMITRIS SIOVAS ARTHUR MASUAKU PRAXITELIS VOUROS LEANDRO SALINO SPA GRE 29 21 21 - 0 - GRE SPA MAR NOR GRE FRA GRE BRA 28 26 29 23 26 21 20 30 22 6 4 6 10 6 17 1 1 0 0 0 1 0 TOMAS ROSICKY MIKEL ARTETA JACK WILSHERE MESUT ÖZIL AARON RAMSEY SANTI CAZORLA MATHIEU FLAMINI FRANCIS COQUELIN RCEC SPA ING GER GAL SPA FRA FRA 34 33 23 26 24 30 31 24 70 30 22 53 34 30 51 9 11 1 4 5 8 0 0 0 ATTACCANTI 12 14 15 17 23 28 OLIVIER GIROUD THEO WALCOTT ALEX OXLADE-CH. ALEXIS SANCHEZ DANNY WELBECK JOEL CAMPBELL FRA ING ING CIL ING CRC 28 26 22 26 24 23 16 47 17 31 22 8 5 9 3 6 7 1 5 7 8 10 11 91 LUKA MILIVOJEVIC KOSTAS FORTOUNIS ANDREAS BOUCHALAKIS ALEJANDRO DOMINGUEZ PAJTIM KASAMI ESTEBAN CAMBIASSO Nazione Età Pres. Gol SER GRE GRE ARG SVI ARG 24 22 22 34 23 35 9 1 30 6 76 0 0 7 1 6 ISL MES POR COL BRA NIG 26 24 24 25 23 26 1 0 6 0 0 1 1 ANTONIJO JEZINA 34 EDUARDO CRO POR 26 32 - - POR ARG CRO ROM FRA 25 28 30 25 28 6 - 0 - CRO CRO CRO POR POR BOS CRO CRO CRO CRO 25 25 25 29 28 18 24 26 18 20 10 7 6 - 1 0 0 - ALG CIL CIL BOS ALB CRO 27 21 27 20 18 20 - - DIFENSORI CENTROCAMPISTI 7 8 10 11 16 19 20 34 Giocatore PORTIERI DIFENSORI CENTROCAMPISTI CENTROCAMPISTI SOUDANI PINTO MARCO SILVA nato il 12-7-’77, ad Atene da giugno scorso. Prima Estoril e Sporting Lisbona 2 3 6 14 23 26 29 30 HODZIC MACHADO PORTIERI COL RCEC ING CORIC SIGALI ELABDELLAOUI DIFENSORI DIFENSORI EDUARDO HERNANI ARSENE WENGER è nato il 22-10-’49, all’Arsenal dal ’96. Prima Nancy, Monaco, Nagoya Grampus Giocatore IDEYE MILIVOJEVIC PORTIERI GER GER GER AUT DOMINGUEZ DA COSTA BELLERIN PORTIERI MANUEL NEUER TOM STARKE SVEN ULREICH IVAN LUCIC GIROUD TARAVEL RAMSEY JOSEP GUARDIOLA nato il 18-1-’71, a Monaco da giugno ’13. Prima al Barcellona dal ’08 al 2012 1 22 26 33 OZIL ROBBEN LAHM Giocatore SIOVAS MERTESACKER COQUELIN VIDAL PJACA ADEMI CAMBIASSO 6 22 23 77 87 IVO PINTO LEONARDO SIGALI GORDON SCHILDENFELD ALEXANDRU MAŢEL JÉRÉMY TARAVEL CENTROCAMPISTI 3 4 8 10 13 14 16 19 24 30 MARIO MUSA DAMIR SOVSIC DOMAGOJ ANTOLIC PAULO MACHADO GONÇALO SANTOS AMER GOJAK ARIJAN ADEMI JOSIP PIVARIC ANTE CORIC MARKO ROG ATTACCANTI 9 ALFRED FINNBOGASON 17 ALAN PULIDO 77 HERNÂNI 90 FELIPE PARDO 92 SEBA 99 IDEYE BROWN ATTACCANTI 2 9 11 15 17 20 EL ARABI HILAL SOUDANI ÁNGELO HENRIQUEZ JUNIOR FERNANDES ARMIN HODZIC ENDRI CEKICI MARKO PJACA 10 EXTRATIME MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT SPECIALE CHAMPIONS GRUPPO G CHELSEA Inghilterra Finali 2 1 1Il Chelsea ha avversari più che abbordabili, anche se è in un momento decisamente no 1I portoghesi e gli ucraini in ballo per il 2° posto PORTO (POR) 32 DYNAMO KIEV Partecipazioni 0 Finali 2 Vitorie l’unica insidia esterna è l’amarcord di Oporto. 0 8 0 0 Vitorie avrà le motivazioni a palla. IL CALENDARIO Undici anni fa era proprio Mou a portare la Coppa al Dragao dimostrando che sul campo la carta conta poco, quindi occhio al Porto: Lopetegui non avrà la rosa oversize dei Blues e gente come Jackson Martinez o le due frecce brasiliane (Danilo e Alex Sandro) non si danno via a cuor leggero, ma hanno fatto un mercato intelligente. Con Aboubakar, Bueno e Osvaldo hanno i realizzatori, Brahimi e Jesus Corona sono suggeritori da grande squadra, a far legna in mezzo quel Giannelli Imbula che a giugno si contendevano le milanesi. A voler essere pignoli dietro si rischia di ballare: Martins Indi, Marcano e Maicon oltre un certo livello di pressione soffrono, e verso il neoarrivato Casillas potrebbero sciamare più punte del dovuto. A proposito di Iker, il suo declino madrileno iniziò proprio con Mou che gli preferiva Diego Lopez: nello scontro diretto Partecipazioni Finali Vitorie Dragoni crescono MACCABI T. Israele Ucraina 2 Finali Cambieranno i mercati, le stagioni, i programmi, i Paesi, le frasi a effetto, ma c’è una costante strabiliante nelle estati di Mourinho: dall’urna di Nyon gli tirano sempre fuori un girone di Champions che non fa sudare freddo. Anche quest’anno il quadrifoglio ha funzionato: il Chelsea sulla carta non dovrebbe avere problemi a centrare il primo posto, sempre che ovviamente le grane non se le provochi da solo. E nell’ultimo mese pare la specialità della casa. In ordine sparso: l’infortunio di Courtois (fuori fino all’anno prossimo) che manda in porta il solido e nulla più Begovic, il primo trofeo stagionale sfumato (Supercoppa all’Arsenal), una difesa logora e tendente al buco, due centravanti che sembrano l’ombra di quello che erano. Detta così fa paura, ma c’è troppo talento per non rialzarsi. Specie con quella trequarti, una delle più creative d’Europa, dove Hazard è leader e creatore supremo. E chissà che non sia proprio la Champions la leva per il rilancio: 29 Partecipazioni PORTO Portogallo Vitorie Autostrada per il paradiso Mou di nuovo in Porto CHELSEA (ING) 13 Partecipazioni Quelle dell’est 16 setembre Chelsea Vs Dinamo K. Vs M. Tel-Aviv Porto 29 setembre M. Tel-Aviv Vs Porto Vs Dinamo K. Chelsea 20 otobre Porto Dinamo K. Vs Vs M. Tel-Aviv Chelsea 4 novembre M. Tel-Aviv Chelsea Vs Vs Porto Dinamo K. 24 novembre Porto Vs M. Tel-Aviv Vs Dinamo K. Chelsea 9 dicembre Dinamo K. Chelsea M. Tel-Aviv Porto Vs Vs L’outsider sta a Kiev, dove la Dinamo ha interrotto il dominio ucraino dello Shakhtar. Rebrov l’ha plasmata a sua immagine e somiglianza: tigna, velocità e opportunismo, con Vida-Dragovic cerniera difensiva di buon livello, Yarmolenko nei panni del fuoriclasse con licenza di inventare e Junior Moraes uomo gol. L’asso di briscola può essere Derlis Gonzalez, il clone paraguaiano di Di Maria che in Copa America ha preso il Brasile per il cravattino e l’ha sbattuto fuori: se ci mette la stessa grinta, a parecchi terzini servirà un analgesico a fine partita. Per il Maccabi Tel Aviv invece è già bello esserci: hanno il Bloomfield che è un campo caldissimo, un locomotore nigeriano di nome Igiebor che vale leghe migliori, la fantasia e il tiro dell’ex palermitano Zahavi e un allenatore come Jokanovic abituato a friggere bene anche con l’acqua. Basterà a fare bella figura? MACCABI TEL AVIV (ISR) DINAMO KIEV (UCR) Ancora tu, vecchio Terry Riposa poco, o sono guai Le bollicine di Jesus Corona Geni da campione e gavetta Il bomber alternativo pronte a ubriacare il Dragao Moraes è il jolly del gol che stregò pure Zamparini Il dilemma più grosso di Mou: aveva individuato l’erede di Terry in Stones dell’Everton, ha fatto 4 offerte di cui ognuna superava di 10 milioni la precedente, s’è visto rispondere picche e alla quinta di Premier il ragazzo gli ha pure annullato Diego Costa. Insomma, se il Chelsea vuole tornare a vincere deve chiedere un altro anno da leone al vecchio John Terry: a dicembre farà 35 anni, il suo vigore andrebbe gestito, ma Ivanovic è in calo, Zouma ancora tenero, Djilobodji acerbo a questi livelli. Per lui e Cahill, insomma, poche pause. Un osservatore di un grandissimo club europeo all’ultima Copa America non aveva dubbi: «A parte i soliti noti, l’unico che può diventare un vero top player qui è Tecatito». Cioé Jesus Corona, 22 anni, che deve il soprannome a una marca di birra messicana e al fatto che il fisico minuto (1.65) porta a pensare a una lattina. Il Porto l’ha preso dal Psv l’ultimo giorno di mercato, facendo un affarone: esterno d’attacco che salta tutti e dopo il dribbling ora la gioca bene, il Dragao è il posto giusto per poi spiccare il volo. 4-2-3-1 A Rebrov serviva un centravanti, e s’è andato a prendere uno simile a lui: più grande di cuore che di fisico, tignoso, tecnico e con un dna importante. Junior Moraes è figlio della gloria del Santos Aluisio Guerreiro e di una campionessa di tennis, ha fatto tanta gavetta nel sommerso (Gloria Bistrita, Cska Sofia, Metalurg) e a 28 anni si gioca la sua prima occasione di alto livello. Un cobra d’area più opportunista che centroboa, ma con gli esterni che si trova di fianco rifornimenti garantiti... 4-2-3-1 AZPILICUETA 4-1-4-1 MARTINS INDI RIKAN ALBERMAN DRAGOVIC MARCANO WILLIAN DIEGO COSTA CASILLAS CAHILL RYBKA BRAHIMI ABOUBAKAR Nazione Età Pres. Gol PORTIERI JULEN LOPETEGUI nato il 28-8-’66, al Porto da giugno ’14. Prima Rayo, Under 19, 20 e 21 Spagna Giocatore Nazione Età Pres. Gol BEN HAIM I BOS BEL ING 28 23 21 17 - 0 - 1 HELTON 12 IKER CASILLAS SER FRA GHA ING ING SPA 31 20 21 29 34 26 54 7 4 0 25 3 105 10 27 0 2 3 4 5 21 28 MAXI PEREIRA BRUNO MARTINS INDI MAICON IVAN MARCANO MIGUEL LAYUN ALY CISSOKHO BRA SPA 37 34 51 150 0 0 URU OLA BRA SPA MES FRA 31 23 26 28 27 27 35 9 19 13 36 3 0 0 0 1 SPA BRA BRA BEL NIG BFA BRA SER BRA 28 28 24 24 28 20 19 27 27 89 40 23 28 55 26 48 18 7 6 5 1 3 9 COL SPA FRA SPA 29 28 28 26 8 60 22 16 4 15 5 8 ATTACCANTI 8 13 15 16 20 22 25 YACINE BRAHIMI SERGIO OLIVEIRA EVANDRO HECTOR HERRERA ANDRÉ ANDRÉ DANILO PEREIRA GIANNELLI IMBULA ALG POR BRA MES POR POR FRA 25 23 29 25 26 24 22 9 5 12 4 5 0 3 0 POR CAM ITA SPA MES SPA 30 23 29 24 22 27 25 4 3 16 1 3 3 0 5 0 ATTACCANTI 7 9 10 11 17 23 SILVESTRE VARELA VINCENT ABOUBAKAR PABLO OSVALDO CRISTIAN TELLO JESUS CORONA ALBERTO BUENO SHPUNGIN SERHIY REBROV nato il 30-6-’74, alla Dinamo dal maggio ’14. Ne è stato il vice dal 2010 al 2014 Giocatore Nazione SLAVISA JOKANOVIC nato il 16-8-’68, Maccabi da giugno. Prima Partizan, Levski, Hercules, Watford Età Pres. Gol 1 OLEXANDR SHOVKOVSKIY 23 OLEXANDR RYBKA 2 DANILO SILVA 5 ANTUNES 6 ALEKSANDAR DRAGOVIC 9 MYKOLA MOROZYUK 24 DOMAGOJ VIDA 27 YEVHEN MAKARENKO 34 YEVHEN KHACHERIDI 88 SERHIY MYAKUSHKO UCR UCR 40 28 69 8 0 0 BRA POR AUT UCR CRO UCR UCR UCR 28 28 24 27 26 24 28 22 3 5 8 0 12 9 - 0 0 0 0 0 0 - Nazione Età Pres. Gol POR SER UCR UCR UCR UCR CRO PAR UCR MAR 29 26 24 25 25 32 31 21 22 25 24 5 0 5 32 8 8 6 2 0 0 0 3 0 3 2 1 DANIEL LIFSHITZ 95 PREDRAG RAJKOVIC ISR SER 27 19 - - ISR ISR ISR ISR ISR ISR ISR SPA 22 28 34 27 25 33 27 31 2 - 0 - ISR ISR ISR ISR ISR ISR SER ISR NIG 32 28 23 25 26 26 28 30 24 6 6 - 3 0 - ISR ISR ISR CRO 28 30 26 25 - - DIFENSORI CENTROCAMPISTI 4 MIGUEL VELOSO 8 RADOSAV PETROVIC 16 SERHIY SYDORCHUK 17 SERHIY RYBALKA 19 DENYS GARMASH 20 OLEH GUSEV 21 NIKO KRANJCAR 25 DERLIS GONZALEZ 29 VITALIY BUYALSKIY 90 YOUNES BELHANDA Giocatore PORTIERI DIFENSORI CENTROCAMPISTI CENTROCAMPISTI YARMOLENKO PORTIERI DIFENSORI RADAMEL FALCAO PEDRO LOÏC REMY DIEGO COSTA GARMASH MITROVIC BEN HAIM II ZAHAVI DANILO SILVA PORTIERI DIFENSORI 9 17 18 19 LIFSHITZ IGIEBOR MAXI PEREIRA JOSÉ MOURINHO nato il 26-1-’63, al Chelsea da giugno ’13. Prima Benfica, Leiria, Porto, Inter, Real M. CESC FABREGAS RAMIRES OSCAR EDEN HAZARD JOHN OBI MIKEL BERTRAND TRAORÉ KENEDY NEMANJA MATIC WILLIAN MORAES VARELA IVANOVIC 4 7 8 10 12 14 16 21 22 RYBALKA TIBI D. PEREIRA PEDRO BRANISLAV IVANOVIC KURT ZOUMA ABDUL RAHMAN BABA GARY CAHILL JOHN TERRY CÉSAR AZPILICUETA VELOSO VIDA MAICON FABREGAS 2 5 6 24 26 28 BEN HARUSH IMBULA TERRY 1 ASMIR BEGOVIC 13 THIBAUT COURTOIS 27 JAMAL BLACKMAN GUSEV TELLO MATIC Giocatore 4-2-3-1 ANTUNES HAZARD BEGOVIC «Farà la differenza anche qui, è il nostro campione del futuro». Così parlò Zamparini nel luglio del 2011, dopo aver venduto Pastore al Psg e aver preso sulla trequarti Eran Zahavi. Paragoni? No, anche per il presidente del Palermo: «Il Flaco ispirava, questo è più un finalizzatore». In Sicilia non andò proprio così, ma in compenso al Maccabi Zahavi finalizza eccome: 82 reti nelle ultime 2 stagioni più l’inizio di questa. Il pezzo forte resta lo stesso: parte largo, si accentra e molla la castagna. 2 3 14 18 20 26 27 31 ELIAZER DASA YUVAL SHPUNGIN YOAV ZIV EYTAN TIBI OMRI BEN HARUSH TAL BEN HAIM I OZ RALY CARLOS GARCIA CENTROCAMPISTI 6 GAL ALBERMAN 7 ERAN ZAHAVI 15 DOR MIHA 16 SHLOMY AZULAY 17 DANIEL EINBINDER 22 AVRAHAM RIKAN 24 NIKOLA MITROVIC 28 GIL VERMOUTH 40 NOSA IGIEBOR ATTACCANTI ATTACCANTI 10 11 22 91 ANDRIY YARMOLENKO JUNIOR MORAES ARTEM KRAVETS LUKASZ TEODORCZYK UCR BRA UCR POL 25 28 26 24 12 4 - 1 0 - 9 10 11 99 EDEN BEN BASAT BARAK ITZHAKI TAL BEN HAIM II DEJAN RADONJIC EXTRATIME 11 MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT SPECIALE CHAMPIONS GRUPPO H ZENIT Russia Partecipazioni Finali 7 Finali 0 1La squadra di Nuno ha cambiato in difesa ma sembra la più tonica del girone1I francesi invece hanno perso Fekir. E lo Zenit non fa più paura Lo Zenit è stato testa di serie, in quanto vincitore dell’ultimo torneo russo. Ma non sono più i tempi (spendaccioni) di una volta, quando Hulk e Witsel arrivavano per quasi 100 milioni di euro. Il mercato è stato povero, causa crisi del rublo e del petrolio, il proprietario Gazprom non investe più nel calcio. Anzi, si è venduto Rondon (20 gol in stagione l’anno scorso) al Wba e Ansaldi è andato al Genoa. A S. Pietroburgo sono approdati il nuovo bomber della nazionale Dzyuba (7 reti nelle qualificazioni europee, ex Spartak e 19 gol 2 anni fa col Rostov) e Yusupov, dalla Dinamo, cambio per Witsel e Javi Garcia. C’è sempre Criscito in fascia e al centro Garay, che aveva fatto capire di volersene andare. Abdennour per Otamendi Chi potrebbe approfittare delle difficoltà altrui è il Valencia di Nuno, che ha fatto il colpo dell’estate, vendendo Otamendi al City per 45 milioni, con cui ha preso Abdennour dal Monaco, Aderlan Santos dal Braga, il ZENIT (RUS) VALENCIA (SPA) 11 2 0 portiere Ryan (in attesa del ritorno dell’infortunato Diego Alves) e riscattato le punte Negredo e Rodrigo, e André Gomes dal Benfica. Mancava in Champions da 3 stagioni e non passa agli ottavi dal 2010-11, i titolari sono in sostanza gli stessi dell’anno scorso, e anche le alternative come l’ex Benfica Enzo Perez, Pablo Piatti e il regista André Gomes. 0 IL CALENDARIO Zenit Lione Vs Vs 29 setembre Lione Vs Zenit Vs L’ora di Lacazette Alla vigilia del torneo ha perso tanto il Lione, che ha visto infortunarsi l’uomo più in palla dell’estate, Fekir che starà k.o. per 6 mesi. Brutta botta per il tecnico Fournier, al debutto in Champions. Dovrà puntare su Beauvue, dal Guingamp e sorpresa l’anno scorso con 17 gol in Ligue 1, e sul capocannoniere di Francia Lacazette con 27 centri, ma partito lento quest’estate. Rispetto al ’14-15 almeno in rosa non ha perso nessuno di notevole, ma aggiunto al club 2° dietro al Psg l’ex romanista Yanga-Mbiwa e (dal Malaga) Sergi Darder, dalla buona visione di Valencia Gent 20 otobre Zenit Valencia Vs Vs Lione Gent 4 novembre Lione Gent Vs Vs Zenit Valencia 24 novembre Zenit Lione Vs Vs Valencia Gent 9 dicembre Valencia Gent Vs Vs Lione Zenit 1 0 Finali Vitorie 16 setembre Valencia Gent Partecipazioni GENT Belgio 0 Finali Vitorie 14 Partecipazioni LIONE Francia 0 Vitorie Il Valencia vuole fare la parte del Lione Partecipazioni VALENCIA Spagna 0 Vitorie gioco e valida alternativa al rientrato in patria Valbuena. Per il resto il miglior vivaio di Francia (con Tolisso in lista B) fornisce i ricambi, anche se la panchina è a corto di esperienza. Gent, quasi deb Non inganni l’aspetto da cliente di Burger King: Vanhaezebrouck è un signor allenatore, sotto il profilo tattico e mentale. Smonta e rimonta il suo giocattolo, lo schiera a 5 dietro, poi mette un trequartista, poi passa al 3-4-3. Uno stratega da partita a scacchi, che gli ha permesso di portare il Gent al 1° titolo della ultra-centenaria storia. Il mercato non gli ha sottratto nessuna stella perché il Gent non ne ha. Gioca chiuso, segna poco, si affida al fiuto del gol di Depoitre (5 finora e 14 l’anno scorso), ai guizzi del talento 20enne nigeriano Simon e alle parate dell’emergente Sels. Più un gruppo di giocatori (Milicevic, Kums, Asare) che nelle Fiandre hanno trovato la squadra della vita. © RIPRODUZIONE RISERVATA LIONE (FRA) GENT (BEL) Dzyuba blu a S. Pietroburgo Un collettivo in crescita in soccorso di Villas Boas affidato all’Espirito Santo Valbuena «tradisce» l’OM Per l’Europa va bene l’OL Simon, il ragazzo che vinse due volte (in un anno) Artem Dzyuba pare più un pugile o un cestista con quei suoi 194 cm per 90 kg ma è forte di testa, ha piedi buoni ed è bravo pure in velocità. Ma ora è nazionale (7 reti nelle qualificazioni europee) e l’ex attaccante dello Spartak (cresciuto fin da bambino nella scuola calcio moscovita) ha siglato 19 gol 2 anni fa col Rostov. Non ha molta esperienza sul continente (in tutto vanta 26 gare e 7 reti, tutte però in Europa League). Ora ha preso il posto di Rondon e può fare anche meglio. Mathieu Valbuena era da un po’ che meditava il rientr patria, anche per non per la nazionale. Così, nonost sia stato marsigliese per stagioni, ha accettato la corte dei rivali francesi: l’Olympique di Lione. Così ha salutato (per 5 milioni) la Dinamo Mosca, dove era arrivato dall’OM solo una stagione Fournier serviva come il Ora che si è fatto male Fe l’acquisto di Valbuena app ancora più strategico, pe lanciare in gol Lacazette. T come talento, indispensabile per una squadr cinica e concreta come il Gen Ma anche T come talismano, visto che nel ’14-15 il nigeriano del ’95 Moses Simon ha contribuito alla vittoria del 1° titolo nazionale di due club: gli slovacchi del Trencin (6 reti e assist in 19 partite) e, appunto Gent (6 e 4 in 8 match della Jupiler, 1 gol nei playoff). Eppu in Belgio a gennaio al 2° matc si era preso un rosso dopo 38 secondi. Ma l’imprevedibilità sulla fascia sinistra ha cancellato il quasi-esordio cho La squadra non è cambiata poi tanto. Ma la mano di Nuno Espirito Santo, ex portiere di Porto, Deportivo e Dinamo Mosca (primo affare di Jorge Mendes circa 20 anni fa) si è vista, eccome, dall’anno scorso. Per dire: i suoi non mollano mai, hanno conquistato i preliminari di Champions nell’ultima giornata di Liga con un gol a 10 minuti dalla fine. Portoghese, in patria aveva fatto bene pure col Rio Ave (dal 2012, due finali di coppe nazionali disputate). Ha fatto fuori il Monaco di Jardim nel playoff europeo. 4-2-3-1 4-4-2 4-3-1-2 CRISCITO GAYA DE PAUL 5-3-2 MOREL DEJAEGERE SHATOV ALCACER WITSEL ABDENNOUR NETO LODYGIN DANNY DZYUBA LACAZETTE JAVI FUEGO LOPES MUSTAFI PAREJO GONALONS VALBUENA ANDRÉ VILLAS BOAS nato il 17-10-’77, allo Zenit da marzo ’14. Prima Porto, Chelsea, Tottenham Età Pres. Gol PORTIERI 1 YURI LODYGIN 16 VYACHESLAV MALAFEEV 41 MIKHAIL KERZAKOV FEGHOULI RAFAEL NUNO ESPIRITO SANTO nato il 25-1-’74, a Valencia da luglio ’14. Prima al Rio Ave (2012-14) Giocatore Nazione RUS RUS RUS 25 36 28 13 20 - 0 0 - 13 YOEL 24 JAUME DOMENECH 25 MATHEW RYAN FOKET HUBERT FOURNIER nato il 3-9-’67, a Lione dal maggio 2014. Prima al Reims, dal 2010 Età Pres. Gol PORTIERI Giocatore Nazione HEIN VANHAEZEBROUCK nato il 16-2-’64, a Gent dal maggio 2014. Prima Kortrijk e Genk Età Pres. Gol PORTIERI SPA SPA AUS 27 24 23 - - 1 ANTHONY LOPES 30 MATHIEU GORGELIN DEPOITRE RENATO NETO TOLISSO BARRAGAN MILICEVIC JOHANSSON BEAUVUE HULK Nazione NIELSEN SELS YANGA-MBIWA NEGREDO JAVI GARCIA SMOLNIKOV SIMON ASARE UMTITI RYAN GARAY Giocatore KUMS FERRI Giocatore Nazione Età Pres. Gol PORTIERI POR FRA 24 25 - - 1 MATZ SELS 20 YANNICK THOELEN 25 BRIAN VANDENBUSSCHE FRA CAM BFA SER FRA FRA BRA FRA FRA 26 31 27 32 31 31 25 23 21 11 5 7 12 13 26 - 0 0 1 0 0 0 - DIFENSORI FRA FRA FRA FRA SPA FRA FRA FRA FRA FRA FRA 24 27 23 23 21 35 22 26 19 30 18 2 9 18 - 0 1 2 - FRA FRA FRA 24 30 18 8 37 - 2 3 - BEL BEL BEL 23 25 33 - - SER BRA SVE SER DAN 23 33 26 25 27 5 2 0 0 MAL BEL BRA SER BEL ISR BEL BEL GHA BEL SVI 24 29 23 22 27 21 22 24 29 20 29 - - BEL BEL NIG DAN 26 20 20 27 - - DIFENSORI DIFENSORI 2 4 6 13 19 24 ALEKSANDR ANYUKOV DOMENICO CRISCITO NICOLAS LOMBAERTS LUIS NETO IGOR SMOLNIKOV EZEQUIEL GARAY DIFENSORI RUS ITA BEL POR RUS ARG 32 28 30 27 27 28 27 23 30 5 10 29 0 0 1 0 0 1 CENTROCAMPISTI 5 10 14 17 20 21 28 ALEKSANDR RYAZANTSEV DANNY ARTUR YUSUPOV OLEG SHATOV VIKTOR FAYZULIN JAVI GARCIA AXEL WITSEL RUS POR RUS RUS RUS SPA BEL 29 32 26 25 29 28 26 14 26 13 25 34 33 1 6 1 2 2 1 BRA RUS 29 27 43 5 13 0 ATTACCANTI 7 HULK 22 ARTEM DZYUBA 2 3 4 5 6 14 19 23 JOÃO CANCELO RUBEN VEZO ADERLAN SANTOS SHKODRAN MUSTAFI LUCAS ORBAN JOSÉ GAYA ANTONIO BARRAGAN AYMEN ABDENNOUR POR POR BRA GER SPA SPA SPA TUN 21 21 26 23 26 20 28 26 6 6 0 1 ALG SPA BRA ARG SPA ARG POR 25 26 19 29 31 21 22 15 8 16 4 3 0 0 0 SPA SPA ARG SPA SPA 30 22 26 24 19 15 6 15 - 6 0 2 - CENTROCAMPISTI 8 10 12 15 18 20 21 SOFIANE FEGHOULI DANIEL PAREJO DANILO BARBOSA ENZO PEREZ JAVI FUEGO RODRIGO DE PAUL ANDRÉ GOMES ALVARO NEGREDO PACO ALCACER PABLO PIATTI RODRIGO SANTI MINA MAPOU YANGA-MBIWA HENRI BEDIMO BAKARY KONÉ MILAN BISEVAC CHRISTOPHE JALLET JÉRÉMY MOREL RAFAEL LINDSAY ROSE SAMUEL UMTITI CENTROCAMPISTI ATTACCANTI 7 9 11 17 22 2 3 4 5 13 15 20 22 23 7 9 11 12 14 17 18 21 24 28 29 CLÉMENT GRENIER CLAUDIO BEAUVUE RACHID GHEZZAL JORDAN FERRI SERGI DARDER STEED MALBRANQUE NABIL FEKIR MAXIME GONALONS OLIVIER KEMEN ARNOLD MVUEMBA LUCAS TOUSART ATTACCANTI 10 ALEXANDRE LACAZETTE 19 MATHIEU VALBUENA 27 GNALY CORNET 3 4 5 13 23 UROS VITAS RAFINHA ERIK JOHANSSON STEFAN MITROVIC LASSE NIELSEN CENTROCAMPISTI 7 8 10 12 14 15 17 19 21 32 77 KALIFA COULIBALY THOMAS MATTON RENATO NETO MARKO POLETANOVIC SVEN KUMS KENNETH SAIEF HANNES VAN DER BRUGGEN BRECHT DEJAEGHERE NANA ASARE THOMAS FOKET DANJIEL MILICIEVIC ATTACCANTI 9 26 27 28 LAURENT DEPOITRE BENITO RAMAN MOSES SIMON NICKLAS PEDERSEN 12 EXTRATIME MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT EXTRA FUN FRANCIA MONACO Cissako imam? Lui smentisce SMS (a.g.) Il Parisien in Francia ne ha fatto un caso. La storia di Yarouba Cissako, 20enne difensore del Monaco e già nazionale Under 19, rientrato da un prestito in Belgio allo ZulteWaregem. Il giornale ha raccontato che Cissako ha rifiutato il rinnovo di contratto con la società del Principato, per inseguire un sogno: diventare imam. Cissako, cresciuto in una famiglia originaria del Mali, infatti, vorrebbe andare in una squadra dove l’islam sia «parte della cultura del Paese». E per questo il Monaco gli ha cercato un club del Golfo. Ma all’Equipe il suo agente Maarek ha fatto sapere che non è vero che Cissako voglia diventare imam e non è nemmeno vero che abbia avuto problemi con una fisioterapista, come aveva scritto il Parisien. Il caso resta ancora irrisolto... La frase della settimana «Il nostro compito è aiutare gli altri. Dobbiamo schierarci per la tolleranza, la libertà e la solidarietà» Joachim Löw c.t. della Germania A sinistra, Yarouba Cissako, 20enne difensore, qui con lo Zulte (AFP) Posticipi Premier e Liga Lewan for president Sheffield all’araba Tecnico violento In Premier League: West HamNewcastle 2-0 (doppio Payet). In Liga: Rayo-Deportivo 1-3 (Adri Embarba per i madrileni, Borges, Luis Alberto e Lucas Perez). (s.m.) Perché gli emiri del Qatar hanno deciso di investire 100mila sterline nello Sheffield FC (8° livello inglese)? Perché è il club più vecchio del mondo: 1857! (el.ber) Markus Weinzierl, tecnico dell’Augsburg, è stato denunciato da un ex calciatore: l’ha accusato di averlo picchiato durante la festa di Straubing. (eb) Lewan Kobiaschwili, 38 anni, ex di Dinamo Tbilisi, Schalke ed Hertha, 100 gare in nazionale (record) si candida ufficialmente a presidente della lega georgiana. LA MISS DELLA SETTIMANA PATRICIA BELGIO MOUSCRON Defourny, portiere della nazionale U21... non è belga Jesus, c’è Patricia Miss Sporting pazza per Jorge Patricia Cardoso ha 23 anni e tre buoni motivi per essere contenta. Il primo: il quotidiano sportivo portoghese Record l’ha eletta Miss Fanatica dell’anno, un traguardo che inseguiva da tempo («Mi ero iscritta anche negli anni passati e ho voluto insistere, è una tappa importante nella mia carriera di modella»). Il secondo: lo Sporting Lisbona per cui fa il tifo da quando era bambina non molla di un centimetro, è in testa alla classifica a pari punti con il Porto dopo 4 giornate e l’avvento di Jorge Jesus in panchina ha pure ridato linfa al gioco. «Lo adoro, sono contentissima che sia venuto da noi - commenta entusiasta Patricia -. Vedrete che farà addirittura meglio qui che al Benfica». Il terzo: la vittoria del concorso le ha fruttato un laptop e uno scooter. INGHILTERRA LONDRA Cantona e l’Arsenal per i migranti TV EXTRATIME SU GAZZETTA TV CANALE 59 BIG MATCH DAL BRASILE Oggi replay Atletico M.-Barcellona (20. 30). Championship: venerdì IpswichBirmingham (20.45) e Nottingham F.Middlesbrough (sabato , 13). Brasile: domenica, Corinthians-Santos (21). GERMANIA DORTMUND «Reus, bitte» e la maglietta fu stampata così (elber) David Werker, un comico tedesco, in un negozio di Dortmund ha chiesto una maglia del Borussia. Il negoziante gli ha chiesto cosa dovesse scrivere sulla maglietta e il nome del suo giocatore preferito. E Werker, gentile, ha risposto: «Reus, bitte», cioè «Reus, per favore». Solo che il negoziante gli ha stampato davvero la maglia con scritto «Reus bitte». Quando si sono accorti dell’errore gli hanno fatto 10 euro di sconto. (si. mar.). La risposta inglese all’appello lanciato dalle associazioni umanitarie internazionali a favore dei migranti è stata a imbarazzante, con appena 13 tifoserie di altrettanti club d’Oltremanica (Arsenal, Aston Villa, Newcastle, Norwich, Charlton, Swindon, Wimbledon, Plymouth Argyle, Bath City, Dulwich Hamlet, FC United, Clapton e Celtic) ad accettare di esporre striscioni di benvenuto ai rifugiati nelle gare del weekend. E di questi, solo l’Arsenal ha fatto uno sforzo supplementare, decidendo di devolvere ad Amnesty International 1 sterlina per ogni biglietto venduto per la sfida casalinga con lo Stoke, mentre le altre società di Premier si sono limitate a messaggi di supporto a favore di Save The Children, da mostrare durante le 2 prossime gare di campionato al momento della stretta di mano fra i capitani delle squadre. Alla luce di un simile menefreghismo del mondo calcistico, non stupisce che l’iniziativa britannica più originale in aiuto dei migranti sia stata ideata da un gruppo esterno al tifo organizzato: l’azienda Philosophy Football Tshirt ha lanciato una campagna per fare sì che le sciarpe di lana delle squadre vengano inviate al centro di accoglienza di Calais, così da poter essere usate dai rifugiati per scaldarsi nei mesi a venire. Non bastasse, a far vergognare ancora di più il calcio di Sua Maestà ci ha pensato il francese, nonché ex leggenda del Manchester United, Eric Cantona che, dopo aver accusato i governi occidentali di essere la causa del problema migranti, in un’intervista a Le Parisien ha annunciato che accoglierà i rifugiati in casa sua. DA OGGI A GIOVEDì 17 SETTEMBRE CHAMPIONS ED EUROPA LEAGUE Champions League su Mediaset Premium: ma oggi Real Madrid-Shakhtar e domani Chelsea-Maccabi Tel Aviv pure su Italia 1. L’Europa League invece è su Sky Sport Plus: giovedì alle 19 Bordeaux-Liverpool (nella foto Benteke) e alle 21 c’è Dnipro-Lazio. Supplemento di calcio internazionale di Iacopo Iandiorio, progetto grafico di Domenico Coppola SCOZIA GLASGOW Feruz fermato senza patente e assicurazione (s.m.) Islam Feruz, 20 anni, stellina dell’Hibernian di origine somala, si è fatto una notte in cella per aver guidato la sua Porsche senza patente e assicurazione e aver dato alla polizia un falso nome. SABATO 19 SETTEMBRE DERBY DI LONDRA E LE 2 MADRID Premier, FoxSports: Chelsea-Arsenal (13.45) e Man. City-West Ham (18.30). Per la Liga: Real Madrid-Granada (16), Eibar-Atletico M. (20.30). Su SSP, alle 15.30: diretta Bundesliga. (cordol) Il portiere del Belgio Under 21… non è un belga. È la decisione presa dal Comitato Arbitrale della Federcalcio su Theo Defourny, 23 anni, del Mouscron. Il club ha interpellato la Federazione per capire come conteggiare il giocatore, nato in Francia, in merito alle quote sui talenti locali. Ma nonostante le gare tra le U18, U20 e U21 dei Diavoli Rossi, l’ex Lione e Anversa è stato dichiarato «non computabile nella quota Belgio». Il club ha fatto ricorso. O RD O EM E PR GRESSO BRASILE RECIFE Sport promuove le adozioni sopra i 7 anni (a. spalla) Unire attraverso il calcio. È questa la nuova iniziativa dello Sport, club brasiliano di Recife, che durante gli ultimi turni di campionato ha lanciato una campagna per l’adozione di bambini di età superiore ai 7 anni. L’idea, nata dalla collaborazione della società con le autorità pernambucane, è di trovare una famiglia «rubronegra» (i colori del club) a 43 ragazzi della città, dato che in Brasile il 94% dei genitori adottivi cerca figli di età inferiore ai 7 anni. Il 78% dei bambini brasiliani in attesa di una casa, però, hanno già passato tale fascia d’età. La campagna, ribattezzata «Adote um pequeno torcedor», gioca sul feeling calcistico, ma è ovviamente aperta ai tifosi di qualsiasi squadra. Nel match (perso) contro il Flamengo, i piccoli tifosi hanno realizzato video e promosso il programma presso lo stadio. DOMENICA 13 SETTEMBRE C’È DORTMUND-LEVERKUSEN In Liga su FoxSports: Siviglia-Celta (12) e Barcellona-Levante (20.30). Premier: Southampton-Man. Utd (17). Su SSP per la Bundesliga: Borussia Dortmund-Bayer Leverkusen (17.30).