Si punta su imprese giovani e femminili

Transcript

Si punta su imprese giovani e femminili
Eventi
Lunedì 21 Dicembre 2009
16
Si punta su imprese giovani e femminili
Spip lavora per sviluppare nuove aziende sul territorio
L’
Amministrazione
comunale di Parma, coinvolgendo le associazioni di
categoria - Api, Upi, Apla,
Gia, Cna - ha messo in campo la partecipata Spip (Società parmense insediamenti
produttivi) per attirare a Parma i migliori talenti a livello
nazionale (e internazionale),
con l’obiettivo di stimolare la
nascita di nuove imprese sul
territorio parmense, cercando
al contempo di sviluppare una
nuova classe imprenditoriale
giovanile e femminile.
Spip, da fornitore di spazi alle
imprese, diventerà fornitore di
servizi di supporto alle imprese, in pratica sarà lo strumento di una politica di sviluppo
dell’imprenditoria innovativa, giovanile e femminile che
guarda oltre alla crisi economica e finanziaria.
Nello specifico, si tratta di un
progetto, questo, che punta su
giovani imprenditori, imprenditoria femminile e migliori
idee innovative, con un particolare focus sulla filiera agroalimentare.
Più nel dettaglio, le nuove
aziende saranno sostenute
per 2-3 anni nel momento più
difficile, ovvero quello dello
start-up, con strumenti fiscali, logistici, amministrativi,
Parco Ex Eridania
Via Cavour
finanziari. Spip, nel sostenere
lo sviluppo della nuova imprenditoria, mette a disposizione aree a fiscalità agevolata
(la cosiddetta zona franca),
all’interno delle quali si avrà
uno sgravio fiscale a favore
dell’azienda nascente, ma anche la possibilità di affittare
spazi già attrezzati e serviti a
condizioni migliori rispetto a
quelle di mercato, garantendo
così ai neo imprenditori non
solo minori costi, ma anche
la possibilità di concentrarsi
sullo sviluppo della nuova iniziativa.
Inoltre, per agevolare l’avvio
di nuove attività, verrà costituito un fondo finanziario che
funga da garanzia alle richieste imprenditoriali più meritevoli.
In sostanza, il fondo ha come
obiettivo quello di rappresentare una garanzia a sostegno
dell’imprenditore e che, dunque, agevoli l’accesso di questi
soggetti al credito erogato da
istituzioni finanziarie, funzionando come “polizza assicurativa” nei confronti delle banche che potranno rivalersi sul
fondo nel caso di insuccesso
delle iniziative sponsorizzate.
In estrema sintesi, gli stru-
menti a disposizione delle
nuove aziende che nasceranno nell’area Spip sono prima
di tuuto le zone industriali
“franche” (ossia con fiscalità
agevolata), ma anche edifici
e locali attrezzati e idonei, ad
ospitare nuove imprese, inclusi gli strumenti tecnologici
necessari, e servizi a supporto
del nuovo imprenditore per
abbattere le spese di avvio e il
funzionamento dell’impresa e
servizi comuni (ad esempio:
segreterie, centralino, server,
pulizie, sorveglianza, manutenzione condivisi).
Inoltre, Spip offre servizi a va-
lore aggiunto attivati in partnership con le associazioni di
categoria, come il tutoraggio
per l’iter amministrativo e
autorizzativo di costituzione
della società, consulenza strategica, promozione, accesso ai
network di ricerca/innovazione.
Tra gli altri vantaggi, anche
l’attivazione di una rete di
fornitori qualificati che pratichino condizioni di favore ai
nuovi imprenditori (ad esempio per assistenza legale, consulenza tributaria fiscale, etc),
e la creazione di un fondo di
garanzia che faciliti l’accesso al
credito delle nascenti società.
Infine, Spip consente la promozione di network tra imprese emergenti e grandi aziende
interessate allo sviluppo di
idee innovative.
Su questo progetto, l’Ammini-
strazione comunale di Parma
mette in campo direttamente,
oltre a risorse di Spip e Stt, anche propri fondi, per un totale
di un milione di euro per il
2010 e altrettanti per il 2011.
Un supporto alle imprese
emergenti è dato anche dallo
sviluppo di un sistema di sviluppo e innovazione che, per
vocazione del territorio, è necessariamente legato all’agroalimentare che mette in rete
competenze scientifiche e industriali per l’innovazione.
In questo sistema, convergono anche progetti già avviati,
come ad esempio il Parma
Knowledge Network costituito
da una quindicina di esperti di
agri-food business nel mondo
e il nascente Parco scientifico
tecnologico nel quale sorgeranno laboratori di ricerca
industriale.