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Osservatorio congiunturale
sull’industria delle costruzioni
ANCE-Direzione Affari Economici e Centro Studi
22 dicembre 2015
Economia italiana in lieve ripresa
PIL
var.% in quantità rispetto allo stesso periodo dell'anno
precedente
PIL
Variazioni in quantità rispetto all’anno precedente
3,0
1,9
2,0
2,2 2,1
1,9
1,4
1,0
0,7
0,6
0,4
0,0
-0,3 -0,3 -0,4
-0,5
-0,9
-1,0
-1,5
-2,0
-2,1
-2,4
-2,6 -2,6
-3,0
Data
rilascio
Previsioni 2015
Previsioni 2016
DEF (Nota di aggiornamento)
set-15
0,9%
1,6%
Commissione Europea
set-15
0,9%
1,5%
Prometeia
ott-15
0,8%
1,2%
FMI
ott-15
0,8%
1,3%
OCSE
nov-15
0,8%
1,4%
Istat
nov-15
0,9%
1,4%
Confindustria
dic-15
0,8%
1,4%
0,8
0,1
-1,0
Fonte
-3,2 -3,2
-4,0
I II
2010
III
IV
I II
2011
III
IV
I II
2012
III
IV
I II
2013
III
IV
I II
2014
III
IV
I II
2015
III
Elaborazione Ance su dati Istat
2
Le costruzioni sono un settore a bassa incidenza di importazioni
Il settore delle costruzioni
acquista beni e servizi
dall’88%
dei
settori
economici (31 settori su
36 sono fornitori delle
costruzioni)
ACQUISTI DI BENI E SERVIZI DEL SETTORE DELLE
COSTRUZIONI - Composizione %
Acquisti di beni
e servizi di
produzione
interna
95,8%
Acquisti di beni
e servizi di
importazione
4,2%
Elaborazione Ance su dati Istat
3
Effetti moltiplicativi delle costruzioni
Una domanda aggiuntiva di 1.000 MILIONI DI EURO nelle costruzioni genera una
ricaduta complessiva sull’intero sistema economico di 3.513 MILIONI DI EURO e
15.555 UNITA’ DI LAVORO
1.221 mln euro
2.292 mln euro
nelle costruzioni e nei settori direttamente
e indirettamente collegati
1.000 milioni
nelle
costruzioni
Effetto diretto e indiretto
nei settori attivati via
moltiplicatore della
spesa delle famiglie
Effetto indotto
3.513 milioni di euro
15.555 unità di lavoro
di cui:
Elaborazione Ance su dati Istat
•
9.942 unità di lavoro nelle costruzioni
•
5.613 unità di lavoro negli altri settori
4
Le previsioni
Costruzioni: il 2016 potrebbe essere l’anno di svolta
INVESTIMENTI IN COSTRUZIONI* IN ITALIA
2015(°)
Milioni di
euro
COSTRUZIONI
2013
2014
2015(°)
2016(°)
2008-2015(°)
2008-2016(°)
Variazioni % in quantità
128.510
-7,0%
-5,2%
-1,3%
1,0%
-34,8%
-34,2%
.abitazioni
68.042
-3,7%
-4,1%
-1,4%
-0,1%
-27,6%
-27,7%
- nuove (°)
- manutenzione
straordinaria(°)
21.388
-13,4%
-13,9%
-6,0%
-3,5%
-61,1%
-62,4%
46.654
2,9%
1,5%
0,8%
1,5%
19,4%
21,2%
.non residenziali
60.468
-10,4%
-6,4%
-1,2%
2,2%
-41,4%
-40,1%
- private (°)
35.954
-11,2%
-7,3%
-1,2%
-0,4%
-35,0%
-35,3%
- pubbliche (°)
24.514
-9,3%
-5,1%
-1,3%
6,0%
-48,7%
-45,7%
(*) Investimenti in costruzioni al netto dei costi per trasferimento di proprietà
(°) Stime Ance
Elaborazione Ance su dati Istat
6
Costruzioni: il 2016 potrebbe essere l’anno di svolta
INVESTIMENTI IN COSTRUZIONI* IN ITALIA – Var. % rispetto all’anno precedente
4,0
2,0
1,0
0,5
0,0
-2,0
-1,3
-3,1
-4,0
-3,8
-3,8
-6,0
-5,2
-8,0
-7,6
-10,0
-7,0
-9,5
-12,0
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015(°)
2016(°)
(*) Investimenti in costruzioni al netto dei costi per trasferimento di proprietà
(°) Stime Ance
Elaborazione Ance su dati Istat
7
Costruzioni ancora in calo nel 2015 ma la crisi rallenta
INVESTIMENTI IN COSTRUZIONI IN ITALIA(*)
Valori
concatenati con
anno di riferimento 2010
Valori concatenati con anno
di riferimento
2010
190.000
180.000
170.000
160.000
150.000
140.000
130.000
120.000
2015(°)
2014
2013
2012
2011
2010
2009
2008
2007
2006
2005
2004
2003
2002
2001
2000
1999
1998
1997
1996
1995
110.000
(*) Investimenti in costruzioni al netto dei costi per trasferimento di proprietà
(°) Stime Ance
Elaborazione Ance su dati Istat
8
La crisi settoriale ha generato pesanti effetti sull’occupazione
COSTRUZIONI IN ITALIA: LA RIDUZIONE
DELL'OCCUPAZIONE DALL'INIZIO DELLA CRISI
Var. assoluta III trim.2015 - IV trim.2008 (numero)
-502.000
(-25,3%)
Totale occupati
-398.000
(-30,9%)
Dipendenti
-104.000
(-15%)
-550000
-400000
-250000
Indipendenti
Considerando anche
i settori collegati alle
costruzioni i posti
di lavoro persi
sono circa
780.000
-100000
Elaborazione Ance su dati Istat
9
Nel secondo trimestre 2015 si registra un primo segnale positivo per il settore;
per gli occupati alle dipendenze la crescita prosegue anche nel trimestre
successivo
OCCUPATI NELLE COSTRUZIONI
Var.% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente
2,3
3,0
1,5
1,0
2,7
1,6
1,3
0,0
Totale occupati
-0,6
-3,0
-2,7
-3,2
-4,1
-4,2
-6,0
-6,6
-6,1
-6,7-7,1
-5,4
-6,9
-1,2
-3,6
-4,2
-3,0
-15,0
-3,1
Indipendenti
-4,7
-5,8
-6,7
-7,0
-9,0
-12,0
Dipendenti
-2,3
-7,3
-8,5
-10,2
-12,0
-14,0
-15,4
-18,0
I 2013
II 2013
III 2013
IV 2013
I 2014
II 2014
III 2014
IV 2014
I 2015
II 2015
III 2015
Elaborazione Ance su dati Istat
10
Lavoro irregolare in aumento
UNITA' DI LAVORO IRREGOLARI IN ITALIA - % DELLE UNITÀ DI LAVORO
IRREGOLARI SUL TOTALE DELLE UNITÀ DI LAVORO
18,0
17,6
17,1
16,9
16,4
16,0
15,6
15,5 15,5
14,2
14,0
13,5
14,6
14,4
13,3
14,7
14,6
14,6
14,5
14,5
14,5
14,9
15,4
15,0
13,5
13,3
13,2
13,0
12,7
11,9
12,0
11,8
10,0
2000
2001
2002
2003
2004
2005
Settore costruzioni
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
Totale economia
Elaborazione Ance su dati Istat
A partire dal 2009, con l’inasprirsi della crisi, il tasso di irregolarità nelle costruzioni ha ripreso
a crescere e dal 2012 (15,6%) è tornato a superare la media del totale delle attività
economiche (14,9%)
11
Effetti pesanti anche sulle imprese
IMPRESE NEL SETTORE DELLE
COSTRUZIONI* - numero
650.000
Tra il 2008 e il 2013
79.972 (-12,7%) imprese
di costruzioni sono
uscite dal mercato
629.818
625.000
618.284
602.788
600.000
590.491
572.412
575.000
549.846
550.000
525.000
500.000
2008**
2009**
2010**
2011**
2012**
2013**
*Comprende le imprese di installazione impianti
** Dati Istat 2011, 2012, 2013; elaborazione Ance su dati Istat per il 2008, 2009, 2010
Elaborazione Ance su dati Istat
12
Italia e Francia sono i paesi con il maggior numero di imprese
di costruzioni
NUMERO DI IMPRESE NEL SETTORE DELLE COSTRUZIONI IN ALCUNI PAESI
EUROPEI -Anno 2012
NUMERO DI ADDETTI DELLE IMPRESE NEL SETTORE DELLE COSTRUZIONI IN
ALCUNI PAESI EUROPEI - Anno 2012
0
0
100.000
200.000
300.000
400.000
500.000
1.000.000
1.500.000
2.000.000
Germania
Italia
2.500.000
1.962.860
572.412
Francia
Francia
1.772.057
512.864
Italia
Spagna
1.553.165
320.872
Regno Unito
Germania
1.293.991
274.002
Regno Unito
257.192
Paesi Bassi
134.589
Belgio
95.549
Svezia
93.598
Portogallo
88.797
Grecia
86.873
Finlandia
500.000
600.000
42.781
Austria
32.174
Danimarca
31.300
Elaborazione Ance su dati Eurostat
Spagna
1.112.233
Paesi Bassi
474.618
Svezia
353.468
Portogallo
344.185
Belgio
Austria
317.544
285.320
Grecia
197.363
Finlandia
182.778
Danimarca
166.230
Elaborazione Ance su dati Eurostat e Istat per l'Italia
13
Nella maggior parte dei paesi europei oltre il 90% delle imprese di
costruzioni ha fino a 9 addetti
NUMERO DI IMPRESE NEL SETTORE DELLE COSTRUZIONI PER CLASSE DI ADDETTI
Anno 2012 - Composizione %
100%
0,2
0,2
0,4
0,7
0,4
0,6
0,5
0,6
2,5
0,9
0,7
3,9
4,2
4,0
4,5
4,5
5,2
5,7
6,2
6,5
1,1
1,3
2,1
16,3
16,9
82,5
81,0
9,4
90%
80%
70%
97,3
95,9
95,4
95,3
95,1
94,9
94,2
93,7
93,0
92,8
60%
89,5
50%
40%
Grecia
Italia
Spagna
Paesi Bassi
0-9 addetti
Francia
Belgio
Svezia
10-49 addetti
Portogallo
Regno
Unito
Finlandia
Danimarca Germania
Austria
50 addetti e oltre
Elaborazione Ance su dati Eurostat
14
La dimensione media delle imprese di costruzioni in Italia è tra
le più basse d’Europa
NUMERO MEDIO DI ADDETTI PER IMPRESA NEL SETTORE DELLE COSTRUZIONI IN ALCUNI
PAESI EUROPEI - Anno 2012
0,0
1,0
2,0
3,0
4,0
5,0
6,0
7,0
8,0
Austria
10,0
8,9
Germania
7,2
Danimarca
5,3
Regno Unito
5,0
Finlandia
4,3
Portogallo
3,9
Svezia
3,8
Paesi Bassi
3,5
Spagna
3,5
Francia
3,5
Belgio
3,3
Italia
Grecia
9,0
2,7
2,3
Elaborazione Ance su dati Eurostat e Istat per l'Italia
15
Il mercato privato
Investimenti in abitazioni: in forte calo le nuove iniziative; continuano a
crescere gli investimenti in riqualificazione del patrimonio abitativo
INVESTIMENTI IN ABITAZIONI – N.I. 2000=100
140
130
120
110
100
90
80
70
60
50
40
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016
abitazioni (totale)
nuovo
manutenzione straordinaria
Fonte: Ance
17
Permessi su abitazioni in calo dell’82,3% in nove anni, il livello è
inferiore a quello del 1936
ABITAZIONI (nuove e ampliamenti)
Progettate e Permessi di costruire* - numero
1.000.000
900.000
800.000
700.000
600.000
500.000
400.000
300.000
200.000
54.000
100.000
2013
2014**
2012
2011
2010
2005
2000
1995
1970
1969
1968
1967
1966
1965
1964
1963
1962
1961
1960
1959
1958
1957
1956
1955
1954
1953
1952
1951
1950
1949
1948
1947
1946
1942
1941
1940
1939
1938
1937
1936
1935
0
*Abitazioni progettate fino al 1970 e Permessi di costruire dal 1995.
La rilevazione Istat si riferisce a permessi di costruire, Dia e Scia relativi ai nuovi fabbricati residenziali compresi quelli da
ricostruire in caso di totale demolizione del fabbricato preesistente.
**Stima Ance
Elaborazione Ance su dati Istat
18
Torna a crescere l’interesse delle famiglie verso il ‘bene casa’
INTENZIONI DI ACQUISTO DELL'ABITAZIONE IN ITALIA
(CERTAMENTE E/O PROBABILMENTE SI) - Frequenze percentuali
Le misure fiscali previste
nella Legge di Stabilità
2016 potranno dare un
ulteriore slancio
all’investimento
immobiliare che ritorna
ad essere considerato
un’efficace scelta per la
sicurezza del capitale
3,5
3,0
2,5
2,0
1,5
1,0
0,5
I trim. II
2006
III
IV I trim. II
2007
III
IV I trim. II
2008
III
IV I trim. II
2009
III
IV I trim. II
2010
III
IV I trim. II
2011
III
IV I trim. II
2012
III
IV I trim. II
2013
III
IV I trim. II
2014
III
IV I trim. II
2015
III
Elaborazione Ance su dati Istat
Per il 59,7% degli italiani l’acquisto di una casa in questo momento è un investimento redditizio
(indagine Censis – novembre 2015):
 2,8 milioni di italiani desiderano acquistare la prima casa;
 1,2 milioni un altro immobile;
 760.000 un’abitazione all’estero;
Significativa la propensione a mettere a reddito il patrimonio immobiliare:
 circa un milione di italiani pronti ad acquistare un’abitazione per ristrutturarla e poi affittarla;
 circa 560.000 gli italiani hanno gestito una struttura ricettiva per turisti (case vacanza o bed &
breakfast)
fatturato circa 6 miliardi di euro.
19
Mercato immobiliare residenziale: si rafforzano i segnali positivi…
COMPRAVENDITE DI UNITA' IMMOBILIARI AD USO ABITATIVO IN ITALIA
Numero - migliaia
858 869
900
828
800
809
762 763
684
690 681
700
642
600
558
519
500
609 612 598
578
464 464
430
503 497 504
494476
467
525
500
483
418 440
444
403
400
300
200
100
2016*
2015*
2014
2013
2012
2011
2010
2009
2008
2007
2006
2005
2004
2003
2002
2001
2000
1999
1998
1997
1996
1995
1994
1993
1992
1991
1990
1989
1988
1987
1986
1985
0
*PrevisioniAnce
Ance
*Previsioni
Elaborazione Ance su dati Agenzia dell'Entrate
20
Le tendenze dei prezzi medi delle abitazioni
INDICE DEI PREZZI DELLE ABITAZIONI IN ITALIA
Numero indice I Trim. 2010=100 e Var.% I Trim. 2015/I Trim. 2010
Numero indice I Trim. 2010=100 e Var.% I Trim. 2015/I Trim. 2010
108,0
104,0
Nuove: - 0,6%
100,0
96,0
92,0
Totale: - 13,3%
88,0
84,0
Esistenti: - 18,4%
80,0
I Trim.
2010
II
III
IV
I Trim.
2011
II
III
IV
I Trim.
2012
II
III
IV
I Trim.
2013
II
III
IV
I trim.
2014
II
III
IV
I Trim.
2015
II
Elaborazione Ance su dati Istat
Var. % secondo semestre 2015 rispetto al picco del primo semestre 2008: -22,2% in termini nominali, -29,1% in
termini reali (fonte Nomisma). La previsione per il 2016 è improntata a una stazionarietà dei prezzi delle
abitazioni, mentre per il 2017 è previsto un aumento dell’1,6%.
21
Si rafforzano i segnali positivi per le famiglie
FLUSSO DI NUOVI MUTUI EROGATI PER L'ACQUISTO DI ABITAZIONI
DA PARTE DELLE FAMIGLIE IN ITALIA – Milioni di euro
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
62.758 56.980 51.047 55.592 49.120 24.757 21.392 24.157
I° trim.
2015
II° trim.
2015
I° sem.
2013/2007
2015
7.073
10.223
17.296
68,2
52,8
Var. % rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente
-0,2
-9,2
-10,4
8,9
-11,6
-49,6
-13,6
Elaborazione Ance su dati Banca d’Italia
12,9
35,0
-65,9
I mutui alle
famiglie
continuano ad
aumentare
anche nel primo
semestre del
2015 (+52,8%),
sebbene una
buona parte
siano surroghe
22
La vulnerabilità delle famiglie italiane
RAPPORTO TRA STOCK DI MUTUI RESIDENZIALI E PIL
VALORI %
Anno 2012 – Valori %
Olanda
108,4
Danimarca
100,8
Regno Unito
81
Svezia
80,7
Irlanda
77,5
Cipro
70,9
Norvegia
69,7
USA
68,8
Portogallo
66,9
Spagna
61,1
UE 27
52
Lussemburgo
48,9
Belgio
48,8
Germania
44,8
Finlandia
44,4
Francia
43
Grecia
38,5
Estonia
34,4
Croazia
32,6
Austria
27,7
Lettonia
24,2
Italia
23,3
Ungheria
20,7
Polonia
20,3
Slovacchia
19,2
Lituania
17,9
Bulgaria
17,6
Slovenia
14,8
Repubblica ceca
14,3
Romania
6,6
Turchia
6,1
Russia
3,2
0
20
40
60
80
100
120
Elaborazione Ance su dati European Mortage Foundation
23
L’investimento delle famiglie in seconde case
Il 4,8% delle famiglie che ha
dichiarato(1) di aver acquistato
un’abitazione nel biennio 2013-2014,
nell’82% dei casi lo ha fatto per
l’acquisto dell’abitazione principale
(82,1%), mentre nel 9,2% dei casi la
motivazione indicata è stata
l’acquisto della seconda casa per
vacanze, nel 3,2% per investimento
e nel 5,5% per seconda casa per
parenti prossimi
--------(1) Indagine
2015 Tecnoborsa: Le famiglie italiane e
il mercato immobiliare nelle sei grandi città
Relazione rischiositàrendimento
Fonte: Tecnocasa
Fattori problematici:
 Politica tributaria instabile ed
onerosa
 Tutela giurisdizionale degli
investitori
24
Lo stock abitativo in Italia
ABITAZIONI IN EDIFICI AD USO ABITATIVO (occupate e non occupate)
PER EPOCA DI COSTRUZIONE IN ITALIA – Composizione %
31.138. 278 abitazioni
dal 2001 al
2005
4,3%
2006 e
successivi
3,6%
dal 1991 al
2000
7,4%
dal 1971 al
1990
31,0%
fino al 1945
20,7%
dal 1946 al
1970
33%
Elaborazioni Ance su dati Istat- Censimento generale della popolazione e delle abitazioni 2011
Si stima che circa il 65% delle abitazioni ed il 68%
degli edifici residenziali sia stato costruito
prima dell’entrata in vigore della normativa antisismica per nuove costruzioni (1974)
25
Mercato immobiliare non residenziale
COMPRAVENDITE DI UNITA' IMMOBILIARI NON RESIDENZIALI IN ITALIA
Variazioni % rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente
16,0
14,1
12,0
10,4
10,3
9,0
9,0
7,4
8,0
6,1
4,7
4,1
4,0
1,6
3,1
2,4
2,2
0,9
0,3
0,0
-0,7
-0,1
-2,0
-4,0
-3,6
-5,0
-5,0
-5,2
-6,4
-6,9
-8,0
-3,8
-7,1
-8,0
-12,0
-10,3
I Trim. 2014
II Trim. 2014
III Trim. 2014
IV Trim. 2014
I Trim. 2015
II Trim. 2015
Terziario (uffici ed istituti di credito)
Commerciale (negozi e centri commerciali)
Produttivo (capannoni ed industrie)
Pertinenze (magazzini, box e posti auto)
III Trim. 2015
Elaborazione Ance su dati Agenzia delle Entrate
26
Per le imprese permangono ancora difficoltà
FLUSSO DI NUOVI FINANZIAMENTI EROGATI PER INVESTIMENTI IN EDILIZIA
IN ITALIA – Milioni di euro
2014
I° trim.
2015
II° trim.
2015
31.427 29.802 24.407 23.458 19.418 16.090 11.212 9.141
1.953
2.088
4.041
2.717
2.550
5.267
2007
Residenziale
2008
2009
2010
2011
Non residenziale 21.091 18.708 16.543 14.668 11.729
2012
7.130
2013
5.584 5.960
I° sem.
2014/2007
2015
Var. % rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente
Residenziale
17,2
-5,2
-18,1
-3,9
-17,2
-17,1
-30,3
-18,5
-12,0
-14,1
-13,1
-70,9
Non residenziale
4,9
-11,3
-11,6
-11,3
-20,0
-39,2
-21,7
6,7
127,0
115,7
121,3
-71,7
FINANZIAMENTI OLTRE IL BREVE TERMINE PER DESTINAZIONE IN ITALIA
2014
2007
6%
59%
12%
76%
14%
8%
18%
10%
30%
8%
2%
3%
Investimenti in costruzioni
Acquisto immobili
Investimenti in costruzioni
Acquisto immobili
Acquisto beni durevoli
Acquisto in macchinari
Acquisto beni durevoli
Acquisto in macchinari
Investimenti altre destinazioni
Elaborazione Ance su dati Banca d’Italia
Investimenti altre destinazioni
Ancora in calo i
finanziamenti per
investimenti nel
comparto
residenziale,
confermati i segnali di
ripresa per quelli nel
settore non
residenziale
Il peso delle
costruzioni
(finanziamento
investimenti + mutui
alle famiglie per
l’acquisto
dell’abitazione) si è
ridotto notevolmente
dall’inizio della crisi:
dal 30% al 14% in
sette anni
27
L’offerta di credito: l’indagine Banca d’Italia
L'OFFERTA DI CREDITO ALLE IMPRESE DI COSTRUZIONI
(indici di diffusione; irrigidimento(+)/allentamento(–) delle condizioni
praticate alle imprese)
0,60
0,50
0,40
0,30
0,20
0,10
0,00
I sem II sem I sem II sem I sem II sem I sem II sem I sem II sem I sem II sem I sem
09
09
10
10
11
11
12
12
13
13
14
14
15
Nord Ovest
Nord Est
Centro
Secondo i risultati
dell’Indagine Ance per
oltre il 32% delle imprese
la domanda di credito è
aumentata negli ultimi
tre mesi, spinta
principalmente dalla
variazione delle esigenze
produttive (nel 46,5% dei
casi)
Sud e Isole
LA DOMANDA
DI Bank
CREDITO
DELLE
IMPRESE
DI COSTRUZIONI
Elaborazione Ance
su Regional
Lending
Survey
- Banca
d’Italia
positivi dell’indice segnalano un irrigidimento dell’offerta; valori negativi un allentamento. L’indice di diffusione è costruito aggregando le risposte
qualitative fornite dalle banche partecipanti all’indagine sulla base dei prestiti erogati alle imprese residenti nelle diverse aree geografiche e ha un campo
di variazione compreso tra -1 e 1
(1) Valori
28
La domanda di credito: l’indagine Banca d’Italia
LA DOMANDA DI CREDITO DELLE IMPRESE DI
COSTRUZIONI
(indici di diffusione; espansione (+) / contrazione (–) della domanda di
credito)
Secondo i risultati
dell’Indagine Banca
d’Italia, invece, le
0,00
-0,10
-0,20
-0,30
-0,40
-0,50
-0,60
-0,70
-0,80
I sem II sem I sem II sem I sem II sem I sem II sem I sem II sem I sem II sem I sem
09
09
10
10
11
11
12
12
13
13
14
14
15
Nord Ovest
Nord Est
Centro
richieste di credito
delle imprese di
costruzioni , nel primo
semestre 2015, si sono
ulteriormente
indebolite
Sud e Isole
Elaborazione Ance su Regional Bank Lending Survey - Banca d’Italia
positivi dell’indice segnalano una crescita della domanda; valori negativi una flessione. L’indice di
diffusione è costruito aggregando le risposte qualitative fornite dalle banche partecipanti all’indagine sulla base
dei prestiti erogati alle imprese residenti nelle diverse aree geografiche e ha un campo di variazione compreso
tra -1 e 1
(1) Valori
29
La liquidità potenziale è molto grande
QE
TLTRO
CB
• 200 mld
• 115 mld
• 31 mld
Circa 350 mld
Depositi in conto corrente:
dal 2012, crescita sostenuta
Obbligazioni bancarie:
dal 2012, crollo delle emissioni
Fonte: Banca d’Italia
30
Il mercato pubblico
Bandi di gara in Italia: segnali positivi nel 2014 e nei primi dieci
mesi del 2015
BANDI DI GARA PER LAVORI PUBBLICI IN ITALIA
Importi in milioni di euro 2014
45.000
40.000
35.000
Nei primi dieci mesi del 2015, i bandi
di gara per lavori pubblici registrano
un ulteriore aumento sia nel numero
di
pubblicazioni
(+13,9%)
che
nell’importo (+10,8%).
30.000
25.000
20.000
15.000
10.000
5.000
0
2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 Gen Ott
2015
Già il 2014 era stato caratterizzato da
una dinamica positiva (+30,3% in
numero e +18,6% in valore) dopo
pesanti cali registrati negli anni
precedenti (-29,5% nel 2012 e -8,7%
nel 2013 in valore su base annua).
La legge 201 del 22 dicembre 2008 ha elevato da 100.000 euro a 500.000 euro la soglia di importo
entro la quale è consentito affidare appalti mediante procedura negoziata senza pubblicazione del
bando.Con il dl 70/2011 convertito in legge il 12 luglio 2011 (n.106), tale soglia è stata elevata da
500.000 euro a 1 milione di euro.
Elaborazione Ance su dati Infoplus
32
Bandi di gara per lavori pubblici per classi di importo e area geografica
BANDI DI GARA PER LAVORI PUBBLICI PER CLASSI DI IMPORTO IN
ITALIA - Importi in milioni di euro
2014
Classi d'importo
(Euro)
var% 2014/2013
numero importo
Fino a 1.000.000
numero
importo
var.% Gen - Ott
2015 / Gen - Ott
2014
numero
importo
12.720
2.958
31,8
29,0
18,4
9,1
2.432
5.230
26,9
23,1
-6,3
-3,8
5.000.001 - 15.000.000
417
3.496
18,5
22,8
-4,5
-5,9
15.000.001 - 25.000.000
72
1.396
7,5
6,6
23,6
19,0
25.000.001 - 50.000.000
53
1.882
-3,6
-0,4
-17,1
-22,3
50.000.001 - 100.000.000
29
1.938
38,1
34,2
-39,1
-33,9
oltre 100.000.000
17
3.016
21,4
9,4
142,9
15.740
19.916
30,3
18,6
13,9
1.000.001 - 5.000.000
Totale
Elaborazione Ance su dati Infoplus
167,8
10,8
IMPORTO DEI BANDI DI GARA PER LAVORI PUBBLICI
PER AREA GEOGRAFICA - Var.% del valore rispetto allo stesso
periodo dell' anno precedente
51,2
54,0
2014
44,0
Gen - Ott
2015
36,9
34,0
24,0
18,6
15,2 16,8
10,8
14,0
4,0
-6,0
-16,0
-8,1
-15,1
Nord
Centro
Sud
Italia
Elaborazione Ance su dati Infoplus
33
DDL di stabilità 2016: Le risorse per infrastrutture dal 1990
RIPARTIZIONE DELLA SPESA NEL BILANCIO DI PREVISIONE DELLO
STATO DAL 1990 AL 2015 - n.i. 1990=100 a prezzi costanti
+45%
150,0
140,0
130,0
120,0
110,0
100,0
90,0
80,0
70,0
60,0
50,0
40,0
30,0
20,0
-47,2%
2015
2014
2013
2012
2011
2010
2009
2008
2007
2006
2005
2004
2003
2002
2001
2000
1999
1998
1997
1996
1995
1994
1993
1992
1991
1990
-68%
Stanziamenti per spese correnti al netto degli interessi (*)
Stanziamenti per spesa in conto capitale (**)
Stanziamenti per spese per nuovi investimenti in infrastrutture
Elaborazione Ance su Bilancio dello Stato - vari anni
STANZIAMENTI PER NUOVI
INVESTIMENTI IN INFRASTRUTTURE
Dal 2008 al 2015: -43%
DDL di stabilità 2016:
+4,5%
34
Legge di stabilità 2016: il Patto di stabilità interno
ANDAMENTO DELLA SPESA CORRENTE ED IN CONTO CAPITALE
NEI COMUNI ITALIANI - PERIODO 2008-2015 (n.i. 2008=100)
120
+17%
110
+4%
100
90
80
70
60
-44%
50
40
2008
2009
2010
2011
Spese correnti
2012
Spese in conto capitale
2013
2014
2015
Totale spese
NB: Per il 2015, la stima si basa sui primi 9 mesi. La stima delle spese totali è effettuata al netto dell'andamento delle spese per conto terzi
e pagamenti da regolarizzare
Elaborazione Ance su dati Ragioneria dello Stato
35
Le condizioni per una nuova stagione per le opere pubbliche
Il DDL di stabilità 2016, con riferimento agli investimenti pubblici, prevede:
 Un incremento delle risorse stanziate per nuove infrastrutture (+4,5%
nel 2016 dopo -43% nel periodo 2008-2015)
 La cancellazione del Patto di stabilità interno in modo da mettere in
condizione gli enti di fare più investimenti
 Un’accelerazione della spesa da realizzare nel 2016 per programmi già
approvati grazie alla clausola europea per gli investimenti pubblici
 Maggiore stabilità finanziaria su un arco temporale di medio periodo
(grandi infrastrutture strategiche, delle reti ferroviarie, stradali, portuali e
aeroportuali)
La clausola europea per investimenti, una pietra miliare della strategia del Governo
5 miliardi di euro in più nel 2016 rispetto al 2015
La Commissione UE verificherà che la clausola di flessibilità UE sia concretamente utilizzata per
aumentare il livello degli investimenti pubblici: «Particular attention will be paid to whether a
deviation from the adjustment path is being effectively used for the purposes of increasing
investments »
36
Legge di stabilità 2016: maggiore certezza alla
programmazione di Anas e Ferrovie
Le risorse destinate all’Anas:
+ 1.110 milioni nel 2016 (+6.800
milioni fino al 2020)
GLI STANZIAMENTI DI COMPETENZA PER L'ANAS
profilo temporale capitolo 7372
valori in milioni di euro
2.000
1.587,1
1.560,0
1.500
1.205,0
1.000
381,7
0,0
0,0
0,0
2010
2011
2012
500
538,1
381,2
2016
2015
2014
2013
2009
2008
0
Elaborazione Ance su DDL di stabilità 2016 e Bilancio dello Stato vari anni
Maggiore certezza al Piano pluriennale Anas 2015-2019 : investimenti per
20,2 miliardi (60% nuove opere o completamenti e 40% manutenzione)
Le risorse destinate alle Ferrovie dello Stato:
441 milioni di euro in meno (definanziamenti e rimodulazioni);
maggiori risorse previste nel biennio successivo per 1.100 milioni di euro.
Nel triennio 2016-2018 risultano 8,3 miliardi di euro.
Maggiore certezza al Contratto di Programma 2012-2016
37
Legge di stabilità 2016: il Patto di stabilità interno
Superamento del Patto di stabilità interno e passaggio al
pareggio di bilancio
Permetterà di:
• liberare i pagamenti pregressi alle imprese
• rilanciare gli investimenti degli enti territoriali
E’ anche una scommessa da parte del Governo
1. Il risultato dipenderà dalle scelte di bilancio che saranno operate dagli
enti territoriali all’interno dei limiti delineati dalla Manovra
2. occorrerà vigilare che gli enti locali sfruttino lo spazio concesso per fare
investimenti e non per alimentare ulteriormente la spesa corrente, in molti
casi improduttiva
38
Ritardati pagamenti, una questione ancora aperta nonostante i
continui miglioramenti degli ultimi mesi
RITARDO MEDIO NEI PAGAMENTI DELLA PUBBLICA
AMMINISTRAZIONE - Giorni medi di ritardo
180
159
143
160
140
120
110
151
160
133
146
146
122
114
117
106
100
80
60
40
20
0
1° sem. 2° sem. 1° sem. 2° sem. 1° sem. 2° sem. 1° sem. 2° sem. 1° sem. 2° sem. 1° sem. 2° sem.
2010
2010
2011
2011
2012
2012
2013
2013
2014
2014
2015
2015
Nota: Nel grafico sono indicati i ritardi medi oltre i termini fissati dalla legge: 60 giorni per i contratti
sottoscritti a partire dal 1° gennaio 2013 e 75 giorni per i contratti sottoscritti prima del 1° gennaio 2013
Fonte: Ance - Indagini rapide maggio 2011 - ottobre 2015
39