NOTIZIARIO NEW LIFE
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NOTIZIARIO NEW LIFE
“TUTTO CIO’ CHE NON VIENE DONATO VA PERDUTO” ANNO XXIX DICEMBRE 2013 NOTIZIARIO NEW LIFE - NUOVA VITA ONLUS Organizzazione non lucrativa di utilità sociale per le adozioni a distanza e gli aiuti in India Suppl. al n. 3/2013 di AutoRicambi speciale Motorinews - Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1-DCM Asti-Dir. Resp. Renato De Giorgis - K Idea Editore Srl AUGURI DI BUON NATALE E SERENO 2014 Ogni famiglia ha le proprie preoccupazioni, per il mondo del lavoro, per la salute o per altri problemi che possono nascere. Il Natale rappresenta un momento di riflessione sull'anno che si sta concludendo e sull'anno nuovo che si sta per affacciare. Come associazione auguriamo che sia anche un momento di serenità e di pace. Ci auguriamo che, chi può, destini un piccolo aiuto a chi ha ancor più bisogno. Un piccolo ma significato gesto che renderà chi dona felice per aver contribuito ad asciugare una lacrima sul volto di una bambino o di una mamma. Grazie. Auguri di Buon Natale. Enrico Florio Presidente New Life Nuova Vita Onlus MOSTRA DI DA REGALO New Life-Nuova Vita Onlus, costituitasi a Torino nel 1984, opera grazie al lavoro di un gruppo di famiglie che in passato hanno vissuto l’esperienza dell’adozione dei propri figli in India. Per tale motivo tutte le nostre iniziative sono rivolte a questo Paese, con cui abbiamo mantenuto numerosi contatti attraverso Istituti religiosi e laici presenti in vari Stati indiani. In questi 29 anni abbiamo potuto constatare uno sviluppo economico dell’India, ma anche il permanere di grandi sacche di povertà, analfabetismo, carenze sanitarie, con una popolazione in continua crescita. Tutto questo ci ha indotto a proseguire con i nostri aiuti in vari campi. Le nostre iniziative sono rivolte alla sponsorizzazione (adozione a distanza) di giovani per il mantenimento agli studi ed al sostegno di progetti nel campo sanitario, abitativo, agricolo, educativo e negli orfanotrofi, per migliorare le condizioni di vita delle fasce più povere della popolazione. Ogni risorsa che giunge alla nostra associazione viene destinata agli aiuti in India, in quanto l’attività della nostra associazione si basa sull’aiuto gratuito di volontari che non percepiscono alcun compenso o rimborso. Chiunque voglia avere maggiori informazioni o darci dei suggerimenti può contattarci. Chi volesse invece collaborare con i nostri volontari sarà accolto con grande entusiasmo. OGGETTI INDIANI E INCONTRO Come è nostra tradizione, anche quest’anno organizziamo l’incontro con i nostri benefattori e con quanti vogliono conoscere New Life-Nuova Vita. Sabato 7 dicembre saremo presenti dalle ore 9.30 alle ore 19 presso l’Hotel NH Ambasciatori di Torino, corso Vittorio Emanuele II n. 104. Oltre a dare informazioni sulla nostra attività in India e sui nuovi progetti e rispondere alle domande, potrete anche vedere un’ ampia esposizione di prodotti dell’artigianato indiano e non solo. Questi prodotti sono una valida idea per un originale regalo di Natale. Sarà presente anche il WWF Pinerolese con alcuni oggetti regalo. Vi aspettiamo numerosi ! Programma: mostra di prodotti indiani e non solo... ore 9.30 - 19.00 (orario continuato) alle ore 11.30 aperitivo ed alle ore 17.00 una tazza di tè 1 GRAZIE AL VOSTRO AIUTO ECCO ALCUNI PROGETTI FINANZIATI NEW LIFE – NUOVA VITA ONLUS NEL CORSO DEL 2013, GRAZIE AL VOSTRO AIUTO, HA POTUTO FINANZIARE IN INDIA ALCUNI IMPORTANTI PROGETTI PER VENIRE INCONTRO A NECESSITA’ IMPELLENTI E A SOSTEGNO DELLA SALUTE. AMPLIAMENTO DELLA CASA-ACCOGLIENZA DI KARIKKOTTAKARI E ASILO DI NANDHIVARAM Grazie al generoso contributo di una famiglia si è potuto proseguire nell’ampliamento della casa accoglienza delle Suore Luigine per bambine e ragazze della zona rurale di Ayyakunnu Panchayath, villaggio di Karikkottakari (Kerala). Questa casa-accoglienza è rivolta alle giovani che non hanno possibilità di istruirsi perché orfane o perché le loro famiglie non possono mandarle a scuola. Con questo aiuto si potrà così dare ospitalità gratuita completa e una buona istruzione ad un maggior numero di bambine e ragazze fuori casta e tribali di questa zona rurale del sud India. L’opera è dedicata in memoria di Manuela Irgher. Grazie a questa famiglia è continuato anche il sostegno per l’avanzamento dei lavori nell’asilo di Nandhivaram (Tamil Nadu) delle Suore Luigine. SOSTEGNO AI GIOVANI DELLA CASA ACCOGLIENZA DI MONVILA Oltre a quanto già raccolto dal Gruppo Giovani della nostra associazione in aprile con la serata “pizza e musica dal vivo” e inviato al Don Bosco di Monvila (Kerala), abbiamo fatto una ulteriore donazione sempre per il sostegno agli studi dei giovani di questa casa che stanno affrontando con molto impegno gli studi all’Università. UN GRAZIE A CHI CI AIUTA NEI NOSTRI EVENTI Oltre ai nostri volontari vogliamo ringraziare le persone e le aziende che ci hanno aiutato nella nostra attività e negli eventi realizzati quest’anno. Desideriamo ringraziare: l’Hotel NH Ambasciatori di Torino, in particolare Rosita Arcomano; la Pizzeria Ristorante Don Caciotto di Torino; il complesso musicale MD Squared Jazz Quartet e Radio 110 di Torino, in particolare Paolo Gibin; Alma Tipografica di Villanova Mondovì e K Idea Editore per tutta la comunicazione stampata della nostra associazione. Inoltre il Centro Yoga Prema, la Scuola di danza indiana Bharatanatyam e l'associazione di promozione sociale TRAME di Carignano (Torino). Grazie per la collaborazione !!! I MOLTI VOLTI DEI BENEFATTORI La nostra associazione ha sempre operato grazie al contributo soprattutto di famiglie e privati.Vorremmo però anche ricordare l’aiuto che ci viene dato da classi di studenti delle scuole, gruppi di catechismo, sezioni della Croce Rossa, sezioni della Associazione Alpini, da Gruppi di Preghiera, da aziende. 2 CORSI DI CUCITO E RICAMO Abbiamo contribuito ai costi dei corsi professionali del St. Aloysius di Yelamanchilli e di Vijayawada (Andhra Pradesh) e per l’acquisto di macchine per cucire. COSTRUZIONE DI POZZI PER L’ACQUA Abbiamo sostenuto i costi per la costruzione di un pozzo al St. Aloysius di Kallanode (Kerala) e di un pozzo per le Suore Francescane del Sacro Cuore in Jharkhand (nella foto). Inoltre sempre a Kallanode abbiamo sostenuto i costi per sistemare la strada divenuta impercorribile che porta al St. Aloysius Convent ove sono ospitate delle ragazze che studiano o lavorano. SOSTEGNO DI SPESE MEDICHE Anche quest’anno abbiamo contribuito alle spese per gli Eye Camps dell’ospedale di Eluru (Andhra Pradesh). Si tratta delle visite nei villaggi di un medico oculista e trasporto in ospedale per eventuali interventi o casi gravi. 3 E QUESTI I PROGETTI 2014 ECCO I PROGETTI PER CUI CHIEDIAMO IL VOSTRO AIUTO. ALCUNI SONO PROGETTI CHE RINNOVIAMO TUTTI GLI ANNI, ALTRI SONO PROGETTI CHE DEVONO ESSERE TERMINATI, ALTRI ANCORA SONO PROGETTI NUOVI CHE PRESENTIAMO PER LA PRIMA VOLTA. MACCHINE PER CUCIRE E CORSI PROFESSIONALI PER RAGAZZE (Yellamanchili e Gunadala, Andhra Pradesh) L’importo complessivo per pagare le spese annuali dei corsi è di 6.000 Euro. L’offerta per l’acquisto di una macchina per cucire è di 70 Euro. Nell’istituto di Gunadala (Vijayawada) oltre al corso di ricamo e cucito si effettuano anche corsi di computer ed estetista, ed una formazione generale delle giovani donne rivolta alla gestione di una famiglia. In particolare il corso da estetista permette dei buoni guadagni in occasione dei numerosi matrimoni. Per fare questi corsi però servono attrezzature e materiali di consumo. Le ragazze sono ospitate nell’istituto gratuitamente (vitto e alloggio), in quanto provengono da famiglie povere che vivono in villaggi distanti. Il corso, rivolto a 30 ragazze, ha durata di dieci mesi ed un costo complessivo di 9.900 Euro. Questo progetto, che portiamo avanti da anni, mira a fornire una formazione professionale alle ragazze di questi due istituti delle suore Luigine. Grazie a questa formazione le ragazze avranno un reddito con cui poter aiutare la propria famiglia. Nell’istituto di Yellamanchili le ragazze seguono un corso per la realizzazione di vestiti. Per venire incontro alle numerose domande (oltre 400) di questo tipo di formazione professionale, occorre finanziare almeno dieci corsi della durata di sei mesi. Per ognuno verranno utilizzate 10 macchine da cucire e una macchina per ricamare. Questo progetto permetterà alle ragazze che seguiranno i corsi di svolgere un lavoro in proprio o di aprire a loro volta dei centri di insegnamento del ricamo e del cucito. “CAMPI PER LA VISTA” DELL’ELURU HOSPITAL (Eluru, Andhra Pradesh) 4 E’ un progetto che aiutiamo da anni. E’ rivolto alla cura degli occhi per le popolazioni che vivono nei villaggi. Partendo dall’ospedale di Eluru le Suore Luigine effettuano i “campi per la vista (eye camp)” andando nei villaggi con una ambulanza, un medico oculista e un infermiere e sul posto visitano, danno medicinali e occhiali. I pazienti in condizioni più critiche o da operare vengono trasportati con l’ambulanza all’ospedale di Eluru, dove vengono curati gratuitamente. Si tratta dunque di cure a favore dei più poveri che non possono affrontare la spesa di un medico o di un intervento. Il vostro contributo è destinato all’acquisto di medicinali ed al pagamento degli interventi di cataratta in ospedale. Purtroppo, per carenza di risorse finanziarie, i medici all’ospedale di Eluru non lavorano a tempo pieno, ma per poche ore alla settimana. I proventi che verranno raccolti serviranno anche per le spese del medico oculista che ogni giorno effettua visite gratuite presso la struttura delle Suore Luigine di Vijayawada. CASA SALESIANA DI ACCOGLIENZA DI MONVILA PER DARE UN FUTURO AI GIOVANI A Monvila (in Kerala, nel sud dell’India) vi è una casa salesiana che è un orfanotrofio, ma più ancora è la casa dell‘accoglienza. E’ facile capire cosa significa per questi bambini e ragazzi avere davanti una vita da vivere e trovarsi invece con la famiglia disgregata, a pezzi, a causa di malattie o morte di uno o due genitori, a volte con problemi di alcol dei padri, sempre a causa di una povertà estrema. Ragazzi che perdono insieme alla famiglia e alla casa anche la fiducia in se stessi, nella vita e nel futuro. Nella Casa Don Bosco di Monvila questi ragazzi trovano aiuto per ritornare a studiare e a vivere. Trovano amore, comprensione, ascolto e piano piano ricuperano lo studio e la fiducia perduta. Il loro obiettivo diventa studiare meglio possibile, alcuni fino all‘università, per ricostruire, trovando un buon lavoro, la loro vita e una loro famiglia. L’aiuto che viene richiesto consiste nel sostegno parziale delle spese per vitto, alloggio, abbigliamento e istruzione di una quarantina di ragazzi (su circa 70 complessivi) della casa Don Bosco di Monvila, di età compresa tra i 15 ed i 21 anni. I più meritevoli e dotati vengono avviati ai corsi universitari. Un contributo parziale per il mantenimento e l'istruzione di questi 40 giovani è di circa 6.000 euro annui, mentre il costo di mantenimento all’Università è di 600 euro per studente. TAVOLO OPERATORIO PER L’OSPEDALE DI ELURU L’ospedale di Eluru (A.P.) gestito dalle Suore Luigine necessita di un nuovo e più moderno tavolo da sala operatoria. Il costo è di 2.360 euro. Inoltre di materiale medicale di consumo per un ammontare annuo di 4.140 euro. Gran parte dei pazienti sono molto poveri e non possono pagare gli interventi e neppure le cure. LABORATORI PER LA SCUOLA DI JANUM E ARREDI PER L’ASILO La scuola di Janum nel nord-est dell’India delle Suore Luigine prosegue nella sua costruzione e si incrementa il numero di studenti provenienti dai vari villaggi. Serve un laboratorio di scienze e di computer, oltre ad una biblioteca affinché i suoi corsi vengano abilitati e riconosciuti dallo Stato. Il costo complessivo è di circa 6500 euro. Sempre nella stessa struttura è ricavato un asilo che necessita di panche, sedie, mobili con materiale di gioco e di insegnamento. Inoltre anche giochi da collocare nell’area esterna. Il costo è di circa 5.000 euro. FESTEGGIARE UN EVENTO CON UNA DONAZIONE Vogliamo anche ringraziare quanti festeggiano il loro compleanno, un matrimonio od una particolare ricorrenza rinunciando ai regali in cambio di una donazione alla nostra associazione. Quando vi è un matrimonio, un compleanno, una comunione o un’altra occasione di festa, perché non pensare di fare al posto di un dono una donazione per un nostro progetto. New Life Nuova Vita può, in cambio, dare degli oggetti di artigianato indiano che i nostri benefattori possono a loro volta consegnare ad amici e parenti. Sono oggetti molto graziosi ed originali, fatti a mano, come il centrino in iuta della foto. 5 NEW LIFE - NUOVA VITA ONLUS PER LE ADOZIONI A DISTANZA Il nostro obiettivo, grazie al vostro aiuto, è di mantenere allo studio con le adozioni a distanza oltre 400 bambini, bambine e giovani in varie scuole indiane. Dare a loro un sufficiente livello di istruzione significa gettare le basi per una vita da adulti decorosa e poter mantenere una famiglia. Qui di seguito riportiamo l’elenco degli Istituti con cui siamo attualmente collegati ed a fianco il nome del nostro referente che potete contattare. Recentemente abbiamo aggiunto un nuovo istituto. Si tratta del St. Aloysius Orphanage di Yellamanchili, in un piccolo villaggio dell’Andhra Pradesh. La gente è povera e analfabeta. Scarse le scuole. Le Suore Luigine hanno in questo villaggio dal 1986 una scuola ed un orfanotrofio. La scuola è gratuita, in quanto le famiglie degli studenti sono molto povere (lavorano nei campi o gli uomini sono dei coolie). L’istituto ha notevoli difficoltà a coprire le spese e poter così anche accogliere altre bambine. Socio-Educational Centre Gunadala - Vijayawada (Andhra Pradesh) Franco VAGLIO Via San Gillio, 18 10040 Givoletto TO Tel. 011.9947564 - email: [email protected] St. Aloysius Convent Thanikhella (Andhra Pradesh) Enrico BONETTO Via Don Colombero, 5 10040 Caselette TO Tel. 011.9689149 - email: [email protected] Care & Share Charitable Trust Vijayawada (Andhra Pradesh) Antonio MARCHINA Corso Brunelleschi, 2 10141 Torino Tel. 011.714839 - email: [email protected] Diocesan Educational Society Vijayawada (Andhra Pradesh) Alberto MONTALDO Via Aldo Moro, 4 10028 Trofarello TO Tel. 011.6490431 - email: [email protected] Don Bosco Provincial House Bangalore (Karnataka) Enrico BONETTO Via Don Colombero, 5 10040 Caselette TO Tel. 011.9689149 - email: [email protected] St. Aloysius Orphanage Nyayampalli (Andhra Pradesh) Enrico BONETTO Via Don Colombero, 5 10040 Caselette TO Tel. 011.9689149 - email: [email protected] St. Aloysius Convent Yellamanchili (Andhra Pradesh) Antonio GIBIN Via Marsigli, 90 10141 Torino Tel. 011.700439 - email: [email protected] Congregation of the Sisters of St. Aloysius Ernestina BONETTO Calicut Via M. Cappella, 60 10045 Piossasco TO (Kerala) Tel. 011.9065863 - email: [email protected] Congregation of the Sisters of St. Aloysius Silvia FERRERO Karikkottakari Piazza Caravadossi, 5/2 17043 Carcare SV (Kerala) Tel. 019.511747 - email: [email protected] INDIA: ECCO LE ZONE DOVE OPERIAMO Sulla cartina sono indicate le aree dell’India in cui vi sono le scuole dei bambini e dei giovani aiutati dai nostri benefattori mediante le adozioni a distanza. Confidiamo, con il vostro aiuto, di poterne incrementare il numero, vista la crescente richiesta. 6 PERCHE’ ADOTTARLI NEL LORO PAESE? L’IMPORTANZA DELL’ISTRUZIONE IN INDIA L’istruzione se è fondamentale nei Paesi occidentali è altrettanto importante in India. L’analfabetismo o una scarsa istruzione provoca l’avvio precoce al lavoro dei bambini e soprattutto delle bambine, il loro sfruttamento e l’impossibilità un domani a sfamare i propri figli ed avere una vita decorosa. Con lo sviluppo economico e industriale che l’India sta avendo in questi anni e ancora di più in futuro, essere privi di istruzione significa restare ai margini della società e sotto la soglia della povertà. S ISTEMA Una famiglia priva di reddito non può permettersi di mandare a scuola i propri figli e soprattutto le bambine. Queste verranno private dell’istruzione, costrette a lavorare per aiutare la famiglia. Soltanto grazie all’adozione a distanza si può consentire a questi giovani di frequentare una scuola, meglio se di buon livello. Infatti frequentare soltanto una scuola pubblica molto spesso non basta, in quanto il livello dell’insegnamento è scarso, le classi sono eccessivamente affollate e si studia soltanto la lingua locale. SCOLASTICO IN I NDIA Il sistema scolastico indiano inizia con la Scuola materna (dai 3 ai 4 anni di età) per due anni. Quindi dieci anni di Scuola Ordinaria (dai 5 anni ai 14 anni di età) dalla prima alla decima classe: 5 anni di elementari, 3 anni di medie, 2 anni di superiori. Chi intende proseguire frequenta poi un corso pre-universitario “Plus two” (dai 15 ai 16 anni di età) delle durata di 2 anni, che permette di accedere all’università. Il 70% della popolazione indiana è costituito da giovani con meno di 35 anni di età. Di questi, circa un terzo (oltre 250 milioni) è analfabeta e quindi difficilmente trarrà benefici dalla crescita economica dell’India nei prossimi anni. Il programma delle adozioni a distanza, che New Life-Nuova Vita porta avanti fin dalla sua costituzione, prevede il sostentamento di un bambino o ragazzo (maschi e femmine) grazie al versamento di una quota annua di 170 Euro. I giovani così “adottati” ricevono un aiuto a tutto campo, ma soprattutto mirato alla loro istruzione di base e alla formazione professionale. Possono venire adottati a distanza non soltanto bambini o bambine delle elementari, ma anche ragazzi e giovani studenti delle classi superiori sino ai corsi definiti “plus 2” preparatori per l’università. In alcuni casi la nostra associazione aiuta anche giovani particolarmente motivati che intendono proseguire negli studi universitari. L’adozione a distanza non è un aiuto anonimo, ma rivolto ad un bambino o ragazzo/a con un volto ed una sua storia. La famiglia sponsor riceve periodicamente informazioni sull’andamento degli studi e la foto dello studente. Questo contributo, che rapportato ai nostri parametri di vita occidentali può sembrare modesto, è invece adeguato se si considera la realtà dell’India e permette al bambino di non patire la fame, di poter frequentare una scuola, di essere vestito, curato e seguito se ha difficoltà. Attraverso New Life-Nuova Vita si “adottano” in India bambini orfani o di famiglie molto povere, accolti e seguiti da istituti religiosi o organizzazioni di volontariato laiche. 7 COME DIVENTARE “GENITORI A DISTANZA” Chi desidera sottoscrivere una adozione a distanza può compilare il coupon sottostante ed inviarlo all’indirizzo della nostra associazione, oppure scriverci una email. Provvederemo ad inviare una scheda di un bambino/a con i dati anagrafici, la sua situazione famigliare ed una foto. Al ricevimento della documentazione lo sponsor potrà effettuare il versamento della quota mediante vaglia postale o bonifico ban- cario. Periodicamente, dall’istituto che segue in India il bambino, arriveranno informazioni sulla sua situazione scolastica. Il versamento di 170 Euro richiesto viene integralmente inviato dalla nostra associazione all’istituto e amministrato da un referente a beneficio dello studente. La nostra associazione ha fatto sottoscrivere agli istituti un “codice di comportamento” per quanto riguarda la gestione delle somme inviate e la comunicazione periodica che deve essere mandata alle famiglie sponsor. L’impegno di una adozione a distanza è annuale, si intende tacitamente rinnovato, ma non obbliga lo sponsor a proseguire nel tempo. Chi volesse terminare con la sponsorizzazione dovrà semplicemente comunicare l’intenzione alla nostra associazione, che provvederà a cercare un altro sostenitore. Il sostegno a distanza può essere fatto da una persona singola, una famiglia, un gruppo di persone, una scolaresca. Chi volesse ulteriori informazioni in merito può contattare per email o telefonicamente la nostra associazione oppure uno dei nostri referenti che seguono i diversi istituti in India, elencati nel prospetto di pagina 6. PER COMUNICARE MEGLIO CI OCCORRE LA VOSTRA EMAIL * :- Nell’era di internet e di una comunicazione veloce, è indispensabile anche per la nostra associazione poter avere i Vostri indirizzi email. In tal modo potremo informarvi più frequentemente e rapidamente delle nostre iniziative ed eventi che facciamo durante l’anno, senza doverci limitare ai notiziari di giugno e dicembre. Un caldo invito, pertanto, a trasmetterci il Vostro indirizzo di posta elettronica, che verrà utilizzato esclusivamente a fini di comunicazioni da parte della nostra associazione. Un esempio. Spesso organizziamo incontri con missionari degli istituti che aiutiamo e che vengono a Torino in visita a New Life Nuova Vita. Avendo la Vostra email potremo informare di questo incontro, che spesso ha luogo con poco preavviso. Mandateci per favore la Vostra email al nostro indirizzo: [email protected] MODULO DI ADESIONE AL PROGRAMMA DI ADOZIONE A DISTANZA DA COMPILARE IN STAMPATELLO E RESTITUIRE A: NEW LIFE - NUOVA VITA ONLUS Via Drovetti 5 10138 TORINO Ho scelto di aderire al vostro Programma di Adozione a distanza in India. Desidero pertanto ricevere una scheda con i dati e la foto del bambino/a che mi vorrete assegnare. Provvederò al versamento della quota annuale di Euro 170,00 a mezzo del CCP che verrà allegato alla scheda, oppure con bonifico bancario a mia scelta. COGNOME................................................ NOME................................................. INDIRIZZO: ................................................................. CITTA’ ................................ TEL .................................... EMAIL .................................... CAP............... o Autorizzo il trattamento dei miei dati personali ai sensi del DLgs 196/2006 Data.................................................. Firma............................................................... In alternativa inviare una e-mail con i dati sopra richiesti a: [email protected] Oppure telefonare ai numeri: 011.9065863 - 347.2381727 8 “IL SARI ROSSO” la straordinaria avventura di Sonia Gandhi Se parliamo di Antonia (Sonia) Maino, forse molti di noi non sanno a chi ci stiamo riferendo ma se la chiamiamo come tutti la conoscono, Sonia Gandhi, allora forse ci torna alla mente un pezzo di storia e una famiglia che è entrata nel cuore di tutti gli indiani e non solo. Oggi Sonia, a sessantasette anni, è molto amata dal popolo indiano e ancora attiva nella vita politica di questo Paese essendo a capo del Partito del Congresso. Purtroppo, le ultime notizie parlano anche di una Sonia malata, che ha da poco dovuto recarsi negli Stati Uniti per sottoporsi a un delicato intervento chirurgico a causa di un cancro. Nonostante la sua origine e la sua vita così simile a un romanzo, in Italia è stata quasi dimenticata pur essendo legata a un pezzo di storia fondamentale per l’India e per l’umanità. L’occasione per rispolverare la sua straordinaria avventura è la lettura della biografia “Il Sari Rosso” di Javier Moro (2008). Si tratta di un libro basato su numerosi documenti che prende il via dalla nascita, a Lusiana (Vicenza), di Sonia, trasferitasi poi con la famiglia all’età di tre anni ad Orbassano (Torino). Il libro ripercorre le fasi principali della sua vita e dei legami che l’hanno portata a cambiare Paese e modo d'essere. Tutto ha inizio in Inghilterra, a Cambridge, nel 1965. Due giovani ragazzi si conoscono e si innamorano. Lei viene dall’Italia e ha una storia comune a tante altre mentre lui, Rajiv, è l’erede della famiglia più famosa dell’India: figlio del primo ministro Indira Gandhi e nipote di Pandit Nehru, fondatore, insieme al Mahatma, dell’India moderna. Dopo soli tre anni e tanti dubbi Sonia prende la decisione che le cambierà l’esistenza: sposa Rajiv ed entra a far parte della sua famiglia. Quel giorno, Sonia veste il sari rosso delle spose, lo stesso indossato a suo tempo da Indira e tessuto da Nehru durante la lunga prigionia nel carcere dov’era rinchiuso. Da quel giorno e a poco a poco, Sonia diventa figlia dell’India, abbandona gradualmente tutte le sue abitudini da “straniera” e adotta la cultura indiana, fondendosi con quella terra. Nascono due figli, Rahul e Priyanka, a coronare la favola d’amore di Sonia che tuttavia lascia ben presto spazio a una serie di eventi tragici. Nel 1980 muore Sanjay, il fratello maggiore di Rajiv ed erede in politica di Indira. Nel 1984, dopo una serie infinita di lotte, incarcerazioni e rapporti politici burrascosi, Indira viene assassinata e Rajiv le succede alla guida del Partito del Congresso e diventa, con grande terrore da parte di Sonia, il nuovo primo ministro. Purtroppo, nel 1991, anche Rajiv Gandhi viene assassinato. Distrutta dalla lunga serie di lutti che l’hanno colpita, Sonia crede di non farcela a sostenere quanto ora i membri del Partito del Congresso le stanno chiedendo: raccogliere l’eredità di marito e suocera e continuare a guidare l’India come fecero i suoi famigliari. Ma Sonia ha paura, paura per i suoi figli e paura di non essere all’altezza del compito. Nel 1995, tuttavia, Sonia decide di non abbandonare il lavoro fatto dai suoi cari e prende le redini del partito. Non diventerà mai primo ministro, lasciando questo ruolo, vinto in seguito alle elezioni del 2004, al sikh Singh. Oggi anche Priyanka e Rahul sono scesi in politica affiancando la madre. Il “sari rosso” è dunque un ottimo modo per emozionarsi riscoprendo gli eventi che hanno coinvolto delle personalità importantissime e per informarsi su un periodo storico fondamentale per l’India e per la sua gente e che, in qualche modo, coinvolge anche tutti noi. Enrica Bonetto 9 LA POVERTA’ DI IERI E DI OGGI I poveri ci sono sempre stati e forse sempre ci saranno, ma la povertà assume forme e dimensioni diverse nei luoghi e nei tempi. Nel mio primo viaggio in India più di trent’anni fa, scoprii con stupore che molti manovali dei cantieri di New Delhi dormivano per strada, non potevano permettersi un tetto sulla testa. Allora mi chiesi come fosse possibile, pensai che se fossero venuti in un Paese occidentale avrebbero avuto una vita più dignitosa … Ora scopro che a New York ogni notte 50 mila persone dormono nei centri di accoglienza per senzatetto e molti di loro hanno un lavoro. In una città frenetica di giorno e di notte come New York, chi ha voglia di lavorare qualcosa da fare lo trova, ma non è detto che con un lavoro, o anche due, riesca a campare. 10 Anche in Italia, molti lavoratori si ritrovano oggi in una condizione precaria e con un salario insufficiente, spesso anche in quei mestieri che una volta davano uno stipendio dignitoso. Senza contare chi proprio il lavoro non ce l’ha. Oltre ai tanti fattori di crisi legati alla globalizzazione, l’assetto degli impieghi e delle professioni è stato profondamente cambiato dalle nuove tecnologie info-telematiche e queste tendono ad aumentare la povertà perché, come spiega il professor Zamagni, “enfatizzano” il fattore dell’efficienza e tendono a scartare chi è meno efficiente, anche non per sua colpa ( Zamagni, 2005). Secondo i dati ISTAT, in Italia i “poveri relativi”, cioè le persone il cui reddito è minore della metà del reddito medio, sono il 13 per cento della popolazione, il doppio rispetto al 1950. E in India? La situazione è peggiorata rispetto al 1947, la povertà è raddoppiata. Eppure l’India ha conosciuto uno sviluppo straordinario, è diventata una grande potenza mondiale, non vi sono più carestie. Il fatto è che la “soglia di povertà relativa” (o “indice di povertà relativo”) fa riferimento ad un livello medio che indubbiamente è cresciuto, ma contemporaneamente è cresciuta anche la percentuale delle persone che sono escluse da questi miglioramenti e dunque le disparità si fanno più acute. La povertà di oggi certo è diversa da quella degli anni ‘50, oggi abbondano merci a basso prezzo, ci sono più tutele e servizi sociali, la vita media si è alzata, il tasso di analfabetismo si è abbassato. Il fatto è che essa ha molte dimensioni ed è relativa ad un contesto, può essere una condizione assoluta o anche una percezione soggettiva, per la quale ci si sente poveri anche se si hanno risorse sufficienti a garantire la sopravvivenza fisica o se il proprio reddito è buono in termini di standard mondiale. La povertà ha molteplici volti, la povertà è fame, ma anche un’alimentazione non adeguata, è vivere senza un tetto, ma anche vivere nella paura di perderlo, è non sapere leggere, ma anche non poter studiare per migliorare la propria condizione, è non avere cure mediche, ma anche avere cure inadeguate, è non avere un lavoro, vivere alla giornata e temere il futuro. Ma allora come si fa a definire la povertà? E si può misurare? La povertà è una situazione di mancanza, ma di che cosa? Non è soltanto mancanza di benessere economico o mancato soddisfacimento dei bisogni primari e non si può misurare con i soli indicatori monetari o con indicatori basati sul consumo, che non tengono conto delle differenze tra le persone e i Paesi, nonché della complessità di cui è fatta la qualità della vita. Oggi si preferisce definire la povertà come “deprivazione di capacità”, cioè privazione della capacità di un individuo di essere e di agire (dagli studi di Amartya Sen). Se il benessere di una persona dipende dal tipo di vita che essa è in grado di condurre e da ciò che ella riesce a fare e ad essere, allora la povertà è l’impossibilità di perseguire i propri traguardi ed è legata non soltanto a fattori economici, ma anche alle caratteristiche dell’individuo e al suo contesto. In sintesi, non si può descrivere in termini di “avere”, ma di poter “fare” ed “essere”. Per potere misurare la povertà secondo questa nuova definizione, non sono sufficienti i classici indicatori come il reddito e la spesa pro capite, ma si devono utilizzare anche indicatori non monetari, come le calorie giornalmente consumate, la speranza di vita, il tasso di mortalità infantile, il tasso di disoccupazione, il livello di conoscenze, lo stato di salute, l’estensione delle relazioni sociali, come pure lo stato dei servizi pubblici disponibili. Per i Paesi in via di sviluppo gli indicatori sono in parte diversi, a cominciare dall’accesso all’acqua potabile. L’azione dell’associazione New Life Nuova Vita è orientata proprio ad assicurare miglioramenti per alcuni importanti indicatori tra quelli appena descritti, con progetti di accoglienza di bambini e ragazzi, di formazione professionale, con le sponsorizzazioni, mirando proprio a dare “capabilities”, affinché le persone e in particolare i giovani possano “essere” e “fare”, come dice l’economista premio Nobel Amartya Sen. Ersilia Rubiolo SONO NATA DONNA Ho finito di leggere “il piatto dell’angelo”, un bel libro di Laura Pariani che racconta storie di donne. Donne che lasciano il loro Paese in cerca di futuro, donne che aspettano….Il piatto dell’angelo è un posto a tavola lasciato per chi è lontano e ci si augura che faccia ritorno. Sono partenze, separazioni, abbandoni che hanno segnato la vita di tante famiglie italiane di un secolo fa quando i padri partivano per l’America. Oggi la migrazione ha invertito le rotte: compie lo stesso viaggio a ritroso verso la terra promessa: l’Europa! Allora erano gli uomini a partire, oggi sono soprattutto le donne che affrontano viaggi incredibili con sofferenze indicibili per una briciola di futuro. Altre donne vengono dall’Africa: scappano dalla guerra con i loro bambini piccoli o ancora in grembo, e dopo aver attraversato il deserto con fatiche massacranti preda di trafficanti che promettono un futuro in Europa, vengono segregate e ammassate su barconi fatiscenti che spesso non arrivano a destinazione. Le tristi storie di Lampedusa sono all’ordine del giorno. Penso alle donne del Sudamerica, della Romania, della Moldavia ecc. che lasciano le loro famiglie e arrivano in Italia per occuparsi dei nostri anziani, perché noi non siamo più in grado di farlo. Quando tornano a casa, trovano famiglie disgregate con i figli ormai grandi che non le rico- noscono più. E’ crudele e disumano che una mamma non possa occuparsi dell’educazione dei figli, che non possa seguirne l’evoluzione! Penso alle donne dell’ex Jugoslavia che vengono avviate alla prostituzione, a loro insaputa, da conoscenti o addirittura da fratelli e scoprono troppo tardi che la terra promessa era la strada.. Le donne cinesi che lavorano in Italia sono costrette a separarsi dai loro figli, appena nati, per problemi di lavoro e per ragioni culturali devono mandarli dalle nonne in Cina che si occuperanno della loro educazione. Essere donna è certamente una condizione straordinaria, ma ancora per troppe nascere femmina rappresenta una disgrazia, una sciagura. Recita un proverbio indiano: “allevare una ragazza è come annaffiare la pianta del vicino”. In India, soprattutto tra i poveri e nelle zone agricole non è mai festa quando nasce una bambina! Si deve pensare alla dote e spesso questa dote, come ci raccontano le Suore che operano in questo Paese, non è mai abbastanza e la famiglia di origine subisce continui ricatti. Un tempo si faceva ricorso all’infanticidio per i neonati non desiderati, oggi è aumentato il numero di aborti selettivi a danno dei feti femminili. La preferenza dei figli maschi rispecchia mentalità e culture profondamente radicate; oltre alla continuità del nome di famiglia, garantita solo dal maschio, questi è il solo a potersi occupare dei riti funebri dei genitori che, secondo la credenza locale, senza un degno funerale saranno condannati a vagare per l’eternità. Anche in Cina la situazione non è migliore per il sesso femminile. Solo il maschio può occuparsi dei genitori anziani perché la figlia sposandosi diventerà “proprietà” del marito, andrà fuori di casa lasciando i genitori senza il reddito di quanto guadagnava e del lavoro di casa, mentre la famiglia dello sposo riceverà una lavoratrice. Un altro proverbio cinese dice: “una figlia sposata è acqua buttata!” La conseguenza è che in Cina , grazie anche alla politica del figlio unico e in alcuni Stati indiani si comincia ad avvertire la mancanza di donne al momento del matrimonio per cui molti giovani emigrano in altri Stati per potersi sposare; oppure si “importano”, o peggio ancora si “comprano” donne straniere vietnamite e nordcoreane… Queste considerazioni mi fanno pensare che siamo molto fortunate ad essere nate in questa parte del mondo, ma poiché non abbiamo nessun merito, essendo soltanto frutto del caso, forse dovremmo diventare più sensibili e solidali nei confronti di tutte le donne che soffrono e faticano. Adriana Bianco 11 UNA GIORNATA con i ragazzi di Monvila Siamo tornate da poco, la mia nipotina Chiara ed io, da una nuova avventura a Monvila, la grande casa salesiana vicino a Trivandrum nel sud dell’India che accoglie ragazzi che vengono da famiglie spezzate o dalla strada. Come in passato ci sono ragazzi che già conosciamo perché frequentano “plus 2“ ( il secondo anno dopo la decima) e ragazzi appena arrivati del primo anno “plus one“. La vita a Monvila e le storie dei ragazzi sono sempre simili ma sempre nuove e diverse e sempre nuova è la nostra esperienza. Come in passato, a chi chiede a me o a Chiara “cosa andate a fare“ prima e “cosa avete fatto“ dopo, rispondiamo “siamo state con loro“. Loro sono i ragazzi e chi li accompagna con amore e pazienza ogni giorno, specialmente Padre Bosco ed i chierici. Vorrei portarvi con noi, idealmente, a vivere una giornata con questi ragazzi. La vita e’ scandita da una campana che, a turno, un ragazzo ha il compito di suonare e si sente ovunque. Alle 6, la sveglia per la messa con tanti canti, contemporanea alla cerimonia del vicino tempio indù con la sua musica esplosiva e successiva al muezzin che chiama alla preghiera col suo grido lacerante. Subito dopo la messa un’ora di studio... poi la colazione e subito via nel giardino per il lavoro manuale con piante e animali. Noi ci aggregavamo al gruppo e stavamo tutti insieme! Quando alle 9,15 era tempo di iniziare la scuola, ci lanciavano un sorriso nostalgico e partivano di corsa, mentre i cani godevano la nostra presenza per scorazzare ancora un po’ finché il sole bruciava troppo! Durante la scuola la famosa campana suona per l'intervallo e dal silenzio esplode un rumore incontrollato. Di solito Chiara ed io accompagnavamo Padre Bosco nelle commissioni, ma se eravamo a casa il rumore significava buttarsi in mezzo a loro! Poi ritornava il silenzio fino al lunch, poi di nuovo la gioia rumorosa del pasto dove ciotolone di riso erano divorate in un attimo e poi, come formichine, i ragazzi mettevano a posto e pulivano il refettorio, velocissimi! Dopo un breve intervallo di nuovo tornava il silenzio. Mentre il caldo aumentava loro rientravano nelle due aule e studiavano nel silenzio totale. Col loro esempio mi aiutavano a fare i compiti delle vacanze con Chiara che, da sola, faceva più rumore di tutti loro... ma poi veniva la merenda annunciata dalla campana. Di corsa fuori con gli animali, a nutrirli, a pulire e a raccogliere frutta, poi finalmente i giochi! Anche nel lavoro erano sempre allegri e attivi come nel correre dietro alla palla a calcio, pallavolo e cricket, tutti mescolati, pure noi e i cani. Era il momento più bello, nella polvere, fra tanta gioia di vivere. Con noi c’era sempre anche Jony, che quest’anno va a scuola. Appena tornava gridava “Clara Clara“ e si buttava ovunque con lei come due fratellini pestiferi! Sua mamma, Sheeba, è la cuoca, una giovane donna sola col bimbo che vive in cucina tutto il giorno, col suo sorriso indiano che non sparisce mai, neppure nei momenti in cui è travolta dal lavoro! Dopo il bagno veloce coi secchi all’aperto, perché i ragazzi non hanno per ora un posto dove lavarsi al chiuso, si torna allo studio con brevi intervalli fino a cena, alle 20,30, e più tardi. Dopo la cena si gioca a ping pong, poi cala il silenzio per il rosario a cui anche Chiara partecipava senza capire per stare tutti insieme. Con la “buonanotte“ come faceva Don Bosco si va tutti a dormire e resta soltanto il rumore dei cani che abbaiano nella notte indiana piena di misteriosi suoni della natura. Abbiamo condiviso anche la vita di Padre Bosco che, oltre ad essere direttore della casa e a stare molto vicino ai ragazzi, deve fare anche l’autista! Quest’anno i soli due salesiani con la patente, oltre a Padre Bosco, erano sempre occupati così partiva lui. Ogni giorno andavamo a prendere l’erba per le mucche, Chiara era felicissima di tornare seduta con me davanti, con l’erba che ci crollava quasi addosso talmente riempivamo la jeep, che ridere! Era erba di un istituto di ricerca abbastanza vicino con un enorme terreno a prato. Quando un vicino ristorante aveva avanzi andavamo con dei bidoni di plastica, di corsa prima che arrivassero altri, per avere cibo gratis per gli animali che sono tanti. Basta uno straccino o una scopina e la jeep, ripulita, trasporta di nuovo le persone al posto dell’erba e dei bidoni! Gli animali sono importanti per questi ragazzi che vengono da una vita traumatica. Curando gli animali è come se curassero se stessi. Sono commoventi nella loro nostro ritorno in Italia. Così hanno deciso di farlo domenica sera prima della cena nel grande refettorio, con canti e tanto rumore, una candela che sembrava un esplosivo e applausi che hanno fatto sentire Chiara una principessa. Siamo andati anche a prendere cocchi a basso prezzo in un seminario vicino. Come sapete il cocco serve a tutto in India! Abbiamo riempito la jeep con grande gioia di Chiara, e infine siamo andati, aspettando ore, in un centro del governo che distribuisce 500 chili di riso a 2 rupie al chilo agli “ orphanages “ cioè a tutti gli istituti che accolgono bambini e ragazzi senza una famiglia, una volta al mese! C‘era la coda. Il “riso dei poveri“ è molto secco e diventa un pastone ma nutre! Per nutrire tanti ragazzi nell’età in cui si ha più fame, specialmente quando si lavora e si studia tanto, bisogna trovare ogni modo per risparmiare. Don Bosco Monvila è una casa povera, ma che da tutto ai ragazzi e si prende cura di loro con tante premure perché i ragazzi si sentano bene e possano ricostruire tutto quello che nella loro vita si è spezzato o perduto.... Come in passato ci siamo detti “ciao“ nella buonanotte dell’ultima sera, con poche parole e molti sguardi silenziosi e profondi, con la tristezza di lasciarci e anche con la speranza di rivederci. “Quando venite di nuovo? “ ci chiedevano i ragazzi le ultime sere, perché è difficile partire e separarsi quando si sta bene insieme e si è vissuto un pezzo di vita in compagnia. Germana Ferraris paziente dedizione: quando sono nati tre anatroccoli sono venuti subito a chiamarci, per farci partecipare all’emozione della vita. Quando sono morti tutti e tre, uno ad uno, eravamo tutti un po’ tristi... ma subito dopo sono nati quattro coniglietti e tutti eravamo lì attorno alle nuove vite. I ragazzi più scalmanati sono stati quelli che, seduti in terra, tenevano la coniglia dandole adagio una carota e prendendo un coniglietto alla volta lo mettevano a ciucciare il latte dalla mamma. Uno spettacolo che mi ha commosso e non dimenticherò mai tutta la sofferenza che i ragazzi si portano dentro, a volte anche la rabbia, che scompare nell’aiuto dato a chi ha bisogno, nel fare cose insieme per la vita di tutti. La domenica, senza la scuola al mattino, c’è più tempo per lavorare e per giocare. La sera si anticipa il rosario prima della cena e dopo c’è il film in malayalam a tutto volume, grande divertimento per tutti. Si sta svegli fino alle 23 o anche oltre, ma la mattina ritorna la campana delle 6 e si ricomincia. I ragazzi volevano festeggiare il compleanno di Chiara che è subito dopo il Sapete dove mi ha portato mia nonna? In India! A Monvila dove ho trovato di nuovo tanti amici. Ci sono tanti ragazzi lì e quando io arrivo sono felici e vogliono stare con me. Loro parlano malayalam o inglese ma ci capiamo e poi loro vogliono imparare l‘italiano da me e ridiamo! Mi diverto tanto! C‘è anche un bambino che si chiama “ Jony “ con sua mamma, la cuoca, ma senza papà. Lui stava sempre con me come un fratellino! Stavolta ho mangiato dei piattoni di riso come i ragazzi. L‘abbiamo comprato insieme io, nonna e Bosco, si chiama “riso dei poveri“ a me piaceva e avevo sempre fame! Correvo coi cani e aiutavo i ragazzi con gli animali, loro erano contenti che li aiutavo. Vi dico queste cose che ho scritto sul mio diario. Anche che mi sono divertita tanto a Onam. Con i ragazzi ho fatto anch‘io i pookalam, in tutto tre. Sono dei disegni in terra coi petali dei fiori di tanti colori. Ma poi dovevamo partire, ero molto triste, ma non c’è niente da fare, però tornerò, loro mi aspettano! Sono all‘aeroporto, tra poco partiamo, sento ancora la voce di Shiba, la mamma di Jony e la voce di tutti i miei amici che mi chiamano: “Clara, Clara, Claraaaa....” I miei amici mi hanno insegnato che se tu ci provi e ci riprovi e lotti per i tuoi sogni, riesci sempre! Ciaoooooooo. Chiara 13 UN PAESE CHE HA BISOGNO DEL NOSTRO AIUTO India: un mondo così diverso e pur così vicino a noi. India con i suoi colori, la sua cultura e… la sua povertà. La povertà: se conosciamo questo Paese, sia pur emergente, non possiamo affatto pensare che non abbia più bisogno del nostro aiuto. Non possiamo pensare a questo quando conosciamo la realtà di uomini e donne che lavorano dall’alba al tramonto per guadagnare meno di un euro al giorno appena sufficiente per comprare una manciata di riso. Come possiamo lasciare soli quei bambini a cui è negato ogni diritto anche quello dell’istruzione solo perché appartengono a famiglie povere, troppo povere per poter dare un’istruzione ai propri figli. E le bambine, considerate un peso per le famiglie, solo perché la loro cultura prevede una dote quando si danno in spose e quando si è troppo poveri questa non si può procurare. Osserviamo quei bambini che ci sorridono sempre, anche se dai loro sguar- 14 di spesso trapela la sofferenza forse dovuta alla fame o forse dovuta a situazioni familiari molto tristi. Lasciamoci inebriare da quel loro sorriso contagioso e non lasciamoli soli. Nei Paesi occidentali almeno ci sono le istituzioni che danno una mano per alleggerire queste situazioni dolorose, ma loro hanno solo noi…. Nei prossimi mesi abbiamo in programma di recarci a fare visita al centro accoglienza per bambine povere di Karikkottakari (Kerala) ormai ultimato. Nel nostro programma di viaggio è prevista anche una visita all’asilo di Nandhivaram (Chennai) in Tamil Nadu, anch’esso ormai operativo. Speriamo al nostro rientro di poter portare liete notizie a tutti voi benefattori affinché possano essere l’espressione di gratitudine e di stimolo per la vostra generosità. Silvia e Marcello Irgher NEW LIFE NEWS UN PO’ DI CULTURA: SERATA DI YOGA, MEDICINA AYURVEDICA E DANZA INDIANA Il 15 novembre è previsto un incontro su yoga, ayurveda e danza indiana. La serata è presso il Centro Yoga Prema di Moncalieri (Torino). Questo centro, fondato nel 1984, è diretto da Piero Foassa che ha pubblicato alcuni libri sullo yoga e vanta una notevole conoscenza dell’India per i suoi numerosi viaggi. La serata è arricchita dalla danza di alcune allieve della scuola di danza Bharatanatyam della Signora Antonella Usai e dal Dott. Alberto Chiantarette, esperto di medicina ayurvedica. GIORNATA DI INCONTRO A MADONNA DI CELLE A settembre si è svolto il tradizionale incontro tra i volontari della nostra associazione per fare il punto della situazione di metà anno e programmare le iniziative della seconda parte dell’anno. Numerosa la partecipazione anche di simpatizzati, amici e conoscenti. L’incontro ha avuto luogo nei locali del Santuario di Madonna di Celle di Trofarello (Torino). Ampia la discussione e numerose le idee. Il momento economico non è certamente facile e quindi bisogna trovare valide iniziative per coinvolgere e interessare i potenziali benefattori. MERCATINO INDIANO Il 16 novembre ha luogo un mercatino di oggetti da regalo indiani presso l’associazione di promozione sociale TRAME di Carignano (Torino), dove i partecipanti possono conoscere la nostra associazione e vedere degli oggetti di artigianato indiano. Con l’associazione TRAME si pensa di proseguire la collaborazione anche in futuro, sviluppando varie iniziative. SERATA SULL’INDIA Il 21 novembre è prevista una serata di presentazione delle attività di New Life Nuova Vita. Si parlerà anche dell’India e delle sue contraddizioni, con proiezione di immagini. La serata avrà luogo presso l’associazione di promozione sociale TRAME di Carignano (Torino). Si potranno anche degustare alcuni piatti di cucina indiana. New Life presenterà in particolare l’attività della Casa Don Bosco di Monvila. LE BOMBONIERE SOLIDALI DI MARIKA E MAURIZIO Lo scorso 14 settembre si sono sposati Marika e Maurizio. I novelli sposi hanno deciso di donare ai propri ospiti delle “bomboniere particolari”: anziché le tradizionali bomboniere hanno devoluto la relativa somma alla nostra associazione per aiutare la costruzione della scuola di Ranchi delle suore Luigine. Grazie di cuore a questa giovane coppia per il pensiero che hanno avuto e auguri di una splendida vita insieme!!! Chi volesse seguire il loro esempio optando per delle “bomboniere solidali” può contattarci per ricevere informazioni. RICORDIAMO CHI CI HA LASCIATO Desideriamo essere vicini alla famiglia di Antonio Gibin che a settembre ha avuto un lutto per la perdita della mamma. Tutta la famiglia Gibin collabora attivamente con la nostra Associazione ed in particolare Antonio è il referente delle famiglie che sponsorizzano gli studenti dell'istituto di Yellamanchili. Ricordiamo con affetto anche Emilia Senese in Silvestri di Trofarello (Torino), deceduta in settembre a seguito di una lunga malattia vissuta con grande forza d’animo e profonda fede. Emilia è stata una nostra affezionata sostenitrice, seguendo sempre con vivo interesse le nostre attività. Ad entrambe le famiglie le nostre più sentite condoglianze, estese anche a quanti hanno perso i loro cari e di cui non abbiamo avuto notizia. 15 BENEFICI FISCALI PER I DONATORI New Life - Nuova Vita è una ONLUS (Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale) pertanto i benefattori possono avere benefici fiscali conseguenti alle erogazioni liberali effettuate a favore della nostra associazione, secondo l’ attuale normativa vigente. 5 PER MILLE New Life-Nuova Vita ONLUS può beneficiare del contributo del 5 per mille delle dichiarazioni dei redditi. Ringraziamo quanti vorranno destinarlo alla nostra associazione. Non costa nulla e basta firmare la dichiarazione dei redditi (730, Unico, o Cud) e scrivere il nostro codice fiscale n°97512840014 nel riquadro riservato al “ sostegno del volontariato” . QUOTA ANNUA PER ADOZIONI A DISTANZA La quota annua per il 2013/2014 per una sponsorizzazione a distanza rimane invariata a 170 Euro. E’ un importo molto più basso rispetto a quanto richiesto da altre organizzazioni, in quanto la nostra associazione non ha spese di struttura (è tutta basata sul volontariato gratuito) e anche gli istituti missionari che aiutiamo hanno spese ridotte. PER FINANZIARE I NOSTRI PROGETTI O IL MANTENIMENTO AGLI STUDI DI UN BAMBINO/RAGAZZO IN INDIA E’ POSSIBILE EFFETTUARE UN VERSAMENTO SU: n n Conto corrente postale n. 6177512 - intestato a NEW LIFE - NUOVA VITA ONLUS Conto corrente bancario n. 1000/00014600 - intestato a NEW LIFE - NUOVA VITA ONLUS c/o Banca Prossima - filiale 05000 – Milano - IBAN: IT76 M033 5901 6001 0000 0014 600 Le causali del versamento possono essere per: a Adozioni a distanza: 170 Euro b c d e f g Progetti (a offerta libera): Macchine per cucire (70 Euro) Corsi professionali per ragazze Campi per la vista e spese medico oculista Tavolo da sala operatoria per ospedale di Eluru Asilo e laboratorio per scuola del villaggio Janum Mantenimento studenti di Don Bosco Monvila IMPORTANTE In caso di versamento con bonifico bancario indicare sempre nella causale anche il vostro indirizzo postale o indirizzo e-mail. 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