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Le astuzie di Bertoldo
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Al tempo in cui Alboino, re dei Longobardi, dominava gran parte dell’Italia settentrionale, nelle
terre di Verona viveva un villano di bruttissimo aspetto, ma di grande prontezza d’ingegno, da tutti
conosciuto con il nome di Bertoldo.
Era piccolo di statura Bertoldo. La sua testa era grossa e tonda come un pallone ,le fronte rugosa
come la giogaia di una vecchia vacca,gli occhi rossi come due carboni ardenti ,le sopracciglia
lunghe e aspre come setole di porco,le orecchie lunghe e appuntite a guisa di un asino,la bocca
grande e con il labbro inferiore pendente simile a quello dei cavalli,il naso tozzo come una patata,i
denti sporgenti in fuori come li hanno i cinghiali. Ricurve le gambe, come quelle capre, e coperte
da calze di cotone grosso e bigio,rammendate in più punti. Ai piedi calzava scarpe alte, dotate di
grossi tacchi.
Ma quanto più il suo fisico si presentava privo di proposizione e di gradevolezza ,tanto più il suo
ingegno si rivelava pronto ,vivace,brillante in ogni circostanza. La fama delle sue astuzie era
diffusa in tutto il contado ,ma Bertoldo volle portarla anche alla corte del re Alboino.
Ammesso a corte,Bertoldo passò tra due schiere di signori e baroni,che erano ai lati del re,senza
togliersi il cappello ,senza fare alcun atto di riverenza,e si andò a sedere a fianco di Alboino ,come
se fosse stato il più intimo dei familiari.
Re Alboino ,benigno di natura e amante dello scherzo,prese quel comportamento come una
trovata dello stravagante personaggio e,dunque ,senza alternarsi minimamente ,cominciò a
conversare con il simpatico villano.
-Chi sei tu?- chiese il re con tono fermo e imperativo –E quando nascesti?E di che parte sei?
_Io sono un uomo,nacqui quando mia madre volle partorirmi e il mio paese è in questo mondo.rispose Bertoldo con altrettanta sfrontata solennità.
-Chi sono gli ascendenti e i discendenti tuoi?-domandò ancora il sovrano.
_i fagioli .I fagioli che,quando bollono nella pignatta,ascendono e discendono ,vanno su e giù,in
continuazione.
-Qual è la cosa più veloce che conosci?-continuò ad interrogarlo Alboino,rinunciando alle questioni
anagrafiche,
-il pensiero.
-Qual è il vino migliore che conosci?
-Quello che si beve a casa d’altri.
-Qual è la cosa che non si soddisfa mai?
- L’ ingordigia dell’ uomo avaro
-Qual è la cosa più brutta per un giovane?
-La disubbidienza.
-Qual è la cosa più brutta per un mercante?
-La bugia.
- Qual è il più grande pericolo che possa esservi in una casa?
-La mala lingua del servitore.
-Chi è il pazzo più grande che possa esistere?
- quello che si ritiene il più saggio.
- Quali sono le malattie incurabili?
- La pazzia e i debiti.
- Se si potesse vedere, tu avresti un bel cervello-osservò Alboino, alquanto divertito dalle risposte
e precise del villano.
-E tu saresti di bello umore, se non vaneggiassi.
-Orsù –riprese il sovrano facendo finta di non avere sentito l’ultima battuta –Chiedimi ciò che vuoi:
io sono pronto ad assumere ogni tuo desiderio :
- Chi non ha del suo non può darne agli altri - rispose Bertoldo, scettico.
- Perché tu sostieni che io possa darti ciò che brami di più?
-Perché io vado cercando la felicità e tu non ce l’hai! Quindi, non puoi darla a me.
-Cosa vuoi dire? Che io sedendo su questo trono, come faccio, non sia felice?
-No! Perché proprio colui che siede più in alto, si trova in maggiore pericolo di precipitare in basso.
-Osserva quanti signori e baroni mi stanno attorno, pronti ad ubbidirmi e onorarmi…
-Anche i formiconi stanno intorno al sorbo ? ... e gli rodono la scorza!
-Io splendo in questa corte come il sole splende tra le stelle più piccole.
-Tu dici la verità, ma io vedo molte oscurate dall’adulazione.
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-Orsù, tu vuoi diventare uomo di corte?
-Non deve cercare di vincolarsi colui che gode della libertà.
-E, dunque, cosa ti ha spinto a venire a corte?
-Il credere che un re fosse più grande di statura degli altri uomini almeno dieci o dodici palmi e che,
quindi, esso sovrastasse tutti gli altri come i campanili sovrastano tutte le altre case del villaggio.
Invece, io vedo che tu, per quanto sia considerato re, sei un uomo ordinario, come tutti gli altri.
-E’ vero: sono ordinario di statura. Tuttavia , supero tutti gli altri in potenza e in ricchezza ben oltre
dieci palmi. Ma dimmi, - proseguì attento Alboino – chi ti induce a fare questi ragionamenti?
-L’asino del tuo fattore.
-Che cosa c’entra l’asino del mio fattore con la grandezza del mio potere?
-Prima ancora che tu fossi re e la tua corte esistesse, l’asino già ragliava da almeno quattromila
anni.
-Ah, ah, ah! Questa sì che è da ridere!
-Le risate abbondano sempre nella bocca degli stupidi.
-Tu sei un villano malizioso.- commentò il sovrano non più incline allo scherzo.
-La mia natura è così.
-Orsù, io ordino che tu ti tolga dalla mia presenza spontaneamente. Altrimenti, ti farò cacciare via
con tuo danno e vergogna.
-IO vado via subito. Ma ricorda che le mosche fastidiose hanno questa natura: anche se cacciate
via, ritornano ancora.
-Bene- concluse il re – Torna pure a me come fanno le mosche. Anzi, ricorda che se non tornerai
come le mosche, io ti farò tagliare la testa. E adesso vai via.
Mantenne la sua promessa, Bertoldo, di tornare a corte. E mantenne anche l’ordine ricevuto dal re,
cioè di tornarci come una mosca. Infatti, poiché le mosche si accalcano sulle carogne, egli dopo un
po’ di tempo, si ripresentò a corte sul dorso di un vecchio asino che aveva in stalla. Un asino
smagrito e tutto scorticato sulla schiena e sui fianchi, mezzo mangiato dal nuvolo di mosche che gli
stava sopra.
-Eccomi, o Re, tornato da te!
-Bene. Ma non ti avevo ordinato io di “ tornare come una mosca” altrimenti ti avrei fatto tagliare la
testa?
-Appunto. Per non perdere la testa, alla quale ormai sono affezionato, mi sono presentato addosso
a questa carogna d’asino, proprio come fa il milione di mosche e tafani che tu vedi qui, insieme a
me.
-Tu sei un grand’uomo dalla risposta sempre pronta. – commentò divertito il re – E per questo io ti
perdono: manda via codesta bestia e siediti alla mia mensa, mentre io do udienza a due donne
che vogliono da me giustizia.
- O generoso sovrano, io mi ritiro e con piacere vado a rifocillarmi alla tua tavola. Ma tu bada bene
a dare la sentenza giusta.
Così dicendo, Bertoldo seguì i suoi servitori nelle cucine. Al re, invece, toccò ricevere le due donne
che si erano presentate al suo cospetto. Una di loro, di nome Aurelia, sosteneva di avere subito il
furto di un prezioso specchio di cristallo; l’altra, che si chiamava Lisa e che teneva in mano lo
specchio conteso, affermava invece di averlo comprato.
- Sappi, signore, - argomentò Aurelia- che costei ieri era è entrata nella mia camera e ha
preso quello specchio che ora tieni in mano. Io gliel’ho chiesto più volte, ma lei non me lo
vuole restituire e per questo io chiedo a te giustizia.
- Non è vero niente. – replicò Lisa – Lo specchio io l’ho comprato con i miei denari alcuni
giorni fa e non so come lei abbia ora l’ardire di chiedere ciò che non è suo.
- Giustissimo re, - ribatté Aurelia – non dare credito alle parole false di costei: tutti sanno che
è una ladra pubblica, senza coscienza né religione.
- Ma che faccia tosta hai! – gridò Lisa, rivolgendosi a muso duro direttamente verso la rivale.
– Vuoi dare a intendere di essere dalla parte della ragione … Meno male che siamo dinanzi
a un giudice che riconoscerà il mio diritto e la tua falsità.
- O Terra, - implorò l’altra, con le braccia tese verso l’alto – perché non ti apri e inghiotti
questa truffatrice?
Basta! – ordinò il re ad entrambe- Calmatevi che ora vi conforterò io, con il mio verdetto. Se
io ordinassi che lo specchio fosse spezzato in tante parti minute e che esse poi equamente
suddivise, cosa ne direste voi?
- Io mi accontento. – rispose pronta Lisa – Così, almeno, sarà finita la lite tra noi.
- No, no. – la interruppe Aurelia, con gli occhi gonfi di lacrime.
- Lo si dia pure tutto a lei. Preferisco non averlo piuttosto che vedere spezzato uno specchio
così bello. E chissà che un giorno, provando il rimorso della coscienza, non decida di
restituirmelo spontaneamente.
A quel punto, il prudente re Alboino ritenne di potere emettere il proprio verdetto:
- Sia dato lo specchio a colei che non vuole che sia spezzato, poiché le sue parole e
soprattutto le sue lacrime mostrano chiaramente che ella ne è la padrona e che l’altra glielo
ha rubato.
- Bertoldo, informato dal re in persona di come si era svolta l’udienza e di quale fosse stato il
suo verdetto finale, esclamò:
- Tu credi, dunque, alle lacrime delle donne?
- E perché non dovrei?
- Oh, mio sovrano, non sai tu che il pianto delle donne è sempre un inganno? Che esse
piangono con gli occhi e ridono con il cuore? Che ti sospirano dinanzi e ti burlano alle
spalle? Che dicono il contrario di quello che pensano?
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non sono d’accordo. – lo interruppe il re – Le donne sono tanto assennate, prudenti e
buone
quanto tu ingiustamente le accusi di essere false e traditrici. Perché non devi dimenticare che la
donna ama il proprio marito e gli è fedele, genera i figli, li alleva, li nutre e insegna loro le buone
maniere. Regge la casa, custodendo la roba e sollecitando le serve a mantenere tutto in ordine. La
donna è schiette nel contrattare e discreta nel comandare, pronta nell’ubbidire e onesta nel
ragionare, parca nel mangiare e sobria nel bere. E se anche qualcuna tra loro pecca per fragilità ,
casca in qualche frenesia o umore stravagante, mille sono onestissime e da bene.
Così dicendo, Alboino difese la correttezza della propria sentenza, ma non convinse Bertoldo, che
gli propose una scommessa:
- Cosa diresti tu, mio sovrano, se io ti facessi rimangiare tutto quello che hai detto in favore
delle donne prima di domani sera?
- Se tu riuscissi a farmi ritrattare ciò che ho appena affermato, direi che sei il migliore uomo
del mondo. Ma se non ci riuscirai, io punirò il tuo ardire facendoti impiccare subito.
- Definiti i termini della sfida, i due si salutarono. Il re, dopo una ricca cena, si ritirò nelle
proprie stanze; Bertoldo, invece, dopo un pasto frugale, si trasferì nella stalla. L’astuto
villano, pur volendo, non riuscì a prendere sonno subito, poiché il suo cervello andava
rimuginando il modo in cui indurre il re a dire male delle donne. Soltanto dopo, quando gli
parve d’avere trovato l’astuzia necessaria allo scopo, Bertoldo trovò anche il sonno e riposò
sereno.
Al mattino seguente, di buon’ora, si alzò dal pagliericcio e, come progettato, si recò a casa di
Aurelia, la donna che aveva goduto della sentenza del re a lei favorevole. Le disse che l’altra
donna, Lisa, si era ancora appellata al re e che questi, per non avere più seccature, aveva
annullato la precedente sentenza e ordinato che lo specchio fosse spezzato e i cocci divisi tra
le due contendenti. Ma, soprattutto, le disse che il re aveva emanato un’altra legge in base alla
quale ogni uomo doveva prendere in moglie sette donne. Poi , messa questa pulce
nell’orecchio, si congedò, lasciando che le cose andassero per il loro verso.
Aurelia, rimasta sola, andò subito dalle vicine per raccontare loro quanto aveva appreso da
Bertoldo e le vicine, a loro volta, propagarono la notizia della nuova legge di bocca in bocca, di
strada in strada, di quartiere in quartiere.
- Pensa tu, che rovina sarà per la casa, con tante femmine.
- Ma che pazzia è questa…
- Sta a noi donne difenderci, prima che il male vada oltre!
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Come fu e come non fu, a torto o a ragione, una gran folla di donne inviperite si radunò nel giro di
165 poche ore sotto il palazzo di re Alboino, per chiedere conto e ragione della nuova disposizione .
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erano più di duemila, tutte colme di rabbia e piene di sdegno. Quelle di loro che poterono entrare a
corte, giunte al cospetto del re, cominciarono a strepitare e gridare così forte che Alboino, stordito
da tanta confusione e non potendo immaginare la causa del tumulto, rimase per un po’ incerto su
cosa fare. Poi, esaurita la pazienza, con voce adirata si rivolse a loro:
- Che novità è questa? Che cos’è questa sollevazione? Gli spiriti maligni si sono
impossessati di voi o avete qualche malanno?
- Che novità è la tua, o re? Sei impazzito a ordinare che ogni uomo prenda sette mogli?
- Ma cosa dite, sciocche? Parlate con calma e fatevi capire.
- Parlare con calma? Ma dovremmo tirarti giù dal trono con la forza e cavarti entrambi gli
occhi.
- Ma perché?
- Non te lo abbiamo già detto?
- Ma io non ho capito. Ripetetemelo . – chiese il re.
- Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Ti ripetiamo che hai fatto uno sbaglio grosso,
ordinando che ogni maschio pigli sette mogli. Occupati dei tuoi affari e del tuo regno, ma
non t’impicciare dei nostri mariti. Hai capito, adesso?
- Ma quando mai io ho dato un ordine del genere! – esclamò il re, inferocito di fronte
all’immotivata insolenza di quelle donne. Ordinò alle guardie che fossero scacciate dal
palazzo e poi si abbandonò ad una sconsolata invettiva contro il genere femminile:
- Ah, sesso ingrato e scortese! Adesso io vedo chiaramente che donna non vuole dire altro
che danno. La femmina è fatta per seminare zizzania e discordia. Dalla casa dalla quale
esce, ella prende tutto ciò che può con il rastrello, ma nella casa dove entra porta soltanto
fiamme e fuoco. Ella è una fonte inesauribile d’inganni e di tradimenti. Ella è la rovina dei
padri, il tormento delle madri, il flagello dei fratelli, la vergogna dei parenti. Insomma, ella è
pena e tormento per tutto il genere umano. Oh, che fracasso hanno fatto quelle pazze
scatenate per niente. Per poco non mi hanno cavato gli occhi con le loro mani. Ma se trovo
chi le ha aizzate contro di me, lo tratterò come si conviene.
Credeva di essere solo Alboino e, invece, appartato in un angolo del salone regale, c’era
Bertoldo che aveva sentito il re inveire contro le donne e ne aveva gioito. Egli attese che
Alboino si quietasse un poco e poi si fece avanti:
perché minacci di punirmi, o re? Non avevamo noi scommesso che prima della sera tu avresti
ritrattato tute le tue convinzioni positive sulle donne? Ebbene, io ho vinto la scommessa: merito
il giusto riconoscimento, non una punizione.
- Ah, sei tu, Bertoldo! Dovevo immaginarlo: soltanto un cervello diabolico come il tuo poteva
escogitare la trovata delle sette mogli per un uomo. Comunque, devo riconoscere che con
quest’arguzia hai vinto la scommessa e meriti la giusta ricompensa: vieni, siediti accanto a
me, su questo seggio reale, perché tu lo hai meritato.
- Due persone non possono sedere sullo stesso trono.
- Allora ne farò costruire un altro e lo porrò accanto al mio. Tu ti siederai e darai insieme a
me.
- Né l’amore, né il potere sopportano interferenze. Perciò, governa tu che sei nato signore.
Molte altre furono le avventure che videro Bertoldo in pericolo di vita e sempre egli seppe
schivare guai grandi e piccoli con le sue battute di spirito e la sua prontezza d’ingegno. Evitò
d’essere bastonato dalle guardie della regina, mettendo nei guai altri servi al posto suo; evitò di
doversi inchinare davanti al re; arrestato e chiuso in un sacco, evitò di restarvi prigioniero,
beffando la guardia che lo aveva arrestato. Re Alboino, riconoscendone la saggezza oltre che
la furbizia, fece imprimere le sentenze di Bertoldo a lettere d’oro, affinché tutti potessero
conoscerle e meditare su di esse.
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Quando morì, Bertoldo lasciò la moglie e un figlio di nome Bertoldino. Tuttavia, come spesso
accade, Bertoldino, crescendo, manifestò indole e attitudini opposte a quelle del padre. Ma
questa è un’altra storia.
( Testo ispirato liberamente a Le sottilissime astuzie di Bertoldo, racconto popolare di Giulio
Cesare Croce- tratto dal libro di Narrativa “ ……………………………….”)
QUESITI PROPOSTI - INVALSI ITALIANO
A1. Chi è il protagonista del brano?
-------------------------------------------------------------------A2. Chi è Alboino?
-------------------------------------------------------------------A3. Chi è Aurelia?
abcd-
La moglie di Bertoldo
L’amante del re
Una donna che si rivolge al re per avere giustizia
La figlia di Bertoldo
A4. Cosa si intende dire col termine “ GIOGAIA”? ( Rigo 5 )
------------------------------------------------------------------------------A5. Che atteggiamento ha Bertoldo nei confronti del re Alboino?
------------------------------------------------------------------------------A6. Che cosa cerca Bertoldo che il re non può dargli? (Rigo 50 )
------------------------------------------------------------------------------A7. L’espressione “ Anche i formiconi stanno intorno al sorbo…” cosa significa?
-------------------------------------------------------------------------------------------------------A8. Il re Alboino nel dire “ ... ricorda che se non tornerai come le mosche,io ti farò tagliare la
testa..” cosa vuole intendere?
abcd-
il re intende minacciare Bertoldo che rischia di avere la testa tagliata
il re intende che la sua natura è così
il re intende che Bertoldo sarebbe andato via subito
il re intende che le mosche sono fastidiose
A9. Davanti al re sono portate due donne per essere giudicate su un furto. Chi delle due fa una
buona impressione ad Alboino?
-----------------------------------------------------------------------------A10. Cosa convince il re ad emettere il proprio verdetto? ( rigo 120 )
------------------------------------------------------------------------------A11. Qual è la considerazione che il re Alboino ha delle donne?
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A12. Quali sono i termini della sfida stabiliti tra il re e Bertoldo?
………………………………………………………………………………………………….
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A13. Qual è il significato dell’espressione “..il suo cervello andava rimuginando.” ?
abcd-
rimescolando le meningi
pensando e ripensando
prendendo sonno
pensando in modo astuto
A14. Che significa “ zizzania”?
………………………………………………………………………………………………….
A15. Individua i nomi e i verbi presenti e trascrivili nelle rispettive colonne.
“ Al tempo in cui Alboino, re dei Longobardi, dominava gran parte dell’Italia settentrionale, nelle
terre di Verona viveva un villano di bruttissimo aspetto, ma di grande prontezza d’ingegno, da tutti
conosciuto con il nome di Bertoldo”
Nomi
Verbi
Nomi propri:
-----------------------------------------------------------
Nomi comuni:
---------------------------------------------------------------
A16. A quale categoria grammaticale appartiene la parola sottolineata?
La sua testa era grossa e tonda come un pallone.
a - Avverbio
b - Congiunzione
c - Aggettivo qualificativo
d - Nome
A17. Correggi:
A me basta un pò di tempo e un’ altro libro da leggere!
--------------------------------------------------------------------------------------------------A18.Inserisci le virgole dove occorrono:
La mia maestra che è molto simpatica mi fa capire tante cose.
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LA TELEVISIONE
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Televisione è il termine composto che deriva dal greco “ tele ” = “ lontano “ + “ visione ”, cioè risulta
essere un apparecchio ad alta ingegnerizzazione, che permette la trasmissione e la ricezione a
distanza di immagini in movimento a colori ed oggi, anche tridimensionali. Molti sono i suoi padri: il
fisico John Baird, il 2 ottobre 1925, diede una dimostrazione del sistema di visualizzazione di
immagini a distanza; l’ingegnere statunitense Wladimir Kosma Zworykin, realizzò i mezzi per
effettuare le riprese ( l’iconoscopio, cioè il tubo termoionico di ripresa che era presente nelle prime
telecamere ); infine, la trasmissione radio era già una realtà grazie al nostro grande scienziato
Guglielmo Marconi.
Nel 1939 la televisione venne presentata presso la fiera mondiale di New York, ma non tutti furono
impressionati dal nuovo media: un giornalista del “ New York Time ” scrisse che la televisione era
una invenzione molto interessante, ma che non avrebbe mai soppiantato la radio, il mezzo di
comunicazione più diffuso all’epoca. Il motivo? Per guardare la TV bisognava per forza restare
seduti mentre era possibile ascoltare la radio sbrigando lavori domestici o guidando la macchina.
In ogni caso la televisione aveva grandi potenzialità e la prima emittente televisiva divenne una
realtà nel 1936; l’inglese BBC ( British Broadcasting Corporation ).
Dopo la guerra, in Italia il servizio televisivo venne gestito dalla RAI ( Radio Audizioni Italiane ); la
prima trasmissione non sperimentale venne effettuata il 3 gennaio 1954. I primi apparecchi
televisivi, ( 800.000 in tutta Italia), in bianco e nero, costosissimi ( fino a 10 – 12 stipendi ),
visualizzavano un solo canale, erano enormi e pesanti.
Alla fine degli anni ‘ 60 il monopolio radiotelevisivo della RAI iniziò a cedere. Nell’Italia
settentrionale si potevano ricevere le reti televisive straniere in lingua italiana, come
TELEMONTECARLO, che trasmetteva dal PRINCIPATO DI MONACO. Inoltre nacquero nel
territorio italiano alcune reti televisive che trasmettevano via cavo a livello locale.
Nel 1966 nacque a Napoli TELENAPOLI. Nel 1971 in Piemonte TELEBIELLA : queste reti però
trasmettevano illegalmente. Difatti, tra il 1973 e il 1974 dovettero sospendere le trasmissioni.
Nel 1975 la RAI, in nome del pluralismo dell’informazione, affidava il controllo della radiotelevisione
pubblica dal controllo del governo a quello del parlamento.
Negli anni ‘ 80 nasce il duopolio RAI – FININVEST. A fianco alle reti nazionali ci furono Canale 5,
Rete 4 e Italia 1. Si formarono poi altre reti minori.
Dopo fasi alterne le reti televisive si trasformarono in televisione satellitare ( entro il 31 dicembre
2003, protratto fino al 2012 ).
Nel 2005 nacquero le PAY TV: Tv con abbonamento tramite tessera.
Il passaggio alla TV digitale ha permesso la creazione di numerosi nuove reti tematiche (es. : Rai
News 24 – Rai sport più ; Mediaset IRIS Cinema, Giallo Mediaset … ) e di nuovi operatori.
(Adattamento da testi di: M. Farina – Autori vari )
QUESITI PROPOSTI - INVALSI ITALIANO
B1. Qual è l’argomento del brano?
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------B2. Quali sono i padri della televisione?
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------
B3. Quando venne effettuata la prima trasmissione non sperimentale in Italia ?
abcd-
1925
1939
1954
1960
B4. Cosa significa il termine “mass media”?
abcd-
Mezzo di comunicazione di massa
Televisione
Grande elettrodomestico
Comunicazione collettiva
B5. Da quali parole deriva il termine” televisione”?
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------B6. Da quale prefisso viene composto il termine “ tridimensionale” ?
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------B7. Che significato ha la ” visualizzazione di immagini a distanza ” ?
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------B8. All’epoca del 1939 in America come veniva considerata la TV ?
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------B9. L’acronimo BBC vuol dire “ British Brodcasting Corporation” ?
V
F
B10. Quando nell’Italia settentrionale si potevano ricevere le reti televisive straniere?
abcd-
1925
1939
1954
1960
B11. Cosa s’intende con il concetto di ”pluralismo dell’informazione”?
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------B12. Cosa significa la parola ”duopolio”?
abcd-
due città
esclusiva vendita
diritto esclusivo di due enti
Commercio per due
B13. Qual è il soggetto in questa frase: “ Si formarono poi altre reti minori” ?
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------
B14. Scrivi cinque termini composti a partire da “ radio” :
1. ……………………………………………...
2. ……………………………………………...
3. ………………………………………………
4. ………………………………………………
5. ………………………………………………
B15. Completa la tabella:
Lemma
Amare
Oziare
Escogitare
Odioso
Giocare
Correre
Sinonimo
Contrario
QUESITI DI GRAMMATICA
C1 – Completa le seguenti frasi con la forma corretta. Scegli tra le alternative date.
a) “ Hai visto chi …………… laggiù?
Ce / ci è / c’ è
“ ………………dicevo io, che sarebbe venuto!”
Te l’ho / te lò / te lo
b) “ Non ci pensare ………….. facciamo vedere noi, a quelli là!”
Gliela / gliel’ha / glielà
C2 – Completa la tabella.
I nomi
Esempi:
Concreti
uccello, pietra, foglia, amore, stella …
Comuni
città , uomo, donna, animale …
Collettivi
mandria, folla, gregge, esercito, ossatura …
Individuali
Astratti
Vero
Falso
Antonio, Giuseppe, Argo, Rex, Fido, Radames …
odio, sicurezza, spavalderia, Letizia …
C3 – Una sola risposta è corretta, identificala.
Divisione in sillabe:
a – Pres – sap –po – chis – mo
b – Mu – sic - ali
c – Folk – lo ri – smo
d – I – den – ti – fi – ca – zio – ne
C4 – Nel testo che segue sottolinea tutti gli articoli.
La maestra d’asilo ascoltò il bambino, lo prese per mano e gli parlò con gentilezza. Poi chiamò i
compagni che gli fecero un saluto
C5 – Nella frase “ Nina per il compleanno di Luisa preparò un regalo : la inviterà a cena fuori con
piacere” il complemento oggetto è:
a – Luisa
b – un regalo
c – compleanno
d – cena
C6 – Distingui, nella tabella seguente, le parole base da quelle derivate. Fai una crocetta accanto
a ogni parola.
Parola
base
derivata
Cartuccia
Libro
Botticella
Mattino
Amichevole
Interregionale
C7 – Completa la seguente tabella:
Grado positivo
Comparativo
Superlativo
Bene
Poco
Massimamente
Male
Peggio
Rapidamente
Più rapidamente
Molto
C 8 – Completa la tabella:
Verbo
Modo
Tempo
Indicativo
Presente
Persona
Singolare
Plurale
Coniugazione
Esempio:
Vado
Mangerei
Che egli abbia
detto
Andare
Studiavano
Fossero stati
1^
x
1^
GRIGLIE DI CORREZIONE
Testo narrativo : Bertoldo
A1. Chi è il protagonista del brano?
Bertoldo, un villano di bruttissimo aspetto
-------------------------------------------------------------------A2. Chi è Alboino?
Il re dei Longobardi
-------------------------------------------------------------------A3. Chi è Aurelia?
efgh-
La moglie di Bertoldo
L’amante del re
Una donna che si rivolge al re per avere giustizia
La figlia di Bertoldo
A4. Cosa si intende dire col termine “ GIOGAIA”? ( Rigo 5 )
Pieghe della pelle presenti lungo il collo dei ruminanti
-----------------------------------------------------------------------------A5. Che atteggiamento ha Bertoldo nei confronti del re Alboino?
Di sfrontatezza
-----------------------------------------------------------------------------A6. Che cosa cerca Bertoldo che il re non può dargli? (Rigo 50 )
Bertoldo cerca la felicità
-----------------------------------------------------------------------------A7. L’espressione “ Anche i formiconi stanno intorno al sorbo…” cosa significa?
Anche i grandi, come i baroni , sanno approfittare e corrodere
…………………………………………………………………….
A8. Il re Alboino nel dire “ ..ricorda che se non tornerai come le mosche, io ti farò tagliare la testa..”
cosa vuole intendere?
efgh-
Il re intende minacciare Bertoldo che rischia di avere la testa tagliata
Il re intende che la sua natura è così
Il re intende che Bertoldo sarebbe andato via subito
Il re intende che le mosche sono fastidiose
A9. Davanti al re sono portate due donne per essere giudicate su un furto. Chi delle due fa una
buona impressione ad Alboino?
Aurelia
----------------------------------------------------------------------------------------------------------A10. Cosa convince il re ad emettere il proprio verdetto? ( rigo 120 )
Le parole e le lacrime di Aurelia
----------------------------------------------------------------------------------------------------------
A11. Qual è la considerazione che il re Alboino ha delle donne?
Le donne sono tanto assennate, prudenti e buone
---------------------------------------------------------------------------------------------------------A12 - Quali sono i termini della sfida stabiliti tra il re e Bertoldo?
Far ritrattare il re in riguardo al suo giudizio positivo sulle donne prima della sera del giorno dopo
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------A13. Qual è il significato dell’espressione “..il suo cervello andava rimuginando.” ?
efgh-
rimescolando le meningi
pensando e ripensando
prendendo sonno
pensando in modo astuto
A14. Che significa “ zizzania”?
Discordia
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------A15. Individua i nomi e i verbi presenti e trascrivili nelle rispettive colonne.
“ Al tempo in cui Alboino, re dei Longobardi, dominava gran parte dell’Italia settentrionale, nelle
terre di Verona viveva un villano di bruttissimo aspetto, ma di grande prontezza d’ingegno, da tutti
conosciuto con il nome di Bertoldo”
Nomi
Verbi
Nomi propri:
Dominava, viveva, conosciuto
Alboino, Longobardi, parte, Italia,
----------------------------------------------------------Verona, Bertoldo.
Nomi comuni: tempo, re, parte, terre, villano,
--------------------------------------------------------------aspetto, prontezza, ingegno, nome.
A16. A quale categoria grammaticale appartiene la parola sottolineata?
La sua testa era grossa e tonda come un pallone.
a - Avverbio
b - Congiunzione
c - Aggettivo qualificativo
d - Nome
A17. Correggi:
A me basta un pò di tempo e un’ altro libro da leggere!
Po’ e un altro
--------------------------------------------------------------------------------------------------A18.Inserisci le virgole dove occorrono:
La mia maestra, che è molto simpatica, mi fa capire tante cose.
---------------------------------------------------------------------------------------------------
Testo non letterario/ informativo: La televisione
B1. Qual è l’argomento del brano?
La storia della televisione
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------B2. Quali sono i padri della televisione?
Il fisico John Baird, Ingegnere statunitense Wladimir Kosma Zworykin,
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------lo scienziato italiano Guglielmo Marconi
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------B3. Quando venne effettuata la prima trasmissione non sperimentale in Italia ?
bbcd-
1925
1939
1954
1960
B4. Cosa significa il termine “mass media”?
abcd-
Mezzo di comunicazione di massa
Televisione
Grande elettrodomestico
Comunicazione collettiva
B5. Da quali parole deriva il termine “ televisione”?
“ Tele ” = “ lontano ” + “ visione ”
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------B6. Da quale prefisso viene composto il termine “ tridimensionale” ?
Il prefisso è “ tri ”
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------B7. Che significato ha la ” visualizzazione di immagini a distanza ” ?
Trasmissione di immagini inviate da lontano
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------B8. All’epoca del 1939 in America come veniva considerata la TV ?
Con la TV bisognava per forza restare seduti, mentre con la radio era possibile fare
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------altre azioni in contemporanea.
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------B9. L’acronimo BBC vuol dire “ British Brodcasting Corporation” ?
V
F
B10. Quando nell’Italia settentrionale si potevano ricevere le reti televisive straniere?
abcd-
1925
1939
1954
1960
B11. Cosa s’intende con il concetto di ”pluralismo dell’informazione” ?
Molteplicità di fonti di informazione
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------B12. Cosa significa la parola ”duopolio”?
abcd-
due città
esclusiva vendita
diritto esclusivo di due enti
Commercio per due
B13. Qual è il soggetto in questa frase: “ Si formarono poi altre reti minori” ?
Reti
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------B14. Scrivi cinque termini composti a partire da “ radio” :
1. radiofonico
……………………………………………...
2. radioamatore
……………………………………………...
3. radiocomando
………………………………………………
4. radiofaro
………………………………………………
5. radiofonia …
………………………………………………
B15. Completa la tabella:
Lemma
Sinonimo
Contrario
Amare
Voler bene
Odiare, disprezzare
Oziare
Ciondolare, bighellonare
Lavorare
Escogitare
Architettare
Copiare, imitare, riprodurre
Odioso
Scortese
Amabile
Giocare
Divertirsi, svagarsi
Lavorare, faticare
Correre
Affrettarsi
Camminare
Grammatica
C1 – Completa le seguenti frasi con la forma corretta. Scegli tra le alternative date.
a) “ Hai visto chi … c’ è … laggiù?
Ce / ci è / c’ è
“ …Te lo …dicevo io, che sarebbe venuto!”
Te l’ho / te lò / te lo
b) “ Non ci pensare ..gliela….. facciamo vedere noi, a quelli là!”
Gliela / gliel’ha / glielà
C2 – Completa la tabella.
I nomi
Esempi:
Concreti
uccello, pietra, foglia, amore, stella …
Comuni
città , uomo, donna, animale …
Collettivi
mandria, folla, gregge, esercito, ossatura …
Individuali
Astratti
Vero
Falso
Antonio, Giuseppe, Argo, Rex, Fido, Radames …
odio, sicurezza, spavalderia, Letizia …
C3 – Una sola risposta è corretta, identificala.
Divisione in sillabe:
a – Pres – sap –po – chis – mo
b – Mu – sic - ali
c – Folk – lo ri – smo
d – I – den – ti – fi – ca – zio – ne
C4 – Nel testo che segue sottolinea tutti gli articoli.
La maestra d’asilo ascoltò il bambino, lo prese per mano e gli parlò con gentilezza. Poi chiamò i
compagni che gli fecero un saluto
C5 – Nella frase “ Nina per il compleanno di Luisa preparò un regalo : la inviterà a
cena fuori con piacere” il complemento oggetto è:
a – Luisa
b – un regalo
c – compleanno
d – cena
C6 – Distingui, nella tabella seguente, le parole base da quelle derivate. Fai una crocetta accanto
a ogni parola.
Parola
base
derivata
Cartuccia
x
Libro
x
Botticella
x
Mattino
x
Amichevole
x
Interregionale
x
C7 – Completa la seguente tabella:
Grado positivo
Comparativo
Superlativo
Bene
meglio
Ottimamente
Poco
Meno
Massimamente
Male
Peggio
Malissimo
Rapidamente
Più rapidamente
Rapidissimamente
Molto
Più
Moltissimo
C 8 – Completa la tabella:
Verbo
Modo
Tempo
Persona
Singolare
Plurale
Coniugazione
Esempio:
Vado
Indicativo
Presente
1^
x
1^
Mangerei
Condizionale Presente
1^
x
1^
3^
x
3^
Che egli abbia Congiuntivo
detto
Presente
Andare
Infinito
Presente
Studiavano
Indicativo
Imperfetto
trapassato
Che
stati
fossero Congiuntivo
C9. Trova un sinonimo per le seguenti parole:
Volto
Alunno
Computer
Madre
Auto
/
/
1^
3^
x
1^
3^
x
Coniugazione
propria
Viso, faccia………
Allievo, discente……….
Calcolatore, elaboratore………
Mamma, genitrice……..
macchina
BLOCCHI DI DOMANDE SU:


AMBITO - ORTOGRAFIA E PUNTEGGIATURA
1^ TESTO - DOMANDA: A17 – A18
( due risposte esatte)
2^ TESTO - DOMANDA: B5 -B6
( tre risposte esatte)
GRAMMATICA: C1 - C3
( quattro risposte esatte )
AMBITO - MORFOLOGIA E SINTASSI
1^ TESTO - DOMANDA:A15 - A16 (A15= almeno 10/15 nomi + i 3 verbi; A16=1 r.esatta)
2^ TESTO - DOMANDA: B14 -( 4 risposte esatte su cinque)
GRAMMATICA: C2 – C4 - C5 – C7 – C8
( C2 = 3/2 risposte esatte; C4 = ¾ r. e. ; C5 = 1 r. e. ; C7 = 5/7 risposte esatte; C8 = 18/24
r. esatte )

AMBITO - COMPETENZA LESSICALE
1^ TESTO - DOMANDA:A4 - A14 ( una risposta esatta x quesito )
2^ TESTO - DOMANDA: B4 - B15 ( B4= una risposta esatta; B15= 3/5 risposte esatte)
GRAMMATICA: C6 - C9 ( C6 = 5/6 risposte esatte; C9 = 3/5 r. e. )

AMBITO - COMPETENZA TESTUALE
( Informazioni ricavabili dal testo)
1^ TESTO - DOMANDA:A1 - A2 - A3 - A6 - A9 - A11 - A13
( una risposta esatta per quesito )
2^ TESTO - DOMANDA: B1 - B2 - B3 -B8 - B9 - B10
( B1 – B3 = una risposta esatta per quesito; B3= almeno 2/3 r. e. ; B8= frase completa; B9
– B10 = una risposta esatta per quesito)

AMBITO - COMPETENZA TESTUALE
( Informazioni dedotte dal testo)
1^ TESTO - DOMANDA: A5 - A7 - A8 -A10 - A12
( A5 – A7 – A8 = una risposta esatta per quesito; A10 completa = 1 p. ; A12=accettabile nel
senso globale della risposta esatta )
2^ TESTO - DOMANDA: B7 - B11 - B12 ( una risposta esatta per quesito )