documento 15 - 05 V Acucina - Istituto Francesco Datini di Prato

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documento 15 - 05 V Acucina - Istituto Francesco Datini di Prato
Istituto Professionale di Stato per i Servizi Commerciali
Sociali, Turistici Alberghieri e della Pubblicità
“FRANCESCO DATINI”
via di Reggiana,26 - 59100 Prato
tel. 0574 630511 fax 0574630411
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
(relativo all’azione educativa e didattica realizzata nell’ultimo anno di corso,
ai sensi dell’art. 6 dell’O.M. n. 38 dell’11.2.1999)
CLASSE QUINTA SEZ. ACUC
A.S. 2014 - 15
Istituto Professionale di Stato per i Servizi Commerciali
Sociali, Turistici Alberghieri e della Pubblicità
“FRANCESCO DATINI”
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SOMMARIO
PRIMA PARTE : L’ISTITUTO
1.1. Presentazione dell’Istituto
SECONDA PARTE: LA CLASSE
2.1. Profilo professionale
2.2. Quadro orario
2.3 Area di professionalizzazione ( Alternanza Scuola-Lavoro)
2.4..Criteri di valutazione stabiliti dal Collegio docenti e
determinazione del credito scolastico
A
Pag. 3
A
Pag. 5
Pag. 5
Pag. 5
Pag. 6
Pag. 8
TERZA PARTE: PERCORSO FORMATIVO
3.1. Presentazione della classe
3.2..Attivitàintegrative (viaggi d’istruzione, visite aziendali e
didattiche, attivitàsportive, partecipazione a concorsi ecc.)
3.4. Attivitàdi preparazione all’esame
3.4. Metodi, strumenti, spazi del percorso formativo
ALLEGATI
A
Pag. 9
Pag. 9
Pag. 10
Pag. 10
Pag.11
2
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PRIMA PARTE : L’ISTITUTO
Presentazione dell’Istituto
L'Istituto Professionale Francesco
Datini ha mantenuto negli ultimi anni il
livello complessivo delle iscrizioni, in un
contesto provinciale di riorganizzazione
dell’offerta formativa, con una buona
corrispondenza tra i percorsi offerti e il
fabbisogno del contesto socio-economico .
La sperimentazione dell'autonomia
scolastica e la flessibilità dei percorsi interni
agli indirizzi sono strumenti consolidati di
risposta alle esigenze degli alunni e delle
famiglie. In particolare, l'inserimento degli
alunni con disabilità e la crescente
presenza di alunni provenienti da realtà
culturali diverse , a partire dalle classi
prime, rappresenta da anni un motivo
ulteriore di risposta alle aspettative del
territorio.………………………………….
La
struttura
attuale
dell'Istituto
si
articola su cinque indirizzi (aziendale,
turistico,
grafico,
servizi
sociali, alberghiero) in cui si sono state
realizzate le nuove indicazioni ministeriali
sul
settore
Servizi
dell’Istruzione
Professionale.
Come documentato nel DPR 87 del 2010
concernente il riordino degli Istituti
Professionali l'istituto si articola, dal punto
di vista del curricolo, in due bienni e un
quinto anno con
un monte orario
settimanale di 32 ore per tutti gli Indirizzi.
In tutti gli indirizzi, con varie tipologie,
a partire dalle classi terze, si effettuano
attività in alternanza scuola-lavoro con la
finalità di integrare la preparazione
professionale degli studenti .
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Il contesto di riferimento dell'Istituto
"Datini", a livello socio produttivo, è quello
delle piccole e medie imprese del distretto
industriale di Prato, il cui dinamismo ha
costituito risorsa per superare i numerosi
periodi di crisi attraversati dall'industria
tessile.
E proprio rispondendo alle necessità delle
imprese pratesi, e alla loro fisionomia, in cui
è forte l'esigenza di competenze tecniche
molto aggiornate, e dove non sono sempre
disponibili gli strumenti per l'investimento
formativo nelle singole aziende, si è reso
necessario diversificare l'offerta formativa in
relazione alle mutate esigenze produttive
del Distretto, puntando molto sul settore
dell’ospitalità e dell’enogastronomia.
•
•
•
Le finalità che nel contesto territoriale
l'Istituto si propone sono :
consolidare la funzione della scuola come sede privilegiata della formazione dei
cittadini;
offrire percorsi di formazione specifica sempre più funzionali a un positivo
inserimento dei diplomati e diplomate nel mondo del lavoro;
accrescere la flessibilità dei percorsi interni agli indirizzi per tenere il passo con
l'evoluzione del mercato del lavoro e della realtà socio-economica della Toscana.
SECONDA PARTE: LA CLASSE
•
Profilo professionale
•
Quadro orario
•
Criteri di valutazione stabiliti dal Collegio docenti e determinazione del credito
scolastico
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Figura professionale
L’indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalitàalberghiera”ha lo scopo di far
acquisire allo studente, a conclusione del percorso quinquennale, le competenze tecniche,
economiche e normative nelle filiere dell’enogastronomia e dell’ospitalitàalberghiera.
L’identitàdell’indirizzo punta a sviluppare la massima sinergia tra i servizi di ospitalitàe di
accoglienza e i servizi enogastronomici attraverso la progettazione e l’organizzazione di
eventi per valorizzare il patrimonio delle risorse ambientali, artistiche, culturali, artigianali
del territorio e la tipicitàdei prodotti enogastronomici.
Per rispondere alle esigenze del settore turistico e ai fabbisogni formativi degli studenti, il
profilo generale èorientato e declinato in tre distinte articolazioni: “Enogastronomia”,
“Servizi di sala e di vendita”e “Accoglienza turistica”. A garanzia della coerenza della
formazione rispetto alla filiera di riferimento e di una stretta correlazione tra le articolazioni,
alcune discipline (per esempio, scienza e cultura dell’alimentazione) sono presenti - come
filo conduttore - in tutte le aree di indirizzo delle articolazioni, seppure con un monte ore
annuale di lezioni differenziato rispetto alla professionalità specifica sviluppata.
Nell’articolazione “Enogastronomia”, il Diplomato èin grado di intervenire nella
valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei prodotti
enogastronomici; operare nel sistema produttivo promuovendo le tradizioni locali,
nazionali e internazionali, e individuando le nuove tendenze enogastronomiche.
A conclusione del percorso quinquennale, i diplomati nelle relative
articolazioni
“Enogastronomia”e “Servizi di sala e di vendita”, conseguono i risultati di apprendimento di
seguito specificati in termini di competenze.
•
•
•
•
•
•
Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico,
merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico.
Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche
in relazione a specifiche necessitàdietologiche.
Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda
dei mercati, valorizzando i prodotti tipici.
Integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle
linguistiche, utilizzando le tecniche di comunicazione e relazione per
ottimizzare la qualitàdel servizio e il coordinamento con i colleghi.
Applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza,
trasparenza e tracciabilitàdei prodotti.
Attuare strategie di pianificazione, compensazione, monitoraggio per
ottimizzare la produzione di beni e servizi in relazione al contesto.
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ALTERNANZA SCUOLA – LAVORO
Percorsi Tecnico - Pratici
I percorsi di alternanza scuola-lavoro sono predisposti in relazione a due esperienze
formative distinte.
Nel settore dell’enogastronomia e dell’ospitalitàalberghiera, in ottemperanza agli accordi
Stato-Regione e alle Linee guida della Regione Toscana , gli alunni nel corso del terzo
anno hanno la possibilitàdi conseguire una qualifica regionale di secondo livello europeo,
nel quadro di un percorso iniziato fin dal primo anno secondo il quadro regionale delle
competenze ( IeFP).
All’interno di questo percorso, gli studenti svolgono complessivamente 360 ore di stage in
aziende del settore, con esiti particolarmente apprezzabili , e con una valutazione che
forma parte integrante del Diploma di qualifica.
Nel quarto anno vengono svolte ulteriori esperienze di alternanza, secondo le nuove Linee
Guida del MIUR, con particolare riferimento al territorio, alla sua promozione,
generalmente per approfondire le esperienze giàsvolte e per valorizzare le eccellenze.
La maggior parte degli studenti vive quest’esperienza come momento educativo
professionalizzante di primaria importanza. Da rilevare l’esperienza lavorativa di alcuni
alunni nel periodo estivo, fra il quarto e il quinto anno.
Nel contesto dell’alternanza vengono organizzati inoltre corsi e laboratori, fra i quali il
Corso di formazione HACCP con rilascio di certificazione.
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“Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera”
Articolazione:“Enogastronomia”
cl.3a
cl. 4a
cl. 5a
• Italiano
4
4
3
• Storia
2
2
2
3
3
Materie
Area comune
• Lingua straniera (inglese)
Sec
ond
o
Bie
nni
oe
Ulti
mo
An
no
3
• Matematica ed Informatica
3
3
3
• Scienze motorie
2
2
2
• Religione o materia alternativa
1
1
1
4
5
5
3
3
2+1*
3
4+1*
5+1
2
2
32
32
Area di indirizzo
•
Diritto e tecniche amministrative
•
2a lingua straniera (franc./ted.)
3
•
Scienza degli Alimenti
3+1*
•
Lab. Serv. Enogast. –sett. Cucina
•
Lab. Serv. Enogast. –sett. Sala e vendita
6+1*
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Criteri di valutazione
Il collegio docenti ha assunto il concetto di VALUTAZIONE come espressione di un
"giudizio" globale nel quale si faccia riferimento non solo alle competenze acquisite nelle
diverse aree di apprendimento e nelle singole discipline, ma anche al punto di arrivo
(momentaneo) dello sviluppo dell'alunno, tenendo conto dei vari aspetti della persona:
situazione di partenza e prerequisiti, capacitàdi apprendimento, modalitàdi lavoro e di
studio, interesse, impegno, partecipazione alle attività, autonomia personale, disponibilitàa
relazionarsi con gli altri nel rispetto delle norme della comunitàscolastica.
La valutazione scaturisce dalle verifiche ( formative e sommative ) riferite agli obiettivi
disciplinari indicati nelle programmazioni di dipartimento e individuali e nella
programmazione dei Consigli di Classe per gli obiettivi di tipo trasversale e/o
interdisciplinari.
Nel processo di verifica degli esiti la misurazione viene effettuata utilizzando una gamma
di voti dall’1 al 10 sulla base di criteri comuni coerenti con la programmazione d’Istituto.
Nel corso del quinto anno di corso si utilizzano nella verifica delle prove scritte ( nelle
simulazioni) le misurazioni in 15/mi per abituare gli studenti alle misurazioni che saranno
utilizzate nelle prove d’esame.
.
TABELLA A
(sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323,così
modificata dal D.M. n. 42/2007)
CREDITO SCOLASTICO
Candidati interni
Media dei voti
Credito scolastico (Punti)
I anno
II anno
III anno
M=6
3-4
3-4
4-5
6<M≤7
4-5
4-5
5-6
7<M≤8
5-6
5-6
6-7
8<M≤9
6-7
6-7
7-8
9 < M ≤ 10
7-8
7-8
8-9
NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun
anno scolastico. Al fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame
conclusivo del secondo ciclo di istruzione, nessun voto puòessere inferiore a sei decimi in
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ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto
secondo l'ordinamento vigente. Sempre ai fini dell’ammissione alla classe successiva e
dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, il voto di
comportamento non puòessere inferiore a sei decimi. Il voto di comportamento, concorre,
nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con
l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente, alla determinazione della
media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il credito
scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente
tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M
dei voti, anche l'assiduitàdella frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella
partecipazione al dialogo educativo e alle attivitàcomplementari ed integrative ed
eventuali crediti formativi. Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non puòin alcun
modo comportare il cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media M
dei voti. Per la terza classe degli istituti professionali M èPer la terza classe degli istituti
professionali M èrappresentato dal voto conseguito agli esami di qualifica, espresso in
decimi (ad esempio al voto di esami di qualifica di 65/centesimi corrisponde M = 6,5).
Il punto di oscillazione per ogni livello viene assegnato agli studenti dal Consiglio di Classe
tenendo conto delle seguenti voci deliberate in sede di Collegio dei Docenti:
•
•
•
•
impegno, frequenza, partecipazione
continuitàinteresse nello studio
risultato del 1°Quadrimestre
risultati dell’area di professionalizzazione
TERZA PARTE: PERCORSO FORMATIVO
•
•
•
•
Presentazione della classe
Attività integrative (viaggi d’istruzione, visite aziendali e didattiche, attività
sportive, partecipazione a concorsi ecc.)
Attività di preparazione all’esame
Metodi, strumenti, spazi del percorso formativo
Presentazione della classe
La classe, composta da 19 alunni frequentanti (15 femmine e 4 maschi), è il
risultato di abbandoni e bocciature verificatisi negli anni, soprattutto nel quarto, e di
nuovi inserimenti avvenuti in quello presente.
Classe disomogenea per interessi, risorse e motivazione, presenta inoltre
cinque alunni con DSA e due che seguono una programmazione con obiettivi minimi.
Una sostanziale non continuità didattica della maggior parte degli insegnanti sembra
aver ulteriormente influito negativamente sull’acquisizione di un metodo di studio di
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riferimento e forse anche sulla coesione interna , presentando una divisione in
gruppi che per lo più ha prodotto una scarsa partecipazione al dialogo educativo e una
certa difficoltà nell’accogliere le varie proposte didattiche.
Con i docenti la classe ha sviluppato un rapporto positivo stabilendo una
relazione quasi sempre basata sulla fiducia, sul rispetto e sulla collaborazione,
incrinata talvolta da alcune assenze di troppo, impegno in alcuni casi discontinuo e
ritmi di lavoro richiesti dalla progettazione curricolare abbastanza lenti.
A oggi, dal punto di vista dei risultati formativi, la classe sembra infatti
generalmente dispersiva e rivolta a obiettivi a breve termine come le verifiche in
itinere più che a un consolidamento di quanto appreso che sia duraturo e fruibile per
l’esame e oltre. Ne consegue una preparazione per lo più frammentaria, derivata da
uno studio prevalentemente mnemonico, in alcune discipline ancora lacunosa,
soprattutto rispetto alla qualità dello studio: la capacità di rielaborazione critica
risulta modesta e si riscontrano diffuse difficoltà a contestualizzare o effettuare
collegamenti o inferenze fra quanto appreso. I risultati, l’impegno e l’interesse
migliori si hanno nelle materie d’indirizzo professionale.
Tuttavia si presentano livelli differenziati: alcuni allievi hanno dimostrato
di possedere un metodo di studio efficace e raggiunto un livello di preparazione più
che soddisfacente; gran parte, in virtù dell’impegno nello studio, ancorché
prettamente legato ai libri di testo, ha conseguito una preparazione complessivamente
sufficiente; un gruppo di allievi, infine, continua a presentare fragilità sul piano della
rielaborazione personale dei contenuti di studio ma anche della comprensione, e su
quello della loro riformulazione orale e scritta, anche a causa di una serie di lacune
pregresse che non sono state del tutto colmate.
In generale occorre rilevare che l’impegno maggiore si è verificato in
corrispondenza delle verifiche orali o scritte e nella preparazione delle “tesine”,
verso le quali hanno richiesto e accolto i suggerimenti degli insegnanti, presentato gli
elaborati per le revisioni, mostrato una certa ambizione nel voler approntare un
lavoro non banale, seguito le indicazioni fornite per un risultato ottimale. Si auspica
pertanto che siano in grado di concretizzare in maniera adeguata, in sede d’esame,
questo impegno.
Infine, in questo momento così delicato per il futuro prossimo dei ragazzi,
vorremmo evidenziare alcuni dati che non ci paiono irrilevanti: gran parte della classe
è in ritardo sull’uscita dalla scuola almeno di un anno; la crisi economica ha colpito
molte delle famiglie e questo ha dirottato sicuramente le priorità legate alla scuola;
tranne un paio di eccezioni, tutti sono orientati a cercarsi un lavoro, anche in virtù
della consapevolezza di essere più portati verso un’attività pratica, come dimostrano
le più che buone valutazioni riportate negli stages e nelle esercitazioni pratiche. Si
sottolinea infatti la disponibilità della classe a sostenere la Terza prova nella tipologia
E, nonostante il c.d.c abbia adottato questa risoluzione nel mese di Marzo.
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Per quanto riguarda gli alunni con DSA, il Consiglio di Classe, in ottemperanza alla
Legge 170/2010 (Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in
ambito scolastico) ha applicato gli strumenti compensativi, le misure dispensative, la
flessibilità e i tempi più lunghi per lo svolgimento delle prove previste nella normale
attività didattica, informando e coinvolgendo i genitori degli alunni sul livello di
raggiungimento degli obiettivi didattico-educativi programmati.
Attivitàintegrative
Partecipazione al convegno sui Diritti Umani al “Mandela Forum” a Firenze,
accompagnati dalla prof. Caruso Luisa in data 10 Dicembre 2014.
Visita al Laboratorio presso la Casa Circondariale di Prato in data 25 Febbraio
2015.
Laboratori della Partecipazione Democratica Future Workshop sul tema :Il
diritto alla pace per un pianeta sostenibile.
Obiettivi:
1)Approfondire la consapevolezza sul significato del diritto alla pace in un
pianeta sostenibile
2)Stimolare l’ascolto, la discussione e la partecipazione democratica nei
processi decisionali rispetto al tema del diritto alla pace.
Partecipazione alla rappresentazione teatrale di un’opera di Pirandello al teatro
di Rifredi di Firenze
in data 10 Febbraio 2015.
La classe aderisce al progetto della prof. Caruso: Corso di formazione
all’imprenditorialitàgiovanile e all’etica del lavoro: EYE
Attività di preparazione all’esame
Simulazioni del Nuovo Esame di Stato svolte nella classe
Relativamente alla prima prova, ci sono state due simulazioni: la prima del 6
Febbraio 2015 e la seconda effettuata in data 30Aprile , per la durata di sei ore, sono
state proposte agli allievi le seguenti tipologie: analisi di testi letterari in prosa e
poesia; sviluppo di argomenti vari in forma di saggio breve o articolo di giornale;
temi a carattere storico e di ordine generale.
Relativamente alla seconda prova,,di alimentazione, ci sono state 2 simulazioni: la
prima del 26 Febbraio e la seconda del 12 Maggio 2015 che ha avuto la durata di sei
ore.La terza simulazione sarà effettuata il giorno 20 Maggio con la tipologia E.Le
materie coinvolte sono:matematica inglese cucina.
Si allegano esempi di prove utilizzati nel corso dell’anno con indicazione dei
parametri di misurazione e di criteri di valutazione. (Allegato n. 3).
Simulazione del Nuovo Esame di Stato relativamente alla 3° prova
Il C.d.C. ha effettuato due simulazioni di alcune tipologie previste:
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la prima il 10 03. 2015 per la durata di 1 ora e mezzo a tipologia C: 10 quesiti a
scelta multipla per ciascuna materia. Le disciplina coinvolte sono state: Diritto,
Matematica, , Inglese. Storia Cucina.
la seconda il 22 Aprile 2015 per la durata di 5 ore a tipologia E: Le disciplina
coinvolte sono state::Matematica Inglese Cucina
Sono stati svolti i quesiti di matematica e inglese nelle prime due ore .La prova di
cucina è stata svolta nelle ultime tre ore.
Si allegano esempi di prove utilizzati nel corso dell’anno con indicazione dei
parametri di misurazione e di criteri di valutazione. (Allegato n. 3)
Metodi, strumenti, spazi del percorso formativo
METODI
Il “Contratto formativo”, con esplicitazione degli obiettivi disciplinari e trasversali
L’organizzazione della didattica: questa è stata in vari momenti di carattere
tradizionale, ma anche modulare; alcune volte è stata frutto del coordinamento di più
discipline, che comunque hanno sempre fatto riferimento alle decisioni prese nelle
riunioni dei vari Dipartimenti.
La modalità dei rapporti di insegnamento/apprendimento tra docenti e allievi ha
previsto:
Lezioni frontali
Lavori di gruppo
Simulazione casi
Attività di recupero in itinere ed in orario pomeridiano
Corsi d’integrazione
STRUMENTI
Osservazione costante dell’alunno
Prove strutturate
Prove semistrutturate
Interrogazioni orali
Lucidi, mappe concettuali
Audio e video cassette
Strumenti informatici
SPAZI
I laboratori di informatica, di lingua
Aula multimediale
La palestra
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La biblioteca
QUARTA PARTE: ALLEGATI
ALLEGATI:
1. Percorso Formativo Disciplinare di tutte le materie dell’ultimo anno di corso, contenente
l’indicazione del n°di ore di lezione svolte sul totale previsto;
2. Schede candidati;
3. Esempi di prove di simulazione svolte durante l’anno scolastico;
4. Elenco libri di testo;
5. N.2 allegati riservati
6.N.5 allegati riservati DSA
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ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI COMMERCIALI
TURISTICI SOCIALI ALBERGHIERI E DELLA PUBBLICITA'
"FRANCESCO DATINI"
Via di Reggiana, 26 - PRATO
Tel. 0574/63.05.11 - 0574/63.04.06 - Fax 0574/63.04.11
e-mail:[email protected];[email protected]
PERCORSO FORMATIVO DISCIPLINARE
INSEGNANTE
CARLA GHIRIBELLI
MATERIA
ITALIANO
CLASSE
V A cuc
Anno Scolastico 2014/2015
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SITUAZIONE IN INGRESSO
Sono l’insegnante della classe solo da questo anno, quindi non ne ho potuto seguire
l’evoluzione sia per quanto concerne la motivazione allo studio in generale che alla
disciplina in particolare, nonchéi risultati perseguiti o l’ effettiva possibilitàdi conseguirli.
La classe
si
èpresentata con discrete potenzialitàin virtùdi un comportamento
estremamente corretto: disciplinata, apparentemente attenta e impegnata, collaborativa,
obbediente alle richieste, con alcuni allievi promettenti che potevano fungere da modelli
positivi per alzare il livello degli obiettivi. Questo faceva pensare a una conseguente
progressione nella qualitàdello studio. Ma questo non èavvenuto del tutto . Gran parte
della classe si èattestata su livelli modesti anche per l’assenza di un metodo di studio e
difficoltàdi vario tipo, raggiungendo obiettivi minimi , continuando a studiare per il risultato
legato alla verifica, a leggere piùche a studiare, a confidare sulla memoria piùche a
ragionare e far propri i contenuti con conseguente esposizione puramente descrittiva. Non
mancano tuttavia allievi che , in parte per l’impegno e in parte per capacità, hanno
raggiunto una preparazione soddisfacente e sono in grado di operare collegamenti e
inferenze esprimendosi con un discreto linguaggio sia all’orale che allo scritto.
Pertanto, essendo questo l’anno di corso conclusivo, ho privilegiato una didattica mirata a
una preparazione sia funzionale al superamento dell’esame di Stato sia che si
proponesse come minima cultura generale di base. In questo senso ho mirato lo
svolgimento del programma piùsu una visione complessiva della Storia della letteratura
che sull’analisi puntuale dei singoli autori, sulla visione del mondo o sugli aspetti traumatici
derivati dalla biografia degli autori per enuclearne la poetica, e piùsulla comprensione
generale del contenuto che non sull’aspetto retorico-stilistico dei testi. Per intercettare un
interesse di partenza si èpuntato al collegamento fra la Letteratura e la cucina.
A oggi, un piccolo numero di allievi si mostra in grado di concludere al meglio il percorso
scolastico, altri lo affrontano ancora
in maniera superficiale, altri ancora, pur
impegnatissimi, mostrano diverse difficoltànel conseguire gli obiettivi previsti. La frequenza
èstata complessivamente regolare, ma una partecipazione attiva e consapevole èstata
mostrata in maniera continua solo da una minima parte degli allievi. Solo un piccolo
gruppo evidenzia padronanza linguistica, un’adeguata capacitàdi rielaborazione
personale, di sapersi muovere agevolmente fra i vari argomenti proposti. Gli altri sono in
grado di restituire quanto appreso in modo descrittivo e di operare collegamenti e
approfondire i concetti solo se guidati. Nella produzione scritta sussistono le possibilitàdi
rilevare errori ortografici e sintattici e in diversi allievi di non padroneggiare la struttura di
base del saggio breve, peraltro la tipologia fra le prove previste dall’esame su cui si
èpiùlavorato, proprio al fine di consolidarne per lo meno una. Sempre per l’obiettivo
dell’esame si sottolinea il grande lavoro sulle <tesine>, riguardate in itinere, anche come
supporto metodologico per il saggio breve, sulle quali tutti potrebbero dare la prova
migliore.
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
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OBIETTIVI DISCIPLINARI
Competenze
• Padronanza degli strumenti linguistici caratterizzanti la comunicazione orale e scritta
• Padronanza degli strumenti atti all’analisi e all’interpretazione dei testi letterari
oggetto di studio, in un quadro di confronti con opere dello stesso autore o di altri
autori coevi, in un contesto storico-letterario
• Padronanza, attraverso la conoscenza degli autori e dei testi maggiormente
rappresentativi, delle linee fondamentali della storia della letteratura italiana ed
europea della seconda metàdell’Ottocento e del Novecen
Conoscenze
• Conoscere le strutture morfologiche e sintattiche della lingua italiana
• Conoscere il lessico specifico dell’analisi stilistica e retorica
• Conoscere i testi letterari oggetto di analisi
• Conoscere l’autore in relazione all’opera analizzata
• .Conoscere il contesto storico in cui si inseriscono le opere
Capacità
• Saper svolgere una relazione orale ordinata e corretta anche sulla base
di appunti personali
• Saper esprimere oralmente i contenuti con proprietàlessicale, consequenzialità,
coerenza ed organicità
• Saper leggere autonomamente testi narrativi integrali
• Saper analizzare testi poetici
• Saper produrre testi scritti secondo le tipologie previste dall’Esame di Stato
PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO (ALLA DATA DEL 15/05)
MODULO 1. La letteratura e la cucina dalla metàalla fine dell’800
LA LETTERATURA
U.D 1 L’etàdel Positivismo: il Naturalismo e il Verismo.
Il Positivismo e la nuova fiducia nella scienza e nel progresso - Comte, Taine, Darwin - Il
Naturalismo: caratteristiche fondamentali e tematiche, l’opera di Zola e Il romanzo
sperimentale–Il Verismo: caratteristiche fondamentali - Giovanni Verga e i manifesti
programmatici del Verismo .
da Vita dei campi, Fantasticheria, prefazione all’Amante di Gramigna
da I Malavoglia, Prefazione
da Novelle rusticane, La roba
U.D 2 L’affermarsi di u na nuova sensibilità: il superamento del Positivismo
La critica al pensiero positivista e la ripresa di temi romantici –Un nuovo orientamento: il
Decadentismo e le sue origini nel Simbolismo francese e nell’Estetismo inglese –Il
Simbolismo: Baudelaire e le <corrispondenze> , i <poeti maledetti > e Mallarmé–
L’Estetismo : l’arte per l’arte, la figura dell’esteta, Huysmans–Il Decadentismo: significato
del termine –Le influenze culturali: Nietzsche, Bergson, Freud, Einstein - Elementi
distintivi, tematiche, figure.
Giovanni Pascoli
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Biografia e poetica - La poetica del <nido> e la poetica del <fanciullino> - Il parlato e il
plurilinguismo –Il dialogo –Paratassi e sospensioni –Incisi e parentesi –Il fonosimbolismo –
la sinestesia –Il simbolo e la natura.
da Il fanciullino, E’dentro di noi un fanciullino
da Myricae, Il tuono, Il lampo, L’assiuolo, Novembre, X Agosto
da Primi poemetti, Italy, Il desinare, Il vecchio castagno, La morte del papa
Gabriele D’Annunzio
La costruzione del mito e la < vita come opera d’arte> - Le cittàe l’evoluzione della
poetica e delle opere –Dall’estetismo al superuomo –Il letterato militante - La ricerca
formale e la musicalità–Il <verso ètutto>
da Il piacere, Andrea Sperelli e il ritratto dell’esteta
dalle Laudi,La pioggia nel pineto
LA CUCINA
U.D 3 Letteratura e cibo
P. Artusi, L’unificazione linguistica nel ricettario La scienza in cucina e l’arte del mangiare
bene
I cibi pascoliani da Laura Di Simo, Alla tavola di Mariù e Zvanì
D’Annunzio: Il Vate cuoco e gourmet, con la passione delle passioni e delle pernici
MODULO 2. La letteratura e la cucina nei primi decenni del ‘900
LA LETTERATURA
U.D 1 La narrativa europea della crisi
Caratteristiche del romanzo della crisi : un solo personaggio in chiave antieroica ,
introspezione psicologica, intreccio debole, nuove strategie narrative (monologo interiore e
flusso di coscienza), realtàsoggettiva, nuova concezione del tempo. Gli autori principali.
Pablo Picasso simbolo della frammentazione dell’io.
Franz Kafka, La metamorfosi
Marcel Proust, da: Alla ricerca del tempo perduto, La madeleine
Marcel Proust et la madeleine
Virginia Woolf, Mrs Dalloway in Bond street
U.D 2 Luigi Pirandello e la crisi dell’individuo
Rapporto tra biografia e opera: il <Caos> , la malattia della moglie, la vita di provincia –Le
posizioni programmatiche: il saggio sull’umorismo –Visione del mondo e poetica: il
perpetuo movimento vitale e la forma –La maschera imposta dal meccanismo sociale –La
<trappola> e lo <strappo nel cielo di carta> - Il varco: pazzia, sogno, risata –La
produzione: le novelle, i romanzi, il teatro
da Novelle per un anno, Il treno ha fischiato
dal saggio sull’Umorismo, Il sentimento del contrario
da Enrico IV, Pazzo per sempre
U.D 3 Giuseppe Ungaretti e la rottura con la tradizione
I luoghi significativi legati alla poetica –Le tre fasi della poetica: la negazione di tutto,
l’oggettivazione del sentimento personale, dal dolore privato al dolore collettivo –La prima
fase e la rottura con la tradizione : la <parola pura> e la folgorazione improvvisa
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(L’allegria), –La seconda fase: Roma, la <conversione> religiosa, il recupero della
tradizione e la frase, il tempo come <durata> (Sentimento del tempo).
da L’allegria, Veglia, fratelli, sono una creatura, I fiumi, Mattina, Soldati
LA CUCINA
Luca Glebb Miroglio, La cuoca di Proust
La tavola di Mrs Dalloway
Il rancio in trincea
MODULO 3. La letteratura e la cucina dal primo al secondo dopoguerra
LA LETTERATURA
U.D 1 Primo Levi e la scrittura di testimonianza
La vita e il lager –Vivere per raccontare, scrivere per non dimenticare
Trama di: Se questo èun uomo, I sommersi e i salvati
LA CUCINA
I pasti nei lager
Criteri metodologici
•Lezione frontale e lezione partecipata
•Lavoro di gruppo
•Lettura e analisi diretta dei testi
•Esercitazione di riordino, sistemazione e rielaborazione di mappe o schemi concettuali
Strumenti e materiali didattici impiegati
•Libro di testo: Letteratura +. Vol.3. a cura di Marta sambugar e Gabriella Salà, Ed. La
Nuova Italia
•appunti, schemi forniti dall'insegnante, dispense appositamente predisposte
Tipologie delle verifiche e criteri di valutazione
•FORMATIVA: discussione in classe, interrogazione breve, elaborato scritto secondo le
tipologie testuali previste nella prima prova dell'esame di Stato (tipologie A, B, C, D) a
casa, prove strutturate e semistrutturate, questionari, esercizi di comprensione, analisi e
approfondimento orali e/o scritti a casa e in classe.
•SOMMATIVA: Elaborato scritto secondo le tipologie testuali ministeriali di seguito
descritte: °Analisi e commento di un testo letterario o non letterario, in prosa o in poesia
°Sviluppo di un argomento scelto tra varie proposte (ambito artistico-letterario, socioeconomico, storico-politico e tecnico-scientifico) o Sviluppo di un argomento storico °Tema
di attualità. Prove oggettive scritte (sotto forma di trattazione sintetica, prove strutturate e/o
semistrutturate) valide per l'orale. Interrogazione-colloquio.
Per la valutazione sono state utilizzate le griglie di valutazione approntate dal Dipartimento
di Lettere
PROGRAMMA DA SVOLGERE (DOPO IL 15/05)
Le ore di lezione curriculari saranno dedicate al ripasso del programma svolto.
NOTE AGGIUNTIVE
1. Rispetto alla PRIMA PROVA SCRITTA si evidenzia di aver mirato le esercitazioni
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soprattutto sulla tipologia B. Per la stesura del saggio, sono state date
sostanzialmente le seguenti indicazioni: scrittura in terza persona, inserimento
della tesi giànel titolo, una introduzione che contenga la tesi, uno sviluppo che
preveda una problematizzazione dell’argomento, una conclusione che tenga conto
delle affermazioni fatte nell’introduzione, nell’utilizzo dei documenti citare la fonte
con tutti gli elementi forniti; èstata consigliata la paragrafazione per limitare la
difficoltànei passaggi logici.
2. TESINE. E’stata riposta una notevole energia nella preparazione delle cosiddette
tesine, iniziando a parlarne fin dal mese di Ottobre, con l’indicazione di partenza di
rivolgersi a un argomento che fosse un reale centro di interesse. Lo scopo era
quello di poterci lavorare con calma, assimilarne il contenuto, avere il tempo per la
revisione in itinere e poterle discutere giàin classe. E’stato fornito uno schema di
riferimento che fosse funzionale sia per una presentazione veloce del lavoro e per
una successiva discussione dei singoli argomenti, che per la sola presentazione
complessiva.
3. La classe ha partecipato alla Mostra tenutasi a Palazzo Strozzi a Firenze : Picasso
e la modernitàspagnola.
4. Allievi con DSA: sono state previsti gli strumenti di legge e consentito l’uso del
computer per le prove scritte in classe.
TOTALE DELLE ORE SVOLTE N°
ALLA DATA DEL
L’INSEGNANTE
Carla Ghiribelli
TOTALE DELLE ORE EFFETTIVE DI LEZIONI SVOLTE N°
ALLA DATA DEL
L’INSEGNANTE
Carla Ghiribelli
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PERCORSO FORMATIVO DISCIPLINARE
INSEGNANTE
CARLA GHIRIBELLI
MATERIA
STORIA
CLASSE
V ACUC
Anno Scolastico 2014/2015
SITUAZIONE IN INGRESSO
Sono l’insegnante di Lettere di questa classe solo da questo anno, pertanto non ho potuto
monitorare nel tempo né il processo di apprendimento né la progressione o meno
dell’interesse nei confronti della disciplina.
A livello generale si puòsicuramente affermare che quasi tutti negli anni hanno mostrato
serie difficoltànell’acquisizione dei contenuti, finalizzando per lo piùl’obiettivo dello studio
al risultato della verifica.
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La volontàdi dare significato all’energia profusa e la ferma convinzione di considerare la
materia essenziale nell’ambito di un processo educativo che sta per concludersi, mi ha
portato a una scelta didattica alternativa che si èconcretizzata nel fare a meno del
generico libro di testo e nel sostituirlo con altri strumenti: il contesto storico , fornito tramite
appunti o fotocopie appositamente predisposte, per quanto riguarda l’andamento
cronologico dei grandi avvenimenti del ‘900, finalizzato a un orientamento essenziale;
alcune fonti monografiche , che si appuntano invece specificamente su alcuni eventi
che hanno dato il volto all’Italia di oggi; alcuni collegamenti , infine, con la storia
dell’alimentazione.
L’obiettivo che si voleva perseguire consisteva per lo meno nell’acquisizione delle linee
generali –tempi, luoghi, fatti, concetti fondanti- del XX secolo, legate a una cultura di base,
per soffermarsi e prendere consapevolezza, poi, di eventi e tematiche legati a uno
specifico interesse e quindi piùriconoscibili dal vissuto dei ragazzi.
L’obiettivo èstato raggiunto parzialmente: complessivamente
l’acquisizione delle
conoscenze èstata comunque libresca e non ha prodotto riflessioni e interesse; solo pochi
allievi mostrano di sapersi orientare in maniera soddisfacente nella storia del ‘900,ma,
quasi tutti, pur a diversi livelli che dipendono sia dal grado di impegno che dalle singole
capacità, sono in grado di proporre alcuni approfondimenti su eventi particolari. Altresì,
mentre solo alcuni sono in grado di operare collegamenti, elaborazioni personali e
produrre inferenze, gli altri si limitano alla pura descrizione dei fatti.
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
OBIETTIVI DISCIPLINARI
Competenze
• Saper contestualizzare gli eventi storici oggetto di studio.
• Saper produrre, usando un lessico storico di base, testi espositivi sugli argomenti
oggetto di studio ( anche in relazione alle tipologie della prova scritta dell'esame di
Stato
• Saper mettere in relazione e individuare cause e conseguenze
• Saper inquadrare, periodizzare, localizzare
Conoscenze
• Conoscere gli eventi storici dalla fine dell’800 al 1992
• Saper inquadrare nel contesto della politica mondiale i grandi problemi del mondo
di oggi
Capacità
• Essere in grado di esprimere opinioni e valutazioni personali in merito agli
argomenti trattati
• Essere in grado di cogliere il nesso causa-effetto, passato-presente
PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO (ALLA DATA DEL 15/05)
MOD 1 –ORIENTAMENTO ESSENZIALE NEI GRANDI EVENTI DEL NOVECENTO
UD1.1 I PRIMI ANNI DEL ‘900 E LA GRANDE GUERRA
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La fine dell’800 e la corsa all’imperialismo –La Seconda rivoluzione industriale e l’origine
della societàdi massa –Le tensioni sociali e ideologiche
UD1.2 LA GRANDE GUERRA E IL DOPOGUERRA
Il motivo occasionale e le “concause”. Il 1914: l’inizio della guerra e l’aspetto della guerra
di trincea. Il 1915: lo scontro fra neutralisti e interventisti e l’ingresso dell’Italia nel conflitto.
La svolta del 1917 e la fine della guerra. La Conferenza di Parigi e i trattati di pace. Il
nuovo equilibrio mondiale: gli USA dagli anni ’20 al New Deal.
UD1.3 L’ETA’DEI TOTALITARISMI
Concetto di <totalitarismo> - Somiglianze e differenze nei tre grandi regimi totalitari
IL FASCISMO IN ITALIA. La nascita del fascismo e il fenomeno dello squadrismo. Le
cause dell’avvento del fascismo . La marcia su Roma. La trasformazione dello Stato
liberale in Stato autoritario: il delitto Matteotti. Le leggi razziali. Propaganda di regime e
indottrinamento delle coscienze. Il fascismo e la Chiesa: la riforma Gentile e i Patti
lateranensi. La politica estera e l’avvicinamento alla Germania nazista.
IL NAZISMO IN GERMANIA. Il Trattato di Versailles e l’ascesa di Hitler. Il Mein kampf e
l’ideologia nazista: lo spazio vitale, la grande Germania, la razza ariana. L’ascesa del
partito nazista e la presa del potere. Le leggi razziali. L’alleanza con l’Italia . Il patto
Molotov-Ribbentropp.
LA RUSSIA: DALL’UNIONE SOVIETICA AL CROLLO DEI REGIMI COMUNISTI
La Rivoluzione russa: dalla Russia zarista alla rivoluzione di ottobre: Lenin e le tesi di
aprile . La nascita dell’URSS. Lo stalinismo. L’avvento al potere e la repressione
staliniana: l’universo concentrazionario dei gulag. Mobilitazione ideologica e culto del
capo - Lo “stacanovismo”. L’URSS nella <guerra fredda>.
UD1.4 LA SECONDA GUERRA MONDIALE. Le cause di un’immane tragedia.
Dall’attacco alla Polonia alla caduta della Francia. L’Intervento dell’Italia nel conflitto. Il
piano Leone marino e il piano Barbarossa. La presenza indiretta degli USA: la Carta
atlantica e la Legge affitti e prestiti - Pearl Harbour e l’ingresso degli Stati Uniti d’America
nel conflitto. L’inverno 1941-42: L’Europa sotto il dominio di Hitler. La shoah. Dalla
primavera del 42 allo sbarco americano in Sicilia –Conferenza di Teheran e lo sbarco in
Normandia; la vittoria degli alleati. L’atomica sul Giappone e la fine del conflitto.
UD1.5 IL MONDO BIPOLARE. Le Conferenze di Yalta e Potsdam e le < sfere di
influenza>. La guerra fredda - La divisione della Germania - Le alleanze militari: Patto
Atlantico e Patto di Varsavia.
MOD 2 –IL NOVECENTO IN ITALIA
UD2.1 ORIENTAMENTO ESSENZIALE SUL NOVECENTO IN ITALIA
L’assassinio di Umberto I e il nuovo re, Vittorio Emanuele III
Il decennio giolittiano –Colonialismo e emigrazione –La cultura militante: D’Annunzio
- La crisi del dopoguerra e l’avvento del Fascismo - L’Italia nella Seconda guerra
mondiale - Il 25 Luglio e la fine del Fascismo - L’8 settembre, le due Italie, la Resistenza
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- La nascita della Repubblica - Dalla prima alla seconda Repubblica - Una <democrazia
imperfetta>.
UD2.2 GLI ANNI CRUCIALI CHE HANNO DATO IL VOLTO ALL’ITALIA OGGI
1900: Inizia il secolo
L’entusiasmo per il nuovo secolo e il futuro di una modernitàambigua
1924:Il delitto Matteotti
Chi èGiacomo Matteotti
I fatti: il rapimento e l’omicidio
La situazione politica: la legge Acerbo, le elezioni del 24
Il comportamento di Mussolini nella vicenda, l’Aventino e la posizione dell’opposizione
Il 31 dicembre e la visita a Mussolini dei capi della Milizia
Il discorso di Mussolini del 3 gennaio alla Camera
1968: La grande contestazione
La mappa geografica dei grandi eventi: 1°marzo 1968- Valle Giulia, il maggio francese, la
Primavera di Praga e i carri armati sovietici, l’assassinio di Martin Luther King, la
Rivoluzione culturale di Mao Tze-tung, la guerra del Vietnam
Cosa èstato il ’68: l’anticipo della globalizzazione che si ultimerànegli anni ’90 , rivoluzione
nel costume, nel contesto culturale e nei comportamenti come il 1848
Convergenza di <linee di crisi> avvertite negli anni precedenti: il Manifesto di Port Huron e
i movimenti di protesta nei campus americani, la questione atomica
L’affermazione di nuovi soggetti: gli operai e le donne
La deriva del ’68: il terrorismo
MOD 3 – L’ALIMENTAZIONE NELLA STORIA
UD 3.1 Pellegrino Artusi e l’unificazione italiana in cucina
UD 3.2 L’evoluzione alimentare in Italia: l’esempio dell’America, la
<macdonaldizzazione dei costumi, Slow food e tendenze attuali.
Il manifesto dello Slow food
Criteri metodologici
• Lezione frontale, lezione partecipata, lavoro di gruppo, discussione guidata
Strumenti e materiali didattici impiegati
• Per l’orientamento cronologico essenziale:
Massimo Montanari, Vivere nella storia, vol.3, ed. Laterza
Appunti
• Per la parte monografica:
Gentile, Isnenghi, Sabbatucci, Pavone e altri, Novecento italiano, Editori Laterza, Bari,
2008
•
Mappe concettuali, Filmati
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Tipologie delle verifiche e criteri di valutazione
• Prove strutturate e semi-semistrutturate con quesiti a risposta aperta, multipla,
Vero o falso
• Prove con domande aperte a carattere di trattazione breve
• Interrogazioni orali
• Interventi liberi
Le prove, sia scritte che orali, sono state valutate utilizzando una scala docimologica da 3
a 10.
NOTE AGGIUNTIVE
Il programma indicato va inteso come programma <ragionato>, nel senso che contiene le
conoscenze irrinunciabili e predisposto prima di tutto ad uso degli allievi
TOTALE DELLE ORE SVOLTE N°…. / …..
L’INSEGNANTE
Carla Ghiribelli
TOTALE DELLE ORE EFFETTIVE DI LEZIONI SVOLTE N°…./…..
ALLA DATA DEL ………….
L’INSEGNANTE
Carla Ghiribelli
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PERCORSO FORMATIVO DISCIPLINARE
L’INSEGNANTE:
MARIA CRISTINA SPINELLI
MATERIA:
MATEMATICA
CLASSE: 5 ACUC
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SITUAZIONE IN INGRESSO
La classe èformata da 20 alunni provenienti dalla stessa quarta di cui 5 alunni DSA e 2
alunni che seguono gli obiettivi minimi della classe. Sono stata l’insegnante di matematica
di questa classe anche per la quarta e posso affermare che gli alunni hanno mantenuto
una partecipazione tutto sommato attiva in entrambi gli anni scolastici.
Poichél’atteggiamento in classe èstato prevalentemente positivo sia dal punto di vista
disciplinare che didattico,il profitto raggiunto èstato mediamente sufficiente.
OBIETTIVI DISCIPLINARI
1) Saper ricercare il dominio delle funzioni razionali intere, fratte, irrazionali.
2) Saper operare con i limiti
3) Effettuare lo studio completo di una funzione razionale intera e fratta
4) Saper analizzare il grafico di una funzione
5) Saper individuare il massimo guadagno,gli intervalli di perdita e di utile nel caso in cui la
funzione obiettivo èuna retta o una parabola.
ELENCAZIONE DEI MODULI E DELLE UNITÀ’DIDATTICHE PREVISTE
MODULO 1 –LE FUNZIONI
U.D. n. 1.1: Le funzioni: definizioni e proprietà
U.D. n. 1.2: Insieme di esistenza o dominio di una funzione
U.D. n.1.3: Intersezioni con gli assi
U.D. n. 1.4: Studio del segno
MODULO 2 –I LIMITI
U.D. n. 2.1: Approccio al concetto di limite
U.D. n. 2.2: Calcolo dei limiti di funzioni algebriche
U.D. n. 2.4: Gli asintoti orizzontali, verticali e obliqui
U.D. n. 2.5: Forme indeterminate 0/0 e infinito/infinito
U.D. n. 2.6: I punti di discontinuitàe la loro classificazione
MODULO 3 –Funzioni Economiche
U.D. n. 3.1: Funzione costo,ricavo,guadagno.
U.D. n. 3.2: Rappresentazione grafica della funzione guadagno nei due casi:retta e
parabola
U.D.n.3.3: Ricerca degli intervalli di perdita,utile,del punto di pareggio e del massimo
guadagno con e senza limiti di produzione.
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STRUMENTI E MATERIALI DIDATTICI IMPIEGATI
Libro di testo e fotocopie
TIPOLOGIE DELLE VERIFICHE E CRITERI DI VALUTAZIONI
Le tipologie di verifica sono state sia l’interrogazione orale durante la quale èstata
proposta la risoluzione di esercizi semplici stimolando la capacitàdi analisi e sintesi degli
alunni sia la verifica scritta secondo gli esempi che sono riportati negli allegati di
simulazione della terza prova.
PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE
SVOLTO ALLA DATA DEL 15/05/2014
1) Definizione di funzione e di
dominio di una funzione
2) Ricerca del dominio delle funzioni
razionali intere, fratte e irrazionali
3) Definizione di funzione pari,
dispari, crescenti e decrescenti
4) Intersezione di una funzione con
gli assi cartesiani
5) Studio del segno di una funzione
6) Concetto di limite e operazioni
con i limiti
7) Forme indeterminate 0/0 e ∞/∞e ∞∞
8) Definizione di asintoto orizzontale
e verticale
9) Ricerca degli asintoti
verticali,orizzontali di una
funzione razionale fratta
10) Lettura del grafico di una funzione
11) Ricerca degli intervalli di perdita e di utile, del punto di pareggio e del massimo
guadagno nel caso in cui la funzione obiettivo èuna retta o una parabola.
TOTALE DELLE ORE DI LEZIONE SVOLTE N°54 SU 68
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MARIA CRISTINA SPINELLI
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PERCORSO FORMATIVO DISCIPLINARE
INSEGNANTE
prof.ssa GIANNA PROSPERI
MATERIA
INGLESE
CLASSE
VA Enogastronomia Settore Cucina
Anno Scolastico 2014/2015
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SITUAZIONE IN INGRESSO
La classe VA Cucina si compone di 19 allievi, 15 maschi e 4 femmine. Due alunni sono
stati valutati sugli obiettivi minimi delle discipline, cinque discenti sono alunni con Disturbo
Specifico dell’Apprendimento (dislessia) e quattro sono ripetenti.
Chi scrive ha seguito la classe solo dallo scorso anno scolastico; la continuitàdidattica
èstata dunque possibile solo per due anni. La classe IVA cucina si èsubito presentata in
modo problematico sia perchémolto numerosa (ad inizio anno era composta da ben 29
alunni, che poi sono scesi a 26), sia dal punto di vista disciplinare e didattico.
I discenti presentavano gravi lacune in tutte e quattro le abilitàtanto che èstato necessario
un lungo periodo di recupero prima di iniziare lo svolgimento del programma previsto per il
quarto anno che èstato portato avanti in modo molto faticoso, soprattutto a causa di alunni
assolutamente disinteressati allo studio che hanno spesso impedito il regolare
svolgimento delle lezioni, costringendo l’insegnante a continue interruzioni e richiami. Al
termine dello scorso anno scolastico il Consiglio di Classe ha cosìdeciso di non ammettere
10 alunni alla classe V visti i risultati di grave insufficienza in molte discipline.
Gli studenti che compongono l’attuale quinta hanno mostrato un comportamento
sostanzialmente corretto ma la partecipazione alle lezioni èstata spesso poco attiva ed i
risultati ottenuti in alcuni casi non sono stati soddisfacenti.
Mentre solo pochi alunni si sono impegnati con costanza nello studio e hanno risposto alle
sollecitazioni del docente, altri hanno avuto un atteggiamento piuttosto superficiale e
discontinuo nei confronti dello studio, non dimostrando quella partecipazione al dialogo
scolastico che permette di raggiungere gli obiettivi richiesti dalla programmazione in modo
solido e sicuro e di ottenere una preparazione costantemente sufficiente. Parte della
classe necessita pertanto di sollecitazioni costanti che talvolta, per alcuni, si traducono in
veri e propri percorsi guidati.
In generale l’apprendimento èstato di tipo mnemonico per buona parte degli alunni i quali
non sono sempre in grado di affrontare una discussione in lingua usando un linguaggio
appropriato e mediamente corretto dal punto di vista formale e quindi la loro
capacitàcomunicativa si concretizza nella formulazione di frasi semplici ed essenziali.
La produzione scritta risente spesso delle lacune pregresse, per quanto riguarda l’aspetto
grammaticale e sintattico, e dell’acquisizione lacunosa degli argomenti trattati durante lo
svolgimento del programma. Manca spesso la capacitàdi organizzazione e sintesi ed
ècarente l’uso dei linguaggi specifici.
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
• OBIETTIVI DISCIPLINARI
Le competenze da acquisire sono riferite al Quadro Comune Europeo di Riferimento per le
lingue straniere, livello B1/B2, adattato alla classe.
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Secondo tale quadro gli alunni al termine di quest’ultimo anno dovrebbero essere in grado
di comprendere le idee principali di testi relativamente complessi di contenuto anche
astratto, relativi principalmente al settore di specializzazione.
Dovrebbero essere in grado di interagire con una certa spontaneitàin modo tale che
l’interazione risulti piuttosto chiara senza grande sforzo per l’interlocutore, cosìcome
riuscire a produrre testi chiari su una certa numero di argomenti ed esprimere opinioni
personali su argomenti di attualitàe di settore.
• OBIETTIVI MINIMI
- per studenti in situazioni di disabilità
Gli alunni con handicap sono in grado di comprendere frasi ed espressioni usate
frequentemente relative a vari ambiti, come informazioni personali e relative al proprio
campo di specializzazione, racconto di avvenimenti presenti e passati. Riescono,
ciascuno secondo le proprie capacitàe i propri tempi, ad affrontare semplici conversazioni
anche di tipo settoriale, a comprendere e produrre brevi testi con il lessico specifico
d’indirizzo.
• COMPETENZE Nell’ambito degli obiettivi disciplinari sopra descritti si individuano le seguenti competenze:
Saper utilizzare il lessico di base e quello della lingua di specializzazione;
Saper utilizzare le strutture morfologiche e sintattiche di rilievo inerenti anche al settore di
indirizzo;
Interpretare gli elementi di cultura di civiltàdi carattere generale e di tipo settoriale;
Iniziare, sostenere e portare a termine una conversazione;
Comprendere una gamma di testi di carattere generale e di tipo settoriale;
Produrre brevi testi scritti curando l’organizzazione formale e del contenuto.
• CONOSCENZE
Conoscere il lessico di base e quello della lingua di indirizzo;
Conoscere le strutture essenziali della lingua straniera, soprattutto con riferimento al
settore di specializzazione;
Conoscere alcuni contenuti tematici relativi al settore di specializzazione ed esprimerli in
lingua straniera.
• CAPACITA’
Applicare le conoscenze suddette per portare a termine compiti e risolvere problemi; in
particolare le capacitàcognitive (uso del pensiero logico intuitivo e creativo) e pratiche (che
implicano l’uso di materiali e strumenti) riguardanti l'uso della lingua straniera in ambiti di
tipo professionalizzante.
• PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO (ALLA DATA DEL 15/05)
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TESTI IN ADOZIONE: Catrin Elen Morris, “Excellent!”, ed. Eli;
Catrin Elen Morris, “Excellent Extra”, ed. Eli
MODULE 1: DIETS AND NUTRITION
UdA 1 Organic Food and Genetically Modified Organism (GMOs), pp. 142-143
UdA 2 The Mediterranean Diet, pp. 144-145
UdA 3 Food Intolerances and Allergies, pp. 146-147
UdA 4 Alternative Diets: Vegetarianism, Veganism, Raw Food Diet, Fruitarians,
Dissociated Diets, pp. 149-151
UdA 5 Religious Diets, p. 118
MODULE 2: CULINARY CULTURE
UdA 1 Food in the UK, p. 206-207
UdA 2 Yorkshire Pudding Recipe (Excellent Extra, p. 55)
UdA 3 British Cuisine: Traditions and Festivities –Burns Night, Shrove Tuesday,
Easter, Christmas Day pp. 214-215
UdA 4 Simnel Cake Recipe (Excellent Extra, p. 59)
UdA 5 Pancakes Recipe (photocopy)
UdA 6 American Cuisine: Traditions and Festivities –St. Patrick’s Day, Thanksgiving
Day, Halloween, pp. 216-217
UdA 7 Pecan Pie Recipe (Excellent Extra, p. 61)
- UdA 8 A Taste of Tuscany: a Brief Outline of Tuscan Culinary Traditions (Power Point + photocopy)
MODULE 3: BEER AND WINE
UdA 1 The History of Beer, p. 177
UdA 2 Bottom and Top Fermentation, p. 177
UdA 3 Types of Beer: Mild, Stouts, Lager, p. 176
UdA 4 Pubs today (photocopy)
UdA 5 Wine: A Bunch of History (photocopy)
UdA 6 UK Wines (photocopy)
UdA 7 Food and Beer: cooking with beer (photocopy)
MODULE 4: FOOD STORES AND SUPPLIES
UdA 1 Sourcing suppliers, p. 56
UdA 2 Different kinds of suppliers, p. 58
UdA 3 Ordering and storing food, p. 60
• CRITERI METODOLOGICI
Lezioni frontali che hanno previsto la lettura, traduzione e comprensione di testi di
carattere generale e settoriale;
Studio del lessico settoriale sempre contestualizzandolo all’interno di testi specialistici;
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Cenni su aspetti della civiltàin paesi anglofoni talvolta partendo dal confronto con usi e
costumi del proprio paese di origine;
il docente ha sempre concesso l’uso del dizionario bilingue durante lo svolgimento delle
prove scritte.
• STRUMENTI E MATERIALI DIDATTICI IMPIEGATI
Libri di testo; fotocopie; cd audio; ricerche in rete principalmente per reperire il materiale
necessario alla compilazione delle tesine personali; laboratorio linguistico; LIM
• TIPOLOGIE DELLE VERIFICHE E CRITERI DI VALUTAZIONE
Le prove a cui sono stati sottoposti i discenti rispondono alle seguenti tipologie:
a) Prove strutturate a risposta chiusa;
b) Prove strutturate miste (risposta chiusa + risposta breve);
c) Risposte aperte;
d) Prove di Reading Comprehension
e) Interrogazioni orali;
f) Valutazione degli interventi dal posto e dei compiti a casa.
Mentre per la valutazione delle prove di tipologia a) e b), si èseguita la griglia predisposta
a livello di dipartimento allegata al presente documento, per la tipologia c), la valutazione
si èbasata sui seguenti parametri:
1. Conoscenza dei contenuti, capacità di approfondimento e coerenza nell’argomentazione espositiva;
2. Correttezza grammaticale e coesione sintattica;
3. Efficacia dell’obiettivo comunicativo;
4. Correttezza ortografica e uso appropriato della terminologia settoriale. Per la valutazione della tipologia d) si ètenuto conto dei seguenti parametri:
1. Capacità di comprensione del brano proposto;
2. Capacità personale di rielaborazione, 3. Correttezza grammaticale, sintattica e lessicale.
Per la valutazione delle interrogazioni orali, si ètenuto conto dei seguenti parametri:
1. Conoscenza dei contenuti;
2. Conoscenza del lessico/fraseologia;
3. Correttezza grammaticale;
4. Correttezza di pronuncia e intonazione;
5. Autonomia espositiva e capacità di interagire con l’interlocutore.
Gli alunni con Disturbo Specifico dell’Apprendimento (dislessia) hanno sempre e solo
svolto prove chiuse tipo Multiple Choices o completamento (si allegano esempi alla
versione cartacea del presente documento).
Alla data del 15 maggio 2015 il programma si ritiene svolto nella sua interezza.
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TOTALE DELLE ORE SVOLTE N°80 / 99
11 maggio 2015
L’INSEGNANTE
Gianna Prosperi
• NOTE FINALI
- La docente avrà cura di consegnare al Commissario Esterno di Lingua Inglese sia i libri di testo, sia il materiale fotocopiato oggetto di studio.
TOTALE DELLE ORE EFFETTIVE DI LEZIONE SVOLTE N°……. /99
ALLA DATA DEL 15/05/2015
L’INSEGNANTE
Gianna Prosperi
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI COMMERCIALI
TURISTICI SOCIALI ALBERGHIERI E DELLA PUBBLICITA'
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Via di Reggiana, 26 - PRATO
Tel. 0574/63.05.11 - 0574/63.04.06 - Fax 0574/63.04.11
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PERCORSO FORMATIVO DISCIPLINARE
INSEGNANTE
CAGGIANO SONIA
MATERIA
FRANCESE
CLASSE
V A/RIST
Anno Scolastico 2013/2014
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SITUAZIONE IN INGRESSO
La classe è formata da 20 alunni, 4 ragazze e 15 ragazzi, di cui due alunni con
certificazione 104/92 e cinque alunni con certificazione DSA. Nel corso del primo
quadrimestre un alunno non ha più frequentato. Il gruppo classe si diversifica per abilità,
conoscenza, senso di responsabilità, impegno e partecipazione al dialogo educativo.
La frequenza alle lezioni, eccetto per un esiguo gruppo di studenti, è stata regolare e in
linea di massima collaborativa ed attiva. Dal punto di vista disciplinare il gruppo classe ha
mostrato un atteggiamento corretto consentendo il regolare svolgimento delle lezioni. Per
quanto riguarda il profitto, gli alunni hanno mostrato interesse per la disciplina e una
partecipazione costante a tutte le attività svolte, anche se l’impegno individuale a casa non
è sempre stato regolare. Permangono per alcuni alunni difficoltà nell'esposizione
orale/scritta, dovute ad incertezze linguistiche pregresse ed a uno studio incostante.
Gli obiettivi della disciplina sono stati raggiunti dagli studenti in modo eterogeneo per
quanto riguarda la conoscenza degli argomenti svolti, mentre per quanto riguarda la loro
esposizione solo un gruppo esiguo di alunni ha raggiunto una
discreta competenza
linguistica ed è in grado di esporre in modo semplice gli argomenti trattati, ma purtroppo
spesso si tratta di una ripetizione mnemonica dei contenuti appresi senza rielaborazione
personale né opportuni collegamenti interdisciplinari.
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
OBIETTIVI DISCIPLINARI
Competenze
Per quanto riguarda la competenza comunicativa, la maggior parte
degli allievi ha risultati globalmente soddisfacenti nell'esposizione
orale, anche se permangono diffusi errori di pronuncia, di struttura
morfo-sintattica e lessicale. Nella produzione scritta emergono ancora
lacune di carattere grammaticale e sintattico. In linea generale, gli
alunni:
•
Sanno
comprendere
messaggi
orali,
individuandone
la
situazione, il senso globale e le principali informazioni
specifiche, dopo ripetuti ascolti.
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•
Sanno comprendere testi scritti relativi al settore
enogastronomico individuando gli aspetti contenutistici e
linguistici più rilevanti
Conoscenze
•
Sanno parlare di argomenti professionali in modo semplice;
•
Sanno redigere testi semplici se guidati dal docente.
Gli allievi, in generale hanno conseguito una conoscenza sufficiente
anche se non molto approfondita degli argomenti studiati, dovuta ad
un impegno a volte non sempre adeguato. È stato opportuno
predisporre delle mappe concettuali degli argomenti di volta in volta
affrontati, a causa della difficoltà di molti studenti a riassumere le varie
letture del testo.
Globalmente gli allievi conoscono:
a) il lessico specifico del settore ristorativo
b) aspetti enogastronomici della Francia e dei paesi francofoni
d) la realtà geografica della Francia e della Francofonia
Capacità
Non tutti hanno sviluppato sufficienti capacità di analisi e sintesi
per rielaborare in modo critico e personale gli argomenti trattati
utilizzando con padronanza la lingua francese.
PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO (ALLA DATA DEL 15/05)
MOD 1 – Les régions françaises
UD 1.1
La Provence-Alpes Cote d'Azur: histoire, territoire, économie.
UD 1.2
La Région Rhône-Alpes : territoire, économie.
MOD 2 – Le Vin
UD 2.1Les régions vinicoles françaises
UD 2.2
Le vin et son terroir
UD 2.3
Les vins d’Alsace
UD 2.4
Les cépages
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UD 2.5
UD 2.6
UD 2.7
La dégustation
Le mariage des vins et des mets
La bonne température d’un vin
MOD 3: Les spécialités françaises
UD 3.1
La bouillabaisse
UD 3.2
Recettes typiques de la Provence (la daube, la ratatouille, le tian, la
soupe au pistou, la pissaladière, la salade niçoise)
UD 3.3
L’huile d’olive
UD 3.4
Douceurs provençales(les calissons d’Aix)
UD 3.5
Les deux fromages de Savoie: la tomme et le reblochon.
MOD. 4: La Francophonie
UD 4.1
Les Antilles Françaises : la Martinique et la Guadeloupe
UD 4.2
Le cacao: du Nouveau Monde en Europe. Du cacao au chocolat:
procédés de fabrication. Les types de chocolat.
UD 4.3
La cuisine créole. La fabrication du rhum. Les types et les qualités du
rhum agricole
UD 4.4
La cuisine de la Réunion.
UD 4.5
Parfum vanille: les différentes qualités de vanille.
UD 4.6
Le Maghreb et sa cuisine traditionnelle
.
MOD. 5 : Littérature
UD 5.1
UD 5.2
Marcel Proust et la petite madeleine.
Proust et son œuvre "A la recherche du temps perdu".
MOD.6 : Se former et travailler
UD 6.1 La recherche d'un emploi. L'importance du CV :à quoi sert, comment le rédiger
UD 6.2 Répondre à un annonce : la lettre de motivation
UD 6.3 L'entretien d'embauche : Conseils pour réussir un entretien d'embauche
Criteri metodologici
•
•
•
•
•
Lezioni frontali
Brainstorming
Lezioni dialogate
Lavori di gruppo
Esercitazioni frequenti in classe ed applicazione continua sul piano pratico degli
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•
•
•
argomenti svolti
Domande finalizzate all’accertamento della comprensione
Sensibilizzazione all’uso di vocabolari
Autovalutazione
Sulla base delle difficoltà riscontrate al momento delle varie esercitazioni e verifiche sono
state proposte diverse attività, svolte in gruppo e/o individualmente, al fine di migliorare la
loro competenza linguistica, privilegiando una riflessione metalinguistica. Frequenti sono
stati gli interventi di sostegno sia per richiamare l’attenzione su alcuni concetti-chiave del
programma svolto sia per colmare di volta in volta le lacune evidenziate.
Strumenti e materiali didattici impiegati
Libro di testo
Dispense
Tipologie delle verifiche e criteri di valutazione
Sono state proposte prove scritte di comprensione di un testo con risposte a scelta
multipla, quesiti a risposta singola, relazioni.
Le verifiche orali hanno mirato ad accertare non solo il grado di conoscenza dei contenuti
dell'argomento trattato ma anche l'acquisizione di un linguaggio specifico e la capacità di
affrontare alcuni temi in un approccio interdisciplinare.
La valutazione è stata continua e costante in modo da garantire una preparazione
adeguata ad ogni singolo allievo.
Le attività di recupero sono state realizzate in itinere nel corso dell'anno, permettendo ad
alcuni alunni di migliorare la loro competenza linguistica e di colmare lacune pregresse.
PROGRAMMA DA SVOLGERE (DOPO IL 15/05)
NOTE AGGIUNTIVE
TOTALE DELLE ORE SVOLTE N°72 / 99.
L’INSEGNANTE
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Sonia Caggiano
NOTE FINALI
-segnalare eventuali difformità rispetto a quanto specificato il 15 maggio
TOTALE DELLE ORE EFFETTIVE DI LEZIONI SVOLTE N° 72/99.
ALLA DATA DEL 15 maggio 2014
L’INSEGNANTE
Sonia Caggiano
ALLA DATA DEL 15 maggio 2014
L’INSEGNANTE
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI
COMMERCIALI
TURISTICI SOCIALI ALBERGHIERI E DELLA PUBBLICITA'
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Tel. 0574/63.05.11 - 0574/63.04.06 - Fax 0574/63.04.11 email:[email protected];[email protected]
PERCORSO FORMATIVO DISCIPLINARE
INSEGNANTE
MATERIA
CLASSE
Caruso Luisa
Diritto e tecnica amministrativa
5 Acuc
Anno Scolastico
2014/2015
SITUAZIONE IN INGRESSO
La classe V Acuc è composta da diciannove alunni di cui quindici
maschi e quattro femmine. Due alunni hanno seguito una
programmazione ad obiettivi minimi (Legge 104/92 art.12) e 5 con DSA.
L’insegnante ha conosciuto la classe solo quest’anno.
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In base ai requisiti iniziali, all’interesse, all’impegno e alla partecipazione
al percorso formativo didattico si possono distinguere tre fasce di livello:
Una fascia formata da pochi elementi che si sono distinti per continuità
nello studio e partecipazione attiva al dialogo educativo; una fascia
media formata dalla maggior parte degli studenti che si è impegnata in
modo più discontinuo per cui ha acquisito conoscenze e competenze
mediamente sufficienti, tale acquisizione è rimasta qualche volta di tipo
mnemonico in quanto spesso non è stata accompagnata da una
rielaborazione personale e una visione interdisciplinare; una fascia
medio bassa a cui appartengono pochi alunni che possiedono una
preparazione lacunosa e superficiale dovuta ad un impegno molto
discontinuo ed a lacune pregresse.
Sotto il profilo disciplinare il gruppo classe ha mostrato un
comportamento quasi sempre corretto.
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA OBIETTIVI DISCIPLINARI
Competenze: Applicare le normative vigenti,nazionali e internazionali,
in fatto di sicurezza, trasparenza e tracciabilità dei prodotti.
Applicare le normative che disciplinano i processi dei servizi, con
riferimento alla riservatezza, alla sicurezza e salute sui luoghi di vita e di
lavoro, alla tutela e alla valorizzazione dell’ambiente e del territorio.
Utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione
di servizi e prodotti enogastronomici, ristorativi e di accoglienza turisticoalberghiero
Cogliere criticamente i mutamenti culturali, sociali, economici e
tecnologici che influiscono sull’evoluzione dei bisogni e sull’innovazione
dei processi di servizio.
Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca
e approfondimento disciplinare
Conoscenze: Normativa di settore – Norme internazionali e comunitarie
di settore – Norme e procedure per la tracciabilità dei prodotti
Capacità:
Fasi e procedure di redazione di un Business plan
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Tecniche di marketing turistico e web-marketing. – Abitudini alimentari
ed economia del territorio. – Prodotti a chilometro zero
Individuare norme e procedure relative a provenienza, produzione e
conservazione dei prodotti. – Individuare la normativa
internazionale/comunitaria di riferimento per il funzionamento
dell’impresa
turistica. – Individuare norme e procedure relative a provenienza,
produzione e conservazione del prodotto. – Individuare norme e
procedure per la tracciabilità dei prodotti.
Individuare fasi e procedure per redigere un Business plan
Individuare le risorse per promuover e potenziare il turismo integrato.Individuare/utilizzare le tecniche di marketing con particolare attenzione
agli strumenti digitali.- Analizzare i fattori economici che incidono sulle
abitudini alimentari.- Individuare i prodotti a chilometro zero come
strumento di marketing
PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO (ALLA DATA DEL
15/05)
MODULO A
Il turismo: una prospettiva europea
Europa: prima destinazione turistica nel mondo
UD 1 Siamo cittadini europei
1.1 Breve storia dell'UE
1.2 Le istituzioni dell'UE
1.3 Le fonti del diritto comunitario
UD 2 La politica europea per il turismo
2.1 Europa, prima destinazione turistica mondiale 2.2 Le sfide e le
opportunità
2.3 Competitività, innovazione, qualità
2.4 Diversificazione e sostenibilità
2.5 Turismo e risorse
MODULO B
La legislazione turistica
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UD1 Le norme obbligatorie nazionali e comunitarie
1.1 Le norme applicabili
1.2 Lo statuto dell'imprenditore commerciali
1.3 Il sistema di gestione della sicurezza (SGS)
1.4 Il Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro (TUSL)
1.5 La normativa antincendio
1.6 L'igiene e la sicurezza alimentari
1.7 Il codice della privacy (D. Lgs.n. 196/03)
UD2 La disciplina dei contratti di settore
2.1 Premessa
2.2 I contratti ristorativi
2.3 Le norme da applicare al contratto ristorativo
2.4 Il codice del Consumo: la tutela del cliente-consumatore 2.5 La
responsabilità del ristoratore
2.6 Il contratto di catering
2.7 Il contratto di banqueting
2.8 Prendere in gestione un ristorante
2.9 “Fare musica” nei locali
2.10 I contratti tra imprese ristorative e imprese di viaggi UD3 Le norme
volontarie
3.1 Il sistema di qualità
3.2 I marchi
3.3 I prodotti a chilometro zero 3.4 I Presidi Slow food
MODULO C
La programmazione e il budget
UD 1 La programmazione aziendale
1.1 Perchè programmare?
1.2 La progettazione di una nuova iniziativa imprenditoriale: il business
plan 1.3 La programmazione durante la gestione
UD 2 Il budget nelle imprese ristorative
2.1 La struttura e il contenuto del budget
2.2 Il budget economico di un'impresa ristorativa
2.3 Il controllo budgetario
2.4 Vantaggi e limiti dei budget
MODULO D
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Le politiche di vendita nella ristorazione
UD1 Il marketing
1.1 L'evoluzione del concetto di marketing 1.2 Il marketing turistico
territoriale
UD 2 Il marketing strategico e operativo 2.1 Il piano di marketing
2.2 L'analisi della situazione esterna e interna
2.3 Il ciclo di vita del prodotto e gli obiettivi di marketing 2.4 Gli elementi
del marketing mix
2.5 Le forme di comunicazione
2.6 Il controllo e la valutazione dei risultati
Criteri metodologici
L’azione didattica ha tenuto conto dei bisogni, degli interessi e dei ritmi
di apprendimento degli alunni; si è cercato di alternare lezioni frontali
con momenti di esercitazioni guidate, ricerca ed approfondimento, il
tutto per inquadrare i concetti portanti delle discipline in una più ampia
visione interdisciplinare. In classe, l’attività didattica è stata
caratterizzata da lavori di gruppo ed esercitazioni alla lavagna alternati a
momenti di insegnamento individualizzato quando la situazione
richiedeva un intervento più mirato.
Strumenti e materiali didattici impiegati
Libro di testo: Diritto e tecnica amministrativa dell'impresa turistica
Enogastronomia e Servizi di sala e di vendita
Caterina De Luca Maria Teresa Fantozzi edizioni LIVIANA
Tipologie delle verifiche e criteri di valutazione
Per la verifica dell’azione didattica sono state utilizzate verifiche orali,
scritte, somministrazione di test a risposta multipla o aperta.
Per la valutazione ,accanto alla qualità ed al livello di apprendimento,
sono stati presi in considerazione l’attenzione durante le lezioni,
l’impegno, la puntualità nella consegna del lavoro svolto, la frequenza
scolastica, i progressi registrati rispetto ai livelli di partenza.
PROGRAMMA DA SVOLGERE (DOPO IL 15/05)
Il programma è stato interamente svolto.
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NOTE AGGIUNTIVE
Durante l'anno scolastico sono state effettuate alcune attività didattiche
extra-curriculari che hanno riguardato: XVIII Meeting sui Diritti Umani
presso il Mandela Forum Firenze il 10 dicembre 2014, e successiva
partecipazione (25 febbraio 2015) ai laboratori della Partecipazione
Democratica – Future Workshop presso la sede distaccata dell’Istituto
Datini (Casa Circondariale “La Dogaia” di Prato).
Un ristretto numero di alunni ha aderito al Progetto EYE organizzato dal
Comune di Prato. Corso di formazione all’imprenditorialitàgiovanile e
all’etica del lavoro
TOTALE DELLE ORE SVOLTE N°..../......
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TURISTICI SOCIALI ALBERGHIERI E DELLA PUBBLICITA'
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INSEGNANTE
Cozzolino Carmela
MATERIA
Scienza e Cultura dell’Alimentazione
CLASSE
VArist
Anno Scolastico 2014/2015
SITUAZIONE IN INGRESSO
La classe, costituita da 20 allievi di cui tre ripetenti e due con gli obiettivi minimi, èapparsa
abbastanza corretta nel comportamento e disponibile allo svolgimento delle
attivitàdisciplinari proposte adattandosi abbastanza velocemente alla nuova insegnate; in
generale ha risposto in modo abbastanza responsabile agli argomenti trattati,
partecipando in modo pertinente e dimostrando un’adeguata organizzazione del lavoro.
Pertanto, dal punto di vista cognitivo e piùpropriamente del rendimento, la maggior parte
degli alunni si èimpegnata in modo costante e regolare ed ha conseguito le abilitàe le
conoscenze richieste; mentre solo pochi hanno tenuto un atteggiamento di superficialitàe
si sono dimostrati anche poco inclini alla rielaborazione personale a casa. In questi alunni
risultano carenti la prontezza e la sveltezza nell’esecuzione delle attivitàindividuali;tale
carenza ha indotto a rallentare il ritmo di lavoro,costringendo gli altri a pause poco
produttive e soprattutto noiose.
Dal punto di vista della socializzazione la classe risulta piuttosto compatta anche se
èevidente la presenza di due gruppi al suo interno.
In base agli obiettivi proposti ed alla progressione rispetto al livello di partenza, una buona
parte degli alunni ha dimostrato buone capacitàe una buona conoscenza della disciplina,
accompagnati da un impegno ed un interesse costanti. Altri hanno acquisito una
preparazione di base non sufficiente presentando ancora delle incertezze nell’operativitàe
nell’uso del linguaggio specifico e non hanno raggiunto gli obiettivi preposti.
Nella classe sono presenti cinque alunni con DSA ai quali, durante l’anno scolastico, sono
state garantite adeguate forme di verifica e di valutazione, e nello svolgimento
dell’attivitàdidattica sono stati adottati gli strumenti metodologico-didattici compensativi e
dispensativi ritenuti piùidonei. Il programma èstato svolto regolarmente e gli obbiettivi
programmati all’inizio dell’anno sono stati raggiunti anche se a vari livelli, sono state
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adottate varie strategie adatte a coinvolgere e stimolare gli alunni e non sono mancate
attivitàdi recupero.
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
OBIETTIVI DISCIPLINARI
Competenze
•Saper utilizzare la terminologia specifica della disciplina
•Saper mantenere un adeguato livello di igiene nell’ambiente lavorativo e saper associare
ad alcune malattie i relativi agenti patogeni.
•Saper evidenziare, tramite la lettura dell’etichetta, alcuni potenziali rischi sanitari,
innocuitàe nocività(DGA dose giornaliera accettabile) ed aspetti tecnici e legislativi,
dovuti alla presenza di additivi e/o di prodotti OGM.
•Saper descrivere i principali sistemi di conservazione, come influiscono sul valore
nutrizionale e saper proporre tecniche di conservazione adeguate per ogni tipo di
alimento.
•Saper individuare gli aspetti qualitativi di un determinato prodotto tramite la lettura
dell’etichetta e saper riconoscere i diversi marchi di qualitàdei prodotti certificati a livello
comunitario e nazionale.
•Saper elaborare una dieta equilibrata per persone sane in funzione delle diverse
necessitàfisiologiche.
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•Saper leggere e applicare correttamente gli strumenti atti alla formulazione di diete in
modo da poter analizzare criticamente le diete proposte dai mass-media, dalla pubblicità,
ecc.
•Saper mettere in relazione determinate patologie con abusi alimentari.
•Saper applicare correttamente semplici conoscenze relative alla dietoterapia ai singoli
casi.
Conoscenze
•Conoscere le possibili cause di contaminazione degli alimenti e le possibili conseguenze
sulla salute.
•Conoscere le condizioni ambientali piùfavorevoli per lo sviluppo dei microrganismi
•Conoscere le principali tossinfezioni alimentari e capire la loro relazione con la scarsa
qualitàigienica degli alimenti o di un servizio ristorativo.
•Conoscere le principali tecniche di conservazione degli alimenti e l’influenza sul valore
nutritivo e commerciale degli stessi
•Conoscere le principali differenze tra additivi alimentari e coadiuvanti tecnologici.
•Conoscere la relazione tra corretti stili di vita e patologie a sfondo alimentare.
•Conoscere i fabbisogni nutrizionali, nelle diverse fasce di età, in condizioni fisiologiche e
patologiche e stabilire un programma nutrizionale corretto.
Capacità
•Saper mettere in relazione gli agenti contaminanti con la relativa malattia
•Comprendere l’importanza dell’igiene nella prevenzione della contaminazione dei prodotti
alimentari.
•Riconoscere gli eventuali additivi alimentari presenti in un prodotto tramite la lettura
dell’etichetta alimentare.
•Saper individuare le alterazioni degli alimenti mal conservati.
•Saper individuare il sistema di conservazione piùadeguato alle diverse tipologie di
alimenti.
•Essere in grado di analizzare cause e conseguenza di una scorretta alimentazione sulla
nostra salute.
OBIETTIVI MINIMI
1. Conoscere le principali tossinfezioni alimentari e capire la loro relazione con la scarsa
qualitàigienica degli alimenti o di un servizio ristorativo;
2. Conoscere quali sono le principali tecniche di conservazione degli alimenti e come
influiscono sul valore nutrizionale e commerciale degli stessi;
3. Capire il ruolo degli additivi alimentari (aspetti tecnici e legislativi, innocuitàe nocività);
4. Saper mettere in relazione alcune malattie causate da errori alimentari (eccessi e
carenze) e relativi nutrienti.
5. Conoscere le linee guida per una sana alimentazione nelle varie età, in modo da poter
analizzare criticamene le diete proposte dai mass-media, dalla pubblicità, ecc.
6. Saper organizzare termini in un linguaggio semplice ma comprensibile.
PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO (ALLA DATA DEL 15/05)
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Mod. 1 - I RISCHI E LA SICUREZZA ALIMENTARE
U.D. 1.1 FATTORI TOSSICI E CONTAMINAZIONE ALIMENTARE
- Classificazione dei diversi tipi di contaminazione.
- I contaminanti piùfrequentemente presenti negli alimenti: i fattori antinutrizionali, le
ammine biogene, le micotossine, i fitofarmaci, gli zoofarmaci, le sostanze cedute da
contenitori o da imballaggi per alimenti, i metalli pesanti, i radionuclidi.
U.D. 1.2 CONTAMINAZIONE BIOLOGICA DEGLI ALIMENTI
Le malattie trasmesse con gli alimenti, agenti biologici e modalitàdi contaminazione:
- I prioni;
- I virus:epatite A ed E;
- I batteri: riproduzione, spore e tossine batteriche;
- I fattori ambientali e la crescita microbica: sostanze nutritive, tempo, temperatura,
presenza o assenza di ossigeno, umidità, pH del mezzo, radiazioni.
- Le tossinfezioni alimentari, rischio e prevenzione delle tossinfezioni da: Salmonella,
Stafilococco, Clostridium perfringens, Clostridium Botulinum, Bacillus cereus, Shigella,
Listeria.
- I funghi microscopici: lieviti e muffe.
- Le parassitosi: Teniasi, Echinococcosi, Ossiuriasi, Trichinosi, Anisakidosi.
U.D. 1.3 ADDITIVI ALIMENTARI E COADIUVANTI TECNOLOGICI
- Gli additivi alimentari: requisiti legali e classificazione.
- I conservanti antimicrobici.
- Gli antiossidanti.
- Gli additivi ad azione fisica: addensanti, gelificanti e stabilizzanti, amidi modificati,
emulsionanti.
- Additivi che esaltano o accentuano le caratteristiche sensoriali: coloranti, aromatizzanti,
edulcoranti, esaltatori di sapidità.
- Principali categorie di coadiuvanti tecnologici.
U.D. 1.4 NUOVI ALIMENTI E BIOTECNOLOGIE
- I nuovi alimenti: alimenti arricchiti, alimenti alleggeriti.
- Gli alimenti funzionali: acidi grassi polinsaturi, fitosteroli, antiossidanti, probiotici,
prebiotici, simbiotici.
- Gli alimenti geneticamente modificati (ogm) e potenziali rischi.
Mod. 2 - LA PREVENZIONE E IL CONTROLLO PER LA SICUREZZA ALIMENTARE
U.D. 2.1 IGIENE E SICUREZZA NELL’AMBIENTE RISTORATIVO
- Aspetti generali.
- Posizione dell'azienda e requisiti dei locali.
- Organizzazione del lavoro.
- Le attrezzature.
- I locali: cucina, dispensa, sala da pranzo, servizi igienici.
- Gestione dei rifiuti.
- Igiene dei locali e delle attrezzature: pulizia, disinfezione, disinfestazione.
- Igiene del personale e del vestiario.
U.D. 2.2 CONSERVAZIONE DEGLI ALIMENTI
- Le tecnologie alimentari.
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- Alterazione degli alimenti: cause biologiche, cause fisico-chimiche.
- Classificazione dei metodi di conservazione: a) in base alle cause di alterazione contro
cui i vari metodi sono rivolti; b) in base alla natura del mezzo di conservazione.
- Conservazione con basse temperature: refrigerazione, congelamento, surgelazione.
- Conservazione con alte temperature: pastorizzazione, sterilizzazione.
- Conservazione per sottrazione di acqua: concentrazione, essiccazione, liofilizzazione.
- Conservazione in ambienti modificati: atmosfera controllata, atmosfera modificata,
sottovuoto, cryovac.
- Conservazione con radiazioni ionizzanti.
- Tecnologie emergenti: trattamento ad alta pressione, trattamento con ultrasuoni.
- Metodi chimici di conservazione: salagione, uso di zucchero, conservazione sotto aceto,
uso di alcol, conservazione sott'olio.
- L'affumicamento.
- Le fermentazioni.
- Ortofrutta di quarta e quinta gamma.
- Corrette norme per l'uso del frigorifero-congelatore domestico.
U.D. 2.3 CONTROLLO, QUALITÀE SICUREZZA ALIMENTARE
- La sicurezza alimentare: sistemi di gestione della sicurezza.
- La sicurezza alimentare in Europa: rintracciabilità, il "Pacchetto igiene".
- L'autocontrollo e il sistema HACCP: HACCP, fasi preliminari dell'HACCP, principi
dell'HACCP.
- Il controllo ufficiale in Italia.
- Le frodi alimentari.
- La qualitàtotale degli alimenti: valutazione della qualità.
- Le produzioni di qualità, produzioni territoriali e marchi di tutela: Denominazione d'origine
protetta (DOP), Indicazione geografica protetta (IGP), Specialitàtradizionale garantita
(STG), Prodotti biologici, Prodotti da agricoltura integrata.
- L'etichettatura degli alimenti.
Mod. 3 - LA DIETA IN CONDIZIONI FISIOLOGICHE
U.D. 3.1 LA DIETA NELLE DIVERSE ETÀE CONDIZIONI FISIOLOGICHE
- Definizioni di: dieta, dietologia, dietetica, dietoterapia.
- La dieta nell'etàevolutiva: raccomandazioni nutrizionali.
- La dieta del neonato e del lattante: allattamento al seno, latte materno, allattamento
artificiale, latte formulato.
- L'alimentazione complementare.
- La dieta del bambino: le basi della corretta alimentazione.
- La dieta dell'adolescente: suggerimenti nutrizionali.
- La dieta dell'adulto: le basi di una dieta sana.
- Le piramidi alimentari.
- La dieta in gravidanza.
- La dieta della nutrice.
- La dieta nella terza età: consigli dietetici.
U.D. 3.2 DIETE PARTICOLARI
- Comprendere i rischi associati a diete estreme.
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- Comprendere i rischi che possono derivare dall’uso improprio degli integratori per gli
sportivi.
- Saper riconoscere analogie, differenze e punti critici tra i vari tipi di dieta e la dieta
mediterranea.
PROGRAMMA DA SVOLGERE (DOPO IL 15/05)
Mod. 4 - LA DIETA IN CONDIZIONI PATOLOGICHE
U.D. 4.1 LA DIETA NELLE MALATTIE DELL'APPARATO DIGERENTE
- Saper descrivere alcune tra le più comuni patologie dell’apparato digerente, nelle quali
l’intervento dietetico è fondamentale come misura terapeutica.
U.D. 4.2 LA DIETA NELLE MALATTIE DEL METABOLISMO
- Comprendere l’importanza dell’obesità come malattia sociale.
- Comprendere l’importanza che l’alimentazione assume nella prevenzione e nel controllo
delle varie malattie metaboliche.
- Saper descrivere le due tipologie di diabete mellito.
- Saper elencare i fattori di rischio del diabete.
Criteri metodologici
Le lezioni di introduzione agli argomenti sono state di tipo frontale.
A questo tipo di lezioni si sono affiancati molti momenti di approfondimento finalizzati ad
una piùadeguata comprensione e assimilazione dei concetti introdotti.
Sono state effettuate delle ore di recupero pomeridiano per un affiancamento alla
preparazione dell'esame, questi incontri continueranno fino alla fine del mese di maggio.
Strumenti e materiali didattici impiegati
- Libro di testo (SICUREZZA ALIMENTARE E DIETETICA, Vol. 1, autore A.
Machado, editore Posedonia, ISBN 978-88-482-0250-3)
- Uso di fotocopie
- Tabelle nutrizionali e grafici
- Tabelle Larn
Tipologie delle verifiche e criteri di valutazione
-Verifiche orali
-Prove scritte
Nel procedere alla valutazione ho tenuto costantemente presente i seguenti punti di
riferimento:
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· La situazione di partenza di ogni singolo alunno;
· L’interesse e l’impegno dimostrati in risposta alle strategie proposte;
· Le singole abilità;
· La qualitàe quantitàdi conoscenze acquisite;
· La padronanza del lessico specifico.
Inoltre, per la valutazione globale, intermedia e finale, ho considerato i seguenti elementi:
partecipazione, impegno, comportamento, metodo di studio, grado di preparazione,
progressione.
Il rapporto con le famiglie èstato abbastanza regolare.
NOTE AGGIUNTIVE
TOTALE DELLE ORE SVOLTE N°86/ 99
L’INSEGNANTE
Carmela Cozzolino
NOTE FINALI
-segnalare eventuali difformitàrispetto a quanto specificato il 15 maggio
TOTALE DELLE ORE EFFETTIVE DI LEZIONI SVOLTE N°…./…..
ALLA DATA DEL ………….
L’INSEGNANTE
Carmela Cozzolino
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ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI COMMERCIALI
TURISTICI SOCIALI ALBERGHIERI E DELLA PUBBLICITA'
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Tel. 0574/63.05.11 - 0574/63.04.06 - Fax 0574/63.04.11
e-mail:[email protected];[email protected]
PERCORSO FORMATIVO DISCIPLINARE
GLI INSEGNANTI:
GAETANO INGIANNA
MATERIA:
ENOGASTRONOMIA SETTORE CUCINA
CLASSE: 5^ A Cucina
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SITUAZIONE IN INGRESSO
(Prerequisiti classe quarta –Livello generale della classe nell’apprendimento della disciplina)
Gli strumenti di osservazione utilizzati per la rilevazione dei livelli di partenza sono stati costituiti
da colloqui basati principalmente sugli argomenti trattati nell’anno scolastico precedente e da
verifiche orali e pratiche sulle abilità operative e organizzative.
Il livello di partenza rilevato, attraverso i primi colloqui e verifiche sulle conoscenze, si attesta su
posizioni abbastanza modeste. Si evidenzia una preparazione carente soprattutto nella parte teorica;
migliore è il livello della parte pratica, grazie anche ad esperienze di stage effettuate durante gli
anni precedenti e alcune esperienze lavorative individuali .
La classe ha dimostrato nel corso dell’anno scolastico interesse e partecipazione attiva alla
disciplina, anche se persistono evidenti carenze espressive di alcuni alunni e diffuse lacune a livello
di contenuto per altri. Vi è stata una discreta partecipazione al dialogo educativo e la classe ha
risposto attivamente alle sollecitazioni dell’insegnante per approfondire gli argomenti trattati. Il
programma sta procedendo regolarmente, sebbene alcuni alunni siano stati impegnati anche in
attività extrascolastiche. I risultati raggiunti sono complessivamente buoni, appena sufficienti per
alcuni e non del tutto positivi per pochi alunni.
OBIETTIVI DISCIPLINARI
❑ In termini di conoscenze: conoscere la situazione presente nel mercato della enogastronomia ,
conoscere e saper valutare i problemi della programmazione, controllare l’efficienza e l’efficacia
del lavoro, conoscere i reparti del ristorante, i sistemi produttivi e gli impianti della cucina, il
servizio per regole, avendo come riferimento sempre la ristorazione commerciale e quella
industriale. La sala, i vari tipi di servizio, la psicologia di vendita, il vino e l’abbinamento con i
piatti. Conoscere nuove forme di ristorazione come il catering ed il banqueting e strumenti
gestionali come il marketing ed il franchising.
❑ In termini di competenze applicative: sapere adattare l’organizzazione e la produttività dei
servizi di ristorazione ed enogastronomiche in funzione del tipo di azienda in cui sono collocati e
dalle caratteristiche della domanda e delle innovazioni . Saper agire all’interno di imprese di
catering e banqueting, conoscendo le procedure di organizzazione . Saper guidare i clienti
all’interno di un percorso di degustazioni valorizzando le pietanze proposte .
❑ In termini di capacità: avere capacità tecnico pratiche di base, in grado di permettere un facile
inserimento nel mondo del lavoro, saper realizzare attraverso le proprie prestazioni, una sintesi
concreta e di elevata qualità tra la creatività e la standardizzazione.
OBIETTIVI MINIMI
-Esprimersi attraverso un’appropriata terminologia
-Conoscere e saper valutare i problemi della programmazione e del coordinamento del personale
addetto a un reparto, controllare l’efficienza e l’efficacia del lavoro e favorire la comunicazione e
l’interscambio funzionale tra i membri
-Saper adattare l’organizzazione e la produttività dei servizi ristorativi in funzione del tipo di
azienda in cui sono collocati
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CRITERI METODOLOGICI
La progettazione si svilupperà con lezioni teoriche e pratiche divise in moduli ed unità didattiche le
cui scansioni temporali sono indicate.
La progettazione è suddivisa in modo tale da ottimizzare l’apprendimento e renderlo quindi più
omogeneo possibile.
La didattica sarà differenziata, al fine di poterla applicare ai casi concreti.
Le lezioni saranno frontali, interattive e pratiche .
Ogni singola unità didattica prevede:
✓ Obiettivi.
✓ Contenuti
✓ Metodi
✓ Materiali
✓ Strumenti di verifica
✓ Tempi.
STRUMENTI E MATERIALI DIDATTICI IMPIEGATI
Il programma è stato svolto attraverso lezioni frontali teoriche e pratiche , attraverso la trattazione
degli argomenti e ricerche. Sono state fornite fotocopie e schemi per arricchire i contenuti.
Libro di testo: Paolo Gentili - Cucina Gourmet Plus - Calderini
TIPOLOGIE DELLE VERIFICHE E CRITERI DI VALUTAZIONI
✓ Strumenti per la verifica formativa: le verifiche avverranno attraverso dibattito orale, test
di vario genere, valutazione dei lavori di gruppo e esercitazione pratiche a tema . Tale
valutazione risulterà fondamentale per l’individuazione di lacune e per l’introduzione di
adeguati moduli di recupero
✓ Strumenti per la valutazione sommativa: si terrà conto del processo d’apprendimento
dell’etica professionale e dell'esecuzione pratica del singolo allievo. La valutazione sarà
individualizzata.
PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO ALLA DATA DEL 15/05/2015
Modulo 1
Il mondo dell'enogastronomia
U.D.1
I grandi gastronomi del passato:
1. I grandi del passato
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2. I riformatori dell?ottocento
3. I rinnovatori degli anni settanta
4. I grandi di oggi
U.D.2
Gastronomia e società:
1. la gastronomia come rapporto
2. le motivazioni delle scelte gastronomiche
3. il consumo dei pasti fuori casa
4. scegliere il luogo: le guide gastronomiche
U.D. 3
Il mercato enogastronomico
2. Il catering industriale
3. La ristorazione commerciale
4. Le prospettive del mercatoenogastronomico
Modulo 2
La gastronomia tra tradizione ed evoluzione.
(Le tendenze della gastronomia)
U.D.1
La gastronomia regionale italiana
1. La cucina italiana
2. La gastronomia del Nord
3. La gastronomia del Centro
4. La gastronomia del Sud e delle Isole
U.D. 2
La gastronomia nel mondo
1. la gastronomia europea
2. La gastronomia extraeuropea
U.D.3
La cucina innovativa
1. La cucina di ricerca
2. Il rinnovamento in cucina
Modulo 3
I prodotti e l'approvvigionamento
U.D.1
I prodotti alimentari
1. I prodotti alimentari e le gamme
2. I prodotti di prima gamma: criteri di qualità
3. marchi di qualità e tutela dei prodotti tipici
4. La degustazione dei prodotti
5. I prodotti di terza gamma: i congelati e i surgelati
Modulo 4
L'organizzazione della cucina e della produzione
U.D.1
L'organizzazione dell'impianto di cucina
1.Le tipologie d?impianto
2.La distribuzione con legame differito
3.I nuovi modelli organizzativi
4.La cucina cook & chill
5.La cucina sottovuoto
6. La cucina d?assemblaggio
7. Criteri di scelta delle attrezzature di cucina
U.D.2
L'organizzazione del lavoro di cucina
1. Per un?organizzazione razionale del lavoro
2. L?organizzazione della produzione per ?regole?
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3. Programmazione della produzione e della distribuzione
U.D.3
La cottura degli alimenti
1. La classificazione e le temperature
2. Cotture in un grasso
3. cotture in un liquido
4. Cotture in un umido
5. Cotture a calore secco
6. Cotture al cartoccio e in crosta
7. Cottura a microonde
Modulo 5
Restaurant menagement
U.D.1
Il menu e la politica dei prezzi.
1. Le funzioni del menu
2. La pianificazione del menu e dei piatti
3. La grafica del menu
4. La descrizione del menu e dei piatti
5. Menu engineering
6. I costi di cucina
7. Il prezzo di vendita
U.D.2
Il banqueting e i servizi esterni
1. La definizione del servizio
2. L'organizzazione gestionale
3. L'organizzazione operativa
U.D.3
Sicurezza e tutela sul lavoro
1. La normativa di riferimento
2. Le basi della prevenzione
PROGRAMMA DA SVOLGERE DOPO IL 15 MAGGIO
Modulo 3
I prodotti e l'approvvigionamento
U.D.2
Approvvigionamento e gestione delle merci
1. La politica degli acquisti
2. La gestione delle merci
TOTALE DELLE ORE DI LEZIONE SVOLTE N°150 su 165
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L'INSEGNANTE
Prof. Gaetano Ingianna
TOTALE DELLE ORE EFFETTIVE DI LEZIONE TEORICHE SVOLTE N°71
TOTALE DELLE ORE EFFETTIVE DI LEZIONE PRATICHE SVOLTE N°84
ALLA DATA DEL 15 maggio 2015
L'INSEGNANTE
Prof. Gaetano Ingianna
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI COMMERCIALI
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TURISTICI SOCIALI ALBERGHIERI E DELLA PUBBLICITA'
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e-mail:[email protected];[email protected]
PERCORSO FORMATIVO DISCIPLINARE
INSEGNANTE : VALTER NUTINI
MATERIA: EDUCAZIONE FISICA
CLASSE : 5 A Cucina
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SITUAZIONE IN INGRESSO
La classe in generale presenta i prerequisiti minimi per proseguire
nell’apprendimento della disciplina
a) OBIETTIVI GENERALI
Competenze
Prerequisiti motori tali da poter comprendere e mettere in atto tutte le attività previste per l’anno in
corso.
1.
Conoscenze
Conoscere il “motore” umano e le sue qualità fisiche e neuromuscolari
Conoscere le regole sportive e i fondamentali dei giochi di squadra
Conoscere i principi fondamentali dell’allenamento sportivo
Conoscere i gesti arbitrali principali
Conoscere le specialità dell’atletica leggera
Conoscere i giochi con la scacchiera.
Capacità
Acquisire consapevolezza della propria corporeità e delle sue potenzialità
Saper utilizzare il proprio schema corporeo e motorio attraverso il consolidamento e il
miglioramento delle capacità motorie e delle abilità motorie
Saper utilizzare in maniera adeguata le macchine del fitness
Saper eseguire autonomamente e consapevolmente un riscaldamento
Saper rispettare le regole e saperle applicare
Avere padronanza dei gesti tecnici fondamentali
Saper lavorare in gruppo, rispettando le diversità
Saper praticare una disciplina dell’atletica leggera
Favorire la socializzazione e l'incontro tra alunni di diversa età.
Sviluppare le capacità logiche e matematiche, di intuizione e previsione, di progettazione, di
concentrazione, di memoria
PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO (ALLA DATA DEL 07/05)
U.D. 1
Le capacità condizionali:
U.D. 2
Le capacità coordinative
U.D. 3
Il fitness
U.D. 4
La pallavolo
U.D. 5
La pallacanestro
60
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U.D. 6
Il badminton
U.D. 7
Il tennistavolo
U.D. 8
L’atletica leggera
U.D.9
Il gioco degli scacchi
Criteri metodologici
Metodo induttivo –metodo deduttivo e misto.
Strumenti e materiali didattici impiegati
Piccoli e grandi attrezzi –Libro di testo.
Tipologie delle verifiche e criteri di valutazione
Verifiche di tipo pratico in palestra ed in classe –Impegno durante la lezione nel
corso dell'anno, disponibilitàa partecipare ad attivitàextracurriculari.
PROGRAMMA DA SVOLGERE (DOPO IL 07/05)
NOTE AGGIUNTIVE
TOTALE DELLE ORE SVOLTE N°56/ 66 AL 7 maggio 2015
L’INSEGNANTE
Valter Nutini
NOTE FINALI
-segnalare eventuali difformitàrispetto a quanto specificato il 15 maggio
TOTALE DELLE ORE EFFETTIVE DI LEZIONI SVOLTE N°…./66.
ALLA DATA DEL ………….
L’INSEGNANTE
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI COMMERCIALI
61
Istituto Professionale di Stato per i Servizi Commerciali
Sociali, Turistici Alberghieri e della Pubblicità
“FRANCESCO DATINI”
via di Reggiana,26 - 59100 Prato
tel. 0574 630511 fax 0574630411
TURISTICI SOCIALI ALBERGHIERI E DELLA PUBBLICITA'
"FRANCESCO DATINI"
Via di Reggiana, 26 - PRATO
Tel. 0574/63.05.11 - 0574/63.04.06 - Fax 0574/63.04.11
e-mail:[email protected];[email protected]
PERCORSO FORMATIVO DISCIPLINARE
INSEGNANTE
CHIARA CHINDEMI
MATERIA
IRC
CLASSE
5 ACUC
Anno Scolastico 2014/2015
62
Istituto Professionale di Stato per i Servizi Commerciali
Sociali, Turistici Alberghieri e della Pubblicità
“FRANCESCO DATINI”
via di Reggiana,26 - 59100 Prato
tel. 0574 630511 fax 0574630411
SITUAZIONE IN INGRESSO
Il livello generale della classe nell’apprendimento della disciplina èstato piùche sufficiente
per lo svolgimento regolare della programmazione.
Gli allievi (il gruppo di avvalentesi IRC èdi 10 alunni su 20) hanno partecipato con
interesse al dialogo educativo ponendosi come protagonisti attivi del percorso didattico.
Hanno dimostrato attenzione per le questioni di attualitàanche in relazione ai contenuti del
programma svolto, dando dimostrazione delle proprie abilità.
In generale l'esperienza educativa e formativa èrisultata piùche soddisfacente. Il
comportamento èstato corretto attestandosi sempre sul rispetto dei rispettivi ruoli e sul
confronto dialettico nella ricerca di soluzioni adeguate.
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
MODULO 1
TITOLO: Etica delle relazioni
INDIRIZZO: tutti
TEMPI DI REALIZZAZIONE: 10 ore
COMPETENZE: saper riconoscere, rispettare ed apprezzare i valori religiosi ed etici
nell’esistenza delle persone e nella storia dell’umanità.
ELENCO UNITA’DIDATTICHE
1. Il rapporto con lo straniero.
2. Il razzismo.
3. La convivenza in una societàmulticulturale.
MODULO 2
TITOLO: l’etica della solidarietà
INDIRIZZO: tutti
TEMPI DI REALIZZAZIONE: 20 ore
COMPETENZE: imparare a conoscere testi religiosi funzionali ad identificare il
fondamento della morale cristiana, maturando autonomia di giudizio per operare scelte
etiche anche in un’ottica cristiana.
ELENCO UNITA’DIDATTICHE:
1. Il rapporto dell’economia con l’etica.
2. L’economia solidale.
3. La pace.
4. La Chiesa e i diritti dell’uomo.
5.Il rapporto della politica con l’etica.
OBIETTIVI DISCIPLINARI
Competenze
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Maturare comportamenti rispettosi e responsabili nella relazione con gli altri e con
l’ambiente.
Orientare le proprie scelte esistenziali all’interno di un progetto di vita.
Conoscenze
Riconoscere le linee di fondo della dottrina sociale della Chiesa e l’impegno per la pace, la
giustizia e la salvaguardia del creato.
Riconoscere la tensione tra realtàed ideali, tra limiti dell’uomo e azione dello Spirito nella
vita personale, sociale ed ecclesiale.
Capacità
La dottrina sociale della Chiesa: la persona che lavora, i beni e le scelte economiche,
l’ambiente e la politica.
Giustizia e pace, libertàe fraternitànelle attese dei popoli e nell’insegnamento del
cristianesimo.
PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO (ALLA DATA DEL 15/05)
MODULO 1
TITOLO: Etica delle relazioni
INDIRIZZO: tutti
TEMPI DI REALIZZAZIONE: 18 ore
COMPETENZE: saper riconoscere, rispettare ed apprezzare i valori religiosi ed etici
nell’esistenza delle persone e nella storia dell’umanità.
ELENCO UNITA’DIDATTICHE
1. Il rapporto con lo straniero.
2. Il razzismo.
3. I regimi totalitaristici
4. I sistemi concentrazionari
5. L'indifferenza sociale
6. La convivenza in una societàmulticulturale
MODULO 2
TITOLO: l’etica della solidarietà
INDIRIZZO: tutti
TEMPI DI REALIZZAZIONE: 6 ore
COMPETENZE: imparare a conoscere testi religiosi funzionali ad identificare il
fondamento della morale cristiana, maturando autonomia di giudizio per operare scelte
etiche anche in un’ottica cristiana.
ELENCO UNITA’DIDATTICHE:
1. Il rapporto dell’economia con l’etica.
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2. L’economia solidale.
3. La pace.
4. La Chiesa e i diritti dell’uomo.
10.Il rapporto della politica con l’etica.
Criteri metodologici
I criteri metodologici sono stati la lezione frontale con la classe, l’uso di schede e articoli
per favorire il dibattito e il confronto.
Strumenti e materiali didattici impiegati
Libro di testo.
Tipologie delle verifiche e criteri di valutazione
Le tipologie di verifiche sono state, sostanzialmente, le verifiche in itinere, attraverso le
domande e le risposte degli studenti, la partecipazione e il dialogo educativo con
l’insegnante, che hanno avuto la funzione, quasi esclusiva, di criteri per la valutazione
PROGRAMMA DA SVOLGERE (DOPO IL 15/05)
Il programma èstato svolto nelle sue linee fondamentali. Alcuni aspetti riguardanti il
rapporto tra la politica e l’etica, l'economia solidale hanno bisogno di ulteriori
approfondimenti.
NOTE AGGIUNTIVE
TOTALE DELLE ORE SVOLTE N°23/33.
L’INSEGNANTE
NOTE FINALI
-segnalare eventuali difformitàrispetto a quanto specificato il 15 maggio
TOTALE DELLE ORE EFFETTIVE DI LEZIONI SVOLTE N°…/…
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PERCORSO FORMATIVO DISCIPLINARE
GLI INSEGNANTI:
Francesco Saponara
MATERIA:
Sala e vendita
CLASSE:
5^ A cucina
Anno Scolastico 2014/2015
66
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SITUAZIONE IN INGRESSO
Gli strumenti di osservazione utilizzati per la rilevazione dei livelli di partenza sono stati costituiti
da colloqui basati principalmente sugli argomenti trattati nell’anno scolastico precedente e da
verifiche orali sulle abilità operative e organizzative.
Il livello di partenza rilevato, attraverso i primi colloqui e verifiche sulle conoscenze, si attesta su
posizioni abbastanza modeste.
La classe ha dimostrato nel corso dell’anno scolastico modesta partecipazione alla disciplina, anche
se persistono evidenti carenze espressive di alcuni alunni (DSA) e diffuse lacune a livello di
contenuto per altri. Vi è stata una discreta partecipazione al dialogo educativo e la classe ha risposto
attivamente alle sollecitazioni dell’insegnante per approfondire gli argomenti trattati. Il programma
procede a rilento a seguito delle difficoltà riportate sopratutto dagli alunni (DSA). I risultati
raggiunti sono complessivamente sufficienti.
OBIETTIVI DISCIPLINARI
❑ In termini di conoscenze: conoscere la situazione presente nel mercato della ristorazione,
conoscere e saper valutare i problemi della programmazione, controllare l’efficienza e
l’efficacia del lavoro, conoscere la produzione enoica nazionale. Classificazione degli alimenti
e delle bevande secondo criteri di qualità. Principi di alimentazione e accostamenti
enogastronomici. Caratteristiche organolettiche del vino e della birra.
❑ In termini di competenze applicative: Conoscere le mansioni del sommelier, in modo da
essere in grado di organizzare un servizio dei vini per le diverse tipologie di attività ristorative.
Saper procedere alla preparazione del proprio reparto di lavoro (cantina di sala e banco di
degustazione), aver acquisito buone doti sensoriali in rapporto ai fattori tipici della
degustazione. Conoscere le terminologie principali per distinguere le qualità e le carenze di un
vino. Saper guidare i clienti all’interno di un percorso di degustazioni ed abbinamenti vinopiatto.
❑ In termini di capacità: avere capacità tecnico pratiche di base, in grado di permettere un facile
inserimento nel mondo del lavoro, saper realizzare attraverso le proprie prestazioni, una sintesi
concreta e di elevata qualità tra la creatività e la standardizzazione.
OBIETTIVI MINIMI
-Esprimersi attraverso un’appropriata terminologia
-Conoscere e saper valutare i problemi della programmazione e del coordinamento del personale
addetto a un reparto, controllare l’efficienza e l’efficacia del lavoro e favorire la comunicazione e
l’interscambio funzionale tra i membri
-Saper adattare l’organizzazione e la produttività dei servizi ristorativi in funzione del tipo di
azienda in cui si è collocati.
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CRITERI METODOLOGICI
La progettazione è suddivisa in modo tale da ottimizzare l’apprendimento e renderlo quindi più
omogeneo possibile.
La didattica sarà differenziata, al fine di poterla applicare ai casi concreti.
Le lezioni saranno frontali, interattive e in laboratorio di cucina.
Ogni singola unità didattica prevede:
✓ Obiettivi.
✓ Contenuti
✓ Metodi
✓ Materiali
✓ Strumenti di verifica
✓ Tempi.
STRUMENTI E MATERIALI DIDATTICI IMPIEGATI
Il programma è stato svolto attraverso lezioni frontali, attraverso trattazione teorica degli argomenti
e ricerca. Sono state fornite fotocopie e schemi per arricchire i contenuti.
Libro di testo: A. Faracca – E.Galie , Masterlab laboratorio di servizi enogastronomici , Le Monnier
scuola
TIPOLOGIE DELLE VERIFICHE E CRITERI DI VALUTAZIONI
✓ Strumenti per la verifica formativa: le verifiche avverranno attraverso dibattito orale, test
di vario genere, prove pratiche in laboratorio di cucina, valutazione dei lavori di gruppo.
Tale valutazione risulterà fondamentale per l’individuazione di lacune e per l’introduzione
di adeguati moduli di recupero
✓ Strumenti per la valutazione sommativa: si terrà conto del processo d’apprendimento
dell’etica professionale del singolo allievo. La valutazione sarà individualizzata.
✓
PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO ALLA DATA DEL 15/05/2015
La vite e il vino
-La vite
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-La fermentazione alcolica
-La vinificazione
-Principali pratiche di cantina
-Spumante
-Champagne
-Conservazione dei vini
-Classificazione dei vini
-Vino e salute
-L'etichetta del vino
Degustazione e abbinamento del vino
-Introduzione
-Esame visivo
-Esame olfattivo
-Esame olfattivo
-Esame gustativo
-Fasi dell'analisi organolettica
-Temperatura del vino
-Abbinamento cibo-vino
La Birra
-Le caratteristiche della birra
-La produzione
-Classificazione e tipologie
-Il servizio
-I bicchieri della birra
-Il servizio alla spina
-Il servizio alla spina
-La pulizia dell'impianto di spillatura
Oltre al libro di testo gli argomenti sono stati ampliati e approfonditi tramite l'utilizzo di
appunti e fotocopie tratti dai libri: Restaurant & bar manager, Emidio Galiè, Le Monnier e
da “A scuola di sala-bar e vendita” Oscar Galeazzi, Hoepli
ALLA DATA DEL 15 maggio 2015
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tel. 0574 630511 fax 0574630411
L'INSEGNANTE
Prof. Francesco Saponara
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