Notiziario Settembre 2016

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Notiziario Settembre 2016
NOTIZIARIO
Salesiano
“Maestro,
dove abiti?”
settembre
anno 2016/2017
INDICE
4
Lettera dell’Ispettore
6
Visita Straordinaria
7
Formazione
15
Professioni Religiose
16
Il Segretario
19
Pastorale Giovanile
25
Notizie dalle Nostre Case Salesiane
31
Comunicazioni
33
Inserti Speciali
36
Calendario Ispettoriale
37
Defunti
L’ISPETTORE
don Roberto Dal Molin
Lettera dell’Ispettore
Settembre 2016
Qual è il passo evangelico a cui don Bosco si è maggiormente ispirato come fonte
per la sua missione educativa? Se è vero che non vi è una risposta univoca, è comunque significativo che lui stesso nel Piano di Regolamento dell’Oratorio abbia
fatto esplicito riferimento a Giovanni 11,52: “per radunare i Figli di Dio dispersi”.
Scrive infatti: “le parole del santo Vangelo che ci fanno conoscere essere il divin
Salvatore venuto dal cielo in terra per radunare i figliuoli di Dio, dispersi nelle varie
parti della terra, parmi che si possano letteralmente applicare alla gioventù dei
nostri giorni” 1.
Don Bosco ci ha trasmesso un carisma che è innanzitutto uno sguardo d’amore
per ciascun giovane; per don Bosco nessun ragazzo è dis-graziato ma “graziato”
1 G. BOSCO, Introduzione al Piano di Regolamento per l’Oratorio maschile di S. Francesco di
Sales in Torino nella regione Valdocco, in P. BRAIDO, Don Bosco per i giovani: l’”Oratorio”, una
“Congregazione degli Oratori”. Documenti, Roma, LAS 1988, 30.
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perché figlio di Dio. L’amore educativo non è facile indulgenza ma conseguenza
di un saper guardare in profondità, espressione della misericordia di Dio che salva, ricrea, educa. Se vi è una predilezione è per i “dispersi”, per coloro che hanno
smarrito la direzione, una appartenenza e vagano alla ricerca di un senso profondo da dare al proprio cammino, al proprio futuro.
Ancora, lo spirito salesiano è impegno nel “radunare”. Esso evoca la custodia, il
desiderio di stare con loro, di parlare loro, di custodirli nel bene costruendo legami
autentici di reciprocità come in una famiglia.
Il “radunare i figli di Dio dispersi” fu il sogno appassionato di don Bosco incarnatosi
in molteplici attività perché i giovani fossero felici “nel tempo e nell’eternità”.
All’inizio del nuovo anno pastorale vogliamo con rinnovato entusiasmo e passione
dar corpo all’impegno di don Bosco e col nuovo strumento del Notiziario Ispettoriale mensile in formato digitale darne anche conto.
È significativo che questo numero contenga una succinta cronaca fotografica della nostra presenza in Romania e Moldavia. Vent’anni fa l’Ispettoria decise di rispondere alle richieste del Vescovo locale e alle indicazioni del Rettor Maggiore
avviando una prima presenza a Costanza e poi a Bacau.
Dieci anni fa iniziò la presenza a Chisinau nella vicina Moldavia. L’inserto aiuta
ciascuna comunità e ciascun confratello ad essere in qualche modo partecipi di
questa ricorrenza che vedrà per la prima volta un Rettor Maggiore in visita per
conoscere i suoi figli “rumeni e moldavi”.
I documenti del Capitolo Ispettoriale INE 5, approvati dal Rettor Maggiore il 9 luglio 2016, e il nuovo Progetto Organico Ispettoriale fanno proprio l’invito del Papa
a dare priorità alla missione: “bisogna riconoscere se stessi come marcati a fuoco
dalla missione di illuminare, benedire, vivificare, sollevare, guarire, liberare… io
sono una missione su questa terra” (EG 273). Noi salesiani vogliamo viverla chiedendo al Padre la “grazia di unità”, “l’unico movimento di carità verso Dio e verso i
fratelli” che intreccia missione, comunità fraterna e pratica dei consigli evangelici.
Maria Ausiliatrice illumini ogni pensiero e guidi ogni passo di questo nuovo anno
educativo-pastorale.
don Roberto Dal Molin
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VISITA STRAORDINARIA
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La Lettera dell’Ispettore
FORMAZIONE
Maestro, dove abiti?
La gioia dell’incontro con Gesù
La Famiglia Salesiana presente in Italia inizia quest’anno un percorso formativo
che prevede tre tappe e si svilupperà nei prossimi tre anni. La prima tappa affronterà il tema dell’incontro personale con Gesù, fonte di gioia nella vita quotidiana;
la seconda, ad essa strettamente connessa, sarà l’appartenenza alla Chiesa; la
terza tappa, infine, si concentrerà sul servizio responsabile nella vita quotidiana,
sul tema della missione.
La scelta di proporre a tutti i gruppi della FS un tema formativo comune nasce
dalla volontà di far crescere la comunione fra quanti riconoscono in Don Bosco
un riferimento importante per la loro vita spirituale e, allo stesso tempo, di presentarci alla Chiesa italiana con una identità e una proposta pastorale coerente
con il nostro carisma.Come SDB riconosciamo in questo itinerario un rilancio dei
contenuti del CG27, sintetizzati nel trinomio mistici, profeti di fraternità e servi
dei giovani, ma anche una opportunità per armonizzare sempre meglio questi tre
elementi, in modo che si arricchiscano reciprocamente. Mettere in relazione la
consacrazione a Dio e la sequela di Cristo con la vita comunitaria, vissuta come
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espressione dell’essere figli dello stesso Padre, e con la missione giovanile
ci aiuta ad andare in profondità nel vivere la nostra vocazione e a rigenerarla
quotidianamente. Il Progetto Organico
della nostra Ispettoria ci impegna ad
approfondire e vivere la nostra consacrazione e la vita comunitaria come
fondamento, sostegno e modello, meta
dell’azione pastorale in mezzo ai giovani. Per questo i tre temi non andrebbero
divisi: si fecondano reciprocamente e
l’uno apre all’altro nuovi orizzonti, spazi di vita. Questa volta si è preferito affrontarli distintamente per arricchire la
comprensione di ognuno e avere una
maggiore ricaduta sulla vita concreta.
Il primo impegno richiesto è quello di
affrontare l’itinerario formativo come
una chiamata al rinnovamento personale. Non si può pensare di annunciare
il Vangelo ai giovani senza mettere in
gioco la propria vita, senza permettere
al Vangelo di illuminare gli angoli ancora oscuri del cuore. Chi, poi, è già in
questa prospettiva può sempre alzare
l’asticella della fedeltà!
Con questa esperienza personale potremo accompagnare tutte le fasce
giovanili di cui ci occupiamo; esse,
infatti, affronteranno lo stesso tema e
attingeranno alle stesse fonti. Potremo
offrire non solo le nostre conoscenze e
le nostre convinzioni, ma anche una testimonianza di fede vissuta nella quotidianità, sempre apprezzata dai giovani.
Nell’approfondimento del tema indicato siamo invitati ad utilizzare in modo
particolare due documenti: l’Evangelii
Gaudium e Ripartire da Cristo. Il titolo
di questo secondo documento esprime bene il nostro intento e ci mette in
sintonia con quanto la Congregazione
per gli Istituti della Vita Consacrata e le
Società di Vita Apostolica dice a tutti
i Religiosi. All’inizio del nuovo millennio esso rileggeva le indicazioni date
da Giovanni Paolo II a tutta la Chiesa,
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precisando che “le persone consacrate sono chiamate dallo Spirito a una
costante conversione per dare nuova
forza alla dimensione profetica della
loro vocazione” (RdaC, 1). “Ripartire da
Cristo significa proclamare che la vita
consacrata è speciale sequela di Cristo, ‘memoria vivente del modo di esistere e di agire di Gesù come Verbo incarnato di fronte al Padre e di fronte ai
fratelli’. Questo comporta una speciale
comunione con lui” (RdaC, 22).
Il sussidio elaborato per le comunità è
strutturato in otto tappe. Per ogni mese
vengono offerte quattro tracce da utilizzare nei ritiri mensili o negli incontri
comunitari settimanali. Non sono degli studi approfonditi su un tema, ma
dei contributi elaborati strappando un
po’ di tempo alle attività quotidiane e
riordinando contenuti interiorizzati nel
tempo. Sono delle umili tessere, ma
che possono essere utilizzate per comporre un mosaico. La fedeltà nell’attingere ogni volta una sollecitazione e
l’impegno di trasformare con essa la
vita quotidiana ci aiuti a rispondere alla
nostra vocazione: essere un’icona del
Signore Gesù che i giovani avvicinano
volentieri, fino a risvegliare il desiderio
di un dialogo personale con Lui.
Un sentito grazie ai confratelli che si
sono presi il tempo per preparare questi contributi.
Tappe del cammino
1. Per vocazione cercatori di Dio
- Ottobre
Papa Benedetto diceva ai Superiori
Generali degli Istituti Religiosi: “il senso
stesso della vostra vocazione comporta, prima di tutto, il cercare Dio, quaerere Deum”. E proseguiva: “Passate
dalle cose secondarie a quelle essenziali, a ciò che è veramente importante;
cercate il definitivo, cercate Dio, mantenete lo sguardo rivolto a Lui”.
Descrivendo la situazione che stiamo
affrontando il CG27 dice: “Ci troviamo
ad operare in contesti culturali nei quali
si manifesta in vario modo il senso di
Dio. Il desiderio di avere Dio al centro
della vita si può scontrare, a volte, con
culture che ci possono indurre alla paura di parlare di Lui, per non offendere,
per rispetto dell’altro, per proteggerci
dall’opinione altrui. (…)Adeguandoci
acriticamente alle richieste e ai bisogni della società, tacciamo sulla nostra
esperienza di Dio e rischiamo di non
comprendere la nostra missione specifica di religiosi nel mondo di oggi”. E
poco oltre prosegue: “Come per Don
Bosco, così per noi il primato di Dio è il
fulcro che dà ragione della nostra esistenza nella Chiesa e nel mondo. Tale
primato dà senso alla nostra vita consacrata, ci fa evitare il rischio di lasciarci assorbire dalle attività, dimenticando
di essere essenzialmente “cercatori di
Dio” e testimoni del suo amore in mezzo ai giovani e ai più poveri. Siamo,
dunque, chiamati a ricondurre il nostro
cuore, la nostra mente e tutte le energie al “principio” e alle “origini”: la gioia
del momento in cui Gesù ci ha guardati, per evocare significati ed esigenze
sottesi alla nostra vocazione”.
L’invito a passare “dall’atteggiamento
di chi si sente già formato all’umile e
permanente ascolto della Parola di Dio,
dei confratelli e dei giovani” ci ricorda
innanzi tutto che abbiamo ricevuto un
grande dono; esso, poi, ci consegna
la bussola con cui orientare il nostro
impegno prioritario. In questa prima
tappa siamo chiamati a riascoltare con
animo disponibile la domanda evangelica che fa emergere la verità di cui viviamo: “che cosa cercate?”.
Possono essere di stimolo alcuni testi,
facilmente reperibili in rete:
CIVCSVA, Ripartire da Cristo, n° 6 – 8.
11 – 13; ed inoltre: Benedetto XVI, Parigi, 2008.09.12 e Benedetto XVI, Incontro con USG, 2010.11.26.
Per concretizzare l’impegno di questo
mese:
• Il CG27 invita i salesiani ad avere una
guida spirituale stabile (n. 67.2), perché
non si va in profondità nel rapporto con
Gesù camminando da soli. Per affrontare con serietà questa indicazione del
CG 27 facciamone oggetto di riflessione nel colloquio con il direttore.
• Nell’arco del mese ogni confratello
della comunità, a turno, presenti in una
buona notte o in un incontro comunitario un articolo delle Costituzioni che
ritiene trascurato da parte della comunità.
2. Chiamati a conformarci a Gesù
- Novembre
Il nostro ideale di vita non è «una decisione etica o una grande idea, bensì l’incontro con un avvenimento, con
una Persona, che dà alla vita un nuovo
orizzonte e, con ciò, la direzione decisiva» (Deus Caritas est, 217). “Solo
grazie a quest’incontro – o reincontro
– con l’amore di Dio, che si tramuta in
felice amicizia, siamo riscattati dalla
nostra coscienza isolata e dall’autoreferenzialità”(EG 8). E Ripartire da Cristo scrive: “Se la vita consacrata è una
«progressiva assimilazione dei sentimenti di Cristo», sembra evidente che
tale cammino non potrà che durare tutta l’esistenza, per coinvolgere tutta la
persona, cuore, mente e forze (cfr. Mt
22, 37), e renderla simile al Figlio che si
dona al Padre per l’umanità” (15).
Il CG27 orienta questo impegno dei salesiani. Don Bosco ha vissuto e ci ha
trasmesso uno stile originale di unione
con Dio da vivere sempre (cfr. Cost. 12,
21, 95) e dovunque secondo il criterio
oratoriano (cfr. Cost. 40). Il salesiano,
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dunque, si conforma a Gesù mentre si spende per i giovani e sta con loro con
dedizione sacrificata “fino all’ultimo respiro”, vive il “coetera tolle”, racconta loro
la propria esperienza del Signore.
Questa seconda tappa ci chiede, fra altri impegni, di ripensare la nostra formazione, personale e comunitaria.
Alcuni testi ci possono aiutare:
CIVCSVA, Ripartire da Cristo, n° 15; Giovanni Paolo II, Vita Consecrata, n° 65.
67. 69-71.
Per concretizzare l’impegno di questo mese:
• Il CG27 chiede di attivare delle proposte formative assieme ai laici (n. 67.8). La
comunità può rivedere quanto sta già facendo su questo fronte,
interrogarsi su come rendere più efficaci queste iniziative. Ogni confratello ripensi
il proprio cammino formativo.
• Scegliere un capitolo delle Costituzioni e vedere se la nostra sequela Christi è
conforme al progetto di vita che ci identifica.
3. Sorpresi da un amore sempre nuovo - Dicembre
Il cammino dell’Avvento è prezioso per intensificare il rapporto con Cristo. Egli,
infatti, viene a noi ogni giorno attraverso i segni da Lui indicati nel Vangelo. In
questo tempo, pertanto, intensifichiamo i nostri incontri con Gesù là dove si presenta, perché “torni ad affascinarci” (EG 264).
Contemplare Cristo è il desiderio più vivo nel cuore di un consacrato. Ma dove
contemplare concretamente il volto di Cristo? “Vi è una molteplicità di presenze
che occorre scoprire in maniera sempre nuova. Egli è realmente presente nella
sua Parola e nei Sacramenti, in modo specialissimo nell’Eucaristia. Vive nella sua
Chiesa, si rende presente nella comunità di coloro che sono uniti nel suo nome.
È di fronte a noi in ogni persona, identificandosi in modo particolare con i piccoli,
i poveri, chi soffre, chi è più bisognoso. Viene incontro in ogni avvenimento lieto
o triste, nella prova e nella gioia, nel dolore e nella malattia”. (Ripartire da Cristo,
23). Questo incontro è sempre possibile ed è sempre un dono gratuito: è come
incrociare uno sguardo intenso che trasmette pienezza di vita, pace e gioia.
Il CG 27 vede nella relazione con il Signore il segreto della nostra significatività:
“l’incontro personale con Dio, attraverso la Sua Parola, i Sacramenti e il prossimo,
ci rende significativi e autentici testimoni nella Chiesa e nella società”. (CG27 1)
Troviamo alcuni spunti per vivere questa esperienza in: CIVCSVA, Ripartire da
Cristo, n° 24 – 26; Giovanni Paolo II, Vita Consecrata, n° 93 - 95.
Per concretizzare l’impegno di questo mese:
• “Vivere quotidianamente l’Eucaristia come fonte della nostra fecondità apostolica e celebrare il sacramento della Riconciliazione come ripresa frequente del nostro cammino di conversione” (CG27). In avvento curare la celebrazione dell’Eucaristia e della riconciliazione.
• Ripercorrere qualche tappa della vita terrena di Maria per riviverla nel quotidiano.
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4. Dio ha un sogno su ogni uomo Gennaio
Lo sguardo di Dio Padre che privilegia
gli ultimi, che noi vediamo testimoniato in modo particolare nell’attenzione
con cui Gesù si rivolge ai piccoli, è il
fondamento della vocazione salesiana.
Il senso della nostra vita è aiutare i ragazzi che incrociamo sul nostro cammino a scoprire che Dio li ama d’amore
infinito e vuole per loro una vita pienamente realizzata.
“Un’esistenza trasfigurata dai consigli
evangelici diventa testimonianza profetica e silenziosa, ma insieme eloquente
protesta contro un mondo disumano.
Essa impegna alla promozione della
persona e risveglia una nuova fantasia
della carità. Lo abbiamo visto nei santi
fondatori. Si manifesta non solo nell’efficacia del servizio, ma soprattutto nella capacità di farsi solidali con chi soffre, così che il gesto di aiuto sia sentito
come condivisione fraterna. Questa
forma di evangelizzazione, compiuta
attraverso l’amore e la dedizione nelle opere, assicura una testimonianza
inequivocabile alla carità delle parole”
(Ripartire da Cristo, 33).
Una sfida rilevante è quella di esprimere con creatività l’incontro personale
con il Dio della vita, dell’amore, della
tenerezza e della compassione. “Ciò
richiede che favoriamo l’esperienza di
fede e l’incontro con Gesù Cristo: i giovani esigono concretezza e coerenza
dal nostro stile di vita”. (CG27, 38)
Siamo dunque sollecitati ad avere uno
sguardo di fede, ma anche tanta concretezza e un atteggiamento di grande
disponibilità nell’avvicinare i giovani, e
a “praticare una fattiva solidarietà con
coloro che sono nel bisogno” (CG27, n.
75.3).
Ci possono essere di aiuto:
CIVCSVA, Ripartire da Cristo, n° 9. 33
– 34. 36; e Giovanni Paolo II, Vita
Consecrata, n° 93 – 95.
Per concretizzare l’impegno di questo
mese:
• Riprendere e promuovere la conoscenza dei tratti caratteristici del sistema educativo salesiano che permettono di intessere relazioni significative.
• Nella preparazione della festa di Don
Bosco mettere in rilievo le scelte che
hanno fatto di lui un discepolo di Cristo
Buon Pastore.
5. Segni dell’amore misericordioso
- Febbraio
Alla scuola di Don Bosco siamo chiamati ad essere segno dell’amore di Dio
per i giovani.
Con la nostra fede e la nostra operosità siamo chiamati ad aprire il cuore
di tanti giovani alla grazia: è questo il
frutto abbondante che il Signore vuole
trovare sui tralci della nostra vigna.
“Oggi si può riscontrare in molti operatori pastorali, comprese persone consacrate, una preoccupazione esagerata per gli spazi personali di autonomia e
di distensione, che porta a vivere i propri compiti come una mera appendice
della vita, come se non facessero parte
della propria identità. Nel medesimo
tempo, la vita spirituale si confonde con
alcuni momenti religiosi che offrono un
certo sollievo ma che non alimentano
l’incontro con gli altri, l’impegno nel
mondo, la passione per l’evangelizzazione. Così, si possono riscontrare
in molti operatori di evangelizzazione,
sebbene preghino, un’accentuazione
dell’individualismo, una crisi d’identità
e un calo del fervore. Sono tre mali che
si alimentano l’uno con l’altro” (EG, 78).
È necessario scuotersi da questo torpore spirituale. «Sentire il fratello di fede
nell’unità profonda del Corpo mistico,
come “uno che mi appartiene”...», da
questo principio derivano con logica stringente alcune conseguenze del
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modo di agire: condividere le gioie e le sofferenze dei fratelli; intuire i loro desideri
e prendersi cura dei loro bisogni; offrire loro una vera e profonda amicizia; (…)
vedere innanzi tutto ciò che di positivo c’è nell’altro, per accoglierlo e valorizzarlo
come dono di Dio; saper fare spazio al fratello portando insieme gli uni i pesi degli
altri. (Ripartire da Cristo, 29)
“Oggi, oltre a constatare i cambi culturali, siamo convinti di vivere una svolta
storica forse senza precedenti. Tale svolta ha sensibilmente modificato le motivazioni che inducono a scegliere e a vivere la vita consacrata. Papa Francesco
ci invita ad ascoltare il grido dei poveri, a uscire per cogliere i bisogni più urgenti,
a vivere la cultura dell’incontro e del dialogo evitando l’autoreferenzialità e incarnando una spiritualità missionaria” (CG27, 35).
Per proseguire e dare un respiro più ampio al cammino della tappa precedente si
può rivedere CIVCSVA, Ripartire da Cristo, cap. IV; Giovanni Paolo II, Vita Consecrata, n° 75 ss; Francesco, Evangelii Gaudium, n° 187 ss.
Per concretizzare l’impegno di questo mese:
• Recuperare una “buona prassi” che permette di avvicinare i ragazzi e i giovani e
avviare percorsi che mirino alla reciprocità.
• Promuovere un’iniziativa di solidarietà che abbia anche una finalità educativa.
6. La purificazione del cuore - Marzo
All’inizio di ogni giornata il consacrato riceve dalla liturgia una parola con cui
orientare la sua vita interiore e la sua azione. È una parola che vaglia i pensieri e
i sentimenti, i progetti e le opere eseguite. Essa purifica e risveglia la tensione a
vivere per Dio e a servire i fratelli, porta dentro la quotidianità il lievito del Vangelo e rende prezioso ogni gesto compiuto grazie ad una ispirazione che viene da
quella sorgente.
“La Parola di Dio è la prima sorgente di ogni spiritualità cristiana. Essa alimenta un
rapporto personale con il Dio vivente e con la sua volontà salvifica e santificante.
È per questo che la lectio divina, fin dalla nascita degli Istituti di vita consacrata, in particolar modo nel monachesimo, ha ricevuto la più alta considerazione.
Grazie ad essa, la Parola di Dio viene trasferita nella vita, sulla quale proietta la
luce della sapienza che è dono dello Spirito. Benché tutta la Sacra Scrittura sia
«utile per insegnare» (2 Tm 3, 16) e «sorgente pura e perenne della vita spirituale»,
meritano particolare venerazione gli scritti del Nuovo Testamento, soprattutto i
Vangeli, che sono «il cuore di tutte le Scritture». (VC, 94)
“La santità non è concepibile se non a partire da un rinnovato ascolto della Parola
di Dio. «In particolare — leggiamo nella Novo millennio ineunte — è necessario
che l’ascolto della Parola diventi un incontro vitale ... che fa cogliere nel testo
biblico la parola viva che interpella, orienta, plasma l’esistenza». È lì infatti che il
Maestro si rivela, educa il cuore e la mente. È lì che si matura la visione di fede,
imparando a guardare la realtà e gli avvenimenti con lo sguardo stesso di Dio, fino
ad avere «il pensiero di Cristo» (1 Cor 2, 16)”(Ripartire da Cristo, 24).
In sintonia con il sentire della Chiesa il CG27 scrive: “L’esperienza dell’incontro
con Dio chiede una risposta personale, che si sviluppa in un cammino di fede e in
un profondo rapporto con la Parola di Dio” (34). E fra le indicazioni per il cammino
si legge: “Caratterizzare il progetto di animazione e di governo a tutti i livelli per il
prossimo sessennio, mettendo al centro la Parola di Dio” (65.3).
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In questi ultimi anni la Chiesa ha riflettuto spesso sul posto che la Parola di
Dio deve occupare nella vita quotidiana
del credente. Oltre ai documenti pontifici che affrontano questo tema si può
ricordare:
2012, XIII Assemblea generale ordinaria del sinodo dei vescovi, Messaggio
al popolo di Dio.
Per concretizzare l’impegno di questo
mese:
• Durante la quaresima trovare nei testi della liturgia una parola da custodire
lungo il giorno; attingere da essa ispirazione per l’azione, forza, pazienza,
apertura di cuore.
• Riprendere il proposito di Don Bosco
di offrire ogni giorno una parola utile
per edificare la presenza di Cristo nelle
coscienze.
• Rileggere uno dei recenti documenti
che affrontano il tema della Parola di
Dio.
7. La gioia dell’incontro con il Risorto
- Aprile
La gioia è la divisa del cristiano, lo
identifica. Il cristiano lascia trasparire
una pienezza di vita che contagia. La
gioia non affiora come premio per una
vita impegnata, ma in seguito all’incontro con Cristo risorto. La presenza della
gioia è il riflesso con cui il consacrato
rende visibile che la sua vita è innestata
in Cristo.
Papa Francesco inizia così la Evangelii
Gaudium: “La gioia del Vangelo riempie il cuore e la vita intera di coloro che
si incontrano con Gesù. Coloro che si
lasciano salvare da Lui sono libera¬ti
dal peccato, dalla tristezza, dal vuoto
interiore, dall’isolamento. Con Gesù
Cristo sempre nasce e rinasce la gioia.
In questa Esortazione desidero indirizzarmi ai fedeli cristiani, per invitarli a
una nuova tappa evangelizzatrice marcata da questa gioia e indicare vie per
il cammino della Chiesa nei prossimi
anni” (EG, 1).
Ripartire da Cristo vede nella gioia
il segreto di una efficace animazione vocazionale: “La via maestra della
promozione vocazionale alla vita consacrata è quella che il Signore stesso
ha iniziato, quando ha detto agli apostoli Giovanni ed Andrea: « Venite e
vedrete» (Gv 1, 39). Questo incontro,
accompagnato dalla condivisione della
vita, chiede alle persone consacrate di
vivere profondamente la loro consacrazione per diventare un segno visibile
della gioia che Dio dona a chi ascolta
la sua chiamata. Di qui la necessità di
comunità accoglienti e capaci di condividere il loro ideale di vita con i giovani,
lasciandosi interpellare dalle esigenze
di autenticità, pronte a camminare con
loro” (16).
“Vivere con gioia e autenticità la grazia
della consacrazione” (CG27, 67.1) è la
consegna che ci è stata data dal Capitolo Generale. Per riflettere sul tema
della gioia si può utilizzare “Gaudete in
Domino”, del Beato Paolo VI.
Per concretizzare l’impegno di questo
mese:
• Rileggere i racconti evangelici dell’incontro con il Risorto per impostare
bene ogni relazione.
• Dopo aver riletto la lettera di Don Bosco da Roma, 1884, ricercare i motivi
che rendono meno viva la gioia nelle
nostre comunità.
8. Il valore della vita interiore.
Maria è madre e maestra di chi vuole
stare di fronte a Gesù e fare di Lui il
fondamento su cui edificare la propria
vita. I vangeli consegnano pochi cenni
sulla sua vita interiore, ma più che sufficienti perché tutti i grandi santi potessero riconoscerla e indicarla come il
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modello più perfetto dell’ideale di vita che stavano perseguendo.
Il rapporto tra Maria e la vita consacrata è spesso descritto con termini esaltanti:
“Come Maria Santissima, la prima consacrata, per virtù dello Spirito Santo e per
il dono totale di sé ha generato Cristo per redimere l’umanità con una donazione
d’amore, così le persone consacrate, perseverando nell’apertura allo Spirito creatore e mantenendosi nell’umile docilità, oggi sono chiamate a scommettere sulla
carità, «vivendo l’impegno di un amore operoso e concreto verso ogni essere
umano». Un particolare legame di vita e di dinamismo esiste fra lo Spirito Santo
e la vita consacrata, per questo, le persone consacrate devono perseverare nella
docilità allo Spirito Creatore” (Ripartire da Cristo, 10).
Maria è esempio sublime di piena appartenenza e totale dedizione a Dio. Scelta
dal Signore, che ha voluto compiere in Lei il mistero dell’Incarnazione, ricorda ai
consacrati il primato dell’iniziativa di Dio. Al tempo stesso con il suo assenso alla
Parola Maria si pone come modello dell’accoglienza della grazia da parte della
creatura umana. Vicina a Cristo, insieme con Giuseppe, nella vita nascosta di
Nazareth, presente accanto al Figlio in momenti cruciali della sua vita pubblica, la
Vergine è maestra di sequela incondizionata e di assiduo servizio. In Lei, «tempio
dello Spirito Santo», rifulge così tutto lo splendore della nuova creatura. La vita
consacrata guarda perciò a Lei come a modello sublime di consacrazione al Padre, di unione col Figlio e di docilità allo Spirito.
Il CG27 ci pone davanti “alla Vergine Maria che nel Magnificat canta a Dio che
guida fedelmente il suo popolo sui sentieri della storia, operando meraviglie e
prodigi in favore degli umili e dei poveri. Con Lei riscopriamo la gioia della fede
che infonde ottimismo e speranza” (31).
Per concretizzare l’impegno di questo mese:
• Sottolineare la novena a Maria Ausiliatrice.
• Riprendere in una celebrazione mariana il cammino fatto durante l’anno,
assieme agli altri gruppi che hanno seguito lo stesso itinerario.
don Jean Rebellato
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La Lettera dell’Ispettore
PROFESSIONI
Prime Professioni Religiose
L’8 settembre, a Colle don Bosco, i
novizi di Monte Oliveto hanno emesso la loro Prima Professione Religiosa come Salesiani di don Bosco.
Come Ispettoria INE abbiamo accompagnato in questo importante
passo due giovani: Fabio Banin, di
Porto Viro, e Enrike Antonio Martines, dalla Moldavia.
Condividendo la loro gioia continuiamo a ricordarli con affetto nella preghiera.
GRLEC Damijan
MAGRI Andrea
MARKELC Gregor
MARTINES ERRERA
Enrike-Antonio
RIZZO Clint
SCHEMBRI Julian
SCHULLERN SCHRATTENHOFEN
Federico
SCHWAB Josua
SEESING Harold
TOURON Lionel
VEBER Filip
Di seguito l’elenco dei novizi:
BANIN Fabio
BUGEJA Johan
CALLIGARO Stefano
DEAN-JACKSON Michael Wayne
DEL BEL BELLUZ Enrico
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La Lettera dell’Ispettore
IL SEGRETARIO
Notizie
dal Consiglio Ispettoriale
Il Consiglio ispettoriale si è incontrato per un tempo prolungato a fine giugno a
Monteortone (19-21) come conclusione dell’anno pastorale passato e apertura del
nuovo.
Abbiamo iniziato il Consiglio con un momento di adorazione Eucaristica e un tempo di scambio e di condivisione a partire dall’articolo 58° delle Costituzioni.
Dopo esserci accordati sull’accoglienza dei Consigli Generali dei Salesiani e delle
FMA, ospiti a Santa Fosca per gli Esercizi Spirituali, l’Ispettore ha aggiornato sulla
salute dei Confratelli, in particolare di don Claudio Bolla. Sono seguiti altri aggiornamenti.
Ai primi di giugno, l’Ispettore si è recato a Mainz per incontrare i Confratelli e concordare la conclusione della nostra presenza in Germania (dopo 40 anni!). Il saluto
ufficiale sarà comunque in settembre. Subentrano 2 salesiani polacchi che conoscono l’italiano e proseguiranno estendendo la missione anche ad altri gruppi linguistici. Mentre l’ispettore era a Mainz, si è recato a Würzburg per la celebrazione
del centenario dei Salesiani in Germania. Lì ha potuto incontrare il Rettor Maggiore
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e il Card. Maradiaga.
Don Silvio ha informato il Consiglio sui
corsi Animatori: si sono tenuti dal 9 – 18
giugno in due sedi (Mestre e Udine). I
partecipanti sono stati come lo scorso
anno, in tutti 1.400 con una flessione al
3° livello a causa dell’avvio dell’alternanza scuola - lavoro. Una cosa nuova è stata quella di far lavorare molto di
più in piccoli gruppi. Ci sono state tante
confessioni (quasi tutti si sono confessati).
L’Ispettore ha annunciato la visita Straordinaria di Don Stefano Martoglio, Superiore della Regione Mediterranea, da
febbraio a maggio 2017, dopo 4 anni
dalla precedente di Don Pierfausto Frisoli. Le visite però seguono una programmazione del tutto nuova, preparato dal Consiglio Generale rinnovato dal
Capitolo CG27.
Si è proceduto alle ammissioni ai voti
perpetui di Francesco Andreoli e Davide
Miani, (già ammessi dal Consiglio Ispettoriale di Torino), e dei voti temporanei
dei giovani salesiani: Marco Mazzorana,
Filippo Spinazzè, Giovanni Marchetti,
Gabriele Baldo, Ioris Franceschinis. Si
sono letti i giudizi delle ammissioni dei
tre giovani di Nave: Daniel Balan, Marco
Boatto e Damiano Mauro. Così pure si
sono fatte le ammissioni di due aspiranti al noviziato: Karol Derlatka e Antonino
Mazara. Si è presa in esame la richiesta
di Lorenzo Giannone di non procedere
nella vita salesiana al termine dei voti
temporanei, come pure si è discussa la
richiesta di indulto di lasciare la Congregazione da parte di Daniele Beghini,
presentata poi al Rettor Maggiore. L’Ispettore ha comunicato poi la possibile
composizione della Comunità Proposta
del prossimo anno che potrebbe contare su 8-9 giovani, provenienti da varie
case dell’Ispettoria.
Quindi, l’Ispettore ha condiviso con i
consiglieri tutte le obbedienze che dopo
pochi giorni, il 30/6, sono state rese uf-
ficiali. Si sono presi in esame i nuovi
confratelli che entrano nell’Ispettoria:
don Benedetto Pio Bertapelle dal VEN,
don Giulio Cavarzan dall’AUS, don Silvano Coldebella da GER, don Giuseppe
Tabarelli dalla ICC, don Paolo Zuccato
dall’UPS, don Franco Lever dall’UPS,
il Sig. Ernesto Annoè da ISI. Quelli che
escono invece dall’Ispettoria sono don
Gianfranco Ferrari destinato all’Agnelli
di TO, don Giorgio Gallina all’ATE, don
Agostino Pieretti a Nave (ILE).
Si è dedicato un tempo abbastanza
prolungato per prendere in esame il bilancio del 2015 di ciascuna casa dell’Ispettoria con l’approvazione di tutti i
bilanci.
Il Consiglio, inoltre, ha lavorato sul testo
del POI (progetto organico ispettoriale)
e si sono ulteriormente fissati alcuni appuntamenti sul calendario ispettoriale
2016-2017.
Si è messo a punto il programma dettagliato della consulta dei direttori che iniziava l’indomani 22/6, così pure il corso
dei docenti neoassunti che si è tenuto
sempre a Monteortone dal 12-15 luglio.
Passando al Consiglio Ispettoriale del
29 agosto, - numero 83° dall’inizio del
servizio di don Dal Molin come Ispettore - don Roberto riferisce la soddisfazione dei Consigli Generali degli SDB
e delle FMA per l’ospitalità ricevuta e
per l’opportunità di un ambiente meraviglioso per fare gli EE.SS. a Santa Fosca. Informa dell’arrivo del confratello L
Ygzaw Hailu dall’Etiopia (AET) il quale
frequenterà la facoltà di Comunicazione allo IUSVE, l’Ispettore dell’Etiopia e
il sig. Cesare Bullo passeranno dall’Ispettoria a metà settembre per parlarne direttamente. Aggiorna sulla situazione di salute di Don Claudio Bolla
(che rientrerà a breve a Schio) e di don
Giancarlo Neffari. Informa ancora su altri avvenimenti: a ottobre don Salema
Emilius dall’Ispettoria AFE arriverà a
PD per frequentare il corso di Liturgia a
17
Santa Giustina. C’è stato nel frattempo l’arrivo di don Armando Stocco (90 anni)
dal Messico (MEM) e lo si è accolto per motivi di salute nella Comunità “Zatti”.
L’Ispettore del Messico è venuto di persona a visitarlo. Anche don Luigi Lonardi
è passato dalla casa di Santa Croce-VR a quella della “Zatti”a Mestre. A Mainz
in Germania si chiude la presenza italiana il 18 settembre. Parteciperà a questo
saluto ufficiale anche il nostro Ispettore insieme con don Silvano Coldebella. Don
Adriano Lucato da Essen farà ritorno in Ispettoria alla fine di novembre per raggiunti limiti di età consentiti dalla Chiesa di Germania. Inoltre, l’Ispettore passa in
rassegna ogni comunità con la composizione ormai determinata dei confratelli,
considerando soprattutto i diversi ruoli affidati ai singoli, in particolare ai Consigli
delle case. Si ritorna ancora sul calendario dell’anno approfondendo gli appuntamenti più importanti, il calendario delle visite alle case di don Stefano Martoglio e
quelle dell’Ispettore. Un appuntamento importante sono gli Esercizi Spirituali dei
confratelli e i momenti formativi per gli animatori e varie categorie di confratelli,
che sono stati presi in considerazione.
Si è fatta poi una verifica sul corso dei neoassunti a Monteortone nel mese di
luglio. Era partito con alcune incertezze, ma poi è andato bene, con un continuo
crescendo. La ricaduta è stata molto positiva. I giovani docenti sono venuti in contatto con chi vive dentro la scuola già da tempo, e sii sono lasciati coinvolgere.
Bisogna dire che ci sono nuovi docenti nelle nostre scuole con delle belle qualità.
Sono arrivate una trentina di mail di gente che ringraziava e che dichiarava di voler
andare avanti assieme. Mettere in rete le nostre scuole è quindi una modalità di
fare formazione col vantaggio di tenere agganciata la vita reale. E’ stato raggiunto
un traguardo importante, che cioè i laici stessi, formati dai salesiani, sono stati
capaci di donare la propria esperienza salesiana ad altri laici, un passaggio di testimonianza, un segno di speranza.
Si è passati poi a fare una verifica dell’Assemblea Ispettoriale del 27 agosto. L’assemblea con la presenza dei consigli delle case è andata bene. Siamo riusciti
a consegnare il testo sia dei Documenti Capitolari che del POI in tempo utile, a
pensare che sono stati approvati il 9 luglio scorso. Il discorso fatto dall’Ispettore
all’inizio, sul Consiglio della casa, è stato efficace perché ha focalizzato alcuni testi
importanti delle Costituzioni e del Magistero salesiano sul Consiglio della casa.
Erano presenti tanti giovani preti, questo fatto è importante sotto l’aspetto della
formazione in vista del futuro dell’Ispettoria. È stata molto apprezzata la presentazione di don Silvio sul POI. Si è deciso di chiedere alle case i nomi dei Consigli
delle CEP e di stamparli sul Catalogo Ispettoriale.
L’Ispettore infine ha fatto una presentazione per sommi capi della CISI di luglio
scorso dove si è esaminato il consolidato economico dell’anno 2015 di tutta l’Italia. Per informare i confratelli di questo incontro, attendiamo CISIINFORMA che
dovrebbe arrivare a breve.
don Gianni Pellini
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PASTORALE GIOVANILE
Formazione
Animatori Pastorali e Parroci
Interrompendo la decennale tradizione che vede gli animatori pastorali riuniti nella nostra “colonia estiva” di Auronzo negli ultimi giorni di luglio, quest’anno il
raduno formativo si è svolto presso la nostra casa di Belluno nella prima decade di agosto. Nuova la struttura e la tempistica mentre la tematica affrontata
resta in continuità con l’anno precedente. Accompagnati da don Rossano Sala,
docente UPS di pastorale giovanile e successore di don Riccardo Tonelli, abbiamo riflettuto sull’importanza di una progettazione virtuosa della comunità
educativo-pastorale. L’impegno che come ispettoria ci siamo assunti: quello di
alimentare e accompagnare i processi di coinvolgimento dei laici nelle nostre comunità, non può non passare per una maggior consapevolezza dell’importanza
di pensare, progettare e verificare assieme le molteplici iniziative che attuiamo a
favore dei giovani. Alla maggior consapevolezze deve anche seguire una migliore
capacità di coordinare e gestire i tempi e i luoghi di condivisione perché il nostro
ritrovarci non sia semplicemente organizzare ma, nel piccolo e nella semplicità,
autentica ricerca della volontà di Dio pe il bene dei più piccoli.
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Le tre giornate bellunesi sono state vissute quindi all’insegna dello studio, del
confronto e della fraternità l’occasione migliore per dare ufficialmente il benvenuto ai 6 giovani sacerdoti che oramai sono parte attiva nelle nostre comunità:
don Paolo Biscotti, don Emanuele Zof, don Fabio Maistro, don Andrea Gazzo,
don Andrea Lovisone, don Daniele D’Ercoli.
Estate 2016
Iniziative - esperienze - racconti...
In questo primo numero del rinnovato notiziario ispettoriale volevamo rendervi
partecipi delle diverse iniziative ispettoriali che hanno caratterizzato l’estate
che si sta chiudendo. Un piccolo pezzo del grande puzzle di attività che nel territorio a noi affidato – Triveneto - abbiamo promosso e condotto a servizio dei
giovani, dei ragazzi e dei bambini. Sono solo dei brevi flash nella speranza di offrirvi nei prossimi numeri, attraverso la viva voce dei giovani/ragazzi che vi hanno
partecipato, un resoconto più vivo e dettagliato.
I corsi animatori
L’estate del Movimento Giovanile Salesiano del Triveneto è iniziata all’insegna
dell’hashtag #essereanimatori. La prima attività che ci ha infatti visti coinvolti
come Pastorale Giovanile è stata quella di CORSI ANIMATORI, un evento che
ogni anno ci permette di raggiungere molti giovani provenienti da ambienti salesiani ma anche diocesani. I partecipanti anche in questa edizione sono stati
numerosi: circa 1.600 ragazzi, dai 14 ai 18 anni, hanno popolato i cortili dell’
“Istituto San Marco” di Mestre e del “G.Bearzi” di Udine. Tanti anche i volontari
che hanno dato una mano nella preparazione e a cui va il nostro più sentito grazie. Ogni anno abbiamo la possibilità di incontrare tante persone che, gratuitamente, ci aiutano nell’organizzazione dei nostri eventi ed è un dono per cui siamo
davvero grati. Dalla formazione alla preghiera, passando per il clima di condivisione e di divertimento, i Corsi Animatori sono ancora uno degli eventi più attesi
di inizio estate. #essereanimatori è una sfida che poi continua nelle realtà di
provenienza, in cui i giovani si mettono in gioco nel servizio ai più piccoli…con
una marcia in più!
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GMG
Questa estate verrà a lungo ricordata anche per la Giornata Mondiale della
Gioventù in Polonia. Un centinaio di giovani del MGS Triveneto sono partiti alla
volta di Cracovia, passando per Budapest. L’esperienza che abbiamo proposto
loro prevedeva infatti, oltre ad alcuni momenti di aggregazione offerti dall’organizzazione centrale della CEI, di fare un percorso “alternativo” in gruppo visitando
alcuni luoghi significativi. Nel percorso di avvicinamento a Cracovia ci siamo
fermati a Budapest dove, oltre a visitare la città, abbiamo avuto la possibilità di
familiarizzare con la bella figura del beato coadiutore Stefano Sàndor; il venerdì prima della grande veglia ci siamo recati a Calvaria, santuario mariano caro
al Santo Giovanni Paolo II, dove abbiamo vissuto un mini ritiro con la possibilità
delle confessioni. Durante la permanenza in terra polacca i nostri ragazzi hanno
avuto la fortuna di essere ospitati da alcune famiglie appartenenti alla parrocchia
salesiana di Cracovia, dove hanno ricevuto un’accoglienza – a detta di tutti –
molto commovente. La disponibilità di queste famiglie e la loro generosità hanno
lasciato un segno nel cuore di tanti.
Tre i momenti forti vissuti assieme a Papa Francesco: l’accoglienza nel parco
di Blonie, la veglia e la Santa Messa conclusiva nel parco della Misericordia.
In queste occasioni il Santo Padre ha spronato i giovani, entusiasmandoli e facendoli sentire protagonisti del presente e del futuro del mondo, invitandoli soprattutto a non confondere la felicità con la comodità.
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Impresa ciclistica 2016 - TOTUS TUUS
Il bellissimo motto di Giovanni Paolo II ha accompagnato e guidato la tradizionale
Impresa Ciclistica, che da oltre un trentennio il MGS Triveneto propone a ragazzi
dalla terza media in su.
Quest’anno i 54 partecipanti, di cui 7 salesiani sono partiti da Narbonne, nel
sud della Francia, passando attraverso la Spagna, per arrivare a Lourdes.
L’impresa quest’anno ha avuto un tocco di eccezionalità: il terzo giorno, arrivati
a Barcellona un virus ha iniziato a serpeggiare tra i partecipanti e, più della metà
sono stati colpiti. Ci siamo quindi dovuti fermare e l’impresa è diventata un viaggio tra ambulatori e farmacie che abbiamo svuotato per rifornirci di antibiotici.
Questo virus ha fermato il nostro pedalare ma non lo spirito e il clima bello che
ogni anno caratterizza l’impresa che è composta da alcuni semplici ingredienti.
Prima di tutto il servizio. Ognuno è prezioso e ha un piccolo incarico che è essenziale a tutto il gruppo: chi deve riparare le bici, chi cucinare, montare le tende,…
anche nelle pause non si sta fermi per metterci a disposizione di tutto il gruppo.
L’impresa è esperienza di amicizia e fraternità. Nulla è fatto da soli, anzi. Fare
tutto insieme, dal gioco alla preghiera, da un tono molto più profondo alle nostre
relazioni perché non siano superficiali ma vere amicizie che ci aiutano a crescere.
Anche le serate sono sempre caratterizzate da uno stile di allegria e semplicità
salesiana.
Infine, l’impresa è fare un’esperienza di Dio attraverso la fatica e il sacrificio
e il confronto con le vite di santi. Quest’anno ci ha accompagnato Bernadette
Soubirous. Ogni mattina veniva letto un brano della sua vita che ci aiutava nella
riflessione personale e poi nella condivisione a gruppi. Ogni giornata poi, segnata
dalla Messa, ci aiuta a nutrire il cuore di ciò che conta veramente. Questo ci ha
permesso di arrivare preparati, anche se in pullman, a Lourdes.
Siamo arrivati come mai ci saremmo aspettati di arrivare, un po’ malati e debilitati
ma tanto allegri. Arrivati alla grotta abbiamo chiesto insieme, alla nostra mamma del cielo quello che conta veramente: un cuore nuovo e forte per essere
amici di Gesù e per spenderci per gli altri. E siamo convinti che don Bosco sia
stato molto contento di questa esperienza!
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Esercizi spirituali per i giovani
Una trentina di giovani universitari ha infine vissuto alcuni giorni di Esercizi
Spirituali a Ligosullo, tra i monti della Carnia. L’esperienza iniziata con la visita
alla mostra di Illegio dal suggestivo titolo: “Oltre”. In viaggio con cercatori, fuggitivi, pellegrini, è stata caratterizzata da riflessioni sul tema del nuovo anno pastorale “Maestro, dove abiti?”, da momenti di silenzio e di preghiera. Divertimento
e allegria non sono certo mancati!
L’incontro con Gesù, l’approfondimento del rapporto con Lui e la risposta al
Suo amore porteranno sicuramente frutto nel corso di quest’anno.
Accompagnati da salesiani e Figlie di Maria Ausiliatrice i giovani hanno potuto
anche vivere alcuni importanti momenti di confronto personale e di confessione.
Giornata della scuola
Il nuovo anno pastorale è ormai iniziato e come Pastorale Giovanile abbiamo già
vissuto un momento importante: la Giornata della Scuola, il 5 settembre. Sono
stati convocati tutti i docenti delle scuole salesiane del Triveneto per ascoltare
il prof. Giuseppe Mari parlare di un tema davvero scottante per ogni educatore:
“Qual è il significato delle regole in educazione?”.
Autorità e regole non sono certo due aspetti facili in questo momento storico, ma
forse proprio per questo motivo si tratta di una questione fondamentale su cui
riflettere e mettersi in gioco.
Le parole del relatore hanno sapientemente provocato i presenti, che poi hanno
messo a frutto ciò che hanno ricevuto nei lavori di gruppo previsti per la seconda
parte della mattinata, essendosi suddivisi per tipologia di scuola in cui insegnano.
Nella Santa Messa, infine, l’Ispettore don Roberto Dal Molin ha ricordato che
anche don Bosco dava grande importanza al regolamento e al rispetto di esso,
ma sempre con l’amorevolezza come punto di partenza e come ragione ultima
che motiva i nostri interventi.
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Meeting animatori
1.130 iscritti: 300 persone in più rispetto all’anno precedente... questo è il primo,
fondamentale dato che desideriamo darvi al termine dell’esperienza del Meeting
Animatori 2016 che si è tenuto a Lignano il 17 e 18 settembre!
Questo aumento degli iscritti dice molto sull’intensità dell’estate che abbiamo
vissuto tra Corsi Animatori e il servizio nei vari oratori e nelle parrocchie. Tante
persone, provenienti non solo dagli ambienti salesiani ma anche dalle diocesi, ci
hanno raccontato come il periodo estivo, carico di attività giovanili, quest’anno
abbia avuto davvero una marcia in più anche per merito degli animatori che si
sono messi in gioco con gratuità e con qualità. Nei due giorni che abbiamo vissuto a Lignano abbiamo potuto constatare come tutti fossero carichi ed entusiasti
per l’estate, ma anche determinati ad iniziare il nuovo anno con lo stesso sentimento di dedizione. Il tema dell’anno “Maestro, dove abiti?” ci ha accompagnati
sia il sabato che la domenica, dando modo di riflettere sul nostro rapporto con il
Signore. Per essere giovani ed animatori che fanno la differenza è fondamentale
il tempo che spendiamo con Gesù! La pioggia non ci ha fermati, anzi! Il meteo
ha giocato a nostro favore: ha piovuto nei momenti in cui non bisognava uscire
o spostarsi. La domenica, dopo un forte temporale durante la Messa, è anche
uscito un bel sole che ha permesso ai più coraggiosi di fare il bagno nella fresca
acqua del mare! Una proposta nuova, che in molti hanno colto, è stata quella di
gestire la domenica mattina divisi per realtà in modo da condividere, organizzare,
programmare...alla luce dei nuovi spunti dati dalla proposta pastorale. Chi invece
ha preferito partecipare ai tre percorsi che abbiamo organizzato (incontrare Gesù
attraverso la via della bontà, della bellezza o della verità) ha avuto modo di approfondire questi aspetti particolari dell’incontro con il Signore, mettendosi in gioco
grazie alle provocazioni che sono state fatte e agli stimoli dati.
L’allegria tanto cara a don Bosco, la serietà con cui sono state accolte le proposte, il clima disteso e fraterno hanno reso questo fine settimana davvero speciale.
Ringraziamo chi ci aiutati a realizzare tutto: salesiani, Figle di Maria Ausiliatrice,
staff, Ge.Tur: a tutti costoro va il nostro più grande GRAZIE! Siamo certi che
in tanti hanno portato a casa la domanda fatta da don Nicola Munari durante
l’omelia della domenica mattina: “Voglio investire tempo ed energie nella vera
RICCHEZZA, che è Gesù?” Il nostro augurio, al termine di questa esperienza e
all’inizio del nuovo anno, è proprio quello di tenere vivo questo interrogativo e di
trovare un modo nuovo per curare il rapporto con il Maestro...che abita innanzitutto nel profondo del nostro cuore.
don Silvio Zanchetta
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Notizie dalle nostre
Case Salesiane
Notizie dalle nostre
Case Salesiane
TRIESTE
Estate a
Trieste...
Campo Scuola e
Pellegrinaggio
L’estate salesiana triestina è stata densa
di appuntamenti, ma i due più significativi
sono senza dubbio stati il camposcuola
a Fusine di Zoldo e il pellegrinaggio in
Polonia.
Il campo estivo è stato vissuto da ragazzi
dalla quinta elementare alla seconda superiore accompagnati da alcuni animatori. La settimana si è svolta all’insegna
della familiarità, dell’aiuto reciproco, del
gioco e della preghiera. Guidati dalla storia di “Zootropolis” i ragazzi hanno cercato di scoprire i loro veri sogni e trovare
i modi per realizzarli abbattendo i muri
della paura, con umiltà e sempre pronti
ad aiutare gli altri.
Ogni mattina con lo zaino in spalla si
sono avventurati sui sentieri delle Dolomiti, passando dal rifugio Città di Fiume
alla malga Ombretta sotto la Marmolada,
dal passo Giau fino al rifugio Scoiattoli,…
Le serate sono state tutte diverse, con
vari giochi, tra cui quello notturno, e si
sono concluse, sull’esempio di San Giovanni Bosco, con una buonanotte di Don
Marek o del giovane salesiano Davide
Miani che ha passato l’estate a Trieste.
Il campo scuola non resta nel cuore solo
ai ragazzi più piccoli ma anche agli animatori che vivono questa esperienza con
profondità e serenità autentica stando
con gioia assieme ai più piccoli.
Erika, una delle animatrici più grandi
dice: ”La montagna rappresenta la nostra
vita: le salite rappresentano le difficoltà
e gli ostacoli che incontriamo ogni giorno. Durante il cammino, però, non siamo
soli e incontriamo persone che ci stanno
accanto, ci donano un prezioso conforto
spronandoci a continuare, proprio come
si fa durante una faticosa camminata in
montagna.
Alla fine si giunge assieme in cima, soddisfatti e pieni di gioia, da dove si vede
tutto il panorama e con i compagni di
25
viaggio che ci hanno aiutato si può goderne
appieno”.
Scrive Annalisa: “Conclusa la settimana e
ritornati dai nostri genitori con un bagaglio
pieno di cose da lavare ed avventure da
raccontare e ricordare, continuiamo la nostra vita di ogni giorno grati per aver vissuto un’esperienza indimenticabile. Speriamo
che ciò che abbiamo imparato possa essere
qualcosa da sperimentare nelle nostre famiglie giorno per giorno, più consapevoli di noi
stessi e delle nostre capacità e, sullo stile di
don Bosco, essere sempre pronti a camminare con i piedi a terra e lo sguardo rivolto
al cielo.”
Il pellegrinaggio in Polonia, sui luoghi di
Giovanni Paolo II è avvenuto la seconda
settimana di agosto, un vero incontro con
la storia di uno tra i più amati papi di tutti i
tempi.
È stata l’occasione per conoscere più profondamente la sua famiglia a Wadowice
dov’è nato e ha vissuto la sua infanzia, grazie ad un nuovissimo e modernissimo museo situato dentro l’edificio che ospitava la
casa di Karol. A Kraków i luoghi visitati sono
stati l’Università dove studiava; la Chiesa
dove da giovane sacerdote pronunciava le
sue prime prediche; il Palazzo dei Vescovi
in cui è stato ordinato sacerdote e successivamente vi si è fermato come Vescovo. E
poi la cattedrale di Wawel, il santuario della
Divina Misericordi, il santuario di San Giovanni Paolo II… e tanto altro.
A Częstochowa un’esperienza davvero unica ed emozionante: nella cappella in cui è
custodito il quadro della Madonna Nera è
stata celebrata la messa. Ma la Polonia permette di visitare anche le miniere di sale a
Wieliczka, e i campi di concentramento di
Auschwitz e Birkenau.
Una settimana intensa, ricca di tutto quello che la Polonia “nasconde” e che lascia a
bocca aperta!
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UDINE
SANTA
TERESINA
Santa Teresina di
Lisieux alla Casa
Salesiana di Udine
L’1 e il 2 settembre abbiamo avuto la grazia di
ospitare all’Istituto Salesiano Bearzi di Udine il
reliquiario di Santa Teresina di Lisieux. È stata
una bella occasione per affidare alla Santa il
nuovo anno pastorale e per vivere un prezioso
momento di spiritualità.
È lei che nel testo “Storia di un’anima”
scrisse: “Ho trovato finalmente la mia vocazione. La mia vocazione è l’amore. Nel cuore
della Chiesa, mia madre, io sarò l’amore” (S.
Teresa di Lisieux).
BOLZANO
VENEZIA
A TEATRO
IUSVE
“Il Matrimonio
Perfetto”
Si apre il nuovo anno
con 2200 iscritti
Una serata speciale sarà promossa dalla casa
salesiana di Bolzano e dall’associazione “Juvenes”, per contribuire al progetto, “regaliamo
un sorriso” a sostegno del team di cure palliative pediatriche dell’ospedale di Bolzano.
Sul palco a presentare le finalità del progetto
ci sarà la dottoressa Grazia Molinaro.
Sono 790 i nuovi immatricolati - 425 nuovi iscritti alle triennali, 230 nuovi iscritti alle
magistrali, 135 nuovi iscritti ai master – allo
Iusve, l’istituto universitario salesiano di Venezia.
E tra i campus di Mestre e Verona l’università
salesiana ora tocca quota 2200 con 214 docenti.
Il gruppo teatrale “Sipario Amico”, in collaborazione con l’associazione “Team Juvenes”,
presenta lo spettacolo:
“Il matrimonio perfetto di R. Hawdon”.
Sabato 24 settembre alle ore 20.30
presso il Teatro “Rainerum” di Bolzano.
Ingresso libero.
Per maggiori informazioni:
www.rainerum.it
Con questi numeri lo Iusve è in procinto ora di
iniziare il nuovo anno accademico, presentato
a Mestre, presso la sede della Gazzera, dal
preside Arduino Salatin, e dai direttori del dipartimento di Psicologia, Nicola Giacopini,
del dipartimento di Comunicazione, Mariano
Diotto, e del dipartimento di Pedagogia, Vincenzo Salerno.
Tra le novità di quest’anno, nel dipartimento di
Comunicazione, alcuni nuovi progetti di ricerca
legati alla realtà virtuale e realizzati in collaborazione con aziende e multinazionali.
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Il primo si chiama “Vite connesse: identità relazioni e consumi attraverso le App mobile”
sarà rivolto ad indagare le nuove tecnologie
e il ruolo delle stesse nei processi identitari
e relazionali. Ci sarà anche la nascita di un
“Osservatorio sugli internet Meme”, contenuti virali mutanti, prodotto della condivisione rielaborati poi dagli utenti, finora poco
indagati da un punto di vista scientifico.
Nel dipartimento di Psicologia quest’anno
partiranno nuovi corsi di formazione. Due i
fronti: Iusve farà parte del progetto veneto
pensato dall’Ufficio scolastico regionale per
la formazione per studenti e docenti sulle
tematiche legate al bullismo e al cyberbullismo ma verranno attivati a Iusve anche i
corsi di didattica digitale e comunicazione
docenti-studenti pensati nell’ambito del bonus formazione per i docenti.
VERONA
CORSI
GRATUITI
Tecnico del
Restauro Di Beni
Culturali
Il dipartimento di Pedagogia, infine, ripropone il Master dedicato alla sessualità che
ha avuto grande successo lo scorso anno
(80 ore frontali, in collaborazione con Iner,
Istituto per l’educazione alla sessualità e
fertilità) e della triennale in “Scienze dell’educazione” per “Educatore prima infanzia”
partirà quest’anno anche il “Corso di alta
formazione per Educatore di pastorale giovanile”. Un Master di 2 anni che prevede
200 ore formative divise in 16 weekend (da
ottobre 2016 a maggio 2018).
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L’Istituto Salesiano San Zeno nella sede
del Centro di Formazione Professionale di
Sant’Ambrogio di Valpolicella, con la Regione Veneto e in partenariato con l’Università
di Verona - corso di Laurea in Beni culturali,
propone per giovani in possesso di Diploma di
Scuola Superiore il Corso triennale di formazione superiore per TECNICO DEL RESTAURO
DI BENI CULTURALI - Materiali lapidei naturali
e artificiali (marmi, laterizi, intonaci, stucchi e
dipinti murali) «Lavori di restauro e manutenzione dei beni mobili e delle superfici decorate
di beni architettonici» - D.M. 24 ottobre 2001
n. 420.
Il Tecnico del restauro di beni culturali è «una
figura professionale in grado di collaborare
con il restauratore, eseguendo, con autonomia decisionale strettamente afferente alle
proprie competenze tecniche, determinate
azioni dirette e indirette per limitare i processi di degrado dei beni e assicurarne la
conservazione, operazioni di cui garantisce
la corretta esecuzione secondo le indicazioni metodologiche e operative, sotto la direzione e il controllo diretto del restauratore».
Il percorso formativo prevede il conseguimento della qualifica professionale, rilasciata dalla Regione Veneto su delega dello Stato italiano, valida su tutto il territorio
nazionale e nei Paesi dell’Unione europea
(livello formativo EQF5).
Il corso è finanziato dalla REGIONE
VENETO ed è completamente gratuito.
Per maggiori informazioni:
www.sanzeno.org
VENEZIA
Novità
all’ISSM
Studenti
già dipendenti
Un’importante occasione lavorativa all’Eni e un
nuovo laboratorio di tecnologia: ecco le novità
del Centro di Formazione Professionale dei salesiani.
«Le iscrizioni – spiega il direttore Alberto Grillai
– sono andate bene. Fin troppo: abbiamo avuto tante richieste dalle famiglie e a qualcuno
abbiamo dovuto dire di no. Da un lato siamo
contenti, dall’altro ci dispiace di non aver potuto accogliere qualche ragazzo che qui avrebbe trovato la propria collocazione, ma le classi
sono strapiene».
In concreto significa che in ogni classe ci saranno 25/26 ragazzi, rispetto ai 23/24 dell’anno
scorso. In una si arriva addirittura a 27. «Per
noi – prosegue l’insegnante – è problematico:
significa, ad esempio, dover avere 27 computer e gestire tutti questi studenti in un laboratorio non è facile. Ma cercheremo di fare tutto
al meglio». Circa 160 in tutto i nuovi iscritti tra
centro professionale, dove partiranno 6 classi
prime (indirizzi: meccanico, elettrico e grafico),
e istituto tecnico (indirizzi: grafica e comunicazione e meccatronica), dove ci sarà una nuova
prima.
La novità di maggior rilievo, però, non riguarda i nuovi iscritti ma 6 studenti di terza, cioè
di 17 – 18 anni, che avranno un’opportunità
unica, che parte dalla riforma del contratto di
apprendistato e del sistema duale scuola-lavoro. «Sei nostri studenti – spiega soddisfatto il
direttore Grillai – sono stati selezionati da Eni,
che ha firmato un protocollo d’intesa a livello
nazionale con il ministero del Lavoro e quello
dell’Università, impegnandosi ad assumere in
due anni 135 ragazzi. L’Eni ha individuato per
questo progetto 5 scuole d’Italia tra cui, unico,
il nostro CFP. Di fatto, dal primo giorno di scuola, questi studenti saranno alunni e dipendenti
Eni, alterneranno le lezioni in aula al lavoro sul
campo, nello stabilimento di Porto Marghera».
Saranno i primi a sperimentare davvero questo
nuovo contratto con 500 ore di scuola e 500 in
azienda: al termine per loro l’esame di qualifica. «Una bella opportunità: avere un contratto
di lavoro, – prosegue – lavorare in una multinazionale, portare a casa un piccolo stipendio.
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E servirà una stretta sinergia scuola-azienda perché il tutor aziendale concorrerà con
noi alla valutazione dei ragazzi per alcune
materie».
Belle le sorprese, ma tante anche le difficoltà da superare per l’avvio di un nuovo anno
scolastico. A quelle ormai conosciute, come
la scarsità di risorse e la volontà di non ritoccare al rialzo le rette – «anche se ora che la
Regione paga con più regolarità è tutto un
po’ più semplice» dice Grillai – nel 2016 si
è aggiunta anche l’incertezza legata al concorsone per gli insegnanti.
«In effetti – spiega – il concorsone era uno
spauracchio. Molti lo hanno fatto, ma i tempi
biblici hanno ritardato esiti e nomine. Così,
almeno per quest’anno, possiamo stare
tranquilli sul fronte dell’organico». Una cinquantina in tutto i docenti dell’istituto.
Ma se la tecnologia è, da sempre, il fiore
all’occhiello di questa scuola – tutta la struttura è cablata con il wi-fi per lavorare anche
con l’iPad – non poteva mancare una novità anche sotto questo profilo. «Nella classe
prima – spiega il direttore – che recepisce
il nuovo contratto d’apprendistato, abbiamo
inserito un laboratorio per le nuove tecnologie. L’obiettivo è insegnare ai ragazzi una
mentalità, che li faccia approcciare sempre
in modo positivo con i nuovi strumenti disponibili, consentendo loro di avere, tra 5
anni, una forma mentis per adattarsi a ciò
che troveranno».
In concreto, gli studenti impareranno, anche giocando, a usare il coding, la programmazione a blocchi, o quella con Arduino, o
ancora la stampante 3D e la robotica. «Faremo usare loro – conclude Grillai – tutte
queste cose per abituarli a pensare a cosa
fare con la tecnologia, per non restare sorpresi e passivi, tra dieci anni, quando ci saranno strumenti diversi. Il tutto condito da
un bel po’ di fantasia, che sul lavoro sarà il
loro valore aggiunto».
30
La Lettera dell’Ispettore
COMUNICAZIONI
Missione Cattolica
Italiana di Mainz
18 settembre 2016
“I Salesiani passano, don Bosco resta”. La comunità salesiana italiana di Mainz
ha salutato così le circa 400 persone convenute domenica 18 settembre per la
celebrazione di saluto che ha visto passare il testimone alla comunità salesiana
polacca dell’Ispettoria di Piwa (PLN), ma sempre sotto la giurisdizione dell’Ispettoria tedesca. Era stato il Capitolo Ispettoriale dell’allora Veneta Ovest a inviare i
primi salesiani italiani per la cura pastorale degli immigrati in Germania nel 1972.
Dopo le prime esperienze a Colonia e a Gummersbach, i nostri confratelli approdarono nel 1987 a Mainz. Nell’intervento conclusivo, l’Ispettore INE don Roberto
Dal Molin, ha ricordato i nomi di tutti i confratelli che si sono succeduti in questi
anni e che poi sono rientrati in Italia; essi si sono fatti vicini con il sostegno concreto e la formazione nella fede a tanti italiani che cercavano in Germania lavoro
31
e prospettive di futuro in mezzo a tante
difficoltà. Il fenomeno migratorio è molto cambiato negli ultimi decenni; oggi
in Germania arrivano diplomati e laureati che parlano più lingue alla ricerca di
una sistemazione lavorativa che l’Italia
non sempre sa garantire. La Missione
Cattolica di Mainz rimane comunque
un punto di riferimento per tanti che
hanno radici italiane ma che sono nati
e cresciuti in Germania.
Don Pio, don Silvano e Luciano sono
stati sommersi dall’affetto commosso
di tante persone che hanno trovato in
loro dei padri, dei fratelli, degli amici.
Si sono spesi con dedizione e sacrificio per tanti anni e la gente ha saputo ricambiare con una partecipazione
sentita e un vivo coinvolgimento nelle
attività pastorali della missione.
Il discernimento per dare un futuro alla
missione era partito diversi anni fa; si
è fatto intenso negli ultimi due anni.
Don Pio ha sapientemente guidato
alla ricerca di soluzioni coinvolgendo
i due Superiori Regionali d’Europa e
gli Ispettori tedesco e italiano. L’Ispettoria polacca del Nord ha espresso la
disponibilità a subentrare inviando per
ora due confratelli e un terzo arriverà il
prossimo anno (nel frattempo Luciano
rimane per l’avvio della nuova comunità). Don Marek e don Sbignew sono
stati accolti con molta partecipazione
anche perché parlano entrambi molto
bene l’italiano e stanno perfezionando il loro tedesco (indispensabile per
l’esercizio del ministero in Germania)
con la frequenza a corsi di studio della lingua. La loro simpatia e la loro attenzione pastorale, don Sbignew è già
stato parroco a Genova, hanno avviato
promettenti rapporti pastorali lenendo
il rammarico per la partenza di don Pio
e don Silvano.
Il decano della Diocesi di Mainz ha insediato il nuovo parroco alla presenza
degli Ispettori tedesco, italiano e polac-
32
co; hanno partecipato anche il delegato delle Missioni Cattoliche in Germania e il direttore della comunità di Bonn
di cui fanno parte già da diversi anni i
confratelli residenti a Mainz.
Nei volti dei partecipanti alla celebrazione molto ben animata si leggeva la
commozione per la partenza dei nostri confratelli, la gratitudine per tutto il
bene ricevuto e la consapevolezza che
si apre una nuova stagione comunque
promettente. Don Silvano concludeva:
“il Signore che vi ha dato tante gioie
non si tirerà indietro e ve ne darà altre,
anzi, più numerose”.
INSERTO SPECIALE
20° anniversario della presenza
Salesiana in Romania e Moldavia
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Per scaricare e stampare l’inserto: torna sull’articolo del “Notiziario Salesiano di Settembre 2016”, nel sito www.salesianinordest.it e lo trovi tra gli allegati in formato pdf.
33
INSERTO SPECIALE
Corso di Alta Formazione Universitaria
in Educatore di Pastorale Giovanile
Corso di Alta Formazione Universitaria in
EDUCATORE DI
PASTORALE GIOVANILE
Direzione scientifica
del corso
Prof. Vincenzo Salerno
Il corso ha durata
biennale e prevede
176 ore formative e
24 di laboratorio (20 CFU)
Per scaricare e stampare l’inserto: torna sull’articolo del “Notiziario Salesiano di Settembre 2016”, nel sito www.salesianinordest.it e lo trovi tra gli allegati in formato pdf.
34
INSERTO SPECIALE
Chi Ama Educa - edizione 2016
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CALENDARIO
Ottobre 2016
Calendario
Chiesa Congregazione
Liturgico
1 S
2 D
Gr MM
27° t. Ord.
Ispettoria INE
Pastorale Giovanile
RM a Costanza – 20° Presenza
Costanza – 20°
RM a Costanza – 20° Presenza FESTE DI INIZIO ANNO A LIVELLO LOCALE
3 L
S. Francesco Mestre: Settore Economia VE IUS: Consiglio Presidenza
5 M
Beato Marvelli
6 G
Vaticano: Conf Mondiale
Sport&Fede (7)
2° Consiglio Direttivo CNOS FAP
(Pomeriggio)
Cnos-Fap Dir (8)
1° Consulta Presidi Unitaria
VE IUS
Zelarino: Comm
CET VC
B. V. Rosario
8 S
9 D
Consulta FS (h 15 – 18)
28° t. Ord.
1° ALTA FORMAZIONE (9)
1° Leader
10 L
Consiglio
Ispettoriale
11 M
VB - Belluno
12 M
13 G
14 V
VB - Belluno
Emarg Disagio Coord (14)
B. Alexandrina
2° Equipe PG (h 9-12.30)
Delegati FS (15)
Da Costa
2° EUPG (h 14-17) L
TGS – DBYN (16)
Coord Parr Oratori
Ufficio CS (15)
15 S
16 D
CGS Cons Direttivo
1° Consigli CEP scuola - cfp
VB – Ve Castello
VB – Ve Castello
1° Giovani Orizzonti - Giovani per i Giovani (16)
29° t. Ord.
Mestre
Consigli CEP
Gruppi Vocaz
17 L
Mestre
Consulta Parroci
1° Consulta Parroci
18 M
Ufficio Voc. (19)
VB – San Donà
19 M
PG – Cet | Vocazioni
VB – San Donà
2° Consulta Sociale (9.30-12.30)
1^ Consulta Economi
20 G
21 V
VB – Ve Mestre
“San Marco”
VB – Ve Mestre
“San Marco”
Cnos Scuola Dir+Ass (22)
22 S
S. Giovanni
Paolo II
23 D
30° t. Ord.
24 L
San Luigi
Guanella
2° Tirocinanti (23)
1° Gruppo Ricerca (23)
Giornate di Spiritualità Salesiana
Giornate di Spiritualità Salesiana
25 M
3° Formazione SCN
Giornate Spirit’
Mezzano
Exallievi
Consiglio
Ispettoriale
VB - Este
26 M
AM
VB - Este
27 G
Settore PG (28)
Roma – Sett PG
28 V
Roma – Sett PG
29 S
B. Michele Rua
30 D
31° t. Ord.
31 L
36
Costanza – 20°
Mestre in sede
4 M
7 V
Consiglio –
Ispettore
Delegato PG + Cons PG
Consulta MGS (30)
Cooperatori Assemblea
elettiva
CGS Cons Dir (1)
Roma – Sett PG
Mestre in sede
DEFUNTI
Ricordiamo i nostri confratelli
INE -- DEFUNTI
DEFUNTI ANNO
ANNO 2015-2016
2015-2016
INE
INE - Defunti anno 2015-2016
NOME
LUOGO
NOME
LUOGO
Nome
Luogo
DATA
DATA morte
morte ETA’
ETA’ SEPOLTO
SEPOLTO
Data
Età
Sepolto
(morte)
L
L Saggin
Saggin Francesco
Francesco
Pordenone
Pordenone
07.11.2015
07.11.2015
87
87
Cervignano
Cervignano d.
d. Friuli
Friuli UD
UD
P
P Frezzato
Frezzato Gabriele
Gabriele
Castelfranco
Castelfranco V.to
V.to
03.12.2015
03.12.2015
75
75
Loreo
Loreo (RO)
(RO)
P
P Ceschia
Ceschia Michelangelo
Michelangelo Udine
Udine
05.02.2016
05.02.2016
89
89
Magnano
Magnano in
in Riviera
Riviera UD
UD
L
L Beggiato
Beggiato Sante
Sante
Schio
Schio
07.03.2016
07.03.2016
91
91
Schio
Schio (VI)
(VI)
P
P Barban
Barban Bruno
Bruno
Godego-Cognata
Godego-Cognata
10.05.2016
10.05.2016
88
88
Mogliano
Mogliano Veneto
Veneto TV
TV
Altri missionaridell’Ispettoria
dell’Ispettoria o del
territorio
Altri
Altri missionari
missionari dell’Ispettoria oo del
del territorio
territorio
(originario)
(originario)
P
P Campagnaro
Campagnaro Giuseppe
Giuseppe Torino-Valdocco
Torino-Valdocco
25.09.2015
25.09.2015
81
81 S.
S. Giorgio
Giorgio in
in Bosco
Bosco PD
PD
P
P Chinaglia
Chinaglia Pietro
Pietro
Asuncion
Asuncion –– Paraguay
Paraguay
16.10.2015
16.10.2015
89
89
Montebello
Montebello VI
VI
P
P Faroni
Faroni Adolfo
Adolfo
Makati
Makati City
City –– Filip.
Filip.
92
92
Treviso
Treviso
L
L Toso
Toso Carlo
Carlo
Altamira
Altamira –– Caracas
Caracas
11.01.2016
11.01.2016
82
82
Campocroce
Campocroce –
– Mogliano
Mogliano TV
TV
P
P Cavaliere
Cavaliere Federico
Federico
Madagascar
Madagascar
14.01.2016
14.01.2016
88
88
Maserà
Maserà di
di Padova
Padova
L
L Canesso
Canesso Giuseppe
Giuseppe
Roma
Roma –– S.
S. Callisto
Callisto
06.02.2016
06.02.2016
82
82
Bessica
Bessica di
di Loria
Loria TV
TV
P
P Trenti
Trenti Zelindo
Zelindo
Roma
Roma –– UPS
UPS
11.02.2016
11.02.2016
81
81
Dro
Dro –
– Trento
Trento
P
P Sartori
Sartori Pietro
Pietro
Gerusalemme
Gerusalemme
17.03.2016
17.03.2016
82
82
Fara
Fara Vicentina
Vicentina
P
P Cervesato
Cervesato Attilio
Attilio
VE
VE –– Mestre
Mestre
02.04.2016
02.04.2016
88
88
Rio
Rio S.
S. Martino
Martino –
– Scorzè
Scorzè VE
VE
P
P Zorzetto
Zorzetto Angelo
Angelo
Santiago
Santiago (Cile)
(Cile)
06.04.2016
06.04.2016
93
93
Oriago-Mira
Oriago-Mira VE
VE
P
P Calovi
Calovi Arcangelo
Arcangelo
Cochabamba
Cochabamba BOL
BOL
13.05.2016
13.05.2016
94
94
Faedo
Faedo (TN)
(TN)
P
P Schiavon
Schiavon Pietro
Pietro
Shillong
Shillong –– India
India
19.06.2016
19.06.2016
89
89
Legnaro
Legnaro (PD)
(PD)
P
P Contin
Contin Ugo
Ugo
Loreto
Loreto (AN)
(AN)
10.07.2016
10.07.2016
83
83
Montà
Montà (PD)
(PD)
P
P Codutti
Codutti Gio-Batt.
Gio-Batt.
Chambéry
Chambéry (F)
(F)
27.07.2016
27.07.2016
82
82
Brazzacco
Brazzacco di
di Moruzzo
Moruzzo UD
UD
05.01.2016
05.01.2016
37