N.33 ottobre 2016
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magazine n. 33 ottobre 2016 FARE FUTURO 33 ottobre 2016 Autorizzazione del Tribunale di Bologna n.6858 del 26.11.1998 - Poste Italiane SpA - Spedizione in Abbonamento Postale 70% - Aut. MBPA/CN/BO/0008/2015. Le idee e le proposte degli Imprenditori di Unindustria Bologna SPECIALE QUINTA EDIZIONE DA RECORD Oltre 15.000 presenze alla due giorni delle imprese “CERCHIAMO UNA NUOVA VIA EMILIANA” Il messaggio del presidente Vacchi all’Assemblea generale FORMAZIONE: RIFLETTORI ACCESI SULLA CULTURA I progetti dedicati alla scuola protagonisti sul palco di Farete FARE 1 Gestione magazzino conto terzi Inventari Gestione informazioni Controllo qualità Facchinaggio e picking Imballaggio Etichettatura Confezionamento Movimentazione merci e stoccaggio Trasporto e distribuzione www.platinumlogistica.it Srl SERVIZI LOGISTICI OUTSOURCING Sviluppiamo soluzioni immediate ed efficaci: dalla gestione del magazzino ai trasporti, un prezioso aiuto su misura lungo tutta la catena produttiva. Platinum srl Via Angelelli, 14/A - Castel Maggiore (BO) Tel: 051 713965 - Fax: 051 6320304 [email protected] fare 1 More than home made. More than custom made. More than well made. MEDIAMORPHOSIS.it - Photo Fabio Mantovani More than hand made. MADE IN IMA 2 fare www.ima.it magazine sommario Le idee e le proposte degli Imprenditori di Unindustria Bologna numero 33 ottobre 2016 DIRETTORE RESPONSABILE Marzia Barbieri EDITORE FARE S.r.l. via San Domenico, 4 - 40124 Bologna tel. 0516317111 - fax 051356118 DIREZIONE E REDAZIONE UNINDUSTRIA BOLOGNA ART DIRECTOR Lorella Luccarini - Unindustria Bologna STAMPA LABANTI e NANNI Industrie Grafiche Srl via Giuseppe di Vittorio, 3 40053 Valsamoggia Loc. Crespellano (BO) PUBBLICITÀ FARE S.r.l. via San Domenico, 4 - 40124 Bologna tel. 051 6317111 - fax 051 356118 PUBBLI’ concessionaria editoriale S.r.l. corso Vittorio Emanuele 113 41100 Modena tel. 059 212194 - fax 059 226627 [email protected] FOTO Archivio Unindustria Bologna Francesca Aufiero, Giacomo Maestri, Lorella Luccarini Presidente Alberto Vacchi Direttore Generale Tiziana Ferrari Sedi via San Domenico, 4 - 40124 Bologna tel. 0516317111 - fax 051356118 piazzale Pertini 8 - 40026 Imola tel. 0542644044 - fax 0542643971 www.unindustria.bo.it Autorizzazione del Tribunale di Bologna n. 6858 del 26.11.1998 Poste Italiane S.p.A. Spedizione in abbonamento Postale 70% Aut. MBPA/CN/BO/0008/2015. Gli articoli presentati possono non rispecchiare le posizioni di Unindustria Bologna che comunque li ritiene un contributo sul piano dell’informazione e dell’opinione focus 5 vita industriale 7 di Tiziana Ferrari di Marianna Saguatti e Marco Taddei ICT, motore per l’innovazione 50 Speciale 52 Farete quinta edizione da record 54 Rimettere il bene comune al centro di ogni impresa 61 “È nostro dovere cercare una nuova via emiliana” 65 Imprese del futuro il valore delle idee 69 Barcamper Ventures al via con un primo closing da 30 milioni 73 Farete Scuola riflettori accesi sulla cultura 74 Farete...Scintille fa brillare il talento dei ragazzi 78 Teen Parade un primo passo verso il futuro 80 Aiop Bologna tra qualità, ricerca e innovazione 82 Le nuove frontiere del welfare aziendale 88 I mille volti di David Bowie in mostra al MAMbo 90 News Unindustria 95 rubrica a cura di Rete ICT di Marco Taddei di Giovanni Bucchi di Alberto Vacchi di GB di Marianna Saguatti di MS a cura di Radioimmaginaria di MT di Ilaria Iseppato di MS di Marianna Saguatti e Marco Taddei fare 3 Associato all’Unione Stampa Periodica Italiana robertamarzullo.it - ph: Di Maria Grazie per la fiducia I vostri successi sono i nostri successi Il nostro lavoro garantisce traguardi fondamentali, come la registrazione europea del primo farmaco a base di cellule staminali, prodotto da Holostem Terapie Avanzate al Centro di Medicina Rigenerativa dell’Università di Modena e Reggio Emilia. ING.FERRARI SpA: CHANGING TIMES www.ingferrari.it 4 fare focus In inglese esiste un’espressione, wishful thinking, che indica una concezione basata su di un “travisamento ottimistico della realtà”, per cui basta enunciare un proposito perché esso si realizzi. In apertura dell’anno scolastico, mi verrebbe da dire che ci sono dei maestri del wishful thinking, instancabili nel riproporre soluzioni senza tenere conto della realtà, senza valorizzare le esperienze positive e senza accettare che le trasformazioni del sistema educativo non avvengono né in un giorno né in un anno. Ci sono decine di scuole senza insegnanti, in alcuni casi anche di materie importanti, non pare certo questo un esempio di brillante programmazione del patrimonio più importante del nostro Paese: i nostri figli. Tuttavia, quando la “Buona Scuola” fu annunciata, ci fu una positiva reazione al fatto che un Governo ponesse come priorità la questione educativa e, anche se questa risoluzione si è un po’ annacquata, il giudizio buono resta. Tra gli aspetti positivi, c’è il processo di realizzazione dell’alternanza scuola-lavoro, che sta diventando parte integrante della progettazione nelle scuole secondarie superiori, e ha l’indubbio merito di avvicinare la scuola e il mercato del lavoro in quanto alleati nella produzione di competenze e soggetti educativi di pari dignità. Questo è stato possibile grazie ad anni di progetti comuni adeguatamente valutati e riproposti. Le imprese da sempre lavorano per l’inclusione dei ragazzi, nel rispetto dei ruoli, e sebbene i finanziamenti pubblici alle scuole restano modesti, Unindustria Bologna ha continuato con perseveranza e attenzione ad investire in laboratori, programmi formativi, banchi di scuola, nella coerenza di un impegno verso le future generazioni. I dati recenti di giugno ci consegnano l’ennesima prova di un forte bisogno di competenze specializzate, dall’ottico al meccatronico, dall’ortopedico all’informatico. Sono decine e decine le ricerche aperte su queste competenze che non trovano risposta. Comunicare di più, comunicare meglio, parlare con le famiglie, farsi capire dai ragazzi, orientare correttamente i docenti. Non basta. Dobbiamo fare di più e farlo insieme. Una comunità di imprese e imprenditori che segni una via comune: orientare le future generazioni. Tiziana Ferrari Direttore Generale Unindustria Bologna fare 5 Ma de in Bo IT log AL Y na La mia PERSONAL STORAGE MACHINE! TOMWORK, un’IDEA NATA per GESTIRE i tuoi CONSUMABILI cullata... coccolata... presentata... offerta... CONTROLLO in TEMPO REALE • Tracciabilità movimenti • Reperibilità degli oggetti • Identificazione utente tramite badge • Statistiche sull’uso • Invio e-mail sottoscorta (...anche per oggetti di grandi dimensioni) VIENI A TROVARCI Bologna Fiere KeyCo - chiavi Rosk / TomWork / TC Consolle - DPI TomWork+ / Tom3 - utensili 19 - 21 ottobre 2016 performed for WCM 6 fare Indaco Project srl • Via Poli, 5 • 40069 Zola Predosa • Bologna • Italy T. +39.051.6166900 • [email protected] • www.indacoproject.it Your data collection partner... Marianna Saguatti Marco Taddei ANALYSIS LANCIA QWAY UN’INNOVATIVA PIATTAFORMA DI SVILUPPO Una piattaforma integrata per lo sviluppo smart di applicazioni business: è QWay, l’innovativo prodotto lanciato da Analysis che mette a disposizione sia degli specialisti IT che degli utenti avanzati un insieme di strumenti che consentono di realizzare complete applicazioni business per gestire attività e procedure normalmente non coperte dagli ERP commerciali o da verticali. La nuova piattaforma è stata presentata ufficialmente lo scorso 12 maggio nel corso del tradizionale appuntamento annuale con l’Open House di QualiWare, il core event del programma annuale di iniziative dedicate ai clienti acquisiti e potenziali, che si è tenuto all’’Hotel Express by Holiday Inn di Bologna. “Nei nostri oltre 20 anni di esperienza nell’informatizzazione dei sistemi qualità, abbiamo constatato come le aziende riscontrino spesso difficoltà nel trovare soluzioni software che consentano loro, a costi accettabili, di strutturare e centralizzare le informazioni che derivano da processi aziendali che non fanno direttamente riferimento all’ERP. Per questo motivo abbiamo sviluppato strumenti come il form designer, il report designer e la dashboard, i quali hanno trovato, nel tempo, impiego anche in ambiti diversi rispetto alla gestione di qualità, sicurezza e ambiente, cui è dedicato il nostro prodotto di punta, QualiWare. Nell’ambito di un piano di espansione delle quote di mercato abbiamo quindi pensato di realizzare la vita industriale linea di prodotto QWay dedicata ai dipartimenti IT aziendali che siano alla ricerca di strumenti semplici che consentano loro di realizzare applicazioni di complessità limitata ma delle quali hanno assoluta necessità per potere strutturare le informazioni ed evitare che gli utenti trovino una soluzione con strumenti non appropriati. La nuova piattaforma, sulla quale si basa anche la nuova release di QualiWare, è già disponibile per l’installazione, e sarà oggetto, nei prossimi mesi, di molte iniziative mirate a divulgarne le potenzialità, anche attraverso seminari online, i cosiddetti webinar”, spiega Pier Alberto Guidotti, fondatore e Ceo di Analysis. Parallelamente al lancio di QWay, l’azienda di Trebbo di Reno prosegue l’attività di sviluppo di QualiWare, consolidando le funzionalità dedicate alle nuove normative ISO 9001:2015, anche in base alle esperienze operative delle aziende clienti che hanno cominciato il processo di transizione alla nuova norma del proprio sistema qualità. Per informazioni: www. qway.it e www.qualiware.it. ATS - MICROFOUND INVESTE IN FORMAZIONE Workshop e visite in azienda per toccare con mano i meccanismi di un processo produttivo e della fusione di precisione a cera persa. È un vero e proprio investimento in formazione quello che la Ats-Microfound di Sasso Marconi ha scelto di attuare, organizzando corsi sia all’interno del proprio stabilimento sia nelle sedi di grandi gruppi industriali del territorio e del Paese. “Avendo riscontrato spesso, negli uffici progettazione e tecnici anche di importanti società, la mancanza di una reale conoscenza della nostra tecnologia, una decina di anni fa abbiamo deciso di impegnarci in questo senso, dedicando ai clienti e a chiunque fosse interessato a conoscere la fusione di precisione a cera persa dei workshop di approfondimento dei diversi aspetti della progettazione e dell’acquisto”, spiega Gianna Bigliardi di Microfound. Si inseri- sce all’interno di questo percorso virtuoso la visita che il 9 maggio scorso ha portato trenta studenti di Ingegneria Meccanica del Dipartimento di Meccanica del Politecnico di Milano, che dedica grande attenzione al contatto fra teoria e applicazioni pratiche nell’ambito della didattica, all’interno dello stabilimento Ats-Microfound. “L’osservazione di un sito produttivo è sicuramente importante per uno studente di ingegneria”, commentano dall’azienda, “perché approfondire la conoscenza del mondo industriale serve ad acquisire una visione della tecnologia diversa da quella appresa in aula, più pratica, più vicina a questioni concrete di progettazione, di pianificazione di tempi e costi”. Con questa convinzione l’azienda realizza con regolarità, presso la propria sede di Sasso Marconi, un corso che coniuga una parte teorica in aula con una visita allo stabilimento, per permettere agli interessati di assistere direttamente alle diverse fasi del processo di microfusione a cera persa, una tecnica artistica molto antica con cui sono stati fusi capolavori come il David di Donatello. Da anni Ats-Microfound è impegnata a far conoscere la tecnologia nella quale è specializzata, spesso considerata di nicchia, poco conosciuta e scarsamente applicata nonostante i vantaggi che offre a quei settori industriali che necessitano di componenti in acciaio e leghe speciali, per i quali riduce le lavorazioni meccaniche a una sola operazione. “Le giornate di formazione che organizziamo nelle aziende, da fare 7 cui spesso scaturiscono nuove occasioni di collaborazione strategica e nuovi input progettuali, sono estremamente proficue perché gli argomenti tecnici, concordati il più delle volte con l’impresa ospitante, sono mirati alle esigenze specifiche del prodotto e del settore di riferimento. Se per le società rappresentano un’opportunità di sviluppo delle competenze tecniche e la scoperta di una tecnologia capace di legare il design alla riduzione dei costi, per noi si tratta invece di un confronto stimolante e funzionale a renderci un partner sempre più affidabile e propositivo”, conclude Gianna Bigliardi di Ats-Microfound. BANCA ALBERTINI SYZ LA SPECIALIZZAZIONE NEL PRIVATE BANKING È una scelta di campo precisa quella compiuta da Banca Albertini Syz, che ha deciso di specializzarsi nel private banking e nell’asset management, convinta che il mestiere di gestore di patrimoni richieda una dedizione esclusiva e una libertà assoluta nelle scelte di investimento per i propri clienti e che la solidità finanziaria sia un requisito imprescindibile, quanto la professionalità e la cura delle competenze. “Negli ultimi tre decenni le banche hanno potuto estendere l’attività ben oltre quella, tradizionale, del credito, e il modello della banca universale è diventato predominante. Ma entrare in nuovi campi significa dar spazio a situazioni di conflitto di interesse, esporsi a rischi addizionali e di nuovo genere, dover crescere per poter competere su tutti i fronti. Con la crisi del 2008 i problemi del settore bancario sono esplosi: l’inefficacia dimostrata delle ‘muraglie cinesi’ nel contenere le situazioni di conflitto di interesse e le ingenti perdite registrate da banche anche di grande nome hanno reso evidenti i limiti del modello di banca universale e dato spazio alle realtà che hanno preferito concentrarsi su poche, precise attività”, spiegano da Banca Albertini Syz. “In tutto questo assistiamo a un ritorno all’antico. Le banche sono infatti una creazione italiana che affonda le radici nella grande rinasci- 8 fare Siamo liberi nelle scelte e slegati da logiche di breve periodo: possiamo quindi guardare avanti senza pregiudizi o remore, senza condizionamenti di alcun genere”, concludono da Banca Albertini Syz. UN CUORE DI ENERGIA PER BIOSTILE Alberto Albertini, Ad di Banca Albertini Syz ta economica del Duecento. E sempre in Italia sono nati il private banking e la specializzazione bancaria, si pensi al quattrocentesco Banco de’ Medici, focalizzato nel gestire solo i grandi patrimoni dei principi e dei re di tutt’Europa oltre che del Papato. Specializzazione ed egemonia nelle tecniche bancarie, primato nelle ‘competenze’, erano le prerogative dei banchieri italiani del Rinascimento”, proseguono dall’istituto bancario. Banca Albertini Syz unisce la lunga esperienza della famiglia Albertini, costituita in più di cinquant’anni di attività nella intermediazione di Borsa e nella gestione di patrimoni in Italia, alla presenza internazionale del gruppo bancario svizzero Syz, del quale fa parte. L’attività fondamentale della boutique bancaria Albertini Syz è quella di assistere la clientela nell’investimento finanziario del proprio patrimonio attraverso i servizi offerti, che comprendono la gestione patrimoniale discrezionale, la consulenza alla gestione, l’advisory nel wealth management avanzato, il family office. “La scelta di dedicarci esclusivamente al private banking riflette da un lato la specializzazione professionale dei nostri partner e dall’altro la volontà di escludere alla radice possibili conflitti di interesse generati da altre attività. Nel loro complesso le caratteristiche di indipendenza, imprenditorialità e specializzazione ci consentono di raggiungere l’obiettivo fondamentale della nostra attività, che è quello di meritare la fiducia dei clienti dimostrando in ogni momento attenzione alle loro esigenze e cura nel rapporto personale, professionalità e oggettività nelle scelte e nei consigli di investimento, efficienza nel servizio offerto. Un ‘cuore elettronico’ che pulsa di energia, prevedendo gli sprechi e ottimizzando i consumi. È la nuova invenzione di Biostile, marchio Sipla ProSgm focalizzato sulla progettazione e lo sviluppo di arredi urbani sostenibili, punto di riferimento dell’innovazione che fa bene all’ambiente. Così come per l’acqua, infatti, ogni ‘goccia’ di energia ha un’importanza enorme e non va sprecata. Con questa consapevolezza, le opere realizzate dall’azienda bolognese celebrano l’incontro della creatività e del design con l’alta ingegneria. Ma c’è di più: il fondatore e designer Roberto Ghisellini ha infatti scelto di integrare a bordo degli stessi arredi urbani un ‘cuore elettronico’ finalizzato all’autoconsumo dell’energia, che funzioni sia attraverso l’utilizzo delle tecnologie ‘smart’ (come la programmazione intelligente dell’accensione e spegnimento degli One battery — 24/7 operation think At CeMAT 2016, we will be sharing so many fresh ideas on key logistics trends to improve efficiency to your operations. CeMAT think think Smart Toyota think Get your free ticket to CeMAT 2016 on www.toyota-cemat.eu Toyota fare 9 L’AEROPORTO DI BOLOGNA SI CONFERMA LEADER DEL BUSINESS TRAVEL Dopo la vittoria dello scorso anno, l’aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna si conferma anche nel 2016 il migliore d’Italia per i viaggiatori d’affari. A decretarlo la rivista Mission, che ha assegnato allo scalo bolognese l’Italian Mission Award, dedicato al business travel, motivando così la propria scelta: “Il Marconi è un aeroporto in forte crescita e con un sempre più ampio numero di collegamenti, investe costantemente nel rinnovamento e ampliamento delle sue infrastrutture e nella proposta di innovativi servizi per la clientela d’affari”. Il grande riconoscimento, il primo dedicato al business travel organizzato da una società editoriale in Italia, mette in competizione i più importanti operatori del settore e i migliori travel manager, che vengono valutati da una giuria composta da travel manager selezionati e da esponenti della stampa. La serata di gala durante la quale è avvenuta la consegna del premio, nel marzo scorso a Milano, ha infatti rappresentato anche una piacevole possibilità di incontro professionale a cui hanno partecipato oltre 250 ospiti del settore business travel italiano e internazionale e giornalisti ed esponenti delle principali testate nazionali. A valere l’Italian Mission Award 2016 come migliore aeroporto d’Italia per i viaggiatori d’affari al Marconi di Bologna, i numerosi servizi dedicati che offre con l’obiettivo di garantire la massima efficienza e praticità nelle operazioni a coloro che desiderano ottimizzare il più possibile i propri tempi di spostamento. Tra que- elettrodomestici in funzione dell’energia disponibile), sia grazie a soluzioni dedicate all’accumulo di energia per un utilizzo ottimizzato dei consumi nell’arco della giornata. Con lo scopo di offrire ai proprietari di un impianto fotovoltaico semplici e immediati strumenti per calcolare e registrare in tempo reale i consumi dell’energia prodotta e scambiata con la rete, questa ‘App dell’autoconsumo’ rappresenta un’importante novità nel mondo dell’arredo ecosostenibile. Il software, preciso e affidabile, funziona grazie alla tecnologia Wi-Fi integrata ai prodotti Biostile (tra questi Blomma, Flo, Vela e Gastone), che consente una visualizzazione chiara e intuitiva dei dati e del funzionamento dell’impianto, anche da re- 10 fare sti i parcheggi comodi e vicini al terminal con tariffe segmentate in funzione della durata della sosta e ampia scelta di modalità di pagamento; una business lounge esclusiva e raffinata che offre la possibilità di effettuare il check-in per numerose compagnie aeree e permette di trascorrere l’attesa in confortevoli aree relax o in un lounge bar recentemente rinnovato nella struttura e nell’offerta, arricchita da un servizio light lunch, con connessione wi-fi e accesso riservato all’area imbarchi; sale riunioni ed una sala conferenze a disposizione per meeting ed eventi; YouFirst, un servizio personalizzato con staff dedicato che consente una semplificazione delle procedure aeroportuali grazie a una corsia riservata e al trasporto con mezzo privato fino all’aereo. La continua attenzione nei confronti dei passeggeri business e il ricco ventaglio di servizi proposti, che attraverso l’e-commerce sul sito dell’aeroporto possono essere combinati per ottenere promozioni, sconti e tariffe agevolate sui parcheggi, sui servizi Vip e presso alcuni ristoranti presenti all’interno del terminal, contribuiscono a rendere il Marconi uno scalo di rilevanza internazionale, settimo aeroporto italiano per numero di passeggeri, con circa 6,9 milioni nel 2015 di cui oltre il 70% su voli internazionali. Per conoscere le speciali condizioni riservate alle imprese, è possibile consultare il sito dell’Aeroporto www.bologna-airport.it o contattare la Direzione Business Non Aviation: [email protected], telefono 051-6479704. moto. La presenza di parametri dettagliati e la possibilità di gestire in modo semplice gli accessori per l’autoconsumo rendono efficace il bilancio e immediato il ritorno dell’investimento. “Per chi, come BioStile, ha già da tempo intrapreso la sfida del risparmio energetico e quindi dell’abbattimento dei consumi a tutela della salute del pianeta e di chi lo abita, introdurre un ‘cuore’ intelligente con il giusto carico di energia era un passo fondamentale”, commenta il fondatore Roberto Ghisellini. Il sistema tecnologico ideato dall’azienda, infatti, mira a rendere gli utenti più consapevoli dei propri sprechi e avrà il compito di guidarli e consigliarli nella scelta di comportamenti virtuosi, rendendoli infine capaci di individuare un proprio equilibrio energetico. Un traguardo importante per la qualità della vita, che comincia all’interno delle case dei privati. “Desideriamo cambiare il mondo e renderlo migliore. Per riuscirci è necessario partire da un check-up preliminare della condizione ed efficienza delle abitazioni attraverso strumenti non invasivi e armonici. Il primo step è quello di raggiungere un livello di risparmio importante, il secondo integrare all’ambiente domestico un minimo di impiantistica alternativa in armonia con la vita delle persone. Le sfide per l’ingegneria non finiscono qui, ma di certo saranno sempre affrontate nel rispetto della natura e della vita degli esseri umani”, conclude Ghisellini. CLINICA DOMICILIO ARRIVA IL NUMERO VERDE ATTIVO 24 ORE SU 24 Innovativo, veloce e senza liste di attesa: così si presenta il servizio diagnostico di radiografie ed ecografie a domicilio di Clinica Domicilio, parte del Consorzio Ospedaliero Colibrì, prenotabile dal numero verde 800 100 670 e attivo 7 giorni su 7, 24 ore su 24. Se è vero, infatti, che il grado di evoluzione di una società si misura dal livel- lo di attenzione e tutela nei confronti dei più deboli, “Clinica Domicilio è un asset strategico per la crescita - non solo economica - della regione Emilia-Romagna e in particolare di Bologna, il cui impegno per il miglioramento della qualità della vita dei cittadini sul fronte della salute e della prevenzione è garantito dalle certificazioni di Accredia e Kiwa”, come evidenzia Claudia Sabatini, presidente del Consorzio Ospedaliero Colibrì. Da anni il Consorzio svolge un ruolo chiave nella rete dei servizi della sanità regionale, investendo su progetti di valore professionale e umano nel campo dell’assistenza sanitaria integrata. Il nome ‘Colibrì’ vuole richiamare l’idea di leggerezza e velocità, caratteristiche portanti dell’organizzazione: leggerezza intesa come struttura snella e costi contenuti, velocità come capacità di adeguarsi rapidamente ad ogni cambiamento. “Il nostro fine è quello di far conseguire alle strutture consorziate i più alti livelli di efficienza ed efficacia per il raggiungimento dei loro obiettivi. Clinica Domicilio, che ha una copertura sull’intero territorio provinciale di Bologna, è un servizio semplice ed efficace che si avvale di macchinari digitali avanguardistici tali da essere sicuri per la salute del paziente, con zero rischi per chi si sottopone a ecografie o radiografie a domicilio”, spiega ancora Claudia Sabatini. Il servizio, che può contare su un sistema di diagnosi rapido (si tratta di 15 minuti in tutto), abbatte sensibilmente i tempi di attesa così come le barriere fisiche e organizzative, ren- Il team del Centro Medico Riabilitativo Fisios dendo possibile effettuare radiografie ed ecografie di- ziente. Nato come una scommessa al primo rettamente dal letto del bisognoso, piano di un condominio nella zona Fiera di sul divano, in ufficio o sul luogo di Bologna, Fisios ha infatti recentemente ablavoro. Clinica Domicilio ottimizza bandonato lo studio che occupava dal 2007 inoltre la consegna della refertazio- per trasferirsi in via Ottaviano Mascherino ne, che avviene entro 24 ore per 9/b, a pochi passi da dove tutto è iniziato, mail o per posta, e la teleconsulen- in una nuova sede di 500 mq che si artiza. È una soluzione studiata per i cola in nove ambulatori medici, sei box di più deboli, gli anziani e i disabili, fisioterapia, una grande sala d’aspetto, un ma di cui possono usufruire an- punto prelievi e una palestra riabilitativa che coloro che non hanno tempo travestita da campo sportivo, con tanto di o possibilità di spostarsi da casa o prato e piste per l’atletica leggera. Il Cendallo studio. “Il comparto sanitario tro Medico Riabilitativo ha inoltre scelto di privato contribuisce con innovazione e in- investire nella realizzazione di una sala opevestimento all’innalzamento della qualità ratoria dove svolgere attività di chirurgia della vita delle persone. Vogliamo garantire ambulatoriale. “Quello che ci ha portato un’offerta di servizi che presentino qualità, fino a qui è la stessa curiosità iniziale, sosicurezza e serietà sia grazie alla presenza stenuta dall’esperienza maturata negli anni di macchinari d’ultima generazione sia per precedenti. Fondamentale, in questo senso, l’impiego di personale medico e tecnico al- è stata l’idea imprenditoriale del direttore tamente specializzato. Ci preoccupiamo di sanitario Alessandro D’Errico, che ha scelconsolidare e ampliare la risposta sanitaria a to di costruire un luogo bello e accogliente 360 gradi, pur consapevoli di quanto ci sia per i pazienti e per i collaboratori, affinché da fare, convinti che il ‘fare sistema’ sia oggi fosse più facile ricordarsi ogni giorno che indispensabile”, conclude il presidente del è tanto il buono su cui scommettere. Fin Consorzio Colibrì. dal primo giorno abbiamo vissuto l’azienda come una famiglia: lavorare è diventato un gioco di squadra, e anche attraverso le difficoltà, che non sono mancate, siamo cresciuti insieme. Entrando nel nostro Centro si può percepire che incontrare le persone è innanzitutto un’occasione per noi, per la nostra giornata e per il nostro mestiere, che amiamo”, spiegano da Fisios. CompoImportante passo avanti per il Centro Medi- sto da numerose figure professionali quali co Riabilitativo Fisios, che può oggi contare fisioterapisti, dietologi, neurologi e medici su uno spazio più ampio in cui impegnarsi dello sport in costante aggiornamento dal per migliorare lo stato di benessere del pa- punto di vista formativo, il team del Cen- CMR FISIOS TRASLOCA PIÙ SPAZIO PER LA CURA DELLA PERSONA fare 11 Nuova Audi SQ7 TDI. Il SUV diesel più potente della terra. Con i suoi due turbocompressori a gas di scarico e con il terzo ad azionamento elettrico (EAV) la nuova SQ7 TDI è in grado di offrirvi un’incredibile spinta già da fermi. Grazie a questa novità, utilizzata per la prima volta su un’auto di serie, bastano solo 250 millisecondi per sovralimentare il nuovo V8 4.0 TDI, sprigionando una potenza di 453 CV e una coppia di 900 Nm. Il risultato sono prestazioni straordinarie, sportività oltre i limiti e comfort dinamico. Scoprite il nuovo SUV Audi Gamma Q7. Valori massimi: consumo di carburante (l/100 km): ciclo urbano 9,6 - ciclo extraurbano 6,9 - ciclo combinato 7,9; emissioni CO !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! CONVENZIONE AUDI ZENTRUM BOLOGNA S.p.A. riservata ai Soci di UNINDUSTRIA BOLOGNA Audi Zentrum Bologna S.p.a. è la concessionaria Ufficiale Audi per la Provincia di Bologna ed è punto di riferimento per tutta l’Emilia Romagna per il Brand “Audi Sport”. Siamo inoltre Partner esclusivo di Audi Italia per la vendita della vettura sportiva “R8”, delle tecnologie ibride “e-tron” e “g-tron” ed infine per il programma Usato “Audi Prima Scelta :plus”. Grazie al nostro Team di Vendita e attraverso la Specializzazione Flotte & Noleggio a lungo termine, siamo in grado di offrire ai nostri clienti le migliori soluzioni di mobilità sostenibile nel rispetto della tradizione e alla costante ricerca dell’innovazione. L’Orientamento al cliente e la continua ricerca dell’Eccellenza del servizio offerto in ambito Vendita e Post-Vendita ci portano ad investire costantemente sulle persone, sulle loro competenze e sulla loro professionalità in modo da mettere a disposizione della nostra clientela la migliore esperienza possibile in ognuna delle nostre 3 sedi operative. Il nostro costante impegno volto a soddisfare le aspettative e i bisogni dei clienti è testimoniato dal fatto che nel 2015 Audi Zentrum Bologna è stata la 1° Concessionaria Audi d’Italia per volumi di Vendita totalizzati e da tre anni è costantemente nella Top10 per l’Indice di Soddisfazione della sua clientela. Siamo dunque lieti ed onorati di riservare all’attenzione di tutti i soggetti soci di Unindustria Bologna, siano essi persone giuridiche e/o fisiche (Titolari, Amministratori, Presidenti, Consiglieri e Soci), la presente Convenzione per la fornitura di: 1) Veicoli nuovi di marca Audi; 2) Veicoli usati rientranti nel programma “Audi Prima scelta :plus”" 3) Servizi correlati sia in ambito vendita che post-vendita. BENEFIT VENDITA • • • • • • Scontistica riservata per l’acquisto Vetture • Audi Nuove; Scontistica riservata per l’acquisto Vetture • Usate “Audi Prima Scelta :plus”; Offerta gratuita dell’Extended Warranty sulle vetture Audi di 1 anno/60.000 km; Offerta gratuita dell’Extended Warranty • sulle vetture Usate “Audi Prima Scelta :plus” di 4 anni/km illimitati; Offerta di Test-Drive di 48h; Hot-line e Consulente alle Vendite dedicato: consulente alle vendite dedicato • per richieste di supporto di natura tecnica, fiscale o sui servizi offerti sia presso AZB • che presso la sede dell’associato. BENEFIT POST-VENDITA Scontica riservata per il servizio “Auto Sostitutiva Audi” in caso di fermo vettura; Scontistica riservata per l’acquisto Ricambi Originali Audi e di Accessori Originali Audi acquistati presso uno dei nostri Showroom e istallati presso una delle nostre officine; Sconto per il servizio “Noleggio a breve termine” (da 1 gg. a 6 mesi) di auto di marca Audi e veicoli commerciali di marca sul circuito Volkswagen presenti Euromobil; Condizioni agevolate per il servizio di lavaggio esterno e della pulizia degli interni della vettura Audi posseduta; Stoccaggio Gratuito dei Pneumatici Estivi e Invernali. Per ulteriori informazioni e approfondimenti, verificare nell’Area Convenzioni di Unindustria Bologna sul sito web: www.unindustria.bo.it !!!! ! tro Medico Riabilitativo collabora inoltre con figure mediche specializzate al fine di costituire un programma riabilitativo che risponda alle esigenze di qualsiasi paziente richieda la cura. La variegata gamma di prestazioni che il Centro Medico Riabilitativo Fisios offre è garantita da un’ampia area polispecialistica che comprende i reparti di cardiologia, chirurgia generale, plastica e vascolare, dermatologia, diagnostica ecografica, dietologia, fisiatria, ginecologia, medicina estetica, oculistica, ortopedia, otorinolaringoiatria, podologia e urologia; un punto prelievi che opera anche a domicilio; un servizio di fisioterapia garantito da professionisti che lavorano a stretto contatto con la persona; Fisios at Work, un settore interamente dedicato alla medicina del lavoro che mira alla cura delle aziende a 360° attraverso l’organizzazione di corsi di primo soccorso e un’innovativa piattaforma per la formazione a distanza con un catalogo di oltre mille corsi. “Al centro della ‘Mission’ di Fisios si trova la salute di coloro che si rivolgono a noi. Tutti i servizi proposti garantiscono infatti qualità delle prestazioni e professionalità da parte di tutte le figure che gravitano attorno alla persona, dal momento in cui entra dalla porta a quando ne esce”, concludono dal Centro. CINQUE STELLE ALLA QUALITÀ DI DALFIUME NOBILVINI Umore letteralmente alle stelle in casa Dalfiume Nobilvini. L’azienda vinicola di Castel San Pietro Terme nell’aprile scorso si è infatti vista assegnare, in occasione del Premio Enologico Internazionale della 50^ edizione del Vinitaly, l’importante riconoscimento “5 Star Wines Award 2016”. A essere gratificato dal giudizio di 90/100 della giuria composta da professionisti di valore e fama internazionali quali Master of Wine, Master of Sommelier, Sommelier ed esperti giornalisti che hanno valutato i campioni provenienti dall’Italia e dal resto del mondo, è stato lo spumante di Pignoletto “Scrigno Villa Poggiolo” 2015 - giunto al suo terzo compleanno - che vede così arric- 14 fare chirsi ulteriormente il proprio medagliere, dopo numerosi riconoscimenti ottenuti lo scorso anno, tra i quali la menzione al Decanter Asia Wine Award 2015. D’altra parte Dalfiume Nobilvini, con il marchio Villa Poggiolo, non è nuova agli importanti risultati: nel solo 2016 ha collezionato, oltre al “5 Star Wines Award”, un attestato di merito per il Franco Romagna Sangiovese Superiore Dop al Concorso Vino del Tribuno, indetto dal Tribunato di Romagna; tre menzioni al Decanter World Wine Awards con lo Spumante Scrigno, il Pignoletto Dop Colli D’Imola e con il Franco Romagna Dop Sangiovese Superiore; due medaglie all’IWSC International Wine & Spirit Competition Award Quality 2016: argento per lo Spumante Scrigno e Bronzo per il Franco Sangiovese Superiore (questi ultimi due sono tra i più prestigiosi concorsi enologici a livello mondiale). “Oggi produciamo vini di qualità riconosciuti a livello internazionale, che sanno esprimere eleganza e finezza mantenendo sempre il carattere originario. Dedizione e impegno, profusi stagione dopo stagione, ci portano a sfide continue alimentate da pura passione che diventano così garanzia di vini di alta qualità, nel rispetto delle migliori tradizioni agronome ed enologiche”, fanno sapere dall’azienda nata nel 1949 e da sempre guidata dalla famiglia Dalfiume. “La ricerca della qualità inizia dai filari dei nostri vigneti che si estendono per quasi 80 ettari sulle dolci colline di Castel San Pietro Terme; qui la cura verso ogni singola pianta si traduce in gesti quotidiani che esprimono l’amore per la vigna, dove la ricerca dell’eccellenza è perseguita coniugando sapientemente l’integrità del territorio e il rispetto delle tradizioni. In modo particolare con i vini a marchio ‘Villa Poggiolo’, il nostro brand top gamma, inseguiamo un sogno: valorizzare le tipicità, i profumi e i sapori dell’Emilia-Romagna, con l’obiettivo di esaltare i valori ed il fascino di questa terra meravigliosa”, spiegano ancora da Dalfiume Nobilvini. Per ampliare e completare la propria offerta, nel 2015 l’azienda ha anche rinnovato la propria sede creando una sala degustazione e ristrutturando una bottaia dove la famiglia Dalfiume accoglie personalmente i visitatori che desiderino sperimentare l’armonia di aromi e profumi dei numerosi vini dei marchi Villa Poggiolo e Dalfiume Nobilvini in occasione di light lunch, brunch, aperitivi o eventi in generale, il tutto abbinato a menù sempre vari che la clientela può scegliere (su prenotazione). “Qui si respira appieno la ‘philosophy’ di casa Dalfiume, dove l’innovazione abbraccia la tradizione vinicola e la linearità dell’architettura moderna sposa i materiali naturali, in un arredamento creato su misura dall’arch. Sarti e dalla sapiente manualità di artigiani locali”, concludono dall’azienda di Castel San Pietro Terme. DATALOGIC INAUGURA I NUOVI UFFICI A COLOGNO MONZESE E IN UK Continua la crescita di Datalogic in Italia e nel mondo. L’azienda, leader mondiale nei settori dell’acquisizione automatica dei dati e dell’automazione industriale, ha recentemente inaugurato i nuovi uffici in Gran Bretagna per l’area UK e Irlanda e i nuovi uffici di Cologno Monzese, nel milanese, confermando la volontà di investire sempre di più nei propri mercati di riferimento. Alle cerimonie del taglio del nastro, Il taglio del nastro dei nuovi uffici Datalogic in Gran Bretagna oltre a clienti e partner, hanno partecipato, tra gli altri, Romano Volta, presidente fondatore e Ceo del gruppo Datalogic, e Valentina Volta, Ceo della divisione Industrial Automation di Datalogic. Le nuove sedi ospitano diversi uffici commerciali, di entrambe le divi- sioni Datalogic ADC e Datalogic Automation, oltre a laboratori tecnici e alle show room dove poter toccare con mano tutte le ultime tecnologie lanciate dall’azienda. “Siamo molto soddisfatti dei nuovi uffici”, ha dichiarato Mike Doyle, regional director UK & Ireland di Datalogic. “Questa nuova struttura ci consente di accogliere i nostri partner e clienti facendogli toccare con mano i benefici che la nostra tecnologia apporta in tutti i mercati in cui operiamo”. Riferendosi invece alla nuova sede milanese, Emanuela Iapelli, country manager Italy Datalogic ADC, ha così commentato: “Siamo molti contenti di poterli accogliere in questa nuova struttura e siamo pronti a soddisfare appieno tutte le PREMIO MARISA BELLISARIO 2016 MELA D’ORO A SONIA BONFIGLIOLI È un prestigioso riconoscimento quello ricevuto da Sonia Bonfiglioli, presidente e ad del Gruppo Bonfiglioli, che il 17 giugno scorso è stata insignita della Mela d’Oro della XVIII edizione del “Premio Marisa Bellisario. Donne ad alta quota” per la sezione Imprenditoria. Il Premio, nato nel 1989 in ricordo di Marisa Bellisario, mira a valorizzare le migliori energie femminili del Paese celebrando, ogni anno, le donne che si sono distinte nella propria professione, nel management, nella scienza, nell’economia e nel sociale a livello nazionale e internazionale. Sonia Bonfiglioli è stata premiata “per la determinazione, l’intraprendenza e l’innovazione dimostrate al timone di un’azienda vanto del manifatturiero italiano”, e per l’occasione è stata ricevuta al Quirinale dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Sin dal 1956 il Gruppo Bonfiglioli progetta e distribuisce sistemi di trasmissione di potenza integrati per processi industriali, per l’automazione, per le macchine semoventi e per le applicazioni nel campo della generazione eolica. Punto di forza e fiore all’occhiello dell’azienda bolognese è la meccatronica, che offre avanzate tecnologie in termini di prestazioni, energy saving ed energy recovery. Tutto questo grazie al consapevole investimento in ricerca e sviluppo: dai centri di competenza per la meccanica del bolognese, alla sede dedicata alle soluzioni meccatroniche, la Mechatronic Research di Rovereto, fino al sito di eccellenza in Germania per la tecnologia elettronica, Bonfiglioli Vectron, la propensione all’innovazione ha permesso al gruppo di diventare un player di riferimento che oggi può contare su oltre 3.600 dipendenti, una struttura globale di 22 filiali logistico-commerciali, 14 stabilimenti produttivi in tutto il mondo e una rete distributiva radicata in oltre 80 Paesi nel mondo. Con l’obiettivo di valorizzare l’inclinazione all’imprenditorialità di giovani talenti, anche quest’anno il Gruppo Bonfiglioli affianca il Comitato Leonardo nell’iniziativa “Premi di Laurea 2016”, nata nel 1997 per gratificare l’impegno di centinaia di neo-laureati e studiosi in tutta Italia. Il Gruppo premierà la migliore tra le tesi sulle nuove soluzioni applicabili al settore della meccatronica e dell’automazione industriale, giudicata tale anche attraverso una dimostrazione teorica e pratica dell’applicabilità del progetto ideato e dei relativi risultati. L’autore della tesi vincitrice si aggiudicherà il Premio “Clementino Bonfiglioli”, giunto quest’anno alla sua 6^ edizione, e la possibilità di avviare uno stage formativo, retribuito e della durata di sei mesi presso una delle sedi del Gruppo Bonfiglioli. La premiazione avrà luogo presso il Palazzo del Quirinale alla presenza del presidente della Repubblica. fare 15 loro richieste”. Angelo Nicoletti, country manager Italy Datalogic Automation, ha invece sottolineato: “Questo investimento si inserisce nella strategia di crescita di Datalogic ed è uno degli ingredienti principali per il successo nel mercato italiano. Come spesso sottolineato da Romano Volta, presidente e amministratore delegato del nostro gruppo, l’attenzione al cliente è un fattore fondamentale e questi nuovi uffici ne sono la testimonianza”. Tra le principali novità che potranno essere ammirate presso i nuovi uffici c’è DL-AXIST, il nuovissimo PDA professionale di Datalogic, dotato di tecnologia all’avanguardia, robusto ed affidabile, con sistema operativo Android e display HD Full Touch da 5”, di cui sarà possibile apprezzare valore e potenzialità innovative attraverso un’esperienza concreta e personalizzata, supportati dai massimi esperti Datalogic. Saranno presto presenti anche Shopevolution™ 7 & Joya™ Touch, due importanti novità della multinazionale bolognese per il settore retail che saranno lanciate a breve sul mercato internazionale e che sono state premiate nella categoria ‘digital e technological innovation – App’ all’Italian Popai Award 2016. Il prestigioso riconoscimento che mette in risalto le eccellenze in campo retail è organizzato da Popai, un’associazione internazionale senza fini di lucro che si pone come unica missione quella di promuovere la cultura del punto di vendita nella sua globalità. EMILSIDER MECENATE PER AMORE DELLA MUSICA Luci puntate sulla cultura per Emilsider Meccanica, azienda specializzata nella produzione di ruote per sedie e mobili su scala mondiale che vanta tra i propri principali clienti leader del settore. L’impresa di Granarolo dell’Emilia, infatti, anche quest’anno si è offerta come sponsor per la 28^ edizione di “Organi antichi: un patrimonio da ascoltare”, la storica rassegna di concerti che, sotto la direzione artistica di Andrea Macinanti, concertista internazionale, musicologo e docente di Organo presso il Conservatorio “G. B. Martini” di Bologna, nel corso del 2016 fa tappa in 16 fare numerose città del territorio. In 28 edizioni la ricca rassegna ha proposto circa 600 concerti a ingresso gratuito che hanno visto la presenza dei più eccellenti organisti e di una caleidoscopica moltitudine di voci e di strumenti. L’organo vi è stato presentato in tutte le sue prospettive storiche – dalla letteratura più antica eseguita con l’inestimabile patrimonio degli strumenti storici di Bologna e provincia, fino alle tante composizioni espressamente realizzate per la rassegna – come pure negli affascinanti accostamenti volti a farlo conoscere al pubblico più ampio: con il cinema, con la letteratura, con l’opera lirica, con l’arte figurativa. All’interno del raffinato programma di quest’anno, che ha debuttato nel marzo scorso e si concluderà in dicembre, Emilsider ha reso possibili, in particolare, i concerti che si svolgeranno a Bologna e a Granarolo dell’Emilia rispettivamente il 19 novembre e il 18 dicembre. Lo spettacolo di Bologna si svolgerà nella Basilica di Santa Maria dei Servi in concomitanza con la Fiera di Santa Lucia secondo una tradizione consolidata negli anni, con l’intento di ricordare Ottorino Respighi, noto compositore, musicologo e direttore d’orchestra, nell’ottantesimo anniversario della morte e omaggiare la Basilica e il suo pregiatissimo organo a canne Tamburini. La presenza dell’Orchestra “Senzaspine” tra gli esecutori valorizzerà ulteriormente il programma artistico della serata. Quanto a Granarolo dell’Emilia il concerto, che chiuderà la rassegna, vedrà il Maestro Andrea Macinanti e l’organista Marino Bedetti, accompagnati dal violinista Andrea Castagna e dal violoncellista Roberto Trainini, esibirsi con un programma pressoché interamente dedicato a Bach presso la chiesa parrocchiale di San Vitale, che conserva un organo del Il Maestro Andrea Macinanti, direttore artistico della rassegna Organi Antichi 1865. Emilsider, che di recente ha festeggiato il sessantesimo anniversario della propria fondazione, è una storica sostenitrice del concerto di Granarolo dell’Emilia e dal 2015 ha esteso il proprio impegno per consentire anche la realizzazione della serata bolognese. Sensibilità come quella della famiglia Melara, fondatrice e ancora oggi alla guida dell’azienda, che si inseriscono nella più nobile tradizione mecenatesca italiana, sono state definite dal Maestro Macinanti “un miracolo”. ENERRAY IL FOTOVOLTAICO DA RECORD Procede a gonfie vele l’importante processo di internazionalizzazione e consolidamento che Enerray, società controllata di Seci Energia del Gruppo Industriale Maccaferri specializzata nella progettazione, realizzazione e gestione di impianti fotovoltaici industriali, ha avviato negli ultimi anni. Dopo essersi aggiudicata, lo scorso anno, il bando Enel Green Power per la creazione di un parco solare in località Ituverava, nello stato di San Paolo in Brasile, l’azienda ha infatti già abbracciato due nuovi imponenti progetti: la realizzazione dell’impianto fotovoltaico più grande della Turchia e la manutenzione dell’impianto su copertura più grande d’Italia. Tekno Ray Solar, joint venture tra Enerray e la società turca Tekno, ha completato e messo in funzione l’esteso impianto fotovoltaico in Turchia. L’installazione, a Konya Kızören, si articola in 74.106 pannelli su una superficie di 430.000 mq e ha una potenza complessiva pari a 22,5 MWp, per una stima della producibilità annuale totale di oltre 30 milioni di kWh, pari al fabbisogno energetico di circa 20.000 famiglie. “Siamo fieri di aver realizzato l’impianto con i più elevati standard di qualità della Turchia e di aver impiegato, durante i lavori di costruzione, oltre 400 persone”, dichiara Mehmet Özenbaş, assistente di direzione di Tekno Ray Solar. Il parco solare contribuirà a una riduzione delle emissioni di CO2 di circa 18.000 tonnellate l’anno nonché alla salva- guardia di 45.000 alberi e sarà il primo del Paese a beneficiare dell’architettura SCADA (Supervisory control and data acquisition), un sistema informatizzato di monitoraggio che consente il controllo dell’impianto a distanza e in tempo reale. “Tekno è il nostro partner straniero più importante, siamo orgogliosi di lavorare con loro e di avere dato vita a questa joint venture, grazie alla quale stiamo compiendo passi importanti per diventare un marchio a livello mondiale”, commenta Michele Scandellari, Ceo di Enerray, che aggiunge: “Il processo di internazionalizzazione intrapreso ci vede attualmente attivi in Romania, Turchia, Arabia Saudita, Giordania, Egitto, Marocco, Brasile, Messico, Cile, Costa Rica e Thailandia, con oltre 550 MWp in fase di costruzione. Inoltre, da quest’anno siamo membri ordinari del Renewable Energy Solutions for the Mediterranean – RES4MED, associazione no profit costituita per promuovere l’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili nel bacino del Mediterraneo”. Ma i successi di Enerray sono considerevoli anche all’interno dei confini nazionali. L’azienda infatti gestirà, per conto di Interporto Solare Srl, la manutenzione completa del tetto fotovoltaico dell’Interporto di Padova. L’installazione, con una potenza pari a 12,25 MW e una stima della producibilità annuale totale di circa 12.500 MWh, è il più grande impianto su copertura d’Italia e uno dei più estesi tetti fotovoltaici d’Europa. Il contratto, della durata di cinque anni, prevede la completa gestione e la manutenzione ordinaria e straordinaria del parco solare, nonché la garanzia della sua massima efficienza. “Siamo entusiasti di lavorare con un cliente di alto profilo come Interporto Solare e questa importante acquisizione conferma la nostra leadership nel mercato, con oltre 400 MW in gestione. Nel 2015 abbiamo incrementato il parco in manutenzione del 30% e prevediamo di acquisire altri 100 MW entro la fine del 2016”, conclude Scandellari. EULER HERMES ITALIA UNO SGUARDO ALLE INSOLVENZE AZIENDALI l’Italia tra i Paesi best performer non solo a livello europeo, ma anche mondiale. Se ne dovrebbe avvantaggiare soprattutto il comparto manifatturiero nei settori auto, agrifood e retail, seguiti a ruota dalle costruzioni”, aggiunge Natalini. Analizzando i dati dello studio emerge chiaramente la buona performance italiana, così come lo scarto rispetto all’andamento globale. Euler Hermes ha provato a riassumere le cause della generale risalita delle insolvenze individuando tre fattori principali: il primo è la debolezza della crescita economica e degli scambi commerciali. Nel 2016, infatti, la crescita globale dovrebbe rallentare marginalmente fino al +2,5% dopo aver toccato il +2,6% nel 2015, mentre le economie avanzate cresceranno modestamente (+1,8% nell’anno in corso) ed i mercati emergenti avranno ancora bisogno di tempo per risalire dai livelli minimi (+3,6%, nuovo rallentamento record dal Una buona notizia per l’Italia. Nel 2016 il nostro Paese dovrebbe rientrare tra i migliori al mondo per calo delle insolvenze aziendali, in totale controtendenza rispetto all’andamento medio globale. Dopo sei anni di contrazione, infatti, nel 2016 e 2017 l’indice globale delle insolvenze tornerà a crescere con un ritmo del +2%. Questo è quanto emerge dalle previsioni delle insolvenze aziendali indicate da Euler Hermes Italia, società leader nel settore dell’assicurazione crediti presente sul territorio emiliano-romagnolo con l’Agenzia Generale Euler Hermes di Bologna, gestita dall’agente Fabio Natalini. “L’agenzia del territorio offre alle aziende una gamma di servizi per la gestione del rischio credito sia in Italia che all’estero, in grado di renderle mag- Lo staff dell’Agenzia Generale Euler Hermes di Bologna giormente competitive sul mercato nazionale ed internazionale”, spiega Natalini. Nel rapporto stilato da Euler 2009). La seconda causa è legata agli effetti Hermes spicca il ritorno dell’Italia indiretti di alcuni shock idiosincratici: le ad una crescita positiva che, dopo problematiche maggiori coinvolgono il settre anni consecutivi di recessione, tore energetico, che ha subìto pesantemente ha influenzato favorevolmente i la persistenza dei bassi prezzi del petrolio. fatturati ed i margini delle impre- Negli USA l’effetto sui margini operativi se, sebbene in misura limitata. Il delle aziende del settore è stato infatti sticredit crunch ha allentato la presa mato intorno a -10 miliardi di dollari nel e di conseguenza anche i termini 2015. Terzo fattore di rallentamento della di pagamento hanno intrapreso un crescita è il possibile effetto domino che i trend di miglioramento, per quan- grossi fallimenti possono innescare sui fornito ci sia ancora molto da fare per tori che non si sono protetti adeguatamente. avvicinarsi ai dettami della Direttiva UE Nel 2015 sono fallite 152 imprese con un dei 30/60 giorni. “Anche se le insolvenze di fatturato superiore ai 100 milioni di euro, impresa sono sempre due volte più alte dei e risultano quindi inevitabili le conseguenze livelli del 2007, il trend positivo è iniziato su tutta la filiera dei fornitori fatta di piccole nel 2015 con un calo del 6%, dopo sette e medie aziende. Per maggiori informazioni anni di incremento costante. Per il 2016 è contattare l’Agenzia Generale di Bologna previsto un ulteriore -8%, che posizionerà allo 051- 4072870, www.eulerhermes.it. fare 17 CARPIGIANI, 70 ANNI DI PASSIONE PER IL GELATO ARTIGIANALE Sono passati 70 anni da quando Poerio Carpigiani fondò la “Carpigiani Bruto Macchine Automatiche” dedicandola al fratello Bruto, inventore scomparso prematuramente. Da allora, dal primo laboratorio di 20 metri quadrati, la storica azienda che ha sede ad Anzola dell’Emilia è cresciuta espandendosi in tutto il mondo, fino a diventare leader mondiale nella produzione del gelato artigianale. Per celebrare l’importante compleanno, il 21 maggio scorso, Carpigiani ha organizzato uno speciale “Gelato Pit Stop” in collaborazione con la corsa 1000 Miglia, che ogni anno fa sfilare la bellezza e il design di alcune delle vetture storiche più importanti e amate dal pubblico lungo il tradizionale percorso da Brescia a Roma e ritorno. Eccezionalmente, tutte le 440 macchine della corsa - capolavori di design e meccanica costruiti prima del 1957 - scortate da 150 tra Ferrari e Mercedes, hanno fatto una “dolce” sosta nel piazzale della Carpigiani, che in occasione dello straordinario passaggio ha messo a disposizione dell’organizzazione e dei piloti gli spazi dell’azienda per uno degli ultimi controlli orari prima dell’arrivo a Brescia e offerto, a loro e al pubblico, una ricca serie di attività dedicate al gelato artigianale. Dalla colazione a tema alle visite guidate al “Gelato Museum”, dalla degustazione del gusto “Rosso 1000 Miglia”, un sorbetto di lampone con meringhe appositamente ideato per la giornata, fino all’aperi-gelato da assaporare durante il concerto dei Radio Memphis 2.0, la giornata è trascorsa all’insegna dei festeggiamenti. Del resto, la ricorrenza è significativa: le 70 candeline che Carpigiani spegne nel 2016 rappresentano la lunga storia dell’azienda, caratterizzata da orgoglio imprenditoriale, investimenti in campo industriale, attenzione per i giovani, genio e amore per l’innovazione. Tutto ebbe inizio nel 1945 quando Bruto Carpigiani, tecnico e progettista, realizzò il prototipo di una macchina per il gelato più igienica, rapida ed efficiente rispetto a quelle già esistenti, l’Autogelatiera, riconosciuta tra le invenzioni fondamentali del XX secolo. Fu però il fratello Poerio, a causa della prematura morte di Bruto, a dare inizio alla produzione dell’innovativa macchina l’anno seguente. Da allora, con il diffondersi della cultura del gelato italiano nel mondo e grazie all’intuito commerciale di Poerio, la crescita di Carpigiani fu esponenziale e inarrestabile, fatta di acquisizioni e nuove aperture. Da sempre l’azienda, che oggi conta 11 filiali in tutto il mondo, investe ingenti risorse in ricerca e sviluppo per favorire il progresso tecnologico e supportare la professione del gelatiere. Contestualmente, grazie anche alla “Fondazione Bruto e Poerio Carpigiani”, promuove iniziative e progetti volti alla diffusione della cultura del gelato artigianale. Tra questi, la “Carpigiani Gelato University” insegna le tecniche e i segreti del mestiere con lezioni tenute da maestri gelatieri altamente qualificati, il “Gelato World Tour” è un campionato internazionale itinerante che attraversa il globo alla ricerca del miglior gusto del mondo, e il “Gelato Museum” è il primo centro culturale dedicato all’approfondimento della sto- 18 fare ria, della cultura e della tecnologia del gelato artigianale. Inoltre, nel maggio scorso ha lanciato un’iniziativa di crowdfunding, “Gelato Smiling”, per aiutare l’ONG Stop Acid Attack a finanziare l’apertura di una gelateria all’interno dello Sheroes Hangout Cafè di Agra, in India. Si tratta di un locale gestito da donne sfigurate con l’acido che, grazie a piccole attività imprenditoriali, cercano di emanciparsi e alle quali la gelateria potrebbe dare un’ulteriore speranza. Una visione rivolta al futuro e tanta voglia di tramandare le proprie conoscenze, insomma, ma anche la consapevolezza delle proprie radici fanno di Carpigiani la realtà di successo che è oggi. fare 19 20 fare EXECUTIVE SERVICE DIVENTA UNA B CORP CERTIFICATA Dal maggio scorso Executive Service, l’azienda di Castel San Pietro Terme che da quasi 30 anni opera con successo nel settore dell’Information Technology, è ufficialmente certificata come Benefit Corporation. Una B Corporation (o B Corp) è un nuovo tipo di azienda che volontariamente rispetta i più alti standard di scopo, responsabilità e trasparenza. Una Certified Benefit Corporation, infatti, nasce e si evolve per contribuire a rendere il mondo un posto migliore in cui vivere nel presente e nel futuro. Il suo scopo è creare un vantaggio pubblico, inteso come impatto materiale positivo sulla comunità e sull’ambiente: l’attenzione alla società, la sostenibilità e il business divengono così tre elementi imprescindibilmente interconnessi e incardinati nei processi decisionali strategici. “Siamo fra le prime aziende italiane ad aver certificato i propri standard di responsabilità sociale, il che significa che lavoriamo (anche) per rendere il mondo migliore. Per noi stessi, la nostra azienda, la nostra comunità e il pianeta”, commenta Gianni Capra, amministratore delegato di Executive Service, che tra gli altri offre servizi di cloud, hosting, housing, hardware & software colocation, outsourcing infrastrutturale, business continuity e disaster recovery. In qualità di B Corp, Executive Service “intende perseguire una o più finalità di beneficio comune e operare in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti di persone, comunità, territori e ambiente, beni e attività culturali e sociali, enti e associazioni ed altri portatori di interesse, mirando alla serenità dei soci, dei dipendenti, dei collaboratori e della filiera produttiva, ovvero i clienti, i fornitori e i consulenti”. Trasferita da circa un anno nella nuova sede ecosostenibile di Castel San Pietro, Executive Service ha realizzato “00 Gate”, il primo Data Center green ad emissioni zero del Sud Europa: una struttura particolare, in legno, progettata per rispettare i massimi parametri di efficienza energetica per la salute dell’ambiente e alimentata da energia solare in autoconsumo, che permette di lavorare e garantire servizi ad alto valore aggiunto ai clienti. Un Data Center certificato dall’ente BioAgriCert che, grazie ai costi coperti dalla Comunità Europea, rilascia gratuitamente l’attestato anche ai clienti i cui servizi sono ospitati (tutti o in parte) nei server all’interno dell’edificio di Executive Service. “La nostra società, come indicato nello statuto, affronta il tema della sostenibilità ambientale gestendo il riciclo delle acque piovane, attuando una stretta raccolta differenziata, utilizzando esclusivamente illuminazioni ecologiche, riducendo al minimo le stampe cartacee, gestendo il tema della mobilità delle maestranze, ma soprattutto concorrendo all’obiettivo di abbattere significativamente le emissioni di Co2, tendendo al totale azzeramento delle stesse”, spiega ancora Capra. Un impegno che nel 2015 ha portato anche ad un importante riconoscimento: Executive Service ha ricevuto infatti da Legambiente il Premio Economia Verde nella categoria Servizi “per l’attenzione e l’impegno verso il problema dei consumi energetici generati da internet e dalle tecnologie ad esso collegate, e per le soluzioni aziendali messe in campo per rendere ecosostenibile la propria attività di Data Center”. LA MAGIA SONORA DI GARVAN ILLUMINA IL VIALE DEI CANTI A PARIGI Un’intima passeggiata tra letteratura, lirica e musica nel cuore della Ville Lumière: è l’opera multimediale Viale dei Canti, inaugurata lo scorso 26 maggio in Rue de Grenelle a Parigi alla presenza, tra gli altri, dell’Ambasciatore d’Italia presso l’UNESCO, Vincenza Lomonaco. Si tratta di un graffito e di un circuito acustico, frutto delle arti e dell’ingegno made in Italy, che sorge accanto all’Istituto Italiano di Cultura e vuol essere un omaggio ai legami fecondi, soprattutto a livello culturale, tra Francia e Italia. Ed è italiano, anzi emiliano-romagnolo, il “segreto musicale” che dà vita all’installazione artistica. Sei diffusori acustici invisibili integrati nel muro realizzati e messi a disposizione dall’azienda Garvan di Faenza arricchiscono infatti l’opera, diffondendo il solco sonoro del Viale dei Canti realizzato dal compositore Stefano Gervasoni e permettendo di ascoltare i versi delle poesie rappresentate nel graffito. Nata nel 2005 dalla passione dei due soci fondatori, Roberto Gaudenzi e Andrea Martelli, Garvan produce diffusori acustici di elevata qualità, completamente italiani nell’idea, nel progetto e nella realizzazione, utilizzando materiali eccellenti e unendo all’elevato valore dell’acustica un alto contenuto di design. “L’anno successivo”, spiega Andrea Martelli, “abbiamo lanciato sul mercato il nostro rivoluzionario sistema ad incasso filo fare 21 DROMOS CELEBRA TRENT’ANNI DI IMPEGNO NEL MONDO DELLE TRASMISSIONI DI POTENZA Un 2016 significativo per la Dromos di Monteveglio, che lo scorso 10 giugno ha celebrato con una grande festa i suoi primi trent’anni di attività nel settore della progettazione e costruzione di trasmissioni di potenza. “Un traguardo che testimonia quel coraggio e quella capacità imprenditoriale che ci hanno permesso di imporci e vendere non soltanto in Italia, ma anche sui mercati internazionali”, commentano dall’azienda, che nel 1986 ha iniziato il proprio percorso nel mondo delle trasmissioni di potenza impiegate nei settori agricolo-forestale, industriale e ferroviario, e oggi è specializzata nella realizzazione di assali motore, riduttori ferroviari, transfer e mozzi planetari. “I successi e le soddisfazioni collezionati negli anni sono stati tanti. Per questo motivo abbiamo scelto di non limitarci a festeggiare, ma di cogliere anche l’occasione per dimostrare di essere entrati, con i giusti requisiti, nel terzo millennio, l’epoca in cui le qualità professionali e imprenditoriali rischiano di non essere più sufficienti se non supportate da una comunicazione moderna ed efficace. In quest’ottica abbiamo deciso di affidarci, per l’organizzazione della serata di festeggiamenti, a un team creativo che lavorasse fianco a fianco di chi la ditta la conosce realmente e la vive tutti i giorni”, continuano da Dromos. Il team di Giuliano Bedonni, autore di numerose installazioni e performance legate al tema della comunicazione sensoriale, in collaborazione con Federica Bencivenni e tutto lo staff Dromos, ha proposto una dimostrazione di marketing emozionale efficace nel puntare i riflettori sulla realtà di Monteveglio mantenendo intatti tutti gli elementi caratterizzan- 22 fare ti la dimensione lavorativa: ad accogliere gli invitati, 250 persone tra dipendenti, fornitori e clienti da tutto il mondo, un ricco buffet e un raffinato intrattenimento musicale allestiti nello spazio familiare della sede aziendale, dove ogni dettaglio richiamava alla mente la dedizione e l’impegno profusi da tutti i membri della famiglia Dromos. I prodotti dell’azienda hanno fatto da cornice alla serata, esposti in bella mostra a emulare le opere di una galleria d’arte. “Il lavoro di tutti i giorni è così diventato la manifesta espressione di quella creatività professionale vanto della nostra terra. La percezione dei presenti è stata quella di essere all’interno di un luogo di produzione, dove però il risultato degli sforzi giornalieri si traduce in stupendi ‘pezzi’ di un caldo arancione che emanano la stessa forza di un capolavoro”, spiegano ancora da Dromos. L’evento ha rappresentato l’occasione anche per offrire un riconoscimento ai dipendenti che fanno parte della squadra da prima dell’inizio del nuovo millennio, i quali a loro volta hanno omaggiato dirigenti e soci di una targa, a testimonianza dell’apprezzamento per l’alta qualità dell’ambiente lavorativo. Al termine della cena l’attenzione della platea è stata calamitata dal video mapping ‘Dna/30’. Gli autori Raoul Battilani e Angelo Santimone della Delumen, supportati dal team organizzativo, hanno coinvolto i presenti nella narrazione della storia imprenditoriale di Dromos. Attraverso la suggestiva installazione, una proiezione tridimensionale, gli artisti hanno tracciato con chiarezza, ripercorrendo il passato dell’azienda e illustrandone il presente, quella che sarà la strada per il futuro: impegno, lavoro, creatività e innovazione, per essere sempre all’avanguardia in un mondo in costante evoluzione. Il tutto mettendo sempre in primo piano l’elemento fondamentale del Dna di Dromos: le persone. fare 23 muro, in grado di rendere i diffusori acustici quasi invisibili e consentire un’integrazione perfetta con le pareti, aprendo così la strada a nuove soluzioni estetiche fino ad allora sconosciute. Da allora, i nostri diffusori hanno arricchito abitazioni private, locali commerciali, alberghi di lusso, spa e centri benessere, navi da crociera e sedi di importanti aziende, e sono stati scelti dai più importanti e illustri architetti del panorama internazionale”. L’installazione dei diffusori acustici integrati nel graffito murale multimediale del Viale dei Canti a Parigi è solo l’ultima di una ricca serie di prestigiose collaborazioni con partner eccellenti messe in piedi dall’azienda faentina, da sempre molto vicina anche al mondo della musica, dello spettacolo e dello sport. “Nel corso degli anni siamo stati partner della Free Event nella realizzazione degli aftershow di artisti quali Muse, Depeche Mode, Laura Pausini, Vasco Rossi, Ligabue, Zucchero e Black Eyed Peas, abbiamo lavorato al fianco del Team Gresini nella MotoGP e siamo stati partner tecnico della Soundtrack Stars Award, premio Collaterale della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Siamo davvero orgogliosi di essere tra i protagonisti, con i nostri diffusori acustici anche di questa straordinaria opera multimediale realizzata a Parigi, che celebra la fusione delle arti, in nome dell’eccellenza dell’industria e della cultura del nostro Paese”, conclude Martelli. GBR ROSSETTO INAUGURA LA NUOVA SEDE BOLOGNESE Una grande festa di inaugurazione che si presenta anche come una proficua occasione di incontro e scambio. Così GBR Rossetto S.p.A., azienda specializzata nella fornitura integrata di prodotti di consumo per l’ufficio, noleggio e assistenza tecnica per dispositivi di stampa e copia su tutto il territorio nazionale, ha scelto di celebrare, a fine settembre, l’apertura della nuova filiale a Bologna. 24 fare Lo spazio, che sorge in Via Stalingrado 71/7F, all’interno di Borgo Mascarella, è composto da un’area espositiva, gli uffici commerciali, un cash&carry di prodotti per ufficio e un presidio per l’assistenza tecnica delle macchine per ufficio in locazione sul territorio emiliano. “L’inaugurazione rappresenta per noi l’occasione per ringraziare i nostri clienti e le imprese del territorio per la fiducia accordataci in tutti questi anni”, commenta l’amministratore delegato Antonio Rossetto. Per dimostrare la propria gratitudine, la società ha scelto di proporre ai partecipanti un originale evento di inaugurazione per competere nei mercati odierni. “Abbiamo organizzato, mediante un innovativo sistema di matching delle esigenze delle aziende del territorio, basato su app proprietaria, un momento di incontro e conoscenza fra gli imprenditori ospiti. Le imprese presenti all’inaugurazione”, spiega ancora Rossetto, “avranno la possibilità di dichiarare le proprie necessità di acquisto e commercializzazione di beni e servizi necessari alla loro attività per i prossimi mesi, facendo confluire queste informazioni all’interno di un software di nuova generazione in grado di metterle in contatto diretto, nel corso della festa, con i referenti di interesse presenti. Una grande occasione per fare network e sviluppare opportunità commerciali, accompagnati da un ricco buffet, musica, intrattenimento e presentazione di nuove tecnologie”. Le origini della GBR Rossetto risalgono al 1958, quando Giovanni Battista Rossetto e Luciana Baldin si specializzarono nella vendita di ciclostili e accessori, per poi integrare la propria offerta con il servizio di noleggio di dispositivi di stampa e copia e di assistenza tecnica che ancora oggi rappresentano il marchio distintivo dell’azienda. Sotto la guida degli Ad Antonio ed Elisabetta Rossetto, figli dei fondatori e rispettivamente direttore generale e responsabile area amministrativa e hr, l’impresa ha raggiunto numerosi traguardi e può oggi vantare, tra gli altri, il riconoscimento Platinum Partner di HP e Document Technology Partner GOLD di Xerox. “I servizi di assistenza tecnica, immediati e risolutivi, ed il riconoscimento da parte del cliente ‘per un lavoro ben fatto’ sono per noi il miglior riconoscimento attesto. Il nostro obiettivo principale è sempre stato quello di fornire prodotti per ufficio di alta qualità ed un’assistenza professionale e competente. Negli anni abbiamo implementato la nostra rete vendita ed il team di agenti: nel 2000 ne avevamo 30, ora abbiamo oltre 250 collaboratori e guardiamo al futuro con ottimismo, cercando di migliorare costantemente le nostre prestazioni a vantaggio del cliente”, conclude Antonio Rossetto. GRUPPO FIORI PREMIATO PER L’IMPEGNO GREEN Un riconoscimento per l’impegno concreto in materia di green economy. È quello conquistato da Italferro - Divisione Ecofer del Gruppo Fiori, che lo scorso anno si è vista assegnare il Premio Sviluppo Sostenibile 2015 per la categoria “Rifiuti e risorse” dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, presieduta da Edo Ronchi, in occasione di Ecomondo, la fiera riminese dedicata alle principali strategie internazionali sull’ecoinnovazione. L’importante premio, che viene attribuito ogni anno a realtà che si siano particolarmente distinte per attività e impianti che producono rilevanti benefici ambientali, mira a promuovere e far conoscere le buone 90 ANNI DELLA DUCATI LA ROSSA DI BORGO PANIGALE FESTEGGIA IN GRANDE STILE Novant’anni si compiono una volta sola. Questo lo spirito con cui Ducati ha organizzato i festeggiamenti di un 2016 speciale e ricco di iniziative. Per illustrare i progetti previsti in occasione della ricorrenza, tra cui il grande raduno biennale dei Ducatisti “World Ducati Week” (1-3 luglio 2016, Misano Adriatico), lo scorso aprile l’ad della storica casa motociclistica di Borgo Panigale Claudio Domenicali ha scelto la prestigiosa cornice della Sala Rossa di Palazzo D’Accursio, alla presenza del sindaco Virginio Merola. “Novant’anni sono un traguardo importante, che Ducati vuole celebrare ricordando la sua storia e progettando anche il futuro”, ha dichiarato durante l’incontro Domenicali. “È bello poter festeggiare questo anniversario consapevoli di essere un’azienda sana, performante, dotata delle risorse necessarie a permettere un’ulteriore crescita del prestigio e dell’attrattività di questo marchio straordinario. È un onore per noi poter dare inizio alle celebrazioni proprio dalla Sala Rossa del Comune di Bologna, un luogo simbolico che conferma il nostro grande legame con la città e con le sue istituzioni”. Fondata nel 1926, nel 1946 l’azienda ha avviato la produzione di moto, che in breve hanno acquisito carattere sportivo e si sono distinte per i motori a distribuzione desmodromica, il design innovativo e la tecnologia all’avanguardia. Da allora, il percorso di crescita della Ducati è costellato di successi e soddisfazioni: oggi l’azienda vanta un totale di oltre 1.500 dipendenti e un record di oltre 54.800 nuove moto consegnate nel corso del 2015 ai propri clienti in tutto il mondo. Tra le numerose iniziative pensate per celebrare questi primi novant’anni c’è anche la completa ristrutturazione del Museo Ducati, inaugurato nel 1998 e meta scelta ogni anno da 40.000 visitatori. L’area espositiva ha una nuova veste grafica e narrativa ed è stata rivisitata anche attraverso l’inserimento delle moto stradali, core business dell’azienda. La novità più importante del nuovo museo è infatti la presenza, accanto ai modelli racing, dei prodotti di serie presentati ai quali si affiancano alcune installazioni artistiche. Una pre-apertura del museo è stata organizzata proprio in occasione del World Ducati Week, che quest’anno è coinciso con i festeggiamenti e, con le sue 81.000 presenze, ne ha rappresentato il culmine: dal 1° al 3 luglio la nona edizione dell’evento che riunisce ducatisti da tutto il mondo pronti a celebrare la passione per le mitiche Rosse di Borgo Panigale ha infatti animato la Riviera romagnola e il Misano World Circuit “Marco Simoncelli” con un fitto programma di feste, parate in moto, spettacoli, anteprime, concerti e gare in pista con i piloti Ducati MotoGP e Superbike insieme ai grandi campioni di ieri che hanno scritto pagine fondamentali per la storia del marchio. Ma non è finita qui. Per festeggiare il proprio effettivo compleanno, il 4 luglio, Ducati ha organizzato nel- la sede di Borgo Panigale una cerimonia che si è conclusa con la partenza di Globetrotter 90°, un simbolico giro del mondo in moto: la spedizione di sette piloti-tedofori internazionali rientrerà in dicembre dopo avere percorso 30.000 km in sella alla Multistrada 1200 Enduro e attraversato Europa, Russia, Mongolia, Cina, Giappone e Stati Uniti trasportando una speciale fiaccola disegnata dal Centro Stile Ducati contenente una fotocamera pronta a raccogliere le testimonianze e i ricordi del viaggio dei globetrotter. Una torcia che vive il viaggio e lo riporterà a Borgo Panigale per metterlo a disposizione di tutti gli appassionati, quindi, ma anche un modo per diffondere simbolicamente il fuoco della passione che da sempre anima la casa motociclistica bolognese tra i luoghi e le strade più significativi della sua storia. fare 25 pratiche e le tecnologie di successo di imprese italiane impegnate nella green economy. “Questo riconoscimento premia il grande impegno e gli sforzi tecnico-scientifici compiuti nella realizzazione di impianti di selezione sempre più evoluti e performanti per il recupero di metalli dal car fluff, che rendono possibile la graduale riduzione delle quantità di rifiuti destinate allo smaltimento in discarica, in un’ottica di ecologia industriale. Quanto al futuro, il nostro impegno riguarderà il miglioramento di ciò che abbiamo già fatto e l’ottimizzazione di ulteriori recuperi quali la valorizzazione delle plastiche e la creazione di combustibili solidi”, spiegano da Gruppo Fiori. Fin dalla sua nascita, quando Ferrante ed Otello Fiori intrapresero l’attività di recupero di materiali ferrosi e metallici, uno degli obiettivi principali del Gruppo è stato la ricerca di soluzioni tecnologicamente avanzate per coniugare due propositi in apparenza contrapposti: lo sviluppo economico e la tutela dell’ambiente. Oggi Gruppo Fiori è una realtà stabile che, giunta alla terza generazione, continua con immutato entusiasmo l’attività avviata dai soci fondatori anche grazie alle costanti e proficue collaborazioni con le Università di Bologna e di Roma, che attraverso l’attivazione di dottorati e contratti specifici contribuiscono allo sviluppo della ricerca industriale. Oggi più che mai, infatti, le aziende del Gruppo curano le relazioni economiche, sociali ed ambientali costruendole sulla fiducia e la qualità dei rapporti umani, prestando particolare attenzione alle conseguenze delle proprie azioni sull’ambiente e 26 fare considerando ecologia ed economia due temi intimamente legati. “L’inarrestabile processo di crescita dei cicli industriali da un lato genera prodotti e benessere, dall’altro consuma risorse naturali spesso limitate e produce rifiuti. Il Gruppo Fiori affronta questa complessità con una logica di sistema, dove i controlli sui prodotti, l’efficienza dei servizi, il continuo perfezionamento dei processi, la condivisione della ricerca e la responsabilità sociale ed ambientale sono diventati fattori che ispirano tutte le nostre scelte ed i comportamenti aziendali”, concludono dal Gruppo Fiori. APPLE SCEGLIE LA TECNOLOGIA DI GRUPPO PROFILATI Importante conquista oltreoceano per Gruppo Profilati. L’azienda di Medicina, specializzata nell’estrusione e lavorazione dell’alluminio, è stata infatti selezionata da Apple per una commessa del valore di 100 milioni di dollari relativa alla fornitura di pareti divisorie in alluminio da installare nel nuovissimo Campus2 di Cupertino, in California (USA). Il colosso californiano ha scelto, per l’ambizioso progetto, di affidarsi alla tecnologia italiana di Profilati e di Estel, azienda di Thiene produttrice di complementi d’arredo per casa e ufficio, studiando insieme ai progettisti e ai tecnici delle due aziende l’industrializzazione di un’idea di prodotto e di ogni suo singolo dettaglio. “Apple ha scelto le imprese italiane”, commenta Marco Galliani, amministratore delegato del Gruppo Profilati, “perché grazie alla nostra tecnologia e creatività siamo riusciti a tradurre in prodotto una complessità progettuale veramente molto elevata. Le soluzioni estetiche e funzionali che abbiamo proposto, infatti, hanno pienamente soddisfatto le loro esigenze. Per i profili estrusi in lega di alluminio, utilizzati da Estel per la realizzazione delle pareti, è stata messa a punto e realizzata la stessa finitura dei prodotti Apple. Affinché il risultato fosse perfetto abbiamo fornito oltre 50 sagome diverse tra elementi di struttura, di rifinitura ad alto standard estetico e apparati di movimentazione”. La fase di studio della commessa è iniziata verso la fine del 2014, con la realizzazione delle prime matrici all’inizio del 2015. Il Campus2, che diventerà la nuova sede di Apple e sarà presumibilmente ultimato alla fine del 2016, avrà l’aspetto di un’astronave e sarà formato da un grande anello di un chilometro e mezzo di circonferenza all’interno del quale si svilupperanno un auditorium da 11.000 mq e un centro fitness di 9.300, a disposizione dei 13.000 dipendenti. Le 300 tonnellate di estruso grezzo in lega di alluminio che Profilati ha consegnato a Cupertino rappresentano senza dubbio un’eccellente dimostrazione del posizionamento del gruppo bolognese nel mercato internazionale di riferimento, sia per gli impieghi in edilizia con soluzioni strutturalmente complesse come quelle pensate, appunto, per Apple, sia in ambito fare 27 NUOVA VISIONE DELLO SPIRITO COUTURE PER L’AUTUNNO/INVERNO FIRMATO LA PERLA Uno stile architettonico e avant-garde nel vestire il corpo. Questa la cifra donata al marchio La Perla nel reinterpretare i codici “intimacy” per l’autunno/inverno 2016/2017 in collezioni nightwear, beachwear, loungewear e, novità della stagione, accessori quali borse dal design geometrico e scarpe firmate Julia Haart, destinate a chi ama un’eleganza sofisticata e disinvolta. L’ispirazione arriva dalle opere del noto architetto brasiliano Oscar Niemeyer le cui forme curvilinee, che richiamano il corpo femminile, hanno ridefinito il Modernismo in versione sorprendentemente sensuale. Nelle creazioni risulta lampante la contaminazione delle sperimentazioni grafiche del movimento Zero, nato nella Germania post-bellica, e degli stilemi decorativi del periodo Edo giapponese, queste linee sinuose suggeriscono nuovi disegni che si traducono in un gioco di illusioni ottiche: gli elementi strutturali sembrano fluttuare e le decorazioni si dissolvono sulla nudità della pelle. Il tulle trasparente ricamato con i motivi tratteggiati è il protagonista delle creazioni “Autografo” ed inaugura un nuovo concetto per i tessuti La Perla: la predilezione per ciò che appare semplice e poco costruito, ma che di fatto richiede molto lavoro, sintetizza il desiderio di esprimere “il fascino della spontaneità”. Schizzando a mano, lo stilista ha creato la suggestione di una calligrafia sul corpo e dato nuova identità ad una tecnica tradizionale come quella del ricamo su tulle. Ecco allora che gli inserti a zig-zag tagliati a laser si fondono su basi di tulle e Lycra leggerissima creando effetti dégradé che rivelano il corpo, cerchi di seta cuciti uno sull’altro e ricami geometrici di paillettes suggeriscono un’interpretazione lineare della femminilità, pannelli di tulle pieghettati a mano esaltano il decolleté di bustier e abiti, mentre le gonne lunghe giocano con le trasparenze. Quanto agli accessori della stagione A/I 2016/2017, la visione creativa si è tradotta in una collezione di borse, scarpe, gioielli, cinture e cappelli che definiscono la proposta lifestyle di La Perla. Il design geometrico della daily bag e della weekend bag, in morbida pelle di vitello bottalato, nasconde un’anima trasformista: la sagoma si modella modificando i volumi e l’estetica stessa delle borse, per dare vita a tre diverse forme perfette per ogni momento della giornata. Le scarpe riflettono la sensualità del marchio con cinturini alla caviglia e tacchi valorizzati da effetti ottici, mentre il cappello, dall’allure architettonica, ha una silhouette scenografica resa più incisiva dal rivestimento in tela di cotone. I gioielli in argento, le cinture in cuoio, le borse in pelle o tela canvas completano l’estetica della collezione, in sintonia con gli eleganti codici di stile La Perla. La novità per il 2017 sarà il progetto “Ready to wear”, annunciato in occasione dell’ingresso al timone stilistico di Julia Haart e svelato con la fashion week di Milano. 28 fare Dal 1948 è RICERCA TECNOLOGIA INTERNAZIONALIZZAZIONE ALFASIGMAGROUP fare 29 industriale. “Siamo tornati ai livelli pre-crisi sia sul piano dei volumi che sul fronte delle marginalità. Possiamo contare su un know-how acquisito in oltre 35 anni di attività e su impianti produttivi tra i più sofisticati del settore, oltre che su 17 brevetti di proprietà e oltre 1,5 milioni di euro investiti annualmente in R&S”, spiega l’amministratore delegato di Gruppo Profilati. “Con un fatturato 2015 di oltre 143 milioni di euro, di cui oltre il 25% realizzato all’estero, il Gruppo Profilati è una delle realtà dell’alluminio più importanti e dinamiche a livello internazionale”, conclude Galliani. E le conferme arrivano dall’America. GLI STRUMENTI DI INDACO PROJECT SCELTI ANCHE DA L.T.E. Saranno la Personal Storage Machines (PSM) TomWork+ e il software web Sesamo Dispenser che la gestisce, strumenti realizzati entrambi da Indaco Project, ad automatizzare i processi di lavoro di L.T.E., azienda del gruppo Toyota Material Handling con sede a Ostellato, che progetta e produce gruppi di sollevamento ed attrezzature per carrelli elevatori da oltre trent’anni. In linea con i principi del Toyota Production System, per garantire gli standard qualitativi della produzione, L.T.E. ha infatti deciso di adottare da gennaio 2016 il sistema TomWork+, il magazzino automatico per la consegna, la restituzione e la tracciatura dei palmari barcode reader, delle stampanti portatili e delle chiavi per i muletti, realizzato dalla società di Zola Predosa specializzata in strumenti software e hardware volti a migliorare la qualità e l’efficienza dei processi lavorativi. Come spiegano da L.T.E., “con TomWork+, ora, non solo è possibile conoscere tutti i prelievi delle attrezzature da parte degli operatori autorizzati, ma anche lo stato in cui gli oggetti sono riposti nel momento della restituzione e tramite l’invio di e-mail vengono comunicati in tempo reale malfunzionamenti degli strumenti di lavoro, se sono necessari interventi manutentivi e anche eventuali smarrimenti”. In L.T.E., infatti, 30 fare LA PETRONIANA, 35 ANNI DI FACILITY MANAGEMENT DI ALTA QUALITÀ Formazione, innovazione, flessibilità e sostenibilità sono le carte vincenti che distinguono La Petroniana, azienda di facility management giunta quest’anno all’importante traguardo dei 35 anni. “Fin dall’inizio, quando i miei genitori fondarono l’impresa 35 anni fa, ci siamo impegnati nel comprendere le esigenze del cliente e nel risolverne le problematiche. Oggi, rispetto al 1981, sono cambiati alcuni aspetti come il numero sempre maggiore di servizi che offriamo e lo sviluppo della nostra tecnologia, ma l’idea di fondo rimane quella con cui abbiamo iniziato: attenzione alla soddisfazione del cliente e grande feeling con le persone che lavorano alla Petroniana, perché sono loro l’immagine dell’azienda”, spiega l’amministratore delegato Flavio Guastafierro. Tra i progressi avvenuti all’interno de La Petroniana negli ultimi anni, l’inserimento di figure professionali che prima non esistevano, l’aumento del numero dei dipendenti e il miglioramento dei processi. “Chi pensa che le aziende di servizi non debbano trovare soluzioni tecnologiche per ottimizzare tempi e risultati nel rispetto della sostenibilità economica ed ambientale, non si rende conto della complessità del nostro mondo. A tal proposito, il 2016 è il quinto anno in cui organizzo l’assemblea aziendale, che coinvolge tutti i dipendenti. Ogni anno, in totale trasparenza, racconto cosa siamo riusciti o meno a realizzare e presento i numeri de La Petroniana: utile, investimenti, progetti e previsione del bilancio dell’anno successivo. Questo perché voglio far capire ai miei 150 ragazzi e ragazze che da solo non posso vincere e non arrivo da nessuna parte, ma insieme possiamo essere fortissimi e arrivare a competere con i colossi della nostra Regione”, continua Guastafierro. Il lavoro di squadra e la condivisione di idee rappresentano senza dubbio la marcia in più de La Petroniana. Aperta con mezzi limitati la propria agenzia di pulizie, infatti, Maria Santucci e Vincenzo Guastafierro non impiegarono molto per rendersi conto delle enormi potenzialità dell’azienda. In pochi anni la fantasia dei titolari li portò a risolvere i problemi più svariati inventando Flavio Guastafierro, Ad di La Petroniana nuovi metodi di pulizia, adattando strumenti vecchi a nuove esigenze o addirittura rivoluzionandone l’uso. La gestione familiare, una ricerca costante di nuove soluzioni al passo con i tempi ed un rapporto sempre più stretto con la propria clientela sono ancora i capisaldi della filosofia de La Petroniana che oggi, seguendo incessantemente le evoluzioni del mercato, può vantare una elevata competenza tecnica. Grazie all’esperienza maturata in 35 anni di attività, infatti, la gamma dei servizi che l’azienda offre è completa e variegata e comprende, oltre che le pulizie (ordinarie o straordinarie) in senso stretto, disinfestazioni, manutenzione delle aree verdi e di impianti elettrici o idraulici, derattizzazioni e sanificazioni anche nel delicato settore delle aziende alimentari. Spinta dalla volontà di proseguire nel percorso di innovazione intrapreso, La Petroniana rimane comunque fedele al proprio motto: “Facility management di alta qualità”. Jungheinrich è come te, protegge la sua famiglia ogni giorno. Questa è una promessa. Rendiamo gli ambienti di lavoro intralogistico luoghi sempre più sicuri e a norma di legge, con adempimenti normativi, con sicurezza attiva e passiva, la sua progettazione ed equipaggiamenti. Con be-safe la sicurezza per noi non è solo un valore, è un dovere. Contattateci al Numero Verde 800 368485 oppure visitate il nostro sito. www.jungheinrich.it fare 31 si lavora su tre turni in carpenterie e due in assemblaggio e diventa dunque fondamentale la gestione degli strumenti nei cambi turni. Tracciabilità delle operazioni, sicurezza e velocizzazione del processo di gestione delle attrezzature sono dunque garantite, anche grazie alle statistiche del software Sesamo Dispenser che ne rivelano tempi e modalità di utilizzo, e quindi la loro efficienza. Inoltre, sempre grazie al software Sesamo Dispenser possono essere gestite le scorte, le scadenze e gli ordini di acquisto per la nuova attrezzatura da sostituire dentro la PSM. L.T.E. ha così la certezza che palmari e stampanti o altri oggetti di utilizzo quotidiano siano in perfette condizioni e che gli attrezzi di lavoro, come anche le chiavi per l’utilizzo dei muletti, siano sempre reperibili. “TomWork+, infatti, è stato situato accanto alle linee di produzione così da velocizzare tutti i processi interni ed agevolare il cambio turni”. Fanno sapere da L.T.E.: “Ogni operatore, può recarsi presso TomWork+ e, grazie al proprio badge identificativo e allo schermo touch screen, viene guidato dalla macchina al prelievo dell’oggetto di cui necessita, in pochi secondi e senza possibilità di errore. Per ogni badge si possono definire dei limiti di prelievo in base alla propria mansione e la lingua con cui comunicare con la PSM e gli oggetti non sono mostrati esternamente, ma solo tramite foto sullo schermo integrato con il quale fare la selezione. Il prelievo avviene dall’unico sportello frontale che rende disponibile solo il box nel quale è collocato l’oggetto richiesto, senza possibilità di errore”, concludono dall’azienda di Ostellato. Dopo la presenza di TomWork+ a Farete 2016, sarà possibile vederne il funzionamento dal 19 al 21 ottobre presso la fiera Ambiente Lavoro - Bologna Fiere. 32 fare MAW - MEN AT WORK CRESCE E PUNTA SUL VALORE DELLE PERSONE Tempo di cambiare per MAW - Men At Work, la società che aiuta le imprese a ottenere importanti risultati di business grazie ad una migliore gestione del capitale umano. L’agenzia per il lavoro, infatti, dal giugno scorso ha un nuovo logo e un nuovo payoff, “Awesome people, great reasult”, nato per suffragare la propria visione riconoscendo il valore che le persone hanno per il percorso di sviluppo dell’azienda. “Perché in inglese? Perché molti dei nostri clienti sono internazionali e portano la loro eccellenza nel mondo, e dal 2017 lo faremo anche noi”, spiega l’amministratore delegato Francesco Turrini. “MAW è cresciuta tantissimo. Noi e i nostri clienti in questi anni abbiamo saputo trovare nuove strade e soluzioni. Abbiamo saputo specializzarci e questo per noi vuole dire conoscere il tessuto industriale locale, i processi produttivi, le figure professionali e, di conseguenza, capire di cosa hanno bisogno le aziende. Abbiamo saputo innovare: portiamo ai nostri clienti soluzioni organizzative e tecnologie orientate al risultato. La nostra più importante chiave di successo, però, è sempre rappresentata dalle persone. È grazie alle nostre persone che possiamo dire di essere diventati grandi ed è l’attenzione ad esse che ci accomuna ai nostri clienti di successo”, evidenzia ancora l’ad di MAW. In effetti il 2015 è stato un anno molto positivo per MAW. Il suo fatturato complessivo ha superato i 157 milioni di euro, con un incremento di oltre il 24% rispetto all’anno precedente, e la società ha registrato una costante crescita in tutti i servizi erogati. Decisiva per il successo di MAW la divisione Permanent, dedicata alla ricerca e selezione di alti profili, che nel 2015 ha fatto registrare un balzo del 40%. Ma l’ascesa procede anche nel 2016: le missioni a maggio sono state superiori del 15% a quelle dello stesso mese dell’anno pre- Francesco Turrini, Ad di MAW cedente e la divisione Permanent ha fatto segnare un incremento di oltre il 50%. “I nostri clienti sanno che, anche se per crescere bisogna avere successo in un mercato globale, le soluzioni si trovano facendo leva sulle specificità e le caratteristiche del territorio in cui si opera, come insegna il successo della Packaging Valley bolognese”, continua Turrini. Per questo motivo le filiali dell’azienda sono distribuite in tutte le aree del centro e nord Italia a forte caratterizzazione industriale e ciascuna è strettamente legata al territorio: conosce le caratteristiche, comprende i bisogni e soddisfa le necessità sociali del sistema produttivo locale. “Ogni giorno facciamo esperienza diretta del valore delle persone: i nostri consulenti sono capaci di ascoltare e comprendere le esigenze delle imprese, hanno le competenze e l’esperienza per definire le corrette risposte e la motivazione e i valori necessari per farsi carico dei problemi fino alla loro risoluzione”, conclude l’amministratore delegato di MAW. MEDHIARTIS, TRA INNOVAZIONE E CRESCITA AZIENDALE Acquisire l’esatta terminologia per una corretta comunicazione. Questo è lo spirito di Medhiartis che, nel corso degli anni, ha approfondito l’aspetto della terminologia cercando di fare comprendere ai suoi clienti, o potenziali tali, quanto sia importante realizzare un glossario terminologico pro- Rivit presenta il SISTEMA COMPLETO PER UNIRE LA LAMIERA RIVETTATRICI PER RIVETTI E INSERTI RIVETTI A STRAPPO COLORATI STRUTTURALI STAGNI A FIORE INSERTI FILETTATI LISCI ZIGRINATI ESAGONALI CIECHI BULLONI A STRAPPO AUTOAGGANCIANTI PRIGIONIERI DADI DISTANZIALI PRESSE BULLONATRICI RIVBOLT COLLARI PERNI A SALDARE FILETTATI LISCI BOCCOLE FASTON PRODUZIONE RIVETTATRICI SHOWROOM PRODUZIONE FISSAGGI CONTROLLO QUALITÀ PUNTO VENDITA SERVIZIO POSTVENDITA ASSISTENZA E RIPARAZIONI FASCETTE CHIUSURE ACCIAIO INOX NYLON CERNIERE MANIGLIE VITI 1/4 DI GIRO RIVIT DAL 1973 È L’AZIENDA ITALIANA LEADER NELLA PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE DI FISSAGGI E UTENSILI PER L’ASSEMBLAGGIO DELLA LAMIERA PRESENZA INTERNAZIONALE IN OLTRE 50 PAESI fare 33 RIVIT srl / Via Marconi 20 / Ozzano dell’Emilia / Bologna / Italy T. +39 051 41 71 111 / F. +39 051 41 71 119 / [email protected] / www.rivit.it rivit.it PROGETTI E ARTISTI STRAORDINARI PER CELEBRARE TRENT’ANNI DI MUSICA INSIEME La stagione 2016/17 segnerà il traguardo del 30° anniversario delle attività di Musica Insieme. Una ricorrenza importante, da celebrare in modo speciale insieme alla città nella quale e per la quale Musica Insieme opera. Innanzitutto con due iniziative straordinarie: la pubblicazione del volume “Trent’anni di Musica Insieme. La storia, i concerti, i protagonisti”, che ripercorre oltre mille concerti con racconti, immagini inedite e un indice completo di quanto è avvenuto in questi tre decenni di grande musica, vero e proprio spaccato di storia culturale di Bologna, e un’iniziativa esclusiva di Musica Insieme, che regalerà a tutti gli abbonati la Card Musei Metropolitani, che offre sconti e agevolazioni per musei, cinema e teatri della città e del territorio. Scorrendo il calendario, la stagione 2016/17 vedrà allinearsi i massimi solisti del panorama odierno, fra riconferme e novità, con un concerto in più rispetto ai quindici solitamente in cartellone. Ecco quindi comparire quattro pianisti tra i più popolari al mondo: Radu Lupu, Grigory Sokolov, Yefim Bronfman e Piotr Anderszewski (solista che si esibirà per la prima volta a Bologna). Ed ancora, con un progetto inedito, Mario Brunello, ad oggi il più celebre violoncellista italiano, in due concerti dedicati all’integrale bachiana per violoncello e violino (trasportato quest’ultimo su un “violoncello piccolo” appositamente costruito per lui), che si completerà nella prossima stagione. Accanto alla tastiera, dunque, l’archetto, con violinisti come Vadim Repin e Patricia Kopatchinskaja, protagonista di un originale programma “intorno a Schubert”, insieme alla St. Paul Chamber Orchestra. Significativa l’attenzione per i talenti del nostro Paese: ecco il FontanaMIX Ensemble in una produzione esclusiva per Musica Insieme sulle “Lezioni americane: Berio, Calvino, Il violinista russo Vadim Repin 34 fare Sopra la Amsterdam Sinfonietta; sotto il violoncellista italiano Mario Brunello Eco”. Fra le compagini, l’inaugurazione del 10 ottobre segnerà il debutto in città della Amsterdam Sinfonietta, con i funambolismi del clarinettista Martin Fröst, in un affascinante viaggio alle radici popolari della musica. A un ensemble di riferimento per il repertorio barocco come il Concerto Köln, guidato da uno specialista raffinato come Giuliano Carmignola, sarà affidato il concerto di Natale sulle note di Bach, mentre i Solisti di Mosca diretti da Yuri Bashmet, il violista più acclamato del panorama internazionale, si cimenteranno in un programma anch’esso celebrativo, quello per i 100 anni dalla Rivoluzione d’Ottobre; lo sguardo alla grande musica russa si completerà con il sestetto di archi e percussioni capeggiato da Kolja Blacher. Fra i quartetti, una compagine storica come l’Emerson, impegnato negli ultimi magistrali quartetti di Beethoven, passerà idealmente il testimone al Kelemen Quartet (altro debutto in città), vincitore all’unanimità del Premio Borciani 2014. Completa la ricca sezione il Quartetto di Cremona, ospite della Konzerthaus di Berlino come del Coliseum di Buenos Aires, a Bologna per un progetto dedicato a Schubert, altro fil rouge del cartellone di Musica Insieme. Per maggiori informazioni: www.musicainsiemebologna.it fare 35 Lo staff di Medhiartis prietario per ottenere un aumento nella qualità della comunicazione in senso lato. Un’idea progettuale assolutamente innovativa quella di Medhiartis, nata dall’incontro tra Gianluca Ranieri e Nicola Ognibene, professionisti con ventennale esperienza nel mondo della comunicazione e della documentazione tecnica, che sono riusciti a integrare queste due realtà per rispondere all’esigenza crescente di realizzare servizi già finalizzati al commercio internazionale. “La nostra azienda”, spiega Gianluca Ranieri, “ha affrontato questi anni di cambiamento investendo su tecnologia e formazione e, grazie a questo connubio, è riuscita ad affermarsi a livello nazionale, e internazionale, nell’ambito della comunicazione tecnica. Una sfida che, nel corso del tempo, si è rivelata vincente, come confermano l’incremento del fatturato e il potenziamento dell’organico con nuove assunzioni”. L’agenzia di comunicazione bolognese, negli ultimi mesi, ha rilanciato il proprio sito introducendo alcuni importanti accorgimenti. Da una veste grafica indubbiamente più moderna e accattivante a sezioni tematiche approfondite e facilmente fruibili, grazie ad una consultazione semplice e intuitiva. Un restyling che si affianca alla costante presenza di Medhiartis sui principali social network (Facebook, Twitter e Instagram in primis), con continui aggiornamenti sulle diverse attività, e alla partecipazione ad eventi fieristici. Medhiartis offre una comunicazione multilingue che esula dal concetto, ormai superato, della semplice trasmissione di informazioni e/o dati. La giovane azienda bolognese, grazie a delle professionalità specifiche e variegate, fornisce una capacità tecnica di comuni- 36 fare cazione che si riveste di diversi pubblico, si è svolto nel maggio scorso e ha linguaggi: tecnico, grafico e lin- visto la partecipazione dei maggiori rappreguistico. “Quando prendiamo sentanti del ramo tissue. in carico un progetto – continua Un’occasione per presentare ai visitatori le Ranieri – pensiamo e progettia- macchine in funzione, quindi, ma anche i mo soluzioni complete, a livello trend tecnologici del futuro e le soluzioni sia contenutistico che grafico, che possano valorizzare il prodotto o il servizio in questione. Medhiartis, grazie all’unione di professionisti tecnici e grafici, ha sviluppato una competenza approfondita di tutte le diverse fasi del processo produttivo, perfettamente complementari e consequenziali”. Anche quest’an- Una immagine dell’Open House svolto a maggio scorso no, il 5 e 6 settembre, Medhiartis nella filiale statunitense di Pulsar ha preso parte a Farete, la quinta edizione della due giorni dedicata alle im- più innovative del settore, focalizzandoprese bolognesi organizzata da Unindustria si su ‘Quatis’, una rivoluzionaria famiglia Bologna in scena nei padiglioni di Bologna- di macchinari per il controllo qualità dei Fiere. “Siamo un’agenzia di comunicazione prodotti confezionati e non. In occasione che accoglie un’idea per poi svilupparla a delle giornate Open House, Pulsar ha inol360° a seconda delle esigenze del cliente. tre organizzato corsi di formazione in aula Per informazioni: marketing@medhiartis. dedicati ad aziende già utilizzatrici dei procom. pri prodotti, in particolare agli operatori di linea, e riguardanti argomenti di grande interesse per il settore quali la regolazione manuale e automatica di una linea di converting, l’utilizzo del software ‘Harmonizer’ di casa Pulsar e la corretta manutenzione della linea. Attraverso una sessione di streGrande evento in terra americana per la aming con collegamento diretto dall’Italia, bolognese Pulsar, azienda specializzata in poi, è stato presentato PLS Dynamic, un attività di engineering, produzione e realiz- nuovo software che consente di riprodurre zazione di soluzioni di movimentazione e tramite simulazione 3D il reale funzionatrasporto per i settori del packaging, tissue mento di una linea completa di converting, e automation e nella produzione di mac- dalla gestione delle materie prime al packachine automatiche speciali di confeziona- ging fine linea. Nel corso della dimostramento, alimentazione e smistamento per il zione di tutte le funzionalità e potenzialità del software un esperto ha provveduto a comparto del tissue. Dal 2013, infatti, l’azienda opera negli Sta- esporne le specifiche tecniche richieste dati Uniti tramite una filiale estera situata a gli ospiti, gestendo anche prove pratiche in Green Bay, nel Wisconsin, un distretto remoto. importante del settore della trasformazione L’azienda di Castel Maggiore ha inoltre svidella carta, e proprio qui periodicamente luppato il portale web ‘Tissue Agorà’, una Pulsar organizza Open House dedicati agli piattaforma social media, dedicata al monoperatori del settore richiamando clienti e do dei professionisti del comparto tissue, utilizzatori dei propri impianti da tutto il punto di incontro dove le imprese ed i proterritorio federale. L’ultimo di questi even- fessionisti del settore, possono condividere ti, pensati con lo scopo di promuovere i la propria esperienza, chiedere informaziopropri prodotti rivolgendosi ad un ampio ni e aprire confronti. PULSAR APRE LE PORTE AI CLIENTI AMERICANI VAL OR I MA SSIMI ( L EVA N TE D IESEL ) : C ON SU MO C IC L O C OMB IN ATO 7 . 2 L / 1 0 0 K M. E MIS S IO NI CO 2: 189 G / K M. I DAT I P O S S O NO NO N RIFE RIRS I AL MO DE LLO RAP P RE S E NTAT O . THE MASERATI OF SUVs Levante. The Maserati of SUVs. Con il massimo del lusso, senza compromessi in termini di comfort e sicurezza a bordo, Levante offre prestazioni eccezionali sia su strada che fuori strada. Le motorizzazioni V6 Twin-Turbo a benzina e il propulsore Diesel V6 Turbo, offrono tutto ciò che si possa desiderare in termini di potenza, mentre il sistema di trazione integrale intelligente “Q4”, il cambio automatico a 8 velocità e le sofisticate sospensioni, confermano in Levante un SUV capace di garantire un’esperienza di guida indimenticabile. Via San Donato, 3/2 Quarto Inferiore, Bologna Phone: 051 603 9271 www.bluvanti-bologna.it fare 37 Fanpage BluVanti Bologna Concessionaria Maserati NUOVA TORNERIA ZANOTTI BRINDA AI 50 ANNI DI ATTIVITÀ “Nuvole nere e minacciose, cariche di pioggia, si erano addensate nel cielo; i preparativi per la festa erano come sospesi, in attesa degli eventi. Poi, nell’attimo in cui l’eco dei tuoni annunciava il temporale, all’improvviso, è apparso un bellissimo airone bianco, dalle grandi ali, che con eleganza ha sorvolato il vasto parco per poi, con leggerezza, allontanarsi oltre la collina, ed il sole è tornato a risplendere”. Così dalla Nuova Torneria Zanotti raccontano gli attimi che hanno preceduto la grande festa organizzata lo scorso 18 giugno in occasione del 50° anniversario dell’impresa manifatturiera di Castel San Pietro Terme, ben radicata sul territorio e specializzata nel settore della tornitura di precisione dell’industria meccanica. La serata, che si è svolta a Ozzano dell’Emilia, ha visto dipendenti, collaboratori e famiglie riuniti per brindare al mezzo secolo di attività accompagnati dalle note musicali della band di Zanotti, i Magnolia Stompers. Tra i fuochi d’artificio, la torta con il simbolo dei 50 anni, le luci in stile cinema all’aperto nelle serate d’estate, il profumo della lavanda e i colori pastello delle ortensie, la festa è trascorsa in modo gioioso e vivace, allegra come una festa di compleanno deve essere. Ad accogliere tutti gli invitati, una fotografia di un giovane Gian Luigi Zanotti, fondatore dell’azienda insieme a Vittorio Romagnoli, riportante un passaggio di “La chiave a stella” di Primo Levi, che ben si presta a raccontare la filosofia della Nuova Torneria Zanotti: “Se si escludono istanti prodigiosi e singoli che il destino ci può donare, l’amare il proprio lavoro costituisce la migliore approssimazione concreta della felicità sulla terra”. L’opera di Zanotti, il suo stile, la sua correttezza continuano ad essere di insegnamento e di esempio per tutta l’azienda. Ed è proprio dalla passione che il fondatore nutriva per il proprio mestiere che nel 1966, nella cantina di famiglia, iniziò l’avventura della Nuova Torneria Zanotti, oggi tra le eccellenze emiliane nell’ambito della produzione di particolari meccanici di alta precisione per l’industria di svariati settori. In pochi anni venne costruito il primo capannone di proprietà a Castel San Pietro Terme e, grazie alla collaborazione della moglie Lalla Zanotti e di Vittorio Romagnoli, l’attività manifatturiera artigiana si trasformò poi in una piccola impresa che nel 1985 fece il suo ingresso nel settore dell’oleodinamica. “Siamo presenti sul mercato da 50 anni e ancora oggi crediamo profondamente nel nostro mestiere, nella passione delle persone che lavorano nella nostra società, nella correttezza e lealtà nei confronti di tutti i collaboratori. Il nostro staff è composto da circa 40 persone e all’interno dei vari comparti dell’azienda si lavora in piena sintonia, secondo quei valori fondamentali che rappresentano la nostra identità: la prudenza, la forza decisionale, la giustizia e la pazienza accompagnano il nostro operato quotidiano”, concludono da Nuova Torneria Zanotti (photocredit New Photo). 38 fare In alto Vittorio Romagnoli e G.Lalla Reschiglian Zanotti; sotto, Christian Delmonte, G.Lalla Reschiglian Zanotti e Chiara Zanotti RENNER ITALIA PROTAGONISTA DI “FELICITÀ INTERNA LORDA” Ruolo da protagonista per Renner Italia, presente tra le imprese raccontate da Chiara Cusani nel reportage “F.I.L. Felicità Interna Lorda”. Il documentario, frutto dell’operato della Carovana Etica, un progetto volto a far riflettere sui temi dell’etica e della felicità nella vita e nel mondo del lavoro, è stato presentato nel settembre scorso. Renner Italia, che produce vernici per legno a Minerbio, compare nel servizio di Cusani insieme a marchi come Illy e Branca tra quelli che hanno scelto un approccio etico al business. “Secondo questa visione”, spiega l’autrice, “mettere al centro le persone è la via più efficace per creare benessere nel senso più ampio del termine. Un profitto economico reale e duraturo non può prescindere dalla valorizzazione e dalla soddisfacente remunerazione dei lavoratori. Utopia? Viaggiando per l’Italia ho scoperto che ci sono aziende che vincono la sfida dei mercati proprio perché fondate su uno speciale rapporto tra proprietà e dipendenti”. Casi che fanno scuola. Proprio come quello dell’azienda bolognese, innovativa anche in materia di relazioni sindacali e, specialmente, di contrattazioni di secondo livello. Negli ultimi anni la sua distribuzione degli utili, la maratona del risparmio e il welfare aziendale hanno più volte richiamato le attenzioni mediatiche. “Di norma noi paghiamo ogni operatore in organico circa seimila euro in più all’anno rispetto a un lavoratore della concorrenza”, ha raccontato l’ad di Renner Italia, Lindo Aldrovandi, ai microfoni di Chiara Cusani, “a fronte di questa maggiorazione del costo del lavoro, otteniamo circa centomila euro di margine pro capite in più rispetto a quello che porta un dipendente di un competitor”. I dati citati fanno riferimento a uno studio della cattedra di Analisi finanziaria dell’Università Politecnica delle Marche. Una disamina che si specchia nelle parole di Alberto Aleo, consulente di vendita etica che, con la sua Passodue, fa la spola tra Boston e Cesena: “Non solo puoi essere ricco ed etico”, afferma Aleo, “il punto è che per essere ricco devi essere etico. I nuovi mercati ci obbligano a ragionare così. Grazie alla crisi siamo costretti ad avere visione e ad inquadrare le cose in uno scenario più ampio, perché stiamo facendo i conti con la dimensione finita della ricchezza, della prosperità e del successo. Siamo obbligati a fare un esame di coscienza e a scendere a patti con i limiti del modello di sviluppo applicato fino a ieri: dobbiamo adottarne uno che integri l’etica come strumento strategico”. L’appuntamento di settembre segna una nuova tappa della Carovana Etica organizzata da Samir de Chadarevian per la Fondazione Cusani: “Il nostro intento è quello di creare sistema: casi come quello di Renner non devono rimanere isolati. Giriamo l’Italia proprio per generare occasioni di cambiamento positivo partendo dallo scambio di esperienze, e ci auguriamo che la tappa di Bologna apra un dialogo con molte nuove aziende”, spiega de Chadarevian. SCHNEIDER ELECTRIC ITALIA GRANDE SUCCESSO PER “SPORT DAY E OLTRE” Un’iniziativa all’insegna della condivisione, della convivialità e della spensieratezza, ma anche un modo per riscoprire e apprezzare le ricchezze storiche, culturali, tecnologiche e gastronomiche che il territorio emiliano offre. È stata tutto questo la quarta edizione dell’evento “Sport Day e oltre” che il 25 giugno scorso Schneider Electric Italia ha organizzato presso la propria sede di Pieve di Cento, richiamando da tutta Italia 350 dipendenti animati dal desiderio di trascorrere una giornata di sana competizione insieme a colleghi e familiari. Il grande successo dell’edizione 2016 è certificato dai numeri: grazie all’intenso impegno del personale dello stabilimento ospitante, l’iniziativa, che negli anni ha visto costantemente crescere il numero dei partecipanti, ha registrato un record di adesioni. “Questo conferma l’eccellenza delle nostre persone, che hanno manifestato un grande entusiasmo nei confronti di questo momento di condivisione all’insegna dello sport e della creatività pensato per promuovere il benessere dei dipendenti”, commentano da Schneider Electric Italia, che nei propri stabilimenti presenti in tutta la penisola sviluppa soluzioni e tecnologie per gestire l’energia e i processi in maniera sicura, affidabile, efficiente e sostenibile. Il fitto programma della giornata, reso possibile dal pieno coinvolgimento del Comune di Pieve di Cento, che ha facilitato le relazioni con le società locali per la gestione degli impianti sportivi, ha preso il via con una colazione e una visita gratuita al Magi 900, il Museo delle eccellenze artistiche e storiche, che si è inoltre prestato come punto di fare 39 partenza per una caccia al tesoro tra cultura e storia e un concorso fotografico a tema “I 5 sensi”. Dopo una sosta alla Rocca, costruita nel XIV secolo come fortificazione a difesa della città, i partecipanti si sono radunati all’interno del Centro Sportivo per l’inizio delle attività: basket, calcio balilla, ping pong, freccette, calcetto, pallavolo, staffetta, tiro alla fune, corsa con i sacchi, rugby touch e corsa hanno visto impegnati giovani, meno giovani e atleti, mentre i più piccoli sono stati coinvolti in numerose attività ricreative. Per i più entusiasti che hanno scelto di trattenersi anche il giorno successivo, Schneider Electric ha pensato ad una visita al Museo Ferrari di Maranello, seguita da una tappa in una azienda agricola locale, l’Acetaia Leonardi, dove un ricco buffet di degustazione di prodotti tipici ha inoltre rappresentato l’occasione per approfondire le origini, la storia e la cultura del preziosissimo aceto balsamico. “Fra benessere, sport e scoperta del territorio, il week end ‘Sport Day e oltre’ è stato per noi un momento di condivisione davvero speciale, e la grande partecipazione a cui abbiamo assistito ce lo conferma. Viva le nostre persone, quindi, viva il personale della fabbrica di Pieve di Cento e viva l’Emilia con i suoi tesori”, concludono da Schneider Electric Italia. SEGAFREDO ZANETTI, L’ESPRESSO CONQUISTA L’ORIENTE Profumo d’Oriente per Segafredo Zanetti, azienda leader del caffè espresso in Italia e nel mondo, che ha recentemente collezionato due importanti risultati in Cina e in Giappone avanzando nel proprio percorso di sviluppo nel mercato asiatico. Nel giugno scorso, infatti, La Chapelle Fashion, società interamente privata che controlla una rete di quasi 8.000 punti vendita e 2.500 corner in 31 province cinesi, ha annunciato un investimento di 3,75 milioni di dollari con l’obiettivo di aprire corner a marchio Segafredo nei propri negozi di abbigliamento, in modo da migliorare l’esperienza di acquisto per i propri clienti. “Per MZB 40 fare questo accordo rappresenta un tassello fondamentale per il posizionamento sui mercati asiatici e per la diffusione del marchio Segafredo. L’investimento di La Chapelle è la dimostrazione dell’interesse che quei mercati potranno sviluppare per i nostri marchi e per il nostro Gruppo”, commenta Pascal Heritier, direttore generale del Massimo Zanetti Beverage Group, holding costituita da un ampio network di società in costante e rapida crescita di cui Segafredo Zanetti fa parte. Quanto al mercato nipponico, l’azienda vanta l’apertura di un nuovo punto di ristoro a Sendai, la più grande città della regione di Tohoku, nel nord-est del Paese. L’ampia e luminosa caffetteria, dall’inconfondibile stile Segafredo Zanetti, offre circa 50 posti a sedere, un design moderno e colori vivaci, e sorge nel quartiere Sendai Itsutsubashi Koen, vicino ad un parco e a 10 minuti dalla stazione ferroviaria. Qui, nel centro nevralgico degli affari e delle attività commerciali, il punto di ristoro Segafredo Zanetti mira a rispondere alle esigenze di una clientela variegata: il caffè si può consumare al tavolo o take-away, accompagnato da muffin o torte. Oltre al classico espresso italiano è possibile scegliere il caffè macchiato o dolcemente aromatizzato, molto apprezzato in Giappone. La storia del Massimo Zanetti Beverage Group affonda le proprie radici negli anni Settanta, quando Massimo Zanetti, nato da una famiglia di mercanti di caffè, acquistò la torrefazione bolognese Segafredo. Da lì al successo il passo fu breve: negli anni Ottanta fu la volta dell’espansione all’estero, prima in Portogallo, Francia e Austria, successivamente in Sud America, mentre gli anni Duemila hanno visto l’entrata del Gruppo nel mercato statunitense. Oggi MZB Group raccoglie una molteplicità di marchi internazionali molto noti, gran parte dei quali sono leader nel loro settore di riferimento. Il core business del Gruppo è rappresentato dal caffè in tutte le sue forme ed espressioni: ogni società è impegnata in una fase del suo ciclo di vita, dall’approvvigionamento della materia prima, alla torrefazione, fino al confezionamento, la logistica e la commercializzazione dei prodotti. Ed è proprio la passione per il caffè il fil rouge della storia di Segafredo Zanetti, il cui obiettivo è diffondere in tutto il mondo il gusto, la cultura e la preparazione del vero espresso italiano. STRACCIARI CAMBIA LOOK E DIVENTA FORDSTORE Tra i primi 25 FordStore in Italia ad iniziare il processo di Ford Digital Revolution, lo showroom Stracciari di Bologna ha cambiato look. Dallo scorso anno, infatti, il nuovo design e allestimenti tecnologici la Commissione Europea ha infatti appro- timento dei fanghi costituisce un pro vato i l progettoÈ con spirito vincente e mente aperta a nuove sfide che Tra- Padulle e di quella Motion&Control per lo sviluppo di applicazioni Pyro-mec, azienda di Calderara di Reno specializzata nella produ- elettroniche e motori. “Grazie alle importanti alleanze commerciali char,zione di riduttori, ha celebrato il 30° anniversario della propria abbiamo raggiunto una ideale distribuzione delle competenze che il cuifondazione organizzando il 3 luglio scorso una grande festa ci permette una maggiore specializzazione e rapidità nel gestire la s c o -che ha riunito presso la Taverna Napoleone di Capo èstelnuovo Rangone oltre 260 persone tra dipendenti, statocollaboratori, fornitori e clienti e ha visto la presenza quel-del sindaco di Calderara Irene Priolo. La ricorrenza lo diha anche rappresentato una buona occasione per f o r -i fondatori Stefano Domenichini e Leo Girotti, ann i r ecora oggi alla guida dell’impresa, per guardare con u n aorgoglio allo sviluppo e al percorso di crescita che solu-Tramec ha intrapreso nel 1986 quando, con grinta zionee perseveranza, i due imprenditori hanno dato vita a l l ead una giovane startup della meccanica in provinp i c -cia di Bologna, nel cuore della packaging e motor c o l evalley. Dall’iniziale ristretto gruppo di collaboratori e dai primi domanda”, commentano Domenichini e Girotti. Sempre orientata e me-riduttori di velocità ortogonali venduti sul mercato italiano, che all’innovazione tecnologica, oggi Tramec conta 100 dipendenti e d i epermettono di regolare con precisione uno o più componenti negli anni ha ampliato e perfezionato la propria offerta di prodotti, i m -in movimento nelle macchine automatiche, Tramec ha velo- dedicando significativi investimenti a centri di lavoro, dentatura e pre- cemente collezionato i primi successi: dopo una manciata di rettifica. “La qualità dei nostri riduttori e della nostra innovazione tecnologica è oggi riconosciuta in tutto il mondo. Il nostro s e 30 ANNI DI RIDUTTORI FIRMATI TRAMEC a anni e una crescita esponenziale delle vendite il fatturato ha mun i c i -raggiunto i 500 milioni di lire e l’azienda si è trasferita in una paliz-nuova sede molto più grande, quella attuale, dove i 10 dipenz a t edenti hanno cominciato a produrre nuove tipologie di riduttori p e rquali pendolari, paralleli, viti senza fine, epicicloidali e rinvii anla ge-golari, anche personalizzandoli su richiesta del cliente. È così s t i o -che, negli anni 2000, Tramec ha conosciuto una graduale ed n einarrestabile espansione. Dopo aver acquisito partecipazioni in d e iaziende quali Tls e Varmec, si è dedicata all’apertura di nuove f a n -società in Italia e all’estero come Tramec Technology, Tramec ghi diSud, Italtech e alle partecipate Tvt Motion in Svezia, Tramec d e -Polska in Polonia, Tramec France in Francia e Tramec Getriebe pura-in Germania. L’azienda ha inoltre completato la propria presenz i o -za a livello globale con una rete capillare di vendita in grado di n e .integrare la nuova e più ampia struttura societaria, che contestualmente si è arricchita della divisione Cnc presso il sito di obiettivo è traghettare Tramec verso la nuova rivoluzione industriale, quella dell’Industria 4.0, e intendiamo farlo attraverso nuovi investimenti in tecnologia meccanica, Ict e grazie alla progettazione di nuovi prodotti, tra cui un riduttore epicicloidale Mta di nuova concezione, presto sul mercato”, dichiarano ancora i fondatori Domenichini e Girotti. È grazie alla loro lungimiranza, all’adeguato supporto di tutti i reparti che compongono l’azienda e ad una rete di vendita ben ramificata e altamente competente che oggi Tramec è in grado di fronteggiare un mercato in continua evoluzione. E la voglia di fare, dopo 30 anni, è ancora tanta. L o smal- fare 41 all’avanguardia sono stati installati all’interno della concessionaria di via Stendhal 23, per offrire ai clienti un’esperienza d’acquisto gratificante, unica e personalizzata. Il nuovo Stracciari FordStore è caratterizzato da ambienti accoglienti e luminosi in grado di restituire l’immagine del dinamismo Ford. Risulta subito lampante, varcando la soglia dello showroom, che tutto è organizzato in zone ad alta riconoscibilità: dall’area ‘Ciao’ che accoglie il cliente eventualmente disorientato con cartelli ‘Informati qui’, alla zona ‘Scopri il mondo Ford’ che mette a disposizione il ‘Discovery Table’, mediante il quale chiunque sia interessato può approfondire la conoscenza delle tecnologie dell’Ovale Blu con il supporto di tablet e display, e lo ‘Smart Wall’, un maxi-schermo sul quale è possibile visualizzare a grandezza naturale l’auto configurata dal cliente. L’area ‘Relax’ è il luogo in cui accomodarsi sorseggiando caffè, leggendo riviste e navigando Wi-Fi, mentre l’assistenza e la relativa accettazione interattiva avvengono nella zona ‘FordService’. Le diverse tipologie di auto sono organizzate per famiglie in modo da favorire il cliente permettendogli di confrontare i numerosi modelli fianco a fianco. Come sottolineano da Stracciari, “i SUV EcoSport, Kuga ed Edge sono ad esempio raccolti in un’area dedicata, mentre nella zona ‘Ford Performance’, ad alto carico adrenalinico, trovano posto la Fiesta ST, la Focus RS e la nuova Ford Mustang. Ultima, ma non certo per importanza, l’esclusiva area dedicata ai modelli Luxury Ford Vignale”. I centri di eccellenza FordStore rappresentano il nuovo punto di riferimento sul territorio per gli appassionati dell’Ovale Blu e il loro numero è destinato a crescere raggiungendo, 42 fare solo in Italia, quota 35 entro la fine del 2016. L’obiettivo della concessionaria Stracciari è offrire ai propri clienti la migliore customer experience della categoria, fornendo un raccordo con quel mondo digitale dove oggi inizia il processo di scelta di un’auto. Un luogo dove sia possibile scoprire, conoscere e provare l’intera linea europea di prodotti Ford, insomma, che oltre ai modelli più emozionanti ed esclusivi comprende anche i veicoli commerciali e le vetture dedicate alla clientela business. La dedizione della famiglia Stracciari e del suo team ha portato l’azienda a conseguire risultati importanti e a conquistare la fiducia della clientela in tutti i settori in cui è impegnata. L’ampio ventaglio di prodotti e servizi che offre comprende la vendita di auto e veicoli commerciali del marchio Ford; la vendita di auto e veicoli commerciali usati sia del marchio Ford (certificati DOC 0-3) che di altre Case; la vendita di ricambi originali Ford; un servizio di assistenza pronto e puntuale. TEATRO AUDITORIUM MANZONI, AL VIA LA STAGIONE 2016/2017 Lo scrittore-sceneggiatore Carlo Lucarelli alla ricerca della bellezza artistica. Dopo l’anteprima di un gruppo d’avanguardia, gli Swans, la programmazione 2016/2017 prenderà il via, grazie alla collaborazione con il Bologna Jazz Festival, con i due concerti-evento della stagione: il Teatro Auditorium Manzoni ospiterà infatti il trombettista Paolo Fresu, cittadino adottivo di Bologna ma star a livello mondiale, e in seguito, in esclusiva nazionale, il concerto che vedrà il Kronos Quartet infiammare il palco con le sue incandescenti esecuzioni. Dicembre si aprirà con una serie di spettacoli natalizi: Igudesman & Joo regaleranno rivisitazioni dei classici di Natale, mentre a fine mese saliranno sul palco le Puppini Sisters. Con il nuovo anno tornerà a grande richiesta il progetto di Carlo Lucarelli & Jazz on Dark Project, attraverso il quale lo scrittore-sceneggiatore propone un viaggio teatrale spettacolare con l’accom- All’insegna della qualità musicale senza confini, riparte la stagione del Teatro Auditorium Manzoni sotto la pluriennale direzione artistica del Maestro Giorgio Zagnoni, affiancato dal gruppo di imprenditori che compongono la Manzoni Factory, la nuova società che da quest’anno gestirà il teatro. Come da tradizione, il programma si caratterizza per la raffinata ricerca dei molteplici linguaggi artistici, dove l’antico e il moderno possono convivere felicemente e dove non esiste più distinzione tra colto e popolare, ma si pensa unicamente Il violinista quindicenne Daniel Lozakovich fare 43 LE INNOVAZIONI DI TT TECNOSISTEMI APPRODANO IN EMILIA-ROMAGNA Realtà virtuale e immersiva interattiva, human interface e prototipazione 3D: questo il percorso nel mondo della digital innovation che TT Tecnosistemi, azienda da sempre impegnata nel fornire prodotti e servizi che rendano più semplice ed efficiente l’infrastruttura Information and Communications Technology, ha presentato lo scorso 14 giugno presso lo spazio Be20 di Bologna. Un appuntamento che ha visto protagonisti imprenditori e manager delle imprese più rappresentative dell’Emilia-Romagna, venuti per la prima volta a contatto con la “tecnologia umana”, la filosofia di TT Tecnosistemi basata sul concetto di dare valore agli uomini oltre che alle macchine, alle idee oltre che ai dati, confidando in quello che l’azienda pratese considera il proprio più grande patrimonio, le risorse umane. L’incontro è stato fortemente voluto dall’amministratore unico Riccardo Bruschi e dal responsabile dello sviluppo business Matteo Zanotti, che hanno raccontato TT Tecnosistemi come un’impresa dinamica, snella e appassionata che agisce da startup, potendo però contare su 150 persone in organico e sulla solidità e l’esperienza maturate in oltre 30 anni di successi nell’ambito dell’ICT. Nata nel 1984, l’azienda ha progressivamente ampliato la propria offerta di prodotti e servizi: hardware e software hanno, negli anni, lasciato spazio a soluzioni cucite su misura delle singole esigenze dei clienti. Dalla business intelligence alla realtà aumentata, passando per i progetti dedicati alle smart cities e i digital media, come la gestione del brand online, la realizzazione di portali e-commerce e di app per dispositivi mobile. Oggi TT Tecnosistemi è nota al mercato come un partner tecnologico innovativo e affidabile, abituato a creare insieme ai propri clienti soluzioni IT che ottimizzino i sistemi, riducano i costi e migliorino i processi di business (ad esempio in ambito Industry 4.0). “Il nostro progetto è molto ambizioso - commenta Zanotti - perché si pone l’obiettivo di far diventare Bologna la sede del nostro laboratorio 4.0, il fulcro dell’evoluzione di TT Tecnosistemi nei prossimi anni. In questa visione consideriamo i clienti i veri protagonisti del nostro successo: in un dialogo aperto e costruttivo, ci aspettiamo che siano al nostro fianco per indirizzare le scelte manageriali verso soluzioni che producano risultati concreti e condivisi”. All’interno della location Be20, una struttura dei primi del ‘900 sulla quale gli attuali proprietari sono intervenuti con un progetto di archeologia industriale che ha trasformato lo spazio in un loft versatile e creativo, grande attenzione è stata dedicata alla realtà virtuale: attraverso un’area allestita con oculus e con una camera immersiva ed interattiva, gli ospiti hanno vissuto un’esperienza di VR360 con i video prodotti da TT Tecnosistemi basati sul valore dell’uomo applicato all’innovazione. Ad allietare la serata, anche uno show di innovative cooking a cura dello chef toscano Stefano Pinciaroli, già conosciuto per aver lavorato nell’ambito dell’ultima edizione di Sanremo. pagnamento musicale live del quintetto capitanato dal sax di Piero Odorici. Ma la musica non è la sola protagonista della programmazione del Manzoni. La danza entra in scena con tre spettacoli che spaziano dal classico al flamenco contemporaneo: nel mese di novembre il palco ospiterà la danza gioiosa e frizzante della compagnia Ballet of Moscow, mentre marzo vedrà protagonisti il celebre ballerino di flamenco Israel Galvan con lo spettacolo La Edad de Oro e 44 fare il Balletto dell’Opera Nazionale di Odessa con Giselle. Un gradito ritorno sarà invece quello della musica classica tanto amata dal pubblico del Manzoni, che ad ogni stagione conferma l’incredibile successo del ciclo di spettacoli della Filarmonica del Teatro Comunale di Bologna: per la Stagione 2016/2017 è stato scelto un repertorio vario, incentrato sui grandi maestri dell’Ottocento e del Novecento con direttori d’orchestra e solisti di fama internazionale. Il primo spettacolo vedrà la performance di un grandissimo direttore, Mikhail Pletnev, al fianco della pianista Khatia Buniatishvili; in seguito la Filarmonica suonerà sotto la direzione di Pietari Inkinen e offrirà lo straordinario virtuosismo del giovanissimo violinista Ziyu He. E poi ancora John Neschling in un concerto interamente dedicato a Brahms, Giorgio Zagnoni con i solisti della Filarmonica, Hirofumi Yoshida accompagnato dal pluripremiato violinista quindicenne Daniel Lozakovich, mentre a concludere degnamente la stagione penserà Georges Prêtre affiancato da Mischa Damev. Per maggiori informazioni: www.auditoriumanzoni.it PLAY, L’ANTEPRIMA DELLA STAGIONE 2017 DEL TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA La stagione 2017 di Opera e Danza del Teatro Comunale di Bologna si è presentata in anteprima nelle sue linee guida al pubblico e alla critica con notevole anticipo rispetto al passato: un traguardo che è anche un segno importante sia nel percorso di risanamento del teatro felsineo, sia in quello di riposizionamento nel panorama internazionale. Il programma ricalca i punti di forza della stagione in corso e si basa su una costante dialettica tra repertorio melodrammatico e teatro d’opera contemporaneo, con titoli proposti da direttori e registi di assoluto rilievo grazie a importanti coproduzioni nazionali e internazionali e a un importante lavoro di relazioni con artisti e teatri di tutto il mondo. Sarà una A sinistra la regista Emma Dante; sopra il direttore musicale Michele Mariotti stagione pensata per Bologna: una città che da quasi un millennio è sinonimo di cosmopolitismo, oltre che custode delle tradizioni e incubatrice delle novità. Inaugurazione a gennaio con Die Entführung aus dem Serail di Wolfgang Amadeus Mozart, compositore particolarmente significativo nella storia musicale della città, il cui celebre Singspiel manca dalla scena del Comunale dal 1986. Sul podio è impegnato Nikolaj Znaider, mentre la regia è affidata a Martin Kušej. Dall’Oriente di Mozart a marzo si passa a quello di Rossini con Il turco in Italia, firmato dal regista e scenografo Davide Livermore, con la direzione di Alberto Zedda. Ad aprile nuova produzione del Teatro Comunale in prima assoluta per il dittico composto da La voix humaine di Francis Poulenc e Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni, interpretati dal direttore musicale Michele Mariotti, con la regia di Emma Dante. Prima volta nella sala del Bibiena per un capolavoro del Novecento, Peter Grimes di Benjamin Britten, in scena a maggio con la regia di Cesare Lievi e la bacchetta di Juraj Valčuha, mentre a giugno è la volta di una nuova produzione di Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti, secondo titolo della stagione diretto da Michele Mariotti. Per il progetto Opera Nextin luglio torna invece in scena La traviata di Giuseppe Verdi nella produzione firmata da Alfonso Antoniozzi. Nel 2017 l’atteso titolo di teatro musicale contemporaneo è Medeamaterial del francese Pascal Dusapin, su libretto del grande poeta, scrittore e drammaturgo tedesco Heiner Müller, abbinato a Medea di Georg Benda, atto unico del 1775. Sul podio Marco Angius, che in questi anni ha legato il suo nome alle proposte del Comunale dedicate al repertorio contemporaneo. Gli ultimi titoli della stagione sono due fra le opere più amate e rappresentate nel mondo: Aida di Giuseppe Verdi, a novembre, e Tosca di Giacomo Puccini, a dicembre. Il capolavoro verdiano, che manca da Bologna dal 2001, va in scena in una produzione firmata da Francesco Micheli per la direzione di Mario Venzago, mentre Tosca vede la regia di Daniele Abbado e la direzione di Aziz Shokhakimov. Due gli appuntamenti con la danza: El amor brujo di Manuel de Falla a febbraio e La Nona (dal caos, il corpo) a settembre con la coreografia e la regia di Roberto Zappalà. A questi titoli si aggiungeranno gli spettacoli di danza realizzati dall’Arena del Sole, con cui anche quest’anno il Comunale propone una programmazione congiunta. Non mancherà, poi, il tradizionale appuntamento con il Musical. Per informazioni: www.tcbo.it LA GRANDE PROSA DELLA STAGIONE 2016/2017 DEL TEATRO DUSE La grande prosa, classica e contemporanea. Ma anche commedie musicali e due serate internazionali. È l’offerta del Teatro Duse di Bologna per la stagione di prosa 2016/2017, la sesta firmata dalla nuova gestione del teatro. Un cartellone variegato composto da 20 titoli selezionati dalla direzione artistica che si aprirà con una grande commedia musicale, Vacanze romane con Serena Autieri e Fioretta Mari, in scena dal 28 ottobre e tratto dal pluripremiato film con Audrey Hepburn e Gregory Peck. Il secondo titolo in programma sarà un classico di Eduardo De Filippo, Filumena Marturano nella prima regia di prosa di Liliana Cavani, mentre a fine novembre sarà la vol- fare 45 ta di un altro classico, Il Berretto a sonagli di Luigi Pirandello interpretato e diretto da Sebastiano Lo Monaco, e di Stefania e Amanda Sandrelli con Il Bagno, commedia divertente diretta dal giovane spagnolo Gabriel Olivares. Il dicembre al Duse si aprirà invece con il teatro di impegno grazie a Human, produzione di Mismaonda e Sardegna Teatro, di e con Lella Costa e Marco Baliani, che superando il concetto di teatro civile indagano la linea di confine che separa l’umano dal disumano. Dopo la riflessione sarà la volta della leggerezza con i Legnanesi e la loro commedia musicale I colombo…viaggiatori, mentre Gabriel Garko e Ugo Pagliai, con la partecipazione straordinaria di Paola Gassman, presenteranno Odio Amleto per la regia di Alessandro Benvenuti. Lo spettacolo di Capodanno sarà il primo dei due appuntamenti internazionali della stagione: The chinese acrobatic circus of Henan, compagnia che mantiene e preserva le arti tradizionali acrobatiche mescolandole con tecniche moderne. A gennaio 2017 tornerà al Duse Vincenzo Salemme con Una festa esagerata, che lascerà poi il palco a un classico, l’Amleto di Shakespeare con Daniele Pecci e Maddalena Crippa per la regia dello stesso Pecci. In pochi giorni, poi, un salto al contemporaneo e le sue paure con Ostaggi, interpretato da Marina Massironi e Roberto Citran. Febbraio vedrà un altro testo classico in scena con Emilio Solfrizzi protagonista de Il Borghese gentiluomo di Molière, mentre la settimana successiva leggerezza e un tema complesso come quello della malattia mentale saranno tenuti insieme in Matti 46 fare da slegare da Giobbe Covatta e Enzo Iacchetti per la regia di Gioele Dix. Il mese si chiuderà con Massimo Ranieri in Caffè del porto, commedia musicale su Raffaele Viviani. Ad aprire la programmazione di marzo sarà il secondo grande show internazionale: Slava’s snowshow, creato e messo in scena da Slava, considerato il miglior clown del mondo. Dopo la sua magia toccherà a I duellanti con Alessio Boni e Marcello Prayer, poi ancora una commedia musicale con Serial killer per signora con Gianluca Guidi e Giampiero Ingrassia, mentre sul palco di via Cartoleria a fine marzo saliranno gli Oblivion in The human jukebox, la playlist “che non hai mai avuto il coraggio di fare”. In aprile saranno protagonisti Simone Cristicchi con lo spettacolo Il secondo figlio di Dio. Vita, morte e miracoli di David Lazzaretti, mentre Monica Guerritore e Francesca Reggiani presenteranno Mariti e Mogli, adattamento di un travolgente Woody Allen. Oltre alla grande prosa, l’intera stagione si compone di galà di danza internazionali, concerti di musica classica e pop e spettacoli di drammaturgia contemporanea. Per maggiori informazioni: www.teatrodusebologna.it Enrico Brignano; sotto: gli Stomp IL TEATRO EUROPAUDITORIUM ALZA IL SIPARIO SULLA NUOVA STAGIONE Il Teatro EuropAuditorium è pronto ad inaugurare la stagione 2016/2017 con eventi eccezionali fatti di ballo, musica e teatro. Ad aprire le danze Stomp, il famoso gruppo di ballerini-percussionisti-attori-acrobati che quest’anno ritornerà in Italia e sarà a Bologna dal 28 al 30 ottobre. Dopo 25 anni di attività trascorsi animando i più importanti festival e teatri del mondo, Stomp metterà nuovamente in scena il suono del nostro tempo con sfregamenti, battiti e percussioni di ogni tipo su bidoni della spazzatura, pneumatici, lavandini e tanti altri oggetti comuni. Danza, teatro e musica in un unico elettrizzante evento rock. Un altro ritorno è quello di Enrico Brignano, che dal 24 al 27 novembre porterà in scena il suo nuovo spettacolo, un appassionante ed ironico viaggio che attraverserà passato e presente per ripercorrere le strade intraprese dall’artista. Il 3 dicembre Francesco Guccini si racconterà nel suo Incontro con Francesco Guccini, il 13 dicembre riavremo l’Harlem Gospel Choir, il 17 e il 18 dicembre sarà la volta del pluripremiato musical campione di incassi a Broadway e nel West End londinese Jersey Boys, il 20 dicembre de Lo Schiaccianoci diretto dal Maestro Amedeo Amodio e il 21 dello stesso mese dell’attesissimo concerto che vedrà Ornella Vanoni esibirsi accompagnata dal trombettista Paolo Fresu. Il 2016 si concluderà con Virginia Raffaele, sul palco con Performance il 30 e il 31 dicembre, che porterà in scena le sue maschere più famose, come quelle di Belen Rodriguez, del ministro Boschi e della criminologa Bruzzone. Dal 6 all’8 gennaio sarà il turno del musical dei musical, Sister act, che vanta tra i suoi interpreti la madrilena Belia Martin, il noto attore Pino Strabioli e la special guest Suor Cristina. Per rimanere in tema di classici Un americano a Parigi, musical ispirato all’omonimo film, tributo al genio di George Gershwin, andrà in scena il 14 e il 15 gennaio. Il 28 e il 29 sarà il quick change performer più famoso del mondo, Arturo Brachetti in Solo, a far sognare il pubblico con un nuovo spettacolo fatto di magia, arte e mistero, mentre il 4 e il 5 febbraio sarà impossibile non farsi contagiare da La febbre del sabato sera, che in occasione del 40° anniversario dell’uscita del celebre film ritorna con una nuova veste. La musica travolgente suonata dal vivo farà da sfondo alle avventure del giovane e sensuale Tony Manero che metterà in campo la sua voglia di riscatto. Dal 3 al 5 marzo Alessandro Siani e Christian De Sica saranno interpreti de Il Principe abusivo che, ispirato all’omonimo film, acquisterà tridimensionalità ed energia sul palcosceni- La Parsons Dance; in basso: Vanessa Incontrada co teatrale. Situato all’interno del Palazzo della Cultura e dei Congressi di Bologna, con le sue 1.348 poltrone disposte a ventaglio, 850 in platea e 498 in balconata, il Teatro EuropAuditorium si può considerare il più grande dell’Emilia-Romagna, uno dei pochi esempi di architettura moderna dedicata alle manifestazioni teatrali e musicali di qualità. Per maggiori informazioni: www.teatroeuropa.it IL NUOVO CARTELLONE DEL TEATRO IL CELEBRAZIONI “Con voi”: questo lo slogan con cui il Teatro Il Celebrazioni di Bologna ha scelto di aprire la stagione 2016/2017, la seconda targata Theatricon Srl. È infatti insieme al suo pubblico e agli artisti che il Teatro rialza il suo sipario proponendo spettacoli di prosa, di danza internazionale, di grandi comici, di teatro civile ed entusiasmanti concerti che strizzano l’occhio alla contemporaneità. A scaldare i motori ci penserà il 15 ottobre Samuele Bersani che, dopo aver presentato il suo nuovo album, farà tappa a Bologna con La fortuna che abbiamo tour. Altra tappa musicale sarà quella dei Tiromancino del 25 novembre. Tanti gli spettacoli di prosa in programma, come Calendar Girls, che vedrà le spumeggianti Angela Finocchiaro e Laura Curino in scena dal 4 al 6 novembre, Diamoci del tu con Anna Galiena e Enzo De Caro, dal 18 al 20 dello stesso mese, e Provando..dobbiamo parlare, con cui Fabrizio Bentivoglio, Michela Cescon, Isabella Ragonese e Sergio Rubini rileggeranno, dal 9 all’11 dicembre, il film “Dobbiamo parlare” dello stesso Rubini. E poi ancora Rocco Papaleo in Buena Onda, Raoul Bova e Chiara Francini in Due, Gioele Dix in Vorrei essere figlio di un uomo felice e Gabriele Pignotta e Vanessa Incontrada nella simpatica commedia Mi piaci perché sei così!. L’allegria e le risate saranno garantite con Lillo & Greg, Vito e Claudia Penoni, Giuseppe Giacobazzi, Giorgio Comaschi, Ennio Marchetto e Paolo Cevoli che proporrà una sua personale rilettura fare 47 “LAVORO CONTEMPORANEO”, UMANA RINNOVA SITO E IMMAGINE ISTITUZIONALE I danzatori-acrobati del Cirque Éloize de La Bibbia. Anche per gli appassionati di danza non mancheranno le occasioni per apprezzare la ricca programmazione del Teatro Il Celebrazioni: dal Balletto di Mosca La Classique all’americana Parsons Dance, dal Balletto di Roma con Giulietta e Romeo ai Kataklò in Eureka fino ad arrivare ai danzatori-acrobati del Cirque Éloize che, attraverso la loro arte fatta di circo, danza e teatro, si ribelleranno alla città-fabbrica in cui sono costretti a vivere, Cirkopolis. Il 12 novembre Federico Buffa porterà il pubblico alla scoperta de Le Olimpiadi del 1936, mentre il 29 e il 30 dello stesso mese Vittorio Sgarbi andrà in scena con Caravaggio. Imperdibili gli appuntamenti con Paolo Rossi, che il 2 dicembre sarà protagonista di Rossintesta, e con Michele Riondino che il 27 gennaio farà dialogare Don Gallo e Fabrizio De André nel suo Angelicamente Anarchici. E poi ancora attesissimi Angelo Pintus, le Sorelle Marinetti e Gianni Fantoni nella commedia musicale Risate sotto le bombe, la compagnia berlinese Familie Flöz che strega da anni gli spettatori di tutto il mondo, Catapult in Magic Shadows e le note gospel del Dexter walker & Zion movement. Per i più piccoli non mancheranno tante sorprese con il Fantateatro e lo spettacolo Mia and Me. Per maggiori informazioni: www.teatrocelebrazioni.it 48 fare sive ottimizzata per la navigazione da ogni dispositivo, caratterizzata da una interfaccia grafica moderna e intuitiva. Le imprese potranno trovare ancora più rapidamente utili indicazioni sui servizi offerti e sul mondo della gestione delle risorse umane. Per chi cerca lavoro è il portale privilegiato per individuare le migliori opportunità offerte dalle aziende, alle quali candidarsi tramite un’area dedicata completamente rinnovata. Il sito, in aggiunta alle diverse sezioni, integra nuovi servizi aziendali sviluppati per il web: “Ricerche Personali” è la sezione dedicata alle imprese, che potranno aggiornarsi continuamente sui profili di loro interesse; “Job Alert” è invece il servizio per chi è alla ricerca di occupazione e consente di ricevere “Un moderno ed efficace strumento di servizio per le persone e per le imprese che rappresenta i traguardi della nostra crescita. Il nuovo sito istituzionale racconta quel che siamo e siamo diventati, il nostro lavoro, la nostra filosofia e la nostra visione, oggi ancora più forti e radicate”. Con queste parole, Maria Raffaella Caprioglio, presidente di Umana, Agenzia per il lavoro, ha presentato il nuovo sito aziendale (www. umana.it) e la nuova immagine istituzionale del gruppo. Il sito uniforma e coordina la nuova veste grafica e il nuovo claim “Lavoro contemporaneo” già declinati nei diversi strumenti di comunicazione e marketing che costituiscono parte integrante della rinnovata immagine dell’azienda. Il “Lavoro contemporaneo” è il lavoro del nostro tempo. Le sue regole sono quelle dell’economia, del mondo delle aziende, della formazione, del welfare sociale. Nel rispetto delle persone e dei valori condivisi. “Il mondo del lavoro deve necessariamente essere contemporaneo”, spiega ancora Maria Raffaella Caprioglio, presidente di Umana Caprioglio, “deve guardare alla società, deve parlare il linguaggio delle im- informazioni, attraverso l’invio di messaggi prese. mail personalizzati, sulle opportunità in liDeve essere in linea con le rapide trasfor- nea con le proprie aspettative e ambizioni. mazioni economiche di questo tempo. StiaDa oltre 18 anni Umana accompagna lo mo assistendo a un profondo cambiamensviluppo della realtà imprenditoriale italiato, anche dal punto di vista culturale. Si modifica il modo di fare impresa e dunque na. Conta 126 filiali operative sul territorio il modello di lavoro. Che diventa flessibile, nazionale e impiega ogni giorno oltre 18 duttile, diversificato. Un lavoro che non si mila persone. Ha sede a Marghera, Venezia fa più per tutta la vita. E più si cambia più e ha chiuso il 2015 con un fatturato di oltre si cresce. 441 milioni di euro. Umana offre servizi di Si afferma l’idea che la flessibilità, la mobili- somministrazione di lavoro, sia a tempo detà e il cambiamento siano elementi positivi terminato sia a tempo indeterminato (staff di crescita della propria esperienza lavoratileasing), di intermediazione, di ricerca e seva e della propria carriera. Una carriera costruita mattone su mattone, dove la forma- lezione del personale, di supporto alla ricolzione continua è la chiave per ogni successo locazione professionale (outplacement), di professionale”. Il nuovo sito è stato pensato formazione e alta formazione e strumenti e costruito come una piattaforma respon- di politiche attive per il lavoro. fare 49 ICT, motore per l’innovazione rubrica a cura di ReteICT MANUTENZIONE CMMS E WCM PER IL SETTORE AUTOMOTIVE (prima parte) Il settore automotive, da sempre uno dei settori trainanti dell’economia italiana, negli ultimi anni ha saputo affrontare sfide importanti e ha rilanciato la propria competitività con la digitalizzazione dei processi e nuovi modelli organizzativi. L’applicazione del metodo WCM (World Class Manufacturing) adottato da tempo da FCA, e quindi richiesto anche a tutti i fornitori italiani per il raggiungimento dei massimi livelli di performance, ha dato un forte impulso, tra le altre cose, al rispetto delle norme di qualità ISO-TS 16949 e delle procedure di manutenzione preventiva e predittiva (CMMS), alzando inoltre il livello di attenzione sul monitoraggio dei processi produttivi (MES), sulla pianificazione di ordini e scorte (MRP), sulla schedulazione dei lavori (FCS e CRP), sulla movimentazione controllata dei materiali e la logistica di magazzino (WMS). per prevenire il ripetersi di problemi già verificatesi), per poi giungere ove possibile a uno stato Predittivo, in cui, con appositi sistemi e algoritmi e in accordo con l’analisi di rischio Risk Assessment, si esaminano in modo continuativo le situazioni per prevedere la possibilità che accada uno specifico problema, e si adottano appropriate azioni correttive per prevenirle. I temi del WCM e le implicazioni per le nostre imprese sono molti, ma approfondiamo ora velocemente il significato delle nuove procedure CMMS per la manutenzione degli impianti perché queste risultano essere tra i primi passi che possono garantire una continuità di produzione e quindi il rispetto dei tempi di consegna, e poi, con riferimento all’obiettivo generale del WCM relativo all’abbattimento dei costi, ci soffermeremo anche un attimo sull’importanza della integrazione del CMMS con il resto dei processi e con tutte le altre le funzioni gestite dal sistema informativa aziendale (ERP) per il raggiungimento dei massimi livelli di efficienza. I nuovi concetti di MANUTENZIONE impianti (CMMS) Il CMMS (Computerized Maintenance Management System, “Sistema compu- Il WCM (World Class Manufacturing) Il World Class Manufacturing (WCM) è un programma di innovazione, basato sul miglioramento continuo, con cui si qualificano i più importanti costruttori mondiali che intendono controllare e ridurre i costi della produzione in maniera sistematica, attraverso l’impegno rigoroso di metodi e standard. Il WCM integra in 10 Pillar (pilastri) le precedenti metodologie di miglioramento della “Fabbrica”, dal TQC (Total Quality Control) al TPM (Total Productive Maintenance), dal JIT (Just in Time) al Lean Manufacturing. Tra i percorsi più importanti per raggiungere gli obiettivi che il metodo WCM si prefigge l’innovazione ricopre certamente un ruolo di primo piano e poiché l’innovazione è frutto della condivisione della conoscenza all’interno dell’azienda è importante che i lavoratori si identifichino come appartenenti a una comunità e partecipino con l’impresa a organizzare il luogo di lavoro, l’ergonomia, la sicurezza e lo stesso processo produttivo. In sintesi si può affermare che le attività di tutti i team devono essere orientate alla realizzazione di progetti (Kaizen) i cui obiettivi sono: zero difetti, zero guasti, zero incidenti e zero scorte, finalizzate ad una generale riduzione dei costi dello stabilimento. L’azienda deve quindi passare da uno stato Reattivo (si reagisce quando si verifica un problema) a uno stato Preventivo (si utilizzano dati ed esperienze passate 50 fare terizzato della gestione della manutenzione”) è una applicazione software che consente la gestione di tutte le attività di manutenzione, se possibile integrata con il sistema informativo aziendale (in genere un ERP, Enterprise Resources Planning). Il CMMS consente in particolare di gestire la manutenzione degli impianti e delle attrezzature aziendali proponendo gli interventi di “revisione”, “sostituzione” o “riparazione” prima che si manifestino irregolarità di funzionamento. Questo consente di pianificare per tempo i “fermi impianto” per le operazioni di manutenzione e di programmarle nei momenti più appropriati, ottimizzando quindi l’utilizzo di impianti e risorse in piena conformità con le direttive WCM. La gestione della manutenzione preventiva può essere fatta a 2 livelli in base alle specifiche necessità di ogni singola azienda: Manutenzione Ciclica: manutenzione periodica predeterminata secondo un piano temporale stabilito in funzione delle indicazioni tecniche dei produttori degli impianti e/o sulla base dei cicli di utilizzo (tempi, battute o altri valori limite, sia analogici che digitali). Manutenzione Predittiva: manutenzione effettuata con l’ausilio della misurazione in tempo reale di uno o più parametri (analisi continue su lubrificanti, termografia, ultrasuoni, analisi delle correnti assorbite, misura delle vibrazioni, ecc.,) e di modelli matematici che analizzano le variazioni rispetto alle curve di normale funzionamento prevedendo l’aumento del degrado e delle probabilità di avaria. A questo proposito sono oggi disponibili alcuni applicativi algoritmici (ad es. i “machine Learning” di Microsoft) che, esaminando una grande mole di dati, consentono di elaborare modelli predittivi e sulla base di questi realizzare codici che analizzando nuovi dati esprimono previsioni sufficientemente accurate. Il modulo CMMS deve in ogni caso essere predisposto per raccogliere diverse tipologie di dati in input, ma in generale il suo compito principale consiste nel fatto che, al superamento dei limiti previsti, o sulla base di una previsione che indica il momento in cui questi limiti saranno verosimilmente superati, il sistema propone o emette un ODM (Ordine Di Manutenzione). Si capisce a questo punto che il CMMS funziona in modo ottimale se è anche integrato con le altre funzioni del sistema ERP aziendale. L’ODM deve contenere infatti una distinta base con tutte le informazioni necessarie al manutentore per prelevare i ricambi ed eseguire i lavori (es.: descrizione, numero e codice dei ricambi, tipologia e quantità di lubrificante, dimensioni dei pezzi, tempo necessario stimato per il lavoro, specifiche tecniche, note, immagini e disegni in file pdf e jpeg oppure link a siti o pagine web), nonché la dichiarazione di chi ha eseguito la manutenzione. L’inserimento automatico degli ODM all’interno del processo MRP 1 assicura il corretto approvvigionamento e la relativa gestione dei magazzini ricambi e dei materiali di consumo necessari alla manutenzione. Gli ODM possono poi confluire all’interno del piano di schedulazione (FCS) insieme ai normali ordini di produzione, visto che impegnano le medesime risorse e disponibilità (linee di produzione e/o attrezzi in manutenzione) ed è quindi possibile visualizzare il calendario delle manutenzioni non solo in un apposito report ma anche all’interno del diagramma di Gantt, con possibilità di modifica interattiva drag & drop. La piena integrazione nell’ERP consente infine una corretta consuntivazione finale delle attività di manutenzione, differenziandole anche per tipologia (ordinaria, straordinaria, …), e con il dettaglio di materiali, manodopera interna ed esterna. A tutti le attività di manutenzione può inoltre essere collegato il sistema dei controlli di qualità, ossia un sistema che, con le stesse metodologie già applicate per i controlli sui processi produttivi, verifica che anche le attività manutentive siano fatte secondo i criteri e i livelli di conformità richiesti. L’integrazione dei processi ERP per il WCM (con MES, FCS, MRP e WMS) Approfondiamo ora quali sono le altre funzioni importanti che, in parallelo con il CMMS e la gestione dei Controlli di QUALITA’, devono oggi essere integrate nell’ERP aziendale per raggiungere gli obiettivi WCM di riduzione dei costi e massima efficienza. Teniamo infatti presente che uno dei passi previsti per migliorare la qualità di tutto il sistema azienda è l’applicazione delle indicazioni e dei principi della LEAN MANUFACTURING: 1. “flusso continuo” dei processi 2. eliminazione di sprechi e operazioni che non portano valore aggiunto Questi obiettivi, insieme con una maggior velocità di esecuzione di tutti i processi, possono oggi essere raggiunti più facilmente grazie a strumenti gestionali avanzati come quelli messi a disposizione da un sistema informativo ERP di ultima generazione (ERP2). Ricordiamo i 7 principali SPRECHI che, applicando i principi della Lean Manufacturing, si possono e si devono abbattere nelle imprese: 1. Difetti (mancanza di qualità) 2. Eccessiva produzione (maggiore di quella richiesta in quel momento) 3. Trasporti e spostamenti 4. Attese e code (materiale fermo in attesa di essere lavorato) 5. Giacenze (in generale lo stock è sempre uno spreco) 6. Operazioni inutili (che non producono valore aggiunto) 7. I tempi del processo stesso A questi difetti si può porre rimedio con una gestione più puntuale e con una organizzazione più accurata e quindi, poiché al giorno d’oggi l’organizzazione non può non avvalersi dei sistemi informatici e del software, la soluzione non può prescindere dal corretto utilizzo di tutte le funzioni di un ERP evoluto. Le aziende che operano nel settore automotive, in particolare, ma anche tutte quelle che vogliono migliorare i propri livelli di efficienza e produttività, non possono quindi oggi prescindere dalle seguenti funzioni: A. integrazione tra gli uffici tecnici dell’azienda e i clienti, PDM (Product Lifecycle Management) e PLM (Product Data Management), B. sincronizzazione con le richieste dei clienti, con MPS (Master production Schedule), C. gestione avanzata dei processi produttivi, con pianificazione dei fabbisogni MRP-I (Material Requirement Planning), schedulazione dei lavori con pianificazione delle risorse MRP-II (Manufacturing Resource Planning), rilevamento tempi e avanzamento produzione in tempo reale MES (Manufacturing Execution System); D. ottimizzazione di tutte le scorte per ridurre gli immobilizzi improduttivi E. controllo automatizzato della logistica e dei flussi dei materiali WMS (movimentazione delle merci con lettura wireless dei bar-code) F. controlli di qualità, tracciabilità e rintracciabilità G. portali web per il dialogo diretto in tempo reale con clienti, agenti, tecnici e fornitori H. controllo di gestione e calcolo dei margini contributivi Nella seconda parte vedremo come grazie alla completa integrazione delle procedure all’interno dell’ERP le informazioni possono arrivare in tempo alle persone giuste, le merci non rimangono mai ferme, mentre progettisti, addetti alla produzione, alla logistica, ai servizi, alle vendite e tutti i fornitori possono lavorare in sincronia. Ing. Stefano Frascari Centro Software s.r.l. – www.centrosoftware.com ReteICT è una associazione di imprese del settore ICT promossa da Unindustria Bologna fare 51 52 fare farete fare 53 Fotografie di Giacomo Maestri, Francesca Aufiero e Lorella Luccarini farete quinta edizione da record di Marco Taddei “A nche quest’anno Farete è cresciuta, sia per numero di visitatori sia per numero di aziende espositrici: abbiamo superato infatti le 15mila presenze nella due giorni, mille in più dell’anno scorso, registrando un incremento del 10% di espositori. Ogni anno la crescita ha ovviamente un gradino più complesso da raggiungere, ma ancora una volta abbiamo superato un bel traguardo, i risultati sono stati molto confortanti e certamente molto positivi”. Con queste parole il presidente di Unindustria Bologna, Alberto Vacchi, ha chiuso dal palco la quinta edizione di Farete, la due giorni delle imprese promossa e organizzata da Unindustria Bologna, con la collaborazione di Legacoop Bologna, andata in scena lunedì 5 e martedì 6 settembre, per il secondo anno consecutivo nei padiglioni 15 e 18 di BolognaFiere. “Questo è stato l’ultimo Farete di Unindustria Bologna, ma non sarà molto probabilmente l’ultimo Farete perché nel percorso di fusione che andremo ad avviare da qui al prossimo anno con le territoriali di Modena e Ferrara vorremmo realizzare qualcosa di ancor più strutturato sempre in questa direzione”, ha aggiunto poi Vacchi dando appuntamento al 2017, per la prima kermesse in versione Confindustria Emilia. Ad inaugurare la manifestazione anche quest’anno è stata l’Assemblea Generale di Unindustria Bologna, l’ultima dell’associazione di Via San Domenico, che ha 54 fare rappresentato un momento di riflessione su temi imprescindibili per chi fa impresa quali mercati, innovazione e società. I lavori, come da tradizione, si sono aperti con la relazione del presidente Alberto Vacchi, dopo di che sul palco sono intervenuti l’economista Jean-Paul Fitoussi, il fisico e presidente della Commissione Grandi Rischi Sergio Bertolucci e il sociologo Enrico Finzi, prima delle conclusioni affidate all’Arcivescovo di Bologna, S. E. Mons. Matteo Zuppi. L’edizione 2016 di Farete, iniziativa su cui Unindustria Bologna ha scommesso fin dal 2012 e che nel corso di questi anni si è conquistata un ruolo di rilievo in città, si è confermata ancora una volta ricca di contenuti, progetti ed eventi. Nell’area espositiva è stato presentato il progetto vincitore di Green Academy, il primo concorso internazionale di idee collegato all’iniziativa Ripartire dalla bellezza, organizzato in collaborazione con YAC, per trasformare lo stabilimento dell’ex cartiera di Marzabotto in eccellenza della formazione. Il concorso, al quale hanno partecipato 3.372 candidati provenienti da 94 Paesi è stato vinto dal team Maher McCarthy Parker. Data l’attualità del tema, quest’anno è stata poi allestita un’isola completamente dedicata ad applicazioni Industry 4.0 nella quale è stato possibile vedere e toccare con mano cosa significa sviluppare applicazioni IoT o AHMI, utilizzare Big Data e molto altro, mentre l’UMIQ Speakers’ Corner ha ospitato la consegna dei diplomi ai nuovi esperti Umiq (Unindustria, Metodo, Innovazione e Qualità) alla presenza di Gianmarco Biagi (board Umiq) e di Erica Bonzani (FAV). Nell’area dell’International Club, come di consueto, le imprese manifatturiere del territorio hanno poi avuto l’opportunità di incontrare, in oltre 600 appuntamenti b2b, 53 buyers esteri provenienti da 20 Paesi (Arabia Saudita, Danimarca, Emirati Arabi Uniti, Filippine, Francia, Germania, Giordania, India, Malesia, Polonia, Qatar, Repubblica Ceca, Singapore, Slovenia, Sud Africa, Svizzera, Tunisia, Turchia, Ucraina, Vietnam), mentre sono stati più di 60 i workshop tematici che hanno arricchito il fittissimo calendario della manifestazione che dal pomeriggio di lunedì è entrata nel vivo tra opportunità di business, incontri ed eventi. Lunedì pomeriggio i risultati conseguiti e i progetti futuri frutto della collaborazione tra Unindustria Bologna e Università di Bologna, che ha dato vita all’incubatore AlmaCube, sono stati al centro dell’evento Spin off e startup innovative: dalla ricerca al mercato nel corso del quale, dopo gli interventi del direttore generale di Unindustria Bologna, Tiziana Ferrari, e della delegata all’imprenditorialità dell’Università di Bologna, Rosa Grimaldi, sono stati analizzati i casi di due spin off di successo, Alma Automotive e Miamed, e presentate poi con la formula dell’elevator pitch, 12 idee imprenditoriali di startup, alcune già costituite e ospiti in AlmaCube, altre allo stadio di progetto. A chiudere i lavori, l’intervento del Presidente di AlmaCube, Alessandro Grandi. Sempre nel pomeriggio della prima giornata, la Sala Opera ha ospitato la cerimonia di premiazione della prima edizione del concorso letterario internazionale Scintille di Minerva, ideato dalla casa editrice Minerva con il supporto di Unindustria Bologna, partner primario nell’organizzazione, e il patrocinio dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti. A consegnare il premio alla vincitrice per le scuole italiane Flora Saki Giordani del Liceo “Laura Bassi” di Bologna, autrice del romanzo “Del perché gli studenti odiano la scuola”, sono stati il presidente di Unindustria Bologna, Alberto Vacchi, l’ospite d’onore, Alessandro Benetton, l’editore di Minerva, Roberto Mugavero, e la Giuria di Autorità, presieduta dal giovane emergente scrittore di successo, Francesco Vidotto. La mattina di martedì 6 settembre è stata fare 55 interamente dedicata alla formazione con Farete Scuola, il momento di presentazione di tutti i progetti promossi da Unindustria Bologna per il mondo della scuola che, partendo dalla 4^ elementare e arrivando sino al Club dell’alternanza scuola-lavoro degli istituti superiori, hanno coinvolto nel 2016 più di 2.000 famiglie. Dopo i saluti di Sandra Samoggia, consigliere delegato alla formazione e università di Unindustria Bologna, e Giovanni Schiavone, direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale - Ambito territoriale di Bologna, sul palco si sono succedute le premiazioni delle diverse attività realizzate dall’Associazione con le scuole dal “Premio Like” a “Industriamoci - Il valore della cultura tecnica e d’impresa - Crea il tuo slogan Bologna e Imola”, da “Eureka! Funziona!” a “S. e T. - Scuola e territorio” alla presenza del Presidente di Unindustria Bologna, Alberto Vacchi. Tra i vari eventi in programma nella giornata di martedì 6 anche il Print Buyers’ Forum organizzato da Comunico Italiano, che in Sala Opera ha messo a confronto le esperienze dei principali Print Buyer italiani con gli esperti di tecnologia e il Seminario sulle reti d’impresa nel comparto biomedicale organizzato da Assobiomedica e RetImpresa, che è stato aperto dai saluti del Presidente di Assobiomedica, Luigi Boggio, del presidente di Unindustria Bologna, Alberto Vacchi, e dell’Assessore alle Attività Produttive della Regione Emilia-Romagna, Palma Costi. Infine, come da tradizione, il momento conclusivo di Farete è stato organizzato dal Gruppo Giovani Imprenditori di Unindustria Bologna. Nel corso dell’evento Questione di coraggio, dopo il saluto del Presidente dei Giovani Imprenditori di Unindustria Bologna, Enrica Gentile, sono saliti sul palco per affrontare il tema con gli occhi non solo dell’impresa, ma anche dell’arte, dello sport e dell’associazionismo gli imprenditori Sergio Dompè, presidente della Dompé Farmaceutici, e Massimiliano Magrini, Co-founder e Managing Partner di United Ventures, l’architetto Mario Cucinella, fondatore della Mario Cucinella Architects, e l’allenatore del Bologna FC 1909, Roberto Donadoni. Il saluto finale e la chiusura di Farete 2016 invece sono stati affidati al presidente di Unindustria Bologna, Alberto Vacchi. 56 fare PROGETTO SCULTURA E IMPRESA La quinta edizione di Farete ha ospitato l’esposizione di una selezione di opere del progetto Scultura e Impresa nato nel 2011 e ideato dallo scultore Michele D’Aniello. L’arte per i veri valori Il progetto Scultura e Impresa è stato ideato da D’Aniello per dare un’identità visibile ai valori umani, esaltare la creatività e le capacità imprenditoriali italiane attraverso le sue opere d’arte, rivestite con componenti industriali di alta qualità. Questi materiali, che lo scultore sceglie accuratamente per il loro aspetto estetico particolare, hanno sempre un significato simbolico che, nella sua arte, richiama i valori umani (i ciucciotti, che riportano al valore dell’esistenza per amore di chi ci ha voluto e ci accudisce, la mamma; la pasta, che rappresenta l’importanza del nutrimento, nel senso che diventiamo ciò di cui ci nutriamo; le molle d’acciaio che richiamano al concetto di resilienza, e così via). Per questa ragione, i componenti industriali, disposti sulle sculture in modo ordinato e simmetrico, ricoprono le opere in modo quasi naturale, come una pelle, e sembrano rinascere a nuova vita, in una dimensione spirituale. I materiali industriali sono concepiti per assolvere ad una funzione speci- fica e pratica, e sono creati per seguire un loro destino naturale: restare all’interno del mondo industriale fino al prodotto finito. Molti dei prodotti realizzati con tanta dedizione, precisione e difficoltà tecniche, diventano dei veri e propri capolavori di tecnologia, ma spesso rimangono nascosti, senza che in molti sappiano nemmeno della loro esistenza e funzione. D’Aniello ha voluto cambiare il destino di questi prodotti mettendoli letteralmente ‘in mostra’: ha conosciuto la loro funzione e, con un’operazione che solo un’artista può compiere, l’ha traslata in metafora, attraverso le sue sculture contemporanee. Ecco che i prodotti ‘fatti a regola d’arte’, rivestendo una scultura di grande dimensione, diventano essi stessi opera d’arte. Con questo originale intervento artistico, D’Aniello dà voce ad oggetti silenziosi e nascosti e fa dire loro parole potenzianti, richiamando continuamente l’attenzione ai valori umani per eccellenza. La natura è la principale fonte di ispirazione da cui D’Aniello attinge per dare forma a queste sue grandi sculture, e ad essa è dedicato uno dei tre temi della sua espressione artistica: il ciclo delle “Piante con Seme”. “La natura ci insegna come vivere, è dalla natura che impariamo a vivere con coraggio, perseveranza, pazienza e anche armonia”, evidenzia lo scultore. “L’uomo afferma ‘Se vedo, credo’, la natura ci insegna che, se voglio vedere, devo credere, e devo farlo prima che le cose avvengano, anzi, è il ‘credere prima’ che fa accadere le cose. Sì, perché se credo in ciò che voglio realizzare, allora agisco, e se agisco, dopo vedo. Ciò significa che, quando ‘coltiviamo’ i valori, diventiamo ciò per cui esistiamo: creatori di realtà. In altre parole possiamo dire che il successo è ciò che noi facciamo accadere”, conclude Michele D’Aniello. fare 57 CURIOSITÀ La campagna di comunicazione L’immagine utilizzata per la campagna di comunicazione di Farete 2016 è stata scelta attraverso un contest lanciato tra gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Bologna. La foto vincitrice è stata realizzata da Sofia Campanini. Spazio ai bambini L’edizione 2016 di Farete ha aperto per la prima volta le porte anche ai bambini. Per i piccoli accompagnatori dei visitatori e degli espositori di Farete, infatti, durante le due giornate, è stato messo a disposizione uno “Spazio Gioco”, in cui i bambini dai 3 anni in su, affidati a educatori esperti della cooperativa sociale Società Dolce, hanno potuto dedicarsi a numerose attività ludiche e creative. Padiglioni profumati I padiglioni 15 e 18 che hanno ospitato la due giorni delle imprese di Unindustria Bologna sono stati profumati dalla fragranza “Confindustria Emilia”, l’essenza creata per Expo Milano 2015 dal laboratorio di cosmetica Angela Laganà. Grazie ad alcuni grandi diffusori, infatti, i due padiglioni sono stati pervasi dal profumo che vuole ricreare la vocazione industriale delle aziende del nostro territorio e che è stato distribuito gratuitamente in fialette ai visitatori anche al banco accrediti. BOLOGNA SCHOOL OF FOOD School of Food (© Eikon srl) nasce nel 2014 con l’obiettivo di promuovere la cultura del cibo e l’utilizzo positivo dei social network tra gli studenti degli Istituti Superiori. Durante la II edizione 2015/16 la 2C ITCS Salvemini di Casalecchio di Reno ha vinto il premio di scrittura creativa per il miglior testo dedicato all’“alimentazione sana ed equilibrata”. A Farete 2016 una rappresentanza della classe ha vestito i panni di reporter invitando i presenti a riflettere sul tema dell’innovazione. Uno slancio verso il futuro Quali ingredienti non possono mancare in un processo d’innovazione? Quale contributo può dare un ragazzo/a come noi a tale processo e quali le caratteristiche richieste? Quale ruolo giocano i tanto osannati ma anche vituperati social network nell’innovazione, e quale impronta danno al mondo lavorativo al giorno d’oggi? Queste le domande che abbiamo rivolto ai partecipanti di Farete 2016. Siamo partiti dall’ultima domanda relativa ai social, il nuovo modo di comunicare di noi giovani ma che, a nostro avviso, richiede ancora uno sforzo di adeguamento delle generazioni pre- 58 fare cedenti. Con grande sorpresa abbiamo invece constatato che un 60% degli intervistati ha sostenuto la loro validità in campo lavorativo per far conoscere l’azienda, per promuovere i prodotti, per avere più visibilità e per ricevere valutazioni da clienti esistenti e potenziali. Solo un 40% considera i social network una pratica negativa, in quanto penalizzano il dialogo diretto tra le persone, distraggono dalla realtà e soprattutto costituiscono una violazione continua della privacy. A quale dipendente piacerebbe essere giudicato e valutato in base al proprio profilo Facebook? In merito alle caratteristiche che i giovani, che saranno auspicabilmente i protagonisti del mondo del lavoro di domani, dovranno avere, le qualità fondamentali sembrano essere grande volontà, forte passione, elasticità e apertura al cambiamento. Non devono mancare spirito di sacrificio, umiltà e capacità di sognare senza perdere di vista la realtà. E le conoscenze e la preparazione? È richiesta soprattutto la conoscenza delle lingue e una buona dose di curiosità. Tutti gli intervistati si sono trovati d’accordo nel sostenere che oggi, in un villaggio globale, è fondamentale essere disposti a viaggiare, essere aperti alle novità e ai cambiamenti. Il tutto unito a buone maniere, gentilezza e disponibilità ad interagire con il prossimo. L’innovazione futura non può prescindere da un’attenzione sempre più rivolta alla tutela ambientale, ecco quindi che in tale prospettiva gli ingredienti indispensabili della ricetta dell’innovazione per il mondo imprenditoriale risultano essere: ecosostenibilità, internazionalizzazione (pensare oltre i confini), digitalizzazione, etica, solidarietà e originalità. Difficile stabilire per ogni voce la giusta proporzione: l’obiettivo è ottenere il mix ideale! Dopo avere ascoltato le varie opinioni da parte degli addetti al lavoro, ora ci sentiamo pronti e motivati a cogliere la sfida dell’innovazione una volta terminato il nostro percorso di studio. Per info sul progetto: www.bolognaschooloffood.it fare 59 ABBIAMOUN SOLOOBIETTIVO: NONFERMARCIMAI. // servizi di logistica integrata // trasporti terrestri, marittimi ed aerei // spedizioni groupage e full load import ed export da e per tutte le maggiori destinazioni europee // servizio giornaliero groupage import/export da/per: Barcellona, Madrid, Parigi, Colonia e Düsseldorf, Stoccarda // distribuzione e ritiri in Italia con un proprio network // deposito doganale allo stato estero // magazzini di temporanea custodia doganale // consulenza e assistenza doganale // fashion service: trasporto, ricondizionamento, stoccaggio e gestione del magazzino di capi appesi, dal campionario alla distribuzione ® ITALSEMPIONE S.p.A. Spedizioni Internazionali Filiale di Campogalliano Viale Italia, 1 // 41011 Campogalliano (MO) tel: +39.059.852611 // fax: +39.059.852645 e-mail: [email protected] www.italsempione.it 60 fare studiodiade.com Percorriamo ogni giorno migliaia di chilometri e raggiungiamo ogni destinazione. assemblea Rimettere il bene comune al centro di ogni impresa di Giovanni Bucchi C os’hanno in comune un economista, uno scienziato, un sociologo e un vescovo? Quale filo conduttore può tenere insieme queste quattro figure apparentemente così distanti? Lo si è capito bene all’Assemblea pubblica di Unindustria Bologna, che si è svolta lo scorso lunedì 5 settembre in occasione di Farete al termine della relazione del presidente Alberto Vacchi. Sul palco allestito nei padiglioni fieristici di via Michelino si sono susseguiti l’economista Jean-Paul Fitoussi, docente di Economia alla SciencePo di Parigi e alla Luiss di Roma, lo scienziato Sergio Bertolucci, docente di Fisica e presidente della Commissione Grandi Rischi, il sociologo Enrico Finzi, presidente di AstraRicerche, e l’arcivescovo di Bologna monsignor Matteo Maria Zuppi. Minimo comune denominatore dei loro interventi, la necessità di rimettere al centro di ogni impresa umana (a partire dalle aziende rappresentate da Unindustria) e di ogni politica (da quella del Governo nazionale alle istituzioni locali) il servizio al bene comune e l’investimento nel capitale umano e sociale. “A cosa serve la crescita se non beneficia la maggioranza della popolazione?” si è chiesto in apertura del suo intervento Fitoussi. Seguitissimo da giornalisti e operatori, l’economista francese ha riservato alcune stoccate all’Unione europea partendo da una considerazione sulla Brexit che sfata certe ricostruzioni antieuropeiste. “Gli inglesi non hanno la moneta unica, non hanno Schengen, non hanno le regole del Patto di stabilità. Eppure hanno detto no all’Europa. Si può capire questo mistero solo andando a visitare l’Inghilterra, dove c’è L’economista francese Jean-Paul Fitoussi Londra, una città eccezionale e ricchissima, e intorno a Londra molta povertà”. Insomma, “gli inglesi al referendum non hanno risposto alla domanda sulla Brexit, hanno detto no al loro governo”. “In Europa - ha aggiunto - la disoccupazione è altissima, soprattutto tra i giovani. C’è il problema della precarietà del lavoro, aumentata in maniera enorme. Significa che non c’è più fiducia fare 61 nel futuro, e quando non c’è più fiducia nel futuro arrivano i partiti estremisti”. Questa “perdita di fiducia nel sistema” secondo Fitoussi si respira anche in Italia. Ma di una cosa il docente della Luiss è certo: “Le politiche di austerità dell’Europa hanno avuto come conseguenza la stagnazione, con la recessione di alcuni Paesi con un crollo enorme del Pil e l’aumento della disoccupazione”. Tuttavia, ha aggiunto, “non possiamo misurare un effetto ancora più pesante, quello sul capitale umano, ridottosi sia per la disoccupazione giovanile, sia per il fatto che a causa di questa situazione i giovani non imparano un mestiere, non si forma- ma che accada questo”. Il grido d’allarme dello scienziato è lanciato. L’innovazione scientifica e tecnologica procede spedita, per salvaguardare il capitale umano occorre trovare validi accorgimenti. “L’open science, la condivisione di quel che facciamo, rappresenta un valore inestimabile che ci permette di progredire armonicamente e dare alle società benefici generalizzati”. Un esempio viene dal Cern di Ginevra, dove - ha detto - “ci sono quattromila ricercatori che mettono insieme collaborazione” e “dove possiamo lavorare insieme perché non cerchiamo la verità con la V maiuscola”. Infine, secondo Bertolucci per analiz- duttori di senso e non solo di beni e servizi”. Secondo il pensiero di Finzi, “attiene al bisogno di noi umani avere una direzione, non muoversi confusamente ma in maniera frecciale”. A chiudere il cerchio ci ha pensato l’arcivescovo di Bologna monsignor Zuppi, al debutto a Farete dopo la nomina ricevuta da Papa Francesco. “Ho sempre avuto una certa diffidenza per parole un po’ celebrative, come quando si fa riferimento al modello emiliano. Ma guardandovi in questi mesi, ascoltandovi molto, credo che questo modello emiliano esista per davvero e sia una bellissima storia, un grandissimo orizzonte che ci dà a tutti una grande re- Il fisico Sergio Bertolucci Il sociologo Enrico Finzi L’arcivescovo di Bologna mons. Matteo Maria Zuppi no, non crescono”. C’è qualcuno però che “con l’euro ci ha guadagnato”, ed è il caso della Germania, nei confronti della quale Francia e Italia dovrebbero alzare la voce. “Serve un governo unico europeo più solido - ha concluso il docente - capace di definire politiche positive e non pensare soltanto a Patto di stabilità e Fiscal compact”. Se la crescita va a beneficio di una percentuale troppo bassa della popolazione, significa che “la creazione di valore per pochi non è più sostenibile”, parole con cui ha esordito nel suo intervento lo scienziato Bertolucci. “Dobbiamo ancora capire come creare valore nel mondo, così da rispondere alle sfide dei cambiamenti epocali”. Un esempio? L’avvento dell’industria 4.0, tema che ha tenuto banco nella due giorni di Farete. “Le persone in genere sottovalutano la rapidità con cui le tecnologie possono impattare nella società. L’industria 4.0 - ha aggiunto il docente di Fisica - è una magnifica convergenza tra la digitalizzazione, l’intelligenza artificiale e la produzione di beni. Ma si sottovaluta il fatto che genererà milioni di disoccupati nel mondo, perché tanti lavori scompariranno. Dobbiamo attrezzarci pri- zare gli effetti dei cambiamenti sul capitale umano e sociale, sarebbe il caso di “ridefinire gli indicatori. Il Pil - si è chiesto - è un buon indicatore di felicità? Probabilmente no. Bisogna sostituirlo con altri per misurare l’impatto nella società di quel che creiamo”. Stimolante e pungente, Enrico Finzi nella sua analisi ha acceso i riflettori sulla “crisi di senso” di una società contemporanea “diventata incomprensibile e illeggibile”, dove “l’accelerazione della storia provoca moltissime tendenze con esiti totalmente contraddittori”. Dall’invecchiamento della popolazione al problema dell’immigrazione, il sociologo ha fornito alcuni esempi prima di arrivare al nocciolo del suo intervento, che ancora una volta attiene al capitale umano: “La società ha bisogno di senso, e dentro la parola senso ce ne stanno altre due come direzione e significato. Un’organizzazione come Confindustria - ha detto - per tornare al centro della scena non deve solo rappresentare gli interessi della sua categoria, ma anche venire percepita come espressione di interessi generali come il bene comune. C’è una necessità assoluta di recuperare in termini di consenso collettivo la funzione di pro- sponsabilità”. In particolare, l’arcivescovo ha ricordato - riallacciandosi al titolo della manifestazione - che “senza rete non c’è futuro” e fare rete significa anche “avere una visione e una strategia che ci consentono di stare dalla parte giusta, di andare oltre gli ostacoli, di difendere le persone più deboli. E questo alla fine ci porterà gli effetti desiderati”. “Non possiamo rispondere alle nuove domande con gli atteggiamenti di sempre, servono umiltà e perseveranza nel cambiamento”, ha aggiunto. Poi, citando l’enciclica Laudato Sii di Papa Francesco, ha sottolineato come “abbiamo troppi mezzi per scarsi e rachitici fini. Su questo credo che abbia ragione il presidente Vacchi nel dire che vogliamo essere protagonisti ma senza protagonismi”. Nell’evidenziare come “senza Europa non possiamo avere un futuro” e come “dobbiamo uscire da certi individualismi”, monsignor Zuppi ha spiegato che “la vocazione dell’imprenditore, un nobile lavoro, consiste nel lasciarsi interrogare da un significato più ampio della vita e non rinchiudersi negli orizzonti piccoli. In fin dei conti, la vocazione di un imprenditore è servire il bene comune”. 62 fare fare 63 IC Intercosped www.intercosped.com AIR-AND-SEA FREIGHTS, ANYWHERE, ANYTIME INTERCOSPED Freight Forwarding and Logistic Services Made in Italy Born in the heart of Northern Italy, one of the most dynamic business areas of Europe, Intercosped has the advantage of its exceptional strategic position inside the industrial triangle. At the crossroad of Italy’s main lines of communication, Intercosped has travelled the roads of industrial development to connect the growing markets of the world economy. Intercosped is one of the italian leading international Freight Forwarders and Custom Brokers. We provide full assistance to international Shippers including import and export documentation, ocean and freight consolidation, foreign freight forwarding, marine insurance and warehousing. 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Se si vuole rilanciare la vitalità del “sistema impresa”, per tornare a crescere, la strada è obbligata: bisogna privilegiare la dinamica di filiera ed incentivare i comportamenti delle imprese a starci dentro, superando individualismi, anche ricchi di valori, che la globalizzazione non vede. Proprio così organizzati i più piccoli, che sono spesso i più bravi, potranno salvare la loro identità. Nella futura Confindustria Emilia l’organizzazione sarà per filiere, e tra 9 mesi porteremo alla prima assemblea unita un programma dettagliato di lavoro, con lo spirito di voler scrivere una nuova pagina della politica industriale del Paese, e lo faremo da una posizione di assoluto vantaggio per le dimensioni che Confindustria Emilia avrà, per la qualità delle nostre imprese, che da sempre sono state etichettate come le imprese del fare, e del fare bene. L’innovazione La nuova imprenditorialità innovativa va considerata una risorsa strategica, che segnerà la differenza nel prossimo futuro. Si moltiplicano gli strumenti dedicati alle start up, si diffondono corsi di imprenditorialità e si parla sempre più di “economia imprenditoriale” per descrivere un sistema nel quale nuovi soggetti, con ben definite caratteristiche, entrano sui mercati grazie ai nuovi spazi che l’essere detentori di innovazioni può generare. In questo dinamico scenario globale l’economia italiana è ancora intrappolata in una condizione di bassa crescita e scarsa innovazione (nel senso più ampio del termine), come risultato di inefficienze che si sono stratificate, accumulando uno dietro l’altro molti anni di stasi degli investimenti industriali, di cattivo uso della spesa pubblica, di cattivo uso degli incentivi nelle aree svantaggiate del Mezzogiorno. E noi tutti ci sforziamo di capire perché cresciamo meno! Ed alla crisi del “vecchio” è emerso un ulteriore problema sul quale interrogarsi: perché una così bassa natalità di nuova imprenditorialità innovativa? Anche la questione della specializzazione settoriale va letta in chiave non tradizionale. Le opportunità di impiego delle nuove tecnologie sono in realtà ampie anche nei settori tradizionali, anzi ne diventano l’acceleratore per rientrare in corsa, soddisfacendo l’evoluzione della domanda, specchio di ciò che i mercati richiedono. Iniezioni di nuove tecnologie su prodotti dalla reputazione straordinaria, nuove forme organizzative con nuove relazioni basate sul vantaggio reciproco e ripartito equamente potrebbero darci effetti straordinari: anche durante la crisi, in un Paese dalle strutture pubbliche per lo più inefficienti, siamo comunque ancora qui a parlarne da posizioni di forza che l’economia globale ci riconosce. Come bravi che si sono temporaneamente distratti! Reputazione, innovazione ed organizzazione ci porteranno fuori dalle secche, ma dobbiamo crederci, ci deve credere la società, ci deve credere la politica. Dunque: Serve un sistema formativo che trasmetta spirito creativo e innovativo oltre che competenze elevate. I metodi di insegnamento sono quindi un aspetto da curare per facilitare la diffusione di uno spirito imprenditoriale tra le giovani gene- fare 65 razioni. Non basta l’orientamento, parlare di cultura tecnica, è necessario agire alla fonte del sistema formativo, sulle modalità con cui si insegna ai ragazzi, restituendo spazio al merito. Recuperando l’idea di un Paese dove chi è più bravo, più serio, più impegnato, avrà migliori possibilità di crescita ed affermazione personale. Il tutto senza far perdere in questa competizione la solidarietà per gli altri, la capacità di far squadra, i valori di una società inclusiva ed ospitale, ma giusta con chi condivide le regole, specchio della nostra cultura, ormai arricchita da tante esperienze diverse, che ci hanno resi più adatti al mondo globale, ma che anche noi abbiamo permeato con i nostri modi di essere, di creare, progettare e produrre. Primo closing Barcamper Ventures In questo scenario articolato, gli industriali bolognesi ci hanno messo del loro, portando a termine (come annunciato lo scorso settembre) il progetto di Fondo di Venture Capital Nazionale, Barcamper Ventures, che avrà una base operativa nella nostra città. Abbiamo investito risorse importanti, e i colleghi del Consiglio Direttivo si sono impegnati in prima persona per assicurare uno spazio alla imprenditorialità innovativa. Ci auguriamo che nei prossimi anni centinaia di nuove realtà si consolidino nel nostro territorio contribuendo a generare nuove forze imprenditoriali. Siamo consapevoli della dimensione comunque limitata del nostro sforzo e del gigante che stiamo fronteggiando, non c’è rischio di essere velleitari da parte nostra, che abbiamo scelto di essere più grandi, ancor più diversi, alleandoci con realtà associative già ricche dei propri successi, di Province industriali virtuose, ma non per questo soddisfatte e certe del futuro. Parlare di innovazione non basta, è necessario anche adoperarsi concretamente per coltivarla. Il nostro impegno, unito a quello delle altre territoriali, è e sarà a beneficio di tutta l’area emiliana. Bologna Da pochi mesi si è insediata la nuova giunta sotto la guida riconfermata del Sindaco Merola. Bologna merita per i prossimi cinque anni un’azione puntuale e precisa che dimostri come il nostro sistema sia capace di progettare e dare esecuzione pratica al futuro del territorio metropolitano in 66 fare modo integrato e coeso. Siamo stati tra i primi a dar vita alle unioni dei comuni, dobbiamo proseguire con forza nella richiesta di razionalizzazione della macchina pubblica; distinguendo bene i compiti (di coordinamento e indirizzo) dell’istituzione metropolitana da quelli di gestione delle realtà territoriali, ma anche arrivando a una sostanziale semplificazione degli strumenti di pianificazione e di regolazione amministrativa. In questo senso, oltre al Piano per la mobilità e al Piano strutturale metropolitano, è urgente una reale omogeneizzazione delle regole urbanistiche, delle tariffe e degli standard di servizio su tutto il territorio. Ripartiamo dalla bellezza Quest’anno, sul tema dell’attrazione abbiamo lanciato l’iniziativa Ripartiamo dalla Bellezza. Partendo dalla disponibilità, nel nostro territorio, di un elevato numero di edifici di natura industriale, a gennaio di quest’anno sono stati individuati con una giuria di esperti due capannoni in disuso: l’ex cartiera di Marzabotto e Villa Zarri. Abbiamo lanciato un concorso internazionale di idee che per il primo immobile si è concluso da pochi giorni e che per il secondo si concluderà nei primi mesi del 2017. Si sono candidati 1.522 progetti, per altrettanti team con il coinvolgimento complessivo di 3.372 progettisti distribuiti in 94 Paesi diversi. I lavori saranno consegnati alle imprese proprietarie degli immobili e diventeranno la base per una successiva eventuale attività di riqualificazione, attività nella quale Unindustria, attraverso le proprie competenze tecniche e professionali, affiancherà le aziende, supportandole anche nella ricerca di partner e finanziatori. Innovazione digitale – Mercato del lavoro La rivoluzione di internet e della robotica si sta rivelando come una rivoluzione culturale che sostituisce al mondo produttivo vecchio, fatto di braccia, un mondo in cui tecnologia, innovazione ed intelligenza artificiale sono il primo ingrediente per il successo. Tutto questo avrà riflessi diretti sul modo di fare impresa. Recenti studi quantificano in milioni i posti di lavoro che si perderanno complessivamente nei prossimi 10 anni, sostituiti da robot e intelligenza artificiale. È nostro dovere cercare una sintesi, una nuova via emiliana, che sappia coniugare, con l’apporto di tutti, la neces- sità di digitalizzare per restare competitivi e la tutela delle persone, delle abilità, delle braccia che sono solo strumenti dei cervelli che le muovono. Credo sia il tempo di avviare, anche insieme alle organizzazioni sindacali, alla curia di Bologna nella via della Chiesa riformata di Papa Francesco, un confronto sui temi dell’integrazione e della qualità del lavoro per evitare che altri si sostituiscano a noi, e che ci portino in derive che nulla hanno a che vedere con il fare impresa e creare lavoro. Le nostre imprese con la loro efficienza, spesso pari e talvolta superiore agli standard tedeschi, formano i pilastri che sorreggono la società. Il ruolo delle organizzazioni sindacali in questo sarà cruciale anche nei prossimi anni. Non credo alla crisi dei corpi intermedi, dipende dalle persone che sono chiamate a condurli e da come sapranno interpretare il loro ruolo, certamente diverso dal passato, ma non certo sostituibile. Il punto è che questo quadro manifatturiero ha bisogno di un ruolo centrale nella società, di un ruolo diverso da quel che oggi gli viene offerto, ha bisogno di fiducia piena. fare 67 A. S E R P IM ’ N U R PE E Z R O E. EF T R R T S O F O IÙ EV P L E O T M I VOI UN E LA RENDIA INSIEM EAS ID G N I R SHA Con la Legge di stabilità 2016 puoi dedurre il 140% degli ammortamenti sugli investimenti. Noi finanziamo il 100% della spesa e fino ad un ulteriore 40% come anticipo sui crediti commerciali. intesasanpaolo.com 68 fare con finalità promozionale. I prodotti citati si riferiscono a finanziamenti a m/l termine per investimenti in beni materiali strumentali nuovi e anticipo su crediti Messaggio pubblicitario commerciali s.b.f.. Per le condizioni contrattuali dei finanziamenti fare riferimento ai Fogli Informativi disponibili presso le filiali e sul sito internet delle banche del Gruppo Intesa Sanpaolo. La concessione di finanziamenti è soggetta alla valutazione della banca. Banca del gruppo innovazione Quattordici storie di spin off e startup innovative frutto della collaborazione tra Unindustria e Università di Bologna protagoniste sul palco di Farete Imprese del futuro il valore delle idee di GB D al piccolo server per archiviare dati all’integratore di materie prime capace di modulare il microbiota intestinale causa di dolorose infiammazioni. Dalle sorgenti laser applicate alla lavorazione dei componenti meccanici al reagente chimico che riduce i tempi diagnostici in oncologia, passando per il dispositivo che agisce sull’attività cerebrale per ridurre le dipendenze, fino ai sistemi per conoscere il comportamento dei dipendenti. Sono solo alcune delle idee illustrate dagli “startupper” al convegno “Spin Off e Startup innovative: dalla ricerca al mercato” andato in scena nel pomeriggio di lunedì 5 settembre a Farete e dedicato ai risultati della collaborazione tra Unindustria Bologna e l’Università di Bologna. Dodici le startup che in soli 4 minuti a testa hanno presentato le proprie attività; si tratta di realtà (alcune già costituite) già ospiti di AlmaCube, l’incubatore di imprese dell’Associazione degli industriali e dell’Alma Mater. “AlmaCube è il veicolo con cui lanciamo nuove imprese”, ha affermato in apertura di convegno Tiziana Ferrari, direttore generale di Unindustria Bologna. “Crediamo nelle startup e nell’imprenditorialità innovativa, non solo a parole ma con i fatti se è vero che nei prossimi 10 anni il tessuto industriale e produttivo del nostro territorio sarà costituito sempre di più da realtà come queste”. Dal canto suo Rosa Grimaldi, delegata Tiziana Ferrari, direttore generale di Unindustria Bologna all’imprenditorialità dell’Università di Bologna dal nuovo rettore Francesco Ubertini, ha spiegato come “per la prima volta l’Ateneo ha avviato una strategia di supporto all’imprenditorialità fondata su quattro pilastri”. Il primo è “l’attività di individuazione e scouting di nuove idee imprenditoriali”, seguito dal “focus e analisi sulla pre-incubazione, per capire se le idee individuate sono trasformabili in progetti di impresa”. Quindi “l’incubatore vero e proprio, AlmaCube, dove arrivano le idee che hanno superato la fase di pre-selezione e possono accedere ai servizi per trasformarsi in impresa”, infine - quarto pilastro - “la necessità di coltivare le relazioni con la comunità esterna e l’ecosistema, affinché i progetti di impresa che alimentiamo trovino poi un contesto fertile”. Prima di passare in rassegna le 12 startup, il giornalista Simone Arminio, moderatore del pomeriggio, ha chiamato sul palco di Farete due imprese nate da AlmaCube: Alma Automotive e Miamed. La prima, illustrata da Nicolò Cavina, è uno spin-off universitario trasformatosi in una srl che nel 2015 ha fatturato 1,9 milioni di euro (con il 20% investito in ricerca e sviluppo), con 5 nuove assunzioni nel 2016 che hanno portato la squadra a fare 69 Rosa Grimaldi, delegata all’imprenditorialità dell’Università di Bologna 15 dipendenti più 4 collaboratori. Settore di riferimento, quello dell’automotive, ispirato direttamente alla Motor Valley emiliano-romagnola. “Abbiamo creato un’impresa a partire dalla nostra passione per i motori”, ha detto Cavina nello spiegare le attività dell’azienda, apertasi negli ultimi tempi anche all’internet of things. È toccato invece a Giuseppe Conti, dirigente dell’Università di Bologna, raccontare qualcosa a proposito di Miamed, una società nata 12 anni fa per dare una risposta a una malattia rara come il disordine CDKL5 che colpisce le bambine nei primi mesi di vita provocando gravi disturbi neurologici progressivi. Dal primo gruppo di ricerca guidato dalla prof.ssa Elisabetta Ciani, si è riusciti a trovare la chiave per agganciare la proteina CLDKL5 che gli organismi colpiti da quel disordine non riescono a produrre. Nel 2014 è arrivato l’accordo tra Ateneo e una startup americana, il brevetto internazionale fino all’acquisizione da parte di una società statunitense quotata al Nasdaq, la Amicus Therapeutics. Dopo le due startup diventate imprese, è stata la volta delle idee che stanno compiendo il grande passo. Dodici le storie raccontate: Stem Sel (tecnologie innovative per il controllo di qualità), Nextema (sviluppo e utilizzo di sorgen- 70 fare Alessandro Grandi, presidente di AlmaCube ti laser nella lavorazione dei componenti meccanici), Wellmicro (analisi e cura della disbiosi intestinale), Targeting Gut Disease (integratore contro le infiammazioni intestinali croniche), m-Health (strumenti a supporto della pratica clinica fuori dal contesto ospedaliero), Cubbit (piccolo server che collega hard disk esterni con router trasformandoli in spazio cloud), NextIs4Us (barman robotico), Unveil Consulting (metodi scientifici per conoscere il comportamento delle risorse umane aziendali), Tuenda (prodotti per il settore medicale), Newrosparks (dispositivo contro le dipendenze), MindIt (software di supporto alle decisioni aziendali, per modulare dati e valutare soluzioni), Oncology and Cytogenetic Products (reagente chimico che riduce tempi diagnostici in oncologia). “Vogliamo dare risposte efficaci alla bassa crescita del sistema, alla modesta mobilità sociale ed economica delle nuove generazioni. Il nostro impegno è volto a favorire il passaggio dalla ricerca universitaria all’impresa che risponde a bisogni fondamentali. Per farlo dovremo essere più bravi nello scouting, più efficaci nello stimolare e sostenere l’imprenditorialità dei nostri studenti, più decisi ad avvicinare ancora di più le nostre startup alle imprese già costituite”, ha concluso il presidente di AlmaCube, Alessandro Grandi. Sopra: Nicolò Cavina, di Alma Automotive Sotto: Giuseppe Conti, dirigente dell’Università di Bologna LL Communication Viviamo il nostro lavoro con grande trasporto. Abbiamo sempre a cuore la tua merce. Spedisci la tua merce in Italia ed in Europa velocemente e in sicurezza con Palletways. Palletways, l’unico Network di trasporto espresso di merce su pallet che offre per tutti i servizi Premium a livello nazionale il Servizio Garantito: il rimborso delle spese di trasporto in caso di consegna in ritardo* della spedizione grazie alle sue 95 Concessioni e 3 Hub in Italia. 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È un primo importante traguardo il closing raggiunto da Barcamper Ventures, il fondo comune di investimento istituito da Primomiglio SGR con l’obiettivo di investire nelle più promettenti tra le startup tecnologiche ad alto potenziale, a cui anche Unindustria Bologna ha dedicato importanti risorse, affiancata da Fondo Italiano d’Investimento, Banca Sella Holding Spa, Società Reale Mutua di Assicurazioni e Fondazione Puglia. “Da oggi Barcamper Ventures è operativo, a caccia di investimenti in startup tecnologiche ad alto impatto in fase di sviluppo iniziale. Il primo closing ci permette a questo punto di iniziare ad impiegare la somma accumulata. Il nostro obiettivo di raccolta è di 50 milioni di euro entro i prossimi dodici mesi”, ha annunciato Gianluca Dettori, presidente di Primomiglio, nella conferenza stampa che si è tenuta nell’ambito di Farete 2016 lo scorso 5 settembre. “La partnership con Unindustria Bologna, condivisa con i nostri investitori, ha come obiettivo quello di innestare un pilastro di innovazione in una città dotata di enormi potenzialità sul tema delle startup. Abbiamo cercato fortemente questa relazione e pensiamo che tutto il bacino della regione sia ricco di startup e di un tessuto industriale in grado di potenziarle”, ha aggiunto Dettori. “I quattro milioni di euro che abbiamo investito nell’iniziativa rappresentano per noi uno sforzo importante, ma necessario per avviare un percorso che porti ad interagire l’innovazione tecnologica e l’industria tradizionale. L’Associazione crede molto in questo progetto, che avrà una base operativa nella nostra città, e che con la nascita di Confindustria Emilia coinvolgerà anche i territori di Modena e Ferrara. Ci auguriamo che nei prossimi anni centinaia di nuove realtà si consoGianluca Dettori, presidente di Primomiglio lidino nel nostro territorio contribuendo a generare nuove forze per cui il fondo lancerà due programmi imprenditoriali.”, ha commentato Alberto all’anno, e seed, in startup che hanno già Vacchi, presidente di Unindustria Bologna. iniziato la propria attività commerciale e Il programma di scouting e accelerazione sono alla ricerca di investimenti fino ad un Barcamper per il fondo Barcamper Venmilione di euro. La prima call di Barcamtures - alla cui regia Dettori è affiancato per Ventures si è aperta lo scorso 7 settemda Franco Gonella e Antonio Concolino bre. Il primo percorso di accelerazione si - continuerà ad essere sviluppato e gestito svolgerà a Bologna: a partire da novembre dal team di dpixel, advisor del fondo venle realtà prescelte in fase di scouting saranture, recentemente rafforzata dall’ingresso no coinvolte in tre mesi intensivi di lavoro di Claudia Gottero, nuovo presidente della su business plan, piani operativi, funding e società. L’ambizione della piattaforma, che validazione dei modelli di business, per remira a coniugare il mondo della finanza, alizzare concretamente e professionalmente quello dell’industria e il territorio nel camidee progettuali volte all’avvio di startup po dell’innovazione tecnologica e digitale, innovative. L’acceleratore si propone infatti è quella di finanziare, nei prossimi cinque di diventare il partner per tutti coloro che anni, 200 investimenti tra i team imprendioperano nel settore digitale in Italia, con toriali più promettenti del panorama delle l’obiettivo di rendere il nostro Paese sempre startup, riservando un particolare interesse più competitivo. Perché, come ha sottolinead alcuni settori emergenti quali intelligenato il presidente di Unindustria Bologna, za artificiale, industria 4.0, robotica appli“Parlare di innovazione non basta, è necescata e stampa 3D, e concentrandosi su due sario anche adoperarsi concretamente per coltivarla”. tipologie di investimento: di accelerazione, fare 73 formazione Farete Scuola riflettori accesi sulla cultura di MS È stata una mattinata di premiazioni a compimento di un percorso lungo un intero anno scolastico, ma anche un momento costruttivo e utile per riflettere su ciò che è stato fatto e sui nuovi obiettivi da raggiungere, Farete Scuola, lo spazio dedicato alle iniziative di Unindustria Bologna per la scuola e la promozione della cultura tecnica che lo scorso 6 settembre ha riunito, nell’ambito di Farete, una folta schiera di ragazzi, genitori, docenti e imprenditori. Sono complessivamente quasi 600, infatti, gli studenti che nel corso dell’anno scolastico 2015/2016 hanno preso parte ad “Eureka! Funziona”, realizzando dei giocattoli a tema “Automazione”, a “S. e T. - Scuola e Territorio”, sperimentando un’integrazione del tempo scuola e costruendo dei piccoli robot, e a “Industriamoci”, vivendo un’esperienza di gemellaggio con un’azienda. Sul palco con loro, gli studenti degli istituti tecnici che hanno partecipato al progetto di alternanza scuola-lavoro. Dopo il saluto introduttivo di Sandra Samoggia, consigliere delegato a formazione e università di Unindustria Bologna, i ragazzi hanno assunto il controllo della situazione: la travolgente conduzione degli speaker di Radio Immaginaria, l’unica radio di adolescenti in Europa, ha accompagnato la visione dei “diari di bordo” e l’esposizione degli slogan ideati dagli studenti di Industriamoci, mentre al corner di Farete Scuola procedevano le votazioni per le altre iniziative. A premiare i primi classificati, Alberto Vacchi, presidente di 74 fare Unindustria Bologna: “Oggi ho qui, davanti ai miei occhi, il futuro. L’Associazione intende creare i presupposti per guardare avanti e promuovere le grandi opportunità che il territorio può offrire, e i giovani sono la nostra unica vera speranza. È quindi opportuno coinvolgerli già da questa fascia di età, affinché comprendano cos’è il mondo industriale e conoscano la realtà che li circonda. È proprio in questa direzione che Unindustria Bologna si sta impegnando”, ha concluso il presidente, che i ragazzi di Radio Immaginaria hanno poi congedato ‘battendo un cinque’. “Questa è la scuola che vogliamo”, ha confermato Giovanni Schiavone, direttore Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna, ambito territoriale di Bologna. “L’amministrazione c’è: crediamo profondamente nell’iniziativa, che riteniamo molto importante per i nostri giovani. A loro auguro un ottimo anno scolastico, e invito dirigenti e docenti a credere in questa esperienza, che gli studenti affrontano con gioia e creatività. La scuola deve essere il luogo delle emozioni e del saper fare”. “L’alternanza scuola-lavoro apre la strada a molti possibili sviluppi”, ha aggiunto Roberta Fantinato, dirigente scolastico dell’IIS Belluzzi Fioravanti. “Basti ragionare sul fatto che i nostri ragazzi dovranno essere preparati a gestire tecnologie che oggi ancora non esistono. L’iniziativa è quindi utile dal punto di vista educativo per ripensare il programma e il modo di stare in classe, dal momento che il sapere e il saper fare devono essere connessi, ed è uno strumento di equità: offre a studenti con possibilità differenti le stesse opportunità di conoscere e farsi conoscere durante le esperienze in azienda”. “Il progetto di alternanza è appena nato ed è in fase di sviluppo, va quindi portato avanti e migliorato con costanza: i ragazzi sono I vincitori Premio Like II B della scuola secondaria di primo grado “Rodari” di San Lazzaro di Savena Industriamoci Imola II C scuole paritarie “San Giovanni in Bosco” con lo slogan “Operazione futuro, sviluppiamo la tecnologia” Industriamoci Bologna II A scuola secondaria di primo grado “Giuseppe Ungaretti”, Bentivoglio, con lo slogan “Cultura tecnica, cultura che illumina la strada” Eureka! Funziona! V A scuola primaria di primo grado “Collodi”, Calderara di Reno, gruppo “Elettro” Progetto S.e.T. I A scuola secondaria di primo grado “Cristoforo Colombo”, San Giorgio di Piano, gruppo “The computer club” tanti e l’organizzazione, di conseguenza, richiede impegno e sinergia tra le parti”, ha puntualizzato Floriano Fabbretti, docente dell’IIS Aldini Valeriani. L’attenzione che Unindustria Bologna riserva al mondo della formazione mira, del resto, alla creazione di un modello virtuoso che possa evolversi e migliorarsi nel tempo. fare 75 Le spese mediche sono una nota stonata? DA NOI È TUTTA UN’ALTRA MUSICA! COSÌ DIVERSA DA UNA POLIZZA SANITARIA Per informazioni su Convenzione Unindustria: Ufficio Adesioni e Comunicazione CAMPA – Dr.ssa Giusy De Vitis Tel. 051 6490098 Cell. 366 3526051 [email protected] 76 fare Via Luigi Calori 2/g, 40122 Bologna Tel. 051 6490098 - [email protected] - www.campa.it CONVENZIONE CAMPA-UNINDUSTRIA La convenzione CAMPA-UNINDUSTRIA prevede delle agevolazioni per i Soci di Unindustria Bologna che scelgono CAMPA per la tutela dalle spese mediche sia per la prevenzione, le spese odontoiatriche e anche per il parto, i ricoveri e gli interventi chirurgici. Sono riconosciute delle agevolazioni sia per gli imprenditori Soci Unindustria che scelgono una copertura che tuteli la propria famiglia, sia per gli imprenditori che scelgono di tutelare i dipendenti della loro azienda. La scelta di una Mutua Sanitaria Integrativa come CAMPA permette di avvantaggiarsi delle peculiarità che la contraddistinguono rispetto ad una assicurazione, riepilogate nella tabella che segue. Sconto del 20% sul contributo relativo ai primi 12 mesi di iscrizione; abbuono totale della quota di iscrizione (di €60,00 per ciascun famigliare); periodo di carenza assistenziale ridotto da tre a due mesi. PER LE ISCRIZIONI EFFETTUATE ENTRO IL 31/12/16 IN SEGUITO AI CONTATTI PRESI NEL CORSO DEL FARETE LA CARENZA ASSISTENZIALE SARÀ RIDOTTA AD UN MESE. Sono disponibili 3 diversi livelli di protezione con importi e prestazioni crescenti: Piano Turchese €120,00 Piano Corallo €350,00 Piano Topazio €550,00 PER LE ISCRIZIONI EFFETTUATE ENTRO IL 31/12/16 IN SEGUITO AI CONTATTI PRESI NEL CORSO DEL FARETE LA CARENZA ASSISTENZIALE ORDINARIA DI UN MESE SARÀ ELIMINATA, CON INIZIO DECORRENZA IMMEDIATA. fare 77 giovani Farete…Scintille fa brillare il talento dei ragazzi S pesso è all’interno delle nostre scuole che si celano giovani talenti che aspettano solo di brillare. A volte eccellono nella musica, altre volte nel teatro, ma tanti di loro amano scrivere e quotidianamente mettono nero su bianco ciò che sentono, vedono, immaginano… È da questa consapevolezza che è nato il Concorso Letterario “Scintille di Minerva”, progetto di Roberto Mugavero, editore di Minerva, e sostenuto da Unindustria Bologna, che ha concluso la sua prima edizione con una due giorni tenutasi a Bologna il 4 e 5 settembre scorsi. Le celebrazioni della finale hanno avuto inizio domenica 4 settembre al Grand Hotel Majestic Già Baglioni di Bologna e si sono concluse il giorno successivo all’interno di Farete, la due giorni delle imprese promossa e organizzata da Unindustria Bologna: vincitore di questa prima edizione per le scuole italiane è il manoscritto Del perché gli studenti odiano la scuola scritto da Flora Saki Giordani, di soli vent’anni, del Liceo “Laura Bassi” di Bologna. La giovane studentessa è stata premiata dall’imprenditore Alessandro Benetton e dallo scrittore Francesco Vidotto, presidente della Giuria d’Autorità (composta da Giacomo Battara, Fabrizio Binacchi, Vito Cioce, Italo Cucci, Massimiliano Dona, Gian Maria Fara, Paolo Pirovano, Roberto Riccardi, Paola Vinciguerra, Romano Montroni), alla presenza del presidente di Unindustria Bologna, Alberto Vacchi. Questa la motivazione: “È un romanzo svelto e incalzante. Le parole sono acute e precise. Ritraggono le emozioni con attenzione ai particolari mai banali, descritti in maniera frizzante. È una storia figlia del proprio tempo che racconta, anche in 78 fare maniera introspettiva, le vicende che attraversano l’anima e la mente di una ragazza delle superiori. […] Piacevole anche la conclusione che dice del battito irregolare del cuore della protagonista, come a intendere che la magia sta lì dove abita l’imperfezione”. All’unanimità della Giuria, sono stati premiati ex aequo con il secondo posto Scintille, una raccolta di racconti in cui protagoniste sono le donne, della diciottenne Noemi Zuccato dell’Istituto “Stringher” di Udine, e il romanzo di fantascienza Rising di Davide Lamandini e Filippo PaAlessandro Benetton e Francesco Vidotto premiano Flora Saki ris, studenti di 15 anni del Liceo Giordani, vincitrice per le scuole italiane “Minghetti” di Bologna. Vincitrice fano, Maria Chiara Morselli e Giacomo per gli Istituti italiani all’estero è la Tamburini, bravissimi lettori delle scuole di giovanissima Marta Palai della Scuola Euteatro di Bologna, guidati dalla voce esperropea “Lux II Mamer” di Luxembourg, con ta dell’attore Saverio Mazzoni. Insomma, i il manoscritto Compito per le vacanze. Per nostri giovani spesso hanno solo bisogno di tutti loro, come premio, la pubblicazione qualcuno che li sostenga e li aiuti a farsi coin versione cartacea e in eBook del manonoscere. Ed è questa la missione di “Scintilscritto all’interno della collana “Scintille” le”: farli brillare! Appuntamento quindi alla della casa editrice Minerva e un bancale di finale della prossima edizione, attualmente carta da fotocopie per la scuola della vinciin corso, mentre le iscrizioni alla terza si trice italiana. L’evento è stato pensato per apriranno a ottobre. dare spazio al talento dei nostri ragazzi, non solo nel campo della scrittura, ma anche in quello della recitazione e della musica. Ospiti della due giorni sono stati anche i ragazzi dell’Orchestra Senzaspine del Conservatorio “G.B. Martini” di Bologna e il giovane pianista Emanuele Fasano, che si è fatto conoscere grazie a una performance improvvisata alla stazione di Milano, ripresa e poi diffusa sul web ottenendo milioni di visualizzazioni. Le letture dei manoscritti, invece, sono state affidate a Nella Cali- Marta Palai vincitrice del concorso Scintille per gli istituti italiani all’estero sede legale BOLOGNA, VIA BORGONUOVO 5 - 051 220086 FASHION RESEARCH I T A L Y LA FONDAZIONE FASHION RESEARCH ITALY VALORIZZA CREATIVITÀ, TALENTO, INNOVAZIONE TRACCIANDO LE TRAIETTORIE DEL CAMBIAMENTO. MASTER IN FASHION, DESIGN & TECHNOLOGY CON L’UNIVERSITÀ DI BOLOGNA E CORSI DI ALTA FORMAZIONE SULLE PIÙ MODERNE TECNOLOGIE PER LA COMUNICAZIONE DEL MADE IN ITALY. ARCHIVIAZIONE SCIENTIFICA E DIGITALE DEL PATRIMONIO FOTOGRAFICO DELLE ECCELLENZE FASHION, DI UN FONDO DI 20.000 DISEGNI DIPINTI A MANO E 5.000 VOLUMI PER GLI UFFICI STUDI. www.fashionresearchitaly.org FRI FASHION fare 79 RESEARCH I T A L Y Teen Parade un primo passo verso il futuro giovani a cura di Radioimmaginaria L’ argomento lavoro a noi adolescenti non interessa. Lo sapevamo prima di Teen Parade e lo sappiamo anche adesso che Teen Parade è finita. Ma non per questo è stata mai messa in discussione questa scelta che abbiamo fatto con convinzione. Si deve parlare di lavoro alla nostra età e se lo si fa trasformando questa occasione in una festa, allora l’attenzione dei ragazzi arriva. Teen Parade, Il lavoro spiegato dagli adolescenti (e sottolineiamo DAGLI), evento organizzato da Radioimmaginaria il 10 e l’11 settembre scorso a Castel Guelfo di Bologna è stato un successo. Unindustria Bologna ci ha dato fiducia e ci ha supportato, cominciando insieme a noi il dialogo fondamentale tra due generazioni lontane, quella di chi lavora e di chi lavorerà. Insieme a Unindustria ci hanno creduto anche Ministero del Lavoro e Commissione Europea. Teen Parade è stato un grande atto di fiducia da parte di tutti: da parte di chi ha collaborato, di chi è venuto e di chiunque abbia voluto agevolare questa scommessa. Ci siamo tutti mossi verso l’obiettivo comune: il futuro. Certo, non abbiamo cambiato il mondo, ma abbiamo iniziato: a Teen Parade si è parlato di lavoro, si è visto molto di come potrebbe essere il lavoro che verrà e, soprattutto, si è lavorato! È bastato vedere i ragazzi della nostra età incuriosirsi per seguire uno dei contest proposti dalle tante aziende innovative presenti, per credere che è proprio di questo che abbiamo bisogno: fare pratica, toccare con mano. La piazza di Castel Guelfo di Bologna, il piccolo borgo dove è nata Ra- 80 fare dioimmaginaria nel 2012, è stata animata da Teen Parade e dal suo flusso di visitatori per due giorni. In una festa come si deve la musica non può mancare, quindi c’erano ben due palchi: il main stage, su cui nel corso delle due serate si sono esibiti cantanti e artisti di calibro internazionale, e il second stage, dove band provenienti da tutta Italia hanno suonato durante il giorno. Non sono mancati né l’area ristorazione né l’area sport, dove ci si poteva fare male in tantissimi modi diversi. Presenti anche la Federazione Italiana Scherma con le sue dimostrazioni di sciabola, fioretto e spada per gli appassionati di infilzaggio, il campo di Street Soccer con veri giocatori, e lo skate park per i campioni di ginocchia sbuccia- te. Per chi preferiva restare con i piedi per terra e vedere i robot volare, all’interno del Dronodromo gareggiavano i droni di ItalDrone, mentre per i più tradizionalisti al Palazzetto si sono svolti tornei di basket e pallavolo. Per rilassarsi un attimo la Biblio, la nostra biblioteca all’aria aperta, con poltrone e sofà sistemati sotto agli alberi, ha rappresentato un rifugio perfetto. Proprio lì alcuni ragazzi, insieme all’avvocato Lazzarina Viscio, Francesca Cheyenne, Paolo Picchio e la senatrice Elena Ferrara hanno messo in piedi un vero e proprio processo al bullo. Ma il luogo principale di Teen Parade era il Case Cube Village, situato nel parco al centro della piazza: un piccolo villaggio fatto di case cubes, quadrati di legno verniciati di grigio e di rosso che rappresentavano garage, l’unità di misura della nascita di nuove idee. Ogni case cube ospitava un’impresa diversa (in totale sedici) che organizzava laboratori ed esperienze coinvolgenti per tutti i visitatori sotto i 20 anni: Biostile, ad esempio, ha fatto toccare con mano ai ragazzi cos’è un vero pannello solare, Smemoranda dava la possibilità di assistere al processo di creazione di una Smemo ancora tutta da inventare, AVIS metteva in scena situazioni di emergenza in cui lo spettatore doveva cercare di improvvisare un primo soccorso... E poi ancora Blackfin, che faceva disegnare nuove paia di occhiali, Sacmi, WASP, Casa del Welfare, l’Unione Europea, The Dub, c’erano tantissime aziende. E soprattutto, in ogni case cube, c’erano occhi interessati. Ragazzi e ragazze di tutte le età che sbirciavano, provavano, sperimentavano cosa vuole dire lavorare. Non avremo cambiato il mondo, no. Non avremo avuto numeri sbalorditivi di partecipazioni, ma tutti i ragazzi che sono arrivati il 10 e l’11 settembre volevano tornare a Teen Parade perché sapevano che si sarebbero divertiti. Parlando di lavoro. Parlando, certo, ma anche ascoltando: la maratona radiofonica trasmessa da Radioimmaginaria ha rappresentato il filo conduttore di tutto l’evento. Abbiamo parlato davanti ai nostri microfoni con tutti: giovani, meno giovani, italiani, non italiani, artisti, imprenditori, dottori, giornalisti, ministri. Michele Serra ci ha raccontato delle difficoltà che un ragazzo può incontrare nel mondo del giornalismo di oggi, Oliviero Toscani ci ha parlato d’arte, abbiamo intervistato Francis Jensen, una rinomatissima neurologa americana che si occupa dello sviluppo del cervello nell’adolescenza e che ci ha spiegato cosa succede a livello cerebrale quando cresciamo o quando ci innamoriamo, abbiamo parlato con Tony Prince, il re delle radio pirata degli anni ‘60 che ci ha spiegato cosa manca nelle radio di oggi e abbiamo sentito i racconti di moltissimi altri, comprese ovviamente le aziende che animavano i case cubes. La festa è iniziata con una grande parata, formata dagli speaker di Radioimmaginaria, dalle associazioni del paese, dalle istituzioni e dal pubblico che ha percorso le mura di Castel Guelfo fino a fermarsi sotto il grande palco, da cui Marco Gasparri, Presidente della delegazione Imolese di Unindustria Bologna, Ewelina Jelenkowska Lucà, Commissione Europea, e il Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, hanno dato ufficialmente inizio, insieme agli speaker, a Teen Parade. È stata una festa che iniziava la mattina e si concludeva la sera, mangiando tutti insieme crescentine sotto il palco, aspettando i concerti. Noi ci siamo divertiti davvero un casino. I nostri amici che sono venuti si sono divertiti un casino. Le aziende, sia quelle che ce lo hanno detto apertamente, sia quelle un pochino più formali, si sono divertite un casino. Non abbiamo cambiato il mondo. Ma abbiamo mosso un primo passo verso il futuro, tutti assieme. fare 81 salute Aiop Bologna tra qualità, ricerca e innovazione Una fotografia della sanità privata bolognese nella quinta edizione del bilancio aggregato degli ospedali associati di MT N on solo numeri, ma anche e soprattutto la capacità di generare valore sostenibile lungo l’intera filiera della salute dialogando in modo costruttivo con le istituzioni e i cittadini. Con questo messaggio l’Aiop (l’Associazione Italiana Ospedalità Privata, che nel 2016 festeggia i cinquant’anni di attività) della provincia di Bologna ha presentato lo scorso 19 settembre, nella sala Marco Biagi della sede di Unindustria Bologna, il proprio bilancio sociale aggregato 2015. Per il quinto anno consecutivo, infatti, gli ospedali privati del territorio bolognese associati all’Aiop hanno redatto un documento unitario - risultato di un complesso lavoro di studio, analisi ed elaborazione a cura di Deloitte - che restituisce una fotografia precisa dello stato attuale della sanità privata bolognese, testimoniando il percorso di responsabilità che le strutture hanno avviato da tempo attraverso l’innovazione al servizio dei cittadini, gli investimenti nella ricerca e nelle strutture, la tutela e valorizzazione dei lavoratori, il rispetto per l’ambiente e il sostegno alla comunità. “Questa esperienza, unica a livello europeo, vuole 82 fare contribuire a rinnovare il vincolo di fiducia che da sempre lega i nostri ospedali a questo territorio e alle sue istituzioni. Abbiamo iniziato cinque anni fa a misurare le grandezze delle nostre imprese con la riserva di chi temeva che la pubblicazione di numeri e dati oggettivi potesse generare critiche. Personalmente ho sempre creduto che la trasparenza fosse la chiave per superare qualsiasi forma di pregiudizio”, ha spiegato il presidente Aiop Bologna, Averardo Orta. “Nonostante la complessità della crisi, non solo economica, che ha avuto pesanti ripercussioni addirittura sull’aspettativa di vita (che per la prima volta vede una flessione a livello nazionale) i nostri ospedali hanno saputo garantire un’offerta di prestazioni di altissimo livello qualitativo, tali da risultare attrattive anche verso i cittadini di altre regioni, continuando a investire in ricerca, formazione, sicurezza, infrastrutture e nuove tecnologie”, ha evidenziato ancora il presidente Aiop Bologna durante la presentazione del bilancio sociale alla quale sono intervenuti anche il presidente di Unindustria Bologna, Alberto Vacchi, il director di Deloitte & Touche, Carlo Luison, l’Assessore alla sanità del Comune di Bologna, Luca Rizzo Nervo, e il direttore sanitario dell’Ausl di Bologna, Angelo Fioritti. “L’incertezza che caratterizza quest’epoca vede accresciuto il ruolo degli ospedali Aiop nel quadro socioeconomico del nostro territorio e in quello del sistema sanitario regionale. La stretta collaborazione che ci ha visti impegnati nella recente offensiva alle liste d’attesa ha ribadito l’efficacia del modello integrato, che sfrutta le diverse competenze e caratteristiche degli erogatori per generare vantaggi all’intero sistema e migliorare il servizio ai cittadini”, ha proseguito Averardo Orta. L’insieme degli ospedali privati del circuito Aiop costituisce oggi una rete di strutture diversificate sul piano specialistico, tutte ampiamente dotate di attrezzature e tecnologie, che offrono una vasta gamma di prestazioni sanitarie, affiancando e integrando l’offerta pubblica, specializzandosi in discipline che vanno dalla medicina alla neuropsichiatria, dalla dialisi alla riabilitazione, dalla chirurgia generale e ortopedica fino alla cardiochirurgia e terapia intensiva. Numeri alla mano, lo scorso anno il comparto sanitario privato di Bologna ha garantito il 25% dei posti letto totali accreditati per i ricoveri dal sistema sanitario bolognese e ha rappresentato il 20% del totale dei pazienti dimessi esclusivamente a carico del SSN nelle aziende sanitarie metropolitane. Nel dettaglio i 13 ospedali privati della provincia di Bologna associati all’Aiop nel 2015 hanno offerto più di 290mila giornate di ricoveri (il 91% dei quali in convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale), per un totale di 41.541 degenti ospitati (l’86% da attività accreditata), mentre sono stati 21.547 gli interventi chirurgici effettuati (l’81% riconosciuti dal SSN) e 1.425 i posti letto autorizzati Averardo Orta, presidente Aiop Bologna (l’80% accreditati). “Possiamo orgogliosamente affermare di contribuire ogni giorno a mantenere il sistema sanitario regionale dell’Emilia-Romagna uno dei più avanzati d’Europa e desideriamo, in questa occasio- ne, condividere i risultati di uno studio che conferma, anno dopo anno, l’efficienza, l’elevato livello qualitativo, la flessibilità e la consapevolezza di svolgere un ruolo di responsabilità pubblica che ci contraddistinguono quale prezioso patrimonio comune”, ha evidenziato ancora il presidente di Aiop Bologna nel corso della presentazione del bilancio in via San Domenico. Per quanto riguarda l’occupazione, il comparto sanitario privato, nel 2015 ha impiegato 2.546 persone, di cui 1.270 dipendenti, e ha impegnato oltre 1.000 medici, mentre in termini di customer satisfaction, il 91% dei 9.300 utenti coinvolti nella rilevazione tramite questionario ha dichiarato di essere soddisfatto o molto soddisfatto delle strutture e dei servizi offerti. Le 14 strutture associate ad Aiop Bologna OSPEDALE NIGRISOLI Ospedale Privato Accreditato Nigrisoli, Viale Ercolani 9 - Bologna Tel. 051/396411 - della società Ospedali Privati Riuniti Spa [email protected] - www.nigrisoli.it L’Ospedale Privato Accreditato Nigrisoli sorge nei primi anni del ‘900 entro le mura del centro di Bologna. La struttura è accreditata con il Servizio Sanitario Nazionale e dispone di un totale di 120 posti letto per prestazioni di ricovero in: Medicina generale, lungodegenza e riabilitazione estensiva, chirurgia generale, ortopedia, urologia. Inoltre è centro di riferimento per il trattamento delle patologie rare neuromuscolari. L’Ospedale è dotato anche di un centro di diagnostica per immagini, con due Risonanze Magnetiche (di cui una ad alto campo) e una TC spirale, presidio di riabilitazione con due palestre, laboratorio di analisi con punto prelievi ed un poliambulatorio con un’ampia offerta di prestazioni nelle seguenti discipline: Oculistica, Chirurgia generale, Ginecologia, Ortopedia e traumatologia, Urologia, Otorinolaringoiatria, Cardiologia, Dermatologia, Neurologia, Medicina Generale, Pneumologia, Gastroenterologia, Reumatologia, Endocrinologia, Medicina del lavoro, Endoscopia. Viale Quirico Filopanti 12 Bologna - Tel. 051/9950311 www.gvmnet.it/strutture/villa-torri-hospital-bologna VILLA TORRI HOSPITAL Villa Torri Hospital, a Bologna dai primi del ‘900, acquisita dal gruppo GVM Care&Research, ha dato vita ad un rinnovamento che la rende oggi una struttura completa, accreditata con il Servizio Sanitario Nazionale e convenzionata con fondi sanitari integrativi, enti, assicurazioni sanitarie e casse mutua. Dotata di ambulatorio polispecialistico e di servizi diagnostici con tecnologie all’avanguardia, assicura prestazioni di Alta Specialità in ambiti complessi come quello cardiovascolare e ortopedico. Assistenza 24 ore su 24, utilizzo di metodiche innovative non invasive e programmi di riabilitazione nella fase post operatoria, assicurano ai pazienti percorsi di guarigione personalizzati. L’unità operativa di ortopedia interviene con procedure di chirurgia artroprotesica, artroscopica e nella risoluzione di patologie della colonna vertebrale; con le chirurgie polispecialistiche e i servizi di area medica, completa la sua offerta di prestazioni sanitarie di qualità. fare 83 VILLA BARUZZIANA Via dell’Osservanza, 19 - Bologna - Tel. 051/338411 [email protected] - www.villabaruzziana.it Villa Baruzziana, fondata nel 1911 dal prof. Vincenzo Neri, è un Ospedale Privato Accreditato che offre valutazione clinica e trattamenti accurati per ogni tipo di disturbo neuro-psichico. L’Ospedale accoglie pazienti in breve e media degenza, secondo accordi con la regione Emilia-Romagna o privatamente. Si occupa prevalentemente della cura di pazienti con disturbi affettivi (psicotici e nevrotici), psicosi schizofreniche e paranoidi, disturbi della personalità. Inoltre, è presente un ambulatorio di neurologia che esegue privatamente e in accreditamento visite neurologiche, elettromiografie e elettroencefalogrammi. L’Ospedale Privato Accreditato Villa Baruzziana è strutturato in due padiglioni con quattro unità funzionali. Villa Grande dispone di 24 posti letto, con reparto misto, per la componente ospedaliera di psichiatria generale, Villa Piccola di un reparto per la componente ospedaliera SPOI (Servizio Psichiatrico Ospedaliero Intensivo), reparto misto, 16 posti letto con accesso riservato ai DSM e ai MMG, Villa Piccola per la componente residenziale RTI (Residenza a Trattamento Intensivo) con 18 posti letto uomini e 28 posti letto donne, sempre con accesso riservato ai DSM. Via Porrettana, 170 Casalecchio di Reno (BO) - Tel. 051/2984900 [email protected] - www.casadicuravillachiara.it VILLA CHIARA Fondata nel 1922 e all’epoca denominata Villa Azzurra, sorse come sanatorio per la cura delle malattie polmonari. Trasformata nel 1954 in struttura polispecialistica convenzionata ha nel tempo mantenuto e potenziato tale vocazione. Struttura privata accreditata con il Servizio Sanitario Nazionale per 145 posti letto, la Casa di Cura Villa Chiara rappresenta oggi un sicuro e importante punto di riferimento nel panorama della sanità di Bologna e provincia e per la collettività di Casalecchio di Reno, nel cui territorio è ubicata, per l’elevato standard qualitativo dei suoi servizi, per la capacità professionale dei suoi operatori, per l’alto livello tecnologico delle sue apparecchiature e per il comfort alberghiero offerto ai propri utenti. Le attività di diagnosi e cura sono articolate nei settori: medicina interna (unità operative di medicina generale, lungodegenza/riabilitazione estensiva, dermatologia), chirurgia generale (unità operative di chirurgia generale, otorinolaringoiatria, oculistica, ginecologia, ortopedia), diagnostica per immagini (radiologia tradizionale, mammografia, ecografia, TAC, flussimetria, ecodoppler), fisiokinesiterapia e rieducazione funzionale e un centro dialisi. VILLA BELLOMBRA Via Bellombra, 24 - 40136 Bologna - Tel. 051/582095 [email protected] - www.villabellombra.it L’ospedale privato Villa Bellombra è specializzato nella riabilitazione intensiva, in regime di ricovero, per il recupero di gravi disabilità neurologiche ed ortopediche. Il paziente è al centro di un lavoro integrato tra specialisti e al tempo stesso destinatario di un intervento riabilitativo individualizzato. Nei pazienti con esiti di ictus, è possibile rilevare un costante guadagno positivo delle capacità motorie e cognitive compromesse. Gli interventi di riabilitazione intensiva sono particolarmente appropriati per il trattamento di patologie complesse, quali appunto gli ictus, che richiedono un elevato impegno valutativo e terapeutico in tutte le sue fasi. Nella fattispecie Villa Bellombra può lavorare sulla riabilitazione avanzata dell’arto superiore grazie alla esclusiva tecnologia robotica d’avanguardia: ARMEO®. Si tratta di un supporto modellabile per il braccio unito ad un ampio spazio di lavoro 3D che permette di svolgere la terapia in un ambiente di realtà virtuale. L’ospedale si avvale dei Servizi di: Neuropsicologia, Logopedia, Psicologia Clinica, Laboratorio Analisi e Radiologia. Dispone di 3 ampie palestre e vari ambulatori con attrezzature di ultima generazione. Socio fondatore del Consorzio Colibrì e certificato ISO 9001:2008 Via Casteldebole, 12 - 40132 Bologna - Tel. 051/6137611 [email protected] - www.villaranuzzi.it VILLA RANUZZI Villa Ranuzzi nasce nel 1932 e oggi fornisce assistenza infermieristica e tutelare a tempo pieno, 24 ore su 24, ad anziani non autosufficienti. Qui vengono assistiti anziani con gravi disabilità motorie o cognitive difficilmente curabili entro le mura domestiche. La struttura offre un servizio fondamentale per il benessere psicofisico del paziente: l’Animazione sociale. Si tratta di attività terapeutiche svolte da personale specializzato che studia e lavora sul recupero, mantenimento o potenziamento delle capacità residue dell’anziano. La struttura si avvale di un laboratorio analisi per gli esami quotidiani e di una strumentazione diagnostica d’avanguardia: ecocardiocolordoppler, apparecchio radiologico, elettrocardiografi, broncoaspiratori, defibrillatore. Villa Ranuzzi conta 241 posti letto di cui 178 accreditati e si compone di tre padiglioni: edificio storico, Ranuzzina, nuova villa Ranuzzi cui si aggiungono l’area parco attrezzata e il giardino Alzheimer per fornire un servizio completo. Socio fondatore del Consorzio Colibrì e certificato ISO 9001:2008 84 fare AI COLLI Via San Mamolo, 158 - 40136 Bologna - Tel. 051/581073 [email protected] - www.aicolli.com L’Ospedale privato psichiatrico “Ai Colli” fornisce attività ambulatoriale e di ricovero ospedaliero a pazienti adulti affetti da patologie psichiatriche sia primarie (depressione, psicosi, disturbi dell’umore, disturbi di personalità, disturbi nevrotici, disturbi dell’alimentazione, etc) che secondarie (doppia diagnosi - abuso/dipendenza di/da sostanze-, psico-geriatria -demenze-, etnopsichiatria-servizio di consultazione culturale), sia in regime di convenzione con il Sistema Sanitario Nazionale (CSM,SerT, SPDC, MMG) che privatamente. Presso la struttura opera personale altamente qualificato costituito da medici psichiatri, medici internisti, medici specialisti (ecografista, dermatologo, neurologo, cardiologo), psicologi-psicoterapeuti, infermieri. Nel corso del ricovero viene offerta attività psicologica di sostegno sia individuale che di gruppo, nonchè psicofarmacologica e psicodiagnostica. L’ospedale svolge inoltre attività di ricerca in ambito internazionale collaborando a progetti a livello accademico e ministeriale. Socio fondatore del Consorzio Colibrì e certificato ISO 9001:2008 VILLA REGINA Ospedale Privato Accreditato Villa Regina, Via Castiglione 115, Bologna - Tel. 051/338811 [email protected] - www.villaregina-bo.it L’Ospedale Privato Accreditato Villa Regina nasce negli anni ’50 come struttura chirurgica privata. Nel 2004 ottiene l’accreditamento offrendo prestazioni accreditate prevalentemente a pazienti fuori regione. La struttura dispone attualmente di un totale di 50 posti letto, di cui 45 accreditati, per prestazioni di ricovero in: Chirurgia generale, Oculistica, Ortopedia, Ginecologia, Otorinolaringoiatria, Urologia, Recupero e Riabilitazione funzionale, Lungodegenza e riabilitazione estensiva, Medicina Generale. L’Ospedale eroga, inoltre, prestazioni ambulatoriali in diagnostica per immagini e poliambulatorio relativamente alle discipline: Oculistica, Chirurgia generale, Ostetricia ginecologia, Ortopedia e traumatologia, Urologia, Angiologia, Otorinolaringoiatria, Dermatologia, Neurologia, Cardiologia, Medicina Generale, Pneumologia, Oncologia, Chirurgia plastica, Gastroenterologia, Endocrinologia - malattie del metabolismo, Reumatologia, Ematologia, Pediatria, Medicina del lavoro oltre ad un punto prelievi. Via Fiera 25, Castiglione dei Pepoli (BO) - Tel. 0534/91099 [email protected] - www.casadicuranobili.it CASA DI CURA PROF. NOBILI La Casa di Cura Accreditata Prof. Nobili di Castiglione dei Pepoli, in provincia di Bologna, offre ai propri pazienti servizi di alta qualità in ambito ortopedico, chirurgico, medico, di pronto soccorso e di diagnostica. I servizi offerti alla popolazione locale e ai pazienti provenienti da tutta Italia, in particolare dalle città di Bologna e Firenze, raggiungibili in meno di 30 minuti grazie alla nuova autostrada Variante di Valico, sono molteplici e garantisconoW un approccio multidisciplinare e una presa in carico del paziente uniforme e completa. A titolo di esempio, i reparti di ortopedia e traumatologia e di chirurgia generale e proctologia nei quali si effettuano più 1.500 interventi chirurgici all’anno, il punto di primo intervento, il centro dialisi, il poliambulatorio, il servizio di diagnostica per immagini, dotato fra gli altri di due apparecchi di risonanza magnetica e il reparto di medicina generale. VILLA LAURA Via Emilia Levante 137, Bologna Tel. 051/6246411 [email protected] - www.villalaura.it L’Ospedale Privato Accreditato Villa Laura è stato fondato nel 1958 da un gruppo di medici, con un orientamento iniziale prevalentemente chirurgico. Successivamente, l’evolvere della struttura ha portato all’attuale configurazione di Casa di Cura polispecialistica accreditata con il Servizio Sanitario Nazionale, con raggruppamento medico e chirurgico. L’Ospedale è il punto di riferimento e di eccellenza della chirurgia ortopedica, artroscopica e protesica, sia dell’adulto che del bambino, grazie alla collaborazione di chirurghi di consolidata esperienza scientifica e clinica. All’attività chirurgica si affianca l’attività di ricovero di medicina generale e lungodegenza. I servizi diagnostici sono stati recentemente ristrutturati con l’attivazione di una Risonanza Magnetica ad alto campo 1,5 tesla. La qualità e l’eccellenza delle prestazioni erogate sono l’obiettivo fondamentale di tutti i suoi professionisti. Villa Laura è orientata ad ottenere la massima soddisfazione e il massimo comfort dei pazienti nel pieno rispetto di tutti i loro diritti. fare 85 Via dell’Arcoveggio, 50/2 Bologna- Tel. 051/6315000 [email protected] - https://villaerbosa.grupposandonato.it/ VILLA ERBOSA Con un totale di 279 posti letto accreditati (di cui 6 dedicati alla terapia intensiva), otto moderne sale operatorie e due nuove sale per la chirurgia ambulatoriale, Villa Erbosa è l’Ospedale Privato Accreditato più grande della Regione Emilia-Romagna ed è certificata UNI EN ISO 9001 dal 2007. L’ospedale, fondato nel 1965, ha svolto la sua attività assistenziale con continuità, aggiornando e migliorando nel tempo le proprie strutture edilizie, impiantistiche e tecnico-sanitarie per portare i livelli di assistenza sanitaria ed alberghiera su standard qualitativi sempre più elevati. Nella struttura che occupa un’area di 12.961 mq, collaborano oltre 460 addetti di cui circa 165 medici specialisti. Nel 2015 sono stati effettuati oltre 10.000 ricoveri, 8.500 interventi chirurgici e 125.000 prestazioni ambulatoriali. Sono disponibili molteplici specialità di ricovero e ambulatoriali e la struttura dispone inoltre di moderni ambulatori chirurgici ed endoscopici. Sono attivi anche il servizio di diagnostica per immagini, il laboratorio di patologia clinica e il presidio di medicina fisica e riabilitazione completo di palestra e terapia fisica. CLINICA PRIVATA VILLALBA Via Di Roncrio, 25 Bologna - Tel. 051/6443011 www.gvmnet.it/strutture/clinica-privata-villalba-bologna Realizzata sui colli di Bologna nel 1966, Clinica Privata Villalba ha seguito la sua vocazione verso l’innovazione fino a diventare, oggi, una struttura polispecialistica privata con professionisti preparati e tecnologie diagnostiche e terapeutiche di ultima generazione. Dotata di una delle TC più avanzate al mondo, la Toshiba Aquilon One, che riduce la dose di radiazioni fino al 90%, dispone di un’unità di terapia intensiva e di 5 sale chirurgiche attrezzate. Recentemente, oltre al reparto di dental unit, ha aperto il servizio di ortopedia d’urgenza, 7 giorni su 7, per garantire pronta assistenza e interventi tempestivi in caso di traumi e infortuni. I percorsi di prevenzione con check-up personalizzati assicurano la presenza di un’équipe multidisciplinare dedicata in grado di studiare, per ogni stile di vita, un programma di screening mirato. La struttura fornisce prestazioni sanitarie dedicate a ogni ambito medico in un contesto esclusivo, mettendo a disposizione un ambiente dotato di ogni comfort. Dalle suites alle stanze, dal personale infermieristico a quello alberghiero, ogni dettaglio è curato per accogliere, curare e rendere piacevole la permanenza degli ospiti. Via Toscana, 219 - 40141 Bologna Tel. 051/481194 [email protected] - www.villaserena-bo.it VILLA SERENA Villa Serena è una struttura che accoglie anziani gravi, garantendo loro una presenza medica diurna, notturna e festiva e una strumentazione diagnostica all’ avanguardia. Attiva sul territorio bolognese da oltre 40 anni, offre ospitalità sia accreditata che privata. Villa Serena si caratterizza soprattutto per un Servizio di Animazione Sociale gestito da operatori laureati, che attraverso vere e proprie terapie riescono a ridurre l’uso di psicofarmaci persino nel trattamento dei casi più gravi. L’obiettivo è quello di restituire dignità all’ospite e fare in modo che la vita gli risulti ancora piena di interessi. La presenza in loco di Medici Specialisti (geriatra, psichiatra, fisiatra, psicologo), il servizio interno di attrezzature diagnostiche (radiografia, ecografia) il laboratorio d’analisi arricchiscono l’offerta sanitaria e assistenziale di Villa Serena. Situata in posizione collinare, è dotata di parcheggio interno e facilmente accessibile anche con i mezzi pubblici. È dotata di un ampio giardino all’interno del quale si trova la Comunità Alloggio formata da 5 miniappartamenti per ospiti autosufficienti. Socio fondatore del Consorzio Colibrì e certificato ISO 9001:2008 SANTA VIOLA Via della Ferriera, 10, 40133 Bologna Tel. 051/383824 [email protected] - www.ospedaleprivatosantaviola.com L’Ospedale privato Santa Viola è autorizzato per 62 posti letto suddivisi in tre setting assistenziali: pazienti in regime di lungodegenza (pazienti che hanno superato la fase acuta della malattia ma che hanno ancora bisogno di un periodo di assistenza ospedaliera per stabilizzazione ed osservazione clinica), in regime di riabilitazione estensiva in cui è previsto il trattamento riabilitativo con l’obiettivo di migliorare e se possibile recuperare performance motorie. Infine 25 posti letto per pazienti con disordine della coscienza in fase di instabilità clinica. La struttura da oltre un decennio è specializzata nella gestione dei pazienti con gravi disordini della coscienza con un approccio multispecialistico e multiprofessionale. Uno degli aspetti considerati prioritari è quello della formazione del personale, per raggiungere un percorso di crescita e di miglioramento progressivo. Il Santa Viola partecipa inoltre al progetto “Ospedale senza dolore” progetto promosso dal Ministero della Sanità e condiviso dall’AIOP in ottemperanza alla legge n° 38 del 2010, con l’obiettivo di migliorare il processo assistenziale, rivolgendosi specificamente al controllo del dolore di qualsiasi origine. Socio fondatore del Consorzio Colibrì e certificato ISO 9001:2008 86 fare Proponiamo in Vendita-Affitto contesti ideali per le vostre aziende, con la formula «chiavi in mano» Granarolo dell’Emilia Località “Cadriano” in Via Bruno Buozzi; A soli km 4 uscita “Bologna-Arcoveggio” della A13 PD-BO; A soli km 7 dall’uscita “BO Interporto-Centergros”. Medicina Località “Fossatone” A pochi Km dalle uscite autostradali di: “Castel S. Pietro Terme” della A14 e “Bologna Interporto - Centergros” della A13 I! LI BIL I OB IZZA M IM NAL O RS E P LIE I OB O! M OV IM NU Al piano primo, unità ideali per: Studi professionali e attività di rappresentanza Superfici da m² 70 a m² 900 ca.. Finiture personalizzabili, ampio piazzale recintato ed illuminato, con possibilità di posti auto riservati. Immobile nuovo. g C.E. B, Ipe 11,56 kW/m³ anno. Immobili ideali per attività Artigianali e Logistiche Superfici da m² 300 a m² 23.000 ca., Altezze utili variabili da m. 6,50 a m. 7,00 ca. 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Tutti gli immobili, sono realizzati dalla nostra certificata impresa di costruzioni. www.costruzionigeneralibasso.it Info: ( 0422.299311 • * [email protected] • ü www.lefim.it fare 87 salute Le nuove frontiere del welfare aziendale Raffaella Pannuti, presidente di Fondazione ANT, racconta come il volontariato d’impresa possa contribuire al welfare territoriale attraverso il non profit di Ilaria Iseppato “ L ’ emersione di diversificati e sempre nuovi bisogni sociali e socio-sanitari che il comparto pubblico – con le proprie rigidità ed imperativi di contenimento della spesa – non è in grado di soddisfare spinge verso la costruzione di un mercato sociale ‘su misura’, caratterizzato da nuove forme di welfare territoriale in cui aziende e terzo settore si facciano sinergicamente carico delle necessità di lavoratori e cittadini. In questo senso, sia al mondo non profit che a quello imprenditoriale viene richiesto un grande sforzo di apertura, rinnovamento e flessibilità”. A spiegarlo è Raffaella Pannuti, presidente di Fondazione ANT Italia Onlus, la più ampia realtà non profit nel nostro Paese nel campo dell’assistenza specialistica domiciliare ai malati di tumore. “Se, da un lato, le ONP hanno bisogno di tessere relazioni sempre più durature e fidelizzate con le imprese, attraverso una progettazione variegata e complessa, non soltanto per reperire nuove donazioni, ma anche per sensibilizzare alla propria missione e stimolare dei cambiamenti, dall’altro lato le aziende italiane sono chiamate a confermare (e lo stanno facendo) sempre più il proprio impegno in progetti di responsabilità sociale (fonte: Vita.it). Spinte anche dalla sfavorevole congiuntura economica, le imprese traggono dall’impegno nel sociale benefici quali il rafforzamento della coesione e dell’apprezzamento interni ed il miglioramento della comunicazione esterna e della brand repu- 88 fare tation (fonte: Ilsole24ore.com). Tra le diverse forme di contributo che una azienda può dare al welfare del proprio territorio (ma non solo) assume sempre più un ruolo da protagonista il cosiddetto ‘Volontariato di impresa’, che consiste nel coinvolgere i propri dipendenti in una o più giornate spese a favore di una buona causa e retribuite come lavoro. Oltre a promuovere azioni di volontariato nelle quali attivare i propri dipendenti nel loro tempo libero, l’azienda può, infatti, organizzare attività a scopo solidaristico in orario lavorativo, abbracciando la mission di una ONP”, prosegue Raffaella Pannuti. “Volendo semplificare, si potrebbe dire che le imprese che desiderano privilegiare la visibilità verso l’esterno scelgono di sposare cause portate avanti da ONP di rilevanza almeno nazionale, mentre le aziende che hanno bisogno di migliorare il clima aziendale e l’affiatamento dei team valorizzano le scelte dei propri dipendenti in termini di buona causa a cui aderire. Altre aziende, invece, si indirizzano verso ONP che portano avanti progetti coerenti con il proprio am- bito di intervento e tipologia di expertise (cd. Volontariato di Competenza). In ogni caso, il personale dipendente viene sempre valorizzato e reso protagonista di un progetto motivante che contribuisce anche alla crescita individuale ed all’acquisizione di competenze emotive e sociali (cd. soft skills) che entrano a far parte stabilmente del curriculum personale e professionale del singolo”, sottolinea ancora la presidente di ANT. Secondo un’indagine nazionale portata avanti nel 2011 da Fondazione Sodalitas, CIESSEVI e CERGAS Bocconi che ha prodotto il vademecum “Volontariato d’Impresa: una guida pratica per la collaborazione tra profit e non profit”, il volon- tariato di impresa si può concretizzare in molteplici modi: • mettendo a disposizione know how specifici; • distaccando in maniera temporanea personale a supporto di una organizzazione non profit; • partecipando ad eventi di raccolta fondi; • organizzando giornate di volontariato aziendale; • supportando e partecipando a programmi educativi scolastici o indirizzati a tutta la cittadinanza. Una progettualità virtuosa che coinvolga i dipendenti e metta in comunicazione diversi stakeholder porta benefici a tutti i partner, anche se in modalità e tempi differenti. Per le Imprese: • motivazione, sviluppo e fidelizzazione del personale; • minor conflittualità e migliori relazioni industriali; • consenso, visibilità e miglioramento della reputazione presso la comunità locale; • sviluppo di nuove relazioni di rete; • innovazione sociale e differenziazione rispetto ai competitors. Per le ONP e la comunità: • promozione della missione dell’orga- nizzazione attraverso nuovi canali; • acquisizione di nuove risorse volontarie e aiuti pratici; • acquisizione di nuove competenze; • miglioramento dei servizi offerti; • sviluppo socio-economico e culturale locale; • promozione della cultura della solidarietà; • creazioni di reti sociali nuove e stabili. gratuiti per chi ne usufruisce; tale attività promozionale si fa più intensa e capillare in occasione delle 3 campagne nazionali (a ridosso della Pasqua, del Natale e nel mese di ottobre tradizionalmente dedicato alla prevenzione con i nostri Ciclamini), quando solo nella città di Bologna e immediato hinterland vengono organizzate decine di postazioni ogni giorno (i cosiddetti ‘banchetti’), soprattutto nei fine settimana (ogni anno a Bologna vengono realizzati oltre 1.200 banchetti). Per questa ragione, anche la Fondazione ANT ha sempre più bisogno di nuove risorse volontarie ed entusiaste, e dell’aiuto delle aziende territorialmente più vicine (info > ant.it). Nonostante reiterate richieste sia dal fronte delle imprese che da quello delle ONP, si attende ancora dallo Stato qualche forma di incentivo all’impegno sociale delle aziende, in particolare nell’ambito della regolamentazione e gestione amministrativa del volontariato di impresa, il cui valore economico per la comunità raggiunge già centinaia di migliaia di euro (senza contare il valore intangibile della dimensione relazionale di questo impegno). La capacità di trasferire motivazione verso il progetto sociale e di ‘forzare’ i limiti tecnico-organizzativi per la sua realizzazione rimangono le criticità maggiori da affrontare”, conclude Raffaella Pannuti. “Anche Fondazione ANT ha beneficiato di iniziative di volontariato di impresa strutturate e consolidate negli anni: in questa sede, cito a titolo esemplificativo l’iniziativa annuale di KPMG ‘Make a Difference Day’ – nell’ambito della quale molti dipendenti hanno contribuito a presidiare postazioni di raccolta fondi per ANT per una giornata lavorativa, in diverse città d’Italia – e il progetto ‘Un giorno in dono’, promosso da Fondazione Sodalitas con i dipendenti di UBI Banca – in questo caso alcuni dipendenti hanno scelto di impegnare un giorno di ferie sostenendo le attività della sede centrale di Fondazione ANT a Bologna”, afferma Raffaella Pannuti. “ANT è presente tutto l’anno nelle piazze italiane per offrire prodotti (alimentari, piante, manufatti) stagionali e raccogliere fondi a favore dell’assistenza sociosanitaria domiciliare ai sofferenti di tumore e dei progetti di prevenzione oncologica, sempre fare 89 cultura I mille volti di David Bowie in mostra al MAMbo di MS L’ abito multicolore di Ziggy Stardust, il costume argenteo da Pierrot indossato nel video di “Ashes to ashes”, ma anche storyboards e testi originali scritti a mano, fotografie, allestimenti scenografici, copertine di album, dipinti, spartiti musicali e materiale video delle prime performance degli anni ’60. È una vera e propria immersione nel mondo raffinato, mutevole e visionario di uno dei performer più influenti dei tempi moderni “David Bowie 90 fare is”, la mostra realizzata nel 2013 dal Victoria & Albert Museum di Londra, uno dei più importanti musei di arte e design del mondo, e approdata per la sua unica tappa italiana al MAMbo di Bologna, dove sarà visitabile fino al prossimo 13 novembre. Gli ampi spazi del Museo d’Arte Moderna lo rendono il contesto espositivo ideale per le multiformi espressioni artistiche di David Bowie: la prima retrospettiva internazionale dedicata al Duca Bianco, infatti, accompagna lo spettatore attraverso cinquant’anni di straordinaria carriera con oltre 300 oggetti della sua raccolta personale. Il percorso espositivo si sviluppa attraverso una serie di contenuti multimediali e analogici che permettono di rivivere il caleidoscopico processo creativo del musicista scomparso lo scorso gennaio e racconta la sua abilità nell’interpretare gli innumerevoli spunti dell’arte figurativa del Novecento, del design, della danza, della moda, restituendo l’immagine di un artista padrone di se stesso, camaleontico e innovatore, capace di condizionare l’estetica e il gusto di varie decadi del secolo scorso influenzando la nostra cultura contemporanea. “Il catalogo musicale di Bowie, insieme al suo archivio, ci fornisce materiale fantastico per una esposizione, ma solo in parte riesce a spiegare il ruolo iconico e la condizione di crescita continua dell’artista. La restante parte del quadro si trova nei cambiamenti del mondo intorno a noi e in noi stessi, il suo pubblico”, commentano i curatori della mostra, Victoria Broackes e Geoffrey Marsh. David Bowie is, che nella sola tappa londinese ha ospitato quasi un milione e mezzo di visitatori, è tematicamente suddivisa in tre principali sezioni: la prima introduce alle origini del mito, ai primi anni della carriera di Bowie nella Londra del 1960, risalendo man mano fino al punto di svolta rappresentato dal singolo “Space Oddity”, datato 1969. Tra le perle in mostra, gli LP dei suoi eroi musicali come Little Richard, gli schizzi degli allestimenti del palco e i costumi creati per i suoi gruppi giovanili, Kon-RADS e The King Bees. Una particolare attenzione è po- sta sulle differenti fonti di ispirazione che hanno dato forma alla musica dell’artista britannico e allo stile delle sue performance: dal surrealismo al teatro brechtiano, dai mimi dell’avanguardia ai musical del West End londinese, dall’espressionismo tedesco alle rappresentazioni kabuki. La seconda sezione si concentra invece sul processo creativo di David Bowie nella genesi degli album e nell’elaborata progettazione degli show, incentrati su personaggi e racconti romanzati. In esposizione, ritagli di stampa ed oggetti che evidenziano le trasformazioni stilistiche del poliedrico artista, tra questi il mitico costume di Ziggy Stardust. È il 1972 quando Bowie si esibisce a “Top of the Pops” con i suoi capelli arancione fiammante, il make-up, l’abbigliamento multicolore e gli stivali di vernice rossa: questo passaggio televisivo su un canale nazionale viene ancora oggi ricordato come un vero e proprio spartiacque e il suo look ultraterreno, enfatizzato dalla esibita ambiguità sessuale, ha profondamente influenzato la nostra cultura pop e la storia della musica rock. Infine, l’ultima parte della mostra conduce il pubblico nel mondo degli spettacolari concerti live del Duca Bianco, attraverso un format espositivo che permette al visitatore di apprezzare appieno l’energia teatrale e performativa di David Bowie, in una modalità aperta e senza alcuna limitazione: i numerosi costumi di scena e gli accessori originali sono accompagnati dai filmati dei suoi videoclip più ambiziosi, tra questi “D.J.”, del 1979, e “The hearts filthy lesson”, del 1995. La ricca retrospettiva si conclude con una serie di scatti realizzati da fotografi del calibro di Helmut Newton, Herb Ritts, Brian Duffy, Frank Ockenfels e John Rowlands. Appuntamento imperdibile di questa stagione, “David Bowie is” rappresenta un’esperienza unica e immersiva: un viaggio multisensoriale nel tempo e nello spazio, sulle tracce dell’inafferrabile personalità dell’artista britannico, fra trasformazioni e personaggi, eccentrici costumi di scena indossati da manichini con le sue sembianze e, naturalmente, una colonna sonora di canzoni leggendarie. David Bowie Is MAMbo Bologna Fino al 13 novembre 2016 www.davidbowieis.it courtesy the David Bowie Archive (c) Victoria and Albert Museum, London. fare 91 92 fare fare 93 94 fare Marianna Saguatti Marco Taddei LE IMPRESE EMILIANE ALLA SCOPERTA DEL MERCATO IRANIANO news unindustria impegnate in settori quali ingegneria e architettura, energie rinnovabili, restauro di beni culturali, consulenza tecnica sui temi della sicurezza, dell’energia e dei trasporti, progettazione e realizzazione di impianti industriali. “Siamo partiti per l’Iran per Un incremento dell’export Made in Italy scoprire un mondo a noi sconosciuto e da pari a 3 miliardi di euro di qui al 2020. troppi anni bloccato nelle relazioni con i Questa l’incoraggiante cifra che un focus Paesi occidentali”, dichiara Silvio Manfredell’ufficio studi economici di Sace resti- dini, dal 1984 vicepresidente e Ad di Open tuisce riguardo alla ripresa dei rapporti Project, società di architettura e ingegneria commerciali con l’Iran in seguito alla re- che affronta i molteplici aspetti del covoca, da parte delle Nazioni Unite, delle struire con approccio multidisciplinare. misure restrittive relative al nucleare in- “Nell’osservare le realtà iraniane dei piccotrodotte nell’ultimo decennio. Secondo le li studi impegnati in grandi opere, ciò che prime stime economiche, infatti, i benefici salta all’occhio è la loro capacità produttiva, derivanti dalla fine dell’embargo sono po- meno strutturata rispetto alla nostra, ma tenzialmente enormi: la spinta che nascerà sicuramente propositiva nelle costruzioni, che risultano ben progettate sul piano strutturale e rifinite con rivestimenti in marmi o pietre localmente reperibili. I nostri incontri con società, Camera di Commercio, Municipalità e Ambasciata hanno messo in luce un sistema produttivo senz’altro sviluppato, ma bisognoso di riquaGli imprenditori bolognesi con una delegazione istituzionale a Teheran lificare la propria immagine e dalla progressiva attenuazione del regime di approfondire la ricerca in svariati settosanzionatorio favorirà lo scambio tra Italia ri”, continua Manfredini. “La Municipalità e Iran, permettendo al nostro Paese di recu- ha costituito un team per il re-beauty della perare le quote di mercato perse nel tempo. città di Teheran, che implica un recupero Alla luce di questa prospettiva e del forte archeologico, della cultura e della ricettiinteresse che molte aziende associate hanno vità. La stessa Università, di cui abbiamo manifestato nei confronti della riapertura ai rapporti economici, nel corso del 2016 Unindustria Bologna ha organizzato tre missioni imprenditoriali a Teheran volte a scoprire le nuove opportunità commerciali e stimolare una maggiore cooperazione tra le imprese del territorio e il tessuto industriale iraniano. L’accordo, ufficiale dal 14 luglio 2015, rappresenta infatti la possibilità di riaffacciarsi con tutta la potenzialità del sistema imprenditoriale italiano su un La cena al Milad Tower di Teheran mercato importantissimo, che oggi conta degli imprenditori dell’Emilia Romagna quasi 80 milioni di potenziali consumatori. La prima missione, che si è svolta a Teheran incontrato i ricercatori in architettura, dal 18 al 23 febbraio, ha coinvolto undi- sembra pronta a sviluppare collaborazioni ci aziende tra Bologna, Ferrara e Modena estese con l’Italia: se possono contare su un passato culturalmente importante e su una buona autonomia di comportamento, allo stesso tempo sarebbero senz’altro preziosi, per gli operatori iraniani, il nostro contributo e uno scambio di conoscenze per la trasformazione e la rigenerazione degli edifici e dei quartieri della città. In questo possiamo essere incisivi e proporre il knowhow e lo stile italiani, in Iran molto apprezzati”, conclude l’Ad di Open Project. La fiera “Iran Food & Bev Tec 2016” di Teheran, che dal 30 maggio al 2 giugno ha richiamato oltre 600 espositori provenienti da 37 Paesi, ha invece ospitato la seconda delegazione composta da dieci aziende bolognesi. “L’Iran è una realtà culturale ed economica la cui importanza può essere indubbiamente declinata a livello mondiale”, commenta Marcello Orioli, export manager di Ica, impresa specializzata nella produzione di macchine automatiche per il confezionamento in materiale flessibile e in capsule, cialde e monodosi idrosolubili. “La nostra azienda vi si è affacciata già alla fine degli anni Novanta: si è inizialmente trattato di viaggi esplorativi alla ricerca di contatti ed opportunità che hanno permesso, nel giro di poco tempo, di acquisire importanti commesse. Successivamente l’inasprimento delle condizioni d’embargo nei confronti di questo Paese ha inevitabilmente prodotto un rallentamento, anche se non una completa interruzione, dei rapporti e delle trattative. Per questo motivo, quando a seguito dell’‘ammorbidimento’ delle misure punitive di gennaio 2016 l’Associazione ha proposto di organizzare una missione imprenditoriale in Iran, abbiamo salutato con piacere l’iniziativa che prevedeva la partecipazione, ad un’importante fiera dei settori food, beverage & packaging technology”, prosegue Orioli. “Il profilo internazionale dell’evento è molto elevato, e alcuni Paesi avevano una presenza fortemente marcata: Italia innanzitutto (in linea con la storia delle nostre relazioni bilaterali), ma anche Germania, Spagna, India e Cina. Considerevoli la qualità e la quantità dei visitatori e dei clienti iraniani, dei quali ho avuto modo di riscontrare l’elevata competenza tecnica e la buona capacità di relazionarsi fare 95 su un piano internazionale, e molte le richieste d’offerta. Non meno importante è stata poi l’opportunità di riprendere contatti che si erano negli anni allentati e ritrovare persone con cui erano venute meno le possibilità di dialogo. Senza dubbio il Paese rappresenta una realtà complessa e fortemente contradditoria, ma riesce anche a toccare tasti profondi dell’anima: la cortesia e l’ospitalità dei locali hanno un tono di genuina cordialità ormai molto rara. La mole di lavoro con cui sono tornato in azienda è importante, contiamo produca a breve risultati concreti e sia da volano per ulteriori e più frequenti contatti. La missione a cui abbiamo partecipato ha dunque rappresentato un’esperienza decisamente positiva, di cui personalmente ed aziendalmente mi sento di ringraziare Unindustria Bologna”, sottolinea ancora Marcello Orioli. La terza trasferta, che dall’8 al 13 luglio Antonio Arnesano di Tuenda a colloquio con i rappresentanti di una azienda iraniana ha portato a scoprire le opportunità del mercato iraniano sette aziende di Bologna e Modena, ha coinvolto imprese specializzate in settori quali la depurazione delle acque industriali, la produzione di robot industriali, macchine per la medicina estetica e saldatrici a resistenza. “Grazie all’iniziativa di Unindustria Bologna anche Tuenda, la nostra società che si occupa di progettazione, produzione e distribuzione di apparecchiature medicali per la medicina estetica e per la fisioterapia, ha potuto partecipare, insieme ad altre realtà imprenditoriali di diversi settori del territorio bolognese e modenese, ad un’importante missione B2B in Iran”, spiega il titolare Antonio Arnesano. “La puntuale ed efficace ricerca dei nostri partner ideali da parte dell’Associazione ci ha consentito di interloquire con potenziali 96 fare dealers iraniani di elevato livello e di assoluto interesse per l’apertura di un nuovo mercato. La missione ha per noi rappresentato una prova di come la preparazione tempestiva di un progetto, la comunicazione tra le parti ed il supporto di istituzioni quali Unindustria Bologna e Confindustria Modena possano concretamente fornire ad un’impresa innovativa prospettive di crescita su mercati esteri più o meno emergenti”, conclude Arnesano. ROBERTO KERKOC CONFERMATO PRESIDENTE DI CONSORZIO ESPERIENZA ENERGIA Il Consiglio di Amministrazione del Consorzio Esperienza Energia Scrl – in breve CEE - che si è riunito il 5 maggio scorso ha confermato all’unanimità Roberto Kerkoc presidente del Consorzio. Kerkoc, che è anche vice presidente di Unindustria Bologna e vice presidente della Fiera di Bologna, conferma l’incarico dopo il primo mandato di presidenza 2013 – 2015 durante il quale è stato portato a compimento l’importante progetto che ha visto lo sviluppo delle attività e dei servizi del consorzio anche alle imprese dei territori di Modena e di Ferrara. CEE è uno dei più grandi consorzi nazionali per volumi di energia intermediata: lavora per circa 700 imprese, prevalentemente aderenti alle associazioni di categoria territoriali (Unindustria Bologna, Legacoop Bologna, Confindustria Modena, Legacoop Modena e Unindustria Ferrara) e gestisce oggi oltre 1 miliardo di KWh di energia elettrica all’anno e circa 150 milioni di metri cubi di gas naturale, per un controvalore complessivo della fornitura di oltre 200 milioni di euro. Dal 2014 è accreditato come ESCO – Energy Service Company – dal GSE ed è certificato UNI CEI 11352:2010 e UNICEI/TR11428:2011 per fornire servizi di efficienza energetica qualificati. “Per prima cosa vorrei ringraziare tutto il Consiglio del mandato 2013 – 2015 che ha portato un contributo importante alle attività di sviluppo del Consorzio e in particolare il vice presidente Sandro Bottazzi con il quale è stato svolto un lavoro stimolante, proficuo e nell’interesse delle imprese che rappresentiamo”, commenta Roberto Kerkoc. “Grazie al lavoro svolto sono stati raggiunti obiettivi notevoli: dall’integrazione del consorzio EiCon a quello dei consorzi energia di Modena e di Ferrara, dall’ottenimento della qualifica di ESCo-Energy Service Company, al patrocinio di importanti iniziative come il Master in Esperti nell’Energia dell’Università di Ingegneria di Bologna, che ha permesso oltre che di affiancare figure esperte in materia energetica alle nostre imprese, di Roberto Kerkoc, presidente di CEE portare l’esperienza di CEE nei mercati e nelle commodities anche in ambito accademico, fino ai progetti sviluppati e ancora in corso per i dipendenti delle nostre imprese associate che dal primo gennaio 2018 dovranno scegliere un operatore del libero mercato, vista l’imminente fine del mercato tutelato”, prosegue il Presidente del Consorzio CEE. Con il rinnovo del consiglio di amministrazione, inoltre, entrano nel board di CEE anche importanti imprese del territorio emiliano: Philip Morris Manufacturing & Technology Bologna, Molini Pivetti, Coop Reno e Ing. Ferrari. “Spetta a questo Consiglio consolidare i risultati raggiunti, impostare le strategie per il futuro nell’esclusivo interesse delle tante imprese che rappresentiamo. Auguro con sincerità al Consiglio di porsi sempre obiettivi nuovi, ambiziosi e stimolanti. Sono sicuro che, anche grazie alle professionalità che collaborano con CEE, coordinate e dirette dal responsabile della struttura Fabio Zambelli, potremmo raggiungere altri importanti risultati, senza mai perdere la nostra mission: essere a servizio delle imprese che rappresentiamo”, conclude il presidente Kerkoc. Il Cda di CEE Scrl è così composto: Roberto Kerkoc - presidente (Tecnoform); Sandro Bottazzi - vice presidente (Legacoop Bologna). Consiglieri: Massimo Scarpenti (Automobili Lamborghini), Flavio Corti (per Bonfiglioli Riduttori), Francesco Antonetti (Confindustria Modena - Ing. Ferrari), Daniele Cabuli (IGD - Immobiliare Grande Distribuzione), Davide Roncaglia (Coop Alleanza 3.0), Marco Vangelisti (Coop Reno), Stefano Bon (GD - Gruppo Coesia), Alex Quetti (Granarolo), Massimo Repetti (Legacoop Modena - Grandi Salumifici Italiani), Andrea Anderlini (per Marchesini Group), Nicola Di Giusto (Molini Pivetti), Denis Losev (Philip Morris Manufacturing & Technology Bologna), Patrizia Zanna (Poligrafici Editoriale - Gruppo Monrif ), Luca Gianni (SECI - Gruppo Maccaferri), William Brunelli (Unindustria Bologna). ACCERTAMENTI DIRETTI IN STRADA CON I TABLET DELL’ASSOCIAZIONE Venti nuovi tablet a disposizione della Questura di Bologna grazie ai quali le Volanti impegnate ogni giorno nell’attività di prevenzione e controllo del territorio potranno effettuare gli accertamenti direttamente dalla strada. È il frutto di una collaborazione tra Questura ed Unindustria Bologna che permetterà alle pattuglie della Polizia di Stato di aumentare il numero di controlli eseguiti rendendoli più performanti, di accelerare le tempistiche degli stessi, riducendo così di conseguenza i tempi di attesa dei cittadini, nonché di geolocalizzare le Volanti attraverso il dispositivo tecnologico. Le Volanti si potranno collegare in remoto, tramite un apposito applicativo software, alla VPN del Ministero. Si tratta di una tecnologia già in dotazione al Repar- Il Questore di Bologna, Ignazio Coccia, il Vice Questore Aggiunto, Enrico Gardini, e il Presidente di Unindustria Bologna, Alberto Vacchi to Prevenzione Crimine Emilia-Romagna Sezione di Bologna, mentre la Questura non disponeva degli strumenti hardware per poterla attuare. “La sicurezza ed il presidio del territorio sono all’attenzione di tutti noi, con questa collaborazione avviata con la Questura di Bologna abbiamo fatto un investimento per la sicurezza di tutta la città di Bologna. Un gesto che testimonia l’impegno degli imprenditori bolognesi per la collettività rinforzando il concetto che pur nel rispetto dell’autonomia delle funzioni tutta la società civile deve collaborare per la sicurezza dei nostri territori”, dichiara il Presidente di Unindustria Bologna, Alberto Vacchi. “Un sentito ringraziamento ad Unindustria Bologna per la sensibilità dimostrata nel cogliere quale importante contributo possano assicurare tali dispositivi messi a disposizione degli operatori che, ogni giorno, sulle strade vigilano per assicurare il controllo del territorio e quindi la sicurezza della collettività”, commenta il Questore di Bologna, Ignazio Coccia. fattore comune esperienze ed idee per favorire l’evoluzione della supply chain ed identificare fattori e risorse necessari. Tutto ciò è volto a far sì che la logistica si configuri non solo come puro centro di costo ma come linea strategica aziendale, anche in relazione al ruolo rilevante che essa può avere nei processi di internazionalizzazione delle imprese. L’obiettivo comune è infatti quello di diffondere la cultura della logistica a tutti i livelli in ambito metropolitano e di promuovere attività di formazione nel settore, attraverso la sensibilizzazione delle istituzioni pubbliche ed il coinvolgimento di cittadini e famiglie. Verranno quindi intraprese azioni di promozione territoriale, con particolare riferimento ad iniziative volte a favorire l’attrazione di investimenti esteri che si affiancheranno all’identificazione di soluzioni di supporto alle imprese industriali dell’area bolognese ed ai provider di servizi logistici verso percorsi di innovazione e sviluppo strategico, attività per le quali Interporto Bologna coinvolgerà il suo spin-off per la ricerca e lo sviluppo, Consorzio IB Innovation. Le parti si impegnano inoltre a promuovere l’assistenza delle imprese insediate in Interporto in merito ad esigenze formative, ricerca e selezione di personale, applicazione delle norme in materia di diritto del lavoro, previdenza e relazioni sindacali. Un accordo di ampio respiro, che mira a coinvolgere la realtà industriale di tutta l’area della Città Metropolitana e a dare supporto concreto alle aziende insediate all’interno di Interporto. SOTTOSCRITTO UN ACCORDO DI COLLABORAZIONE CON INTERPORTO BOLOGNA Lo scorso giovedì 7 luglio 2016, Interporto Bologna ed Unindustria Bologna hanno siglato un accordo per la collaborazione reciproca nel corso del prossimo anno. In base a quanto definito, ognuna delle parti metterà a disposizione know how, contatti e risorse umane che andranno a formare una commissione finalizzata a mettere a fare 97