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matera
arte tra i “sassi”
tecnologia
e-book: pregi e difetti
famiglia
fratello in arrivo
in forma
l’importanza
di fare movimento
settembre 2011
cucina
mela e uva
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reca la descrizione del prodotto acquistato, insieme allo scontrino ritaglia ed invia anche la prova d’acquisto o il codice a barre del prodotto) a “outlet
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editoriale
Al rientro dalle vacanze,
Bene Insieme ti aspetta
con un’importante novità
Siamo orgogliosi di comunicarti l’importante certificazione ottenuta da Bene
Insieme per l’abbattimento delle emissioni in atmosfera di CO2 legate al processo
di stampa, nonché la loro totale neutralizzazione.
Da maggio 2010 abbiamo lavorato con impegno per raggiungere questo importante obbiettivo. Innanzitutto abbiamo cambiato la carta: le pagine che sfogli sono
PEFC (“Programma per il riconoscimento di Schemi di Certificazione Forestale”).
Questa sigla attesta che la cellulosa utilizzata è ricavata da boschi la cui gestione
risponde a determinati requisiti di sostenibilità e impatto ambientale.
E la copertina viene stampata su una carta Ecologica Riciclata Naturale, prodotta cioè con il 100% di maceri e senza l’uso di cloro o imbiancanti ottici.
È quindi certificata Ecolabel, Etichetta Ecologica che contraddistingue i prodotti
più ecologici e rispettosi dell’ambiente.
Inoltre da più da più di un anno Conad ha scelto di servirsi di una tecnica innovativa per la stampa di Bene Insieme. La rotativa è ecofriendly: un metodo che,
per tecnologia e risparmio energetico, fa la differenza perché, rispetto ad una normale rotativa, consente un risparmio del 25% di energia elettrica, un risparmio
del 25% di inchiostro, una riduzione del 10% degli scarti di avviamento e di
stampa, il 100% in meno di utilizzo di gas con un conseguente abbattimento
del 100% dei fumi in atmosfera, nonché una riduzione delle emissioni di CO2
del 90%, un risparmio pari a 363 100 kg di CO2 ogni anno.
Ma non è tutto perché da oggi, dopo un anno, rafforziamo il nostro impegno
abbattendo completamente l’impatto ambientale della residua emissione di CO2
grazie a un nuovo progetto. Si chiama No Effetto Serra Graphics, è una proposta
di Le Vie Della Sostenibilità, in collaborazione con Eco Ways, dedicata al mondo delle Arti Grafiche per promuovere lo sviluppo sostenibile del settore. Il progetto prevede che le emissioni di CO2 relative
alla componente energetica della attività di stampa, siano neutralizzate attraverso progetti boschivi o di riduzione delle emissioni.
Il logo che trovi qui a fianco certifica, infatti, l’avvenuta neutralizzazione delle emissioni di CO2.
Così da oggi hai un motivo in più per aprire con piacere Bene Insieme: potrai dire
che le informazioni e i consigli che ti dà sono “Emission Free”! Buona lettura!
la Redazione
bene insieme
3
L’unico in Lactifless !
TM
Se non lo provi non ci credi!
sommario
CUCINA
7 regine d’autunno
16 la spesa dI settembre
22 lo preparo con...
MONDO CONAD
17 buoni come il pane
18 una carta
per ogni esigenza 41 colori sui banchi!
45 molto più
di uno stadio
ieme
Bene Ins biente
l’am
rispetta
La tiratura e la diffusione del numero
di settembre 2011 di Bene Insieme
è stata di 1.150.000 copie circa.
Periodico: Anno 22, numero 7
TREND
42 nell’era e-book
in forma
19 sempre in esercizio!
turismo
26 Divagando food
29 divagando:
i sassi dell’arte
RUBRICHE
15 un cuoco per amico
35 bene saperlo
37 amici animali
39 crescere insieme
47 ci vuole un fiore
49 In pratica
la mela
51In agenda
53Tempo libero
55In rete
57 Soldi&società
58 Oroscopo
58 La ricetta del lettore
7
42
29
19
Errata corrige:
giugno 2011
dal numero di
g.
da Union Printin
BI è stampato
Direttore Responsabile: Fabio Fogacci
Editore: Conad - via Michelino, 59
40127 - Bologna
tel. 051 508111
Supervisione editoriale: Lorenza Vianello, Elena Nicolini
Coordinatore editoriale: Alessandra Nicorelli
Redazione: Edith Divisione Editoriale Pbcom S.p.A.
Centro San Benigno “I Gemelli” Torre B
via Scarsellini, 119
16149 Genova - tel. 010 643901
fax 010 64390200
Progetto grafico ed impaginazione: Pbcom S.p.A.
Hanno collaborato a questo numero:
Testi: Patrizia Baldrighi, Ezio Bergamini, Andrea Bernardini,
Andrea Carlini, Conad, Monica Corbellini, Marco Corzetto,
Eleonora Errico, Fabio Fogacci, Francesco Ghiani,
Fabiana Magrì, Elena Nicolini, Alessandra Nicorelli,
Luca Olivetti, Alessandra Paleologo Oriundi, Valeria Re,
Mattia Scarsi, Stockfood, Lorenza Vianello
Referenze iconografiche:
Conad, Fotolia, L’Immaginario, Shutterstock, Stockfood.
Pubblicità: Jonathan srl via e.sirani, 3/2 - 40129 Bologna
tel/fax 051 372323 - [email protected]
Stampa: Union Printing S.p.A. - Strada Statale Cassia Nord
km 87 - 01100 Viterbo
Iscrizione al tribunale di Bologna n° 5645 del 24/10/1988
Prezzo copia comprensivo di IVA: e 0,125
Iscrizione ROC n. 7742 del 21/5/2002
In conformità al D.Lgs. n. 196/2003 sulla tutela dei dati
personali, informiamo che i dati raccolti, saranno trattati
con la massima riservatezza e verranno utilizzati per scopi
inerenti la nostra attività. In ogni momento, a norma
dell’art.7 del D.Lgs. n. 196/2003, si potrà chiedere
l’accesso, la modifica, la cancellazione o opporsi
al trattamento dei dati scrivendo Conad soc. coop.
Via Michelino 59 40127 Bologna
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NOVITÀ
Ridona
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cucina
regine d’autunno
uva e mela possono regalarci piatti
dai sapori insoliti e dagli abbinamenti inconsueti.
per accompagnarci in una nuova stagione
ricca di seduzioni
bene insieme
7
cucina
il vino
Trentino DOC Merlot, dall’uva omonima.
Colore rosso rubino brillante;
profumo ampio, fragrante di frutta matura,
uva ed erba tagliata; sapore secco, franco,
sapido, morbido ma ben sostenuto,
gradevolmente frizzante. Da bere a 16 -18°C.
565 calorie
a persona
286 calorie
OSSOBUCO
CON UVA E FUNGHI
a persona
ingredienti per 4 persone
4 ossobuchi di vitello
3 cucchiai di olio
5 scalogni tritati
uno spicchio d’aglio tritato
una cipolla di Tropea tagliata
in 4 spicchi
2 rametti di timo fresco
3 cucchiai di prezzemolo tritati
acini di uva bianca g 200
funghi Gallinacci g 500
burro g 80
vino bianco secco cl 15
un cucchiaio di zucchero
sale e pepe
tempo: 30’ + tempo di cottura
media
preparazione
TABULè AI DUE TIPI DI UVA
ingredienti per 4 persone
semola precotta g 200
2 cucchiai di miele di acacia
uva bianca g 300
8 foglie di menta fresca
uvetta sultanina bianca g 50
il succo di un limone
tempo: 25’
il vino
Venezia IGT Müller Thurgau
Frizzante, dall’uva omonima.
Spuma briosa, colore
paglierino chiaro
con sfumature verdoline;
profumo delicatamente
aromatico, con ricordi
di frutta ed ebe aromatiche;
sapore secco, fresco, leggero,
piacevolmente frizzante
e fruttato. Da bere a 8 -10°C.
facile
preparazione
Versate la semola in una ciotola.
Portate ad ebollizione 20 cl di acqua addizionata con il miele. Raggiunta l’ebollizione, togliete dal fuoco e versatela sulla semola e mescolate con la punta di una forchetta. Lasciate che la semola si gonfi
per circa 10’.
Pelate gli acini d’uva, tagliateli in due e togliete loro i semi. Spezzettate grossolanamente le foglie di menta.
Amalgamate l’uvetta con l’uva fresca, il succo di limone e la menta
alla semola. Lasciate riposare per circa un’ora in frigorifero, mescolando di tanto in tanto. Servite ben fresca.
Se desiderate, potete sostituire l’uvetta con albicocche secche, datteri o fichi secchi.
8
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In una padella antiaderente, scaldate due cucchiai di olio e fate
dorare gli ossobuchi circa 2’ per
lato. Quindi, togliete la carne e,
nella stessa padella, fate soffriggere gli scalogni tritati con l’aglio,
la cipolla, il timo e 2 cucchiai di
prezzemolo a fuoco dolce per circa
5’. Aggiungete la carne e un cucchiaio di olio. Adagiate sopra un
coperchio e cuocete a fuoco dolce
per circa un’ora.
Lavate gli acini di uva, asciugateli
con carta da cucina e togliete loro
i semini interni.
Pulite i funghi con un panno umido in modo da togliere la terra
in eccesso. Trifolate per circa 3’ i
funghi in 30 g di burro. A cottura
ultimata, sgocciolateli.
Togliete la carne dalla padella e deglassate il fondo di cottura con il
vino facendolo ridurre della metà.
Aggiungete lo zucchero e 50 g
di burro, poi i funghi e gli acini
d’uva. Coprite e terminate la cottura a fuoco moderato per circa 5’.
Servite gli ossobuchi con la salsa
di funghi e uva e insaporite con il
resto del prezzemolo.
cucina
354 calorie
a persona
PATATE CON battuta di fassona E MELE
ingredienti per 4 persone
8 fette di fassona da un cm
patate g 300
2 scalogni
olio di oliva
2 mele
burro g 20
sale e pepe
tempo: 35’
facile
preparazione
il vino
Barbera del Monferrato DOC Frizzante,
dall’uva omonima. Ha spuma rossa briosa,
colore rosso vivido, profumo penetrante
di ciliegia, garofano e pepe nero;
sapore asciutto, frizzante, particolarmente
sapido e pulito, con lieve fondo
di frutti rossi. Da bere a 14 -15°C.
Lavate le patate, immergetele in una casseruola con
acqua fredda salata, ponetele sul fuoco e fatele cuocere per 15’ dal momento dell’ebollizione. A fine
cottura scolatele, pelatele e tagliatele a cubetti. Disponetele così tagliate in una teglia, irroratele con
un filo di olio di oliva e tenetele al caldo nel forno
a 100 °C.
Pelate gli scalogni e tagliateli ad anelli.
Sbucciate le mele, dividetele a metà, eliminate il
torsolo e tagliatele a cubetti.
Fate fondere il burro in una padella e fatevi dorare
i cubetti di mele e gli scalogni per 10’ circa. Pepate
e tenete da parte.
Nel frattempo in un’altra padella fate cuocere le
rondelle di manzo 2’ per lato.
Disponete ora nelle coppette uno strato di patate, adagiatevi 2 fette di fassona e terminate con il
composto di mela e scalogni. Servite subito.
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9
cucina
302 calorie
a persona
669 calorie
a persona
ARROSTO DI MAIALE CON CRAUTI
ingredienti per 4 persone
un kg di crauti crudi
2 stinchi di maiale
4 cipolle
8 cucchiai di olio di oliva
brodo di pollo
2 foglie di alloro
6 cucchiaini di cumino in grani
3 mele tipo Grammy Smith
12 bacche di ginepro
vino bianco secco cl 25
sale
pepe bianco
tempo: 30’ + tempo di cottura
media
il vino
Lambrusco Grasparossa di Castelvetro DOC
Secco, da uve lambrusco. Ha spuma briosa;
colore porpora lucido; profumo intenso,
fragrante di piccoli frutti, con ricordi di viola
mammola; sapore secco senza eccessi, frizzante
e schietto, piacevolmente fruttato. Da bere a 12-14°C.
10 www.conad.it
preparazione
Lavate i crauti. Sbollentateli in abbondante acqua salata per 5’, quindi sgocciolateli accuratamente. Pelate
le cipolle e tritatele grossolanamente.
Salate e pepate gli stinchi, in una casseruola scaldate 6 cucchiai di olio e fateli dorare con metà delle
cipolle per 5-10’. Bagnate con il brodo, aggiungete
l’alloro ed il cumino, portate ad ebollizione, coprite
e lasciate cuocere per circa 2 ore.
Prima del termine di cottura, pelate le mele, togliete
loro il torsolo e tagliatele a spicchi.
Fatele saltare a fuoco dolce per qualche minuto con
l’olio rimasto e l’altra metà delle cipolle mescolando
spesso. Aggiungete i crauti e le bacche di ginepro,
bagnate con il vino e lasciate evaporare. Salate e
pepate. Lasciate quindi cuocere con coperchio per
circa 45’.
Quando la carne sarà cotta, trasferitela nella casseruola con le mele e prolungate la cottura senza coperchio a fuoco dolce per altri 45’.
A cottura ultimata, disponete la carne con i crauti e
le mele su un piatto da portata e servite subito.
dalla copertina
il vino
Grave DOC Sauvignon, dall’uva omonima.
Ha colore paglierino lucido;
profumo prominente di fiori di salvia,
con ricordi di melone maturo e foglia
di pomodoro; sapore secco, pieno,
molto sapido, con distinto fondo
floreale e fruttato. Da bere a 10 -12°C.
341 calorie
a persona
PESCATRICE CON SALSA DI UVA
E PURÈ DI SEDANO
ingredienti per 4 persone
¾ di kg di filetti di pescatrice
un piccolo grappolo di uva binca (12 acini)
½ cipolla bianca
½ bicchiere di aceto
3 cipolle
farina
olio
sale
Per il purè di sedano
sedano g 500
2 patate
burro g 30
latte
un ciuffo di prezzemolo
un cucchiaio di Parmigiano grattugiato
sale e pepe
tempo: 40’
media
preparazione
Fate lessare le patate in acqua salata. In un’altra
pentola lessate il sedano con alcune sue foglie verdi.
Quando è cotto passatelo al frullatore ad immersione. Preparate il purè di patate con il burro e il latte.
Mescolate la purea di patate al passato di sedano.
Aggiungete il prezzemolo tritato, il parmigiano grattugiato, il sale e il pepe. Sbattete bene per ottenere
un purè leggero.
Salate la pescatrice, infarinatela e rosolatela in un po’
di olio . Tagliate le cipolle finemente e doratele a
fuoco dolce, in un po’ d’olio, aggiungete gli acini di
uva pelati e soffriggete per alcuni minuti. Togliete
dal fuoco e tenete da parte.
Soffriggete la cipolla e quando comincia a prendere colore aggiungete l’uva. Mettete la pescatrice nel
mezzo e cuocete il tutto per alcuni minuti, servite
accompagnando con il purè. Ricordatevi che la rana
pescatrice deve rimanere morbida.
Il consiglio
La pescatrice, comunemente conosciuta anche come
coda di rospo, è un pesce prelibato dalle carni magre.
Ideale per cucinarla una padella antiaderente di buona
qualità con la quale si può ottenere una perfetta
doratura utilizzando pochissimo olio.
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adatta anche per fonti di cottura a induzione.
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Gelato all’uva
ingredienti Per 4 persone
uva bianca g 400
miele g 40
grappa cl 4
mascarpone g 150
panna g 100
un cucchiaio di pistacchio tritato
tempo: 30’ + tempo per gelare
FACILE
preparazione
Lavate l’uva, staccate i chicchi e
tagliateli a metà, eliminate i semi
e riduceteli in purea con un frullatore. Dopodichè passate la purea al passino. Mescolate la passata d’uva con il miele, la grappa ed
il mascarpone. Montate la panna
con le fruste elettriche ed incorporatela alla crema con l’uva.
Mettete il composto in una gelatiera o in una scodella. Mettete
la scodella con il composto per 5
ore in frigorifero, rimescolando
di tanto in tanto. Servite un bel
cucchiaio di gelato a persona in
piccole scodelline, cosparso di
pistacchio tritato ed eventualmente con una guarnizione di
uva fresca.
bene insieme 11
cucina
684 calorie
a persona
POLLO ALLE MELE
ingredienti per 4 persone
un pollo di circa 2 kg tagliato a pezzi
3 cipolle
4 cucchiai d’olio d’oliva
una bustina di zafferano
3 mele rosse
burro g 30
un cucchiaino di cannella in polvere
un cucchiaino di aceto balsamico
sale e pepe
tempo: 30’ + tempo di cottura
il vino
Colli Piacentini DOC Gutturnio frizzante,
da uve croatina e barbera.
Ha spuma vivace; colore rosso porpora;
profumo intenso di mora selvatica
e fiori di campo; sapore secco senza eccessi,
sapido, vivace, garbatamente fruttato.
Da bere a 14-15°C.
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facile
preparazione
Pelate le cipolle e tritatele finemente.
In una casseruola scaldate l’olio e fate saltare i
pezzi di pollo con le cipolle per qualche minuto.
Aggiungete lo zafferano, salate e pepate. Mescolate accuratamente. Aggiungete 50 cl di acqua,
coprite e cuocete a fuoco dolce per 45’.
Prima del termine di cottura, pelate le mele, togliete loro il torsolo e tagliatele in quarti, sistematele in una padella con il burro e cuocete per
qualche minuto sino a quando non avranno preso colore.
Aggiungete poi le mele al pollo e insaporite con la
cannella. Infine incorporate il balsamico. Mescolate delicatamente e proseguite la cottura a fuoco
dolce per 20’.
Se necessario, aggiustate di sale. Disponete il pollo alle mele in un piatto di coccio e servite.
cucina
395 calorie
a persona
millefoglie DI RICOTTA, UVA E PISTACCHI
ingredienti per 4 persone
Per la base
pistacchi verdi g 50
zucchero g 25
farina g 100
burro g 45
un cucchiaio di miele
un cucchiaio di acqua
Per la farcia
ricotta fresca g 175
un cucchiaio di zucchero
yogurt greco naturale g 70
un uovo grande
la scorza grattugiata di ½ limone
12 grani di uva
un cucchiaio di marmellata di albicocche
2 cucchiai di pistacchi tritati grossolanamente
zucchero a velo
tempo: 50’ + tempo di cottura
media
preparazione
il vino
Superiore di Cartizze Spumante Dry,
dall’uva glera (prosecco).
Ha spuma cremosa, perlage sottile e serrato;
colore paglierino tenue; profumo ampio,
fragrante di fiori di glicine,
acacia e pesca matura; sapore delicatamente
amabile, fresco e fruttato. Da bere a 8°C.
Con le fruste elettriche lavorate il burro e lo zucchero fino ad ottenere un composto cremoso. Aggiungete la farina setacciata e mescolate.
In una ciotola mescolate con cura i pistacchi con il
miele e il cucchiaio di acqua.
Imburrate e infarinate leggermente 4 stampini circolari del diametro di 6 cm; stendete sul fondo uno
strato di pasta preparata precedentemente. Coprite
con i pistacchi al miele.
In una ciotola amalgamate la ricotta con lo yogurt,
lo zucchero e il tuorlo; aggiungete la scorza di limone e mescolate.
Montate a neve ben ferma l’albume con un pizzico di sale; incorporatelo poi, molto delicatamente,
alla crema di ricotta con movimenti dal basso verso
l’alto.
Riempite gli stampi con la crema di ricotta e ricoprite con un altro strato di pasta. Cuocete in forno già
caldo a 180°C per circa 25’.
Nel frattempo, pelate gli acini di uva, divideteli a
metà e togliete gli eventuali semi.
Scaldate la marmellata di albicocche in un pentolino con un cucchiaio di acqua; aggiungete gli acini
di uva e mescolate. Togliete dal fuoco e lasciate raffreddare.
A cottura ultimata, lasciate intiepidire le millefoglie.
Guarnite poi la superficie con gli acini d’uva, cospargete con i pistacchi tritati e spolverizzate con lo
zucchero a velo. Servite.
bene insieme 13
cucina
645 calorie
a persona
il vino
Moscato Naturale d’Asti DOCG,
da uve moscato bianco
di Canelli. Ha spuma briosa,
colore giallo paglierino;
aroma intenso
di albicocca matura, muschio,
rosa fresca e fiori di tiglio;
sapore dolce, frizzante, fresco,
intensamente fruttato.
Da bere a 8°C.
MELE AL FORNO IN SFOGLIA
ingredienti per 4 persone
Per la pasta
farina g 200
zucchero g 50
burro g 100
un tuorlo
sale
Per il ripieno
4 mele Renette
burro g 40
zucchero g 50
2 cucchiaini di cannella in polvere
un uovo
tempo: 35’ + tempo di cottura
media
preparazione
In una ciotola amalgamate la farina con lo zucchero
ed un pizzico di sale. Aggiungete il burro a pezzetti
fatto precedentemente ammorbidire, il tuorlo e, se
necessario, un cucchiaio d’acqua: lavorate la pasta
velocemente e, quando sarà omogenea e liscia, formatevi una palla, rivestitela con carta pellicola e sistematela in frigorifero per circa 2 ore.
Fate ammorbidire 40 g di burro, quindi amalgamatelo con metà dello zucchero e metà della cannella
in polvere.
Pelate le mele, togliete loro il torsolo con l’apposito
attrezzo e riempitele con il burro amalgamato precedentemente.
Mescolate il resto dello zucchero con la cannella e
spolverizzatevi abbondantemente le mele.
Togliete la pasta dal frigorifero e stendetela con il
mattarello, dividetela in 4 parti e avvolgetevi delicatamente ciascuna mela. Spennellate la pasta con
l’uovo sbattuto e infornate a 180°C per circa 30’.
Servite.
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la pasta sfoglia!
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Da oggi, quando troverai a fianco
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un cuoco per amico
Alessandra Nicorelli
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igles corelli, chef del Ristorante Atman di pescia (PT),
ci spiega come fare gli
SPINOSINi
CON CARCIOFI, POLVERE DI CAVOLO VIOLA
E SALSA CRUDA DI GAMBERI
Ingredienti per 4 persone
spinosini g 200
cavolo viola g 100
3 carciofi violetti
10 teste di gamberi rossi di Sanremo
acqua gassata cl 30
uno spicchio d’aglio rosso di Nubia
2 rametti di fiori di melo
o fiori eduli di stagione
olio extra vergine di oliva
sale di Cervia e pepe q.b.
una sogliola per il brodo
Procedimento
ovo
fresca all’u
o una pasta
nell’utilizzo
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Gli Spin
rticolarità
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di Campofil
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di uova pro
olio di giras
e
li
ea
er
c
E.
a
nutrita con
a 3 e vitamin
cco di Omeg
a freddo, ri
Sfogliamo il cavolo viola e mettiamo le foglie
in forno a 70°C per 12’; togliamo dal forno e
frulliamo fino alla polverizzazione. Tagliamo
i carciofi a listarelle e saltiamoli in padella
con l’aglio in camicia, un filo d’olio, sale e
pepe; teniamoli in caldo. Frulliamo le teste
dei gamberi con l’acqua gassata, filtriamo da
un colino a maglie fini, saliamo e pepiamo.
Prepariamo un brodo con la sogliola e facciamoci cuocere gli spinosini, scoliamoli e
saltiamoli in padella con i carciofi.
presentazione: In una fondina veliamo il piatto
con la salsa preparata con le teste dei gamberi,
mettiamo gli spinosini a nido con i carciofi,
cospargiamo con la polvere di cavolo viola
e guarniamo con fiori di melo.
è ancora
Questa ricetta
utilizzi:
se
più gustosa rgine di Oliva
ve
tra
.P.
l’Olio Ex
Martani”D.O
Umbria “Colli rni Conad
Sapori&Dinto
q.b. (quanto basta sullo chef)
CHI è Maestro della cucina italiana d’autore, geniale e generoso, Igles Corelli ha al suo attivo i maggiori riconoscimenti della critica gastronomica nazionale ed internazionale: dalle 2 stelle Michelin ai
4 templi su 5 dell’Accademia Italiana della Cucina, quando era al Trigabolo d’Argenta. Attualmente è
docente presso le scuole del Gambero Rosso di Roma.
COSA FA Igles Corelli definisce la sua cucina “Garibaldina”, perché nelle sue creazioni unisce il
meglio dei prodotti italiani, da Nord a Sud. Nulla è lasciato al caso, insomma, perché la sua lista della
spesa può contare su un’accurata selezione di produttori, spesso appartenenti a presidi Slow Food.
DOVE Lo PUOI TROVARE Ristorante Atman - Via Roma 4 - 51017 Pescia (PT)
tel. 0572 1903678 - [email protected] - www.ristoranteatman.it
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comprar bene
LA SPESA
di settembre
dal carrello alla tavola,
naturalmente buoni
naturalmente convenienti
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i no
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di stre
rta
da po cucina
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5
rombo
Pesce dalle carni molto gustose e delicate, dalla forma romboidale, è
facilmente reperibile sia fresco che surgelato. Al momento dell’acquisto il pesce deve avere un odore tenue di salmastro, un colore
iridescente, branchie rosate e umide ed occhi vividi e sporgenti. La
carne al tatto si deve presentare soda e le squame aderenti al corpo.
Essendo un alimento delicato, è bene conservarlo in frigorifero e
consumarlo il prima possibile.
kiwi
Frutto ricco di vitamina C, ha un sapore acidulo che spesso viene
abbinato a salumi e formaggi. Se consumato regolarmente aiuta le
difese immunitarie e svolge un’azione purificante sull’organismo. Si
conserva in frigorifero fino a 6/7 giorni, nello scomparto di frutta
e verdura. Si consiglia di acquistare frutti con la pelle integra, e
consistenza non troppo cedevole al tatto.
porro
Ortaggio dal gusto delicato, ben si adatta a diverse preparazioni e
sapori, dai più raffinati ai più rustici. In cucina si utilizza la parte
inferiore del fusto, di colore bianco e di consistenza tenera. Al momento dell’acquisto è consigliabile scegliere porri con gambi dritti,
foglie integre di colore verde intenso. Si conservano in frigorifero,
avvolti in un panno di cotone, fino a 7/8 giorni.
mandorla
Ingrediente diffuso in diverse cucine, la mandorla viene utilizzata
per preparare confetti, dolci di marzapane, biscotti e pasticcini.
L’olio di mandorle viene largamente impiegato nel campo della
cosmesi, per le sue proprietà benefiche. Se contenuto in un recipiente chiuso e riposto in un luogo fresco e asciutto, il frutto non
ha problemi di conservazione e si mantiene a lungo anche privato
del guscio.
mela
Presente sulle nostre tavole tutto l’anno, questo frutto viene raccolto
tra settembre e ottobre. Molto diffuso in cucina ha grandi proprietà
nutritive e viene impiegato per preparare piatti dolci, salati, torte e
succhi. Si conserva a lungo anche fuori dal frigorifero; si consiglia
di acquistare frutti con buccia integra, senza ammaccature, e polpa
dalla consistenza soda e uniforme.
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Hamburger con semi di sesamo, che gli conferiscono un sorprendente tocco di rusticità, e i Panini per
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in forma
Sempre in esercizio!
Eleonora Errico
A
lla scrivania, sull’autobus, in coda al supermercato, al parco, a casa, portando a spasso il cane.
Insomma: pancia in dentro e glutei in tensione! Ecco qui svelato in Dedicare un po’ di tempo
poche righe il segreto per mantenersi in forma. Il nuovo approc- al nostro fisico anche quando
cio del wellness, che a discapito non ci pare possibile,
degli allenamenti alla Jane Fonda aiuta a mantenerci in forma.
o degli addestramenti alla Royal
Marines, è orientato al benessere Anche se siamo in ufficio,
psicofisico dell’individuo, si rag- magari rinunciando
giunge attraverso la consapevolezza del proprio corpo, delle singole alla sedentaria pausa caffè
esigenze e capacità sfruttando
ogni momento utile della giornata. Regola principale per raggiungere questo benessere è ottimizzare gli
allenamenti. Lo si può fare ovunque, in autonomia
o seguiti da un personal trainer. L’ideale sarebbe poter dedicare all’attività fisica mezz’ora al giorno, ma
anche pochi minuti ogni ora, durante le consuete
attività, contribuisce ad un buon risultato globale.
In ufficio, per esempio, possiamo rendere la nostra
giornata meno sedentaria già stando seduti alla scrivania: muovendo spesso le gambe, sollevandole da
terra - mantenendo ferma la schiena - attiviamo sia
la circolazione sia gli addominali.
bene insieme 19
in forma
Sempre da seduti, solleviamo i talloni e andando
sulle punte dei piedi almeno trenta volte, roteiamo
prima in avanti e indietro e dopo solleviamo e abbassiamo dopo le spalle; pieghiamo i gomiti con le
mani sulle spalle per disegnare dei cerchi davanti
a noi; flettiamo infine la testa in tutte le direzioni.
Questi semplici esercizi servono a riattivare la circolazione di tutti gli arti. Alzarsi spesso dalla sedia,
magari per comunicare con un collega senza ricorrere a mail e telefono, salire le scale e muoversi all’interno dell’ufficio, sono altri ottimi consigli per cui
le vostre articolazioni vi ringrazieranno. Ci sono poi
esercizi per tonificare i muscoli che, a meno che non
siate in ufficio da soli, non sono sempre realizzabili. Vanno dalla contrazione dei glutei - 15/20 volte
alzandosi dalla sedia - agli slanci della gamba dietro
la schiena - in piedi con le mani appoggiate alla scrivania. Quasi impercettibili, invece, diversi esercizi
ripresi dallo yoga che possono aiutare a rilassarsi
tra un lavoro e l’altro. Seduti correttamente con
la schiena parallela allo schienale si può allentare la
tensione della muscolatura del collo e delle spalle
20 www.conad.it
in forma
aprendo il petto, allargando le braccia e provando
a stirarle dietro la schiena fino al congiungimento
delle mani; altro esercizio da scrivania, finalizzato
al rilassamento psicofisico, consiste nel posizionare
le mani nella parte bassa della schiena con il palmo
verso l’esterno: inspirare profondamente sollevando
il petto verso l’alto serve a regolare la respirazione.
Il terzo esercizio di yoga da ufficio è una flessione laterale che consente di stirare tutta la muscolatura dal bacino alle spalle. Sempre da seduti, si
solleva il braccio teso sulla testa per spingere verso
il lato opposto, mentre l’altro braccio è poggiato
sulle ginocchia. Importante è respirare profondamente e tenere la testa in linea con la spina dorsale.
Altra occasione è la pausa pranzo che, in base alla
disponibilità di tempo, può comprendere diverse
attività, dalla passeggiata allo sport all’aria aperta ad
un momento di relax fuori dall’ufficio. È necessario
dire, però, che per ottenere dei veri e propri miglioramenti bisogna impegnare il nostro fisico in un’attività più dinamica. L’esperto a cui abbiamo chiesto
un parere è Alessandra Bianchi, personal trainer
diplomata ISEF che opera da 15 anni a Milano
sia in palestra che a domicilio.
“Se è vero che contrarre i singoli muscoli, cosa che
possiamo fare nelle attività di tutti i giorni, aiuta a
farli lavorare meglio è fondamentale dire che per
ottenere risultati è necessario abbinare un programma di lavoro mirato ad una corretta alimentazione.
Nulla di nuovo fino a qui, la novità sta nel tipo di
esercizio e nel minor tempo impiegato. Cronometro alla mano basta dedicare 25 minuti del proprio
tempo, tre volte alla settimana, per tornare e restare
in forma. Per i più allenati e volenterosi si possono
poi introdurre, due volte alla settimana, mezz’ora di
corsa. L’allenamento che suggerisco comprende tre
circuiti composti da una comune fase aerobica di
tre minuti seguita da 10 addominali, 10 piegamenti
sulle gambe (squot) e 10 flessioni sulle braccia (push
up) la prima volta, 20 la seconda e 30 la terza. Per
il lavoro aerobico possiamo utilizzare una cyclette
oppure correre sul posto per 15 secondi, saltellare
(skip) velocemente portando le ginocchia al petto
fino al raggiungimento dei 3 minuti. Poi: via con
gli esercizi, che vanno scelti in base al proprio grado
di allenamento. Uno semplice, ma completo per far
lavorare l’addome può essere così eseguito: a terra
in posizione supina con le gambe distese e unite,
con i piedi a martello e l’addominale contratto, mi
porto in posizione seduta distendendo le braccia davanti a me. Semplici anche i piegamenti sulle gambe: importante è contrarre bene i glutei e caricare
il peso sui talloni. Per quanto riguarda le flessioni
sulle braccia, possiamo iniziare con le ginocchia piegate in modo da non affaticare troppo la schiena.
Da non dimenticare una breve fase finale dedicata
allo stretching”.
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Consigli d
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Yoga per ch d esercizi pratici
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Consigli utili i schiena
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bene insieme 21
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ricette semplici con pochi ingredienti
da unire a quelli della tua dispensa
FOCACCIA ALLA PIASTRA CON CAPRINO E FICHI
4
ingredienti
dosi per 4 persone
focacce 4
fichi 8
caprini 4
100
prosciutto g
10’
co
nella dispensa
origano
come si fa
Tagliate a metà le focacce e ponetele nell’apposita piastra o sulla griglia del forno per scaldarle.
Lavate i fichi e tagliateli a fettine
e tagliate a rondelle i caprini. Farcite le focacce grigliate con uno
strato di prosciutto sulla base,
rondelle di caprino e fette di fichi. Spolverizzate con origano e
ponete nuovamente in forno o
nella piastra per un minuto e servite subito.
nad
ti co
nsiglia
Prosciutto Crudo
Freschi&convenienti Conad
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CONIGLIO ARROSTO CON FRUTTA AUTUNNALE
35'
+ tempo
di cottura
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nella dispensa
2 cucchiai di olio di arachide, il succo di un limone, 2 grosse cipolle tritate, 2 cucchiai di aceto,
sale e pepe
come si fa
Scaldate l’olio in una casseruola e fatevi dorare i
pezzi di coniglio, salate e pepate. Coprite e fate
cuocere per 45’ a fuoco basso. Sbucciate la mela
cotogna, tagliatela in quattro, eliminate il torsolo e irroratela con il succo di limone. Portate
ad ebollizione 50 cl di acqua e fatevi sciogliere
60 g di zucchero, immergetevi i pezzi di mela e
fateli cuocere per 10’ a fuoco basso, poi scolateli
e teneteli da parte. In una padella sciogliete 30
g di burro e fate dorare le cipolle per 5’, unite
le fette di mele, la mela cotogna e 20 g di zucchero. Mescolate, coprite e fate appassire per
5’. Trascorso questo tempo, aggiungete l’uva e i
fichi, mescolate e proseguite la cottura per altri
2’. In un pentolino fate sciogliere a fuoco basso
il resto dello zucchero con l’aceto e fate bollire
per qualche minuto. Togliete dalla casseruola i
pezzi di coniglio ed eliminate l’olio che si è formato. Versate nel fondo di cottura rimasto, il
caramello all’aceto, e sempre mescolando unite
il resto del burro. Disponete il coniglio su un
piatto da portata, nappate con la salsa e servite.
co
nad
ti co
nsiglia
burro conad
confezione da g 125
bene insieme 23
cucina semplice
GRATIN DI FRUTTI ROSSI AL MASCARPONE
4
ingredienti
dosi per 4 persone
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frutti di b,olasmpini)
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panna
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mascarpon
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nella dispensa
un limone, 2 cucchiai di zucchero
di canna, 50 g di zucchero a velo
come si fa
Sciacquate i frutti sotto l’acqua
fredda, tamponateli delicatamente con carta da cucina. Trasferiteli in una ciotola.
Con l’apposito attrezzo prelevate
la scorza di limone e spremetene
metà.
In un pentolino portate ad ebollizione 30 cl di acqua con lo
zucchero di canna. Aggiungete
il succo di limone, mescolate e
versate lo sciroppo sulla frutta.
Mescolate e schiacciate la frutta
con una forchetta, lasciate raffreddare.
Trasferite poi la frutta in 4 stampi da tartelletta di ceramica e
sistemate in freezer per almeno un’ora. Accendete il grill del
forno. In una ciotola montate
la panna con lo zucchero a velo
e, uno alla volta, i tuorli. Incorporate delicatamente e a poco a
poco il mascarpone e la scorza di
limone. Amalgamate con cura
e ripartite la preparazione sulla
frutta. Passate gli stampi in forno
per 5-7’. Servite subito.
25'
+ tempo
di raffreddamento
e cottura
co
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nsiglia
Mascarpone Conad
confezione da g 250
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cucina semplice
crêpes con panna e mirtilli
5
ingredienti
dosi per 4 persone
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confettura
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20’
nella dispensa
un cucchiaino di cannella, 2 dl di latte, un uovo,
3 cucchiai d’olio
come si fa
Pelate le mele e tagliatele a fette. Preparate
in una ciotola l’impasto per le crêpes con la
cannella, il latte e l’uovo fino ad ottenere una
pasta omogenea. Fate riscaldare un po’ di olio
in una piccola padella e versate un mestolino di impasto, disponetevi sopra le fettine di
mela come i petali di un fiore e fate cuocere
la crespella, fatela dorare anche dall’altro lato
poi fate scivolare la crespella su un piatto e
conservatela al caldo sotto un foglio di alluminio. Proseguite allo stesso modo per preparare
ancora 7 piccole crespelle circa.
In una piccola casseruola fate riscaldare per 5’
circa la confettura, aggiungete qualche cucchiaio di acqua e metà dei mirtilli, fino a ottenere una bella composta. Ponete una crespella
su ogni piatto e distribuitevi un cucchiaio di
composta, un po’ di mirtilli, una cucchiaiata
di panna leggermente montata, coprite con
un’altra crespella e nappate con un cucchiaio
di composta e un cucchiaio generoso di panna. Decorate con i mirtilli restanti.
co
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nsiglia
Confettura extra di mirtilli
con frutti in pezzi Conad
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bene insieme 25
divagando
food
CACIOCAVALLO
SILANO DOP
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IL PROFILO
Il Caciocavallo Silano DOP è un formaggio
di latte vaccino a pasta filata. Ha forma ovale,
con una testina che serve per annodare
i legacci a cui (in coppia) viene appesa,
e peso variabile dal chilo ai 2,5 kg.
La crosta è sottile e liscia di colore paglierino
intenso, mentre la pasta, semidura compatta
con leggera occhiatura, presenta una
colorazione che va dal bianco al giallo
paglierino. Il sapore è aromatico,
tendenzialmente dolce, che a maturazione
avanzata vira al piccante.
la storia
Il curioso nome di questo formaggio deriva dalla tradizionale
legatura a coppie, che consente di
metterlo a stagionare “a cavallo”
di una pertica, un metodo che, si
dice, abbia avuto talmente tanto
successo da venire esportata in altri paesi, primo fra tutti l’Oriente.
A confermare questa ipotesi è la
presenza di: un “gasgaval” in Turchia, di un “kackvali” bosniaco, di
un “katschkaval” bulgaro e di denominazioni molto simili in Russia, Romania e Ungheria.
Caciocavallo Silano:
un rosso pieno e generoso,
come un Donnici DOC Rosso,
da uve magliocco e greco nero,
o un Primitivo di Puglia IGT
dall’uva omonima.
Suo estimatore d’eccezione fu il
grande medico Ippocrate, che già
nel 500 a.C, decantava la bontà di
questo formaggio.
Nei secoli scorsi esisteva persino
un modo di dire napoletano: “fare
la fine del caciocavallo” significava
morire impiccati.
caciocavallo silano dop
Tipico del Mezzogiorno d’Italia,
questo formaggio è salvaguardato
dalla Denominazione di Origine Protetta.
È prodotto secondo la ricetta tradizionale e stagionato
appeso in coppia. Con il tempo, il suo sapore cambia
piacevolmente: da aromatico a piccante.
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bene insieme 27
i servizio
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ano DOP
Caciocavallo Sil
appunti
d-food
tato il
Una volta affet frigo; prima di consumarlo,
va conservato iniarlo a temperatura ambiente
è necessario lasc così può esprimere
almeno un’ora: granza.
tutta la sua fra
indirizzi
il luogo d’origine
e la produzione
Prodotto, secondo la ricetta tradizionale, nelle aree interne collinari
dal Molise alla Calabria, nell’area
silana, il Caciocavallo è un formaggio di latte vaccino coagulato
grazie al caglio (acido estratto dallo stomaco del vitello).
La pasta fermenta grazie alla maturazione ed è pronta solo quando può essere “filata”. Per esserne
sicuro, il casaro immerge una piccola parte in acqua bollente, tirandola con decisione: se la pasta si
spezza è ancora acerba, altrimenti
viene lavorata in forma di cordone e tagliata in tanti segmenti;
ogni pezzo è chiuso all’apice con
l’immersione in acqua bollente.
La rifinitura, eseguita a mano, gli
28 www.conad.it
conferisce la forma tradizionale, con la tipica testina. Le forme
plasmate sono infine immerse in
salamoia per qualche ora, poi vengono legate a coppie e sospese a
cavallo di apposite pertiche per la
stagionatura.
A tutela della produzione, nel
1993 è nato il Consorzio di Tutela
del Formaggio Caciocavallo Silano, al quale aderiscono numerosi
caseifici e aziende agricole.
Inoltre, dal 1996 il Caciocavallo
Silano ha ottenuto la Denominazione di Origine Protetta ed
è tutelato da norme produttive
severissime, che ne salvaguardano
l’autenticità.
Consorzio di tutela Formaggio
Caciocavallo Silano
Via Forgitelle
Loc. Camigliatello Silano
87058 Spezzano della Sila (CS)
Tel. 0984 570832
www.caciocavallosilano.net
Azienda Agricola Zootecnica
Silana “Ruffolo F.”
Contrada Canalicchi
87060 Bocchigliero (CS)
Tel. 0983 96436
Piano della Spina Soc. Coop. Arl
Contrada Piano della Spina
85020 Filano (PZ)
Tel. 0971 808500
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divagando
Viaggiare attraverso il territorio scoprendo le sue tradizioni e le sue meraviglie
i sassi dell’arte
Monica Corbellini
un incontro tra passato e presente che ogni anno
rinnova l’interesse per un posto unico al mondo
U
na frontiera di pietra tra oriente e occidente:
Matera, città antichissima la cui origine si
perde nella preistoria, ha un legame molto stretto
con i grandi centri delle civiltà rupestri: Petra, in
Giordania, o le città del sottosuolo della Cappadocia,
e ancora gli insediamenti trogloditi del nord Africa e
del Medioriente. Città sotterranea, tra le più antiche
del mondo: Matera è la città dei Sassi che, come scriveva Guido Piovene, “hanno l’attrattiva dell’inverosimile”. Nel suo “Viaggio in Italia” del 1957 Piovene
aggiungeva: “sembra che Matera si affacci a un sottosuolo scoperchiato”. La città intera è un sito preistorico, dichiarato nel 1993 dall’Unesco “patrimonio
dell’Umanità da tramandare alle generazioni future”:
ma il Circolo Culturale La Scaletta prima di questo riconoscimento internazionale, organizzava ogni
anno (precisamente dal 1987) le “Grandi mostre nei
Sassi”, al fine di portare l’attenzione del pubblico
su Matera e i suoi Sassi. Quest’anno l’importante
manifestazione, realizzata in collaborazione con il
Comune di Matera, è dedicata all’antologica dell’artista Francesco Somaini (1926 - 2005) e prosegue
sino al 9 ottobre.
Nelle foto dall’alto:
veduta dei Sassi di Matera, particolare decorativo di un comignolo.
bene insieme 29
divagando
Ne sono curatori gli storici dell’arte Giuseppe
Appella e Luisa Somaini. Comprende 135 opere
(75 sculture, 40 disegni e una ventina di medaglie
e piccole tracce) datate tra il 1943 e il 2005, provenienti dall’Archivio Somaini, da musei italiani e da
prestigiose collezioni private. Il percorso espositivo
è suddiviso tra le Chiese Rupestri Madonna della
Virtù - S. Nicola dei Greci (grandi sculture) e il
Museo della Scultura Contemporanea, “Musma”,
che ospiterà le piccole sculture, i disegni e le medaglie. Sempre al Musma, nella Biblioteca Scheiwiller,
sarà allestita la mostra bio-bibliografica di immagini, documenti e video che permetterà di rileggere a
tutto tondo la vita dello scultore comasco. Alcune
sculture sono ospitate a Palazzo Lanfranchi.
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I Sassi
I Sassi sono una città verticale che si aggrappa agli
speroni rocciosi di un doppio canyon, un labirinto
rupestre e solare creato da antichi “muratori” che
invece di alzare pareti, scavarono grotte nella roccia tenera. La parte orientale della città si sviluppa
sull’orlo e nei fianchi della gravina, profondo burrone percorso dal torrente Gravina: i Sassi, complesso
urbanistico unico al mondo, è costituito da due rioni,
il Sasso Barisano a nord e il Sasso Caveoso a sud.
I Sassi sono davvero un paesaggio culturale, per
citare la definizione con cui sono stati accolti nel
Patrimonio mondiale dell’Unesco. Il Sasso Barisano
è il più ricco di portali scolpiti e fregi che ne nascondono il cuore sotterraneo. Il Sasso Caveoso è disposto
divagando
UN SET GRANDE
QUANTO UNA REGIONE
Da Cinecittà a Holliwood, decine di produzioni
cinematografiche sono arrivate in Basilicata alla
ricerca di un territorio incontaminato e arcaico
dove fare un film. L’ultimo in ordine cronologico
è stato Rocco Papaleo, l’attore regista, originario della regione, vi ha girato lo scorso anno
“Basilicata coast to coast”. Ma le “visioni” lucane iniziarono nel 1964 con “Il Vangelo secondo
Matteo” di Pier Paolo Pasolini, e continuarono
con “Cristo si è fermato a Eboli” di Francesco
Rosi con Gian Maria Volontè (1979), “King David”
con Richard Gere (1985), “Il sole anche di notte”
dei fratelli Taviani (1990), “L’uomo delle stelle” di
Giuseppe Tornatore con Sergio Castellitto (1995),
“Io non ho paura” di Gabriele Salvatores (2002),
e “La passione di Cristo” di Mel Gibson (2004),
produzione holliwoodiana discussa, ma che ha
dato grande visibilità a Matera e alla Basilicata
in generale. Fu girato tra Porta Pistoia (ingresso a
Gerusalemme), il parco della Murgia materana
(il Golgota), la masseria Radogna (la casa di
Gesù da bambino) e Craco, dove fu girata l’impiccagione di Giuda.
d-music
Piccoli suggerimenti musicali,
per godersi ancora di più il viaggio
a cura di Andrea Bernardini
Si chiama “Skuarrajazz” il disco che
vi vogliamo proporre per il viaggio in
Lucania. È stato pubblicato nel 2000 e
porta la firma degli Uaragniaun (nome
che ai più suonerà poco familiare…).
Il lavoro sul campo e di composizione
intrapreso a suo tempo dalla Nuova
Compagnia di Canto Popolare e dai
Musica Nova è l’antenato diretto del percorso musicale di questo gruppo pugliese, formato da Maria Moramarco, Luigi
Bolognese e Silvio Teot. Brani che guardano alla Basilicata, alla
Puglia e alla Calabria in
una potente visione d’insieme, capace di onorare le radici e il presente.
Nelle foto da sinistra in senso orario:
facciata della Chiesa di San Pietro Barisano, vicolo di Matera,
vaso decorativo, facciata della Chiesa di San Domenico,
veduta dei Sassi.
ALIANO – IL PARCO
LETTERARIO CARLO LEVI
L’idea del Parco Letterario Carlo Levi nasce dallo
stretto rapporto tra l’opera “Cristo si è fermato
a Eboli” e i luoghi descritti dal libro: il parco li
riunisce e li propone come una suggestiva idea
di visita. Ne è centro Aliano (Gagliano nel libro),
paese di poco più di mille abitanti racchiuso tra
il torrente Sauro e il fiume Agri a un centinaio
di chilometri da Matera. Levi vi fu confinato alla
metà degli anni Trenta per ragioni politiche e ne
percorse le strade, ne incontrò gli abitanti, ne
scoprì e amò la cultura. Punto di partenza di ogni
itinerario è la casa in cui lo scrittore visse, studiò
e dipinse, rimasta spoglia come allora. Aliano è
isolato tra creste di burroni nel cuore di un paesaggio suggestivo. Tra i vicoli del centro storico si
vedono le facciate delle case di cui parla Levi:
piccole finestre con occhi maligni sormontano
archi immensi come bocche dando agli edifici
un’espressione che riporta al mondo misterioso
dei mostri e delle mitiche creature della fantasia.
bene insieme 31
divagando
Nelle foto da sinistra:
fischiettti in terracotta, cave paleolitiche a Matera.
come un anfiteatro romano, con le case-grotte che
scendono a gradoni, e prende forse il nome dalle
cave e dai teatri classici. Al centro la Civita, sperone
roccioso che separa i due Sassi, sulla cui sommità
si trova la Cattedrale. Di fronte, l’altopiano della
Murgia funge da quinta naturale a tale scenario, con
le numerose chiese rupestri sparse lungo i pendii delle
gravine protette dall’istituzione del Parco archeologico
storico-naturale delle Chiese rupestri del Materano, nel
Parco della Murgia Materana. Un paesaggio in parte
invisibile e vertiginoso, che sprofonda in dedali di
gallerie dentro la pietra giallo paglierino del dorso
della collina, per secoli difesa naturale e ventre protettivo di una città che sembra uscita dal mistero di
una fiaba orientale.
Case-grotte, ora abbandonate, cunicoli, chiese,
costruzioni addossate l’una all’altra per sfruttare
ogni centimetro di terreno abitabile e per rispondere alle esigenze primarie di un centro densamente
abitato, come quella della raccolta e canalizzazione
delle acque piovane. Abitazioni arcaiche, ambienti
primitivi, malsani, dove si viveva in promiscuità. Le
condizioni di vita nei Sassi, già tristi nel Seicento,
peggiorarono nell’Ottocento, quando Matera perse
la qualifica di capoluogo regionale. Dopo la seconda guerra mondiale il problema igienico di Matera
esplose in tutta la sua gravità, nel 1952 fu emanata
una prima legge per il risanamento della zona, nel
1958 una seconda, nel 1967 una terza. Nel frattempo e non senza qualche difficoltà, gli abitanti dei Sassi
furono gradualmente trasferiti in due villaggi: La
Martella e Venusio. Dopo anni di dibattiti, la legge
n. 771 del 1986 “Conservazione e recupero dei rioni
Sassi di Matera”, riaccende la speranza che i Sassi
non saranno dimenticati. Alla fine del 1993 l’Unesco
li dichiara “patrimonio dell’Umanità” e finalmente
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Matera, la capitale della civiltà contadina, ritrova la
sua dignità. Oggi nei Sassi fervono i cantieri e aprono
alberghi e ristoranti per accogliere i turisti. è così che
questa città, che dall’età del bronzo ai giorni nostri
è sempre stata abitata, è tornata ad animarsi assieme
all’orgoglio dei suoi abitanti: solo a Matera gli abitanti dei Sassi possono dire di vivere nelle stesse case dei
loro avi di 9000 anni fa.
BASILICATA O LUCANIA?
È l’unica regione d’Italia a doppia denominazione
(Basilicata è quella ufficiale), anticamente denominata Lucania, dal “lucus” latino perché terra di boschi, o
perchè popolata dai Liky, antico popolo proveniente
dall’Anatolia, o ancora perché terra raggiunta da un
popolo guerriero che seguiva la luce del sole, anticamente “luc”. Fu chiamata Basilicata per la prima
volta in un documento del 1175 derivando probabilmente il nome da “Basiliskos”, amministratore
bizantino. Ancora oggi gli abitanti della Basilicata
preferiscono essere indicati come Lucani piuttosto
che Basilischi o Basilicatesi.
Bagnata da due mari, lo Jonio a sudest e il Tirreno a
sudovest, montuosa all’interno con vette che superano i 2000 m di quota, collinare a est e pianeggiante
per un breve tratto a sudest, la Basilicata si offre ai
viaggiatori regalando il fascino della scoperta delle
sue bellezze naturali, della sua storia e della sua
preistoria, delle tradizioni che in alcune zone hanno
conservato ancestrali ricordi delle origini dell’uomo,
di una gastronomia semplice e genuina dal marcato
carattere mediterraneo.
Meta ancora poco frequentata dal turismo tradizionale, è invece accogliente e ricca di attrattive. Salute negli stabilimenti termali di Rapolla,
divagando
ritratto d’artista
Francesco Somaini nasce a Lomazzo (Como)
nel 1926, frequenta l’Accademia di Belle Arti di
Brera, seguendo le lezioni di Manzù, e consegue la laurea in giurisprudenza. Nel 1944 inizia
una serie di viaggi all’estero che lo mettono a
contatto con l’arte internazionale. Esordisce nel
1948 alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di
Roma con la Rassegna di Arti
Figurative, promossa dalla Quadriennale. Si volge all’astrattismo
nel 1948 e raggiunge autonomia di linguaggio verso la metà
degli anni Cinquanta. Si impone
all’attenzione della critica nel
1956 con la partecipazione alla
XXVIII Biennale di Venezia. Nel
1959 la sua sala alla V Biennale
di San Paolo del Brasile riceve il
primo premio internazionale per
la scultura. Nel 1960 tiene la prima personale a New York e nello stesso anno espone con una sala personale
alla XXX Biennale di Venezia, presentato da Giulio Carlo Argan. Nel 1961 è invitato alla II Biennale de Paris dove riceve il primo premio della
critica d’arte francese. Conclusasi la stagione
informale, Somaini carica le sue sculture di valenze simboliche, dove forme organiche sono
poste in continuo rapporto dialettico con volumi geometrici di impianto architettonico, che
raggiungono livelli di alta visionarietà con il ciclo delle Carnificazioni di un’architettura (19741976). Nella convinzione che la scultura debba
svolgere un ruolo di riqualificazione del tessuto
architettonico urbano – maturata durante le
esperienze informali compiute a grande scala,
tra il 1958 e il 1972, in Italia e negli Stati Uniti – lo
scultore formalizza le proprie idee a livello teorico e utopico in una serie di studi progettuali.
Parallelamente alla riflessione sul rapporto tra
scultura, architettura e contesto ambientale, Somaini sperimenta una tecnica personale di intaglio diretto praticato mediante l’uso del getto
di sabbia a forte pressione, che diviene a partire
dal 1965 componente fondamentale del suo linguaggio plastico.
A partire dalla metà degli anni Ottanta, Somaini
si volge nuovamente all’esecuzione di opere a
grande dimensione, realizzando monumenti in
Italia e in Giappone. L’artista procede all’intaglio
diretto del marmo con il getto di sabbia ad aria
compressa a partire dal 1975, attività che prosegue in opere successive di grande impegno, caratterizzate da una organicità prepotentemente
vitalistica, come Porta d’Europa del 1992-95 installata in prossimità dello svincolo dell’autostrada a Como.
Negli ultimi anni della sua vita lo scultore affianca sempre più l’attività disegnativa a quella
plastica. Nel 1999 pone mano a un corpus di
opere su carta, riprendendo in chiave fantastica
i miti e le leggende sviluppatisi attorno all’Etna.
Muore a Como il 19 novembre 2005. La Galleria
Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea
di Roma gli dedica la prima retrospettiva postuma, Il periodo informale 1957-1964 (2007). Le sue
opere sono nei musei e nelle collezioni di tutto il
mondo.
Alcune opere dell’artista
in varie ambientazioni.
bene insieme 33
Terme di Ala e di Latronico,
Terme La Calda; natura nel
Parco Nazionale del Pollino,
nel Parco Naturale Regionale
di Gallipoli Cognato e delle
Dolomiti Lucane e nel Parco
Archeologico Storico Naturale
della Murgia e delle chiese
rupestri del Materano; storia
nei musei di Potenza, Matera,
Melfi, Venosa, Metaponto,
Policoro, Castel Lagopesole,
Irsina; cultura e tradizione con
le feste popolari e le importanti
Mostre di Scultura a Matera e
di Arte a Maratea; gastronomia
nei numerosi ristoranti a conduzione familiare punta di diamante della cucina e dell’ospitalità lucana; balneazione nelle
limpide acque di Maratea e di
Metaponto, Pisticci, Scanzano
Jonico, Policoro, Rotondella e
Nova Siri.
Nelle foto:
particolare decorativo,
Chiesa di Sant’Agostino
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dormire e mangiare a matera
Ristorante Enoteca La Torre
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bene saperlo
Dott. Ezio Bergamini - Ginecologo
INSIDIE DI COPPIA
Le malattie a trasmissione sessuale costituiscono uno dei problemi più seri
per la salute pubblica. Prevenzione ed educazione le armi migliori per evitarle
Le Malattie Sessualmente Trasmissibili (MST) ven­
gono trasmesse durante l’atto ed il contatto sessuale
e la loro incidenza è in continuo aumento. Una
delle categorie più a rischio nel mondo è quella dei
giovani adolescenti. Secondo l’Organizzazione
Mondiale Sanità (OMS), dei 333 milioni di
nuovi casi stimati ogni anno, almeno un terzo
interessano giovani sotto i 25 anni.
La carenza di conoscenze e la difficoltà ad accedere
o ad utilizzare contraccettivi di barriera (profilattici)
rende i ragazzi più esposti alle MST.
Ma quali sono le malattie
sessualmente trasmissibili?
Le più importanti sono l’AIDS, la sifilide, la gonor­
rea, la Clamidia, HPV, Herpes genitale, l’epatite
virale B e C, il mollusco contagioso, il Trichomonas
vaginalis, la Candida albicans, la pediculosi del
pube.
Come evitarle?
Le armi strategiche più valide contro le MST sono
la prevenzione e la promozione di comportamenti
sessuali responsabili (informazione, attenzione nelle
pratiche sessuali saltuarie e con partner occasionali,
accesso all’uso dei profilattici). I preservativi, se
usati correttamente e continuativamente, offrono
un’efficace protezione dalla trasmissione dell HIV
e delle altre MST con scarsi problemi di intolleran­
za). Educazione e counselling devono ovviamente
accompagnare misure di identificazione e cura sia
delle persone infette, ma asintomatiche che dei loro
partner. Quando è possibile, è bene utilizzare mezzi
di prevenzione quali la vaccinazione (ricordo la vac­
cinazione anti epatite o anti HPV).
La diagnosi
Diagnosticare una malattia sessuale può essere più
problematico per un adolescente, sia perché a volte
asintomatica, sia per la difficoltà ad accedere ai ser­
vizi di diagnosi e cura. Spesso, infatti, l’adolescente
prova sensi di colpa e vergogna che lo spingono a
rinunciare al ricorso ai servizi sanitari. La diagnosi
si basa su esami di laboratorio: test diagnostici pos­
sibilmente rapidi e poco costosi che possano essere
proponibili anche come test di screening. Alcune
MST impiegano tempi lunghi di comparsa dopo il
contagio (esempio HPV o HIV), altre hanno tempi
di incubazione brevi (quali gonorrea e sifilide).
Quali sintomi?
I sintomi più frequenti sono: secrezioni uretrali
purulenti, ulcere genitali, gonfiore inguinale, edema
scrotale, secrezioni vaginali e dolore all’addome
inferiore.
Quali rischi?
Le MST possono manifestarsi in forme acute con­
clamate o croniche, possono avere conseguenze
tardive come infertilità, gravidanze extrauterine,
cancro del collo dell’utero, stenosi uretrali, aborti
spontanei, mortalità perinatale, parti prematuri,
fino a mortalità precoce in età infantile o giovanile.
La malattia infiammatoria pelvica (PID) particolar­
mente frequente nelle adolescenti (15%) è la com­
plicanza più comune nelle ragazze sotto i 25 anni,
spesso ricorrente, e con potenziali danni a livello
tubarico, con rischio di infertilità.
La natura stessa di questo tipo di malattie può
indurre a reticenze che ritardano il ricorso al medi­
co. È un atteggiamento assolutamente da evitare:
una diagnosi precoce, infatti, contribuisce ad una
rapida soluzione del problema.
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bene insieme 35
amici animali
dott. Francesco Ghiani - Veterinario
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a MARion
che present
CAMPANELLI D’ALLARME
Il gatto spesso viene colpito da patologie renali.
Vediamo insieme come riconoscere i segnali da non sottovalutare
Il gatto, come carnivoro stretto, necessita di
un’alimentazione prevalentemente proteica e i suoi
reni sono sottoposti ad un lavoro importante.
Altra funzione vitale dei reni è quella di mantenere
una corretta quota idrica nell’organismo. Di conseguenza per svolgere le loro funzioni necessitano di
un notevole apporto di sangue.
Quali cause?
Le cause di affezioni ai reni possono essere molte­
plici: calcoli, tumori, infezioni, traumi, difetti anato­
mici dell’apparato urinario, farmaci e anche malattie
dell’intero organismo.
Quali sintomi?
I sintomi inizialmente sono aumento della sete e
dell’urinazione. Con il progredire della malattia
compare: dimagramento del gatto, disidratazione e
diminuzione dell’appetito.
Negli stadi più avanzati abbiamo: vomito, diarrea,
abbattimento e negli stadi terminali si può avere
blocco renale, con mancata produzione di urina e
stato comatoso del gatto.
Come intervenire?
L’obiettivo principale, oggi, è agire tempestivamente
negli stadi iniziali della malattia, per rallentare, con
cure specifiche, il progredire del processo patologico.
Può essere utile, ad esempio, controllare la quantità
di acqua giornaliera assunta dal vostro micio e la
quantità di urina prodotta, oppure, effettuare intor­
no ai 7-8 anni di età del gatto, un esame delle urine
completo, come marker iniziale di deficit funzionale
renale.
In base a queste indicazioni e con la guida di un
medico veterinario si può completare l’indagine diagnostica con approfondimenti quali: controllo della
pressione, esami del sangue ed ecografie allo scopo di
inquadrare e studiare il paziente.
Quali cure?
Le terapie sono molteplici, soprattutto in base alla
causa sottostante. Fondamentale nelle problematiche
croniche è la somministrazione di diete specifiche
renali. Esse hanno un contenuto proteico e di sali
minerali adatto ai pazienti nefropatici. In commercio
ne esistono diverse in grado di aiutarci nella gestione
alimentare dei nostri gatti e migliorarne la durata e la
qualità della vita.
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bene insieme 37
I GUSTI DEI PICCOLI
NON SONO MAI STATI COSÌ GRANDI.
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Dott.ssa Patrizia Baldrighi - Pedagogista
QUANDO ARRIVA UN FRATELLO
Un momento felice, ma da affrontare nel modo giusto.
Vediamo insieme le mosse da fare e da evitare
Una famiglia numerosa è allegra e divertente, ma ogni
nuovo arrivo deve fare i conti con chi c’era già e viceversa.
Che succede al figlio unico
quando arriva un fratello?
Può capitare che l’evento non sia completamente gradito.
Se questo accade il bambino è proiettato verso un mare di
emozioni che lo disorientano.
I punti fermi della sua vita subiscono una variazione e lui
non ha strumenti per contrastare il disagio se non naturali
meccanismi di difesa come regressione e aggressività.
La prima, lo riporta a stadi di sviluppo già superati in cui
ritrova sicurezza perché li riconosce (li ha già vissuti); la
seconda è un comportamento nei confronti di se stesso,
dell’ambiente, dei coetanei, dei genitori o del nuovo arrivato e rappresenta un istintivo tentativo di reagire alla paura
di perdere la posizione esistenziale che occupava fino a
quel momento.
Il disagio di cui si sta parlando ha un nome ben preciso: gelosia.
Il bambino, in questa fase, teme di perdere l’amore e
l’attenzione incondizionata dei genitori. Da quando diven­
ta il primogenito tutto cambia: non c’è più immediatezza
nella risposta di mamma e papà alle sue esigenze e gli spazi
e i tempi si ridimensionano perché si devono condividere.
Se la posizione del primogenito non è affatto semplice,
anche quella dei genitori è particolarmente difficile e delica­
ta. Ora le “parti” in causa sono due, ma rispondere adegua­
tamente non è facile e, come sempre, il miglior intervento
deve mirare al raggiungimento di un obiettivo educativo:
i comportamenti scorretti, anche se appartengono ad una
disperata reazione di difesa, vanno contenuti e trasformati
in atteggiamenti accettabili e coerenti con i regolamenti fa­
miliari (se non è mai stato permesso consumare il pasto sul
divano guardando la tv, la cosa non cambia per il fatto che
lo sp
azio di
leo
c’è un neonato tra noi). Al tempo stesso, però, è impor­
tante accogliere e comprendere il disagio del primogenito,
offrendogli un’opportunità di espressione che gli permetta
di non percepirsi in secondo piano rispetto al fratellino.
In pratica, ecco come comportarsi
Per lui, re della situazione fino a ieri, non sarà facile, ma
voi genitori potete aiutarlo rendendo l’esperienza del di­
ventare fratelli una tappa di crescita importante. La vostra
difficoltà sarà garantire le stesse attenzioni e condizioni che
gli avete riservato fino all’arrivo del piccolo.
La richiesta di condividere otterrà positivi riscontri se pia­
nificata per tempo la riorganizzazione degli spazi: coinvol­
getelo nella gestione dei locali, degli angoli, dei cassetti o
ripiani, chiedetegli un consiglio, il suo punto di vista su
cosa sarebbe meglio disporre e sistemare.
I tempi, quando il piccolo arriverà, saranno indubbiamenti
frammentati tra pasti e cambi e non tutti hanno la possi­
bilità di ricevere aiuti e allora programmate quotidiani ap­
puntamenti interamente dedicati al primogenito, ad esem­
pio andate a prenderlo a scuola senza fratellino, e prima di
rientrare a casa dedicatevi una bella merenda, ritagliando
lo spazio per chiaccherare o per andare a fare una bella
corsa in bicicletta. Anche per voi questi spazi rappresenta­
no un ottima opportunità per fare il punto della situazione
emotiva sua e vostra.
È consigliabile evitare i confronti sul carattere e/o rimar­
care la sostanziale differenza di età che vede nel più piccolo
un essere indifeso e nel più grande un adulto responsabile
anche se l’età in questione varia tra i 2 e i 10 anni.
Coinvolgetelo il più possibile nel nuovo assetto della fami­
glia, conferitegli piccole e sostenibili responsabilità, sarà il
modo migliore per farlo sentire sicuro del vostro amore e
importante nella sua condizione di primogenito.
cate:
non dimenti
o punto di vista
chiedetegli il su
coinvolgetelo e
di sempre
stesse attenzioni
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ettembre, tempo di rientri dalle vacanze e di ritor­
no a scuola. Cosa c’è di meglio che rinnovare gli
astucci dei nostri bimbi per invogliarli È arrivato il momento di pensare
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NELL’ERA E-BOOK
Mattia Scarsi
N
egli Stati Uniti l’e-book è già un fenomeno
che muove un cospicuo volume di affari ed è
una tendenza a cui si rivolgono
anche i più rinomati autori di Fenomeno o realtà? Facciamo
best-seller come Stephen King, il punto sul libro elettronico
James Patterson, Stephanie Me­
yer (sua la saga di Twilight) e e sullo sviluppo che potrà avere
recentemente John Grisham in ambito scolastico
che ha firmato un contratto con
la casa editrice Random House per digitalizzare tutti
i suoi romanzi.
E in Italia a che punto siamo?
Giunto sul mercato della nostra penisola da re­
lativamente poco, l’e-book promette di rivolu­
zionare anche il mondo della scuola, dai 6 ai 18
anni. Una scuola che in Italia, salvo qualche iso­
lato caso d’eccellenza, è parsa sempre molto pigra
nel mettersi al passo coi tempi e poco propensa
alla digitalizzazione dei propri strumenti didattici.
Qualcosa, però, è iniziato a cambiare ed il M. I. U. R.
(Ministero dell’Istruzione dell’Università e della
Ricerca), il dicastero del Governo che amministra
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Che cos’è un
e-book
e
o, ossia un fil
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zione o sul d lettore elettronico su cu.
un apposito cui si desidera lavorare
tutti i testi su
il sistema scolastico italiano, ha introdotto nei cor­
si didattici, che partiranno nell’anno 2011/2012,
l’adozione dei libri scaricabili (da internet) ed ha
usato parte dei propri fondi per dotare le scuole di
nuovi apparati informatici quali le L.I.M. (Lava­
gne interattive multimediali) e proprio gli e-book.
L’ingresso e la diffusione di questo tipo di tecnolo­
gia nelle classi dei nostri ragazzi porterebbero diversi
vantaggi. Il primo li riguarda direttamente perché
con il libro elettronico, non vedremmo più i nostri
figli partire per la scuola, vessati da uno zaino pe­
sante. Finirebbero così, forse, i tempi delle posture
da correggere per colpa di cartelle zeppe di libri fino
a scoppiare e questo sarebbe già un ottimo traguar­
do per la loro salute. Il secondo è un moderato, ma
crescente risparmio per i libri di testo che gravano
sul bilancio familiare. Facendo un calcolo appros­
simativo di quello che si eviterebbe di spendere in
libri cartacei, fra l’altro con un cospicuo beneficio
anche per l’ambiente, l’e-book consentirebbe un
non trascurabile risparmio. Un’altra bella notizia
che dovrebbe pungolare la Pubblica Istruzione a
correre più decisa verso l’evoluzione tecnologica.
A ben vedere, però, non è solo il modus operandi
della scuola italiana, in lentissimo cammino verso
un futuro già presente in molti stati del mondo, a
frenare la diffusione dei nuovi supporti nelle nostre
scuole, ma sono anche alcune problematiche ancora
irrisolte.
Ecco le principali:
Ogni scuola dovrebbe creare dei corsi per istruire i
docenti (almeno quelli più maturi) sulle modalità di
utilizzo dell’e-book.
Le famiglie, ormai a dire il vero pochissime (meno
del 7%), che non possiedono un computer o un
e-reader dovrebbero dotarsene affrontando una spe­
sa più gravosa rispetto all’acquisto dei tradizionali
volumi cartacei. A queste potrebbe andare incontro
la scuola stessa dotandosi di e-reader, con il vantag­
gio di poterli acquistare su larga scala e dunque ad
un prezzo decisamente più favorevole. Infine, per
funzionare a dovere, l’e-book ha bisogno di navi­
bene insieme 43
trend
gare ed operare molto velocemente in internet, ma
vuoi per difficoltà legate a caratteristiche morfologi­
che, vuoi per mancanza di infrastrutture, non tutto
il territorio italiano è coperto dalla connessione ad
alta velocità. Senza questi elementi le potenzialità
dell’e-book vengono fortemente depauperate e dun­
que rimane in auge la pagina di carta e inchiostro.
Insomma, un primo contatto fra il pianeta scuola
e l’invasione della tecnologia c’è sicuramente stato.
Alcuni esperti del settore sostengono che i prodromi
per un’imminente esplosione del fenomeno e-book
ci siano tutti. Altri rimangono un po’ più cauti ed
osservano guardinghi le mutazioni del mercato.
Gli elementi vantaggiosi sono eloquenti, ma messo
da parte l’entusiasmo iniziale, anche le perplessità
sopra elencate meritano un’analisi attenta, per non
farsi prendere troppo dall’euforia della rivoluzione
digitale.
Tutto probabilmente dipenderà dalla distribuzione
dei costi relativi alla diffusione dei nuovi strumenti
e da una più decisa volontà delle istituzioni italiane
di correre verso l’era multimediale che è già iniziata.
A nostro modo di vedere, per la generale diffusio­
ne di questa nuova strumentazione fuori e dentro
le aule italiane, i tempi saranno ancora piuttosto
lunghi. Anche perché se per sfogliare un catalogo
d’arte o una guida, l’e-book può essere già conside­
rata un’ottima alternativa, per un romanzo, per la
“narrativa da ombrellone” o per il nuovo lavoro del
nostro saggista preferito, la dimensione più giusta è
ancora quella tutta analogica da toccare, da sfoglia­
re, da vivere.
Insomma se l’e-book sarà il futuro, il suo pluriseco­
lare antenato cartaceo, è ancora distante dalla pen­
sione e, ne siamo certi, potrà dire ancora la sua in
molte occasioni.
LIBRO ELETTRONICO
O LIBRO CARTACEO?
L’e-reader dev’essere dotato di un’ampia
autonomia che gli consenta di funzionare
per tutto l’orario scolastico senza dover
ricaricare la batteria con la corrente
altrimenti il pavimento dell’aula diverrebbe
un delta di fili e prolunghe pericolose.
A seconda della memoria del lettore elettronico,
possiamo disporre in ogni momento e portare
con noi un numero immenso di volumi.
Certo dipendiamo sempre dall’energia elettrica
mentre, anche quando manca la corrente, un
libro tradizionale “non si spegne”. Quest’ultimo
poi difficilmente diviene inutilizzabile a causa
dell’eccessiva usura. L’e-reader, invece, così
come i cellulari, gli i-pod o i palmari, è molto più
delicato e soggetto agli urti.
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si possono es
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a limitazion
senza alcun
E-reader o Tablet pc,
quali le differenze?
L’E-reader è un dispositivo dedicato alla
lettura di e-book, cioè libri elettronici; al
suo interno si posso immagazzinare volumi interi in pochi kilobyte. Gli E-reader
più recenti sono dotati di monitor a tecnologia e-ink, cioè in grado di riprodurre
l’aspetto dell’inchiostro su carta, progettati appositamente per non affaticare
la vista durante la lettura.
I Tablet pc sono dei veri e propri computer che attraverso un sistema digitale
permettono, a chi li usa, di utilizzare le
varie funzioni unicamente attraverso lo
schermo, utilizzando un pennino apposito o tramite il touch screen. Il Tablet
pc permette, come l’E-reader, l’archiviazione e la lettura di libri elettronici, oltre
ad avere in sé tutte le funzioni di un
personal computer.
mondo conad
molto più di uno stadio
P
iù che un luogo, quello dell’area dove sorgerà il
nuovo stadio Juventus è un “superluogo” dalle
molteplici funzioni, nato per acco­
gliere ogni giorno consistenti flus­ nasce a torino lo stadio juventus,
si di persone: non solo per grandi il primo in italia di una nuova
eventi sportivi, ma anche per shop­
ping e svago. Si tratta di una rivolu­ generazione di impianti sportivi
zionaria riqualificazione urbanistica con shopping center.
che grazie a Conad, da sempre pro­ Conad è il partner di questo
iettata verso il futuro, potrà contare
su 34.000 m2 di spazi commerciali innovativo progetto
perfettamente integrati nel grande impianto sporti­ per intraprendere una sfida importante che coinvol­
vo. Una sinergia tra sport e quotidianità che assicu­ ge l’intera città di Torino che, quest’anno è stata il
rerà all’area una nuova vitalità, non più limitata solo cuore dei festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità
agli appuntamenti del campionato. Una nuova vita, d’Italia ben rappresentando lo spirito italiano. An­
dunque, 7 giorni su 7, pensata a misura di famiglia. che l’amministratore delegato della Juventus, JeanConad, del resto, come ha sottolineato l’ammini­ Claude Blanc, si trova perfettamente in linea con
stratore delegato di Nordiconad, Mauro Lusetti, in Conad, che ha definito «interlocutore dinamico e
occasione della presentazione del progetto «è un’or­ affidabile, che ha condiviso la visione comune da
ganizzazione di imprenditori del commercio che nel cui è nato un progetto innovativo». Questi i pro­
tempo è divenuta la seconda catena della distri- dromi di una collaborazione che saprà andare lon­
buzione in Italia perché ha saputo aggregare e tano dando fiducia anche al commercio. Si tratta,
innovare, stando sempre accanto alle famiglie infatti, di un investimento di 90 milioni di euro
italiane». E oggi, Conad continua a investire sul per un centro commerciale che darà lavoro a olfuturo, sperimentando nuove formule commercia­ tre 800 persone, con un flusso stimato di 10.000
li che possano unire altri operatori del commercio visitatori al giorno.
UN CENTRO DALLE SOLUZIONI
TECNOLOGICHE INNOVATIVE
Tetto “verde”
Una particolare attenzione è stata riservata allo
studio della copertura, rivestita da un manto
verde vegetale che riduce l’effetto “isola di
calore” della zona, in quanto assorbe la radiazione solare riflettendola in minima quantità;
trattiene una parte delle precipitazioni piovose,
riducendo i picchi di portata delle fognature
delle acque meteoriche; riduce sensibilmente il
sovrariscaldamento del tetto del centro, contribuendo di conseguenza al contenimento dei
consumi energetici.
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funzioni».
bene insieme 45
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ci vuole un fiore
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ORTENSIE, un’esplosione
di colore
Come influenzarne la colorazione
attraverso l’acidificazione del suolo
La coltivazione delle ortensie è piuttosto semplice,
anche perché queste piante non richiedono parti­
colari cure di gestione e la loro aspettativa di vita
è molto lunga, arrivando a vegetare e fiorire per
decenni dalla loro messa a dimora. Erroneamente
si pensa che sia sufficiente fornire loro un po’ di con­
cime per avere le fioriture più colorate, ma in realtà è
il pH del suolo a influenzare il colore dei fiori della
pianta.
Il pH di un suolo esprime, attraverso una scala che
va da 0 a 14, la sua acidità, se compresa tra 0 e 7, o
l’alcalinità, se invece, si hanno valori superiori a 7;
ovviamente 7 è il punto neutro.
Come molti sapranno ogni pianta predilige uno
specifico pH: le piante acidofile (gerani, azalee,
ca­melie, rododendri) vegetano bene in terreno acido,
altre invece in quello neutro o alcalino.
Cosa occorre fare per ottenere
i fiori dell’ortensia con la tonalità
desiderata?
Prima di tutto è opportuno sapere che sono le varietà
a stabilire il colore, pertanto in alcuni casi modifi­
cando il pH si otterrà soltanto una colorazione più
intensa, ma sempre della sua tinta originaria: un fiore
rosa in alcuni casi potrà divenire rosso o viola, ma
non azzurro.
i lavori del mese
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Fatta questa doverosa premessa passiamo ora ad analizzare come modificare la tonalità dei fiori (varietà
permettendo): abbassando il pH del terreno fino ad
un valore di 6 avremo fiori azzurri e abbassandolo
ulteriormente otterremo una magnifica colorazione
blu. Per contro se innalzeremo il pH oltre il punto
neutro avremo tonalità rosa.
Come acidificare un terreno?
In commercio esistono delle cartine dette “tornasole”,
acquistabili nei comuni vivai; è sufficiente inserire
un lembo di questa cartina in una soluzione precedentemente preparata con acqua e un po’ di ter­
riccio raccolto nei pressi della pianta. Il colore che
assumerà la cartina verrà associato ad una scala graduata fornita insieme alla confezione. Conosciuto il
pHh del nostro terreno potremo, quindi, modificarlo
a nostro piacimento, aggiungendo gesso o calce per
renderlo superiore a 7 o sostanze acide per abbassarlo
e indurre la colorazione ad una tinta blu.
Nel caso delle ortensie, il termine fiore è improprio, poiché a colorarsi sono esclusivamente
i fiori esterni e non fertili della pianta, mentre il
fiore vero e proprio, posto al centro della parte
colorata, ha una tonalità sempre chiara.
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Per avere ortensie dai fiori blu
o intensamente colorati
Settembre è il momento migliore per occuparsi di
queste piante. Somministrate al terreno solfato di alluminio in ragione di 2 grammi per litro di acqua o 4 grammi
di prodotto per litro di terreno presente nel vaso; in caso
di piante poste in piena terra distribuite 2 cucchiai di
solfato alluminio per metro quadrato di terreno. Ripetete
quest’operazione 3 volte durante la prossima primavera,
allo sbocciare delle prime gemme.
Concimate le vostre piante
Al rientro delle ferie le concimazioni aiuteranno le vostre
piante a rigenerare le forze; le irrigazioni in questo mese
si riducono progressivamente, rispetto a quelle estive,
poiché il clima mite e le notti con temperature ridotte
eviteranno la evaporazione dell’acqua.
Corteccia
di conifera
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Concime
con Sangue di bue
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bene insieme 47
in pratica
LA MELA
Il frutto per eccellenza,
possiede qualità inaspettate
e procura molteplici benefici.
Grazie alla vitamina A, ai flavonoidi e ai carotenoidi,
ha un forte potere antiossidante, che la rende un’alleata ideale
per la cura e la bellezza del corpo.
Benessere
provala per
Uno straordinario bagno
rilassante. Se devi smaltire lo
stress accumulato durante la gior­
nata, concediti un bagno disintossi­
cante al profumo di mela. Procurati
3 mele di varietà e colore diverso e
tagliale a spicchi. Uniscile all’acqua
tiepida della vasca e immergiti per
una buona mezz’ora. Oltre a favorire il rilassamento, le mele
nutriranno la tua pelle grazie all’apporto vitaminico della polpa
che svolge un effetto protettivo sulle cellule epiteliali.
Sfoggiare una chioma lucente. Ecco qui una maschera
nutriente per avere capelli sani e idratati: frulla 2 mele e 1 bana­
na, aggiungi 2 cucchiai di miele e mescola per bene tutto il com­
posto. Dopo aver fatto lo shampoo, applica la crema sui capelli e
lascia in posa per 10 minuti. Risciacqua con abbondante acqua
tiepida.
Mantenere in piega i capelli. Dopo aver lavato i capelli,
friziona tutta la chioma con del succo di mela renetta. I capelli
manterranno la piega desiderata per diverso tempo senza ricorre­
re alla lacca.
Tonificare la pelle. Dopo una giornata passata al sole, ricor­
dati di idratare profondamente la pelle, specie quella del viso.
Grattugia una mela rossa e mescola il tutto con un cucchiaio
colmo di miele. Lascia agire la maschera per 30 minuti, poi
sciacqua con abbondante acqua tiepida e asciuga tamponando
delicatamente.
Curiosità
Usala per
Eliminare le sostanze nocive
che si respirano. Grazie alla
pectina, la mela è in grado di
favorire l’eliminazione di metalli
pesanti tossici come il piombo e
il mercurio. Una mela al giorno,
aiuta a depurare il corpo, soprattutto per chi vive in città.
Combattere in modo originale l’anemia. Per combattere
le carenza di ferro, prova questo
efficace rimedio che risale ai
tempi del Medioevo. Procurati 8
grossi chiodi di ferro non zincati.
Sterilizzali per alcuni minuti in
acqua bollente e poi inseriscili in
una mela. Dopo 24 ore, libera il
frutto dai chiodi e consumalo il
prima possibile. La mela presenterà dei punti scuri, lì dove prima
erano stati inseriti i chiodi, ma il
sapore resterà assolutamente
invariato. Gli acidi contenuti nella
mela sciolgono infatti il ferro contenuto nei chiodi. In questo semplice modo il frutto si arricchisce
delle proprietà del metallo.
La mela nel tempo ha ispirato leggende e soprannomi illustri. Basti pensare a New York:
La Grande Mela. A inventarlo fu nel 1909 lo scrittore Edward S. Martin che paragonò
lo Stato di New York a un albero di mele, con le proprie radici
nella valle del Mississippi e il frutto a New York.
bene insieme 49
in agenda
Fabiana Magrì
prendi nota!
Appuntamenti
da non perdere
in giro per l’italia
Josef Albers
modena
Mostra alla Galleria
Civica dal 9 ottobre
all’8 gennaio
La mostra a cura di Marco Pierini
intende ricostruire il percorso dell’artista in tutte le sue fasi salienti,
dagli anni del Bauhaus a quelli del
Black Mountain College, della Yale
University, a quando, lasciato l’insegnamento, si dedicò esclusivamente alla pittura. Sono esposte anche le sette copertine
di dischi disegnate per la Command
Records, la casa discografica fondata dal
violinista e ingegnere del suono Enoch
Light con l’innovativa confezione apribile (“gatefold sleeve”), la cui invenzione si deve proprio alla collaborazione
fra Josef Albers e Enoch Light.
INFO www.galleriacivicadimodena.it
Festival Internazionale
di Storytelling
parco dell’appia antica, roma
dal 30 settembre al 2 ottobre
Il festival dedicato alla narrazione orale improvvisata, a cura
della Compagnia Raccontamiunastoria, offre appuntamenti
dalle ore 11 fino a mezzanotte. La sera del 30 settembre si
inaugura con “Fashion Storytelling: una sfilata di storie”.
Per tutta la durata del Festival si svolgeranno spettacoli di
storytelling in italiano e inglese, rappresentazioni pome­
ridiane per bambini e famiglie, incontri interattivi, eventi
itineranti alla scoperta dei siti archeologici della città, con
miti e storie dell’antica Roma, world music, laboratori e
performance di danze tradizionali e popolari italiane.
INFO www.raccontamiunastoria.com
Festival del Thè
e delle Erbe Aromatiche
merano
17 settembre
Presso la famosa Kurhaus il pubblico potrà
incontrare oltre 40 produttori che spieghe­
ranno in prima persona le varietà di erbe
presenti e racconteranno tutta la filiera
dell’agricoltura e dell’alimentazione tipica
dei masi. I visitatori potranno acquistare
direttamente i prodotti e potranno anche visionare
un filmato che spiega tutte le fasi di raccolta, con­
servazione e lavorazione delle spezie e del the di
montagna. L’ingresso è gratuito.
INFO www.gemeinde.meran.bz.it
Festival della Letteratura
Ebraica
vecchio ghetto, roma
dal 17 al 21 settembre
In un linguaggio polivalente,
partendo dalla letteratura per
sfociare nella musica e nell’arte,
attraverso un percorso fatto di
mostre ed eventi tematici, degu­
stazioni kasher, visite dei luoghi ebraici e concerti
“Jewish Jazz”, la quarta edizione del Festival
aspira a regalare un’esperienza unica e viva di quel
mondo vasto e affascinante più comunemente
chiamato “Cultura ebraica”. Una sezione speciale
del Festival sarà dedicata ai 150 anni dell’Unità
di Italia con eventi volti a ricostruire il contributo
ebraico al Risorgimento e l’influenza reciproca tra
quest’ultimo e il movimento Sionista.
INFO: www.festivaletteraturaebraica.it
za.
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Smalti e oreficeria
di Milano
nel Ducato no, milano
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SCA è il più grande proprietario di foreste in Europa. Le foreste di SCA
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naturale del ciclo di vita globale. Che noi abbiamo a cuore.
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Colazione
Con Audrey
Sam Wasson, in questo
saggio insolito e bril­
lante, racconta la genesi
e la realizzazione di un
film a suo modo unico:
“Colazione Da Tiffany”.
Rivela gli episodi rocam­
boleschi che hanno
segnato una lavorazione
piena di imprevisti; i
trucchi escogitati dal regista Blake Edwards e dai
suoi compagni d’avventura per passare illesi, o
quasi, tra le maglie della censura e le intuizioni
che hanno consentito al film di fare breccia nei
cuori degli spettatori. Tutto a partire dalla storia
di un’attrice destinata a diventare un’icona del
gusto e dell’eleganza: Audrey Hepburn. La quale,
nel momento in cui la società si sentiva soffocare
nei vecchi panni del primo dopoguerra e scalpi­
tava aspettando un cambiamento, finì con l’in­
carnare, grazie al personaggio di Holly Golightly,
uno stile di vita libero da polverosi moralismi,
dove il sesso non era più né un tabù né una con­
danna. «Holly/Audrey si fissò nell’immaginario
come creatura disinibita e ribelle, non come pro­
stituta. Non si può arrivare a dire che gettò i semi
del movimento femminista ma rese accettabili,
anzi, attraenti, nuovi modelli di condotta: andava
bene anche non sposarsi ed essere sessualmente
attive, divertirsi, bastare a se stesse. Anche nel
vestire: il nero, che al cinema era il colore delle
“donnacce”, diventò un “passepartout”, sinonimo
di chic e praticità» (Sam Wasson).
Sam Wasson
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musica, libri e...
Arancia Meccanica
Regia di Stanley Kubrick
con Malcolm McDowell,
Patrick Magee, Michael
Bates, Adrienne Corri
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Ecco una di quelle occa­
sioni che non bisogna
lasciarsi sfuggire. Per il
quarantesimo anniversario
torna, in versione blu-ray,
“Arancia Meccanica”, uno
dei capolavori di Stanley
Kubrick. Notevole dal punto di vista cine­
matografico per ricerca d’immagine, colore
e suono, questa favola filosofica racconta
“le avventure di un uomo i cui principali
interessi sono lo stupro, l’ultraviolenza e
Beethoven”. Il regista americano, che dimo­
stra una straordinaria abilità nel perseguire
e realizzare “immagini dialettiche”, spinge al
massimo il suo pessimismo razionalista: in “A
Clockwork Orange” (titolo originale) l’essere
umano si afferma soltanto attraverso la bar­
barie, incapace com’è di ipotizzare un quadro
sia pur utopico di “vita felice”. “Nel film - ha
scritto Marco Paris - Kubrick esprime i suoi
dubbi riguardo al senso di qualsiasi educazio­
ne, alla possibilità di eliminare la violenza dal
mondo. L’idea centrale della pellicola, alla
fine, tocca il problema della libertà di scelta:
se veniamo privati della facoltà di scegliere
tra il bene e il male, perdiamo la nostra uma­
nità?”. Da segnalare, tra i contenuti speciali,
il documentario «Still Tickin’» sulla paura
che il film fece allo stesso Kubrick.
Telemann Trios &
Quartets
Georg Philipp Telemann
Ensemble Meridiana
Linn
€ 19,50
Ogni tanto, dalle pagine
di questa rubrica, ci piace
segnalare qualche cd
di musica classica. Lavori che, pur lontani
dalla ricerca di un facile consenso, siano
in grado di catturare l’attenzione di un
pubblico più vasto. È il caso del disco in
questione, nel quale l’Ensemble Meridiana
interpreta alcuni Trii e Quartetti di Georg
Philipp Telemann (1681-1767), celebrato
dai contemporanei come il più grande dei
compositori tedeschi. Il complesso, nato
qualche anno fa a Basilea, restituisce come
meglio non si potrebbe la bellezza del lin­
guaggio telemanniano, mettendone in luce i
tratti salienti: la scrittura lineare ma genial­
mente risolta, la plasticità della melodia, la
vivacità ritmica. Tutti elementi che fanno
del musicista di Magdeburgo un autentico
campione del Settecento arguto e galante.
“In queste composizioni - ha scritto Claudio
Strinati - Telemann conduce le parti con una
cura amorevole e ispirata del movimento
delle voci, sempre incalzanti e necessarie, per
elevare l’animo verso il viaggio del pensiero,
quando insegue le sembianze del Reale per
rispecchiarle in sé”.
bene insieme 53
La carne di vitello è buona e sicura.
Ovviamente è soggetta ad appositi controlli.
In qualità di consumatore, lei vuole mangiare alimenti buoni ad un costo equo. Ma il prodotto deve essere
anche sicuro. La carne di vitello soddisfa ad ognuno di questi requisiti. Il governo e le aziende hanno
stipulato accordi precisi circa la cura della qualità. Vigono regole severe, per esempio, relative alla sicurezza
alimentare, all’igiene, all’etichettatura ed alla tracciabilità della provenienza della carne. Il rispetto di tali
accordi viene rigorosamente controllato. Ecco come facciamo tutto questo!
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li.
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magari da qualche partitella del vostro sport preferito organizzata tra
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trovare nuovi contatti con cui organizzare una sfida. Se invece avete
già il vostro gruppetto di amici, potrete creare il profilo della vostra
squadra e organizzare partite e tornei contattando direttamente i campi da gioco da affittare. Un’ultima chicca: subito dopo la registrazione
potrete creare la vostra figurina di Fubles caricando la vostra foto... un
desiderio irrinunciabile per ogni sportivo che si rispetti!
CI VORREBBE UNA GUIDA
Quante volte i problemi anche più banali ci sono sembrati insormontabili? Già, se avessimo avuto una guida, un manuale, qualcuno che “se
ne intende” tutto sarebbe stato più semplice. Bé, oggi neanche a dirlo,
la soluzione è sul web. Date un’occhiata a http://it.ewrite.us
un originalissimo sito dove trovare delle vere e proprie guide passo passo
su “come fare praticamente di tutto”. Da come avere unghie perfette
a come fare per giocare al videogioco del momento,
insomma di tutto e di più. Le guide sono consultabili
gratuitamente e sono create dagli utenti della community
del sito. Se anche voi avete qualcosa da “insegnare” non
vi resta che registrarvi (gratuitamente) e pubblicare la
vostra guida. Più sarete attivi nello scrivere, nel consultare e nel votare le guide più acquisterete “popolarità” tra
gli utenti, fino a diventare una vera “autorità”.
parole dal web
UPLOAD
Capita spesso di leggere questa
parola mentre navighiamo in
rete. Si tratta in pratica del procedimento inverso del download, anziché scaricare contenuti
dalla rete al proprio computer,
l’upload permette di caricare
dati dal computer alla rete. Ogni
volta che caricate una foto su
facebook, che mettete un allegato in una mail, ecc. eseguite
un’operazione di upload.
SHARE
Molti di noi associano questo
termine alla televisione, dove indica il numero di persone che
hanno seguito un determinato
programma, nel linguaggio della rete share (dal verbo inglese
che significo condividere) indica
l’operazione attraverso la quale
si mettono a disposizione di altri
utenti file o altre risorse. Non ci
sono limitazioni, potete condividere qualsiasi tipo di dato... l’importante è non violare le leggi sui
diritti d’autore.
PDF
Questa sigla si sente davvero
spesso nel mondo dei computer.
Si tratta di un formato di file molto
comune e adatto allo scambio
di dati tra computer diversi, come
suggerisce la sigla che è l’acronimo di Portable Document Format. I pdf sono in pratica stampe
su file di documenti, per questo
mantengono le caratteristiche di
impaginazione e aspetto e non
possono essere modificati direttamente.
segnalato da voi
Questo blog
è stato segnalato
Se pensate che il cinema non abbia segreti per voi, che la
vostra cineteca sia davvero sconfinata e che vada da Alvaro da Serena A.
Vitali a Akira Kurosawa, se non fate altro che citare scene e
Se vuoi segnalare
frasi di film… mettetevi alla prova! Potreste scoprire di essere
un sito curioso
davvero degli esperti oppure che in realtà non siete dei veri
o un blog stravagante
cinefili… per farlo visitate il sito www.moviesquiz.it.
scrivi a:
Si tratta di un divertentissimo sito in cui troverete quiz e
[email protected]
giochi legati al mondo del cinema e dei film. Dai classici
SI FA PRESTO A DIRE CINEFILO
puzzle di immagini, ai quiz sulle citazioni
fino al divertente gioco degli “invisibili”:
fotogrammi di film nei quali vengono tolti
i volti degli attori. Indovinare da quale
film provengano non è per niente facile,
provare per credere!
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e di storie da raccontare.
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soldi&società
Luca Olivetti - Avvocato
CONCILIAMO!
Una legge introduce l’obbligatorietà del tentativo di conciliazione
prima di una causa attraverso il procedimento di mediazione.
Vediamo insieme di cosa si tratta e come funziona
A seguito dell’approvazione del Decreto Legislativo
4 marzo 2010 n. 28 viene introdotto nel nostro
ordinamento l’istituto della mediazione, ovvero
l’attività professionale svolta da un terzo imparziale
(c.d. mediatore) e finalizzata ad assistere due o più
soggetti sia nella ricerca di un accordo amichevole
per la composizione di una controversia, sia nella
formulazione di una proposta per la risoluzione
della stessa al fine di evitare il ricorso giudiziale.
Pertanto, ad oggi, chi intende esercitare in giudizio un’azione relativa ad una controversia
in materia di diritti reali (divisione, successioni
ereditarie, patti di famiglia, locazione, comodato,
affitto di aziende, risarcimento danni da responsabilità medica e da diffamazione con il mezzo della
stampa o con altro mezzo di pubblicità, contratti
assicurativi, bancari e finanziari), è tenuto preliminarmente e obbligatoriamente ad esperire
il procedimento di mediazione; mentre, per le
controversie in materia di condominio e risarcimento del danno da circolazione di veicoli,
l’obbligatorietà è stata differita al 20 marzo 2012.
Il procedimento di mediazione si svolge senza
formalità particolari e viene introdotto con una
semplice domanda, presentata all’organismo (che
deve essere accreditato) scelto liberamente dalle
parti. Una volta avviata la mediazione, il mediatore organizza uno o più incontri mirati alla
composizione amichevole della controversia.
Se l’accordo viene raggiunto, il mediatore forma un
processo verbale al quale è allegato il testo dell’accordo medesimo; nel caso di mancato accordo, il
mediatore può fare una proposta di risoluzione della
lite che le parti restano libere di accettare o meno.
In ogni caso, il mediatore formula una proposta
di conciliazione se le parti gliene fanno concorde
richiesta in qualunque momento del procedimento.
Il procedimento di mediazione deve avere
comunque durata non superiore a quattro mesi.
Per maggiori infomazioni
http://www.adrplus.info/
Tutti gli atti, documenti e provvedimenti relativi al
procedimento di mediazione sono esenti dall’imposta di bollo e da ogni spesa, tassa o diritto di
qualsiasi specie e natura.
Il verbale di accordo è esente dall’imposta di registro entro il limite di valore di € 50.000, altrimenti l’imposta è dovuta per la parte eccedente.
Le parti devono anticipare le spese di avvio del procedimento (pari a € 40) e pagare le spese di mediazione,
a seconda del valore della lite. Nella sostanza dovrà
essere riconosciuto al mediatore una percentuale sul
valore del contenzioso. La mediazione è totalmente
gratuita esclusivamente per i soggetti che nel processo
ordinario beneficiano del gratuito patrocinio, in tal
caso all’organismo non è dovuta alcuna indennità.
Alle parti che corrispondono l’indennità di mediazione presso gli organismi è riconosciuto, in caso
di successo della mediazione, un credito d’imposta
commisurato all’indennità stessa, fino a concorrenza
di € 500.00 e, in caso di insuccesso, il credito d’imposta è ridotto della metà.
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vergine 24 ag - 22 sett
Giove ancora in Toro cavalca
l’onda del successo con briglie sicure:
dal 22 anche Venere nel segno
aumenta il vostro fascino e le chance
di riuscita. Inoltre, Nettuno,
rientrato in Acquario,
vi aiuta a vederci chiaro.
ariete 21 mar - 20 apr
Dal 15 Venere entrata in Bilancia vi
conferisce un periodo di serenità in
amore e di nuove amicizie che vi faranno
allegria, stemperando un po’ la gravità
dell’opposizione di Saturno che vuole
scelte difficili.
toro 21 apr - 20 magg
Vacanze di passione con Venere in Leone
fino al 21; poi, passando in Vergine,
sarete più sereni e distaccati dal folle
sentimento che fa battere in cuore, ma
agita il quotidiano. Anche la concretezza
di Venere in Vergine vi aiuta sul lavoro.
gemelli 21 mag - 21 giu
Marte in Cancro dal 3 da fondo al
portafogli per delle vacanze eccezionali
ed esotiche. Non esagerate con le spese,
Nettuno rientrato in Acquario, confonde
un po’ le faccende pratiche, ma in compenso vi regala intuizione.
cancro 21 giu - 22 lug
L’entrata di Marte nel segno, fa fibrillare
le vostre giornate di azioni, viaggi, telefonate e molto nervosismo. Lasciate spazio
al sentimentalismo e al romanticismo. Se
non siete ancora andati in vacanza, fatelo
e state tranquilli e godetevi l’ozio.
leone 23 lug - 23 ag
Venere nel segno fino al 21, vi regala
un periodo d’amore e di passione senza
remore. Anche al lavoro si potrà godere
dello stesso slancio con uno scenario,
però, meno da sogno, più reale.
bilancia 23 sett - 22 ott
L’entrata di Marte in Cancro dal 3,
suscita in voi uno spirito di rivalsa nei
confronti del prossimo: se siete in ancora
in vacanza usate questo sentimento nello
sport, ma se siete ancora in città a lavorare, non usatelo con i colleghi.
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CAPRICORNO 22 dic - 20 genn
Dal 3 dovete mantenervi calmi e riflettere prima di parlare o agire: infatti, Marte
entra in Cancro e si pone in aspetto
di opposizione transitando nella vostra
settima casa quella delle unioni, sentimentali e professionali.
scorpione 23 ott - 22 nov
ACQUARIO 21 genn - 19 febb
sagittario 23 nov - 21 dic
PESCI 20 febb - 20 mar
Marte in Cancro dal 3 è ottimo per
tutto: l’amore, il lavoro e la salute. Infatti
il pianeta dell’azione vi rimette in forma
dopo i mesi invernali faticosi e noiosi. In
amore tanta passione.
L’uscita di Marte dai Gemelli vi rinfranca un quotidiano più sereno; l’amore è al
massimo per quasi tutto il mese, grazie
al trigono di Venere che dal Leone, vi
regala di tutto di più.
Venere in Leone fino al 21 allieta le
vostre vacanze con l’amore, la passione
e tanto divertimento. Anche Mercurio
in Leone, vi farà trovare nuovi amici e
qualche euro in più sul conto in banca.
Per voi “l’estate” arriva il 22 , con l’entrata di Venere in Vergine nella vostra casa
delle unioni, la settima. Amori nuovi o
passione ritrovata con il partner istituzionale, vi rimettono di buon umore.
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