Comune di Anzola dell`Emilia

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Comune di Anzola dell`Emilia
COMUNE DI ANZOLA
Mercoledì, 12 ottobre 2016
COMUNE DI ANZOLA
Mercoledì, 12 ottobre 2016
Comune di Anzola
12/10/2016 larepubblica.it (Bologna)
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Gli appuntamenti di mercoledì 12 a Bologna e dintorni: la Fiera del...
Cronaca
11/10/2016 Bologna Today
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100 Tritoni crestati liberati alla Bora di Persiceto
12/10/2016 La Repubblica (ed. Bologna) Pagina 16
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Eventi
11/10/2016 larepubblica.it (Bologna)
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Gli appuntamenti di martedì 11 a Bologna e dintorni: Marco Pesatori
Politica locale
12/10/2016 La Repubblica (ed. Bologna) Pagina 7
SILVIA BIGNAMI
Ma la Bologna rossa e cuperliana si schiera per il Sì
12/10/2016 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 18
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«Il consiglio comunale latita da oltre due mesi»
Sanità, sociale e servizi per l'infanzia
12/10/2016 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 18
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ANZOLA, UNA MANO SUL CUORE
Sport
12/10/2016 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 9
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Cagliari­Atletico Castenaso e Futa­Valsanterno in un gruppo all' insegna...
12/10/2016 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 9
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Promozione, Anzolavino e Casalecchio provano ad agganciare il Sanpaimola
Pubblica Amministrazione ed Enti Locali
12/10/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 5
DAVIDE COLOMBOMARCO ROGARI
Pensioni, 4 canali per l' Ape social
12/10/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 6
MASSIMO FRONTERAMAURO SALERNO
Per la ricostruzione 4,5 miliardi
12/10/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 18
MAURO SALERNO
Comuni, priorità alle opere incompiute
12/10/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 18
GIORGIO SANTILLI
Le opere pubbliche accelerano
12/10/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 21
GIANNI TROVATI
In perdita il 42,5% delle «mini­partecipate»
12/10/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 26
MARCO BELLINAZZO
Stadi vecchi, 750 milioni di incassi persi
12/10/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 46
GIACOMO ALBANO
Leasing, l' utilizzatore paga il bollo
12/10/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 46
ALESSANDRO LONGO
Pa digitale, correzioni al «codice»
12/10/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 48
PATRIZIA MACIOCCHI
Impresa fuori gara solo se si prova che l' offerta è concordata
12/10/2016 Italia Oggi Pagina 2
MARINO LONGONI
Il federalismo si è rivelato una mangiatoia
12/10/2016 Italia Oggi Pagina 8
CESARE MAFFI
Province morte, subito resuscitate
12/10/2016 Italia Oggi Pagina 10
GAETANO COSTA
Anche il Pd dice no ai migranti
12/10/2016 Italia Oggi Pagina 39
Già mille partecipate a rischio
12/10/2016 Italia Oggi Pagina 39
L' Anci chiede a Madia flessibilità sul personale
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Allo studio la gestione pubblico­privata
12/10/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 26
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Anci, oggi l' elezione di Decaro presidente
12/10/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 22
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FRANCESCO CERISANO
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12 ottobre 2016
larepubblica.it (Bologna)
Comune di Anzola
Gli appuntamenti di mercoledì 12 a Bologna e
dintorni: la Fiera del libro
Dal teatro alla musica, una selezione degli eventi in programma in città per decidere,
anche all' ultimo minuto, come trascorrere la serata
Non solo chi legge vive più vite, come diceva
Umberto Eco, ma anche il libro stesso può
rifarsi un' esistenza. Quelli che da oggi sono
esposti sugli scaffali della Fiera del libro di
Bologna, nell' edizione autunnale aperta fino al
25 novembre (dalle 9 alle 19,30 tutti i giorni
compresi i festivi), rinasceranno letti da occhi
nuovi, riposti su scaffali altrettanto nuovi in
case lontane anche centinaia di chilometri da
quel salotto in cui furono sfogliati per la prima
volta. Non fosse che di mezzo c' è anche il
commercio con le sue transazioni, questo
appuntamento ottobrino col libro in piazza XX
settembre, potrebbe essere paragonato a un
gigantesco "bookcrossing". Libri che vengono
scambiati e che sono passati di mano
innumerevoli volte come l' edizione scolastica
dei "Promessi sposi" degli anni '50 curata da
Pietro Nardi, la cui copertina sembra mostrare
le fatiche di decine di studenti, o i due volumi
del dizionario d' italiano Petrocchi del 1906
con la copertina abrasa per aver risolto
migliaia di dubbi lessicali. I sette espositori
"storici" presentano un gigantesco emporio
che va dai classici di editori gloriosi ed estinti
come Vallecchi o Vallardi, fino ai celeberrimi
"oscar Mondadori", alla "Piccola biblioteca
Einaudi", ai "Meridiani" d' antan o agli ormai
rarissimi volumi della "Sugarco". Libri d' arte, letteratura, saggistica, cataloghi, antiquariato, fumetti,
volumi per bimbi e per ragazzi, testi in lingua, collezioni di riviste, dischi di vinile (tra cui l' incisione del
celebre concerto di Woodstock del '69): la varietà dell' offerta è da supermarket. Ma la fiera non può
essere paragonata al semplice commercio del libro usato anche se la maggior parte dei volumi esposti
sono remainders o frutto di acquisti da privati. Tutto è passato al setaccio critico di chi sceglie cosa
acquistare per poi vendere. Laura Brasa, presidente della Fiera bolognese, ha acquistato parte della
biblioteca di un colto signore defunto i cui nipoti non potevano ospitare tutta la sua eredità libraria. Sullo
scaffale di piazza XX settembre sono così finiti 5mila volumi tra cui alcune rarità come le prime edizioni
de "Il deserto dei tartari" e del pavesiano "Paesi tuoi" , entrambe del '42, passate al vaglio della censura
fascista. Nei 400 metri quadrati ci sono libri orfani, libri ripudiati, libri invenduti o libri sfogliati fin quasi
alla consunzione. E sotto il grande tendone si possono concludere ottimi affari. Se la lettura è ostacolata
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12 ottobre 2016
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Comune di Anzola
dal prezzo dei libri, qui il costo è mediamente la metà. Anche oltre visto che il grande catalogo della
mostra su Giotto si può avere a 40 euro anziché 135 e quello della rassegna su Tamara de Lempicka a
10 da 42. «Qui il pubblico è molto eterogeneo» dicono Gianni Britti e Alessandro Castrotta, due dei sette
librai. «Vengono anche dall' estero, molti sono clienti occasionali, ma c' è anche l' acquirente fedele.
Oppure il bibliofilo ultraspecializzato». Il Quartetto di Venezia. Cambiano tempi, stili e mezzi d'
espressione, ma il quartetto, come lo conosciamo nella sua formazione a due violini, viola e violoncello,
resiste da due secoli e mezzo. E proprio perché il catalogo, già sterminato, cresce di anno in anno,
Bologna Festival fissa due momenti antipodici nel concerto che stasera alle 20.30, all' Oratorio di San
Filippo Neri, arricchisce il ciclo "America Novecento" all' interno de Il Nuovo l' Antico. Il Quartetto di
Venezia, cui si deve gran parte della riscoperta e delle incisioni delle pagine di Boccherini e Malipiero,
propone due quartetti distanti tra loro 170 anni. Elliott Carter, il più longevo dei compositori americani,
scrisse il suo tagliente Quinto nel 1995, all' età di 87 anni (ne avrebbe vissuti altri diciassette,
continuando a scrivere copiosamente); Ludwig van Beethoven, invece, completò il suo Dodicesimo nel
1825, riempiendolo di un lirismo paragonabile ai capolavori coevi, la Nona Sinfonia e la Messa in re
minore. Ascoltarli insieme, a specchio, è il senso richiesto dalla serata. Figaro rivisitato. Un giovane
operaio, bello e un po' bulletto, e una cantante lirica sono le vittime innocenti di un burlone Cupido che
lancia le sue frecce nel parco dove i due passeggiano, gettandoli nelle braccia l' una dell' altro. Nasce
così un amore che sulla carta sembrava impossibile, cesellato dalla musica di Mozart, "Le nozze di
Figaro". È questa la trama di "Farfallone amoroso", lo spettacolo di Fausta Molinari che va in scena alle
ore 21 al Teatro Dehon, interpretato da Silvia Salfi e Luca Mazzamurro, con l' accompagnamento
musicale dal vivo della pianista Silvia Orlandi. «Dopo anni di teatro "da camera", dedicato alle vite dei
grandi compositori, mi sono abbandonata al gusto dell' invenzione ­ spiega la regista ­. Una piccola
idea può diventare una pièce se si ha il cast perfetto: una cantante­attrice, un attore­mattatore e una
pianista». Il disco di Dente. Rappresenta il lato intimo e introspettivo, leggermente sentimentale e
pervicacemente ironico, della scena musicale indie italiana. E oggi Dente, all' anagrafe Giuseppe
Perveri, lo racconta al pubblico presentando il suo ultimo album «Canzoni per metà», uscito il 7 ottobre
per l' etichetta Pastiglie, in un incontro previsto alle ore 18 alla libreria Feltrinelli di piazza Ravegnana 1.
Una presentazione live, acustica, in cui il cantautore darà saggio della nuova opera che rimaneggia le
composizioni fino a renderle brevi excursus musicali che nell' album veleggiano su sonorità di chitarre
acustiche, batterie, tastiere e altri marchingegni elettronici. Le metà chiamate in causa dal titolo non
sono un indicatore della durata dei brani, ma fanno riferimento alle tante donne passate nella vita
sentimentale, passata, presente e futura. Musica MARCO FERRI TRIO Alle 22,30 alla Cantina
Bentivoglio (Mascarella 4/B), per la rassegna Main Street Main Stream, concerto del Marco Ferri Trio.
ACID MOTHERS TEMPLE Alle 22 al Locomotiv (Serlio 25/2), concerto della band noise psichedelica
giapponese Acid Mothers Temple, in apertura Fulkanelli. JUMPING THE SHARK Alle 22 all' Arterìa
(vicolo Broglio 1/e), il duo marchigiano Jumping The Shark presenta il nuovo album "Sogni Pesaresi"; in
apertura Solid Switch. MIKE NASH E SUPERCATS Alle 21,30 al Bravo Caffè (Mascarella 1), per il ciclo
di serata di crowdfunding Lifebelt Night, concerto di Mike Nash e a seguire la band Supercats & the
Badger. OSTERIA DEL MANDOLINO Alle 21 al Barazzo Live (Pratello 66/b), valzer, polka, mazurka e
altri ballabili dell' 800 con l' Osteria del Mandolino. IL SALOTTO DI SPIROGI Dalle 20 al Cortile (N.
Sauro 24/b), aperitivo con buffet e dalle 21,30 jam funky "Il salotto di Spirogi", vini e vinili selezionati da
Moreno Spirogi. Teatro ALLARMI! Fino al 16 ottobre alle 21 (sabato alle 20, domenica alle 16.30) nella
sala Salmon dell' Arena del Sole (iva Indipendenza 44) continuano le repliche dello spettacolo "Allarmi!"
di ErosAntEros, regia di Davide Sacco e Agata Tomsic. Incontri FESTA DELLA STORIA Alle 16,30 in
Sala Farnese a Palazzo d' Accursio (p.za Maggiore 6), per la Festa della Storia, incontro "Dallo Statuto
dei lavoratori alla Carta dei diritti universali", con Adolfo Pepe, Vincenzo Colla, Maurizio Lunghi, saluti di
Virginio Merola, Rolando Dondarini e Anna Salfi. Alle 20,30 alla Sala Sassi di Castel San Pietro,
conferenza "La fondazione del borgo franco Castrum Sancti Pietri". GIOVANNA GRIGNAFFINI Alle 18
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all' Ambasciatori (Orefici 19), Giovanna Grignaffini presenta con Teresa Cavina il suo libro "Come il volo
di un colibrì" (Bompiani). ALBERTO GIUFFRE' Alle 18 alla Zanichelli (p.za Galvani 1/H), Alberto Giuffrè
presenta il suo libro "Un' altra America" e ne parla con Simone Sabattini. L' ULTIMO UOMO Alle 18 alla
libreria Trame (Goito 3/C), presentazione del libro "L' Ultimo Uomo. La guida ufficiosa al Campionato di
calcio seri A 2016­2017" a cura di Timothy Small e Daniele Manusia, conduce Moreno Mari.
TERREMOTO E BUSINESS Alle 20,30 a Lettere e Filosofia (Zamboni 38), Silvia Pitzalis, Brigate di
Solidarietà attiva, Spazio Guernica dibattono su "Terremoto, business delle emergenze, solidarietà dal
basso". GREEN FARM MOVEMENT Alle 17 alla biblioteca Ruffilli (vicolo Bolognetti 2), incontro sulle
proposte di tirocinio all' estero di GreenFarmMovement rivolte agli studenti. SIL MNEMOSINE Alle 17,30
alla Biblioteca Italiana delle Donne (via del Piombo 5), presentazione della collana "SIL Mnemosine" e
dell' ebook "Terra e parole" a cura di Roberta Falcone e Serena Guarracino. ARCHIVI DI PERSONA
Dalle 10 alle 18 alla biblioteca Raimondi del Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica (Zamboni
32), convegno "Archivi di persona, memoria, rappresentazione e ricerca". Eventi IL ROMPICUORI Alle
22,15 al Lumière (Azzo Gardino 65), per la retrospettiva dedicata alla commedia ebraica, proiezione de
"Il rimpicuori" di Elaine May. L' ARTE NEL CAFFE' Dalle 17 alle 18 alla caffetteria Montecarlo Coffee
Culture (via Ugo Bassi 31/e), "L' Arte nel Caffè", esposizione in anteprima del quadro "Mimì" del pittore
ottocentesco Antonio Mancini, con intervento critico del gallerista Enzo Savoia. ARTE E STORIA Alle 21
nel teatro di piazza Lambrakis (sotto la chiesa di Nostra Signora della fiducia), per il ciclo "Arte e storia
al villaggio Due Madonne", Milko Marchetti presenta "Emozioni naturali". STAND UP COMEDY Alle 21
al Macondo (Pratello 22), serata all' insegna dell' umorismo Stand Up con l' Open Mic, microfono aperto
a chi vuole esibirsi. LIBRI SCARTATI Dalle 16 alle 19 nella piazza coperta Umberto Eco della biblioteca
Salaborsa (p.za Nettuno 3), "La seconda vita dei libri" bancarella di libri scartati a cura dei volontari di
Bibliobologna: offerta libera a favore del rinnovo delle collezioni della biblioteca. BAMBINI E GENITORI
Alle 10 alla biblioteca Tassinari Clò (Casaglia 7), letture ad alta voce, ninne nanne e filastrocche da 0 a
36 mesi, gratuito. Alle 17 in Salaborsa (p.za Nettuno 3), "Diventare genitori" incontro per coppie in
attesa o con neonati nei primi mesi di vita. LA FAMIGLIA FANG Alle 21 al cinema Giada di Persiceto,
per la rassegna Film&Film, proiezione di "La famiglia Fang" di Jason Bateman, con Nicole Kidman e
Jason Bateman, 5,50 euro. CORSI DI LINGUE Alle 20,30 alla biblioteca comunale di Ozzano, l'
associazione American English Courses presenta i corsi di lingue straniere (inglese, tedesco e
spagnolo), info 051945564. ROMULO PASSOS Alle 19,30 al centro giovanile Ca' Vaina di Imola,
inaugurazione della mostra fotografica di Romulo Passos che racconta storie di vita in bianco e nero.
Regione ORGANISTA DEL PAPA Alle 21 nella chiesa di Sant' Agnese a Modena, l' organista della
Cappella pontifica Sistina Juan Paradell Solé propone musiche di Aguilera de Heredia, Bach, Franck,
Torres Bossi e Gulmant, gratuito. TRAIETTORIE Alle 20,30 alla Casa della Musica di Parma, per la
rassegna Traiettorie, Francesco D' Orazio al violino e Giampaolo Nuti al pianoforte propongono
musiche di Berio, Crumb, Cacioppo, Wolpe, Feldman, Carter, Adams. JUVENTUS STORY Ancora per
oggi al cinema Multiplex Le Befane di Rimini sarà proiettato "Bianconeri Juventus Story" di Marco e
Mauro La Villa. ARPE FANTASTICHE Alle 17 a Palazzo Bonacossi a Ferrara, sarà presentato il libro di
fiabe con CD "Arpe fantastiche" di Sara Fantini e Irene De Bartolo, illustrato da Nicoletta Altieri: lettura di
brani e intermezzi musicali. MATTHIEU MANTANUS Alle 18,30 a Palazzo Rasponi a Ravenna, incontro
col direttore d' orchestra svizzero Matthieu Mantanus. GIORGIO BASSANI Alle 15,30 alla Libera
Università Crostolo di Reggio Emilia, per la rassegna Racconti ad alta voce, Beatrice Spallanzani parla
di Giorgio Bassani e delle storie della sua Ferrara. SORELLE BRONTE Alle 17 alla biblioteca Ariostea
di Ferrara, per la Compagnia del libro, Silvia Lambertini e Matteo Pazzi propongono letture critiche dalle
opere delle sorelle Bronte. ARGILLE AZZURRE Alle 19 al Museo Malmerendi e alle 21 al Museo Carlo
Zauli di Faenza (RA), inaugurazione della mostra di sculture di argille azzurre "Clay Time Code" di
Barbara Deponti. SAHARAWI Alle 9,30 nella Galleria Europa del Palazzo comunale di Modena, nell'
ambito della mostra fotografica "Tana libera tutti" di Livia Tassinari, dedicata al popolo Saharawi (fino al
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Comune di Anzola
17 ottobre), il Comune di Modena firma il nuovo Patto di Amicizia con la Repubblica Araba Saharawi
Democratica. FIORE Alle 21 al cinema Mac Mazzieri di Pavullo, per la rassegna Gli italiani lo fanno
meglio, proiezione di "Fiore" di Claudio Giovannesi, 5 euro.
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11 ottobre 2016
Bologna Today
Cronaca
100 Tritoni crestati liberati alla Bora di Persiceto
100 Tritoni crestati liberati alla Bora di
Persiceto Immessi nelle vasche del Centro
anfibi dell' area finanziato da Ministero dell'
Ambiente Redazione I più letti di oggi 1
Incidente sulla Vignolese, morto un 65enne di
Zola Predosa Presso l' Area di Riequlibrio
Ecologico La Bora di Persiceto si è tenuta la
liberazione di un centinaio di Tritoni crestati
provenienti da Ferrara che sono stati immessi
nelle vasche del Centro anfibi dell' area
finanziato da Ministero dell' Ambiente,
Regione e Giapp. Dopo i saluti delle autorità ­
fra cui il sindaco del Comune di Persiceto
Lorenzo Pellegatti ­ Andrea Morisi e
PaolaBalboni, del settore recupero e gestione
ambientale di Sustenia, hanno illustrato l'
operazione di recupero del centinaio di animali
che sono stati rinvenuti nei sotterranei del
Palazzo degli specchi di Ferrara. Dopo il
ritrovamento, gli anfibi sono stati portati nel
centro di recupero animali selvatici "Otus"
della Lipu di Bologna che insieme al Museo di
Storia Naturale di Ferarra e ad Arpae hanno
individuato l' Area di Riequlibrio Ecologico "la
Bora" come luogo adeguato. L' area dal 1999
ospita un centro per la riproduzione degli
anfibi e rettili, oggi strutturato come Centro
Regionale per la biodiversità. Nel settembre
2010 il Ministero dell' ambiente ha ammesso a finanziamento un progetto per la tutela di habitat boscati
e la realizzazione di una struttura per la conservazione ex situ di specie erpetologiche forestali, fra cui il
tritone crestato italiano. Dopo la liberazione dei tritoni da parte delle autorità presenti è stata fatta anche
una visita al Cra (Centro Rettili e Anfibi), alle vasche per l' allevamento in condizioni controllate e al
laboratorio con le testuggini palustri neonate (progetti Giapp). Tritone crestato italiano. Il Tritone
Crestato italiano è il più grande tritone europeo, presente su tutto il territorio italiano. Gli adulti maschi
sono lunghi fino a 14 cm e le femmine fino a 18 cm, hanno dorso scuro e ventre arancio/giallo più o
meno fittamente macchiato di nero (in alcuni esemplari può essere completamente nero); gli esemplari
che vivono più a Nord spesso hanno una fitta puntinatura bianca sui fianchi e sul muso, assente negli
esemplari appenninici e del Sud. Le femmine raggiungono dimensioni maggiori di quelle dei maschi,
presentano spesso una stria vertebrale giallastra e hanno una cloaca piatta e poco saliente nella sua
porzione ventrale. I maschi, durante la stagione riproduttiva, presentano caratteri sessuali secondari
molto appariscenti: cresta vertebrale alta anche più di un centimetro, con margine dentellato, presenza
sui lati della coda di una banda bianco­lattea con riflessi sericei, cloaca rigonfia di forma emisferica.
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12 ottobre 2016
Pagina 16
La Repubblica (ed.
Bologna)
Cronaca
Eventi
IL ROMPICUORI Alle 22,15 al Lumière (Azzo
Gardino 65), per la retrospettiva dedicata alla
commedia ebraica, proiezione de "Il
rimpicuori" di Elaine May. L' ARTE NEL
CAFFE' Dalle 17 alle 18 alla caffetteria
Montecarlo Coffee Culture (via Ugo Bassi
31/e), "L' Arte nel Caffè", esposizione in
anteprima del quadro "Mimì" del pittore
ottocentesco Antonio Mancini, con intervento
critico del gallerista Enzo Savoia. ARTE E
STORIA Alle 21 nel teatro di piazza Lambrakis
(sotto la chiesa di Nostra Signora della
fiducia), per il ciclo "Arte e storia al villaggio
Due Madonne", Milko Marchetti presenta
"Emozioni naturali".
STAND UP COMEDY Alle 21 al Macondo
(Pratello 22), serata all' insegna dell' umorismo
Stand Up con l' Open Mic, microfono aperto a
chi vuole esibirsi.
LIBRI SCARTATI Dalle 16 alle 19 nella piazza
coperta Umberto Eco della biblioteca
Salaborsa (p.za Nettuno 3), "La seconda vita
dei libri" bancarella di libri scartati a cura dei
volontari di Bibliobologna: offerta libera a
favore del rinnovo delle collezioni della
biblioteca.
BAMBINI E GENITORI Alle 10 alla biblioteca
Tassinari Clò (Casaglia 7), letture ad alta voce, ninne nanne e filastrocche da 0 a 36 mesi, gratuito. Alle
17 in Salaborsa (p.za Nettuno 3), "Diventare genitori" incontro per coppie in attesa o con neonati nei
primi mesi di vita.
LA FAMIGLIA FANG Alle 21 al cinema Giada di Persiceto, per la rassegna Film&Film, proiezione di "La
famiglia Fang" di Jason Bateman, con Nicole Kidman e Jason Bateman, 5,50 euro.
CORSI DI LINGUE Alle 20,30 alla biblioteca comunale di Ozzano, l' associazione American English
Courses presenta i corsi di lingue straniere ( inglese, tedesco e spagnolo), info 051945564.
ROMULO PASSOS Alle 19,30 al centro giovanile Ca' Vaina di Imola, inaugurazione della mostra
fotografica di Romulo Passos che racconta storie di vita in bianco e nero.
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11 ottobre 2016
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Cronaca
Gli appuntamenti di martedì 11 a Bologna e dintorni:
Marco Pesatori
Dal teatro alla musica, una selezione degli eventi in programma in città per decidere,
anche all' ultimo minuto, come trascorrere la serata
Per trent' anni ha scritto delle nostre esistenze,
seppur attraverso il linguaggio simbolico dell'
astrologia; ora Marco Pesatori, l' autore degli
oroscopi di "D di Repubblica", di vita racconta
la sua. E lo fa in forma di romanzo con "Il
trigono del Sole" (Feltrinelli), «un libro
autobiografico al 140 per cento» che presenta
oggi alle 18 alla libreria Coop Ambasciatori
con Simona Lembi. Il ritmo è quello del jazz, le
citazioni, come sempre, coltissime, da Lacan a
Jung, i personaggi narrati attraverso profili
astrologici individuali. La storia invece è quella
di tre amici, poeti surrealisti, tra cui l' autore,
che si muovono nei meandri della rivolta
giovanile degli anni Settanta, tra occupazioni e
manifestazioni, artisti e situazionisti, con il
sogno di cambiare il mondo, mentre la realtà
era fatta di sprangate e libri rubati per
sopravvivere, di uso di lsd nella migliore delle
ipotesi e di eroina nella peggiore. Ma anche di
occasioni irripetibili in cui capitava di cenare
con John Cage o con artisti del gruppo Fluxus.
Il protagonista si salverà, unico tra i tre,
attraverso lo zen e una serie di incontri
importanti. «Mi prese sotto la sua ala protettiva
Gianni Sassi e mi coinvolse nella redazione di
quella che fu la più importante rivista culturale
italiana, "Alfabeta" con Umberto Eco e Paolo
Volponi». È lì che comincia a prender forma la sua "astrologia per intellettuali". «Dopo un lungo oblio ­
continua ­ negli anni Settanta anche in Italia rinasce l' astrologia. Io avevo cominciato da ragazzino con i
miei amici di Urbania, nell' entroterra marchigiano dove trascorrevo le vacanze. Vedevamo le ragazze e
giocavamo a indovinare di che segno erano. Presto affinai un grande talento, cominciai ad
approfondire». Nel 1986 arriva il primo saggio, "Sotto il segno del pallone", sulle connessioni tra
astrologia e calcio. Quartetto Giust. È un progetto ideato per il centro di Ricerca musicale, su invito di
Massimo Simonini, quello che Stefano Giust, batterista e compositore (nella foto), presenta alle 20.30 al
teatro San Leonardo (7 euro, info 051240310). È un ensemble tutto friulano al suo debutto con, oltre a
Giust, Massimo De Mattia flauti, Giovanni Maier contrabbasso e Giorgio Pecorig pianoforte, tutti attorno
ai 50 anni di età. Musicisti di forte personalità e caratura tecnica, noti a livello europeo per le molteplici
collaborazioni, i quattro presentano il frutto di una inedita collaborazione. La formazione è atipica, come
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11 ottobre 2016
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Cronaca
l' incrocio sonoro flauti­pianoforte, ma ci sono tutte le premesse per un concerto di prim' ordine. French
Kiss & Aloha Aloha. La musica demenziale a Bologna non è morta e gode di ottima salute. Chi vuole
toccare con mano non dovrà perdersi il concerto dei French Kiss & Aloha Aloha Beach, band nata sotto
le Torri che questa sera si esibirà alle 21 sul palcoscenico dell' Oktoberfest di San Lazzaro (piazza
Bracci, ingresso gratuito). I loro testi sono una parodia dei vizi del nostro vivere, prendono in giro gli
studenti universitari che vivono a Bologna così come l' ossessione, anche maschile, per la bellezza del
corpo. La musica invece attraversa i generi miscelando echi punk­rock a toni pop e funky, facendo l'
occhiolino alla musica popolare e alleggerendo il tutto con sonorità "Surf". Hanno l' attivo anche il disco
«Il giorno dei Mobers», uscito per Ansaldi Records, l' etichetta fondata da Steno dei Nabat. Apertura del
tendone alle ore 17 per una serata all' insegna della tradizione bavarese. Mattia Moreni pittore. È un
poderoso volume di 888 pagine la monografia «Mattia Moreni. Catalogo ragionato dei dipinti 1934­
1999» che Enrico Crispolti ha dedicato al pittore piemontese ma romagnolo d' adozione, protagonista in
questi giorni di una personale alla Galleria Maggiore. Il catalogo verrà presentato oggi alle 17.30 alla
Sala dello Stabat Mater dell' Archiginnasio, dall' autore insieme a Renato Barilli e a Gianfranco
Maraniello. Ci vogliono tutte quelle pagine per riassumere la vicenda assai prolifica dell' artista,
affascinato dall' Informale e dal Neoespressionismo interpretati in maniera personalissima, poi
impegnato in un' indagine sul sesso e sul rapporto tra uomo e computer. Musica THE SWINGING
CATS Alle 22,30 alla Cantina Bentivoglio (Mascarella 4/B), The Swinging Cats Tuesdays, con Davide
Brillante chitarra, Matteo Raggi sax tenore, Fabio Tuminelli contrabbasso. TEO CIAVARELLA Alle 21,30
al Bravo Caffè (Mascarella 1), per il ciclo di serata di crowdfunding Lifebelt Night, concerto di Teo
Ciavarella & Friends. BERSANI RIMANDATO Il concerto di Samuele Bersani in programma il 15 ottobre
al Teatro delle Celebrazioni (Saragozza 234), è rimandato al 15 marzo 2016 sempre alle ore 21: i
biglietti già acquistati restano validi per la nuova data, il rimborso si effettua nel punto vendita dove è
stato comprato, entro il 31 dicembre. PREVENDITE AFTERHOURS Sono aperte su ticketone.it le
prevendite per il concerto degli Afterhours "Folfiri o Folfox" che si terrà il 14 marzo all' Estragon (Parco
Nord): dall' 8 ottobre anche nei punti vendita autorizzati. Info 051323490. Teatro ALLARMI! Fino al 16
ottobre alle 21 (sabato ore 20, domenica 16,30), per il festival VIE, nella sala Thierry Salmon dell' Arena
del Sole (Indipendenza 44), la compagnia ErosAntEros presenta "Allarmi!" di Davide Sacco e Agata
Tomsic, in prima assoluta. LABORATORI ALL' ITC Sono aperte le iscrizioni ai laboratori 2016­2017 di
teatro, danza, musica e tessuti aerei per tutte le età a cura della compagnia Teatro dell' Argine, che si
terranno presso l' ITC Studio di San Lazzaro; info 0516271604. Incontri IL CARDINALE ALBORNOZ Alle
17 in Cappella Farnese a Palazzo d' Accursio (p.za Maggiore 6), per la rassegna Fasti bolognesi,
conferenza di Rolando Dondarini "Il cardinale Albornoz e Bologna: un legame indelebile", ingresso
gratuito. LUCIA CORRAIN Alle 18 alla libreria Coop Zanichelli (p.za Galvani 1), incontro con Lucia
Corrain in occasione dell' uscita del suo libro "Il velo dell' arte", intervengono Raffaele Milani e Angela
Vettese. ESSERE ALTROVE Alle 17 al Museo del Risorgimento (p.za Carducci 5), per la rassegna
"Orientalismi nella musica e nelle arti figurative", conferenza di Maria Chiara Mazzi "Essere altrove. La
frontiera dell' immaginario nella musica": SCIENZA E FEDE Alle 15,30 all' Istituto Veritatis Splendor
(Riva Reno 57), primo incontro del ciclo di lezioni del Master di primo livello in scienza e fede; iscrizioni
aperte fino al 25 ottobre, info 0516566239. DIRAMAZIONI JUNGHIANE Alle 18,30 alla biblioteca Ruffilli
(vicolo Bolognetti 2), per il ciclo "Diramazioni junghiane", la psicoterapeuta Simona Pisu parla de "L'
autunno delle maschere", gratuito. TEMPO E INFORMAZIONE Alle 18 alla libreria Ibs.it (p.za Martiri 5),
Nicola Walter Palmieri presenta il libro "Tempo e informazione" e ne parla con il giornalista Antonio
Selvatici. COUNSELLING GESTALT Alle 18 alla libreria Trame (Goito 3/C), la psicologa Margherita
Biavati presenta il suo libro "Il contagio della libertà", percorsi di crescita personale nel contesto del
Counselling della Gestalt, introduce Barbara Ferro. GRUPPI DI LETTURA Alle 17,30 nella Sala Incontri
della biblioteca Salaborsa (p.za Nettuno 3), il gruppo di lettura Un libro in borsa, si incontra per parlare
di "Opinioni di un clown" di Heinrich Boll. Alle 17,30 alla biblioteca Ginzburg (Genova 10), il gruppo di
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larepubblica.it (Bologna)
Cronaca
lettura Liber(a)mente si incontra per parlare del libro "Palomar" di Italo Calvino. MARCEL PROUST Alle
15 alla biblioteca Borges (via dello Scalo 21/2), per la rassegna "L' avventurosa storia del romanzo
europeo", incontro su "Marcel Proust e la scomparsa del tempo", a cura dell' Associazione Italiana
Insegnanti Geografia, gratuito. Eventi RUGBY ALLA DOZZA Alle 17,30 nell' auditorium Biagi della
Salaborsa (p.za Nettuno 3), nell' ambito della mostra "Sin Bin. Tornare in campo. Il rugby nella casa
circondariale di Bologna", incontro con la direttrice Claudia Clementi, il giornalista Vittorio Munari, l'
arbitro Carlo Damasco, il procuratore Marco Antonio De Marchi, saranno presenti le giocatrici di rugby
di serie A Le Fenici ed ex atleti del Giallo Dozza. RIONDINO AL ZU.ART Alle 19 al Giardino delle Arti
Zu.Art (vicolo Malgrado 1/ 2), festa di chiusura con brindisi e torta, conferimento del Premio Piastrella
2016, letture di David Riondino dal libro "Il male degli ardenti" di Giovanna Caimmi. LE CITTA' DI
MARTINO Da oggi fino al 22 ottobre alla Casa della Conoscenza di Casalecchio, mostra foto
documentaria "Le città di Martino", dedicata alla devozione a San Martino di Tours attraverso le opere d'
arte che lo celebrano nelle chiese e nei musei di Bologna e Casalecchio, a cura dell' ass. Aren' Aria.
CONCORSO PER COMICI Sono aperte fino al 25 ottobre le iscrizioni al Concorso Nazionale per
Comici e Cabarettisti "RiDàN à BULàGgNa", che si terrà al circolo culturale Lab End di San Lazzaro:
richiedere regolamento a [email protected], iscrizione gratuita. BAMBINI E RAGAZZI Alle 17 in
Salaborsa Ragazzi (p.za Nettuno 3), "Leggere un gioco da ragazzi" incontro con gli autori Anna Vivarelli
e Guido Quarzo. Alle 17 alla biblioteca Borgo Panigale (Legnano 2), laboratorio e narrazione da 3 a 6
anni, a cura di Opengroup. SPAZIO MAMMA Alle 10 nella sala Bebè della Salaborsa (p.za Nettuno 3),
Spazio mamma ­ coccole e libri, appuntamento per mamme con bambini fino a 12 mesi, con ostetriche,
assistenti sanitarie, educatori. LA FAMIGLIA FANG Oggi e giovedì alle 21 al cinema Giada di Persiceto,
per la rassegna Film&Film, proiezione di "La famiglia Fang" di Jason Bateman, con Nicole Kidman e
Jason Bateman, 5,50 euro. GLI ANNI DI PIOMBO Alle 21 presso Quintoveda a Imola, lo scrittore
Michele Marziani presenta "Fotogrammi in 6x6", romanzo dedicato agli anni di piombo. Regione
DANZE DEL MONDO Alle 21,30 al Caffè Marini di Santarcangelo (RN), per la rassegna Blue
Instrument, il fisarmonicista Giacomo Rotatori presenta "I suoni e le danze del mondo". CITTA' SANTE
Alle 17,30 alla Fondazione Collegio San Carlo di Modena, per il ciclo "Città sante. Dimensione urbana e
questioni teologiche nella storia delle religioni", Pietro Stefani, professore di Storia del pensiero ebraico
all' Università di Ferrara parla di "Gerusalemme. Profetismo e messianismo nella tradizione biblica
ebraica". IL TEMPO RITROVATO Alle 21 al Fargo caffè di Ravenna, per la rassegna Il Tempo
Ritrovato, la giornalista italo­americana Claudia Durasanti presenta il suo nuovo romanzo "Cleopatra va
in prigione", la storia di Caterina e del suo ragazzo incarcerato a Rebibbia. INCISIONI DI CHAGALL
Fino al 4 dicembre al Museo Civico delle Cappuccine di Bagnacavallo (RA), mostra "Il villaggio di
Chagall ­ Cento incisioni da Le anime morte", a cura di Diego Galizzi e Michele Tavola. ORLANDO
FURIOSO Fino all' 8 gennaio a Palazzo dei Diamanti a Ferrara, "Orlando Furioso 500 anni. Cosa
vedeva Ariosto quando chiudeva gli occhi", a cura di Guido Beltramini e Adolfo Tura, info 0532244949.
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La Repubblica (ed.
Bologna)
Politica locale
Il caso. Mentre a Roma aleggia l' ombra di una scissione, la sinistra di De Maria e Zampa invita
a sostenere la linea del Pd
Ma la Bologna rossa e cuperliana si schiera per il Sì
SILVIA BIGNAMI IL terremoto nel Pd romano,
con la minoranza bersaniana decisa a votare
No alla riforma della Costituzione, non
scalfisce le posizioni nel Pd bolognese.
Almeno sulla superficie. Lunedì, mentre va in
onda lo strappo in via del Nazareno tra Matteo
Renzi e la minoranza bersaniana, in via Rivani
si riuniscono infatti i comitati per il Sì e i circoli,
col segretario Francesco Critelli. «Tanto
entusiasmo, il Pd di Bologna unito in campo
per il referendum.
#bastaunsì» è la sintesi della serata che si
legge, il giorno dopo, sulla pagina Facebook
ufficiale del Pd. Con like di tutte le correnti.
È la strana via del Pd bolognese, che ostenta
unità mentre a Roma cala sul partito l' ombra
della scissione. Il Pd bolognese, a
maggioranza cuperliana ­ la maggioranza
degli iscritti votò per Gianni Cuperlo al
congresso 2013 ­ insiste sul Sì. Anche se,
malignano i renziani, non si impegna più di
tanto sulla campagna, per non far venire a
galla i maldipancia. Per il Sì è del resto il
parlamentare Pd Andrea De Maria, cuperliano
doc e primo fondatore a Bologna dei comitati
per il Sì, che ieri mattina ha fatto un appello
insieme alla prodiana Sandra Zampa: «Siamo
entrambi esponenti della sinistra del Pd e impegnati a sostenere le ragioni del Sì. Nella effettiva
apertura a una modifica dell' Italicum di Renzi e nella risposta significativa di Cuperlo, a nostro avviso si
sono manifestate tutte le condizioni di un impegno unitario del Pd al referendum ». In ogni caso De
Maria non lascerà sinistra dem. Le strade tra lui e Renzi potrebbero dividersi di nuovo al prossimo
congresso. Ma intanto il voto sul referendum è Sì, «sperando di portare tutti su questa posizione, per il
bene del partito e del Paese». Tutti sul Sì anche gli altri parlamentari, persino Marilena Fabbri, Donata
Lenzi, Sergio Lo Giudice e Claudio Broglia, più vicini alla minoranza.
Persino un bersaniano di vecchia data come il tesoriere dem Carlo Castelli si iscrive ai favorevoli della
riforma della Costituzione: «Faccio anche parte di un comitato. Sono per il Sì, e vorrei che i nostri
dirigenti nazionali si ascoltassero di più. Tutti». Le uniche fibrillazioni si registrano a Palazzo d' Accursio
dove non ci sono No, ma non mancano i "forse". Il capogruppo Claudio Mazzanti, dopo la lite due giorni
fa su Facebook coi militanti renziani, ribadisce di non aver ancora deciso come votare: «Renzi ha
proposto una commissione ma non c' è una proposta scritta. Ha fatto solo metà strada. Vediamo se fa l'
altra, poi deciderò ». Intanto Mazzanti non ha firmato il documento proposto dalla renziana Caterina
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Continua ­­>
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La Repubblica (ed.
Bologna)
Politica locale
Manca ­ vissuto da molti come una forzatura ­ e come lui non l' hanno fatto Simona Lembi e Andrea
Colombo. Tutti indecisi, come pure Roberta Licalzi, vicina ad Antonio Mumolo, e come il bersaniano
Raffaele Persiano. Più chiare le cose in Regione, dove è stato presentato un documento a sostegno del
Sì. Lo firmano tutti, anche il cuperliano Stefano Caliandro.
Mancano all' appello invece Silvia Prodi, l' unica che dice chiaramente No, Mumolo, indeciso, e la
parmigiana Barbara Lori. Non firma nemmeno la bersaniana presidente dell' assemblea legislativa
Simonetta Saliera, che però spiega: «Non dirò come voto per rispetto al mio ruolo di presidente. Non lo
feci nemmeno per il referendum sulle trivelle».
©RIPRODUZIONE RISERVATA A Palazzo D' Accursio però c' è nervosimo nel gruppo dem dove, a
partire da Mazzanti, non mancano i "forse" SEGRETARIO Il segretario provinciale del Partito
democratico Francesco Critelli.
SILVIA BIGNAMI
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Il Resto del Carlino (ed.
Bologna)
Politica locale
«Il consiglio comunale latita da oltre due mesi»
San Giovanni Furlani (Pd): «Così non si può governare»
­ SAN GIOVANNI ­ CONSIGLI comunali di
Persiceto questi sconosciuti. L' ultimo si è
tenuto il 27 luglio scorso il prossimo si tiene
oggi.
Due mesi e mezzo di stop che non sono
passati inosservati dall' opposizione; infatti il
consigliere comunale del Pd Francesco
Furlani, entra nel merito di questa 'latitanza'.
«Mi sembra ­ spiega Furlani ­ un atto doveroso
e serio tenere aggiornati i nostri concittadini
sui lavori consiliari. Ma il nostro consiglio
comunale non si è più riunito dal luglio scorso
nel centro civico di San Matteo della Decima.
Il prossimo, dopo essere stato rinviato per ben
due volte ­ finalmente ­ è stato indetto per
oggi. Quindi ben 77 giorni di non attività dei
consiglieri comunali».
E CONTINUA: «Noto con piacere che i
c o l l e g h i d i S a l a , Anzola, C r e v a l c o r e e
Calderara, dopo la pausa estiva, hanno già
ripreso l' attività consiliare. Noi siamo fermi e
finché l' amministrazione non presenterà in
consiglio variazioni di bilancio consistenti la
macchina comunale porterà avanti il bilancio
approvato dal commissario della prefettura.
Ed anche il Piano degli investimenti triennale approvato dalla scorsa amministrazione».
«Avere rispetto per il consiglio ­ continua l' esponente Pd ­ significa riconoscere l' importanza della
rappresentatività e della partecipazione popolare nell' amministrazione della cosa pubblica. Se non ci si
riunisce per deliberare e quindi per decidere, come si fa a governare?
Quando è proprio durante le sedute consiliari che si discute dei problemi presenti sul territorio e si
ragiona sullo sviluppo futuro del nostro territorio». «COME SA perfettamente il consigliere Furlani ­
replica il sindaco Lorenzo Pellegatti ­, il primo consiglio comunale, dopo la pausa dei lavori estivi, era
stato programmato per il 28 settembre, data concordata tra i capigruppo e il presidente del consiglio.
Questa seduta doveva affrontare il tema delle variazioni di bilancio per la definizione del quale era
necessario che la Regione definisse gli spazi finanziari da attribuire ai Comuni ai fini del pareggio di
bilancio. La Regione ha però deliberato su questo argomento solo il 26 settembre scorso». E il sindaco
aggiunge: «Per cui, dovendo poi passare le informazioni alle relative commissioni consiliari, così come
prevede il regolamento del consiglio comunale, e dovendo consegnare gli atti ai consiglieri 5 giorni
prima del consiglio stesso, siamo stati costretti a posticipare la data a oggi».
Pier Luigi Trombetta.
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Il Resto del Carlino (ed.
Bologna)
Sanità, sociale e servizi per l'infanzia
ANZOLA, UNA MANO SUL CUORE
SABATO, DALLE 15,30 ALLE 20 IN IN PIAZZETTA
BIAGI A LAVINO DI MEZZO, RACCOLTA FONDI UNA
MANO SUL CUORE PER L'ACQUISTO E
L'INSTALLAZIONE DI UN NUOVO DEFIBRILLATORE
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Il Resto del Carlino (ed.
Bologna)
Sport
Coppa di Prima categoria
Cagliari­Atletico Castenaso e Futa­Valsanterno in un
gruppo all' insegna dell' equilibrio
Bologna RICCO MENÙ infrasettimanale per il
calcio dilettantistico: alle ore 20.30 si gioca in
Promozione, coppa di Seconda, e Terza
categoria. Ecco il programma delle partite.
Promozione Girone B (7ª g.): Campagnola­
Fabbrico, Castellarano­Vignolese,
Castelnuovo­Arcetana, Crevalcore­Riese,
Formigine­Viadana, La Pieve Nonantola­
Solierese, Maranello­Virtus Camposanto,
Monteombraro­Rosselli, Persiceto 85­
Scandianese.
Classifica: Rosselli, Solierese 21,
Scandianese, La Pieve 13, Maranello 12,
Persiceto 85 11, Riese, Arcetana, Campagnola
10, Monteombraro 9, Vignolese 8, Fabbrico,
Camposanto, Formigine 7, Castelnuovo 6,
Castellarano, Viadana 5, Crevalcore 2.
Promozione Girone C (7ª): Anzolavino­Mesola
(«Melotti» di Ponte Ronca), Conselice­
Sanpaimola, Copparese­Casumaro, Sparta
Castelbolognese­Reno Centese, Gualdo
Voghiera­Basca («Cirelli» di Voghenza),
Lavezzola­Casalecchio, Medicina Fossatone­
Codifiume, Sesto Imolese­Portuense, Vadese
Sole Luna­Porretta.
Classifica: Sanpaimola 16, Casalecchio, Portuense, Anzolavino 14, Gualdo 12, Codifiume, Copparese,
Sesto 10, Medicina Fossatone, Vadese Sole Luna, Porretta 9, Conselice 8, Lavezzola, Reno Centese,
Basca 7, Sparta 6, Mesola 4, Casumaro 0.
Coppa Emilia Prima categoria: Girone 5 (2ª g.): Cagliari­Atletico Castenaso, Valsanterno­65 Futa.
Classifica: 65 Futa, Valsanterno, Atletico Castenaso, Cagliari 1.
Girone 6 ( 2 a g.): Massese Caselle­Molinella, Reno­Bentivoglio.
Classifica: Bentivoglio, Reno 3, Massese, Molinella 0.
Seconda Categoria Girone I (6ª): Airone­Unica, Castiglione­Carioca, Junior Corticella­Universal, La
Dozza­Ceretolese, Murri­Ponte Ronca, Pontevecchio­Castellettese, Real Casalecchio­Petroniano,
Sporting Lagaro­Antal Pallavicini.
Terza Categoria Girone B (7ª g.): Baricella­Stella Azzurra, Open­Atletico Mazzini, Quarto­Ozzano
Improve, Real Pilastro­San Antonio, San Gabriele­Arrivano I Regaz, Sef Virtus­Msp, Sporting
Pianorese­Fortitudo B.
Riposa: Sporting Castel Guelfo.
Marco Salicini.
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Il Resto del Carlino (ed.
Bologna)
Sport
Alle 20.30 In campo anche il girone B con Crevalcore e Persiceto in casa
Promozione, Anzolavino e Casalecchio provano ad
agganciare il Sanpaimola
Fossolo 76 0 Fortitudo 1 FOSSOLO 76: Bosecci,
Agresti, A. Houfkir, Tortorelli, Hamza, Diallo, Ndaxizexe,
Nannetti, Rinaldi (35' st Houfkir), Hassoun, Frabboni.
All. Metalli.
FORTITUDO: Paoletti, Lombardi, M. Diazzi, Barbadoro,
Fioschi, Masetti, Fappiano, Lo RICCO MENÙ
infrasettimanale per il calcio dilettantistico: alle ore 20.30
si gioca in Promozione, coppa di Seconda, e Terza
categoria. Ecco il programma delle partite. Promozione
Girone B (7ª g.): Campagnola­Fabbrico, Castellarano­
Vignolese, Castelnuovo­Arcetana, Crevalcore­Riese,
Formigine­ Viadana, La Pieve Nonantola­ Solierese,
Maranello­Virtus Camposanto, Monteombraro­ Rosselli,
Persiceto 85­Scandianese. Classifica: Rosselli,
Solierese 21, Scandianese, La Pieve 13, Maranello 12,
Persiceto 85 11, Riese, Arcetana, Campagnola 10,
Monteombraro 9, Vignolese 8, Fabbrico, Camposanto,
Formigine 7, Castelnuovo 6, Castellarano, Viadana 5,
Crevalcore 2. Promozione Girone C (7ª): Anzolavino­
Mesola («Melotti» di Ponte Ronca), Conselice­
Sanpaimola, Copparese­Casumaro, Sparta Castelbolognese­Reno Centese, Gualdo Voghiera­Basca
(«Cirelli» di Voghenza), Lavezzola­ Casalecchio, Medicina Fossatone­ Codifiume, Sesto Imolese­
Portuense, Vadese Sole Luna­ Porretta. Classifica: Sanpaimola 16, Casalecchio, Portuense, Anzolavino
14, Gualdo 12, Codifiume, Copparese, Sesto 10, Medicina Fossatone, Vadese Sole Luna, Porretta 9,
Conselice 8, Lavezzola, Reno Centese, Basca 7, Sparta 6, Mesola 4, Casumaro 0. Coppa Emilia Prima
categoria: Girone 5 (2ª g.): Cagliari­ Atletico Castenaso, Valsanterno­ 65 Futa. Classifica: 65 Futa,
Valsanterno, Atletico Castenaso, Cagliari 1. Girone 6 ( 2 a g.): Massese Caselle­ Molinella, Reno­
Bentivoglio. Classifica: Bentivoglio, Reno 3, Massese, Molinella 0. Seconda Categoria Girone I (6ª):
Airone­Unica, Castiglione­ Carioca, Junior Corticella­Universal, La Dozza­Ceretolese, Murri­Ponte
Ronca, Pontevecchio­ Castellettese, Real Casalecchio­ Petroniano, Sporting Lagaro­ Antal Pallavicini.
Terza Categoria Girone B (7ª g.): Baricella­Stella Azzurra, Open­Atletico Mazzini, Quarto­ Ozzano
Improve, Real Pilastro­ San Antonio, San Gabriele­Arrivano I Regaz, Sef Virtus­Msp, Sporting
Pianorese­Fortitudo B. Riposa: Sporting Castel Guelfo. Marco Salicini
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Il Sole 24 Ore
Pubblica Amministrazione ed Enti Locali
Pensioni, 4 canali per l' Ape social
Ultime limature sulla platea dei «lavori gravosi» ­ Cumulo gratuito con penalità per gli
statali
roma Sono quattro i canali per accedere all'
Ape a costo zero e la prestazione sarà di
natura assistenziale e non previdenziale. A
due giorni dalla chiusura del "dossier pensioni"
che verrà presentato ai sindacati venerdì mat
tina a palazzo Chigi è questo uno dei punti
fermi cui sono giunti i tecnici della Presidenza
d e l Consiglio e dei ministeri. Il confronto è
ancora aperto, soprattutto con la Ragioneria
generale dello Stato, per definire l' elenco dei
cosiddetti lavori gravosi che saranno ammessi
al prestito­ponte agevolato fino a 3 anni e sette
mesi per raggiungere la pensione. Si tratta
dell' ultimo dei quattro canali per l' Ape social,
visto che gli altri restano quelli fissati nel
verbale del 28 settembre: lavoratori
disoccupati con ammortizzatore scaduto,
lavoratori invalidi o con carichi famigliari
particolarmente onerosi. Fermi restando ,
naturalmente, i requisiti di età (61­63 anni) e di
contribuzione (20 anni).
Un altro punto fermo del "pacchetto
previdenza" destinato ad essere inserito nella
prossima manovra è quello del cumulo
gratuito dei periodi contributivi. Con una novità
dell' ultima ora: per i dipendenti pubblici i l
pagamento del trattamento di fine servizio (Tfs) o di fine rapporto (Tfr) scatterà solo alla maturazione
del requisito di vecchiaia o di anticipo calcolato ante­cumulo. Significa che se oggi il pagamento del Tfs
avviene con 24 mesi di posticipo dopo il pensionamento, con il cumulo gratuito potrebbe arrivare anche
con 5­6 anni di ritardo.
È sulle platee ammesse all' Ape social che si appuntano, naturalmente, le attenzioni dei sindacati ma
anche quelle politiche. Ieri il presidente della Commissione Lavoro del Senato, Maurizio Sacconi, ha
messo in guardia il Governo definendo «divisiva» questa misura. «Occorrono soluzioni di flessibilità
previdenziale rivolte a tutti ­ ha scritto sul blog dell' Associazione amici di Marco Biagi ­ inclusi operai
qualificati, impiegati, quadri, anche quando non possono disporre di un genitore disabile, che altrimenti
si troverebbero senza salario e senza pensione». Mentre l' Ape onerosa, ha aggiunto Sacconi, «non
sarà peraltro utilizzata perché non conveniente. Meglio ripensare a percorsi di uscita anticipata, a carico
insieme delle imprese e dello Stato, anche nella consapevolezza che il part­time incentivato negli ultimi
anni di lavoro non interessa né ai lavoratori né agli imprenditori come testimoniano i numeri della
bassissima adesione».
Le platee dell' Ape social ­ ieri è anche trapelata l' ipotesi di un rinvio all' anno prossimo della selezione
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Continua ­­>
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Il Sole 24 Ore
Pubblica Amministrazione ed Enti Locali
della dozzina di categorie di lavori "gravosi" ­ coincideranno almeno in parte con quelle che avranno
accesso ad altri strumenti per l' uscita anticipata, questa volta di natura previdenziale, come il "bonus"
precoci che, lo ricordiamo, verrà riconosciuto a chi ha almeno un anno di contributi versati prima dei 18
anni e ha raggiunto i 41 anni di contribuzione totale.
E non è da escludere che lo stesso accada per gli "usuranti", cui verrà garantita una semplificazione (la
cancellazione dell' ultimo anno di lavoro pesante per chi ha garantito i 7 anni pesanti sui 10 finali o il
50% almeno di vita lavorativa gravosa). Sovrapposizioni di platee potenziali su cui è appuntata l'
attenzione della Ra gioneria generale, alla ricerca di tutti i risparmi possibili su un insieme di misure cui
s' è aggiunto il "fuori sacco" dell' ottava salvaguardia, da rifinanziare con un decreto legge che verrà poi
assorbito nel Ddl di Bilancio (servirebbe per circa 20mila esodati non ammessi alle prima sette
salvaguardie fin qui effettuate) contando sulla minore spesa effettuata quest' anno.
Per i "pen sionandi" le risorse disponibili oscillano attorno ai 500 milioni e serviranno per finanziare l'
Ape nelle sue tre forme: social, di mercato e aziendale; il cumulo gratuito dei periodi contributivi e le
semplificazioni per precoci e usuranti.
Poche risorse da calibrare con attenzione sulle platee più "ballerine" tenendo conto della portata dell'
assegno che verrà erogato. Non è chiaro, per esempio, come sarà definito l' importo del reddito ponte
verso la pensione per le persone che rientreranno nell a possibilità di accedere all' Ape social. Sembra
che non sia scontato che l' importo sia a livello della Naspi (assegno di disoccupazione legato all' ultima
retribuzione con un limite massimo a 1.300 euro) ma che ci sia una pressione da parte della Ragioneria
per un livello molto più basso (ci sarebbe l' esempio dell' Asdi, ovve ro l' assegno di sussistenza
previsto per gli over 55 che hanno esaurito gli ammortizzatori sociali che ammonta a 448 euro). Mentre
sull' Ape volontaria (o di mercato) è spuntata pure l' ipotesi che il prestito oneroso possa essere chiesto
anche in costanza del rapporto di lavoro, come forma di integrazione al reddito, magari per chi optasse
per un part­time negli ultimi tre anni di lavoro.
Le risorse complessive per il prossimo anno dovrebbero aggirarsi tra 1,2 e 1,6 miliardi (per salire a sei
miliardi in tre anni, secondo le indicazione date dal ministro de Lavoro, Giuliano Poletti). Due terzi di
ques ti finanziamenti saranno distribuiti ai pensionati (700 milioni alle 14esime vecchie e nuove e 260
milioni per l' estensione della "no tax area" ai redditi da pensione fino a 8.125 euro).
© RIPRODUZIONE RISERVATA.
DAVIDE COLOMBOMARCO ROGARI
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Il Sole 24 Ore
Pubblica Amministrazione ed Enti Locali
Per la ricostruzione 4,5 miliardi
Saranno stanziati in legge di bilancio, ieri sì del Cdm al decreto con i primi 300 milioni
ROMA La ricostruzione delle aree danneggiate
dal sisma del 24 agosto costerà 4,5 miliardi:
3,5 miliardi per i danni al patrimonio di famiglie
e imprese, e un miliardo per i danni alle opere
pubbliche (scuole, uffici, strade, beni culturali).
La nuova stima dei costi, cui provvederà la
l e g g e d i Bilancio, è stata fornita ieri dal
sottosegretario alla Presidenza del Consiglio,
Claudio De Vincenti, che ha illustrato a
Palazzo Chigi le principali misure del decreto
legge sulla ricostruzione approvato poche ore
prima dal Cdm.
E che ora andrà alle Camere per la
conversione. «Spero il decreto varato dal Cdm
sia approvato all' unanimità in Parlamento
anche dall' opposizione», ha detto il premier,
Matteo Renzi, confermando anche che «i soldi
sono fuori dal patto di stabilità».
Renzi è andato ieri in visita alle zone
terremotate, confermando la promessa già
fatta: «Non vi lasciamo soli».
Il provvedimento stanzia le prime risorse: «200
milioni su un apposito fondo che consente di
avviare subito la ricostruzione, ma si arriva a
300 milioni considerando ulteriori misure per la
copertura di tasse, imposte e oneri sociali
differiti», ha riferito De Vincenti. Il resto arriverà a breve: «Le risorse che mettiamo in campo ­ ha
aggiunto De Vincenti ­ sono pari a 3,5 miliardi e mezzo per gli edifici privati e a un miliardo per gli edifici
pubblici. Risorse già previste nella legge di Bilancio che approveremo sabato prossimo».
Il decreto conferma il risarcimento del 100% dei danni alle abitazioni, prime e seconde case, e agli
immobili diversi dalle case, entro i 62 comuni del cratere. Oltre questo perimetro i danni, di cui sarà
dimostrato il nesso di causalità con il sisma, saranno risarciti ugualmente al 100% tranne che per le
seconde case, che saranno risarcite al 50% quando, ha specificato il commissario alla ricostruzione,
Vasco Errani, «si trovano fuori dai borghi». Il decreto include anche varie misure di sostegno alle
famiglie e al tessuto produttivo, dalla cassa integrazione in deroga al rinvio di imposte e tasse, dai
prestiti agevolati a micro imprese a Pmi a contributi Inail a fondo perduto. Il provvedimento imposta
anche un vero e proprio piano di rilancio turistico dell' area, che fa leva sui parchi dei monti Sibillini e dei
Monti della Laga. Per i Comuni ci sarà una deroga al pareggio di bilancio e assunzioni a tempo
determinato per gestire la ricostruzione.
Per garantire massima trasparenza nella gestione degli appalti il Governo ha deciso di replicare,
implementandolo, il modello testato con successo al l' Expo di Milano. Anche ad Amatrice scenderà in
campo la «vigilanza collaborativa» dell' Anac di Raffaele Cantone: con controlli preventivi sulla
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Pubblica Amministrazione ed Enti Locali
legittimità delle gare d' appalto (gestite da Invitalia nel ruolo di centrale unica) effettuati anche attraverso
un' apposita unità operativa speciale, in collaborazione con la Guardia di Finanza.
Sulla ricostruzione vigilerà anche la Corte dei Conti chiamata a valutare preventivamente gli atti del
commissario. Particolare attenzione è stata dedicata anche alle misure per proteggere i cantieri dalle
infiltrazioni delle criminalità organizzata. Un' apposita struttura di missione istituita presso il ministero
dell' Interno si occuperà delle verifiche antimafia.
Quanto alle imprese, con una formula apprezzata anche dai costruttori dell' Ance, chi vorrà ritagliarsi
uno spazio negli interventi post­sisma dovrà chiedere e ottenere l' accesso all'«Anagrafe antimafia degli
esecutori»: una riedizione delle vecchie white list allargata però a tutte le attività della ricostruzione e
non solo ai nove settori considerati a rischio infil trazione dal la legge Severino.
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MASSIMO FRONTERAMAURO SALERNO
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Pubblica Amministrazione ed Enti Locali
Programmazione. In dirittura il decreto delle Infrastrutture con indicazioni e schemi­tipo per i
piani delle Pa
Comuni, priorità alle opere incompiute
roma Priorità alle incompiute. Stilando i
programmi triennali e gli elenchi annuali delle
o p e r e d a m e t t e r e i n c a n t i e r e i Comuni
dovranno pensare per prima cosa a come
portare a termine gli scheletri edilizi. È questa
una delle indicazioni di maggiore novità che
arriva dal decreto delle Infrastrutture con le
istruzioni per le amministrazioni alle prese con
la definizione dei programmi di appalto. Il
provvedimento, previsto dal nuovo codice dei
contratti , si trova alle battute finali (è stato
inviato al Cipe in attesa del concerto con l'
Economia) ma non arriverà comunque in
tempo per il 15 ottobre, scadenza entro la
quale le Pa devono aggiornare i propri
programmi.
In 11 articoli il decreto delinea il nuovo modello
di pianificazione degli enti, riportando anche in
allegato i nuovi schemi tipo per la
predisposizione dei programmi.
Sia quelli relativi alle opere pubbliche
(programmi triennali e elenco annuale) che ai
beni e servizi (programma biennale).
Questa è un' altra importante novità introdotta
dal codice. Alle Pa viene ora richiesto di
pianificare nel dettaglio anche gli acquisiti di
beni e servizi di importo superiore a 40mila euro, graduandoli in base alle priorità stabilite dal decreto e
indicando per ciascuna acquisizione l' intenzione (o l' obbligo) di ricorrere a una centrale di
committenza. Con un' avvertenza: se l' importo dell' acquisto supera il milione bisogna darne
comunicazione al tavolo dei soggetti aggregatori.
Per le opere pubbliche il decreto precisa i livelli di progettazione minimi per l' inserimento negli elenchi,
individuando anche un nuovo stadio («documento di fattibilità delle alternative progettuali», primo step
del progetto di fattibilità tecnico­economica) che è necessario per l' inserimento delle opere nel
programma triennale degli appalti oltre 100mila euro e nell' elenco annuale degli interventi fino a un
milione di euro. Oltre questa cifra l' intervento può essere inserito nell' elenco annuale solo se dotato di
un progetto di fattibilità (che ha sostituito il vecchio preliminare).
Importanti anche le indicazioni sulle priorità da seguire nella programmazione. Manutenzione e
recupero dovranno avere maggiore considerazione rispetto alle nuove realizzazioni. La precedenza
viene poi riconosciuta a gli interventi con progettazione più avanzata (definitiva o esecutiva), a quelli
finanziati con fondi europei o per i quali è prevista un' iniezione di capitali privati. Su tutto però
campeggia il compito di terminare le opere lasciate a metà che dovrà avere «priorità massima».
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Insomma cambia la strategia: basta "voli pindarici", la parola d' ordine è riqualificare.
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MAURO SALERNO
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Relazione congiunturale. Dal Rapporto che sarà presentato a Bologna emerge un aumento del
2,6% nel 2017
Le opere pubbliche accelerano
Nel 2016 ripartiti i cantieri: Ferrovie +16%, comuni +6%, Anas +6,2%
La principale scommessa 2017 per il settore
dell' edilizia e per il governo sarà quella dell'
accelerazione delle opere pubbliche. Inutile
nasconderselo: con la riqualificazione che tira
alla grande ed è una certezza in positivo
(anche grazie ai bonus fiscali che saranno
potenziati con la prossima legge di bilancio) e
i l settore immobiliare che non potrà andare
oltre un primo risveglio dalla lunga crisi, la
domanda che più peserà sulle performance
complessive del settore nel 2016 e nel 2017 è
proprio quella sugli investimenti pubblici in
lavori. Lo afferma anche il Cresme che
presenterà il 18 ottobre a Bologna la Relazione
congiunturale 2017.
Non mancheranno alcune sorprese positive
nell' analisi del Cresme, per esempio la nuova
edilizia n o n residenziale p r i v a t a ( u f f i c i e
capannoni industriali) cui il Cresme accredita
una crescita per il 2017 del 2,9%. Ma la partita
delle partite, per capire che segno prenderà la
ripresa del settore, è quella delle infrastrutture
pubbliche. Il +2,6% che il Cresme attribuisce
all' intero settore delle costruzioni è pari pari,
forse non è del tutto casuale, al +2,6% che
v i e n e a s s e g n a t o a l settore d e l l e o p e r e
pubbliche, dove però è importante scomporre fra un +1,9% degli interventi pubblici di edilizia non
residenziale e un +2,9% del settore del genio civile in senso stretto. Meglio, all' interno dell' articolazione
dei segmenti del mercato edilizio, fa soltanto il rinnovo residenziale con un +3,5%.
Questa previsione di accelerazione su cosa si basa? Anzitutto sul fatto che arrivi a maturazione la
grande ondata di nuovi bandi che si è registrata fra il 2013 e il 2015: che quei progetti diventino cantieri
o, se già lo sono diventati, arrivino all' apice del "tiraggio" in termini di pagamenti. Questo vale per
grandi opere come il Brennero o il terzo valico, ma anche per una miriade di opere piccole e medie che
il governo cerca di sbloccare dal 2014 (si pensi rispettivamente alle scuole o al dissesto idrogeologico).
Ovviamente a pesare sulla previsione del Cresme c' è anche una politica di governo tutta orientata ad
accelerare le opere delle grandi stazioni appaltanti (Anas e Fs) e degli enti locali (riforma del patto di
stabilità interno). Non dovrebbe pesare ancora, invece, dice il Cresme, il blocco causato ai bandi di
gara dall' entrata in vigore del nuovo codice degli appalti che, in termini di pagamenti, potrebbe
cominciare a riflettersi in modo più consistente dal 2018 (se nel frattempo non si sarà trovata una
soluzione con una rapida attuazione del codice).
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Pubblica Amministrazione ed Enti Locali
Un peso rilevante ce lo avrà, invece, il 2016. Se si confermerà l' accelerazione quest' anno, il 2017 non
potrà che partire da una base "di lancio" positiva. Le stime Cresme 2016 per le principali stazioni
appaltanti (si veda la tabella) sono, in questo senso, confortanti e trainano la previsione per il prossimo
anno: Anas +6,2%, province e comuni +6%, Ferrovie +16%.
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GIORGIO SANTILLI
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Il Sole 24 Ore
Pubblica Amministrazione ed Enti Locali
. SINDACI
Anci, oggi l' elezione di Decaro presidente
Il sindaco di Bari Antonio Decaro (Pd) si avvia
a diventare presidente dell' Associazione
nazionale dei Comuni italiani (Anci). Oggi, all'
apertura dei lavori dell' assemblea annuale
dell' associazione a Bari, verrà eletto il nuovo
presidente che prenderà il testimone dell' ex
sindaco di Torino Piero Fassino (Pd). L'
elezione di Decaro, proposta dal Pd che guida
la maggioranza dei Comuni, sarebbe a questo
punto destinata a passare a larghissima
maggioranza e con l' astensione del M5s.
Lo stesso Decaro, presentando ieri a Bari la
kermesse alla Fiera del Levante, pur senza
citare ufficialmente il nuovo incarico, ha detto:
«È l' impegno preso con la mia città che mi ha
permesso nella vita di fare tutte le esperienze
che ho fatto, e di questo devo ringraziare i
baresi che in questi anni mi hanno prima di
tutto insegnato tanto. Senza di loro non avrei
potuto imparare molte cose, che ho condiviso
con tutti i sindaci d' Italia in questi mesi in cui
ho svolto il ruolo di vicepresidente dell' Anci. Ai
baresi voglio fare una promessa, che suona
forse un po' come una minaccia: non vi
libererete di me».
I sindaci pentastellati, di cui si ipotizzava una
fuoriuscita dall' associazione in polemica con una candidatura targata Pd e considerata un po' troppo
renziana, hanno deciso di rimanere in Anci, almeno fino a fine gennaio.
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Enti locali. L' analisi della Corte dei conti sulle società pubbliche che vanno dismesse secondo
la riforma Madia
In perdita il 42,5% delle «mini­partecipate»
ROMA Poco più di una partecipata su quattro
ha i bilanci in rosso, ma le perdite si fanno più
frequenti nelle aziende più piccole: quando il
fatturato non supera il milione di euro, è il
42,5% delle società a c h i u d e r e i c o n t i i n
disavanzo, mentre lo stesso fenomeno si
incontra solo nel 20,9% dei casi se il fatturato
si colloca tra uno e cinque milioni.
I numeri emergono dalla relazione con cui la
sezione Autonomie della Corte dei conti ha
diffuso il nuovo censimento sulle società
partecipate dagli enti locali e sui loro risultati
economici.
Nella loro analisi, i magistrati contabili non si
sono limitati a evidenziare il sostanziale
fallimento dei passati tentativi di
"liberalizzazione", reso evidente dal fatto che il
98% dei quasi 23mila affidamenti censiti non è
passato per una procedura a evidenza
pubblica (si veda Il Sole 24 Ore di ieri); un
dato, questo, che fa a pugni con l' obbligo di
motivazione analitica da deliberare quando si
sceglie l' affidamento diretto (obbligo ribadito
anche pochi giorni fa dal Tar Lombardia con la
sentenza 1781/2016).
Oltre alle riforme vecchie, la Corte comincia a
mettere sotto la lente quelle nuove, a partire dal decreto attuativo della delega Madia (decreto legislativo
175/2016) che prova a imporre l' obbligo di dismissione di una serie di partecipazioni, a partire da
quelle più piccole.
Con questa premessa i magistrati contabili assumono due dei criteri chiave del decreto, che impongono
alle Pa di abbandonare le società con un fatturato sotto al milione di euro oppure quelle con più
amministratori che dipendenti. I due insiemi in parte coincidono, e di conseguenza mostrano problemi
simili con una frequenza di società in perdita parecchio superiore alla media (42,5% sotto al milione di
fatturato, appunto, e 35,9% nelle aziende con organici ridottissimi).
Oltre a quelle relative a fatturato e organici, una divisione importante nell' ottica della riforma è quella fra
società di servizi pubblici locali e aziende attive nei servizi strumentali alla Pa.
Anche in questo caso l' indicatore delle perdite conferma nei numeri la geografia dei problemi indicata
dalla riforma: fra le società che lavorano per la Pubblica amministrazione i bilanci si colorano di rosso
nel 32,2% dei casi, mentre la stessa cosa capita solo al 21,4% delle aziende di servizi pubblici.
Un ultimo dato merita attenzione, ed è quello degli squilibri strutturali: più di una società su dieci fra
quelle censite dalla Corte ha infatti chiuso in perdita tutti e tre i bilanci del periodo 2012­14.
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GIANNI TROVATI
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Serie B. Il piano del presidente Abodi prevede di far confluire gli stadi dalla proprietà comunale
ad un fondo immobiliare ­ Firmato il 27 settembre un protocollo di intesa
Allo studio la gestione pubblico­privata
Sganciare gli stadi dalla proprietà dei Comuni
e farli confluire in fondi immobiliari, favorendo
l' aggregazione di capitali pubblici e privati,
per finanziarne la ristrutturazione e renderne
più redditizio lo sfruttamento.
È questo, in sintesi, il piano della Lega B del
presidente Andrea Abodi pre rilanciare le
iniziative per l' ammodernamento dell'
impiantistica sportiva attraverso un' alleanza
con l' Istituto del Credito sportivo e con Invimit,
la società del ministero dell' Economia istituita
nel 2013 che ha per missione lo sviluppo dei
patrimoni immobiliari pubblici.
Dallo scorso luglio l' Invimit ha allargato agli
impianti sportivi il proprio perimetro di
intervento, prima limitato alla rigenerazione del
patrimonio scolastico, alla riqualificazione
energetica e all' ottimizzazione dell' utilizzo
degli immobili pubblici. Da questa novità è
nata l' idea di una sinergia con B Futura,
società interamente partecipata dalla Lega B
che si occupa di riqualificazione degli stadi
dalla A alla Z, dallo studio di fattibilità alla
realizzazione.
L' obiettivo del protocollo d' intesa firmato il 27
settembre scorso è appunto quello di
accelerare il processo di riqualificazione degli stadi con la promozione di fondi immobiliari fra soggetti
privati e i Comuni proprietari dell' 85% degli immobili, grazie agli investimenti di Invimit, Ics e la
consulenza di B Futura. In sostanza, gli enti locali potranno conferire nel fondo lo stadio di cui sono
proprietari acquisendo quote.
A loro volta Invimit e Credito sportivo acquisiranno quote immettendo liquidità. Il Comune, proprietario
dello stadio, direttamente o in alternativa un privato, attraverso lo strumento del project finacing, potrà
così avviare un progetto di riqualificazione. In entrambi i casi il Comune è obbligato a indire una gara a
evidenza pubblica per scegliere la Sgr privata con cui poi istituire il fondo immobiliare.
Nel caso del project il proponente avrà comunque sempre una prelazione sul vincitore della gara
pubblica. A questo punto Invimit potrà scegliere se entrare nel pacchetto azionario del fondo, con o
senza una quota di maggioranza. Dopo di che il Comune ad esempio può cedere la sua parte a una
società sportiva (preferibilmente quella di calcio che utilizza lo stadio), oppure il fondo può mettere a
mercato l' immobile riqualificato, oppure il Comune può decidere di riprenderlo.
Intanto Invimit, ma anche gli altri soci, ogni anno riceveranno un utile come ritorno dell' investimento
ovvero alla cessione della proprietà del bene immobile. Invimit per entrate nell' affare chiederà una
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Il Sole 24 Ore
Pubblica Amministrazione ed Enti Locali
reddittività del 3% e la valorizzazione dell' immobile pubblico.
«Grazie a questa iniziativa ­ spiega il presidente di Invimit Massimo Ferrarese ­ potranno nascere
appositi Fondi Obiettivo gestiti da Sgr di mercato e promossi dagli Enti territoriali proprietari degli
impianti oggetto di valorizzazione. Invimit attraverso l' utilizzo delle risorse disponibili nel Fondo i3­Core
Comparto Territorio, rivestirà il ruolo di investitore garantendo la liquidità necessaria alla riqualificazione
degli impianti».
«La Lega B ­ aggiunge Abodi ­ insieme a Invimit e Credito Sportivo, lancia un segnale unico nel suo
genere dando il via a un' iniziativa che produrrà nel tempo benefici concreti per l' intero sistema
calcistico. È motivo di orgoglio essere co­ideatori e promotori di uno strumento di tale impatto strategico
in un settore nel quale registriamo un gap rispetto al resto d' Europa che va colmato velocemente. L'
accordo ha lo scopo di promuovere processi di sviluppo infrastrutturale e di rinascita urbana in una
cornice di assoluto rispetto della sostenibilità ambientale, sociale e finanziaria delle realtà locali».
B Futura dal 2012 tenta di accompagnare lo sviluppo immobiliare delle società calcistiche italiane. Uno
degli ultimi progetti riguarda Cagliari. Il progetto ad aprile 2016 ha ottenuto la dichiarazione di pubblico
interesse da parte del consiglio comunale. Il presidente del club sardo Tommaso Giulini ha assicurato
che il piano definitivo del nuovo stadio con il piano di sostenibilità economica previsto dalla legge 147
del 2013 sarà presentato rapidamente. La prospettiva è quella di dotare il capoluogo sardo di uno
stadio da 21mila posti al coperto, dopo i pellegrinaggi delle ultime stagioni tra Trieste, Elmas e Arenas­
Quartu), e costerà circa 60 milioni. L' impianto sarà idoneo per ospitare gare internazionali e sarà un
elemento centrale per la rivalutazione dell' area Sant' Elia.
Giulini è fiducioso di poterlo inaugurare per la stagione 2020. Per Abodi questo dovrà essere un
ulteriore stimolo per gli altri progetti che B Futura sta portando avanti con le amministrazioni comunali e
i club di Pescara, Avellino, Crotone e Como.
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Il Sole 24 Ore
Pubblica Amministrazione ed Enti Locali
Infrastrutture sportive. Il mancato ammodernamento pesa sui guadagni e sulle presenze: la
media italiana di riempimento delle arene è pari al 55,2%
Stadi vecchi, 750 milioni di incassi persi
I casi limite: la Roma in attesa del via libera per l' impianto, il Crotone senza strutture a
norma
L' obsolescenza di stadi e palazzetti che
hanno un' età media di oltre sessant' anni
costa allo sport italiano circa 750 milioni all'
anno di minori introiti. La sola Serie A, che a
differenza delle altre Leghe europee non è
riuscita ad ammodernare i propri impianti (a
parte gli esempi virtuosi di Juventus, Udinese
e Sassuolo di cui riferiamo nell' altra pagina)
patisce un gap di almeno 500 milioni.
La media degli spettatori per partita della
Serie A è diminuita dai 34mila del 1989/90 ai
21mila del 2015/16. E i dati della stagione
appena cominciata sono ancora più negativi.
La media italiana di riempimento degli stadi è
pari al 55,2%. La Ligue 1 francese ha il 66,8%,
la Liga spagnola (dove a Madrid comune e
Real hanno appena raggiunto l' accordo sul
restauro del Santiago Bernabeu da 400
miliioni) il 68,3%, mentre a dominare la scena
sono Bundesliga e Premier League,
rispettivamente con il 91,9% e il 95,5%. Ora,
sia l' esperienza inglese seguita all'
emanazione del Rapporto Taylor nel 1989, con
investimenti in stadi fra il 1993 e il 2012 per 3,3
miliardi di sterline, sia quella tedesca legata ai
Campionati del Mondo del 2000, dimostrano
che il rinnovamento degli impianti porta a un aumento degli spettatori del 40 per cento. Per quando
riguarda l' Italia, perciò, potrebbero esserci sei milioni di tifosi in più sugli spalti durante un' annata
sportiva rispetto ai 15 milioni che, per esempio, nella stagione 2011/12 hanno seguito dal vivo match di
Serie A, B e Lega Pro.
Inoltre, alzando il livello dei servizi, la qualità delle strutture, i sistemi di sicurezza, in Serie A si potrebbe
aumentare il prezzo medio dei biglietti rispetto agli attuali 20 euro di almeno quattro (+20%). Incremento
che moltiplicato per quello dell' affluenza supplementare potrebbe perciò generare ricavi da gare
aggiuntivi per il solo calcio professionistico pari a 180 milioni. Stessa dinamica avrebbero gli incassi
legati ai consumi del match­day: oggi in Italia la spesa media per uno spettatore (biglietto escluso) è
pari a 4/5 euro.
In Inghilterra e Germania siamo sui 20 euro. Grazie al miglioramento dei servizi (ristorazione,
parcheggi, punti vendita del merchandising, musei, visite guidate) la spesa pro capite potrebbe salire di
12­15 euro con una crescita di fatturato tra gli 80 e i 125 milioni. Per non parlare della corporate
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hospitality e degli sky box, da cui i club italiani ottengono oggi intorno ai 25/30 milioni a causa delle
carenze degli impianti, a fronte di un "mercato" che se valorizzato appieno potrebbe produrre un giro d'
affari di oltre 350 milioni.
Il calcio italiano è in ritardo anche sul fronte dei naming rights, mentre tra il 2007 e il 2011 i ricavi da
questa fonte nel calcio europeo sono raddoppiati fino a sfiorare i 100 milioni. Se a queste entrate si
aggiunge l' uso degli impianti multifunzionali nei giorni in cui non si gioca e l' aumento dell' appeal del
settore marketing/commerciale, le risorse extra che stadi nuovi e moderni potrebbero produrre
superano per la serie A i 750 milioni e se consideriamo gli altri tornei di calcio e le altre discipline il
saldo potrebbe sfiorare il miliardo di euro.
Per ogni anno di ritardo nell' implementazione di nuovi impianti di qualità il sistema sportivo tricolore,
insomma, perde terreno rispetto ai competitors europei e internazionali. E lo stesso vale nelle altre
discipline sportive, vista la scarsa disponibilità di palazzetti, piscine, palestre o velodromi al passo con i
tempi.
Per restare al calcio, la Serie A è ancora una volta cominciata con un club, il Crotone, costretto a
giocare fuori città le gare interne per mancanza di un impianto a norma, e le deroghe ai parametri Figc
sono di frequente la regola per disputare i campionati professionistici. Il caso più eclatante di iter
burocratici complessi che rallentano i lavori per la realizzazione di un nuovo impianto è quello della As
Roma. La società del presidente giallorosso James Pallotta e del costruttore Parnasi hanno presentato il
progetto del nuovo impianto da 52.500 posti da edificare a Tor di Valle, il 29 maggio 2014. Una struttura
ultramoderna, ispirata all' architettura romana del Colosseo, in acciaio e vetro, avvolta da un velo di
pietre fluttuanti, e un tetto in vetro e teflon, immaginata dall' archi­star Dan Meis. Si parla di un costo
complessivo di tipo urbanistico per 1,2 miliardi di euro e di investimenti diretti sullo stadio, da 300
milioni. E si parla di una inaugurazione nel 2017. In seguito, la Giunta e l' Assemblea Capitolina
riconoscono l' interesse pubblico dell' opera tra settembre e dicembre 2014.
Vengono chieste però integrazioni e correzioni al progetto che viene depositato solo il 30 maggio 2016.
Dopo il commissariamento del Comune e il cambio della guardia in Campidoglio con i dubbi espressi
dal Movimento cinque Stelle e dal sindaco Virginia Raggi, la parola passa alla Conferenza regionale dei
servizi che dovrà assumere una determinazione entro il 6 marzo 2017. Mentre il Consiglio comunale
dovrà approvare una variante urbanistica. La deadline per il debutto della nuova arena è stata intanto
spostata al 2019.
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MARCO BELLINAZZO
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Pubblica Amministrazione ed Enti Locali
Commissioni tributarie. Per i giudici di Ancona e Firenze le regole valgono anche prima del
2016
Leasing, l' utilizzatore paga il bollo
La tassa automobilistica non è a carico della società che stipula il contratto
Per i veicoli concessi in locazione finanziaria l'
unico soggetto tenuto al pagamento della
tassa automobilistica regionale è il soggetto
utilizzatore, anche anteriormente al 1° gennaio
2016. Non è quindi configurabile alcuna
responsabilità solidale della società di leasing
in caso di mancato pagamento della tassa, in
quanto la legge 160/2016 non ha di fatto
apportato alcuna sostanziale modifica sui
soggetti obbligati al pagamento.
Sono queste le conclusioni delle commissioni
tributarie (Ctp Ancona, sentenza1909/2016 e
Ctp Firenze, sentenza n.
1295/2016) che si sono espresse sulla
questione della soggettività passiva della
tassa auto per i veicoli in leasing a seguito
delle modifiche normative introdotte dal Dl enti
locali.
Oggetto della questione è l' individuazione del
soggetto passivo della tassa automobilistica in
relazione agli autoveicoli concessi in locazione
finanziaria, a seguito della legge 99/2009;
questa norma aveva rivisto gli obbligati al
tributo regionale: prima del 15 agosto 2009
(data di entrata in vigore della legge 99/2009),
infatti, la normativa sulla tassa automobilistica
(articolo 5 del Dl 953/82) prevedeva quale unico soggetto passivo il «proprietario» del bene concesso in
locazione finanziaria, e quindi per i veicoli concessi in leasing il soggetto tenuto al pagamento era la
società di leasing, proprietaria del bene; la legge 99/2009 ha invece previsto che al pagamento della
tassa automobilistica «sono tenuti coloro che, alla scadenza del termine utile per il pagamento.risultano
essere proprietari, usufruttuari, acquirenti con patto di riservato dominio, ovvero utilizzatori a titolo di
locazione finanzaria».
Nonostante la modifica normativa avesse chiaramente la finalità di imporre il pagamento della tassa
esclusivamente ai soggetti utilizzatori, alcune Regioni hanno continuato a chiedere alle società d i
leasing il pagamento dell' imposta relativa ai veicoli concessi in leasing, argomentando che il prelievo
potesse avvenire indifferentemente sia in capo al proprietario del veicolo che all' utilizzatore in quanto
solidalmente obbligati. Ciò nonostante la norma non prevedesse alcun regime di solidarietà e il
Dipartimento delle Finanze avesse espresso un diverso parere (nota del 27 giugno 2012 prot. n.
13270).
Ne è scaturito un ingente contenzioso tributario che, pur se prevalentemente favorevole alle società di
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leasing, in alcune casi ha visto l' accoglimento della tesi delle Regioni.
Per dirimere tale contenzioso era intervenuta una norma di interpretazione autentica (Dl 78/2015) che
chiariva in modo inequivocabile che per i veicoli concessi in leasing, dal 15 agosto 2009, l' unico
soggetto tenuto al pagamento della tassa è l' utilizzatore.
Il Dl enti locali ha tuttavia abrogato la norma interpretativa del 2015 stabilendo contestualmente la
responsabilità esclusiva dell' utilizzatore dal 1° gennaio 2016.
I giudici provinciali di Ancona e Firenze riconoscono tuttavia che la modifica normativa del Dl enti locali
non può avere effetti retroattivi in quanto ­ pur abrogando la norma interpretativa del 2015 ­ lascia
invariato il testo del Dl 953/82 (modificato dalla legge 99/2009) che già prevede la responsabilità
esclusiva dell' utilizzatore. Peraltro, benché questo aspetto non sia esplicitamente affrontato nelle
sentenze, va detto che la norma abrogativa del Dl enti locali, non qualificandosi quale norma
interpretativa, non può avere effetti retroattivi, e pertanto la sua «efficacia abrogativa» deve decorrere
dal 1° gennaio 2016.
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GIACOMO ALBANO
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Semplificazione
Pa digitale, correzioni al «codice»
U n d e c r e t o p e r c a m b i a r e i l Codice d e l l '
amministrazione d i g i t a l e . L a d e c i s i o n e , a
quanto risulta al Sole 24 Ore, è stata presa dal
governo insieme all' avvicendamento a capo
dell' ufficio legislativo della Funzione pubblica:
Bernardo Giorgio Mattarella, che aveva
stabilito l' attuale testo, sta per essere
sostituito da Angelo Vitale.
Due i problemi del Cad: eccessiva prudenza e
alcune incongruenze che lo rendono
inapplicabile nel breve periodo. Per il primo
punto, il Cad risente di essere un
rinovellamento del precedente Codice (2005),
mentre la legge delega darebbe al Governo un
più ampio margine di manovra. Il decreto
correttivo, da adottare entro settembre 2017,
obbligherà a un più deciso abbandono delle
vecchie logiche legate alla carta. Secondo
punto: ci sono alcuni aspetti da sistemare per
far funzionare il testo. Ad esempio il domicilio
digitale, introdotto dal Cad, cioè il diritto di
ogni cittadino a fare tutte le comunicazioni con
la Pa in modalità digitale. Il testo ora lega il
d o m i c i l i o d i g i t a l e a l l ' Anagrafe d e l l a
popolazione residente, un progetto la cui
conclusione è ancora lontana. Il nuovo testo
potrebbe invece istituire un registro ad hoc, per far funzionare il domicilio digitale.
Altro dossier allo studio è la riforma dello statuto dell' Agenzia per l' Italia Digitale.
Ruolo centrale in questo processo di rinnovamento l' avrà Diego Piacentini (senior vice president di
Amazon, ora in aspettativa), nominato commissario all' Agenda Digitale.
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ALESSANDRO LONGO
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Il Sole 24 Ore
Pubblica Amministrazione ed Enti Locali
Appalti. Non basta il collegamento
Impresa fuori gara solo se si prova che l' offerta è
concordata
roma Il collegamento tra due società c h e
partecipano a una gara per aggiudicarsi un
appalto pubblico non basta per configurare il
reato di turbata libertà degli incanti.
Perché scatti tale illecito occorre la prova che,
dietro la costituzione di imprese
apparentemente distinte, si nasconda un unico
centro decisionale di offerte coordinate o che
le imprese, utilizzando il collegamento abbiano
presentato offerte concordate. Del principio,
affermato dalla Corte di cassazione con la
sentenza 42965 depositata ieri, beneficiano gli
amministratori di due società che avevano
partecipato ad una gara, indetta dall' Anas, per
vincere l' appalto di lavori stradali.
I due manager erano stati condannati sia in
primo grado sia in appello, con un
risarcimento ridotto rispetto al primo grado,
per turbata libertà degli incanti.
Secondo i ricorrenti, la Corte d' appello, preso
atto del provvedimento di esclusione, si era
allineata al giudizio espresso dall' organo
amministrativo, senza fare valutazioni
autonome.
Gli amministratori contestavano la decisione
raggiunta dalla Corte territoriale, che aveva
presunto la collusione e la turbativa della gara d' appalto basandosi sul semplice collegamento tra le
due società e sul rapporto di amicizia tra i loro responsabili. Il tutto in assenza di condotte relative ad
accordi fraudolenti o in contrasto con le indicazioni fornite in materia dalla giurisprudenza della Corte di
giustizia dell' Unione europea (sentenza C­538/07).
Per la Cassazione, i ricorrenti hanno ragione. Se è vero che il collegamento tra due società, rappresenta
per gli amministratori una condizione propizia per stringere rapporti e consumare il reato previsto dall'
articolo 353 del Codice penale, è altrettanto vero che non si può prescindere dalla verifiche nel
concreto. E, visto che un abisso separa la supposizione di un fatto dalla prova della questo sia
avvenuto, la Cassazione taglia la strada a qualunque possibilità di presunzione, affermando che per la
turbativa d' asta è necessaria l' esistenza di collusioni o di altri mezzi fraudolenti.
I giudici precisano inoltre che la turbata libertà degli incanti è un reato di pericolo che si configura a
prescindere dal risultato raggiunto, essendo sufficiente la sola idoneità degli atti. Se c' è collusione, il
reato si consuma nel momento in cui viene presentata l' ultima delle offerte illecitamente concordate.
Dunque, il collegamento in sè, anche quando non consentito, è solo un indice di irregolarità che assume
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Il Sole 24 Ore
Pubblica Amministrazione ed Enti Locali
rilievo penale quando c' è la prova di un accordo sulle offerte.
La conclusione raggiunta è in linea con la Corte Ue, secondo la quale la disciplina nazionale che
imponga un divieto assoluto di partecipazione simultanea ad imprese collegate è contraria al diritto
comunitario se manca la dimostrazione che il "legame" ha influito sui comportamenti nella gara.
Sbaglia dunque la Corte d' appello a valorizzare quanto evidenziato dalla commissione esaminatrice
che ha escluso i ricorrenti dalla gara, presumendo, dalla veste esteriore dei plichi che contenevano le
offerte e dai precedenti rapporti personali e commerciali, che le offerte facessero capo a un unico centro
di interessi e fossero il frutto di manovre clandestine intraprese violando i princìpi di libera concorrenza.
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PATRIZIA MACIOCCHI
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Italia Oggi
Pubblica Amministrazione ed Enti Locali
L' analisi
Il federalismo si è rivelato una mangiatoia
Nel 2001, in Italia, eravamo tutti, o quasi,
federalisti.
Il principio vedo, voto, pago, che avrebbe
dovuto avvicinare la politica al cittadino e
rendere più trasparente e controllabile l' attività
amministrativa, era un dogma comunemente
accettato. Perciò furono molto poche le critiche
alla modifica del titolo quinto della Costituzione
che trasformava in senso federalista le
competenze legislative di stato e regioni.
Con il federalismo fiscale una parte maggiore
delle imposte sarebbe stata gestita a livello
locale, sotto il diretto controllo dei cittadini­
contribuenti, e questo avrebbe migliorato l'
efficienza del prelievo e della spesa pubblica.
Dopo 15 anni, il fallimento è sotto gli occhi di
tutti: il federalismo si è tradotto in un aumento
dei centri di spesa e dei conflitti tra centro e
periferia. L' ampliamento delle competenze
legislative regionali (esclusiva o concorrente)
ha provocato 1.600 ricorsi alla Corte
costituzionale (110 solo nel 2015).
Negli ultimi anni, quasi la metà dell' attività
della Consulta è stata dedicata a dirimere le
competenze tra stato e regioni. Il conflitto si è
esteso anche al campo amministrativo (Tar e
Consiglio di stato), causando enormi ritardi
nella realizzazione di molte infrastrutture: l'
anno scorso, quasi la metà dei ricorsi contro provvedimenti autorizzativi di infrastrutture è stata
presentata da enti pubblici diversi da quelli che hanno emanato il provvedimento. Chi opera in questo
settore si trova di fronte a una giungla normativa inestricabile dove si intrecciano normative statali,
regionali e comunali spesso in un insanabile contrasto tra loro.
La eliminazione della potestà legislativa concorrente tra stato e regioni e la più precisa ripartizione delle
reciproche competenze, attuata dalla Renzi­Boschi, ha invece l' obiettivo di ridurre drasticamente il
contenzioso e togliere fieno a una mangiatoia diffusa che ha finito per generare corruzione e illegalità,
aumentando la certezza del diritto in un settore, quello dei piccoli e grandi appalti pubblici, importante
per lo sviluppo del paese (referendum permettendo). Non è un caso che la riforma abbia così tanti
nemici: in prima fila i difensori di tutti quegli interessi particolari che rischiano di essere ridimensionati
dalla revisione del cosiddetto federalismo.
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MARINO LONGONI
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Italia Oggi
Pubblica Amministrazione ed Enti Locali
Con poco entusiasmo: a Roma e Bologna, ad esempio, ha votato un quinto degli aventi diritto
Province morte, subito resuscitate
Maggioranze diverse da quelle con un voto universale
I risultati delle elezioni di secondo grado per i
consigli d i a l c u n e c i t t à m e t r o p o l i t a n e
confermano ampiamente riserve, perplessità e
dubbi che erano sorti quando si soppresse il
voto popolare per gli enti di secondo livello. Si
voleva allora venire incontro, molto
parzialmente, alla diffusissima richiesta
(fondata o no che fosse, non rileva qui
commentare) di sopprimere le province.
Per cominciare, come con motivato stupore
molti hanno appreso, le province non sono
state abolite: sopravvivono, sia pure con vita
diversa e talora mutando sigla, come appunto
succede con le città metropolitane.
Se il 4 dicembre la riforma costituzionale sarà
approvata, scompariranno le province, ma non
le città metropolitane: il che rappresenta un'
indubbia beffa ai danni di tutti coloro che
volevano semplificare gli enti (anche se, sarà
sempre bene ricordarlo, il vero ente d a
cancellare sarebbe stata, e sarebbe ancora, la
regione). In ogni modo, ci saranno «aree
vaste», fantasiosamente ritagliate dalle regioni
per sostituire le province stesse.
Che questi enti intermedi poco attraessero gli
elettori, si sapeva e anzi si sperimentava nelle
elezioni popolari.
Guarda un po', l' assenteismo si è trasferito ai
grandi elettori, cioè i consiglieri comunali cui compete oggi il voto di secondo grado. Infatti a Roma e a
Bologna non ha votato quasi un quinto degli aventi diritto, a Milano oltre un quarto, a Torino più di un
terzo. In questo caso chiamati a votare non erano i cittadini qualsiasi, bensì amministratori e dunque
politici.
L' esito finale del voto, tradotto in seggi, costituisce una palese forzatura rispetto al risultato che si
sarebbe ottenuto con un suffragio popolare. Infatti, il meccanismo del voto ponderato (ogni consigliere
dispone di un peso elettorale tanto più rilevante quanto maggiore è il comune che egli rappresenta),
cumulato con il sistema maggioritario in vigore in tutti i comuni, rende i risultati verosimilmente ben
diversi da quelli che si sarebbero avuti con il precedente sistema di voto popolare.
I consiglieri che votano sono quasi sempre frutto, nei centri con più di 15mila abitanti, di ballottaggi:
assegnare loro il voto per il consiglio metropolitano distorce ancor più la composizione finale rispetto al
seguito popolare.
I patiti del sistema maggioritario, infine, subiscono l' onta (per loro) di vedere in più di un ente l' assenza
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Italia Oggi
Pubblica Amministrazione ed Enti Locali
di una lista che abbia ottenuto la maggioranza assoluta di eletti.
Poco male per chi reputi che le maggioranze si formino dopo le elezioni, ma scarsamente tollerabile per
chi ritenga che un voto debba tradursi in una maggioranza precostituita.
CESARE MAFFI
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Italia Oggi
Pubblica Amministrazione ed Enti Locali
Non solo la Lega: un sindaco fiorentino si oppone all' arrivo di 80 profughi nel suo paese
Anche il Pd dice no ai migranti
E invita la prefettura a fare un parziale dietrofront
Sembra la Lega. Ma è il Pd. «Se questo è il
modo di procedere, è mia intenzione non
partecipare più ad alcuna riunione in prefettura
sul tema immigrazione sino a quando non si
anteporranno i problemi delle comunità locali
alla collocazione effettuata in modo frettoloso e
sconsiderato dei migranti». Prima gli italiani.
Parola del sindaco di Reggello (Firenze),
Cristiano Benucci. Uno che non s' intende di
ruspe, che porta il completo elegante al posto
della felpa e che, soprattutto, è stato eletto col
Partito democratico. Un mondo antistante a
quello di Matteo Salvini. Eppure, Benucci s' è
opposto all' arrivo di nuovi profughi nel suo
Comune.
Quando ha ricevuto la notifica della prefettura
di Firenze, che gli ha annunciato di dover
ospitare altri 80 migranti oltre all' ottantina già
presente nel territorio di Reggello, Benucci ha
scritto una lettera dal tono perentorio. Gli
extracomunitari sono stati dirottati dal prefetto
in un ex albergo di Santino, una località d i
villeggiatura che, ormai da anni, è una delle
mete estive preferite dai fiorentini.
«Mi permetto di formalizzare alcune
osservazioni in netta disapprovazione sulla
scelta effettuata», ha scritto Benucci nella
lettera invita alla prefettura e pubblicata dal
Corriere Fiorentino. «Questa nuova assegnazione si assomma a ulteriori 80 migranti già presenti nel
nostro territorio e raggiunge una quota decisamente eccessiva in rapporto alla popolazione. La scelta di
un' ulteriore struttura a Saltino, località che ha una popolazione residente che non arriva alle 50 unità, e
che va a ospitare in due strutture circa 100 migranti, è troppo pesante e pone seri problemi alla
comunità che vive in quella frazione».
Il sindaco Pd di Reggello, dopo aver ricordato che la stazione dei carabinieri più vicina dista dieci
chilometri, ha alzato i toni.
«La scelta effettuata dalla prefettura è del tutto inopportuna, ma, soprattutto, incurante di un minimo di
analisi delle problematiche della comunità locale. Non m' interessa conoscere le motivazioni di tale
scelta», ha sottolineato Benucci, «specialmente se queste fossero limitate al fatto che qualche
imprenditore non di questa terra, per zelo manageriale e ovvia convenienza economica, abbia avuto la
brillante idea, pienamente legittima, di rilevare un albergo dismesso per metterlo alla disponibilità dei
migranti e, quindi, abbia rappresentato una soluzione a portata di mano».
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Italia Oggi
Pubblica Amministrazione ed Enti Locali
In un primo momento, dalla prefettura di Firenze avevano comunicato che il prefetto, Alessio Giuffrida,
in un vertice che s' è tenuto lo scorso 29 settembre, aveva lanciato un appello ai sindaci e ai titolari di
alberghi parlando di una «situazione drammatica»: dal primo settembre, in provincia di Firenze, sono
arrivati 550 profughi, più 230 che si sono aggiunti recentemente.
Alla fine, però, la prefettura ha dato ragione al sindaco Benucci. Almeno in parte. Degli 80 migranti
arrivati nella zona di Reggello, l' ex albergo di Santino, dalla scorsa settimana, ne ospita 50.
I restanti 30, dopo le proteste dell' esponente dem, sono stati destinati ad altre località. Più della Lega,
poté il Pd.
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GAETANO COSTA
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Italia Oggi
Pubblica Amministrazione ed Enti Locali
La Corte conti ha censito 7.181 organismi. Tra questi 2.953 hanno meno di 20 dipendenti
Già mille partecipate a rischio
Gli enti con più gente in cda che in organico sono 1.279
S o n o g i à u n m i g l i a i o c i r c a l e società
partecipate a rischio con l' entrata in vigore del
Testo unico Madia (dlgs 175/2016). Su 7.181
organismi partecipati, censiti all' 8 luglio 2016
dalla Corte dei conti attraverso la banca dati
Siquel, ammontano a 1.279 (di cui 776
società) quelli in cui si registra un numero di
dipendenti i n f e r i o r e a q u e l l o d e g l i
amministratori. Condizione che, a norma dell'
art. 20 del Testo unico, farebbe scattare l'
o b b l i g o d i a v v i a r e u n piano d i
razionalizzazione delle partecipazioni. Mentre
si contano 2.953 organismi partecipati (di cui
2.015 società) che presentano un organico con
m e n o d i 2 0 dipendenti. Analogamente si
registrano 469 organismi che hanno fatto
segnare perdite per l' intero triennio 2012­
2014. Un dato che deve far scattare un
campanello d' allarme visto che sempre il T.u.
Madia prevede di mettere a dieta le
partecipate (ad esclusione di quelle costituite
per la gestione di un servizio d' interesse
generale) che abbiano prodotto un risultato
negativo per quattro dei cinque esercizi
precedenti.
È quanto emerge dalla delibera n. 27/2016 con
cui la sezione autonomie della Corte dei conti
ha approvato il referto sugli organismi
partecipati degli enti locali.
Un focus sulla galassia delle partecipate che, come detto, ha passato ai raggi X 7.181 organismi, anche
se le analisi sui risultati economici e sui servizi affidati hanno riguardato 4.217 soggetti per i quali gli
ultimi dati disponibili sono relativi all' esercizio 2014.
Venendo al valore della produzione, sono 1.860 gli organismi (di cui 1.220 società) che hanno fatto
registrare un fatturato inferiore al milione di euro. E anche questa è una condizione a rischio perché, a
norma del dlgs 175/2016, l' obbligo di razionalizzare le partecipazioni scatta se il fatturato medio del
triennio si mantiene sotto il milione di euro. Gli organismi in perdita, censiti dalla Sezione autonomie
sono 791 (di cui 552 società).
Nel complesso le perdite, che nel 2014 (annualità a cui si riferiscono gli ultimi dati di bilancio disponibili)
ammontavano a 736,8 milioni di euro, si concentrano soprattutto nel Nord, anche se negli ultimi anno il
fenomeno sembra in attenuazione per effetto delle migliori performance delle società operanti in Emilia­
Romagna, Friuli­Venezia Giulia e Piemonte.
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Pagina 39
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Italia Oggi
Pubblica Amministrazione ed Enti Locali
In Toscana, invece, le perdite sono raddoppiate in due anni, nonostante la crescita del fatturato.
A livello aggregato, quindi, si registra una netta prevalenza degli organismi in utile ma, in alcune regioni,
le perdite d' esercizio risultano in larga misura superiori, soprattutto nelle società a partecipazione
totalitaria.
E veniamo al capitolo personale. Nelle partecipate al 100% il costo dei dipendenti incide sul costo della
produzione per il 31,48%, laddove l' incidenza media è del 23,06%. Un dato che secondo la Corte si
spiega con la «scarsa efficacia delle politiche di contenimento del costo del lavoro» nelle società a
partecipazione totalitaria.
La gestione finanziaria dimostra una netta prevalenza dei debiti sui crediti in tutti gli organismi
esaminati. Nel complesso, i debiti ammontano a 83,3 miliardi, di cui circa un quarto è attribuibile, in
sostanza, alle partecipazioni totalitarie, Ma il numero, ammette la Corte dei conti, è calcolato in difetto,
per la carenza di dati di importanti organismi. Il rapporto crediti/debiti verso gli enti controllanti nelle
partecipazioni pubbliche al 100% è sbilanciato in favore dei primi.
Emerge, quindi, osserva la sezione autonomie, «la forte dipendenza delle partecipazioni totalitarie dagli
enti controllanti, pur in presenza di un rilevante indebitamento verso terzi».
FRANCESCO CERISANO
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Italia Oggi
Pubblica Amministrazione ed Enti Locali
L' Anci chiede a Madia flessibilità sul personale
Flessibilità sul turnover del personale, incentivi
e semplificazione per le Unioni d i comuni,
stralcio delle spese per il personale Sprar dai
vincoli di bilancio, soluzioni per la gestione del
salario accessorio, sblocco del turnover per le
Città metropolitane. Sono i temi principali delle
proposte normative inviate dal presidente dell'
Anci Piero Fassino al ministro Marianna
Madia, con la richiesta «che tali proposte
possano trovare accoglimento nel primo
provvedimento utile». Le proposte saranno al
centro dell' assemblea Anci che si apre oggi a
Bari e che eleggerà Antonio Decaro, sindaco
del capoluogo pugliese, nuovo presidente dell'
Associazione dei comuni.
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