il tatuaggio un`arte nascosta nei secoli

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il tatuaggio un`arte nascosta nei secoli
INTRODUZIONE
Il tatuaggio, di significati diversi a seconda della cultura di appartenenza o dello stile con
cui viene eseguito, è dall'inizio della storia del mondo il risultato di un percorso personale e
sociale.
Lo scopo di questo lavoro è quello di dimostrare come il tatuaggio, parte integrante del
linguaggio sociale ed artistico dell’uomo, abbia compiuto nei secoli un’evoluzione non solo
nelle tecniche e negli strumenti, ma anche nella percezione da parte della società,
abbracciando direttamente o indirettamente vari ambiti della vita dell’uomo, con il
riconoscimento, anche formale, di vera arte nelle sue forme espressive ed interpretative
più evolute. E’ esaltante scoprire ed esporre una connessione tra l’espressione tribale del
tatuaggio delle popolazioni indigene, sicuramente semplice ma carica di simbologia
spirituale, con le forme di “body art” espresse dai tatuaggi di Win Delvoye. E’ invece
dolorosa la presa di coscienza della barbarie compiuta con la marchiatura dei prigionieri
dei lager nazisti e della follia delirante di quel disegno di morte, che viene però
parzialmente attenuata dalla constatazione dell’utilizzo in campo medico del tatuaggio
come strumento per migliorare la qualità della vita. il tatuaggio dunque viene esposto come
pura espressione della creatività dell’uomo, insito nella sua storia, un elemento che ne
accompagnerà sempre, inevitabilmente, il processo evolutivo.
STORIA E ORIGINI DEL TATUAGGIO
Il tatuaggio è antico quanto l'uomo.
L'essere umano ha sempre avuto, fin dai tempi più remoti, l'esigenza di esprimersi tramite
la decorazione del proprio corpo.
Le motivazioni e i significati potevano essere i più svariati ma, era ed è sempre il corpo ad
essere utilizzato come mezzo di espressione (come nelle body art e nelle performance).
A partire dagli egizi e dagli antichi romani, in ogni luogo si possono ritrovare testimonianze
dell’utilizzo del tatuaggio usato per la comunicazione.
Scavi Archeologici hanno riportato alla luce
resti di uomini e donne tatuati vissuti fino a
6000 anni fa, appartenenti a popolazioni
sudamericane, nordamericane, eschimesi,
siberiani, cinesi, egiziani e anche italiane.
Infatti sulle Alpi italiane nel 1991 vengono
ritrovati tatuaggi terapeutici sulla Mummia
del Simulan (3300 a.C.) e su quella dell’ uomo
di Pazyryk nell’Asia centrale.
Nelle società tribali era considerato un modo
per abbellire il corpo ed era usato solo da re o Mummia di Pazyryk
nobili,gli egizi li usavano sia nelle cerimonie
funebri sia nelle campagne dove i bambini e le donne pù belle venivano tatuati con piccoli
cerchi sulle sopracciglia e sul mento, e i celti si tatuavano i simboli delle divinità degli
animali in segno di devozione.
Ogni culto religioso nei secoli, prima del
divieto dell’imperatore Costantino
ai
cristiani di tatuarsi , aveva come
caratteristica quella di riportare sulla
propria pelle attraverso delle vere e
proprie cerimonie,i simboli della propria
religione per marcare la propria identità
spirituale.
Le sole religioni che non permettono ai
fedeli di farsi dei tatuaggi permanenti sono
quella ebraica e quella musulmana,che
ancora oggi permettono solo alle donne di realizzare sui loro corpi solo tatuaggi
temporanei per mezzo dell’henna, in occasioni come la prima notte di nozze.
In Italia i Legionari si tatuavano sul braccio i nome del loro generale o dell’imperatore e la
data del loro ingaggio mentre i disertori gli schiavi e i prigionieri venivano marchiati in
faccia.
Tra i primi cristiani, pellegrini e i copti monofisti nel
medioevo c’era l’usanza di tatuarsi con simboli
religiosi, a volte rappresentanti i santuari
visitati,come quello del Loreto.
Nel 313 d.C Costantino ha proibito il tatuaggio sul
viso dei cristiani (“deturpava ciò che era stato
creato ad immagine di Dio”) e nel 787 d.C viene
definitivamente proibito da Papa Adriano I durante
il Concilio di Nicea,e questa pratica scomparve per
molto tempo dall’Europa.
Il tatuaggio venne reintrodotto successivamente alle
esplorazioni oceaniche di James Cook , che fecero
Foto anni 30
conoscere gli usi dei tatuaggi dei popoli dell’Oceania
e diffusero le tecniche del tatuaggio in tutta l’Europa.
Alla fine del XIX secolo l’uso di tatuarsi si diffuse anche fra le classi aristocratiche europee,
e tatuati celebri furono Wiston Churcill e lo Zar Nicola II.
Infine negli ultimi trenta anni,in seguito a un trattato del criminologo Cesare Lombroso, il
tatuaggio fu accumunato solo alle personalità criminali e subì un’ulteriore censura, abolita
definitivamente dopo gli anni ’70.
A partire dagli anni ’70-’80 il tatuaggio inizia a diffondersi in Italia e uno dei primi studi
venne aperto nel 1970 a Milano,mentre il primo a Roma fu aperto nel 1986.
La prima convention internazionale italiana di tattoo si tenne a Roma nel 1985,alla quale
parteciparono i massimi esponenti mondiali del tatuaggio di allora.
BODY ART CONTEMPORANEA
La body art nasce negli anni ’60-’70 negli Stati Uniti e in Europa, e gli artisti di questa
corrente usano il proprio corpo come solo strumento di espressione artistica, a volte
spingendolo fino al limite (es. Gina pane,Marina
Abramovic).
Il precursore di questa corrente artistica è Duchamp,con
l’opera “Tonsure”,foto che lo ritrae con la testa rasata sulla
parte alta della nuca a forma di stella e con una striscia che
la congiunge alla fronte.
Alcuni esponenti principali della body art (e della
performance) sono Gina pane, Marina Abramovic, Vito
Acconci, Herman Nitsch e Orlan.
Molte artiste del movimento hanno utilizzato il proprio
corpo per sollevare l’argomento della liberazione della
donna e per combattere la concezione maschilista del Tonsure
tempo;
per esempio Gina pane in una sua performance si rotola sul
vetro per denunciare il maschilismo e Orlan si sottopone a
varie operazioni di chirurgia plastica cercando di arrivare
a una deformazione del volto, filmandole e rendendole
pubbliche, entrando volutamente in contrasto con la
bellezza conformistica imposta alle donne.
In tempi recenti sono stati inseriti nel termine “body art”
anche forme artistiche come il body painting, il tatuaggio, i
piercing. Da inquadrare come “body art” anche una
recente opera di Win Delvoye, artista e tatuatore
contemporaneo belga, che ha tatuato l’immagine di una
madonna attorniata da simboli rituali sulla schiena del
Orlan
musicista Tim Steiner.
La galleria “De Pury & Luxemburg” ha venduto la pelle decorata per 150mila euro a un
collezionista dove l’atto di vendita è parte integrante dell’opera. Infatti l’intento di Delvoye
era quello di sollevare una discussione, in termini legali e morali, sui limiti della
mercificazione dell’arte contemporanea.
Il contratto prevede che Tim Steiner sia
disponibile a esporre la propria schiena
tatuata tre volte all’anno al museo del
Louvre.
Il giorno della sua morte diventerà
definitivamente un’opera d’arte, passando la
propria pelle al collezionista.
COME FUNZIONA?
Il dispositivo elettrico manuale utilizzato per eseguire
tatuaggi tramite l'introduzione di pigmenti nel derma è
composto da bobine elettromagnetiche che determinano un
movimento lineare di una barra metallica, al termine della
quale sono posti uno o piu aghi che penetrano nella pelle
lasciando pigmenti nel derma a una velocità di 50
penetrazioni al secondo per una penetrazione nella pelle di
circa 0,5 mm.
La prima macchinetta per tatuare venne brevettata
dall'americano Thomas Riley nel 1891.
Tra i diversi tipi di macchinette quella più usata è quella a
bobina; questo tipo di macchinetta è formata da un telaio su
cui sono fissate due bobine su un supporto isolante, all'interno
delle quali c'è un nucleo centrale.
Collegato alle bobine c'è un condensatore di corrente continua
che regola il passaggio di corrente attraverso il circuito
Macchinetta tattoo 1891
elettrico nelle bobine.
Il condensatore può essere esterno o interno.
La qualità del magnetismo della macchinetta è dato dal numero di avvolgimenti (spire)
presenti nelle bobine ( più sono numerose più la qualità del magnetismo sarà buona ed
efficiente).
Le parti più importanti del sistema magnetico della macchinetta sono le bobine, il
condensatore e la barra dell'indotto.
La barra dell'indotto è la parte in cui verrà poi posizionato l'ago e sopra di essa è fissata la
molla anteriore da elastici (oring), che fissano l'ago alla barra dell'indotto e consentono di
portare elettricità alla vite di contatto e di mettere cosi in funzione la macchinetta.
IMPRONTA INDELEBILE
Nel 1933 nei territori del Reich vengono costruiti i campi di concentramento, luoghi di
detenzione vicino ai grandi centri urbani dove venivano detenuti i prigionieri.
Successivamente vennero ampliati e iniziarono a sfruttare il lavoro forzato dei detenuti,
usandoli come “macchine industriali” viventi e gratis, e nel 1943 cessarono di usare i campi
di concentramento come campi di lavoro e divennero “fabbriche” di morte.
Nei territori dell’est europeo vennero invece costruiti con la sola finalità dell’eliminazione
fisica di zingari ed ebrei, considerati “sottouomini”.
Nei campi di sterminio, o Lager, vennero sterminati 6 milioni e mezzo di ebrei,e solo in
quello di Auschwitz ci furono 261.000 morti.
Quando i prigionieri arrivavano al campo, venivano spinti nel blocco 26, dove dovevano
spogliarsi,li rasavano, li “lavavano” gettandogli acqua bollente e gelata addosso e poi gli
venivano consegnate le uniformi a righe.
Poi si passava alla registrazione del prigioniero;
venivano annotate le generalità del prigioniero e lo si
marcava con un numero.
Il tatuaggio veniva fatto sull’avambraccio sinistro e
veniva eseguito con un “timbro”di metallo con aghi
lunghi 1cm; in seguito si tatuavano con una lancetta
fissata ad un cannello di legno, somigliante ad una
penna per inchiostro.
Il tatuaggio era il solo segno di identità del prigioniero,sostituiva il nome e aveva come
scopo principale quello di personificare completamente il prigioniero.
Era inoltre un chiaro segno di pura offesa, perché per la religione mosaica tatuarsi il corpo
era proibito.
FROM NAUTICAL SYMBOLS TO THE NOVEL
The word 'tattoo' is derived from the Tahitian word
'tatau', meaning "to mark" and was brought to Europe by
the explorer James Cook, when he returned in 1771 from
his first voyage to Tahiti and New Zealand.
In his logbook Captain Cook describes the tattoing
tecnique used by polynesian natives and we also know
that before leaving the polyniesian Islands his crew
decided to get tattoos as "souvenirs" of their visit.
It's at that time that we can say the modern occidental
tattoo is born.Since then sailors began tattoing during
their trip to Orient learning new tecniques.
The thypical sailors' tattoos were inspired by sea and
harbours elements all loaded of symbolism.
One of the most important and popular subjects among James Cook
sailors tattoos is the lighthouse as a point of reference
that can be linked to different meanings depending on the subject wich is tattooed next to it
: the "risky one" when there are lightnings and thunders
meanining that it is difficult and risky the way to achieve a goal,
while the meaning is that of safety and serenity when
sourrounded by calm sea,
becoming the symbol of a secure place inland whwere to take
refuge. The use of associating symbols to immages or objects
can be found in literature in Virginia Wolf's works and in
particular in the novel "The lighthouse".
Virgina Woolf succesfully experimented new narrative
techniques, rich of symbols, lyricism and stylistic virtuosism.
The style is both realistic and symbolic.
The novel consist of a series of experiences,emotions and Virginia Woolf
feelings that are held togehtetr by symbols.
The lighthouse is the main symbol of the novel and represents the spiritual and moral
salvation.
The novel is rich of symbols as the window ,the lighthouse and the sea.
The sea and his sound are constantly heard as suggesting the fullness of life and imminence
of the death.
The most important symbol is the lighthouse lying across the bay and meaning something
different to each character.
On the first hand it is a positive symbol linked to light, comfort, hope and enthusiasm, a
reference point in a changing world; It also represents the spiritual and moral salvation.
On the other hand it represents an inaccessible destination, leading to frustration and
threatening danger, an ambitious Goal to achieve.
LA POESIA RAFFIGURATA
Cosi come il tatuaggio rende visivamente tangibile qualcosa che si vuole esprimere (come
valori, ideali e ricordi), così la corrente letteraria del
futurismo ha reso tangibile, attraverso la veste grafica
dei loro scritti costruiti con uno schema figurativo, i loro
messaggi, immediatamente decifrabili prima ancora di
addentrarsi nel testo.
Il futurismo nasce come movimento politico/culturale e
nel 1909 su "Figaro" viene enunciato il manifesto
futurista da Tommaso Marinetti.
Questo movimento celebra la rottura con il passato, la
guerra come sola igiene del mondo e ha un particolare
culto della macchina, violenta affermazione di una
volontà oggettiva.
I caratteri fondamentali del movimento politico sono
l'esaltazione della velocità, della modernità, del
movimento e del progresso.
Nel 1912 esce il manifesto futurista letterario, prima
sperimentazione letteraria italiana.
Gli artisti che si avvicinarono al futurismo letterario furono attirati dal carattere innovativo
e dissacrante del movimento, ma non dalle ideologie, da cui molti, tranne il fondatore
Marinetti, si dissociarono.
Viene abolito l'uso della punteggiatura, della sintassi e degli aggettivi; il verso è libero, c'è
un grande uso di onomatopee e sinestesie e i verbi sono prevalentemente all'infinito per
rendere le impressioni in modo immediato.
I caratteri più innovativi di questa corrente letteraria
furono l'inserimento di simboli matematici nelle
poesie e l'uso di vari caratteri tipografici in funzioni
espressive.
La parola diventa essenziale per se stessa, la poesia
un seguito ininterrotto di immagini nuove e la
letteratura futurista tenta di fare del testo letterario
un oggetto figurativo, iniziando a "disegnare con le
parole", senza preoccuparsi più di essere compresi
dal lettore.
Come nelle poesie futuriste, anche nel tatuaggio dal
messaggio visibile immediato si arrriva, attraverso
uno studio dei particolari, alla percezione del
messaggio nella sua interezza; oppure non riusciremo a decifrarlo (come le simbologie
russe e maori) e il significato profondo rimarrà un mistero, decifrabile solo dal tatuatore e
da chi lo porta sulla pelle, come nelle poesie futuriste il significato rimarrà nel poeta.
SHOPENHAUER E L’ARTE
il tatuaggio è arte perché definisce l’etica di una civiltà attraverso l’estetica.
Secondo Shopenhauer, l’arte, insieme al suicido e alla morale, è una via di liberazione
parziale e temporanea dal dolore.
L’arte è conoscenza libera e disinteressata,che si rivolge alle
idee,ed ogni arte è liberatrice, poiché il piacere che essa
procura è la cessazione del bisogno,attraverso il suo porsi
come disinteressata contemplazione.
Infatti l’arte rompe la catena dei desideri durante la
contemplazione; quando l’uomo non guarda più le cose con
occhio sensibile ma guarda l’arte con occhio puro
contempla, e smette di desiderare.
Appena smette di contemplare ritorna alla quotidianità e
quindi al dolore.
Tale concetto filosofico, letto in chiave moderna, può essere applicato anche al tatuaggio,
che, essendo un’arte, potrebbe rappresentare temporaneamente una via di liberazione dal
dolore attraverso la sua contemplazione con occhi puri.
L’ARTE DEL TATUAGGIO IN MEDICINA
TATUAGGI PER MONITORARE LA SALUTE
I ricercatori della University of Illinois hanno proposto un sistema per tatuare dispositivi
elettronici sottocutanei che non interferiscono con la normale attività quotidiana.
Sono riusciti a renderli operativi anche in piscine e doccie, e possono essere "indossati" per
circa due settimane, il tempo che la pelle si esfogli naturalmente.
Il tatuaggio elettronico è in grado di monitorare temperatura, idratazione, stress e altri
parametri come lo stato di guarigione delle ferite.
ASSOCIAZIONE "HENNA HEALS"
Questa associazione è stata fondata in Canada da un gruppo di cinque tatuatrici, che
realizzano tattoo all'henne sulla testa
delle pazienti malate di tumore per renderle più femminili durante la terapia.
L'associazione ha lanciato una campagna per creare e formare tatuatori in tutto il mondo
per lavorare con le persone malate di tumore.
P.INK
Progetto fondato nel 2012 dedicato al tatuaggio cover up di cicatrici e mastectomie per le
sopravvissute al cancro al seno.
Coprire queste cicatrici con un tatuaggio viene visto come un modo non solo per aiutare i
pazienti di reclamare i loro corpi sfregiati, ma anche per trasformare qualcosa di doloroso
in qualcosa di bello. L’obiettivo del progetto è anche quello di collegare con il tatuaggio
tatuatori e sopravvissuti al cancro.
NUOVI ORIZZONTI
BIENNALE TATTOO
Nel 2015 l'Italia ospiterà la prima Biennale International Tattoo con il patrocinio
dell'Istituto Nazionale di Cultura e il Centro Studi sul Multiculturalismo, da un'idea del
Maestro Francesco Perilli e in collaborazione con Vittorio Sgarbi, direttore e curatore della
54^ Biennale di Venezia.
Lo scopo principale di questa manifestazione è di inserire a pieno titolo la cultura del
tatuaggio nel panorama più ampio dell'arte contemporanea.
La Biennale International Tattoo intende infatti "rivalutare la pratica del tatuaggio come
forma di espressione artistica e culturale, evidenziandone l’aspetto storico-antropologico e
la varietà dei procedimenti di realizzazione ed individuandone la qualità delle modalità
tecniche di esecuzione e il valore dei contenuti".
INDICE
 INTRODUZIONE
Pag.1
 STORIA E ORIGINI TATTOO
Pag.2
 BODY ART CONTEMPORANEA
Pag.4
 COME FUNZIONA?
Pag.5
 IMPRONTA INDELEBILE
Pag.6
 FROM NAUTICAL SYMBOLS TO THE NOVEL
Pag.7
 LA POESIA RAFFIGURATA
Pag.8
 L’ARTE E SHOPENHAUER
Pag.9
 L’ARTE DEL TATTOO IN MEDICINA-tatuaggio per monitorare la salute
Pag.10
 ASSOCIAZIONE HENNA HEALS
Pag.11
 P.INK
Pag.12
 NUOVI ORIZZONTI-Biennale tattoo 2015
Pag.13
 BIBLIOGRAFIA
Pag.14
BIBLIOGRAFIA
-Wikipedia: “Il tatuaggio”
“body art”
-“Le basi del pensiero” (libro di testo) –shopenhauer (l’arte)
-“Tattoos showcase” Ed. Robinson 2012
-“Forever tattoo-Il nuovo tatuaggio” Ed Rizzoli 2013
-Fonti varie
“Il tatuaggio è un’opera eterna su un supporto effimero.”
Pascal Tourain