Supply chain - EMC Corporation

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Supply chain - EMC Corporation
REDEFINE THE FUTURE
2013 EMC Sustainability Report
SOMMARIO
SUPPLY CHAIN.. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. ............... 1
Supply Chain Social & Environmental Responsibility.. .. .. .. .. .. .. .. .. .. ............... 2
Supply Chain Business Continuity Planning. . . .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .............. 12
Minerali Dei Conflitti.. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. ............. 14
SUPPLY CHAIN
In EMC la sostenibilità è un pilastro strategico nella
strategia globale della supply chain, gestita insieme a
costi, qualità, availability e time-to-market. L'azienda
collabora con centinaia di fornitori in oltre 20 paesi in
tutto il mondo per realizzare un modello più resiliente
che rispetti i lavoratori e l'ambiente e creare opportunità
a vantaggio degli stakeholder in qualsiasi livello della
supply chain.
TARGET E OBIETTIVI
TARGET AZIENDALI
• Supply Chain Social & Environmental Responsibility
• Il 100% dei fornitori tier 1 e tier 2 gestiti da EMC1 pubblicherà un report sulla
sostenibilità entro il 2020
• Il 100% dei fornitori tier 2 gestiti da EMC effettuerà il monitoraggio delle
prestazioni SER dei fornitori tier 3 rispetto agli standard EMC® entro il 2020
GLI ARGOMENTI TRATTATI IN QUESTO REPORT SONO:
•
Supply Chain Social & Environmental Responsibility (SER)
•
Supply Chain Business Continuity Planning (BCP)
•
Minerali Dei Conflitti
1
Fornitori tier 1: fornitori che vendono direttamente a EMC; fornitori tier 2: fornitori che vendono ai fornitori tier 1
SUPPLY CHAIN 1
SUPPLY CHAIN SOCIAL & ENVIRONMENTAL
RESPONSIBILITY
COLLABORAZIONE ALLA DEFINIZIONE
DI STANDARD E AL MONITORAGGIO
DEI FORNITORI
•
Codice di condotta dei fornitori
di EMC: standard per definire le
aspettative dei fornitori. EMC segue il
codice di condotta EICC, che riguarda
manodopera, etica, ambiente, salute e
sicurezza e sistemi di gestione.
•
Questionario di autovalutazione
EICC: strumento di valutazione
dei rischi utilizzato da EMC per
misurare la presenza di policy e
procedure necessarie per supportare
la conformità al codice di condotta,
nonché fattori di rischio e controlli
associati. Il questionario viene
raccolto da tutti i fornitori strategici
tier 1 e tier 2.
•
•
•
Audit EICC: utilizzato per valutare
condizioni e procedure nelle strutture
di produzione dei fornitori. EMC
utilizza audit EICC-VAP (Validated
Audit Program) laddove possibile. Il
risultato di questo audit rigoroso può
essere condiviso con più aziende,
riducendo pertanto il volume globale
degli audit svolti. I VAP vengono svolti
da auditor di terze parti e hanno una
validità di due anni. Nei rari casi in
cui EMC non utilizzi un audit VAP,
segue comunque il protocollo di audit
standard EICC e ricorre ad auditor
certificati di terze parti.
Piano di azione correttivo: piano
per analizzare tutti i risultati di un
audit. EMC collabora direttamente
con i fornitori per conoscere le cause
sottostanti, esaminare piani, eseguire
valutazioni e accettare prove che
dimostrino il completamento di tutte
le azioni correttive. Un fornitore può
inoltre essere sottoposto a un audit
di chiusura o di approfondimento in
seguito al completamento del piano
di azione correttivo per convalidare i
risultati delle azioni.
EICC Environmental Reporting:
questionario EICC condiviso allineato
ai report CDP e GRI (Global Reporting
Initiative) per raccogliere informazioni
sui volumi di anidride carbonica, acqua
e rifiuti, sugli obiettivi e sulle iniziative
dei fornitori. Viene raccolto da tutti i
fornitori strategici tier 1 e tier 2.
Il programma Supply Chain Social & Environmental
Responsibility (SER) di EMC è incentrato sulla
mitigazione dei rischi, sull'identificazione e sulla
creazione di opportunità e sul supporto mirato a
garantire una supply chain resiliente. Nel tentativo di
perseguire questi obiettivi, EMC collabora con i fornitori
e con il settore per individuare e utilizzare standard
e strumenti comuni, quali il perfezionamento e la
ridefinizione costanti dell'approccio dell'azienda in base
alle nozioni apprese.
Nel 2013 EMC ha notato importanti progressi nel programma SER. Coerentemente
con i pilastri strategici e le priorità, l'azienda ha potuto usufruire di dati migliorati per
ottimizzare la valutazione dei rischi e definire priorità per iniziative mirate alla capacità,
ha coinvolto in maniera innovativa il personale interno, i fornitori e gli stakeholder
e ha integrato in modo più avanzato il programma SER nelle procedure di business.
Presumibilmente, queste priorità rimarranno invariate nel 2014.
MONITORAGGIO E GENERAZIONE DI REPORT
Approccio
EMC ha aderito all'EICC (Electronic Industry Citizenship Coalition) nel 2008 e da
allora collabora con l'organizzazione a standard comuni, strumenti e questionari,
tra cui il codice di condotta EICC, il questionario di autovalutazione, il protocollo di
audit EICC-VAP e il questionario sui report ambientali. I riconoscimenti del codice di
condotta vengono raccolti da tutti i fornitori di materiali diretti e la conformità è parte
integrante del linguaggio di contratto standard per tutti i vendor. EMC raccoglie e valuta
i questionari di autovalutazione e i report ambientali da tutti i fornitori strategici tier 1 e
tier 2, quindi sottopone ad audit e controlli a campione una percentuale annua sempre
maggiore di siti dei fornitori. La maggior parte degli strumenti utilizzati per valutare
i rischi e monitorare i fornitori si rivolge a tutti gli aspetti della responsabilità sociale
e ambientale. Manodopera, etica, ambiente, salute e sicurezza e sistemi di gestione
vengono considerati componenti di un sistema strettamente intercorrelato.
EMC integra questi strumenti con un processo interno di valutazione dei rischi
(implementato per la prima volta nel 2011) e controlli a campione (introdotti in via
sperimentale nel 2013). La valutazione dei rischi determina quali siti vengono considerati
ad alto rischio da EMC e devono pertanto essere sottoposti per primi ad audit e controlli
a campione nel corso dell'anno.
Oltre agli strumenti EICC e al programma di controlli a campione, EMC consulta
regolarmente il database delle aziende che hanno violato le normative sull'inquinamento
gestito dall'IPE (Institute of Public & Environmental Affairs) in Cina. Eventuali problemi
identificati tramite questi canali vengono corretti nell'immediato mediante discussioni
dirette con i fornitori e piani di azione correttivi. EMC continua inoltre a impegnarsi
nel tentativo di rafforzare la copertura dei problemi ambientali negli strumenti EICC e
sviluppare awareness e coinvolgimento con l'IPE attraverso la leadership aziendale
nell'Environmental Sustainability Workgroup di EICC.
2 SUPPLY CHAIN/SUPPLY CHAIN SOCIAL & ENVIRONMENTAL RESPONSIBILITY
VALUTAZIONE
DEI RISCHI
SITI DEI FORNITORI
VALUTAZIONE
DEI RISCHI
NEI SITI NEI
DEI FORNITORI
rischio
totale
1. Area geografica
I siti dei fornitori ricevono
un punteggio di rischio
geografico in base a diritti
umani, etica e rischi
ambientali del sito. Questi
punteggi vengono
ponderati in base a
indicatori di governance e
responsabilità.
2. Esposizione
A partire dal 2013 i siti
vengono valutati in base a
dati di esposizione avanzati
ricavati dal programma
Business Continuity di EMC.
Il programma include
spese, sole sourcing e
percentuale di parti
acquistate nel sito.
3. Informazioni specifiche
dell'azienda
Le prestazioni passate indicano
rischi specifici a seconda del
fornitore. I punteggi degli audit
passati forniscono la variabile
principale, supportata da piani di
azione correttivi, approfondimenti
diretti del personale EMC,
questionari di autovalutazione e
report per media e NGO.
4. Commodity
Le commodity, ovvero il bene
prodotto dal sito per EMC e il
punto in cui si trova il fornitore
nella supply chain, forniscono
l'input finale per il calcolo dei
rischi. I fornitori ancora più a
monte o la cui produzione
coinvolge più agenti chimici, ad
esempio, potrebbero porre
maggiori rischi.
Iniziative di monitoraggio e generazione di report per il 2013
Integrazione di business
La responsabilità sociale e ambientale di un fornitore rientra nelle prestazioni
di business generali e attraversa numerosi aspetti del monitoraggio SER, dalle
responsabilità del team di sostenibilità a quelle del team delle commodity, tutti fattori
che hanno contribuito a sottolinearne l'importanza. Nel 2013 i team delle commodity
hanno ricevuto formazione su processi e contenuti, hanno avviato un dialogo con i
fornitori su argomenti di sostenibilità a tutti i livelli di interazione e rispondono ora delle
prestazioni di sostenibilità dei fornitori. Per ulteriori informazioni, visitare la sezione
Formazione interna di "Impegno per il miglioramento" in questo report.
EMC continuerà a formare il personale e migliorare l'infrastruttura aziendale per la
condivisione di informazioni nel 2014. L'azienda intende lanciare un nuovo strumento,
creato sulla piattaforma EMC Archer® Governance Risk and Compliance, che consentirà
l'automazione e la centralizzazione di ambiti, attività e dati sulle prestazioni e sui rischi
in tutti i programmi di sostenibilità. In questo modo i team delle commodity potranno
tenere traccia degli articoli aperti, confrontare le prestazioni di sostenibilità dei fornitori
e accedere a formazione e risorse in modo ottimale. La piattaforma offre inoltre un
portale che consentirà in modo analogo ai fornitori di accedere direttamente ad attività,
stati, formazione e risorse.
Scheda di valutazione
EMC raccoglie punteggi in relazione alle prestazioni di sostenibilità dei fornitori
strategici dal 2009. Queste informazioni vengono incorporate nella scheda di
valutazione dei fornitori generale, che include anche altre metriche di business, tra cui
qualità, costi e availability, e fornisce un input essenziale nelle decisioni di business. Nel
2013 EMC ha compiuto progressi significativi nella metodologia e nella ponderazione del
punteggio.
•
La sezione relativa alla sostenibilità della scheda, che valuta SER, BCP (Business
Continuity Planning) e contenuti dei materiali, è più che triplicata a livello di punti,
divenendo la terza sezione più ponderata nel punteggio totale (circa il 18% per la
maggior parte dei fornitori), dopo costi e qualità.
•
Sono state estese e chiarite le metriche per SER. Ad esempio, sono stati aggiunti
punteggi per le prestazioni idriche e relative ai rifiuti in base ai dati segnalati nei
report ambientali, nei questionari di autovalutazione e negli audit dei fornitori.
SUPPLY CHAIN/SUPPLY CHAIN SOCIAL & ENVIRONMENTAL RESPONSIBILITY 3
CONTROLLI A CAMPIONE ESEGUITI
NEL 2013
1
1
3
L'aumento della ponderazione e dell'ambito del punteggio ha già contribuito a
concentrare maggiormente l'attenzione sugli impegni dei fornitori volti a comunicare
le iniziative a EMC. In alcuni casi i fornitori hanno effettuato ulteriori investimenti per
soddisfare le aspettative di EMC in termini di prestazioni SER. Questo trend dovrebbe
continuare nel 2014, con i fornitori impegnati a soddisfare una nuova metrica della
scheda di valutazione EMC incentrata sulla generazione di report pubblici sugli impegni
e sulle iniziative di sostenibilità.
Controlli a campione
Nel 2013 EMC ha iniziato a sperimentare controlli a campione presso cinque siti
di fornitori in tre paesi. Questi controlli vengono condotti da personale tecnico e
commerciale della supply chain di EMC nella regione che valuta i principali indicatori
sociali e ambientali. I controlli a campione consentono di identificare e correggere
problemi minori prima che assumano proporzioni più significative. Offrono una visuale
più frequente delle condizioni sul campo, a integrazione del processo di auditing
formale. I risultati vengono inoltre utilizzati per stabilire priorità inerenti agli audit.
Il programma pilota ha rappresentato un'opportunità per testare l'approccio, identificare
aree di miglioramento e interpretare meglio i risultati. Gli esiti iniziali hanno rivelato solo
un numero ridotto di scoperte minori, tutte risolte rapidamente tramite piani di azioni
correttive. Questi risultati erano coerenti con la conoscenza attuale dei siti da parte di
EMC e riflettevano l'attenzione dei controlli a campione esclusivamente sui potenziali
problemi più gravi, anziché su un esame approfondito e diversificato degli argomenti
valutati in un audit formale.
Nel 2014 EMC intende eseguire controlli a campione su almeno 20 siti, ampliandone la
diversità di tipologia e incrementando il livello di visibilità dell'azienda. Tale visibilità,
combinata a ulteriore formazione per il personale nella regione, sottolineerà in modo più
incisivo l'impegno dell'azienda volto a creare procedure SER vigorose per i fornitori e
migliorerà la capacità del personale della supply chain di identificare potenziali rischi.
Report di sostenibilità pubblici
Nell'ambito dell'impegno finalizzato alla trasparenza e alla responsabilità nella supply
chain, l'azienda ha formalizzato il requisito per i fornitori diretti strategici di materiali di
EMC di pubblicare un report di sostenibilità pubblico mediante lo standard GRI (Global
Reporting Initiative). Nell'arco del 2013 EMC ha condotto un'ampia gamma di iniziative
finalizzate a questo scopo, tra cui alcuni survey svolti tra i fornitori per comprendere
meglio le procedure e i piani attuali per la generazione di report, la distribuzione di
risorse e informazioni sulla formazione per la generazione di report GRI e di sostenibilità
e la ridefinizione della metodologia delle schede di valutazione per consentire
un'estensione nel 2014 che includerà i report di sostenibilità come metrica.
Nel 2014 i fornitori avranno l'opportunità di partecipare a ulteriori corsi di formazione
sulla generazione di report GRI e di sostenibilità prima di essere nuovamente sottoposti
a un survey e ricevere un punteggio per i loro report. EMC inizierà a segnalare
pubblicamente questa metrica nel 2015.
4 SUPPLY CHAIN/SUPPLY CHAIN SOCIAL & ENVIRONMENTAL RESPONSIBILITY
Monitoraggio dei fornitori sub-tier di EMC
EMC monitora in modo coerente i fornitori tier 1 e tier 2; tuttavia, man mano che
l'azienda si allontana dalle relazioni dirette instaurate, aumentano i rischi e diminuisce
la capacità di sfruttare al meglio le conoscenze acquisite. In passato l'azienda ha fissato
un'aspettativa di gestione sub-tier tramite il codice di condotta e ha sottoposto ad
audit i fornitori in relazione a questo standard, ma in futuro intende collaborare con loro
in modo ancora più stretto. Nel 2013 i partner principali hanno iniziato a condividere
informazioni di audit e promuovere collettivamente un'azione correttiva presso i siti
dei fornitori sub-tier grazie alla collaborazione con EMC. In alcuni casi l'azienda ha
individuato alcune perplessità al terzo o quarto tier, ad esempio correlate alle procedure
di salute e sicurezza o alle condizioni di lavoro, e ha iniziato a implementare questo
approccio, collaborando con un fornitore strategico per comprendere meglio i problemi
e garantire azioni correttive appropriate.
EMC espanderà e formalizzerà questa strategia nel 2014, con l'intenzione di creare una
cultura di collaborazione attorno alla valutazione dei rischi e un impatto che consentirà al
settore di procedere senza esitazioni verso responsabilità maggiori nella supply chain.
Espansione di EICC Environmental Reporting
Nel 2013 EMC ha ricoperto un ruolo leader nel workgroup responsabile della Carbon
& Water Reporting Initiative di EICC. Il compito di EMC era quello di ampliare le
domande sui rifiuti e semplificare quelle sull'acqua e sull'anidride carbonica al fine
di ridurre la ripetizione di quesiti già affrontati nei questionari di autovalutazione e
negli audit. Anche il workgroup è stato sottoposto al questionario, ora rinominato EICC
Environmental Reporting Initiative, in EICC-ON. EMC ha supportato lo sviluppo e fornito
formazione per i membri EICC e i fornitori in merito all'importanza della generazione di
report e al modo in cui utilizzare il nuovo strumento.
Metriche e risultati
Audit
Il numero e la posizione geografica dei siti sottoposti ad audit nel 2013 sono
rimasti piuttosto coerenti rispetto all'anno precedente. Ciò riflette la decisione
strategica di mantenere l'ambito aziendale dell'audit, sviluppando al contempo
altri componenti critici del programma che includono una maggiore integrazione nel
business, conoscenze avanzate sulle prestazioni dei singoli fornitori ed esposizione,
e predisponendo l'infrastruttura al monitoraggio sub-tier. In questo modo l'azienda
potrà contemporaneamente migliorare la capacità di scalabilità e creare incentivi per
prestazioni autonome e sostenibili, impossibili da ottenere semplicemente tramite
audit. EMC prevede inoltre di continuare ad aumentare la quantità dei siti dei fornitori
sottoposti ad audit, man mano che l'approccio di audit EICC-VAP condiviso viene
adottato da un numero sempre maggiore di aziende.
Seppur coerenti con il 2012, le cifre del 2013 riflettono una maggiore enfasi sugli audit di
approfondimento, che valutano la mitigazione o la chiusura di tutte le azioni correttive,
nonché un lieve aumento nella percentuale dei siti ad alto rischio sottoposti ad audit.
SUPPLY CHAIN/SUPPLY CHAIN SOCIAL & ENVIRONMENTAL RESPONSIBILITY
5
NUMERO
DIFORNITORI,
AUDIT 2009-2013
SER FORNITORI,
NUMERO
DI AUDIT SER
2009-2013
25
20
15
10
Audit iniziali
Audit di
approfondimento
Nuovi audit
completi
5
0
2009
2010
% di siti a rischio elevato
sottoposti ad audit
"Ho appena ricevuto
un'email dal responsabile
2011
2012
2013
27%
26%
29%
I dati rappresentati nelle cifre e nei risultati di audit di questo report riflettono due forme di valutazione. Audit
completi, in cui vengono poste tutte le domande sul protocollo di audit EICC, e audit di approfondimento o
chiusura, che valutano la chiusura o i risultati di un audit precedente. EMC continua a incoraggiare l'uso degli
audit di approfondimento nei casi in cui venga restituito un numero significativo di risultati. "audit iniziali" e
"nuovi audit completi" sono entrambe forme di audit completi. Nel secondo caso, indicano che il sito era già
stato sottoposto ad audit almeno due anni prima in base allo standard EICC-VAP e oggi è stato nuovamente
ispezionato.
dell'impianto in cui ci ringrazia
per il modo in cui è stato
eseguito il processo di audit e
ci comunica di aver imparato
molto durante l'audit e ora
ha intenzione di sviluppare e
implementare i vari consigli
che ha ricevuto. Tutto questo
è incoraggiante per noi ed è
esattamente il risultato che
puntiamo a ottenere con i
nostri audit! Abbiamo percorso
molta strada per arrivare fin
qui, ma direi che si tratta di un
risultato positivo".
AUDITOR
EMC considera gli audit un meccanismo per eseguire la due diligence, ottenere linee
di base delle prestazioni dei siti dei fornitori e valutare l'efficienza e la durata dei
miglioramenti nel tempo. Possono inoltre rappresentare uno strumento utile per
aumentare il livello di awareness nei confronti di sistemi di gestione e aspettative
diversi precedentemente sconosciuti all'azienda o al sito. L'aumento dell'awareness
dei fornitori risulta evidente nei piani di azioni correttive successivi a ogni audit.
Complessivamente, i fornitori EMC mostrano una riduzione del 71% nel numero di
risultati tra il primo audit e il secondo.2 Questo progresso è indicativo dell'obiettivo
principale degli audit: non solo valutare, ma anche identificare e approfondire le aree di
miglioramento.
I risultati dettagliati degli audit del 2013 indicati di seguito evidenziano le difficoltà
relative alla risoluzione di alcune problematiche a livello di settore. Come nel 2012, ore
di lavoro e preparazione alle emergenze continuano a rappresentare le non conformità
più significative a livello di sistema (maggiori) al di fuori dei risultati generali ricavati dai
sistemi di gestione. Inoltre, la libera scelta dell'impiego è diventata una delle categorie
più importanti nei risultati del 2013. Sebbene EMC non abbia rilevato casi di lavoro
forzato, è necessario per i fornitori migliorare i sistemi di gestione per il monitoraggio
dei relativi fornitori vendor, soprattutto nel settore ad alto rischio della manodopera.
EMC continua a collaborare a stretto contatto con i fornitori con l'obiettivo di migliorare
i livelli di awareness e supporto per risolvere queste problematiche. Ha inoltre definito
priorità per moduli e risorse attorno a questi argomenti per la libreria di risorse online,
che verrà lanciata nel 2014. Per ulteriori informazioni sulla libreria, consultare la sezione
Iniziative chiave di impregno SER di questo report.
"È bello poter dire
che, dopo aver risolto alcune
problematiche del nostro piano
di azione correttivo l'anno
scorso, l'audit di chiusura
appena eseguito ha riportato
una conformità al 100%.
FORNITORE STRATEGICO TIER 2
2
Dal primo audit completo all'audit di chiusura e dal primo audit completo al secondo audit completo.
6 SUPPLY CHAIN/SUPPLY CHAIN SOCIAL & ENVIRONMENTAL RESPONSIBILITY
RISULTATI DETTAGLIATI DEGLI AUDIT SUI FORNITORI DI SUPPLY CHAIN SER DEL
2013
CODICE EICC
PERCENTUALE DI
NON CONFORMITÀ3
GENERALE
0%
Codice di condotta
Conformità alle leggi
Libera scelta dell'impiego
Divieto del lavoro minorile
Ore di lavoro
Retribuzioni e sussidi
Trattamento umano
Non discriminazione
Libertà di associazione
Integrità aziendale
Nessun vantaggio improprio
Divulgazione di informazioni
Proprietà intellettuale
Business equo, pubblicità e
concorrenza leale
Protezione dell'identità
Approvvigionamento
responsabile dei materiali
Privacy
Non ritorsione
0,0%
0,0%
14,7%
2,3%
11,9%
5,1%
2,3%
1,7%
4,5%
11,9%
5,6%
7,3%
11,3%
2,8%
1,7%
1,7%
10,4%
3,0%
3,0%
4,5%
10,4%
9,0%
6,0%
4,5%
4,5%
17,9%
9,0%
0,0%
1,5%
1,5%
6,0%
4,5%
0,0%
3,0%
13,0%
25,4%
10,1%
8,7%
2,2%
2,2%
6,5%
5,8%
5,8%
7,2%
3,6%
2,2%
2,9%
1,4%
10,8%
10,8%
37,8%
2,7%
5,4%
0,0%
2,7%
0,0%
21,6%
2,7%
5,4%
0,0%
64,6%
27,4%
26%
SALUTE E SICUREZZA
Sicurezza sul lavoro
Preparazione alle emergenze
Infortuni e malattia sul lavoro
Igiene industriale
Lavoro fisicamente impegnativo
Sicurezza delle macchine
Cibo, servizi sanitari e alloggi
9%
AMBIENTE
Permessi e report ambientali
Prevenzione dell'inquinamento e
riduzione delle risorse
Sostanze pericolose
Acque reflue e rifiuti solidi
Emissioni aeree
Limitazione dei contenuti dei
prodotti
SISTEMI DI GESTIONE
0,0%
0,0%
12%
ETICA
EMC non può prendersi direttamente
il merito di questi miglioramenti, ma
li interpreta come una conseguenza
essenziale del lavoro svolto nel
tentativo di applicare gli standard,
supportando al contempo gli impegni
dei fornitori, condividendo le soluzioni
e fornendo un canale neutro per aiutarli
ad apprendere da altri.
MINORE
32%
MANODOPERA
L'orario di lavoro rappresenta una delle
aree di conformità più impegnative per i
fornitori del settore dell'elettronica. Nel
2013 il trend è proseguito e per EMC è
diventata una delle principali priorità
per la libreria di risorse online, il cui
lancio è previsto per il 2014. L'azienda
ha comunque notato gli effetti positivi
dei tentativi più ampi e mirati a
ridurre questo orario. In un caso, le
azioni correttive, tra cui il controllo
avanzato dei documenti, un piano
di produzione adattato ed efficienze
mirate, hanno ridotto le percentuali
di lavoratori che hanno superato del
95% il limite dell'EICC in appena tre
mesi. In un altro, vari obiettivi inerenti
all'automazione, alla compensazione,
al coinvolgimento dei dipendenti e alla
produttività hanno ridotto il numero
giorni di lavoro consecutivi e di ore di
lavoro settimanali dal 40% e 15% al di
sopra dei limiti EICC allo 0%.
MAGGIORE
21%
La percentuale di non conformità in ciascuna categoria di livello superiore (ad esempio, manodopera) è
superiore nel 2013 per via della variazione di EICC nella categorizzazione dei sistemi di gestione. Nel 2012 i
sistemi di gestione per manodopera ed etica erano categorizzati separatamente rispetto a quelli per ambiente,
salute e sicurezza. Nel 2013 sono stati combinati in un'unica categoria di sistemi di gestione. Poiché in
precedenza molti siti presentavano risultati in entrambe le categorie dei sistemi di gestione, al posto di due
risultati ne verrà ora visualizzato uno solo. Questo significa che il numero totale di risultati è ora minore e
ognuno di essi rappresenta una percentuale maggiore del totale.
3
SUPPLY CHAIN/SUPPLY CHAIN SOCIAL & ENVIRONMENTAL RESPONSIBILITY
7
Sebbene le tre aree più importanti dei risultati a livello di sistema (maggiori) nel 2013
fossero coerenti con quelle del 2012, la maggior parte delle aree comuni di risultati
minori del 2012 (sostanze pericolose, business equo e divieto del lavoro minorile) non
aveva una frequenza elevata nel 2013. Ciò potrebbe rivelare trend, ma più probabilmente
riflette il fatto che ogni anno vengono sottoposti ad audit siti diversi e non è possibile
ottenere un campione sufficiente a trarre conclusioni da siti diversi nei due set di dati.
Oltre a osservare le variazioni dei trend negli anni, EMC valuta anche tutti i dati a
livello aggregato, analizzando vari fattori per identificare modelli e definire priorità
per formazione, incentivi ed eventuali variazioni alle policy relative alla gestione delle
prestazioni dei fornitori. La mappa di copertura dell'audit di seguito illustra alcuni
risultati ricavati da questo tipo di analisi. Sebbene non sia possibile trarre conclusioni
omnicomprensive sulla produzione in un determinato paese esclusivamente da questi
dati, per via delle dimensioni relativamente ridotte dei campioni, è comunque possibile
isolare gli elementi comuni, nonché identificare argomenti e zone geografiche in cui i
materiali di formazione potrebbero esercitare un impatto maggiore.
COPERTURA AUDIT SUPPLY CHAIN E RISULTATI
COPERTURA AUDIT SUPPLY CHAIN E RISULTATI
NUMERO MEDIO DI RISULTATI PER CATEGORIA - PRIMI 5 PAESI SOTTOPOSTI AD AUDIT, 2011-2013
sal. sic. = salute e sicurezza
amb. = ambiente
**man. et. = manodopera ed etica
**amb. sal. sic. = ambiente, salute e sicurezza
CINA
sist. gest. = sistemi di gestione
FILIPPINE
10
10
9
9
8
8
7
7
6
6
5
5
4
4
3
3
2
2
1
1
0
0
*generale manodo
pera
etica
sal. e
sic.
amb.
*generale manodo etica
pera
sist. sist. gest. sist.
gest. amb. sal. gest.
man. et.
sic.
sal. e
sic.
amb.
sist. sist. gest. sist.
gest. amb. sal. gest.
man. et.
sic.
MESSICO
MALESIA
10
10
9
9
8
8
7
7
6
6
5
5
4
4
3
3
2
2
1
1
0
0
*generale manodo
pera
etica
sal. e
sic.
amb.
sist. sist. gest. sist.
gest. amb. sal. gest.
man. et.
sic.
*generale manodo etica
pera
sal. e
sic.
amb.
sist. sist. gest. sist.
gest. amb. sal. gest.
man. et.
sic.
THAILANDIA
10
9
8
7
6
5
4
3
2
1
0
*generalemanodo
pera
etica
sal. e
sic.
amb.
sist. sist. gest. sist.
gest. amb. sal. gest.
man. et.
sic.
*La categoria generale del protocollo di audit è stata eliminata nella revisione del 2013 ed è qui inclusa solo per gli audit precedenti a tale revisione.
*La
categoria
generale
deledprotocollo
audit diè ambiente,
stata eliminata
nella
revisione
del 2013ma,
eddalla
è qui
inclusa
solo
perora
gliinaudit
a tale
revisione.
**I sistemi
di gestione
di manodopera
etica e i sistemidi
di gestione
salute e sicurezza
venivano
valutati separatamente
revisione
del 2012,
rientrano
una solaprecedenti
categoria di sistemi
di gestione.
Il numero inferiore di
risultati per "sistemi di gestione" riflette il fatto che il nuovo protocollo potrebbe produrre un solo risultato omnicomprensivo, a differenza del precedente che ne avrebbe potuti generare due. Qui vengono illustrate tutte le categorie, dal momento che
vengono aggregati i risultati storici e quelli più recenti.
**I sistemi di gestione di manodopera ed etica e i sistemi di gestione di ambiente, salute e sicurezza venivano valutati separatamente ma, dalla revisione del
2012, rientrano ora in una sola categoria di sistemi di gestione. Il numero inferiore di risultati per "sistemi di gestione" riflette il fatto che il nuovo protocollo
potrebbe produrre un solo risultato omnicomprensivo, a differenza del precedente che ne avrebbe potuti generare due. Qui vengono illustrate tutte le categorie,
dal momento che vengono aggregati i risultati storici e quelli più recenti.
8 SUPPLY CHAIN/SUPPLY CHAIN SOCIAL & ENVIRONMENTAL RESPONSIBILITY
Rischi e prestazioni ambientali
Nel 2013 il 99% dei fornitori tier 1 e tier 2 di spesa di EMC ha completato i report
ambientali. È stata inoltre rilevata una crescita continua nella percentuale di fornitori che
hanno riferito in merito alla richiesta di EMC.
Sebbene i numeri dei report ambientali in relazione alle acque e ai rifiuti siano inferiori
rispetto a quelli correlati all'anidride carbonica, le percentuali globali sono considerevoli
e riflettono una maggiore familiarità, un'infrastruttura avanzata e un'attenzione
particolare rivolta al tracciamento e alla generazione di report ambientali nel settore e
all'interno della supply chain. EMC continua a utilizzare strumenti standard di settore
tramite EICC, che accetta anche report CDP e GRI, per ottimizzare la capacità di sfruttare
questo trend. L'azienda continua inoltre a promuovere efficaci programmi ambientali
attraverso le schede di valutazione, i corsi di formazione, il Blue Sky Award e la
newsletter, premiando impegno e idee innovative ben al di là di una semplice gestione
ambientale responsabile. Inoltre, man mano che l'analisi e la normalizzazione dei dati
vengono affinate, EMC continuerà a rivolgersi a specifici fornitori che potrebbero trarre
vantaggio da indicazioni o formazione mirata.
La crescita nell'impegno, nelle iniziative e nei sistemi di gestione è illustrata nel grafico
statistico di seguito.
REPORT AMBIENTALI DEI FORNITORI 2011-2013
REPORT AMBIENTALI
DEI FORNITORI 2011-2013*
100
100%
80
88%
82%
88%
78%
68%
60
59%
57%
53%
40
43%
46%
51%
33%
20
N/A N/A
0
REPORT DI CO2, H20 O
ACQUE REFLUE
REPORT H20
REPORT ACQUE
REFLUE
2011
Percentuale di
intervistati con
risposte affermative a queste
domande
2012
OBIETTIVI PER
MIGLIORARE LA
GESTIONE IDRICA
ACQUE REFLUE DI
PRODUZIONE
TRATTATE**
2013
* Dati relativi esclusivamente ai fornitori che hanno completato il modulo EICC Environmental Reporting.
** Per via delle modifiche apportate al questionario EICC Environmental Reporting, non è possibile confrontare
direttamente le statistiche di gestione idrica indicate nel 2012 con quelle del 2013. Verranno quindi combinate
le informazioni ricavate dal questionario EICC Environmental Reporting con quelle del questionario di
autovalutazione EICC. Questi dati vengono ricavati dai fornitori che rappresentano oltre l'80% delle spese tier 1,
nonché dai fornitori strategici tier 2.
69%
80%
% di fornitori che hanno indicato
un obiettivo di riduzione di
emissioni di gas a effetto serra*
% di fornitori che hanno indicato
iniziative di riduzione del consumo
energetico**
* Obiettivo definito in base a un target di
riduzione quantificato e un intervallo di
tempo entro cui conseguirlo
** Iniziativa definita in base a un'azione
completata o pianificata di riduzione del consumo
energetico
SUPPLY CHAIN/SUPPLY CHAIN SOCIAL & ENVIRONMENTAL RESPONSIBILITY
9
METODI DI SMALTIMENTO DEI RIFIUTI
METODI DI SMALTIMENTO DEI RIFIUTI
21,0% Trattamento e
smaltimento on-site
Riutilizzo
10,3%
82,4%
Riciclo
Discarica
72,0%
Trasporto fuori
sede al TSDF*
6,5%
Incenerimento
7,0% Altro
0,8%
NON PERICOLOSI
PERICOLOSI
*Treatment Storage and/or Disposal Facility,
struttura di smaltimento e/o gestione dello storage
Emissioni di ambito 3 EMC del 2013 associate a fornitori diretti tier 1
Le emissioni di gas a effetto serra associate ai fornitori di materiali diretti EMC erano pari
a 90.000 tonnellate metriche di CO2e nel 2013. EMC ha raccolto i dati delle emissioni
di gas a effetto serra di ambito 1 e 2 dai fornitori tier 1 diretti che costituiscono il 99%
della spesa annua. Utilizzando la ripartizione economica, ha quindi stimato la quota
delle loro emissioni. Il calcolo comporta la determinazione del rapporto tra la spesa
e le entrate di ogni azienda e l'applicazione di tale rapporto alle emissioni segnalate.
Questa metodologia segue il GHG Protocol Corporate Value Chain (Scope 3) Accounting
and Reporting Standard dell'Istituto per le risorse mondiali ed è la migliore opzione
disponibile per il livello di dati indicato. Poiché per questo approccio alla ripartizione è
necessario accedere alle entrate dei fornitori, un numero limitato di aziende private è
stato escluso dall'analisi.
"Adottando come
modello il premio
"Supplier SER" e la
newsletter di EMC, abbiamo
implementato programmi
analoghi con oltre 1.000
fornitori strategici. Da sempre
consideriamo i fornitori
come entità di proprietà dei
clienti, ma il vostro livello di
coinvolgimento mi ha portato
Per la prima volta nel 2013 EMC ha raccolto metriche di gestione dei rifiuti standard dai
fornitori nell'ambito del modulo Environmental Reporting in EICC-ON, sebbene fossero
già state poste per diversi anni alcune domande sulla gestione responsabile dei rifiuti
tramite il questionario di autovalutazione e il protocollo di audit. I dati sottolineano
un'enfasi già esistente sullo smaltimento responsabile del materiale. Questi dati
verranno analizzati in maggior dettaglio il prossimo anno.
IMPEGNO PER IL MIGLIORAMENTO
Collaborazione e miglioramenti costanti sono alla base del programma EMC Supply
Chain SER. I programmi in quest'area offrono un'importante opportunità per supportare
fornitori, personale interno e iniziative multistakeholder, fornendo al contempo incentivi
per ottenere prestazioni efficaci e opportunità di apprendimento.
Per semplificare questi impegni, EMC ha continuato a inviare la newsletter trimestrale,
SER Link, e ha assegnato il Blue Sky Supplier Sustainability Award, inaugurato nel 2012,
a due fornitori. Ha inoltre proseguito il processo di mentoring diretto per i fornitori
nelle prime fasi di sviluppo dei programmi di sostenibilità, nonché la formazione di
nuovi membri del personale EMC in fase di apprendimento del modo in cui SER si
adatta perfettamente alla cultura di business EMC. Per maggiore formazione formale,
EMC incoraggia i fornitori a partecipare ai corsi EICC sul codice di condotta, sulla
comunicazione per la gestione dei lavoratori e su salute e sicurezza.
a concentrarmi maggiormente
su come agire in modo più
significativo per coinvolgere
positivamente un numero
elevato di fornitori".
FORNITORE STRATEGICO TIER 1
10 SUPPLY CHAIN/SUPPLY CHAIN SOCIAL & ENVIRONMENTAL RESPONSIBILITY
Oltre alle attività interne, EMC ha continuato a intraprendere iniziative multistakeholder.
Di seguito sono indicati alcuni esempi.
•
Leadership continua nei workgroup EICC di Environmental Sustainability e nel
sottogruppo Impact Assessment del workgroup Learning & Capabilities Building
ULTERIORI INFORMAZIONI
•
Partecipazione attiva ad altri workgroup, tra cui Conflict-Free Sourcing Initiative
DICHIARAZIONE DI EMC CONTRO LA
SCHIAVITÙ E LA TRATTA DI ESSERI
UMANI
•
Impegno in iniziative e conversazioni di ricerca nell'ambito della Stanford Initiative
for the Study of Supply Chain Responsibility (SISSCR), che ha pubblicato una nuova
ricerca nel 2013 sulla relazione tra procedure responsabili e prestazioni di business
POLICY DI EMC SUI MINERALI DEI
CONFLITTI
•
Partecipazione a sessioni di feedback degli stakeholder sul traffico umano
Iniziative chiave di impregno SER
Libreria di risorse online
I fornitori EMC sono caratterizzati da un'ampia gamma di competenze e problematiche,
nonché da operazioni diversificate, dati demografici dei lavoratori e aree geografiche.
Sebbene non sia possibile fornire formazione individuale per ogni fornitore, nel 2013
EMC ha iniziato ad analizzare i dati relativi agli audit e ai questionari di autovalutazione
passati per identificare le aree di necessità più comuni nella base di fornitura. L'azienda
ha inoltre contattato più fornitori in varie aree geografiche e commodity per capire
meglio quali risorse conferiscano maggior valore. Maggiori input sono stati ricavati da
un survey sul divario (vedere sotto), questioni sollevate nei report per i media e NGO e
conversazioni con colleghi nel settore.
"Grazie per aver svolto
questo survey! Sono contento
che cerchiate le cause
principali. Al momento non
teniamo traccia di tutte le
metriche, ma ho già chiesto
al reparto risorse umane di
iniziare a farlo in futuro".
CORPORATE RESPONSIBILITY
ASSOCIATE, FORNITORE STRATEGICO
TIER 2
Sulla base di queste conoscenze, ha quindi iniziato a sviluppare una libreria di risorse
online per i fornitori. La risorsa contiene brevi moduli di formazione su vari argomenti a
livelli diversi, tra cui best practice, case study e riferimenti a risorse esistenti disponibili
tramite fonti pubbliche. Nel 2014 EMC lancerà la libreria per l'uso interno ed esterno
e continuerà ad aggiungere moduli nel corso dell'anno in base alle priorità principali.
L'azienda intende analizzare le prestazioni precedenti e successive all'implementazione
per valutare l'impatto della nuova risorsa.
Survey sul divario
Sebbene le conversazioni pubbliche, ad esempio nei media e nelle conferenze, siano
spesso incentrate su determinati argomenti di particolare interesse o degni di nota,
EMC si impegna a garantire che lo sviluppo della formazione dei fornitori e delle
risorse rifletta le loro specifiche esigenze nel modo più accurato possibile. Partendo da
questo presupposto, nel 2013 l'azienda ha condotto un survey sui fornitori incentrato
essenzialmente sulle cause principali comuni alla base delle problematiche sociali
o ambientali. L'obiettivo era quello di conoscere il livello di maturità dei fornitori su
argomenti diversi e utilizzare queste informazioni per personalizzare la successiva
formazione. Oltre a utilizzare i risultati della libreria di risorse sopracitata, l'azienda
ha potuto ricavare informazioni significative sui sistemi di gestione dei fornitori, sugli
approcci operativi e sulla formazione esistente, dettagli utili a cui EMC continuerà ad
attingere durante l'evoluzione del programma SER.
Formazione interna
Nel 2013 circa 100 membri del personale tecnico e commerciale di gestione della
supply chain di EMC negli Stati Uniti hanno partecipato a un corso di formazione di
un'intera giornata sulla responsabilità sociale e ambientale della supply chain. Il
corso era incentrato sulla comprensione del processo di generazione di audit SER,
sull'identificazione di problemi inerenti alla responsabilità sociale e ambientale e
sulle analisi delle cause principali alla base dei problemi che spesso emergono nella
produzione di componenti elettronici (ognuno di questi argomenti rientrava nelle
nuove responsabilità SER). EMC ha inoltre fornito formazione su processi e controlli
a campione, nuove responsabilità del personale. Per il 2014 l'azienda intende fornire
ulteriore formazione a supporto di questi impegni.
SUPPLY CHAIN/SUPPLY CHAIN SOCIAL & ENVIRONMENTAL RESPONSIBILITY 11
SUPPLY CHAIN BUSINESS CONTINUITY PLANNING
La resilienza della supply chain di fronte alle interruzioni
impreviste è fondamentale per soddisfare le aspettative
dei clienti in termini di qualità e availability. Il
programma Supply Chain Business Continuity Planning
(BCP) di EMC definisce le strategie per prepararsi e
reagire alle potenziali interruzioni dovute a eventi quali
disastri naturali, disordini civili e instabilità finanziaria.
Questa pianificazione rende la supply chain più solida
di fronte a eventi su larga scala che potrebbero creare
problemi di consegna, qualità o produzione.
Sebbene le attività EMC non siano state direttamente colpite da disastri naturali o
interruzioni sociali nel 2013, l'azienda ha continuato a migliorare il programma per
risolvere maggiori complessità e potenziali rischi.
L'APPROCCIO DI EMC
Alla fine del 2012 EMC ha iniziato ad adottare un approccio basato sui dati per ridefinire
il programma BCP. Nel 2013 sono stati raccolti ulteriori dati completi sui siti dei fornitori
che rappresentano la base del programma ed è stato implementato un framework
finalizzato alla promozione di un livello superiore di resilienza. Il nuovo framework è
costituito da tre pilastri: mapping dei siti globali, pianificazione della valutazione e della
mitigazione dei rischi e monitoraggio di eventi e disaster recovery.
Mapping dei siti globali
Nel 2013 EMC ha mappato 15.000 Part Number a oltre 800 siti globali tier 1 e tier 2
per individuare meglio le sedi hotspot di produzione globale in cui sono concentrati
i fornitori. Questi Part Number vengono nuovamente mappati ai prodotti EMC e alle
metriche delle entrate per valutarne l'impatto in relazione alle prestazioni finanziarie di
EMC nel caso in cui si verifichi un'interruzione di availability di una parte, un sito o un
fornitore.
Pianificazione della valutazione e della mitigazione dei rischi
In seguito al mapping, viene eseguita la valutazione dei rischi di ciascuna parte in vari
aspetti, tra cui quelli indicati di seguito.
•
Disastro naturale e altri rischi geografici
•
Capacità di recupero del fornitore in scenari di rischio
•
Rischio finanziario dei fornitori
Il punteggio di rischio viene quindi compilato a livello di fornitore, sito, prodotto e
parte per evidenziare le aree più rischio su cui concentrarsi. La definizione di queste
priorità consente a EMC di identificare in modo proattivo i punti deboli nelle strategie di
approvvigionamento e nel footprint della supply chain. A questo punto EMC identifica
alcune azioni, tra cui: qualificazione di origini alternative per identificare nuovi fornitori
a basso rischio per le parti a rischio più elevato; margine di disponibilità dei componenti
per garantire la fornitura sufficiente di una parte essenziale in caso di disastro naturale
o evento di rischio; valutazione più approfondita dei fornitori tramite audit on-site in
aree a rischio più elevato e simulazioni di interruzioni operative per testare la capacità
dei fornitori di attivare piani di risposta alle emergenze e gestione delle crisi. Queste
strategie proattive ottimizzano la flessibilità, i costi e il profilo di rischio della supply
chain.
12 SUPPLY CHAIN/SUPPLY CHAIN BUSINESS CONTINUITY PLANNING
EMC ha inoltre sviluppato ulteriormente le autovalutazioni BCP dei fornitori, non più
basate sui processi ma sulle funzionalità, migliorando il livello di percezione della
preparazione dei fornitori nel caso in cui si verifichi un'interruzione. L'identificazione
delle lacune in termini di funzionalità dei fornitori consente di fornire loro indicazioni
su come colmare il divario per ottimizzare la loro resilienza e diminuire i rischi in EMC.
L'azienda incoraggia inoltre i fornitori a mantenere i programmi interni di Business
Continuity coerenti con gli standard ISO 22301, BS 25999 o altri equivalenti.
Monitoraggio di eventi e disaster recovery
Ogni sito di un fornitore mappato a un Part Number EMC viene monitorato per
individuare eventi avversi 24 ore su 24. Gli eventi monitorati includono disastri naturali,
scioperi, bancarotta dei fornitori e disastri umani come incendi nelle fabbriche e
sversamenti di sostanze chimiche. Quando si verifica un evento, i Part Number e i
prodotti coinvolti vengono immediatamente identificati. Con le parti già mappate in
modo proattivo ai siti, EMC può risparmiare tempo nei processi di raccolta dei dati e
valutazione dei rischi ed è in grado di attuare procedure di risposta e ripristino in modo
efficiente e intelligente.
IMPEGNO PER IL 2014
Nel 2014 EMC continuerà a utilizzare al meglio i dati raccolti dai fornitori tier 1 e tier 2 per
aumentare la capacità di reazione alle interruzioni nella supply chain. L'azienda intende
inoltre estendere gli impegni laddove possibile, concentrandosi sulla valutazione e sul
mapping di relazioni tra gli appaltatori e la base di fornitura superiore al tier 3. EMC
si concentrerà infine su processi di progettazione dei prodotti e approvvigionamento
strategico e svilupperà piani per promuovere formalmente metriche e dati sui rischi a un
livello più granulare delle attività di pianificazione e sviluppo dei prodotti.
SUPPLY CHAIN/SUPPLY CHAIN BUSINESS CONTINUITY PLANNING 13
MINERALI DEI CONFLITTI
Negli ultimi anni l'attenzione generale è sempre più
rivolta all'approvvigionamento etico dei minerali, in
particolare tantalio, stagno, tungsteno e oro (3TG),
spesso noti come "minerali di conflitto" nella Repubblica
Democratica del Congo. Qui alcune miniere sono
controllate da milizie armate che utilizzano i proventi
della vendita di questi minerali per finanziare ulteriori
conflitti nella regione.
EMC è impegnata nell'approvvigionamento etico dei minerali 3TG. Come stabilito dalla
Policy di EMC sui minerali dei conflitti, l'obiettivo consiste nel non acquistare materiali
contenenti minerali 3TG la cui vendita abbia finanziato conflitti armati. EMC ritiene
tuttavia che il problema non possa essere risolto semplicemente evitando l'acquisto
di minerali nella Repubblica Democratica del Congo, ma intende attuare un processo
di acquisizione responsabile in questo paese e nelle aree circostanti per supportare
un'attività economica pacifica nella regione.
L'APPROCCIO DI EMC
Ricercare l'origine dei minerali attraverso la supply chain è un'impresa complessa.
EMC, produttore di sistemi di storage di livello enterprise, non acquista minerali 3TG
direttamente da miniere, fonderie o raffinerie. Pertanto, per conseguire l'obiettivo
"DRC Conflict-Free" (acquisto di minerali che provengano da zone della Repubblica
Democratica del Congo esenti da conflitti), è necessario collaborare con fornitori,
colleghi di settore e altri stakeholder. L'azienda si impegna a migliorare strumenti e
programmi in grado di semplificare i processi di due diligence nella supply chain e
aumentare la fornitura di minerali "DRC Conflict-Free".
EMC è membro attivo della Conflict-Free Sourcing Initiative (CFSI), fondata
dall'Electronics Industry Citizenship Coalition (EICC) e dalla Global e-Sustainability
Initiative. L'azienda partecipa a workgroup e progetti mirati allo sviluppo dei seguenti
programmi CFSI:
•
Conflict Minerals Reporting Template (CMRT): standard ampiamente diffuso di
raccolta di informazioni nella supply chain, inclusi i nomi di fonderie e raffinerie di
minerali 3TG.
•
Conflict-Free Smelter Program (CFSP): programma di audit di terze parti
indipendente di fonderie e raffinerie di minerali 3TG. Gli audit determinano il paese di
origine dei minerali e la loro natura "DRC Conflict-Free".
EMC partecipa inoltre alle teleconferenze di gruppo multistakeholder di Responsible
Sourcing Network. Nel 2013 ha richiesto di aderire alla Public-Private Alliance for
Responsible Minerals Trade (PPA), iniziativa multisettore e multistakeholder mirata
al supporto di soluzioni della supply chain alle problematiche inerenti ai minerali di
conflitto nella Repubblica Democratica del Congo e nella regione dei Grandi Laghi
dell'Africa centrale.
Queste collaborazioni hanno consentito a EMC di avvicinarsi all'obiettivo prefissato e
creare un sistema globale della supply chain per un approvvigionamento responsabile
ed etico dei minerali, agevolando alle altre aziende la capacità di acquistare minerali
"DRC Conflict-Free" per i loro prodotti.
14 SUPPLY CHAIN/MINERALI DEI CONFLITTI
La strategia di EMC
Nel 2013 EMC ha avviato l'implementazione di una triplice strategia incentrata su
fornitori, fonderie e raffinerie e l'adozione di un processo di approvvigionamento
responsabile nella Repubblica Democratica del Congo e nei paesi circostanti
(collettivamente chiamati "paesi afflitti da conflitti"). La strategia è finalizzata a
conseguire gli obiettivi indicati di seguito.
1. Coinvolgere i fornitori in un processo di due diligence e approvvigionamento "DRC
Conflict-Free"
• Sottoporre a survey i fornitori con programma CMRT.
•Fornire formazione e indicazioni sul problema dei minerali di conflitto e best
practice nella due diligence.
•Incentivare il coinvolgimento di fonderie e raffinerie conformi al programma CFSP
nella supply chain.
2. Aumentare il numero di fonderie e raffinerie "DRC Conflict-Free"
• Identificare fonderie e raffinerie nella supply chain di EMC.
•Sviluppare il programma CFSP attraverso la partecipazione attiva a workgroup
CFSI.
•Incoraggiare le fonderie e le raffinerie della supply chain a rispettare la conformità
CFSP.
3. Incoraggiare un approvvigionamento responsabile nei paesi afflitti da conflitti
•Supportare iniziative per aumentare l'approvvigionamento "DRC Conflict-Free"
nei paesi afflitti da conflitti al fine di promuovere un'attività economica pacifica.
Il programma di EMC
Il programma EMC è supervisionato dal Conflict Minerals Governance Committee, che
fornisce indicazioni strategiche e input per la Policy di EMC sui minerali dei conflitti,
requisiti dei fornitori, comunicazioni e risk management. Il comitato include dirigenti
delle divisioni Global Supply Chain Management, Global Supply Chain Engineering
e Office of Sustainability, oltre a rappresentanti delle divisioni Finance, Legal, Global
Product Operations Sustainability, Government Affairs e Internal Audit.
I requisiti dei fornitori per la due diligence in relazione ai minerali dei conflitti sono
integrati nella gestione della supply chain di EMC. In base al Codice di condotta dei
fornitori di EMC, i fornitori di materiali diretti devono disporre di una policy sui minerali
dei conflitti e condurre una due diligence relativa all'origine e alla catena di custodia dei
minerali 3TG nei loro prodotti. I requisiti per aderire al Codice di condotta dei fornitori di
EMC sono inclusi nei contratti e negli accordi di acquisto standard.
ATTIVITÀ DEL 2013
La formazione dei fornitori è un componente importante di questo impegno. Nel 2013
EMC ha invitato i fornitori a partecipare a un corso di formazione online incentrato
su vari argomenti, tra cui una panoramica dei minerali dei conflitti, la policy di EMC,
l'approccio CFSI a un approvvigionamento responsabile dei minerali e le procedure per
sottoporre a survey la supply chain e generare report dei risultati mediante CMRT. EMC
ha inoltre contribuito a sviluppare moduli di formazione CFSI, disponibili pubblicamente
sul sito web dell'organizzazione specifica.
Nel 2013 EMC ha condotto il suo primo survey completo dei minerali dei conflitti sulla
supply chain. Il survey includeva fornitori tier 1 che vendevano direttamente a EMC,
nonché fornitori superiori al tier 2 da cui EMC istruisce i fornitori tier 1 ad acquistare
parti per i componenti venduti all'azienda. EMC ha chiesto ai fornitori di eseguire un
survey sulla supply chain e generare report dei risultati mediante CMRT.
SUPPLY CHAIN/MINERALI DEI CONFLITTI 15
I fornitori che rappresentavano l'89% della spesa del 2013 per EMC hanno completato i
moduli CMRT. A questo punto l'azienda ha associato i fornitori ai prodotti ed esaminato
i relativi elenchi di fonderie. Per ciascuna categoria di prodotti è emerso quanto indicato
di seguito.
•
Alcuni minerali 3TG vengono approvvigionati mediante fonderie e raffinerie
convalidate non ancora conformi a CFSP e pertanto EMC non ha ancora determinato il
paese di origine di tali minerali.
•
Alcuni minerali 3TG vengono approvvigionati mediante fonderie e raffinerie conformi
a CFSP, tra cui quelle che attuano un approvvigionamento responsabile nei paesi
afflitti da conflitti, e pertanto EMC ha ragione di credere che tali minerali siano "DRC
Conflict-Free".
THINKING FORWARD
Nel 2014 EMC intende migliorare il processo di due diligence e ridurre ulteriormente
i rischi legati all'acquisto di minerali 3TG le cui vendite abbiano finanziato conflitti
armati nella Repubblica Democratica del Congo. L'impegno di EMC con i fornitori sarà
incentrato sul miglioramento costante dei moduli CMRT e su una maggiore formazione
in merito al ruolo delle fonderie e delle raffinerie conformi a CFSP. L'azienda continuerà
inoltre a integrare comunicazioni e incentivi nei processi di business per la gestione
della supply chain, tra cui l'aggiunta del punteggio di rischio dei minerali dei conflitti dei
fornitori, in base alle loro risposte al programma CMRT, alla scheda di valutazione che
contiene informazioni sulle decisioni di business. Un key performance indicator è quello
di raggiungere l'obiettivo per il 2014 del 100% di fornitori tier 1 con prodotti contenenti
minerali 3TG e con una policy sui minerali dei conflitti pubblicata nei relativi siti web.
A livello di settore, EMC intende incrementare il numero di fonderie conformi a CFSP
sviluppando ulteriormente il programma CFSI.
Per ulteriori informazioni, consultare il report completo relativo ai minerali dei conflitti,
che verrà reso disponibile sul sito emc.com.
16 SUPPLY CHAIN/MINERALI DEI CONFLITTI
CONTATTI
EMC invita gli stakeholder a fornire
un feedback sugli argomenti
trattati nel presente report. Inviare
domande o commenti sul report o
sul relativo contenuto all'Office of
Sustainability all'indirizzo
[email protected].
EMC, EMC2, il logo EMC e Archer sono marchi o marchi registrati di EMC Corporation negli Stati Uniti e/o in altri paesi. Tutti gli altri marchi
appartengono ai rispettivi proprietari. © 2014 EMC Corporation. Tutti i diritti riservati.
05/1 Brochure 310521