impag. novembre/dicembre 2007
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impag. novembre/dicembre 2007
GENNAIO FEBBRAIO 2013 1 Preserviamo il diritto di proprietà EDITORIALE «NO» alla revisione della Legge sulla pianificazione del territorio in votazione popolare il prossimo 3 marzo. La revisione parziale della Legge sulla pianificazione del territorio (LPT) si prefigge di limitare le zone edificabili, imponendo a Cantoni e Comuni la revoca degli azzonamenti, qualora abbiano oltrepassato il fabbisogno di superficie edificabile prevedibile nei prossimi 15 anni. La metà di tutti i Cantoni svizzeri sarebbe così obbligata a rinunciare a più del 50% delle zone edificabili attualmente ancora disponibili. Il Ticino, con una percentuale di riduzione addirittura del 73%, è tra le regioni più toccate unitamente a Vallese, Giura, Soletta e Turgovia. Di fronte a questo inammissibile freno allo sviluppo territoriale, la Società svizzera impresari costruttori si è attivata per cercare di combattere questo nuovo attacco alla libertà della proprietà privata. Se fosse accettata la revisione in votazione, le conseguenze sarebbero molto pesanti soprattutto in termini di rincaro dei prezzi dei terreni edificabili e di conseguenza degli affitti e della sostanza immobiliare in generale. Va inoltre ribadito che la pianificazione del territorio è sempre stata una competenza dei Cantoni e dei Comuni che, attraverso i rispettivi Piani direttori e regolatori, dispongono già ora degli strumenti per impostare linee pianificatorie corrette, che prevedano un uso parsimonioso del territorio, pur tenendo conto delle esigenze sociali, economiche ed ambientali delle singole regioni. Con la revisione della LPT, parecchie persone perderebbero i loro terreni edificabili, altre potrebbero vedersi costrette a venderle per soddisfare un interesse pubblico! Si tratta, a non averne dubbi, di inaccettabili ingerenze nella proprietà privata e nello spirito imprenditoriale in senso lato. Pure l'introduzione della nuova imposta sul plusvalore (con un tasso minimo del 20%) porterebbe a un aumento dei prezzi dei terreni, che i proprietari immobiliari si vedrebbero costretti a ribaltare sugli affitti o sul prezzo di vendita degli immobili. Da segnalare altresì che gli introiti della tassa sul plusvalore non basterebbero a pagare gli indennizzi d’esproprio dei terreni declassati. Ad un prezzo medio di 200 franchi al m2, con il dezonamento di 18'800 ettari di terreno edificabile (stima realizzata dell’Ufficio federale per lo sviluppo territoriale) si causerebbe un danno ai proprietari nella misura di 37.6 miliardi di franchi! Questa diminuzione di valore dovrebbe essere compensata dai Comuni, poiché di principio i dezonamenti sono soggetti ad indennizzo. A passare alla cassa sarebbe pertanto ancora una volta il contribuente, mediante un ulteriore aumento del carico fiscale. A rischio vi è dunque lo sviluppo economico del nostro Paese, nel quale benessere e occupazione sono strettamente legate all'iniziativa imprenditoriale individuale e agli investimenti immobiliari. Questi sono solo alcuni dei motivi per i quali ritengo fondamentale respingere la Revisione parziale della Legge sulla pianificazione del territorio in votazione il 3 marzo 2013. ampliamento dell'edificio (tra l'altro magari nemmeno fattibile dal profilo tecnico a causa del genere di fondazioni esistenti). Ogni commento a simili proposte è superfluo. Spero soltanto che dapprima la Commissione speciale pianificazione del territorio e, in seguito, il Gran Consiglio sappiano correggere decisamente il tiro, dimostrando buon senso. Vittorino Anastasia Direttore SSIC Sezione Ticino Responsabile Nicola Bagnovini 1 EDITORIALE Modifica Legge cantonale sullo sviluppo territoriale Le brutte notizie per i proprietari immobiliari si susseguono. Dopo l’annuncio del possibile aumento delle stime immobiliari in Ticino, è arrivata nelle scorse settimane anche la proposta del Consiglio di Stato che prende pesantemente di mira i proprietari di terreni. Nel Messaggio, datato 18 dicembre 2012, il Governo propone l'introduzione di una tassa sul plusvalore con un'aliquota del 40% per i nuovi azzonamenti (il doppio del tasso minimo proposto a livello nazionale) e del 30% in caso di cambiamento di destinazione o incremento degli indici di costruzione. Il contributo è esigibile al momento della costruzione o della vendita del terreno, ma al più tardi entro 15 anni dall'entrata in vigore della misura pianificatoria! In pratica un proprietario di una casa costruita su un terreno R2 che diventa poi R4, potrebbe vedersi costretto a pagare il 30% di plusvalore del proprio terreno (diverse decine di migliaia di franchi), pur senza eseguire nessun 3 LA POLTRONA Intervista a Luca Rossinelli, Responsabile Progetti Regione Sud della Divisione Infrastruttura delle FFS 5 INFO DA GORDOLA Formazione continua in primo piano 6 7 DISPOSIZIONI SUVA Sicurezza sui cantieri 9 CANTIERI IN CORSO Condotte del gas naturale anche nel Sopraceneri FLASH Aggiornamento 2013 per i Preposti alla sicurezza 11 QUADRI DELL’EDILIZIA Ora presente anche in Ticino RIPRESE AEREE Drone radiocomandato con GPS Editore © SSIC Sezione Ticino Viale Portone 4 6500 Bellinzona tel. 091 825 54 23 fax 091 825 75 38 www.ssic-ti.ch e-mail: [email protected] Fotografie redazionali SSIC TI, Bellinzona Stampa Tipo Print Roncoroni+Sulmoni Mendrisio Grafica Guido Robbiani Tiratura 2'700 copie 6 volte all’anno In copertina: il manifesto della campagna pubblicitaria contro la revisione della LPT, affisso in Ticino. Foto per lo sfondo: Davide Rotanzi. 12 HGC Nuovo collaboratore di zona per il Sopraceneri Tutto per la sicurezza sui cantieri 1 gennaio-febbraio 2013 LA POLTRONA Considerati gli importanti interventi infrastrutturali volti a potenziare il trasporto di merci e persone tramite ferrovia, le FFS rappresentano da sempre un committente molto importante per il settore ticinese della costruzione. Signor Rossinelli, ci può spiegare come è organizzato il suo settore in Ticino per rapporto alla gestione degli appalti che si svolgono sul nostro territorio cantonale? Prima di entrare nel merito della sua domanda è utile precisare che a livello Svizzero le prestazioni di servizio del Management dei progetti e di Engineering di FFS Infrastruttura, che prevedono la progettazione e realizzazione di impianti ferroviari, sono distribuite su 5 località, e più precisamente a Losanna, Olten, Lucerna, Zurigo e Bellinzona. In Ticino ci occupiamo, con un team formato da una settantina di collaboratori, della progettazione e della realizzazione di impianti nelle stazioni, di gallerie e ponti, e di altri impianti di tecnica ferroviaria (tecnica dei segnali e di guida, impianti di corrente di trazione e di binari) situati al Sud delle Alpi. La gestione delle procedure d’appalto è uno degli innumerevoli compiti assegnati ai nostri Capi progetto. Essi sono supportati da competenti acquisitori nell’ambito di progetti di costruzione. La gestione degli appalti è quindi un lavoro di team tra il Capo progetto e l’acquisitore delle FFS. La direzione dei nostri cantieri per il settore del genio civile viene curata, sia dalle FFS con specialisti interni, sia facendo capo a studi d’ingegneria privati. La direzione lavori delle opere di tecnica ferroviaria viene invece svolta esclusivamente mediante le risorse interne alla nostra Divisione Infrastruttura. Intervista a Luca Rossinelli Luca Rossinelli, Responsabile Progetti Regione Sud della Divisione Infrastruttura delle FFS. Tra le attività che vengono svolte dalla SSIC Sezione Ticino rientra pure il monitoraggio degli appalti pubblici. Pensando alle opere più importanti che caratterizzeranno gli interventi infrastrutturali previsti nei prossimi anni dalle FFS in Ticino, cosa possiamo attenderci in termini di investimenti e di tempistica per quanto attiene il settore della costruzione? infatti oltre 400 milioni di franchi nel nostro Cantone. A questi vanno poi aggiunti gli investimenti nel rinnovo delle nuove stazioni ticinesi di Bellinzona, Lugano, Chiasso e più tardi di Locarno che concernono la Divisione Immobili. Il motivo di questi importanti investimenti in Ticino nei prossimi anni è da ricondurre a numerosi interventi di manutenzione corrente, mantenimento della sostanza e ampliamento della rete ferroviaria e degli impianti delle FFS. Il volume degli investimenti della nostra Regione aumenterà praticamente del 100% entro il 2016. Le nostre risorse interne, ma anche tutti i fornitori di prestazione terzi, saranno sempre più sollecitate. Tra i progetti più importanti dei prossimi 5-10 anni si possono annoverare: la Ferrovia Mendrisio-Varese (in esecuzione), l’ampliamento rispettivamente il potenziamento infrastrutturale della stazione di Bellinzona, il potenziamento e il rinnovo dell’impianto ferroviario di Chiasso, l’ammodernamento e il potenziamento delle linee Cadenazzo–Luino e Cadenazzo–Locarno, ed infine l’ampliamento e ammodernamento della stazione di Lugano. Oltre a ciò la nostra Regione sta gestendo anche la realizzazione di tutte le opere di tecnica ferroviaria delle tratte d’accesso del tunnel di base del San Gottardo e del Monte Ceneri. Nei prossimi anni il Ticino approfitterà di enormi investimenti da parte delle FFS in ambito infrastrutturale. FFS Infrastruttura investirà Signor Rossinelli, nell'ambito dell'applicazione della Legge federale sugli acquisti pubblici, intravede degli spazi di manovra per poter favorire l'economia e le imprese locali nella fase di aggiudicazione dei vostri importanti mandati? Le FFS, in veste di committente pubblico, devono rispettare rigorosamente la Legge federale sugli acquisti pubblici e la relativa Ordinanza. Esse hanno quale scopo principale la garanzia della trasparenza e la salvaguardia della libera concorrenza, con l’obiettivo di assicurare un impiego economico dei fondi pubblici e la parità di trattamento agli offerenti. L’esperienza dimostra che l’applicazione della legge e della relativa ordinanza, unita alla scelta di criteri (d’idoneità e aggiudicazione) adeguati, ha comunque permesso di deliberare molti lavori a imprese locali. A titolo d’esempio, a livello nazionale, nel 2011, il 93% dei 16’630 fornitori delle FFS risiedeva in Svizzera. Inoltre, nel caso in cui i valori soglia definiti legalmente permettono di utilizzare procedure mediante invito o aggiudicazioni mediante trattativa privata, teniamo in particolare considerazione, oltre all’idoneità che dev’essere sempre garantita, la prossimità geografica. 3 gennaio-febbraio 2013 La tua Agenzia di collocamento lavoro fisso e temporaneo MURALTO 쏹 LUGANO 쏹 CHIASSO 쏹 BELLINZONA +41 (0)91 923 24 91 www. job-contact.ch JOB-CONTACT LA SOLUZIONE IMMEDIATA PER I VOSTRI Via Piodella 18, 6933 Muzzano Tel. 091 967 12 68 - Fax 091 966 24 17 www.albertostierlin.ch [email protected] · PIANTE DA ESTERNI · PIANTE D’APPARTAMENTO · ORCHIDEE · PIANTE AROMATICHE · PROGETTAZIONE, COSTRUZIONE E MANUTENZIONE GIARDINI · LAVORI IN PIETRA · RECINZIONI · GIOCHI D’ACQUA, IRRIGAZIONE, BIOTOPI mazzantini.com CANTIERI! INFO DA GORDOLA La SSIC Sezione Ticino, tramite il proprio Centro di formazione professionale (CFP) di Gordola, offre da tempo un programma corsi completo e variegato, in grado di coprire i principali aspetti di formazione di base e specialistica. Come ci ha ricordato Giorgio Petrini, responsabile dei corsi al CFP, «è importante segnalare che le aziende hanno anche la possibilità di richiedere al nostro Centro l’organizzazione di specifici momenti formativi svolti seguendo un programma ad hoc, frutto della collaborazione tra i nostri istruttori e i quadri dell’azienda interessata. In questo modo, è possibile soddisfare le esigenze specifiche delle imprese e ottimizzare così l’azione formativa». È proprio con questo spirito che l’impresa di costruzioni Casada SA di Malvaglia ha deciso di raggruppare tutti i suoi capi cantiere (15 in totale) per un corso basato principalmente sulla casseratura, svolto nell’arco di un’intera settimana (dal 7 all’11 gennaio 2013). Come spiegatoci da Igor Casoli, tecnico dell’impresa, «la Casada SA ha voluto iniziare l’anno dedicando ai capi cantiere una settimana di perfezionamento professionale, approfittando peraltro del periodo di chiusura dei cantieri. Il programma del corso, basato sostanzialmente sugli aspetti pratici, è stato studiato dalla nostra Direzione in collaborazione con i responsabili del CFP. Gli argomenti trattati sono stati parecchi: dalla teoria sui metodi di tracciamento agli esempi concreti per tracciare elementi di una certa complessità (ad es. scale a chiocciola); dall’allestimento della lista dei materiali ai bollettini giornalieri; dalla sicurezza sul cantiere in senso lato all’uso della sega circolare. Il tutto per poi arrivare ad eseguire diversi esercizi pratici di casseratura (casseri per solette, pareti e scale), di calcolo dei puntelli secondo la norma EN 1065 o di particolari tipologie di casseri. Queste esercitazioni in laboratorio sono state svolte a gruppi di 3 persone. Sono molto soddisfatto dello svolgimento di questo particolare corso, sia per quanto riguarda gli aspetti tecnici, sia quelli logistici ed organizzativi. Sono convinto che i benefici di questo investimento formativo non tarderanno ad arrivare». La mattina dell’ultimo giorno di corsi abbiamo raccolto un paio di testimonianze interpellando i diretti interessati. Secondo Armando Casada, capo cantiere e pure addetto alla sicurezza, «durante la settimana si è instaurato un ottimo clima tra i partecipanti migliorando di fatto la conoscenza reciproca a favore di un’identificazione più radicata nell’impresa. L’impegno e la motivazione di tutti i partecipanti è stata buona e addirittura si è instaurato, durante la fase di esercitazione pratica, un sano spirito competitivo alimentato dal desiderio di ogni capo di ben figurare. Molto utile è poi stato il fatto di definire una linea comune per l’allestimento dei bollettini di cantiere, che abbiamo impostato secondo le esigenze della nostra ditta. Dal profilo tecnico, ho trovato importante rispolverare le tecniche di tracciamento e di casseratura, dove vi sono aspetti e trucchi che, se applicati, facilitano determinate fasi di lavoro. Non si finisce mai di imparare e questo vale anche per coloro che operano da molti anni sui cantieri». Discutendo in seguito con Gianluca Andreoli, anch’esso tra i capi cantiere che hanno partecipato alla settimana di formazione nonostante quasi 30 anni di attività nel settore, sono scaturiti diversi aspetti positivi. Innanzitutto «ho trovato interessante e molto utile la parte dedicata ai casseri per le scale, con i metodi di tracciamento, le procedure di lavoro per l’esecuzione delle stesse e il calcolo del fabbisogno di materiale. Anche il fatto di riprendere alcune nozioni pratiche riferite ai parapetti di protezione e all’uso degli strumenti di misura è stato interessante. La parte che personalmente ho apprezzato di più è quella riferita ai casseri per le scale, dove abbiamo analizzato Formazione continua in primo piano Foto di gruppo con i corsisti, gli istruttori e i responsabili del corso svolto recentemente al Centro di formazione professionale della SSIC TI a Gordola. i metodi di calcolo per dimensionare gli scalini e la curvatura degli stessi. Il fatto di avere l’occasione per conoscere meglio i colleghi e di scambiarsi così opinioni e idee per la gestione dei cantieri è pure stato particolarmente positivo». Alcune immagini scattate nel laboratorio nel quale si sono svolte le esercitazioni pratiche. 5 gennaio-febbraio 2013 DISPOSIZIONI SUVA Vi sono aspetti sui quali vengo interpellato regolarmente nell’ambito della mia attività di consulenza per la sicurezza sul lavoro sui cantieri dell’edilizia e del genio civile. Li ho pertanto riassunti in questo articolo al fine di meglio diffondere alcune informazioni di interesse generale per gli operatori del settore della costruzione. Sicurezza sui cantieri Macchine da cantiere per movimento terra: obbligo d’adeguamento alle norme in ambito di protezione in caso di ribaltamento Su questo tema, la Suva ha recentemente informato tutti i produttori di macchine da cantiere attivi sul nostro territorio sulle norme riferite alle strutture di protezione in caso di ribaltamento. Anche le imprese di costruzione devono però sapere che in base alla Legge sulla sicurezza dei prodotti (ex LSIT), le diverse macchine per movimento terra messe in circolazione prima del 1997 possono essere usate come sono. Anche per quelle con anno di produzione tra il 1997 e il 2008 non sussiste l'obbligo generale d'adeguamento delle strutture di protezione in caso di ribaltamento. In questi casi, l'adeguamento alle norme è obbligatorio solo se prescritto nelle istruzioni per l'uso elaborate dal responsabile dell'immissione in commercio della specifica macchina. Le macchine per movimento terra (compresi i dumper) messe in commercio a partire dal 30.11.2008 devono invece essere dotate di una struttura di protezione in caso di ribaltamento (composta da arco di protezione e da sistema di ritenuta). Il fatto di usare macchine per movimento terra non dotate di sistemi di protezione in caso di ribaltamento può rappresentare un serio pericolo per i conducenti. Il consiglio che rivolgiamo dunque alle imprese, indipendentemente dall'esistenza o meno dell'obbligo di dotare la macchina di tali protezioni, è di valutare i pericoli in funzione del tipo di utilizzo di queste macchine da cantiere. Vi rendiamo pure attenti che diversi mezzi (anche realizzati prima del 2008) sono già dotati di punti d'ancoraggio per archi di protezione e sistema di ritenuta. Ciò semplifica di molto la messa in sicurezza di queste macchine. Nello specchietto riportato in alto sono riassunte le possibili situazioni con la soluzione da adottare. Possibili scenari in materia di obbligo d’adattamento alle norme in ambito di protezione in caso di ribaltamento delle macchine da cantiere per movimento terra. Novità concernenti l’installazione di ponteggi per facciate Negli ultimi anni si sono diffusi metodi che non rispettano pienamente i requisiti di sicurezza dei ponteggi, in particolare per quanto riguarda la distanza massima di 30 cm tra il piano di calpestio e la facciata per ogni fase dei lavori (OLCostr, Art. 46, cpv 2). In passato, tali metodi (come ad esempio il montaggio di tubi montanti interni posizionati all’altezza del piano di calpestio) sono stati in parte tollerati perché non erano disponibili in commercio componenti per ponteggi in linea con queste esigenze di sicurezza. Negli ultimi anni i fabbricanti di ponteggi hanno colto questa problematica e oggi sono in grado di offrire soluzioni adeguate. Per questo motivo, la Suva ha recentemente scritto agli studi di architettura e di ingegneria informandoli in particolare sui seguenti due aspetti che possono essere definiti già negli atti d'appalto: • i parapetti interni; • le mensole interne. Parapetti interni I parapetti interni non sostituiscono le mensole interne. Questo perché la distanza tra il piano di calpestio e la facciata non può superare i 30 cm in nessuna fase della costruzione. I parapetti interni (solitamente realizzati con corrimano e corrente intermedio) possono essere usati soltanto per le costruzioni in carpenteria e con elementi prefabbricati (posa di pannelli sandwich, elementi per facciata, ecc.). Mensole interne I nuovi edifici sono spesso realizzati con isolazioni più spesse e facciate dalle svariate forme. Per questo motivo, i produttori di ponteggi hanno colto questa tendenza e oggi sono in grado di fornire sul mercato mensole interne e piani di calpestio di tutte le misure, adattabili alle geometrie più diverse nelle varie fasi della costruzione. Perciò i tubolari interni a livello del piano di calpestio, in passato tollerati per mancanza di alternative, non sono più accettati dalla 6 gennaio-febbraio 2013 Suva, salvo situazioni eccezionali in cui non è tecnicamente possibile montare delle mensole interne. Tutte queste regole, spiegate nel dettaglio con l’ausilio schemi specifici come quelli riportati a lato, sono state raggruppate nel documento dal titolo: «Ponteggi per facciate - Pianificazione della sicurezza» (codice Suva 44077.i, scaricabile gratuitamente dal sito www.suva.ch/waswo-i). Spesso, durante i lavori sulla facciata, le mensole interne devono essere ampliate o addirittura sostituite con mensole di larghezza diversa. Per facilitare il compito degli installatori dei ponteggi, i progettisti sono invitati a specificare tali esigenze già negli atti d'appalto, indicando le necessarie mensole interne e, nel caso delle costruzioni in carpenteria o tramite elementi prefabbricati, i doppi parapetti interni. A partire dal 1° maggio 2013, la Suva controllerà con maggiore attenzione questi due punti e, laddove necessario, esigerà l'installazione di mensole interne o doppi parapetti. Ricordiamo a tal proposito che le modifiche ai ponteggi possono essere eseguite soltanto dalla ditta installatrice e dunque questi interventi dovrebbero essere specificati nel capitolato d’appalto. 2 1 Alcune rappresentazioni grafiche estrapolate dal documento della Suva «Ponteggi per facciate Pianificazione della sicurezza». 1. Muro a faccia vista realizzato successivamente ai lavori di costruzione. 2. Muratura intonacata realizzata successivamente ai lavori di costruzione. 3 4 5 Le uniche eccezioni concesse dalla Suva per evitare di posare le apposite mensole. 3. Parapetto interno per la costruzione in carpenteria e con elementi prefabbricati. 4. Tubi montanti interni. Consentiti soltanto se non è tecnicamente possibile montare delle mensole. 5. Posa degli elementi della facciata. Piattaforme di lavoro, controparapetti e ponteggi di ritenuta nei casseri per pareti Sulla piattaforma di lavoro bisogna installare una protezione laterale a tre elementi longitudinalmente e in testata a partire da un’altezza di caduta di 2 metri. Bisogna sempre ricordarsi di verificare che le mensole delle piattaforme siano assicurate contro lo spostamento laterale e il ribaltamento. Sul lato opposto, a partire da un’altezza di caduta di 3 metri bisogna montare un controparapetto o un ponteggio di ritenuta. Il controparapetto deve essere composto da tre elementi e comprende un parapetto principale, un corrente intermedio e una tavola fermapiede. Come per ogni protezione laterale, esso deve essere conforme ai requisiti della norma SN EN 13374. L’altezza minima del controparapetto è di 1 metro, misurato perpendicolarmente rispetto alla postazione di lavoro più alta. Se per i casseri per pareti alti più di 3 metri non è possibile installare un controparapetto o un pon- teggio per facciate, si può ricorrere ai ponteggi di ritenuta. Il ponteggio di ritenuta va montato sul lato opposto in modo tale che l’altezza di caduta non superi i 3 metri. La sporgenza orizzontale dipende dall’altezza di caduta: fino a 2 metri, la sporgenza orizzontale minima richiesta è di 1.5 metri; da 2 a 3 metri la sporgenza minima è di 1.8 metri. Va pure considerato che sul ponteggio di ritenuta e sulla soletta di calcestruzzo sottostante non deve essere depositato alcun materiale. In caso contrario, il controparapetto si impone già a partire da un’altezza di caduta di 2 metri. I piani di calpestio del ponteggio di ritenuta devono resistere ai carichi dinamici (100 kg/altezza di caduta 3.5 metri). Queste ed altre informazioni sono riportate nella scheda tematica realizzata dalla Suva dal titolo: «Piattaforme di lavoro e controparapetti nei casseri per pareti» (codice Suva 33013.i). Nicola Bagnovini Vicedirettore SSIC Sezione Ticino Due immagini estrapolate dalla scheda tematica della Suva sulle piattaforme di lavoro e controparapetti nei casseri per pareti. 7 gennaio-febbraio 2013 Zeiss Neutra SA - 6703 Osogna Ufficio di consulenza: 6963 Lugano-Pregassona Tel. 091 863 20 53 - Fax 091 863 27 43 [email protected] www.zeiss-neutra.ch Visitate le nostre esposizioni permanenti! 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Contemporaneamente ha messo in cantiere la posa della condotta a media pressione verso Riazzino e verso Giubiasco, passando nei diversi Comuni che hanno sottoscritto la concessione d’uso del territorio pubblico. Ora, anche il Sopraceneri avrà la possibilità di far ricorso a questo ulteriore vettore energetico, il gas naturale appunto, per soddisfare le esigenze di privati, industrie e commerci. Un'opzione certamente interessante anche in funzione delle decisioni del Consiglio federale, conseguenti a Fukushima, relative al progressivo abbandono del nucleare. L’infrastruttura necessaria per la posa e per l’erogazione del gas naturale è complessa e costosa. Metanord SA ha finora investito 30 milioni di franchi, di cui il 75% a favore di imprese locali, per complessivamente circa 69 km di tubazioni. Dal profilo tecnico, il cantiere che ha permesso alla condotte del gas di superare il Monte Ceneri è stato impegnativo. Come indicato dai responsabili di Metanord, la posa dei 16 km di condotte ha richiesto circa 55'000 ore di lavoro, anche in condizioni disagevoli. Nonostante ciò, tutto si è svolto senza incidenti e nel rispetto della tempistica prevista. Per quanto riguarda le opere del genio civile, realizzate dalle ditte GeoEdil SA di Lugano, Ennio Ferrari SA di Lodrino e Merlini & Ferrari SA di Minusio, le principali difficoltà dell'incarico sono state quelle legate al rispetto del programma dei lavori, estremamente condensato, e alla gestione simultanea di diversi fronti di avanzamento. Come confermatoci dai dirigenti dell'impresa GeoEdil, particolarmente impegnative sono risultate le opere di scavo e di approvvigionamento delle tubazioni e dei materiali da costruzione nella parte di tracciato che da Rivera scende verso il Piano di Magadino. I lunghi tratti con pendenze superiori al 100% e l’assenza di piste di accesso, hanno richiesto l’impiego di 3 teleferiche per una lunghezza complessiva superiore agli 800 metri, nonché al frequente uso di un elicottero. La particolare durezza della roccia Condotte del gas naturale anche nel Sopraceneri Alcune immagini scattate durante la fase di scavo e di posa delle condotte del gas che hanno permesso di collegare Rivera con Quartino. Foto: Metanord SA / GeoEdil SA. incontrata negli scavi e i grossi quantitativi in gioco (circa 12'000 m3) sono stati affrontati con l’impiego di esplosivo nel pieno rispetto dei vincoli dettati dalla presenza di linee aeree e dal rischio di scoscendimenti nei tratti in forte pendenza. La tratta di gasdotto ad alta pressione che collega Rivera a Quartino per una lunghezza complessiva di 3'900 metri è stata realizzata in circa 80 giorni lavorativi. Ciò è stato possibile solo grazie ad una meticolosa preparazione iniziale delle installazioni di cantiere. Le alte performance garantite nelle fasi di saldatura dei tubi metallici ad opera dell’impresa specializzata Salp Spa di Udine (oltre il 99% di radiografie positive) e la gestione simultanea di vari fronti di lavoro su un tracciato così variegato ed esteso, hanno permesso il completamento del lotto con successo e nei tempi auspicati. FLASH Secondo il Contratto nazionale mantello per l’edilizia principale (Appendice 5, Art. 6, Cpv. 2b), ogni datore di lavoro ha l’obbligo di designare e formare un Preposto alla sicurezza sul lavoro in conformità al Concetto settoriale «sicuro». I corsi di formazione di base per i Preposti (della durata di un giorno) vengono svolti più volte all’anno presso il Centro di formazione professionale (CFP) della SSIC TI di Gordola. Questa formazione permette di acquisire le basi per organizzare la sicurezza all’interno della propria azienda, adattando la valutazione dei pericoli alle proprie attività. Oltre al corso di base, ai Preposti è richiesto di frequentare almeno un aggiornamento annuale e, per il 2013, la SSIC TI ha previsto le seguenti tre possibilità: il 4 e il 5 marzo al CFP di Gordola mentre il 12 marzo alla SUPSI di Trevano. Ogni ditta ha ricevuto il programma dettagliato (nuove disposizioni appalti pubblici, direttive Suva e segnaletica provvisoria di cantiere). Per maggiori informazioni contattare il sottoscritto allo 091 825 54 23. Nicola Bagnovini Vicedirettore SSIC Sezione Ticino Aggiornamento 2013 per i Preposti alla sicurezza 9 gennaio-febbraio 2013 NEGRI PAOLO COSTRUZIONE - MANUTENZIONE GIARDINI POTATURA ALBERI SOAZZA 091 831 10 92 FAX 091 831 15 40 BELLINZONA 091 825 28 38 NATEL 079 207 22 85 QUADRI DELL’EDILIZIA Quadri dell’edilizia svizzera, l’organizzazione numero uno per tutti i quadri del settore principale della costruzione e della costruzione in legno, è ora presente anche in Ticino. Chi siamo e quali sono i vantaggi di cui usufruiscono i nostri soci? Quadri dell’edilizia svizzera è l’organizzazione numero uno per tutti i quadri del settore principale della costruzione e della costruzione in legno. I 4’000 soci delle 42 Sezioni operano sull’intero territorio nazionale, Ticino incluso. L’organizzazione, giovane e dinamica, esiste da 100 anni e rappresenta gli interessi di capi operai, capi cantiere e assistenti. I soci vengono sostenuti per tutta la loro carriera, dall’apprendistato al pensionamento. Offriamo inoltre prestazioni di servizio e programmi al passo con i tempi per la vostra formazione professionale. I soci beneficiano delle seguenti prestazioni di servizio: - sicurezza grazie a consulenza e protezione giuridica professionali e gratuite; - ampia rete di contatti in tutte le regioni; - buone condizioni di lavoro gra- - zie alla tutela degli interessi dei soci; ribassi sui corsi di formazione; ribassi sulla pubblicazione: Manuale per i quadri; ribassi sulla pubblicazione: Segnaletica di cantiere VSS/SN 640 886; abbonamento gratuito alla rivista CANTIERI & ABITARE; condizioni di favore presso casse malati per assegni REKA. Maggiori informazioni sul sito Internet www.baukader.ch. Quadri dell’edilizia svizzera informa, consiglia e aggiorna. Tutti i quadri dell’edilizia, come i capi operai, i capi cantiere e gli assistenti possono approfittarne. Gli interessati possono rivolgersi direttamente per e-mail a Rut Verdegaal, responsabile marketing e comunicazione: [email protected] oppure iscriversi online come socio, su www.baukader.ch/italiano e beneficiare immediatamente di tutti i vantaggi. RIPRESE AEREE Un detto comune dice che una fotografia vale più di mille parole, ed una situazione comune è quella in cui una fotografia dall'alto permette sicuramente di valorizzare e promuovere al meglio un'opera appena costruita. Se poi, come sempre più spesso accade, la necessità è quella di disporre di un'immagine dall'alto per poterci inserire un modello 3D le cose si complicano. Abbiamo scoperto un sistema che è in grado di risolvere molte di queste situazioni senza dover ricorrere ai mezzi tradizionalmente utilizzati sino ad oggi. La MAW Consulting SA, fondata nel 2007 come società di servizi di Sicurezza, specializzata nella consulenza informatica ed in check-up aziendali, offre un servizio specialistico di riprese aeree grazie ad un sofisticato velivolo radiocomandato equipaggiato con fotocamera ad alta definizione, utilizzabile ovunque, senza inquinare e arrecare disturbo. Con questo sistema è possibile svolgere delle perizie e dei sopralluoghi, fare delle fotografie o riprese video (da usare per archiviare le opere realizzate così come per pubblicizzarle in Internet o su carta con delle foto di sicuro impatto) con rischi, tempi e costi decisamente minori se paragonati all'utilizzo dei sistemi tradizionali. Al contrario di quest'ultimi, si potrà sempre interagire con l'operatore del sistema (in quanto dalla stazione di base sarà possibile vedere in diretta tutto quello che viene ripreso) in modo da ottenere le immagini desiderate. Un'ulteriore peculiarità che ci ha molto colpito, è quella di poter svolgere delle analisi sfruttando una telecamera termica. Con questa soluzione è possibile fare ad esempio una verifica di tutto un'immobile (tetto compreso!), terreno o manufatto per capire se ci sono infiltrazioni, dispersioni, zone problematiche senza dover ricorrere a impalcature o a difficili equilibrismi. Nel caso di un'installazione di pannelli solari, con una ripresa del genere è possibile identificare immediatamente quei pannelli che non sono allineati o che presentano dei problemi di funzionamento. Ora presente anche in Ticino Gli ambiti di applicazione sono decisamente molti e il sistema, grazie alla sua flessibilità, può essere facilmente impiegato per le più svariate necessità. Gli specialisti sono a disposizione per maggiori informazioni e una prova sul campo per tutti gli interessati. MAW Consulting SA Divisione riprese aeree Via Massagno 18, Lugano Drone radiocomandato con GPS Richieste specifiche sono ottenibili telefonicamente allo 078 878 12 18 oppure attraverso il sito Internet www.mawconsulting.ch o all’indirizzo email [email protected]. 11 gennaio-febbraio 2013 Nuovo collaboratore di zona per il Sopraceneri HGC Ho il piacere di comunicare che, con decorrenza 01.02.2013, è stato assunto il Signor Ivan Cavatorta come collaboratore di zona del Sopraceneri. Il Signor Ivan Cavatorta, di professione falegname, sta seguendo la scuola di gessatore per ottenere il diploma federale. Dal 2004 al 2006 ha gestito una sua ditta nel settore dell’edilizia che poi ha deciso di abbandonare per raccogliere nuove esperienze in Svizzera. Dal 2006 al 2012 ha lavorato come capo squadra presso un’impresa di gessatura. Ecco i suoi recapiti: - Tel. 091 735 20 04 - Fax 091 735 20 01 - Natel 079 278 31 14 - e-Mail [email protected] Siamo convinti di aver trovato nel Signor Cavatorta un collaboratore competente e aperto, pronto a risolvere con tutti i clienti i problemi che si presenteranno, sostenendo così l’impronta che contraddistingue l’operato della HG COMMERCIALE. Grazie alle sue spiccate competenze nel settore della gessatura siamo ora in Ivan Cavatorta, collaboratore di zona per il Sopraceneri della HG COMMERCIALE. grado di fornire una consulenza specifica anche nell’ambito della costruzione a secco, una tecnica rapida e flessibile oltre che di primaria importanza per le finiture interne e le ristrutturazioni. Vi ringrazio per l’attenzione e la collaborazione che vorrete riservare al nostro nuovo collaboratore di zona del Sopraceneri. Karin Marti Direttrice HGC Regione Ticino Tutto per la sicurezza sui cantieri 12 gennaio-febbraio 2013 GAB 6850 MENDRISIO-STAZIONE