Giugno 2014 - Banca Carim

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Giugno 2014 - Banca Carim
#02
Periodico trimestrale, Aut. Tribunale di Bologna n° 8309 del 12/07/2013, Anno I N°2 giugno 2014
Direttore Responsabile Tommaso Refini
IL TAM TAM DEI SOCI
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
CN/BO1438/2008
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
RIMINI A VOLO D’AQUILA!
BANCA
Banca Carim ha presentato in anteprima
all’Assemblea dei Soci del 28 aprile scorso un video realizzato in collaborazione
con il Comune di Rimini e l’Associazione
“Rimini Sparita”.
Lo spettacolare filmato, realizzato con l’ausilio di un drone e presentato ai giornalisti
in occasione della conferenza stampa per
il primo Bilancio Sociale di Banca Carim,
riprende i siti più interessanti della città di Rimini
ed è disponibile su:
CARIM
Il ruolo di una banca del territorio
Prof.ssa Vera Negri
Vice Presidente di Banca Carim
Q
Continua nella pagina seguente
vimeo.com/bancacarim
I quasi
7.400 Soci di Banca
PRESENTAZIONE
Carim sono i proprietari e
BILANCIO
SOCIALE
2013
i primi clienti
della Banca.
Rinnovare il rapporto
di fiducia con i Piccoli
Azionisti è stata una delle
sfide che ha animato
l’ultimo anno di governance.
A loro Carim ha dedicato
specifici servizi, iniziative
particolari e un pacchetto di
vantaggi esclusivi.
Continua a pagina 3
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ETICA + BANCA
uando nel dicembre 1840
venne diffuso a Rimini l’avviso
della creazione di una Cassa
di Risparmio, l’intento era quello di
promuovere il risparmio e l’iniziativa
economica, per rendere più fiorente
la cittadina di Rimini, che poggiava su
radici antiche e una storia di tutto rispetto, testimoniata dai suoi prestigiosi
monumenti, ma aveva attività economiche assai modeste e una popolazione
quanto mai ristretta, inferiore ai 25.000
abitanti. Centosettant’anni di sviluppo,
anche se punteggiato da terremoti e
guerre devastanti, hanno valso a fare
di Rimini una città ricca e popolosa,
capitale di uno dei principali distretti
turistici italiani. La Cassa di Risparmio
ha accompagnato con slancio questa
trasformazione, in una partnership che
è stata riconosciuta e premiata dalla
cittadinanza con una partecipazione al
capitale della Cassa e una fiducia nei
suoi servizi.
Va ricordato che questa partnership
era favorita dal fatto che le Casse di
Risparmio, come i precedenti Monti
di Pietà, erano imprese not-for-profit,
ossia imprese che avevano come loro
obiettivo non la massimizzazione dei
profitti per gli azionisti (che avevano
donato il capitale), ma proprio il servizio al territorio, svolto attraverso la
tutela del risparmio, la disponibilità a
sostenere le attività economiche locali
e l’obbligo di destinare gli “avanzi” di
bilancio alla patrimonializzazione della
banca e alle attività sociali e culturali
del territorio. Quando la legge Amato
del 1990 separò le attività not-for-profit
da quelle profit, la nostra banca, ormai
denominata Banca Carim, intraprese la
sua strada insieme a tutte le altre Casse
di Risparmio nell’agitato mare delle
banche spa, mentre l’attività non profit
veniva lasciata in capo alla Fondazione.
Non è stato facile per nessuna delle
Casse trovare una loro modalità di
esistenza in questa loro nuova veste.
Molte Casse sono finite acquisite da
grandi gruppi bancari, alcune altre sono
rimaste nominalmente autonome, ma
talora gestite da amministratori che non
Quali scelte per i
mercati finanziari?
A gennaio 2014 la FED
ha iniziato il cosiddetto
tapering, ovvero la strategia
di riduzione del piano
mensile di acquisto titoli
di Stato, e ha modificato
le linee guida della politica
monetaria, abbandonando
il riferimento al target sulla
disoccupazione che nel
2012 aveva fissato a 6,5%
(attualmente è il 6,3%).
Continua a pagina 5
Carim riceve l’abbraccio
di San Patrignano
Il 17 maggio 2014
Banca Carim ha
consegnato i 90.000
euro risultato del
collocamento dei
Social Bond dedicati
a San Patrignano
durante la cerimonia di assegnazione del premio:
“Abbracci 2014”. Sedici le realtà premiate, con
Banca Carim a rappresentare il territorio riminese nella categoria “Economia Positiva”.
Grazie ai nostri Clienti, che hanno interamente
sottoscritto l’obbligazione per un valore nominale
complessivo di 15 milioni di euro, si sono potuti
devolvere alla Comunità 90 mila euro (ovvero lo
0,60% dell’importo iniziale), destinati all’ampliamento di una casa all’interno della struttura che
accoglierà altri 128 giovani tossicodipendenti per
avviarli al recupero sociale.
Continua dalla prima pagina
erano in grado di comprendere appieno
le sfide che stavano loro di fronte: trovare una nicchia di azione valida in un
mercato bancario affollato ed ottenere
una giusta remunerazione del capitale
detenuto da privati e dalle Fondazioni
con una gestione efficiente ed oculata
piuttosto che con operazioni straordinarie e con crediti forniti a clienti di
grossa taglia. Su questa situazione già
non facile, si è poi abbattuta la grande
crisi, che ha reso l’attività economica
difficile per tutti.
Anche Banca Carim ha faticato a trovare un suo adeguato posizionamento,
soprattutto negli anni della crisi, ma
non ha mai considerato l’opzione di
ritirarsi dal campo ed affidare la gestione delle sue attività a qualche grande
complesso bancario. In questo ultimo
anno e mezzo la Banca si è dimostrata
capace di affrontare condizioni di
mercato che non erano mai state più
dure (nemmeno dopo la crisi del ’29),
recuperando redditività e slancio, con
l’aiuto di tutti: dirigenti, dipendenti,
membri del CdA, tutti hanno lavorato
sodo per ridare smalto a questa istituzione, che ha ancora una sua missione
da svolgere, quella di dimostrare il
ruolo indispensabile di una banca che
è vicina ai clienti, soprattutto imprenditori di dimensione medio-piccola, e
non adotta comportamenti speculativi.
Purtroppo la Banca va ancora oggi sui
giornali troppo spesso per questioni
legate alla gestione passata, alcune
delle quali davvero difficili da avviare a
soluzione rapidamente. Tutti vorremmo
invece che vi andasse per le molte
nuove iniziative attuali che dispiega a
favore del territorio. È anche per dare
adeguata pubblicità di queste ultime
che si è intrapresa la pubblicazione di
questo “giornalino”.
Il manifesto del 1840 si chiudeva con
una constatazione che vorrei far mia:
“Bello sarà a noi pure poter dire che
neghittosi non fummo nel progresso
dell’umano incivilimento, e che le forze
e non il cuore ci mancarono a più nobili
e generose istituzioni”.
Una banca del territorio come Banca
Carim non può non avere presente che
deve servire la sua intera comunità di
riferimento e non lavorare per l’arricchimento di pochi, che deve essere
irreprensibile nell’applicazione dei
nuovi regolamenti che la Banca d’Italia e la Banca Europea impongono per
evitare in futuro le difficoltà del passato, che deve aiutare il territorio stesso a
ritrovare dinamismo imprenditoriale e a
rinnovare la sua presenza nel mondo
turistico come in quello industriale e commerciale:
tutti obiettivi che oggi
sono ben chiari e
quotidianamente
praticati da Banca
Carim, nello spirito
dei suoi lungimiranti fondatori.
2
La valenza sociale
del credito
Prof. Stefano Zamagni - Economista
M
ai riusciremo a comprendere appieno la valenza sociale del credito, se non teniamo presenti le
radici dalle quali le varie forme di gestione
di risorse finanziarie hanno tratto storicamente origine. Ai fini della presente nota,
conviene prendere le mosse dalla fine dell’XI secolo, quando l’ordine cistercense si
consolida e si diffonde in Europa. Figura
chiave di questo periodo è Bernardo da
Chiaravalle, al quale si deve la proliferazione delle abbazie benedettine ad un tasso
di cui non si ha traccia nei secoli precedenti. A partire da Digione, e poi nel resto
dell’Europa, il rapido sviluppo delle abbazie fa sorgere ben presto problemi di natura squisitamente economica di cui Bernardo percepisce fin da subito la rilevanza.
Uno di questi ha a che fare con i vincoli
che è opportuno porre all’agire economico
dell’abbazia – e dunque dell’abate – affinché possa essere scongiurato il rischio di
un’accumulazione improduttiva di terreni e
ricchezze. Il pericolo di quella che molto
in seguito sarà chiamata “manomorta” già
viene intravisto da Bernardo.
è nella Carta Caritatis del 1098, vera e propria continuazione e aggiornamento della
precedente Regula Sancti Benedicti, che
troviamo un primo abbozzo di soluzione al
problema sopra indicato. Due sono i principi che la Carta Caritatis enuncia in modo
netto e chiaro. Per un verso, si afferma
che non è lecito “costruire la propria abbondanza ricavandola dall’impoverimento
altrui”. Questo significa che quello economico ha da essere un gioco a somma positiva, dal quale cioè tutte le parti in causa
devono trarre giovamento, anche se in
proporzioni non necessariamente eguali.
L’implicazione notevole della concezione
per la quale l’agire economico non può
limitarsi ad un gioco a somma
nulla – nel quale ciò che una
parte ottiene eguaglia quello
che l’altra parte perde – è
che l’organizzazione del
processo produttivo ha da
essere tale da generare un
sovrappiù: solo così, infatti, tutti coloro che prendono
parte al processo possono
trarne vantaggio.
Per l’altro verso, la
Carta sancisce
la
sostituzione del
termine
elemos i n a
con il
termi-
ne “beneficentia”, “fare il bene”. Quali le
implicazioni di ordine pratico di tale sostituzione? In primo luogo, che nella beneficenza, il bisogno di chi chiede aiuto deve
essere valutato con intelligenza; quanto
a dire che il benefattore deve sforzarsi di
comprendere le ragioni per le quali il bisognoso è tale. Non accade così nell’elemosina, dove l’identità del portatore di bisogni è spesso sconosciuta al benefattore,
il quale ha tutto l’interesse a non volerla
conoscere. La seconda implicazione è che
l’elargizione “deve essere nel giusto” – secondo l’espressione della Carta -; deve
cioè essere proporzionata all’intensità e
gravità del bisogno. Il benefattore, perciò,
oltre a donare deve anche cercare di calibrare il suo aiuto per renderlo adeguato
alla specificità del bisogno che si trova di
Il credito va concesso
a chi ha progetti
da realizzare, cioè
a chi ha il talento
dell’imprenditorialità
fronte. Infine, di una terza implicazione
occorre dire: la beneficenza non deve degenerare in quelle forme di prodigalità che
stimolano il superfluo nel donatario. E ciò
per la fondamentale ragione che la beneficenza non deve incentivare la pigrizia in
chi la riceve; non deve cioè inibire la possibilità di uscita dalla situazione di bisogno –
quella che oggi viene chiamata “la trappola
della povertà”.
Del pari, è importante ricordare come il
pensiero e l’opera cistercensi confluiranno
pochi secoli dopo, a mò di affluenti, nel
grande fiume della tradizione francescana,
vera e propria prima scuola di pensiero
economico, dalla quale verranno le idee
per realizzare gli strumenti finanziari tipici di
una moderna economia di mercato: il foro
dei mercanti, la carta di credito; la contabilità d’impresa - è al francescano Luca Pacioli che si deve la sistemazione definitiva
nel 1494 della partita doppia - e soprattutto i Monti di Pietà. Come noto, questi
vengono quasi tutti fondati da personaggi
come San Bernardino da Feltre e ispirati
dalla Prediche Volgari (1427) di San Bernardino da Siena, costituirono il modello
dal quale trasse origine la banca moderna.
Giova richiamare alla memoria l’idea fondativa del Monte di Pietà: il credito va concesso al povero perché questi possa essere aiutato ad uscire dalla sua condizione
e a chi ha progetti da realizzare, cioè a chi
ha il talento dell’imprenditorialità, perché
possa generare valore aggiunto sociale –
come oggi si tende a dire. Sono questi i
criteri ispiratori dell’attività finanziaria, e di
quella bancaria in particolare, al momento della sua nascita: non si combatte efficacemente l’usura – vera e propria piaga
sociale dell’epoca – senza un’adeguata e
ben funzionante struttura finanziaria; né si
può assicurare sostenibilità allo sviluppo
senza quest’ultima. Non v’è chi non veda
come è che su tali robuste fondamenta si
sia potuto affermare la dimensione sociale
del credito.
Come sappiamo dalla storia, gli sviluppi successivi dell’economia di mercato a
partire dalla riforma protestante modificheranno non tanto i meccanismi di funzionamento delle varie istituzioni di mercato,
quanto piuttosto il fine ultimo al quale tali
meccanismi venivano indirizzati: non più il
bene comune, bensì il bene totale, inteso
come somma dei beni individuali. Come
affermerà con forza Jeremy Bentham, fondatore dell’etica utilitaristica (1789), scopo
della politica è il bene totale del popolo e
dunque l’organizzazione dell’economia e
delle istituzioni pubbliche deve essere tale
da non ostacolare il conseguimento di un
simile obiettivo.
Già intorno alla metà dell’Ottocento, in
Europa dapprima e negli Usa poi, inizia
a prendere corpo l’idea di tentare di correggere le storture più evidenti della logica
del bene totale, con particolare riferimento alla sfera propriamente finanziaria. Si
pensi alla Banca del Popolo fondata nel
gennaio 1849 da P.J. Proudhon, la cui
attività durerà solamente sette settimane,
ma i cui due principi fondamentali – primo,
che l’accesso al credito è la via più pervia
per combattere la povertà; secondo, che
il credito costituisce un potente legame
sociale – continueranno, con grande successo, nelle esperienze successive. Alludo
alle Banche di Villaggio, la prima delle quali
fondata da F.W. Raiffeisen nel 1864, alle
Cooperative di risparmio e credito ideate
da Schultze e Delitzsch, alle Casse di Risparmio e alle Casse Rurali italiane, del cui
ruolo nello sviluppo economico e sociale
del nostro paese non si dirà mai abbastanza.
Che dire delle prospettive di questo modo
di intendere l’attività creditizia? Quali le sfide che devono essere raccolte e vinte se
si vuole che il credito responsabile possa
diventare colonna portante dell’infrastrutturazione civile della nostra società? Di ciò
occorrerà occuparsi in altra occasione.
Qui mi manca lo spazio.
etica
Il Bilancio Sociale in pillole
Il significato racchiuso nel Bilancio Sociale è molto più ampio di questa pagina!
Nel dare degli spunti di lettura, vi rimandiamo al link: www.bancacarim.it/bilancio_sociale_2013
I Soci
• Cooperative: 6,5 milioni di euro per 75
soggetti finanziati
I quasi 7.400 Soci di Banca Carim
sono i proprietari e i primi clienti
della Banca. Rinnovare il rapporto di fiducia con i Piccoli
Azionisti è stata una delle
sfide che ha animato l’ultimo anno di governance.
A loro Carim ha dedicato
specifici servizi, iniziative
particolari e un pacchetto
di vantaggi esclusivi illustrati nella pagina: “Pensato per Te!”. Per i Soci è
nato anche il progetto editoriale Socialmente Carim
così apprezzato da tanti di
voi!
Microcredito
I clienti
I clienti di Carim sono oltre
102.000, il 16% di persone giuridiche e 84% di persone fisiche.
Sono l’anima e la forza di Banca Carim e ad
ognuno, famiglie e imprese, la Banca guarda con occhi particolari. I valori della qualità
del servizio, della rapidità di risposta e della semplicità nella gestione degli affari sono
alla base della nostra politica commerciale.
Nel 2013 la Banca ha concesso alla clientela
300 milioni di credito, con un incremento dell’1,7% rispetto all’anno precedente,
in netta controtendenza rispetto al sistema
che, invece, è in calo.
I dipendenti
Le persone sono il primo fattore di successo
di Carim. La nostra Banca è giovane e paritaria: il 48% dei dipendenti (circa 750) è
di genere femminile, mentre l’età media
è di 41 anni, di gran lunga inferiore rispetto
alla media di sistema. Costante è l’impegno
per ricercare soluzioni organizzative e risposte gestionali volte a conciliare vita familiare
e lavoro, con strumenti di flessibilità e welfare. Grande importanza viene data anche
alla formazione a al dialogo con le sei
rappresentanze sindacali (23 gli incontri
organizzati con le RSA nel 2013) a cui l’ 89%
dei dipendenti è iscritto.
I fornitori
Le relazioni con i fornitori sono improntate
al rispetto di principi di trasparenza e correttezza. Nel 2013 Banca Carim ha avviato la
prassi dei bandi di gara social, affidando le
forniture di servizi a cooperative sociali di
tipo B per favorire l’inclusione lavorativa di
soggetti svantaggiati. Solo ad esempio: per
20 Filiali della Provincia di Rimini sono stati
appaltati servizi di pulizia a cooperative che
curano il recupero e l’inserimento lavorativo
di tossicodipendenti, alcolisti, condannati
ammessi alle misure alternative alla detenzione, invalidi.
Comunità e territorio
Prendere parte alla vita culturale cittadina è
uno dei compiti ad alto impatto sociale che
Carim svolge con passione e assiduità. Nel
2013 si è infatti impegnata per la realizzazione di numerose iniziative a beneficio della collettività e l’educazione delle fasce più
giovani. Come Sbankiamo: un progetto di
educazione finanziaria rivolto ai giovani delle
scuole secondarie di primo e secondo grado, nato anche con il patrocinio della Provincia e del Comune di Rimini. L’obiettivo:
trasmettere i concetti chiave per una gestione consapevole del denaro, avvicinare i giovani al mondo bancario, far sviluppare una
mentalità imprenditoriale tra le nuove generazioni. Inoltre nel corso del 2013 sono stati
organizzati numerosi convegni ad ingresso
libero, in sinergia con le principali associazioni di categoria, Camera di Commercio
Rimini e Confindustria Rimini, su tematiche
di particolare attualità economica.
Terzo settore
Le organizzazioni non profit hanno acquisito importanza crescente sul piano
dell’economia civile. Il Terzo Settore è il
cardine del nuovo modello di welfare
sussidiario, poiché assicura l’erogazione
di un gran numero di servizi sociali indispensabili alla comunità, sviluppando capitale
relazionale progresso materiale e morale.
Nel 2013 Banca Carim ha rafforzato i legami
con gli enti del Terzo Settore con l’intento
di dare nuovo slancio e vitalità all’economia.
Sostenere finanziariamente queste realtà
accresce la capacità della Banca di rapportarsi con il territorio, stringere legami con la
comunità, contribuire allo sviluppo umano
ed economico. I crediti erogati al Terzo
Settore dalla Banca sono pari a 27,9
milioni di euro così ripartiti:
• Parrocchie: 12,5 milioni di euro per 64
soggetti finanziati
• Associazioni non profit: 8,8 milioni di euro
per 139 soggetti finanziati
Tra le pagine più importanti del Bilancio Sociale, vi sono quelle sul
microcredito, raccogliendo la
preziosa eredità di Eticredito.
Mediante apposite convenzioni, la
Banca instaura e valorizza le relazioni con quegli enti non profit
che curano le attività di valutazione sociale e segnalazione dei soggetti che necessitano di sostegno
finanziario. Nel 2013 sono state
finanziate 472 famiglie e tra i
progetti più importanti ricordiamo:
• accordo con associazione di
volontariato Famiglie Insieme –
Caritas di Rimini, che ci ha portato
ad erogare nel 2013 microprestiti a 339
famiglie
• accordo con il Comune di Rimini per
il progetto di Sostegno Affitti, di cui
hanno beneficiato 105 famiglie
• accordo con la Provincia di Rimini per
il Fondo Antirecessione, che dall’avvio
ha consentito di finanziare 174 persone
•accordo con Confindustria Rimini per
il progetto EffeGiDI (Fondo di Garanzia per i Dipendenti delle aziende della
Provincia di Rimini), che ha permesso di
finanziare 126 dipendenti delle aziende
aderenti
Ambiente
Per Carim la salvaguardia dell’ambiente è
cultura e regola di comportamento. Anche nell’interesse delle generazioni future
è stato avviato un percorso di sostenibilità
dell’attività aziendale, promuovendo l’impegno costante per la riduzione dei consumi
energetici, il riciclo, la raccolta differenziata. Con particolare riguardo all’energia fotovoltaica Carim propone CARIENERGY, il
finanziamento pensato per la realizzazione
di impianti fotovoltaici (per la trasformazione dell’energia solare in energia elettrica) e
termici (per la produzione di acqua calda
sanitaria). Ad oggi la Banca ha erogato
complessivamente oltre 27 milioni di
Euro di finanziamenti per la costruzione
di n. 391 impianti.
Presentato il primo Bilancio Sociale di Banca Carim
banca
P
er Banca Carim il 2013
è stato l’anno del
rinnovamento, che ha
coinvolto ogni aspetto della vita
aziendale. Incorporare Eticredito
ha infatti significato realizzare ed
amplificare quell’ispirazione etica già
presente nel nostro dna e che oggi
sta alla base di un nuovo modello di
banca, volto a mettere in equilibrio
interessi economici e valori sociali.
Banca Carim – Eticredito è
così diventata la prima banca
commerciale a promuovere una
cultura finanziaria eticamente
orientata, capace di far convivere e
dialogare reciprocamente le istanze
provenienti dal mondo economico e
dalla società civile.
Per dare conto del valore sociale
prodotto e della ricchezza distribuita
alla collettività mediante la nostra
attività d’impresa, Banca Carim
ha redatto il primo Bilancio
Sociale che lo scorso 13 maggio
ha presentato in un evento pubblico
tenutosi nella Sala Convegni di
Palazzo Agolanti (Rimini): tra gli
intervenuti, oltre ai rappresentanti
dell’associazionismo riminese e a
tanti privati cittadini, il Prefetto di
Rimini Dott. Claudio Palomba ed il
Presidente della Provincia di Rimini
Dott. Stefano Vitali.
L’incontro, presieduto dal
Presidente di Banca Carim Prof. Avv.
Sido Bonfatti, ha annoverato tra i relatori
la Vice Presidente di Banca Carim,
Prof.ssa Vera Negri Zamagni, che ha
fatto un interessante intervento sulla
“Responsabilità civile dell’impresa oggi”; il
Direttore Generale ha invece efficacemente
illustrato gli aspetti salienti del Bilancio
Sociale, rendendo note le numerose
iniziative compiute nell’ultimo anno dal
nostro Istituto a favore del territorio e a
vantaggio di tutti i nostri stakeholder, i
“portatori d’interesse”.
Apprezzamenti sull’attività svolta da Carim
nel corso del 2013 sono stati espressi
dal Presidente del Comitato Etico di
Banca Carim, Dott. Maurizio Focchi e dal
Presidente dell’Associazione Eticredito,
Dott. Bonfiglio Mariotti, intervenuti, a
chiusura del convegno, sul palco dei
relatori.
Il valore aggiunto prodotto
Il rendiconto sulla distribuzione del Valore
Aggiunto è il principale collegamento fra il
Bilancio Sociale e il Bilancio di Esercizio che
permette di evidenziare la ricchezza che la
Banca ha prodotto ed erogato ai portatori di
interesse. Il processo di calcolo riclassifica i
dati del conto economico in modo da evidenziare il valore della produzione e i costi
sostenuti, ricomponendo il valore aggiunto
sociale come sommatoria delle remunerazioni percepite dai portatori di interesse.
Il valore economico distribuito fra gli
stakeholder è stato di oltre 75 milioni
di euro, oltre alle imposte.
3
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della Fed
Irlanda e Spagna escono dal programma di
aiuti europeo
La Crimea vota la separazione dall’Ucraina,
alimentando tensioni separatistiche internazionali
In Italia Renzi forma un nuovo governo e diviene primo ministro
Il Parlamento Europeo ha adottato le Proposte della Commissione Europea sulla MIFID II
che comportano importanti novità operative
di prossima attivazione per gli intermediari,
riguardanti la negoziazione degli strumenti finanziari
Alle elezioni Europee di maggio il partito di
Renzi stravince dando un forte segnale di stabilità politica in Italia
La BCE ha introdotto un programma di politica monetaria fortemente accomodante introducendo per la prima volta nella storia un
tasso negativo sui depositi per le banche
A gennaio 2014 la FED, Banca Centrale Americana, ha iniziato il cosiddetto tapering ovvero la strategia di riduzione del piano mensile di acquisto titoli di Stato e ha modificato le linee guida, forward
guidance, della politica monetaria abbandonando
il riferimento al target sulla disoccupazione che nel
2012 aveva fissato a 6,5% (attualmente è il 6,3%).
I dati dell’economia USA confermano la crescita
e il nuovo presidente della FED, Janet Yellen, ha
comunicato che comunque i tassi di interesse rimarranno bassi per un periodo considerevole anche dopo la fine del programma di acquisto titoli
prevista per il prossimo autunno.
In Europa i segnali di ripresa sono molto più modesti rispetto agli USA (si veda tabella L’ECONOMIA MONDIALE) e mentre la FED ha iniziato un processo di normalizzazione della politica
monetaria, la Banca Centrale Europea a
giugno ha attivato un pacchetto di misure convenzionali e non, già da tempo annunciate, finalizzate a ristabilire la
crescita e a promuovere la ripresa economica. La BCE ha deciso il taglio dei
tassi di riferimento, che dall’11 giugno
è pari a 0,15% da 0,25%, e stabilito
per la prima volta un valore negativo
del tasso sui depositi in BCE al fine di
scoraggiare le banche a lasciare depositati in BCE la liquidità presa a prestito.
L’istituto centrale ha anche annunciato che interromperà la sterilizzazione della liquidità generata
dal programma Smp (programma che prevedeva
l’acquisto di titoli dei paesi più colpiti dalla crisi),
varerà un programma di acquisto Abs (titoli creati
dalla cartolarizzazione di prestiti concessi piccole e medie imprese), offrirà nuovi finanziamenti a
lungo termine alle banche e continuerà a garantire l’allocazione della liquidità a rubinetto quindi
senza limitazioni, tenendosi pronta ad intervenire
ancora con rapidità se necessario.
L’enorme liquidità messa in circolazione dalle
Banche Centrali, la fuga di capitali iniziata alla fine
del 2013 dai paesi emergenti, la volatilità delle valute, i rischi geopolitici generati dalla crisi in Ucraina, hanno spinto gli investitori a premiare il debito
dell’eurozona e in particolare Roma e Madrid che
offrono rendimenti interessanti rispetto agli altri
paesi dell’Unione. In Italia lo spread, differenza
di rendimento tra titoli di stato a 10 anni italiani e
tedeschi, è calato fino a 140 punti e il rendimento
del BTP a 10 anni sul mercato secondario ha segnato un nuovo minimo storico dall’introduzione
dell’euro. VEDI TABELLA RENDIMENTI DEI
TITOLI DI STATO ITALIANI. In un contesto di
fiducia verso una futura ripresa in Italia, guidata
dalle auspicabili riforme, il mercato azionario ne
ha particolarmente beneficiato e ha registrato un
considerevole rialzo da inizio 2014. In particolare l’indice FTSE Mib ha superato i 22.000 punti
ai massimi dall’aprile 2011 per una performance
a quel livello di oltre 16% da inizio anno. VEDI
GRAFICO INDICE AZIONARIO ITALIANO
FTSE MIB.
PIL reale
Produzione
industriale
Inflazione
Tasso di
disoccupazione
USA
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3,46%
2,00%
6,30%
AREA EURO
0,90%
-0,10%
0,50%
11,70%
CINA
7,40%
8,70%
1,80%
4,08%
GIAPPONE
3,00%
4,10%
3,10%
3,60%
REGNO UNITO
3,10%
2,30%
2,50%
6,80%
21.500
ITALIA
-0,50%
-0,40%
0,50%
12,60%
21.500
GERMANIA
2,30%
1,80%
0,90%
6,70%
21.000
FRANCIA
0,80%
-0,80%
0,70%
10,10%
20.500
SPAGNA
0,50%
-1,90%
0,20%
25,93%
20.000
GRECIA
-1,10%
-3,10%
-1,30%
27,40%
19.500
IRLANDA
-0,70%
15,90%
0,30%
11,80%
18.500
PORTOGALLO
1,20%
4,10%
-0,14%
15,10%
Fonte dati: Bloomberg 06/06/2014
TITOLI DI STATO
ITALIANI
TITOLO
RENDIMENTO RENDIMENTO A
ATTUALE
INIZIO ANNO
DIFFERENZIALE
BOT 3 MESI
0,205%
0,332%
-0,127%
BOT 6 MESI
0,296%
0,563%
-0,267%
BOT 1 ANNO
0,399%
0,718%
-0,319%
BTP 2 ANNI
0,461%
1,053%
-0,592%
BTP 5 ANNI
1,346%
2,561%
-1,215%
BTP 10 ANNI
2,804%
3,968%
-1,164%
Fonte dati: Bloomberg 06/06/2014
OBIETTIVO
RISPARMIO GESTITO
a cura di Funzione Finanza
I
l sistema pensionistico Italiano è
stato protagonista di strutturali riforme che hanno messo in evidenza
la necessità di integrare la pensione,
fornita dal sistema di previdenza obbligatoria pubblica, al fine di mantenere
un tenore di vita adeguato nel tempo.
A tale scopo le forme di Previdenza
Complementare rappresentano una
valida soluzione. L’adesione ad una
forma di Previdenza Complementare è
libera e volontaria ed è possibile scegliere tra un Fondo Pensione Chiuso,
in quanto istituito nell’ambito della
contrattazione nazionale di settore, un
Fondo Pensione Aperto, in quanto rivolto a una pluralità di individui, oppure
un PIP - Piano Individuale pensionistico. Per aderire ad una forma di
previdenza complementare è possibile
contribuire con i propri risparmi attraverso versamenti periodici di importo
contenuto, oltre che con il contributo
del datore di lavoro e del proprio TFR,
scegliendo la linea di investimento
considerata più adatta in base al suo
profilo rischio/rendimento. Le forme
di previdenza complementare godono
inoltre di una fiscalità agevolata in
quanto l’aliquota sui rendimenti finanziari è pari all’11% e i contributi versati ai fondi sono deducibili dal reddito
complessivo IRPEF fino a un massimo
di 5.164,57 euro annui (il plafond di
deducibilità comprende anche eventuali contributi versati a favore della
posizione previdenziale di un familiare
fiscalmente a carico come ad esempio
i minori).
In fase di erogazione la prestazione è
soggetta ad una ritenuta a titolo definitivo del 15%, che si riduce di 0,30 punti percentuali per ogni anno successivo
al quindicesimo di partecipazione fino
a massimo pari a 6 punti percentuali.
Con questo meccanismo, dopo 35 anni
di partecipazione, l’aliquota potrà ridursi fino al 9%.
Proprio per questo motivo, risulta maggiormente conveniente per i più giovani sottoscrivere una forma di previdenza complementare.
INDICE AZIONARIO ITALIANO FTSE MIB
L’ECONOMIA MONDIALE
VAR %
annua
SOTTO la
Cosa è successo da inizio anno
RENDIMENTO
+ 17,15%
04.04.2014
+ 16,46%
attuale
22.500
22.000
gennaio
febbraio
marzo
aprile
maggio
giugno
Fonte dati: Bloomberg 06/06/2014
5
soci
MONDO
Intervista a...
I SOCI IN NUMERI
Nome
Daniela Dossi
Professoressa Dossi, partiamo dall’inizio: la sua
predilezione per la matematica.
Sfatiamo anzitutto il mito che la matematica sia una materia arida e poco creativa: è pur sempre un ramo della
filosofia. Nell’antica Grecia i grandi filosofi erano anche
dei matematici. La matematica è una disciplina che ha
bisogno di poche parole: il calcolo è il linguaggio e il ragionamento la sua espressione. Ecco perché mi piace.
Oggi abbiamo strumenti di calcolo straordinari, ma senza
l’intelligenza e la mano dell’uomo che li guida sono inservibili, fortunatamente. La matematica dovrebbe insegnare
un metodo di ragionamento: non semplicemente dei “numeri”. Ma spesso questo concetto viene frainteso.
Professione
Insegnante in pensione
Classe
1951
Filiale di riferimento
Sede
Lo scopo della
cultura è spalancare
orizzonti mentali
Ha trascorso gran parte della sua vita a contatto
con i giovani del liceo scientifico riminese “Einstein”: quale elemento ha caratterizzato quegli anni?
La passione per il mio lavoro. Mi sono voluta laureare in fretta perché desideravo rendermi indipendente dai miei genitori insegnando. E la più grande fortuna, per ognuno
intendo, è trovare un lavoro che piace. Per me è stato così e ho cercato di farlo al
meglio delle mie capacità.
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Vuoi raccontarci la tua esperienza di Socio? Scrivi a:
[email protected]
6
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E a chi dice che la matematica è inutile per la vita concreta, come il latino o il greco?
Ogni disciplina o studio serve per aprire
la mente. Questo è lo scopo della cultura: spalancare orizzonti mentali. E se
ad uno studente proprio la matematica non piace… che almeno ci provi.
Nella scuola, come nella vita di tutti i
giorni, si devono affrontare situazioni
piacevoli o meno. Con tutte dobbiamo confrontarci, perché da ognuna
possiamo imparare.
Ha una classe che ricorda in particolare?
Non una in particolare, però mi ricordo di tanti alunni. Tuttavia non vorrei
parlare genericamente di “classi” o
di “ragazzi”: parliamo di persone.
Per me fare l’insegnante ha significato incontrare quotidianamente
delle persone, con il loro vissuto e
la loro storia. Il confronto con l’altro fa crescere ogni giorno. Ancora
oggi molti studenti mi fermano per
strada per salutarmi. Studenti…
diciamo piuttosto padri e madri
di famiglia, spesso accompagnati dai loro bellissimi bambini, che
per me è una gioia incontrare.
Ed oggi che è in pensione a
cosa si dedica?
Letture a parte, cinema, teatro,
mostre (molto belle quelle di
Klimt a Milano e Pissarro a Pavia) e ai viaggi: recentemente ho
visitato con piacere Istanbul e
l’Andalusia.
Da oltre trentacinque anni è
cliente di Banca Carim: perché?
Perché apprezzo la disponibilità e
la professionalità delle persone che ci lavorano.
Anche la Banca è fatta di persone, come la scuola. E tanti sono stati gli incontri positivi
fatti in questi anni. Faccio un nome per tutti (senza nulla togliere agli altri!): la signora
Mara della Sede. Ma sto incontrando sempre più giovani, a cui naturalmente vanno i
miei migliori auspici.
Alla scoperta delle nostre filiali: Bologna e San Giuliano
Bologna
San Giuliano
Conosciamo i responsabili di filiale Paolo Franceschi e Marco Zamagni
Sono Paolo Franceschi, ho 57
anni e 37 anni di anzianità lavorativa alle spalle, neo Capo Area
nella brillante Sede di Bologna,
ricopro l’incarico da soli quattro
mesi.
Amo la buona cucina, l’arte in
genere, gli animali, ma soprattutto la mia famiglia, mia moglie e i miei
due ragazzi. Pratico sport a livello agonistico e sono l’attuale campione italiano Master nel lancio del
giavellotto, titolo conquistato a Orvieto nel
giugno 2013. Da sportivo faccio della collaborazione e del gioco
di squadra la mia forza
manageriale, richiedo a
tutti i miei collaboratori
determinazione e voglia
di raggiungere i risultati non a scapito però
dell’etica commerciale, dell’attenzione
ai bisogni del cliente, del continuo e
costante aggiornamento delle competenze.
La squadra è formata da Federica Spada, che ricopre il ruolo di Vice, competente e determinata, è attenta sia
agli obiettivi aziendali che alla crescita
professionale dei colleghi. Nel settore
Crediti Elisa Pederzoli, capace ed efficiente nell’esamina delle pratiche, ama
soprattutto i gatti e per questo è soprannominata “la micetta”; è coadiuvata a Pamela Pini, che è con noi da circa
due mesi, ma che ha saputo integrarsi
e allinearsi al team in modo ottimale.
Alla Finanza Roberto Caccamo, gentile e
affabile; si prodiga nel
ricevere clienti e non,
proponendo investimenti previdenziali o
finanziari, sempre oculati e in linea con i bisogni espressi. Clemente
Camassa detto Mimmo è addetto al servizio di cassa; corretto e
preciso, riesce anche ad essere efficace nell’intercettare i bisogni della clientela già dal primo approccio allo sportello. Completa lo staff Luca Beccari,
promosso da pochi mesi ad addetto
crediti junior; giovane e simpatico, accoglie i clienti con tatto e serietà, indirizzandoli verso soluzioni ottimali.
Questo è in breve la Sede di Bologna
- dedicata a famiglie, professionisti,
esercizi commerciali ed imprese -, che
mi onoro di guidare. Assieme ai miei
collaboratori, cercherò di condurla al
successo conquistando e consolidando risultati sempre più sfidanti.
Bologna è una
realtà con un alto
tasso di dinamicità
imprenditoriale
L’apertura di questa nuova Sede vuole
essere un segnale concreto di attenzione al territorio in cui Banca Carim
continua ad investire, anche nella difficoltà economica generale.
La piazza di Bologna è una realtà con
un alto tasso di dinamicità imprenditoriale che rappresenta un esempio
importante da seguire per il rilancio
dell’intera economia regionale.
Sono Marco Zamagni, 53
anni, responsabile della filiale di San Giuliano da soli
7 mesi ma dipendente Carim e filialista da sempre.
Amo la pesca sportiva, il
cinema e la musica; sono
tifoso della “pazza” Inter,
che mi ha regalato vittorie e sofferenze memorabili. Da sempre lo stare
con gli amici, le zingarate
alla Monicelli rimangono
le cose che più mi piacciono.
Lavorare in filiale mi piace molto; il
costante rapporto con il pubblico ti
arricchisce continuamente sia professionalmente che umanamente. La filiale si occupa di oltre 2.400 rapporti
diversificati tra privati, piccole e medie imprese locali e turistiche. In tutto
ciò sono ben coaudiuvato dall’appoggio di una squadra di colleghi affiatata
e ben disposta a collaborare.
La vice è Maria, presenza storica della
filiale, punto di riferimento per la clientela e valido supporto per tutti i colleghi,
me compreso. Alessandra è l’addetta ai
crediti, titoli e consulenza fulgido esempio di come gioventù
possa coincidere con esperienza e
professionalità. Il giovane ma sagace
Matteo consulente, con conoscenze
tecniche non comuni e alle casse l’esperto Maurizio; la mammina Carlotta
e l’ultimo acquisto (in ordine di data)
la giovane Sarah. Spesso mi chiedo
perchè mi piace lavorare in Banca
Carim, ma la ragione, in realtà, è semplice: mi sono sempre sentito parte
integrante di questa azienda, sempre protagonista e mai comprimario.
Il mio obiettivo rimane il soddisfare il
cliente, cercando sempre di offrire il
Mi sono sempre
sentito parte
integrante di Banca
Carim: protagonista
e mai comprimario
miglior servizio possibile coerente con I
suoi bisogni e necessità mantenendo comunque l’animo non
solo di chi conosce
la materia ma di chi
vuole imparare e migliorarsi ogni giorno.
Per il futuro lavorativo mi auguro di
mantenere l’attuale interesse e la voglia di crescere professionalmente
confermandomi come un valido supporto per i colleghi più giovani. Per
quello personale mi auguro felicità,
salute e tanta voglia di divertirmi.
Concludo con un doveroso e caloroso saluto a tutti i clienti. Sono convinto che insieme raggiungeremo sempre nuovi traguardi. Ci vediamo a San
Giuliano Mare.
7
Ivana Bianchi
Il Consiglio Direttivo del CRAD: da
S
ono Ivana Bianchi, attuale Presidente del CRAD.
Mi trovo a guidare un Consiglio Direttivo composto da Colleghi
giovani e dinamici, animati dal desiderio di farsi interpreti delle
istanze che provengono dalla base dei nostri associati. Ci sono tutte le
premesse per un gioco di squadra ‘vincente’.
La mia formazione comprende Studi Classici e Laurea Umanistica in
Giurisprudenza. Entrata in Banca Carim nel 1986, ho sempre prestato
servizio presso le Strutture Centrali: in Segreteria-Affari Societari, prima, e ora presso la Funzione Legale.
Ho tanti interessi e alcune vere passioni: per l’arte, i grandi maestri del
passato, i protagonisti della scena contemporanea e gli artisti ‘visionari’
che sanno farsi interpreti del futuro; per i viaggi, il modo migliore per
scoprire se stessi e gli altri, per aprirsi a esperienze diverse e allargare
le proprie conoscenze; per la moto, una passione condivisa con il mio
compagno, che ci regala grandissime emozioni; per la letteratura, il
teatro, il cinema…
Ho scelto di impegnarmi nel Circolo moltissimi anni fa perché ho sempre creduto che lo ‘stare insieme’ tra Colleghi, in un contesto diverso
da quello strettamente lavorativo, potesse fare la differenza e renderci
amici, compagni, persone che condividono lo stesso progetto e vogliono arrivare ‘insieme’ alla meta.
Non nascondo, in qualche occasione, di avere avuto la tentazione di
mollare tutto, ma alla fine non mi sono mai arresa e ora credo di poter dire che siamo finalmente sulla strada ‘giusta’, grazie soprattutto
all’entusiasmo dei Colleghi più giovani che ci hanno mostrato quanto
sia semplice e bello ‘fare gruppo’. Nel corso degli anni, le iniziative sono
state tante e l’elenco sarebbe troppo lungo. Una cosa a cui penso con
piacere è di essere riuscita a trasmettere alcuni dei miei interessi ad
altre persone, di aver creato condivisione e favorito l’instaurarsi di
legami di amicizia.
Di solito, sono le iniziative più recenti a coinvolgerci maggiormente. Tanto per citarne qualcuna: il
Banchetto dei
Giovedì Grasso che si è
trasformato
in una festa piena
di colore, allegria e tanta musica; la festa della
Befana, il chiasso dei bambini, le loro risate, la
gioia nel ricevere il proprio regalo, lo stupore
di fonte all’apparizione della Befana; la sfida
a calcio tra CRAL, il nostro e quello della
Cassa di Cesena, disputata in uno Stadio
gremito, con un tifo scatenato sugli spalti
che ha riscaldato una giornata fredda e
piovosa. Per la prima volta sono scese
in campo anche le ragazze della Carim,
la squadra femminile di calcio, protagonista di una partita memorabile.
Ora, però, c’è da pensare al futuro, ci
sono tante cose da organizzare: la prima uscita in moto, il raduno di primavera
del Gruppo Ciclisti, le prossime sfide sportive, i prossimi Tornei inter CRAL, la grande
festa dell’estate 2014 e tanto altro ancora.
Di tutto ciò parleremo sul prossimo numero
di Socialmente Carim!
Un Consiglio
Direttivo giovane
e dinamico capace
di fare gruppo
13° GOLF MEETING INTERBANCARIO EUROPEO
San Giovanni
in Marignano
Il 23-05-2014 il golf team
di Banca Carim (Giampaolo
Scardone Vice Direttore,
Luca Denicolò dipendente,
Giorgio Bartolini pensionato)
si è piazzato 8° su 134.
Complimenti per l’ottimo
risultato!
8
sinistra Daniele D’Adamo, Ivana
Bianchi, Marco Palmieri, Daniela
Capanni, Massimo Polverelli, Ivan
Moretti, Alberto Forlai, Roberta
Romagnoli, Massimo Bruzziches,
Stefania Adamo, Antonio Pascarella
e Elisa Delvecchio.
Il Consiglio Direttivo del CRAD
N
ato nel 1970, il CRAD è un’associazione
ricreativa che promuove iniziative per i
dipendenti e i pensionati di Banca Carim.
Il “Circolo”, che vanta circa 1.100 soci ed ha la
sua sede storica in via Dante nel centro di Rimini,
organizza costantemente attività ricreative,
sportive, viaggi, manifestazioni culturali che
coinvolgono sia i Soci sia le loro famiglie. Il
22 maggio 2013 l’Assemblea del CRAD ha
approvato il progetto di modifica dello Statuto
con il quale sono stati recepiti gli importanti
interventi legislativi che negli ultimi anni hanno
riguardato il mondo delle associazioni. Il nuovo
Statuto è fondato sull’affermazione di principio
che tutti i Dipendenti di Banca Carim sono
Soci di diritto del Circolo, con la qualifica di
Soci Ordinari. Questo, con la finalità di favorire
una più ampia partecipazione alle attività del
CRAD, in considerazione del suo ruolo attivo
nell’Azienda, quale importante strumento di
valorizzazione dei contenuti del tempo libero, in
grado di favorire l’aggregazione e rafforzare il
senso di una comune appartenenza. In forza del
predetto accordo si è convenuto che l’Azienda
contribuisca al pagamento della quota annuale
a carico dei Soci Ordinari del Circolo.
Ristorante Aziendale Convivio
A
perto in data 27 novembre
2013 il Ristorante Aziendale di Banca Carim è situato
presso la sede del Circolo Ricreativo dei Dipendenti in Via Dante 23 a
Rimini.
Il nome del Ristorante, “Convivio”, è
stato suggerito dall’omonima opera
di Dante Alighieri e dall’indirizzo del
CRAD. In previsione di questo nuovo servizio dedicato ai Dipendenti,
la sede del Circolo è stata ampliata,
integralmente ristrutturata, dotata di
nuovi arredi e anche di una rete wifi. La gestione del Bar e del Ristorante sono stati affidati a un’Azienda
specializzata che opera da molti anni
nel settore della ristorazione, in grado di assicurare un servizio di qualità elevata, nel rispetto degli standard di sicurezza alimentare previsti
dalle norme vigenti. La cucina sarà
diretta da uno Chef professionista e tutte le preparazioni saranno
improntate al momento. L’accesso
al Bar e al Ristorante è riservato ai
Soci del CRAD, ai familiari dei Soci
e ad eventuali Ospiti, purchè sempre
accompagnati da un Socio.
Il CRAD, grazie ai contributi della nostra Banca, ha ottenuto l’applicazione di prezzi di favore sulle diverse
tipologie di menù e Convivio ha
messo a disposizione, per il pagamento dei servizi, la carta “CARIM
CONVIVIO Shop”, che si può ‘caricare’ con il controvalore dei buoni
pasto e/o in denaro e può essere
utilizzata anche per le consumazioni
al Bar.
Ogni mattina, i Colleghi consultano il Menù del Giorno nell’area intranet predisposta a tale scopo e da
questa stessa area effettuano la prenotazione, scegliendo tra le diverse
proposte di menù. Sono sempre più
numerosi anche i
Colleghi pensionati che frequentano Convivio nella fascia oraria loro
riservata. L’apertura di “Convivio” è
un intervento importante che ha indubbiamente contribuito a migliorare
la qualità della ‘vita
lavorativa’ e sociale
dei Colleghi.
La qualità della cucina di Convivio è
59%
36%
BUONA
OTTIMA
Periodico trimestrale
Aut. Tribunale di Bologna
n° 8309 del 12/07/2013
Anno I N°2 giugno 2014
Direttore Responsabile:
Tommaso Refini
A cura di: Segreteria e Affari
Societari di Banca Carim
0%
INSUFFICIENTE
5%
SUFFICIENTE
La cortesia e la disponibilità
del personale di sala di Convivio
39%
BUONA
0%
INSUFFICIENTE
59%
OTTIMA
Uno speciale ringraziamento
a tutti coloro, colleghi e non,
che a diverso titolo hanno
collaborato alla Redazione
del periodico.
Fotografie: Riccardo Gallini
Progetto grafico e proprietà:
Minerva Soluzioni Editoriali srl,
Via Aglebert, 22 – 40134
Bologna
Numero chiuso in tipografia
nel mese di giugno 2014
2%
SUFFICIENTE
Il marchio FSC®
identifica i prodotti
contenenti legno
proveniente da foreste
gestite in maniera
corretta e responsabile
secondo rigorosi
standard ambientali,
sociali ed economici.