2009 - Istituto Italiano della Saldatura
Transcript
2009 - Istituto Italiano della Saldatura
Istituto Italiano della Saldatura – Lungobisagno Istria, 15 – 16141 Genova (I) – Tariffa regime libero: “Poste Italiane SpA – Sped. A.P. 70%, DCB Genova” Tassa Pagata – Taxe Perçue ordinario – Contiene IP Bimestrale Novembre-Dicembre 2009 ISSN:0035-6794 Organo Ufficiale dell’Istituto Italiano della Saldatura - anno LXI - N. 6 * 2009 Numero 6 2009 In questo numero: Monitoraggio e conservazione degli impalcati metallici: proposta di un sistema di pianificazione dei controlli e degli interventi di manutenzione Gli adempimenti in tema di salute e sicurezza alla luce delle recenti normative Previsione della resistenza a fatica di giunzioni saldate di piccolo spessore con il metodo del gradiente implicito Didattica Introduzione alla saldatura di fusioni in lega di alluminio DVC Snc, cerchiamo di rendere migliore il vostro lavoro e la vostra vita SIAD Metal Fabrication: uno strumento, molti servizi. L’innovazione, le competenze tecniche e l’elevato know-how nel settore dei gas da saldatura e taglio, hanno portato SIAD ad ottenere una riconosciuta posizione di leadership. Da oltre 80 anni il team Metal Fabrication si dedica alla ricerca ed alla produzione, secondo i più elevati standard qualitativi, per offrire ai nostri clienti prodotti certificati ed una gamma di servizi adatti a soddisfare ogni tipo di esigenza. SIAD Metal Fabrication: uno strumento, molti servizi. Per maggiori informazioni: www.metalfabrication.it SIAD S.p.A. Gas, tecnologie e servizi per l’industria. www.siad.com www.mediapartner.it IL SERVIZIO VINCENTE Un servizio tecnico qualificato, una logistica flessibile e assistenza puntuale, la miglior assis tenza pre e post-vendita. Lasciamo a voi la scelta de dell campo, ovunque voi siate. Il servizio vincente ha un solo nome: Commersald Group. COMMERSALD GROUP Cognento via Bottego 245, Cognent o 41100 I - 41 100 Modena 348411 tel 059 34841 1 fax 059 343297 www.commersald.com www .commersald.com [email protected] Andit Automazione spa 20099 Sesto San Giovanni (MI) via Privata Casiraghi, 526 Tel. 02.24.10.911 - Fax. 02.24.10.91.91 e-mail: [email protected] w w w. a n d i t a u t . i t Andit Automazione spa opera su tutto il territorio italiano quale distributore generale delle aziende leader nel settore della saldatura professionale, della robotica e del taglio termico (ossigas, plasma e laser). distributore per l’Italia robot e generatori per saldatura, taglio e posizionamento n Un team di ingegneri e tecnici altamente specializzati e qualificati per risolvere ogni problematica. n Un ampio stock di prodotti e di pezzi di ricambio pronti a magazzino. n Un’officina per riparazioni e manutenzione dei prodotti distribuiti. macchine ossitaglio e plasma accessori speciali per saldatura riduttori di pressioni, cannelli per saldatura, taglio e riscaldo saldatrici professionali Hai un problema di saldatura, hai bisogno di un consiglio? Vai sul sito, chiedilo ad un esperto: w w w. a n d i t a u t . i t MECSPE MECSPE EUROSTAMPI EUROSTAMPI PLASTIXEXPO PLASTIXEXPO MECSPE M ECSPE SUBFORNITURA SUBFORNITURA MOTEK MOTEK IITALY TALY CONTROL CONTROL IITALY TALY E EUROSTAMPI UROSTAMPI PLASTIXEXPO P LA L ASTIXEXPO S SUBFORNITURA UBFORNITURA M MOTEK OTEK IITALY TALY CONTROL CONTROL ITALY ITALY IIMPIANTI MPIANTI SOLARI SOLARI CENTRO SERVIZI TECNICI ALLE IMPRESE LABORATORI DI PROVA, TARATURA, COLLAUDI E DIAGNOSTICA ■ Prove meccaniche e meccanica della frattura ■ Chimica analitica ■ Metallografia ■ Diagnostica difetti ■ Microscopia elettronica e microanalisi ■ Prove non distruttive ■ Estensimetria ■ Prove di corrosione ed affaticamento ■ Verifiche conformità prestazionali e prove prodotto ■ Metrologia, misure dimensionali, reverse engineering e rapid prototyping ■ Taratura degli strumenti e apparecchiature di misura e controllo FORMAZIONE E CERTIFICAZIONE DEL PERSONALE E DEI PROCESSI SCUOLE DI CONTROLLO DELLA PRODUZIONE ■ Scuola di Metallografia ■ Scuola Controlli non Distruttivi - Centro esame Pnd approvato dall’Istituto Italiano della Saldatura (IIS) ■ ■ ■ ■ ■ ■ SCUOLE DI GESTIONE DEI PROCESSI PRODUTTIVI Scuola Trattamenti Termici Scuola di Saldatura approvata dall’IIS Centro di addestramento dei saldatori di tubi e raccordi in polietilene approvato dall’IIS Scuola di organizzazione e gestione della produzione Corsi obbligatori per la sicurezza aziendale Scuola di gestione dei processi organizzativi CONSULENZA TECNICA, ORGANIZZATIVA, QUALITA’, AMBIENTE E SICUREZZA ■ ■ ■ ■ ■ ■ Gestione integrata dei sistemi qualità, ambiente, sicurezza e privacy Consulenza strategica per il miglioramento Consulenza per l’innovazione di prodotti e processi Marcatura CE Organizzazione e gestione della produzione Management ambiente, igiene e sicurezza sul lavoro NORMATIVE, PRODOTTI EDITORIALI ■ Vendita e consultazione di norme nazionali ed internazionali e consulenze normative ■ Distribuzione Key to Metals e Safety Academy ■ Editore della collana “I criteri di scelta e di trattamento degli acciai da costruzione e da utensili” n° 0095 ACCREDITAMENTI, RICONOSCIMENTI, CERTIFICAZIONI E AUTORIZZAZIONI AQM s.r.l. Via Edison, 18 - 25050 Provaglio d’Iseo (BS) - tel. 030 9291711 - Fax 030 9291777 e-mail: [email protected] - www.aqm.it We are the World of Welding Solutions. Il segreto del nostro successo è la profonda conoscenza dei materiali. Abbiamo svolto un ruolo essenziale nel costruire “il mondo della saldatura” con nuovi prodotti, processi e materiali. Fidatevi di un partner che non è solo produttore ma anche consulente serio e affidabile al servizio delle vostre necessità. Per noi essere vicini ai clienti significa accompagnarli con le nostre competenze, in ogni parte del mondo. Böhler Welding Group Italia S.p.A. via Palizzi, 90 - 20157 Milano tel. 02 390171 - fax 02 39017246 www.btw.it Charta sas - Milano Gestione e commercializzazione per l’Italia www.sea-tec.it Seatec_Lat. 44°3'2'' N / Long. 10°2'15'' E a Membro di: 8 Rassegna Internazionale Tecnologie, Subfornitura e Design per Imbarcazioni, Yacht e Navi MILLENNIUM YACHT DESIGN award QUALITEC DESIGN AWARD components production & furniture QUALITEC TECHNOLOGY AWARD ABITARE LA BARCA S E A T seatec E C H N O L O G Y & D E S I G N 10/12 Febbraio 2010 Carrara Targa Rodolfo Bonetto ORGANIZZATO DA: Business on the Move SPONSOR UNICO BANCARIO: CON IL PATROCINIO DI: CERTIFICATO DA: GRUPPO BANCA CARIGE REGIONE TOSCANA Ministero dello Sviluppo Economico ISTITUTO NAZIONALE PER IL COMMERCIO ESTERO PR O M OZ I ON E PROVINCIA DI MASSA CARRARA UK TRADE & INVESTMENT ASSOCIAZIONE PROGETTISTI NAUTICA DIPORTO Confartigianato ASSONAUTICA ITALIANA PRODUZIONE NAUTICA TOSCANA CONFAPI TOSCANA nautica toscana UNIMOT Cassa di Risparmio di Carrara S.p.A. ISTITUTO DI CERTIFICAZIONE DATI STATISTICI FIERISTICI www.grafocom.it Più di quanto possiate immaginare. TECNOELETTRA TECNOELETTRA S.p S.p.A. .A. via Nazionale, ziona 50a-70 - 23885 Calco [LC] Italy - tel. +39 039 9910429 - fax +39 039 9910431 - [email protected] - www www.tecnosa.it .tecnosa.it Organizzato da: precious water In collaborazione con: Salon of Gas Transport and Distribution Ferrara, Italia 19-21 maggio 2010 X MOSTRA INTERNAZIONALE delle tecnologie per il trattamento e la distribuzione dell’acqua potabile e il trattamento delle acque reflue Un’idea in più Impianti di filtrazione per (quasi) tutti i lavori di saldatura. In parte ammessi per la classe filtrante W3. Tecnologia innovativa per aspirazione e filtrazione I nostri partner per I’Italia Sviluppiamo, progettiamo e realizziamo sistemi d’aspirazione e filtrazione di alta qualità, con tecnologia creativa e qualità certificata. Per lavorare meglio in un ambiente salubre. Per saperne di più su TEKA e sui nostri prodotti: www.tekanet.de COFILI S.r.l Rappresentanze Industriali Via Friuli 5, 20046 Biassono (Mi) Tel. +39 039 23 24 396 ⋅ info.cofili@cofili.com www.cofili.com SO.TEC s.r.l Via Castel Gandosso, 15 24030 Almenno San Bartolomeo (BG) Tel. +39 035 55 31 96 ⋅ [email protected] www.sotec.it We set air in motion TEKA Absaug- und Entsorgungstechnologie GmbH Industriestraße 13 46342 Velen Germania Tel. +49 (0) 28 63 92 82-0 Fax +49 (0) 28 63 92 82-72 [email protected] www.tekanet.de Dove non arriva la conoscenza arriva la fantasia. Siamo abituati a guardare oltre, a non fermarci all’evidenza. Così mettiamo a frutto esperienza e creatività, tecnologia e intuito, per arrivare al risultato. Sempre prima di domani. PETERGRAF Il futuro è oltre e noi ci saremo. (I. Newton) ASG Superconductors spa 16152 Genova - Italy Corso F.M. Perrone, 73r Tel +39 010 6489111 - Fax +39 010 6489277 www.as-g.it - e-mail: [email protected] 6OJUJOFMMBGJEVDJB s 3ALDATURAARESISTENZA s 3ISTEMIDISALDATURA s 3ALDATURAAFRIZIONE s 'ARANZIADIQUALITÌ #ONTROLLIPROFESSIONALI 0ERMACCHINEINDUSTRIALI (ARMS7ENDE #ONTROLLIPERSALDATURA 5NITÌDIPOTENZA )NVERTERESISTEMIDIMONITORAGGIOPERTUTTE LEAPPLICAZIONIDELLASALDATURAARESISTENZA YOURPARTNERIN)TALY3ALDOTECNICA&"SRL 6IA!GAZZANO 'RAGNANO4REBBIENSE &ON &AX %MAIL SALDOTECNICAFB FBIT 'ROSSMOORKEHRE (AMBURG'ERMANY 4ELEFON 4ELEFAX %MAILINFO HARMSWENDEDE )NTERNETWWWHARMSWENDEDE “Cerchiamo di rendere migliore il vostro lavoro e la vostra vita.” DELVIGO COMMERCIALE Supporti ceramici per la saldatura MATAIR Forni, aspirazione e riciclaggio dei flussi CETh, trattamenti termici DELVIGO COMMERCIALE Loc. Cerri, 19020 Ceparana di Follo SP Tel. 0187931202 fax 0187939094 e-mail [email protected] www.delvigo.com Editoriale Il secondo Medio Evo prossimo venturo T empi strani, questi. E anche confusi. I più acculturati fra noi nelle scienze sociali ci informano che siamo in un periodo di transizione epocale, quando i valori antichi non sono più riconosciuti e quelli nuovi non sono ancora stati completamente elaborati. Forse. E tuttavia qualcosa già emerge dalla massa ribollente delle proposte, e non è incoraggiante. Virtuale, effimero e mediatico il futuro post - moderno, che si affaccia alla considerazione della Storia, appare capovolto rispetto ad un passato non troppo lontano. Molti, in tutti i settori dell’agire umano, sembrano rincorrere gratificazioni e successi a breve, perfettamente legittimati da un’apparente generale acquiescenza. Mai come ora la “virtù” (non più oggettiva ma relativa) è apparsa rispettare soltanto l’enunciato kantiano di essere “premio a se stessa”. Il “buon senso”, 688 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 frutto sofferto della cultura popolare, è diventato un reperto archeologico meritevole, al più, di una benevola compassione. Esagerazioni? Non credo se fondiamo le nostre valutazioni sui messaggi che ci raggiungono a raffica da tutti i mezzi correnti di comunicazione. Nel frattempo culture più semplici e più povere, ma dotate di valori tradizionali forti, premono alle porte. In questo scenario l’“International Welding Engineer” (per citare a titolo di esempio un professionista familiare, ma avremmo potuto riferirci anche ad un progettista di ponti o ad un chirurgo non estetico) diventa un personaggio kafkiano. Un povero stralunato che ha speso “tempo e denaro” per crearsi una competenza industriale (indispensabile, fra l’altro, allo sviluppo di un’area economicamente strategica) che gli permetterà di vivere senza sprechi, guadagnando in dieci o venti anni quanto un modesto operatore in un qualunque settore mediaticamente spendibile raccoglie in un anno. Invidia? Non personale. Ho fatto la mia strada in contesti diversi e non posso certamente lamentarmi. E tuttavia credo che la Storia tornerà inevitabilmente a presentare il proprio conto. Come ha sempre fatto (e continua a fare anche in contesti meno epocali, quale la recente crisi finanziaria) ripristinando nuovi equilibri un po’ più rispettosi delle “leggi di natura”. È l’eterna maledizione di Epimeteo (colui che pensa dopo), il fratello sciocco di Prometeo (colui che pensa prima), che perseguita da sempre la specie umana. E non ci sono previsioni ottimistiche per il futuro. Res ta la S peranza rimas ta a p p e sa all’orlo del vaso che Pandora, la bella ma squinternata moglie di Epimeteo, incautamente aprì. Rassegniamoci dunque ai conti della Storia (che non sono certamente una novità) e, date le premesse, aspettiamo, come dicono i già citati cultori delle scienze sociali, il secondo Medio Evo prossimo venturo. Che poi, a ben guardare, tanto rivoluzionario non sarà, se non negli aspetti esteriori che, tuttavia, almeno per i più improvvidi (apparentemente tanti) o sfortunati potrebbero anche essere parecchio penosi. I fondamentali restando sempre gli stessi. A regola di Storia “magistra vitae”. Dal tempo del “panem et circenses” sono passati un paio di migliaia di anni, è caduto il più grande impero della parte occidentale del mondo (a cui seguì il primo Medio Evo), si sono verificate un paio di rivoluzioni importanti, sono nate e scomparse alcune culture socio - economiche, è nata l’“opinione pubblica” ed il “popolo sovrano”, ecc., ecc., ecc. E tuttavia mi pare, guardandomi attorno, di riconoscere ancora perfettamente sia il “panem” che i “circenses”. Pertanto il secondo Medio Evo prossimo venturo potrà essere affrontato più proficuamente facendo riferimento ai fondamentali. E l’essere “International We l d i n g E n g i n e e r ” , p e r t o r n a r e all’esempio precedente, potrà essere messo all’attivo (anche se non da solo) nel bilancio di un approccio consapevolmente attivo. Dott. Ing. Mauro Scasso Segretario Generale IIS ANNO LXI Novembre-Dicembre 2009 Pubblicazione bimestrale DIRETTORE RESPONSABILE: Ing. Mauro Scasso REDATTORE CAPO: Geom. Sergio Giorgi REDAZIONE: Sig.ra Deborah Testoni, P.I. Maura Rodella PUBBLICITÀ: Sig. Franco Ricciardi Sommario Articoli 691 711 Organo Ufficiale dell'Istituto Italiano della Saldatura 719 731 Abbonamento annuale 2009: Italia: .......................................... € 90,00 Estero: ........................................ € 155,00 Un numero separato: ................ € 20,00 La Rivista viene inviata gratuitamente ai Soci dell’Istituto Italiano della Saldatura. Direzione - Redazione - Pubblicità: Lungobisagno Istria, 15 - 16141 Genova Telefono: 010 8341333 Telefax: 010 8367780 e-mail: [email protected] web: www.iis.it Rivista associata Registrazione al ROC n° 5042 - Tariffa regime libero: “Poste Italiane SpA - Spedizione in Abbonamento Postale 70%, DCB Genova” - Fine Stampa Dicembre 2009 Aut. Trib. Genova 341 – 20.4.1955 741 749 L’istituto non assume responsabilità per le opinioni espresse dagli Autori. La riproduzione degli articoli pubblicati è permessa purché ne sia citata la fonte, ne sia stata concessa l’autorizzazione da parte della Direzione della Rivista, e sia trascorso un periodo non inferiore a tre mesi dalla data della pubblicazione. La collaborazione è aperta a tutti, Soci e non Soci, in Italia e all’Estero. La Direzione si riserva l’accettazione dei messaggi pubblicitari. Ai sensi del D.Lgs. 196/2003, i dati personali dei destinatari della Rivista saranno oggetto di trattamento nel rispetto della riservatezza, dei diritti della persona e per finalità strettamente connesse e strumentali all’invio della pubblicazione e ad eventuali comunicazioni ad esse correlate. A Singapore, città del leone, dal 12 al 17 Luglio 2009 il 62° Congresso Annuale dell’Istituto Internazionale della Saldatura – G. COSTA Dimensionamento dell’altezza delle discontinuità e loro caratterizzazione come planari o volumetriche con tecniche Phased Array basate sugli echi diffratti – G. NARDONI et al. Monitoraggio e conservazione degli impalcati metallici: proposta di un sistema di pianificazione dei controlli e degli interventi di manutenzione – S. BOTTA, S. SCANAVINO La corretta scelta dei gas di protezione nella saldatura GMAW a doppio filo – B. MAGNABOSCO, F. COPPO Gli adempimenti in tema di salute e sicurezza alla luce delle recenti normative – T. VALENTE Previsione della resistenza a fatica di giunzioni saldate di piccolo spessore con il metodo del gradiente implicito – R. TOVO, P. LIVIERI 759 International Institute of Welding (IIW) Development of gas-shielded arc processes in automatic welding – M. USHIO 767 IIS Didattica Introduzione alla saldatura di fusioni in lega di alluminio Rubriche 777 Scienza e Tecnica Analisi strutturale numerica per la progettazione a fatica di componenti saldati: contributi al perfezionamento dell’approccio “effective notch stress” durante l’Assemblea Annuale IIW di Singapore (Luglio 2009) – G.L. COSSO 779 IIS News Comitato Direttivo Progetto di Formazione Professionale Leonardo da Vinci “WET-WELD” Progetto grafico: COMEX sas - Milano Fotocomposizione e stampa:ALGRAPHY S.n.c.- Genova Tel 010 8366272, Fax 010 8358069 - www.algraphy.it 6 783 Dalle Associazioni Ordini di macchine utensili nel terzo trimestre 2009: -51.6% – G. LOSMA 787 Dalle Aziende 795 Notiziario Letteratura tecnica Codici e norme Corsi Mostre e convegni 805 Ricerche bibliografiche da IIS-Data Calcolo e valutazione della vita residua di componenti saldati 809 Indice 2009 814 Elenco degli Inserzionisti In copertina DVC Snc, cerchiamo di rendere migliore il vostro lavoro e la vostra vita DVC, Delvigo Commerciale presenta la sua vasta gamma di supporti ceramici per ogni tipo di saldatura “one-side” ed anche di progettazione speciale, di produzione italiana ed estera. Dvc fornisce inoltre forni per elettrodi e flusso, aspiratori e centri di riciclaggio di flussi per saldatura MATAIR e sistemi per trattamenti termici localizzati e non della CETh. Corso di Specializzazione in Saldatura Utile alla Qualificazione ad International Welding Engineer - Technologist Legnano (MI), Mogliano Veneto (TV) L’ISTITUTO ITALIANO DELLA SALDATURA terrà nel periodo Aprile - Maggio 2010 presso i propri uffici regionali di Legnano (MI) e Mogliano Veneto (TV) il proprio tradizionale Corso di Specializzazione in Saldatura. Tenuto dal 1952 presso alcune delle più prestigiose Sedi scolastiche ed accademiche, con oltre 13.000 tecnici qualificati, il corso rappresenta tuttora il principale strumento per la formazione di base dei tecnici operanti nella fabbricazione mediante saldatura. Durante il corso (l’unico riconosciuto dall’Istituto Internazionale della Saldatura, IIW, e dalla Federazione Europea della Saldatura, EWF), sarà fornita ad ogni partecipante la collana completa delle nuove pubblicazioni dell’IIS ed un CD Rom edito in collaborazione con l’UNI contenente una raccolta di oltre 300 norme europee relative alla saldatura ed ai controlli non distruttivi dei giunti saldati. Valenza del Corso Il Corso di Specializzazione consente una prima ma completa preparazione nei più diffusi processi di saldatura e materiali utilizzati in ambito industriale. Per tale ragione, può risultare di particolare interesse per personale di recente assunzione in Azienda, che abbia bisogno di una prima formazione specifica, così come anche per personale più esperto, come momento di aggiornamento. Tra i settori industriali più interessati a questo corso possono essere citati il chimico ed il petrolchimico, il navale, il ferroviario, la meccanica, l’off-shore. Alla sua tradizionale valenza, il Corso ha aggiunto nel tempo un significato ulteriore, valido come prima parte dei percorsi di Qualificazione per Welding Engineer e Technologist. Queste qualificazioni hanno assunto particolare rilevanza negli ultimi anni, in quanto previste dalle principali normative di prodotto che regolano il settore della fabbricazione nei settori della carpenteria metallica, della caldareria e della fabbricazione di pipeline ed inoltre sono previsti come requisito di legge per i fabbricanti nel settore della carpenteria civile, così come indicato dal D.M. 14 Gennaio 2008 “Approvazione delle nuove norme tecniche per le costruzioni” al punto 11.3.4.5 “Processo di saldatura”, tabella 11.3.IX (coordinamento delle attività di saldatura). Calendario ed orario delle lezioni Allo scopo di ridurre l’assenza dei partecipanti dalle proprie attività lavorative, il corso (della durata complessiva di 140 ore) sarà svolto con lezioni serali della durata di quattro ore ciascuna, dalle 16:30 alle 20:30, per tre giorni alla settimana (Lunedì - Mercoledì). Le lezioni teoriche (di una durata di 80 ore) saranno svolte nell’arco di sette settimane lavorative, quelle pratiche (di durata di 60 ore) in cinque. Programma delle lezioni Gli argomenti trattati durante le lezioni teoriche previste saranno i seguenti: 1. Tecnologia della saldatura (processi con fiamma ossiacetilenica, con elettrodo rivestito, a filo continuo in protezione gassosa MIG / MAG e FCAW, TIG, ad arco sommerso; taglio termico); 2. Metallurgia e saldabilità (metallurgia applicata alla saldatura, fabbricazione e classificazione degli acciai, prove tecnologiche, struttura dei giunti saldati, difetti metallurgici ed operativi, saldabilità degli acciai al carbonio, a grano fine). Durante le 15 esercitazioni pratiche, saranno svolte in primo luogo dimostrazioni ed esercitazioni di saldatura a difficoltà crescente nei processi manuali o semiautomatici (fiamma, elettrodo rivestito, TIG, MIG/MAG), dimostrazioni applicative di controlli non distruttivi (metodi VT, PT, MT, RT ed UT), stesura ed interpretazione di specifiche di procedura di saldatura (WPS). Iscrizioni Le domande di iscrizione dovranno pervenire unitamente ad un certificato comprovante il titolo di studio posseduto. Chi fosse invece interessato a partecipare in forma non impegnativa ad alcune lezioni, riservandosi di regolarizzare la propria iscrizione solo in un secondo tempo, potrà farlo contattando direttamente la Segreteria. Modalità di pagamento La quota di partecipazione al Corso è di € 3.150,00 (IVA esclusa). La quota suddetta deve essere corrisposta contestualmente all conferma di svolgimento del Corso , tramite bonifico bancario (Banca Popolare di Milano, CC 4500 ABI 05584, CAB 01400 CIN I, IBAN IT 31 I 0558401400000000004500), intestato all’Istituto Italiano della Saldatura. Informazioni Per ulteriori informazioni si prega rivolgersi all’Istituto Italiano della Saldatura, Lungobisagno Istria 15, 16141 Genova.Tel. 010 8341371, fax 010 8367780, e-mail [email protected]. Istituto Italiano della Saldatura A Singapore, città del leone, dal 12 al 17 Luglio 2009 il 62° Congresso Annuale dell’Istituto Internazionale della Saldatura G. Costa * Sommario / Summary Il Sessantaduesimo Congresso Annuale dell’International Institute of Welding si è svolto a Singapore (capitale dell’omonima repubblica) dal 12 al 17 Luglio 2009; erano presenti oltre seicentoquaranta partecipanti, tra esperti, ricercatori, tecnici e accompagnatori, di quarantanove Paesi. Nel corso di un centinaio di sedute delle numerose Unità di Lavoro dell’ IIW sono stati studiati e discussi circa quattrocento documenti, raccomandazioni, linee guida e progetti di norma, oltre cento dei quali sono stati raccomandati per pubblicazione o trasmessi all’ISO e al CEN. Buon successo hanno ottenuto anche la Conferenza Internazionale “Advances in Welding and Allied Technologies”, alcuni seminari specialistici, nonché vari eventi sociali e visite scientifiche e tecniche in città e nei dintorni. È stato inoltre parzialmente rinnovato il Consiglio di Amministrazione ed è stato ammesso nell’IIW, che annovera così 54 Membri, un nuovo Paese Membro, il Marocco. The 62nd Annual Assembly of International Institute of * Welding was held in Singapore, from 12th to 17th July 2009. It was attended by more than six hundred forty experts, researchers, engineers and accompanying persons of fortynine countries. IIW Working Units hold around one hundred meetings; some four hundred documents, recommendations, guidelines and draft standards were studied and discussed and more than one hundred of them were recommended for publication or transmitted to ISO and CEN. The Assembly included also the International Conference “Advances in Welding and Allied Technologies”, a number of seminars, several social events and scientific and technical visits in the city and surroundings. The Board of Directors was partially renewed and a new Member Country, Morocco, entered IIW, which has now 54 Members. Keywords: IIW; symposia. Istituto Italiano della Saldatura - Genova. Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 691 G. Costa - A Singapore, città del leone, dal 12 al 17 Luglio 2009 il 62° Congresso Annuale dell’Istituto Internazionale della Saldatura O ltre seicentoquaranta specialisti di tecniche di giunzione, affini e connesse, hanno partecipato al 62° Congresso Annuale dell’International Institute of Welding (www.iiw-iis.org) svoltosi dal 12 al 17 Luglio 2009 a Singapore, capitale della piccola e ricca repubblica omonima (Figg. 1 e 2). La Repubblica di Singapore è una cittàstato del Sud-est asiatico, situata sulla punta meridionale della penisola malese, a sud dello stato malese di Johor e a nord dell’isola indonesiana di Riau. La sua bandiera esprime il suo ideale di perfezione: essa consiste di due fasce orizzontali, rosso su bianco. Il rosso simboleggia la fratellanza universale e l’uguaglianza tra gli uomini; il bianco, la purezza e la virtù. Nell’angolo superiore si n i str o s i tr o v a n o una m e z z a l una calante con cinque stelle disposte in cerchio che rappresentano rispettivamente una giovane nazione in ascesa e gli ideali di democrazia, pace, progresso, giustizia ed uguaglianza. Secondo una leggenda malese, un principe di Sumatra si imbatté a Temasek in un leone - fatto ritenuto di buon auspicio - che lo spinse a fondare Singapura, che in sanscrito significa letteralmente “città del leone”. I ritrovamenti archeologici nell’area e i resoconti scritti di esploratori e viaggiatori evidenziano l’esistenza nella zona di un antico insediamento abitato. Da quel che sappiamo la città disponeva di una cinta muraria e di un fossato. Ritrovamenti di ceramiche, monete, gioielli e altri manufatti, molti dei quali originari della Cina, dell’India, dello Sri Lanka e dell’Indonesia, sono considerati prova che l’insediamento era un centro di rilievo per i commerci nell’area asiatica. In poco tempo quella zona divenne un piccolo centro per il commercio del potente Impero di Sumatra e successivamente, verso la metà del XIII secolo, uno Stato vassallo dell’Impero di Giava. Nel 1511 venne raggiunta dai portoghesi, poi venne conquistata dagli olandesi e quindi dai britannici. Nell’800 Singapore divenne un centro commerciale importante: a partire dal 1824 fu amministrata dalla Compagnia Inglese delle Indie Orientali e successivamente nel 1867 fu dichiarata “colonia della corona” britannica; attirati dalle esenzioni doganali, gli immigranti vi si riversarono a migliaia costituendo una fiorente colonia e una base navale militare. Durante la seconda guerra mondiale, nel Febbraio 1942, l’isola cadde in mani giapponesi. Dopo la resa del Giappone nel 1945, il ritorno dei britannici fu salutato favorevolmente, ma il loro diritto a governare cominciò a essere messo in dubbio e Singapore si avviò lentamente verso l’indipendenza, proclamata il 9 Agosto 1965. La prima elezione presidenziale della Repubblica di Singapore si tenne nell’Agosto del 1993. Il piccolo stato di Singapore (710 km2) è costituito da 63 isole, è situato a sud della penisola di Malacca ed è collegato allo stato malese di Johor tramite il ponte di Johor-Singapore Causeway a nord e il cosiddetto Malaysia-Singapore Figure 1 e 2 - Modernità (Clifford Pier) e tradizione (Arab Street) a Singapore. 692 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 Second Link a ovest. Il punto più elevato è il monte Bukit Timah (166 m s.l.m.). In passato l’area urbana era concentrata nella parte meridionale in corrispondenza della foce del fiume Singapore dove attualmente si trova il centro della città (l’area chiamata Downtown Core), mentre la parte rimanente del territorio era coperta da foresta tropicale. A partire dagli anni ’60 il governo ha edificato diverse aree residenziali nelle zone periferiche, che nel tempo si sono espanse dando luogo ad un’unica area urbana. Singapore è uno degli stati più densamente popolati del mondo. Per ragioni storiche la lingua nazionale di Singapore è il malese, utilizzato anche per l’inno nazionale. Altre lingue ufficiali sono l’inglese (lingua utilizzata dall’amministrazione pubblica ed ampiamente diffusa anche fra la popolazione), il mandarino e il tamil. Per quanto riguarda l’economia, Singapore dipende altamente dal settore chiave dell’elettronica, dal commercio internazionale all’ingrosso, incluso anche il re-export tramite il suo trafficatissimo porto (Fig. 3), e dai servizi finanziari. L’industria è favorita da due elementi, la vicinanza alle miniere malesi e il basso costo della manodopera; comprende raffinerie di petrolio, fonderie per lo stagno e cantieri navali. Il settore terziario è occupato da numerose banche, imprese commerciali, trasporto marittimo, turismo. L’influenza economica crescente di Paesi limitrofi quali la Cina e l’India è tanto un’occasione per aumentare l’investimento ed il commercio estero, quanto una minaccia all’economia. G. Costa - A Singapore, città del leone, dal 12 al 17 Luglio 2009 il 62° Congresso Annuale dell’Istituto Internazionale della Saldatura Figura 3 - Il porto di Singapore. Tornando al Congresso Annuale dell’IIW, esso ha riscosso un notevole successo, non soltanto per l’interesse della localizzazione, l’ottima organizzazione e la buona partecipazione, ma soprattutto per i suoi importanti contenuti scientifici e tecnici. Erano presenti alla manifestazione esperti provenienti dall’industria, dall’università, da centri di formazione, da istituti di ricerca e da varie organizzazioni governative e private di quasi tutti i cinquantaquattro Paesi Membri delI’IIW (Tab. I) e di altri ancora. La delegazione italiana, che ha come sempre attivamente partecipato ai lavori, comprendeva rappresentanti dell’Istituto Italiano della Saldatura (www.iis.it), il Dott. Ing. Alberto Lauro, Responsabile dell’Area di Coordinamento Divisionale 1 dell’IIS, nonché il Dott. Ing. Stefano Botta, il Dott. Ing. Gian Luigi Cosso, il Dott. Ing. Luca Costa, il Dott. Ing. Marcello Mandina, il Dott. Ing. Stefano Morra, il Dott. Ing. Francesco Bresciani e il Dott. Ing. Simone Rusca, esperti rispettivamente di strutture metalliche, di calcoli strutturali, di salute, sicurezza e ambiente, di attrezzature in pressione e metallurgia, di certificazione di aziende e personale e di prove non distruttive, e rappresentanti della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Padova, il Prof. Giovanni Meneghetti e il Prof. Luca Susmel. Nel corso dei lavori congressuali sono stati studiati e discussi circa quattrocento documenti, raccomandazioni, linee guida e progetti di norme, un centi- TABELLA I - Missione, struttura e Paesi Membri dell’IIW nel 2009 Missione La missione dell’IIW è stata recentemente ridefinita come segue: “To act as the worldwide network for knowledge exchange of joining technologies to improve the global quality of life” ed in effetti l’IIW costituisce la rete mondiale per contatti e scambi di conoscenze su scienza e applicazioni delle tecnologie di giunzione. Il vasto campo tecnico comprende: giunzione, taglio e trattamenti superficiali di materiali metallici e non metallici, mediante processi come saldatura, brasatura, microsaldatura, taglio termico, metallizzazione, incollaggio, e abbraccia settori connessi come assicurazione della qualità, prove non distruttive, normazione, ispezione, formazione, addestramento, progettazione, fabbricazione, salute, sicurezza e ambiente. Gli scopi principali sono: sviluppare le migliori pratiche applicative e la normalizzazione su aspetti applicativi e relativi a salute, sicurezza ed ambiente; identificare, sviluppare ed applicare su base globale i sistemi IIW di addestramento, formazione, qualificazione e certificazione; promuovere l’IIW e i suoi Paesi Membri in varie regioni del mondo; fornire supporto e servizi ai suoi membri e ad altre organizzazioni internazionali; sviluppare, curare e pubblicare documenti, periodici e testi. L’IIW, come membro dell’International Union of Technical Associations e dell’International Council for Engineering and Technology, è formalmente collegato all’ UNESCO. Struttura L’IIW, fondato nel 1948 da 13 Paesi, tra cui l’Italia, è una associazione internazionale senza scopo di lucro di legge francese con sede a Parigi, governata da un’Assemblea Generale cui partecipano gli istituti membri, che ne sostengono sostanzialmente il funzionamento con la loro quota di iscrizione e con il supporto scientifico e tecnico dei loro delegati. Il membro di riferimento italiano è l’Istituto Italiano della Saldatura. I lavori vengono svolti in venticinque Commissioni Tecniche, Comitati Ristretti e Gruppi di Studio, nonché nello IAB (International Authorization Board), che ha stabilito l’ “International System for Education,Training, Qualification & Certification System”, sulla base del quale ha rilasciato dal 1998 più di 40.000 diplomi. Paesi Membri Attualmente i Paesi Membri sono cinquantaquattro, distribuiti in tutti i continenti abitati. Africa: Egitto, Libia, Marocco, Nigeria, Sudafrica, Tunisia Asia: Cina, Corea, Giappone, India, Indonesia, Iran, Israele, Libano, Malesia, Pakistan, Singapore, Thailandia, Turchia, Vietnam America: Argentina, Brasile, Canada, Messico, Stati Uniti d’America Europa occidentale: Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Inghilterra, Italia, Norvegia, Olanda, Portogallo, Spagna, Svezia, Svizzera Europa orientale: Bulgaria, Croazia, Grecia, Lituania, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Russia, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Ucraina, Ungheria Oceania: Australia, Nuova Zelanda Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 693 G. Costa - A Singapore, città del leone, dal 12 al 17 Luglio 2009 il 62° Congresso Annuale dell’Istituto Internazionale della Saldatura Figura 4 - Cerimonia Inaugurale: parte della platea. naio dei quali sono stati finalizzati e sono stati raccomandati per pubblicazione sulla rivista dell’IIW “Welding in the World” o trasmessi all’ISO e al CEN. La Cerimonia Inaugurale (Figg. 4 e 5), tenuta nella Grand Ballroom del Grand Copthorne Waterfront Hotel di Singa- pore, è stata aperta dal benvenuto del Presidente del Comitato Organizzatore, Mr. Che e -P heng A ng, cui ha fatto seguito l’indirizzo di saluto del Sindaco del Distretto Centrale di Singapore e Membro del Parlamento per il Bishan Toa Payoh, Mr. Zainuddin Nordin. Il Presidente dell’IIW, Prof. Dr.-Ing. Ulrich Dilthey, ha quindi ufficialmente aperto i lavori. A questo punto, in linea con la tradizione cinese, l’Amministratore Delegato entrante dell’IIW, Dr.-Ing. Cécile Mayer, è stata invitata a raggiungere il palco (Fig. 6) per “segnare gli occhi al leone”, secondo il tradizionale cerimoniale cinese, con i due scopi di dare inizio alle attività e generare fortuna e prosperità per l’intero evento. Compiuto questo atto tradizionale (Fig. 7), il leone “è venuto completamente alla vita”, al ritmo pulsante dei tamburi cerimoniali cinesi, e gli spettatori sono stati rapiti da un magnifico spettacolo di acrobazie leonine, eseguite dal gruppo di danzatori “Li Quan Lion Dance Troupe”. Successivamente il Dr.-Ing. Cécile Mayer ha condotto, con il supporto del Maestro delle Cerimonie di Singapore M r. Bernard S olos a, la cerim o n i a di assegnazione dei premi e riconosci- Figura 5 - Cerimonia Inaugurale - Da sinistra: benvenuto di Mr. Chee-Pheng Ang, Presidente del Comitato Organizzatore, di Mr. Zainuddin Nordin, Sindaco del Distretto Centrale di Singapore, e del Prof. Dr.-Ing. Ulrich Dilthey, Presidente dell’IIW. Figura 6 - Cerimonia Inaugurale - Apertura dei lavori con l’Amministratore Delegato entrante dell’IIW, Dr.-Ing. Cécile Mayer (terza da sinistra), e i leoni di Singapore. 694 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 Figura 7 - Cerimonia Inaugurale - Apertura dei lavori con il tradizionale cerimoniale del “dotting the lion’s eyes” apportatore di fortuna. G. Costa - A Singapore, città del leone, dal 12 al 17 Luglio 2009 il 62° Congresso Annuale dell’Istituto Internazionale della Saldatura Figura 8 - Cerimonia Inaugurale L’Amministratore Delegato entrante dell’IIW, Dr.-Ing. Cécile Mayer, procede all’assegnazione dei premi IIW. Figura 9 - Cerimonia Inaugurale - I vincitori dei premi IIW per il 2009 con il Presidente dell’IIW - Da sinistra: Dr.-Ing. Sergio T. Amancio Filho, Dr. David Widgery, Prof. Shang Yang Lin, Prof. Dr.-Ing. Ulrich Dilthey, Mr. Christopher Smallbone, Prof. Bruno de Meester, Ms. Elin Marianne Westin, Dr. John C. Lippold, Dr. Yu-Ping Yang, Dr.-Ing. Imke Weich. menti scientifici e tecnici dell’IIW (Figg. 8 e 9), conferiti ai vincitori a nome delle varie delegazioni nazionali che li hanno proposti e li sponsorizzano (Tab. II). La Cerimonia della premiazione è stata seguita da un magnifico spettacolo di danze tradizionali, rappresentanti le tre principali culture (cinese, malese e indiana) che sono alla base della società civile di Singapore (Fig. 10). Gli spettatori sono stati completamente conquistati dalle stupefacenti prestazioni dei danzatori, con ognuna delle tre etnie di Singapore rappresentata dai costumi tradizionali con uno straordinario intervallo di colori. Il gran finale ha compreso incredibili spirali, piroette e salti dei ballerini, che hanno abbandonato il palco augurando pace, prosperità e amore e spargendo fiori freschi sui presenti. Figura 10 - Cerimonia Inaugurale - Quattro momenti della danza tradizionale che ha rappresentato le tre principali culture di Singapore. Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 695 G. Costa - A Singapore, città del leone, dal 12 al 17 Luglio 2009 il 62° Congresso Annuale dell’Istituto Internazionale della Saldatura TABELLA II - Vincitori dei premi IIW per il 2009 Walter Edström Medal Mr. Christopher Smallbone (Australia) Arthur Smith Award Prof. Bruno de Meester (Belgium) Evgeny Paton Prize Prof. Shang Yang Lin (P.R. of China) Heinz Sossenheimer Software Innovation Award Dr. Yu-Ping Yang (United States) Yoshiaki Arata Award Dr. John C. Lippold (United States) Henry Granjon Prize - Category A Dr.-Ing. Sergio T. Amancio Filho (Germany) Henry Granjon Prize - Category B Ms. Elin Marianne Westin (Sweden) Henry Granjon Prize - Category C Dr.-Ing. Imke Weich (Germany) Thomas Medal Dr. David Widgery (United Kingdom) Ugo Guerrera Prize – (Triennale) (vedere pag. 704) Nell’ambito del Congresso si è anche svolta, dal 16 al 17 Luglio 2009, la Conferenza Internazionale “Advances in Welding and Allied Technologies”, che è stata aperta dalla interessante Portevin Lecture “Developement of Gas-Shielded Arc Processes in Automatic Welding”, tenuta dal Prof. Emerito Masao Ushio dell’Università di Osaka, Giappone (Fig. 11). È seguita la presentazione, in una ventina di sessioni distinte, di novantatre memorie che hanno consentito un ampio ed approfondito scambio di conoscenze e di vedute tra ricercatori, progettisti ed utilizzatori. In particolare, con riferimento al tema della Conferenza, sono stati approfonditi argomenti quali processi, apparecchiature e procedure di saldatura e di placcatura, automazione, robotizzazione e sensoristica, modellizzazione e simulazione, materiali base, d’apporto e saldabilità, sistemi di qualità, ispezione e prove, aspetti economici ed applicazioni, formazione e qualificazione. La Conferenza è stata arricchita dalla contemporanea affissione di quarantuno poster, relativi alla maggior parte dei suddetti argomenti. Nell’ambito del Congresso sono anche stati organizzati vari eventi sociali e numerose visite scientifiche, tecniche, turistiche e naturalistiche, che hanno consentito ai partecipanti, con particolare riguardo a quelli provenienti dai Paesi più lontani, di apprezzare la qualità e lo stile di vita di Singapore, nonché le risorse e le particolarità del territorio e degli insediamenti umani, 696 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 industriali e scientifici. L’attività delle Unità di Lavoro ha compreso un centinaio di riunioni delle Figura 11 - Il Prof. Masao Ushio, a sinistra, riceve la Targa Portevin dal Capo della Delegazione Francese Mr. Michel Rousseau. sedici Commissioni Tecniche (Tab. III), degli organi dell’International Authorization Board (Tab. IV e V), dei Comitati TABELLA III - Commissioni Tecniche dell’IIW N. Titolo Presidente I Thermal cutting and allied processes V. Kujanpää (Finland) II Arc welding and filler metals V. van der Mee (Netherlands) III Resistance welding, solid state welding and allied joining processes U. Miro (Slovenia) IV Power beam processes E. D. Levert (United States) V Quality control and quality assurance of welded products P. Benoist (France) VI Terminology D. Rippegather (Germany) Health, safety and environment L. Costa (Italy) IX Behaviour of metals subjected to welding T. Boellinghaus (Germany) X Structural performances of welded joints - Fracture avoidance M. Koçak (Turkey) XI Pressure vessels, boilers and pipelines M. Prager (United States) XII Arc welding processes and production systems W. Lucas (United Kingdom) XIII Fatigue of welded components and structures G. Marquis (Finland) XIV Education and training V. Matthews (United States) XV Design, analysis and fabrication of welded structures R. Shaw (United States) XVI Polymer joining and adhesive technology V. Schöppner (Germany) XVII Brazing, soldering and diffusion bonding W. Miglietti (United States) VIII G. Costa - A Singapore, città del leone, dal 12 al 17 Luglio 2009 il 62° Congresso Annuale dell’Istituto Internazionale della Saldatura TABELLA IV - Missione, struttura e Paesi Membri dell’International Authorization Board dell’IlW Missione La missione dello IAB è lo sviluppo e l’applicazione a livello globale del sistema IIW di addestramento, formazione, qualificazione e certificazione di personale ed aziende. In particolare lo IAB ha lo scopo di preparare e gestire il sistema di garanzia della qualità che controlla il funzionamento del sistema e di pubblicare le linee guida che ne sono alla base, in quanto definiscono i requisiti minimi per l’addestramento, la formazione, la qualificazione e la certificazione, così come le regole per gli esami. Struttura Per assicurare il funzionamento del sistema, lo IAB nomina in ogni Paese un ANB, Authorized National Body, ed un ANBCC, Authorized National Body for Company Certification, che rispettivamente supervisionano tutte le attività nazionali per il personale e per le aziende. Per quanto riguarda il personale, il Sistema Internazionale copre per il momento la qualificazione di cinque Figure di “fabbricazione”, tre Figure di “ispezione” ed altre, ma è in continua espansione; alcune qualificazioni sono tra l’altro richiamate in norme ISO e CEN. In particolare sono stati rilasciati, alla fine del 2008, oltre quarantamila diplomi IIW di qualificazione del personale, di cui 6.000 nel 2008. L’attività di certificazione, sia del personale che delle aziende (quest’ultima con riferimento all’ISO 3834), è appena partita, essendo state approvate all’inizio del 2008 le relative procedure, basate sull’esistente sistema EWF. Tutte le linee guida per la certificazione vengono elaborate da un apposito gruppo di lavoro (IAB/WG B6), presieduto dall’Ing. Stefano Morra dell’Istituto Italiano della Saldatura. Quest’ultimo è l’Authorized National Body e l’Authorized National Body for Company Certification del nostro Paese. Paesi Membri I Paesi che partecipano al Sistema Internazionale dello IAB, inizialmente sviluppatosi in Europa per opera dell’EWF, sono attualmente i quarantatre sotto indicati. Africa: Egitto, Nigeria, Sud Africa Asia: Cina, Giappone, India, Iran, Libano, Malesia, Singapore, Thailandia, Vietnam America: Brasile, Canada, Messico, Stati Uniti Europa occidentale: Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Inghilterra, Italia, Islanda, Norvegia, Olanda, Portogallo, Spagna, Svezia, Svizzera Europa orientale: Bulgaria, Croazia, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Russia, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Ucraina, Ungheria Oceania: Australia Ristretti e dei Gruppi di Studio (Tab. VI), nonché delle numerose Sottocommissioni e dei molti Gruppi di Lavoro cui partecipano specialisti ed esperti. Consistente è stato l’apporto scientifico e tecnico italiano, che oltre alla partecipazione alle discussioni delle Unità di Lavoro più interessanti, come le Commissioni di processo (IV e XII), di sicurezza (VIII), di saldabilità (IX) e di fabbricazione (XI e XV), ha compreso la presentazione di vari contributi, preparati del tutto o in parte da funzionari dell’Istituto. Nella Tabella V è riportata la composizione del nuovo Consiglio di Amministrazione dello IAB; dall’anno scorso il rappresentante dell’Europa è l’Ing. Stefano Morra dell’Istituto Italiano della Saldatura. Durante i lavori sono state approvate dalle Commissioni Tecniche, dai Comitati Ristretti e dai Gruppi di Studio 151 risoluzioni (Tab. VII), tra le quali 107 per la pubblicazione sulla Rivista dell’IIW “Welding in the World” di documenti, sia d’Autore (Classe A) che approvati da Unità di Lavoro (Classe B), TABELLA V - Composizione del Board of Directors dello IAB President G. Hernandez (Spain) Chairman of Group A: Education, training and qualification C. Ahrens (Germany) Chairman of Group B: lmplementation and authorization J. Guild (South Africa) Europe representative S. Morra (Italy) Asia / Africa / Australia representative A. Chee Pheng (Singapore) America representative E. Whalen (Canada) TABELLA VI - Comitati Ristretti e Gruppi di Studio dell’IIW Titolo Presidente Aircraft I. Harris (United States) Automotive M. Rethmeier (Germany) Communications and Marketing S. Kanits (Austria) Physics of Welding (212) Y. Hirata (Japan) Quality Management R. Zwaetz (Germany) Research L. Coutinho Quintino (Portugal) Regional Activities C. Smallbone (Australia) Shipbuilding R. Boekholt (Netherlands) Standardization D. Shackleton (United Kingdom) Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 697 G. Costa - A Singapore, città del leone, dal 12 al 17 Luglio 2009 il 62° Congresso Annuale dell’Istituto Internazionale della Saldatura e 2 per la pubblicazione di volumi (Tab. VIII). Tale materiale e gli atti della Conferenza Internazionale sono consultabili presso la Biblioteca IIS (www.weldinglibrary.com) e, così come tutte le altre pubblicazioni dell’IIW, possono essere richiesti all’Istituto Italiano della Saldatura (www.iis.it); i documenti più interessanti saranno anche considerati per la pubblicazione sui prossimi numeri della Rivista Italiana della Saldatura. TABELLA VII - Risoluzioni delle Unità di Lavoro dell’IIW per tipo di decisione Tipo di risoluzione Recommendation for publication of documents N. 109 Recommendation for the transmission of a document to another Working Unit 2 Resolution for Standardization items 5 Resolution for forwarding an IIW proposal for a draft Standard to ISO (Route I) 0 Resolution for voting on an IIW proposed draft Standard (Route II) 1 Resolution destined for the Board of Directors 13 Recommendation for administrative matters 12 Administrative Information destined for the Technical Management Board 9 Totale 151 TABELLA VIII - Principali risoluzioni tecniche delle Unità di Lavoro dell’IIW COMMISSIONE II (Arc welding and filler metals) Document II-1709-09/II-A-210-09 “Hydrogen assisted cracking susceptibility of modified 9Cr-1Mo steel and its weld metal” by S.K. Albert,V. Ramasubbu, S.I. Sunder Raj, A.K. Bhaduri was recommended as a Class A Technical paper for publication in Welding in the World. Document II-1712-09/II-C-384r1-08 “Hydrogen absorption and diffusion in different welded duplex steels” by S. Brauser, T. Kannengiesser was recommended as a Class A Research paper for publication in Welding in the World. Document II-1713-09/II-C-389-09 “Disbonding tests on strip cladding weld overlays” by M. Decherf was recommended as a Class A Technical paper for publication in Welding in the World. Document II-1714-09/II-C-388-09 “Corrosion tests and corrosion resistance of nickel base alloys” by J. Heinemann,T. Assion was recommended as a Class A Technical paper for publication in Welding in the World. Document II-1715-09/II-C-393-09 “Study of hot cracking behaviour of nitrogen-enhanced austenitic stainless steels using Varestraint and hot ductility tests” by G. Srinivasan, M. Divya, S.K. Albert, A.K. Bhaduri, A. Klenk, D.R.G. Achar was recommended as a Class A Technical paper for publication in Welding in the World. Document II-1717-09/II-C-391-09 “Accelerated creep test on Gleeble - State of the art” by S.T. Mandziej was recommended as a Class A Technical paper for publication in Welding in the World. A combined version of documents II-1706-09, II-1707-09 and II-1721-09 was recommended as a Class A Technical paper for publication in Welding in the World: - Document II-1706-09/II-A-200r2-08 “Measurements of diffusible hydrogen contents at elevated temperatures using different hot extraction techniques - An international round robin test” by T. Kannengiesser, N.Tiersch - Document II-1707-09 “Comparative study between hot extraction methods and mercury method - A national round robin test” by T. Kannengiesser, N.Tiersch - Document II-1721-09 “Multivariate analysis of results from international round robin on diffusible hydrogen” by T. Dahlström COMMISSIONE III (Resistance welding, solid state welding and allied joining processes) Document III-1524-09 “Magnetarc welding - Operational windows for pipes joining” by D. Iordachescu, M. Iordachescu, B. Georgescu, M. Blasco, R.M. Miranda was recommended as a Class A Research paper for publication in Welding in the World. Document III-1529-09 “Evaluation GRCop-84 for use as a resistance spot welding electrode material” by J.E. Gould, J. Cruz was recommended as a Class A Research paper for publication in Welding in the World. Commission III decided to start a revision work of ISO 14239 to improve consistency between this standard and a new published standard ISO 17677-1 titled “Resistance welding - Vocabulary - Part 1: Spot, projection and seam welding”. (segue) 698 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 G. Costa - A Singapore, città del leone, dal 12 al 17 Luglio 2009 il 62° Congresso Annuale dell’Istituto Internazionale della Saldatura Confirmation of standard - route I: ISO 14329:2003 titled “Resistance welding - Destructive test of welds - Failure types and geometric measurements for resistance spot, seam and projection welds” Confirmation of standard - route I: ISO 14324:2003 titled “Resistance welding - Destructive test of welds - Method for the fatigue testing of spot welded joints” COMMISSIONE IV (Power beam processes) Document IV-974-09 “Laser-MIG hybrid welding of aluminium to steel - An analytical model for wetting length” by F. Vollertsen, C.Thomy was recommended as a Class A Research paper for publication in Welding in the World. Document IV-976-09/SG-212-1142-09 “Temperature influence on black & white joints characteristics” by D. Iordachescu, M. Iordachescu, M. Blasco, E. Scutelnicu, J.L. Ocaña was recommended as a Class A Technical paper for publication in Welding in the World. Document IV-977-09 “Electron beam welding of steel sheets treated by nitrooxidation” by M. Maronek, J. Barta, M. Domankova, K. Ulrich, F. Kolenic was recommended as a Class A Technical paper for publication in Welding in the World. Document IV-978-09 “Laser welding of dissimilar aluminium alloys with filler materials” by L.A. Pinto, L. Quintino, R.M. Miranda, P. Carr was recommended as a Class A Technical paper for publication in Welding in the World. Document IV-985-09 “Improvement of friction energy loss of machinery parts by indirect laser peening” by M. Kutsuna, H. Inoue, K. Saito, K. Amano was recommended as a Class A Technical paper for publication in Welding in the World. Document IV-1003-09 “Influence of tolerances to weld formation and quality of laser-GMA-Hybrid girth welded pipe joints” by J. Neubert, S. Kietel was recommended as a Class A Technical paper for publication in Welding in the World. Document IV-1005-09 “Influence of parameters on penetration, speed and bridging in laser hybrid welding” by P. Kah, A. Salminen, J. Martikainen was recommended as a Class A Technical paper for publication in Welding in the World. COMMISSIONE V (Quality control and quality assurance of welded products) Document V-1407-08 “Handbook on UT with Phased Array” by S. Eric, M. Moles was recommended for publication as book. Document V-1431-09/XI-928-09 “Acoustic emission monitoring of high energy piping” by A. Beveridge, B. Ham, L. Rosenbrock, N. Kriesl was recommended as a Class A Technical paper for publication in Welding in the World. Document V-1432-09 “Estimation of weld bead width and depth of penetration and detection of weld defects from thermal image of weld pool” by A.K. Badhuri was recommended as a Class A Research paper for publication in Welding in the World. Document V-1433-09 “Quality enhancement in case of friction stir welding by online monitoring NDT” by G. Dobmann,T. Jene, B.Wolter, D. Eifler, G.Wagner was recommended as a Class A Research paper for publication in Welding in the World. Document V-1434-09 “Non destructive inspection of ITER PF jacket welds” by L. Silva, P. Barros, R. Miranda, L. Quintino was recommended as a Class A Research paper for publication in Welding in the World. Document V-1435-09 “Recent advances on the ultrasonic examination of an austenitic stainless steel weld” by B. Chassignole, O. Dupond, A. Le Brun, P. Benoist was recommended as a Class A Research paper for publication in Welding in the World. Document V-1436-09 “Micro-magnetic non-destructive evaluation of micro residual stresses of the IInd and IIIrd order” by G. Dobmann was recommended as a Class A Research paper for publication in Welding in the World. Document V-1439-09 “Assessment of hot cracking resistance of welded material using planar x-ray tomograph” by U. Evert was recommended as a Class A Research paper for publication in Welding in the World. (segue) Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 699 G. Costa - A Singapore, città del leone, dal 12 al 17 Luglio 2009 il 62° Congresso Annuale dell’Istituto Internazionale della Saldatura COMMISSIONE VI (Terminology) Commission VI informs that the electronics database of Terms and Definitions for Thermal Cutting has been completed; it will be available on the IIW web site in the public area along with suitable notification on the home page. This database includes about 400 terms and definitions in English, French, and German (terms only) in an easily searchable format. COMMISSIONE VIII (Health, safety and environment) Commission VIII revised its Best Practice documents list and recommends the following documents for the list of Best Practice documents in the IIW website page of commission VIII: - VIII-1298-85: Contact lens use in industry - VIII-1588-91: On the question of milk drinking by welders as a measure of health protection - VIII-1817-97: Occupational health in metal arc welding - VIII-1823-97: Statement on welding and cutting containers - VIII-1856-98: Welding adds hazards to work in confined spaces - VIII-1858-98: Health hazards from exposure to electro-magnetic fields in welding - VIII-2072-08: Exposure to nitrogen oxides (NO/NO2) in welding - VIII-2078-08: Health and safety in fabrication and repair of welded components: aspects, impacts and compliance to regulations - VIII-2079r1-09: (list of welding related standards) - IIW statement on manganese Document VIII-2092-08 “The effect of voltage and metal-transfer mode on particulate-fume size during the GMAW of plaincarbon steel” by Z. Sterjovski, J. Norrish, B.J. Monaghan was recommended as a Class A Research paper for publication in Welding in the World. Commission VIII has started a wider program of revision, which should lead to covering the main health and safety aspects in welding fabrication; such program is available as Document VIII-2098-09. COMMISSIONE IX (Behaviour of metals subjected to welding) Document IX-2299-09 / IX-L-1045-09 “Transverse residual stress distribution at two interacting butt joints dependent on restraint length” by P. Wongpanya,Th. Boellinghaus was recommended as a Class A Research paper for publication in Welding in the World. Document IX-2300-09 / IX-L-1046-09 “Formation of intragranular ferrite in the HAZ of titanium-killed steel” by Y.I. Komizo, H.Terasaki was recommended as a Class A Research paper for publication in Welding in the World. Document IX-2301-09 / IX-L-1048-09 “Vibration stress relieve treatment of welded high strength martensitic steel” by R.Vallant, D. Djuric, K. Kerschbaumer, N. Enzinger was recommended as a Class A Research paper for publication in Welding in the World. Document IX-2302-09 / IX-L-1050-09 “Effect of coarse carbide particle on SR embrittlement in HAZ of 2 1/4Cr-1Mo steel” by H. Kawakami, K.Tamaki, J. Suzuki, K.Takahashi,Y. Imae, S. Ogusu was recommended as a Class A Research paper for publication in Welding in the World. Document IX-2303-09 “Improving the life of continuous casting rolls through submerged arc cladding with nitrogen-alloyed martensitic stainless steel” by M. Du Toit, B.J.Van Niekerk was recommended as a Class A Research paper for publication in Welding in the World. Document IX-2304-09 “Welding consumables for lean duplex stainless steel” by G. Galloway, A. Marshall, Z. Zhang was recommended as a Class A Technical paper for publication in Welding in the World. Document IX-2305-09 / IX-H-694-08 “Effects of alloying concepts on ferrite morphology and toughness of lean duplex stainless steel weld metals” by L. Karlsson, H. Arcini, E.L. Bergquist, J.Weidow, J. Börjesson was recommended as a Class A Research paper for publication in Welding in the World. Document IX-2306-09 / IX-H-697-08 “Study of solidification cracking in laser dissimilar welded joint by using in-situ observation and 3D FEM-analysis” by P. Wen, M.Yamamoto,Y. Senda,T.Tamura, K. Shinozaki, N. Nemoto was recommended as a Class A Research paper for publication in Welding in the World. Document IX-2307-09 “On the probable mechanism of cracking of welded joints on metals with FCC lattice in the ductilitydip temperature range” by K.A.Yushchenko,V.S. Savchenko, N.O. Chervyakov, A.V. Zvyagintseva was recommended as a Class A Technical paper for publication in Welding in the World. (segue) 700 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 G. Costa - A Singapore, città del leone, dal 12 al 17 Luglio 2009 il 62° Congresso Annuale dell’Istituto Internazionale della Saldatura Document IX-2308-09 “Corrosion resistance of welded lean duplex stainless steel” by E.M.Westin was recommended as a Class A Research paper for publication in Welding in the World. Document IX-2309-09 “The influence of stabilization with titanium on the heat-affected zone sensitization of 11 to 12% chromium ferritic stainless steels under low heat input welding conditions” by M. Du Toit, J. Naude was recommended as a Class A Research paper for publication in Welding in the World. Document IX-2310-09 / IX-H-707-09 “Failure mechanisms in dissimilar joints” by M.F. Gitos,V. C. M. Beaugrand, L.S. Smith was recommended as a Class A Research/Technical paper for publication in Welding in the World. Document IX-2311-09 / IX-H-708-09 “Characterising phase transformations of different LTT alloys and their effect on residual stresses and cold cracking” by A. Kromm,T. Kannengiesser was recommended as a Class A Research paper for publication in Welding in the World. Document IX-2312-09 / IX-H-709-09 “The effect of purging gas on 308L TIG root-pass ferrite content” by E.L. Bergquist, T. Huhtala, L. Karlsson was recommended as a Class A Technical paper for publication in Welding in the World. Document IX-2313-09 “Weldability studies of high-Cr, Ni-base filler metals for nuclear applications” by B.T. Alexandrov, A.T. Hope, J.W. Sowards, J.C. Lippold, S. McCracken was recommended as a Class A Research paper for publication in Welding in the World. Document IX-2314-09 “Evolution of precipitate structure in the Heat-Affected Zone of a martensitic 9 Wt.% Cr steel during welding and post-weld heat treatment” by I. Holzer, P. Mayr, H. Cerjak was recommended as a Class A Research paper for publication in Welding in the World. Document IX-2315-09 / IX-NF-26-09 “Corrosion and corrosion-fatigue of AZ31 magnesium weldments” by C.E. Cross, P. Xu, N.Winzer, S. Bender, D. Eliezer was recommended as a Class A Research paper for publication in Welding in the World. Document IX-2316-09 / IX-L-1055-09 “Effects of heat control on the stress build up during high-strength steel welding under defined restraint conditions” by Th. Kannengiesser,Th. Lausch, A. Kromm was recommended as a Class A Research paper for publication in Welding in the World. Document IX-2317-09 / XI-924-09 “Pad-weld repairs of in-service high-strength steel plate used in seawater environments” by Z. Sterjovski was recommended as a Class A Technical paper for publication in Welding in the World. Document IX-2318-09 / Granjon B 2009 “Pitting corrosion resistance of GTA welded lean duplex stainless steel” by E.M.Westin was recommended as a Class A Research paper for publication in Welding in the World. Document IX-2321-09 “Technological Gstrength and analysis of causes of deterioration of weldability and cracking” by K.A.Yushchenko,V.V. Derlomenko,V.S. Savchenko, N.O. Chervyakov was recommended as a Class A Technical paper for publication in Welding in the World. COMMISSIONE X (Structural performances of welded joints - Fracture avoidance) Document X-1659-09 “Study on fracture toughness evaluation by center notched small size specimen for heavy - thick - steel plates” by H.Yajima, E.Watanabe, Z.M. Jia, K.Yoshimoto,T. Ishikawa,Y. Funatsu was recommended as a Class A Research paper for publication in Welding in the World. Document X-1660-09 “Study on fracture toughness of welded joints for heavy thick - steel plates by center notched small size specimen” by H.Yajima, E.Watanabe, Z.M. Jia, K.Yoshimoto,T. Ishikawa,Y. Funatsu was recommended as a Class A Research paper for publication in Welding in the World. Document X-1663-09 “Wear fatigue failure of flash gas compressor at natural gas production plant” by A. El Batahgy, F. Agizah, F. Sayed was recommended as a Class A Technical paper for publication in Welding in the World. COMMISSIONE XI (Pressure vessels, boilers and pipelines) Document XI-922-09 “Double jointing of high strength pipelines” by D.Widgery was recommended as a Class A Research paper for publication in Welding in the World. Document XI-924-09/IX-2317-09 “Pad-weld repairs of in-service high-strength steel plate used in seawater environments” by Z. Sterjovski was recommended as a Class A Technical paper for publication in Welding in the World. (segue) Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 701 G. Costa - A Singapore, città del leone, dal 12 al 17 Luglio 2009 il 62° Congresso Annuale dell’Istituto Internazionale della Saldatura Document XI-928-09/V-1431 “Acoustic emission monitoring of high energy piping” by A. Beveridge, B. Ham, L. Rosenbrock, N. Kriesl was recommended as a Class A Technical paper for publication in Welding in the World. COMMISSIONE XII (Arc welding processes and production systems) Document XII-1954-09 “Visualization and optimization of shielding gas flows in arc welding” by M. Schnick was recommended as a Class A Technical paper for publication in Welding in the World. Document XII-1957-09 “Computational analysis of temperature distribution in multiple-electrode submerged arc welding” by M. Mochizuki was recommended as a Class A Research paper for publication in Welding in the World. Document XII-1958-09 “ Laser-MIG hybrid welding of aluminium to steel - Effect of process parameters on joint properties “ by C.Thomy, F. Vollertsen was recommended as a Class A Technical paper for publication in Welding in the World. Document XII-1962-09” The gap-proof performance in high-speed welding of thin steel sheets” by D. Ohmura, I. Kimoto, M. Saito, S. Shibasaki was recommended as a Class A Technical paper for publication in Welding in the World. Document XII-1963-09 / SG-212-1148-09 “Preliminary evaluations on laser - tandem GMAW” by R.P. Reis, J. Norrish, D. Cuiuri was recommended as a Class A Research paper for publication in Welding in the World. Document XII-1964-09” Bead formation and wire temperature distribution during ultra-high-speed GTA welding using pulseheated hot-wire” by K. Shinozaki, M.Yamamoto, K. Mitsuhata,T. Nagashima,T. Kanazawa, H. Arashin was recommended as a Class A Technical paper for publication in Welding in the World. Document XII-1965-09 “Effect of flux types on welding quality in case of A-TIG welds” by M. Abd-Allah, K. Hafiz, A. Sadek, W. Khalifa, N. Abdel Raheem was recommended as a Class A Research paper for publication in Welding in the World. Document XII-1969-09 / SG-212-1150-09 “Development and application of 3-electrode MAG high-speed horizontal fillet welding process” by H. Shimizu, S. Nagaoka, K. Ito, H. Arita,Y.Yokota was recommended as a Class A Technical paper for publication in Welding in the World. Document XII-1970-09 / SG-212-1149-09 “The arc stabilization mechanism and applications of new flux-cored wire for pureAr MIG welding” by R. Kasai,Y. Umehara, R. Suzuki was recommended as a Class A Technical paper for publication in Welding in the World. Document XII-1971-09 “Stability of back bead in GMA switchback welding for butt joint” by Y. Kaneko, N.Toshima, S.Yamane, K. Oshima was recommended as a Class A Technical paper for publication in Welding in the World. Document XII-1972-09 “Application of plasma-MIG hybrid welding to dissimilar joint between copper and steel” by S. Asai, T. Ogawa,Y. Ishizaki,T. Minemura, H. Minami, S. Miyazaki was recommended as a Class A Technical paper for publication in Welding in the World. Document XII-1974-09 / SG-212-1140-09 “An integrated model to simulate laser cladding manufacturing process for engine repair applications” by Y.P. Yang, S.S. Babu was recommended as a Class A Research paper for publication in Welding in the World. Document XII-1975-09 / SG-212-1143-09 “TIG weld penetration improvement by laser-activated process with oxygen” by M. Mizutani, S. Katayama was recommended as a Class A Research paper for publication in Welding in the World. Document XII-1976-09 / SG-212-1138-09 “Globular and spray transfer in MIG welding” by J.J. Lowke was recommended as a Class A Research paper for publication in Welding in the World. Document XII-1977-09 / SG-212-1146-09 “Numerical model of conductive liquid transfer” by K. Kadota,Y. Hirata was recommended as a Class A Research paper for publication in Welding in the World. Document XII-1981-09/SG-212-1156-09 “Material transport in MIG welding with CO2/argon shielding gases” by G. Huismann was recommended as a Class A Research paper for publication in Welding in the World. COMMISSIONE XIII (Fatigue of welded components and structures) Document XIII-2200r3-07 “IIW Recommendations on Post Weld Improvement of Steel and Aluminium Structures” by P. Haagensen, S. Maddox was recommended as a Class B Book/Booklet. 702 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 (segue) G. Costa - A Singapore, città del leone, dal 12 al 17 Luglio 2009 il 62° Congresso Annuale dell’Istituto Internazionale della Saldatura Document XIII-2265-09 / XV-1330-09 / Granjon C 2009 “Edge layer condition and fatigue strength of welds improved by mechanical post weld treatment” by Imke Weich was recommended as a Class A Research paper for publication in Welding in the World. Document XIII-2267-09 / XV-1313-09 “Fatigue design of welded components of railway vehicles - Influence of manufacturing conditions and weld quality” by M. Kassner, M. Küppers, G. Bieker, C. Moser, C.M. Sonsino was recommended as a Class A Research paper for publication in Welding in the World. Document XIII-2270-09 “Statistics of weld geometry on notch stresses in laser-hybrid welded butt joints” by H. Remes, P. Varsta was recommended as a Class A Research paper for publication in Welding in the World. Document XIII-2272-09 “Comparison of post weld treatment of high strength steel welded joints in medium cycle fatigue” by M.M. Pedersen, O.Ø. Mouritsen, M.R. Hansen, J.G. Andersen, J.Wenderby was recommended as a Class A Research paper for publication in Welding in the World. Document XIII-2274-09 / XV-1312-09 “Verification of the notch stress concept for the reference radii of rref = 1.00 and 0.05 mm” by B. Kranz, C.M. Sonsino was recommended as a Class A Research paper for publication in Welding in the World. Document XIII-2275-09 “Mechanisms of residual stress relaxation and redistribution in welded high strength steel specimens under mechanical loading” by M. Farajian,T. Nitschke-pagel, K. Dilger was recommended as a Class A Research paper for publication in Welding in the World. Document XIII-2278-09 / XV-1320-09 “Fatigue tests and numerical analyses of partial-load and full-load carrying fillet welds at cover plates and lap joints” by W. Fricke, O. Feltz was recommended as a Class A Research paper for publication in Welding in the World. Document XIII-2280-09 / XV-1325-09 “S-N curves for welded thin joints - Suggested slopes and FAT-values for applying the notch stress concept with various reference radii” by C.M. Sonsino,T. Bruder, J. Baumgartner was recommended as a Class A Research paper for publication in Welding in the World. COMMISSIONE XV (Design, analysis and fabrication of welded structures) Document XV-1312-09 / XIII-2274-09 “Verification of the notch stress concept for the reference radii of rref = 1.00 and 0.05 mm” by B. Kranz, C.M. Sonsino was recommended as a Class A Research paper for publication in Welding in the World. Document XV-1313-09 / XIII-2267-09 “Fatigue design of welded components of railway vehicles - Influence of manufacturing conditions and weld quality” by M. Kassner, M. Küppers, G. Bieker, C. Moser, C.M. Sonsino was recommended as a Class A Research paper for publication in Welding in the World. Document XV-1315-09 “Welded connections of high strength steels for the building industry” by H. P. Günther, J. Hildebrand, C. Rasche, C.Versch, I.Wudtke, U. Kuhlmann, M.Vormwald, F. Werner was recommended as a Class A Research paper for publication in Welding in the World. Document XV-1318-09 “Study for functional assessment of welded joint using newly developed welding process and application result of laser arc hybrid welding for the bridge” by K. Inose, K. Owaki, J. Kanbayashi,Y. Nakanishi was recommended as a Class A Technical paper for publication in Welding in the World. Document XV-1319-09 “Soundness diagnosis of steel bridge pier repaired by heating / pressing” by M. Hirohata,T. Morimoto, Y.C. Kim was recommended as a Class A Research paper for publication in Welding in the World. Document XV-1320-09 / XIII-2278-09 “Fatigue tests and numerical analyses of partial-load and full-load carrying fillet welds at cover plates and lap joints” by W. Fricke, O. Feltz was recommended as a Class A Research paper for publication in Welding in the World. Document XV-1325-09/XIII-2280 “S-N curves for welded thin joints - Suggested slopes and FAT-values for applying the notch stress concept with various reference radii” by C.M. Sonsino,T. Bruder, J. Baumgartner was recommended as a Class A Research paper for publication in Welding in the World. New proposed standard (Route II), Document: XV-1329-09 Title: “Static design procedure for welded hollow section joints - recommendations” Scope: Static resistances of welded uniplanar and multiplanar joints in lattice structures of circular, square or rectangular hollow section, and of uniplanar joints in lattice structures composed of hollow sections with open sections Justification and Aim: Provide recommended design procedures for statically loaded welded joints for hollow sections (segue) Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 703 G. Costa - A Singapore, città del leone, dal 12 al 17 Luglio 2009 il 62° Congresso Annuale dell’Istituto Internazionale della Saldatura Document XV-1330-09 / XIII-2265-09 / Granjon C 2009 “Edge layer condition and fatigue strength of welds improved by mechanical post weld treatment” by I.Weich was recommended as a Class A Research paper for publication in Welding in the World. Guerrera Prize: On 13 July 2009, Commission XV accepted the recommendation of the Jury for the Guerrera Prize, which proposed Mr. Dai Weizhi for the Winner of Guerrera Prize 2010. The Jury consisted of following members: Prof. Dr. Adolf Hobbacher, Prof. Dr. Karoly Jarmai, Prof. Dr. A.M. Gresnigt, Prof. Dr. Horikawa as Chair, Mr. Krishna Verma. There were two nominations: -Dr. Jean Gerald for aircraft carrier “Charles de Gaulle” by the French Delegation, and -Mr. Dai Weizhi for National Stadium “Bird Nest” by the Chinese Delegation. COMMISSIONE XVI (Polymer joining and adhesive technology) Document XVI-895-09 / Granjon A 2009 “Friction riveting: development and analysis of a new joining technique for polymer metal multi material structures” by S.T. Amancio Filho was recommended as a Class A Research paper for publication in Welding in the World. Document XVI-897-09 “Comparison of ultrasonic welding and vibration welding of TPO” by C.Y. Wu, A. Benatar, D. Grewell was recommended as a Class A Research paper for publication in Welding in the World. COMMISSIONE XVII (Brazing, soldering and diffusion bonding) Document XVII-0003-09 / XVII-C-0001-09 “Interface structure and strength of fluxless ultrasonic soldered joints of magnesium alloy”, by H. Li, Z.-X. Li, C. Gao, J.-Y.Wang was recommended as a Class A Technical paper for publication in Welding in the World. COMITATO RISTRETTO AUTO (Automotive) Document SC-Auto-26-09 “Quality assurance of automotive join connections by active thermograph” by C. Srajbr, G.Tanasie, K. Dilger, S. Bhöm was recommended as a Class A Technical paper for publication in Welding in the World. Document SC-Auto-32-09 “Fast temperature field generation for welding simulation and reduction of experimental effort” by A. Pittner, D.Weiss, C. Schwenk, M. Rethmeier was recommended as a Class A Research paper for publication in Welding in the World. Document SC-Auto-33-09 “Friction stir welding in automotive industry - Recent developments and viable applications” by T. Weinberger, G. Figner, N. Enzinger, H. Cerjak, C. Kolbeck was recommended as a Class A Technical paper for publication in Welding in the World. GRUPPO DI STUDIO 212 (Physics of Welding) Document SG-212-1133-09 “Two arc attachment modes during electrode positive polarity in AC TIG welding of Al” by S. Rose, J. Zaehr, M. Schnick, U. Fuessel, S.-F. Goecke, M. Huebner was recommended as a Class A Research paper for publication in Welding in the World. Document SG-212-1134-09 “Numerical Investigations of the influence of metal vapour in GMA welding” by M. Schnick, U. Füssel, M. Hertel, S. Rose, A. Spille-Kohoff,T. Murphy was recommended as a Class A Research paper for publication in Welding in the World. Document SG-212-1135-09 “Numerical analysis of forming mechanism of hump bead in high speed GMAW” by J. Chen and C.S.Wu was recommended as a Class A Research paper for publication in Welding in the World. Document SG-212-1138-09/XII-1976-09 “Globular and spray transfer in MIG welding” by J.J. Lowke was recommended as a Class A Research paper for publication in Welding in the World. Document SG-212-1139-09 “Metal vapour in MIG arcs can cause (1) minima in central arc temperatures and (2) increased arc voltages” by J. J. Lowke, M.Tanaka, A.B. Murphy was recommended as a Class A Research paper for publication in Welding in the World. Document SG-212-1140-09 / XII-1974 “An integrated model to simulate laser cladding manufacturing process for engine repair applications” by Y.P. Yang and S.S. Babu was recommended as a Class A Research paper for publication in Welding in the World. Document SG-212-1141-09 “Models to describe plasma jet, arc trajectory and arc blow formation in arc welding” by R.P. Reis, D. Souza, A. Scotti was recommended as a Class A Research paper for publication in Welding in the World. (segue) 704 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 G. Costa - A Singapore, città del leone, dal 12 al 17 Luglio 2009 il 62° Congresso Annuale dell’Istituto Internazionale della Saldatura Document SG-212-1142-09 / IV-976-09 “Temperature influence on black and white joints characteristics” by D. Iordachescu, M. Blasco, J.L. Ocaña, E. Scutelnicu, M. Iordachescu was recommended as a Class A Technical paper for publication in Welding in the World. Document SG-212-1143-09 / XII-1975-09 “TIG weld penetration improvement by laser-activated process with oxygen” by M. Mizutani, S. Katayama was recommended as a Class A Research paper for publication in Welding in the World. Document SG-212-1144-09 “A numerical model of welding arc with constant voltage power source” by Y.Tsujimura, K.Yamamoto, M.Tanaka, A.B. Murphy, J.J. Lowke was recommended as a Class A Research paper for publication in Welding in the World. Document SG-212-1146-09/XII-1977-09 “Numerical model of conductive liquid transfer” by K. Kadota,Y. Hirata was recommended as a Class A Research paper for publication in Welding in the World. Document SG-212-1148-09 / XII-1963-09 “Preliminary Evaluations on Laser - Tandem GMAW” by R.P. Reis, J. Norrish, D. Cuiuri was recommended as a Class A Research paper for publication in Welding in the World. Document SG-212-1149-09 / XII-1970-09 “The arc stabilization mechanism and applications of new flux-cored wire for pureAr MIG welding” by R. Kasai,Y. Umehara, R. Suzuki was recommended as a Class A Technical paper for publication in Welding in the World. Document SG-212-1150-09 / XII-1969-09 “Development and application of 3-electrode MAG high-speed horizontal fillet welding process” by H. Shimizu, S. Nagaoka, K. Ito, H. Arita,Y. Yokota was recommended as a Class A Technical paper for publication in Welding in the World. Document SG-212-1153-09 “Heat Input and pressure distribution of TIG arc on groove surface” by Y. Ogino,Y. Hirata, K. Nomura was recommended as a Class A Research paper for publication in Welding in the World. Document SG-212-1154-09 “Approach to link between arc physics and weld distortion through heat transport phenomena” by S. Okano, M. Mochizuki, K.Yamamoto, M.Tanaka was recommended as a Class A Research paper for publication in Welding in the World. Document SG-212-1156-09 / XII-1981-09 “Material transport in MIG welding with CO2/argon shielding gases” by G. Huismann was recommended as a Class A Research paper for publication in Welding in the World. Document SG-212-1158-09 “Self optimizing control and material transfer in the controlled short-arc process COLDARC” by S.F. Goecke was recommended as a Class A Technical paper for publication in Welding in the World. Per quanto riguarda i Comitati Ristretti e i Gruppi di Studio è da sottolineare, oltre alla loro importante attività di studio, selezione, pubblicazione, la particolare funzione del Gruppo di Studio “Standardization”, che, grazie al riconoscimento dell’IIW come International Standardizing Body da parte dell’ISO, gestisce tutta l’attività di normazione dell’IIW, finalizzando per pubblicazione, con il doppio logo IIW e ISO, le norme preparate dalle varie Unità di Lavoro IIW. Una breve sintesi delle attività generali di alcune delle più interessanti Unità di Lavoro tecniche dell’IIW è riportata nella Tabella IX. Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 705 G. Costa - A Singapore, città del leone, dal 12 al 17 Luglio 2009 il 62° Congresso Annuale dell’Istituto Internazionale della Saldatura TABELLA IX - Attività e risultati di alcune delle più interessanti Unità di Lavoro dell’IIW Commissione II (Arc welding and filler metals) - Delegato Ing. Rusca Nella Sottocommissione II-A è stato trattato soprattutto il problema dell’apporto di idrogeno in saldatura e delle relative tecniche di misurazione (sia dell’idrogeno diffusibile sia dell’idrogeno totale); nella Sottocommissione II-C sono stati discussi il comportamento e le caratteristiche in saldatura di leghe metalliche di particolare interesse (come leghe di nichel, acciai inossidabili duplex, acciai inossidabili austenitici arricchiti con azoto); nella Sottocommissione II-E (in una riunione congiunta con la Commissione VIII) sono stati presentati i risultati di lavori di ricerca svolti a livello internazionale, di cui alcuni anche con la partecipazione di IIS, e sono state affrontate inoltre tematiche di normalizzazione riguardanti i consumabili. Commissione IV (Power beam processes) - Delegato Ing. Lauro I documenti presentati riportano soprattutto di applicazioni del processo ibrido MIG / Laser solido a fibra su vari materiali e dell’influenza della formazione del gas plasma e del “plume metal” sulla saldabilità. Anche il processo EBW (Electron Beam Welding) è stato affrontato in alcune memorie di taglio molto sperimentale. Nel giorno dedicato alla riunione congiunta delle tre Commissioni X, XIII e XV sono stati presentati ulteriori documenti sulle applicazioni del Laser ibrido (TIG, MAG, MIG) a fibra e su modelli matematici di analisi e verifica del comportamento dell’arco per processi più tradizionali. Commissione V (Quality control and quality assurance of welded products) - Delegati Ing. Bresciani e Ing. Rusca All’interno delle singole Sottocommissioni sono stati presentati numerosi documenti afferenti alle singole metodologie di controllo. Particolarmente interessante appare un documento che riporta un’esperienza di controllo mediante emissione acustica eseguito su linee in temperatura. Si prosegue con la normalizzazione delle moderne tecniche di radiografia digitale applicate alle saldature. Da citare, infine, l’inizio delle attività operative del gruppo di lavoro sulle onde guidate, la cui presidenza è stata conferita all’Ing. Bresciani. Dopo una presentazione dell’Ing. Bresciani sull’attuale situazione normativa, si è deciso di far circolare, quale prima bozza di lavoro, un documento che si basa su quanto riportato nella norma UNI TS 11317, redatta in Italia sul metodo applicato alle tubazioni, unico riferimento normativo presente al momento. Commissione VIII (Health, safety and environment) - Presidente Ing. Luca Costa Sono stati presentati interessanti documenti relativi ai limiti di esposizione agli agenti pericolosi (campi elettromagnetici e fumi di saldatura), nonché (in una riunione congiunta con la Commissione II) i risultati di lavori di ricerca svolti a livello internazionale, di cui alcuni anche con la partecipazione di IIS. Proseguono inoltre i lavori di normazione relativamente allo sviluppo di una linea guida per l’analisi dei rischi in saldatura. Commissione IX (Behaviour of metals subjected to welding) - Delegato Ing. Mandina Sono stati presentati vari documenti relativi alla saldabilità di acciai ad alta resistenza (HSS e HSLA). Altri documenti presentati hanno riguardato la saldabilità e la resistenza alla corrosione di acciai inossidabili austenitici ed austeno-ferritici (Duplex, SuperDuplex e Lean-Duplex). Relativamente all’interessante Sottocommissione IX-NF (Non Ferrous Materials), oltre al resoconto sul Simposio tenutosi quest’anno presso GKSS sulla saldatura Friction Stir Welding (FSW), sono stati presentati interessanti documenti dell’applicazione del processo FSW all’alluminio (tecnica spot) ed al magnesio (compreso prove di corrosione) e del Laser solido a fibra per brasature alluminio /titanio e, più in generale, per saldatura di materiali non ferrosi. Commissione X (Structural performances of welded joints - Fracture avoidance) - Delegato Ing. Cosso La Commissione ha fissato come principale obbiettivo lo sviluppo di Raccomandazioni per la valutazione Fitness For Service (FFS) di difetti planari, utilizzando come base il documento finale del recente progetto FITNET. I contributi presentati durante i lavori hanno pertanto approfondito le tematiche fissate durante l’assemblea annuale di Graz (2008) per l’integrazione del documento: in particolare il ruolo di “loss of constraint” e “strength mismatch” (Prof. Minami, Osaka University, Japan), l’approccio “strain based” (Dr. Pisarski,The Welding Institute, United Kingdom), la determinazione numerica dello stato di tensione e deformazione residuo (Prof. Dong, CAMSF, United States). Commissione XI (Pressure vessels, boilers and pipelines) - Delegato Ing. Mandina La prima giornata è stata interamente dedicata alla saldatura e controllo di tubazioni (pipeline) in acciaio classificato X80 e X100 secondo API 5L. La seconda e terza giornata sono state sostanzialmente costituite da un intervento unico del Presidente (Prof. Prager, United States) sul Fitness For Service e sulle recenti problematiche di saldatura di reattori in Cr-Mo-V. Commissione XIII (Fatigue of welded components and structures) - Delegati Ing. Botta, Ing. Cosso, Prof. Meneghetti e Prof. Susmel Sotto la guida del Presidente della Commissione, Mr. G. Marquis, sono stati presentati i lavori annuali delle varie Sottocommisioni e dei Gruppi di Lavoro, con importanti studi inerenti la resistenza a fatica degli acciai ad alto limite di snervamento (HSS - 706 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 G. Costa - A Singapore, città del leone, dal 12 al 17 Luglio 2009 il 62° Congresso Annuale dell’Istituto Internazionale della Saldatura UHSS), la riparazione ed il monitoraggio di strutture di carpenteria, le distorsioni legate alle tensioni residue di saldatura, il design di strutture soggette a fatica. Sempre degli effetti della fatica sui giunti saldati si è discusso nella sessione congiunta con le Commissioni X e XV. Commissione XIV (Education and training) - Delegato Ing. Rusca I lavori della Commissione, che mantiene un ruolo di collegamento tra lo IAB e le altre Commissioni Tecniche, sono stati principalmente mirati alla presentazione ed analisi degli strumenti di formazione avanzati, tra cui i simulatori di saldatura, che paiono aver raggiunto livelli di verosimiglianza ragguardevoli. Commissione XV (Design, analysis and fabrication of welded structures) - Delegati Ing. Botta e Ing. Cosso Sono state presentate memorie di particolare interesse riguardanti la verifica degli effetti dei trattamenti post saldatura mediante ultrasuoni (UIT - UP), finalizzati al miglioramento della resistenza a fatica dei giunti saldati, nonché studi sull’applicabilità di processi di saldatura laser arc hybrid nella costruzione di impalcati. Nella sessione congiunta con le Commissioni X e XIII, sono state presentate importanti memorie inerenti studi avanzati sugli effetti della fatica e sull’analisi ad elementi finiti di strutture soggette a fatica. Select Committee Research (Welding research strategy and collaboration) - Delegato Ing. Lauro Durante una breve riunione è stata fatta un’ampia presentazione delle attività di ricerca del TWI e sunteggiato un documento, peraltro già presentato in Assemblea Generale, sull’impatto economico della saldatura. Inoltre, come consuetudine, ogni delegato ha esposto l’andamento nazionale della ricerca in saldatura. In generale tutti hanno sottolineato il momento poco favorevole, data la crisi economica di quasi tutti i Paesi, per l’ottenimento di opportuni finanziamenti. Si è distinta l’Italia che ha potuto dare informazioni sui recenti progetti di ricerca “Industria 2015” ed “AMERICA”, che vedono coinvolti i processi Laser solido a fibra e la FSW. TMB (Technical Management Board) - Delegato Ing. Luca Costa In questo organo di controllo delle Commissioni Tecniche dell’IIW, l’aspetto di maggiore rilevanza affrontato ha riguardato la definizione delle caratteristiche del nuovo sito dell’IIW, che sarà on-line dal Dicembre del 2009 e che consentirà, con una nuova veste grafica, un accesso più efficace a tutte le informazioni relative all’IIW stesso. Da parte sua l’International Authorization Board (IAB) ha proseguito l’attività di gestione e aggiornamento del Sistema Internazionale per la Formazione, la Qualificazione e la Certificazione del Personale di Saldatura, nonché del Sistema Internazionale per la Certificazione delle Aziende (in accordo alla norma ISO 3834), sistemi entrambi forniti dall’European Welding Federation (www.ewf.be), che ha iniziato tali attività all’inizio degli anni novanta. Il Sistema Internazionale per la Formazione e la Qualificazione dello IAB copre per il momento cinque Figure di “fabbricazione” (dall’ingegnere al saldatore), tre Figure di “ispezione”, l’ulteriore Figura dell’International Welded Structures Designer (Tab. X) ed è in continua espansione; il sistema è altamente considerato a livello internazionale, è supportato dall’industria e da organismi di formazione e certificazione ed apre la strada al “Sistema globale di formazione, qualificazione e certificazione del personale di saldatura”: le qualificazioni delle prime figure sono state tra l’altro richiamate in varie normative. A questo proposito lo IAB ha creato un gruppo permanente per seguire la promozione del sistema di qualificazione e certificazione IIW e sta aggiungendo all’attività di qualificazione e certificazione del personale quella di certificazione delle aziende, sempre sulla base dell’esistente sistema EWF. Per quanto riguarda l’ulteriore sviluppo scientifico e tecnico dell’IIW è da riportare che sono stati eletti o rieletti i Presidenti in scadenza di nove Unità di Lavoro, le Commissioni II, VIII, X, XIII, X IV, X V, X V I (Tab. III) e dei Comitati Ristretti “Aircraft” e “Research” (Tab. VI). Anche il Consiglio di Gestione Tecnica (Technical Management Board, TMB) dell’IIW è stato arricchito, con l’ingresso di tre nuovi membri (Tab. XI). Inoltre sono stati eletti nuovi membri del TMB il Prof. Y. Hirata (Giappone, per il gruppo di Unità di Lavoro “Processi”) e il Prof. G. Marquis (Sud Africa, per il gruppo “Integrità strutturale”) ed è stato rieletto l’Ing. Luca Costa (Italia, per il gruppo “Fattori umani”) (Tab. XII). Relativamente alla gestione amministrativa, è da segnalare l’elezione dei nuovi membri del Consiglio di Amministra- zione, Mr. Daniel Almeida (Brasile), Prof. Dorin Dehelean (Romania) e Prof. Dr. Kazutoshi Nishimoto (Giappone), che resteranno tutti in carica per un triennio, e del nuovo Amministratore D elegato D r.-Ing. Cécile Ma y e r (Tab. XIII). Degna di nota l’ammissione nell’IIW, come cinquantaquattresimo Paese Membro, del Marocco, mentre sono in corso contatti per l’ingresso di ulteriori Paesi africani, americani e asiatici che renderanno sempre più ampia la partecipazione internazionale. Infine il Consiglio di Amministrazione e successivamente l'Assemblea Generale hanno approvato il Bus ine ss Pl a n 2009/2013, nonché il Rapporto sull'attività 2008 e il Bilancio 2008, entrambi, come negli anni passati, molto soddisfacenti. Il prossimo Congresso Annuale IIW (Fig. 12) si svolgerà a Kiev (Ucraina, dall’11 al 18 Luglio 2010); i successivi avranno luogo a Chennai (India, dal 17 al 22 Luglio 2011), a Denver (Colorado USA, dall’ 8 al 14 Luglio 2012), a Essen (Germania, dal 12 al 17 Settembre 2013), a Jeju Island (Corea, dal 13 al 18 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 707 G. Costa - A Singapore, città del leone, dal 12 al 17 Luglio 2009 il 62° Congresso Annuale dell’Istituto Internazionale della Saldatura TABELLA X - Regole e linee guida di riferimento dello IAB Regole Generali per la Qualificazione del personale IAB-001-2000/EWF-416 Rules for the implementation of IIW Guidelines Linee guida per la Qualificazione di Figure di fabbricazione IAB-252-2005/EWF-409-410-411-451 Personnel with responsibility for Welding Coordination - International Welding Engineer (IWE) - Technologist (IWT) - Specialist (IWS) - Practitioner (IWP) IAB-089-2002/EWF-452-467-480-481 IW - International Welder Linee guida per la Qualificazione di Figure di ispezione IAB-041-2000/EWF-450 IWIP - International Welding Inspection Personnel - Comprehensive, Standard, Basic Linee guida per la Qualificazione di Altre figure IAB-201-04 International Welded Structures Designer Linee guida per la Certificazione di Figure di fabbricazione IAB-341-08 Rules for Implementation of IIW Scheme for Certification of Personnel with Welding Coordination Responsibilities Linee guida per la Certificazione delle Aziende in accordo a ISO 3834 IAB -337-08 Interpretation and Implementation of ISO 3834 Requirements IAB -338-08 Supplement for the Implementation of ISO 3834 oriented to Welded Products IAB -339-08 Rules for ANBCCs Operating the IIW Manufacturer Certification Scheme IAB -340-08 ANBCC’s Assessment of Manufacturers of Welded Products Operating the IIW Manufacturer Certification Scheme N. B.: è in corso lo sviluppo di ulteriori linee guida: • International Welding Instructor • Distance Learning • Mechanised Welding Operator • Mechanical Destructive Tester TABELLA XI - Membri del Technical Management Board dell’IIW Presidente Eletti dal Board of Directors Dr. C. Wiesner (United Kingdom) Prof. A. K. Bhaduri (India) Dr. H. P. Lieurade (France) Mr. T. Mustaleski (United States) Prof. K. Nishimoto (Japan) Dr. D. Shackleton (United Kingdom) Prof. A. Scotti (Brazil) Prof. Dr.-Ing. Suck -Joo Na (Republic of Korea) Prof. M. du Toit (South Africa) Dr. C. Wiesner (United Kingdom) Dr. C. Wu (United States) Rappresentanti delle Unità di Lavoro IIW Group 1-Processes Prof. Y. Hirata (Japan, Pres. SG 212) Mr. E.D. Levert (United States, Pres. C. IV) Group 2-Structural Integrity Prof. G. Marquis (South Africa, Pres. C. XIII) Dr. M. Prager (United States, Pres. C. XI) Group 3-Human Factors Dr.-Ing. L. Costa (Italy, Pres. C. VIII) Segreteria IIW Dr.-Ing. C. Mayer (France) 708 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 Luglio 2014), a Istanbul (Turchia, nel Luglio 2015). Inoltre sono previsti Congressi Regionali IIW in Israele (Tel Aviv, 25 – 26 Gennaio 2010), in Thailandia (Bangkok, 25 - 27 F ebbraio 2010), in Tu n i si a (Hammamet, 26-28 Maggio 2010), in Bulgaria (Sofia, 21 - 23 Ottobre 2010). In conclusione, la 62ª edizione del Congresso Annuale dell’International Institute of Welding, svoltasi a Singapore, ha riscosso un buon successo, non solo per l’ottima organizzazione e la buona partecipazione (oltre seicentoquaranta specialisti di tecniche di giunzione, affini e connesse, provenienti da 49 Paesi), ma anche e soprattutto per gli elevati contenuti scientifici e tecnici e per gli importanti ed interessanti scambi di vedute che l’evento ha promosso e favorito tra i partecipanti. G. Costa - A Singapore, città del leone, dal 12 al 17 Luglio 2009 il 62° Congresso Annuale dell’Istituto Internazionale della Saldatura TABELLA XII - Gruppi delle Unità di Lavoro dell’IIW rappresentate nel TMB Group 1 “Processes” Figura 12 - Consegna della bandiera per il Congresso IIW 2010 a Kiev - Da sinistra: Prof. Konstantin Yushchenko e Mr. CheePheng Ang. Group 2 “Structural Integrity” Group 3 “Human Factors” C-I C-V C-VI C-III C-X C-VIII C-II C-IX C-XIV C-IV C-XI SC-QUAL C-XII C-XIII SG-RES C-XVI C-XV C-XVII SC-AIR SG 212 SC-AUTO TABELLA XIII - Membri del Board of Directors dell’IIW Presidente Prof. Dr.-Ing. Ulrich Dilthey (Germany) Tesoriere Prof. Dr. Damian Kotecki (United States) Vicepresidenti Prof. Dr. Qiang Chen (P.R. China), Prof. Bruno de Meester (Belgium), Dr. Baldev Raj (India) Consiglieri Mr. Daniel Almeida (Brazil), Mr. Chee-Pheng Ang (Singapore), Prof. Ing. Dorin Dehelean (Romania), Prof. Dr. Kazutoshi Nishimoto (Japan), Mr. Ray W. Shook (United States), Prof. Konstantin Yushchenko (Ukraine) Presidente Emerito Mr. Chris Smallbone (Australia) Amministratore Delegato Dr.-Ing. Cécile Mayer (France) The European / International System for Qualification of Welding Personnel For a company using welding in manufacturing, the way to assure the quality of the work is by training and qualifying its personnel through the EWF/IIW System. For a worker who wants to acquire skills and to achieve excellence in his profession the goal is to be awarded an EWF/IIW diploma. Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 709 PRODOTTI PER LA SALDATURA Il vostro partner ideale per: - Acciaio inossidabile - Leghe a base nickel - Superleghe I prodotti normalmente pronti a stock sono: - elettrodi, fili MIG/MAG, bacchette TIG, fili arco sommerso in acciaio al carbonio, acciaio inossidabile, leghe non ferrose (rame, nickel, cobalto, alluminio, titanio, magnesio); - leghe base nickel (Inconel® 82, Inconel® 625, Hastelloy® C276, Hastelloy® C22, Monel® 60, Monel® 67...); - leghe base cobalto (STELLITE®) in bacchette, elettrodi, fili, polveri; - gamma completa di accessori per la saldatura (maschere, torce MIG e TIG, ecc.); - accessori per la saldatura del titanio e delle leghe altamente ossidabili (zirconio, tantalio): gas saverTM, camera flessibile ad atmosfera inerte, scarpette; - polveri e accessori per metallizzazione a caldo e a freddo e relativi impianti. 16163 Genova, Italy • via alla Stazione di San Quirico, 7 Tel +39 010.7401941 • Fax +39 010.7413591 e-mail: [email protected] • http: //www.soges-spa.it Dimensionamento dell’altezza delle discontinuità e loro caratterizzazione come planari o volumetriche con tecniche Phased Array basate sugli echi diffratti (°) G. Nardoni * M. Certo * P. Nardoni * M. Feroldi * D. Nardoni * L. Possenti ** A. Filosi ** S. Quetti ** Sommario / Summary La presente memoria riporta e discute i risultati di una sperimentazione effettuata allo scopo di sviluppare una procedura che migliori la caratterizzazione (planare/volumetrica) e la misura dell’altezza di un difetto rilevato tramite sistemi computerizzati come TOFD, Phased Array, C-B SCAN. Per il TOFD la procedura per il calcolo dell’altezza è ben determinata ed è la più accurata rispetto ad ogni altra tecnica ultrasonora, mentre per la tecnica Phased Array le procedure sono in corso di sviluppo. Lo scopo del presente lavoro sperimentale è quello di determinare il calcolo dell’altezza delle discontinuità quando si utilizzi la tecnica Phased Array avendo in mente anche di identificare idonee procedure per la determinazione del carattere planare o volumetrico delle discontinuità. È stato dimostrato in lavori precedenti [7] che il meccanismo di generazione degli echi diffratti dalla discontinuità varia in funzione del carattere planare o volumetrico della discontinuità stessa. Simili risultati sono stati dimostrati teoreticamente da Paul D. Wilcox, Caroline Holmes and Bruce W. Drinkwater [8] attraverso una simulazione su computer. I risultati dei test sperimentali hanno dimostrato due importanti acquisizioni: • la distanza tra gli echi diffratti è proporzionale all’altezza della discontinuità; • il rapporto tra le ampiezze degli echi diffratti può essere considerato un buon criterio per la caratterizzazione planare/volumetrica della discontinuità. This report demonstrate and discuss the results of experimental works carried out with the scope to study a procedure for (°) Traduzione italiana della memoria presentata a EUROJOIN 7 - GNS5 Technical Session: “Diagnostics and NDT on welded components and structures” - Venezia Lido, 21-22 Maggio 2009. * I&T Nardoni Institute - Folzano (BS). ** ATB Riva Calzoni - Roncadelle (BS). improving the characterization (planar - volumetric) and sizing the height of discontinuities detected by ultrasonic computerized systems like TOFD, Phased Array, C-B SCAN. For TOFD the procedure for the calculation of the height is well determined and it is the most accurate with respect to any other ultrasonic technique. For Phased Array the procedures are on developing path. The aim of the present experimental test is to found criteria for the calculation of the height where Phased Array Technique is used. In addition the research has the scope to identify procedure for the characterization of discontinuities in planar and volumetric. In previous work [7] it has been demonstrated that depending from the shape of the discontinuity diffracted echoes may be generated at the tip of the slit or from cylindrical hole. Similar results have been theoretical demonstrated by Paul D. Wilcox, Caroline Holmes and Bruce W. Drinkwater [8] followed by computer simulation. The results of the experimental tests have been demonstrated two important achievements: • the distance between the diffracted echoes is proportional to the height of the discontinuity; • the ratio between the amplitude of the diffracted echoes could be considered a good criteria for the characterization of discontinuities in planar or volumetric. Keywords: Calibration blocks; defects; diffraction; dimensioning; measurement; nondestructive testing; phased array; surface conditions; ultrasonic testing. Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 711 G. Nardoni et al. - Dimensionamento dell’altezza delle discontinuità e loro caratterizzazione come planari o volumetriche, ecc. 1. Diffrazione da un difetto planare subsuperficiale L’esame sul blocco di prova N. 1 contenente un difetto planare a 25 mm di profondità è stato condotto con una sonda Phased Array a 32 elementi e operante a 2.25 MHz (Figg. 1÷3). La Figura 4 mostra i segnali diffratti dal bordo superiore dello slit (A) e da quello inferiore (B); la stima dell’altezza è stata effettuata misurando la distanza verticale tra i due segnali (cioè, lungo la linea verticale tratteggiata nella Figura 4). A 2.25 MHz tale altezza misurata è risultata pari a 3.1 mm (il valore reale è di 4 mm), mentre a 5 MHz tale valore è risultato pari a 2.9 mm. Per caratterizzare l’indicazione come volumetrica o planare, il parametro principale da considerare è l’ampiezza degli echi diffratti o riflessi. A 2.25 MHz, il rapporto tra l’ampiezza dell’eco diffratto dal bordo inferiore rispetto a quello dal bordo superiore è di 0.53; mentre a 5 MHz è risultato pari a 0.84. Ponendo questi dati nel diagramma della Figura 15A, si ottiene che questa indicazione ricade nell’area delle indicazioni planari. 2. Diffrazione da slit interni al blocco; blocco N. 2 L’esame del blocco N. 2 (Fig. 5) è stato condotto con una sonda a 2.25 MHz a 32 elementi posizionata in più punti della superficie al fine di rilevare ogni difetto con più angoli di vista differenti come illustrato nelle Figure 6, 7 e 8. La Figura 9 illustra l’immagine del primo slit rilevato con una differente configurazione della sonda più adatta ad esaminare zone del volume a bassa profondità; questa configurazione usa solo i primi 16 elementi della sonda con una scansione angolare tra 60 e 80 gradi. Queste immagini dimostrano come questi difetti planari verticali molto piccoli possono essere perfettamente rilevati sebbene con alti valori dell’amplificazione impostata sullo strumento. È importante osservare che ogni discontinuità planare genera una coppia di echi corrispondenti alla diffrazione dai due Figura 2 - Blocco di prova contenente difetti interni planari tipo slit di 5x5x0.2 mm distribuiti lungo un asse verticale come indicato nella Figura 5 (blocco N. 2). Uno strumento AGR TD- FOCUS SCAN è stato utilizzato per questa ricerca. Figura 1 - Esame ultrasonoro di un recipiente a pressione mediante tecniche computerizzate (TOFD - Phased Array - C-B SCAN). Figura 3 - Schizzo del blocco di prova N. 1 contenente uno slit planare. 712 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 Figura 4 - Echi diffratti prodotti da uno slit planare alto 4 mm posizionato a 25 mm di profondità. G. Nardoni et al. - Dimensionamento dell’altezza delle discontinuità e loro caratterizzazione come planari o volumetriche, ecc. coppie di echi diffratti Figura 5 - Schizzo del blocco N. 2 con difetti interni tipo slit da 5x5x0.2 mm. bordi della discontinuità stessa. Utilizzando la medesima procedura del test precedente, l’altezza e la profondità di ogni discontinuità sono state determinate; i risultati sono riportati nella Tabella I. 3. Diffrazione da discontinuità di tipo volumetrico La Figura 10 illustra il meccanismo tipico della diffrazione da parte di una discontinuità volumetrica. eco riflesso per L’onda ultraso“corner effect” nora incidente sulla superficie Figura 6 - Echi diffratti generati da slit dell’SDH genera 5x5 mm a 215 mm di profondità. due eventi: il primo è la riflessione speculare delmeccanismo supposto della generazione l’onda indietro verso la sonda; il di un’onda diffratta, non è ancora stata secondo è la generazione di una “creeillustrata attraverso una relazione mateping wave” che propagandosi sulla matica o formula. superficie del difetto dà origine ad una L’immagine “sectorial scan” della onda diffratta che raggiunge anch’essa la Figura 11 rappresenta i segnali ottenuti sonda. sul blocco di prova N. 3 contenente tre La trasformazione di modo da una “creefori SDH: il primo a ¼ dello spessore, il ping” ad un’onda cilindrica, che è il secondo a metà e il terzo a ¾ dello spes- TABELLA I - La tabella riporta la precisione di localizzazione e l’errore percentuale nel calcolo dell’altezza della discontinuità. Difetto Angolo ID [°] Profondità [mm] Errore di Errore medio di localizzazione localizzazione [mm] [mm] -3.4 Altezza stimata [mm] Errore nella stima dell’altezza [mm] Errore percentuale nella stima dell’altezza 8.2 +3.2 +64% 4.4 -0.60 -12% 5.3 +0.30 +6% 5.3 +0.30 +6% 4.1 -0.90 -18% 1 76 11.6 -3.4 2 45 76.0 +1.00 2 56 78.8 +3.80 2 62 79.9 +4.90 2 71 87.3 +12.30 3 37 137.0 -7.00 6 +1.00 +20% 3 45 137.8 -6.20 5.15 +0.15 +3% 3 56 140.4 -4.60 5.1 +0.10 +2% 3 63 144.1 -0.90 4.2 -0.88 -17.6% 4 39 187.9 +2.90 5.7 +0.70 +14% 4 46 188.4 +3.40 4 -1.00 -20% 4 51 188 +3.00 5.4 +0.40 +8% 4 57 194.8 +9.8 4.9 -0.10 -2% 5 37 217.4 +2.40 5.8 +0.80 +16% 5 47 217.5 +2.50 4.9 -0.10 -2% 5 50 217.6 +2.60 4.6 -0.40 -8% 5 53 218.8 +3.80 5.4 +0.40 +8% +4.4 -3.74 +4.77 +2.83 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 713 G. Nardoni et al. - Dimensionamento dell’altezza delle discontinuità e loro caratterizzazione come planari o volumetriche, ecc. coppie di echi diffratti Figura 7 - Echi diffratti generati da slit 5x5 mm a 75 mm di profondità. Figura 8 - Stesso difetto della Figura 7 visto con un angolo diverso. Reflected ray Incident ray Diffracted echo Creeping wave Figura 10 - Schizzo illustrante la diffrazione da un SDH. Figura 9 - Echi diffratti generati da slit 5x5 mm a 15 mm di profondità. so r e c o me r ic h ie s to da l l e ASME (Figg. 12÷13A). Si può osservare che per ogni foro sono visibili due echi: il primo è quello relativo alla riflessione speculare, mentre il secondo è quello diffratto. Per calcolare il diametro del foro, che in questo caso rappresenta una discontinuità volumetrica, si può considerare la distanza L tra eco riflesso ed eco diffratto, distanza misurata lungo l’asse acustico cioè lungo l’asse congiungente la posizione della sonda con il centro dell’immagine relativa all’eco 714 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 riflesso. La seguente formula rappresenta una relazione empirica che consente il calcolo del diametro D del difetto volumetrico in funzione della distanza L misurata tra i due echi: D = L / 1.39 Figura 11 - Sectorial scanning su un blocco ASME di 110 mm di spessore con fori SDH di 3 mm di diametro. Gli echi riflessi e diffratti sono chiaramente visibili nell’immagine S/B-scan. G. Nardoni et al. - Dimensionamento dell’altezza delle discontinuità e loro caratterizzazione come planari o volumetriche, ecc. Figura 12 - Blocco di calibrazione ASME N. 3 con SDH di 3 mm di diametro. Figura 13A - Esempio di presentazione S/B-scan con echi riflessi e diffratti da SDH in un sectorial scanning. Applicando questa formula al caso illustrato nella Figura 11 si ottiene un risultato molto accurato: la distanza L risulta pari a 4.3 mm e applicando la formula suddetta si ottiene un valore del diametro D uguale a 3.2 mm; la sovrastima è di soli 0.2 mm! Figura 13 - Blocco di calibrazione N. 4 utilizzato per la caratterizzazione dell’ampiezza del fascio a differenti angoli. s eparazione di 1 mm per una altezza totale di 11 mm come indicato nella Figura 14. L’immagine è ottenuta con una s onda a 32 elementi per onde “shear” operante a 2.25 MHz. L’altezza apparente è misurata ponendo il livello di soglia del colore ros s o di saturazione a -12 dB rispetto alla DAC e, quindi, determinando il più piccolo rettangolo che include la regione rossa. In questo caso si ottiene un valore di 14.2 mm che può essere corretto sottraendo un quarto della risoluzione verticale alla profondità e con l’angolo con cui è visto il cluster. Così facendo, otteniamo un più realistico valore di 11.8 mm. 5. Discriminazione tra indicazioni planari e volumetriche basata sull’ampiezza degli echi diffratti Se poniamo in un diagramma il rapporto tra l’eco diffratto e quello riflesso per una discontinuità volumetrica e quello relativo agli echi diffratti di una planare, due indistinte aree possono essere identificate sul diagramma. Un’area, indicata con V, dove il rapporto varia nell’intervallo 0.1 ÷ 0.3 e una seconda area, indicata con P, dove il rapporto varia nell’intervallo 0.4 ÷ 0.8 (Fig. 15A). 4. Indicazioni a cluster La Figura 15 mostra un esempio di dimensionamento su difetti a cluster. Il cluster è composto da quattro SDH da 2 mm allineati verticalmente e con una Figura 14 - Blocco con 4 SDH per la simulazione di una indicazione a cluster. Figura 15 - Esempio di un cluster in una presentazione sectorial scan. Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 715 G. Nardoni et al. - Dimensionamento dell’altezza delle discontinuità e loro caratterizzazione come planari o volumetriche, ecc. Comparazione delle caratteristiche di riflessione/diffrazione tra difetti volumetrici e planari Figura 15A - Differenza dei parametri dell’eco per difetti planari e volumetrici. La spiegazione di questo risultato è la seguente. Per le discontinuità volumetriche rappresentate dagli SDH da 3 mm di diametro, il primo eco è dovuto ad una riflessione speculare dalla superficie del foro e, quindi, di ampiezza elevata rispetto a quella dell’eco diffratto generato dalla “creeping” che propaga attorno alla superficie del foro. Per le discontinuità planari, entrambi gli echi sono diffratti dai bordi della discontinuità e quindi le loro ampiezze sono più simili. Figura 17 - Presentazione S/B-scan di un sectorial scan, su una saldatura da 120 mm di spessore, illustrante un difetto tipo mancanza di fusione. 716 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 Figura 16 - Presentazione S/B-scan di un sectorial scan, eseguito su una saldatura da 120 mm di spessore, con indicazioni a cluster nella saldatura della Figura 18. 6. Applicazioni in campo Le applicazioni in campo sono mostrate nelle Figure 16÷20. 7. Conclusioni In relazione alla tecnica Phased Array, i risultati sperimentali hanno confermato importanti punti: • la diffrazione è un fenomeno prodotto dalle discontinuità e che può essere rilevato per mezzo di un esame tipo “sectorial scanning”; • gli echi diffratti sono riferimenti rilevanti per calcolare l’altezza delle discontinuità; • il rapporto tra le ampiezze degli echi diffratti è un fattore rilevante per differenziare le indicazioni volumetriche da quelle planari; • al fine di evidenziare i segnali relativi agli echi diffratti dalle discontinuità occorre incrementare l’amplificazione di almeno 10 ÷ 16 dB rispetto al livello DAC. Figura 18 - Tecnici durante una ispezione con Phased Array del bocchello relativo alla Figura 16 e contenente un difetto tipo mancanza di fusione. G. Nardoni et al. - Dimensionamento dell’altezza delle discontinuità e loro caratterizzazione come planari o volumetriche, ecc. Bibliografia Figura 19 - Esempio di presentazione S/B-scan di un cluster di echi dovuti a inclusioni presenti nel materiale base vicino e adiacente alla saldatura. [1] Sharp R.S.: «Research Techniques in Non Destructive Testing», Vol. IV, 1980. [2] Malcolm, J. Crocker: «Encyclopedia of Acoustics», Vol. One, 1997. [3] ASME Code Sec. V, art. 4, Code Case 2235.9. Use of Ultrasonic Examination in Lieu of Radiography. [4] Komura I., Hirasawa T., Nagai S. (Toshiba), Takabayashi J. (Keihin), Naruse K. (Isogo Nuclear): «Crack Detection and Sizing Technique by Ultrasonic and Electromagnetic Methods», Proceedings of the 25th MPA Seminar, MPA Stuttgart, Germany, October 7 - 8, 1999. [5] R/D Tech: «Introduction to Phased Array Ultrasonic Technology Applications: R/D Tech Guideline», Quebec City, Canada, R/D Tech, 2004. [6] Lafontaine G. and Cancre F.: «Potential of Ultrasonic Phased Arrays for Faster, Better and Cheaper Inspections», NDT.net, Vol. 5, No. 10, October 2000, www.ndt.net/article/v05n10/lafont2/lafont2.htm. [7] Nardoni G.: «CB-Scan Technique with Phased Array Probe: Sizing procedures using diffracted echoes», Conference on “ASME Code Case 2235.9: From acceptance criteria based on amplitude of signal to acceptance criteria based on size”, Moscow, 2008. [8] Wilcox P.D., Holmes C. and Drinkwater B.W.: «Advanced Reflector Characterization with Ultrasonic Phased Arrays in NDE Applications», IEEE Transactions on Ultrasonics, ferroelectrics, and Frequency Control, Vol. 54, N. 8, August 2007. [9] ASME Code Case 2235.9. Figura 20 - Macro della saldatura con evidenti inclusioni nel materiale base relative alle indicazioni della Figura 19. Giuseppe NARDONI, da 49 anni opera nel settore delle Prove non Distruttive, con particolare interesse sulle tecniche avanzate. Inizia l’esperienza in ATB di Brescia, dove ha ricoperto la carica di Quality and Research Manager. Nel periodo 1979-2005 è Presidente dell’AIPnD. Dal 1988 è Presidente della I&T Nardoni Institute, società dedicata alla ricerca, sviluppo e applicazione delle PnD ed approvata per la qualificazione e certificazione del personale PnD. In ambito internazionale è Presidente della NDT Academia International, è Past President della EFNDT (Federazione Europea delle PnD) e dell’ICNDT (Comitato internazionale delle PnD). È autore di oltre 46 relazioni sul tema delle Prove non Distruttive, presentate a Conferenze nazionali ed internazionali. Mario CERTO, inizia la sua carriera nel 1965 come ricercatore presso il Centro di Ricerche CISE (gruppo ENEL) in qualità di progettista elettronico, partecipando a progetti di sviluppo di strumentazione per impieghi nucleari. Nel 1975, con il ruolo prima di caposezione e poi di dirigente, gestisce le attività di ricerca mirate allo sviluppo di strumentazione innovativa per controlli non distruttivi in campo nucleare e convenzionale. Nel corso degli anni ’90 gestisce grossi progetti, nell’ambito dei programmi europei BRITE II e dal 1998, con il ruolo di project manager, segue le attività di controllo NDT per conto di ENEL Produzione. Diventato libero professionista nel 2001, si è occupato di sviluppo di codici di calcolo per applicazioni elettromagnetiche e di diagnostica del macchinario rotante, di software per strumentazione innovativa per controllo palette di turbogas e di attività di sperimentazione relativa allo sviluppo di applicazioni e procedure con tecnica ultrasonora a Phased Array e ad Onde Guidate. Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 717 Monitoraggio e conservazione degli impalcati metallici: proposta di un sistema di pianificazione dei controlli e degli interventi di manutenzione (°) S. Botta * S. Scanavino * Sommario / Summary La memoria cerca di fornire uno strumento utile alla gestione delle problematiche di controllo e conservazione di ponti realizzati con impalcati metallici. Mediante l’elaborazione delle informazioni derivanti da dati di progetto e da ispezioni in campo, attraverso l’esperienza di Progettisti esperti ed Ispettori qualificati, si possono ottenere valutazioni dello stato di conservazione di uno o più ponti metallici basate sul “rischio”. Inoltre, l’insieme di dati raccolti e gestiti da software dedicati (ad esempio il software “ProBridge” sviluppato dall’IIS) può costituire un archivio storico di fondamentale importanza per le future attività di manutenzione degli impalcati metallici esaminati. This paper aims to show a useful tool for steel bridges control and maintenance management. (°) Memoria presentata a EUROJOIN 7 - GNS5 - Technical Session: “Reliability of welded components and structures” - Venezia Lido, 21-22 Maggio 2009. * Istituto Italiano della Saldatura - Genova. Estimation of state of preservation of steel bridges based on “risk” can be made by means of processing design data and informations collected on-field by Qualified Inspectors. Furthermore, collected data processed by dedicated softwares (for example the “ProBridge” software developed by IIS) can be useful historical data files for future maintenance and control activities of steel bridges. Keywords: Bridges; computer programs; design; in service operations; lifetime; maintenance; mathematical models; reliability; risk evaluation; risk-based inspection; steel construction; structural members; structural steels. Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 719 S. Botta e S. Scanavino - Monitoraggio e conservazione degli impalcati metallici: proposta di un sistema di pianificazione dei controlli, ecc. 2. Campi di applicazione 1. Introduzione Transitando sulla rete stradale ed autostradale italiana è possibile rendersi conto della quantità di cantieri che, ogni giorno, interessano in modo più o meno invasivo le nostre strade. Le continue e necessarie opere di adeguamento e manutenzione di sedi stradali, viadotti e strutture accessorie in genere, hanno evidentemente risvolti economici e gestionali estremamente importanti. Considerando il panorama di tali opere, si vuole richiamare l’attenzione su tutti gli aspetti legati alla gestione tecnica ed economica delle attività di conservazione e manutenzione di ponti realizzati con impalcati metallici, con l’intenzione di proporre una vera e propria procedura per la valutazione dell’affidabilità di tali impalcati. Tale procedura, per quanto applicabile ad ogni singolo ponte metallico, può assumere particolare utilità qualora venga impiegata per gestire una “famiglia” di impalcati metallici. Considerando la particolare orografia del territorio italiano, le Società e gli Enti preposti al controllo dell’affidabilità ed alla sicurezza di intere reti stradali e autostradali si trovano spesso a gestire decine di ponti di cui molti realizzati in acciaio. In quest’ottica si inquadra la proposta dell’Istituto Italiano della Saldatura, che si concretizza nella procedura che verrà descritta nel presente articolo. Tale procedura, sviluppata grazie a sessant’anni di esperienze nel campo della costruzione di strutture metalliche e messa a confronto con analoghi strumenti in uso in altri Paesi extraeuropei (soprattutto negli Stati Uniti), può senz’altro costituire una base ottimale per considerazioni tecnico-economiche sempre più raffinate, finalizzate alla pianificazione dei controlli e degli interventi di manutenzione dei ponti metallici. 720 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 Lo scopo della procedura per la valutazione dell’affidabilità dei ponti metallici è quello di proporre una programmazione degli interventi di manutenzione degli impalcati basata sul rischio e, nello stesso tempo, di fornire una ampia documentazione e registrazione “storica” della vita e dello stato di conservazione delle strutture metalliche dei ponti. Avere a disposizione uno strumento in grado di guidare, sulla base di valutazioni basate sul rischio, la scelta dei tempi e dei modi degli eventuali interventi di risanamento di una famiglia di ponti eserciti, comporta una migliore gestione delle attività stesse di risanamento e la possibilità di pianificare meglio le future ispezioni e manutenzioni, sia in termini strettamente tecnici, sia in termini economici. D’altra parte, poter usufruire di un archivio storico di dati relativi ad un insieme di ponti significa, per la Società o l’Ente responsabile del funzionamento, dell’affidabilità e della sicurezza di tali opere, avere sempre a disposizione una documentazione completa ed aggiornata da fornire, in futuro, a qualsiasi impresa venga coinvolta in operazioni di manutenzione e ripristino. La procedura descritta nel seguito si presta particolarmente ad essere gestita mediante sistemi informatici: a tal proposito, l’Istituto Italiano della Saldatura ha sviluppato un software denominato “ProBridge” in grado di gestire contemporaneamente e sviluppare tutta la serie di dati relativi a più impalcati metallici, a partire dalle informazioni preliminari riguardanti gli impalcati stessi e dai risultati di ispezioni sulle strutture in esame. 3. Informazioni preliminari e documentazione di base Le informazioni preliminari, necessarie per porre in essere la procedura per la valutazione dell’affidabilità dei ponti metallici, riguardano lo stato dell’arte degli impalcati, ovvero la tipologia, l’anzianità, le dimensioni, lo stato di conservazione attuale di tutti i ponti che rientrano nella famiglia di impalcati da sorvegliare. È necessario che le informazioni preli- minari siano il più possibile complete ed attendibili ed è importante che vengano implementate con le informazioni ottenute da brevi ispezioni in campo; in particolare, risultano di fondamentale importanza i seguenti documenti: • • • • • disegni di progetto; disegni costruttivi; disegni e piani di montaggio; piani di fabbricazione ed ispezione; resoconti e verbali di eventuali attività di ispezione pregresse; • resoconti e verbali di eventuali attività di manutenzione pregresse. Tutti i dati e le informazioni preliminari devono essere raccolti e catalogati impiegando una apposita designazione, prevista dalla procedura per la valutazione dell’affidabilità dei ponti metallici. 4. Comitato Tecnico e personale deputato alle ispezioni dei ponti I parametri previsti dalla procedura per la valutazione dell’affidabilità dei ponti metallici, vale a dire il fattore SRF (Fattore di Efficienza) ed il fattore CDF (Fattore di Conseguenza del Danno), devono essere stabiliti e calcolati da un C o m i t a t o Te c n i c o c h e c o m p r e n d a almeno i seguenti componenti, con le relative specializzazioni ed esperienze maturate: • un Ingegnere Progettista con esperienza di almeno 15 anni nel campo della progettazione e costruzione di strutture ed impalcati metallici; • un Welding Engineer con esperienza di almeno 15 anni nel campo della costruzione di impalcati metallici saldati; • un Ispettore specializzato in ispezioni di ponti metallici. Oltre al Comitato Tecnico, strutturato secondo quanto sopra indicato, sono necessari un numero variabile (in funzione della quantità di ponti da gestire) di ispettori, in possesso dei seguenti requisiti minimi: • Diploma di IWE (International Welding Engineer), oppure IWT (International Welding Technologist), S. Botta e S. Scanavino - Monitoraggio e conservazione degli impalcati metallici: proposta di un sistema di pianificazione dei controlli, ecc. oppure IWI (International Welding Inspector). • Esperienza di almeno 10 anni nel campo dell’ispezione di impalcati metallici saldati. • Certificazione (secondo EN 473) relativa ai metodi di controllo non distruttivo dei giunti saldati VT, MT, PT, UT ed eventualmente RT. SRF 5. Valutazione basata sul rischio Il livello di rischio assegnabile ad ogni ponte viene valutato mediante una M ATR I C E ( la M a t ri c e di Ri sc hi o, appunto) che è funzione dei due fattori: Log10(CDF) Figura 1 - Matrice di Rischio. • SRF = Fattore di Efficienza • CDF = Fattore di Conseguenza del Danno Tanto più è basso il fattore SRF e più elevato il fattore CDF, tanto più è alto il livello di rischio inerente l’affidabilità di un determinato impalcato metallico (Fig. 1). Il calcolo dei due fattori SRF e CDF presuppone la conoscenza di specifici parametri che, come già accennato, devono essere valutati dal Comitato Tecnico. 5.1 Determinazione del Fattore di Efficienza (SRF) Il fattore SRF, espresso in percentuale, si ottiene dalla somma di tre parametri: • SAS = Sicurezza ed Adeguatezza Strutturale del ponte; • SFO = Obsolescenza Funzionale ed Esercibilità; • EPU = Impatto sul Pubblico Utilizzo. SRF = SAS + SFO + EPU SAS Max 55% La composizione percentuale dei parametri SAS, SFO ed EPU è mostrata nella Figura 2. 5.1.1 Determinazione del parametro Sicurezza ed Adeguatezza Strutturale (SAS) Si determina, a sua volta, mediante due parametri: Il valore di LRF è inoltre fondamentale per valutare l’eventuale declassamento della struttura, in assenza di interventi di manutenzione straordinaria. 5.1.2 Determinazione del parametro Obsolescenza Funzionale ed Esercibilità (SFO) Il parametro SFO è valutabile mediante la formula: SAS = Max (0;55 -(A+B)) [%] SFO = 30 - (SR + ILPS + ILLS) ove: - A = Stato di degrado del ponte (sovrastruttura, sottostruttura e appoggi); - B = Condizioni di carico. Lo stato di degrado del ponte “A”, valutato sulla base delle attività di ispezione condotte sull’impalcato, viene esplicitato mediante un valore compreso tra 0 e 9: in funzione del punteggio si determina il parametro A (Tab. I). Il punteggio viene assegnato in base alla Tabella II. Le condizioni di carico “B” si calcolano valutando il parametro LRF = Fattore di Riduzione del Carico, che può variare tra 0 e 100: B = 5.5 * LRF 0.5 ove i parametri SR, ILPS e ILLS concorrono per un totale del 30% massimo al punteggio complessivo. SR = Stima delle Riduzioni (max 13%), deve essere condotta valutando: - Condizioni dell’impalcato (DC) - Valutazione strutturale (SE) - Geometria dell’impalcato (DG) - Luce libera inferiore (LLI) - Adeguatezza nei confronti dei corsi d’acqua (WA) - Allineamento della via d’accesso (ARL) TABELLA I - Valore percentuale del parametro A. SFO EPU Punteggio Valore di A Max 30% Max 15% ≤2 A = 55% =3 A = 40% =4 A = 25% =5 A = 10% Figura 2 - Composizione percentuale del Fattore SRF. Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 721 S. Botta e S. Scanavino - Monitoraggio e conservazione degli impalcati metallici: proposta di un sistema di pianificazione dei controlli, ecc. TABELLA II - Punteggi in funzione delle condizioni rilevate. Sovrastruttura - Sottostruttura - Appoggi Punteggio Condizioni Descrizione N Non applicabile 9 Condizioni eccellenti 8 Condizioni molto buone Nessun problema riscontrato. 7 Condizioni buone Problemi che interessano elementi di secondaria importanza. 6 Condizioni soddisfacenti Problemi minori che riguardano elementi strutturali principali. 5 Condizioni sufficienti Tutti gli elementi strutturali principali sono sani ma possono essere interessati da danneggiamenti minori, quali diminuzione di sezione, rotture di piccola entità, scheggiature, corrosione da acqua. 4 Condizioni precarie Notevoli diminuzioni di sezione, rotture, scheggiature, corrosione da acqua. Condizioni serie Notevoli diminuzioni di sezione, rotture, scheggiature, corrosione da acqua interessano in modo importante elementi strutturali principali. Presenza di cricche di fatica nei componenti di acciaio e/o di rotture di taglio nei componenti di cemento armato. Sono possibili collassi locali. Condizioni critiche Danneggiamento avanzato degli elementi strutturali principali, in particolare delle fondazioni. Presenza di cricche di fatica nei componenti di acciaio e/o di rotture di taglio nei componenti di cemento armato. Il ponte, salvo monitoraggio continuo, deve essere chiuso in attesa degli interventi di ripristino necessari. 1 Condizioni di collasso imminente Danneggiamento avanzato degli elementi strutturali principali, in particolare delle fondazioni. Evidenti deformazioni o spostamenti che influenzano la stabilità globale della struttura. Il ponte deve essere chiuso al traffico e interventi straordinari possono consentirne la riapertura con limitazioni di impiego (ad esempio solo traffico leggero). 0 Condizioni di collasso Ponte da mettere fuori servizio, indipendentemente da eventuali interventi di ripristino. 3 2 ILPS = Insufficiente larghezza del piano stradale (max 15%), deve essere valutata calcolando i rapporti: - Altre strade: ILLS ≥ 4.26 ILLS < 4.26 - X = ADTA / n° di corsie (numero medio di veicoli per corsia al giorno) - Y = Larghezza / n° di corsie (larghezza media delle corsie della struttura) La misura della luce libera superiore assume particolare importanza ai fini dell’impiego del ponte per fini militari e/o per il trasporto di carichi eccezionali. In base ai valori ottenuti viene assegnato un valore tra 0 e 15. ILLS = Inadeguatezza della luce libera superiore (max 2%), deve essere valutata in base al valore, espresso in metri, della luce: - Strade di importanza strategica: ILLS ≥ 4.87 ==> I = 0% ILLS < 4.87 ==> I = 2% 722 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 ==> ==> I = 0% I = 2% 5.1.3 Determinazione del parametro Impatto sul Pubblico Utilizzo (EPU) Il parametro EPU valuta il disagio arrecato agli utenti della struttura in esame da eventuali disservizi della struttura. Tale parametro si calcola in funzione: - della lunghezza del percorso alternativo a quello del ponte A = 15 * (ADTA * DL / 320000 * K) con K = SAS + SFO 85 (A deve essere comunque compreso tra 0% e 15%) - dell’interesse della struttura a fini militari B = 2% per strade militari B = 0% per le altre strade In base a tali valori, il parametro in questione si calcola: EPU = 15 - (A + B) (EPU deve essere comunque compreso tra 0% e 15%). 5.1.4 Condizioni migliorative del Fattore di Efficienza (SRF) Il valore totale del fattore SRF può essere incrementato da 0 a 15 punti percentuali in considerazione dei seguenti fatti: S. Botta e S. Scanavino - Monitoraggio e conservazione degli impalcati metallici: proposta di un sistema di pianificazione dei controlli, ecc. a - Esecuzione di controlli indiretti max 3% b - Ispezionabilità della struttura max 4% c - Esecuzione di controlli diretti max 4% d - Correttezza delle operazioni di montaggio in opera max 4% Essendo RED = (a + b + c + d), in ultimo il fattore SRF risulta: SRF = SAS + SFO + EPU + (15 - RED) 5.2 Determinazione del Fattore di Conseguenza del Danno (CDF) Le conseguenze del danno arrecato da cedimenti della struttura in esame sono analizzate in funzione di quattro diversi aspetti: • Umano (PF - perdita di vite umane); • Ambientale (EF - impatto ambientale di merci pericolose, tossiche o inquinanti trasportate sulla struttura); • Tr a ff i c o ( T F - d e v i a z i o n e d e l l e normali linee di flusso a causa della chiusura della struttura in esame ed, eventualmente, di altre strutture interessate); • Economico (ECF - valutazione dei costi connessi con le riparazioni, con l’eventuale ricostruzione, con il danno indotto a veicoli in transito, con le spese relative alla bonifica ambientale, con le eventuali spese legali direttamente o indirettamente collegate con cedimenti strutturali). Il Fattore di Conseguenza del Danno, pertanto, si calcola: CDF = Log10 (PF * EF * TF * ECF) EF = 1 EF = 3 EF = 9 EF = 27 EF = 81 aree boschive o rurali; laghi o altri specchi d’acqua; corsi d’acqua locali; corsi d’acqua regionali; corsi d’acqua nazionali. 5.2.3 Aspetti legati al fattore traffico Se TC sono i costi causati da deviazioni del traffico dovuti alla chiusura del ponte, si ha: TF = 1 TF = 2 TF = 4 TF = 8 TF = 16 se TC < 0.2 * 106 €; se 0.2 * 106 € ≤ TC < 2 * 106 €; se 2 * 106 € ≤ TC < 20 * 106 €; se 20*106 € ≤ TC < 200 * 106 €; se TC ≥ 200 * 106 €. 5.2.4 Aspetti legati al fattore economico Il valore di ECF viene calcolato in base ai costi EC causati dal cedimento dell’impalcato in relazione alle strutture stesse del ponte, ai veicoli presenti sull’impalcato, ad ogni tipo di costruzione coinvolta, all’ambiente, ecc. ECF = 1 ECF = 2 ECF = 4 ECF = 8 ECF = 16 se EC < 0.2 * 106 €; se 0.2 *106 € ≤ EC < 2 * 106 €; se 2 *106 € ≤ EC < 20 * 106 €; se20*106 € ≤ EC< 200*106 €; se EC ≥ 200 * 106 €. 6. Valutazione della Categoria di Rischio Uno degli obbiettivi più importanti dell’applicazione della procedura per la valutazione dell’affidabilità dei ponti metallici è quello di stabilire la Categoria di Rischio di ogni singolo ponte, in base al calcolo dei fattori SRF e CDF visti in precedenza. I risultati ottenuti possono essere efficacemente rappresentati mediante una Matrice di Rischio, nella quale si pongono sull’asse delle ordinate i valori di SRF divisi in quattro range: • • • • SRF ≥ 90; 70 ≤ SRF < 90; 50 ≤ SRF < 70; SRF < 50. Sull’asse delle ascisse si pongono i valori di CDF divisi in quattro range: • • • • LOG10(CDF) ≥ 5.53; 3.85 ≤ LOG10(CDF) < 5.53; 1.92 ≤ LOG10(CDF) < 3.85; LOG10(CDF) < 1.92. La matrice, pertanto, è divisa in sedici aree ed ogni area può essere associata ad una specifica Categoria di Rischio: A, B, C, D; il rischio aumenta dalla categoria D alla categoria A (Fig. 3). Le quattro Categorie di Rischio sono individuate da colori diversi ed intuitivamente espliciti (Tab. III). In base alla Categoria di Rischio calcolata con i metodi illustrati in precedenza, il Comitato Tecnico (ed in ultima analisi la Società o l’Ente che gestisce i ponti) è in grado non solo di stabilire quali tipi di intervento sono necessari per conservare o ripristinare l’efficienza di un determinato impalcato, ma anche di pianificare, per la famiglia di ponti esaminati, le future attività di ispezione e di manutenzione, assegnando diverse priorità in funzione dello stato di salute (della Categoria di Rischio) degli impalcati. SRF 5.2.1 Aspetti legati al fattore umano Se PN è il numero di persone potenzialmente coinvolte nel cedimento dell’impalcato: PF = 1 PF = 7 PF = 50 PF = 200 PF = 1000 se PN < 10; se 10 ≤ PN < 50; se 50 ≤ PN < 100; se 100 ≤ PN < 1000; se PN > 1000. 5.2.2 Aspetti legati al fattore ambientale In base alle aree nelle quali si trova l’impalcato in esame si ha: Log10(CDF) Figura 3 - Matrice di Rischio e Categorie di Rischio. Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 723 S. Botta e S. Scanavino - Monitoraggio e conservazione degli impalcati metallici: proposta di un sistema di pianificazione dei controlli, ecc. TABELLA III - Categorie, entità del rischio e colori correlati. Colore Categoria Entità del rischio Rosso A Rischio molto elevato Arancione B Rischio elevato Giallo C Rischio basso Verde D Rischio molto basso TABELLA IV - Categorie, attività correlate e frequenza delle ispezioni. Categoria Attività prevista Frequenza delle ispezioni A Immediato ripristino dell’efficienza Una ispezione ogni sei mesi (vedi nota) B Immediato ripristino dell’efficienza Ogni due anni (vedi nota) C --- Ogni 5 anni D --- Ogni 10 anni NOTA: La frequenza delle ispezioni dipende dalla nuova Categoria di Rischio calcolata dopo le operazioni di riparazione. In particolare, riguardo alla pianificazione delle attività di ispezione, si può ragionevolmente esplicitare un legame tra le Categorie di Rischio rilevate e la frequenza delle ispezioni (Tab. IV). Al termine delle eventuali operazioni di ripristino dell’efficienza, al ponte riparato dovrà essere nuovamente assegnata, seguendo la procedura sopra esposta, la relativa Categoria di Rischio che, evidentemente (se gli interventi di ripristino sono stati eseguiti a regola d’arte), sarà meno severa di quella calcolata prima dell’esecuzione delle riparazioni. 7. Esempio applicativo Vi ad otto S falas s à - A u tost r a da Salerno - Reggio Calabria (Figg. 4÷7). Figura 4 - Viadotto Sfalassà - Autostrada Salerno - Reggio Calabria. Figura 5 - Viadotto Sfalassà - Autostrada Salerno - Reggio Calabria. Figura 6 - Viadotto Sfalassà - Sbalzi laterali. Figura 7 - Viadotto Sfalassà - Interno del cassone centrale. 724 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 S. Botta e S. Scanavino - Monitoraggio e conservazione degli impalcati metallici: proposta di un sistema di pianificazione dei controlli, ecc. Caratteristiche fondamentali • Anno di costruzione: 1968 • Tipologia: Ponte ad arco telaio a piastra ortotropa • Lunghezza totale: 376 m • Corsie per ogni senso di marcia: 2 • Larghezza del piano stradale: 19.10 m • Luce libera inferiore (sul pelo dell’acqua): 250 m • Luce libera superiore: infinita • Traffico medio giornaliero: 10.000 veicoli • Lunghezza del percorso alternativo: 10 km • Caratteristica della strada: strada di interesse militare. 7.1 Calcolo del Fattore di Efficienza (SRF) 7.1.1 Sicurezza ed Adeguatezza Strutturale (SAS) • Condizioni precarie della sovrastruttura (punteggio 4): ==> A = 25% • Fattore di riduzione del carico 30%: ==> B = 30.12% SAS = Max (0; 55 - (A + B)) ==> SAS = Max (0; 55 - (25 + 30.12)) = 0% 7.1.2 Obsolescenza Funzionale ed Esercibilità (SFO) 7.1.3 Impatto sul Pubblico Utilizzo (EPU) • Influenza della lunghezza del percorso alternativo - A = 15 * (ADTA * DL / 320000 * K) con K = (SAS + SFO) / 85 = 0.13 ==> A = 15 * (10000 * 10 / 320000 * 0.13) ==> A = 15% (Nota) (Nota: Il valore di A non si può assumere inferiore a 0% o superiore a 15%) • Interesse militare della struttura - trattandosi di strada di interesse militare: ==> B = 2% In base alle stime fatte dal Comitato Tecnico, risultano i seguenti valori: • Aspetti legati al fattore umano: PF = 50 • Aspetti legati al fattore ambientale: EF = 9 • Aspetti legati al fattore traffico: TF = 2 • Aspetti legati al fattore economico: ECF = 4 CDF = Log10 (PF * EF * TF * ECF) ==> CDF = Log10 (50 * 9 * 2 * 4) = 3.56 EPU = 15 - (A + B) ==> EPU = 15 - (15 + 2) = 0% (Nota) (Nota: Il valore di A non si può assumere inferiore a 0% o superiore a 15%) 7.1.4 Condizioni migliorative (RED) • • • • esecuzione di controlli indiretti ispezionabilità della struttura esecuzione di controlli diretti correttezza delle operazioni di montaggio in opera 0% 5% 0% 0% RED = 0+5+0+0 = 5% • Stima delle riduzioni: - condizione dell’impalcato: 5% - valutazione strutturale: 2% - geometria dell’impalcato: 2% - luce libera inferiore: 0% - adeguatezza nei confronti di corsi d’acqua: 0% - allineamento della via d’accesso: 0% ==> SR = 9% • Insufficiente larghezza del piano stradale: - X = 10000/4 = 2500 - Y = 19.10/4 = 4.8 ==> ILPS = 10% • Inadeguatezza luce libera superiore: - luce libera superiore > 4.87 m ==> ILLS = 0% 7.2 Calcolo del Fattore di Conseguenza del Danno (CDF) SRF = SAS + SFO + EPU + (15 - RED) ==> SRF = 0 + 11 + 0 + (15 - 5) = 21% 7.3 Determinazione della Categoria di Rischio La Categoria di Rischio, calcolata in base ai valori di SRF e CDF trovati, è rappresentata nella Matrice di Rischio (Fig. 8). La Categoria di Rischio dell’impalcato metallico del Viadotto Sfalassà è pertanto: B = RISCHIO ELEVATO (Figg. 9÷14). 7.4 Determinazione della Categoria di Rischio dopo gli interventi di ripristino A seguito della riparazione degli elementi strutturali danneggiati ed alla modifica della geometria di alcuni particolari costruttivi (irrigidenti, diaframmi, piastre di attacco dei controventi, ecc.), SRF SFO = 30 - (SR + ILPS + ILLS) Log10(CDF) ==> SFO = 30 - (9 + 10 + 0) = 11% Figura 8 - Matrice di Rischio e Categorie di Rischio del Viadotto Sfalassà. Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 725 S. Botta e S. Scanavino - Monitoraggio e conservazione degli impalcati metallici: proposta di un sistema di pianificazione dei controlli, ecc. Figure 9 e 10 - Viadotto Sfalassà - Condizioni iniziali dell’impalcato. Figure 11 e 12 - Viadotto Sfalassà - Condizioni iniziali dell’impalcato. Figure 13 e 14 - Viadotto Sfalassà - Condizioni iniziali dell’impalcato. 726 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 S. Botta e S. Scanavino - Monitoraggio e conservazione degli impalcati metallici: proposta di un sistema di pianificazione dei controlli, ecc. il valore dei fattori e dei parametri che concorrono alla determinazione della categoria di rischio risultano: SRF 7.4.1 Fattore di Efficienza (SRF) • Sicurezza ed Adeguatezza Strutturale SAS = 55% • Obsolescenza Funzionale ed Esercibilità SFO = 23% • Impatto sul Pubblico Utilizzo EPU = 7.91% • Condizioni migliorative RED = 9% Log10(CDF) SRF = SAS + SFO + EPU + (15 - RED) ==> SRF = 55 + 23 + 7.91 + (15 - 9) = 91.91% 7.4.2 Fattore di Conseguenza del Danno (CDF) Il Fattore di Conseguenza del Danno Figura 15 - Matrice di Rischio e Categorie di Rischio del Viadotto Sfalassà dopo le operazioni di ripristino. (CDF) non varia a seguito delle operazioni di ripristino, per cui i valori dei parametri di riferimento sono ancora: • Aspetti legati al fattore umano: PF = 50 • Aspetti legati al fattore ambientale: EF = 9 • Aspetti legati al fattore traffico: TF = 2 • Aspetti legati al fattore economico: ECF = 4 Figure 16 e 17 - Viadotto Sfalassà - Operazioni di ripristino. Figure 18 e 19 - Viadotto Sfalassà - Operazioni di ripristino. Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 727 S. Botta e S. Scanavino - Monitoraggio e conservazione degli impalcati metallici: proposta di un sistema di pianificazione dei controlli, ecc. per cui il valore di CDF resta: CDF = 3.56 7.4.3 Determinazione della Categoria di Rischio dopo gli interventi di riparazione e modifica In base ai valori di SRF e CDF calcolati dopo gli interventi di riparazione e le modifiche effettuate, la Categoria di Rischio è rappresentata nella Matrice di Rischio della Figura 15. La nuova Categoria di Rischio dell’impalcato metallico del Viadotto Sfalassà, calcolata a seguito degli interventi di riparazione e modifica attuati, è pertanto: D = RISCHIO MOLTO BASSO qualificati. Attraverso l’impiego di una Matrice di Rischio ed il calcolo di due Fattori (Fattore di Efficienza e Fattore di Conseguenza del Danno) che tengono conto di molteplici aspetti inerenti lo stato di salute, le condizioni di impiego, l’importanza strategica ed economica di un impalcato, si possono definire tempi e modi degli eventuali interventi di risanamento dell’impalcato stesso. Mediante l’impiego del software “ProBridge”, sviluppato dall’Istituto Italiano della Saldatura, che consente il calcolo automatico dei Fattori indicati nella procedura descritta (e dei relativi parametri) e la visualizzazione della Matrice di Rischio e della Categoria di Rischio di ogni impalcato metallico esaminato, la gestione dei dati relativi a una o più famiglie di ponti diviene assolutamente facile ed immediata. Inoltre, l’insieme dei dati e delle informazioni raccolte per ciascun ponte, grazie all’applicazione della procedura in oggetto, costituisce una documentazione completa ed aggiornata utilizzabile in ogni futura operazione di manutenzione e ripristino dell’opera stessa. Tutto ciò consente, da parte delle Società o degli Enti responsabili dell’efficienza e della sicurezza di ponti stradali, una efficace pianificazione dei controlli e degli interventi di manutenzione ed una migliore gestione delle risorse economiche. (Figg. 16÷19). Bibliografia 9. Conclusioni La procedura per la valutazione dell’affidabilità dei ponti metallici presentata consente di assegnare una propria Categoria di Rischio ad ogni impalcato metallico esaminato, a partire da valutazioni tecniche condotte da personale di comprovata esperienza e sulla base di ispezioni in campo effettuate da Ispettori − Recording and Coding Guide for the Structure Inventory and Appraisal of the Nation’s bridges - US Department of transportation, Federal Highway Administration - Office of engineering, bridge division. − Manual for Condition Evaluation of Bridges - American Association of State Highway and Transportation officials. − Safety of bridges - The Institution of Civil Engineers, Highways Agency. − Reliability evaluation of existing steel bridges - Istituto Italiano della Saldatura. Stefano BOTTA, laureato in Ingegneria Meccanica presso l’Università di Genova nel Novembre 2002. Attualmente in forza alla "Divisione AST”, si occupa di revisione dei progetti di saldatura e svolge attività di assistenza tecnica in campo per le strutture di carpenteria metallica (nuove ed esercite). Possiede la certificazione di International Welding Engineer, Coating Inspector (Level II - NACE), nonché certificazione al Livello 2 secondo EN 473 nei metodi VT, PT, MT, RT e UT. Sergio SCANAVINO, laureato in Ingegneria Elettrotecnica presso l’Università di Genova nel 1981. Funzionario dell'Istituto Italiano della Saldatura dal 1983, attualmente è Dirigente Responsabile della Divisione Assistenza Tecnica (AST). Esperienza pluriennale nel settore della costruzione e dell’ispezione di componenti di strutture metalliche, di ponti in particolare, in Italia e all’estero. La redazione della Rivista Italiana della Saldatura augura un felice e prospero 2010 728 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 Pubblicazioni IIS Metallurgia e saldabilità degli acciai al cromo molibdeno ed al nichel Indice Capitolo 1. METALLURGIA E SALDABILITÀ DEGLI ACCIAI AL CROMO - MOLIBDENO PER SERVIZIO AD ALTA TEMPERATURA: Introduzione; Caratteristiche metallurgiche; Classificazione e designazioni normative; Saldabilità (Generalità; criccabilità a freddo; fragilizzazione da rinvenimento (temper embrittlement); fragilizzazione da scorrimento viscoso (creep embrittlement); criccabilità da riscaldo (reheat cracking); criccabilità a caldo; processi di saldatura; materiali d'apporto; saldature tra acciai di grado diverso; saldatura con materiali d'apporto austenitici); Saldabilità degli acciai al cromo molibdeno di ultima generazione (Introduzione; saldabilità). Capitolo 2. METALLURGIA E SALDABILITÀ DEGLI ACCIAI AL NICHEL PER ESERCIZIO A BASSA TEMPERATURA: Introduzione; Metallurgia; Classificazione e designazione degli acciai al nichel: normativa di riferimento; Saldabilità (Acciai a basso tenore di nichel (sino al 3.5% Ni), acciai ad alto tenore di nichel (5÷9%)). Appendice A: MATERIALI D’APPORTO PER LA SALDATURA DEGLI ACCIAI AL CR-MO 2008, 56 pagine, Codice: 101105, Prezzo: € 45,00 Soci IIS - Membri IIS Club, Prezzo: € 36,00 ISTITUTO ITALIANO DELLA SALDATURA Divisione PRN Maura Rodella Lungobisagno Istria, 15 16141 GENOVA Tel. 010 8341385 Fax 010 8367780 Email: [email protected] www.weldinglibrary.com www.iis.it www.bonorandi.it LA NUOVA DIMENSIONE DELLA SALDATURA SALDATURA TIG PIÚ SEMPLICE E VELOCE Saldatura TIG Saldare in TIG con le caratteristiche dinamiche dell’arco plasma. PULSATO Il sistema di regolazione altamente dinamico assicura che l'energia introdotta resti costante, anche se cambiano le distanze tra la torcia di saldatura ed il bagno di fusione. Il processo può essere utilizzato su tutta la gamma di corrente. Disponibile sui modelli TETRIX® DC e AC/DC. Andit Automazione GANDINI GROUP Andit Automazione spa - S.S.Giovanni (MI) Italy - via Priv.Casiraghi, 526 -tel. 02.2410.911-fax 02.2410.91.91 - [email protected] - www.anditaut.it La corretta scelta dei gas di protezione nella saldatura GMAW a doppio filo (°) B. Magnabosco * F. Coppo * Sommario / Summary Questa ricerca analizza il processo GMAW a doppio filo, nato per soddisfare le esigenze di saldabilità di grossi spessori ed oggi impiegato su piccoli spessori per ottenere la massima produttività incrementando la velocità. Per le prove sono stati impiegati campioni di acciaio al carbonio, i risultati hanno evidenziato che la corretta scelta di una variabile, quale il gas di protezione, influenza positivamente il risultato o l’applicabilità del processo GMAW a doppio filo. In particolare la miscela SIAD - Stargon PB ha mostrato: • Eccellente risultato in termini di saldabilità e regolarità degli archi nelle diverse configurazioni di giunto. • Buon risultato nella riduzione degli effetti negativi dei due archi contrapposti. • Flessibilità d’impiego del processo sia con arco standard sia con arco pulsato. • Flessibilità d’impiego del processo sia con arco pulsato in fase sia fuori fase. • Incremento di velocità del 15-20% rispetto a gas tradizionali. This research analyses the dual-wire GMAW process, originally developed to satisfy the demand for welding thick (°) Memoria presentata a EUROJOIN 7 - GNS5 - Technical Session: “Welding of advanced base materials and consumables” - Venezia Lido, 21-22 Maggio 2009. * SIAD S.p.A. - Bergamo. metals and used today, when welding thin thicknesses, to maximise productivity through an increase in speed. Test samples of carbon steel were used and results proved that with the correct choice of a variable, such as the shielding gas, there was a positive influence on the result or in the application of the dual-wire GMAW process. The SIAD - Stargon PB mixture in particular demonstrated: • Excellent results in weldability and regularity of the arcs on various joint configurations. • A good result in reducing the negative effects of the two opposing arcs. • Flexibility in using the process with both standard and pulsed arcs. • Flexibility of using the process with both phase and nonphase pulsed arc. • Increase in speed of 15-20% in comparison with traditional gases. Keywords: GMA welding; influencing factors; pulsed arc welding; selection; series welding; shielding gases; solid filler wire. Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 731 B. Magnabosco e F. Coppo - La corretta scelta dei gas di protezione nella saldatura GMAW a doppio filo meglio l’intero processo. In questa sede non sono stati ulteriormente indagati i processi o gli elementi legati alle diverse apparecchiature; per effettuare la nostra ricerca, infatti, ci si è affidati all’impiego di una attrezzatura standard Fronius, approfondendo poi solo gli aspetti legati al gas di protezione ed alle sue variabili. Premessa Il GMAW a doppio filo è un processo ormai conosciuto; nato per soddisfare le esigenze di saldabilità di grossi spessori, oggi è anche impiegato su piccoli spessori laddove è viva l’esigenza di ottenere la massima produttività incrementando la velocità. Il processo più impiegato è quello che utilizza due elettrodi elettricamente isolati che convergono in un unico bagno di fusione. Per ridurre i fenomeni d’interferenza elettromagnetica tra i due archi, l’elettronica nei generatori permette oggi di impiegare correnti pulsate e sistemi in grado di mantenere in fase o fuori fase i picchi di corrente con lo scopo di ridurre al minimo le interferenze. Questa memoria evidenzia gli effetti di una corretta scelta dei gas di protezione sull’intero processo. L’indagine si è basata infatti sullo sperimentare la saldatura GMAW a doppio filo standard, impiegando processi in commercio, variando però il gas di protezione e dimostrando come alcune miscele appositamente scelte siano in grado di migliorare la stabilità dell’arco e ridurre gli effetti di interferenze elettromagnetiche utilizzando quindi al 732 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 Metallo d’apporto Sono state impiegate bobine di filo diametro 1.2 mm con caratteristiche conformi secondo classe ER70S-6. Il processo Materiale base Il processo è stato sviluppato affidandosi a parametri pre-settati delle macchine scelte tra le diverse in commercio. Generatori Per le prove sono stati impiegati due ge ne ra t ori F ronius TP S 450 Master/Slave. Questi generatori nascono prevalentemente per l’impiego in processi a doppio filo (Fig. 1). Per le prove sono stati impiegati campioni d’acciaio al carbonio. Avendo come scopo la sola indagine degli effetti dei diversi gas di saldatura, non si è voluto approfondire gli aspetti legati alla composizione chimica od alle proprietà meccaniche del materiale base, valutando esclusivamente la conformità dei certificati rilasciati dal fornitore con le normative vigenti. Posizioni di saldatura Torcia Abbinata ai generatori, è stata impiegata una torcia Fronius - push-pull Robacta drive. Anche in questo caso sono stati utilizzati i settaggi standard dati dal costruttore non volendo ulteriormente indagare questi aspetti, ritenendoli già ampiamente approfonditi in precedenza (Fig. 2). Sistema robotizzato di manipolazione Per impiegare al meglio il processo e renderlo, ai fini delle prove, il più ripetitivo possibile, è stata impiegata un’isola Figura 1 robotizzata ITALARGON, usando tavoli di bloccaggio standard. Figura 2 Per indagare gli effetti delle diverse miscele di gas, tutte le prove sono state effettuate in posizione piana variando però la tipologia del giunto. Giunto sovrapposto su lamiere di spessore 3 mm con dimensioni 400 x 45 mm, impiegando un sistema di bloccaggio manuale (Fig. 3). Giunto ad angolo con spessore 8 mm su provini 300 x 50, impiegando anche qui alcuni morsetti di bloccaggio manuali (Fig. 4). Tutti i provini sono stati spazzolati con spazzole metalliche meccanizzate per eliminare elementi presenti in superficie che potessero in qualche modo variare l’esito delle prove. B. Magnabosco e F. Coppo - La corretta scelta dei gas di protezione nella saldatura GMAW a doppio filo Figura 3 Figura 4 Gas investigati Come affermato in precedenza, questa memoria si pone l’obiettivo di investigare gli effetti di diverse miscele di gas di protezione sul processo GMAW a doppio filo. Per eseguire ciò sono state selezionate, tra la gamma di prodotti di SIAD S.p.A., 4 diverse miscele standard riportate nella Tabella I. Sono state scelte due miscele tradizionali (Stargon C-18 e Stargon C-13) molto impiegate nei processi GMAW su acciaio al carbonio e sono state comparate con altri due prodotti selezionati in base alla loro composizione, in grado di garantire maggiore regolarità dell’arco ed una fluidità del bagno superiore ai prodotti standard. Stargon PB è una miscela ternaria appositamente sviluppata per garantire incrementi di stabilità dell’arco, mantenendo invariate sia la produttività e sia la penetrazione data dalle miscele ad elevato contenuto di anidride carbonica. Helistar HP1 è un prodotto molto impiegato su sistemi robotizzati, grazie al suo contenuto di elio permette, infatti, un incremento dell’efficienza termica e la necessità quindi, a parità di parametri, di incrementare le prestazioni di processo (Fig. 5). Figura 5 TABELLA I Prodotto SIAD Corrispondenza norma EN 439 Composizione Stargon C-18 M21 82% Ar - 18% CO2 Stargon C-13 M21 87% Ar - 13% CO2 Stargon PB M14 86.5% Ar - 2.5% CO2 - 1% O2 M12 (1) 82.5% Ar - 15% He - 2.5% CO2 Helistar HP1 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 733 B. Magnabosco e F. Coppo - La corretta scelta dei gas di protezione nella saldatura GMAW a doppio filo TABELLA II Run N° Master (V) Slave (V) Master (A) Slave (A) Standard macchina 31.89 31.88 320.89 242.38 01 31.86 31.84 324.3 241.15 02 32.85 31.83 331.78 235.71 03 32.84 32.83 334.72 234.94 04 33.81 32.85 337.71 240.95 05 33.83 33.81 342.98 240.72 06 34.78 33.8 345.95 240.32 07 34.76 34.97 341.54 246.67 08 35.75 35.77 355.24 252.26 09 37.78 38.27 364.09 244.17 10 29.83 23.44 225.68 225.71 11 26.71 27.39 303.32 223.59 12 28.75 29.00 305.61 226.44 13 29.73 29.74 312.17 234.51 14 31.88 31.82 332.93 252.46 Run N° Master (V) Slave (V) Master (A) Slave (A) 08 35.75 35.77 355.24 252.26 TABELLA III Parametri di processo Per rendere ripetibile il processo sono stati ricercati parametri standard che sono poi stati impiegati quali costanti nelle diverse prove. La ricerca dei parametri è stata eseguita i m p i e g a n d o u n a r co st a nda rd non pulsato e variando la tensione d’arco sulle due torce, monitorando con un oscilloscopio il raggiungimento di una stabilità d’arco sufficientemente idonea ad eseguire le successive prove. Nella Tabella II si riportano le diverse prove ed i parametri test individuati. I test sono stati eseguiti con miscela standard Stargon C-18 (82% Ar - 18% CO2). Parametri standard selezionati Monitorando con un oscilloscopio le diverse variazioni di arco, si può notare come i parametri impiegati nel test numero 8 (Tab. III) abbiano permesso di raggiungere un arco stabile ed idoneo al proseguimento delle prove (Fig. 6). Flusso gas di protezione Un altro parametro normalmente poco monitorato è la corretta portata di gas di protezione. In un processo spinto come il GMAW a doppio filo, un eccessivo flusso di gas può creare, infatti, zone contraddistinte da flussi vorticosi in cui, per effetto di leggi di fluidodinamica, verrebbe a mancare la protezione gas, con conseguente formazione ripetuta di difetti quali porosità. TABELLA IV Test Portata gas Analisi flusso 1 15 l/min Regolare solo su un arco 2 20 l/min Regolare solo su un arco 3 25 l/min Regolare solo su un arco 4 30 l/min Regolare 5 35 l/min Regolare 6 40 l/min Turbolento 7 45 l/min Turbolento 8 50 l/min Molto turbolento 734 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 Corrente Fonte 2 (A) Corrente Fonte 1 (A) B. Magnabosco e F. Coppo - La corretta scelta dei gas di protezione nella saldatura GMAW a doppio filo Test 2 Tensao Fonte 2 (V) Tensao Fonte 1 (V) Test 1 Test 4 Corrente Fonte 2 (A) Corrente Fonte 1 (A) Test 3 Test 8 Master Sperimentazione Tensao Fonte 1 (V) Tensao Fonte 2 (V) Test 7 Test 9 In questa memoria non sono approfonditi concetti riguardanti le diverse geometrie di ugello impiegabili, in quanto, utilizzando prodotti standard in commercio, si ritiene siano stati ampiamente sviluppati dai costruttori di questi apparati. Mantenendo l’inclinazione della torcia costante, è stato variato invece il flusso di gas identificando una portata sufficiente a proteggere in modo adeguato la zona di saldatura (Tab. IV). Impiegando solo una miscela con contenuto di elio ed essendo questo inferiore al 30%, non si è ritenuto necessario individuare la corretta portata anche per questo prodotto e nelle successive prove si è utilizzato il medesimo valore delle altre miscele standard. Il grafico e le immagini dei cordoni di saldatura risultanti per diversi valori evidenziano come anche la portata del gas sia un elemento da non sottovalutare. Essa, infatti, determina la corretta quantità di gas in grado di garantire un arco correttamente stabile ed anche in grado di proteggere in modo adeguato la zona di saldatura e la zona circostante (Fig. 7). Test 8 Slave Una volta individuati i corretti parametri standard sono stati effettuati i test sui diversi giunti. Nella Figura 8 sono riportati gli ultimi settaggi per la distanza tra i due fili e gli angoli torcia impiegati. Figura 6 Portata (l/min) Figura 7 Figura 8 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 735 B. Magnabosco e F. Coppo - La corretta scelta dei gas di protezione nella saldatura GMAW a doppio filo Prove su giunto sovrapposto TABELLA V Miscela Portata gas (l/min) Master (V) Slave (V) Master (A) Slave (A) Stargon C-18 35 35.75 35.77 355.00 252.20 Macro (b) Stargon C-13 35 35.5 35.71 352.20 253.35 (d) Stargon PB 35 35.4 35.00 345.26 265.85 (a) Helistar HP1 35 36.35 36.77 340.95 281.16 (c) TABELLA VI Velocità di saldatura Valutazione visiva Note Stargon C-18 7.5 m/min Lievi incisioni Alcuni spruzzi Stargon C-13 7.8 m/min Stargon PB 8.6 m/min Helistar HP1 9.5 m/min Miscela Foto 736 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 Alcuni spruzzi Eccesso di fusione B. Magnabosco e F. Coppo - La corretta scelta dei gas di protezione nella saldatura GMAW a doppio filo Prove su giunto ad angolo TABELLA VII Miscela Portata gas (l/min) Master (V) Slave (V) Master (A) Slave (A) Stargon C-18 35 35.75 34.66 353.00 258.20 Stargon C-13 35 35.0 35.71 342.20 265.42 Stargon PB 35 35.1 35.1 342.16 285.25 Helistar HP1 35 36.45 36.45 345.95 291.16 Macro TABELLA VIII Velocità di saldatura Valutazione visiva Note Stargon C-18 7.5 m/min Lievi incisioni Alcuni spruzzi Stargon C-13 7.8 m/min Lievi incisioni Alcuni spruzzi Stargon PB 8.6 m/min Helistar HP1 9.5 m/min Miscela Foto Eccessiva penetrazione Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 737 B. Magnabosco e F. Coppo - La corretta scelta dei gas di protezione nella saldatura GMAW a doppio filo TABELLA IX Miscela Arco Master (V) Slave (V) Master (A) Slave (A) Stargon C-18 Pulsato 32 32 430 (picco) 430 (picco) Stargon PB Pulsato 32 32 430 (picco) 430 (picco) Immagine Prove successive A seguito delle prove, è stato verificato l’effetto del gas di protezione Stargon PB sulle diverse modalità di trasferimento dell’arco: short-arc e arco pulsato. Per indagare questi effetti sono state eseguite alcune prove su giunti ad angolo sempre in posizione piana. Nella Tabella IX sono riportati i risultati delle prove. Le prove denotano come, anche in modalità di arco pulsato, la miscela Stargon PB sia in grado di interagire nel processo, ottimizzando la qualità superficiale della saldatura, la regolarità dell’arco ed evitando distorsioni d’arco dovute alla formazione di campi elettromagnetici contrapposti. Un’altra analisi sull’arco pulsato è stata svolta monitorando con un oscilloscopio ed una fotocamera ad alta velocità diverse prove dove le due miscele sono state provate nelle due diverse modalità di fasatura dei due archi (Figg. 9÷12). 738 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 Time [ms] Figura 9 - Test con Stargon PB ed archi fuori fase con corrente di base al 10% del picco, velocità 12 m/min. Current [A] Le prove hanno evidenziato come la miscela Stargon PB abbia portato dei miglioramenti in termini di qualità superficiale di saldatura, geometria del giunto ottimale, bagnabilità dei lembi, assenza di difetti e di fenomeni di repulsione elettromagnetica tra i due archi. Current [A] Risultati Time [ms] Figura 10 - Test con Stargon C-18 ed archi fuori fase con corrente di base all’80% del picco, velocità 10 m/min. B. Magnabosco e F. Coppo - La corretta scelta dei gas di protezione nella saldatura GMAW a doppio filo Current [A] La miscela Stargon PB ha permesso di poter impiegare il processo anche con corrente di base molto ridotta, riducendo drasticamente l’apporto termico e garantendo quindi l’ottimo risultato del GMAW a doppio filo anche su spessori sottili. L’impiego di Stargon PB ha evidenziato inoltre la possibilità di incrementare del 15-20% la velocità di saldatura. Conclusioni Time [ms] Current [A] Figura 11 - Test con Stargon PB ed archi in fase con corrente di base al 10% del picco, velocità 12 m/min. Time [ms] Figura 12 - Test con Stargon C-18 ed archi in fase con corrente di base all’ 80% del picco, velocità 10 m/min. La ricerca ha evidenziato come la corretta scelta di una variabile quale il gas di protezione possa influenzare positivamente il risultato o l’applicabilità del processo GMAW a doppio filo. In particolare la miscela SIAD - Stargon PB ha mostrato: • Eccellente risultato in termini di saldabilità e regolarità degli archi nelle diverse configurazioni di giunto. • Buon risultato nella riduzione degli effetti negativi dei due archi contrapposti. • Flessibilità d’impiego del processo sia con arco standard sia con arco pulsato. • Flessibilità d’impiego del processo sia con arco pulsato in fase sia fuori fase. • Incremento di velocità del 15-20% rispetto a gas tradizionali. Bruno MAGNABOSCO, inizia la sua esperienza lavorativa in ufficio tecnico per un’azienda che produce elettrodi per la saldatura (ETC Elettrotermochimica) con mansioni d’assistenza tecnica alla clientela; dopo qualche anno diventa responsabile controllo qualità, gestisce i contatti con gli enti di omologazione programmando prove e collaudi, esercita la mansione di auditor interno ed esterno nell'ambito della certificazione ISO 9000. Successivamente prende in gestione gli interventi tecnici sulle macchine da taglio per la FRO per passare poi alla divisione commerciale. Approda infine in SIAD dove attualmente ricopre per il settore Metal Fabrication la mansione di referente tecnico e responsabile ruolo e sviluppo per l'area nord est. Franco COPPO, nel 1982 ha iniziato la sua attività tecnica e commerciale in SIAD. Ha collaborato con Italargon, la società del gruppo che si occupa della progettazione e della realizzazione di impianti automatici e isole robotizzate per la saldatura ed il taglio dei metalli. Attualmente ricopre il ruolo di Focal Point per il settore Metal Fabrication, contribuendo allo sviluppo di nuovi prodotti e servizi e fornendo consulenza alla clientela nella corretta scelta dei gas di protezione e nell'ottimizzazione dei processi produttivi. Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 739 Gli adempimenti in tema di salute e sicurezza alla luce delle recenti normative (°) T. Valente * Sommario / Summary Negli ultimi venti anni si è assistito ad un radicale mutamento dell'assetto normativo sulla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro e le imprese hanno dovuto modificare molti aspetti tecnici, organizzativi e funzionali. L'esecuzione da parte dei datori di lavoro di valutazioni del rischio più puntuali che in passato, conseguenza anche del miglioramento della organizzazione aziendale e delle conoscenze degli operatori della sicurezza in azienda, ha portato ad azioni efficaci. Il riscontro obiettivo di questa nuova impostazione è stata una consistente riduzione di infortuni e malattie professionali. Sotto questo profilo la normativa sembra aver colto i suoi obiettivi primari. Tuttavia la consapevolezza che non sono ancora state pienamente raggiunte le condizioni di parità di trattamento delle imprese, sul territorio nazionale e nei confronti internazionali, comporta la necessità di proseguire in questo processo. Over the last 20 years a great change has been moving on in (°) Memoria presentata al Convegno IIS: “Salute e sicurezza in saldatura” Legnano, 3 Novembre 2009. * DIMEL - Università degli Studi di Genova. the field of health and safety affecting company organisation very much from the technical and management point of view. Good results have been achieved by employers by means of detailed risk management evaluations and thanks to a general improvement in company organisation and competence. Consequence of that has been a decrease in injuries and professional diseases. That means that standardisation and regulations have been effective but much more can be done at a national and international level especially to achieve an equal and coherent situation among employers. Keywords: Development; environment; health and safety; human factors; occupational health; risk evaluation; standards. Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 741 T.Valente - Gli adempimenti in tema di salute e sicurezza alla luce delle recenti normative Cenni sull’evoluzione normativa L’inizio della seconda metà del secolo scorso è stata notoriamente caratterizzata in tutto il mondo dalla ricostruzione post-bellica e dalla necessità di una ripresa dell’economia basata su attività che promuovessero il miglioramento del benessere della popolazione. Uno dei problemi che questa ripresa economica poneva era che la stessa poteva basarsi su un approccio disordinato oppure regolamentato dal singolo Stato o dalle organizzazioni che gli Stati pensavano di darsi e che si diedero all’inizio di quel cinquantennio. Apparve presto evidente che l’approccio disordinato poteva condurre più rapidamente al raggiungimento di determinati risultati di quanto non consentisse l’azione economica all’interno di un quadro di regole che non badassero solo al risultato a breve ma ad un benessere generalizzato della popolazione basato sui beni disponibili e sul benessere individuale e collettivo. In questi termini, l’uomo (e, un po’ più tardi, anche l’ambiente in cui egli vive) doveva essere al centro della progettazione dell’evoluzione economica, per non danneggiare lo stato sociale complessivo dell’individuo. Questa centralità avrebbe dovuto dare all’uomo lo stesso ruolo che ha il cuore nel corpo umano, cioè di motore nascosto ma indispensabile per la sua vita. Quindi l’iniziativa economica deve essere libera, ma non si dovrebbe svolgere in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana, come previsto dall’art. 41 della nostra Costituzione(1). Da ciò deriva che la tutela sanitaria nei luoghi di lavoro è un elemento fondamentale per il benessere del lavoratore. Possiamo riconoscere all’Italia il merito di aver tenuto in considerazione questo aspetto fin dagli anni ’50 (di là dai cardini imposti dalla Costituzione e dai Codici): aver emanato nel periodo 1955-56 due importanti decreti del Presidente della Repubblica è un merito 742 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 indiscutibile, anche per l’impegno richiesto e per la validità nel tempo di talune prescrizioni in essi contenute. Il difetto risiedeva nel fatto di non aver dato, fin da allora, i mezzi per esercitare un controllo capillare e sistematico sulle realtà produttive per verificare l’applicazione delle norme. In altri termini, pur avendo indicato sulla carta un sistema articolato di enti coinvolti (ricordiamo l’Ispettorato del Lavoro centrale e periferico, l’INAIL, l’ENPI, l’ANCC ed altri), in effetti questi enti operavano in modo estremamente diversificato sul territorio nazionale e non si era creata quella collaborazione con le forze sociali (soprattutto le rappresentanze delle imprese e dei lavoratori) per far sì che le norme vigenti diventassero effettivamente operative. Neppure l’emanazione dello Statuto dei Lavoratori nel 1970 e l’istituzione del Servizio Sanitario Nazionale (che avrebbe dovuto portare, con l’unificazione, nelle Unità Sanitarie Locali, di molti compiti degli enti prima elencati, ad una maggiore penetrazione territoriale) portò a risultati concreti e diffusi. Si è così giunti agli anni ’90 senza risultati eclatanti in termini di miglioramento della tutela della salute nei luoghi di lavoro, mentre nei dieci anni precedenti la Comunità Europea si era espressa in modo sempre più specifico attraverso l’emanazione di direttive qualificanti in questa direzione. Con il recepimento nel nostro ordinamento di queste direttive e di quelle che le hanno seguite negli ultimi venti anni, si è assistito ad un radicale mutamento dell’assetto normativo sulla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro e le imprese hanno dovuto modificare molti aspetti tecnici, organizzativi e funzionali. In concreto le nuove norme hanno prodotto il passaggio dall’approccio qualitativo, generico e generale, richiesto da buona parte della normativa precedente, ad un approccio quantitativo e selettivo, conferendo al datore di lavoro la responsabilità della valutazione dei rischi, in base alla quale lo stesso datore di lavoro deve individuare ed applicare le misure di tutela specifiche per le situazioni esistenti nei luoghi ove agiscono i suoi lavoratori. Nella Tabella I è riportata una sintesi dei passi principali della normativa. Il riscontro obiettivo di questa nuova impostazione è stato un’applicazione equa e generale della legge e soprattutto la riduzione di infortuni e malattie professionali. Gli adempimenti secondo i D.Lgs. 81/08 e 106/09 L’azienda ha gli stessi obblighi sostanziali che aveva per effetto delle normative precedenti con qualcuno in più di tipo organizzativo o formale. Tuttavia il campo di applicazione sana le carenze che potevano riscontrasi nelle normative precedenti: salvo casi molto circostanziati, l’applicazione della normativa è estesa a tutti i soggetti. Fra i lavoratori, infatti, sono esclusi solo gli addetti ai servizi domestici e familiari ed alcune tipologie di volontari, mentre le modalità di applicazione possono variare in relazione ad alcuni tipi di rapporti di lavoro. Fra le aziende non vi sono esclusioni complete, ma solo limitazioni all’applicabilità dettate soprattutto dalla specificità dei compiti istituzionali di alcune di esse (dalle Forze Armate alla Croce Rossa). Il fulcro della sicurezza aziendale è il “datore di lavoro” (2), che può delegare alcune funzioni ma nel rispetto di alcuni principi (sanciti dall’articolo 16). Resta un suo obbligo esclusivo la valutazione del rischio che, è bene ricordare, rappresenta la prima e fondamentale misura di tutela (articolo 15).Essa è, infatti, il pilastro portante dell’attuale normativa, dalla quale si sviluppa tutto il processo preventivo, secondo le seguenti fasi: 1. valutazione sistematica di tutti i rischi; 2. organizzazione dell’azienda nel campo della sicurezza; 3. stesura del documento sulla valutazione; 4. programmazione delle misure di tutela; 5. informazione e formazione dei lavoratori; 6. ripetizione della valutazione. (1) (2) “L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali.” [1] La definizione vigente di datore di lavoro è data dall’articolo 2, comma 1, del D.Lgs. 106/09. T.Valente - Gli adempimenti in tema di salute e sicurezza alla luce delle recenti normative TABELLA I - Principali norme emanate in Italia sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro dal secondo dopoguerra. Periodo Anni ’50 Anni ’70 Titolo Rif. Decreto del Presidente della Repubblica 27 Aprile 1955, n. 547 - “Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro”. [2] Decreto del Presidente della Repubblica 19 Marzo 1956, n. 303 - “Norme generali per l’igiene del lavoro”. [2] Legge 20 Maggio 1970, n. 300 - “Norme per la tutela della dignità dei lavoratori, della libertà sindacale nei luoghi di lavoro e norme sul collocamento” (noto come Statuto dei Lavoratori) [2] Legge 23 Dicembre 1978, n. 833 - “Istituzione del servizio sanitario nazionale”. Anni ’90 OGGI [3,4] Decreto Legislativo 15 Agosto 1991, n. 277 - “Attuazione delle Direttive n. 80/1107/CEE, n. 82/605/CEE, n. 83/477/CEE, n. 86/188/CEE e n. 88/642/CEE, in materia di protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da esposizione ad agenti chimici, fisici e biologici durante il lavoro, a norma dell’art. 7 Legge 30 Luglio 1990, n. 212” [2] Decreto Legislativo 19 Settembre 1994, n. 626 - “Attuazione delle Direttive 89/391/CEE, 89/654/CEE, 89/655/CEE, 89/656/CEE, 90/269/CEE, 90/270/CEE, 90/394/CEE e 90/679/CEE riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori durante il lavoro” [5] Decreto Legislativo 3 Agosto 2009, n. 106 - “Disposizioni integrative e correttive del Decreto Legislativo 9 Aprile 2008, n. 81, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro” [6] Questo rappresenta un loop che si ripete nel tempo secondo le previsioni di legge. Alcuni esempi di valutazione del rischio 1. Il rischio da agenti chimici [7, 8, 9] L’approccio preliminare della valutazione è rappresentato dall’individuazione degli agenti di rischio, cioè di quei pericoli derivanti dalla presenza, durante il lavoro, di agenti chimici che possono essere fonte di danno alla salute dei lavoratori. Essi sono definiti dall’art. 222 del Decreto Legislativo 81/08 (Titolo IX). Si notino subito due aspetti. Il fattore di rischio chimico è di origine concreta, materiale e non astratta: di base è l’agente chimico che costituisce il pericolo, per effetto delle sue caratteristiche intrinseche prima che per aspetti legati alla metodologia di lavoro. Inoltre, stabilito il primo punto, non si può prescindere dalla valutazione di questo rischio, qualunque sia l’attività interessata. La Scheda informativa in materia di sicurezza rappresenta il primo, forse il più importante, elemento di conoscenza che deve essere a disposizione del datore di lavoro per ricavare la maggior parte dei dati necessari per la stima preliminare dei rischi e di supporto per la scelta delle procedure di lavoro più adeguate. Tale documento, già richiamato da altri decreti, è stato meglio definito e trattato dal D.Lgs. 14/03/2003, n. 65 e dal D.M. 07/09/2002. Questa normativa si applica anche ai materiali utilizzati per la saldatura (metalli in forma massiva, leghe, gas compressi, ecc.). La scheda, redatta in lingua italiana, “deve permettere al datore di lavoro di determinare la presenza sul luogo di lavoro di qualsiasi agente chimico pericoloso e di valutare l’eventuale rischio alla salute e sicurezza dei lavoratori derivante dal loro uso”. Nell’ambito dei materiali per saldatura si deve certamente tener conto delle trasformazioni che possono avvenire durante il corretto uso del materiale, in particolare i fumi che si generano per effetto termico: tali fumi sono agenti chimici, ai quali i lavoratori saranno esposti, e nella scheda essi devono essere valutati sia sotto il profilo qualitativo che quantitativo che tossicologico. Per determinare quali-quantitativamente i fumi generati dai materiali impiegati nelle operazioni di saldatura sono state emanate le norme EN ISO 15011 (parti 1, 2, 3): la loro applicazione porta, in conclusione, alla definizione di un livello minimo di ventilazione localizzata nelle immediate vicinanze della saldatura. Dal punto di vista dell’utilizzatore si dovrà pretendere l’osservanza della normativa, sollecitando la trasmissione della scheda di sicurezza e verificando che la scheda sia, almeno formalmente, conforme ai requisiti di legge. Le informazioni contenute nella scheda, unite alle caratteristiche fisiche del preparato, dovranno essere integrate dalle modalità e quantità specifiche di impiego nelle varie lavorazioni, dalla durata e frequenza di esposizione, per giungere alla stima preliminare del rischio ed all’individuazione delle misure generali di tutela. Il rischio derivante da agenti chimici è in primo luogo legato alla possibilità di inalazione dell’agente stesso: certamente, come richiesto dalla legge, si dovrà anche tener conto di altri aspetti, ma la via di esposizione principale è quella che comporta l’introduzione dell’agente per via inalatoria. Ciò premesso, gli elementi fondamentali che consentono di dichiarare che un materiale è pericoloso per la salute e la sicurezza dei lavoratori in una specifica attività sono: • la possibilità di inalazione, • lo stato fisico, • la tossicità. La valutazione di questo rischio comporta la conoscenza dell’effettiva esposizione ad agenti chimici: essa deriva soprattutto dalla conoscenza particolare degli aspetti che stabiliscono il “contatto” del lavoratore con l’agente e delle modalità con cui si svolge, anche in Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 743 T.Valente - Gli adempimenti in tema di salute e sicurezza alla luce delle recenti normative termini temporali, questo contatto. Infatti un materiale può subire delle trasformazioni (come nella saldatura), generando altri agenti aventi caratteristiche diverse da quelle originali. Le trasformazioni possono essere effettuate tramite macchine (esempio: saldatura o taglio automatici) nelle quali il lavoratore agisce solo da controllore “a distanza”, senza un intervento diretto. In altri casi è richiesta la sua presenza in prossimità della lavorazione o il suo diretto intervento (saldatura o taglio manuali) o manipolazione dei materiali; la posizione che può assumere il lavoratore può essere diversa da caso a caso. Un altro aspetto importante è l’ambiente ove si svolgono le lavorazioni, la sua struttura, le sue dimensioni, le aperture, la presenza di altri lavoratori (che svolgono la stessa o altre attività), oltre alle misure generali di tutela già previste. Tuttavia, l’elemento forse più rilevante nella valutazione del rischio è la durata dell’esposizione(3), intesa come periodo nell’arco della giornata nel quale si può essere esposti ad un certo livello (da determinare) di quello specifico rischio (cioè a quello specifico agente chimico), ma anche la ripetitività (frequenza giornaliera/settimanale/mensile) di quell’accadimento. In sintesi, come indicato dall’articolo 223 del D.Lgs. 81/08 modificato dal D.Lgs. 106/09, la valutazione del rischio chimico deriva dal livello di esposizione. Il livello di esposizione si determina, non si stima. Anzi, considerate le imposizioni metodologiche richieste dalla legge (uso di metodiche standardizzate), la determinazione deve essere particolarmente accurata e quindi la valutazione analitica dell’esposizione può essere complessa ed onerosa. Per i fumi di saldatura, l’interruzione del processo valutativo in base ad una semplice stima sembra percorribile solo in qualche situazione e soprattutto quando nella formazione del giudizio è predominante la saltuarietà della lavorazione. 2. Il rischio da agenti fisici [10, 11] Il Titolo VIII del D.Lgs. 81/08 tratta dell’esposizione a rumore, a vibrazioni, a radiazioni ottiche ed a campi elettromagnetici, tutti agenti che sono presenti nelle lavorazioni di saldatura. Per quanto riguarda il rumore, la nuova normativa, che ha aggiornato quella contenuta nel D.Lgs. 277/91, riporta due indicatori per valutare l’entità del rischio: il “livello di esposizione giornaliera al rumore” (LEX,8h) e la “pressione acustica di picco” (ppeak). Il primo è definito come il “valore medio, ponderato in funzione del tempo, dei livelli di esposizione al rumore per una giornata lavorativa nominale di otto ore”, definito dalla norma internazionale ISO 1999:1990 punto 3.6. Esso si riferisce a tutti i rumori sul lavoro, incluso il “rumore impulsivo”. Per esposizioni variabili nei diversi giorni della settimana, si può utilizzare l’esposizione settimanale. La pressione acustica di picco è definita come “il valore massimo della pressione acustica istantanea ponderata in frequenza «C»”. Nella Tabella II sono riportati i valori limite per l’esposizione al rumore e gli adempimenti richiesti al datore di lavoro nel caso di superamento dei livelli di esposizione. Pertanto siamo di fronte ad un abbassamento più o meno significativo, in termini numerici, delle singole soglie preventive, ma anche ad un’estensione dei parametri da controllare e rispettare ed alle azioni da eseguire, compensata dalla possibilità di tener conto, ma solo per il rispetto del valore limite, dell’abbattimento dovuto ai dispositivi di protezione individuale adottati dal datore di lavoro consultando i rappresentanti dei lavoratori (il datore di lavoro è inoltre tenuto alla verifica dell’efficacia dei dispositivi di protezione individuale dell’udito). Inoltre nella nuova situazione sarà più difficile affermare senza misure che un lavoratore non è esposto a rumore, cioè ad un livello inferiore a 80 dB(A), perché si dovrà tener conto anche dei rumori impulsivi che sono difficilmente valutabili senza misure estese nel tempo. La determinazione accurata (richiesta dalla normativa) dei L EX,8h può essere quasi impossibile con il metodo della campionatura nei casi in cui il ciclo lavorativo non sia ben definito e costante (ad esempio, per i manutentori, nelle officine, nella cantieristica, ecc.): in questi casi sarà obbligatorio procedere a misure (3) Oltretutto si deve ricordare che i parametri di valutazione (valori limite) sono riferiti ad un definito periodo di esposizione. TABELLA II - Criterio di valutazione dell'esposizione a rischio da rumore negli ambienti di lavoro. Esposizione LEX,8h Intervento ppeak > 80 dB(A) o 135 dB(C) Valore inferiore di azione. Il datore di lavoro mette a disposizione dei lavoratori dispositivi di protezione individuale dell’udito. Informazione dei lavoratori sui rischi e la loro valutazione, sulle misure adottate, sui mezzi individuali di protezione, sul controllo sanitario (che non è obbligatorio, ma su richiesta). ≥ 85 dB(A) o 137 dB(C) Valore superiore di azione. Elabora ed applica un programma di misure tecniche e organizzative volte a ridurre l’esposizione al rumore. I luoghi di lavoro sono indicati da appositi segnali e le aree sono delimitate e l’accesso alle stesse è limitato (se tecnicamente possibile e giustificato). Il datore di lavoro fa tutto il possibile per assicurare che vengano indossati i dispositivi di protezione individuale dell’udito. Sorveglianza sanitaria. ≥ 87 dB(A) o 140 dB(C) Valore limite di esposizione. Il datore di lavoro adotta misure immediate per riportare l’esposizione al di sotto dei valori limite di esposizione e modifica le misure di protezione e di prevenzione. 744 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 T.Valente - Gli adempimenti in tema di salute e sicurezza alla luce delle recenti normative su lunghi periodi ed in modo statisticamente affidabile. In sintesi la nuova normativa richiede un maggior impegno in termini di misurazione, ma in compenso non sono più richieste le comunicazioni agli organi di vigilanza e la tenuta di particolari registri. La valutazione dell’esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti da vibrazioni meccaniche era stato trattato in modo superficiale dalla normativa preesistente. Analizzando le valutazioni del rischio-vibrazioni che si trovano nelle aziende, si nota che molte di esse sono una mera descrizione degli adempimenti formali richiesti dalla normativa stessa ed una elencazione di dati estratti da documenti o da siti internet, senza una reale disamina del problema aziendale ed una quantificazione del livello di esposizione. Molti devono aver pensato che comunque, anche se le macchine o attrezzature non sono in grado di rispettare il valore limite, l’obbligo del rispetto dello stesso era posticipato. Ciò non è più vero, ma soprattutto è vigente l’obbligo di informazione e formazione dei lavoratori e della sorveglianza sanitaria (articoli 184, 185, 203 e 204) e così pure per l’adozione delle misure di tutela. In ogni caso nell’acquisto delle attrezzature messe a disposizione dei lavoratori si deve tener conto che, se esse espongono un lavoratore ad una accelerazione superiore ai valori limite di esposizione, il datore di lavoro è tenuto a prendere “misure immediate per riportare l’esposizione al di sotto di questo valore”. Talora si sente dire da qualche datore di lavoro che, se una attrezzatura è immessa regolarmente sul mercato e risponde alle norme tecniche, essa non dovrebbe necessitare di ulteriori valutazioni. Non bisogna confondere quelle che sono norme sulla sicurezza della attrezzatura con l’uso che se ne fa. È come se dicessimo che una automobile non può produrre danni solo perché è stata omologata: su tutte le strade pubbliche sono imposti limiti di velocità, indipendentemente dalla potenzialità del motore di superarli. Pertanto si deve provvedere ad applicare correttamente la strategia di valutazione indicata dalla norma ed adottare i provvedimenti necessari. Le lavorazioni di saldatura e quelle con- nesse non sono esenti da vibrazioni; anzi in certi casi si possono verificare livelli di accelerazione importanti ed è necessaria una accurata analisi della situazione. Non trattiamo in questo contesto l’esposizione a radiazioni ottiche artificiali ed a campi elettromagnetici, che entreranno in vigore fra qualche tempo, ma non dimentichiamo che anche questi fattori di rischio possono essere presenti nelle lavorazioni di saldatura. 3. Altri rischi Il datore di lavoro è tenuto a valutare tutti i rischi; vediamo le esatte parole riportate dalla normativa vigente (articolo 28, comma 1 del D.Lgs. 81/08 modificato dal D.Lgs. 106/09). “La valutazione di cui all’articolo 17, comma 1, lettera a), anche nella scelta delle attrezzature di lavoro e delle sostanze o dei preparati chimici impiegati, nonché nella sistemazione dei luoghi di lavoro, deve riguardare tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, ivi compresi quelli riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari, tra cui anche quelli collegati allo stress lavoro-correlato, s e c o n d o i c o n t e n u t i d e l l ’ a c c o rd o europeo dell’8 Ottobre 2004, e quelli riguardanti le lavoratrici in stato di grav i d a n z a , s e c o n d o q u a n t o p re v i s t o dal Decreto Legislativo 26 Marzo 2001, n. 151, nonché quelli connessi alle differenze di genere, all’età, alla provenienza da altri Paesi e quelli connessi alla specifica tipologia contrattuale attraverso cui viene resa la prestazione di lavoro” [6]. Ad esempio sarà necessario valutare i rischi per la sicurezza, quelli da movimentazione manuale dei carichi e così via, tenendo conto delle lavoratrici in stato di gravidanza, delle differenze di genere, di età, di etnìa. Ma l’aspetto che ha maggiormente preoccupato in questi ultimi mesi i datori di lavoro è la valutazione del rischio “stress lavoro-correlato”. A nostro parere, a parte attendere fino al 1° Agosto 2010 l’emanazione delle procedure standardizzate previste dalla normativa (comma 1-bis (4) ), tale valutazione non poteva essere omessa anche per effetto del D.Lgs. 626/94 (che parlava di “tutti i rischi”). L’estensione del dettato della norma può essere motivato con l’oppor- tunità di dare piena consapevolezza al datore di lavoro dell’ampiezza e della capillarità della valutazione che deve eseguire. Peraltro, salvo sorprese da parte della Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro, non si ritiene che la valutazione stress lavorocorrelato debba essere particolarmente approfondita, coinvolgendo in modo diffuso, come da qualche parte si è detto, psicologi del lavoro. In prima istanza si dovrebbe fare un’analisi delle situazioni ambientali, organizzative e procedurali del lavoro (sommatoria di fattori di disagio ambientale e/o climatico, della pesantezza di turni di lavoro e delle trasferte, dei carichi intellettuali, ecc.), per verificare l’esistenza del problema. Solo in una seconda fase, riscontrata la presenza del problema, si dovrebbe affrontare una analisi più approndita attraverso metodiche consolidate. In nessun caso si dovrebbe arrivare alla richiesta di quantificazioni analitiche, che sono spesso molto soggettive ed aleatorie. I risultati dell’evoluzione normativa Posto che le valutazioni dei rischi siano state sviluppate dai datori di lavoro in maniera puntuale, seguendo procedure di cui si è voluto dare solo un esempio in precedenza, si tratta di verificare se la loro applicazione abbia, fino ad ora, risposto alle motivazioni per le quali è stata emanata, cioè raggiungere un elevato livello di sicurezza ed una equità di trattamento delle aziende. Dobbiamo quindi rispondere al seguente quesito: è stata finalmente raggiunta quella parità di condizioni nelle imprese, sul territorio nazionale e nei confronti internazionali, che costano spesso in termini di competitività? Sotto questo profilo la normativa sembra aver colto alcuni dei suoi obiettivi primari, grazie alla riduzione degli infortuni e delle malattie professionali tradizionali nei Paesi europei in cui è stata applicata. (4) “1-bis. La valutazione dello stress lavoro-correlato di cui al comma 1 è effettuata nel rispetto delle indicazioni di cui all’articolo 6, comma 8, lettera m-quater, e il relativo obbligo decorre dalla elaborazione delle predette indicazioni e comunque, anche in difetto di tale elaborazione, a far data dal 1° Agosto 2010”. Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 745 T.Valente - Gli adempimenti in tema di salute e sicurezza alla luce delle recenti normative Invece è discutibile che si sia raggiunto un alto livello di omogeneità non solo fra gli Stati membri dell’UE, ma anche all’interno del nostro Stato. La motivazione per la disomogeneità fra gli Stati è che, salvo le verifiche periodiche richieste dall’UE, non vi sono modalità omologhe di vigilanza all’interno degli stessi e quindi a seconda della maggiore o minore organizzazione della vigilanza si hanno risultati differenti. Purtroppo è doloroso riconoscere che anche all’interno del nostro Paese esistono modalità diverse di percezione del problema ed in gran parte ciò dipende dalla organizzazione ed efficienza della vigilanza. Ammesso che gli obblighi previsti dalla normativa siano stati assolti dalle imprese, sorgono alcuni quesiti ai quali sarebbe opportuno rispondere. Qual è l’entità dei costi che hanno sopportato le aziende? I risultati, a parte gli obblighi morali, sono stati pari agli investimenti? Non tutte queste risposte sono pienamente positive, ma si tratta di un percorso lungo che darà risultati completi solo a distanza di tempo. Per ora limitiamoci a progettare un miglioramento continuo delle condizioni di lavoro perché nel tempo solo le i m p r e s e c h e s a p r a nno ope ra re ne i termini previsti dalle leggi e dalle norme tecniche riusciranno a mantenere un ruolo di rilievo nella società. Bibliografia [1] [2] http://www.governo.it/Governo/Costituzione/principi.html. Lepore M.: «La normativa essenziale di sicurezza e salute sul luogo di lavoro», XVII ed., 2009 - EPC Libri. [3] Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana - Serie Generale - n° 360 del 28-12-1978. [4] http://www.datalexis.net/sanita/normativainevidenza/L833_1978.pdf. [5] Supplemento Ordinario n. 141 della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 265 del 12 Novembre 1994. [6] Supplemento Ordinario n. 142/1 della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana - Serie Generale n. 180 del 5 Agosto 2009. [7] Valente T.: «I valori limite di esposizione professionale: significato ed applicazione in saldatura», Rivista Italiana della Saldatura, N. 2/2005, pp. 257-258. [8] Valente T.: «Valutazione del rischio chimico: l’approccio sistematico e metodologico», Rivista Italiana della Saldatura, N. 3/2005, pp. 357-364. [9] Valente T.: « Determinazione e valutazione dei fumi emessi durante la saldatura e taglio delle lamiere primerizzate e loro impatto sulla salute e sull’ambiente», Rivista Italiana della Saldatura, N. 2/2006, pp. 221-225. [10] Valente T.: « Aggiornamento normativo in tema di esposizione al rumore», Rivista Italiana della Saldatura, N. 4/2006, pp. 569-570. [11] Traversa F., Valente T., Debarbieri N.: « Agenti fisici (rumore, radiazioni e microclima) e salute in saldatura», Rivista Italiana della Saldatura, N. 1/2007, pp. 53-63. Teresio VALENTE, Professore Associato di Igiene Industriale della Scuola di Specializzazione in Medicina del Lavoro dell’Università di Genova. Ha partecipato a diversi programmi di ricerca finanziati da organismi nazionali ed internazionali. Membro del CEN TC121/SC 9 e della Commissione “Saldature” dell’ UNI. Coordinatore del Comitato Igiene del Lavoro dell’Associazione Italiana Addetti Sicurezza (AIAS). ALCUNE NOTE PER L’UTILIZZO CORRETTO DELLE UNITÀ DI MISURA DEL SISTEMA INTERNAZIONALE SI - I nomi delle unità di misura vanno sempre scritti in carattere minuscolo, privi di accenti o altri segni grafici. - I nomi delle unità di misura non hanno plurale eccetto: metro, kilogrammo, secondo, candela, radiante. - I simboli delle unità di misura devono essere scritti in minuscolo tranne quelli derivanti da nomi propri di persona che vanno scritti con la prima lettera maiuscola. L'unica eccezione è permessa per il litro dove è accettabile sia la “l” minuscola che la “L” maiuscola. - I simboli non devono essere seguiti dal punto, salvo che si trovino a fine periodo. - I simboli devono sempre seguire i valori numerici. - Il prodotto di due o più unità va indicato con un punto a metà altezza o con un piccolo spazio tra i simboli. - Il quoziente tra due unità va indicato con una barra obliqua o con esponenti negativi. - L'unità se non accompagna la relativa misura deve essere espressa con il suo nome e non con il simbolo. 746 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 Soluzioni accurate per un mercato in continua evoluzione. Per Rivoira le richieste di ogni singolo cliente diventano una sfida: progettiamo e proponiamo la soluzione su misura, in base alle specifiche esigenze produttive e di processo. LaserStar™: la nostra linea di prodotti si conforma perfettamente ai più elevati standard di qualità richiesti dai principali costruttori di impianti laser e plasma. StarGas™: saldare è un’arte e, per questo, mettiamo a vostra disposizione le nostre migliori miscele, realizzate in collaborazione con il nostro Laboratorio di Sviluppo e Ricerca, per scegliere quella più adatta alle vostre esigenze. Impiantistica: per Rivoira “sicurezza” è la parola d’ordine; la nostra missione è assicurarla con tutta la flessibilità di cui il cliente ha bisogno, grazie a soluzioni sempre altamente personalizzate. Rivoira S.p.A. - Gruppo Praxair Tel. 199.133.133* - Fax 800.849.428 [email protected] * il costo della chiamata è determinato dall’operatore utilizzato. www.rivoiragas.it Rivoira: da quasi 100 anni a sostegno della vostra crescita. 5 * #* " *& % ( * 0 ' "' $ / 0 0 4 1" $ & & 5 "&3 "$)5 L aPVU KP , 6 5 90 : 6 *7& 5 ; 0 " . "650 8": /"7 L S 3"*P Y (W H ZV Z L Y N WYV P V Y L ] *»u X\HUKV UH \ ZVSV NNPKP VNPH S H [ ]HU H[LJUV Y[\[[P ] L U\V [HUVW -VYK U Y` KP]L /LU 0556=(A065, 7,9*647,;,9, :63<A0650,;,*5636.0,:7,*0(30:;0*/, 7,9 3( 9079,:( *647,;0;0=( 7,9 03 40.3069(4,5;6 +,0 796+6;;0 , +,0 796*,::0 , 3»())(;;04,5;6 +,0 *6:;0 ,ZWVZP[VYP LVS[YLTHYJOPYHWWYLZLU[H[P :,405(9079(;0*0L *65=,.50 PUJVSSHIVYHaPVULJVUWYPTHYPL9LHS[nW\IISPJOLLWYP]H[L +,+0*(;((+,*0:690 ,9,:765:()030 796.,;;(A065,90*,9*(,:=03<776<--0*06;,*50*640:<9, *65;963368<(30;±,;,:;05.796+<A065,4(5<;,5A065,,5,9.@ 4(5(.,9+0(A0,5+,+,33,¸-030,9,¹! (<;646;0=,(,96:7(*,+,-,5*, (=065(=(3@(*/;9(03>(@ JODPMMBCPSB[JPOFDPO DPOJMQBUSPDJOJPEJ ;PH[[LUKPHTV Previsione della resistenza a fatica di giunzioni saldate di piccolo spessore con il metodo del gradiente implicito R. Tovo * P. Livieri * Sommario / Summary Nella presente memoria si affronta il problema del comportamento a fatica delle giunzioni saldate di piccolo spessore con il metodo del gradiente implicito. Le saldature sono state disegnate con un CAD tridimensionale e successivamente analizzate con gli elementi finiti, esattamente con la stessa procedura numerica messa a punto in precedenza per le giunzioni saldate di grosso spessore. Al fine di determinare le curve di Woehler delle varie serie sperimentali tratte dalla letteratura, sarà fatto riferimento o ad un criterio di resistenza monoassiale o ad un criterio di fatica multiassiale capace di valutare in modo più efficiente l’effetto di uno stato tensionale complesso mantenendo per il materiale un comportamento lineare elastico. La zona di innesco del difetto per fatica è valutata automaticamente dalla procedura di calcolo che, in via indiretta, restituisce la curva di Woehler del particolare in esame. L’applicazione della procedura di calcolo ad alcune serie sperimentali prese dalla letteratura e realizzate con lamiere di 2 mm di spessore fa presagire che il metodo del gradiente implicito possa essere applicato per la verifica dei giunti saldati indipendentemente dalla dimensione del piatto principale e dalla forma del cordone di saldatura. * In this paper the fatigue behaviour of thin walled welded structure is investigated. A general fatigue procedure is proposed by means of an implicit gradient approach by assuming exactly the same procedure considered for thick joints. All the welds were considered as three dimensional joints and the critical point turns out from the analysis and it is not assumed a priori. In more complex details a proper multiaxial criterion shall take into account of stress complexity too. The fatigue behaviour of thin steel joints taken from the literature was analysed by means of the implicit gradient approach. The Woehler curve of such a series was evaluated and the experimental points fall into the theoretically assessed scatter band. Keywords: Arc welding; computation; fatigue life; fatigue strength; finite element analysis; prediction; reinforcement; sheet; T joints; thickness; thin; welded joints. Dipartimento di Ingegneria - Università di Ferrara. Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 749 R.Tovo e P. Livieri - Previsione della resistenza a fatica di giunzioni saldate di piccolo spessore con il metodo del gradiente implicito 1. Introduzione La verifica a fatica di componenti saldati può essere eseguita senza mezzi di calcolo particolarmente sofisticati seguendo quanto indicato dall’Eurocodice 3 poiché tale normativa mette a disposizione del progettista le curve di Woehler di alcuni dettagli strutturali nel campo della vita a fatica da 10 4 cicli a 10 8 cicli. Se il componente in esame risulta simile a uno dei dettagli proposti dall’Eurocodice, basterà correggere la tensione nominale, che identifica la classe del giunto, con una funzione di penalità che tiene in considerazione lo spessore del piatto principale. Tale correzione è necessaria poiché, dal punto di vista sperimentale, si è osservato che due giunti geometricamente simili ma di dimensioni assolute diverse presentano una resistenza a fatica, in termini di tensione nominale, dipendente dallo spessore delle lamiere che compongono il giunto stesso (effetto scala). Lo spessore di “cut-off thickness” dipende dalla normativa di riferimento e oscilla fra i 13 e i 25 mm [1, 2]. Un’ampia discussione sull’effetto scala di giunzioni saldate in acciaio con spessore variabile da 2 a 6 mm è stata presentata da Gurney [3], il quale ha applicato la meccanica della frattura per interpretare la diversa risposta a fatica in funzione dello spessore del piatto principale. Dal punto di vista scientifico rimane aperta la discussione su quale grandezza fisica debba essere controllata per riuscire a comandare l’effetto scala senza dover necessariamente cambiare il tipo di approccio o prevedere delle modifiche al variare dello spessore dei giunti. Ad esempio, il problema dell’effetto scala può essere risolto senza far ricorso ad una fittizia penalizzazione della resistenza in funzione dello spessore se la procedura fa riferimento al campo di tensione locale nella zona di innesco e propagazione del difetto per fatica. L’approccio basato sui Notch Stress Intensity Factors [4] è, ad esempio, capace di pre- 750 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 vedere la resistenza a fatica dei giunti saldati di grosso spessore evitando l’introduzione di una funzione di penalità a vantaggio della definizione di una banda di dispersione valida per ogni tipologia di giunzione distinguendo, al più, la resistenza a fatica dal tipo di materiale: giunzioni in acciaio o giunzioni in lega di alluminio [5]. Tuttavia, quando si raggiungono spessori molto piccoli nell’ordine di qualche millimetro, anche i metodi locali possono trovare delle limitazioni legate, per esempio, all’elevato valore raggiunto dalla tensione nominale in relazione alle caratteristiche di resistenza statica del materiale [6, 7]. In alcuni recenti lavori gli autori [8, 9] hanno proposto il metodo del gradiente implicito applicato alla verifica a fatica di giunzioni saldate ad arco con rotture al piede o alla radice del cordone di saldatura mantenendo un comportamento lineare elastico del materiale e assumendo nullo il raggio di raccordo dei cordoni di saldatura. Tale approccio è congruente con l’inquadramento (NSIF) per l’analisi del comportamento a fatica, ma al contempo adatto all’impiego per un computo interamente numerico del problema della resistenza a fatica indipendentemente dalla complessità del giunto senza assumere a priori il punto di innesco del difetto. Uno dei vantaggi offerti dal metodo del gradiente implicito, qualora lo stato tensionale in prossimità del punto di innesco sia governato fondamentalmente dal modo I di apertura, è quello di essere capace di riportare la verifica a fatica al computo di un valore efficace della tensione valutabile con strumenti di calcolo automatico avvalendosi di solutori agli elementi finiti [10]. Tuttavia, quando la storia di carico è complessa (fatica multiassiale) o nel punto di innesco della cricca per fatica lo stato di sollecitazione non sia riconducibile al solo modo I, per aumentare la precisione di calcolo è necessario far ricorso a un criterio di resistenza multiassiale [11]. In tale caso, il calcolo della tensione efficace viene sostituito dal computo, punto per punto, del coefficiente di sicurezza che tiene in considerazione lo stato di tensione attraverso il computo di invarianti tensionali. Dal punto di vista ingegneristico, potrebbe risultare interessante se il metodo del gradiente implicito fosse estendibile anche alle saldature di piccolo spessore, potendo mantenere, in prima approssimazione, un comportamento lineare elastico del materiale e sollevando il progettista dal dover apportare delle semplificazioni di tipo geometrico o modifiche alla procedura di calcolo dipendenti dallo spessore del giunto. Si pensi, ad esempio, al metodo del raggio fittizio di un 1 mm proposto da Radaj [12] che, nel caso delle giunzioni sottili, viene ridotto fino a 0.05 mm con una conseguente nuova definizione della curva di resistenza [13]. Lo scopo del presente lavoro è quello di analizzare, con il metodo del gradiente implicito, giunzioni saldate di piccolo spessore mantenendo esattamente inalterato l’algoritmo di calcolo messo a punto in precedenza per le giunzioni saldate di medio e grosso spessore [8 e 9]. Infatti, se la procedura proposta è efficiente, essa dovrebbe essere applicata a tutte le tipologie di giunzioni saldate senza apportare alcuna modifica. Le giunzioni di piccolo spessore saranno considerate come dei componenti strutturali tridimensionali senza apportare nessuna modifica alla geometria. Infine, saranno mostrati i risultati ottenuti su alcune serie di giunzioni saldate prese dalla letteratura con spessore di 2 mm, mantenendo per il materiale un comportamento strettamente lineare elastico imponendo al piede o alla radice dei cordoni un raggio nullo di raccordo. 2. Il metodo del gradiente implicito per le giunzioni saldate in acciaio Nei corpi con intagli a spigolo vivo l’ipotesi di materiale lineare elastico, come ben noto, porta ad avere campi di tensione singolari in corrispondenza dell’apice intaglio [14]. Il metodo del gradiente implicito, applicato di recente alla progettazione meccanica, è capace di trasformare un campo tensionale preso a riferimento (tensione equivalente locale) in un campo di tensione continuo (tensione equivalente non-locale) in modo da rendere possibile l’applicazione di tutti quei criteri di resistenza che necessitano di un campo tensionale regolare [8, 9]. Il materiale è considerato omogeneo, isotropo e a comportamento lineare elastico, nell’ipotesi di poter trascurare, in questa prima fase, comportamenti non-lineari R.Tovo e P. Livieri - Previsione della resistenza a fatica di giunzioni saldate di piccolo spessore con il metodo del gradiente implicito rotture al piede rotture alla radice Curva di progetto per particolari tagliati all’ossitaglio automatico (Eurocodice 3) cicli a rottura N Figura 1 - Banda di dispersione per giunzioni saldate ad arco in acciaio di grosso spessore in termini di tensione efficace massima ottenuta con il metodo del gradiente implicito [8, 9]. Banda di dispersione relativa al valore medio ± 2 deviazioni standard (R: rapporto di ciclo). del materiale nel campo della resistenza a medio e alto numero di cicli [7]. Assunta, in prima approssimazione, la tensione principale massima come parametro per il danneggiamento a fatica, con il metodo del gradiente implicito si definisce una tensione efficace σeff il cui valore massimo può essere messo direttamente a confronto con un limite dipendente dal solo materiale. Senza entrare nel dettaglio la tensione efficace σeff può essere calcolata risolvendo un’equazione differenziale di Helmholz in tutto il volume V del componente imponendo come condizioni al bordo le condizioni di Neumann (∇σeff · n=0 su tutto ∂V) [15]: pale e degli irrigidimenti delle serie sperimentali riportati nella Figura 1 variavano da 3 a 100 mm. Il valore della pendenza della curva di Woehler risulta pari a 3 ed il valore di riferimento a 2·10 6 cicli al 97.7% di probabilità di sopravvivenza è di 151 MPa. La banda di dispersione è stata calcolata dopo aver stimato che per le saldature in acciaio c assume un valore di 0.2 mm [8].Tale banda di dispersione è espressa in termini di variazione della tensione equivalente non locale massima Δσeff, max. Nel caso di saldature a croce o a T con cordone continuo, la (1) può essere risolta anche con analisi bidimensionali in quanto risulta lecito, almeno in una zona centrale del giunto, supporre nullo il gradiente tensionale nella direzione della larghezza. Nel presente lavoro, invece, tutte le analisi strutturali sono state eseguite su modelli tridimensionali con l’impiego del software Comsol. Nella Figura 1 è possibile anche osservare che la curva di progetto proposta dall’Eurocodice 3 [1] per i particolari tagliati all’ossitaglio automatico, ossia la resistenza di un materiale alterato da un processo termico ma senza ulteriori effetti geometrici, presenta una classe di resistenza (140 MPa a 2·10 6 ) di poco inferiore al valore ottenuto per una probabilità di sopravvivenza del 97.7% (151 MPa). Si può quindi affermare che le giunzioni saldate, indipendentemente dalla loro forma, se sollecitate principalmente a modo I, ricadono all’interno di una stessa classe, quantificabile in circa 150 MPa con pendenza fra 10 4 e 5·10 6 cicli pari a 3. Nei casi in cui lo stato tensionale sia complesso o la storia di carico preveda una variazione dei carichi esterni che imponga localmente una storia di carico multiassiale, per migliorare la precisione di calcolo data dalla banda di dispersione della Figura 1 (specialmente in presenza di una sollecitazione di taglio) è necessario il ricorso ad un criterio di danneggiamento multiassiale. (1) dove c è un parametro intrinseco legato al materiale in esame e avente le dimensioni fisiche di una lunghezza, ∇ 2 è l’operatore di Laplace e σeq è la tensione equivalente locale ritenuta responsabile del danneggiamento del materiale (per una trattazione più approfondita del problema si rimanda rispettivamente a [8 e 9]). Il parametro c è legato in modo univoco alla lunghezza intrinseca a0 di El Haddad et al. [16]; nel caso di tensione efficace ottenuta dalla tensione principale massima il legame fra c ed a0 è di tipo lineare: c = 0.54·a0. Con queste ipotesi, utilizzando diverse serie di dati sperimentali prese dalla letteratura, è stato possibile tracciare una banda di dispersione per le saldature di grosso spessore nel campo della vita a termine fra 104 e 5·106 cicli riportata nella Figura 1. Gli spessori del piatto princi- Giunto con irrigidimento longitudinale sollecitato a trazione Giunto a T sollecitato a flessione Giunto con irrigidimento ottenuto con un profilo RHS sollecitato a trazione Giunto a croce a cordone non portante sollecitato a trazione Figura 2 - Geometrie delle saldature di piccolo spessore analizzate con il metodo del gradiente implicito (lo spessore del piatto principale e degli irrigidimenti è pari in tutti i casi a 2 mm; per i dettagli geometrici si rimanda al riferimento [3]). Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 751 R.Tovo e P. Livieri - Previsione della resistenza a fatica di giunzioni saldate di piccolo spessore con il metodo del gradiente implicito Definito ρ come il rapporto fra la tensione idrostatica e la tensione di von Mises, è stata proposta in [11] una procedura di calcolo per storie di carico in fase che restituisce, in funzione di ρ, sia il valore della tensione equivalente nonlocale di von Mises per vite a fatica pari a 5·106 cicli, che il valore della pendenza della curva di Woehler nel campo della vita a termine. Tale pendenza varia da 3 (presenza di modo I predominante) a 5 (presenza di modo III predominante). Il vantaggio del metodo del gradiente implicito è quello di poter studiare l’effetto indotto dalla multiassialità tensionale legata a storie di carico complesse in prossimità del piede o della radice dei cordoni di saldatura proprio laddove si hanno le singolarità del campo di tensione. Giunti di spessore da 6 a 100 mm Riferimento Gurney, 1997 cicli a rottura N 3. Previsione della resistenza a fatica di giunzioni sottili in acciaio Nel presente punto verranno analizzate quattro serie sperimentali di giunzioni saldate in acciaio tratte dalla letteratura aventi spessore del piatto principale pari a 2 mm. Le prove sperimentali sono state presentate in modo molto dettagliato da Gurney [3] assieme ad altre prove sperimentali relative a giunzioni aventi spessore di 6 mm già analizzate con il metodo del gradiente implicito per la definizione della banda di dispersione della Figura 1. La prima serie è relativa ad un giunto con irrigidimento longitudinale, la seconda ad un giunto a T, la terza fa riferimento ad una giunzione dove l’irrigidimento è stato ottenuto con un profilo tubolare tipo RSH, mentre nella quarta serie si considera un classico giunto a croce a cordone non portante. Ad esclusione della giunzione a T, che è stata sollecitata a flessione, nelle altre prove i giunti sono stati sollecitati a trazione semplice. La Figura 2 riporta la geometria delle quattro serie analizzate. Con riferimento ai Notch Stress Intensity Factors, in [17] la giunzione sollecitata a flessione ed il giunto a croce erano già stati esaminati in termini di variazione di ΔK1. Il valore del parametro di campo lineare elastico ΔK1, in funzione della geome- 752 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 Figura 3 - Giunti in acciaio: ΔK1 in funzione della vita a fatica. Banda di dispersione relativa al valore medio ± 2 deviazioni standard, calcolata sui giunti con 6 ≤ t ≤100 mm [4, 5]. Rapporto di ciclo R ≈ 0. nominale, t è lo spessore del giunto e, infine, k1 è un fattore di forma, funzione di alcuni rapporti dimensionali [4 e 5]. La resistenza a fatica di giunti con irrigidimenti trasversali di geometria assai diversa (spessore delle piastre principali tria del giunto, può essere espresso nella forma [4]: ΔK1 = k1 Δσn t1-λ1 (2) dove Δσn è la variazione della tensione Banda di dispersione giunti di grosso spessore cicli a rottura N Figura 4 - Verifica della resistenza a fatica di due giunti saldati in acciaio con il metodo del gradiente implicito. Banda di dispersione relativa al valore medio ± 2 deviazioni standard (dati sperimentali da [3], R: rapporto di ciclo). R.Tovo e P. Livieri - Previsione della resistenza a fatica di giunzioni saldate di piccolo spessore con il metodo del gradiente implicito cicli a rottura N Figura 5 - Previsione della resistenza a fatica, in termini di tensione nominale, per un giunto saldato in acciaio con irrigidimento longitudinale applicando il metodo del gradiente implicito. Banda di dispersione relativa al valore medio ± 2 deviazioni standard (dati sperimentali da [3], rapporto di ciclo R=0). variabile tra 6 e 100 mm e larghezza degli irrigidimenti tra 3 e 200 mm) è stata sintetizzata in un’unica banda di dispersione dipendente dal solo ΔK 1 [4 e 5]. Tuttavia, la precedente analisi riportata in [17] mostrava che nel caso di giunti di piccolo spessore i punti sperimentali relativi al giunto a croce uscivano dalla banda in ΔK 1 come evidenziato nella Figura 3, mentre quelli relativi al giunto sollecitato a flessione cadevano perfettamente all’interno della banda. Quando lo spessore è piccolo, il comportamento sembra controverso e il parametro ΔK1 da solo non è capace di prevedere correttamente la vita a fatica dei giunti. cicli a rottura N Figura 6 - Previsione della resistenza a fatica, in termini di tensione nominale, per un giunto saldato in acciaio a T applicando il metodo del gradiente implicito. Banda di dispersione relativa al valore medio ± 2 deviazioni standard (dati sperimentali da [3], rapporto di ciclo R=0.1). La banda di dispersione riportata nella Figura 1 è espressa in funzione della variazione della tensione efficace σeff ed è stata calcolata per giunti di elevato spessore; se il metodo del gradiente implicito fosse capace di cogliere appieno il fenomeno dell’effetto scala, esso dovrebbe valere, indipendentemente dallo spessore del giunto saldato, da pochi decimi di millimetro fino a giunti di alcuni centimetri di spessore. Utilizzando i modelli tridimensionali della Figura 2, in questa sede, dapprima verrà eseguita una analisi FEM lineare elastica per valutare lo stato tensionale in ogni punto del giunto, successivamente, con l’ausilio della stessa mesh utilizzata per il calcolo tensionale, verrà risolta l’equazione differenziale (1) ottenendo, in tutti i punti della mesh, il valore della tensione efficace σeff senza incorrere in problemi di singolarità tensionale. I risultati di una prima analisi relativa a giunzioni di spessore pari a 2 mm sono riportati nella Figura 4. I punti sperimentali delle giunzioni sottili, in entrambi i casi, cadono all’interno della banda di dispersione dei giunti saldati di grosso spessore. In alternativa, le Figure 5 e 6 mostrano, separatamente, le curve di Woehler, in termini di tensione nominale, degli stessi giunti saldati stimate a partire dalla curva di riferimento della Figura 1. A titolo di esempio, per il giunto con irrigidimento longitudinale, la Figura 7 evidenzia la zona in cui risulta massima la tensione efficace σeff (viste le condizioni di simmetria del giunto, il modello della Figura 7 fa riferimento ad un ottavo del modello). I giunti con doppio irrigidimento ottenuti saldando due profili RSH di spessore pari a 2 mm presentano un cordone continuo di saldatura lungo tutto il profilo (nei cambi di direzione il cordone risulta raccordato). Come evidenziato con tecniche sperimentali da Gurney [3], proprio in prossimità del cambio di direzione abbiamo la zona di massima sollecitazione. Inoltre, lo stato tensionale risulta più complesso rispetto a quello visto in precedenza per il giunto della F igura 7. P roprio pe r q u e st o motivo, anziché considerare un criterio di rottura di tipo monoassiale, si è passati ad un criterio di resistenza multiassiale [11] che mantiene comunque inalterato l’algoritmo di calcolo del gra- Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 753 R.Tovo e P. Livieri - Previsione della resistenza a fatica di giunzioni saldate di piccolo spessore con il metodo del gradiente implicito Figura 7 - Tensione efficace σeff valutata risolvendo l’equazione (1) assumendo σeq coincidente con la tensione principale massima. La piastra è sollecitata con una tensione nominale di trazione (spessore piastra ed irrigidimento 2 mm, larghezza 130 mm, lunghezza irrigidimento 150 mm). Figura 8 - Zona di massima sollecitazione nel provino con irrigidimento RHS sollecitato a trazione e tensione efficace di von Mises per la valutazione della resistenza a fatica con il criterio multiassiale. diente implicito per la parte riguardante la risoluzione dell’equazione differenziale (1). La deviazione del flusso di tensioni in prossimità del punto A della Figura 8 porta, ai fini della resistenza a fatica, ad una variazione della pendenza della curva di Woehler. Come evidenziato in [11] per carichi in fase, nell’ipotesi di impiegare un criterio multiassiale di resistenza a fatica è necessario calcolare, punto per punto della mesh, la tensione idrostatica e la tensione di von Mises, dopo di che, in funzione del parametro di multiassialità r, si calcola il coefficiente di sicurezza locale e la pendenza della curva di Woehler. La previsione della vita a fatica con il metodo del gradiente implicito è ottenuta nella Figura 9. Infine, la Figura 10 riporta la banda di dispersione, in termini di tensione nominale, per i giunti a croce per i quali il parametro ΔK1 non si era dimostrato così efficiente nel prevedere la vita a fatica (Fig. 3). Con il metodo del gradiente implicito invece, i punti sperimentali si posizionano con buona approssimazione all’interno della banda di dispersione relativa ad una probabilità di sopravvivenza compresa fra il 97.7 ed il 2.3%. 4. Conclusioni cicli a rottura N Figura 9 - Previsione della resistenza a fatica, in termini di tensione nominale, per un giunto saldato in acciaio con irrigidimento RHS applicando il metodo del gradiente implicito. Banda di dispersione relativa al valore medio ± 2 deviazioni standard (dati sperimentali da [3], rapporto di ciclo R=0). 754 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 Nel presente lavoro si è impiegato il metodo del gradiente implicito per la previsione della vita a fatica di saldature aventi spessore del piatto principale pari a 2 mm senza apportare alcuna modifica alla procedura di calcolo precedentemente proposta per i giunti di grosso spessore. R.Tovo e P. Livieri - Previsione della resistenza a fatica di giunzioni saldate di piccolo spessore con il metodo del gradiente implicito cicli a rottura N Figura 10 - Previsione della resistenza a fatica, in termini di tensione nominale, per un giunto saldato a croce applicando il metodo del gradiente implicito. Banda di dispersione relativa al valore medio ± 2 deviazioni standard (dati sperimentali da [3], rapporto di ciclo R=0). I principali risultati ottenuti in questa memoria possono essere così riassunti: • Si è mostrato che indipendentemente dallo spessore del giunto saldato il metodo del gradiente implicito è capace di cogliere a pieno l’effetto scala ed è in grado di determinare le curve di Woehler di dettagli strutturali di spessore pari a 2 mm. • Il metodo si è dimostrato numericamente stabile e le analisi tridimensionali richiedono un numero limitato di elementi nello spessore, perciò potrebbero risultare tecnicamente possibili anche simulazioni di componenti strutturali complessi. • I risultati ottenuti fanno presagire che il metodo del gradiente implicito può essere esteso anche ad altre serie sperimentali o ad altre tipologie di giunti, come ad esempio le saldature per punti, senza dover alterare la procedura messa a punto per i giunti di grosso spessore e con il notevole vantaggio di non dover apportare modifiche alla geometria della saldatura. Roberto TOVO, Professore Associato di Costruzione di Macchine presso la Facoltà di Ingegneria dell'Università di Ferrara. Svolge attività di Ricerca nell'ambito dell'affidabilità strutturale dei componenti meccanici con particolare riguardo alla resistenza a fatica delle giunzioni e all'analisi delle condizioni di carico in esercizio. È direttore del Master Universitario in Ingegneria della Saldatura dell'Università di Ferrara, svolto in collaborazione con l'IIS. Paolo LIVIERI, laureato in Ingegneria Meccanica a Padova, è attualmente Professore Associato di Costruzione di Macchine presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Ferrara. Approfondisce aspetti di effetto di intaglio e di elasto-plasticità nella progettazione statica e a fatica di organi meccanici e componenti strutturali. Bibliografia [1] [2] [3] [4] [5] [6] Eurocode 3: Design of steel structures - General rules. 1993-1-1. British Standard Published Document, Code of practice for fatigue design and assessment of steel structures, BS 7608, 1993. Gurney T.R.: «Fatigue of thin walled joints under complex loading», Abington Publishing, Abington, 1997. Lazzarin P., Tovo R. (1998): «A Notch Intensity Approach to the Stress Analysis of Welds», Fatigue and Fracture of Engineering Materials and Structures 21, pp. 1089-1104. Livieri P., Lazzarin P.: «Fatigue strength of steel and aluminium welded joints based on generalised stress intensity factors and local strain energy values», International Journal of Fracture, 133, pp. 247-276, (2005). Lazzarin P., Livieri P.: «Dimensione della zona plastica al piede dei cordoni in giunti saldati in acciaio e lega leggera», Rivista Italiana della Saldatura, 4, 2000, pp. 431-437. ➠ segue Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 755 R.Tovo e P. Livieri - Previsione della resistenza a fatica di giunzioni saldate di piccolo spessore con il metodo del gradiente implicito [7] [8] [9] [10] [11] [12] [13] [14] [15] [16] [17] Tovo R., Livieri P., Capetta S.: «Gradiente implicito e non linearità del materiale», XXXVII Convegno Nazionale AIAS, Roma 10-13 Settembre 2008, pp. 383-384 (testo completo nel CD-ROM). Tovo R., Livieri P.: «An implicit gradient application to fatigue of sharp notches and weldments», Engineering Fracture Mechanics, 74, 2007, pp. 515-526. Tovo R., Livieri P.: «An implicit gradient application to fatigue of complex structures», Engineering Fracture Mechanics, 75 (7), 2008, pp. 1804-1814. Cristofori P., Livieri P., Tovo R.: «Progettazione assistita di giunti saldati sollecitati a fatica, mediante modelli solidi e criteri 3D», Rivista Italiana della Saldatura, Vol. LIX, Novembre-Dicembre 2007, pp. 673-680. Cristofori A., Livieri P., Tovo R.: «An Application of the Implicit Gradient Method to welded structures under multiaxial fatigue loadings», International Journal of Fatigue, Volume 31, Issue 1, pp. 12-19, 2009. Radaj D., Sonsino C.M., Fricke W.: «Fatigue assessment of welded joints by local approaches», 2nd ed. Cambridge: Woodhead Publishing and Boca Raton Fla: CRC Press, 2006. Karakas Ö., Morgenstern C., Sonsino C.M.: «Fatigue design of welded joints from the wrought magnesium alloy AZ31 by the local stress concept with the fictitious notch radii of rf=1.0 and 0.05 mm», International Journal of Fatigue, 30(12), 2008, pp. 2210-2219. Williams M.L.: «Stress singularities resulting from various boundary conditions in angular corners of plates in extension», ASME Journal of Applied Mechanics 19, 1952, pp. 526-528. Peerlings R.H.J., de Borst R., Brekelmans W.A.M., de Vree J.H.P.: «Gradient enhanced damage for quasi-brittle material», International Journal of Numerical Methods in Engineering 39, 1996, pp. 3391-3403. El Haddad M. H., Topper T.H., Smith K.N.: «Fatigue crack propagation of short cracks», ASME, Journal of Engineering Material and Technology 101, 1979, pp. 42-45. Lazzarin P., Livieri P.: «Dimensione della zona plastica al piede dei cordoni in giunti saldati in acciaio e lega leggera», Rivista Italiana della Saldatura, n. 4, pp. 431-437, 2000. ATTUALE STRUTTURA DEL CEN TC121 « WELDING » CEN/TC 121/SC 1 CEN/TC 121/SC 1/WG 8 CEN/TC 121/SC 2 CEN/TC 121/SC 3 CEN/TC 121/SC 4 CEN/TC 121/SC 4/WG 1 CEN/TC 121/SC 4/WG 4 CEN/TC 121/SC 4/WG 5 CEN/TC 121/SC 4/WG 8A CEN/TC 121/SC 5 CEN/TC 121/SC 5/WG 1 CEN/TC 121/SC 5/WG 2 CEN/TC 121/SC 7 CEN/TC 121/SC 7/WG 8 CEN/TC 121/SC 8 CEN/TC 121/SC 9 CEN/TC 121/SC 9IWG 3 CEN/TC 121/SC 9IWG 4 CEN/TC 121/SC 9/WG 5 CEN/TC 121/SC 9/WG 6 CEN/TC 121/WG 11 CEN/TC 121/WG 13 CEN/TC 121/WG 16 Specification and qualification of welding procedures for metallic materials Welding procedure approval testing for cladding Qualification requirements for welding and allied processes personnel . Welding consumables Quality management in the field of welding Welding guidelines for ferritic steels Welding guidelines for aluminium Welding guidelines for stainless steels Recommendations on electron beam welding Non destructive examination Radiography of welds Ultrasonic testing of welds Equipment for gas welding, cutting and allied processes Integrated flowmeter regulators used on cylinders far welding, cutting and allied processes Brazing Health and safety In welding and allied processes Welding curtains Testing and marking of equipment for air filtration for welding and allied processes Fume analysis data sheets Procedure for quantitative determination of fume from resistance spot welding Stud welding Destructive testing Welding of reinforcing steels 756 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 Active Active Active Active Active Active Dormant Dormant Dormant Active Active Active Active Dormant Active Active Active Active Active Active Dormant Active Dormant International Institute of Welding D ev e l o p m e n t o f gas-shielded arc p ro c e s s e s i n a u t o m a t i c w e l d i n g ( °) M. Ushio * Summary 1. Introduction It is needless to say that welding is the most essential technology for manufacturing all of metal structures. In particular the arc welding has been the most widely used one in various welding processes. It is because that arc process costs very low despite of its great convenience for use and has a extremely wide applicability. In consequences, the arc process has remarkably progressed in past 30 years through the intense requirement of technological innovation aiming “increase in productivity”, “stabilization of weld quality” and “labor saving”. Recently those aims are collected and summarized comprehensively to the function of advanced automatic welding. Of course, it is not always possible to set up a pertinently functionalized automatic welding system, because that the details of requested function are dispersified depending upon used materials, (°) Portevin Lecture on the occasion of 62nd IIW Annual Assembly, Singapore 2009. * Osaka University (Japan). Recent development of arc welding processes is described particularly focused on automatic GMA and GTA welding. The reliability of weld quality and productivity has been remarkably improved by introduction of automatic control of welding phenomena. Those progresses have been fundamentally pushed forward with developments of digital control of welding power source and the allied technologies including welding consumables and shielding gases. The state-of-the-art of these process-systematization and corresponding advances of constituent technologies is mentioned, and the role and future direction of our welding technology are discussed. KEYWORDS: Automatic control; consumables; development; gas shielded arc welding; GMA welding; GTA welding; process conditions; reliability; shielding gases; welding power sources. shape and size, welding process applied, heat treatment before and after the welding and so on. However, the increase in productivity and the stabilization of weld quality are fundamentally common demand of all technological development and it would be linked to advanced automatic welding. In this paper, recent progresses of gas– shielded arc welding, in particular, those of GMA and GTA processes and their trends of technological development in Ja pa nes e manufacturing s ites are described and discussed about the strategy of direction of these developments. 2. Demand for automatic welding Since 1990, the Japan Welding Society has investigated every four years the current situation of arc welding process technologies, particularly automatization technologies and their future trends, for the welding sectors of a variety of manufacturing companies. The statistical data obtained from the investigation results have been published in the Commission XII of the IIW. In the earlier investigation, it was made clear that strong demand for the welding technologies in all industrial fields of manufac- Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 759 M. Ushio - Development of gas-shielded arc processes in automatic welding turing included the following: • h i gh e r w e ld in g s pe e ds for c ost savings; • easier welding processes and robotization to overcome lack of skilled welders and welding operators, and • solution to the welding of low weldability materials such as composite materials and new performance materials. The top two items of demand are the same as those clarified in the current investigation on automatization welding technologies. In the investigation results obtained in 2007 (Figure 1), clearly the purposes of automatization and robotization highlight these two items of demand at high ratios [1]. In addition, automatization and robotization are beginning to be taken as the key technologies to secure improved productivity and consistent quality as well as the measures to meet such narrow purposes as labor savings and unmanned work. That is, automatization and robotization are the basic purposes and aims for the current welding technologies. By the way, what technical constituents a r e n e e d e d f o r c o n fi guri ng suc h a welding system that provides improved productivity and highly consistent weld quality? Such technical constituents are shown schematically in Figure 2. It goes without saying that the arc phenomena in arc welding is a governing factor for developing high efficiency, high deposition, and for promoting the a cc u r a c y o f w e ld ing pe rform a nc e control. Figure 3 shows characteristic time of variety of arc phenomena, comparing with output characteristic time of wire feeding [2]. sor, which was the prototype of the Ship building Bridge, Building pre se nt puls ed M A G / M I G Transport we l di ng pow er Pipe line, source, was develChemical plants oped 1980. This Machinery, Steel t ype of puls ed making power source was marketed as the Others world first transistor-controlled we l di ng pow er source. However, three years later, in 1983, invertercontrolled welding power sources were put into full-scale production. Since then, the advancement in welding power sources has highly functional high-performance welding power sources combined with microcomputer Requirement Save labor Measure against shortage of skilled labor Stabilization of weld quality Improve of work environment Upgrade of productions Other Number of answer Figure 1 - Purposes of automatization, robotization. control was developed in 1990. In the end of 20th century, adoption of digital control for welding power sources began in full swing with a background of the advancement in digital control technologies, and most of the control circuits were changed Aim to technical development Increase in Productivity Stabilization of Weld quality method Dev. of highly efficient process (high deposition, high speed welding, etc.) Fine control of welding phenomena Automatic welding (Highly functionalized) Constituent factors New joining process (joining of dissimilar metals, materials difficult in welding) Consideration to Environmental problems Welding power sources Welding materials (consumables) Sensing system (arc sensor, optical sensor, etc.) Automation equipments (welding robot, etc.) Program system (CAD, CAM, CAPM, etc.) In process control (adaptive control, monitoring, etc.) Information technology (human intelligence, experience, modelling, simulation, etc.) Figure 2 - Recent requirements for welding production technology and its integration to automatization. 3. Development of welding power sources The trends in the development in the main control technologies for arc welding power sources in recent years can be summarized as shown in Figure 4 [3]. Thyristor-controlled power source became commercially available in 1969, wh i c h p r o v id e d s y ne rgi c c ont rol , thereby enabling the welding sequence control and the improved operational performance. The pulsed power source equipped with the synergic pulse proces- 760 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 Figure 3 - Relationship between arc phenomena and output control of welding equipment. M. Ushio - Development of gas-shielded arc processes in automatic welding from analog control to digital one, and recently speed up of the output control by using high speed control devices has actively been promoted. All the requirement for welding power sources for controlling the welding arc phenomenon fall into the advances in high speed response, precision stability, and wide range of applicability. The approximate range of operational frequency that takes place in each phenomenon or the characteristic time for each phenomenon is shown in Figure 3, which varies very widely from 1 s to 10 μs. In the figure, the controllable frequency ranges for welding power sources and wire feeders are also shown for comparison. From both data, it is obvious that the improvement in the response of power sources enables to expand the range of phenomena that a power source can control directly. As is w e ll k n o wn, t he a rc of GMA welding is applied between welding wire and mother metal. The wire metal is formed into molten metal droplets at the electrode part of wire end mainly by arc heat, and transferred periodically to molten pool on the mother metal. Namely, the arc length and the arc spot position change intermittently. This means the GMA is not a substantially stable heat source in time and space. And therefore, it could be mentioned that the regularity of metal transfer phenomenon give the serious influence on the productivity and the quality of weld. The aim of the development of welding power source has been concentrated to regularize metal transfer phenomenon and to increase metal deposition rate and Figure 4 - Trends in developments of main control technology for arc welding power source. penetration depth, by the control of current and its waveform, so far. With thyristor-controlled power sources, the welding workability has a close relationship with the configuration of hardware. Especially it had significantly been affected by the characteristics of the DC reactor. Digital-controlled power source has been developed to replace the DC reactor with electronic reactor, in which CPU creates precisely controlled effects, that is to say, the control circuit creates an appropriate effective inductance (di/dt), equivalent in response to a load fluctuation in the short-circuit duration and the arc duration so that an instantaneous currents changes gradually. Furthermore, in order to control the arc current and voltage directly without conventional output control by the above-mentioned reactor, a high-speed controlling of output waveforms has created by means of digital computation with the CPU. The most burdensome problem in workability of GMA welding is the occurrence of spattering. The several kinds of mechanism of spattering has been made clear, however, the one associated with restart of arc just after the break of shortcircuiting is most serious. Since the spattering phenomena is very fast and complicated, the understanding has not been enough so as to suppress the spattering entirely only by the control of current waveform. Recently a digital-control technology of wire feed rate has been developed and applied simultaneously with the fine digital-control of current cooperatively, and thereby the genera- Welding arc voltage current (A) (V) FCW Solid SAW wire Covered electrode Time (ms) Figure 5 - Metal transfer and related current and voltage waveforms by CBT process. Figure 6 - Change in annual production of various types of welding consumables in Japan. Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 761 M. Ushio - Development of gas-shielded arc processes in automatic welding tion of spatter in CO2 arc welding with medium current could be suppressed completely. One of these processes is called as CBT (Controlled Bridge Transfer) and is shown in Figure 5 [4]. As stated above, the digital-control of power source attached with digital-controlled wire feeder, has a very high potential for highly precise control of GMA welding phenomena. It might be create the new high-quality welding process in which the arc is extremely stable like GTA without missing the important characteristics such as the high deposition and high efficiency. However, in order to realize it, it is necessary to improve upon the software so as to optimize immediately the combination of output variables such as current, voltage, wire feed speed and so on. Namely, the phenomena occurred in arc and molten pool region should be understood fully and related with control variables of digital-controlled power source. 4. Development of welding consumables Figure 6 shows the trend in the annual production of various types of welding consumables in Japan in recent years [5]. The sum of solid wire and flux cored wi r e ( F C W ) r e a c h es 80% of t ot a l amount of each year production. From the standpoint of improving the stability of weld quality and of upgrading fabrication efficiency, high performance of welding consumables including shielding gases are desirable as well as that of welding power source. In the case of solid wire, chemical composition of bulk metal of wire and properties of Cucoating layer are the main factors available to improve its performance, on the other hand, FCW has many factors to adjust such as compositions of contained flux and metal powder, their amount, shape and size of sheath metal and so on. These two types of welding wire could not always have the same target of development, however, a variety of consumables with high performance has been developed. Here those consumables with high performance related to high productivity and stabilization of weld quality are introduced and discussed, mainly in the heavy industry [6]. In the shipbuilding and bridge construc- 762 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 tion industries, metal type FCWs for the fillet welding of primer-coated steel plates and slag type FCWs for all position welding have been used persistently. Recently corresponding to the increase in thickness of structural members of the bridges, a new FCW has developed, which generates a large amount of slag with high viscosity, thereby providing a single-run fillet weld with a large leg length of up to around 10 mm, as shown in Figure 7. This type of large-leg FCW has also been put into practice for weather proof steel in addition to 490 N/mm2- and 590 N/mm 2 -class high strength steels. In block-to-block joining and robotic welding for hull construction in shipbuilding, welding consumables with excellent weldability in all position welding are intensely demanded. Figure 8 shows an excellent performance on large gap joints in vertical-up welding with high current. This FCW produces a high-viscosity molten metal and slag of high melting point so as to increase the self-supporting force of molten metal. These slag type of FCW above mentioned, however, have inferior hot crack resistance and thus tend to generate solidification cracks in the root pass in one -si de d butt welding and in the fi l l i ng pas s es in na rrow grooves , t hi s i s why s uch specific welding re qui re s u s i n g l o w welding currents. To overcome this problem, new flux type FCW has developed and played a high performance for root pass welding now. In the steel structure building industry, 540 N/mm 2 -class solid wires (YGW18 per JIS) have been used persistently, whi c h e ns ure the required weld quality even in l a rg e h e a t i n p u t welding with high interpass tempera- tures. As shown in Figure 9, the weld metal of this type of wire has superior mechanical properties even in large heat input with high interpass temperatures in comparison with a conventional wire (YGW 11 per JIS). On the other hand, this wire (YGW 18) contains large amount of alloying elements to obtain high-strength and high-toughness weld metals and thus generates much slag. This slag-rich nature degrades the performance of the wire in continuous welding by robot. A new low-slag YGW 18 wire is developed to solve above problem, which is designed to have the elaborate chemical composition of metal part to reduce slag as well as securing the strength and toughness of the weld metal. Improvement in the process efficiency has been progressed by employing multiple electrodes. In the shipbuildings industry for instance, conventional twin-tandem horizontal fillet welding by the line welders has been improved in welding speed by employing the twin-3electrode welding process that uses the third filler wire between the two electrodes. In this advanced process, the newly developed metal-type FCW was used as the third wire connected to the Figure 7 - Performance of large-leg fillet FCW. Lower: High-speed rotating, tandem 2-pool arc. Range for conv. wire Root gap (mm) Absorbed energy (J) at 0 °C Range for developed wire Stress (N/mm2) Welding current (A) M. Ushio - Development of gas-shielded arc processes in automatic welding Interpass temperature (°C) Figure 9 - Performance of 540 N/mm2 class wire (YGW18). Figure 8 - Performance of FCW for vertical-up welding. DCEN power source, and thereby the arc interferences between electrodes decreases and weld pool was stabilized much. Consequently with this process, porosity can be prevented and excellent bead can be obtained at a high speed of 2 m/min which is far faster than the upper limit of 1.5 m/min with the former process. As shown in preceding chapter, pulsed GMA welding power sources have been used extensively to reduce spattering, in automatic welding of car industries. In this trend, the non-Cu-coated solid wire has been developed. This wire features special surface treatment instead of Cu-coating to provide stable and smooth wire feedability and electric contact at the tip, and thereby realizing high welding speed, low spatter and low fumes in pulsed GMA welding. 5. On highly-advanced control of GMA process The welding wire can take some different roles in GMA welding, that is, to work as a electrode of arc, to become molten metal droplets and fly to weld pool and in consequence form the deposited metal. On the other hand, when the wire is directly inserted into the pool like the filler wire of GTA welding, the wire could give a great influence on the pool shape and its temperature distribution, the volume of molten metal and the behaviour of convection in the pool. It is possible to say that the wire play a very important role as a fundamental factor to control the welding process. In the former section, an example in Interpass temperature (°C) which the wire inserted in the weld pool as the third electrode of 3-electrode welding made a contribution to reduce the arc interference between two electrodes and to stabilize the weld pool is shown. Metal transfer in GMA welding with mixed gas shield (Ar80%+CO 2 20%) changes its mode from the short-circuit transfer to the globular transfer and further to the spray transfer (projected, streaming and rotating transfer), as increasing the current. T he t hres hold values of the mode changes and the regularity of metal transfer phenomenon have wide varieties depending on the materials properties of the wire, the composition of shielding gas, the stability of welding current and so on. As mentioned above the energy (heat) and its space- and time-distributions inputted into the weld were also influenced by the metal transfer phenomena seriously. Recently some analyses of the complicated metal transfer phenomena by computer simulation have been made and the results have shown the very interesting aspects though it is only the limited case. The computer simulation could not give satisfactory result yet; this hopeful approach should be used m uc h more for many complicated welding phenomena [7]. 6. Recent development of shielding gases A s hielding gas affects ma i n l y t h e molten metal transfer and in turn largely affects the welding phenomenon and quality in GMA weld. The reason for this can easily be understood in consideration of that the metal transfer strongly relates to the electromagnetic force and arc plasma stream induced by the current, the arc pressure, the surface tension of metal droplet and adjacent molten metal, and the gravity force. This is why various gases have been developed as the operating gases, which are detailed in the textbook. However, how the metal transfer affects the heat transfer in the weld pool and how it affects the spatter generation have not been understood sufficiently. This subject will be briefed in the following in relation to Figure 10 - Penetration depth of TIG welding with FCW containing active-flux as filler wire. Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 763 M. Ushio - Development of gas-shielded arc processes in automatic welding the development of a special shielding gas for GTA welding. GTA welding is known as a considerably high quality welding process. On the other hand, it has drawbacks of shallow penetration and low welding speed. However, in the end of the last century, the active-flux-coated TIG welding process developed by the Paton Institute provided deep penetration depths of 2-3 times that with a conventional TIG we l din g p r o c e s s . T hi s i nnova t i ve p r o c e s s r o u s e d a t a da sh m a ny researchers' interests about the mechanism of increasing penetration; as a result, they have been actively researching to develop more accomplished processes. For example, a stainless steel filler wire that contains a special flux to control the convective heat transfer in the weld pool has been developed and practiced (Figure 10 [8]). Such technical developments in TIG welding that intend to improve productivity include a special coating flux that controls penetration in various shapes and a precision dual shielding torch using an oxidizing gas and an inert gas. 7. State-of-the-art of automatization and systematization T h e t a rg e t f o r t h e d e v e l o p m e n t o f control technology has been changing with progress of automatization in welding; that is, in addition to the development of various sensors for tracking the welding line, the adaptive control of welding conditions in response to the groove shape, work shape, and welding position has become the development target. The current status of and several technical developments in the adaptive control are described here [9]. Figure 11 shows the purposes of using sensors and the number of the sensing systems used in the welding sites. In this figure, it is obvious that sensors are used mostly for groove tracing control, work piece edge sensing, and welding conditions adaptive control. Such sensors are mainly arc sensors, electrode touch sensors, and optical sensors. There are many combinations of optical sensor and CCD camera, which are expected to become popular for the future. Figures 12 and 13 show how such a sensing system senses groove shape in narrow groove welding and detects postweld surface defects. Many combinations of sensors and other devices mentioned above are evolving to become systematized, including the entire welding equipment and its performance control. This tendency has been clearly pointed out since more than last ten years, mainly in the shipbuilding industry, but the development is not necessarily fast. An unattended welding system is shown, which has been operated for one year or longer in Japan. In this system, the groove shape and location are sensed just before welding with a laser sensor, Figure 11 - Purposes of using sensers. Figure 12 - Example of optical sensor for measuring shape of groove. Figure 13 - Defects detection by twin leaser parallax CCD camera. Figure 14 - Concept of automatic welding. 764 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 M. Ushio - Development of gas-shielded arc processes in automatic welding Figure 15 - An example of small automatic welding system [11]. and, if such variables are changed during welding, automatic welding is executed by adaptive control of welding conditions in response to the changes. Also, with this system, post-weld surface defects can be detected with the laser sensor. When this system is used for all position welding, the welding conditions may have to be changed momentarily in response to variable positions, gaps and misalignment during welding. Figure 14 shows a schematic diagram of such parameter controls. Figure 15 is showing an example of automatic welding system [10]. 8. Future development and challenges for higher performance -Concluding remarkesAs mentioned at the beginning of this article, welding is the essential technology for manufacturing. And the fundamental requirements for manufacturing techno-logy are the high efficiency in fabrication and reliability of products . In order to meet the demands the development of advanced automatic welding has been persistently pushed on. Of recent welding production technologies, the trends in technical developments that strongly relate to automatic arc welding have been described. Technologies dis- cussed here do not cover all the developments, and the discussions are limited, but they are all practiced in industrial applications. The directions of future technical developments have also been pointed out with several challenges. Last but not least, it is human beings that develop and apply highly automated welding technologies with such important performance; therefore, it should be emphasized that engineers’ in-depth understanding of the welding system is most important because the welding system is the most basic technology for the fabrication of structures. References [1] Tech. Comm. Welding Processes (JWS); Journal of JWS, vol. 77 (2008) No. 2, pp. 9-48 (in Japanese). [2] Yamamoto H.: «J. of JWS», vol. 66 (1997) No. 8, pp. 615-629 (in Japanese). [3] Mita T.: «J. of JWS», vol. 69 (2000) No. 3, pp. 190-196 (in Japanese). [4] Ueyama T. et al.: «Welding Technique», vol. 54 (2006) No. 12, pp. 60-67 (in Japanese). [5] Data of the Japan Welding Rod Association (in Japanese). [6] Koshiishi F.: «J. of JWS», vol. 77 (2008) No. 2, pp. 38-43 (in Japanese). [7] Hirata Y. et al.: «Quarterly J. of JWS», vol. 22 (2004) No. 2, pp. 224-232 (in Japanese). [8] Ashida E. et al.: «Doc. JIW XII. 2244», (2009) Feb. (in Japanese). [9] Tech. Comm. Welding Processes (JWS); J. of JWS, vol. 77 (2008) No. 2, pp. 10-26 (in Japanese). [10] Ushio M. et al.: «Dunhuang China Welding Forum (Invited lecture)», Aug. (2004). [11] Kamo K.: «Private communication». Sommario Sviluppo dei processi ad arco con protezione di gas nella saldatura automatica In questo articolo vengono descritti i recenti sviluppi dei processi ad arco con particolare riferimento alla saldatura automatica a filo continuo ed alla saldatura TIG. L’affidabilità della qualità e la produttività sono state notevolmente migliorate con l'introduzione del controllo automatico dei fenomeni che intervengono nella saldatura. Tali progressi sono stati fortemente accelerati dallo sviluppo del controllo digitale della sorgente di corrente di saldatura e delle tecnologie affini inclusi i materiali d’apporto ed i gas di protezione. Viene inoltre fornito lo stato dell’arte di questi sviluppi e dei corrispondenti progressi delle tecnologie che li costituiscono e vengono discussi il ruolo ed il futuro della tecnologia della saldatura. Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 765 ASPIRMIG Welding&Safety Web: www.aspirmig.com E-mail: [email protected] ......la saldatura senza fumo ASPIRMIG srl IIS Didattica Introduzione alla saldatura di fusioni in lega di alluminio * 1 - Introduzione La saldatura di fusioni in lega di alluminio tra loro o con altre tipologie di semilavorato si può rendere necessaria in numerosi casi, tra i quali possono essere ricordati i seguenti: • la riparazione di getti danneggiati o difettosi; • la riparazione di tipo cosmetico di getti in sede di fabbricazione; • la giunzione mediante saldatura di fusi con altri semilavorati (ad esempio, estrusi), tipicamente in campo automobilistico; • la giunzione di getti con semilavorati realizzata con altre tipologie di lega. 2 - Cenni alle caratteristiche chimico - fisiche dei fusi in lega di alluminio Dal punto di vista metallurgico, le fusioni in lega di alluminio sono basate sulle proprietà del sistema alluminio silic io , c u i s p e sso sono a pport a t e aggiunte di rame ed altri elementi di lega con funzioni mirate. Le tecnologie maggiormente diffuse sono la fusione in cera persa e la pressofusione. In termini generali, le leghe utilizzate nel caso della pressofusione contengono rame che ne migliora la colabilità, per * quanto ciò avvenga a scapito della saldabilità: il rame, infatti, quando presente in quantità superiori allo 0.5% circa aumenta nettamente la sensibilità della lega alla criccabilità a caldo. Il problema si presenta di difficile soluzione, poiché la colabilità di un getto è favorita di fatto da un elevato intervallo di solidificazione, fattore che rappresenta una delle cause fondamentali della criccabilità a caldo in saldatura. Le leghe utilizzate invece per fusione in cera persa non contengono di norma rame e possono essere saldate con maggiore facilità e rischi di criccabilità a caldo sensibilmente ridotti: in particolare, l’intervallo di solidificazione si riduce progressivamente all’aumentare del tenore di silicio e diviene teoricamente nulla attorno al 12% di Si circa. Un prospetto relativo alle principali leghe primarie per fonderia è riportato nella Tabella I. Tra le leghe maggiormente utilizzate in campo industriale possono essere ricordate le seguenti: • AlSi12: si tratta di una lega con Si variabile tra il 10.5 ed il 13.5% circa, con percentuali di Cu limitate allo 0.15; malgrado la ridotta lavorabilità alla macchina utensile (per effetto dell’elevato tenore di silicio) la lega è praticamente eutettica e presenta una buona saldabilità. Non è una lega da trattamento termico. • AlSi9Cu3[Fe][Zn]: è una lega utilizzata per pressofusioni, diffusa nel campo delle tecnologie per vuoto, per “housings” per impianti elettrici come anche nell’industria automobi- Redazione a cura della Divisione FOR - Formazione e insegnamento dell’Istituto Italiano della Saldatura - Genova. Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 767 Introduzione alla saldatura di fusioni in lega di alluminio TABELLA I - Composizioni chimiche delle principali leghe primarie per fonderia. Rp0.2 EN Processo Denominazione Designazione Stato [N/mm2] 1676 di colata Anticorodal-04 AlSi0.5Mg Anticorodal-50 AlSi5Mg Anticorodal-70 Anticorodal-78 dv 42 100 Anticorodal-71 AlSi7Mg0.3 AlSi7Mg0.3 Anticorodal-72 42 200 AlSi7Mg0.6 Silafont-30 43 300 AlSi9Mg Silafont-32 dv AlSi9Mg1 Silafont-36 AlSi9MgMn Silafont-09 44 400 AlSi9 Silafont-13 44 000 (senza Mg) AlSi11 Silafont-20 44 000 (con Mg) AlSi11Mg Silafont-70 48 000 AlSi12CuNiMg Silafont-90 AlSi17Cu4Mg 768 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 Colata in sabbia Colata in sabbia Colata in conchiglia Colata in conchiglia Pressofusione Colata in sabbia Colata in sabbia Colata in sabbia Colata in conchiglia Colata in conchiglia Colata in conchiglia Colata in sabbia Colata in sabbia Colata in sabbia Colata in conchiglia Colata in conchiglia Colata in conchiglia Colata in sabbia Colata in conchiglia Colata in sabbia Colata in conchiglia Colata in conchiglia Colata in sabbia Colata in sabbia Colata in conchiglia Colata in conchiglia Colata in conchiglia Colata in conchiglia Pressofusione Pressofusione Pressofusione Pressofusione Pressofusione Pressofusione Colata in sabbia Colata in sabbia Colata in conchiglia Colata in conchiglia Colata in sabbia Colata in sabbia Colata in conchiglia Colata in conchiglia Colata in sabbia Colata in sabbia Colata in sabbia Colata in conchiglia Colata in conchiglia Colata in conchiglia Colata in conchiglia Colata in conchiglia Colata in conchiglia Colata in conchiglia Pressofusione F T7 F T7 F F T4 T6 F T4 T6 F T64 T6 F T64 T6 T7 T7 T6 T64 T6 F T6 F T64 T6 T6 F T5 T4 T6 T7 F F O F O F T6 F T6 F T6 T5 F T6 T5 F T6 T7 T5 T5 60 - 100 160 - 180 80 - 120 170 - 190 80 - 120 100 - 130 150 - 180 220 - 290 120 - 160 160 - 190 240 - 290 80 - 140 120 - 170 220 - 280 90 - 150 180 - 200 220 - 280 160 - 200 160 - 200 220 - 280 210 - 240 240 - 280 80 - 140 200 - 310 90 - 150 180 - 210 210 - 310 240 - 310 120 - 150 155 - 245 95 - 140 210 - 280 120 - 170 140 - 180 80 - 120 80 - 120 80 - 150 110 - 150 80 - 140 120 - 300 80 - 130 125 - 320 120 - 170 200 - 300 140 - 190 190 - 260 320 - 390 185 - 210 170 - 225 270 - 360 260 - 315 160 - 225 220 - 265 Rm [N/mm2] A5 [%] HB 90 - 130 190 - 210 100 - 140 200 - 220 100 - 140 140 - 180 200 - 270 260 - 320 160 - 200 210 - 270 260 - 320 140 - 220 200 - 270 240 - 320 180 - 240 250 - 270 290 - 340 220 - 250 220 - 250 250 - 320 290 - 320 320 - 350 160 - 220 250 - 330 180 - 240 250 - 290 290 - 360 320 - 400 250 - 290 275 - 340 210 - 260 290 - 340 200 - 240 240 - 280 150 - 210 150 - 210 170 - 240 180 - 240 170 - 220 200 - 320 180 - 230 210 - 350 130 - 180 220 - 300 160 - 190 200 - 270 350 - 400 200 - 230 180 - 235 280 - 370 270 - 320 165 - 230 230 - 295 15 - 20 3-5 18 - 22 3-6 7 - 12 2-4 4 - 10 2-4 2-5 5 - 10 2-7 2-6 4 - 10 3-6 4-9 8 - 12 5-9 2-4 4-6 1-2 6-8 4-6 2-6 2-5 2-9 6 - 10 4-7 2-4 5 - 10 4-9 15 - 22 7 - 12 15 - 20 5 - 10 7 - 13 9 - 15 7 - 16 10 - 18 2-4 1-3 5 - 16 4 - 15 0.5 - 1.5 0.3 - 1.0 0.2 - 1.0 1.0 - 2.5 0.5 - 2.0 0.5 - 2.0 0.4 - 0.9 0.4 - 0.8 0.2 - 0.5 0.4 - 0.8 0.5 - 1.0 35 - 40 70 - 75 40 - 45 70 - 80 40 - 45 60 - 70 75 - 90 95 -115 60 - 75 75 - 90 100 -115 45 - 60 60 - 80 80 -110 55 - 70 80 - 95 90 -125 70 - 80 70 - 80 90 -110 90 -100 100 -115 50 - 70 80 -115 60 - 80 80 - 90 90 -120 110 -120 75 - 95 90 -110 60 - 75 100 - 110 60 - 75 60 - 80 50 - 60 50 - 60 45 - 60 55 - 65 50 - 60 65 -120 55 - 75 70 -125 80 - 90 130 - 160 80 - 90 90 - 105 135 - 160 90 - 110 110 - 120 140 - 160 130 - 145 105 - 115 110 - 120 Introduzione alla saldatura di fusioni in lega di alluminio (continua TABELLA I) Denominazione EN 1676 Designazione Silafont-92 AlSi18CuNiMg Castadur-50 AlZn5Mg Unifont-90 AlZn10Si8Mg Unifont-94 AlZn10Si8Mg Peraluman-30 51 100 Peraluman-36 AlMg3(a) AlMg3 Peraluman-50 51 300 AlMg5 Peraluman-56 51 400 AlMg5Si Peraluman-57 AlMg5SiCu Magsimal-59 AlMg5Si2Mn Alufont-36 45 100 AlSi5Cu3Mg Alufont-47 21 000 AlCu4TiMg Alufont-48 Alufont-52 AlCu4TiMgAg 21 100 AlCu4Ti Alufont-57 AlCu4NiMg Alufont-60 AlCu5NiCoSbZr Rotoren-Al 99.5R Rotoren-Al 99.7R Aluman-16 Al99.5 Al99.7 AlMn1.6 listica. Essa contiene Si tra l’8.0 e l’11%, Cu tra il 2.0 ed il 4.0%, Fe 1.3% circa e ridotti tenori di Pb (circa 0.35%); il piombo ne favorisce la Processo di colata Stato Rp0.2 [N/mm2] Rm [N/mm2] A5 [%] HB Colata in conchiglia Colata in conchiglia Colata in sabbia Colata in sabbia Colata in conchiglia Pressofusione Colata in sabbia Colata in sabbia Colata in conchiglia Colata in conchiglia Colata in sabbia Colata in sabbia Colata in conchiglia Colata in conchiglia Colata in sabbia Colata in conchiglia Colata in sabbia Colata in sabbia Colata in conchiglia Colata in conchiglia Colata in sabbia Colata in sabbia Colata in conchiglia Colata in conchiglia Pressofusione Pressofusione Pressofusione Colata in conchiglia Colata in conchiglia Colata in conchiglia Colata in sabbia Colata in sabbia Colata in conchiglia Colata in conchiglia Colata in sabbia Colata in sabbia Colata in conchiglia Colata in sabbia Colata in sabbia Colata in conchiglia Colata in conchiglia Colata in sabbia Colata in conchiglia Colata in sabbia Colata in sabbia Colata in conchiglia Pressofusione Pressofusione F T5 T1 T1 T1 T1 F T6 F T6 F T6 F T6 F F F T6 F T6 T5 T6 T5 T6 F F F F T4 T6 T4 T6 T4 T6 T64 T6 T6 T64 T6 T64 T6 T6 T6 T7 T5 F F F 165 - 200 170 - 200 160 - 200 190 - 230 220 - 230 230 - 280 70 - 100 140 - 160 70 - 100 140 - 160 80 - 100 160 - 220 70 - 100 160 - 220 100 - 120 100 - 140 110 - 130 110 - 160 110 - 150 110 - 160 160 - 180 190 - 210 160 - 190 190 - 200 160 - 220 140 - 170 120 - 145 110 - 130 180 - 260 310 - 380 220 - 280 240 - 350 220 - 300 260 - 380 200 - 270 410 - 450 410 - 460 210 - 240 300 - 420 210 - 250 310 - 400 180 - 200 200 - 220 145 - 165 160 - 180 20 - 40 20 - 40 90 - 120 175 - 210 180 - 220 220 - 280 220 - 250 280 - 320 300 - 350 170 - 190 200 - 240 170 - 210 240 - 260 140 - 190 220 - 280 160 - 210 250 - 300 190 - 250 200 - 260 160 - 200 180 - 220 180 - 240 210 - 260 170 - 210 230 - 250 210 - 260 280 - 310 310 - 340 250 - 320 220 - 260 220 - 240 270 - 370 420 - 450 300 - 400 350 - 420 320 - 420 350 - 440 370 - 430 460 - 510 460 - 510 300 - 360 400 - 475 360 - 400 420 - 475 220 - 270 240 - 320 180 - 220 180 - 200 60 - 110 80 - 120 160 - 180 0.3 - 0.8 0.2 - 0.7 5 - 10 1-2 1-6 2-4 4-8 6-8 9 - 16 15 - 20 3-8 2-8 6 - 14 5 - 15 10 - 15 10 - 25 3-4 3-4 3-5 3 - 18 0.5 - 2 2-4 2-3 6 - 10 12 - 18 9 - 14 8 - 12 2-4 3-7 2-5 5 - 15 3 - 10 8 - 18 3 - 12 14 - 18 3-7 5-8 8 - 15 3-4 12 - 20 7 - 16 0.3 - 0.8 0.3 - 1.0 1 - 1.5 1 - 1.5 35 - 50 10 - 25 8 - 15 90 - 110 90 - 120 75 - 85 90 - 100 105 - 120 110 - 120 50 - 60 65 - 75 50 - 60 70 - 80 50 - 60 70 - 90 50 - 65 75 - 90 55 - 70 60 - 75 60 - 80 70 - 80 65 - 85 75 - 85 70 - 80 85 - 95 80 - 90 90 - 100 >80 >80 >70 80 - 85 85 - 110 130 - 145 90 - 115 95 - 125 95 - 115 100 - 130 105 - 120 130 - 150 130 - 150 90 - 100 125 - 145 90 - 120 130 - 145 90 - 110 90 - 125 85 - 95 80 - 90 14 - 25 15 - 25 40 - 60 lavorabilità ed il rame ne incrementa le proprietà resistenziali, peggiorandone però - come già anticipato - la saldabilità. Non è una lega che possa essere sottoposta a trattamenti di invecchiamento. • AlSi7Mg: si tratta di una lega per impieghi generali, con elevata resi- Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 769 Introduzione alla saldatura di fusioni in lega di alluminio stenza, utilizzata per fusioni di dimensioni rilevanti. Esempi di applicazioni riguardano la fabbricazione di ruote, cilindri, blocchi e testate per motori a combustione interna e varie applicazioni nell’industria alimentare e chimica. L’analisi chimica presenta un tenore di Si variabile tra 6.5 e 7.5%, 0.2% circa di rame; a differenza delle precedenti, può essere trattata termicamente. • AlSi11Cu2[Fe]: è una lega che presenta un tenore di Si compreso tra 10 e 12%, rame tra 1.5 e 2.5%, specificamente sviluppata per la pressofusione. Non è ritenuta saldabile, a causa del tenore di rame, e non può subire trattamenti di invecchiamento. • AlSi11: è la lega usata per tradizione nella fabbricazione di ruote di lega leggera, vicina alla composizione eutettica. La ridotta percentuale di ferro presente conferisce una buona duttilità e tenacità, per quanto non si possa sottoporla a trattamenti termici. • AlSi7Mg0.3: con una resistenza meccanica che sfiora i 300 MPa questa lega è via via sempre più utilizzata per la fabbricazione di ruote in lega leggera e di fusioni di elevata qualità nel settore aerospaziale. Il tenore di Si è compreso tra 6.5 e 7.5%, con ridotte percentuali di Fe; si tratta di una lega trattabile termicamente. • AlSi10Mg: contiene tenori di silicio compresi tra 9.0 ed 11.0%, 0.45% di Mg, con buone caratteristiche di colabilità, trattabile termicamente. Anche per meglio comprendere alcune scelte fondamentali che riguardano la saldatura, è opportuno ricordare l’effetto dei principali elementi di lega nei confronti delle leghe di alluminio utilizzate per la fabbricazione di fusioni, di seguito descritti. Silicio: è di norma l’elemento principale, che caratterizza il sistema della lega stessa, che presenta un punto eutettico attorno all’11.7% di Si; migliorando la fluidità della lega, ne incrementa di conseguenza la colabilità e la resistenza al fenomeno dell’“hot tearing”; tuttavia, le fasi ricche di Si presentano elevata durezza, con valori di duttilità modesti e ridotta lavorabilità alla macchina utensile. Nel caso di velocità di raffreddamento modeste, il silicio varia di norma tra il 5 ed il 7%, valori che salgono ad 770 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 8 - 12% nel caso invece di pressofusioni (tali scelte sono legate alla relazione che lega la velocità di raffreddamento e le fluidità). Rame: migliora la resistenza meccanica, la conduttività termica e la durezza; inoltre, rende di norma la lega sensibile agli effetti dell’invecchiamento ma ne riduce la colabilità e la resistenza all’“hot tearing” ed alla corrosione; in particolare, il trattamento di invecchiamento si dimostra maggiormente efficace in presenza di tenori di rame compresi tra il 4 ed il 6%. Magnesio: è una delle chiavi per l’incremento della durezza e della resistenza meccanica di leghe Al - Si in sede di trattamento di invecchiamento; il suo tenore varia in genere tra 0.4 e 0.7%: superato tale range, l’effetto nei confronti dei processi di indurimento per precipitazione tende a ridursi. Piombo: è utilizzato per migliorare la lavorabilità alla macchina utensile in tenori sino a circa 0.35%. Ferro: migliora la resistenza della lega ai fenomeni di “hot tearing”, ma ne peggiora la duttilità. Favorisce la precipitazione di fasi che aumentano le proprietà resistenziali specie ad elevata temperatura ma può ridurre le caratteristiche di colabilità. 3 - Considerazioni introduttive alla saldatura In termini generali, la saldatura di fusioni in lega di alluminio può essere assimilata alla saldatura di altre tipologie di semilavorato della stessa famiglia, ma con alcune rilevanti specificità. La saldabilità può essere ritenuta di norma buona, con l’eccezione delle leghe per pressofusione, che possono presentare significativi livelli di inclusioni gassose; leghe ottenute con processi diversi, come ad esempio con tecnologie in vacuum, presentano livelli di porosità inferiori e sono di fatto maggiormente saldabili. La saldatura per fusione influenza inoltre gli effetti di eventuali trattamenti effettuati sul semilavorato, con particolare riferimento alla resistenza meccanica, che può diminuire anche sino al 50% (softening) in funzione dell’effettivo stato metallurgico di fornitura: ne discende una notevole importanza nella concezione della giunzione, che dovrebbe essere posizionata - quando possibile - in zone debolmente sollecitate del manufatto. Le considerazioni di carattere generale possono essere suddivise per aree, come di seguito riportato. 3.1. Presenza di tensioni non necessarie sul giunto Una delle regole fondamentali suggerisce di evitare brusche variazioni di spessore in corrispondenza della saldatura, che determinerebbero una forte concentrazione di tensione in forma localizzata, come ad esempio nel caso della saldatura tra parti di spessore fortemente diverso. Analogamente, le leghe di alluminio richiedono un’estrema attenzione nell’assiematura del giunto e sono assai poco tolleranti a variazioni eccessive dei principali parametri di “fit - up”: è il caso della luce, per la quale valori superiori ad 1.5 mm non sono di fatto accettabili, a differenza del caso degli acciai, perché possono comportare tensioni di ritiro elevate in fase di raffreddamento e compromettere la durabilità della giunzione. Lo stesso allineamento può essere responsabile di effetti di concentrazione di tensioni. 3.2. Effetto delle condizioni ambientali Come noto, le leghe di alluminio sono estremamente sensibili alle contaminazioni da idrogeno: la presenza di quantità anche ridotte di umidità può essere quindi responsabile di porosità in saldatura; la saldatura stessa all’esterno, specialmente in condizioni di bassa temperatura o di precaria conservazione dei manufatti, può comportare seri rischi, che aumentano in modo rilevante in presenza di sbalzi termici e di elevati valori di umidità relativa atmosferica. In casi non diversamente controllabili, può rendersi necessario un leggero preriscaldo per rimuovere la presenza di umidità; di norma, la saldatura va eseguita in ambiente chiuso, dedicato allo scopo, con livelli di temperatura ed umidità controllati, evitando attentamente la presenza di impurezze provenienti dall’esterno. 3.3. Importanza della pulizia Altro elemento di criticità è certamente la sensibilità di queste leghe alle conta- Introduzione alla saldatura di fusioni in lega di alluminio minazioni presenti sulle superfici dei giunti: la pulitura preliminare deve essere realizzata con solventi quali acetone, per rimuovere completamente ogni traccia di grassi o oli dal giunto per una fascia di almeno 25 mm; inoltre, è noto che l’alluminio forma strati molto sottili di un ossido alto fondente - l’allumina - che deve essere a sua volta rimosso dopo la pulitura delle superfici dalle contaminazioni, ad esempio mediante una spazzola di acciaio inossidabile dedicata a questa lavorazione. Va evitato l’uso di dischi mola, dato che spesso essi sono fabbricati proprio con ossidi di alluminio (corindone), che possono distaccarsi ed inquinare il giunto. Una volta rimosso l’ossido, la saldatura deve essere eseguita immediatamente dopo e comunque non oltre un dato intervallo di tempo, che non dovrebbe superare le tre o quattro ore. 3.4. Caratteristiche dei consumabili Dato l’impiego di processi con protezi o n e g a s s o s a , è ne c e ssa ri o porre estrema cura nella scelta di gas o miscele con una purezza minima del 99.995%, caratteristica da specificare ovviamente al fornitore all’atto dell’ordinazione. Il processo a filo continuo fa uso di norma di fili elettrodi forniti con adeguate condizioni di pulizia ma una volta esaurite le attività è necessario riporre le bobine in apposite confezioni di plastica, in ambiente condizionato; allo stesso modo, le bacchette utilizzate con il processo TIG - per quanto fornite in condizioni adeguate - sono spesso lasciate nelle loro confezioni aperte in prossimità delle postazioni e tendono ad inquinarsi rapidamente: è buona abitudine, prima dell’uso, prepararle mediante prodotti dedicati quali lo Scotchbrite oppure lana di acciaio inossidabile. 4 - Esecuzione di preriscaldi L’eventuale esecuzione di preriscaldi è una scelta che va ponderata in relazione alla specifica tipologia di lega, alle dimensioni ed alla complessità del fuso. Per garantire al processo un’adeguata penetrazione (considerando anche l’elevata conduttività termica del materiale) una temperatura di preriscaldo di circa 100 °C può essere considerata adeguata per gli spessori più piccoli, sino a circa 8 mm; nel caso invece di fusi di dimensioni rilevanti e/o di geometria complessa dovrebbero essere eseguiti preriscaldi anche di 350 ÷ 400 °C per garantire le adeguate condizioni di raffreddamento e minimizzare il rischio di criccabilità. Va considerato, d’altro canto, che preriscaldi troppo elevati e/o eccesivi apporti termici possono rendere difficoltoso il controllo del bagno di fusione, che tende a diventare eccessivamente fluido; un altro parametro da controllare per la prevenzione della criccabilità a caldo è indubbiamente l’apporto termico, per il quale è consigliato l’uso di consumabili di diametro non superiore ad 1.6 mm e quando possibile - l’impiego di corrente pulsata: apporti termici dell’ordine di 0.8 ÷ 1.6 kJ/mm possono essere considerati adeguati, riferendo i livelli minori alla saldatura di piccoli spessori. 5 - Procedure di riparazione Al di là dei criteri generali, che si è cercato di sintetizzare nel punto precedente, occorre osservare che la riparazione di fusi in lega di alluminio presenta specificità strettamente correlate ai singoli casi; si è quindi cercato di sviluppare di seguito una casistica rappresentativa delle situazioni più ricorrenti in ambito industriale. 5.1. Riparazione di cricche su fusi non trattabili termicamente Data l’assenza di trattamenti termici, di norma è possibile in questo caso raggiungere in saldatura una resistenza meccanica molto prossima a quella del materiale base con consumabili classificati 4043 (AlSi5) o 4047 (AlSi12); di fatto, la causa fondamentale della possibile riduzione della resistenza meccanica è la tendenza all’ingrossamento del grano in zona termicamente alterata. Ulteriori riparazioni non dovrebbero comportare significative diminuzioni della resistenza meccanica. 5.2. Riparazione di cricche su fusi trattati termicamente Questo secondo caso si presenta più critico rispetto al precedente a causa della variazione delle principali proprietà meccaniche indotta dall’effetto del ciclo termico di saldatura nel materiale base (ZTA). In particolare, si può distinguere una regione in prossimità della linea di fusione in cui lo stato metallurgico di fornitura (caratterizzato dalla presenza di precipitati ottenuti per invecchiamento) risulta sostanzialmente modificato: tale regione ha raggiunto temperature comprese tra quelle di solubilizzazione (superiori a 500 °C) e quelle di invecchiamento e presenta vari gradi di sovrainvecchiamento (overaging), quindi anche di “softening”, in relazione alle temperature puntuali raggiunte. Un eventuale trattamento di invecchiamento dopo saldatura (PWAT Post Weld Aging Treatment) avrebbe purtroppo effetti molto limitati, in quanto eseguito su materiale sovrainvecchiato e non correttamente solubilizzato. Ne consegue che riparazioni di modesta entità possono essere condotte su fusi allo stato T6 o T7, mentre nel caso di riparazioni importanti sarebbe opportuno portare il manufatto allo stato T2 mediante un trattamento di ricottura, per conferire la necessaria duttilità e - di conseguenza - capacità di resistere alle tensioni di ritiro. Una volta eseguita la riparazione, il fuso viene sottoposto ad una solubilizzazione, quindi all’invecchiamento per conseguire lo stato metallurgico desiderato. Nel caso in cui non fossero possibili trattamenti dopo saldatura, l’unica opzione diviene la saldatura con il minore apporto termico possibile per limitare gli effetti del ciclo termico e minimizzare il sovrainvecchiamento in zona termicamente alterata. 5.3. Riparazione cosmetica di fusi non trattabili termicamente Si tratta di casi relativamente frequenti, che capitano ad esempio per rimuovere inclusioni superficiali sulla superficie dei getti, dovute al processo di fusione. Una volta asportata l’inclusione con opportuni utensili si procede alla riparazione, preceduta dal necessario preriscaldo. Il fuso deve quindi essere raffreddato in modo controllato, possibilmente nel forno utilizzato per il preriscaldo, comunque almeno coibentato con lana di roccia o altri prodotti equivalenti. 5.4. Riparazione cosmetica di fusi trattabili termicamente In questo caso il fuso - per ipotesi - si trova nello stato metallurgico F (che Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 771 indica l’assenza di trattamenti termici); considerando la presenza di analoghe difettologie superficiali rispetto al caso precedente, durante la saldatura si fa uso di consumabili corrispondenti per analisi chimica al materiale base; dopo saldatura, una volta rettificata la superficie, si procede con la solubilizzazione sfruttando le temperature ancora elevate per effetto del preriscaldo, quindi si effettua il trattamento di invecchiamento previsto. Nel caso invece il fuso sia riparato allo stato T4 (solubilizzato ed invecchiato naturalmente) va posta particolare cura nella riduzione dell’apporto termico per limitare gli effetti del sovrainvecchiamento; i successivi trattamenti dopo saldatura consentono un sensibile incremento della resistenza del giunto. Mg% in zona fusa Introduzione alla saldatura di fusioni in lega di alluminio Buona Discreta Scarsa Consumabile 5356 Materiale base 6061 Consumabile 4043 5.5. Saldatura tra fusi Questo caso prevede la saldatura di più fusi tra loro: tale scenario si può presentare in diverse circostanze: • giunzione di fusi ottenuti singolarmente da parti molto diverse per massa e geometria, per realizzare un m a n u f a tto p iù com pl e sso, c he sarebbe stato impossibile fabbricare per fusione a causa degli effetti delle forze di ritiro; • giunzione di più fusi per realizzare insiemi saldati, ad esempio con funzioni strutturali. Quando possibile, è fortemente raccomandata la saldatura di fusi allo stato F oppure T1 (raffreddato dopo fusione, invecchiato naturalmente); i fusi devono essere preriscaldati secondo i criteri usuali, quindi saldati con gli opportuni c o n su ma b ili, c o n s i de ra ndo a nc he l’eventuale esecuzione di trattamenti dopo saldatura: al solito, se l’insieme saldato non è trattabile termicamente è necessario rimetterlo in forno, per ottenere un raffreddamento lento e controllato. Nel caso invece sia possibile procedere con i trattamenti dopo saldatura, si procede con solubilizzazione ed invecchiamento non appena possibile. 5.6. Saldatura di un fuso con un altro semilavorato È un caso leggermente più complesso del precedente, per quanto riguarda gli aspetti legati alla criccabilità a caldo, alle distorsioni, all’assiemaggio ed alla 772 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 Si% in zona fusa Figura 1 - Resistenza alla criccabilità a caldo. pulitura preliminare; assume una rilevanza maggiore la scelta del consumabile allo scopo di minimizzare i rischi connessi con la criccabilità a caldo. Al proposito, la scelta del corretto consumabile e di un’adeguata procedura di saldatura è essenziale; una delle possibilità è selezionare un consumabile che presenti tenori superiori di elementi di lega rispetto al materiale base: attraverso il previsto rapporto di diluizione è possibile verificare il grado di rischio associato alla giunzione con opportuni diagrammi, come quello riportato nella Figura 1 (che considera gli effetti legati al tenore di magnesio e di silicio). Altre precauzioni da adottare sono certamente: • l’aumento della velocità di saldatura, che tende a ridurre lo sviluppo di tensioni di ritiro, • la scelta di preparazioni dei lembi che aiutino a contenere la diluizione, • l’adozione di adeguati preriscaldi, per rallentare la velocità di raffreddamento e - di conseguenza - limitare le tensioni di ritiro, • l’adozione di sistemi di fissaggio meno rigidi e vincolanti, per diminuire l’entità delle tensioni vincolari. Per un’adeguata comprensione della Figura 1, va notato che è riferita ad un materiale base tipo 6061; nell’area (a) è rappresentato l’uso di consumabili tipo 5356 (AlMg5CrA), nell’area (b) invece, a parità di consumabile, si ipotizza una diluizione molto maggiore, con una composizione risultante molto prossima a quella del materiale base. La regione (c) è invece relativa alla diluizione tra materiale base e consumabile tipo 4043 (AlSi5), la regione (d) allo stesso caso, ma con elevati effetti di diluizione. L’effetto della diluizione nei confronti della sensibilità alla criccabilità a caldo è di tutta evidenza: una lega come la 6061, se saldata con un materiale d’apporto corrispondente per analisi chimica, sarebbe di fatto insaldabile; il quadro cambia sostanzialmente con consumabili tipo AlSi5, che hanno il vantaggio di fondere e solidificare a temperature inferiori a molti materiali base, consentendo una sorta di effetto di distensione in fase di raffreddamento, grazie alla sua duttilità. Nella Tabella II sono riportate le principali combinazioni risultanti dalla saldatura di un fuso con altre tipologie di semilavorato, ottenute per deformazione plastica. Introduzione alla saldatura di fusioni in lega di alluminio TABELLA II - Selezione del materiale d’apporto nella saldatura tra fusi e leghe da deformazione plastica. Lega da deformazione plastica Fuso AlSi12 AlSi7Mg AlSi7Mg AlSi11 AlSi9Cu3[Fe][Zn] AlSi11Cu2[Fe] 7005 6060 6061 6063 6082 6351 5154A 5454 5083 5086 5052 5251 5005 5050A 3004 3105 1050 1100 1200 3003 4043 5356 4043 5356 4043 4043 4043 4043 4043 5356 4043 5356 4043 4043 4043 4043 4043 4043 4047 4043 4043 4043 4043 4043 6 - Processi di saldatura I processi di saldatura più comuni per la riparazione di fusi in lega di alluminio sono certamente quelli ad arco elettrico: il processo a filo continuo con protezione gassosa inerte (MIG, con corrente continua oppure pulsata), il plasma, il TIG. L’impiego dell’elettrodo rivestito resta limitato a riparazioni non critiche, date le limitazioni dovute alle caratteristiche della scoria ed alle difficoltà presentate dal controllo del bagno di fusione; altri processi, basati su principi fisici differenti come la saldatura a resistenza o la Friction Stir Welding, hanno applicazioni mirate alla soluzione di casistiche mirate e non presentano la versatilità di impiego dei convenzionali processi ad arco elettrico. MIG e TIG appaiono tutt’oggi processi di primaria importanza anche in base a considerazioni di tipo economico e legate alla qualità delle giunzioni realizzate. Il TIG è preferito di norma per riparazioni di profondità non superiore a 6 mm circa e per fusioni con geometria complessa, per le quali è necessario un preciso controllo del bagno di fusione; il TIG può essere utilizzato anche per profondità maggiori, sebbene le maggiori intensità di corrente abbinate ad una ridotta velocità di saldatura rendano questa scelta di fatto antieconomica per profondità di saldatura superiori a circa 1/2 pollice. Il processo MIG è invece preferito per la realizzazione di riparazioni ove sia richiesta una maggiore profondità di penetrazione e/o tempi di realizzazione inferiori: tale processo è infatti in grado di depositare sino a circa 4.5 kg / h di materiale d’apporto con velocità di avanzamento che possono superare il metro al minuto per processi “fully mechanised”; per contro, il MIG non consente lo stesso controllo della penetrazione possibile con il TIG e non è adatto alla realizzazione di giunti d’orlo o di spigolo. Dal punto di vista dell’impatto del ciclo termico, il MIG appare superiore al TIG, rispetto al quale realizza ZTA di dimensioni inferiori e minori livelli di deformazione, con effetti di “softening” più contenuti, quindi con maggiore resistenza meccanica allo stato come saldato, a parità di altre condizioni; la stessa tecnica operativa è normalmente più semplice da imparare. In sintesi, si può affermare che il TIG è preferito in genere nella riparazione vera e propria di fusi mentre il MIG è più diffuso nella saldatura tra fusi ed altre tipologie di semilavorato, in un contesto di fabbricazione. Nel confronto tra i due processi, vanno ricordati anche i più frequenti spegnimenti e riaccensioni dell’arco tipici del TIG, a causa della limitata lunghezza delle bacchette, con le quali difficilmente si riescono a realizzare tratti più lunghi di 25 cm. 7 - Aspetti operativi La tipologia di elettrodo più diffusa per queste procedure è quella allo zirconio, per la capacità di formare una piccola pallina all’estremità stabile, durante il funzionamento in AC o con generatori ad onda quadra; buoni risultati sono inoltre ottenuti con diametri di 1/8 di pollice (Fig. 2) e dispositivi che consen- Figura 2 - Guanti ed elettrodi zirconati. Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 773 Introduzione alla saldatura di fusioni in lega di alluminio Si può dunque procedere alla rimozione meccanica dell’ossido superficiale mediante molatura, utilizzando utensili in carburo (Fig. 3). Dopo la molatura si può procedere con la spazzolatura della superficie con spazzola in acciaio inossidabile, quindi usare un prodotto specifico per “clearing” di leghe di alluminio (di tipo acido) per la successiva pulitura. Una volta ultimata la sequenza delle passate necessarie a ripristinare la continuità del manufatto occorrerà procedere con la lavorazione delle superfici per riportarle alla loro condizione originale, quindi effettuare i controlli non distruttivi previsti. Un esempio di sequenza di riparazione è riportato nella Figura 4. Figura 3 - Fresatura. tano un innesco dell’arco dolce e graduale. Durante tutta la saldatura è necessario impiegare guanti puliti, esenti da ogni traccia di sporco o di grasso che potrebbero contaminare il materiale. Prima di procedere con la saldatura può essere consigliabile una corsa a vuoto della torcia per verificare le effettive condizioni di accessibilità dei punti da raggiungere, in modo da prefigurare le condizioni che si troveranno durante la riparazione vera e propria. Figura 4 - Sequenza di una riparazione. 774 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 Bibliografia • • • • • • • The repair of aluminum structures - Tony Anderson, AlcoTec Corporation. Metals Handbook, Volume 2. American Society of Metals. The FOSECO Foundryman’s Handbook, 10th edition, Butterworth Heinemann. Successful welding of aluminium, Welding Technology Institute of Australia. Aluminium Technology Book 4: Joining Aluminium, Aluminium Development Council. Aluminium Casting Alloys, VAW-IMCO GmbH, Undated. The welding of aluminium and its alloys, Gene Mathers, Woodhead Publishing Limited. qGDVHPSUHOHDGHUQHOOHVROX]LRQL SHULOWDJOLRHORVPXVVRGLWXELHODPLHUHD IUHGGR/D1RVWUDJDPPDFRSUHLGLDPHWUL GD´D´SHUWXWWLLWLSLGLWXELLQPHWDO OR ODVFLDQGR XQ RWWLPR JUDGR GL ILQLWXUD /HJJHUH VHPSOLFL IDFLOL GD XWLOL]]DUH OH 1RVWUH PDFFKLQH VRQR XQ VROLGR SDUWQHU VXFXLIDUHRJQLJLRUQRDIILGDPHQWR 9,$$57,*,$1, 725%,$72',$'52%6,7$/< 7(/)$; ZZZJEFLQGXVWULDOWRROVFRPVDOHV#JEFLQGXVWULDOWRROVFRP Scienza e Tecnica Analisi strutturale numerica per la progettazione a fatica di componenti saldati: contributi al perfezionamento dell’approccio “effective notch stress” durante l’Assemblea Annuale IIW di Singapore (Luglio 2009) La progettazione di strutture e componenti saldati sollecitati a fatica rappresenta oggi un tema di notevole interesse per l’approfondimento da parte di ricercatori e tecnici, in ambito accademico ed industriale. La possibilità di prevedere con accuratezza la resistenza a fatica di materiali, dettagli strutturali e tecnologie di giunzione differenti è ovviamente preziosa in numerose applicazioni, dalla realizzazione di grandi strutture civili alla costruzione di mezzi di trasporto, dalla fabbricazione di attrezzature in pressione alla produzione di utensili e componenti di macchine. Negli ultimi anni l’approccio della comunità scientifica internazionale è stato indubbiamente caratterizzato dalla crescente attenzione nei confronti dell’analisi strutturale numerica ad elementi finiti. Questo strumento, sempre più diffuso anche in realtà industriali di piccole e medie dimensioni, consente infatti di stimare quantitativamente gli effetti di concentrazione di tensione tipicamente determinati dalla presenza di discontinuità geometriche (intagli, brusche variazioni di forma e di profilo, giunzioni saldate a parziale penetrazione o a cordoni d’angolo) che costituisce in moltissimi casi la causa principale del cedimento per fatica. La Commissione XIII dell’Istituto Internazionale della Saldatura (IIW), attualmente presieduta da Gary Marquis, vede da molti anni la par tecipaz ione di alcune tra le figure più autorevoli nell’ambito dello studio della resistenza a fatica di componenti saldati (quali, ad esempio, Sonsino, Hobbacher, Maddox, Niemi….) ed è quindi una fonte costante e preziosa di spunti e riferimenti per l’approfondimento di questa tematica. I l p r i n c i p a l e f i l o c o n d u t t o re d e l l a ricerca è attualmente rappresentato dal perfezionamento delle tecniche messe a punto per rendere “oggettiva” e indipendente dalla “mesh” utilizzata la stima degli effetti di concentrazione determinati da discontinuità geometriche. Tra le due principali metodologie proposte a questo scopo dalla comunità scientifica, “hot spot” e “effective notch stress”, è in particolare la seconda ad essere oggetto di tale approfondimento; rispetto all’approccio “hot spot”, infatti, può essere utilizzata senza limit a z i o n i c o r re l a t e a l l a t i p o l o g i a d i discontinuità strutturale e non richiede l’elaborazione dei risultati ottenuti dall’analisi strutturale numerica, che vengono impiegati direttamente nelle verifiche di progetto. L’approccio “effective notch stress” è basato sull’intuizione di sostituire le singolarità strutturali con superfici di raccordo circolari di raggio opportuno (1 mm nei casi usuali, ma è possibile utilizzare valori molto inferiori, fino a 0.05, in relazione allo spessore degli elementi strutturali ed alla severità dell’intaglio). Una descrizione approfondita è propos ta nel D ocum ento IIW-1 8 2 3 - 0 7 “Recommendations for Fatigue Design of Welded Joints and Components” (A. Hobbacher). Nell’ultima revisione, pubblicata come “Welding Research Council Bulletin no. 520”, sono state tra l’altro introdotte prescrizioni per l’utilizzo dell’approccio “effective notch stress” nell’ambito delle leghe di alluminio. La selezione del raggio di raccordo più opportuno può non essere immediata ed una scelta inadeguata può portare a risultati fuorvianti, in particolare nel caso in cui raggi di raccordo molto contenuti siano utilizzati per rappresentare discontinuità di severità modesta. Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 777 Scienza e Tecnica Deve essere sottolineato, in quest’ambito, che il valore del raggio di raccordo è correlato ad una ben precisa curva di resistenza a fatica o categoria di dettaglio (“FAT”). Un interessante contributo per l’approfondimento di questo tema è rappresentato dal Documento IIW XIII-227409/XV-1312-09 “Verification of the notch stress concept for the reference radii of 1.00 and 0.05 mm” (B. Kranz & C. M. Sonsino). Altrettanta attenzione va posta nei confronti di aspetti quali la rigidezza dell’elemento strutturale, la natura dei carichi applicati (prevalentemente “membranali” o prevalentemente “flessionali”) e l’effettiva inclinazione della curva “S-N”, che può condizionare l’esito della verifica nei casi caratterizza t i da u n n u m e ro e l e v at o o mol t o elevato di cicli di progetto. L’esito di recenti sperimentazioni avviate per l’esame di queste tematiche è de sc ri tto nel D ocum ento IIW XIII-2280-09/XV-1325-09 “S-N curves for welded thin joints - Suggested slopes and FAT values for applying the notch stress concept with various reference radii” (C. M. Sonsino, T. Bruder & J. Baumgartner). Entrambi i contributi sono stati presentati e discussi nell’am- bito della Assemblea Annuale IIW 2009 svoltasi a Singapore lo scorso Luglio. Dott. Ing. Gian Luigi Cosso Responsabile Settore Ingegneria Calcolo Progettazione Divisione Ingegneria IIS Le Commissioni Tecniche UNI - Acustica e vibrazioni Agroalimentare Ambiente Apparecchi di sollevamento e relativi accessori Beni culturali - NORMAL Calzature Carta Comportamento all'incendio Costruzioni stradali ed opere civili delle infrastrutture Cuoio, pelli e pelletteria Disegni tecnici e documentazione tecnica di prodotto Documentazione, informazione automatica e multimediale Energia nucleare Ergonomia Gestione per la qualità e tecniche di supporto Gomma GPS - Specifiche e verifiche dimensionali e geometriche dei prodotti Imballaggi Impianti di ascensori, montacarichi, scale mobili e apparecchi similari Impianti ed attrezzi sportivi e ricreativi Informatica medica Ingegneria strutturale Legno Luce e illuminazione Manutenzione Metodi statistici per la Gestione dei Processi 778 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 - Metrologia della portata, pressione, temperatura Mobili Nanotecnologie Navale Organi meccanici Pompe e piccole turbine idrauliche Prodotti, processi e sistemi per l'organismo edilizio Protezione attiva contro gli incendi Protezione dei materiali metallici contro la corrosione Prove non distruttive Recipienti per il trasporto di gas compressi, disciolti o liquefatti Responsabilità sociale delle organizzazioni Saldature (Segreteria esterna ad UNI – Affidata a IIS) Servizi Sicurezza Sicurezza della società e del cittadino Tecnologie biomediche e diagnostiche Trasmissioni oleoidrauliche e pneumatiche Trasporti interni Turismo UNI-CEI Metrologia generale UNI-CEI Valutazione della conformità Unificazione dell'utensileria per lavorazioni meccaniche (UNIUM) Valvole industriali Ventilatori industriali Vetro IIS News Comitato Direttivo Il Comitato Direttivo dell’Istituto, congiuntamente al Collegio dei Revisori dei Conti, si è riunito a Genova presso la sede dell’IIS il giorno 7 Ottobre 2009; la riunione è stata presieduta dal Presidente dell'Istituto Dott. Ing. Ferruccio Bressani. Il Segretario Generale, Ing. Scasso, su invito del Presidente, ha fornito al Comitato un breve resoconto sull’ andamento dell’Istituto, con riferimento al mese di Agosto 2009, presentando dati aggiornati su: il numero delle ore fatturabili riguardanti rispettivamente il solo personale dipendente dell’Istituto e l’aggregato costituito dal personale dipendente dell’Istituto e dalle risorse esterne, la previsione di Conto Economico, il numero e la ripartizione dei dipendenti in organico, gli investimenti in immobilizzazioni, il valore e la ripartizione dei crediti scaduti e l’andamento della liquidità. Il Comitato Direttivo ha preso atto. L’Ing. Scasso ha quindi riferito brevemente sullo sviluppo del Sistema Integ r a to d i G e s tione (c he ne l l a sua massima estensione dovrebbe includere: g ov e r n a n c e , q ual i t à, si c ure zza, ambiente, responsabilità amministrativa, tutela della privacy), la cui implementazione è stata avviata all’inizio dell’anno e di cui si prevede la messa in atto nella sua forma essenziale entro la fine del 2009. Il Presidente, nella sua veste specifica di Presidente dell’Organismo di Vigilanza, ha esposto in sintesi le risultanze delle verifiche ispettive effettuate e ha mostrato il piano di auditing congiunto (Organo di Vigilanza e Team Internal Auditing) previsto fino ad Aprile 2010. Scasso ha esposto il piano di riduzione dei consumi energetici elaborato per il prossimo futuro, nonché il piano di innovazione relativo all’utilizzo dei sistemi informatici e di comunicazione. È stato quindi brevemente discusso il programma di implementazione del Sistema Informatico Integrato, che sembra evolvere in modo soddisfacente. Il Comitato Direttivo ha preso atto con soddisfazione. Il Comitato ha quindi esaminato la situazione delle associazioni all’Istituto dal 25 Giugno al 6 Ottobre 2009 decidendo di accogliere 3 nuove richieste di associazione di Soci individuali e le dimissioni di 4 Soci (3 Soci individuali ed 1 Socio collettivo). Scasso ha poi esaminato il Calendario delle Manifestazioni Tecniche programmate dall’Istituto nel secondo semestre del 2009. Alcune fra le Manifestazioni Tecniche IIS previste appaiono di particolare rilevanza e le Manifestazioni dedicate ai trattamenti termici ed alla fabbricazione navale, già svoltesi, hanno riscosso un particolare apprezzamento. Scasso ha infine relazionato sulla partecipazione di funzionari (una decina) dell’Istituto Italiano della Saldatura all’Assemblea Annuale dell’International Institute of Welding (IIW), tenutasi a Singapore dal 12 al 17 Luglio 2009, nonché alla più importante fiera internazionale sulla saldatura tenutasi ad Essen dal 14 al 19 Settembre 2009. La partecipazione agli eventi suddetti ha consentito l’acquisizione di rilevanti informazioni tecniche, contribuendo all’indispensabile crescita professionale dei funzionari stessi ed ha permesso, altresì, il consolidamento dei necessari contatti internazionali fra gli operatori del settore (Istituti Nazionali della Saldatura inclusi). Il Comitato Direttivo ha preso atto con soddisfazione. Progetto di Formazione Professionale Leonardo da Vinci “WET-WELD” L’Istituto Italiano della Saldatura intende presentare, insieme ad altri prestigiosi partner internazionali, una proposta di attività di formazione profession a l e , n e l l ’ a m b i t o d e i p ro g e t t i d i iniziativa europea “Leonardo da Vinci”. Tale attività sarà finalizzata all’addestramento e alla qualificazione di saldatori subacquei, operanti in ambiente umido (cioè direttamente nell’acqua). Detti saldatori vengono impiegati per la realizzazione o la riparazione di costruzioni sommerse, che possono essere dei più svariati tipi, come piccole riparazioni localizzate di scafi immersi (in questo caso non si ha lo svantaggio di porre l’imbarcazione in un bacino di carenaggio), oppure riparazioni su condotte sottomarine (pipeline) o ancora per la riparazione e/o la realizzazione di altre opere subacquee, quali piloni tubo- Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 779 IIS News lari o casse stagne per la realizzazione di pontili e/o dighe. Tali saldatori-subacquei, utilizzati intorno agli anni ’60 nei lavori di ampliamento e manutenzione della diga foranea del porto di Genova, erano infatti chiamati in gergo “cassonisti”. Essendo tale lavoro assai impegnativo dal punto di vista fisico, per via delle condizioni ambientali in cui si realizza, le loro condizioni sanitarie venivano monitorate dall’Istituto di Medicina del Lavoro dell’Università di Genova, che in questo modo ha anche sviluppato delle buone competenze nell’ambito della medicina iperbarica. Lo svolgimento dell’attività proposta intende colmare una lacuna tuttora esistente in questo settore, poiché i fenomeni che avvengono in ambiente sottomarino sono completamente diversi da quelli che si sviluppano al suolo e sono ancora poco studiati in maniera sistematica. Sott’acqua infatti è completamente diverso il diagramma di stato ferro-carbonio, essendo differenti i parametri che lo regolano ed in conseguenza è anche diversa la fisica dell’arco. I partecipanti a questa iniziativa saranno, oltre all’Istituto, l’EWF (European Welding Federation - Federazione 780 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 Europea degli Organismi di Saldatura), avente sede legale a Bruxelles (B) e sede operativa a Lisbona (P) presso l’Instituto de Soldadura e Qualidade, il TWI (The Welding Institute) di Cambridge (UK), l’Institut de Soudure di Parigi (F), l’Università Gazi di Ankara (TR) e la Commissione Svedese di Saldatura (S). Tale iniziativa permetterà di sfruttare al meglio le competenze dei vari partner: in particolare l’Istituto Italiano della Saldatura, che già dal 2006 ha attivato l’attività di qualificazione dei saldatori subacquei in acqua, potrà mettere a disposizione la significativa esperienza acquisita. L’obiettivo del progetto riguarda, oltre che gli aspetti di carattere operativometallurgico, legati alla qualità delle giunzioni prodotte, anche quelli di tipo ergonomico-comportamentale dei saldatori dentro il mezzo acquatico. 6iÀ>ÊUÊ£Ó£{Ê>}}ÊÓä£ä Ê Ê Ê Ê www.euromaintenance.org International Conference & Exhibition Mettetevi al centro del mondo. 180 memorie da 37 Paesi, 200 espositori, 5000 visitatori attesi (da oltre 40 Paesi) 3 eventi speciali: Global Forum on Maintenance & Asset Management, Safe Maintenance: Preventing Accidents in Industrial Maintenance, Maintenance for Sustainable Manufacturing. Safety, Reliability, Sustainability... Asset Management Strategies in times of economic crisis. Diamond sponsor: Organized by: Ente Italiano Organizzazione Most re Endorsed by: Dalle Associazioni Ordini di macchine utensili nel terzo trimestre 2009: -51.6% Nel terzo trimestre 2009, l’indice degli ordini di macchine utensili, elaborato dal Centro Studi & Cultura di Impresa di UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE, ha segnato un calo del 51.6%, rispetto allo stesso periodo del 2008. Il valore assoluto dell’indice risulta pari a 37.4 (base 2005=100). S ul r is u lta to c ompl e ssi v o pe sa i l pessimo riscontro ottenuto dai costruttori sul mercato interno e la debolezza della risposta dei mercati stranieri, a conferma di quanto ancora la crisi incida in modo generalizzato sulla domanda di beni strumentali. UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE Con riferimento al mercato interno, la raccolta ordini dei costruttori italiani ha segnato un calo del 54% rispetto al terzo trimestre 2008. In ragione di ciò l’indice assoluto è risultato pari a 19.9. Con questa nuova rilevazione si allunga il trend negativo che conta ormai sei trimestri consecutivi di calo. D’altra parte i riscontri provenienti dal mercato straniero sono altrettanto preoccupanti: nel periodo Luglio-Settembre 2009, l’indice degli ordinativi raccolti sul mercato estero ha infatti segnato un calo del 49.9%, rispetto allo stesso periodo del 2008. In ragione di ciò, l’indice assoluto si attesta a 55.1 (base 2005=100). Considerando i primi nove mesi dell’anno, la raccolta ordini risulta più che dimezzata; in ragione di un calo pari a 55.3% rispetto allo stesso periodo del 2008, il valore dell’indice assoluto si attesta a 55.9. I dati elaborati dal Centro Studi & Cultura di Impresa delineano ancora un quadro piuttosto complesso per l’industria italiana di settore, che deve fare i conti con la debolezza del consumo del mercato interno così come di quello estero. Unica nota che fa ben sperare sul futuro è il confronto del terzo trimestre con i periodi precedenti. Dall’analisi congiunturale della variazione dell’indice emerge infatti che si riduce l’intensità del calo della raccolta ordini: dopo un indice che, nel secondo trimestre, è sc e so del 63.1%, or a, in vir tù del -51.6%, si torna sui livelli della rilevazione relativa al periodo GennaioMarzo, all’inizio della crisi, quando l’indice registrò un -51%. L’impressione che il punto più basso del ciclo economico negativo sia alle spalle è confermata anche dal buon risultato espresso da EMO MILANO 2009, la manifestazione espositiva mondiale di settore che si è tenuta, all’inizio di Ottobre, a Milano. Nei sei giorni di mostra si sono registrati 124.660 visitatori, il 41% dei quali stranieri, in rappresentanza di 98 Paesi di cinque contin e n t i . Tra q u e s t i n u t r i t a è s t a t a l a presenza di operatori extra-europei, in particolare di quelli provenienti da India, Russia, Giappone, Stati Uniti, Brasile, Corea e Taiwan. Nonostante questi timidi segnali di inversione di tendenza la preoccupazione resta alta. La drastica e prolungata riduzione degli ordinativi raccolti dai costruttori fa temere un concreto rischio di ridimensionamento del settore car atter iz z ato da piccole e me d i e imprese sicuramente più esposte delle grandi ai momenti di congiuntura sfavorevole. La preoccupazione più grande è l’uscita dal mercato di realtà industriali che, a corto di ordini e liquidità, rischiano la cessazione della attività. Un danno terribile, questo, per l’impresa e per le persone che fanno l’impresa, per il settore ma anche per il sistema economico del paese che rischia la perdita di know-how in un comparto strategico per tutta l’industria manifatturiera. Consapevole degli sforzi già compiuti dagli organi di Governo sia in materia di Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 783 Dalle Associazioni supporto al credito, con l’introduzione della moratoria dei debiti delle PMI verso gli istituti, sia in tema di sostegno alla domanda, attraverso l’introduzione della Tremonti-Ter, UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE ritiene comunque indispensabili ulteriori provvedimenti per permettere all’industria del comparto di superare la crisi e agganciare la ripresa, mantenendo la posizione di leadership nel panorama internazionale. A tal fine occorre incentivare la sostituzione dei beni strumentali datati attraverso un provvedimento di politica indus t r i a l e c h e re n d a p o s s i b i l e l a rottamazione dei macchinari obsoleti e la deduzione dall’imposta del 50% della somma investita nell’acquisto di nuovi macchinari sostitutivi. Questo provvedimento non soltanto è incentivo alla ripresa dei consumi ma è lo strumento più adatto a garantire la competitività dell’offerta italiana. Da una recente indagine risulta che in Italia, così come in Europa, circa il 25% dei macchinari di produzione presenti negli impianti ha oltre 20 anni. Occorre dunque rinnovare gli stabilimenti produttivi sia a livello nazionale che europeo. Tale provvedimento avrebbe positive ricadute in più ambiti del sistema economico-sociale. Oltre a garantire il mantenimento di alti livelli di competitività al made in Italy e made in Europe, permetterebbe una migliore efficienza e quindi un risparmio dei costi a tutte le imprese del manifatturiero. Inoltre, la sostituzione dei vecchi sistemi di produzione con i nuovi assicurerebbe un minor impatto ambientale delle lavorazioni e una maggiore sicurezza degli operatori addetti alla macchine. Infine con la sostituzione dei macchinari obsoleti si otterrebbe la liberazione di una sensibile quantità di ghisa e acciaio, andando a impattare positivamente anche sul costo della materia prima. D’al t ra p ar te, per cons entire alle imprese di affrontare le difficoltà del m om ento e pos iz ionar s i nel mo d o m igliore per cogliere la pro ssi ma ripresa, è indispensabile che le istituzioni governative intervengano efficacemente a livello europeo per il sostegno del credito. È opportuno un allentamento temporaneo dei criteri di ponderazione del rischio di credito alle PMI, criteri che determinano gli accantonamenti che le banche devono avere per rispettare gli accordi di Basilea 2. In particolare è auspicabile un’integrazione dell’accordo che tenga conto sia della difficile congiuntura, sia della necessità di valutare le imprese anche da un punto di vista qualitativo, considerando cioè il settore di appartenenza, con l’obiettivo di avvicinare alla pura valutazione dei dati di bilancio quella relativa alla capacità di business. Giancarlo Losma (Presidente UCIMU-Sistemi per produrre) Elenco delle Norme EN emesse dal CEN TC 121 “Welding” in tema di Health & Safety EN 169 EN 1598 EN 1598/A1 EN ISO 10882-1 EN ISO 10882- 2 EN 14717 EN ISO 15011-1 EN ISO 15011-2 EN ISO 15011- 3 EN ISO 15011-4 EN ISO 15011- 4:/A1 CEN ISO TS 15011- 5 EN ISO 15012-1 EN ISO 15012-2 PERSONAL EYE PROTECTION -FILTERS FOR WELDING AND RELATED TECHNIQUES TRANSMITTANCE REQUIREMENTS AND RECOMMENDED UTILISATION HEALTH AND SAFETY IN WELDING AND ALLIED PROCESSES - TRANSPARENT WELDING CURTAINS, STRIPS AND SCREENS FOR ARC WELDING PROCESSES HEALTH AND SAFETY IN WELDING AND ALLIED PROCESSES - TRANSPARENT WELDING CURTAINS, STRIPS AND SCREENS FOR ARC WELDING PROCESSES- AMENDMENT 1 HEALTH AND SAFETY IN WELDING AND ALLIED PROCESSES -SAMPLING OF AIRBORNE PARTICLES AND GASES IN THE OPERATOR'S BREATING ZONE- PART 1: SAMPLING OF AIRBONE PARTICLES HEALTH AND SAFETY IN WELDING AND ALLIED PROCESSES SAMPLING OF AIRBORNE PARTICLES AND GASES IN THE OPERATOR'S BREATING ZONE- PART 2: SAMPLING OF GASES WELDING AND ALLIED PROCESSES- ENVIRONMENTAL CHECK LIST HEALTH AND SAFETY IN WELDING AND ALLIED PROCESSES- LABORATORY METHOD FOR SAMPLING FUMES AND GASES GENERATED BY ARC WELDING- PART 1: DETERMINATION OF EMISSION RATE AND SAMPLING FOR ANALYSIS OF PARTICULATE FUME HEALTH AND SAFETY IN WELDING AND ALLIED PROCESSES -LABORATORY METHOD FOR SAMPLING FUME AND GASES GENERATED BY ARC WELDING- PART 2: DETERMINATION OF EMISSION RATES OF GASES, EXCEPT OZONE HEALTH AND SAFETY IN WELDING AND ALLIED PROCESSES -LABORATORY METHOD FOR SAMPLING FUME AND GASES GENERATED BY ARC WELDING- PART 3: DETERMINATION OF OZONE EMISSION RATE DURING ARC WELDING HEALTH AND SAFETY IN WELDING AND ALLIED PROCESSES- LABORATORY METHOD FOR SAMPLING FUME AND GASES- PART 4: FUME DATA SHEETS HEALTH AND SAFETY IN WELDING AND ALLIED PROCESSES- LABORATORY METHOD FOR SAMPLING FUME AND GASES- PART 4: FUME DATA SHEETS- AMENDMENT 1 HEALTH AND SAFETY IN WELDING AND ALLIED PROCESSES- LABORATORY METHOD FOR SAMPLING FUME AND GASES- PART 5: IDENTIFICATION OF THERMAL DEGRADATION PRODUCTS GENERATED WHEN WELDING OR CUTTING THROUGH PRODUCTS COMPOSED WHOLLY OR PARTLY OF ORGANIC MATERIALS HEALTH AND SAFETY IN WELDING AND ALLIED PROCESSES- REQUIREMENTS TESTING AND MARKING OF EQUIPMENT FOR AIR FILTRATION- PART 1: TESTING OF THE SEPARATION EFFICIENCY FOR WELDING FUME HEALTH AND SAFETY IN WELDING AND ALLIED PROCESSES- REQUIREMENTS, TESTING AND MARKING OF EQUIPMENT FOR AIR FILTRATION- PART 2: DETERMINATION OF THE MINIMUM AIR VOLUME FLOW RATE OF CAPTOR HOODS AND NOZZLES 784 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 Pubblicazioni IIS Metallurgia e saldabilità degli acciai bonificati, a medio ed alto carbonio Indice Capitolo 1 METALLURGIA E SALDABILITÀ DEGLI ACCIAI BONIFICATI: Generalità; Metallurgia; Normativa di riferimento e denominazioni commerciali; Saldabilità (Principi generali di saldabilità, criccabilità a caldo, criccabilità a freddo, rottura fragile); Procedimenti di saldatura; Materiali d'apporto; Saldature eterogenee. Capitolo 2 METALLURGIA E SALDABILITÀ DEGLI ACCIAI A MEDIO ED ALTO CARBONIO: Generalità; Normativa di riferimento; Saldabilità (Generalità, criccabilità a caldo, criccabilità a freddo); Procedimenti di saldatura; Materiali d'apporto. 2008, 24 pagine, Codice: 101114, Prezzo: € 40,00 Soci IIS - Membri IIS Club, Prezzo: € 32,00 ISTITUTO ITALIANO DELLA SALDATURA Divisione PRN Maura Rodella Lungobisagno Istria, 15 16141 GENOVA Tel. 010 8341385 Fax 010 8367780 Email: [email protected] www.weldinglibrary.com www.iis.it Dalle Aziende Testa per saldatura dall’interno dei tubi Nel settore degli impianti di saldatura per tubifici, ESAB ha installato centinaia di stazioni di saldatura, con teste speciali per la saldatura interna ed esterna longitudinale o elicoidale ad arco sommerso di tubi. ESAB ha una grande esperienza anche nel retrofit, per incrementare la produttività di linee esistenti mediante tecniche multi-filo e sistemi di controllo del processo che si integrano con le reti locali per l’automazione della produzione. La testa per saldatura all’interno è l’elemento più importante nella stazione per la saldatura dei tubi nella tecnica elicoidale. La nuova testa ESAB per saldatura ad arco sommerso può essere utilizzata per tubi a partire da un diametro di 20 pollici. La testa è stata sviluppata con l’intento di contenere al massimo gli ingombri per consentire la produzione di tubi a partire da un diametro minimo di 20 pollici, assicurare elevate velocità di saldatura con il minimo di usura dei dispositivi di contatto e consentire il facile adattamento alle varie dimensioni e caratteristiche dei tubi. Dopo le esperienze fatte con vari produttori di tubi, è stato scelto il sistema push-pull per l’alimentazione dei fili. I dispositivi traina-filo all’inizio del lungo braccio svolgono il filo da bobine da 1000 kg tipo EcoCoil e lo spingono verso la testa, mentre all’estremità opposta del braccio i traina-filo nella testa assicurano che il filo venga alimentato alla corretta velocità. La disposizione dei fili all’interno della testa dipende dal diametro del tubo, dalla larghezza della striscia e dalla posizione destra o sinistra della stazione di saldatura rispetto alla spirale. Il dispositivo di guida insegui-giunto a laser è allineato con il giunto davanti alla testa di saldatura e guida la testa mediante una slitta a croce motorizzata. La tramoggia del flusso è collocata sopra il dispositivo di guida laser e il condotto di alimentazione del flusso si trova tra quest’ultimo e gli ugelli di uscita dei fili. Per ottenere i migliori risultati in saldatura sono stati utilizzati i più avanzati dispositivi di contatto sviluppati da ESAB, costituiti da ganasce a molla in lega speciale di rame con una superficie di contatto lunga 30 mm, che assicurano un trasferimento di corrente costante al filo, senza cadute di tensione. Questo sistema risolve anche il problema dell’usura che affligge le boccole di contatto convenzionali. L’inclinazione e la d i s t a n z a d i c i a s c u n f i l o d a l l ’ a l t ro possono essere variate facilmente oppure fissate mediante appositi spaziatori, a seconda delle esigenze delle diverse WPS. ESAB può fornire una serie di soluzioni. L’ugello di recupero del flusso non fuso è montato su un braccio orientabile nella posizione più favorevole. Per monitorare a distanza il processo di saldatura, la testa dispone di una telecamera montata sulla parte frontale e allineata con l’asse del tubo. La testa ESAB per la saldatura interna dei tubi non solo soddisfa pienamente i requisiti standard per questo tipo di installazioni, ma costituisce un significativo progresso nel miglioramento della produttività con la riduzione dei tempi di manutenzione dovuta alla maggiore durata delle parti di usura, quali gli organi di contatto, e per la riduzione dei tempi di adattamento ai diversi diametri e caratteristiche dei tubi da produrre. ESAB Saldatura SpA Via Mattei, 24 - 20010 Mesero (MI) Tel. 02 979681 - Fax 02 97289300 e-mail: [email protected] www.esab.it Tecnologia Extreme HyDefinition (XD) da oggi fornita di serie su tutti i sistemi HyPerformance Hypertherm, leader mondiale nella tecnologia di taglio dei metalli ad arco plasma, ha annunciato oggi il lancio di due nuovi sistemi HyPerformance ® HPR130XD® e HPR260XD®. L’implementazione della tecnologia Extreme HyDefinition® (XD) sui sistemi di taglio plasma Hypertherm HPR130 e HPR260 offre numerosi vantaggi. Il principale: le carpenterie metalliche ed i costruttori di attrezzature possono ottenere una qualità di taglio più costante per periodi di tempo più lunghi alla metà dei costi operativi. Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 787 Dalle Aziende Come il sistema HPR400XD®, di recente presentazione, i due nuovi sistemi HPRXD sono equipaggiati con la tecnologia brevettata PowerPierce™ che garantisce ai leader del settore una migliore capacità di sfondamento in produzione. Rispetto ai precedenti sistemi HP R 1 3 0 e H PR2 6 0, l a t e c nol ogi a P o w e r P i e rc e c o n s e n t e d i t a g l i a re metalli di spessore fino al 25% superiore, mantenendo velocità di taglio, qualità di taglio HyDefinition e durata dei consumabili. ll nuovo sistema HPRXD può funzionare anche con argon per offrire una migliore marcatura, un nuovo processo per acciaio al carbonio da 80 A ed un rilevamento di altezza per contatto integrato sulla torcia. Altri vantaggi comprendono la possibilità di tagliare fori di qualità migliore utilizzando la nuova tecnologia Hypertherm True Hole™. Se abbinati all’applicativo MTC ProNest® 2010 ed ai controlli di movimento che utilizzano la tecnologia True Hole, come il CNC EDGE ® Pro ed il controllo di a l t ez z a T H C Arc G l i de ® , i si st e mi HPRXD producono automaticamente fori di qualità decisamente migliore rispetto a quanto precedentemente possibile con un sistema plasma. “Centinaia di aziende stanno beneficiando delle potenzialità da leader del settore offerte dal nostro sistema origin a l e H PRXD : l’ H y P e rf ormanc e HP R 4 0 0 XD , ” h a di c hi arat o Kat McQuade, direttore marketing di prodotto della linea Hypertherm HyPerformance. “Con la presentazione di questi due nuovi modelli, stiamo inserendo tutti i vantaggi del sistema HPR400XD nella nostra linea HyPerformance per aumentare la produttività e la redditività per i nostri clienti.” I clienti che operano nei settori della robotica, dell’acciaio strutturale e del taglio inclinato troveranno molte funzionalità dedicate concepite in modo specifico per soddisfare le loro esigenze. Un nuovo set cavi offre una resistenza all’usura maggiore di dieci volte, mentre una boccola torcia con cuscinetti integrati consente una rotazione praticamente infinita. Un’altra caratteristica saliente è la presenza di un puntatore laser integrato. Anziché montare semplicemente il puntatore sul lato della torcia, esso è effettivamente integrato sulla torcia stessa. 788 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 Questa opzione è utile per coloro che desiderano allineare in modo accurato la torcia sull’asse di mezzeria o per tutti coloro che vogliono un riscontro visivo per la programmazione e l’allineamento del robot. HYPERTHERM Europe B.V. Vaartveld, 9 4704 SE ROOSENDAAL (Olanda) Tel. +31 (0)165 596932 Fax +31 (0)165 596901 e-mail: [email protected] www.hypertherm.com/eu Il comparto nautico conferma la propria fiducia a Seatec 2010 A tre mesi dall’ottava edizione di Seatec, rassegna internazionale di tecnologie, subfornitura e design per imbarcazioni, yacht e navi, il trend di iscrizioni è in linea con le edizioni precedenti. Crescono le adesioni di espositori provenienti dall’estero. Attesi 14.000 visitat ori prof es s ionali a Seatec 2010. Organizzata da CarraraFiere, la rassegna, giunta all’ottava edizione, si conferma una manifestazione B2B di alto profilo, di elevato contenuto tecnologico e di affermata e riconosciuta notorietà internazionale. Previsioni positive per l’ottava edizione di Seatec: portano molto ottimismo i risultati delle iscrizioni a tre mesi dall’apertura della rassegna internazionale di tecnologie, subfornitura e design per i m b a rc a z i o n i , y a c h t e n a v i i n p ro gramma da Mercoledì 10 a Venerdì 12 Febbraio 2010. Dalla prima edizione del 2003 a oggi Seatec ha registrato una crescita continua, sia per il numero di aziende espositrici, sia per il numero di visitatori professionali, diventando l’evento B2B di riferimento per il comparto nautico internazionale. Numerosi i settori merceologici rappresentati alla rassegna - l’unica del settore in Italia ad essere rivolta al trade – fra i quali tecnologie, accessori e servizi, arredo & design, materiali & applicazioni, compositi, elettronica & domotica, motori & propulsione, media, project & engineering, attrezzature per la vela, attrezzature portuali, distribuiti su una superficie di 34.000 mq. “Il trend della partecipazione a Seatec 2010 è in linea con quello delle edizioni precedenti” sottolinea Paris Mazzanti, Direttore Generale di CarraraFiere, ente organizzatore della rassegna, precisando che “le prime adesioni sono pervenute immediatamente dopo la fine dell’edizione 2009 e che esiste, come di consueto, una “corsa finale” da parte di espositori che confermano la loro presenza nel periodo da Dicembre e metà Gennaio”. Per quanto riguarda gli espositori stranieri che nel 2009 sono stati il 33% del totale, sono numerose le conferme di aziende che hanno deciso di partecipare individualmente: circa il 60% delle adesioni è costituito da aziende europee, con in testa il Regno Unito seguito da Germania, Paesi Bassi, Francia, Finlandia, Danimarca, Svezia, Svizzera, Croazia, Norvegia e Spagna; mentre il 20% viene da aziende statunitensi, con la quota restante attribuita ad altri Paesi, in testa Giappone e Corea. A conferma della rilevanza internazionale raggiunta da Seatec, membro dal 2007 dell’IFBSO (International Federation of Boat Show Organizers), anche la partecipazione di nuovi espositori provenienti dall’estero che aderiscono a Seatec 2010 attraverso il coordinamento di associazioni e Camere di Commercio, come British Marine Federation, UBI France, l’agenzia francese per l’internazionalizzazione delle imprese, la Camera di Commercio di Zagabria (Croazia), di Cantabria (Spagna). Fra gli espositori italiani, si prevede un’adesione da parte delle aziende provenienti dalla Lombardia di circa il 30%, 21% dalla Toscana, 12% dalla L igur ia e, a s eguire , le az ien d e d a Emilia Romagna, Piemonte, Veneto, Lazio e altre regioni, Marche, Friuli Venezia Giulia e Campania. Nata nel 2003 per iniziativa di CarraraFiere, Seatec ha registrato da subito un grande successo. Alla sua prima edizione presentava 150 espositori per passare a 315 nel 2004, a 500 nel 2006, a 626 nel 2007, a 865 nel 2008, fino alle 963 presenze dell’edizione 2009. “Sono dati che confermano l’interesse per una manifestazione che si rinnova continuamente con spazi espositivi suddivisi per aree tematiche per una fruizione più pratica dell’offerta e l’attenzione ai giovani con premi di design dedicati oltre che con convegni di approfondimento. Le iscrizioni in linea con l’edi- Dalle Aziende zione 2009 possono essere lette come un segnale anticipatore di ripresa” commenta Mazzanti. Per l’ottava edizione che per la prima volta si svolge da Mercoledì a Venerdì, per andare incontro alle esigenze di espositori e visitatori, sono attesi circa 14.000 visitatori, di cui circa il 15% arriveranno dall’estero, con la presenza di numerose delegazioni straniere. Di più difficile interpretazione risulta l’andamento del settore nautico, contesto in cui opera Seatec. Secondo gli ultimi dati disponibili (2008), forniti da Ucina (Unione dei cantieri e delle industrie nautiche e affini), la nautica ha chiuso il 2008 con dati in linea con il 2007, nonostante il forte calo del fatturato registrato nell’ultimo trimestre (con un contributo della nautica al Pil di 5 miliardi e 557 milioni di euro (+ 0.2% rispetto al 2007), con un fatturato della cantieristica di euro 3.821.970.000 (+ 0.4% sul 2007), del comparto accessori di euro 1.458.000.000 (-0.8%) e del comparto motori di 515.920.000 (-2.5%). Nonostante la situazione economica contingente (i dati relativi al 2009 non sono ancora disponibili, ma come tutti i settori anche la nautica è stata toccata dalla crisi economica), Seatec 2010 rappresenta per il comparto nautico - come confermano le adesioni - un’opportunità di promozione e sviluppo per le aziende proponendosi come manifestazione B2B di altissima specializzazione, di elevato contenuto tecnologico e di riconosciuta notorietà internazionale. CARRARAFIERE Viale G. Galilei, 133 54036 Marina di Carrara (MS) Tel. 0585 787963 - Fax 0585 787602 e-mail: [email protected] www.carrarafiere.com Il top per la saldatura di acciai Il sistema di saldatura concepito per l’impiego in condizioni difficili Una saldatura efficiente dell’acciaio mette a dura prova uomini e macchine tanto nell’industria meccanica e delle costruzioni in acciaio, quanto nella costruzione di condutture, gru, veicoli su rotaia o container, in cantieri e in altri settori che prevedono la lavorazione di questo materiale. Gli sviluppatori di Fronius hanno compreso questo problema e sviluppato una soluzione completa: Steel Transfer Technology. A Sett e mbre , in occas ione della fier a “Schweißen & Schneiden” tenutasi a Essen, hanno presentato per la prima volta i generatori a inverter completamente digitalizzati TransSteel 3500 e TransSteel 5000. Grazie a essi, gli utilizzatori possono concentrarsi con grandi vantaggi sugli aspetti essenziali delle loro attività quotidiane di saldatura MAG e saldatura manuale a elettrodo. Le funzioni semplici e intuitive da utilizzare e l’innovativa alimentazione del filo sono chiaramente indirizzate alla saldatura di acciai. Il design robusto e compatto e il peso ridotto dei generatori TransSteel ne migliorano la mobilità nelle sale di montaggio e nei cantieri. I prodotti della serie TransSteel garantiscono praticità d’impiego, robustezza, affidabilità, nonché proprietà di saldat u r a p e r f e t t e . L’ u n i t à c e n t r a l e d i comando e regolazione provvede alla sicurezza del processo e a risultati di saldatura riproducibili, anche in caso di variazioni dovute al tipo di processo. Le ulteriori migliorie apportate alla concezione Steel Transfer Technology si rivelano soprattutto nell’innovativa alimentazione filo. Il gruppo costruttivo leggero e robusto comprensivo di pacchetto tubi flessibili, torcia e display di comando garantisce l’alimentazione affidabile del filo di apporto. La funzione Comfort Wire esegue automaticamente l’inserimento del filo. L’utilizzat ore può r im uovere l’unità di alimentazione filo portatile e trasportarla in luoghi di saldatura difficilmente accessibili. I parametri di saldatura si mantengono stabili indipendentemente dalla posizione del pacchetto tubi flessibili. Uno speciale controllo dell’accensione im pedis ce la for m az ione d i g o c c e durante la fase di avvio. Oltre all’arco voltaico standard, è possibile selezionare altri due tipi di arco voltaico: “Steel Root” con arco voltaico fine e m or bido, ad es em pio per l e p ri me passate e per riempire ampi traferri d’aria, e “Steel Dynamic” caratterizzato da Spray Arc concentrato, duro e dinamico, adatto per i componenti particolarmente solidi da unire. L’innovativo attacco FSC (Fronius System Connector), adatto per le applicaz ioni m anuali e con rob o t , p e r i sistemi raffreddati a gas e ad acqua, a p p o r t a u n u l t e r i o re v a n t a g g i o i n termini di qualità, affidabilità, flessibilità e comfort: grazie a un unico attacco centrale per tutte le basi, l’utilizzatore può fare a meno di spine di comando esterne. La torcia ergonomica può essere cambiata rapidamente e in tutta sicurezza grazie a una chiusura a leva. Gli apparecchi della serie TransSteel convincono per la lunga durata anche in condizioni di impiego intensivo. A questo si aggiunge la dotazione, che garantisce compatibilità con gli sviluppi tecnologici futuri. FRONIUS Via Monte Pasubio, 137 - 36010 Zanè (VI) Tel. 0445 804444 / 0362 545564 Fax 0445 804400 e-mail: [email protected] www.fronius.com Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 789 Dalle Aziende Nuove omologazioni per fili animati tubolari FILEUR ad elevata resistenza Trafilerie di Cittadella Spa - FILEUR è lieta di comunicare l’ottenimento dell’omologazione di tre nuovi fili animati tubolari da parte dei più importanti enti di classifica: FILEUR ARS 15: Filo animato rutilico per la saldatura di acciai ad alto limite di snervamento > 690 MPa, in tutte le posizioni di saldatura. Omologato nella classe 4Y69SH5, con ABS, BV, DNV, LR. FILEUR AMC 15: Filo animato metalcored per la saldatura di acciai ad alto limite di snervamento > 690 MPa. Omologato nella classe 4Y69SH5, con DNV, LR. FILEUR AMC 20: Filo animato metalcored per la saldatura di acciai ad alto limite di snervamento > 890 e > 960 M P a . O m o lo g a to s ec ondo E N ISO 18276-A: T89 4 Mn2NiCrMo M M 2 H5 con TÜV. Forte della sua esperienza e del suo know-how nel campo dei fili animati t u b o l a r i , Tra f i l e r i e d i C i t t a d e l l a FILEUR è riuscita a raggiungere questo importante risultato grazie all’impegno che da anni contraddistingue la società nel campo della Ricerca e Sviluppo. I prodotti in questione sono fili animati tubolari utilizzati per acciai bonificati bassolegati, sottoposti a trattamenti termici di tempra e rinvenimento, che conferiscono al materiale elevate caratteristiche tensili ed un’ottima tenacità e le cui caratteristiche meccaniche sono dovute all’aggiunta di elementi tempranti quali: cromo, molibdeno, nichel e di microleganti quali vanadio, titanio e niobio. I principali problemi di saldabilità degli acciai bonificati sono dovuti alla comparsa di cricche a freddo in zona fusa e termicamente alterata. L’insorgenza di questo tipo di difetto è dovuta principalmente a tre fattori: • presenza di tensioni residue; • presenza di strutture fuori equilibrio; • presenza residua di umidità. La risoluzione di tali problematiche utilizzando fili animati è di difficile realizzazi one e r appres enta una ver a e propria frontiera tecnologica, ma grazie all’esperienza tecnico-applicativa del team di ricerca FILEUR, i nuovi fili animati tubolari ad elevata resistenza FILEUR sono in grado di rispondere all’esigenza di ottimizzare l’efficienza e ANALISI IDROGENO DIFFUSIBILE ESEGUITA SU FILO ANIMATO TUBOLARE Sezione di filo a piattina 790 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 Sezione di filo tubolare l’efficacia dei processi produttivi dei settori pipeline, off-shore, costruzioni di gr u, gar antendo nel contemp o l a massima qualità e rispettando ogni standard di sicurezza richiesta dagli enti omologatori. Ricordiamo che i fili tubolari ramati sono gli unici fili animati in grado di garantire un tenore di idrogeno basso e costante nel tempo, con un livello tipico d i i d ro g e n o d i f f u s i b i l e i n f e r i o re a 4 ml/100 g di deposito, il livello più basso previsto dalle normative internazionali sia europee (EN) sia americane (AWS), come dimostrato nel grafico di riferimento. Inoltre i fili animati tubolari riescono a mantenere una struttura a grano fine dopo saldatura sia in zona fusa sia in zona termicamente alterata, limitando al minimo l’apporto termico durante il processo di saldatura e nel contempo, rispetto ai normali fili pieni, sono in grado di realizzare delle velocità di saldatura maggiori a parità di parametri operativi, mantenendo peraltro inalterati il livello di saldabilità e le caratteristiche meccaniche dei fili stessi. Inoltre, l’uso di fili animati tubolari ramati a bassissimo contenuto di idrogeno diffusibile permette di poter ridurre in modo sensibile le temperature di preriscaldo e di postriscaldo rispetto, per esempio, all’utilizzo dei fili animati aperti (a piattina). Questo è tanto più sensibile tanto più è spesso il materiale da saldare, con una riduzione della temperatura di circa il 10%. Questi nuovi ed importanti risultati, ragg i u n t i d a Tra f i l e r i e d i C i t t a d e l l a FILEUR per questa nuova generazione di consumabili, hanno già spinto il team di R&D della società ad ipotizzare lo sviluppo di nuovi fili, per gli acciai con Rp0.2 superiori a 890 MPa, che ad oggi rappresentano un nuovo importante ed i n t e re s s a n t e o b b i e t t i v o f u t u ro p e r l’azienda. Lo staff tecnico di Trafilerie di Cittadella FILEUR è a completa disposizione per qualsiasi altra informazione tecnica a riguardo. Trafilerie di Cittadella FILEUR Via Mazzini, 69 35013 Cittadella (PD) Tel. 049 9401593 - Fax 049 9401594 e-mail: [email protected] www.fileur.com Dalle Aziende I compositi entrano in piazza a MECSPE - La Piazza dei Compositi punta l’attenzione sui settori Aerospace, Nautica ed Automotive Il trasferimento tecnologico sarà il protagonista della Piazza dei Compositi di MECSPE, la fiera internazionale della meccanica specializzata organizzata da Senaf che, con i suoi sei saloni tematici MECSPE, Eurostampi, Subfornitura, PlastixExpo, Control Italy, Motek Italy -, tornerà presso Fiere di Parma dal 25 al 27 Marzo 2010. I materiali compositi stanno trovando negli ultimi anni un massiccio impiego in molti settori industriali, creando una domanda informativa sulle loro applicazioni e sui fornitori di materiali, attrezzature, software. Secondo un’indagine condotta nel corso dell’edizione 2009 di MECSPE, oltre il 20% dei 22.700 visitatori registrati ed il 30% delle 1.010 aziende espositrici registrate hanno dichiarato di essere coinvolti nella produzione di manufatti in composito, in particolare nei settori Aerospace, Nautica ed Automotive. Per rispondere a questa crescente domanda di mercato MECSPE 2010 presenterà la PIAZZA DEI COMPOSITI, un’area articolata in spazi espositivi specializzati, che permetteranno di dare visibilità ai subfornitori dei settori Aerospace, Nautica ed Automotive in piazze a loro rivolte ed in uno spazio dedicato allo svolgimento di conferenze tecniche. Inoltre, grazie all’accordo tra Senaf e MEC - Marine Engineering Conference, il convegno sui compositi ormai giunto alla sesta edizione, verrà sviluppato un programma di incontri formativi per approfondire alcuni tematiche d’interesse per i settori Aerospace, Nautica ed Automotive. Grazie alla presentazione di indagini di mercato e attraverso le testimonianze di alcune aziende della filiera produttiva sarà possibile infatti mettere in luce le opportunità di applicazione dei materiali compositi e di sviluppo del trasferimento tecnologico relativamente a questi tre comparti industriali. Agenda Appuntamenti - Le opportunità dei compositi nei principali mercati: Giovedì 25 Marzo 2010 - Indagine di mercato sul settore Aerospace, testimonianza di un OEM/subfornitore della filiera produttiva Aerospace, presenta- zione di 4-5 società fornitrici attive nei processi di stampaggio. Venerdì 26 Marzo 2010 - Indagine di mercato sul settore Nautica, testimonianza di un Cantiere Nautico, presentazione di 4-5 società fornitrici attive nei processi di verniciatura e assemblaggio. Sabato 27 Marzo 2010 - Indagine di mercato sul settore Automotive, testimonianza di una Casa Automobilistica/subfornitore della filiera produttiva Automotive, presentazione di 4-5 società fornitrici attive nei processi di modelleria e di produzione. I sei saloni di MECSPE MECSPE - la città della meccanica specializzata; Eurostampi e Plastix Expo il mondo degli stampi e dello stampaggio; Subfornitura - la più grande fiera italiana per le lavorazioni in conto terzi; Motek Italy - automazione, robotica e trasmissioni di potenza; Control Italy metrologia e qualità. I numeri dell’edizione 2009 Oltre mille aziende in esposizione in rappresentanza di 15 Paesi (dalla Cina alla Francia, dalla Germania all’India, dall’Ungheria alla Russia, dalla Spagna alla Corea), 42mila metri quadri di area espositiva, 19 isole di lavorazione, 5 piazze dell’eccellenza, 40 convegni e miniconferenze, 26 Piazze e Viali tematici, 36 associazioni ed enti che sostengono attivamente la manifestazione. Tutte le informazioni sulla fiera su www.mecspe.com, Tel. 02 3320391. MY PR Via Ripamonti, 137 - 20141 Milano Tel. 02 54123452 - Fax 02 54090230 e-mail: [email protected] www.mypr.it Minipuntig Pocket - Affilatrice per elettrodi di tungsteno Nonostante i venti di crisi soffino incessant i s ul m erc ato della s aldatur a, SOGES SpA presenterà per il nuovo anno un catalogo ricco di novità e nuovi prodotti, soprattutto nel comparto “ACCESSORI PER LA SALDATURA”. Punta di diamante di questo sforzo innovativo è la nuovissima affilatrice MINIPUNTIG POCKET che si aggiunge alle già collaudate MINIPUNTIG e TIG 4, affilatrici per elettrodi di tungsteno semiautomatiche e da banco. MINIPUNTIG POCKET si candida ad Figura 1 - Affilatura essere la più economica e versatile delle affilatrici per elettrodo di tungsteno disponibili sul mercato. Mossa da motore elettrico alimentato a batteria, MINIPUNTIG POCKET pesa solo 550 g e, misurando 270 mm di lunghezza, può stare comodamente in una tasca. Le dotazioni di serie prevedono comunque la fornitura in comoda e robusta valigetta con caricabatteria e chiavetta di serraggio del mandrino. Se ne prevede l’uso nei cantieri di montaggio o nei cantieri navali là dove è permesso solo l’impiego di utensili a bassa tensione per motivi di sicurezza. Ma anche in officina MINIPUNTIG POCKET può essere un valido strumento di lavoro, l’assenza del cavo di alimentazione la rende più comoda e trasportabile tra le postazioni di saldatura. L’autonomia prevista per l’uso da parte di 3 o più saldatori assicura una copertura operativa per un turno di lavoro. La batteria al litio di ultima generazione, infatti, non avendo effetto memoria, può essere velocemente ricaricata a qualsiasi stadio di scarica senza comprometterne la durata di vita. L’affilatura avviene tramite una mola diamantata da 25 mm di diametro che permette la lavorazione di elettrodi fino al diametro 3.2 mm. Essendo diamantata su entrambe le facce, la mola ha vita doppia. Consumato completamente un lato si passa all’altro. L’impostazione standard di affilatura (Fig. 1) prevede un angolo dell’elettrodo di 22.5° ma con l’aggiunta della “bussola di variazione angolo” (opzionale) si possono realizzare punte con conicità variabile. La piccola macchinetta inoltre permette il taglio e l’intestatura degli elettrodi. Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 791 Dalle Aziende L’affilatura può essere eseguita su elettrodi lunghi anche solo 50 mm. SOGES SpA Via alla Stazione di S. Quirico, 7 16163 Genova Tel. 010 7401941 - Fax 010 7413591 e-mail: [email protected] www.soges-spa.it Torce per saldatura MIG ad alte prestazioni con corpo torcia flessibile Tweco Il Knucklehead della Tweco è un sistema rivoluzionario che permette al saldatore di variare la posizione e l’angolazione del corpo torcia mantenendo il trasferimento della corrente di saldatura a livelli di eccellenza, inoltre consente la massima affidabilità dello scorrimento del filo di saldatura al suo interno in qualsiasi posizione impostata dall’operatore. Basato su un meccanismo a settori multipli costituiti da sfere ed incastri che consente un movimento 0- 60° o 0-80°, l’affidabilità offerta dal Knucklehead è di gran lunga maggiore rispetto a qualsiasi altro sistema simile proposto sul mercato mondiale, il corpo torcia flessibile Tweco non risente delle rotture da affaticamento tipiche delle lance prodotte con trecce in rame al fine di ottenere la flessibilità necessaria. Varie torce MIG delle serie Tweco e OCIM sono disponibili con il corpo torcia flessibile pre-montato. In alternativa, il corpo torcia flessibile può essere ordinato per retro-fitting su torce standard Tweco ed OCIM esistenti a catalogo. THERMADYNE ITALIA Srl Via Bolsena, 7 20098 San Giuliano Milanese (MI) Tel. 02 36546801 - Fax 02 36546840 e-mail: [email protected] www.thermadyne.com L’automazione al centro del dibattito nel settore in forte crescita del fotovoltaico - AUTOMATICA e Intersolar ancora insieme nel 2010 Il modello che ha riscosso successo nel 2008 viene riproposto nel 2010. AUTOMATICA, il salone internazionale dell’automazione e della meccatronica, e 792 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 Intersolar, il salone internazionale delle tecnologie solari, si svolgeranno contemporaneamente. L’accoppiata ha un senso in quanto la domanda mondiale di celle solari aumenta continuamente e l’industria solare fa sempre più affidamento sul settore dell’automazione per restare competitiva e produrre con maggiore efficienza. Ad AUTOMATICA 2010, il salone internazionale dell’automazione e della meccatronica, numerosi espositori presenteranno soluzioni di automazione per l’industria solare. Il salone, che si svolgerà presso il Centro Fieristico di Monaco di Baviera dall’8 all’11 Giugno 2010, è la più grande rassegna mondiale per i settori di robotica, sistemi di visione, sistemi di assemblaggio, manipolazione e movimentazione, e le relative tecnologie. Il salone internazionale Intersolar è invece dedicato al settore del fotovoltaico (FV) e del solare termico. Questa manifestazione annuale si svolgerà nel 2010 dal 9 all’11 Giugno nello stesso Centro Fieristico di Monaco di Baviera, nei padiglioni direttamente adiacenti ad AUTOMATICA con tre giornate di contemporaneità fra i due eventi. L’unione fra le due manifestazioni, entrambe leader nei rispettivi settori, ha già suscitato grande attenzione fra gli operatori qualificati e i responsabili della produzione. Dietro lo sfruttamento dell’energia solare, infatti, si celano impianti modernissimi di produzione e assemblaggio, che negli ultimi anni sono stati sempre più automatizzati per ridurre i costi e, in tal modo, garantire la competitività del settore con le fonti energetiche tradizionali. Markus Elsässer, Amministratore Delegato di Solar Promotion GmbH, che organizza Intersolar in collaborazione con FWTM (Freiburg Wirtschaft Tourist i k und Mes s e G m bH & Co. KG ), guarda con favore alle sinergie fra le due manifestazioni: “Nel 2008 diverse migliaia di visitatori hanno attraversato il passaggio fra AUTOMATICA e Intersolar in entrambe le direzioni. E nel 2010 le cose non andranno diversamente, perché la produzione automatizzata è un fattore chiave per le tecnologie solari. Il settore, nonostante una leggera frenata nel corso del 2009 dovuta alla crisi economica mondiale, conta su una crescita a lungo termine, alla luce dei programmi di sostegno e degli incentivi previsti negli Stati Uniti, in Giappone, Europa Orientale e anche in Cina.” Per maggiori informazioni: www.automatica-munich.com. BLUSFERA EXPO & MEDIA Via Bernardo Rucellai, 10 20126 Milano Tel. 02 36531203 - Fax 02 36537859 e-mail: [email protected] www.blusfera.it Pubblicato il Terzo Volume della collana “I criteri di scelta e di trattamento degli acciai da costruzione e da utensili” Il Volume Terzo - Acciai da Utensili - che fa parte della collana “I criteri di scelta e di trattamento degli acciai da costruzione e da utensili” è dedicato ai tecnici dell’industria metallurgica, ai trattamentisti, ai progettisti dell'industria meccanica e agli studenti degli Istituti Tecnici Superiori e delle Facoltà d’Ingegneria e raccoglie i dati sugli acciai da utensili considerati dalla norma internazionale UNI EN ISO 4957 più alcuni acciai non più unificati, ma ancora assai usati in Italia ed in Europa. Il libro è suddiviso in sei capitoli dedicati all’introduzione agli acciai da utensili e a cinque gruppi di acciai da utensili e precisamente: Introduzione e classificazione degli acciai da utensili - Acciai da utensili non legati per lavorazioni a freddo - Acciai da utensili legati per lavorazioni a Dalle Aziende freddo - Acciai da utensili legati per lavorazioni a caldo - Acciai rapidi per utensili - Acciai da stampi per materie plastiche. Nell’introduzione di ogni capitolo dedicato ai vari gruppi di acciai da utensili sono descritte le caratteristiche specifiche del gruppo e riportati anche i risultati di recenti ricerche, che consentono un impiego più appropriato dei vari tipi d’acciaio. Di ogni acciaio considerato dalla norma internazionale e di alcuni acciai non più normati, ma ritenuti ancora di largo i n te re s s e c o m m erc i al e , e si st e una scheda tecnica che riporta, se reperibili in letteratura: una breve descrizione delle caratteristiche e degli impieghi consolidati, la corrispondenza nelle v a r ie d e s ig n a z ioni i nt e rnazi onal i (Europa, Italia, Germania, Francia e USA), i limiti della composizione chimica di prodotto, le temperature per le lavorazioni a caldo e per i trattamenti termici, la durezza ottenibile a piena tempra su provetta standard, la durezza allo stato ricotto e allo stato temprato, le curve di rinvenimento, i diagrammi TTT, i diagrammi CCT, le temperature A C1, A C3 o A Cm e Ms, le proprietà fisiche: densità, modulo elastico, coefficienti medi di dilatazione termica, conduttività termica, capacità termica specifica, resistività elettrica, altre informazioni disponibili in letteratura, quali i diagrammi di penetrazione di tempra, le variazioni dimensionali al trattamento termico di tempra e rinvenimento e i diagrammi quantitativi delle fasi. La collana completa: “I criteri di scelta e di trattamento degli acciai da costruzione e da utensili”, autore Cibaldi Dott. Cesare, è composta dai seguenti volumi di cui due ancora da pubblicare: • volume 1°: Metallurgia di base (edizione 2006); • volume 2° - parte prima: Acciai speciali da costruzione (edizione 2007); • volume 2° - parte seconda: Acciai speciali da costruzione (edizione 2008); • volume 3°: Acciai da utensili (edizione 2009); • volume 4°: Diagnosi dei difetti metallurgici (edizione prevista nel 2010); • volume 5°: Metallografia (edizione prevista nel 2011). AQM s.r.l. Via Edison, 18 25050 Provaglio d’Iseo (BS) Tel. 030 9291711 - Fax 030 9291777 e-mail: [email protected] Ufficio Marketing: Tel. 030 9291724 e-mail: [email protected] www.aqm.it UNIVET, certificata ai massimi livelli - Ottenute le certificazioni EN 207 e EN 208 La nuova gamma di prodotti UNIVET per la protezione da laser è stata testata secondo le norme EN 207 ed EN 208 dall’ente ECS GmbH (European Certification Service - Notified Body 1883), importante istituzione tedesca nel campo delle certificazioni. La società ECS GmbH certifica a livello europeo i maggiori produttori di dispositivi di protezione individuale contro le radiazioni laser ed è considerata dagli addetti ai lavori tra le strutture più esperte nel campo, grazie all’enorme esperienza sull’esecuzione dei test e delle analisi dei prodotti. Nella Comunità Europea i requisiti di protezione visiva sono specificati dalla norma EN 207, applicabile ai dispositivi di protezione dell’occhio utilizzati contro le radiazioni laser. La norma europea EN 208 specifica invece i requisiti per l’utilizzo di visiere e protettori dell’occhio utilizzati durante le operazioni di allineamento e regolazione dei raggi laser. Le norme EN 207 e 208 forniscono tutte le informazioni circa i criteri di progettazione e di prova delle protezioni oculari, definendo le appropriate caratteristiche dei protettori oculari da utilizzare per ogni particolare applicazione. La legislazione definisce diverse classi di laser secondo il rischio a loro associato e fissa le misure di sicurezza appropriate da adottare per coloro che sono esposti ai raggi laser. Per conseguire la EN 207 è previsto il superamento di 2 test: • Test di densità ottica: vengono misurate le performance di protezione del filtro in termini di attenuazione, misurando cioè la quantità di luce che il filtro riesce a bloccare. Conformemente a questo test, gli occhiali di protezione contro le radiazioni laser devono bloccare la luce del laser ad una data lunghezza d’onda in modo che essa non raggiunga l’occhio dell’utilizzatore. • Test di stabilità alle radiazioni laser (applicato sia al filtro che alla montatura): l’occhiale di protezione deve essere in grado di sopportare l’irraggiamento diretto di un fascio laser continuo per 10 secondi oppure 100 impulsi - nel caso di un laser pulsato. Il dispositivo di protezione, quando colpito da raggio laser, deve garantire la protezione per tutta la durata del test. UNIVET è oggi in grado di offrire al mercato una vasta gamma di nuovi occhiali con filtri certificati EN 207 e EN 208. Flessibilità strutturale e forte propensione alla ricerca e all’innovazione tecnologica hanno permesso a Univet di produrre dispositivi di elevata qualità in grado di soddisfare pienamente le esigenze dei clienti. Le certificazioni conseguite da ECS GmbH attestano a livello internazionale il valore di UNIVET, grazie al prestigio dell’ente certificatore: un altro passo a conferma di una leadership importante e di un presidio che affianca l’azienda bresciana ai big player internazionali del settore. UNIVET Srl Via Giovanni Prati, 87 25086 Rezzato (BS) Tel. 030 2499411 - Fax 030 2499430 e-mail: [email protected] www.univet.it Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 793 Notiziario Letteratura Tecnica Acciaio e suoi correttivi Galvani A., Castel San Pietro Terme (BO) 2009, 170 x 240 mm, 191 pagine, € 40,00 Tutti i tecnici ed i ricercatori sanno cos’è l’acciaio dal punto di vista metallurgico e lo c onosc ono in modo specifico consultando i dati e le tabelle riportate sui cataloghi dei produttori, con riferimento ai loro standard di fornitura. Forse non sanno bene come si comporta una determinata lega di acciaio attraverso i suoi differenti correttivi e alliganti che ne influenzano le relative condizioni allotropiche. L’autore, con questo lavoro, intende porre rimedio a tale esigenza tecnica e conoscitiva. Una esigenza che, in una situazione di mercato difficile e complessa, viene ancor più sentita dalle aziende trasformatrici e da quelle utilizzatrici, che considerano il ruolo dell’informazione tecnica e dell’innovazione una via sempre più importante ed imprescindibile da perseguire. Questo volume rende quindi con ancor più efficacia tale cammino, con un per- corso rivolto alla crescita tecnica e culturale del suo fruitore, con un tracciato che darà certamente i suoi frutti nell’ottica di un incontro e confronto di informazioni. Il testo promosso da “Assomotoracing” fornisce ai tecnici ed ai ricercatori una valida riposta che certamente arricchirà di informazioni per ponderare e comprendere meglio cos’è l’acciaio e cosa sono le sue varie e differenti leghe. Supporti Grafici S.n.c., Via Tanari 68/A 40024 Castel San Pietro Terme (BO). Fax: 051 944916 [email protected] Handbook of Plastics Joining A Practical Guide, 2nd Edition Troughton M., Norwich (NY - USA) 2008, 220 x 285 mm, 600 pagine, ISBN 0-81551-581-4, $ 325,00 Q ues to volume, seconda edizione, rappres enta un manuale di riferimento, unico nel suo genere, riguardante i processi di giunzione delle materie plastiche; esso fornisce dettagliate informazioni sui principi dei diversi procedimenti ed include nozioni fondamentali e particolareggiate sulle caratteristiche e sul comportamento di numerose materie plasti- che. Esperti e specialisti del TWI (inglese) del settore, hanno notevolmente aggiornato ed ampliato questa nuova edizione, includendo una grande quantità di informazioni inerenti le nuove tipologie di materiali ed una dettagliata descrizione dell’applicazione di tecnologie innovative quali ad esempio “flash free welding” e “friction stir welding”. Il volume, diviso principalmente in due parti, presenta nella prima parte una descrizione esaustiva dei processi di giunzione; ciascun capitolo descrive sistematicamente una tecnica, tracciandone una valutazione concisa ma approfondita del suo corretto utilizzo e potenzialità in campo industriale. Per ogni metodo sono presentati i vantaggi e gli svantaggi, le applicazioni, le attrezzature, i parametri e le condizioni di saldatura. I metodi illustrati nei diversi capitoli comprendono: la saldatura con elementi riscaldanti, ad ultrasuoni, a vibrazione, “spin welding”, con radiofrequenze, a gas caldo, ad estrusione, laser, agli infrarossi, “resistive implant welding”, ad induzione, “heat sealing”, “flash-free welding”, “friction stir welding”, a microonde, con solventi, con adesivi ed infine l’ultimo capitolo è interamente dedicato alle giunzioni meccaniche. La seconda parte del volume riguarda tutti i tipi di materie plastiche ed i loro specifici metodi di giunzione. Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 795 Notiziario Essa comprende 25 famiglie di polimeri (ad esempio i poliammidi). I polimeri coinvolti sono raggruppati a loro volta in resine termoplastiche, termoindurenti, elastomeri e gomme. Per ogni materiale, dopo una breve descrizione delle relative condizioni di servizio ed impiego in campo industriale, sono ampiamente e dettagliatamente esaminate le possibili metodologie di giunzione. Infine il manuale contiene un utile elenco dei possibili fornitori internazionali ed un glossario di termini utilizzati nelle giunzioni delle materie plastiche. William Andrew Inc., 13 Eaton Avenue Norwich, NY 13815 (USA). http://www.williamandrew.com Distributore in Europa: TWI, Granta Park, Great Abington, Cambridge, CB21 6AL (Inghilterra). Fax: +44 (0)1223 892588 http://www.twi.co.uk Hot Cracking Phenomena in Welds II Böllinghaus Th., Herold H., Cross C.E. e Lippold C. (Eds.), Heidelberg (Germania) 2008, 160 x 240 mm, 467 pagine, ISBN 978-3-540-78627-6, € 155,95 Questo volume è il s e c ondo di una serie di testi dedicati alla criccabilità a caldo delle strutture saldate, fenomeno di rilevante importanza e pericolosità, tuttora oggetto di studi approfonditi. Per promuovere un dibattito sullo stato attuale delle conoscenze e favorire uno scambio di informazioni sui risultati delle più recenti ricerche sul fenomeno, nel Marzo 2007, il Bundesanstalt für Materialforschung und - prüfung BAM Division V.5: Joining Technology in collaborazione con l’International Institute of Welding (IIW) - Commission IX: Behaviour of Metals Subjected to Welding hanno organizzato il secondo “Workshop” sulla criccabilità a caldo dei giunti saldati. Questo volume, diviso in cinque parti, riunisce i 22 lavori presentati alla mani- 796 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 festazione che rappresentano il risultato dell’attività professionale di ricerca e di pratica industriale di esperti e di specialisti internazionali nel settore. In dettaglio i documenti raccolti riguardano: l’analisi teorica del fenomeno della criccabilità di ritiro; la criccabilità di ritiro nella saldatura degli acciai e delle leghe di nichel; la criccabilità di ritiro dei giunti saldati delle leghe di alluminio; lo studio della criccabilità di liquazione ed infine la criccabilità dovuta alla mancanza di duttilità. Per tutti gli specialisti ed i metallurgisti, coinvolti nella ricerca e nello sviluppo di nuovi materiali, questo volume fornisce una nuova visione ed un panorama completo sulle numerose soluzioni e consigli, utili al fine di evitare la possibilità di formazione di cricche a caldo nelle strutture saldate. Inoltre, il testo può essere un utile strumento didattico per la formazione ad alto livello della metallurgia della saldatura, in particolare per studenti universitari di ingegneria. Springer-Verlag GmbH Haberstrasse 7, 69126 Heidelberg (Germania). Fax: +49 6221 345 4229 http://www.springer.com Codici e Norme Norme nazionali Italia UNI EN ISO 636 - Materiali di apporto per saldatura - Bacchette, fili e depositi per saldatura TIG di acciai non legati e a grano fine - Classificazione (2009). EC 1-2009 UNI EN 1993-1-11 - Eurocodice 3 - Progettazione delle strutture di acciaio - Parte 1-11: Progettazione di strutture con elementi tesi (2009). EC 1-2009 UNI EN 1993-1-5 - Eurocodice 3 - Progettazione delle strutture di acciaio - Parte 1-5: Elementi strutturali a lastra (2009). EC 1-2009 UNI EN 1993-1-6 - Eurocodice 3 - Progettazione delle strutture di acciaio - Parte 1-6: Resistenza e stabilità delle strutture a guscio (2009). EC 1-2009 UNI EN 1993-1-7 - Eurocodice 3 - Progettazione delle strutture di acciaio - Parte 1-7: Strutture a lastra ortotropa caricate al di fuori del piano (2009). EC 1-2009 UNI EN 1993-4-1 - Eurocodice 3 - Progettazione delle strutture di acciaio - Parte 4-1: Silos (2009). EC 1-2009 UNI EN 1993-5 - Eurocodice 3 - Progettazione delle strutture di acciaio - Parte 5: Pali e palancole (2009). UNI EN ISO 3580:2009 - Materiali di apporto per saldatura - Elettrodi rivestiti per saldatura manuale ad arco di acciai resistenti allo scorrimento viscoso Classificazione (2009). UNI EN ISO 6892-1 - Materiali metallici - Prova di trazione - Parte 1: Metodo di prova a temperatura ambiente (2009). UNI EN 10225 - Acciai strutturali saldabili destinati alla costruzione di strutture fisse in mare - Condizioni tecniche di fornitura (2009). UNI EN 10242 - Raccordi di tubazione filettati di ghisa malleabile (2009). UNI EN 10269 - Acciai e leghe di nichel per elementi di fissaggio con proprietà specifiche a elevate e/o basse temperature (2009). EC 1-2009 UNI EN 10293 - Getti di acciaio per impieghi tecnici generali (2009). UNI EN 12517-2 - Controllo n o n distruttivo delle saldature - Parte 2: Valutazione mediante radiografia dei giunti saldati di alluminio e sue leghe Livelli di accettazione (2009). UNI EN 12807 - Attrezzature e accessori per GPL - Bombole trasportabili e ricaricabili di acciaio brasato per gas di petrolio liquefatti (GPL) - Progettazione e costruzione (2009). UNI EN ISO 14341 - M a t e r i a l i d i apporto per saldatura - Fili elettrodi e depositi per la saldatura ad arco in gas protettivo di acciai non legati e di acciai a grano fine - Classificazione (2009). UNI EN 14587-2 - Applicazioni ferroviarie - Binario - Saldatura a scintillio delle rotaie - Parte 2: Nuove rotaie di tipo R220, R260, R260Mn ed R350HT con macchine per saldatura mobili in postazioni diverse da un impianto fisso (2009). Notiziario UNI EN ISO 14744-1 - Saldatura Prove di accettazione delle macchine di saldatura a fascio elettronico - Parte 1: Principi e condizioni per l’accettazione (2009). UNI EN 15001-1 - Infrastrutture gas Installazione della tubazione di gas con pressione di esercizio maggiore di 0.5 bar per installazioni industriali e maggiore di 5 bar per installazioni industriali e non industriali - Parte 1: Requisiti funzionali dettagliati per progettazione, materiali, costruzione, ispezione e prova (2009). UNI EN ISO 15792-1 - Materiali di apporto per saldatura - Metodi di prova Parte 1: Saggi di prova per la realizzazione di provette di tutto metallo di apporto di saldature di acciaio, nichel e leghe di nichel (2009). UNI EN ISO 15792-2 - Materiali di apporto per saldatura - Metodi di prova Parte 2: Preparazione del saggio di prova per la realizzazione di provette di saldature di acciaio eseguite con tecnica a singola o a doppia passata (2009). UNI EN ISO 15792-3 - Materiali di apporto per saldatura - Metodi di prova Parte 3: Valutazione dell’attitudine alla saldatura in posizione e della penetrazione al vertice dei materiali di apporto per le saldature d’angolo (2009). UNI EN ISO 17632 - M a t e r i a l i d i apporto per saldatura - Fili animati tubolari per la saldatura ad arco, con o senza gas di protezione, di acciai non legati e a grano fine - Classificazione (2009). USA API RP 5LW - Recommended practice for transportation of line pipe on barges and marine vessels (2009). API RP 545 - Recommended practice for lightning protection of aboveground storage tanks for flammable or combustible liquids (2009). API RP 576 - Inspection of pressurerelieving devices (2009). API 579-2 - Fitness-for-service example problem manual (2009). API STD 598 - Valve inspection and testing (2009). API STD 609 - B u t t e r f l y v a l v e s : double-flanged, lug- and wafer-type (2009). ASNT-TC-1A/E - Supplement to Recommend practice No. SNTTC-1A Eddy current testing (2009). ASNT-TC-1A/G - Supplement to Recommend Practice No. SNT-TC-1A Acoustic emission testing (2009). ASME B16.12 - Cast iron threaded drainage fittings (2009). ASM E B16.34 - Va lves - F langed, threaded and welding end (2009). ASTM A 105/A 105M - Standard specification for carbon steel forgings for piping applications (2009). ASTM E 165 - Standard practice for liquid penetrant examination for general industry (2009). Norme europee EN EN 485-1:2008+A1 - Aluminium and aluminium alloys - Sheet, strip and plate - Part 1: Technical conditions for inspection and delivery (2009). EN ISO 2560 - Welding consumables Covered electrodes for manual metal arc welding of non-alloy and fine grain steels - Classification (2009). EN 10349 - Steel castings - Austenitic manganese steel castings (2009). EN ISO 15011-1 - Health and safety in welding and allied processes - Laboratory method for sampling fume and gases - Part 1: Determination of fume emission rate during arc welding and collection of fume for analysis (2009). EN ISO 15011-2 - Health and safety in welding and allied processes - Laboratory method for sampling fume and gases - Part 2: Determination of the emission rates of carbon monoxide (CO), carbon dioxide (CO 2 ), nitrogen monoxide (NO) and nitrogen dioxide (NO 2) during arc welding, cutting and gouging (2009). EN ISO 15011-3 - Health and safety in welding and allied processes - Laboratory method for sampling fume and gases - Part 3: Determination of ozone emission rate during arc welding (2009). CEN ISO/TR 20173 - Welding - Grouping systems for materials - American materials (2009). Norme internazionali ISO ISO 148-1 - Metallic materials - Charpy pendulum impact test - Part 1: Test method (2009). ISO 2560 - Welding consumables Covered electrodes for manual metal arc welding of non-alloy and fine grain steels - Classification (2009). ISO 8407 - Corrosion of metals and alloys - Removal of corrosion products from corrosion test specimens (2009). ISO 12162 - Thermoplastics materials for pipes and fittings for pressure applications - Classification, designation and design coefficient (2009). ISO 12706 - Non-destructive testing Penetrant testing - Vocabulary (2009). ISO 14343 - Welding consumables Wire electrodes, strip electrodes, wires and rods for arc welding of stainless and heat resisting steels - Classification (2009). ISO 15011-1 - Health and safety in welding and allied processes - Laboratory method for sampling fume and gases - Part 1: Determination of fume emission rate during arc welding and collection of fume for analysis (2009). ISO 15011-2 - Health and safety in welding and allied processes - Laboratory method for sampling fume and gases - Part 2: Determination of the emission rates of carbon monoxide (CO), carbon dioxide (CO 2 ), nitrogen monoxide (NO) and nitrogen dioxide (NO 2) during arc welding, cutting and gouging (2009). ISO 15011-3 - Health and safety in welding and allied processes - Laboratory method for sampling fume and gases - Part 3: Determination of ozone emission rate during arc welding (2009). Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 797 Notiziario Corsi IIS Luogo Genova Data Titolo Ore 18-21/1/2010 Corso teorico-pratico di saldatura di tubi e/o raccordi di PE per il convogliamento di gas, acqua ed altri fluidi (UNI 9737) -- Mogliano Veneto (TV) 18-21/1/2010 Corso teorico-pratico di saldatura di tubi e/o raccordi di PE per il convogliamento di gas, acqua ed altri fluidi (UNI 9737) -- Legnano (MI) 18-22/1/2010 Corso per International Welding Technologist - Parte III Progettazione e calcolo -- Legnano (MI) 18-22/1 e 25-26/1/2010 Corso per International Welding Engineer - Parte III Progettazione e calcolo -- Genova 18-22/1/2010 15-19/2/2010 22-26/3/2010 19-23/4/2010 Corso per International Welding Engineer - Parti I e II (Corso di Specializzazione) 18-22/1/2010 15-19/2/2010 22-26/3/2010 19-23/4/2010 Corso per International Welding Technologist - Parti I e II (Corso di Specializzazione) Legnano (MI) 25-28/1/2010 Corso teorico-pratico di saldatura di tubi e/o raccordi di PE per il convogliamento di gas, acqua ed altri fluidi (UNI 9737) -- Genova 25-29/1/2010 Corso per International Welding Specialist - Parte III Metallurgia e saldabilità -- Genova 25-29/1/2010 Corso teorico-pratico per operatori sull’incollaggio (European Adhesive Bonder) 40 Messina 1-4/2/2010 Corso teorico-pratico di saldatura di tubi e/o raccordi di PE per il convogliamento di gas, acqua ed altri fluidi (UNI 9737) -- Roma 8-11/2/2010 Corso teorico-pratico di saldatura di tubi e/o raccordi di PE per il convogliamento di gas, acqua ed altri fluidi (UNI 9737) -- Genova 15-18/2/2010 Corso teorico-pratico di saldatura di tubi e/o raccordi di PE per il convogliamento di gas, acqua ed altri fluidi (UNI 9737) -- Genova 15-19/2 e 1-5/3/2010 Corso per International Welding Technologist - Parte III Fabbricazione -- Genova 15-19/2, 1-5/3 e 8-11/3/2010 Corso per International Welding Engineer - Parte III Fabbricazione -- Genova 22-23/2/2010 Corso per International Welding Specialist - Parte III Progettazione e calcolo -- Genova 24-26/2/2010 e 22-26/3/2010 Corso per International Welding Specialist - Parte III Fabbricazione -- Genova Marzo-Giugno 2010 Corso per International Welding Engineer - Parti I e II (Corso di Specializzazione) -- Legnano (MI) Marzo-Giugno 2010 Corso per International Welding Engineer - Parti I e II (Corso di Specializzazione) -- Genova 798 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 -- -- Organizzatore Istituto Italiano della Saldatura - Divisione FOR Lungobisagno Istria, 15 - 16141 Genova Tel. 010 8341371 - Fax 010 8367780 - [email protected] Notiziario Corsi IIS (segue) Luogo Data Titolo Ore Mogliano Veneto (TV) Marzo-Giugno 2010 Corso per International Welding Engineer - Parti I e II (Corso di Specializzazione) -- Genova Marzo-Giugno 2010 Corso per International Welding Technologist - Parti I e II (Corso di Specializzazione) -- Legnano (MI) Marzo-Giugno 2010 Corso per International Welding Technologist - Parti I e II (Corso di Specializzazione) -- Mogliano Veneto (TV) Marzo-Giugno 2010 Corso per International Welding Technologist - Parti I e II (Corso di Specializzazione) -- Mogliano Veneto (TV) 1-4/3/2010 Corso teorico-pratico di saldatura di tubi e/o raccordi di PE per il convogliamento di gas, acqua ed altri fluidi (UNI 9737) -- Legnano (MI) 8-11/3/2010 Corso teorico-pratico di saldatura di tubi e/o raccordi di PE per il convogliamento di gas, acqua ed altri fluidi (UNI 9737) -- Genova 15-18/3/2010 Corso teorico-pratico di saldatura di tubi e/o raccordi di PE per il convogliamento di gas, acqua ed altri fluidi (UNI 9737) -- Legnano (MI) 15-19/3/2010 Corso celere in saldatura 32 Taranto 16-18/3/2010 Corso avanzato - Risk Based Inspection 24 Genova 22-23/3/2010 Corso teorico-pratico di incollaggio di tubi e/o raccordi di PVCC, PVC-U o di ABS per la qualificazione secondo UNI 11242 16 Genova 23-24/3/2010 Corso avanzato - Failure analysis 16 Organizzatore Corsi di qualificazione per personale addetto alle PND di livello 1, 2 e 3 Esame visivo (VT) Genova 21-22/1/2010 Modulo Specifico Saldatura per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 12 Priolo (SR) 25-26/1/2010 Modulo di Base per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 16 Priolo (SR) 27/1/2010 Modulo di Metodo per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 8 Mogliano Veneto (TV) 27-28/1/2010 Modulo di Base per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 16 Mogliano Veneto (TV) 29/1/2010 Modulo di Metodo per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 8 Legnano (MI) 2-3/2/2010 Modulo di Base per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 16 Legnano (MI) 4/2/2010 Modulo di Metodo per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 8 Priolo (SR) 9-10/2/2010 Modulo Specifico Saldatura per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 12 Mogliano Veneto (TV) 11-12/2/2010 Modulo Specifico Saldatura per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 12 Legnano (MI) 18-19/2/2010 Modulo Specifico Saldatura per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 12 Genova 8-9/3/2010 Modulo di Base per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 16 Genova 10/3/2010 Modulo di Metodo per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 8 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 799 Notiziario Corsi di qualificazione, ecc. (segue) Esame radiografico (RT) Priolo (SR) 25-26/1/2010 Modulo di Base per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 16 Mogliano Veneto (TV) 27-28/1/2010 Modulo di Base per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 16 2-3/2/2010 Modulo di Base per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 16 23-26/2/2010 Modulo di Metodo per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 28 Legnano (MI) 2-5/3/2010 Modulo di Metodo per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 28 Genova 8-9/3/2010 Modulo di Base per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 16 Modulo di Metodo per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 28 Legnano (MI) Genova Mogliano Veneto (TV) 16-19/3/2010 Esame ultrasonoro (UT) Priolo (SR) 25-26/1/2010 Modulo di Base per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 16 Mogliano Veneto (TV) 27-28/1/2010 Modulo di Base per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 16 Legnano (MI) 2-3/2/2010 Modulo di Base per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 16 Genova 9-12/2/2010 Modulo di Metodo per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 28 Genova 15-19/2/2010 Modulo Specifico Operatore Tecniche Convenzionali per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 36 Legnano (MI) 23-26/2/2010 Modulo di Metodo per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 28 Genova 8-9/3/2010 Modulo di Base per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 16 Mogliano Veneto (TV) 9-12/3/2010 Modulo di Metodo per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 28 Genova 23-26/3/2010 Modulo di Metodo per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 28 Genova 29/3-2/4/2010 Modulo Specifico Operatore Tecniche Convenzionali per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 36 Esame con particelle magnetiche (MT) Genova 19-20/1/2010 Modulo di Metodo per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 16 Priolo (SR) 25-26/1/2010 Modulo di Base per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 16 Mogliano Veneto (TV) 27-28/1/2010 Modulo di Base per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 16 Legnano (MI) 2-3/2/2010 Modulo di Base per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 16 Mogliano Veneto (TV) 2-3/2/2010 Modulo di Metodo per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 16 Legnano (MI) 9-10/2/2010 Modulo di Metodo per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 16 Priolo (SR) 23-24/2/2010 Modulo di Metodo per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 16 Modulo di Base per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 16 Genova 8-9/3/2010 800 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 Notiziario Corsi di qualificazione, ecc. (segue) Esame con liquidi penetranti (PT) Priolo (SR) 25-26/1/2010 Modulo di Base per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 16 Genova 25-26/1/2010 Modulo di Metodo per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 16 Mogliano Veneto (TV) 27-28/1/2010 Modulo di Base per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 16 Legnano (MI) 2-3/2/2010 Modulo di Base per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 16 Mogliano Veneto (TV) 4-5/2/2010 Modulo di Metodo per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 16 16-17/2/2010 Modulo di Metodo per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 16 Priolo (SR) 2-3/3/2010 Modulo di Metodo per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 16 Genova 8-9/3/2010 Modulo di Base per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 16 Legnano (MI) Corsi di altre Società Luogo Data Titolo Organizzatore Milano Livorno 18-22/1/2010 22-26/3/2010 Lead Auditor dei Sistemi di Gestione per la Salute e la Sicurezza nei Luoghi di Lavoro ANCCP Certification Agency (Milano) Tel. 02 2104071; fax 02 210407218 [email protected] Milano 20-22/1/2010 8-10/3/2010 Le ISO 9001:2000-2008. Principi, contenuti ed esercitazioni AICQ Centro Nord c/o TQM s.r.l. (Milano) Tel. 02 67382158; fax 02 67382177 [email protected] Pescara 25-26/1/2010 Dispositivi Protezione Individuale: la Fabbricazione, la Progettazione, la Marcatura CE ANCCP Certification Agency (Milano) Tel. 02 2104071; fax 02 210407218 [email protected] Torino Bologna Roma 25-26/1/2010 28-29/1/2010 8-9/2/2010 La ISO 9001:2008: come gestire i processi, la documentazione e le performance aziendali CERMET - Servizio Formazione (Torino) Tel. 011 2258681; fax 051 763382 [email protected] CERMET - Servizio Formazione (Bologna) Tel. 051 764811; fax 051 764902 [email protected] CERMET - Servizio Formazione (Roma) Tel. 06 7626001; fax 06 76968124 [email protected] Milano 25/1-5/2/2010 Programma di addestramento raccomandato per l’esame di ultrasuoni di 2° livello secondo EN 473 CND Studio Sas di Gino FABBRI & C. (Milano) Tel. 02 341649; fax 02 341205 [email protected] Bologna 26/1/2010 La conformità delle quasi macchine: corso teoricopratico sulla Nuova Direttiva Macchine 2006/42/CE CERMET - Servizio Formazione (Bologna) Tel. 051 764811; fax 051 764902 [email protected] Milano 27-29/1/2010 Auditor / Responsabili Gruppo di Audit Interni di Sistemi di Gestione per la Qualità nei Laboratori di Prova ANGQ (Roma) Tel. 06 5915028; fax 06 5914834 [email protected] Milano 28-29/1/2010 La Gestione per la Qualità nei Cantieri delle Imprese Edili ed Impiantistiche ANCCP Certification Agency (Milano) Tel. 02 2104071; fax 02 210407218 [email protected] Mestre (VE) 28-29/1/2010 3-4/3/2010 Le norme ISO 9000 e il Sistema di Gestione per la Qualità AICQ-Triveneta (Mestre - VE) Tel. 041 951795; fax 041 940648 [email protected] 2-3/2/2010 La Gestione per la Qualità nei Laboratori di Analisi Ambientali ANCCP Certification Agency (Milano) Tel. 02 2104071; fax 02 210407218 [email protected] Milano Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 801 Notiziario Corsi di altre Società (segue) Luogo Torino Bologna Data 2-3/2/2010 11-12/2/2010 Titolo Organizzatore Taratura pratica degli strumenti di misura CERMET - Servizio Formazione (Torino) Tel. 011 2258681; fax 051 763382 [email protected] CERMET - Servizio Formazione (Bologna) Tel. 051 764811; fax 051 764902 [email protected] Misure e indicatori secondo l'ISO 9000 AICQ-Triveneta (Mestre - VE) Tel. 041 951795; fax 041 940648 [email protected] Mestre (VE) 5/2/2010 Mestre (VE) 8-10/2/2010 Valutatori interni di Sistemi di Gestione Qualità AICQ-Triveneta (Mestre - VE) Tel. 041 951795; fax 041 940648 [email protected] Milano 8-12/2/2010 Programma di addestramento raccomandato per l’esame con particelle magnetiche di 2° livello secondo EN 473 CND Studio Sas di Gino FABBRI & C. (Milano) Tel. 02 341649; fax 02 341205 [email protected] Milano 11-12/2/2010 Redazione del Manuale Qualità e delle Procedure secondo la norma UNI EN ISO 9001 ANGQ (Roma) Tel. 06 5915028; fax 06 5914834 [email protected] Milano 15-19/2/2010 Programma di addestramento raccomandato per l’esame visivo di 2° livello secondo EN 473 CND Studio Sas di Gino FABBRI & C. (Milano) Tel. 02 341649; fax 02 341205 [email protected] Napoli 18/2/2010 Il Fascicolo Tecnico secondo la Direttiva Macchine 2006/42/CE ANCCP Certification Agency (Milano) Tel. 02 2104071; fax 02 210407218 [email protected] Mestre (VE) 18-20 e 25-27/2/2010 Valutatore di Sistemi di Gestione per la Sicurezza AICQ-Triveneta (Mestre - VE) Tel. 041 951795; fax 041 940648 [email protected] Mestre (VE) 22-23/2/2010 La norma ISO/TS 16949: 2009 per l'automotive AICQ-Triveneta (Mestre - VE) Tel. 041 951795; fax 041 940648 [email protected] Mestre (VE) 22-23/2/2010 La norma UNI CEI EN ISO /IEC 17025: 2005 AICQ-Triveneta (Mestre - VE) Tel. 041 951795; fax 041 940648 [email protected] La nuova ISO 9001:2008: cosa cambia rispetto alla precedente ISO 9001 del 2000 ANCCP Certification Agency (Milano) Tel. 02 2104071; fax 02 210407218 [email protected] Lamezia Terme (CZ) Milano 23/2/2010 24/3/2010 Torino Bologna Roma 25-26/2/2010 15-16/3/2010 16-17/3/2010 La gestione della qualità nei laboratori di prova secondo la norma ISO/IEC 17025:2005 CERMET - Servizio Formazione (Torino) Tel. 011 2258681; fax 051 763382 [email protected] CERMET - Servizio Formazione (Bologna) Tel. 051 764811; fax 051 764902 [email protected] CERMET - Servizio Formazione (Roma) Tel. 06 7626001; fax 06 76968124 [email protected] Roma Bologna Torino 1-2/3/2010 11-12/3/2010 29-30/3/2010 Le apparecchiature di misura: la gestione e la stima dell’incertezza di misura CERMET - Servizio Formazione (Roma) Tel. 06 7626001; fax 06 76968124 [email protected] CERMET - Servizio Formazione (Bologna) Tel. 051 764811; fax 051 764902 [email protected] CERMET - Servizio Formazione (Torino) Tel. 011 2258681; fax 051 763382 [email protected] 802 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 Notiziario Corsi di altre Società (segue) Luogo Data Titolo Organizzatore Torino 1-5/3/2010 Auditor Sistemi di Gestione della Qualità AICQ Piemonte (Torino) Tel. 011 5183220; fax 011 537964 [email protected] Milano 1-12/3/2010 Programma di addestramento raccomandato per l’esame di radiografia di 2° livello secondo EN 473 CND Studio Sas di Gino FABBRI & C. (Milano) Tel. 02 341649; fax 02 341205 [email protected] Livorno 8-10/3/2010 Costruzione, certificazione ed esercizio delle Attrezzature a Pressione ANCCP Certification Agency (Milano) Tel. 02 2104071; fax 02 210407218 [email protected] Milano 10/3/2010 La nuova direttiva Macchine 2006/42/CE: evoluzione rispetto alla precedente normativa 98/37/CE - Obblighi e opportunità ANCCP Certification Agency (Milano) Tel. 02 2104071; fax 02 210407218 [email protected] Roma 18-19/3/2010 Gli audit interni nei laboratori di prova CERMET - Servizio Formazione (Roma) Tel. 06 7626001; fax 06 76968124 [email protected] Napoli 19/3/2010 I Sistemi di Gestione Ambientale: attuazione, miglioramento, integrazione ANCCP Certification Agency (Milano) Tel. 02 2104071; fax 02 210407218 [email protected] Torino 29/3-2/4/2010 Auditor Sistemi di Gestione per la Sicurezza - Norma OHSAS 18001-2007 AICQ Piemonte (Torino) Tel. 011 5183220; fax 011 537964 [email protected] Mostre e Convegni Luogo Data Titolo Organizzatore Norimberga (Germania) 19-21/1/2010 EUROGUSS 2010 - International Trade Fair for Die Casting: Technology, Processes, Products NürnbergMesse Italia (Milano) Tel. 02 28510106; fax 02 28507623 [email protected] Tel Aviv (Israele) 25-26/1/2010 IIW International Congress “Welding & Joining 2010 Welding for Water Technologies” The Association of Engineers and Architects in Israel (Tel Aviv Israel) Tel. +972 3 5235901; fax +972 3 5275346 [email protected] IFEX 2010 - The 6th International Exhibition on Foundry Technology, Equipment and Supplies Institute of Indian Foundrymen - Koelnmesse YA Tradefair (Hyderabad - India) Tel. +91 40 65594411; fax +91 40 66684433 [email protected] Ahmedabad (India) 5-7/2/2010 Mumbai (India) 10-12/2/2010 4th International Trade Fair Joining Cutting Surfacing Messe Essen GmbH (Essen - Germany) Tel. +49 (0) 20172440; fax +49 (0) 2017244448 [email protected] Marina di Carrara (MS) 10-12/2/2010 SEATEC - 8a Rassegna Internazionale di Tecnologie, Subfornitura e Design per Imbarcazioni, Yacht e Navi CarraraFiere (Marina di Carrara - MS) Tel. 0585 787963; fax 0585 787602 [email protected] Il Cairo (Egitto) 18-20/2/2010 AMEX 2010 - Aluminium Middle East Exhibition Arabian German for Exhibition Ltd. (Cairo - Egypt) Tel. +202 24026479; fax Tel. +202 24026479 [email protected] Bari 18-21/2/2010 BI-MU Mediterranea - Macchine Utensili, Robot, Automazione CEU - Centro Esposizioni Ucimu (Cinisello Balsamo - MI) Tel. 02 26255225; fax 02 26255890 [email protected] Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 803 Notiziario Mostre e Convegni (segue) Luogo Data Titolo Organizzatore Bangkok (Thailandia) 25-26/2/2010 IIW International Welding Congress - Technology, Education and Quality Management Welding Institute of Thailand (Bangkok - Thailand) Tel. +66 (0) 25877670; fax +66 (0) 29122020 [email protected] Mumbai (India) 25-27/2/2010 Aluminium India 2010 Reed Exhibitions India (Mumbai - India) Tel. +91 22 67716613; fax +91 022 67716601 [email protected] Basilea (Svizzera) 3-5/3/2010 IARC 2010 - 10th International Automobile Recycling Congress ICM AG (Birrwil - Switzerland) Tel. +41 62 7851000; fax +41 62 7851005 [email protected] Columbus (Ohio - USA) 15-16/3/2010 3rd International Workshop “Hot cracking phenomena in welds” Edison Welding Institute (Columbus - Ohio - USA) Tel. +1 614 6885000; fax +1 614 6885001 [email protected] Accra (Ghana) 17-19/3/2010 6th African Conference on NDT National Nuclear Research Institute (Accra - Ghana) Tel. +233 21 401272; fax +233 21 400807 [email protected] Montichiari (BS) 19-22/3/2010 MU&AP - 23a Rassegna della Produzione per l’Industria Meccanica CENTRO FIERA (Montichiari - BS) Tel. 030 961148; fax 030 9961966 [email protected] Orlando (Florida - USA) 20-23/3/2010 CastExpo 2010 - Experience the World of Metalcasting Expo Productions, Inc. (Hartland - Wisconsin - USA) Tel. +1 800 3675520; fax +1 262 3679956 [email protected] Williamsburg (Virginia - USA) 22-26/3/2010 19th ASNT Annual Research Symposium and Spring Conference ASNT (Columbus - Ohio - USA) Tel. +1 614 2746003; fax +1 614 2746899 [email protected] Parma 25-27/3/2010 MECSPE - Salone della meccanica specializzata SENAF (Milano) Tel. 02 3320391; fax 02 39005289 [email protected] Parma 25-27/3/2010 EUROSTAMPI - Fiera internazionale del mondo degli stampi SENAF (Milano) Tel. 02 3320391; fax 02 39005289 [email protected] Parma 25-27/3/2010 SUBFORNITURA - Salone delle lavorazioni industriali per conto terzi SENAF (Milano) Tel. 02 3320391; fax 02 39005289 [email protected] Parma 25-27/3/2010 CONTROL ITALY - Fiera specializzata per l’assicurazione della qualità SENAF (Milano) Tel. 02 3320391; fax 02 39005289 [email protected] Parma 25-27/3/2010 MOTEK ITALY - Fiera specializzata per la tecnologia di montaggio, assemblaggio e manipolazione SENAF (Milano) Tel. 02 3320391; fax 02 39005289 [email protected] Parma 25-27/3/2010 PLASTIX EXPO - Fiera specializzata per la lavorazione delle materie plastiche SENAF (Milano) Tel. 02 3320391; fax 02 39005289 [email protected] "Welding in the World" Official bimonthly publication of the International Institute of Welding (IIW) Subscription price for 2010 : 446,00 € The Order form can be downloaded by the official site of the International Institute of Welding : www.iiw-iis.org 804 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 Ricerche Bibliografiche Dati IIS-Data Calcolo e valutazione della vita residua di componenti saldati (2000-2009) Berechnungsmodell zur Restlebensdauerabschätzung älterer genieterter Stahlbrücken (Model for calculating the remaining fatigue life of old riveted steel bridges) di CHEN W. «Stahlbau», Gennaio 2000, pp. 25-29. Acciai da costruzione; analisi con elementi finiti; calcolo; giunti non saldati; ponti; resistenza a fatica; rivetti; simulazione; vita residua. Modelling the creep behaviour of a reheat header longitudinal weld di LAW M. et al. «The International Journal of PVP», V. 77, N. 2-3/2000, pp. 99-103. Acciai basso-legati; analisi con elementi finiti; durata della vita; industria nucleare; materiali resistenti allo scorrimento a caldo; prove di scorrimento a caldo; resistenza a fatica; resistenza allo scorrimento a caldo; saldatura longitudinale; scorrimento a caldo; tubi; vita residua. Assessment of residual life of welds in pipings of the first loop of nuclear power stations damaged by intercrystalline corrosion di KRASOVSKY A. YA. e ORYNYAK I.V. «The Paton Welding Journal», Settembre-Ottobre 2000, pp. 54-61. Analisi con elementi finiti; cricche di fatica; cricche intergranulari; giunti saldati; industria nucleare; resistenza a fatica; tensioni residue; tensocorrosione; tubi; vita residua. Comparison of the creep and damage failure prediction of the new, service-aged and repaired thick-walled circumferential CrMoV pipe welds using materials properties at 640°C di SUN W. et al. «The International Journal of PVP», V. 77, N. 7/2000, pp. 389-398, F. 9, T. 4, B. 25. Acciai basso-legati; alta temperatura; analisi con elementi finiti; centrali elettriche; durata della vita; materiali resistenti allo scorrimento a caldo; riparazione; saldature circonferenziali; scorrimento a caldo; tubisteria; vita residua; ZTA. Application of Runge-Kutta-Merson algorithm for creep damage analysis di LING X. et al. «The International Journal of PVP», V. 77, N. 5/2000, pp. 243-248. Analisi con elementi finiti; innesco delle cricche; resistenza alla rottura per scorrimento; scorrimento a caldo; vita residua. A methodology for on-line calculation of temperature and t h e r m a l s t re s s u n d e r n o n - l i n e a r b o u n d a r y c o n d i t i o n s di BOTTO D. et al. «The International Journal of PVP», V. 80, N. 1/2003, pp. 21-29. Analisi con elementi finiti; analisi delle tensioni; connessioni tubolari; distribuzione della temperatura; misura; proprietà termiche; resistenza a fatica; rotture di fatica; sistemi di controllo; sistemi intelligenti; temperatura; tensioni; tubi; vita residua. The linear matching method applied to the high temperature life integrity of structures. Part 1. Assessments involving constant residual stress fields di CHEN H.F. et al. «The International Journal of PVP», V. 83, N. 2/2006, pp. 123-135. Alta temperatura; analisi con elementi finiti; analisi strutturale; durata della vita; materiali resistenti allo scorrimento a caldo; progettazione, concezione; resistenza alla rottura per scorrimento; resistenza allo scorrimento a caldo; scorrimento a caldo; tensioni residue; vita residua. Multiaxial stress rupture behaviour and stress-state sensitivity of creep damage distribution in Durehete 1055 and 2.25Cr1Mo steel di KWON O. et al. «The International Journal of PVP», V. 81, N. 6/2004, pp. 535-542. Acciai basso-legati; alta temperatura; analisi con elementi finiti; materiali resistenti allo scorrimento a caldo; prove di scorrimento a caldo; resistenza alla rottura per scorrimento; scorrimento a caldo; vita residua. Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 805 Ricerche Bibliografiche Experimental substantiation of method for calculation of residual life of pipelines with corrosion damages di YUKHIMETS P.S. et al. «The Paton Welding Journal», Novembre 2005, pp. 11-15. Analisi con elementi finiti; calcolo; carico; condotte; corrosione; distribuzione delle tensioni; operazioni metallurgiche di invecchiamento; proprietà meccaniche; proprietà termiche; vita residua. The effect of the steam temperature fluctuations during steady state operation on the remnant life of the superheater header di KWON O. et al. «The International Journal of PVP», V. 83, N. 5/2006, pp. 349-358. Acciai basso-legati; analisi con elementi finiti; carico di fatica; centrali elettriche; cricche di fatica; difetti; distribuzione della temperatura; fattori di influenza; giunti saldati; grandezza; materiali resistenti allo scorrimento a caldo; meccanica della frattura; propagazione delle cricche; proprietà meccaniche; proprietà termiche; resistenza a fatica; scorrimento a caldo; surriscaldatori; temperatura; turbine a vapore; vita residua. Creep damage in small punch creep specimens of Type 304 stainless steel di LING X. et al. «The International Journal of PVP», V. 84, N. 5/2007, pp. 304-309. Acciai inossidabili; acciai inossidabili austenitici; alta temperatura; analisi con elementi finiti; confronti; controllo non distruttivo; dati; industria nucleare; industria petrolifera; materiali resistenti allo scorrimento a caldo; modelli di calcolo; operazioni in servizio; proprietà meccaniche; prove di scorrimento a caldo; scorrimento a caldo; simulazione; studi sperimentali; studi teorici; vita residua. Software for evaluating the reliability and residual life of welded joints di MAKAROV E.L. et al. «Welding International», Marzo 2002, pp. 219-223. Affidabilità; analisi con elementi finiti; analisi delle tensioni; carico; giunti saldati; meccanica della frattura; programma di elaboratori; resistenza a fatica; valutazione; vita residua. Large scale multi-zone creep finite element modelling of a main steam line branch intersection di WARWICK P. «The International Journal of PVP», V. 83, N. 5/2006, pp. 359-364. Alta temperatura; analisi con elementi finiti; durata della vita; giunti saldati; materiali resistenti allo scorrimento a caldo; modelli di calcolo; resistenza allo scorrimento a caldo; scorrimento a caldo; simulazione; vita residua; ZTA. Structural integrity assessment of superheater outlet penetration tubeplate di CHEN H. e PONTER A.R.S. «The International Journal of PVP», V. 86, N. 7/2009, pp. 412-419. Acciai inossidabili austenitici; analisi con elementi finiti; analisi delle tensioni; analisi elastica; analisi strutturale; carico di fatica; durata della vita; fattori di sicurezza; flusso termico; gas; penetrazione; piastre tubiere; proprietà meccaniche; proprietà termiche; resistenza a fatica; rotture di fatica; simulazione; surriscaldatori; vapore d’acqua; vita residua. Integrity assessment of an embrittled steam turbine casing (1/2Cr1/2Mo1/4 V) di CHEONG K.S. e KARSTENSEN A.D. «The International Journal of PVP», V. 86, N. 4/ 2009, pp. 265-272. Acciai al Cr Mo a bassa lega; alta pressione; alta temperatura; analisi con elementi finiti; analisi delle tensioni; analisi strutturale; carico di fatica; casse; condizioni di servizio; cricche di fatica; durata della vita; estensione della vita in servizio; infragilimento; materiali resistenti allo scorrimento a caldo; microstruttura; proprietà meccaniche; prove di rottura dinamica; prove di trazione; prove meccaniche; resistenza a fatica; rinvenimento; scorrimento a caldo; tenacità all’urto; tenacità alla rottura; turbine a vapore; vita residua. Numerical investigation on the creep damage induced by void growth in heat affected zone of weldments di YU T. et al. «The International Journal of PVP», V. 86, N. 9/2009, pp. 578-584. Acciai al Cr Mo a bassa lega; alta temperatura; analisi con elementi finiti; cavità; condizioni di servizio; connessioni tubolari; durata della vita; giunti saldati; materiali resistenti allo scorrimento a caldo; meccanica della frattura; microstruttura; modelli di calcolo; recipienti in pressione; rotture; scorrimento a caldo; simulazione; vita residua; ZTA; ZTA a grano ingrossato. Evaluation of creep damage in heat affected zone of thick welded joint for Mod.9Cr-1Mo steel di LI Y. et al. «The International Journal of PVP», V. 86, N. 9/2009, pp. 585-592. Alta temperatura; analisi con elementi finiti; caldaie; cavità; centrali elettriche; durata della vita; giunti saldati; grosso; materiali resistenti allo scorrimento a caldo; meccanica della frattura; modelli di calcolo; prove di scorrimento a caldo; resistenza ad alta temperatura; rotture; scorrimento a caldo; simulazione; valutazione; vita residua; ZTA. Creep damage prediction of the steam pipelines with high temperature and high pressure (1.25Cr-O.5Mo) di NIU X.-C. et al. «The International Journal of PVP», V. 86, N. 9/2009, pp. 593-598. Alta pressione; alta temperatura; analisi con elementi finiti; condizioni di servizio; condotte; criccabilità; durata della vita; modelli di calcolo; previsione; prove di scorrimento a caldo; resistenza allo scorrimento a caldo; rotture; scorrimento a caldo; simulazione; vapore d’acqua; vita residua. Micro-crack growth behavior and life in high temperature low cycle fatigue of blade root and disc joint for turbines (12%Cr steel) di NOBUHIRO ISOBE e SHUHEI NOGAMI «The International Journal of PVP», V. 86, N. 9/2009, pp. 622-627. Acciai al Cr Mo ad alta lega; alta temperatura; analisi con elementi finiti; analisi strutturale; cricche di fatica; dischi; durata della vita; fatica a basso numero di cicli; materiali resistenti allo scorrimento a caldo; microcricche; propagazione delle cricche; resistenza a fatica; resistenza ad alta temperatura; turbine; vita residua. La saldatura nei francobolli Robot di saldatura (Welding robots) Italia 1983 Svezia 1984 Germania (DDR) 1987 806 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 Fonti dei riferimenti bibliografici Riviste italiane e straniere analizzate per la Banca Dati IIS-Data Titolo Acciaio Advanced Materials Processes Alluminio e Leghe Alluminio Magazine Ambiente e Sicurezza sul Lavoro Analysis Europa Anticorrosione ASTM Standardization News ATA Ingegneria Automobilistica Australasian Welding Journal Australian Welding Research Automatic Welding Automazione Energia Informazione Avtomaticheskaya Svarka Befa - Mitteilungen BID-ISIM Biuletyn ISG Boletin Tecnico Conarco Bollettino Tecnico Finsider Bollettino Tecnico RTM Brazing and Soldering Bridge Design & Engineering British Corrosion Journal China Welding Chromium Review Constructia De Masini Costruzioni Metalliche Czechoslovak Heavy Industry De Qualitate Deformazione Der Praktiker Elettronica Oggi Elin Zeitschrift Energia Ambiente Innovazione Energia e Calore Energia e Materie Prime EPE International Esa Bulletin Eurotest Technical Bulletin Fogli d’Informazione Ispesl Fonderia FWP Journal GEP Giornale del Genio Civile Heron Hightech Hitsaustekniikka Hybrid Circuits Iabse Periodica Il Filo Metallico Il Giornale delle Prove non Distruttive Il Giornale delle Scienze Applicate Il Perito Industriale Il Saldatore Castolin Ilva Quaderni Industrial Laser Rewiew Ingegneria Ambientale Ingegneria Ferroviaria Inossidabile Insight International Construction Interplastics IPE International ISO Bulletin J. of Offshore and Polar Engineering Joining & Materials Joining of Materials Joining Sciences Journal of Bridge Engineering Journal of the Japan Welding Society Kunststoffe L’Acciaio Inossidabile Abbreviaz. Acciaio Mat. Processes AL Alluminio Sicurezza Lav. Analysis Anticorrosione ASTM Std. ATA Austr. Wdg. J. Austr. Wdg. Res. Aut. Weld. AEI Aut. Svarka Befa Mitt. BID-ISIM Biuletyn Conarco Finsider RTM Braz. Sold. Bridge Br. Corr. J. China Weld. Chomium Constr. Masini Costr. Met. Czech. Heavy Qualitate Deformazione Praktiker Elettronica Elin Enea E.A.I. Energia Energia EPE Esa Bulletin Eurotest ISPESL Fonderia FWP J. GEP Giornale G.C. Heron Hightech Hitsaust. Hybrid IABSE Filo Metallico Giornale PND Scienze Applic. Perito Ind. Castolin Ilva Ind. Laser I.A. Ing. Ferr. Inossidabile Insight Int. Const. Interplastics IPE ISO Offshore Joining JOM Join. Sciences Jour. Bridge Journal JWS Kunststoffe Acc. Inoss. Titolo Abbreviaz. L’Allestimento Allestimento L’Elettrotecnica Elettr. L’Industria Meccanica Ind. Mecc. L’Installatore Tecnico Installatore La Meccanica Italiana Mecc. Ital. La Metallurgia Italiana Met. Ital. La Termotecnica Termotecnica Lamiera Lamiera Laser Laser Lastechniek Lastech. Lavoro Sicuro Lav. Sic. Lo Stagno ed i suoi Impieghi Stagno Macchine & Giornale dell’Officina Officina Macplas Macplas Manutenzione: Tecnica e Management Manutenzione Materialprüfung Materialprüf. Material and Corrosion Mat. Cor. Materials Evaluation Mat. Eval. Materials Performance MP Meccanica & Automazione Mec. & Aut. Meccanica & Macchine di Qualità Mecc. & Macchine Meccanica Moderna Mecc. Moderna Meccanica Oggi Meccanica Mechanical Engineering Mech. Eng. Metal Construction Met. Con. Metalli Metalli Metallurgical and Materials Transactions Met. Trans. Metallurgical B Metallurgical B Metallurgical Reports CRM Met. Rep. Metallurgical Transactions Metallurgical T Metalurgia & Materiais Met. Materiais Metalurgia International Metalurgia Modern Plastics International Plastics Int. Modern Steel Construction Steel Constr. NDT & E International NDT & E Int. NDT & E International UK NDT & E Int. NDT International NDT Int. Notagil S.I. Notagil Notiziario dell’ENEA Energia e Innovazione ENEA E.I. Notiziario dell’ENEA Sic. e Prot. ENEA-DISP. Notiziario Tecnico AMMA AMMA NRIM Research Activities NRIM Research NT Tecnica e Tecnologia AMMA NT AMMA Oerlikon Schweissmitteilungen Oerlikon PCB Magazine PCB Perito Industriale Perito Ind. Petrolieri d’Italia Petrolieri I. Pianeta Inossidabili Inox Plastic Pipes Fittings Plastics Prevenzione Oggi Prevenzione Produttronica Produttronica Protective Coatings Europe PCE Przeglad Spawalnictwa Pr. Spawal. Quaderni Pignone Pignone Qualificazione Industriale Qualificazione Qualità Qualità Rame e Leghe CU Rame Notizie Rame Research in Nondestructive Evaluation Research NDE Revista de Los Trat. Ter. y de Superficie Tratersup Revista de Metalurgia Rev. Met. Revista de Soldadura Rev. Soldadura Revue de la Soudure Rev. Soud. Revue de Metallurgie CIT Revue Met. CIT Revue de Metallurgie MES Revue Met. MES Ricerca e Innovazione Ric. Inn. Riv. Infortuni e Malattie Professionali Riv. Inf. Rivista di Meccanica Riv. Mecc. Rivista di Meccanica Oggi Riv. Mecc. Oggi Rivista di Meccanica International Riv. Mecc. Inter. Rivista Finsider Riv. Finsider Rivista Italiana della Saldatura Riv. Sald. Titolo Schweissen & Pruftechnik Schweissen und Schneiden Schweisstechnik Schweisstechnik Science and Technology of W and J Seleplast Sicurezza e Prevenzione Skoda Review Soldadura e Construcao Metalica Soldadura y Tecnologias de Union Soldagem & Inspecao Soldagem & Materiais Soldering & Surface Mount Technology Soudage et Techniques Connexes Souder Stahlbau Stainless Steel Europe Stainless Steel World Stainless Today less Steel Research Structural Engineering International Sudura Surface Engineering Svarochnoe Proizvodstvo Sveiseteknikk Svetsaren Svetsen Technica/Soudure Technical Diagnostics and NDT Testing Technical Review Technische Uberwachung Tecnologia Qualidade Tecnologie e Trasporti per il Mare Tecnologie per il Mare Teknos The Brithis Journal of NDT The European Journal of NDT The International Journal of PVP The Journal of S. and E. Corrosion The Paton Welding Journal The TWI Journal The Welding Innovation Quarterly Tin and Its Uses Transactions of JWRI Transactions of JWS Transactions of NRIM Ultrasonics Unificazione e Certificazione Università Ricerca Unsider Notizie di Normazione Varilna Tehnika Westnik Maschinostroeniya Welding & Joining Welding & Joining Europe Welding and Metal Fabrication Welding Design and Fabrication Welding in the World Welding International Welding Journal Welding Production Welding Review International WRC Bulletin WRI Journal Zavarivac Zavarivanje Zavarivanje I Zincatura a caldo Zis Mitteilungen Zis Report Zvaracske Spravy Zváranie Abbreviaz. Sch. Pruf. Schw. Schn. Schweisst. Sch. Tec. Weld. Join. Seleplast Sicurezza Skoda Soldadura Sold. Tec. Inspecao Soldagem Soldering Soud. Tecn. Con. Souder Stahlhau Stainless Eu. Stainless World StainSteel Engineering Sudura Surface Svar. Proiz. Sveiseteknikk Svetsaren Svetsen Tech. Soud. NDT Testing Tech. Rev. Techn. Uberw. Qualidade Tec. Tra. Mare Tec. Mare Teknos Br. Nondestr. European NDT Journal PVP Corrosion Paton Weld. J. TWI Journal Weld. Innovation TIN Trans. JWRI Trans. JWS Trans. NRIM Ultrasonics Unificazione Università Unsider Var. Teh. – Weld. Joining Weld. J. Europe Welding Weld. Des. Weld. World Weld. Int. Wdg. J. Weld. Prod. Weld. Rev. WRC Bulletin WRI J. Zavarivac Zavarivanje Zavariv. Zincatura ZIS Zis Zvaracske Zváranie Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 807 94 -67 035 N:0 9 ISS 200 bre -Dicem bre 5-6794 Novem ISSN:003 Bim est rale bre 2009 -Otto e IP ntien mbre rio – Co Sette ina strale e ord – Tax e Pe rçu IP Bime sa Pa gata Contiene ario – nova” Tas ordin Perçue B Ge ta – Taxe , DC . A.P . 70% Paga Sped Tassa Italian e Sp A– Genova” ste DCB : “Po 70%, libero . A.P. reg ime – Sped – Tar iffa ne SpA nova (I) te Italia 15 – 161 41 Ge e liber o: “Pos o Ist ria, fa regim ngob isagn (I) – Tarif tura – Lu Genova lla Sa lda 16141 o de , 15 – Istitu to Ita lian Istria obisagno – Lung Saldatura no della Genova (Italia) Istituto Italiano to Italia - Tariffa R.O.C.: /2004 27/02 • Valutazione della vita residua teorica di componenti eserciti in regime di scorrimento viscoso ad alta temperatura secondo il “Metodo Omega” (API 579-1 / ASME FFS-1) (G.L. Cosso, C. Servetto), 2, 173-178. • Prospettive e peculiarità della lavorazione con laser ad elevata qualità (J.P. Bergmann), 3, 283-289. • La saldatura “Friction Stir Welding” (FSW) delle leghe di titanio (A. Lauro), 3, 291-303. • Le giunzioni saldate negli impalcati da ponte: normative, confronti, esempi applicativi (E. Maiorana), 1, 21-30. Definizione di nuovi strumenti e metodi atti alla riduzione dei fumi di saldatura nella zona di lavoro (C. Rosellini, R. Russo), 3, 305-318. • La norma UNI EN 15085: “Applicazioni ferroviarie. Saldatura dei veicoli ferroviari e dei relativi componenti” (S. Morra), 1, 33-37. Evoluzione delle tensioni residue in giunti sollecitati a fatica in flessione a quattro punti (V. Dattoma, M. De Giorgi, R. Nobile), 3, 321-328. • Applicazione, in fase di progettazione, delle metodologie di valutazione di idoneità all’esercizio (Fitness For Service) (G.L. Cosso, S. Pagano, C. Servetto), 4, 427-433. • Saldatura EBW di cold plates in lega di alluminio AA 6061 T651 per il sistema di raffreddamento dell’unità abitativa per cavie spaziali (G. Barbieri, M. Moncada, A. Sgambati), 4, 435-444. • Effetto delle dimensioni del cordone di saldatura sulla resistenza a fatica dei giunti a croce (B. Atzori, G. Demelio, B. Rossi), 4, 447-455. Ma cos’è questa crisi…?, 1, 18. • Sistemi complessi e disordine naturale, 2, 140. • 862, 3, 262. • L’elogio dell’ignoranza, 4, 416. • Essere o sembrare?, 5, 554. • Il secondo Medio Evo prossimo venturo, 6, 688. ARTICOLI • Istitu Tassa Pagata DCB Genova" comma 1, 04 n.46) art.1 L. 27/02/20 3 (conv. in A.P.-D.L.353/200 SpA- Sped. "Poste Italiane 1, comma EDITORIALE • raggio nova sottili nel settore automobilistico tiva Indice 2009 L a c i f r a i n g r asse tto i n d i c a i l numero della Rivista. • Istituto Italiano della Saldatura – Lungobisagno Istria, 15 – 16141 Genova (I) – Tariffa regime libero: “Poste Italiane SpA – Sped. A.P. 70%, DCB Genova” Tassa Pagata – Taxe Perçue ordinario – Contiene IP + Allegato Bimestrale Luglio-Agosto 2009 ISSN:0035-6794 ISSN:0035-6794 Giugno 2009 ale MaggioIP Bimestr - Taxe Perçue 5-6794 ISSN:003 rile 2009 Marzo-Ap strale Bime ario ordin Perçue ta - Taxe a Paga va" Tass Geno DCB ata Pag Tassa ova" Gen DCB art.1 n.46) 15 - 16141 669 - 814 sagno Istria, a - Lungobi della Saldatur « Nu me 20 ro 6 09 Saldatura 6 Numero 4 2009 2 ero Num la9gestione Stato a2sul 00 La enz Rivista Italiana della 2009Saldatura no della to Italia Istitu « v. in L. 03 (con 53/20 D.L.3 . A.P.- 535 - 668 - Sped ne SpA te Italia C.: "Pos fa R.O. a) - Tarif va (Itali Geno 16141 397 - 534 « 3 Numero 2009 , 15 Istria « 5 1 ero Num009 2 - GN S5 obisagno - Lung 4 « Italiano « EUR OJOIN 7 1 anno 948 - 2 di p 008 G di lamiere ION TU R zion ZIO N A A L DA toma SO DI S RES SULLE r l’au -MAG NG nòAB pe siS CO OPEO GIE Ci aE ti MIG n del e m EUR NOLO ONE o IIO la Szziste cedim TEC IUNZ – Pa 0 0 9ei pro ido DI G ia a L ggggio 2 d enez222 M a Ven 21 e Istituto 243 - 396 Italiane "Poste 121 - 242 « R.O.C.: Tariffa « 3 (Italia) 2 « ova 41 Gen - 161 « ia, 15 no Istr isag gob a - Lun atur Sald della 1 - 120 ma 1, 1 com ) art. 04 n.46 2/20 L. 27/0 pagg. v. in 03 (con 3/20 .-D.L.35 d. A.P - Spe SpA 1 IP Contiene 4 035-679 ISSN:0 2009 braio -Feb naio Gen ale estr IP Bim tiene io - Con ordinar Numero ordinario - Contiene 60° Mo im nitora sist palca ggio Num e d ema dti meta e con ero 5 sid egli per il se i nel se dell’ar te e della Pre 8 ecompiuto previsionisessant’anni inte pianifllici: p rvaz 2009 Relazion to nel 200ha affini ttore delladella noGrm io ro r ic li titu e conn l’Is az sa a e ne venti azion posta ne de g” (FSW) del cordone di saldatura Effetto delle dimensioni : del esse ldatsiur Weldin gli cuareedio mp intern di m e d Stir d te on n ictisulla resistenza a fatica dei giunti aLa o azionaanu ei c i un zde croce zalleim fabbric datura “Fr nio teecn o da pi n sal te le a n ti La ti P ic m ll tr az nzio oll a he et rev v vi a lu in he di tita isio palc cati todiInvited papers allica: ENione di stsa ne i del ce d tema e le lege o: e- me EUROJOIN GNS5 n li im ppli 1090 d ruldttaur meerr elle di sa zionocedurre zi strumenti7sal viValue teeddieca dell ne g m p i a Giunt datura e Delire nuo f ica prro fi o nu a di • added and jobs resulting to di re te li ne i st ur lu g a i rp a se o: zio a es i fum ttdiva pic en ra cen te u eru finildat rete lle delle ibridi: va sald onti, e sist riae In q ien89/1c06 uzione dei ti n e from joining technology di saalla llam q e de etriDe to nu r es oni onfr fro te imolo/CspEE atorid lavoro orm nza atttii zz a giunprestazionlutaziDon id a ne onale sseera m bo In qu c iunzi , co tivva s dei la pa r ativ zioni i In aettde plic ess(C PDa ro nella zona di he in Germany and in Europe icall’incr rma el perrs Le g mativvee ti sempl mectr orm caoni e it ore c ) fatica za duch rafic • Research trends in welding technology d fluen genesso MAG rrg ici on lla n oneIn e rispeemento o zio norrm idat radiog • Computer science in weldingDfabrication il m di giu ne tto e deic zi on soproc re rgenti Saldattica Didattica cabilità a freddo alla o cco eto nzio tture f i a glilio di un zziion rtiffi so ru lu a cric o e do di ur st tr ta sald ni a robo sto Prove e lenzi a Evvo lla c ra ellva ra e oricaDidattica dui atu D tizza ic di contra te tu d a V a e ne ld a c o taC i d ra d occo ati Eq rte Esposizione radiografica - Diagramma residugime rmin uro il S tura a ffa i E di sa ta ra n fu v vi li in za pe re c ost sion della erciti in alta tem di esposizione do g stteen ro la, cerc i in resiis secon es zione leg La re ioponenti viscoso adega” vor hiam Vacluota nm ad atee m r rc to o i O sald allu en o e la o di o zidi co min ca ra dell di scorrimil “Metod FFS-1) vos rend E utilizzata Group: atttiicatura io o Did ld d tra ere Pritioducts r la placcaturar Tosto S.p.A. 1 / ASM second vest ing 579Wtreld vita mig lte La sa odi ri on io: a pe ITW (API rb mplet reattori da Wa eletion ecaco lior perluz So e ciai alstruzione di tica tecniche gl ac at i id TEpropone: D KA G .1) co Andit Automazione a de nella ifiche ® m Spec saldatur E SFA-5 d EWM-Cold Arc processo i aspir dibsaldatura H - Te SM per laA5.1T(A aper ziongiunzioni a basso apporto termico S R NA ELI e e ficnologia in AWIO O A e A lt ano Org çue e Per - Tax Il repertorio delle pagine dei vari numeri è il seguente: Ve nezi 9 a Lido Org N. 3 * 200 o LXI an a - ann 21-2 oU 2no della Saldatur ffic iale to Italia Maggi de dell’Istitu o 20 ll’Is Ufficiale 09 Organo Ufficiale dell’Istituto Italiano della Saldatura - anno LXI - N. 4 * 2009 Organo titut Orga o Ita no Uf liano ficiale dell’Is de tituto lla Sal Italian 09 dat 20 o de ura lla Sa .1 * In q ldatur 2009 - an -N I * 2 a - an uest LX no I - N. no LX LX on anno no LX II - N. a- an u N. ur a 5 me at * 2009 6 ldatur ro: * 20 In qu Sald lla Sa 09 In questo numero: es de della to numer liano no o Ita numero: Italia o: stitut In questo to ll’I e de stitu ficial dell’I no Uf ale ga ci Or Uffi • Tecniche neutroniche per lo sviluppo dei metodi progettuali di saldatura (M. Rogante), 1, 39-47. • Evoluzione della normativa nella qualificazione e nella certificazione del personale e delle procedure di saldatura e taglio con sorgenti laser (M. Murgia, L. Timossi), 1, 49-53. • La resistenza a fatica delle strutture saldate secondo gli Eurocodici (B. Atzori, G. Meneghetti, M. Ricotta), 1, 55-63. • Risk Management? Sì, grazie (M. Scasso), 2, 143-146. • Influenza dei parametri di saldatura di un processo MAG robotizzato (E. Lertora, C. Gambaro, P. Cypres), 2, 149-157. • Value added and jobs resulting from joining technology in Germany and in Europe (K. Middeldorf), 4, 457-461. • Equivalenza tra sorgenti radiografiche in termini di contrasto (M.F. Bianchi), 2, 159-165. • Research trends in welding technology (L. Quintino), 4, 463-467. • We t We l di ng : n o n u n a n o v ità m a u n a evoluz ione (C. Colombo, G. Carminati, D. Keats), 2, 167-171. • Computer science in welding fabrication (R. Molfino), 4, 469-479. Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 809 Indice 2009 Stato dell’arte della normazione internazionale nel settore de l l a sa l da t ur a e d e lle te c n ic h e a ffin i e c o n ne s s e (D. von Hofe), 5, 575-581. IIS DIDATTICA • La saldatura dello zirconio, 1, 75-82. • La fabbricazione di strutture di carpenteria metallica: EN 1090 e Direttiva 89/106/CEE (CPD) (S. Morra), 5, 583-588. • Specifiche tecniche per elettrodi rivestiti per la saldatura degli acciai al carbonio: AWS A5.1 (ASME SFA-5.1), 2, 193-200. • Use of NDT computerized ultrasonic method with phased array technique in substitution of radiographic method on butt welds of type C independent tanks (F. D’Antonio, G. Carratino, I. Paci), 5, 589-600. • Prove di criccabilità a freddo, 3, 343-351. • Esposizione radiografica - Diagramma di esposizione, 4, 483-487. • Saldatura robotizzata, 5, 623-629. • Introduzione alla saldatura di fusioni in lega di alluminio, 6, 767-774. • • • • Giunti ibridi: valutazione dell’incremento delle prestazioni meccaniche rispetto a giunzioni semplici (F. Moroni, A. Pirondi), 5, 603-612. Dimensionamento dell’altezza delle discontinuità e loro caratterizzazione come planari o volumetriche con tecniche Phased Array basate sugli echi diffratti (G. Nardoni et al.), 6, 711-717. Monitoraggio e conservazione degli impalcati metallici: proposta di un sistema di pianificazione dei controlli e degli interventi di manutenzione (S. Botta, S. Scanavino), 6, 719-728. SCIENZA E TECNICA • Il nuovo approccio al controllo dei tubi di scambiatori di calore con apparecchiature “Multi-Technology” (F. Bresciani), 1, 87. • Il comportamento dei giunti saldati allo scorrimento viscoso (C. Servetto), 2, 203-204. • La corretta scelta dei gas di protezione nella saldatura GMAW a doppio filo (B. Magnabosco, F. Coppo), 6, 731-739. • Nuovi sviluppi della procedura API RP 581 “Risk Based Inspection” (S. Pinca), 3, 353-354. • Gli adempimenti in tema di salute e sicurezza alla luce delle recenti normative (T. Valente), 6, 741-746. • • Previsione della resistenza a fatica di giunzioni saldate di piccolo spessore con il metodo del gradiente implicito (R. Tovo, P. Livieri), 6, 749-756. Le prove di compatibilità elettromagnetica per la marcatura CE delle attrezzature per saldatura (M. Giorgi), 4, 491-492. • Il “retrofitting engineering” per le strutture metalliche (S. Botta), 5, 631-632. • Analisi strutturale numerica per la progettazione a fatica di componenti saldati: contributi al perfezionamento dell’approccio “effective notch stress” durante l’Assemblea Annuale IIW di Singapore (Luglio 2009) (G.L. Cosso), 6, 777-778. ISTITUTO ITALIANO DELLA SALDATURA • Relazione della Presidenza sulla gestione dell’Istituto nel 2008 e previsioni per il 2009, 3, 265-280. • La Rivista Italiana della Saldatura ha compiuto sessant’anni (G. Costa), 4, 419-424. • Al Lido della Serenissima Venezia in 862 partecipano alle Giornate Nazionali di Saldatura - GNS5 dell’IIS e all’EUROJOIN 7 dell’EWF (G. Costa), 5, 557-572. • A Singapore, città del leone, dal 12 al 17 Luglio 2009 il 62° Congresso Annuale dell’Istituto Internazionale della Saldatura (G. Costa), 6, 691-709. ISTITUTO INTERNAZIONALE DELLA SALDATURA • Developments in NDT for detecting imperfections in friction stir welds in aluminium alloys (T. Santos, P. Vilaça, L. Quintino), 1, 65-72. IIS NEWS Comitato Direttivo: • Riunione del 21 Novembre 2008, 1, 89. • Riunione del 26 Marzo 2009, 3, 357-358. • Riunione del 25 Giugno 2009, 5, 633. • Riunione del 7 Ottobre 2009, 6, 779. Consiglio Generale: • Riunione del 4 Maggio 2009, 3, 358. Assemblea Generale: • Riunione del 4 Maggio 2009, 3, 358-359. ESI Italia - “Welding Distortion Workshop”, 1, 89-90. • Ex a m i na t i o n o f jo in ts o f d iffe re n t w e ld m e tals (J. Heinemann, J. Tuchtfeld), 2, 181-190. Progetto di Formazione Professionale Europea EuroData, 1, 90. • Mechanical-technological and fracture mechanical properties of the high grade pipeline-steel X80 with results of different pipeline-projects (S. Felber), 3, 331-339. Si intensificano le relazioni dell’IIS con la Turchia - L’Istituto ha partecipato con una relazione alla “1st International Conference on Welding Technologies” di Ankara, 5, 633-634. • Ex po sure t o ni t ro g en o x id e s (N O/N O 2 ) in w e lding (V.E. Spiegel-Ciobanu), 5, 615-621. L’EPERC verso la sua costituzione in Associazione Internazionale senza scopo di lucro, 5, 634. • Development of gas-shielded arc processes in automatic welding (M. Ushio), 6, 759-765. Progetto di Formazione Professionale Leonardo da Vinci “WET-WELD”, 6, 779-780. 810 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 Indice 2009 IIW-EWF NOTIZIE • “Maintenance Engineering Handbook” (Keith Mobley et al. - McGraw-Hill Professional), 3, 383. • “Corrosion in refineries: (EFC 42)” (Harston J. - Woodhead Publishing Limited), 3, 383. • “Nondestructive Testing Handbook - Volume 7: Ultrasonic Testing - Third Edition 2008” (Workman G.L. et al. - ASNT), 4, 515. • “Nondestructive Testing Handbook - Volume 8: Magnetic Testing - Third Edition 2008” (Moore D.G., Moore P. ASNT), 4, 515-516. • “Use and Application of High-Performance Steels for Steel Structures (SED 8)” (Hans-Peter Günther - IABSE), 5, 649. • “Industrial Robotics - How to Implement the Right System for your Plant” (Glaser A. - Industrial Press Inc.), 5, 649-650. • “Hybrid laser-arc welding” (Ove Olsen F. - Woodhead Publishing Limited), 5, 650. • “Extended Finite Element Method: for Fracture Analysis of Structures” (Mohammadi S. - John Wiley & Sons Inc.), 5, 650. • “Acciaio e suoi correttivi” (Galvani A. - Supporti Grafici), 6, 795. • “Handbook of Plastics Joining - A Practical Guide, 2nd Edition” (Troughton M. - William Andrew Inc.), 6, 795-796. • “Hot Cracking Phenomena in Welds II” (Böllinghaus Th. et al. - Springer-Verlag GmbH), 6, 796. 2, 207-208; 3, 361-367; 4, 495-498; 5, 637-638. LEGGI E DECRETI • La plurivalenza del Dlgs. 231/2001 (T. Limardo), 2, 209. • Studi tecnici professionali e “datorialità” (T. Limardo), 3, 369-370. • Benefica ricaduta dei “modelli di organizzazione e gestione aziendale” nel contesto del D.Lgs. 81/2008 (T. Limardo), 4, 499. • La versione “corretta” dell’art. 16 (T.U. 81/08) e la sua operatività in riferimento all’art. 30 (stesso T.U.) (T. Limardo), 5, 639. NORMATIVA TECNICA • Problematiche legate al ritiro di norme UNI a seguito dell’emissione di norme europee sullo stesso argomento (S. Giorgi), 1, 91. SALUTE, SICUREZZA E AMBIENTE • Nostalgie delle “Sorelle 626 e 494” (T. Limardo), 1, 93. • Stress lavoro-correlato (E. Limardo), 2, 211. IN MEMORIA • Ezio Annettoni, 1, 95. DALLE ASSOCIAZIONI • Rilevazioni ANASTA del mercato SALDATURA & TAGLIO. Nuovo piano SALDAT della Comunicazione, 2, 215-216. • Rilevazioni ANASTA del mercato Saldatura e Taglio nel 1° semestre 2009 (G. Maccarini), 4, 501-503. • Ordini di macchine utensili nel terzo trimestre 2009: -51.6% (G. Losma), 6, 783-784. DALLE AZIENDE 1, 97-101; 2, 219-223; 3, 373-378; 4, 507-511; 5, 641-645; 6, 787-793. CODICI E NORME • N o r m e n a z i o n a l i: 1, 104; 2, 226; 3 , 384; 4 , 516- 517; 5, 650-651; 6, 796-797. • Norme europee: 1, 104; 2, 226; 3, 384; 4, 517; 5, 651; 6, 797. • Norme internazionali: 1, 104; 2, 226; 3, 384; 4, 517; 5, 651; 6, 797. CORSI • Corsi IIS in saldatura e PND: 1, 105-107; 2, 227-229; 3, 385-386; 4, 517-520; 5, 652-655; 6, 798-801. • Corsi di altre società: 1, 108-109; 2, 229-231; 3, 386-387; 4, 521-523; 5, 655-658; 6, 801-803. MOSTRE E CONVEGNI • NOTIZIARIO LETTERATURA TECNICA • “Welding Licensing Exam Study Guide” (Miller R., Miller M.R. - McGraw-Hill Professional), 1, 103. 1, 109-110; 2, 231-232; 3, 387-388; 4, 523-524; 5, 658-659; 6, 803-804. RICERCHE BIBLIOGRAFICHE DA IIS-DATA • Criccabilità da tensocorrosione, 1, 113-114. • Saldabilità delle leghe di nichel, 2, 235-237. • “Creep-resistant steels” (Abe F., Viswanathan R. - Woodhead Publishing Ltd), 1, 103-104. • Trattamento termico dopo saldatura, 3, 389-391. • “The Fundamentals of Corrosion and Scaling for Petroleum & Environmental Engineers” (Chilingar G.V. et al. Gulf Publishing Company), 2, 225. • Comportamento sismico delle strutture saldate, 4, 527-529. • Controlli non distruttivi di reattori nucleari, 5, 661-663. “Lifetime Estimation of Welded Joints” (Tadeusz L. Springer-Verlag GmbH), 2, 225-226. • Calcolo e valutazione della vita residua di componenti saldati, 6, 805-806. • Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2009 811 Per ulteriori informazioni, rivolgersi a: Istituto Italiano della Saldatura - Divisione PRN / Uff. Abbonamenti Lungobisagno Istria, 15 - 16141 Genova GE Tel. (+39) 010 8341.392; Fax (+39) 010 8367780 e-mail: [email protected] Web: www.iis.it Elenco degli Inserzionisti -685-686 --786 670+730 672 680 766 -674 673 -775 ----669 --684 --4a cop -----678 748 -794 --682 ---782 -758 ---671 -808 -740 676 ----776 --675 681 -----718+781 --683 -3a cop ----687 -----812 747 --------2a cop 710 ----677 679 --757 3 M ITALIA AEC TECHNOLOGY AIPND ANASTA ANCCP ANDIT AUTOMAZIONE AQM ASG Superconductors ASPIRMIG ASSOMOTORACING BÖHLER WELDING GROUP ITALIA CAPILLA CARPANETO - SATI CEA CEBORA CGM TECHNOLOGY COFILI COM-MEDIA COMMERSALD C.T.A. - COLLEGIO TECNICI ACCIAIO DRAHTZUG STEIN DVC - DELVIGO COMMERCIALE EDIBIT EDIMET ESAB SALDATURA ESARC ETC OERLIKON EUROCONTROL F.B.I. FEI Forum Energetico Internazionale FIERA ACCADUEO FIERA AFFIDABILITÀ & TECNOLOGIE FIERA ALUMOTIVE FIERA BIAS FIERA BIMEC FIERA BI-MU FIERA BIMU-MED FIERA COMPOTEC FIERA DI ESSEN FIERA EMO MILANO FIERA EUROMAINTENANCE FIERA EXPOLASER FIERA LAMIERA FIERA MAQUITEC FIERA MCM FIERA MECFORPACK FIERA MECSPE FIERA METALRICICLO FIERA METEF FIERA MOTORSPORT EXPOTECH FIERA SAMUMETAL FIERA SEATEC FIERA SICURTECH FIERA TECHFLUID FIERA VENMEC FRONIUS G.B.C. INDUSTRIAL TOOLS G.E.INSPECTION TECHNOLOGIES G. FISCHER GILARDONI HARMS & WENDE HYPERTHERM Europe B.V. IGUS INE IPM ITALARGON ITW LANSEC ITALIA LASTEK LENZI EGISTO LINCOLN ELECTRIC ITALIA LINK INDUSTRIES MCM DAYS MEDIAPOINT & COMMUNICATIONS NDT ITALIANA OGET OLYMPUS ITALIA ORBITALUM TOOLS OXYTURBO PARODI SALDATURA RIVISTA BELTEL RIVISTA MECCANICA & AUTOMAZIONE RIVISTA U & C RIVOIRA RTM SACIT SAF - FRO SALTECO SANDVIK ITALIA SELCO SEMAT CARPENTERIA SE.MAT SIAD SOGES SOL WELDING STUDIOBOOK TEC Eurolab TECNEDIT TECNOELETTRA TEKA TELWIN THERMIT ITALIANA TRAFILERIE DI CITTADELLA Via San Bovio, 3 - Località San Felice - 20090 SEGRATE (MI) Via Leonardo Da Vinci, 17 - 26013 CAMPAGNOLA CREMASCA (CR) Via A. Foresti, 5 - 25127 BRESCIA Via G. Tarra, 5 - 20125 MILANO Via Rombon, 11 - 20134 MILANO Via Privata Casiraghi, 526 - 20099 SESTO SAN GIOVANNI (MI) Via Edison, 18 - 25050 PROVAGLIO D’ISEO (BS) Corso F.M. Perrone, 73r - 16152 GENOVA Via Podi, 10 - 10060 VIRLE PIEMONTE (TO) Via del Battirame, 6/3 - 40138 BOLOGNA Via Palizzi, 90 - 20157 MILANO Via per Telgate - Loc. Campagna - 24064 GRUMELLO DEL MONTE (BG) Via Ferrero, 10 - 10090 RIVOLI/CASCINE VICA (TO) Corso E. Filiberto, 27 - 23900 LECCO Via A. Costa, 24 - 40057 CADRIANO DI GRANAROLO (BO) Via Adda, 21 - 20090 OPERA (MI) Via Friuli, 5 - 20046 BIASSONO (MI) Via Serio, 16 - 20139 MILANO Via Bottego, 245 - 41100 COGNENTO (MO) Piazzale R. Morandi, 2 - 20121 MILANO Talstraße, 2 - 67317 ALTLEININGEN (Germania) Località Cerri - 19020 CEPARANA DI FOLLO (SP) Via Cà dell’Orbo, 60 - 40055 CASTENASO (BO) Via Brescia, 117 - 25018 MONTICHIARI (BS) Via Mattei, 24 - 20010 MESERO (MI) Via Cadibona, 15 - 20137 MILANO Via Vo’ di Placca, 56 - 35020 DUE CARRARE (PD) Zona Industriale - 89811 PORTO SALVO (VV) Via Isonzo, 26 - 20050 SAN DAMIANO DI BRUGHERIO (MI) c/o CENACOLO - Via C. Colombo, 101/h - 29100 PIACENZA c/o BOLOGNAFIERE - Piazza Costituzione, 6 - 40128 BOLOGNA c/o A & T - Via Palmieri, 63 - 10138 TORINO c/o ADExpo - Viale della Mercanzia, 142 Centergross - 40050 FUNO DI ARGELATO (BO) c/o FIERA MILANO RASSEGNE - Piazzale Carlo Magno, 1 - 20149 MILANO c/o UCIMU - Viale Fulvio Testi, 128 - 20092 CINISELLO BALSAMO (MI) c/o UCIMU - Viale Fulvio Testi, 128 - 20092 CINISELLO BALSAMO (MI) c/o UCIMU - Viale Fulvio Testi, 128 - 20092 CINISELLO BALSAMO (MI) c/o CARRARAFIERE - Viale Galileo Galilei, 133 - 54033 MARINA DI CARRARA (MS) Via Vincenzo Monti, 8 - 20123 MILANO c/o UCIMU - Viale Fulvio Testi, 128 - 20092 CINISELLO BALSAMO (MI) c/o EIOM - Viale Premuda, 2 - 20129 MILANO c/o PIACENZA EXPO - S.S. 10 Loc. Le Mose - 29100 PIACENZA c/o UCIMU - Viale Fulvio Testi, 128 - 20092 CINISELLO BALSAMO (MI) c/o EXPO CONSULTING - Via Brugnoli, 8 - 40122 BOLOGNA c/o EIOM - Viale Premuda, 2 - 20129 MILANO c/o BOLOGNAFIERE - Piazza Costituzione, 6 - 40128 BOLOGNA c/o SENAF - Via Eritrea, 21/A - 20157 MILANO c/o EDIMET - Via Brescia, 117 - 25018 MONTICHIARI (BS) c/o EDIMET - Via Brescia, 117 - 25018 MONTICHIARI (BS) c/o MODENA ESPOSIZIONI - Viale Virgilio, 58/B - 41100 MODENA c/o PORDENONE FIERE - Viale Treviso, 1 - 33170 PORDENONE c/o CARRARAFIERE - Viale Galileo Galilei, 133 - 54033 MARINA DI CARRARA (MS) c/o FIERA MILANO TECH - Via Gattamelata, 34 - 20149 MILANO c/o EDIMET - Via Brescia, 117 - 25018 MONTICHIARI (BS) c/o PADOVAFIERE - Via N. Tommaseo, 59 - 35131 PADOVA Via Monte Pasubio, 137 - 36010 ZANE’ (VI) Via Artigiani, 17 - 25030 TORBIATO DI ADRO (BS) Via Grosio, 10/4 - 20151 MILANO Via Sondrio, 1 - 20063 CERNUSCO SUL NAVIGLIO (MI) Via A. Gilardoni, 1 - 23826 MANDELLO DEL LARIO (LC) Grossmoorkehre, 9 - 21079 HAMBURG (Germania) Vaartveld, 9 - 4704 SE ROOSENDAAL (Olanda) Via delle Rovedine, 4 - 23899 ROBBIATE (LC) Via Facca, 10 - 35013 CITTADELLA (PD) Via A. Tadino, 19/A - 20124 MILANO Via S. Bernardino, 92 - 24126 BERGAMO Via Privata Iseo, 6/E - 20098 S. GIULIANO MILANESE (MI) Via Bizet, 36/N - 20092 CINISELLO BALSAMO (MI) Viale dello Sport, 22 - 21026 GAVIRATE (VA) Via G. Di Vittorio, 39 - 59021 VAIANO (PO) Via Fratelli Canepa, 8 - 16010 SERRA RICCO’ (GE) Ponte Morosini, 49 - 16126 GENOVA c/o EIOM - Viale Premuda, 2 - 20129 MILANO Corso Buenos Aires, 8 - Corte Lambruschini - 16129 GENOVA Via del Lavoro, 28 - 20049 CONCOREZZO (MI) Via Torino, 216 - 10040 LEINI’ (TO) Via Modigliani, 45 - 20090 SEGRATE (MI) Josef-Schüttler-Strasse, 17 - 78224 SINGEN (Germania) Via Serio, 4/6 - 25015 DESENZANO DEL GARDA (BS) Via Piave, 33 - Z.I. - 17047 VADO LIGURE (SV) c/o the C’ Comunicazione - Via Orti, 14 - 20122 MILANO Via Rosellini, 12 - 20124 MILANO c/o the C’ Comunicazione - Via Orti, 14 - 20122 MILANO Via C. Massaia, 75/L - 10147 TORINO Via Circonvallazione, 7 - 10080 VICO CANAVESE (TO) Via del Lavoro, 8 - 36020 CASTEGNERO (VI) Via Torricelli, 15/A - 37135 VERONA S.P. Rivoltana, 35/b - 20090 LIMITO DI PIOLTELLO (MI) Via Varesina, 184 - 20156 MILANO Via Palladio, 19 - 35010 ONARA DI TOMBOLO (PD) Via Fornaci, 45/47 - 25040 ARTOGNE (BS) Via Monterosa, 81/A - 20043 ARCORE (MB) Via S. Bernardino, 92 - 24126 BERGAMO Via alla Stazione di San Quirico, 7 - 16163 GENOVA Via Meucci, 26 - 36030 COSTABISSARA (VI) c/o the C’ Comunicazione - Via Orti, 14 - 20122 MILANO Viale Europa, 40 - 41011 CAMPOGALLIANO (MO) Via delle Foppette, 6 - 20144 MILANO Via Nazionale, 50a - 70 - 23885 CALCO (LC) Industriestraße, 13 - 46342 VELEN (D) Via della Tecnica, 3 - 36030 VILLAVERLA (VI) Piazzale Santorre di Santarosa, 9 - 20156 MILANO Via Mazzini, 69 - 35013 CITTADELLA (PD)