sos garbatella - Il Tempo Ritrovato

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sos garbatella - Il Tempo Ritrovato
I Quaderni
di Fatagarbatella
n. 1
Foto F. Piastra
s.o.s. garbatella
90 primavere
18 febbraio 1920-2010
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I Quaderni
di Fatagarbatella
n. 1
Foto P. Pistilli
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A quella Garbatella che resta nell’aria di giorno, di notte
con la pioggia, il sole e la neve….
Disegno di Chiara Gemma
e!
sc
Fate si na
Foto elaborata al computer
di Massimo Ciampa
8
INDICE
Garbatella: 90 Primavere
pag.11
Prima di iniziare chiedo: per favore c’è qualcuno che…
pag.15
La storia mi viene incontro
pag.21
La Scoletta e la bandiera del Sindaco
pag.27
Invito ad alzare la testa
pag.33
Casa Penale di Turi - 15 giugno 1931
pag.37
Garbatella segreta: la fantastica cena
pag.39
Auguri Garbate’: la poesia e la canzone
pag.45
S.O.S. Garbatella: beni culturali
pag.57
9
1920 | 18 febbraio | 2010
GARBATELLA 90 PRIMAVERE
Il 18 febbraio 2010 - il quartiere
ha compiuto novanta primavere e, sulla piazza dove fu posta la
prima pietra da re Pippetto (così il popolo chiamava re Vittorio
Emanuele III), si è radunata molta gente e variegate autorità, dal
presidente del municipio Andrea
Catarci al viceministro dei Beni
culturali Francesco Giro, dall’assessore al lavoro della provincia
di Roma Massimiliano Smeriglio
garbatellano doc per continuare
con l’assessore all’urbanistica Alberto Attanasio anche lui garbatellano doc, per proseguire con
l’assessora alle politiche culturali Carla Di Veroli del Municipio
e tanti consiglieri della maggioranza e dell’opposizione.
Insomma gran pubblico di politica locale e non solo!
Due attori garbatellani hanno ricevuto una bella medaglia dal
Le Autorità Istituzionali scoprono la targa ricordo. (Foto F. Piastra)
Il vice ministro dei Beni Culturali davanti alla
prima pietra del quartiere. (Foto F. Piastra)
Rossana Di Lorenzo ed Enzo Staiola, attori cinematografici nati alla Garbatella. (Foto F. Piastra)
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presidente del Municipio, è stata
anche deposta una targa in onore degli operai di un tempo… la
giornata del tutto simile, in quanto a clima, a quella di novant’anni
fa. Non sono state presenti molte
scuole, probabilmente perché fino al giorno prima, il tempo era
brutto, addirittura il 12 febbraio
c’era stata una bella spruzzata di
neve che aveva imbiancato Roma,
proprio il giorno dell’inaugurazione della mostra fotografica, organizzata presso la libreria Rinascita
dal Tempo Ritrovato sul simbolismo della Garbatella.
Erano presenti una classe delle medie inferiori ed una delle
medie superiori… nessun alun12 febbraio 2010 Scorci della Garbatella: Lotto
no però sapeva dove fosse po31 e via Enrico Cravero. (Foto F. Piastra)
sizionata la prima pietra, dov’è
murata la famosa pergamena autografata dall’augusta mano del re e dalle altre autorità dell’epoca.
Finita la cerimonia ed il concerto della polizia municipale, parto per un
particolare reportage con l’equipe di fotografi delle associazioni Officine Fotografiche, Tempo Ritrovato e altri che si aggiungono spontaneamente avendo letto la notizia sul sito del Comune di Roma.
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Saluto il professore di filosofia e i ragazzi del Socrate che, mi avevano chiesto di mostrare la famosa pietra. Ho colto così l’occasione per
mostrare loro anche la targa del partigiano Libero Natalini che abitava a pochi passi da lì. Ormai la sua casa, frequentata anche da Giacomo Matteotti, non c’è più (Giulio Natalini padre di Libero era stato
un fervente socialista marchigiano, che partecipò all’occupazione delle
terre nelle Marche contro i latifondisti locali). La casa venne demolita
negli anni sessanta per un progetto (ringraziando Dio) non andato in
porto e ora ci sono due parchi.
Piazza B. Brin anni ‘20, foto d’epoca.
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lme” pri
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Piazza Br
o
ruolo ross
il punte
ma e dopo
Ieri (Foto F. Piastra)
Oggi (Foto G. Arcidiacono)
PRIMA DI INIZIARE CHIEDO:
“PER FAVORE, C’È QUALCUNO CHE…
Prima di iniziare chiedo: “Per favore, c’è qualcuno che mi fotografa
quella palma?” Indico una bellissima palma (che ho già fotografato
io da via Cialdi, ma voglio sensibilizzarli un po’, perché non è tutt’oro
quello che brilluccica… e oggi c’è molto brilluccichio), ormai morta e
che fa da scenario a piazza Benedetto Brin. Le palme sono due, sulla sinistra una avanti e una più
dietro. Quella ai nostri occhi è
ormai il fantasma di una palma,
sempre bellissima, anche se ormai è definitivamente defunta. È
bella, maestosa con le sue palme
penzoloni di un chiaro marrone quasi dorato, un leggero vento delicatamente le muove, come
per farle notare ad un pubblico
preso da ben altro!
La mia Garba spedizione parte
come di rito con un’affacciata dal
pincetto, dalla finestra sul fiume,
perché questo doveva essere il
Istituzioni da sinistra: D. Bordoni - Assessore
pincetto! La finestra su quel por- al Commercio Comune di Roma, F. Giro vice ministro Beni Culturali, C. Di Veroli to che doveva essere costruito nel Assessora Cultura Municipio XI, A. Catarci
- Presidente Municipio XI, M. Smeriglio 1917 o poco dopo, come deciso Assessore al Lavoro Provincia di Roma.
dalla Camera dei Deputati, ma
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arenatosi al Senato. Consiglio di guardare il panorama da destra e da
sinistra, perché dal centro non è possibile visto che le piante non sono state potate e superano di gran lunga il muretto!
Entriamo nel parco Maurizio Arena e narro come ci siamo conquistati, dopo tante lotte, la dedica di
questo parco ad un attore garbatellano doc come il nostro Principe Fusto. Maurizio fece molto
parlare di se negli anni cinquanFoto M. Bottarelli
ta e sessanta, anche per aver fatto innamorare proprio la nipote
di quel re che mise la prima pietra del quartiere. Dal parco si vede molto bene la casa dell’attore e
in un angolo del parco, dalla parte che si vede il gazometro, c’è un
gruppetto di “pischelli” compreso “Giggi er maggico”, probabili
Foto M. Bottarelli
collaboratori spontanei alla dedica di quel parco. Per molto tempo il Comune di Roma aveva promesso il parco al nostro fratello de’
garbante, ma un giorno il parco venne dedicato a Marcella e Maurizio Ferrara, però accadde una specie di magia! A poche ore dall’inaugurazione del giardino, scomparve la targa , così in tre ore venne rifatta.
Quel giorno, visto l’accaduto sia il sindaco Veltroni che l’assessore alle
politiche culturali del Comune di Roma Di Francia dovettero prende16
re l’impegno di esaudire le reiterate richieste dei garbatellani. Era il 29
maggio 2007 ed io ero impegnata con due classi della scuola materna
“la coccinella” nella passeggiata in Campidoglio da Magozag.
Si torna sulla piazza Benedetto
Brin, si sosta un attimo davanti
alla palina turistica un bel po’ scarabocchiata, ma dove si può ancora leggere un po’ di storia e ci si
dirige sotto l’archetto di via Luigi
Orlando dove c’è la Madonnina
che ricorda lo straripamento del
Tevere nel 1943, l’antica bacheca
che attende di essere restaurata da
tempo e il lampadario magico in
ferro battuto. Si scende tra i villini, i giardini hanno resistito alla
nevicata e gli alberi sono già col- Foto F. Piastra
mi di mandarini, limoni e mimosa! Si arriva a Via della Garbatella
dirigendoci a destra c’è via delle sette chiese ed il grande cancello della villa Serafini, la via un tempo si chiamava via Serafini. Al di là del
cancello si può ammirare il bel parco Giovannipoli con le catacombe
di Commodilla ed un piccolo tratto dell’antica strada, riemerso dai recenti scavi e restauri. Le mura vennero fatte costruire da papa Giovanni VIII per difendere il luogo dai saccheggi dei barbari.
Giungiamo al largo delle Sette Chiese dove c’è un discutibile monumento alla Resistenza messo lì intorno agli anni settanta. Il mu17
nicipio ha provato a rimuoverlo
per via dei lavori di modifica al
largo in questione, con grande
disappunto dell’artista che l’ha
spuntata per una serie di posizioni-storiche, sembra che quello sia
il punto più giusto in linea d’aria
che da Porta San Paolo porta alle
Foto cinema Teatro Garbatella, foto d’epoca.
Fosse Ardeatine.
Scendiamo per Via Enrico Cravero, lasciando alla nostra destra il vecchio cinema teatro Garbatella,
ora Palladium di proprietà della terza università, ma che nel recente
passato ha avuto una travagliata vita, rischiando di diventare sala bingo, avendo vissuto negli anni ottanta l’umiliante realtà di sala a luci rosse. Qui c’è una targa in ottone che ricorda il partigiano Franco
Bartolini che abitava al lotto 12. Ci dirigiamo per Via Fincati, dove
riesco a mostrare l’antica farmacia che, ha mantenuto tutto il fascino del suo tempo, li si è fermato il tempo, i mobili e la porta sono
tutti ancora in legno marrone, il marciapiede è delimitato da antiche
colonnine.
A pochi passi, l’antico bar dei
romanisti. Mi fermo un po’ a
parlare con la mia amica Anna
Rita Messi, garbatellana doc, nata al vicino lotto otto è una delle
“mie” poche “garbate-ostelle”; ci
Foto G. Arcidiacono
accoglie con una bella insalatie18
ra di penne fumanti, il profumo
è invitante, ma dobbiamo “purtroppo” proseguire il viaggio…
sarà per un’altra volta e brinderemo con il magico vino della
“Garbata Ostella”!
Proseguiamo per piazza Pantero
Pantera, racconto dove un temAntico bar dei romanisti via Fincati. (Foto
po c’era il ciclista, invito i fo- Officine Fotografiche)
tografi ad entrare nella vecchia
ferramenta (tappa fissa nei percorsi che faccio con le scuole) Ceccarelli
prima, Bigioni dopo, gestita dalle giovani Alessandra e Claudia che
ho visto nascere! Guardarle e ritrovare nei loro tratti somatici il volto della madre e della zia, mi tocca nel profondo… lì dentro vedo
ancora Giulia e Pino, i loro genitori prematuramente scomparsi… ricordo come nacque il loro
amore… e per un attimo il tempo torna indietro, risento la voce della nonna Jolanda alla quale Foto G. Arcidiacono
facevo i dispetti e che mi strillava
“amorevolmente” in dialetto ciociaro “puezze schiattà a te e all’amica tua!”. Mi ritrovo per un attimo
sul loro terrazzo sopra la farmacia.
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Via E. Ferrati foto d’epoca.
I elementare anni ‘50 Suor Gesualda, foto d’epoca.
La storia mi viene incontro
Taglio per via G.B. Licata e, pure questa volta la storia mi viene incontro… dopo aver scoperto che la Garbatella è stata fondata il giorno
delle ceneri, grazie al libro “Rifare l’Italia” dov’è riportata una lettera di
Filippo Turati del 12 febbraio 1920 ad Anna Kuliscioff che, ho pubblicato sul depliant per organizzare la mostra fotografica di Floriana Mariani, sul simbolismo della Garbatella, inaugurata e promossa proprio
a novant’anni da quella lettera che riporto qui di seguito:
Roma, giovedì 12 febbraio 1920 ore 18.00
“Stavo per andare all’industria e Commercio per occuparmi della carta
Critica, che Jellineck mi scrive temere possa mancare. Ma a buon conto
ho telefonato che non c’è nessuno, perché è mezza festa (giovedì grasso).
E quando non è mezza festa o anche festa intera in questo porco paese di
michelacci? Si seguita a predicare che bisogna produrre, che la chiusura del credito americano ci ha già colpiti, che probabilmente ci mancheranno i rifornimenti degli Alleati, che siamo in condizioni tali per cui,
non fra un anno o un decennio, ma fra qualche settimana saremo a questo, che o un terzo degli italiani dovrà morire di fame o tutti gli italiani
dovranno consumare un terzo di meno, che bisogna ridurre i consumi e
aumentare la produzione, ridurre le importazioni e accrescere le esportazioni nei paesi di moneta buona ecc… e intanto osterie, caffè, cinematografi riboccano, botteghe chiuse, uffici chiusi, allegria di gente che danza
sull’abisso. I postali e i ferrovieri minacciano un nuovo sciopero, gli impiegati di finanza proseguono l’ostruzionismo, i partiti della borghesia si
affannano pel compromesso di Fiume o per il processo di Kaiser e a Ludendorff, insomma è il più allegro manicomio che si possa ideare”.
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Vicino al cassonetto dove c’è un
ottico e un coiffeur che fa angolo,
c’è una catasta di libri… mi fermo
e butto un occhio, raccolgo i primi due libri grigi… me ne frego
dell’igiene… Li accarezzo e li metto nella borsa… gli altri li lascio lì
Foto S. Tramonte
a malincuore sperando che qualcuno li raccolga. Anni fa mi è accaduta una cosa simile con una catasta
di inserti del Corriere della Sera da
cui mi sorrideva Gandhy… e sotto
di lui la riproduzione dei Corrieri
della Sera di vari momenti importanti della storia del mondo.
Foto P. Pistilli
I due libri mi ricordano la biblioteca di una scuola dove andavo con
mio padre a trovare le professoresse Cimino e Martini della scuola Francesco De Santis a via della Scrofa,
raccolgo quei due libri grigi, come due neonati. Quei due trovatelli mi
fanno sentire Acca Larenzia, quando trovò i due gemelli Romolo e Remo, i miei si chiamano Antonio e Giuseppe… I libri portano questi due
titoli: Opere di Antonio Gramsci “Le lettere dal carcere” e Mazzini e
la scuola democratica di Francesco De Santis. Il primo costa ottocentoquarantalire, il secondo finito di stampare nel 1951 costa millequattrocentolire. Entrambi edizioni Enaudi sono vecchi, ma nuovi, hanno
ancora le pagine da tagliare, un tempo le pagine dei libri venivano ta22
gliate con il tagliacarte… Il primo
quello di Antonio Gramsci ha una
dedica scritta con pennino: “Napoli 1950” Lì a pochi passi c’è la
mia scuola elementare, quella delle suore ancelle dove ho imparato
con suor Gesualda a scrivere con Foto M. Bottarelli
l’inchiostro ed il pennino, al centro del banco di legno c’era un foro dove si trovava un calamaio di
vetro… di nascosto ci versavo un
po’ d’acqua in modo di rendere la
scrittura più delicata… usciva fuori un bel grigio inchiostro!
Non parlo… loro continuano a fotografare i comignoli, tutto intor- Foto S. Tramonte
no… il nuovo ed il vecchio che
s’intersecano… a me ‘sta Garbatella me scorre nelle vene! Quei libri non erano stati gettati via… erano stati
adagiati… stavano ad aspettare lì, aspettavano di parlare! Di parlare con chi
li avrebbe raccolti e accolti… mi dico c’è poco da fare sarò pure un po’ fuori di testa, ma a me sembra che ‘sta Garbatella mi mandi messaggi!
Così mi rivolgo alla equipe fotografante e dico: “allora facciamo un pezzo di strada in silenzio e giudicate voi… non parlo, vi dico solo che l’ha dove
vendono il pane c’era il partito nazionale fascista poi trasferitosi in Via Francesco Passino alla villetta, dove ora c’è Sinistra e Libertà, un po’ più in là c’è
ancora il Partito Socialista, di fronte c’è il mobilificio Proietti che un tem23
po ospitava i bagni pubblici. Al lotto 15 vedete, c’è ancora la targa di
pietra del Partito Repubblicano, solo
la targa! Ora qui c’è la novella sede
del PD un tempo c’era “Er frascatano” dove venivano i “fagottari”…”
Ex bagni pubblici ora mobilificio.
(Foto G. Arcidiacono)
I meno abbienti usavano portarsi da mangiare e acquistare vino e
gazzosa per i ragazzini (questo è ben
raccontato nella commedia scritta da Roberto Bonanni “Cantando
alla luna”), là dall’altra parte c’è il
PDL, tutte queste sedi si trovano
in locali dell’ATER ex IACP.
Foto Officine Fotografiche
Saliamo su per via Randaccio, tagliamo via Vettor Fausto dove abitavano le sorelle di Alberto Sordi
e ci dirigiamo verso via Magnaghi, prima però passo per piazza
Masdea, qui c’è a mio avviso, una
palazzina con una facciata spagnoleggiante. A destra di via Magnaghi ci sono degli archetti che
Dal libro del Centro Turismo Europeo “Un
Papa in cammino, 3 dicembre 1978.
fanno da sipario a piazza Damiano
Sauli con la chiesa di San Francesco Saverio, dove nel 1946 arrivò un povero prete polacco, certo Karol.
Karol diventato papa nel 1978, volle fare la sua prima visita pastorale il 3
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dicembre alla chiesa della Garbatella in ricordo della solidarietà che ebbe
dai garbatellani in quegli anni, le parrocchiane e le suore più anziane lo
ricordano con affetto e qualcuna non dimentica di dire: “era un gran bel
ragazzo, in molte facevamo la fila per andare a confessarci da lui!”
Di fronte c’è la vecchia scuola Michele Bianchi ora Cesare Battisti conosciuta da molti per la fiction dei Cesaroni, quattro maestose aquile reali
fanno da guardia all’imponente edificio e guardano la grande piazza, alle
loro spalle un grande orologio restaurato, ma fermo ormai da tempo con
tutte e due le lancette sulle sei, la scuola è piena di simboli che documentano la storia. Lascio a loro captare i segnali del passato, anche per vedere
quali attirano il loro obiettivo!
Se dico tutto finisce il mio gioco?!
Un tempo a piazza Masdea c’era
un piccolo mercatino, poi spostatosi a via Magnaghi e poi definitivamente al mercato coperto di
via Passino.
Giriamo a sinistra di via Magnaghi,
Foto F. Iosca
di fronte a noi c’è la via che porta
al luogo che tutti conoscono come
“La bottiglieria dei Cesaroni o il bar dei Cesaroni” che poi è la sede dell’AS
Roma da circa una decina d’anni.
Quand’ero ragazzina qui c’era un alimentari ed il forno Della Martira Marciano, intorno tutto profumava di pane, ancora rammento i due occhioni azzurri di Lina seduta alla cassa e suo marito Cesare con il camice
bianco. Fuori poggiato al muro rivedo il triciclone con il cesto del “cascherino” che faceva le “poste”, cioè consegnava il pane a domicilio.
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Foto G. Arcidiacono
Piazza N. Da Longobardi. (Foto V. Negro)
Foto Katharina Hasterstadt
la scoletta e la bandiera del sindaco
Eccoci arrivati a piazza Nicola da Longobardi dove finiscono le vie
dedicate agli uomini di mare e iniziano le strade dedicate ai religiosi cristiani per lo più missionari. Beato Nicola Saggio da Longobardi,
religioso dell’ordine dei Minimi, che svolse umilmente e santamente l’ufficio da portinaio. Possiamo vedere da lontano, tra gli alberi, l’orologio dell’albergo rosso, di fronte “la scoletta” così è ancora
chiamata dai vecchi garbatellani doc e dai nuovi è stata ribattezzata “asiletto”; il suo vero nome è “La Casa dei Bimbi” ed è dedicata a
Luigi Luzzati primo presidente dell’Istituto Case Popolari. Avverto i
miei nuovi amici fotografi che ho appuntamento con la coordinatrice Claudia Della Valle, perché dopo la mia lettera di gennaio scritta al
sindaco Alemanno dove richiedevo una nuova bandiera d’Italia, per
l’anniversario del quartiere, visto com’era ridotta male quella appesa!
Il gabinetto del sindaco, tramite il dottor Rutigliano, mi ha avvertita
il 16 febbraio che era finalmente pronta per essere ritirata, così mi sono precipitata a via della Greca e l’ho portata alla “scoletta”.
Grazie ad Alessandro il bidello garbatellano doc, figlio della bidella
Emilia e nipote della bidella Teresa, ora la bandiera sventola insieme
a quella d’Europa in tempo per festeggiare i novant’anni della Garbatella. Il posto è bellissimo ma io, che conosco gli interni so che tante
altre bellezze sono nascoste alla nostra vista e chissà forse un giorno
potremo entrare a fotografare…
Salutiamo e ringraziamo la coordinatrice, intanto vengono immortalati alcuni momenti e proseguiamo verso “casetta rossa” per ritirare
gratuitamente la guida turistica: Percorsi di Garbatella - itinerari tu27
ristici del quartiere pubblicati dall‘associazione Bristol grazie al contributo della Provincia di Roma.
Ci dirigiamo verso via Roberto de’ Nobili, missionario dei Gesuiti in
India, fu il primo europeo a imparare perfettamente il sancrito, il tamil e il telugu, in modo da poter predicare il cristianesimo spiegandolo ai locali nella loro lingua e
controbattendo le argomentazioni degli altri brahmini.
Mostro la casa dove sono nata (un
tempo si nasceva in casa) proprio
sopra la trattoria Picca e dove c’è
dai primissimi anni novanta Pout
Porri gestita da un ristoratore egiFoto G. Arcidiacono
ziano che, ha saputo mantenere
i sapori della cucina garbatellana
unendoli a quelli della cucina del
suo paese. Fino a poco tempo fa,
si potevano incontrare molti garbatellani d’epoca che, il venerdì
si radunavano intorno ad Augusto Venturini ed alla sua chitarra.
Venturini con la sua voce faceva
Foto G. Arcidiacono
gratuita cultura di canzoni non
solo romane, per la gioia dei presenti… Una certa Garbatella pian piano scompare, man mano la gente
se ne va… e di loro restano varie foto e ritagli di giornale che Giorgio
custodisce con affetto, ma che in molti non possono capire.
28
In un angolo del palazzo regge come testimone del tempo tra due
parabole e due condizionatori la
vecchia scritta al neon della pizzicheria. Proseguiamo verso Carlotta, la famosa fontana ormai
simbolo del quartiere, anche per
opera mia, si molto per opera mia!
Fino a circa dieci, dodici anni fa
Carlotta non era riportata in nessun scritto ufficiale… ora è in molte guide, chi non ci crede può
visitare il sito www.garbatella.org,
dove potrà leggere le tante lettere
intercorse tra l’associazione Il Tempo Ritrovato, le istituzioni e i negozi d’Italia della Richard Ginori.
La fontana rappresenta dal 2001
il premio Fantasia di Garbatella.
Questo è il luogo della mia infanzia dove mio padre quell’8 settembre del 1943 si salvò dai tedeschi,
grazie a mia nonna Clementina ed
a mia madre… Invito tutti a bere e
ad esprimere tre desideri, Carlotta
è una fontana magica e prima o poi
i desideri si realizzeranno. Si sono
Piazza di Spagna, Richard Ginori 2003
(Foto archivio Il Tempo Ritrovato).
Piazza di Spagna, Richard Ginori 2003
(Foto archivio Il Tempo Ritrovato).
Studio Acciari (Foto archivio Il Tempo Ritrovato).
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tutte mie invenzioni, ma a forza di dirlo sono diventate quasi delle magie
alle quali piace un po’ a tutti credere. Poi guardo la finestra del mio amico Carlo che ha dipinto Carlotta,
per più di 60 anni l’ha esposta a via
Margutta facendola conoscere nel
mondo… e chissà che bel quadro
ora starà dipingendo al Padreterno… lui è qui, sento la sua presenza e me lo vedo saltellare intorno
Alla conquista del tesoro Garbatella I edizione
come ha sempre fatto, risento la
2008 (Festa per la Cultura).
sua voce scanzonata che dice: “ehi
questa è un’acqua magica, la mattina è energetica e la sera è diuretica, fa
bene ad un sacco di cose!” Rivedo il suo sorriso fresco e puro, come quello
di un bambino, perché Carlo Acciari nonostante il passare del tempo ha
mantenuto sempre l’anima fresca e pura di un eterno bambino.
Più in là c’è la finestra di Enrica l’ebrea che, si è salvata da Auswitchz ,
facendo ritorno alla sua casa, nonostante qualche vicino l’avesse venduta per cinquemila lira! Enrica venne presa insieme alla sua dirimpettaia Emma che però morì uccisa “bruciata” nel forno crematorio.
All’inizio della scalinata ci sono tre targhe ricordo, una per Alvaro Amici il menestrello che ha vissuto al lotto 31 un’altra per Momo Pertica
giornalista e scrittore amante della Garbatella; la terza è la testimonianza dell’avvenuto restauro della fontana (1998). Qui venne girato il film
di Emmer negli anni cinquanta le ragazze di piazza di Spagna, più precisamente a piazza Sapeto. Mi rivolgo agli amici fotografi e fotografe e
comunico che per oggi basta così! “È solo un assaggio, se volete… torneremo per approfondire nei lotti ed in altri luoghi!”
30
Invito ad alzare la testa
Foto F. Mariani.
Foto G. Arcidiacono.
Foto F. Mariani.
Foto F. Mariani.
Foto G. Arcidiacono spedita a tutte le Istituzioni
per promuovere il restauro della fontana ,1993.
Foto F. Mariani.
Invito ad alzare la testa
Perciò ci dirigiamo velocemente a piazza Geremia Bonomelli,
altro personaggio religioso, vescovo a Brescia che aiutò i nostri
emigranti. Invito ad alzare la testa e lei e lì… si non ha più nome, perché il fascione è crollato
da due anni proprio a febbraio e
più precisamente il giorno dieci, ma ancora nonostante le varie lettere scritte alle istituzioni
ed al proprietario (IACP-ATER)
nessuno è ancora intervenuto… Anzi ho dovuto informare
la sovrintendenza che qualcuno proponeva di fare una scritta
di marmo, invece che in stucco com’era in origine, ignorando che tutto deve sempre passare
per la sovrintendenza. Molti sono gli stucchi in degrado, invito
i fotografi a riprendere i lupi…
i vecchi bei lupi a sgocciolatoio
che pian piano, muoiono dietro
la disattenzione ed indifferenza
Foto Salomè, 1994.
Foto F. Mariani, 2010.
Foto Salomè 1994.
33
delle istituzioni e, dietro l’impotenza del popolo, e dietro la superficialità di chi dovrebbe e potrebbe, ma inspiegabilmente resta immobile. Questa si che sarebbe una bella mostra! Sono proprio curiosa di
vedere cosa e come hanno fotografato!
Mostro a destra ed a sinistra i
due alberghi il bianco ed il rosso, chiamo la mia amica Ladygarbatella che si affaccia alla sua
loggia che da su Michele da Carbonara e li avverto che forse…
li porterò a fotografare dall’alto
e… forse ad assaggiare la famoFoto G. Arcidiacono 2009.
sa panzanella della Lady, ma certe cose se le devono guadagnare!
Per oggi la passeggiata termina
qui. Ci rivedremo… per continuare il viaggio c’è ancora molto
da scoprire… da vedere… da sapere, perché non basta fotografare… c’è bisogno di raccontare…
Foto G. Arcidiacono 2010.
e qui tutto parla e trabocca di
storie di vite vissute .
Qualcuno mi chiede dove poter mangiare qualcosa… rispondo che
c’è l’imbarazzo della scelta, ma che non mi prendo responsabilità né
sul vitto né sul conto che verrà presentato loro!
La Garbatella non è più quella dei fagottari è ormai un posto “in” e
come tutte le cose “in” si fa pagare!
34
Saluto tutti e me ne vado. Voglio tornare al mio castello, devo riposarmi un po’, la sera c’è la cena di “GARBATELLA SEGRETA”!
Saremo una decina di amiche ed amici, degusteranno la panzanella di
Ladygarbatella e brinderemo con il vino della Garbata ostella.
Non vedo l’ora di tornare a casa e sedermi sul divano e sfogliare i due
“trovatelli” che custodisco gelosamente nella borsa, come un dono
divino! Camminando saluto l’amico fauno, il toro alato, il serpente de’ garbante, il caro giglio, la pantera… si perché io sono una che
parla anche con i muri e loro mi rispondono, i comignoli mi sorridono mentre il prato di cacche di cane mi costringe come sempre a saltellare qua e là.
Foto F. Pistilli.
35
Foto L. Malagoli.
Foto F. Iosca.
Casa Penale di Turi, 15 giugno 1931
Finalmente giunta nella mia oasi fantastica, il tempo di togliermi solo gli stivali, di stendermi sul divano e prendere in mano i due “librigemelli” e… mi dico:
“Voglio proprio vedere che mi dice Antonio Gramsci?”
Sono sempre più convinta “che nulla accada a caso!”
Apro a caso ed ecco qua la pagina 127 LXXXII
A. Gramsci Lettere dal carcere
Casa Penale di Turi, 15 giugno 1931
Carissima mamma,
Ho ricevuto la lettera che mi hai scritto con la mano di Teresina. Mi pare
che devi spesso scrivermi così; io ho sentito nella lettera tutto il tuo spirito
e il tuo modo di ragionare; era proprio una tua lettera e non una lettera
di Teresina. Sai cosa mi è tornato alla memoria? Proprio mi è riapparso
chiaramente il ricordo quando ero in prima o in seconda elementare tu
mi correggevi i compiti: ricordo perfettamente che non riuscivo mai a ricordare che “uccello” si scrive con due “c” questo errore tu me lo hai corretto almeno dieci volte. Dunque se ci hai imparato a scrivere (e prima
ci avevi insegnato molte poesie a memoria; io ricordo ancora Rataplan e
l’altra “Lungo i clivi della Loira”, - che qual nastro argentato - corre via
per cento miglia - un bel suolo avventurato) è giusto che uno di noi ti
serva da mano per scrivere quando non sei abbastanza forte. Solamen37
te che il ricordo di Rataplan e della canzone della Loira ti faranno
sorridere.
Eppure ricordo quanto ammirassi
(dovevo avere quattro o cinque anni) la tua abilità nell’imitare sul
tavolo il rullo del tamburo quando
declamavi Rataplan. Del resto tu
non puoi immaginare quante cose
io ricordo in cui tu appari sempre
come una forza benefica e piena di
tenerezza per noi. Se ci pensi bene tutte le questioni dell’anima e
Foto Ranalletta-Rossi.
dell’immortalità dell’anima e del
paradiso e dell’inferno non sono
poi in fondo che un modo di vedere questo semplice fatto:che ogni nostra azione si trasmette negli altri secondo il suo valore, di bene e di male, passa di padre in figlio, da una generazione all’altra in un movimento
perpetuo. Poiché tutti i ricordi che noi abbiamo di te sono di bontà e di
forza e tu hai dato le tue forze per tirarci su, ciò significa che tu sei già
da allora , nell’unico paradiso reale che esista, che per una madre penso
sia il cuore dei propri figli. Vedi che cosa ti ho scritto? Del resto non devi
pensare che io voglio offendere le tue opinioni religiose e poi penso che tu
sei d’accordo con me più di quanto non pare. Di’ a Teresina che aspetto
l’altra lettera che mi ha promessa.
Ti abbraccio teneramente con tutti di casa.
Antonio
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Garbatella segreta
la fantastica cena dei 90 anni del quartiere
La cena improntata sull’ironia e sul ludico, anche il cartoncino dell’invito strettamente personale aveva un titolo giocherellone.
Fata Garbatella ha il piacere di invitarti a: “Auguri Garbate’ per le
tue 90 primavere tra cultura ed ignoranza”.
Il luogo dell’incontro è quello di Ladygarbatella.
Gianna Moriani garbatellana doc che, nella mitologia de’ garbante è
Ladygarbatella, ha pensato anche alla torta con la scritta:
“Auguri Garbate’!”
La tavola è apparecchiata in modo raffinato dove troneggiano in bella vista le bottiglie di vino della
Garbata Ostella.
La cena è proprio segreta, infatti
tutte le pietanze sono ricette magiche e segrete a partire proprio
dalla panzanella di Ladygarbatella, al digestivo della fata, il tutto
in onore al quartiere storico da
qualche tempo molto in voga.
Gli inviti sono stati fatti tutti personalmente da Fatagarbatella, ispiratasi a certi incontri che si facevano un tempo a Via dell’Angelo Custode. Eh si!
Al centro di Roma esisteva una via chiamata Via dell’Angelo Custode con un omonima chiesa, tutte e due smembrate quando la Garbatella aveva solo otto anni.
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C. Di Veroli, M. Parsi, G. Giannone, G.
Arcidiacono difese dal piccolo pirata con la
spada e il ranocchio Garbatellocchio
(Foto F. Piastra.).
Il Pirata Garbatò, Shain dal Bangladesh,
Alessandro dalla Romania e Fatafragolina
(Foto F. Piastra.).
E. Sapuppo, R. Di Benedetto, premiata la
Scuola Materna la Coccinella (Foto F. Piastra.).
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Gli invitati provengono da ogni
parte di Roma e non solo.
La prima ad arrivare è la fataprofessora con il figlio, poi arriva
Magosellino con Fataprofumiera
accompagnati da Otello il pipistrello, seguito da Rambo l’elefante che balla la rumba, tutti
prendono posto allegramente e
salutandosi l’un l’altro con molto affetto.
Questa è l’occasione per rivedersi dopo tanto lavoro che ha tenuto lontano gli amici del “Tempo
Ritrovato”.
Arriva Magogarbatello che ha
sempre l’aria un po’ imbronciata,
ha il braccio sinistro fasciato per
un incidente domestico, si siede
a capotavola e sentenzia: “Ragazze, ragazzi qui si scrivono ancora troppe poche fiabe! Lo sapete
bene che le FIABE SALVERANNO IL MONDO!?”
Sbuca fuori il ranocchio Garbatellocchio che ribatte: “Hai ragione, si hai ragione non una ma
cento volte, la gente sta perdendo sempre di più, di giorno in
giorno la fantasia!”
Fatafragolina che funge un po’
da segretaria e che, è stata sempre al telefono, avverte: “Magokin8 e Magopresidente non
arriveranno, ma è come se ci fossero! Invece la Fatassessora è ad
un incontro istituzionale, perché
i festeggiamenti per questa ricorrenza sono molteplici!”
Fatagarbatella replica con un
pizzico di ironia: “c’è la partita di
calcio della Roma!”
Il pirata Garbatò arriva in ritardo
ed un po’ trafelato.
Siede vicino alla Fata, chiede scusa per il ritardo e si complimenta
con tutti per lo splendido lavoro
che, continuano a fare ininterrottamente sul territorio. “Complimenti per il premio Fantasia e
per la bellissima canzone Garba
90 - Auguri Garbate’, scritta per
l’occasione da Magosellino! Stupenda l’idea di aver realizzato il
Premiata la Scuola Elementare A. Malaspina
(Foto F. Piastra.).
Premiata la Scuola Elementare A. Alonzi
(Foto F. Piastra.).
Foto F. Piastra.
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calendario coinvolgendo Mago maison e tutti quei bambini per la mostra dei disegni della
“Casa dei sogni Magici!” Viene
però interrotto da Tella la marionetta ribelle: “Garbatò si vede
che sei sempre in viaggio! Tu qui
purtroppo sei quasi sempre di
passaggio e sai come si dice a Roma!…Non è tutt’oro quello che brilluccica! Si i bambini hanno fatto i disegni, ma devi sapere bene chi
ha veramente partecipato! Una classe della scuola elementare Alonzi,
tre classi delle elementari della Malaspina, una della Casa dei bimbi,
tre della Coccinella e le figlie della Carità, le prime suore arrivate
alla Garbatella nel 1926!”
Garbatò sorride: “Scusa Tella e ti
sembrano pochi? Sai quanti disegni ho contato?” Sono molto
più di cento! Tella ribatte: “sì lo
so, però volevo dirti che nessun
bambino della Cesare Battisti ha partecipato alla Mostra, è molto difficile amalgamare… e non è responsabilità dei bambini e delle bambine, bisogna chiedersi il perché!”
Garbatò continua a sorridere “So tutto… so tutto la Fata mi tiene
aggiornato! Ho visto le foto ed il filmato, il dirigente è stato molto
disponibile, l’importante che qualcuno non si senta escluso, perché
non è nostra intenzione escludere alcun bimbo! Purtroppo c’è da dire
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che sono dispiaciuto e preoccupato per i beni culturali che continuano a scomparire, ho notato
che si sono sgretolati e scomparsi
alcuni lupi e fioriere di stucco dai
balconi, che la scritta della Garbatella non è stata ancora realizzata…”. Poi con il suo solito
ottimismo invita a brindare ai novantanni della Garbatella:
“Non dobbiamo dimenticare che la Garbatella è nata il giorno di
Santa Costanza, perciò viva la Costanza. Ci vuole costanza… cin…
cin!”. Tutti alzano il calice e brindano felici, Magosellino inizia a cantare alcuni gli fanno il coro, Fatagarbatella regala a tutti la fiaba scritta per l’occasione.
Ladygarbatella arriva con la torta e tutti soffiano insieme sulle candeline, si continua così fino all’alba tra canti e balli, poi stanchi ed allegri arriva il momento dei saluti. Fuori dal locale fa freddo, molto
freddo, qualcuno dice: “forse domani rinevica!”
“Ciao Buona notte!”
“Fataprofumiera replica: Buona notte? Vorrai dire Buon giorno!”
“Già Buon giorno! Buon giorno nostra amata Garbatella, te che sei
la nostra musa della fantasia che ci aiuti a valutare e raggiungere i nostri obiettivi in armonia!”
“Auguri Garbate’!”
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Foto Ranalletta-Rossi.
Foto C. Imperi.
Auguri Garbate’
la canzone, il calendario,
la poesia
garba 90
Auguri Garbate’
Testo e Musica di Renato Di Benedetto
[Magosellino]
Senti nell’aria la festa, dentro il cuore nella testa
c’è sempre qualcuno che ami, con gli sguardi con le mani,
nonno di oggi bambino di ieri parla parlami di lei.
Novantanni Garbatella sembri nata ieri
un po’ di trucco quanto basta sei nei miei pensieri.
Più di mille mesi la tua veneranda età
veloce il tempo è passato già,
dentro le tue fiabe c’hai fatto navigar,
sei il porto della pace e dell’amor.
Più di mille mesi la tua veneranda età
veloce il tempo è passato già,
dentro le tue fiabe c’hai fatto navigar,
sei il porto della pace e dell’amor.
Novantanni Garbatella sembri nata ieri
un po’ di trucco quanto basta sei nei miei pensieri.
Con il sole con la luna con la pioggia con il vento
come sempre per incanto c’è una storia da ricordar.
Novantanni Garbatella sembri nata ieri
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tanti auguri Garbate’ sei nei miei pensieri.
Con il sole con la luna con la pioggia con il vento… na na na…
Foto Ranalletta-Rossi
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Auguri Garbate’
una filastrocca per te
Meno male che, me capisci Te!
Sai che scavo nella memoria,
Pe’ fa’ torna’ a galla la storia!
Quella storia… “nostra” de…
quann’eravamo più ’gnoranti
e parlavamo la lingua de li
garbanti!
Mo se sentimo tutti signori,
ce bazzicano forestieri-attori,
capirai poi!
C’avemo quasi tutti li fiji
allaureati, ma più de prima
disoccupati!
Te che sei nata er giorno de Santa Costanza…
sai per caso ’ndo’ andorono ad abbita’…
le fate della Sapienza, dell’Umiltà, della Creanza,
della Coerenza, della Coscienza e della Riconoscenza?
Certo queste, n’hanno fatto er conto che…
quanno ha fatto l’ovo… la gallina canta!
E che Costanza è sempre la tua protettice Santa…
In automobile Re Pippetto ner ‘20 quer mercoledì
giorno de’e ceneri, arrivò a piazza Brin!
Mo se nun me sbajo… Se nun stò a pja n’abbajo!
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Me sembra… me pare… che pure qua…
je piacerebbe da fa’… n’alleanza per fa’ alberga’
le streghe Ignoranza e Arroganza…
Pe’ riempisse n’antra paranza!
A fata Conoscenza bigna riverenza!
112 anni dura ’na penitenza…
de chi m’ha detto, io me fido…
m’ha detto Padre Guido…
Auguri Garbate’!
De primavere so’ 90
la gallina canta…
lasciamola cantare
si vuole maritare!
S’è stufata d’esse coppia de fatto,
sta a mette alle strette er galletto!
Premio Fantasia di Garbatella 2007
Al quale ha detto:
a Padre Guido (Foto F. Piastra).
“mo le case vanno a riscatto
finarmente c’avremo un tetto
e nun dovremo sbattese,
come la bisnonna a testa ar muro!
Er futuro nostro sarà più sicuro!”
Ma… La gallina dall’ova d’oro…
non sa cantare… ma covare…
e nella storia continua a scavare…
Per te bella ostella
Born… Garbatella
sotto il segno dell’acquario…
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pe’ tutti calendario, e profumo
raro!
Sc… Sc… zitti zitti, dritti dritti
co’ li micchi…
a gioca’ drento a li lotti…
Eucalipti, oleandri e pini sopravvissuti, GARBATE’!
Foto F. Piastra
ma quanti n’hai allattati? E quanti n’hai pasciuti!?
Ahhhhh!
Piazze e piazzette
scale e scalette
mura imbrattate, paline turistiche rubate!
Urla il fauno al toro alato
Muse continuano a suonare,
aquile, bighe, gigli, putti, pantere e serpente…
Nessuno vede e gnente sente?!
Nun sa legge più… la gente!
Miei magici simboli de’ garbante…
la nostra fontana parlante
Carlotta, si è messa a raccontare
a Roma Barbona l’antico incantesimo…
Rotaie invisibili del mio tempo
quanta monnezza! Sprecata ricchezza,
basterebbe der monnezzaro ’na carezza!
L’anima mia bambina
unica fantasia dell’antica officina!
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La goccia ha traboccato er vaso,
non si prendono le fate per il naso!
Nulla succede a caso!
Perciò senza inganno, senza trucco
Garbate’ la scritta tua adà esse de stucco!
Prima se farà e mejo pe’ tutti sarà…
L’ha sussurrato la luna… porti fortuna!
Auguri Garbate’!
Lo sai che io pe’ te…
Amo, e er popolo armo
Guai a chi c’ha er core de marmo.
Ce lo so da me probabilmente
m’hai capito solo te
e io col magico vino brindo a te.
Magici Auguri Garbate’!
Lo so che questa po’ appari’ minaccia
ma è solo della storia nostra traccia…
Auguri Garbate’… Auguri Garbate’. Auguri Garbate’.
G.M. Arcidiacono
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Foto P. Pistilli.
1998, Mercato coperto via Passino (Foto G. Arcidiacano).
Foto S. Tramonte
Foto V. Negro
Le foto sono delle associazioni Il Tempo Ritrovato: “Francesco Piastra, Floriana Mariani, Salomè e G. Arcidiacono;
Officine Fotografiche: Claudio Imperi, Fabrizio Iosca, Luca Malagoli, Piero Pistilli, Massimo Bottarelli, Ranalletta-Rossi, Simone Tramonte e Vittorio Negro.
Quella della bandiera alla scoletta è di Katharina Hasterstadt che non
fa parte di nessuna delle due associazioni.
Foto L. Malagoli.
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giovanna mirella arcidiacono
presidente del tempo ritrovato
Nasce alla Garbatella un primo giorno di primavera al lotto 31.
Fin da giovanissima frequenta il mondo dell’associazionismo è segretaria
generale del Centro d’Iniziativa Giovanile, dove apprende l’importanza di
portare avanti le sue idee in gruppo e da sola, sono gli anni della contestazione giovanile ed il suo quartiere le sta stretto, molto stretto.
Lavora presso l’A.R.I Agenzia Romana Informazioni a Piazza Montecitorio
come segretaria, è correttrice di bozze alla rivista “Due Punti”. Lavora presso
l’associazione della Proprietà Edilizia e Confedilizia dal 1968 al 1984, conduce per loro la trasmissione televisiva “Consulenza casa”, dal 1977 al 1984.
Nel 1990 fonda l’associazione culturale Il Tempo Ritrovato, per sensibilizzare
mass media ed opinione pubblica sull’importanza della famiglia per una sana crescita sociale. S’impegna molto per la cultura del territorio partendo dalla
prima infanzia, convinta che investire nella cultura è arricchire le intelligenze.
Cultura vuol dire coltivare! Ha fatto conoscere la Garbatella in altre città promuovendo gemellaggi, grazie anche ai negozi della Richard Ginori di tutta Italia
dal 1994 al 2003 che condividono il progetto “Ben tornata Italia antica salviamo
i nostri gioielli”, pubblicando e distribuendo il calendario disegnato da Rossana
Bartolozzi. Il primo calendario riproduce la Fontana Carlotta per sensibilizzare
e promuovere il restauro della stessa. Nel 1990 ha ideato il premio Fantasia di
Roma - d’Italia - del Lazio e d’Europa, nel 2000 con la nascita dei Municipi modifica il premio in Fantasia della Garbatella per premiare personaggi che hanno
dato lustro con il loro operato al quartiere. Inoltre focalizza il suo operato con
particolare attenzione all’infanzia impersonando il personaggio di Fatagarbatella
affiancata da Magosellino (Renato Di Benedetto) e da tanti altri personaggi reali
e fantastici, raccontando la storia di Roma e della Garbatella in favole musicali.
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Collabora assiduamente con il municipio Roma XI e attualmente è vicepresidente della consulta culturale.
È stata vicepresidente della consulta femminile del Municipio Roma XI e
coordinatrice presso la Consulta femminile della Regione Lazio puntando
il suo lavoro per il contrasto alla povertà ed all’esclusione sociale, cercando
di individuare i percorsi dal disagio all’emarginazione.
Operando nel mondo dell’associazionismo giovanile e grazie al lavoro svolto presso il Centro d’Iniziativa Giovanile negli anni ‘70 riceve la medaglia
d’oro per il suo impegno nel sociale dal presidente della Repubblica Sandro
Pertini, nel 2005 riceve dal Centro del Turismo Europeo il premio Personalità Europea per il lavoro di promozione culturale per il quartiere Garbatella e il Premio Donna e cultura in Campidoglio nel 2006.
Ha pubblicato dal 1990 al 2010 il calendario Arte e Poesia per la tutela dei
beni culturali, nel 2002 Garbatella: La storia è donna.
2005 per la Regione Lazio ha collaborato alla pubblicazione: Il piacere di
esserci - storia dell’associazionismo femminile.
2008 Alla conquista del tesoro Garbatella per l’associazione Progetto Laboratorio.
2009 GARBATELLA: La casa dei Sogni Magici disegni di A. Casagrande
e di 150 bambini.
2010 Born in Garbatella - il tesoro della Fata per l’Associazione Bristol.
I quaderni di Fatagarbatella: Garbatella 90 primavere per l’associazione Il
Tempo Ritrovato.
I quadernini della fontana Carlotta.
Il contributo di questa pubblicazione va a sostenere le iniziative della Associazione “Il Tempo Ritrovato”e automaticamente si diventa soci simpatizzanti.
Passeggiate culturali: [email protected] - [email protected] - 338 5228008 - www.garbatella.org.
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Foto V. Negro
Inaugurazione Palladium 2003 (Foto F. Piastra).
s.o.s. beni culturali
Finito di stampare nel mese di luglio 2010
Tipografia Eurosia - Roma
Il Vino della
Garbata ostella
Foto di Michele Caruso
Il Tempo Ritrovato racconta la storia di un uva coltivata “a garbata”
su una collinetta chiamata Colle della Pace - la Garbatella.
Il vino della Garbata Ostella si può torvare solo alla Garbatella:
Enoteca 13gradi piazza Bartolomeo Romano, 4;
Storico Bar dei Romanisti di via Luigi Fincati, 9;
Libreria Rinascita via Prospero Alpino, 48.
www.garbatella.org - [email protected]