sos garbatella - Il Tempo Ritrovato
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sos garbatella - Il Tempo Ritrovato
I Quaderni di Fatagarbatella n. 1 Foto F. Piastra s.o.s. garbatella 90 primavere 18 febbraio 1920-2010 1 2 I Quaderni di Fatagarbatella n. 1 Foto P. Pistilli lla arbate g a t a iF a batell erni d r d a a G u q I ella … i a qu t a c c’è più i d n e o d n che sono urali… t l u C eni e ai B n o s r e dalle p A quella Garbatella che resta nell’aria di giorno, di notte con la pioggia, il sole e la neve…. Disegno di Chiara Gemma e! sc Fate si na Foto elaborata al computer di Massimo Ciampa 8 INDICE Garbatella: 90 Primavere pag.11 Prima di iniziare chiedo: per favore c’è qualcuno che… pag.15 La storia mi viene incontro pag.21 La Scoletta e la bandiera del Sindaco pag.27 Invito ad alzare la testa pag.33 Casa Penale di Turi - 15 giugno 1931 pag.37 Garbatella segreta: la fantastica cena pag.39 Auguri Garbate’: la poesia e la canzone pag.45 S.O.S. Garbatella: beni culturali pag.57 9 1920 | 18 febbraio | 2010 GARBATELLA 90 PRIMAVERE Il 18 febbraio 2010 - il quartiere ha compiuto novanta primavere e, sulla piazza dove fu posta la prima pietra da re Pippetto (così il popolo chiamava re Vittorio Emanuele III), si è radunata molta gente e variegate autorità, dal presidente del municipio Andrea Catarci al viceministro dei Beni culturali Francesco Giro, dall’assessore al lavoro della provincia di Roma Massimiliano Smeriglio garbatellano doc per continuare con l’assessore all’urbanistica Alberto Attanasio anche lui garbatellano doc, per proseguire con l’assessora alle politiche culturali Carla Di Veroli del Municipio e tanti consiglieri della maggioranza e dell’opposizione. Insomma gran pubblico di politica locale e non solo! Due attori garbatellani hanno ricevuto una bella medaglia dal Le Autorità Istituzionali scoprono la targa ricordo. (Foto F. Piastra) Il vice ministro dei Beni Culturali davanti alla prima pietra del quartiere. (Foto F. Piastra) Rossana Di Lorenzo ed Enzo Staiola, attori cinematografici nati alla Garbatella. (Foto F. Piastra) 11 presidente del Municipio, è stata anche deposta una targa in onore degli operai di un tempo… la giornata del tutto simile, in quanto a clima, a quella di novant’anni fa. Non sono state presenti molte scuole, probabilmente perché fino al giorno prima, il tempo era brutto, addirittura il 12 febbraio c’era stata una bella spruzzata di neve che aveva imbiancato Roma, proprio il giorno dell’inaugurazione della mostra fotografica, organizzata presso la libreria Rinascita dal Tempo Ritrovato sul simbolismo della Garbatella. Erano presenti una classe delle medie inferiori ed una delle medie superiori… nessun alun12 febbraio 2010 Scorci della Garbatella: Lotto no però sapeva dove fosse po31 e via Enrico Cravero. (Foto F. Piastra) sizionata la prima pietra, dov’è murata la famosa pergamena autografata dall’augusta mano del re e dalle altre autorità dell’epoca. Finita la cerimonia ed il concerto della polizia municipale, parto per un particolare reportage con l’equipe di fotografi delle associazioni Officine Fotografiche, Tempo Ritrovato e altri che si aggiungono spontaneamente avendo letto la notizia sul sito del Comune di Roma. 12 Saluto il professore di filosofia e i ragazzi del Socrate che, mi avevano chiesto di mostrare la famosa pietra. Ho colto così l’occasione per mostrare loro anche la targa del partigiano Libero Natalini che abitava a pochi passi da lì. Ormai la sua casa, frequentata anche da Giacomo Matteotti, non c’è più (Giulio Natalini padre di Libero era stato un fervente socialista marchigiano, che partecipò all’occupazione delle terre nelle Marche contro i latifondisti locali). La casa venne demolita negli anni sessanta per un progetto (ringraziando Dio) non andato in porto e ora ci sono due parchi. Piazza B. Brin anni ‘20, foto d’epoca. 13 lme” pri in “le pa Piazza Br o ruolo ross il punte ma e dopo Ieri (Foto F. Piastra) Oggi (Foto G. Arcidiacono) PRIMA DI INIZIARE CHIEDO: “PER FAVORE, C’È QUALCUNO CHE… Prima di iniziare chiedo: “Per favore, c’è qualcuno che mi fotografa quella palma?” Indico una bellissima palma (che ho già fotografato io da via Cialdi, ma voglio sensibilizzarli un po’, perché non è tutt’oro quello che brilluccica… e oggi c’è molto brilluccichio), ormai morta e che fa da scenario a piazza Benedetto Brin. Le palme sono due, sulla sinistra una avanti e una più dietro. Quella ai nostri occhi è ormai il fantasma di una palma, sempre bellissima, anche se ormai è definitivamente defunta. È bella, maestosa con le sue palme penzoloni di un chiaro marrone quasi dorato, un leggero vento delicatamente le muove, come per farle notare ad un pubblico preso da ben altro! La mia Garba spedizione parte come di rito con un’affacciata dal pincetto, dalla finestra sul fiume, perché questo doveva essere il Istituzioni da sinistra: D. Bordoni - Assessore pincetto! La finestra su quel por- al Commercio Comune di Roma, F. Giro vice ministro Beni Culturali, C. Di Veroli to che doveva essere costruito nel Assessora Cultura Municipio XI, A. Catarci - Presidente Municipio XI, M. Smeriglio 1917 o poco dopo, come deciso Assessore al Lavoro Provincia di Roma. dalla Camera dei Deputati, ma 15 arenatosi al Senato. Consiglio di guardare il panorama da destra e da sinistra, perché dal centro non è possibile visto che le piante non sono state potate e superano di gran lunga il muretto! Entriamo nel parco Maurizio Arena e narro come ci siamo conquistati, dopo tante lotte, la dedica di questo parco ad un attore garbatellano doc come il nostro Principe Fusto. Maurizio fece molto parlare di se negli anni cinquanFoto M. Bottarelli ta e sessanta, anche per aver fatto innamorare proprio la nipote di quel re che mise la prima pietra del quartiere. Dal parco si vede molto bene la casa dell’attore e in un angolo del parco, dalla parte che si vede il gazometro, c’è un gruppetto di “pischelli” compreso “Giggi er maggico”, probabili Foto M. Bottarelli collaboratori spontanei alla dedica di quel parco. Per molto tempo il Comune di Roma aveva promesso il parco al nostro fratello de’ garbante, ma un giorno il parco venne dedicato a Marcella e Maurizio Ferrara, però accadde una specie di magia! A poche ore dall’inaugurazione del giardino, scomparve la targa , così in tre ore venne rifatta. Quel giorno, visto l’accaduto sia il sindaco Veltroni che l’assessore alle politiche culturali del Comune di Roma Di Francia dovettero prende16 re l’impegno di esaudire le reiterate richieste dei garbatellani. Era il 29 maggio 2007 ed io ero impegnata con due classi della scuola materna “la coccinella” nella passeggiata in Campidoglio da Magozag. Si torna sulla piazza Benedetto Brin, si sosta un attimo davanti alla palina turistica un bel po’ scarabocchiata, ma dove si può ancora leggere un po’ di storia e ci si dirige sotto l’archetto di via Luigi Orlando dove c’è la Madonnina che ricorda lo straripamento del Tevere nel 1943, l’antica bacheca che attende di essere restaurata da tempo e il lampadario magico in ferro battuto. Si scende tra i villini, i giardini hanno resistito alla nevicata e gli alberi sono già col- Foto F. Piastra mi di mandarini, limoni e mimosa! Si arriva a Via della Garbatella dirigendoci a destra c’è via delle sette chiese ed il grande cancello della villa Serafini, la via un tempo si chiamava via Serafini. Al di là del cancello si può ammirare il bel parco Giovannipoli con le catacombe di Commodilla ed un piccolo tratto dell’antica strada, riemerso dai recenti scavi e restauri. Le mura vennero fatte costruire da papa Giovanni VIII per difendere il luogo dai saccheggi dei barbari. Giungiamo al largo delle Sette Chiese dove c’è un discutibile monumento alla Resistenza messo lì intorno agli anni settanta. Il mu17 nicipio ha provato a rimuoverlo per via dei lavori di modifica al largo in questione, con grande disappunto dell’artista che l’ha spuntata per una serie di posizioni-storiche, sembra che quello sia il punto più giusto in linea d’aria che da Porta San Paolo porta alle Foto cinema Teatro Garbatella, foto d’epoca. Fosse Ardeatine. Scendiamo per Via Enrico Cravero, lasciando alla nostra destra il vecchio cinema teatro Garbatella, ora Palladium di proprietà della terza università, ma che nel recente passato ha avuto una travagliata vita, rischiando di diventare sala bingo, avendo vissuto negli anni ottanta l’umiliante realtà di sala a luci rosse. Qui c’è una targa in ottone che ricorda il partigiano Franco Bartolini che abitava al lotto 12. Ci dirigiamo per Via Fincati, dove riesco a mostrare l’antica farmacia che, ha mantenuto tutto il fascino del suo tempo, li si è fermato il tempo, i mobili e la porta sono tutti ancora in legno marrone, il marciapiede è delimitato da antiche colonnine. A pochi passi, l’antico bar dei romanisti. Mi fermo un po’ a parlare con la mia amica Anna Rita Messi, garbatellana doc, nata al vicino lotto otto è una delle “mie” poche “garbate-ostelle”; ci Foto G. Arcidiacono accoglie con una bella insalatie18 ra di penne fumanti, il profumo è invitante, ma dobbiamo “purtroppo” proseguire il viaggio… sarà per un’altra volta e brinderemo con il magico vino della “Garbata Ostella”! Proseguiamo per piazza Pantero Pantera, racconto dove un temAntico bar dei romanisti via Fincati. (Foto po c’era il ciclista, invito i fo- Officine Fotografiche) tografi ad entrare nella vecchia ferramenta (tappa fissa nei percorsi che faccio con le scuole) Ceccarelli prima, Bigioni dopo, gestita dalle giovani Alessandra e Claudia che ho visto nascere! Guardarle e ritrovare nei loro tratti somatici il volto della madre e della zia, mi tocca nel profondo… lì dentro vedo ancora Giulia e Pino, i loro genitori prematuramente scomparsi… ricordo come nacque il loro amore… e per un attimo il tempo torna indietro, risento la voce della nonna Jolanda alla quale Foto G. Arcidiacono facevo i dispetti e che mi strillava “amorevolmente” in dialetto ciociaro “puezze schiattà a te e all’amica tua!”. Mi ritrovo per un attimo sul loro terrazzo sopra la farmacia. 19 Via E. Ferrati foto d’epoca. I elementare anni ‘50 Suor Gesualda, foto d’epoca. La storia mi viene incontro Taglio per via G.B. Licata e, pure questa volta la storia mi viene incontro… dopo aver scoperto che la Garbatella è stata fondata il giorno delle ceneri, grazie al libro “Rifare l’Italia” dov’è riportata una lettera di Filippo Turati del 12 febbraio 1920 ad Anna Kuliscioff che, ho pubblicato sul depliant per organizzare la mostra fotografica di Floriana Mariani, sul simbolismo della Garbatella, inaugurata e promossa proprio a novant’anni da quella lettera che riporto qui di seguito: Roma, giovedì 12 febbraio 1920 ore 18.00 “Stavo per andare all’industria e Commercio per occuparmi della carta Critica, che Jellineck mi scrive temere possa mancare. Ma a buon conto ho telefonato che non c’è nessuno, perché è mezza festa (giovedì grasso). E quando non è mezza festa o anche festa intera in questo porco paese di michelacci? Si seguita a predicare che bisogna produrre, che la chiusura del credito americano ci ha già colpiti, che probabilmente ci mancheranno i rifornimenti degli Alleati, che siamo in condizioni tali per cui, non fra un anno o un decennio, ma fra qualche settimana saremo a questo, che o un terzo degli italiani dovrà morire di fame o tutti gli italiani dovranno consumare un terzo di meno, che bisogna ridurre i consumi e aumentare la produzione, ridurre le importazioni e accrescere le esportazioni nei paesi di moneta buona ecc… e intanto osterie, caffè, cinematografi riboccano, botteghe chiuse, uffici chiusi, allegria di gente che danza sull’abisso. I postali e i ferrovieri minacciano un nuovo sciopero, gli impiegati di finanza proseguono l’ostruzionismo, i partiti della borghesia si affannano pel compromesso di Fiume o per il processo di Kaiser e a Ludendorff, insomma è il più allegro manicomio che si possa ideare”. 21 Vicino al cassonetto dove c’è un ottico e un coiffeur che fa angolo, c’è una catasta di libri… mi fermo e butto un occhio, raccolgo i primi due libri grigi… me ne frego dell’igiene… Li accarezzo e li metto nella borsa… gli altri li lascio lì Foto S. Tramonte a malincuore sperando che qualcuno li raccolga. Anni fa mi è accaduta una cosa simile con una catasta di inserti del Corriere della Sera da cui mi sorrideva Gandhy… e sotto di lui la riproduzione dei Corrieri della Sera di vari momenti importanti della storia del mondo. Foto P. Pistilli I due libri mi ricordano la biblioteca di una scuola dove andavo con mio padre a trovare le professoresse Cimino e Martini della scuola Francesco De Santis a via della Scrofa, raccolgo quei due libri grigi, come due neonati. Quei due trovatelli mi fanno sentire Acca Larenzia, quando trovò i due gemelli Romolo e Remo, i miei si chiamano Antonio e Giuseppe… I libri portano questi due titoli: Opere di Antonio Gramsci “Le lettere dal carcere” e Mazzini e la scuola democratica di Francesco De Santis. Il primo costa ottocentoquarantalire, il secondo finito di stampare nel 1951 costa millequattrocentolire. Entrambi edizioni Enaudi sono vecchi, ma nuovi, hanno ancora le pagine da tagliare, un tempo le pagine dei libri venivano ta22 gliate con il tagliacarte… Il primo quello di Antonio Gramsci ha una dedica scritta con pennino: “Napoli 1950” Lì a pochi passi c’è la mia scuola elementare, quella delle suore ancelle dove ho imparato con suor Gesualda a scrivere con Foto M. Bottarelli l’inchiostro ed il pennino, al centro del banco di legno c’era un foro dove si trovava un calamaio di vetro… di nascosto ci versavo un po’ d’acqua in modo di rendere la scrittura più delicata… usciva fuori un bel grigio inchiostro! Non parlo… loro continuano a fotografare i comignoli, tutto intor- Foto S. Tramonte no… il nuovo ed il vecchio che s’intersecano… a me ‘sta Garbatella me scorre nelle vene! Quei libri non erano stati gettati via… erano stati adagiati… stavano ad aspettare lì, aspettavano di parlare! Di parlare con chi li avrebbe raccolti e accolti… mi dico c’è poco da fare sarò pure un po’ fuori di testa, ma a me sembra che ‘sta Garbatella mi mandi messaggi! Così mi rivolgo alla equipe fotografante e dico: “allora facciamo un pezzo di strada in silenzio e giudicate voi… non parlo, vi dico solo che l’ha dove vendono il pane c’era il partito nazionale fascista poi trasferitosi in Via Francesco Passino alla villetta, dove ora c’è Sinistra e Libertà, un po’ più in là c’è ancora il Partito Socialista, di fronte c’è il mobilificio Proietti che un tem23 po ospitava i bagni pubblici. Al lotto 15 vedete, c’è ancora la targa di pietra del Partito Repubblicano, solo la targa! Ora qui c’è la novella sede del PD un tempo c’era “Er frascatano” dove venivano i “fagottari”…” Ex bagni pubblici ora mobilificio. (Foto G. Arcidiacono) I meno abbienti usavano portarsi da mangiare e acquistare vino e gazzosa per i ragazzini (questo è ben raccontato nella commedia scritta da Roberto Bonanni “Cantando alla luna”), là dall’altra parte c’è il PDL, tutte queste sedi si trovano in locali dell’ATER ex IACP. Foto Officine Fotografiche Saliamo su per via Randaccio, tagliamo via Vettor Fausto dove abitavano le sorelle di Alberto Sordi e ci dirigiamo verso via Magnaghi, prima però passo per piazza Masdea, qui c’è a mio avviso, una palazzina con una facciata spagnoleggiante. A destra di via Magnaghi ci sono degli archetti che Dal libro del Centro Turismo Europeo “Un Papa in cammino, 3 dicembre 1978. fanno da sipario a piazza Damiano Sauli con la chiesa di San Francesco Saverio, dove nel 1946 arrivò un povero prete polacco, certo Karol. Karol diventato papa nel 1978, volle fare la sua prima visita pastorale il 3 24 dicembre alla chiesa della Garbatella in ricordo della solidarietà che ebbe dai garbatellani in quegli anni, le parrocchiane e le suore più anziane lo ricordano con affetto e qualcuna non dimentica di dire: “era un gran bel ragazzo, in molte facevamo la fila per andare a confessarci da lui!” Di fronte c’è la vecchia scuola Michele Bianchi ora Cesare Battisti conosciuta da molti per la fiction dei Cesaroni, quattro maestose aquile reali fanno da guardia all’imponente edificio e guardano la grande piazza, alle loro spalle un grande orologio restaurato, ma fermo ormai da tempo con tutte e due le lancette sulle sei, la scuola è piena di simboli che documentano la storia. Lascio a loro captare i segnali del passato, anche per vedere quali attirano il loro obiettivo! Se dico tutto finisce il mio gioco?! Un tempo a piazza Masdea c’era un piccolo mercatino, poi spostatosi a via Magnaghi e poi definitivamente al mercato coperto di via Passino. Giriamo a sinistra di via Magnaghi, Foto F. Iosca di fronte a noi c’è la via che porta al luogo che tutti conoscono come “La bottiglieria dei Cesaroni o il bar dei Cesaroni” che poi è la sede dell’AS Roma da circa una decina d’anni. Quand’ero ragazzina qui c’era un alimentari ed il forno Della Martira Marciano, intorno tutto profumava di pane, ancora rammento i due occhioni azzurri di Lina seduta alla cassa e suo marito Cesare con il camice bianco. Fuori poggiato al muro rivedo il triciclone con il cesto del “cascherino” che faceva le “poste”, cioè consegnava il pane a domicilio. 25 Foto G. Arcidiacono Piazza N. Da Longobardi. (Foto V. Negro) Foto Katharina Hasterstadt la scoletta e la bandiera del sindaco Eccoci arrivati a piazza Nicola da Longobardi dove finiscono le vie dedicate agli uomini di mare e iniziano le strade dedicate ai religiosi cristiani per lo più missionari. Beato Nicola Saggio da Longobardi, religioso dell’ordine dei Minimi, che svolse umilmente e santamente l’ufficio da portinaio. Possiamo vedere da lontano, tra gli alberi, l’orologio dell’albergo rosso, di fronte “la scoletta” così è ancora chiamata dai vecchi garbatellani doc e dai nuovi è stata ribattezzata “asiletto”; il suo vero nome è “La Casa dei Bimbi” ed è dedicata a Luigi Luzzati primo presidente dell’Istituto Case Popolari. Avverto i miei nuovi amici fotografi che ho appuntamento con la coordinatrice Claudia Della Valle, perché dopo la mia lettera di gennaio scritta al sindaco Alemanno dove richiedevo una nuova bandiera d’Italia, per l’anniversario del quartiere, visto com’era ridotta male quella appesa! Il gabinetto del sindaco, tramite il dottor Rutigliano, mi ha avvertita il 16 febbraio che era finalmente pronta per essere ritirata, così mi sono precipitata a via della Greca e l’ho portata alla “scoletta”. Grazie ad Alessandro il bidello garbatellano doc, figlio della bidella Emilia e nipote della bidella Teresa, ora la bandiera sventola insieme a quella d’Europa in tempo per festeggiare i novant’anni della Garbatella. Il posto è bellissimo ma io, che conosco gli interni so che tante altre bellezze sono nascoste alla nostra vista e chissà forse un giorno potremo entrare a fotografare… Salutiamo e ringraziamo la coordinatrice, intanto vengono immortalati alcuni momenti e proseguiamo verso “casetta rossa” per ritirare gratuitamente la guida turistica: Percorsi di Garbatella - itinerari tu27 ristici del quartiere pubblicati dall‘associazione Bristol grazie al contributo della Provincia di Roma. Ci dirigiamo verso via Roberto de’ Nobili, missionario dei Gesuiti in India, fu il primo europeo a imparare perfettamente il sancrito, il tamil e il telugu, in modo da poter predicare il cristianesimo spiegandolo ai locali nella loro lingua e controbattendo le argomentazioni degli altri brahmini. Mostro la casa dove sono nata (un tempo si nasceva in casa) proprio sopra la trattoria Picca e dove c’è dai primissimi anni novanta Pout Porri gestita da un ristoratore egiFoto G. Arcidiacono ziano che, ha saputo mantenere i sapori della cucina garbatellana unendoli a quelli della cucina del suo paese. Fino a poco tempo fa, si potevano incontrare molti garbatellani d’epoca che, il venerdì si radunavano intorno ad Augusto Venturini ed alla sua chitarra. Venturini con la sua voce faceva Foto G. Arcidiacono gratuita cultura di canzoni non solo romane, per la gioia dei presenti… Una certa Garbatella pian piano scompare, man mano la gente se ne va… e di loro restano varie foto e ritagli di giornale che Giorgio custodisce con affetto, ma che in molti non possono capire. 28 In un angolo del palazzo regge come testimone del tempo tra due parabole e due condizionatori la vecchia scritta al neon della pizzicheria. Proseguiamo verso Carlotta, la famosa fontana ormai simbolo del quartiere, anche per opera mia, si molto per opera mia! Fino a circa dieci, dodici anni fa Carlotta non era riportata in nessun scritto ufficiale… ora è in molte guide, chi non ci crede può visitare il sito www.garbatella.org, dove potrà leggere le tante lettere intercorse tra l’associazione Il Tempo Ritrovato, le istituzioni e i negozi d’Italia della Richard Ginori. La fontana rappresenta dal 2001 il premio Fantasia di Garbatella. Questo è il luogo della mia infanzia dove mio padre quell’8 settembre del 1943 si salvò dai tedeschi, grazie a mia nonna Clementina ed a mia madre… Invito tutti a bere e ad esprimere tre desideri, Carlotta è una fontana magica e prima o poi i desideri si realizzeranno. Si sono Piazza di Spagna, Richard Ginori 2003 (Foto archivio Il Tempo Ritrovato). Piazza di Spagna, Richard Ginori 2003 (Foto archivio Il Tempo Ritrovato). Studio Acciari (Foto archivio Il Tempo Ritrovato). 29 tutte mie invenzioni, ma a forza di dirlo sono diventate quasi delle magie alle quali piace un po’ a tutti credere. Poi guardo la finestra del mio amico Carlo che ha dipinto Carlotta, per più di 60 anni l’ha esposta a via Margutta facendola conoscere nel mondo… e chissà che bel quadro ora starà dipingendo al Padreterno… lui è qui, sento la sua presenza e me lo vedo saltellare intorno Alla conquista del tesoro Garbatella I edizione come ha sempre fatto, risento la 2008 (Festa per la Cultura). sua voce scanzonata che dice: “ehi questa è un’acqua magica, la mattina è energetica e la sera è diuretica, fa bene ad un sacco di cose!” Rivedo il suo sorriso fresco e puro, come quello di un bambino, perché Carlo Acciari nonostante il passare del tempo ha mantenuto sempre l’anima fresca e pura di un eterno bambino. Più in là c’è la finestra di Enrica l’ebrea che, si è salvata da Auswitchz , facendo ritorno alla sua casa, nonostante qualche vicino l’avesse venduta per cinquemila lira! Enrica venne presa insieme alla sua dirimpettaia Emma che però morì uccisa “bruciata” nel forno crematorio. All’inizio della scalinata ci sono tre targhe ricordo, una per Alvaro Amici il menestrello che ha vissuto al lotto 31 un’altra per Momo Pertica giornalista e scrittore amante della Garbatella; la terza è la testimonianza dell’avvenuto restauro della fontana (1998). Qui venne girato il film di Emmer negli anni cinquanta le ragazze di piazza di Spagna, più precisamente a piazza Sapeto. Mi rivolgo agli amici fotografi e fotografe e comunico che per oggi basta così! “È solo un assaggio, se volete… torneremo per approfondire nei lotti ed in altri luoghi!” 30 Invito ad alzare la testa Foto F. Mariani. Foto G. Arcidiacono. Foto F. Mariani. Foto F. Mariani. Foto G. Arcidiacono spedita a tutte le Istituzioni per promuovere il restauro della fontana ,1993. Foto F. Mariani. Invito ad alzare la testa Perciò ci dirigiamo velocemente a piazza Geremia Bonomelli, altro personaggio religioso, vescovo a Brescia che aiutò i nostri emigranti. Invito ad alzare la testa e lei e lì… si non ha più nome, perché il fascione è crollato da due anni proprio a febbraio e più precisamente il giorno dieci, ma ancora nonostante le varie lettere scritte alle istituzioni ed al proprietario (IACP-ATER) nessuno è ancora intervenuto… Anzi ho dovuto informare la sovrintendenza che qualcuno proponeva di fare una scritta di marmo, invece che in stucco com’era in origine, ignorando che tutto deve sempre passare per la sovrintendenza. Molti sono gli stucchi in degrado, invito i fotografi a riprendere i lupi… i vecchi bei lupi a sgocciolatoio che pian piano, muoiono dietro la disattenzione ed indifferenza Foto Salomè, 1994. Foto F. Mariani, 2010. Foto Salomè 1994. 33 delle istituzioni e, dietro l’impotenza del popolo, e dietro la superficialità di chi dovrebbe e potrebbe, ma inspiegabilmente resta immobile. Questa si che sarebbe una bella mostra! Sono proprio curiosa di vedere cosa e come hanno fotografato! Mostro a destra ed a sinistra i due alberghi il bianco ed il rosso, chiamo la mia amica Ladygarbatella che si affaccia alla sua loggia che da su Michele da Carbonara e li avverto che forse… li porterò a fotografare dall’alto e… forse ad assaggiare la famoFoto G. Arcidiacono 2009. sa panzanella della Lady, ma certe cose se le devono guadagnare! Per oggi la passeggiata termina qui. Ci rivedremo… per continuare il viaggio c’è ancora molto da scoprire… da vedere… da sapere, perché non basta fotografare… c’è bisogno di raccontare… Foto G. Arcidiacono 2010. e qui tutto parla e trabocca di storie di vite vissute . Qualcuno mi chiede dove poter mangiare qualcosa… rispondo che c’è l’imbarazzo della scelta, ma che non mi prendo responsabilità né sul vitto né sul conto che verrà presentato loro! La Garbatella non è più quella dei fagottari è ormai un posto “in” e come tutte le cose “in” si fa pagare! 34 Saluto tutti e me ne vado. Voglio tornare al mio castello, devo riposarmi un po’, la sera c’è la cena di “GARBATELLA SEGRETA”! Saremo una decina di amiche ed amici, degusteranno la panzanella di Ladygarbatella e brinderemo con il vino della Garbata ostella. Non vedo l’ora di tornare a casa e sedermi sul divano e sfogliare i due “trovatelli” che custodisco gelosamente nella borsa, come un dono divino! Camminando saluto l’amico fauno, il toro alato, il serpente de’ garbante, il caro giglio, la pantera… si perché io sono una che parla anche con i muri e loro mi rispondono, i comignoli mi sorridono mentre il prato di cacche di cane mi costringe come sempre a saltellare qua e là. Foto F. Pistilli. 35 Foto L. Malagoli. Foto F. Iosca. Casa Penale di Turi, 15 giugno 1931 Finalmente giunta nella mia oasi fantastica, il tempo di togliermi solo gli stivali, di stendermi sul divano e prendere in mano i due “librigemelli” e… mi dico: “Voglio proprio vedere che mi dice Antonio Gramsci?” Sono sempre più convinta “che nulla accada a caso!” Apro a caso ed ecco qua la pagina 127 LXXXII A. Gramsci Lettere dal carcere Casa Penale di Turi, 15 giugno 1931 Carissima mamma, Ho ricevuto la lettera che mi hai scritto con la mano di Teresina. Mi pare che devi spesso scrivermi così; io ho sentito nella lettera tutto il tuo spirito e il tuo modo di ragionare; era proprio una tua lettera e non una lettera di Teresina. Sai cosa mi è tornato alla memoria? Proprio mi è riapparso chiaramente il ricordo quando ero in prima o in seconda elementare tu mi correggevi i compiti: ricordo perfettamente che non riuscivo mai a ricordare che “uccello” si scrive con due “c” questo errore tu me lo hai corretto almeno dieci volte. Dunque se ci hai imparato a scrivere (e prima ci avevi insegnato molte poesie a memoria; io ricordo ancora Rataplan e l’altra “Lungo i clivi della Loira”, - che qual nastro argentato - corre via per cento miglia - un bel suolo avventurato) è giusto che uno di noi ti serva da mano per scrivere quando non sei abbastanza forte. Solamen37 te che il ricordo di Rataplan e della canzone della Loira ti faranno sorridere. Eppure ricordo quanto ammirassi (dovevo avere quattro o cinque anni) la tua abilità nell’imitare sul tavolo il rullo del tamburo quando declamavi Rataplan. Del resto tu non puoi immaginare quante cose io ricordo in cui tu appari sempre come una forza benefica e piena di tenerezza per noi. Se ci pensi bene tutte le questioni dell’anima e Foto Ranalletta-Rossi. dell’immortalità dell’anima e del paradiso e dell’inferno non sono poi in fondo che un modo di vedere questo semplice fatto:che ogni nostra azione si trasmette negli altri secondo il suo valore, di bene e di male, passa di padre in figlio, da una generazione all’altra in un movimento perpetuo. Poiché tutti i ricordi che noi abbiamo di te sono di bontà e di forza e tu hai dato le tue forze per tirarci su, ciò significa che tu sei già da allora , nell’unico paradiso reale che esista, che per una madre penso sia il cuore dei propri figli. Vedi che cosa ti ho scritto? Del resto non devi pensare che io voglio offendere le tue opinioni religiose e poi penso che tu sei d’accordo con me più di quanto non pare. Di’ a Teresina che aspetto l’altra lettera che mi ha promessa. Ti abbraccio teneramente con tutti di casa. Antonio 38 Garbatella segreta la fantastica cena dei 90 anni del quartiere La cena improntata sull’ironia e sul ludico, anche il cartoncino dell’invito strettamente personale aveva un titolo giocherellone. Fata Garbatella ha il piacere di invitarti a: “Auguri Garbate’ per le tue 90 primavere tra cultura ed ignoranza”. Il luogo dell’incontro è quello di Ladygarbatella. Gianna Moriani garbatellana doc che, nella mitologia de’ garbante è Ladygarbatella, ha pensato anche alla torta con la scritta: “Auguri Garbate’!” La tavola è apparecchiata in modo raffinato dove troneggiano in bella vista le bottiglie di vino della Garbata Ostella. La cena è proprio segreta, infatti tutte le pietanze sono ricette magiche e segrete a partire proprio dalla panzanella di Ladygarbatella, al digestivo della fata, il tutto in onore al quartiere storico da qualche tempo molto in voga. Gli inviti sono stati fatti tutti personalmente da Fatagarbatella, ispiratasi a certi incontri che si facevano un tempo a Via dell’Angelo Custode. Eh si! Al centro di Roma esisteva una via chiamata Via dell’Angelo Custode con un omonima chiesa, tutte e due smembrate quando la Garbatella aveva solo otto anni. 39 C. Di Veroli, M. Parsi, G. Giannone, G. Arcidiacono difese dal piccolo pirata con la spada e il ranocchio Garbatellocchio (Foto F. Piastra.). Il Pirata Garbatò, Shain dal Bangladesh, Alessandro dalla Romania e Fatafragolina (Foto F. Piastra.). E. Sapuppo, R. Di Benedetto, premiata la Scuola Materna la Coccinella (Foto F. Piastra.). 40 Gli invitati provengono da ogni parte di Roma e non solo. La prima ad arrivare è la fataprofessora con il figlio, poi arriva Magosellino con Fataprofumiera accompagnati da Otello il pipistrello, seguito da Rambo l’elefante che balla la rumba, tutti prendono posto allegramente e salutandosi l’un l’altro con molto affetto. Questa è l’occasione per rivedersi dopo tanto lavoro che ha tenuto lontano gli amici del “Tempo Ritrovato”. Arriva Magogarbatello che ha sempre l’aria un po’ imbronciata, ha il braccio sinistro fasciato per un incidente domestico, si siede a capotavola e sentenzia: “Ragazze, ragazzi qui si scrivono ancora troppe poche fiabe! Lo sapete bene che le FIABE SALVERANNO IL MONDO!?” Sbuca fuori il ranocchio Garbatellocchio che ribatte: “Hai ragione, si hai ragione non una ma cento volte, la gente sta perdendo sempre di più, di giorno in giorno la fantasia!” Fatafragolina che funge un po’ da segretaria e che, è stata sempre al telefono, avverte: “Magokin8 e Magopresidente non arriveranno, ma è come se ci fossero! Invece la Fatassessora è ad un incontro istituzionale, perché i festeggiamenti per questa ricorrenza sono molteplici!” Fatagarbatella replica con un pizzico di ironia: “c’è la partita di calcio della Roma!” Il pirata Garbatò arriva in ritardo ed un po’ trafelato. Siede vicino alla Fata, chiede scusa per il ritardo e si complimenta con tutti per lo splendido lavoro che, continuano a fare ininterrottamente sul territorio. “Complimenti per il premio Fantasia e per la bellissima canzone Garba 90 - Auguri Garbate’, scritta per l’occasione da Magosellino! Stupenda l’idea di aver realizzato il Premiata la Scuola Elementare A. Malaspina (Foto F. Piastra.). Premiata la Scuola Elementare A. Alonzi (Foto F. Piastra.). Foto F. Piastra. 41 calendario coinvolgendo Mago maison e tutti quei bambini per la mostra dei disegni della “Casa dei sogni Magici!” Viene però interrotto da Tella la marionetta ribelle: “Garbatò si vede che sei sempre in viaggio! Tu qui purtroppo sei quasi sempre di passaggio e sai come si dice a Roma!…Non è tutt’oro quello che brilluccica! Si i bambini hanno fatto i disegni, ma devi sapere bene chi ha veramente partecipato! Una classe della scuola elementare Alonzi, tre classi delle elementari della Malaspina, una della Casa dei bimbi, tre della Coccinella e le figlie della Carità, le prime suore arrivate alla Garbatella nel 1926!” Garbatò sorride: “Scusa Tella e ti sembrano pochi? Sai quanti disegni ho contato?” Sono molto più di cento! Tella ribatte: “sì lo so, però volevo dirti che nessun bambino della Cesare Battisti ha partecipato alla Mostra, è molto difficile amalgamare… e non è responsabilità dei bambini e delle bambine, bisogna chiedersi il perché!” Garbatò continua a sorridere “So tutto… so tutto la Fata mi tiene aggiornato! Ho visto le foto ed il filmato, il dirigente è stato molto disponibile, l’importante che qualcuno non si senta escluso, perché non è nostra intenzione escludere alcun bimbo! Purtroppo c’è da dire 42 che sono dispiaciuto e preoccupato per i beni culturali che continuano a scomparire, ho notato che si sono sgretolati e scomparsi alcuni lupi e fioriere di stucco dai balconi, che la scritta della Garbatella non è stata ancora realizzata…”. Poi con il suo solito ottimismo invita a brindare ai novantanni della Garbatella: “Non dobbiamo dimenticare che la Garbatella è nata il giorno di Santa Costanza, perciò viva la Costanza. Ci vuole costanza… cin… cin!”. Tutti alzano il calice e brindano felici, Magosellino inizia a cantare alcuni gli fanno il coro, Fatagarbatella regala a tutti la fiaba scritta per l’occasione. Ladygarbatella arriva con la torta e tutti soffiano insieme sulle candeline, si continua così fino all’alba tra canti e balli, poi stanchi ed allegri arriva il momento dei saluti. Fuori dal locale fa freddo, molto freddo, qualcuno dice: “forse domani rinevica!” “Ciao Buona notte!” “Fataprofumiera replica: Buona notte? Vorrai dire Buon giorno!” “Già Buon giorno! Buon giorno nostra amata Garbatella, te che sei la nostra musa della fantasia che ci aiuti a valutare e raggiungere i nostri obiettivi in armonia!” “Auguri Garbate’!” 43 Foto Ranalletta-Rossi. Foto C. Imperi. Auguri Garbate’ la canzone, il calendario, la poesia garba 90 Auguri Garbate’ Testo e Musica di Renato Di Benedetto [Magosellino] Senti nell’aria la festa, dentro il cuore nella testa c’è sempre qualcuno che ami, con gli sguardi con le mani, nonno di oggi bambino di ieri parla parlami di lei. Novantanni Garbatella sembri nata ieri un po’ di trucco quanto basta sei nei miei pensieri. Più di mille mesi la tua veneranda età veloce il tempo è passato già, dentro le tue fiabe c’hai fatto navigar, sei il porto della pace e dell’amor. Più di mille mesi la tua veneranda età veloce il tempo è passato già, dentro le tue fiabe c’hai fatto navigar, sei il porto della pace e dell’amor. Novantanni Garbatella sembri nata ieri un po’ di trucco quanto basta sei nei miei pensieri. Con il sole con la luna con la pioggia con il vento come sempre per incanto c’è una storia da ricordar. Novantanni Garbatella sembri nata ieri 45 tanti auguri Garbate’ sei nei miei pensieri. Con il sole con la luna con la pioggia con il vento… na na na… Foto Ranalletta-Rossi 46 Auguri Garbate’ una filastrocca per te Meno male che, me capisci Te! Sai che scavo nella memoria, Pe’ fa’ torna’ a galla la storia! Quella storia… “nostra” de… quann’eravamo più ’gnoranti e parlavamo la lingua de li garbanti! Mo se sentimo tutti signori, ce bazzicano forestieri-attori, capirai poi! C’avemo quasi tutti li fiji allaureati, ma più de prima disoccupati! Te che sei nata er giorno de Santa Costanza… sai per caso ’ndo’ andorono ad abbita’… le fate della Sapienza, dell’Umiltà, della Creanza, della Coerenza, della Coscienza e della Riconoscenza? Certo queste, n’hanno fatto er conto che… quanno ha fatto l’ovo… la gallina canta! E che Costanza è sempre la tua protettice Santa… In automobile Re Pippetto ner ‘20 quer mercoledì giorno de’e ceneri, arrivò a piazza Brin! Mo se nun me sbajo… Se nun stò a pja n’abbajo! 47 Me sembra… me pare… che pure qua… je piacerebbe da fa’… n’alleanza per fa’ alberga’ le streghe Ignoranza e Arroganza… Pe’ riempisse n’antra paranza! A fata Conoscenza bigna riverenza! 112 anni dura ’na penitenza… de chi m’ha detto, io me fido… m’ha detto Padre Guido… Auguri Garbate’! De primavere so’ 90 la gallina canta… lasciamola cantare si vuole maritare! S’è stufata d’esse coppia de fatto, sta a mette alle strette er galletto! Premio Fantasia di Garbatella 2007 Al quale ha detto: a Padre Guido (Foto F. Piastra). “mo le case vanno a riscatto finarmente c’avremo un tetto e nun dovremo sbattese, come la bisnonna a testa ar muro! Er futuro nostro sarà più sicuro!” Ma… La gallina dall’ova d’oro… non sa cantare… ma covare… e nella storia continua a scavare… Per te bella ostella Born… Garbatella sotto il segno dell’acquario… 48 pe’ tutti calendario, e profumo raro! Sc… Sc… zitti zitti, dritti dritti co’ li micchi… a gioca’ drento a li lotti… Eucalipti, oleandri e pini sopravvissuti, GARBATE’! Foto F. Piastra ma quanti n’hai allattati? E quanti n’hai pasciuti!? Ahhhhh! Piazze e piazzette scale e scalette mura imbrattate, paline turistiche rubate! Urla il fauno al toro alato Muse continuano a suonare, aquile, bighe, gigli, putti, pantere e serpente… Nessuno vede e gnente sente?! Nun sa legge più… la gente! Miei magici simboli de’ garbante… la nostra fontana parlante Carlotta, si è messa a raccontare a Roma Barbona l’antico incantesimo… Rotaie invisibili del mio tempo quanta monnezza! Sprecata ricchezza, basterebbe der monnezzaro ’na carezza! L’anima mia bambina unica fantasia dell’antica officina! 49 La goccia ha traboccato er vaso, non si prendono le fate per il naso! Nulla succede a caso! Perciò senza inganno, senza trucco Garbate’ la scritta tua adà esse de stucco! Prima se farà e mejo pe’ tutti sarà… L’ha sussurrato la luna… porti fortuna! Auguri Garbate’! Lo sai che io pe’ te… Amo, e er popolo armo Guai a chi c’ha er core de marmo. Ce lo so da me probabilmente m’hai capito solo te e io col magico vino brindo a te. Magici Auguri Garbate’! Lo so che questa po’ appari’ minaccia ma è solo della storia nostra traccia… Auguri Garbate’… Auguri Garbate’. Auguri Garbate’. G.M. Arcidiacono 50 Foto P. Pistilli. 1998, Mercato coperto via Passino (Foto G. Arcidiacano). Foto S. Tramonte Foto V. Negro Le foto sono delle associazioni Il Tempo Ritrovato: “Francesco Piastra, Floriana Mariani, Salomè e G. Arcidiacono; Officine Fotografiche: Claudio Imperi, Fabrizio Iosca, Luca Malagoli, Piero Pistilli, Massimo Bottarelli, Ranalletta-Rossi, Simone Tramonte e Vittorio Negro. Quella della bandiera alla scoletta è di Katharina Hasterstadt che non fa parte di nessuna delle due associazioni. Foto L. Malagoli. 53 giovanna mirella arcidiacono presidente del tempo ritrovato Nasce alla Garbatella un primo giorno di primavera al lotto 31. Fin da giovanissima frequenta il mondo dell’associazionismo è segretaria generale del Centro d’Iniziativa Giovanile, dove apprende l’importanza di portare avanti le sue idee in gruppo e da sola, sono gli anni della contestazione giovanile ed il suo quartiere le sta stretto, molto stretto. Lavora presso l’A.R.I Agenzia Romana Informazioni a Piazza Montecitorio come segretaria, è correttrice di bozze alla rivista “Due Punti”. Lavora presso l’associazione della Proprietà Edilizia e Confedilizia dal 1968 al 1984, conduce per loro la trasmissione televisiva “Consulenza casa”, dal 1977 al 1984. Nel 1990 fonda l’associazione culturale Il Tempo Ritrovato, per sensibilizzare mass media ed opinione pubblica sull’importanza della famiglia per una sana crescita sociale. S’impegna molto per la cultura del territorio partendo dalla prima infanzia, convinta che investire nella cultura è arricchire le intelligenze. Cultura vuol dire coltivare! Ha fatto conoscere la Garbatella in altre città promuovendo gemellaggi, grazie anche ai negozi della Richard Ginori di tutta Italia dal 1994 al 2003 che condividono il progetto “Ben tornata Italia antica salviamo i nostri gioielli”, pubblicando e distribuendo il calendario disegnato da Rossana Bartolozzi. Il primo calendario riproduce la Fontana Carlotta per sensibilizzare e promuovere il restauro della stessa. Nel 1990 ha ideato il premio Fantasia di Roma - d’Italia - del Lazio e d’Europa, nel 2000 con la nascita dei Municipi modifica il premio in Fantasia della Garbatella per premiare personaggi che hanno dato lustro con il loro operato al quartiere. Inoltre focalizza il suo operato con particolare attenzione all’infanzia impersonando il personaggio di Fatagarbatella affiancata da Magosellino (Renato Di Benedetto) e da tanti altri personaggi reali e fantastici, raccontando la storia di Roma e della Garbatella in favole musicali. 54 Collabora assiduamente con il municipio Roma XI e attualmente è vicepresidente della consulta culturale. È stata vicepresidente della consulta femminile del Municipio Roma XI e coordinatrice presso la Consulta femminile della Regione Lazio puntando il suo lavoro per il contrasto alla povertà ed all’esclusione sociale, cercando di individuare i percorsi dal disagio all’emarginazione. Operando nel mondo dell’associazionismo giovanile e grazie al lavoro svolto presso il Centro d’Iniziativa Giovanile negli anni ‘70 riceve la medaglia d’oro per il suo impegno nel sociale dal presidente della Repubblica Sandro Pertini, nel 2005 riceve dal Centro del Turismo Europeo il premio Personalità Europea per il lavoro di promozione culturale per il quartiere Garbatella e il Premio Donna e cultura in Campidoglio nel 2006. Ha pubblicato dal 1990 al 2010 il calendario Arte e Poesia per la tutela dei beni culturali, nel 2002 Garbatella: La storia è donna. 2005 per la Regione Lazio ha collaborato alla pubblicazione: Il piacere di esserci - storia dell’associazionismo femminile. 2008 Alla conquista del tesoro Garbatella per l’associazione Progetto Laboratorio. 2009 GARBATELLA: La casa dei Sogni Magici disegni di A. Casagrande e di 150 bambini. 2010 Born in Garbatella - il tesoro della Fata per l’Associazione Bristol. I quaderni di Fatagarbatella: Garbatella 90 primavere per l’associazione Il Tempo Ritrovato. I quadernini della fontana Carlotta. Il contributo di questa pubblicazione va a sostenere le iniziative della Associazione “Il Tempo Ritrovato”e automaticamente si diventa soci simpatizzanti. Passeggiate culturali: [email protected] - [email protected] - 338 5228008 - www.garbatella.org. 55 Foto V. Negro Inaugurazione Palladium 2003 (Foto F. Piastra). s.o.s. beni culturali Finito di stampare nel mese di luglio 2010 Tipografia Eurosia - Roma Il Vino della Garbata ostella Foto di Michele Caruso Il Tempo Ritrovato racconta la storia di un uva coltivata “a garbata” su una collinetta chiamata Colle della Pace - la Garbatella. Il vino della Garbata Ostella si può torvare solo alla Garbatella: Enoteca 13gradi piazza Bartolomeo Romano, 4; Storico Bar dei Romanisti di via Luigi Fincati, 9; Libreria Rinascita via Prospero Alpino, 48. www.garbatella.org - [email protected]