Scarica il Giornale - Banca del Cilento e Lucania Sud
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ancAperta Periodico di comunicazione della Banca del Cilento di Sassano e Vallo di Diano e della Lucania Anno V - numero 7 - Settembre 2016 http://www.bcccilentoelucaniasud.it Banca del Cilento di Sassano e Vallo di Diano e della Lucania Filiale del mese: Polla 7 Socio del mese: Roberto Boffa 8 Azienda del mese: la Sa.gest Srl 9 La BCC per lo sport: la Gelbison 13 Il bilancio dell’espansione del nuovo istituto di credito cooperativo I primi tre mesi della nuova banca Il punto del Presidente Francesco Castiello L’integrazione tra le due BCC è ormai realtà efficiente per i territori I. L’integrazione tra la Banca del Cilento e Lucania Sud e la BCC di Sassano nell’unica, grande, BCC risultata dalla fusione per integrazione della seconda nella prima, è ormai realtà. Il processo di compenetrazione è per la gran parte compiuto. Il personale, in pochi mesi soltanto, si è livellato sugli standard più alti di efficienza, sviluppando un alto senso identitario di appartenenza ad una unica, grande banca di credito cooperativo. I soci hanno via via assunto la progressiva consapevolezza di appartenenza a una banca diversa perché più forte come banca e più vitale come cooperativa. L’integrazione di due BCC meno grandi e meno forti in una sola BCC più grande e più forte, giunge nel momento più opportuno: quello della grande riforma del credito cooperativo, che premia le unità più solide della categoria e sanziona quelle più piccole e a più alta rischiosità, la segue a pag. 2 Il punto del Direttore Generale Ciro Solimeno Bilancio dei primi mesi di operatività: il Vallo di Diano e il Potentino sono realtà attive e variegate “Devo dire con grande sorpresa che non mi attendevo una realtà imprenditoriale così attiva e variegata.” Cosi il direttore generale della Banca del Cilento, di Sassano e Vallo di Diano e della Lucania, dottor Ciro Solimeno, commenta i tre mesi di attività della nuova Bcc. Dal primo luglio scorso, per effetto dell’incorporazione con la BCC di Sassano, la banca ha competenza nell’area valdianese e potentina. “Gran parte dell’economia imprenditoriale, manifatturiera e distributiva del sud della provincia di Salerno passa per questo territorio” continua il dottor Solimeno. “E’ stata veramente una piacevole sorpresa e ho avuto modo di verificarla colloquiando con molti grandi imprenditori. E’ evidente che la nuova banca dovrà necessariamente adeguare l’offerta che è già molto variegata e completa. segue a pag. 3 L’attività economico-commerciale di La prossima apertura della filiale di Atena Lucana e il nuovo corso della banca L’impatto visivo della filiale di Atena Lucana rappresenta il segno della nuova banca, una proiezione semantica verso il percorso futuro nei territori della Campania, Basilicata e Calabria. I lavori sono quasi terminati, l’apertura è ormai prossima: Sala 2 sarà convertita in centro di consulenza e servizi, la sua operatività verrà trasferita ad Atena Lucana, nell’area centrale dello Scalo, a ridosso di due aree artigianali. Il primo elemento distintivo della nuova banca sta proprio nel fatto che si vogliono portare i servizi nei luoghi più prossimi agli insediamenti produttivi. La logistica dei servizi per un’impresa è molto importante perché attiva processi di interazione non necessariamente solo di ordine strettamente bancario e finanziario, ma sono soprattutto di ordine consulenziale. Mai come in questo periodo di “selezione naturale” delle imprese, dettata dalla crisi, lo sviluppo economico è crescita collettiva di una molteplicità di attori sociali che concorrono a creare benessere. In questo frangente l’attività consulenziale di un istituto bancario è di essenziale necessità. Trasferire una filiale in un luogo più prossimo ad un’area artigianale o industriale, significa abbattere i tempi, creare comunità produttive nelle quali si aziona il processo collettivo di sviluppo. Altra caratteristica della filiale, simbolo del nuovo della banca, è di ordine, si potrebbe dire, estetiLefante: “A tre mesi dall’’aggregazione corso co-logistico. Una banca è un luogo nel quale la clieninteresse e fiducia nel Vallo di Diano oltre tela deve trovarsi a proprio agio anche nella fruizione degli ambienti, una banca è un luogo nel quale si scambiano servizi finanziari. Anche gli arredi devono le aspettative” essere consoni a questo tipo di attività. La nuova filiale di Atena Lucana accoglie la clientela Antonio Sica creando i presupposti per mettere a proprio agio il “Sono estremamente compiaciuta per l’accoglienza ricliente permettendo di offrire una serie di servizi in servata da soci e clienti del Vallo di Diano alla neonata piena tranquillità. Banca del Cilento di Sassano e Vallo di Diano e della Nel corso dell’espansione dell’istituto di credito coLucania. L’interesse e la fiducia operativo in questi ultimi anni ci sono stati tre moriscontrate da parte di tutti hanmenti attraverso i quali si è notato questo nuovo trend no addirittura superato le nostre estetico: l’apertura della filiale di Tortora, che ha due pur rosee aspettative”. Lo afsportelli bancomat, l’apertura della filiale di Lauria con sportelli dove è possibile sedersi di fronte all’imferma l’avv. Rosa Lefante, vice piegato che offre il servizio. La prossima filiale di Atepresidente vicaria dell’Istituto na Lucana, infine, può essere un consolidamento di di Credito nato dall’aggregaquesto trend di offerta: l’ambiente esterno ed interno zione tra la sono a misura del cliente. segue a pag . 3 Banca del Il punto del Presidente Francesco Castiello L’integrazione tra le due BCC è ormai realtà efficiente per i territori “La nostra banca ha affrontato la vicenda riformista adeguando prontamente il suo assetto organizzativo alle nuove ed impegnative sfide che la riforma comporta” segue dalla prima cui autonomia è inversamente proporzionale al livello di rischio. II. La nostra banca ha affrontato la vicenda riformista adeguando prontamente il suo assetto organizzativo alle nuove ed impegnative sfide che la riforma comporta, intensificando lo sforzo di qualificazione del personale e ristrutturando i propri uffici, sia al centro che in periferia, con l’introduzione delle modificazioni e delle innovazioni più adeguate ed opportune ai fini del miglioramento dell’efficienza complessiva. Il rafforzamento dell’organizzazione ha avuto luo- go anche per il tramite dell’assunzione di risorse qualificate, provenienti da altri ambiti lavorativi, che hanno mostrato una forte motivazione all’ingresso nella Banca e piena gratificazione nel lavoro alle sue dipendenze, impegnando convintamente le proprie energie per lo sviluppo del sodalizio cooperativo. III. La grande riforma delle BCC si è polarizzata sugli aspetti bancari, mentre i profili mutualistici sono rimasti nell’ombra. La riforma si occupa del Gruppo, della Capogruppo, delle BCC affiliate. Tace del tutto sul Movimento. Ma il Credito Cooperativo non è solo credito. E’ anche (e soprattutto) cooperazione e mutualità. L’identità cooperativa e la struttura mutualistica delle BCC costituiscono il loro marchio identitario. E’ ciò che le distingue dalle comuni banche. L’affievolirsi di tali caratteri può determinare il riassobimento delle BCC nell’indistinto delle comuni banche. Se la riforma omette di curare tali, pur vitali, interessi, a ciò debbono provvedere le singole BCC, custodendo e riaffermando i valori del credito cooperativo. In tale prospettiva si iscrive la recente istituzione della Fondazione “Grande Lucania”, nata come ente strumentale con funzioni di assistenza, di solidarietà, di diffusione della cultura, in definitiva di presidio e valorizzazione delle finalità identitarie della nostra BCC. La Fondazione “Grande Lucania” contribuirà non poco alla riaffermazione dei valori del credito cooperativo. A fianco: il presidente Francesco Castiello nel corso di una manifestazione della Fondazione “Grande Lucania” a Vallo della Lucania. Sopra: il nuovo territorio della BCC Internazionalizzazione delle imprese A Palinuro una convention dell’Ordine dei Commercialisti Cuba potrebbe rappresentare un canale commerciale privilegiato per le imprese del territorio Silvana Romano Apertura di rapporti commerciali con Cuba, è questo il tema della giornata di studio organizzata dall’Ordine dei Commercialisti e Revisori Contabili di Vallo della Lucania qualche settimana fa a Palinuro. “L’occasione dell’apertura di Cuba, la fine del l’embargo con gli Stati Uniti” afferma il presidente Giuseppe Condorelli “l’apertura di un libero mercato da qui a qualche anno, perché è chiaro che bisogna andarci cauti in quanto rimane sempre un paese comunista, crea opportunità anche per l’Italia. Noi siamo infatti detentori di know how particolari, brevetti industriali, capacità imprenditoriali, credo che la giornata di oggi sia stata premiante tanto per far capire ai commercialisti che ci si può indirizzare come nicchia di lavoro anche in questo settore, quindi finirla con questi adempimenti che sono tanti e la contabilità e far cresce una cultura di impresa anche per i nostri clienti imprenditori che in tanti sono attrezzati o si possono attrezzare per presentarsi a mercati esterni, in questo caso particolare a Cuba. A suo avviso le imprese del territorio sono attrezzate per affrontare l’internazionalizzaziono, in altri termini, c’è la capacità finanziaria e imprenditoriale per farlo? Proprio per questo al tavolo del convegno 2 c’erano dei partner particolari. C’era, ad esempio, il presidente nazionale del Microcredito che è l’ente che governa l’erogazione dei crediti alle piccole e medie imprese. Non a caso c’era la Banca del Cilento, di Sassano e Vallo di Diano e della Lucania che è stata sempre vicina alle imprese nei momenti di crisi, figuriamoci nei momenti di ripresa. Ci sono dei rapporti tra il Ministero dello Sviluppo Economico, il Ministero degli Affari Esteri e i ministri cubani per la riduzione del debito pubblico cubano. Oggi Cuba deve allo stato italiano qualcosa come 441 ml di euro, è stato fatto un accordo negli ultimi tempi, con la visita di Renzi e del Ministro dello Sviluppo Economico, per ridurre questo indebitamento con l’Italia creando un fondo comune per finanziare, attraverso la SACE, la società del Ministero per il Commercio con l’Estero, per finanziare eventuali progetti innovativi e collaborazioni, anche culturali con lo stato Cubano. Una domanda da consigliere di amministrazione della Banca del Cilento, di Sassano e Vallo di Diano e della Lucania che sta creando l’operatività di uno sportello per l’internazionalizzazione. In che termini le due azioni possono integrarsi? I nostri ordini professionali operano nell’ambito della circoscrizione di tribunale. Noi operiamo all’interno della circoscrizione del Tribunale di Vallo della Lucania; premesso che con la soppressione del Tribunale di Sala, l’ordine dovrebbe operare nella nuova circoscrizione, si può creare un rapporto di collaborazione con l’ordine di Sala Consilina. Fermo restando che noi come banca siamo presenti su tutto il territorio , quindi nel Cilento, nel Vallo di Diano e in Basilicata, se pensiamo che c’è un bacino di imprenditori e di piccole e medie imprese, soprattutto nel Vallo di Diano, che veramente possono attrezzarsi perché hanno delle potenzialità per internazionalizzarsi si può creare una forma di collaborazione anche con loro per vedere di accompagnare dal punto di vista consulenziale queste imprese Momenti dell’apertura delle manifestazioni estive a Valsinni BancAperta - Anno V - Numero 5 - Giugno 2016 Il punto del Direttore Generale Ciro Solimeno Bilancio dei primi mesi di operatività della nuova Banca Il Vallo di Diano e le aree del Potentino sono realtà attive e variegate, profittevoli per il nuovo istituto di credito cooperativo continua dalla prima quest’area è quindi molto più reattiva rispetto al resto del territorio di competenza della banca? Assolutamente sì, è così soprattutto dal punto di vista manifatturiero e distributivo. I territori che servivamo erano quelli del Cilento, caratterizzati da una vocazione agricola e turistica e dotato di un alto indice di stagionalità, e della Lucania, caratterizzato sì da un indotto manifatturiero, ma più che altro legato a operatori medi di importanza notevole e ad una polverizzazione di piccole attività artigianali. Nel territorio del Vallo di Diano e del Potentino invece c’è un’imprenditoria media, che, avvantaggiata dall’Autostrada del Sole, ne rappresenta l’ossatura economica. I più grandi operatori della grande distribuzione, i grossisti, fanno base e sede in questi territori, il settore dell’auto, come è noto, da questo territo- rio si sta espandendo verso Potenza. Tutte queste iniziative e caratteristiche rendono il territorio sicuramente importante. Qual è il mercato finanziario locale e come diventerà? Nonostante ci sia un’offerta di natura finanziaria e bancaria già da tempo e nonostante la crisi che ha investito anche questo territorio, si può fare ancora molto, ma questo richiede di mettere in campo tutta la nostra organizzazione e la capacità di rispondere a quelle che sono le domande che ci provengono dai vari ambiti, quello agricolo, quello distributivo, quello manifatturiero. Il tutto da offrire, però, in modo veloce e concreto, perché l’imprenditore non segue i tempi della burocrazia e come dico spesso, nella sua indole l’azione precede il pensiero. Noi, in verità, come Bcc media, abbiamo già un’organizzazione adeguata e penso che già diversi imprenditori si stiano rendendo conto della differente marcia che abbiamo impresso in questo nuovo territorio. Lei pensa che questo territorio abbia bisogno anche di nuovi prodotti? Guardi, sinceramente non dobbiamo inventarci niente. Il catalogo che abbiamo, riesce a coprire le esigenze di tutti gli imprenditori a trecentosessanta gradi; però è importante coordinarlo bene, mettere davvero a disposizione delle varie imprese ciò di cui hanno bisogno, dimostrando, anche professionalmente, che quella è la risposta giusta alle loro esigenze. Se c’è qualcosa da fare necessariamente, è lavorare sulla consulenza alle imprese, ai soci e ai clienti, perché ciò che ho rilevato è che quì si andava un po’ avanti su quelle che erano le strette necessità finanziarie rappresentate dall’imprenditore. Facendo anche consulenza, si possono mettere a disposizione possibilità maggiori e migliori. Il Vallo di Diano può rappresentare, quindi, un’area strategica per gli obiettivi della nuova banca? Io dico sempre che l’intelligenza dei popoli va al di là delle barriere politiche: qui c’è una barriera politica che indica il confine tra la Campania e la Basilicata, ma le persone, gli imprenditori, i popoli, sono molto più intergrati di quello che appare. Non è un caso che i grossi distributori automobilistici, i concessionari di Potenza, vengano dal Vallo di Diano. Le case automobilistiche più importanti, al fallimento di diversi operatori della Basilicata, hanno risposto chiedendo agli operatori del Vallo di Diano di estendere la loro competenza a quei territori ed hanno avuto ragione. Questo la dice lunga sulla nostra scelta di andare verso quell’area, al naturale sbocco della Basilicata, perché anche questo territorio è figlio della cultura lucana e quindi la cultura e l’identità di un popolo non conoscono confini. Durante le fasi del processo di aggregazione si ipotizzava l’apertura di una filiale a Potenza, oltre a quella di Atena Lucania che ormai è prossima. A che punto si è con questo progetto? Noi anticiperemo delle ipotesi fatte nel nostro Piano Industriale: avevamo previsto di arrivare a Potenza verso la metà dell’anno prossimo, ma credo che anticiperemo i tempi, perché è una necessità anche di natura economica, che ci viene chiesta dal mercato: se è vero, infatti, che molti imprenditori di questo territorio stanno operando in Lucania, è vero pure che questi imprenditori, se non troveranno la nostra offerta in Basilicata, dovranno rivolgersi altrove, e allora perché soggiacere a tutto questo? Noi abbiamo le potenzialità e le possibilità di aprire nella città di Potenza. Vedrete che in tempi rapidi faremo una bella sorpresa ai nostri clienti e ai nostri soci. A fianco: la filiale Sala2 che diventa centro di servizi della nuova BCC Sopra: la filiale Vallo 1 e sulla sfondo la Palazzina della Direzione e degli Organi Collegiali “A tre mesi dall’aggregazione interesse e fiducia oltre le aspettative” Ogni comprensibile incertezza iniziale in poco tempo ha ceduto il passo ad una perfetta integrazione e coesione di tutto il personale continua dalla prima Cilento e della Lucania Sud e la BCC di Sassano. “Sono trascorsi poco più di tre mesi dalla fusione -evidenzia la Lefante- ed intanto posso affermare con grande soddisfazione che il nuovo Istituto Bancario sta lavorando assiduamente affinché vengano raggiunti tutti gli obiettivi che si era prefissato nel progetto industriale di fusione. Al centro dei “lavori in corso” ci sono la definizione di un modello organizzativo più idoneo ad una governance efficiente ed efficace, una riduzione dei costi di struttura ed un elevato presidio dei rischi. Ma anche una politica dei prodotti rispettosa d e l l e norme e capace di tener conto del necessario equilibrio tra presidio del mercato e redditività necessaria a garantire una sana e prudente gestione, la redistribuzione territoriale e una definizione delle linee di sviluppo tali da garantire espansioni territoriali equilibrate”. La vice presidente vicaria sottolinea che la necessità di aggregazione, legata al fenomeno della globalizzazione, è una peculiarità dei tempi in cui viviamo e che la fusione della BCC di Sassano con la BCC del Cilento e Lucania Sud ha espresso appieno questo concetto. “Per essere Banca locale -conferma la Lefante- oggi è necessario avere i mezzi per sostenere l’economia locale e per aiutare il territorio a crescere. Oggi, la Banca locale deve avere un concetto diverso di localismo, servono poli aggreganti importanti, ben patrimonializzati e ben strutturati. Il tutto all’ interno di una coerente politica generale che valorizza lo spirito mutualistico e la prevalente attività cooperativa attraverso una attenta politica verso i Soci ed il territorio, tesa a consolidare il rapporto con le famiglie e le aziende residenti nelle aree di competenza”. Il processo di aggregazione ha rappresentato dunque una grande opportunità di crescita e di rafforzamento. Di converso la nascita di un nuovo Istituto di Credito inevitabilmente presenta alcune difficoltà, che sono però state fin da subito governate con professionalità: innanzitutto relative all’impatto strutturale-organizzativo, e poi a quello umano. “Sul piano operativo -spiega la vice presidente- nel Vallo di Diano ci sono stati alcuni “disagi fisiologici” che oggi sono nettamente superati, dovuti all’ utilizzo di un diverso sistema informatico, quello della ex Cilento e Lucania Sud, che nelle ore successive alla fusione ha rallentato alcune attività, in particolare delle casse. L’impatto sul personale ha determinato, inizialmente, un po’ di disorientamento, insito ad ogni processo di cambiamento e di mancanza di familiarità rispetto alle nuove dinamiche. Ma ogni comprensibile incertezza iniziale in poco tempo ha ceduto il passo ad una perfetta integrazione e coesione di tutto il personale. Oggi, a soli tre mesi di distanza, grazie all’ impegno di tutto il personale è possibile cogliere una ulteriore spinta propulsiva a quel radicamento che costituisce uno dei tratti distintivi delle BCC”. Certo c’è la consapevolezza di un percorso appena iniziato, e la cognizione preci- BancAperta - Anno V - Numero 5 - Giugno 2016 sa che occorre lavorare ancora tanto per presidiare nel modo migliore il territorio e rendere facili le cose difficili. “Al di là dei numeri -chiarisce la Lefante- noi diamo attenzione alle persone: specialmente in questo mondo di crisi, i clienti ed i Soci si devono sentire assistiti e rassicurati. Non dimentichiamo che il primo patrimonio di una BCC sono proprio i Soci, e l’essere diventati una delle realtà più importanti del Credito Cooperativo del Mezzogiorno ci consentirà di essere efficaci ed efficienti nel rispondere alle richieste provenienti dal territorio. Che è diventato vastissimo: 107 comuni, quattro province e tre regioni, ed una base sociale costituita da 5.682 Soci, le cui diverse origini ed esperienze si incontrano nei valori cooperativi sanciti nello statuto della Banca. Soci e clienti del Vallo di Diano sono consapevoli che è nata una Banca più grande, che non significa più distante, ma solo più forte e meglio dimensionata, e che sta già dando e che darà in futuro nuove opportunità a tutti i territori di competenza”. La Vice Presidente Vicaria, Avvocato Rosa Lefante 3 Quale usura bancaria? Franco Maldonato: confutato in radice il superamento della soglia limite “Nessuno sconto di pena: abbiamo chiesto il giudizio abbreviato perché consapevoli dell’assoluta carenza di indizi di responsabilità” E’ stata seguita la procedura del rito abbreviato in sede di udienza preliminare sul presunto caso di usura bancaria che vede coinvolti alcuni funzionari ed impiegati della ex Banca del Cilento: non v’è stata alcuna richiesta di patteggiamento. Anzi, la richiesta di rito abbreviato soggiace alla sicura infondatezza dell’accusa. A spiegare in dettaglio la vicenda processuale è l’avvocato Franco Maldonato, legale di parte dei funzionari della BCC. Il procedimento prende l’avvio nel 2004, quando una società di costruzioni, la Karma Srl, a seguito di un tracollo finanziario, denuncia l’istituto di credito cooperativo per l’applicazione di tassi di interessi superiori alla soglia consentita dalla legge. E’ da aggiungere che da parte della Procura non v’è stata nessuna consulenza tecnica di ufficio, il tutto si è basato su una consulenza fornita dalla parte offesa, alla quale sono state opposte consulenze della difesa. “Quanto alla configurazione del delitto di usura bancaria” afferma l’avvocato Maldonato “è resi- stito dalle stesse evidenze degli atti raccolti dal pubblico ministero. Si badi, non dai risultati dell’attività defensionale che abbiamo svolto nell’interesse degli imputati, ma dalle stesse risultanze degli atti raccolti dal pubblico ministero. Cosa è avvenuto in pratica? È rimasto confutato in radice il sospetto che in qualche frangente o scansione del rapporto di conto corrente o di scoperto o di affidamento o di sconto effetti cambiari, il tasso effettivo globale, il cosiddetto TEG, possa aver superato il limite di soglia fissato nei decreti intermini- steriali che, di trimestre in trimestre, si incaricano di fissarne il limite perché il saggio dell’interesse praticato, il compenso dell’istituto bancario, possa ritenersi usurario. Così noi abbiamo chiesto e ottenuto di essere ammessi al giudizio abbreviato perché non abbiamo alcun interesse a buttare il can per l’aia, abbiamo anzi il contrario interesse di essere giudicati subito, trasformando l’udienza preliminare in una vera e propria udienza di merito. Questo è il senso del giudizio abbreviato, non quello di ottenere sconti di pena, come infondatamente, strumentalmente e calunniosamente, pure è stato affermato. A leggere gli articoli apparsi sulla carta stampata di queste scorse settimane, si arguisce che si sia confuso il rito abbreviato con l’istituto del patteggiamento. E’ così? È così. Alcune titolazioni, alcuni sottotitoli, ma segnata- 4 mente le evidenze delle locandine che sono state apposte davanti alle edicole di tutti i paesi del Cilento, hanno infondatamente e, ripeto, calunniosamente, addebitato alla nostra scelta processuale quella di ottenere uno sconto di pena. Nessuno sconto di pena: abbiamo chiesto il giudizio abbreviato perché consapevoli dell’assoluta carenza di qualsiasi sospetto, indizio di responsabilità a carico dei funzionari e degli impiegati di banca ingiustamente tratti a giudizio per questo sospetto di usura. Se è così, si desume quantomeno un atteggiamento di imperizia da parte di alcuni giornali a diffondere notizie lesive dell’immagine di un istituto bancario. Qui sono in gioco due diversi e contrapposti interessi: da una parte v’è l’interesse della collettività a conoscere alcune notizie, ad aver le informazioni che concernono le modalità di un servizio pubblico o, come nel nostro caso, di un servizio di pubblico interesse, dall’altra parte il di- responsabilità del proprio fallimento. Questo infondato ritto alla riservatezza da parte degli imputati, che è un addebito appartiene ad un topos di carattere nazionale e diritto anch’esso tutelato con una norma di generale. Debbo dire che proprio su questo, noi avevamo rango primario, cioè una norma di carattere richiamato l’attenzione dell’ufficio di procura inducendo costituzionale. Sotto questo profilo siamo gli imputati a rendere interrogatorio. Non è che la richienel pieno del dibattito nazionale, non è una sta di rinvio a giudizio sia stata depositata nell’assoluta cosa che concerne solo questo processo o estraneità degli imputati rispetto al contributo partecisolo una questione del Cilento. È ovvio che pativo che avrebbero potuto conferire al processo. Noi questi due contrapposti interessi, che vedo- abbiamo chiesto di essere interrogati, gli imputati sinno peraltro impegnato, sul fronte dell’in- golarmente hanno professato la loro innocenza, abbiamo teresse della collettività a conoscere delle anche depositato delle consulenze. Ci attendevamo che informazioni che concernono i fatti di pub- tutto questo finisse in una valutazione nella quale sablico interesse, anche il diritto di cronaca, rebbe potuta essere apprezzata l’eventuale strumentalità che appartiene ai giornalisti, debbono poter della denuncia, l’eventuale tentativo di fare assurgere la banca a capro espiatorio di una initrovare un contemperaziativa economica andata male. Tutto mento e la Corte SupreAlcune titolazioni, questo non è accaduto e fino a questo ma di Cassazione questo momento non sappiamo se e quancontemperamento lo ha alcuni sottotitoli, ma to possa avere inciso nella denuncia fissato in un decalogo in introduttiva un’eventuale intenziosegnatamente le evicui ha fissato alcuni principi. Debbo nalità del genere o se e quanto, più dire che i resoconti che i quotidiani, denze delle locandine semplicemente, possa esser trascorsa quelli della carta stampata non meno nel processo penale un comprensibile, che quelli digitali han fatto di questa che sono state apposte ma non giustificabile evidentemente, vicenda, sono sostanzialmente cordavanti alle edicole di tentativo di additare un responsabile retti; quello che è censurabile è la attraverso una denuncia che dovrebbe titolazione, o la sottotitolazione. In tutti i paesi del Cilento, riguardare applicazione di tassi usuquesto si è dato spazio, al solo fine rai che se fossero stati effettivamenhanno infondatamente abbastanza scoperto di solleticare la te applicati, avrebbero trovato in un pruriginosità, del pubblico dei lettori, e calunniosamente, software di cui l’istituto bancario si è ad interpretazioni malevoli della viprovvidamente dotato. cenda, come è queladdebitato alla nostra Un software? la che ha interessato Sì. Si tratta di un’applicazione inforscelta processuale l’opzione processuamatica che ha capacità di autocorrele, rito abbreviato quella di ottenere uno zione, cioè se i limiti soglia fossero anziché patteggiastati valicati, avrebbero incontrato nel mento. In questo amsconto di pena. sistema operativo un’opportunità di bito, i lettori sono immediata indicizzazione e correzioNessuno sconto di stati obiettivamente ne: ecco perché, alla fine, noi riteniatratti in inganno perpena: abbiamo chiesto mo che, in disparte all’insussistenza ché è stata lasciata del fatto che riusciremo a dimostrare, passare, attraverso le il giudizio abbreviato ripeto, attraverso la valorizzazione indebite titolazioni o perché consapevoli degli esiti dell’attività investigativa, sottotitolazioni abbain disparte alla configurabilità del reastanza fraudolente, dell’assoluta carenza to contestato, per come si sono svolte l’idea che gli impule cose qualora nella denegata, remota tati avessero scelto il di qualsiasi sospetto, ipotesi, in cui potesse essersi configupatteggiamento, cioè indizio di responsabilità rato un fatto del genere, quello stesso avessero concordato avrebbe trovato una opportunio stessero per concordare una pena a carico dei funzionari e fatto tà di immediata correzione. Questa col pubblico ministro, il che è palesecircostanza inconfutabile concorre a degli impiegati di banmente contrario alla verità. restituire agli imputati quella buona La prossima udienza è stata fissata ca ingiustamente tratti fede che ha sempre improntato il loro per il 21 ottobre. Se, alla fine del prooperato, non solo con riferimento ai cesso, si riscontrerà l’infondatezza a giudizio per questo doveri nei confronti dell’istituto di delle accuse, come sembra evidente appartenenza, ma anche ai doveri di sospetto di usura. dalla sua tesi, tutto porterebbe a conlealtà e di correttezza nei confronti siderare che un’impresa avrebbe indella clientela. fondatamente addebitato ad un istituto bancario le cause del tracollo finanziario. In alto: l’avvocato Franco Maldonato, legale di alcuni collaboratori Non è la prima volta che un imprenditore che ha subi- della BCC to dei rovesci di carattere economico e finanziario con- Nella prima colonna: in alto la sede della BCC, in baso il Tribunale di nessi al cattivo andamento della propria iniziativa di Vallo della Lucania intrapresa economica finisca per addebitare ad altri e segnatamente al peso eccessivo del debito bancario, la BancAperta - Anno V - Numero 5 - Giugno 2016 Quale usura bancaria? Il presidente Francesco Castiello: il processo non doveva proprio aver corso Il prossimo 21 ottobre si farà rapida e definitiva chiarezza su questo colossale equivoco e sulle pretese infondate da parte dell’accusa Sarebbe stato meglio che l’indagine si fosse chiusa con sentata dai dipendenti di banca chiamati a rispondere di l’archiviazione. Questa la sintesi del commento del preresponsabilità inesistenti. sidente della Banca del Cilento, di Sassano e Vallo di Cosa doveva fare allora il Pubblico Ministero, visto Diano e della Lucania, professore, avvocato Francesco che si trovava di fronte a due perizie di parte? Castiello, sulla vicenda che sarà discussa il prossimo 21 Avrebbe dovuto disporre una Consulenza Tecnica di ottobre in rito abbreviato dinanzi al Tribunale di Vallo Ufficio, una CTU, che avrebbe dovuto dirimere la condella Lucania. “Non mi meraviglio più tanto” afferma troversia stabilendo la verità. Invece, il Pm si è eretto a Castiello “perché in un periodo di acuta crisi economica giudice e con un comportamento che credo sia violache, purtroppo, non accenna a risolversi definitivamentivo dell’art. 111 della Costituzione (il diritto al giusto te e in presenza di un inevitabile, grave contraccolpo processo) ha chiesto, d’emblée, il rinvio a giudizio, avsegnatamente nel settore edilizio, accade che un’impreviando un processo che si poteva, a mio avviso, evitare. sa che vada male se la prenda con la banca, invocando Io sono oltremodo certo che, all’evidenza delle ulteriori l’usura come facile espediente per sotprove documentali, unite a quelle già trarsi all’obbligazione restitutoria. E’ in possesso dello stesso PM, il giudiventato una sorta di leit motiv, purdice dell’udienza preliminare, che si “Il Pm si eretto a giudice troppo, dell’impresa in difficoltà che trasformerà in giudizio abbreviato su e con un comportamento attacca la banca sul piano dell’usura richiesta dei funzionari indebitamente o dell’anatocismo, l’interesse sull’inincolpati, farà definitiva , rapida chiache credo sia violativo teresse, per sottrarsi al debito bancarezza e giustizia su questo colossale dell’art. 111 della Costirio. In tale contesto si inserisce questa equivoco e sulle pretese infondate di tuzione (il diritto al giusto iniziativa, sicché siamo convinti che cui ho parlato in precedenza. l’udienza prossima farà chiarezza e Presidente, proprio la richiesta del processo) ha chiesto, giustizia: risulta acclarato, dalle stesse rito abbreviato sembra che abbia ged’emblée, il rinvio a risultanze processuali del Pm, che non nerato delle confusioni dal punto di giudizio, avviando un è stato superato assolutamente il tasso visto giornalistico, almeno per quandi legge. Questo procedimento non processo che si poteva, a to riguarda la titolazione di alcuni avrebbe dovuto arrivare dove è arripezzi usciti sulla carta stampata, mio avviso, evitare.” vato se il Pm fosse stato più attento e perché si è confuso il rito abbreviato sereno nel giudicare. con il patteggiamento, presumo e mi Perché? auguro che questo sia avvenuto per Perchè vi erano due consulenze tecniche sulle quali ha colpa e non per dolo, come dite voi giuristi, ma questo dovuto eseguire il proprio esame: una era quella preha leso l’immagine della banca. Non le pare? sentata dalla pretesa parte offesa, l’altra era quella preQuesta volta parlo con un pizzico di cognizione di causa perché anch’io sono stato giornalista pubblicista per più di trent’anni, quindi sono appartenuto alla famiglia del giornalismo. Credo che un giornalista serio e prudente, per un dovere deontologico, debba informarsi meglio, prima di mettere in libertà affermazioni completamente destituite di fondamento, che possano offendere profondamente valori costituzionalmente tutelati: l’onore, la reputazione. Qui non c’è stata nessuna richiesta di patteggiamento, nessuna ammissione di colpevolezza. E’ avvenuto invece l’esatto contrario: è stato richiesto il rito abbreviato in quanto le prove già acquisite non abbisognano, per la loro diamantina evidenza, di verifica dibattimentale. In altre parole il processo, a bocce ferme, è già pronto per concludersi con un pieno scagionamento delle parti. Per tali ragioni, si è chiesto il rito abbreviato: affinché si decida subito. Tra l’altro dispiace constatare che in data 21 di settembre viene fuori un articolo a quattro-cinque colonne, molto vistoso, anche nella titolazione, dicendo che si era elemosinato uno sconto di pena, cioè l’esatto opposto di quanto è avvenuto. Nei giorni seguenti esce poi una microscopica smentita. Se tu, giornalista, con la “g” maiuscola fai un articolo dove, senza colpa, magari perché le fonti di informazione ti hanno tradito, metti in circolazione delle notizie errate e offensive, hai il dovere deontologico di fare la rettifica con pari evidenza: non puoi fare l’articolo offensivo con la gamba lunga e quello di rettifica, dove ritratti, con la gamba corta. E’ un fare giornalistico squilibrato, le gambe devono avere pari lunghezza. Il dg Solimeno: non è stata nominata una Consulenza Tecnica d’Ufficio “Negli ultimi tempi nei confronti di questa banca c’è qualche soggetto che cerca, in qualsiasi momento e in qualsiasi modo, di creare problemi e fastidi.” Le imprese vanno in default e cercano di attribuire respon- utilizziamo a tappeto ormai da quindici anni, tanto è vero sabilità alle banche, in questi ultimi anni il fenomeno non è che questa banca non è mai stata tirata in ballo per operainfrequente in un sistema economico lungamente deteriora- zioni di questo tipo. to dalla crisi. Se la prossima udienza del 21 ottobre dovesse Vogliamo parlare del caso specifico che ha portato in giudare questo esito, come sembra evidente dal riscontro de- dizio la banca? gli atti nella valutazione della difesa, sarebbe confermata La vicenda ben l’ha descritta l’avvocato Maldonato e anche questa tendenza di ordine nazionale. “Devo dire che negli il nostro presidente, avvocato, professor Francesco Castielultimi tempi, l’atteggiamento della magistratura di merito lo. Voglio solo aggiungere una cosa: sono fatti che risalgosu questi casi è molto attento. Posso dire che, almeno da- no al 2006, 2007 fino al 2010, si basano, badate bene, su gli esempi che abbiamo avuto modo di osservare in campo una perizia di parte, avverso la quale i colleghi che sono nazionale, si possono contare sulle dita di una sola mano le stati tirati in ballo, hanno prodotto un’altra perizia di parte. sentenze magistratura che hanno dato Non so per quali motivi si è tenuto conragione alle imprese”. A parlare della to solo dalla prima e non della seconIl nostro sistema informativicenda che vede coinvolti alcuni funda. Badate bene, l’attività del Pubblico zionari e impiegati della ex Banca del vo ci mette a disposizione Ministero è stata portata avanti senza Cilento, oggi Banca del Cilento, di Sasverificare i dati, né quelli di una parte, un software “taglia tassi”: sano e Vallo di Diano e della Lucania, né quelli dell’altra parte, con una perizia consistente nel valutare è il direttore generale, dottor Ciro Solidell’ufficio, un CTU, per cui, in presenmeno. le capitalizzazioni prima za della procedura “taglia tassi” di cui L’avvocato Maldonato ha parlato di parlavamo prima, in presenza di queste che vengano addebitate ai un software di cui la banca si è dotata, macroscopiche anomalie, su cosa ci si clienti e verificare se effetun’applicazione informatica che opera voglia appellare francamente mi risulta tivamente, in qualche caso un’autocorrezione del sistema nel caso veramente difficile comprendere. Bene in cui i tassi superino una certa soglia. sporadico, per un errore, ha fatto l’avvocato Maldonato a sceglieDi che si tratta? re il rito abbreviato, perché veramente possa essere stata superaSono anni che lo utilizziamo. Il nostro non c’è nulla che si possa in qualche ta la soglia di usura. sistema informativo ci mette a disposimodo addebitare a questi colleghi. zione un software “taglia tassi”: consiDa quanto emerso dalla stampa locale, ste nel valutare le capitalizzazioni prima in particolare dai titoli e dalle locandiche vengano rese pubbliche, prima che ne che afferivano agli articoli pubblicati, è stata lesa l’imvengano addebitate ai clienti e verificare se effettivamente, magine della banca….. in qualche caso sporadico, per un errore, possa essere stata Su questo il Consiglio di Amministrazione della nostra superata la soglia di usura. È un sistema informatico che noi banca ha assunto una posizione netta e decisa: i titoli e le BancAperta - Anno V - Numero 5 - Giugno 2016 locandine pubblicati dai giornali saranno adeguatamente perseguiti in termini di legge con querele affidate allo stesso avvocato difensore. Al di là di questo, purtroppo negli ultimi tempi nei confronti di questa banca, in particolare nel territorio cilentano e valdianese, c’è qualche soggetto che cerca, in qualsiasi momento e in qualsiasi modo, di creare problemi e fastidi. Posso dire in assoluta tranquillità che questi soggetti stanno facendo un buco nell’acqua perché noi abbiamo affrontato l’operazione di concentrazione con la ex BCC di Sassano in assoluta tranquillità e dopo tre mesi da quella iniziativa posso dire che stiamo lavorando benissimo e abbiamo ampie potenzialità di crescita. A tre mesi dalla fusione qual è il bilancio? L’integrazione, da un punto di vista operativo, è andata benissimo. Salvo i primi giorni nei quali si è dovuto provvedere allineamento di alcuni codici, non c’è stato segnalato nessun problema concreto. L’integrazione creditizia fra le due banche sta procedendo in un modo assolutamente positivo. Sto facendo settimanalmente degli incontri con i principali operatori di quel territorio, non c’è assolutamente alcuna annotazione critica, ma c’è un grandissimo interesse ad intraprendere relazioni con un altro soggetto bancario nuovo, venuto fuori dalla fusione, che ha la forza, la capacità e la competenza per affrontare le sfide poste dal territorio. Ecco, direttore, un antico proverbio persiano dice che quando un saggio indica la luna, c’è sempre uno sciocco che guarda il dito. Quali sono le prospettive di crescita della nuova BCC? Non mi piace soffermarmi su ipotesi che in questo momento possono sembrare campate in aria. A fine anno renderemo noti i primi risultati, principalmente vi diremo quanti clienti nuovi abbiamo acquisito. 5 Quale usura? La lettera di Pasquale Cerullo, ex vice direttore della BCC I titoli di alcuni articoli dei giornali hanno attirato l’attenzione di molti lettori che molto probabilmente si sono fermati solo a questi Mi chiamo Pasquale Cerullo, oggi pensionato, ieri vice direttore generale della Banca del Cilento , già dirigente del glorioso Banco di Napoli del benemerito prof.Ferdinando Ventriglia Sono uno dei sei incriminati per usura presso detta banca su denunzia di una srl fallita. Il 21 ottobre il Tribunale di Vallo della Lucania emetterà sentenza di condanna o di assoluzione. I mass media ne hanno parlato dando ampio spazio alla notizia. Il taglio alto del titolo degli articoli ha attirato l’attenzione di molti lettori Non pochi hanno fatto commenti non benevoli nei 6 confronti di detti indagati, molto probabilmente si sono fermati solo al titolo. Nessun giornale, nessuno comunicato televisivo hanno dato parola a questi “usurai”, comunque fino al 21 ottobre sono cittadini innocenti. Ecco perché mi rivolgo alla sua cortesia per pregarla di pubblicare le seguenti mie riflessioni sul caso, che hanno prodotto tra gli indagati, pur sapendo che sono completamente estranei al fatto, sconforto, amarezza. Lavorano in banca e sono in prima linea. Sono in continuo contatto con decine persone al giorno. Gli indagati, come detto, sono dipendenti della Banca del Cilento, di Sassano e Vallo di Diano e della Lucania con sede a Vallo della Lucania . E’ una Banca di Credito Cooperativo. Le Banche di Credito Cooperativo (BCC) sono quelle che meglio sono in grado, da un lato, di valutare più efficacemente il merito di credito individuale, dall’altro di vincolare le scelte del prenditore dopo che il credito è stato concesso. I tratti distintivi delle BCC sono proprio il localismo e lo spirito cooperativo. La conoscenza diretta delle persone e il tradizionale radicamento territoriale sono considerati tra i più importanti strumenti competitivi delle BancAperta - Anno V - Numero 5 - Giugno 2016 BCC rispetto alla propria clientela d’elezione. Il personale delle BCC è poco mobile. I dipendenti svolgono l’intera carriera lavorativa nella ristretta circoscrizione territoriale bancaria e accumulano una particolare conoscenza degli operatori locali e delle attività tipiche del luogo. I fidi concessi sono sempre sottoposti al consiglio d’amministrazione, composto generalmente da piccoli o medi imprenditori locali, che si possono giovare nel proprio giudizio di una estesa rete di conoscenze personali e di relazioni d’affari. Il vivo costante impegno nel sociale ha permeato la cultura aziendale della Banca del Cilento presieduta prima dall’avvocato Franco Chirico e successivamente, in misura maggiore, dall’avvocato Francesco Castiello, animatore di tutte le Banche di Credito Cooperativo, ex Casse Rurali ed Artigiane del Cilento e non solo, accrescendo l’identificazione dei dipendenti nella BCC nella maturata consapevolezza di prestare la propria attività collaborativa in una istituzione che non è una comune impresa di intermediazione finanziaria operante nell’indistinto della ordinaria attività bancaria, ma è anche un ente a “responsabilità sociale” che nel rispetto della Carta dei Valori del Credito Cooperativo opera all’insegna della mutualità e della solidarietà sociale. Dice un proverbio “A gatta scippa pure quanno l’accarizze.” Il traditore o l’ingrato ti ripaga male anche nel momento che fai loro del bene. Il fatto di usura non sussiste a carico dei suddetti dipendenti.Sia per quanto detto sopra sia: a) Le condizioni economiche dei fidi sono deliberate esclusivamente dal CdA b) Le condizioni economiche sono immesse nel sistema elettronico da un apposito ufficio c) I dipendenti citati non hanno nessun potere e-o chiave d’accesso per variare le condizioni economiche d) Tutte le operazioni di calcolo sono gestite dal Centro Contabile SBA di Cuneo. Questa non è una partecipata della BCC. e) La SBA (Servizi Bancari Associati) per contratto deve denunziare al CdA eventuali tassi usurari. f) La Banca d’Italia durante le numerose visite ispettive nel decennio non ha mai rilevato tassi usurari g) La relazione peritale di uno studio commerciale di Avellino non ha tenuto conto della normativa ben precisa nel calcolo dei tassi usurari stabilita da Banca d’Italia. h) I tassi dei mutui ipotecari sono diversi dai tassi applicati ai conti correnti ipotecari. Il prossimo 21 ottobre il gip dott.ssa Valeria Campanile del Tribunale di Vallo della Lucania,con rito abbreviato, giudicherà gli imputati. Filiale del mese: Polla Un punto di riferimento per l’impresa del territorio Necessario puntare sul ruolo consulenziale con la clientela: nel Vallo di Diano esiste un’imprenditoria molto reattiva e pronta “La fusione è diventata operativa oltre le più rosee aspettative” queste le dichiarazioni del preposto della filiale di Polla, Giulio Granozio. Una delle filiali storiche della ex BCC di Sassano, la filiale rappresenta un perno centrale della strategia della nuova Banca del Cilento, di Sassano e Vallo di Diano e della Lucania. “I bilanci uniti insieme” continua Granozio “il bilancio morale innanzitutto, quindi l’ampliamento della base sociale dal punto di vista patrimoniale e l’espansione della banca stessa, sia dimensionale sia in valore patrimoniale, dà sicuramente una maggior sicurezza sia ai soci che ai clienti stessi.” Come è andata nella concretezza di tutti i giorni questa operazione di fusione? Chiaramente stiamo riallineando semplicemente quella che è l’operatività quotidiana in cui le filiali e i dipendenti della vecchia BCC di Sassano si stanno riadagiando alle normali procedure. È pacifico che il lavoro bancario è lo stesso in qualsiasi banca; i lavori e le metodologie, bene o male sono le stesse. Ce la stiamo mettendo tutta anche sul fronte della velocità di reazione rispetto alle richieste che la clientela ci sta facendo; stiamo cercando di essere più rapidi possibili. Credo che la mia presenza qui a Polla in qualità di operatore della ex Banca del Cilento, così come la presenza di altri colleghi che si sono allontanati dalle loro aree di competenza, serva per tranquillizzare la clientela sull’importanza che si vuole dare e sulla metodologia di lavoro. Credo che serva anche a tranquillizzare tutti sull’andamentale futuro che noi vogliamo mettere come imprinting in questa nuova banca. Quali sono, a suo avviso le potenzialità di quest’area? Quello che in economia si chiama perimetro di riferimento è sicuramente differente da quello che noi abbiamo visto e valutato finora perché parliamo di un’economia industrializzata, parliamo di imprenditori che sono abituati ad aver contatti leggermente differenti rispetto a quelli che noi conoscevamo, nel senso che la loro conoscenza del territorio e le potenzialità economiche sono più vaste. La prima impressione che ho avuto è quella di una clientela molto attenta ai costi, una clientela che sa quello che vuole perché ho idea che l’offerta bancaria sia molto ampia. Abbiamo delle consorelle vicine, nel territorio ci sono anche delle altre banche, quindi quando parliamo di prodotti vi è una buona conoscenza e quando parliamo di servizi e di costi, la clientela mi sembra molto attenta a questo. La differenza, in questo contesto socio-economico, può essere data dalla rapidità e dalla capacità di analizzare i rischi e le potenzialità del cliente che ti trovi di fronte. Quindi come diceva il direttore generale Solimeno, rapidità e consulenza, queste le due chiavi di sviluppo per questo territorio? C’era una pubblicità, un po’ di tempo fa, che diceva “la mia banca è differente”, questa differenza viviamola in questo senso: così come si va dal commercialista per avere una consulenza, vediamo di avere una consulenza giusta anche in banca. In questo senso stiamo riallineando l’operatività per fare in modo che l’approccio consulenziale parta dallo sportello, cioè l’operatore unico di sportello deve essere in grado di offrire prodotti e servizi, assicurazioni, raccolta, raccolta gestita, riuscire a capire le esigenze del cliente, veicolarle attraverso quelli che sono gli operatori specifici per il prodotto che si sta richiedendo A suo avviso vi è la necessità di nuovi prodotti per questo territorio? Bene o male i prodotti bancari sono gli stessi, più che altro vi è la necessità di un pacchetto di servizi nel senso che io non posso più andare dall’imprenditore e offrirgli l’affidamento, il conto corrente, ma quando mi trovo di fronte a delle aziende che hanno cinquanta, cento dipendenti, posso offrire un pacchetto di servizi che può andar bene: oltre alle necessità dirette aziendali, posso anche fare in modo che l’imprenditore faccia percepire ai suoi dipendenti un’idea di famiglia legata ad un pacchetto che lui stesso può offrire; perché no, l’assicurazione sulle auto, i costi legati ai conti correnti, i servizi legati alle carte di credito, i finanziamenti bcc credito al consumo che noi offriamo. Tutto questo può essere veicolato attraverso l’imprenditore, che in questo modo diventa nostro partner. BancAperta - Anno V - Numero 5 - Giugno 2016 Noi parliamo di soci, quindi la compagine sociale serve anche a creare rete, una rete di interconnessione, una rete che crea vantaggi per i soci e questi non posso far altro che suggerire di entrare a far parte di questa famiglia. Lei parlava di realtà commerciale di impresa quasi industriale, come riuscire a compendiare l’offerta delle altre banche di livello anche nazionale? Per assurdo credo che noi non dovremmo essere preoccupati da questo, perché anche l’offerta del credito stessa è stata livellata verso il basso da parte delle Bcc. Alcune banche a carattere nazionale, ritenendo poco redditizi determinati territori, li hanno abbandonati, dunque non ritenendo redditizie alcune operazioni, non ne fanno più. Noi, invece, lo facciamo da sempre: facciamo credito al pensionato come facciamo credito attenzionato nei confronti di un cliente che abbia bisogno di una carta revolving e adesso non stiamo facendo altro che ampliare una gamma di servizi per una clientela che non ci era sconosciuta, era soltanto fuori dal nostro territorio di competenza. Qual è la maggiore richiesta che ha avuto da quando è su questo territorio? Le richieste fondamentali di cui mi sono occupato sono state i finanziamenti, l’apporto di fondi terzi nelle aziende, con garanzie MCC: noi ci occupiamo di ottenere garanzie da Medio Credito Centrale, le garanzie per tutelare il credito sia nostro, da un punto di vista patrimoniale, sia per fare in modo che i clienti possano avere accesso al credito in modo più semplice. Parliamo di imprese medie e grandi? Assolutamente no. Partiamo dalla ditta individuale. Mi è capitato un finanziamento di ventimila euro per finanziare degli investimenti per una attività, mi sono capitate richieste per start-up, questo è un campo un po’ più macchinoso. La conoscenza di questi strumenti è comune a tutte le banche, ma bisogna provare a fare la differenza e l’approccio consulenziale può farlo. Centro pagina: il personale della filiale di Polla, da sx verso dx: Antonio Aumenta, vicepreposto, Giulio Granozio, preposto, Gaetano Ricciardone e Fiorenzo Trezza, addetti di sportello, Felicia Priante, addetta crediti. Sopra e sotto: Esterno ed interno della filiale Prima colonna: Giulio Granozio, preposto della filiale di Polla 7 Socio del mese: Roberto Boffa Un giovane imprenditore nel settore della distribuzione stampati “La fusione l’abbiamo attesa, ora stiamo toccando con mano le prospettive di questa nuova banca” Trent’anni d’impegno nel settore della distribuzione stampa, la Sadis Srl rappresenta ormai un punto di riferimento nel Vallo di Diano e nella provincia di Potenza nell’assicurare il diritto all’informazione e alla conoscenza. L’azienda, nell’area industriale di Polla, conta un organico di venticinque addetti, tra uffici e settore logisticodistributivo e nasce come impresa di distribuzione nelle edicole del Vallo di Diano. “Grazie ad un cospicuo finanziamento della ex BCC di Sassano, ci siamo sviluppati in Basilicata e principalmente nella provincia di Potenza” afferma Roberto Boffa, titolare della Sadis. E’ stato, quindi, il sistema di credito cooperativo ad aiutare quei giovani pionieri che, anni fa, capirono che nel settore della distribuzione poteva trovarsi una sorta di riscatto lavorativo e, sicuramente, un modello di impresa che potesse assicurare lavoro per molti altri giovani del territorio. Erano un po’ gli anni d’oro della distribuzione, quotidiani e settimanali organizzavano vere e proprie campagna di fidelizzazione verso i propri lettori, era gli anni nei quali gli inserti arricchivano i contenuti, ma soprattutto gli anni nei quali la rete non era molto sviluppata, quindi uno dei pochi modi per informarsi ed essere aggiornati sui fatti era proprio la lettura della carta stampata. Nel corso dei decenni il settore si trasforma; internet e i social network hanno modificato sensibilmente il mondo dell’informazione, ma, in contemporanea, la carta stampata rimane ancora un canale privilegiato per l’approfondimento delle notizie. “Un po’ la crisi, un po’ internet, diciamo che il nostro settore risente maggiormente un po’ più degli altri della crisi” continua Boffa “ ma noi cerchiamo di tenere botta e di andare avanti”. Come ha vissuto la concentrazione della BCC di Sassano con la Banca del Cilento? L’abbiamo attesa, le prospettive ci hanno affascinato e quindi adesso stiamo toccando con mano quelle che sono le nuove prospettive di questa banca che è diventata una delle banche più importanti del sud, sia per grandezza, sia per numero di filiali. Adesso speriamo che con questa banca si possano sviluppare altri progetti insieme Sono più di tre mesi che questa nuova realtà bancaria è operativa? Come è andato questo periodo per voi operatori economici del Vallo di Diano? All’inizio ci sono stati piccoli problemi, legati al cambiamento dei sistemi opativi. Devo dire però che i ragazzi si sono subito allineati, tolto quel periodo iniziale, ora l’operatività è al cento per cento. Lei è un giovane imprenditore valdianese, a suo avviso di cosa hanno bisogno i suoi colleghi operatori economici di quest’area? In generale penso che, già da oggi, ci sia bisogno ovviamente di flessibilità da parte dell’istituto di credito perché il periodo economico è quello che è, soprattutto si sente la richiesta di aiutare l’impresa a trecentosessanta gradi: dalla concessione di credito a quelle che sono esigenze più operative, quindi filiali aperte anche di sabato, cosa che già vien fatta. C’è bisogno di maggiore operatività di filiale piuttosto che operatività di sportello, ma su questo punto specifico, credo che non ci possiamo lamentare. Un’azienda, in un ambito sociale, significa anche opportunità di crescita per le comunità locali, significa anche impiego di collaboratori che vivono nella stessa realtà socio-economica dell’impresa. Di quante unità si compone la sua azienda? Noi in azienda siamo venticinque persone suddivise tra un ciclo produttivo fatto di 24 ore: c’è chi fa orario di ufficio e lavoro impiegatizio durante la giornata e chi fa l’orario notturno. Quest’ultimo è il caso dei nostri trasportatori, abbiamo un’area di competenza che va dal Vallo di Diano all’intera provincia di Potenza. Le BCC sono banche differenti in quanto i soci ne rappresentano l’ossatura sociale e, se si vuole, ne rappresentano anche la storia; in fondo si potrebbe dire che la storia di una banca di credito cooperativo è un po’ la sommatoria della storia dei suoi soci. Lei da quanto tempo fa parte di questa grande famiglia delle BCC? Sono socio dal 2007. Sono entrato a far parte della BCC di Sassano dall’anno nel quale, ripeto, attraverso un finanziamento abbiamo avuto l’opportunità di ingrandirci e svilupparci come impresa di distribuzione stampati anche nell’area della Basilicata. Da quel periodo abbiamo avuto la possibilità di svilupparci come impresa su un territorio più vasto rispetto a quello di appartenenza. Prima colonna: Roberto Boffa, titolare della Sadis Srl Sopra: l’area di competenza per la distribuzione stampa dell’impresa. A fianco: interno dell’azienda nell’area industriale di Polla CartaBcc Tasca 8 BancAperta - Anno V - Numero 5 - Giugno 2016 Impresa del mese: Sa.gest Srl Un’azienda di alta innovazione nel settore degli impianti tecnologici Punto di riferimento nel mercato delle soluzioni energetiche e nell’innovazione tecnologica degli isolanti termici “La SA.GEST è una società che opera nel settore degli impianti tecnologici e nel campo delle energie rinnovabili; svolge attività di progettazione e gestione dei sistemi di protezione catodica applicata alle strutture metalliche. Si propone come punto di riferimento nel mercato delle soluzioni energetiche, occupandosi di energie rinnovabili nei settori del Solare Fotovoltaico e Solare Termico: è un’azienda orientata all’innovazione tecnologica che produce e distribuisce materiali isolanti termici e impianti di climatizzazione.” Questa la presentazione di una delle maggiori imprese di alta tecnologia e innovazione nell’area del Vallo di Diano. “Spiegare concretamente il nostro operato è abbastanza complesso” afferma Carlo Grieco, che nel corso di una quindicina di anni ha creato una realtà produttiva con commesse nazionali ed internazionali. “Noi ci interessiamo di impiantistica e ingegneria elettrostrumentale, protezione catodica” continua l’ad della Sagest “sarebbe a dire che operiamo con prodotti di alta qualità per evitare la corrosione di tubazioni di qualsiasi metallo interrato”. Le commesse arrivano da tutta Italia, da Bologna a Mazara del Vallo, nel settore dell’energia con Eni, Snam, Italgas, Enel Sole; l’organico conta un centinaio di addetti, il fatturato si aggira sui 5ml di euro, come si evidenza da un articolo apparso a fine febbraio scorso su “Affari&Finanza”, il settimanale economico de “La Repubblica”. “Le imprese per cui prestiamo i nostri servizi” continua l’ad Grieco “sono aziende di energia, e tutte quelle che riguardano il settore della distribuzione di gas, del petrolchimico. Il nostro raggio di azione si svolge sul piano nazionale ed internazionale” Le banche di credito cooperativo rappresentano un po’ l’ossatura dello sviluppo, nel Vallo di Diano per molto tempo il credito cooperativo ha coinciso con la BCC di Sassano, che poi si è integrata nella Banca del Cilento e Lucania Sud. Quando è divenuto socio della ex BCC di Sassano? Le dico solo una cosa: il nostro conto corrente è tra i primi cento conti della BCC di Sassano. Abbiamo creduto nel sistema del credito cooperativo sin dall’inizio Concentrazione, come la vede Sicuramente è un’opportunità di crescita non solo per il territorio, ma anche per un discorso di concorrenza sul territorio affinchè ci sia sviluppo e chiaramente più si diventa grandi, più ci sono opportunità di supporto alle imprese locali Tre mesi di operatività, come va a suo avviso? Mah, innovazione tecnologica, innovazione del portale, servizi più concentrati, sicuramente anche più tecnici Come è il rapporto con i preposti e con le dirigenze della BCC? Sicuramente la caratteristica umana mette in risalto le qualità locali della banca, ma sicuramente non è da meno la professionalità. Le BCC si distinguono dalle altre banche perché hanno una valenza sociale e mutualistica per cui il loro operato tende a creare condizioni di sviluppo non solo per le imprese, ma anche per i territori e le comunità sociali. Come giudica l’operatività di questa nuova banca in questa direzione? A parte la fote presenza delle BCC nel Vallo di Diano, dove vi sono anche altri istituti, sicuramente in questo periodo si mette in risalto la BCC di Sassano con le nuove compagini con cui si è associata. Ritengo che è molto forte la loro presenza ed è molto sentita dal territorio e dall’imprenditoria locale. A fianco: nella prima colonna, l’imprenditore Carlo Grieco con i figli Giuseppe e Alessia A centro pagina: la Reggia di Caserta illuminata con i LED della So.gest Nella pagina: alcuni cantieri BancAperta - Anno V - Numero 5 - Giugno 2016 9 Fondazione “Grande Lucania” Osservatorio sulle filiere turistiche: si conclude l’indagine sul campo Romanelli: il prossimo passo è l’analisi dei dati e delle informazioni raccolte per interventi ed azioni strategiche Si è conclusa l’indagine conoscitiva sul campo dell’Osservatorio Economico su Turismo di Filiera Agroalimentare Territoriale, un progetto promosso dalla Fondazione Grande Lucania e svolto dall’Università degli Studi di Salerno. “L’indagine è rivolta ai turisti che trascorrono un periodo di vacanza nel nostro Cilento e agli operatori della filiera agroalimentare” afferma il vicepresidente della Fondazione, ingegnere Luca Romanelli. Questa iniziativa rappresenta la prima azione della nuova Fondazione, nata dalle costole della Banca del Cilento, di Sassano e Vallo di Diano e della Lucania con lo scopo di promuovere lo sviluppo sociale ed economico sul territorio di competenza dell’istituto di credito. “Sono stati raccolti all’incirca mille questionari” continua il vicepresedente della Fondazione “assumendo informazioni e notizie utili ad osservare il comportamento dei turisti riguardo alla vacanza e al consumo di prodotti tipici locali.” Il progetto di ricerca, guidato dal professor Roberto Parente, dicente Primo Osservatorio Economico su Turismo e Filiera Agroalimentare Territoriale Azione promossa dalla Fondazione “Grande Lucania” Coordinamento: Università degli studi di Salerno Obiettivi: creare innovazione sociale attraverso le filiere turistiche ed enogastronomiche Azioni sul territorio: - 1000 questionari redatti per comprendere le tipologie di turismo - 300 questionari alle imprese del settore turistico ed agroalimentare Entro fine anno i risultati della ricerca. 10 di Economia e Gestione delle Imprese presso la Facoltà di Economia dell’Università di Salerno e titolare dei corsi di laurea magistrale in Creazione e gestione dell’impresa innovativa e Management dell’Innovazione, mira in primis a creare una banca dati delle attività economiche turistiche e dell’indotto per poi tracciare azioni di sviluppo in rete, ricollocando un’offerta integrata sul piano socio-economico e imprenditoriale. “Si sono effettuate, inoltre, oltre trenta interviste” continua il vicepresidente Romanelli “ad operatori del settore turistico e della filiera agroalimentare del nostro territorio: alberghi, ristoranti, distributori, commercianti, aziende agricole, produttori locali, enti e associazioni del settore. Il prossimo passo è l’analisi dei dati e delle informazioni raccolte, da parte del gruppo di lavoro coordinato dall’Università di Salerno, al fine di redigere un rapporto conclusivo, fornendo spunti di intervento e di azione strategica per la valorizzazione, lo sviluppo e la promozione del turismo e delle produzioni agroalimentari locali. Lo studio raccoglierà informazioni sul rapporto tra turismo e settore agroalimentare nel nostro territorio, evidenziandone le potenzialità di sviluppo e un possibile piano d’azione strategico”. Entro fine anno, sarà presentato il risultato della ricerca con un rapporto sui possibili scenari futuri; all’evento conclusivo saranno coinvolti gli operatori e i rappresentanti delle istituzioni al fine di fare innovazione sociale. Momenti della convention di presentazione dell’Osservatorio economico su turismo di filiera agroalimentare territoriale il 9 luglio scorso a Vallo della Lucania. BancAperta - Anno V - Numero 5 - Giugno 2016 Vallo di Diano “RiCrea Sassano”: recuperato un antico lavatoio di grande pregio artistico L’azione nasce dalla collaborazione della BCC con il Comune di Sassano e con l’Associazione Culturale Gruppo Architetti Vallo di Diano Antonio Sica A breve distanza dall’aggregazione, divenuta operativa nel mese di luglio, la neonata Banca del Cilento, di Sassano e del Vallo di Diano e della Lucania è subito protagonista nel Vallo di Diano di iniziative sociali e culturali di grande spessore. Come il progetto “RiCrea Sassano”, che ha consentito il recupero di un antico lavatoio attraverso una settimana di impegnativo lavoro e grazie alle tante sinergie messe in campo dalla rete che ha visto insieme il Comune di Sassano, l’Associazione Culturale Gruppo Architetti Vallo di Diano (GAV), e proprio la Banca del Cilento, di Sassano e del Vallo di Diano e della Lucania che ha cofinanziato l’iniziativa. Il progetto RiCrea Sassano ha visto l’adesione dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Salerno, che ha riconosciuto ai partecipanti 15 crediti formativi, e delle imprese e degli artigiani locali che hanno collaborato alla realizzazione dell’opera, fornendo un supporto strumentale e logistico. Parte importante di RiCrea Sassano è stato il laboratorio di auto-costruzione, svoltosi a Sassano nella settimana tra il 25 settembre e l’1 ottobre, e che è stata l’occasione per indagare le dinamiche del progetto, coniugando attività di ricerca e didattica partecipata, per conoscere meglio il contesto di questa parte dell’Italia interna e rurale. Le diverse modalità di generare, condividere e diffondere la cultura del progetto hanno concorso a porre nel centro di Sassano i presupposti per alimentare una nuova energia rigeneratrice. Alla fase conclusiva dell’iniziativa e all’inaugurazione dell’opera hanno preso parte tra gli altri il sindaco di Sassano e presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni Tommaso Pellegrino, il Vicesindaco Antonio D’Amato, il presidente del GAV Maurizio Cocilova, la Vice Presidente vicaria della Banca del Cilento, di Sassano e del Vallo di Diano e della Lucania Rosa Lefante e l’Architetto Teresa Rotella, in rappresentanza dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Salerno. “Quando si lavora bene insieme -ha dichiarato la Vice Presidente vicaria dell’Istituto di Credito con sede a Vallo della Lucania Rosa Lefante- i risultati si vedono come nel caso del Progetto RiCrea Sassano. Il nostro Istituto di Credito è fiero di aver contribuito alla realizzazione di questa lodevole iniziativa, che ha visto scendere in campo una rete virtuosa di attori diversi, capace di lavorare per il bene comune. Tra l’altro -ha concluso la Lefante- la riqualificazione dei centri storici è uno dei punti cardine della Legge sui Piccoli Comuni di recente approvata alla Camera, e possiamo quindi dire di essere dei precursori in questo territorio della nuova normativa” Foto della pagina: alcuni momenti della manifestazione del recupero di un lavatoio pubblico di grande pregio artistico a Sassano. Reliquie di Padre Pio nella Chiesa del Cuore Immacolato di Maria di Varco Notar Ercole Per il terzo anno consecutivo si celebra l’evento tanto atteso da parte della comunità religiosa di Sassano Anche quest’anno sono tornate nel Vallo di Diano le Reliquie di San Pio da Pietrelcina, evento molto atteso dalla comunità religiosa di Sassano e che si è ripetuto per il terzo anno consecutivo. Le Reliquie sono rimaste presso la chiesa del Cuore Immacolato di Maria di Varco Notar Ercole dal 20 al 23 settembre, giorno nel quale la Chiesa Cattolica celebra la memoria di San Pio. L’iniziativa è stata voluta dall’Associazione “Cuore Immacolato di Maria” e dal “Comitato Feste San Pio”, presieduti da Pasquale Quagliano, componente del Consiglio di Amministrazione della Banca del Cilento, di Sassano e del Vallo di Diano e della Lucania. L’evento è stato organizzato in sinergia con il parroco della frazione di Varco don Carmine Tropiano ed in collaborazione con il parroco di Silla don Bernardino Abbadessa, ed è rientrato nelle celebrazioni per la “Festa di San Pio da Pietrelcina”, svoltesi a Varco Notar Ercole di Sassano il 22 ed il 23 settembre. Le Reliquie sono arrivate martedì 20 settembre, nel pomeriggio, presso la Chiesa di Silla di Sassano, accompagnate da Frate Marciano Guarino, Guardiano del Convento dei Frati Minori Cappuccini di Pietrelcina. Poi il corteo dei fedeli le ha accompagnate in processione da Silla a Varco Notar Ercole, presso la Chiesa Cuore Immacolato di Maria. BancAperta - Anno V - Numero 5 - Giugno 2016 11 Da socio a socio: notizie dal CdA Progetto aree interne: la BCC aderisce al partenariato Il Consiglio di Amministrazione delibera l’interesse all’adesione al partenariato per il sostegno alle aree interne e disagiate Il CdA della Banca del Cilento, di Sassano e Vallo di Diano e della Lucania delibera l’interesse e la piena disponibilità ad aderire al partenariato locale per la costituzione dell’Area Progetto Cilento Interno, una strategia di sviluppo integrato che deriva dalla deliberazione della Giunta Regionale della Campania sulla scia di una grande progettualità nazionale contro lo spopolamento delle zone interne dell’Appennino. L’area individuata dal progetto per il Cilento comprende un territorio di ventinove comuni interni. Il progetto prevede lo sviluppo di quattro assi fondamentali: Istruzione, Mobilità, Salute e Sviluppo locale. L’adesione al partenariato si inquadra in una strategia più ampia perseguita dall’istituto di credito cooperativo che si è sempre battuto per recuperare le aree interne del territorio dal progressivo abbandono, migliorandone i servizi e assicurando, compatibilmente al proprio ruolo di sviluppo sociale ed economico, la crescita locale. Il CdA dà mandato al presidente, Francesco Castiello, di sottoscrivere l’adesione al partenariato. A breve l’inzio dei lavori per la nuova sede della BCC a Vallo della Lucania Interventi di manutenzione ordinaria e di allocazione di nuovi servizi per le filiali di Acciaroli e Valsinni Tempi brevi per l’inizio del lavori della nuova sede della Banca del Cilento, di Sassano e Vallo di Diano e della Lucania in via Badolato a Vallo della Lucania. Nell’ultimo CdA della banca si è proceduto all’assegnazione dell’appalto dei lavori per il rifacimento della struttura e per dare alla nuova banca una sede più consona con il ruolo socio-economico che ormai ha raggiunto nel territori della Campania, della Basilicata e della Calabria. Inoltre, sempre nell’ultima sessione del CdA, si è proceduto all’assegnazione dei lavori di manutenzione e di diversa distribuzione degli spazi interni della filiale di Acciaroli. Altri lavori di manutenzione, di rifacimento dell’intonaco e della sistemazione di una infiltrazione di acqua sono stati deliberati per la filiale di Valsinni. Prestito di fine esercizio: nuovo aiuto alle imprese Parte anche quest’anno il servizio di finanziamento alle imprese per le prestazioni economiche di fine anno Una linea di finanziamento dedicata, attraverso un mutuo chirografario a breve termine, per le imprese dei ter- ritori di competenza della Banca del Cilento, di Sassano e Vallo di Diano e della Lucania. E’ partito anche per 12 BancAperta - Anno V - Numero 5 - Giugno 2016 quest’anno il prestito di fine esercizio al fine di soddisfare le esigenze di liquidità manifestate dalle imprese nell’attuale contesto economico. La linea di finanziamento dedicata è rivolta alle PMI ed ha per finalità il pagamento delle scadenze di fine esercizio (tredicesime mensilità, imposte, ecc…) e pagamenti diversi legati al ciclo operativo dell’azienda. L’importo massimo erogabile è fissato in 150mila euro attraverso un mutuo chirografario a breve termine, il rimborso, a tasso agevolato e differente per i soci della BCC, è stabilito in dodici rate mensili. Il termine ultimo per accedere al finanziamento è il 12 dicembre 2016. L’erogazione del finanziamento dovrà avvenire necessariamente su conto corrente dedicato e senza estinzione delle esposizioni già in essere. La BCC per lo sport La squadra che rappresenta un territorio: azione di marketing per la Gelbison Anche per questo nuovo anno la Banca del Cilento, di Sassano e del Vallo di Diano sponsorizza il team del comprensorio Nel vasto panorama del calcio dilettantistico ed in particolar modo nel massimo campionato nazionale di serie D, il ruolo del volontariato ha da sempre assunto una particolare quanto vitale importanza, tant’é che il successo di una società sportiva, ancorché dilettantistica, spesso poggia non solo sulla quantità di risorse finanziarie, ma soprattutto sulla disponibilità e qualità delle risorse umane. Negli ultimi anni, abbiamo assistito a società sportive anche ricche che hanno fallito i loro obiettivi, mentre altre, che hanno potuto fare leva su un gruppo di persone motivato, coeso e in grado di coordinarsi, hanno raggiunto obiettivi insperati. L’Associazione Sportiva Gelbison Val- lo, fin dalla fondazione, ha avuto come denominatore comune la capacità di far gruppo, l’unione di intenti, l’entusiasmo dei tanti presidenti, dirigenti, soci fondatori e sostenitori, che sopperendo alle diverse difficoltà, hanno comunque garantito al territorio di essere validamente rappresentato dalla storica casacca rossoblu. Quest’anno, grazie al lavoro di una Società giovane e al consueto impegno di tanti volontari, il calcio a Vallo della Lucania realizzerà nuovamente, un’opera sociale e sportiva di alto profilo, mirando ad ampliarla sempre più, coinvolgendo l’intera comunità cilentana in un vasto programma fatto di attività sportiva, formazione dei giovani del territorio e di cultura del fair-play. La Gelbison è anche tutto questo, un movimento fatto di tante persone appassionate, che lontano dai riflettori si adoperano al servizio di uno sport che ha ancora un grande valore sociale. E’ grazie alle società come la nostra che si alimenta ancora quel senso di appartenenza al territorio e alle comunità, prerogativa fondamentale per garantire al calcio un futuro sano e longevo. Ad maiora semper A.S.D. Gelbison 1956. Area comunicazione Gelbison Vallo Gelbison - Campus: sono aperte le iscrizioni per le giovani promesse del calcio cilentano “I buoni semi hanno bisogno di terreno fertile” questo lo slogan attraverso il quale la società sportiva di Vallo della Lucania lancia la campagna volta alla creazione di un vivaio giovanile che possa coltivare i nuovi prossimi campioni. Sono aperte le iscrizioni al Gelbison-Campus, la scuola calcio che si rivolge all’intero comprensorio cilentano. Due i settori ai quali possono iscriversi i piccoli campioni cilentani: il settore scolastico, per gli atleti più piccoli, fino ai 12 anni, nel quale si avrà la preparazione tecnico-atletica, a seconda dell’età, per i primi calci, i piccoli amici, i pulcini, e i campionati esordienti. Ad una fascia di età leggermente più alta, dai 13 ai 17 anni, si rivolge il settore giovanile che accompagna i ragazzi verso i campionati provinciali, regionali e nazionali. Entrambi i settori sono già scesi in campo per il match di debutto ai primi di ottobre. “Il salto di qualità per una società sportiva, si raggiunge anche attraverso l’accreditamento del proprio settore giovanile e scuola calcio” si legge sul sito ufficiale della Gelbison (http://www. gelbisonvallo.it). “Anche per questa ragione, prosegue l’incessante attività dei tecnici e della rete di collaboratori impegnati nella scoperta di nuovi talenti e nella valorizzazione del vivaio della Gelbison, offrendo ai tanti ragazzi del Cilento, a seconda delle diverse fasce di età, occasioni di integrazione e di crescita sia sotto il profilo sportivo che umano, oltre che una sana competizione, partecipando ai vari campionati regionali. L’organigramma completo settore giovanile e scuola calcio per la stagione 2016/17 vede Saverio di Sevo in qualità di dirigente responsabile, Antonio Ruggiero in qualità di direttore tecnico, Aniello Ametrano, Franco del Verme, Giovanni Bianco, Mario De Cesare e Michele Tortoreti in qualità di allenatori, Antonio Franciullo quale preparatore portieri, Giovanni Bianco e Francesco Pezzuti quali preparatori in attività motoria e coordinativa. BancAperta - Anno V - Numero 5 - Giugno 2016 13 “Paolo De Matteis, opera omnia” la monografia sul grande pittore cilentano Nel volume del professor Achille Della Ragione viene riportato il busto bronzeo che la nostra BCC ha donato alla comunità di Piano Vetrale “Oggi il De Matteis occupa un posto di primo piano nel panorama delle arti figurative partenopee di fine secolo XVII ed ha superato in bellezza il giudizio poco lusinghiero ch ebbe nei suoi riguardi la Lorenzetti, la quale, nello stilare il catalogo della mostra su tre secoli di pittura napoletana nel 1938, lo definì stanco ripetitore dei modi del Giordano ed emulo impari del Solimena. Gli studi più recenti, tra cui l’inventario dei beni redatto dopo la sua morte, reperito dal Labrot, e molti altri documenti che ci illustrano la sua attività negli anni Novanta, collocano la sua figura in maniera originale ed indipendente a confronto dei due “campioni” della cultura figurativa napoletana tra Seicento e Settecento; anzi, riguardo ai suoi rapporti col Solimena, gli studiosi riconoscono unanimemente che il De Matteis con grande anticipo avviò un discorso di classicizzazione dell’esperienza barocca.” Così Achille Della Ragione descrive l’importanza di Paolo De Matteis nel panorama artistico tra Seicento e Settecento nel volume “Paolo De Matteis – Opera completa” (edizioni Napoli Arte – 2015). Oltre a tracciare un giusto profilo artistico del grande pittore, il massimo esperto di pittura del Seicento napoletano correda la sua opera monografica con oltre trecento illustrazioni. “Nell’importante monografia di Achille Della Ragione, dedicata a Paolo De Matteis” afferma il presidente della Banca del Cilento, di Sassano e Vallo di Diano e della Lucania, “figura la statua bronzea del grande pittore cilentano (pag. 103 – Tav. 116), scolpita da un giovane talento, anch’esso cilentano, Emanuele Stifano e finanziata dalla nostra Banca, che abbellisce la piazza antistante l’edificio scolastico di Piano Vetrale, nel co- mune di Orria”. La monografia su De Matteis assume un’importanza rilevante in quanto colloca la sua opera, tanto quella religiosa, quanto quella allegorico-mitologica, nella prospettiva di una transizione cromatica e stilistica tra il Seicento e il Settecento. Sarebbe proprio il tratto e le cromature dell’opera mitologica, meno inficiata dalle committenze, a definire la grandezza dell’artista. La Banca del Cilento, di Sassano e Vallo di Diano e della Lucania, proprio su impluso del presidente Castiello, ha acquistato uno dei maggiori capolavori del filone mito- logico del grande artista. “Nella stessa monografia” afferma ancora il presidente Castiello “viene riportato anche il grande quadro del Maestro cilentano “La sfida tra Apollo e il Satiro Pan”, di proprietà della nostra Banca, esposto nel Palazzo di Città del Comune di Vallo della Lucania”. Da sinistra in seno orario: “La sfida tra Apollo e Pan”, tela di Paolo De Matteis, oggi di proprietà della Banca del Cilento, di Sassano e Vallo di Diano e della Lucania, visibile presso il Palzzo di Città di Vallo della Lucania. Il frontispizio del volume di Achille Della Ragione “Paolo De Matteis Opera omnia” Il busto bronzeo di Paolo De Matteis nella piazza di Piano Vetrale. A fianco:“San Toribio viene ordinato vescovo”, e “Madonna con bambino” altre due opere di De Matteis, un olio su tela e una pittura su vetro, esposte presso il Palazzo di Città di Vallo della Lucania, appartenenti ad una collezione privata. “Sapri anni 60” un mare di turisti invade il lungomare della Città della Spigolatrice Ogni anno si conferma il tutto esaurito ad una manifestazione di grande appeal per l’estate cilentana Silvana Romano Oltre trentamila presenze, un mare di turisti, nostalgici e giovani che, come seguendo un rituale irrinunciabile, non si sono fatti sfuggire uno degli appuntamenti canori e di spettacolo più notevoli del sud della Provincia di Salerno. Sapri anni ’60, che quest’estate ha aperto il suo sipario sul mare dal 20 al 24 agosto, da quasi un decennio rappresenta il momento più alto per i nostalgici degli anni del “rinnovamento”; gli anni del taglio netto col passato, della contestazione giovanile, della lotta per l’emancipazione femminile, dell’affermazione dei media, ma anche della rivoluzione musicale, prima con la beat generation, poi 14 con la musica pop. Sapri anni ‘60 non è soltanto un momento commemorativo di ciò che quei mitici anni hanno rappresentato per un’intera generazione, quella che ha gettato le basi per una società nuova, bensì un’occasione per alimentare un circuito turistico di enorme ritorno economico per la città: “ E’ un appuntamento seguitissimo, che registra prenotazioni da ogni parte d’Italia” conferma il consigliere Franco Di Donato. “Ogni anno” continua Di Donato “si registra il tutto esaurito già ad un mese dall’inizio della manifestazione: la mole degli afflussi di turisti e fans dei gruppi e dei cantanti presenti, non dimentichiamo la presenza anche negli scorsi anni di cantanti del calibro di Albano, Massimo Ranieri, Peppino Di Capri, Renzo Arbore, Nino D’Angelo, creano un ritorno economico sulla città di grande interesse. Pensiamo al tutto esaurito nelle strutture alberghiere ed extralberghiere, ai ristoranti, alle pizzerie piene, al movimento che si crea sul nostro splendido lungomare” . Una grande manifestazione canora che, già a conclusione di ogni edizione, vede il comitato organizzatore rimettersi al lavoro per la prossima stagione, una collaborazione intensa e sempre maggiore delle strutture ricettive e ricreative che, sulla scia di un successo che promana dalla passione degli organizzatori, ha creato un momento non solo culturale, ma di grande impatto economico. “Come di consueto, già da alcuni anni” afferma il presidente della Banca del Cilen- to, di Sassano e Vallo di Diano e della Lucania, Francesco Castiello “la nostra banca non ha fatto mancare il suo contributo a questo evento che io definirei rivoluzionario alla stregua degli anni ai quali s’ispira. Come ho già avuto modo di ribadire molte volte, in altri contesti, tutto ciò che contribuisce alla crescita culturale, ancor meglio se si accompagni ad un coinvolgimento sociale ed economico, non può lasciare indifferente la nostra banca che, per i suoi fini di sviluppo localistico e mutualistico, ha il dovere di accompagnare il territorio verso prospettive di crescita”. Momenti delle serate dell’edizione 2016 della manifestazione “Sapri Anni ‘60” sul Lungomare di Sapri BancAperta - Anno V - Numero 5 - Giugno 2016 Valsinni “Ecologia è vita”: il gruppo scout lucano per sensibilizzare alla difesa dell’ambiente Necessario un lavoro continuo e attivo per raggiungere la popolazione e i giovani che vanno indirizzati ed educati alla difesa e tutela della natura Piera Chierico “L’ecologia è vita!” Questo lo slogan del M.a.s.c.i Comunità Valsinni1. A metà settembre scorso, nei locali della sala convegni “Ninì Truncellito” l’associazione gruppo scout valsinnese ha organizzato e presieduto un importante convegno dal tema ecologia e senso civico. Tante le personalità intervenute, assente per ragioni di salute, l’ospite d’onore, don Maurizio Patriciello, parroco di Caivano, impegnato attivamente in una strenua battaglia nella “terra dei fuochi” in difesa del territorio e dell’ambiente, il quale non ha mancato, però, di far sentire comunque la sua voce con un messaggio e un saluto riportato da Vincenzo Clemente, segretario regionale di Basilicata del Masci. Tanta la partecipazione di pubblico per un tema forte che coinvolge non solo realtà lontane ma anche la nostra piccola comunità locale. Bisogna lavorare attivamente con campagne di sensibilizzazione per raggiungere la popolazione tutta e in modo particolare i giovani che vanno indirizzati ed educati alla difesa e tutela dell’ambiente. La comunità Masci Valsinni, da sempre impegnata in difesa del territorio, organizza periodicamente incontri e giornate ecologiche per la raccolta dei rifiuti. “I luoghi che abbiamo ereditato dai nostri padri” dichiarano i relatori “dobbiamo trasmetterli alle generazioni future. I figli di oggi saranno genitori di domani e hanno il dovere di lasciare a loro volta ai propri figli un ambiente sano e pulito”. Ha aperto i lavori della tavola rotonda Vincenzo Clemente con la proiezione di un video forte, ma significativo al tempo stesso con immagini del territorio com’era e come è stato ridotto dall’incuria e dalla maleducazione della gente. Scene campione di una realtà ben più ampia, volte a scatenare una reazione e costruire una comune coscienza civile. Dunque il microfono è passato nelle mani del sindaco della cittadina Gaetano Celano, che dopo i saluti di rito, ha spiegato i lavori svolti a Valsinni nel corso degli ultimi anni, dove già da anni si pratica la raccolta differenziata porta a porta. Un ulteriore risparmio con conseguente rispetto per la natura è dato dall’installazione dei pannelli solari su alcuni edifici pubblici della cittadina. Il sindaco ha illustrato anche i futuri progetti in tema ambientale. Dunque sono intervenuti Espedito Moliterni, medico, direttore del dipartimento di prevenzione della salute umana Asl Matera, che ha parlato di “ambiente e salute, inquinamento e rischi collegati”, frate Gianni Mastromarino, coordinatore nazionale dell’ufficio Giustizia, Pace e Integrità del creato dei frati minori, che ha spiegato le caratteristiche del suo lavoro e cantato alcune canzoni tutte con tema ambientale, alcune indirizzate ai giovani ma al tempo stesso agli adulti con un monito “nel mare non si vive solo, ma si gioca anche” e infine è intervenuta Stella Bonavita, insegnante, componente Legambiente Basilicata, la quale ha illustrato “le scelte ecologiche nella vita di ogni giorno”. Significativa la proiezioni di alcune immagini. Ha moderato i lavori Luigi Cioffi, segretario nazionale MASCI. Coinvolgente il canto degli alunni della classe 2^ media di Colobraro “la natura da salvare”, diretti dal prof. Giuseppe Tufaro. Nel corso del convegno sono stati premiati i vincitori del concorso estemporaneo di pittura “il paese che vorrei”, organizzato dall’associazione femminile “Donne in Cammino” presieduta da Antinesca Petrigliano. Cento anni per Nonna Elena: la comunità di Valsinni in festa Classe 1916, Maria Elena Castronuovo ha attraversato con tenacia il secolo delle due Guerre Mondiali e della Ricostruzione Piera Chierico I primi 100 anni di nonna Elena! Valsinni in festa per Maria Elena Castronuovo che sabato scorso in piazza, circondata dall’affetto dei suoi familiari e dall’abbraccio dell’intera comunità, ha spento 100 candeline. “Donna forte, autorevole e autoritaria, ma allo stesso tempo madre dolce e amorevole” dichiarano i figli, ci racconta con grande lucidità unita a tanta commozione la sua vita presente e passata, un velo di malinconia negli occhi ma con fiducia e speranza nel futuro. Classe 1916, in un secolo di vita ne ha vissute tante di vicende ed è testimone vivente non solo della storia di Valsinni ma anche della storia del nostro Paese. “Ai giorni felici, si sono alternati giorni di sconforto” ci spiega la figlia Lina “mia madre ha cresciuto da sola i suoi quattro figli con sacrificio e tenacia, lavorando nei campi tutto il giorno per darci la possibilità di studiare e vivere una vita migliore”. Giovane sposa e madre, nonna Elena si trova a dover fare i conti con la dura realtà della guerra. Il marito rientra dal fronte solo dopo molti anni, “scalzo, denutrito e vestito da donna”. La moglie vende i pochi beni di proprietà, unica risorsa per la famiglia, per vestire il marito, dichiarano commossi i figli, per ridonare dignità a un uomo che aveva vissuto le atrocità dei campi di battaglia. Insieme per poco tempo, la vita li divide nuovamente. Il marito, valigie alla mano, parte per la Germania e salvo sporadiche visite, rientrerà in famiglia solo dopo 21 anni. E’ necessario dunque rimboccarsi le maniche e andare avanti. “In quei lunghi anni non si è mai arresa” dichiara il figlio Gianni “ci ha fatto da padre e da madre. Mia madre oggi ha 100 anni e più la guardo e più diventa bella”. L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Gaetano Celano, ha voluto omaggiare la sua più longeva cittadina con una festa in piazza, donando la torta, fiori, una targa e l’atto di nascita in pergamena. “E’ un piacere e un onore per noi” ha dichiarato il sindaco “festeggiare i primi 100 anni di nonna Elena, con l’augurio che la sua vita e la sua esperienza possano essere da esempio per tanti giovani”. Prima della festa civile si è tenuta una festa religiosa nella cappella del Carmine con la celebrazione di una messa solenne presieduta da don Giuseppe Labanca. Presenti la famiglia, autorità civili, politiche e militari. Il parroco ha donato a nonna Elena una pergamena con gli auguri del Santo Padre. Tanta la commozione. La nonna di Valsinni ha salutato e ringraziato con un lungo abbraccio tutti i presenti. Occhi lucidi e un sorriso sulle labbra. La festa è continuata in piazza con canti, musica e balli, illuminata dalla luce e dai colori dei fuochi pirotecnici. Arrivare a festeggiare ai giorni nostri 100 primavere è un bel traguardo e un dono raro. Giungano a nonna Elena i più cordiali e affettuosi auguri di buon compleanno da parte della nostra redazione. BancAperta - Anno V - Numero 5 - Giugno 2016 15