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ancAperta
Periodico di comunicazione della Banca del Cilento di Sassano e Vallo di
Diano e della Lucania
Anno V - numero 7 - Settembre 2016
http://www.bcccilentoelucaniasud.it
Banca del Cilento di Sassano e
Vallo di Diano e della Lucania
Filiale del mese:
Polla
7
Socio del mese:
Roberto Boffa
8
Azienda del mese:
la Sa.gest Srl
9
La BCC per lo sport:
la Gelbison
13
Il bilancio dell’espansione del nuovo istituto di credito cooperativo
I primi tre mesi della nuova
banca
Il punto del
Presidente
Francesco Castiello
L’integrazione tra le due BCC
è ormai realtà efficiente per i
territori
I. L’integrazione tra la Banca del Cilento e Lucania
Sud e la BCC di Sassano nell’unica, grande, BCC
risultata dalla fusione per integrazione della seconda
nella prima, è ormai realtà. Il processo di compenetrazione è per la gran parte compiuto. Il personale, in
pochi mesi soltanto, si è livellato sugli standard più alti
di efficienza, sviluppando un alto senso identitario di
appartenenza ad una unica, grande banca di credito cooperativo. I soci hanno via via assunto la progressiva
consapevolezza di appartenenza a una banca diversa
perché più forte come banca e più vitale come cooperativa. L’integrazione di due BCC meno grandi e meno
forti in una sola BCC più grande e più forte, giunge nel
momento più opportuno: quello della grande riforma
del credito cooperativo, che premia le unità più solide
della categoria e sanziona quelle più piccole e a più
alta rischiosità, la
segue a pag.
2
Il punto del
Direttore Generale
Ciro Solimeno
Bilancio dei primi mesi di operatività:
il Vallo di Diano e il Potentino sono
realtà attive e variegate
“Devo dire con grande sorpresa che non mi attendevo
una realtà imprenditoriale così attiva e variegata.” Cosi
il direttore generale della Banca del Cilento, di Sassano
e Vallo di Diano e della Lucania, dottor Ciro Solimeno, commenta i tre mesi di attività della nuova Bcc. Dal
primo luglio scorso, per effetto dell’incorporazione con
la BCC di Sassano, la banca ha competenza nell’area
valdianese e potentina. “Gran parte dell’economia imprenditoriale, manifatturiera e distributiva del sud della
provincia di Salerno passa per questo territorio” continua il dottor Solimeno. “E’ stata veramente una piacevole sorpresa e ho avuto modo di verificarla colloquiando
con molti grandi imprenditori. E’ evidente che la nuova
banca dovrà necessariamente adeguare l’offerta che è
già molto variegata e completa.
segue a pag. 3
L’attività economico-commerciale di
La prossima apertura della filiale di Atena
Lucana e il nuovo corso della banca
L’impatto visivo della filiale di Atena Lucana rappresenta il segno della nuova banca, una proiezione semantica
verso il percorso futuro nei territori della Campania, Basilicata e Calabria. I lavori sono quasi terminati, l’apertura è ormai prossima: Sala 2 sarà convertita in centro di consulenza e servizi, la sua operatività verrà trasferita
ad Atena Lucana, nell’area centrale dello Scalo, a ridosso di due aree artigianali. Il primo elemento distintivo
della nuova banca sta proprio nel fatto che si vogliono portare i servizi nei luoghi più prossimi agli insediamenti
produttivi. La logistica dei servizi per un’impresa è molto importante perché attiva processi di interazione non necessariamente solo di ordine strettamente bancario e finanziario, ma sono soprattutto di ordine consulenziale. Mai
come in questo periodo di “selezione naturale” delle imprese, dettata dalla crisi, lo sviluppo economico è crescita
collettiva di una molteplicità di attori sociali che concorrono a creare benessere. In questo frangente l’attività
consulenziale di un istituto bancario è di essenziale necessità. Trasferire una filiale in un luogo più prossimo ad
un’area artigianale o industriale, significa abbattere i tempi, creare comunità produttive nelle quali si aziona il
processo collettivo di sviluppo.
Altra caratteristica della filiale, simbolo del nuovo
della banca, è di ordine, si potrebbe dire, estetiLefante: “A tre mesi dall’’aggregazione corso
co-logistico. Una banca è un luogo nel quale la clieninteresse e fiducia nel Vallo di Diano oltre tela deve trovarsi a proprio agio anche nella fruizione
degli ambienti, una banca è un luogo nel quale si
scambiano servizi finanziari. Anche gli arredi devono
le aspettative”
essere consoni a questo tipo di attività.
La nuova filiale di Atena Lucana accoglie la clientela
Antonio Sica
creando i presupposti per mettere a proprio agio il
“Sono estremamente compiaciuta per l’accoglienza ricliente permettendo di offrire una serie di servizi in
servata da soci e clienti del Vallo di Diano alla neonata
piena tranquillità.
Banca del Cilento di Sassano e Vallo di Diano e della
Nel corso dell’espansione dell’istituto di credito coLucania. L’interesse e la fiducia
operativo in questi ultimi anni ci sono stati tre moriscontrate da parte di tutti hanmenti attraverso i quali si è notato questo nuovo trend
no addirittura superato le nostre
estetico: l’apertura della filiale di Tortora, che ha due
pur rosee aspettative”. Lo afsportelli bancomat, l’apertura della filiale di Lauria
con sportelli dove è possibile sedersi di fronte all’imferma l’avv. Rosa Lefante, vice
piegato che offre il servizio. La prossima filiale di Atepresidente vicaria dell’Istituto
na Lucana, infine, può essere un consolidamento di
di Credito nato dall’aggregaquesto trend di offerta: l’ambiente esterno ed interno
zione tra la
sono a misura del cliente.
segue
a
pag
.
3
Banca del
Il punto del Presidente Francesco Castiello
L’integrazione tra le due BCC è ormai realtà
efficiente per i territori
“La nostra banca ha affrontato la vicenda riformista adeguando prontamente il suo
assetto organizzativo alle nuove ed impegnative sfide che la riforma comporta”
segue dalla prima
cui autonomia è inversamente proporzionale al livello di rischio.
II. La nostra banca ha affrontato la vicenda riformista adeguando prontamente il suo assetto organizzativo alle nuove ed impegnative sfide che la riforma
comporta, intensificando lo sforzo di
qualificazione del personale e ristrutturando i propri uffici, sia al centro che in
periferia, con l’introduzione delle modificazioni e delle innovazioni più adeguate ed opportune ai fini del miglioramento
dell’efficienza complessiva. Il rafforzamento dell’organizzazione ha avuto luo-
go anche per il tramite dell’assunzione
di risorse qualificate, provenienti da altri
ambiti lavorativi, che hanno mostrato
una forte motivazione all’ingresso nella
Banca e piena gratificazione nel lavoro
alle sue dipendenze, impegnando convintamente le proprie energie per lo sviluppo del sodalizio cooperativo.
III. La grande riforma delle BCC si è polarizzata sugli aspetti bancari, mentre i
profili mutualistici sono rimasti nell’ombra. La riforma si occupa del Gruppo,
della Capogruppo, delle BCC affiliate.
Tace del tutto sul Movimento. Ma il Credito Cooperativo non è solo credito. E’
anche (e soprattutto) cooperazione e mutualità. L’identità cooperativa e la struttura
mutualistica delle BCC costituiscono il loro marchio
identitario. E’ ciò che le distingue dalle comuni banche.
L’affievolirsi di tali caratteri
può determinare il riassobimento delle BCC nell’indistinto delle comuni banche.
Se la riforma omette di curare
tali, pur vitali, interessi, a ciò
debbono provvedere le singole BCC,
custodendo e riaffermando i valori del
credito cooperativo. In tale prospettiva si
iscrive la recente istituzione della Fondazione “Grande Lucania”, nata come ente
strumentale con funzioni di assistenza,
di solidarietà, di diffusione della cultura,
in definitiva di presidio e valorizzazione delle finalità identitarie della nostra
BCC. La Fondazione “Grande Lucania”
contribuirà non poco alla riaffermazione
dei valori del credito cooperativo.
A fianco: il presidente Francesco Castiello nel corso di una manifestazione della Fondazione “Grande Lucania” a Vallo della Lucania.
Sopra: il nuovo territorio della BCC
Internazionalizzazione delle imprese
A Palinuro una convention dell’Ordine
dei Commercialisti
Cuba potrebbe rappresentare un canale commerciale privilegiato per le
imprese del territorio
Silvana Romano
Apertura di rapporti commerciali con Cuba, è questo
il tema della giornata di studio organizzata dall’Ordine
dei Commercialisti e Revisori Contabili di Vallo della
Lucania qualche settimana fa a Palinuro. “L’occasione
dell’apertura di Cuba, la fine del l’embargo con gli Stati
Uniti” afferma il presidente Giuseppe Condorelli “l’apertura di un libero mercato da qui a qualche anno, perché è
chiaro che bisogna andarci cauti in quanto rimane sempre un paese comunista, crea opportunità anche per l’Italia. Noi siamo infatti detentori di know how particolari,
brevetti industriali, capacità imprenditoriali, credo che la
giornata di oggi sia stata
premiante tanto per far capire ai commercialisti che
ci si può indirizzare come
nicchia di lavoro anche in
questo settore,
quindi finirla con questi
adempimenti
che sono tanti
e la contabilità e far cresce
una cultura di
impresa anche
per i nostri clienti imprenditori che in tanti
sono attrezzati o si possono attrezzare per presentarsi a mercati esterni, in questo caso particolare a Cuba.
A suo avviso le imprese del territorio sono attrezzate per affrontare l’internazionalizzaziono, in altri termini, c’è la capacità finanziaria
e imprenditoriale per farlo?
Proprio per questo al tavolo del convegno
2
c’erano dei partner particolari. C’era, ad esempio, il
presidente nazionale del Microcredito che è l’ente che
governa l’erogazione dei crediti alle piccole e medie
imprese. Non a caso c’era la Banca del Cilento, di Sassano e Vallo di Diano e della Lucania che è stata sempre
vicina alle imprese nei momenti di crisi, figuriamoci nei
momenti di ripresa. Ci sono dei rapporti tra il Ministero dello Sviluppo Economico, il Ministero degli Affari
Esteri e i ministri cubani per la riduzione del debito pubblico cubano. Oggi Cuba deve allo stato italiano qualcosa come 441 ml di euro, è stato fatto un accordo negli
ultimi tempi, con la visita di Renzi e del Ministro dello
Sviluppo Economico, per ridurre questo indebitamento
con l’Italia creando un fondo comune per finanziare, attraverso la SACE, la società del Ministero per il Commercio con l’Estero, per finanziare eventuali progetti innovativi e collaborazioni, anche culturali con lo stato Cubano.
Una domanda da consigliere di amministrazione della
Banca del Cilento, di Sassano e Vallo di Diano e della
Lucania che sta creando l’operatività di uno sportello
per l’internazionalizzazione. In che termini le due azioni
possono integrarsi?
I nostri ordini professionali operano nell’ambito della circoscrizione di tribunale. Noi operiamo all’interno della
circoscrizione del Tribunale di Vallo della Lucania; premesso che con la soppressione del Tribunale di Sala,
l’ordine dovrebbe operare nella nuova circoscrizione, si può creare un rapporto di collaborazione
con l’ordine di Sala Consilina. Fermo restando che
noi come banca siamo presenti su tutto il territorio
, quindi nel Cilento, nel Vallo di Diano e in Basilicata, se pensiamo che c’è un bacino di imprenditori
e di piccole e medie imprese, soprattutto nel Vallo
di Diano, che veramente possono attrezzarsi perché
hanno delle potenzialità per internazionalizzarsi si
può creare una forma di collaborazione anche con
loro per vedere di accompagnare dal punto di vista
consulenziale queste imprese
Momenti dell’apertura delle manifestazioni estive a Valsinni
BancAperta - Anno V - Numero 5 - Giugno 2016
Il punto del Direttore Generale Ciro Solimeno
Bilancio dei primi mesi di operatività della
nuova Banca
Il Vallo di Diano e le aree del Potentino sono realtà attive e variegate, profittevoli per il
nuovo istituto di credito cooperativo
continua dalla prima
quest’area è quindi molto più reattiva
rispetto al resto del territorio di competenza della banca?
Assolutamente sì, è così soprattutto dal
punto di vista manifatturiero e distributivo. I territori che servivamo erano quelli
del Cilento, caratterizzati da una vocazione agricola e turistica e dotato di un alto
indice di stagionalità, e della Lucania,
caratterizzato sì da un indotto manifatturiero, ma più che altro legato a operatori
medi di importanza notevole e ad una
polverizzazione di piccole attività artigianali. Nel territorio del Vallo di Diano
e del Potentino invece c’è un’imprenditoria media, che, avvantaggiata dall’Autostrada del Sole, ne rappresenta l’ossatura
economica. I più grandi operatori della
grande distribuzione, i grossisti, fanno
base e sede in questi territori, il settore
dell’auto, come è noto, da questo territo-
rio si sta espandendo verso Potenza. Tutte
queste iniziative e caratteristiche rendono
il territorio sicuramente importante.
Qual è il mercato finanziario locale e
come diventerà?
Nonostante ci sia un’offerta di natura finanziaria e bancaria già da tempo e nonostante la crisi che ha investito anche questo territorio, si può fare ancora molto,
ma questo richiede di mettere in campo
tutta la nostra organizzazione e la capacità di rispondere a quelle che sono le
domande che ci provengono dai vari ambiti, quello agricolo, quello distributivo,
quello manifatturiero. Il tutto da offrire,
però, in modo veloce e concreto, perché
l’imprenditore non segue i tempi della
burocrazia e come dico spesso, nella sua
indole l’azione precede il pensiero. Noi,
in verità, come Bcc media, abbiamo già
un’organizzazione adeguata e penso che
già diversi imprenditori si stiano rendendo conto della differente marcia che
abbiamo impresso
in questo nuovo
territorio.
Lei pensa che
questo territorio
abbia bisogno anche di nuovi prodotti?
Guardi, sinceramente non dobbiamo inventarci
niente. Il catalogo
che abbiamo, riesce a coprire le
esigenze di tutti gli imprenditori a trecentosessanta gradi; però è importante
coordinarlo bene, mettere davvero a
disposizione delle varie imprese ciò di
cui hanno bisogno, dimostrando, anche professionalmente, che quella è la
risposta giusta alle loro esigenze. Se
c’è qualcosa da fare necessariamente,
è lavorare sulla consulenza alle imprese, ai soci e ai clienti, perché ciò che
ho rilevato è che quì si andava un po’
avanti su quelle che erano le strette necessità finanziarie rappresentate dall’imprenditore. Facendo anche consulenza, si
possono mettere a disposizione possibilità maggiori e migliori.
Il Vallo di Diano può rappresentare,
quindi, un’area strategica per gli obiettivi della nuova banca?
Io dico sempre che l’intelligenza dei popoli va al di là delle barriere politiche:
qui c’è una barriera politica che indica il
confine tra la Campania e la Basilicata,
ma le persone, gli imprenditori, i popoli, sono molto più intergrati di quello che
appare. Non è un caso che i grossi distributori automobilistici, i concessionari di
Potenza, vengano dal Vallo di Diano. Le
case automobilistiche più importanti, al
fallimento di diversi operatori della Basilicata, hanno risposto chiedendo agli operatori del Vallo di Diano di estendere la
loro competenza a quei territori ed hanno
avuto ragione. Questo la dice lunga sulla
nostra scelta di andare verso quell’area, al
naturale sbocco della Basilicata, perché
anche questo territorio è figlio della cultura lucana e quindi la cultura e l’identità
di un popolo non conoscono confini.
Durante le fasi del processo di aggregazione si ipotizzava l’apertura di una
filiale a Potenza, oltre a quella di Atena
Lucania che ormai è prossima. A che
punto si è con questo progetto?
Noi anticiperemo delle ipotesi fatte nel
nostro Piano Industriale: avevamo previsto di arrivare a Potenza verso la metà
dell’anno prossimo, ma credo che anticiperemo i tempi, perché è una necessità
anche di natura economica, che ci viene
chiesta dal mercato: se è vero, infatti, che
molti imprenditori di questo territorio
stanno operando in Lucania, è vero pure
che questi imprenditori, se non troveranno la nostra offerta in Basilicata, dovranno rivolgersi altrove, e allora perché
soggiacere a tutto questo? Noi abbiamo le
potenzialità e le possibilità di aprire nella città di Potenza. Vedrete che in tempi
rapidi faremo una bella sorpresa ai nostri
clienti e ai nostri soci.
A fianco: la filiale Sala2 che diventa centro di servizi della nuova BCC
Sopra: la filiale Vallo 1 e sulla sfondo la Palazzina
della Direzione e degli Organi Collegiali
“A tre mesi dall’aggregazione interesse
e fiducia oltre le aspettative”
Ogni comprensibile incertezza iniziale in poco tempo ha ceduto il passo ad una perfetta
integrazione e coesione di tutto il personale
continua dalla prima
Cilento e della Lucania Sud e la BCC di
Sassano. “Sono trascorsi poco più di tre
mesi dalla fusione -evidenzia la Lefante- ed intanto posso affermare con grande
soddisfazione che il nuovo Istituto Bancario sta lavorando assiduamente affinché
vengano raggiunti tutti gli obiettivi che si
era prefissato nel progetto industriale di
fusione. Al centro dei “lavori in corso”
ci sono la definizione di un modello organizzativo più idoneo ad una governance
efficiente ed efficace, una riduzione dei
costi di struttura ed un elevato presidio
dei rischi. Ma anche una politica dei prodotti rispettosa
d e l l e
norme e
capace
di tener
conto del
necessario equilibrio tra
presidio
del mercato
e
redditività necessaria a garantire una sana
e prudente gestione, la redistribuzione
territoriale e una definizione delle linee di
sviluppo tali da garantire espansioni territoriali equilibrate”.
La vice presidente vicaria sottolinea che
la necessità di aggregazione, legata al fenomeno della globalizzazione, è una peculiarità dei tempi in cui viviamo e che la
fusione della BCC di Sassano con la BCC
del Cilento e Lucania Sud ha espresso
appieno questo concetto. “Per essere
Banca locale -conferma la Lefante- oggi
è necessario avere i mezzi per sostenere
l’economia locale e per aiutare il territorio a crescere. Oggi, la Banca locale deve
avere un concetto diverso di localismo,
servono poli aggreganti importanti, ben
patrimonializzati e ben strutturati. Il tutto
all’ interno di una coerente politica generale che valorizza lo spirito mutualistico
e la prevalente attività cooperativa attraverso una attenta politica verso i Soci ed
il territorio, tesa a consolidare il rapporto
con le famiglie e le aziende residenti nelle aree di competenza”.
Il processo di aggregazione ha rappresentato dunque una grande opportunità di
crescita e di rafforzamento. Di converso
la nascita di un nuovo Istituto di Credito
inevitabilmente presenta alcune difficoltà, che sono però state fin da subito governate con professionalità: innanzitutto
relative all’impatto strutturale-organizzativo, e poi a quello umano. “Sul piano
operativo -spiega la vice presidente- nel
Vallo di Diano ci sono stati alcuni “disagi
fisiologici” che oggi sono nettamente superati, dovuti all’ utilizzo di un diverso sistema informatico, quello della ex Cilento e Lucania Sud, che nelle ore successive
alla fusione ha rallentato alcune attività,
in particolare delle casse. L’impatto sul
personale ha determinato, inizialmente,
un po’ di disorientamento, insito ad ogni
processo di cambiamento e di mancanza
di familiarità rispetto alle nuove dinamiche. Ma ogni comprensibile incertezza
iniziale in poco tempo ha ceduto il passo
ad una perfetta integrazione e coesione
di tutto il personale. Oggi, a soli tre mesi
di distanza, grazie all’ impegno di tutto il
personale è possibile cogliere una ulteriore spinta propulsiva a quel radicamento che costituisce uno dei tratti distintivi
delle BCC”.
Certo c’è la consapevolezza di un percorso appena iniziato, e la cognizione preci-
BancAperta - Anno V - Numero 5 - Giugno 2016
sa che occorre lavorare ancora tanto per
presidiare nel modo migliore il territorio
e rendere facili le cose difficili. “Al di là
dei numeri -chiarisce la Lefante- noi diamo attenzione alle persone: specialmente in questo mondo di crisi, i clienti ed
i Soci si devono sentire assistiti e rassicurati. Non dimentichiamo che il primo
patrimonio di una BCC sono proprio i
Soci, e l’essere diventati una delle realtà
più importanti del Credito Cooperativo
del Mezzogiorno ci consentirà di essere
efficaci ed efficienti nel rispondere alle
richieste provenienti dal territorio. Che è
diventato vastissimo: 107 comuni, quattro province e tre regioni, ed una base
sociale costituita da 5.682 Soci, le cui
diverse origini ed esperienze si incontrano nei valori cooperativi sanciti nello
statuto della Banca. Soci e clienti del Vallo di Diano sono consapevoli che è nata
una Banca più grande, che non significa
più distante, ma solo più forte e meglio
dimensionata, e che sta già dando e che
darà in futuro nuove opportunità a tutti i
territori di competenza”.
La Vice Presidente Vicaria, Avvocato Rosa Lefante
3
Quale usura bancaria?
Franco Maldonato: confutato in radice
il superamento della soglia limite
“Nessuno sconto di pena: abbiamo chiesto il giudizio abbreviato perché
consapevoli dell’assoluta carenza di indizi di responsabilità”
E’ stata seguita la procedura del rito abbreviato in sede
di udienza preliminare sul presunto caso di usura bancaria che vede coinvolti alcuni funzionari ed impiegati
della ex Banca del Cilento: non v’è stata alcuna richiesta
di patteggiamento. Anzi, la richiesta di rito abbreviato
soggiace alla sicura infondatezza dell’accusa. A spiegare
in dettaglio la vicenda processuale è l’avvocato Franco
Maldonato, legale di parte dei funzionari della BCC. Il
procedimento prende l’avvio nel 2004, quando una società di costruzioni, la Karma Srl, a seguito di un tracollo
finanziario, denuncia l’istituto di credito cooperativo per
l’applicazione di tassi di interessi superiori alla soglia
consentita dalla legge. E’ da aggiungere che da parte della Procura non v’è stata nessuna consulenza tecnica di
ufficio, il tutto si è basato su una consulenza fornita dalla parte offesa, alla quale sono state opposte consulenze
della difesa. “Quanto alla configurazione del delitto di
usura bancaria” afferma l’avvocato Maldonato “è resi-
stito dalle stesse evidenze degli atti raccolti dal pubblico
ministero. Si badi, non dai risultati dell’attività defensionale che abbiamo svolto nell’interesse degli imputati,
ma dalle stesse risultanze degli atti raccolti dal pubblico
ministero.
Cosa è avvenuto in pratica?
È rimasto confutato in radice il sospetto che in qualche
frangente o scansione del rapporto di conto corrente o
di scoperto o di affidamento o di sconto effetti cambiari,
il tasso effettivo globale, il cosiddetto TEG, possa aver
superato il limite di soglia fissato nei decreti intermini-
steriali che, di trimestre in trimestre, si incaricano di fissarne il limite perché il saggio dell’interesse praticato, il
compenso dell’istituto bancario, possa ritenersi usurario.
Così noi abbiamo chiesto e ottenuto di essere ammessi
al giudizio abbreviato perché non abbiamo alcun interesse a buttare il can per l’aia, abbiamo anzi il contrario interesse di essere giudicati subito, trasformando l’udienza preliminare in una vera e propria udienza di merito.
Questo è il senso del giudizio abbreviato, non quello di
ottenere sconti di pena, come infondatamente, strumentalmente e calunniosamente, pure è stato affermato.
A leggere gli articoli apparsi sulla carta stampata di
queste scorse settimane, si arguisce che si sia confuso
il rito abbreviato con l’istituto del patteggiamento. E’
così?
È così. Alcune titolazioni, alcuni sottotitoli, ma segnata-
4
mente le evidenze delle locandine che sono state apposte
davanti alle edicole di tutti i paesi del Cilento, hanno infondatamente e, ripeto, calunniosamente, addebitato alla
nostra scelta processuale quella di ottenere uno sconto di
pena. Nessuno sconto di pena: abbiamo chiesto il giudizio abbreviato perché consapevoli dell’assoluta carenza
di qualsiasi sospetto, indizio di responsabilità a carico
dei funzionari e degli impiegati di banca ingiustamente
tratti a giudizio per questo sospetto di usura.
Se è così, si desume quantomeno un atteggiamento di
imperizia da parte di alcuni giornali a diffondere notizie lesive dell’immagine di un istituto bancario.
Qui sono in gioco due diversi e contrapposti interessi: da
una parte v’è l’interesse della collettività a conoscere alcune notizie, ad aver le informazioni che concernono le
modalità di un servizio pubblico o, come nel nostro caso,
di un servizio di pubblico interesse, dall’altra parte il di- responsabilità del proprio fallimento. Questo infondato
ritto alla riservatezza da parte degli imputati, che è un addebito appartiene ad un topos di carattere nazionale e
diritto anch’esso tutelato con una norma di generale. Debbo dire che proprio su questo, noi avevamo
rango primario, cioè una norma di carattere richiamato l’attenzione dell’ufficio di procura inducendo
costituzionale. Sotto questo profilo siamo gli imputati a rendere interrogatorio. Non è che la richienel pieno del dibattito nazionale, non è una sta di rinvio a giudizio sia stata depositata nell’assoluta
cosa che concerne solo questo processo o estraneità degli imputati rispetto al contributo partecisolo una questione del Cilento. È ovvio che pativo che avrebbero potuto conferire al processo. Noi
questi due contrapposti interessi, che vedo- abbiamo chiesto di essere interrogati, gli imputati sinno peraltro impegnato, sul fronte dell’in- golarmente hanno professato la loro innocenza, abbiamo
teresse della collettività a conoscere delle anche depositato delle consulenze. Ci attendevamo che
informazioni che concernono i fatti di pub- tutto questo finisse in una valutazione nella quale sablico interesse, anche il diritto di cronaca, rebbe potuta essere apprezzata l’eventuale strumentalità
che appartiene ai giornalisti, debbono poter della denuncia, l’eventuale tentativo di fare assurgere la
banca a capro espiatorio di una initrovare un contemperaziativa economica andata male. Tutto
mento e la Corte SupreAlcune titolazioni,
questo non è accaduto e fino a questo
ma di Cassazione questo
momento non sappiamo se e quancontemperamento lo ha
alcuni sottotitoli, ma
to possa avere inciso nella denuncia
fissato in un decalogo in
introduttiva un’eventuale intenziosegnatamente
le
evicui ha fissato alcuni principi. Debbo
nalità del genere o se e quanto, più
dire che i resoconti che i quotidiani,
denze delle locandine
semplicemente, possa esser trascorsa
quelli della carta stampata non meno
nel processo penale un comprensibile,
che quelli digitali han fatto di questa
che sono state apposte
ma non giustificabile evidentemente,
vicenda, sono sostanzialmente cordavanti alle edicole di
tentativo di additare un responsabile
retti; quello che è censurabile è la
attraverso una denuncia che dovrebbe
titolazione, o la sottotitolazione. In
tutti i paesi del Cilento,
riguardare applicazione di tassi usuquesto si è dato spazio, al solo fine
rai che se fossero stati effettivamenhanno infondatamente
abbastanza scoperto di solleticare la
te applicati, avrebbero trovato in un
pruriginosità, del pubblico dei lettori,
e calunniosamente,
software di cui l’istituto bancario si è
ad interpretazioni malevoli della viprovvidamente dotato.
cenda, come è queladdebitato alla nostra
Un software?
la che ha interessato
Sì. Si tratta di un’applicazione inforscelta processuale
l’opzione processuamatica che ha capacità di autocorrele, rito abbreviato
quella
di
ottenere
uno
zione, cioè se i limiti soglia fossero
anziché patteggiastati valicati, avrebbero incontrato nel
mento. In questo amsconto di pena.
sistema operativo un’opportunità di
bito, i lettori sono
immediata indicizzazione e correzioNessuno sconto di
stati obiettivamente
ne: ecco perché, alla fine, noi riteniatratti in inganno perpena:
abbiamo
chiesto
mo che, in disparte all’insussistenza
ché è stata lasciata
del fatto che riusciremo a dimostrare,
passare, attraverso le
il giudizio abbreviato
ripeto, attraverso la valorizzazione
indebite titolazioni o
perché
consapevoli
degli esiti dell’attività investigativa,
sottotitolazioni abbain disparte alla configurabilità del reastanza fraudolente,
dell’assoluta carenza
to contestato, per come si sono svolte
l’idea che gli impule cose qualora nella denegata, remota
tati avessero scelto il
di qualsiasi sospetto,
ipotesi, in cui potesse essersi configupatteggiamento, cioè
indizio
di
responsabilità
rato un fatto del genere, quello stesso
avessero concordato
avrebbe trovato una opportunio stessero per concordare una pena
a carico dei funzionari e fatto
tà di immediata correzione. Questa
col pubblico ministro, il che è palesecircostanza inconfutabile concorre a
degli impiegati di banmente contrario alla verità.
restituire agli imputati quella buona
La prossima udienza è stata fissata
ca ingiustamente tratti
fede che ha sempre improntato il loro
per il 21 ottobre. Se, alla fine del prooperato, non solo con riferimento ai
cesso, si riscontrerà l’infondatezza
a giudizio per questo
doveri nei confronti dell’istituto di
delle accuse, come sembra evidente
appartenenza, ma anche ai doveri di
sospetto
di
usura.
dalla sua tesi, tutto porterebbe a conlealtà e di correttezza nei confronti
siderare che un’impresa avrebbe indella clientela.
fondatamente addebitato ad un istituto bancario le cause del tracollo finanziario.
In alto: l’avvocato Franco Maldonato, legale di alcuni collaboratori
Non è la prima volta che un imprenditore che ha subi- della BCC
to dei rovesci di carattere economico e finanziario con- Nella prima colonna: in alto la sede della BCC, in baso il Tribunale di
nessi al cattivo andamento della propria iniziativa di Vallo della Lucania
intrapresa economica finisca per addebitare ad altri e
segnatamente al peso eccessivo del debito bancario, la
BancAperta - Anno V - Numero 5 - Giugno 2016
Quale usura bancaria?
Il presidente Francesco Castiello: il processo
non doveva proprio aver corso
Il prossimo 21 ottobre si farà rapida e definitiva chiarezza su questo colossale
equivoco e sulle pretese infondate da parte dell’accusa
Sarebbe stato meglio che l’indagine si fosse chiusa con
sentata dai dipendenti di banca chiamati a rispondere di
l’archiviazione. Questa la sintesi del commento del preresponsabilità inesistenti.
sidente della Banca del Cilento, di Sassano e Vallo di
Cosa doveva fare allora il Pubblico Ministero, visto
Diano e della Lucania, professore, avvocato Francesco
che si trovava di fronte a due perizie di parte?
Castiello, sulla vicenda che sarà discussa il prossimo 21
Avrebbe dovuto disporre una Consulenza Tecnica di
ottobre in rito abbreviato dinanzi al Tribunale di Vallo
Ufficio, una CTU, che avrebbe dovuto dirimere la condella Lucania. “Non mi meraviglio più tanto” afferma
troversia stabilendo la verità. Invece, il Pm si è eretto a
Castiello “perché in un periodo di acuta crisi economica
giudice e con un comportamento che credo sia violache, purtroppo, non accenna a risolversi definitivamentivo dell’art. 111 della Costituzione (il diritto al giusto
te e in presenza di un inevitabile, grave contraccolpo
processo) ha chiesto, d’emblée, il rinvio a giudizio, avsegnatamente nel settore edilizio, accade che un’impreviando un processo che si poteva, a mio avviso, evitare.
sa che vada male se la prenda con la banca, invocando
Io sono oltremodo certo che, all’evidenza delle ulteriori
l’usura come facile espediente per sotprove documentali, unite a quelle già
trarsi all’obbligazione restitutoria. E’
in possesso dello stesso PM, il giudiventato una sorta di leit motiv, purdice dell’udienza preliminare, che si
“Il Pm si eretto a giudice
troppo, dell’impresa in difficoltà che
trasformerà in giudizio abbreviato su
e con un comportamento
attacca la banca sul piano dell’usura
richiesta dei funzionari indebitamente
o dell’anatocismo, l’interesse sull’inincolpati, farà definitiva , rapida chiache credo sia violativo
teresse, per sottrarsi al debito bancarezza e giustizia su questo colossale
dell’art. 111 della Costirio. In tale contesto si inserisce questa
equivoco e sulle pretese infondate di
tuzione (il diritto al giusto
iniziativa, sicché siamo convinti che
cui ho parlato in precedenza.
l’udienza prossima farà chiarezza e
Presidente, proprio la richiesta del
processo) ha chiesto,
giustizia: risulta acclarato, dalle stesse
rito abbreviato sembra che abbia ged’emblée, il rinvio a
risultanze processuali del Pm, che non
nerato delle confusioni dal punto di
giudizio, avviando un
è stato superato assolutamente il tasso
visto giornalistico, almeno per quandi legge. Questo procedimento non
processo che si poteva, a to riguarda la titolazione di alcuni
avrebbe dovuto arrivare dove è arripezzi usciti sulla carta stampata,
mio avviso, evitare.”
vato se il Pm fosse stato più attento e
perché si è confuso il rito abbreviato
sereno nel giudicare.
con il patteggiamento, presumo e mi
Perché?
auguro che questo sia avvenuto per
Perchè vi erano due consulenze tecniche sulle quali ha
colpa e non per dolo, come dite voi giuristi, ma questo
dovuto eseguire il proprio esame: una era quella preha leso l’immagine della banca. Non le pare?
sentata dalla pretesa parte offesa, l’altra era quella preQuesta volta parlo con un pizzico di cognizione di causa
perché anch’io sono stato giornalista pubblicista per più
di trent’anni, quindi sono appartenuto alla famiglia del
giornalismo. Credo che un giornalista serio e prudente,
per un dovere deontologico, debba informarsi meglio,
prima di mettere in libertà affermazioni completamente
destituite di fondamento, che possano offendere profondamente valori costituzionalmente tutelati: l’onore,
la reputazione. Qui non c’è stata nessuna richiesta di
patteggiamento, nessuna ammissione di colpevolezza.
E’ avvenuto invece l’esatto contrario: è stato richiesto
il rito abbreviato in quanto le prove già acquisite non
abbisognano, per la loro diamantina evidenza, di verifica dibattimentale. In altre parole il processo, a bocce
ferme, è già pronto per concludersi con un pieno scagionamento delle parti. Per tali ragioni, si è chiesto il
rito abbreviato: affinché si decida subito. Tra l’altro dispiace constatare che in data 21 di settembre viene fuori un articolo a quattro-cinque colonne, molto vistoso,
anche nella titolazione, dicendo che si era elemosinato
uno sconto di pena, cioè l’esatto opposto di quanto è avvenuto. Nei giorni seguenti esce poi una microscopica
smentita. Se tu, giornalista, con la “g” maiuscola fai un
articolo dove, senza colpa, magari perché le fonti di informazione ti hanno tradito, metti in circolazione delle
notizie errate e offensive, hai il dovere deontologico di
fare la rettifica con pari evidenza: non puoi fare l’articolo offensivo con la gamba lunga e quello di rettifica,
dove ritratti, con la gamba corta. E’ un fare giornalistico
squilibrato, le gambe devono avere pari lunghezza.
Il dg Solimeno: non è stata nominata una
Consulenza Tecnica d’Ufficio
“Negli ultimi tempi nei confronti di questa banca c’è qualche soggetto che cerca,
in qualsiasi momento e in qualsiasi modo, di creare problemi e fastidi.”
Le imprese vanno in default e cercano di attribuire respon- utilizziamo a tappeto ormai da quindici anni, tanto è vero
sabilità alle banche, in questi ultimi anni il fenomeno non è che questa banca non è mai stata tirata in ballo per operainfrequente in un sistema economico lungamente deteriora- zioni di questo tipo.
to dalla crisi. Se la prossima udienza del 21 ottobre dovesse Vogliamo parlare del caso specifico che ha portato in giudare questo esito, come sembra evidente dal riscontro de- dizio la banca?
gli atti nella valutazione della difesa, sarebbe confermata La vicenda ben l’ha descritta l’avvocato Maldonato e anche
questa tendenza di ordine nazionale. “Devo dire che negli il nostro presidente, avvocato, professor Francesco Castielultimi tempi, l’atteggiamento della magistratura di merito lo. Voglio solo aggiungere una cosa: sono fatti che risalgosu questi casi è molto attento. Posso dire che, almeno da- no al 2006, 2007 fino al 2010, si basano, badate bene, su
gli esempi che abbiamo avuto modo di osservare in campo una perizia di parte, avverso la quale i colleghi che sono
nazionale, si possono contare sulle dita di una sola mano le stati tirati in ballo, hanno prodotto un’altra perizia di parte.
sentenze magistratura che hanno dato
Non so per quali motivi si è tenuto conragione alle imprese”. A parlare della
to solo dalla prima e non della seconIl nostro sistema informativicenda che vede coinvolti alcuni funda. Badate bene, l’attività del Pubblico
zionari e impiegati della ex Banca del
vo ci mette a disposizione
Ministero è stata portata avanti senza
Cilento, oggi Banca del Cilento, di Sasverificare i dati, né quelli di una parte,
un software “taglia tassi”:
sano e Vallo di Diano e della Lucania,
né quelli dell’altra parte, con una perizia
consistente nel valutare
è il direttore generale, dottor Ciro Solidell’ufficio, un CTU, per cui, in presenmeno.
le capitalizzazioni prima
za della procedura “taglia tassi” di cui
L’avvocato Maldonato ha parlato di
parlavamo prima, in presenza di queste
che vengano addebitate ai
un software di cui la banca si è dotata,
macroscopiche anomalie, su cosa ci si
clienti e verificare se effetun’applicazione informatica che opera
voglia appellare francamente mi risulta
tivamente, in qualche caso
un’autocorrezione del sistema nel caso
veramente difficile comprendere. Bene
in cui i tassi superino una certa soglia.
sporadico, per un errore,
ha fatto l’avvocato Maldonato a sceglieDi che si tratta?
re il rito abbreviato, perché veramente
possa essere stata superaSono anni che lo utilizziamo. Il nostro
non c’è nulla che si possa in qualche
ta la soglia di usura.
sistema informativo ci mette a disposimodo addebitare a questi colleghi.
zione un software “taglia tassi”: consiDa quanto emerso dalla stampa locale,
ste nel valutare le capitalizzazioni prima
in particolare dai titoli e dalle locandiche vengano rese pubbliche, prima che
ne che afferivano agli articoli pubblicati, è stata lesa l’imvengano addebitate ai clienti e verificare se effettivamente, magine della banca…..
in qualche caso sporadico, per un errore, possa essere stata Su questo il Consiglio di Amministrazione della nostra
superata la soglia di usura. È un sistema informatico che noi banca ha assunto una posizione netta e decisa: i titoli e le
BancAperta - Anno V - Numero 5 - Giugno 2016
locandine pubblicati dai giornali saranno adeguatamente
perseguiti in termini di legge con querele affidate allo stesso avvocato difensore. Al di là di questo, purtroppo negli
ultimi tempi nei confronti di questa banca, in particolare nel
territorio cilentano e valdianese, c’è qualche soggetto che
cerca, in qualsiasi momento e in qualsiasi modo, di creare problemi e fastidi. Posso dire in assoluta tranquillità che
questi soggetti stanno facendo un buco nell’acqua perché
noi abbiamo affrontato l’operazione di concentrazione con
la ex BCC di Sassano in assoluta tranquillità e dopo tre mesi
da quella iniziativa posso dire che stiamo lavorando benissimo e abbiamo ampie potenzialità di crescita.
A tre mesi dalla fusione qual è il bilancio?
L’integrazione, da un punto di vista operativo, è andata benissimo. Salvo i primi giorni nei quali si è dovuto provvedere allineamento di alcuni codici, non c’è stato segnalato
nessun problema concreto. L’integrazione creditizia fra
le due banche sta procedendo in un modo assolutamente
positivo. Sto facendo settimanalmente degli incontri con i
principali operatori di quel territorio, non c’è assolutamente
alcuna annotazione critica, ma c’è un grandissimo interesse
ad intraprendere relazioni con un altro soggetto bancario
nuovo, venuto fuori dalla fusione, che ha la forza, la capacità e la competenza per affrontare le sfide poste dal territorio.
Ecco, direttore, un antico proverbio persiano dice che
quando un saggio indica la luna, c’è sempre uno sciocco che guarda il dito. Quali sono le prospettive di crescita
della nuova BCC?
Non mi piace soffermarmi su ipotesi che in questo momento possono sembrare campate in aria. A fine anno renderemo noti i primi risultati, principalmente vi diremo quanti
clienti nuovi abbiamo acquisito.
5
Quale usura?
La lettera di Pasquale Cerullo, ex vice
direttore della BCC
I titoli di alcuni articoli dei giornali hanno attirato l’attenzione di molti lettori
che molto probabilmente si sono fermati solo a questi
Mi chiamo Pasquale Cerullo, oggi pensionato, ieri vice direttore generale della Banca
del Cilento , già dirigente del glorioso Banco di Napoli del benemerito prof.Ferdinando Ventriglia
Sono uno dei sei incriminati per usura presso detta banca su denunzia di una srl fallita. Il 21 ottobre il Tribunale di Vallo della
Lucania emetterà sentenza di condanna o di
assoluzione.
I mass media ne hanno parlato dando ampio spazio alla notizia.
Il taglio alto del titolo degli articoli ha attirato l’attenzione di molti lettori Non pochi
hanno fatto commenti non benevoli nei
6
confronti di detti indagati, molto probabilmente si sono fermati solo al titolo. Nessun
giornale, nessuno comunicato televisivo
hanno dato parola a questi “usurai”, comunque fino al 21 ottobre sono cittadini
innocenti.
Ecco perché mi rivolgo alla sua cortesia
per pregarla di pubblicare le seguenti mie
riflessioni sul caso, che hanno prodotto tra
gli indagati, pur sapendo che sono completamente estranei al fatto, sconforto, amarezza.
Lavorano in banca e sono in prima linea.
Sono in continuo contatto con decine persone al giorno.
Gli indagati, come detto, sono dipendenti
della Banca del Cilento, di Sassano e Vallo
di Diano e della Lucania con sede a Vallo della Lucania . E’ una Banca di Credito
Cooperativo. Le Banche di Credito Cooperativo (BCC) sono quelle che meglio sono
in grado, da un lato, di valutare più efficacemente il merito di credito individuale,
dall’altro di vincolare le scelte del prenditore dopo che il credito è stato concesso.
I tratti distintivi delle BCC sono proprio il
localismo e lo spirito cooperativo. La conoscenza diretta delle persone e il tradizionale
radicamento territoriale sono considerati tra
i più importanti strumenti competitivi delle
BancAperta - Anno V - Numero 5 - Giugno 2016
BCC rispetto alla propria clientela d’elezione.
Il personale delle BCC è poco mobile. I
dipendenti svolgono l’intera carriera lavorativa nella ristretta circoscrizione territoriale bancaria e accumulano una particolare
conoscenza degli operatori locali e delle
attività tipiche del luogo. I fidi concessi
sono sempre sottoposti al consiglio d’amministrazione, composto generalmente da
piccoli o medi imprenditori locali, che si
possono giovare nel proprio giudizio di una
estesa rete di conoscenze personali e di relazioni d’affari.
Il vivo costante impegno nel sociale ha
permeato la cultura aziendale della Banca
del Cilento presieduta prima dall’avvocato Franco Chirico e successivamente, in
misura maggiore, dall’avvocato Francesco
Castiello, animatore di tutte le Banche di
Credito Cooperativo, ex Casse Rurali ed
Artigiane del Cilento e non solo, accrescendo l’identificazione dei dipendenti nella
BCC nella maturata consapevolezza di prestare la propria attività collaborativa in una
istituzione che non è una comune impresa di intermediazione finanziaria operante
nell’indistinto della ordinaria attività bancaria, ma è anche un ente a “responsabilità sociale” che nel rispetto della Carta dei Valori
del Credito Cooperativo opera all’insegna
della mutualità e della solidarietà sociale.
Dice un proverbio “A gatta scippa pure
quanno l’accarizze.”
Il traditore o l’ingrato ti ripaga male anche
nel momento che fai loro del bene.
Il fatto di usura non sussiste a carico dei
suddetti dipendenti.Sia per quanto detto sopra sia:
a) Le condizioni economiche dei fidi sono
deliberate esclusivamente dal CdA
b) Le condizioni economiche sono immesse nel sistema elettronico da un apposito
ufficio
c) I dipendenti citati non hanno nessun potere e-o chiave d’accesso per variare le condizioni economiche
d) Tutte le operazioni di calcolo sono gestite dal Centro Contabile SBA di Cuneo.
Questa non è una partecipata della BCC.
e) La SBA (Servizi Bancari Associati) per
contratto deve denunziare al CdA eventuali
tassi usurari.
f) La Banca d’Italia durante le numerose
visite ispettive nel decennio non ha mai rilevato tassi usurari
g) La relazione peritale di uno studio commerciale di Avellino non ha tenuto conto
della normativa ben precisa nel calcolo dei
tassi usurari stabilita da Banca d’Italia.
h) I tassi dei mutui ipotecari sono diversi
dai tassi applicati ai conti correnti ipotecari.
Il prossimo 21 ottobre il gip dott.ssa Valeria Campanile del Tribunale di Vallo della
Lucania,con rito abbreviato, giudicherà gli
imputati.
Filiale del mese: Polla
Un punto di riferimento per l’impresa del
territorio
Necessario puntare sul ruolo consulenziale con la clientela: nel Vallo di Diano
esiste un’imprenditoria molto reattiva e pronta
“La fusione è diventata operativa oltre le più rosee aspettative” queste le dichiarazioni del preposto della filiale di
Polla, Giulio Granozio. Una delle filiali storiche della ex
BCC di Sassano, la filiale rappresenta un perno centrale
della strategia della nuova Banca del Cilento, di Sassano
e Vallo di Diano e della Lucania. “I bilanci uniti insieme” continua Granozio “il bilancio morale innanzitutto, quindi l’ampliamento della base sociale dal punto di
vista patrimoniale e l’espansione della banca stessa, sia
dimensionale sia in valore patrimoniale, dà sicuramente
una maggior sicurezza sia ai soci che ai clienti stessi.”
Come è andata nella
concretezza di tutti i
giorni questa operazione di fusione?
Chiaramente stiamo
riallineando
semplicemente quella
che è l’operatività
quotidiana in cui le
filiali e i dipendenti
della vecchia BCC
di Sassano si stanno
riadagiando alle normali procedure. È
pacifico che il lavoro
bancario è lo stesso
in qualsiasi banca; i
lavori e le metodologie, bene o
male sono le stesse. Ce la stiamo mettendo tutta
anche sul fronte della velocità di reazione rispetto
alle richieste che la clientela ci sta facendo; stiamo
cercando di essere più rapidi possibili. Credo che
la mia presenza qui a Polla in qualità di operatore
della ex Banca del Cilento, così come la presenza
di altri colleghi che si sono allontanati dalle loro
aree di competenza, serva per tranquillizzare la
clientela sull’importanza che si vuole dare e sulla
metodologia di lavoro. Credo che serva anche a
tranquillizzare tutti sull’andamentale futuro che
noi vogliamo mettere come imprinting in questa
nuova banca.
Quali sono, a suo avviso le potenzialità di
quest’area?
Quello che in economia si chiama perimetro di riferimento è sicuramente differente da quello che
noi abbiamo visto e valutato finora perché parliamo di un’economia industrializzata, parliamo
di imprenditori che sono abituati ad aver contatti
leggermente differenti rispetto a quelli che noi conoscevamo, nel senso che la loro conoscenza del
territorio e le potenzialità economiche sono più vaste. La
prima impressione che ho avuto è quella di una clientela
molto attenta ai costi, una clientela che sa quello che vuole perché ho idea che l’offerta bancaria sia molto ampia.
Abbiamo delle consorelle vicine, nel territorio ci sono anche delle altre banche, quindi quando parliamo di prodotti
vi è una buona conoscenza e quando parliamo di servizi
e di costi, la clientela mi sembra molto
attenta a questo. La
differenza, in questo
contesto socio-economico, può essere
data dalla rapidità
e dalla capacità di
analizzare i rischi e
le potenzialità del
cliente che ti trovi di
fronte.
Quindi come diceva
il direttore generale
Solimeno, rapidità
e consulenza, queste le due chiavi di
sviluppo per questo
territorio?
C’era una pubblicità, un po’ di tempo fa, che diceva “la
mia banca è differente”, questa differenza viviamola in
questo senso: così come si va dal commercialista per
avere una consulenza, vediamo di avere una consulenza
giusta anche in banca. In questo senso stiamo riallineando l’operatività per fare in modo che l’approccio consulenziale parta dallo sportello, cioè l’operatore unico di
sportello deve essere in grado di offrire prodotti e servizi,
assicurazioni, raccolta, raccolta gestita, riuscire a capire le
esigenze del cliente, veicolarle attraverso quelli che sono
gli operatori specifici per il prodotto che si sta richiedendo
A suo avviso vi è la necessità di nuovi prodotti per questo
territorio?
Bene o male i prodotti bancari sono gli stessi, più che altro
vi è la necessità di un pacchetto di servizi nel senso che
io non posso più andare dall’imprenditore e offrirgli l’affidamento, il conto corrente, ma quando mi trovo di fronte a delle aziende che hanno
cinquanta, cento dipendenti,
posso offrire un pacchetto di
servizi che può andar bene:
oltre alle necessità dirette
aziendali, posso anche fare
in modo che l’imprenditore
faccia percepire ai suoi dipendenti un’idea di famiglia
legata ad un pacchetto che lui
stesso può offrire; perché no,
l’assicurazione sulle auto, i
costi legati ai conti correnti,
i servizi legati alle carte di
credito, i finanziamenti bcc
credito al consumo che noi
offriamo. Tutto questo può
essere veicolato attraverso
l’imprenditore, che in questo
modo diventa nostro partner.
BancAperta - Anno V - Numero 5 - Giugno 2016
Noi parliamo di soci, quindi la compagine sociale
serve anche a creare rete, una rete di interconnessione, una rete che crea vantaggi per i soci e questi non
posso far altro che suggerire di entrare a far parte di
questa famiglia.
Lei parlava di realtà commerciale di impresa quasi
industriale, come riuscire a compendiare l’offerta
delle altre banche di livello anche nazionale?
Per assurdo credo che noi non dovremmo essere
preoccupati da questo, perché anche l’offerta del credito stessa è stata livellata verso il basso da parte
delle Bcc. Alcune banche
a carattere nazionale, ritenendo poco redditizi determinati territori, li hanno abbandonati, dunque
non ritenendo redditizie
alcune operazioni, non ne
fanno più. Noi, invece, lo
facciamo da sempre: facciamo credito al pensionato come facciamo credito
attenzionato nei confronti
di un cliente che abbia bisogno di una carta revolving e adesso non stiamo
facendo altro che ampliare una gamma di servizi
per una clientela che non
ci era sconosciuta, era soltanto fuori dal nostro territorio di competenza.
Qual è la maggiore richiesta che ha avuto da quando è su questo territorio?
Le richieste fondamentali di cui mi sono occupato
sono state i finanziamenti, l’apporto di fondi terzi
nelle aziende, con garanzie MCC: noi ci occupiamo
di ottenere garanzie da Medio Credito Centrale, le
garanzie per tutelare il credito sia nostro, da un punto di vista patrimoniale, sia per fare in modo che i
clienti possano avere accesso al credito in modo più
semplice.
Parliamo di imprese medie e grandi?
Assolutamente no. Partiamo dalla ditta individuale.
Mi è capitato un finanziamento di ventimila euro per
finanziare degli investimenti per una attività, mi sono
capitate richieste per start-up, questo è un campo un
po’ più macchinoso. La conoscenza di questi strumenti è comune a tutte le banche, ma bisogna provare a fare la differenza e l’approccio consulenziale
può farlo.
Centro pagina: il personale della filiale di Polla, da sx verso
dx: Antonio Aumenta, vicepreposto, Giulio Granozio, preposto,
Gaetano Ricciardone e Fiorenzo Trezza, addetti di sportello, Felicia Priante, addetta crediti.
Sopra e sotto: Esterno ed interno della filiale
Prima colonna: Giulio Granozio, preposto della filiale di Polla
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Socio del mese: Roberto Boffa
Un giovane imprenditore nel settore
della distribuzione stampati
“La fusione l’abbiamo attesa, ora stiamo toccando con mano le prospettive
di questa nuova banca”
Trent’anni d’impegno nel settore della distribuzione
stampa, la Sadis Srl rappresenta ormai un punto di riferimento nel Vallo di Diano e nella provincia di Potenza
nell’assicurare il diritto all’informazione e alla conoscenza. L’azienda, nell’area industriale di Polla, conta un organico di venticinque addetti, tra uffici e settore logisticodistributivo e nasce come impresa di distribuzione nelle
edicole del Vallo di Diano. “Grazie ad un cospicuo finanziamento della ex BCC di Sassano, ci siamo sviluppati in
Basilicata e principalmente nella provincia di Potenza” afferma Roberto Boffa, titolare della Sadis. E’ stato, quindi,
il sistema di credito
cooperativo ad aiutare quei giovani
pionieri che, anni
fa, capirono che
nel settore della distribuzione poteva
trovarsi una sorta di
riscatto lavorativo
e, sicuramente, un
modello di impresa
che potesse assicurare lavoro per
molti altri giovani
del territorio. Erano un po’ gli anni
d’oro della distribuzione, quotidiani
e settimanali organizzavano vere e proprie campagna di
fidelizzazione verso i propri lettori, era gli anni nei quali
gli inserti arricchivano i contenuti, ma soprattutto gli anni
nei quali la rete non era molto sviluppata, quindi uno dei
pochi modi per informarsi ed essere aggiornati sui fatti
era proprio la lettura della carta stampata. Nel corso dei decenni il settore si
trasforma; internet e i social network
hanno modificato sensibilmente il
mondo dell’informazione, ma, in contemporanea, la carta stampata rimane
ancora un canale privilegiato per l’approfondimento delle notizie. “Un po’
la crisi, un po’ internet, diciamo che il
nostro settore risente maggiormente
un po’ più degli altri della crisi” continua Boffa “ ma noi cerchiamo di tenere botta e di andare avanti”.
Come ha vissuto la concentrazione
della BCC di Sassano con la Banca
del Cilento?
L’abbiamo attesa, le prospettive ci hanno affascinato e
quindi adesso stiamo toccando con mano quelle che sono
le nuove prospettive di questa banca che è diventata una
delle banche più importanti del sud, sia per grandezza, sia
per numero di filiali. Adesso speriamo che con questa banca si possano sviluppare altri progetti insieme
Sono più di tre mesi che questa nuova realtà bancaria è
operativa? Come è andato questo periodo per voi operatori economici del Vallo di Diano?
All’inizio ci sono stati piccoli problemi, legati al cambiamento dei sistemi opativi. Devo dire però che i ragazzi si
sono subito allineati, tolto quel periodo iniziale, ora l’operatività è al cento per cento.
Lei è un giovane imprenditore valdianese, a suo avviso
di cosa hanno bisogno i suoi colleghi operatori economici di quest’area?
In generale penso che, già da oggi, ci sia bisogno ovviamente di flessibilità da parte dell’istituto di credito perché
il periodo economico è quello che è, soprattutto si sente
la richiesta di aiutare l’impresa a trecentosessanta gradi:
dalla concessione di credito a quelle che sono esigenze
più operative, quindi filiali aperte anche di sabato, cosa
che già vien fatta. C’è bisogno di maggiore operatività di
filiale piuttosto che operatività di sportello, ma su questo
punto specifico, credo che non ci possiamo lamentare.
Un’azienda, in un ambito sociale, significa anche opportunità di crescita per le comunità locali, significa
anche impiego di collaboratori che vivono nella stessa
realtà socio-economica dell’impresa. Di quante unità si
compone la sua azienda?
Noi in azienda siamo venticinque persone suddivise tra un
ciclo produttivo fatto di 24 ore: c’è chi fa orario di ufficio
e lavoro impiegatizio durante la giornata e chi fa l’orario
notturno. Quest’ultimo è il caso dei nostri trasportatori,
abbiamo un’area di competenza che va dal Vallo di Diano
all’intera provincia di Potenza.
Le BCC sono banche differenti in quanto i soci ne rappresentano l’ossatura sociale e, se si vuole, ne rappresentano anche la storia; in fondo si potrebbe dire che
la storia di una banca di credito cooperativo è un po’
la sommatoria della storia dei suoi soci. Lei da quanto
tempo fa parte di questa grande famiglia delle BCC?
Sono socio dal 2007. Sono entrato a far parte
della BCC di Sassano dall’anno nel quale, ripeto, attraverso un finanziamento abbiamo avuto
l’opportunità di ingrandirci e svilupparci come
impresa di distribuzione stampati anche nell’area
della Basilicata. Da quel periodo abbiamo avuto
la possibilità di svilupparci come impresa su un
territorio più vasto rispetto a quello di appartenenza.
Prima colonna: Roberto Boffa, titolare della Sadis Srl
Sopra: l’area di competenza per la distribuzione stampa
dell’impresa.
A fianco: interno dell’azienda nell’area industriale di Polla
CartaBcc Tasca
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BancAperta - Anno V - Numero 5 - Giugno 2016
Impresa del mese: Sa.gest Srl
Un’azienda di alta innovazione nel settore
degli impianti tecnologici
Punto di riferimento nel mercato delle soluzioni energetiche e nell’innovazione
tecnologica degli isolanti termici
“La SA.GEST è una società che opera nel settore degli
impianti tecnologici e nel campo delle energie rinnovabili; svolge attività di progettazione e gestione dei
sistemi di protezione catodica applicata alle strutture
metalliche. Si propone come punto di riferimento nel
mercato delle soluzioni energetiche, occupandosi di
energie rinnovabili nei settori del Solare Fotovoltaico
e Solare Termico: è un’azienda orientata all’innovazione tecnologica che produce e distribuisce materiali isolanti termici
e impianti di
climatizzazione.” Questa la presentazione
di una delle
maggiori
imprese di
alta tecnologia e innovazione
nell’area del
Vallo di Diano. “Spiegare
concretamente
il
nostro
operato
è
abbastanza
complesso” afferma
Carlo Grieco, che nel
corso di una quindicina di anni ha creato una realtà
produttiva con commesse nazionali ed internazionali. “Noi ci interessiamo di impiantistica e ingegneria
elettrostrumentale, protezione catodica” continua l’ad
della Sagest “sarebbe a dire che operiamo con prodotti
di alta qualità per evitare la corrosione di tubazioni di
qualsiasi metallo interrato”. Le commesse arrivano da
tutta Italia, da Bologna a Mazara del Vallo, nel settore
dell’energia con Eni, Snam, Italgas, Enel Sole; l’organico conta un centinaio di addetti, il fatturato si aggira sui
5ml di euro, come si evidenza da un articolo apparso a
fine febbraio scorso su “Affari&Finanza”, il settimanale economico de “La Repubblica”. “Le imprese per cui
prestiamo
i
nostri
servizi”
continua
l’ad Grieco “sono
aziende di
energia, e
tutte quelle che riguardano
il settore
della distribuzione
di gas, del
petrolchimico.
Il nostro
raggio di
azione si
svolge sul
piano nazionale ed
internazionale”
Le banche di credito cooperativo rappresentano un
po’ l’ossatura dello sviluppo, nel Vallo di Diano per
molto tempo il credito cooperativo ha coinciso con la
BCC di Sassano, che poi si è integrata nella Banca del
Cilento e Lucania Sud. Quando è divenuto socio della
ex BCC di Sassano?
Le dico solo una cosa: il nostro conto corrente è tra i primi cento conti della BCC di Sassano. Abbiamo creduto
nel sistema del credito cooperativo sin dall’inizio
Concentrazione, come la vede
Sicuramente è un’opportunità di crescita non solo per il
territorio, ma anche per un discorso di concorrenza sul
territorio affinchè ci sia sviluppo e chiaramente più si
diventa grandi, più ci sono opportunità di supporto alle
imprese locali
Tre mesi di operatività, come va a suo avviso?
Mah, innovazione tecnologica, innovazione del portale,
servizi più concentrati, sicuramente anche più tecnici
Come è il rapporto con i preposti e con le dirigenze
della BCC?
Sicuramente la caratteristica umana mette in risalto
le qualità locali della banca, ma sicuramente non è da
meno la professionalità.
Le BCC si distinguono dalle altre banche perché hanno una valenza sociale e mutualistica per cui il loro
operato tende a creare condizioni di sviluppo non solo
per le imprese, ma anche per i territori e le comunità sociali. Come giudica l’operatività di questa nuova
banca in questa direzione?
A parte la fote presenza delle BCC nel Vallo di Diano,
dove vi sono anche altri istituti, sicuramente in questo
periodo si mette in risalto la BCC di Sassano con le nuove compagini con cui si è associata. Ritengo che è molto
forte la loro presenza ed è molto sentita dal territorio e
dall’imprenditoria locale.
A fianco: nella prima colonna, l’imprenditore Carlo Grieco con i figli
Giuseppe e Alessia
A centro pagina: la Reggia di Caserta illuminata con i LED della So.gest
Nella pagina: alcuni cantieri
BancAperta - Anno V - Numero 5 - Giugno 2016
9
Fondazione “Grande Lucania”
Osservatorio sulle filiere turistiche: si
conclude l’indagine sul campo
Romanelli: il prossimo passo è l’analisi dei dati e delle informazioni raccolte
per interventi ed azioni strategiche
Si è conclusa l’indagine conoscitiva sul campo dell’Osservatorio Economico su Turismo di Filiera Agroalimentare Territoriale, un progetto promosso dalla Fondazione
Grande Lucania e svolto dall’Università degli Studi di
Salerno. “L’indagine è rivolta ai turisti che trascorrono un
periodo di vacanza nel nostro Cilento e agli operatori della filiera agroalimentare” afferma il vicepresidente della
Fondazione, ingegnere Luca Romanelli. Questa iniziativa rappresenta la prima azione della nuova Fondazione,
nata dalle costole della Banca del Cilento, di Sassano e
Vallo di Diano e della Lucania con lo scopo di promuovere lo sviluppo sociale ed economico sul territorio di
competenza dell’istituto di credito. “Sono stati raccolti
all’incirca mille questionari” continua il vicepresedente
della Fondazione “assumendo informazioni e notizie utili ad osservare il comportamento dei turisti riguardo alla
vacanza e al consumo di prodotti tipici locali.” Il progetto
di ricerca, guidato dal professor Roberto Parente, dicente
Primo Osservatorio Economico su Turismo e Filiera Agroalimentare Territoriale
Azione promossa dalla Fondazione “Grande Lucania”
Coordinamento: Università degli studi di Salerno
Obiettivi:
creare innovazione sociale attraverso le filiere turistiche ed enogastronomiche
Azioni sul territorio:
- 1000 questionari redatti per comprendere le tipologie di turismo
- 300 questionari alle imprese del settore turistico ed agroalimentare
Entro fine anno i risultati della ricerca.
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di Economia e Gestione delle Imprese presso la Facoltà di
Economia dell’Università di Salerno e titolare dei corsi di
laurea magistrale in Creazione e gestione dell’impresa innovativa e Management dell’Innovazione, mira in primis
a creare una banca dati delle attività economiche turistiche
e dell’indotto per poi tracciare azioni di sviluppo in rete,
ricollocando un’offerta integrata sul piano socio-economico e imprenditoriale. “Si sono effettuate, inoltre, oltre
trenta interviste” continua il vicepresidente Romanelli “ad
operatori del settore turistico e della filiera agroalimentare
del nostro territorio: alberghi, ristoranti, distributori, commercianti, aziende agricole, produttori locali, enti e associazioni del settore. Il prossimo passo è l’analisi dei dati e
delle informazioni raccolte, da parte del gruppo di lavoro
coordinato dall’Università di Salerno, al fine di redigere
un rapporto conclusivo, fornendo spunti di intervento e
di azione strategica per la valorizzazione, lo sviluppo e la
promozione del turismo e delle produzioni agroalimentari locali. Lo studio raccoglierà informazioni sul rapporto
tra turismo e settore agroalimentare nel nostro territorio,
evidenziandone le potenzialità di sviluppo e un possibile
piano d’azione strategico”. Entro fine anno, sarà presentato il risultato della ricerca con un rapporto sui possibili
scenari futuri; all’evento conclusivo saranno coinvolti gli
operatori e i rappresentanti delle istituzioni al fine di fare
innovazione sociale.
Momenti della convention di presentazione dell’Osservatorio economico su turismo di filiera agroalimentare territoriale il 9 luglio scorso
a Vallo della Lucania.
BancAperta - Anno V - Numero 5 - Giugno 2016
Vallo di Diano
“RiCrea Sassano”: recuperato un antico
lavatoio di grande pregio artistico
L’azione nasce dalla collaborazione della BCC con il Comune di Sassano
e con l’Associazione Culturale Gruppo Architetti Vallo di Diano
Antonio Sica
A breve distanza dall’aggregazione, divenuta operativa nel mese di luglio, la neonata Banca del Cilento,
di Sassano e del Vallo di Diano e della Lucania è subito protagonista nel Vallo di Diano di iniziative sociali e culturali di grande spessore. Come il progetto
“RiCrea Sassano”, che ha consentito il recupero di
un antico lavatoio attraverso una settimana di impegnativo lavoro e grazie alle tante sinergie messe in
campo dalla rete che ha visto insieme il Comune di
Sassano, l’Associazione Culturale Gruppo Architetti
Vallo di Diano (GAV), e proprio la Banca del Cilento, di Sassano e del Vallo di Diano e della Lucania
che ha cofinanziato l’iniziativa. Il progetto RiCrea
Sassano ha visto l’adesione dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Salerno, che ha riconosciuto
ai partecipanti 15 crediti formativi, e delle imprese e
degli artigiani locali che hanno collaborato alla realizzazione dell’opera, fornendo un supporto strumentale e logistico. Parte importante di RiCrea Sassano
è stato il laboratorio di auto-costruzione, svoltosi a
Sassano nella settimana tra il 25 settembre e l’1 ottobre, e che è stata l’occasione per indagare le dinamiche del progetto, coniugando attività di ricerca e didattica partecipata, per conoscere meglio il contesto
di questa parte dell’Italia interna e rurale. Le diverse
modalità di generare, condividere e diffondere la cultura del progetto hanno concorso a porre nel centro
di Sassano i presupposti per alimentare una nuova
energia rigeneratrice. Alla fase conclusiva dell’iniziativa e all’inaugurazione dell’opera hanno preso
parte tra gli altri il sindaco di Sassano e presidente
del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed
Alburni Tommaso Pellegrino, il Vicesindaco Antonio
D’Amato, il presidente del GAV Maurizio Cocilova, la
Vice Presidente vicaria della Banca del Cilento, di
Sassano e del Vallo di Diano e della Lucania Rosa Lefante e l’Architetto Teresa Rotella, in rappresentanza
dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Salerno. “Quando si lavora bene insieme -ha dichiarato
la Vice Presidente vicaria dell’Istituto di Credito con
sede a Vallo della Lucania Rosa Lefante- i risultati si
vedono come nel caso del Progetto RiCrea Sassano.
Il nostro Istituto di Credito è fiero di aver contribuito
alla realizzazione di questa lodevole iniziativa, che
ha visto scendere in campo una rete virtuosa di attori diversi, capace di lavorare per il bene comune. Tra l’altro -ha
concluso la Lefante- la riqualificazione
dei centri storici è uno dei punti cardine
della Legge sui Piccoli Comuni di recente approvata alla Camera, e possiamo
quindi dire di essere dei precursori in
questo territorio della nuova normativa”
Foto della pagina: alcuni momenti della manifestazione del recupero di un lavatoio pubblico di
grande pregio artistico a Sassano.
Reliquie di Padre Pio nella Chiesa del Cuore
Immacolato di Maria di Varco Notar Ercole
Per il terzo anno consecutivo si celebra l’evento tanto atteso da parte della comunità
religiosa di Sassano
Anche quest’anno sono tornate nel Vallo di Diano
le Reliquie di San Pio da Pietrelcina, evento molto
atteso dalla comunità religiosa di Sassano e che si
è ripetuto per il terzo anno consecutivo. Le Reliquie
sono rimaste presso la chiesa del Cuore Immacolato
di Maria di Varco Notar Ercole dal 20 al 23 settembre, giorno nel quale la Chiesa Cattolica celebra
la memoria di San Pio. L’iniziativa è stata voluta
dall’Associazione “Cuore Immacolato di Maria”
e dal “Comitato Feste San Pio”, presieduti da Pasquale Quagliano, componente del Consiglio di Amministrazione della Banca del Cilento, di Sassano e
del Vallo di Diano e della Lucania. L’evento è stato
organizzato in sinergia con il parroco della frazione
di Varco don Carmine Tropiano ed in collaborazione
con il parroco di Silla don Bernardino Abbadessa,
ed è rientrato nelle celebrazioni per la “Festa di San
Pio da Pietrelcina”, svoltesi a Varco Notar Ercole
di Sassano il 22 ed il 23 settembre. Le Reliquie sono
arrivate martedì 20 settembre, nel pomeriggio, presso la Chiesa di Silla di Sassano, accompagnate da
Frate Marciano
Guarino, Guardiano del Convento dei Frati
Minori Cappuccini di Pietrelcina. Poi il corteo
dei fedeli le ha
accompagnate
in processione
da Silla a Varco
Notar
Ercole,
presso la Chiesa
Cuore Immacolato di Maria.
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Da socio a socio: notizie dal CdA
Progetto aree interne: la BCC aderisce al
partenariato
Il Consiglio di Amministrazione delibera l’interesse all’adesione al partenariato
per il sostegno alle aree interne e disagiate
Il CdA della Banca del Cilento, di Sassano e Vallo di Diano
e della Lucania delibera l’interesse e la piena disponibilità ad
aderire al partenariato locale per la costituzione dell’Area Progetto Cilento Interno, una strategia di sviluppo integrato che
deriva dalla deliberazione della Giunta Regionale della Campania sulla scia di una grande progettualità nazionale contro
lo spopolamento delle zone interne dell’Appennino. L’area
individuata dal progetto per il Cilento comprende un territorio
di ventinove comuni interni. Il progetto prevede lo sviluppo
di quattro assi fondamentali: Istruzione, Mobilità, Salute e
Sviluppo locale. L’adesione al partenariato si inquadra in una
strategia più ampia perseguita dall’istituto di credito cooperativo che si è sempre battuto per recuperare le aree interne del
territorio dal progressivo abbandono, migliorandone i servizi
e assicurando, compatibilmente al proprio ruolo di sviluppo
sociale ed economico, la crescita locale. Il CdA dà mandato
al presidente, Francesco Castiello, di sottoscrivere l’adesione
al partenariato.
A breve l’inzio dei lavori per la nuova sede
della BCC a Vallo della Lucania
Interventi di manutenzione ordinaria e di allocazione di nuovi servizi per le filiali di
Acciaroli e Valsinni
Tempi brevi per l’inizio del lavori della nuova
sede della Banca del Cilento, di Sassano e Vallo
di Diano e della Lucania in via Badolato a Vallo
della Lucania. Nell’ultimo CdA della banca si è
proceduto all’assegnazione dell’appalto dei lavori
per il rifacimento della struttura e per dare alla
nuova banca una sede più consona con il ruolo
socio-economico che ormai ha raggiunto nel territori della Campania, della Basilicata e della Calabria. Inoltre, sempre nell’ultima sessione del
CdA, si è proceduto all’assegnazione dei lavori
di manutenzione e di diversa distribuzione degli
spazi interni della filiale di Acciaroli. Altri lavori di manutenzione, di rifacimento dell’intonaco
e della sistemazione di una infiltrazione di acqua
sono stati deliberati per la filiale di Valsinni.
Prestito di fine esercizio: nuovo aiuto alle
imprese
Parte anche quest’anno il servizio di finanziamento alle imprese per le prestazioni
economiche di fine anno
Una linea di finanziamento dedicata, attraverso un mutuo chirografario a breve termine, per le imprese dei ter-
ritori di competenza della Banca del Cilento, di Sassano
e Vallo di Diano e della Lucania. E’ partito anche per
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BancAperta - Anno V - Numero 5 - Giugno 2016
quest’anno il prestito di fine esercizio al fine di soddisfare le esigenze di liquidità manifestate dalle imprese
nell’attuale contesto economico. La linea di finanziamento dedicata è rivolta alle PMI ed ha per finalità il
pagamento delle scadenze di fine esercizio (tredicesime
mensilità, imposte, ecc…) e pagamenti diversi legati al
ciclo operativo dell’azienda. L’importo massimo erogabile è fissato in 150mila euro attraverso un mutuo chirografario a breve termine, il rimborso, a tasso agevolato e
differente per i soci della BCC, è stabilito in dodici rate
mensili. Il termine ultimo per accedere al finanziamento
è il 12 dicembre 2016. L’erogazione del finanziamento
dovrà avvenire necessariamente su conto corrente dedicato e senza estinzione delle esposizioni già in essere.
La BCC per lo sport
La squadra che rappresenta un territorio:
azione di marketing per la Gelbison
Anche per questo nuovo anno la Banca del Cilento, di Sassano e del Vallo
di Diano sponsorizza il team del comprensorio
Nel vasto panorama del calcio dilettantistico ed in
particolar modo nel massimo campionato nazionale di serie D, il ruolo del volontariato ha da
sempre assunto una particolare quanto vitale importanza, tant’é che il successo di una società
sportiva, ancorché dilettantistica, spesso poggia
non solo sulla quantità di risorse finanziarie, ma
soprattutto sulla disponibilità e qualità delle risorse umane. Negli ultimi anni, abbiamo assistito
a società sportive anche ricche che hanno fallito i
loro obiettivi, mentre altre, che hanno potuto fare
leva su un gruppo di persone motivato, coeso e
in grado di coordinarsi, hanno raggiunto obiettivi
insperati. L’Associazione Sportiva Gelbison Val-
lo, fin dalla fondazione, ha avuto come denominatore comune la capacità di far gruppo, l’unione
di intenti, l’entusiasmo dei tanti presidenti, dirigenti, soci fondatori e sostenitori, che sopperendo
alle diverse difficoltà, hanno comunque garantito
al territorio di essere validamente rappresentato
dalla storica casacca rossoblu. Quest’anno, grazie al lavoro di una Società giovane e al consueto
impegno di tanti volontari, il calcio a Vallo della
Lucania realizzerà nuovamente, un’opera sociale
e sportiva di alto profilo, mirando ad ampliarla
sempre più, coinvolgendo l’intera comunità cilentana in un vasto programma fatto di attività
sportiva, formazione dei giovani del territorio e
di cultura del fair-play. La Gelbison è anche tutto questo, un movimento fatto di tante persone
appassionate, che lontano dai riflettori si adoperano al servizio di uno sport che ha ancora
un grande valore sociale. E’ grazie alle società
come la nostra che si alimenta ancora quel senso di appartenenza al territorio e alle comunità,
prerogativa fondamentale per garantire al calcio un futuro sano e longevo. Ad maiora semper
A.S.D. Gelbison 1956.
Area comunicazione Gelbison Vallo
Gelbison - Campus:
sono aperte le iscrizioni
per le giovani promesse
del calcio cilentano
“I buoni semi hanno bisogno di terreno fertile” questo lo slogan attraverso il quale la società sportiva di
Vallo della Lucania lancia la campagna volta alla creazione di un vivaio giovanile che possa coltivare i
nuovi prossimi campioni. Sono aperte le iscrizioni al Gelbison-Campus,
la scuola calcio che si rivolge all’intero comprensorio cilentano. Due i
settori ai quali possono iscriversi i
piccoli campioni cilentani: il settore
scolastico, per gli atleti più piccoli,
fino ai 12 anni, nel quale si avrà la
preparazione tecnico-atletica, a seconda dell’età, per i primi calci, i
piccoli amici, i pulcini, e i campionati esordienti. Ad una fascia di età
leggermente più alta, dai 13 ai 17
anni, si rivolge il settore giovanile
che accompagna i ragazzi verso i
campionati provinciali, regionali e
nazionali. Entrambi i settori sono
già scesi in campo per il match di
debutto ai primi di ottobre. “Il salto
di qualità per una società sportiva, si
raggiunge anche attraverso l’accreditamento del proprio settore giovanile e scuola calcio” si legge sul sito
ufficiale della Gelbison (http://www.
gelbisonvallo.it). “Anche per questa
ragione, prosegue l’incessante attività dei tecnici e della rete di collaboratori impegnati nella scoperta di
nuovi talenti e nella valorizzazione
del vivaio della Gelbison, offrendo
ai tanti ragazzi del Cilento, a seconda delle diverse fasce di età, occasioni di integrazione e di crescita sia
sotto il profilo sportivo che umano,
oltre che una sana competizione,
partecipando ai vari campionati regionali. L’organigramma completo
settore giovanile e scuola calcio per
la stagione 2016/17 vede Saverio di
Sevo in qualità di dirigente responsabile, Antonio Ruggiero in qualità
di direttore tecnico, Aniello Ametrano, Franco del Verme, Giovanni
Bianco, Mario De Cesare e Michele
Tortoreti in qualità di allenatori, Antonio Franciullo quale preparatore
portieri, Giovanni Bianco e Francesco Pezzuti quali preparatori in attività motoria e coordinativa.
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“Paolo De Matteis, opera omnia” la monografia
sul grande pittore cilentano
Nel volume del professor Achille Della Ragione viene riportato il busto bronzeo che
la nostra BCC ha donato alla comunità di Piano Vetrale
“Oggi il De Matteis occupa un posto di
primo piano nel panorama delle arti figurative partenopee di fine secolo XVII
ed ha superato in bellezza il giudizio
poco lusinghiero ch ebbe nei suoi riguardi la Lorenzetti, la quale, nello stilare il catalogo della mostra su tre secoli
di pittura napoletana nel 1938, lo definì
stanco ripetitore dei modi del Giordano ed emulo impari del Solimena. Gli
studi più recenti, tra cui l’inventario dei
beni redatto dopo la sua morte, reperito dal Labrot, e molti altri documenti che ci illustrano la sua attività negli
anni Novanta, collocano la sua figura
in maniera originale ed indipendente a
confronto dei due “campioni” della cultura figurativa napoletana tra Seicento
e Settecento; anzi, riguardo ai suoi rapporti col Solimena, gli studiosi riconoscono unanimemente che il De Matteis
con grande anticipo avviò un discorso
di classicizzazione dell’esperienza barocca.” Così Achille Della Ragione
descrive l’importanza di Paolo De Matteis nel panorama artistico tra Seicento e Settecento nel volume “Paolo De
Matteis – Opera completa” (edizioni
Napoli Arte – 2015). Oltre a tracciare
un giusto profilo artistico del grande
pittore, il massimo esperto di pittura
del Seicento napoletano correda la sua
opera monografica con oltre trecento illustrazioni. “Nell’importante monografia di Achille Della Ragione, dedicata a
Paolo De Matteis” afferma il presidente
della Banca del
Cilento, di Sassano e Vallo di
Diano e della
Lucania, “figura
la statua bronzea
del grande pittore
cilentano (pag. 103
– Tav. 116), scolpita da un giovane
talento, anch’esso cilentano, Emanuele
Stifano e finanziata dalla nostra Banca,
che abbellisce la piazza antistante l’edificio scolastico di Piano Vetrale, nel co-
mune di Orria”.
La monografia su
De Matteis assume un’importanza rilevante in
quanto colloca la
sua opera, tanto
quella religiosa,
quanto
quella
allegorico-mitologica,
nella
prospettiva
di
una
transizione cromatica e
stilistica tra il
Seicento e il Settecento. Sarebbe proprio il tratto e le
cromature dell’opera mitologica, meno
inficiata dalle committenze, a definire
la grandezza dell’artista. La Banca del
Cilento, di Sassano e Vallo di Diano e
della Lucania, proprio su impluso del
presidente Castiello, ha acquistato uno
dei maggiori capolavori del filone mito-
logico del grande artista. “Nella stessa
monografia” afferma ancora il presidente Castiello “viene riportato anche
il grande quadro del Maestro
cilentano “La sfida tra Apollo
e il Satiro Pan”, di proprietà
della nostra Banca, esposto
nel Palazzo di Città del Comune di Vallo della Lucania”.
Da sinistra in seno orario: “La sfida
tra Apollo e Pan”, tela di Paolo De
Matteis, oggi di proprietà della Banca
del Cilento, di Sassano e Vallo di Diano e della Lucania, visibile presso il
Palzzo di Città di Vallo della Lucania.
Il frontispizio del volume di Achille
Della Ragione “Paolo De Matteis Opera omnia”
Il busto bronzeo di Paolo De Matteis
nella piazza di Piano Vetrale.
A fianco:“San Toribio viene ordinato
vescovo”, e “Madonna con bambino”
altre due opere di De Matteis, un olio
su tela e una pittura su vetro, esposte
presso il Palazzo di Città di Vallo della Lucania, appartenenti ad una collezione privata.
“Sapri anni 60” un mare di turisti invade
il lungomare della Città della Spigolatrice
Ogni anno si conferma il tutto esaurito ad una manifestazione di grande
appeal per l’estate cilentana
Silvana Romano
Oltre trentamila presenze, un mare di turisti, nostalgici e
giovani che, come seguendo un rituale irrinunciabile, non
si sono fatti sfuggire uno degli appuntamenti canori e di
spettacolo più notevoli del sud della Provincia di Salerno.
Sapri anni ’60, che quest’estate ha aperto il suo sipario sul
mare dal 20 al 24 agosto, da quasi un decennio rappresenta il momento più alto per i nostalgici degli anni del
“rinnovamento”; gli anni del taglio netto col passato, della
contestazione giovanile, della lotta per l’emancipazione
femminile, dell’affermazione dei media, ma anche della
rivoluzione musicale, prima con la beat generation, poi
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con la musica pop. Sapri anni ‘60 non è soltanto un momento commemorativo di ciò che quei mitici anni hanno
rappresentato per un’intera generazione, quella che ha
gettato le basi per una società nuova, bensì un’occasione
per alimentare un circuito turistico di enorme ritorno economico per la città: “ E’ un appuntamento seguitissimo,
che registra prenotazioni da ogni parte d’Italia” conferma
il consigliere Franco Di Donato. “Ogni anno” continua Di
Donato “si registra il tutto esaurito già ad un mese dall’inizio della manifestazione: la mole degli afflussi di turisti e
fans dei gruppi e dei cantanti presenti, non dimentichiamo
la presenza anche negli scorsi anni di cantanti del calibro
di Albano, Massimo Ranieri, Peppino Di Capri, Renzo
Arbore, Nino D’Angelo, creano un ritorno economico sulla città di grande interesse. Pensiamo
al tutto esaurito nelle strutture alberghiere ed
extralberghiere, ai ristoranti, alle pizzerie piene,
al movimento che si crea sul nostro splendido
lungomare” . Una grande manifestazione canora
che, già a conclusione di ogni edizione, vede il
comitato organizzatore rimettersi al lavoro per la
prossima stagione, una collaborazione intensa e
sempre maggiore delle strutture ricettive e ricreative che, sulla scia di un successo che promana
dalla passione degli organizzatori, ha creato un
momento non solo culturale, ma di grande impatto economico. “Come di consueto, già da alcuni
anni” afferma il presidente della Banca del Cilen-
to, di Sassano e Vallo di Diano e della Lucania, Francesco Castiello “la nostra banca non ha fatto mancare il suo
contributo a questo evento che io definirei rivoluzionario
alla stregua degli anni ai quali s’ispira. Come ho già avuto modo di ribadire molte volte, in altri contesti, tutto ciò
che contribuisce alla crescita culturale, ancor meglio se
si accompagni ad un coinvolgimento sociale ed economico, non può lasciare indifferente la nostra banca che,
per i suoi fini di sviluppo localistico e mutualistico, ha il
dovere di accompagnare il territorio verso prospettive di
crescita”.
Momenti delle serate dell’edizione 2016 della manifestazione “Sapri
Anni ‘60” sul Lungomare di Sapri
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Valsinni
“Ecologia è vita”: il gruppo scout lucano per
sensibilizzare alla difesa dell’ambiente
Necessario un lavoro continuo e attivo per raggiungere la popolazione e i
giovani che vanno indirizzati ed educati alla difesa e tutela della natura
Piera Chierico
“L’ecologia è vita!” Questo lo slogan del M.a.s.c.i Comunità Valsinni1. A metà settembre scorso, nei locali
della sala convegni “Ninì Truncellito” l’associazione
gruppo scout valsinnese ha organizzato e presieduto
un importante convegno dal tema ecologia e senso
civico. Tante le personalità intervenute, assente per
ragioni di salute, l’ospite d’onore, don Maurizio Patriciello, parroco di Caivano, impegnato attivamente in una strenua battaglia nella “terra dei fuochi” in
difesa del territorio e dell’ambiente, il quale non ha
mancato, però, di far sentire comunque la sua voce
con un messaggio e un saluto riportato da Vincenzo
Clemente, segretario regionale di Basilicata del Masci. Tanta la partecipazione di pubblico per un tema
forte che coinvolge non solo realtà lontane ma anche
la nostra piccola comunità locale. Bisogna lavorare
attivamente con campagne di sensibilizzazione per
raggiungere la popolazione tutta e in modo particolare i giovani che vanno indirizzati ed educati alla
difesa e tutela dell’ambiente. La comunità Masci
Valsinni, da sempre impegnata in difesa del territorio, organizza periodicamente incontri e giornate
ecologiche per la raccolta dei rifiuti. “I luoghi che
abbiamo ereditato dai nostri padri” dichiarano i relatori “dobbiamo trasmetterli alle generazioni future.
I figli di oggi saranno genitori di domani e hanno il
dovere di lasciare a loro volta ai propri figli un ambiente sano e pulito”. Ha aperto i lavori della tavola
rotonda Vincenzo Clemente con la proiezione di un
video forte, ma significativo al tempo stesso con immagini del territorio com’era e come è stato ridotto
dall’incuria e dalla maleducazione della gente. Scene
campione di una realtà ben più ampia, volte a scatenare una reazione e costruire una comune coscienza
civile. Dunque il microfono è passato nelle mani del
sindaco della cittadina Gaetano Celano, che dopo i
saluti di rito, ha spiegato i lavori svolti a Valsinni nel
corso degli ultimi anni, dove già da anni si pratica la
raccolta differenziata porta a porta. Un ulteriore risparmio con conseguente rispetto per la natura è dato
dall’installazione dei pannelli solari su alcuni edifici
pubblici della cittadina. Il sindaco ha illustrato anche
i futuri progetti in tema ambientale. Dunque sono
intervenuti Espedito Moliterni, medico, direttore del
dipartimento di prevenzione della salute umana Asl
Matera, che ha parlato di “ambiente e salute, inquinamento e rischi collegati”, frate Gianni Mastromarino,
coordinatore nazionale dell’ufficio Giustizia, Pace e
Integrità del creato dei frati minori, che ha spiegato
le caratteristiche del suo lavoro e cantato alcune canzoni tutte con tema ambientale, alcune indirizzate ai
giovani ma al tempo stesso agli adulti con un monito
“nel mare non si vive solo, ma si gioca anche” e infine
è intervenuta Stella Bonavita, insegnante, componente Legambiente Basilicata, la quale ha illustrato “le
scelte ecologiche nella vita di ogni giorno”. Significativa la proiezioni di alcune immagini. Ha moderato i lavori Luigi Cioffi, segretario nazionale MASCI.
Coinvolgente il canto degli alunni della classe 2^
media di Colobraro “la natura da salvare”, diretti dal
prof. Giuseppe Tufaro. Nel corso del convegno sono
stati premiati i vincitori del concorso estemporaneo di
pittura “il paese che vorrei”, organizzato dall’associazione femminile “Donne in Cammino” presieduta da
Antinesca Petrigliano.
Cento anni per Nonna Elena: la comunità
di Valsinni in festa
Classe 1916, Maria Elena Castronuovo ha attraversato con tenacia il secolo
delle due Guerre Mondiali e della Ricostruzione
Piera Chierico
I primi 100 anni di nonna Elena! Valsinni in festa
per Maria Elena Castronuovo che sabato scorso in
piazza, circondata dall’affetto dei suoi familiari e
dall’abbraccio dell’intera comunità, ha spento 100
candeline. “Donna forte, autorevole e autoritaria,
ma allo stesso tempo madre dolce e amorevole” dichiarano i figli, ci racconta con grande lucidità unita
a tanta commozione la sua vita presente e passata,
un velo di malinconia negli occhi ma con fiducia
e speranza nel futuro. Classe 1916, in un secolo di
vita ne ha vissute tante di vicende ed è testimone
vivente non solo della storia di Valsinni ma anche
della storia del nostro Paese. “Ai giorni felici, si
sono alternati giorni di sconforto” ci spiega la figlia
Lina “mia madre ha cresciuto da sola i suoi quattro figli con sacrificio e tenacia, lavorando nei campi tutto il
giorno per darci la possibilità di studiare e vivere una
vita migliore”. Giovane sposa e madre, nonna Elena si
trova a dover fare i conti con la dura realtà della guerra.
Il marito rientra dal fronte solo dopo molti anni, “scalzo,
denutrito e vestito da donna”. La moglie vende i
pochi beni di proprietà, unica risorsa per la famiglia,
per vestire il marito, dichiarano commossi i figli,
per ridonare dignità a un uomo che aveva vissuto
le atrocità dei campi di battaglia. Insieme per poco
tempo, la vita li divide nuovamente. Il marito, valigie alla mano, parte per la Germania e salvo sporadiche visite, rientrerà in famiglia solo dopo 21 anni.
E’ necessario dunque rimboccarsi le maniche e andare avanti. “In quei lunghi anni non si è mai arresa”
dichiara il figlio Gianni “ci ha fatto da padre e da
madre. Mia madre oggi ha 100 anni e più la guardo
e più diventa bella”. L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Gaetano Celano, ha voluto
omaggiare la sua più longeva cittadina con una festa
in piazza, donando la torta, fiori, una targa e l’atto di
nascita in pergamena. “E’ un piacere e un onore per noi”
ha dichiarato il sindaco “festeggiare i primi 100 anni di
nonna Elena, con l’augurio che la sua vita e la sua esperienza possano essere da esempio per tanti giovani”.
Prima della festa civile si è tenuta una festa religiosa
nella cappella del Carmine con la celebrazione di una
messa solenne presieduta da don Giuseppe Labanca.
Presenti la famiglia, autorità civili, politiche e militari.
Il parroco ha donato a nonna Elena una pergamena con
gli auguri del Santo Padre. Tanta la commozione. La
nonna di Valsinni ha salutato e ringraziato con un lungo
abbraccio tutti i presenti. Occhi lucidi e un sorriso sulle
labbra. La festa è continuata in piazza con canti, musica e balli, illuminata dalla luce e dai colori dei fuochi
pirotecnici. Arrivare a festeggiare ai giorni nostri 100
primavere è un bel traguardo e un dono raro. Giungano
a nonna Elena i più cordiali e affettuosi auguri di buon
compleanno da parte della nostra redazione.
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