Eurallumina, intesa vicina
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Eurallumina, intesa vicina
6 CRONACA REGIONALE www.unionesarda.it - martedì 9 ottobre 2012 L’UNIONE SARDA ROSSOMORI Industria. Rusal, Governo, Regione e Provincia: possibile riavvio nel 2015 Carbosulcis. Il rilancio «Avanti con l’Agenzia regionale delle Entrate» Il partito dei Rossomori si è congratulato con il comitato Fiocco Verde per il successo ottenuto con la raccolta delle firme per la proposta di legge popolare per l’istituzione dell’Agenzia delle Entrate della Sardegna: «Ci felicitiamo con il presidente del Comitato Franciscu Sedda per il risultato anche dopo la verifica delle firme da parte del Consiglio regionale della Sardegna, e della convocazione dei promotori in audizione alla commissione Bilancio - è scritto nel comunicato - cogliamo anche l’occasione per ringraziare nell’occasione i propri militanti per l’impegno personale e organizzativo messo a disposizione del comitato Fiocco Verde». Dal giovane segretario dei Rossomori Salvatore Melis arriva anche una convinzione: «Questo è stato il primo passo verso l’autogoverno, ora auspichiamo che il Consiglio regionale nei tempi più brevi possibili e con il rispetto della volontà popolare acceleri i tempi per l’approvazione della legge stessa. Ora, e sempre di più, sovranità è indipendenza». Cgil, Cisl e Uil: dov’è il piano Entro fine ottobre l’incontro decisivo al Ministero per la miniera? Eurallumina, intesa vicina La data non è stata ancora fissata, ma entro la fine del mese si saprà se Eurallumina potrà avere un futuro. Forse il 26 ottobre, al ministero dello Sviluppo economico, dovrebbe essere sottoscritto il memorandum tra Rusal, Governo, Regione, Provincia e Comune di Portoscuso per il rilancio della fabbrica attraverso la costituzione di una società new. co (pubblico-privata di carattere temporaneo) essenziale per la realizzazione dell’impianto di cogenerazione e necessario per abbattere i costi dell’energia così da rendere l’azienda competitiva. LE CONDIZIONI. La società russa Rusal sta esaminando la bozza del memorandum per autorizzare la firma. Le condizioni sono due: l’azienda chiede il dissequestro del bacino dei fanghi rossi con l’impegno di seguire tutte le prescrizioni impartite dal giudice; che Rusal concluda la trattativa in corso con la Guinea per una concessione mineraria di bauxite. Su entrambi i fronti i russi sarebbero ottimisti. IL VERTICE. È il senso dell’incontro tra Regione, Provincia del Sulcis e sindacati che si è tenuto ieri in viale Trento per fare il punto sulla vertenza Eurallumina. Vertenza che sembra indirizzata verso un esito positivo, con prospettive incoraggianti per i 400 operai (tutti in cassa integrazione esclusa una quarantina che lavora a rotazione) e i 250 dell’indotto. L’ASSESSORE. «Una volta firmato l’accordo», ha detto l’assessore all’Industria, Alessandra Zedda, «la Giunta proporrà al Consiglio il disegno di legge sulla costituzione della nuova società e la conseguente partecipazione della Sfirs. Come stabilito nell’ultimo vertice al ministero dello Sviluppo Guerra alla vecchia guardia Presentato il comitato per Matteo Renzi: «Scegliamo la novità» Chi si aspettava l’affondo, all’insegna della rottamazione, è rimasto deluso. La prima uscita ufficiale del comitato cagliaritano a sostegno di Matteo Renzi, per le primarie del centrosinistra, è all’insegna del fair play e delle proposte. Ieri il comitato ha posto le basi per una campagna elettorale «corretta ma anche determinata a raggiungere il rinnovamento» all’interno del Pd. «Vogliamo il cambiamento», ha sottolineato Emanuele Armeni, consigliere provinciale, «siamo per una rottamazione gentile, che affianchi le nuove generazioni a chi ha esperienza politica». A sostegno di Renzi anche il consigliere regionale Chicco Porcu. CAMBIAMENTO. La parola d’ordine è rinnovamento. Attraverso «i numerosi comitati che possono contribuire a portare nuove idee. È sufficiente aderire iscrivendosi al sito matteorenzi.it», ha spiegato Giuseppe Frau, vicepresidente provinciale del Pd, sicuro che «tutti debbano essere protagonisti del cambio di passo. Rottamare non è riferito alle persone ma a un vecchio modo di fare politica». Ma il confronto non si basa solo sul pensionaChicco Porcu mento della vecchia classe politica: «Proponiamo una nostra idea di Italia», ha detto Moreno Pisano, «su questa idea abbiamo l’ambizione di vincere le primarie e poi governare il Paese». Più caustico Chicco Porcu: «Se Renzi vince, anche le liste dei candidati rispecchieranno la sua idea politica. Parlare di rottamazione non è negativo: in ogni Paese occidentale una classe politica che perde si ritira e lascia il posto al rinnovamento che nel caso di Renzi è accompagnato anche da un programma». SOLI CONTRO TUTTI. Sebbene le primarie siano una consultazione senza nemici dichiarati, il rischio di superare il limite, che conduce a una lotta senza esclusione di colpi, è concreto: «Stanno avvelenando i pozzi», ha detto Armeni, «certe dichiarazioni dei big del partito lo confermano. Non abbiamo paura di essere soli e nemmeno di perdere». Matteo Sau <DATE>bR5OyWiPjlwjJnot249HOQ==|||tfl4JpvdQww=|||7fx/Sd/Q0RU=|||6piFX/1m3HoMXAPbcnyb8w==|||HxsX/4R7ZsvUuld+1g85Zz7CCqz+cl7M</DATE> I SINDACATI Enne e Crò: «Speriamo che sia il rush finale» Gli impianti Eurallumina a Portovesme economico, la centrale sarà realizzata a capitale misto». LE CIFRE. La partita è onerosa. Per riavviare gli stabilimenti di Portovesme, saranno necessari 110 milioni di euro che riceveranno un’incentivazione massima del 15 per cento in linea con le regole dell’Unione europea. Tra i punti dell’intesa, che la Regione ha già inviato ai vertici di Rusal (che dovrà dire se è disposta ad andare avanti o no) ci sono la costituzione della new. co, formata da Sfirs (40 per cento) e RusalEurallumina (60 per cento), tempi e forme delle opere da realizzare per l’adeguamento impiantistico. In particolare, gli interventi sul mulino di macinazione per le nuove lavorazioni di bauxite della Guinea e la realizzazione della caldaia a vapore che, dall’ordinazione dei macchinari all’entrata in servizio, richiederà 36 mesi. I SINDACATI. Cgil, Cisl e Uil han- no chiesto che venga previsto un confronto, il giorno stesso della firma del protocollo, al ministero del Lavoro per modificare la cassa integrazione da “in deroga”, che scade il 31 dicembre 2012, a “straordinaria”, in previsione della ripresa dell’attività, per reinserire gradualmente tutti gli operai una volta che sarà riavviato l’impianto, al più tardi nel 2015. Inoltre, sul bacino dove stoccare i residui delle lavorazioni ci sarebbe un sostanziale via libera di Consorzio industriale e Comune di Portoscuso. LA PROVINCIA. Tore Cherchi, presidente del Sulcis, osserva: «Gli impegni dei soggetti pubblici italiani sono concreti e precisi, occorre che anche l’azienda assuma impegni vincolanti per poter dire che la decisione di riavvio degli impianti sarà presa con la sottoscrizione del protocollo». Lorenzo Piras Moderata soddisfazione dei sindacati al termine dell’incontro di ieri sulla vertenza Eurallumina. Fabio Enne, segretario generale della Cisl nel Sulcis, ammette: «Siamo al rush finale», dice: «Rusal sembra aver superato la fase più difficile. Dall’incontro con la Regione sono arrivate conferme di scenari che potrebbero essere positivi». Mario Crò, rappresentante territoriale e regionale dei chimici della Uil aggiunge: «Rispetto a qualche tempo fa sembra che la situazione si sia sbloccata. È stato stabilito che nella formazione ci sarà la Sfirs e che ci sarà un prestito che andrà restituito nei primi otto anni di azione degli impianti. In sostanza, non dovrebbe esserci il rischio che l’Ue possa obiettare qualcosa. Ora speriamo che questo percorso venga messo nero su bianco in un contratto». (lo. pi.) È arrivata la proroga di un anno per la privatizzazione della miniera, ma i sindacati continuano ad essere perplessi sul futuro della Carbosulcis. «Prima dell’incontro abbiamo chiesto alla Regione di poter finalmente vedere il progetto», ha detto Francesco Garau, segretario della Filctem Cgil, «ma ancora non è stato possibile. Per ora, incluso l’ultimo incontro che abbiamo avuto a Cagliari con l’assessore Zedda, ci sono stati comunicati solo dati parziali mentre noi vorremmo conoscere nel dettaglio il progetto e il piano industriale sul futuro della miniera, così com’è prassi per qualsiasi altra azienda». IL PROGETTO. I minatori chiedono maggiore chiarezza sul progetto, da cui dipende il rilancio del carbone. «Non facciamo trascorrere invano questa nuova proroga», avverte Nino D’Orso, segretario della Femca Cisl, «ci hanno parlato del progetto in diverse occasioni, ma ancora non abbiamo carta che canta. A questo punto la Regione deve fare di tutto per far riconoscere al Governo la l’importanza strategica del carbone e della miniera». Nell’ultimo incontro ufficiale, venerdì scorso, la Regione ha voluto rassicurare le organizzazioni sindacali e i rappresentanti dei lavoratori. LE INCERTEZZE. «Io però non condivido tutto questo ottimismo, anzi», ha commentato Mario Crò, segretario Uilcem. «Nonostante le ripetute richieste, non conosciamo il progetto e il piano industriale nei dettagli. Ad esempio, esistono diverse tecniche per la cattura e lo stoccaggio dell’anidride carbonica, ma non sappiamo quali si vogliano utilizzare a Nuraxi Figus». Perplessità in parte condivise anche dai delegati sindacali. «Nonostante sia di fondamentale importanza per il nostro futuro, ancora non conosciamo il piano industriale», sottolinea Antonello Casu della Rsu: «La miniera deve mantenere la sua identità. Vorrei rispedire al mittente certe ipotesi di stoccare nel sottosuolo rifiuti diversi da quelli derivanti dalla combustione del carbone». Antonella Pani Le scelte dei big del partito KM.Ø OPEL, MAI TOCCATO ASFALTO. Sabatini: più uniti nel Pd E la veltroniana Pes si schiera con Bersani AGILA 9.700 E Agila 1.0 Enjoy Clima - Radio CD MP3 con comandi al volante - Telecomando - ESP Fendinebbia Corsa 1.2 Elective 5/P Corsa 1.2 Elective 5/P CORSA GPL 9.600 E 10.500 E 11.500 E Corsa 1.3 CDTI Elective 5/P Clima - Radio CD MP3 con comandi al volante - Telecomando - ESP MERIVA 13.950 E Meriva 1.4 120cv Turbo Elective Clima - Radio CD MP3 con comandi al volante - Telecomando - ESP 15.400 E Astra 1.7 110cv CDTI Elective 5/P ASTRA 16.000 E Astra SW 1.7 110cv CDTI Elective Astra GTC 1.7 110cv CDTI Cosmo 16.250 E Clima - Radio CD MP3 con comandi al volante - Telecomando - ESP ZAFIRA Zafira One 1.7 CDTI 110cv 15.900 E Clima - Radio CD MP3 - ESP - Fendinebbia 7 posti - Vetri post. oscurati - Volante in pelle Prezzi escluso passaggio di proprietà, optional non elencati a pagamento. Foto indicative. Disponibilità salvo venduto. CAGLIARI MURAVERA ORISTANO ORISTANO Concessionaria OPEL AC CLASSIC PLANET CAR AC CLASSIC Via dei Carroz 2 Via Machiavelli 1 Via Cagliari 52 www.acclassic.it 070.5505.800 070.9933004 0783.313028 AUTOESSE di Andrea Scano Via degli Artigiani 5 Lottizzazione Cualbu AC Classic 0783.251104 Il campo dei sostenitori sardi di Pier Luigi Bersani si arricchisce della componente veltroniana, o perlomeno della sua esponente più in vista: il deputato del Pd Caterina Pes. «L’assemblea nazionale di sabato - conferma la parlamentare oristanese - ha finalmente riaperto il dialogo e il confronto sui temi, tralasciando la pericolosa deriva dei personalismi. È stato il momento, per me, di sciogliere le ultime riserve e fidarmi del senso di appartenenza e comunità che il segretario mi trasmette». LA SCELTA. Secondo Pes, «Bersani è la persona giusta per accompagnare il Pd nel cammino verso un rinnovamento che non è però l’umiliazione o la messa al bando con disonore di chi ha fatto la storia del Pd». Voler «ragionare con le coscienze di tutti» è «l’atteggiamento giusto di un segretario e di un premier: guardare al futuro con la consapevolezza e il rispetto del proprio passato, perseguendo il bene del Paese intero. È il momento di iniziare a parlare di Italia, finalmente, e dei temi che ci stanno più a cuore: lavoro, uguaglianza, scuola, ambiente, diritti civili». L’AUSPICIO. Franco Sabatini, vicepresi- Franco Sabatini dente della commissione Bilancio del Consiglio regionale, ribadisce il sostegno a Bersani e spera che le primarie ricompattino il Pd in Sardegna. «Il segretario nazionale - spiega - mi convince soprattutto per un duplice atto di generosità. Prima ha rinunciato a Palazzo Chigi per sostenere Monti e fare il bene del Paese; poi ha accettato la sfida delle primarie, cambiando lo statuto del partito». E sabato «ha lavorato per allargare la partecipazione». Sabatini, vicino all’area popolare di Tore Ladu e Paolo Fadda, è convinto che «questa sarà l’occasione per superare alcuni problemi di gestione a livello nazionale e regionale, superando vecchi schemi e creando le condizioni per cui ognuno, nel Pd, si senta a casa propria». Cosa non sempre avvenuta in passato, «ma le primarie saranno l’occasione per andare oltre queste difficoltà, e riavvicinare i cittadini alla politica con proposte innovative». (g. m.)