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un percorso di rimodulazione contrattuale 2° incontro 05.11.2015 A Roma il tempo volge al cielo coperto ed è incipiente un breve temporale. Sono le 12 e 10 di giovedì 5 novembre 2015 in via del Poggio Laurentino, all’Eur, e con oltre un’ora sull’orario previsto le delegazioni si accomodano al tavolo. I rappresentanti delle parti datoriali sfogliano copie della nostra cronaca del primo incontro. E il prof. Giovanni Ossola (Fise), alludendo alle considerazioni sulle sue osservazioni nel primo incontro, ma senza entrare nel merito, passa immediatamente la parola al dott. Giancarlo Cipullo (Fise) che, a nome delle aziende, introduce l’incontro. Nell’augurare “Buongiorno e buon lavoro!” la memoria va ai 60 anni della fondazione di Acap che è intenzione celebrare nel 2016, un sessantennio che ha visto la trasformazione del Paese, del settore, della modalità di contrattazione: potrà essere una occasione per dirci chi siamo e dove andiamo. Ieri (il 4 novembre, ndr) come Fise e Federreti si è parlato ricordando come si stia lavorando da molto tempo su questo rinnovo, partendo dalle esigenze delle aziende e pensando ai miglioramenti possibili da realizzare insieme, riflettendo sulla validità ed efficacia delle scelte fatte. Il riferimento è al welfare intorno al quale abbiamo costruito un sistema importante, che può crescere e si può ampliare. Rispetto a ciò c’è convergenza con le richieste in Piattaforma e su questo “la palla” passerà a Luigi Maresca col quale, in genere, si condividono le scelte. Questo contratto è da considerare come seria occasione per riflettere sugli assetti contrattuali, senza metter dubbio sulla centralità del contratto nazionale, ma formalizzando un testo che dia operatività alle Dipartimento Viabilità – area contrattuale autostrade la trattativa per il ccnl 2016-2018 aziende. Occorre vedere gli istituti sui quali operare, integrando le competenze con tematiche di natura normativa e possibili tematiche di natura retributiva. Tornando al welfare occorre fare bilancio su ciò che funziona e su ciò che va fatto funzionare, perché le risorse impegnate siano utilizzate in modo appropriato. Il tema della Classificazione riporta al compleanno di Acap: era infatti il 1° maggio 1964 e nel ccnl si parlava di agente motociclista (e qui il “siparietto” fra chi, venuto all’incontro in moto Bmw e chi parteggia senza discussione per la Moto Guzzi, lasciava al terzo la battuta sulla Suzuki…). Sulla Classificazione, riprendeva il dr. Cipullo, abbiamo fatto nel passato un lavoro importante, occorre riprenderlo e vedere cosa si può utilizzare. Cambia infatti il modo di lavorare e dobbiamo adeguare gli strumenti organizzativi che vogliamo adottare. Mercato del lavoro: alla luce della riforma occorre metterci mano. Salario aziendale: su questo tema ci vuole una riflessione per capire se ciò che sta nel ccnl risponde alle esigenze. Questo per ripensare il sistema, non per mettere le mani nelle tasche… Orario di lavoro, inteso nella sua complessità: articolazione, ferie, riposi… ci sono situazioni che possiamo integrare rispetto alla stessa normativa. Considerato che si va verso Natale, nessuno ha intenzione di perdere tempo: se si riesce, nella prima metà del 2016 a trovare una conclusione… questo deve essere un elemento che impegna tutti al tavolo. Luigi Maresca (Federreti) integra quindi l’intervento del collega partendo dalla precisazione che comunque questa è una fase preliminare in cui le parti “si annusano” per vedere dove andare, per 2° incontro – 5 novembre 2015 Pagina 1 di 4 un percorso di rimodulazione contrattuale capire dove è posizionata la parte avversa. E’ comunque una fase di rinnovo molto diversa da tutte quelle del passato nelle quali le previsioni erano per un mantenimento del potere del salario: oggi l’andamento inflativo è piatto e il ragionamento è diverso in presenza di retribuzioni certamente non di basso livello. E il ragionamento sul secondo livello deve portare riflessioni conseguenti non aggiungendo elementi non coerenti con il nazionale. Le aziende, sessant’anni fa, facevano solo esazione, oggi le condizioni sono molte diverse e l’esazione è solo una delle attività. Non si può perciò pensare ad un secondo livello in sommatoria al primo, ma di dimagrimento del primo per dare spazio al secondo. Organizzazione, orario di lavoro, indennità, tutte cose sulle quali si può ragionare in termini di efficienza al secondo livello. Altro tema è quello degli interventi di welfare aziendale: spostando la negoziazione effettiva vicino ai bisogni dei lavoratori, ad esempio con l’assistenza sanitaria integrativa si può puntare ad uno strumento di comparto. Ma le situazioni sono diversificate, sia pure avendo portato tutte le scadenze al 31 dicembre 2015. Prende la parola per la prima replica sindacale Marino Masucci per la FIT Cisl Reti mettendo in evidenza come l’ascolto delle valutazioni aziendali sia da apprezzare in ragione della nutrita presenza di dirigenti aziendali e come tale partecipazione segnali come questo ccnl possa rinnovarsi nel segno di gettare le fondamenta per il futuro delle autostrade (il titolo della Piattaforma, d’altronde, è “Per una nuova stagione della viabilità autostradale”, ndr). Occorre selezionare i contenuti, pur facendo fatica a guardare a realtà autostradali con conti non positivi. L’autostrada è un monopolio Dipartimento Viabilità – area contrattuale autostrade la trattativa per il ccnl 2016-2018 naturale, anche se qualche elemento di comparazione sta evidenziandosi. Oggi sullo scenario insiste il nuovo codice degli appalti con la questione delle opere in house e qualche criticità si presenta sugli investimenti, ma crediamo che le aziende vivano una sostanziale serenità. E’ anche in questo senso che ci si augura che il rinnovo giunga prima del prossimo aprile, anche se le regole dicono dicembre. L’inflazione, è vero, è di basso livello, ma usando il parametro “pizza e fichi” (perché di indici concordati negli accordi confederali non si può parlare come se fossero un tabù), qualche proiezione positiva nel triennio c’è. In particolare ci piacerebbe capire quale fetta del valore aggiunto va ai lavoratori e quale va all’azionista e, in una visione dinamica, potremmo capire che la forchetta si allarga (non certo a favore dei lavoratori, ndr) Interviene il prof. Ossola per ricordare come le situazioni siano diversificate e come il ccnl fissi delle regole… Riprende Masucci. C’è il rischio di un aut/aut, di una trappola psicologica che ci impedisca di capire come i due livelli di contratto esistano entrambi e ciascuno con compiti propri: se il secondo livello serve per far crescere la qualità della vita dei lavoratori, per noi va bene. Quindi va bene il ragionamento sugli assetti, ma se oggi abbiamo 100, dobbiamo uscirne con 101. Se il tutto determina una perdita, non ci stiamo. Il secondo livello deve agire sulla qualità del servizio, del benessere e della competitività. La contrattazione di secondo livello perciò va vista insieme al livello nazionale: welfare, relazioni, assetti. La contrattazione di secondo livello perciò deve fare altro dal nazionale e 2° incontro – 5 novembre 2015 Pagina 2 di 4 un percorso di rimodulazione contrattuale perciò occorre un processo che unisca le molteplicità e faccia sintesi delle sensibilità di tutte le parti. L’orario di lavoro per le aziende è un elemento di costo, noi lo consideriamo uno strumento di conciliazione con la vita extralavorativa. Parlare poi di Mercato del lavoro è poi espressione impropria perché non si fa “mercato” delle persone che hanno sì obblighi e doveri, ma anche necessità e non solo monetarie. Perciò bene per il ragionamento sul welfare, ma occorre rimettere tutte le attività in un unico contenitore generando meno costi per le aziende e maggiori vantaggi per i lavoratori: previdenza sanitaria, ente bilaterale, ecc. tutto in un unico contenitore; poi è vero che qualcuno ha l’amico con cui va a cena perché c’è la polizza… Il ccnl deve porre le basi per piani programmati di gestione del personale. L’esattore deve fare attività di infomobility, assistenza all’utenza e quant’altro: insomma non deve più solo riscuotere il pedaggio! Il free flow ci ricorda che la metà degli addetti fa esazione. Occorre perciò rivedere la Classificazione per pensare al futuro anziché centrare il contratto sull’esazione. Occorre poi ragionare sugli investimenti: quando fate riflessioni sulle opere in house non potete chiederci di essere presenti in 24 ore… Di queste cose dobbiamo ragionare insieme perché non c’è nessuno scandalo a pensare che un settore faccia lobby in piena trasparenza. Tatiana Fazi (Filt Cgil) riprende l’immagine del contenitore per il welfare di Marino Masucci utile ad un lavoro migliore fatto assieme, ma anche ad un obiettivo solidaristico. Anche il ccnl è un contenitore che tiene insieme tutti e tutela tutti, anche i più piccoli. Il secondo livello non deve essere un risparmio sul primo livello: questa posizione Dipartimento Viabilità – area contrattuale autostrade la trattativa per il ccnl 2016-2018 lascia perplessi. Esiste il secondo livello: d’altronde qualcuno l’ha disdettato. Delegare al secondo livello, poi, non è derogare. Classificazione: è un tema importante, ma serve anche per tutelare gli ultimi introducendo nuove figure, ad esempio gli addetti di Giove Clear. C’è poi il tema della sicurezza che non si può più delegare integralmente al secondo livello: alcuni temi vanno posti al livello nazionale. Ad esempio occorre pensare che ad una certa età non si può più stare su strada. Il tema economico ci ricorda poi che non è il primo contratto che affrontiamo in presenza di difficoltà del Paese: il precedente è stato pure peggio. Il traffico c’è, le tariffe sono cresciute: sentire questo tavolo lamentarsi lascia al sindacato e ai lavoratori alcune riflessioni da fare, “quasi quasi dobbiamo darvi noi i soldi”… … e Luigi Maresca, con la consueta ironia: “Non ci tiriamo indietro…” mentre Tatiana Fazi conclude: “Non ho dubbi! Dobbiamo fare un contratto importante, quasi da imitare.”. Paolo Collini per la UilTrasporti mette immediatamente in rilievo il carattere di innovatività dell’approccio, ma sottolinea come ciò può essere bello, ma anche pericoloso. Con una immagine celebrata, il ccnl deve essere la “cassetta degli attrezzi” per gestire le cose (immagine del dr. Ettore Attolini, già di Federreti, ndr), ma se ciò serve solo a peggiorare, a rimettere in discussione alcune tutele… Siamo perciò aperti a tutto, ma con attenzione. L’altra volta è stato il cadenzamento degli aumenti in 5 tranches ad essere innovativo. Occorre la ristampa del libretto blu del ccnl 2° incontro – 5 novembre 2015 Pagina 3 di 4 un percorso di rimodulazione contrattuale superando le cose non coerenti che stanno nell’articolato, in alcuni istituti, per rendere tutto più funzionale. Occorre una metodologia che tenga tempi stretti. Nel merito della Classificazione, dopo tre rinnovi, non siamo all’anno zero. Dobbiamo capire se vogliamo farlo o no. Se non c’è la volontà, meglio abbandonare. La Classificazione è uno strumento utile a risolvere problemi, anche con una materia che è legata all’azienda. Classificazione e welfare: bisogna fare presto! E sulla polizza sanitaria dobbiamo andare al punto. Il secondo livello esisteva nelle autostrade prima che venisse sancito dagli accordi interconfederali; oggi ha situazioni diversificate e in alcuni casi si arriva a toccare tutte le corde. Forse occorre capire se il mandato dell’attuale ccnl è rispettato oppure no. Riprenderemo ogni singolo aspetto, ma dobbiamo capire che il ccnl non è uno strumento di breve termine: occorre porci il nodo dell’età, della tecnologia, della compatibilità delle scelte, il tema delle opere in house. Occorre attrezzarsi… se poi dobbiamo restituire soldi… Per lo Sla, Roberto Moroni ha spezzato un’ulteriore lancia sulla Classificazione per dare risposte a due elementi: le tecniche di pedaggiamento e l’innalzamento dell’età pensionabile. Dobbiamo pensare a strumenti e percorsi per realizzare passaggi “orizzontali” o “in leggiera pendenza”. Sull’alleggerimento del ccnl nell’ultimo rinnovo c’era un elenco molto chiaro. In particolare sull’orario di lavoro dobbiamo ricordare le soluzioni trovate per gli fth e la figura del part time medio mese (nel Gruppo Gavio, ndr) Il criterio è: “ne bis in idem”. Dipartimento Viabilità – area contrattuale autostrade la trattativa per il ccnl 2016-2018 La partita economica: le aziende massimizzano i profitti, il sindacato le retribuzioni. In particolare occorre ricordare alla luce delle riforme pensionistiche come la dinamica degli scatti di anzianità sia ferma a due terzi della vita lavorativa. Noi vorremmo parlarne. Breve interruzione per definire lo spostamento dell’incontro del 12 novembre, causa impegni sopravvenuti, al 25 novembre 2015 ore 11, sempre presso la Fise in Roma (tema welfare) e fissare un secondo appuntamento per il 10 dicembre 2015, stesso orario e luogo. Conclude, come iniziato, il prof. Ossola. Gli interessi sono comuni. La flessibilità che sta nella Classificazione è un interesse di tutti. Occorre anche fare lobby fra aziende e lavoratori nell’interesse di tutti. Le aziende sono soprattutto fatte di persone. Chiedere un contratto per tutti è nell’interesse di tutti. Trattative perciò ragionevoli ed accettabili per i lavoratori. Bisogna reagire a quello che sta succedendo: free flow, invecchiamento, nuove funzioni dei lavoratori. Abbiamo un comune interesse. Ci vediamo il 25! 2° incontro – 5 novembre 2015 Pagina 4 di 4