Il Kamasutra futuro Guida ragionata alla legge elettorale
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Il Kamasutra futuro Guida ragionata alla legge elettorale
IL DOSSIER Per capire Qual è la norma vigente, cosa comporta se si vota, come interverrà la Consulta. Riassunto: torneranno le coalizioni nato, come invece succederebbe alla Camera. Il futuro più ravvicinato lo deciderà la Consulta. Davanti ai giudici delle leggi pende già un ricorso preventivo sull’Italicum, accusato di avere in sostanza gli stessi difetti del Porcellum: dovevano analizzarlo il 4 di ottobre, poi un provvidenziale rinvio ha consentito a Matteo Renzi di arrivare al referendum senza la figuraccia di una bocciatura della sua legge elettorale davanti alla Corte costituzionale (non che la cosa gli sia servita, va detto). » MARCO PALOMBI O ra il tema è la legge elettorale. “Oneri e onori al fronte del No”, ha detto Matteo Renzi, a partire da “una proposta sulla legge elettorale”. Ovviamente il Pd resta il partito di maggioranza e dunque qualunque legge elettorale dovrà piacere soprattutto a lui, gli altri vanno un po’in ordine sparso (vedi sotto), ma – prima di questo – servono alcune informazioni preliminari. La prima: qual è la legge elettorale vigente? Al momento, grazie alla hubris del governo dimissionario, sono due: l’Italicum alla Camera – perché il quasi ex premier non aveva neanche preso in considerazione che la riforma che aboliva le elezioni per il Senato fosse bocciata – e il cosiddetto Consultellum per il Senato. Problema: sono due leggi agli antipodi e darebbero luogo a due rappresentazioni del voto completamente diverse. Secondo problema: sull’Italicum sta per pronunciarsi la Corte costituzionale e la bocciatura parziale è quasi una certezza (ci torneremo). BREVE SPIEGAZIONE. L’Italicum Il Kamasutra futuro Guida ragionata alla legge elettorale è l’iper-maggioritario voluto da Renzi basato in sostanza sull’assunto “chi vince prende tutto”. Funziona così: ottengono eletti alla Camera le liste che superano il 3%, mentre alla lista più votata va un premio di maggioranza che le consegna 340 deputati (il 54% del totale). Se non si supera il 40% dei consensi, però, niente premio e si va al ballottaggio con la lista seconda classificata: nel secondo turno chi vince prende i 340 deputati quale che sia, ad esempio, la partecipazione al voto. Il Consultellum invece è il sistema nato dalla sentenza con cui a dicembre 2013 la Corte costituzionale ha bocciato il cosiddetto Porcellum o legge Calderoli: in sostanza è un sistema proporzionale (il premio di maggioranza è stato bocciato perché non prevedeva una soglia minima di consensi), ma con soglie di sbarramento variabili anche molto alte, specialmente per i partiti che scelgono di non coalizzarsi (o non trovano qualcuno che se li “carichi”). Sono quelle già presenti nel Porcellum e dunque al Senato col Consultellum entrerebbero le coalizioni che superano il 20% (e le liste che superano il 3% dentro una coalizione) o quelle che corrono da sole e prendono almeno l’8%. La ripartizione dei seggi è proporzionale, ma le soglie possono eliminare molti partitini con un effetto “premio” per chi le supera. Quasi impossibile, però che ci sia un partito padrone del Se- IN GENERE non si scrivono retroscena sulla Consulta, ma anche i giudici costituzionali parlano con amici e potenti: da queste chiacchiere si intuisce che la prossima sentenza farà un lavoro chirurgico sull’Italicum in modo che –tolte le parti incostituzionali – si disegni una legge perfettamente utilizzabile. A parte elementi minori – come le possibilità per un unico candidato di presentarsi in dieci collegi – nel mirino della Consulta dovrebbe finire il ballottaggio senza soglie di affluenza: rimarrebbe in vigore una legge con premio di maggioranza per la lista vincente che supera il 40% e nessun premio sotto quella soglia; per eleggere deputati bisogna avere minimo il 3% dei voti. A stare ai sondaggi attuali, quindi, un sistema proporzionale assai simile al Consultellum in vigore al Senato (dove, anche volendo introdurli, i premi di maggioranza sarebbero concessi su base regionale): le coalizioni –prima o dopo il voto – sarebbero quasi obbligatorie. © RIPRODUZIONE RISERVATA I numeri 2 Le leggi elettorali attualmente vigenti: Italicum per la Camera, Consultellum per il Senato 40% La soglia sopra cui l’Italicum assegna il premio di maggioranza 3% Il consenso minimo necessario per essere rappresentati alla Camera Il tentativo Tre mesi fa, alla Camera il voto su alcune mozioni per cambiare l’Italicum Ansa