Progetto “Bach Society” Ciclo di cantate nelle Chiese Valdesi
Transcript
Progetto “Bach Society” Ciclo di cantate nelle Chiese Valdesi
Associazione Ensemble Frau Musika Progetto “Bach Society” Ciclo di cantate nelle Chiese Valdesi Bach e le cantate Le composizioni di Johann Sebastian Bach toccano quasi tutti i generi musicali della letteratura vocale e strumentale: se da un lato la ricerca compositiva nelle opere per tastiera e nelle sonate strumentali raggiunge livelli eccezionali per il periodo, è nella musica vocale che Bach dona il suo maggiore contributo alla storia della musica. Per tutta la sua vita – tranne un breve periodo passato nella corte di Cöthen – Bach ricoprì ruoli legati alla chiesa cittadina che lo assumeva come maestro di cappella e necessitava di nuova musica per le sue liturgie. Per questo motivo Bach scrisse a Lipsia dal 1723 al 1726 tre cicli completi di cantate per tutte le domeniche dell’anno, con organici strumentali e stili molto vari, in base alle disponibilità degli strumentisti e alla ricorrenza da celebrare. Le quasi duecento cantate composte racchiudono tutto lo spirito innovativo di Johann Sebastian Bach, che sfrutta questa forma compositiva molto libera – una successione variabile di arie, duetti, cori e corali di una durata complessiva di 20-25 minuti – per sperimentare nuove soluzioni compositive e timbriche. La Bach Gesellschaft e le Bach Societies A partire dal 1850, cento anni dopo la morte del compositore, viene fondata in Germania la Bach Gesellschaft, società che si pone l’obiettivo di riscoprire, pubblicare ed eseguire tutte le composizioni di Johann Sebastian Bach: è l’inizio della Bach Reinaissance che fa riscoprire al grande pubblico internazionale le opere del Thomaskantor di Lipsia. In pochi anni si diffondono in tutto il mondo le Bach Society e i concerti dedicati alle opere di Bach si moltiplicano molto rapidamente. Ancora oggi le centinaia di associazioni sparse in tutto il mondo diffondono la poetica bachiana attraverso concerti e pubblicazioni di carattere scientifico e sono convinte che l’esecuzione e l’ascolto di questi capolavori portino un beneficio intellettuale, morale e spirituale a tutti i partecipanti dell’esecuzione, siano essi musicisti impegnati attivamente nel concerto o persone che assistono alla performance. È con questa convinzione che il Progetto “Bach Society” prende forma, per diffondere anche in Italia e in Piemonte la pratica musicale e l’ascolto di musica dal vivo legati alla figura e alle composizioni di Johann Sebastian Bach attraverso la forma musicale numericamente ed esteticamente più completa. Struttura della cantata in rapporto alla liturgia I riferimenti sempre puntuali ai passi dell’Antico e Nuovo Testamento e gli spunti teologici e morali delle arie e dei cori fanno delle cantate di Bach lo strumento più completo per meditare sulle letture bibliche di ogni singola domenica: lo scopo principale di queste composizioni, scritte per le celebrazioni liturgiche della chiesa di San Tommaso di Lipsia, era infatti offrire all’assemblea dei fedeli ulteriori riferimenti di riflessione attraverso le suggestioni della musica sacra, che riprendeva fedelmente le pagine lette durante la liturgia ed amplificava con le proprie risorse estetiche il messaggio trasmesso dalla lettura biblica. Le cantate si aprono solitamente con un coro in stile imitativo o una sinfonia, a cui seguono recitativi di natura più esplicativa e arie, duetti e concertati di stampo pietistico ed introspettivo. Il corale finale, tratto dalla tradizione luterana e cantato da tutta l’assemblea, conclude la composizione con una partecipazione attiva del pubblico che prende parte alla esecuzione e ne sancisce la legittimità sociale. Progetto “Bach Society” - Ciclo di cantate nelle Chiese Valdesi pag. 1 Associazione Ensemble Frau Musika Le cantate di Bach nelle Chiese Valdesi A differenza delle comunità cattoliche, dove la liturgia è vista come azione riservata ad una élite autorizzata e il fedele si limita ad assistere passivamente alla liturgia – o, quando previsto, partecipa in modo assai limitato e improvvisato – le chiese riformate hanno visto fin da subito la partecipazione della comunità alla azione sacra, mediante lo studio e la riflessione personale sul testo sacro e la ritualizzazione partecipata della preghiera: questo substrato culturale permette al fedele di accogliere con più interesse proposte culturali concepite proprio come mezzo introspettivo e di riflessione sul testo sacro. La familiarità con il repertorio dei corali luterani e la vicinanza culturale tra le comunità valdesi e quelle luterane permettono inoltre di riconoscere la valenza dell’offerta musicale proposta e di parteciparvi attivamente. La musica liturgica protestante da componente di un rito a cui l’assemblea assiste, da evento che viene costruito da professionisti e fruito da un pubblico, com’era nel caso della tradizione cattolica, diventa il mezzo principale con cui l’assemblea dei credenti manifesta attivamente la sua esperienza collettiva di fede. Gli inni sono scelti in modo da corrispondere agli argomenti del sermone, alle letture, alle preghiere; essi sono “la risposta comunitaria al messaggio del predicatore” (F. Corsani, Piccola guida all’innologia) Succede così che nelle regioni protestanti si intensifichi la produzione di musica: ne consegue la nascita di nuove forme musicali; ma i musicisti che inventano e compongono queste nuove forme non dimenticano mai che quella musica non può essere staccata dal canto di tutta la comunità; essa è perciò intessuta dalle melodie dei corali, che tutti a un certo punto del culto, canteranno insieme. Questa particolare situazione produce, sul piano della composizione e della diffusione della musica in ambito protestante, importanti conseguenze: una è che la musica dei compositori che hanno lavorato in ambito liturgico è conosciuta da tutte le comunità; più che conosciuta è riconosciuta come elemento fondativo dell’identità culturale delle comunità, anche delle più piccole, anche delle più decentrate. Un’altra conseguenza è che nella musica di molti compositori, e in particolare nella musica di J.S. Bach ci sono relazioni strettissime tra scrittura musicale e contenuto teologico dei testi, che i fedeli imparano a conoscere fin da bambini. È anche in questo senso che si può parlare, come si è detto, di musica come strumento di diffusione della parola divina. Questo, inoltre, rafforza il legame tra comunità e musica liturgica perché è lì, nel canto, che il racconto della fede di ciascuno, delle battaglie che lo spirito di ciascuno combatte nella vita quotidiana, delle disperazioni e delle consolazioni, trova le parole per essere espresso e trova il luogo per essere collettivamente elaborato. Pensiamo ora alla piccola zona di diffusione del protestantesimo in Italia: le valli Pellice, Chisone, Germanasca sono decentrate e non è facile arrivarci. Certo, c’è sempre stato un grande scambio con la Francia, raggiungibile facilmente a piedi, con la Svizzera, con la Germania. Ma gli spostamenti erano rischiosi, le persecuzioni continue, i contatti con le comunità sorelle difficili. Gli elementi fondativi di riconoscimento identitario assumono un’importanza determinante per la vita stessa di queste comunità e di queste persone. Diventa dunque centrale, con la conoscenza della Bibbia, anche la conoscenza dei corali che uniscono tutti i fedeli, dovunque siano. Ancora oggi le comunità valdesi cantano insieme inni di composizione luterana. Nell’Innario Cristiano, che è la raccolta degli inni che si utilizzano durante il culto delle comunità evangeliche in lingua italiana e la cui ultima edizione è del 2000, ci sono circa 200 inni che sono da ricondurre a composizioni del '500 e '600 tedesco, le stesse linee melodiche adottate da Bach nelle sue cantate. Progetto “Bach Society” - Ciclo di cantate nelle Chiese Valdesi pag. 2 Associazione Ensemble Frau Musika Programma Con queste premesse si è pensato di programmare un ciclo di concerti che si terranno in determinate festività o periodi dell’anno liturgico, nei templi delle comunità valdesi del Primo Distretto e di Torino. Un’introduzione di carattere storico-musicale analizzerà brevemente gli aspetti basilari delle cantate che si eseguiranno. Verrà fornito al pubblico il testo originale e la traduzione italiana delle cantate in programma. Domenica 4 dicembre 2016 – Avvento – Luserna San Giovanni Schwingt freudig euch empor BWV 36 Nun komm, der Heiden Heiland BWV 62 Bereitet die Wege, bereitet die Bahn! – BWV 132 Domenica 22 gennaio 2017 – Epifania – Pomaretto Was mein Gott will, das g'scheh allzeit BWV 111 Alles nur nach Gottes Willen BWV 72 Schau, lieber Gott, wie meine Feind – BWV 153 Domenica 14 maggio 2017 – Pasqua – Pinerolo Am Abend aber desselbigen Sabbatas BWV 42 Du Hirte Israel, höre BWV 104 Wir müssen durch viel Trübsal in das Reich Gottes eingehen BWV 146 Domenica 11 giugno 2017 – Ascensione/Pentecoste – San Germano Chisone Erhöhtes Fleisch und Blut BWV 173 Erwünschtes Freudenlicht BWV 184 Wer da gläubet und getauft wird BWV 37 Domenica 29 ottobre 2017 – Festa della Riforma – Torre Pellice Ein Feste Burg ist unser Gott BWV 80 Gott der Herr, ist Sonn und Schild BWV 79 Nun danket alle Gott BWV 192 Progetto “Bach Society” - Ciclo di cantate nelle Chiese Valdesi pag. 3 Associazione Ensemble Frau Musika Organico All’interno del corpus delle cantate bachiane si sono selezionate le composizioni con un organico ricorrente, per dare quanto più possibile continuità al progetto attraverso la stabilità dell’ensemble: si sono scelte quindi le cantate con quattro solisti, coro e orchestra con due oboi, fagotto, un quintetto di archi e un organo. In alcune cantate gli oboi sono sostituiti con due flauti traversi, mentre in altre questi si aggiungono al resto dell’orchestra. L’organico di questo progetto sarà dunque composto da: Orchestra barocca dell’Ensemble Frau Musika (12 elementi) Solisti e Coro dell’Ensemble Frau Musika (24 elementi) Coro Valdese per il 500° della Riforma (20 elementi) Il Coro Valdese per il 500° della Riforma sarà costituito per questo specifico progetto; per realizzarlo saranno selezionate voci dalle Corali Valdesi del 1° Distretto (Val Pellice, Val Chisone e Germanasca, Pinerolo) e di Torino. La proposta della formazione di questo coro è uno dei punti di forza di questo progetto. Si è infatti pensato di utilizzare le competenze musicali dei molti coristi che partecipano regolarmente alla vita delle corali valdesi attive nelle Valli e di Torino e di valorizzarle con la proposta di collaborare a celebrare il Cinquecentenario della Riforma, avvenimento che trova, proprio nelle Valli, un suo significato speciale, intimo, per la significativa presenza protestante: una sorta di ricongiunzione tra la comunità simbolica dei fedeli rappresentata dalle parti per Coro e la comunità dei fedeli che qui è viva e operante e che nell’esecuzione delle cantate bachiane, da cui sono tratti molti inni che tutti qui conoscono e cantano, rafforza il suo senso di identità. Il coro in futuro potrebbe diventare un punto di riferimento per lo sviluppo della conoscenza e per l’esecuzione di musiche barocche nelle Valli Valdesi, intervenendo a supporto degli eventi che saranno organizzati dall’Ensemble Frau Musika. Progetto “Bach Society” - Ciclo di cantate nelle Chiese Valdesi pag. 4