Proposta di Protocolli Essenziali a Valenza Nazionale per
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Proposta di Protocolli Essenziali a Valenza Nazionale per
Corso Nazionale AIMN 3-6 giugno 2005 Le Norme di Buona Preparazione dei Radiofarmaci in Medicina Nucleare --------------------------------Adeguamenti procedurali e strutturali alla nuova normativa Proposta di Protocolli Essenziali a Valenza Nazionale per i Controlli di Qualità dei Radiofarmaci in kit (quali indispensabili, quando e perché?) Licia Uccelli (Ferrara), Mattia Asti (Reggio Emilia) Laboratorio di Produzione dei Radiofarmaci paziente Sistema di Assicurazione della Qualità: garantisce la corretta esecuzione dell’indagine diagnostica e il massimo vantaggio per il paziente. 99mTcTc-MIBI Direttiva 97/43/EURATOM Quality assurance: all those planned and systematic actions necessary to provide adequate confidence that a structure, system, component or procedure will perform satisfactory complying with agreed standars. Quality control: is a part of quality assurance. The set of operations (programming, coordinating, implementing) intended to maintain or to improve quality. It covers monitoring, evaluation and maintenance at reqired levels of all characteristics of performance of equipment that can be defined, measured, and controlled. Elevati standards qualitativi: • protezione del paziente da ogni tipo di esposizione indebita al rischio radiologico • massima efficacia diagnostica Radiofarmaci Radiofarmaci registrati, pronti per l’uso 201TlCl 2 67GaGa-citrato etc. Radiofarmaci preparati industrialmente e forniti in soluzione iniettabile, sterile, isotonica e apirogena Responsabilità dell’Utilizzatore 9 Verifica della conformità del preparato radiofarmaceutico a quanto dichiarato dal Produttore; 9 Utilizzazione di strumenti e modalità di dispensazione atte a garantire il mantenimento della sterilità e dell’apirogenicità del radiofarmaco. Radiofarmaci ottenuti per mezzo di kit registrati, per l’uso diretto in vivo Na[99mTcO4], Kit “freddo” Liofilizzato Radiofarmaco 111InCl 3 Al momento ogni struttura decide, il programma dei controlli in base alla propria organizzazione, al tipo di prodotto, al tipo di strumentazione necessaria, eseguendoli in modo: 9statistico : su un certo numero di campioni provenienti da uno stesso lotto 9saltuario : su un campione qualsiasi ad un intervallo regolare di tempo 9su richiesta : per motivi particolari, come una biodistribuzione anomala 9di routine : su ogni prodotto somministrato “NORME DI BUONA PREPARAZIONE DEI RADIOFARMACI IN MEDICINA NUCLEARE” In esse si tiene conto, per tutti i Radiofarmaci ottenuti a mezzo kit, che : 9 tutti i produttori eseguono controlli di qualità approfonditi ed attendibili su ogni lotto di produzione 9 il rispetto delle istruzioni relative alla preparazione ed al controllo di qualità dei radiofarmaci fornite dal produttore del kit,e descritte nell’apposita scheda tecnica allegata, unitamente all’applicazione delle norme di buona preparazione, sono sufficienti a garantire che la qualità della preparazione del prodotto radiomarcato finale venga mantenuta come indicato dal produttore. 1. Predisposizione di un adeguato sistema di documentazione, che deve comprendere, tra le altre, la redazione di POS (Procedure Operative Standard) relative alle modalità di esecuzione dei controlli di qualità, redatte dal Responsabile, sulla base della scheda tecnica allegata al kit. 2. Esecuzione dei controlli di qualità sul prodotto finale del lotto (1 preparazione per lotto), facendo riferimento alle modalità ed ai limiti di accettazione riportati nell’apposite procedure. I risultati di tali controlli devono essere raccolti in certificati di analisi, datati e firmati dal Responsabile, ciò ai fini del rilascio di ciascun lotto per l’utilizzo clinico. 3. Impiego di operatori, che abbiano ricevuto un’ adeguata formazione. 4. Esecuzione dei controlli di qualità in un luogo diverso da quello in cui viene effettuata la preparazione. Pertanto, deve essere predisposto un apposito spazio all’interno del Laboratorio di Preparazione dei Radiofarmaci dove alloggiare gli strumenti e i materiali necessari alle operazioni di controllo. 5. Predisposizione di procedure per la gestione dei preparati risultati non conformi Tests fisico-chimici: ¾ Esame visivo ¾ Controllo del pH* ¾ Controllo della dimensione/numero delle particelle di una sospensione* ¾ Controllo dell’osmolarità* ¾ Controllo della Purezza Chimica* ¾ Controllo della Purezza Radionuclidica ¾ Controllo della Purezza Radiochimica Tests biologici: Controllo della sterilità* Controllo della pirogenicità* * Garantiti dal produttore Controllo della Purezza Chimica: l’allumina può conferire tossicità tossicità alla soluzione da somministrare e interferire nella produzione del radiofarmaco Controllo della Purezza Radionuclidica: Le impurezze radionuclidiche presenti in un radiofarmaco determinano un aumento della dose di radiazioni senza contribuire contribuire all’ all’informazione diagnostica e possono in qualche caso interferire con con la marcatura. Controlli da eseguire sul prodotto finale del kit ¾ ¾ Esame visivo Controllo della Purezza Radiochimica Ogni variazione rispetto alle specifiche indicate dal produttore deve essere segnalata ed il Radiofarmaco non va somministrato. Anche se non previsto dal foglietto illustrativo l’esame visivo , è un controllo che è consigliabile eseguire su ogni kit in due diversi momenti: prima di procedere alla marcatura, dove un controllo esteriore del flacone consente di verificare sia la corrispondenza del prodotto a quello richiesto che l’integrità della confezione (fondamentale per il buon esito della marcatura). prima della somministrazione, dove un controllo visivo del contenuto del flacone permette di verificare parametri quali limpidezza, colore, presenza di materiale solido estraneo o disomogeneità grossolana delle dimensioni delle particelle in sospensione nelle formulazioni colloidali. Definizione: rapporto percentuale tra la radioattività del radionuclide considerato nella forma chimica dichiarata (Radiofarmaco) e la radioattività totale del medesimo radionuclide nella preparazione radiofarmaceutica. Es: Radiofarmaci del Tc-99m In una preparazione radiofarmaceutica possono essere presenti le seguenti specie: 99m Tc(L)n : che è il composto desiderato (radiofarmaco), ottenuto dalla coordinazione di un opportuno legante (L) al “core” metallico di 99mTc ridotto; Na99mTcO4 : prodotto di partenza non ridotto dallo Sn2+; 99m TcO2 : 99mTc-ridotto/idrolizzato, che non è in grado di reagire con il legante Il parametro valutato in questo test è fondamentale per il buon esito della procedura diagnostica, la presenza di un’elevata quantità di impurezze, può infatti determinare una biodistribuzione anomala con conseguente compromissione del risultato diagnostico e grave danno per il paziente. Il valore della purezza radiochimica può essere ottenuto attraverso due fasi: Separazione dei vari componenti presenti nella preparazione radiofarmaceutica Rilevamento, identificazione e quantificazione dei componenti separati Separazione dei vari componenti della miscela Piccola aliquota Di Radiofarmaco I controlli sono eseguiti di norma su piccoli volumi , che vengono prelevati in modo asettico utilizzando siringhe sterili monouso La metodologia analitica è la cromatografia ascendente (direzione del flusso verso l’alto): rapida, poco costosa e facilmente realizzabile in qualunque Medicina Nucleare Principi di Cromatografia: Migrazione differenziale dovuta alla combinazione di due sistemi di forze: ritenzione su una fase stazionaria (carta, ITLC-SG, TLC) trascinamento di una fase mobile (solventi puri o miscele di solventi) Fase stazionaria Fase mobile Rilevamento ed identificazione dei componenti separati L’identificazione dei composti separati avviene mediante valutazione del Relative front (Rf) Rf (0<Rf<1) Rf = Fc (distanza dall’origine al centro della macchia, cm) Lastrina (dopo la separazione) Gamma –cromatografo* Fs Fc *alternative: 1. gamma-camera; 2. gamma-contatori. Radioattività cpm Fs (distanza dall’origine al fronte del solvente, cm) origine Fronte del solvente R (radiofarmaco) I (impurezza) Distanza dall’origine (cm) R (%) Rf=1: corrisponde ad una posizione del prodotto marcato solidale con il fronte del solvente; Rf=0: corrisponde con una posizione del prodotto solidale con il punto di deposito R (cpm o Ci) = R+I (cpm o Ci) x100 GESTIONE CAMERA CALDA - LE POS ESSENZIALI Ricevimento/accettazione Generatori Ricevimento/accettazione kit Preparazione radiofarmaci Preparazione dosi iniettabili Controlli di qualità Gestione del magazzino Smaltimento radioattivi Formazione del personale POS di Controllo Qualità : contengono le istruzioni che definiscono lo svolgimento di tutte le fasi tecniche Titolo Scopo Campo di applicazione Definizioni Istruzioni operative Registrazione e Archiviazione Eventuali allegati (ivi inclusi i moduli) ARCISPEDALE S. ANNA - AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA DI FERRARA Servizio Sanitario Nazionale Dipartimento di Diagnostica per Immagini STRUTTURA COMPLESSA DI MEDICINA NUCLEARE Direttore: Dr. Luciano M.Feggi Radiofarmaco : 99mTc-MDP Nome commerciale: Medronate II Ditta: Amersham [99mTcO4]Na MARCATURA (da effettuare dentro la cella schermata) 1. Medronate 2. 3. 4. 5. 5. Porre il kit (fiala) contenente il liofilizzato (dopo aver rimosso il dischetto di plastica o di metallo) in un contenitore schermato ed etichettato Con una siringa aggiungere il pertecnetato (99m[TcO4]Na): att. max 500 mCi*; volume finale 2-8 ml (* diluire il pertecnetato con fisiologica prima di aggiungerlo al kit) Prima di togliere la siringa normalizzare la pressione nel kit aspirando un ugual volume di aria Agitare 10 secondi fino a completa dissoluzione del liofilizzato Attendere 15 min a temperatura ambiente Utilizzare entro 8 ore. ISTRUZIONE OPERATIVA PER IL CONTROLLO DI QUALITA’ (vedi istruzione dettagliata) Sono da eseguire entrambe 1.Fase mobile : 1 M acetato di sodio Fase stazionaria: ITLC-SG (Rf=0.8-1 per 99mTcO4, 99mTc-MDP), (Rf=0 per 99mTcO2) 2. Fase mobile: butan-2-one (MEK) Fase stazionaria: ITLC-SG (Rf=1 per 99mTcO4), (Rf=0 per 99mTc-MDP, 99mTcO2) CQ PAZIENTE (v. attività da somministrare) ARCISPEDALE S. ANNA - AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA DI FERRARA Servizio Sanitario Nazionale Dipartimento di Diagnostica per Immagini STRUTTURA COMPLESSA DI MEDICINA NUCLEARE Direttore: Dr. Luciano M.Feggi Radiofarmaco : 99mTc-MDP Nome commerciale: Medronate II Ditta: Amersham Materiali: sono da eseguire entrambe Siringa da insulina ago fisso 1.Fase mobile : 1.0M acetato di sodio Fase stazionaria: ITLC-SG 2. Fase mobile: MEK Fase stazionaria: ITLC-SG Camera cromatografica: tubo falcon da 50 ml con coperchio Metodo • • Medronate • • Saturare le camere cromatografiche con la fase mobile, almeno 30 min prima dell’esecuzione dello sviluppo. Deporre una piccola goccia della soluzione contenente il radiofarmaco al centro della linea di deposito delle due lastrine Inserire immediatamente le lastrine nelle falcon, facendo attenzione che il livello della fase mobile sia inferiore alla linea di deposito. Attendere il completamento dello sviluppo cromatografico ed estrarre la fase stazionaria Lasciare asciugare all’aria Utilizzando il gamma-cromatografo (vedi istruzioni operative) determinare il valore della PRC (vedi scheda CQ II) Archiviare i dati relativi alla procedura effettuata nell’apposito raccoglitore 1 cm • • 7 cm • 2 cm Valori Rf di riferimento: 1. (Rf=0.8-1 per 99mTcO4, 99mTc-MDP), (Rf=0 per 2. (Rf=0.8-1 per 99mTcO4), (Rf=0 per 99mTc-MDP, Purezza Radiochimica richiesta > 95% 99mTcO 2) 99mTcO ) 2 ARCISPEDALE S. ANNA - AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA DI FERRARA Servizio Sanitario Nazionale Dipartimento di Diagnostica per Immagini STRUTTURA COMPLESSA DI MEDICINA NUCLEARE Direttore: Dr. Luciano M.Feggi Radiofarmaco : 99mTc-MDP Nome commerciale: Medronate II Ditta: Amersham Determinazione – Purezza Radiochimica (PRC) 1.Fase mobile : 1.0 M acetato di sodio Fase stazionaria: ITLC-SG (Rf=1 per 99mTcO4, 99mTc-MDP), (Rf=0 per Siringa da insulina ago fisso 99mTcO 4, 99mTc-MDP 99mTcO 99mTcO ) 2 A%= 99mTcO2 B%=% (99mTcO4) + %(99mTc-MDP) 2 Medronate 2. Fase mobile: MEK Fase stazionaria: ITLC-SG 1 cm 99mTcO 2 99mTc-MDP C% = 99mTc- MDP + 99mTcO2 99mTcO 4 D% = 99mTcO4 7 cm 2 cm PRC%(99mTc-MDP) = B% - D% Non conformità rilevate mediante il Controllo visivo : difetti di confezionamento, presenza di corpi estranei, non conformità in colore o limpidezza. Cosa fare?: ¾Il radiofarmaco non va somministrato, e vanno stabiliti gli opportuni contatti interni per segnalare l’accaduto ¾Conservare, il prodotto in condizioni ordinarie; ¾Verificare se il difetto riscontrato caratterizza altri preparati appartenenti allo stesso lotto, ed in caso affermativo accantonare le eventuali altre confezioni ¾Compilare il modello predisposto dal Ministero (Modello A, reperibile in Farmacia Ospedaliera) in tutte le sue parti; ¾Contattare la propria Farmacia Ospedaliera concordando con essa il da farsi prima di procedere agli adempimenti di legge; ¾Compilare il “Report of Radiopharmaceutical Defect” (disponibile sul sito AIMN) da spedire via fax alla Segreteria dell’AIMN, la quale provvederà successivamente ad inviarla all’EANM. Disposizioni da applicare in caso di rinvenimento di medicinali con difetti o contenenti corpi estranei (D.M.: 27/02/2001, GU n. 55 del 27/03/2001) 27/03/2001) Non conformità rilevate mediante il Controllo della Purezza Radiochimica: PRC % < a quanto indicato dal produttore Cosa fare? ¾Ricontrollare il parametro accertandosi di eseguire correttamente l’istruzione operativa: 9 In caso la non conformità non sia confermata: procedere alla somministrazione 9Accertato il ripetersi della non conformità: il radiofarmaco non va somministrato; stabilire gli opportuni contatti interni per segnalare l’accaduto; eseguire il controllo della purezza radiochimica su un altro kit appartenete allo stesso lotto. In caso anche per esso si rilevi una non conformità va sospeso l’utilizzo del lotto. Per la segnalazione agli organi competenti si procede come nel caso precedente. Disposizioni da applicare in caso di rinvenimento di medicinali con difetti o contenenti corpi estranei (D.M.: 27/02/2001, GU n. 55 del 27/03/2001) 27/03/2001) •I requisiti di qualità, sicurezza ed efficacia dei Radiofarmaci utilizzati nelle metodiche diagnostiche medico-nucleari convenzionali devono essere adeguatamente garantiti al fine di ottenere il massimo vantaggio per il paziente. •Le Norme di Buona Preparazione dei Radiofarmaci in Medicina Nucleare, a tale scopo, regolamentano anche i controlli di qualità. Tali controlli, non solo non influenzano in modo sensibile la normale attività dei Reparti di Medicina Nucleare, ma contribuiscono in modo determinante al processo generale di assicurazione della qualità.