PROVINCIA DI CASERTA

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PROVINCIA DI CASERTA
PROVINCIA DI CASERTA
COSTITUZIONE DELLE UNITA’ CINOFILE DI SOCCORSO
LINEE GUIDA DI RIFERIMENTO
RIFERIMENTI NORMATIVI
Si intendono qui di seguito riportati:
–
il Decreto Legislativo del 31 marzo 1998, n.112 “Conferimento di funzioni e compiti
amministrativi dello Stato alle regioni ed agli Enti locali, in attuazione del capo I della Legge 15
marzo 1997, n.59”, ed in particolare artt.107, 108, 109;
–
la Legge del 24 febbraio 1992, n.225 “Istituzione del Servizio Nazionale della Protezione
Civile”;
–
la Legge n. 328 del 2000, che introduce il termine "Terzo settore" che identifica un insieme
eterogeneo di organizzazioni che svolgono attività e servizi di pubblico interesse, con
motivazioni di solidarietà, senza trarne utili personali o collettivi, diretti o indiretti, da cui anche
il nome di "settore non profit". La Legge Regionale 11/2007, all’art. 13 stabilisce che sono
soggetti del terzo settore “le organizzazioni di volontariato, le associazioni di promozione
sociale e gli organismi della cooperazione sociale, nonché gli altri soggetti privati non aventi
scopo di lucro quali le fondazioni … con le quali lo Stato ha stipulato patti, accordi o intese
operanti nel settore della programmazione, organizzazione e gestione del sistema integrato di
interventi
e
servizi
sociali,
e
gli
altri
enti
di
promozione
sociale”.
Il Volontariato, in seguito all'emanazione della legge-quadro n. 266/91, ha storicamente
rappresentato il fenomeno più evidente delle espressioni di solidarietà sociale nella regione
Campania.
FINALITA' ED ORGANIZZAZIONE
Dato atto che la Provincia di Caserta, nell'ambito del rapporto di collaborazione con
Enti locali ed Associazioni riconosciute, intende promuovere e perseguire lo sviluppo del
volontariato e degli operatori del sistema provinciale di protezione civile, finalizzata alla
gestione coordinata, in caso di emergenza, delle rilevanti risorse umane, professionali e delle
attrezzature disponibili sul territorio.
Definito che l'uso della formazione, attraverso percorsi mirati, ha l'obbiettivo generale
di migliorare l'organizzazione e la capacità operativa dei volontari nell'intento di garantire sul
territorio un livello ed una qualità del servizio sempre più efficaci.
Valutato che, tra i servizi resi alla popolazione dal volontariato, sono previsti anche
interventi di unità cinofile che collaborano con le istituzioni per la ricerca di persone disperse in
superficie o di persone travolte da macerie.
A tal fine la Provincia di Caserta, in collaborazione con l'Ente Nazionale Cinofilia
Italiana Delegazione Provinciale di Caserta, ha avviato una attività finalizzata a raccogliere ed
aggiornare una serie di informazioni sulle Unità Cinofile da Soccorso già operanti e da formare,
presenti sul territorio provinciale.
RILEVAZIONE E CENSIMENTO
Tale attività di rilevazione e censimento è mirata alla individuazione di unità cinofile
già esistenti sul territorio della Provincia di Caserta e praticanti attività di soccorso o anche di
volontari cinofili, desiderosi di rendersi utili con l'attività di affiancamento alla Protezione civile
ed al soccorso in genere.
Il rilevamento dovrà essere effettuato su schede di censimento, dalle quali si dovrà
rilevare:
a) dati anagrafici del conduttore e dati identificativi del cane;
b) appartenenza ad associazioni, società a scopo sportivo, gruppi di lavoro sociale, luogo e
Comune di riferimento, eventuale localizzazione del campo di addestramento di riferimento;
c)
brevetti, diplomi e benemerenze per entrambe i componenti dell'UCS, ottenuti anche
separatamente.
ADDESTRAMENTO DELLE UCS
Le Unità Cinofile dovranno seguire un addestramento continuato nel tempo per
raggiungere l'operatività necessaria al soccorso e, considerando che al conduttore è richiesto di
lavorare circa un'ora al giorno con il cane e che si dovranno effettuano sedute di addestramento
settimanali di circa quattro/cinque ore, avremo che tali unità trascorreranno insieme un periodo
di non meno di 500 ore all'anno.
In questo lungo periodo le due componenti (il conduttore ed il cane) imparano a
comunicare tra loro ed a cooperare per il fine ultimo della localizzazione e della segnalazione
del disperso.
L'attività si integra con prove di obbedienza; con queste il conduttore impara a gestire
il proprio cane ed a controllarlo: il cane deve essere sempre "in mano" al conduttore in ogni
situazione.
Oltre ciò la U.C.S. impara a superare i più svariati ostacoli ed il conduttore impara
come guidare il cane e questi a fidarsi del proprio conduttore nel superare le difficoltà che
incontra sul suo cammino di ricerca.
Con l'attività di addestramento ed obbedienza si affina l'intesa fra le due componenti
dell'U.C.S., affinché la regia dell'operazione resti saldamente in mano al conduttore, ma la
effettiva ricerca la esegua il cane in piena autonomia.
L'addestramento alla ricerca si articola perciò in più fasi successive: - prima fase il
cane ricerca il conduttore;
–
seconda fase il cane ricerca un estraneo "a vista";
–
terza fase il cane ricerca un estraneo nascosto non a vista.
Il difficile dell'addestramento dell'UCS non consiste nell'insegnare al cane l'attività di
ricerca, questa fa parte dell'istinto naturale legato all'attività di scovare la preda, ma a segnalare
nel giusto modo quello che ha trovato.
Durante tutto il programma non vi sono limiti all'inventiva degli istruttori ed agli
ostacoli posti nella preparazione di una U.C., e ciò perché la realtà operativa sarà sempre
diversa e più complessa di quanto si possa proporre nel campo di addestramento.
SISTEMA DI FORMAZIONE E VERIFICA DELLE UCS
Il sistema formativo delle Unità Cinofile comprende:
1)
La definizione di una sede Campo Provinciale di Addestramento e Formazione delle Unità
Cinofile di Soccorso;
2)
Il documento di Riconoscimento e l'abilitazione delle Unità Cinofile da Soccorso per la
Protezione Civile;
3)
Il Corso perenne di formazione e specializzazione per volontari cinofili di Protezione
Civile;
4)
La definizione di un elenco provinciale di Unità Cinofile di Soccorso da utilizzare per le
emergenze territoriali e non.
In considerazione della notevole importanza del servizio reso dalle unità cinofile
da soccorso, UCS, rende necessario prevedere un attento percorso formativo e di
riconoscimento che garantisca, a livello provinciale, l'impiego di risorse qualificate, formate in
modo per quanto possibile omogeneo, per migliorare e tendere ad una maggiore qualità
dell'operatività dei volontari.
Stabilito di procedere alla gestione di una fase transitoria dell'attività di formazione ed
organizzazione delle UCS presenti nel volontariato di protezione civile della Provincia di
Caserta, si è rilevata la necessità di attuare una prima fase di stima delle unità già esistenti,
mediante un sistema cognitivo presso tutti i Comuni della Provincia, attivando la fase di
preparazione, coordinamento e gestione del censimento delle UCS; procedendo poi, con una
seconda fase di attività che comprenda incontri finalizzati ad acquisire elementi informativi
necessari al completamento del sistema formativo.
Una fase intermedia è realizzata mediante formatori volontari che costituiscano un
elenco di esaminatori riconosciuti.
Tutti i volontari costituenti le UCS, infatti, dovranno superare una prova attitudinale e
la loro titolarità riconosciuta da una apposita Commissione; ottenuto un documento che ne
attesti la frequenza e le capacità, saranno comunque tenuti a sostenere un esame ogni cinque
anni di attività sul campo.
La Commissione esaminatrice sarà composta da un membro della Provincia di Caserta,
un membro dell'Ente Nazionale della Cinofilia Italiana Delegazione Provinciale di Caserta,
nonché da un membro esperto Consulente, nominato dalla Provincia di Caserta e da due
istruttori accreditati.
Il Rappresentante nominato dalla Provincia, oltre che far parte della Commissione
esaminatrice, avrà il compito di espletare azione di raccordo con le Unità Territoriali e
Nazionali di Protezione Civile.
Il Rappresentante nominato dall'ENCI, Delegazione Provinciale di Caserta, avrà il
ruolo di controllo e coordinamento dei gruppi cinofili territoriali Provinciali, documentandone
le attitudini, le esperienze, la reperibilità in relazione alla formazione effettuata, detenendo
copia delle documentazioni relative alle frequenze formative aggiornate con frequenza mensile
e verbalizzate, alla consegna da parte dei singoli campi di addestramento.
Il membro Esperto Consulente, nominato dalla Provincia di Caserta, oltre che far parte
della Commissione esaminatrice, avrà il compito di predisporre e/o verificare la progettazione e
lo svolgimento dei programmi di addestramento, predisponendo per ogni UCS una scheda
formativa che dovrà essere depositata presso il Campo di Addestramento della UCS e farà parte
del curriculum stesso dell'unità.
Per quel che riguarda, invece, i due istruttori accreditati, questi, volontari cinofili,
dovranno essere scelti, nell'elenco degli esaminatori di cui sopra, tra quelli con maggior
esperienza e potranno affiancare il Consulente Esperto nell'esercizio delle proprie mansioni.
In ogni caso la loro esperienza sul campo, dovrà essere dimostrata con un curriculum
aggiornato, nel quale dovrà essere riportata l'attività svolta nel ramo specifico della formazione
cinofila da soccorso; i candidati istruttori, dovranno presentare la documentazione in copia
comprovante i propri titoli, con riserva di mostrare su richiesta e nelle opportune sedi, gli
originali.
Qualora la documentazione risultasse falsa o mendace, si procederà alla opportuna
segnalazione all'autorità giudiziaria competente e si effettuerà l'espulsione dal gruppo di
Protezione Civile Unità Cinofile Provinciali di Caserta per un periodo non inferiore ad anni
cinque.
Presso il Campo di Addestramento delle Unità cinofile sarà designato un Responsabile
del Campo volontario; il compito di quest'ultimo sarà quello di verificare il corretto
funzionamento del campo, curare la compilazione giornaliera del Libro delle Presenze e delle
schede personali delle UCS, utili alla valutazione dell'idoneità al servizio di soccorso.
IL CAMPO DI ADDESTRAMENTO PROVINCIALE
Oltre ai campi di formazione che dovranno essere distribuiti sul territorio provinciale,
la Provincia di Caserta sarà dotata di un proprio Campo di Addestramento e Formazione che
dovrà garantire, oltre ad una diversificazione nella localizzazione dei percorsi, utile per la
formazione delle UCS, anche una sede ove poter tenere le prove che la Commissione
Esaminatrice riterrà dover effettuare, al fine di verificare la effettiva preparazione delle UCS da
poter inviare sui luoghi coinvolti da eventi calamitosi sismici, meteorologici, etc..
In tal senso, in attesa che la Provincia sia in condizioni di poter individuare ed
attrezzare con strutture sanitarie, veterinarie e sportive, un proprio Campo, si ritiene che questo,
proprio per le proprie strutture nonché per la collocazione baricentrica sul territorio può essere
individuato presso la sede dell’Azienda Agricola Punto Verde srl, sita in Maddaloni, così come
da proposta di collaborazione e disponibilità data dall’Amministratore Unico Dott. Felice
D’Andrea.
Questa struttura dovrà garantire la disponibilità ad accogliere le UCS in formazione,
secondo orari prestabiliti, durante i quali dovrà essere garantito un servizio veterinario
adeguato e strutture igieniche atte ad accogliere gli accompagnatori cinofili e quanti verranno
interessati alle attività formative.
In caso di prove di verifica, definite dalla Commissione esaminatrice, gli orari, previo
accordo con il proprietario del Campo, potranno anche essere differenti da quelli individuati
per il normale addestramento.
I VOLONTARI
I volontari saranno divisi secondo categorie di esperienza:
a) volontari esperti e/o titolati assimilabili ad istruttori formatori da specializzare mediante
corsi mirati;
b) volontari esperti aperti alla formazione continuata;
c) volontari inesperti e neofiti, da iniziare all'attività attraverso formazione;
e tipologia di ricerca:
1) ricerca di superficie;
2) ricerca su macerie;
3) ricerca superficie, macerie ed altro.
Il responso del censimento potrà individuare quattro categorie distintive:
- unità cinofile con esame documentato per attività di superficie o su macerie;
- unità cinofile senza documentazione comprovante un qualsiasi esame di superficie o su
macerie;
- unità cinofile in addestramento per superficie o macerie senza aver sostenuto alcun esame o
addestramento;
- unità cinofile che pur essendo state censite non anno mai sostenuto alcun esame né seguito
alcun addestramento specifico.
IL SERVIZIO DI VIGILANZA VETERINARIO
Ogni campo di addestramento dovrà far riferimento ad un servizio veterinario di
vigilanza che garantisca durante tutta la durata delle sessioni formative un supporto veterinario.
Tale supporto dovrà garantire da un lato il pronto intervento in caso di possibili
lesioni accorse durante le attività e le prove di lavoro, dall'altra svolgerà azione di controllo sul
benessere cinofilo nel corso delle attività tutte.
Qualora il servizio veterinario di turno ravvisasse un qualunque tipo di violenza
sugli animali in prove da lavoro, è obbligato a sospendere immediatamente le attività formative
cinofile e darne comunicazione all'ENCI il quale provvederà, tempestivamente e con ogni
mezzo a disposizione, ad effettuare le necessarie azioni repressive nei confronti di chi si fosse
reso responsabile di tali azioni.
Oltre ciò, dopo attenta istruttoria, svolta anche a mezzo di guardie cinofile
volontarie, relazionerà sull'accaduto alla Commissione Esaminatrice, la quale deciderà, in
modo insindacabile, per l'eventuale sospensione ed allontanamento dai campi di formazione,
del soggetto interessato.
NOMINA DEL SERVIZIO VETERINARIO
Il servizio veterinario per ogni singolo campo verrà costituito mediante un
Elenco di professionisti esperti, che saranno forniti dall'Ordine dei dottori veterinari della
Provincia di Caserta a seguito di Bando Ufficiale di partecipazione al progetto.
L'elenco così costituito dovrà essere inviato all'ENCI di Caserta che provvederà
ad effettuare una seconda scrematura in funzione delle specifiche esperienze lavorative, della
disponibilità in termini di tempo e della territorialità dei singoli professionisti e delle strutture
cliniche di riferimento.
L'Elenco definitivo, da poter aggiornare ogni quattro anni, verrà fornito al
referente della Provincia di Caserta il quale, anche in funzione delle eventuali segnalazioni dei
singoli campi di addestramento e formazione UCS sparsi sul territorio provinciale, provvederà
ad effettuare le nomine definitive.
Queste, al fine di garantire il massimo della copertura temporale durante le
sessioni di formazione, potranno, qualora si rendesse necessario, essere anche più di uno per
singolo Campo.
In ogni caso un servizio veterinario di assistenza, non potrà essere garantito per
più di una struttura di formazione alla volta.