regioni pilota - ALPINE SPACE PROGRAMME

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regioni pilota - ALPINE SPACE PROGRAMME
To make best practice
minimum standard ?
12 REGIONI PILOTA
UNA PIATTAFORMA PER
LE BUONE PRATICHE
Paese
Austria
Tematica
Energia
Tipo
Tecnologica
Parole Chiave
QUALSIASI
Cerca
www.alpstar-project.eu
Struttura della partnership
Lead Partner
MKO
Ministero dell’Agricoltura e dell’Ambiente
Contatto: Barbara Simonic
http://www.mko.gov.si/
Partners
Slovenia
PRC
Centro di Sviluppo di SoCa Valley
www.prc.si
Austria
VLBG
Stato Federale Austriaco del Vorarlberg
www.vorarlberg.at
UNEP
PROGRAMMA DELLE NAZIONI UNITE PER L’AMBIENTE
(UNEP) UFFICIO REGIONALE PER L´EUROPA –
Segretariato ad interim della Convenzione dei Carpazi,
UNEP Vienna - ISCC
www.unep.at
www.carpathianconvention.org
EURAC
Accademia Europea di Bolzano
www.eurac.edu
FLA
Fondazione Lombardia per l´Ambiente
www.flanet.org
REGIONE VENETO
sezione industria e artigianato
www.regione.veneto.it
ASDJ
Associazione Città Alpina dell´anno
www.alpenstaedte.org
ÖA
Associazione Ambientale per la Valle Alpina Achental
www.oekomodell.de
CIPRA FR
CIPRA Francia (Commissione francese della
Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi)
www.cipra.org/fr/CIPRA/cipra-france
RAEE
Rhônalp Energia-Ambiente
www.raee.org
Svizzera
AREG
Ufficio per lo sviluppo territoriale e
la geo informazione del cantone di San Gallo
www.sg.ch
www.areg.sg.ch
Liechtenstein
AU
Ufficio Ambiente
http://www.llv.li/amtsstellen/llv-awnl-home.htm
Italy
Germania
Francia
PRESENTAZIONE DEL PROGETTO
Nell’ultimo secolo le Alpi hanno registrato un incremento delle temperature pari al doppio della media
mondiale. Questa propensione potrebbe continuare soprattutto nel caso in cui nella regione alpina il
consumo di energia per persona rimanga del 10 % più alto rispetto al resto d’Europa.
Ciò nonostante, è in costante aumento nei Comuni e nelle Regioni alpine il numero di incoraggianti ed
innovative iniziative che si propongono di mitigare il cambiamento climatico e di favorire l’adattamento.
La sfida consiste nel trasformare queste buone pratiche in uno standard minimo per tutto lo spazio
alpino al fine di rendere le Alpi a saldo climatico zero nei prossimi 40 anni.
Questo è l’obiettivo del progetto “ALPSTAR – Toward Carbon Neutral Alps - Make Best Practice Minimum
Standard “: in 12 regioni pilota vengono raccolte, analizzate, comparate, valutate e messe in pratica
misure per la protezione del clima.
Partendo dalle montagne vogliamo toccare il cielo con un dito!
OBIETTIVI DEL PROGETTO
OBIETTIVO PRINCIPALE
OBIETTIVI SPECIFICI
Verso Alpi climaticamente neutrali facendo
diventare le migliori pratiche lo standard
minimo
INCORAGGIARE e promuovere fra le regioni pilota lo
scambio di esperienze e conoscenza al fine di facilitarne la loro
implementazione e capitalizzare e diffondere le strategie locali
e le buone pratiche per la riduzione dei gas serra.
Dirigersi verso le Alpi ad emissioni zero rendendo le buone pratiche lo
standard minimo!
ALPSTAR incoraggia la capitalizzazione, la diffusione e
l´implementazione di misure riconosciute come buone pratiche
nella mitigazione dei cambiamenti climatici e nella predisposizione di
strategie inter-settoriali e di piani di azione che mirino alla neutralità
delle emissioni di CO2 a livello locale e regionale.
PUNTARE alle buone pratiche nella preparazione e nello
sviluppo di strategie, piani di azione e misure che mirino alla
neutralità nelle emissioni di carbonio e rendendole standard
minimo.
MIGLIORARE la cooperazione transfrontaliera, intersettoriale e politica nell´ affrontare il cambiamento climatico
con strategie comuni.
PROMUOVERE approcci partecipativi ed integrativi nello
sviluppo di strategie inter-settoriali, piani di azione e nell’
implementazione di misure verso al neutralità climatica.
METTERE IN GRADO le amministrazioni e gli enti di
pianificazione locali e regionali di diventare catalizzatori del
cambiamento.
INCORAGGIARE IL RAGGRUPPAMENTO, il trasferimento
e lo sviluppo di buone pratiche efficienti ed innovative da parte
delle regioni alpine verso altre regioni alpine ed oltre.
REGIONI PILOTA
LE REGIONI ALPINE COINVOLTE NELLE AZIONI PILOTA
ALPSTAR incoraggia la capitalizzazione, la diffusione e l´implementazione di misure riconosciute come buone pratiche nella
mitigazione dei cambiamenti climatici e nella predisposizione di strategie inter-settoriali e di piani di azione che mirino alla
neutralità delle emissioni di CO2 a livello locale e ragionale.
Paese
Regione Pilota
Attività
• Messa a punto di un piano di mobilità urbana sostenibile (SUMP)
• Analisi della situazione riguardante la vulnerabilità energetica dei cittadini (alloggi
e trasporti)
• Introduzione di un metodo per determinare il livello di vulnerabilità
• Primo test per determinare gli effetti delle ristrutturazioni edilizie sulla vulnerabilità
• Migliorare l’efficienza energetica delle infrastrutture sportive invernali
• Produzione di linee guida per la ristrutturazione degli edifici secondo le quote
energetiche e immobiliari
• Messa a punto di un piano d’azione per l’energia sostenibile (SEAP)
• Sviluppo di una campagna di comunicazione transfrontaliera per uno
stile di vita “a impatto carbonico zero”
• Promozione di sistemi di mobilità alternativi
• Azioni di cambiamento modale nei trasporti
• Indagine e valutazione della possibilità di realizzare un sistema tram-treno
agile, moderno e veloce e soluzioni di trasporto intermodali
• Valutazione degli impianti di riscaldamento e cogenerazione a biomassa e/o
biogas esistenti e sviluppo di scenari per nuovi impianti; sostenere la «rete per
la bioedilizia»
Paese
Regione Pilota
Attività
• Analisi pilota riguardo all’abbattimento di emissioni di CO2 nel contesto industriale
• Realizzazione di linee guida dedicate ai referenti politici al fine di migliorare la
connessione fra le politiche settoriali e locali e sostenere l’implementazione dello
strumento di analisi LCA all’interno delle filiere industriale venete
• Pianificazione spaziale di un quartiere cittadino a zero emissioni di CO2
industriale
• Inizio della costruzione di un Edificio a Energia Quasi Zero (NZEB)
• Elaborazione di un piano urbano per l’energia rinnovabile
• Creazione di servizi turistici consapevoli e a emissioni zero dal
punto di vista climatico
• Promuovere il retrofit energetico attraverso la preparazione di un progetto e
un evento informativo
• Preparazione di un piano di offerte di mobilità innovativa, con riduzione del
traffico e delle emissioni di CO2 – focus sulla mobilità elettrica
• Sensibilizzazione della popolazione
• Migliorare la catena del valore dell’industria del legno a livello regionale
• Messa a punto di un piano d’azione per l’energia sostenibile (SEAP)
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REGIONI PILOTA
CAMPI
CAMPI
TEMATICI
TEMATICI
DELLE
DELLE
AZIONI
AZIONI
PILOTA
PILOTA
Trasporti
Trasporti
Turismo
Turismo
Edilizia
Edilizia
Altri Altri
servizi
servizi
e industrie
e industrie
Energia
Energia
Pianificazione
Pianificazione
spaziale
spaziale
Sfruttamento
Sfruttamento
del suolo
del suolo
e e
agricoltura
agricoltura
Istruzione
Istruzione
ed educazione
ed educazione
VALLE
VALLE
DELDEL
RENO
RENO
ALPINO
ALPINO
(Austria,
(Austria,
Lichtenstein,
Lichtenstein,
Svizzera)
Svizzera)
ACHEN
ACH
(German
(Ge
CAMPI D’AZIONE
CAMPI D’AZIONE
UFFICIO
UFFICIO
PUBBLICO
PUBBLICO
PERPER
LA LA
PIANIFICAZIONE
PIANIFICAZIONE
SPAZIALE
SPAZIALE
E L’EDILIZIA
E L’EDILIZIA
– DIPARTI– DIPARTIMENTO
MENTO
DI ISÈRE
DI ISÈRE
(OPAC
(OPAC
38)38)
(Francia)
(Francia)
CAMPI D’AZIONE
CAMPI D’AZIONE
AREAAREA
DI VALENCE
DI VALENCE
ROMANS
ROMANS
– COMMIS– COMMISSIONE
SIONE
CONGIUNTA
CONGIUNTA
PERPER
(Francia)
(Francia)
LA MOBILITÀ
LA MOBILITÀ
VALTELLINA
VALTELLINA
(Italia)
(Italia)
CAMPI D’AZIONE
CAMPI D’AZIONE
CAMPI D’AZIONE
CAMPI D’AZIONE
PARCPARC
NATUREL
NATUREL
RÉGIONAL
RÉGIONAL
DU DU
PAYSPAYS
SERRE-PONÇON
SERRE-PONÇON QUEYRAS
(Francia)
(Francia)
QUEYRAS
UBAYE
UBAYE
DURANCE
DURANCE
CAMPI D’AZIONE
CAMPI D’AZIONE
(Francia)
(Francia)
CAMPI D’AZIONE
CAMPI D’AZIONE
Come rendere le buone
pratiche lo standard minimo?
Portare le politiche al massimo
grado di evoluzione!
ACHENTAL
(Germania)
(Italia)
CAMPI D’AZIONE
CAMPI D’AZIONE
REGIONE DELLA GORIŠKA
SETTENTRIONALE
(ALTO GORIZIANO)
CITTÀ DI
BOLZANO/BOZEN
(Italia)
CAMPI D’AZIONE
TELLINA
a)
ZIONE
CITTÀ DI
BRESSANONE/BRIXEN
REGIONE DEL
VENETO
(Italia)
CAMPI D’AZIONE
Slovenia
CAMPI D’AZIONE
Goriška Settentrionale
Sommario
La regione pilota ha molto legno, ma la catena
produttiva che va dai proprietari terrieri all’utilizzatore
OBIETTIVI
Generale:
regione è ancora dipendente da fonti esterne come i
Mettere le basi per la creazione di una catena regionale a valore
aggiunto dell’industria del legno.
In termini di:
combustibili fossili. Pertanto, tra le altre cose, la regione
• Risparmio energetico: dai combustibili fossili alle energie rinnovabili locali
pilota della Goriška Settentrionale (Alto Goriziano) sta
• Riduzione delle emissioni di gas serra: ristrutturazione di edifici pubblici
cercando di creare le condizioni per la costituzione di
•Sviluppo delle energie rinnovabili: sistemi di teleriscaldamento per i distretti
una catena a valore aggiunto dell’industria del legno.
Contatti:
finale non funziona bene. La maggior parte del legno
non trattato viene esportata all’estero, così che la
Ente: Centro di Sviluppo della Valle della Soča
Nome: Miro Kristan
Indirizzo e-mail: [email protected]
DESCRIZIONE:
La regione pilota Goriška Settentrionale in Slovenia comprende cinque Comuni nel nord-ovest della Slovenia: Bovec,
Cerkno, Idrija, Kobarid e Tolmin. Essi sono situati nella parte alpina della Slovenia, vicino al confine con l’Italia e sono
raggruppati entro i bacini idrografici dei fiumi Soča (Isonzo) e Idrijca.
Le attività pilota si concentrano nel raggiungimento di
minori livelli di emissione di CO2 nell’ambiente attraverso
la promozione del ricorso al legno, che è risorsa naturale
dominante all’interno dell’area. Le nostre azioni sono e
saranno attuate a beneficio delle famiglie e delle aziende
del territorio e per evidenziare il collegamento importante
fra le famiglie in qualità di consumatori, i proprietari terrieri e le imprese locali in qualità di fornitori e i Comuni
come intermediari fra di loro.
Gli obiettivi sono in linea con documento del Piano
d’Azione Sloveno (2012) per l’aumento della competiti-
Comune di Tolmin
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vità della filiera foresta-legno in Slovenia con lo slogan promozionale “Legno è bello”. Il documento definisce il legno
come una materia prima strategica della Slovenia, che ha un enorme potenziale ancora non sfruttato.
Tagliacarte di legno
Fermaporta realizzato con legno di scarto
Un altro documento intersettoriale è il programma di sviluppo regionale, dove la biomassa è definita come un grande
punto di forza e un’opportunità per la regione della Primorska Settentrionale (Alto Litorale Sloveno), di cui la regione
pilota Goriška Settentrionale rappresenta una parte consistente.
L’obiettivo generale è mettere le basi per una catena di creazione del valore aggiunto del legno, ottenere un uso più
efficiente e a maggior impatto locale del potenziale rappresentato dalle biomasse, aumentare l’indipendenza energetica
della regione, aumentare l’efficienza dei sistemi di riscaldamento autonomi e introdurre ove possibile sistemi di teleriscaldamento a lunga distanza.
In linea con gli obiettivi, la regione pilota ha ...
•…pubblicato un invito a progettare e produrre prodotti promozionali realizzati in legno massiccio (più di 20 designer vi
hanno partecipato). I vincitori sono due: un fermaporta realizzato con legno di scarto e un tagliacarte fatto con un tipo
di legno molto diffuso sui terreni da pascolo
•…incaricato un’agenzia energetica di preparare uno studio di preinvestimento che agisca come base giuridica per
sistemi di teleriscaldamento a lunga distanza a Kobarid e Tolmin (ancora in corso)
•…condotto una verifica del rendimento energetico già di quattro edifici pubblici nelle città di Tolmin e Idrija
•…lanciato la gara per la concessione di un appalto finalizzato alla realizzazione di un sistema di teleriscaldamento a
lunga distanza a Bovec
•…preparato un carbon foot print per la regione pilota (risultato finale ancora da ottenere)
L’intenzione dei Comuni di Idrija e Tolmin di preparare un “Piano di Azione per l’Energia Sostenibile” e di aderire al “Patto
dei Sindaci” porta ad un livello superiore gli sforzi compiuti per migliorare l’efficienza energetica e l’utilizzo di materie
prime locali nella regione pilota.
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Achental
Sommario
La regione pilota Ökomodell Achental (Ecomodello
Achental) sta realizzando diverse azioni in materia
di cambiamento climatico e il consumo di energia nei
settori del turismo, retrofit energetico degli edifici,
trasporti e educazione e istruzione. In ciò, risulta
Contatti:
Ente: Ökomodell Achental e.V.
Nome: Stefan KATTARI
Indirizzo e-mail: [email protected]
sempre di massima importanza la connessione fra
diversi stakeholder come le imprese locali nel settore
del turismo o dell’edilizia e la popolazione locale.
DESCRIZIONE:
TURISMO: Creazione di servizi turistici consapevoli e a emissioni zero dal punto di vista climatico
Obiettivi: inserire nella regione diverse offerte per servizi turistici consapevoli e a emissioni zero dal punto di vista climatico.
Risultati programmati e conseguiti: vari servizi turistici nel settore alberghiero, delle attività ricreative e della ristorazione
saranno selezionati e supportati nell’elaborazione di offerte progettuali per la riduzione al minimo delle emissioni di CO2.
Le rimanenti emissioni verranno compensate attraverso attività di risparmio di CO2 nella regione pilota. Sarà promosso
l’acquisto su base regionale di prodotti alimentari, beni e servizi (mercato agricolo locale). I servizi interessati e le loro
offerte saranno inclusi nel lavoro di pianificazione regionale. Inoltre, in varie attività sarà evidenziata la sensibilità alle
questioni relative al CO2. Sarà rafforzato il profilo regionale sul turismo alternativo. Sarà effettuata un’analisi della tipologia di turisti, in qualità di gruppo target di riferimento.
RETROFIT ENERGETICO DEGLI EDIFICI:
Promuovere la riqualificazione energetic
Obiettivi: i proprietari di case nella regione saranno
contattati affinché si attivino e migliorino i loro bilanci
energetici attraverso il retrofit e lavori di ristrutturazione.
Risultati programmati e conseguiti: preparazione di un
evento che riunisca architetti, artigiani e proprietari di
case. Elaborazione di un piano sul modo migliore di spingere all’uso del retrofit energetico ed elaborazione di materiale informativo. Documentazione speciale su esempi di
buone pratiche. Campagna stampa di informazione sulle
azioni intraprese.
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TRASPORTI: Preparazione di un piano di offerte di mobilità
innovativa, con riduzione del traffico e delle emissioni di CO2,
focus sulla mobilità elettrica
Obiettivi: sarà esaminata la struttura della mobilità all’interno della Valle di
Achental. Verrà quindi elaborato un piano per il miglioramento delle infrastrutture di trasporto, basato sulla mobilità elettrica e sul trasporto pubblico.
Risultati programmati e conseguiti: L’azione deve contemplare un’attenta elaborazione delle esigenze legate alla mobilità. Su questo database sarà poi elaborato un piano concreto. In un secondo momento verranno cercato finanziamenti
per l’installazione delle infrastrutture.
• Erhalt der Natur- und Kulturlandschaft
• Sicherung landwirtschaftlicher
Betriebe als Wahrer
der Kulturlandschaft
• Fördern und Entwickeln eines
naturverträglichen Tourismus
und Gewerbes
• Verstärkte Nutzung
erneuerbarer Energie aus
der Region für die Region
Energie-Karte
Achental
Achental consapevole del consumo energetico e dell’efficienza energetica saranno progettate
Das ehrgeizige Ziel der BioenergieRegion Achental heißt: bis zum
Jahr 2020 den Energiebedarf der
Achental-Gemeinden an Strom
und Heizung vollständig aus eigenen regionalen
Energiequellen abzudecken.
e realizzate diverse azioni. I gruppi target saranno strutturati per fasce di età.
Risultati programmati: analisi delle possibili azioni per ciascuno dei gruppi target; realizza-
Bundesministerium für
Ernährung, Landwirtschaft
und Verbraucerschutz
Auszeichnungen
im Bereich Erneuerbare Energien:
aufgrund eines Beschlusses
des Deutschen Bundestages
Ökomodell Achental e. V.
Kirchplatz 1
D-83259 Schleching
Tel.: 08649 98 66 55
[email protected]
www.oekomodell.de
Obiettivi: un fattore importante per la mitigazione del cambiamento climatico sarà un cam-
Im Frühjahr 2012 wurde das Achental erneut als eine
von 21 Bioenergie-Regionen ausgezeichnet. Zusammen mit dem Landkreis Traunstein als Partnerregion
können wir eine zweite Phase der Umsetzung von innovativen Ideen nutzen.
Unser Ziel ist es, den Ausbau des Wirtschaftszweiges Bioenergie und den Aufbau regionaler Netzwerke im Achental voranzubringen und die wirtschaftliche Entwicklung unseres Raumes zu fördern.
• Achental Radweg (Nähere Infos an den
Tourist-Informationen oder unter:
www.chiemgau-tourismus.de/achentalradweg
• Achental-Buslinie: Fahrpläne der Achental-Linie,
der Chiemsee-Ringbus-Linie und der übrigen
RVO-Busse im Gebiet erhalten Sie in Ihren
Tourist-Informationen.
• Bahn (Bahnhöfe in Prien, Übersee, Bergen, Traunstein):
Nähere Informationen erhalten Sie an allen
Fahrkartenausgaben und im Internet unter
www.bahnland-bayern.de oder www.bahn.de
Weitere Informationen unter:
Die Region Achental ist eine von 25 ausgewählten
Bioenergie-Regionen in Deutschland, die im Jahre
2009 im Bundeswettbewerb „Bioenergie-Regionen“
durch eine Fachjury ausgewählt wurden.
biamento nel comportamento. Per concentrarsi su questo e per rendere la popolazione di
Mobil ohne Auto:
Gefördert durch:
ISTRUZIONE ED EDUCAZIONE: Azioni di sensibilizzazione della popolazione
Erneuerbare Energien im Achental:
Die Ziele des Ökomodell Achental e. V.:
2007:
2009:
2012:
2012:
2013:
Erneuerbare Energien
Solarzellen/Kollektoren
Hackschnitzel/Pellets
Photovoltaik
zione delle azioni.
E-On Umweltpreis
Bioenergie-Region
Energy-Award
Kommunaler Klimaschutz
Bayerischer Energiepreis
Windkraft
Wasser
Biogas
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Regione del Veneto
Sommario
La Regione del Veneto presenta il processo di eco-innovazione nelle sue filiere industriali. I risultati porteranno alla definizione di un percorso per l’introduzione
su larga scala dei modelli di eco-innovazione all’interno
OBIETTIVI
Generale:
Introduzione di processi di eco-innovazione all’interno delle filiere industriali
del Veneto come obiettivo strategico per la riduzione di emissioni di CO2 da
delle piccole e medie imprese (PMI), che rappresentano
parte delle PMI.
un vettore fondamentale per ridurre le emissioni di CO2
Contatti:
e i fattori di pressione ambientale all’interno del tessuto industriale.
Ente: Regione del Veneto – Sezione Industria e Artigianato
Nome: Michele Pelloso
Indirizzo e-mail: [email protected]
DESCRIZIONE:
LE VIE DELL’ECO-INNOVAZIONE E DELLA RIDUZIONE DELLE EMISSIONI DI CO2 NELLE FILIERE INDUSTRIALI.
UNA STORIA DI PICCOLE IMPRESE, GRANDE CRESCITA ECONOMICA E NUOVE SFIDE AMBIENTALI.
Il Veneto è un territorio che ha nei distretti industriali uno degli elementi fondamentali e caratterizzanti del suo sistema
produttivo regionale. A differenza di altre regioni d’Italia e d’Europa, caratterizzate dalla presenza di grandi industrie,
il Veneto è cresciuto e si è sviluppato attorno ad una rete di medie, piccole, spesso piccolissime imprese le quali hanno
sviluppato – a partire dagli anni 50 – delle fortissime relazioni di carattere economico, andando a definire così una vera
e propria rete di collaborazioni, di subforniture legate al territorio di appartenenza.
In questo quadro, il tema di una maggiore sostenibilità nei processi produttivi, della gestione delle risorse naturali e
della riduzione delle emissioni è divenuto non solo un elemento centrale nelle politiche industriali regionali, ma anche un
vantaggio all’interno del mercato.
Sfortunatamente, una recente inchiesta di Eurobarometro ha dimostrato che, paragonate alle grandi aziende,
le PMI sono considerevolmente meno propense a intraprendere processi per il “greening” della catena produtVilla Capra (detta La Rotonda)
tiva (64% vs 82%) e a disporre di un sistema di gestione
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ambientale (25% vs 48%), principalmente a causa della mancanza di esperienza e dei costi relativi all’aggiornamento,
all’acquisizione dei dati e agli strumenti di analisi.
Verona – Ponte Pietra
Verona - Arena
INTRODUZIONE DELL’ECO-INNOVAZIONE ALL’INTERNO DELLE FILIERE INDUSTRIALI DEL VENETO
Le azioni pilota sono indirizzate al supportare l’introduzione dei processi di eco-innovazione all’interno delle PMI al fine
di ridurre le emissioni di carbonio prodotte in alcune aree a maggiore concentrazione industriale e di mitigare l’impatto
ambientale globale dei cicli produttivi complessi.
Gli obiettivi specifici dell’azione pilota della Regione del Veneto sono:
•analisi dell’inventario delle emissioni in Veneto al fine di individuare le fonti di emissioni principali nelle aree industriali
e contestuale analisi delle barriere (tecnologiche e non) che impediscono ai distretti di investire nel “greening” della
filiera produttiva
© Veneto Region Tourism Promotion - Photographic Archive
•congiuntamente ai principali referenti settoriali dell’industria e del commercio, identificazione delle imprese/
filiere più adatte e dei loro meta-prodotti più rappresentativi al fine di implementare un processo di eco-innovazione basato su un’Analisi del Ciclo di Vita del prodotto (analisi LCA);
•introduzione di un piano d’azione volto a promuovere
l’approccio eco-innovativo nelle filiere industriali regionali, attraverso azioni di sensibilizzazione a seguito
dei risultati dell’analisi LCA, sia con i referenti industriali sia con i referenti politici di settore, anche nella
prospettiva di inserire possibili misure di sostegno
all’eco-innovazione all’interno del Programma Operativo Regionale 2014-2020
Malcesine – Lago di Garda
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CITTÀ DI BOLZANO/BOZEN
SOMMARIO
La città di Bolzano ha da tempo avviato un ambizioso
percorso per la riduzione delle proprie emissioni. Il
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES) del
Patto dei Sindaci, elaborato all’interno di Alpstar,
rappresenta un ulteriore passo verso la sostenibilità.
Il network avviato per l’elaborazione del piano ha
consentito l’acquisizione di un importante progetto di
OBIETTIVI
Ridurre le emissioni di CO2 al 2020 del 20% rispetto a quelle del 2010.
In termini di:
• Risparmio di Energia: 530GWh di energia risparmiata
• Diminuzione dei gas a effetto serra: 124.000 tonnellate di CO2 evitate
• Sviluppo di Energia Rinnovabile: 32 MW nuovo impianto fotovoltaico
installato
ricerca europea (Sinfonia). Alpstar rappresenta inoltre
Contatto:
l’opportunità per realizzare ulteriori studi su Net Zero
Istituzione: Comune di Bolzano
Energy Building sul territorio.
Nome: Dr. Emanuele Sascor
email: [email protected]
DESCRIZIONE
L’attività principale svolta a Bolzano nel progetto Alpstar è stata l’elaborazione del Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES) nell’ambito del Patto dei Sindaci.
L’obiettivo è di ridurre del 20% le emissioni di CO2 del 2020 rispetto a quelle del 2010. Il processo di elaborazione del PAES
si è concluso e verrà presto finalizzato con l’approvazione formale da parte del Consiglio Comunale. L’impulso proveniente
dalle attività svolte durante la preparazione del PAES ha condotto con successo alla partecipazione al bando “Smartcities-2013” del 7° Programma Quadro di ricerca Europea. L’implementazione del progetto SINFONIA fornirà un importante
contributo per la Città di Bolzano al raggiungimento dell’obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2 stabilito nel PAES.
Il progetto Alpstar prevede inoltre la realizzazione di due azioni pilota: l’elaborazione di uno studio di fattibilità finalizzato
a verificare la realizzabilità di un quartiere industriale ad emissioni zero e l’elaborazione di un report per il trasferimento
delle conoscenze acquisite nella fase di progettazione e realizzazione di un edificio Net Zero Energy per uffici (NZEB).
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Il diagramma Sankey è rappresentativo
delle attività svolte all’interno del PAES che
hanno richiesto un’analisi completa dei
consumi di energia al fine di calcolare le
emissioni di CO2 in gioco.
L’analisi preliminare, insieme con gli input
del Comune, ha portato all’elaborazione
di 28 azioni finalizzate alla riduzione
delle emissioni in diversi settori: efficienza
in edilizia, fonti rinnovabili, trasporti,
informazione e divulgazione. Le disposizioni
contenute nel Regolamento Edilizio e lo
sviluppo di una rete di teleriscaldamento
porteranno da sole ad una riduzione delle
Diagramma di Sankey relativo al consumo di energia della Città di Bolzano
che mostra i flussi energetici dell’anno
emissioni di CO2 di oltre il 14% nel 2020.
La città di Bolzano ha una rete di piste ciclabili di 50
km che nei prossimi anni verrà estesa di ulteriori 15 km.
Circa il 30% degli abitanti usa giornalmente la bicicletta
per i propri spostamenti, mentre l’uso dell’auto, con il
solo 25%, è fra i più bassi tra le città italiane.
Mappa della Città di Bolzano con piste ciclabili. In rosso, l’ampliamento previsto. (fonte: Città di Bolzano)
Le conoscenze acquisite nel partecipare alla fase di sviluppo
di un Net Zero Energy Office Building sono raccolte in un
documento che attraverso l’analisi, l’organizzazione e la
descrizione delle esperienze e lezioni apprese favorirà il
processo di trasferimento di questa attività. La possibilità
di coprire il fabbisogno energetico dell’area circostante
l’ufficio con fonti rinnovabili è oggetto di un altro studio.
Rendering del parco tecnologico previsto a Bolzano. (fonte: Cleaa)
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CITTÀ DI BRESSANONE/BRIXEN
SOMMARIO
Con la realizzazione di un sistema di teleriscaldamento
e la recente installazione di un impianto a biomasse,
Bressanone ha già ridotto significativamente le emissioni di CO2. Il Piano d’Azione per L’Energia Sostenibile
(PAES) elaborato nell’ambito del Patto dei Sindaci prevede l’ulteriore riduzione delle emissioni di oltre il 10%
nel 2020. Uno studio condotto nell’ambito di Alpstar
valuterà la possibilità di coprire il 100% del fabbisogno
energetico del Comune attraverso le fonti rinnovabili.
OBIETTIVI
GENERALE:
Ridurre le emissioni di CO2 al 2020 del 20% rispetto a quelle
del 2005.
In termini di:
• Risparmio di Energia: 99GWh di energia risparmiata
• Diminuzione dei gas a effetto serra: 29.800 tonnellate di CO2 evitate
•Sviluppo di Energia Rinnovabile: 9MW nuovo impianto fotovoltaico installato
Contatto:
Istituzione: Municipality of Brixen
Nome: Ing. Alexander Gruber
email: [email protected]
DESCRIZIONE
L’azione pilota prevista a Bressanone nell’ambito del progetto Alpstar consiste nell’elaborazione di un “Energy Concept”
per la città e il suo territorio. L’ idea è quella di valutare la fattibilità di un piano d’azione che miri a coprire il 100 %
del fabbisogno energetico di Bressanone senza uso di fonti fossili (settore dei trasporti escluso). 19 piccoli Comuni della
Provincia di Bolzano coprono già interamente la loro domanda di energia elettrica e termica (senza trasporti) utilizzando
energie rinnovabili (Rapporto Legambiente 2013). Bressanone, con i suoi 20.000 abitanti, presenta una densità di popolazione maggiore, rispetto ai comuni di cui sopra, che rende più difficoltosa la copertura del fabbisogno energetico con
fonti rinnovabili.
Questa azione pilota è direttamente collegata all’elaborazione di un Piano di Azione per l’Energia Sostenibile (SEAP), che
rappresenta l’attività principale a Bressanone, nel quadro del progetto Alpstar.
Il PAES è stato completato ed è stato approvato dal Consiglio Comunale. Le informazioni e i dati raccolti durante la stesura
del documento saranno utilizzati come base di partenza per l’elaborazione dell’Energy Concept che, in questo modo,
estende i contenuti del PAES oltre il suo obiettivo di riduzione delle emissioni fissato per l’anno 2020.
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Per la realizzazione del Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile di Bressanone è stato elaborato sia l’inventario delle
emissioni di CO2 dell’anno 2005 sia quello del 2010. Il grafico delle emissioni pro-capite evidenzia il trend di riduzione
già in atto. La previsione per l’anno 2020, basata sul set
di azioni previste, segue, dal 2010, una curva di riduzione
Trend di riduzione delle emissioni di CO2 pro-capite degli anni
2005 – 2010 e stima fino al 2020 (fonte: EURAC)
meno ripida, indicando che nel valutare la riduzione delle
emissioni è stato usato un approccio precauzionale
Crescita della domanda di riscaldamento 2005-2010 VS la riduzione delle emissioni 2005-2010 (fonte: EURAC)
Per quanto riguarda l’andamento delle emissioni tra il 2005 e il 2010 è interessante notare come le emissioni (ad esempio nel caso
del riscaldamento) siano diminuite nonostante un aumento della domanda di energia (dovuto principalmente alla crescita della
popolazione).
Una delle azioni di supporto del
PAES di Bressanone avviene tramite lo strumento del Catasto
Solare online che promuove la
diffusione del fotovoltaico e delle
istallazioni solari-termiche.
Il Catasto Solare di Bressanone
(fonte: EURAC)
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Valtellina – Provincia di Sondrio
SOMMARIO
La Valtellina è un’ampia valle alpina posizionata nel cuore
delle Alpi italiane e costituisce una Provincia della Regione
Lombardia, con una popolazione residente di oltre 150.000
abitanti, la Provincia di Sondrio. Il grande supporto fornito
dai decisori politici regionali e locali al progetto ALPSTAR,
ha permesso a FLA di svolgere due azioni pilota rivolte
ai due settori maggiormente responsabili delle emissioni
di carbonio nell’area della valle, vale a dire quello del
trasporto stradale e del riscaldamento civile.
OBIETTIVI:
• Valutare il potenziale massimo di sviluppo delle bio-energie disponibili
sul territorio provinciale, tenendo conto dell’offerta locale e dell’utilizzo
sostenibile.
• Valutare la possibilità di integrare il sistema di trasporto pubblico locale
che copre i viaggi a lunga percorrenza (macro-mobilità) con soluzioni
intermodali leggere e moderne in grado di coprire il primo e l’ultimo
miglio (micro-mobilità).
CONTATTO:
Istituzione: Fondazione Lombardia per l’Ambiente
Nome: Mita Lapi / Chiara Gandini
email: [email protected] / [email protected]
website: www.flanet.org
DESCRIZIONE
1. Produzione e distribuzione di energia
in Valtellina da differenti “bioenergie”:
integrazione degli impianti esistenti e scenari di
sviluppo per nuovi impianti
settori (biomasse forestali, scarti agricoli, biogas da
Sector
Residential
Extra-urban transport
Industry
Tertiary
Urban transport
Agriculture
allevamento, scarti dell’industria del legno, ecc). Queste
Totale
Il territorio della Valtellina, grazie alla sua dotazione di
risorse naturali e alle peculiari attività economiche, è
particolarmente ricco di bio-energie derivanti da diversi
fonti rinnovabili forniscono già un significativo contributo
al bilancio energetico provinciale, concentrato soprattutto
Value (TOE)
183.221
89.607
55.011
53.096
49.641
4.102
%
42,2%
20,6%
12,7%
12,2%
11,4%
0,9%
434.678
100,0%
Consumo di energia finale 2010
Fonte: SIRENA Regione Lombardia
nel settore residenziale con impianti di riscaldamento a
bassa potenza.
Inoltre, negli ultimi dieci anni, tre grandi impianti energetici alimentati da residui di biomasse forestali e due impianti a
biogas alimentati da materiale agro-zootecnico sono stati avviati con successo in Valtellina e altre quattro centrali di medie
dimensioni alimentate da biomassa forestale e collegate a piccole reti di teleriscaldamento sono state realizzate di recente in
alcuni piccoli comuni della Valle con risultati molto positivi.
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In questo contesto, l’azione pilota ALPSTAR mira a valutare il potenziale massimo di sviluppo delle bio-energie di diversa
origine su tutto il territorio provinciale, tenendo conto della loro offerta locale e di un uso sostenibile, al fine di impostare una
strategia energetica locale che mira alla neutralità di carbonio entro il 2050.
Gli obiettivi raggiunti alla metà del progetto sono i seguenti:
• Valutazione dettagliata dello stato attuale degli impianti esistenti da un punto di vista energetico, ambientale ed economico;
•Identificazione delle positività e criticità dell’attuale sistema locale di produzione di energia da bio-energie (forniture,
benefici economici e ambientali);
• Valutazione del potenziale di crescita delle varie «bio-energie» di tutta la provincia, in coerenza con la disponibilità locale
e un utilizzo di tipo sostenibile.
2. Potenziamento del trasporto pubblico della Valtellina
La struttura urbana e territoriale della Provincia di Sondrio si basa su cinque
piccoli paesi che costituiscono l’ossatura assiale della rete di trasporto locale
e agiscono come punti di diramazione dei pendolari e degli utilizzatori del
trasporto pubblico. La ferrovia della Valtellina è la spina dorsale storica
del sistema di trasporto pubblico della Provincia ed è l’unico collegamento
ferroviario per raggiungere la grande area metropolitana di Milano, così come
il resto della Regione e tutti gli altri collegamenti nazionali o internazionali.
Fonte: Shutterstock
Le opportunità offerte dalla ferrovia, tuttavia, sono solo parzialmente sfruttate dai visitatori e turisti della Valle e anche i
residenti sono normalmente inclini ad utilizzare la propria auto a causa delle limitate corse giornaliere dei treni. Questo fa sì
che si creino flussi intensi di veicoli sulle strade del fondovalle, frequenti ingorghi di traffico, congestioni quotidiane durante le
ore di punta e conseguenti alti tassi di emissioni di inquinanti atmosferici (PM10 e PM 2.5, ossidi di azoto, benzene).
Questa azione pilota ALPSTAR propone di valutare la fattibilità di un nuovo sistema di trasporto basato sull’integrazione del
sistema esistente di trasporto pubblico (treno + bus, adatto per viaggi a lungo raggio), con soluzioni intermodali leggere
e moderne in grado di coprire il «primo e l’ultimo miglio» (biciclette, auto elettriche, e-bike e car sharing, istituzione e
ottimizzazione del trasporto pubblico collettivo a corto raggio).
Gli obiettivi raggiunti alla metà del progetto sono i seguenti:
• analisi e valutazione della struttura attuale della mobilità nella valle;
• indagine sociale per valutare le abitudini reali degli abitanti della Valtellina e la loro potenziale propensione al cambiamento
dei loro comportamenti di mobilità;
•prime «Tavole rotonde» tecniche e istituzionali con le Autorità competenti regionali, i gestori ferroviari e i comuni locali.
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VALLE DEL RENO ALPINO
SOMMARIO
Nella regione pilota della Valle del Reno alpino, in
Liechtenstein, il Cantone di San Gallo e la regione
Vorarlberg stanno mostrando insieme come i pendolari
possono essere motivati per effettuare il passaggio a
mezzi di trasporto sostenibili.
Hilti AG, uno dei maggiori datori di lavoro del Liechten-
OBIETTIVI
Realizzare una campagna sulla mobilità transfrontaliera per uno
stile di vita neutrale in termini di CO2 relativa a:
• trasporto modale
• riduzione dei gas a effetto serra
• riduzione dell’inquinamento atmosferico e acustico
stein, partecipa come modello di azienda.
DESCRIZIONE
Più della metà di tutti i dipendenti in Liechtenstein sono pendolari provenienti dai paesi circostanti. La società Hilti AG è
un datore di lavoro particolarmente interessante per i pendolari del vicino cantone svizzero di San Gallo e della regione
austriaca di Vorarlberg . Molti di coloro che viaggiano vivono in aree prossime al confine e potrebbero recarsi al lavoro
con i mezzi pubblici o in bicicletta. Tuttavia, l’automobile è il principale mezzo di trasporto utilizzato, che a sua volta crea
rumore ed emissioni inquinanti.
Le attività di informazione e sensibilizzazione inducono i pendolari a riflettere riguardo le loro scelte di trasporto. I partner
del progetto evidenziano che la mobilità sostenibile migliora la qualità della vita e che il tempo libero inizia non appena
i dipendenti lasciano il luogo di lavoro. Hilti AG, che con circa 1.800 dipendenti è uno dei maggiori datori di lavoro del
Liechtenstein, sta partecipando alle attività sulla mobilità transfrontaliera in qualità di modello aziendale.
Come possiamo persuadere i pendolari a recarsi al lavoro in bicicletta, in treno o in autobus piuttosto che in auto?
Sono gli interessati stessi a fornire le risposte a questa domanda. I dipendenti di Hilti si sono confrontati sulle loro scelte di
mobilità e sullo sviluppo di suggerimenti da migliorare all’interno di focus group che includono i viaggiatori in bicicletta,
treno e autobus, così come gli automobilisti disponibili al cambiamento.
Una delle osservazioni cruciali è che la mobilità deve essere un tema centrale nell’azienda stessa. Le attività nella regione
pilota Alpstar della Valle del Reno Alpino sono focalizzate a persuadere altri colleghi (e dipendenti di altri imprese) a fare
il passaggio.
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Focus: BICICLETTE
Giornate informative sulla mobilità
In un evento di kick-off della durata di diversi giorni presso l’azienda Hilti AG, i partner del progetto hanno motivato i
dipendenti a «saltare in sella alle loro bici». In quest’occasione, tra le altre cose, sono state testate delle bici elettriche,
è stato presentato dell’abbigliamento ciclistico, sono stati spiegati i vantaggi per la qualità di vita personale ed è stata
presentata una mappa per pendolari in bicicletta.
Mappa per pendolari in bicicletta
Le piste ciclabili sono solo in parte adatte a spostamenti veloci e brevi, in quanto sono progettate per viaggi di piacere. Una
prima risposta a questo problema viene fornita dalla mappa per pendolari in bicicletta con percorsi da tutti i giorni. Per
tutti coloro che lavorano da pendolari ai confini del triangolo Liechtenstein, Austria e Svizzera, gli itinerari proposti sono
ora disponibili in una mappa digitale al link www.radwege.llv.li.
Convincere le persone
Il lavoro dei media, indirizzato agli stakeholder rilevanti e alle apparizioni negli eventi, può sensibilizzare il grande pubblico sul tema della mobilità pendolare. Fatti e testimonianze da parte dei dipendenti di Hilti nei focus group trasmettono
il messaggio in modo chiaro e comprensibile. Dichiarazioni personali da parte di persone di contesti sociali vicini motivano
gli altri a seguire l’esempio.
Se riescono a farlo loro, lo posso fare anch’io!
Presso Hilti AG è stato condotto un sondaggio relativo alla mobilità dei dipendenti. Considerando che i risultati sono
disponibili a e visibili da tutti, è possibile fare il confronto tra la propria mobilità e quella praticata da altri colleghi o altri
settori. Questo motiva le persone ad apportare un cambiamento fornendo un contributo sostanziale alla sua accettazione
© CIPRA
nella società.
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Focus: TRASPORTO PUBBLICO
Vincoli quali il meteo, la distanza o limitazioni fisiche indicano che non tutti i dipendenti possono andare al lavoro in bicicletta. Alpstar sta quindi lavorando anche per promuovere l’uso dei mezzi di trasporto pubblico, come l’autobus o il treno.
Nuova ferrovia a transito rapido
Il nuovo sistema ferroviario a transito rapido nel Cantone di San Gallo aumenta in modo sostanziale la frequenza del
servizio, riducendo i tempi di viaggio. In collaborazione con gli operatori, i pendolari sono stati informati circa la nuova
offerta e i miglioramenti effettuati, tramite ad esempio azioni alle stazioni, così da sfruttare le sinergie. Il risparmio di
tempo e denaro verranno comunicati attraverso i media più rilevanti utilizzando l’esempio di un pendolare lavoratore
presso Hilti AG.
Pacchetto informativo per pendolari
Il nuovo calendario per l’inverno 2013/2014 mostra importanti cambiamenti realizzati in Vorarlberg . Per esempio, è in
fase di introduzione il biglietto da 365 euro valido per tutti i mezzi di trasporto in tutta la regione. Il biglietto può anche
essere utilizzato in Liechtenstein. Il calendario è stato modificato anche con nuovi collegamenti con il Cantone di San Gallo.
I benefici pratici sono stati presentati tramite attività di informazione e sensibilizzazione sui media regionali, nonché per
mezzo di volantini e consulenze.
Giornate informative sul trasporto pubblico
I dipendenti sono stati informati dei benefici del trasporto pubblico in un evento di kick-off della durata di diversi giorni
svoltosi presso l’azienda Hilti AG. I consigli sulla mobilità individuale hanno contribuito a stimolare il personale al cambiamento. Sono stati mostrati i costi, i tempi e le emissioni dei percorsi individuali al lavoro tramite treno, autobus, bicicletta
© Zeitenspiegel
o auto, i quali possono essere stampati.
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COORDINAMENTO:
Contatto:
Istituzione: CIPRA International
Nome: Wolfgang Pfefferkorn
Liechtenstein
email: [email protected]
Contatto:
Istituzione: Office for the Environment
Nome: Roland Jehle
email: [email protected]
St. Gallen
Contatto:
Istituzione: Office for Spatial Development
and Geoinformation
Nome: Markus Zimmermann
email: [email protected]
Vorarlberg
Contatto:
Institution: Office of the Vorarlberg Federal State Government
Department of Energy, Climate Protection
and Resources relevant to Climate Protection
Nome: Adolf Gross
email: [email protected]
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PARCO NATURALE REGIONALE DEL QUEYRAS
RIASSUNTO
Il PNR del Queyras è coinvolto nell’obiettivo di raggiungere l’autosufficienza energetica per il 2050. Il Piano
d’Azione per l’Energia sostenibile fornirà ai decisori gli
obiettivi intermedi per raggiungere questo obiettivo.
OBIETTIVI:
Generale:
Gli obiettivi del PNR del Queyras consistono nell’elaborare una strategia, il
piano d’azione e di aumentare la partecipazione di partners, quali professionisti nel settore del turismo, agricoltori e cittadini. Inoltre, il parco intende
elaborare delle linee guida per la riqualificazione degli edifici.
Contatto:
Istituzione: Parc Naturel Régional du Queyras (PNR Queyras)
Nome: Emmanuel Jeanjean
email: [email protected]
DESCRIZIONE
Linea guida per migliorare
energetica degli edifici
l’efficienza
Tramite un recente progetto, il parco ha iniziato uno
studio sulla riqualificazione energetica degli edifici nel
rispetto del patrimonio culturale. L’obiettivo è quello di
elaborare delle raccomandazioni per migliorare l’efficienza energetica degli edifici nel PNR del Queyras tenendo
conto del potenziale energetico solare di ciascun edificio e
il loro valore di patrimonio culturale.
Grazie al progetto Alpstar lo studio sarà sintetizzato e
pubblicato come linee guida. Questa pratica guida “Habitat du Queyras et énergie” è stata creata per le amministrazioni aggiudicatrici e gli operatori del settore della
costruzione di edifici.
Copertina delle linee guida
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Piano clima-energia e mobilitazione delle parti interessate
Il piano clima-energia è stato ufficialmente lanciato il 30 maggio 2013 nel corso della prima riunione del Comitato direttivo. La prima specifica del processo è stato sviluppato dal parco, per costruire un approccio partecipativo. A questi fini, è
stata selezionata una società di consulenza.
L’analisi energetica del territorio, che è ancora in corso, mostra già alcuni dati interessanti:
• il territorio è per il 90% dipendente da risorse energetiche esterne con costi energetici pari a 30 milioni di €
• i principali responsabili delle emissioni di gas a effetto serra sono le aree residenziali con il 46% e il trasporto con il 44%.
Sarà fatto uno sforzo particolare per distinguere il bilancio delle emissioni di gas serra legate alle stagioni turistiche
dell’estate e dell’inverno. L’analisi del potenziale di sviluppo delle energie rinnovabili nel territorio e il suo potenziale
beneficio è ancora in corso.
Mobilitazione degli stakeholder del settore agricolo e del turismo
Sono già stati organizzati diversi laboratori per mobilitare i professionisti dei settori dell’agricoltura e del turismo a discutere sulla vulnerabilità al cambiamento climatico. Questi gruppi hanno evidenziato le principali preoccupazioni legate ai
cambiamenti climatici come ad esempio le stazioni sciistiche future, la diversificazione delle attività turistiche, lo sviluppo
delle risorse idriche, la frequenza delle inondazioni e del loro impatto sulle attività agricole.
Mobilitazione dei cittadini
E’ stata realizzata una Conferenza dei cittadini. In queste riunioni sono state fornite informazioni sulle tematiche dell’energia e del clima da parte di esperti esterni. Saranno organizzate inoltre anche delle visite di studio.
L’idea di base è che i cittadini forniscano consigli e raccomandazioni relativi agli obiettivi e alle azioni del piano Climaenergia del PNR del Queyras.
In parallelo, vengono organizzati regolarmente degli eventi per i residenti e i turisti per conoscere le questioni energetiche
e climatiche:
• una passeggiata pubblica con la termocamera a infrarossi durante l’inverno 2013
• tre dibattiti sul cambiamento climatico nell’estate 2013
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Pays-SUD - PAYS di Serre-Ponçon Ubaye DURANCE
Sommario
Efficienza energetica nelle stazioni sciistiche! L’obiettivo principale della regione pilota Pays SUD è di limi-
Obiettivi:
Generali:
vità consiste nella messa a punto di un protocollo sulle
Identificare le opportunità di risparmio energetico e di riduzione
dei gas serra nelle località sciistiche al fine di ottenere:
misure di energia e di gas serra e nel testarlo in loco.
• Risparmio energetico: 15% in meno di consumi elettrici
tare l’impatto sul clima delle stazioni sciistiche. L’atti-
• Riduzione delle emissioni di gas serra: 25% in una stazione sciistica
Contatti:
Istituzione: Pays Serre-Ponçon Ubaye Durance
Nome: Jérémy NAHMIYAZ
email: [email protected]
Descrizione:
Il consumo di energia incide fino all’8,5 % del volume d’affari annuo dei gestori degli impianti sciistici, il risparmio
energetico è una competenza che deve essere ancora migliorata!
Alcuni fatti riguardanti i principali elementi del progetto:
•le località di montagna e le loro stazioni sciistiche sono i principali utilizzatori di energia e produttori di gas serra nel
territorio
• l’ammodernamento delle attrezzature e lo sviluppo di neve artificiale aumenta la domanda di energia
• il funzionamento energetico delle apparecchiature tecniche non è sufficientemente noto e dunque le possibilità di
ottimizzare il processo sono limitate
• un elemento chiave che riguarda l’uso di energia nel territorio è la produzione di neve artificiale.
In considerazione di questi aspetti la
regione pilota intende realizzare un
inventario tecnico-energetico, monitorare
il consumo elettrico per un’intera stagione
invernale e promuovere dibattiti e scambi
di informazioni tra esperti: manager,
subappaltatori, fornitori etc.
Consumo di energia in KWh
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Gli obiettivi del progetto sono quindi i seguenti:
•caratterizzare i fabbisogni energetici della produzione di neve artificiale, degli impianti di risalita, della gestione delle
piste da sci e degli edifici delle stazioni sciistiche
•definire un protocollo per l’analisi energetica in una stazione sciistica e testarlo
•identificare i prezzi ottimali rispetto ad energia e consumo
•individuare la tecnologia ottimale
•stabilire il potenziale riguardante gli Energy Efficiency Credit (CEE) e lo stoccaggio di energia
Grazie alla partecipazione di esperti, lo standard è stato
predisposto e convalidato. Lo scopo è quello di integrare tutti i
fattori che influenzano il fabbisogno energetico e le emissioni
di gas serra nelle località sciistiche e che sono correlati alle
varie attività dei gestori degli impianti.
Il protocollo di misura è stato testato nella località sciistica
di ‘Les Orres’ (Francia, Regione PACA), durante la stagione
Analisi del consumo di energia
invernale 2012-2013. Sono stati monitorati tutti i dati relativi
al consumo di energia, al numero di utenti, alle caratteristiche
della neve e alle condizioni meteorologiche. All’interno di queste analisi tutte le interazioni tra i vari elementi possono
essere stimate con precisione. Il passo successivo è stato quello di formalizzare un documento standard di verifica del
protocollo di misura per migliorarlo.
Skylift “Les Orres”
Analisi del consumo di energia della stazione sciistica
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OPAC 38
Sommario
Opac 38 è una società di edilizia sociale pubblica che
affitta 22.000 appartamenti e che dal 1995 ha promosso e attuato una politica energetica-ambientale sul
territorio per gestire in maniera ottimale le politiche
degli «affitti e dei servizi».
Il suo obiettivo specifico è quello di coniugare la ridu-
Obiettivi:
Generali:
Costruire uno strumento per analizzare l’impatto dei lavori di ristrutturazione
sulla vulnerabilità energetica degli inquilini e sulle emissioni di gas serra:
In termini di:
• Risparmio energetico: un consumo medio di 150 kWhEP / m² entro il 2020
zione delle emissioni di gas serra e di vulnerabilità
• Renewable energy development : wood or solar for 200 apartments each year
energetica degli inquilini (eccessiva incidenza della
Contatti:
voce «energia» sul bilancio economico domestico),
Istituzione: OPAC 38
determinando la vulnerabilità energetica globale (abi-
Nome: Benoît Jehl
tazioni + trasporti).
email: [email protected]
Descrizione:
Lavoro sulla vulnerabilità energetica (edilizia e trasporti) nell’edilizia sociale.
Per raggiungere gli obiettivi di Opac 38, in materia di vulnerabilità energetica e di riduzione dei gas serra, le attività
comprendono:
• analisi della situazione dei locatari in merito all’incidenza dei costi energetici
• determinazione dei principali fattori di vulnerabilità energetica degli abitanti (sia per l’alloggio che per i trasporti)
• ricerca delle azioni più efficaci per ridurla e per realizzare delle ristrutturazioni
Sono stati messi a punto i risultati relativi alla vulnerabilità energetica per tipologia dell’edificio, impianto di
riscaldamento, dimensioni, energia termica, anno di
costruzione, ecc. Per ogni appartamento può essere definito il livello di vulnerabilità in modo da sapere quante
persone potrebbero trovarsi in una situazione di difficoltà
economica. Questi risultati sono stati discussi in un comitato direttivo interno Opac 38, seguito da un workshop
nel 2012.
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I risultati principali sono i seguenti:
• metodologia per stabilire il livello di vulnerabilità di
un edificio: generalizzata per altre società immobiliari
o autorità locali per le quali i dati utilizzati sono resi
disponibili
• prime applicazioni della metodologia che consentono
di valutare gli effetti delle ristrutturazioni edilizie
Per il prossimo passo RAEE (Rhonalpenergie-Environnement, Rhone-Alpes ) sta lavorando sulla vulnerabilità dei locatari legata ai trasporti. Più di 7000 famiglie, rappresentative della situazione degli inquilini, sono coinvolte. Non
essendoci dati disponibili, nell’autunno 2013 è stato distribuito un questionario sul trasporto, avente per oggetto le
distanze, la ripartizione modale, i costi, limiti, ecc. I risultati sono in fase di elaborazione.
Target:
Tecnici, dirigenti, abitanti e altri attori coinvolti nella gestione degli edifici.
Potenziali fattori di successo
• dati specifici sulle spese di consumo e di energia disponibili per ogni appartamento
• Opac 38 è fortemente interessata a questo studio, in quanto fornisce nuovi strumenti per la definizione delle politiche. E’
stato coinvolto il Comitato Direttivo per l’Energia e l’Ambiente. Il lavoro è stato condotto con i dipendenti di OPAC 38 ed è
legato all’Agenda 21.
• la metodologia che viene sviluppata è riproducibile in altri contesti
Barriere
• per ragioni di riservatezza è difficile ottenere informazioni specifiche sui redditi
• la scarsa disponibilità di dati dettagliati sui trasporti (necessità di indagini specifiche)
Rilevanza transnazionale
la questione della vulnerabilità degli abitanti è di
grande importanza in tutta Europa e la metodologia
sviluppata da OPAC 38 potrebbe essere utilizzata anche
fuori dall’Europa.
Innovatività
Vengono considerate sia la vulnerabilità legata
all’edilizia sia quella legata al trasporto.
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Valence Romans Déplacements (VRD)
Sommario
Nel 2010 39 comuni (per un totale di più di 200.000
abitanti) hanno deciso di creare una unione di comuni
nel settore dei trasporti. In precedenza diversi SUMP
(Piani Urbani Mobilità Sostenibile), obbligatori in Francia, esistevano sul territorio (in Valence e Romans), ed
Obiettivi:
Generali:
Il piano di trasporto del VRD mira a definire le condizioni per ridurre la quota
di auto nel settore dei trasporti e promuovere un sistema di trasporto sostenibile: trasporti pubblici, percorsi ciclabili e pedonabili, controllo dell’urbaniz-
è stato lanciato un piano di sviluppo territoriale (SCoT).
zazione, valutazione degli impatti ambientali e del trasporto merci.
Si è deciso di elaborare una diagnosi nel campo dei
Contatti:
trasporti sia SUMP che SCoT. Inoltre la SUMP di VRD po-
Istituzione: Valence Romans déplacements
trebbe utilizzare i risultati del Piano Territoriale Clima
Nome: Julien Michelon
Energia della Valence.
email: [email protected]
Descrizione:
Creazione di un piano di mobilità urbana sostenibile.
Il SUMP mira a fare un censimento dei flussi di trasporto
(viaggiatori e merci), delle disfunzioni principali, dei progetti, dei parcheggi e dell’offerta di trasporto pubblico e
delle alternative all’automobile. E’ stato realizzato uno
studio degli impatti ambientali con proposte di diverse
soluzioni di miglioramento nel campo dei trasporti. Sono
state quantificate le emissioni di CO2 per utilizzarle nella
scelta finale di scenari e azioni.
All’inizio del progetto (lug-set 2011) sono stati scritti per la prima volta i contenuti dello studio e i principali obiettivi
del piano di trasporto. Da gennaio a giugno 2012 è stato definito e discusso lo stato dell’arte attraverso diversi comitati
direttivi (con gli abitanti, politici, staff tecnico, ONG, ecc.)
Da giugno 2012 a giugno 2013 tre scenari sono stati definiti e discussi: uno di questi è stato infine selezionato per essere
trasformato in azioni. Queste azioni saranno discusse nei comitati direttivi in modo da conoscere esattamente i costi,
l’impatto ambientale e le emissioni di gas serra nel 2014.
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Numerose riunioni sono state organizzate sia per incontrare i rappresentanti e tecnici eletti dei diversi comuni sia per
riunire il comitato direttivo, che ha discusso la diagnosi, gli scenari e le azioni prima della fine dell’anno. Ogni riunione
del comitato direttivo ha riunito numerosi partecipanti.
Potenziali fattori di successo
• L’attitudine del consulente di individuare gli interessi in
gioco, di porre domande pertinenti ai rappresentanti eletti e
di proporre soluzioni concrete adeguate alle VRD
• L’ambizione del territorio e la sua propensione ad integrare
le emissioni di
nei suoi criteri di scelta
Barriere
• La dimensione del territorio (numero di comuni e abitanti) complica tutte le decisioni dei rappresentanti eletti ed ha
ritardato l’avanzamento del progetto previsto inizialmente
• La complessità dei trasporti quando si cerca di contrastare la dispersione urbana per ridurre il fabbisogno di mobilità
motorizzata
• Il timore di alcuni rappresentanti eletti della consultazione pubblica e la presa in considerazione delle proposte dei
cittadini
• la mobilitazione dei cittadini, non semplice in un vasto territorio
Rilevanza transnazionale
Il SUMP in VRD è particolarmente interessante per la metodologia utilizzata (comitato direttivo con politici, comitato
tecnico, comitato con gli abitanti), ma anche a causa del tipo di il territorio (ampio, rurale e che coinvolge diversi enti
Innovatività
Risultano innovativi il tempo utilizzato per impostare
il piano dei trasporti ed il tipo di gestione impiegato.
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© Valence Romans Déplacements
pubblici). Per questo motivo la metodologia ed i suoi risultati sono di grande interesse per diversi partner in Europa.
Database delle
Best practices
Obiettivo:
Pubblicizza!
La piattaforma web per il trasferimento delle best practices di ALPSTAR è stata creata
e progettata per promuovere iniziative locali di risparmio energetico e riduzione delle
emissioni di gas serra esistenti in tutte le Alpi, che possano essere di ispirazione.
L’obiettivo più importante di questa piattaforma è quello di essere ben utilizzata e
condivisa! Sentitevi liberi di promuoverla nella vostra regione e fra tutti i vostri contatti. Per
qualsiasi suggerimento o informazione, si prega di contattare: [email protected]
•
•
•
•
Paese
Tematica
Tipo
Parola chiave
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Ricerca
database
per:
Settori chiave
Trasporti
Edilizia
Energia
Sfruttamento del suolo e agricoltura
Turismo
Altri servizi e industrie
Pianificazione spaziale
Istruzione ed educazione
Come rendere le buone
pratiche lo standard minimo…?
Portare le politiche al massimo
grado di evoluzione!
Ispirazione!
Ci auguriamo che i decisori politici, gli industriali, le amministrazioni nazionali, le
fondazioni e gli individui possano essere ispirati da questo database per cercare buoni
esempi e modelli da adattare e personalizzare.
Tipologia
•
•
•
•
•
Tecnologia
Aspetti legali
Economia
Educazione
Altro tipo
Informazioni tecniche e
economiche
I - Descrizione delle misure
II - Criteri di valutazione
III - Comitato esecutivo, contatti
IV - Foto, grafici e documenti
Mappa delle best practices: cerca i luoghi!
Struttura del progetto
7 work packages
Data inizio: 01/07/2001
Data fine: 30/06/2014
Durata 36 mesi
risultati
principali
Piattaforma web per il trasferimento delle best practices
Linee guida pratiche per le Regioni alpine
12 strategie inter-settoriali e piani di azione per la promozione
del saldo zero delle emissioni di carbonio nelle Regioni pilota
12 azioni pilota (il cui sviluppo avrà inizio con il progetto)
Network delle 12 Regioni pilota
Network dei portatori di interesse
Attività e seminari di formazione
Alpstar Policy Board
WP1
WP2
WP3
WP4
WP5
WP6
WP7
PREPARAZIONE DEL
PROGETTO
Responsabile: Lead Partner
Ministero dell’agricoltura e
dell’ambiente Sloveno
MANAGEMENT DEL
PROGETTO
Responsabile: Lead Partner
Ministero dell’agricoltura e
dell’ambiente Sloveno
INFORMAZIONE E
PUBBLICITÀ
Responsabile: CIPRA France
METODOLOGIE COMUNI
E STRUMENTI
Responsabile:
Ufficio Ambiente - Liechtenstein
SVILUPPO DI STRATEGIE
Responsabile: Accademia
Europea di Bolzano
IMPLEMENTAZIONE DELLE
MISURE
Responsabile:
Associazione Ambientale per
la Valle Alpina Achental
CAPITALIZZAZIONE DEI
RISULTATI
Responsabile: Lead Partner
Ministero dell’agricoltura e
dell’ambiente Sloveno
MKO
MKO
ÖA
MKO
CIPRA FR
AU
EURAC
Alpstar:
un contributo al piano di azione per
il clima della convenzione delle alpi
Il progetto risponde al bisogno di azioni coordinate e trasversali
per gestire efficacemente il cambiamento climatico e la riduzione
di emissioni clima-alteranti nello spazio Alpino, così come
previsto dal Piano di Azione per il Cambiamento Climatico nelle
Alpi approvato dalla Convenzione delle Alpi durante la decima
Conferenza Alpina.
L’obiettivo del progetto è pertanto di incoraggiare lo sviluppo del
Piano di Azione per il Clima attraverso la diffusione di misure e
di buone pratiche a livello locale e regionale.
Grafica
Eve Issartel - Designbyeve
Immagini
Tiago Daniel, Caroline Belge,
Jeremy Levine Design,
Pierre Moreau, DR
Edizione
Marzo 2014
Contacts
PROJECT LEADER CONTACT
MINISTRY OF AGRICULTURE AND THE ENVIRONMENT - SLOVENIA
Mrs Barbara SIMONIC
Dunajska cesta 22 SI-1000 Ljubljana,
SLOVENIJA
[email protected]
PROJECT INFORMATION CONTACT
CIPRA FRANCE
5 place Bir Hakeim, 38000 Grenoble
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