Schede EAU 2009 - de Masi Taddei Vasoli

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Schede EAU 2009 - de Masi Taddei Vasoli
SOCI: AVV. PATRICIA DE MASI TADDEI VASOLI ! AVV. FEDERICO VASOLI
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S C HEDE EM IRATI ARABI UNITI
Informazioni pratiche e aree di opportunità d’a!ari
a cura di Diego Pesciatini e Federico Vasoli
novembre 2009
partner firms in ROMA • BOLOGNA • LUCCA • BRUXELLES • BERLIN • MÜNCHEN • BARCELONA • MADRID • LYON • AMSTERDAM • WIEN • NEW YORK • SHANGHAI • HONG KONG
Informazioni generali
Gli Emirati Arabi Uniti !nome ufficiale Al"Imarat al"‘A rabiya al"Muttahida,
Federazione degli Emirati Arabi Uniti#, federazione di sette emirati indipendenti
!Abu Dhabi, Ajman, Dubai, Al"Fujayrah, Ras al"Khaimah, Sharjah e Umm al"
Qaiwain#, sono situati lungo la costa centro orientale della penisola arabica. Gli
Emirati, assieme a Bahrein, Kuwait e Qatar, costituiscono gli Stati del Golfo
Persico.
La popolazione autoctona !che rappresenta meno del 30$ del totale# è composta in
larga prevalenza da arabi, che godono del pieno diritto di cittadinanza. Alla
popolazione locale si è aggiunta, tra gli anni Settanta e Ottanta, un’altissima
percentuale di forza"lavoro proveniente sia da altri Paesi del Medio Oriente, sia da
Iran, Pakistan, India, Filippine e Bangladesh.
La città di Abu Dhabi è la capitale della federazione, mentre il porto di Dubai ne è
il centro commerciale. I capoluoghi, che danno il nome ai rispettivi stati si trovano
tutti sul golfo Persico tranne Al"Fujayrah, a%acciata sul golfo di Oman.
CONSIGLIO D
P E R S I C O ! GCC#
I
C
O O P E R A Z I O N E
D E L
G
O L F O
Il Consiglio di Cooperazione del Golfo Persico è un’organizzazione fondata nel 1981
per promuovere la cooperazione economica, politica e sociale tra i Paesi produttori
di petrolio della penisola araba; stati membri sono Arabia Saudita, Bahrein, Emirati
Arabi Uniti, Kuwait, Oman e Qatar.
Il consiglio supremo, composto dai capi di Stato, si riunisce annualmente per
definire le politiche di intervento sulla base delle raccomandazioni del consiglio dei
ministri, composto dai ministri degli esteri dei Paesi membri. Il segretariato, la cui
sede centrale è Riyadh, si occupa della programmazione e gestione del bilancio e
aiuta gli Stati membri a conformarsi alle raccomandazioni del consiglio. Le
iniziative promosse comprendono:
•
l’abolizione nel commercio tra Stati membri dei dazi doganali sui prodotti
locali;
•
l’armonizzazione delle disposizioni bancarie;
•
il coordinamento del commercio e dello sviluppo;
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•
importanti progetti nel settore industriale;
•
il miglioramento dei trasporti e delle telecomunicazioni.
In parallelo all’attrazione di investimenti esteri, gli EAU e gli altri Paesi del GCC
hanno, come noto, proseguito una politica aggressiva di investimenti e acquisizioni
su mercati esteri.
Informazioni generali sul sistema di governo e
sull’ordinamento giuridico degli EAU:
FORMA
COSTITUZIONALE
:
La struttura politica degli Emirati Arabi Uniti è quella di una federazione di sette
Emirati. Le cariche sono ereditarie e la federazione ha potere limitato a questioni di
politica estera, sanità ed educazione, a di%erenza dei singoli Emirati, che
internamente vantano la massima autorità
Il potere legislativo è esercitato dal Consiglio federale o Majiis al Ittihad al"Watani ,
composto da 40 membri nominati con incarico biennale direttamente dagli Emiri.
Il Presidente federale ed il Vice Presidente sono eletti dal Consiglio federale
nazionale per 5 anni; le prossime elezioni si terranno nel 2011.
Il potere giudiziario è a&dato alla Corte suprema dell’Unione, cui rispondono le
Corti federali. I giudici sono nominati dal Presidente
ESEMPI
DI RIFORME
Innovazione della disciplina normativa della proprietà immobiliare:
Nel gennaio 2007 nell’Emirato di Abu Dhabi è stata ulteriormente perfezionata la
normativa sulla proprietà immobiliare con una serie di decreti che ampliano il
diritto degli stranieri e dei grandi real estate developers !il cui capitale può anche
essere parzialmente in mano ad investitori stranieri# alla proprietà immobiliare,
introdotta nell’agosto 2005 nell’Emirato !Legge n. 19/2005#. Tale normativa
consentiva per la prima volta l’accesso alla proprietà immobiliare per cittadini degli
Emirati e cittadini del GCC, nonché per gli stranieri cittadini di Paesi al di fuori del
Consiglio di Cooperazione del Golfo. Per questi ultimi, vi sono alcune limitazioni: è
infatti prevista la titolarità del solo diritto di superficie, con durata di 99 anni, e la
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piena proprietà è consentita unicamente in determinate aree individuate dal
governo locale !per ora tale status è stato conferito a due aree, Al Raha Beach e Al
Reem Island#. Si prevede che tale legge possa favorire una crescita del settore
costruzioni del 25$ l’anno per il prossimo triennio.
È stato istituito un registro delle proprietà immobiliari presso il Lands and
Properties Department di Dubai.
Modifiche relative ai contratti di agenzia:
Nell’agosto 2006 è stata modificata la legge federale n. 18 del 1981 che regola i
contratti d’agenzia.
Le modifiche più rilevanti riguardano in particolare la durata del contratto !che, se
non rinnovato di comune accordo tra le parti, cessa i suoi e%etti alla scadenza
prefissata#; il rimborso dei danni all’agente per il mancato rinnovo del contratto;
l’abolizione del Comitato per le Agenzie commerciali !è possibile ora rivolgersi, in
caso di controversia tra le parti, direttamente al Tribunale#; lo snellimento delle
procedure per la risoluzione e la cancellazione della registrazione di un contratto; la
limitazione del diritto dell’agente di bloccare le importazioni o far sequestrare le
merci importate da persona non autorizzata.
FREE ZONES
Alla disponibilità di manodopera locale a basso costo si unisce l’o%erta di condizioni
fiscali e normative vantaggiose !100$ di proprietà per l’impresa straniera, esenzioni
fiscali, diritto di rimpatrio dei capitali, assenza di dazi# nelle Zone Franche !Free
Zones#, nel settore dei servizi !Dubai Internet City; Dubai Media City; Dubai
Healthcare City; Knowledge City; Dubai International Financial Center# e della
produzione industriale !Hamryah Free Zone, Ajman Free Zone, FujairahFree Zone,
Gold and Diamond Park, Ras Al Khaimah Free Zone#.
Informazioni per l’approccio al mercato
LA
C O N T R O P A R T E L O C A L E E I L VA N T A G G I O D I
UN PARTNER MEMBRO DELLA FAMIGLIA REALE
Generalmente le trattative commerciali con una controparte locale si aprono con la
richiesta, da parte di quest’ultima, di un rapporto di agenzia, che, in base alla
normativa locale, è sempre a carattere esclusivo e di di&cile risoluzione.
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Per quanto sia comprensibile questa richiesta locale, dettata dalla competitività del
mercato e dal disparità contrattuale con la controparte estera che la normativa
locale permette, è altrettanto valida la perplessità che questo ordine di cose induce
nella parte straniera. Una soluzione per la parte straniera è l’o%erta verbale di un
periodo di prova reciproca durante il quale vi è solo un rapporto non esclusivo di
fornitura di merci con relativo pagamento. La motivazione di ciò va individuata
nella necessità di verificare la capacità e i volumi di vendita che la stessa controparte
locale a%erma di poter realizzare; a verifica e%ettuata la parte straniera deciderà se
esporsi alla costituzione di un rapporto più vincolante per le sue vendite nel Paese.
Queste considerazioni rilevano in considerazione della conoscenza sovente
superficiale dei prodotti stranieri da parte di numerosi operatori locali, che
purtroppo in molte circostanze illudono se stessi e le controparti straniere su
obiettivi poco realizzabili. Tale atteggiamento è rischioso per l’azienda straniera
che abbia concesso a%rettatamente i diritti di agenzia: non è improbabile che la
comprensibile richiesta di una lettera di intenti da parte della parte straniera
provochi delle reazioni poco professionali nella parte locale, le quali dovrebbero
essere su&cienti per capire lo spessore dell’interlocutore. Gli operatori locali non
gradiscono gli accordi paralleli con più imprese, per il rischio di concorrenza
addizionale e minor profitto sullo stesso prodotto, dato che il mercato degli EAU è
di per sé ridotto. Il clima di sospetto e poca credibilità può facilmente di%ondersi
ad altri soggetti locali, provocando purtroppo sovente ingiustificato discredito
sull’operatore straniero.
Tutt’altra situazione si verifica quando la controparte locale sia membro di una
famiglia reale, si sia formata in Occidente e conosca i mercati internazionali.
In questo caso, infatti, la controparte locale, con la sottoscrizione di precisi accordi,
consente quasi sempre di avere successo sul mercato, di non incorrere in eccessivi
errori nelle fasi di negoziazioni, di evitare perdite economiche nelle fasi di
insediamento e di avere maggiore facilità nelle relazioni locali.
Informazioni sull’ordinamento giuridico degli EAU:
SISTEMA
LEGALE
Nel costituire la Federazione, i c.d. “Rulers” dei sette Emirati hanno concordato una
“Costituzione Provvisoria” che delinea la struttura istituzionale dello stato. Solo il
20 maggio 2006 il Supremo Consiglio dei Rulers ha deciso di rendere la
Costituzione federale da provvisoria a definitiva.
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La Costituzione prevede l’istituzione del Supremo Consiglio dei Rulers di tutti e
sette gli Emirati quale principale Autorità legislativa della Federazione ed un
Consiglio Federale dei Ministri !Governo Federale# come potere esecutivo.
Il Supremo Consiglio dei Rulers elegge al suo interno il Presidente !che dura in
carica 5 anni, anche se l’attuale Presidente ricopre tale carica a vita# ed il Vice
Presidente della federazione degli Emirati Arabi Uniti. Le questioni definite
“procedurali” sono decise dal Supremo Consiglio a maggioranza dei votanti mentre
quelle “sostanziali” sono votate con la maggioranza qualificata di cinque emirati.
Al Governo Federale è a&data la responsabilità di promulgare le leggi che
concernono la disciplina degli aspetti “sostanziali” della Federazione. Questi
includono, ai sensi dell’art. 120 della Costituzione, gli a%ari esteri, la difesa, la
sicurezza, il sistema giudiziario federale, le finanze ed i prestiti federali, i servizi
postali e le comunicazioni, i lavori pubblici federali, l’aviazione civile, l’istruzione, la
salute pubblica, la moneta, i servizi di elettricità, gli a%ari concernenti la
nazionalità, la gestione dei patrimoni federali, le tasse e le informazioni federali.
Pertanto, i Ministeri federali istituiti ai sensi dell’art. 58 della Costituzione, sono: gli
A%ari Esteri, la Difesa, la Giustizia, la Salute Pubblica, le Comunicazioni,
l’Informazione, l’Interno, le Finanze e l’Industria, l’Economia ed il Commercio,
l’Istruzione, i Lavori Pubblica, l’Agricoltura, il Lavoro e gli A%ari Sociali e la
Programmazione. Tali originari quattordici ministeri sono stati recentemente
portati a venti.
La Costituzione prevede anche un Consiglio Federale Nazionale non elettivo, i cui
40 membri sono nominati dagli Emirati. È importante rilevare che ciascun membro
rappresenta l’intero Paese e non già il singolo emirato di provenienza. Tra le
competenze principali del Consiglio Federale Nazionale spicca quella di poter
proporre disegni di leggi federali da sottoporre al Presidente ed al Supremo
Consiglio.
Le Leggi federali sono promulgate dal Supremo Consiglio dei Rulers che approvano
le leggi presentate dal Consiglio Federale dei Ministri e dal Consiglio Federale
Nazionale. Il Governo Federale ha in pochi anni regolato anche materie societarie e
commerciali.
La convivenza, dovuta ad evidenti motivi storici, di norme e terminologia giuridica
di derivazione coranica, romanistica !Code Napoléon# e di Common Law hanno
reso gli EAU un ibrido giuridico ove coesiste un sistema di produzione normativa di
tipo continentale ed islamico !Civil Law# ed un sistema di più recente produzione
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normativa, soprattutto nel campo della contrattualistica internazionale e del diritto
commerciale e societario, di stampo inglese !Common Law#.
SUDDIVISIONE
DEI POTERI
Il potere legislativo spetta al Supremo Consiglio dei Rulers, che emana le Leggi
Federali nelle materie specificamente indicate dalla Costituzione; il Governo
Federale emana leggi nelle materie ritenute sostanziali !“substantive matters”# ma
non attribuite alla competenza del Supremo Consiglio dei Rulers; infine, i governi
locali di ciascuno dei sette Emirati ' che hanno competenza residuale rispetto agli
altri due organi ' disciplinano a%ari locali.
Questo sistema a “competenze ripartite decrescenti” per un verso individua le
materie attribuite ai primi due organi in termini di importanza e tassatività; per
altro verso, individua la competenza dei governi locali !che rimangono organi
sovrani e, quindi dotati di poteri definiti dalla dottrina costituzionalistica
occidentale “originari”# a legiferare in termini di esclusione: ove non ci sia alcuna
competenza del Supremo Consiglio dei Rulers e del Governo Federale v’è
certamente competenza del governo locale.
Tuttavia, alcune delle leggi locali che sono state promulgate prima della costituzione
della Federazione, sebbene regolino materie che sono di competenza dei primi due
organi, hanno ancora oggi piena e&cacia e continueranno ad essere applicate sino a
che non verranno sostituite dalla legislazione federale.
Infine, la tripartizione dei poteri legislativo, esecutivo e giudiziario non trova negli
EAU riscontro costituzionale alcuno; infatti, sia il Supremo Consiglio dei Rulers, sia
il Governo Federale, sia i governi locali assommano nelle loro competenze il potere
legislativo e quello esecutivo al tempo stesso senza che si rinvenga l’esistenza di
alcun organo costituzionale dotato di poteri di controllo politico tipico delle
democrazie occidentali rispetto all’operato del governo !il parlamento#.
A parte rimane la magistratura quale corpo autonomo rispetto a tutti gli organi
legislativi"esecutivi indicati.
P
RINCIPALI FONTI FEDERALI AT TINENTI
DIRIT TO COMMERCIALE E SOCIETARIO
•
Labour Law No. 8 del 1980;
•
Commercial Agencies Law No. 18 del 1981 !modificata#;
•
Maritime Law No. 26 del 1981;
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•
Commercial Company Law No.8 del 1984;
•
Civil Transaction Law !the Civil Code# No. 5 del 1985
•
Trade Marks Law No. 37 del 1992
•
Commercial Transaction Law No. 18 del 1993
•
Industrial Property Law No. 31 del 2006 !che modifica la Federal Law No. 17
del 2002#
•
Copyrights Law No. 7 del 2002
DIRITTI
REALI
A di%erenza che nei sistemi romanistici di “Civil Law”, ove coesistono il diritto di
proprietà ed altri diritti reali, nella legislazione emiratina sui diritti reali l’impronta
coloniale inglese risulta assolutamente evidente: esiste, in particolare, una categoria
di beni in “freehold” che individua la “piena proprietà” !come concepita nei sistemi
romanistici# ed una categoria di beni in “leasehold”, che individua un fascio di diritti
assimilabili all’usufrutto e/o al diritto di superficie, di natura temporanea, anche se
talvolta prolungata ben oltre la vita delle parti contraenti, ed in dipendenza del
quale il titolare del leashold !tenant# o i suoi eredi dovrà riconsegnare alla scadenza
del termine il bene al titolare del diritto originario !landlord#.
In pratica, nel mercato immobiliare gli immobili in freehold sono disponibili
solamente in alcune specifiche zone, mentre nel resto del Paese l’acquisto della
piena proprietà è proibito agli stranieri.
POTERE
GIUDIZIARIO E
SHARIA
In quanto Paese islamico, uno dei principi fondamentali della Costituzione prevede
che la legge islamica !Sharia# sia la principale fonte del diritto negli EAU.
Storicamente i sistemi legali dei Paesi Arabo"Islamici del Medio Oriente erano
basati sulla legge islamica !Sharia# e i tribunali islamici formavano le pietre angolari
giudiziali di questi Paesi.
La modernizzazione della maggior parte dei sistemi legali di queste nazioni
all’inizio del ventesimo secolo ha portato all’istituzione di corti civili cui era
generalmente demandata la competenza di giudicare questioni civili e commerciali.
Nel contempo, sono state istituite anche corti competenti in materia penale.
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Le materie attinenti allo stato personale, come il matrimonio, il divorzio,
l’a&damento e l’eredità sono rimaste di competenza dei tribunali islamici, composti
da giudici specializzati in diritto musulmano.
Qualunque corte deve applicare due principi:
•
Il divieto di interpretazione discrezionale della norma giuridica, che non è
ammessa ove la materia sia regolata da una specifica disciplina. In assenza di
una specifica disciplina legale, i tribunali, applicando la legge coranica, sono
obbligati ad adottare i principi generali di giurisprudenza e giustizia islamici.
•
L’assenza del precedente giurisprudenziale vincolante. Nel diritto islamico i
precedenti non solo non sono vincolanti nel giudizio, ma non sono a maggior
ragione nemmeno fonti del processo legislativo.
I principi citati erano previsti dal Majalat Al"Ahkam Al"Adlia !“Al Majala”#, il Codice
Civile dell’Impero Ottomano, che era basato sulla legge coranica. Esso era applicato
nella maggior parte dei Paesi Arabi che sono stati sottoposti alla dominazione
ottomana sino alla prima guerra mondiale. Dopo la loro indipendenza, questi Paesi
hanno continuato ad applicare Al Majala fin tanto che non hanno promulgato i loro
codici civili. Al Majala è ancora oggi considerato un riferimento estremamente
importante nel diritto islamico.
Sebbene la Costituzione preveda che la legge islamica !Sharia# sia la fonte principale
del diritto negli Emirati Arabi Uniti, la stessa Costituzione dispone che le decisioni
della Suprema Corte Federale siano vincolanti per le tutte parti interessate.
Conseguentemente, sebbene le decisioni della Suprema Corte Federale non siano
considerate tali da formare parte del processo legislativo, esse sono estremamente
importanti e fungono da rilevantissimo orientamento per la formulazione di nuove
leggi e per la loro interpretazione.
S
I S T E M A
G I U D I Z I A R I O
GIUDIZIARIA DI
DUBAI
E
E DI
I N D I P E N D E N Z A
RAS AL KHAIMAH.
Al fine di mantenere un equilibrato rapporto tra i sette Emirati, è stato previsto il
diritto costituzionalmente garantito di ciascun Emirato di optare per il sistema
giudiziario federale o di mantenere il proprio.
Eccetto che per gli emirati di Dubai e di Ras Al Khaima, che mantengono i loro
propri sistemi giudiziari, tutti gli altri Emirati si sono aggregati al sistema federale.
Schede Emirati Arabi Uniti
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Le Corti Federali degli Emirati Arabi Uniti, similmente alle altre corti della gran
parte dei Paesi dell’area, sono divise in due sezioni principali: civile e penale.
I gradi di giudizio sono ' come in Occidente ' tre: per il primo grado è competente
la “Court of First Istance”; per il secondo grado di giudizio è competente la “Court
of Appeal”; per il terzo grado è competente la “Federal Supreme Court
“!colloquialmente chiamata anche “Court of Cassation”#, che si pone al vertice
dell’ordinamento giudiziario federale. Dubai e Ras Al Khaima hanno
originariamente organizzato il loro sistema giudiziario in due gradi di giudizio !first
istance e appeal# ma successivamente l’Emirato di Dubai ha introdotto anche il
terzo grado di giudizio istituendo la propria Court of Cassation.
Per quanto riguarda i tribunali islamici !“Shariah Courts#, che originariamente
avevano competenza in materia di status personale, la loro giurisdizione si è estesa
in alcuni Emirati, come Abu Dhabi, sino ad includere seri casi penali e controversie
di lavoro e commerciali. Importanti casi che contemplano l’emissione di
provvedimenti cautelari sono deferiti a tali speciali organi di giustizia.
I giudici sono nominati per decreto dall’Emiro dell’Emirato ove operano.
Le principali fonti normative che regolano il contenzioso sono:
•
Law regulating Appeals to the Federal Supreme Court No. 17 del 1978;
•
Federal Law regulating the Legal Profession No. 23 del 1991;
•
Federal Law of Evidence in Civil and Commercial Transactions No. 10 del
1992;
•
Civil Procedures Law No. 11 del 1992 !che l’Emirato di Dubai ha deciso di
applicare nei giudizi innanzi alle sue corti#.
Circa le competenze specifiche, la Corte di prima istanza ha piena giurisdizione sui
casi commerciali quali risultano dalla natura o dalla pratica commerciale esercitata
professionalmente o da a%ari commerciali o transazioni ove il valore della causa sia
indeterminato o indeterminabile o superiore a 100.000 DHS. È composta da tre
giudici. Se la controversia è inferiore a 100.000 DHS, la composizione non è
collegiale ma monocratica.
La Corte di prima istanza ha altresì competenza in materia di misure cautelari reali
!sequestri# che vengono emanate a seguito istanza del creditore"sequestrante al fine
di limitare la libera disponibilità del bene da parte del debitore"sequestrato. Il
provvedimento di sequestro risulta, tuttavia, ine&cace ove nel termine di otto
Schede Emirati Arabi Uniti
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giorni dall’emissione della misura l’istante non avvii la causa di merito a conferma
del diritto del quale si invoca tutela e della validità della misura emessa. Nella fase di
emissione del sequestro la composizione della Corte è monocratica.
La Corte d’Appello, composta sempre da tre giudici, ha competenza a giudicare le
impugnative proposte avverso le sentenze rese dalla Corte di prima istanza
indipendentemente dal fatto che si tratti di decisioni di corti civili o commerciali o
tribunali islamici, purché il valore ecceda i 20.000 DHS. La Corte ha anche piena
competenze per quelle controversie il cui valore superi i 100.000 DHS.
La Corte di Cassazione, terzo ed ultimo grado del sistema, è composta sempre da
cinque giudici ed ha competenza a giudicare le impugnazioni proposte avverso le
sentenze della Corte d’Appello ed il cui valore ecceda i 200.000 DHS o sia
indeterminato. Anche per ciò che concerne la Cassazione esiste un ambito di piena
competenza che concerne tutti quei casi il cui valore ecceda i 100.000 DHS o sia
indeterminato.
RICONOSCIMENTO
DELLE SENTENZE ESTERE ED
A R B I T R AT I
L’arbitrato come sistema alternativo di soluzione delle controversie è di recente
introduzione negli EAU, sebbene nel Paese esistano ben due corti arbitrali, una ad
Abu Dhabi ed una a Dubai. Non esiste una legge specifica per l’arbitrato e il diritto
processuale locale è molto scarno. Gli Emirati, inoltre, non hanno aderito alla
Convenzione di New York del 1958 né a quella di Ginevra per il riconoscimento e
l’applicazione dei lodi arbitrali stranieri.
Peraltro, gli EAU hanno ratificato i trattati del GCC per l’applicazione delle
decisioni emesse dai tribunali dei Paesi membri.
Solo recentemente la Camera di commercio di Abu Dhabi ha autonomamente
fondato il menzionato centro arbitrale, denominato Abu Dhabi Coomercial
Conciliation and Arbitration Centre, introducendo proprie regole procedurali e un
tari%ario per l’arbitrato negli EAU, entrambi basati sull’arbitrato locale ed
internazionale.
Quadro normativo per le attività imprenditoriali in Abu
Dhabi
Schede Emirati Arabi Uniti
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Due leggi riguardano l’ingresso nel Paese di imprese straniere: la legge n. 9 del 1992
sulla costituzione in persona giuridica di un’impresa sostituita nella JAFZ !Jabel Ali
Free Zone# e la legge n. 2 del 1993, che prevede l’esenzione da dazi su prodotti delle
imprese possedute al 51$ da cittadini o società degli EAU o di un Paese GCC.
I più frequenti modi di realizzare l’investimento straniero sono
•
La costituzione di una società a partecipazione straniera, governata dalla legge
n. 8 del 1984, modificata dalla legge n. 13 del 1988. Essa prevede che il 51$ del
capitale sociale debba essere detenuto da una persona fisica o giuridica locale;
•
La costituzione di un Representative O&ce, che non ha personalità giuridica,
né abbisogna di licenza commerciale, ma ha semplici finalità di promozione di
contratti tra le parti locali e di assistenza agli agenti locali.
•
Infine, una minima presenza nel Paese si può realizzare attraverso licenze di
know"how, marchi e brevetti o concedendo distribuzione o agenzia al partner
locale.
Le principali restrizioni agli investimenti stranieri sono:
•
L’obbligo di riservare il 51$ del capitale sociale in società locali a persona fisica
o giuridica degli EAU !restrizione che tuttavia non si applica per investimenti
industriali e commerciali e%ettuati nelle zone franche#;
•
L’obbligo di ottenere licenza per la realizzazione di progetti industriali;
•
Restrizioni legali alla partecipazione alle gare d’appalto pubbliche.
LE
SOCIETÀ COMMERCIALI NEGLI
EAU
Prima del 1984, ognuno dei sette Emirati Arabi, tra cui Abu Dhabi, al fine di
regolare le operazioni commerciali straniere, adottava per la costituzione di una
impresa le proprie procedure, ma nel 1984 è stata emanata la Legge Federale n. 8
!diritto delle società#, emendata nel 1988 dalla Legge Federale n. 13.
GENERAL PARTNERSHIP COMPANY ' SOCIETÀ
A
R E S P O N S A B I L I T À G E N E R A L E I L L I M I TATA
È una società formata da due o più soci solidalmente e illimitatamente responsabili
di tutte le obbligazioni della società.
Le società a responsabilità generale possono essere formate solo da cittadini degli
Emirati Arabi Uniti, perché i soci rispondono delle obbligazioni della società con
Schede Emirati Arabi Uniti
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tutto il loro patrimonio, il che comporta che tale responsabilità all’atto pratico non
può essere applicata agli stranieri i cui patrimoni si trovano di solito all’estero.
PARTNERSHIP
I N " C O M M E N D
PARTNERSHIP# ' SOCIETÀ IN
! R E S P O N S A B I L I T À L I M I TATA #
A M
!L
I M I T E D
ACCOMANDITA
È una società formata da uno o più soci responsabili della società con tutto il loro
patrimonio !accomandatari# e in uno o più soci in accomandita !accomandanti# che
non sono responsabili per le obbligazioni della società fatta eccezione per il valore
delle quote di capitale che detengono. Secondo la legge, tutti i soci responsabili
illimitatamente !accomandatari# devono essere cittadini degli Emirati Arabi Uniti.
PUBLIC SHAREHOLDING COMPANY
SOCIETÀ A PARTECIPAZIONE A
! PJSC#
'
Z I O N A R I A
PUBBLICA
La società a partecipazione azionaria pubblica è una società con il capitale diviso in
quote uguali e negoziabili. In queste società la responsabilità del socio è limitata dal
numero di azioni da questi possedute.
Il capitale minimo richiesto per formare una società a partecipazione azionaria
pubblica è di 10 milioni di AED !circa 2.730.000 USD# con un valore nominale da 1
a 100 AED mentre per un’entità bancaria è di 40 milioni di AED e per una società
di assicurazioni o d’investimento è di 25 milioni di AED.
Fra gli altri requisiti richiesti per costituire una società con capitale sociale pubblico
vi sono la preparazione di un accordo dei soci fondatori, un bando o invito alla
pubblica sottoscrizione corredato da un piano gestionale o da uno studio di
fattibilità, una certificazione di bilancio, un’indagine, un memorandum e uno
statuto sociale.
Una PJSC deve avere almeno dieci membri fondatori e la direzione della stessa deve
essere conferita ad un consiglio di amministrazione composto da un minimo di tre
ad un massimo di quindici persone il cui u&cio o la cui durata non deve superare i
tre anni.
Il Presidente e la maggioranza dei direttori in una società a partecipazione azionaria
pubblica devono essere cittadini degli Emirati Arabi Uniti. Inoltre, questi ultimi
devono detenere il 51$ delle azioni della PJSC.
Schede Emirati Arabi Uniti
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I membri fondatori possono detenere solamente il 35$ delle quote di capitale, visto
che il 65$ deve essere o%erto al pubblico.
La legge stabilisce che le società che si occupano di attività bancarie, assicurative o
finanziarie devono avere la forma di società a partecipazione azionaria pubblica.
P R I VAT E S H A R E H O L D I N G C O M P A N Y ' S O C I E T À
A P A R T E C I P A Z I O N E A Z I O N A R I A P R I VAT A
A di%erenza della società a partecipazione azionaria pubblica, una società a
partecipazione privata non può invitare il pubblico a sottoscrivere le sue quote.
Il capitale azionario minimo per formare una società a partecipazione azionaria
privata è di 2 milioni di AED !545.000 USD#.
Il Presidente e la maggioranza dei direttori in una società azionaria privata devono
essere cittadini degli Emirati Arabi Uniti.
LIMITED
LIABILITY CO
SOCIETÀ A RESPONSABILITÀ
M PA N Y
! LLC#
'
L I M I TATA
La società a responsabilità limitata è la forma più comune delle entità d’a%ari
attualmente costituite negli Emirati Arabi Uniti.
Una società a responsabilità limitata può essere formata da un minimo di due a un
massimo di cinquanta soci la cui responsabilità è limitata dalle loro quote nel
capitale della società.
La quota minima di partecipazione per i soci di nazionalità degli Emirati Arabi
Uniti è del 51$.
Il capitale richiesto per formare una società a responsabilità limitata a Dubai è di
300.000 AED ! 82.000 USD#, versato in contati o in natura. Negli altri Emirati, il
capitale richiesto è di 150.000 AED !41.000 USD#.
La distribuzione dei profitti e delle perdite può essere regolata da patti parasociali e
la gestione di una LLC può essere conferita ai soci stranieri o locali o a una terza
parte.
Le quote di tale società non sono aperte per la sottoscrizione al pubblico e la LLC
non può emettere quote negoziabili.
Secondo l’oggetto sociale, sono previsti requisiti minimi di capitalizzazione della
società maggiori, rispetto alla regola generale.
Schede Emirati Arabi Uniti
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Una LLC esercente una attività commerciale generale può essere costituita anche a
Dubai con un capitale versato di 3.000.000 di AED !820.000 USD# e della metà
negli altri Emirati.
Il capitale minimo per registrare una società a responsabilità limitata con una
licenza industriale è di 250.000 AED !69.000 USD#.
Gestione:
sebbene il socio di nazionalità non emiratina sia titolare soltanto fino al 49$ delle
azioni della società, egli può essere il solo responsabile della gestione della stessa: il
socio di nazionalità emiratina può anche non prendere parte alle operazioni della
società.
Profitti e perdite:
È possibile prevedere nello statuto della società che profitti e perdite siano divisi in
modo diverso rispetto alla suddivisione delle azioni.
Requisiti contabili:
È necessario nominare un commercialista riconosciuto ai sensi del diritto degli
Emirati, il quale deve essere nominato dall’assemblea generale.
JOINT VENTURE !CONSORTIUM C
SOCIETÀ CONSORTILE
OMPANY
# '
Una Joint Venture è un tipo di società dove due o più soci si accordano con un
contratto per dividere i profitti e le perdite di una o più iniziative commerciali, che
saranno portate avanti nel nome di uno dei due soci.
Il contratto di Joint Venture può essere orale o scritto e non è richiesta
l’autenticazione del notaio.
Terze parti possono portare in giudizio solo i soci con i quali trattano. Tuttavia, se la
Joint Venture è resa nota a terze parti, tutti i soci sono responsabili verso le terze
parti. L’esistenza della Joint Venture può essere dimostrata in giudizio.
Schede Emirati Arabi Uniti
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COMMERCIAL
AGENT
!ESCLUSIV
DISTRIBUTOR# ' NOMINARE UN AGENT
COMMERCIALE !DISTRIBUTORE ESCLUSIVO#
E
E
Gli investitori stranieri possono nominare un agente commerciale per rappresentare
i loro interessi negli Emirati Arabi Uniti, invece di stabilire una presenza
permanente.
La legge degli Emirati Arabi Uniti sulle Agenzie Commerciali !Legge Federale No.
18 del 1981, emendata dalla legge Federale No. 14 del 1988# disciplina la nomina degli
agenti commerciali, dei rappresentanti di commercio e dei distributori negli
Emirati Arabi Uniti. Questa legge definisce l’agenzia commerciale come ogni
accordo dove una società straniera è rappresentata da un agente per “distribuire,
vendere, o%rire o procacciare merci e servizi negli Emirati Arabi Uniti contro il
corrispettivo di una commissione o profitto”.
I principali requisiti e caratteristiche di una agenzia commerciale sono i seguenti:
•
Gli agenti commerciali devono essere cittadini degli Emirati Arabi Uniti o
società fondate negli Emirati Arabi Uniti e possedute interamente da cittadini
degli Emirati Arabi Uniti.
•
Gli agenti commerciali devono essere registrati al Ministero dell’Economia e
del Piano economico degli Emirati Arabi Uniti per esercitare un’attività di
agenzia commerciale.
•
L’accordo di agenzia deve essere registrato a&nché l’agente possa avvalersi
delle tutele accordate dalla legge e possa avere un rapporto di agenzia
riconosciuto dalla legge degli Emirati Arabi Uniti.
•
Gli agenti commerciali hanno il diritto di avere un territorio esclusivo che
comprenda almeno un Emirato per i prodotti specificati !Articolo 5, primo
comma, della legge delle agenzie commerciali#.
•
Se non diversamente stabilito, gli agenti commerciali hanno il diritto di
ricevere commissioni sulle vendite dei prodotti nei territori a loro designati a
prescindere se queste vendite sono fatte da o per mezzo dell’agente !Articolo 7
della legge delle agenzie commerciali#.
La legge 13/2006 approvata dal Governo Federale contiene alcune modifiche che
sembrano attenuare la rigidità del rapporto di agenzia, anche se occorrerà attendere
una consolidata giurisprudenza in materia.
Schede Emirati Arabi Uniti
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Le modifiche più rilevanti riguardano:
•
la durata del contratto, che cessa i suoi e%etti alla scadenza prefissata, una
volta non rinnovato con il comune assenso delle parti;
•
il rimborso dei danni eventualmente derivanti dalla cessazione del contratto
può essere invocato da entrambe le parti;
•
l’abolizione del Comitato per le Agenzie Commerciali, precedentemente in
essere presso il Ministero dell’Economia; pertanto le parti possono rivolgersi
direttamente al tribunale;
•
lo snellimento delle procedure legali per il recesso e la cancellazione della
registrazione del contratto;
•
la limitazione del diritto dell’agente di bloccare le importazioni dei prodotti
oggetto del contratto; alla luce delle nuove disposizioni, il governo può
decidere che alcune merci vengano scambiate liberamente.
La decisione ministeriale 381/2006 stabilisce, tra l’altro, che lo scioglimento del
contratto può avvenire con: la presentazione di una lettera che riporti il mutuo
consenso delle parti sulla sua cessazioni; una decisione giudiziale irrevocabile; la
scadenza della registrazione o del rinnovo senza il mutuo consenso circa la sua
estensione entro un anno dalla scadenza; la presentazione della volontà di non
rinnovare prima della data specificata nel contratto; il mancato rinnovo del
contratto da parte dell’agente entro un anno dalla data di scadenza.
Schede Emirati Arabi Uniti
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