collaborare alla rivista "universitas mercatorum mantuae" e` possibile
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collaborare alla rivista "universitas mercatorum mantuae" e` possibile
COLLABORARE ALLA RIVISTA "UNIVERSITAS MERCATORUM MANTUAE" E' POSSIBILE Norme redazionali La direzione della rivista "Universitas Mercatorum Mantuae" rende nota la possibilità di accogliere sulle proprie pagine eventuali articoli, studi, ricerche. Saranno ospitati testi che tratteranno temi riguardanti l'economia in genere e i vari comparti produttivi (agricoltura, industria, artigianato, turismo, distribuzione, import-export, servizi alle imprese); il mondo del lavoro; le infrastrutture; l'ambiente; gli assetti territoriali; e infine l'arte, la storia. La redazione informa, inoltre, che la collaborazione è aperta a tutte le associazioni di categoria e al mondo economico in genere, per dibattiti e scambi di idee su temi di interesse provinciale. AGLI AUTORI: I contributi saranno vagliati dalla redazione della rivista, coadiuvata da esperti, la quale se ne riserva la pubblicazione. Eventuali modifiche dei testi saranno concordate con gli Autori. • I contributi dovranno essere contenuti di norma entro le 6 cartelle dattiloscritte di 2.000 battute ciascuna; per specifici studi e ricerche si accettano al massimo 15 cartelle. • Gli Autori potranno presentare a corredo materiale illustrativo. • Il materiale dovrà essere presentato in dattiloscritto, preferibilmente su dischetto, con relativa stampata. • Gli Autori dovranno comunicare i propri dati anagrafici e fiscali, nonché le modalità di pagamento del compenso relativo al lavoro presentato, come da modello disponibile presso la redazione NORME DI REDAZIONE DEGLI ARTICOLI 1. ACCENTAZIONI Per l'accentazione attenersi al criterio corrente: sempre l'accento grave (città, è, costì, ciò, più); l'accento acuto solo su “e” chiusa (perché, poiché, giacché, alfinché, testé). Naturalmente nei brani dialettali va rispettata l'accentazione fonetica. 2. BRANI RIPORTATI I brani riportati di una certa lunghezza verranno composti in corpo minore del testo. E' opportuno segnalarli con un tratto verticale a margine - preferibilmente colorato - senza porre le virgolette. I brani riportati brevi, inseriti nel testo, vanno tra doppie virgolette in basso (<< >>) da segnare a penna sul dattiloscritto. Se detti brani contengono, a loro volta, altre citazioni, queste vanno contraddistinte con virgolette doppie in alto (" "). Le virgolette semplici in alto ( ' ' ) vanno, invece, adoperate quando si dà il significato di una parola o di un'espressione. Eventuali omissioni dei brani riportati saranno indicate con tre puntini tra parentesi quadre [...]. 3. NOTE Le note dovranno essere essenziali e contenute, dattiloscritte a piè di testo e contraddistinte con numerazione progressiva continua. Il numero di richiamo dev'essere segnalato in colore rosso sul dattiloscritto o sulla stampata da dischetto (per agevolare il reperimento del richiamo stesso) sia nel testo che nelle note, in esponente, senza parentesi, dopo l'eventuale segno di interpunzione: es.: << la citazione del verso, anche se frammentaria, ...>>. 4. CITAZIONI BIBLIOGRAFICHE Le citazioni bibliografiche nelle note devono essere quanto più è possibile complete di tutti gli elementi, e cioè: 1) nome puntato e cognome dell'Autore in maiuscoletto sulla stampa (tutto maiuscolo o sottolineato con due linee nel dattiloscritto); 2) titolo dell'opera in corsivo (sottolineato una volta nel dattiloscritto o nella stampata); 3) eventuale indicazione del volume con cifra romana, senza far precedere vol.; 4) numero dell'edizione, quando non è la prima, con numero arabo in esponente all'anno citato (es.: 1932); 5) luogo di pubblicazione; 6) nome dell'editore e, per le edizioni antiche, del tipografo; 7) data di pubblicazione; 8) eventuale collezione a cui l'opera appartiene, in parentesi tonde e tra virgolette in basso, con il numero arabico o romano del volume; 9) rinvio alla pagina (p.) o alle pagine (pp.) (le pagine in numerazione romana andranno in maiuscoletto). I suddetti elementi vanno separati tra loro da una virgola. esempi: 1. B. CROCE, La poesia di Dante, Bari, Laterza, 1943, p. 55. 2. L. SALVATORELLI, Profilo della storia d'Europa, II, Torino, Einaudi, 1944 (<< Biblioteca di cultura storica >>, XV), pp. 809-812; oppure p. 809 sgg. (è preferibile però, precisare sempre le pagine). 3. A. MANZONI, Opere, a cura di R. Bacchelli, Milano-Napoli, Ricciardi, 1953 (<< La letteratura italiana Storia e testi >>, 53). Per gli articoli di riviste segnare, come sopra, nome dell'Autore e titolo della rivista tra virgolette in basso, con le seguenti indicazioni disposte in quest'ordine: a) eventuale serie, in cifra romana, con l'abbreviazione s.; b) annata o volume della rivista in cifra romana; solo se l'annata non corrisponde al volume, si indichi l'una e l'altra con le abbreviazioni << a. >>, << vol. >>; c) anno solare della pubblicazione della rivista in cifra arabica; d) pagina o pagine dell'intero articolo e col segno interpuntivo di due punti ( : ) la pagina o le pagine che interessano: esempi: 1. G. TASSONI, Le inchieste napoleoniche nei dipartimenti delle Marche, << Lares >>, XXX, 1964, pp. 173187 : 175. 2. P. QUARONI, Neutralità impossibile, << Nuova antologia >>, LXXXIX, 1954, pp. 451-472. 3. W. BINNI, Il teatro comico di Girolamo Gigli, << La rassegna della letteratura italiana >>, s. XII, vol. VII, 1959, pp. 417-434. E' ovvio che la citazione bibliografica sarà preceduta da << cfr. >> quando si rinvia genericamente al contenuto dell'opera e delle pagine specifiche che si indicano; non sarà preceduto da cfr. né da vedi o simili quando si riportano passi o frasi contenuti nell'opera a cui si rinvia. 5. ABBREVIAZIONI Usare la forma corrente delle abbreviazioni. Si dà un elenco di alcune tra le abbreviazioni più usate che vuol essere solo indicativo: a. = anno A., AA. = autore-i a.C. = avanti Cristo an. = anonimo anast. = anastatico app. = appendice art., artt. = articolo-i autogr. = autografo-i cap., capp. = capitolo-i cfr. = confronta cit., citt. = citato-i cl. = classe cm, m, km = centimetro, ecc. (non puntati) cod., codd. = codice-i col., coll. = colonna-e d.C. = dopo Cristo ecc. = eccetera ed. = edizione es. = esempio f., ff. = foglio-i f.t. = fuori testo facs. = facsimile fasc. = fascicolo fig., figg. = figura-e * tratto dalle norme per gli autori e i collaboratori della Casa Editrice Leo S. Olschki.