facciamoli crescere
Transcript
facciamoli crescere
ANNO XLVII - N.6 - WWF ITALIA ONLUS panda MAGAZINE NOV-DIC LA RIVISTA DEI SOCI WWF FACCIAMOLI CRESCERE | M. Harvey / WWF-Canon TANTI CUCCIOLI IN TUTTO IL MONDO HANNO BISOGNO DELL’AIUTO DEL WWF EDITORIALE il bue, l’asinello e tutti gli altri di Fulco Pratesi ra i pochi, pochissimi, animali di cui si parla a proposito della nascita di Gesù, un posto importante è dedicato a quelli che assistettero alla Natività. E non esiste una rappresentazione del Natale, fin dai primi affreschi paleocristiani e alle opere dei grandi pittori medievali e rinascimentali, in cui il bue e l’asinello e le pecore non vi siano raffigurati. Pochi però sanno che questi immancabili personaggi del Presepio non compaiono mai nei testi dei quattro Evangelisti. La storia dei due animali presenti alla scena si trova invece nel Vangelo apocrifo dello Pseudo Matteo, già menzionato (e condannato) dal Papa Innocenzo I nel 405: da essa scaturiscono il Presepe costruito da San Francesco nel Natale 1223 a Greccio, i famosi Presepi napoletani e tanti altri esposti a Natale in tutte le chiese del mondo. Questa introduzione mi serve per parlare, tanto per cambiare, di animali. Non solo dei dolci gattini e simpatici cagnolini di casa nostra. Vorrei invece ricordare, pensando al Natale, le tante specie selvatiche che cercano di sopravvivere all’inarrestabile avanzata di Homo sapiens che ne distrugge gli ambienti di vita. Penso alle mamme di oranghi, gorilla e scimpanzé uccise per impadronirsi T dei loro cuccioli per traffici illegali; penso ai neonati di foca massacrati davanti alle madri per le loro candide pelliccette, ai figli dell’orsa Daniza che vagano orfani nei boschi del Trentino e alle cucciolate di volpi sterminate per stupide “lotte ai nocivi” e agli elefantini privati dai genitori dal bracconaggio che non riescono a sopravvivere senza il loro insegnamento. Ecco, vorrei che quando si pensa alla nascita di Gesù, la nostra commozione e la nostra tenerezza si rivolgessero anche a tutte le creature che, senza colpa, sono vittime della nostra avidità e crudeltà. E anche per quanto riguarda i miliardi di vittime animali uccise negli allevamenti, la progressiva rinuncia a una alimentazione carnea apporterebbe grandi vantaggi pure all’ambiente, sia per la distruzione di ambienti naturali per produrre mangimi e foraggi, sia per i consumi altissimi di acqua. In conclusione, nell’atmosfera serena delle feste natalizie e in ricordo del santo protettore dell’Italia, uno sguardo benevolo dovrebbe essere rivolto a tutte le specie che rendono ricco e vivibile il nostro pianeta, sostenendo chi, come noi del WWF, si batte per un futuro migliore. hp://donazioni.wwf.it/ il natale Del WWF Per i PiCColi orFani Il Natale del WWF è dedicato ai piccoli delle specie a rischio rimasti orfani a causa dei bracconieri, come tigri, oranghi, elefanti, orsi e lupi che il WWF invita ad adottare simbolicamente per consentire loro di sopravvivere grazie alle cure di esperti e tornare in libertà. Sono centinaia i piccoli che ogni anno in tutto il mondo vengono aiutati e curati dai rangers WWF per tornare un giorno alla vita della foresta. | Wild Wonders of Europe / S.Gorshkov / WWF Poste Italiane S.p.A.| Sped. abb. postale – D.L.353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n.46) art.1, comma 1, Aut. GIPA/C/Roma | Contiene I.R. 2014 2 panda novembre-dicembre 2014 copertina | facciamoli crescere # NUMERI 66MILA DOLLARI tanto può valere un Kg. di corno di rinoceronte nel mercato illegale 80-90 % Tanto è calata la popolazione di antilope tibetana nel solo decennio 1990-2000 a causa del prelievo della lana shahtoosh | A.Compost / WWF-Canon 3.000 DOLLARI Tanto può valere un solo Kg. di avorio di elefante nei mercati neri di Pechino CRIMINI DI NATURA ogNi giorNo uNa favola NoN sempre a lieto fiNe Baim, il cucciolo di orango rimasto orfano per la crudeltà dei bracconieri. Djala, gorilla unico superstite di una strage. Loro ce l’hanno faa e grazie al WWF sono tornati liberi. Ma per tanti altri la sorte è stata diversa di Natascia gargano i lei ne hanno parlato tutti. Daniza, l’orsa morta l’estate scorsa durante un tentativo di cattura in Trentino, ha commosso e irritato per il suo triste epilogo. Ma ci ha anche fatto tornare alla mente una cosa semplice: Daniza era una mamma. Che fine faranno i suoi due cuccioli rimasti soli? Sette mesi sono troppo pochi per sapere come muoversi nella foresta, cercare il cibo o difendersi dalle minacce. Ma con questi due piccoli sulle Alpi condividono lo stesso destino tanti altri baby rinoceronti, tigri o scimpanzé rimasti orfani in Asia o in Africa. Sono le vittime indirette dei crimini di natura legati al traffico di specie selvatiche, cioè del quarto mercato illegale del Pianeta. D nesse che ci hanno portato alla vicina città, Baim ha tenuto gli occhi serrati stringendo il mio dito, tenendolo vicino al suo viso. Per tutta la notte è stato inconsolabile nella sua culla di fortuna finché non ha trovato un posto sicuro tra le mie braccia. Così siamo entrambi caduti in un sonno esausto sul pavimento dell’ufficio». Baim ora vive con altri oranghi al Ketapang Orangutan Centre. Crescerà fino all’età adulta e lì attenderà un futuro che lo restituirà alla foresta. In queste zone un * la storia di Baim Che cosa voglia dire per un cucciolo restare senza la madre lo ha visto di persona Trishna Gurung del WWF Usa, durante la sua permanenza in Indonesia. Le è bastato un solo «lungo giorno» e una sola «lunga notte». Il tempo necessario perché «il mio piccolo "uomo della foresta", un orango bambino con un ciuffo di capelli rossi, prendesse per sempre un posto nel mio cuore». Questa è la storia di Baim, trovato nella foresta del Borneo in una scatola di cartone, terrorizzato alla ricerca della madre uccisa dai bracconieri. «Quando lo abbiamo recuperato ho dovuto chiudere gli occhi mentre le sue dita si aggrappavano disperatamente alle mie» racconta Trishna «per le cinque ore di strade scon- OBIETTIVO SU... olio di palma, quel grasso che fa male alla foresta n filo rosso nascosto unisce oranghi, tigri, biscotti e deforestazione; tra alcune delle specie simbolo del nostro pianeta e moltissimi prodotti di uso comune che riempiono gli scaffali dei supermercati: merendine, biscotti snack, crackers e gelati. È l’olio di palma, un ingrediente contenuto nella quasi totalità dei prodotti da forno confezionati e praticamente sconosciuto a tutti perché indicato genericamente come olio vegetale (ma la normativa europea sta finalmente cambiando). Con consumi che crescono di anno in anno. La palma (Elaeis guineensis) da cui si estrae questo olio è coltivata soprattutto in Indonesia e Malesia, che producono circa l’ 87 % di tutto l’olio di palma usato nel mondo. Ma questo U grasso è la causa principale della distruzione delle ultime foreste dell’isola di Sumatra (Indonesia) dove vivono oranghi, elefanti, tigri e rinoceronti. Se ancora 50 anni fa, l’82% dell’Indonesia era coperta da foreste, già nel 1995 la percentuale era scesa al 52%: e al ritmo attuale, entro il 2020, le foreste indonesiane saranno definitivamente distrutte. Il WWF ha chiesto alle aziende utilizzatrici di olio di palma di agire con responsabilità impegnandosi a raggiungere entro il 2015 il 100% di approvvigionamento di olio di palma certificato secondo i criteri della Roundtable on Sustainable Palm Oil, la tavola rotonda sull’olio di palma sostenibile. www.oneplanetfood.info secolo fa c’erano probabilmente più di 230.000 oranghi. Oggi l’orango del Borneo è stimato in circa 40.000 individui. «Il WWF è impegnato da anni per proteggere questa specie, con il programma Cuore verde del Borneo dedicato alla conservazione di importantissimi habitat» spiega Isabella Pratesi, responsabile dei progetti di conservazione internazionali WWF Italia. «In questo territorio perdiamo fette consistenti di foreste e di biodiversità soprattutto a causa delle piantagioni di palma da olio (vedi articolo sotto)». il ritorno a casa di djala Djala, una gorilla della foresta pluviale del Gabon. Negli anni Ottanta i bracconieri massacrano la sua famiglia. Lui è l’unico sopravvissuto. Trovato incatenato, affamato e torturato, è stato salvato e portato al Gorilla Centre Animal Park in Inghilterra dove ha vissuto grazie alle cure della Aspinall Foundation. Fino al 2013, quando questo magnifico maschio di 200 kg ha fatto un lungo e indimenticabile viaggio: dopo 30 anni è tornato a casa, con 4 mogli e altrettanti figli, grazie allo straordinario e complesso progetto di restituzione alla natura. «Non tutte le storie hanno un lieto fine, molte volte i piccoli orfani riescono a sopravvivere grazie al nostro aiuto, ma è molto difficile riuscire a riportarli alla vita selvatica» commenta Pratesi «ma non esiste alcun progetto umano che abbia per un piccolo il valore di quello che apprende dai suoi genitori o dalla sua famiglia allargata». hp://criminidinatura.wwf.it panda novembre-dicembre 2014 Cure pArentAli, sCopriAmo il mondo dei Cugini non umAni ! Q tivamente ed emotivamente complessi. La madre o le "figure di attaccamento" sono fondamentali per lo sviluppo psicologico del piccolo, perché impari a mostrare le giuste emozioni quando serve e non quando potrebbe essere deleterio. Studiando come si comportano i primati, si sono messi a punto specifici interventi per evitare lo sviluppo di alcune patologie infantili e migliorare la qualità delle cure parentali nella nostra specie. Si è capito ad esempio che nell’uomo, quando esiste un attaccamento sicuro, il bambino si allontana dalla madre con il giusto equilibrio fra paura e desiderio di esplorare. È intimorito, ma sa che può tornare indietro ed essere accolto. Gradualmente, diventa indipendente. Se invece una madre non è affidabile, cambia umore repentinamente e non dà calore emotivo, il piccolo rischia di non allontanarsi neanche per poco tempo. Talvolta addirittura preferisce essere maltrattato piuttosto che restare solo. Quando un piccolo di cebo diventa indipendente? I piccoli possono essere svezzati alla fine del primo anno o mesi dopo, in base alla disponibilità di cibo. Ma essere svezzati non significa diventare indipendenti, le cure parentali durano anni. La madre e il gruppo sono vicini mentre i giovani esplorano, giocano e incominciano a mangiare in autonomia. Qualsiasi cosa capiti, i piccoli cercano sicurezza dai grandi. Gli adulti non intervengono con richiami o punizioni quando i piccoli fanno qualcosa che a noi umani potrebbe sembrare pericoloso, non cercano di farli interessare a qualcosa, non propongono "giochi intelligenti". Diversamente dagli adulti umani nelle società occidentali, lasciano che i piccoli facciano le loro esperienze. Possiamo parlare di trasmissione culturale nei primati? Certo. Questo fenomeno è stato dimostrato già in altre specie, come scimpanzé e delfini. Anche i cebi hanno comportamenti culturali. Si parla della "cultura litica" dei cebi di Fazenda Boa Vista, perché solo qui i cebi usano sassi e incudini per rompere noci dal guscio durissimo. Cosa accade se un piccolo resta orfano, per esempio perché il genitore è vittima di bracconaggio? Dove lavoro non c’è bracconaggio, ma quando è frequente, la possibilità di sopravvivere dipende dall’età e dal gruppo sociale. Se il piccolo è già svezzato, altri membri se ne prendono cura, oppure lo nutre e accudisce una madre che in quello stesso periodo sta già allattando. Se ciò non avviene, i rischi di essere predato o di morire di fame sono altissimi. COSA PUOI FARE TU STOP AI CRIMINI DI NATURA Il WWF chiede il sostegno di tui: l’invito è quello di aiutare le centinaia di ranger, Guardie e volontari del WWF, aivi in Italia e nel mondo, per dotarle di arezzature tecnologiche, medicine, fuoristrada, gps, camera-traps, binocoli, radiotrasmienti e altri equipaggiamenti indispensabili a monitorare il territorio per sorprendere bracconieri e trafficanti. Su www.wwf/criminidinatura chiunque può sostenere la campagna del WWF e sooscrivere la petizione WWF rivolta a Governo e Parlamento per introdurre finalmente in Italia il reato di “Uccisione di fauna selvatica protea”. Per sostenere la campagna è aivo anche il Numero verde 800.990099 L’etologa Visalberghi ci spiega come, nei primati, i piccoli apprendano dai genitori anche araverso la trasmissione culturale uando i bracconieri spezzano i legami tra cuccioli e mamme, decidono anche del destino dell’intera specie: le cure parentali sono, infatti, fondamentali per la formazione dei piccoli e per la loro sopravvivenza. Ne abbiamo parlato con l’etologa Elisabetta Visalberghi, che da 35 anni studia il comportamento e la biologia dei primati non umani, presso il CNR e in Brasile, a Fazenda Boa Vista. Qual è l’oggetto delle sue ricerche? Mi sono occupata principalmente dei cebi dai cornetti, scimmie platirrine che vivono in Sudamerica, grandi come gatti, attive e curiose come noi. Abbiamo cercato di capire come questi animali imparano cosa mangiare o a risolvere un problema, come ragionano, come si comportano l’uno con l’altro, che significato hanno le espressioni facciali. È stato un grande piacere riuscire a dimostrare che i cebi risolvono molti problemi bene come gli scimpanzé, scimmie antropomorfe, e che in alcuni casi si comportano come i bambini di un anno e mezzo. Ci è voluta una vita, ma ce l’ho fatta. Come si manifestano le cure parentali? La madre nutre il piccolo allattandolo e proteggendolo dai predatori, come in tutti i mammiferi, ma nei primati c’è molto di più. I cebi sono cogni- 3 copertina | facciamoli crescere A passeggio con papà | Due cebi dai cornei: questa specie è stata oggeo di importanti studi sulle cure parentali | M.Gunther / WWF-Canon Cure parentali | Elisabea Visalberghi , etologa del Cnr esperta di primati |S.Gerbino, www.silviagerbino.com * PERSONE/1 milA, lA rAnger ArmAtA di FototrAppole Che diFende lA tigre di sumAtrA razie all’utilizzo delle più moderne tecnologie si è arrivati a identificare la presenza, in un territorio ben definito, di due mamme e di quattro cuccioli. Un’informazione importantissima per chi lavora alla conservazione della tigre come Mila (Kar- G mila) Parakkasi. Dopo la laurea, Mila si è unita al WWF e oggi è a capo di un team di ricerca che lavora nel cuore dell’isola di Sumatra, in una delle aree maggiormente interessate da processi illegali di deforestazione che stanno togliendo spazio vitale alla tigre. La sottospecie qui è ridotta a circa 300 individui. Il team lavora nel vasto progetto di foto e video-trappolaggio. Mila, cosa ti ha spinto a lavorare per il WWF? Ho sentito parlare del WWF da quando ero all’università. Si tratta di un’organizzazione ambientalista con molti anni di esperienza nella conservazione delle specie. La fauna selvatica è sempre stata la mia passione. Quindi, per dare il mio contributo alla conservazione della tigre, dovevo venire a lavorare al WWF. In che modo foto e video possono aiutare alla conservazione delle tigri? La fototrappola è davvero uno strumento fantastico. Prima che fossero disponibili, lo studio delle tigri di Sumatra si basava principalmente sulle impronte o i segni di graffi su un albero, spesso fuorvianti, soprattutto quando le impronte non sono recenti. Grazie alle fototrappole, è oggi possibile ridurre al minimo i margini di errore, ed è possibile identificare gli individui dalle loro strisce. Quindi i dati di distribuzione e quelli sulla popolazione sono finalmente affidabili. Cosa può fare chi legge per aiutare la tigre? Acquistare carta che arrivi da piantagioni sostenibili e certificate, come la certificazione FSC. E dare il nostro sostegno al governo dell’Indonesia, per spingerlo ad attuare piani d’azione per la conservazione. sostieni il progeo tigre del WWF: www.wwf.it/tigre 4 copertina | facciamoli crescere panda novembre-dicembre 2014 Qui Virunga | Un cucciolo di gorilla di montagna gioca insieme alla madre all’interno di uno degli ultimi santuari di protezione di questa specie | M.Harvey / WWF-Canon PAULIN E BEKI, L’AMICIZIA CHE BATTE LA CIECA VIOLENZA Nel Parco del Virunga la baaglia tra rangers e bracconieri si combae senza esclusioni di colpi. E a farne le spese spesso sono i meravigliosi gorilla di montagna che il WWF protegge da decenni di Isabella Pratesi uesta è la storia di Beki, una giovane gorilla che nel 2007 ha assistito allo sterminio della sua grande famiglia. La famiglia di Senkekwe, che viveva all’interno del parco nazionale del Virunga - il parco più antico del continente africano sostenuto e difeso dal WWF, dove vivono gli ultimi gorilla di montagna. In quella tragica estate di qualche anno fa alcuni criminali - che da tempo assediavano il parco - avevano deciso di dare una lezione esemplare alle guardie dell’area protetta che, con la loro dedizione, intralciavano lo sfruttamento illegale delle risorse. Fu così che quando che, quando echeggiò nella foresta una fitta e sorda sequenza di colpi di kalashnikov, proveniente dalla zona 4 del parco, l’area del gruppo di Senkekwe (il gorilla silver back che da anni seguivano e proteggevano), il ranger Paulin sentì un pugno allo stomaco. Ci vollero 6 ore di marcia per raggiungere il luogo degli spari, ma Paulin di quella corsa tra fango, rami e spine non ricorda più niente. Non ha mai invece smesso di ricordare lo spettacolo che gli si aprì all’improvviso davanti agli occhi: il grande Senkekwe era lì al centro della radura, la sua incredibile energia spezzata nell’evidente tentativo di fermare la strage della sua famiglia. E poi c’era Mburanumwe, la femmina incinta che tante volte aveva incrociato nella foresta, il suo pelo in parte bruciato, il piccolo morto in Q grembo. A pochi metri di distanza altre di Paulin e Beki. Un storia di dedizione, di altri ranger del Parco del Virunga a comdue femmine senza vita e tre giovani non affetto, di crescita, di piccole e grandi dif- battere, con il sostegno del WWF, la giusta ficoltà ma soprattutto di tanta voglia di battaglia contro i bracconieri e i crimini ancora adulti. Paulin conosceva quella famiglia gorilla dare ai due piccoli orfani una nuova vita. di natura. Oggi, grazie all’attenzione della comuÈ stato proprio Paulin, 4 anni più tardi, per gorilla e nonostante le lacrime che gli impedivano di vederci meglio capì subito a riaccompagnare Beki e il suo fratellino nità locale, al sostegno delle grandi orgache fra quei corpi mancavano quelli dei il giorno del loro ritorno nelle foreste del nizzazioni e al lavoro duro e pericolo dei loro rangers, i gorilla del parco del Virunga due piccoli dello scorso anno: Beki e Virunga. Da quel giorno Paulin ha continuato, sono protetti e difesi, ma il loro futuro diAokuro. da lontano a seguirli e a monitorarli, ma pende anche da te. Lui e i suoi colleghi iniziasoprattutto ha continuato, come tutti gli rono subito la disperata ricriminidinatura.wwf.it cerca dei cuccioli, che potevano molto probabilmente essere fiZOOM niti nella mani dei criminali. Il commercio dei piccoli di gorilla per la loro carne o come animali da compagnia è fiorente e può fruttare ai crimi’Europa continua ad essere interessata di Milano. Con questa Campagna il WWF nali un facile e ricco guadagno. dai traffici criminali di specie protette: chiede sostegno per la lotta contro il bracFu solo la mattina succesl’ennesimo arresto è avvenuto in aeroporto conaggio. siva, quando ormai disperaI corni sequestrati erano probabilmente a Francoforte: due uomini contrattavano vano di trovare i due orfani, con potenziali clienti la vendita di due corni appena giunti dall’Africa. Il prezzo del che Paulin notò un leggero modi rinoceronte. La polizia tedesca li ha colti corno di rinoceronte ha raggiunto la cifra vimento nel folto della foresta: in flagranza in una hall dell’aeroporto. 66.000 dollari al chilo, più dell’oro o del erano i due piccoli di gorilla, Francoforte è aeroporto frequentato da mi- platino. Questo vuol dire che il valore di un terrorizzati e tremanti che si telioni di viaggiatori ogni anno, luogo di tran- solo corno di rinoceronte può arrivare a cinevano abbracciati per scalsiti e partenze di voli che connettono l’Africa fre intorno ai 500.000 dollari. Un recente darsi e confortarsi. con l’Asia, dunque snodo cruciale anche per studio del WWF e del programma Traffic Niente mi è mai arrivato il commercio illegale di natura. L’esclation dimostra che il corno di rinoceronte viene così profondo nel cuore come delle stragi di rinoceronti, elefanti e tigri, e sia utilizzato per rimedi di dubbia efficacia lo sgaurdo di Beki che teneva le forti responsabilità anche del mercato nel mercato asiatico, ma anche come status il più piccolo Aokuro stretto al europeo sono alla base della campagna simbol di una nuova middle class asiatica suo fianco. La sua fiducia nella Stop ai crimini di natura lanciata dal WWF che lo tiene esposto nei propri salotti o in vita era stata devastata e il tercon un evento che ha visto proprio come altri spazi di rappresentanza. rore gli impediva di fuggire. È specie ‘simbolo’ il rinoceronte, nel centro www.wwf.it/rinoceronte iniziata quella mattina la storia * BLITZ, FERMATI ECO-TRAFFICANTI L panda novembre-dicembre 2014 5 copertina | facciamoli crescere Il rIccIo, I rondonI e tuttI glI altrI. la mIa vIta da “salva-cuccIolI” Lo storico esponente WWF in Calabria racconta la sua esperienza di soccorritore di piccoli animali: uccelli caduti dai nidi, animali impallinati dai cacciatori. E molto altro di pino paolillo e dovessi indicare una caratteristica per ogni periodo dell’anno, direi che per me l’autunno è la stagione dei recuperi di animali impallinati e l’estate quella in cui cadono i pulcini, ognuna diversa dalle altre, sulla base della specie recuperata più di frequente. Quest’anno, ad esempio, è stato l’anno delle civette, un altro quello degli allocchi o dei barbagianni e così via, includendo nell’elenco una buona parte dell’avifauna nidificante nel raggio di qualche decina di chilometri. Rapaci e passeriformi a parte, a farla da padrone sono però i piccoli di rondone. Ogni anno, tra la fine di giugno e i primi di luglio, ricevevo una telefonata. È la “Signora dei rondoni” che mi comunica il ritrovamento del solito pulcino caduto dal nido. All’appuntamento per la consegna del trovatello alcuni arrivano in condizioni pietose e non sopravvivono che poche ore, ma nella maggior parte dei casi, dopo giorni di sostanziose e impegnative pappe a base di camole del miele e pezzettini di carne cruda, i nostri rondoni spiccavano il volo dalle mie mani nel prato vicino casa o direttamente dal balcone che guarda il mare. La mia soddisfazione più grande era comunicarle l’avvenuta liberazione, dopodiché ci salutavamo, sapendo che l’anno successivo ci saremmo rivisti, per salvare altri rondoni. Quando arrivano i gruccioni in migrazione dall’Africa, verso i primi di maggio, ripenso a quella volta in cui un signore mi portò a casa 5 pulcini a cui aveva rotto il nido lavorando con una ruspa. Siccome avevo già prenotato il treno per essere a Roma il giorno seguente (riunione al WWF), decisi di portarmeli con me in cuccetta, per poi consegnarli ad una vera esperta di prole inetta da accudire, Eva Hulsmann, che non esitò a rimproverarmi (“Ah, i soliti italiani!) per il ritardo di dieci minuti con cui mi presentati alla sua casa ai Parioli per la consegna dei piccoli affamati. All’appuntamento con Valentino, il rumeno custode di un villaggio turistico, ci arrivo di solito in orario, vista la vicinanza della S pineta costiera dove ogni anno recupera pulcini di fratino minacciati da quad e fuoristrada che scorrazzano sulla spiaggia, o piccoli di succiacapre disturbati dai troppi villeggianti. Il rischio, sempre in agguato, è che poi si crei un legame tanto forte da rendere difficile l’inevitabile separazione. Come accadde due estati fa con il pulcino di ballerina bianca che, una volta in grado di volare, non volle saperne di lasciare il terrazzino di casa e mi aspettava la sera pronto ad accogliermi con un saltello, prima di precipitarsi ai miei piedi in attesa dei succulenti vermetti. Il riccio. Quando me lo portarono, chiuso anch’esso in una scatola delle scarpe, mi fece subito una grande tenerezza. Era il 12 ottobre e nella sede del WWF di Vibo si stava svolgendo un’ importante riunione. Era un esserino cieco di pochi giorni, senza peli, infreddolito e, nonostante l’aspetto spinoso tipico della specie, bisognoso di cure e di tanto calore. Giunto a casa, cominciarono subito i problemi per alimentarlo: sapendo che i piccoli di riccio non hanno gli enzimi per digerire il lattosio, dovetti subito trovare un’alternativa, per poi affidarmi ad un preparato in polvere per gattini. Le bottiglie di acqua calda coperte da un panno erano sufficienti per riscaldare la scatola di cartone, mentre ogni quattro In una mano | Il piccolo riccio soccorso dal WWF Calabria | G.Paolillo / WWF Italia ore intere siringhe di latte tiepido gli riempivano lo stomaco. E finché era giorno, va bene, ma la notte… Per diverso tempo il peso si mantenne sugli ottanta grammi e ci fu un momento in cui sembrò dovesse non farcela, ma per fortuna si riprese alla grande, cominciò piano piano a mangiare cibi solidi e da allora non la smise più di abbuffarsi di carne in scatola per gatti, uva sultanina e altra frutta. Si dice da qualche parte che “chi salva una vita salva il mondo”. Di certo non ho salvato il mondo (ci vuole ben altro), ma parecchi dei suoi meravigliosi abitanti, sì. E a me basta. ! L’ALLARME OTTOBRE DI FUOCO IN LOMBARDIA Weekend di fuoco quello di metà oobre, con 17 cacciatori denunciati dalle Guardie WWF Lombardia in soli tre giorni di aività nelle province di Brescia, Milano e Pavia. Reati di abbaimento di specie protee, utilizzo di richiami acustici eleromagnetici vietati e maltraamento di animali, con il conseguente sequestro operato dalle competenti polizie provinciali di: 17 fucili, 11 richiami acustici eleromagnetici vietati, 1 telefonino usato come richiamo acustico, 113 uccelli morti e 5 uccelli vivi . Una denuncia per favoreggiamento e una per uccellagione (con richiami vivi e anche di specie protea!). «In Lombardia la legge dello Stato e le direive europee», afferma Antonio Delle Monache, Coordinatore delle Guardie Volontarie del WWF Lombardia «sono sistematicamente infrante». hp://criminidinatura.wwf.it * PERSONE/2 antonIo delle monache, In prIma lInea contro Il bracconaggIo made In Italy ssere un bracconiere non è un fatto accidentale; sparare a una specie protetta “per sbaglio” è quasi impossibile, specie se parliamo di rapaci o di orsi, lupi, ungulati. Così come non si abbattono decine di piccoli uccelli per errore. È quasi una costante ripescare lo stesso bracconiere più di una volta con le “mani nel sacco”. Sono quasi tutti recidivi anche perché le sanzioni sono davvero ridicole di fronte ai possibili guadagni che si ricavano». «E Antonio Delle Monache è il coordinatore regionale delle Guardie volontarie venatorie WWF, 35 guardie divise in 6 nuclei provinciali, in una delle aree della nostra penisola tra quelle a più alta “densità” di bracconaggio: «Ci stiamo dotando delle più moderne tecnologie, come metal detectors per la ricerca di armi occultate, e alcune guardie stanno affrontando i corsi per l’utilizzo di droni, utili nella ricerca delle reti da uccellagione e delle trappole». «Capita di ricevere minacce o intimidazioni. Ad Ischia , dove svolgiamo un campo antibracconaggio primaverile, abbiamo rischiato di rimanere feriti da un grande masso lanciato dall’alto sulla nostra macchina. In Val Trompia hanno sabotato i freni della vettura di servizio: solo per un miracolo le guardie non sono finite in un burrone». «Nel 2006», racconta Delle Monache, «durante un normale controllo antibracconaggio abbiamo scoperto che il cacciatore sorpreso ad abbattere specie protette era in realtà un incallito trafficante di animali rari». (L.B.) facebook.com/guardiewwflombardia 6 panda novembre-dicembre 2014 ecogallery SENZA PIÙ GHIACCIO L’Artico si sta leeralmente fondendo soo le zampe degli orsi polari e un’immensa porzione della banchisa scomparirà nei prossimi anni se non interveniamo subito. A causa della fusione dei ghiacci, gli orsi sono costrei a percorrere chilometri e chilometri, anche a nuoto, in cerca di cibo. Stremati dalla fame e dalla fatica, in molti non riescono a sopravvivere. Con il tuo aiuto possiamo fare pressioni sui governi per limitare le emissioni di gas serra, responsabili dei cambiamenti climatici, e preservare l’ecosistema artico dalle industrie del petrolio. Possiamo inoltre, arezzare le nostre squadre di pronto intervento per gli orsi polari e acquistare radiocollari, motoslie e kit veterinari. www.wwf.it/orsopolare Foto: naturepl.com / Steven Kazlowski | WWF Canon RADDOPPIO POSSIBILE Il bracconaggio per il commercio illegale di parti o prodoi di tigre (per la medicina orientale o semplicemente per oggei) è la maggiore minaccia per la regina delle foreste. Dal 2000 al 2013 l’equivalente di circa 1.500 tigri è stato sequestrato soo forma di crani, ossa, pelli e parti di tigre. Il WWF ha lanciato la grande campagna TX2, con l’obieivo di raddoppiare il numero di tigri in natura entro il 2022: aualmente sono appena 3.200. www.wwf.it/tigre Foto: Alain Compost |WWF Canon SEMPRE PIÙ CONFINATI BASTA UN RECINTO Un tempo il panda viveva in tuo il sud e l’est della Cina, oltre che in Birmania e Vietnam seentrionale, ma l’espansione e lo sviluppo della popolazione umana lo hanno confinato nelle fie foreste di bambù e di conifere dei rilievi montuosi della Cina Sud Occiendentale, nelle provincia di Sichuan, Shan-si Gansu. La continua frammentazione e riduzione degli habitat, causato dalla costruzione di strade, dighe ed edifici insieme alla deforestazione a sua volta dovuta dal taglio di piante di bambù (di cui si alimenta) hanno ridoo a 11.000 chilometri quadrati le aree dove il panda può vivere. Oggi nel mondo ci sono meno di 1.600 panda e di questi 1.000 vivono nelle aree protee create dal WWF in collaborazione con il governo cinese. www.wwf.it/panda Foto: naturepl.com / Eric Baccega |WWF Nel 2014 Oltre 500 recinti per difendere le greggi dagli orsi tra le Alpi e gli Appennini (e raccontati del documentario WWF “Insieme per l’orso”) sono stati installati grazie al progeo europeo LIFE Arctos, del quale fa parte anche il WWF. Negli ultimi 4 anni è stata realizzata una grande opera di prevenzione con l’obiettivo di conciliare aività economiche quali l’allevamento e la difesa della biodiversità e di specie minacciate come orsi e lupi. La prevenzione con uso delle recinzioni, l’uso di cani da guardiania, la sorveglianza delle greggi sono la strada da intraprendere secondo il WWF per una sana e responsabile gestione del conflio direo con i grandi carnivori. Vai www.wwf.it/orso per saperne di più e sostenerci. Canon Foto: Sanchez & Lope | WWF Canon CHE MONDO SAREBBE, SENZA IL WWF lla fine di un anno particolarmente pesante per quanto riguarda la natura, ci si può chiedere se valga la pena continuare a combattere e, come soci e sostenitori, contribuire ad una lotta che appare sempre più ardua. Ma uno sguardo al passato e alle prospettive per il futuro ci invitano ad una posizione più ottimistica riguardo alle possibilità che ognuno di noi ha di incidere su situazioni difficili. Se più di cinquant’anni fa il WWF non fosse nato, la spinta, spesso determinante, per la creazione di Parchi Nazionali che han salvato specie come la tigre o il gorilla di montagna, il rinoceronte indiano e il leone asiatico, non ci sarebbe stata. E così tutta la politica di Governi e Stati per una mitigazione delle attività distruttive degli ecosistemi, dalle deforestazioni selvagge ai drenaggi di zone umide non avrebbe raggiunto risultati positivi. Per non parlare della politica di responsabilizzazione nei confronti delle cause di degrado climatico. Per quanto riguarda l’Italia, se non ci fossimo stati, quasi sicuramente cervo sardo e lupo italico, orso bruno alpino e lontra sarebbero scomparsi dalle liste della fauna italica. E non si sarebbe creata quella meravigliosa rete di Oasi e altre aree protette che, sull’esempio di quelle del WWF, hanno contribuito a salvare aree preziose in tutto il Paese. Un’attività educativa quasi quarantennale ha elevato il livello di conoscenza naturalistica un tempo relegata nelle biblioteche universitarie e il coinvolgimento attivo di centinaia di migliaia di giovani in manifestazioni, raccolte di firme, marce di protesta e campi di lavoro ha contribuito a elevare, con la generosa contribuzione di migliaia di soci e sostenitori a rendere l’Italia più bella e protetta. Credo che anche oggi e più di prima valga la pena di aiutare il WWF. Fulco Pratesi A DAI, DATECI UNA MANO! | G. Paolillo SCOPRI COME PUOI AIUTARE IL NOSTRO IMPEGNO PER UN MONDO MIGLIORE Grazie al WWF si può otti passate in attesa di un segnale e finalmente la schiusa e centinaia di minuscole tartarughe iniziano il viaggio della vita; ore passate ad assistere capodogli spiaggiati, con la speranza di aiutarli a ritrovare il mare aperto, o sotto il sole ad insegnare ai bambini cos'è il mare. Centinaia di volontari WWF anche quest'anno hanno hanno fatto la loro parte. Nelle Oasi, lungo le spiagge, nelle aree marine protette. E pochi mesi fa in Sardegna N di Donatella Bianchi un delfino finisce all’interno di una peschiera, e ci rimane per un mese intero e si ciba del pesce allevato da una piccola comunità di pescatori. Loro anziché ucciderlo ne diventano custodi fina ad aprire i lavorieri, rinunciando al guadagno della stagione per ridare al delfino la libertà. E’ una storia che fino a qualche anno fa non avremmo potuto raccontare. Ci dà la misura di un grande cambiamento, di quanto sia cresciuta la sensibilità nei confronti della natura. Anche questo e' accaduto grazie all' incessante lavoro di associazioni come il WWF. Il Mediterraneo è un mare molto piccolo, ma potenziale di biodiversità immenso e noi abbiamo il dovere di preservarlo. E' la casa di tartarughe marine, tonni, delfini e balenottere e ora anche di specie aliene. E sott’acqua, non dimentichiamolo, ci sono le praterie di posidonia, una pianta che produce ossigeno, e' l'Amazzonia del pianeta blu. Dobbiamo batterci per la sua tutela e dovremo essere tanti per far sentire la nostra forza. Attraverso il WWF si può: contribuire, partecipare ad un grande progetto di tutela e salvaguardia del pianeta e del suo mare. Continuate a sostenerci. www.wwf.it BIGLIETTI DI AUGURI O PER UN FUTUIAR N O IN ARM A CON LA NATUR PER UN FUTURO IN ARMONIA CON LA NATURA wwf.it SCOPRI SUL SITO TUTTE LE IDEE ECOSOSTENIBILI TARGATE WWF © Global Warm ing Images © WWF China/Yon / WWF-Canon g Yange Un regalo utile alla natura per rendere il nostro Pianeta un posto migliore. I regali solidali del WWF sono un dono speciale per te, per i tuoi cari e soprattutto per il Pianeta. Dai calendari alle magliette, dalle bomboniere ai prodotti di cartoleria tutti i nostri regali solidali sono stati creati con materiali e processi di produzione ecosostenibili, nel pieno rispetto dell’ambiente e di coloro che li hanno realizzati. Quest’anno scegli di fare un regalo che aiuta la natura. Sostieni il WWF. Perché alla natura non basta il pensiero. I biglietti con le immagini dei cuccioli da salvare (6 soggetti) n WWF-Cano anon Images / ki / WWF-C Warming © Global / Steven Kazlows pl.com © nature PANDAGIFT PANDA GIFT wwf.it wwf.it/pandagift CANDELE LA COVER WWF I PROVENZALI PER BIMBI E ADULTI Per Samsung e iPhone è la prima cover 100% biodegradabile Cosmetici Naturali e biologici, prodotti nel totale rispetto della natura e senza test sugli animali Cera di alta qualità per atmosfere speciali. Una volta consumata resta il bicchiere da riutilizzare CALENDARIO AGENDA I protagonisti del Calendario adozioni 2015 sono dodici cuccioli per dodici progetti WWF 15 IO 20 CALENDAR L’agenda WWF 2015, creata interamente con materiali ecologici nel rispetto dei principi della sostenibilità ambientale BONTÀ DI NATURA Shopper WWF con olio, sale e pasta, prodotti Terre delle Oasi MAGLIETTA T-shirt realizzate in materiale ecosostenibile, per grandi e bambini BORSA La juta è una fibra vegetale, naturale e resistente, al 100% biodegradabile e riciclabile BRACCIALETTI CRUCIANI Cruciani C, il rinomato marchio di moda da sempre sensibile alle cause umanitarie e ambientali, si unisce al WWF per sostenere la causa dell’Amazzonia. Disponibile in tre colori. ADOTTA UNA SPECIE Puoi sostenere i progetti WWF sul campo adottando una specie in pericolo. Con il tuo contributo non faremo mancare il nostro aiuto concreto alle specie che rischiamo di scomparire, dalla tigre al gorilla, dall’orso polare al panda, dall’orso bruno al lupo, minacciate da bracconaggio e dalla distruzione dell’habitat. Insomma, dai crimini di natura. Adottando uno o più cuccioli, avrai in regalo il nostro “kit adozioni” con peluche, il tuo Kit personalizzato e tante altre sorprese. Il peluche WWF non è come tutti gli altri: è solo per te che ami davvero la natura. ADOTTA UNA SPECIE PERCHÉ ALLA NATURA NON BASTA IL PENSIERO wwf.it/adozioni UN PANDINO UNICO BOMBONIERE Scegli la bomboniera solidale WWF: trasformerai così il tuo dono in un gesto d’amore nei confronti del pianeta. E il ricordo di un giorno importante sarà ancora più speciale. wwf.it/bomboniere PER ORDINARE IL TUO PANDA wwf.it/pandagift Il pandino di cartapesta è stato modellato e rifinito a mano grazie alla collaborazione di “Le Botteghe della Cartapesta”, cooperativa sociale che ha come scopo primario la valorizzazione e l’integrazione sociale delle persone con disabilità. È ecologico al 100% perché realizzato grazie al recupero e riutilizzo dei magazine WWF usati. Panda seduto: cm. 25x35. Panda che cammina: cm. 40x25. | © WWF-Canon / Green Renaissance SOSTIENI I PROGETTI WWF NEL MONDO SCOPRI TUTTI I PROGETTI WWF NEL MONDO wwf.it/donazioni Il mondo sta cambiando ad una velocità senza precedenti. I sistemi globali in pochi mesi divorano risorse e biodiversità, mettendo a rischio centinaia di specie animali. Il consumo di risorse è così in aumento che nel 2050, se conti- UNISCITI A NOI DIVENTA SOCIO CUORE PULSANTE DEL WWF wwf.it/iscrizioni TANTI MODI PER SOSTENERCI nueremo con questo trend negativo, avremo bisogno di tre pianeti (fonte: Living Planet Report WWF, 2014). Nel 2015 continueremo la nostra battaglia per garantire un futuro al Pianeta. Unisciti a noi! Essere socio WWF significa contribuire attivamente e concretamente al raggiungimento della nostra missione. Noi ci battiamo ogni giorno per difendere le specie e gli ambienti in pericolo, ma non possiamo farlo da soli. Abbiamo bisogno di aiuto, tutto l’aiuto possibile. Rinnova o regala un’iscrizione WWF. Insieme, saremo più forti contro i crimini i natura. • Sostieni le attività del WWF on line, con carta di credito in massima sicurezza, su www.wwf.it ma non solo. • Effettua una donazione sul conto corrente postale 323006 intestato a WWF Italia Onlus. • Oppure un bonifico bancario: Unicredit Spa – IBAN IT 20 Q 02008 05016 000110083977 • Chiama il nostro Numero Verde 800 99 00 99 • Sostieni con una donazione in memoria: info su wwf.it/donazioniinmemoria • Devolvi il 5 per mille ai progetti del WWF Italia. C.F. 80078430586 panda novembre-dicembre 2014 7 ecogallery ADOTTA UN PINGUINO I pinguini imperatore passano il lungo inverno sul ghiaccio aperto e si riproducono durante la stagione rigida. Studi recentihanno evidenziato che alcune colonie hanno spostato negli anni (2011, 2012) il loro sito tradizionale di riproduzione perché lo strato di ghiaccio che usualmente utilizzavano tardava a formarsi, a causa dell’aumento delle temperature. Adoa simbolicamente un pinguino, contribuirai concretamente alle aività WWF a difesa di questa specie. hp://adozioni.wwf.it Foto: Fritz Pölking / WWF | WWF Canon AVORIO SEMPRE PIÙ RICHIESTO Negli ultimissimi anni il bracconaggio di elefanti ha raggiunto dei nuovi livelli record, superando drammaticamente la capacità di riproduzione di questa specie. La percentuale di bracconaggio nel 2012 ha infai colpito il 7,4% della popolazione, il cui tasso di riproduzione non supera il 5% (UNEP, 2013). Questo vuol dire che in una popolazione stimata tra i 400.000 e i 600.000 individui ne vengono ammazzati in media tra i 22.000 e i 25.000 ogni anno, ovvero circa 70 al giorno. Questo accanimento ha portato, secondo i dati della Wildlife Conservation Society e ai recenti studi dell’Università del Colorado, in soli tre anni (2010-2012) al bracconaggio di 100.000 elefanti, per una perdita del 64% della popolazione di elefanti in Africa Centrale. Sostieni la campagna WWF su hp://criminidinatura.wwf.it Foto: Andy Rouse / Steven Kazlowski |WWF Canon SCACCIATI DALLE FORESTE Gli oranghi abitano nelle foreste del Borneo e di Sumatra. Per l’orango la foresta è di vitale importanza: trascorre la sua giornata passando da un albero all’altro e sempre tra i rami costruisce il giaciglio, che ospiterà il suo sonno nourno. La riduzione della superficie forestale spinge l'orango ad entrare nelle aree agricole per la ricerca di cibo, e spesso viene ucciso perché danneggia i raccolti, oppure diventa facile preda dei cacciatori di frodo che ne vendono la carne illegalmente. Nella foto, un giovane orfano viene curato in un centro di recupero a Kalimantan, Indonesia. Il WWF lavora per la conservazione degli oranghi dal 1970, araverso lo “Species Action Plan for orangutans”. Scopri su www.wwf.it/orango Foto: Tantyo Bangun | WWF Canon 8 WWF in azione ATTIVISMO REGALI ECO? ONLINE QUELLI SALVA-ENERGIA Nella scelta dei regali di Natale ecosostenibili corre in aiuto la guida gratuita on-line del WWF, Top Ten (www.eurotopten.it) che da diversi anni aggiorna una lista dei 10 migliori apparecchi rispeo al consumo di energia, segnala le novità del mercato fornendo utili eco-consigli per un utilizzo meno energivoro. La selezione permee di individuare con un semplice click i 10 migliori elettrodomestici dal punto di vista ambientale presenti sul mercato italiano come lavatrici, lavastoviglie, frigoriferi, forni, congelatori, tv, computer, stampanti e anche auto eleriche. Scegliendo un prodoo ad alta efficienza energetica faremo un regalo alle nostre tasche, visto che ridurremo il consumo elerico, e anche all’ambiente. Scegliendo prodoi Top Ten favoriremo quella fonte nascosta, l’efficienza energetica considerata anche dall’Agenzia Internazionale dell’Energia uno degli strumenti più efficaci per affrontare la sfida del riscaldamento globale. (C.M.) www.eurotopten.it panda novembre-dicembre 2014 GLI SCIENZIATI A DIFESA DEL TERRITORIO CLIMA/1 Parte dalla Genova ferita dall’ultima di una lunga serie di alluvioni l’appello per una politica che finalmente prevenga i disastri STILI DI VITA CIBO E DINTORNI MANGIAMO SOSTENIBILE In aesa di EXPO 2015 si avvia la riflessione nei territori sul rapporto tra produzioni agro-alimentari, alimentazione e la salute dell'uomo e del pianeta. Lo scorso 12 oobre al Centro di Educazione Ambientale A.Peccei del Casale Giannella del WWF (Orbetello) è stato dedicato proprio ai modelli alimentari a basso impao ambientale, all'allevamento etico e alla sua ricaduta sull'alimentazione, offrendo l'occasione per un ampio confronto tra addei ai lavori e ciadini consumatori. Obieivo del convegno, organizzato da WWF Oasi e Associazione Occhio in Oasi in collaborazione con il WWF Italia, sensibilizzare l'opinione pubblica a un consumo alimentare consapevole e di qualità, per una collaborazione rispeosa dell'ambiente tra produori e consumatori e, in particolare, verso produzioni animali nel rispeo degli esseri viventi e della Terra. www.oneplanetfood.info arte da Genova, città simbolo degli effetti disastrosi del cambiamento climatico, l’appello firmato da oltre 30 esponenti del mondo della scienza e delle scienze sociali italiani dal titolo emblematico: “Dopo Genova 2014 - Clima, suolo e futuro: per un’economia basata sul valore della natura” . Promosso dal WWF Italia, in collaborazione con la Fondazione Festival della Scienza, l’Appello è stato presentato il primo novembre nell’ambito del Festival della Scienza di Genova da uno dei firmatari, Luca Mercalli, climatologo e noto divulgatore scientifico e Presidente della Società Meteorologica Italiana e Vittorio Bo, direttore del Festival. Gli scienziati hanno voluto così richiamare l’attenzione del mondo della politica, dell’economia, delle imprese e dei media per scongiurare nuovi episodi, evidenziando le principali vulnerabilità per il nostro Paese insieme ad una lista di sei punti urgenti che nella direzione della Strategia nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici, si chiede vengano attuati subito dal governo e dalle istituzioni regionali. Nell’Appello si sottolinea l’esigenza non solo di sbloccare finanziamenti per un risanamento del territorio, ma di ‘instradare’ in maniera efficace ed efficiente tali risorse: nel 2012 erano stati stimati dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare almeno 2 miliardi e mezzo di euro come finanziamento necessario per agire sul problema del P Acque minacciose| Il fiume Po invade le case in prossimità delle sponde in una delle ricorrenti ondate di piena di questi ultimi anni | Archivio WWF risanamento del territorio nazionale, mentre il recente decreto cosiddetto SbloccaItalia, finanzia per circa 3.9 miliardi di euro grandi opere, delle quali il 47% sono autostrade. Gli scienziati richiamano la necessità di un salto di qualità innovativa ed anticipatrice per passare da politiche che continuano a perseguire azioni dirette a stravolgere il nostro territorio (un territorio delicato e intrinsecamente fragile dal punto di vista idrogeologico), a politiche che ne prevedano prioritariamente la difesa, il ripristino e la riqualificazione. Nell’Appello è ribadita con forza soprattutto la necessità che nei processi di programmazione economica venga dato valore alla natura e ai servizi offerti dagli ecosistemi al benessere e allo sviluppo umano. “Appare evidente come le questioni ambientali restino ancora ‘ghettizzate’ nell’ambito delle funzioni di un solo Ministero – dichiarano gli scienziati - Chiediamo l’istituzione di un Comitato nazionale per il capitale naturale ai massimi livelli istituzionali (con la presenza dei ministeri economici, della Banca d’Italia e dell’ISTAT) che produca un rapporto sul capitale naturale italiano inserito nel processo annuale di programmazione economica. Questo punto è già inserito nel di- segno di legge del collegato ambiente alla scorsa legge di stabilità ed è in discussione alla Camera dei Deputati. Chiediamo inoltre sistemi di contabilità nazionale capaci di tenere in conto le dimensioni ambientali” . Tra le richieste, l’adozione della Strategia nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici e l’applicazione delle direttive europee sulle acque e sul rischio alluvionale. «L’Appello che viene rivolto al Governo e alle istituzioni che gestiscono il territorio è quello di cambiare rotta dal punto di vista culturale in maniera da dare finalmente valore alla natura», ha dichiarato Gianfranco Bologna, direttore scientifico del WWF Italia. «Se i sistemi naturali sono vulnerabili gli effetti che si hanno sui sistemi sociali provocheranno un incremento delle situazioni di vulnerabilità anche per essi. Una natura sana è la vera garanzia per il benessere e lo sviluppo umano. Il nuovo quinto Assessment dell’IPCC che ha rilasciato in questi giorni a Copenhagen il suo rapporto di sintesi lo conferma in maniera molto chiara: è ora di dire basta all’inazione , più tardi agiremo più costoso (economicamente, ecologicamente e socialmente) sarà il conto». Cristina Maceroni Tra i firmatari dell’Appello figurano scienziati del calibro di Sergio Castellari, Roberto Danovaro, Enrico Giovannini, Luca Mercalli, Fiorenza Micheli, Antonio Navarra, Andrea Segrè, Mario Tozzi, Sergio Ulgiati, Riccardo Valentini. panda novembre-dicembre 2014 9 WWF in azione ALLUVIONI, COME PASSARE DALLE PAROLE AI FATTI CONCRETI CLIMA/2 A consumo di suolo, caiva gestione dei bacini idrici, cambiamento climatico vanno aggiunte le promesse mancate el 2011 i genovesi hanno reagito con rabbia ma con forza all’alluvione e sulle maglie dei volontari campeggiava la scritta “Non c'è fango che tenga”. Dopo soli 3 anni quel fango è tornato, come a sfidare un’altra volta quelle persone che avevano osato spalarlo via. In realtà la lotta non è contro il fango, ma dovrebbe essere contro la vacuità e l’incapacità di chi si nasconde dietro parole e luoghi comuni che si ripetono in queste tragiche occasioni. La situazione nel nostro Paese in questi ultimi decenni è radicalmente cambiata. L’aggressione al territorio è stata tremenda e senza precedenti: a Genova come in gran parte della Liguria e del Paese, questa è stata caratterizzata da un consumo di suolo, che in Italia viaggia a ritmi di 93 ettari al giorno, e da un’estrema artificializzazione/canalizzazione dei corsi d’acqua con restringimento degli alvei. Poi ci sono i cambiamenti climatici che fanno registrare, oltre ad una generale tendenza al riscaldamento, un aumento degli episodi di precipitazione a carattere intenso. La gestione della risorsa idrica è frazionata tra numerosi soggetti istituzionali, come Ministeri, Autorità di bacino o distrettuali, Agenzia Interregionale per il Po, Regioni, Ambiti Territoriali Ottimali, Province, Comuni, e altri soggetti di varia natura come i Consorzi di Bonifica. Puntare il dito contro una non ben chiara “burocrazia” (come ha fatto il ministro dell'Ambiente, Galletti) che tanto non ha nome né volto, sembra essere l’ennesima scusa per spostare l’attenzione e aspettare che si spengano le luci mediatiche sull’ultimo disastro. Galletti ora, come Orlando prima e tutti gli altri Ministri che li hanno preceduti (da Matteoli, a Pecoraro Scanio, alla Prestigiacomo e a Clini), sapevano benissimo quali fossero i problemi della burocrazia, ma allora perché da anni, nonostante la legge (Dlgs.152/2006) e le normative europee ce lo impongano (direttiva quadro “Acque”, 2000/60/CE, o la Direttiva “Alluvioni”, 2007/60/CE), l’Italia rinuncia deliberatamente a istituire le autorità di distretto, che dovrebbero coordinare e | Archivio WWF N L’INIZIATIVA COALIZIONE CONTRO I RISCHI * Le principali associazioni ambientaliste e di categoria, i Consigli nazionali degli ordini professionali e le associazioni imprenditoriali di seore, i sindaci e il mondo dei tecnici e della ricerca che avevano già intrapreso, dal 2013, un percorso comune per rispondere in maniera efficace alle ripetute emergenze, hanno deciso di costituire la Coalizione per la prevenzione del rischio idrogeologico. L'obieivo principale della Coalizione è quello di riportare tra le priorità politiche del nostro Paese una strategia generale di governo del territorio e delle acque e un'efficace politica di adaamento ai cambiamenti climatici . www.wwf.it/il_pianeta/clima_ed_energia indirizzare il lavoro di tutte le istituzioni territoriali? Il Coordinatore dell’Unità di Missione per il dissesto idrogeologico, Erasmo D’Angelis, ha annunciato che “entro la fine del 2014 apriranno altri 650 cantieri per opere di sicurezza per 800 milioni di euro”. Cose analoghe avevano detto i precedenti Ministri, annunciando fantomatici “Piani di mitigazione del rischio idrogeologico” mai realizzati. Ma sbloccare le risorse non basta, sottolinea il WWF: il problema è come queste vengono impiegate. Il WWF da anni denuncia la necessità di un cambiamento di rotta nella gestione del territorio soprattutto per ridurne la vulnerabilità di fronte ai sempre più frequenti fenomeni di eventi meteorologici estremi. Il WWF ritiene che si debba dare concretezza a quanto stabilito nella Legge di Stabilità 2014 (comma 111), che consente al Governo di attingere dalle contabilità assegnate ai commissari governativi le risorse non ancora utilizzate al dicembre 2013 per “interventi di messa in sicurezza del territorio”. È necessario attuare una vasta Strategia di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, ma per questo il WWF Italia ribadisce l’importanza di alcune proposte che rivolge al Governo e alle istituzioni territoriali. • Applicare le Direttive Europee su acque e rischio alluvionale, la questione è praticamente ferma alla conferenza Stato e Regioni e con essa è ferma l’istituzione delle Autorità di distretto idrografico • Promuovere una diffusa rinaturazione e manutenzione del territorio, indispensabile per contribuire alle politiche di mitigazione dei cambiamenti climatici • Ridurre la vulnerabilità aumentando la responsabilità del singolo per garantire un’azione diffusa atta a tutelare la funzionalità dell'ecosistema e a mantenere un adeguato equilibrio territoriale • Attuare piani di sicurezza e protezione civile nei centri abitati, con una serie di azioni volte a ridurre i danni nella propria casa o nel proprio ambiente di lavoro: informazioni e formazione sul rischio, esercitazioni. Andrea Agapito Ludovici SBLOCCA ITALIA, UN REGALO AI PETROLIERI Nella legge troppi via libera a estrazioni petrolifere in zone di pregio naturalistico e paesaggistico on il cosiddetto “sblocca-Italia”, Il Governo Renzi favorisce la nuova colonizzazione del nostro territorio e dei nostri mari da parte dell’industria petrolifera, invece di difendere l’interesse pubblico ad uno sviluppo economico sostenibile. E’ quanto denunciano Greenpeace Italia, Legambiente e WWF Italia: “ampliando le servitù petrolifere in Basilicata a 3/4 del suo territorio, bypassando il divieto in Alto Adriatico, favorendo le attività nel canale di Sicilia e mettendo a rischio anche il Nord Ovest della Sardegna” si fa un regalo ai petrolieri. Le Associazioni reagiscono e hanno dato vita ad un programma di iniziative nei punti caldi della Penisola, grazie alla mo- C bilitazione di massa di cittadini, categorie economico-sociali, rappresentanti degli enti locali e dei parlamentari: il 12 ottobre a Licata a bordo della “Rainbow Warrior”, il 17 a Siracusa, il 24 a Pescara e a Bari, e il 27 a Potenza. Gli ambientalisti hanno aperto un confronto con i parlamentari delle Commissioni Ambiente e Attività produttive di Camera e Senato, presentando il loro programma in occasione di una conferenza stampa nella Sala Stampa di Montecitorio, introdotta dalle relazioni di Alessandro Giannì, direttore delle Campagne di Greenpeace Italia, Stefano Lenzi, responsabile dell’Ufficio relazioni istituzionali del WWF Italia, e Giorgio Zampetti, re- sponsabile scientifico di Legambiente. Le tre associazioni ambientaliste osservano che l’art. 38 del decreto legge n. 133/2014 è nel solco di una strategia del Ministero dello Sviluppo Economico che tende a favorire gli interessi dei petrolieri sin dal 2010, quando ci fu la modifica del Codice dell’Ambiente e poi con l’individuazione di una nuova area di sfruttamento, grande quanto la Corsica, tra la Sardegna e le Baleari (Decreto Ministeriale del 9/8/2013). Ma il calcolo costi-benefici dell’impatto economico, sociale e ambientale di questo approccio è assolutamente perdente: l’inquinamento sistematico e il rischio di incidente mettono a rischio aree | L.Biancatelli ENERGIA di pregio naturalistico e paesaggistico, dove si svolgono fiorenti attività economiche legate ai settori delle pesca e del turismo per cercare di estrarre petrolio di bassa qualità che potrebbe coprire, valutate le riserve certe a terra e a mare, il fabbisogno nazionale per appena 13 mesi. Per questo le Associazioni hanno chiesto l’abolizione dell’articolo 38 del decreto. 10 panda novembre-dicembre 2014 viaggio in italia SICILIA Antony, l’uomo che vegliA sulle tArtArughe La storia di un volontario per caso che una noe, passeggiando sulla spiaggia con il suo cane... verso la libertà | Dopo la schiusa, le piccole tartarughe vengono “incoraggiate” a prendere la via del mare | archivio WWF Lago Preola IL WWF NELLE REGIONI se volete partecipare alle nostre aività contaate i riferimenti regionali: ABRUZZO Via Tavo 248 65100 Pescara Tel. e Fax 085.4510236 [email protected] BASILICATA Gradinata IV Novembre, 6 85100 Potenza Tel. e Fax 097.1411382 [email protected] CAMPANIA Via Cammarano 25 -80129 Napoli Tel 081. 5607000 Fax 081. 5601715 [email protected] CALABRIA Via Popilia 42 89900 Vibo Valentia Tel. e Fax 096.3995053 [email protected] di natascia gargano EMILIA ROMAGNA Via Sebastiano Serlio, 25/2 40128 Bologna Tel e Fax 051 522087 [email protected] un sabato sera di settembre. Stefania D’Angelo, 47 anni, sta ultimando del lavoro avanzato nel suo ufficio alla riserva del Lago Preola e Gorghi Tondi che dirige da 10 anni, un lembo di territorio che da Mazara del Vallo, in provincia di Trapani, si dirige verso Torretta Granitola. Quando riceve la chiamata di un amico: nella vicina spiaggia di Campobello di Mazara sono nate delle tartarughine. Stefania, che fa parte del network tartarughe marine del WWF Italia, non ci pensa un attimo: sale in auto e corre a vedere la novità. Al suo arrivo, a vegliare sulle piccole tartarughe, trova Antony Belhaj, 25 anni, italo tunisino che lavora al vicino È FRIULI VENEZIA GIULIA Via Rittmeyer 6 - 34132 Trieste Tel. e Fax 040.360551 [email protected] LAZIO Via Po 25/c - 00198 Roma Tel. 06.84497206 Fax 0684497207 [email protected] LIGURIA Vico Casana, 9/3 - 16123 Genova Tel. 01.0267312 - Fax 01.0267428 [email protected] LOMBARDIA Via T. Cazzaniga snc - ex Serre 20121 Milano - Tel. 02.831331 Fax 0283133202 - [email protected] MOLISE Via SS. Cosma e Damiano 1 86100 Campobasso Tel. e Fax 087.492247 [email protected] TOSCANA OPERAZIONE BOSCO PULITO MARCHE Via Campo dei Fiori, 5 Villa Colloredo, 60019 Recanati [email protected] PIEMONTE corso Francia 192 - 10145 Torino Tel. 011.4731746 [email protected] SICILIA Via Malaspina, 27 - 90145 Palermo Tel. 091.583040 - Fax 091.333468 [email protected] TOSCANA Via Cavour, 108 -50129 Firenze Tel. e Fax 055.477876 [email protected] TRENTINO - ALTO ADIGE Via Malpaga, 8 - 38100 Trento Tel. e Fax 04.61231842 [email protected] | WWF Vicenza UMBRIA Via XX Settembre, 134 06121 Perugia Tel. 075.5058506 - Fax 075.5058156 [email protected] VENETO PICCOLI ESPLORATORI CRESCONO volontAri A cAcciA di riFiuti AllA scopertA dellA nAturA o scorso 25 oobre il WWF ha organizzato nei dintorni di Montalcino l’operazione "Bosco Pulito". Ai volontari è stato sufficiente percorrere i primi duecento metri di uno dei sentieri della rete escursionistica provinciale per raccogliere ben dieci metri cubi di rifiuti. In un’area boscata presso la località Le Piagge Maremmane i volontari hanno rinvenuto sparsi per il bosco una lavatrice, una cucina, svariati bossoli di cartuccia da caccia, un assortimento di pneumatici, giocaoli, boiglie di vetro, materassi, calzature ed una quantità impressionante di plastica, soo forma di sacchi e teli, spesso ridoi in brandelli. I rifiuti sono stati consegnati al centro di raccolta del Comune di Montalcino. L’iniziativa è la prima di una serie di eventi organizzati dal WWF Siena per sensibilizzare i ciadini ai temi della campagna nazionale "STOP ai crimini di Natura". Per l’occasione è stata lanciata a livello locale la raccolta firme per sostenere la richiesta del WWF al Parlamento di inasprire le pene per i reati contro la natura. www.wwf.it/toscana i è conclusa la prima partecipazione del WWF Vicenza in collaborazione col WWF Padova all’evento “Sgulp: la cià del gioco” presso la Fiera di Padova il 7-8-9 Novembre. Un’importante manifestazione dedicata ai bambini e alle loro famiglie, che propone aività ludo-didaiche pensate per sperimentare, costruire e conoscere l’ambiente araverso il gioco, la manualità e il divertimento. Il nostro progeo “Piccoli esploratori della Natura” ha visto coinvolti numerosi volontari nella gestione di cinque laboratori con l’obieivo di ricreare le esperienze che un giovane visitatore potrebbe vivere in un'oasi naturalistica. Araverso l’esplorazione sensoriale i bambini hanno imparato a riconoscere animali e piante: le foglie a partire dalle loro sagome, gli uccelli avvistandoli da un capanno di cartone e ascoltandone il verso, i piccoli mammiferi associandoli alle loro orme ricavate da patate, gli odori delle erbe aromatiche e dei frui selvatici annusandoli da baraoli di vetro. Araverso il gioco abbiamo stimolato un continuo passaggio dall’esplorazione sensoriale all’emozione della scoperta, da questa alla curiosità, alla voglia di differenziare, catalogare, problematizzare, trasformando il momento ludico in un’aività dalla forte valenza didaica. L’evento è stato molto apprezzato sia dalle scuole sia dalle famiglie. www.wwf.it/veneto L PUGLIA Via Sparano 32/B - 70122 Bari Tel. 0805210307 [email protected] VENETO Via Cappuccina 19 30171 Venezia Mestre Tel. e Fax 0422.444188 [email protected] lido Tre Fontane. La notte prima, passeggiando in spiaggia con Ciccio, il suo pastore maremmano, si era accorto delle nuove nate che girovagavano per le dune di sabbia, disorientate dalle luci dei lampioni e pericolosamente attratte verso la strada. È allora che questo giovane si è trasformato in un volontario inatteso: le ha raccolte una a una e le ha rimesse in mare, garantendone la sopravvivenza. Così per tutta la notte, fino alle prime luci dell’alba. «Antony non ha chiuso occhio fino a che anche l’ultima tartaruga non è stata portata in salvo» racconta Stefania «è stato per una settimana intera a vegliare su di loro, da solo e senza dormire. Mi ha colpito l’assoluta assenza di protagonismo, senza filmati o post su Facebook, e la sincera dedizione per salvare queste tartarughine. Noi lo facciamo di mestiere, ma apprezzo chi lo fa senza pretendere nulla. Questo ragazzo mi è entrato nel cuore». La notte successiva ne sono nate altre, e qualche settimana dopo Michelle, un suo amico italo-belga, ne ha trovate delle altre. Così in tutto Campobello di Mazara ha visto la nascita di un centinaio di esemplari. «Seguendo le loro tracce abbiamo trovato due nidi. Questa è una zona di nidificazione, da un paio d’anni riceviamo segnalazioni ma quello che ci manca è il monitoraggio della spiaggia la mattina presto» spiega Stefania «per questo ci servono volontari, che sono una risorsa preziosissima». Lo sanno bene a qualche chilometro di distanza, nella spiaggia di Caparrina, a pochi passi da Menfi (Agrigento). Una mattina della scorsa estate, durante il loro monitoraggio quotidiano, sono stati i volontari del WWF locale, coordinati da Angelo Napoli, in collaborazione con l’associazione Officina Ambiente, a vedere le tracce inequivocabili e a dare la lieta notizia: la tartaruga marina è tornata a nidificare lungo la costa meridionale della Sicilia, a conferma dell’importanza di quest’area costiera per la riproduzione della Caretta caretta. S panda novembre-dicembre 2014 11 mondo WWF TURISMO E PROPOSTE DALLE SEyChELLES ALL’EtnA Un CAPODAnnO nAtUrALE Per le prossime feste un ricco ventaglio di proposte di viaggio, sempre all’insegna della scoperta delle meraviglie naturalistiche e paesaggistiche Dai valore al tuo Capodanno e entra nel 2015 in modo divertente e responsabile assieme al Panda! Sono 6 i viaggi – 2 in Italia, 2 in Europa e 2 nel Sud del Mondo - che WWF NaTuRe (NAtura e TUrismo REsponsabile) ti propone per rilassarti e conoscere alcune splendide aree del Pianeta. Un capodanno unico nel paradiso delle Seychelles, famose per le barriere coralline, le tartarughe giganti, le grandi colonie di volatili e tanto altro. Il nostro viaggio si snoderà su quattro isole granitiche, una più diversa dell'altra, vistando altrettante aree di rilevanza naturalistica tra cui Curieuse Marine National Park e Cousin Island Special Reserve. Il sogno di ogni viaggiatore, il desiderio nascosto di chi anche solo per una volta ha sperato di poter dormire sotto le stelle del deserto, diventerà realtà nel deserto del Wadi Rum, in Giordania, prima di cercare il meritato riposo ad Aqaba dove mare e sole la faranno da padrone. La Giordania è tutto questo e molto di più, e non delude mai il viaggiatore, anche il più esigente A Maiorca, la più grande tra le Isole Baleari, cammineremo lungo mare e natura | Per Capodanno concedetevi una pausa avventurosa sulle spiagge delle Seychelles D Il Panda è una pubblicazione riservata solo ai Soci WWF Pubblicazione bimestrale: Autorizz. Tribunale di Roma n. 12132 del 24/4/68. Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1, Aut. GIPA/C/Roma AnnO XLVII - n. 6 nOVEmbrE-DICEmbrE 2014 Direttore responsabile: Fulco Pratesi responsabile comunicazione: Federica Penna responsabile corporate identity: Barbara Franco Coordinamento editoriale: Lucio Biancatelli, Silvano Rubino In redazione: Natascia Gargano Grafica e impaginazione: Marco Bertoncini Progetto grafico: Antonio Mola e Marco Bertoncini Tel. 06/84497500 - Fax 06/85300612 - e-mail: [email protected] Fotolito e stampa: Grafica Editoriale Printing Via Enrico Mattei 106, Bologna Panda è una pubblicazione realizzata in collaborazione con VITA (www.vita.it) WWF Italia ONG - ONLUS Via Po, 25/c - 00198 Roma Tel. 06/844971 - www.wwf.it Ente Morale D.P.R. n. 493 del 4/4/1974 CONSIGLIO NAZIONALE Presidente Onorario Fulco Pratesi le caratteristiche “Rutas de Piedra”, sentieri costruiti attraverso pareti a picco con pietra locale e muretti a secco, tutelati e salvaguardati, come testimonianza di valore. Il mare sarà il compagno che troveremo spesso durante le nostre escursioni. Cuore pulsante della Spagna, l’Andalusia è una terra ricca di sorprese e di forti contraddizioni culturali e paesaggistiche, capace di regalare emozioni profonde e ricordi indimenticabili. Vi aspetta un per- corso fra cultura e natura, con 5 giorni di trekking in due dei parchi più ricchi di fauna della Penisola Iberica e la vista di Siviglia e Cordoba. In uno splendido ambiente ammantato di neve, percorrendo alcuni dei più panoramici itinerari del Parco nazionale d’Abruzzo, cercheremo di scorgere le tracce della fauna e il volo di qualche meraviglia alata. L’Etna e l’intera Sicilia orientale custodiscono invece una natura varia e a tratti primordiale: troveremo qui la migliore cucina tipica e il fascino di un'isola che è tante isole e che vive in bilico fra natura e civiltà! www.wwfnature.it SPAZIO EDUCAZIONE COn IL WWF LA SCUOLA FA… ACQUA o scorso 16 ottobre è stato presentato a Roma nell’Istituto Comprensivo A. Rosmini "MI CURO DI TE", il nuovo programma educativo digitale gratuito per le classi primarie e secondarie di primo grado, creato dal WWF con il supporto di Sofidel, il gruppo cartario che produce il marchio Regina. “Mi curo di te” è un progetto triennale e ogni anno sviluppa un grande tema ambientale; per questo anno scolastico 2014/2015, il tema è l’Acqua. Grandi sono stati la partecipazione e l’interesse mostrati dagli alunni della V B a cui è stata proposta la lezione multimediale, uno degli strumenti offerti agli insegnanti che aderiscono all’iniziativa. Gli stessi insegnanti hanno evidenziato la qualità del prodotto sottolineandone l’efficacia didattica, la capacità di stimolare la partecipazione attiva L WWF Italia ONG - ONLUS Fondo Mondiale per la Natura www.wwf.it Questo numero è stato chiuso in tipografia in ottobre 2014 di tutti gli alunni e di trattare in modo semplice, senza banalizzarli, temi complessi. Gli insegnanti interessati potranno scaricare la lezione digitale, le schede didattiche e partecipare al concorso a quiz con in palio premi Sofidel e WWF, registrandosi alla pagina: www.educazionedigitale.it/wwf Da sempre il WWF sostiene la necessità che l’ambiente e la sostenibilità dello sviluppo abbiano nella scuola italiana e negli altri Enti competenti per l’educazione e la formazione il giusto spazio, purtroppo questi temi trasversali e strategici sono per il momento ‘assenti ingiustificati’ nella riforma della scuola presentata dal Governo Renzi. Il WWF sta lavorando per dare il proprio contributo al documento del governo. Tutti i programmi WWF per la scuola su www.wwf.it/scuole Presidente Donatella Bianchi Vicepresidente-tesoriere Luca Petroni Consiglieri Paolo Anselmi Andrea Baranes Dante Caserta Roberto Danovaro Marcella Logli Anna Puccio Costanza Pratesi Gianluca Salvatori Collegio Sindacale Antonella Pulci Massimiliano Sportoletti Giuseppina Morello Direttore Generale Luigi Epomiceno COMITATO SCIENTIFICO Franco Andaloro Franco Andreone Vincenzo Balzani Piermario Biava Ferdinando Boero Luigi Boitani Lester Brown Federico Butera Fausto Capelli Massimo Capula Sergio Castellari Mauro Ceruti Cesare Corselli Maria Francesca Cotrufo Paolo Crosignani Roberto Danovaro Giulio De Leo Domenico De Masi Alberto Di Fazio QUOTE SOCIALI Socio junior Socio ordinario Socio sostenitore Socio famiglia Socio famiglia sostenitore Panda Rangers Millennium Club Antonio Di Natale Almo Farina Vincenzo Ferrara Ireneo Ferrari Andrea Filpa Silvano Focardi Fulvio Fraticelli Marco Frey Silvana Galassi Marino Gatto Domenico Gaudioso Mario Giampietro Enrico Giovannini Silvio Greco Franco La Cecla Alessandro Lanza Sandro Lovari Sergio Malcevschi Ezio Manzini Marco Marchetti Eleonora Masini Bruno Massa Andrea Masullo Luca Mercalli Fiorenza Micheli Franco Miglietta Alessandro Montemaggiori Norman Myers Antonio Navarra Giuseppe Notarbartolo di Sciara Franco Pedrotti Francesco Petretti Bernardino Romano Wolfgang Sachs Valerio Sbordoni Giuseppe Scarascia-Mugnozza Bartolomeo Schirone Andrea Segrè Fernando Spina Mariachiara Tallachini Ezio Todini Mario Tozzi Sergio Ulgiati Riccardo Valentini Augusto Vigna-Taglianti Sergio Zerunian A PARTIRE DA 24 euro 30 euro 60 euro 60 euro 90 euro 30 euro 360 euro I pagamenti di quota associativa o di donazione possono essere effettuati sul c/c p.n. 323006 intestato a: WWF Italia Ong-Onlus Via Po, 25/c - 00198 Roma Conservate le ricevute postali o bancarie delle donazioni al WWF: potrete dedurle dalla prossima dichiarazione dei redditi. Ai sensi della legge 460/97 le donazioni al WWF sono detraibili nel limite di 2.065,00 Euro all’anno; per le aziende, fino al 2% del reddito d’impresa. A NATALE PENSIAMO ALLA FAMIGLIA. ANCHE ALLA LORO. VAI SU WWF.IT/ADOZIONI E REGALA UNA ADOZIONE DI UN CUCCIOLO ORA! IL SUO FUTURO DIPENDE DA TE.