il mercato del legno
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doc20-11-2001 http://www.fiper.it/htdocs/area_riservata/doc20-11-2001.html Assolegno - Associazione nazionale industrie forestali e lavorazione legno di Federlegno-Arredo IL MERCATO DEL LEGNO RELAZIONE SUL MERCATO DEL LEGNAME IN PROVINCIA DI BELLUNO Considerazioni generali Il mercato del legname in provincia di Belluno ha registrato nel corso del 2001 un andamento poco vivace. Le vendite di segati sono andate abbastanza a rilento, con i prezzi in ribasso per il materiale meno pregiato. Le quotazioni si sono mantenute invece stabili sul materiale di buona qualità e sulla travatura spigolata. Sono lievemente aumentati i costi di lavorazione. Si riscontra una grossa concorrenza dai Paesi confinanti e dai Paesi dell'Europa dell'Est. Di positivo si registra una buona offerta di tronchi sul mercato per cui la situazione d'acquisto è piuttosto migliorata rispetto all'anno scorso. I lotti boschivi di buona qualità sono stati venduti a prezzi normali, mentre quelli qualitativamente inferiori sono stati venduti a trattativa privata sotto la stima forestale. In parte taluni lotti sono rimasti invenduti in quanto gli Enti proprietari non si sono adeguati alla attuale situazione di mercato. Si segnala il continuo calo del numero delle segherie, sia di quelle maggiori che di quelle a gestione familiare. I produttori di legname, i proprietari dei boschi hanno difficoltà a vendere il legname proprio per la mancanza di segherie. Le imprese di costruzione, che sono i maggiori richiedenti del settore, sono calate di numero e spesso quelle rimaste hanno dimezzato ì dipendenti rispetto a 10 anni fa. MERCATO DEI CASCAMI Non si registrano difficoltà per collocarli. Il prezzo si è mantenuto sui livelli dello scorso anno. Segatura 7.000/9.000 MST Cippato 18.000/19.000 MST SITUAZIONE DEL MERCATO DEL LEGNAME DI CONIFERE IN PROVINCIA DI BOLZANO Considerazioni generali La situazione attuale è caratterizzata da una flessione della richiesta generale e da una forte offerta della produzione sia nei segati come pure nei semilavorati e travi lamellari. Ciò comporta una sovrapproduzione in tutti i settori con conseguente diminuzione dei prezzi. MERCATO DEI CASCAMI In Provincia il mercato dei cascami si è stabilizzato dato che oramai da diversi anni sono in funzione vari impianti di teleriscaldamento a biomassa, che assorbono una buona parte dei cascami delle segherie locali. Attualmente si hanno i seguenti prezzi . Cippato con corteccia £. 16.000-17.000/mst. Cippato scorteggiato £. 19.000-20.000/mst. Segatura £. 9.000-11.000/mst. Corteccia £. 7.000-8.000/mst SITUAZIONE DEL MERCATO DEI LEGNAMI DI CONIFERE IN PROVINCIA DI SONDRIO Considerazioni Generali La situazione attuale del mercato del legno di conifere è naturalmente abbastanza confusa, in seguito alle note vicende dell' 11 settembre che, unite al rallentamento dell'economia americana ed europea già in atto, hanno creato un complesso di aspettative del tutto sfavorevoli. Sinora la forte richiesta proveniente dal settore dell'edilizia ha permesso alle segherie di lavorare a pieno ritmo, ma il prevedibile rallentamento invernale, unito alla debole domanda proveniente dai produttori di imballaggi industriali e pallets non fanno presagire niente di buono. MERCATO DEI CASCAMI Nonostante la chiusura di un’altra grossa azienda del settore dei pannelli, mostra una buona vitalità e quotazioni in aumento, grazie anche alle sempre più numerose centrali di teleriscaldamento a biomassa che entrano in funzione. Ci si augura che questa tecnologia, come pare stia avvenendo, riceva sempre maggiore attenzione da parte dei pubblici amministratori e delle comunità locali, soprattutto nelle aree alpine ed appenniniche. Positiva, per il momento la situazione del mercato dei cascami. 1 von 2 28-02-2008 11:43 doc20-11-2001 http://www.fiper.it/htdocs/area_riservata/doc20-11-2001.html RELAZIONE SEMESTRALE SETTORE LEGNO Sezione industrie del legno - Industriali di Vicenza MERCATO DEI CASCAMI Il mercato dei cascami è caratterizzato da grosse incertezze. L'unica cosa sicura è che il prezzo, ormai affondato a 40-50 lire al chilogrammo (0.021-0.026 euro), sembra aver toccato il suo minimo per questo gli operatori continuano a sperare in futuri piccoli ritocchi verso l'alto. E' una speranza comunque assai vana. Infatti, le strategie messe in atto dalle cartiere, che non ritirano più gli sciaveri ed i refili, sembrano indurre le segherie ad installare impianti per la cippatura degli scarti. Rimane sempre un dubbio fortissimo. Da un esame a livello "macro" della filiera legno, si nota come, per i produttori di carta, l'acquisto del cippato sia già un qualcosa del passato: cresce di anno in anno l'importazione di paste di cellulosa, quindi di cippato già lavorato e completo di additivi. RELAZIONE SUL MERCATO DEL LEGNAME IN PROVINCIA DI TRENTO Considerazioni Generali Archiviato il primo semestre 2001 modesto e privo di soddisfazioni, caratterizzato da cali di produzione e di fatturato, in qualche settore anche vistosi, gli operatori trentini del comparto legno hanno ripreso la propria attività con rinnovato entusiasmo dopo il periodo di ferie estive. Si riteneva che la leva azionata dal nuovo orientamento politico, dopo un primo trimestre di rodaggio, avrebbe prodotto mIa accelerazione nel trend economico generale e particolare del settore. L'esperienza indicava poi il bimestre settembre-ottobre come mI periodo di lavoro sostenuto e quindi a fine agosto le segherie avevano ripreso con un buon ritmo. L 'entusiasmo è durato poco: dopo solo due settimane i noti tragici fatti di New York hanno ridimensionato pesantemente entusiasmo e previsioni, riportando il trand sugli stessi binari del primo semestre. Si lavora con alti e bassi, a seguito di ordinazioni che la clientela trasmette di tanto in tanto, sempre "urgenti", e senza alcuna possibilità di programmazione. E' difficile prevedere quanto l'impatto psicologico e la crisi di fiducia potranno durare, ma l'impressione che ne deriva è che tale fenomeno non si esaurirà nel breve periodo. MERCATO DEI CASCAMI Rientrate le tensioni sui prezzi riscontrate lo scorso anno, nell’ultimo semestre si è registrato un andamento normale circa l’assorbimento di questi materiali da parte degli utilizzatori. La costituzione di nuovi impianti di teleriscaldamento utilizzanti le biomasse, ultimi in ordine di tempo quelli di Brunico in Alto Adige e di Predazzo in Trentino, con conseguenti aspettative di maggiori consumi di cippato, hanno generato in quest'ultimo periodo un rinnovato interesse per i cascami in genere, provocando in taluni casi piccole tensioni al rialzo per quanto riguarda i prezzi. La situazione promette sviluppi positivi in tal senso, considerando colleghi austriaci giungono indicazioni dello stesso tenore. RELAZIONE SUL MERCATO DEL LEGNAME IN PROVINCIA DI UDINE MERCATO DEI CASCAMI Ultimamente si avverte un certo interesse e risveglio per l'utilizzo di tutti i tipi di cascami di legno. Nell'ambito provinciale operano importanti realtà produttive che rappresentano oltre il 70% della produzione nazionale di pannelli a base fibrolegnosa (MDF) ed una significativa quota della produzione di pannelli truciolari. Le aziende in questione segnalano una problematica di grande rilevanza che se non affrontata tempestivamente rischia di compromettere la competitività di un settore attualmente all'avanguardia dal punto di vista tecnico-impiantistico. L' inclusione del legno nell'ambito della definizione di biomasse destinate alla produzione di energie rinnovabili pone le seguenti problematiche: § Le centrali a biomasse a fronte di una oggettiva carenza di disponibilità di colture dedicate allo scopo, sono costrette all'utilizzo sia del legno vergine sia dello stesso sotto forma di scarti di lavorazione e di legno proveniente dalla raccolta differenziata; § Tale attività, sovvenzionata, di fatto, dal riconoscimento di un prezzo di cessione dell'energia prodotta, superiore al valore di mercato dell'energia stessa, sottrae la materia prima vitale alle aziende del settore. Come conseguenza si determina la deprecabile situazione per questo, un settore industriale, che tra i primi, ha investito, nello spirito delle indicazioni del Decreto Ronchi, per promuovere al massimo l'utilizzo di ogni tipologia di materia prima o scarto a base legnosa, sarà messo in crisi proprio dall'erogazione di incentivi pubblici che privilegiano, di fatto, in contraddizione con lo spirito stesso delle norme, la combustione del legno finalizzata alla produzione di energia "rinnovabile" anzi che il riutilizzo nei cicli produttivi. Fiper Home Page 2 von 2 28-02-2008 11:43