AVVERTENZE ONLINE ================== Settimanale

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AVVERTENZE ONLINE ================== Settimanale
====== AVVERTENZE ONLINE ==================
Settimanale telematico sulle politiche dei consumatori. Per conoscere ed aver coscienza dei propri
diritti, per combattere le arroganze di ogni tipo.
Edito da Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori
Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze
Tel: 055.290606 (ore 15-18, da lun. a ven.)
Fax: 055.2302452
URL: http://avvertenze.aduc.it
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------------------------------------------Archivio dal 11-11-2009 al 18-11-2009
2009-27
In questo numero:
- Editoriale.
18-11-2009 08:37 Acqua pubblica o privata? No, per ora solo danni agli utenti. Verso l'alternativa?
http://avvertenze.aduc.it/editoriale/acqua+pubblica+privata+no+ora+solo+danni+agli_16677.php
- La scheda.
17-11-2009 19:30 TRASPARENZA NEI PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI: LA 241/90 IN BREVE
http://sosonline.aduc.it/scheda/trasparenza+nei+procedimenti+amministrativi+241+90_884.php
- Osservatorio Legale.
11-11-2009 09:02 Crocifisso nelle scuole. Quello che la sentenza di Strasburgo NON dice
http://avvertenze.aduc.it/osservatorio/crocifisso+nelle+scuole+quello+che+sentenza_16650.php
- MacroMicro Economia.
13-11-2009 09:26 Banda larga e gli 800 milioni congelati: l'avvertimento del Governo a Telecom Italia
http://avvertenze.aduc.it/macromicro/banda+larga+800+milioni+congelati+avvertimento_16660.php
- Il Condominio.
16-11-2009 07:36 Regolamento di condominio e divieto di possedere animali
http://avvertenze.aduc.it/condominio/regolamento+condominio+divieto+possedere+animali_16667.php
- Vignetta
13-11-2009 16:01 Il processo breve
http://www.aduc.it/vignetta/processo+breve_16664.php
- Giannino
16-11-2009 17:41 Decoder: come non vedere piu' la tv
http://www.aduc.it/giannino/decoder+come+non+vedere+piu+tv_16669.php
- Notizie
11-11-2009 10:55 ITALIA/Non spetta al barista vigilare sulle norme antifumo
http://avvertenze.aduc.it/notizia/non+spetta+al+barista+vigilare+sulle+norme+antifumo_113742.php
11-11-2009 11:02 ITALIA/Costo sms: i gestori si oppongono al tetto, l'Agcom decide domani
http://avvertenze.aduc.it/notizia/costo+sms+gestori+si+oppongono+al+tetto+agcom_113743.php
11-11-2009 11:22 GERMANIA/Internet. Entro 10 anni il 95% degli adulti si collegherà regolarmente
http://avvertenze.aduc.it/notizia/internet+entro+10+anni+95+adulti+si+colleghera_113748.php
11-11-2009 11:37 ITALIA/Prostituzione: non si paga la multa. Sentenza
http://avvertenze.aduc.it/notizia/prostituzione+non+si+paga+multa+sentenza_113746.php
11-11-2009 11:49 GERMANIA/Elenco delle promesse fasulle degli integratori alimentari
http://avvertenze.aduc.it/notizia/elenco+promesse+fasulle+integratori+alimentari_113758.php
11-11-2009 12:09 ITALIA/Banda larga. Calabrò (Agcom) a Tremonti: gli 800 milioni congelati non sarebbero
serviti a Telecom Italia
http://avvertenze.aduc.it/notizia/banda+larga+calabro+agcom+tremonti+800+milioni_113762.php
11-11-2009 12:12 U.E./I ministri delle finanze aumentano le tasse sui tabacchi
http://avvertenze.aduc.it/notizia/ministri+finanze+aumentano+tasse+sui+tabacchi_113767.php
11-11-2009 13:13 MONDO/Con la crisi aumentano i furti nei negozi
http://avvertenze.aduc.it/notizia/crisi+aumentano+furti+nei+negozi_113771.php
11-11-2009 18:46 ITALIA/Rai e controllo politico. Il Fatto accusa, l'Agcom replica
http://avvertenze.aduc.it/notizia/rai+controllo+politico+fatto+accusa+agcom+replica_113773.php
12-11-2009 09:36 USA/Tendenze: giornali che pubblicano articoli sovvenzionati dai lettori
http://avvertenze.aduc.it/notizia/tendenze+giornali+che+pubblicano+articoli_113774.php
12-11-2009 10:06 RUSSIA/Strategie antidroga: censurare i libri che parlano di stupefacenti
http://avvertenze.aduc.it/notizia/strategie+antidroga+censurare+libri+che+parlano_113778.php
12-11-2009 10:43 ITALIA/Le banche tornano a 'pompare' i mutui a tasso variabile. Bankitalia: sono rischiosi
http://avvertenze.aduc.it/notizia/banche+tornano+pompare+mutui+tasso+variabile_113775.php
12-11-2009 10:55 SPAGNA/Nasce la prima banca di tessuti pediatrici d'Europa
http://avvertenze.aduc.it/notizia/nasce+prima+banca+tessuti+pediatrici+europa_113779.php
12-11-2009 11:36 GERMANIA/Privacy. Sentenza: consenso con la formula opt-out per ricevere pubblicita'
http://avvertenze.aduc.it/notizia/privacy+sentenza+consenso+formula+opt+out+ricevere_113783.php
12-11-2009 12:02 USA/Google offre la connessione gratis in 47 aeroporti
http://avvertenze.aduc.it/notizia/google+offre+connessione+gratis+47+aeroporti_113784.php
12-11-2009 12:28 FRANCIA/Ospedale condannato per accanimento terapeutico
http://avvertenze.aduc.it/notizia/ospedale+condannato+accanimento+terapeutico_113797.php
12-11-2009 12:45 ITALIA/Ristretti Orizzonti: ecco trenta decessi sospetti in carcere dal 2002
http://avvertenze.aduc.it/notizia/ristretti+orizzonti+ecco+trenta+decessi+sospetti_113794.php
12-11-2009 17:16 ITALIA/Si' definitivo dell'Agcom alle linee guida del contratto di servizio Rai
http://avvertenze.aduc.it/notizia/si+definitivo+dell+agcom+alle+linee+guida+contratto_113800.php
13-11-2009 07:45 ITALIA/Unanimi i periti del tribunale di Udine: Eluana Englaro non si sarebbe mai
risvegliata
http://avvertenze.aduc.it/notizia/unanimi+periti+tribunale+udine+eluana+englaro+non_113804.php
13-11-2009 10:37 FRANCIA/Il ritratto della societa' francese: i single sono circa un terzo dei nuclei familiari
http://avvertenze.aduc.it/notizia/ritratto+della+societa+francese+single+sono+circa_113806.php
13-11-2009 11:16 ITALIA/Telecom Italia critica il Governo sul congelamento dei fondi sulla banda larga
http://avvertenze.aduc.it/notizia/telecom+italia+critica+governo+sul+congelamento+dei_113809.php
13-11-2009 11:27 ITALIA/Conti bancari online: sono 14,5 milioni; 4 milioni quelli abilitati alla compravendita di
titoli
http://avvertenze.aduc.it/notizia/conti+bancari+online+sono+14+milioni+milioni+quelli_113811.php
13-11-2009 11:35 FRANCIA/Lo Stato condannato per l'inadeguatezza delle celle carcerarie
http://avvertenze.aduc.it/notizia/stato+condannato+inadeguatezza+celle+carcerarie_113812.php
13-11-2009 12:16 ITALIA/Made in Italy. Regole meno rigide per indicare la provenienza dei prodotti
http://avvertenze.aduc.it/notizia/made+italy+regole+meno+rigide+indicare+provenienza_113815.php
13-11-2009 12:53 ITALIA/Vittime di incidenti stradali, soprattutto i pedoni
http://avvertenze.aduc.it/notizia/vittime+incidenti+stradali+soprattutto+pedoni_113817.php
13-11-2009 13:32 ITALIA/Denaro. In tasca sempre piu' plastica e meno contante
http://avvertenze.aduc.it/notizia/denaro+tasca+sempre+piu+plastica+meno+contante_113820.php
13-11-2009 13:53 ITALIA/Ansiolitici. Il consumatore per eccellenza e' donna
http://avvertenze.aduc.it/notizia/ansiolitici+consumatore+eccellenza+donna_113821.php
13-11-2009 15:03 USA/La più importante associazione medica statunitense dice sì alla cannabis terapeutica
http://avvertenze.aduc.it/notizia/piu+importante+associazione+medica+statunitense_113827.php
14-11-2009 09:26 ITALIA/Prima di tagliare i costi degli sms 'italiani' l'Agcom incontra i gestori
http://avvertenze.aduc.it/notizia/prima+tagliare+costi+sms+italiani+agcom+incontra_113833.php
14-11-2009 10:06 OLANDA/Il bollo auto si paghera' in base ai chilometri percorsi
http://avvertenze.aduc.it/notizia/bollo+auto+si+paghera+base+ai+chilometri+percorsi_113837.php
14-11-2009 11:09 SVIZZERA/Influenza A: autorizzato nuovo vaccino
http://avvertenze.aduc.it/notizia/influenza+autorizzato+nuovo+vaccino_113840.php
14-11-2009 11:22 GERMANIA/La depressione può essere anche d'origine genetica
http://avvertenze.aduc.it/notizia/depressione+puo+essere+anche+origine+genetica_113841.php
14-11-2009 12:08 SPAGNA/Extremadura: il Governo regionale spiega agli adolescenti sesso,
contraccezione e masturbazione
http://avvertenze.aduc.it/notizia/extremadura+governo+regionale+spiega+agli_113845.php
14-11-2009 12:44 IRAN/Ancora restrizioni dal regime: istituita la 'polizia d'Internet'
http://avvertenze.aduc.it/notizia/ancora+restrizioni+dal+regime+istituita+polizia_113846.php
15-11-2009 13:33 ITALIA/Farmacie. Antitrust: no ai vincoli di orario
http://avvertenze.aduc.it/notizia/farmacie+antitrust+no+ai+vincoli+orario_113859.php
16-11-2009 10:23 OLANDA/Come togliersi la vita: un sito informa
http://avvertenze.aduc.it/notizia/come+togliersi+vita+sito+informa_113866.php
16-11-2009 11:33 SVIZZERA/Banche svizzere. Gli stranieri che vogliono depositare dovranno dichiarare di
aver pagato le tasse in patria
http://avvertenze.aduc.it/notizia/banche+svizzere+stranieri+che+vogliono+depositare_113874.php
16-11-2009 12:04 ITALIA/Il telefonino: la tua voce, il tuo gioco, la tua posta ...
http://avvertenze.aduc.it/notizia/telefonino+tua+voce+tuo+gioco+tua+posta_113875.php
16-11-2009 12:30 USA/Una scuola basata sui videogiochi
http://avvertenze.aduc.it/notizia/scuola+basata+sui+videogiochi_113881.php
16-11-2009 13:23 FRANCIA/Appello dei sindaci per il matrimonio omosessuale
http://avvertenze.aduc.it/notizia/appello+dei+sindaci+matrimonio+omosessuale_113883.php
17-11-2009 10:42 GRAN BRETAGNA/La casa di proprieta' riduce la mobilita' e fa aumentare la
disoccupazione
http://avvertenze.aduc.it/notizia/casa+proprieta+riduce+mobilita+fa+aumentare_113906.php
17-11-2009 10:54 ITALIA/Banda larga. La versione di Bernabe': non manca, la rete Telecom e' eccellente
http://avvertenze.aduc.it/notizia/banda+larga+versione+bernabe+non+manca+rete+telecom_113907.php
17-11-2009 11:04 GERMANIA/Fare la spesa a mezzanotte?
http://avvertenze.aduc.it/notizia/fare+spesa+mezzanotte_113908.php
17-11-2009 11:29 ITALIA/Banda larga: la versione di Google
http://avvertenze.aduc.it/notizia/banda+larga+versione+google_113909.php
17-11-2009 11:49 ITALIA/Credito al consumo. Sei milioni di multe Antitrust nel 2008-9
http://avvertenze.aduc.it/notizia/credito+al+consumo+sei+milioni+multe+antitrust+nel_113910.php
17-11-2009 12:18 ITALIA/Linee telefoniche rubate: una conferma dalla Lombardia, i gestori affidano la
vendita dei loro servizi a truffatori
http://avvertenze.aduc.it/notizia/linee+telefoniche+rubate+conferma+dalla+lombardia_113913.php
17-11-2009 12:30 MONDO/Calo storico del consumo d'elettricità
http://avvertenze.aduc.it/notizia/calo+storico+consumo+elettricita_113916.php
17-11-2009 12:33 ITALIA/Garante della privacy: stop ai fax pubblicitari selvaggi ad aziende e famiglie
http://avvertenze.aduc.it/notizia/garante+della+privacy+stop+ai+fax+pubblicitari_113915.php
17-11-2009 13:04 FRANCIA/Influenza A: il vaccino senza adiuvanti è pronto e approvato
http://avvertenze.aduc.it/notizia/influenza+vaccino+senza+adiuvanti+pronto+approvato_113918.php
17-11-2009 13:15 GIAPPONE/Tokyo, regina dei ristoranti a tre stelle
http://avvertenze.aduc.it/notizia/tokyo+regina+dei+ristoranti+tre+stelle_113919.php
17-11-2009 13:57 MONDO/Obama a studenti cinesi: Internet libero e' punto di forza degli Stati Uniti
http://avvertenze.aduc.it/notizia/obama+studenti+cinesi+internet+libero+punto+forza_113873.php
17-11-2009 14:00 VENEZUELA/Censura. Chavez sta per chiudere altre 29 radio: non hanno la licenza in
regola
http://avvertenze.aduc.it/notizia/censura+chavez+sta+chiudere+altre+29+radio+non_112240.php
17-11-2009 14:00 CUBA/Stop alle telefonate tramite Skype: censura e protezionismo
http://avvertenze.aduc.it/notizia/stop+alle+telefonate+tramite+skype+censura_112330.php
17-11-2009 14:00 MALESIA/Censura in Internet: il modello cinese 'contagia' i governanti malesi
http://avvertenze.aduc.it/notizia/censura+internet+modello+cinese+contagia+governanti_111621.php
17-11-2009 14:01 IRAN/Migliaia di iraniani scaricano software canadase anticensura
http://avvertenze.aduc.it/notizia/migliaia+iraniani+scaricano+software+canadase_110684.php
17-11-2009 14:01 ITALIA/Primo congresso di Agora' Digitale: per legalizzare il P2p e abolire il monopolio
Siae
http://avvertenze.aduc.it/notizia/primo+congresso+agora+digitale+legalizzare+p2p_112228.php
17-11-2009 14:41 GERMANIA/Staminali embrionali brevettabili? Corte Suprema passa la patata bollente
all'Ue
http://avvertenze.aduc.it/notizia/staminali+embrionali+brevettabili+corte+suprema_113921.php
17-11-2009 14:42 OLANDA/Il nuovo bollo auto e il rischio 'Grande Fratello'
http://avvertenze.aduc.it/notizia/nuovo+bollo+auto+rischio+grande+fratello_113904.php
17-11-2009 14:44 GERMANIA/Troppi ciclisti viaggiano senza luce di sera
http://avvertenze.aduc.it/notizia/troppi+ciclisti+viaggiano+senza+luce+sera_113911.php
17-11-2009 15:37 ITALIA/Cellulari e suonerie ingannevoli: oltre otto milioni di euro di sanzioni dall'Antitrust
http://avvertenze.aduc.it/notizia/cellulari+suonerie+ingannevoli+oltre+otto+milioni_113923.php
17-11-2009 16:32 ITALIA/Un adolescente su cinque ha fumato cannabis
http://avvertenze.aduc.it/notizia/adolescente+cinque+ha+fumato+cannabis_113922.php
17-11-2009 16:33 MONDO/Traffico aereo in calo
http://avvertenze.aduc.it/notizia/traffico+aereo+calo_113912.php
17-11-2009 16:35 ITALIA/Beppino Englaro: perizia esclude ipotesi di omicidio Eluana
http://avvertenze.aduc.it/notizia/beppino+englaro+perizia+esclude+ipotesi+omicidio_113897.php
17-11-2009 16:35 AFGHANISTAN/Nuova task force contro il narcotraffico
http://avvertenze.aduc.it/notizia/nuova+task+force+contro+narcotraffico_113896.php
- Comunicati
11-11-2009 12:59 Ischia e la frana. Colpa degli ischitani
http://avvertenze.aduc.it/comunicato/ischia+frana+colpa+ischitani_16651.php
11-11-2009 13:43 Riforma Giustizia. Povera Italia: tra leggi ad personam e mescolanza di esecutivo e
legislativo
http://avvertenze.aduc.it/comunicato/riforma+giustizia+povera+italia+leggi+personam_16655.php
12-11-2009 12:59 Decoder. Se non lo compri non vedi piu' niente?
http://avvertenze.aduc.it/comunicato/decoder+se+non+compri+non+vedi+piu+niente_16657.php
12-11-2009 15:16 Banca del Mezzogiorno. Tutti insieme appassionatamente verso.... il non-mercato
http://avvertenze.aduc.it/comunicato/banca+mezzogiorno+tutti+insieme+appassionatamente_16658.php
13-11-2009 11:20 Olio extravergine di oliva. Consigli per gli acquisti
http://avvertenze.aduc.it/comunicato/olio+extravergine+oliva+consigli+acquisti_16661.php
14-11-2009 14:30 Posta elettronica certificata. Nuova scheda pratica dell'Aduc
http://avvertenze.aduc.it/comunicato/posta+elettronica+certificata+nuova+scheda+pratica_16666.php
16-11-2009 09:44 Roma. 'Spaccarotella pisceremo sulla tua tomba'. Il caso Vescovio. L'Aduc sollecita di
nuovo il Sindaco
http://avvertenze.aduc.it/comunicato/roma+spaccarotella+pisceremo+sulla+tua+tomba+caso_16668.php
17-11-2009 11:26 Aduc - Osservatorio Lecce. Il disastro di San Cataldo. L'amministrazione comunale
intervenga subito
http://avvertenze.aduc.it/comunicato/aduc+osservatorio+lecce+disastro+san+cataldo_16670.php
17-11-2009 12:19 Tessere sconto fasulle. Nonostante le multe Antitrust continuano le truffe
http://avvertenze.aduc.it/comunicato/tessere+sconto+fasulle+nonostante+multe+antitrust_16671.php
17-11-2009 13:00 Digitale terrestre e switch off all'amatriciana. Tra disinformazione e pressappochismo
http://avvertenze.aduc.it/comunicato/digitale+terrestre+switch+off+all+amatriciana_16672.php
17-11-2009 16:26 Cellulari. Oltre otto milioni di sanzioni per i venditori truffaldini di loghi e suonerie... ma non
basta. Sanzioni al 10% del fatturato
http://avvertenze.aduc.it/comunicato/cellulari+oltre+otto+milioni+sanzioni+venditori_16676.php
- Articoli
11-11-2009 18:33 Offerta pubblica di obbligazioni Mediobanca 2009-2012. Sconsigliamo la sottoscrizione
http://avvertenze.aduc.it/articolo/offerta+pubblica+obbligazioni+mediobanca+2009+2012_16656.php
11-11-2009 18:33 'Ah, ti occupi di finanza. Se investo 20.000 euro, quanto si può guadagnare?'
http://avvertenze.aduc.it/articolo/ah+ti+occupi+finanza+se+investo+20+000+euro+quanto_16653.php
12-11-2009 15:30 Ubriachezza: sì alla confisca del veicolo anche in ipotesi di decreto penale di condanna,
ma restano forti dubbi
http://avvertenze.aduc.it/articolo/ubriachezza+si+alla+confisca+veicolo+anche+ipotesi_16659.php
13-11-2009 12:46 Crocifisso sentenza. Garantire l'incolumita' fisica di chi ha avuto giustizia dalla Corte di
Strasburgo
http://avvertenze.aduc.it/articolo/crocifisso+sentenza+garantire+incolumita+fisica+chi_16662.php
13-11-2009 13:24 La verità su Eluana Englaro: mediaticamente inesistente
http://avvertenze.aduc.it/articolo/verita+eluana+englaro+mediaticamente+inesistente_16663.php
14-11-2009 09:57 La Corte federale tedesca rinvia la sentenza sulla brevettibilità delle cellule staminali
embrionali
http://avvertenze.aduc.it/articolo/corte+federale+tedesca+rinvia+sentenza+sulla_16665.php
------------------------------------------LE PETIZIONI DELL'ADUC
Sono due, e sul sito c'è la documentazione che ne spiega i motivi e vi chiede di firmarle.
Vi riportiamo uno stralcio di quanto troverete sul sito.
ONU / VATICANO
La petizione chiede al Segretario generale delle Nazioni Unite di modificare lo status del Vaticano, da "Stato
non membro, Osservatore Permanente" con potere di voto, a Organizzazione non governativa con potere
consultivo.
http://avvertenze.aduc.it/info/vaticano.php
PER L'ABOLIZIONE DEL CANONE RAI
La petizione rivolta a Camera e Senato chiede l'abolizione del canone/tassa Rai
http://tlc.aduc.it/rai/
------------------------------------------Ricordiamo ai lettori che sul portale sono in lettura sei canali tematici con informazioni e consigli
quotidiani, tutti editi dall'Aduc:
- Avvertenze
http://avvertenze.aduc.it
Per conoscere i propri diritti e combattere le arroganze di ogni tipo
- Investire Informati
http://investire.aduc.it
Informazione e consulenza finanziaria
- Salute
http://salute.aduc.it
Uno spazio di informazione e discussione basato su un principio essenziale: solo l'individuo può disporre
della propria salute. Oltre alla ricerca con le cellule staminali, alla clonazione, all'eutanasia e alla lotta al
dolore, ADUC Salute informa su temi come fecondazione assistita, interruzione di gravidanza,
tossicodipendenza, contraccezione, sessualità, etc.
- Droghe
http://droghe.aduc.it
Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realtà, ai traffici,
all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti.
- Telecomunicazioni
http://tlc.aduc.it
I diritti degli utenti di tv, Internet e telefonia
- Immigrazione
http://immigrazione.aduc.it
Diritti degli stranieri in Italia
------------------------------------------EDITORIALE
18-11-2009 08:37 Acqua pubblica o privata? No, per ora solo danni agli utenti. Verso l'alternativa?
Acqua. E' all'ordine del giorno la discussione sul cosiddetto mantenimento del servizio pubblico o
la cessione ai privati. I partigiani di quest'ultima ipotesi dicono tutto e il contrario dello stesso: negano che si
tratti di privatizzazione ma non entrano nel merito. I partigiani dell'acqua "pubblica" sembrano marziani in
Terra, come se l'attuale servizio pubblico -che difendono- avesse a che fare con il bene pubblico. I modelli in
corso e proposti sono quelli su cui siamo intervenuti piu' volte denunciando furberie, ladrocini, fino a truffe
vere e proprie ora al vaglio dell'autorita' giudiziaria.
Noi non abbiamo una formula vincente ma, al momento, una sola preoccupazione: che a pagare, senza
servizio o con un pessimo servizio, sia sempre l'anello finale, l'utente.
Una cosa e' certa: il servizio pubblico erogato fa schifo e non e' economico. Ci sono delle eccezioni, ma non
schiaffeggiamo la realta' se asseriamo che mediamente e' cosi'.
I problemi centrali sono quattro e, non a caso, legati all'assenza di mercato:
1 – le societa' erogatrici dei servizi sono si' private ma con -prevalente o meno- capitale pubblico, cosiddette
societa' miste;
2 – lo Stato (o altro ente pubblico) che dovrebbe controllare, di conseguenza, e' in palese conflitto di
interessi, dovendo controllare se stesso;
3 – la concorrenza territoriale non esiste, perche' l'utente ha a disposizione sempre e solo un erogatore del
servizio. Che, di conseguenza, non agisce con logiche di mercato per avere nuove adesioni al proprio
servizio, ma e' dedito solo al piu' intenso sfruttamento dei propri sudditi, con la costante minaccia di
interruzione di un servizio a cui nessuno, in quanto unico, puo' rinunciare;
4 – non esiste un mercato e un business del settore, se non transitando nei meandri delle amministrazioni e
dei partiti che le gestiscono, dovendo genuflettersi agli stessi e, quindi, senza possibilita' di offrire alternative.
Una realta' con la quale occorre confrontarsi perche' va superata.
L'attuale assetto del servizio pubblico e' un danno per gli utenti e per le casse dello Stato. Un ipotetico
assetto ancora piu' centralistico e monopolista non e' realizzabile visto il contesto e gli impegni economici del
nostro Paese in sede Ue e viste le disastrose esperienze passate la cui eredita' e' la principale responsabile
del presente.
Noi nel frattempo siamo dalla parte dell'utente, per difenderlo dai soprusi della quotidianita'. Facciamo
"riduzione del danno". E ne facciamo tesoro per capire e partecipare con idee e proposte verso un nuovo
assetto che abbia al centro l'utente e un binomio: il diritto al servizio e la liberta' di scelta dello stesso.
(Vincenzo Donvito)
------------------------------------------LA SCHEDA PRATICA
17-11-2009 19:30 TRASPARENZA NEI PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI: LA 241/90 IN BREVE
La legge 241/1990 che regola il procedimento amministrativo e il diritto di accesso ai documenti della
pubblica amministrazione e' stata recentemente modificata, con effetti in parte sospesi, dalla legge 69/2009.
Tale legge ha ripristinato il termine di 30 giorni per la conclusione dei procedimenti amministrativi e ha
previsto in modo chiaro il diritto ad ottenere il risarcimento del danno derivante dal mancato rispetto di tale
termine da parte delle pubbliche amministrazioni.
C'e' pero' da fare una precisazione. Questo "nuovo" termine di 30 giorni, in realta' gia' previsto nella
versione originaria della legge 241/1990, sara' applicabile dal 4/7/2010. Fino a quel momento rimarra' in
vigore l'attuale termine di 90 giorni introdotto dalla legge 80/2005.
Vediamo cos'e' il procedimento amministrativo e le norme che lo regolano.
IL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO
I procedimenti amministrativi sono tutti quegli atti e attivita' della pubblica amministrazione che, a seconda
della loro funzione, possono avere carattere dichiarativo (certificazioni, registrazioni di atti, etc.), autorizzativo
(permessi), concessorio, ablatorio (cessazione di un'attivita', esproprio), di prescrizione (divieti, limitazioni,
etc.), di esecutorieta' (azioni coattive per ottenere il rispetto degli obblighi nei loro confronti).
Per fare degli esempi, rientrano nell'ampia categoria tutte le attivita' di certificazione (emissione certificati
anagrafici, elettorali, etc.), di emissione documenti (carta di identita', passaporto, lasciapassare per minori,
etc.), di autenticazione, di emissione di permessi (permesso di costruire, permesso di soggiorno, etc.), di
gestione dei lavori pubblici, dei tributi locali (ICI, TIA, etc.), di emissione di atti inerenti la circolazione
cittadina (porte telematiche, divieti di accesso, circolazione mezzi pubblici, emissione multe, etc.), di
irrogazione di sanzioni, ETC, ETC, ETC.
Il concetto e' veramente ampio, considerando che riguarda in pratica tutti gli organi della pubblica
amministrazione, da quelli governativi e statali (compresi Ministeri, Inps, Inail, Cnr, Enea, Banca d'Italia,
scuole, universita', etc.), a quelli locali (Enti locali, comuni, province, regioni).
A seconda della sua natura il procedimento si apre d'ufficio (su iniziativa dell'amministrazione) o su istanza
di parte (su iniziativa di un privato cittadino, di un'impresa, etc.).
Sono esclusi dalla categoria gli atti normativi, amministrativi generali, di pianificazione e programmazione,
nonche' tutte le attivita' che rientrano nel processo amministrativo (diverso e distinto dal procedimento) o nel
processo tributario.
Nota sugli enti locali. C'e' da dire in realta' che la legge 241/1990 non li include in modo esplicito tra le
pubbliche amministrazioni coinvolte dalle proprie norme, benche' precisi che essi debbano attenersi ai suoi
minimi livelli di tutela stabilendone semmai di piu' favorevoli. Per essi, a detta di molti, prevarrebbero le
disposizioni speciali del D.lgs. 267/2000. Nonostante la disquisizione sull'incertezza normativa, pero', a
quanto ci risulta la legge 241/1990, e cosi' tutte le sue regole inerenti il procedimento amministrativo (la
nomina del responsabile, la pubblicita', il rispetto del termine, etc.) vengono abitualmente applicate dai
Comuni, Province e Regioni. La fonte di informazione, per questi enti, e' il sito Internet nonche' lo Statuto e i
Regolamenti.
DURATA DEL PROCEDIMENTO
Cerchiamo di chiarire il complesso quadro normativo sulle tempistiche modificate dalla legge 69/09.
Ogni tipo di procedimento amministrativo deve concludersi entro un termine determinato, definito per legge
(con decreti ministeriali per gli enti statali) o per regolamento (per gli enti locali).
Le pubbliche amministrazioni hanno tempo fino al 4/7/2010 per adottare (con leggi, decreti o regolamenti
a seconda del caso) termini specifici per ogni proprio procedimento. Tali termini dovranno essere di massimo
90 giorni, con estensione a massimo 180 nei casi di particolare complessita'.
Il termine standard attualmente da considerare in mancanza di provvedimenti e' di 90 giorni. Dal 4/7/2010,
se nel frattempo non saranno adottati termini diversi, lo stesso sara' di 30 giorni.
Per capirsi e fare un esempio: se una pubblica amministrazione ad oggi applica -grazie a decreti o
regolamenti- termini superiori a 90 giorni per pratiche non complesse, entro il 4/7/2010 dovra' adottare
-sempre tramite decreti o regolamenti- nuovi termini che non superino i 90 giorni. Se non lo fara', dal
4/7/2010 scattera', per quei procedimenti, il termine standard di 30 giorni.
I termini possono essere sospesi per una sola volta e per massimo 30 giorni, al fine di acquisire
informazioni, certificazioni o comunque documentazione mancante.
In ogni atto relativo a procedimenti, notificato al destinatario, devono essere indicati i termini e l'autorita' alla
quale e' possibile presentare ricorso.
La pubblica amministrazione non puo' aggravare il procedimento (se non per straordinarie e motivate
esigenze) ed e' inoltre tenuta a concluderlo adottando uno specifico provvedimento.
Il termine entro il quale il procedimento deve concludersi inizia a decorrere dall'avvio d'ufficio del
procedimento o -nel caso di procedimento su richiesta di parte- dal ricevimento della domanda da parte
dell'ufficio adibito.
Il provvedimento che viene adottato al termine dell'iter formativo deve necessariamente essere motivato,
salvi i casi in cui si tratti di atti normativi -o comunque di atti a contenuto generale.
Se le decisioni dell'Amministrazione risultano o sono comunque strettamente collegate con un altro atto
dell'amministrazione, quest'ultimo deve venire indicato e reso disponibile nel momento in cui la decisione
stessa viene comunicata.
Nota pratica. I termini dei procedimenti di una determinata pubblica amministrazione (per esempio il
Comune) devono apparire sui rispettivi siti, con indicazione dell'ufficio competente e del nome del soggetto
responsabile a cui rivolgersi (vedi codice amministrazione digitale d.lgs.82/2005 art.54 c.1).
SOGGETTO RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
Le pubbliche amministrazioni sono tenute a determinare -per ogni tipo di procedimento di loro competenza- il
responsabile dell'istruttoria e di ogni altra fase procedimentale, nonche' l'ufficio competente ad emettere la
disposizione finale. Tali elementi devono venire poi comunicati ai soggetti di volta in volta interessati. In
particolar modo, l'ufficio ed il nome del responsabile del procedimento devono essere comunicati al cittadino
interessato.
Il dirigente di ogni ufficio deve provvedere ad assegnare i vari provvedimenti tra se' e gli altri componenti
della propria unita' lavorativa. In mancanza di indicazione specifica, l'assegnatario resta il dirigente d'ufficio.
Tra i compiti del responsabile del procedimento ci sono:
- valutare le condizioni di ammissibilita' della richiesta, la legittimazione dei soggetti interessati ed i
presupposti che dovranno determinare l'emanazione del provvedimento;
- accertare d'ufficio i fatti, richiedendo anche perizie, ispezioni e dichiarazioni a soggetti ed Enti coinvolti;
- curare le comunicazioni, pubblicazioni e modifiche previste in merito al fatto in questione;
- emettere l'atto finale, se di sua competenza.
Nota pratica. I termini dei procedimenti di una determinata pubblica amministrazione (per esempio il
Comune) devono apparire sui rispettivi siti, con indicazione dell'ufficio competente e del nome del soggetto
responsabile a cui rivolgersi (vedi codice amministrazione digitale d.lgs.82/2005 art.54 c.1).
PARTECIPAZIONE AL PROCEDIMENTO
l'avvio del procedimento amministrativo deve essere comunicato a tutti i soggetti interessati. Cio' vale
soprattutto per gli atti di interesse pubblico, per i quali in taluni casi la comunicazione personale puo' essere
sostituita da una sorta di "pubblicita'".
L'avvio
Dell'avvio del procedimento vengono informati gli interessati tramite comunicazione scritta personale. Essa
deve essere fatta a tutti i soggetti in qualche modo destinati a subire le conseguenze -ed a ricevere gli effettidell'emissione dell'atto finale del procedimento. Devono essere informati anche i soggetti cui potrebbe
derivare un pregiudizio a seguito dell'emissione dell'atto in questione, nonche' coloro che sono chiamati dalla
stessa legge a partecipare all'atto.
Nella comunicazione personale devono essere indicati:
- amministrazione competente;
- oggetto del procedimento promosso;
- ufficio e la persona responsabile del procedimento (vedi piu' avanti);
- ufficio presso il quale e' possibile la visione degli atti;
- data entro la quale deve concludersi il procedimento e i rimedi tentabili in caso di inerzia
dell'amministrazione (il ricorso amministrativo, vedi piu' avanti);
- data di presentazione dell'istanza, nel caso in cui il procedimento sia stato avviato per iniziativa di parte.
Nel caso in cui la comunicazione personale a tutti gli interessati non sia possibile o sia eccessivamente
gravosa, l'amministrazione coinvolta dovra' comunque comunicare gli elementi sopra esposti con modalita'
stabilite di volta in volta (per esempio con cartelloni, pubblicita' sui media, etc.).
Per esempio: per i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria della rete stradale di importo non
superiore ai 200.000 euro e' sufficiente la pubblicazione di un estratto dell'avvio di procedimento sul
quotidiano locale.
Nota importante Se il procedimento concerne un provvedimento limitativo della sfera giuridica del privato
cittadino, esso va notificato nel rispetto delle regole del codice di procedura civile, quindi a mezzo messo
comunale o via posta (raccomandata a/r).
Chi puo' intervenire e come
Qualsiasi soggetto portatore di interessi pubblici o privati (nonche' i portatori di interessi diffusi come le
associazioni) ha facolta' d'intervento nel procedimento.
E' possibile intervenire nei seguenti modi:
- presa di visione degli atti del procedimento, salvo che nei casi in cui i documenti siano coperti da segreto di
Stato ed in tutti gli altri casi in cui vi sia segreto o divieto di divulgazione (secondo il nostro ordinamento);
- presentazione di documenti e di memorie scritte che dovranno obbligatoriamente venire valutate
dall'amministrazione.
Motivi ostativi
Nei procedimenti ad istanza di parte il responsabile del procedimento comunica con tempestivita' a chi ha
presentato l'istanza i motivi che ostacolano l'accoglimento della domanda, prima di adottare il provvedimento
negativo.
Entro 10 giorni dal ricevimento di tale comunicazione l'istante ha diritto di presentare per iscritto osservazioni
con eventuale documentazione allegata.
La comunicazione dei motivi ostativi interrompe i termini di conclusione del procedimento fino al termine dei
suddetti 10 giorni oppure fino al momento in cui l'istante presenta le osservazioni.
Nel provvedimento finale deve essere data ragione dell'eventuale mancato accoglimento di tali osservazioni.
Accordarsi
A seguito di nuovi elementi introdotti dalle parti coinvolte, l'amministrazione procedente puo' concludere con
gli interessati taluni accordi, di integrazione o di sostituzione del provvedimento finale, senza pero' ledere i
diritti di terzi.
Gli accordi, devono necessariamente venire stipulati con atto scritto, altrimenti sono nulli.
Nel caso di eventi di pubblico interesse, eventuali accordi gia' stipulati -ma in contrasto con questi interessi
pubblici- potranno essere oggetto di recesso unilaterale da parte delle amministrazioni, che saranno
comunque tenute al risarcimento per gli eventuali pregiudizi dei privati.
Interessi molteplici
Nel caso in cui gli interessi pubblici coinvolti dagli esiti dell'atto siano molteplici, il responsabile del
procedimento avra' il compito di indire una conferenza di servizi tra le varie amministrazioni coinvolte, che
dovranno trovare le opportune intese. Se un'amministrazione coinvolta e convocata decide di non
partecipare, si presume che presti il consenso alle decisioni prese. In caso di dissenso di una o piu'
pubbliche amministrazioni, la decisione viene reinviata all'amministrazione procedente o da questa "girata" al
Consiglio dei Ministri, alla Conferenza Stato-Regioni o alla Conferenza unificata, a seconda dei casi.
Sono previste disposizioni particolari nel caso in cui vengano coinvolti gli interessi del patrimonio artistico o
ambientale, la salute dei cittadini, la realizzazione di opere e programmi di rilevanza pubblica.
AUTOCERTIFICAZIONE e DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA
Nel presentare l'istanza il soggetto interessato puo' evitare di produrre documentazione che sia necessaria
per l'istruttoria (attestante fatti, atti, qualita' e stati soggettivi) limitandosi a compilare e firmare
un'autocertificazione ai sensi del Dpr 445/2000.
I documenti sono obbligatoriamente acquisiti d'ufficio dall'amministrazione procedente, sia che siano in suo
possesso sia che risultino depositati presso altre amministrazioni. Alla persona che presenta l'istanza
possono solo essere chieste indicazioni per la loro ricerca.
E' bene rilevare che le amministrazioni devono concedere ai cittadini la possibilita' di presentare la
"dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorieta'" al posto del classico atto di notorieta' o atto notorio, tutte le
volte che questi debbano provare qualita' personali o stati o fatti che siano a propria diretta conoscenza (chi
sono i propri eredi, la situazione di famiglia, la proprieta' di un immobile, etc.). Anche questa e' resa ai sensi
del Dpr 445/2000, su modulistica solitamente fornita dagli uffici della PA stessa.
SILENZIO ASSENSO
La regola generale del silenzio assenso, che puo' esser fatto valere dalle singole P.A. per qualsiasi
procedimento ad istanza di parte, e' che il silenzio equivale ad accoglimento, senza necessita' di ulteriori
diffide o istanze.
I termini sono quelli classici della conclusione del procedimento previsti dai regolamenti, con applicabilita' -in
mancanza- di quelli di legge: 90 giorni (30 giorni dal 4/7/2010), con estensione massima fino a 180 giorni in
casi di particolare complessita'.
Silenzio assenso per autorizzazioni, licenze, permessi, nulla osta, etc.
Per qualsiasi atto (autorizzazione, licenza, concessione, permesso, nulla osta, etc.) il cui rilascio dipende
esclusivamente dall'accertamento dei requisiti necessari, dei presupposti di legge, o di atti amministrativi a
contenuto generale, senza che vi siano particolari limiti per il rilascio degli stessi, e' sufficiente la
dichiarazione del soggetto interessato corredata da autocertificazioni (vedi le varie Dia -dichiarazione di
inizio attivita'- valevoli in campo edilizio come in quello di apertura di esercizi commerciali).
L'amministrazione puo' chiedere informazioni o certificazioni relative a fatti, stati o qualita' soltanto qualora
non siano attestati in documenti gia' in suo possesso o disponibili presso altre amministrazioni.
Decorsi 30 giorni a partire dalla presentazione della domanda/dichiarazione senza comunicazioni dalla P.A.
l'autorizzazione (o licenza, permesso, etc.) si intende data e l'interessato puo' iniziare i lavori o l'attivita'
dandone avviso all'amministrazione.
Entro tale termine la P.A. dovra' effettuare la verifica dei requisiti ed eventualmente notificare il divieto di
prosecuzione dei lavori o dell'attivita'. Esso puo' essere sospeso al massimo per ulteriori 30 giorni nel caso
siano necessari pareri di altre amministrazioni o enti.
La P.A. puo' in ogni caso revocare il provvedimento, o annullarlo d'ufficio, nei casi previsti dalla legge (vedi
piu' avanti).
Sanzioni
In caso di false dichiarazioni o di false attestazioni il dichiarante e' punito penalmente, con la reclusione fino
a due anni (art.483 c.p.).
Stessa pena per chi invece svolge l'attivita' senza rispettare il dissenso della P.A. o le sue disposizioni in
merito.
Attenzione! Sono esclusi dalla procedura di silenzio-assenso gli atti delle amministrazioni preposte alla
difesa nazionale, alla pubblica sicurezza (polizia), all'immigrazione, all'asilo, alla cittadinanza,
all'amministrazione della giustizia e delle finanze, alla tutela della salute e dell'ambiente, nonche' gli atti
imposti dalla normativa comunitaria.
REVOCA E ANNULLAMENTO
La P.A. che ha emanato un determinato provvedimento puo' revocarlo per sopravvenuti motivi di pubblico
interesse, in caso di nuove valutazioni o di cambiamenti della situazione originaria. Se tale revoca danneggia
i soggetti interessati al provvedimento la P.A. deve risarcirli. Anche per queste controversie l'organo
competente e' il giudice amministrativo.
Nel caso in cui il provvedimento manchi dei requisiti essenziali, sia viziato o sia stato adottato in violazione o
elusione del giudicato il provvedimento e' nullo. E' invece annullabile il provvedimento adottato in violazione
di legge o viziato da eccesso di potere o incompetenza.
L'annullamento puo' avvenire anche d'ufficio entro un termine che la legge definisce "ragionevole",
tuttavia di solito per ottenere la nullita' o l'annullabilita' si deve agire giudizialmente presso il tribunale
amministrativo.
Se la P.A. ha emanato un contratto, in esso puo' essere prevista una clausola di recesso che va esaminata
specificatamente.
DIRITTO DI ACCESSO AI DOCUMENTI
Hanno diritto di accesso ai documenti amministrativi i soggetti che la legge chiama "interessati", ovvero "tutti
i soggetti privati, compresi quelli portatori di interessi pubblici o diffusi, che abbiano un interesse diretto,
concreto e attuale, corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento al
quale e' chiesto l'accesso" .
Accanto ad essi vi sono quelli "controinteressati", che dall'esercizio di tale diritto vedrebbero invece
compromessi i loro diritti alla riservatezza. Nel caso in cui l'accesso venga concessi questi, accertato di
averne i presupposti, possono fare ricorso al TAR (vedi piu' avanti).
Il diritto di accesso si esercita nei confronti di:
- pubbliche amministrazioni (organi statali, scuole, universita', camere di commercio, enti locali, etc.);
- aziende autonome e speciali;
- enti pubblici;
- gestori di servizi pubblici (Trenitalia, Enel, aziende di trasporto pubblico, gestori idrici, di fornitura di energia
elettrica, etc.).
per tutte le rappresentazioni grafiche, fotocinematografiche, elettromagnetiche etc, relative ad atti -anche
interni o non relativi ad uno specifico procedimento- da queste detenute.
L'esercizio del diritto di accesso si concretizza ottenendo copia dei documenti amministrativi,
esaminando gli stessi presso l'ufficio dell'amministrazione o accedendovi per via telematica, con utilizzo dei
sistemi di identificazione previsti dalla specifica amministrazione (semplice registrazione al sito con uso di
password, utilizzo della carta di identita' elettronica/CIE o della carta nazionale dei servizi/CNS).
Il rilascio di copie prevede il rimborso del costo di riproduzione ed il pagamento dei diritti di ricerca e visura.
La richiesta di accesso deve essere motivata e rivolta all'amministrazione che detiene gli atti. Trascorsi
inutilmente 30 giorni dalla richiesta, la stessa si intende rifiutata.
In taluni casi le amministrazioni possono differire l'accesso (solitamente per motivi di riservatezza o di non
compromissione dell'attivita' amministrativa).
Il rifiuto (tacito o espresso), il differimento o la limitazione devono comunque essere sempre motivati.
Esclusioni
L'accesso e' escluso per i documenti coperti da segreto di Stato, nonche' nei casi di segreto o divieto di
divulgazione, secondo quanto previsto dall'ordinamento.
E' escluso anche per i documenti dei procedimenti tributari, per gli atti normativi, di amministrazione
generale, di pianificazione e programmazione nonche', nei procedimenti selettivi, per i documenti
amministrativi contenenti informazioni di carattere psicoattitudinale relativi a terzi.
Il Governo puo' inoltre prevedere casi di sottrazione all'accesso di documenti amministrativi quando:
- dalla loro divulgazione possa derivare una lesione alla sicurezza, alla difesa nazionale, alle relazioni
internazionali;
- dalla loro divulgazione possa derivare un pregiudizio alla politica monetaria e valutaria;
- riguardino strutture ed organizzazioni poste a tutela dell'ordine pubblico, della prevenzione e repressione
della criminalita';
- riguardino la vita privata o la riservatezza di persone terze, gruppi, imprese ed associazioni, con special
riferimento a interessi epistolari, sanitari, professionali, finanziari, industriali e commerciali;
- riguardino la contrattazione collettiva nazionale di lavoro
Pertanto, e' compito delle amministrazioni individuare gli atti conoscibili e quelli che necessitano di essere
tutelati.
Deve essere tuttavia garantito l'accesso a documenti la cui conoscenza sia necessaria per curare o
difendere propri interessi giuridici.
Ricorsi
Avverso il diniego (tacito o espresso) oppure al differimento del diritto di accesso e' possibile il ricorso al Tar
entro 30 giorni. La decisione del Tar e' a sua volta appellabile al Consiglio di Stato entro 30 giorni dalla
notifica della stessa. Se il giudice amministrativo autorizza l'accesso, i documenti devono subito essere
messi a disposizione. Per questi ricorsi si puo' stare in giudizio da soli, senza avvocato.
In alternativa, se il diniego proviene da un'amministrazione comunale, provinciale, regionale, ci si puo'
rivolgere al difensore civico competente chiedendogli che venga riesaminata la richiesta. Se questo non e'
istituito, ci si puo' rivolgere all'ambito territoriale superiore (per esempio, se il diniego e' di un Comune e non
esiste il difensore civico comunale, si puo' andare presso quello provinciale o, in mancanza, regionale).
Nei confronti di dinieghi delle amministrazioni statali (centrali o periferiche) la richiesta di riesame puo' esser
rivolta alle "Commissioni per l'accesso ai documenti amministrativi" (organo di vigilanza, vedi sotto)..
Il difensore civico e le Commissioni devono pronunciarsi entro 30 giorni. In caso di loro silenzio il ricorso
si intende respinto. Se invece ritengono che il rifiuto della PA sia illegittimo, possono autorizzare il riesame
della richiesta rimandando l'atto alla PA. L'accesso agli atti e' poi consentito se questa entro ulteriori 30 giorni
non emana un provvedimento confermativo motivato. Se il diniego o il differimento sono causati da problemi
di privacy, viene sentito anche il Garante specifico.
Resta la possibilita' per il soggetto interessato di fare ricorso al TAR entro 30 giorni dall'emanazione da parte
della PA della sua decisione. Il ricorso al TAR e' la strada giudiziale prevista anche per chi vuole opporsi ad
una concessione di accesso illecita o che lede i propri diritti.
Vigilanza
E' esercitata dalla "Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi" istituita presso la Presidenza del
Consiglio dei Ministri. Deve vigilare sul rispetto da parte delle P.A. secondo le norme previste. Le P.A.
devono a propria volta comunicare alla Commissione i dati sulla situazione degli atti richiesti.
RICORSI AVVERSO IL SILENZIO DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Salvi i casi dove e' previsto il silenzio-assenso (per i quali, come gia' visto, il silenzio vale come
accettazione), quando i termini massimi di conclusione del procedimento decorrono senza emissione di
alcun atto, il soggetto interessato puo' fare ricorso avverso l'ufficio inadempiente.
I ricorsi possono essere presentati presso il tribunale amministrativo (T.A.R.) -anche senza invio preventivo
di una diffida- fintanto che perdura l'inadempimento e comunque non oltre un anno da quando sono scaduti i
termini non rispettati dalla P.A.
La novita' introdotta dalla legge 69/2009 e' che le pubbliche amministrazioni inadempienti sono tenute al
risarcimento del danno ingiusto cagionato dall'inosservanza dolosa o colposa del termine di conclusione dei
procedimenti. Il diritto al risarcimento del danno si prescrive in cinque anni.
Per approfondimenti e nostri consigli su come procedere in questo tipo di ricorso: clicca qui
FONTE NORMATIVA
- Legge 241/1990 cosi' come modificata dalle leggi 15/2005, 80/2005 e 69/2009: clicca qui
- Dpr 445/2000 "Testo unico documentazione amministrativa"
LINK UTILI
- Il silenzio della Pubblica Amministrazione: clicca qui
- Processo civile. Nuove norme sulla semplificazione. Novita' per i consumatori: clicca qui
Ha collaborato Barbara Vallini
(Rita Sabelli)
------------------------------------------OSSERVATORIO LEGALE
di: Emmanuela Bertucci
11-11-2009 09:02 Crocifisso nelle scuole. Quello che la sentenza di Strasburgo NON dice
Sia ben chiaro, nessuno ha chiesto all'Italia di togliere i crocifissi dalle scuole. La
sentenza della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo (CEDU) non attacca la religione cattolica, non impone
all'Italia di togliere il crocefisso dalle aule scolastiche, non nega identita' culturale e storia all'Italia, ne'
snatura l'identita' cristiana dell'Europa.
La Corte prende “solo” atto della discrasia fra l'autoproclamazione dell'Italia come uno Stato laico e il,
difficilmente conciliabile, obbligo che nelle scuole vi sia un simbolo religioso cosi' forte.
Ha lo Stato un dovere di neutralita' e imparzialita' rispetto alle religioni? Il fatto che la religione cattolica sia
quella piu' diffusa in Italia legittima lo Stato ad imporne i simboli nei luoghi pubblici, e ancor piu' nei luoghi di
formazione della persona e della personalita', quali le scuole dell'obbligo?
L'imposizione del crocifisso nelle aule non contrasta con quella neutralita' dello Stato che dovrebbe invece
favorire il pluralismo, l'autodeterminazione dell'individuo e la sua indipendenza?
Per la Corte, uno Stato che si definisce laico non dovrebbe imporre il messaggio di una scelta preferenziale
in materia religiosa, tanto piu' nelle sedi di scolarizzazione dell'obbligo ove l'impatto su soggetti di giovane
eta' e' decisamente piu' forte e puo' costituire una pressione sugli studenti che non praticano la religione
cattolica o aderiscono ad un'altra religione. Secondo la CEDU “la presenza del crocifisso puo' essere
facilmente interpretata dagli studenti di tutte le eta' come un simbolo religioso, e si sentono educati in un
ambiente scolastico caratterizzato da una particolare religione. Cio' che puo' essere incoraggiante per alcuni
studenti di una religione puo' essere emotivamente inquietante per gli studenti di altre religioni o di coloro
che non professano alcuna religione. Questo rischio e' particolarmente presente tra gli studenti appartenenti
a minoranze religiose. La liberta' negativa non e' limitata alla mancanza di servizi religiosi o di istruzione
religiosa. Esso copre le pratiche dei simboli che esprimono, in particolare, o, in generale, una credenza, una
religione o ateismo. Questo diritto negativo merita una protezione speciale, se lo Stato esprime una
convinzione e, se la persona si trova in una situazione che non puo' essere superata se non con uno sforzo
individuale o un sacrificio sproporzionato”.
Questo e' a mio avviso il passaggio chiave della sentenza, e contiene un'analisi decisamente oggettiva della
situazione. E di certo siamo tutti d'accordo sulla bonta' dell'art. 2 del primo protocollo addizionale alla
Convenzione dei diritti dell'uomo: “Il diritto all’istruzione non puo' essere rifiutato a nessuno. Lo Stato,
nell’esercizio delle funzioni che assume nel campo dell’educazione e dell’insegnamento, deve
rispettare il diritto dei genitori di provvedere a tale educazione e a tale insegnamento secondo le loro
convinzioni religiose e filosofiche”.
O almeno eravamo d'accordo finche' i riflettori non sono stati puntati su di noi.
O meglio, saremmo tutti d'accordo se le convinzioni religiose di alcuni genitori non fossero diverse dalle
“nostre”. Allora obbligare gli studenti a trovarsi sulla cattedra ogni mattina il crocifisso (come non vederlo,
proprio sulla testa dell'insegnante!) e' il minimo dazio che i non cattolici devono pagare per vivere in un
Paese cattolico. L'Italia la vogliamo cosi'. Cattolica. Tollerante nei confronti delle altre religioni, purche' chi le
professa preghi fra le pareti delle proprie case. E che non pretendano di costruire moschee, che siamo in
Italia.
L'accanimento contro la sentenza si alimenta anche del rischio di “deriva musulmana” che tutti questi
stranieri stanno portando, per cui dobbiamo serrare le fila, prima che la nostra' identita' si sgretoli e ci
costringano tutte a indossare il burqa (beninteso, la ricorrente e' finlandese, se questo puo' essere di qualche
sollievo). E l'obbligo di esibizione del crocifisso nelle aule scolastiche e' fratello della “querelle” ora di
religione si' o no, e cugino dell'attribuzione di crediti formativi relativi all'ora di religione, giusto per rimanere
in ambito scolastico. Come se l'assenza del crocifisso dalle aule facesse crescere tanti piccoli agnostici, o
comportasse la cancellazione delle tradizioni religiose e culturali dei cattolici che vivono in Italia, l'abiura.
Ma tranquilli, non c'e' bisogno di muoversi in crociata. I crocifissi restano dove sono, l'Italia se la cava con
5.000 euro di risarcimento, e “tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge” (art. 8
della Costituzione). Obblighi di legge a parte.
------------------------------------------MACROMICRO ECONOMIA
di: Domenico Murrone
13-11-2009 09:26 Banda larga e gli 800 milioni congelati: l'avvertimento del Governo a Telecom Italia
Sbaglia chi pensa che il Governo abbia congelato gli 800 milioni destinati alla banda
larga, perche' ci sono altre priorita', come gli ammortizzatori sociali (una balla... ufficiale). Sbaglia chi pensa
che Giulio Tremonti, ministro dell'Economia, non abbia compreso la strategicita' della fibra ottica per uscire
dalla crisi economica.
La cifra e' un'inezia per le casse di uno Stato e 800 milioni non sono neppure un decimo degli investimenti
minimi necessari a cablare in fibra ottica la Penisola.
Non e' neppure credibile l'apparente contrasto tra Tremonti e il duo Claudio Scajola, ministro dello
Sviluppo economico, e Paolo Romani, vice-ministro alle Comunicazioni. Quella che ci e' stata venduta e' la
parodia di un Tremonti insensibile all'esigenza di milioni di cittadini e aziende di avere un collegamento in
banda larga e al contempo il duo (Scajola-Romani) proiettato verso il futuro e l'innovazione. Non e' cosi'.
La realta' ha che fare con un contrasto reale e con un dubbio. Il contrasto e' tra il Governo (tutto) e
Telecom Italia; alla base del quale c'e' un dubbio del Governo (tutto): che dobbiamo farne di Telecom Italia?
Continuare a garantirgli privilegi, nella speranza che rimanga italiana? Oppure toglierglieli e vedere cosa
accade? Vivacchiare e finire definitivamente nella pancia della spagnola Telefonica (gia' ora indirettamente
azionista di maggioranza relativa)? Oppure qualcos'altro?
Il perche' del congelamento. Il Governo (tutto) pensa che stanziando questi spiccioli dia ancora respiro a
Telecom Italia che da un lato e' troppo forte per essere fatta fuori e sostituita, dall'altra e' troppo debole per
poter continuare ad essere l'asse portante delle telecomunicazioni italiane. Troppi i debiti e precario l'assetto
societario con l'ingombrante Telefonica, lo straniero che tanto fastidio da', all'attuale e ai passati governi.
Con il congelamento, il Governo (tutto) ha lanciato un messaggio a Telecom Italia: non pensare di
continuare a vivacchiare sfruttando i nuovi investimenti pubblici nella Rete. Telecom Italia, infatti, deve
investire pesantemente nella propria rete che va adeguata ed estesa. Farlo coi soldi pubblici e' la miglior
cosa, ovviamente; le permetterebbe di continuare a sfruttare la rendita di posizione di cui gode. Un vantaggio
che il Governo (tutto) non vuol concedere. Perche' ha a cuore l'interesse degli italiani, imprese e cittadini?
Oppure altro?
Dietro i muri del potere si possono intuire altri scenari, come il coinvolgimento di Poste Italiane
(controllate da Tremonti) in Telecom o addirittura una sorta di fusione Telecom-Mediaset (del presidente del
Consiglio). Sono scenari, ipotesi, balle messe in giro ad arte, ma confermano che gli 800 milioni congelati
sono solo un avvertimento, un elemento tattico in vista del dispiegamento a tutto campo delle truppe. Una
partita, quella della Rete, che si sta giocando sotto traccia e che vede coinvolti anche Rai e Sky, visto che
ormai e' alle porte la totale 'fusione' e interoperabilita' tra tecnologie che permettono la trasmissione di
contenuti: via etere, cavo e satellite.
Se realmente si avesse a cuore l'interessi degli utenti, si potrebbe sbrogliare facilmente tutta la
matassa.
E' assodato che Telecom Italia e' ormai un peso morto per lo sviluppo del Paese; al contempo e'
complicato giuridicamente 'espropriarle' la Rete (di vecchia generazione) da cui la nuova (in fibra ottica) non
puo' prescindere. C'e' una via d'uscita: inserire negli obblighi attribuiti al gestore che deve garantire il servizio
universale anche la fornitura per tutti di un collegamento in banda larga minimo di uno o due mega. In questo
modo, Telecom Italia o si decide a mettere sul mercato la propria rete (riducendo drasticamente la sua
montagna di debiti) oppure si da' un nuovo assetto proprietario, con soci disposti a investire per davvero.
E' in questa direzione che va la proposta lanciata da noi dell'Aduc.
------------------------------------------IL CONDOMINIO
di: Alessandro Gallucci
16-11-2009 07:36 Regolamento di condominio e divieto di possedere animali
E' vietato ai proprietari degli appartamenti, nonche' ai conduttori degli
stessi, possedere animali.
E' usuale trovare nei regolamenti di condominio clausole simili.
La questione e' di fondamentale importanza e spesso genera contenziosi che riguardano la legittimita' di
tali clausole.
Vale la pena capire se e quando queste norme possano essere considerate legittime e che cosa fare se non
lo sono.
Innanzitutto bisogna distinguere tra regolamenti condominiali di natura contrattuale e regolamenti
assembleari.
I primi sono quelli solitamente predisposti dal costruttore ed inseriti nei singoli atti di compravendita. Si tratta
di veri e propri contratti che, per costante giurisprudenza, possono imporre degli oneri reali o delle servitu'
alle unita' immobiliari.
I regolamenti assembleari sono quelli approvati a maggioranza dall'assemblea di condominio e, ai sensi
dell'art. 1138, primo comma, c.c., devono contenere "le norme circa l'uso delle cose comuni e la ripartizione
delle spese, secondo i diritti e gli obblighi spettanti a ciascun condomino, nonche' le norme per la tutela del
decoro dell'edificio e quelle relative all'amministrazione".
In quale regolamento può essere inserito il divieto di possedere animali e come deve essere
formulato?
Partiamo dal dato certo ed incontrovertibile: nessun regolamento assembleare potra' vietare ai
condomini (siano essi proprietari o inquilini) di possedere un animale (tra le tante Tribunale di Piacenza 10
aprile 2001).
Allo stesso modo, per quanto questo tipo di regolamento debba contenere le norme relative all'uso delle
cose comuni, potranno essere considerate nulle tutte quelle clausole che pur riguardando solamente le cose
comuni comportino, di fatto, una restrizione del godimento della propria abitazione. Si pensi al divieto di
introdurre cani (o animali in genere) in ascensore. In tal caso, pur disciplinando l'uso di una parte comune
(l'ascensore) si incide sul godimento della propria unita' immobiliare. Sempre facendo riferimento al caso di
prima si pensi alle difficolta' di chi anziano, e proprietario di un appartamento ad un piano alto, non possa
utilizzare l'ascensore se accompagnato dal cane.
Diverso e' il caso in cui il limite e' accompagnato da una giustificazione
posta a tutela dell'integrita' delle parti comuni. Si pensi alla clausola che vieta di introdurre animali in
ascensore se gli stessi creino sporcizia. In questo caso, e' evidente, il divieto non opera automaticamente,
quindi il condominio dovra' dimostrare che l'animale sporca le parti comuni (nel caso di specie l'ascensore),
per ottenere un ordine del giudice teso a vietare quell'uso.
Tutti i divieti, dunque, sono validi solo se finalizzati ad evitare un pregiudizio che deve essere sempre
dimostrato in concreto (es. divieto di sostare con il cane nell'androne comune, ecc.).
Ogni regolamento assembleare che contenga clausole difformi da quelle appena elencate potra' essere
impugnato per nullita' delle stesse.
Passiamo al regolamento contrattuale.
In questo caso, e' pacifico sia in dottrina, sia in giurisprudenza (tra le tante Cass. 14 dicembre 2007, n.
26468) che il regolamento di condominio possa contenere delle limitazioni agli usi tanto delle porzioni di
piano di proprieta' esclusiva, tanto delle parti comuni.
Stando cosi' le cose, ci si e' chiesti: tutti i limiti sono validi o essi devono essere formulati in un modo
particolare?
La Cassazione, con un orientamento consolidato, ha recentemente ribadito che "le restrizioni alle facolta'
inerenti alla proprieta' esclusiva, contenute nel regolamento di condominio di natura contrattuale, devono
essere formulate in modo espresso o comunque non equivoco in modo da non lasciare alcun margine
d'incertezza sul contenuto e la portata delle relative disposizioni"(Cass. 20 luglio 2009, n. 16832).
Alla luce di questo principio c'e' da chiedersi: e' lecita e non equivoca la clausola "e' fatto divieto di introdurre
e possedere animali nelle unita' immobiliari"?
La specie animale e' talmente tanto vasta che non si puo' pretendere con una simile clausola di
vietare un comportamento: sarebbe la stessa cosa possedere un gattino o uno scimpanze'? Non e'
azzardato ritenere che una clausola del genere sia nulla e come tale impugnabile in ogni momento per
eccessiva genericita'.
Si potrebbe obiettare che, allora, e' legittima la clausola "e' vietato possedere cani" (tra le altre cose molto
piu' frequente). Pure questa disposizione, a parere di chi scrive, deve essere considerata nulla in quanto
contraria a norme imperative.
Quali sono le norme imperative? Sono quelle dettate dalla legge e non derogabili dalle parti. Tra queste
rientrano quelle cosi' dette precettive, tra le quali va annoverato l'art. 2 della Costituzione, relativo ai diritti
inviolabili dell'uomo, che e' considerato una norma aperta, vale a dire soggetta alla costante interpretazione
storico-evolutiva al fine di garantire anche i diritti inviolabili non espressamente tutelati da altre disposizioni
costituzionali. In questa norma, sempre piu' spesso, e' ricondotto il diritto al legame affettivo con un'animale
domestico.
E' pacifico, infatti, che gli animali rientrino nel novero di quelle affettivita' personali intangibili e utili al corretto
e completo sviluppo della personalita' umana.
In effetti, se ci si ferma un attimo a pensare non si puo' non convenire che e' arbitrario permettere
che con un contratto vieti di possedere animali senza alcuna fondata ragione.
Allo stesso modo della clausola troppo generica, quindi, anche quella troppo "selettiva" (es. e' vietato
possedere cani), seppur per diverse ragioni deve, a parere di chi scrive, essere considerata nulla e come
tale impugnabile in ogni tempo.
In definitiva, in relazione agli animali, quali sono le clausole da considerasi lecite?
Se si tiene presente che un regolamento condominiale puo' imporre un divieto sia in relazione all'attivita', sia
in relazione al pregiudizio che la stessa comporta (da ultimo Cass. 18 settembre 2009 n. 20237) non e'
azzardato ipotizzare che le clausole che vietano di possedere animali siano lecite solamente quando
sia anche specificato il pregiudizio che gli stessi recano.
Ad esempio, dicendo, e' vietato possedere animali che rechino disturbo alla tranquillita' ed al riposo delle
persone o che rechino pregiudizio al decoro dello stabile (es. cani che abbaiano di continuo giorno e notte
sporcando ascensore e altre parti comuni con escrementi). In questi casi, pero', spettera' al condominio
dimostrare i pregiudizi arrecati. Solo il giudice in sostanza, dopo l'accertamento del pregiudizio, potra'
allontanare l'animale.
------------------------------------------VIGNETTA
13-11-2009 16:01 Il processo breve
Joshua Held
------------------------------------------GIANNINO
16-11-2009 17:41 Decoder: come non vedere piu' la tv
------------------------------------------NOTIZIE
11-11-2009 10:55 ITALIA/Non spetta al barista vigilare sulle norme antifumo
Secondo una circolare della presidenza del Consiglio, erano i titolari dei bar a dover
vigilare sul divieto di fumo nei propri locali. Ora il Consiglio di Stato ha invece quelle disposizioni attuative
delle norme antifumo. Il Consiglio di Stato ha confermato una sentenza del Tar del Lazio del 2005. Questo
non significa anarchia, infatti basta che un avventore, infastidito dalla sigaretta accesa nel bar o ristorante,
chieda l'intervento dei vigili, che verificata l'infrazione comminino la multa.
11-11-2009 11:02 ITALIA/Costo sms: i gestori si oppongono al tetto, l'Agcom decide domani
L'Autorita' garante per le Comunicazioni si accinge a proporre anche in Italia un tetto al costo degli sms dopo quello a livello europeo di 13,2 centesimi (iva compresa) introdotto su iniziativa del commissario per la
societa' dell'informazione e i media, Viviane Reding, nel luglio scorso. La decisione dovrebbe essere
ufficializzata dal Consiglio AgCom in agenda domani, 12 novembre. Ma tramite la loro associazione di
categoria gli operatori del settore stanno opponendo resistenza all'ipotesi di un "tetto" (in particolare
Vodafone e Wind - secondo indiscrezioni - mentre Telecom Italia sarebbe piu' possibilista). In una lettera
spedita all'AgCom, Stefano Parisi, presidente di Assotelecomunicazioni (oltre che ad di Fastweb), esprime la
"preoccupazione" degli operatori del settore per il "possibile intervento ex ante dell'Autorita' sulla dinamica
dei prezzi al dettaglio degli sms". E' l'aggiornamento de Il Velino, che aveva gia' anticipato le intenzioni
dell'Agcom.
11-11-2009 11:22 GERMANIA/Internet. Entro 10 anni il 95% degli adulti si collegherà regolarmente
In Germania, entro al massimo dieci anni il 95% degli adulti si collegherà regolarmente a Internet, ed entro
quindici, la Rete sarà il numero uno dei mezzi d'intrattenimento. Lo rivela un sondaggio effettuato tra 550
esperti della politica, dell'industria e della scienza sul futuro della società dell'informazione entro il 2030. Tutti
sostengono che al centro di quest'evoluzione dev'esserci lo sforzo per colmare l'attuale divario
digitale. "Bisogna restringere la forbice tra chi partecipa alla vita digitale e chi è rimasto indietro. E da più
angolazioni: tra città e campagna; tra giovani e vecchi e tra persone di vario grado culturale", spiega Arnold
Picot, uno degli autori dello studio. Ma lo scetticismo è grande tra gli intervistati:
considerato l'invecchiamento della popolazione, il divario non potrà essere colmato prima del 2030. O forse
mai. Lo studio mostra che da questo punto di vista la Germania non è ai primi posti, e quindi sarà necessario
un grande sforzo collettivo per procedere più in fretta. Occorre iniziare con i bambini e, a tal proposito,
sarebbe bene prevedere che lo studio dei media diventi la nuova materia scolastica obbligatoria.
11-11-2009 11:37 ITALIA/Prostituzione: non si paga la multa. Sentenza
"Non stavo contrattando con quella prostituta, le stavo solo chiedendo
un'indicazione stradale": una scusa del genere, da parte di una persona colta di notte in una strada
secondaria a parlare con una signorina in stivaloni e calze a rete difficilmente regge con una moglie e non ha
retto coi carabinieri. E' stata invece accolta dal giudice di pace di Bergamo, che ha annullato una
contravvenzione da 500 euro presa da un automobilista a Osio Sotto. Multa effettuata in base a un'ordinanza
del sindaco che vieta appunto agli automobilisti di fermarsi anche solo a contrattare con le prostitute.
L'automobilista si e' pero' rivolto al giudice di pace che l'ha annullata. Questa la motivazione: "E' evidente
che il divieto di sosta s'inquadra in un disegno che, lungi dal tutelare l'incolumita' degli utenti della strada, si
pone chiaramente quale scopo immediato quello di vietare il meretricio sessuale. La norma regolamentare
pone un divieto che giunge persino a vietare la richiesta di informazioni stradali, violando norme di carattere
costituzionale ad esempio quella di circolare e soggiornare liberamente". Il sindaco di Osio Sotto ha gia'
annunciato che cerchera' di opporsi alla sentenza e che comunque modifichera' la sua ordinanza in modo da
renderla inattaccabile.
11-11-2009 11:49 GERMANIA/Elenco delle promesse fasulle degli integratori alimentari
Pillole che fanno dimagrire e sono "esenti da rischi"; "Il 60% delle malattie è condizionato dall'alimentazione
-la morte s'annida nell'intestino- con x le cellule dell'intestino si rigenerano". Promesse di questo tipo
equivalgono a pubblicità ingannevole, dicono le associazioni dei consumatori, e la Verbraucherzentrale
Hessen di Francoforte ha stilato un prospetto delle strategie promozionali fasulle. Dunque: diffidare della
sottolineatura della provenienza esotica di un prodotto; diffidare della promessa che quella specialità può
dove la medicina classica fallisce; diffidare di presunti dati clinici non reperibili; diffidare della spiegazione
che un prodotto è utilizzato da decenni in Paesi extraeuropei, senza essere riconosciuto ufficialmente.
11-11-2009 12:09 ITALIA/Banda larga. Calabrò (Agcom) a Tremonti: gli 800 milioni congelati non
sarebbero serviti a Telecom Italia
"Non investire nella banda larga non e' un risparmio, ma e' una misura antieconomica. Tremonti e'
giustamente preoccupato di rientrare con il debito che e' superiore al 115% del Pil, ma attenzione: qui si
rischia di aggiungere errore ad errore ipotecando il reddito delle future generazioni".
Lo ha detto il presidente dell'Autorita' per le Comunicazioni, Antonio Calabro', intervistato da SkyTg24 sulla
decisione del Governo di rinunciare ad investire 800 milioni nel progetto della banda larga. Quanto alle cifre
e ai tempi, secondo Calabro', "per l'intero progetto sono necessari da 9 a 15 miliardi di euro di investimenti
ed entro tre anni deve essere realizzata buona parte della rete. Entro 3-5 anni - ha chiarito il presidente
del'Autorita' - bisogna realizzare la rete in fibra ottica anche per assicurare la ripresa economica al nostro
paese. La banda larga per gli italiani e' un diritto ed e' importante per il sistema paese. La sua realizzazione
portera' sostegno all'occupazione oltre che ad equiparare l'Italia ad altri paesi europei che hanno puntato su
questa tecnologia. Mi appello al Governo e agli operatori - ha concluso - affinche' trovino l'intesa per mettere
insieme tutte le iniziative necessarie. In questo senso l'Autorita' e' disponibile a fare da pivot".
Quella della banda larga e' un'infrastruttura portante per il sistema paese. L'investimento in banda larga ad
alta velocita' trasmissiva avrebbe un ritorno sul reddito formidabile. Gli 800 milioni di euro bloccati dal
Governo servivano a collegare in banda abbastanza veloce la totalita' degli italiani. Lo scorporo della rete e'
all'avanguardia nel mondo.
Con l'investimento che e' stato bloccato, non si sarebbe potenziata la rete Telecom. Non si sarebbe riparata
la rete nei centri urbani, ma era nelle zone extraurbane che doveva intervenire il Governo.
Gli Stati che hanno l'alta velocita' non hanno risentito tanto della crisi economica. Gli Stati con banda larga
diffusa crescono di piu'. Incrementando il debito pubblico irresponsabilmente abbiamo caricato le nuove
generazioni e lo stop alla banda larga ne pregiudicherebbe ulteriormente il futuro". Secondo Calabro'
"bisogna fare una rete in fibra ottica che garantisca una velocita' di 50 megabit. Il sistema delle
telecomunicazioni e' stato l'unico nel mondo ad avere redditi soddisfacenti anche in piena crisi. Nella
Pubblica amministrazione gli annunci sono stati meritori pero' ancora non si e' fatto molto. Per esempio - ha
concluso - il sistema informativo della giustizia amministrativa funziona. Ciascun cittadino puo' avere
conoscenza immediata di esito causa, ricorso, composizione del collegio e cosi' via".
11-11-2009 12:12 U.E./I ministri delle finanze aumentano le tasse sui tabacchi
Fumare costerà di più. Il 10 novembre, i ministri Ue delle Finanze hanno deciso che
l'imposta sui tabacchi dovrà passare dagli attuali 64 euro ogni mille sigarette a 90 entro il 2014. Non tutti
saranno penalizzati allo stesso modo. In Germania la quota fiscale è già oggi più alta. Ma i fumatori tedeschi
ne risentiranno comunque perché non potranno più risparmiare rifornendosi nei Paesi vicini e convenienti
come la Polonia.
11-11-2009 13:13 MONDO/Con la crisi aumentano i furti nei negozi
I furti nei negozi, che erano diminuiti tra la metà del 2007 e la metà del 2008, sono tornati a salire
sottraendo 114,8 miliardi di dollari (84,165 mld di euro), ossia l'1,43% delle vendite, secondo lo studio del
Centro di ricerca sulla distribuzione (Center for Retail Research, con sede in Inghilterra) presso 1069 gruppi
distributivi di 41 Paesi. I distributori ritengono che un terzo dell'aumento dei furti si spieghi con la recessione,
anche se precisano che "in questi periodi difficili, il prodotto di prima necessità, quello alimentare, non è
sempre il numero uno". Nella hit-parade dei prodotti rubati si trovano il tessile (soprattutto il cuoio), le lamette
da barba, il whisky, gli strumenti elettronici (GPS, dischi rigidi esterni, videogiochi, portatili) e infine i
cosmetici.
11-11-2009 18:46 ITALIA/Rai e controllo politico. Il Fatto accusa, l'Agcom replica
Oggi in Cda Rai le nuove linee guida approvate dall'AgCom, un organismo politico sanzionerà le voci fuori
dal coro. La rinascita del MinCul-Pop fascista è nascosta tra le pagine delle linee guida approvate
dall’Agcom. Senza perifrasi.
E' l'incip dell'articolo pubblicato da Il Fatto, un articolo a cui e' seguita la replica dell'Agcom che pubblichiamo
di seguito.
L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni esprime grande sorpresa per alcune notizie di stampa relative
alle linee guida del contratto di servizio della Rai 2010-2012 inviate al ministero per lo Sviluppo economico
per il prescritto concerto. La tesi secondo cui, “attraverso l’istituzione di un organismo di controllo, non
indipendente, ma nominato dal Governo, si imbavaglierà l’informazione ancor di più di quanto non sia
adesso”, risulta del tutto infondata; anzi, si tratta di una ricostruzione tendenziosa che rovescia la realtà dei
fatti.
Innanzitutto la previsione di un organismo di valutazione riguarda esclusivamente la qualità dell’offerta dei
programmi e non l’informazione radiotelevisiva. Si tratta di una previsione che era già contenuta nelle linee
guida e nel contratto di servizio della Rai per il triennio 2007-2009 e l’organismo esterno di valutazione della
qualità ivi previsto si è già costituito alla fine del 2007.
Le nuove linee guida rafforzano anzi l’indipendenza di tale organismo, il quale sarà nominato dall’Autorità
d’intesa con il Ministero, mentre il contratto di servizio attuale prevedeva che il presidente del Comitato fosse
direttamente nominato dal Ministero. Le nuove linee guida prevedono inoltre che i risultati delle rilevazioni
dovranno essere resi pubblici e che sul grado di soddisfazione degli utenti dovranno essere ascoltate
periodicamente le associazioni dei consumatori.
Sul tema del cosiddetto “Qualitel”, l’Autorità si è in questi anni sempre impegnata attivamente, convinta che
la qualità dell’offerta radiotelevisiva costituisca un fine strategico e un tratto distintivo del servizio pubblico.
Generi come il teatro, la musica classica, i programmi culturali sono spariti dal servizio pubblico. Pretendere
un servizio pubblico di qualità come in Inghilterra o Francia non è una censura dell’informazione che, anzi,
nelle linee guida viene valorizzata, anche con riferimento agli atti d’indirizzo della Commissione parlamentare
di vigilanza. Si tratta quindi di una questione di civiltà democratica e di rispetto per i cittadini che pagano il
canone, come da sempre sostenuto dal Consiglio nazionale degli utenti.
******
Di seguito la controreplica del quotidiano.
"Siamo contenti che l'Agcom confermi l'intenzione di creare un comitato esterno all’azienda Rai" . Questa la
risposta dell’autore dell’articolo pubblicato oggi su Il Fatto, Carlo Tecce in una nota concordata con la
direzione del quotidiano. "L'Autorità - aggiunge Tecce - si confonde sapendo di farlo: il contratto di servizio
2007/09 prevedeva un Comitato scientifico composto da sei membri, scelti tra personalità di notoria
indipendenza di giudizio e di indiscussa professionalità, di cui tre designati dalla Rai, uno designato dal
Consiglio Nazionale degli Utenti, uno designato dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e uno
designato dal Ministero, con funzioni di Presidente del Comitato. Una previsione - continua - ben diversa da
un sistema di valutazione della qualità - come si legge nelle linee guida approvate dall’Autorità -, un
organismo nominato dalla Rai ma scelto dall’Agcom e dal ministero".
"Se davvero non si auspicano cambiamenti, perché l’Agcom non ha chiesto al ministero - domanda Tecce di riprendere il testo presente nel vecchio contratto di servizio? Sarebbe curioso capire cosa intende per
qualità l’Agcom, noi crediamo che un organismo del genere rischi di limitare la libertà dei giornalisti e delle
trasmissioni e non sarà istituito per interpretare il sesso degli angeli".
12-11-2009 09:36 USA/Tendenze: giornali che pubblicano articoli sovvenzionati dai lettori
"I costi del viaggio sono stati in parte pagati dai lettori di Spot.us, programma senza scopo di lucro che
sostiene giornalisti freelance". Con quest'avviso termina l'articolo di una giornalista del The New York Times,
nella sezione Scienza, riguardo all'accumulo di rifiuti in una zona dell'Oceano Pacifico. Si tratta di
un'esperienza abbastanza insolita nella stampa nordamericana. Il denaro proviene da Spot.us, che propone
agli internauti di fare una donazione affinchè i giornalisti possano indagare su temi generalmente trascurati
dai media. L'articolo sulla spazzatura nel Pacifico ha raccolto 6.000 dollari tra alcune centinaia di donatori,
compresi il fondatore di Craiglist e Jimmy Wales di Wikipedia. Questo tipo d'iniziativa comincia ad affermarsi
in Usa, e rafforza la teoria di esperti come Rosental Alves, i quali sostengono che la filantropia sarà la via per
sostenere lo sforzo informativo dei quotidiani di riferimento -vitali per una democrazia, che per essere
compiuta ha bisogno di cittadini ben informati.
12-11-2009 10:06 RUSSIA/Strategie antidroga: censurare i libri che parlano di stupefacenti
Si potrebbe dire che la Russia sta seguendo la via italiana della censura della libertà di
espressione con la scusa di combattere il consumo di droghe. Libri di scrittori quali lo spagnolo Arturo PérezReverte o degli statunitensi Tom Wolfe e William Burroughs sono stati inclusi nella lista nera del Servizio
Antidroga russo, essendo ritenuti un incitamento al consumo di stupefacenti. Lo scandalo è venuto alla luce
dopo che una bibliotecaria della cittadina di Orsk (Urali) ha denunciato sul suo blog che le autorità avevano
inviato alle biblioteche un elenco di 37 libri con la raccomandazione di non darli ai lettori. La lista delle opere
giudicate una forma di propaganda per droghe e sostanze psicoattive era stata diffusa dal Dipartimento della
cultura del municipio, su istanza dell'ufficio locale del Servizio Federale della lotta Antidrodga russo (SFLA).
Oltre alle opere di scrittori del secolo scorso e attuali, la lista include anche monografie su sostanze
psicotrope e allucinogene di scienziati di fama mondiale, come lo psichiatra statunitense d'origine ceca
Stanislav Grof, e un manuale per la coltivazione di funghi. Il quotidiano Novie Isvetzia sottolinea che la lista
comprende pezzi marginali e opere classiche della letteratura, e che sono tutti in libera vendita e
scaricabili da internet. L'esistenza della lista nera ha indignato la stampa russa, la quale non dimentica altre
campagne simili del Servizio Antidroga, come la persecuzione giudiziaria dei veterinari che impiegavano
anestetici negli interventi sugli animali domestici.
La risonanza mediatica ha obbligato il Servizio Antidroga di Orsk a fare marcia indietro e a parlare di una
semplice raccomandazione, mentre il portavoce ufficiale di SFLA, Nikoali Katashov, ha spiegato che
"non c'era, non c'è né potrà esserci nessuna lista di libri proibiti giacché la letteratura può essere ritirata solo
su decisione dei tribunali". Ha aggiunto che si è trattato di un'iniziativa particolare di alcuni funzionari locali,
frutto di zelo professionale eccessivo e poco intelligente.
12-11-2009 10:43 ITALIA/Le banche tornano a 'pompare' i mutui a tasso variabile. Bankitalia: sono
rischiosi
Le banche devono informare i clienti sui rischi nella sottoscrizione dei mutui a tasso variabile, ora ai minimi
storici, ma che potrebbero salire significativamente con una conseguente crescita dei costi. E' quanto ha
ammonito il capo del servizio supervisione intermediari specializzati di Banca d'Italia Roberto Rinaldi nel
corso dell'audizione alla commissione finanze della Camera.
Rinaldi ha sottolineato come 'la parte prevalente (70 per cento) delle erogazioni di mutui nel terzo trimestre
del 2009 e' ascrivibile a contratti a tasso indicizzato, replicando l'andamento osservato nel 2004 allorquando
tale quota aveva raggiunto una quota del 90 per cento'. Per questo, secondo la Banca d'Italia 'e' essenziale
che gli intermediari forniscano alla clientela una corretta e sostanziale informazione precontrattuale sui rischi
connessi alla stipula di contratti il cui onere finanziario puo' lievitare significativamente in presenza di
aumenti dei tassi di interesse'.
Una situazione che desta preoccupazione in specie per le famiglie a basso reddito, seppure l'indebitamento
in Italia sia inferiore alla media europea. In attesa dei dati dell'indagine 2008, Banca d'Italia ricorda come nel
2006 il 17% del reddito disponibile se ne va per la rata del mutuo, una percentuale che tocca il 32% per le
famiglie con la classe di reddito piu' bassa. 'Soglia critica per l'equilibrio del bilancio familiare' spiega Rinaldi.
Inoltre, Via Nazionale riconosce come i tassi sui mutui variabili applicati in Italia, secondo i dati di aprile
2009, siano in linea con la media dei paesi dell'euro ma avvisa che per quelli a tasso fisso 'permane un
divario rispetto all'area dell'euro'.
12-11-2009 10:55 SPAGNA/Nasce la prima banca di tessuti pediatrici d'Europa
Transplant Services Foundation (TSF) dell'ospedale Clinic di Barcellona è l'ente che gestirà la prima banca
di tessuti pediatrici d'Europa. "Sono tessuti che spesso si usano per salvare la vita o modificare
considerevolmente la qualità della vita di un bambino", spiega Blanca Miranda, direttrice di TSF. La banca è
frutto di una convenzione firmata l'11 novembre tra l'ospedale Sant Joan de Déu e Clinic. L'obiettivo è quello
d'incrementare l'offerta di tessuti infantili provenienti da donazioni, giacché in casi di tessuto cardiovascolare,
per esempio, resta disatteso il 40% delle domande nei trattamenti infantili, contro il 15% negli adulti.
L'iniziativa mira a promuovere la donazione e la creazione di una rete statale per rifornire altri ospedali e le
unità pediatriche sul territorio spagnolo. La donazione di tessuti pediatrici contempla qualsiasi tipo di
materiale -valvole cardiache, tendini, pelle, cornee. Il tessuto più utilizzato è quello osseo, che si applica per
trattare tumori, fratture, sostituzione di tendini.
12-11-2009 11:36 GERMANIA/Privacy. Sentenza: consenso con la formula opt-out per ricevere
pubblicita'
La Corte federale di giustizia (BGH) ha dato parere favorevole alla clausola prevista dal sistema di sconti
Happy Digits sull'uso dei dati personali a scopo pubblicitario e promozionale. Happy Digits e' un programma
di raccolta di buoni acquisto presso vari negozi e servizi, trasformabili in premi. Il prospetto illustrativo
stabilisce la regola secondo cui, se il cliente non vuole che i suoi dati siano utilizzati per inviare pubblicità o
per fare indagini di mercato, deve cancellare la clausola prestampata. Le associazioni dei consumatori
ritenevano che fosse più corretta la via inversa, ossia il consenso esplicito del cliente al trattamento dei dati,
giudicando le clausole opt-out insufficienti. Ma la Corte è stata di altro avviso.
12-11-2009 12:02 USA/Google offre la connessione gratis in 47 aeroporti
Dall'11 novembre al 15 gennaio 2010, quarantasette aeroporti statunitensi disporranno di una connessione
wi-fi gratuita. Merito di Google, che presenta l'iniziativa come un dono di Natale per i milioni di persone che
transiteranno negli scali e che talvolta passeranno più tempo al suolo che per aria. La società di Mountain
View non dimentica di suggerire ai felici utenti d'approfittarne per scoprire i suoi numerosi servizi online... E
per farsi ancora più bella nel periodo delle festività, i viaggiatori sono invitatati a fare un dono a una delle tre
organizzazioni benefiche indicate: Engineers Without Borders; On Economy Corporation; Climate Savers
Computing Initiative. L'aeroporto che avrà raccolto più donazioni riceverà 15.000 dollari per un'associazione
caritativa locale.
12-11-2009 12:28 FRANCIA/Ospedale condannato per accanimento terapeutico
A memoria di medici e giuristi, è un inedito: non era mai capitato che un ospedale venisse condannato per
aver salvato una vita umana. Eppure è questa la decisione resa dal tribunale amministrativo di Nimes (Gard)
il 2 giugno scorso contro il centro ospedaliero d'Orange (Vaucluse). Una sentenza passata in sordina, ma da
studiare con attenzione dal momento che è in corso una perizia per valutare la somma di risarcimento
dovuta a Michael e ai suoi genitori.
Il bambino nasce nel dicembre 2002 all'ospedale pubblico d'Orange. Quando la mamma chiede assistenza
per partorire, i medici, occupati altrove, tardano ad arrivare. E comunque troppo tardi per rilevare
un'anomalia nel ritmo cardiaco fetale. Quando Michael nasce è in stato di "morte apparente". E' senza
reazioni, il suo cuore batte molto lentamente e il cervello non riceve sufficiente ossigeno. L'équipe medica fa
di tutto per migliorare la situazione, ma invano. Venti minuti dopo il parto il ginecologo avverte i genitori che il
bimbo è morto. Nel frattempo i tentativi di rianimarlo continuano, e dopo venti minuti di cure intensive il cuore
riparte. Un'ostinazione che causa al bambino di sette anni un handicap fisico e mentale molto pesante. Non
camminerà mai e la sua colonna vertebrale è imbrigliata in un guscio. "Rendiamoci conto: il suo cervello è
stato privo d'ossigeno per almeno venti minuti", afferma l'avvocato di famiglia. E' proprio questa durata e la
doppia affermazione dei medici -l'annuncio della morte e poi della vita- che i giudici hanno sanzionato. "I
medici hanno mostrato un'ostinazione irragionevole", rispetto al codice di deontologia sanitaria, "costitutiva
d'errore medico". In altre parole: si è trattato d'accanimento terapeutico.
La decisione del tribunale fa discutere, e alcuni temono che faccia giurisprudenza. L'ospedale non ricorrerà
in appello.
12-11-2009 12:45 ITALIA/Ristretti Orizzonti: ecco trenta decessi sospetti in carcere dal 2002
Trenta casi di detenuti morti su cui bisognerebbe svolgere approfondimenti 'nelle sedi opportune'.
Li elenca 'Ristretti orizzonti' nel dossier 'Morire di carcere'. Il rapporto parte dall' inizio del 2002 e arriva fino
al caso di Stefano Cucchi, da giorni al centro delle polemiche.
30-1-2002: POGGIOREALE (Napoli). Raffaele Montella, 40 anni, napoletano, si impicca. I parenti non
credono al suicidio. Prima di tornare in carcere, aveva detto:'Se torno in cella mi ammazzano'.
1/3/2002 - REBIBBIA (Roma). Stefano Guidotti, 32 anni, si impicca. I carabinieri hanno molti dubbi: le
escoriazioni sul volto sono inconciliabili con l'ipotesi del suicidio.
24/4 2002 - OSPEDALE 'MARIA VITTORIA' di Torino. Fabrizio Linetti, detenuto alle Vallette, sfila la pistola a
un agente penitenziario e si uccide. Le anomalie: non aveva alcuna possibilita' di scappare, ma anche il
suicidio non sembra giustificato 20/5/2002 - O.P.G. di Reggio Emilia. Kolica Andon, 30 anni, albanese, si
impicca, dopo 35 giorni di sciopero della fame.
'Preferisco morire, piuttosto che restare qui dentro da innocente' disse.
30/6/2002 - CUNEO. Muore Mauro Fedele, 33 anni. Versione ufficiale: 'arresto cardiocircolatorio'. Il padre
lancia accuse: 'Il corpo e' pieno di lividi. Lo hanno riempito di botte'.
22/7/2002 - TORINO. Fabio Benini, 30 anni, muore per infarto.
Soffriva di anoressia, aveva perso 50 kg negli ultimi mesi.
Viene trovato sul letto.
3/8/2002 - BARI. Gianluca Frani, 31 anni, paraplegico, si impicca. La famiglia accusa: come puo' un uomo in
carozzella riuscire ad impiccarsi al tubo dello scarico del water senza che nessuno si accorga di nulla?
5/8/2002 - OSPEDALE 'Fazzi' di Lecce. Sotaj Satoj, 40 anni, albanese, muore nel reparto Rianimazione. Era
arrivato in Italia su un gommone, attraversando il Canale di Otranto. Aveva detto di essere un clandestino
ma non era stato creduto.
27/11/2002 - QUESTURA DI ROMA. Maurizio Scandura, 28 anni, tossicodipendente, muore nella camera di
sicurezza. Arrestato al termine di un inseguimento culminato con una caduta, sua e dei due poliziotti.
L'ospedale lo aveva dimesso con una prognosi di sette giorni, dopo che la TAC non aveva individuato alcun
problema neurologico.
4/12/2002 - MODENA. Maria Laurence Savy,belga,claustrofobica, si impicca tre giorni dopo l'arresto.
Avrebbe scritto, stando al marito, una lettera per spiegare i suoi problemi. Il documento non si trova.
1/5 2003 - REBIBBIA (Roma). Marco De Simone, 41 anni, si impicca in una cella del reparto minorati
psichici, 48 ore dopo essere arrivato in carcere. Era stato dichiarato incompatibile con il regime carcerario.
13/8/2003 - CATANZARO. Emiliano Mosciaro, 47 anni, muore di peritonite. Il 4 agosto telefona alla madre,
per dirle che non si sente bene. Il giorno dopo viene trasferito d'urgenza all'Ospedale di Catanzaro. Muore
sette giorni dopo.
2/92003 - MASSA CARRARA. F.M., 29 anni, con problemi mentali, muore nella sua cella durante la notte. Il
direttore del carcere dice che si e' trattato di un malore, ma le sue parole sono smentite con forza dai parenti
e dal tutore del giovane.
1/10/2003 - LIVORNO. Marcello Lonzi, 29 anni, muore in cella: sarebbe deceduto per collasso cardiaco,
dopo essere caduto battendo la testa. La madre non crede a questa ricostruzione e sospetta si sia trattato di
un omicidio, anche perche' il corpo del figlio e' coperto di lividi.
25/11/2003 - CIVITAVECCHIA. Un detenuto rumeno, 40 anni, muore per profonde ferite alla testa. Avrebbe
battuto ripetutamente il capo contro le pareti della cella dove era rinchiuso.
FIRENZE. Un detenuto marocchino viene trovato morto in cella, nella branda, piegato di lato, con un rivolo di
sangue alla bocca. Prima ipotesi: overdose di farmaci.
24/3/2004 - OPERA (Mi). Andrea Mazzariello, 50 anni, paraplegico su una sedia rotelle si impicca.
L'avvocato riferisce che da settimane non gli davano la morfina che il suo medico gli aveva prescritto.
1/7/2004 - OSPEDALE DI BARLETTA (Ba). Vincenzo Milano, 30 anni, muore per le ferite subite durante la
cattura - eseguita da una pattuglia della Polizia Municipale - dopo aver commesso uno scippo. Il pm indaga
per omicidio colposo.
15/12/2004 - MESSINA. Francesca Caponnetto, 40 anni, si uccide gettandosi da una rampa di scale. La
donna era uscita di cella per controlli medici, ma era sfuggita agli agenti. Nessun biglietto per spiegare il
gesto.
23/12/2004 - SECONDIGLIANO (Na) Domenico Del Duca, 26 anni, muore in ospedale. Era stato un anno in
un opg. Si era barricato per una sigaretta negata. Gli agenti irrompono con gli idranti.
Trasferito nella cella liscia, viene trovato in coma.Il referto: morte per crisi cardio-respiratoria ma non viene
disposta l' autopsia.
12/1/2005 - PIACENZA. Mohamed El Mansouri, 30 anni, marocchino, si impicca nel giorno della ripresa del
processo, per corruzione tra detenuti e guardie penitenziarie al carcere di Monza per introdurre alcol e
droga, che lui stesso aveva in parte innescato con la sua denuncia. Era stato definito un 'infame'.
16/4/2005 - REBIBBIA (RM). Emanuela Fozzi, 26 anni, malata di aids, muore di varicella. Era stata
dichiarata incompatibile con la detenzione.
31/5/2005 - VENEZIA. Andrea Fabris, 34 anni, viene trovato morto in cella. Sul corpo numerose ecchimosi.
24/10/2005 - REGINA COELI (Rm) Antonio Schiano di Colella, 36 anni, tossicodipendente, muore in una
'cella di osservazione'.
l'uomo e' arrivato a Regina Coeli 'con un referto dell'ospedale Sant'Eugenio, che certificava politraumi a suo
carico'.
27/10/2005 - STAZIONE CARABINIERI DI MERCATALLO (SA) Maurizio Calabrese, 41 anni, muore nella
camera di sicurezza.
Per im comando provinciale dei Carabinieri la morte e' dovuta 'cause naturali'.
3/11/2005 - SECONDIGLIANO (NA) Pietro Del Gaudio, 44 anni, muore in ospedale dopo uno sciopero della
fame per protestare contro le precarie condizioni igienico-sanitarie del carcere.
16/11/2005 - OPG di Castiglione delle Stiviere (MN).Katiuscia Favero, di 30 anni, impiccata con un lenzuolo
ad una recinzione, nel giardino: per gli investigatori e' suicidio, ma la madre non ci crede e pensa che sia
stata uccisa.
20/11/2005 - ISILI (NU). Rinaldo Ermatosi, cagliaritano di 36 anni, muore in circostanze da chiarire: la causa
ipotizzata e' una broncopolmonite, i familiari sollevano dubbi sul comportamento dell' amministrazione
carceraria.
24/12/2005 - LA SPEZIA. Romeo Cantoni, 37 anni, muore in carcere. Il giorno dopo sarebbe dovuto andare
a San Patrignano.
14/5/2006 - CIVITAVECCHIA. Habteab Eyasu, 36 anni, eritreo, muore impiccandosi in cella di isolamento.
Per l'inchiesta della procura e' suicidio. Dalle fotografie ha ferite alla fronte e alla nuca. La zia non crede al
suicidio.
29/1/2007 - MONZA. Gianluca Concetti, 40 anni, allaga la cella, per una crisi psicotica, scivola battendo la
testa e muore. Secondo i medici in carcere non poteva stare in carcere.
10/7/2007 - QUESTURA DI MILANO. Mohammed Darid, 32 anni, marocchino, viene trovato morto nella
'camera di sicurezza'.
Era stato fermato la sera prima per spaccio. L'autopsia: nessun segno di violenza, morte per arresto
cardiocircolatorio.
15/10/2007 - PERUGIA. Aldo Bianzino, 44 anni, viene trovato morto in cella. Il medico, che esclude l' infarto,
avrebbe riscontrato quattro emorragie cerebrali, almeno due costole rotte e lesioni a fegato e milza.
23/6/2008 - SOLLICCIANO. Niki Aprile Gatti, 26enne, si impicca in cella. I genitori non hanno mai creduto
all'ipotesi di suicidio del figlio e si oppongono alla richiesta di archiviazione avanzata dal pm.
25/7/2008 - GENOVA. Muore Manuel Eliantonio, 22 anni. Alla mamma aveva scritto 'Qui in carcere mi
ammazzano di botte. Mi riempiono di psicofarmaci. Sto male'. Lo trovano senza vita con una bomboletta di
gas in mano, in un bagno. 'Forse un incidente', lasciano intendere dalla casa circondariale ma la madre dice:
'Lo hanno ucciso, e stanno cercando di coprire tutto'.
22/10/2009 - REGINA COELI. Muore all'ospedale Pertini Stefano Cucchi.
12-11-2009 17:16 ITALIA/Si' definitivo dell'Agcom alle linee guida del contratto di servizio Rai
Si' definitivo dell'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni alle linee guida del contratto di servizio 20102012 tra Rai e ministero dello Sviluppo economico (dipartimento delle Comunicazioni). Sulle linee guida,
approvate oggi con il recepimento di alcune indicazioni del ministero, si svolgera' ora il confronto tra la Rai e
lo stesso ministero, per elaborare il nuovo contratto di servizio entro la fine dell'anno. Tra i capitoli - a quanto
si apprende da fonti accreditate -, uno, ampio, e' dedicato alla qualita' dell'offerta televisiva, con la
sollecitazione per la Rai a garantire standard elevati e il recupero di generi scomparsi con l'obiettivo di
sganciare il servizio pubblico dalla cosiddetta 'dittatura dell'Auditel'. E ancora: l'obbligo per la Rai di
assicurare la neutralita' tecnologica offrendo i propri servizi su tutte le piattaforme non a pagamento e a
condizioni non discriminatorie, e quello di battere la strada dell'innovazione tecnologica. Il nuovo contratto si
occupa poi anche della tutela dei minori.
Sull'informazione invece - sempre a quanto si apprende - nulla di specifico, se non il ribadire la necessita' del
pluralismo nell'informazione, del contraddittorio e della trasparenza. A questo proposito, anche l'obbligo per
viale Mazzini di dare evidenza alla parte dei programmi finanziati col canone. Rai e ministero si vedranno a
partire dalla prossima settimana per elaborare un testo che, una volta licenziato, sara' esaminato dalla
commissione di Vigilanza per un parere obbligatorio ma non vincolante.
13-11-2009 07:45 ITALIA/Unanimi i periti del tribunale di Udine: Eluana Englaro non si sarebbe mai
risvegliata
Eluana Englaro non poteva risvegliarsi. Sarebbe rimasta per sempre prigioniera del suo stato vegetativo
persistente. E' quanto stabilisce la perizia disposta a maggio dalla Procura di Udine per sgombrare ogni
dubbio sulla morte della donna, perizia anticipata dall'Espresso.
Gli esami encefalici, scrive il settimanale, parlano chiaro: il cervello di Eluana era talmente danneggiato
dall'incidente stradale del gennaio 1992 che la donna non si sarebbe mai piu' risvegliata, al di la' del tragico
epilogo della vicenda. Dopo cinque mesi dall'avvio dell'indagine la perizia e' pronta e mette d'accordo tutti: i
neurologi incaricati Fabrizio Tagliavini, primario al Carlo Besta di Milano, e Raffaele De Caro, docente
all'Universita' di Padova; i periti di parte, Stefano Pizzolitto e Felice Giangaspero; cosi' come gli esperti della
Procura friulana guidati da Carlo Moreschi. La relazione finale sara' consegnata in questi giorni al
procuratore capo Antonio Biancardi. "I danni neuropatologici osservati sono morfologicamente irreversibili",
rivela a "L'espresso" chi quegli esami li ha condotti e studiati. Eluana era li', ma non c'era davvero. Non
rispondeva al dolore, non percepiva le presenze attorno. Non aveva caldo, ne' freddo. La situazione del
cervello era "coerente con lo stato vegetativo persistente". Fin dal primo giorno, dal ricovero in terapia
intensiva il 18 gennaio 1992, con la diagnosi di "coma e paraplegia in trauma cranico midollare".
Qui l'articolo dell'Espresso
ENGLARO, OGGI GLI ITALIANI MI DICONO GRAZIE - Dice che non dimentichera' mai l'incontro con Carlo
Alberto Defanti, il neurologo che, nel dicembre 1995, diagnostico' lo stato vegetativo irreversibile in cui
versava la figlia Eluana. Prima di allora Beppino Englaro era "un randagio che abbaiava alla luna", confessa
oggi a Milano, in occasione della due giorni organizzata dalla onlus Consulta di bioetica per celebrare i suoi
vent'anni di attivita'. Il papa' della donna lecchese, morta il 9 febbraio del 2009 a Udine, dopo 17 anni di
'buio', si racconta dopo la sua battaglia per Eluana, durata anni. Una battaglia che ha scosso le coscienze:
"Le persone che mi avvicinano oggi mi dicono 'grazie per quello che ha fatto per tutti noi'", assicura
all'ADNKRONOS SALUTE. "Il tempo e' galantuomo e ha fatto vedere con che serieta' noi abbiamo gestito la
vicenda".
Englaro ripercorre le tappe. Prima di Defanti, spiega, "non avevo mai trovato degli interlocutori" con cui
parlare della tragedia di Eluana, di una vita interrotta a vent'anni da un incidente stradale. "Mi sembrava di
impazzire - ricorda - vedendo una creatura intrappolata in determinati meccanismi intollerabili, i piu' inumani
che la vita potesse concepire". Per questo, continua Englaro, "non si puo' dimenticare il sostegno" delle
persone che per prime si sono esposte per lui e per la causa di sua figlia. La Consulta di bioetica, Defanti, il
magistrato Amedeo Santosuosso, l'avvocato Maria Cristina Morelli che ha attivato l'iter giuridico per ottenere,
a distanza di anni e dopo diversi stop e ricorsi, l'autorizzazione a interrompere l'alimentazione e idratazione
artificiale che hanno tenuto in vita Eluana per 17 anni. Il neurologo, il magistrato e l'avvocato 'sono state le
prime tre persone che si sono mosse per innescare" la vicenda 'pubblica' di Eluana "e anche grazie a loro
siamo al livello raggiunto oggi. Nessuno avrebbe mai immaginato che saremmo riusciti a fare tanta strada".
E la 'guerra' di Eluana, "che in primis riguardava una persona, poi ha coinvolto tutti, essendo quello un
problema devastante e straziante che ci riguarda tutti". C'e' voluto molto tempo, riflette, "per vedere affermati
dei diritti fondamentali, anche se istintivamente noi famiglia Englaro - Eluana, Saturna ed io - avevamo le
idee molto chiare riguardo alla nostra vita". Soprattutto nei primi mesi, di fronte alle richieste respinte, "ci
chiedevamo con che diritto ci facessero questo. Trovarmi poi, il 16 ottobre del 2007", con una sentenza che
apriva uno spiraglio sui "diritti che io invocavo gia' nel '96, e' stato il massimo che io potessi raggiungere".
'Anche l'irreversibilita' del danno diagnosticata dalla perizia ci mostra che c'e' una differenza forte tra quello
che noi chiamiamo stato di morte cerebrale e quello vegetativo'. Cosi' la deputata del Pd Paola Binetti
commenta ai microfoni di CNRmedia le anticipazioni del settimanale L'Espresso sulla perizia encefalica su
Eluana Englaro.
'Se ci fosse stato uno stato di morte cerebrale - prosegue Binetti - si trattava di prendere atto che
effettivamente il cervello non era piu' in grado di soprassedere al coordinamento delle funzioni vegetative
della paziente. Pero' in questo caso ci troviamo davanti a una zona che ancora registra una differenza tra i
due stati. Su questa differenza si colloca quella che e' la garanzia che va offerta ai pazienti, perche' mentre
nello stato di morte cerebrale e' possibile anche procedere alla dichiarazione di assoluta e radicale
irreversibilita' dello stato, in quello vegetativo l'organismo e' ancora, ad esempio, capace di esprimere un
peggioramento delle condizioni, e proprio per questo e' in grado di esprimere pure uno status che in qualche
modo risponde ancora ai criteri di vita'.
Sul dibattito parlamentare sul testamento biologico Binetti afferma: 'E' fondamentale che la legge che esce
ora dalla Camera dopo il dibattito drammatico che c'e' stato al Senato recuperi tutti gli elementi di razionalita'
e di rispetto per la volonta' del paziente, ma anche gli elementi di solidarieta' con cui l'intero sistema sanitario
deve prendersi cura dei pazienti in tutti i modi'.
Per il sen. Ferruccio Saro (Pdl), 'se confermate le indiscrezioni' sui risultati della perizia disposta dalla
Procura di Udine su Eluana Englaro, 'si dimostrerebbe la pretestuosita' delle polemiche sorte attorno alla
vicenda'.
Se gli esiti finali delle analisi dovessero 'confermare che Eluana non aveva piu' sensibilita', che non c'erano
possibilita' di risveglio e che il suo stato si inseriva in quello vegetativo persistente - ha detto Saro - si dovra'
aprire una riflessione a tutto campo sul significato e sull'utilita' di imporre per legge presidi quali
alimentazione e idratazione artificiale e sulla legittimita' di una norma che costringe le persone a restare in
una condizione di assenza di prospettive future'.
Secondo Saro, 'una legge in tal senso rivelerebbe il suo lato di violenza contro un organismo che non ha piu'
alcuna possibilita' di riprendersi e/o di migliorarsi verso una qualche normalita' di esistenza degna di questa
definizione'.
13-11-2009 10:37 FRANCIA/Il ritratto della societa' francese: i single sono circa un terzo dei nuclei
familiari
Dopo la pubblicazione a gennaio di una serie di dati sulla popolazione, oggi Insee offre i dettagli di un'analisi
sociale realizzata tra il 2004 e il 2008. Questa fotografia della società era attesa dai ricercatori di ogni
campo, anche perché l'ultima risaliva al 1999. Famiglia: i single sono in aumento (circa un terzo dei nuclei) e
il fenomeno riguarda sia uomini che donne; i nuclei monogenitoriali sono l'8,6%; le coppie con figli scendono
sotto il 30%; le famiglie numerose rappresentano il 2,5%. Istruzione: aumenta il numero dei diplomati che
arrivano quasi al 40% e le donne studiano più degli uomini. Impiego: la popolazione attiva cresce, così come
la quota d'attività; aumenta soprattutto il terziario che e' passato dal 72% del 1999 al 74,8%; in calo
l'agricoltura (3,5% della popolazione attiva) e l'industria, che scende dal 18% al 15,2% in sette anni.
Abitazione: nel 2006 due francesi su tre abitavano nello stesso alloggio occupato cinque anni prima; i
proprietari di casa sono aumentati di poco -dal 54,8% del 1999 al 57,2% nel 2006. Demografia: dal 1999 al
2006 la popolazione oltre i 15 anni è cresciuta di quasi 3 milioni di persone, passando da 48,6 a 51,5 milioni.
Automobili: l'80,2% delle famiglie ne possiede una, ma soprattutto, una su tre ne aveva almeno due nel
2006.
13-11-2009 11:16 ITALIA/Telecom Italia critica il Governo sul congelamento dei fondi sulla banda larga
"Il governo non ci ha rassicurato dicendo che la banda larga rappresenta una priorita' politica subito dopo la
crisi. La banda larga e' infatti un antidoto anti-crisi". Lo ha detto il presidente di Telecom Italia, Gabriele
Galateri di Genola, intervenendo al convegno 'Le infrastrutture ICT in Umbria', in corso a Perugia.
"L'investimento in banda larga - ha precisato - ha un importante impatto anticiclico anche nel breve periodo
con la sua capacita' di generare ricchezza e occupazione specialmente nelle fasi congiunturali avverse". Il
presidente Telecom ha definito "indubbiamente condivisibile il piano presentato dal vice ministro Romani per
raggiungere le aree rurali e disagiate" perche' "abbattere il digital divide e fornire a tutti i cittadini italiani una
banda minima e' sicuramente un'iniziativa pubblica lungimirante". Galateri di Genola ha pero' manifestato
"delusione che non si possa procedere piu' velocemente sul piano delle infrastrutture", e tuttavia si e' detto
"comunque fiducioso che, essendo un percorso ineluttabile, si debba sia a livello di operatori privati sia a
livello di amministrazioni locali fare tutto lo sforzo in maniera coordinata perche' questa spinta non si arresti
in attesa che arrivino anche i sostegni promessi dal governo nei momenti e nei modi in cui sara' possibile". In
questa direzione Galateri di Genola ha annunciato investimenti per 5,7 miliardi di euro nei prossimi 3 anni, a
fronte di 18 miliardi investiti da Telecom negli ultimi 5.
13-11-2009 11:27 ITALIA/Conti bancari online: sono 14,5 milioni; 4 milioni quelli abilitati alla
compravendita di titoli
Sono oltre 14,5 milioni, con un incremento dell'8,6% nel 2008 rispetto all'anno precedente, i conti correnti
bancari abilitati ad almeno uno dei canali alternativi allo sportello tradizionale: Internet, Phone e Mobile
banking. In pratica, e' abilitata quasi la meta' dei conti correnti (il 46%) e nel 72% dei casi questi conti sono
attivi e utilizzati piu' di una volta alla settimana. E' quanto emerge dal sesto rapporto 'La multicanalita' delle
banche' condotto dall'Osservatorio e-Committee dell'Abi.
La fotografia mostra che l'internet banking registra una crescita del 7,5% con 13,2 milioni di conti correnti
abilitati (il 42% del totale dei conti correnti delle famiglie). Internet si conferma anche per il 2008 il canale
'preferito' dai clienti delle banche italiane, oltre che il piu' usato con quasi 9 milioni di conti attivi. Ogni conto
effettua in media 1,3 accessi a settimana pari circa 71 l'anno (contro i 51 del 2007), con una crescita
complessiva del 57%. Anche quest'anno - con 1,3 miliardi di informazioni su saldo, movimenti e condizioni di
conto corrente richieste alle banche - la consultazione dell'estratto conto e' l'operazione piu' 'cliccata', con
una media di quasi tre volte a settimana. Al secondo posto, invece, si confermano i bonifici: nel 2008 ne
sono stati fatti 42,6 milioni via internet, pari al 30% del totale, per un valore complessivo di oltre 81,3 miliardi
di euro. Seguono i pagamenti online con oltre 23,8 milioni di operazioni, le ricariche del cellulare (oltre 15,2
milioni) e le ricariche delle carte prepagate (2,7 milioni).
Nel 2008, i conti abilitati alla compravendita di titoli via internet hanno superato i 4 milioni, con un
aumento del 22% rispetto al 2007, anche grazie alla crescita dell'Home Banking che ha fatto da traino al
rilancio del Trading online. Per quanto riguarda l'operativita', la situazione incerta dei mercati azionari e dei
derivati connessa alla crisi internazionale ha determinato una significativa contrazione dei conti utilizzati per
comprare e vendere titoli (quelli attivi sono passati dall'85% al 47%, con una diminuzione di quasi un milione
di conti). E tuttavia, le operazioni di investimento sono complessivamente aumentate passando da 14 milioni
nel 2007 a oltre 19 milioni nel 2008, con un aumento piu' consistente soprattutto dell'attivita' di trading
azionario che e' cresciuta anche in termini di valore, passando da 43 miliardi di euro a piu' di 54 miliardi nel
2008. Rimane stabile, invece, il trading obbligazionario.
13-11-2009 11:35 FRANCIA/Lo Stato condannato per l'inadeguatezza delle celle carcerarie
La Corte d'appello amministrativa di Douai ha confermato la condanna dello Stato da parte del tribunale
amministrativo di Rouen, a versare un indennizzo a tre detenuti per le condizioni della loro detenzione. con
una differenza, l'entità del risarcimento: la prima sentenza aveva stabilito 3.000 euro, in appello è stata
ridotta a 1.500. Resta valida la denuncia presentata dai tre, e infatti anche i giudici di secondo grado hanno
riconosciuto che le celle della prigione di Rouen non erano abbastanza arieggiate nè avevano paratie idonee
a separare gli spazi.
13-11-2009 12:16 ITALIA/Made in Italy. Regole meno rigide per indicare la provenienza dei prodotti
Per assolvere alle prescrizioni sull'origine dei prodotti, si potra' scrivere "prodotto fabbricato in Paesi Extra
Ue" (o frasi analoghe) al posto del 'perentorio' "Made in China". E' quanto prevede la circolare del ministero
dello Sviluppo economico numero 124898 che di fatto ha allargato le maglie della normativa.
13-11-2009 12:53 ITALIA/Vittime di incidenti stradali, soprattutto i pedoni
Sono i pedoni la vera "utenza debole della strada", con il 6,6% dei feriti ma ben il
13,7% dei morti: nel 2008 si sono registrati 18.557 casi di investimento con 598 vittime e 20.991 feriti.
La conferma arriva dall'ultimo Rapporto presentato stamane da Aci e Istat. L'investimento di pedone
rappresenta l'8,5% degli incidenti. Il 69,8% dei morti ed il 69,2% dei feriti a seguito di incidente stradale e'
costituito dai conducenti dei veicoli coinvolti mentre i passeggeri trasportati rappresentano il 16,5% dei morti
ed il 24,1% dei feriti.
Tra i conducenti deceduti in incidente stradale, i piu' colpiti sono i giovani: la fascia di eta' che presenta il
valore massimo e' quella tra 25 e 29 anni (370 morti), mentre nei conducenti feriti la frequenza piu' elevata si
colloca in corrispondenza della fascia di eta' tra 30 e 34 anni (27.117).
Per quanto riguarda i passeggeri sia morti che feriti, la frequenza piu' elevata e' quella relativa alla fascia di
eta' 15-19 anni.
Nel complesso, la fascia piu' colpita dalle conseguenze degli incidenti stradali e' quella tra i 25 e i 29 anni,
con 453 morti mentre i feriti presentano il valore massimo tra i 20 e i 24 anni (37.582).
La maggior parte dei sinistri (76%) avviene tra due o piu' veicoli, il 24% riguarda veicoli isolati.
Piu' ricorrente lo scontro frontale-laterale (77.735 casi, il 35,5%) con 1.213 morti (25,6%) e 113.432 feriti
(36,5%), seguito dal tamponamento che registra 40.047 casi con 499 morti e 65.534 feriti.
Tra gli incidenti a veicoli isolati, il caso piu' diffuso e' la fuoriuscita o sbandamento del veicolo: 20.378
incidenti (9,3%), con 881 morti (18,6%) e 25.509 feriti (8,2%).
13-11-2009 13:32 ITALIA/Denaro. In tasca sempre piu' plastica e meno contante
Piu' carte -Bancomat, carte di credito e prepagat - e meno contante nelle tasche degli
italiani, che sempre piu' spesso preferiscono il denaro di plastica per le loro spese quotidiane. La diffusione e
l'uso della moneta elettronica, infatti, sono cresciuti in modo significativo negli ultimi anni e oggi in Italia ci
sono 74 milioni di carte bancarie -il 10% in piu' rispetto al 2007- 1,3 milioni di POS e oltre 43 mila ATM. E'
quanto emerge dallo studio dell'Osservatorio e-Committee dell'Abi, presentato oggi al convegno Carte 2009.
'Negli ultimi anni -ha detto il Direttore Generale dell'Abi, Giovanni Sabatini- la diffusione delle carte e'
cresciuta sensibilmente, anche grazie a un'offerta sempre piu' diversificata e alla maggiore spendibilita',
anche sul web, di questo strumento. E tuttavia, sul fronte dei pagamenti elettronici l'Italia deve ancora
colmare il divario col resto d'Europa, dove le operazioni in contante sono molto meno diffuse. Anche per
questo normative europee come la SEPA (Single Euro Payments Area) e la PSD (Payment Services
Directive), attualmente in corso di recepimento nel nostro Paese, sono tanto piu' importanti perche'
rappresentano, insieme alle nuove tecnologie di tipo contactless, un volano fondamentale per favorire lo
sviluppo del mercato dei pagamenti elettronici e il maggior utilizzo in Italia di questi strumenti piu' evoluti,
efficienti e sicuri'.
13-11-2009 13:53 ITALIA/Ansiolitici. Il consumatore per eccellenza e' donna
Donna, 52 anni, sposata, in grado di svolgere le attivita' quotidiane ma che non e' seguita
da uno psicologo ne' da uno psichiatra. E' l'identikit delle consumatrici di antidepressivi e ansiolitici che
emerge dalla ricerca 'Stili di vita, stato di salute psicofisica delle donne', il primo studio osservazionale casocontrollo condotto nelle farmacie venete. Lo studio, promosso dalla commissione Pari Opportunita' della
Regione Veneto e' stato realizzato nel 2008 dal Dipartimento di Medicina e Sanita' pubblica Sezione di
Farmacologia dell'Universita' degli Studi di Verona.
L'indagine, pubblicata da 'Dialogo sui farmaci' ha coinvolto 11.357 donne intervistate in farmacia da 249
farmacisti e ha analizzato sia le cause di stress degli ultimi 6 mesi che eventuali assunzioni di farmaci
psicotropi. Risultato: il 44% del campione ha denunciato un forte stress emotivo dovuto alla morte di un
parente, il 43% per problemi familiari e affettivi (malattie e incidenti), il 27% per difficolta' finanziarie, il 6% per
violenza subita tra le mura domestiche. In seguito a questi eventi il 34% delle intervistate ha dichiarato di
assumere ansiolitici e/o antidepressivi negli ultimi 6 mesi.
Non solo: tra chi si recava in farmacia con una ricetta di medicinali psicotropi il 48% aveva una prescrizione
per ansiolitici, il 33% per ansiolitici e anche antidepressivi, e il 19% solo per antidepressivi. Emerso anche un
uso prolungato degli ansiolitici, quando le linee guida ne suggeriscono l'uso per periodi brevi. In generale,
comunque, tra i farmaci acquistati dal campione prevalgono quelli cardiovascolari, per l'apparato
gastrointestinale e il metabolismo e per l'apparato muscolo scheletrico.
Lo studio, secondo gli esperti, va oltre la territorialita' regionale e mette in evidenza come il disagio femminile
sia associato in una certa misura all'uso dei farmaci antidepressivi e ansiolitici. Fondamentali, inoltre, la
capacita' del farmacista nell'ascoltare, consigliare e informare le donne e nel fare da 'mediatore' per la
ricerca epidemiologica.
13-11-2009 15:03 USA/La più importante associazione medica statunitense dice sì alla cannabis
terapeutica
Dopo l'American College of Physicians, anche l'American Medical Association ha
chiesto che la cannabis sia eliminata dall'elenco delle sostanze vietate per uso terapeutico dalla legge
federale. Fino ad oggi, l'AMA, la più grande e importante associazione medica degli Stati Uniti, aveva
raccomandato al legislatore di mantenere la marijuana fra le sostanze proibite, al pari di eroina e cocaina, in
quanto non vi sarebbero state sufficienti prove scientifiche sui benefici medici dei cannabinoidi.
Il documento contenente la nuova posizione dell'associazione afferma, "L'AMA chiede che venga
riesaminata la classificazione della marijuana nella Tabella I delle sostanze controllate con l'obiettivo di
facilitare lo svolgimento della ricerca clinica, dello sviluppo di farmaci a base di cannabinoidi, e dei metodi
alternativi di somministrazione". Il documento spiega anche che questa posizione non deve essere
interpretata come un avallo dei programmi di cannabis terapeutica già approvati in una quindicina di Stati".
"Questa nuova posizione della più importante, ma anche la più cauta e conservatrice delle organizzazioni
mediche in America, è storica", ha detto Aaron Houston, direttore delle relazioni con il Governo della
Marijuana Policy Project, che ha partecipato alla riunione dell'AMA. "La classificazione fra le droghe pesanti
non è solo scientificamente insostenibile, data la mole di dati scientifici che mostrano come sia sicura ed
efficace contro il dolore cronico e altre malattie, ma è stata fino a oggi di grande ostacolo alla ricerca".
14-11-2009 09:26 ITALIA/Prima di tagliare i costi degli sms 'italiani' l'Agcom incontra i gestori
L'Agcom intende 'recepire' l'indicazione di Bruxelles, fortemente voluta dal commissario Viviane Reding, di
allineare i prezzi a quelli europei anche per gli sms inviati dall'Italia per l'Italia onde evitare una sorta di
penalizzazione per i cittadini italiani che comunicano entro i confini nazionali rispetto a quelli che lo fanno
utilizzando il roaming in Europa.
A dare un colpo di freno alla decisione dell'Autorita' che ritiene dunque necessario un allineamento alla
pronuncia Ue, la richiesta di audizione presentata da Asstel, l'associazione che riunisce gli operatori di
telefonia ed e' presieduta dall'ad di Fastweb Stefano Parisi, richiesta accettata dall'Agcom.
L'Autorita' ha ritenuto di ascoltare Parisi con un'audizione che avverra' presumibilmente gia' la prossima
settimana mentre a stretto giro una decisione dovrebbe comunque essere presa. Del resto la posizione degli
operatori e' nota da tempo e ribadita anche recentemente da Parisi il quale ha sottolineato che in Italia "il
prezzo medio degli sms e' tra i piu' bassi d'Europa, pari a 3,5 centesimi". Il presidente di Asstel aveva anche
rilevato che sul tema dei prezzi dei 'messagini', ' l'Autorita' per le comunicazioni ha gli strumenti per poter
intervenire ed e' la sola titolata a farlo".
14-11-2009 10:06 OLANDA/Il bollo auto si paghera' in base ai chilometri percorsi
Il bollo sull'auto non sara' piu' collegato al mero possesso del mezzo, ma ai chilometri percorsi in un anno, in
media 6,7 centesimi a chilometro. La tassa sara' maggiore per i veicoli inquinanti. Le nuove regole partiranno
dal 2012 per i furgoni e dal 2018 per le auto.
14-11-2009 11:09 SVIZZERA/Influenza A: autorizzato nuovo vaccino
L'Istituto farmacologico Swissmedic ha autorizzato un altro vaccino contro l'influenza A: Celtura del
laboratorio Novartis. Ora la Svizzera dispone di tre vaccini avendo già approvato l'impiego di Focetria e
Pandemrix. La procedura del terzo arrivato è innovativa. Swissmedic l'ha analizzato e sostiene che, sulla
base dei dati clinici disponibili, è adatto ai bambini oltre i tre anni e agli adulti di tutte le età.
14-11-2009 11:22 GERMANIA/La depressione può essere anche d'origine genetica
Malgrado la loro varietà, gli antidepressivi non funzionano per un paziente ogni
tre. Ossia, non sono d'aiuto per 1,3 milioni di persone depresse nella sola Germania. La causa potrebbe
trovarsi in alcune varianti genetiche sfavorevoli, secondo il gruppo di ricercatori diretti da Marcus Ising.
L'équipe del Max Planck-Institut di Psichiatria di Monaco ha analizzato particolari sequenze del genoma di
un migliaio di soggetti. Dei 12 milioni di single nucleotides polymorphism (SNP) conosciuti -che sono
variazioni a livello di una sequenza di acidi nucleici- lo studio ne ha contemplati 317.000. Sono variazioni
minime del genoma, che però possono avere grande importanza per la tollerabilità dei farmaci. Nelle
ricerche dell'équipe di Ising sono emersi 46 SNP che in determinate combinazioni incidono molto
sull'efficacia dei farmaci specifici.
14-11-2009 12:08 SPAGNA/Extremadura: il Governo regionale spiega agli adolescenti sesso,
contraccezione e masturbazione
In Extremadura, regione sud-occidentale spagnola, è in corso una campagna del governo locale
socialista, rivolta agli adolescenti, che fa molto discutere. Lo slogan è "El placer està en tus manos" ("il
piacere è nelle tue mani") e si riferisce con evidenza alla masturbazione. Una campagna da 14.000 euro tra
volantini, fanzine e incontri -criticata per il costo eccessivo in una delle Comunità più povere, ma soprattutto
per il suo contenuto. Essa vuole spiegare agli adolescenti i vari aspetti della sessualità: aspetti
tecnici, contraccezione, rispetto di sé e anche l'autoerotismo. "La campagna è semplice, chiara, naturale e
facilmente comprensibile per il gruppo d'età dai 14 ai17 anni", dice Laura Garrido, presidentessa del
Consiglio Giovanile della Comunità. "Ogni anno svolgiamo un programma. E quest'anno ne abbiamo scelto
uno che favorisce abitudini salutari nella gioventù", aggiunge Maria José Pulido, direttrice dell'Istituto delle
donne dell'Extremadura.
14-11-2009 12:44 IRAN/Ancora restrizioni dal regime: istituita la 'polizia d'Internet'
La polizia iraniana ha creato un'unità speciale incaricata di combattere il "crimine" in Internet, scrive la
stampa locale. Il responsabile dell'unità ha dichiarato al giornale Mardomsalari che avrà il compito di lottare
contro "gli insulti e la diffusione di menzogne" -frase usata correntemente dai giudici per definire le attività
dell'opposizione. Le autorità hanno da tempo proibito i siti legati all'opposizione o che contenevano articoli
a sostegno del movimento riformatore. Privata d'accesso ai media di Stato, l'opposizione si era dovuta
concentrare sul Web per esprimere le proprie idee. Ma oggi subisce un altro brutto colpo.
15-11-2009 13:33 ITALIA/Farmacie. Antitrust: no ai vincoli di orario
I vincoli di orario all'apertura al pubblico degli esercizi farmaceutici e i poteri di
intervento degli organismi rappresentativi dei farmacisti sulle decisioni delle amministrazioni di derogare a
tali vincoli 'restringono la concorrenza'. Lo ribadisce l'Antitrust in una segnalazione inviata alla Regione
Calabria in merito alla normativa regionale sull'apertura delle farmacie pubbliche e private, tanto urbane che
rurali.
Anche se appaiono giustificati orari (e turni) minimi di vendita, in quanto tesi ad assicurare l'obiettivo di
interesse pubblico della piena reperibilita' dei prodotti farmaceutici, scrive l'Autorita', 'i vincoli che
impediscono ai farmacisti di prestare i propri servizi oltre detti orari (e turni) minimi appaiono restringere
ingiustificatamente la concorrenza tra farmacie e la concorrenza tra canali distributivi'. La preclusione ai
farmacisti della facolta' di prestare il servizio al di la' degli orari (e turni) minimi prefissati costituisce un
ostacolo all'adozione di strategie differenziate a seconda delle caratteristiche della domanda nell'ambito
territoriale di ubicazione delle singole farmacie e, quindi, all'ampliamento dell'offerta a beneficio dei
consumatori'.
L'Antitrust sottolinea inoltre che e' ugualmente 'ingiustificata e anche discriminatoria' la norma regionale che
prevede un limite massimo di orario di apertura settimanale per le farmacie rurali (per le quali il limite e' pari
a 35 ore settimanali) inferiore a quello stabilito per le farmacie urbane (per le quali il limite e' pari a 40 ore
settimanali). Tra l'altro il Comune di Marano Principato, che ha sollevato la vicenda, e' limitrofo alla citta' di
Cosenza, e pertanto la norma in esame 'limita ulteriormente la concorrenza tra l'unica farmacia di questo
Comune e quelle urbane e gli altri operatori autorizzati alla vendita di farmaci'.
Un ulteriore elemento di problematicita' si riscontra, infine, nella previsione che riconosce un potere
consultivo agli organismi rappresentativi dei farmacisti nella definizione delle deroghe ai limiti massimi di
apertura al pubblico delle farmacie. L'Autorita' ribadisce infine 'che la natura di associazioni di imprese di tali
entita' comporta il rischio che i pareri in tema di orari possano essere volti a mantenere l'uniformita'
dell'attivita' degli associati, precludendo l'iniziativa autonoma ed individuale del farmacista che richiede la
deroga a tali limiti'.
16-11-2009 10:23 OLANDA/Come togliersi la vita: un sito informa
Se in Germania c'è grande commozione per il portiere della nazionale di calcio, Robert
Enke, che, depresso, pochi giorni fa si è buttato sotto un treno, l'olandese NVVE ("associazione per la fine
volontaria della vita") ha messo su Internet un sito di istruzioni al suicidio. Vi può accedere chiunque abbia
compiuto sedici anni, e che sia membro dell'associazione NVVE in regola con la quota annuale di 17,50
euro. La pagina internet è una guida al suicidio con farmaci. "Sappiamo che molte persone cercano questo
tipo d'informazione. E vogliamo impedire che si uccidano nei modi più brutali -gettandosi sotto il treno o
impiccandosi", spiega la direttrice Petra de Jong, la quale non crede che la sua associazione possa essere
perseguita per quest'iniziativa, sebbene in Olanda l'aiuto al suicidio sia vietato. "Noi non diamo istruzioni,
non agiamo in proprio, forniamo solo informazioni". I farmaci proposti sono indolori, hanno obbligo di ricetta
e portano alla morte entro due-dodici ore. In precedenza, lo psichiatra olandese Boudewijn Chabot aveva
pubblicato un libro sul suicidio tramite il digiuno. Secondo NVVE, in Olanda ci sono migliaia di persone
intenzionate a morire, soprattutto tra i 60 e i 70 anni; molti sono malati gravi, diversi in procinto di diventare
dementi e che vorrebbero non dover pesare sulla propria famiglia.
16-11-2009 11:33 SVIZZERA/Banche svizzere. Gli stranieri che vogliono depositare dovranno
dichiarare di aver pagato le tasse in patria
Il presidente dell'Associazione bancaria, Patrick Odier, ha annunciato la svolta etica delle banche
svizzere. "Noi banche dobbiamo introdurre un modello improntato alla correttezza fiscale". Non più soldi in
nero, dunque. Gli stranieri che vogliano depositare il loro denaro dovranno firmare d'aver dichiarato la
somma al Fisco del proprio Paese. "Vogliamo elaborare una soluzione davvero credibile", ha spiegato
Odier. Ancora mancano i dettagli dell'operazione trasparenza, ma si sa che le nuove regole varranno solo
per i clienti degli Stati con cui la Svizzera ha stipulato accordi compensativi a livello di imposte, come Italia
e Germania.
16-11-2009 12:04 ITALIA/Il telefonino: la tua voce, il tuo gioco, la tua posta ...
I telefonini di ultima generazione si stanno trasformando sempre piu' in apparecchi polifunzionali. Lo
confermano i dati Comscore sui download di applicazioni ogni mese, in media 5 gratuiti e 2 a pagamento.
Cosi' risulta che sono oltre 12 milioni gli italiani che con dei giochi utilizzati sul cellulare, 5,5 milioni quelli con
posta elettronica, 3,6 milioni che utilizza servizi di informazione. Il servizio di posta piu' usato e' quello di
Microsoft, seguito da Google; per le mappe prevale Google, seguito da TomTom.
16-11-2009 12:30 USA/Una scuola basata sui videogiochi
In ottobre a New York è stata inaugurata una scuola particolare, la Quest To Learn -la prima scuola
pubblica Usa il cui programma si basa sull'apprendimento tramite il gioco. La rivista GEE ha intervistato la
sua fondatrice e creatrice di videogiochi, Katie Salen. Essa sostiene che il gioco ha tanto in comune con la
formazione culturale, e che i metodi tradizionali non corrispondono più ai bisogni dei ragazzi. Dove, quando
e come imparare è stato modificato dai mezzi digitali, sostiene Salen. "Con Quest To Learn vogliamo
distanziarci dall'insegnamento frontale che esclude l'alunno e crea barriere. Se ci basiamo sul gioco non
significa però che passiamo tutto il giorno davanti ai videogame. C'interessa creare un ambiente in cui il
ragazzo impari giocando, immedesimandosi nel ruolo del ricercatore e pensi come un biologo, uno storico,
un matematico anziché sgobbare su matematica, scienze naturali o storia. I nostri insegnanti
devono liberarsi dalla funzione di promotore di contenuti per diventare creatori di esperienze, mentre gli
scolari devono cimentarsi in situazioni dove non ci sono risultati predefiniti, ma imparano a trovare da sé il
modo migliore per impossessarsi delle informazioni essenziali".
16-11-2009 13:23 FRANCIA/Appello dei sindaci per il matrimonio omosessuale
La Segretaria del PS e sindaco di Lille Martine Aubry, la Segretaria nazionale dei Verdi Cécile Duflot, la
segretaria nazionale del PCF Marie-George Buffet, il sindaco di Parigi Bertrand Delanoe e altri si sono
associati all'appello lanciato il 13 novembre dal sindaco socialista di Montpelleier, Hélène Mandroux, perché
sia autorizzato anche in Francia il matrimonio omosessuale. Stesso invito rivolto da Patrick Bloche,
deputato-sindaco dell'11esimo arrondissement di Parigi e coautore del pacs, che festeggia i dieci anni di vita.
"E' tempo di varcare un nuovo traguardo". "Avendo limitato il matrimonio alle coppie eterosessuali, la
Francia non è stata al passo di Paesi come il Sudafrica, il Belgio, il Canada, la Norvegia, la Spagna, domani
il Portogallo, il Lussemburgo, la Svezia, l'Olanda, alcuni Stati Usa".
17-11-2009 10:42 GRAN BRETAGNA/La casa di proprieta' riduce la mobilita' e fa aumentare la
disoccupazione
Il numero di proprietari di casa incide fortemente sul tasso di disoccupazione di un Paese. Lo rilevano i
calcoli fatti dall'economista britannico Andrew J.Oswald. Il suo studio indica che, negli anni 90, nelle nazioni
industrializzate dell'Occidente il 10% d'aumento di proprietari ha causato il 2,2% in più di disoccupati. La
spiegazione? L'acquisto della casa riduce la mobilità: meno si è disposti a trasferirsi e più è difficile trovare
un nuovo impiego. E l'ostacolo è tanto maggiore quanto più l'eventuale vendita dell'abitazione diventi
economicamente svantaggiosa.
17-11-2009 10:54 ITALIA/Banda larga. La versione di Bernabe': non manca, la rete Telecom e'
eccellente
Rete Vecchia e inefficiente? "Dico che si tratta di una rete eccellente a livello internazionale".
Risponde cosi' Franco Bernabe', a.d. di Telecom Italia (foto), nel corso dell'intervista concessa a 'Libero',
dove sottolinea che "in cinque anni abbiamo speso 18 miliardi per renderla piu' moderna ed efficiente. Fra il
2009 e il 2011 investiremo ancora 6,7 miliardi". I guasti, aggiunge, vanno inoltre diminuendo. "Erano al
14,5% delle linee nel 2007, sono scesi al 13% nel primo semestre 2009" e nella banda larga nello stesso
periodo l'incidenza e' scesa dal 21 al 12%. Se poi la concorrenza ritiene di avere a disposizione una struttura
insufficiente puo', sostiene, sempre costruirsi una rete per conto loro "non saremo certo noi a impedirlo". In
Italia, secondo Bernabe', "la banda larga c'e': manca la domanda" e questa situazione perdurera' fino a
quando non verranno digitalizzati i servizi della pubblica amministrazione". All'ipotesi dello scorporo della
rete che, secondo gli sponsor, darebbe maggiore dinamismo alla societa' Bernabe' risponde che "E' come
dire che per rendere piu' agevoli i movimenti di una persona bisogna tagliargli una gamba".
17-11-2009 11:04 GERMANIA/Fare la spesa a mezzanotte?
A tre anni dalla liberalizzazione degli orari commerciali, il tema torna d'attualità, soprattutto tra i grandi
distributori alimentari tedeschi che vorrebbero prolungare la chiusura dalle dieci di sera alla mezzanotte.
Tranne la Baviera, dove la chiusura massima consentita è alle 20, negli altri Laender vige elasticità, che però
non soddisfa ancora i colossi Rewe o Edeka. Essi sostengono che la tendenza mostra chiaramente la
positività della chiusura a ora tarda, tenuto conto delle nuove abitudini di vita e di fare la spesa nelle grandi
città, dove molte persone vivono da sole e hanno ritmi diversi dalle famiglie.
17-11-2009 11:29 ITALIA/Banda larga: la versione di Google
Le dichiarazioni del Ministro Scajola sui fondi da destinare alla banda larga hanno
creato molta sorpresa. Eppure l'Italia è in cronico ritardo per quello che riguarda la diffusione delle tecnologie
di connessione ad alta velocità, lo dicono da tempo i numeri (siamo sotto di due punti rispetto alla media
europea per quello che riguarda la diffusione di Internet veloce) e molto probabilmente gli investimenti
previsti non riusciranno a colmare il divario (se pensiamo che il fondo stanziato dovrebbe essere di 800
milioni di Euro a fronte dei 10 miliardi che la Francia investirà nei prossimi anni). Le dichiarazioni del Ministro
Scajola sui fondi da destinare alla banda larga hanno creato molta sorpresa. Eppure l'Italia è in cronico
ritardo per quello che riguarda la diffusione delle tecnologie di connessione ad alta velocità, lo dicono da
tempo i numeri (siamo sotto di due punti rispetto alla media europea per quello che riguarda la diffusione di
Internet veloce) e molto probabilmente gli investimenti previsti non riusciranno a colmare il divario (se
pensiamo che il fondo stanziato dovrebbe essere di 800 milioni di Euro a fronte dei 10 miliardi che la Francia
investirà nei prossimi anni).
Internet veloce non vuole dire solo che sarà più facile collegarsi a Facebook o guardare i video su YouTube,
ma anche più servizi pubblici per i cittadini, più opportunità di guadagno per le piccole e medie imprese e
forse anche sessanta mila posti di lavoro. L'importanza di questa infrastruttura è stata anche sottolineata da
tutti i più importanti attori dell'ecosistema dell'innovazione in una lettera aperta inviata ai Ministri competenti.
Internet veloce è un'infrastruttura essenziale per il nostro Paese, andrebbe considerata come l'acqua
corrente o l'energia elettrica, non come un tema sul quale dividersi in favorevoli e contrari.
Ma voglio essere molto chiaro: il problema non è (solo) quanti soldi investire nella banda larga.
L’Italia, per sostenere le sfide della globalizzazione, deve avere un progetto coerente di rinnovamento basato
su priorità che liberino energie per lo sviluppo.
Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici, in un suo recente intervento, ha individuato una “tabella di
corsa” con alcune priorità per il rilancio del paese e tra esse vorrei citare:
• Reti e infrastrutture: servono misure per dotare il Paese delle reti infrastrutturali e tecnologiche in linea con
gli altri paesi europei, in particolare attraverso la promozione della banda larga.
• Paese digitale: nuovi business e regole ovvero politiche forti per ampliare il mercato dei contenuti digitali.
La politica industriale e normativa deve essere finalizzata ad ottenere la massima diffusione possibile della
banda larga, in quanto quest’ultima è uno dei principali fattori di crescita economica del Paese.
In Italia il livello di penetrazione delle infrastrutture a banda larga e dei network di nuova generazione è
estremamente basso rispetto agli altri paesi europei: il nostro Paese è sotto la media di EU27 per quanto
riguarda la penetrazione di Internet veloce (molto più indietro rispetto a Francia, Inghilterra e Germania) e,
nonostante siano stati fatti molti sforzi nell'aumentare la copertura DSL in tutto il territorio nazionale, nelle
zone rurali i risultati non sono in linea con i Paesi più avanzati.
Proprio per questo, l'approccio italiano alla soluzione del problema dovrebbe e potrebbe essere più
'creativo'. Mi spiego meglio: è assai probabile che il consolidamento del mercato sia una caratteristica dello
scenario futuro nel campo delle reti di nuova generazione: il numero di provider in grado di investire in
infrastrutture di accesso di nuova generazione potrebbe essere estremamente limitato. In Italia questo è
dovuto anche alla mancanza di incentivi per lo sviluppo di reti di comunicazione alternative, come il Wimax o
il broadband satellitare, e alla reticenza ad adottare soluzioni innovative come l’utilizzo dei cosiddetti “spazi
bianchi” (white spaces), liberati dal passaggio al digitale terrestre.
L’assenza di una vera concorrenza tra le varie offerte di connessione a banda larga conduce spesso al
blocco ingiustificato o al deterioramento del traffico online. Una discriminazione di questo tipo viola i Principi
Costituzionali e quelli fondamentali della Rete come la conosciamo oggi: apertura, trasparenza e libertà di
scelta per gli utenti. E' il problema della cosiddetta Net Neutrality.
Per questo è importante che il Legislatore aiuti il nostro paese a cogliere le grandi opportunità offerte dalla
rete grazie a misure specifiche in grado di assicurare l’apertura e la trasparenza sul web, prevedendo:
* la necessità per gli operatori di comunicare ai consumatori in modo trasparente i livelli di servizio degli
accessi alla banda larga da loro offerti,
* la tutela della concorrenza fra le varie Reti e le tecnologie disponibili,
* il divieto di forme di discriminazione basate sul tipo di dati che vengono instradati verso l’utente,
* un adeguato regime sanzionatorio.
Convergenza, standard aperti e neutralità della Rete sono la chiave per permettere a tutti l'accesso alle
nuove tecnologie.
Proprio in questo momento in cui iniziamo a vedere i primi segni di una timida ripresa dell'economia è
importante investire in infrastrutture come Internet veloce, infatti, come ha dichierato Ken Ducatel, della
Direzione Generale sulla società dell'Informazione e i media della Commissione Europea, l'economia post
crisi dovrà essere high-speed (e,ha aggiunto, low-carbon - due concetti strettamente correlati).
Pubblicato su http://googleitalia.blogspot.com/2009/11/internet-veloce-il-nostro-punto-di.html
17-11-2009 11:49 ITALIA/Credito al consumo. Sei milioni di multe Antitrust nel 2008-9
L'Autorita' Antitrust 'ha valutato come scorretta, la pratica adottata da operatori, che
consiste nella confusione di contratti di finanziamenti al consumo finalizzato, senza che fosse impartita
un'informazione adeguata ai consumatori sul fatto che l'importo del finanziamento richiesto sarebbe stato
addebitato su una linea di credito contestualmente aperta, utilizzabile mediante emissione di una carta
revolving, per la quale erano stati previsti oneri economici aggiuntivi rispetto all'ordinario credito finalizzato.
Si e' assistito alla commercializzazione di carte senza che se ne fosse indicata chiaramente la natura
revolving -ha detto Antonio Catricala'- o di carte di credito 'sponsorizzate', da importanti societa' non
finanziarie di cui non era chiarita la natura duplice di carta fedelta' e revolving'. Grazie a trucchi di questo
genere e' facile per gli operatori che in questo caso sono i piu' importanti attivi sul mercato, aumentare il giro
d'affari. Dall'entita' delle sanzioni irrogate per violazioni di questo tipo pari a circa 6 milioni di euro nel biennio
2008-2009, emerge una grande attenzione dell'Autorita' a garantire al consumatore un corredo informativo
chiaro in merito agli elementi cruciali per la sua scelta economica. L'operatore deve aver cura di chiarire le
esatte modalita' di finanziamento offerto e i suoi costi effettivi. La stipula di un rapporto di finanziamento non
puo' mai conseguire come effetto implicito l'adesione a un'offerta commerciale, che non renda palese e
completa l'informazione. In ultimo Catricala' ha spiegato che all'Autorita' farebbe piacere poter fare di piu'
come in altri settori gli operatori sembrano disposti a correre il rischio di subire sanzioni, dato il livello
massimo delle medesime che puo' essere irrogato. Una modifica del sistema sanzionatorio basandolo sul
fatturato dei soggetti, potrebbe determinare un accresciuto effetto deterrente delle multe.
Si potrebbero poi prevedere misure dissuasive ulteriori. Ad esempio, abbiamo riscontrato l'accensione di
linee di credito revolving senza una chiara consapevolezza dei clienti: ancora oggi i consumatori si
lamentano per le spese derivanti da questi rapporti, ma nei casi in cui sono stati conclusi prima della
condanna dell'Autorita', siamo impossibilitati a intervenire per non incorrere in un caso di 'ne bis in idem''.
17-11-2009 12:18 ITALIA/Linee telefoniche rubate: una conferma dalla Lombardia, i gestori affidano la
vendita dei loro servizi a truffatori
Una conferma: i gestori telefonici per acquisire clientela si affidano a venditori che estorcono
linee telefoniche ad utenti, spesso del tutto ignari. L'attivita' investigativa, partita da una segnalazione
effettuata al Garante della privacy ad opera di cittadini che lamentavano presunte irregolarita' nell'attivazione
e disdetta di servizi telefonici, ha permesso di smantellare un gruppo criminale dedito ad un consolidato
sistema di truffa, basato sull'utilizzo illecito di migliaia di dati anagrafici di cittadini inconsapevoli.
Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica di Busto Arsizio, Roberto Pirro, ed eseguite
dai militari della Guardia di Finanza di Legnano, sono durate oltre un anno ed hanno messo fine ad una
illecita attivita' di tre societa' (in provincia di Varese e Novara) operanti nel settore della telefonia che, allo
scopo di ottenere indebiti compensi da un primario gestore telefonico a cui erano legati da un contratto di
agenzia, producevano ed inoltravano, all'insaputa dei clienti, migliaia di richieste di migrazione, dagli
operatori originali, verso il predetto gestore.
Nel corso delle indagini, sono stati esaminati migliaia di contratti dei quali quasi 1000 sono risultati
palesemente falsi, in quanto recanti firme apocrife o, addirittura, fotocopiate da documenti originali e
successivamente incollate con il nastro adesivo in calce alle richieste stesse.
I clienti venivano contattati da call-center specializzati o direttamente da incaricati delle tre societa', anziche
inviare un agente dal cliente per meglio valutare il contratto. Nel contempo era prassi per gli operatori
richiedere al cliente sia i dati anagrafici che gli estremi del proprio documento di riconoscimento.
17-11-2009 12:30 MONDO/Calo storico del consumo d'elettricità
Nel 2009 il consumo globale d'elettricità sarà in calo per la prima volta dal 1945, ossia dalla fine della
Seconda Guerra mondiale. La causa? La debole domanda industriale, indica Capgemini nel suo
osservatorio europeo dei mercati dell'energia, pubblicato il 16 novembre. Secondo lo studio, quest'anno la
domanda d'elettricità scende del 3,5%, quella del gas del 3%. "Nel primo semestre del 2009, il consumo
d'elettricità dei principali Paesi europei è caduto del 5% e il consumo del gas del 9% rispetto al primo
semestre 2008", scrive il rapporto, che imputa la riduzione alla crisi economica e, soprattutto, alla minore
attività industriale. Se è presto per constatare un calo generalizzato degli investimenti nelle fonti produttive,
chi ne ha sicuramente risentito sono le energie rinnovabili. In Europa, nel secondo semestre 2008 c'è stata
la riduzione del 14% degli investimenti -un'inversione rispetto alla crescita annua del 56% nel quinquennio
precedente.
17-11-2009 12:33 ITALIA/Garante della privacy: stop ai fax pubblicitari selvaggi ad aziende e famiglie
Il Garante per la protezione dei dati personali è intervenuto nuovamente per combattere
l’invio di pubblicità indesiderata via fax. Dall’inizio del 2009 sono oltre 500 le segnalazioni già pervenute al
Garante da cittadini e imprese che denunciano questa tecnica di spam.
L’ultimo intervento dell’Autorità ha riguardato una società alla quale è stato vietato l'ulteriore trattamento di
dati personali, utilizzati senza consenso dei destinatari per l’invio di pubblicità indesiderata. L’Autorità ha
imposto, inoltre, la cancellazione di tutti i dati personali per i quali non risulti documentata la manifestazione
del consenso all’invio di comunicazioni promozionali. L’azienda, nel corso dell’istruttoria, ha peraltro
ammesso di aver ricevuto 20.300 richieste da parte di professionisti e imprese che chiedevano di non
ricevere più pubblicità e di essere cancellati dalla loro banca dati. La mancata osservanza del provvedimento
di divieto espone a sanzioni penali e al pagamento di una somma che va da trentamila a centottantamila
euro.
Come altre imprese in precedenza, anche in questo caso la società ha affermato di utilizzare, per gli invii,
nominativi estratti da elenchi telefonici “categorici” pubblici (come Pagine Gialle o Pagine Utili). Questo
consentirebbe, ad avviso delle imprese, di poter liberamente disporre di quei numeri per comunicazioni
promozionali.
Il Garante, al contrario, ha ancora una volta ribadito che l'uso di sistemi automatizzati per inviare messaggi
promozionali, come è il fax (ma il discorso vale anche per sms, mms, e-mail, etc.) impone la preventiva
acquisizione del consenso informato e specifico da parte dei destinatari, anche quando si tratti di dati estratti
da elenchi categorici o da albi.
17-11-2009 13:04 FRANCIA/Influenza A: il vaccino senza adiuvanti è pronto e approvato
Il 16 novembre, l'agenzia francese per la sicurezza dei prodotti sanitari ha autorizzato la
commercializzazione del vaccino antinfluenzale H1N1 Panenza senza adiuvante della società SanofiPasteur, indicato per gestanti e bambini dai 6 mesi ai 2 anni. Il vaccino dovrebbe essere disponibile "prima
della fine del mese e forse dalla settimana prossima", ha dichiarato il direttore generale di Afssaps. La
Francia è stato il Paese che ha condotto la valutazione del vaccino nel quadro della procedura europea
decentralizzata. La valutazione dovrà essere confermata in vari Stati: Germania, Belgio, Spagna, Italia e
Lussemburgo. Questo è il primo vaccino senza adiuvante, diversamente dagli altri tre già sul mercato.
17-11-2009 13:15 GIAPPONE/Tokyo, regina dei ristoranti a tre stelle
La Guida Michelin 2010 ha attribuito il massimo riconoscimento a undici ristoranti della capitale giapponese,
mentre a Parigi sono solo dieci i ristoranti che possono fregiarsi di tre stelle. Tokyo è dunque la capitale
mondiale dei ristoranti di maggior prestigio, oltre a essere la città più "stellata" con 261 stelle, 34 in più
dell'anno scorso.
17-11-2009 13:57 MONDO/Obama a studenti cinesi: Internet libero e' punto di forza degli Stati Uniti
Liberta' di accesso a Internet e di critica sui media sono "un punto di forza" degli Stati Uniti. Il presidente
americano Barack Obama non si e' sottratto alle domande piu' spinose per i cinesi, arrivate anche via
Internet, durante il suo incontro con gli studenti a Shanghai.
A chi gli ha chiesto se usa Twitter e che ne pensa della "muraglia di fuoco", il termine usato dai dissidenti
cinesi per descrivere la censura su Internet, Obama ha offerto una visione radicalmente diversa di quella di
Pechino. "Posso dirvi che negli Stati Uniti l'accesso a Internet senza restrizioni e' un punto di forza e viene
incoraggiato"- ha dichiarato- "Posso dirvi che come presidente degli Stati Uniti ci sono momenti in cui magari
desidero che l'informazione non scorra tanto libera cosi' non dovrei stare ad ascoltare gente che mi critica
tutto il tempo. Ma il fatto e' che io penso che questo renda la nostra democrazia piu' forte e faccia di me un
leader migliore, perche' mi costringe ad ascoltare opinioni che non vorrei sentire".
17-11-2009 14:00 VENEZUELA/Censura. Chavez sta per chiudere altre 29 radio: non hanno la licenza
in regola
Il Venezuela di Hugo Chavez, dove e' in atto una grossa modifica del paesaggio
audiovisivo, si prepara a chiudere altre 29 stazioni radiofoniche suscitando forti reazioni da parte dei
difensori della liberta' di stampa. Il responsabile della Commissione nazionale delle Telecomunicazioni
(Conatel), Diosdado Cabello, ha annunciato l'interdizione di una seconda serie di radio, accusate di non
avere la licenza in regola. Cio' avviene un mese dopo l'oscuramento di altre 34 emittenti tra radio e tv, e per
gli stessi motivi. Il presidente venezuelano e' reduce dalla passerella della Mostra del Cinema di Venezia
dove e' stato presentato un documentario a lui dedicato dal regista Oliver Stone (foto).
17-11-2009 14:00 CUBA/Stop alle telefonate tramite Skype: censura e protezionismo
Cuba ha bloccato l'accesso da questa settimana a servizi di telefonate all'estero per Internet come Skype.
Il blocco avrebbe due scopi: da una parte economico, per non fare diminuire le telefonate all'estero
tradizionali attraverso Etecsa, la compagnia telefonica che opera in monopolio, e dall'altra di sicurezza,
poiche' questo tipo di telefonate sfuggono ad un eventuale controllo da parte delle autorita', secondo le fonti.
La misura non e' temporanea ma definitiva. Etecsa ha ridotto recentemente le tariffe per le telefonate
all'estero.
Lo hanno riferito all'Ansa fonti del settore delle telecomunicazioni.
17-11-2009 14:00 MALESIA/Censura in Internet: il modello cinese 'contagia' i governanti malesi
Il modello cinese per censurare il web fa scuola e sbarca in Malesia. Il paese asiatico sarebbe pronto,
secondo indiscrezioni, a controllare il traffico internet, bloccando quei siti che 'possono infiammare sentimenti
razzisti'. La mossa, che contravverrebbe una promessa fatta dalla maggioranza nel 1996, quando assicuro'
che non avrebbe mai censurato internet, e' stata duramente criticata dall'opposizione che lo ritiene un
attacco 'alla relativa liberta' che Internet garantisce, considerando che gli altri media sono sot to stretto
controllo del Governo'. La mossa, secondo chi si oppone al provvedimento, punterebbe invece a mettere
sotto controllo la vivace blogosfera malese dopo le elezioni dello scorso anno, in cui il 'Fronte Nazionale', al
governo da piu' di mezzo secolo, ha fatto registrare il suo peggior risultato.
17-11-2009 14:01 IRAN/Migliaia di iraniani scaricano software canadase anticensura
Migliaia di iraniani hanno scaricato da internet un nuovo software canadese che consente loro di accedere a
siti oscurati dal regime di Teheran. Lo ha segnalato il capo della societa' che ha sviluppato il programma, la
Siphon Inc., precisando che in dieci giorni il software anti-censura e' stato scaricato da oltre 18 mila utenti in
Iran.
Il programma, ha sostenuto inoltre l'imprenditore, Rafal Rohozinski, consente di accedere a Facebook,
Twitter e a siti media internazionali quali la Bbc anche se sono bloccati grazie ad un passaggio attraverso
server basati all'estero.
17-11-2009 14:01 ITALIA/Primo congresso di Agora' Digitale: per legalizzare il P2p e abolire il
monopolio Siae
Con il primo congresso di Agora' Digitale e lo sbarco anche in Italia del Partito Pirata svedese, presente
domenica alle assise di Salerno con il suo fondatore, Rick Falkvinge, parte ufficialmente nel nostro paese la
lotta per la legalizzazione del file sharing, la riforma del diritto d'autore e l'abolizione del monopolio Siae, ma
anche l'impegno a costruire una rete libera e democratica, che consenta la difesa della privacy e dica no alla
censura in Italia e all'estero, a partire da paesi come la Cina o l'Iran, che impongono il controllo statale su
Internet.
L'associazione, che fa parte della galassia radicale, si battera' per favorire l'approvazione di due progetti di
legge presentati dai parlamentari radicali eletti nelle liste del Pd per la riforma del diritto d'autore e, in
parallelo, per opporsi ai disegni di legge Carlucci e Barbareschi che dal fronte della maggioranza mettono a
rischio il diritto fondamentale alla riservatezza dei dati personali e prefigurano l'introduzione di sistemi di
sorveglianza generalizzata della rete.
17-11-2009 14:41 GERMANIA/Staminali embrionali brevettabili? Corte Suprema passa la patata
bollente all'Ue
La Corte Suprema tedesca ha sottoposto alla Corte Europea di Giustizia un caso
controverso di disputa riguardante il diritto di brevetto sulle cellule staminali embrionali umane. Il caso, che
riguarda una patente di utilizzo di queste cellule, ha avuto inizio nel 2004. La patente, richiesta alle autorita'
tedesche fin dal 1999, certifica determinati metodi e procedure di laboratorio per le cellule staminali
embrionali umane, che in Germania possono essere utilizzate per scopi di ricerca. Il metodo - richiesto da
Oliver Brustle, direttore dell'Institute of Reconstructive Neurobiology della Universita' di Bonn - permette di
generare neuroni potenzialmente utili per ricostruire le lesioni della spina dorsale. Tuttavia nel 2004,
Greenpeace ha proposto un'obiezione alla patente in quanto le cellule embrionali erano originate da uova
umane fertilizzate, e quindi la procedura era "offensiva alla moralita' e contraria all'ordine pubblico". La corte
si pronucio' a favore di Greenpeace nel 2006 ma Oliver Brustle, proprietario della patente, ha fatto ricorso in
appello. Ora il passaggio alla Corte Europea potrebbe allungare i tempi del processo di altri 2 anni.
"Potrebbe valere l'attesa", ha detto Brustle. "Siamo speranzosi - ha spiegato lo scienziato - che la Corte
Europea possa chiarire alcune incertezze che bloccano la ricerca sulle staminali in questo paese. E' folle che
richiedere una patente per certificare le proprie procedure di laboratorio sia considerato contrario all'ordine
pubblico. Si tratta di ricerche svolte per scopi clinici".
17-11-2009 14:42 OLANDA/Il nuovo bollo auto e il rischio 'Grande Fratello'
Dal primo gennaio 2012, quando Jan Pieter salirà sulla sua auto all'Aja per andare dai genitori ad
Amsterdam, lo Stato viaggerà con lui. Questo il timore "orwelliano" che suscita il progetto di far pagare il
bollo in base ai chilometri percorsi -un sistema immaginato dalle autorità olandesi per ridurre i Co2. Il veicolo
sarà dotato di Gps per misurare la distanza da trasmettere all'autorità stradale, che dovrà addebitare
automaticamente la spesa sul suo conto. Poiché il sistema satellitare invia in continuazione il segnale, lo
Stato sa dove si trova l'auto in quel momento. "Un intervento pesante sulla sfera privata", si lamenta
l'organizzazione per la riservatezza personale. Scettico anche l'Automobilclub olandese: "Prima vogliamo
vedere se funziona davvero e se sia in grado di ridurre il traffico". Infine le obiezioni degli ecologisti: temono
che con questo sistema i tir pagheranno meno imposte, e quindi si rischia un aumento del traffico pesante.
17-11-2009 14:44 GERMANIA/Troppi ciclisti viaggiano senza luce di sera
Nell'oscurità non si vedono. E così i ciclisti vivono pericolosamente, soprattutto in determinate stagioni
dell'anno. Solo uno su due accende le luci quando pedala, dice l'Automobilclub ADAC. Un test realizzato in
undici città ha mostrato che il 40% dei 1.500 ciclisti osservati viaggiava senza luci -o perché non
funzionavano o perchè non erano accese- mentre un altro 12% era sprovvisto di fari o del fanalino
posteriore. Nel 2008 ci sono stati 456 ciclisti morti e 79.423 feriti, molti dei quali vittime solitarie
essendo caduti per non aver visto l'ostacolo di buio. ADAC lamenta che solo il 14% indossi un giubbotto
autorifrangente e solo il 13% il casco. Infine avverte che pedalare senza un sistema
d'illuminazione funzionante può costare una multa di 25 euro.
17-11-2009 15:37 ITALIA/Cellulari e suonerie ingannevoli: oltre otto milioni di euro di sanzioni
dall'Antitrust
Primo bilancio dell’attività di tutela del consumatore svolta dall’Autorità Garante della
Concorrenza e del Mercato nel settore dell’acquisto di contenuti multimediali per i telefoni cellulari. Tra il
2007 e ottobre del 2009 l’Autorità ha concluso 19 istruttorie per pratiche commerciali scorrette, comminando
sanzioni per 8 milioni e 360mila euro. Se si considerano anche i procedimenti avviati prima dell’entrata in
vigore della direttiva europea di tutela del consumatore (dlgs. 145 e 146 dell’agosto 2007) il totale delle multe
arriva a nove milioni e 45mila euro.
I dati sono stati illustrati oggi a Bruxelles dal direttore generale della Tutela del Consumatore Paolo Saba, in
occasione della conferenza stampa presieduta dalla commissaria Meglena Kuneva per la presentazione dei
risultati dello sweep (indagine a tappeto) relativo ai siti internet sui quali si acquistano i contenuti multimediali
(http://ec.europa.eu/consumers/index_en.htm ).
Al progetto, voluto dalla Commissione Europea, hanno partecipato, oltre all’Italia, 28 Autorità nazionali
competenti per la tutela dei consumatori (26 Stati membri più Norvegia e Islanda). Da giugno 2008, inizio del
monitoraggio, le 29 Autorità hanno controllato 301 siti web che vendono servizi di suonerie, wallpapers e altri
servizi di telefonia mobile, riscontrando irregolarità nel 70% dei casi e rimuovendo i profili di scorrettezza:
159 siti sono stati corretti (52% dei casi), mentre 54 siti hanno chiuso (17% dei casi). L’obiettivo è stato
verificare il rispetto della normativa vigente a tutela dei consumatori e informare gli operatori e i consumatori,
per dissuadere i primi dall’adozione di comportamenti scorretti e rassicurare i secondi sull’effettiva tutela dei
loro diritti.
In Italia, su 7 siti internet controllati 4 sono risultati in contrasto con la normativa europea in quanto i siti non
fornivano informazioni chiare (ad esempio, sul numero di suonerie fornite al prezzo pubblicizzato, o sul loro
costo). Sono state multate 9 compagnie (Telecom Italia, Vodafone, Wind, Dada, Zed, H3G, Zeng, Fox Mobile
e Tuttogratis) per circa 2 milioni di euro complessivi.
Diversi i profili di scorrettezza individuati dall’Antitrust italiana:
1) in molti siti è stata riscontrata l’omessa specificazione della natura “in abbonamento” del servizio offerto;
2) è stata rilevata una particolare complessità delle procedure che i consumatori avrebbero dovuto utilizzare
per interrompere la prestazione del servizio;
3) è stato accertato un utilizzo quantomeno spregiudicato di claim di gratuità, ad esempio con riguardo alla
possibilità di scaricare un contenuto gratis, per accedere al quale si doveva però sottoscrivere un
abbonamento;
4) si è anche verificato l’invio ai consumatori di SMS ingannevoli, rispondendo ai quali si finiva per dar luogo
alla fornitura di contenuti non consapevolmente richiesti.
Complessivamente, comprendendo anche le istruttorie avviate sulla base dello sweep, l’Antitrust italiana ha
concluso 19 procedimenti sanzionatori per pratiche commerciali scorrette di cui 4 avviati prima dello sweep e
11 avviati successivamente. Prima dell’entrata in vigore della normativa europea a tutela del consumatore
l’Autorità aveva inoltre avviato 7 procedimenti conclusi con sanzione per messaggi pubblicitari ingannevoli.
A questo link le tabelle
17-11-2009 16:32 ITALIA/Un adolescente su cinque ha fumato cannabis
Il 20,8% degli adolescenti italiani ammette di aver fumato cannabis o marijuana, contro
un'ampia fascia di ragazzi che non ha mai avuto esperienze di questo tipo (79,2%). E' quanto risulta dal
decimo "Rapporto Nazionale sulla Condizione dell'Infanzia e dell'Adolescenza", presentato oggi a Roma da
Eurispes e Telefono Azzurro, che ha interpellato circa 2.500 bambini (7-11 anni) e ragazzi (12-19 anni)
In particolare, il 25,7% dei ragazzi ha fatto uso di marijuana o hashish contro il 18,5 delle coetanee del sesso
opposto. La maggior parte (46,2%) dei ragazzi che hanno ammesso di fumare canne potrebbe essere
definito un fumatore occasionale, dal momento che dichiara di consumare marijuana circa una o due volte
l'anno. A tale percentuale si affianca quella di coloro che lo fanno una volta al mese (21,7%).
Piu' assiduo nel consumo di cannabis e' il 12,2% dei ragazzi che afferma di fumarne una a settimana.
Gli abitue' del consumo di cannabis sono il 10,8% e ne fanno uso piu' volte al giorno. Scende, invece, la
percentuale di coloro che fumano canne una volta al giorno (4,2%). L'abitudine all'uso di sostanze
stupefacenti appare maggiormente evidente nei ragazzi che hanno un'eta' compresa tra i 12 e i 15 anni. Nel
complesso (42,8% dei casi), infatti, essi dichiarano di fumare canne con una frequenza che varia da una
volta a settimana (14,3%) a una (6,1%) o piu' volte al giorno (22,4%). Secondo le opinioni raccolte, non
esiste un luogo in particolare dove piu' frequentemente i ragazzi si ritrovano per fumare canne. Il 40,6%,
infatti, dice di consumarle ovunque gli capiti. Per il 20,3%, invece, il luogo migliore e' la strada o i giardini
pubblici. Una percentuale pari al 18,9%, poi, lo fa spesso in casa di amici. Altri luoghi, come la discoteca
(5,6%) o la scuola (4,5%), non sono considerati dagli adolescenti il posto migliore per 'rilassarsi' aspirando
un po' di marijuana o di hashish. L'1% lo fa tranquillamente in casa propria.
Per approfondire ulteriormente il discorso sulla diffusione delle droghe leggere, agli autori dell'indagine e'
sembrato opportuno chiedere al campione di esprimere un'opinione personale sull'argomento. La maggior
parte degli adolescenti (36%) non e' attratto da questo tipo di esperienza che, nel 27,3% dei casi, viene
considerata un comportamento sbagliato e pericoloso. Non manca comunque chi ritiene che fumare canne
senza esagerare non procuri alcun danno (19,7%).
I ragazzi ad ogni modo hanno una buona conoscenza riguardo alle conseguenze che l'uso di cannabis puo'
comportare: l'84,5% afferma che uno dei rischi piu' probabili e' rappresentato dai danni neurologici, l'83,4 che
canne possa compromettere la capacita' di mantenere alta l'attenzione mentre si guida, l'81,8% ritiene che ci
siano effetti dannosi sulla capacita' della memoria e di concentrazione (81,6%).
Buona parte dei ragazzi, inoltre, ritiene che fumare canne voglia dire assumere sostanze psicotrope che
producono dipendenza (74,7%) e sono capaci di rendere il carattere piu' irritabile (66,2%). Su valori
percentuali tendenzialmente piu' contenuti si trova l'opinione di coloro che ritengono che fumare canne aiuti
a rilassarsi (37,4%) e alleggerisca lo stress di situazioni complicate (28,4%). Il 28% e' dell'idea che fare uso
di cannabis conferisca a chi adotta tale pratica un atteggiamento 'da grande' e che, in alcuni casi,
rappresenti un modo per socializzare all'interno del gruppo dei pari (18,8%).
Ancora in materia di fumo, ma per quanto riguarda il solo tabacco, il 30,8% dei ragazzi ammette di fumare,
ma la maggior parte di loro si dichiara non fumatore (69,8%). Ad avere questa abitudine sono
prevalentemente le ragazze (31,6%), parallelamente i ragazzi tendono ad evitare tale comportamento
(70,8%). Al Nord-Est e' piu' facile che i ragazzi accendano una sigaretta (42,7%), ma si riscontrano
percentuali abbastanza consistenti anche nelle Isole (39,5%) e nel Centro (32%). Al crescere dell'eta' dei
ragazzi aumenta anche la propensione a fumare: lo fa il 39,3% dei 16-19enni, contro il 17,9% dei piu' piccoli.
La maggior parte del campione, il 40%, fuma una sigaretta ogni tanto. Inoltre, esiste un'elevata percentuale
di ragazzi che ammette di fumare meno di dieci sigarette al giorno (31,9%).
Inferiore appare la percentuale di coloro che hanno l'abitudine di fumare tra le dieci e le 15 sigarette nell'arco
di una giornata (16,8%). I valori continuano a scendere ulteriormente man mano che aumenta la quantita'
nicotina assunta: appena il 6,9% consuma quasi un pacchetto al giorno e solo il 2,6% si spinge oltre tale
livello.
Moltissimi (67,4%) hanno acceso la prima sigaretta spinti dalla curiosita' di provare la sensazione di
aspirarne una boccata. Gli altri perche' il gesto di tenere tra le dita la sigaretta dava loro la sensazione di
essere piu' grandi (10,9%), per emulazione degli atteggiamenti osservati in famiglia (7,8%) o nel gruppo dei
pari (3,8%). Nel 6,6% dei casi, poi, i ragazzi affermano che hanno assunto l'abitudine di fumare perche' e' un
gesto che rilassa e ammazza la noia (1,4%).
17-11-2009 16:33 MONDO/Traffico aereo in calo
Ancora in calo il traffico aereo internazionale a settembre: secondo i dati
dell'Associazione internazionale del trasporto aereo (Iata), il traffico internazionale e' sceso del 13,9% a
settembre, rispetto allo stesso periodo del 2008, contro il -12% registrato ad agosto.
Dall'inizio dell'anno il traffico premium e' sceso del 19% mentre quello economy (il 90% del totale) ha
registrato un calo del 3,8%. Il rapporto sottolinea che il peggioramento puo' essere attribuito al recente
rallentamento del commercio mondiale e al calo della fiducia dei consumatori americani: un ritorno alla
crescita dipendera' dall'ampiezza della ripresa economica durante il quarto trimestre dell'anno. Le situazioni
di maggiore debolezza sono nei mercati del Nord Atlantico e dell'Europa con flessioni rispettivamente del
10,7% e del 26,9%.
17-11-2009 16:35 ITALIA/Beppino Englaro: perizia esclude ipotesi di omicidio Eluana
Beppino Englaro e' fiducioso sull'esito dell'inchiesta che lo vede indagato dalla
Procura di Udine per omicidio aggravato nei confronti della figlia Eluana.
'Credo che tutto verra' sciolto entro la fine dell'anno. Gli esiti di tutte le perizie rendono inconsistente l'accusa
di omicidio volontario', ha detto Englaro a Milano durante la presentazione del libro 'La vita senza limiti', in
cui ripercorre la vicenda della figlia, morta lo scorso febbraio, dopo 17 anni di stato vegetativo, in seguito
all'interruzione della nutrizione e dell'idratazione secondo il protocollo definito sulla base del decreto della
Corte di Appello di Milano.
'E' una vicenda del tutto trasparente, che altri hanno contribuito a rendere torbida', ha osservato Englaro: 'La
storia di mia figlia non va contro nessuno - ha precisato - Chi vuol vivere senza limiti ha il diritto di farlo, chi
non vuole rimanere in trappola deve poter dire 'No, grazie''.
'Per anni la politica ha dormito e quando la Corte di Appello di Milano ha riconosciuto la legittimita' delle
nostre richieste, ha creato delle forzature fuori dalla realta'', ha concluso.
17-11-2009 16:35 AFGHANISTAN/Nuova task force contro il narcotraffico
Il governo ha annunciato una conferenza stampa per illustrare i successi della lotta
contro il narcotraffico, dopo le critiche della comunità internazionale che accusano Kabul di non impegnarsi a
sufficienza per combattere la corruzione e il malgoverno. Nell'occasione verrà annunciata la creazione di una
speciale unità di polizia anticorruzione, che potrà contare con la cooperazione della Nato così come una
sorta di "Fbi" che indagherà sui crimini più gravi.
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11-11-2009 12:59 Ischia e la frana. Colpa degli ischitani
Primo Mastrantoni
Tragedia annunciata quella provocata dall'ennesima frana a Ischia (Na) sulla quale si
esercitano i politici di turno invocando opere di sistemazione territoriale. Il solito scaricabarile. La
responsabilita' di cio' che accade in un territorio e' di chi ci abita perche' costruisce laddove non e' consentito
o e' pericoloso, perche' elegge i propri amministratori e legislatori i quali si guardano bene dall'intervenire per
non perdere voti e quindi cariche. Non e' il destino cinico e baro, in questo caso la pioggia, che provoca
tragedie. Nella regione Campania l'81% dei comuni ha abitazioni in aree golenali, negli alvei dei fiumi e nelle
aree a rischio frana. Per Ischia e' "una conurbazione urbanistica che ha determinato nel corso degli anni
tantissimi disastri" ha dichiarato Guido Bertolaso, capo della Protezione Civile. Gia' e chi costruisce gli
agglomerati urbani abusivi e chi non interviene sugli abusi? Colpa degli ischitani, dunque, perche' cosi'
hanno voluto.
11-11-2009 13:43 Riforma Giustizia. Povera Italia: tra leggi ad personam e mescolanza di esecutivo e
legislativo
Vincenzo Donvito
Nel turbinio dei pro e contro della prospettata riforma della Giustizia che dovrebbe
portare il processo ad una durata massima di sei anni, si e' anche inserito il Consiglio Superiore della
Magistratura, non nel suo presidente Giorgio Napolitano (per fortuna!) ma con il vicepresidente Nicola
Mancino: "finche' la norma attuale non sara' modificata, abbiamo il diritto di esprimere un parere anche se
non richiesto"; "bisognera' vedere il fondamento giuridico del processo breve per gli incensurati. Non mi
sembra una questione di facile soluzione".
Siamo proprio ridotti male. Povera Italia. La proposta del capo del Governo e' “ad personam” che', anche se
appare giusta (chi non vorrebbe fissare un tempo massimo per un processo?), nel contesto in cui avviene,
dopo la bocciatura costituzionale del cosiddetto lodo Alfano, presenta un marchiato vizio di proponente. Ma
quel che piu' preoccupa e' l'intervento di Nicola Mancino, rappresentante dell'organo di autogoverno della
magistratura, potere esecutivo ufficialmente in conflitto con quello legislativo. Preoccupa perche' si sta
comportando proprio come il Governo, ormai impossessatosi del potere legislativo trasformano le assemblee
elettive in ratificatrici delle proprie decisioni.
La base della nostra democrazia e' la separazione dei poteri. Anzi, lo era. Ovunque il potere ci sia, la
mescolanza si manifesta. Nell'Esecutivo e nel Giudiziario.
Riforme della Giustizia, con le carceri che strabordano e la violenza che dilaga, le aule intasate con una
giustizia civile da incubo, con la levata di scudi contro le sentenze della Corte Europea (vedi crocifisso)... non
stiamo piu' neanche navigando a vista ma siamo alla deriva. E la storia di questo millennio, come invece era
in quello passato, non prevede (per fortuna!) neanche l'ipotesi di un qualche nocchiero forte che prenda il
timone e conduca meglio verso la bonaccia. Nocchiero che qualcuno crede di essere o vorrebbe diventare,
ma i risultati sono questi. Avanti col prossimo tiro Mancino.
12-11-2009 12:59 Decoder. Se non lo compri non vedi piu' niente?
Primo Mastrantoni
"Se non compri il decoder non vedi piu' niente". Questa la pubblicita' a piena pagina sui
quotidiani romani relativa al passaggio al digitale terrestre nel Lazio dal 16 prossimo. Sembra, quindi, che chi
non sia in possesso di un televisore con un decoder non potra' vedere i programmi televisivi. Non ci risulta
che sia cosi' perche' coloro che sono abbonati a Sky potranno continuare a vedere i canali satellitari. Per
ulteriori informazioni abbiamo provato a digitare i siti internet riportati nella pubblicita': www.laziodigitale.tv e
www.decoder.comunicazioni.it. Il primo continua sulla stessa linea della reclame; leggiamo che "per poter
continuare a ricevere le trasmissioni, e' necessario che ogni televisore sia collegato ad un decoder". Il
secondo sito, del ministero dello Sviluppo Economico, ci lascia perplessi. Infatti, se si passa attraverso un
motore di ricerca (Google) compare la scritta "Il contenuto di questa pagina richiede una nuova versione di
Adobe Flash Player"; cliccando sulla icona si accede al programma di istallazione che pero' ha l'avvertenza
"questo tipo di file puo' danneggiare il computer", il che induce a non proseguire. Se invece si clicca
direttamente l'indirizzo www.decoder.comunicazioni.it si accede al sito dove non c'e' l'icona di Adobe Flash
Player e quindi non c'e' necessita' di scaricare la nuova versione. Insomma, l'informazione impera, la
chiarezza pure e il cittadino ha, sempre piu', la sensazione che delle istituzioni e' bene diffidare.
12-11-2009 15:16 Banca del Mezzogiorno. Tutti insieme appassionatamente verso.... il non-mercato
Vincenzo Donvito
Il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, al primo incontro informale per la costituzione del
comitato promotore della “Banca del Mezzogiorno spa” ha invitato tutti: industriali, sindacati, associazioni di
varie categorie, banche, etc. L'emendamento in Finanziaria che istituisce questa banca sara' approvato oggi
o domani in Senato e le Poste spa hanno gia' spianato davanti a se' un futuro di affidamento della gestione.
Si parla di rapporti privatistici, in cui lo Stato dovrebbe facilitare i processi e le iniziative per aumentare la
capacita' di offerta del sistema bancario e finanziario del Mezzogiorno, sostenere le iniziative imprenditoriali
meritevoli di credito e canalizzare il risparmio vero iniziative economiche che creino occupazione nel
Mezzogiorno.
Intanto, cosi' come prevede l'emendamento in Finanziaria, gia' ufficialmente e' previsto un conflitto di
interessi: lo Stato -ufficialmente solo “facilitatore”- sara' invece presente tra i soci fondatori attraverso societa'
a partecipazione pubblica. E non e' un problema da poco, perche' se il soggetto interessato a erogare credito
a chiunque per il bene di una zona dell'Italia, dovra' poi decidere se erogarlo a se stesso... qualcosa non
torna. Non solo, ma perche' le Poste spa dovranno poi gestire questa nuova banca? Non si tratta forse di
una societa' privata il cui capitale e' dello Stato?
A questi interrogativi fondamentali aggiungiamo solo una considerazione.
La vecchia Cassa del Mezzogiorno perche' fu chiusa? I 140 miliardi di euro che questa Cassa ha erogato nel
Sud dal 1951 al 1992 se fossero serviti alla bisogna (colmare il gap tra Nord e Sud del Paese) oggi non
saremmo qui a riproporla pressocche' identica. E non c'e' da credere che si tratti di qualcosa di diverso
rispetto al passato perche' tutte le categorie ed associazioni economiche e sindacali hanno manifestato il
loro interesse in una sorta di unita' nazionale sudista: nella miseria i disgraziati sono disposti a tutto
foss'anche solo per lenire di poco la loro condizione. E disgraziati non sono solo coloro che oggi a Sud
riescono ad ottenere meno credito rispetto a chi sta al Nord, ma lo sono anche coloro che, incapaci di essere
nel mercato con proposte allettanti e capacita' di esserne attori per innovazione e interesse della loro
produzione o dei loro servizi, si buttano a capofitto per attaccarsi alle mammelle della mucca/Stato che viene
loro offerta.
Tutto questo e' premessa di non-mercato, assistenzialismo e gestione da parte dei centri di potere partitico,
industriale e sindacale. A nostro avviso il contrario di cio' che ci sarebbe voluto.
Ne riparliamo fra qualche anno, anche se gia' nei prossimi mesi, dalla composizione e le decisioni del
comitato promotore, crediamo sara' chiaro il bagno di soldi e di non-credibilita' dello Stato che sta per essere
avviato.
13-11-2009 11:20 Olio extravergine di oliva. Consigli per gli acquisti
Primo Mastrantoni
Tempo di raccolta delle olive e di frantoi. “Olio extra vergine di oliva”, appena spremuto, verde
intenso che fa la gioia degli amanti della bruschetta (fetta di pane leggermente tostata, condita con olio, sale
e aglio). Gia' ma come si sceglie un olio extra vergine di oliva? Ovvio che il primo elemento e' la qualita'
dell'oliva stessa che deve essere raccolta integra e al giusto grado di maturazione; l'operazione puo' essere
fatta a mano (pettini o bastoni) o con abbacchiatori meccanici. La raccolta fatta dopo la caduta naturale e la
permanenza sul terreno possono dare all'olio odori sgradevoli. Le olive devono essere frante nel giro di 24
ore per evitare processi di fermentazione. L'olio extra vergine e' ottenuto con procedimenti meccanici e
l'acidita' deve essere inferiore allo 0,8%.
Sulla etichettatura dovra' essere riportato:
- la denominazione di vendita (olio extra vergine),
- la categoria (olio di oliva superiore ottenuto direttamente dalle olive e unicamente mediante procedimenti
meccanici),
- il quantitativo,
- il nome o la ragione sociale e l'indirizzo del produttore oppure del confezionatore o di un rivenditore che
risiede nella Comunita' Europea,
- la sede dello stabilimento di confezionamento o di produzione,
- il termine minimo di conservazione,
- le condizioni per la conservazione,
- la raccomandazione “non disperdere nell'ambiente dopo l'uso”,
- il lotto di confezionamento.
L'indicazione Dop (Denominazione di origine protetta) indica che le fasi di produzione, trasformazione ed
elaborazione devono avvenire in un'area geografica delimitata, quindi olive raccolte, trasformate e
confezionate in una determinata zona.
Mentre l'Igp (Indicazione geografica protetta) significa che almeno una fase del processo produttivo deve
avvenire in una particolare area. Detto in soldoni l'olio e' confezionato in un luogo ma le olive possono
essere di un altro.
Entrambe le denominazioni sono regolate da appositi disciplinari.
Ci sono anche oli extra vergini biologici che devono aggiungere una apposita dicitura (agricoltura biologica
-controllato da...).
Alcune definizioni sono ingannevoli, di... fantasia o che non servono a nulla, come per esempio: naturale,
tradizioni, sapori o fragranza di..., robusto, gentile, prima spremitura, dietetico, non filtrato, etc.
14-11-2009 14:30 Posta elettronica certificata. Nuova scheda pratica dell'Aduc
E' stata pubblicata una nuova scheda pratica sulla Posta Elettronica Certificata (Pec). Le schede
pratiche, edite a cadenza settimanale su vari argomenti, sono, per l'appunto, schede che rendono
intellegibile e pratico un provvedimento, una normativa si' da poter diventare di uso corrente da parte del
cittadino utente e consumatore. Quella di oggi, redatta da Rita Sabelli, responsabile aggiornamento
normativo per l'associazione, e' cosi' strutturata:
- Cos'e' e come funziona
- Operativita': le tappe di legge
- La Pec al privato cittadino
- Riferimenti normativi e link utili
In sintesi, per quello che abbiamo potuto appurare dalla normativa fin'ora emanata:
- ad oggi il cittadino privato puo' munirsi di una casella PEC per comunicare con chiunque ne sia
analogamente munito rivolgendosi ad uno dei gestori dell'elenco pubblicato sul sito del CNIPA, leggendo il
manuale operativo nonche' il contratto da sottoscrivere. Il servizio non e' gratuito;
- da Ottobre 2009 e' possibile aprire un indirizzo PEC gratuito con l'ACI o con l'INPS, utilizzabile
esclusivamente per comunicazioni con la pubblica amministrazione. Cio' grazie ad una convenzione che
permette di sperimentare il sistema "Pec ai cittadini" promosso dal Governo;
- dal 2010 dovrebbe entrare in regime il sistema "Pec ai cittadini", con fornitura gratuita un indirizzo PEC per
comunicare con le pubbliche amministrazioni. Al momento non e' ancora stato individuato il gestore di
riferimento. A suo tempo sara' attivato un sito dedicato a questa iniziativa contenente tutte le informazioni
operative.
Qui il link per la scheda pratica “Posta elettronica certificata (PEC): guida all'uso”
16-11-2009 09:44 Roma. 'Spaccarotella pisceremo sulla tua tomba'. Il caso Vescovio. L'Aduc sollecita
di nuovo il Sindaco
Primo Mastrantoni
"Spaccarotella pisceremo sulla tua tomba". E' la scritta che e' apparsa sull'intonso
casotto dell'Atac (azienda filo tramviaria) in piazza Vescovio (Roma). Luigi Spaccarotella e' il poliziotto che
sparo' da un'area di servizio all'altra dell'autostrada del Sole e uccise il tifoso della Lazio, Gabriele Sandri. Il
1 Giugno scorso, a proposito dell'imbrattamento dell'Ara Pacis, scrivevamo al sindaco di Roma, Gianni
Alemanno: "Il muro, di un candore abbagliante, era un bersaglio ambito dall'imbecille di turno che si diverte,
a spese del contribuente, a sporcare monumenti, mura, saracinesche, edicole, autobus, barriere acustiche e
quant'altro. Non se ne puo' piu'. Eppure qualche indizio sui responsabili di questo scempio possono essere
individuati: sono i circoli partitici e quelli dei tifosi di questa o quella squadra di calcio che operano
impunemente. Il sindaco, Gianni Alemanno, sa a chi ci riferiamo, specialmente in certi quartieri. Occorre
provvedere.
Il 14 Agosto dello scorso anno (2008!) lo stesso Alemanno dichiarava "Con il ministro Maroni abbiamo allo
studio forme alternative di punizione per i 'graffitari': chi viene preso a sporcare i muri, dovra' non solo
cancellare i propri graffiti, ma anche altri dieci". E' passato quasi un anno da quelle dichiarazioni. La
situazione e' peggiorata e, questa mattina, lo sfregio finale. I romani direbbero: Alema', datte' na' mossa, fa'
quarcosa!!!". Ora siamo alle minacce mentre il quartiere Vescovio e' letteralmente riempito di scritte. Non c'e'
edificio pubblico o privato, palina dell'autobus, saracinesca di negozio, ecc., che non sia sporcata da vernici
degli imbrattatori. Sollecitiamo ancora una volta il sindaco Alemanno ad un intervento risolutore.
Le foto dello scempio 1 2
17-11-2009 11:26 Aduc - Osservatorio Lecce. Il disastro di San Cataldo. L'amministrazione comunale
intervenga subito
Alessandro Gallucci
A guardare le foto viene in mente Beirut nel 1982. Non si tratta d'immagini di repertorio
da una zona di guerra ma della desolante situazione in cui versa una piazzetta in via Sebastiano Caboto,
parte finale del lungomare di San Cataldo di Lecce. Se il navigatore, cui e' dedicata la via, fosse sbarcato la'
di fronte, avrebbe pensato ad una terra di nessuno. Lo stato dei luoghi, infatti, e' eloquente. Marciapiedi
dissestati, scalini devastati, muretti crollati, asfalto sbriciolato, tombini pericolosi chiusi alla bene meglio,
pensiline arrugginite ecc.
All'inizio di questa zona di ordinario degrado c'e' un vecchio cartello dei lavori, che il tempo ha reso, in buona
parte, illeggibile. Il solito cliche': annunci di riqualificazione, progetti esecutivi, appalti assegnati, lavori iniziati
e mai finiti. Non c'e' che dire: l'ennesima, incredibile, storia di mala amministrazione. Che siano stati i vandali
o la semplice incuria a portare questo tratto di lungomare in tali condizioni e' cosa secondaria di fronte alla
mancanza di controllo e manutenzione del territorio. E' vero, San Cataldo e' una localita' marittima, poco
frequentata nel periodo invernale, ma cio' non deve portare l'amministrazione a dimenticarsene. O forse i
residenti di quella zona sono "cittadini di serie B" di cui ricordarsi solo in periodo elettorale?
Chiediamo al Sindaco d'intervenire affinche' la zona sia messa in sicurezza e di spiegare alla cittadinanza il
perche' del ritardo dei lavori (per i quali i fondi erano stati già stanziati) e se esistono dei tempi certi di
consegna degli stessi.
Qui le foto del degrado:
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17-11-2009 12:19 Tessere sconto fasulle. Nonostante le multe Antitrust continuano le truffe
E' arrivata una nuova sanzione dell'Antitrust ad un'azienda padovana che promette
tessere sconto e poi obbliga ad acquisti di 3-5 mila euro. La storia e' sempre la stessa, ti chiamano a casa
per proporti una tessera fedelta' che garantira' acquisti scontati in un grande magazzino di prossima
apertura, arriva un primo agente che conferma la cosa, fa firmare un foglio (incomprensibile) e preannuncia
la visita di un secondo venditore per la consegna della tessera. Peccato che nella seconda visita tutto venga
ribaltato e con metodi anche molto aggressivi obbliga la sfortunata di turno (i raggiri avvengono ai danni
essenzialmente di donne) a pagare con assegni (anche postdatati) o tramite una finanziaria cifre di migliaia
di euro per l'acquisto di prodotti casalinghi (lavatrici, materassi, ecc.).
Gia' nel gennaio scorso erano fioccate condanne dell'Antitrust a carico di una serie di aziende, tutte
padovane, tutte con la medesima 'tecnica commerciale'. Ora arriva una nuova sanzione (70 mila euro) a
carico di Eurokontat, pubblicata nel bollettino dell'Autorita' del 16 novembre. In pratica l'azienda non ha mai
smesso di raggirare.
Questa nuova condanna non ci sorprende, visto che le segnalazioni sono continuate. Intanto il nostro
esposto presentato alla procura di Firenze e' stato inviato per competenza ad un tribunale veneto.
Queste aziende, che spesso cambiano nome, colpiscono in piccoli Comuni di tutte le regioni del Centro
Nord, dal Veneto alla Toscana, dal Piemonte alle Marche, dalla Lombardia al Lazio.
Di seguito i nomi delle aziende coinvolte e sanzionate dall'Antitrust, spesso viene cambiato, come pure il loro
marchio commerciale:
- ODALISCA CARD-ACQUISTI OBBLIGATI, Azienda. Blu Dream S.r.l. (già Odalisca S.r.l.), con sede in
Selvazzano Dentro (Pd), via Santa Chiara, 10
- TUTTO CASA, Azienda. Sig. Zonta Omar, titolare dell’impresa individuale Domus Reginae (marchio Tutto
Casa) di Zonta Omar, con sede in Capriccio di Vigonza (PD), via Venezia, 147
- "ITALIA DENTRO CASA" BY EUROKONTAT, Azienda. Eurokontat S.r.l. (marchio Italia Dentro Casa), con
sede in Padova, via del Cristo, 326
- HORO-TESSERA SCONTO, Azienda. Horo S.r.l., con sede in Viale XV Luglio 1886, Treviso
- CASA MODERNA-FIDELITY CARD, Azienda. AB S.r.l. (già Mb2c S.r.l.) con sede in Albignasego (PD), via
Caravaggio, 11
- Altre segnalazioni ci pervengono a carico di Style srl, da Toscana e Marche, e New Trade dalla Liguria.
17-11-2009 13:00 Digitale terrestre e switch off all'amatriciana. Tra disinformazione e
pressappochismo
Primo Mastrantoni
Siamo la prima capitale d'Europa ad avere il digitale terrestre, si sentiva e leggeva nei
giorni scorsi. Peccato che Berlino, che ci risulta essere la capitale della Germania, lo abbia gia' dal 2003. Se
non compri il decoder non vedi piu' niente, si leggeva ma coloro che sono abbonati a Sky continuano a
vedere Rai e Mediaset, a parte alcune trasmissioni criptate. Non ci sono particolari problemi, fanno sapere
fonti del ministero dello Sviluppo Economico, ma a noi ci risulta il contrario tra problemi tecnici e disservizi
vari. Insomma questo passaggio e' all'insegna del pressapochismo e della disinformazione. Da tener
presente che l'utente, oltre a comperare un decoder, a farsi sistemare l'antenna o, addirittura, acquistare un
nuovo televisore, continua a pagare l'imposta (chiamata abbonamento) alla Rai. Eppure avevamo sentito
dire che siamo la sesta potenza europea. A noi sembra essere sempre piu' il Paese di Arlecchino e
Pulcinella. E, visto che l'evento ha interessato il Lazio (eccetto Viterbo), potremmo ben dire che c'e' stato uno
switch off all'amatriciana (condimento per la pasta formato da pomodori, guanciale e pecorino originario del
comune laziale di Amatrice).
17-11-2009 16:26 Cellulari. Oltre otto milioni di sanzioni per i venditori truffaldini di loghi e suonerie...
ma non basta. Sanzioni al 10% del fatturato
Domenico Murrone
Il dato diffuso dall'Antitrust fa riflettere: dal 2007 oltre otto milioni di euro di
sanzioni comminate agli operatori che vendono contenuti multimediali per i telefoni cellulari (loghi, suonerie,
ecc.). E' una cifra molto elevata, considerando che per pratiche commerciali scorrette e pubblicita'
ingannevole la sanzione massima e' di soli 500 mila euro. Ad essere multati piu' volte sono tutti i gestori
mobili, Tim-Telecom Italia, Vodafone, 3 Italia e Wind, oltre alle societa' 'produttrici' dei contenuti.
Il fenomeno si inserisce nel fenomeno delle bollette gonfiate, dove gli utenti si ritrovano addebiti a fronte di
servizi mai richiesti o 'venduti' con l'inganno pubblicizzando condizioni differenti rispetto alla realta'.
Perche' le sanzioni esercitino un ruolo effettivamente dissuasorio occorre innalzarle e di molto: 10% del
fatturato annuo dell'operatore, con un minimo di 10 milioni di euro.
Occorre che Governo e Parlamento agiscano con tempestivita' per modificare l'articolo 27 del codice del
Consumo.
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11-11-2009 18:33 Offerta pubblica di obbligazioni Mediobanca 2009-2012. Sconsigliamo la
sottoscrizione
Matteo Piergiovanni
E’ partita il giorno 3 Novembre 2009, per concludersi entro le 13 del giorno 16 Novembre
2009, l’offerta pubblica di sottoscrizione di obbligazioni Mediobanca a tasso fisso e variabile per un valore
complessivo di 1.500.000.000 € estendibile a 2.000.000.000 in caso di eccesso di domanda.
Vengono offerte obbligazioni a tasso fisso (ISIN IT0004540719) e variabile (ISIN IT0004540842) entrambe
con scadenza di 5 anni con ammontare minimo emesso di 200.000.000 € per ogni tipologia di prestito.
Il rendimento offerto ad oggi non è conosciuto in quanto lo spread che sarà applicato al parametro di
riferimento, IRS a 5 anni per le obbligazioni a tasso fisso e Euribor a 6 mesi per quelle a tasso variabile, sarà
noto entro 5 giorni dalla conclusione dell’offerta, e oscillerà tra 30 e 60 punti base per entrambe le tipologie
di prestito.
Il quantitativo minimo acquistabile è pari a numero due obbligazioni per un valore nominale complessivo pari
a Euro 2.000 con possibili incrementi pari ad almeno un’obbligazione, per un valore nominale pari a Euro
1.000 ciascuna.
E’ prevista successiva quotazione sui mercati MOT e TLX.
Non conoscendo l’entità dello spread sottoscrivendo il prestito in anticipo rispetto alla quotazione sul mercato
si rischia di andare a sottoscrivere un’obbligazione di cui non si conosce il rendimento a scadenza, per il
tasso fisso, quindi si è impossibilitati a valutare se il premio offerto è congruo sia rispetto al tasso free risk
che rispetto ad obbligazioni di altri emittenti.
Una volta quotate sui mercati regolamentati si potranno fare tutte le valutazioni finanziarie del caso, ma come spesso ricordiamo - sottoscrivere queste obbligazioni in emissione non è consigliabile.
11-11-2009 18:33 'Ah, ti occupi di finanza. Se investo 20.000 euro, quanto si può guadagnare?'
Nicola Zanella
Negli ultimi mesi quando ho conosciuto nuove persone o anche parlato con alcuni
amici che sanno già di che mi occupo, direi che nel 90% delle occasioni è capitato che si sia giunti a questo
punto del dialogo:
“Allora Nicola, questa crisi finisce?”, domanda questa più che lecita in un periodo davvero buio per
l’economia come quello che abbiamo passato e stiamo ancora vivendo ahimè.
Non faccio in tempo a finire la mia risposta, più o meno articolata a seconda delle situazioni e del contesto,
che subito mi viene fatta un’altra domanda:
“Insomma, con i soldi che ho in banca che ci faccio?”, al che, dopo aver premesso che io mi occupo di
ricerca finanziaria e che non sono un consulente, la mia risposta spesso è “dipende”, dipende da moltissimi
fattori, quali ad esempio la propensione al rischio, l’orizzonte temporale a disposizione, la propria cultura
finanziaria, gli impegni finanziari che si crede siano prossimi, etc, insomma cerco in qualche modo di
spiegare che una simile domanda merita una risposta di una certa complessità, comunque non adatta ad
esempio ad una cena tra amici.
Molto meglio discutere in queste occasioni ad esempio dell’ultimo grande concerto di Michael Jackson “This
is it”!! Su questo non ci sono dubbi …
Il problema è che nella quasi totalità dei casi succede che non faccio in tempo a chiudere il ragionamento
che il mio interlocutore, spazientito e forse annoiato dalla mia risposta troppo impegnativa, mi rivolge la
domanda che più odio al mondo, alla quale preferire piuttosto parlare di calcio, sport che non amo a
differenza di molti italiani. Preferisco il basket o il tennis di gran lunga.
Ed è questa: “Ma se investo ora ad esempio 20.000 euro (o 50 o 100.000 euro a seconda del patrimonio
dell’interlocutore), quanto si può guadagnare?”
A questo punto del dialogo, vorrei semplicemente scappare, in quanto capisco che d’ora in avanti la strada
sarà tutta in salita per riuscire a farmi capire o per spiegare brevemente ma in modo soddisfacente la mia
filosofia di investimento, meglio, come io vedo la finanza.
Il punto è che una simile domanda è non solo mal posta e frutto di una continua disinformazione in tema di
economia e finanza operata da soggetti che si definiscono esperti ma non lo sono affatto, ma dimostra
anche purtroppo come moltissime persone in Italia non abbiano la voglia o il tempo o l’intuizione per capire
quanto invece sarebbe per loro fondamentale ascoltare la risposta alla seconda domanda che mi hanno
posto, quella in cui stavo parlando di “asset allocation strategica” come viene definita in gergo tecnico.
Fortunatamente non tutti cercano sempre la scorciatoia rappresentata dalla terza domanda. Probabilmente
non i lettori del sito Investire Informati o del mio sito.
Ciò che sfugge alla maggioranza di coloro che non si occupano di finanza è che il livello dei ritorni del
portafoglio dipende in modo sostanziale dalla suddivisione dei risparmi nelle varie classi di investimento,
azioni, obbligazioni e liquidità, più che da attività quali il market timing o lo stock picking. Questo è ciò che le
migliori ricerche accademiche hanno appurato nel corso degli ultimi decenni.
La conseguenza è che per il risparmiatore medio è molto più importante conoscere le differenze tra i vari
strumenti finanziari e il loro funzionamento più che movimentare i loro risparmi all’interno delle varie classi di
investimento, ad esempio entrando e uscendo dal mercato azionario.
D’altronde è difficile che il risparmiatore medio italiano la cui cultura finanziaria è molto bassa non pensi che
sia utile “far girare i soldi”, come spesso mi viene detto, dato che in tv o nei giornali vengono troppo spesso
intervistati addetti al settore che sono pagati per avere un’opinione su ogni fatto accada quotidianamente nei
mercati finanziari e poco importa se ad un’attenta analisi alcuni discorsi sono privi, prima di ogni senso
economico-finanziario, e secondariamente di buon senso.
Importa ancora meno che questi “esperti” continuino a rispondere imperterriti a qualunque domanda del tipo
“Quali sono le migliori classi di investimento in questo momento?”, “Voi (si intende società di gestione spesso
o studio di consulenza finanziaria) in questo momento quante azioni avete in portafoglio?”, ancora, “Quali
saranno i settori migliori nel 2010?”, “Cosa vi aspettate per il 2010 nei mercati azionari e cosa dovrebbe fare
oggi un risparmiatore a casa che vi legge o vi ascolta?”.
Quest’ultima domanda è per me la più insopportabile e mi stupisco che non vi sia “esperto” che ammetta
candidamente ma onestamente che non ha la più pallida idea di cosa succederà nel mercato azionario nel
2010 e che specifichi che le strategie della società di gestione per cui lavora o dello studio di consulenza di
cui parla possono non essere affatto adatte al risparmiatore medio che legge o ascolta quello che viene
detto: per diversi motivi, uno dei quali è che non ha senso una domanda del genere e la successiva risposta
senza avere un quadro completo della situazione finanziaria del risparmiatore, anche solo la sua allocazione
attuale.
Non sto dicendo che queste domande non dovrebbero mai essere poste o che non si debba più chiedere il
parere a coloro che in buona fede (ma anche no a volte) hanno il coraggio di rispondervi.
Il punto è che sono rarissimi i casi in cui non si offre al lettore o ascoltatore del giornale o trasmissione
finanziaria di turno l’idea che tutti coloro che lavorano in finanza “sanno dove andranno i mercati”, non solo la
prossima settimana, ma anche il prossimo mese o anno!
Se fossero così bravi a prevedere il futuro non verrebbero a certamente a rivelarcelo a noi comuni mortali!!
Cercherebbero un modo più proficuo per guadagnare da questa loro straordinaria capacità.
Inoltre, parlare sempre e sottolineo sempre di rendimenti senza mai considerare il rischio di certe strategie di
investimento è un gravissimo errore finanziario che troppo spesso gli “esperti” commettono.
Ad esempio, non pochi nei mesi scorsi interpellati sulla possibilità o meno di investire in azioni durante la
crisi, si sono affrettati a dire che magari attraverso un piano di accumulo del capitale o PAC per ridurre il
rischio (di che rischio parlano poi?) sarebbe stato opportuno “incrementare le posizioni in azioni”, in quanto il
mercato aveva già cominciato ad anticipare la ripresa economica, che ancora non c’era però. Ora, dopo che
i mercati azionari dal 9 marzo 2009 sono risaliti arrivando a guadagnare davvero molto (il 50% in Italia), chi
avrà mai il coraggio di dire a costoro che comunque ex-ante il loro consiglio era un pessimo consiglio,
soprattutto perché non hanno specificato i destinatari di quella raccomandazione?
Infatti è possibile che le recessioni siano periodi in cui la propensione al rischio degli investitori si abbassi e
che solo pochi siano tentati di investire in azioni ad ogni costo diciamo, per cui l’alto rendimento atteso e
soprattutto richiesto in questi frangenti di mercato potrebbe non essere altro che una pure compensazione
per il rischio che si deve sopportare, il cosiddetto premio per il rischio. Quando nei mercati va tutto male e la
volatilità è molto alta, come accaduto fino a febbraio 2009, è difficile escludere che le cose non vadano
ancora peggio.
Per tale motivo questi periodi di investimento potrebbero rivelarsi delle opportunità di guadagno per coloro
ad esempio il cui reddito tende a non calare durante la recessione, il cui capitale umano non è cioè correlato
col mercato azionario o molto correlato. Questo “piccolo” particolare viene però colpevolmente sempre
tralasciato.
In definitiva, nei mercati non esistono sempre opportunità di guadagno per tutti e un vero esperto del settore
dovrebbe sempre specificare e cercare di far capire a chi lo legge o ascolta che ciò che dice non vale per
tutti, al massimo solo per alcuni; spesso, date le risposte sballate che vengono date, a nessuno.
Due cambiamenti sono auspicabili in Italia:
- il primo è che gli addetti al settore la smettano di far finta di sapere sempre quello che succede nei mercati
finanziari o se sono convinti sempre di saperlo converrebbe che cominciassero a dubitare di loro stessi (mai
sentito parlare di overconfidence?);
- il secondo è una presa di coscienza collettiva da parte dei risparmiatori italiani, che per il loro benessere
presente ma soprattutto futuro, devono imparare a gestire il loro denaro senza avere una immotivata fiducia
nelle competenze o capacità predittive di coloro che per lavoro non possono far altro che far credere di
sapere più dell’operatore finanziario medio. È difficile trovare tra coloro che si occupano di mercati finanziari
e in particolar modo di mercati azionari qualcuno che non si reputi più smart del prossimo!! Vi sembra
possibile?
In conclusione, vi prego, basta pormi la domanda indistinta “Se investo 20.000 euro, quanto si può
guadagnare?”. Soprattutto, non aggiungete alla fine “senza rischiare di perdere, ovviamente”. Parliamo di
calcio piuttosto!!
Nicola Zanella, 27 anni, si occupa di ricerca finanziaria. Ha fondato il sito www.bondreali.it I suoi interessi di
ricerca sono: la teoria dei mercati efficienti, la finanza comportamentale, l’equity premium e l’equity premium
puzzle, la prevedibilità delle serie azionarie, l’effetto di diversificazione temporale delle azioni, l’asset
allocation e le obbligazioni indicizzate all’inflazione. Può essere contattato all’indirizzo E-mail: n.zanella (c-hi-o-c-c-i-o-l-a) aduc (p-u-n-t-o) it, oppure usando la form>
12-11-2009 15:30 Ubriachezza: sì alla confisca del veicolo anche in ipotesi di decreto penale di
condanna, ma restano forti dubbi
Carlo Alberto Zaina
La pronunzia in commento offre una pluralità di spunti valutativi, involgendo tematiche di
natura procedimentale, tra loro intimamente collegate.
La Corte, infatti, si sofferma, preliminarmente ad ogni altra considerazione, sul carattere di inammissibilità
del ricorso proposto – valutazione che, già di per sé sola, si paleserebbe come preclusiva di qualsiasi altra
forma di delibazione – attesa la rilevata e giudicata improprietà della procedura seguita.
E', infatti, intuibile – in forza di una lettura meditata della sentenza del S.C. - che i giudici di legittimità hanno
ritenuto impropria e contraddittoria la scelta della parte di rinunziare all'opposizione proposta[1], non
coltivando, così, l'impugnazione proposta avverso il decreto penale di condanna (contenente, tra l'altro,
disposizioni accessorie che travalicano anche la sanzione personale in senso stretto), precisando che la
contestazione afferente alla fondatezza giuridica, nella fattispecie, della adottata confisca, non avrebbe
dovuto (e potuto) costituire materia di trattazione separata dal merito della causa.
Ritiene, dunque, il Collegio che non fosse possibile operare – come, invece, è stata operata – una
divaricazione processuale fra le ragioni di contestazione di merito dell'accusa (trasfusa nel decreto penale di
condanna) ed i motivi di doglianza specifica, in ordine alla decisione di adottare la confisca del bene, che
hanno giustificato un'autonoma richiesta di revoca della misura.
E', dunque, fuor di ogni contestazione, solo sotto il profilo strettamente processuale, l'opinione che il mezzo
di impugnazione - un ricorso in Cassazione – finalizzato all'annullamento del provvedimento di confisca del
bene, avrebbe dovuto avere ad oggetto il provvedimento con il quale il giudice dichiara la esecuzione del
decreto, a seguito di rinunzia all'opposizione e non già la singola ordinanza resa dal G.I.P. in tema di cautela
reale.
Il procedimento cautelare ed interinale autonomo, promosso parallelamente, subisce, infatti, la genrale ed
originaria preclusione data dall'intervenuto giudicato.
Correlativamente alle considerazioni svolte, la Corte riconosce, poi, che il ricordato effetto preclusivo non
opera solamente in due casi estremamente precisi: 1) l'uno concernente l'ipotesi quali alla confisca o alla
restituzione non abbia provveduto il giudice della cognizione;
2) l'altro che la richiesta di restituzione provenga da un terzo rimasto estraneo al giudizio di cognizione (Cfr.
per la nozione di terzo Cass. Sez. III, 17-03-2009, n. 17865)[2].
Va, peraltro, osservato, in relazione a quest'ultimo caso, che il terzo rimasto estraneo al processo non è
legittimato all'impugnazione della sentenza con cui è stata ordinata la confisca di somme di denaro e può far
valere i propri diritti su detta somma per mezzo dell'incidente di esecuzione [Cfr. Cass. Sez. III Sent., 12-122008, n. 12117 (rv. 243617), J.R.D. c. G.P.E., in CED Cassazione, 2009, conf. Cass. Sez. I Sent., 09-032007, n. 18222 (rv. 237360); Cass. Sez. VI, 31-03-1995, n. 1257 (rv. 202720)][3].
E', dunque, evidente la circostanza che un bene, che sia stato acquisito con le forme del leasing o la
cui proprietà appartenga inoppugnabilmente a soggetto diverso dall'imputato, in presenza delle due
condizioni sopra indicate, non può sopportare alcun pregiudizio di sorta e non può venire assimilato
a beni che risultino di proprietà dell'imputato.
Permane, quindi, questo limite alla confiscabilità del veicolo.
Il profilo di maggiore ed interesse pregnanza dell'ordinanza in esame è, però, costituito dalla valutazione
concernente il rapporto fra il decreto penale di condanna e l'applicazione in tale sede procedimentale della
confisca.
Per vero, la Corte valuta questo tema, partendo da una prospettiva sostanzialmente differente da quella che
chi scrive considera centrale.
L'attenzione dei giudici di legittimità si incentra, infatti, sulla natura (obbligatoria o facoltativa) della confisca risolvendosi nel senso di escludere la facoltatività (non obbligatorietà) della misura accessoria -.
A parere del sottoscritto, il fulcro della questione deve, invece, essere attenere al quesito: “il decreto penale
di condanna deve essere equiparato, in forma e sostanzia, alla sentenza di condanna resa all'esito di
un giudizio ed alla sentenza di applicazione pena ex art. 444 c.p.p.?”
Da tale quesito (e dalle conseguenze che da esso derivano) si potrà poi muovere per valutare se
effettivamente anche in ipotesi di emissione di decreto penale di condanna si possa applicare la confisca.
Sul piano normativo, va osservato – in relazione alla specifica tematica della violazione del Codice della
Strada che è oggetto del processo - che l'art. 186 co. 2 prevede: "Con la sentenza di condanna ovvero di
applicazione della pena a richiesta delle parti, anche se è stata applicata la sospensione
condizionale della pena, è sempre disposta la confisca del veicolo con il quale è stato commesso il
reato ai sensi dell'art. 240 c.p., comma 2, salvo che il veicolo stesso appartenga a persona estranea
al reato”.
Il testo sopra riportato non riesce a dissipare minimamente i dubbi interpretativi che sorgono, posto che il
riferimento esplicito operato attiene a “...sentenza di condanna ovvero di applicazione della pena a
richiesta delle parti...”, senza menzionare in modo preciso altri tipi di provvedimenti che, sul piano
giurisdizionale, presentino il carattere e la idoneità a definire un grado od una fase di giudizio.
Va detto, infatti, che il procedimento per decreto (regolato dall'art. 459 e segg. c.p.p.) è detto anche
“processo senza dibattimento” o per dirla con il CORDERO “unico accertamento sommario ammesso
dal sistema”[4].
Con questa definizione viene, infatti, posta in evidenza la caratteristica precipua dell'istituto, cioè la non
necessarietà del giudizio in contraddittorio e la sua ipotetica celebrazione[5], connotato che si deriva quale
conseguenza legata indissolubilmente (e non altrimenti) alla potestatività legata all'esercizio del diritto della
parte di proporre opposizione.
Emerge, inoltre, uno spiccato profilo di premialità, collegato agli evidenti fini deflazionistici, che
contraddistingue la anticipata formula di definizione propria dell'istituto in oggetto, che è si è reso
maggiormente evidente attraverso la novella portata dalla L. 479 del 1999, che ha modificato il co. 5 dell'art.
460 c.p.p. .
Operati, quindi, questi accenni di carattere generale, onde inquadrare sul piano sistematico, il processo per
decreto, l'osservazione che maggiormente interessa valorizzare è quella per cui non pare revocabile in
dubbio l'assimilabilità del decreto penale di condanna alla sentenza di condanna.
Risulta, dunque, incontroversa l'opinione che, trattandosi di una forma di definizione anticipata del processo
penale, nella quale il contraddittorio – come si è detto – non costituisce elemento essenziale e fondamentale,
non si può sostenere l'esistenza di una vera e propria equiparazione fra il decreto penale (frutto di una
delibazione sommaria del giudice sulla scorta di elementi forniti esclusivamente dall'accusa) e la sentenza di
condanna che, comunque, costituisce – invece - risultato, a proiezione esterna, di una delibazione del
giudice fondata su elementi contrapposti forniti dalle parti.
Si può, però, affermare che, attesi i caratteri
- di giurisdizionalità – non si dimentichi, infatti, che è il giudice per le indagini preliminari, ad essere
individuato come organo emittente il decreto -,
- di idoneità a definire una fase del procedimento, ai sensi dell'art. 459 co. 1 c.p.p.,
- di suscettibilità di assumere valore di irrevocabilità e, quindi, di esecutività, ai sensi del combinato
disposto dagli artt. 460 e 650 c.p.p.,
il decreto penale di condanna è assimilabile alla sentenza di condanna.
Tali presupposti sono stati recepiti dalla giurisprudenza (Cfr. ex plurimis Cass. Sez. I, 12-11-1997, n. 6357 ,
D'Angelo,CED Cassazione, 1998[6] e T.A.R. Liguria Sez. II, 15-04-2002, n. 432 , Soc. Ristochef c. Usl n. 3
Genovese e Asl n. 3 Genovese e altri[7]) la quale ha, inoltre, posto l'accento sul denominatore comune degli
effetti che derivano in ordine all'accertamento della responsabilità penale in capo al singolo raggiunto dal
provvedimento.
E' evidente che gli effetti susseguenti alla irrevocabilità del decreto – a mente dell'art. 648 c.p.p. - risultano,
peraltro, sostanzialmente differenti e non confondibili rispetto a quelli previsti dagli artt. 651 e 652 c.p.p.,
relativamente alle sentenze di condanna passate in giudicato.
Le conclusioni qui esposte, le quali legittimano il riconoscimento dell' effettiva affermazione di assimilazione
del decreto penale di condanna alla sentenza di condanna, non permettono, però, di raggiungere un
apprezzabile livello di certezza in ordine alla circostanza che la scelta di definire il procedimento tramite
l'emissione di un decreto possa comportare – nel corpo dello stesso – l'adozione della confisca.
L'assimilazione o la sussunzione nella categoria delle sentenze di condanna del decreto penale non pare,
infatti, a parere di chi scrive, argomento decisivo e conclusivo, per estendere gli effetti riconosciuti
legislativamente alle sentenze in parola.
Permane, infatti, una palese differenza ontologica e giuridica in ordine alla struttura ed alla morfologia dei
provvedimenti in parola.
Va, infatti, esaminato e sottolineato, con grande attenzione, che il tenore della norma (il co. 2° dell'art. 186
CdS) risulta lapidario, tutt'altro che oscuro e certamente privo di equivocità, laddove si afferma che “la
sentenza di condanna ovvero di applicazione della pena a richiesta delle parti, anche se è stata
applicata la sospensione condizionale della pena, è sempre disposta la confisca del veicolo con il
quale è stato commesso il reato ai sensi dell'art. 240 c.p., comma 2....”.
Il legislatore, infatti, indica in tale contesto precettivo, con rara precisione, la gamma dei provvedimenti che
legittimano il ricorso alla confisca obbligatoria (perchè di obbligatorietà si tratta), non lasciando adito a dubbi.
La valutazione, che poggia sull'esegesi del dato testuale, trova ulteriore sostegno nella considerazione data
dal principio ubi lex voluit dixit ubi non voluit non dixit, ripreso e fatto proprio nel nostro ordinamento giuridico
dalla previsione dell'art. 12 (Disposizioni sulla legge in generale).
Il co. 1 di questa disposizione recita “Nell'applicare la legge non si può ad essa attribuire altro senso
che quello fatto palese dal significato proprio delle parole secondo la connessione di esse, e dalla
intenzione del legislatore”.
Se, dunque, fosse stata intenzione normativa, quella di ricomprendere nel novero dei provvedimenti,
geneticamente idonei a giustificare la confisca, la scelta più elementare (e semplice) sarebbe consistita
nell'indicare in tale contesto, expressis verbis anche il decreto penale di condanna, oppure al più usare una
dizione del tipo “provvedimenti che risultino assimilabili alle sentenze di condanna”.
I dubbi e le perplessità qui esposte sono state, poi, fatte proprie anche da Cass. Sez. III Sent., 19-03-2009,
n. 24659 (rv. 244019)[8], la quale ha sostenuto che “La confisca obbligatoria, per il caso di emissione di
sentenza di condanna o di patteggiamento, dell'area adibita a discarica abusiva (art. 256, comma
terzo, D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152), se di proprietà dell'autore o del compartecipe al reato, non può
essere disposta con il decreto penale di condanna.
Posizione che si pone in coerente seguito a quella espressa dalla stessa Sezione con la pronunzia 22-052008, n. 26548 (rv. 240343), M.G.M., che modificando[9] radicalmente la precedente giurisprudenza ha della
stessa sezione ha sancito che “...”In tema di gestione dei rifiuti, la confisca obbligatoria dell'area
adibita a discarica abusiva non può essere disposta con il decreto penale di condanna, in quanto
l'art. 51, comma terzo, D.Lgs. 5 febbraio 1997, n. 22 (oggi sostituito dall'art. 256, comma terzo, D.Lgs.
3 aprile 2006, n. 152) prevede che detta misura di sicurezza deve essere disposta solo con la
sentenza di condanna ovvero con la sentenza di patteggiamento”.
Pur riferendosi ad una situazione differente in tema di reati ambientali, è, dunque, assolutamente
apprezzabile l'affermazione e consacrazione del comune principio di diritto, posto che anche in tale contesto
il presupposto per la confisca è del tutto analogo a quello descritto nel co. 2 dell'art. 186 CdS.
Recita, infatti, il co. 3 dell'art. 256 cit. “Chiunque realizza o gestisce una discarica non autorizzata è punito
con la pena dell'arresto da sei mesi a due anni e con l’ammenda da duemilaseicento euro a ventiseimila
euro. Si applica la pena dell'arresto da uno a tre anni e dell'ammenda da euro cinquemiladuecento a euro
cinquantaduemila se la discarica è destinata, anche in parte, allo smaltimento di rifiuti pericolosi. Alla
sentenza di condanna o alla sentenza emessa ai sensi dell'articolo 444 del codice di procedura
penale, consegue la confisca dell'area sulla quale è realizzata la discarica abusiva se di proprietà
dell'autore o del compartecipe al reato, fatti salvi gli obblighi di bonifica o di ripristino dello stato dei
luoghi”.
Appare, pertanto, privilegiata ed apprezzata, dal ricordato intervento giurisprudenziale, una apprezzabile
esegesi, che si carattrizza per il suo profilo strettamente letterale, escludendo, altresì, che si possa dare
corso ad interpretazioni di natura logico-estensiva.
Sul piano pratico, quindi, reputa chi scrive che ci si trovi, senza dubbio, dinanzi ad un serio quanto
irreversibile contrasto di orientamenti giurisprudenziali.
E' questa, situazione che, pertanto, deve imporre un pronto ed energico intervento di regolamentazione da
parte delle SS.UU., anche se pare che una lettura ragionevolmente orientata, nel rispetto dei criteri
ermeneutici governati dalle preleggi, non sembra potere legittimare in relazione all'applicabilità della confisca
valutazioni di carattere estensivo, ricomprendendo la sfera di applicazione di questa misura anche a noveri
non previsti dal legislatore.
Unica certezza che allo stato si può nutrire è quella, per i casi espressamente previsti, del carattere
obbligatorio della confisca.
avv. Carlo Alberto Zaina
----------1La facoltà di rinunziare all'opposizione, in linea teorica appare peraltro, ampiamente legittima come
sostenuto da Tribunale Torre Annunziata Sez. I, 23-11-2007, in www.leggiditalia.it “E' ammissibile l'atto
formale di rinuncia all'opposizione di un decreto penale nella fase del dibattimento, in quanto l'atto stesso è
assimilabile entro il più generale istituto delle impugnazioni ed, anche in virtù del principio di economia dei
mezzi processuali, non può essere motivo di regresso alla fase preliminare.
2 Urbanistica e appalti, 2009, 7, 903
3 In www.leggiditalia.it
4Procedura penale ,UTET, To, 1082
5Cfr. per un complessivo quadro dottrinale CHIAVARIO Diritto Processuale Penale, UTET 2005, PG. 386
6Il decreto penale di condanna è un provvedimento giurisdizionale assimilabile alla sentenza di condanna,
ma che non viene caducato automaticamente con la proposta opposizione, potendo il giudice revocarlo solo
nel giudizio conseguente (art. 464 comma 3 c.p.p.). Fino a quando, perciò, il decreto non diventi irrevocabile,
perchè inutilmente decorso il tempo per proporre opposizione, o perchè la stessa viene dichiarata
inammissibile, il processo non può considerarsi concluso ed il giudice, davanti al quale esso è pendente,
può differentemente concludere il giudizio, anche emettendo autonomi provvedimenti incidentali e accessori,
come quello della parziale restituzione delle cose sequestrate.
7L'art. 11 lett. b), d.lg. n. 358 del 1992, che commina l'esclusione dalla partecipazione alle gare d'appalto dei
fornitori nei cui confronti sia stata pronunciata una condanna, con sentenza passata in giudicato, per
qualsiasi reato che incida sulla loro moralità pubblica, oltre per delitti finanziari, va interpretato nel senso che
è da considerarsi sufficiente anche una condanna inflitta a mezzo di decreto penale, di cui all'art. 460, c.p.p.,
per il caso di sola sanzione pecuniaria, dal momento che, da un lato, il decreto penale, pur non potendo
assumere il valore decisorio di una sentenza, rappresenta comunque una decisione motivata, non
equiparabile, ma almeno assimilabile ad una sentenza di condanna, dall'altro, perchè l'eventuale esclusione
dall'ambito di operatività dell'art. 11, d.lg. n. 358 del 1992 dei casi di ricorso a decreto penale, considerata
l'estensione sempre maggiore delle fattispecie punibili con pena pecuniaria, finirebbe per rendere la predetta
disposizione normativa priva di qualsiasi incisività.
8Curatela fallimentare del fallimento Fonderia Altopasdo s.r.l. c. M.M. In www.leggiditalia.it
9 In precedenza, infatti, Cass. III Sent., 04-12-2007, n. 4545 (rv. 238852) Procuratore della Repubblica
presso il tribunale di Benevento c. P.A.P. aveva sostenuto che In tema di gestione dei rifiuti, la confisca
obbligatoria del mezzo di trasporto, prevista per il reato di trasporto non autorizzato di rifiuti (artt. 256,
comma primo in relazione all'art. 259, comma secondo, D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152), deve essere disposta
anche nel rito speciale del procedimento per decreto, in quanto tale obbligo sussiste ogni volta che la
confisca sia obbligatoria ai sensi dell'art. 240, comma secondo, cod. pen. ovvero ai sensi delle leggi speciali
13-11-2009 12:46 Crocifisso sentenza. Garantire l'incolumita' fisica di chi ha avuto giustizia dalla
Corte di Strasburgo
Donatella Poretti, Marco Perduca
Siamo venuti a sapere delle ripetute minacce e atti vandalici subiti dalla famiglia
Albertin che ha fatto ricorso alla Corte dei diritti umani di Strasburgo circa la legalita' della presenza del
crocefisso delle aule scolastiche. Indipendentemente da come la si pensi in materia, e sappiamo quali siano
le posizioni del Governo, occorre che venga garantita la sicurezza di persone che hanno deciso di adire a vie
legali supra-nazionali perche' venisse loro garantito un diritto costituzionale. Essendo ormai da giorni in atto
una campagna pubblica lanciata anche dal sindaco di Cittadella di Padova contro la famiglia, non si capisce
cosa aspetti il Viminale a garantire la sicurezza ai coniugi Albertin. Per questi motivi abbiamo depositato oggi
un'interrogazione parlamentare.
Segue testo
Interrogazione urgente a risposta scritta al Ministro degli Interni
dei Senatori Radicali-Pd Perduca e Poretti
Premesso che:
- secondo una recente sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo, la presenza dei crocifissi nelle aule
scolastiche e' una violazione della liberta' dei genitori ad educare i figli secondo le loro convinzioni e della
liberta' di religione degli alunni";
- il ricorso era stato presentato da Soile Lautsi, cittadina italiana originaria della Finlandia e socia dell'Uaar
(Unione atei e agnostici razionalisti;
- il governo italiano ha presentato ricorso e, in caso di accoglimento, il caso verra' ridiscusso nella Grande
Camera, altrimenti la sentenza diventera' definitiva fra tre mesi;
- i sette componenti della Corte europea hanno sentenziato che la presenza dei crocifissi nelle aule puo'
facilmente essere interpretata dai ragazzi di ogni eta' come un evidente segno religioso e, dunque, potrebbe
condizionarli, e se questo condizionamento puo' essere di incoraggiamento per i bambini gia' cattolici, puo'
invece disturbare quelli di altre religioni o gli atei.
Considerato che:
- a seguito della sentenza, numerosi esponenti politici, di vari schieramenti hanno sollevato perplessita' in
merito alla decisione e competenze della Corte di Strasburgo;
- in data 12 novembre 2009, si e' verificata un aggressione alla sede del Partito Radicale dove sono stati
appesi da sedicenti appartenenti al Movimento di Lotta Studentesco, a scopo di intimidazione politica, tre
crocefissi.
- Sempre in data 12 novembre si e' venuti a conoscenza di minacce nei confronti della famiglia della
cittadina che ha fatto ricorso alla Corte di Strasburgo
- Dal 4 novembre il sindaco di Cittadella di Padova, l'Onorevole Bigonci, ha lanciato una campagna stile far
west con manifesti 'Wanted' raffiguranti le facce della famiglia per mettere a pubblico ludibrio i ricorrenti.
- Che il medesimo ha lanciato ripetuti appelli al Sindaco di Abano, Comune di residenza della famiglia,
affinche' revochi loro la residenza.
Si chiede si sapere
- Quali misure intenda adottare per garantire la sicurezza personale nei confronti dei cittadini italiani che
hanno presentato dei ricorsi, per questa o altre fattispecie, ad organi internazionali contro la supposta
violazione di norme a garanzia della non discriminazione per motivi religiosi, e che recentemente sono stati
al centro di campagne di intimidazione pubbliche e private.
- Quali misure intenda adottare a per dare immediato corso alle decisioni della Corte di Strasburgo
impegnandosi a fare piena informazione circa le motivazioni della corte.
13-11-2009 13:24 La verità su Eluana Englaro: mediaticamente inesistente
Pietro Yates Moretti
Eluana Englaro non poteva risvegliarsi. Sarebbe rimasta per sempre in stato
vegetativo persistente. E' quanto stabilisce la perizia disposta a maggio dalla Procura di Udine per
sgombrare ogni dubbio sulla morte della donna, perizia anticipata ieri dal settimanale l'Espresso.
In realtà tutto questo era già noto e arcinoto, con buona pace di coloro che hanno invocato credenze,
miracoli e codice penale per imporre alla famiglia Englaro un calvario ospedaliero, giudiziario e mediatico
ultradecennale. Un calvario la cui ingiustizia rimarrà sconosciuta alla maggior parte dei cittadini. La realtà
medico-scientifica su Englaro, ora ribadita anche giudizialmente, non avrà sui mass media italiani neanche
una frazione dello spazio dedicato alle 'verità' urlate di coloro che annunciavano interventi divini o addirittura
definivano il padre di Eluana un assassino.
Sui quotidiani di oggi, con rare eccezioni, questa notizia praticamente non c'e'. Per non parlare dei
telegiornali.
Ciò non è dovuto solo alla proverbiale memoria corta che da sempre affligge gran parte della stampa
tradizionale. Le cause sono altre: finanziamenti pubblici ai giornali, assetti proprietari da terzo mondo
dell'editoria e la corporativizzazione della professione hanno prodotto fenomeni come questo odierno, grazie
soprattutto ad una visione parzialissima della società. Sui mass media sembrano esistere solo due categorie
di cittadini nel nostro Paese: politici (italiani e vaticani) e giornalisti. E' la dialettica esclusiva e
autoreferenziale di questi due gruppi, interconnessi da reciproci interessi economici e politici, che riempie le
pagine dei giornali, cancellando la gran parte della società fatta di individui e comunità intermedie. E una
delle prime vittime di questo tipo di informazione è proprio la verità, in questo caso la verità medico
scientifica. Ed è così che la dichiarazione manifestamente falsa di un vescovo o di un ministro avra' sempre
maggior spazio sui media della verità, anche quando questa è necessaria per permettere ai cittadini di
decidere consapevolmente a chi dare ragione.
14-11-2009 09:57 La Corte federale tedesca rinvia la sentenza sulla brevettibilità delle cellule
staminali embrionali
redazione
Era parso chiaro fin dalle prime schermaglie: i giudici della Corte federale tedesca
(BGH) vogliono il parere della Corte di giustizia delle Comunità europea prima di decidere sul delicato caso
della patentabilità delle cellule staminali embrionali. Serve un'interpretazione della questione
pregiudiziale, ossia se il quesito sia giudicabile alla luce della direttiva europea in materia di brevetti biologici,
ha comunicato la Corte il 12 novembre.
Greenpeace s'era opposta al brevetto richiesto dal ricercatore Oliver Bruestle vari anni fa, perché
sosteneva che la patente avrebbe portato all'uccisione degli embrioni a fini commerciali. E il
tribunale dei brevetti le aveva dato parzialmente ragione. Ora il verdetto finale spetta a BGH, che però si
riserva d'interpellare la Corte di giustizia europea. L'esperienza insegna che ci vorrà almeno un anno
perché si pronunci.
L'organizzazione ecologista attacca la brevettabilità del procedimento con le cellule staminali per motivi etici.
Sostiene che, alla fine, s'arriverà all'uso commerciale degli embrioni -proibito sia dalla direttiva europea sia
dalla legge tedesca sulla patentabilità. Ma il ricercatore si richiama alla legge sulle cellule staminali, la quale
autorizza, sebbene a determinate condizioni, la ricerca con le cellule staminali. Ciò che è legale non può
essere vietato dalla legge sulla patentabilità, sostiene la difesa di Bruestle.
Nella vertenza è in gioco il brevetto su un procedimento con cui si vorrebbero curare la malattia di
Parkinson e il morbo d'Alzheimer. A questo scopo vengono importate in Germania cellule staminali con cui si
sviluppano le cellule precursosi del cervello. E il trapianto delle cellule cerebrali dovrebbe aiutare
a trattare più efficacemente le due malattie.
Dieci anni fa Oliver Bruestle ottenne il brevetto, ma su denuncia di Greenpeace, l'Ufficio federale dei brevetti
glielo ritirò nel 2006. Di qui il suo ricorso alla Corte federale.
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Senza il sostegno economico di persone come te non saremmo in grado di informarti.
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