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FOGLI D’INFORMAZIONE A CURA DELLA FEDIC (FEDERAZIONE ITALIANA DEI CINECLUB) ANNO IV – n° 30 DICEM BRE 2012 M ARZO 2016 SOMMARIO Editoriale – R. M erlino Carlo di Carlo: un docum entarista che ha colto l’essenza… – P. M icalizzi Succedeva a Torino – B. Rizzo Prem iati dalla Fedic alla Mostra di Venezia 2015… – P. M icalizzi Rassegna Stam pa “Premio Fedic 2015” e “Forum Fedic 2015” – P. M icalizzi Siti Web della Rassegna Stam pa – La Redazione MISFF67 Cinem a & Creatività @MISFF4You – Convegno e Workshop LO SCAFFALE Bridget Jones e la saga dei senza nom e – F. Felloni ATTIVITÀ DEI CINECLUB MISFF65 Servizio Scuola – Cinevideo Club Fedic Bergamo Fantasticam ente Cinema – Cinevideo Club Fedic Bergamo Proiezione del documentario “Aldo Gastaldi – Bisagno” M . Ciampolini BACKSTAGE Il film “Bom ba libera tutti!” e il libro “1 dei tanti” – S. Benvenuti LO SGUARDO CRITICO “La m acchinazione” – I veri m oventi dell’omicidio Pasolini – M . Demata PREMIAZIONI E RICONOSCIMENTI FEDIC Alessandro Baccini, Giovanni Merlino, Luca Zam bianchi, Sauro Benvenuti, Sim one Bianchi – Corte Tripoli Cinematogafica L’ANGOLO DELLE POSSIBILITÀ Program mazione DiLucca.TV Program mazione TeleAmbiente FESTIVAL Corto Fiction “Regolam ento” – Fedic Corto Fiction “Scheda di adesione” – Fedic DAI CINECLUB PROIEZIONI PROGRAMMATE Cineclub Sangiovannese Cineclub Fedic Cagliari – P. Bruno pag. “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ 2 3 5 6 8 8 12 14 14 15 15 17 19 20 20 23 23 25 “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ 25 26 26 27 28 28 29 30 30 33 Il vero autore-regista deve essere tanto ma tanto migliore del normale professionista. Quando non lo è, si vede eccome. Gli impiegati stanno al sicuro, i creativi su qualche ciglio di burrone – che è proprio il posto loro, naturalmente. Orson Welles n° 30 – EDITORIALE Se il buongiorno si vede dal mattino…! Stanno arrivando nuovi Cineclub in FEDIC e questo ci conferma che stiamo lavorando bene, nella direzione Roberto Merlino giusta. Uno è già stato “regolarizzato” al Ministero, un altro lo sarà a giorni, altri due o tre stanno preparando la documentazione corretta per poter entrare in FEDIC. E nuovi gruppi, soprattutto giovanili, si stanno interessando a noi da un po’ di tempo ed è probabile che decidano di aderire, consci delle opportunità che offriamo. L’arrivo di forze fresche è di vitale importanza, non tanto e non solo per un fatto numerico (che pure ha il suo peso!), ma soprattutto perché è nuova linfa che ci viene a fornire stimoli, idee e voglia di fare. Il fatto di “far circolare” e mettere in evidenza il nome e il logo della nostra Federazione sta dando risultati concreti: la FEDIC è cresciuta non solo come attività, ma anche come “visibilità”. Questo induce i videomaker ad informarsi su cosa facciamo, quali opportunità siamo in grado di offrire… Non mi stanco, quindi, di ripetere che dobbiamo essere fieri della nostra appartenenza e manifestarla in ogni occasione, nella piena consapevolezza che “quanto più cresce la FEDIC tanto più crescono i Cineclub e i singoli Soci”! Anche dal punto di vista “culturale” ho la netta sensazione che ci sia un nuovo e solido fervore. Per esempio, proprio nei giorni scorsi, si è concluso il Premio Nazionale di Sceneggiatura “Fazio degli Uberti”, riportando una solida partecipazione dei nostri Soci che, peraltro, hanno ottenuto lusinghieri riconoscimenti. Ma ne parleremo nel dettaglio sul prossimo numero del “nuovo FEDIC Notizie”. Altro bel “momento culturale”, a mio avviso, è il fatto che nella prossima edizione del Valdarnocinema per i film dello Spazio FEDIC (e solo per loro) ci sarà una grossa opportunità di crescita: il produttore-registasceneggiatore-insegnante Daniele Maggioni, senza “buonismi” o ipocrisie, farà un “vera” critica ai film dei nostri Soci, in un percorso che si preannuncia una vera e propria “lezione di cinema”. Potrei fare altri esempi, ma preferisco che voi, amici lettori del “nuovo FEDIC Notizie”, li scopriate da soli, leggendo le pagine che seguono. Un caro saluto. Roberto Merlino Presidente FEDIC n° 30 – Carlo di Carlo: un documentarista che ha colto l’essenza delle cose e un attento biografo di Michelangelo Antonioni di Paolo Micalizzi È scomparso nei giorni scorsi il regista Carlo di Carlo. Autore di film ma anche di docu mentari, ben venticinque dal 1961 al 1975, alcuni dei quali hanno partecipato a Mostre prestigiose come Venezia, Locarno, Mo Paolo Micalizzi sca. Dei suoi documentari se ne è occupato anche nel suo “Il cinema corto. Il documentario nella vita italiana 1945-1980” (La casa Husher, 1980) Giampaolo Bernagozzi, uomo di spicco della FEDIC al cui rinnovamento, soprattutto dagli anni ‘60 agli ‘80, ha contribuito con interventi a Convegni, con libri e la sua attività di Vice Presidente. che senza funambolismi e quel certo qualunquismo comodo e caratteristico del regime, coglie l’essenza delle cose e la vita della gente. Marzabotto, quindi, con la sua gente, quella di ieri e quella di oggi”. E a questa stessa tensione, rilevava poi Giampaolo Bernagozzi, rispondono altre sue opere, da “Fossoli” a “Terezin”, cioè due opere, del 1965, di carattere storico che testimoniano tragedie naziste. Da sin.: Ettore Garofalo, Carlo di Carlo, Anna Magnani e Pier Paolo Pasolini ai tempi di “Mamma Roma”. Nell’attività di documentarista di Carlo di Carlo figurano anche “Terre morte” e “Isola di Varano”, che denunciavano la situazione d i terre abbandonate, quel l e del GargaCarlo di Carlo In particolare la sua attenzione si è rivolta a “La menzogna di Marzabotto” che, scrive, “ripercorre l’itinerario di una tragedia e ricostruisce, nei luoghi e nelle parole dei sopravvissuti, uno spaccato e un momento della storia tentando di rispondere, con le immagini, al libro di quel Lothar Greil che avrebbe voluto rovesciare le responsabilità e il senso stesso delle cose”, sottolineando poi che “il cinema di Carlo di Carlo è un cine m a espressivo, ch e mord e l a realtà, Carlo di Carlo e il Presidente Napolitano. n° 30 – no. Due opere, secondo la critica, che indicavano per il suo linguaggio astratto, una nuova via da seguire nell’esposizione del documentario sociale. Sui suoi documentari segnaliamo il volume, a cura di Giorgio Gosetti, ”Carlo di Carlo: i documentari, i film 1961/1978” (Bulzoni editore,1979). In ricordo del suo Autore, poi, ricominciano a circolare in Festival e Rassegne alcuni suoi documentari: una buona occasione per i filmmaker per poterli rivedere non lasciandosene sfuggire l’opportunità. Carlo di Carlo ha svolto poi un’intensa attività di critico cinematografico. Per quarant’anni è stato collaboratore di Michelangelo Antonioni. E del regista ferrarese era ritenuto uno dei maggiori esperti ed il suo biografo. L’ultima volta fu nel 2008 in occasione della seconda edizione del Cinefestival, di cui ero Direttore Artistico, “Il Delta del Po e le sue genti: Sguardi d’autore” ai Lidi di Pomposa e Scacchi. In quell’occasione Car lo di Carlo si soffermò, in modo particolare, sul documentario “Gente del Po” (19431947) e sul film “Il grido” (1957). Un’esposizione approfondita la sua che, ancora una volta, destò interesse. L’incontro personale di Carlo di Carlo con Michelangelo Antonioni, ebbe a dichiararmi in un’intervista, avvenne nel febbraio 1961 quando lo invitò, come operatore culturale, al Circolo di Cultura di Bologna a raccontare le vicende giudiziarie del film “L’avventura” (1960) per intensificarsi poi in occasione della realizza zione del libro pubblicato nel 1964 dalle edizioni “Bianco e nero” del Centro Sperimentale di Cinematografia. E continuò, poi, con la collaborazione ad alcuni film del regista. Importante per Carlo di Carlo, che nel 1962 si era trasferito da Bologna (dove era nato il 18 giugno del 1938) a Roma, è stata anche la collaborazione con Pier Paolo Pasolini, facendogli da aiuto-regista per “Mamma Roma”, per “La ricotta” (episodio di “Rogopag”). Carlo di Carlo con Michelangelo Antonioni. Ben undici i volumi scritti su Antonioni, e tante le iniziative volte a divulgare l’opera del Maestro del cinema: il più importante è stato “Il progetto Antonioni” che si è anche articolato in un piano editoriale in sette pubblicazioni. Sono scritti fondamentali per conoscere l’opera di Michelangelo Antonio ni e punto di riferimento imprescindibile anche per gli studiosi. Chi scrive era suo amico ed estimatore e più volte l’aveva chiamato a parlare di Antonioni e dei suoi film. Carlo di Carlo Ma Carlo di Carlo ha al suo attivo come regista anche sette film e del suo cinema Michelangelo Antonioni ebbe ad affermare che vi rilevava “il tema ricorrente della fuga, un’idea molto bella perché è aperta, nel senso che dà adito a tanti svolgimenti” aggiungendo che “il suo stile è purissimo”. Un giudizio positivo di un Maestro autorevole. n° 30 – SUCCEDEVA A TORINO di Beppe Rizzo Racchiusa tra le pagine ingiallite di un libro che tratta la “Storia del cinema muto italiano” (Poligono Editore, 1951), trovo, anch’essa ingiallita, mezza pagina di Stampa Sera dell’8 marzo 1991, con un articolo e l’immagine di una signora. Mi è bastato un attimo e la mia memoria Beppe Rizzo s i r itr ov a ai primissimi anni ’70. Allora vivevo a Torino e mi ero appena sposato. Mia moglie ed io avevamo un appuntamento fisso tutti i martedì sera: andavamo al cinema, ma non trovavamo una vera sala cinematografica. Infatti, a sinistra del Palazzo Reale, superato un arco, si giungeva al Palazzo Chiablese. Alcuni gradini ci introducevano in quello che allora era il Museo del Cinema. Tutti i martedì si proiettava un film, in bianco e nero. Una signora ci riceveva seduta ad un tavolino che fungeva da Cassa. Quella gentil donna non era altro che Maria Adriana Prolo, la signora che vediamo nella foto di Stampa Sera. Ella ci consegnava i biglietti – non ricordo il prezzo, ma certamente poche lire – ed entravamo in una stanza, non molto grande, dove si proiettava il film. Talvolta, in attesa che iniziasse la proiezione, ci portavamo in altre stanze, dove, esposti con cura, vi erano i “cimeli” del cinema muto: i marchingegni che permettevano la visione di immagini in movimento. L’articolo porta la firma di Beppe Ferrero e fa da didascalia alla foto, con il titolo, a caratteri cubitali: “La signorina del Cinema, Maria Adriana Prolo, tutta una vita per il Museo”. Vi si legge, tra l’altro, che il regista Segre girò su di lei un documentario (la Prolo era nata nel 1908) e che Lorenzo Ventavoli affermava di lei essere “bella e testarda”. Gli antiquari ed i mercanti del Balôn le riservavano i pezzi miglio ri. La Francia la nominò “cavaliere per i suoi meriti culturali”. La “signorina del cinema” conobbe il mitico Pastrone, regista di “Cabiria”, al quale lei “portava regolarmente il miele di Romagnano”. Nel leggere queste notizie, l’emozione mi stringe la gola; i riferimenti al cinema di quegli anni per me sono molto significativi, poiché la mia passione per la settima arte nasce proprio in quel periodo, con l’acquisto di una cinepresa Nizo e l’inizio della mia attività cinematografica. Quella signora col grembiule nero, seduta a un tavolo, rimane impressa nel mio ricordo. E chi credete fosse l’autore di quel libro dalle pagine ingiallite sul cinema muto italiano? Ma proprio lei: Maria Adriana Prolo, a dimostrazione, se ce ne fosse bisogno, che ella fu donna di cultura e visse la sua vita dedicandola al Cinema e… al suo Museo. n° 30 – Premiati dalla Fedic alla Mostra di Venezia 2015 i film “Non essere cattivo” e “L’attesa”. Autorevoli interventi al Forum Fedic su “I MEDIA E IL CORTOMETRAGGIO” di Paolo Micalizzi Anche per le iniziative FEDIC (22° Premio e 20° Forum) alla Mostra di Venezia 2015 vi è stata un’ampia attenzione della Stam pa (vedi sottoelencata Rassegna). Due buoni film, quelli scelti dalla Giuria del Premio FEDIC, presie Paolo Micalizzi duta d a Roberto Barzanti e composta da Marco Asunis, Ugo Baistrocchi, Lorenzo Bianchi Ballano, Carlotta Bruschi, Mario Di Francesco, Giuliano Gallini, Ferruccio Gard, Carlo Gentile, Fausto Ghiretti, Stefania Ippoliti, Franco Mariotti, Paolo Micalizzi, Italo Moscati e Giancarlo Zappoli. Il Premio FEDIC destinato “all’opera che meglio riflette l’autonomia creativa e la libertà espressiva dell’autore” è stato attribuito a “Non essere cattivo” di Claudio Caligari, scomparso prematuramente dopo le riprese del film. Un frame tratto dal film “Non essere cattivo” di Claudio Caligari. Una scelta indovinata se si considera anche che il film successivamente è stato designato, purtroppo senza un buon esito, a rappresentare l’Italia agli Oscar. Un’opera, “Non essere cattivo” (presentata “Fuori Concorso”), incentrata sui destini di due amici della Ostia 1995, due emarginati: l’uno che affonda nell’inferno della droga e dello spaccio, l’altro che cerca di salvarsi e di integrarsi attraverso il lavoro e l’amore. Un’opera pasoliniana, autore che Claudio Caligari aveva come ispirazione sin dal suo esordio nel cinema con “Amore tossico” (1983). Claudio Caligari La Giuria FEDIC lo ha premiato “perché descrive con crudo realismo ma con affettuosa e partecipe umanità un microcosmo di emarginati di cui rappresenta, con una forza creativa ormai rara per il cinema italiano, desideri di una vita e di un futuro diversi”. Anche nel 2015, continuando la collaborazione con CIR-FOOD, è stata assegnata una Menzione Fedic - Il Giornale del Cibo ad “un film che propone la scena più signifi n° 30 – cativa legata al cibo e all’alimentazione”. La scelta è caduta sul film “L’attesa” del trentacinquenne Piero Messina. Un’opera prima, che era in Concorso, che alle proiezioni aveva avuto una buona accoglienza e si era subito rivelata come una delle migliori della Mostra. Racconta dell’attesa, in una grande villa siciliana, da parte della madre e della fidanzata arrivata appositamente dalla Francia, di un ragazzo. Un’inquadratura tratta dal film “L’attesa” di Piero Messina. Un’attesa piena di mistero che alla fine rive lerà la sua drammatica verità. E dove, come recita la motivazione della Giuria, “le sequenze in cui il cibo diventa protagonista hanno un forte valore simbolico che rimanda al tema della nascita, dell’identità e della rigenerazione”. Piero Messina Accolto con interesse anche il Forum FEDIC che, all’insegna de “Il futuro del cortometraggio” era incentrato sul tema “I Media e il Cortometraggio”, su cui si può leggere un ampio resoconto di Beppe Rizzo sul numero 25 (settembre 2015) del “nuovo Fedic Notizie”. Forum Fedic 2015: Paolo Micalizzi introduce il tema “I Media e il Cortometraggio” oggetto di approfondita analisi. Un Forum che ha visto l’intervento di autorevoli esperti, che ci piace ricordare: Jacopo Chessa (Direttore del Centro Nazio nale del Cortometraggio), Franco Montini (Presidente SNCCI-Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani- e giornalista de “La Repubblica”), Luisa Morandini (coautore, curatrice della sezione “I corti” del presti- gioso Dizionario “Il Morandini”), Fabrizio Cavaniglia (Redattore della Rivista “Tutto Digitale”), oltre ai saluti prestigiosi di Luigi Cuciniello (Direttore organizzativo della Mo- stra di Venezia e attuale Presidente ANEC) e Stefania Ippoliti (Presidente dell’Italian Film Commission e Responsabile Mediate- ca e Area Cinema della Fondazione Siste- ma Toscana) e gli interventi del Presiden- te FEDIC Roberto Merlino e di Marcello Zeppi, Presidente del MISFF di Monteca- tini. A dimostrazione che attorno al Premio e al Forum FEDIC vi è anche l’attenzione, di autorevoli addetti ai lavori, che, come curatore delle due iniziative, ringrazio moltissimo per la loro partecipazione. n° 30 – Rassegna stampa PREMIO FEDIC 2015 01) 02) 03) 04) 05) 06) 07) 08) 09) 10) 11) 12) 13) 14) 15) 16) 17) 18) 19) 20) 21) 22) 23) 24) 25) 26) 27) 28) 29) Ilgiornaledelcibo.it/festival-del-cinema Cinemaitaliano.info Infon Informazione.it Ilgiornaledelcibo.it/premio-fedic Urbanpost.it Cir-food.it Nuovavenezia.gelocal.it Cinematografo.it Cinemaitaliano.info Blog.graphe.it Cineblog.it Pumpkinhoneybunnyblog.blogspot.it Artslife.com Cinematografo.it Nientepopcorn.it Sentieriselvaggi.it Cineclandestino.it Donnamoderna.com Dazebaonews.it Cinemaitaliano.info Movietele.it Cinema.everyeye.it Il gazzettino Venezia 2015 Entespettacolo.org Sudestival.org Multisalampx.it Cinematographe.it 30) 31) 32) 33) 34) 35) 36) 37) 38) 39) 40) 41) 42) 43) 44) 45) 46) 47) 48) 49 50) 51) 52) 53) 54) 55) 56) 57) 58) 59) 60) 61) 62) 63) 64) 247.libero.it Italiaatavola.net Rbcasting.com Sorrisodiverso.com Suonalancorasam.wordpr ess.com Gsamasternews.it Movieplayer.it Look-dei-vip.it Cir-food.it Ilcinemaitaliano.com Araldodellospettacolo.it Codacons.it Cineuropa.org Convenzionali.wordpress .com Filmhousetv.it Badtaste.it Dearcacinema.blogspot.it Indie-eye.it Storiadeifilm.it Ilciottasilvestri.blogspot.it Effettonotteblog.it Directorcult.blogspot.it Youtube.com Celluloidportraits.com Incentralperk.blogspot.it Nuovavenezia.gelocal.it Indigofilm.it Cinema-tv.virgilio.it Cinemaevideo.it Agensir.itquotidiano Anecweb.it Liquida.it Moneyandweb.eu Cinemaeteatro.com Ficc.it 65) 66) 67) Cineclubromafedic.it Infonotizie.com “nuovo Fedic Notizie” n. 25 pag. 10 settembre 2015 FORUM FEDIC 2015 01) 02) 03) 04) 05) 06) 07) 08) 09) 10) 11) 12) 13) 14) 15) 16) 17) 18) 19) 20) 21) 22) 23) 24) “nuovo Fedic Notizie” n. 24 pag. 15 luglio/agosto 2015 Boxoffice Venews Tutto Digitale Cinemaitaliano.info 20° Forum Fedic Venezia 2015 Centro Nazionale del Cortometraggio F.I.C.C. 360-gradi Trova eventi 247 Libero.it Filmfestivals.com Iltirreno.gelocal Fred.fm Lagazzettadimassaecarrara Sedicicorto.it Inapplicableness2 Roundtown.com Labiennale.org Ligurianews.com Ferraraitalia.it Ecrannoir.fr “nuovo Fedic Notizie” n. 25 pag. 7 settembre 2015 Cartedicinema.org.numero7 Siti Web della Rassegna Stampa È possibile leggere la Rassegna Stampa entrando nei differenti Siti sotto elencati: copiare l’indirizzo web scelto e inserirlo nel proprio browser. Per accedere alla Rassegna Stampa dove appare la scritta “no sito” rivolgersi alla Redazione ([email protected]) indicando il numero relativo alla scritta in oggetto. Sarà cura della Redazione inviare, via e-mail, la Rassegna Stampa richiesta. La Redazione PREMIO FEDIC 2015 01) http://www.ilgiornaledelcibo.it/festival-del-cinema-di-venezia-2015-la-diretta/ 02) http://www.cinemaitaliano.info/news/31829/venezia-72-il-cibo-sul-grande-schermo-2edizione.html 03) no sito 04) http://www.informazione.it/c/6E9F4227-BE39-4290-BDFEC112269F9FCF/Venezia72-L-Attesa-di-Piero-Messina-vince-il-Premio-Fedic-IlGiornale-del-Cibo 05) http://www.ilgiornaledelcibo.it/premio-fedic-il-giornale-del-cibo-il-vincitore/ n° 30 – 06) http://urbanpost.it/mostra-del-cinema-di-venezia-2015 premicollaterali#edxrQ8Q0TokKSKAU.99 07) http://www.cir-food.it/it/news/cibo-e-cinema-2%C2%B0-edizione-del-premio-fedic-ilgiornale-del-cibo.aspx 08) http://nuovavenezia.gelocal.it/venezia/cronaca/2015/09/13/news/caligari-il-piu-amatodalle-piccole-giurie-1.12087780 09) http://www.cinematografo.it/news/venezia-72-i-premi-collaterali/ 10) http://www.cinemaitaliano.info/news/31915/venezia-72-i-premi-collaterali.html 11) http://blog.graphe.it/2015/09/13/festival-del-cinema-di-venezia-vincitori 12) http://www.cineblog.it/post/650446/venezia-2015-vincitori-diretta-leone-doro 13) http://pumpkinhoneybunnyblog.blogspot.it/2015/09/mostra-del-cinema-di-venezia2015-tutti.html 14) http://www.artslife.com/2015/09/12/venezia72-il-leone-doro-a-lorenzo-vigas/ 15) http://www.cinematografo.it/news/venezia-72-i-premi-collaterali/ 16) http://www.nientepopcorn.it/notizie/leone-doro-2015-venezia-72-tutti-i-vincitori-33033/ 17) http://www.sentieriselvaggi.it/venezia72-non-essere-cattivo-premio-fedic-2015/ 18) http://www.cineclandestino.it/venezia-72-i-premi/ 19) http://www.donnamoderna.com/lifestyle/cinema/festival-cinema-venezia-2015vincitori-star/photo/Non-essere-cattivo-il-film-piu-premiato 20) http://www.dazebaonews.it/cultura/item/36553-venezia-72-carrellata-di-premicollaterali-in-attesa-del-leone.html 21) http://www.cinemaitaliano.info/speciali/venezia72/notizie.html 22) http://www.movietele.it/eventi/mostra-d-arte-cinematografica-internazionale-divenezia/2015/premi 23) http://cinema.everyeye.it/notizie/venezia-72-ecco-tutti-i-premi-in-diretta-237459.html 24) no sito 25) no sito 26) http://www.entespettacolo.org/eds/allegati/3131/CS_11_settembre_2015_Premi_Coll aterali_Spazio_FEdS_Venezia72.pdf 27) http://www.sudestival.org/18-mar-non-essere-cattivo/# 28) http://multisalampx.it/film/non-essere-cattivo 29) http://www.cinematographe.it/31876/news/venezia-72-cerimonia-premicollaterali.html 30) http://247.libero.it/focus/33465031/14/venezia-72-premio-fedic-a-non-essere-cattivo/ 31) http://www.italiaatavola.net/eventi/cultura/2015/9/17/premio-fedic-giornale-cibo-filmattesa-piero-messina/41198 32) http://www.rbcasting.com/eventi/2015/09/11/venezia-72-non-essere-cattivo-vince-ilpasinetti-miglior-film-e-tanti-altri-premi/ 33) http://www.sorrisodiverso.com/#!RIFLETTORI-SUL-MONDO-DELLADIVERSITA/cu6k/55f7e5680cf2de902a86de46 34) 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12) 13) 14) 15) 16) 17) 18) 19) 20) 21) 22) 23) 24) http://www.fedic.it/public/riservata/nfn/024_NFN_LUG_AGO_2015_N_24.pdf no sito no sito http://www.tuttodigitale.it/2015/09/22/forum-fedic-alla-mostra-di-venezia-2015/ http://www.cinemaitaliano.info/news/31576/venezia-72-forum-e-premi-fedic-allamostra.html http://www.fedic.it/it/news/news.asp?id=406#author http://www.centrodelcorto.it/news/media-e-cortometraggi-forum-fedic-a-venezia72_127.html http://www.ficc.it/leggi_notizia.php?id=948 http://www.360-gradi.it/eventi/evento-20-forum-fedic-federazione-italiana-deicineclub-0000381109.html http://trova-eventi.it/venice-20-forum-fedic-federazione-italiana-dei-cineclub/ http://247.libero.it/focus/33346867/6/venezia-72-forum-e-premi-fedic-alla-mostra/ http://www.filmfestivals.com/blog/mostra_internazionale_d_arte_cinematografica_ven ice/full_venice_calendar_of_events_presentations_and_talks 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Bello o brutto che sia non vi è alternativa a questa realtà, le denominazioni italiane più o meno tristi di questa condizione si sono susseguite nel tempo senza addolcire o lenire il sen so, appunto, di solitudine. A fine anni ‘80, nel pieno dell′ edonismo reganiano Federico Felloni che ha caratterizzato quella decade di falso splendore sbucò un termine inglese a tentare di magnificare quella situazione di stallo che si crea nella vita delle persone fra una esperienza sentimentale e l′ altra, nacque così la categoria dei single che bene o male è oggigiorno la categoria più numerosa dell′Italia attuale. Eroina moderna di questa categoria si può considerare Bridget Jones una giovane inglese nata dalla penna di Helen Fielding una scrittrice inglese di medio valore che sulle colonne del Telegraph pubblicava, sotto forma di diario, le avventure di una ragazza alle prese con fidanzati saltuari ed incontri sentimentali all′insegna di una catastroficitá talmente eccessiva da risultare comica. Dato il successo riscosso presso il pubblico, i testi furono poi riorganizzati in un vero e proprio romanzo Il diario di Bridget Jones e il libro divenne rapidamente un successo mondiale tradotto in numerose lingue vendutissimo, oltre 10 milioni di copie, anche fuori dal Regno Unito. Il romanzo, appunto, è in forma di diario e racconta la vita di Bridget Jones, una donna single di poco più di trent'anni che vive e lavora a Londra circondata da un gruppo di amici che le fanno da famiglia. Attraverso il personaggio di Bridget vengono tratteggiate con ironia le manie e le stranezze della vita della capitale inglese. Bridget, ossessionata dal proprio peso e dalle proprie abitudini malsane in fatto di alimentazione, oppressa dalla madre che le propone sempre nuovi potenziali fidanzati e dalla spada di Damocle incombente dell′etichetta di zitella, si muove nella propria vita sentimentale in modo piuttosto goffo con frequenti complicazioni su cui la Fielding costruisce buona parte della comicità della storia. Spumeggiante e fantasioso, a modo suo romantico, è un divertentissimo spaccato della vita da single di una giovane donna nella frenetica società attuale. Non annoia mai con una lettura spassosa, scorrevole e rilassante. Si tratta di un "diario", per l'appunto, ed è ovvio che sia una sequenza di eventi e non un romanzo che prevede lo svolgersi di una trama definita. Una lettura "leggera" ma non banale come invece i suoi detrattori sostengono da sempre. Non parliamo di un capolavoro della letteratura ma di un libro alla portata di tutti e che proprio di questa caratteristica fa la sua forza. Anche gli uomini non possono non sorridere a vedere come viene dipinta la figura maschile del 20º secolo. Visto il successo planetaria non poteva mancare la versione cinematografica che si è sviluppata in due film, più un terzo in uscita proprio in questi giorni. Diretto da Sharon Maguire con soggetto della stessa Helen Fielding presenta un cast quasi stellare, da Collin Firth a Hugh Grant con protagonista una Renée Zellweger praticamente perfetta nei panni dell′ eroina londinese. A mio avviso Il successo del film è dipeso principalmente dall'interpretazione dell'attrice scelta e dalla sua capacità di far identificare le donne con il personaggio. L'elemento chiave era trovare una Bridget che doveva dare l'impressione di essere una persona che si crede ancora nelle favole ma, contemporaneamente, ha un carattere impulsivo e forte al tempo stesso. Il film risulta così, caso rarissimo, molto superiore al libro nei suoi aspetti più comici e grotteschi. In fondo è un diario delle disavventure di una single coatta, nevrotica e frustrata, alle prese con rapporto compulsivo con sigarette, alcool e cibo. Quasi impossibile per una donna d′oggi non riconoscersi in Bridget, ritratto dolce amaro dell'attuale generazione di trenta-quarantenni instabili e insoddisfatte. Questo libro lo regalai anni addietro ad una ragazza che, al tempo trentenne scalava l’Everest di una vita sentimentale finalmente appagante, come ricordo di un periodo passato ma, comunque, felicemente superato. Qualche giorno fa l’ho rivista e mi ha detto di essere felicemente single, alla fine quel termine che non è un nome è stata la salvezza di una intera generazione... n° 30 – ATTIVITÀ DEI CINECLUB FEDIC n° 30 – n° 30 – n° 30 – n° 30 – lunedì 21 marzo 2016 18.31 Allego la locandina di una manifestazione organizzata a Milano dall'UNUCI per ricordare la figura del partigiano genovese Aldo Gastaldi (Bisagno) che prevede la proiezione del film che ho realizzato al riguardo insieme a Claudio Serra ed Enzo Turati. La manifestazione è prevista per martedì 12 aprile e si svolgerà nella prestigiosa sede dell'UNUCi a Palazzo Cusani. Devo riconoscere che ci ha fatto piacere che questa Associazione abbia voluto inserire il nostro filmato nella celebrazione di un eroico partigiano, purtroppo piuttosto trascurato nella storiografia della Resistenza. Cordiali saluti. Mario Ciampolini n° 30 – BACKSTAGE il film BOMBA LIBERA TUTTI! sceneggiatura di Sauro Benvenuti per la regia di Alessandro Gelli e Mattia Catarcioni e il libro 1 DEI TANTI di Sauro Benvenuti in uscita il 18 aprile 2015 al Cinema Teatro Pacini di Fucecchio Sono socio FEDIC da alcuni anni: incontrai Roberto Merlino per chiedergli se uno dei miei libri pubblicati poteva diventare testo per un film o per una rappresentazione teatrale e Roberto mi invitò a seguire uno dei suoi corsi di sceSauro Benvenuti neggiatura co n d o tt i con sapiente maestria presso Corte Tripoli Cinematografica affinché potessi aiutarlo nell'assolvere la mia richiesta. È così che sono diventato scrittore di sceneggiature, è per questo che, con rinnovata fantasia, sono passato dalla letteratura alla scrittura filmica. L'incarico di scrivere un film è stato un vero fulmine a ciel sereno perché mai lo avrei pensato e altrettanto mai avrei potuto sperare di vivere un set cinematografico così coinvolgente. Alessandro Gelli con Videoclip Produzioni di Roberta Cioni mi fece delle richieste specifiche alle quali avrei dovuto rispondere immediatamente: te la senti di scrivere sul bullismo? Parlare di bullismo? Certamente! Complicato, pericoloso ma emozionante!! Si lo scriverò ma voglio farlo in modo semplice per aprire il cuore di tutti, senza bisogno di chiavi interpretative dotte o inquisitorie, tanto meno giornalistiche... Facciamo una commedia: possiamo veicolare un messaggio importante in modo più fruibile al pubblico giovane per il quale -ma non solo- vogliamo lavorare. Benissimo Ti aspetto tra tre mesi con la sceneggiatura completa. Si chiamerà “BOMBA LIBERA TUTTI!” Fai tu. Non era il mio tema più congeniale ma ho accettato la sfida. Avessi potuto scegliere avrei scritto una storia d'amore ma trattare di bullismo, parlare di ragazzi e delle loro famiglie è anch'esso parte importante del mondo dei sentimenti più grandi, co n atten- n° 30 – zione ai messaggi che si possono o non si devono veicolare. Ecco il motivo della sfida lanciata e raccolta con coraggio. Ho dato libertà alla penna -con occhi sempre accesi sulla realtà- costruendo avventure colme d'ironia, preoccupazioni adolescenziali e adulti distratti. La storia filmica riempie lo spazio di dieci giorni; ma tutto ruota come preparazione e conseguenza di ciò che accade un mercoledì. Provo a darne un breve cenno: Per Martino entrare a scuola è sinonimo di vessazioni ineluttabili: un gruppo di teppisti si fa gioco di lui nell’apatica apparente tranquillità di provincia, spalleggiati da ragazzine fin troppo compiacenti. Jerry e Gelli, simpatici paninari, ambulanti e b uontemponi, lo aiutano come possono malgrado la loro b analità e approssimazione. Genitori distratti da congiunture e vizi, insegnanti inermi e delusi, responsab ili sportivi attenti ma insufficienti sono additivi perfetti per la miscela esplosiva. Improvvisamente Martino sarà costretto a prendere una decisione importante... Con immaginazione e incoscienza Jerry e Gelli cercano una soluzione. Un furto, loschi individui, indagini poco professionali e qualche rimorso di troppo aprono la pentola delle responsab ilità… E poi sono arrivati i giorni delle riprese alle quali ho assistito nelle vesti di sceneggiatore, costumista e scenografo ed è stata per me l'esperienza più grande. Gli attori (famosi professionisti) sono stati ecceziona li e gentili e raccontano di aver vissuto un ambiente sereno e familiare; i ragazzi (attori adolescenti con esperienze) hanno saputo tessere amicizie sincere, tra loro e con l'intero staff, lavorando pazientemente con dedizione sempre crescente. Un mese dopo il casting (al quale ho partecipato con diritto di voto) prima dell'inizio delle riprese erano stati convocati per conoscersi e incontrarci; una giornata di racconti e spiegazioni di cosa sarebbe stato il film e di come la Produzione avrebbe desiderato lavorare. Ero presente per raccontare i loro ruoli e i personaggi, com'è nata la sceneggiatura e i perché sottesi. Sono stati bravissimi. Grandi le emozioni vissute per i tre mesi di ripresa: avevo responsabilità nella scelta di nuove locations quando talvolta non si rendevano disponibili gli spazi richiesti all'Amministrazione, rispondevo alle richieste degli attori a riguardo dei costumi e seguivo i loro copioni. Le difficoltà? I tempi forzati dettati dagli impegni di tutti e i dispetti delle nuvole. Ero meravigliato: le situazioni immaginate, scritte con attenzione ma ancora da verificare, hanno funzionato, si sono potute ricreare senza storture né artifici, regalandomi la gioia d'un risultato inatteso. Per il rispetto dovuto ai comici professionisti abbiamo lasciato che la loro recitazione prevedesse anche libertà d'espressione, a braccio, ottenendo risultati eccezionali. La mia sceneggiatura ha momenti a questo dedicati. L'esperienza che ne ho tratto non ha paragoni. Vedere il girato, commentare e comprendere, ottenere spiegazioni o complimenti... Avere i brividi e le lacrime agli occhi quando due donne recitano ciò che ho scritto... Tanti giorni di una fullimmersion cinematografica, vissuta anche a tavola, che mi ha rapito dal mio lavoro ma alla quale devo gratitudine. A sinistra l’attore Sergio Foconi, a destra Sauro Benvenuti (Foto: Erica Giani). E poi... un altro fulmine! Durante le riprese di una scena calcistica con Renzo Ulivieri e Luciano Spalletti ho ricevuto una telefonata dalla Casa Editrice C1V di Roma che mi proponeva di pubblicare il libro del film! Ne aveva appreso notizie attraverso il racconto di attori che tornando a casa traducevano l'entusiasmo vissuto in aneddoti da regalare. n° 30 – L'argomento del film, il problema del bullismo -in ogni forma esso si presenti- è tema sociale importantissimo e la Casa Editrice C1V ha come mission la promozione di letture che inducano una riflessione. Come dire: un felice incontro! Risposi come in trance: il libro ancora non c'è, io ho scritto solo una sceneggiatura! E tu scrivilo, noi lo pubblicheremo! Avevo già toccato il cielo con un dito quando mi fu commissionata la sceneggiatura e credevo sinceramente d'es sere arrivato. Quando si è aggiunta la richiesta di scrivere anche un libro ho fatto tombola. Di solito si parte dalla narrativa, lo schermo -se arriva- viene dopo. Anche per una scrittura filmica, in testa hai già la storia. Fare il contrario è costantemente accompagnato dai ricordi del set, dalle cose che hai vissuto durante i mesi passati dietro ai registi, con l'incarico di un muto ma molto attento osservatore. Il titolo del libro è ‘1 DEI TANTI’. Perché? Sarebbe semplice dire: uno dei tanti ragazzi oggetto di bullismo, oppure uno dei tanti modi per intervenire, magari con punizioni esemplari ecc, ecc... No, 1 dei tanti modi per confessare ai genitori -o a chi ti sta vicino- ciò che affligge il nostro cuore. Martino vorrebbe dirlo alla mamma ma non trova nemmeno un semplice “senti mamma” comunissimo. È così che il libro inizia, è ciò di cui voglio si faccia tesoro. Libro e film saranno sempre uniti: dove sarà organizzata una proiezione potremo trovare il libro così come in ogni presentazione letteraria ci sarà il film. C'è comunione d'intenti tra Videoclip Produzioni e C1V Edizioni per promuovere giornate d'incontro con gli studenti di ogni scuola che ne faccia richiesta. Le locations delle riprese sono: la Scuola media Montanelli-Petrarca di Fucecchio per gli interni e esterni e la sua palestra; gli Impianti Sportivi di Fucecchio; varie abitazioni private; esterni della città di Fucecchio; la Stazione Ferroviaria di S. Miniato e vie di campagna. Gli attori sono: Alessandro Gelli (“Ridere fino a volare”, “C'è chi dice no”, “Carabinieri”, “Distretto di Polizia”),Jerry Potenza (“I laureati”, “Il ciclone”, “Il pesce innamorato”, “Ridere fino a volare”), Massimo Atichi (“Il piccolo diavolo”, “Johnny Stecchino”), Enrica Guidi (“I delitti del Barlume”), Monica Seller (“Centovetrine”, “Il labirinto dei sensi”), Sergio Forconi (“Berlinguer ti voglio bene”, “Il ciclone”, “Faccia di Picasso”), Niki Giustini (“Aria Fresca”, “Domenica in”, “Il bar Margherita”), Andrea Agresti (“Le Iene”), con la partecipazione straordinaria di Renzo Ulivieri e Luciano Spalletti, rispettivamente Presidente Associazione Allenatori Italiani e Allenatore di fama internazionale e poi Roberto Cipriani, Kamel Palomba, Vittorio Corsi, William Catania, Monica Mori, Maurizio Pistolesi, Silvia Todesca e tanti altri. I ragazzi sono: Manuel Giustini, Kristel Talamonti, Valentina e Marco Paoleschi, Alberto Nicolas Prete, Sara Portaccio, Younes Hashem, Giacomo Carducci. Ci sono state moltissime comparse, tanti ragazzi della scuola media che hanno partecipato con pazienza e divertimento a molte riprese e tanti di loro sono stati veramente bravi. La fotografia è di Francesco Mazzei che ha curato anche la post-produzione. Il fonico è Mario Pecori. Tutto questo chiama una serie infinita di ringraziamenti, i più grandi dei quali vanno in ex-equo al produttore-attore-regista Alessandro Gelli che ha creduto in me e a Roberto Merlino che m'ha insegnato tutto quello che so del mondo del cinema. Sauro Benvenuti Socio FEDIC Cineclub Corte Tripoli Cinematografica Pisa n° 30 – Lo sguardo critico te non solo per una chiara somiglianza col Poeta, ma anche per le capacità di rappresentarne movenze, gestualità e manifesti stati d’animo, Grieco riesce ad attorniarlo da altri ottimi comprimari. “La macchinazione” David Grieco I veri moventi dell’omicidio Pasolini di Marino Demata La sala cinematografica fiorentina ove è stata presentata ieri sera l’anteprima de “La macchinazione” di David Grieco (il film sarà ufficialmente nelle sale il 24 marzo) era particolarmente affollata. Un segno questo dell’interesse col quale era atteso questo film che, Marino Demata già lo s i intuiva, non è un ennesimo film sulla morte di Pasolini, ma è il film che dice molto di più di tutti quelli che lo hanno preceduto, scavando con coraggio sia sulle inchieste che il Poeta andava conducendo privatamente sui misteri italiani dell’epoca, sia sulle circostanze del suo assassinio. E l’altra novità è che il regista collega direttamente ed esplicitamente quelle ostinate ricerche di Pasolini con la sua “condanna a morte”, trovando nelle prime il vero movente della seconda. Tornato sul set dopo ben 12 anni, da quando aveva girato “Evilenko”, tratto dal suo romanzo “Il comunista che mangiava i bambini”, David Grieco riesce a costruire un film dal ritmo incalzante che appassiona lo spettatore anche poco esperto della materia. Da rimarcare la scelta della colonna sonora con bellissimi brani dei Pink Floyd, che fanno da contrappunto alle scene più drammatiche. Affidato il compito di interpretare Pasolini all’ottimo Massimo Ranieri, scelto evidentemen Il regista concentra la sua attenzione sul periodo che va dalle elezioni politiche di giugno 1975 alla fatidica notte tra il 1° e il 2 novembre. Settimane e mesi intensissimi ove Pasolini appare in alcuni momenti quasi scatenato o invasato nella misura in cui cresceva in lui la consapevolezza di avvicinarsi a terribili verità sui poteri occulti in Italia e sulle loro malefatte. Tra queste c’è innanzitutto l’appiattimento e l’omologazione del popolo italiano sotto l’egida del consumismo che, come un tarlo, fa gradata mente erodere anche le differenze ideologiche e politiche della gente. Questa convinzione del Poeta – che ha anche molto di premonizione – ci viene manifestata dalla espressione scettica di Pasolini all’inizio del film, mentre guida la propria auto ed ascolta alla radio le notizie della straripante vittoria del Partito Comunista alle elezioni politiche. E tale convinzione ritorna anche verso la fine del film nel corso dell’intervista col giornalista francese. Questi diciamo sono i guasti generali provocati dalla classe dirigente italiana, sui quali giustamente il film ritorna in quelle due circostanze all’inizio e alla fine del film, ma anche in altri momenti, con accenni, riferimenti, ed esplicite affermazioni. Ma al di là dei guasti che potremmo definire politico-sociali esistono responsabilità gravissime da parte del connubio tra potere economico e politico e forze malavitose nella stagione delle stragi e in atti criminosi del recente passato, sui quali Pasolini riesce in molti casi a n° 30 – scoprire la verità e in altri ad essere ad un passo da essa. È proprio sulle ricerche solitarie di Pasolini che si sofferma Grieco nella parte centrale e più avvincente del film, che gradatamente riesce ad assumere i contorni di un vero e proprio noir. Parallelamente alla fase di montaggio del suo ultimo film, “Salò o Le 120 giornate di Sodoma”, Pasolini è impegnato a scrivere il suo libro-inchiesta, “Petrolio”. Il personaggio chiave è Cefis, uomo potentissimo capace di determinare le scelte fondamentali del Paese, liberandosi disinvoltamente di chiunque gli faccia ombra, coautore della loggia massonica P2. Pasolini intuisce i collegamenti tra quest’ultimo e la morte di Mattei, tra quest’ultimo e le stragi, e si imbatte in uno strano libro intitolato “Questo è Cefis”, rivelatore di molti episodi da codice penale. Pasolini ha solo una fotocopia del libro, che stranamente scomparve dagli scaffali di tutte le librerie d’Italia solo 48 ore dopo la sua uscita. Se non ci fosse stata questa “provvidenziale” scomparsa, la Magistra tura sarebbe stata obbligata ad aprire un’inchiesta su quanto narrato nel libro! Ebbene Pasolini si mette sulle tracce dell’autore del libro, Steimetz (chiaramente un pseudonimo) e organizza due incontri per saperne di più. Ignaro che Steimetz è costantemente pedinato dai servizi segreti e che le conversazioni con Pasolini sono ascoltate e registrate. Da queste circostanze probabilmente discende la definitiva convinzione da parte dei servizi segreti che Pasolini si era pericolosamente avvicinato troppo alla verità e che andava eliminato. Nel frattempo viene ucciso lo stesso Steimetz, reo di aver confidato qualcosa di troppo al Poeta. Come si diceva, il merito di Grieco è soprattutto quello di aver collegato esplicitamente questa privata attività investigativa di Pasolini con la sua morte. Pasolini doveva essere eliminato e il film ci mostra come si muovano sincronicamente in questa direzione ministri e deputati del centro, le forze della destra del MSI, personaggi senza scrupoli legati ai poteri forti e, come ultimo e decisivo anello della catena, la banda della Magliana, capace di reclutare manovalanza criminale negli ambienti di quei “borgatari” che il Poeta aveva descritto con tanta artistica efficacia in “Accattone”, in “Mamma Roma” e in alcuni romanzi-capolavoro. Nella ricostruzione puntigliosa di Grieco tutto si incastra alla perfezione, anche la sparizione dei negativi di Salò dagli stabilimenti romani della Technicolor. Sarà Pelosi, un ragazzo che Paso lini frequenta da un po’ di tempo, a rivelargli dove si trovano i negativi e la cifra che viene richiesta per il loro riscatto. In realtà Pelosi è stato incaricato di parlare con Pasolini dai mate riali organizzatori della sparizione dei negativi, ai cui vertici ci sono pezzi grossi della criminalità organizzata. Grieco non ha alcun dubbio che la vicenda del furto dei negativi rappresenta un diversivo e soprattutto un’esca per convincere Pasolini ad andare al fatidico appuntamento con la morte quella notte all’Idroscalo. Pasolini è in auto con Pelosi, ma una moto e almeno altre due auto li seguono. La tesi ufficiale delle circostanze della morte di Pasolini è, secondo il regista, assolutamente ridicola: una tesi precostituita e preconfezionata tesa ad attri buire al solo Pelosi la responsabilità di tutto, con una falsa confessione, che nel film emerge in una tragica notte nei locali della Questura. Una tesi che è stata sposata dalla Magistratura che ha archiviato rapidamente il caso. Una tesi che è smentita dalla logica più elemen tare che ammonisce che il Poeta non poteva essere malmenato e ucciso da una sola persona, come avrebbero sicuramente smentito testi moni che chiedevano di essere ascoltati e che invece non furono mai convocati. Tesi che è stata poi smentita dal ritrovamento di tracce del DNA di almeno altre cinque persone sulla scena del delitto non identificate. Grieco dunque ricompone le tessere del puzzle, mettendo in risalto le evidenze più chiare e le connessioni più probabili. n° 30 – Senza pretendere di avere in tasca la carta della verità al 100%, ma creando un quadro quantomeno verosimile allo svolgimento degli eventi e alle relative cause. Spetterà alla Commissione monoparlamentare d’inchiesta, che è stata richiesta proprio dopo la visione del film in una saletta della Camera dai deputati Bolognesi e Pellegrino, fare definitiva luce su questo ennesimo mistero italiano. Pur nella consapevolezza della difficoltà in cui ci si muoverà, perché, come afferma il regista, il problema, è che se si arriva alla verità sull’omicidio Pasolini, si può sicuramente arrivare alla verità su molte altre cose che non faranno piacere a molti. E questo – si può essere certi – potrebbe essere un ulteriore ostacolo sulla stra da della verità. PREMIAZIONI E RICONOSCIMENTI FEDIC Il nostro Socio Alessandro Baccini ha firmato un contratto di distribuzione per l’estero del film “Una Ragione per Combattere”. Il film uscirà con il titolo internazionale “A Reason To Fight”. Il nostro Socio Giovanni Merlino si è aggiudicato il 1° e 2° posto nel concorso di foto di scena nell’ambito dell’Assemblea Nazionale FEDIC di febbraio a Montecatini. Il 14 aprile viene proiettato a Pisa il cortometraggio “Solitudine On Demand” del nostro Socio Luca Zambianchi. Il 18 aprile viene proiettato a Fucecchio (PI) in prima nazionale il film “Bomba libera tutti!” con la sceneggiatura del nostro Socio Sauro Benvenuti. “Jobs Attack” del Socio CTC Simone Bianchi è stato selezionato per il Premio Vincent Dawn nell'ambito della Va edizione del Fi Pi Li Horror Festival che si terrà dal 22 al 25 aprile a Livorno. n° 30 – Come essere presenti in TV I CORTI FEDIC SU DILUCCA.TV Il nostro Socio Manuele Moriconi ci scrive: “Oggi è un grande giorno per la famiglia di Dì Lucca: il canale 89 è diventato interregionale, coprendo tutta la Toscana e gran parte dell'Umbria per una popolazione servita di 4,5 milioni di persone. Risintonizzate la tv di casa e sul canale 89 in tutta la Toscana troverete DiLucca.” Questa è una bella notizia, anche perché la nostra trasmissione settimanale "Corti di Corte" avrà una visibilità ancora maggiore. Ovviamente la trasmissione continua ad essere visibile nella forma "on demand" in qualunque momento e in qualunque parte del mondo. Roberto Merlino Attenzione: la trasmissione “Corti di Corte”, appuntamento settimanale, è in onda tutte le domeniche sera alle ore 21 con replica nella mattinata del lunedì. Il link da utilizzare è il seguente: http://w w w .dilucca.it/listatrasmissioni/approfondimenti/corti.di.corte Qualunque Socio FEDIC interessato a presentare i suoi lavori può contattare il seguente indirizzo mail: rmerlino@fastw ebnet.it Cell: 328-7275895. PUNTATE APRILE/MAGGIO 2016 DILUCCA.TV “CORTI di CORTE” Programma aprile/maggio 2016: 10 aprile 2016 200.a “Oltre il muro” di Cecilia Armanetti CC. Carrara 30'49” 17 aprile 2016 201.a “Cenerentola sul Brenta” di Paolo Mameli e Rossana Molinatti, CC. Venezia “Voci d’acqua” di Cinzia Bassani CC. Alassio “Shock” di Marco Esposito CC. Montecatini 24'30” 3’44” 47” 24 aprile 2016 202.a “Lentamente” di Giorgio Sav io CC. Piemonte “Libera liberata” di Giuseppe Leto CC. Piemonte “Ti racconto il Cineclub” del Cineclub Piacenza “Ev oluzione di v ite e di v ita...” di Mauro Ressia CC. Piemonte 1 maggio 2016 203.a “Staf f ette” di Tino Dell'Erba CC. Piemonte “Rov ine” di Giorgio Sabbatini CC. Piemonte “Dal mio balcone e dintorni” di Giuseppe Squarcio CC. Piemonte “Total look” di Marco Esposito CC. Montecatini 8 maggio 2016 204.a “Una v isita in-attesa” di Massimo Alborghetti CC. Bergamo “Backstage di Una v isita in-attesa” di Luigi Tonani CC. Bergamo “Il v iaggio” di Seraf ino Spagnuolo 3' 6' 8' 12'40” 15' 6' 5' 4’34” 2' 10'45” 15’35” n° 30 – Visibilità per i film FEDIC Vogliamo ricordare che la visibilità per i film dei nostri Soci è stata ulteriormente potenziata grazie ad un accordo raggiunto con TeleAmbiente (emittente romana), che da maggio 2014 trasmette le puntate dei “Corti di Corte”. Quindi, oltre a DiLucca.TV (che rimane, comunque, il nostro punto di riferimento prioritario) c’è anche TeleAmbiente che, attualmente, si riceve sul digitale terrestre sintonizzandosi sul canale 78 per Lazio, Umbria ed Abruzzo e sul canale 218 per la Lombardia. Inoltre, le puntate de “I Corti di Corte” sono ora visibili anche su internet in diretta streaming al seguente indirizzo: w w w .teleambiente.it. Ringraziamo Salvatore Alù per questa ulteriore opportunità e la Proprietà di DiLucca.TV, soprattutto nella persona di Manuele Moriconi, che ha reso possibile questa collaborazione. Lunedì Martedì Mercoledì Giov edì Domenica ore ore ore ore ore 20.00 00.10 02.00 e 10.00 15.00 07.30 Programma aprile/maggio 2016: 11 aprile 2016 102.a Beppe Rizzo: “Il sipario magico di Emanuele Luzzati” (6’39”); “Gibba nella città di cartone” (20’); 18 aprile 2016 103.a Tore Ximenes “Fragu of Manhattan 3” (55’10”); 25 aprile 2016 104.a Rapiti di Manuele Moriconi (1’); Una v isita inattesa di Roberto Merlino (1’); 21:21 di Alessandro Brucini (1’); Una v isita inattesa di Manuele Moriconi (1’); Vuoto a perdere di Gigi Corsetti (1’); Vuoto a perdere di Stef ano Vannelli 1’ Giorgio Ricci: “10° Stage Nazionale FEDIC” (20’35”); 2 maggio 2014 105.a Vecchia FEDIC: “Il cieco” di Fiorentino e Gorruso CC Av ellino (4’) 1956; “Il v iolino portentoso” di G. Parenti CC Siena (16’) 1955; “Un giorno” di N. Rizzotti CC Milano (10’) 9 maggio 2014 106.a “Il trenino dello zio diritto” (8’50”), “AAA Aria autentica cercasi” (2’48”); “La leggenda del marmo bianco” di Angelo Abate (17’32”) 16 maggio 2014 107.a Vecchia FEDIC: “Venezia e le morte stagioni” di G. Vianello CC. Venezia (14’) 1967; “Città come me” di Giansiracusa/Rigo CC Milano (15’15”) 1965; n° 30 – FESTIVAL n° 30 – n° 30 – DAI CINECLUB: PROIEZIONI PROGRAMMATE CINECLUB FEDIC SANGIOVANNESE MARZO 2016 domenica 13 marzo ore 15 – 17,15 – 21,30 al cinema Masaccio d’Essai è stato proiettato: ONDA SU ONDA REGIA: Rocco Papaleo INTERPRETI: Alessandro Gassmann, Rocco Papaleo, Luz Cipriota, Massimiliano Gallo, Calogero Accardo GENERE: Commedia DURATA:102 min. PAESE: ITALIA ANNO: 2016 DISTRIBUZIONE: Warner Bros Italia USCITA: 18 Febbraio 2016 Gegè è un cantante confidenziale che non è mai stato "messo davanti", cioè non è mai riuscito a brillare sotto la luce dei riflettori. Ruggero è un cuoco che non vuole scendere dalla nave su cui viaggia ininterrottamente da quattro anni (ma è anche "uno psicologo e un rompicoglioni"). I due si incontrano sulla nave che li porta a Montevideo, dove Gegè dovrà tenere il megaconcerto che rimpinguerà le sue finanze e, forse, darà una svolta alla sua vita, e Ruggero dovrà prendere le ferie obbligatorie mai consumate. Ovviamente i due al primo incontro si detestano, ma quell'o dio è destinato a trasformarsi in complicità, dato che in fondo sono entrambi artisti incompresi in cerca di una via d'uscita dalla propria solitudine esistenziale. martedì 15 marzo ore 21,30 al cinema Masaccio d’Essai è stato proiettato: A BIGGER SPLASH REGIA: Luca Guadagnino INTERPRETI: Ralph Fiennes, Dakota Johnson, Matthias Schoenaerts, Tilda Swinton, Aurore Clément GENERE: Thriller DURATA: 120 min. PAESE: Italia, Francia ANNO: 2015 DISTRIBUZIONE: Lucky Red USCITA: 26 Novembre 2015 Una rockstar in convalescenza e il suo compagno consumano le loro giornate a bordo piscina o lungo le cale di Pantelleria. Marianne ha subito un intervento alle corde vocali, Paul è sopravvissuto al suicidio. Eccitati dal sale e accarezzati dal vento, Marianne e Paul ricevono la visita di Harry, ex iperbolico e logorroico che si accompagna a Penelope, figlia ventenne emersa dal passato. L'equilibrio e la 'riabilitazione' della coppia sono interrotti dall'uomo, deciso a riprendersi Marianne. Penelope intanto è attratta da Paul e dalle sue cicatrici che dicono fisicamente della sua inquietudine. Lo scirocco, vento anormalmente caldo, si alza sulle emozioni trattenute e i desideri puniti, riscaldando l'aria e il clima. n° 30 – sabato 19 marzo ore 21,30 domenica 20 marzo ore 15 – 17,15 – 21,30 al cinema Masaccio d’Essai è stato proiettato: PERFETTI SCONOSCIUTI REGIA: Paolo Genovese INTERPRETI: Giuseppe Battiston, Anna Foglietta, Marco Giallini, Edoardo Leo, Valerio Mastandrea, Alba Rohrwacher, Kasia Smutniak GENERE: Commedia DURATA: 97 min. PAESE: ITALIA ANNO: 2016 DISTRIBUZIONE: Medusa USCITA: 11 Febbraio 2016 Quante coppie si sfascerebbero se uno dei due guardasse nel cellulare dell'altro? È questa la premessa narrativa dietro la storia di un gruppo di amici di lunga data che si incontrano per una cena destinata a trasformarsi in un gioco al massacro. E la parola gioco è forse la più importante di tutte, perché è proprio l'utilizzo "ludico" dei nuovi "facilitatori di comunicazione" - chat, whatsapp, mail, sms, selfie, app, t9, skype, social - a svelarne la natura più pericolosa: la superficialità con cui (quasi) tutti affidano i propri segreti a quella scatola nera che è il proprio smartphone (o tablet, o pc) credendosi moderni e pensando di non andare incontro a conseguenze, o peggio ancora, flirtando con quelle conseguenze per rendere tutto più eccitante. sabato 26 marzo ore 21,30 domenica 27 marzo ore 15,15 – 17,15 – 21,30 lunedì 28 marzo ore 15,15 – 17,15 – 21,30 al cinema Masaccio d’Essai è stato proiettato: ZOOLANDER N°2 REGIA: Ben Stiller INTERPRETI: Ben Stiller, Owen Wilson, Penelope Cruz, Benedict Cumberbatch, Will Ferrell GENERE: Commedia DURATA:100 min. PAESE: USA ANNO: 2016 DISTRIBUZIONE: Universal Pictures USCITA: 11 Febbraio 2016 Il Centro Derek Zoolander per i Bambini Che Non Sanno Leggere Bene e Che Vogliono Imparare A Fare Anche Tante Altre Cose Buone è collassato su se stesso, a due giorni dall'inaugurazione. Il suo fondatore ha perso la moglie e i servizi sociali non ci hanno messo molto a togliergli anche il figlio. Hansel ha riportato un graffio. Entrambi i super modelli hanno dunque "perso la faccia" e si sono ritirati agli estremi del pianeta. Anni dopo, il destino li riporta insieme nella città eterna per un grande evento che potrebbe rilanciare finalmente la loro carriera e permettere a Derek di riavere il figlio. Peccato che il nostro liberi involontariamente Mugatu dal carcere: sempre più travestito e sempre più folle. martedì 29 marzo ore 21,30 al cinema Masaccio d’Essai è stato proiettato: FUOCOAMMARE v incitore Orso d'Oro Berlino International Film Festiv al 2016 REGIA: Gianfranco Rosi INTERPRETI: Samuele Pucillo, Mattias Cucina, Samuele Caruana, Pietro Bartolo, Giuseppe Fragapane GENERE: Documentario DURATA: 107 min. n° 30 – PAESE: Italia, Francia ANNO: 2015 DISTRIBUZIONE: 01 Distribution e Luce Cinecittà USCITA: 18 FBBRAIO 2016 Gianfranco Rosi racconta Lampedusa attraverso la storia di Samuele, un ragazzino che va a scuola, ama tirare sassi con la fionda che si è costruito e andare a caccia di uccelli. Preferisce giocare sulla terraferma anche se tutto, attorno a lui, parla di mare e di quelle migliaia di donne, uomini e bambini che quel mare, negli ultimi vent'anni, hanno cercato di attraversarlo alla ricerca di una vita degna di questo nome trovandovi spesso, troppo spesso, la morte. APRILE 2016 martedì 2 aprile ore 21,30 domenica 3 aprile ore 16,30 – 21,30 al cinema Masaccio d’Essai è stato proiettato: IL CASO SPOTLIGHT Vincitore Premio Oscar 2016 (Miglior film, Miglior scenegg. originale). REGIA: Thomas McCarthy INTERPRETI: Mark Ruffalo, Michael Keaton, Rachel McAdams, Liev Schreiber, John Slattery GENERE: Thriller TITOLO ORIGINALE: Spotlight DURATA: 128 min. PAESE: USA ANNO: 2016 DISTRIBUZIONE: Bim Distribuzione USCITA: 18 Febbraio 2016 Al “Boston Globe” nell’estate del 2001 arriva da Miami un nuovo direttore, Marty Baron. È deciso a far sì che il giornale torni in prima linea su tematiche anche scottanti, liberando dalla routine il team di giornalisti investigativi che è aggregato sotto la sigla di ‘Spotlight’. Il primo argomento di cui vuole che il giornale si occupi è quello relativo a un sacerdote che nel corso di trent’anni ha abusato numerosi giovani senza che contro di lui venissero presi provvedimenti drastici. Baron è convinto che il cardinale di Boston fosse al corrente del problema ma che abbia fatto tutto quanto era in suo potere perché la questione venisse insabbiata. Nasce così un’inchiesta che ha portato letteralmente alla luce un numero molto elevato di abusi di minori in ambito ecclesiastico. martedì 5 aprile ore 21,30 al cinema Masaccio d’Essai è stato proiettato: THE END OF THE TOUR Independent Spirit Aw ards: Miglior attore protagonista: Jason Segel; Migliore sceneggiatura: Donald Margulies. REGIA: James Ponsoldt INTERPRETI:Jesse Eisenberg, Anna Chlumsky, Jason Segel, Mamie Gummer, Joan Cusack GENERE: Biografico DURATA: 106 min. PAESE: USA ANNO: 2015 DISTRIBUZIONE: Adler Entertainment USCITA: 11 FEBBRAIO 2016 Per cinque giorni, nel 1996, David Lipsky, romanziere e giornalista, ha seguito David Foster Wallace nel tour promozionale di "Infinite Jest", con l'obiettivo di intervistarlo per la rivista Rolling Stone. I due hanno condiviso la solitudine innevata della casa di Wallace, la saliva dei suoi cani, i viaggi in auto e in aereo, l'ansia prima dei reading, l'incontro con due amiche, le sedute davanti al piccolo schermo, vera grande dipendenza di David Wallace. Si sono studiati a vicenda, si sono fatti delle confessioni e ne hanno taciute molte altre, si sono invidiati e detestati, persi e incontrati, e da allora non si sono mai più rivisti. n° 30 – Il Cineclub FEDIC di Cagliari presenta: FARE RIDERE (non è per niente facile) La comicità in alcuni video di vario genere. Una non stop di cortometraggi per un confronto tra produzioni francesi, tedesche, irlandesi e italiane che negli ultimi anni hanno partecipato a festival internazionali (UNICA, MISFF, Sardinia Film Festival). n° 30 – AUTORI TURCHI lunedì 4 aprile 2016 Dört Türk Yönetmenin Elinden Çikmiş Yedi Film Quattro registi turchi e 7 cortometraggi. Contrariamente all'affiche che mostra alcuni stereotipi della Turchia (la luna e la stella che rimandano alla bandiera e i minareti e la cupola di Santa Sofia a Istanbul che si stagliano su uno scorcio della città), nei programma di stasera c'è poco di tradizionale e, al contrario, queste opere si caratterizzano, oltre che per il buon livello tecnico, per la loro originalità e capacità espressiva, sia che descrivano criticamente la realtà attuale del paese o che mettano in scena uno sguardo interiore e il contrasto tra l'anelito di libertà e il mondo, talvolta violento, nel quale a fatica si manifesta. - Onur Keşaplı: "Sansürcü" ("Censore") 2014, 8’05" - Onur Keşaplı: "Soluş" ("Dissolvenza") 2012, 19’50" - Murat Kurt: "Sosyalleşmeye" ("Socialmente disabili") 2014, 4’05" - Murat Kurt: "Blues on My Face" 2012, 2’38" - Murat Kurt: "İki Ihlamur Bir Çay" ("Due tigli un thé") 2012, 12’04" - Serkan Ertekin: "Aidiyet" ("Appartenenza") 2015, 30’ - Emin Özmen: "Gezi Tanıklığı" ("Testimonianza gezi") 2014, 17’50" Apriamo la serata con Onur Keşaplı, di Smirne (in turco: İzmir) e il suo emblematico "Sansürcü" ("Censore") che con una certa ironia rende bene il clima nel quale un autore è costretto a lavorare oggi in Turchia. Di diversa fattura il successivo "Soluş" ("Dissolvenza"), un film complesso che mette in scena un momento di crisi esistenziale di un giovane scrittore che decide di festeggiare il suo compleanno, il 29 febbraio, invitando in un albergo degli amici; ma diverse defezioni e rifiuti mettono in evidenza il problema di tale data che esiste solo ogni 4 anni. Così il limbo nel quale viene a trovarsi lo scrittore, serve a Onur Keşaplı da punto di snodo, cruciale, attorno al quale si sviluppa una riflessione sull'illusorietà della realtà e del desiderio, che il regista sviluppa visivamente e soprattutto attraverso il monologo interiore del protagonista. I tre corti successivi sono di Murat Kurt, autore del quale il cineclub FEDIC ha già presentato in varie occasioni alcuni briosi reportages di viaggio realizzati con la moglie Figen Yildirim Kurt e un videoclip ("İstavrit") girato quando faceva parte del gruppo musicale degli Ezginin Günlüğü. Murat Kurt è un ottimo fotografo, oltre che cantante e musicista, e queste tre opere, due videoclip e un breve documentario/intervista, mettono in gioco ambedue queste sue capacità artistiche: il primo videoclip "Sosyalleşmeye" ("Socialmente disabili"), nel quale si intravede Murat Kurt che canta e suona la chitarra acustica assieme ad altri musicisti, è u n i ro n i co e leggero atto n° 30 – di accusa sull'invadente utilizzo d i smartphones e tablet vari che, nati per agevolare la comunicazione, si frappongono onnipresenti e ossessivamente tra gli individui e la realtà; essenzialmente strutturato su piani ravvicinati e dettagli, il video presenta una costante: contrariamente agli smartphones, ben inquadrati in primo piano, delle persone non vediamo mai il viso e persino le inquadrature su Murat Kurt sono sfocate. Nel secondo videoclip dal titolo inglese "Blues on my face", Murat Kurt presenta un'affascinante sequenza di primi piani sui visi di vecchi manichini da boutique carichi di malinconia (blues, per l'appunto), con in sottofondo un brano dello stesso regista eseguito al piano. Il terzo lavoro è l'intervista ad un venditore di thé, "İki Ihlamur Bir Çay" ("Due tigli un thé"): nel video, oltre all'interessante intervista a Ercan, il venditore che esercita la sua attività in un piccolo chiosco di pochi metri2 a Istanbul nel vecchio quartiere di Eminonu, è doveroso fare attenzione allo stile del regista: dalla ricchezza di inquadrature di dettagli che, alternate all'intervista, permettono di "conoscere" da vicino questa attività, al particolare commento sonoro, una geniale trovata dello stesso Murat Kurt che rielabora i "rumori" che caratterizzano il lavoro del venditore di thè. Il film "Aidiyet" ("Appartenenza") di Serkan Ertekin, l'anno scorso ha vinto il 1° premio come migliore opera prima al MISFF (Montecatini International Short Film Festival) ed è in parte ispirato ad un corto d'animazione del 1970, "Amentü Gemisi Nasıl Yürüdü?" ("Come ha navigato la nave della preghiera del Credo?") di Tonguç Yaşar e Sezer Tansuğ, nel quale un versetto del Corano assumeva le sembianze di una nave, film sperimentale che rielaborava possibili sviluppi dell'arte calligrafa ottomana. "Aidiyet" è un'opera simbolica, visionaria, che mette in scena alcuni personaggi (un vecchio, il barbone Fuat, le due giovani amanti Gizem e Bengi e un uomo di mezza età, Kaan, alla ricerca di un significato da dare alla propria vita), assieme ad una serie di elementi (una goccia nera che avanza scivolando minacciosa, una freccia, una nave carica di simboli cha appare nel cielo) e al centro l'evento drammatico dell'aggressione alle due amanti, appena mostrato ma che riecheggia più volte lungo il film, talvolta reinterpretato come in una danza, o nell'animazione di una lacrima nera che assume forme fantastiche. L'impressione generale è quella di una sofisticata rielaborazione del conflitto tra una società tradizionale e il nuovo che fatica ad essere accettato, una fantastica, ma drammatica, riflessione sull'identità del singolo e di una società intera, sublimata attraverso l'arte e la poesia in un'opera cinematografica. "Gezi Tanıklığı" ("Testimonianza su Gezi [Park[") di Emin Özmen, è un reportage, realizzato, in un bellissimo bianco e nero, sui drammatici fatti del maggio 2013 che hanno coinvolto per un paio di giorni decine di migliaia di giovani, ma non solo, nella difesa di un parco di Istanbul: la terribile repressione operata nella piazza Taksim con metodì inauditi (ci furono una decina di morti e circa 8000 feriti) ebbe un'eco internazionale e vide estendersi la protesta in tutto il paese, catalizzando l'opposizione al governo di Erdogan e determinando la nascita di un movimento che a quei fatti fa tutt'ora riferimento. Emin Özmen, reporter professionista, trovandosi sui luoghi degli scontri, decide di filmare gli avvenimenti stando sia in mezzo ai manifestanti che tra i poliziotti, conquistandosì così il merito di aver tentato di indagare oggettivamente sulla brutalità della repressione e sulle condizioni nelle quali gli agenti erano costretti ad operare e che probabilmente hanno in parte determinato quell'eccesso di violenza. Pio Bruno Presidente del Cineclub FEDIC di Cagliari n° 30 – CENTOQUARANTA La strage dimenticata martedì 12 aprile 2016 un film documentario di Manfredi Lucibello (Italia, 2013, durata: 74’) 10 aprile 1991: 25 anni fa la tragedia del Moby Prince. Nel 2013 il regista fiorentino Manfredi Lucibello realizza un video inchiesta su uno dei fatti più tragici della storia italiana, ripercorrendo più di vent'anni di indagini, depistaggi, omissioni, attraverso un meticoloso lavoro di ricerca di materiali d'archivio. Per non dimenticare. Alla serata interverrà Luchino Chessa, rappresentante dell'Associazione 10 Aprile-Familiari Vittime Moby Prince. Pio Bruno Presidente del Cineclub FEDIC di Cagliari Testi: R. Merlino, P. Micalizzi, B. Rizzo, La Redazione, G. Sabbatini, MISFF67, M. Zeppi, F. Felloni, P. Leidi, Cinev ideo Club Fedic Bergamo, M. Ciampolini, Cineclub Fotov ideo Genov a, S. Benv enuti, M. Demata, Riv e Gauche, Corte Tr i p o l i Cinematograf ica, DiLucca.TV, TeleAmbiente, Immagini e Suono, L. Crociani, Cineclub Fedic Sangiov annese, Cineclub Fedic Cagliari, P. Bruno. Fotografie: G. Sabbatini, B. Rizzo, P. Leidi, E. Giani. Grafica e impaginazione: Giorgio Sabbatini. Supplemento a “Carte di Cinema” Direttore Responsabile: Paolo Micalizzi Redazione: Giorgio Sabbatini Corso Benedetto Croce, 3 – 10135 Torino E-mail: giorgio.sabbatini@fastw ebnet.it