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FOGLI D’INFORMAZIONE A CURA DELLA FEDIC (FEDERAZIONE ITALIANA DEI CINECLUB)
ANNO IV – n° 30
DICEM BRE 2012
M ARZO 2016
SOMMARIO
Editoriale – R. M erlino
Carlo di Carlo: un docum entarista che ha colto l’essenza… – P. M icalizzi
Succedeva a Torino – B. Rizzo
Prem iati dalla Fedic alla Mostra di Venezia 2015… – P. M icalizzi
Rassegna Stam pa “Premio Fedic 2015” e “Forum Fedic 2015” – P. M icalizzi
Siti Web della Rassegna Stam pa – La Redazione
MISFF67 Cinem a & Creatività @MISFF4You – Convegno e Workshop
LO SCAFFALE
Bridget Jones e la saga dei senza nom e – F. Felloni
ATTIVITÀ DEI CINECLUB
MISFF65 Servizio Scuola – Cinevideo Club Fedic Bergamo
Fantasticam ente Cinema – Cinevideo Club Fedic Bergamo
Proiezione del documentario “Aldo Gastaldi – Bisagno” M . Ciampolini
BACKSTAGE
Il film “Bom ba libera tutti!” e il libro “1 dei tanti” – S. Benvenuti
LO SGUARDO CRITICO
“La m acchinazione” – I veri m oventi dell’omicidio Pasolini – M . Demata
PREMIAZIONI E RICONOSCIMENTI FEDIC
Alessandro Baccini, Giovanni Merlino, Luca Zam bianchi, Sauro Benvenuti,
Sim one Bianchi – Corte Tripoli Cinematogafica
L’ANGOLO DELLE POSSIBILITÀ
Program mazione DiLucca.TV
Program mazione TeleAmbiente
FESTIVAL
Corto Fiction “Regolam ento” – Fedic
Corto Fiction “Scheda di adesione” – Fedic
DAI CINECLUB PROIEZIONI PROGRAMMATE
Cineclub Sangiovannese
Cineclub Fedic Cagliari – P. Bruno
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Il vero autore-regista deve essere tanto ma tanto migliore del normale professionista. Quando
non lo è, si vede eccome. Gli impiegati stanno al sicuro, i creativi su qualche ciglio di burrone –
che è proprio il posto loro, naturalmente.
Orson Welles
n° 30 –
EDITORIALE
Se il buongiorno si
vede dal mattino…!
Stanno arrivando
nuovi Cineclub in
FEDIC e questo ci
conferma che stiamo lavorando bene, nella direzione
Roberto Merlino
giusta.
Uno è già stato “regolarizzato” al
Ministero, un altro lo sarà a giorni,
altri due o tre stanno preparando la
documentazione corretta per poter
entrare in FEDIC. E nuovi gruppi,
soprattutto giovanili, si stanno interessando a noi da un po’ di tempo ed
è probabile che decidano di aderire,
consci delle opportunità che offriamo.
L’arrivo di forze fresche è di vitale
importanza, non tanto e non solo per
un fatto numerico (che pure ha il suo
peso!), ma soprattutto perché è
nuova linfa che ci viene a fornire
stimoli, idee e voglia di fare.
Il fatto di “far circolare” e mettere in
evidenza il nome e il logo della
nostra Federazione sta dando risultati concreti: la FEDIC è cresciuta
non solo come attività, ma anche
come “visibilità”. Questo induce i
videomaker ad informarsi su cosa
facciamo, quali opportunità siamo in
grado di offrire…
Non mi stanco, quindi, di ripetere che
dobbiamo essere fieri della nostra
appartenenza e manifestarla in ogni
occasione, nella piena consapevolezza che “quanto più cresce la
FEDIC tanto più crescono i Cineclub
e i singoli Soci”!
Anche dal punto di vista “culturale”
ho la netta sensazione che ci sia un
nuovo e solido fervore. Per esempio,
proprio nei giorni scorsi, si è
concluso il Premio Nazionale di
Sceneggiatura “Fazio degli Uberti”,
riportando una solida partecipazione
dei nostri Soci che, peraltro, hanno
ottenuto lusinghieri riconoscimenti.
Ma ne parleremo nel dettaglio sul
prossimo numero del “nuovo FEDIC
Notizie”.
Altro bel “momento culturale”, a mio
avviso, è il fatto che nella prossima
edizione del Valdarnocinema per i
film dello Spazio FEDIC (e solo per
loro) ci sarà una grossa opportunità
di crescita: il produttore-registasceneggiatore-insegnante Daniele
Maggioni, senza “buonismi” o
ipocrisie, farà un “vera” critica ai film
dei nostri Soci, in un percorso che si
preannuncia una vera e propria
“lezione di cinema”.
Potrei fare altri esempi, ma
preferisco che voi, amici lettori del
“nuovo FEDIC Notizie”, li scopriate
da soli, leggendo le pagine che
seguono.
Un caro saluto.
Roberto Merlino
Presidente FEDIC
n° 30 –
Carlo di Carlo: un documentarista che ha colto l’essenza delle cose
e un attento biografo di Michelangelo Antonioni
di Paolo Micalizzi
È scomparso nei giorni scorsi il regista Carlo di Carlo. Autore di
film ma anche di docu
mentari, ben venticinque dal 1961 al 1975,
alcuni dei quali hanno
partecipato a Mostre
prestigiose come Venezia, Locarno, Mo
Paolo Micalizzi
sca.
Dei suoi documentari se ne è occupato
anche nel suo “Il cinema corto. Il documentario nella vita italiana 1945-1980” (La
casa Husher, 1980) Giampaolo Bernagozzi, uomo di spicco della FEDIC al cui rinnovamento, soprattutto dagli anni ‘60 agli ‘80,
ha contribuito con interventi a Convegni,
con libri e la sua attività di Vice Presidente.
che senza funambolismi e quel certo
qualunquismo comodo e caratteristico del
regime, coglie l’essenza delle cose e la vita
della gente. Marzabotto, quindi, con la sua
gente, quella di ieri e quella di oggi”. E a
questa stessa tensione, rilevava poi Giampaolo Bernagozzi, rispondono altre sue
opere, da “Fossoli” a “Terezin”, cioè due
opere, del 1965, di carattere storico che
testimoniano tragedie naziste.
Da sin.: Ettore Garofalo, Carlo di Carlo, Anna
Magnani e Pier Paolo Pasolini ai tempi di
“Mamma Roma”.
Nell’attività di documentarista di Carlo di
Carlo figurano anche “Terre morte” e “Isola
di Varano”, che denunciavano la situazione d i terre abbandonate, quel l e del GargaCarlo di Carlo
In particolare la sua attenzione si è rivolta a
“La menzogna di Marzabotto” che, scrive,
“ripercorre l’itinerario di una tragedia e
ricostruisce, nei luoghi e nelle parole dei
sopravvissuti, uno spaccato e un momento
della storia tentando di rispondere, con le
immagini, al libro di quel Lothar Greil che
avrebbe voluto rovesciare le responsabilità
e il senso stesso delle cose”, sottolineando
poi che “il cinema di Carlo di Carlo è un
cine m a espressivo, ch e mord e l a realtà,
Carlo di Carlo e il Presidente Napolitano.
n° 30 –
no. Due opere, secondo la critica, che indicavano per il suo linguaggio astratto, una
nuova via da seguire nell’esposizione del
documentario sociale. Sui suoi documentari
segnaliamo il volume, a cura di Giorgio
Gosetti, ”Carlo di Carlo: i documentari, i film
1961/1978” (Bulzoni editore,1979).
In ricordo del suo Autore, poi, ricominciano
a circolare in Festival e Rassegne alcuni
suoi documentari: una buona occasione
per i filmmaker per poterli rivedere non
lasciandosene sfuggire l’opportunità. Carlo
di Carlo ha svolto poi un’intensa attività di
critico cinematografico. Per quarant’anni è
stato collaboratore di Michelangelo Antonioni. E del regista ferrarese era ritenuto
uno dei maggiori esperti ed il suo biografo.
L’ultima volta fu nel 2008 in occasione della
seconda edizione del Cinefestival, di cui
ero Direttore Artistico, “Il Delta del Po e le
sue genti: Sguardi d’autore” ai Lidi di
Pomposa e Scacchi. In quell’occasione Car
lo di Carlo si soffermò, in modo particolare,
sul documentario “Gente del Po” (19431947) e sul film “Il grido” (1957). Un’esposizione approfondita la sua che, ancora una
volta, destò interesse. L’incontro personale
di Carlo di Carlo con Michelangelo Antonioni, ebbe a dichiararmi in un’intervista, avvenne nel febbraio 1961 quando lo invitò,
come operatore culturale, al Circolo di
Cultura di Bologna a raccontare le vicende
giudiziarie del film “L’avventura” (1960) per
intensificarsi poi in occasione della realizza
zione del libro pubblicato nel 1964 dalle
edizioni “Bianco e nero” del Centro Sperimentale di Cinematografia. E continuò, poi,
con la collaborazione ad alcuni film del
regista. Importante per Carlo di Carlo, che
nel 1962 si era trasferito da Bologna (dove
era nato il 18 giugno del 1938) a Roma, è
stata anche la collaborazione con Pier Paolo Pasolini, facendogli da aiuto-regista per
“Mamma Roma”, per “La ricotta” (episodio
di “Rogopag”).
Carlo di Carlo con Michelangelo Antonioni.
Ben undici i volumi scritti su Antonioni, e
tante le iniziative volte a divulgare l’opera
del Maestro del cinema: il più importante è
stato “Il progetto Antonioni” che si è anche
articolato in un piano editoriale in sette
pubblicazioni. Sono scritti fondamentali per
conoscere l’opera di Michelangelo Antonio
ni e punto di riferimento imprescindibile anche per gli studiosi.
Chi scrive era suo amico ed estimatore e
più volte l’aveva chiamato a parlare di
Antonioni e dei suoi film.
Carlo di Carlo
Ma Carlo di Carlo ha al suo attivo come
regista anche sette film e del suo cinema
Michelangelo Antonioni ebbe ad affermare
che vi rilevava “il tema ricorrente della fuga,
un’idea molto bella perché è aperta, nel
senso che dà adito a tanti svolgimenti”
aggiungendo che “il suo stile è purissimo”.
Un giudizio positivo di un Maestro
autorevole.
n° 30 –
SUCCEDEVA A TORINO
di Beppe Rizzo
Racchiusa tra le pagine
ingiallite di un libro che
tratta la “Storia del cinema muto italiano” (Poligono Editore, 1951),
trovo, anch’essa ingiallita, mezza pagina di
Stampa Sera dell’8 marzo 1991, con un articolo
e l’immagine di una
signora. Mi è bastato un
attimo e la mia memoria
Beppe Rizzo
s i r itr ov a ai primissimi
anni ’70. Allora vivevo a Torino e mi ero appena sposato.
Mia moglie ed io avevamo un appuntamento
fisso tutti i martedì sera: andavamo al cinema,
ma non trovavamo una vera sala cinematografica. Infatti, a sinistra del Palazzo Reale, superato un arco, si giungeva al Palazzo Chiablese.
Alcuni gradini ci introducevano in quello che
allora era il Museo del Cinema.
Tutti i martedì si proiettava un film, in bianco e
nero. Una signora ci riceveva seduta ad un
tavolino che fungeva da Cassa. Quella gentil
donna non era altro che Maria Adriana Prolo, la
signora che vediamo nella foto di Stampa Sera.
Ella ci consegnava i biglietti – non ricordo il
prezzo, ma certamente poche lire – ed entravamo in una stanza, non molto grande, dove si
proiettava il film. Talvolta, in attesa che iniziasse la proiezione, ci portavamo in altre stanze,
dove, esposti con cura, vi erano i “cimeli” del
cinema muto: i marchingegni che permettevano
la visione di immagini in movimento.
L’articolo porta la firma di Beppe Ferrero e fa
da didascalia alla foto, con il titolo, a caratteri
cubitali: “La signorina del Cinema, Maria Adriana Prolo, tutta una vita per il Museo”. Vi si
legge, tra l’altro, che il regista Segre girò su di
lei un documentario (la Prolo era nata nel
1908) e che Lorenzo Ventavoli affermava di lei
essere “bella e testarda”. Gli antiquari ed i
mercanti del Balôn le riservavano i pezzi miglio
ri. La Francia la nominò “cavaliere per i suoi
meriti culturali”. La “signorina del cinema” conobbe il mitico Pastrone, regista di “Cabiria”, al
quale lei “portava regolarmente il miele di
Romagnano”.
Nel leggere queste notizie, l’emozione mi
stringe la gola; i riferimenti al cinema di quegli
anni per me sono molto significativi, poiché la
mia passione per la settima arte nasce proprio
in quel periodo, con l’acquisto di una cinepresa
Nizo e l’inizio della mia attività cinematografica.
Quella signora col grembiule nero, seduta a un
tavolo, rimane impressa nel mio ricordo. E chi
credete fosse l’autore di quel libro dalle pagine
ingiallite sul cinema muto italiano? Ma proprio
lei: Maria Adriana Prolo, a dimostrazione, se ce
ne fosse bisogno, che ella fu donna di cultura e
visse la sua vita dedicandola al Cinema e… al
suo Museo.
n° 30 –
Premiati dalla Fedic alla Mostra di Venezia 2015
i film “Non essere cattivo” e “L’attesa”.
Autorevoli interventi al Forum Fedic
su “I MEDIA E IL CORTOMETRAGGIO”
di Paolo Micalizzi
Anche per le iniziative
FEDIC (22° Premio e
20° Forum) alla Mostra di Venezia 2015
vi è stata un’ampia
attenzione della Stam
pa (vedi sottoelencata
Rassegna).
Due buoni film, quelli
scelti dalla Giuria del
Premio FEDIC, presie
Paolo Micalizzi
duta d a Roberto Barzanti e composta da Marco Asunis, Ugo
Baistrocchi, Lorenzo Bianchi Ballano, Carlotta Bruschi, Mario Di Francesco, Giuliano
Gallini, Ferruccio Gard, Carlo Gentile, Fausto Ghiretti, Stefania Ippoliti, Franco Mariotti, Paolo Micalizzi, Italo Moscati e Giancarlo
Zappoli.
Il Premio FEDIC destinato “all’opera che
meglio riflette l’autonomia creativa e la
libertà espressiva dell’autore” è stato attribuito a “Non essere cattivo” di Claudio
Caligari, scomparso prematuramente dopo
le riprese del film.
Un frame tratto dal film “Non essere cattivo”
di Claudio Caligari.
Una scelta indovinata se si considera anche che il film successivamente è stato
designato, purtroppo senza un buon esito,
a rappresentare l’Italia agli Oscar. Un’opera, “Non essere cattivo” (presentata
“Fuori Concorso”), incentrata sui destini di
due amici della Ostia 1995, due emarginati:
l’uno che affonda nell’inferno della droga e
dello spaccio, l’altro che cerca di salvarsi e
di integrarsi attraverso il lavoro e l’amore.
Un’opera pasoliniana, autore che Claudio
Caligari aveva come ispirazione sin dal suo
esordio nel cinema con “Amore tossico”
(1983).
Claudio Caligari
La Giuria FEDIC lo ha premiato “perché
descrive con crudo realismo ma con affettuosa e partecipe umanità un microcosmo
di emarginati di cui rappresenta, con una
forza creativa ormai rara per il cinema
italiano, desideri di una vita e di un futuro
diversi”.
Anche nel 2015, continuando la collaborazione con CIR-FOOD, è stata assegnata
una Menzione Fedic - Il Giornale del Cibo
ad “un film che propone la scena più signifi
n° 30 –
cativa legata al cibo e all’alimentazione”. La
scelta è caduta sul film “L’attesa” del trentacinquenne Piero Messina. Un’opera prima, che era in Concorso, che alle proiezioni aveva avuto una buona accoglienza e
si era subito rivelata come una delle migliori della Mostra. Racconta dell’attesa, in una
grande villa siciliana, da parte della madre
e della fidanzata arrivata appositamente
dalla Francia, di un ragazzo.
Un’inquadratura tratta dal film “L’attesa” di
Piero Messina.
Un’attesa piena di mistero che alla fine rive
lerà la sua drammatica verità. E dove, come recita la motivazione della Giuria, “le
sequenze in cui il cibo diventa protagonista
hanno un forte valore simbolico che rimanda al tema della nascita, dell’identità e della
rigenerazione”.
Piero Messina
Accolto con interesse anche il Forum
FEDIC che, all’insegna de “Il futuro del
cortometraggio” era incentrato sul tema “I
Media e il Cortometraggio”, su cui si può
leggere un ampio resoconto di Beppe
Rizzo sul numero 25 (settembre 2015) del
“nuovo Fedic Notizie”.
Forum Fedic 2015: Paolo Micalizzi introduce il
tema “I Media e il Cortometraggio” oggetto di
approfondita analisi.
Un Forum che ha visto l’intervento di
autorevoli esperti, che ci piace ricordare:
Jacopo Chessa (Direttore del Centro Nazio
nale del Cortometraggio), Franco Montini
(Presidente SNCCI-Sindacato Nazionale
Critici Cinematografici Italiani- e giornalista
de “La Repubblica”), Luisa Morandini
(coautore, curatrice della sezione “I corti”
del presti- gioso Dizionario “Il Morandini”),
Fabrizio Cavaniglia (Redattore della Rivista
“Tutto Digitale”), oltre ai saluti prestigiosi di
Luigi Cuciniello (Direttore organizzativo
della Mo- stra di Venezia e attuale
Presidente ANEC) e Stefania Ippoliti
(Presidente dell’Italian Film Commission e
Responsabile Mediate- ca e Area Cinema
della Fondazione Siste- ma Toscana)
e gli interventi del Presiden- te FEDIC
Roberto Merlino e di Marcello Zeppi,
Presidente del MISFF di Monteca- tini.
A dimostrazione che attorno al Premio e al
Forum FEDIC vi è anche l’attenzione, di
autorevoli addetti ai lavori, che, come
curatore delle due iniziative, ringrazio moltissimo per la loro partecipazione.
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Rassegna stampa
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Ilgiornaledelcibo.it/festival-del-cinema
Cinemaitaliano.info
Infon
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Ilgiornaledelcibo.it/premio-fedic
Urbanpost.it
Cir-food.it
Nuovavenezia.gelocal.it
Cinematografo.it
Cinemaitaliano.info
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Il gazzettino
Venezia 2015
Entespettacolo.org
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Cinematographe.it
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247.libero.it
Italiaatavola.net
Rbcasting.com
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Suonalancorasam.wordpr ess.com
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Ilcinemaitaliano.com
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Cinemaeteatro.com
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Cineclubromafedic.it
Infonotizie.com
“nuovo Fedic Notizie” n. 25 pag. 10
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FORUM FEDIC 2015
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“nuovo Fedic Notizie” n. 24 pag. 15
luglio/agosto 2015
Boxoffice
Venews
Tutto Digitale
Cinemaitaliano.info
20° Forum Fedic Venezia 2015
Centro Nazionale del Cortometraggio
F.I.C.C.
360-gradi
Trova eventi
247 Libero.it
Filmfestivals.com
Iltirreno.gelocal
Fred.fm
Lagazzettadimassaecarrara
Sedicicorto.it
Inapplicableness2
Roundtown.com
Labiennale.org
Ligurianews.com
Ferraraitalia.it
Ecrannoir.fr
“nuovo Fedic Notizie” n. 25 pag. 7
settembre 2015
Cartedicinema.org.numero7
Siti Web
della Rassegna Stampa
È possibile leggere la Rassegna Stampa entrando nei differenti Siti sotto elencati:
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scritta in oggetto. Sarà cura della Redazione inviare, via e-mail, la Rassegna
Stampa richiesta.
La Redazione
PREMIO FEDIC 2015
01) http://www.ilgiornaledelcibo.it/festival-del-cinema-di-venezia-2015-la-diretta/
02) http://www.cinemaitaliano.info/news/31829/venezia-72-il-cibo-sul-grande-schermo-2edizione.html
03) no sito
04) http://www.informazione.it/c/6E9F4227-BE39-4290-BDFEC112269F9FCF/Venezia72-L-Attesa-di-Piero-Messina-vince-il-Premio-Fedic-IlGiornale-del-Cibo
05) http://www.ilgiornaledelcibo.it/premio-fedic-il-giornale-del-cibo-il-vincitore/
n° 30 –
06) http://urbanpost.it/mostra-del-cinema-di-venezia-2015
premicollaterali#edxrQ8Q0TokKSKAU.99
07) http://www.cir-food.it/it/news/cibo-e-cinema-2%C2%B0-edizione-del-premio-fedic-ilgiornale-del-cibo.aspx
08) http://nuovavenezia.gelocal.it/venezia/cronaca/2015/09/13/news/caligari-il-piu-amatodalle-piccole-giurie-1.12087780
09) http://www.cinematografo.it/news/venezia-72-i-premi-collaterali/
10) http://www.cinemaitaliano.info/news/31915/venezia-72-i-premi-collaterali.html
11) http://blog.graphe.it/2015/09/13/festival-del-cinema-di-venezia-vincitori
12) http://www.cineblog.it/post/650446/venezia-2015-vincitori-diretta-leone-doro
13) http://pumpkinhoneybunnyblog.blogspot.it/2015/09/mostra-del-cinema-di-venezia2015-tutti.html
14) http://www.artslife.com/2015/09/12/venezia72-il-leone-doro-a-lorenzo-vigas/
15) http://www.cinematografo.it/news/venezia-72-i-premi-collaterali/
16) http://www.nientepopcorn.it/notizie/leone-doro-2015-venezia-72-tutti-i-vincitori-33033/
17) http://www.sentieriselvaggi.it/venezia72-non-essere-cattivo-premio-fedic-2015/
18) http://www.cineclandestino.it/venezia-72-i-premi/
19) http://www.donnamoderna.com/lifestyle/cinema/festival-cinema-venezia-2015vincitori-star/photo/Non-essere-cattivo-il-film-piu-premiato
20) http://www.dazebaonews.it/cultura/item/36553-venezia-72-carrellata-di-premicollaterali-in-attesa-del-leone.html
21) http://www.cinemaitaliano.info/speciali/venezia72/notizie.html
22) http://www.movietele.it/eventi/mostra-d-arte-cinematografica-internazionale-divenezia/2015/premi
23) http://cinema.everyeye.it/notizie/venezia-72-ecco-tutti-i-premi-in-diretta-237459.html
24) no sito
25) no sito
26)
http://www.entespettacolo.org/eds/allegati/3131/CS_11_settembre_2015_Premi_Coll
aterali_Spazio_FEdS_Venezia72.pdf
27) http://www.sudestival.org/18-mar-non-essere-cattivo/#
28) http://multisalampx.it/film/non-essere-cattivo
29) http://www.cinematographe.it/31876/news/venezia-72-cerimonia-premicollaterali.html
30) http://247.libero.it/focus/33465031/14/venezia-72-premio-fedic-a-non-essere-cattivo/
31) http://www.italiaatavola.net/eventi/cultura/2015/9/17/premio-fedic-giornale-cibo-filmattesa-piero-messina/41198
32) http://www.rbcasting.com/eventi/2015/09/11/venezia-72-non-essere-cattivo-vince-ilpasinetti-miglior-film-e-tanti-altri-premi/
33) http://www.sorrisodiverso.com/#!RIFLETTORI-SUL-MONDO-DELLADIVERSITA/cu6k/55f7e5680cf2de902a86de46
34) https://suonalancorasam.wordpress.com/2015/09/12/venezia-72-i-premi-collaterali/
35) http://www.gsamasternews.it/?p=5892
36) http://movieplayer.it/eventi/mostra-d-arte-cinematografica-internazionale-divenezia_4/2015/premi/
37) http://www.look-dei-vip.it/articolo/venezia-72-coppa-volpi-a-valeria-golino-e-trionfo-didesde-alla_a24941/1
n° 30 –
38) http://www.cir-food.it/it/news/venezia72%E2%80%9Cl%E2%80%99attesa%E2%80%9D-di-piero-messina-vince-il-premiofedic-il-giornale-del-cibo.aspx
39) http://www.ilcinemaitaliano.com/venezia-72-tutti-i-vincitori-in-aggiornamento/
40) http://www.araldodellospettacolo.it/cinema/venezia72-sfilza-di-premi-collaterali-filmitaliani.php
41)
http://www.codacons.it/articoli/venezia_a_caligari_il_pasinetti_e_il_premio_film_critic
a___279990.html
42) http://www.cineuropa.org/nw.aspx?t=newsdetail&l=it&did=298473
43) https://convenzionali.wordpress.com/2015/09/13/venezia-72-tutti-i-premi/
44) http://www.filmhousetv.it/agenzie/989/venezia-2015-il-meritato-successo-di-nonessere-cattivo-ecco-tutti-i-premi
45) http://www.badtaste.it/2015/09/29/oscar-2016-il-candidato-italiano-e-non-esserecattivo/144208/
46) http://dearcacinema.blogspot.it/2015/09/non-essere-cattivo-lopera-postuma-di.html
47) http://www.indie-eye.it/cinema/news/venezia-72-tutti-i-premi-collaterali.html
48) http://www.storiadeifilm.it/news/9269/12_settembre_2015venezia_72_i_premi_collaterali.html
49) http://ilciottasilvestri.blogspot.it/2015_09_01_archive.html
50) http://www.effettonotteblog.it/venezia-72-tutti-i-vincitori/
51) http://directorcult.blogspot.it/2015/09/news-vincitori-venezia-72.html
52) https://www.youtube.com/watch?v=HfnGBmXWIuc
53) http://www.celluloidportraits.com/editoriale.php?id=352
54) http://incentralperk.blogspot.it/2015_09_01_archive.html
55) http://nuovavenezia.gelocal.it/venezia/cronaca/2015/09/12/news/venezia72-eccotutti-i-premi-collaterali-1.12080810
56) http://www.indigofilm.it/produzioni/film/69/lattesa/
57) http://cinema-tv.virgilio.it/news/-venezia-72-i-premi-collaterali,46443973.html
58) http://www.cinemaevideo.it/venezia-72litalia-vince-con-la-golino-e-caligari
59) http://agensir.it/quotidiano/2015/9/11/festival-venezia-fondazione-eds-domani-laconsegna-dei-premi-collaterali/
60) http://www.anecweb.it/file/30442-cinenotes.pdf
61) http://www.liquida.it/fedic/?coolbox=4_99_1_34772252
62) http://www.moneyandweb.eu/venezia-2015-i-pronostici-di-blogo/
63) http://cinemaeteatro.com/index.php/cinema/festivals/2437-72ma-mostrainternazionale-darte-ciinematografica.html?start=11
64) http://www.ficc.it/leggi_notizia.php?id=954
65) http://www.cineclubromafedic.it/comunicatipress.html
66)
http://www.infonotizie.com/articolo/10522:venezia72_lattesa_di_piero_messina_vinc
e_il_premio_fedic-il_giornale_del_cibo
67) http://www.fedic.it/public/riservata/nfn/025_NFN_SET_2015_N_25.pdf
n° 30 –
FORUM FEDIC 2015
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http://www.fedic.it/public/riservata/nfn/024_NFN_LUG_AGO_2015_N_24.pdf
no sito
no sito
http://www.tuttodigitale.it/2015/09/22/forum-fedic-alla-mostra-di-venezia-2015/
http://www.cinemaitaliano.info/news/31576/venezia-72-forum-e-premi-fedic-allamostra.html
http://www.fedic.it/it/news/news.asp?id=406#author
http://www.centrodelcorto.it/news/media-e-cortometraggi-forum-fedic-a-venezia72_127.html
http://www.ficc.it/leggi_notizia.php?id=948
http://www.360-gradi.it/eventi/evento-20-forum-fedic-federazione-italiana-deicineclub-0000381109.html
http://trova-eventi.it/venice-20-forum-fedic-federazione-italiana-dei-cineclub/
http://247.libero.it/focus/33346867/6/venezia-72-forum-e-premi-fedic-alla-mostra/
http://www.filmfestivals.com/blog/mostra_internazionale_d_arte_cinematografica_ven
ice/full_venice_calendar_of_events_presentations_and_talks
http://iltirreno.gelocal.it/massa/cronaca/2015/09/16/news/il-regista-roberto-merlino-avenezia-1.12105200
http://www.fred.fm/extra/20-forum-fedic-federazione-italiana-dei-cineclub-venezia72/
http://www.lagazzettadimassaecarrara.it/cultura/2015/08/laura-biggi-firma-il-videodell-inno-della-fedic-che-andra-alla-mostra-del-cinema-di-venezia/
http://www.sedicicorto.it/ita/175-Festival/630-Giuria_2015/
http://inapplicableness2.rssing.com/chan-1333318/all_p910.html
https://roundtown.com/event/11571215/20-FORUM-FEDIC-FEDERAZIONEITALIANA-DEI-CINECLUB-Venice-IT
http://www.labiennale.org/it/cinema/archivio/mostra-72/docs/calendario.html
http://www.ligurianews.com/la-spezia/cronaca/5874259/il-regista-sarzanese-robertomerlino-alla-mostra-del-cinema
http://www.cittadellaspezia.com/Sarzana/Sarzana-Val-di-Magra/Il-regista-sarzaneseRoberto-Merlino-190620.aspx
http://www.ferraraitalia.it/luomo-delle-stelle-micalizzi-una-vita-sul-set-con-la-penna-inmano456-69951.html
http://ecrannoir.fr/blog/blog/2015/09/12/venise-2015-lattente-the-danish-girl-sanguedel-mio-sangue-non-essere-cattivo-parmi-les-premiers-recompenses/
http://www.fedic.it/public/riservata/nfn/025_NFN_SET_2015_N_25.pdf
http://cartedicinema.org/edizioni/2016-numero7/#72_MOSTRA_INTERNAZIONALE_DARTE_CINEMATOGR AFICA_DI_ VENEZIA
n° 30 –
n° 30 –
n° 30 –
LO SCAFFALE
a cura di Federico Felloni
Bridget Jones
e la saga dei senza nome
di Federico Felloni
Un uomo che vive da solo
è un uomo solo, una donna che vive da sola è anche lei una persona sola.
Bello o brutto che sia non
vi è alternativa a questa
realtà, le denominazioni
italiane più o meno tristi di
questa condizione si sono
susseguite nel tempo senza addolcire o lenire il sen
so, appunto, di solitudine.
A fine anni ‘80, nel pieno
dell′ edonismo reganiano
Federico Felloni
che ha caratterizzato quella decade di falso splendore sbucò un termine
inglese a tentare di magnificare quella situazione di
stallo che si crea nella vita delle persone fra una
esperienza sentimentale e l′ altra, nacque così la
categoria dei single che bene o male è oggigiorno la
categoria più numerosa dell′Italia attuale.
Eroina moderna di questa categoria si può considerare Bridget Jones una giovane inglese nata
dalla penna di Helen Fielding una scrittrice inglese
di medio valore che sulle colonne del Telegraph
pubblicava, sotto forma di diario, le avventure di una
ragazza alle prese con fidanzati saltuari ed incontri
sentimentali all′insegna di una catastroficitá talmente eccessiva da risultare comica. Dato il successo riscosso presso il pubblico, i testi furono poi
riorganizzati in un vero e proprio romanzo Il diario di
Bridget Jones e il libro divenne rapidamente un
successo mondiale tradotto in numerose lingue
vendutissimo, oltre 10 milioni di copie, anche fuori
dal Regno Unito.
Il romanzo, appunto, è in forma di diario e racconta
la vita di Bridget Jones, una donna single di poco
più di trent'anni che vive e lavora a Londra circondata da un gruppo di amici che le fanno da famiglia.
Attraverso il personaggio di Bridget vengono tratteggiate con ironia le manie e le stranezze della vita
della capitale inglese. Bridget, ossessionata dal
proprio peso e dalle proprie abitudini malsane in
fatto di alimentazione, oppressa dalla madre che le
propone sempre nuovi potenziali fidanzati e dalla
spada di Damocle incombente dell′etichetta di zitella, si muove nella propria vita sentimentale in modo
piuttosto goffo con frequenti complicazioni su cui la
Fielding costruisce buona parte della comicità della
storia.
Spumeggiante e fantasioso, a modo suo romantico,
è un divertentissimo spaccato della vita da single di
una giovane donna nella frenetica società attuale.
Non annoia mai con una lettura spassosa, scorrevole e rilassante. Si tratta di un "diario", per l'appunto, ed è ovvio che sia una sequenza di eventi e
non un romanzo che prevede lo svolgersi di una
trama definita. Una lettura "leggera" ma non banale
come invece i suoi detrattori sostengono da sempre.
Non parliamo di un capolavoro della letteratura ma
di un libro alla portata di tutti e che proprio di questa
caratteristica fa la sua forza. Anche gli uomini non
possono non sorridere a vedere come viene dipinta
la figura maschile del 20º secolo.
Visto il successo planetaria non poteva mancare la
versione cinematografica che si è sviluppata in due
film, più un terzo in uscita proprio in questi giorni.
Diretto da Sharon Maguire con soggetto della stessa Helen Fielding presenta un cast quasi stellare,
da Collin Firth a Hugh Grant con protagonista una
Renée Zellweger praticamente perfetta nei panni
dell′ eroina londinese. A mio avviso Il successo del
film è dipeso principalmente dall'interpretazione
dell'attrice scelta e dalla sua capacità di far identificare le donne con il personaggio. L'elemento
chiave era trovare una Bridget che doveva dare l'impressione di essere una persona che si crede
ancora nelle favole ma, contemporaneamente, ha
un carattere impulsivo e forte al tempo stesso. Il film
risulta così, caso rarissimo, molto superiore al libro
nei suoi aspetti più comici e grotteschi. In fondo è
un diario delle disavventure di una single coatta,
nevrotica e frustrata, alle prese con rapporto compulsivo con sigarette, alcool e cibo. Quasi impossibile per una donna d′oggi non riconoscersi in
Bridget, ritratto dolce amaro dell'attuale generazione
di trenta-quarantenni instabili e insoddisfatte.
Questo libro lo regalai anni addietro ad una ragazza
che, al tempo trentenne scalava l’Everest di una vita
sentimentale finalmente appagante, come ricordo di
un periodo passato ma, comunque, felicemente
superato. Qualche giorno fa l’ho rivista e mi ha detto
di essere felicemente single, alla fine quel termine
che non è un nome è stata la salvezza di una intera
generazione...
n° 30 –
ATTIVITÀ DEI CINECLUB FEDIC
n° 30 –
n° 30 –
n° 30 –
n° 30 –
lunedì 21 marzo 2016 18.31
Allego la locandina di una manifestazione organizzata a Milano dall'UNUCI per
ricordare la figura del partigiano genovese Aldo Gastaldi (Bisagno) che prevede la
proiezione del film che ho realizzato al riguardo insieme a Claudio Serra ed Enzo Turati.
La manifestazione è prevista per martedì 12 aprile e si svolgerà nella prestigiosa sede
dell'UNUCi a Palazzo Cusani.
Devo riconoscere che ci ha fatto piacere che questa Associazione abbia voluto inserire
il nostro filmato nella celebrazione di un eroico partigiano, purtroppo piuttosto trascurato
nella storiografia della Resistenza.
Cordiali saluti.
Mario Ciampolini
n° 30 –
BACKSTAGE
il film
BOMBA LIBERA TUTTI!
sceneggiatura di Sauro Benvenuti
per la regia di Alessandro Gelli e Mattia Catarcioni
e il libro
1 DEI TANTI
di
Sauro Benvenuti
in uscita il 18 aprile 2015 al Cinema Teatro Pacini di Fucecchio
Sono socio FEDIC da
alcuni anni: incontrai
Roberto Merlino per
chiedergli se uno dei
miei libri pubblicati
poteva diventare testo
per un film o per una
rappresentazione teatrale e Roberto mi
invitò a seguire uno
dei suoi corsi di sceSauro Benvenuti
neggiatura co n d o tt i
con sapiente maestria presso Corte Tripoli
Cinematografica affinché potessi aiutarlo
nell'assolvere la mia richiesta. È così che
sono diventato scrittore di sceneggiature, è
per questo che, con rinnovata fantasia,
sono passato dalla letteratura alla scrittura
filmica.
L'incarico di scrivere un film è stato un vero
fulmine a ciel sereno perché mai lo avrei
pensato e altrettanto mai avrei potuto
sperare di vivere un set cinematografico
così coinvolgente.
Alessandro Gelli con Videoclip Produzioni
di Roberta Cioni mi fece delle richieste
specifiche alle quali avrei dovuto rispondere immediatamente: te la senti di scrivere
sul bullismo? Parlare di bullismo? Certamente! Complicato, pericoloso ma emozionante!! Si lo scriverò ma voglio farlo in
modo semplice per aprire il cuore di tutti,
senza bisogno di chiavi interpretative dotte
o inquisitorie, tanto meno giornalistiche...
Facciamo una commedia: possiamo veicolare un messaggio importante in modo più
fruibile al pubblico giovane per il quale -ma
non solo- vogliamo lavorare. Benissimo Ti
aspetto tra tre mesi con la sceneggiatura
completa.
Si chiamerà “BOMBA LIBERA TUTTI!” Fai
tu.
Non era il mio tema più congeniale ma ho
accettato la sfida. Avessi potuto scegliere
avrei scritto una storia d'amore ma trattare
di bullismo, parlare di ragazzi e delle loro
famiglie è anch'esso parte importante del
mondo dei sentimenti più grandi, co n atten-
n° 30 –
zione ai messaggi che si possono o non si
devono veicolare. Ecco il motivo della sfida
lanciata e raccolta con coraggio. Ho dato
libertà alla penna -con occhi sempre accesi
sulla realtà- costruendo avventure colme
d'ironia, preoccupazioni adolescenziali e
adulti distratti.
La storia filmica riempie lo spazio di dieci
giorni; ma tutto ruota come preparazione e
conseguenza di ciò che accade un mercoledì. Provo a darne un breve cenno:
Per Martino entrare a scuola è sinonimo di
vessazioni ineluttabili: un gruppo di teppisti
si fa gioco di lui nell’apatica apparente tranquillità di provincia, spalleggiati da ragazzine fin troppo compiacenti. Jerry e Gelli,
simpatici paninari, ambulanti e b uontemponi, lo aiutano come possono malgrado la
loro b analità e approssimazione. Genitori
distratti da congiunture e vizi, insegnanti
inermi e delusi, responsab ili sportivi attenti
ma insufficienti sono additivi perfetti per la
miscela esplosiva. Improvvisamente Martino sarà costretto a prendere una decisione
importante... Con immaginazione e incoscienza Jerry e Gelli cercano una soluzione. Un furto, loschi individui, indagini
poco professionali e qualche rimorso di
troppo aprono la pentola delle responsab ilità…
E poi sono arrivati i giorni delle riprese alle
quali ho assistito nelle vesti di sceneggiatore, costumista e scenografo ed è stata
per me l'esperienza più grande. Gli attori
(famosi professionisti) sono stati ecceziona
li e gentili e raccontano di aver vissuto un
ambiente sereno e familiare; i ragazzi
(attori adolescenti con esperienze) hanno
saputo tessere amicizie sincere, tra loro e
con l'intero staff, lavorando pazientemente
con dedizione sempre crescente.
Un mese dopo il casting (al quale ho partecipato con diritto di voto) prima dell'inizio
delle riprese erano stati convocati per
conoscersi e incontrarci; una giornata di
racconti e spiegazioni di cosa sarebbe
stato il film e di come la Produzione
avrebbe desiderato lavorare. Ero presente
per raccontare i loro ruoli e i personaggi,
com'è nata la sceneggiatura e i perché
sottesi. Sono stati bravissimi.
Grandi le emozioni vissute per i tre mesi di
ripresa: avevo responsabilità nella scelta di
nuove locations quando talvolta non si
rendevano disponibili gli spazi richiesti
all'Amministrazione, rispondevo alle richieste degli attori a riguardo dei costumi e
seguivo i loro copioni. Le difficoltà? I tempi
forzati dettati dagli impegni di tutti e i
dispetti delle nuvole. Ero meravigliato: le
situazioni immaginate, scritte con attenzione ma ancora da verificare, hanno funzionato, si sono potute ricreare senza storture
né artifici, regalandomi la gioia d'un risultato inatteso.
Per il rispetto dovuto ai comici professionisti abbiamo lasciato che la loro recitazione
prevedesse anche libertà d'espressione, a
braccio, ottenendo risultati eccezionali. La
mia sceneggiatura ha momenti a questo
dedicati. L'esperienza che ne ho tratto non
ha paragoni. Vedere il girato, commentare
e comprendere, ottenere spiegazioni o
complimenti... Avere i brividi e le lacrime
agli occhi quando due donne recitano ciò
che ho scritto... Tanti giorni di una fullimmersion cinematografica, vissuta anche
a tavola, che mi ha rapito dal mio lavoro ma
alla quale devo gratitudine.
A sinistra l’attore Sergio Foconi, a destra
Sauro Benvenuti (Foto: Erica Giani).
E poi... un altro fulmine! Durante le riprese
di una scena calcistica con Renzo Ulivieri e
Luciano Spalletti ho ricevuto una telefonata
dalla Casa Editrice C1V di Roma che mi
proponeva di pubblicare il libro del film! Ne
aveva appreso notizie attraverso il racconto
di attori che tornando a casa traducevano
l'entusiasmo vissuto in aneddoti da
regalare.
n° 30 –
L'argomento del film, il problema del bullismo -in ogni forma esso si presenti- è tema
sociale importantissimo e la Casa Editrice
C1V ha come mission la promozione di
letture che inducano una riflessione. Come
dire: un felice incontro! Risposi come in
trance: il libro ancora non c'è, io ho scritto
solo una sceneggiatura! E tu scrivilo, noi lo
pubblicheremo! Avevo già toccato il cielo
con un dito quando mi fu commissionata la
sceneggiatura e credevo sinceramente d'es
sere arrivato. Quando si è aggiunta la
richiesta di scrivere anche un libro ho fatto
tombola. Di solito si parte dalla narrativa, lo
schermo -se arriva- viene dopo. Anche per
una scrittura filmica, in testa hai già la
storia. Fare il contrario è costantemente
accompagnato dai ricordi del set, dalle
cose che hai vissuto durante i mesi passati
dietro ai registi, con l'incarico di un muto
ma molto attento osservatore.
Il titolo del libro è ‘1 DEI TANTI’.
Perché? Sarebbe semplice dire: uno dei
tanti ragazzi oggetto di bullismo, oppure
uno dei tanti modi per intervenire, magari
con punizioni esemplari ecc, ecc... No, 1
dei tanti modi per confessare ai genitori -o
a chi ti sta vicino- ciò che affligge il nostro
cuore. Martino vorrebbe dirlo alla mamma
ma non trova nemmeno un semplice “senti
mamma” comunissimo. È così che il libro
inizia, è ciò di cui voglio si faccia tesoro.
Libro e film saranno sempre uniti: dove
sarà organizzata una proiezione potremo
trovare il libro così come in ogni presentazione letteraria ci sarà il film. C'è comunione d'intenti tra Videoclip Produzioni e
C1V Edizioni per promuovere giornate
d'incontro con gli studenti di ogni scuola
che ne faccia richiesta.
Le locations delle riprese sono:
la Scuola media Montanelli-Petrarca di
Fucecchio per gli interni e esterni e la sua
palestra; gli Impianti Sportivi di Fucecchio;
varie abitazioni private; esterni della città di
Fucecchio; la Stazione Ferroviaria di S.
Miniato e vie di campagna.
Gli attori sono:
Alessandro Gelli (“Ridere fino a volare”,
“C'è chi dice no”, “Carabinieri”, “Distretto di
Polizia”),Jerry Potenza (“I laureati”, “Il ciclone”, “Il pesce innamorato”, “Ridere fino a
volare”), Massimo Atichi (“Il piccolo
diavolo”, “Johnny Stecchino”), Enrica Guidi
(“I delitti del Barlume”), Monica Seller
(“Centovetrine”, “Il labirinto dei sensi”),
Sergio Forconi (“Berlinguer ti voglio bene”,
“Il ciclone”, “Faccia di Picasso”), Niki
Giustini (“Aria Fresca”, “Domenica in”, “Il
bar Margherita”), Andrea Agresti (“Le
Iene”), con la partecipazione straordinaria
di Renzo Ulivieri e Luciano Spalletti,
rispettivamente Presidente Associazione
Allenatori Italiani e Allenatore di fama
internazionale e poi Roberto Cipriani,
Kamel Palomba, Vittorio Corsi, William
Catania, Monica Mori, Maurizio Pistolesi,
Silvia Todesca e tanti altri.
I ragazzi sono:
Manuel
Giustini, Kristel
Talamonti,
Valentina e Marco Paoleschi, Alberto
Nicolas Prete, Sara Portaccio, Younes
Hashem, Giacomo Carducci.
Ci sono state moltissime comparse, tanti
ragazzi della scuola media che hanno
partecipato con pazienza e divertimento a
molte riprese e tanti di loro sono stati
veramente bravi.
La fotografia è di Francesco Mazzei che ha
curato anche la post-produzione.
Il fonico è Mario Pecori.
Tutto questo chiama una serie infinita di
ringraziamenti, i più grandi dei quali vanno
in ex-equo al produttore-attore-regista
Alessandro Gelli che ha creduto in me e a
Roberto Merlino che m'ha insegnato tutto
quello che so del mondo del cinema.
Sauro Benvenuti
Socio FEDIC
Cineclub Corte Tripoli Cinematografica
Pisa
n° 30 –
Lo sguardo
critico
te non solo per una chiara somiglianza col
Poeta, ma anche per le capacità di rappresentarne movenze, gestualità e manifesti stati
d’animo, Grieco riesce ad attorniarlo da altri
ottimi comprimari.
“La macchinazione”
David Grieco
I veri moventi dell’omicidio Pasolini
di Marino Demata
La sala cinematografica
fiorentina ove è stata
presentata ieri sera l’anteprima de “La macchinazione” di David Grieco (il film sarà ufficialmente nelle sale il 24
marzo) era particolarmente affollata.
Un segno questo dell’interesse col quale era
atteso questo film che,
Marino Demata
già lo s i intuiva, non è
un ennesimo film sulla morte di Pasolini, ma è il
film che dice molto di più di tutti quelli che lo
hanno preceduto, scavando con coraggio sia
sulle inchieste che il Poeta andava conducendo
privatamente sui misteri italiani dell’epoca, sia
sulle circostanze del suo assassinio. E l’altra
novità è che il regista collega direttamente ed
esplicitamente quelle ostinate ricerche di Pasolini con la sua “condanna a morte”, trovando
nelle prime il vero movente della seconda.
Tornato sul set dopo ben 12 anni, da quando
aveva girato “Evilenko”, tratto dal suo romanzo
“Il comunista che mangiava i bambini”, David
Grieco riesce a costruire un film dal ritmo
incalzante che appassiona lo spettatore anche
poco esperto della materia. Da rimarcare la
scelta della colonna sonora con bellissimi brani
dei Pink Floyd, che fanno da contrappunto alle
scene più drammatiche.
Affidato il compito di interpretare Pasolini
all’ottimo Massimo Ranieri, scelto evidentemen
Il regista concentra la sua attenzione sul periodo che va dalle elezioni politiche di giugno
1975 alla fatidica notte tra il 1° e il 2 novembre.
Settimane e mesi intensissimi ove Pasolini appare in alcuni momenti quasi scatenato o invasato nella misura in cui cresceva in lui la
consapevolezza di avvicinarsi a terribili verità
sui poteri occulti in Italia e sulle loro malefatte.
Tra queste c’è innanzitutto l’appiattimento e
l’omologazione del popolo italiano sotto l’egida
del consumismo che, come un tarlo, fa gradata
mente erodere anche le differenze ideologiche
e politiche della gente. Questa convinzione del
Poeta – che ha anche molto di premonizione –
ci viene manifestata dalla espressione scettica
di Pasolini all’inizio del film, mentre guida la
propria auto ed ascolta alla radio le notizie
della straripante vittoria del Partito Comunista
alle elezioni politiche. E tale convinzione ritorna
anche verso la fine del film nel corso dell’intervista col giornalista francese.
Questi diciamo sono i guasti generali provocati
dalla classe dirigente italiana, sui quali giustamente il film ritorna in quelle due circostanze
all’inizio e alla fine del film, ma anche in altri
momenti, con accenni, riferimenti, ed esplicite
affermazioni.
Ma al di là dei guasti che potremmo definire
politico-sociali esistono responsabilità gravissime da parte del connubio tra potere economico e politico e forze malavitose nella stagione delle stragi e in atti criminosi del recente
passato, sui quali Pasolini riesce in molti casi a
n° 30 –
scoprire la verità e in altri ad essere ad un passo da essa. È proprio sulle ricerche solitarie di
Pasolini che si sofferma Grieco nella parte
centrale e più avvincente del film, che
gradatamente riesce ad assumere i contorni di
un vero e proprio noir.
Parallelamente alla fase di montaggio del suo
ultimo film, “Salò o Le 120 giornate di Sodoma”, Pasolini è impegnato a scrivere il suo
libro-inchiesta, “Petrolio”. Il personaggio chiave
è Cefis, uomo potentissimo capace di determinare le scelte fondamentali del Paese, liberandosi disinvoltamente di chiunque gli faccia
ombra, coautore della loggia massonica P2.
Pasolini intuisce i collegamenti tra quest’ultimo
e la morte di Mattei, tra quest’ultimo e le stragi,
e si imbatte in uno strano libro intitolato “Questo è Cefis”, rivelatore di molti episodi da
codice penale. Pasolini ha solo una fotocopia
del libro, che stranamente scomparve dagli
scaffali di tutte le librerie d’Italia solo 48 ore
dopo la sua uscita. Se non ci fosse stata
questa “provvidenziale” scomparsa, la Magistra
tura sarebbe stata obbligata ad aprire un’inchiesta su quanto narrato nel libro! Ebbene
Pasolini si mette sulle tracce dell’autore del
libro, Steimetz (chiaramente un pseudonimo) e
organizza due incontri per saperne di più.
Ignaro che Steimetz è costantemente pedinato
dai servizi segreti e che le conversazioni con
Pasolini sono ascoltate e registrate. Da queste
circostanze probabilmente discende la definitiva convinzione da parte dei servizi segreti che
Pasolini si era pericolosamente avvicinato troppo alla verità e che andava eliminato. Nel frattempo viene ucciso lo stesso Steimetz, reo di
aver confidato qualcosa di troppo al Poeta.
Come si diceva, il merito di Grieco è soprattutto
quello di aver collegato esplicitamente questa
privata attività investigativa di Pasolini con la
sua morte. Pasolini doveva essere eliminato e
il film ci mostra come si muovano sincronicamente in questa direzione ministri e deputati
del centro, le forze della destra del MSI,
personaggi senza scrupoli legati ai poteri forti
e, come ultimo e decisivo anello della catena,
la banda della Magliana, capace di reclutare
manovalanza criminale negli ambienti di quei
“borgatari” che il Poeta aveva descritto con
tanta artistica efficacia in “Accattone”, in “Mamma Roma” e in alcuni romanzi-capolavoro.
Nella ricostruzione puntigliosa di Grieco tutto si
incastra alla perfezione, anche la sparizione dei
negativi di Salò dagli stabilimenti romani della
Technicolor. Sarà Pelosi, un ragazzo che Paso
lini frequenta da un po’ di tempo, a rivelargli
dove si trovano i negativi e la cifra che viene
richiesta per il loro riscatto. In realtà Pelosi è
stato incaricato di parlare con Pasolini dai mate
riali organizzatori della sparizione dei negativi,
ai cui vertici ci sono pezzi grossi della criminalità organizzata.
Grieco non ha alcun dubbio che la vicenda del
furto dei negativi rappresenta un diversivo e
soprattutto un’esca per convincere Pasolini ad
andare al fatidico appuntamento con la morte
quella notte all’Idroscalo.
Pasolini è in auto con Pelosi, ma una moto e
almeno altre due auto li seguono. La tesi ufficiale delle circostanze della morte di Pasolini è,
secondo il regista, assolutamente ridicola: una
tesi precostituita e preconfezionata tesa ad attri
buire al solo Pelosi la responsabilità di tutto,
con una falsa confessione, che nel film emerge
in una tragica notte nei locali della Questura.
Una tesi che è stata sposata dalla Magistratura
che ha archiviato rapidamente il caso.
Una tesi che è smentita dalla logica più elemen
tare che ammonisce che il Poeta non poteva
essere malmenato e ucciso da una sola persona, come avrebbero sicuramente smentito testi
moni che chiedevano di essere ascoltati e che
invece non furono mai convocati. Tesi che è
stata poi smentita dal ritrovamento di tracce del
DNA di almeno altre cinque persone sulla scena del delitto non identificate.
Grieco dunque ricompone le tessere del puzzle, mettendo in risalto le evidenze più chiare e
le connessioni più probabili.
n° 30 –
Senza pretendere di avere in tasca la carta
della verità al 100%, ma creando un quadro
quantomeno verosimile allo svolgimento degli
eventi e alle relative cause. Spetterà alla Commissione monoparlamentare d’inchiesta, che è
stata richiesta proprio dopo la visione del film in
una saletta della Camera dai deputati Bolognesi e Pellegrino, fare definitiva luce su questo
ennesimo mistero italiano.
Pur nella consapevolezza della difficoltà in cui
ci si muoverà, perché, come afferma il regista,
il problema, è che se si arriva alla verità sull’omicidio Pasolini, si può sicuramente arrivare
alla verità su molte altre cose che non faranno
piacere a molti. E questo – si può essere certi –
potrebbe essere un ulteriore ostacolo sulla stra
da della verità.
PREMIAZIONI E RICONOSCIMENTI
FEDIC
Il nostro Socio Alessandro Baccini ha firmato un
contratto di distribuzione per l’estero del film “Una
Ragione per Combattere”. Il film uscirà con il titolo
internazionale “A Reason To Fight”.
Il nostro Socio Giovanni Merlino si è aggiudicato il 1°
e 2° posto nel concorso di foto di scena nell’ambito
dell’Assemblea Nazionale FEDIC di febbraio a
Montecatini.
Il 14 aprile viene proiettato a Pisa il cortometraggio
“Solitudine On Demand” del nostro Socio Luca
Zambianchi.
Il 18 aprile viene proiettato a Fucecchio (PI) in prima
nazionale il film “Bomba libera tutti!” con la
sceneggiatura del nostro Socio Sauro Benvenuti.
“Jobs Attack” del Socio CTC Simone Bianchi è stato
selezionato per il Premio Vincent Dawn nell'ambito
della Va edizione del Fi Pi Li Horror Festival che si
terrà dal 22 al 25 aprile a Livorno.
n° 30 –
Come essere presenti in TV
I CORTI FEDIC SU DILUCCA.TV
Il nostro Socio Manuele Moriconi ci scrive:
“Oggi è un grande giorno per la famiglia di Dì Lucca: il canale 89 è diventato interregionale, coprendo tutta la
Toscana e gran parte dell'Umbria per una popolazione servita di 4,5 milioni di persone.
Risintonizzate la tv di casa e sul canale 89 in tutta la Toscana troverete DiLucca.”
Questa è una bella notizia, anche perché la nostra trasmissione settimanale "Corti di Corte" avrà una visibilità
ancora maggiore. Ovviamente la trasmissione continua ad essere visibile nella forma "on demand" in qualunque
momento e in qualunque parte del mondo.
Roberto Merlino
Attenzione: la trasmissione “Corti di Corte”, appuntamento settimanale, è in onda tutte le domeniche sera
alle ore 21 con replica nella mattinata del lunedì. Il link da utilizzare è il seguente:
http://w w w .dilucca.it/listatrasmissioni/approfondimenti/corti.di.corte
Qualunque Socio FEDIC interessato a presentare i suoi lavori può contattare il seguente indirizzo mail:
rmerlino@fastw ebnet.it
Cell: 328-7275895.
PUNTATE APRILE/MAGGIO 2016
DILUCCA.TV “CORTI di CORTE”
Programma aprile/maggio 2016:
10 aprile 2016 200.a
“Oltre il muro” di Cecilia Armanetti CC. Carrara
30'49”
17 aprile 2016 201.a
“Cenerentola sul Brenta” di Paolo Mameli e Rossana
Molinatti, CC. Venezia
“Voci d’acqua” di Cinzia Bassani CC. Alassio
“Shock” di Marco Esposito CC. Montecatini
24'30”
3’44”
47”
24 aprile 2016 202.a
“Lentamente” di Giorgio Sav io CC. Piemonte
“Libera liberata” di Giuseppe Leto CC. Piemonte
“Ti racconto il Cineclub” del Cineclub Piacenza
“Ev oluzione di v ite e di v ita...” di Mauro Ressia
CC. Piemonte
1 maggio 2016 203.a
“Staf f ette” di Tino Dell'Erba CC. Piemonte
“Rov ine” di Giorgio Sabbatini CC. Piemonte
“Dal mio balcone e dintorni” di Giuseppe Squarcio
CC. Piemonte
“Total look” di Marco Esposito CC. Montecatini
8 maggio 2016 204.a
“Una v isita in-attesa” di Massimo Alborghetti CC. Bergamo
“Backstage di Una v isita in-attesa” di Luigi Tonani
CC. Bergamo
“Il v iaggio” di Seraf ino Spagnuolo
3'
6'
8'
12'40”
15'
6'
5'
4’34”
2'
10'45”
15’35”
n° 30 –
Visibilità per i film FEDIC
Vogliamo ricordare che la visibilità per i film dei nostri Soci è stata ulteriormente potenziata grazie ad un accordo
raggiunto con TeleAmbiente (emittente romana), che da maggio 2014 trasmette le puntate dei “Corti di Corte”.
Quindi, oltre a DiLucca.TV (che rimane, comunque, il nostro punto di riferimento prioritario) c’è anche
TeleAmbiente che, attualmente, si riceve sul digitale terrestre sintonizzandosi sul canale 78 per Lazio, Umbria ed
Abruzzo e sul canale 218 per la Lombardia. Inoltre, le puntate de “I Corti di Corte” sono ora visibili anche su
internet in diretta streaming al seguente indirizzo: w w w .teleambiente.it.
Ringraziamo Salvatore Alù per questa ulteriore opportunità e la Proprietà di DiLucca.TV, soprattutto nella persona
di Manuele Moriconi, che ha reso possibile questa collaborazione.
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giov edì
Domenica
ore
ore
ore
ore
ore
20.00
00.10
02.00 e 10.00
15.00
07.30
Programma aprile/maggio 2016:
11 aprile 2016 102.a
Beppe Rizzo: “Il sipario magico di Emanuele Luzzati” (6’39”); “Gibba nella città di cartone” (20’);
18 aprile 2016 103.a
Tore Ximenes “Fragu of Manhattan 3” (55’10”);
25 aprile 2016 104.a
Rapiti di Manuele Moriconi (1’);
Una v isita inattesa di Roberto Merlino (1’);
21:21 di Alessandro Brucini (1’);
Una v isita inattesa di Manuele Moriconi (1’);
Vuoto a perdere di Gigi Corsetti (1’);
Vuoto a perdere di Stef ano Vannelli 1’
Giorgio Ricci: “10° Stage Nazionale FEDIC” (20’35”);
2 maggio 2014 105.a
Vecchia FEDIC:
“Il cieco” di Fiorentino e Gorruso CC Av ellino (4’) 1956;
“Il v iolino portentoso” di G. Parenti CC Siena (16’) 1955;
“Un giorno” di N. Rizzotti CC Milano (10’)
9 maggio 2014 106.a
“Il trenino dello zio diritto” (8’50”), “AAA Aria autentica cercasi” (2’48”);
“La leggenda del marmo bianco” di Angelo Abate (17’32”)
16 maggio 2014 107.a
Vecchia FEDIC:
“Venezia e le morte stagioni” di G. Vianello CC. Venezia (14’) 1967;
“Città come me” di Giansiracusa/Rigo CC Milano (15’15”) 1965;
n° 30 –
FESTIVAL
n° 30 –
n° 30 –
DAI CINECLUB:
PROIEZIONI PROGRAMMATE
CINECLUB FEDIC SANGIOVANNESE
MARZO 2016
domenica 13 marzo ore 15 – 17,15 – 21,30
al cinema Masaccio d’Essai è stato proiettato:
ONDA SU ONDA
REGIA: Rocco Papaleo
INTERPRETI: Alessandro Gassmann, Rocco Papaleo, Luz Cipriota,
Massimiliano Gallo, Calogero Accardo
GENERE: Commedia
DURATA:102 min.
PAESE: ITALIA
ANNO: 2016
DISTRIBUZIONE: Warner Bros Italia
USCITA: 18 Febbraio 2016
Gegè è un cantante confidenziale che non è mai stato "messo davanti", cioè non è mai riuscito a brillare
sotto la luce dei riflettori. Ruggero è un cuoco che non vuole scendere dalla nave su cui viaggia
ininterrottamente da quattro anni (ma è anche "uno psicologo e un rompicoglioni"). I due si incontrano sulla
nave che li porta a Montevideo, dove Gegè dovrà tenere il megaconcerto che rimpinguerà le sue finanze e,
forse, darà una svolta alla sua vita, e Ruggero dovrà prendere le ferie obbligatorie mai consumate.
Ovviamente i due al primo incontro si detestano, ma quell'o dio è destinato a trasformarsi in complicità, dato
che in fondo sono entrambi artisti incompresi in cerca di una via d'uscita dalla propria solitudine esistenziale.
martedì 15 marzo ore 21,30
al cinema Masaccio d’Essai è stato proiettato:
A BIGGER SPLASH
REGIA: Luca Guadagnino
INTERPRETI: Ralph Fiennes, Dakota Johnson, Matthias Schoenaerts,
Tilda Swinton, Aurore Clément
GENERE: Thriller
DURATA: 120 min.
PAESE: Italia, Francia
ANNO: 2015
DISTRIBUZIONE: Lucky Red
USCITA: 26 Novembre 2015
Una rockstar in convalescenza e il suo compagno consumano le loro giornate a bordo piscina o lungo le cale
di Pantelleria. Marianne ha subito un intervento alle corde vocali, Paul è sopravvissuto al suicidio. Eccitati
dal sale e accarezzati dal vento, Marianne e Paul ricevono la visita di Harry, ex iperbolico e logorroico che si
accompagna a Penelope, figlia ventenne emersa dal passato. L'equilibrio e la 'riabilitazione' della coppia
sono interrotti dall'uomo, deciso a riprendersi Marianne. Penelope intanto è attratta da Paul e dalle sue
cicatrici che dicono fisicamente della sua inquietudine. Lo scirocco, vento anormalmente caldo, si alza sulle
emozioni trattenute e i desideri puniti, riscaldando l'aria e il clima.
n° 30 –
sabato 19 marzo ore 21,30
domenica 20 marzo ore 15 – 17,15 – 21,30
al cinema Masaccio d’Essai è stato proiettato:
PERFETTI SCONOSCIUTI
REGIA: Paolo Genovese
INTERPRETI: Giuseppe Battiston, Anna Foglietta, Marco Giallini,
Edoardo Leo, Valerio Mastandrea, Alba Rohrwacher, Kasia Smutniak
GENERE: Commedia
DURATA: 97 min.
PAESE: ITALIA
ANNO: 2016
DISTRIBUZIONE: Medusa
USCITA: 11 Febbraio 2016
Quante coppie si sfascerebbero se uno dei due guardasse nel cellulare dell'altro? È questa la premessa
narrativa dietro la storia di un gruppo di amici di lunga data che si incontrano per una cena destinata a
trasformarsi in un gioco al massacro. E la parola gioco è forse la più importante di tutte, perché è proprio
l'utilizzo "ludico" dei nuovi "facilitatori di comunicazione" - chat, whatsapp, mail, sms, selfie, app, t9, skype,
social - a svelarne la natura più pericolosa: la superficialità con cui (quasi) tutti affidano i propri segreti a
quella scatola nera che è il proprio smartphone (o tablet, o pc) credendosi moderni e pensando di non
andare incontro a conseguenze, o peggio ancora, flirtando con quelle conseguenze per rendere tutto più
eccitante.
sabato 26 marzo ore 21,30
domenica 27 marzo ore 15,15 – 17,15 – 21,30
lunedì 28 marzo ore 15,15 – 17,15 – 21,30
al cinema Masaccio d’Essai è stato proiettato:
ZOOLANDER N°2
REGIA: Ben Stiller
INTERPRETI: Ben Stiller, Owen Wilson, Penelope Cruz,
Benedict Cumberbatch, Will Ferrell
GENERE: Commedia
DURATA:100 min.
PAESE: USA
ANNO: 2016
DISTRIBUZIONE: Universal Pictures
USCITA: 11 Febbraio 2016
Il Centro Derek Zoolander per i Bambini Che Non Sanno Leggere Bene e Che Vogliono Imparare A Fare
Anche Tante Altre Cose Buone è collassato su se stesso, a due giorni dall'inaugurazione. Il suo fondatore ha
perso la moglie e i servizi sociali non ci hanno messo molto a togliergli anche il figlio. Hansel ha riportato un
graffio. Entrambi i super modelli hanno dunque "perso la faccia" e si sono ritirati agli estremi del pianeta.
Anni dopo, il destino li riporta insieme nella città eterna per un grande evento che potrebbe rilanciare
finalmente la loro carriera e permettere a Derek di riavere il figlio. Peccato che il nostro liberi
involontariamente Mugatu dal carcere: sempre più travestito e sempre più folle.
martedì 29 marzo ore 21,30
al cinema Masaccio d’Essai è stato proiettato:
FUOCOAMMARE
v incitore Orso d'Oro Berlino International Film Festiv al 2016
REGIA: Gianfranco Rosi
INTERPRETI: Samuele Pucillo, Mattias Cucina, Samuele Caruana,
Pietro Bartolo, Giuseppe Fragapane
GENERE: Documentario
DURATA: 107 min.
n° 30 –
PAESE: Italia, Francia
ANNO: 2015
DISTRIBUZIONE: 01 Distribution e Luce Cinecittà
USCITA: 18 FBBRAIO 2016
Gianfranco Rosi racconta Lampedusa attraverso la storia di Samuele, un ragazzino che va a scuola, ama
tirare sassi con la fionda che si è costruito e andare a caccia di uccelli. Preferisce giocare sulla terraferma
anche se tutto, attorno a lui, parla di mare e di quelle migliaia di donne, uomini e bambini che quel mare,
negli ultimi vent'anni, hanno cercato di attraversarlo alla ricerca di una vita degna di questo nome trovandovi
spesso, troppo spesso, la morte.
APRILE 2016
martedì 2 aprile ore 21,30
domenica 3 aprile ore 16,30 – 21,30
al cinema Masaccio d’Essai è stato proiettato:
IL CASO SPOTLIGHT
Vincitore Premio Oscar 2016 (Miglior film, Miglior scenegg. originale).
REGIA: Thomas McCarthy
INTERPRETI: Mark Ruffalo, Michael Keaton, Rachel McAdams,
Liev Schreiber, John Slattery
GENERE: Thriller
TITOLO ORIGINALE: Spotlight
DURATA: 128 min.
PAESE: USA
ANNO: 2016
DISTRIBUZIONE: Bim Distribuzione
USCITA: 18 Febbraio 2016
Al “Boston Globe” nell’estate del 2001 arriva da Miami un nuovo direttore, Marty Baron. È deciso a far sì che
il giornale torni in prima linea su tematiche anche scottanti, liberando dalla routine il team di giornalisti
investigativi che è aggregato sotto la sigla di ‘Spotlight’. Il primo argomento di cui vuole che il giornale si
occupi è quello relativo a un sacerdote che nel corso di trent’anni ha abusato numerosi giovani senza che
contro di lui venissero presi provvedimenti drastici. Baron è convinto che il cardinale di Boston fosse al
corrente del problema ma che abbia fatto tutto quanto era in suo potere perché la questione venisse
insabbiata. Nasce così un’inchiesta che ha portato letteralmente alla luce un numero molto elevato di abusi
di minori in ambito ecclesiastico.
martedì 5 aprile ore 21,30
al cinema Masaccio d’Essai è stato proiettato:
THE END OF THE TOUR
Independent Spirit Aw ards: Miglior attore protagonista: Jason Segel;
Migliore sceneggiatura: Donald Margulies.
REGIA: James Ponsoldt
INTERPRETI:Jesse Eisenberg, Anna Chlumsky, Jason Segel,
Mamie Gummer, Joan Cusack
GENERE: Biografico
DURATA: 106 min.
PAESE: USA
ANNO: 2015
DISTRIBUZIONE: Adler Entertainment
USCITA: 11 FEBBRAIO 2016
Per cinque giorni, nel 1996, David Lipsky, romanziere e giornalista, ha seguito David Foster Wallace nel tour
promozionale di "Infinite Jest", con l'obiettivo di intervistarlo per la rivista Rolling Stone. I due hanno
condiviso la solitudine innevata della casa di Wallace, la saliva dei suoi cani, i viaggi in auto e in aereo,
l'ansia prima dei reading, l'incontro con due amiche, le sedute davanti al piccolo schermo, vera grande
dipendenza di David Wallace. Si sono studiati a vicenda, si sono fatti delle confessioni e ne hanno taciute
molte altre, si sono invidiati e detestati, persi e incontrati, e da allora non si sono mai più rivisti.
n° 30 –
Il Cineclub FEDIC di Cagliari presenta:
FARE RIDERE
(non è per niente facile)
La comicità in alcuni video di vario genere.
Una non stop di cortometraggi per un confronto tra produzioni francesi,
tedesche, irlandesi e italiane che negli ultimi anni hanno partecipato a festival
internazionali (UNICA, MISFF, Sardinia Film Festival).
n° 30 –
AUTORI TURCHI
lunedì 4 aprile 2016
Dört Türk Yönetmenin Elinden Çikmiş Yedi Film
Quattro registi turchi e 7 cortometraggi. Contrariamente all'affiche che mostra alcuni
stereotipi della Turchia (la luna e la stella che rimandano alla bandiera e i minareti e la
cupola di Santa Sofia a Istanbul che si stagliano su uno scorcio della città), nei programma
di stasera c'è poco di tradizionale e, al contrario, queste opere si caratterizzano, oltre che
per il buon livello tecnico, per la loro originalità e capacità espressiva, sia che descrivano
criticamente la realtà attuale del paese o che mettano in scena uno sguardo interiore e il
contrasto tra l'anelito di libertà e il mondo, talvolta violento, nel quale a fatica si manifesta.
- Onur Keşaplı: "Sansürcü" ("Censore") 2014, 8’05"
- Onur Keşaplı: "Soluş" ("Dissolvenza") 2012, 19’50"
- Murat Kurt: "Sosyalleşmeye" ("Socialmente disabili") 2014, 4’05"
- Murat Kurt: "Blues on My Face" 2012, 2’38"
- Murat Kurt: "İki Ihlamur Bir Çay" ("Due tigli un thé") 2012, 12’04"
- Serkan Ertekin: "Aidiyet" ("Appartenenza") 2015, 30’
- Emin Özmen: "Gezi Tanıklığı" ("Testimonianza gezi") 2014, 17’50"
Apriamo la serata con Onur Keşaplı, di Smirne (in
turco: İzmir) e il suo emblematico "Sansürcü"
("Censore") che con una certa ironia rende bene il
clima nel quale un autore è costretto a lavorare
oggi in Turchia.
Di diversa fattura il successivo "Soluş" ("Dissolvenza"), un film complesso che mette in scena un
momento di crisi esistenziale di un giovane scrittore
che decide di festeggiare il suo compleanno, il 29
febbraio, invitando in un albergo degli amici; ma
diverse defezioni e rifiuti mettono in evidenza il
problema di tale data che esiste solo ogni 4 anni.
Così il limbo nel quale viene a trovarsi lo scrittore,
serve a Onur Keşaplı da punto di snodo, cruciale,
attorno al quale si sviluppa una riflessione
sull'illusorietà della realtà e del desiderio, che il
regista sviluppa visivamente e soprattutto
attraverso il monologo interiore del protagonista.
I tre corti successivi sono di Murat Kurt, autore del
quale il cineclub FEDIC ha già presentato in varie
occasioni alcuni briosi reportages di viaggio
realizzati con la moglie Figen Yildirim Kurt e un videoclip ("İstavrit") girato quando faceva
parte del gruppo musicale degli Ezginin Günlüğü. Murat Kurt è un ottimo fotografo, oltre
che cantante e musicista, e queste tre opere, due videoclip e un breve
documentario/intervista, mettono in gioco ambedue queste sue capacità artistiche: il primo
videoclip "Sosyalleşmeye" ("Socialmente disabili"), nel quale si intravede Murat Kurt che
canta e suona la chitarra acustica assieme ad altri musicisti, è u n i ro n i co e leggero atto
n° 30 –
di accusa sull'invadente utilizzo d i smartphones e tablet vari che, nati per agevolare la
comunicazione, si frappongono onnipresenti e ossessivamente tra gli individui e la realtà;
essenzialmente strutturato su piani ravvicinati e dettagli, il video presenta una costante:
contrariamente agli smartphones, ben inquadrati in primo piano, delle persone non
vediamo mai il viso e persino le inquadrature su Murat Kurt sono sfocate. Nel secondo
videoclip dal titolo inglese "Blues on my face", Murat Kurt presenta un'affascinante
sequenza di primi piani sui visi di vecchi manichini da boutique carichi di malinconia
(blues, per l'appunto), con in sottofondo un brano dello stesso regista eseguito al piano.
Il terzo lavoro è l'intervista ad un venditore di thé, "İki Ihlamur Bir Çay" ("Due tigli un thé"):
nel video, oltre all'interessante intervista a Ercan, il venditore che esercita la sua attività in
un piccolo chiosco di pochi metri2 a Istanbul nel vecchio quartiere di Eminonu, è doveroso
fare attenzione allo stile del regista: dalla ricchezza di inquadrature di dettagli che,
alternate all'intervista, permettono di "conoscere" da vicino questa attività, al particolare
commento sonoro, una geniale trovata dello stesso Murat Kurt che rielabora i "rumori" che
caratterizzano il lavoro del venditore di thè.
Il film "Aidiyet" ("Appartenenza") di Serkan Ertekin, l'anno scorso ha vinto il 1° premio
come migliore opera prima al MISFF (Montecatini International Short Film Festival) ed è in
parte ispirato ad un corto d'animazione del 1970, "Amentü Gemisi Nasıl Yürüdü?" ("Come
ha navigato la nave della preghiera del Credo?") di Tonguç Yaşar e Sezer Tansuğ, nel
quale un versetto del Corano assumeva le sembianze di una nave, film sperimentale che
rielaborava possibili sviluppi dell'arte calligrafa ottomana. "Aidiyet" è un'opera simbolica,
visionaria, che mette in scena alcuni personaggi (un vecchio, il barbone Fuat, le due
giovani amanti Gizem e Bengi e un uomo di mezza età, Kaan, alla ricerca di un significato
da dare alla propria vita), assieme ad una serie di elementi (una goccia nera che avanza
scivolando minacciosa, una freccia, una nave carica di simboli cha appare nel cielo) e al
centro l'evento drammatico dell'aggressione alle due amanti, appena mostrato ma che
riecheggia più volte lungo il film, talvolta reinterpretato come in una danza, o
nell'animazione di una lacrima nera che assume forme fantastiche. L'impressione generale
è quella di una sofisticata rielaborazione del conflitto tra una società tradizionale e il nuovo
che fatica ad essere accettato, una fantastica, ma drammatica, riflessione sull'identità del
singolo e di una società intera, sublimata attraverso l'arte e la poesia in un'opera
cinematografica.
"Gezi Tanıklığı" ("Testimonianza su Gezi [Park[") di Emin Özmen, è un reportage,
realizzato, in un bellissimo bianco e nero, sui drammatici fatti del maggio 2013 che hanno
coinvolto per un paio di giorni decine di migliaia di giovani, ma non solo, nella difesa di un
parco di Istanbul: la terribile repressione operata nella piazza Taksim con metodì inauditi
(ci furono una decina di morti e circa 8000 feriti) ebbe un'eco internazionale e vide
estendersi la protesta in tutto il paese, catalizzando l'opposizione al governo di Erdogan e
determinando la nascita di un movimento che a quei fatti fa tutt'ora riferimento. Emin
Özmen, reporter professionista, trovandosi sui luoghi degli scontri, decide di filmare gli
avvenimenti stando sia in mezzo ai manifestanti che tra i poliziotti, conquistandosì così il
merito di aver tentato di indagare oggettivamente sulla brutalità della repressione e sulle
condizioni nelle quali gli agenti erano costretti ad operare e che probabilmente hanno in
parte determinato quell'eccesso di violenza.
Pio Bruno
Presidente del Cineclub FEDIC di Cagliari
n° 30 –
CENTOQUARANTA
La strage dimenticata
martedì 12 aprile
2016
un film documentario di Manfredi Lucibello
(Italia, 2013, durata: 74’)
10 aprile 1991: 25 anni fa la tragedia del Moby
Prince.
Nel 2013 il regista fiorentino Manfredi Lucibello
realizza un video inchiesta su uno dei fatti più
tragici della storia italiana, ripercorrendo più di
vent'anni di indagini, depistaggi, omissioni,
attraverso un meticoloso lavoro di ricerca di
materiali d'archivio.
Per non dimenticare.
Alla serata interverrà Luchino Chessa, rappresentante
dell'Associazione 10 Aprile-Familiari Vittime Moby
Prince.
Pio Bruno
Presidente del Cineclub FEDIC di Cagliari
Testi: R. Merlino, P. Micalizzi, B. Rizzo, La Redazione, G.
Sabbatini, MISFF67, M. Zeppi, F. Felloni, P. Leidi, Cinev ideo
Club Fedic Bergamo, M. Ciampolini, Cineclub Fotov ideo
Genov a, S. Benv enuti, M. Demata, Riv e Gauche, Corte
Tr i p o l i Cinematograf ica, DiLucca.TV, TeleAmbiente,
Immagini e Suono, L. Crociani, Cineclub Fedic
Sangiov annese, Cineclub Fedic Cagliari, P. Bruno.
Fotografie: G. Sabbatini, B. Rizzo, P. Leidi, E. Giani.
Grafica e impaginazione: Giorgio Sabbatini.
Supplemento a “Carte di Cinema”
Direttore Responsabile: Paolo Micalizzi
Redazione: Giorgio Sabbatini
Corso Benedetto Croce, 3 – 10135 Torino
E-mail: giorgio.sabbatini@fastw ebnet.it