Una casa autosufficiente
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Una casa autosufficiente
Impianti rispetto ambientale Una casa autosufficiente Efficienza energetica, bioedilizia e bioclimatica sono i tre fattori principali su cui si basa la progettazione sostenibile integrata di Alessia Varalda sostenibilità z Il nome Zero Energy deriva dalla scelta di progettare l’abitazione in modo che il quantitativo di energia assorbito dalla rete pubblica sia bilanciato dall’energia prodotta sul posto, attraverso l’utilizzo di risorse rinnovabili. z In relazione a questa caratteristica l’edificio è stato definito “autonomous house”, in grado cioè di gestire autonomamente la produzione di energia e di assicurare ai suoi abitanti comfort, sicurezza e risparmio energetico z A questo si è aggiunta la volontà di realizzare un organismo edilizio che, oltre ad essere intelligente dal punto di vista impiantistico, fosse anche in sintonia con l’ambiente, cioè sostenibile 74 Casa Zero energy è un esempio di innovazione e di green economy italiana che si è meritato la segnalazione del Premio all’Innovazione Amica dell’Ambiente 2009, il più importante premio italiano del settore, promosso da Legambiente e Regione Lombardia, con la collaborazione di Università Bocconi, Politecnico di Milano, Fondazione Cariplo e Camera di Commercio. Casa Zero Energy è il progetto di ricerca di Gruppo Polo Le Ville Plus che propone una nuova concezione di casa in grado di garantire il rapporto ottimale tra la qualità della vita e l’impatto ambientale. Casa Zero Energy utilizza ciò che la natura regala: il calore e la luce del sole, il calore ed il fresco della terra, la forza del vento, la ricchezza dell’acqua. Casa Zero Energy è un progetto unico in Italia, è la prima casa passiva “intelligente” che, con una metratura di oltre 450 m2, è autosufficiente dal punto di vista energetico e autonoma nella gestione degli impianti. La casa non è allacciata alla rete del gas metano, non utilizza nessun tipo di energia proveniente da fonti non rinnovabili (fossili) ed è autonoma, ovvero autoproduce energia da fonti alternative e non inquinanti (pannelli solari, fotovoltaici, pompa di calore…). È possibile definire edificio sostenibile un edificio basato su: z ottimizzazione della qualità della vita nell’ambiente confinato e nell’immediato intorno; z uso di materiali rinnovabili, riciclabili, a basso impatto ambientale e preferibilmente locali; z limitato consumo di energia, specialmente quella proveniente da fonti fossili nelle fasi di costruzione, uso, manutenzione e dismissione dell’edificio; z basso impatto ambientale in termini di inquinamento del suolo, dell’acqua e dell’aria. A partire da questi quattro punti sono state valutate le tematiche da sviluppare nella Casa Zero Energy con l’obiettivo di creare una casa sostenibile, sicura, a basso consumo e capace di garantire elevati livelli di comfort agli occupanti. Pur nell’assoluta contemporaneità del progetto, è stata realizzata una casa che rappresentasse la continuità con la tradizione architet- tonica del territorio friulano. La scelta dei materiali rispecchia la filosofia costruttiva dell’azienda che da sempre si ispira al passato, alla tradizione friulana e alle abilità artigiane come a una risorsa da proteggere e nobilitare. Non solo materiali della regione, a km zero quindi, ma soprattutto prodotti grezzi che richiedono meno lavorazioni industriali possibili e recupero di elementi di scarto. Ecco allora che sono state scelte tegole di recupero per parte della copertura del tetto che è stato appunto realizzato coi tradizionali “coppi” delle case friulane di un tempo; mattoni vecchi di lavorazione artigianale per realizzare l’ingresso principale della casa e pietroni che formano il camminamento pedonale dagli scarti della lavorazione della pietra piasentina, che arriva dalla zona di Cividale del Friuli. Sistemi energetici Solare termico - Nell’edificio è stato montato un impianto di pannelli solari di tipo sperimentale. Collocato sulla falda piana del tetto esposta verso sud, è costituito da pannelli solari termici che, integra- n.10 | 25 settembre 2010 | www.elettricoplus.it ti con i pannelli fotovoltaici, sfruttano il surriscaldamento di questi ultimi per trasferire calore ad una serpentina in rame, che a sua volta, riscalda il fluido che scorre al loro interno. Fotovoltaico - L’impianto a pannelli fotovoltaici è stato posizionato, integrato con il sistema di collettori solari, sulla falda piana della copertura rivolta a sud. Esso non è collegato all’impianto domotico se non per la raccolta dei dati relativi alla produzione oraria di kW fotovoltaici, che può essere utile se comparata con i dati meteo raccolti dalla centralina esterna collegati con la posizione del sole e con la presenza di nuvolosità. Potrebbe essere proposto un sistema a inseguimento solare in modo tale che i pannelli, spostandosi lungo l’asse verticale e orizzontale, possano essere sempre esposti verso il sole in maniera ottimale. Pannelli radianti - L’edificio è stato progettato per sfruttare la combinazione impiantistica solare termicopannelli radianti, con l’obiettivo di fornire agli occupanti un elevato standard di comfort abitativo, con consumi energetici ridotti. Il riscaldamento solare degli ambienti è la maggiore potenzialità per lo sviluppo del solare termico, anche se le possibilità pratiche di utilizzo della tecnologia solare sono limitate all’integrazione a tipologie di riscaldamento con sistemi a bassa temperatura (impianti a pavimento, a parete). Questi sistemi risultano maggiormente compatibili con i sistemi solari poiché richiedono: z basse temperature di esercizio: con acqua calda attorno ai 30 °C si può ottenere il riscaldamento dell’ambiente a 20 °C; z minori dispersioni termiche: rispetto alla temperatura di esercizio dei radiatori (80-85 °C), la più bassa temperatura richiesta (30 °C) provoca minori dispersioni termiche. Generalmente gli impianti di riscaldamento a pavimento utilizzano temperature di circa 40 °C, temperature che coincidono con quelle raggiungibili attraverso i sistemi termici solari nei periodi invernali. Sistemi che producano energie superiori non risultano essere convenienti, in quanto una parte della potenza extra verrebbe utilizzata solo nei giorni più freddi, mentre n.10 | 25 settembre 2010 | www.elettricoplus.it resterebbe inattiva negli altri giorni: per questo si tende a dimensionare gli impianti perché siano in grado di soddisfare circa il 40-50% del fabbisogno per il riscaldamento di un’abitazione. Il calore che non viene fornito dal sistema solare può essere prodotto da un sistema ausiliario tradizionale, per esempio una caldaia convenzionale, ma anche da altre fonti energetiche rinnovabili. I pannelli radianti vengono utilizzati, oltre che per soddisfare la necessità di riscaldamento, anche per il raffrescamento: in regime estivo la temperatura del fluido che scorre all’interno delle tubazioni è di circa 15-18 °C. Geotermia - L’impianto geotermico utilizza sonde orizzontali, posizionate nella parte di terreno antistante l’edificio, che prelevano il calore da sensori geotermici posti sotto terra orizzontalmente, in cui circola acqua glicolata o fluido frigorifero. Le tubazioni vengono interrate ad una profondità di circa 60 cm rispetto al piano di calpestio. L’edificio integra l’impianto geotermico ed i pannelli radianti con l’obiettivo di raffrescare gli am- bienti interni in regime estivo. Infatti, il calore prelevato dal terreno viene utilizzato per portare l’acqua a circa 15-18 °C, e poi immessa nell’impianto a pavimento. A questo si affianca la gestione automatizzata dell’impianto a funzionamento integrato, con fasce di regolazione in funzione delle condizioni ambientali esterne e dell’effettivo utilizzo (programmazione stagionale e alba/crepuscolo). Sistemi solari passivi - Casa Zero Energy utilizza gli apporti solari per garantire sia il riscaldamento sia il raffrescamento dello spazio interno, basandosi su una corretta progettazione architettonica, in grado di captare i raggi solari ed accumularli sottoforma di calore all’interno dell’edificio. I sistemi solari passivi progettati nell’edificio sono: z serra solare integrata con la facciata sud che consente l’ingresso e l’accumulo di radiazione solare all’interno dello spazio confinato; z sistema di ventilazione naturale: è data dallo scambio tra i flussi d’aria entrante dalle aperture a nord e quelli entranti dalle finestre a sud; z sistema di schermatura solare: 75 Impianti rispetto ambientale Home Sapiens di Bpt fa da collettore di tutte le informazioni provenienti dai vari sottosistemi e da tutta la sensoristica per gestire e ottimizzare le risorse energetiche derivanti da fonti rinnovabili (come l’irraggiamento solare) e minimizzare i consumi di quelle non rinnovabili (combustibili fossili) dell’edificio. Il sistema riceve le informazioni da una centralina meteo per la rilevazione delle condizioni ambientali esterne e le visualizza su terminali touch-screen di supervisione, per la gestione dei parametri regolati dal sistema bus. Gestione riscaldamento e raffrescamento l’edificio è caratterizzato da elementi ombreggianti quali tapparelle (per l’oscuramento totale dei locali) e da sistemi a glisser orientabili in materiale metallico sulle facciate est ed ovest. Tecnologia e intelligenza Bpt ha messo a disposizione e customizzato il proprio sistema domotico Home Sapiens per la gestione di tutte le fonti energetiche alternative di Casa Zero Energy, al fine di garantire il benessere psicofisico abitativo, ovvero l’insieme di condizioni sensoriali (tattili, uditive, visive, termoigrometriche, respiratorie e olfattive) che soddisfano l’individuo all’interno della casa. Inoltre, il progetto tende a migliorare il comportamento energetico dell’edificio analizzando le prestazioni in termini di isolamento termico. Nel dettaglio, oltre alla gestione principale delle fonti energetiche a supporto, il sistema domotico Bpt Gli obiettivi del progetto Secondo il progetto scientifico di ricerca sviluppato e coordinato dal professor Antonio Frattari, responsabile del Laboratorio di Progettazione Edilizia del Dipartimento di Ingegneria Civile ed Ambientale dell’Università degli Studi di Trento, Casa Zero Energy è stata concepita come prototipo su cui sviluppare studi e sperimentazioni finalizzati a: z istituire un laboratorio operante sul territorio che fornisca risultati ripetibili e definire un’impostazione metodologica per la misurazione del risparmio energetico ottenibile con l’utilizzo di dispositivi domotici; z verificare le potenzialità di un sistema di controllo e gestione intelligente nella regolazione sia delle condizioni microclimatiche interne sia dell’illuminazione per garantire il benessere dell’utente; z quantificare il contributo della regolazione domotica dell’impianto di illuminazione, di termoregolazione e della schermatura per la riduzione al minimo dell’impegno energetico; z verificare l’utilità e l’effettivo utilizzo di scenari domotici per l’uso flessibile di sistemi solari passivi automatizzati; z verificare soluzioni domotiche di entertainment per la realizzazione di scenari per il benessere psicofisico degli occupanti; z verificare la possibilità di rendere una casa sicura nella doppia accezione di safety and security con la domotica. 76 applicato e gestibile da remoto trova applicazione per: z automazione di porte, finestre, oscuranti finestre, veneziane e zanzariere; z controllo sul funzionamento dell’impianto di termoregolazione per ottimizzarne l’impiego e la resa; z sistema di videocitofonia; z ventilazione degli spazi abitativi; z sistema antintrusione e antincendio; z gestione a distanza degli impianti; z la visualizzazione da un punto di controllo (locale o remoto) dello stato di azionamento delle utenze. Le tecnologie per la produzione di energia pulita sono integrate con sistemi di rilevazione e attuazione automatizzata. Il sistema domotico Bpt utilizza una serie di dispositivi elettronici integrati che interagiscono con il sistema costruttivo e abitativo di Casa Zero Energy, al fine di garantire: 1. il comfort termoigrometrico, gestendo in modo ecocompatibile i sistemi per la produzione di energia rinnovabile e per ottimizzarne l’impiego e la resa; 2. il comfort visivo, grazie al migliore impegno energetico possibile per l’illuminazione artificiale degli ambienti confinati e dell’immediato intorno in funzione dell’illuminazione naturale presente; 3. la sicurezza, tramite risposte intelligenti automatiche relativamente alle problematiche legate alla safety e alla security. L’impianto di riscaldamento di Casa Zero Energy utilizza pannelli radianti, pannelli solari e caldaia a pellet ad alto rendimento. L’integrazione tra i diversi sistemi impiantistici viene gestita tramite un sistema di supervisione automatizzato con programmazione stagionale, che prevede anche un processo di autoapprendimento della strumentazione installata per calibrare la richiesta di calore in funzione dell’isteresi dei diversi ambienti. Il sistema domotico Bpt gestisce la quantità di calore e richiede quindi, attraverso valvole modulanti e sonde di temperatura di zona, caldo o freddo solo se strettamente necessario. Anche il sistema fotovoltaico è collegato all’impianto domotico per la raccolta dei dati relativi alla produzione oraria di kW fotovoltaici, che può essere utile se comparata con i dati meteo registrati dalla centralina esterna collegati con la posizione del sole e con la presenza di nuvolosità. Infine il sistema geotermico della casa ottiene una temperatura dell’acqua tale da consentire il raffrescamento ambientale tramite il suo impiego in panelli radianti, con l’utilizzo di una pompa di calore: la regolazione intelligente del sistema prevede una gestione automatizzata dell’impianto di raffrescamento a pannelli radianti integrato col sistema geotermico e l’utilizzo di una pompa di calore con programmazione e controllo automatizzato dell’intero sistema. Sono previsti inoltre dei profili di regolazione a fasce orarie per la richiesta di raffrescamento in funzione dell’ora del giorno e per le differenti zone termiche dell’impianto. n.10 | 25 settembre 2010 | www.elettricoplus.it Impianti rispetto ambientale Focus N Con efficienza energetica si intende la capacità di un edificio, in relazione alle scelte costruttive ed impiantistiche adottate, di assicurare il minimo dispendio energetico durante il suo ciclo di vita. Con bioedilizia (o edilizia bioecologica) si intende un processo edilizio nel quale si impiegano preferenzialmente tecniche e materiali che riducono al minimo o non provocano alcun inquinamento di tipo chimico, fisico, biologico sull’ambiente naturale e confinato, garantendo comunque la miglior percezione di comfort agli utenti. Con bioclimatica si intende invece il processo edilizio col quale si perviene al soddisfacimento dei requisiti di comfort attraverso il controllo passivo del microclima. Essa va quindi intesa come una strategia che, minimizzando l’uso di impianti meccanici, massimizza l’efficienza degli scambi tra edificio e ambiente. Gestione ventilazione naturale Garantire la qualità e il ricambio dell’aria ambiente, il raffrescamento diurno dello spazio abitato, lo smaltimento notturno del calore accumulato dagli elementi edilizi: tutto questo è gestibile con la regolazione automatica dell’apertura e della chiusura dei serramenti. Tutti i serramenti della casa sono quindi gestibili in modo autonomo anche da remoto tramite il sistema domotico Home Sapiens per ottimizzare i flussi d’aria. Casa Zero Energy è dotata di sistemi di schermatura esterni a lamelle mobili con la funzione di regolare la quantità di radiazione solare entrante nell’edificio sia sottoforma di calore sia di luce attraverso l’inclinazione di appositi elementi lamellari. Anche il sistema di schermatura è motorizzato e automatizzato, in modo che possa aprirsi/chiudersi in funzione delle condizioni interne ed esterne. Gestione serra solare Il sistema domotico Bpt controlla la serra solare e permette di automatizzare il sistema di apertura/chiusura della serra per gestire la temperatura, tanto all’interno della serra stessa, quanto nello spazio adiacente; visualizza in locale e da remoto lo stato di apertura/chiusura e schermatura della serra con riferimento alla condizione di gestione ottimale impostata e rileva la temperatura interna della serra in continuo per il monitoraggio del funzionamento. Per un’efficiente automazione della 78 serra si prevede un funzionamento della stessa secondo due modalità: stagionale e giornaliera. Il funzionamento automatizzato così implementato potrà anche essere gestito manualmente, per non compromettere l’efficienza del sistema serra in caso di condizioni eccezionali non consone alla stagione o all’orario. Gestione sicurezza Safety (sicurezza personale) La domotica è utilizzata anche come strumento al servizio della sicurezza personale all’interno della casa, in quanto capace di monitorare l’ambiente domestico rispetto ad anomalie o malfunzionamento di impianti (fughe di gas o perdite d’acqua) e a pericoli di incendio. Inoltre l’automazione può essere d’ausilio nella normale gestione dell’ambiente domestico, come nel caso dell’apertura automatizzata di tapparelle pesanti come quelle a doppia anta. La strumentazione domotica necessaria a tale scopo consiste in rilevatori di incendio, gas, presenza liquidi, elettrovalvole (acqua e gas), pulsanti di soccorso e per la visualizzazione da supervisione. Security (sicurezza antintrusione) Con la domotica è possibile avere costantemente sotto controllo, anche da remoto, la sicurezza esterna e perimetrale dell’abitazione. A tale scopo si utilizzano gli stessi contatti magnetici installati sui serramenti e i sensori di presenza. I dispositivi previsti sono contatti magnetici, rilevatori di presenza, videocitofoni con registrazione di immagine, touch-screen di visualizzazione e gestione. Qualità della vita Casa Zero Energy vuole proporre il migliore habitat possibile per l’uomo anche nella ricerca di un’armonia vera tra casa-uomo-ambiente. Tetto verde - Parte della copertura di Casa Zero Energy è realizzata con tetto verde: verso sud è un giardino sospeso vero e proprio, un roseto rigoglioso, mentre nella parte rivolta a nord sono state scelte piante verdi meno bisognose di sole e a crescita lenta. Il tetto verde non è solo un ottimo isolante e assorbente del calore ma è in grado di donare una sensazione di pace, benessere e tranquillità a chi abita la casa e che affacciandosi dalla finestra può godere non solo del verde circostante, ma anche di quello del tetto. Cantina medievale - È un luogo fuori dal tempo che colpisce per il contrasto con la modernità del resto della casa. Uno spazio nascosto e privato che nasce per la conservazione e la degustazione di vini e prodotti locali: una reinterpretazione della tradizionale taverna friulana e un brevetto costruttivo di Gruppo Polo Le Ville Plus. Per gli interni vengono scelti esclusivamente mattoni, pietre ed elementi recuperati e rigorosamente antichi per creare un’atmosfera antica ed autentica; all’esterno invece la cantina viene avvolta dalla natura, coperta dalla terra e dalle piante fino quasi a scomparire alla vista. Laghetto balneabile - È una vera e propria piscina naturale che richiede minima manutenzione ed è bella in ogni stagione: è il laghetto balneabile, lo specchio d’acqua in cui sembra idealmente prolungarsi il portico di Casa Zero Energy in un equilibrio perfetto di architettura e natura. Il laghetto si autodepura, non servono cloro o altri trattamenti, ha solo un piccolo sistema di filtraggio e per il resto viene “fito-depurato” dalle piante, ben 35 diversi tipi scelti appositamente e piantumate sui bordi del laghetto. La realizzazione del laghetto balneabile, infatti, richiede un lavoro altamente specializzato di progettazione e costruzione. Dalla “marcatura”, ovvero il disegno dello spazio occupato nel terreno per deciderne forma, posizione, profondità in armonia con il resto del giardino, fino allo scavo (il laghetto di Casa Zero Energy tocca una profondità massima di 3 metri) e al rivestimento. D’inverno non va svuotato come le piscine artificiali, anzi, si può ghiacciare in superficie per un effetto scenografico unico. In più, ha anche una funzione bioclimatica: d’inverno il riflesso del sole basso aumenta l’irraggiamento della luce solare verso la casa; d’estate invece raffresca in modo naturale. Orto biologico - Nel lato est del giardino di Casa Zero Energy c’è l’orto biologico, spazio di terra coltivata con diversi prodotti stagionali senza l’utilizzo di alcun additivo chimico o artificiale. L’orto è irrigato con l’acqua piovana di recupero ed è fertilizzato con concime naturale, il bio-compost ottenuto dal riciclaggio dei rifiuti umidi della casa in un apposito spazio. n.10 | 25 settembre 2010 | www.elettricoplus.it