Prevista un lungo periodo di freddo quando il sole

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Prevista un lungo periodo di freddo quando il sole
RAFFREDDAMENTO GLOBALE
Prevista un lungo periodo di freddo
quando il sole andrà in ibernazione
Mentre a Parigi i delegati di 195 paesi si preoccupano del riscaldamento
globale e cercano di salvare il clima, un gruppo di scienziati europei
prevedono un periodo prolungato di freddo se l’attività del sole rallenterà e
scenderà al di sotto del 60 percento di quella attuale.
Il grande freddo potrebbe durare tutto il decennio in cui il sole andrà a dormire
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(03-12-2015) Un gruppo di ricercatori europei ha presentato un modello scientifico
secondo il quale il Pianeta Terra potrebbe subire una “mini-era glaciale” tra il 2030
e il 2040 a causa della diminuzione dell’attività solare.
Il risultato raggiunto farà infuriare di sicuro gli ambientalisti e gli attivisti “salvaclima” i quali sostengono che nel 2030 dovremo affrontare gravi problemi
ambientali tra cui un crescente rialzo del livello dei mari e inondazioni dovute allo
scioglimento dei ghiacci polari.
In occasione della conferenza degli Astronomi nazionali in Galles, la professoressa
Valentina Zharkova della Northumbria University ha detto che le fluttuazioni dei cicli
di undici anni dell’attività solare che si susseguono nel Sole potrebbero essere
responsabili di un freddo così intenso come non l’abbiamo visto dal Seicento ad
oggi.
Dal 1645 al 1745, a causa della ridotta attività del sole, le temperature globali sono
diminuite tanto che il pianeta ha subito una mini-era glaciale di 70 anni, conosciuta
come “Minimo di Maunder”, durante il quale il Tamigi a Londra si ricoprì di ghiaccio.
I ricercatori hanno ora sviluppato un modello, detto della “doppia dinamo”, che
consente una più precisa previsione del prossimo periodo di freddo solare.
Basandosi sugli attuali cicli dall’applicazione di questo modello risulta una
diminuzione dell’attività solare per dieci anni dopo il 2030.
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Il minimo di Maunder in un grafico che riporta la storia di 400 anni del numero di macchie solari
La professoressa Zharkova ha parlato anche di due ondate magnetiche che si
cancelleranno a vicenda verso il 2030 e che porteranno a un calo del 60 percento
delle macchie solari.
Le macchie solari sono concentrazioni di forti campi magnetici che appaiono scuri
sulla superficie solare perché hanno una temperatura minore (4000 kelvin rispetto
alla temperatura di 6000 kelvin delle regioni circostanti). Il numero di macchie
solari è correlato all'intensità della radiazione solare che il nostro pianetta riceve,
mentre le vampe (flares) sono esplosioni di radiazione che emanano getti di
enorme energia nel sistema solare. Dai disastrosi effetti di queste radiazioni noi
siamo protetti dall’atmosfera terrestre, ma in certi momenti possono anche arrivare
a disturbare le comunicazioni radio.
“In un ciclo di 26 anni, le due ondate magnetiche si rispecchiano esattamente, l’un
l’altra, creando però un massimo di attività sull’emisfero opposto del Sole”, spiega
la professoressa Zharkova. “Noi prevediamo che questo processo potrà portare a
una situazione corrispèondente al “minimum di Maunder”.
“Nel corso di un ciclo, le onde fluttuano tra l’emisfero nord e quello sud del Sole.
Combinando le due onde insieme e comparando questa combinazione con i dati
osservati dell’attuale ciclo solare, abbiamo scoperto che le nostre previsioni
dovrebbero essere giuste almeno fino al 97 percento”.
I suoi colleghi di ricerca, Simon Shepherd della Bradford University, Helen Popova
della Lomonosov Moscow State University e Sergei Zarkhov dell’University of Hull,
nei loro lavori si sono avvalsi delle osservazioni del campo magnetico effettuate
dall’osservatorio Wilcox della Stanford University tra il 1976 e il 2008.
Un portavoce della Royal Astronomical Society ha commentato a proposito di
questo studio: “Sono passati 172 anni dal momento in cui uno studioso scoprì, per
la prima volta, che l’attività del Sole ha un ciclo che dura tra i e i 12 anni, ma ogni
ciclo differisce leggermente l’uno dall’altro e nessuno dei modelli ha potuto finora
spiegare esattamente queste fluttuazioni”.
La teoria della “doppia dinamo” sembra essere a favore dell’opinione di quegli
scienziati che sostengono che la Terra subirà fra non molto un periodo di
raffreddamento globale a causa di un calo dell’attività solare quando il Sole andrà
nel suo periodo di ibernazione.
Gli ambientalisti, riuniti in questo momento a Parigi, sostengono invece che la
temperatura globale subirà un aumento durevole anche se dovessimo ridurre
drasticamente le emissioni di CO2.
http://www.jewsnews.co.il/2015/12/01/global-cooling-decade-long-ice-agepredicted-as-sun-hibernates-3/
http://endtimeheadlines.org/2015/11/deep-freeze-decade-long-ice-age-predictedas-sun-hibernates/
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