proposta di laboratorio : i saggi alla fiamma
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proposta di laboratorio : i saggi alla fiamma
Proposta per un’unità di apprendimento in modalità "Flipped classroom" DOCENTE__________Romina Papa______________ GRADO DI SCUOLA______Primaria______________ Classe____quinta___________ Titolo Il Piemonte e il suo territorio Nucleo tematico Lo Stato Italiano: Le Regioni amministrative Regioni. Province, Comuni Le Regioni Italiane: territorio, popolazione, ambiente, clima economia. Competenze perseguite attraverso l’attività: L’alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici, punti cardinali e coordinate geografiche • Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e antropici legati da rapporti di connessione ed interdipendenza • E’ in grado di conoscere e localizzare i principali oggetti geografici fisici (monti, fiumi, laghi…) e antropici (città, porti, aeroporti, infrastrutture..) dell’Italia • Utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche e per realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche • Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, fotografiche, artistico-letterarie) Conoscenze Obiettivi formativi Lo Stato Italiano: Le Regioni amministrative Conoscere e saper descrivere gli elementi Regioni. Province, Comuni caratterizzanti i principali paesaggi italiani Le Regioni Italiane: il Piemonte, territorio, individuando analogie e differenze. popolazione, ambiente Saper analizzare alcune caratteristiche del territorio italiano: fisiche, climatiche, storicoculturali ed amministrative. Prerequisiti Lettura ed interpretazione di carte tematiche, grafici e tabelle Fase di attivazione a casa: visione della videolezione preparata dall’insegnante; esplorazione del software “Viaggio nelle regioni italiane” Compiti assegnati assieme alla visione del filmato: Dopo aver guardato il video scrivere una o più domande su ciò che non è chiaro nel filmato. Provare a svolgere le attività-gioco proposte dal “Viaggio nelle regioni italiane” sul Piemonte. Attività in aula: FASE DELL’ESPERIENZA ATTIVAZIONE (materiali, le modalità di studio, le conoscenze pregresse, come si intende coinvolgere gli studenti …) PRODUZIONE (modalità di lavoro in classe, attività da svolgere …) ELABORAZIONE (prodotti da realizzare, strategie di confronto e di sintesi, attività di valutazione …); COSA FA? docente In aula dopo aver chiesto se ci sono domande sui contenuti fruiti a casa l’insegnante chiede agli studenti se conoscono il significato della parola “territorio” con lo scopo di far emergere eventuali misconcetti. In questa fase si ascoltano le risposte senza intervenire per correggere. Attività/compito 1 (durata 1h) L’insegnante divide in gruppi eterogenei, fornisce una cartina fisica del Piemonte e chiede ai ragazzi di inventare un metodo per quantificare montagne, pianure e colline. COSA FANNO? Studenti In questa fase rispondono alle sollecitazioni dell’insegnante partecipando alla discussione e dando le loro personali risposte. Attività/compito 1 Gli alunni riflettono sulla consegna e tentano di risolverla proponendo soluzioni (es. usare la carta quadrettata, ritagliare e pesare, usare un cordoncino per stabilire i confini tra aree diverse…) Attività/Compito 2 (durata 15 Attività/Compito 2 Gli studenti cercano e riportano sul min) L’insegnante propone un attività quaderno tutti i Comuni. da svolgere singolarmente: trovare tutti i Comuni da una cartina politica del Piemonte. Attività/Compito 3 Gli studenti cercano nel loro bagaglio Attività/Compito 3 (durata 15 personale una possibile risposta e la min) L’insegnante mostra al gruppo registrano sul quaderno. classe la cartina climatica dell’Italia e chiede di riflettere sulle coltivazioni del Piemonte e di provare a individuare le differenze dalle coltivazioni di una regione del Sud con clima chiaramente Attività/Compito 4 diverso. Gli studenti osservano le cartine e fanno congetture condividendo le loro riflessioni. Attività/Compito 4 (durata 30 min) L’insegnante mostra alla classe tre cartine storiche dell’Italia, riferite a tre momenti storici ben definiti (1848, 1860, 1861) e chiede come mai, secondo gli alunni, Torino è diventata prima capitale del regno di Italia. Elaborazione del Compito 1 Elaborazione del Compito 1 L’insegnante chiede ai ragazzi di I ragazzi espongono le loro soluzioni esporre le loro trovate e guida la al problema e vengono a successiva discussione sulla conoscenza dei metodi degli altri e efficacia dei metodi proposti. tutti ascoltano le considerazioni dell’insegnante sull’efficacia di Elaborazione del Compito 2 L’insegnante raccoglie i risultati dell’attività per verificare se tra i Comuni compaiono anche il capoluogo di regione e i capoluoghi di provincia e fa notare che questi ultimi sono anch’essi Comuni. Guida la riflessione sui motivi che portano una cittadina a diventare capoluogo di provincia oppure semplice comune. ciascuna soluzione. Elaborazione del Compito 3 L’insegnante raccoglie le consegne degli studenti e confronta le coltivazioni ponendo l’accento su come il clima influenzi la produzione. Apre il dibattito sui cambiamenti climatici. Elaborazione del Compito 3 A questo punto dell’unità didattica, ascoltando anche le considerazioni su clima e produzione agricola gli studenti riflettono ad alta voce sull’influenza dell’uomo sul territorio ma anche sulle responsabilità dell’uomo nel preservare l’ambiente. Elaborazione del Compito 4 L’insegnante racconta i fatti che hanno portato Torino a diventare prima capitale del regno d’Italia Elaborazione del Compito 2 I ragazzi consegnano il loro elenco e apprendono più consapevolmente le differenze tra i vari enti amministrativi alla luce dell’attività svolta. Elaborazione del Compito 4 Gli studenti espongono i risultati delle loro congetture, ascoltano la Storia e memorizzano fatti storico-sociali importanti per il Piemonte in modo non meccanico ma mediato dall’esperienza emotiva. Compito complesso finale (artefatto): Realizzare un lapbook sul Piemonte ed esporlo alla classe Modalità di verifica e di valutazione Si fa ricorso a valutazione formativa delle attività lungo tutto lo svolgimento dell’UdA tramite la Rubric di Valutazione della didattica laboratoriale condivisa con gli studenti. Il compito complesso finale viene valutato attraverso la Rubric di Valutazione dell’artefatto condivisa con gli studenti. La verifica sommativa è condotta attraverso una verifica scritta divisa in tre livelli: un livello base con domande di solo contenuto le cui risposte sono reperibili nella videolezione (es: qual è il Capoluogo di Regione del Piemonte, elenca le province, quali sono i prodotti tipici…), un livello intermedio con esercizi sulla falsariga delle quattro attività svolte in classe (es: costruisci il grafico a torta sulla distribuzione di pianure, colline e montagne; con l’aiuto della cartina climatica del Piemonte individua le zone di maggior produzione del riso…) e un livello avanzato con una o due domande aperte di riflessione sulle caratteristiche fisiche, climatiche, amministrative del Piemonte (es. osservando la cartina di distribuzione della popolazione del Piemonte paragonata al grafico che illustra il benessere dei cittadini nelle varie città prova a riflettere sulla ricchezza dell’intera regione e spiega brevemente il perché della tua risposta). Verrà usata la Rubric di Valutazione sommativa condivisa con gli studenti. Considerazioni conclusive (differenze con la lezione tradizionale, metodologie didattiche adottate, problemi…) Le metodologie adottate sono basate sulla dimensione collaborativa dell’apprendimento, dove ci si può confrontare e dare-ottenere aiuto, rendendo quindi più personalizzato l’apprendimento. La partecipazione degli studenti diventa quindi attiva in ogni suo step, inclusa la parte valutativa, che in un certo senso diventa anche autovalutativa (gli indicatori nelle rubric sono condivisi e chiari agli studenti). C’è inoltre anche la possibilità per l’insegante di dare feedback istantaneo ai suoi studenti e infine, la problematizzazione della lezione fa sì che il ragazzo non attinga solo alle nozioni immagazzinate, ma anche all’esperienza: diventa quindi di stimolo anche nei ragazzi solitamente più passivi. Per quanto riguarda le scelte didattiche nelle varie fasi, la domanda di attivazione riguardo alla parola “territorio” è fatta per fa emergere conoscenze parziali o misconcetti. Qualche bambino potrebbe dire che il territorio riguarda solo l’aspetto fisico ma noi sappiamo che è un sistema complesso (caratteristiche fisiche, climatiche, storico- culturali ed amministrative). Non correggiamo subito i misconcetti ma conduciamo l’attività tenendo presente l’obiettivo formativo per poi ristrutturare le conoscenze nella fase di rielaborazione. Nella didattica tradizionale i bambini imparano a memoria le province e il capoluogo di regione ma esistono Comuni molto caratteristici che vengono tralasciati. Con la seconda attività non solo notano alcuni nomi di cittadine che si sentono citare in televisione o in famiglia (es. Mondovì) ma approfondiscono la differenza tra le varie tipologie di enti locali (comune, provincia, regione). Nella lezione tradizionale si dice semplicemente che il clima del Piemonte è «rigido sui rilievi, continentale in pianura e in collina, con inverni freddi ed estati calde». Non rimane nulla di questa frase che si ripete più o meno invariata per ogni regione. Collegare il clima ai prodotti dell’agricoltura o alla differenza tra macroaree italiane (nord, sud e centro) contribuisce a raggiungere la competenza n°2 (“Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e antropici legati da rapporti di connessione ed interdipendenza”). Per quanto concerne infine la valutazione, ad esempio le attività in classe possono contribuire al 30% del voto finale dello studente, mentre una volta completate queste attività vengono somministrate verifiche sommative che possono 'pesare' per il 70% del voto finale dello studente. In tal modo si tiene conto anche della collaborazione al successo del lavoro di gruppo e si raggiunge il risultato di lavorare in una classe più coesa, con notevole soddisfazione sia del docente che degli alunni.