opportunità - La Gazzetta dell`Economia
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la Gazzetta 47/10 new PDF Adobe ati su Registr t azeco.i www.g verla per rice il a -m e via Sistemi economici e sociali di Puglia e Basilicata – Settimanale di informazione economica – www.gazeco.it – Spedizione in abb. postale e – Filiale di Bari ce ? opportunità Come la multicanalità sta cambiando i nostri stili di consumo e- co Fate il vostro acquisto ? n ac Pl io ot om e opportunità Pr el quadro di diffuso masochismo politico-istituzionale che sta invadendo l’Europa, ed in particolare l’Italia,dovrebbe far riflettere un recentissimo sondaggio contenuto nel XIII Rapporto su Gli italiani e lo Stato di Demos-la Repubblica relativo ai giovani fra e anni. Da esso risulta che fra istituzioni, associazioni, organizzazioni e gruppi sociali a raccogliere il più alto consenso ( , per cento) è l’Unione Europea; inoltre,questa volta per tutti gli italiani, insoddisfazioni e perplessità non la riguardano in quanto tale ma rispetto ai poteri attribuiti, ritenuti insufficienti rispetto al ruolo che essa dovrebbe svolgere. Tali segnali di “affezione” per l’Europa vanno letti accanto alla più recente indagine dell’Eurobarometro per cui la moneta unica rimane il simbolo più significativo dell’integrazione europea. Forse bisognerebbe fidarsi della capacità di intuito giovanile per zittire le frequenti “cassandre” sul futuro dell’Unione e dello stesso euro; queste appartengono alla diffusa categoria di coloro che trovano facile alibi delle proprie più o meno dirette responsabilità nel trovare all’esterno il classico capro espiatorio. All’euro non è possibile rinunciare per più ragioni in Europa e,soprattutto, in Italia. Anzitutto,bisogna considerare che l’inevitabile periodo di transizione verso il ritorno alle monete nazionali, per ragioni tecniche certamente lungo, sarebbe foriero di drammatiche instabilità e disordini nelle varie economie dei Paesi interessati, compresa la Germania, accentuando gravemente la già pericolosa crisi in atto. Per l’Italia la situazione sarebbe poi tragica. L’insipienza di alcuni nostri imprenditori, nostalgici degli affari effettuati nel tempo che fu con le progressive svalutazioni competitive della nostra “liretta”, tralascia vistosamente che anche sotto questo profilo le vacche grasse sono finite; infatti, ne risulterebbe avvantaggiato solo lo scambio con il resuscitato marco tedesco (certamente non decisivo per il nostro export) ma certamente non con dollaro e sterlina che non accetterebbero il proprio rafforzamento. Ma i danni veri e propri sorgerebbero dalla lievitazione dei prezzi delle materie prime, a partire da quelle energetiche, nonché dei prodotti tecnologici per non parlare del costo del denaro tale da rendere proibitivo per imprese e famiglie il ricorso al credito. In questo bel contesto si dimentica poi che il nostro debito pubblico è da record assoluto e che i relativi interessi oggi sono relativamente sostenibili proprio grazie alla forza dell’euro. Non è possibile in questa sede soffermarsi sulle possibili, e diverse, vie d’uscita dalla crisi ipotizzate dai governi e dagli specialisti. Certamente va segnalata positivamente l’intesa appena raggiunta tra i leaders dei Paesi membri, riuniti nel Consiglio europeo, su di un emendamento (con procedura semplificata) all’articolo del Trattato sul funzionamento dell’UE che disciplina l’adozione delle misure concernenti gli Stati aderenti all’euro. Con un nuovo paragrafo viene prevista l’istituzione di un “meccanismo europeo di stabilità”, per salvaguardare appunto la stabilità della zona euro nel suo insieme, sottoponendo la concessione di qualsiasi assistenza finanziaria ad una rigorosa condizionalità riferita alle misure di consolidamento del bilancio e di riforma strutturale dell’economia comportante l’accesso ai prestiti. Il sistema permanente di risoluzione delle crisi, così creato, dovrebbe sostituire, dal giugno , l’attuale Fondo temporaneo di stabilizzazione (European Financial Stability Facility) dell’Eurozona. Il meccanismo europeo di stabilità dovrebbe quindi integrare, / opportunità C tr om ad m i zio erc i n al o e ENNIO TRIGGIANI N /B L. ic Pr od uc t L’Europa piace i nostalgici sono serviti... Pr Indagine tra i giovani dai 15 ai 24 anni % Art c. er –€ , m dicembre m / ? Anno XV – TRAVERSA ALLE PAGG. 16 E 17 Foggia – I predoni liberi dopo pochi giorni Torniamo il 15 “Quanti ladri di rame” Allarme in Capitanata Buone feste ai Lettori I predoni dei cavi elettrici hanno colpito ancora. Un’azienda foggiana, la Meccanica Industriale Di Nunzio (commesse con Fiat e Poligrafico dello Stato) minaccia di chiudere i battenti e di mandare a casa dipendenti: “Troppe interruzioni di elettricità, non riusciamo a rispettare le consegne”, dice il titolare Romolo Di Nunzio. Un fenomeno inquietante in Capitanata: dall’inizio dell’anno sono i chilometri di cavi razziati da bande organizzate che cercano così di ricavare il rame presente nelle condotte, da vendere poi al mercato nero. Un business alimentato soprattutto dalla fiorente industria cinese. LEVANTACI ALLE PAGG. 2 E 3 SEGUE A PAG. 25 Hi-mech Stage-Up Al TG Passeggeri La tesi Meccanica avanzata si punta all’estero Sponsor: nel 2011 ci sarà la ripresa L’edicola a cinque stelle di Di Mizio Aeroporti 2010 nero in Puglia però si vola India, Cina e Brasile nuovi fari “anticrisi” BUONO A PAG. 7 TRAVERSA A PAG. 13 RUGGIERO A PAG. 11 COLELLA PAGG. 8 E 9 DI SCHIENA A PAG. 29 I n occasione delle feste natalizie La Gazzetta Economia non sarà in edicola. La Redazione vi augura buone feste e un felice . Torneremo a raccontarVi le notizie del Mezzogiorno che guarda all’Europa e al mondo. Vi faremo conoscere i protagonisti dell’internazionalizzazione (uomini, aziende e organizzazioni) del panorama economico e sociale di Puglia e Basilicata a partire da sabato, gennaio. 2 25-31 dicembre 2010 PrimoPiano Dagli imprenditori di Borgo Mezzanone il grido d’allarme I ladri del rame in Capitanata la “piaga” black-out L’ allarme l’ha lanciato un imprenditore, Romolo Di Nunzio, titolare della Meccanica Industriale di borgo Mezzanone, azienda metalmeccanica con commesse importanti per il gruppo Fiat. “Continuiamo a subire black-out nella nostra azienda, ormai sono più i giorni che non riusciamo a lavorare. Se continua così mollo tutto e mi metto in pensione”. In realtà quello che poteva sembrare un appello preventivo, ha già avuto le sue conseguenze sui lavoratori della Meccanica Di Nunzio: per di essi sono già scattate le procedure per la cassa integrazione ordinaria. Tutta colpa dei ladri di rame delle linee elettriche e telefoniche, che mandano gambe all’aria il tessuto produttivo e le utenze dei liberi cittadini su tutto il territorio provinciale. Il fenomeno si estende a macchia di leopardo in Capitanata: prima che i predoni prendessero di mira l’area di borgo Mezzanone (a chilometri dal capoluogo dauno), avevano razziato le linee lungo l’area pedegarganica fino a Rignano mettendo in ginocchio centinaia di masserie e aziende agricole nella zona e un’intera borgata di quasi duecento persone, borgo Eridania, a Nord del capoluogo, obbligando i residenti per quasi una settimana ad approvvigionarsi alla rete elettrica con i generatori di corrente inviati dall’Enel. Sì, perchè il guasto non viene riparato subito, a volte passano giorni prima che le squadre intervengano. Dall’Enel giungono mortificate scuse all’utenza per i continui disservizi, pur indipendenti dalla volontà aziendale. Ma a causa dei continui furti comincia a scarseggiare anche il materiale elettrico e i cavi con i quali sostituire le reti malandate. Ogni volta che una squadra interviene deve sostituire linee per - chilometri, si tratta dunque di interventi abbastanza complicati che richiedono l’invio di una squadra specializzata. E tutto questo naturalmente comporta altre spese per l’Enel, mancati introiti nella vendita di energia elettrica, ma soprattutto gravissimi problemi per un’utenza che abita spesso in campagna e in questi casi si ritrova isolata. “L’altro giorno – racconta Di Nunzio – è venuto a chiedere il nostro aiuto il proprietario di una masseria nelle vicinanze: era senza corrente da due giorni, non sapeva più cosa fare, nè aveva la possibilità di abbandonare masseria e animali”. L’imprenditore che ha lanciato l’allarme considera “allucinante” quanto sta accadendo. “Faccio questo lavoro da quarant’anni – si confessa Romolo Di Nunzio – è la prima volta che mi trovo a fronteggiare difficoltà del genere. Fare impresa oggi è già difficile, queste complicazioni rendono impossibile lottare anche contro le normali difficoltà di un’attività come la nostra. Contro questi signori non abbiamo difese, ci siamo procurati un gruppo elettrogeno giusto per tenere sempre acceso il sistema di videosor- veglianza perchè i furti in azienda sono l’altro aspetto del problema. Adesso ci vengono a rubare pure i cavi dalle linee elettriche: ma in che mondo viviamo?”. Di Nunzio, e tanti altri con lui, è convinto che problemi di questa natura possano essere arginati soltanto con una ficcante azione repressiva: “E invece – si indigna – ho l’impressione che questa gente venga trattata alla stregua dei ladri di galline senza pensare che il furto di un cavo elettrico è un crimine odioso. Pensate a tutte quelle persone che sopravvivono grazie all’ausilio di apparati elettrici, se manca la corrente rischiano la vita. Siamo in presenza di veri e propri terroristi che agiscono indisturbati sul territorio. Noi per colpa loro non potremo rispettare le scadenze di alcune commesse e in più qualcuno dei miei dipendenti rischia seriamente il posto di lavoro. Ditemi se tutto questo è normale...”. MASSIMO LEVANTACI Intervista - Il coll. Diomeda, Compagnia carabinieri Foggia I ndagini complesse e difficili, ma la caccia delle forze dell’ordine ai predoni del rame ha già dato i primi frutti. Decine gli arresti nel , alcune bande sono state trovate dalle pattuglie dei carabinieri ancora sul luogo del delitto. Intervenire non è semplice, bisogna scandagliare bene il territorio e soprattutto portarsi nelle zone dove avvengono i furti, non sempre facili da raggiungere. Carabinieri e poliziotti in questi mesi hanno imparato a conoscere i viottoli di campagna, si sono spesso imbattuti in tratturi difficili da percorrere a piedi figurarsi con l’auto di servizio. Insomma arginare il fenomeno non è semplice, esistono anche questioni territoriali alla base di un’azione di contrasto che possa dirsi efficace. Ma il punto che si chiedono un po’ tutti è proprio questo: finora l’azione di contrasto è stata veramente efficace dal momento che il crimine ha subito una recrudescenza nel ? L’imprenditore Romolo Di Nunzio chiede “pene esemplari” per questi malfattori, ma la sua è una richiesta caduta già in partenza nel vuoto perchè egli stesso riconosce che “questi banditi vengono poi trattati come ladri di galline”. La questione è complessa, dice il comandante della Compagnia Carabinieri di Foggia, colonnello Antonio Diomeda. “Noi li acciuffiamo e sono tanti quelli che finora sono stati arrestati “Dopo 2 giorni i predoni tornano liberi” stessa cosa. Non dipingiamo la Capitanata come se fosse la provincia in cui si può tutto e dove il crimine la fa da padrone. Prima di essere assegnato qui ero a Catania, ebbene le posso dire che lì sparivano persino i tombini in ghisa dalle strade. Siamo in presenza di fenomeni nuovi, esiste purtroppo un mercato che alimenta e incoraggia questi furti”. complesso perchè non riceviamo aiuto da parte di nessuno. Se i fermati non parlano anche i soggetti che ruotano intorno a questo problema non fanno molto per venirci incontro”. Esistono vere e proprie organizzazioni che agiscono su commissione, questa almeno l’impressione. “Credo che sia un’impressione ingannevole e le spiego perchè. Molto spesso ci siamo trovati di fronte a ladruncoli di professione che non avevano alle spalle nessuno. Cioè agiscono autonomamente tanto comunque sanno a chi piazzare la merce trafugata. Si dice che i cinesi siano grandi acquirenti di rame, possibile che sia così. Ma esiste tutto un mercato parallelo che si alimenta attraverso questi canali”. dalle nostre pattuglie. Ma stiamo parlando di un furto che viene punito con pene modeste, lo riconosco, dopo due giorni vengono rilasciati e ricominciano”. Ma possibile che i predoni del rame una volta acciuffati non forniscano almeno una traccia per colpire i mandanti? “Fanno scena muta, ormai è un copione collaudato. Molto spesso si tratta di cittadini dell’Est europeo che a malapena conoscono la nostra lingua e quindi si trincerano dietro questo paravento per non rispondere. Noi ce la mettiamo tutta, però i risultati al momento sono questi”. Colpire i pesci piccoli non ha molto senso se poi escono dal carcere e ricominciano il lavoro. Bisogna concentrare l’azione investigativa sui ricettatori. “Lo stiamo facendo, abbiamo almeno un paio di piste investigative che stiamo approfondendo. Ci muoviamo però in uno scenario particolarmente A chi si riferisce? “Abbiamo consigliato a Enel e Telecom, e non da oggi, di installare sistemi di allarme collegati alle forze dell’ordine sulle linee di trasmissione della rete provinciale. Sembra un’ipotesi assurda invece è praticabilissima. In questo modo in presenza di un furto sapremmo immediatamente dove intervenire senza perdite di tempo. A volte quando ci chiamano dobbiamo prima individuare la zona, poi mandare la pattuglia. Purtroppo la collaborazione manca, noi non abbiamo la bacchetta magica”. A Foggia e in provincia in nove mesi i ladri hanno trafugato il rame su chilometri di linee elettriche e telefoniche. Dati da record. “Ma guardi che altrove è la Più difficile contrastare i cani sciolti allora? “E’ un segmento del crimine molto particolare perchè agisce su un raggio d’azione molto esteso. Parliamoci chiaro: non si può tenere sotto controllo centinaia di chilometri di rete elettrica, noi interveniamo quando il furto è già stato commesso. Prima, come si fa?”. m.l. ROMOLO DI NUNZIO PrimoPiano 25-31 dicembre 2010 3 GIUSEPPE DI CARLO Confindustria – Di Carlo: vanno individuati i mandanti “Serve una efficace strategia per la sicurezza delle aree” Il presidente degli industriali foggiani: “Mi rendo conto che le forze dell’ordine non possono tenere sotto controllo chilometri di linee elettriche” D ecine di aziende sull’orlo di una crisi di nervi, colpite dal mercato che non va affatto bene e adesso dallo strapotere dei ladri di rame che in una notte sono capaci di mandare in tilt la produzione di un’intera settimana. E’ questo lo scenario in cui deve muoversi Confindustria in Capitanata, associazione che di questi tempi ha già le sue gatte da pelare per trattenere le aziende sfiduciate da una congiuntura difficile e con i venti di guerra soffiati dalla Fiat in corso di allontanamento dalla casa delle imprese. Ma da quando i predoni del rame hanno colpito al cuore il sistema produttivo locale, l’associazione di Emma Marcegaglia teme seri contraccolpi sulla tenuta del sistema imprenditoriale dauno. “Siamo preoccupati – dice il presidente di Confindustria Foggia, Giuseppe Di Carlo – perchè di fronte a un crimine così odioso e di difficile lettura investigativa non si riesce a individuare una strategia di repressione efficace. Chiediamo l’aiuto delle istituzioni, abbiamo sollecitato attraverso i nostri associati alcune misure d’intervento da parte delle forze dell’ordine, ma confesso che noi stessi non sappiamo da quale parte cominciare per arginare un fenomeno così esteso e inquietante”. Di Carlo, imprenditore edile, da qualche tempo ha diversificato la sua attività nell’imprenditoria albreghiero-turistica. Proprio su questo versante confessa anch’egli di far parte di quelle imprese vittime dei ladri di rame: “La struttura alberghiera di mia proprietà (Vigna Nocelli, sulla FoggiaLucera: ndr) è stata costretta a operare senza telefono e il collegamento internet per oltre venti giorni. Immaginabili le conseguenze: al mondo d’oggi senza strumenti telematici è impossibile comunicare, figuriamoci in quale stato di difficoltà può essere messa una struttura alberghiera che peraltro lavora molto con l’estero. Abbiamo chiesto alla Telecom di intervenire il più in fretta possibile, ma anche loro sono oberati di richieste e comunque non è facile sostituire interamente una linea lunga per chilometri. I ladri di rame sono abilissimi a smontare in una notte chilometri e chilometri di linee elettriche e telefoniche, il danno è notevole per gli utenti ma anche per le aziende chiamate a intervenire”. Il presidente degli industriali foggiani ritiene però che si debba imbastire una terapia d’urto per scoraggiare una vera e propria calamità sull’utenza aziendale: “Mi rendo conto che le forze dell’ordine non possono tenere sotto controllo chilometri di linee elettriche, peraltro anche in territori non sempre agevoli da raggiungere. Però credo che a mio avviso bisognerebbe intervenire con maggiore decisione sui fermati, far capire loro che non si scherza. Ho l’impressione che la tolleranza mostrata finora (gli arrestati vengono rilasciati quasi subito: ndr) abbia incoraggiato il fenomeno piuttosto che reprimerlo. D’accordo che bisogna risalire ai mandanti e sono convinto che in questa direzione vadano concentrandosi le indagini. Però se non possiamo acchiappare al momento i ricettatori, cerchiamo almeno di essere più duri e incisivi con la manovalanza che viene scovata con le mani nella marmellata”. m.l. Un terzo della rete locale Linee elettriche Rubati 185 km D a gennaio a settembre (ultimi dati disponibili) in provincia di Foggia sono stati trafugati chilometri di linee elettriche pari a un terzo della rete provinciale. Un fenomeno che si estende da Nord a Sud della penisola, ma negli ultimi tempi in Capitanata la situazione è diventata esplosiva con almeno un furto al giorno denunciato. Vittime sia l’Enel che la Telecom, ma ovviamente lo sono principalmente tutti gli utenti costretti a subire per giorni quello che comincia a essere un vero e proprio sopruso. Il rame fa gola sul mercato nero, dove viene pagato mediamente dai - euro al chilo. I ladri agiscono su commissione, si dice che la rete dei ricettatori sia abbastanza estesa e lavora anch’essa su commissione della strabordante industria cinese che necessita di quantità eccezionali di rame per tenere in piedi la sua poderosa macchina. A costi però non di mercato: acquistare rame dai ricettatori comporta un bel risparmio se si considera che sul mercato libero il metallo non viene scambiato m.l. a meno di - euro. ACQUISTANDO UN PROFUMO PER LUI A PARTIRE DA € 19,90 IN OMAGGIO UNA SCIARPA PER LEI ACQUISTANDO UN PROFUMO PER LEI A PARTIRE DA € 19,90 IN OMAGGIO UNA SCIARPA PER LUI Vastissimo assortimento di profumi da 100 ml a partire da € 9,90 Tecnologie 25-31 dicembre 2010 5 Foto thera_sxc Innovazioni – Perplessità sulla sicurezza dei dati “Nuvole” on line grande idea, ma… A Foto c-unie_sxc vere la testa fra le nuvole, ora, ha i suoi bei vantaggi. Nell’ambito dell’Information Technology, le formazioni nuvolose (clouds) sono costituite da un insieme di dati, applicazioni e servizi che migrano online e seguono l’utente in tutti i suoi spostamenti. Un computer, così come è stato concepito fino ad oggi, esegue operazioni raggruppabili in due categorie: online e offline. Le prime (invio di mail, navigazione) richiedono una connessione ad Internet; altre funzioni, come la scrittura di un documento, prescindono dalla Rete. Il cloud computing supera questa distinzione, perché sposta online tutte, o quasi tutte, le attività. Il browser (Internet Explorer, Firefox, Safari, Chrome) assume, di conseguenza, un ruolo centrale. A un determinato indirizzo Web, per esempio, corrisponde l’applicativo necessario alla stesura di una lettera o di un articolo. Proprio quello che accade con Google Documents (docs.google. com), la suite del colosso di Mountain View per la produttività. Una valida alternativa al pacchetto Microsoft Office, ma online. Anche l’archiviazione dei dati è delegata alla nuvola. E non più alla memoria fisica del computer. Ne deriva una grande comodità: i file sono raggiungibili sempre e ovunque. L’utente deve solo accedere al proprio account da un qualsiasi dispositivo, come per consultare la mail. Le residue perplessità riguardano la sicurezza delle informazioni e derivano dalla natura “intangibile” del servizio. Foto celalteber_sxc GIANDOMENICO SPINELLI Le applicazioni – Costiabbattuti Sistemi operativi – La nuova politica del colosso di Mountain View I “Il Per le aziende Rivoluzione guidata da Google grandi benefici tra pochi mesi c’è Chrome OS l cloud computing è in grado di portare notevoli benefici a un’azienda. Molte imprese dedicano buona parte del loro tempo a progetti di implementazione, manutenzione e aggiornamento dei sistemi informatici che non generano un effettivo valore. Si guarda alla nuvola con l’intenzione di minimizzare il tempo dedicato alle attività di cui sopra, per potersi concentrare su quelle in grado di generare vantaggio competitivo. Le applicazioni cloud, accessibili tramite il browser, sono completamente indipendenti dalla tipologia dei sistemi in uso. Non esistono problemi di compatibilità e gli aggiornamenti sono automatici. Pertanto, rispetto ai software offline, necessitano di una minor potenza di calcolo e di una gestione più snella. Con l’abbattimento dei costi che ne deriva. La mobilità, la possibilità di essere operativi ovunque, in presenza di una connessione Internet, rappresenta un altro evidente plusvalore. g.s. browser è il computer”. Così, Eric Schmidt, Ceo di Google. Dalle parti di Mountain View, evidentemente, sono convinti che la maggior parte delle operazioni eseguite da un qualsiasi computer passi ormai dal Web. O che, in ogni caso, questa rivoluzione sia ormai a un passo. Da qui l’idea di spostare su Internet tutte le funzioni normalmente eseguibili offline e di renderle accessibili tramite un’interfaccia analoga a quella del browser Chrome. È questo, semplificando, il concetto che sta alla base di Google Chrome OS (che sta per Operating System), primo sistema operativo interamente basato sul cloud computing. Tutto sommato, si è trattato solo di mettere insieme i pezzi. Visto che, già da tempo, all’indirizzo google.com è disponibile una vera e propria piatta- La vetrina 1 – I programmi già in uso forma: GMail per la posta elettronica, GDocs per la produttività, Picasa per le foto, Maps etc. In occasione del recente Dive Into Mobile di San Francisco, Google ha anticipato le prossime mosse. Già in estate dovrebbero ar- rivare sul mercato i primi computer portatili ottimizzati per il nuovo sistema operativo. A bordo, solo il minimo indispensabile. Perché i requisiti di Chrome OS, in termini di risorse, sono piuttosto modesti. Prezzi modici, di conseguenza. Disco fisso ai minimi termini: i dati migrano online. Batterie a lunga durata e display da dodici pollici. Connettività assicurata dalla presenza di WiFi e G. Del resto, senza Internet, questi dispositivi saranno poco più che dei fermacarte. g.s. La vetrina 2 – Google Body Browser Dalle cartelle Dropbox L’Atlante anatomico ai file condivisi di Apple è l’ultima scoperta P rescindendo da Google Chrome OS e da scenari più o meno futuribili, esistono già delle applicazioni in grado di rivelare le grandi potenzialità del cloud computing. Dropbox – dropbox.com. Ha le sembianze di una semplice cartella, capienza gb. La directory in questione, però, è online. Pertanto, il suo contenuto (file di ogni genere) è accessibile da qualsiasi postazione o dispositivo, previo inserimento di username e password. La capacità di archiviazione può essere incrementata a pagamento o, semplicemente, invitando i propri contatti a usare il programma. Dropbox regala mb a chi inoltra l’invito e altrettanti a chi risponde. Mobile Me – apple.com/mobileme. Il servizio di Apple è gratuito per i primi sessanta giorni. Al termine del periodo di prova, costa euro l’anno. Archiviazione e condivisione di file. Ma non solo: l’applicazione permette all’utente di sincronizzare facilmente contatti, calendario e mail fra tutti i propri dispositivi (Mac, iPhone, iPad, iPod) in wireg.s. less. Una comodità che vale la spesa. G oogle Body Browser. Ancora novità da Mountain View. L’atlante anatomico online, disponibile all’indirizzo bodybrowser.googlelabs.com, fornisce immagini del corpo umano ad alta risoluzione. È ancora un prototipo. Nel funzionamento, ricorda il globo tridimensionale di Google Earth. Facebook: il fatturato raddoppia. Secondo Bloomberg, il popolare social network sarebbe in procinto di chiudere il con un giro d’affari più che doppio rispetto al e largamente superiore alle aspettative. L’anno scorso il fatturato ammontava a circa milioni di dollari, a fine dicembre potrebbe raggiungere quota , miliardi. Il boom delle applicazioni per smartphone. Secondo un recente studio di Idc, il numero di programmi scaricati dai dispositivi mobili crescerà del % annuo fino al e, da qui ad allora, svilupperà un giro d’affari quantificabile in miliardi di dollari. Per la gioia di produttori e sviluppatori. g.s. 6 25-31 dicembre 2010 Energia Energia – In Italia la maggiore potenza installata. Seconda la Lombardia La Puglia regina del sole Prima per il fotovoltaico L a Puglia, con circa MW, detiene il primato di regione con maggiore potenza fotovoltaica installata, con la Lombardia (seconda per potenza installata) che si conferma invece in testa alla classifica delle Regioni con maggior numero di impianti in esercizio ( . ), seguita da Veneto ed Emilia Romagna. A renderlo noto è il Gestore dei Servizi Energetici (GSE), che ha anche comunicato che l’Italia ha superato la soglia dei . MW (di potenza fotovoltaica installata sul suo territorio, appunto) con il sostegno degli incentivi in Conto Energia (gestiti proprio dal GSE). Considerando che non sono stati calcolati gli impianti entrati (o che entreranno) in esercizio tra l’inizio di novembre e il dicembre , la potenza cumulativa in esercizio in Italia a fine anno è stimata in circa . MW (di cui . MW nel solo , contro i MW installati nel ). Dai dati emerge anche che in Puglia la potenza media per singolo impianto è approssimati- Gli impianti – Oltre 400 impianti della Cofely vamente il doppio di quella della Lombardia. Grazie anche al grande apporto fornito dalle rinnovabili, la nostra Regione produce oggi più energia di quella di cui ha bisogno (generando oltretutto il , % dell’energia elettrica complessivamente prodotta nella penisola), tanto che l’ , % della sua capacità è destinato all’esportazione (di cui beneficiano soprattutto Campania e Basilicata). Foto bmsimpianti_flickr ANDREA BUONO La scheda – I consigli del Gruppo Gdf Suez Le province Bari e Bat Così con poche mosse sono le più “calde” la bolletta sarà light B atte sempre più forte il sole in Puglia. Con Toscana, Lazio, Campania e Sicilia, siamo infatti la Regione in cui Cofely, società del Gruppo GDF SUEZ leader in Italia nei servizi per l’efficienza energetica, opera maggiormente nel fotovoltaico, servendo amministrazioni, strutture sanitarie, università e importanti realtà produttive. A beneficiarne, finora, sono state prevalentemente le province di Bari e BAT. Ma, prima ancora, la bolletta energetica e l’ambiente. Nell’autunno Cofely ha vinto un contratto della durata di anni per la gestione del patrimonio impiantistico del Comune di Bisceglie. Si tratterà di riqualificare le centrali termiche del Comune e di migliorare la potenza della rete elettrica con l’installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti di edifici comunali (tra cui scuole, uffici e caserma). Gli impianti hanno una potenza complessiva di kW (chilowatt) e potranno rendere autonomi gli immobili dal punto di vista elettrico, al % durante i mesi estivi e circa al % in quelli invernali. Dallo scorso settembre, poi, l’azienda si sta occupando dell’installazione di impianti fotovoltaici destinati a soddisfare il fabbisogno energetico di tutti gli edifici scolastici delle scuole superiori di competenza della Provincia di Bari, dislocati su diversi Comuni. Nello specifico gli impianti (superficie complessiva dei pannelli di mila mq) avranno una potenza totale di circa , MWp (megawatt picco) e permetteranno alla Provincia di ridurre la bolletta energetica di . Mwh (megawattora) e le emissioni di CO (anidride carbonica) di . tonnellate/anno. Il progetto sarà realizzato in ATI (Associazione Temporanea d’Impresa), con Banca BIIS (Banca Infrastrutture Innovazione e Sviluppo S.p.A. del Gruppo Intesa Sanpaolo) che si occuperà del finanziamento; la Provincia potrà così ammortizzare l’investimento con un canone semestrale della durata di anni. Cofely si è recentemente aggiudicata anche un contratto con la Provincia Barletta-Andria. Trani, in virtù del quale saranno installati e gestiti impianti fotovoltaici per le scuole, per una potenza di circa KWp (risparmio di emissioni di CO pari a t/anno). In tutto, Cofely si occupa della progettazione, installazione e manutenzione di oltre impianti fotovoltaici per una potenza complessiva di MWe (megawatt elettrici) ed una superficie di circa . mq. Impianti che assicurano agli enti coinvolti un risparmio medio di . tep (tonnellate equivalenti di petrolio) e una riduzione media di . tonnellate di CO , pari a . autovetture circolanti in meno. Conta . dipendenti e sedi sull’intero territorio italiano ed è la società capogruppo della GDF SUEZ Energy Services (una delle sei linee di business di GDF SUEZ, tra i leader mondiali nell’energia), prima in Europa nel multi-servizio tecnologico con un fatturato di , miliardi nel e . dipendenti. a.b. E Foto beltsazar_fotolia Vendola: promuovere cultura dell’autoconsumo Regione ed EnelSi un accordo pilota M entre sono in fase di definitiva approvazione le Linee Guida regionali in materia di energie rinnovabili ((la Gazzetta dell’Economia ne ha parlato nel numero / ), che entreranno in vigore con l’inizio del , la Regione Puglia ha sottoscritto, lo scorso dicembre, un protocollo d’intesa con Enel.Si per promuovere l’installazione di impianti fotovoltaici sui tetti degli edifici. L’accordo è stato siglato dal presidente Nichi Vendola e dal responsabile dell’azienda Guido Stratta. “Con questa iniziativa - ha detto Vendola - diamo inizio al secondo tempo della strategia regionale in materia di fotovoltaico. Siamo dinanzi ad una sperimentazione senza precedenti in Italia. Il tentativo è quello di realizzare una vera e propria solarizzazione strutturale degli edifici pugliesi, di case, ospedali, scuole, parcheggi ed altre strutture pubbliche”. “Si tratta di coniugare vantaggi sociali e innovazione - ha spiegato il governatore - La micro- produzione di energia elettrica, da a chilowatt, consente di promuovere la cultura dell’autoconsumo e del risparmio energetico ma anche di ottenere consistenti risparmi di spesa sulle bollette”. “La crisi economica che stiamo attraversando - ha concluso il leader di Sinistra Ecologia e Libertà - può rappresentare per tutti noi un’occasione feconda per ripensare abitudini e stili di vita che promuovano scelte ambientalmente sostenibili”. Grazie a questo accordo, i proprietari degli immobili potranno scegliere tra due opzioni: l’utilizzo per anni del tetto o del lastrico solare da parte dell’affiliato che realizzerà e gestirà l’impianto (che, al termine dei anni, passerà gratuitamente al proprietario dell’immobile); oppure (da subito) la piena proprietà dell’impianto con la realizzazione in proprio dell’investimento. a.b. vitare temperature troppo alte dei termosifoni, scegliere boiler e caldaia in base alle dimensioni della propria abitazione e assicurare una costante manutenzione alle apparecchiature sono solo alcuni degli accorgimenti consigliati da Cofely per affrontare in modo eco-sostenibile i mesi freddi. “Lo scorso inverno, molto rigido specie al Nord, non ha aiutato e spesso non ha permesso un utilizzo più razionale dell’energia - spiega Marco Decio, Direttore Polo Residenziale & Oil di Cofely - Ciò nonostante, sarebbero sufficienti poche accortezze, come ad esempio ridurre di un grado la temperatura delle nostre abitazioni e regolare meglio quella dell’acqua calda, non solo per ottenere un importante risparmio in bolletta, ma per contribuire tutti a un minore impatto ambientale delle emissioni inquinanti da riscaldamento”. Si raccomanda anzitutto, per quanto riguarda proprio il riscaldamento, di regolare la temperatura interna delle abitazioni sui °- ° (un solo grado in più fa aumentare i consumi del - %) e di cercare di diffondere il calore in maniera efficiente e senza sprechi, attraverso l’utilizzo di dispositivi di termoregolazione (valvole termostatiche e/o cronotermostati). Da scongiurare l’uso del riscaldamento nelle ore notturne (eventualmente, negli ambienti più freddi, regolare il termostato sui °). Per quel che concerne boiler e caldaie, Cofely consiglia di regolare i primi su temperature intermedie (non oltre i °), evitando di tenerli accesi per tutta la giornata (condotta all’origine della gran parte dei consumi). Viene suggerito, poi, di scegliere caldaie a condensazione della potenza adeguata per l’ambiente da riscaldare (risparmi fino al %) e boiler adatti alle dimensioni dell’abitazione, da posizionare vicino al punto di utilizzo per evitare dispersioni di calore dall’acqua calda attraverso lunghe tubature (in ogni caso apparecchi “a norma” e contrassegnati con marchio CE). L’ideale, tuttavia, sarebbe poter installare pannelli solari per la produzione dell’acqua calda, usufruendo degli incentivi statali. Ulteriori indicazioni vengono fornite in merito alla manutenzione degli impianti e all’isolamento termico: si esorta, ad esempio, a pulire regolarmente gli apparecchi e ad effettuare ogni due anni l’analisi dei fumi (una caldaia non perfettamente efficiente aumenta consumi di gas e spese sulla bolletta sino al %). Cofely evidenzia, infine, l’importanza dell’utilizzo di sistemi di riscaldamento efficienti nelle proprie case, come le caldaie a “ stelle”, che permettono di evitare l’immissione in atmosfera di circa Kg di CO l’anno, con riduzioni dei consumi energetici e risparmi sui costi della bolletta. Solo nel triennio , Cofely ha stimato l’installazione di . nuove caldaie presso abitazioni private in tutta Italia, di cui il % di tipo “ stelle”. La scelta di caldaie ad alta efficienza ha evitato l’emissione di circa . tonnellate di CO . a.b. Tecnologie 25-31 dicembre 2010 7 Il progetto – “Formazione Puglia Export” una scommessa sull’internazionalizzazione La meccanica avanzata scommette sull’estero S i è conclusa ieri la “fase formativa” del progetto “Formazione Puglia Export” sull’hi-mech, il settore della meccanica avanzata. L’iniziativa, nata dall’intesa tra l’Istituto nazionale per il Commercio Estero (ICE) e la Regione (nell’ambito della Convenzione ICE/Regione Puglia - Assessorato allo Sviluppo Economico), ha coinvolto, per la prima volta in parallelo, giovani laureati pugliesi (di età inferiore ai anni; tuttavia, ad oggi, ne sono rimasti ) e aziende con sede nel territorio regionale, con l’obiettivo di formare e lanciare sul mercato internazionale candidati potenzialmente idonei a sfruttare le opportunità offerte dall’economia globale. Il candidato ideale è quello provvisto delle doti fondamentali per un esperto d’internazionalizzazione: leadership, flessibilità, spirito d’iniziativa, attitudine e motivazione. Alle imprese, invece, da un lato viene offerta l’opportunità di una formazione specialistica, dall’altro la possibilità di applicare le conoscenze acquisite ad un progetto reale d’interesse per l’azienda. A gennaio avrà inizio la “fase consulenziale”, in cui degli esperti svolgeranno attività di affiancamento e di assistenza personalizzata alle aziende. Contemporaneamente ogni studente potrà effettuare uno stage presso ciascuna delle imprese partecipanti per un periodo di cinque mesi, di cui uno all’estero, in un Paese che sarà individuato dal lavoro che verrà fuori proprio dalla suddetta fase. Successivamente le aziende opereranno un business tour nei Paesi selezionati. Le lezioni sono cominciate per tutti alla fine di settembre (a tempo pieno e con frequenza obbligatoria, per un totale di ore di didattica in aula, per i giovani laureati; con una frequenza ridotta ad un giorno alla settimana per le imprese) e sono state svolte da docenti della faculty ICE, mentre gli esperti che affiancheranno Giovani laureati e aziende insieme per puntare all’eccellenza. Chiusa la prima parte dell’iniziativa, ora via agli stage di 5 mesi (uno all’estero) L’Istituto per il Commercio estero Foto Orlando Florin Rosu_fotolia La scheda – Numeri interessanti Assistenza dell’Ice Settore innovativo utile alle imprese con 20mila addetti L’ ICE, Istituto nazionale per il Commercio Estero, è l’ente che ha il compito di sviluppare, agevolare e promuovere i rapporti economici e commerciali italiani con l’estero, con particolare attenzione alle esigenze delle piccole e medie imprese. A tal fine, esso fornisce alle aziende che desiderino internazionalizzarsi servizi di informazione e formazione, assistenza e consulenza, aiutandole a individuare le alternative più interessanti, prendendo in considerazione sia le caratteristiche dei mercati sia eventuali rischi e ostacoli. Istituito nel , l’ICE è sottoposto alla vigilanza del Ministero dello Sviluppo Economico ed è disciplinato dalla legge n. / e dallo Statuto adottato con Decreto Ministeriale / . Commercioestero Network, che lo Studio Lenoci ha contribuito a fondare, è una società che, attraverso i suoi esperti (e le sue sette sedi in Italia), sostiene l’impresa nel processo di internazionalizzazione, offrendo assistenza, consulenza (anche on line) e formazione nei settori legale, fiscale, delle politiche di marketing, commerciale, della logistica, finanziario, dell’e-business & information technology. Tra gli enti con cui l’associazione collabora vi è anche l’ICE. a.b. le aziende sono professionisti con un’esperienza lavorativa ultradecennale con le Piccole e Medie Imprese. La partecipazione al corso è totalmente gratuita. I giovani laureati che hanno superato le prove selettive hanno beneficiato di una borsa di studio dell’ammontare di euro durante lo stage in azienda e di . euro per lo stage all’estero, per il quale saranno garantite anche le spese di viaggio. La scelta del settore non è stata affatto casuale. Nella meccanica avanzata sono inclusi, infatti, comparti nuovi di grande valore aggiunto in termini di ricerca e innovazione, come l’aerospazio e la meccatronica, che chiedono formazione perché interessati ad avanzare sui S ono . le imprese meccaniche pugliesi (l’ % del settore manifatturiero regionale) e . i lavoratori da esse impiegate. Il fatturato settoriale, pari a circa miliardi di euro, rappresenta il % del valore aggiunto dell’intera industria manifatturiera in Puglia, mentre le esportazioni (valore complessivo di quasi , miliardi nel ) contribuiscono per il % al totale dell’export regionale. Il settore consta di filiere produttive altamente specializzate e annovera aziende leader a livello mondiale nella produzione di martelli demolitori idraulici, macchinari per l’industria alimentare, antifurti meccanici, apparecchiature elettriche e per telecomunicazioni. Negli ultimi anni, poi, si sono affermati comparti innovativi come l’automotive, l’aerospazio e soprattutto la meccatronica. Il fatturato del manifatturiero italiano (per il Censis, per cui l’Italia resta il quinto Paese più industrializzato al mondo, il contributo del settore alla produzione manifatturiera mondiale è pari al , %), intanto, stando a quanto emerge dall’analisi dei settori industriali di Prometeia e Intesa San Paolo, ha mostrato un forte incremento nel periodo gennaio-maggio (+ , % sul periodo corrispondente dell’anno scorso). a.b. mercati esteri. “Formazione Puglia export” è stato considerato interessante dal mondo imprenditoriale, a tal punto da divenire progetto pilota da lanciare come format nazionale. Oltretutto l’iniziativa si pone in continuità con i programmi realizzati nell’ultimo biennio dall’ICE, in partnership con la Regione e lo Sprint Puglia (lo sportello operativo per la promozione dell’accesso delle PMI e degli operatori economici pugliesi ad iniziative, servizi e strumenti di sostegno ai processi di internazionalizzazione), per i settori dell’agro-alimentare e del tessile-abbigliamento. ANDREA BUONO Intervista – Michele Lenoci Gruppo Commercioestero Network “Portare imprenditori in aula è questo il nostro successo” MICHELE LENOCI M ichele Lenoci è un avvocato, titolare dell’omonimo studio, che fornisce consulenza e formazione alle Piccole e Medie Imprese e alle Pubbliche Amministrazioni e specializzato in internazionalizzazione d’impresa, organizzazione aziendale, gestione delle risorse umane, marketing territoriale e altro. Lenoci, il cui studio è anche tra i soci fondatori del Gruppo Commercioestero Network (cfr. box), ha svolto il ruolo di coordinatore del corso per quel che concerne le aziende. Dottor Lenoci, che riscontro avete avuto dalla fase formativa del corso? “Positivo, soprattutto per le aziende, disponibili ed entusiaste, così come gli studenti. Portare tuttavia gli imprenditori in aula non è mai stata un’impresa semplice. Ed è questo che mi ha sorpreso di più”. Quanto è importante la formazione nell’ottica dell’internazionalizzazione? C’è disponibilità, da parte delle aziende e dei ragazzi, a mettersi in gioco? “La formazione è molto importante. C’è da dire che buona parte delle aziende era già inter- nazionalizzata, già dotata di un Ufficio Estero, con personale ed esperienza. Proprio le aziende più strutturate hanno chiesto con maggiore insistenza una formazione più specifica sull’internazionalizzazione, fatta non di sole nozioni generali. Hanno così cominciato a capire anche cosa sbagliano”. Cosa vi aspettate dal business tour che condurrete con le aziende una volta individuati i Paesi nella fase consulenziale del progetto? “Tra gennaio e febbraio svolgeremo la fase consulenziale per le aziende, alcune delle quali, tuttavia, hanno già le idee molto chiare sui mercati in cui approdare”. Il settore della meccanica è fondamentale per l’economia pugliese. Come ha saputo reggere alla crisi? Cosa bisogna fare per continuare a sostenerlo? “In realtà le aziende che hanno preso parte al progetto non stanno sentendo più di tanto questa crisi. Alcune faticano addirittura a gestire gli ordini provenienti dall’estero. Sono avanti rispetto ad altri settori grazie all’innovazione di prodotto e di processo. Hanno grande flessibilità ed adattabilità. Le uniche aziende ad avere qualche problema sono quelle che hanno il loro fatturato prevalente nella subfornitura. La crisi se non altro sta dimostrando che il settore della subfornitura è in via di esaurimento. Per continuare a sostenere il settore, poi, non basta innovare ad ogni costo. Prima ancora di fare un prodotto innovativo serve fare marketing e capire cosa chiede il mercato. Vi sono carenze proprio nel campo del marketing e delle ricerche di mercato”. Quanto è importante oggi esportare? “In un momento in cui il mercato nazionale è in contrazione, l’export può certo rappresentare una valvola di sfogo. Ma molte aziende pensano di risolvere i propri problemi andando all’estero, cosa che di per sé non può bastare. Perché bisogna farlo con metodo. Questo abbiamo cercato di trasmettere nel corso del ciclo formativo. La Germania, ad esempio, esporta tanto, ma il suo è un export particolare, di prodotti di alta qualità. Se i tedeschi sono specializzati nella meccanica pesante, le aziende italiane lo sono in quella leggera (anche come subfornitori delle aziende tedesche). Fanno prodotti ad hoc, non di catalogo, andando incontro a specifiche esigenze del cliente. Inoltre il mercato europeo (tolta la Germania) è diventato stagnante. Crescono bene, invece, i mercati dei Paesi emergenti (India, Cina, Brasile)”. E quali altri settori “tirano”? “A parte la meccanica, prima voce dell’export italiano, c’è l’agroalimentare che regge piuttosto bene. Mentre l’abbigliamento non ha avuto l’approccio giusto con l’estero. Un altro problema è che verifichiamo dai dati che l’export italiano (e meridionale) cresce, ma se ci guardiamo intorno notiamo che ci sono poche aziende che esportano tantissimo e tante che, specie per via della crisi, non riescono a fare altrettanto”. a.b. 8 25-31 dicembre 2010 Trasporti 2003-2009 Sempre meno voli tricolore L’ esame della composizione dei voli effettuati mostra l’ utilizzo dei vettori italiani da parte dei passeggeri, in arrivo e in partenza dagli aeroporti italiani, è scesa progressivamente: mentre nel i vettori italiani trasportavano il % dei passeggeri, nel la quota è scesa al %. Tale tendenza, dovuta al diffondersi in Europa dei voli dei vettori low cost. s.c. Movimento di passeggeri per categoria di servizio aereo e principali aeroporti. Anno Voli Nazionali Aeroporti Voli internazionali / Voli di linea / Alghero . , . - , Ancona . - , . , , , . - , . Bari . Charter / . Totale / . , . . , . . , . , . / - , . . - , , . . , . . Bergamo . . , . . , . . Bologna . . , . . , . . , . - , . . , . , , . . , . - , . . , , , . . , . - , . , Brindisi Cagliari . . Catania . . . . - , . Firenze . - , . Forlì . , Genova . Lamezia Terme . . - , . , Milano-Linate . . - , Milano-Malpensa . . -, Napoli . - , . . -, . - , . . - , . . - , . - , . . . - , , . - , . . , . . - , . - , - , -, . - , . . , . . , . , . . , - , . . - , . - , . . - , - , . , . . - , . . - . - , . . ., -, . . . . . , - , . - , - , . - , . - , . . - , Olbia ., . - , . - , . . - , . - , . . - , Palermo . . , . - , . . - , . - , . . -, . , . - , . , . - , . , . - , . , . , Reggio di Calabria . - , . - . - , . - , Rimini . - , . - , , . - - , Pescara Pisa . Roma-Ciampino . Roma-Fiumicino . Torino . Trapani . . . . . . . , . , , . - , . - , . - , . . , . . , . . - , . . - , . , . . - , . . - , . . - , . - , . . - , , . , . , - , . . , . . , . . . - , . . , . - , . . , . - , . - , . - , . - , . - , Venezia . . , . . - , . Verona . . - , . . - , . . - , . - , . , . - , . . . - . , . . . . . - , Trieste Totale . - , Treviso Altri aeroporti . - , . . - , . - , . . - , . - , . - , . . - , . -, . - , . . - , . . . , -, L’analisi – Una contrazione legata alla crisi economica La statistica Il traffico aereo nazionale in lieve flessione In controtendenza gli scali di Bari e Brindisi: nel capoluogo +18,9% di voli per l’Italia, -4,7 sulle tratte internazionali N el il complesso del traffico aereo presso gli scali nazionali ha registrato un andamento negativo: gli aeromobili arrivati e partiti sono diminuiti rispetto all’anno precedente del , %, i passeggeri del , % e le merci e posta trasportate del , %. Per i passeggeri la diminuzione è dovuta alla riduzione del traffico internazionale (- , %), mentre il traffico nazionale è aumentato leggermente (+ , %). Per entrambe le tipologie di traffico, risulta rilevante la riduzione dell’utilizzo dei voli charter, per i quali si è registrato un calo dell’ , % per il traffico nazionale e del , % per quello internazionale. A rivelarlo è un’inchiesta Istat sul traffico aereo nel . Il marcato calo del movimento dei passeggeri e delle merci trasportate è iniziato nel ed è proseguito nel . Questa caduta ha invertito la tendenza all’espansione che aveva caratterizzato i cinque anni precedenti, con una netta accelerazione nel biennio . Risentendo direttamente degli effetti della crisi economica nazionale e internazionale, il traffico aereo ha segnato nell’arco del biennio una contrazione di ampie dimensioni: tra il e il il numero di movimenti di aeromobili è sceso del , %, quello di passeggeri del , % e quello delle merci e posta del , %. La disponibilità di una serie storica sufficientemente ampia (dal gennaio al dicembre ) permette di utilizzare dati mensili depurati dalla stagionalità, della variabile relativa al numero di passeggeri, che sono adatti a coglierne i movimenti di breve periodo. In particolare, per quel che riguarda il periodo recente, si evidenzia che la lunga fase di crescita del quinquennio precedente ha toccato un massimo nel febbraio ; il successivo episodio di caduta è stato breve, estendendosi sino al gennaio , ma intenso: nell’arco di mesi il numero di passeggeri è diminuito (al netto degli effetti stagionali) del , %. Già a partire da febbraio è emersa una progressiva risalita: a dicembre del il livello di traffico è stato di poco inferiore a quello massimo registrato prima della crisi (+ , %, rispetto a gennaio ). Nel , nel complesso degli aeroporti italiani sono transitati circa , milioni di passeggeri, di cui , milioni dall’aeroporto di Roma-Fiumicino, , da Milano- Malpensa e , da Milano-Linate. La riduzione complessiva del numero di passeggeri, in arrivo e in partenza, registrata nella media del , rispetto all’anno precedente, ha toccato tutti i principali nodi aeroportuali. I cali maggiori, in valore assoluto, hanno riguardato Milano-Malpensa (- , %, circa , milioni), Roma-Fiumicino (- %, circa , milioni), Milano-Linate (- , %, circa milione), NapoliCapodichino (- %, circa mila) e Verona-Villafranca (- , %, circa mila). Gli aeroporti che hanno fatto, invece, registrare gli incrementi piu’significativi del numero di passeggeri sono: Bergamo-Orio al Serio (+ , %, circa mila), TrapaniBirgi (+ , %, mila) e BolognaBorgo Panigale (+ , %, mila). Per quel che riguarda l’evoluzione del traffico registrato presso i principali aeroporti, si osserva che la diminuzione dei passeggeri transitati da e per Roma-Fiumicino è il risultato di una caduta della componente relativa ai voli nazionali (, %) e di un calo contenuto (- , %) di quella per voli internazionali. Nel medesimo aeroporto i passeggeri trasportati su voli di linea diminuiscono del , %, mentre aumentano considerevolmente (+ , %) quelli La ripresa alla fine del 2009 L’ andamento del traffico di passeggeri può essere messo a confronto con quello dell’indicatore del fatturato del trasporto aereo. Questo ha segnato un’evoluzione simile alla dinamica dei passeggeri dall’inizio del ( % nel terzo trimestre del , ha toccato il e il % nei due trimestri successivi). La dinamica negativa si è attenuata per entrambi gli indicatori a partire dal secondo trimestre del e un primo recupero è emerso nel quarto, con un incremento più accentuato per quello relativo al movimento di passeggeri. s.c. che hanno utilizzato voli charter. Per Milano-Malpensa la riduzione è dovuta prevalentemente ai passeggeri trasportati su voli internazionali (- , %) e, in misura minore, a quelli su voli nazionali (- , %); i passeggeri sui voli di linea diminuiscono del , % e quelli sui voli charter del , %. Nell’insieme dei restanti aeroporti, i maggiori incrementi dei passeggeri trasportati su voli nazionali si sono verificati per Trapani (+ , %), Roma-Ciampino (+ , %) e Treviso (+ , %), mentre la diminuzione piu’ marcata ha riguardato Firenze (- , %); nell’ambito dei voli internazionali, i cali piu’ consistenti si sono registrati per Forlì (- %) e Reggio Calabria (- , %) e i maggiori incrementi per Trapani (+ , %) e Cagliari (+ , %). In segno positivo gli aeroporti pugliesi di Bari e Brindisi. Quello del capoluogo fa segnare un + , % sul totale, con un + , % di voli nazionali e un - , di quelli internazionali. I voli di linea sono cresciuti del , % rispetto al , mentre quelli charter del %. Brindisi a + , % sul totale con + , % di voli nazionali e + , su quelli internazionali. SANTA COLELLA Trasporti Passeggeri trasportati per principali rotte nazionali. Anni e Passeggeri Graduatoria Rotte Nazionali Variazioni assolute . . . . - . Milano Linate-Roma Fiumicino . . . . - Catania-Roma Fiumicino . . . . - Roma Fiumicino-Catania . . . . - , . . . , , , , , , , Roma Fiumicino-Palermo . . . . . , , Palermo-Roma Fiumicino . . . . . , , Roma Fiumicino-Torino . . - . , , Torino-Roma Fiumicino . . - . , , Catania-Milano Linate . . . , , Milano Linate-Catania . . . , , Milano Malpensa-Roma Fiumicino (a) . . . , , Roma Fiumicino-Cagliari . . - . , , Cagliari-Roma Fiumicino . . - . , , Roma Fiumicino-Milano Malpensa . . . , , Venezia-Roma Fiumicino . . . , , Roma Fiumicino-Venezia . . . , , Napoli-Milano Linate . . - . , , Milano Linate-Napoli . . . , , Bari-Roma Fiumicino . . . , - , Roma Fiumino-Bari . . . , , Milano Malpensa-Napoli . . . , , , Napoli-Milano Malpensa . . Altre rotte nazionali . . . . Totale . . . . . 9 In discesa Composizioni percentuali / Roma Fiumicino-Milano Linate 25-31 dicembre 2010 . , . , , . , , I numeri delle aziende N el il complesso delle compagnie aeree commerciali, italiane e straniere, ha perso, rispetto al , poco più di milioni di passeggeri, mentre le compagnie low cost hanno incrementato il proprio traffico di circa , milioni di unità. La diminuzione dei passeggeri trasportati da vettori italiani contribuisce per l’ % alla riduzione complessiva del traffico aereo passeggeri. s.c. Le mete più richieste – Egitto e Parigi Charles De Gaulle Fenomeno low cost I l trasporto aereo low cost si è diffuso in maniera consistente grazie alla liberalizzazione del trasporto aereo europeo, che ha avuto inizio negli anni . Tuttavia, il trasporto aereo low cost gestito da operatori di nazionalità italiana, ha mantenuto negli anni recenti un’incidenza stabile, rispetto al trasporto effettuato da linee aeree commerciali. Tra il e il la quota di passeggeri trasportati da aeromobili italiani è rimasta compresa tra il , e il , %. Nel l’incidenza del traffico low cost è risultata pari al , %, ben al di sotto del valore registrato dal complesso dei vettori low cost europei ( %). Linee aeree Le principali nel sono stati: Sharm El Sheikh Ophira (con circa mila passeggeri), Marsa Alam (circa mila pas- L’indicatore allo spostamento di voli da Linate a Malpensa, ha compensato solo una piccola parte della riduzione di passeggeri transitati da e per l’aeroporto di Milano Linate (più di , milioni di passeggeri). Per le altre rotte nazionali, è da notare l’incremento del numero di passeggeri trasportati sulle due tratte Roma Fiumicino-Palermo e Palermo-Roma Fiumicino (circa mila passeggeri) e il calo dei passeggeri per Napoli-Milano Linate e Milano Linate-Napoli (circa mila passeggeri), nonché per Roma Fiumicino-Cagliari e CagliariRoma Fiumicino (circa mila passeggeri). La situazione nell’UE A livello europeo, nel il complesso dei passeggeri trasportati è diminuito del , % rispetto al , passando da . a . milioni. I paesi che presentano il maggiore traffico sono Regno Unito, con poco meno di milioni di passeggeri (calo di , milioni, rispetto al ), Germania, con circa , milioni (- , milioni), Spagna, con circa milioni (- , milioni) e Francia con , milioni (- , milioni); l’Italia è al quinto posto, con circa , milioni di passeggeri ( milioni in meno). Sia nel , sia nel , i primi cinque paesi rappresentano circa il % dell’intero mercato europeo, con quote che vanno dal % del Regno Unito al , % dell’Italia. In termini di variazioni annue le maggiori riduzioni si sono registrate per Danimarca (- , %), Irlanda (- , %) e Svezia (- , %); all’opposto i cali più contenuti sono quelli di Svizzera (- , %) e Italia (- , %). s.c. Trasporti – A Milano Malpensa circa il 70,6 % di tonnellate in meno La crisi e gli aerei “leggeri” I L a diminuzione del traffico di passeggeri si è tradotta in un calo del coefficiente di riempimento degli aerei, che nel è sceso, per il complesso delle compagnie aeree, dello , %. L’indicatore è diminuito soprattutto per il trasporto commerciale ( , %) e per quello low cost ( , %). Per le compagnie italiane la riduzione è stata lievemente più accentuata ( %), ma ha riguardato prevalentemente i vettori low cost (- , %), mentre quelli commerciali hanno mantenuto un coefficiente di riempimento quasi stabile (- , %). s.c. seggeri), altre destinazioni egiziane (circa mila passeggeri) e Parigi-Ch. De Gaulle (poco piu’ di mila passeggeri). Per il traffico sulle principali rotte nazionali si osserva una consistente riduzione del numero complessivo di passeggeri trasportati, in arrivo ed in partenza, per le due tratte più importanti, Roma FiumicinoMilano Linate e Milano LinateRoma Fiumicino, con riduzioni, rispettivamente di circa mila e mila unità, nel confronto tra il e il . In termini percentuali, sul totale dei passeggeri trasportati, ciascuna delle due tratte scende dal , al , %. L’incremento del numero di passeggeri sulle due tratte Milano Malpensa-Roma Fiumicino e Roma Fiumicino-Milano Malpensa (poco più di mila passeggeri), dovuto in parte Il calo dei voli merci l trasporto aereo ha fatto registrare, nel , un traffico complessivo di merci e posta caricate e scaricate di circa mila tonnellate (d’ora in poi t), con una diminuzione del , % rispetto all’anno precedente. La diminuzione complessiva delle merci trasportate è dovuta alla riduzione in ambito sia nazionale (- , %), sia internazionale (- , %). Il servizio di trasporto merci viene effettuato prevalentemente sui voli di linea (circa mila t), e in misura limitata su voli non di linea (circa mila t), con quote pari, rispettivamente all’ , e al , %. Il trasporto su voli di linea è diminuito del , % e quello su voli non di linea dell’ , %. In termini di flusso, le principali zone internazionali di destinazione e provenienza delle merci trasportate nel sono i Paesi Ue ( , %), i Paesi asiatici ( , %) e il Nord America ( , %). La dinamica rispetto al è risultata molto negativa per Nord America (- , %), Sud America (- , %) e Asia (- , %). Un calo contenuto si è registrato nei trasporti da e verso l’Unione europea (- , %), mentre è aumentato il traffico con gli Altri paesi europei , i principali paesi (+ , %). Nel di origine/destinazione delle merci e della posta sono: Germania ( mila t), Lussemburgo ( mila t), Regno Unito ( mila t), Belgio ( mila t) e Francia ( mila t). Il traffico merci nazionale e internazionale è concentrato nei due grandi sistemi aeroportuali di Milano Malpensa (con una quota del , %) e Roma Fiumicino ( , %) e nell’aeroporto di Bergamo ( , %), con una quota complessiva pari a circa l’ %. Rispetto al , il peso, sul totale delle merci e posta trasportate, di Milano Malpensa è diminuito di punti percentuali (circa - , mila t) e quello di Bergamo di , punti (circa - , mila t), quello di Roma Fiumicino è aumentato di , punti, anche se in termini assoluti diminuisce di circa mila t. s.c. 10 25-31 dicembre 2010 Imprese Ricerche – Lo studio di Confindustria Bari-Bat Terziario in Puglia industria in salute Il settore è dominato da microimprese con meno di dieci addetti. Il peso della crisi O ltre mila imprese, più di mila addetti e circa miliardi di fatturato annuo, pari al % del PIL regionale. Sono questi i numeri che emergono dal rapporto dell’Osservatorio Terziario Innovativo e della Comunicazione di Confindustria Bari-Bat, un progetto triennale affidato alla School of Management del Politecnico di Milano che ha messo a confronto i bilanci delle imprese del settore. “Siamo convinti – ha spiegato Domenico Favuzzi di Confindustria – che in Puglia ci sia più dinamismo che altrove”. A colpire è il dato sulla redditività delle imprese del terziario innovativo, che pur calando dell’ , % tra il e il resta superiore a quella di molti altri settori produttivi, come per esempio il manifatturiero tipico del made in Italy. “Le economie più forti e Numeri – Imprese e fatturato Bari domina E’ la provincia di Bari la capofila del terziario innovativo pugliese. E’ qui che si concentrano ben . imprese del comparto, pari al % del totale, che impiegano quasi la metà ( . ) degli addetti complessivi. La dimensione media ( , addetti) è superiore rispetto a quella regionale e più vicina al dato nazionale. Anche per fatturato, è Bari a prevalere, con il % del totale, pari a . milioni di euro. d.b. mature – ha continuato Favuzzi – sono trainate dal terziario innovativo. In Puglia, nonostante i numeri, il settore viene considerato solo ‘al servizio’ degli altri comparti, un satellite delle industrie e della Pubblica Amministrazione”. La fotografia scattata dall’Osservatorio ritrae un settore dominato dalle microimprese con meno di addetti, pari al , % del totale, e fortemente frammentato. Il peso della crisi si è fatto sentire anche qui, con il peggioramento delle principali performance economico-finanziarie e la riduzione del numero degli addetti e delle aziende soprattutto nei settori di dimensioni minori, come i servizi immobiliari e le telecomunicazioni. Meglio il comparto Ingegneria e l’Information Technology, che riunisce il % del totale delle imprese del settore. “Siamo ancora alle ‘prime gene- Commesse – Fuori regione razioni’ – ha spiegato Favuzzi -, ma è qui che bisogna puntare. Il terziario innovativo richiede manodopera altamente qualificata: può diventare una leva importante per aumentare l’occupazione. E’ un interessante driver per la crescita che va potenziato, insieme ai distretti dell’informatica e della comunicazione”. DARIO BISSANTI Previsioni – Un anno buono PA buon cliente Il 2010 la svolta? L a maggior parte del fatturato delle imprese pugliesi del terziario innovativo viene realizzato con clienti localizzati al di fuori dei confini regionali. Secondo l’Osservatorio di Confindustria Bari-Bat dedicato al comparto, nel la quota di fatturato così ottenuta è stata pari al , %, con una previsione per il del , %. I committenti principali? Le Pubbliche Amministrazioni, che nel hanno pesato per il , %, con una previsione di crescita per il del , %. “Un aumento – si legge nel dossier – che può rappresentare un rischio per le imprese, rappresentato dai lunghi tempi di pagamento”. d.b. L e imprese pugliesi del terziario innovativo e della comunicazione prevedono una crescita del fatturato rispetto al . E’ quanto emerge dalla survey dell’Osservatorio di Confindustria Bari-Bat su un campione di aziende del comparto. “Dopo un che ha visto una generale contrazione dei fatturati – si legge nel dossier - , pare che il rappresenti per molte imprese l’anno dell’uscita dalla crisi”. d.b. Dal sabato in edicola a1€ “Conosco il prezzo di ogni cosa e il valore di nessuna” Oscar Wilde www.gazeco.it Media 25-31 dicembre 2010 11 Intervista - Il caporedattore del TG5 Con Di Mizio l’edicola a cinque stelle “Cerco di dar valore alla carta stampata e in particolare alle testate locali. Come sono cambiati i giornali? Credo che a essere diversi oggi siano i lettori” C’ era una volta lo “strillo” per strada, quello delle prime pagine nelle immagini in bianco e nero. Oggi invece, intorno a mezzanotte, la tv ci anticipa quello che vedremo in edicola. Viene alla luce la rassegna stampa. Paolo di Mizio, responsabile della nightline, conduce quella del Tg , sull’ammiraglia Mediaset. “La notte finestra sul futuro”: e’l’illusione o il privilegio di un giornalista che cura la rassegna stampa? “Ritengo che la notte sia una finestra sul futuro per chi come me ama lavorare di notte. Io l’ho sempre fatto, anche da ragazzo e non è per nulla pesante, anzi. Il riferimento è ad un fatto esistenziale, nel senso che mi piaceva stare in piedi la notte anche quando ero studente. La notte mi appassiona, mi sembra un anticipo di quello che accadrà domani, si ha l’impressione psicologicamente di essere già nel domani. In più facendo questo nostro mestiere, dopo mezzanotte arrivano parecchie notizie di grandi eventi a causa del fuso orario, di cose che stanno avvenendo per esempio negli Stati Uniti, a Los Angeles dove stanno nove ore indietro rispetto a noi o dal Giappone, dall’Asia dove è già giorno. Si tratta di notizie come la dichiarazione di Obama che diventano notizie portanti della giornata che verrà. Chi vive di notte anticipa in qualche modo la conoscenza di queste notizie”. Cosa significa fare una rassegna stampa districandosi tra i diversi tagli e punti di vista dati alle notizie? “Significa che aspetto con ansia l’arrivo della posta elettronica che mi porta le prime pagine dei giornali e li guardo con immutato interesse e ogni volta sono abbastanza elettrizzato. Poi quando ci sono grandi eventi che riguardano l’Italia e il mondo che mi appassionano in maniera particolare non vedo l’ora di capire come i singoli giornali hanno trattato l’argomento, come lo hanno interpretato, come lo hanno titolato e con che tipo di articoli lo hanno sviscerato. Cerco di fare una rassegna stampa che non inizi dal giornale più importante a quello meno importante, anche perché ritengo che il criterio di importanza sia soggettivo. Cerco invece di creare un percorso talvolta anche in tempi molto brevi perché spesso passano pochi minuti da quando arrivano gli ultimi giornali a quando vado in onda, che mi porti dalle notizie più importanti a quelle che non sono nell’occhio del ciclone in quel giorno, notizie più periferiche che sono sui giornali di cronaca locale, di diffusione locale. Spesso cerco di inserire quei giornali che non rientrano nel novero dei primi cinque giornali italiani per diffusione e importanza, legandomi a delle notizie, ad esempio il giorno che c’è un grande evento di cronaca a Vicenza, farò vedere insieme al Corriere delle Sera e al Messaggero, anche Il Giornale di Vicenza. Quando c’è stata la strage di ciclisti a Lamezia Terme, nella prima rassegna ho fatto vedere i giornali della Calabria. Insomma cerco di seguire un percorso, anche se su ciascun giornale c’è un percorso a sé che riguarda la prima pagina. Vale a dire si parte dal titolo principale e poi si sceglie tra i titoli minori. Cerco di “pizzicare” una notizia curiosa o di cronaca, mostro un trafiletto o un piccolo PAOLO DI MIZIO commento firmato solo con le iniziali. Insomma vado ad aggiungere le spezie al piatto”. Come è cambiata l’editoria nella carta stampata? c’è stata un’evoluzione anche di contenuti? “Io credo che sia cambiato il lettore in qualche misura piuttosto che la carta stampata. I giornali seguono delle regole molto diverse. Il Messaggero per esempio ha una prima pagina a vetrina dove mette un numero molto alto di notizie e titoli. Praticamente il riassunto di tutto quello che è accaduto nella giornata precedente è già visibile sulla prima pagina del Messaggero. Altri giornali come Libero o Liberazione, giornali di partito, adottano una strategia diversa, cioè puntano su una sola notizia. Anche l’Unità da quando è in formato tabloid adotta una strategia diversa fa una prima pagina che è quasi una copertina con una sola notizia e qualche altra in piccoli titoli a corredo. Anche il Manifesto usa la stessa tecnica: grande notizia illustrata da vignetta o foto e nei bordi ci sono notizie in piccolo taglio e l’editoriale. Questo ci fa capire che ogni giornale ha una sua veste grafica”. L’evoluzione grafica è stata influenzata dal proliferare dell’informazione sul web? “Io non credo che internet abbia influenzato la veste grafica dei giornali, non vedo un nesso specifico tra internet e la forma, l’aspetto che assumono i giornali ogni giorno. Forse è il lettore ad essere cambiato in qualche misura. Per quanti siano in tanti a navigare in internet, ci sono molti che non lo fanno, ci sono giornalisti famosi che affermano di non saper usare il computer come Vittorio Feltri. Diciamo che viviamo in un’età di mezzo tra coloro che non usano il computer e coloro che non possono fare a meno di essere informatizzati. Secondo me anche i lettori che si informano leggendo le notizie sulle testate on line più autorevoli e accreditate come corriere.it o repubblica. it, trovano nella carta stampata, nel foglio stampato, autorevolezza e una capacità di riflessione che su internet non c’è. Internet è superficiale e l’informazione è orizzontale. Nei giornali invece l’informazione è verticalizzata dal punto di vista della riflessione, dell’approfondimento. Pensiamo alle pagine culturali, alle anticipazioni dei grandi libri dei grandi scrittori, ai fenomeni sociologici che vengono illustrati attraverso classifiche economiche sulla vivibilità delle città italiane. Si tratta di inchieste costose realizzate attraverso il lavoro di molte persone e non tutti i siti internet possono permetterselo. I grandi giornali sono quindi in grado di fare gli approfondimenti, gli editoriali in particolare che sono l’opinione che internet normalmente non da. Sulla tempistica delle notizie invece, internet è molto importante, spesso troviamo immagini di eventi appena accaduti su internet. L’importanza che hanno i giornali resta immutata, i giornali hanno un’autorevolezza diversa. Noi non conosciamo quelli che scrivono su internet, e non sempre sono giornalisti. Spesso si tratta di non professionisti. Coloro che scrivono sui giornali sono professionisti dell’informazione e hanno quindi una credibilità di partenza superiore a quella di un anonimo che scrive su in sito poco conosciuto”. NICA RUGGIERO La voce della notte Paolo Di Mizio, giornalista, è caporedattore al TG . Conduce la rassegna stampa del telegiornale della notte. Come inviato si è occupato di inchieste e di politica internazionale. Ha firmato reportages e “dirette” su molti dei grandi eventi mondiali degli ultimi anni. Laureato in lingue e letterature straniere, ha lavorato a Londra e ha collaborato con articoli in inglese a riviste europee e americane. Oggi vive e lavora a Roma.” Storia di Giuseppe e del suo amico Gesù” è il suo primo romanzo storico. Sarà pubblicato il prossimo anno il suo nuovo romanzo che si svolge nel mondo della televisione. Come protagonisti ci saranno alcuni personaggi reali come Antonio Ricci di Striscia la notizia. 12 25-31 dicembre 2010 Marketing Concept store – Il precursore? Elio Fiorucci Se lo shopping è multisensoriale A llo shopping che crea atmosfera, ci pensa il concept store. Nato Oltreoceano, è arrivato anche in Italia e si chiama shopping esperienziale. In Italia ci sono mila negozi multimarca ma solo pochi sono i titolari che con piccoli espedienti cercano adeguarsi alle nuove tendenze in fatto di marketing. Grandi aziende cercano nuovi modi per vendere, ma soprattutto per sottrarre clienti alla concorrenza, con il concept store il cliente entrando in un punto vendita si trasferisce in un’atmosfera multisensoriale dove fanno da corredo i suoni, le immagini e i profumi tutti effetti pensati e costruiti in relazione ad una logica di pianificazione dell’intenzione di acquisto. Per i clienti si apre una nuova dimensione per cui il momento dell’acquisto diventa un e- La creatività più del budget sperienza, proprio perché il concept store che riviene dalle strategie di consumo innovativo, integra la funzione di vendita di merci con la teatralizzazione dell’offerta stessa. Comprare non è più un atto a senso unico ma può essere raccontato e costruito attraverso una dimensione polisensoriale costruito sull’atmosfera e sul design. L’obiettivo finale non è solo di incentivare all’acquisto bensì quello di sollecitare l’autostima e ridurre al minimo i sensi di colpa. In Italia il precursore di tendenze è stato lo stilista Elio Fiorucci che negli anni Ottanta ha riunito in un unico spazio vendita articoli moda e per la casa ma anche gadget. GIULIA MUROLO La ricerca – Clienti tra low price e acquisti intelligenti Tra innovazione Addio ai negozi tradizionali e identità forte ora è tempo di sperimentare L e Aziende, necessitano sempre di più di strumenti che valorizzano il prodotto. Il futuro del sistema produttivo è da individuarsi nel Concept Store, realtà molto frequente nel campo della pubblicità, che letteralmente fa riferimento all’idea, al concetto, al tipo di emozione, che il punto vendita intende trasmettere. Mai come oggi, il negozio si trasforma, da luogo tradizionale dove si vende e compra la merce, a luogo che comunica con il consumatore, attraverso il testimonial e I concept store aprono una nuova prospettiva nell’ambito del consumo proprio perché sono diventati gli ambienti dove si guarda, si tocca, si odora e si legge e solo se si vuole si compra. Per creare uno spazio di consumo esperienziale non sono necessarie grandi superfici ma è importante saper scegliere un percorso sensoriale, selezionare il cliente e individuare uno o più stili di vita da proporre. L’importante è comunicare un’identità forte, farlo con coerenza curando tutti i dettagli: dal personale, al packaging all’immagine sino a servizi. Non è più il possesso degli oggetti l’elemento prioritario nella strategia di vendita che bensì l’esplorazione culturale della conoscenza. Non servono grandi budget bensì scelte innovative, in sostanza coerenza d’immagine e creatività. La differenza non è determinata dall’offerta ma dall’ambientazione e da quanto l’atmosfera del negozio prevale sul prodotto. g.m. gli ambienti capaci di emozionare. E cosa dunque, è più gradevole del piacere di emozionarsi? Emozionare. Questo l’obiettivo dei nuovi punti vendita che attraverso questa nuova formula permette di in-trattenere a lungo il cliente all’interno del punto vendita. L’evoluzione del mercato è partita anni fa in cui la centralità della distribuzione è stata sul “prodotto”, da anni la centralità della distribuzione è sul “ marchio” attualmente la distribuzione è incentrata su una combi- nazione di fattori data da “ prodotto + marchio + ambiente”. Quindi non esistono più segmentazioni tradizionali, la crisi ha creato un nuovo modello di cliente difficilmente definibile che ha tanta voglia di sperimentazione e che è infedele ai marchi. Una tendenza questa che rispecchia una realtà che vede l’aumento di negozi e marche low price, che il cliente –secondo l’indagine Astra Ricerche- vive come acquisti intelligenti. g.m. Le “sense experience” secondo Bernd Schmitt Spazi per soddisfare più bisogni e più target I momenti affettivi Luoghi chic ed eventi da legare alla marca per il consumo attivo A mbienti capaci di emozionare, l’obiettivo del marketing sarà quella di individuare quale è l’esperienza giusta. Secondo Bernd Schmitt esistono cinque tipi di esperienze, le “sense experiences” che coinvolgono la percezione sensoriale e quindi utilizzano il gusto, l’olfatto, il tatto, l’udito e la vista. Le “feel experiences” che coinvolgono i sentimenti e le emozioni hanno l’obiettivo di creare o rievocare momenti affettivi collegati alla marca, stimolando i sentimenti interiori del consumatore; le “think experiences” dette anche espe- rienze creative e cognitive che creano stimoli per la mente e spingono le capacità dell’uomo e le sue abilità di problem solving dal punto di vista puramente creativo. In ultimo le “act experience” sono quelle che coinvolgono la fisicità e le “relate experience” intese come esperienze risultanti dal porsi in relazione con altri clienti. La gestione di queste leve può avvenire anche attraverso i siti web e i media elettronici dato che internet rappresenta lo strumento ideale per creare esperienze. g.m. I l negozio che racconta. Il concept store porta con sé numerosi vantaggi; innanzitutto intrattiene a lungo il cliente all’interno del punto vendita, grazie ad una cura minimale del dettaglio e con un’offerta articolata e completa di servizi ed eventi. Nell’esperienza d’acquisto, l’ambiente polifunzionale e confortevole e lo spazio per gli eventi permettono di attrarre nuovi clienti, prolungarne la permanenza e aumentare le vendite. In ultimo il vantaggio maggiore consiste nella possibilità in uno stesso spazio di attrarre target diversi di clientela. È possibile così soddisfare più bisogni: quello d’acquisto, di tempo libero, d’intrattenimento, di benessere e di relazione. Superata l’era del consumatore passivo, è necessario sedurre il cliente che non è più incantato dalla pubblicità ma che ne è attore. Il concept store permette alle aziende di risparmiare sulla comunicazione perché la migliore pubblicità riviene dal passaparola dei clienti relativa alla loro esperienza di consumo polisensoriale. g.m. Marketing Indagine – StageUp-Sport &Leiusure Business e Ipsos Sponsorizzazioni nel 2011 ci sarà una lenta ripresa G li investimenti sponsorizzativi nello sport e nella cultura sono in decisa flessione mentre quelli sul sociale tengono, raggiungendo un quarto del mercato complessivo: sono questi i principali dati che emergono dall’Indagine Predittiva “Il Futuro della Sponsorizzazione” di StageUp-Sport & Leisure Business e Ipsos. Il nel mercato delle sponsorizzazioni in Italia si chiude a , miliardi di euro con una flessione del , % rispetto al . La maggior fetta di investimenti, il % per quasi mi- La raccolta per sport, cultura e sociale crescerà dell’1% lioni di euro, continua ad andare allo sport nonostante un calo, nell’ultimo biennio ( ), di milioni di euro (- %). Nello stesso periodo risulta ancor più marcata la flessione per la cultura e spettacolo (%) che oggi rappresenta il % del mercato con investimenti di poco superiori ai milioni. Tengono, al contrario, gli investimenti nelle attività sociali: i quasi milioni allocati che valgono il % del mercato. Merito della spinta al filantropismo, che deriva da un momento di grave e generalizzata difficoltà socio-economica, e del ricorso al sostegno privato da parte della P.A. per il mantenimento di alcuni servizi essenziali, in virtù dei tagli negli investimenti pubblici imposti per il risanamento dei conti. La raccolta complessiva in sport, cultura e sociale, per il I dati – Bene i primi 10 mesi è stimata in crescita dell’ % a quota , miliardi di euro. La lenta ripresa sarà trainata, sul fronte sportivo, sia dal calcio professionistico di vertice sia dagli sport in forte crescita di appeal come golf, nuoto, rugby (in particolare la Nazionale) e motociclismo. La cultura avrà il suo ambito più promettente negli investimenti per il restauro di beni architettonici di fama mondiale, mentre il sociale potrà contare in particolare sul sostegno dei privati alle iniziative dei comuni e all’educazione. Per la pubblicità Maggiori anche 2010 col “più” gli investimenti C resce la raccolta pubblicitaria nei primi dieci mesi del : , % rispetto allo stesso periodo del e sfiorati i miliardi di euro. L’incremento arriva al , % per la sola commerciale nazionale. I dati arrivano da The Nielsen Company secondo cui il + % di ottobre è “un segnale di fiducia verso la comunicazione da parte delle aziende nonostante il contesto economico ancora difficile”. Le tv (generaliste e satellitari) crescono del , % e ottengono una raccolta di , miliardi di euro, il % del totale advertising. Rispetto al internet rimane ampiamente il primo dei media e sale del , %. La radio (+ , %) e il direct mail (+ %) si confermano tra i media più dinamici. Buono l’andamento anche per quanto riguarda cinema (+ , %) e affissione (+ , %). Resta negativo, invece, il bilancio per la stampa, in particolare per la periodica (- , %), anche se a settembre e ottobre è stato rilevato un leggero miglioramento, e per la free press (- , %). Per i quotidiani a pagamento cresce la pubblicità commerciale nazionale (+ %) ma si confermano in calo quella locale e le altre tipologie minori: rispetto al complessivo - , %. f.t. Q uasi tutti i settori principali del mercato pubblicitario hanno aumentato gli investimenti. In particolare, secondo i dati Nielsen, sono le aziende del largo consumo che crescono maggiormente, mentre tra quelle dei servizi incremento a due cifre per il settore distribuzione (+ %) e più contenuto per i player del mondo delle telecomunicazioni (+ , %) e di finanza/assicurazioni (+ , %). Sono le aziende del settore elettrodomestici ad avere aumentato di più le attività di comunicazione (+ , %) mentre la contrazione maggiore si è registrata tra le aziende del turismo (- , %). Nei primi dieci mesi del sono state rilevate aziende inserzioniste in più rispetto al . Dal cinema l’aumento più rilevante in termini percentuali (+ , %) mentre su internet (+ , %) hanno investito aziende in più rispetto al . In crescita anche il parco di inserzionisti sulla tv (+ , %) e sulla radio (+ , %). Quanto alla stampa diminuiscono le aziende su periodici (- , %) e free press (- , %) mentre aumentano sui quotidiani f.t. (+ , %). Consulenza Il caso di Belen Rodriguez Marketing StageUp da anni la guida Il testimonial determinante Ipsos società leader S tageUp opera nel mercato del leisure business (sport, cultura e spettacolo, testimonial, eventi speciali) ed è tra le aziende di riferimento, oltre che nell’ambito del business dello sport (con particolare riferimento al marketing, ai diritti audiovisivi ed alla comunicazione), nella consulenza alle operazioni di product placement. Per informazioni sulle attività dell’azienda è possibile consultare il sito www.stageup.com f.t. N egli spot televisivi è spesso determinante la scelta del testimonial. L’emblema è rappresentato da Belen Rodriguez che potrebbe non essere confermata per le prossime campagne pubblicitarie della Tim. Per la showgirl è normale che finisca un ciclo dopo un anno e mezzo mentre l’azienda ha smentito il suo scarso appeal sulle famiglie che avrebbe determinato un calo dei contratti. Arrivano dall’America le notizie sui presunti incassi guadagnati dalla diva Julia Roberts, nuova testimonial della Lavazza. Il suo compenso per la pubblicità di secondi, per il Daily Mail, sarebbe stato di circa un milione e mila euro. Sempre a proposito di caffè Nespresso ha puntato su George Clooney con John Malkovich. John Travolta è accanto a Michelle Hunziker per un video (Telecom) girato a Ocala, in Florida, in una delle lussuose ville dell’attore americano. Richard Gere, Katherine Zeta Jones e Uma Thurman preferiscono, invece, guidare le belle automobili made in Italy, Sharon Stone affida i propri risparmi a una banca del nostro Paese, Kevin Costner preferisce camminare in una “Valle Verde” mentre Scarlett Johansson scivola tra le lenzuola per Dolce & Gabbana. f.t. I psos è una delle società leader a livello mondiale nei servizi di ricerca di marketing di tipo survey based: le informazioni di specifico interesse dei committenti vengono raccolte direttamente intervistando gli individui. Il Gruppo nasce in Francia nel ed è attualmente presente in Paesi con uffici, oltre . dipendenti e più di . clienti. La sede italiana è guidata da Nando Pagnonf.t. celli. 13 Le dimensioni del mercato delle sponsorizzazioni 1900 dati in milioni di euro 1771 1795 1800 1735 1608 1671 1700 1651 1627 -10,4% 1585 1454 1600 +2,1% +2,7% 1500 +2,6% 1400 -9,6% +3,8% +1,5% 1300 -4% 1200 1100 1000 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 Fonte: indagine predittiva 2011 di stageUp e Ipsos Intervista – Giovanni Palazzi “Ora ripartiamo” FABIO TRAVERSA Largo consumo leader 25-31 dicembre 2010 GIOVANNI PALAZZI “G li investimenti in comunicazione sono quelli che le aziende tendono a restringere maggiormente nei momenti di difficoltà”: lo sottolinea Giovanni Palazzi, presidente di StageUp. Gli spot, aggiunge, “sono considerati anticipatori di una congiuntura: una diminuzione degli investimenti nella comunicazione classica significa che il mercato sta tendendo a una fase ciclica negativa”. Nel le sponsorizzazioni crescono dell’ % mentre l’advertising ha avuto una riduzione del %. Nel scendono entrambi i comparti: il primo del , %, il secondo del %. Nel il primo cala ancora del , % e il secondo è accreditato di un rimbalzo del %. Come mai questo divario? “Gli investimenti in spazi televisivi sono legati alla congiuntura per cui, se si riducono i margini nell’ultimo trimestre o nella prima semestrale, diminuiscono gli investimenti in comunicazione. Quando, allora, nel secondo semestre del si è manifestata la crisi economica, immediatamente sono diminuiti gli investimenti. Nella sponsorizzazione questo non è possibile perché si è legati a contratti di lungo periodo (biennali, triennali, …) e, dunque, nell’immediato non c’è contrazione e il comparto ha una reazione anticiclica. Poi, se la congiuntura permane negativa per molto tempo, come sta accadendo tutt’ora, la contrazione è più forte che nell’advertising classico. A quel punto vengono sottoscritti nuovi contratti per cifre inferiori e periodi più lunghi”. Quale fenomeno, investe lo sport dilettantistico e la cultura di nicchia? “Il budget di un evento sportivo e culturale che non ha tradizione e nasce in quell’anno o ha poca storia è legato alla presenza di uno o due sponsor di una certa grandezza che danno all’evento le gambe per camminare. Ad esempio la corsa dei sacchi di Monte San Pietro parte solo se c’è il salumiere Rossi che dà duemila euro. La raccolta magari potrà contare anche sul panificio Bianchi e sul distributore di benzina Blu e ammontare a quattromila euro. Ma se manca Rossi all’inizio non si dà neanche il via. Ovviamente tutto ciò non accade per il campionato di calcio o di basket o di pallavolo di serie A che hanno inizio comunque grazie a meccanismi consolidati e investitori solidi né risentono della contrazione. Nell’ambito della cultura, invece, nascono problemi non solo per la piccola ma anche per la media dimensione. Sono pochi gli eventi che hanno una vera storia alle spalle: penso al Festival del Cinema di Venezia o a quello di Spoleto”. Quali difficoltà comportano le contrazioni degli investimenti? “Rischiano sia il settore della cultura che quello dello sport e vengono messe in pericolo le organizzazioni ma anche il livello di servizio alle famiglie. Potrebbero, poi, venir meno mila posti di lavoro. Diventano, allora, urgenti gli interventi governativi in termini di sgravi fiscali per favorire gli investimenti privati”. Nel , invece, si parla di una lenta ripresa. Quali le cause? “Tendenzialmente si va verso una ripresa, specialmente per le aziende che esportano. Alcuni settori hanno avuto una contrazione così forte che rappresentano anche un’occasione di acquisto”. Quanto è importante, oggi il testimonial? “I testimonial sono una parte rispetto alla grande massa sponsorizzativa. In momenti come quello attuale è più bassa la soglia per ‘comprare’ Francesco Totti piuttosto che sponsorizzare l’intera serie A”. f.t. 14 25-31 dicembre 2010 Consumi Moda – Le consumatrici taglia 46 seguono le tendenze Arriva la rivincita delle “oversize” I n cosa posso esserle utile? Un jeans. Taglia , ? No, meglio se è over size. Finita l’epoca delle modelle grissino al limite dell’anoressia nel campo della moda debuttano le plus size. Secondo un’indagine Astra Ricerche in Italia le donne con taglia over size sono il , % di cui il , % con una misura e il , % dalla in su, in più è risultato come a fronte di una notevole domanda da parte del mercato invece non corrisponde un’offerta adeguata delle aziende. Sebbene il problema della taglia accomuna molte consumatrici e il nostro paese ha i prodotti migliori, donna su è sottoservita. I produttori e i retailer perdono numerose opportunità, Astra Ricerche ha rilevato come i volumi di vendita più importanti si realizzano tramite la grande distribuzione, grazie alla presenza di reparti dedicati in cui la consumatrice trova il prodotto,in alternativa si rivolge alle boutique qualificate. Le nuove tendenze vedono le donne morbide in progressiva crescita ma resta molto ancora da fare per avvicinare alle taglie over quell’appeal commerciale e di immagine che invece storicamente si ritrova nelle taglie normali. “Le aziende - dichiara Enrico Finzi Enrico Finzi, presidente Astra Ricerche: “Le aziende dovrebbero puntare sul mercato delle taglie conformate in scala dalla 40 alla 52” presidente Astra Ricerche - dovrebbero pensare a sviluppare il prodotto moda anche su taglie conformate in scala dalla alla , così si soddisfa un target di mercato che attualmente aspetta ancora risposta.” Molto spesso nei punti vendita accade che nonostante abbiano in magazzino capi dalle taglie conformate non li espongono; e tranne se la cliente non è spinta da necessita non chiede; lasciando insoddisfatto il suo bisogno. La consumatrice plus-size è molto attenta ai cambiamenti, esige design ricercato e vestibilità, veste in modo femminile e non vuole nascondersi sotto mise anonime, è fedele al punto vendita se trova un vasto assortimento, e visita in media il negozio dalle alle volte all’anno. Ha un alto potenziale d’acquisto e si colloca nella fascia medio-alta del mercato e sceglie il suo abbigliamento in base allo stile di vita, e non più in base all’età. Vendere capi over size è molto più facile, quando le consumatrici trovano qualcosa che rispetta i loro gusti sono disposte a spendere, infatti cercano la qualità in ogni acquisto e non guardano al prezzo se sono soddisfatte dell’offerta. GIULIA MUROLO Over size – 15% del budget L’iniziativa della rivista La rivalutazione Per V Magazine passa dal sociale “Grassa è bella” E’ in atto da parte del mercato una rivalutazione sociale delle taglie larghe a seguito di un’insofferenza per i modelli anoressici utilizzati nel passato. In Italia ci sono milioni di consumatrici over infatti su una spesa complessiva di , di euro, le donne con taglie comode incidono per il %. La consumatrice dalla taglia destina il % della sua spesa alla voce abbigliamento. Gli specialisti del settore over size sono tra gli operatori che hanno risentito meno della crisi dei consumi nel settore abbigliamento, infatti molti clienti tradizionali si sono avvicinati a questo nuovo segmento proponendo un’offerta che dalle taglie regolari si è sviluppata attraverso vestibilità più ampie. Il trade delle oltremisura riporta molte debolezze: i negozi non sono in sintonia con l’evoluzione del gusto delle consumatrici formose, manca ancora di professionalità, l’offerta è troppo classica, l’assortimento che viene proposto è inadeguato. Chi rimane ancorato agli schemi obsoleti del vecchio “conformato” viene penalizzato. Un operatore attento al mercato plus size non deve mai tenere separate le collezioni over da quelle regolari questo per evitare di conferire alle taglie comode una condizione ghettizzante. La venditrice deve accogliere la consumatrice con sorriso e disponibilità creando feeling ed empatia ma soprattutto ispirando fiducia. Per poter fidelizzare le consumatrici alle quali non bisogna mai imporre scelte d’acquisto, è necessario essere addestrate sul prodotto, sul visual merchandising e sulle tecniche di vendita. Il bravo retailer deve riuscire a guidare la cliente nell’acquisto con l’arma della complicità e riuscire a valorizzare forme generose e qualche chilo in più. Secondo le regole del mercato non bisogna esibire cartelli che invitano solo donne conformate perché allontanano sia la donna alla ricerca di capi attuali, che la signora fuori norma. La soluzione ideale sarebbe quella di esporre all’esterno “vestiamo tutte le taglie” e proporre all’interno collezioni che dalla taglia si sviluppano progressivamente. Il personale dovrebbe anche avere conoscenze psicologiche utili per trattare con le taglie plus. g.m. L e nostre nonne dicevano grassezza è mezza bellezza. Negli ultimi anni si è diffusa la tendenza, tra le grandi marche, di utilizzare modelle taglie forti per le loro pubblicità, con l’ intento di promuovere il concetto che la bellezza non coincide con la magrezza. La sfida è stata lanciata dal periodico americano V Magazine e da cinque modelle dalle forme abbondanti. Le testimonial hanno posato per gli scatti del norvegese Solve Sundsbo per dire che anche i chili di troppo possono ben abbinarsi ai capi firmati. La musa ispiratrice è stata Crystal Renn, che ha vinto la sfida dell’anoressia. Sebbene ci sia attenzione da parte dell’industria della moda a questi nuovi modelli, una ricerca realizzata dall’Arizona State University ha dimostrato come la presenza delle modelle plus size nella pubblicità riduce effettivamente l’auto-stima di molti consumatori con un influsso negativo sugli acquisti. I ricercatori hanno studiato donne di bassa, media e alta massa corporea e hanno registrato i cambiamenti della loro auto-stima dopo avere guardato pubblicità con modelle di taglie differenti. Gli effetti di queste pubblicità hanno comportato difficoltà di identificazione, per motivi legati alla percezione di sé. Ciò significa che le pubblicità con modelle oversize non invogliano le donne ad acquistare il prodotto, perché si sentono simili alle curvy. Gli unici prodotti per i quali le modelle taglie forti sembrano riuscire a stimolare l’acquisto sono i prodotti dietetici e gli attrezzi sportivi, perché riescono a far nascere nella persona che vi si identifica la necessità di prendere provvedimenti e quindi di comprare il prodotto reclamizzato. Questi risultati contraddicono le recenti affermazioni secondo le quali le donne sono contente di vedere immagini che riflettono corpi simili ai loro. L’industria della moda dovrebbe prestare attenzione ai valori che sottendono le campagne, tenuto conto che milioni di persone in Italia hanno disturbi alimentari di cui il % è bulimico, il % è anoressico, mentre il restante % soffre di obesità psicogena. La fascia più colpita le donne tra i ai anni target business della moda. g.m. Consumi 25-31 dicembre 2010 15 Intervista – La riflessione del sociologo Vitandrea Marzano “La taglia 42 come burqua d’Occidente” “L a pubblicità è solo il veicolo di un nuovo linguaggio del potere che si esprime e produce consenso attorno a sé stesso, attraverso metafore e contenuti strumentali a forgiare corpi (e menti) ‘allineate’.” Così il sociologo Vitandrea Marzano sul tema delle donne “tonde” escluse dal contesto pubblicitario. “Il tema della ‘normalizzazione della corporeità’ in relazione alle esigenze di controllo (e di consumo) attraversa tutta la modernità novecentesca, sino a giungere a noi, se pur sotto forme e metodologie differenti. Michel Foucault, nel suo Surveiller et punir del , spiega come la microfisica del potere agisca attraverso dispositivi multipli di disciplinamento del tessuto sociale. Dispositivi orientati a creare ‘corpi docili’, ideali per le esigenze economiche e (bio)politiche. Il passaggio dalla coercizione (imposizione) all’egemonia (consenso) è determinante per comprendere l’evoluzione dei codici di disciplinamento. Anche la moda, alimentata dalla TV, esclude le taglie forti (il Calendario Curve d’autore 12 scatti N el l’associazione DonnaDonna Onlus di Roma, presidente l’attrice Nadia Accetti, ha lanciato una campagna pubblicitaria ironica e seducente per affrontare il tema dei disturbi alimentari, con il patrocinio del Ministero delle Pari Opportunità. Grazie a scatti d’autore, le forme morbide e tondeggianti delle donne sono finite in un calendario: “Curve d’Autore. Tu sei bellezza”. A curare il progetto, Gerald Bruneau, fotografo di fama internazionale che ha aderito all’iniziativa a titolo gratuito. Nelle sue foto la donna è bellezza al di là dell’età e delle sue forme. Cinquanta donne, di tutte le taglie, coperte solo da drappeggi di velluto rosso, casalinghe, donne in carriera, studentesse, artiste, hanno posato davanti alla macchina fotografica mostrando le loro diverse personalità e creando una vera armonia tra l’essere e l’apparire. Info: www.donnadonnaonlus.it m.s. “La contemporanietà oggi si nutre di differenza, di difformità. La creatività è il valore fondativo di una società liquida e comunicativa” caso Elena Miro) e propone un modello femminile taglia ? “Nella moda si assiste alla mise en scène della contemporaneità nelle sue forme più tradizionali. Sulla esclusione di Elena Mirò insistono, infatti, ragioni economiche, culturali, simboliche e politiche. Da una parte vi è il segmento di mercato pericolosamente in ascesa ( %) cui si rivolge la casa piemontese delle ‘taglie morbide’, dall’altra l’esigenza di consolidare, attorno ad un evento internazionale come Milano Moda Donna, un immaginario di potere, guidato dai grandi opinion leader e dalle case di moda, orientato a produrre e ‘certificare’ sim- bolicamente una forma. Anna Wintour di Vogue gestisce culturalmente il consenso e disegna la donna contemporanea, le industrie della moda si adeguano e si limitano ad interpretarne le sfumature. Elena Mirò aspira a rappresentare un universo che va ‘normalizzato’ piuttosto che assecondato. Fatima Mernissi, una sociologa marocchina, ha definito tempo fa e non a caso, la taglia il burqua dell’Occidente”. Oggi un buon % di donne (anche uomini) frequenta palestre, si sottopone a diete ferree, va dal chirurgo plastico pur di raggiungere l’idea di quel modello. Questo fe- nomeno coinvolge soprattutto le nuove generazioni che sembrano quasi costrette ad un’omologazione. Quali sono le conseguenze della degenerazione di questo fenomeno? “Certamente assistiamo ad una radicalizzazione dei meccanismi di omologazione sensibilmente più insidiosi del passato. Il quotidiano che ci viene proposto è ampiamente ‘medicalizzato’, neutro, tecno-consolatorio, privo di conflitto, scevro da contraddizioni e orientato al ben-essere (individuale). D’altra parte vi è molta più attenzione e consapevolezza circa i rischi generati dalle variabili ambientali e nutrizionali. Personalmente credo che una buona (in)formazione possa garantire una parziale immunizzazione da certe fenomenologie di conformismo, che in realtà appaiono più orientate al passato che al futuro. La contemporaneità oggi si nutre di differenza, di difformità. La creatività è il valore fondativo di una società liquida, distintiva e comunicativa. Ciascuno è potenzialmente ammesso e potenzialmente escluso nello stesso istante”. MARIA SPORTELLI L’opinione – Boselli sull’esclusione dal calendario “La Camera della moda rispetta sempre la Mirò” “T utta la CNMI (Consiglio della Camera della Moda) ha la massima considerazione per l’azienda Elena Mirò e per il gruppo Miroglio. L’esclusione dal calendario è derivata dal fatto che i partecipanti al ‘Tavolo degli stilisti’, nel ridisegnare Milano Moda Donna, hanno voluto essere più selettivi e hanno ritenuto che tale azienda, insieme a un’altra decina di case di moda, non fosse in linea con i criteri scelti per un pret-â-portér di alto livello”. Lo ha detto il presidente del Consiglio della Camera della Moda, il cavaliere Mario Boselli, che abbiamo contattato per risolve i dubbi sull’ esclusione della nota azienda dal calendario ufficiale delle sfilate milanesi. Al grande pubblico, però, il messaggio che è arrivato è stato un altro: le modelle sono state escluse perché grasse, le rotondità over non piacciono, non vanno bene. Messaggio, dobbiamo pensare, abilmente strumentalizzato dalla Mirò solo per far parlare di sé, visto che, pur contatta, non ha voluto dare la sua versione dei fatti. Ci sono state conseguenze, se sì quali? “La nuova veste di Milano MARIO BOSELLI Moda Donna ha ottenuto molto successo, quindi riteniamo che anche il risultato di questa scelta nel complesso sia stato giudicato positivamente dal mondo intero, perché è stato possibile tornare a una vera e propria settimana della moda di sette giorni, di qualità e prestigio, inserendo anche nuovi brand emergenti dei quali il sistema moda italiano ha un gran bisogno”. Secondo lei la Mirò ha strumentalizzato questa esclusione facendosi pubblicità gratuita sulle maggiori testate nazionali? “La notizia effettivamente ha fatto molta eco ed è uscita su tutti i giornali e, ancora oggi, come vede, a distanza di mesi, stiamo parlando di loro”. La lotta all’anoressia nel mondo della moda è solo di facciata? Che fine ha fatto il Manifesto Nazionale di Autoregolamentazione della Moda contro l’anoressia? “CNMI continua su questa linea e non si è mai arresa, tanto che per ogni edizione della settimana della moda scriviamo una lettera alle case di moda che sfilano sottolineando l’importanza di mandare in passerella ragazze che siano sane e abbiano un’immagine solare e non malata, con uno specifico riferimento al rispetto dell’accordo del / / da lei citato e promosso dal Ministro Melandri”. Secondo una ricerca di settore le rotondità non funzionano nemmeno in pubblicità perché producono nel consumatore un problema di autostima. Immaginiamo per assurdo che questa ricerca sia stata commissionata da aziende che vogliono condizionare il mercato, secondo lei producono realmente effetti? E che lei sappia c’è una ricerca che dice il contrario? “Mi sembra se mai che sia l’anoressia a produrre effetti, e anche gravi”. m.s. 16 25-31 dicembre 2010 Consumi Evoluzione dello scenario del consumatore italiano ( vs vs vs ) Goodwill canali Tradizionali (+) Esclusi (14%) 7.4 mio. Tradizionali coinvolti (22%) 11.3 mio. Delta 2008-2007: -0.7 mio 2009-2008: +0.2 mio 2009-2010: -2.2 mio Delta 2008-2007: -1.3 mio 2009-2008:- 0.6 mio 2009-2010:+1.2 mio Reloaded (19%) 9.9 mio. Investimento processo Delta d’acquisto (-) 2008-2007: -0.6 mio 2009-2008: -1.2 mio 2009-2010: -1.2 mio Open Minded (25%) 13.1 mil. Indifferenti (20%) 10.5 mio. Goodwill canali Tradizionali (-) Investimento processo d’acquisto (+) Delta 2008-2007:+ 1.7 mio 2009-2008:+ 1.4 mio 2009-2010: +1.3 mio Delta 2008-2007:+0.9 mio 2009-2008:+0.5 mio 2009-2010: +1.3 mio La ricerca – I risultati di un’indagine mostrano il trend in forte crescita Un consumatore su due oggi compra multicanale S ono milioni i consumatori multicanale italiani, pari al % della popolazione e ben , milioni in più rispetto all’anno precedente: persone che vivono il processo di acquisto e la relazione con la marca attraverso più punti di contatto e con un maggior coinvolgimento nel processo e nelle decisioni di acquisto. Una crescita a ritmo serrato che conferma i trend registrati la scorsa edizione e che è la conseguenza di diversi fattori, tra i quali l’aumento dell’accessibilità alla Rete e il maggior grado di confidenza con le nuove tecnologie e con i nuovi media. Il Mobile si conferma il device più diffuso tra gli italiani e contestualmente emerge con forza la crescita dell’uso di smartphone per navigare in Rete. È quanto emerge dall’Osservatorio Multicanalità , un progetto di ricerca promosso da Nielsen, Nielsen Online, Connexia e la School of Management del Politecnico di Milano, che dal studia il ruolo della comunicazione multicanale nel processo di acquisto degli italiani. Quest’anno è stato scelto come claim la domanda “Reloaded o Revolution?”, a sottolineare l’intento dell’indagine di capire se le imprese e i diversi attori del mondo della comunicazione necessitino di una discontinuità in Grande successo per gli smartphone favore della multicanalità per poter rispondere adeguatamente ai bisogni di un consumatore italiano che vive la relazione con il sistema dell’offerta in modo molto diverso rispetto al passato. Oggi Internet, il Mobile e i Social Media rappresentano un elemento molto penetrato nella popolazione italiana. L’evoluzione/diffusione tecnologica agisce sui segmenti più tradizionali portando alcuni consumatori a diventare multicanale. Si assottigliano le barriere alla multicanalità per il consumatore, intese principalmente come mancanza di fiducia ad acquistare prodotti che richiedono un pagamento anticipato e che non si possono toccare con mano prima dell’acquisto. Rimane stabile il numero di consumatori che amerebbe essere attivamente coinvolto nel processo di creazione del prodotto ( % del campione), mentre aumenta di punti percentuali il numero di consumatori che si attiva per segnalare alle aziende le proprie considerazioni circa i prodotti che acquista ( % del campione nel contro % nel ). L’effetto della crisi spinge in generale verso un maggior coinvolgimento nella decisione di acquisto. l Mobile in Italia si conferma il mezzo più rilevante per gli utenti. Sempre più diffusi gli smartphone, la cui penetrazione in Italia raggiunge il % dei consumatori che dichiarano di possedere un’utenza Mobile. La diffusione è maggiore tra gli utenti di sesso maschile ( %) e tra i giovani (under ). Progressiva la crescita della diffusione di smartphone nell’ultimo anno, con previsioni di raggiungere la stessa quota di cellulari tradizionali e di un sorpasso nel corso del . Nei possessori è tipico un utilizzo più maturo e poliedrico del mezzo: maggior utilizzo del Mobile Internet, email, servizi location based, applicazioni. Conseguentemente il numero di accessi a internet da dispositivi mobili è in continua crescita: nel terzo trimestre del + % rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso e milioni di utenti unici mensili. f.t. Le iniziative in punto vendita Navigatori potenziali Navigatori attivi nel giorno medio Tempo speso per persona nel giorno medi La crescita di Int 12 dati in milioni 10 8,4 7,5 8 6 4 2 0 Q1 2009 Q3 2009 FABIO TRAVERSA Su Internet l’integrazione dei sistemi Il mobile mezzo Sempre più media oggi più rilevante diventano “ibridi” I La fruizione di Internet in I n crescita l’ibridazione dei media. Su Internet almeno una volta al mese il % degli italiani guarda un programma tv, il % ascolta la radio e il % legge un giornale. L’uso del cellulare per guardare la tv e per leggere i giornali è ancora in via sperimentale mentre è più alto per ascoltare la radio. L’utilizzo dello schermo televisivo per navigare è ancora allo stato embrionale ma fa registrare una prima diffusione: il % dei Reloaded e il % degli Open Minded, almeno una volta a settimana, vanno sul web attraverso il monitor della tv. Nella maggior parte dei casi non si tratta ancora di device innovativi: le nuove Internet Television f.t. risultano, infatti, ancora poco diffuse. La polarizzazione dei mez approfondire argomen Esclusi Indifferenti 42 39 TV Internet 13 Internet 13 Il media mix delle imp share adv p Sito aziendale la forma più apprezzata Pubblicità cresce Advertising su web in tutti i segmenti ha un ruolo chiave N el cresce il gradimento della pubblicità sui tutti i mezzi, sia nei formativi tradizionali che in quelli più innovativi. Analizzando nel dettaglio il ruolo delle iniziative di comunicazione sul processo di acquisto emerge che nei canali tradizionali dominano ancora le iniziative in punto vendita, gradite dal % dei consumatori. Seguono le affissioni con % del gradimento e le tradizionali iniziative pubblicitarie sulla carta stampata, apprezzate dal % dei consumatori. Si rafforza, infine, il gradimento della pubblicità sia in televisione (+ % rispetto al ) che alla radio (+ %). f.t. T ra le dieci iniziative di comunicazione o di pubblicità maggiormente gradite dai consumatori italiani assumono sempre più un ruolo chiave anche le forme di advertising su Internet: con il % del gradimento il sito aziendale risulta la forma online in assoluto più apprezzata. A seguire le pubblicità su internet mirate in base alle ricerche. Inoltre, crescono con un tasso elevato i blog aziendali (dal % del al % del ), le newsletter (dal % del al % del ) e i video pubblicitari virali su internet (dal % del al % del ). Aumenta l’apprezzamento per le iniziative di comunicazione e pubblicità sui social network, sia nei formati più peculiari e meno invasivi come le pagine, i profili, i gruppi dell’azienda, che raggiungono il % di gradimento, sia nei formati più “classici” come la pubblicità f.t. attraverso banner, che si assesta al %. ͭͮǡͫΨ ͨǡͩΨ ͨǡͯΨ ͨǡͰΨ ͩǡͬΨ ͪǡͪΨ ͭǡͫΨ ͮǡͭΨ ͰǡͪΨ Ͱ Consumi 25-31 dicembre 2010 17 L’influenza di Internet sulle decisioni d’acquisto “Mi è capitato di...” (base totale popolazione) Non comprareun prodotto dopo aver letto un giudizio negativo su internet Comprare un prodotto dopo aver letto un giudizio positivo su internet ͬͮ ͫͨ ͭͩ ͫͭ ͪͩ ͪͫ ͩͬ ͩͭ ͪ Italia ͪ Esclusi ͭ ͬ ơ Tradizionali coinvolti Open minded Reloaded Foto Franz Pfluegl_fotolia n Italia, Settembre Settembre , milioni milioni io ora e minuti ternet da Mobile Intervista – Boaretto, presidente Osservatorio Multicanalità I due profili “L’Italia protagonista ma ora banda larga” Persone coinvolte a diversi livelli A ndrea Boaretto coordina i progetti di marketing sui temi della multicanalità, del mobile marketing, del digital signage (una forma di pubblicità, anche nota in Italia come segnaletica digitale) e dei social media nel Dipartimento di Ingegneria Gestionale del Politecnico di Milano, dove è collaboratore alla ricerca. Dal è responsabile dell’Osservatorio Multicanalità (www.multicanalita.it). Con Giuliano Noci e Fabrizio M. Pini ha scritto Open Marketing, un prezioso volume contenente strategie e strumenti di marketing multicanale. 11,0 9,7 Q1 2010 Q3 2010 ANDREA BOARETTO zzi: il mezzo migliore per nti di proprio interesse Tradizionali coinvolti Open minded Reloaded 63 61 L 32 30 12 11 prese italiane nel 2010 per mezzo Tv Periodici Quotidiani Internet Direct mail Radio ƥ ͱǡͰΨ Cinema ͰǡͯΨ Media mix Nuovi utenti La TV resta in testa La Rete in forte ascesa a composizione del media mix per l’advertising si sta evolvendo verso una diversificazione di mezzi, con un ruolo sempre più importante dei nuovi media che tuttavia non impatta sull’importanza nei piani di comunicazione delle aziende dei mezzi tradizionali. La tv si riconferma, infatti, il primo mezzo in termini di raccolta pubblicitaria, con una quota relativa del , %. Segue la stampa ( , %) mentre al quarto posto si colloca internet ( , %) che è anche il canale che fa registrare il più alto tasso di crescita ( , %) rispetto all’anno precedente. Le previsioni parlano di una chiusura di che per la prima volta vedrebbe la Rete superare quota un miliardo di investimenti. Mobile Application, servizi geolocalizzati e social network stanno cambiando il modo di fruire contenuti e spingono le imprese a passare da una logica propria dei motori di ricerca, che prevedeva un processo di ricerca delle informazioni, a un meccanismo di fruizione delle informazioni secondo una logica a flusso. f.t. I nternet nel in Italia è cresciuto del % in termini di numero di navigatori potenziali con accesso alla Rete, raggiungendo quota , milioni, con una forte crescita e preponderanza dei social network diffusi tra il % dei navigatori, quota identica agli Usa. Il web conserva e aumenta il suo ruolo di fonte di informazione a supporto degli acquisti: l’ % dei consumatori cerca informazioni online e poi acquista nel punto vendita (+ % rispetto al , + % rispetto al ), il % confronta i prezzi dei prodotti/servizi prima di acquistare (+ % e + %) e il % trova interessante poter prenotare online i prodotti che poi acquisterà nel punto vendita (+ % e + %). In Rete, poi, il % dei consumatori considera le opinioni di altri utenti, consultate su forum, blog e social network, come una fonte rilevante per decidere se comprare o meno un prodotto o per avere rassicurazioni nella scelta. f.t. La crescita di internet in Italia è un dato incoraggiante rispetto alla situazione in altri Paesi e da quali ostacoli è frenata? “Sono aumentati i navigatori potenziali, cioè coloro che hanno la capacità di accedere a internet da casa, dall’ufficio, dalle scuole, dalle biblioteche e anche tramite mobile mentre quelli effettivi si assestano tra i e i milioni. Se ci concentriamo sulla fascia di popolazione adulta ‘attiva’ ( - anni) siamo in linea con i principali Paesi del mondo e secondi con Francia e Regno Unito dopo l’America. Certamente restano prioritari la banda larga e gli investimenti governativi ma, a livello di penetrazione della Rete, non siamo il fanalino di coda come spesso viene detto”. Aumentano quelli che navigano sul Mobile. Quali sono le cause e quando ci sarà il sorpasso degli smartphone sui pc? “Tra le cause c’è la diffusione degli smartphone e delle tariffe flat e la crescita dei social network (ad iniziare da Facebook). Le comunicazioni delle Telco e dei produttori di device tengono conto di quest’ultimo aspetto. L’anno prossimo ci sarà il sorpasso degli smartphone sui telefoni tradizionali ma, anche se noi non rileviamo il numero di pc, penso che sia imminente anche quello sui computer. Non si tratta, peraltro, di un problema di costi (perché uno smartphone può costare anche più di un pc di modesta qualità) ma di affezione al mezzo (anche se il computer si chiama ‘personal’ il cellulare è lo strumento più ‘personal’ che esista oggi mentre il pc opera spesso in una logica di nucleo famigliare e non personale)”. Quali sono gli altri elementi più interessanti dell’Osservatorio Multicanalità ? “In quattro anni c’è stata una forte crescita dei consumatori multicanale, nonostante la crisi: dire che il % della popolazione vuole una relazione diversa con la marca è un dato certamente importante. Sarà interessante capire se l’anno prossimo si arriverà al % o al sorpasso: in quel caso le imprese non potranno più nascondersi. Un altro dato importante e a sorpresa è l’apprezzamento dei consumatori per la pubblicità su tutti i mezzi. Crescono, anche se in modo più limitato, i social network e internet ma i siti aziendali sono graditi da ben il % delle persone mentre gli spot pubblicitari in tv raggiungono il - %. Il distacco non è, dunque, abissale. Emerge, poi, un’ibridazione dei mezzi che pone delle sfide non banali per le imprese: radio e tv non hanno più contenuti legati solo al device per cui sono nati ma possono essere fruiti sul telefonino, sul satellite, sul digitale terrestre, su internet”. In questo modo trionfa anche il multitasking? “Assolutamente sì. Io fruisco di un contenuto in tv ma nel frattempo utilizzo il cellulare o l’iPad o navigo su internet e magari discuto su Facebook o Twitter di quanto ho visto in televisione. Ma anche quest’ultima è diventata convergente e sta accogliendo internet in una logica pure sociale con l’obiettivo di coinvolgere e far interagire più persone”. f.t. I consumatori multicanale hanno profili valoriali e attitudinali diversi. La differenza principale, tipica del profilo dei clienti Reloaded, è insita nel livello di coinvolgimento nel processo di acquisto e di propensione e volontà di attivarsi in prima persona verso le imprese, per segnalare elementi di miglioramento dell’offerta o partecipare attivamente ad alcuni processi di creazione del valore dell’impresa, come lo sviluppo di nuovi prodotti, le attività di marketing e comunicazione e l’assistenza clienti. I consumatori appartenenti al segmento degli Open Minded, pur essendo multicanale in termini di device posseduti e fruizione dei media, hanno un profilo valoriale fortemente centrato sull’autorealizzazione e sull’individualismo anche nelle relazioni con le imprese. Secondo l’Osservatorio Multicanalità entrambe le categorie registrano un aumento di , milioni di individui. In totale sono circa milioni le persone che dimostrano una propensione multicanale nel loro rapporto con la marca e nei processi di acquisto, un dato in aumento del % rispetto ai , milioni di individui multicanale del . I Reloaded rappresentano ormai il % della popolazione italiana ( , milioni di persone), mentre gli Open Minded il % ( . milioni di consumatori). I Tradizionali Coinvolti, che rappresentano l’italiano medio e interagiscono con le altre aziende e consumatori attraverso canali tradizionali (non conoscono nel dettaglio le nuove tecnologie), nelle due passate edizioni erano scesi a un ritmo molto veloce mentre nel , con , milioni, tornano a essere il secondo cluster più popoloso della mappa della multicanalità ( %, + , %). Completano il quadro gli Indifferenti ( , milioni, %), che vivono un distacco dal processo di acquisto, e gli Esclusi ( milioni, %) i quali delegano gran parte delle scelte d’acquisto alla marca. f.t. 18 25-31 dicembre 2010 Consumi Nuovi lavori – I risultati del Summit 2010. Un mercato che attira giovani imprenditori Il “fuori casa” cresce e dà ricchezza Ricetta del piccolo miracolo italiano In Italia 1/3 dei locali sono bar, caffè e gelaterie; i ristoranti il 31%, i pub il 5,1%. La spesa procapite annua per la ristorazione da noi è di 1.150 euro contro i 700 della Germania, e i 2.200 della Spagna. I taliani assediati dai conti da pagare, ma che mangiano sempre più fuori casa. Per necessità o per dimenticare i tempi difficili? Poco importa, fatto è che le nostre abitudini sono cambiate e – sia pure in tempi di crisi – il “fuori casa” è una opportunità di nuovo business da non perdere. In che direzione investire? Le scarse risorse disponibili vanno razionalizzate e la sede milanese de Il Sole Ore ha spalancato le porte ad un’altra economia, che attira molti giovani imprenditori. Con il “Summit Imprese Fuori Casa – Progetto Futuro – Le nuove sfide competitive per bar, alberghi, ristoranti e collettività” si è infranto un altro tabù, tutto italiano, di un’economia legata al settore pubblico o alle grandi fabbriche private, con nel mezzo piccole e piccolissime aziende che vanno avanti senza pianificare. Non è proprio così, e – visto il tutto esaurito dei posti disponibili per il Summit – pare proprio che questa nuova imprenditoria voglia sapere e conoscere, ben prima di aprire il borsellino. Una maratona lunga un giorno intero, con partecipanti da tutta Italia, interessati a conoscere da un lato le dinamiche dei locali di suc- cesso, dall’altro come si alimenta l’interesse dei clienti e che strumenti low cost si possono utilizzare. L’obiettivo? Individuare soluzioni pratiche per migliorare la redditività dell’impresa con il contributo degli esperti del Sole Ore e i docenti di Bar University, ed esperti che provengono dal mondo reale: imprenditori che nel settore stanno lasciando il segno. Le soluzioni indicate? Decisamente contrarie a chi, nel bel mezzo di una crisi, indica nella riduzione del prezzo la sola risposta da dare. Tanto che, fra le sessioni più affollate, ci sono state quelle dei “Professionisti all’opera” e, in particolare, quella dedicata alla valorizzazione dei cocktail a base di prodotti premium con la partecipazione di tre protagonisti del calibro di Dario Comini del Nottingham Forest di Milano, Dom Costa del Liquid di Alassio e Leonardo Leuci del Jerry Thomas Project. Una cifra su tutte, così da comprendere subito cosa questi imprenditori rappresentano: Comini ha posto per clienti al giorno, pari a non più di . l’anno, ma con richieste per . presenze. Insomma, capace come è di avere richieste che superano di volte l’offerta che ha scelto di avere, Dario Comini è salito in cattedra svelando il suo segreto: qualità a tutti i costi. Un esempio? Il cocktail super premium con polvere di perle (afrodisiache) e sakè. Il prossimo step? Il tv movie drink, con capsule riempite ad arte dal bartender ed una esplosione di emozioni (per esempio dalle gocce di mohito che contiene). Salutista, perché contiene poco alcool. Economico, anche, ma come è possibile? “Per acquistare gli ingredienti più costosi, i piccoli, possono associarsi – ed io già lo faccio ha concluso Comini – ottenendo prezzi contenutissimi”. Sembra un’economia da sottovalutare, eppure, questo segmento del fuori casa può produrre fatturati da capogiro. Al Forum è emersa una fotografia puntuale di quelli che saranno i luoghi del fuori casa e su come configurare le strategie vincenti per fidelizzare la clientela: l’improvvisazione, ancor più che in passato, in futuro non pagherà. Vanno individuati nuovi target di riferimento e si deve ripensare il futuro in termini propositivi, consapevoli delle opportunità che lo scenario attuale riserva. Gli esperti del Forum milanese hanno delinea- Il caso – L’esperienza di Davide Paolini che cura il volume edito da “Il Sole DAVIDE PAOLINI to il nuovo consumatore col quale le imprese dell’ospitalità si trovano ad avere a che fare: è sempre più esigente, attento al proprio benessere e, grazie ad internet, più informato. E’ in crescita costante il numero di italiani che non pranza più a casa, mentre la cena casalinga resta un fenomeno molto italiano, anche se con differenze legate alle fasce di popolazione giovane ed alle grandi città. La domesticità, come l’ha definita Marilena Colussi (responsabile Food & Retail GPF) resta un benchmark per la nostra ristorazione che ha davanti un universo sempre più variegato: lo street food, il mangiare tutto il giorno mentre si viaggia e si cammina, la presenza di un % di popolazione immigrata. Nuove forme di concorrenza da non temere, guardando invece alla nuova domanda da intercettare anche attraverso internet, social network come facebook e twitter, persino youtube (in crescita no stop) per mostrare facilmente dove e cosa si mangia, evitando siti del locale pesanti e di difficile navigazione: il tempo è poco, va usato al meglio. ANTONELLA MILLARTE Ore” Cambia il gusto e cambiano le guide “I n bilico fra i valori della domesticità e quelli moderni del mangiare sempre più fuori casa. E’ l’Italia del gusto che cresce e diventa più esigente. Le difficoltà non mancano e lo ha detto, con la sua consueta e magari scomoda franchezza, il gastronauta Davide Paolini nel presentare la sua “Guida dei ristoranti” de “Il Sole Ore” che è ora in distribuzione in tutte le librerie italiane. E’ stato il momento centrale della giornata milanese iniziata col I° Forum delle Imprese Fuori Casa. Dopo due anni di fermo, di bilanci negativi, di chiusure anticipate, la bufera di certo non è passata. Basta dire che nel mese in cui la prestigiosa Guida è andata in stampa, malgrado tutte le cautele adottate, ci sono stati – per la prima volta – cinque ristoranti che, mentre la tipografia era al lavoro, hanno abbassato la saracinesca. Un segnale preoccupante se raffrontato al mini universo dei ristoranti selezionati in tutta Italia da un team di curatori che lavorano con discrezione, il più possibile nell’anonimato e senza fare classifiche, ma scegliendo ciò che piace secondo criteri che guidano – con pochi e chiari simboli – il lettore alla ricerca di ciò che è adatto alle sue esigenze. La Puglia, nella Guida del gastronauta Paolini, nei tre anni in cui mi è stato affidato questo incarico, è praticamente raddoppiata fino a sfiorare nell’edizione i locali recensiti, fra i quali trovano spazio anche modalità di imprese fuori casa tipicamente pugliesi come la macelleria con carne al fornello e le vinerie con piccola ristorazione, ma ci sono ancora molte peculiarità delle tante cucine pugliesi da esprimere meglio. Secondo l’Isnart, che fornisce puntualmente dati sul turismo e le motivazioni che spingono – anche in Puglia – i turisti a scegliere una località di vacanza, quello del mangiar bene è una delle motivazioni più ricorrenti. Il turista del gusto, quello che fa centinaia di chilometri per sedersi a tavola in un ristorante celebre oppure per degustare un vino di cui ha sentito parlare, deve fare i conti con le multe dell’etilometro che concede ben poco ai buongustai. Dunque, la novità della guida è quella del simbolo “locande”: sono i templi del gusto dove, come si usava una volta, ci sono anche delle stanze per dormire. Come scegliere il posto giusto in cui assaggiare le bontà del luogo in cui ci si trova? La risposta non è scontata, nel mondo sempre più virtuale che ci circonda. Internet ha oramai raggiunto, in Italia, circa milioni di utenti ma in Paesi come la Gran Bretagna prima di andare a cena fuori, il consulto della grande rete è oramai un’abitudine consolidata. Ma è sempre affidabile ciò che leggiamo nel web? “Bisogna diffidare dei giudizi assolutamente positivi e altrettanto di quelli del tutto negativi”, ha risposto Lorenzo Brufani, portavoce di Tripadvisor Italia che nel nostro Paese è consultato ogni mese da circa milioni e mezzo di persone. Sull’affidabilità di ciò che circola nel web, anche anche tra gli assidui utenti, si suggerisce grande prudenza. Se cliccate su http://www.yubuk.it/ristorante-taranto/ristorante-antonella-millarte-.html vi accorgerete come, segnalando l’indirizzo della cucina di chi scrive, da modestissimo chef onorario dell’Assocuochi di Bari la sottoscritta si ritrovi …collocato fra i professionisti. Una bufala, ovviamente, ma che fa riflettere. E, allora, non sorprendetevi se le tradizionali guide in carta stampata vanno ancora per la maggiore. a.m. Qualche numero Ecco cosa accade In Europa I l , è il profilo di un nuovo stile di vita quello emerso dal I° Forum dei consumi Fuori Casa, organizzato qualche tempo fa da Fiera Milano Editore, con una analisi del mercato su scala europea. Il numero maggiore di pubblici esercizi è in Spagna, seguita dall’Italia con . imprese. Ma il Regno Unito - con sole . imprese - sviluppa un mercato che vale . milioni di euro che fa “sfigurare” i nostri . milioni, ed anche la Germania riesce ad avere un valore di mercato vicino al nostro ( . milioni di euro) pur avendo tra i grandi Paesi ha la densità di bar e ristoranti più bassa d’Europa). a.m. Formazione 25-31 dicembre 2010 21 Il convegno – Lo sviluppo della Puglia passa anche dalla formazione a distanza Scommessa E-learning un test per le imprese I l tema dell’E-learning e più in generale della formazione a distanza (FAD) rappresenta una delle prospettive più interessanti nello scenario di sviluppo della Regione Puglia. Questo processo coinvolge non solo le Istituzioni educative , quali le Università ma si estende anche e soprattutto alla Pubblica Amministrazione e al mondo dell’industria e dei servizi, laddove l’aggiornamento e la formazione continua del personale sta diventando una necessità imprescindibile. “Creare delle eccellenze significa muoversi, comunicare, avere successo”. E’ questo il punto di partenza e di arrivo di chi fa formazione, nucleo centrale al Convegno internazionale organizzato da Osel Consulting – Spin off dell’Università degli Studi di Bari, il CIHEAM – l’istituto Agronomico Mediterraneo di Bari e il Dipartimento di Scienze Statistiche - C. Cecchi , sulle Best Practice nell’ e-learning tenutosi a Bari presso l’Università degli Studi di Bari – Aldo Moro alla presenza di numerosi docenti universitari provenienti dagli Atenei non solo regionali ma anche di Roma, Barcellona e Marocco e numerose autorità tra cui Annabella De Gennaro - Assessore all’innovazione e all’informazione del Comune di Bari; l’Assessore all’informatizzazione tecnologica della Provincia di Bari - Sergio Fanelli, il prorettore Augusto Garuccio e Giuseppe Creanza – ARTI Puglia,il quale è certo che “il vero motore dell’innovazione è la conoscenza. Se gli imprenditori vogliono essere competitivi dovranno colmare un ritardo di conoscenze. L’e-learning deve entrare nelle piccole medie imprese”. Il ciclo di vita delle competenze si estingue e si rinnova a velocità impressionanti. Il mondo della formazione strutturata /classica è pertanto indietro rispetto alle esigenze e alle richieste del mercato. Occorre anche considerare che non Un processo che coinvolge non solo le istituzioni educative ma soprattutto la Pubblica Amministrazione e il mondo dell’industria e dei servizi Formazione a 360 gradi Il Lifelong Learning (2014-2020) Progettare contenuti Nuove tecnologie e soluzioni via web e apprendimento A cquisire i migliori contenuti o le migliori soluzioni, ovunque essi siano, per metterle a disposizione dei propri di clienti, dipendenti e studenti con un’offerta di contenuti personalizzata. Con l’e- learning si vuole indicare appunto l’uso della tecnologia per progettare, distribuire, amministrare, supportare e diffondere la formazione, realizzando percorsi formativi ad hoc. E’ un nuovo modo di studiare reso possibile dalle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. La formazione a distanza non è limitata alla formazione scolastica ma è rivolta anche ad altri utenti come adulti, studenti universitari, insegnanti, e comprende anche la formazione aziendale. In quest’ottica gli elementi principali nella progettazione di contenuti erogabili via rete sono tre: l’interattività, la necessità di coinvolgere il discente, generalmente avvalendosi del learning by doing; la dinamicità, ovvero il bisogno da parte del discente di acquisire nuove competenze mirate just in time; la modularità, ossia la possibilità di organizzare i contenuti di un corso secondo gli obiettivi formativi e le necessità dell’utenza. L’e-learning non è più solo teoria ma una realtà che si è dimostrata pratica efficace ed efficiente. m.m. esiste una contrapposizione tra formazione a distanza e formazione tradizionale, ma esiste un modo nuovo di disegnare dei percorsi formativi che contempla sia l’e-learning, laddove questo metodo si rivela efficace e competitivo, sia la classica formazione in aula. Nel corso dell’incontro è stato evidenziato che: “I dieci lavori più richiesti del non esistevano nel ”. Così le competenze acquisite durante un percorso di studi accademico rischiano di risultare obsolete prima ancora di poter essere spese post-laurea. “Per vincere questa corsa contro il tempo, e frenare la fuga dei cervelli dobbiamo puntare sull’ e-learning in chiave glocale: le eccellenze internazionali sul campo della formazione al servizio del territorio pugliese. “Ecco spiegato la I cambiamenti messi in atto dall’information technology sono sotto gli occhi di tutti. Con lo sviluppo della tecnologia, l’approccio formativo è mutato radicalmente. La formazione non deve più avvenire necessariamente in un determinato luogo e in un determinato momento. La formazione delle Risorse Umane e la gestione efficace della conoscenza costituisce una priorità per qualsiasi organizzazione di ogni settore e dimensione. Il Lifelong Learning Program (LLP – )Programma di Apprendimento Permanente, è lo strumento di attuazione delle politiche comunitarie in campo d’istruzione e formazione e traduce operativamente gli obiettivi fissati dalla“Strategia di Lisbona” del che ha posto la formazione al centro dello sviluppo economico, sociale e ambientale dell’Europa. Obiettivi, questi, rilanciati dalla recente comunicazione della Commissione Europea al Parlamento Europeo “Europa : una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva” nella quale emerge il ruolo chiave dell’istruzione e della formazione per sviluppare un’economia basata sulla conoscenza, su livelli di occupazione elevati e su una coesione sociale rafforzata. m.m. presenza di docenti stranieri quali: Julià Minguillon, professore dell’università Oberta di Catalonia – Ateneo completamente on-line; A. Bouamri – uno dei massimi esponenti e sostenitori in Marocco della Fad e Anton Mangstl – manager dell’informazione specializzata del dipartimento della Fao – Roma che ha fatto del’ e – learning strumento per la formazione di individui a servizio di istituzioni quali la Fao. L’aver ospitato a Bari questo primo congresso internazionale è sintomo che in Puglia – in anticipo rispetto al resto d’Italia - c è chi crede e si fa promotore di strumenti quali l’ e-lerning in grado di garantire un concreto vantaggio competitivo, economico e didattico. MICHELA MASTRODONATO Intervista – Parla Agostino Marengo, Università di Bari “L’accelerazione delle menti può creare competitività” AGOSTINO MARENGO “e ” di e-learning significa fornire, oltre agli strumenti tecnologici, il metodo di utilizzo degli stessi, al fine di raggiungere il miglior risultato nella formazione. Così Agostino Marengo, professore aggregato di informatica presso l’Università degli Studi di Bari - Aldo Moro, Presidente della Osel Consulting definisce l’innovazione nel campo della formazione. Come è nata l’idea dell’evento: e e-learning? “È nata dall’esigenza di adeguarsi ai nuovi paradigmi della formazione, sia quella classica che la formazione continua al personale delle aziende, volti a privilegiare le metodologie innovative “studente - centriche” a scapito della tecnologia, evitando l’enfasi che è stata data negli ultimi anni a l’e-learning come “strumento” innovativo x la formazione. Infatti l e-learning non è uno strumento, è una forma mentis dello studente e di chi progetta la formazione. Una rivoluzione copernicana che ha ridefinito l’essenza della didattica stravolgendo il ruolo classico del formatore. Osel mette al centro della formazione il discente, co- struendogli intorno ogni tipo di servizio necessario allo sviluppo delle sue competenze. E’ il metodo, non la tecnologia, che apporta valore aggiunto.” Perchè a Bari questo evento? “Osel è convinta che l’e-learning sia uno strumento fondamentale in grado di guidare un processo di didattica andando a colmare il gap territoriale che investe il sud Italia. Supportati dall’Università degli Studi di Bari, per primi abbiamo creduto che lo sviluppo di questa straordinaria regione possa trovare nell’e-learning la chiave del successo”. Come affrontare allora le sfide della nuova formazione? “Al di là della localizzazione sul territorio è in atto una mo- dificazione genetica del modo di apprendere in quanto il paradigma cognitivo è cambiato: prima si formavano i ragazzi per farli diventare professionisti di un futuro prevedibile. Oggi invece dobbiamo fare i conti - con quello che noi in Osel abbiamo definito l’effetto Bengiamin Button , ovvero l’obsolescenza precoce della competitività delle competenze.” Cosa intende per effetto Bengiamin Button? “Ricordate il film diretto da David Fincher? Il protagonista nasce vecchio. I nostri studenti sono già vecchi ora per le professionalità che saranno richieste nell’immediato futuro. L’elearning riesce a invertire questo processo di “vetustà”. Le presenze autorevoli sedute alla tavola rotonda portano il knowhow e la loro esperienza internazionale in Puglia. Come mai ha coinvolto tali personalità? “Noi vogliamo creare network, sempre . Osel vuole essere un collettore di esperienze da nord a sud, dall’Italia sino in Australia al fine di valorizzare il nostro territorio sfruttando le migliori competenze a livello internazionale, portando qui le competenze al fine evitare la “fuga di cervelli”. Di qui il concetto di e-learning come essenza del glocalismo: Osel intende valorizzare le nostri menti eccelse accelerando l ‘acquisizione delle competenze che possano essere spendibili sul territorio. Quello che sperimento nel mio lavoro è il senso di impotenza nel vedere i miei laureati “parti- re” pur di realizzarsi in mercati più pronti ad assorbire le loro competenze . Mi rammarico del fatto che le Istituzioni pugliesi rimangono silenti dinanzi a questa problematica. Tante le iniziative della Regione per finanziare percorsi di alta formazione ma pochi che garantiscano la presenza dei nostri studenti sul territorio”. Tornando ai processi di accelerazione nei processi di apprendimento, come può sintetizzare il suo lavoro sul territorio? Così come al CERN di Ginevra si usa l’accelerazione delle particelle al fine di sviluppare energia pulita così Osel a Bari “accelera le menti “per creare competitività sul territorio. m.m. 22 D 25-31 dicembre 2010 Imprese&Mercati a Bari sino ad Ostuni, passando per Locorotondo, Putignano, Castellana, Alberobello, Monopoli: sono queste alcune delle tappe di grande attrattiva proposte ad oltre tour operator russi ed ai diversi giornalisti di settore turismo. Gli itinerari eno-gastronomici, che si snodano lungo le località turistiche del territorio centrale della Puglia, sono stati presentati presso la sede dell’Ente nazionale italiana del turismo (Enit) di Mosca. Dalla Basilica di San Nicola l’interesse del turista russo ormai da tempo si irradia sempre più sull’intero territorio regionale ed è per questo che lo Sportello Russia dell’AICAI, azienda speciale della Camera di Commercio di Bari in collaborazione con l’Assessorato Regionale al Mediterraneo, Cultura e Turismo e il Comune di Bari, ha promosso un incontro presso la sede Enit di Mosca per consolidare i rapporti già avviati con gli operatori russi e promuovere gli asset turistici più importanti ai tanti operatori che ancora non hanno avuto la possibilità di conoscere la nostra terra. All’incontro hanno preso parte il Sindaco di Bari, Michele Emiliano, e l’Assessore al Marketing Territoriale, Gianluca Paparesta, il Sindaco di Polignano a Mare, Angelo Bovino, il responsabile dello Sportello Russia dell’AICAI, Rocky Malatesta. Durante l’incontro, grazie al contributo operativo offerto dal Consorzio A Mosca una delegazione dell’AICAI alla sede dell’Enit La Puglia parte in anticipo per la campagna di Russia Terrantica, sono stati presentati video e materiale promozionale in lingua russa degli itinerari eno-gastronomici, di location turistiche tra le più suggestive e delle attività culturali ed artigianali che caratterizzano il territorio pugliese. Tale iniziativa, è importante sottolineare, si inserisce in un contesto artistico culturale molto rilevante. Difatti a Mosca in quella settimana si svolgerà il Primo Festival dell’Arte Italiana – “Suggestioni di Puglia” – Giardino invernale delle Arti a Mosca - che vedrà nella capitale russa artisti pugliesi che valorizzeranno le eccellenze della nostra terra. Il Festival è realizzato dalla Fondazione Nikolaos che è anche partner dell’iniziativa turistica a Mosca. Gli imprenditori turistici che volessero ottenere maggiori informazioni ed assistenza possono contattare gli uffici dello Sportello Russia dell’AICAI. Foto Nadia T._fotolia Internazionalizzazione – Un’opportunità per le strategie Uno Sportello per le aziende E’ rivolto ad aziende interessate a inserirsi nel mercato russo A Bari è operativo presso l’Aicai, azienda speciale della Camera di Commercio di Bari, lo sportello Russia per le imprese che intendono intrecciare rapporti commerciali con questo paese. L’iniziativa s’inserisce nell’attività d’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese che la Camera di Commercio di Bari svolge attraverso la sua azienda speciale Aicai, soggetto promotore. La scelta di questo paese è dettato da motivazioni economiche. L’armonizzazione di leggi, procedure e regolamenti nazionali, con quelle in vigore sul mercato internazionale, aprono interessanti prospettive nell’ambito dei rapporti commerciali tra Russia e Unione Europea, garantendo anche una certa stabilità per la cooperazione economica tra i due grandi blocchi. Questo significa per l’Italia, definita più volte “la Porta d’Europa” con riguardo anche alla Federazione e cosa a maggior ragione significhi per la Puglia e la provincia di Bari, che di quella porta d’Europa costituiscono un importante avamposto. La Regione Puglia ha da tempo avviato una serie articolata di interventi e di iniziative di promozione economica, anche in collaborazione con il sistema camerale regionale, sul mercato russo. Gli spazi di espansione per gli scambi, sia in ambito commerciale che negli altri settori di collaborazione, risultano ampi. Lo Sportello è maturato in questo scenario. Grazie ad un attento ed incisivo lavoro delle istituzioni, che hanno favorito le opportunità di sviluppo e di collaborazione istituzionale ed economica, è stato possibile offrire un utile servizio alle imprese per una maggiore conoscenza delle opportunità e condizioni di accesso al mercato russo. I servizi, gratuiti, sono analisi e screening dell’azienda locale per valutazione di massima della possibilità di accesso al mercato russo; assistenza agli operatori nell’identificazione del partner; promozione incontri di conoscenza e d’affari; fornitura costante di informazioni utili sul mercato russo; organizzazione eventi per lo sviluppo dei rapporti economico-commerciali tra le realtà imprenditoriali italiane e russe; promozione supporto organizzativo per missioni imprenditoriali nella Federazione Russa; assistenza nella preparazione di documenti necessari all’accreditamento delle imprese italiane in Russia; assistenza per consulenza legale attraverso studi qualificati italiani e Russi; assistenza per l’ottenimento dei visti d’affari; ricerche in banca dati, di produttori/ esportatori/importatori di merci e servizi; assistenza per la certificazione di prodotti e macchinari destinati alla Federazione Russa attraverso società convenzionati; promozione ed organizzazione di seminari, eventi promozionali, work-shop ed incontri personalizzati in Italia e in Russia. ilPianetaCdcBari La Camera di Commercio di Bari, allo scopo di fornire all’utente la migliore assistenza nell’esercizio del diritto ad ottenere informazioni sullo stato di avanzamento dei procedimenti e delle pratiche, ha istituito un Ufficio per le Relazioni con il Pubblico. UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO Presidente: Luigi Farace Primo piano Orari di apertura al pubblico della C.C.I.A.A. Tel. . / (Capo Servizio/Responsabile) Fax . / e-mail: [email protected] *** A.I.C.A.I. Presidente: Carlo Maria Martino Assistenza Imprese Commerciali, Artigiane e Industriali Palazzo dei Servizi, Via Emanuele Mola n. BARI Quinto piano Tel. . / Fax . e-mail: [email protected] *** I.F.O.C. Presidente: Pietro Di Cillo Secondo piano – Terzo piano Agenzia di Formazione – Istituto di Formazione CCIAA Bari Palazzo dei Servizi, Via Emanuele Mola n. – BARI Tel. . / . Fax . e-mail: [email protected] *** S.A.M.E.R. Presidente: Michele Di Benedetto Piano terra – Primo piano Servizio Analisi Chimico-Merceologiche Palazzo dei Servizi, Via Emanuele Mola n. BARI Tel. . Fax . e-mail: [email protected] – ORARI DI APERTURA SPORTELLI MATTINA – tutti gli uffici dal lunedì al venerdì dalle ore . alle ore . POMERIGGIO – Registro Imprese – Diritto Annuale dal lunedì al giovedì dalle ore . alle ore . POMERIGGIO – altri uffici lunedì e giovedì dalle ore . alle ore . Interventi 25-31 dicembre 2010 23 Il ricordo del prof. Giovanni Ferri che ha lavorato con l’ex ministro dell’Economia in Banca d’Italia Padoa Schioppa il senso dello Stato con una mente brillante e moderna C onobbi Tommaso Padoa Schioppa nell’estate del . Rientrato in Banca d’Italia da poco, dopo un periodo di assistenza a Jacques Delors ai vertici della Commissione Europea, era stato appena nominato Vice-direttore Generale della Banca Centrale a anni, quasi un record. Io ero un giovane economista alle prime armi, fresco di studi alla New York University ma acerbo di esperienze di lavoro. Padoa Schioppa presiedeva la commissione che mi selezionò, sancendo così il rientro nel mio paese, addetto all’autorevole Servizio Studi della Banca d’Italia. Era un’altra Italia. In cui i giovani avevano prospettive; in cui vi era una decente mobilità sociale. Padoa Schioppa era figlio d’arte. Appartenente alla comunità triestina, con radici nell’impero austro-ungarico, suo padre aveva presieduto le Assicurazioni Generali. Il rampollo era cresciuto nelle migliori scuole e università europee – tra cui la Bocconi – e mondiali: in un periodo trascorso presso il prestigioso Massachussets Institute of Technology (MIT) aveva collaborato con Franco Modigliani – premio Nobel per l’economia di origine italiana – col quale si era saldato un rapporto che si sarebbe sciolto solo per cause naturali. Quando Padoa Schioppa mi interrogò, in commissione, mi chiese perché volevo andare a lavorare in Banca Centrale, quali capacità e conoscenze avessi da mettere a disposizione dell’Istituto di emissione. Non si accontentava di risposte evasive. Ti guardava fisso negli occhi, coi suoi occhi di cristallo celeste, austeri ma sinceri e disponibili. Lui era un lavoratore infaticabile, dotato di grandi abilità di direzione dei molti gruppi di lavoro che dirigeva. Quei gruppi di lavoro li costruiva attraendo le migliori energie, senza guardare ad amicizie o consuetudini. Fu lui l’artefice sommo della riforma del sistema dei pagamenti. Il sistema bancario italiano veniva da decenni di operatività ordinaria ma spesso con procedure desuete, in un assetto che Giuliano Amato chiamò “foresta pietrificata”. In pochi anni, grazie all’azione coordinata da Padoa Schioppa, il sistema dei pagamenti italiano passò da uno dei più arcaici a quello più moderno. Si posero le basi per il rafforzamento dei pagamenti elettronici e di procedure di compensazione allora avveniristiche. Di ciò la Banca d’Italia serba ancora gli effetti negli uomini e nell’articolazione delle strutture. Forte del suo DNA e della sua visione europei Padoa Schioppa si batté a fondo per il successo del Sistema Monetario Europeo e del programma che avrebbe poi portato all’euro. È proverbiale la sua capacità di condurre riunioni e negoziati internazionali di alto livello alternando il francese all’inglese e al tedesco. In quei consessi multilingua in cui quasi tutti indossavano le cuffiette della traduzione simultanea, non gliele ho mai viste usare. Anche per queste sue riconosciute capacità, quando sentì che la sua missione nella Banca d’Italia era completata, fu nominato Presidente della Consob e poi membro per l’Italia nel Consiglio della Banca Centrale Europea. Mai domo, si prese la briga di fare il Ministro dell’Economia nel secondo governo Prodi, un’esperienza di bre- ve durata, non per colpa sua. Negli ultimi anni ha continuato a lavorare assiduamente come editorialista, saggista e alto consulente sul panorama italiano e internazionale. Di lui mi piace specialmente ricordare una fase breve, ma intensa, nella quale mi capitò di lavorargli a fianco. Si trattò di un’esperienza in cui potei capire e apprezzare pienamente le sue spiccate abilità, il suo modo di lavorare, la sua umanità. Era la fine del . La Federcasse (l’Associazione delle Banche di Credito Cooperativo, BCC) stava organizzando il suo convegno biennale per la primavera del e chiese a Padoa Schioppa di intervenire svolgendo l’intervento principale. Nel Servizio Studi della Banca, io dirigevo la ricerca sulle banche e lui mi chiese di coordinare un gruppo di lavoro di una decina di persone che per alcuni mesi si sarebbe dedicato a studiare il fenomeno delle BCC dai suoi molteplici punti di vista. Si trattava di una sfida impegnativa per me. L’impostazione delle Autorità Monetarie era allora ispirata alla moderniz- zazione e semplificazione del sistema bancario italiano. La prima metà degli anni ’ era stata segnata dalla trasformazione delle banche pubbliche in S.p.A., dall’avvio del consolidamento bancario, dalla liberalizzazione implicita nel nuovo Testo Unico bancario del , che superava la quanto mai longeva legge bancaria del . Le casse di risparmio erano uscite di scena e anche le banche cooperative erano guardate con sufficienza, forse persino con qualche pregiudizio, si pensava che il modello cooperativo di banca fosse da superare; le BCC a frotte venivano indotte a fondersi, rischiando di indebolirne il legame col territorio e la governance. Da parte mia, in base agli studi e alla considerazione che, in genere, le piccole imprese meglio interagiscono con banche locali e cooperative, ritenevo errata quell’impostazione semplificatrice. Ma ce l’avrei fatta a convincere Padoa Schioppa (il modernizzatore) che quelle banche servivano ancora? Ebbene, lui si mostrò pronto ad ascoltare i miei ragionamenti, a valutare i dati senza pregiudizi. Lui stesso creò per le BCC l’epiteto di “microgiganti”, notando come esse svolgessero un ruolo primario nei loro mercati di riferimento. Padoa-Schioppa concluse che le BCC nel loro complesso potevano continuare a crescere soltanto sapendo mantenere al tempo stesso il radicamento territoriale che le avvantaggia nella funzione creditizia, il carattere mutualistico e di servizio verso la comunità locale. Per merito suo, negli anni successivi le banche cooperative riguadagnarono rispetto e le fusioni tra BCC tornarono a livelli fisiologici. Con Padoa Schioppa il nostro paese perde una mente brillante, un uomo che ci ha saputo rappresentare con grande dignità sul proscenio mondiale, un grande servitore dello Stato (sì, nella sua concezione si deve usare la “S” maiuscola). È il caso che i nostri giovani sappiano che siamo capaci anche di questo, solo che lo vogliamo con determinazione. Azioni Dal GIOVANNI FERRI a cura di Iniziativa advisors gennaio si potranno presentare le domande: sul sito dell’Inail tutte le indicazioni preliminari In arrivo contributi per migliorare salute e sicurezza A partire dalle ore , del gennaio sarà possibile per tutte le imprese iscritte alla Camera di Commercio presentare domande di contributo per realizzare interventi finalizzati al miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro in attuazione dei DD.Lgs. / e / , art. , comma . Gli interventi potranno riguardare progetti di investimento, di formazione e l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale. Le imprese hanno già a disposizione sul portale dell’Inail (www.inail. it) una procedura informatica che consente, attraverso la compilazione di campi obbligati, di verificare la possibilità di presentare la domanda di contributo. Infatti, prerequisito per poter presentare la domanda è il raggiungimento di un punteggio soglia, determinato da diversi parametri: dimensione aziendale, rischiosità dell’attività di impresa, numero di destinatari, finalità ed efficacia dell’intervento, con un bonus in caso di collaborazione con le Parti sociali mento finanziabili sono: a. Ristrutturazione o modifica strutturale e/o impiantistica degli ambienti di lavoro; b. Installazione e/o sostituzione di macchine, dispositivi e/o attrezzature c. Modifiche del layout produttivo d. Interventi relativi alla riduzione/ eliminazione di fattori di rischio. I progetti di fomazione sono invece: a. corsi a catalogo; b. corsi aziendali. I progetti per l’adozione di modelli organizzativi finanziabili sono infine: Foto phalexcom_fotolia nella realizzazione dell’intervento. Le domande sarannno protocollate in ordine di arrivo e la chiusura dello sportello avverrà il febbraio . La chiusura sarà anticipata in caso di esaurimento dei fondi disponibili nel budget di cui ciascuna Regione dispone. La Puglia ha una dotazione finanziaria complessiva di € . . , su un importo nazio- nale di € , Milioni. Entro i successivi all’invio telematico, l’impresa deve far pervenire alla Sede INAIL competente la domanda cartacea debitamente sottoscritta insieme alla documentazione prevista. L’incentivo è costituito da un contributo in denaro de minimis nella misura dal % al % dei costi del progetto. Il contributo è compreso tra un minimo di € . ed un massimo di € . , . Per le imprese individuali e per i progetti di formazione sono previsti limiti inferiori. Per gli importi maggiori di € . può essere richiesta un’anticipazione del %. Per la Puglia, i progetti di investi- a. Adozione di sistemi di gestione della salute e sicurezza sul lavoro (SGSL) di settore previsti da accordi INAIL-Parti Sociali; b. Adozione ed eventuale certificazione di un SGSL; c. Adozione di un modello organizzativo e gestionale ex D.Lgs / ; d. Adozione di un sistema certificato SA ; Rendicontazione sociale asseverata da parte terza indipendente. 24 25-31 dicembre 2010 Opinioni di Vito RAIMONDO Quagliariello e Mantovano preparano il terreno Le manovre nel centrodestra diciamolatutta già si organizza il dopo-Fitto Quagliariello e Mantovano avviano il dopo - Fitto RAFFAELE FITTO In questa rubrica lo sostengo da tempo. Nel Centrodestra è cominciata la fronda nei confronti del deus ex machina del Pdl pugliese. La capeggia Gaetano Quagliarello, vice presidente dei senatori, a cui dà una mano Alfredo Mantovano, sottosegretario all’Interno. L’affondo è ripartito la scorsa settimana durante una manifestazione svoltasi a Bari. Ha detto, tra l’altro il professore “ Se qualcuno immagina di essere la riproduzione di Berlusconi ( la protesi, ricordate?:ndr), senza però averne gli effettivi meriti o le capacità medianiche , ne importi almeno i metodi!”Sull’azione di Fitto e le sparate di Quagliariello- Mantovani si posa lo sguardo pietoso della senatrice Adriana Poli Bortone, prima antagonista del bel ragazzo di Maglie… contro l’ , % ipotizzato. A latere, si registra una continua crescita della disoccupazione ( che vuol dire meno consumi e, quindi, meno pil) che ha raggiunto il considerevole tasso dell’ , %, con previsione, a medio termine, dell’ , %, Cassa integrazione guadagni a parte. Secondo il Ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, le previsioni di Confindustria sono “ esercizi che durano un giorno”. I nostri governanti cosa pensano di ciò? Il Ministro del Tesoro, Tremonti, è muto come un pesce, da settimane, mentre il premier s’impegna ad ingaggiare deputati allo scolpo di infoltire una maggioranza che traballa! Per farne che? Per continuare a dare addosso a Fini, a Di Pietro e a Bersani? E’ triste, ma è così. Emma Marcegaglia e i suoi iscritti se ne facciano una ragione! Lite Bondi- Bocchino Siamo al livello delle “vajasse” Il Ministro della Cultura, Sandro Bondi – che deve ancora chiarire la vicenda del lavoro procurato all’ex marito della sua compagna e al loro figlio presso il proprio Ministero – ha, all’improvviso, attaccato il capogruppo dei deputati del Fli, Italo Bocchino. Questi lo avrebbe minacciato affinché il Dicastero finanziasse film prodotti dalla società della moglie. Confindustria rivede al ribasso il Pil E i governanti cosa fanno? Confindustria rivede (al ribasso) le stime del Pil rispetto alle previsioni di mesi fa. A fine anno, saremo cresciuti dell’ % e non del ’ , % di settembre. Nel saremo sull’ , % SANDRO BONDI Insomma, siamo alla versione maschile della lite delle “vajasse” La rivincita di Santoro Condannata la Rai per l’editto bulgaro EMMA MARCEGAGLIA Ricordate l’editto bulgaro che, anni fa, indusse la Rai ad allontanare il giornalista Michele Santoro? Per quella vicenda, nei giorni scorsi, la Corte dei profetica: “Mandiamo i bamboccioni fuori casa. Incentiviamo a uscire di casa i giovani che restano con i genitori, non si sposano e non diventano autonomi”. Apriti cielo! “Come si permette, il Ministro, di dare del “bamboccioni” ai nostri ragazzi?” Ancorché accasati presso i genitori… Oggi, quei bamboccioni, quando vanno a protestare sotto i palazzi del potere sulla loro condizione, sono presi a manganellate! E, quando, va bene, i più abbienti se ne vanno a studiare all’estero o frequenMICHELE SANTORO conti ha condannato Agostino Saccà (ex Direttore generale) e Antonio Marano (Direttore di Rai ) al pagamento di mila euro ciascuno. Saccà è, da tempo, in pensione, ma Marano con quale faccia (di bronzo?) rimane in Rai? Da Turigliatto a Scilipoti, il mistero della selezione del personale politico Tre anni fa, il Governo Prodi andò in crisi per le intemperanze di due deputati sconosciuti: Rossi e Turigliatto. La settimana scorsa, invece, il Centrosinistra è stato svillaneggiato da altri due outsider: Razzi e Scilipoti. Come si fa a selezionare per il Parlamento gente come questa? I messaggi attualissimi di un economista preso a sberleffi da imbecilli Quando Tommaso Padoa Schioppa, ministro dell’Economia del secondo Governo Prodi, pronunciò in Tv la celebre frase “Dovremo avere il coraggio di dire che le tasse sono una cosa bellissima. E’ un modo veramente civile di contribuire con gli altri cittadini al pagamento di beni e servizi indispensabili come la sicurezza, la tutela dell’ambiente e l’istruzione dei nostri giovani”, molti imbecilli che hanno governato e governano l’Italia gli dettero del matto. Superficiali come erano e come continuano ad essere, si fermarono a mettere in evidenza soltanto la prima parte della dichiarazione del ministro, mentre quella più significativa era la seconda. E quel concetto è rimasto nell’immaginario collettivo. Purtroppo. Padoa Schioppa, morto la scorsa settimana, aveva, invece, ragione. E come! Infatti, tanta gente continua a non pagare le tasse e continuano a scarseggiare i fondi per la sicurezza, l’ambiente e l’istruzione. Qualche tempo dopo, in un’audizione alla Camera, l’economista pronunciò un’atra frase “Non vi offendo, perché io non vi ho insultato, ma vi ho descritto” Le “sparate” di Gasparri tra vigliaccheria e opportunismo Dunque, per il signor Maurizio Gasparri, dipendente del Senato della Repubblica italiana, a seguito di segnalazione del suo capo partito ed erede del postfascismo all’amatriciana, per bloccare gli scontri tra studenti, operai e disperati tout court, ” serve una vasta e decisa azione preventiva. Si sa chi c’è dietro la violenza scoppiata a Roma la settimana scorsa”. Ricordo che il suo collega di post fascismo – questa volta alla meneghina - Ignazio La Russa, ancorché Ministro della Difesa, durante la trasmissione di quel comunistone di Michele Santoro, dette per una ventina di volte del vigliacco ad un ragazzo che aveva partecipato alla manifestazione di Piazza del Popolo, a Roma. Al signor Gasparri non sembra che l’epiteto larussiano si addica a lui quando decide evitare di recarsi alla Procura della Repubblica della capitale per denunciare i protagonisti degli odiati Centri Sociali? Vigliacchi si può essere in tante maniere. O no? Indro Montanelli Vito Raimondo In libreria Vito Raimondo LA DICIAMTO TUT A TTA DICIAMOLA TU DICIAMOLA TUTTA Un giornalista racconta e le loro malizie... VIP i PADOA SCHIOPPA tano i corsi universitari ultraveloci del Cepu! Tanto di cappello davanti alla memoria di quell’uomo a cui l’Italia deve molto e compassione vera, unita a disprezzo, per chi tenta, vanamente, di fare le cose che aveva realizzato lui. racconta Un giornalista e le loro malizie... i VIP Rubriche 25-31 dicembre 2010 25 segue dalla prima L’Europa piace i nostalgici sono serviti... a detta del Consiglio europeo, un nuovo quadro di “governance economica rafforzata” diretta a realizzare una sorveglianza economica efficace e severa, incentrata sulla prevenzione in modo da ridurre sensibilmente il rischio di nuove crisi in futuro. Fra l’altro, al fine di proteggere il denaro dei contribuenti e segnalare ai creditori del settore privato che le loro pretese sono subordinate a quelle del settore pubblico, il prestito del meccanismo europeo di stabilità fruirà di uno status di creditore privilegiato, secondo solo a quello del FMI. Forse “spaventati” dall’essere riusciti a trovare ogni tanto un accordo, i hanno riconquistato la propria “coerenza” dividendosi sull’ipotesi, più volte propugnata dall’Italia, di emettere “eurobond”. Se ne riparlerà, forse; ma per ora appare urgente perlomeno incrementare le risorse del Fondo consentendo un’attenuazione degli oneri gravanti sulla Bce, sempre più esposta sul doppio fronte dei debiti sovrani e delle banche in crisi. In un quadro peraltro estremamente delicato e complesso, l’unica certezza è data dalla constatazione che, piaccia o non piaccia, l’euro è indispensabile, tanto da spingere la Cancelliera tedesca Angela Merkel ad affermare che la sua esistenza “non è negoziabile”. Ogni soluzione deve pertanto basarsi sulla più razionale ed efficace utilizzazione dello stesso proprio perché una situazione di difficoltà finanziaria in uno Stato membro può rapidamente minacciare la stabilità macrofinanziaria dell’insieme dell’UE mediante vari canali di contagio. Al segnale positivo indicato in apertura vorrei affiancarne in chiusura un altro, dato dall’approvazione da parte del Parlamento Europeo (cui seguirà quella del Consiglio fra poche settimane) della proposta di Regolamento riguardante l’iniziativa dei cittadini. Come è noto, una delle più interessanti novità espresse dal Trattato di Lisbona, ed ora disciplinata in maniera articolata, ha riguardato la possibilità che almeno un milione di cittadini europei appartenenti ad almeno sette Stati membri possano rivolgersi direttamente alla Commissione europea,titolare del potere di iniziativa, sottoponendo una proposta di atto legislativo dell’Unione. E’ sperabile che dalla progressiva “democratizzazione” dell’Europa, così forte così debole, nasca la spinta necessaria per dare finalmente all’UE la politica economica integrata di cui ha disperato bisogno. ENNIO TRIGGIANI leNewsdaTerritorioeImprese inviate le vostre notizie a [email protected] PUGLIA Fotovoltaico sui tetti: protocollo d’intesa Enel.Si E’ stato firmato dal Presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, siglando il Protocollo d’Intesa con Enel.Si per promuovere l’installazione di impianti fotovoltaici sulle coperture degli edifici. Alla firma erano presenti Guido Stratta, responsabile di Enel. Si, l’assessore regionale all’Ecologia Lorenzo Nicastro e il dirigente regionale del settore economia Davide Pellegrino. Vito Raimondo DICIAMOLA TUTTA Un giornalista racconta i VIP e le loro malizie... Infortuni sul lavoro: fondo di solidarietà E’ stato attivato il Fondo di solidarietà per i familiari di lavoratrici e lavoratori deceduti a causa di incidenti nei luoghi di lavoro, previsto dalla legge regionale n. del febbraio , attraverso l’approvazione delle apposite Linee di indirizzo, con delibera di giunta regionale n. del novembre . Si partirà dalle richieste di accesso al Fondo relative a infortuni mortali avvenuti nel corrente anno ; quelle che non dovessero trovare soddisfazione entro l’anno di riferimento, per l’eventuale esaurimento dei fondi disponibili, saranno evase nell’esercizio finanziario successivo. Stati generali del Software libero con la Free Software Foundation La Regione Puglia organizzerà entro la fine di gennaio gli stati generali del software libero e ha chiesto la collaborazione della Free Software Foundation per il disegno di legge regionale sull’argomento. Sono questi i due risultati dell’incontro che il presidente Nichi Vendola ha avuto con Richard Stallman, fondatore negli anni Ottanta del progetto Gnu (il primo sistema operativo «libero») e della Free Software Foundation. L’assessore regionale Minervini: per la dorsale adriatica L’assessore alle infrastrutture strategiche Guglielmo Minervini ha affrontato la disomogeneità dell’offerta di Trenitalia in particolare riguardo la velocità e la qualità dei treni. “Il governo regionale ha intenzione di lanciare un’iniziativa politica per il rilancio della centralità della dorsale adriatica- ha spiegato l’assessore individuando la tipologia di interventi necessari per la velocizzazione della linea: adeguamenti tecnologici, rinnovo armamento e rettifiche di tracciato per permettere ai treni di viaggiare oltre i km orari”. BASILICATA Bollenti Spiriti - Principi Attivi: integrazione finanziamento Bando Turismo: Provincia Matera più fondi per i Piot La Regione Puglia, visto il numero elevato di candidature presentate, ha deciso di integrare la somma messa a disposizione per il finanziamento del Bando “Principi Attivi ”. La somma stanziata è pari a milioni e . euro. Il provvedimento è stato approvato con deliberazione di giunta. Il Consiglio provinciale di Matera ha approvato un Ordine del Giorno per chiedere alla Regione di finanziare con ulteriori risorse i Piot del Metapontino e di Matera. L’odg, in particolare, impegna vertici della Provincia a sensibilizzare gli organi regionali “affinché nei bandi regionali di prossima pubblicazione vengano assegnate da subito le risorse finanziarie approvate nell’importo programmatico originario, e prevedendo procedure e tempi in virtù dei quali le risorse finanziare eventualmente non impegnate in taluni Piot, sommate a nuove risorse reperite, possano essere indirizzate alle opere di Programmazione Integrativa come analiticamente riportate nelle Proposte di Piot”. Difesa, aerospazio, Ong: collaborazione con i “big” Difesa, aerospazio, organizzazioni umanitarie internazionali: la Puglia è una delle regioni italiane in cui si concentrano significativi insediamenti in questi comparti. Ai modelli di collaborazione tra i “big” del mercato e le imprese del territorio è stato dedicato il workshop “Ultra Large ScaleProjects Management in the Small”, organizzato dal Dipartimento di Informatica dell’Università di Bari e dalla sezione pugliese del PMI-Southern Italy Charter. www.gazeco.it Direttore responsabile: Dionisio Ciccarese Direttore editoriale: Vito Raimondo Redazione: Via delle Orchidee, 3 - 70026 - Z.I. Modugno-Bari – Tel. 0805857444 Fax 0805857428 - [email protected] Responsabile trattamento dati personali: Dionisio Ciccarese Matera Wine Festival: illustrati i progetti di filiera “La produzione enologica in Basilicata sta registrando passi in avanti in termini di qualità e di capacità volumetrica pertan- to dobbiamo puntare sulla strategia delle tre T: territorio, tradizione, tipicità e il vino rappresenta la migliore sintesi di tale strategia”. E’ quanto sostenuto dall’assessore regionale all’Agricoltura, Vilma Mazzocco, nel corso del Matera Wine Festival. E sui Progetti integrati di filiera (Pif) nel comparto vitivinicolo nel corso della manifestazione si è tenuto un incontro tra l’autorità di gestione del Psr (Programma di sviluppo rurale) Giuseppe Eligiato e Francesco Battifarano, capofila del Pif regionale Vini di Lucania e Gerardo Giuratrabocchetti capofila del Pif territoriale Aglianico del Vulture: dei milioni previsti per tutti i comparti per quello vitivinicolo sono disponibili circa milioni di euro. Da parte degli imprenditori è stata chiesta la massima collaborazione delle Istituzioni pubbliche in generale e il coordinamento da parte della Regione affinché i Pif abbiano il massimo dell’attenzione. Confederazione agricoltori: annata agraria 2010 negativa Nell’annata agraria in Basilicata l’unico segno positivo è per il PLV (Prodotto Lordo Vendibile) che si chiude a più , % (più , % per l’ortofrutticolo, più , % per il cerealicolo, più , % per il settore latte, più , % per il florovivaismo) e un incoraggiante segnale di incrementi in presenze e coperti nelle aziende agrituristiche con più , %. I segni negativi invece abbondano: meno mila giornate lavorative e meno . addetti; - mila ha di terreno investiti a cereali; - % del patrimonio bovino; - % degli allevamenti suini; - % della Superficie Agricola Utile. Sono i dati principali diffusi dalla Cia-Confederazione Italiana Agricoltori che ha tenuto a Potenza l’assemblea generale regionale dei quadri dirigenti a conclusione del processo di autoriforma del nuovo sindacato degli agricoltori e del territorio. Ospedale di Tinchi progetto di rafforzamento Si avvia la fase operativa del progetto di rafforzamento dell’Ospedale distrettuale di Tinchi di Pisticci, definitivamente messo a punto secondo le indicazioni emerse dal confronto che il Presidente della Regione Vito De Filippo e l’Assessore al ramo Attilio Martorano hanno avuto con i segretari ed i capigruppo delle forze di maggioranza. Il programma prevede una prima fase dedicata al rafforzamento e alla ristrutturazione di quanto già esistente, qualificando ulteriormente l’offerta anche per aprirla a servizio di un bacino di utenza più ampio rispetto a quello solamente distrettuale, mentre a Piano Sanitario Regionale approvato dal Consiglio Regionale, l’Ospedale di Tinchi ci sarà un ulteriore rilancio delle infrastrutture riabilitative e di lungodegenza, anche con l’istituzione di posti letto. Ogni riproduzione anche parziale è vietata ai termini di legge – Chiuso in tipografia il 23 dicembre 2010 Società editrice: Via delle Orchidee, 1 70026 - Z.I. Modugno-Bari Tel. 0805857439 - Fax 0805857427 [email protected] Registrazione Trib. Bari n. 1276 del 19/4/1996 Certificato ADS n. 6793 del 1/12/2009 Pubblicità: Area 4 S.r.l., Impaginazione grafica e prestampa: Fotolito38 Via delle Margherite n. 20/22 70026 Modugno (BA) tel. 080.5857450 fax 080.5857426 e-mail: [email protected] Unione Stampa Periodica Italiana Abbonamenti: Tariffa per l’Italia € 48,00 Tariffa per l’Europa € 144,00 (48 numeri) da versare sul ccp n. 11019700 intestato a: SEDIT srl - Servizi Editoriali Via delle Orchidee, 1 70026 - Z.I. Modugno-Bari Numero arretrato € 2,77 26 25-31 dicembre 2010 Itinerari Le Natività – Portano anche a scoprire borghi sconosciuti Presepi per tutti i gusti tradizione che stupisce Q uando, “curiosi viaggiatori”, andiamo in Puglia e Lucania in visita a presepi viventi e no, noi stessi ci facciamo da protagonisti, pellegrini a quella capanna o grotta a Betlemme dove avvenne il più grande Evento dell’Umanità: la nascita di Gesù. Andando più terra terra, i presepi muovono una gran massa di turisti che si spostano là dove Comuni, parrocchie, Pro loco, organizzazioni di volontariato ricostruiscono, dal Gargano al Salento, l’Evento a sagome fisse o con comparse in carne, ossa e commozione. Presepi per rivivere in religiosità la Nascita, ma anche per scoprire borghi, centri storici, aziende agrituristiche, prodotti locali, insomma con sano consumismo lontano da sfarfallii e lusinghe di quello delle vetrine delle metropoli. E’ anche grazie a queste iniziative che per fortuna la bella tradizione, artistica e tipica italiana, iniziata a Greggio da San Francesco d’Assisi, resiste ancora, patrimonio culturale inestinguibile. Il culto della Natività in Puglia radici in tempi lontani e ciò è testimoniato da documenti iconografici come le pitture rupestri della grotta di San Giorgio a San Vito dei Normanni del , ai bassorilievi nell’architrave della Cattedrale di Terlizzi e il portale della chiesa di San Valentino a Bitonto, dell’Abbazia di santa Maria a Cerrate a Squinzano. Si deve anche allo scultore Stefano da Putignano, che operò tra il Quattrocento ed il Cinquecento, il merito di aver diffuso la cultura del presepio in Puglia. Opere in pietra locale di Stefano da Putignano si trovano a Grottaglie nella chiesa del Carmine, a Gallipoli nella chiesa di San Francesco, nella Pinacoteca della Provincia di Bari, a S. Agata di Puglia, nella chiesa Matrice e di S. Maria la Greca a Putignano e a Polignano a Mare. Opere dei suoi continuatori, Bellotto e Riccardi in particolare, testimoniano la radicazione del culto del presepio anche da noi. Una tradizione che va sempre più rafforzandosi e in molti casi è tale e tanta la voglia di “essere” presepio e “nel “ presepio che si sono trasfor- A Rignano Garganico Si deve anche allo scultore Stefano da Putignano il merito di aver diffuso la cultura del presepio in Puglia mati in viventi. Cosicché nel periodo natalizio sino all’epifania, grotte, stalle, lame, gravine, antiche masserie e castelli, tratturi, trulli vengono animati dalle sempre commoventi scene della Natività, con estemporanei attori pronti a tutto, ad ogni sacrificio pur di interpretare la Sacra Famiglia, Erode, i Re Magi o un semplice pastorello. Nell’anarchia ambientale del presepe, simbolo della notte che cambiò la storia del mondo, nel presepe, ideato da San Francesco la notte del a Greccio (Rieti), c’è la pace. Infatti già il prepararlo ricorrendo ad una manualità che abbiamo dimenticato e poi giocare con la fantasia di tutti i componenti della famiglia, sono momenti appaganti specie ad opera compiuta, come se si fosse lieti di avere provveduto a vitto, alloggio e onori a tutta la Sacra Famiglia, dando fine alle tribolazioni della fuga. E intanto i Re Magi sono lontani nel deserto, ma saranno spostati per essere davanti alla grotta, puntuali il giorno dell’Epifania. E beato chi ancora sa stupirsi di fronte al mistero della Natività riproposto ogni anno, in creta, in cartapesta, in plastica, in sughero, carta argentata, muschio, legno, in carne ed ossa, come preferite, ma sempre momento di grande intensità per non dimenticare la grande svolta storica portata da quel Bambino, sceso dalle stelle. La Natività più grande A Rignano Garganico il più piccolo Comune del Gargano, il più grande presepe vivente, almeno così sostengono gli organizzatori nel presentare la tredicesima edizione dell’evento. E’ cominciato il dicembre per proseguire secondo queste date: e dicembre (dalle ore . alle ore . ) e e gennaio (dalle ore . alle ore . ). La manifestazione, come ogni anno, è organizzata dall’Associazione Presepe Vivente, presieduta da Antonio Paglia, in collaborazione con il Parco Nazionale del Gargano, la Provincia di Foggia, la Regione Puglia, l’Istituto Scolastico Comprensivo “San Giovanni Bosco”, il Comune e altri Enti pubblici e strutture private. Tra le manifestazioni collaterali alla Natività rignanese, il dicembre , in mattinata e in serata “Rignano Day”, le aziende della provincia di Foggia adottano il più piccolo comune del Parco Nazionale del Gargano. L’iniziativa è organizzata dal Nuovo Circolo Culturale “Giulio Ricci” e dalle aziende Farris e Giardinetto per degustazione di prodotti tipici del Promontorio e della Daunia. Possibilità di pernottare, pranzare e cenare a prezzi modici dal dicembre al gennaio presso strutture convenzionate con il Nuovo Circolo Culturale “Giulio Ricci”. Taranto – “I presepi viventi più longevi del sud” Una rete per il turismo religioso C reare una rete tra i presepi viventi più longevi della Puglia e Basilicata, favorendone la promozione turistico – religiosa in maniera sinergica e sistemica, secondo un itinerario, che consentisse al visitatore di conoscere tutte quelle realtà in grado di vantare una tradizione presepiale d’eccellenza. Con questo intento si ripete anche quest’anno il progetto “I presepi viventi Ad Alberona 100 volontari A lberona (Fg) mette in scena la Città di Betlemme, nuova edizione della Natività che sarà ambientata in una grotta naturale, nel cuore del borgo antico. Grazie al coinvolgimento di tutto il paese, oltre tra volontari e figuranti metteranno in scena l’osteria, la bottega del fabbro, l’antica lavanderia, le arti e i mestieri di un tempo. “La città di Betlemme” aprirà il dicembre, dalla mezzanotte, quando Gesù bambino assumerà le sembianze dell’ultimo bimbo battezzato residente ad Alberona con i suoi genitori nel ruolo di Maria e Giuseppe. Il presepe vivente sarà visitabile anche il dicembre e, infine, il e il gennaio . più longevi del sud”, da un’idea ambiziosa, ma evidentemente, concretizzabile, visti i risultati, del presidente della Pro Loco di Crispiano (Ta), Egidio Ippolito. Hanno aderito Alberobello (Ba), Bisceglie (Bat), Crispiano, Ostuni (Br), Rignano Garganico (Fg) e Tricase (Le) per la Puglia, Rionero in Vulture (Pz) e Tursi (Mt) per la Basilicata e, quest’anno si è aggiunto Panet- tieri in provincia di Cosenza in Calabria. I Comuni de “I presepi del sud più longevi” fanno così sistema, creano una rete ed interagiscono per una promozione congiunta ed efficace. E’ stata realizzata una brochure illustrativa per informare sui presepi dei comuni partecipanti, da divulgare ad ampio raggio, per fare vero marketing territoriale. Di qui, l’idea di ripe- fraBoschi,SentierieTorrenti terla, in maniera più organizzata, anche per il Natale . Le novità di questa seconda edizione sono state illustrate nel corso di una conferenza stampa nella Sala Riunioni della Provincia di Taranto. Cosicché è stata redatta la mappa per i “curiosi viaggiatori” che potranno scegliere presepi viventi tra i più belli di tre regioni meridionali. A Mottola 11a edizione Appuntamenti da non perdere A • Anche a Pezze di Greco (Br) il presepe è ricco di scene e di attori (almeno ) che come teatro hanno scelto località “Torre Spaccata” per tanti aspetti molto simile al paesaggio della Palestina. • A Grottaglie (Ta) grande esposizione di “pasture” nelle grotte bottega dei figuli o maestri vasai che così, continuando il loro lavoro in un ambiente suggestivo come quello del loro ambiente, danno vita ad un singolare quanto straordinario presepe... vivente. • Gli altri presepe e non da meno in Puglia sono: a Andria, a Canosa, a Castellana con il presepe in piazza, a Rutigliano, presepe vivente e sagra delle pettole. A Deliceto dove padre de Liguori ideò il canto “Tu scendi dalle stelle”, a Manfredonia nel palazzo dei Celestini presepe con statue di due metri. A San Marco in Lamis nel convento di San Matteo grandioso presepe con creta, legno e cartapesta. Nel Salento presepi viventi e di cartapesca a Acquarica, Castro, Galatone, a Nociglia nel castello cinquecentesco, Ortelle, a Ruffano nella masseria Mariglia. • In Basilicata gli appuntamenti sono a: Matera, Potenza, Abriola, Paterno, Rapolla, San Chirico Raparo e a Viggiano con fiaccolata sulla neve. • Ad Anzi il grandioso presepe stabile poliscenico. • Con Avanguardie di Lecce il dicembre “Notturna alla Palascia” ad Otranto. Questa è una notte magica, carica di significati e di energia, fosse anche solo perché le dedichiamo più attenzione che a qualsiasi altra notte dell’anno e concentriamo in essa riti e consuetudini che partono da lontano. Si passerà un’allegra serata in una masseria del Salento consumando cibi naturali e gustosi, bevendo del buon vino e poi partire per un breve anello a piedi che gira intorno all’incontro dei due mari. Raggiunto il faro della Palacia si brinderà rischiarati dalle nostre lampade e dai fuochi di artificio di Otranto. Info: Emanuela Rossi . Mottola (Ta) a edizione del Presepe Vivente. Immaginate delle grotte tufacee, ai piedi di una collina abitata e ancora a centinaia di comparse impegnate nella realizzazione di capanne in paglia e legno, di staccionate, qualche laghetto artificiale e, poi, negli anfratti naturali delle grotte, diversi mestieranti: dall’arrotino al falegname, dalla brava massaia intenta a cucire e ricamare; dal vasaio al vignaiolo. Il tutto, in un percorso che porta, tra i sapori ed i profumi di pettole e bruschette, alla scena della natività, nel cuore della rappresentazione. Pagina a cura di Vittorio Stagnani Sanità 25-31 dicembre 2010 27 E’ la prima causa di morte nel Vecchio Continente Malattie cardiovascolari record di costi in Europa L e malattie dell’apparato cardiocircolatorio – dice il rapporto ISTAT - hanno rappresentato, nel (e continuano ad esserlo), la prima causa di morte in tutti i paesi dell’Ue (eccetto la Francia); l’Italia, con , decessi ogni diecimila abitanti si colloca al quart’ultimo posto della graduatoria europea sopra la Francia ( , decessi), la Spagna ( , ) e i Paesi Bassi ( , ). All’estremo opposto, tutti paesi di nuova adesione, specie Bulgaria ( , ) e Romania ( , ). Per tutti i paesi i tassi di mortalità, se confrontati con i livelli del , risultano in forte diminuzione, in particolare in Romania (- , punti). Per l’Italia la diminuzione è stata di , punti. I COSTI IN EUROPA: Le cifre, fornite da European Heart Network, sono impressionanti: complessivamente, le malattie cardiovascolari sono costate nel , circa miliardi di euro, dovuti per il % (circa miliardi) ai costi sanitari, per il % alla produttività persa e per il % alle cure informali ( miliardi). Le spese sanitarie dirette ammontano a euro all’anno pro capite: sono le malattie che hanno i costi economici, oltre che umani, più elevati d’Europa. Il Rapporto Osmed | AIFA sottolinea che, per i farmaci Regione dell’apparato cardiovascolare, la spesa complessiva è nettamente al primo posto con . milioni di euro La spesa è quasi completamente territoriale a carico del SSN e incide per . milioni di euro ( , %). Nell’ambito della classe, la spesa per l’acquisto privato rappresenta circa il %. La spesa (pubblica e privata) attribuita ai farmaci cardiovascolari è al primo posto anche in Francia, Belgio, Grecia, Portogallo e Spagna, al secondo in Austria e al terzo in Finlandia, Germania e Irlanda dove il primo posto è occupato dai farmaci per l’apparato gastrointestinale e il secondo da quelli per il Sistema Nervoso. La spesa nazionale per i farmaci dell’apparato cardiovascolare è di , euro pro capite. Liguria, Lazio, Campania, Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna e Molise con spesa superiore alla media nazionale; i valori più elevati si osservano in Puglia ( , euro) e i più bassi nella PA di Bolzano ( , euro). ERA Atlante del Ministero della Salute sottolinea che, nonostante negli ultimi anni la situazione della mortalità evitabile stia costantemente migliorando, ancora nel ,(ultimo dato disponibile) oltre . uomini e . donne sono morti per cause evitabili. Una persona deceduta ogni di quell’anno aveva meno di anni e la sua causa di morte era fra quelle che la letteratura scientifica riconosce come comprimibile con politiche di prevenzione adeguate. L’epidemiologia delle morti evitabili maschili, a livello nazionale, è ben delineata: ci sono due segnali di attenzione elevata rappresentati dai tumori dell’apparato respiratorio e dalle ischemie cardiache. Queste due voci sono le prime cause di morte tra gli uomini. Sul totale delle morti evitabili negli uomini il , % è rappresentato dalle malattie del sistema cardiocircolatorio e, di queste, il , % riguarda le malattie ischemiche del cuore. Diversa la situazione per le donne dove l’emergenza maggiore per morti evitabili è rappresentata dai tumori maligni femminili. Ma è comunque alta la percentuale che interessa le malattie del sistema cardiocircolatorio. Sul totale delle morti evitabili nelle donne il , % è rappresentato da questa voce e di queste il , % riguardano le malattie ischemiche del cuore. Cosa fare: il miglioramento degli stili di vita riduce significativamente la probabilità di una ischemia cardiaca. Una politica di diagnosi precoce degli MORTI EVITABILI UOMINI MORTI EVITABILI DONNE TASSO X . RESIDENTI TASSO X . RESIDENTI Sistema circolatorio Malattie ischemiche Sistema circolatorio Malattie ischemiche del cuore del cuore Piemonte , , , , Valle d’Aosta , , , , Lombardia , , , p.a. Bolzano , , p.a. Trento , , , , Veneto , , , , Friuli V.G , , , , Liguria , , , , Emilia Romagna , , , , Toscana , , , , Umbria , , , , Marche , , , Lazio , , Abruzzo , , , Molise , , , , Campania , , , , Puglia , , , , Basilicata , , , , , , , , , Calabria , , , , Sicilia , , , , Sardegna , , , , ITALIA , , , , A Un’indagine Anziani ancora ignorati nziani, discriminati anche per farmaci ed esami che, grazie ai progressi della medicina, potrebbero garantire loro più anni e miglior qualità di vita ma, per loro, con gli anni che passano si riducono anche, fino a dimezzarsi, prescrizioni di farmaci ed esami, opportunità salva vita. Lo denuncia l’indagine “Salute e benessere dell’anziano”, condotta dalla Società Gerontologia e Geriatria e Fondazione Sanofi-Aventis, sulla base degli archivi ASL / relativi a . assistiti. Il % degli anziani soffre di almeno una patologia cronica tra le più comuni. Ogni anno, in Italia,per gli over , . nuovi infarti o ictus, . broncopneumopatie croniche ostruttive, . disturbi depressivi, . osteoporosi, . diabete, . ipercolesterolemie. Oltre mezzo milione di nuovi pazienti, solo per queste malattie. Al traguardo raggiunto di aumento della vita me- Foto nyul_fotolia stati di rischio ed una buona organizzazione della rete di pronto soccorsocontribuiscono al miglioramento della probabilità di sopravvivenza in caso di infarto. Paradosso cuore. La crisi economica e le incertezze sociali lo coinvolgono pesantemente, lo fanno ammalare e si riversano anche sull’equilibrio psichico. Si moltiplicano gli stili di vita sbagliati e le occasioni di rischio. “Il “fattore stress” – dice Paolo Marino, presidente della Società Italiana di Cardiologia - si aggiunge ai nemici del cuore e di questi tempi vediamo sempre più pazienti, già a rischio, che subiscono le preoccupazioni, le ansie e gli stress di questa crisi economica. Anche il cuore va “in cassa integrazione”, vive una situazione critica. Lo confermano le cifre dei ricoveri e la pratica clinica dei cardiologi”. In Puglia e Basilicata, come nel resto d’Italia, le malattie cardiovascolari sono il principale killer (soprattutto le cardiopatie ischemiche) e provocano ogni anno molti decessi. Nel , ultimo dato disponibile, per malattie cardiovascolari, in Puglia, sono morti . uomini e . donne, il tasso di mortalità è stato inferiore alla media nazionale per gli uomini e superiore per le donne. In Basilicata, uo- mini e . donne; in entrambi i casi il tasso di mortalità è stato superiore alla media nazionale. In Puglia, il tasso di morti evitabili (ogni centomila residenti) per le malattie del sistema circolatorio è del , (uomini) e , (donne); in Basilicata, rispettivamente, , e , . Nel (ultimo dato del Ministero della Salute) in Puglia sono stati dimessi a seguito di infarto miocardico acuto . persone; di angina pectoris . ; di aritmie cardiache . ; di insufficienza cardiaca (scompenso) . ; e di fibrillazione atriale . . E nel , la crisi era ancora lontana. Oggi queste cifre sono aumentate sensibilmente. La depressione va di pari passo: nel , (rapporto Istituto Superiore di Sanità), il , % dei pugliesi e il , % dei lucani hanno riferito sintomi di depressione. E’ preoccupante quello che verifichiamo nella nostra quotidianità – dice Marino - anche perché la crisi economica piomba sul cuore in un momento in cui registravamo un calo della mortalità cardiovascolare per merito della prevenzione. L’incertezza dell’oggi e la paura del domani aumentano, ma ne possono essere anche la causa, i rischi cardiovascolari”. Con la diagnosi precoce giù anche le spese Per la bronchite cronica c’è un nuova soluzione B PCO, broncopneumopatia cronica ostruttiva, malattia respiratoria caratterizzata da ostruzione, mai completamente reversibile, del flusso d’aria nei polmoni, accompagnata da importanti fattori che possono coinvolgere altri organi: compendia bronchite cronica, enfisema polmonare ed ostruzione. Colpisce, nel mondo, milioni persone, - % della popolazione adulta e insorge, di solito, dopo i anni di età. Ma il % della popolazione over non lo sa e lo scoprirà a patologia già grave con rischio di invalidità e mortalità precoce. Il costo medio per anno di un paziente affetto da BPCO va da . a . mila euro (costi diretti: %per ricoveri) cui si aggiungono quelli – rilevanti – per assenze dal lavoro, mancato guadagno e produzione. Principali fattori di rischio: inquinamento atmosferico, esposizione al fumo di tabacco ( - % dei fumatori sfocia in malattia conclamata). “Importante diagnosticare e trattare la patologia al suo stadio iniziale. Fondamentale l’ esame spirometrico, specie nei soggetti a rischio, per valutare le anomalie respiratorie nei loro diversi gradi. Ma, all’ % dei soggetti con affanno, tosse, affaticamento da sforzo, è prescritto un elettrocardiogramma e solo al % una spirometria e, nel - % dei casi, i pazienti – dice il prof. Francesco Blasi, università, Milano - non ricevono una diagnosi in tempo utile. Il trattamento tempestivo è fondamentale per evitare che la malattia si aggravi. Si chiama indacaterolo (una volta al giorno con azione entro minuti e broncodilatazione per ore), la nuova soluzione terapeutica che, dilatando al massimo le vie aeree, permette all’aria imprigionata nei polmoni di fuoriuscire, migliorando la capacità respiratoria e la resistenza all’attività fisica del paziente, evitando tra l’altro di esporli successivamente ad un abuso della terapia combinata con i corticosteroidi inalatori, che va invece riservata solo a chi ha una funzione respiratoria gravemente compromessa. In tal modo, si realizzano anche risparmi economici”. dia, non corrisponde aumento di cure ed i “vecchi” sono sempre più “trascurati” dal Servizio Sanitario. Oltre la metà degli anziani risulta a rischio per la riduzione delle cure. Dopo l’infarto, gli over che non ricevono terapie adeguate sono il triplo rispetto agli under anni, e la frequenza delle indagini diagnostiche si dimezza. Il % degli under anni ed il % degli over non riceve gli antipertensivi, le statine passano dal % al %, gli antiaggreganti dal % al %, l’esame per colesterolemia dal % al %. Talora il paziente, in quanto anziano, segue le terapie con maggior difficoltà o dimentica di assumerle. Ma è necessaria una maggiore convinzione dei medici a impegnarsi nella tutela della salute degli over ( milioni) specie degli over , che aumenteranno, entro il , di oltre il % rispetto al censimento . La spesa sanitaria annua pro capite per terapie e accertamenti in pazienti con recente infarto miocar- dico, ad esempio, si riduce da €, per i ei anni, a € per over nei quali, peraltro, le terapie farmacologiche si dimostrano almeno altrettanto efficaci. Ma – si dice - non è “conveniente”, dal punto di vista economico e clinico, trattare bene un paziente che invecchia. Invece, mortalità e morbilità dopo infarto miocardico è in media del % inferiore nei pazienti che avevano ricevuto tutte le terapie farmacologiche raccomandate, rispetto ai trattati in modo inadeguato. Un paziente anziano cui non sono prescritti farmaci ed esami può sembrare una spesa ma, alla fine, è vero l’opposto. I pazienti curati male si ricoverano e si ammalano molto più degli altri e si spende sette volte di più per rimediare a terapie e diagnosi carenti che per trattare come si deve chi ha bisogno delle cure, indipendentemente dall’età. Pagina a cura di Nicola Simonetti 28 25-31 dicembre 2010 Libri&Riviste Neuro Web Weinschenk – Cosa guida i nostri comportamenti Design Il web e l’inconscio L’inconscio ci guida nel web Autore: Susan M. Weinschenk Casa editrice: Apogeo Prezzo: € www.apogeoonline.com C osa attira la nostra attenzione quando siamo online o decidiamo di registrarsi su un sito? Che cosa influenza veramente le nostre decisioni tra i tanti messaggi che ci raggiungono ogni giorno? Il vero decision-maker è l’ Old Brain - a volte indicato come “cervello rettile” - che prende tutte le decisioni finali. Secondo Susan M. Weinschenk “ Neuro Web Design, l’inconscio ci guida nel web (Apogeo)” è l’inconscio a guidarci nel web. Noi crediamo di essere persone razionali ma in realtà tutte le decisioni che prendiamo, quando compriamo un paio di scarpe o uno smartphone o quando ci soffermiamo su una pagina web ,lo facciamo in maniera inconscia. E’ l’emozione a guidarci. Il saggio è un percorso intelligente nei meandri della mente umana alla luce degli studi del neuro-marketing. Si parte dalle teorie psicologiche e neurologiche degli ultimi cento anni, per arrivare agli esperimenti più recenti che dimostrano come il cervello antico, quello che si è sviluppato per primo nel corso della storia evolutiva degli animali, sia alla base delle nostre scelte. Alla luce di ciò, l’autrice, sottolinea come è possibile applicare i principi della persuasione al design dei siti web, in modo da incoraggiare gli utenti a fare clic. Ogni capitolo fornisce una breve introduzione utile a fornire il background psicologico per il fenomeno analizzato e tanti esempi pratici. Immancabile il riferimento a Facebook. La Weinschenk sostiene che “siamo animali sociali, troviamo sempre il modo di usare qualsiasi tecnologia per sviluppare relazioni” – soprattutto sul web. Cerchiamo appartenenza a un gruppo e validazione sociale. Motivo per cui, ricorda la scrittrice, il pulsante I like del social network viene cliccato un milione di volte al giorno. La conclusione è per gli “architetti del web ” che, per incrementare il successo di un sito, devono applicare i suggerimenti proposti grazie allo studio del comportamento dell’utente. MICHELA MASTRODONATO Oliver – Godwin – I 16 mostri sacri dell’insuccesso Macché campioni… S calare le vette più alte, sbaragliare la concorrenza e diventare i numeri uno. E’ il sogno nascosto di ogni imprenditore, che può essere realizzato solo con estremo coraggio e fiducia pressoché assoluta in se stessi. Sui manager di successo sono già stati versati i proverbiali fiumi d’inchiostro. In pochi si sono invece avventurati nell’analisi dell’altra faccia della medaglia del successo. Nell’ultima opera di Jamie Oliver e Tony Goodwin, “I campioni del crack. Manager e imprenditori dietro i grandi fallimenti aziendali”, Etas Edizioni, pagg., € , , viene messa a fuoco la rise and fall di sedici mostri sacri del manage- I campioni del crack Manager e imprenditori dietro i ment. Sedici esseri umani riusciti nel’impresa di creare un impero economico e in quella ancora più ardua di distruggerlo subito dopo. Per gli autori esiste solo un filo sottile a dividere la gloria dalla nullità. A reciderlo è stata proprio quella molla interiore alla base del loro successo: l’intraprendenza, portata ai limiti della follia, contro ogni logica. Worldcom, Enron, Lehman Brothers, Bear Sterns: ecco il canto del cigno degli sparvieri dei mercati, qui descritti con lucidità ai limiti del cinismo. Del resto, gli uomini passano, i capitali restano. DARIO BISSANTI grandi fallimenti aziendali Autori: Jamie Oliver, Tony Goodwin Editore: Etas Numero di pagine: Prezzo: € , D’Aveni – Evitare la banalizzazione dei prodotti Commodity Trap Rischio Commodity Sconfiggere le insidie della “banalizzazione” dei prodotti I l processo per cui “un bene o un servizio divengono ampiamente disponibili e interscambiabili con altri beni o servizi forniti da altre aziende”. Questa è la “commoditization” (o banalizzazione dei prodotti), oggetto d’analisi del libro “Commodity Trap”. “In un modo o nell’altro - spiega l’autore, Richard A. D’Aveni, uno dei massimi esperti mondiali di strategia di marketing - tutte le aziende ne rimangono vittima”. Vittima delle trappole create dall’ipercompetizione (le “commodity trap”, appunto), potenzialmente distruttive per interi settori e mercati. D’Aveni si propone di aiutare il manager a definire un metodo utile non solo a riconoscere la minaccia incombente, ma Autore: Richard A. D’Aveni Editore: Franco Angeli Collana: Am - La prima collana di management in Italia Pubblicazione: Numero di pagine: Prezzo: € anche a rispondervi in modo adeguato, illustrando e analizzando tre delle trappole più comuni: il deterioramento, la proliferazione e l’escalation. La commoditization dipenderebbe dall’incapacità di agire in anticipo, di innovare, dall’offerta di prodotti a bassa qualità, dal rifiuto di accettare trend già in atto. E se il rimedio tradizionale consiste nella riduzione dei costi e della capacità produttiva e nella differenziazione continua, il libro descrive invece strategie specifiche alternative, fondate sullo studio di tanti singoli casi e non già su mere ipotesi e opinioni. ANDREA BUONO Jackson – McKergow – L’approccio ai problemi Nodo o soluzione? C osa significa “puntare alle soluzioni”? Innanzitutto significa parlare di “soluzioni” e non di “problemi”. Non bisogna, allora, pensare a “che cosa è sbagliato” ma a “che cosa vogliamo”, non a “che cosa dev’essere aggiustato” ma “che cosa funziona”, non alla “colpa” ma al “progresso”, non al “controllo” ma all’“influenza”, non a “responsabilità passate” ma a “meriti passati”, non al “grande specialista” ma ai “collaboratori”, non a “carenze e debolezze” ma a “risorse e punti di forza”, non a “complicazioni” ma a “semplicità”, non a “definizioni” ma ad “azioni”. Bisogna, poi, orientarsi verso ciò “che funziona”, considerare quel che si ha a disposizione e non quel che manca, pensare a cosa si può fare e non a chi incolpare e, soprattutto, cambiare prospettiva. Il “Solutions Focused Approach” costituisce un potente, pratico ed efficace approccio di coaching che favorisce nelle persone un cambiamento positivo di fronte a situazioni problematiche. Gli autori Paul Z. Jackson e Mark McKergow hanno chiamato “SIMPLE” il metodo che, illustrato passo dopo passo nel testo e grazie a esempi e schemi, a un taglio agile e a un linguaggio chiaro, aiuta ad applicare nel concreto il SFA. FABIO TRAVERSA Punta alla soluzione. Un approccio di coaching innovativo per favorire il cambiamento nelle persone e nelle organizzazioni Autori: Paul Z. Jackson e Mark Mckergow Editore: FrancoAngeli Collana: Trend Pubblicazione: a edizione Numero pagine: Prezzo: € Università uni latesisulgiornale In questa pagina, dedicata ai laureati di Puglia e Basilicata, pubblichiamo le migliori tesi su temi di economia, marketing e comunicazione che vengono discusse nelle Università di tutto il mondo allo scopo di far conoscere all’imprenditoria le energie più vivaci dei giovani che affrontano il delicato periodo post-universitario. Studenti e docenti che volessero segnalare tesi attinenti ai temi dell’economia, del marketing, della comunicazione, della gestione e della strategia d’impresa possono inviare il materiale direttamente all’indirizzo [email protected]. Il materiale deve essere costituito da un articolo che vada da . a . battute (spazi bianchi compresi), una fotografia in buona risoluzione ( dpi) e una breve scheda biografica ( battute). 25-31 dicembre 2010 29 curriculum D avide Di Schiena, enne di Andria (BT), ha conseguito a marzo la laurea triennale in Economia e Commercio. Attualmente iscritto al corso di laurea magistrale in “Economia degli intermediari e dei mercati finanziari”, svolge attività di praticantato presso uno studio commerciale e lavora presso un ordine professionale come collaboratore amministrativo. La tesi – Nascita, sviluppo e prospettive della depressione economica India, Cina e Brasile nuovi fari per uscire dalla crisi mondiale L a crisi finanziaria scoppiata nell’estate del , sul segmento dei mutui immobiliari statunitensi è la più grave dal dopoguerra ad oggi. La tesi affronta affronta in primo luogo le cause determinati la crisi subprime, esaminando in seguito i suoi effetti sullo scenario economico internazionale, in particolare le ripercussioni sulle economie di mercato emergenti. Il grave impatto della crisi sulle economie avanzate, sembra risparmiare almeno inizialmente le economie di mercato emergenti, le quali mostrano una maggiore tenuta di fronte alla crisi, e lievi cali del PIL solo a partire dal . In seguito però al ritiro degli investimenti da parte delle economie avanzate insieme ad una riduzione delle importazioni di materie prime e prodotti finiti, anche per esse la situazione precipita bruscamente. La tesi esamina infine la ripresa economica evidenziando uno scenario non dissimile da quello presente prima della crisi, con le economie emergenti che riacquistano un ruolo “traino” per lo sviluppo economico globale. Le cause crisi subprime La crisi subprime affonda le radici nella politica monetaria oltremodo espansiva scelta dalla Federal Reserve in risposta al crollo della new economy attraverso bassi tassi di interesse che incoraggiano le famiglie americane ad aumentare l’indebitamento per l’acquisto di abitazioni, scommettendo sul continuo apprezzamento degli immobili. Allo stesso tempo però dal tradizionale modello di intermediazione creditizia si è passati, in particolare negli Stati Uniti, a un sistema in cui i prestiti concessi, vengono rapidamente trasformati, attraverso la cartolarizzazione, in altri prodotti finanziari (cosiddetti strumenti “strutturati”: ABS Asset backed securities, CDO Collarized debt obbligation, ecc.) garantiti dai suddetti prestiti e quindi ceduti sul mercato. L’utilizzo di questi strumenti, ha permesso di ridurre il rischio, ridistribuendolo su una moltitudine di investitori, e di accrescere la disponibilità di capitale e ancora la capacità di prestito delle banche. Alla complessità degli strumenti strutturati ha però fatto riscontro una sostanziale assenza di trasparenza, in particolare riguardo alla loro valutazione (nella quale un ruolo cruciale era occupato dalle agenzie di rating, senza particolari controlli da parte di regolatori pubblici o organi di informazione), legata a modelli statistici e spesso condotta sulla base di dati incompleti e insufficienti. Ma soprattutto i comportamenti opportunistici degli amministratori alimentati da un sistema di incentivi “distorto” – soprattutto con riferimento agli schemi di remunerazione e incentivazione dei manager – hanno spinto alla creazione di attività finanziarie inutilmente complesse e opache, impedendo di fatto una corretta valutazione del merito di credito e finendo spesso per determinare un’eccessiva assunzione di rischi. Da giugno a giugno il tasso di riferimento statunitense inverte rotta e passa dall’ al . %, provocando un sensibile aumento del servizio dei mutui a tasso variabile. Tale combinazione tra prestiti ad alto rischio ed elevati tassi di interesse ha finito per generare una serie di insolvenze determinando il fallimento di numerosi istituti di credito. Nei mercati inoltre si propaga un’avversità diffusa a sottoscrivere azioni non potendo determinare quali di essi fossero legate ai mutui subprime, determinando pericolosi ribassi. La crisi dei mutui subprime USA si è velocemente propagata ad altri mercati finanziari ed ha finito per mettere in discussione l’adeguatezza patrimoniale di grandi banche statunitensi ed europee. La contrazione dell’attività nelle economie emergenti Dallo scoppio della crisi sino a metà del le economie dei Paesi emergenti non segnano marcati rallentamenti. Gran parte delle crisi che hanno colpito i mercati emergenti negli anni ottanta e novanta era associata a un’inversione degli afflussi lordi di capitali privati, dovuta alla perdita di fiducia nelle politiche economiche di tali paesi. Nella crisi attuale, le dinamiche dei flussi di capitali sono piuttosto diverse. In primo luogo si diffonde la convinzione che i mercati emergenti fossero immuni dalla crisi e fonti di rilevanti opportunità economiche, giudicando inarrestabile la crescita dei relativi mercati al riparo delle turbolenze dei mercati delle economie avanzate. Infatti, con la notevole eccezione di alcuni paesi dell’ECO, prima della crisi molte economie emergenti avevano adottato solide politiche economiche e presentavano quindi, almeno inizialmente, una migliore capacità di tenuta di fronte all’inversione dei flussi. Le ragioni chiave che portano gli investitori a rifugiarsi in questi mercati erano essenzialmente due: lo stato di salute, attraente per la forte crescita economica e gli utili delle società. Riguardo il primo punto infatti l’esposizione in particolare delle istituzioni finanziarie asiatiche ai titoli subprime rappresentava circa l’ % del totale dei loro attivi di bilancio, dunque molto limitata. Inoltre colpiti a suo tempo dalla crisi del , questi paesi avevano fortemente ridotto il loro debito estero e i deficit di bilancio. Nel mercato dei titoli infatti le economie emergenti avevano registrato un performance superiore a quella dei paesi industrializzati. Questo stato di calma apparente è però crollato col fallimento di Lehman Brothers. Fino ad allora le perdite erano state indotte in larga misura dalle implicazioni della crisi per la domanda di esportazioni, sia tramite l’impatto della minore domanda sui prezzi delle materie prime. Dopo il fallimento di Lehman Brothers, le attività dei mercati emergenti in generale si sono ulteriormente indebolite, in quanto i dubbi sulla solidità dei sistemi bancari delle principali economie hanno suscitato timori riguardanti a un tempo il tracollo della crescita mondiale, il ribasso delle materie prime e la disponibilità di fonti esterne di finanziamento. Di conseguenza, i differenziali sul debito sovrano si sono ampliati drasticamente, e i valori di borsa, precipitati in parallelo con quelli delle economie industriali, segnando un declino sensibilmente superiore rispetto ai precedenti periodi di turbolenza. La ripresa economica Fra inizio settembre e fine novembre un flusso costante di notizie macroeconomiche prevalentemente positive ha rassicurato i mercati, convincendoli di un cambiamento di rotta dell’economia mondiale. I dati preliminari sulla crescita del PIL statunitense nel terzo trimestre del mostravano che la più lunga e profonda recessione americana dell’era postbellica era giunta al termine. Nello stesso periodo anche l’economia dell’area euro faceva registrare una crescita per la prima volta dagli inizi del , mentre quella giapponese segnava la seconda espansione trimestrale consecutiva. L’ampia portata delle misure anti-crisi adottate dai governi durante l’anno passato, e il livello senza precedenti di coordinamento delle varie politiche economiche nazionali sembrano essere riuscite ad evitare una crisi di proporzioni storiche. Pur aspettandosi un proseguimento della ripresa, a tratti gli operatori hanno mostrato preoccupazione circa i tempi e la configurazione che questa potrebbe assumere. Tale sentimento è stato alimentato anche dalla disomogeneità della ripresa nelle varie regioni del mondo, che si temeva potesse accrescere il rischio di accumulo di squilibri pericolosi, e quindi comportare ulteriori difficoltà per i responsabili delle politiche. In tale contesto i mercati si sono allarmati quando Dubai World, uno dei tre veicoli pubblici di investimento strategico del paese, ha annunciato inaspettatamente la richiesta di una sospensione dei pagamenti sul proprio debito mentre ne rinegoziava le scadenze; e a causa del cattivo stato dei conti pubblici di alcuni paesi europei come Grecia e Spagna che hanno causato pesanti perdite in borsa. Mentre per le maggiori economie emergenti, come Cina, India e Brasile, i cui tassi di crescita del PIL erano calati assai meno di quelli delle economie avanzate durante la crisi, non solo si sono riprese molto più velocemente, ma si prevede per essi un’espansione a ritmi decisamente più rapidi nei prossimi cinque anni, ed un ruolo di traino per l’economia mondiale. DAVIDE DI SCHIENA 30 25-31 dicembre 2010 Fiscalmente Fisco – Per la variazione dei dati, non serve il modello EAS I dati identificativi per enti associativi Foto c_Fotolia P er gli enti associativi se si verifica una variazione dei dati identificativi dell’ente o del rappresentante legale non è più necessario l’invio di un “nuovo modello Eas”. Questi enti devono, infatti, trasmettere tali variazioni all’Agenzia delle Entrate soltanto attraverso i modelli AA / e AA / . Secondo il Fisco, per evitare inutili duplicazioni, non occorre comunicare i nuovi dati della sezione “Dati relativi all’Ente e “Rappresentante legale” del modello Eas, essendo già questi in possesso dell’Agenzia. “Mod. EAS” Il modello, fornendo dati e notizie utili a conoscere e monitorare gli enti associativi, consente di rafforzare la capacità di controllo del Fisco per favorire il contrasto alla concorrenza sleale tra operatori. La presentazione del modello EAS (previsto dall’articolo del D.L. n. / , convertito, con modificazioni, dalla L. n. / ) risponde all’esigenza di acquisire i dati e le notizie necessarie a conoscere e monitorare gli enti associativi, con l’obiettivo di tutelare le vere forme associazionistiche incentivate dal legislatore e, conseguentemente, concentrare l’azione di controllo fiscale sulle pseudo-associazioni. Coerentemente a tale finalità, nelle istruzioni per la compilazione del modello EAS il Fisco ha precisato che, ad eccezione di alcuni dati espressamente segnalati, il modello deve essere nuovamente presentato nel caso in cui i dati e le notizie rilevanti ai fini fiscali subiscano variazioni. Il Fisco osserva che, in conformità alle disposizioni in materia di Statuto del contribuente, nel fornire chiarimenti in merito alla comunicazione dei dati e delle notizie rilevanti ai fini fiscali da parte degli enti associativi, vi è l’opportunità di evitare duplicazioni di comunicazioni in caso di informazioni già in possesso della pubblica Amministrazione (cfr. circolare n /E del ottobre ). In base a tale indirizzo il Fisco ritiene che la comunicazione della variazione dei dati relativi al rappresentate legale o all’ente, attraverso la presentazione di un nuovo modello EAS, non appare necessaria, ove l’anzidetta informazione risulti dalle notizie già in possesso dell’Amministrazione finanziaria. Le variazioni dei dati del rappresentante legale e, più in generale, dei dati relativi all’ente, devono essere comunicate all’Agenzia delle entrate attraverso: a) il modello AA / per i soggetti non titolari di partita IVA b) il modello AA / per i soggetti titolari di partita IVA. Variazione soggetti non titolari di partita IVA I soggetti diversi dalle persone fisiche non obbligati alla dichiarazione di inizio attività ai fini IVA sono tenuti, in tutti i casi di variazione dei dati precedentemente comunicati, a darne comunicazione all’Agenzia delle entrate, utilizzando il modello AA / Domanda attribuzione codice fiscale, comunicazione variazione dati, avvenuta fusione, concentrazione, trasformazione, estinzione. Il modello può essere presentato direttamente (anche a mezzo di persona appositamente delegata) oppure spedito a mezzo servizio postale mediante raccomandata ad uno qualsiasi degli uffici dell’Agenzia delle entrate, a prescindere dal domicilio fiscale del contribuente, ovvero può essere trasmesso in via telematica direttamente (Fisconline) o attraverso intermediari abilitati (Entratel). Variazione soggetti titolari di partita IVA L’art. , comma , del DPR del stabilisce che, in caso di variazione dei dati precedentemente comunicati, il contribuente deve darne comunicazione entro trenta giorni dalla data di variazione. I dati variati devono essere comunicati dai soggetti titolari di partita IVA diversi dalle persone fisiche attraverso il modello AA / - Domanda di attribuzione del numero di codice fiscale e dichiarazione di inizio attività, variazione dati o cessazione attività ai fini IVA. Il modello può essere presentato direttamente (anche a mezzo di persona appositamente delegata) oppure spedito a mezzo servizio postale mediante raccomandata ad uno qualsiasi degli uffici dell’Agenzia delle entrate, a prescindere dal domicilio fiscale del contribuente, ovvero può essere trasmesso in via telematica direttamente (Fisconline) o attraverso intermediari abilitati (Entratel). Se il soggetto d’imposta è tenuto all’iscrizione nel Registro delle Imprese ovvero alla denuncia al R.E.A. (Repertorio delle notizie economiche e amministrative), la dichiarazione di variazione dati deve essere presentata tramite la Comunicazione Unica, da inviare all’ufficio del Registro delle Imprese per via telematica o su supporto informatico, che contiene anche il modello AA / con le variazioni intervenute. EMILIA CIMINIELLO CHIARA DAMMACCO a cura di Giuseppe Ciminiello FiscoinAula I l delitto, previsto dall’art. del D.lgs. n. / , di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte costituisce un reato istantaneo di pericolo. Pertanto esso si deve ritenere realizzato nel momento in cui viene attuata una “simulata alienazione di beni” o altro atto fraudolento, “sui propri o su altrui beni”, idoneo a rendere inefficace la procedura di riscossione coattiva. E tale idoneità deve essere valutata ex ante, nel momento in cui vengono posti in essere, con la conseguenza che a nulla rileva, ai fini della configurazione del rato, che successivamente la pretesa tributaria dello Stato sia stata soddisfatta, anche sulla base di specifici accordi con il Fisco. A questa equilibrata conclusione è giunta la terza Sezione penale della Suprema Corte (Pres. e Rel. Lombardi, n. / ) che, con una puntuale ricostruzione della ratio della norma penal-tributaria, ha ritenuto sussistente il reato di sottrazione fraudolenta anche se la vendita di beni (ipotizzata in frode al Fico) sia stata, in realtà, posta in essere al fine di adempiere al debito tributario. Sottrazione imposte: quando è reato Ciò in quanto, come ribadito in sentenza, trattasi di reato “di pericolo”, ovvero di reato che si concretizza per il sol fatto che il contribuente abbia “messo in pericolo”, in quello specifico istante, la possibilità di riscossione delle imposte. Indipendentemente, dunque, dal successivo pagamento delle imposte contestate. Il fatto A seguito della compravendita immobiliare realizzatasi dalla società E.T. S.r.l. alla società B.I. S.r.l., gli immobili oggetto dello specifico contratto erano sottoposti a sequestro preventivo, avverso il quale era avanzata richiesta di revoca, quest’ultima respinta nei primi gradi di giudizio. Nella cennata vendita, in particolare, era stata ravvisata la fattispecie criminosa di cui al D.Lgs. n. del , art. , oggetto di indagine. Sulla questione il Tribunale della libertà aveva ritenuto l’accordo intervenuto, nelle more, con la amministrazione finanziaria dello Stato e con ridimensiona- mento della pretesa tributaria, inidoneo ad incidere sulla configurabilità del reato, nonchè sul permanere delle esigenze cautelari, in quanto il sequestro era stato disposto in previsione della possibile confisca degli immobili. Sul punto era stato, peraltro, osservato che la confisca per equivalente ex art. ter c.p. può essere disposta, in relazione al reato di cui al D.Lgs. n. del , art. , anche per un valore corrispondente al profitto del reato, ai sensi del comma della citata disp. c.p., e che, in ogni caso, gli immobili sequestrati costituiscono il corpo del reato. La decisione era opposta dinanzi la Suprema Corte. In tale sede il ricorrente deduceva, fra le altre, che l’accordo intervenuto con l’amministrazione finanziaria dello Stato, perfezionatosi con il pagamento di quanto dovuto, avrebbe dovuto indurre a rivalutare la tesi difensiva, secondo la quale “si sarebbe proceduto alla vendita immobiliare proprio per soddisfare la pretesa tributaria del- lo Stato, che inizialmente era risultata palesemente eccessiva, sicchè il comportamento dell’indagata non integra, nè sotto il profilo oggettivo, nè quello soggettivo gli estremi del reato ipotizzato. Con riferimento alle esigenze cautelari si deduce che è venuto meno il pericolo della protrazione o di un aggravamento delle conseguenze del reato, essendo stata soddisfatta l’obbligazione tributaria”. Si deduceva, poi, in relazione all’ipotesi di cui all’art. c.p.p., comma , che la confisca per equivalente ex art. ter c.p., poteva essere disposta solo per un valore corrispondente al prezzo del reato e non anche al profitto. Quest’ultimo, peraltro, insussistente in quanto il debito erariale era stato soddisfatto, avendo “l’Amministrazione finanziaria rinunciato anche alla azione revocatoria che aveva ad oggetto gli immobili sequestrati”. Si deduceva, ancora, che si era proceduto al sequestro finalizzato alla confisca di beni immobili appartenenti ad una persona giuridica, soggetto estraneo alla commissione del reato. La decisione della Corte di Cassazione Anzitutto i Giudici hanno rilevato la corretta impostazione seguita dal il Tribunale della libertà che non aveva ritenuto idoneo l’intervenuto accordo, con la Amministrazione finanziaria dello Stato, a modificare la valutazione già espressa sui fatti di causa. Invero, la fattispecie di cui all’art. , D.Lgs. n. del , “costituisce un reato istantaneo di pericolo, che si realizza nel momento in cui viene posta in essere la simulata alienazione di beni o posti in essere altri atti fraudolenti sui propri o su altrui beni idonei a rendere in tutto o in parte inefficace la procedura di riscossione coattiva”. Pertanto, ha continuato la Corte, “l’idoneità degli atti di alienazione o altri fraudolenti deve essere valutata ex ante, nel momento in cui vengono posti in essere, sicchè a nulla rileva che successivamente la pretesa tributaria dello Stato sia stata egualmente soddisfatta”. Del pari destituita di fondamento è stata ritenuta l’eccezione secondo cui i beni sequestrati appartenevano ad una società, mentre indagata risultava una persona fisica. Sul punto è stato osservato che la misura di sicurezza della confisca può essere disposta anche nei confronti di beni appartenenti a persone giuridiche, dovendo ad esse, in forza del principio di rappresentanza, essere riferiti gli stati soggettivi dei rappresentanti. Le conclusioni Sulla base di tali argomentazioni la Cassazione ha censurato il ricorso proposto dal contribuente e ritenuto pianamente sussistente l’ipotesi delittuosa, anche in presenza di pagamento a posteriori del debito tributario. Decisione che indubbiamente induce ad una attenta riflessione sulla natura delle norma, la cui portata viene sovente sottostimata, e sulle innumerevoli implicazioni che un isolato atto di disposizione prematrimoniale può comportare. LE SCADENZE FISCALI LUNEDÌ DICEMBRE Versamento dell’acconto IVA, utilizzando il mod. F , da parte dei contribuenti mensili (cod. tributo ) e da parte dei contribuenti trimestrali (cod. tributo ). L’acconto è pari all’ % dell’imposta dovuta in base alla liquidazione mensile o trimestrale o dell’imposta che si presume di versare oppure di quella relativa alle operazioni annotate nei registri fino al dicembre. Presentazione, da parte degli operatori comunitari, degli elenchi riepilogativi intrastat delle cessioni e degli acquisti di beni e delle prestazioni di servizi effettuati nel mese di novembre. MERCOLEDÌ DICEMBRE Termine dei giorni per procedere alla regolarizzazione delle dichiarazioni dei redditi non inviate telematicamente entro la scadenza del settembre, versando mediante mod. F la sanzione di euro per ogni dichiarazione (IRES, IRPEF, IRAP, IVA) GIOVEDÌ DICEMBRE Pagamento dell’imposta di registro e registrazione dei contratti di locazione dei beni immobili stipulati o rinnovati con decorrenza ° dicembre. VENERDÌ DICEMBRE Termine per l’invio delle comunicazioni, in via telematica all’Agenzia delle Entrate, da parte dei soggetti mensili, relativamente alle operazioni effettuate nel mese di novembre nei confronti di operatori economici aventi sede nei Paesi inseriti nella black list. Chi va&Chi viene Partenze da BARI Destinazione Compagnia Part. Arr. Ryanair Ryanair Ryanair Bologna Ryanair Alitalia Alitalia Ryanair Tarom Bucarest Carpatair Budapest W!ZZ Ryanair Cagliari Ryanair Ryanair Airberlin Colonia Airberlin Ryanair Dusseldorf Ryanair Ryanair Weeze Ryanair Ryanair Ryanair Francoforte Ryanair Hahn Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Genova Ryanair Ryanair Londra Ryanair Ryanair Stansted Ryanair Ryanair Ryanair Madrid Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Malta Ryanair Ryanair Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Milano Lin Alitalia Air One Meridianafly Alitalia Easyjet Lufthansa Air One Milano MXP Lufthansa Easyjet Air One Easyjet Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Milano Orio Ryanair al Serio Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Lufthansa Airberlin Monaco Airberlin Airberlin Ryanair Ryanair Parigi Ryanair Ryanair Beauvais Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Pisa Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair W!ZZ Praga W!ZZ W!ZZ Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Roma Ryanair Ciampino Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Roma Alitalia Alitalia Fiumicino Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Ryanair Siviglia Ryanair Airberlin Stoccarda Airberlin Timisoara Carpatair Belleair Belleair Tirana Belleair Ryanair Ryanair Ryanair Alitalia Torino Ryanair Alitalia Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Trapani Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Treviso Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Valencia Ryanair Alitalia Venezia Alitalia Air Italy Air Italy Air Italy Verona Air Italy Air Italy Air Italy Zurigo helvetic ORARI IN VIGORE dal / / : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : 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/ / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / note: ) Il volo Bari-Verona dal novembre al dicembre non opera il lunedì. Il volo è cancellato i giorni e dicembre. Arrivi a BARI Destinazione Compagnia Part. Arr. Ryanair Ryanair Ryanair Bologna Alitalia Ryanair Alitalia Ryanair Tarom Bucarest Carpatair Budapest W!ZZ Ryanair Cagliari Ryanair Ryanair Airberlin Colonia Airberlin Ryanair Ryanair Dusseldorf Weeze Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Francoforte Ryanair Hahn Ryanair Ryanair Ryanair Genova Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Londra Stansted Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Madrid Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Malta Ryanair Ryanair Alitalia Meridianafly Alitalia Milano Lin Alitalia Air One Alitalia Alitalia Lufthansa Easyjet Air One Milano MXP Lufthansa Easyjet Air One Easyjet Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Milano Orio al Serio Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Lufthansa Airberlin Monaco Airberlin Airberlin Ryanair Ryanair Parigi Ryanair Beauvais Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Pisa Ryanair Ryanair Ryanair W!ZZ W!ZZ Praga W!ZZ Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Roma Ryanair Ciampino Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Roma Alitalia Fiumicino Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Siviglia Ryanair Airberlin Stoccarda Airberlin Timisoara Carpatair Belleair Tirana Belleair Belleair Ryanair Alitalia Ryanair Ryanair Torino Ryanair Alitalia Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Trapani Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Treviso Ryanair Ryanair Ryanair Valencia Ryanair Alitalia Venezia Alitalia Air Italy Air Italy Air Italy Verona Air Italy Air Italy Zurigo helvetic ORARI IN VIGORE dal / / : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : AL Frequenza Note L MM G V S L MM G V L MM G V S S S L MM G V V L M V M G L V L M V L M V V V D da / / a D da / / a D da / / a da / / a da / / a D da / / a da / / a da / / a D da / / a da / / a da / / a da / / a da / / a da / / a D da / / a da / / a da / / a da / / a da / / a D da / / a da / / a da / / a da / / a da / / a da / / a da / / a da / / a da / / a da / / a da / / a da / / a da / / a da / / a da / / a da / / a da / / a da / / a da / / a da / / a da / / a D da / / a D da / / a D da / / a D da / / a D da / / a D da / / a da / / a da / / a D da / / a D da / / a D da / / a D da / / a D da / / a D da / / a D da / / a D da / / a D da / / a D da / / a D da / / a da / / a D da / / a da / / a D da / / a D da / / a D da / / a D da / / a da / / a da / / a D da / / a da / / a da / / a da / / a da / / a da / / a D da / / a da / / a da / / a da / / a da / / a D da / / a da / / a da / / a da / / a da / / a D da / / a da / / a da / / a da / / a D da / / a D da / / a D da / / a da / / a da / / a da / / a da / / a D da / / a D da / / a da / / a da / / a D da / / a D da / / a D da / / a D da / / a da / / a da / / a da / / a da / / a da / / a da / / a da / / a da / / a D da / / a da / / a da / / a da / / a da / / a D da / / a da / / a da / / a D da / / a da / / a da / / a da / / a da / / a da / / a D da / / a D da / / a da / / a D da / / a da / / a D da / / a da / / a da / / a nota D da / / a da / / a nota da / / a D da / / a L S M G S M M M L L L G G G M M M S S S V V M L L L M M M V V S S S G G G L G L L L L L L L L L L L M M MM G MM G MM G MM G MM G MM G MM G MM G MM G MM G MM G V V V V V V V V V V V S S L L L L L MM G MM G MM G MM G MM G V S V V S V V S S S S S S S L MM G V S L MM G V S V L L L L L M G MM G V S MM G S MM G V S MM G V S M V L L L M M M L L M M V V S V V M G M M M G S S S V S L L V MM G MM G MM G S S V L MM G V L V S S L MM G V S S L MM G V L MM G V S L MM G V S L MM G V L MM G V S M G S M S L M V L M V S S S M GV M G V L MM G V M L V L L L L L M M M M V V S V M M G G S L GV S L MM G V V S L MM G L V MM G L MM G V S / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / Partenze da BRINDISI Destinazione Compagnia Part. Arr. Bologna Brussels Charleroi Ginevra Girona Barcellona Londra Stansted Milano Lin Milano MXP Milano Orio al Serio Monaco Pisa Roma Ciampino Roma Fiumicino Torino Treviso Venezia Verona Zurigo : : LM G Ryanair : : LM G Ryanair : : Ryanair : : Ryanair : : Ryanair : : Ryanair : : Ryanair : : Easyjet : : S S M L Note Ryanair : : LM G da / / Ryanair : : LM G Ryanair : : Ryanair : : Ryanair : : Ryanair : : Ryanair : : da / / a / / V da V da / / a / / V da S / / a / / / / a / / D da / / a / / da / / a / / Easyjet : : M da / / a / / Ryanair : : M D da / / a / / D da / / a / / da / / a / / da / / a / / Ryanair : : Ryanair : : M G Ryanair : : M G Ryanair : : Ryanair : : S S M da / / a / / da / / a / / / / Alitalia : : / a L M M G V S D da / nota Alitalia : : L M M G V S D da / / a / / Palermo Torino Ginevra Girona Barcellona Londra Stansted Milano Lin Ryanair : : Easyjet : : S M / / da / / da / / a / / D da / / a / / G da D da L / / a M V / / a / / / / a / / da / / a / / V S da / / a da / / a / / / / a / / / / Easyjet : : M da Ryanair : : M D da / / a / / Ryanair : : D da / / a Ryanair : : Ryanair : : M G Ryanair : : M G Ryanair : : M / / da / / a / / da / / a / / S da / / a / / S da / / a / / Alitalia : : L M M G V S D da / / a Alitalia : : L M M G V S D da / / a / / / / Alitalia : : L M M G V S D da / / a / / : : L MM G V S Air One : : S Easyjet : : Air One : : D da / / a / / Air One : : Air One : : da / / a nota da / / a L MM G V nota / a M G S da / nota / a L M V D da / nota / / Air One : : L MM G V da / / a / / da / / a / / nota / a / / D da / nota Ryanair : : Ryanair : : Ryanair : : Airberlin : : Airberlin : : Ryanair : : M S V : : : : Ryanair : : L M Ryanair : : L M Ryanair : : Ryanair : : Ryanair : : Ryanair : : : : : : Alitalia : : : L M M G V S D da / / a / / Easyjet : : L MM G V S da / / a / / Air One : : S D da / / a / / Easyjet : : da Ryanair Ryanair : / / L MM G V Ryanair Ryanair Alitalia da / / a nota G V V L V Ryanair : : L MM G V Ryanair : : L / / Ryanair : : M / / a / / Airberlin : : M Airberlin : : Ryanair : : Ryanair : : Ryanair : : / / da / / a da / / a / / / / D da / / a / / da / / a / / D da / / a Milano Orio al Serio Monaco Pisa : : L M : : L M / / a / / Ryanair : : / / a / / Ryanair : : da / / a / / Ryanair : : Ryanair : : / / a / / Roma Ciampino / / a / / Ryanair : : / / a / / Ryanair : : L M M G V S D da / / a / / Alitalia : / / bluexpress Alitalia Alitalia S G Ryanair da G S Ryanair da Alitalia : : L M M G V S D da / / a bluexpress : : L MM G V Alitalia : : / a L M M G V S D da / nota da / / a / / / / Roma Fiumicino S V / / da V G / / a / / da M M D da D da M Milano MXP / / V V L da / / a nota da / / D da / / a / / D da / / a / / da / / a da / / a / / / / a da / / a / / / / D da / / a / / da / / a / / D da / / a / / D da / / a / / da / / a / / D da da M / / da da V / / / / a / / a / / / / a / / / / a / / da / / a / / da / / a / / : L M M G V S D da / / a / / : : L MM G V : : : : / a L M M G V S D da / nota / a L M M G V S D da / nota M G S da / / a / / / / / / Alitalia : : L M M G V S D da / / a / / bluexpress : : D da / / a / / bluexpress : : D da / / a / / Alitalia : : L M M G V S D da / / a / / Ryanair : : Ryanair : : Ryanair : : Ryanair : : Ryanair : : Ryanair : : M L Ryanair : : Ryanair : : Alitalia : : Ryanair : : Ryanair : : L L da / / a nota / / V da / / a / / V da / / a / / G S M M G S D da / / a / / D da / / a / / da / / a nota / / D da / / a / / da / / a / / L Ryanair : : Ryanair : : Venezia Alitalia : : Ryanair : : Verona Ryanair : : L L da / / a nota / / V da / / a / / V da / / a / / G S M M G S D da / / a / / D da / / a / / da / / a nota / / D da / / a / / da / / a / / : : / / a / / Ryanair : : : : D da / / a / / helvetic : : D da / / a helvetic : : D da / / a / / helvetic : : D da / / a / / helvetic : : D da / / a / / helvetic : : D da / / a / / AL / da Treviso M Ryanair / / V Torino helvetic / Frequenza Note Alidaunia : : L M M G V S D da / / a / / Alidaunia : : L M M G V S D da / / a / / Darwin/ Alitalia Darwin/ Alitalia Darwin/ Alitalia Darwin/ Alitalia Darwin/ Alitalia Darwin/ Alitalia Darwin/ Alitalia Darwin/ Alitalia Darwin/ Alitalia : : L MM G V da / / a / / : : da / / a / / : : D da / / a / / ORARI IN VIGORE dal / / : : : : : : S MG V LM M : : LM : : LM : : AL V G S / / Zurigo ORARI IN VIGORE dal Partenze da FOGGIA Milano Mxp Brussels Charleroi S Note da / / a Easyjet Destinazione Compagnia Part. Arr. Isole Tremiti Bologna D da / / a / / M Frequenza / / / / a 31 Arrivi a BRINDISI Destinazione Compagnia Part. Arr. da / / a note: ) Il volo Brindisi-Milano Orio al Serio del / parte alle . e arriva alle . ; il e il / parte alle . e arriva alle . . ) Il volo Brindisi-Milano Orio al Serio non opera i giorni / e / / . ) Il volo Brindisi-Milano Orio al Serio il / parte alle . e arriva alle . . ) Il volo Brindisi-Torino non opera il giorno / / . ) Il volo Brindisi-Venezia non opera i giorni / / , / / e / / . ) Il volo Brindisi-Milano MXP dal / al / non opera il martedì. ) Il volo Brindisi-Milano MXP i giorni / e / parte alle . e arriva alle . . ) Il volo Brindisi-Milano Lin il giorno / parte alle . e arriva alle . . ) Il volo Brindisi-Roma Fiumicino non opera i giorni / e // . / note: ) Il volo Verona-Bari è cancellato i giorni / dicembre / / gennaio. ) Il volo Verona-Bari dal novembre al dicembre non opera il lunedì. Il volo è cancellato i giorni e dicembre. Ryanair ORARI IN VIGORE dal / / / / / / / / Frequenza 25-31 dicembre 2010 da / / a / / da / / a / / D da / / a / / da / / a / / da / / a / / da / / a / / / / AL / V da / / a / / / / / note: ) Il volo Milano MXP-Brindisi dal / al / non opera il martedì. ) Il volo Milano Orio al Serio-Brindisi il / parte alle . e arriva alle . . ) Il volo Milano Orio al Serio-Brindisi il / parte alle . e arriva alle . ; il / e il / parte alle . e arriva alle . ) Il volo Torino-Brindisi non opera il / . ) Il volo Venezia-Brindisi non opera i giorni / / , / / e / / . ) Il volo Roma Fiumicino-Brindisi non opera il / e il / . ) ll volo Roma Fiumicino-Brindisi il / / parte alle . . Destinazione Compagnia Part. Arr. Isole Tremiti Milano Mxp Palermo Torino Arrivi a FOGGIA Frequenza Note Alidaunia : : L M M G V S D da / / a / / Alidaunia : : L M M G V S D da / / a / / Darwin/ Alitalia Darwin/ Alitalia Darwin/ Alitalia Darwin/ Alitalia Darwin/ Alitalia Darwin/ Alitalia Darwin/ Alitalia Darwin/ Alitalia Darwin/ Alitalia : : LM da / / a / / : : L MM G V da / / a / / : : da / / a / / ORARI IN VIGORE dal / / S : : MG V : : M : : : : LM : : LM : : AL V / D da / / a / / da / / a / / D da / / a / / da / / a G S / . / / da / / a / / da / / a / /