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INVESTMENT SOLUTIONS & PRODUCTS Trends Institutional Monthly International Wealth Management, Investitori istituzionali, 04.04.2016 Strategia d’investimento e asset allocation Rischi di ribasso per l’oro; pazientare per il petrolio Pagina 3 Focus speciale Fondi obbligazionari a scadenza Pagina 6 Idee alternative La diversificazione è essenziale per gli investimenti immobiliari Pagina 9 Stimoli alla riflessione Settore immobiliare svizzero: la cacciata dal paradiso Pagina 11 Informazioni importanti Il presente rapporto esprime le opinioni della sezione Investment Strategy del CS e non è stato redatto in conformità agli obblighi di legge intesi a promuovere l'indipendenza della ricerca sugli investimenti. Non è un prodotto della sezione Research del Credit Suisse anche se contiene raccomandazioni relative a ricerche pubblicate. Il CS ha adottato politiche miranti a gestire i conflitti di interessi, tra le quali quelle relative alla negoziazione prima della distribuzione delle ricerche sugli investimenti. Queste politiche non si applicano alle opinioni dei responsabili delle strategie d'investimento illustrate nel presente rapporto. Il presente materiale non costituisce una ricerca d'investimento o una raccomandazione di ricerca ai fini della legge. Ulteriori importanti informazioni sono riportate in calce al presente documento. Il presente materiale si rivolge ai professionisti di mercato e ai clienti istituzionali del Credit Suisse. Eventuali destinatari che non siano professionisti di mercato o clienti istituzionali del Credit Suisse dovranno, prima di effettuare qualsiasi transazione, verificare l'adeguatezza della transazione alla propria situazione e ai propri obiettivi. Trends Institutional Monthly, Investitori istituzionali, 04.04.2016 Editoriale 2 In questo numero Strategia d’investimento e asset allocation Rischi di ribasso per l’oro; pazientare per il petrolio Pagina 3 Focus speciale Fondi obbligazionari a scadenza Pagina 6 Idee alternative Nannette Hechler-Fayd'herbe Head of Investment Strategy nannette.hechler-fayd'[email protected], +41 44 333 17 06 La diversificazione è essenziale per gli investimenti immobiliari Pagina 9 Stimoli alla riflessione Settore immobiliare svizzero: la cacciata dal paradiso Pagina 11 Sintesi previsioni Sintesi previsioni Robert J Parker Research Strategic Advisory [email protected], +44 20 7883 9864 Uno dei primi trimestri più volatili della storia sta per terminare. Dopo un sell-off di circa il 10%, le azioni globali sono quasi ritornate al livello di inizio d’anno. I prezzi del petrolio sono scesi a quasi USD 25 al barile per il WTI, e poi hanno invertito la rotta per risalire ai livelli da cui erano partiti quest’anno. Anche i rendimenti sui Treasury USA hanno recuperato dai minimi precedenti. Solamente l’oro, lo yen giapponese e le valute dei paesi esportatori di commodity (CAD, NOK e AUD) sono a livelli nettamente superiori a quelli di gennaio. Osservando lo scenario corrente connotato da una crescita globale moderata, da politiche espansive delle banche centrali e da utili stagnanti, confermiamo il nostro giudizio neutrale sul reddito fisso e sulle azioni. In questo quadro di rendimenti ancora bassi, crediamo che il credito sia destinato a far meglio dei titoli di stato. Tra i titoli sovrani, riteniamo probabile che le obbligazioni di stato a più alto rendimento – come i Treasury USA – siano destinate a realizzare una performance superiore ai Bund tedeschi o agli Eidgenossen svizzeri a basso rendimento. Tra le azioni, crediamo che le valutazioni abbiano un ruolo significativo e che le regioni più costose, come gli USA, non faranno altrettanto bene dei mercati che hanno perso terreno, come l’Eurozona o la Svizzera. A nostro avviso, settori costosi come i consumi di base non riusciranno a tenere il passo dei settori più a buon prezzo, come i finanziari. Per quanto riguarda l’oro e le valute delle commodity, riteniamo che siano prossimi al punto di massimo e consigliamo di realizzare plusvalenze sulle posizioni lunghe. Sul fronte tematico, lo scenario di tassi permanentemente bassi ci spinge a dedicare il nostro articolo «Focus speciale» di questo mese ai fondi obbligazionari a scadenza, che coniugano i vantaggi delle singole obbligazioni e dei fondi come mezzo per diversificare e fornire una strategia di accrescimento dei rendimenti agli investitori che dispongono di liquidità in eccedenza. Continuiamo ad osservare con attenzione anche il settore immobiliare, con i nostri articoli «Idee alternative» e «Stimoli alla riflessione» che esplorano la necessità di selettività nel settore immobiliare svizzero e di diversificazione internazionale. Pagina 12 Termine editoriale: 04 aprile 2016 Trends Institutional Monthly, Investitori istituzionali, 04.04.2016 Strategia d’investimento e asset allocation 3 Strategia d’investimento e asset allocation Rischi di ribasso per l’oro; pazientare per il petrolio Restando neutrali sulle azioni, privilegiamo ancora l’Eurozona, la Svizzera e l’Australia rispetto agli USA, realizzando plusvalenze sulle azioni canadesi. Dopo il rally, l’oro appare vulnerabile. Probabile una correzione dei prezzi del petrolio, che potrebbe offrire l’opportunità di rafforzare le posizioni. Florence Lombardo Investment Strategy Switzerland [email protected], +41 44 332 07 23 La BCE estenderà ulteriormente il suo bilancio EUR trn 3.5 Le azioni globali hanno registrato un brusco rimbalzo dall’11 febbraio, grazie alla ripresa del prezzo del petrolio, al lieve miglioramento dei dati macroeconomici USA e, soprattutto, alla previsione di un atteggiamento accomodante delle banche centrali. Di conseguenza, a marzo l’attenzione è stata rivolta tutta verso le riunioni delle banche centrali, a partire da quella della Banca Centrale Europea (BCE). Vista la maggiore debolezza della dinamica di crescita nell’Eurozona, l’inflazione persistentemente bassa e i timori sulla capacità di trasmissione della politica monetaria, Mario Draghi ha varato un pacchetto di misure superiore alle attese, con la riduzione a –0,4% del tasso sui depositi, l’incremento a EUR 80 mia. degli acquisiti mensili di titoli (QE), estendendo gli acquisti alle obbligazioni societarie non finanziarie e annunciando un nuovo programma di rifinanziamento per le banche. La BCE ha inoltre segnalato che ulteriori riduzioni dei tassi sono piuttosto improbabili e che in prospettiva punterà più su strumenti di politica monetaria incondizionata. Alla luce di queste misure, prevediamo che la BCE mantenga invariati i tassi nei prossimi mesi e fornisca a settembre indicazioni sull’eventuale estensione del programma di QE oltre marzo 2017. Dal momento che la riduzione del tasso sui depositi varata dalla BCE era ampiamente attesa dai mercati, la Banca Nazionale Svizzera (BNS) è riuscita a lasciare invariata la sua politica monetaria, confermando il tasso sui depositi a –0,75% e interventi sui cambi, aumentati in modo significativo in vista della riunione della BCE, per impedire un eventuale rafforzamento del CHF. 3.0 2.5 2.0 1.5 1.0 0.5 0 2008 2009 2010 2011 Gold & claims in euro & foreign currency Long-term refinancing operations Other lending Euro area securities in Euro 2012 2013 2014 2015 2016 Main refinancing operations Other lending to financial sector Securities for monetary policy Other assets Fonte: Datastream, Credit Suisse Negli USA, la Federal Reserve (Fed) ha posto nettamente l’accento sugli sviluppi internazionali nella sua dichiarazione e ha quindi rivisto al ribasso la sua proiezione dei tassi sui Fed Funds. Ora prevede solamente due rialzi da 25 pb ciascuno nel 2016, seguiti da un incremento da 100 pb nel corso del 2017. A questo punto le aspettative della Fed sono più allineate a quelle del mercato e alle nostre, anche se noi ci attendiamo ancora un percorso di rialzo più progressivo il prossimo anno. Per quest’anno, crediamo probabile un’ulteriore normalizzazione della politica monetaria della Fed a giugno. In Cina, l’attività industriale e il commercio restano piuttosto deboli e ci attendiamo un rallentamento della crescita del PIL nella prima metà dell’anno. Prevediamo anche che la componente dell’economia orientata al mercato interno (new economy, consumi e mercato immobiliare), che fino ad ora ha in parte compensato la debolezza dell’industria, perda slancio e tocchi un picco in estate, determinando quindi un rallentamento economico più pronunciato nel secondo semestre 2016. Prevediamo che il governo offra un certo sostegno fiscale nel breve termine, mentre ulteriori misure di allentamento monetario dovrebbero aver luogo nella seconda metà dell’anno. Prevediamo quindi che la crescita del PIL cinese si attesti al 6,5% nel 2016, in calo rispetto al 6,9% dello scorso anno. Nel complesso, le principali banche centrali mantengono un orientamento espansivo o favorevole ai mercati e continuano a sostenere la crescita economica e stimolare un aumento dell’inflazione. Tuttavia, la crescita globale è destinata a restare stagnante quest’anno, ed i rischi rispetto alle stime dei nostri economisti sono più orientati al ribasso. Trends Institutional Monthly, Investitori istituzionali, 04.04.2016 Reddito fisso Alla luce dei recenti sviluppi macroeconomici, manteniamo un giudizio neutrale sul reddito fisso e sulla duration. I titoli di stato restano poco interessanti, anche se i rendimenti sono aumentati di recente. In uno scenario in cui prevediamo movimenti laterali del reddito fisso, riteniamo che i titoli di stato a più alto rendimento siano destinati a realizzare performance superiori al debito sovrano a basso rendimento. Di conseguenza, e posto che il rendimento decennale sui Treasury USA è nel frattempo risalito a circa l’1,95% – circa 30 pb sopra il minimo di febbraio, innescando quindi un segnale di valutazione – abbiamo ora un giudizio outperform sui Treasury USA rispetto al debito pubblico tedesco e svizzero. Ciononostante, continuiamo a rilevare più valore nelle obbligazioni investmentgrade, soprattutto nel credito USD a più lunga scadenza. Restiamo neutrali sulle obbligazioni ad alto rendimento e non consigliamo di rincorrere il rialzo avvenuto in linea con l’aumento dei prezzi dell’energia, poiché il debito high yield non ha ancora il sostegno del ciclo e il quadro tecnico resta negativo. Azionario Le azioni globali proseguono il rimbalzo dal minimo dell’anno registrato l’11 febbraio, anche se negli ultimi tempi la dinamica sembra aver perso slancio. La volatilità è stata molto alta all’inizio dell’anno, mentre al momento assistiamo ad un miglioramento delle condizioni di liquidità e dei livelli di rischio tra le classi di azioni. Ciononostante, dopo il recente rialzo e gli interventi delle banche centrali, e mentre le revisioni degli utili restano in territorio negativo, le azioni per ora non trovano un fattore che catalizzi un ulteriore rialzo. Prevediamo anche che permanga una certa volatilità in presenza di tante incertezze (es. imminente referendum sul Brexit, crescita cinese, sviluppi dei prezzi delle commodity). Infine, mentre il quadro tecnico segnala un certo miglioramento in una prospettiva di medio termine, nel breve periodo le prospettive restano piuttosto negative. Confermiamo quindi il nostro giudizio complessivamente neutrale sulle azioni, privilegiando le strategie relative nell’ambito di questa classe di attivi. A livello regionale, continuiamo a preferire l’Eurozona, la Svizzera e l’Australia rispetto agli USA. Il mercato dell’Eurozona resta favorito da una modesta ripresa della crescita, dagli interventi della BCE, dalla possibile debolezza dell’EUR nel medio termine e da migliori prospettive di utile, soprattutto nel confronto con gli USA. Fino ad ora la Svizzera ha deluso, nonostante le sue caratteristiche generalmente più difensive. Crediamo che vi siano tutte le premesse per una ripresa del mercato in termini relativi, vista la politica monetaria espansiva unita a valutazioni interessanti. Dopo la sovraperformance delle azioni canadesi sotto la spinta dell’aumento dei prezzi del petrolio e dell’oro, riportiamo il nostro giudizio a neutrale, in considerazione anche dei rischi di ribasso per l’oro. Continuiamo invece a preferire il mercato australiano, che presenta valutazioni interessanti e beneficia di sostegno tecnico e della stabilizzazione dei prezzi delle commodity. Strategia d’investimento e asset allocation 4 Sovraperformance delle azioni canadesi dopo il rimbalzo dei prezzi delle commodity YoY (in %) YoY (in %) 35 30 25 20 15 10 5 0 -5 -10 -15 -20 80 60 40 20 0 -20 -40 -60 Apr 06 Apr 07 Apr 08 Apr 09 Apr 10 Apr 11 MSCI Canada / MSCI AC World Apr 12 Apr 13 Apr 14 Apr 15 Apr 16 S&P GSCI All Metals (rhs) Fonte: Datastream, Credit Suisse / IDC In termini di strategia settoriale, abbiamo apportato di recente alcuni cambiamenti. Abbiamo cambiato il nostro giudizio sulla sanità da outperform a neutrale, poiché le prospettive di crescita nel lungo termine restano invariate, ma il dibattito sui prezzi dei farmaci negli USA potrebbe impedire al settore di realizzare sovraperformance nel breve termine. Dopo il rialzo del settore, prevediamo ora una battuta d’arresto dei materiali, poiché rileviamo un rischio di ribasso nel medio termine per i prezzi dei metalli. D’altro canto, abbiamo ora un giudizio neutrale sugli industriali, poiché riteniamo che il ridimensionamento delle aspettative di crescita degli utili sia ora in larga parte scontato nei prezzi. Soprattutto, si prevede ora una sovraperformance dei finanziari, visto l’undershooting dei fondamentali e le valutazioni interessanti. Crediamo che l’intervento della BCE potrebbe favorire ulteriormente la ripresa dei finanziari, in particolare dei titoli bancari, corroborando quindi il nostro giudizio positivo sul settore. Oltre ai finanziari, i settori che crediamo presentino ancora il maggiore potenziale sono IT e telecomunicazioni. Investimenti alternativi Tra gli investimenti alternativi, continuiamo a privilegiare gli hedge fund, nonostante le prospettive di risultati soltanto moderati per quest’anno. Preferiamo gli stili che presentano un beta inferiore al mercato. Le prospettive di medio termine per il petrolio sono migliorate poiché la produzione sta calando, riducendo così l’eccesso di offerta. Permangono tuttavia dei rischi a breve termine, poiché la stagione corrente è generalmente associata alla costituzione delle scorte. È probabile che questo pesi sui prezzi del petrolio, e non è da escludersi una correzione a USD 35/barile. Un tale movimento potrebbe offrire un’occasione per aumentare l’esposizione al petrolio, poiché l’estate potrebbe far registrare una ripresa piuttosto sostenibile dei prezzi, sotto la spinta di una maggiore domanda. L’oro è stato il principale beneficiario dell’avversione al rischio del mercato quest’anno e il rally è stato recentemente favorito anche dalla diminuzione dei rendimenti reali. Poiché la Fed dovrà nuovamente aumentare i tassi prima o poi, e le aspettative d’inflazione sono già state riviste al rialzo, prevediamo che il calo dei rendimenti reali inverta la rotta. Questo rende vulnerabile l’oro, soprattutto visto il posizionamento lungo degli investitori, che appare tirato. Prevediamo quindi una sottoperformance dell’oro e dei metalli preziosi rispetto al resto del settore delle commodity. Trends Institutional Monthly, Investitori istituzionali, 04.04.2016 Strategia d’investimento e asset allocation Il posizionamento lungo dell’oro appare tirato USD/oncia 000 contratti 2'050 1'900 1'750 1'600 1'450 1'300 1'150 1'000 '850 '700 '550 275 250 225 200 175 150 125 100 75 50 25 0 apr 13 ago 13 dic 13 apr 14 ago 14 dic 14 Net speculative position (rhs) apr 15 ago 15 dic 15 Prezzo dell'oro Fonte: Bloomberg, Credit Suisse/IDC 5 L’annuncio della Fed ha favorito le valute emergenti e, in particolare, ha permesso un rimbalzo delle valute a maggior rischio. Visto il miglioramento del quadro tecnico in uno scenario di valutazioni ancora interessanti, non siamo più negativi su RUB, ZAR e BRL. Di conseguenza, abbiamo ora un giudizio neutrale sul paniere di valute emergenti che monitoriamo. Ciononostante, ci asteniamo dall’assumere una posizione positiva poiché i fondamentali restano deboli ed è prevedibile una forte volatilità in presenza dei rischi politici prevalenti. Le valute dei mercati emergenti si presentano interessanti in termini di tassi di cambio effettivi reali (REER) Scostamento del REER rispetto alla media mobile a 10 anni Index 170 expensive in REER terms 150 Valute Dopo essere passati a una posizione negativa su EUR e CHF contro USD a metà febbraio, abbiamo chiuso questo giudizio in vista delle riunioni delle banche centrali a marzo e dopo notevoli correzioni al ribasso di EUR e CHF. Nonostante la riduzione dei tassi della BCE, l’EUR si è rafforzato dopo l’annuncio della BCE, sulla scia di prospettive modeste di ulteriori riduzioni dei tassi. È prevedibile tuttavia che il livello basso dei rendimenti nell’Eurozona fornisca un limite al rialzo al cambio EUR/USD, tanto più visto l’indebolimento dell’USD dopo la decisione della Fed di rivedere il percorso di rialzo dei tassi. Rileviamo quindi un potenziale limitato di ribasso per l’USD poiché è improbabile un’ulteriore diminuzione dei rendimenti attesi negli USA. Nel complesso siamo attualmente neutrali sulle principali coppie di valute. 130 110 90 70 cheap in REER terms 50 Dec 09 Dec 10 Dec 11 EM FX Index Real Effective Exchange Rate (REER) Dec 12 Dec 13 Dec 14 Dec 15 10Y moving average (with 1 and 2 standard deviation bands) Fonte: Credit Suisse / IDC (29.03.2016) Trends Institutional Monthly, Investitori istituzionali, 04.04.2016 Focus speciale 6 Focus speciale Fondi obbligazionari a scadenza Nello scenario attuale di tassi bassi in essere da molto tempo, con una forte volatilità dei mercati e prospettive mondiali incerte, gli investitori guardano agli investimenti obbligazionari per ottenere maggiori rendimenti. Poiché il tasso d’insolvenza è destinato ad aumentare dai minimi storici, i fondi obbligazionari a scadenza offrono i benefici della diversificazione e cercano di coniugare il meglio delle obbligazioni con il meglio dei fondi. Shun-Wei Ong Portfolio Manager - Specialized Fixed Income Asia [email protected], +65 6212 4297 Nonostante le numerose riduzioni dei tassi delle banche centrali e le politiche di quantitative easing in atto, le prospettive economiche e dei mercati finanziari globali restano fragili. Timori sul rallentamento economico in Cina, il crollo dei prezzi delle commodity e l’impatto negativo dello scenario di tassi bassi sul settore bancario hanno accresciuto il nervosismo degli investitori, convincendoli spesso a restare in attesa di sviluppi senza investire la liquidità in eccesso. Contemporaneamente, circa USD 7 mila miliardi di titoli di stato offrono rendimenti negativi. In questo scenario, gli investitori devono riuscire a identificare classi di attivi con caratteristiche di rischio accettabili, ma rendimenti reali attesi positivi. Gli investimenti in singole obbligazioni con una qualità del credito modesta offrono rendimenti relativamente interessanti, un orizzonte d’investimento definito con chiarezza e un flusso di reddito regolare. Tuttavia, di fronte alla previsione di un incremento dei tassi d’insolvenza, per identificare una soluzione d’investimento efficiente è essenziale diversificare e limitare i rischi di controparte. Mediando tra queste esigenze, il concetto di Fondo obbligazionario a scadenza di Credit Suisse offre le migliori caratteristiche di un investimento obbligazionario con i vantaggi aggiuntivi di un fondo d’investimento, e quindi maggiore liquidità, supervisione regolamentare e forte diversificazione per mitigare il rischio di evento legato ai singoli titoli. La caccia ai rendimenti è destinata a proseguire Molti investitori sono diventati più avversi al rischio dopo le due ondate di ribassi delle azioni globali dell’agosto 2015 e più di recente all’inizio del 2016. Eppure l’alternativa rappresentata dalla detenzione di cash in uno scenario di tassi d’interesse ai minimi storici se non addirittura negativi non appare molto interessante e produce nel tempo un’erosione della ricchezza. Inoltre, molti investitori prevedono che l’attuale scenario di tassi bassi e politiche monetarie espansive rimanga per ora invariato. In questo quadro di rendimenti eccezionalmente bassi e di fronte ad un incremento della volatilità dei mercati in una prospettiva globale incerta, aumentano gli investitori che vanno alla ricerca di una soluzione d’investimento che offra un differenziale di rendimento interessante, accompagnato da un flusso di reddito prevedibile e regolare. E qui entrano in gioco gli investimenti obbligazionari. Un investitore che seleziona e acquista un’obbligazione gode di una serie di vantaggi evidenti: periodo d’investimento determinato, pagamenti regolari degli interessi e rimborso del capitale alla scadenza dell’obbligazione. Se è vero che le obbligazioni offrono agli investitori un rendimento superiore rispetto al possesso di cash, investire in obbligazioni non è esente da rischi, soprattutto nel caso delle obbligazioni a più alto rendimento, che solitamente significa anche una qualità del credito fondamentale più bassa. Tanto per cominciare, l’investitore riceverà le cedole e il rimborso integrale del capitale alla scadenza dell’obbligazione solamente se il debitore rimane solvente. In caso di insolvenza, l’investitore subirà perdite significative sul capitale investito. La natura unica dei fondi obbligazionari a scadenza I fondi obbligazionari a scadenza cercano di colmare il divario tra obbligazioni e fondi obbligazionari. Come avviene con gli investimenti nelle singole obbligazioni, questi fondi scadono ad una data prestabilita quando il patrimonio complessivo sarà restituito agli azionisti. Come avviene con altri fondi d’investimento, questi fondi offrono una gestione professionale, liquidità, ampia diversificazione e operano in un quadro regolamentato. Per questi fondi, tutte le obbligazioni scadranno prima della data di scadenza finale di quel particolare fondo. In altri termini, se la data di scadenza finale del fondo è fine 2019, tutte le obbligazioni scelte per questo fondo scadranno entro la fine del 2019 per rimborsare il capitale agli investitori. Il concetto di fondo obbligazionario a scadenza Fonte: Credit Suisse. A mero scopo illustrativo. Il diagramma riportato è a mero scopo illustrativo, ma è utile per rilevare le caratteristiche di un fondo obbligazionario a scadenza. La riduzione della duration di tassi d’interesse e credit spread diminuisce il rischio e la volatilità del portafoglio con l’approssimarsi della scadenza prefissata. In caso di shock dei tassi vicino alla scadenza, l’impatto negativo sul portafoglio sarà modesto. Contemporaneamente, gli investitori possono scegliere di ricevere periodicamente i dividendi come se avessero una obbligazione. Questi fondi avrebbero generalmente un turnover più basso rispetto ai fondi senza scadenza predeterminata. Ciononostante, i gestori monitorano attivamente le obbligazioni su base costante e Trends Institutional Monthly, Investitori istituzionali, 04.04.2016 venderanno i titoli la cui qualità del credito subisca un peggioramento, per sostituirli con altre alternative. Analogamente, qualora il prezzo di un’obbligazione raggiungesse un livello interessante, in cui i gestori sono tentati di realizzare plusvalenze, l’obbligazione può anche essere venduta e sostituita. I vantaggi evidenti della diversificazione In precedenza abbiamo indicato che un investitore può beneficiare di chiari vantaggi con la selezione e l’acquisto di un’obbligazione. Abbiamo anche avvertito che l’investitore può subire forti perdite in caso di default sul titolo. Riteniamo che il mercato si trovi nella fase del ciclo del credito in cui i tassi d’insolvenza delle obbligazioni corporate siano destinati ad aumentare a livello globale oltre la media ventennale dell’1,5% nel 2016 e 2017, come osservato dall’agenzia di rating Standard & Poor’s. Di fatto, nel 2015 il tasso d’insolvenza dei mercati emergenti si è attestato al 3,7%, in aumento rispetto al 3,3% del 2014 e in netto incremento rispetto allo 0,5% del 2011. Per il primo bimestre del 2016, 13 società sono già risultate insolventi negli USA, soprattutto a causa dei livelli bassi dei prezzi delle commodity. A nostro avviso, investire in un fondo obbligazionario diversificato potrebbe aiutare ad attraversare lo scenario attuale. Ma la diversificazione è veramente utile? Immaginiamo che un investitore possegga una sola obbligazione. In caso di insolvenza sul titolo con un ammontare recuperabile del 40%, l’investitore perderebbe il 60%! D’altro canto, un fondo obbligazionario è gestito in modo professionale, e quindi la scelta delle obbligazioni è demandata a professionisti del settore dotati della competenza necessaria e in grado di seguire un processo d’investimento rigoroso. A parte questo, la natura diversificata di un fondo ridurrà il rischio e l’impatto delle insolvenze. Focus speciale 7 Una soluzione interessante per scenari di tassi d’interesse in aumento o in diminuzione Dal momento che il fondo obbligazionario a scadenza ha una data di scadenza finale, presenta alcuni vantaggi rispetto ai fondi d’investimento con un orizzonte indeterminato. Per un fondo con scadenza a fine 2019, molte obbligazioni in portafoglio – ma non tutte – scadranno nel 2019. Nella fase di costruzione del portafoglio, i gestori introducono normalmente anche obbligazioni con scadenza precedente, nel 2017 e 2018. In uno scenario di tassi in rialzo, il rimborso del capitale delle obbligazioni con scadenza nel 2017 o 2018 sarà reinvestito a tassi più alti. In uno scenario di tassi in diminuzione, invece, gli investitori saranno riusciti ad assicurarsi i rendimenti più elevati del portafoglio di obbligazioni iniziale, beneficiando comunque della struttura. Nella seguente simulazione, stimiamo il rendimento annuale e il rendimento totale di un portafoglio a scadenza in scenari di rendimento diversi nel futuro. Ipotizzando un rendimento alla scadenza attuale del 4,4% e se lo scenario dei rendimenti si evolve nella direzione indicata dai forward, il rendimento annuale di questo portafoglio a scadenza sarebbe del 4,27%. Ipotizziamo l’assenza di default durante la vita del fondo ai fini di questa analisi. Inoltre, in uno scenario di incremento costante dei rendimenti dell’1% sull’orizzonte d’investimento, il portafoglio terminerebbe con un rendimento annuale del 4,51%. Infine, in uno scenario in cui i rendimenti chiudono in ribasso dell’1%, il portafoglio chiuderebbe con un rendimento annuale del 4,09%. Scenari dei tassi d’interesse: tassi d’interesse fra 4 anni Valori di portafoglio in scenari di default diversi Fonte: Credit Suisse Andamento del valore patrimoniale netto ¹ Ipotizzando che il tasso di reinvestimento sia pari all’iniziale rendimento alla scadenza. Il valore finale del portafoglio dipende dal numero delle insolvenze e dal tasso di reinvestimento durante la vita del fondo. Investimento iniziale: 100, numero di emissioni = 100, rendimento costante del 4,4%, valore di recupero: 40%. Queste previsioni non costituiscono indicatori attendibili della performance futura. Fonte: Credit Suisse. A mero scopo illustrativo. Il grafico precedente evidenzia il valore di un portafoglio in diversi scenari di default. Analogamente a molte analisi degli scenari, si utilizzano ipotesi: rendimento costante del portafoglio del 4,4%, valore di recupero del 40%, 1, 3, 5 e 10 default per anno su 3,75 anni fino a fine 2019. Ipotizziamo anche che il portafoglio abbia 100 obbligazioni. Come si può vedere dal grafico, il portafoglio genererà comunque risultati positivi anche con 5 default per anno. Anche con 10 default l’anno, il portafoglio è in calo di meno del 10% in termini di total return. Questo mostra chiaramente la netta differenza tra detenere 100 obbligazioni e possederne solo una. Ipotesi: 30% di investimenti in obbligazioni con 2 anni alla scadenza, 50% in obbligazioni con 3 anni alla scadenza e 20% in obbligazioni con 4 anni alla scadenza. Curva attuale degli swap più spread di 300 punti base. Aumento dei rendimenti ogni anno di 50/75/100/125 punti base rispetto ai forward. Riduzione dei rendimenti ogni anno di 25/50/75/100 punti base rispetto ai forward. Fonte: Credit Suisse Trends Institutional Monthly, Investitori istituzionali, 04.04.2016 Conclusione I fondi obbligazionari a scadenza offrono i vantaggi sia dell’obbligazione sia del fondo. Con un interessante differenziale di rendimento e liquidità giornaliera, possono rappresentare una valida alterna- Focus speciale 8 tiva per investire la liquidità eccedente sfruttando il differenziale di rendimento fino alla scadenza o in attesa di opportunità d’investimento future. (30.03.2016) Trends Institutional Monthly, Investitori istituzionali, 04.04.2016 Idee alternative 9 Idee alternative La diversificazione è essenziale per gli investimenti immobiliari Aumenta il rischio di una correzione dei prezzi nel medio-lungo termine sul mercato immobiliare svizzero. Gli investitori in CHF dovrebbero valutare una diversificazione internazionale. Per affrontare il rischio di cambio, una copertura opportunistica si è dimostrata una valida strategia negli ultimi 20 anni. Philippe Kaufmann Global Real Estate Research [email protected], +41 44 334 32 89 In Svizzera, crediamo che il differenziale di rendimento tra investimenti immobiliari e obbligazioni di stato dovrebbe stabilizzarsi su livelli elevati nel 2016. Prevediamo quindi ancora una volta una raffica di nuovi progetti, soprattutto nella costruzione di appartamenti da destinare a locazione. Questo mina le possibili opportunità di incremento futuro dei canoni. Al contempo, è probabile che continuino ad aumentare i livelli degli sfitti – e quindi dei rischi – al di fuori dei centri principali. A causa del livello molto alto dei prezzi e del rallentamento del reddito potenziale da locazioni, aumenta il rischio di una correzione dei prezzi nel medio-lungo termine. Nel breve termine, gli investimenti immobiliari svizzeri diretti continuano ad offrire rendimenti molto apprezzati. Parallelamente, non prevediamo che l’aggio medio sui fondi immobiliari scenda sotto il 20% nel 2016, visto che i tassi d’interesse bassi rendono particolarmente interessanti i dividendi stabili di questi veicoli d’investimento. In particolare, gli investitori istituzionali apprezzano il cash flow elevato e senza pari degli immobili. ville monofamiliari sono diminuiti in 90 regioni su 106 tra il 1990 e il 2002. I prezzi sono aumentati solamente nei cantoni del Ticino e di Valais, mentre sono stabili a Basilea-Stadt. Vi sono naturalmente dipendenze tra i paesi, ma la correlazione tra i maggiori mercati immobiliari commerciali nel mondo non è particolarmente elevata. L’utilizzo dei dati PMA annuali sui rendimenti complessivi dal 1991 per i mercati degli uffici più importanti e liquidi del mondo ci permette di verificare questa ipotesi. Il coefficiente di correlazione medio per ogni mercato degli uffici con tutti gli altri degli altri continenti varia da 0,1 a 0,6, indicando un grado moderato di integrazione. Nel complesso la media è di 0,45. Il coefficiente di correlazione più basso è quello di Hong Kong, che sembra avere un mercato degli uffici con caratteristiche e cicli molto specifici. È possibile che le correlazioni siano aumentate di recente, poiché l’integrazione ed i flussi transfrontalieri sono chiaramente aumentati negli ultimi decenni. Questo andamento è stato inoltre alimentato dalla maggiore trasparenza dei mercati. Coefficiente di correlazione medio rispetto ai mercati degli uffici di altri continenti 0.7 Diversificazione regionale significa diversificazione internazionale In considerazione delle aspettative di performance relativamente modeste per gli investimenti immobiliari domestici, è inevitabile pensare agli investimenti esteri. Investire in immobili esteri offre un importante potenziale di diversificazione per chi investe in CHF. L’esperienza dell’ultima crisi immobiliare in Svizzera ci insegna che i cicli all’interno di un certo paese sono spesso sincronizzati. Nonostante la marcata eterogeneità delle regioni svizzere, i prezzi per le 0.6 0.5 0.4 0.3 0.2 0.1 Washington, DC New York San Francisco Houston Los Angeles Boston Chicago Tokyo Singapore Hong Kong Sydney Melbourne London Stockholm Milan Madrid Munich Frankfurt Hamburg Paris Berlin Brussels 0.0 Copenhagen Rimangono in Svizzera alcune nicchie interessanti Anche se il futuro non è molto fosco, i frutti non sono più così facili da cogliere e crediamo che chi investe nel settore immobiliare avrà difficoltà a realizzare i forti guadagni visti in passato. Alcune opportunità per gli investitori vengono dal segmento abitativo lowcost, ad esempio. È probabile che il mutamento in corso delle caratteristiche dell’immigrazione – meno lavoratori migranti e più richiedenti asilo – farà sì che la domanda si concentri sul segmento dei canoni di locazione bassi. L’immobiliare a uso sanitario è un’altra fra le poche aree ancora in crescita dalla prospettiva di chi opera sul settore immobiliare. Fonte: PMA, Credit Suisse La diversificazione settoriale è relativamente facile da realizzare La diversificazione tra settori immobiliari è il secondo passo importante. I candidati più ovvi sono gli investimenti in immobili residenziali, uffici e retail, che sono piuttosto comuni in Svizzera. Gli investimenti in proprietà alberghiere e industriali/logistica sono rilevanti Trends Institutional Monthly, Investitori istituzionali, 04.04.2016 anche in altri paesi. L’effetto diversificazione può essere accresciuto anche utilizzando nicchie come le residenze per studenti, anziani, i magazzini di self storage o i centri medici. Differenza dei cicli alla base degli effetti di diversificazione I benefici della diversificazione non sono dovuti ai maggiori rendimenti, ma ai cicli macroeconomici e immobiliari dei singoli paesi. A Zurigo, per esempio, dove si è registrata una espansione particolarment significativa degli spazi per uffici, i canoni di locazione sono diminuiti complessivamente dell’8,5% dal picco massimo, secondo Wüest & Partner. I canoni sono diminuiti nettamente anche a Basile e Ginevra (rispettivamente 7,2% e 6,7%) dalla fine del 2012. Nel resto della Svizzera (–4,4%) i canoni stanno diminuendo ad un ritmo leggermente inferiore. I dati di PMA indicano che a livello globale il quadro è differente. Alcuni grandi mercati degli uffici come Giappone, Spagna e Dublino, stanno chiaramente accelerando. Il rendimento totale nel 2015 è stato del 32% a Tokyo, a fronte di una media tra il 2010 e il 2014 di solo l’8,4% p.a. Anche molti mercati europei degli immobili per uffici sono dinamici, con l’eccezione di Varsavia, dove abbondano i vecchi progetti di sviluppo. Negli USA, due mercati sono degni di attenzione per il rallentamento del loro ciclo: da un lato, i rendimenti immobiliari ristagnano a Houston, che risente fortemente delle difficoltà del settore dell’energia; dall’altro, il mercato immobiliare di San Francisco è giunto al picco massimo. L’ultimo rendimento totale è ancora ad un buon 12,2%, ma nettamente inferiore al boom dell’ultimo quinquennio (rendimento annuale medio del 36%). Diverge la crescita dei canoni degli uffici di prim’ordine Indice: Q1 2005 = 100 160 150 140 130 120 110 100 90 80 70 60 Mar 05 Mar 06 Mar 07 Mar 08 Mar 09 Mar 10 Mar 11 Mar 12 Mar 13 Mar 14 Mar 15 Paris Munich Dublin Milan Amsterdam Lisbon Madrid London City of Zurich City of Geneva Fonte: PMA, Wüest & Partner, Credit Suisse Idee alternative 10 Lo stesso ragionamento degli investimenti immobiliari fisici vale per gli investimenti immobiliari liquidi, come le azioni immobiliari. Solitamente questi mercati sono leggermente più correlati dei mercati immobiliari fisici, trattandosi di titoli quotati in borsa. La copertura opportunistica appare vantaggiosa Prendere in considerazione gli investimenti immobiliari esteri è un modo per gestire il rischio valutario per gli investitori CHF. Abbiamo esaminato in dettaglio questa questione nel nostro ultimo Studio sul Mercato immobiliare svizzero 2016 per gli investimenti immobiliari esteri indiretti. Abbiamo riscontrato che la copertura avvicina i rendimenti dei dividendi più alti per il settore immobiliare nei paesi ad interesse elevato ai livelli dei rendimenti immobiliari più bassi di paesi con tassi d’interesse contenuti come la Svizzera. Con l’eccezione del Giappone, i rendimenti in valuta locale sono sempre più alti dei rendimenti calcolati in franchi svizzeri. Cionostante, essendo un processo costoso, il vantaggio della copertura valutaria non è univoco. Secondo il confronto tra rendimenti coperti e non coperti in CHF, la copertura sarebbe stata vantaggiosa in quattro casi su otto. Nel caso delle azioni immobiliari australiane, gli investitori avrebbero guadagnato molto di più senza una copertura. Dal momento che le operazioni di copertura costano di più per un investitore che fa i conti in una valuta con tassi d’interesse bassi come il franco svizzero, abbiamo sottoposto a verifica una strategia in cui la copertura è realizzata solamente quando il franco svizzero è sottovalutato. Con una tale strategia, un investitore in CHF avrebbe realizzato rendimenti più elevati in tutti i sei paesi dello studio, superando anche i rendimenti in valuta locale nel caso dei mercati azionari immobiliari di USA, Australia e Giappone. Questo indica che coprire gli investimenti immobiliari indiretti è ragionevole quando una valuta è sottovalutata, ma non necessariamente quando è sopravvalutata, come nel caso del CHF in questo periodo. (30.03.2016) Trends Institutional Monthly, Investitori istituzionali, 04.04.2016 Stimoli alla riflessione 11 Stimoli alla riflessione Settore immobiliare svizzero: la cacciata dal paradiso Per oltre dieci anni, gli investitori immobiliari svizzeri hanno goduto di condizioni quasi paradisiache. Questi tempi sembrano ormai giunti a termine. Nella nostra pubblicazione dettagliata, Mercato immobiliare svizzero 2016, esaminiano i casi in cui il rapporto rischio/rendimento è ancora adeguato. Fabian Hürzeler Head Swiss Real Estate Research [email protected], +41 44 333 73 14 zero e dell’incremento degli acquisti oltre-frontiera. La domanda di spazi per la vendita rischia di restare modesta in presenza di un’accelerazione del commercio elettronico. Per oltre dieci anni, gli investimenti diretti nel mercato immobiliare svizzero hanno beneficiato di prezzi e canoni di locazione crescenti, di un’espansione della domanda e di tassi di sfitto modesti sulla scia del livello contenuto dei tassi d’interesse. Aumentano tuttavia i segnali che una nuova era stia progressivamente subentrando, che renderà più difficile per chi investe nel settore immobiliare realizzare in futuro guadagni facili. Ciononostante, gli afflussi di capitali nelle attività di sviluppo immobiliare restano a livelli signiicativi grazie a rendimenti relativamente interessanti. Diversificazione in mercati di nicchia In prospettiva, ottenere i risultati auspicati sul settore immobiliare non sarà affatto facile. Con l’aumento della concorrenza, gli investitori stanno iniziando a guardare verso mercati di nicchia. Un approccio promettente è quello di investire nei grandi trend, come l’invecchiamento demografico. Dalla prospettiva degli investitori immobiliari, gli immobili a uso sanitario sono tra le poche aree ancora in crescita. I centri medici offrono ancora qualche opportunità, ad esempio, poiché coniugano i vantaggi della sharing economy ai trend strutturali e alle esigenze di una popolazione sempre più anziana. Il calo della domanda continuerà a spingere al rialzo i tassi di sfitto L’offerta di appartamenti e immobili commerciali in locazione dovrebbe superare la domanda più debole nel 2016, con un conseguente aumento dei tassi di sfitto, crescenti pressioni sui margini e l’intensificarsi della concorrenza. Vista la notevole diminuzione dell’immigrazione (–9,5% nel 2015), il mercato degli investimenti in appartamenti in affitto si sta desincronizzando dal mercato dell’utente finale. Crediamo quindi che nel 2016 assisteremo alla fine del rialzo dei canoni di locazione. Il mercato degli uffici è già entrato in una situazione di eccesso dell’offerta. Sul fronte della domanda, non solo importanti attori come l’industria dei servizi finanziari devono fare i conti col cambiamento strutturale, ma anche il settore dei servizi nel suo complesso si trova esposto a nuove sfide, come l’offshoring, alimentate dalla rivoluzione digitale. Poiché prevediamo che la crescita dell’occupazione rallenti (solamente +0,1% in 2016), le nuove costruzioni supereranno l’assorbimento netto e spingeranno al rialzo i tassi di sfitto. Per il settore retail, la situazione continua a peggiorare a causa della forza del franco sviz- Tassi di sfitto nei segmenti del mercato immobiliare svizzero Indice: 2006 = 100. 130 Office surface Retail surface Rental Appartments 120 110 100 90 80 70 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 Fonte: uffici statistici, Credit Suisse (29.03.2016) Trends Institutional Monthly, Investitori istituzionali, 04.04.2016 Sintesi previsioni 12 Sintesi previsioni Sintesi previsioni Maggiori informazioni sulle previsioni e le stime sono disponibili su richiesta. La performance passata non è un’indicazione della performance futura. La performance può essere influenzata da commissioni, spese o altri oneri, oltre che da fluttuazioni nei tassi di cambio. Tassi d'interesse a breve Libor a 3M / titoli di stato a 10 anni Libor a 3M 10Y in % A pron- 3M ti 12M A pron- 3M ti 12M CHF -0.73 da -0.9 a -0.7 da -0.9 a -0.7 -0.34 da -0.3 a -0.1 -0.1-0.1 EUR * -0.25 da -0.4 a -0.2 da -0.4 a -0.2 0.13 0.3-0.5 0.5-0.7 USD 0.63 0.8-1.0 1.0-1.2 1.77 1.6-1.8 2.1-2.3 GBP 0.59 0.5-0.7 0.8-1.0 1.41 1.6-1.8 2.1-2.3 AUD 2.28 2.2-2.4 2.2-2.4 2.53 2.6-2.8 3.0-3.2 JPY 0.00 da -0.3 a -0.1 da -0.5 a -0.3 -0.06 -0.1-0.1 0.1-0.3 RendiSpread mento (in (pb) %) Duration (anni) Previsione a 3M Previsione a 12M BC IG Corporate USD 3.2 163 7.3 0,9% -0,1% BC IG Financials USD 3.0 155 5.9 0,5% 0,3% CS LSI ex govt CHF -0.1 56 6.2 -0,3% -1,9% BC High Yield Corp 8.2 USD 656 4.2 1,3% 3,0% BC High Yield Pan EUR 5.1 461 4.1 0,9% 2,3% JPM EM hard curr USD 5.9 397 7.9 0,8% 3,0% JPM EM local curr hedg. USD 6.5 n.a. 4.9 1,0% 3,0% BC = Barclays Capital, IG= Investment Grade, CS = Credit Suisse, JPM = JP Morgan (EMBI+ e GBI Gl. Div). Dati dell'indice all'01/04/2016. Fonte: Bloomberg, Credit Suisse I tassi a pronti sono i prezzi di chiusura all'1/4/2016. Data della previsione: 18/3/2016. * Euribor a 3M, ** Tassi tratte bancarie a 3M. Fonte: Bloomberg, Credit Suisse Valute A pronti 3M 12M Azioni EUR/USD 1.14 1.10-1.14 1.03-1.07 Indice USD/CHF 0.96 0.96-1.00 1.04-1.08 EUR/CHF 1.09 1.08-1.12 1.09-1.13 A pronti P/E Rend. div. (%) 3M* 12M* MSCI AC World** 869 15.3 3.2 885 920 USD/JPY 112 109-113 109-113 S&P 500 USA 2'073 16.9 2.5 2'040 2'080 EUR/JPY 127 122-126 115-119 Eurostoxx 50 2'953 12.8 4.9 3'200 3'280 EUR/GBP 0.80 0.76-0.80 0.71-0.75 FTSE 100 UK 6'146 15.8 5.1 6'280 6'350 GBP/USD 1.42 1.41-1.45 1.41-1.45 Topix Giappone 1'301 12.3 2.2 1'390 1'420 AUD/USD 0.77 0.73-0.77 0.73-0.77 S&P/ASX 200 Australia 4'999 15.2 4.9 5'320 5'450 USD/CAD 1.30 1.31-1.35 1.31-1.35 S&P/TSX comp Canada 13'440 16.7 3.1 13'750 13'900 EUR/SEK 9.27 9.28-9.32 9.18-9.22 SMI Svizzera 7'688 15.3 3.7 8'300 8'600 EUR/NOK 9.47 9.28-9.32 9.08-9.12 MSCI mercati emergenti** 94'015 11.9 3.2 94'500 98'000 EUR/PLN 4.25 4.43-4.47 4.43-4.47 USD/CNY 6.48 6.58-6.62 6.88-6.92 USD/SGD 1.35 1.38-1.42 1.41-1.45 USD/KRW 1154 1230-1250 1270-1290 USD/INR 0.0 67-69 67-69 USD/BRL 3.55 3.60-3.70 3.55-3.65 USD/MXN 17.3 17.4-17.6 16.9-17.1 Prezzi all'01/04/2016; *previsione; **rendimento lordo (dividendi compresi). Fonte: Datastream, Credit Suisse Commodity A pronti 3M* 12M* Oro (USD/oncia) 1222.50 1150 1000 Argento (USD/oncia) 15.05 15 13 Platino (USD/oncia) 957.05 900 900 Palladio (USD/oncia) 566.35 550 600 Rame (USD/tonn.) 4835.00 4800 5000 Greggio WTI (USD/barile) 36.79 35 45 Bloomberg Commodity index 157.19 160 165 Prezzi a pronti: chiusura di New York 01/04/2016; *previsione. Fonte: Bloomberg, Credit Suisse Credito: indici selezionati BC IG Corporate EUR RendiSpread mento (in (pb) %) Duration (anni) 1.1 5.2 131 Previsione a 3M Previsione a 12M Tassi a pronti: chiusura di Londra 01/04/2016. Fonte: Bloomberg, Credit Suisse Crescita reale del PIL e inflazione Crescita del PIL Inflazione in % 2015 2016 2017 2015 2016 2017 CH 0.8 1.0 1.5 -1.1 -0.5 0.0 UME 1.5 1.5 1.5 0.0 0.2 1.4 USA 2.4 1.8 2.0 0.1 1.0 2.0 UK 2.2 2.2 2.0 0.0 0.7 1.4 Australia 2.5 2.4 2.6 1.5 2.1 2.5 Giappone 0.5 0.8 0.5 0.8 0.2 2.0 Cina 6.9 6.5 6.0 1.4 1.7 1.8 Data della previsione: 17/3/2016. -0,2% -0,9% Fonte: Credit Suisse (04.04.2016) Trends Institutional Monthly, Investitori istituzionali, 04.04.2016 13 Glossario Avvertimenti sui rischi Rischio di mercato I mercati finanziari registrano ribassi e flessioni in base alle condizioni economiche, alle pressioni inflazionistiche, alle notizie in tutto il mondo e ai rapporti specifici ai diversi settori. Mentre i trend possono essere individuati nel corso del tempo, può essere difficile prevedere la direzione del mercato e dei singoli titoli. Questa variabilità genera, per gli gli investimenti azionari, il rischio di una perdita di valore. Rischi obbligazionari Gli investitori sono esposti alle fluttuazioni di tassi d'interesse, valute, liquidità, mercati creditizi ed emittenti, e ciò potrebbe incidere sul prezzo delle obbligazioni. Mercati emergenti I mercati emergenti si trovano in paesi che presentano una o più delle seguenti caratteristiche: un certo grado di instabilità politica, mercati finanziari e modelli di crescita economica relativamente imprevedibili, un mercato finanziario che è ancora in fase di sviluppo o un'economia debole. Gli investimenti nei mercati emergenti comportano di norma, per gli azionisti e i creditori, maggiori rischi di tipo politico, economico, creditizio, valutario, associati alla liquidità sui mercati, legali, di regolamento e di mercato. Hedge funds Indipendentemente dalla struttura, gli hedge fund non si limitano a una particolare disciplina d'investimento o strategia di negoziazione, e cercano di guadagnare in tutti i tipi di mercato ricorrendo a leverage, strumenti derivati e strategie d'investimento speculative, che potrebbero accrescere il rischio di perdita correlata agli investimenti. Investimenti in commodity Le operazioni in commodity presentano un elevato grado di rischio e potrebbero non essere adatte a molti investitori privati. L'ammontare della perdita per via dei movimenti di mercato può essere sostanziale o risultare persino in una perdita totale. Settore immobiliare Gli investitori nel settore immobiliare sono esposti a rischi correlati a liquidità e valute, e ad altri tipi di rischi, tra cui il rischio ciclico, quello associato ai mercati delle locazioni e locali, oltre che il rischio ambientale, e a variazioni della situazione giuridica. Rischi valutari Gli investimenti in valute estere comportano l'ulteriore rischio che la valuta straniera possa perdere di valore rispetto alla valuta di riferimento dell'investitore. Spiegazione degli indici usati con frequenza nei rapporti Indice Commento MSCI World L'MSCI World è un indice dei mercati azionari globali sviluppato e calcolato da Morgan Stanley Capital International. I calcoli si basano sui prezzi di chiusura a dividendi reinvestiti. MSCI EMU Nell'indice MSCI EMU (European Economic and Monetary Union) rientrano aziende a grande e media capitalizzazione in 10 paesi di mercati sviluppati dell'UME. Grazie a 237 componenti, l'indice copre approssimativamente l'85% della capitalizzazione di mercato adeguata al flottante dell'UME. US S&P 500 Lo Standard and Poor's 500 è un indice azionario ponderato in base alle capitalizzazioni che rappresenta tutti i principali settori negli USA e rileva la performance dell'economia domestica attraverso le variazioni del valore di mercato aggregato. Eurostoxx 50 Lo Eurostoxx 50 è un indice azionario ponderato in base alle capitalizzazioni di mercato che comprende le 50 principali società bluechip in Eurolandia. FTSE 100 UK L'FTSE 100 è un indice azionario ponderato in base alle capitalizzazioni di mercato che rappresenta 100 tra le società a maggiore capitalizzazione quotate alla London Stock Exchange. Le azioni presentano una ponderazione di investibilità nel calcolo dell'indice. Topix Giappone Il TOPIX, noto anche come Tokyo Stock Price Index, replica tutte le grandi imprese giapponesi quotate alla «prima sezione» della borsa. Il calcolo dell'indice non tiene conto di emissioni provvisorie e azioni privilegiate. S&P/ASX 200 Australia Lo S&P/ASX 200 è un indice azionario australiano, ponderato in base alle capitalizzazioni di mercato e corretto per il flottante, calcolato da Standard and Poor's. S&P/TSX comp Canada L'indice composito S&P/TSX è l'equivalente canadese dell'indice S&P 500 per gli USA. L'indice comprende i maggiori titoli quotati alla Toronto Stock Exchange. SMI Svizzera Lo Swiss Market Index è composto da 20 delle principali società quotate dell'universo dello Swiss Performance Index. Rappresenta l'85% della capitalizzazione del flottante del mercato azionario svizzero. Essendo un indice dei prezzi, lo SMI non è corretto per i dividendi. MSCI mercati emergenti L'MSCI mercati emergenti è un indice ponderato per il flottante finalizzato a misurare la performance dei mercati azionari sui mercati emergenti globali. L'indice è sviluppato e calcolato da Morgan Stanley Capital International. BC IG Corporate EUR L'indice Euro Corporate replica il mercato delle obbligazioni corporate espresse in euro, investment grade e a tasso fisso. L'indice comprende emissioni che rispondono a requisiti specifici in tema di scadenza, liquidità e qualità. L'indice è calcolato da Barclays. BC IG Corporate USD L'indice US Corporate replica il mercato delle obbligazioni corporate espresse in USD, investment grade e a tasso fisso. L'indice comprende emissioni USA e non USA che rispondono a requisiti specifici in tema di scadenza, liquidità e qualità. L'indice è calcolato da Barclays. BC IG Financials USD L'indice IG Financials replica il mercato delle obbligazioni finanziarie espresse in USD, investment grade e a tasso fisso. L'indice comprende emissioni USA e non USA che rispondono a requisiti specifici in tema di scadenza, liquidità e qualità. L'indice è calcolato da Barclays. CS LSI ex govt CHF Il Liquid Swiss Index ex govt CHF è un indice obbligazionario ponderato in base alle capitalizzazioni di mercato rappresentativo della componente più liquida e negoziabile del mercato obbligazionario svizzero, con l'esclusione delle obbligazioni della Confederazione. L'indice è calcolato dal Credit Suisse. BC High Yield Corp USD L'US Corporate High Yield Index misura le obbligazioni corporate non investment grade, a tasso fisso e tassabili espresse in USD. L'indice è calcolato da Barclays. BC High Yield Pan EUR Il Pan European High Yield Index misura il mercato delle obbligazioni corporate non investment grade, a tasso fisso e denominate in euro, sterline, corone norvegesi, corone svedesi e franchi svizzeri. L'indice è calcolato da Barclays. JPM EM hard curr. USD L'Emerging Market Bond Index Plus replica il rendimento complessivo delle obbligazioni sovrane emesse in valute forti dai paesi emergenti più liquidi. L'indice comprende i Brady bond espressi in USD (obbligazioni in dollari emesse da paesi dell'America Latina), prestiti ed Eurobond. JPM EM local curr. hedg. USD Il JPMorgan Government Bond Index replica le obbligazioni emesse in valute locali dai governi di paesi emergenti nei mercati più accessibili per gli investitori internazionali. Trends Institutional Monthly, Investitori istituzionali, 04.04.2016 14 CS Hedge Fund Index Il Credit Suisse Hedge Fund Index è calcolato da Credit Suisse Hedge Index LLC. Si tratta di un indice degli hedge fund ponderato per gli attivi e comprende solamente fondi, e non conti distinti. L'indice riflette la performance al netto di tutte le spese e commissioni di performance per la componente degli hedge fund. DXY Una misura del valore del dollaro USA rispetto alla maggioranza dei suoi principali partner commerciali. L'indice US Dollar è simile ad altri indici ponderati su base commerciale, che analogamente utilizzano i tassi di cambio delle stesse valute principali. MSCI AC World Il World Index comprende large e mid cap di 23 mercati sviluppati e 23 mercati dei paesi emergenti. Grazie a circa 2480 componenti, l'indice copre all'incirca l'85% delle opportunità azionari investibili a livello globale. MSCI AC Asia/Pacific L'MSCI All Country Asia Pacific Index rappresenta large e mid cap di 5 paesi dei mercati sviluppati e 8 paesi dei mercati emergenti nella regione Asia Pacifico. Con 1'000 componenti, l'indice fornisce una copertura approssimativamente all'85% della capitalizzazione di mercato corretta per il flottante in ogni paese. MSCI Europe L'MSCI Europe Index rappresenta large e mid cap in 15 paesi dei mercati sviluppati in Europa. Con 422 componenti, l'indice fornisce una copertura approssimativamente all'85% della capitalizzazione di mercato corretta per il flottante nell'ambito dell'universo azionario dei mercati sviluppati europei. DAX Il German Stock Index rappresenta 30 delle società tedesche più grandi e liquide negoziate preso la borsa di Francoforte. FTSE EPRA/NAREIT Global Real Estate Index Series La FTSE EPRA/NAREIT Global Real Estate Index Series è ideata per rappresentare trend generali nelle azioni qualificate del settore immobiliare in tutto il mondo. Hedge Fund Barometer L'Hedge Fund Barometer è uno strumento di proprietà di Credit Suisse per l'attribuzione di un punteggio. Esso misura le condizioni di mercato per le strategie in hedge fund. Comprende quattro componenti: liquidità, volatilità, rischi sistemici e ciclo economico. Abbreviazioni utilizzate con frequenza nei rapporti Abb. Descrizione Abb. Descrizione 3/6/12 MMA Media mobile a 3/6/12 mesi IMF Fondo Monetario Internazionale AI Investimenti alternativi LatAm America Latina APAC Asia Pacifico Libor London interbank offered rate bbl barile m b/d Milioni di barili al giorno BI Bank Indonesia M1 Un parametro della massa monetaria, comprendente tutto il denaro fisico, come monete e valuta, oltre che i depositi a vista, i conti correnti e i conti per gli ordini negoziabili di prelievo. BoC Bank of Canada M2 Un parametro della massa monetaria, comprendente liquidità e depositi in conto corrente (M1), oltre che depositi di risparmio, fondi comuni sul mercato monetario e altri depositi a termine. BoE Bank of England M3 Un parametro della massa monetaria, comprendente la massa M2 oltre che i depositi a termine, i fondi istituzionali del mercato monetario, i contratti di riacquisto nel breve termine e altri asset liquidi più grandi. BoJ Bank of Japan M&A Fusioni e acquisizioni pb Punti base MAS Autorità monetaria di Singapore BRIC Brasile, Russia, Cina, India MLP Società in accomandita per azioni CAGR Tasso di crescita annuale composto MoM Mese su mese CBOE Chicago Board Options Exchange MPC Monetary Policy Committee CFO Cassa dalle operazioni OAS Spread adeguato alle opzioni CFROI Cash flow return on investment OECD Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico DCF Discounted cash flow OIS Swap indicizzato overnight DM Mercato sviluppato OPEC Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio DMs Mercati sviluppati P/B Price-to-book value EBITDA Margine operativo lordo P/E Rapporto prezzo-utili ECB Banca centrale europea PBoC Banca Popolare Cinese EEMEA Europa dell'Est, Medio Oriente e Africa PEG Rapporto P/E diviso per la crescita dell'EPS EM Mercato emergente PMI Purchasing Managers' Index EMEA Europa, Medio Oriente e Africa PPP Parità del potere d'acquisto EMs Mercati emergenti QE Quantitative easing EMU Unione monetaria europea QoQ Trimestre su trimestre EPS Utili per azione lato dx. lato destro (per i grafici) ETF Exchange traded funds RBA Reserve Bank of Australia EV Enterprise value RBI Reserve Bank of India FCF Flusso di cassa disponibile RBNZ Reserve Bank of New Zealand Fed Fed USA REIT Real estate investment trust FFO Cassa generata nell'esercizio ROE Rendimento del capitale netto FOMC Federal Open Market Committee ROIC Rendimento del capitale investito FX Borsa RRR Coefficiente di riserva obbligatoria G10 Gruppo dei Dieci SAA Asset allocation strategica G3 Gruppo dei Tre SDR Dritti Speciali di Prelievo (DSP, Special Drawing Rights) GDP Prodotto interno lordo SNB Banca nazionale svizzera GPIF Government Pension Investment Fund TAA Asset allocation tattica HC Valuta forte TWI Indice ponderato su base commerciale HY High yield VIX Indice della volatilità IBD Debito fruttifero d'interesse WTI West Texas Intermediate Trends Institutional Monthly, Investitori istituzionali, 04.04.2016 15 IC Credit Suisse Investment Committee a/s anno su anno IG Investment grade YTD Da inizio anno ILB Obbligazione indicizzata all'inflazione Spese al consumo personali (deflatore PCE) Un indicatore dell'incremento medio dei prezzi per tutti i consumi personali interni. Codici per le valute usati di frequente nei rapporti Codice Valuta Codice Valuta ARS Peso argentino KRW Won sudcoreano AUD Dollaro australiano MXN Peso messicano BRL Real brasiliano MYR Ringgit malese CAD Dollaro canadese NOK Corona norvegese CHF Franco svizzero NZD Dollaro neozelandese CLP Peso cileno PEN Nuevo sol peruviano CNY Yuan cinese PHP Peso delle Filippine COP Peso colombiano PLN Zloty polacco CZK Corona ceca RUB Rublo russo EUR Euro SEK Corona/kronor svedese GBP Sterlina SGD Dollaro di Singapore HKD Dollaro di Hong Kong THB Baht tailandese HUF Fiorino ungherese TRY Lira turca IDR Rupia indonesiana TWD Nuovo dollaro di Taiwan ILS Nuovo shekel israeliano USD Dollaro statunitense INR Rupia indiana ZAR Rand sudafricano JPY Yen giapponese Informazioni importanti sui derivati Prezzi I premi delle opzioni e i prezzi menzionati hanno solo carattere indicativo. I premi delle opzioni e i prezzi possono essere soggetti a variazioni molto rapide: i prezzi e i premi citati si riferiscono al momento indicato nel testo e potrebbero, nel frattempo, essere notevolmente cambiati. Rischi I derivati sono degli strumenti complessi e sono destinati alla vendita solo per gli investitori in grado di capire e assumersi tutti i rischi correlati. Gli investitori devono essere consapevoli del fatto che aggiungere delle posizioni in opzioni a un portafoglio esistente può determinare una modifica sostanziale delle caratteristiche e del comportamento del portafoglio in questione. La sensibilità di un portafoglio a determinati movimenti di mercato può risentire parecchio dell'effetto leverage delle opzioni. Acquisto di opzioni call: gli investitori che acquistano opzioni call rischiano di perdere il premio complessivo pagato se il titolo sottostante viene negoziato al di sotto del prezzo di esercizio alla scadenza. Acquisto di opzioni put: gli investitori che acquistano opzioni put rischiano di perdere il premio complessivo pagato se il titolo sottostante si attesta al di sopra del prezzo di esercizio alla scadenza. Vendita di opzioni call: gli investitori che vendono le opzioni call si impegnano a vendere il sottostante al prezzo di esercizio, anche se il prezzo di mercato del sottostante è nettamente più elevato. Gli investitori che vendono delle opzioni call coperte (detenendo il titolo sottostante e vendendo un'opzione call) rischiano di limitare il rispettivo potenziale al rialzo al prezzo di esercizio più il premio anticipato ricevuto e il titolo potrebbe essere oggetto di una vendita forzata se il prezzo del titolo supera il prezzo di esercizio dell'opzione call short. Inoltre, l'investitore partecipa completamente ai ribassi, e ciò viene controbilanciato solo parzialmente dal premio ricevuto anticipatamente. Se gli investitori sono costretti a vendere il sottostante, potrebbero essere soggetti a un'imposizione fiscale. Gli investitori che shortano le naked call (vale a dire che vendono call senza detenere il titolo sottostante) rischiano delle perdite illimitate corrispondenti al prezzo del titolo meno il prezzo di esercizio. Vendita di opzioni put: chi vende opzioni put s'impegna ad acquistare il titolo sottostante al prezzo di esercizio nel caso in cui il titolo scendesse al di sotto di tale prezzo. La perdita massima corrisponde al prezzo di esercizio complessivo, meno il premio ricevuto per la vendita dell'opzione put. Acquisto di call spread: gli investitori che acquistano call spread (comprando un'opzione call e vendendo un'opzione call con un prezzo di esercizio più elevato) rischiano la perdita del premio complessivo versato se il sottostante si attesta al di sotto del prezzo di esercizio più basso alla scadenza. Il guadagno massimo derivante dall'acquisto di call spread corrisponde alla differenza tra i prezzi di esercizio, meno il premio anticipato pagato. Vendita di naked call spread Vendita di call spread allo scoperto (vendita di un'opzione call e acquisto di un'ulteriore opzione out-of-the-money in assenza di posizioni nel titolo sottostante): gli investitori rischiano una perdita massima corrispondente alla differenza tra il prezzo d'esercizio dell'opzione call nel lungo termine e quello dell'opzione call nel breve termine, meno il premio anticipato se il titolo sottostante chiude al di sopra del prezzo di esercizio dell'opzione call long alla scadenza. Il guadagno massimo corrisponde al premio anticipato, se il titolo chiude al di sotto del prezzo di esercizio dell'opzione call short alla scadenza. Trends Institutional Monthly, Investitori istituzionali, 04.04.2016 16 Acquisto di put spread: anche gli investitori che comprano put spread (acquisto di un'opzione put e vendita di un'opzione put con un prezzo di esercizio più basso) devono fare i conti con una perdita massima correlata al premio anticipato pagato. Il guadagno massimo derivante dall'acquisto di put spread corrisponde alla differenza tra i prezzi di esercizio, meno il premio anticipato versato. Acquisto di strangle Acquisto di strangle (ossia di un'opzione put e di un'opzione call): la perdita massima corrisponde al premio complessivo versato per entrambe le opzioni, laddove il sottostante si attestasse tra il prezzo di esercizio dell'opzione put e quello dell'opzione call alla scadenza. Vendita di strangle o straddle: gli investitori long in un titolo e short in una strangle o straddle rischiano di limitare il proprio potenziale al rialzo nel titolo al prezzo di esercizio dell'opzione call venduta, più il premio anticipato ricevuto. Inoltre, laddove il titolo venisse scambiato al di sotto del prezzo di esercizio dell'opzione put short, gli investitori rischiano di perdere la differenza tra il prezzo di esercizio e il prezzo del titolo (meno il valore del premio ricevuto) sull'opzione put short e subiranno anche delle perdite nella posizione nel titolo laddove detenessero delle azioni. La perdita potenziale massima corrisponde al valore intero del prezzo di esercizio (meno il valore del premio ricevuto) più le perdite sulla posizione long nel titolo. Gli investitori short in strangle o straddle allo scoperto corrono il rischio di una perdita potenziale illimitata poiché, se il titolo viene negoziato al di sopra del prezzo di esercizio della call, gli investitori rischiano di perdere la differenza tra il prezzo di esercizio e il prezzo del titolo (meno il valore del premio ricevuto) sull'opzione call short. Inoltre, sono tenuti ad acquistare il titolo al prezzo di esercizio dell'opzione put (meno il premio anticipato ricevuto) se il titolo chiudesse al di sotto del prezzo di esercizio dell'opzione put alla scadenza. Trends Institutional Monthly, Investitori istituzionali, 04.04.2016 17 Rischio di tasso d'interesse e di credito Avvertenze sui rischi Ogni investimento comporta rischi, soprattutto in termini di fluttuazioni di valore e rendimento. Se un investimento è denominato in una moneta diversa dalla valuta di base, le variazioni del tasso di cambio possono sortire un effetto negativo sul valore, sul prezzo o sul reddito. Per una discussione dei rischi correlati agli investimenti nei titoli citati nel presente rapporto, fai riferimento al seguente link Internet: https://research.credit-suisse.com/riskdisclosure Il presente rapporto può comprendere informazioni su investimenti che comportano rischi particolari. Prima di prendere qualunque decisione d'investimento sulla base del presente rapporto o per eventuali spiegazioni necessarie in merito al suo contenuto, ti raccomandiamo di rivolgerti a un consulente finanziario indipendente. Maggiori informazioni sono inoltre reperibili nell'opuscolo informativo “Rischi particolari nel commercio di valori mobiliari” che può essere richiesto alla Associazione Svizzera dei Banchieri. La performance passata non costituisce un'indicazione della performance futura. La performance può risentire di commissioni, spese o altri oneri nonché delle fluttuazioni dei tassi di cambio. Rischi dei mercati finanziari I rendimenti storici e gli scenari relativi ai mercati finanziari non costituiscono una garanzia della performance futura. Il prezzo e il valore degli investimenti menzionati e l'eventuale reddito maturato possono aumentare, diminuire oppure essere soggetti a fluttuazioni. La performance passata non costituisce un riferimento per la performance futura. Se un investimento è denominato in una moneta diversa dalla valuta di base, le variazioni del tasso di cambio possono sortire un effetto negativo sul valore, sul prezzo o sul reddito. È opportuno che ti rivolga a consulenti in materia qualora riscontri la necessità di un supporto per queste valutazioni. Gli investimenti potrebbero non avere un mercato pubblico oppure avere solo un mercato secondario ristretto. Ove esista un mercato secondario, non è possibile prevedere il prezzo al quale verranno negoziati gli investimenti sul mercato o se tale mercato sarà liquido o meno. Il mantenimento del valore di un’obbligazione dipende dalla solvibilità dell’Emittente e/o del Garante (ove applicabile), che può variare nel corso del periodo di validità dell’obbligazione. In caso di insolvenza dell’Emittente e/o Garante dell’obbligazione, l’obbligazione o il reddito che ne deriva non sono garantiti ed è possibile che tu non recuperi l'importo originariamente investito o addirittura riceva un importo inferiore. Sezione Investment Strategy I responsabili delle strategie d'investimento si occupano dell'elaborazione delle strategie delle classi multi-asset e della loro successiva attuazione nelle attività di consulenza e discrezionali di Credit Suisse. Se indicato, sono forniti portafogli modello a titolo puramente illustrativo. L'asset allocation, le ponderazioni di portafoglio e la performance possono nel tuo caso differire in misura significativa in funzione della tua situazione specifica e della tua propensione al rischio. Le opinioni e i giudizi dei responsabili delle strategie d'investimento possono divergere da quelli espressi da altre sezioni di Credit Suisse. I giudizi dei responsabili delle strategie d'investimento possono variare in qualsiasi momento senza preavviso e in assenza di un obbligo di aggiornamento. Credit Suisse non è in alcun modo tenuto a garantire che tali aggiornamenti ti vengano comunicati. I responsabili delle strategie d'investimento possono di volta in volta fare riferimento ad articoli della sezione Research pubblicati in precedenza. Tali articoli sono reperibili al seguente link Internet: https://investment.credit-suisse.com Per informazioni sulle comunicazioni relative alle società oggetto di rating di Credit Suisse Investment Banking citate nel presente rapporto, vogliate fare rifermento al sito di divulgazione della divisione Investment Banking all'indirizzo: https://rave.credit-suisse.com/disclosures Mercati emergenti Laddove il presente rapporto abbia a oggetto i mercati emergenti, devi ricordare che gli investimenti e le operazioni in vari tipi di investimenti di, ovvero correlati o legati a, emittenti e debitori costituiti, aventi sede o principalmente operanti nei paesi dei mercati emergenti, comportano incertezze e rischi. Gli investimenti correlati ai paesi dei mercati emergenti possono essere considerati speculativi e i loro prezzi sono molto più volatili rispetto a quelli degli investimenti nei paesi più sviluppati. Gli investimenti nei mercati emergenti dovrebbero essere operati unicamente da investitori sofisticati o professionisti esperti che possiedono una conoscenza specialistica in materia, sono in grado di considerare e ponderare i vari rischi comportati dagli investimenti in questione e dispongono delle risorse finanziarie necessarie per sostenere i consistenti rischi di perdita dei capitali impegnati in tali investimenti. È tua responsabilità gestire i rischi derivanti dagli investimenti nei mercati emergenti e dall'allocazione degli asset in portafoglio. Per quanto attiene ai vari rischi e fattori da valutare nel caso di investimenti nei mercati emergenti, devi rivolgerti ai tuoi consulenti. Investimenti alternativi Gli hedge fund non sono soggetti alle numerose normative di tutela degli investitori che si applicano agli investimenti collettivi autorizzati regolamentati e i gestori di hedge fund sono sostanzialmente non sottoposti ad alcuna regolamentazione. Gli hedge fund non sono vincolati da una particolare disciplina d'investimento o strategia di negoziazione e mirano a trarre profitto da ogni genere di mercato facendo ricorso a leva finanziaria, strumenti derivati e complesse strategie d'investimento speculative che possono aumentare il rischio di perdita degli investimenti. Le operazioni in materie prime comportano un grado elevato di rischio e potrebbero non essere adatte a molti investitori privati. L'entità della perdita dovuta alle oscillazioni dei mercati può essere notevole ed è anche possibile registrare una perdita totale. Gli investitori in immobili sono esposti a rischi di liquidità, di cambio e altro genere, come per esempio rischio ciclico, di locazione nonché ai rischi dei mercati locali, quali il rischio ambientale e variazioni a livello di contesto legale. Per ulteriori informazioni, comprese le divulgazioni relative agli emittenti, fai riferimento al sito per le divulgazioni della sezione Research del Credit Suisse all'indirizzo: https://www.credit-suisse.com/disclosure Disclaimer globale / Informazioni importanti Il presente rapporto non è destinato né finalizzato alla distribuzione o all'utilizzo da parte di alcuna persona fisica o giuridica avente cittadinanza, residente o ubicata in una località, stato, paese ovvero in un'altra giurisdizione in cui la distribuzione, la pubblicazione, la disponibilità o l'impiego siffatti fossero contrari alla legislazione o alle normative vigenti, o a seguito dei quali Credit Suisse dovesse ottemperare a qualsivoglia obbligo di registrazione o licenza in tale giurisdizione. I riferimenti a Credit Suisse che compaiono nel presente rapporto includono Credit Suisse AG, la banca svizzera e relative affiliate e collegate. Per maggiori informazioni sulla nostra struttura, si prega di usare il seguente link: http://www.credit-suisse.com ESCLUSIONE DI DISTRIBUZIONE, SOLLECITAZIONE O CONSULENZA: Il presente rapporto è fornito a puro titolo informativo e illustrativo ed è destinato a un impiego strettamente personale. Non costituisce una sollecitazione, un'offerta o una raccomandazione di acquisto o vendita di alcun titolo o altro strumento finanziario. Qualsiasi informazione che includa fatti, opinioni o citazioni può essere sintetizzata o riassunta ed è espressa alla data di redazione. Le informazioni contenute nel presente rapporto sono state fornite solamente a titolo di commento di mercato generale e non costituiscono una forma di consulenza finanziaria regolamentata, né un servizio legale, fiscale o un altro servizio regolamentato. Non tengono conto degli obiettivi, della situazione o delle necessità finanziarie di alcun soggetto, che devono essere necessariamente considerati prima di effettuare una decisione d'investimento. Prima di prendere qualunque decisione d'investimento sulla base del presente rapporto o per eventuali spiegazioni necessarie in merito al suo contenuto, ti raccomandiamo di rivolgerti a un consulente finanziario indipendente. Il presente rapporto intende puramente forni- Trends Institutional Monthly, Investitori istituzionali, 04.04.2016 re informazioni e giudizi di Credit Suisse alla data di redazione, indipendentemente dalla data alla quale tu riceva o acceda alle informazioni. Le osservazioni e giudizi contenuti nel presente rapporto potrebbero differire da quelli espressi da altre sezioni di Credit Suisse e variare in qualsiasi momento senza preavviso e in assenza di un obbligo di aggiornamento. Credit Suisse non è in alcun modo tenuto a garantire che tali aggiornamenti ti vengano comunicati. PREVISIONI E STIME: La performance passata non costituisce un'indicazione o una garanzia della performance futura e non si rilascia alcuna dichiarazione o garanzia, esplicita o implicita, in merito alla performance futura. Nella misura in cui il presente rapporto contenesse dichiarazioni sulla performance futura, tali dichiarazioni sono di natura previsionale e soggette a diversi rischi e incertezze. Salvo altrimenti indicato, tutte le cifre non sono state sottoposte a verifica. Il complesso delle valutazioni menzionate nel presente rapporto è soggetto alle politiche e alle procedure di valutazione di Credit Suisse. CONFLITTI: Credit Suisse si riserva il diritto di porre rimedio a qualsiasi errore eventualmente contenuto nel presente rapporto. Credit Suisse, le sue affiliate e/o i rispettivi dipendenti possono detenere una posizione o partecipazione o altro interesse sostanziale, oppure effettuare transazioni, nei titoli menzionati o nelle relative opzioni o in altri investimenti correlati e, di volta in volta, incrementare o cedere tali investimenti. Credit Suisse può fornire, o aver fornito nel corso degli ultimi 12 mesi, una consulenza significativa o servizi d’investimento in relazione agli investimenti riportati nel presente rapporto o a un investimento correlato a qualsivoglia società o emittente menzionato. Alcuni investimenti cui si fa riferimento nel presente rapporto saranno offerti da una singola entità o da un’associata di Credit Suisse oppure il Credit Suisse potrebbe essere il solo market maker di tali investimenti. Credit Suisse è coinvolto in molte attività correlate alle società menzionate nel presente rapporto. Queste attività comprendono negoziazioni specializzate, arbitraggio dei rischi, market making e altre negoziazioni titoli per proprio conto. REGIME FISCALE: Nessun elemento del presente rapporto costituisce una consulenza in materia di investimenti, legale, contabile o fiscale. Credit Suisse non offre alcuna consulenza per quanto attiene alle conseguenze fiscali degli investimenti e ti consigliamo di rivolgerti a un fiscalista indipendente. I livelli di tassazione e la base imponibile dipendono dalle circostanze individuali e sono soggetti a variazioni. FONTI: Le informazioni e le opinioni illustrate nel presente rapporto sono state ricavate o desunte da fonti che, a giudizio di Credit Suisse, sono affidabili. Tuttavia, Credit Suisse non rilascia alcuna dichiarazione in merito alla loro accuratezza o completezza. Credit Suisse non si assume alcuna responsabilità in ordine a perdite derivanti dall'utilizzo del presente rapporto. SITI WEB: Il presente rapporto può fornire gli indirizzi di, o contenere collegamenti ipertestuali a, siti Web. Salvo ove il presente rapporto si riferisca a materiale riportato sul sito Web di Credit Suisse, Credit Suisse non ha esaminato i siti collegati e non si assume alcuna responsabilità in relazione ai contenuti dei siti in questione. Tali indirizzi o collegamenti ipertestuali (compresi gli indirizzi o i collegamenti ipertestuali al materiale sul sito Web di Credit Suisse) sono forniti esclusivamente per tua praticità e le informazioni e i contenuti dei siti collegati non costituiscono in alcun modo parte integrante del presente rapporto. L'accesso ai siti Web in questione o l'impiego di tali link tramite il presente rapporto o il sito Web di Credit Suisse saranno completamente a tuo rischio. Entità distributrici Salvo quanto diversamente qui specificato, il presente rapporto è distribuito da Credit Suisse AG, una banca svizzera autorizzata e regolamentata dall’Autorità federale svizzera di vigilanza sui mercati finanziari. Australia: Il presente rapporto è distribuito in Australia da Credit Suisse AG, Sydney Branch (CSSB) (ABN 17 061 700 712 AFSL 226896) soltanto a clienti "Wholesale" secondo quanto definito nella sezione s761G del Corporations Act 2001. CSSB non garantisce il rendimento, né rilascia alcuna garanzia in merito alla performance, dei prodotti finanziari a cui il presente rapporto fa riferimento. Bahrain: Il presente rapporto è distribuito da Credit Suisse AG, Bahrain Branch, autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Bahrain (CBB) come Investment Firm Category 2. Credit Suisse AG, filiale del Bahrain, ha sede al Level 22, East Tower, Bahrain World Trade Centre, Manama, Regno del Bahrain. Dubai: Queste informazioni sono distribuite da Credit Suisse AG (DIFC Branch), debitamente autorizzata e regolamentata dalla Dubai Financial Services Authority («DFSA»). I relativi prodotti o servizi finanziari sono disponibili soltanto per i clienti professionisti o le controparti di mercato, secondo la definizione della DFSA, e non sono destinati a qualsivoglia altra persona. Credit Suisse AG (DIFC Branch) ha sede al Level 9 East, The Gate Building, DIFC, Dubai, Emirati Arabi Uniti. Francia: Il presente rapporto viene distribuito da Credit Suisse (Luxembourg) S.A., Succursale en France, autorizzato dall'Autorité de Contrôle Prudentiel et de Résolution (ACPR) quale società di fornitura di servizi d'investimento. Il Credit Suisse (Luxembourg) S.A., Succursale en France è soggetto alla supervisione e alla regolamentazione dell'Autorité de Contrôle Prudentiel et de Résolution e dell'Autorité des Marchés Financiers. Guernsey: Il presente rapporto è distribuito da Credit Suisse (Channel Islands) Limited, una persona giuridica indipendente registrata a Guernsey con n. 15197 e sede legale in Helvetia Court, Les Echelons, South Esplanade, St Peter Port, Guernsey. Il Credit Suisse (Channel Islands) Limited è interamente controllato da Credit Suisse AG e regolamentato dalla Guernsey Financial Services Commission. Copie dell'ultimo bilancio soggetto a revisione contabile sono disponibili su richiesta. India: Il presente rapporto viene distribuito da Credit Suisse Securities (India) Private Limited («Credit Suisse India», n. 18 CIN U67120MH1996PTC104392), soggetto alla regolamentazione del Securities and Exchange Board of India (SEBI) con numeri di registrazione SEBI INB230970637; INF230970637; INB010970631; INF010970631, INP000002478, e indirizzo registrato presso 9th Floor, Ceejay House, Plot F, Shivsagar Estate, d.ssa Annie Besant Road, Worli, Mumbai 400 018, India, tel. +91-22 6777 3777. Italia: Il presente rapporto è distribuito in Italia da Credit Suisse (Italy) S.p.A., banca di diritto Italiano, iscritta all'albo delle banche e soggetta alla supervisione e al controllo di Banca d'Italia e CONSOB; è inoltre distribuito da Credit Suisse AG, banca svizzera autorizzata a fornire servizi bancari e finanziari in Italia. Jersey: Il presente rapporto è distribuito da Credit Suisse (Channel Islands) Limited, Jersey Branch, regolamentato dalla Jersey Financial Services Commission per l'esecuzione delle attività d'investimento. La sede di Credit Suisse (Channel Islands) Limited, Jersey Branch, a Jersey è la seguente: TradeWind House, 22 Esplanade, St Helier, Jersey JE4 5WU. Libano: Questa relazione viene distribuita da Credit Suisse (Lebanon) Finance SAL («CSLF»), un istituto finanziario costituito in Libano e regolamentato dalla Banca centrale del Libano (Central Bank of Lebanon, «CBL»), con numero di licenza per l'istituto finanziario 42. Credit Suisse (Lebanon) Finance SAL è soggetta alle leggi e alle regolamentazioni della CBL, oltre che alle leggi e alle decisioni della Capital Markets Authority of Lebanon («CMA»). CSLF è una filiale di Credit Suisse SA e parte di Credit Suisse Group (CS). La CMA non si fa carico di alcuna responsabilità per i contenuti delle informazioni incluse nel presente rapporto, tra l'altro per l'accuratezza e la completezza di tali informazioni. La responsabilità per il contenuto di questo rapporto è di chi l'ha pubblicato, dei rispettivi amministratori e di altre persone, come gli esperti, le cui opinioni vengono incluse nel rapporto con il rispettivo consenso. La CMA non ha altresì valutato l'adeguatezza dell'investimento per un particolare investitore o tipologia di investitore. Gli investimenti sui mercati finanziari potrebbero implicare un livello elevato di complessità e di rischio e potrebbero non essere adatti a tutti gli investitori. La valutazione dell'adeguatezza di CSLF in riferimento all'investimento sarà eseguita sulla base delle informazioni che l'investitore avrebbe fornito a CSLF e in linea con le politiche e i processi interni di Credit Suisse. Si conviene che l'inglese verrà impiegato in tutte le comunicazioni e la documentazione fornite da CS e/o da CSLF. Accettando di investire nel prodotto, l'investitore conferma di non avere alcuna obiezione in merito all'utilizzo della lingua inglese. Lussemburgo: Il presente rapporto è distribuito da Credit Suisse (Luxembourg) S.A., una banca lussemburghese autorizzata e regolamentata dalla Commission de Surveillance du Secteur Financier (CSSF). Qatar: Queste informazioni sono distribuite da Credit Suisse (Qatar) L.L.C, autorizzato e regolamentato dalla Qatar Financial Centre Regulatory Authority (QFCRA) ai sensi del QFC n° 00005. Tutti i relativi prodotti o servizi finanziari saranno disponibili soltanto per Business Customers o Market Counterparties (come definiti dalle regole e dalle regolamentazioni della Qatar Financial Centre Regulatory Authority - QFCRA), inclusi i privati che hanno scelto di essere classificati come Business Customer, con attività liquide di oltre USD 1 milione, dotati di esperienze, conoscenze e competenze in materia finanziaria sufficienti per partecipare a operazioni aventi a oggetto tali prodotti e/o servizi. Spagna: Il presente rapporto è distribuito in Spagna da Credit Suisse AG, Sucursal en España, autorizzato dal Registro del Banco de España al numero 1460. Regno Unito: Il presente rapporto è pubblicato da Credit Suisse (UK) Limited e Credit Suisse Securities (Europe) Limited. Credit Suisse Securities (Europe) Limited e Credit Suisse (UK) Limited, entrambe autorizzate dalla Prudential Regulation Authority e regolamentate dalla Financial Conduct Authority e dalla Prudential Regulation Authority, sono persone giuridiche associate al Credit Suisse ma indipendenti. Le tutele previste per i clienti retail dalla Financial Conduct Authority e/o dalla Prudential Regulation Authority non si applicano a investimenti o servizi forniti da soggetti al di fuori del Regno Unito; non sarà inoltre possibile avvalersi del Financial Services Compensation Scheme (piano di risarcimento per i servizi finanziari) qualora l'emittente degli investimenti non adempia ai suoi obblighi. Nella misura comunicata nel Regno Unito o tale da avere effetti nel Regno Unito, il presente documento costituisce una promozione finanziaria approvata da Credit Suisse (UK) Limited, autorizzata dalla Prudential Regulation Authority e regolamentata dalla Financial Conduct Authority e dalla Prudential Regulation Authority per quanto riguarda l’esercizio di attività d’investimento nel Regno Unito. La sede legale di Credit Suisse (UK) Limited è sita in Five Cabot Square, Londra, E14 4QR. Si prega di notare che le norme del Financial Services and Markets Act 2000 (legge del 2000 sui servizi e i mercati finanziari) concernenti la tutela dei clienti retail non trovano applicazione nel vostro caso e che non potete altresì disporre di qualsiasi potenziale compensazione accessibile a «eligible claimants» ossia «richiedenti idonei» in conformità al Financial Services Compensation Scheme (piano di compensazione dei servizi finanziari) del Regno Unito. Il regime fiscale dipende dalla situazione personale di ciascun cliente e può essere soggetto a modifiche in futuro. STATI UNITI: LA PRESENTE RELAZIONE E LE EVENTUALI COPIE NON POSSONO ASSOLUTAMENTE ESSERE INVIATE, PORTATE O DISTRIBUITE NEGLI STATI UNITI O A SOGGETTI STATUNITENSI (SECONDO LA DEFINIZIONE DELLA REGULATION S AI SENSI DEL SECURITIES ACT STATUNITENSE DEL 1933 E RELATIVE MODIFICHE). È proibito riprodurre il presente rapporto, in toto o in parte, senza il permesso scritto di Credit Suisse. Copyright © 2016 di Credit Suisse Group AG e/o delle sue affiliate. Tutti i diritti riservati. Trends Institutional Monthly, Investitori istituzionali, 04.04.2016 16C007A_IS 19 Trends Institutional Monthly, Investitori istituzionali, 04.04.2016 Impressum Questa versione tradotta del Trends Institutional Monthly viene fornita per facilitare i nostri lettori. Non se ne garantisce l’accuratezza ed essa non è sottointesa. 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