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INVESTMENT SOLUTIONS & PRODUCTS
Trends Institutional Monthly
International Wealth Management, Investitori istituzionali, 04.04.2016
Strategia d’investimento e asset allocation
Rischi di ribasso per l’oro;
pazientare per il petrolio
Pagina 3
Focus speciale
Fondi obbligazionari a
scadenza
Pagina 6
Idee alternative
La diversificazione è
essenziale per gli investimenti
immobiliari
Pagina 9
Stimoli alla riflessione
Settore immobiliare svizzero:
la cacciata dal paradiso
Pagina 11
Informazioni importanti
Il presente rapporto esprime le opinioni della sezione Investment Strategy del CS e non è stato redatto in conformità agli obblighi di legge intesi a promuovere l'indipendenza della ricerca sugli investimenti. Non è un prodotto della sezione Research del Credit Suisse anche se contiene raccomandazioni relative a ricerche pubblicate. Il CS ha adottato politiche
miranti a gestire i conflitti di interessi, tra le quali quelle relative alla negoziazione prima della distribuzione delle ricerche sugli investimenti. Queste politiche non si applicano alle opinioni dei responsabili delle strategie d'investimento illustrate nel presente rapporto. Il presente materiale non costituisce una ricerca d'investimento o una raccomandazione di ricerca ai fini della legge. Ulteriori importanti informazioni sono riportate in calce al presente documento. Il presente materiale si rivolge ai professionisti di mercato e ai clienti istituzionali
del Credit Suisse. Eventuali destinatari che non siano professionisti di mercato o clienti istituzionali del Credit Suisse dovranno, prima di effettuare qualsiasi transazione, verificare
l'adeguatezza della transazione alla propria situazione e ai propri obiettivi.
Trends Institutional Monthly, Investitori istituzionali, 04.04.2016
Editoriale
2
In questo numero
Strategia d’investimento e asset allocation
Rischi di ribasso per l’oro; pazientare per il
petrolio  Pagina 3
Focus speciale
Fondi obbligazionari a scadenza
 Pagina 6
Idee alternative
Nannette Hechler-Fayd'herbe
Head of Investment Strategy
nannette.hechler-fayd'[email protected], +41 44 333 17 06
La diversificazione è essenziale per gli investimenti
immobiliari  Pagina 9
Stimoli alla riflessione
Settore immobiliare svizzero: la cacciata dal
paradiso  Pagina 11
Sintesi previsioni
Sintesi previsioni
Robert J Parker
Research Strategic Advisory
[email protected], +44 20 7883 9864
Uno dei primi trimestri più volatili della storia sta per terminare. Dopo un sell-off di circa il 10%, le azioni globali sono quasi ritornate
al livello di inizio d’anno. I prezzi del petrolio sono scesi a quasi
USD 25 al barile per il WTI, e poi hanno invertito la rotta per risalire ai livelli da cui erano partiti quest’anno. Anche i rendimenti sui
Treasury USA hanno recuperato dai minimi precedenti. Solamente
l’oro, lo yen giapponese e le valute dei paesi esportatori di commodity (CAD, NOK e AUD) sono a livelli nettamente superiori a quelli
di gennaio.
Osservando lo scenario corrente connotato da una crescita globale moderata, da politiche espansive delle banche centrali e da
utili stagnanti, confermiamo il nostro giudizio neutrale sul reddito
fisso e sulle azioni. In questo quadro di rendimenti ancora bassi,
crediamo che il credito sia destinato a far meglio dei titoli di stato.
Tra i titoli sovrani, riteniamo probabile che le obbligazioni di stato a
più alto rendimento – come i Treasury USA – siano destinate a
realizzare una performance superiore ai Bund tedeschi o agli Eidgenossen svizzeri a basso rendimento. Tra le azioni, crediamo che
le valutazioni abbiano un ruolo significativo e che le regioni più costose, come gli USA, non faranno altrettanto bene dei mercati che
hanno perso terreno, come l’Eurozona o la Svizzera. A nostro avviso, settori costosi come i consumi di base non riusciranno a tenere il passo dei settori più a buon prezzo, come i finanziari. Per
quanto riguarda l’oro e le valute delle commodity, riteniamo che
siano prossimi al punto di massimo e consigliamo di realizzare plusvalenze sulle posizioni lunghe.
Sul fronte tematico, lo scenario di tassi permanentemente bassi ci spinge a dedicare il nostro articolo «Focus speciale» di questo
mese ai fondi obbligazionari a scadenza, che coniugano i vantaggi
delle singole obbligazioni e dei fondi come mezzo per diversificare
e fornire una strategia di accrescimento dei rendimenti agli investitori che dispongono di liquidità in eccedenza. Continuiamo ad osservare con attenzione anche il settore immobiliare, con i nostri articoli «Idee alternative» e «Stimoli alla riflessione» che esplorano la
necessità di selettività nel settore immobiliare svizzero e di diversificazione internazionale.
 Pagina 12
Termine editoriale: 04 aprile 2016
Trends Institutional Monthly, Investitori istituzionali, 04.04.2016
Strategia d’investimento e asset allocation
3
Strategia d’investimento e asset allocation
Rischi di ribasso per l’oro;
pazientare per il petrolio
Restando neutrali sulle azioni, privilegiamo ancora l’Eurozona, la Svizzera e l’Australia rispetto agli USA, realizzando plusvalenze sulle azioni canadesi.
Dopo il rally, l’oro appare vulnerabile. Probabile una correzione dei prezzi del petrolio, che potrebbe offrire l’opportunità di
rafforzare le posizioni.
Florence Lombardo
Investment Strategy Switzerland
[email protected], +41 44 332 07 23
La BCE estenderà ulteriormente il suo bilancio
EUR trn
3.5
Le azioni globali hanno registrato un brusco rimbalzo dall’11 febbraio, grazie alla ripresa del prezzo del petrolio, al lieve miglioramento dei dati macroeconomici USA e, soprattutto, alla previsione
di un atteggiamento accomodante delle banche centrali. Di conseguenza, a marzo l’attenzione è stata rivolta tutta verso le riunioni
delle banche centrali, a partire da quella della Banca Centrale Europea (BCE).
Vista la maggiore debolezza della dinamica di crescita nell’Eurozona, l’inflazione persistentemente bassa e i timori sulla capacità
di trasmissione della politica monetaria, Mario Draghi ha varato un
pacchetto di misure superiore alle attese, con la riduzione a
–0,4% del tasso sui depositi, l’incremento a EUR 80 mia. degli acquisiti mensili di titoli (QE), estendendo gli acquisti alle obbligazioni
societarie non finanziarie e annunciando un nuovo programma di rifinanziamento per le banche. La BCE ha inoltre segnalato che ulteriori riduzioni dei tassi sono piuttosto improbabili e che in prospettiva punterà più su strumenti di politica monetaria incondizionata. Alla luce di queste misure, prevediamo che la BCE mantenga invariati i tassi nei prossimi mesi e fornisca a settembre indicazioni
sull’eventuale estensione del programma di QE oltre marzo 2017.
Dal momento che la riduzione del tasso sui depositi varata dalla
BCE era ampiamente attesa dai mercati, la Banca Nazionale Svizzera (BNS) è riuscita a lasciare invariata la sua politica monetaria,
confermando il tasso sui depositi a –0,75% e interventi sui cambi,
aumentati in modo significativo in vista della riunione della BCE,
per impedire un eventuale rafforzamento del CHF.
3.0
2.5
2.0
1.5
1.0
0.5
0
2008
2009
2010
2011
Gold & claims in euro & foreign currency
Long-term refinancing operations
Other lending
Euro area securities in Euro
2012
2013
2014
2015
2016
Main refinancing operations
Other lending to financial sector
Securities for monetary policy
Other assets
Fonte: Datastream, Credit Suisse
Negli USA, la Federal Reserve (Fed) ha posto nettamente l’accento sugli sviluppi internazionali nella sua dichiarazione e ha quindi rivisto al ribasso la sua proiezione dei tassi sui Fed Funds. Ora prevede solamente due rialzi da 25 pb ciascuno nel 2016, seguiti da
un incremento da 100 pb nel corso del 2017. A questo punto le
aspettative della Fed sono più allineate a quelle del mercato e alle
nostre, anche se noi ci attendiamo ancora un percorso di rialzo più
progressivo il prossimo anno. Per quest’anno, crediamo probabile
un’ulteriore normalizzazione della politica monetaria della Fed a giugno.
In Cina, l’attività industriale e il commercio restano piuttosto deboli e ci attendiamo un rallentamento della crescita del PIL nella
prima metà dell’anno. Prevediamo anche che la componente
dell’economia orientata al mercato interno (new economy, consumi e mercato immobiliare), che fino ad ora ha in parte compensato
la debolezza dell’industria, perda slancio e tocchi un picco in estate, determinando quindi un rallentamento economico più pronunciato nel secondo semestre 2016. Prevediamo che il governo offra un certo sostegno fiscale nel breve termine, mentre ulteriori misure di allentamento monetario dovrebbero aver luogo nella seconda metà dell’anno. Prevediamo quindi che la crescita del PIL cinese si attesti al 6,5% nel 2016, in calo rispetto al 6,9% dello scorso anno.
Nel complesso, le principali banche centrali mantengono un
orientamento espansivo o favorevole ai mercati e continuano a sostenere la crescita economica e stimolare un aumento dell’inflazione. Tuttavia, la crescita globale è destinata a restare stagnante
quest’anno, ed i rischi rispetto alle stime dei nostri economisti sono più orientati al ribasso.
Trends Institutional Monthly, Investitori istituzionali, 04.04.2016
Reddito fisso
Alla luce dei recenti sviluppi macroeconomici, manteniamo un giudizio neutrale sul reddito fisso e sulla duration. I titoli di stato restano poco interessanti, anche se i rendimenti sono aumentati di recente. In uno scenario in cui prevediamo movimenti laterali del reddito fisso, riteniamo che i titoli di stato a più alto rendimento siano
destinati a realizzare performance superiori al debito sovrano a basso rendimento. Di conseguenza, e posto che il rendimento decennale sui Treasury USA è nel frattempo risalito a circa l’1,95% – circa 30 pb sopra il minimo di febbraio, innescando quindi un segnale di valutazione – abbiamo ora un giudizio outperform sui Treasury
USA rispetto al debito pubblico tedesco e svizzero. Ciononostante,
continuiamo a rilevare più valore nelle obbligazioni investmentgrade, soprattutto nel credito USD a più lunga scadenza. Restiamo neutrali sulle obbligazioni ad alto rendimento e non consigliamo di rincorrere il rialzo avvenuto in linea con l’aumento dei prezzi
dell’energia, poiché il debito high yield non ha ancora il sostegno
del ciclo e il quadro tecnico resta negativo.
Azionario
Le azioni globali proseguono il rimbalzo dal minimo dell’anno registrato l’11 febbraio, anche se negli ultimi tempi la dinamica sembra aver perso slancio. La volatilità è stata molto alta all’inizio
dell’anno, mentre al momento assistiamo ad un miglioramento delle condizioni di liquidità e dei livelli di rischio tra le classi di azioni.
Ciononostante, dopo il recente rialzo e gli interventi delle banche
centrali, e mentre le revisioni degli utili restano in territorio negativo, le azioni per ora non trovano un fattore che catalizzi un ulteriore rialzo. Prevediamo anche che permanga una certa volatilità in
presenza di tante incertezze (es. imminente referendum sul Brexit,
crescita cinese, sviluppi dei prezzi delle commodity). Infine, mentre
il quadro tecnico segnala un certo miglioramento in una prospettiva di medio termine, nel breve periodo le prospettive restano piuttosto negative. Confermiamo quindi il nostro giudizio complessivamente neutrale sulle azioni, privilegiando le strategie relative
nell’ambito di questa classe di attivi.
A livello regionale, continuiamo a preferire l’Eurozona, la Svizzera e l’Australia rispetto agli USA. Il mercato dell’Eurozona resta
favorito da una modesta ripresa della crescita, dagli interventi della
BCE, dalla possibile debolezza dell’EUR nel medio termine e da migliori prospettive di utile, soprattutto nel confronto con gli USA. Fino ad ora la Svizzera ha deluso, nonostante le sue caratteristiche
generalmente più difensive. Crediamo che vi siano tutte le premesse per una ripresa del mercato in termini relativi, vista la politica
monetaria espansiva unita a valutazioni interessanti. Dopo la sovraperformance delle azioni canadesi sotto la spinta dell’aumento dei
prezzi del petrolio e dell’oro, riportiamo il nostro giudizio a neutrale,
in considerazione anche dei rischi di ribasso per l’oro. Continuiamo
invece a preferire il mercato australiano, che presenta valutazioni
interessanti e beneficia di sostegno tecnico e della stabilizzazione
dei prezzi delle commodity.
Strategia d’investimento e asset allocation
4
Sovraperformance delle azioni canadesi dopo il rimbalzo dei prezzi delle commodity
YoY (in %)
YoY (in %)
35
30
25
20
15
10
5
0
-5
-10
-15
-20
80
60
40
20
0
-20
-40
-60
Apr
06
Apr
07
Apr
08
Apr
09
Apr
10
Apr
11
MSCI Canada / MSCI AC World
Apr
12
Apr
13
Apr
14
Apr
15
Apr
16
S&P GSCI All Metals (rhs)
Fonte: Datastream, Credit Suisse / IDC
In termini di strategia settoriale, abbiamo apportato di recente alcuni cambiamenti. Abbiamo cambiato il nostro giudizio sulla sanità da
outperform a neutrale, poiché le prospettive di crescita nel lungo
termine restano invariate, ma il dibattito sui prezzi dei farmaci negli
USA potrebbe impedire al settore di realizzare sovraperformance
nel breve termine. Dopo il rialzo del settore, prevediamo ora una
battuta d’arresto dei materiali, poiché rileviamo un rischio di ribasso nel medio termine per i prezzi dei metalli. D’altro canto, abbiamo ora un giudizio neutrale sugli industriali, poiché riteniamo che il
ridimensionamento delle aspettative di crescita degli utili sia ora in
larga parte scontato nei prezzi. Soprattutto, si prevede ora una sovraperformance dei finanziari, visto l’undershooting dei fondamentali e le valutazioni interessanti. Crediamo che l’intervento della
BCE potrebbe favorire ulteriormente la ripresa dei finanziari, in particolare dei titoli bancari, corroborando quindi il nostro giudizio positivo sul settore. Oltre ai finanziari, i settori che crediamo presentino
ancora il maggiore potenziale sono IT e telecomunicazioni.
Investimenti alternativi
Tra gli investimenti alternativi, continuiamo a privilegiare gli hedge
fund, nonostante le prospettive di risultati soltanto moderati per
quest’anno. Preferiamo gli stili che presentano un beta inferiore al
mercato. Le prospettive di medio termine per il petrolio sono migliorate poiché la produzione sta calando, riducendo così l’eccesso
di offerta. Permangono tuttavia dei rischi a breve termine, poiché
la stagione corrente è generalmente associata alla costituzione delle scorte. È probabile che questo pesi sui prezzi del petrolio, e non
è da escludersi una correzione a USD 35/barile. Un tale movimento potrebbe offrire un’occasione per aumentare l’esposizione al petrolio, poiché l’estate potrebbe far registrare una ripresa piuttosto
sostenibile dei prezzi, sotto la spinta di una maggiore domanda.
L’oro è stato il principale beneficiario dell’avversione al rischio
del mercato quest’anno e il rally è stato recentemente favorito anche dalla diminuzione dei rendimenti reali. Poiché la Fed dovrà nuovamente aumentare i tassi prima o poi, e le aspettative d’inflazione
sono già state riviste al rialzo, prevediamo che il calo dei rendimenti reali inverta la rotta. Questo rende vulnerabile l’oro, soprattutto visto il posizionamento lungo degli investitori, che appare tirato. Prevediamo quindi una sottoperformance dell’oro e dei metalli preziosi
rispetto al resto del settore delle commodity.
Trends Institutional Monthly, Investitori istituzionali, 04.04.2016
Strategia d’investimento e asset allocation
Il posizionamento lungo dell’oro appare tirato
USD/oncia
000 contratti
2'050
1'900
1'750
1'600
1'450
1'300
1'150
1'000
'850
'700
'550
275
250
225
200
175
150
125
100
75
50
25
0
apr
13
ago
13
dic
13
apr
14
ago
14
dic
14
Net speculative position (rhs)
apr
15
ago
15
dic
15
Prezzo dell'oro
Fonte: Bloomberg, Credit Suisse/IDC
5
L’annuncio della Fed ha favorito le valute emergenti e, in particolare, ha permesso un rimbalzo delle valute a maggior rischio. Visto il miglioramento del quadro tecnico in uno scenario di valutazioni ancora interessanti, non siamo più negativi su RUB, ZAR e
BRL. Di conseguenza, abbiamo ora un giudizio neutrale sul paniere di valute emergenti che monitoriamo. Ciononostante, ci asteniamo dall’assumere una posizione positiva poiché i fondamentali restano deboli ed è prevedibile una forte volatilità in presenza dei rischi politici prevalenti.
Le valute dei mercati emergenti si presentano interessanti in termini di tassi di cambio effettivi reali (REER)
Scostamento del REER rispetto alla media mobile a 10 anni
Index
170
expensive in REER terms
150
Valute
Dopo essere passati a una posizione negativa su EUR e CHF contro USD a metà febbraio, abbiamo chiuso questo giudizio in vista
delle riunioni delle banche centrali a marzo e dopo notevoli correzioni al ribasso di EUR e CHF. Nonostante la riduzione dei tassi della
BCE, l’EUR si è rafforzato dopo l’annuncio della BCE, sulla scia di
prospettive modeste di ulteriori riduzioni dei tassi. È prevedibile tuttavia che il livello basso dei rendimenti nell’Eurozona fornisca un limite al rialzo al cambio EUR/USD, tanto più visto l’indebolimento
dell’USD dopo la decisione della Fed di rivedere il percorso di rialzo dei tassi. Rileviamo quindi un potenziale limitato di ribasso per
l’USD poiché è improbabile un’ulteriore diminuzione dei rendimenti
attesi negli USA. Nel complesso siamo attualmente neutrali sulle
principali coppie di valute.
130
110
90
70
cheap in REER terms
50
Dec 09
Dec 10
Dec 11
EM FX Index Real Effective Exchange Rate (REER)
Dec 12
Dec 13
Dec 14
Dec 15
10Y moving average (with 1 and 2 standard deviation bands)
Fonte: Credit Suisse / IDC
(29.03.2016)
Trends Institutional Monthly, Investitori istituzionali, 04.04.2016
Focus speciale
6
Focus speciale
Fondi obbligazionari a
scadenza
Nello scenario attuale di tassi bassi in essere da molto tempo, con una forte volatilità dei mercati e prospettive mondiali incerte, gli investitori guardano agli investimenti obbligazionari per ottenere maggiori rendimenti.
Poiché il tasso d’insolvenza è destinato ad aumentare dai minimi storici, i fondi obbligazionari a scadenza offrono i benefici
della diversificazione e cercano di coniugare il meglio delle obbligazioni con il meglio dei fondi.
Shun-Wei Ong
Portfolio Manager - Specialized Fixed Income Asia
[email protected], +65 6212 4297
Nonostante le numerose riduzioni dei tassi delle banche centrali e
le politiche di quantitative easing in atto, le prospettive economiche e dei mercati finanziari globali restano fragili. Timori sul rallentamento economico in Cina, il crollo dei prezzi delle commodity e
l’impatto negativo dello scenario di tassi bassi sul settore bancario
hanno accresciuto il nervosismo degli investitori, convincendoli
spesso a restare in attesa di sviluppi senza investire la liquidità in
eccesso. Contemporaneamente, circa USD 7 mila miliardi di titoli
di stato offrono rendimenti negativi.
In questo scenario, gli investitori devono riuscire a identificare
classi di attivi con caratteristiche di rischio accettabili, ma rendimenti reali attesi positivi. Gli investimenti in singole obbligazioni
con una qualità del credito modesta offrono rendimenti relativamente interessanti, un orizzonte d’investimento definito con chiarezza e un flusso di reddito regolare. Tuttavia, di fronte alla previsione di un incremento dei tassi d’insolvenza, per identificare una
soluzione d’investimento efficiente è essenziale diversificare e limitare i rischi di controparte. Mediando tra queste esigenze, il concetto di Fondo obbligazionario a scadenza di Credit Suisse offre le migliori caratteristiche di un investimento obbligazionario con i vantaggi aggiuntivi di un fondo d’investimento, e quindi maggiore liquidità, supervisione regolamentare e forte diversificazione per mitigare
il rischio di evento legato ai singoli titoli.
La caccia ai rendimenti è destinata a proseguire
Molti investitori sono diventati più avversi al rischio dopo le due ondate di ribassi delle azioni globali dell’agosto 2015 e più di recente
all’inizio del 2016. Eppure l’alternativa rappresentata dalla detenzione di cash in uno scenario di tassi d’interesse ai minimi storici
se non addirittura negativi non appare molto interessante e produce nel tempo un’erosione della ricchezza. Inoltre, molti investitori
prevedono che l’attuale scenario di tassi bassi e politiche monetarie espansive rimanga per ora invariato.
In questo quadro di rendimenti eccezionalmente bassi e di fronte ad un incremento della volatilità dei mercati in una prospettiva
globale incerta, aumentano gli investitori che vanno alla ricerca di
una soluzione d’investimento che offra un differenziale di rendimento interessante, accompagnato da un flusso di reddito prevedibile
e regolare. E qui entrano in gioco gli investimenti obbligazionari.
Un investitore che seleziona e acquista un’obbligazione gode
di una serie di vantaggi evidenti: periodo d’investimento determinato, pagamenti regolari degli interessi e rimborso del capitale alla
scadenza dell’obbligazione. Se è vero che le obbligazioni offrono
agli investitori un rendimento superiore rispetto al possesso di
cash, investire in obbligazioni non è esente da rischi, soprattutto
nel caso delle obbligazioni a più alto rendimento, che solitamente
significa anche una qualità del credito fondamentale più bassa.
Tanto per cominciare, l’investitore riceverà le cedole e il rimborso
integrale del capitale alla scadenza dell’obbligazione solamente se
il debitore rimane solvente. In caso di insolvenza, l’investitore subirà perdite significative sul capitale investito.
La natura unica dei fondi obbligazionari a scadenza
I fondi obbligazionari a scadenza cercano di colmare il divario tra
obbligazioni e fondi obbligazionari. Come avviene con gli investimenti nelle singole obbligazioni, questi fondi scadono ad una data
prestabilita quando il patrimonio complessivo sarà restituito agli
azionisti. Come avviene con altri fondi d’investimento, questi fondi
offrono una gestione professionale, liquidità, ampia diversificazione
e operano in un quadro regolamentato. Per questi fondi, tutte le
obbligazioni scadranno prima della data di scadenza finale di quel
particolare fondo. In altri termini, se la data di scadenza finale del
fondo è fine 2019, tutte le obbligazioni scelte per questo fondo
scadranno entro la fine del 2019 per rimborsare il capitale agli investitori.
Il concetto di fondo obbligazionario a scadenza
Fonte: Credit Suisse. A mero scopo illustrativo.
Il diagramma riportato è a mero scopo illustrativo, ma è utile per rilevare le caratteristiche di un fondo obbligazionario a scadenza. La
riduzione della duration di tassi d’interesse e credit spread diminuisce il rischio e la volatilità del portafoglio con l’approssimarsi della
scadenza prefissata. In caso di shock dei tassi vicino alla scadenza, l’impatto negativo sul portafoglio sarà modesto. Contemporaneamente, gli investitori possono scegliere di ricevere periodicamente i dividendi come se avessero una obbligazione.
Questi fondi avrebbero generalmente un turnover più basso rispetto ai fondi senza scadenza predeterminata. Ciononostante, i
gestori monitorano attivamente le obbligazioni su base costante e
Trends Institutional Monthly, Investitori istituzionali, 04.04.2016
venderanno i titoli la cui qualità del credito subisca un peggioramento, per sostituirli con altre alternative. Analogamente, qualora
il prezzo di un’obbligazione raggiungesse un livello interessante, in
cui i gestori sono tentati di realizzare plusvalenze, l’obbligazione
può anche essere venduta e sostituita.
I vantaggi evidenti della diversificazione
In precedenza abbiamo indicato che un investitore può beneficiare
di chiari vantaggi con la selezione e l’acquisto di un’obbligazione.
Abbiamo anche avvertito che l’investitore può subire forti perdite in
caso di default sul titolo. Riteniamo che il mercato si trovi nella fase del ciclo del credito in cui i tassi d’insolvenza delle obbligazioni
corporate siano destinati ad aumentare a livello globale oltre la media ventennale dell’1,5% nel 2016 e 2017, come osservato
dall’agenzia di rating Standard & Poor’s. Di fatto, nel 2015 il tasso d’insolvenza dei mercati emergenti si è attestato al 3,7%, in aumento rispetto al 3,3% del 2014 e in netto incremento rispetto allo 0,5% del 2011. Per il primo bimestre del 2016, 13 società sono già risultate insolventi negli USA, soprattutto a causa dei livelli
bassi dei prezzi delle commodity.
A nostro avviso, investire in un fondo obbligazionario diversificato potrebbe aiutare ad attraversare lo scenario attuale. Ma la diversificazione è veramente utile?
Immaginiamo che un investitore possegga una sola obbligazione. In caso di insolvenza sul titolo con un ammontare recuperabile
del 40%, l’investitore perderebbe il 60%! D’altro canto, un fondo
obbligazionario è gestito in modo professionale, e quindi la scelta
delle obbligazioni è demandata a professionisti del settore dotati
della competenza necessaria e in grado di seguire un processo
d’investimento rigoroso. A parte questo, la natura diversificata di
un fondo ridurrà il rischio e l’impatto delle insolvenze.
Focus speciale
7
Una soluzione interessante per scenari di tassi d’interesse
in aumento o in diminuzione
Dal momento che il fondo obbligazionario a scadenza ha una data
di scadenza finale, presenta alcuni vantaggi rispetto ai fondi d’investimento con un orizzonte indeterminato. Per un fondo con scadenza a fine 2019, molte obbligazioni in portafoglio – ma non tutte –
scadranno nel 2019. Nella fase di costruzione del portafoglio, i gestori introducono normalmente anche obbligazioni con scadenza
precedente, nel 2017 e 2018. In uno scenario di tassi in rialzo, il
rimborso del capitale delle obbligazioni con scadenza nel 2017 o
2018 sarà reinvestito a tassi più alti. In uno scenario di tassi in diminuzione, invece, gli investitori saranno riusciti ad assicurarsi i rendimenti più elevati del portafoglio di obbligazioni iniziale, beneficiando comunque della struttura.
Nella seguente simulazione, stimiamo il rendimento annuale e
il rendimento totale di un portafoglio a scadenza in scenari di rendimento diversi nel futuro. Ipotizzando un rendimento alla scadenza
attuale del 4,4% e se lo scenario dei rendimenti si evolve nella direzione indicata dai forward, il rendimento annuale di questo portafoglio a scadenza sarebbe del 4,27%. Ipotizziamo l’assenza di default durante la vita del fondo ai fini di questa analisi. Inoltre, in
uno scenario di incremento costante dei rendimenti dell’1%
sull’orizzonte d’investimento, il portafoglio terminerebbe con un
rendimento annuale del 4,51%. Infine, in uno scenario in cui i rendimenti chiudono in ribasso dell’1%, il portafoglio chiuderebbe con
un rendimento annuale del 4,09%.
Scenari dei tassi d’interesse: tassi d’interesse fra 4 anni
Valori di portafoglio in scenari di default diversi
Fonte: Credit Suisse
Andamento del valore patrimoniale netto
¹ Ipotizzando che il tasso di reinvestimento sia pari all’iniziale rendimento alla scadenza. Il valore finale del portafoglio dipende dal numero delle insolvenze e dal tasso di
reinvestimento durante la vita del fondo. Investimento iniziale: 100, numero di emissioni = 100, rendimento costante del 4,4%, valore di recupero: 40%. Queste previsioni
non costituiscono indicatori attendibili della performance futura.
Fonte: Credit Suisse. A mero scopo illustrativo.
Il grafico precedente evidenzia il valore di un portafoglio in diversi
scenari di default. Analogamente a molte analisi degli scenari, si
utilizzano ipotesi: rendimento costante del portafoglio del 4,4%, valore di recupero del 40%, 1, 3, 5 e 10 default per anno su 3,75
anni fino a fine 2019. Ipotizziamo anche che il portafoglio abbia
100 obbligazioni. Come si può vedere dal grafico, il portafoglio genererà comunque risultati positivi anche con 5 default per anno.
Anche con 10 default l’anno, il portafoglio è in calo di meno del
10% in termini di total return. Questo mostra chiaramente la netta
differenza tra detenere 100 obbligazioni e possederne solo una.
Ipotesi: 30% di investimenti in obbligazioni con 2 anni alla scadenza, 50% in obbligazioni con 3 anni alla scadenza e 20% in obbligazioni con 4 anni alla scadenza. Curva
attuale degli swap più spread di 300 punti base. Aumento dei rendimenti ogni anno di
50/75/100/125 punti base rispetto ai forward. Riduzione dei rendimenti ogni anno
di 25/50/75/100 punti base rispetto ai forward.
Fonte: Credit Suisse
Trends Institutional Monthly, Investitori istituzionali, 04.04.2016
Conclusione
I fondi obbligazionari a scadenza offrono i vantaggi sia dell’obbligazione sia del fondo. Con un interessante differenziale di rendimento e liquidità giornaliera, possono rappresentare una valida alterna-
Focus speciale
8
tiva per investire la liquidità eccedente sfruttando il differenziale di
rendimento fino alla scadenza o in attesa di opportunità d’investimento future.
(30.03.2016)
Trends Institutional Monthly, Investitori istituzionali, 04.04.2016
Idee alternative
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Idee alternative
La diversificazione è
essenziale per gli
investimenti immobiliari
Aumenta il rischio di una correzione dei prezzi nel medio-lungo termine sul mercato immobiliare svizzero.
Gli investitori in CHF dovrebbero valutare una diversificazione internazionale.
Per affrontare il rischio di cambio, una copertura opportunistica si è dimostrata una valida strategia negli ultimi 20 anni.
Philippe Kaufmann
Global Real Estate Research
[email protected], +41 44 334 32 89
In Svizzera, crediamo che il differenziale di rendimento tra investimenti immobiliari e obbligazioni di stato dovrebbe stabilizzarsi su livelli elevati nel 2016. Prevediamo quindi ancora una volta una raffica di nuovi progetti, soprattutto nella costruzione di appartamenti
da destinare a locazione. Questo mina le possibili opportunità di incremento futuro dei canoni. Al contempo, è probabile che continuino ad aumentare i livelli degli sfitti – e quindi dei rischi – al di fuori
dei centri principali. A causa del livello molto alto dei prezzi e del
rallentamento del reddito potenziale da locazioni, aumenta il rischio
di una correzione dei prezzi nel medio-lungo termine. Nel breve termine, gli investimenti immobiliari svizzeri diretti continuano ad offrire rendimenti molto apprezzati. Parallelamente, non prevediamo
che l’aggio medio sui fondi immobiliari scenda sotto il 20% nel
2016, visto che i tassi d’interesse bassi rendono particolarmente
interessanti i dividendi stabili di questi veicoli d’investimento. In particolare, gli investitori istituzionali apprezzano il cash flow elevato e
senza pari degli immobili.
ville monofamiliari sono diminuiti in 90 regioni su 106 tra il 1990 e
il 2002. I prezzi sono aumentati solamente nei cantoni del Ticino e
di Valais, mentre sono stabili a Basilea-Stadt.
Vi sono naturalmente dipendenze tra i paesi, ma la correlazione tra i maggiori mercati immobiliari commerciali nel mondo non è
particolarmente elevata. L’utilizzo dei dati PMA annuali sui rendimenti complessivi dal 1991 per i mercati degli uffici più importanti
e liquidi del mondo ci permette di verificare questa ipotesi. Il coefficiente di correlazione medio per ogni mercato degli uffici con tutti
gli altri degli altri continenti varia da 0,1 a 0,6, indicando un grado
moderato di integrazione. Nel complesso la media è di 0,45. Il
coefficiente di correlazione più basso è quello di Hong Kong, che
sembra avere un mercato degli uffici con caratteristiche e cicli molto specifici. È possibile che le correlazioni siano aumentate di recente, poiché l’integrazione ed i flussi transfrontalieri sono chiaramente aumentati negli ultimi decenni. Questo andamento è stato
inoltre alimentato dalla maggiore trasparenza dei mercati.
Coefficiente di correlazione medio rispetto ai mercati degli uffici di altri continenti
0.7
Diversificazione regionale significa diversificazione internazionale
In considerazione delle aspettative di performance relativamente
modeste per gli investimenti immobiliari domestici, è inevitabile
pensare agli investimenti esteri. Investire in immobili esteri offre un
importante potenziale di diversificazione per chi investe in CHF.
L’esperienza dell’ultima crisi immobiliare in Svizzera ci insegna che
i cicli all’interno di un certo paese sono spesso sincronizzati. Nonostante la marcata eterogeneità delle regioni svizzere, i prezzi per le
0.6
0.5
0.4
0.3
0.2
0.1
Washington, DC
New York
San Francisco
Houston
Los Angeles
Boston
Chicago
Tokyo
Singapore
Hong Kong
Sydney
Melbourne
London
Stockholm
Milan
Madrid
Munich
Frankfurt
Hamburg
Paris
Berlin
Brussels
0.0
Copenhagen
Rimangono in Svizzera alcune nicchie interessanti
Anche se il futuro non è molto fosco, i frutti non sono più così facili da cogliere e crediamo che chi investe nel settore immobiliare
avrà difficoltà a realizzare i forti guadagni visti in passato. Alcune
opportunità per gli investitori vengono dal segmento abitativo lowcost, ad esempio. È probabile che il mutamento in corso delle caratteristiche dell’immigrazione – meno lavoratori migranti e più richiedenti asilo – farà sì che la domanda si concentri sul segmento
dei canoni di locazione bassi. L’immobiliare a uso sanitario è un’altra fra le poche aree ancora in crescita dalla prospettiva di chi opera sul settore immobiliare.
Fonte: PMA, Credit Suisse
La diversificazione settoriale è relativamente facile da realizzare
La diversificazione tra settori immobiliari è il secondo passo importante. I candidati più ovvi sono gli investimenti in immobili residenziali, uffici e retail, che sono piuttosto comuni in Svizzera. Gli investimenti in proprietà alberghiere e industriali/logistica sono rilevanti
Trends Institutional Monthly, Investitori istituzionali, 04.04.2016
anche in altri paesi. L’effetto diversificazione può essere accresciuto anche utilizzando nicchie come le residenze per studenti, anziani, i magazzini di self storage o i centri medici.
Differenza dei cicli alla base degli effetti di diversificazione
I benefici della diversificazione non sono dovuti ai maggiori rendimenti, ma ai cicli macroeconomici e immobiliari dei singoli paesi. A
Zurigo, per esempio, dove si è registrata una espansione particolarment significativa degli spazi per uffici, i canoni di locazione sono diminuiti complessivamente dell’8,5% dal picco massimo, secondo Wüest & Partner. I canoni sono diminuiti nettamente anche
a Basile e Ginevra (rispettivamente 7,2% e 6,7%) dalla fine del
2012. Nel resto della Svizzera (–4,4%) i canoni stanno diminuendo ad un ritmo leggermente inferiore.
I dati di PMA indicano che a livello globale il quadro è differente. Alcuni grandi mercati degli uffici come Giappone, Spagna e Dublino, stanno chiaramente accelerando. Il rendimento totale nel
2015 è stato del 32% a Tokyo, a fronte di una media tra il 2010
e il 2014 di solo l’8,4% p.a. Anche molti mercati europei degli immobili per uffici sono dinamici, con l’eccezione di Varsavia, dove
abbondano i vecchi progetti di sviluppo. Negli USA, due mercati
sono degni di attenzione per il rallentamento del loro ciclo: da un lato, i rendimenti immobiliari ristagnano a Houston, che risente fortemente delle difficoltà del settore dell’energia; dall’altro, il mercato
immobiliare di San Francisco è giunto al picco massimo. L’ultimo
rendimento totale è ancora ad un buon 12,2%, ma nettamente inferiore al boom dell’ultimo quinquennio (rendimento annuale medio del 36%).
Diverge la crescita dei canoni degli uffici di prim’ordine
Indice: Q1 2005 = 100
160
150
140
130
120
110
100
90
80
70
60
Mar 05
Mar 06
Mar 07
Mar 08
Mar 09
Mar 10
Mar 11
Mar 12
Mar 13
Mar 14
Mar 15
Paris
Munich
Dublin
Milan
Amsterdam
Lisbon
Madrid
London
City of Zurich
City of Geneva
Fonte: PMA, Wüest & Partner, Credit Suisse
Idee alternative
10
Lo stesso ragionamento degli investimenti immobiliari fisici vale
per gli investimenti immobiliari liquidi, come le azioni immobiliari.
Solitamente questi mercati sono leggermente più correlati dei mercati immobiliari fisici, trattandosi di titoli quotati in borsa.
La copertura opportunistica appare vantaggiosa
Prendere in considerazione gli investimenti immobiliari esteri è un
modo per gestire il rischio valutario per gli investitori CHF. Abbiamo esaminato in dettaglio questa questione nel nostro ultimo Studio sul Mercato immobiliare svizzero 2016 per gli investimenti immobiliari esteri indiretti. Abbiamo riscontrato che la copertura avvicina i rendimenti dei dividendi più alti per il settore immobiliare nei
paesi ad interesse elevato ai livelli dei rendimenti immobiliari più
bassi di paesi con tassi d’interesse contenuti come la Svizzera.
Con l’eccezione del Giappone, i rendimenti in valuta locale sono sempre più alti dei rendimenti calcolati in franchi svizzeri. Cionostante, essendo un processo costoso, il vantaggio della copertura
valutaria non è univoco. Secondo il confronto tra rendimenti coperti e non coperti in CHF, la copertura sarebbe stata vantaggiosa in
quattro casi su otto. Nel caso delle azioni immobiliari australiane,
gli investitori avrebbero guadagnato molto di più senza una copertura.
Dal momento che le operazioni di copertura costano di più per
un investitore che fa i conti in una valuta con tassi d’interesse bassi come il franco svizzero, abbiamo sottoposto a verifica una strategia in cui la copertura è realizzata solamente quando il franco svizzero è sottovalutato. Con una tale strategia, un investitore in CHF
avrebbe realizzato rendimenti più elevati in tutti i sei paesi dello studio, superando anche i rendimenti in valuta locale nel caso dei mercati azionari immobiliari di USA, Australia e Giappone. Questo indica che coprire gli investimenti immobiliari indiretti è ragionevole
quando una valuta è sottovalutata, ma non necessariamente quando è sopravvalutata, come nel caso del CHF in questo periodo.
(30.03.2016)
Trends Institutional Monthly, Investitori istituzionali, 04.04.2016
Stimoli alla riflessione
11
Stimoli alla riflessione
Settore immobiliare svizzero:
la cacciata dal paradiso
Per oltre dieci anni, gli investitori immobiliari svizzeri hanno goduto di condizioni quasi paradisiache. Questi tempi sembrano ormai giunti a termine.
Nella nostra pubblicazione dettagliata, Mercato immobiliare svizzero 2016, esaminiano i casi in cui il rapporto rischio/rendimento è ancora adeguato.
Fabian Hürzeler
Head Swiss Real Estate Research
[email protected], +41 44 333 73 14
zero e dell’incremento degli acquisti oltre-frontiera. La domanda di
spazi per la vendita rischia di restare modesta in presenza di un’accelerazione del commercio elettronico.
Per oltre dieci anni, gli investimenti diretti nel mercato immobiliare
svizzero hanno beneficiato di prezzi e canoni di locazione crescenti,
di un’espansione della domanda e di tassi di sfitto modesti sulla
scia del livello contenuto dei tassi d’interesse. Aumentano tuttavia
i segnali che una nuova era stia progressivamente subentrando,
che renderà più difficile per chi investe nel settore immobiliare realizzare in futuro guadagni facili. Ciononostante, gli afflussi di capitali nelle attività di sviluppo immobiliare restano a livelli signiicativi grazie a rendimenti relativamente interessanti.
Diversificazione in mercati di nicchia
In prospettiva, ottenere i risultati auspicati sul settore immobiliare
non sarà affatto facile. Con l’aumento della concorrenza, gli investitori stanno iniziando a guardare verso mercati di nicchia. Un approccio promettente è quello di investire nei grandi trend, come
l’invecchiamento demografico. Dalla prospettiva degli investitori immobiliari, gli immobili a uso sanitario sono tra le poche aree ancora
in crescita. I centri medici offrono ancora qualche opportunità, ad
esempio, poiché coniugano i vantaggi della sharing economy ai
trend strutturali e alle esigenze di una popolazione sempre più anziana.
Il calo della domanda continuerà a spingere al rialzo i tassi
di sfitto
L’offerta di appartamenti e immobili commerciali in locazione dovrebbe superare la domanda più debole nel 2016, con un conseguente aumento dei tassi di sfitto, crescenti pressioni sui margini
e l’intensificarsi della concorrenza. Vista la notevole diminuzione
dell’immigrazione (–9,5% nel 2015), il mercato degli investimenti
in appartamenti in affitto si sta desincronizzando dal mercato
dell’utente finale. Crediamo quindi che nel 2016 assisteremo alla
fine del rialzo dei canoni di locazione. Il mercato degli uffici è già
entrato in una situazione di eccesso dell’offerta. Sul fronte della
domanda, non solo importanti attori come l’industria dei servizi finanziari devono fare i conti col cambiamento strutturale, ma anche
il settore dei servizi nel suo complesso si trova esposto a nuove sfide, come l’offshoring, alimentate dalla rivoluzione digitale. Poiché
prevediamo che la crescita dell’occupazione rallenti (solamente
+0,1% in 2016), le nuove costruzioni supereranno l’assorbimento
netto e spingeranno al rialzo i tassi di sfitto. Per il settore retail, la
situazione continua a peggiorare a causa della forza del franco sviz-
Tassi di sfitto nei segmenti del mercato immobiliare svizzero
Indice: 2006 = 100.
130
Office surface
Retail surface
Rental Appartments
120
110
100
90
80
70
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
Fonte: uffici statistici, Credit Suisse
(29.03.2016)
Trends Institutional Monthly, Investitori istituzionali, 04.04.2016
Sintesi previsioni
12
Sintesi previsioni
Sintesi previsioni
Maggiori informazioni sulle previsioni e le stime sono disponibili su
richiesta. La performance passata non è un’indicazione della performance futura. La performance può essere influenzata da commissioni, spese o altri oneri, oltre che da fluttuazioni nei tassi di
cambio.
Tassi d'interesse a breve Libor a 3M / titoli di stato a 10 anni
Libor
a 3M
10Y
in %
A pron- 3M
ti
12M
A pron- 3M
ti
12M
CHF
-0.73
da -0.9 a -0.7
da -0.9 a -0.7
-0.34
da -0.3 a -0.1 -0.1-0.1
EUR *
-0.25
da -0.4 a -0.2
da -0.4 a -0.2
0.13
0.3-0.5
0.5-0.7
USD
0.63
0.8-1.0
1.0-1.2
1.77
1.6-1.8
2.1-2.3
GBP
0.59
0.5-0.7
0.8-1.0
1.41
1.6-1.8
2.1-2.3
AUD
2.28
2.2-2.4
2.2-2.4
2.53
2.6-2.8
3.0-3.2
JPY
0.00
da -0.3 a -0.1
da -0.5 a -0.3
-0.06
-0.1-0.1
0.1-0.3
RendiSpread
mento (in (pb)
%)
Duration
(anni)
Previsione a 3M
Previsione
a 12M
BC IG Corporate
USD
3.2
163
7.3
0,9%
-0,1%
BC IG Financials
USD
3.0
155
5.9
0,5%
0,3%
CS LSI ex govt
CHF
-0.1
56
6.2
-0,3%
-1,9%
BC High Yield Corp 8.2
USD
656
4.2
1,3%
3,0%
BC High Yield Pan
EUR
5.1
461
4.1
0,9%
2,3%
JPM EM hard curr
USD
5.9
397
7.9
0,8%
3,0%
JPM EM local curr
hedg. USD
6.5
n.a.
4.9
1,0%
3,0%
BC = Barclays Capital, IG= Investment Grade, CS = Credit Suisse, JPM = JP Morgan (EMBI+ e GBI Gl.
Div). Dati dell'indice all'01/04/2016.
Fonte: Bloomberg, Credit Suisse
I tassi a pronti sono i prezzi di chiusura all'1/4/2016. Data della previsione: 18/3/2016. * Euribor a 3M, **
Tassi tratte bancarie a 3M.
Fonte: Bloomberg, Credit Suisse
Valute
A pronti
3M
12M
Azioni
EUR/USD
1.14
1.10-1.14
1.03-1.07
Indice
USD/CHF
0.96
0.96-1.00
1.04-1.08
EUR/CHF
1.09
1.08-1.12
1.09-1.13
A pronti
P/E
Rend.
div. (%)
3M*
12M*
MSCI AC World**
869
15.3
3.2
885
920
USD/JPY
112
109-113
109-113
S&P 500 USA
2'073
16.9
2.5
2'040
2'080
EUR/JPY
127
122-126
115-119
Eurostoxx 50
2'953
12.8
4.9
3'200
3'280
EUR/GBP
0.80
0.76-0.80
0.71-0.75
FTSE 100 UK
6'146
15.8
5.1
6'280
6'350
GBP/USD
1.42
1.41-1.45
1.41-1.45
Topix Giappone
1'301
12.3
2.2
1'390
1'420
AUD/USD
0.77
0.73-0.77
0.73-0.77
S&P/ASX 200 Australia
4'999
15.2
4.9
5'320
5'450
USD/CAD
1.30
1.31-1.35
1.31-1.35
S&P/TSX comp Canada 13'440
16.7
3.1
13'750
13'900
EUR/SEK
9.27
9.28-9.32
9.18-9.22
SMI Svizzera
7'688
15.3
3.7
8'300
8'600
EUR/NOK
9.47
9.28-9.32
9.08-9.12
MSCI mercati emergenti**
94'015
11.9
3.2
94'500
98'000
EUR/PLN
4.25
4.43-4.47
4.43-4.47
USD/CNY
6.48
6.58-6.62
6.88-6.92
USD/SGD
1.35
1.38-1.42
1.41-1.45
USD/KRW
1154
1230-1250
1270-1290
USD/INR
0.0
67-69
67-69
USD/BRL
3.55
3.60-3.70
3.55-3.65
USD/MXN
17.3
17.4-17.6
16.9-17.1
Prezzi all'01/04/2016; *previsione; **rendimento lordo (dividendi compresi).
Fonte: Datastream, Credit Suisse
Commodity
A pronti
3M*
12M*
Oro (USD/oncia)
1222.50
1150
1000
Argento (USD/oncia)
15.05
15
13
Platino (USD/oncia)
957.05
900
900
Palladio (USD/oncia)
566.35
550
600
Rame (USD/tonn.)
4835.00
4800
5000
Greggio WTI (USD/barile)
36.79
35
45
Bloomberg Commodity index
157.19
160
165
Prezzi a pronti: chiusura di New York 01/04/2016; *previsione.
Fonte: Bloomberg, Credit Suisse
Credito: indici selezionati
BC IG Corporate
EUR
RendiSpread
mento (in (pb)
%)
Duration
(anni)
1.1
5.2
131
Previsione a 3M
Previsione
a 12M
Tassi a pronti: chiusura di Londra 01/04/2016.
Fonte: Bloomberg, Credit Suisse
Crescita reale del PIL e inflazione
Crescita
del PIL
Inflazione
in %
2015
2016
2017
2015
2016
2017
CH
0.8
1.0
1.5
-1.1
-0.5
0.0
UME
1.5
1.5
1.5
0.0
0.2
1.4
USA
2.4
1.8
2.0
0.1
1.0
2.0
UK
2.2
2.2
2.0
0.0
0.7
1.4
Australia
2.5
2.4
2.6
1.5
2.1
2.5
Giappone
0.5
0.8
0.5
0.8
0.2
2.0
Cina
6.9
6.5
6.0
1.4
1.7
1.8
Data della previsione: 17/3/2016.
-0,2%
-0,9%
Fonte: Credit Suisse
(04.04.2016)
Trends Institutional Monthly, Investitori istituzionali, 04.04.2016
13
Glossario
Avvertimenti sui rischi
Rischio di mercato
I mercati finanziari registrano ribassi e flessioni in base alle condizioni economiche, alle pressioni inflazionistiche, alle notizie in tutto il
mondo e ai rapporti specifici ai diversi settori. Mentre i trend possono essere individuati nel corso del tempo, può essere difficile prevedere la direzione del mercato e dei singoli titoli. Questa variabilità genera, per gli gli investimenti azionari, il rischio di una perdita di valore.
Rischi obbligazionari
Gli investitori sono esposti alle fluttuazioni di tassi d'interesse, valute, liquidità, mercati creditizi ed emittenti, e ciò potrebbe incidere sul
prezzo delle obbligazioni.
Mercati emergenti
I mercati emergenti si trovano in paesi che presentano una o più delle seguenti caratteristiche: un certo grado di instabilità politica, mercati finanziari e modelli di crescita economica relativamente imprevedibili, un mercato finanziario che è ancora in fase di sviluppo o
un'economia debole. Gli investimenti nei mercati emergenti comportano di norma, per gli azionisti e i creditori, maggiori rischi di tipo politico, economico, creditizio, valutario, associati alla liquidità sui mercati, legali, di regolamento e di mercato.
Hedge funds
Indipendentemente dalla struttura, gli hedge fund non si limitano a una particolare disciplina d'investimento o strategia di negoziazione,
e cercano di guadagnare in tutti i tipi di mercato ricorrendo a leverage, strumenti derivati e strategie d'investimento speculative, che potrebbero accrescere il rischio di perdita correlata agli investimenti.
Investimenti in commodity
Le operazioni in commodity presentano un elevato grado di rischio e potrebbero non essere adatte a molti investitori privati. L'ammontare della perdita per via dei movimenti di mercato può essere sostanziale o risultare persino in una perdita totale.
Settore immobiliare
Gli investitori nel settore immobiliare sono esposti a rischi correlati a liquidità e valute, e ad altri tipi di rischi, tra cui il rischio ciclico, quello associato ai mercati delle locazioni e locali, oltre che il rischio ambientale, e a variazioni della situazione giuridica.
Rischi valutari
Gli investimenti in valute estere comportano l'ulteriore rischio che la valuta straniera possa perdere di valore rispetto alla valuta di riferimento dell'investitore.
Spiegazione degli indici usati con frequenza nei rapporti
Indice
Commento
MSCI World
L'MSCI World è un indice dei mercati azionari globali sviluppato e calcolato da Morgan Stanley Capital International. I calcoli si basano
sui prezzi di chiusura a dividendi reinvestiti.
MSCI EMU
Nell'indice MSCI EMU (European Economic and Monetary Union) rientrano aziende a grande e media capitalizzazione in 10 paesi di
mercati sviluppati dell'UME. Grazie a 237 componenti, l'indice copre approssimativamente l'85% della capitalizzazione di mercato adeguata al flottante dell'UME.
US S&P 500
Lo Standard and Poor's 500 è un indice azionario ponderato in base alle capitalizzazioni che rappresenta tutti i principali settori negli
USA e rileva la performance dell'economia domestica attraverso le variazioni del valore di mercato aggregato.
Eurostoxx 50
Lo Eurostoxx 50 è un indice azionario ponderato in base alle capitalizzazioni di mercato che comprende le 50 principali società bluechip in Eurolandia.
FTSE 100 UK
L'FTSE 100 è un indice azionario ponderato in base alle capitalizzazioni di mercato che rappresenta 100 tra le società a maggiore capitalizzazione quotate alla London Stock Exchange. Le azioni presentano una ponderazione di investibilità nel calcolo dell'indice.
Topix Giappone
Il TOPIX, noto anche come Tokyo Stock Price Index, replica tutte le grandi imprese giapponesi quotate alla «prima sezione» della borsa. Il calcolo dell'indice non tiene conto di emissioni provvisorie e azioni privilegiate.
S&P/ASX 200 Australia
Lo S&P/ASX 200 è un indice azionario australiano, ponderato in base alle capitalizzazioni di mercato e corretto per il flottante, calcolato da Standard and Poor's.
S&P/TSX comp Canada
L'indice composito S&P/TSX è l'equivalente canadese dell'indice S&P 500 per gli USA. L'indice comprende i maggiori titoli quotati alla Toronto Stock Exchange.
SMI Svizzera
Lo Swiss Market Index è composto da 20 delle principali società quotate dell'universo dello Swiss Performance Index. Rappresenta
l'85% della capitalizzazione del flottante del mercato azionario svizzero. Essendo un indice dei prezzi, lo SMI non è corretto per i dividendi.
MSCI mercati emergenti
L'MSCI mercati emergenti è un indice ponderato per il flottante finalizzato a misurare la performance dei mercati azionari sui mercati
emergenti globali. L'indice è sviluppato e calcolato da Morgan Stanley Capital International.
BC IG Corporate EUR
L'indice Euro Corporate replica il mercato delle obbligazioni corporate espresse in euro, investment grade e a tasso fisso. L'indice comprende emissioni che rispondono a requisiti specifici in tema di scadenza, liquidità e qualità. L'indice è calcolato da Barclays.
BC IG Corporate USD
L'indice US Corporate replica il mercato delle obbligazioni corporate espresse in USD, investment grade e a tasso fisso. L'indice comprende emissioni USA e non USA che rispondono a requisiti specifici in tema di scadenza, liquidità e qualità. L'indice è calcolato da
Barclays.
BC IG Financials USD
L'indice IG Financials replica il mercato delle obbligazioni finanziarie espresse in USD, investment grade e a tasso fisso. L'indice comprende emissioni USA e non USA che rispondono a requisiti specifici in tema di scadenza, liquidità e qualità. L'indice è calcolato da
Barclays.
CS LSI ex govt CHF
Il Liquid Swiss Index ex govt CHF è un indice obbligazionario ponderato in base alle capitalizzazioni di mercato rappresentativo della
componente più liquida e negoziabile del mercato obbligazionario svizzero, con l'esclusione delle obbligazioni della Confederazione. L'indice è calcolato dal Credit Suisse.
BC High Yield Corp USD
L'US Corporate High Yield Index misura le obbligazioni corporate non investment grade, a tasso fisso e tassabili espresse in USD. L'indice è calcolato da Barclays.
BC High Yield Pan EUR
Il Pan European High Yield Index misura il mercato delle obbligazioni corporate non investment grade, a tasso fisso e denominate in euro, sterline, corone norvegesi, corone svedesi e franchi svizzeri. L'indice è calcolato da Barclays.
JPM EM hard curr. USD
L'Emerging Market Bond Index Plus replica il rendimento complessivo delle obbligazioni sovrane emesse in valute forti dai paesi emergenti più liquidi. L'indice comprende i Brady bond espressi in USD (obbligazioni in dollari emesse da paesi dell'America Latina), prestiti
ed Eurobond.
JPM EM local curr. hedg. USD
Il JPMorgan Government Bond Index replica le obbligazioni emesse in valute locali dai governi di paesi emergenti nei mercati più accessibili per gli investitori internazionali.
Trends Institutional Monthly, Investitori istituzionali, 04.04.2016
14
CS Hedge Fund Index
Il Credit Suisse Hedge Fund Index è calcolato da Credit Suisse Hedge Index LLC. Si tratta di un indice degli hedge fund ponderato
per gli attivi e comprende solamente fondi, e non conti distinti. L'indice riflette la performance al netto di tutte le spese e commissioni
di performance per la componente degli hedge fund.
DXY
Una misura del valore del dollaro USA rispetto alla maggioranza dei suoi principali partner commerciali. L'indice US Dollar è simile ad altri indici ponderati su base commerciale, che analogamente utilizzano i tassi di cambio delle stesse valute principali.
MSCI AC World
Il World Index comprende large e mid cap di 23 mercati sviluppati e 23 mercati dei paesi emergenti. Grazie a circa 2480 componenti,
l'indice copre all'incirca l'85% delle opportunità azionari investibili a livello globale.
MSCI AC Asia/Pacific
L'MSCI All Country Asia Pacific Index rappresenta large e mid cap di 5 paesi dei mercati sviluppati e 8 paesi dei mercati emergenti nella regione Asia Pacifico. Con 1'000 componenti, l'indice fornisce una copertura approssimativamente all'85% della capitalizzazione di
mercato corretta per il flottante in ogni paese.
MSCI Europe
L'MSCI Europe Index rappresenta large e mid cap in 15 paesi dei mercati sviluppati in Europa. Con 422 componenti, l'indice fornisce
una copertura approssimativamente all'85% della capitalizzazione di mercato corretta per il flottante nell'ambito dell'universo azionario
dei mercati sviluppati europei.
DAX
Il German Stock Index rappresenta 30 delle società tedesche più grandi e liquide negoziate preso la borsa di Francoforte.
FTSE EPRA/NAREIT Global Real Estate Index Series
La FTSE EPRA/NAREIT Global Real Estate Index Series è ideata per rappresentare trend generali nelle azioni qualificate del settore
immobiliare in tutto il mondo.
Hedge Fund Barometer
L'Hedge Fund Barometer è uno strumento di proprietà di Credit Suisse per l'attribuzione di un punteggio. Esso misura le condizioni di
mercato per le strategie in hedge fund. Comprende quattro componenti: liquidità, volatilità, rischi sistemici e ciclo economico.
Abbreviazioni utilizzate con frequenza nei rapporti
Abb.
Descrizione
Abb.
Descrizione
3/6/12 MMA
Media mobile a 3/6/12 mesi
IMF
Fondo Monetario Internazionale
AI
Investimenti alternativi
LatAm
America Latina
APAC
Asia Pacifico
Libor
London interbank offered rate
bbl
barile
m b/d
Milioni di barili al giorno
BI
Bank Indonesia
M1
Un parametro della massa monetaria, comprendente tutto il denaro
fisico, come monete e valuta, oltre che i depositi a vista, i conti correnti e i conti per gli ordini negoziabili di prelievo.
BoC
Bank of Canada
M2
Un parametro della massa monetaria, comprendente liquidità e depositi in conto corrente (M1), oltre che depositi di risparmio, fondi
comuni sul mercato monetario e altri depositi a termine.
BoE
Bank of England
M3
Un parametro della massa monetaria, comprendente la massa M2
oltre che i depositi a termine, i fondi istituzionali del mercato monetario, i contratti di riacquisto nel breve termine e altri asset liquidi
più grandi.
BoJ
Bank of Japan
M&A
Fusioni e acquisizioni
pb
Punti base
MAS
Autorità monetaria di Singapore
BRIC
Brasile, Russia, Cina, India
MLP
Società in accomandita per azioni
CAGR
Tasso di crescita annuale composto
MoM
Mese su mese
CBOE
Chicago Board Options Exchange
MPC
Monetary Policy Committee
CFO
Cassa dalle operazioni
OAS
Spread adeguato alle opzioni
CFROI
Cash flow return on investment
OECD
Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico
DCF
Discounted cash flow
OIS
Swap indicizzato overnight
DM
Mercato sviluppato
OPEC
Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio
DMs
Mercati sviluppati
P/B
Price-to-book value
EBITDA
Margine operativo lordo
P/E
Rapporto prezzo-utili
ECB
Banca centrale europea
PBoC
Banca Popolare Cinese
EEMEA
Europa dell'Est, Medio Oriente e Africa
PEG
Rapporto P/E diviso per la crescita dell'EPS
EM
Mercato emergente
PMI
Purchasing Managers' Index
EMEA
Europa, Medio Oriente e Africa
PPP
Parità del potere d'acquisto
EMs
Mercati emergenti
QE
Quantitative easing
EMU
Unione monetaria europea
QoQ
Trimestre su trimestre
EPS
Utili per azione
lato dx.
lato destro (per i grafici)
ETF
Exchange traded funds
RBA
Reserve Bank of Australia
EV
Enterprise value
RBI
Reserve Bank of India
FCF
Flusso di cassa disponibile
RBNZ
Reserve Bank of New Zealand
Fed
Fed USA
REIT
Real estate investment trust
FFO
Cassa generata nell'esercizio
ROE
Rendimento del capitale netto
FOMC
Federal Open Market Committee
ROIC
Rendimento del capitale investito
FX
Borsa
RRR
Coefficiente di riserva obbligatoria
G10
Gruppo dei Dieci
SAA
Asset allocation strategica
G3
Gruppo dei Tre
SDR
Dritti Speciali di Prelievo (DSP, Special Drawing Rights)
GDP
Prodotto interno lordo
SNB
Banca nazionale svizzera
GPIF
Government Pension Investment Fund
TAA
Asset allocation tattica
HC
Valuta forte
TWI
Indice ponderato su base commerciale
HY
High yield
VIX
Indice della volatilità
IBD
Debito fruttifero d'interesse
WTI
West Texas Intermediate
Trends Institutional Monthly, Investitori istituzionali, 04.04.2016
15
IC
Credit Suisse Investment Committee
a/s
anno su anno
IG
Investment grade
YTD
Da inizio anno
ILB
Obbligazione indicizzata all'inflazione
Spese al consumo personali (deflatore PCE)
Un indicatore dell'incremento medio dei prezzi per tutti i consumi
personali interni.
Codici per le valute usati di frequente nei rapporti
Codice
Valuta
Codice
Valuta
ARS
Peso argentino
KRW
Won sudcoreano
AUD
Dollaro australiano
MXN
Peso messicano
BRL
Real brasiliano
MYR
Ringgit malese
CAD
Dollaro canadese
NOK
Corona norvegese
CHF
Franco svizzero
NZD
Dollaro neozelandese
CLP
Peso cileno
PEN
Nuevo sol peruviano
CNY
Yuan cinese
PHP
Peso delle Filippine
COP
Peso colombiano
PLN
Zloty polacco
CZK
Corona ceca
RUB
Rublo russo
EUR
Euro
SEK
Corona/kronor svedese
GBP
Sterlina
SGD
Dollaro di Singapore
HKD
Dollaro di Hong Kong
THB
Baht tailandese
HUF
Fiorino ungherese
TRY
Lira turca
IDR
Rupia indonesiana
TWD
Nuovo dollaro di Taiwan
ILS
Nuovo shekel israeliano
USD
Dollaro statunitense
INR
Rupia indiana
ZAR
Rand sudafricano
JPY
Yen giapponese
Informazioni importanti sui derivati
Prezzi
I premi delle opzioni e i prezzi menzionati hanno solo carattere indicativo. I premi delle opzioni e i prezzi possono essere soggetti a variazioni molto rapide: i prezzi e i premi citati si riferiscono al momento indicato nel testo e potrebbero, nel frattempo, essere notevolmente
cambiati.
Rischi
I derivati sono degli strumenti complessi e sono destinati alla vendita solo per gli investitori in grado di capire e assumersi tutti i rischi
correlati. Gli investitori devono essere consapevoli del fatto che aggiungere delle posizioni in opzioni a un portafoglio esistente può determinare una modifica sostanziale delle caratteristiche e del comportamento del portafoglio in questione. La sensibilità di un portafoglio a determinati movimenti di mercato può risentire parecchio dell'effetto leverage delle opzioni.
Acquisto di opzioni call:
gli investitori che acquistano opzioni call rischiano di perdere il premio complessivo pagato se il titolo sottostante viene negoziato al di
sotto del prezzo di esercizio alla scadenza.
Acquisto di opzioni put:
gli investitori che acquistano opzioni put rischiano di perdere il premio complessivo pagato se il titolo sottostante si attesta al di sopra
del prezzo di esercizio alla scadenza.
Vendita di opzioni call:
gli investitori che vendono le opzioni call si impegnano a vendere il sottostante al prezzo di esercizio, anche se il prezzo di mercato del
sottostante è nettamente più elevato. Gli investitori che vendono delle opzioni call coperte (detenendo il titolo sottostante e vendendo
un'opzione call) rischiano di limitare il rispettivo potenziale al rialzo al prezzo di esercizio più il premio anticipato ricevuto e il titolo potrebbe essere oggetto di una vendita forzata se il prezzo del titolo supera il prezzo di esercizio dell'opzione call short. Inoltre, l'investitore partecipa completamente ai ribassi, e ciò viene controbilanciato solo parzialmente dal premio ricevuto anticipatamente. Se gli investitori sono costretti a vendere il sottostante, potrebbero essere soggetti a un'imposizione fiscale. Gli investitori che shortano le naked call (vale
a dire che vendono call senza detenere il titolo sottostante) rischiano delle perdite illimitate corrispondenti al prezzo del titolo meno il
prezzo di esercizio.
Vendita di opzioni put:
chi vende opzioni put s'impegna ad acquistare il titolo sottostante al prezzo di esercizio nel caso in cui il titolo scendesse al di sotto di tale prezzo. La perdita massima corrisponde al prezzo di esercizio complessivo, meno il premio ricevuto per la vendita dell'opzione put.
Acquisto di call spread:
gli investitori che acquistano call spread (comprando un'opzione call e vendendo un'opzione call con un prezzo di esercizio più elevato)
rischiano la perdita del premio complessivo versato se il sottostante si attesta al di sotto del prezzo di esercizio più basso alla scadenza.
Il guadagno massimo derivante dall'acquisto di call spread corrisponde alla differenza tra i prezzi di esercizio, meno il premio anticipato
pagato.
Vendita di naked call spread
Vendita di call spread allo scoperto (vendita di un'opzione call e acquisto di un'ulteriore opzione out-of-the-money in assenza di posizioni nel titolo sottostante): gli investitori rischiano una perdita massima corrispondente alla differenza tra il prezzo d'esercizio dell'opzione
call nel lungo termine e quello dell'opzione call nel breve termine, meno il premio anticipato se il titolo sottostante chiude al di sopra del
prezzo di esercizio dell'opzione call long alla scadenza. Il guadagno massimo corrisponde al premio anticipato, se il titolo chiude al di sotto del prezzo di esercizio dell'opzione call short alla scadenza.
Trends Institutional Monthly, Investitori istituzionali, 04.04.2016
16
Acquisto di put spread:
anche gli investitori che comprano put spread (acquisto di un'opzione put e vendita di un'opzione put con un prezzo di esercizio più basso) devono fare i conti con una perdita massima correlata al premio anticipato pagato. Il guadagno massimo derivante dall'acquisto di
put spread corrisponde alla differenza tra i prezzi di esercizio, meno il premio anticipato versato.
Acquisto di strangle
Acquisto di strangle (ossia di un'opzione put e di un'opzione call): la perdita massima corrisponde al premio complessivo versato per entrambe le opzioni, laddove il sottostante si attestasse tra il prezzo di esercizio dell'opzione put e quello dell'opzione call alla scadenza.
Vendita di strangle o straddle:
gli investitori long in un titolo e short in una strangle o straddle rischiano di limitare il proprio potenziale al rialzo nel titolo al prezzo di
esercizio dell'opzione call venduta, più il premio anticipato ricevuto. Inoltre, laddove il titolo venisse scambiato al di sotto del prezzo di
esercizio dell'opzione put short, gli investitori rischiano di perdere la differenza tra il prezzo di esercizio e il prezzo del titolo (meno il valore del premio ricevuto) sull'opzione put short e subiranno anche delle perdite nella posizione nel titolo laddove detenessero delle azioni.
La perdita potenziale massima corrisponde al valore intero del prezzo di esercizio (meno il valore del premio ricevuto) più le perdite sulla
posizione long nel titolo. Gli investitori short in strangle o straddle allo scoperto corrono il rischio di una perdita potenziale illimitata poiché, se il titolo viene negoziato al di sopra del prezzo di esercizio della call, gli investitori rischiano di perdere la differenza tra il prezzo di
esercizio e il prezzo del titolo (meno il valore del premio ricevuto) sull'opzione call short. Inoltre, sono tenuti ad acquistare il titolo al prezzo di esercizio dell'opzione put (meno il premio anticipato ricevuto) se il titolo chiudesse al di sotto del prezzo di esercizio dell'opzione
put alla scadenza.
Trends Institutional Monthly, Investitori istituzionali, 04.04.2016
17
Rischio di tasso d'interesse e di credito
Avvertenze sui rischi
Ogni investimento comporta rischi, soprattutto in termini di fluttuazioni di valore e rendimento. Se un investimento è denominato in una moneta diversa dalla valuta di base, le variazioni del tasso di cambio possono sortire un effetto negativo sul valore, sul
prezzo o sul reddito.
Per una discussione dei rischi correlati agli investimenti nei titoli citati nel presente rapporto, fai riferimento al seguente link Internet:
https://research.credit-suisse.com/riskdisclosure
Il presente rapporto può comprendere informazioni su investimenti che comportano rischi particolari. Prima di prendere qualunque decisione d'investimento sulla base
del presente rapporto o per eventuali spiegazioni necessarie in merito al suo contenuto, ti raccomandiamo di rivolgerti a un consulente finanziario indipendente. Maggiori informazioni sono inoltre reperibili nell'opuscolo informativo “Rischi particolari nel commercio di valori mobiliari” che può essere richiesto alla Associazione Svizzera dei Banchieri.
La performance passata non costituisce un'indicazione della performance futura. La performance può risentire di commissioni, spese o altri oneri nonché delle fluttuazioni dei tassi di cambio.
Rischi dei mercati finanziari
I rendimenti storici e gli scenari relativi ai mercati finanziari non costituiscono una garanzia della performance futura. Il prezzo e il valore degli investimenti menzionati e
l'eventuale reddito maturato possono aumentare, diminuire oppure essere soggetti a
fluttuazioni. La performance passata non costituisce un riferimento per la performance futura. Se un investimento è denominato in una moneta diversa dalla valuta di
base, le variazioni del tasso di cambio possono sortire un effetto negativo sul valore,
sul prezzo o sul reddito. È opportuno che ti rivolga a consulenti in materia qualora riscontri la necessità di un supporto per queste valutazioni.
Gli investimenti potrebbero non avere un mercato pubblico oppure avere solo un
mercato secondario ristretto. Ove esista un mercato secondario, non è possibile prevedere il prezzo al quale verranno negoziati gli investimenti sul mercato o se tale mercato sarà liquido o meno.
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e/o del Garante (ove applicabile), che può variare nel corso del periodo di validità
dell’obbligazione. In caso di insolvenza dell’Emittente e/o Garante dell’obbligazione,
l’obbligazione o il reddito che ne deriva non sono garantiti ed è possibile che tu non
recuperi l'importo originariamente investito o addirittura riceva un importo inferiore.
Sezione Investment
Strategy
I responsabili delle strategie d'investimento si occupano dell'elaborazione delle strategie delle classi multi-asset e della loro successiva attuazione nelle attività di consulenza e discrezionali di Credit Suisse. Se indicato, sono forniti portafogli modello a titolo
puramente illustrativo. L'asset allocation, le ponderazioni di portafoglio e la performance possono nel tuo caso differire in misura significativa in funzione della tua situazione specifica e della tua propensione al rischio. Le opinioni e i giudizi dei responsabili delle strategie d'investimento possono divergere da quelli espressi da altre sezioni di
Credit Suisse. I giudizi dei responsabili delle strategie d'investimento possono variare
in qualsiasi momento senza preavviso e in assenza di un obbligo di aggiornamento.
Credit Suisse non è in alcun modo tenuto a garantire che tali aggiornamenti ti vengano comunicati.
I responsabili delle strategie d'investimento possono di volta in volta fare riferimento ad articoli della sezione Research pubblicati in precedenza. Tali articoli sono reperibili al seguente link Internet:
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Per informazioni sulle comunicazioni relative alle società oggetto di rating di Credit Suisse Investment Banking citate nel presente rapporto, vogliate fare rifermento al
sito di divulgazione della divisione Investment Banking all'indirizzo:
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Mercati emergenti
Laddove il presente rapporto abbia a oggetto i mercati emergenti, devi ricordare che
gli investimenti e le operazioni in vari tipi di investimenti di, ovvero correlati o legati a,
emittenti e debitori costituiti, aventi sede o principalmente operanti nei paesi dei mercati emergenti, comportano incertezze e rischi. Gli investimenti correlati ai paesi dei
mercati emergenti possono essere considerati speculativi e i loro prezzi sono molto
più volatili rispetto a quelli degli investimenti nei paesi più sviluppati. Gli investimenti
nei mercati emergenti dovrebbero essere operati unicamente da investitori sofisticati
o professionisti esperti che possiedono una conoscenza specialistica in materia, sono
in grado di considerare e ponderare i vari rischi comportati dagli investimenti in questione e dispongono delle risorse finanziarie necessarie per sostenere i consistenti rischi di perdita dei capitali impegnati in tali investimenti. È tua responsabilità gestire i
rischi derivanti dagli investimenti nei mercati emergenti e dall'allocazione degli asset
in portafoglio. Per quanto attiene ai vari rischi e fattori da valutare nel caso di investimenti nei mercati emergenti, devi rivolgerti ai tuoi consulenti.
Investimenti alternativi
Gli hedge fund non sono soggetti alle numerose normative di tutela degli investitori
che si applicano agli investimenti collettivi autorizzati regolamentati e i gestori di
hedge fund sono sostanzialmente non sottoposti ad alcuna regolamentazione. Gli
hedge fund non sono vincolati da una particolare disciplina d'investimento o strategia
di negoziazione e mirano a trarre profitto da ogni genere di mercato facendo ricorso a
leva finanziaria, strumenti derivati e complesse strategie d'investimento speculative
che possono aumentare il rischio di perdita degli investimenti.
Le operazioni in materie prime comportano un grado elevato di rischio e potrebbero non essere adatte a molti investitori privati. L'entità della perdita dovuta alle oscillazioni dei mercati può essere notevole ed è anche possibile registrare una perdita totale.
Gli investitori in immobili sono esposti a rischi di liquidità, di cambio e altro genere, come per esempio rischio ciclico, di locazione nonché ai rischi dei mercati locali,
quali il rischio ambientale e variazioni a livello di contesto legale.
Per ulteriori informazioni, comprese le divulgazioni relative agli emittenti, fai riferimento al sito per le divulgazioni della sezione Research del Credit Suisse all'indirizzo:
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Il presente rapporto non è destinato né finalizzato alla distribuzione o all'utilizzo da parte di alcuna persona fisica o giuridica avente cittadinanza, residente o ubicata in una
località, stato, paese ovvero in un'altra giurisdizione in cui la distribuzione, la pubblicazione, la disponibilità o l'impiego siffatti fossero contrari alla legislazione o alle normative vigenti, o a seguito dei quali Credit Suisse dovesse ottemperare a qualsivoglia obbligo di registrazione o licenza in tale giurisdizione.
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Trends Institutional Monthly, Investitori istituzionali, 04.04.2016
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Credit Suisse e variare in qualsiasi momento senza preavviso e in assenza di un obbligo di aggiornamento. Credit Suisse non è in alcun modo tenuto a garantire che tali
aggiornamenti ti vengano comunicati. PREVISIONI E STIME: La performance passata non costituisce un'indicazione o una garanzia della performance futura e non si rilascia alcuna dichiarazione o garanzia, esplicita o implicita, in merito alla performance futura. Nella misura in cui il presente rapporto contenesse dichiarazioni sulla performance futura, tali dichiarazioni sono di natura previsionale e soggette a diversi rischi e
incertezze. Salvo altrimenti indicato, tutte le cifre non sono state sottoposte a verifica.
Il complesso delle valutazioni menzionate nel presente rapporto è soggetto alle politiche e alle procedure di valutazione di Credit Suisse. CONFLITTI: Credit Suisse si riserva il diritto di porre rimedio a qualsiasi errore eventualmente contenuto nel presente rapporto. Credit Suisse, le sue affiliate e/o i rispettivi dipendenti possono detenere
una posizione o partecipazione o altro interesse sostanziale, oppure effettuare transazioni, nei titoli menzionati o nelle relative opzioni o in altri investimenti correlati e, di volta in volta, incrementare o cedere tali investimenti. Credit Suisse può fornire, o aver
fornito nel corso degli ultimi 12 mesi, una consulenza significativa o servizi d’investimento in relazione agli investimenti riportati nel presente rapporto o a un investimento
correlato a qualsivoglia società o emittente menzionato. Alcuni investimenti cui si fa riferimento nel presente rapporto saranno offerti da una singola entità o da un’associata di Credit Suisse oppure il Credit Suisse potrebbe essere il solo market maker di tali
investimenti. Credit Suisse è coinvolto in molte attività correlate alle società menzionate nel presente rapporto. Queste attività comprendono negoziazioni specializzate, arbitraggio dei rischi, market making e altre negoziazioni titoli per proprio conto. REGIME
FISCALE: Nessun elemento del presente rapporto costituisce una consulenza in materia di investimenti, legale, contabile o fiscale. Credit Suisse non offre alcuna consulenza per quanto attiene alle conseguenze fiscali degli investimenti e ti consigliamo di
rivolgerti a un fiscalista indipendente. I livelli di tassazione e la base imponibile dipendono dalle circostanze individuali e sono soggetti a variazioni. FONTI: Le informazioni
e le opinioni illustrate nel presente rapporto sono state ricavate o desunte da fonti
che, a giudizio di Credit Suisse, sono affidabili. Tuttavia, Credit Suisse non rilascia alcuna dichiarazione in merito alla loro accuratezza o completezza. Credit Suisse non si
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Salvo quanto diversamente qui specificato, il presente rapporto è distribuito da Credit
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226896) soltanto a clienti "Wholesale" secondo quanto definito nella sezione s761G
del Corporations Act 2001. CSSB non garantisce il rendimento, né rilascia alcuna garanzia in merito alla performance, dei prodotti finanziari a cui il presente rapporto fa riferimento. Bahrain: Il presente rapporto è distribuito da Credit Suisse AG, Bahrain
Branch, autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Bahrain (CBB) come Investment Firm Category 2. Credit Suisse AG, filiale del Bahrain, ha sede al Level 22,
East Tower, Bahrain World Trade Centre, Manama, Regno del Bahrain. Dubai: Queste informazioni sono distribuite da Credit Suisse AG (DIFC Branch), debitamente autorizzata e regolamentata dalla Dubai Financial Services Authority («DFSA»). I relativi
prodotti o servizi finanziari sono disponibili soltanto per i clienti professionisti o le controparti di mercato, secondo la definizione della DFSA, e non sono destinati a qualsivoglia altra persona. Credit Suisse AG (DIFC Branch) ha sede al Level 9 East, The
Gate Building, DIFC, Dubai, Emirati Arabi Uniti. Francia: Il presente rapporto viene distribuito da Credit Suisse (Luxembourg) S.A., Succursale en France, autorizzato
dall'Autorité de Contrôle Prudentiel et de Résolution (ACPR) quale società di fornitura di servizi d'investimento. Il Credit Suisse (Luxembourg) S.A., Succursale en France è soggetto alla supervisione e alla regolamentazione dell'Autorité de Contrôle Prudentiel et de Résolution e dell'Autorité des Marchés Financiers. Guernsey: Il presente rapporto è distribuito da Credit Suisse (Channel Islands) Limited, una persona giuridica indipendente registrata a Guernsey con n. 15197 e sede legale in Helvetia
Court, Les Echelons, South Esplanade, St Peter Port, Guernsey. Il Credit Suisse
(Channel Islands) Limited è interamente controllato da Credit Suisse AG e regolamentato dalla Guernsey Financial Services Commission. Copie dell'ultimo bilancio soggetto a revisione contabile sono disponibili su richiesta. India: Il presente rapporto viene
distribuito da Credit Suisse Securities (India) Private Limited («Credit Suisse India», n.
18
CIN U67120MH1996PTC104392), soggetto alla regolamentazione del Securities
and Exchange Board of India (SEBI) con numeri di registrazione SEBI
INB230970637;
INF230970637;
INB010970631;
INF010970631,
INP000002478, e indirizzo registrato presso 9th Floor, Ceejay House, Plot F, Shivsagar Estate, d.ssa Annie Besant Road, Worli, Mumbai 400 018, India, tel. +91-22
6777 3777. Italia: Il presente rapporto è distribuito in Italia da Credit Suisse (Italy)
S.p.A., banca di diritto Italiano, iscritta all'albo delle banche e soggetta alla supervisione e al controllo di Banca d'Italia e CONSOB; è inoltre distribuito da Credit Suisse
AG, banca svizzera autorizzata a fornire servizi bancari e finanziari in Italia. Jersey: Il
presente rapporto è distribuito da Credit Suisse (Channel Islands) Limited, Jersey
Branch, regolamentato dalla Jersey Financial Services Commission per l'esecuzione
delle attività d'investimento. La sede di Credit Suisse (Channel Islands) Limited, Jersey Branch, a Jersey è la seguente: TradeWind House, 22 Esplanade, St Helier, Jersey JE4 5WU. Libano: Questa relazione viene distribuita da Credit Suisse (Lebanon)
Finance SAL («CSLF»), un istituto finanziario costituito in Libano e regolamentato dalla Banca centrale del Libano (Central Bank of Lebanon, «CBL»), con numero di licenza per l'istituto finanziario 42. Credit Suisse (Lebanon) Finance SAL è soggetta alle
leggi e alle regolamentazioni della CBL, oltre che alle leggi e alle decisioni della Capital Markets Authority of Lebanon («CMA»). CSLF è una filiale di Credit Suisse SA e
parte di Credit Suisse Group (CS). La CMA non si fa carico di alcuna responsabilità
per i contenuti delle informazioni incluse nel presente rapporto, tra l'altro per l'accuratezza e la completezza di tali informazioni. La responsabilità per il contenuto di questo
rapporto è di chi l'ha pubblicato, dei rispettivi amministratori e di altre persone, come
gli esperti, le cui opinioni vengono incluse nel rapporto con il rispettivo consenso. La
CMA non ha altresì valutato l'adeguatezza dell'investimento per un particolare investitore o tipologia di investitore. Gli investimenti sui mercati finanziari potrebbero implicare un livello elevato di complessità e di rischio e potrebbero non essere adatti a tutti
gli investitori. La valutazione dell'adeguatezza di CSLF in riferimento all'investimento
sarà eseguita sulla base delle informazioni che l'investitore avrebbe fornito a CSLF e
in linea con le politiche e i processi interni di Credit Suisse. Si conviene che l'inglese
verrà impiegato in tutte le comunicazioni e la documentazione fornite da CS e/o da
CSLF. Accettando di investire nel prodotto, l'investitore conferma di non avere alcuna
obiezione in merito all'utilizzo della lingua inglese. Lussemburgo: Il presente rapporto è distribuito da Credit Suisse (Luxembourg) S.A., una banca lussemburghese autorizzata e regolamentata dalla Commission de Surveillance du Secteur Financier (CSSF). Qatar: Queste informazioni sono distribuite da Credit Suisse (Qatar) L.L.C, autorizzato e regolamentato dalla Qatar Financial Centre Regulatory Authority (QFCRA) ai
sensi del QFC n° 00005. Tutti i relativi prodotti o servizi finanziari saranno disponibili
soltanto per Business Customers o Market Counterparties (come definiti dalle regole
e dalle regolamentazioni della Qatar Financial Centre Regulatory Authority - QFCRA),
inclusi i privati che hanno scelto di essere classificati come Business Customer, con
attività liquide di oltre USD 1 milione, dotati di esperienze, conoscenze e competenze
in materia finanziaria sufficienti per partecipare a operazioni aventi a oggetto tali prodotti e/o servizi. Spagna: Il presente rapporto è distribuito in Spagna da Credit Suisse AG, Sucursal en España, autorizzato dal Registro del Banco de España al numero
1460. Regno Unito: Il presente rapporto è pubblicato da Credit Suisse (UK) Limited
e Credit Suisse Securities (Europe) Limited. Credit Suisse Securities (Europe) Limited e Credit Suisse (UK) Limited, entrambe autorizzate dalla Prudential Regulation Authority e regolamentate dalla Financial Conduct Authority e dalla Prudential Regulation Authority, sono persone giuridiche associate al Credit Suisse ma indipendenti. Le
tutele previste per i clienti retail dalla Financial Conduct Authority e/o dalla Prudential
Regulation Authority non si applicano a investimenti o servizi forniti da soggetti al di
fuori del Regno Unito; non sarà inoltre possibile avvalersi del Financial Services Compensation Scheme (piano di risarcimento per i servizi finanziari) qualora l'emittente degli investimenti non adempia ai suoi obblighi. Nella misura comunicata nel Regno Unito o tale da avere effetti nel Regno Unito, il presente documento costituisce una promozione finanziaria approvata da Credit Suisse (UK) Limited, autorizzata dalla Prudential Regulation Authority e regolamentata dalla Financial Conduct Authority e dalla Prudential Regulation Authority per quanto riguarda l’esercizio di attività d’investimento
nel Regno Unito. La sede legale di Credit Suisse (UK) Limited è sita in Five Cabot
Square, Londra, E14 4QR. Si prega di notare che le norme del Financial Services
and Markets Act 2000 (legge del 2000 sui servizi e i mercati finanziari) concernenti
la tutela dei clienti retail non trovano applicazione nel vostro caso e che non potete altresì disporre di qualsiasi potenziale compensazione accessibile a «eligible claimants»
ossia «richiedenti idonei» in conformità al Financial Services Compensation Scheme
(piano di compensazione dei servizi finanziari) del Regno Unito. Il regime fiscale dipende dalla situazione personale di ciascun cliente e può essere soggetto a modifiche in
futuro.
STATI UNITI: LA PRESENTE RELAZIONE E LE EVENTUALI COPIE NON POSSONO ASSOLUTAMENTE ESSERE INVIATE, PORTATE O DISTRIBUITE NEGLI STATI UNITI O A SOGGETTI STATUNITENSI (SECONDO LA DEFINIZIONE DELLA REGULATION S AI SENSI DEL SECURITIES ACT STATUNITENSE DEL 1933 E RELATIVE MODIFICHE).
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Trends Institutional Monthly, Investitori istituzionali, 04.04.2016
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