14 giugno 2016 - Comune di San Mauro Pascoli

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14 giugno 2016 - Comune di San Mauro Pascoli
UNIONE COMUNI DEL RUBICONE
Martedì, 14 giugno 2016
UNIONE COMUNI DEL RUBICONE
Martedì, 14 giugno 2016
Comune di Gatteo
14/06/2016 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 18
ERMANNO PASOLINI
Festivalmar, tra star della tv e piccoli talenti
14/06/2016 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 35
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Spazio per adolescenti aperto anche d' estate
14/06/2016 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 35
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Tuffo nella storia con legionari e banchetto
14/06/2016 Il Resto del Carlino Pagina 14
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San Lazzaro festeggia l' allievo Kajamini E' il nuovo campione regionale...
Comune di Savignano
14/06/2016 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 10
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Risolto il caso delle plance funebri: un' altra di fianco alla canonica
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SAVIGNANO Il sottopasso ferroviario è diventato un' interpellanza...
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Il 'Caffè' è attivo da sei anni Aiuta i malati di demenza
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Savignanese: il vivaio cresce, i giovanissimi entrano nel gotha della...
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CARLOTTA BENINI
Elodie, capelli fluo e voce nera
14/06/2016 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 13
PAOLO MORELLI
Va all' asta il 60% delle azioni Baldinini E Gimmi si rifà avanti
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Elodie a Romagna Shopping Valley
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MARCELLO TOSI
La rivelazione arriva dall' oscurità
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SAVIGNANO
14/06/2016 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 34
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Elodie Patrizi di "Amici" incontra i fan
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Gli alunni imparano dale note di Casadei
14/06/2016 La Voce di Romagna Pagina 18
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Savignano Elodie incontra i fan
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Savignano Fango tra la sabbia
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Il savignanese Francesco Palermo è campione del mondo WTKA
Comune di San Mauro
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ERMANNO PASOLINI
Una statua a Ruggero Pascoli nel luogo dove venne ucciso
14/06/2016 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 13
PAOLO MORELLI
Va all' asta il 60% delle azioni Baldinini E Gimmi si rifà avanti
14/06/2016 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 34
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In vendita il 60 % della ditta Baldinini
14/06/2016 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 34
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Tavole fiabesche alla Torre Applausi di 300 persone
14/06/2016 La Voce di Romagna Pagina 18
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Poesie della Tisselli in osteria
Pubblica Amministrazione
14/06/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 10
GIANNI TROVATI
Assenteisti, «segnalato» il dirigente che non punisce
14/06/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 10
D.COL.M.ROG
Pensioni, ipotesi Ape anche per i dipendenti
14/06/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 10
14/06/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 26
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Uber, pendolari, Alta velocità la politica ascolti il regolatore
GIANNI TROVATI
Comodati, sconti con incognita
14/06/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 39
PASQUALE MIRTO
Così l' agevolazione locale incrocia quella nazionale
14/06/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 39
FLAVIA LANDOLFI, GIANNI TROVATI
Rispunta la proroga per pagare Unico
14/06/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 40
Gli «imbullonati» cancellano la rendita
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Vale 20 miliardi una Stabilità «lorda» con
14/06/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 39
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GIAN PAOLO TOSONI
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14/06/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 43
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Notifiche incerte anche con i messi
14/06/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 46
46
Avvisi alle Pa per i contributi non versati
14/06/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 46
GIANNI TROVATI
Il danno erariale conquista spazi
14/06/2016 Italia Oggi Pagina 32
STEFANO MANZELLI
Apicoltori, sindaci con mani legate
14/06/2016 Italia Oggi Pagina 35
FABRIZIO G. POGGIANI
Imu e Tasi, occhio al campo
14/06/2016 Italia Oggi Pagina 35
MATTEO BARBERO
Operazione sbloccascuole, un monitoraggio serrato
14/06/2016 Italia Oggi Pagina 35
14/06/2016 Italia Oggi Pagina 36
14/06/2016 Italia Oggi Pagina 41
Lavoratori discriminati
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Fondi alle aree culturali
Co.co.co., avvisi bonari ai comuni
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Una media di 535 ​
14/06/2016 Italia Oggi Pagina 37
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CARLA DE LELLIS
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Il Resto del Carlino (ed.
Cesena)
Comune di Gatteo
Festivalmar, tra star della tv e piccoli talenti
A Gatteo le premiazioni. Vince Riccardo, 11 anni, con la canzone 'Avrai'
di ERMANNO PASOLINI RICCARDO MAZZI
11 anni, di Reggio Emilia, ha vinto la terza
edizione del Festivalmar di Gatteo Mare con la
canzone «Avrai» il grande successo di Claudio
Baglioni. Riccardo canta dall' età di tre anni,
frequenta con profitto il conservatorio di violino
a Reggio Emilia e gioca nel Basket 2000 di
Reggio Emilia. Nonostante la giovane età ha
già diversi festival vinti alle spalle.
«Il mio sogno è laurearmi in ingegneria edile ­
dice Riccardo Mazzi ­ Ci proverò anche come
cantante, ma la laurea prima di tutto». Al
secondo posto si è classificata Valentina
Carati di Bologna con la canzone «Guardando
il cielo» di Arisa e al terzo il duo Giulia Toschi
di Faenza e Michele Mussoni di Santarcangelo
che hanno proposto «Pensieri e parole» di
Lucio Battisti.
APPLAUSI anche per gli altri due finalisti:
Beatrice Bonocore e Marta Xhebexhiu di
origine albasnese. I cinque concorrenti sono
giunti alla finalissima condotta da Andrea
Prada in piazza della Libertà piena di gente
nonostante il tempo avverso. Ospiti della
serata Cristina D' Avena che ha proposto diverse sigle dei cartoni animati, Miriam Masala, dalla
trasmissione «Amici» e Matteo Becucci vincitore della prima edizione di X Factor e protagonista della
trasmissione di Carlo Conti «Tale e quale show».
LA SERATA precedente, sabato sera, c' erano state le selezioni live con dieci semifinalisti su oltre
duecento domande di partecipazione. Una serata calda a differenza della seconda dove gli ospiti
Fiordaliso e l' imitatore Leo Mas hanno ottenuto uno straordinario successo. In giuria il sindaco di Gatteo
Gianluca Vincenzi, il vicesindaco Roberto Pari, il presidente della cooperativa bagnini Villamarina e
Gatteo Mare Massimo Bondi, Moreno Il Biondo e Andrea Bianchino vocal coach.
IN GIURIA anche Alessandro Farina responsabile di produzione: «Il Festivalmar, anche se molto
giovane essendo alla terza edizione, è diventato un palco importante con ragazzi arrivati anche dalla
Sicilia. Ma quello che ci contraddistingue è che tutto è gratuito, non si pagano iscrizioni e il vincitore si
aggiudica un videoclip prodotto dal 'Cantiere Musicale', l' associazione culturale musicale. Sono molto
soddisfatto della collaborazione con il comune di Gatteo che ha recepito per il terzo anno l' importanza
di dare la grande vetrina di Gatteo Mare a questi giovanissimi che tentano il non facile commino della
canzone».
ERMANNO PASOLINI
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Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di Gatteo
Gatteo. Da oggi, per due pomeriggi alla settimana
Spazio per adolescenti aperto anche d' estate
GATTEO. "Spazio giovani" anche in estate:
debutta il centro per adolescenti, aperto due
pomeriggi alla settimana. Non solo non
sospende le attività, ma per rispondere alle
numerose richieste delle famiglie, grazie al
contributo di Comune e sponsor, il servizio
sarà attivo a partire da oggi fino al 4 agosto,
tutti i martedì e giovedì, dalle ore 15 alle 19.
Educatori esperti e qualificati nel lavoro con gli
adolescenti proporranno ai ragazzi laboratori
creativi, attività ludiche e di prevenzione, gite
sul territorio, stimolando i giovani a diventare
protagonisti attivi del loro centro, spronandoli
nel proporre loro stessi attività e progetti da
sviluppare insieme. Allo "Spazio Giovani
Summer" (questo il nome scelto) i ragazzi
potranno creare nuove amicizie e condividere
esperienze significative con i loro pari. Il
progetto è pensato per la fascia d' età 11­18
anni, con l' obiettivo di creare un ambiente
sano e stimolante. Il servizio, gratuito e gestito
dalla cooperativa "La Finestra", si svolge al
primo piano della biblioteca "Ceccarelli" di
Gatteo, in via Roma 13. Info: 339­4941390.
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Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di Gatteo
Gatteo Mare. Spettacolare programma con scontri tra figuranti romani e galli e cena servita in
vesti antiche
Tuffo nella storia con legionari e banchetto
Giovedì si rievoca con una grande festa il passaggio di Giulio Cesare
GATTEO A MARE. Per un giorno Gatteo a
mare si ritufferà nelle atmosfere dell' epoca
romana. Giovedì arriva l' evento che dà il via
all' estate. Nel 49 a.C. in zona si svolse l'
attraversamento del fiume Rubicone da parte
di Giulio Cesare e della sua XIII legione. E in
quell' occasione il condottiero pronunciò la
celebre frase «il dado è tratto». Per rievocare
quel momento che cambiò la storia verranno
rappresentate scene di vita dell' epoca romana
e si lancerà nel fiume Rubicone un dado d'
oro. In programma ci sono poi combattimenti
tra legionari romani e barbari fino a notte
fonda, in un evento che coinvolgerà anche i
turisti. Grande attesa, inoltre, per una cena a
base di cibi dell' antica Roma, preparata per
allietare i turisti. Sotto le stelle e in pieno
centro, i commensali saranno serviti da
camerieri con tanto di tunica e foglie di alloro
in testa. Il program ma completo prevede al
mattino il lancio dell' anello di Cesare nel
Rubicone. A seguire, la festa fino a sera, che
vedrà il centrale viale Giulio Cesare riempirsi
di centurioni ed eventi dalle ore ore 19. Dopo
le cena romana prenderà il via la marcia di
romani e barbari lungo tutto il paese (verso le
20.30).
Legionari armati fino ai denti affronteranno in
battaglia i celti senza esclusione di colpi, riproponendo scene d' altri tempi. Duelli e combattimenti si
concentreranno in piazza della Libertà, intorno alle ore 22. I duelli si terranno con vari stili.
La festa è ad ingresso libero e gratuito, mentre la cena è riservata agli ospiti degli alberghi aderenti all'
iniziativa. (g.m.
)
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Il Resto del Carlino
Comune di Gatteo
Ciclismo
San Lazzaro festeggia l' allievo Kajamini E' il nuovo
campione regionale della crono
San Lazzaro di Savena CONTINUANO i buoni
risultati della Società ciclistica San Lazzaro,
formazione che negli ultimi anni ha prodotto
talenti come Lorenzo Fortunato e Marco Landi.
Nel weekend a lasciare il segno è stato
Jonathan Kajamini, che si è imposto nella
cronometro 'Gran Premio Nove Colli' a Sant'
A n g e l o d i Gatteo, conquistando il titolo
regionale. L' allievo della Sc San Lazzaro,
diretta da Ettore Forasassi, ha percorso i 9,2
chilometri della prova in 12' 10", alla superba
media di 45,369 orari, nonostante il forte vento.
Secondo classificato a 12 secondi Leonardo
Repetti del V.C.
Pontenure, terzo Davide Dapporto della
Cotignolese.
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Il Resto del Carlino (ed.
Cesena)
Comune di Savignano
SAVIGNANO DOPO LO SPOSTAMENTO DA VICOLO MERCATO E LE PROTESTE.
SARANNO ACCANTO ALLA COLLEGIATA
Risolto il caso delle plance funebri: un' altra di fianco
alla canonica
MENTRE a Savignano continuano le proteste
soprattutto da parte di persone anziane contro
il Comune che ha tolto in Vicolo Mercato le
plance con i manifesti funebri (erano lì da
molto tempo), sembra profilarsi una soluzione
di mediazione che possa accontentare tutti. Le
plance erano attaccate al muro della collegiata
di Santa Lucia, poi lo spostamento e le
proteste. Una è stata collocata in piazza
Faberi, troppo distante secondo i cittadini dalla
chiesa; ora la soluzione.
Don Piergiorgio Farina, parroco di Santa
Lucia, ha dato l' assenso per portare le plance
in piazza Borghesi di fianco alla collegiata di
Santa Lucia e accanto all' ingresso della
canonica.
«HO già parlato con gli amministratori ­ dice
don Piergiorgio Farina ­ e ho fatto presente il
malumore che si venuto a creare e che sento
ogni giorno da parte delle persone che
vogliono avere le plance con gli annunci vicino
alla chiesa. Avevo dato l' assenso di spostare
quelle dove erano prima ma non pensavo che
venissero collocati così distanti dalla chiesa.
Per questo ho dato la disponibilità a metterle accanto all' ingresso della canonica.
Spero in questo modo di placare gli animi e di mettere fine a tutte le lamentele dei fedeli, accontentando
tutti».
Lamentele sono arrivate anche a Stefania Morara assessore ai lavori pubblici fin dal primo giorno in cui
le plance sono state tolte da Vicolo Mercato. «La prima valutazione che venne fatta, dopo che il Cocs (l'
associazione operatori centro storico) un anno fa aveva chiesto lo spostamento in quanto in Vicolo
Mercato ci sono tre attività commerciali, era stata di mettere le plance nel punto concordato con don
Farina.
Il problema è che lì c' è una finestra che verrebbe oscurata.
Però se il parroco è d' accordo non abbiamo alcun problema a mettere una nuova plancia di fianco alla
canonica.
Andrò a parlare con il parroco e se mi dà formale assenso procederemo prima possibile a metterne un'
altra. La plancia collocata in piazza Faberi è stata spostata da Vicolo Mercato a soli 50 metri dalla
chiesa. La seconda plancia è stata collocata accanto al cimitero di Fiumicino. Ora, con l' assenso di don
Farina, ne arriverà una terza, con buona pace di tutti».
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Continua ­­>
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Il Resto del Carlino (ed.
Cesena)
Comune di Savignano
e.p.
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Il Resto del Carlino (ed.
Cesena)
Comune di Savignano
SAVIGNANO Il sottopasso ferroviario è diventato un'
interpellanza dei 5Stelle
IL SOTTOPASSO ferroviario, che a Savignano
collega le vie Saffi e Della Repubblica, è finito
in consiglio comunale.
Christian Campedelli, consigliere comunale
del gruppo M5S, ha presentato una
interpellanza dove chiede a quanto ammonti la
spesa totale per la realizzazione; se
considerato il ritardo di oltre nove mesi nella
consegna dei lavori siano previste penali a
carico della ditta costruttrice o di altri; se è
stata verificata l`accessibilità dello scivolo per
le biciclette condotte a mano dato che risulta
che rispetto al sottopasso preesistente la
pendenza sia aumentata. Inoltre si vuole
sapere se esista un sistema di sorveglianza,
video o altro, per gli elevatori e per il
sottopasso e di che tipo; inoltre se è vero che il
progetto originario non prevedeva un
corrimano e che gli abitanti del quartiere
hanno dovuto ricorrere a una petizione per
ottenerlo.
Il sindaco Filippo Giovannini, per quel che
riguarda la rampa di accesso e di uscita
troppo ripida, ha detto che,pur essendo stata
realizzata a norma gli uffici tecnici comunali stanno valutando le soluzioni tecniche per rendere il
sottopasso percorribile senza difficoltà.
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Il Resto del Carlino (ed.
Cesena)
Comune di Savignano
SAVIGNANO FESTA PER IL COMPLEANNO
Il 'Caffè' è attivo da sei anni Aiuta i malati di
demenza
E ' S T A T O f e s t e g g i a t o a Savignano, n e l
quartiere Cesare, il sesto anno di apertura del
'Caffè al Rubicone' ospitato presso il Centro
Anziani 'Baiardi' a Savignano. I l ' C a f f è a l
Rubicone' è uno spazio di incontro, informale e
a ingresso libero, dedicato alle persone affette
da demenza e alle loro famiglie aperto tutti i
lunedì pomeriggio dell' anno. «L' obiettivo del
Caffè al Rubicone ­ dice Ettore Stacchini
presidente dell' Asp Rubicone, azienda servizi
alla persona ­ è aiutare la persona affetta da
demenza, stimolandone le abilità relazionali,
cognitive e manuali residue. Poi porsi come
punto di riferimento per i familiari che in
questo spazio possono ottenere informazioni e
aiuto sugli aspetti medici e psicosociali della
demenza oltre a consigli utili per la cura dei
loro cari. Ancora più rilevante, però, è
sostenere il famigliare e la persona affetta da
demenza nella scoperta di un tempo da
passare insieme in modo completamente
diverso, con un benessere e sollievo
maggiore, un tempo nel quale il famigliare si
sente meno isolato poiché questo pomeriggio
insieme offre uno spazio di confronto e reciprocità con altri che prima era impossibile anche solo
pensare. Come viene testimoniato dai familiari stessi, vedere il proprio caro affetto da demenza
impegnato e sereno è per la famiglia fonte di grande soddisfazione».
IL CAMMINO del 'Caffè al Rubicone' è iniziato sei anni e alla festa di compleanno hanno preso parte
insieme ai numerosi partecipanti il presidente dell' ASP del Rubicone Ettore Stacchini, la coordinatrice
del 'Caffè' Elisa Berardi, il presidente dell' Auser di Cesena Carlo Sarpieri, il direttore dell' Asp del
Rubicone Manuele Broccoli, il membro del direttivo Auser di Cesena Leonardo Lops e il presidente del
Centro Auser 'Carlo Baiardi' Luciano Lamberti. Un riconoscimento generale quindi di come questa
struttura abbia un ruolo sempre più importante sul territorio per il servizio che svolge.
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Il Resto del Carlino (ed.
Cesena)
Comune di Savignano
Calcio Terminata la stagione agonistica, le due formazioni hanno raggiunto le fasi finali. In
evidenza il senegalese Osagie
Savignanese: il vivaio cresce, i giovanissimi entrano
nel gotha della regione
Savignano CON la conclusione del 6° torneo
Tonino Sacchini, 6° memorial Marina Guidi,
riservato alla categoria Juniores, è terminata la
stagione calcistica agonistica del settore
giovanile della Savignanese. Ha vinto il Rimini
Calcio che ha battuto in finale per 2­0 il
Santarcangelo. Al terzo posto si è classificato
il San Marino e al quarto la Savignanese.
Come migliore giocatore del torneo il premio è
andato a Samuele Nicoli del Rimini Calcio.
Tonino Sacchini e Marina Guidi sono state due
colonne della Savignanese Calcio e alla loro
memoria ogni anno viene dedicato un torneo.
«NEL SETTORE giovanile la stagione
calcistica 2015­2016 appena conclusa ­ dice
Ottavio Nicolini responsabile organizzativo dei
giovani della Savignanese ­ ha ottenuto grandi
soddisfazioni a livello di squadre e di singoli.
Con due squadre di giovanissimi (nella foto
quella dei 2001) siamo arrivati alle finali
regionali e sei nostri ragazzi sono stati
chiamati a giocare nelle rappresentative
provinciali degli allievi e dei giovanissimi,
mentre un altro ragazzo, classe 2001, il
senegalese Osayande Osagie ha giocato nella rappresentativa regionale al 'Torneo delle regioni' ed è
stato uno dei venti giovani dell' Emilia Romagna che poi ha partecipato alle finali nazionali. Diversi dei
nostri ragazzi hanno richieste da società professionistiche. Attualmente organizziamo un corso estivo
gratuito di calcio per Piccoli Amici, nati dal 2008 al 2011. Poi oggi alle 18, con ingresso gratuito, sul
campo in erba del nostro stadio Capanni verrà disputata la partita Roma­Fiorentina valevole per le finali
nazionali professionistiche under 17».
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Il Resto del Carlino (ed.
Cesena)
Comune di Savignano
SAVIGNANO L' ARTISTA SALENTINA È STATA SCELTA DA EMMA MARRONE
Elodie, capelli fluo e voce nera
Allo Shopping Valley la cantante protagonista di 'Amici'
di CARLOTTA BENINI E' STATA FINO alla
fine una delle cantanti favorite per la conquista
del podio di 'Amici 15', perché si è fatta notare
fin da subito. E non solo per il suo carattere
deciso e il suo look stravagante, con i capelli
rosa fluo, ma per la sua voce. Che ­ in
controtendenza rispetto ai canoni del pop
mainstream ­ è in grado di raggiungere
tonalità basse e molto calde, in pieno stile
black.
Lei è Elodie e oggi pomeriggio arriva a
Savignano s u l R u b i c o n e , a l R o m a g n a
Shopping Valley, a incontrare i fan in una
tappa del suo instore tour. L' artista salentina
(è nata a Roma, ha 25 anni, e oggi vive
stabilmente a Lecce), alla finale del talent
show di Maria De Filippi si è aggiudicata il
secondo posto, e il premio della critica.
OGGI PRESENTA il suo album d' esordio 'Un'
altra vita', prodotto da una pop star che nel
palcoscenico di Canale 5 ha visto la sua stella
fortunata: Emma Marrone, la sua coach. Uscito
il 20 maggio su etichetta Universal, il disco è
stato confezionato da grandi professionisti del
mondo della musica, che hanno letteralmente cucito addosso i brani a Elodie. Non sarà un caso se
domina ormai da tre settimane le classifiche degli album più venduti secondo la Fimi (Federazione
Industria Musicale Italiana), seguendo a ruota quello dell' altro finalista di Amici, Sergio Sylvestre. FRA
EMMA e la cantante dalla voce black e la capigliatura fluorescente, l' intesa artistica è stata immediata:
la Marrone, infatti, oltre a quello di producer, ha vestito anche il ruolo di autrice per il debutto
discografico di Elodie, firmando il singolo 'Amore Avrai'.
E ha scelto la sua conterranea anche come artista di supporto per il suo 'Adesso Tour', in partenza a
settembre.
Prima Elodie avrà un altro importante palco da calcare, quello dell' Arena di Verona, dove il 19
settembre si tiene 'Amiche in Arena', lo speciale live di Loredana Bertè e Fiorella Mannoia, a cui
partecipa come special guest. Elodie oggi incontra i fan a partire dalle 17 negli spazi della Galleria
commerciale. L' ingresso è libero.
CARLOTTA BENINI
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Il Resto del Carlino (ed.
Forlì)
Comune di Savignano
Va all' asta il 60% delle azioni Baldinini E Gimmi si
rifà avanti
L' imprenditore pronto ad acquistare
di PAOLO MORELLI SI AVVICINA a una svolta
decisiva la storia di Baldinini, storica azienda
calzaturiera del distretto del Rubicone, con
una storia più che centenaria. Ieri, infatti, i
liquidatori giudiziali del gruppo Antichi
Pellettieri (in liquidazione dal 2014, dopo il
fallimento del gruppo Mariella Burani del quale
faceva parte) hanno pubblicato il bando per la
proposta e la valutazione delle offerte d'
acquisto del 60% delle quote della società a
responsabilità limitata Baldinini.
L' avviso firmato dai liquidatori Mario
Macchieverna e Damiano Manini spiega che
«Baldinini disegna, produce e commercializza
calzature di lusso e accessori per uomo e
donna. L' azienda è presente in più di 35 paesi
e conta oltre 120 negozi monobrand» e
aggiunge che «i soggetti interessati dovranno
far pervenire la propria manifestazione di
interesse entro e non oltre il 3 luglio 2016».
LA NOTIZIA è stata subito ripresa dai siti
internet che si occupano dell' industria della
moda: Baldinini è un' azienda conosciuta in
tutto il mondo come un alfiere del made in
Italy; in particolare è leader in Russia dove si sta ulteriormente espandendo, nonostante la crisi
economica arrivata anche in quel paese e le restrizioni imposte all' importazione di merci dall'
occidente.
Tutti hanno evidenziato quello che nel mondo della moda, dove l' azienda farebbe gola ai grandi gruppi,
si sa da tempo: lo statuto dell' azienda lascia il timone nelle mani di Gimmi Baldinini (nella foto),
presidente della società. Prevede infatti che le decisioni vadano prese con la maggioranza di due terzi
del capitale, quindi il 40% delle quote nelle mani di Baldinini gli garantisce un generale diritto di veto.
Solo un socio che volesse distruggere l' azienda potrebbe impegnarsi in un braccio di ferro con Gimmi,
ma la cosa non avrebbe senso poiché la Baldinini continua a macinare fatturato (nel 2014 circa 120
milioni) e utili.
L' ANNUNCIO pubblicato dai liquidatori è apparso proprio mentre Gimmi Baldinini stava salendo su un
aereo per Mosca. Al sito Pambianconews ha detto: «Non sono preoccupato, lo statuto blindato mi tutela
completamente, garantendomi la governance in sede di assemblea ordinaria e straordinaria: senza il
mio sì non si fa niente».
Baldinini ha comunque confermato l' interesse a riacquistare il 60% delle quote cedute nel 2001 al
gruppo Mariella Burani. Nei primi anni ci fu un forte impulso allo sviluppo con la realizzazione del nuovo
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Il Resto del Carlino (ed.
Forlì)
Comune di Savignano
stabilimento al confine tra i territori comunali di San Mauro Pascoli e Savignano, ma il fallimento della
holding reggiana travolse anche le controllate, tra cui Antichi Pellettieri (che detiene il 60% di Baldinini)
che due anni fa, dopo un tentativo di concordato preventivo, fu messa in liquidazione. Tra poche
settimane sapremo se l' azienda Baldinini tornerà interamente in mani romagnole.
PAOLO MORELLI
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Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di Savignano
SAVIGNANO
Elodie a Romagna Shopping Valley
SAVIGNANO. Al Romagna Shopping Valley
oggi alle 17 arriva Elodie. La ragazza dai
capelli rosa, tra le favorite per la vittoria ad
Amici 2015, incontra i fan per presentare l'
album d' esordio Un' altra vita. Elodie firmerà
le copie copie del disco prodotto da Emma
Marrone.
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Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di Savignano
GERMINAL SAVIGNANO ARTE
La rivelazione arriva dall' oscurità
Seconda edizione della manifestazione organizzata da Calligraphie
SAVIGNANO. Nuove aperture e visioni dell'
arte contemporanea per la seconda edizione
di Germinal Savignano arte a cura di
Calligraphie con la direzione artistica di
Roberta Bertozzi. La manifestazione sarà
inaugurata il 17 giugno alla chiesa del
Suffragio .
Bertozzi, perché il titolo di questa edizione
è Chiari del bosco?
La suggestione viene da una rilettura di uno
splendido libro di María Zambrano, uscito nel
1977: Claros del bosque.
La nostra ipotesi è quella di una equazione tra
arte e bosco, che esista una identità tra questi
luoghi, perché entrambi tenebrosi, inquietanti,
nei quali in molti casi è difficile orientarsi, e
che allo stesso tempo possono offrire delle
repentine aperture, delle feritoie, in cui
veniamo sorpresi da una rivelazione, da un
senso.
L' arte, in modo particolare quella
contemporanea, può essere veramente un
bosco, anche per via di una sua resistenza alla
completa leggibilità, nel suo parlarci molto
spesso per barlumi, per segnali minimi e
intermittenti​.​
Quali sono gli obiettivi di questo rinnovato incontro tra le arti?
Si è cercata fin dall' inizio una forte integra zione tra i vari momenti del festival, arte, musica, atelier e
poesia. Allo spettatore viene in qualche modo richiesto di prolungare il discorso, di tentare una
congettura rispetto a ciò che vede e sente.
Ed è proprio su questa proiezione, su questa linea ipotetica, che l' incontro con l' arte può forse ac
quistare il suo più intimo, autentico significato​.​
Lungo quale solco si muovono le opere?
Abbiamo scelto le opere di Federico Guerri, Carlo Cavina, Andrea Salvatori, Luca Caccioni e Claudio
Ballestracci perché abbiamo riconosciuto in esse, pur nella chiara differenza di pro cedure e stile, una
affinità rispetto all' orizzonte teorico che ci siamo assegnati. Si tratta di lavori che ci mettono a diretto
contatto con un' attività artistica capace ancora di custodire il mistero, l' enigma, capace di avvicinarci a
un "sentire originale"​.​
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Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di Savignano
Quali eventi sono in programma?
Il 19 giugno al Suffragio proporremo un incontro con una delle più potenti voci della poesia
contemporanea, Tiziana Cera Rosco. Il 26 giugno invece avremo il Concerto illustrato degli Opez,
performance audio ­visiva.
Chiudere il festival con un concerto che diventa a sua volta immagine visiva, quindi sulla scia di un
legame contraddittorio e complementare, non può che ribadire l' inesauribilità di ciò che intendiamo per
arte​.​
Mostre aperte dal 17 al 26 giugno, dalle 17 alle 20.
In occasione degli eventi apertura speciale fino alle 24. Info: 339 4960305.
l www.geminalarte.net.
MARCELLO TOSI
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Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di Savignano
SAVIGNANO
ELODIE Alle 17, al Romagna shopping valley,
arriva Elodie cantante che ha tenuto testa fino
all'ultimo nella finale di Amici. Capelli corti e
rosa, interprete magnetica, Elodie presenta
l'album d'esordio Un'altra vita prodotto dalla
collega conterranea pugliese Emma Marrone.
In settembre Elodie all'Arena di Verona si
esibisce in Amiche in Arena, con Loredana
Bertè e Fiorella Mannoia.
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Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di Savignano
SAVIGNANO M.
Elodie Patrizi di "Amici" incontra i fan
SAVIGNANO MARE. La cantante che è stata
la vera rivelazione del talent show televisivo
"Amici" arriva al "Romagna Shopping Valley".
Oggi pomeriggio, alle ore 17.
Elodie De Pagtrizi sarà al centro commerciale
a Savignano Mare per incontrare i fan e
firmare copie del suo album "Un' altra vita".
La giovane nata 26 anni fa a Roma lo ha inciso
per Universal ed è stato prodotto da Emma
Marrone e Luca Mattioni.
Il disco si intitola proprio come la canzone
scritta da Fabrizio Moro e contiene alcuni degli
inediti cantati da Elodie durante il serale di
"Amici", tra i quali "Tutto questo".
Elodie Di Patrizi, che è di origini francesi, vive
a Lecce da circa un anno. Una caratteristica
della cantante, a livello di look, è
rappresentata dal colore fucsia dei suoi
capelli: «Tu hai i capelli color fucsia che nel
vecchio teatro portava sfortuna, ma a noi non
importa», le ha detto Maria De Filippi al
momento dell' ingresso nel talent show.
Tra i suoi riferimenti musicali ci sono le
cantanti soul.
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Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di Savignano
Savignano. Visita alla casa musicale
Gli alunni imparano dale note di Casadei
SAVIGNANO. Già da tempo Casadei Sonora,
storica casa editrice musicale di Savignano,
apre le proprie porte a comitive e scolaresche
per raccontare il mondo di Secondo Casadei e
la storia del liscio romagnolo. Si tratta di un
viaggio alla scoperta della tradizione
romagnola, che non è solo enogastronomia,
ma anche il ballo nell' aia dove si era trebbiato,
il canto corale mentre si spannocchiava il
granoturco, la gita a due in bicicletta con lei
seduta sul cannone.
Il viaggio parte proprio dalla sede di Casadei
Sonora e dallo studio del maestro, dove sono
conservati ancora gli spartiti originali delle sue
oltre mille composizioni (di cui molte in
dialetto), ma anche strumenti musicali,
manoscritti e fotografie, oltre ai premi ottenuti.
Nella sua carriera cinquantennale, attraverso
note come quelle di "Romagna mia", ha
trasmesso il carattere, l' identità, le passioni ed
i valori di una comunità.
La Casadei Sonora, intenzionata a difendere e
divulgare quella cultura, invitano gli studenti a
«tornare con consapevolezza alle proprie
origini per conoscere la Romagna contadina
del secolo scorso e, attraverso la vita di
Secondo Casadei, i suoi cambiamenti
epocali».
Alcuni giorni fa l' appello è stato raccolto dalle classi quinte della scuola primaria Alberto Manzi di
Tagliata di Cervia, che quest' annoha voluto dedicare a Secondo Casadei il saggio di fine lezioni, con
musical coinvolgente. Una coppia di ballerini ha mostrato ai ragazzi i tipici passi del folklore romagnolo
ed il maestro di musica Moreno Conficconi ha fatto loro ascoltare il sax e il clarinetto in do, mentre
Riccarda Casadei, figlia di Secondo ha raccontato di suo padre nella sua vita familiare ed artistica.
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La Voce di Romagna
Comune di Savignano
Savignano Elodie incontra i fan
La ragazza dai capelli rosa arriva a Romagna
Shopping Valley.
Elodie, tra le favorite per la vittoria ad Amici
2015, incontra fan e firma copie del suo album
di esordio "Un' altra vita", oggi alle 17, negli
spazi della Galleria commerciale. Prodotto da
Emma Marrone, "Un' altra vita" domina ormai
da tre settimane, seguendo a ruota l' altro
finalista di Amici, Sergio Sylvestre. Edito da
Universal, l' album è uscito lo scorso 20
maggio.
Una carriera partita subito con il piede giusto
quella di Elodie, che a settembre sarà all'
Arena di Verona per "Amiche in Arena".
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La Voce di Romagna
Comune di Savignano
DAL MARE ALLA CITTÀ
Savignano Fango tra la sabbia
L' improvviso acquazzone di domenica scorsa
a Savignano M a r e h a l a s c i a t o l a r g h e
pozzanghere di fanghiglia tra la sabbia. Il
litorale in quel punto ha goduto di un
ripascimento che oltre a rimpinguare la sabbia
lo ha esteso in mare per circa 40 metri.
Un sistema originale per combattere l'
erosione marina costato 450mila euro e messo
in atto a maggio dalla regione, trasportando in
loco sabbia dragata dal porto di Cesenatico.
Purtroppo oltre al fondo naturale è stata
portata anche la fanghiglia.
p.p.
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La Voce di Romagna
Comune di Savignano
Il savignanese Francesco Palermo è campione del
mondo WTKA
MUAY THAI Ha battuto il francese Sophiane Zellit
SAVIGNANO La trasferta in terra francese gli
ha portato fortuna e gli è valsa il titolo di
campione del mondo di muay thai 75
chilogrammi della federazione WTKA. Dopo la
sconfitta in casa che ha visto Francesco
Palermo subire i colpi dello slove no Grega
Smole al Knock Out Action per il titolo di
campione intercontinentale, questa volta il
savignanese ha affrontato con grinta e
decisione l' incontro che si è tenuto sabato
scorso a Le Pradet, in Costa Azzurra. L'
avversario, il francese Sophiane Zel lit, si è
dovuto arrendere ai colpi del campione
europeo di thai boxe allenato dal maestro
Andrea Brigliadori: una ginocchiata alla prima
ripresa e un montante al fegato alla quarta
sono stati decisivi e hanno portato Palermo a
vincere per ko.
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Il Resto del Carlino (ed.
Cesena)
Comune di San Mauro
SAN MAURO RICORDANDO IL PADRE DEL POETA
Una statua a Ruggero Pascoli nel luogo dove venne
ucciso
VERRÀ realizzato a breve il primo monumento
a livello nazionale dedicato a Ruggero Pascoli
(foto), il babbo del poeta Giovanni assassinato
il 10 agosto 1867 mentre con il calesse e la
cavalla storna tornava a casa da Cesena.
Venne ucciso lungo la via Emilia in località
Gualdo di Longiano. A Ruggero Pascoli, che
era il fattore della Torre a San Mauro Pascoli
che sovraintendeva gli oltre 150 poderi dei
Torlonia, è dedicato il lungomare Ruggero
Pascoli a San Mauro Mare. «L' idea di fargli un
monumento ­ dice il sindaco Luciana
Garbuglia ­ è della Accademia Pascoliana di
San Mauro che ha avuto subito il placet, il via
libera da parte della amministrazione
comunale e anche del comune di Longiano. E'
intenzione di tutti noi erigere il monumento
proprio nel punto in cui Ruggero Pascoli venne
ucciso».
L' ANNUNCIO lo ha dato qualche sera fa
Giorgio Mosconi, presidente del Rotary Club
Valle del Rubicone, proprio durante la
conviviale presso la 'Cantina Casa Marcosanti
di Poggio Torriana' per ringraziare i pittori che
hanno partecipato alla manifestazione 'Arte all' asta' che si è svolta il ottobre 2015. Sono infatti stati
messi all' asta i quadri di una quarantina di pittori e sono stati ricavati 4.000 euro.
UNA rappresentanza di pittori è intervenuta alla serata prendendovi parte attivamente. Si tratta di Guido
Acquaviva, Oliviero Baiocchi, Miriam Boattini, Luciano Filippi, Maria Grazia Innocenti, Augusto
Montevecchi, Loris Morigi, Secondo Vannini, Giovannella Zanotti e Nevio Bedeschi. La manifestazione è
stata curata da Riccardo Pascucci di Gambettola, noto per le tele stampate, coadiuvato da Luisa
Valentini, Matteo Pascucci e Naomi Perini.
Una parte dei 4.000 euro raccolti sono stati usati per finanziare le aule informatiche di due scuole della
zona, insomma un supporto al territorio secondo i principi fondamentali del Rotary Club Valle del
Rubicone. «Altri 1.500 sono stati accantonati ­ ha detto il presidente Giorgio Mosconi ­ per dedicare,
insieme ad altri clubs, una statua a Ruggero Pascoli, babbo di Giovanni, nel luogo dove è stato ucciso,
proprio per ricordarlo qui dove visse e morì. Ovviamente non sono sufficienti 1.500 euro per fare il bel
lavoro che abbiamo intenzione di eseguire e al quale teniamo particolarmente. Comunque il Comune di
San Mauro Pascoli farà il progetto che dovrà poi essere approvato dal comune di Longiano, se tutto
procederà come deve verrà poi fatto costruire il monumento a Gualdo vicino alla via Emilia, proprio nel
posto dell' assassinio. Intanto cercheremo di raccogliere più fondi possibile per dedicare un meritato
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Il Resto del Carlino (ed.
Cesena)
Comune di San Mauro
monumento a un uomo che svolgeva con sapienza il suo lavoro e che lo hanno ucciso per mettere le
mani sul posto che occupava». E il responsabile, nonostante le tante voci e sospetti, prove alla mano
non è mai stato individuato.
In un mistero destinato a continuare per sempre. Intanto Ruggero Pascoli avrà il suo monumento.
Ermanno Pasolini.
ERMANNO PASOLINI
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Il Resto del Carlino (ed.
Forlì)
Comune di San Mauro
Va all' asta il 60% delle azioni Baldinini E Gimmi si
rifà avanti
L' imprenditore pronto ad acquistare
di PAOLO MORELLI SI AVVICINA a una svolta
decisiva la storia di Baldinini, storica azienda
calzaturiera del distretto del Rubicone, con
una storia più che centenaria. Ieri, infatti, i
liquidatori giudiziali del gruppo Antichi
Pellettieri (in liquidazione dal 2014, dopo il
fallimento del gruppo Mariella Burani del quale
faceva parte) hanno pubblicato il bando per la
proposta e la valutazione delle offerte d'
acquisto del 60% delle quote della società a
responsabilità limitata Baldinini.
L' avviso firmato dai liquidatori Mario
Macchieverna e Damiano Manini spiega che
«Baldinini disegna, produce e commercializza
calzature di lusso e accessori per uomo e
donna. L' azienda è presente in più di 35 paesi
e conta oltre 120 negozi monobrand» e
aggiunge che «i soggetti interessati dovranno
far pervenire la propria manifestazione di
interesse entro e non oltre il 3 luglio 2016».
LA NOTIZIA è stata subito ripresa dai siti
internet che si occupano dell' industria della
moda: Baldinini è un' azienda conosciuta in
tutto il mondo come un alfiere del made in
Italy; in particolare è leader in Russia dove si sta ulteriormente espandendo, nonostante la crisi
economica arrivata anche in quel paese e le restrizioni imposte all' importazione di merci dall'
occidente.
Tutti hanno evidenziato quello che nel mondo della moda, dove l' azienda farebbe gola ai grandi gruppi,
si sa da tempo: lo statuto dell' azienda lascia il timone nelle mani di Gimmi Baldinini (nella foto),
presidente della società. Prevede infatti che le decisioni vadano prese con la maggioranza di due terzi
del capitale, quindi il 40% delle quote nelle mani di Baldinini gli garantisce un generale diritto di veto.
Solo un socio che volesse distruggere l' azienda potrebbe impegnarsi in un braccio di ferro con Gimmi,
ma la cosa non avrebbe senso poiché la Baldinini continua a macinare fatturato (nel 2014 circa 120
milioni) e utili.
L' ANNUNCIO pubblicato dai liquidatori è apparso proprio mentre Gimmi Baldinini stava salendo su un
aereo per Mosca. Al sito Pambianconews ha detto: «Non sono preoccupato, lo statuto blindato mi tutela
completamente, garantendomi la governance in sede di assemblea ordinaria e straordinaria: senza il
mio sì non si fa niente».
Baldinini ha comunque confermato l' interesse a riacquistare il 60% delle quote cedute nel 2001 al
gruppo Mariella Burani. Nei primi anni ci fu un forte impulso allo sviluppo con la realizzazione del nuovo
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14 giugno 2016
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Il Resto del Carlino (ed.
Forlì)
Comune di San Mauro
stabilimento al confine tra i territori comunali di San Mauro Pascoli e Savignano, ma il fallimento della
holding reggiana travolse anche le controllate, tra cui Antichi Pellettieri (che detiene il 60% di Baldinini)
che due anni fa, dopo un tentativo di concordato preventivo, fu messa in liquidazione. Tra poche
settimane sapremo se l' azienda Baldinini tornerà interamente in mani romagnole.
PAOLO MORELLI
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14 giugno 2016
Pagina 34
Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di San Mauro
SAN MAURO PASCOLI
In vendita il 60 % della ditta Baldinini
Decisione dei liquidatori della "Antichi Pellettieri"
SAN MAURO PASCOLI. La notizia èpiovuta come un
fulmine a ciel sereno,anche se c'è da dire che era
nell'aria.I liquidatori giudiziali delconcordato preventivo
di Antichi Pellettieri" hanno messo in vendita la quota di
partecipazione di Baldinini, pari al 60 per cento. Lo si
evince da un annuncio pubblicitario apparso su "Il Sole
24 Ore" di ieri.
Gli interessati all' acquisizione della quota devono far
pervenire la loro manifestazione di interesse entro il 3
luglio.
La parte restante dell' azienda, il 40 per cento, fa capo al
fondatore del marchio, Gimmi Baldinini.
Il marchio sammaurese infatti in maggioranza è nelle
mani degli Antichi Pellettieri di Reggio Emilia, a seguito
della società creata dalla Mariella Burani.
Il fallimento del gruppo reggiano datato due anni fa, per
un buco di poco inferiore ai 100 milioni di euro, lo ha
portato a chiedere il concordato preventivo con relativa
liquidazione delle quote partecipative, tra cui appunto
quella di Baldinini.
Il fondatore del marchio, Gimmi Baldini, non pare
impensierito dalla piega di questi eventi.
«Non sono preoccupato ha dichiarato a
pambianconews.com, sito specializzato del settore ­ Lo statuto blindato mi tutela completamente,
garantendomi la governance in sede di assemblea ordinaria e straordinaria: senza il mio sì non si fa
niente».
Lo statuto prevede infatti che ogni decisione assembleare (sia in prima sia in seconda convocazione)
sia presa con una maggioranza dei due terzi del capitale, e quindi il 40 per cento garantisce un
generale diritto di veto.
Baldinini disegna, produce e commercializza calzature di lusso e acces sori per uomo donna ed è
presente in oltre 35 Paesi con oltre 120 negozi monobrand. I ricavi sono di circa 120 milioni di euro.
Di recente, in collaborazione con Visconti, marchio artigianale fiorentino che produce strumenti di
scrittura, ha anche lanciato una collezione di 11 modelli di penne.
«Questa nuova iniziati va ­ afferma Baldinini rientra nella strategia di diversificazione della nostra
azienda. Le nuove penne saranno distribuite in un primo momento nel network degli store monomarca
dell' azienda, per poi approdare, dalla fine del 2016, presso i diversi distributori internazionali del
brand».
(ff)
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14 giugno 2016
Pagina 34
Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di San Mauro
San Mauro. Originale evento di "Impronte di teatro"
Tavole fiabesche alla Torre Applausi di 300 persone
SAN MAURO PASCOLI. I personaggi delle
fiabe interpretati dai ragazzi di "Impronte di
teatro" strappano gli applausi di 300 spettatori.
Lo spettacolo "Tavole e Favole", messo in
scena a Villa Torlonia nell' ultimo fine
settimana, ha riscosso un notevole successo.
Un' altra dimostrazione che il percorso "Fare
teatro per crescere insieme", che coinvolge
ragazzi disabili e non, riesce a creare
rappresentazioni di qualità dal punto artistico,
oltre che di grande valore sociale. In questo
caso si è puntato sul teatro che incontra la
buona cucina, in compagnia dei protagonisti
delle più celebri fiabe: Pinocchio, Cappuccetto
Rosso e la Nonna, Aladdin, i Tre Porcellini, il
Cappellaio Matto di Alice e la Strega di
Biancaneve. I giovani protagonisti dello
spettacolo hanno accolto e accompagnato gli
ospiti all' interno delle stanze della villa,
coinvolgendoli in scene da fiaba e proponendo
piatti ispirati alle favole. Come la lunga
tavolata allestita a festa dal Cappellaio matto,
collocata nelle cantine della Torre, o l'
atmosfera da Mille e una notte rievocata nella
sala delle Colonne in cui era possibile
mangiare dell' ottimo cous cous di verdure in
compagnia di Aladdin; e, ancora, il formaggio
assaggiato in compagnia di Cappuccetto
Rosso nella casa della nonna allestita nella vecchia cucina della Torre. Lo spettacolo è stato diretto e
coordinato da Marco Brambini, Emanuela Frisoni ed Antonietta Garbuglia.
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14 giugno 2016
Pagina 18
La Voce di Romagna
Comune di San Mauro
SAN MAURO MARE ALLA "STELLA DI MARE". IDEA NATA DALL' EX CONSIGLIERE
PROVINCIALE OTTAVIANI
Poesie della Tisselli in osteria
I volumi poetici della poetessa sammaurese
Caterina Tisselli si trovano esposti anche
presso l' Osteria Stella di Mare a San Mauro
Mare: un' Osteria caratteristica situata sulla
spiaggia di fronte al mare. Qui i turisti e i clienti
affezionati oltre a degustare le prelibatezze di
mare che l' Osteria offre possono sfogliare e
leggere anche le pagine di poesia della
Tisselli. L' idea è nata da Gianni Ottaviani, ex
consigliere provinciale, titolare anche degli
stabilimenti balneari storici dei primi anni 50 "
Gino" e" Guerrino" e dell' Osteria nata nel 1995
che quest' anno festeggia i suoi primi vent'
anni di piena attività. In qualità di Presidente
della Pro ­Loco di San Mauro Mare, Ottaviani
ha voluto premiare pubblicamente con una
targa la poetessa sammaurese alla presenza
dell' ex consigliere regionale Luca Bartolini, dei
membri della Pro Loco, e dei numerosi turisti
intervenuti alla premiazione. La Tisselli ha
ricevuto con soddisfazione questo premio che
le è stato conferito nella sua cittadina con le
seguenti mo tivazioni: "Per gli alti meriti legati
al cammino letterario che con le sue numerose
pubblicazioni e premi ha ottenuto
riconoscimenti sia in Italia che all' estero con
due suoi volumi "Poesie dell' Autunno" tradotta
in lingua inglese a Cambridge nel 1995 e "L'
Ombra dell' Io" tradotta in lingua spagnola a Barcellona, nel 2004." Per la poetessa sammaurese si è
trattato di un riconoscimento soddisfacente che lei ha definito "del cuore" perchè conferitogli dalla.
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14 giugno 2016
Pagina 10
Il Sole 24 Ore
Pubblica Amministrazione
Verso il Cdm. Parola al giudice sulla contestazione dell' omissione di atti d' ufficio se non si
avvia subito il procedimento disciplinare ­ In calendario anche le riforme di Scia e Conferenza
dei servizi e l' ok finale all' intesa sui comparti
Assenteisti, «segnalato» il dirigente che non punisce
ROMA Per i dirigenti pubblici che non attivano
subito il procedimento disciplinare a carico
degli assenteisti scatterà la segnalazione
automatica all' autorità giudiziaria, che dovrà
valutare caso per caso i presupposti per il
reato di omissione d' atti d' ufficio.
Anti­assenteismo Il decreto anti­assenteismo
nella pubblica amministrazione è pronto per il
Consiglio dei ministri con questo correttivo,
chiesto da Consiglio di Stato e Parlamento e
anticipato sul Sole 24 Ore dell' 8 giugno. Il
testo finale rafforza anche il calendario della
procedura, con l' obiettivo di blindare gli
obiettivi della sospensione in 48 ore e del
licenziamento in 30 giorni per i dipendenti
pubblici che vengono individuati in flagrante a
timbrare l' entrata e poi evitare l' ufficio.
Per evitare rischi, il testo finale dovrebbe
prevedere che la notifica sia «contestuale» alla
contestazione, in modo da far partire subito il
conto alla rovescia; nei casi, che a questo
punto dovrebbero essere residuali, di ritardo, i
30 giorni partirebbero comunque dalla notifica.
P e r i dipendenti s o s p e s i e i n a t t e s a d e l
verdetto, infine, sarà previsto l' assegno
alimentare, come accade negli altri casi di
sospensione disciplinare.
Il nodo dei contratti Insieme al via libera finale sui decreti che tagliano i tempi della conferenza dei
servizi e introducono il modello standard per la Scia, il decreto anti­licenziamenti sarà il piatto forte nel
menu del Consiglio dei ministri, che dovrebbe approvare anche l' intesa per ridurre da 11 a 4 i comparti
pubblici, siglata da Aran e sindacati il 6 aprile e passata al vaglio dell' Economia, e quindi riavviare le
trattative sul rinnovo dei contratti del pubblico impiego. I tempi, in realtà, non sono immediati, perché l'
intesa andrà esaminata entro 15 giorni dalla Corte dei conti, dopo di che servirà un mese per le
riaggregazioni dei sindacati nei nuovi compartoni delle «funzioni centrali» (dove vengono "fusi"
ministeri, agenzie ed enti pubblici) e della «conoscenza» (scuola, università e ricerca). Il contesto,
insomma, si completerà ai primi di agosto, ma è probabile che le trattative vere e proprie entrino nel
vivo in autunno, con il nuovo testo unico del pubblico impiego già definito. Sul piano economico, ieri la
ministra per la Pa e la Semplificazione Marianna Madia ha smentito l' ipotesi di aumenti limitati sui
redditi fino a 26mila euro, ma ha ribadito che «chi ne guadagna 200mila può aspettare». In pratica, l'
atto di indirizzo confermerà l' obiettivo di ritocchi salariali inversamente proporzionale ai livelli di reddito,
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14 giugno 2016
Pagina 10
Il Sole 24 Ore
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Pubblica Amministrazione
ma toccherà ad Aran e sindacati provare a trovare la quadra fra le richieste e le risorse a disposizione.
Il decreto enti locali In pista per il Consiglio dei ministri c' è anche il decreto enti locali, slittato venerdì
scorso perché va ancora completato il quadro delle coperture su una serie di norme per regioni
autonome (a partire dai 500 milioni di compartecipazione Irpef alla Sicilia), sanità e agricoltura. Nel
capitolo sugli enti locali che dà il nome al provvedimento è confermato l' azzeramento delle sanzioni da
un miliardo per le Città metropolitane e le Province che hanno sforato il Patto di stabilità 2015 (si veda Il
Sole 24 Ore di venerdì scorso), già scontato dalla finanza pubblica grazie ai surplus ottenuti dai
Comuni: almeno per ora, però, non è previsto nessun ritocco alle penalità per i 126 Comuni (altri 58 non
hanno mandato la certificazione secondo l' ultimo censimento) che hanno sforato i vincoli di finanza
pubblica, per i quali l' Anci chiede di replicare le sanzioni soft (20% dello sforamento e 2% delle entrate
correnti).
Il correttivo­investimenti Nel cantiere del decreto entra poi il problema della frenata degli appalti
prodotta dall' esigenza di adeguamento alle regole del nuovo Codice entrato in vigore senza un periodo
transitorio adeguato (a maggio, come raccontato dal Sole 24 Ore di domenica, il valore dei bandi
comunali è stato inferiore del 79% rispetto allo stesso mese del 2015). Il blocco e i tempi tecnici per
superarlo adeguandosi alle nuove regole rischiano di azzoppare la ripresa degli investimenti locali
prodotta dall' addio al Patto d i stabilità, che la Ragioneria generale stimava fra il 10 e 15%, e di
ribloccare le risorse "liberate" già a fine 2015 dal cambio delle regole per i bilanci pubblici. Il rischio,
senza correttivi, è che i progetti avviati non arrivino all' aggiudicazione definitiva entro l' anno, e che
quindi la spesa in conto capitale torni a congelarsi nell' avanzo di amministrazione: per evitare il
problema si studia un correttivo che permetta di mantenere libere le risorse collegate a investimenti che
arrivino entro fine anno al progetto definitivo ed esecutivo, anche nei casi in cui l' aggiudicazione ritardi
di qualche mese, ma sul punto la discussione è ancora aperta.
[email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA.
GIANNI TROVATI
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14 giugno 2016
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Il Sole 24 Ore
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Proposta allo studio. Nel piano anticipo garantito dal «prestito» e raccordo con la «Rita» ­ La
Uil: dal Fondo lavori usuranti e dal Fondo per il lavoro di cura 3,6 miliardi per la flessibilità
Pensioni, ipotesi Ape anche per i dipendenti pubblici
ROMA Ape anche per gli statali. Al momento
si tratta di un' ipotesi.
Che ha comunque molte chance di entrare nel
piano definitivo per rendere flessibili le uscite
verso la pensione su cui sta lavorando il team
di esperti di palazzo Chigi, guidato dal
sottosegretario alla Presidenza, Tommaso
Nannicini. Un piano che dovrebbe confluire
nella prossima manovra di bilancio autunnale
e che sarà discusso oggi nel secondo round
governo­sindacati. L' operazione dovrebbe
comportare oneri per le casse dello Stato non
superiori ai 500­600 milioni includendo anche i
dipendenti pubblici nel nuovo meccanismo
sull' Anticipo pensionistico (Ape). Che prevede
anche il ricorso alla "Rita", la Rendita
integrativa temporanea anticipata destinata a
consentire al lavoratore "over 63", che abbia
aderito alla previdenza complementare e sia
intenzionato a utilizzare la flessibilità­pensioni,
la possibilità di incassare parte della pensione
integrativa per ridurre l' impatto dell' Ape con il
"vantaggio" di ridurre (anche dimezzare) il
"prestito" bancario necessario per usufruire
dell' assegno previdenziale anticipato.
Quello degli statali è uno dei nodi da sciogliere
insieme a quello della calibratura delle "penalizzazioni" anche sulla base del reddito pensionistico e
della "selettività": la diversa decurtazione dell' assegno anticipato degli "over 63" a seconda della
categoria di appartenenza (disoccupati di lungo corso, lavoratori interessati da processi di
ristrutturazione aziendale e uscite volontarie). Al momento, una delle ipotesi più gettonate prevede il
ricorso a penalizzazioni ultra­soft solo per i pensionati di lungo corso. In media la decurtazione dell'
assegno dovrebbe essere del 3­4% nell' ambito di forchetta che dovrebbe variare da un minimo dell'
1% a un massimo dell' 8 per cento.
Perno dell' Ape resta il meccanismo del "prestito" , che sarà garantito dalle banche (sotto forma di
cessione di prestito individuale) con un' assicurazione sui rischi collegati al processo di restituzione e
senza un' esplicita garanzia pubblica. Snodo chiave di tutto il processo dovrebbe essere l' Inps, che
avrà anzitutto il compito di certificare la pensione ma probabilmente anche quello di erogare l' assegno
di svolgere un funzione di raccordo tra lavoratore e banche.
Un altro punto fermo del piano­flessibilità è il ricorso a detrazioni fiscali che scatteranno una volta
percepito l' assegno anticipato innescando così uno dei dispositivi di selettività: saranno maggiori per
chi ha redditi bassi e per i disoccupati di lungo corso in condizione chiaramente disagiata con
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conseguente quasi azzeramento della decurtazione dell' assegno anticipato (la traduzione in
"penalizzazioni" del meccanismo del prestito) e più elevate per chi possiede redditi alti e per le uscite
volontarie, a carico delle aziende nei casi di ristrutturazione. Quanto alla tempistica, si partirebbe con
una sperimentazione di tre anni (per i nati dal 1951 al 1953, appunto) con l' obiettivo di rendere
successivamente strutturale l' intervento.
Resta da vedere che cosa ne pensano i sindacati. Che puntano a una soluzione concordata. Ieri il
sottosegretario della Uil, Domenico Proietti, ha evidenziato che nel Fondo dei lavori usuranti e nel
Fondo per il lavoro di cura sarebbero rimasti inutilizzati circa 3,6 miliardi destinabili a reintrodurre la
flessibilità a partire dai 62 anni.
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L' ANALISI
Vale 20 miliardi una Stabilità «lorda» con Irpef,
cuneo e pensioni
DINO PESOLE ­ Lavoro (per intervenire sul
cuneo fiscale) e pensioni (per avviare il
dossier della flessibilità in uscita), ma non
solo. Ancor prima di definire gli addendi, dei
quali si discuterà oggi nel secondo round
negoziale tra governo e sindacati, palazzo
Chigi e ministero dell' Economia partono dagli
impegni assunti con Bruxelles e dalle
raccomandazioni ricevute lo scorso 18
maggio. Fa parte della marcia di
avvicinamento alla prossima legge di bilancio,
che dovrà essere approvata entro il 12 ottobre
(stando alla riforma della contabilità in via di
approvazione) e presentata in Parlamento
entro il 24 ottobre.
La Commissione europea chiede in proposito
al Governo di «conseguire un aggiustamento
annuo di bilancio verso l' obiettivo a medio
termine pari ad almeno lo 0,6% del Pil nel
2017». In poche parole, per centrare l' obiettivo
programmato di un deficit pari all' 1,8% del Pil
occorrerà garantire una correzione pari a 9,5
miliardi.
Per il governo la manovra (limitatamente ai
saldi di finanza pubblica) potrà limitarsi allo
0,5% (8 miliardi), ma la decisione finale verrà
presa solo tra la fine di settembre e gli inizi di ottobre.
Occorrerà prima di tutto ridefinire il quadro delle principali variabili di finanza pubblica.
La Nota di aggiornamento al Def quest' anno sarà presentata il 30 settembre (e non più il 20), così da
poter inserire gli ultimi dati Istat. Sulla base del nuovo quadro macro di riferimento verrà definita la
manovra per il 2017. Agli interventi necessari per rispettare gli impegni europei andranno aggiunte le
risorse da destinare alle misure di politica economica vere e proprie. Da questo punto di vista, al
momento si stanno definendo le linee di massima dei possibili interventi, e la lista finale sarà graduata
in funzione delle risorse effettivamente disponibili. Sulla carta, per onorare tutti gli impegni e le opzioni
ventilate finora, occorrerebbe mettere in campo risorse per un importo variabile tra gli 8 e i 10 miliardi,
che farebbero lievitare il totale della manovra lorda attorno ai 20 miliardi. Per buona parte il tutto ruota
attorno a come si deciderà di agire sul fronte fiscale (tempi e modalità dell' eventuale anticipo del taglio
dell' Irpef, da affiancare alla soluzione da adottare per quel che riguarda il meccanismo di
decontribuzione strutturale per i nuovi assunti a tempo indeterminato), e su quello previdenziale,
relativamente alla flessibilità in uscita.
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Ci si muove tra i paletti europei e le priorità di politica economica. E si parte da quello che Bruxelles
segnala come l' oggettivo peggioramento di 0,7 punti del saldo strutturale nell'anno in corso. È il
risultato del deterioramento dell' avanzo primario strutturale di circa 0,8 punti (per l' applicazione delle
clausole di flessibilità), compensato in parte dalla riduzione di circa 0,2 punti della spesa per interessi.
Dopo aver incassato circa 14 miliardi di flessibilità lo scorso maggio e averne "prenotati" altri 11 per il
2017, gli spazi si restringono, considerato che l' incremento del deficit nominale all' 1,8% (l' obiettivo di
partenza dell' 1,1% e stato poi rivisto all'1,4%) servirà a non far scattare le clausole di salvaguardia nel
prossimo anno (15,1 miliardi sotto forma dell' aumento di Iva e accise).
Per la decontribuzione, si va da un costo minimo da finanziare di 1,5 miliardi, in caso di intervento
strutturale limitato ai soli neo assunti, mentre per l' eventuale anticipo del taglio delle aliquote intermedie
Irpef il costo si aggira sui 3 miliardi, cui andrebbero aggiunti i 6­700 milioni stimati al momento per l'
operazione flessibilità in uscita per le pensioni. Solo tra settembre e ottobre si potrà con esattezza
fissare l' asticella dei risparmi da conseguire con la spending review (compreso il taglio delle
agevolazioni fiscali), e solo allora si stabilirà l' importo finale della manovra.
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LA RELAZIONE DELL' AUTORITÀ TRASPORTI
Uber, pendolari, Alta velocità la politica ascolti il
regolatore
GIORGIO SANTILLI ­ Sull' alta velocità, il
taglio immediato del 35% (e nel lungo periodo
del 60%) del canone pagato dalle imprese
ferroviarie a Rfi per l' uso dell' infrastruttura ha
contribuito al risanamento e al rilancio di Ntv,
quindi al mantenimento di un bene comune
essenziale qual è la concorrenza su un
servizio decisivo per il sistema della mobilità
nazionale. Sul trasporto pendolari, gomma e
ferro, invece, sette Regioni hanno avviato gare
sulla base di criteri dettati dall' Autorità dei
trasporti per evitare il ripetersi del fallimentare
approccio alla competizione «per il mercato»
degli anni 90. Allora furono pseudo­gare che
confermarono quasi sempre le gestioni
esistenti e che oggi si dovrebbero scongiurare.
Esempi per dire che non di rado la regolazione
ha aiutato, ha sostenuto, ha orientato le scelte
del decisore politico, garantendo un vantaggio
per il mercato, per i passeggeri, per un Paese
che voglia evolvere verso la modernità in uno
dei settori, quello della mobilità, che più
risentono di interessi corporativi, resistenze al
cambiamento, assetti sclerotizzati, barriere all'
ingresso. È quello che il presidente dell'
Autorità dei trasporti, Andrea Camanzi, che
oggi terrà la sua relazione annuale al Parlamento, chiama «sincronizzazione fra regolazione e decisioni
politiche», sostenendo che è proprio questa «sincronizzazione» spesso a rendere possibili le decisioni
che modificano assetti consolidati.
I risultati del lavoro svolto dall' Autorità si vedranno nel corso dei mesi e degli anni perché «anche la
regolazione ha un ciclo industriale e ha bisogno di anni per produrre a pieno gli effetti voluti», dice
Camanzi che festeggia i tre anni dell' Autorità. In effetti ­ come nota un' altra Autorità, l' Antitrust in una
indagine diffusa ieri ­ se restiamo sul trasporto locale, c' è ancora «scarsa concorrenza, poche gare,
servizi scadenti». A conferma che il lavoro da fare è molto.
La strada, però, è quella giusta, dopo anni di "sonno" in cui la politica ha preferito non vedere i gravi
danni prodotti dagli assetti di mercato fondati sull' in house o su criteri di gara che tutelavano solo l'
incumbent. E il valore di questo circolo virtuoso ­ che aiuta a sottrarre la politica e la discussione
pubblica al dilagante populismo ­ è confermato dalla riforma del trasporto pubblico locale voluta dal
ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, se è vero che quella riforma (in corso di approvazione) ha per la
prima volta il coraggio di aggredire il nodo dei «costi storici», vale a dire la distribuzione di contributi
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pubblici a regioni e comuni sulla base di uno schema cristallizzato alla data del 1981. Con la riforma,
una prima quota di quei contributi si distribuirà tenendo conto dell' offerta di servizi e dalla domanda
soddisfatta. D' altre parte, proprio Delrio è un sostenitore della "santa alleanza" fra politica e
regolazione, purché ciascuno faccia il suo mestiere e l' obiettivo sia di maggiore efficienza del sistema.
In altri casi, però, questo circolo virtuoso, questa «sincronizzazione» fra regolazione e decisione politica
non c' è e allora la politica arranca, avalla il mantenimento di incrostazioni che frenano la
modernizzazione e il cambiamento. Per problemi di consenso o per evitare tensioni sociali, accantona,
rimanda, prende tempo. Si pensi al «caso Uber» dove per prima l' Autorità guidata da Camanzi ha
chiesto una legge per regolare le piattaforme digitali proponendo una netta separazione fra quelle usate
per i «servizi commerciali» (che devono avere vincoli fiscali, contrattuali e di tutela dei consumatori) e
quelle usate semplicemente per la condivisione di mobilità fra utenti e cittadini. La «sharing economy»
sarebbe stata così legittimata e al tempo stesso sottoposta a regolazione, distinguendo per esempio
servizi non di linea che pure godono di diritti di servizio pubblico (come il taxi) da servizi non pubblici.
Le proposte di legge in Parlamento procedono a ritmi blandi, ma è stata la commissione Ue a dare uno
scossone dettando linee­guida (contenenti l' inedita minaccia di ricorso alla Corte di giustizia rivolta ai
Paesi che non adempiono). «Se il nostro atto di segnalazione fosse stato accolto ­ dice Camanzi ­ ci
sarebbe stata una evoluzione della mobilità, ma mi rendo conto che su un tema così fortemente
disruptive i singoli Paesi faranno un passo avanti solo se la commissione Ue farà un passo avanti.
Non è materia che un singolo Paese riesca a regolare da solo».
Ci sono poi altre frontiere. La più rilevante ­ su cui oggi batterà molto Camanzi ­ è il riconoscimento di
diritti ai passeggeri secondo il modello del «private enforcement». Riconoscimento di diritti come quelli
degli abbonati all' Alta velocità ­ o in prospettiva non troppo luna quelli degli abbonati al trasporto locale
­ che non tanto puntano al risarcimento degli utenti danneggiati quanto a evitare comportamenti scorretti
da parte delle aziende. Correttivi al sistema che troppo spesso ignora chi del servizio usufruisce.
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Fisco e immobili/1. Entro dopodomani alla cassa per il versamento dell' acconto dell' Imu e della
Tasi
Comodati, sconti con incognita
Quattro possibili situazioni in base alle regole statali e comunali
ROMA Con l' acconto Imu­Tasi da pagare
entro dopodomani debutta anche il nuovo
sconto per le case date in comodato gratuito a
figli e genitori, scritto nell' ultima manovra
aggiungendo qualche complicazione
applicativa per i contribuenti. Il «bonus»
nazionale potrebbe riguardare secondo le
stime del Caf Acli (si veda Il Sole 24 Ore del
16 maggio) circa 600mila delle 931mila case
date in comodato, e potrebbe offrire un
beneficio assai più generoso dei soli 20 milioni
calcolati dalla manovra per rimborsare i
Comuni. N u m e r i p i ù d e f i n i t i v i , p e r ò , s i
conosceranno solo dopo l' acconto, perché le
variabili messe in gioco dal meccanismo
scritto in legge di stabilità sono parecchie e si
moltiplicano nell' incrocio con le regole locali
(su questo aspetto si veda l' altro articolo in
pagina).
La regola, prima di tutto, dimezza la base
imponibile, e quindi l' imposta, per le abitazioni
non «di lusso» (sono quindi escluse le poche
che il Catasto inserisce nelle categorie A/1,
A/8 e A/9) che vengono concesse in comodato
gratuito ai «parenti in linea retta entro il primo
grado», cioè a figli o genitori. Fin qui è tutto
facile, ma le cose si complicano quando si guarda alle altre condizioni, introdotte con l' obiettivo di
limitare gli effetti del beneficio che era stato deciso per ragioni politiche, ma presentava qualche
problema di copertura. Per rientrare nel dimezzamento dell' imposta, la casa data in comodato deve
essere nello stesso Comune in cui si trova l' abitazione principale del proprietario, e quest' ultimo non
deve possedere alcun altro bene immobile. Basta quindi aver ereditato anche una piccola quota di un
terzo immobile per uscire dal raggio d' azione dello sconto, che invece rimane in vigore se le proprietà
extra sono una seconda pertinenza oppure un immobile non abitativo, per esempio un terreno: sul punto
la norma era piuttosto zoppicante, ma il chiarimento è arrivato direttamente dal dipartimento Finanze
con una risuluzione (la 1/2016) che ha evitato il rischio di effetti paradossali.
Ma c' è anche una terza condizione a ridurre la platea. Per avere lo sconto occorre che il contratto sia
registrato, un passaggio che spesso le famiglie hanno evitato trattandosi di rapporti fra genitori e figli.
La registrazione costa 232 euro, e può aver indotto una parte dei potenziali beneficiari a rinunciare
quando lo sconto sarebbe stato più modesto. Sarà l' incrocio dei tre requisiti a determinare l' ampiezza
effettiva del bonus, che come spesso accade solletica i contribuenti ma preoccupa i Comuni: con una
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platea potenziale da 600mila beneficiari si può arrivare fino a 80 milioni (l' Imu­Tasi media per la
seconda casa è di 235 euro), cioè quattro volte tanto rispetto al rimborso previsto per i Comuni.
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L' intreccio delle norme. Il quadro delle possibilità
Così l' agevolazione locale incrocia quella nazionale
Il cambio di regime 2016 per i comodati ed i
concordati impone ai contribuenti una verifica
attenta non solo delle condizioni previste dalla
normativa statale per l' accesso alle
agevolazioni, ma anche di quelle
eventualmente previste dai Comuni.
Se il Comune aveva disposto nel proprio
regolamento comunale l' assimilazione all'
abitazione principale dei fabbricati concessi in
comodato, essa è da intendersi abrogata ex
lege, e ciò anche nell' ipotesi in cui il Comune
non abbia provveduto ad aggiornare il proprio
regolamento. L' aliquota da utilizzare è quella
ordinaria prevista dal Comune, salvo che l'
ente non abbia deliberato nel 2016 un' aliquota
specifica, più bassa di quella ordinaria, che
potrebbe arrivare anche al 4,6 per mille e che
è utilizzabile già in sede di acconto.
Molti Comuni però nel 2015 avevano deciso di
non disporre l' assimilazione, ma di concedere
un' aliquota agevolata, che il Comune non ha
potuto revocare per non violare il blocco agli
aumenti delle aliquote, così come chiarito
anche dal Mef nella risoluzione n.
2/Df del 22 marzo scorso.
L' aliquota agevolata prevista dal Comune
continuerà quindi ad applicarsi anche nel 2016, alle condizioni stabilite dal Comune stesso, come per
esempio, l' eventuale obbligo di presentare una specifica comunicazione. Se, tuttavia, il soggetto
passivo è nelle condizioni di accedere anche all' agevolazione statale, allora si potrà applicare la
riduzione del 50% della base imponibile e su questa utilizzare l' aliquota agevolata prevista dal
Comune. Nel caso, invece, in cui il Comune abbia stabilito delle condizioni più ampie, non prevedendo,
ad esempio, un limite al numero di abitazioni che il comodante può possedere, si applicherà solo l'
aliquota agevolata comunale e si utilizzerà la base imponibile piena.
Analogo incrocio andrà fatto per la registrazione del contratto di comodato. Se il Comune non aveva
richiesto la registrazione del contratto di comodato, e il contribuente è nella situazione di non poter
accedere all' agevolazione statale, sarà del tutto inutile procedere alla registrazione. Se il Comune
aveva già previsto come condizione d' accesso all' agevolazione comunale la registrazione del
contratto, essa è ovviamente sufficiente anche per l' eventuale accesso all' agevolazione statale.
Analogo discorso va fatto per la riduzione del 25% dell' imposta prevista per le abitazioni affittate a
canone concordato. Va chiarito fin da subito che la riduzione opera in tutti i Comuni, e non solo in quelli
ad alta tensione abitativa, e che potenzialmente i contratti a canone concordato possono essere siglati
in tutti i Comuni, anche in quelli dove sono assenti gli accordi territoriali (si veda il decreto ministeriale
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14 luglio 2004).
Anche in questo caso occorre effettuare l' incrocio tra i parametri comunali e quelli nazionali. Questo
perché, alcuni Comuni avevano già previsto delle aliquote agevolate, normalmente riservate ai casi di
affitti a soggetti che acquisivano la residenza. In quest' ipotesi al soggetto passivo spetta sia la
riduzione statale del 25% sia l' utilizzo dell' aliquota agevolata. Se non si rispettano i parametri
comunali, allora si avrà diritto alla sola riduzione del 25 per cento.
Se, infine, il Comune non ha previsto alcuna aliquota agevolata, allora occorrerà utilizzare l' aliquota
ordinaria.
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PASQUALE MIRTO
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Dichiarazioni. Oggi vertice per valutare il rinvio di venti giorni per i contribuenti soggetti a studi di
settore
Rispunta la proroga per pagare Unico
Roma Potrebbe arrivare oggi la proroga dei
versamenti di Unico per i 3,5 milioni di
contribuenti soggetti agli studi di settore. Sul
tema ieri hanno lavorato sia al ministero dell'
Economia sia all' agenzia delle Entrate, e la
questione sarà sottoposta oggi all' attenzione
del ministro dell' Economia, Piercarlo Padoan,
per la decisione finale: in cantiere c' è un rinvio
di 20 giorni, che potrerebbe a fissare la nuova
scadenza intorno al 7 luglio.
Il rinvio è un grande classico del calendario
fiscale, ma quest' anno la vicenda ha assunto
contorni diversi. L' amministrazione finanziaria
ha infatti lavorato per tagliare i tempi di
predisposizione di Gerico, il software per gli
studi di settore che infatti è stato rilasciato il 12
aprile mentre lo scorso anno la versione
definitiva aveva visto la luce solo il 27 maggio.
L' accelerazione, in linea con l' obiettivo di
dare più stabilità al calendario delle scadenze
non solo fiscali, non ha però fermato le
richieste di rinvio, motivate soprattutto per due
ragioni. Rilasciato il software, non sono
mancati gli aggiornamenti successivi, che
hanno ritardato l' assetto definitivo dei calcoli.
Gli studi dei professionisti, poi, sono sotto
pressione in vista del «giorno delle tasse» in calendario giovedì, che tra saldi e acconti delle imposte
dirette di persone fisiche e società, prima rata dell' Imu e di quel che rimane della Tasi e contributi mette
in fila ben 24 scadenze (si veda Il Sole 24 Ore di domenica). Nell' agenda dei professionisti ci sono poi
le oltre 160mila comunicazioni di anomalia che riguardano gli studi di settore 2015, e i tanti aspetti di
una gestione fiscale che fatica a trovare ordine: in queste settimane il governo aveva lavorato a un
decreto semplificazioni correttivo della delega fiscale, ma sul finale il pacchetto degli interventi si è
appesantito fino a far preferire la strada di un decreto legge ad hoc esterno alla delega.
Negli ultimi giorni, la querelle sul rinvio è stata riaccesa anche da una dichiarazione postata venerdì su
Facebook dal viceministro dell' Economia, Enrico Zanetti, che aveva sottolineato l' assenza di una
richiesta ufficiale da parte del consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili.
Questa presa di posizione ha determinato ieri la replica di Gerardo Longobardi, presidente del Cndcec,
intervenuto rivendicando che il consiglio nazionale «ha tempestivamente sottoposto al viceministro e al
direttore dell' agenzia delle Entrate l' estrema difficoltà» dei professionisti, in un' ottica di rapporti con
ministero e agenzia condotti «evitando eccessivi formalismi per badare alla sostanza dei problemi».
Alla luce di questo, i professionisti si dicono «confidenti» nel rinvio, «sia pure sul filo di lana». A Zanetti
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ha risposto anche il presidente dell' ordine di Milano Alessandro Solidoro, ricordando che «la proroga è
stata chiesta pubblicamente e istituzionalmente da ordini territoriali e associazioni da diverse
settimane» In questi giorni, comunque, si sono intensificate anche le richieste ufficiali. Con una nota
congiunta le associazioni nazionali dei commercialisti (Adc, Aidc, Anc, Andoc, Unagraco, Ungdcec,
Unico) hanno fatto sapere di aver inviato ieri un' ulteriore lettera al ministro dell' Economia Padoan, ai
viceministri Zanetti e Casero e al direttore dell' agenzia delle Entrate Orlandi, ricordando le varie tappe
con cui l' amministrazione finanziaria ha fornito i chiarimenti più recenti e appellandosi allo Statuto del
contributente che imporrebbe di lasciar passare 60 giorni dalla definizione delle regole alla richiesta ai
contribuenti.
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FLAVIA LANDOLFI, GIANNI TROVATI
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Fisco immobiliare/2. Ufficializzati nella circolare n. 27/E dell' agenzia delle Entrate i chiarimenti
arrivati nel Forum Sole 24 Ore­amministrazione
Gli «imbullonati» cancellano la rendita
Ma serve la domanda entro domani ­ Niente accatastamento per infrastrutture di
telefonia ad alta velocità
Fabbricati industriali con rendita catastale
ridotta e con effetto immediato ai fini Imu.
Lo precisa la circolare n. 27/E, emanata ieri
dall' Agenzia delle Entrate la quale attribuisce
ufficialità alle risposte fornite ai quesiti posti
dalla stampa specializzata, nell' ambito della
nuova iniziativa editoriale "TeleCatasto"
realizzata in collaborazione con il Sole24Ore.
Imbullonati, fabbricati collabenti, locazioni e
detrazioni per ristrutturazioni edilizie s o n o
alcuni dei dei temi oggetto di chiarimenti.
Imbullonati La Stabilità 2016 ha previsto che la
determinazione della rendita catastale degli
immobili a destinazione speciale e particolare,
censibili nelle categorie D ed E, avvenga
mediante stima diretta, con esclusione di
macchinari, congegni, attrezzature e altri
impianti funzionali allo specifico processo
produttivo.
Con riferimento agli impianti fotovoltaici
vengono distinti due casi: se questi sono
dichiarati autonomamente, allora la nuova
rendita catastale deve essere determinata
considerando il suolo (se si tratta di impianti a
terra) oppure l' elemento strutturale (solaio,
copertura, lastrico solare), qualora l' impianto
sia realizzato sulle costruzioni. Per quanto riguarda, invece, gli impianti fotovoltaici realizzati sopra il
tetto del fabbricato a cura del proprietario stesso dell' immobile, per i quali, si ricorda, che la variazione
catastale era stata richiesta dalla Agenzia del Territorio nel caso in cui il valore dell' immobile avesse
avuto un incremento del 15%, la direzione del Catasto precisa che deve essere richiesta la variazione
della rendita sostanzialmente per riportarla al valore che aveva prima della realizzazione dell' impianto
fotovoltaico.
La minor rendita può essere assunta ai fini del calcolo Imu 2016 se la variazione catastale viene
richiesta con la procedura Docfa entro domani, 15 giugno. Dal 1 luglio 2016 le reti e le infrastrutture
relative gli impianti di telefonia mobile secondo le regole di cui al Dlgs n.
33/2016, (reti di comunicazione elettronica ad alta velocità) non devono essere presi in considerazione
nella determinazione della rendita catastale.
Fabbricati collabenti Per quanto riguarda la categoria catastale F/2, relativa alle unità collabenti, la
direzione catasto ha chiarito che questa risulta attribuibile quando lo stato di fatto dell' immobile non
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consente l' iscrizione in altra categoria catastale anche se l' unità presenta muri perimetrali integri. Si
ricorda che l' unità collabente è priva di rendita e quindi non soggetta ad Imu/Tasi; le imposte locali
colpiscono l' area sottostante se in zona edificabile.
In merito alle unità immobiliari contigue ma autonomamente accatastate (proprietà moglie/ marito),
viene precisato che la possibilità di chiedere l' annotazione «unione di fatto ai fini fiscali» negli atti
catastali è subordinata alla presentazione della dichiarazione di variazione catastale ma le rendite
catastali pur associate restano autonome.
Contratti di locazione Il comma 59 della legge di Stabilità ha modificato l' articolo 13 della 431/1998 e
prevede in capo al locatore, l' obbligo della registrazione del contratto di locazione nel termine
perentorio di 30 giorni dalla data di stipula, dandone comunicazione, nei successivi 60 giorni, al
conduttore ed all' amministratore del condominio.
La circolare precisa che la disposizione ha natura civilistica e che, quindi, restano immutate le altre
disposizioni di carattere fiscale. In particolare, continuano ad applicarsi sia l' articolo 10 del Tur che
prevede l' obbligo di richiedere la registrazione del contratto a cura delle parti contraenti, sia l' articolo
57 che stabilisce l' obbligo solidale di pagamento dell' imposta in capo ad entrambi i soggetti e agli
agenti immobiliari. Allo stesso modo, la nuova disposizione non compromette la possibilità, per i
soggetti obbligati alla registrazione, di avvalersi dell' istituto del ravvedimento operoso.
Detrazioni e bonus mobili Il "bonus mobili" (limite di 10.000 euro al 50 per cento ) spetta anche in
presenza di interventi edilizi riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o
ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie, che provvedano entro 6 mesi dal termine dei
lavori alla successiva alienazione o assegnazione dell' immobile.
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GIAN PAOLO TOSONI
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Il Sole 24 Ore
Pubblica Amministrazione
Multe. Dubbi sulla validità delle raccomandate di avviso per chi non è in casa
Notifiche incerte anche con i messi
Continua a Palermo la polemica sulle notifiche
delle multe da parte del Comune. Il consorzio
Olimpo, che se ne occupa dopo aver vinto l'
appalto bandito da Sispi (società totalmente
controllata dal Comune), precisa che i propri
dipendenti a g i s c o n o i n q u a l i t à d i m e s s i
assimilabili a quelli comunali e non nell' ambito
d e l servizio postale che invece può essere
affidato solo a Poste Italiane (si veda Il Sole 24
Ore del 3 maggio). Ciò però non toglie che ci
sia incertezza sulle raccomandate con cui
vengono notificati ­ sempre da privati ­ gli atti
connessi ai verbali affidati ai messi
(generalmente necessarie quando il
destinatario non è stato trovato in casa due
volte e si deposita il verbale nella casa
comunale): l' Avvocatura del Comune si è
espressa per la loro illegittimità, contro la tesi
del consorzio.
Quanto alla notifica dei verbali, i legali del
consorzio ribadiscono che non vi è alcuna
norma che la vieti ai privati con qualifica di
messi e dunque le tesi portate avanti da
alcuni, tra cui il vicepresidente del Consiglio
comunale Nadia Spallitta, non avrebbero
fondamento.
Quanto alle raccomandate di avviso, per i legali sarebbero legittime nonostante alcune sentenze del
giudice di pace, «palesemente errate perché si basano sul richiamo di alcune sentenze di Cassazione
che, seppur pubblicate di recente, sono relative a vicende anteriori alle modifiche al Dlgs 261/1999
(articolo 1, comma 4 del Dlgs 58/2011), in vigore dal 30 aprile 2011, con l' eliminazione della "riserva" a
Poste Italiane delle raccomandate connesse alla notifica dei verbali per violazioni del Codice della
strada effettuate dai messi». La norma attuale continua a citare il Codice (articolo 201), ma secondo l'
interpretazione del consorzio si riferisce strettamente alla notifica del verbale (che avviene tramite i
messi) e non anche alle raccomandate che avvisano del suo deposito nella casa comunale.
Un' interpretazione che secondo il consorzio è condivisa da altri enti locali. Ma, paradossalmente, non
dall' Avvocatura del Comune di Palermo, che nel parere in risposta all' interrogazione della Spallitta
sull'«invalidità/inesistenza delle notificazioni effettuate da soggetti diversi dal fornitore del servizio
postale universale (Poste Italiane, ndr)» ritengono che l' affidamento in via esclusiva a tale fornitore delle
«notificazioni a mezzo posta di cui all' articolo 201» del Codice si riferisca a tutti gli atti connessi alle
notifiche. Dunque pure alle raccomandate di avviso.
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Il Sole 24 Ore
Pubblica Amministrazione
GESTIONE SEPARATA
Avvisi alle Pa per i contributi non versati
Nei prossimi giorni l' Inps invierà alle
amministrazioni p u b b l i c h e i n t e r e s s a t e l a
comunicazione riguardante eventuali contributi
non versati nella gestione separata a beneficio
dei collaboratori. È lo stesso istituto di
previdenza a comunicarlo con il messaggio
2603/2016.
L' operazione di verifica condotta dall' Inps
riguarda le denunce di pagamenti relativi al
periodo dal 1° maggio 2010 al 31 dicembre
2015. La comunicazione, che sostituisce quello
che era l' avviso bonario, sarà recapitata
tramite posta elettronica certificata e conterrà l'
importo dei contributi mancanti e le istruzioni
per versare quanto dovuto, tramite modello
F 2 4 enti pubblici oppure con mandato di
tesoreria.
In caso di mancato versamento, le eventuali
sanzioni saranno quantificate in occasione del
passaggio alla riscossione coattiva.
La comunicazione tramite Pec avrà anche l'
effetto di interrompere la prescrizione e sarà
inviata anche alle amministrazioni per le quali
sono già state formalizzate delle richieste di
chiarimento a seguito di controlli precedenti e
per le quali non risulta che sia stata definita la
posizione.
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14 giugno 2016
Pagina 46
Il Sole 24 Ore
Pubblica Amministrazione
Corte dei conti. Possibile la contestazione alla società privata collegata con la pubblica
amministrazione solo da un contratto di appalto
Il danno erariale conquista spazi
ROMA Quando ci sono in ballo soldi pubblici,
la Corte dei conti può contestare il danno
erariale a i d i r i g e n t i d i u n a società privata,
anche se non c' è un «rapporto di servizio» fra
l' azienda e la pubblica amministrazione che
sono invece collegate solo da un contratto d'
appalto.
Con la sentenza 12086/2016, depositata ieri
dalle Sezioni unite civili, la suprema corte fa un
altro passo in avanti nella definizione dei
confini del danno erariale che può essere
causato anche da società private, quando
maneggiano soldi pubblici. Una prima
sentenza in questo senso, la 15599/2009 delle
stesse sezioni unite, aveva confermato la
possibilità per i magistrati contabili di
c o n d a n n a r e i d i r i g e n t i d i u n a società
immobiliare (la Edilnord) per problemi nella
gestione degli immobili, dei contratti d' affitto e
della morosità nel patrimonio dell' Inpdap. In
quel caso, però, fra la società e l' istituto di
previdenza c' era un contratto di global
service, cioè un rapporto di servizio in cui il
privato svolgeva al posto dell' ente pubblico
un' ampia gamma di attività. Su queste basi, i
giudici avevano puntato l' attenzione sul piano
sostanziale, cioè sulla gestione di soldi pubblici da parte di un' azienda che di fatto "sostituiva" l' ente
pubblico.
La stessa impostazione, che fa scattare la giurisdizione della Corte dei conti quando i soldi sono
pubblici a prescindere dalla natura privata del soggetto in questione, si estende nella sentenza di ieri
anche ai casi in cui uno strutturale rapporto di servizio fra pubblico e privato non c' è. Il caso finito sotto
gli occhi della suprema corte riguarda la bonifica di una zona costiera inquinata, che la Regione Liguria
ha finanziato con fondi europei e affidato con appalto. La Corte dei conti ha contestato l' inadempienza e
ha condannato per danno erariale i dirigenti dell' azienda privata, che si sono rivolti senza successo alla
Cassazione nel tentativo di bloccare gli effetti delle pronunce contabili.
Per farlo, la difesa ha contestato il fatto che i fondi europei erano stati indirizzati alla Regione, e non all'
azienda, e che i rapporti fra questa e l' ente pubblico non erano appunto regolati da un rapporto di
servizio strutturale.
Anche in questo caso, rimarca però la Cassazione, il dato fondamentale è rappresentato dalla «natura
pubblica» del finanziamento, che impone di rispondere della sua cattiva gestione: in un ambito di attività
che, proprio alla luce della sentenza di ieri, appare ora a tutto campo.
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Pagina 46
Il Sole 24 Ore
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Pubblica Amministrazione
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GIANNI TROVATI
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14 giugno 2016
Pagina 32
Italia Oggi
Pubblica Amministrazione
sentenza cds
Apicoltori, sindaci con mani legate
Sindaco con le mani legati in caso di disagio ai
residenti Non bastano gli esposti dei vicini per
inibire l' attività dell' apicoltore chi alleva api in
un contesto abitativo. L' ordinanza del sindaco
infatti è una misura estrema che deve essere
utilizzata solo in casi di vero pericolo per l'
incolumità pubblica.
Lo ha chiarito il Consiglio di stato, sez. V, con
la sentenza n. 2090 del 19 maggio 2016.
Il sindaco di un comune del Salento ha
imposto a un allevatore di api la rimozione dell'
impianto di produzione del miele a causa del
disagio provocato ai residenti.
Contro questa determinazione comunale l '
interessato ha proposto con successo ricorso
ai giudici di palazzo Spada che hanno accolto
le indicazioni dell' agricoltore.
L' esercizio dell' apicoltura è disciplinato dall'
art. 896­bis del codice civile. Questo non
significa che il sindaco non abbia facoltà di
intervento ai sensi dell' art. 54 del Tuel.
Solo che l' ordinanza urgente di divieto deve
essere proporzionata alla complessità delle
situazioni da gestire.
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STEFANO MANZELLI
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14 giugno 2016
Pagina 35
Italia Oggi
Pubblica Amministrazione
Le regole da tenere in considerazione in vista dell' acconto da pagare il 16 giugno
Imu e Tasi, occhio al campo
Su terreni agricoli e immobili rurali si torna al passato
La collocazione del terreno agricolo e la
qualificazione del fabbricato rurale (abitativo
e/o strumentale) complicano la determinazione
dei tributi locali (Imu e Tasi) in scadenza il
prossimo 16 giugno.
Sembra facile determinare il carico impositivo
dei tributi locali in scadenza (acconto), ma non
è assolutamente così.
In particolare, per i terreni agricoli, infatti, sono
tornate in vigore le vecchie regole, ai sensi
dell' art. 13, legge 208/2015 (Stabilità 2016),
con l' esenzione da Imu, a prescindere dall'
ubicazione, nel caso di possesso da parte di
coltivatori diretti e/o imprenditori agricoli
professionali (Iap), iscritti nella previdenza
agricola, estesa anche a orti e orticelli.
Si rende necessario verificare se, nonostante
la qualificazione di area fabbricabile in base
agli strumenti urbanistici adottati dal Comune,
il terreno è posseduto e condotto dai medesimi
soggetti (Cd e Iap) e se, sullo stesso, persiste
l' utilizzazione agro­silvo­pastorale, con l'
esercizio delle attività dirette alla coltivazione
del fondo, alla silvicoltura, alla funghicoltura e
all' allevamento di animali, poiché in tal caso
(fictio iuris), il fondo deve essere considerato a
tali effetti come «agricolo».
Più complicata è la situazione dei fabbricati
rurali. Infatti, con riferimento a questi ultimi, per effetto della «autonoma» previsione (art. 9, dl 557/1993),
si deve verificare la qualifica (abitativo e/o strumentale) e la presenza dei distinti requisiti per le unità
abitative (comma 3), rispetto agli strumentali (comma 3­bis).
Per gli strumentali il requisito è solo «oggettivo» (Cassazione, sentenze 24277/2009 e 24300/2009)
dovendo, l' immobile, essere soltanto destinato allo svolgimento delle attività agricole, a prescindere dal
classamento e dalla rendita attribuita: un fabbricato censito in categoria «A/1», ma destinato all'
esercizio delle attività agrituristiche, deve poter ottenere, dal Territorio, la classificazione in «D/10» o l'
annotazione di ruralità (dm 26/07/2012).
Il legislatore ha, infatti, superato l' attribuzione di una categoria specifica («A/6» per le unità abitative e
«D/10» per le unità strumentali) venendo incontro alla stessa Agenzia delle entrate ­ Territorio che
chiedeva la qualificazione tenendo conto della legislazione catastale, a prescindere dal possesso dei
requisiti di «ruralità».
Con riferimento all' applicazione del tributo Imu, di cui all' art. 13, dl 201/2011, come modificato dalla
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Italia Oggi
Pubblica Amministrazione
legge 214/2011, si prevede l' applicazione di un' aliquota ordinaria dello 0,76%, con possibile modifica
in aumento e/o in diminuzione da parte del Comune entro un limite di 0,3 punti percentuali.
Sul caso specifico si ricorda che, nel caso di fabbricati rurali a destinazione abitativa, le disposizioni non
prevedono agevolazioni particolari, se non l' esenzione Imu e Tasi per quelle destinate ad «abitazione
principale», purché non aventi caratteristiche di lusso («A/1», «A/8», «A/9» o dm 2/08/1968).
Con riferimento, invece, ai fabbricati rurali strumentali, a partire dal 1° gennaio 2014, sussiste la totale
esenzione da Imu e la possibile applicazione della Tasi, in quest' ultimo caso con applicazione di un'
aliquota massima dello 0,1% ma con possibile azzeramento da parte dei Comuni.
Infine, in presenza di immobili inagibili o inabitabili, il comma 3, dell' art. 13, dl 201/2011 ha disposto la
riduzione della base imponibile dei detti tributi (Imu e Tasi) al 50%, potendo ottenere addirittura l'
azzeramento nel caso in cui il proprietario ottenga la qualificazione di immobile «collabente», con
iscrizione del fabbricato nella categoria «F/3», per assenza di una rendita attribuita.
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FABRIZIO G. POGGIANI
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14 giugno 2016
Pagina 35
Italia Oggi
Pubblica Amministrazione
Operazione sbloccascuole, un monitoraggio serrato
L' operazione «sbloccascuole» deve puntare al
pieno utilizzo degli spazi finanziari concessi in
deroga al pareggio di bilancio. A tal fine, è
previsto uno stretto monitoraggio sugli enti
beneficiari, che sono chiamati a restituire le
quote non più necessarie. A chiarire tempi e
modalità del meccanismo, è una nota diramata
nelle scorse settimane dalla struttura speciale
per l' edilizia scolastica della Presidenza del
consiglio dei Ministri, che sta seguendo da
vicino l' attuazione degli interventi agevolati in
base al comma 713 della L. 208/2015.
Tale norma ha previsto l' erogazione di 480
m i l i o n i d i «permessi d i s f o r a m e n t o » d e l
pareggio di bilancio (ripartiti da un dpcm dello
scorso 27 aprile) per accelerare le spese sugli
edifici scolastici finanziate a debito o mediante
avanzo. Le verifiche sull' effettivo utilizzo delle
assegnazioni saranno trimestrali e si
baseranno sul confronto fra i dati riportati da
ogni ente nel monitoraggio sul pareggio e
quelli trasmessi tramite la banca dati delle
amministrazioni p u b b l i c h e ( B d a p ) e , i n
particolare, mediante il sistema di
monitoraggio delle opere pubbliche (Mop). Al
riguardo, verrà tenuto d' occhio il campo
«Importo realizzato» della scheda Piano d e i
costi, che corrisponde agli impegni. Si
conferma, quindi, che il meccanismo viaggia sulla competenza e non sulla cassa, come accadeva per il
Patto di stabilità interno e come faceva scorrettamente intendere il bando per la richiesta.
In caso di spazi concessi in misura inferiore alle necessità, è possibile concentrarli solo su uno degli
interventi candidati oppure solo su un lotto, laddove sia possibile lo "spacchettamento" dell' intervento.
Eventuali quote che non dovessero essere più necessarie, invece, dovranno essere restituite inviando
alla mail [email protected] una nota a forma del legale rappresentante o del responsabile
della compilazione indicato nella richiesta indicando il nome dell' ente, la regione e la provincia di
riferimento e l' importo che si ritiene di non voler utilizzare. Tali spazi verranno eventualmente
redistribuiti per le medesime finalità, per cui non è corretto cederli tramite Patto orizzontale.
MATTEO BARBERO
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14 giugno 2016
Pagina 35
Italia Oggi
Pubblica Amministrazione
Una media di 535 ​
Il 16 giugno oltre 25 milioni di proprietari di
immobili diversi dall' abitazione principale, di
cui il 76% lavoratori dipendenti e pensionati,
dovranno presentarsi alla «cassa», per pagare
l' acconto dell' Imu/Tasi.
Dopo l' abolizione della Tasi sull' abitazione
principale, quest' anno l' acconto sarà di 10,1
miliardi di euro (20,2 miliardi di euro in totale).
È quanto emerge da un rapporto della Uil. Il
costo medio dell' Imu/Tasi su una seconda
c a s a ­ s p i e g a G u g l i e l m o L o y , segretario
confederale Uil ­ sarà di 1.070 euro medi (535
euro da versare con l' acconto), con punte di
oltre 2 mila euro nelle grandi città. Secondo i
risultati del rapporto, il costo maggiore in
valore assoluto per una seconda casa a
disposizione si registrerà a Roma con 2.064
euro medi, di cui 1.032 euro con l' acconto il
prossimo 16 giugno; a Milano, invece, si
pagheranno 2.040 euro medi (1.020 euro di
acconto); a Bologna 2.038 euro (1.019 euro di
acconto); a Genova 1.775 euro (888 euro di
acconto); a Torino 1.745 euro (872 euro di
acconto). Valori più «contenuti», invece, ad
Asti con un costo medio di 580 euro (290 euro
di acconto); a Gorizia con 582 euro (291 euro
di acconto); a Catanzaro con 659 euro (330
euro di acconto); a Crotone con 672 euro (336
euro di acconto); a Sondrio con 674 euro (337 euro di acconto). Per una seconda pertinenza della
stessa categoria catastale, a Roma si pagheranno mediamente 110 euro (81 euro per una cantina o 139
euro per un box­posto auto); a Milano 99 euro (76 euro per una cantina, 122 euro garage o posto auto);
a Bologna 96 euro (68 euro per una cantina, 123 euro per un garage); a Firenze 95 euro (67 euro per
una cantina, 122 euro per un garage); a Napoli 95 euro (67 euro per una cantina, 123 euro per un
garage). I risparmi della Tasi sulle prime case nelle città capoluogo vede al primo posto Torino con 403
euro medi a famiglia; a Roma, invece, il risparmio sarà di 391 euro medi; a Siena 356 euro; a Firenze
346 euro; a Genova 345 euro; a Bologna 331 euro; a Foggia 326 euro.
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Pagina 36
Italia Oggi
Pubblica Amministrazione
Fondi alle aree culturali
Stanziati 5,6 mln di euro per la conservazione,
fruizione e valorizzazione delle aree culturali di
Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia
tramite progetti territoriali integrati. I comuni
potranno inviare i progetti al Mibact entro il
5/9/2016. L' avviso pubblico è del ministero dei
beni culturali; con esso è stata indetta una
selezione di proposte che dovranno essere
presentate da un singolo comune, o da Unioni
d i comuni, d e l l e regioni i n t e r e s s a t e ; i n
entrambi i casi la taglia minima del proponente
è di almeno 150 mila abitanti. Nella domanda
bisognerà evidenziare le attività di
progettazione per le quali si richiede il
finanziamento.
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Pagina 37
Italia Oggi
Pubblica Amministrazione
Co.co.co., avvisi bonari ai comuni
Avvisi bonari Inps alle pubbliche
amministrazioni. Comuni, a l t r i enti locali e
amministrazioni c h e n o n h a n n o v e r s a t o i
contributi dovuti alla Gestione separata per
professionisti e co.co.co., nel periodo dal 1°
maggio 2010 al 31 dicembre 2015, stanno per
ricevere l' ultimo avviso Inps: mettersi in regola
con il pagamento dei soli contributi senza
sanzioni, per scongiurare l' avvio della
procedura di riscossione coattiva aggravata
dagli oneri accessori. A spiegarlo è lo stesso
istituto di previdenza nel messaggio n. 2603
del 10 giugno 2016.
Scoperture contributive. L' emissione degli
avvisi bonari riguarda, come accennato, un
periodo piuttosto ampio, cioè dal 1° maggio
2010 fino al 31 dicembre 2015 (oltre cinque
anni). L' emissione degli avvisi, spiega l' Inps,
è l' ultimo atto conclusivo dell' elaborazione
delle situazioni debitorie dei committenti con
qualifica di pubbliche amministrazioni, i quali
hanno denunciato tramite il flusso E­Mens il
pagamento di compensi ai soggetti iscritti alla
Gestione Separata dell' Inps (professionisti,
collaborazioni coordinate e continuative,
compensi occasionali oltre i 5 mila euro ecc.),
ma non hanno poi eseguito il regolare
versamento dei relativi contributi. La situazione
debitoria comprende l' omesso pagamento del contributo, totale oppure parziale, relativo al singolo
periodo di pagamento (uno o più mesi). Nel caso in cui la pubblica amministrazione abbia inviato,
successivamente alle date di scadenza, flussi di correzione e/o integrazione dei dati relativi ai compensi
erogati, nella comunicazione sarà esposto l' ultimo dato eventualmente a debito.
Avvisi via Pec. La comunicazione (avviso bonario) delle elaborazioni, spiega l' Inps, verrà inviata nei
prossimi giorni tramite posta elettronica certificata, Pec, direttamente alle amministrazioni interessate e
avrà valore di atto interruttivo della prescrizione (art. 3, commi 9 e 10, legge n. 335/1995). Tra le
pubbliche amministrazioni interessate sono comprese anche quelle che hanno ricevuto, nell' ambito
dell' operazione «Tutoraggio PPAA», richieste di contatto e di chiarimento e per le quali la posizione
debitoria non è stata (alla data dell' elaborazione) definita né con l' accredito o pagamento del contributo
dovuto, né con eventuali flussi di correzione dei dati inviati. L' avviso bonario inviato si compone di un
testo fisso con prospetto della situazione debitoria dei contributi; inoltre ci sono le istruzioni per il
pagamento tramite modello F24 Enti pubblici o tramite mandato di tesoreria. Nel caso di
amministrazione c o n codice fiscale modificato o incorporata ad altra amministrazione, i periodi
eventualmente a debito risultano scorporati e sono dettagliati con il codice fiscale originario.
Ultimo avvertimento. L' Inps spiega che, così come dettagliato nel testo della comunicazione inviata, le
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14 giugno 2016
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sanzioni verranno quantificate, nel caso di mancato versamento, in concomitanza del passaggio alla
riscossione coattiva. Trattasi, pertanto, di un ultimo avvertimento: chi (la p.a.
) non dovesse mettersi in regola, vedrà notificarsi un avviso di addebito dotato di valore di titolo
esecutivo, con inclusa la maggiorazione a titolo di sanzioni e accessori di legge. L' avviso di addebito
conterrà l' intimazione ad adempiere all' obbligo di pagamento nel termine di 60 giorni, nonché l'
indicazione che, in mancanza, l' agente di riscossione procederà all' esecuzione forzata con i poteri, le
facoltà e le modalità che disciplinano la riscossione a mezzo ruolo. Come per l' avviso bonario, anche
per l' avviso di addebito è prevista al notifica a mezzo d Pec, posta elettronica certificata.
CARLA DE LELLIS
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14 giugno 2016
Pagina 41
Italia Oggi
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I commenti del Cnai dopo l' ultima sentenza della Cassazione
Lavoratori discriminati
Articolo 18 solo ai lavoratori del privato
MATTEO SCIOCCHETTI, MANOLA DI
RENZO ­ Pare confermato: gli uomini non
sono tutti uguali. Non in Italia, perlomeno.
Questo è quanto è possibile dedurre,
legittimamente, dalla fresca sentenza della
Cassazione in merito all' applicabilità, o meno,
del famigerato articolo 18 dello Statuto dei
lavoratori anche nei riguardi dei dipendenti
della pubblica amministrazione.
Ribaltando quella che fu l' espressione della
Corte di appello che aveva decretato un
risarcimento al dipendente del Ministero delle
infrastrutture e dei trasporti (secondo quanto
stabilito dalla legge Fornero qualora si verifichi
un caso di licenziamento senza giusta causa,
ma con infrazione del protocollo disciplinare),
la Suprema Corte sancisce che il lavoratore
deve essere reintegrato e non meramente
risarcito. «La confusione ormai regna sovrana.
Ovviamente la responsabilità non risiede nei
giudici che si limitano ad applicare la legge,
ma invece in chi quelle stesse leggi le ha
redatte, male, e votate», ammonisce il
presidente Cnai, Orazio Di Renzo.
La sentenza 11868 della sezione lavoro della
Corte di cassazione è una di quelle sentenze
destinate a lasciare il segno, sebbene il nostro
ordinamento sia profondamente distinto da
quello di stampo anglosassone. Da noi la sentenza, seppur emessa dal massimo grado di giudizio, non
entra a far parte dell' ordinamento legislativo, ma diventa comunque un metro fondamentale per la
valutazione di applicazione di determinate linee interpretative nei casi di leggi, a dir poco, controverse.
Nel caso in questione le leggi sono quelle passate agli onori della cronaca politica come la riforma
Fornero e il Jobs Act.
Per il caso in esame, fu appunto la legge Fornero ad affermare che: «Le disposizioni della presente
legge, per quanto da esse non espressamente previsto, costituiscono principi e criteri per la
regolazione dei rapporti di lavoro dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni », salvo poi non
disporre le variazioni giuridiche opportune affinché ciò potesse effettivamente accadere, lasciando la
p.a. in uno strano limbo.
«Quindi la legge Fornero affermò che le modifiche introdotte si sarebbero potute applicare anche al
comparto pubblico, salvo poi non specificare in quale maniera, vista la diversità del settore pubblico dal
privato, ciò sarebbe potuto accadere.
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14 giugno 2016
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Italia Oggi
Pubblica Amministrazione
Poi è intervenuto il Jobs Act che l' articolo 18 lo ha definitivamente accantonato, lasciando nell'
incertezza i lavoratori della p.a., nonostante il ministro Madia abbia più volte escluso la p.a.
dalla riforma del mondo del lavoro. E, benché si sia preconizzato un completamento del percorso di
riforma che avrebbe annullato per tutti il reintegro obbligatorio, siamo ancora fermi a una pura
esibizione di intenti», sottolinea il presidente Di Renzo.
La mancanza di una riforma organica del mondo del lavoro ha permesso la persistenza di sacche di
vuoto legislativo all' interno delle quali i giudici sono chiamati a esprimersi per dirimere le controversie
sollevate: se, così, a novembre dello scorso anno, in una situazione analoga, la Suprema Corte aveva
sancito la legittimità dell' applicazione delle regole della riforma Fornero e di riflesso del Jobs Act anche
ai lavoratori della p.a., ora interviene una sentenza di segno completamente opposto.
Così, si è giunti alla sentenza odierna in cui è stato dichiarato dagli Ermellini che in caso di
licenziamento illegittimo il lavoratore (pubblico) va integrato e non risarcito.
«La disparità di trattamento è evidente quanto, riteniamo, di difficile compatibilità con la nostra
Costituzione. In linea di principio potremmo anche considerare le ragioni della naturale distanza tra
pubblico e privato (per esempio si suppone che nel pubblico non siano possibili licenziamenti di
ritorsione, ndr) ma si assesta comunque il fatto che permanga una disparità di trattamento che genera,
conseguentemente, lavoratori di serie A e lavoratori di serie B», incalza il Presidente Di Renzo.
«A dispetto, poi, di quanto va fregiandosi il governo, più che semplificare il mondo del lavoro, si è
proceduto in una sua ulteriore stratificazione: da più parti è stato sottolineato il fatto che, ormai, in Italia
esistono: dipendenti per cui valgono tutta una serie di ben noti privilegi cui si somma la valenza dell'
articolo 18, ovvero i dipendenti della pubblica amministrazione, dipendenti per cui vale la legge
Fornero, in pratica i lavoratori del privato assunti prima del 7 marzo 2015, e infine ci sono i lavoratori per
cui vige quanto stabilito dal Jobs Act. Una Babele di norme e trattamenti che, naturalmente, conduce
alle espressioni giurisprudenziali, per molti versi contraddittorie, che leggiamo».
A tal proposito appare ormai inderogabile un intervento delle sezioni unite della Corte di cassazione o,
almeno, un intervento legislativo chiaro e definitivo che permetta un' interpretazione univoca della
questione di applicabilità dell' articolo 18 per i dipendenti del comparto pubblico; un' urgenza dettata
dalle difficoltà ermeneutiche del diritto del lavoro a seguito degli interventi degli ultimi anni: impossibile
continuare con interventi spot.
«L' articolo 3 della Costituzione dovrebbe essere abbastanza chiaro per tutti, ma evidentemente non lo
è per i fior fiore di giuristi, politici ed esperti a vario titolo che sono intervenuti sulla materia del lavoro
negli ultimi anni. Le disuguaglianze non fanno altro che esasperare le divisioni sociali, creando tensioni
di difficile risoluzione.
Ma non solo. Si pensi alla piaga della disoccupazione giovanile: al giorno d' oggi alla difficoltà di ripresa
del mercato del lavoro sul versante dell' offerta si aggiunge la ricerca, spasmodica, dei giovani per il
«posto fisso nel pubblico». Sinceramente ci stupiremmo del contrario: chi non vorrebbe entrare a far
parte di una realtà fatta di privilegi, agevolazioni e benefici di varia natura, del tutto intoccabili, piuttosto
che mettersi alla prova e accettare le sfide, ma anche le opportunità, del mercato del lavoro, quello
vero?», conclude il presidente Di Renzo.
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