Modulo la didattica per la sc di tutti e di ciascuno - (BS)
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Modulo la didattica per la sc di tutti e di ciascuno - (BS)
3. La didattica per la scuola di tutti e di ciascuno Partire dal lavoro d’aula programmazione ... … a partire dalla concezione di curricolo Programmazione Valutazione Per obiettivi Per contenuti Per concetti Per competenze Per problemi Per soglie di padronanza Per sfondo integratore Per gruppi … Per obiettivi Per contenuti Per concetti Per competenze Per problemi Per soglie di padronanza Per sfondo integratore Per gruppi … ferraboschi 2013 2 Apprendimento significativo Insegnamento significativo Nasce da esperienza ed azione Alunno/a protagonista Interessa non solo il campo cognitivo ma anche quello emotivo affettivo Promuove nello studente autovalutazione ferraboschi 2012 3 Caratteristiche Intenzionalità flessibilità Program mazione sistematicità ferraboschi 2012 4 contestualizzazione LA RUOTA DI DEMING come approccio che definisce la qualità di un processo ACT PLAN CHECK DO 5 La logica del miglioramento ferraboschi 2012 continuo La progettazione dell’azione didatticoeducativa Riprogettazione Controllo Feed back Progettazione esperienza Realizzazione esperienza ferraboschi 2013 6 Mediazione didattica Provocare l’apprendimento Matrice Cognitiva (alunni) Compiti di appr./ins Mappa Concettuale parziale (insegn.) Vengono definiti dall’insegnante sulla base della dissonanza tra la matrice cognitiva e ciò che l’insegnante stabilisce come traguardo cognitivo ferraboschi 2013 7 “capacità di far fronte ad un compito, o un insieme di compiti, riuscendo a mettere in moto ed a orchestrare le proprie risorse interne, cognitive, affettive e volitive, e a utilizzare quelle esterne disponibili in modo coerente e fecondo”. [Pellerey, 2004] sapere ABIL ITA’ Saper fare ENZE SC CONO GNO IMPE E ZION A V I T MO STR META ATEGIE COG NITIV E RUOL O Saper gestire SOCIA LE IIMMAGINE DI SE’ EZZA L O V APE CONS SEN S AL C IBILITA ’ ONT EST O 8 Saper essere ferraboschi 2013 Competenza Obiettivo (nel comportamento dell’alunno) (dell’insegnante) Modello Esperto (nella mente dell’alunno) ferraboschi 9 2013 Sapere personalizzato assunto dal soggetto ESEMPIO Obiettivo Formativo “Insegnare a organizzare e a produrre un testo narrativo” Competenza “Produrre un testo narrativo in funzione comunicativa” Modello Esperto “ Lo schema del testo narrativo: rapporti cronologici e logici” inizio problema tentativo conclusione ferraboschi 2013 10 SAPERI NATURALI Le diverse fasi del processo di apprendimento MAPPING “Che cosa APPLICA “Devi sai?” ZIONE sapere TRANSFER “Quel che che...” devi RICOSTRU“E se fare” invece… ZIONE GENERALIZinformazione allora...” ZAZIONE “Cosa hai laboratorio fatto “Inventa e perché” una verifica 11 regola” ferraboschi 2013 Cosa fanno i soggetti Cosa fa l’insegnante • Come si fa ? • E’ riferito al metodo • Sarebbe utile indicare “Cosa fa il docente” e “Cosa fa l’alunno” insegnante Cosa fa l’alunno alunno A A’ B B’ C C’ ferraboschi 2012 12 Cosa faccio nelle diverse fasi Analisi /rilevazione delle esperienze pregresse Costruzione della mappa dei saperi da apprendere Laboratorio / spiegazione/ …. Applicaz/ approfondim / eserc./ consolidamento Applicazione in altri contesti / situazioni Riflessione / ricostruzione di quanto fatto Che cosa mi porto a casa perché mi serve ferraboschi 2013 Passando attraverso le diverse discipline 13 PUNTO DI PARTENZA: I BISOGNI DEGLI ALUNNI IL SAPERE DEGLI ALUNNI LE ESPERIENZE PREGRESSE Come rilevo i saperi pregressi in riferimento alla competenza/ al concetto da sviluppare Fase 2 MAPPA Come rappresento il percorso da fare per raggiungere la competenza Fase 3 SVILUPPO/ APPLICAZIONE Quali esercizi, quali applicazioni anche disciplinari SVILUPPO/ APPLICAZIONE Quali esercizi, quali applicazioni anche disciplinari ……. …. Fase 6 TRANSFERT Come faccio evolvere / applico l’abilità in altri contesti Fase 7 RICOSTRUZIONE Riflessione metacognitiva / ricostruzione consapevole del percorso eseguito Fase 8 GENERALIZZAZIONE Che cosa gli alunni si portano a casa dall’esperienza Fase 4 Fase …. IL PROCESSO Fase 1 ferraboschi 2012 14 PUNTO DI ARRIVO: LA COMPETENZA L’apprendimento avviene in situazioni-problema Analisi dei dati/ individuazione degli ostacoli Controllo finale Individuazione del percorso superamento dell’ostacolo Percorsi di Percorsi di utilizzo acquisizione delle delle competenze In fase di In fase di verifica 2005 ferraboschi 2013 15 competenze apprendimento Che cosa mi porto a casa perché mi serve/ mi è utile ( a maturare, a crescere, ad affrontare problemi anche extrascolastici ) ? Soggetto che usa ciò che sa Problema da risolvere Conoscenze - discipline – saperi – abilità Le disposizioni della mente ferraboschi 2013 16 Ci devono stare anche le “Disposizioni della mente” ( Costa) • • • • • • • • Impegno / sforzo cognitivo/ persistenza Autocontrollo /gestione impulsività Pensare in modo flessibile Pensare sul pensiero/ Metacognizione/ Consapevolezza e controllo dei propri processi Ruolo sociale /assunzione responsabile del rischio Interdipendenza Creare/ immaginare/ innovare .. ferraboschi 2013 17 Reading Literacy- Aspetti ( Pisa 2009) Utilizzare principalmente informazioni ricavate dal testo Accedere alle informazioni e utilizzarle Individuare le informazioni ferraboschi 2012 Comprendere il senso generale Attingere principalmente a conoscenze extratestuali Riflettere sul testo, valutarne contenuto e forma Integrare e interpretare Sviluppare una interpretazione 18 le Discipline Riflettere sul contenuto del testo e valutarlo Riflettere sulla forma del testo e valutarla Competenze disciplinari e traguardi di competenza Competenze di cittadinanza Curricolo verticale di scuola: organizzazione gerarchica delle competenze Imparare a imparare Comunicazione in madrelingua Comunicazione in L2 Competenza digitale Spirito di iniziativa e imprenditorialità Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia Consapevolezza ed espressione culturale Competenze sociali e civiche Dialogare in L2 Utilizzare informazioni ricavate da un testo Riflettere sul testo …….. Interpretare informazioni …….. Utilizzare il computer per.. Individuare le informazioni Sviluppare il lessico …….. leggere un testo Riprodurre suoni e ritmi ferraboschi 2013 …….. Risolvere problemi Le discipline: obiettivi di apprendimento ( conoscenze e abilità) Leggere un’opera d’arte 19 Progettazione: esempio Preventivo di spesa( attrezzi, 6 piantine,…) Ricerca su strumenti e attrezzi 5 Elenco ragionato piante da seminare 4 Esplorazione e misurazione 2 3 Documentazione 1 Progettare uno spazio reale ferraboschi 2012 Saper organizzare uno spazio secondo lo scopo individuato 7 Diagramma temporale 20 Scaletta operazioni da eseguire DISCIPLINE: Italiano, Tecnologia, Lingua Italiana, Matematica Scienze, 20 In sintesi • • • • Progettazione trasversale Apprendimento unitario Motivante/ alunno agganciato Centrata sulle realizzazione di un compito/problema ( che va anticipato agli alunni) • Deve partire da ciò che gli alunni sanno • Deve realizzare competenze utilizzabili anche fuori dalla scuola ( generalizzazione) ferraboschi 2012 21 Traguardi prescrittivi nelle Nuove Indicazioni Al termine della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, vengono fissati i traguardi per lo sviluppo delle competenze relative ai campi di esperienza ed alle discipline. Essi rappresentano dei gli riferimenti ineludibili per insegnanti, indicano piste culturali e didattiche da percorrere e aiutano a finalizzare l’azione educativa allo sviluppo integrale dell’allievo. Nella scuola del primo ciclo i traguardi costituiscono criteri per la valutazione delle competenze attese e, nella loro scansione temporale, sono prescrittivi, impegnando così le istituzione scolastiche affinché ogni alunno possa conseguirli, a garanzia dell’unità del sistema nazionale e della qualità del servizio. Le scuole hanno la libertà e la responsabilità di organizzarsi e di scegliere l’itinerario più opportuno per consentire agli studenti il miglior conseguimento dei risultati. ferraboschi 2013 (Traguardi per lo sviluppo delle competenze 22 affinché ogni alunno possa conseguirli… • La via italiana all’ inclusione scolastica (Roma 6 dicembre 2012) “Il nostro Paese è ora in grado di considerare le criticità emerse e di valutare la necessità di ripensare alcuni aspetti dell’intero sistema.” • La sfida : il cambiamento (non l’aggiornamento, non la revisione, non l’accomodamento ) • La sfida: cambiare il modo di far scuola riflettendo sugli aspetti della professionalità docente: – Il quadro pedagogico ( culturale, valoriale,..) – La mediazione didattica ferraboschi 2013 23 Quali strumenti ? • La mediazione didattica : le dimensioni del curricolo, l’osservazione, le fasi del processo di apprendimento, le competenze, la ZSP, l’approccio laboratoriale…) • La progettazione didattica : trasversale , apprendimento unitario , motivante , centrata sulla realizzazione di un compito, che arriva alla generalizzazione,… • La personalizzazione degli apprendimenti: insegnamento di strategie, misure compensative/dispensative, tempi,stili,… ferraboschi 2013 24 Quali strategie ? • Coinvolgimento socio-affettivo • Riarticolare le modalità didattiche e le strategie di insegnamento (Linee Guida Dsa) • Attenzione agli stili di apprendimento • Utilizzo di strumenti di osservazione • Utilizzo di gruppi cooperativi • Insegnamento di strategie cognitive e metacognitive • Patti educativi di corresponsabilità ferraboschi 25 2013 Esempio:strategie metacognitive • Ma tu come fai a mettere nella tua mente quello che leggi nel testo ? Cosa vedi nella tua mente ? ( uno scenario, delle parole, nulla) • Se mentre leggi non capisci, te ne accorgi ? Che cosa fai per riprendere a capire ? • Se non ricordi quello che hai letto, come puoi aiutarti? ( appunti ?, immagini? Registrazione ? • …. La consapevolezza aumenta il controllo dei processi ferraboschi 26 2013 Esempi: QUESTIONARI AUTOVALUTATIVI Scrittura e metacognizione, Cisotto, 1998 (ed. Erickson) metacognizione conoscenza su… - i propri processi cognitivi - le caratteristiche del compito - le regole della comunicazione scritta - le strategie d’intervento ferraboschi 2013 27 1. CHE COSA SAI SULLA SCRITTURA? ferraboschi 2013 28 2. CHE TIPO DI SCRITTORE SEI? ferraboschi 2013 29 Strumento: autopercezione di sé come scrittore Quando scrivo io sono (una sola scelta per ogni coppia di contrari): corretto attento fortunato lento felice capace agitato contento ordinato confuso ferraboschi 2013 scorretto disattento sfortunato veloce infelice incapace calmo scontento disordinato chiaro 30 Esempio: sviluppo della comprensione: Riduzione del materiale di studio • Mantenere le informazioni principali escludendo le parti meno significative, i dettagli e riducendo le informazioni secondarie . ( in questo modo si evita il sovraccarico nella decodifica e si risparmiano energie per la comprensione) La semplificazione dei contenuti • La semplificazione deve essere linguistica ( sintattica, lessicale) non cognitiva. Tradurre il materiale linguistico in parole/frasi più accessibili. ferraboschi 2013 31 Esempio :strumenti compensativi Alunno/a Insegnante Fatica a ricordare consegne Consegno istruzioni scritte semplificate Fatica a studiare fornisco testi con parti già evidenziate Impara meglio se ascolta fornisco i testi registrati o digitalizzati Ripete meglio se segue delle mappe sintetizzo i concetti da apprendere con l’uso di mappe Fatica a recuperare il S.to Consegno un testo diviso in pezzi ; per ogni pezzo il S.to Si perde nel testo del problema Consegno il testo con i dati evidenziati … …. ferraboschi 2013 Esempio: le autoistruzioni 1 Leggi il testo e dividilo in pezzi: ogni pezzo un fatto 2 Per ogni pezzo trova un titolo ( o un frase minima, o la parola chiave) per rappresentarlo 3 Costruisci l’elenco dei titoli e , seguendo l’elenco, ripeti il testo con le tue parole 4 Ripeti il testo a ritroso (partendo dall’ultimo titolo) 33 ferraboschi 2013 Esempio: imparare a studiare Per imparare a ripetere ciò che hai studiato devi essere convinto che: •Per poter ripetere devi aver capito bene il significato •Non si deve ripetere un testo esattamente come l'autore l'ha scritto; si può ripetere come si vuole purché si recuperi il significato •Per recuperare il significato è importante imparare a rappresentarlo con degli schemi (sulla carta o nella mente) •Gli schemi possono essere manipolati. ferraboschi 2013 34 Esempio: le mappe come facilitazione • Rappresentazioni grafiche coerenti e sintetiche di concetti ; • I collegamenti sono espliciti/evidenti • I concetti scientifici utilizzano sempre una forma gerarchica • Esistono software che accedono anche ai libri digitali e permettono di inserire contenuti di approfondimento e di riascoltarli successivamente con la sintesi vocale ferraboschi 2013 35 Esempio:andare in profondità scaffali classificazione biblioteca bibliotecario Come passare da qui ? libri silenzio tessera A qui ? organismo Apparato circolatorio cuore arterie Apparato respiratorio polmoni ferraboschi 2013 ….. Apparato digestivo stomaco ….. 36 Esempio: coinvolgimento socio-affettivo METACOGNIZIONE e MOTIVAZIONE - Cosa significa “scrittura leggibile”? - La mia scrittura è facilmente leggibile per me? - E per il mio insegnante? Per gli altri ? - Cosa rende la mia scrittura poco chiara? - Quali sono i vantaggi di una scrittura chiara? ferraboschi 2013 37 Esempio: strumento per individuazione errori ortogr Tipologia di errori (Tressoldi, Cornoldi, 1991) Errori fonologici – Omissioni o aggiunta di lettere o sillabe , – Scambio di grafemi (D/T; F/V ; C/G; p/b;) – Digrammi e trigrammi – Le inversioni Errori non fonologici – Separazioni e fusioni illegali – Uso dell’H – Scambio di grafema omofono non omografo Altri errori – Doppie – Accenti ferraboschi 2013 38 Esempio: patto educativo Per imparare a scrivere in modo corretto • Processi cognitivi • Processi metacognitivi controllo correttezza S correzione ferraboschi 2013 Soggetto che apprende 39 PROBLEMA: faccio errori di ortografia percorso SOLUZIONE: so controllare i miei errori Viene definito dal soggetto e dall’ins sulla base di: •Percezione del problema •Motivazione a risolverlo •Disponibilità all’impegno contratto ferraboschi 2013 40 Esempio: Studenti con difficoltà nella gestione dell’aggressività (Triani, 2013) Segnali Cosa è bene fare Labilità emotiva Crisi di collera improvvisi Uso reiterato del non rispetto delle regole Uso reiterato della prepotenza, delle minacce, anche attraverso forme poco appariscenti (dispetti, violenze verbali, ricatti) Negazione dei comportamenti ostili messi in atto Frequenti comportamenti di sfida nei confronti dell’insegnante Disposizione relazionale verso la persona e ‘ferma’ verso il comportamento aggressivo . Aiuto nel modo di elaborare le informazioni sociali . Aiuto nel riconoscere e gestire le proprie emozioni (es.: distinguendo tra emozione e comportamento) . Aiuto nel modo di gestire i conflitti e nell’imparare le abilità sociali . Presentazione di modelli di comportamento diversi che permettono di rompere il comportamento stereotipato . Evitare che l’aggressività produca benefici Concordare, quando possibile, con la famiglia, alcuni obiettivi su cui ferraboschi 2013 lavorare insieme Cosa è bene evitare Farsi prendere dalla rabbia . Contrapporre continuamente ad un atteggiamento oppositivo un medesimo stile di opposizione . 41 Nuovi scenari Ogni persona si trova nella ricorrente necessità di riorganizzare e reinventare i propri saperi, le proprie competenze e persino il proprio stesso lavoro. Le tecniche e le competenze diventano obsolete nel volgere di pochi anni. Per questo l’obiettivo della scuola non può essere soprattutto quello di inseguire lo sviluppo di singole tecniche e competenze; piuttosto, è quello di formare saldamente ogni persona sul piano cognitivo e culturale, affinché possa affrontare positivamente l’incertezza e la mutevolezza degli scenari sociali e professionali, presenti e futuri. Le trasmissioni standardizzate e normative delle conoscenze, che comunicano contenuti invariati pensati per individui medi, non sono più adeguate. [Cultura scuola persona. Indicazioni per il curricolo] ferraboschi 2013 42 Indicazioni Nazionali Direttiva B.E.S. Ripensare la scuola Riorganizzare ( umane, la Costruzione del le risorse Calibrare materiali, professionali) in un quadro didattica sui bisogni curricolo in coerente e sistematico secondo una logica apprenditivi degli continuità processuale focalizzataalunni sul soggetto che apprende ferraboschi 2013 43 Il curricolo articolazioni • Finalità generali: competenze chiave europee • Discipline • Traguardi di sviluppo delle competenze • Obiettivi di apprendimento • valutazione • Certificazione delle competenze Problemi • Conoscenza che cambia • Conoscenza che proviene dall’extrascuola • Prescrittività dei traguardi • Processi di apprendimento cambiati • Nuove tecnologie • Famiglie diverse ferraboschi 2013 44 Impianto pedagogico • • • • • • Curricolo di scuola Ambiente di apprendimento Centralità della persona e gestione della classe Didattica laboratoriale e operativa Valore formativo delle discipline Scuola accogliente e inclusiva che garantisce l’acquisizione delle strumentalità di base e delle competenze ferraboschi 2013 45 Traguardi prescrittivi nelle Nuove Indicazioni Al termine della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, vengono fissati i traguardi per lo sviluppo delle competenze relative ai campi di esperienza ed alle discipline. Essi rappresentano dei gli riferimenti ineludibili per insegnanti, indicano piste culturali e didattiche da percorrere e aiutano a finalizzare l’azione educativa allo sviluppo integrale dell’allievo. Nella scuola del primo ciclo i traguardi costituiscono criteri per la valutazione delle competenze attese e, nella loro scansione temporale, sono prescrittivi, impegnando così le istituzione scolastiche affinché ogni alunno possa conseguirli, a garanzia dell’unità del sistema nazionale e della qualità del servizio. Le scuole hanno la libertà e la responsabilità di organizzarsi e di scegliere l’itinerario più opportuno per consentire agli studenti il miglior conseguimento dei risultati. ferraboschi 2013 (Traguardi per lo sviluppo delle competenze 46 Prescrittivi perché fondativi • La dimensione collegiale del lavoro tra i docenti • Il coordinamento didattico tra le esperienze proposte • L’accompagnamento pedagogico degli alunni • La dimensione inclusiva ferraboschi 2013 47 Prescrittività metodologiche (Fiorin, 2013) • Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni • attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità • Favorire l’esplorazione e la scoperta • Incoraggiare l’aprrendimento collaborativo • Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere • Realizzare percorsi in forma di laboratorio ferraboschi 2013 48 Rinnovare la didattica • Dalla trasmissione delle conoscenze alla promozione delle competenze • Proporre lo studio dei grandi problemi della condizione umana (abbandonando l’enciclopedismo dei programmi) • Superare le impostazioni didattiche trasmissive per lasciar spazio alla problematizzazione ferraboschi 2013 49 4 direzioni cruciali ( Fiorin, 2013) 1. 2. 3. 4. La prospettiva interdisciplinare Le competenze trasversali Il raccordo nei passaggi –ponte la valutazione dei traguardi di competenza ferraboschi 2013 50 Sfide per il lavoro docente (Castoldi , 2013) • Lavorare per situazioni –problema (ruolo del contesto situazionale) • Condividere progetti formativi con i propri allievi • Adottare una pianificazione flessibile • Praticare una valutazione PER l’apprendimento • Aprire alla trasversalità disciplinare • Convincere gli allievi a “cambiare mestiere” ( non fare più gli alunni ma i ricercatori) ferraboschi 2013 51 L’ambiente di apprendimento • • • • • • • Lo spazio Il tempo Gli attori Le regole del gioco Il clima I canali comunicativi I raggruppamenti ferraboschi 2013 52