Dal sito di “YAHOO.Finanza”, 28 settembre 2010

Transcript

Dal sito di “YAHOO.Finanza”, 28 settembre 2010
Dal sito di
“YAHOO.Finanza”, 28 settembre 2010
Fisco: Convenzione MSE - Agenzia Entrate per agevolazioni Cooperative ( Asca ) Roma, 28
settembre
La direzione generale Piccole e medie imprese ed Enti Cooperativi del Ministero dello Sviluppo Economico e
l'Agenzia delle Entrate hanno siglato una Convenzione per avviare una collaborazione per l'attivià di
controllo delle società cooperative, al fine di verificare il rispetto dei requisiti di mutualità e accertare,
conseguentemente, la spettanza o meno delle agevolazioni fiscali previste dalle norme tributarie.
Lo si legge dal sito del Ministero.
La stessa Convenzione, peraltro, disciplina i rapporti tra le parti al fine di regolare le modalità di accesso alle
rispettive banche dati per ottimizzare lo svolgimento dei rispettivi compiti istituzionali e prevede anche visite
ispettive presso le società cooperative con il coinvolgimento di ispettori dell'Agenzia delle Entrate
preventivamente abilitati all'attività di Vigilanza sulle cooperative.
Unicredit: stage dirigenti in caserma per affrontare stress
( Ansa ) Bologna, 28 settembre
Tempi ' burrascosi ' in Unicredit, e i dirigenti vanno in caserma per uno stage operativo che mira a
superare eventuali timori, imparare a prendere decisioni in tempi brevi e contare sul team per far fronte
alle difficoltà.
Termina domani alla caserma De Gennaro di Forlì, sede del 66mo reggimento aeromobile ' Trieste ' della
Brigata Friuli ( protagonista di numerose missioni operative nel mondo ), lo stage di 16 dirigenti della
Banca ( uomini e donne ) della Direzione Centrale per migliorare le dinamiche di Gruppo in contesti di
stress fisico e mentale.
La concomitanza tra il cambio al vertice del Gruppo e lo stage è ovviamente del tutto casuale.
L'attività è durata tre giorni.
I dirigenti hanno dormito e mangiato in caserma.
Il corso è nato da una richiesta del Gruppo, ha avuto l'autorizzazione e il coordinamento dell'Ufficio
orientamento e sviluppo professionale dello Stato Maggiore dell'Esercito ( quello che fa di solito la
selezione del personale ).
Tutto è stato seguito e controllato da sei ufficiali e sottufficiali istruttori del reggimento. L'esercito ci ha
messo le professionalità, Unicredit ha sostenuto i costi.
Il ' team building ' si è articolato in diverse prove: dalla discesa in corda dalla torre di ardimento, alla
marcia notturna.
I funzionari sono stati messi davanti a scelte da prendere in fretta, ma con conseguenze dirette ed
immediate su tutto il gruppo.
Unicredit: Sofipa SGR, Accordo per la cessione della
partecipazione in Byte Software House ( Trend.online ) di Alberto
Susic
Sofipa SGR ( Gruppo Unicredit ), per conto dei fondi mobiliari chiusi Sofipa Equity Fund ( “ SEF ” ) e
Sofipa Equity Fund II ( “ SEFII ” ), ha stipulato un accordo con il Gruppo ADP per la cessione della propria
partecipazione in Byte Software House SpA pari al 94.89 % del capitale sociale, di cui 32,67 % di
proprietà di SEF e 62.22 % di proprietà di SEFII.
Il corrispettivo per la cessione delle partecipazioni sarà determinato in modo definitivo in base a
parametri predefiniti da rilevare alla data del closing, ed è stimabile nell'intorno di complessivi € 33mil (
di cui € 11,4mil per il Fondo SEF e 21,6 per il Fondo SEF II ).
L'esecuzione della cessione è sospensivamente condizionata all'ottenimento dell'autorizzazione
dell'Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato.
ADP e BYTE, successivamente al perfezionamento della transazione, organizzeranno una conferenza
stampa per comunicare la strategia di sviluppo congiunto.
Sofipa SGR è stata assistita nell'operazione dallo studio NCTM in qualità di consulente legale.
Unicredit: Cucchiani indisponibile, testa a testa Nicastro
/ Ghizzoni ( MF - DJ ) Milano
Enrico Cucchiani si chiama fuori dalla corsa per la successione ad Alessandro Profumo nella carica di A. D.
di Unicredit e prende sempre maggiore quota l'ipotesi che la Banca di Piazza Cordusio opti per una
soluzione interna.
Alla vigilia del Comitato Nomine che oggi potrebbe dare un'indicazione sul futuro A. D., in vista del CdA
che si terrà domani a Varsavia, i candidati più accreditati, si legge in un articolo di MF, sembrano essere
Roberto Nicastro, che attualmente ricopre la carica di Deputy Ceo con la responsabilità sulla Business Unit
Retail, e Federico Ghizzoni, suo omologo nell'attuale organigramma, ma che ha la responsabilità dell'area
di Business relativa all'Europa Centro Orientale.
Anche se sembra ancora da decidere chi assumerà la carica di A. D. e chi quella di D. G. ( Profumo,
prima della sua uscita, era sia A. D. sia D. G. ).
Unicredit: Cota, mai interferito su vicenda Profumo
( MF -
DJ ) Roma
" Noi non abbiamo mai interferito sulla vicenda Unicredit ".
Lo ha detto il Presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota, a Sky Tg24.
" Non abbiamo nessuno all'interno di quel CdA - ha aggiunto il Governatore leghista - e quindi non
abbiamo potuto interferire sulla scelta " di mandare via Profumo.
" Abbiamo sempre tenuto una posizione politica ed è quella che tengo io in Piemonte con riferimento al
sistema bancario e cioè che le Banche dal nostro punto di vista devono essere attente al territorio: ai
bisogni, all'imprenditoria del territorio ", ha concluso Cota.
Unicredit: Tosi, chi viene scelto come A. D. o D. G. non ci
interessa ( MF - DJ ) Verona
" E' una cosa che sinceramente non mi riguarda. Credo che siano stati attribuiti al Sindaco, o per comodo
o per disinformazione, dei poteri che non ha.
Come Sindaco mi sono occupato esclusivamente di questioni di carattere generale.
Poi chi viene scelto come A. D. o D. G. non ci compete e neanche ci interessa ".
Lo ha detto il Sindaco di Verona, Flavio Tosi, a margine dell'Assemblea generale di Confindustria Verona
rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano se lo soddisfaceva una soluzione interna per la sostituzione
di Alessandro Profumo in Unicredit.
" Abbiamo esercitato - ha spiegato ancora Tosi - il nostro diritto / dovere di esprimere alcuni
rappresentanti all'interno della Fondazione CariVerona ".
A chi gli chiedeva poi se comunque era preferibile una figura italiana piuttosto che estera per guidare
Unicredit, Tosi ha risposto " ho già detto che con un A. D. italiano è avvenuta la scalata dei libici. Quindi
non è quello il problema. L'importante è che ognuno eserciti le sue prerogative nell'interesse dell'azienda
e sicuramente del Paese ".
Domani il nuovo DPEF in CdM ( Ansa ) Roma, 28 settembre
Lo schema di Decisione di Finanza Pubblica ( il nuovo DPEF secondo la riforma della contabilità pubblica )
arriverà domani in CdM.
Con previsioni che dovrebbero ricalcare, per quest'anno, quelle già diffuse.
Per quest'anno la crescita dovrebbe attestarsi all'1 %.
Piccole revisioni al ribasso sulla crescita potrebbero invece arrivare per l'anno prossimo con un Pil più basso
rispetto all'1,5 % previsto.
Pmi: Saglia, finanziamenti per 4,3 Mld nel 1° sem. con Fondo garanzia
( Asca ) Roma, 28 settembre
Nel primo semestre del 2010 sono state ammesse al Fondo di Garanzia per le Piccole e medie imprese
22.220 operazioni con un incremento del 141,7 % rispetto al 2009.
Il 48,9 % riguarda le PMI del Nord mentre il volume complessivo dei finanziamenti è stato di 4,3 miliardi.
E' quanto ha spiegato Stefano Saglia, Sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico, nel suo
intervento alla festa del PDL nell'ambito del dibattito Sostenere le piccole imprese per far crescere l'Italia.
Saglia '' Il Ministero dello Sviluppo Economico - ha aggiunto - attraverso il dialogo diretto con le Regioni, sta
lavorando a una evoluzione del Fondo per aumentare ancora di più l'azione a favore delle PMI.
Gli strumenti che il Governo ha messo a disposizione delle Pmi - ha ricordato il Sottosegretario - sono diversi
tra cui: lo Small Business Act, il Contratto di rete e il Fondo di Garanzia.
In particolare è stato inviato alla Commissione UE un documento di consultazione che prevede il rilancio del
venture capital come fattore di sviluppo per le Pmi ''.
Trasporti: Matteoli, bene rinvio sciopero. Auspico intesa su Contratto
( Asca ) Roma, 28 settembre
Il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Altero Matteoli, manifesta apprezzamento per lo slittamento dello
sciopero di tram, bus e treni al 21-22 ottobre e auspica un'intesa sul nuovo contratto della mobilità.
'' Apprezzo la decisione dei Sindacati di rinviare lo sciopero del Trasporto pubblico locale e ferroviario, alla
luce della ripresa del negoziato sul nuovo Contratto di lavoro della categoria - afferma Matteoli -. Auspico
che i prossimi giorni siano utili per trovare un'intesa definitiva nell'interesse dei Lavoratori e della collettività ''.
MSE: Mr. Prezzi si allea con La Sapienza contro speculazioni
( MF - DJ )
Roma
Il Garante per i prezzi si avvarrà anche delle vaste e articolate competenze tecniche e scientifiche della
Sapienza.
Lo rende noto un comunicato del Ministero dello Sviluppo Economico, secondo cui è stato sottoscritto oggi,
presso il Rettorato dell'Università, un Protocollo d'Intesa tra il Garante per la sorveglianza dei prezzi, dott.
Roberto Sambuco, che opera all'interno del MSE, e il magnifico Rettore dell'Università di Roma " La
Sapienza ", Luigi Frati.
" E’ un accordo di alto rilievo culturale e di grande valore pratico perchè coniuga il sapere trasversale
dell'Ateneo più grande d'Europa con la volontà di rendere sempre più approfondito il lavoro di analisi dei
mercati al fine di difendere le possibilità di scelta e il potere di acquisto dei cittadini ", ha spiegato Sambuco,
il quale ha sottolineato che "s i tratta di un punto di incontro e allo stesso tempo di partenza, che ho
fortemente voluto assieme al Rettore per presidiare la ricerca su diverse tematiche, scelte di volta in volta da
un Comitato scientifico di valutazione, e considerate di grande interesse per il sistema produttivo e per i
consumatori ".
L'intesa ha lo scopo di perseguire la garanzia e la tutela dei diritti e degli interessi individuali e collettivi dei
consumatori, grazie all'azione congiunta di analisi, in armonia da un lato con le funzioni di supervisione,
verifica e approfondimento dell'andamento dei prezzi di determinati prodotti e servizi da parte del Garante,
dall'altra con l'attività di ricerca e monitoraggio dei sistemi economico/produttivi realizzata dall'Università.
" Ricerca e tutela stimoleranno insieme lo sviluppo di un mercato più trasparente e concorrenziale - ha
spiegato il Rettore - a cui la conoscenza trasversale della Sapienza e la competenza specifica del Garante
Prezzi sapranno fornire gli strumenti puntuali ed adeguati di comprensione e azione ".
Contratti: Confcommercio, per rinnovo terziario più competitività ( Asca )
Roma, 28 settembre
Più competitività e produttività.
Questo è quanto chiede la Confcommercio per il rinnovo del contratto del settore terziario dopo l'incontro con
i Sindacati Filcams - CGIL Fisascat - CISL e Uiltucs - UIL.
'' Considerata la situazione non certo rosea del settore che ancora risente della crisi congiunturale e dello
stallo dei consumi - si legge in una nota - è necessario che l'agenda del rinnovo contrattuale contenga,
innanzitutto, responsabilità e coinvolgimento delle Parti Sociali per invertire la tendenza in atto.
'Occorrerà quindi - continua la nota - lavorare insieme, senza barriere ideologiche, per irrobustire la crescita
economica promuovendo un'azione comune per l'alleggerimento della pressione fiscale e per il sostegno
anche della domanda interna.
Infine - conclude Confcommercio - rimane di primaria importanza l'azione sulle leve della competitività e
della maggiore produttività del lavoro, che nelle imprese del Terziario si traduce in valore aggiunto alla
capacità di offrire un servizio di qualità ''.
Metalmeccanici, domani documento generico su deroghe a Contratto
( Reuters )
Sembra in discesa la strada che porterà domani Federmeccanica a siglare con Fim e Uilm, ma senza la
Fiom, un documento sulle deroghe al Contratto Nazionale dei metalmeccanici.
Il testo, che dovrebbe essere snello e piuttosto generico, partirà dal presupposto che affinché una azienda
chieda deroghe dovrà ricorrere o il presupposto della crisi o quello di investimenti finalizzati a sviluppo e
tutela dell'occupazione.
Federmeccanica potrebbe chiedere di aggiungere anche la crisi del mercato come condizione per chiedere
le deroghe ma il Sindacato ritiene che sarebbe una apertura eccessiva.
Altro argomento che vedrà pressioni contrapposte sarà quello del salario minimo che, per i Sindacati, deve
essere chiaramente indicato nel testo come elemento del Contratto non derogabile, cosa che potrebbe non
piacere agli industriali.
Dovrebbe invece esserci accordo sul fatto che nel documento non saranno elencati gli istituti eventualmente
modificativi.
Una volta appurata la situazione di crisi dell'azienda o la volontà di favorire lo sviluppo economico ed
occupazionale dell'area, saranno realizzate intese territoriali che saranno successivamente convalidate a
livello Nazionale e solo in queste fasi saranno definite le deroghe specifiche da applicare in quei casi.
Tramontata invece la possibilità di una discussione incentrata solo sull'auto cosa che, secondo il Sindacato,
aprirebbe la strada ad altre richieste di tavoli separati.
Federmeccanica - su pressione di Fiat che dopo l'accordo separato sullo stabilimento di Pomigliano ha
minacciato di uscire da Confindustria senza un preciso quadro di deroghe - aveva chiesto a Fim e Uilm di
aprire un tavolo separato sull'auto il 5 ottobre.
Quello che ci sarà invece il 5 ottobre è un incontro, al quale parteciperà anche la Fiom, per discutere il Piano
Industriale dell'azienda.
La crisi colpisce prima di tutto gli stranieri
( Trend.online ) di Pierpaolo
Molinengo
Negli ultimi due anni la crisi economica ha aumentato l'esercito dei disoccupati presenti nel nostro territorio
di quasi 389.000 unità ( precisamente 388.942 ).
La categoria più colpita è stata quella degli stranieri.
Quasi uno su tre ( precisamente 106.558 Lavoratori con una incidenza percentuale sul totale dei nuovi
senza lavoro pari al 27,4 % ) non è cittadino italiano.
E' questo il primo risultato emerso da un'analisi condotta dalla CGIA di Mestre che ha analizzato gli effetti
della crisi economica sulle 3 categorie occupazionali più deboli del nostro mercato del lavoro: i giovani, le
donne e gli stranieri.
Ebbene, se tra questi 389.000 nuovi disoccupati il 27,4 % è straniero, un altro 23 % è composto da giovani
in età compresa tra i 15 e i 24 anni (pari, in termini assoluti, a 89.532 unità ) e il 19,2 % da donne (in valore
assoluto pari a 74.729 ).
I rimanenti posti di lavoro persi ( circa 118.120 unità pari al 30,4 % del totale ) sono maschi in età compresa
tra i 25 e i 64 anni.
“ In questi ultimi 2 anni - esordisce Giuseppe Bortolussi segretario della CGIA di Mestre - la variazione
percentuale di crescita del numero dei disoccupati stranieri è aumentata del 63,1 %, contro il 22,8 % dei
giovani e l'8,3 % delle donne.
In Italia il tasso di disoccupazione degli stranieri ha ormai raggiunto l'11,6 %.
Un dato ancora molto inferiore al tasso di disoccupazione giovanile, pari al 27,9 %, ma con ricadute sociali
per questi immigrati altrettanto preoccupanti di quelle vissute dagli under 24.
Infatti, molti di questi stranieri sono extracomunitari che con la perdita del posto di lavoro conservano la
validità del permesso di soggiorno sino alla sua scadenza.
Una volta superato questo termine, possono eventualmente chiedere il rilascio di un permesso per attesa
occupazione avente una durata massima di altri 6 mesi.
Dopodiché, se non hanno trovato una nuova occupazione, devono ritornare nei loro Paesi di origine.
Si pensi - conclude Bortolussi - che oggi in molti Centri per l'Impiego veneti dell'alta padovana o del
trevigiano, storicamente zone di piena occupazione, il 35 - 40 % degli iscritti nelle liste di disoccupazione è di
nazionalità straniera ”.
E qui, secondo la CGIA di Mestre, sta il problema.
Visto l'aumento della disoccupazione a livello nazionale, è difficile pensare che molti di questi immigrati
troveranno un nuovo posto di lavoro.
Se non ce la faranno a rientrare nel Paese di provenienza, c'è il serio pericolo che molti di questi “ scivolino ”
nella clandestinità, con conseguenze sociali e di ordine pubblico molto preoccupanti. Alla luce di ciò,
ribadiscono gli artigiani mestrini, si pone anche il problema di ripensare la politica dei flussi migratori.
Se i disoccupati stranieri sono sempre di più, appare evidente che in qualche modo bisognerà ridurre il
numero di ingressi, cercando di coprire le richieste occupazionali delle aziende con coloro che sono già
presenti nel nostro territorio.
Fisco: Befera, redditometro ancora in fase di studio ( MF - DJ ) Roma
Le modalità di applicazione del nuovo redditometro sono " ancora in fase di studio ".
E' quanto affermato da Attilio Befera, direttore dell'Agenzia delle Entrate, in merito alle notizie più volte
apparse sulla stampa circa le modalità di applicazione del nuovo redditometro e il coinvolgimento di milioni di
contribuenti.
Befera ha aggiunto che " prima dell'emanazione del provvedimento attuativo, saranno convocate le Parti
interessate " e che " ogni anticipazione, da qualsiasi fonte provenga, sul contenuto del provvedimento è priva
di ogni fondamento ".
Istat: nel 2009 il Pil crolla nel Nord Ovest ( Trend.online ) di Pierpaolo Molinengo
L'Istat rende disponibili le stime a livello regionale, riferite al 2009, dei seguenti aggregati economici: prodotto
interno lordo ( Pil ), unità di lavoro, valore aggiunto, redditi da lavoro dipendente e spesa per consumi finali
delle famiglie.
Principali risultati
Nel 2009 il Pil si è ridotto del 6 % nel Nord Ovest, del 5,6 % nel Nord Est, del 3,9 % nel Centro e del 4,3 %
nel Mezzogiorno, a fronte di un valore nazionale pari a - 5 %.
Il Pil per abitante ai prezzi di mercato, misurato dal rapporto tra Pil nominale e numero medio di residenti
nell'anno, segna una flessione del 3,7 % a livello nazionale.
Il calo è più contenuto nel Mezzogiorno ( - 2,7 % ) e nel Centro ( - 2,9 % ), mentre è più marcato nel NordOvest ( - 4,6 % ) e nel Nord-Est ( - 4,5 % ).
In valori assoluti il Pil ai prezzi di mercato per abitante del Centro Nord continua ad essere sensibilmente più
elevato di quello del Mezzogiorno: 30.036 euro nel Nord Ovest, 29.746 euro nel Nord-Est e 28.204 euro nel
Centro, contro i 17.324 euro del Mezzogiorno.
Il Nord Ovest
Il Nord Ovest è la ripartizione geografica dove la crisi economica si è fatta sentire di più.
La flessione del Pil è spiegata principalmente dall'andamento del settore industriale, nel quale il valore
aggiunto in termini reali diminuisce del 14,9 % contro il - 2,8 % dei servizi e il - 0,6 % del settore agricolo.
Il calo del Pil è più marcato in Lombardia e Piemonte ( rispettivamente - 6,3 % e - 6,2 % )
Il Pil per abitante ai prezzi di mercato si riduce del 5 % in Lombardia e del 4,6 % in Piemonte, contro il - 4 %
della Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste e il - 1,8 % della Liguria.
Per quanto attiene gli aspetti occupazionali, l'input di lavoro della ripartizione, espresso in termini di unità di
lavoro annue, diminuisce del 3,1 % ( a fronte del - 2,6 % registrato in Italia ) ancora una volta per effetto dei
risultati di Lombardia e Piemonte, che fanno registrare rispettivamente diminuzioni del 3,1 % e del 3,6% .
La produttività del lavoro, misurata dal rapporto tra valore aggiunto e unità di lavoro, mostra una flessione
del 3,8 % in Lombardia e del 3,3 % in Piemonte, contro il - 2,5 % della Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste e il - 2,3
% della Liguria.
La spesa delle famiglie si contrae dell'1,7 % nell'intero Nord Ovest; il calo è superiore alla media di
ripartizione in Lombardia ( - 1,9 % ) e più lieve in Piemonte ( - 1,5 % ).
I redditi da lavoro dipendente per unità di lavoro dipendente, che nella media di ripartizione segnano una
crescita dell'1,8 %, raggiungono il + 2,4 % in Liguria e il + 2,5 % in Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste.
Il risultato della Lombardia è in linea con quello della ripartizione ( + 1,8 % ), mentre in Piemonte risulta
leggermente più basso ( + 1,6 % ).
Il Nord Est
Il calo del Pil, pari al 5,6 %, è la sintesi di una caduta marcata del valore aggiunto del settore industriale ( 13,5 % ), di una flessione decisamente più contenuta di quello dei servizi ( - 2,6 % ) e dell'apporto positivo
del comparto agricolo ( + 0,5 % ).
La performance dell'industria risulta particolarmente negativa in Veneto ( - 14,1 % ), Emilia Romagna ( - 13,7
% ) e Friuli Venezia Giulia ( - 13,4 % ).
Anche nel settore terziario le regioni maggiormente in difficoltà sono Veneto ( - 2,2 % ), Emilia Romagna ( 3,1 % ) e Friuli Venezia Giulia ( - 3,3 % ).
Il settore agricolo fa registrare in tutte le regioni una dinamica positiva, ad eccezione del Veneto ( - 2 % ) e
del Friuli Venezia Giulia ( - 9,7 % ).
Il Pil per abitante ai prezzi di mercato si riduce del 4,5 % nell'intera ripartizione, attestandosi sul valore di
29.746 euro.
A registrare la flessione più consistente sono Veneto ed Emilia Romagna (entrambe - 4,9 % ).
Per contro la performance migliore è quella della Provincia Autonoma di Bolzano/Bozen ( - 1,5 % ).
La congiuntura sfavorevole della produzione si traduce in un calo delle unità di lavoro pari a - 2,5 %.
Le dinamiche occupazionali risultano ovunque negative, fatta eccezione per la Provincia Autonoma di
Bolzano/Bozen, dove l'input di lavoro rimane stabile rispetto all'anno precedente.
La produttività del lavoro diminuisce del 3,7 % ( - 2,9 % il dato nazionale ), mentre i redditi da lavoro
dipendente mostrano una dinamica è lievemente al di sopra della media nazionale ( + 2,2 % contro 2,1 % ).
La spesa delle famiglie, che nella media ripartizionale si riduce dell'1 %, presenta andamenti differenziati a
livello regionale: in Veneto il calo è più accentuato ( - 1,8 % ), mentre in Friuli Venezia risulta molto
contenuto ( - 0,1 % ).
Il Centro
Il Centro è la ripartizione geografica meno colpita dalla recessione.
Il Pil diminuisce del 3,9 % a sintesi del - 7,3 % del valore aggiunto del settore agricolo ( la media nazionale è
pari a - 3,1 % ), del - 10,5 % di quello industriale ( - 13,2 % il dato nazionale ) e del - 2,4 % del valore
aggiunto dei servizi ( - 2,6 % a livello Italia ).
Il Lazio presenta i risultati relativamente migliori fra le regioni della ripartizione: il Pil diminuisce del 3,3 % in
conseguenza di un calo del 4,4 % del valore aggiunto del settore agricolo, del 7,2 % di quello industriale e
del 2,9 % del valore aggiunto dei servizi.
Al contrario, in Umbria la flessione del Pil, pari al 5,9 %, è superiore sia a quella registrata per la ripartizione
sia al dato medio nazionale ( agricoltura - 11,2 %, industria - 12,9 % e servizi - 3,5 % ).
Per il complesso della ripartizione, il Pil per abitante ai prezzi di mercato, pari a 28.204 euro, presenta una
variazione negativa ( - 2,9 % ) più lieve di quella nazionale ( - 3,7 % ) ed è il Lazio, seguito dalla Toscana, a
far registrare la riduzione più contenuta, rispettivamente - 2,6 % e - 2,8 %.
L'input di lavoro diminuisce dell'1,8 %, contro un valore medio nazionale di - 2,6 %.
Le dinamiche regionali risultano piuttosto differenziate: Toscana - 1,5 %, Marche - 2 %, Umbria - 3,4 % e
Lazio - 1,6 %.
L'andamento della produttività del lavoro è lievemente superiore al dato nazionale ( - 2,5 % contro - 2,9 % ).
Anche in questo caso il contributo del Lazio risulta decisivo, presentando una riduzione ben al di sotto della
media nazionale ( - 2 % ).
Guardando la spesa delle famiglie per consumi finali è ancora il Lazio a segnare il risultato meno negativo ( 1,2 %, contro il - 2,1 % della ripartizione ).
Il Mezzogiorno
In questa ripartizione la flessione del Pil è pari al 4,3 %.
A tale risultato hanno contribuito le performance negative dell'agricoltura ( - 4,7 % ), dell'industria ( - 11,9 % )
e dei servizi ( - 2,6 % ).
Abruzzo e Campania sono le regioni più colpite dalla recessione: il Pil si contrae rispettivamente del 6,9 % e
del 5,2 %, soprattutto in conseguenza della forte caduta del valore aggiunto industriale, che segna una
flessione pari al 14 % e 13,8 %.
In Abruzzo, il settore dei servizi registra un calo più consistente rispetto alla media della ripartizione (
rispettivamente - 4,6 % e- 2,6 % ).
Il Pil ai prezzi di mercato per abitante diminuisce del 2,7 %, contro il - 3,7 % a livello nazionale.
E' ancora l'Abruzzo a registrare, fra le regioni della ripartizione, il calo più marcato, mentre la Calabria è
l'unica regione del Paese in cui l'indicatore rimane stabile.
La spesa delle famiglie ( - 2,8 % ) e le unità di lavoro ( - 3 % ) diminuiscono più che nel Centro Nord (
rispettivamente - 1,6 % e - 2,5 % ).
I consumi mostrano una sostanziale tenuta in Basilicata ( - 0,4 % ), mentre il calo dell'occupazione ( in unità
di lavoro ) è decisamente più contenuto in Sicilia ( - 1,4 % ) rispetto sia alla media ripartizionale sia a quella
nazionale ( - 3 % e - 2,6 % ).
La dinamica della produttività del lavoro, che a livello di ripartizione risulta pari a - 1,6 %, è in tutte le Regioni
meno negativa della media nazionale ( - 2,9 % ).
Retribuzioni: Istat, inv. m/m ad agosto ( + 2,2 % a/a ) ( MF -DJ ) Roma
Ad agosto l'indice delle retribuzioni contrattuali orarie è rimasto invariato rispetto al mese precedente ed è
aumentato del 2,2 % rispetto ad agosto 2009; la crescita registrata nel periodo gennaio - agosto 2010,
rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente, è del 2,3 %.
Lo rende noto l'Istat aggiungendo che a seguito dei Contratti scaduti e recepiti nel mese di agosto, la quota
di Dipendenti in attesa di rinnovo è pari, per l'intera economia, al 36,4 %, in lieve aumento rispetto a luglio (
36,2 % ) e in forte crescita rispetto ad agosto 2009 ( 13,3 % ).
I mesi di attesa per i Lavoratori con il contratto scaduto sono, in media 13,8, in aumento rispetto a luglio ( 13
), ma in calo rispetto a un anno prima ( 15,4 ).
Infine, l'attesa media distribuita sul totale dei Dipendenti è pari a 5 mesi, a fronte di 4,7 mesi a luglio e 2 mesi
ad agosto 2009.
Alla fine di agosto 2010 i Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro, in vigore per la sola parte economica,
interessano il 63,6 % degli occupati dipendenti rilevati per il periodo di riferimento degli indici ( dicembre
2005 ); a essi corrisponde una quota del 60,4 % del monte retributivo osservato.
La crisi continua per colpa delle Banche ? ( Morningstar.it )
E se fossero le Banche a frenare l’uscita dalla crisi ?
Considerate fino ad oggi le prime vittime del rallentamento economico globale ( peraltro partito proprio da
loro con la crisi dei subprime ), ora gli analisti iniziano a considerarle la vera zavorra del sistema.
A conferma di questa tesi, gli operatori portano i numeri.
Soprattutto quelli del comparto bancario americano di cui si attende la sveglia che, dicono gli investitori, darà
il via alla corsa dei mercati mondiali.
A prima vista i bilanci sembrano buoni.
Nel secondo trimestre di quest’anno il settore ha registrato utili per un totale di 21,6 miliardi di dollari, il
miglior risultato trimestrale dal 2007 e una decisa inversione rispetto ai 4 miliardi di perdite dello stesso
periodo del 2009.
Negli ultimi due anni le 19 maggiori Banche Usa sono riuscite a raccogliere 205 miliardi di capitali privati (
dati della Federal Deposit Insurance Corporation, FDIC ).
“ Nonostante questa solida performance, il sistema bancario americano non si è ancora ripreso dalla crisi ”,
avverte uno studio della società di consulenza Oxford Analytica ( OA ).
Le agenzie di rating Standard & Poor’s e Moody’s hanno già avvisato che una buona parte di questo
recupero dei profitti è legato a una diminuzione dei soldi messi a riserva per far fronte alle perdite derivanti
dai prestiti che vengono invece impiegati per far brillare i libri contabili.
I tre segni di debolezza
Ci sono tre segnali, secondo gli analisti, che indicano lo stato di debolezza del sistema bancario. Primo: la
liquidità che la Federal Reserve ha iniettato nel comparto finanziario continua ad essere trattenuta in
cassaforte per pompare i bilanci, invece che essere girata alle famiglie e alle imprese. Secondo: la lista delle
“ Istituzioni problematiche ” stilata dalla FDIC continua a crescere e conta oggi 825 nomi su un totale di
7.800 Banche.
Terzo: non è ancora chiaro come reagiranno gli Istituti quando la Fed metterà definitivamente la parola fine
agli aiuti che, sotto varie forme, sta fornendo alle Banche.
Bocciate ai test
La vulnerabilità del sistema bancario americano è emersa da uno stress test condotto dal Fondo Monetario
Internazionale ( FMI ) su 53 Istituti statunitensi.
Le variabili macroeconomiche considerate erano: una crescita del Pil inferiore all’1 % nel 2011 con una
graduale ripresa negli anni seguenti; un aumento della disoccupazione al 10 % l’anno prossimo con un
conseguente miglioramento della situazione; il declino del 5 % dei prezzi delle case rispetto ai valori attuali.
“ Nonostante lo scenario tutt’altro che catastrofistico previsto dall’MIi, i risultati dell’esame indicano che il
sistema bancario si troverebbe in crisi ”, spiegano da OA.
“ Circa un terzo delle Banche analizzate avrebbe problemi di capitale. Le più piccole, in particolare,
avrebbero bisogno di 22 miliardi di dollari in più ”.
Di fatto si è creata una spirale perversa.
“ Il rallentamento economico aumenta le perdite derivanti da prestiti che non vengono restituiti ”, continua lo
studio.
“ Le Banche quindi sono costrette a utilizzare più fondi per coprire questi deficit e sistemare i bilanci,
prendendoli dai soldi che altrimenti sarebbero dati a famiglie e imprese. In questa situazione si inserisce una
congiuntura anemica. E il circolo ricomincia ”.
B.co Popolare: verificati requisiti Consigliere di Gestione Leonello
Guidetti ( Trend.online ) di Alberto Susic
Il Consiglio di Gestione del Banco Popolare, riunitosi oggi, ha verificato in capo a Leonello Guidetti,
nominato componente dell'Organo gestorio dal Consiglio di Sorveglianza lo scorso 14 settembre
2010, il possesso dei requisiti di professionalità ed onorabilità.
Sulla base delle informazioni fornite dall'interessato e di quelle a disposizione del Banco Popolare e
tenuto presente dell'incarico direttivo ricoperto nella controllata Banca Popolare di Verona - S.
Geminiano e S. Prospero SpA, il nuovo esponente non risulta in possesso del requisito di
indipendenza ai sensi dell'art. 6 del Codice di Autodisciplina del Banco Popolare - che recepisce le
disposizioni contenute nell'omologo Codice di Borsa Italiana - in quanto componente esecutivo del
Consiglio di Gestione.
Consiglieri indipendenti del Consiglio di Gestione risultano quindi i sigg. Aldo Civaschi, Luigi Corsi,
Roberto Romanin Jacur e Andrea Sironi.
UE non considera piano d'emergenza di aiuti per Irlanda ( Reuters )
Non viene presa in considerazione l'ipotesi di un Piano di fondi di emergenza per l'Irlanda nell'Eurozona.
E' quanto ha dichiarato oggi il portavoce della Commissione Europea Amadeu Altafaj.
Il costo dei prestiti in Irlanda è nuovamente salito oggi dopo che due agenzie di rating del credito hanno
avvertito che il suo debito è a rischio di ulteriori riduzioni, aumentando la pressione sul governo nel far
progredire il proprio budget.
L'Irlanda si sta battendo per convincere gli investitori che può riuscire a puntellare il proprio settore bancario
e tagliare il più grosso deficit nel bilancio dell'Unione Europea, malgrado un'economia debole e rischi
crescenti di una crisi politica.
Alla domanda se ci sia una possibilità che l'Irlanda possa attingere al fondo d'emergenza dell'Eurozona da
440 miliardi di euro - l'European Financial Stability Facility ( EFSF ) istituito per aiutare i membri
dell'Eurozona che hanno problemi a finanziarsi sul mercato - Altafaj ha detto: " Questo argomento non viene
preso in considerazione ".
Ed ha aggiunto che la Commissione è fiduciosa nel fatto che Dublino possa fare quanto necessario per
riconquistare la fiducia del mercato.
Budget UE, Polonia maggior beneficiario, Germania finanzia ( Reuters )
La Polonia e altri Paesi dell'Europa Orientale e Centrale sono tra coloro che hanno ricevuto maggiori
finanziamenti dall'Unione Europea l'anno scorso, mentre Germania, Danimarca e Olanda sono tra i maggiori
finanziatori.
Un rapporto pubblicato oggi dalla Commissione Europea su quanto i membri hanno avuto benefici dall'UE
avrà riflessi quando si tratterà di negoziare il budget europeo per il 2014 - 21.
I tradizionali destinatari degli aiuti UE come Grecia, Spagna e Italia ora stanno ricevendo meno soldi UE,
mentre una somma crescente di aiuti va verso i Paesi ex - comunisti che si sono uniti al blocco nel 2004 e
2007, spiega il rapporto.
Il budget UE vale ora circa 130 miliardi di euro annuali, ma si prevede che un feroce scontro inizierà l'anno
prossimo sulle dimensioni del fondo, sulle fonti di finanziamento e le politiche per i piani di spesa a lungo
termine.
Oltre il 70 % del budget UE viene spesso per sussidi agricoli o per aiutare le regioni povere.
Il rapporto della Commissione mostra che la Polonia è stato nominalmente il maggior beneficiario dell'UE
l'anno scorso, quando ha ricevuto 6,5 miliardi di euro in più rispetto a quanto fornito.
Altri destinatari includono l'Ungheria, che ha ricevuto 2,7 miliardi di euro netti, la Repubblica ceca e la
Romania, entrambe con 1,8 miliardi di euro netti.
La Lituania è il maggior beneficiario in relazione al proprio Pil, avendo ricevuto 1,5 miliardi di euro, pari al 5,7
% del prodotto interno lordo.
I fondi UE hanno aiutato questi Paesi a combattere la crisi economica: per esempio, secondo gli analisti, la
Polonia è stato l'unico Paese UE a dover sfuggire dalla recessione.
FINANZIATORI
Come al solito, la Germania è stato il maggiore finanziatore, avendo contribuito con 8,1 miliardi di euro in più
rispetto a quanto ricevuto dall'UE, seguito da Svezia, Danimarca e Olanda.
La Francia ha contribuito con 4,8 miliardi di euro in più rispetto a quanto ricevuto e la Gran Bretagna con 1,4
miliardi di euro.
Il rapporto mostra come i Paesi del Mediterraneo stiano beneficiando meno degli aiuti UE perché sono
diventati più ricchi e meno idonei a ricevere finanziamenti.
La Spagna, per esempio, ha ricevuto 1,8 miliardi di euro netti dall'UE, rispetto ai circa 6 miliardi del 2005.
Il contributo netto fornito dall'Italia è stato di 4,1 miliardi di euro mentre nel 2005 era stato di 2,2 miliardi.
Quest'anno l'UE e il Fondo Monetario Internazionale hanno fornito alla Grecia 110 miliardi di euro in aiuti di
emergenza per consentire al Paese di galleggiare finanziariamente, ma si tratta di denaro diverso dal budget
regolare europeo.
Euro: Barroso, vigilare su debito Stati in modo più rigoroso (
Adnkronos )
Bruxelles, 28 settembre
La crisi del debito sovrano esplosa nei mesi scorsi in tutta la sua drammaticità impone all'Europa un controllo
" più rigoroso " dei debiti pubblici.
A dirlo è stato il Presidente della Commissione Europea, Jose Manuel Durao Barroso, in un discorso a
Bruxelles alla vigilia della presentazione delle proposte legislative dell'Esecutivo sulla riforma del Patto di
stabilità, che prevedono sanzioni più dure nei confronti dei Paesi eccessivamente indebitati.
" La crisi del debito sovrano all'inizio dell'anno ha messo in luce le lacune e le debolezze nella sorveglianza
macroeconomica, in particolare nel Patto di stabilità e crescita, che non possono continuare - ha sottolineato
Barroso - E' arrivato il momento di completare l'Unione monetaria con l'Unione economica. Accanto alla
riforma delle regole, abbiamo bisogno di riformare gli strumenti della governance economica ".
Secondo il numero uno dell'Esecutivo UE, le proposte che saranno presentate domani " sono state costruite
sul consenso raggiunto nella Task force presieduta dal Presidente del Consiglio Europeo, Herman Van
Rompuy, per controllare e affrontare meglio il problema degli squilibri, per migliorare la sorveglianza di
bilancio, per controllare in modo più rigoroso il debito dei Governi e per far mordere veramente il Patto di
stabilità ".
Banche: restituiscano quanto ricevuto ( Ansa ) Bruxelles, 28 settembre
E' ora che le Banche restituiscano quanto hanno ricevuto e tornino al servizio dei cittadini e delle imprese.
Così Josè Manuel Barroso.
Il Presidente della Commissione UE ha ribadito che Bruxelles presenterà nelle prossime settimane le proprie
proposte per ' tassare le attività finanziarie.
Il settore finanziario - ha affermato Barroso - ha beneficiato di parecchia solidarietà, e adesso è giunto il
momento di restituire i favori ricevuti. mostrando grande senso di responsabilità '.
Cota: migliorato rapporto con Intesa SP, bene ruolo Fondazioni
(Reuters)
Il Presidente della Regione Piemonte Roberto Cota ha detto di aver notato un miglioramento nei rapporti con
Intesa Sanpaolo grazie al lavoro del Presidente del Consiglio di Gestione Andrea Beltratti.
E ha escluso interferenze del suo partito, la Lega Nord, nell'avvicendamento in corso al vertice di Unicredit
dopo le dimissioni dell'A. D. Alessandro Profumo.
In aggiunta il Governatore del Piemonte ha detto di apprezzare il modello di Banca che ha come azionisti di
riferimento le Fondazioni che rappresentano il legame con il territorio, tema caro alla Lega.
" Noi non abbiamo mai interferito su questa scelta che è stata fatta, anche perché non abbiamo nessuno in
quel Consiglio di Amministrazione ", ha detto Cota intervistato su SkyTG24 riferendosi all'uscita di Profumo.
" Abbiamo sempre tenuto una posizione politica che è quella che ho anch'io in Piemonte in riferimento al
sistema bancario, ossia che le Banche devono essere attente al territorio e all'imprenditoria presente su
territorio.
E noi vediamo proprio bene queste Banche perché al loro interno hanno un ruolo le Fondazioni, che
rappresentano istituzionalmente il territorio ", ha aggiunto.
Cota ha quindi sostenuto la validità del modello basato sulla centralità delle Fondazioni.
" Crediamo in un sistema bancario organizzato in questo modo ".
Al presidente della Regione Piemonte, è stato chiesto infine quali siano i rapporti con le Banche che
maggiormente riguardano la Regione.
" Per quanto riguarda Intesa Sanpaolo, io ho visto un miglioramento e giudico positivamente del Presidente
Beltratti.
Nel mio ruolo di presidente della Regione, con Intesa Sanpaolo ho rapporti costruttivi ", ha risposto.
Tra gli azionisti rilevanti di Intesa c'è la Compagnia di San Paolo, Fondazione a cui fa capo il 9,88 % del
capitale, mentre tra i soci stabili di Unicredit c'è la Fondazione Crt che controlla il 3,68 % del capitale.
Private Banking: AIPB, CdA nomina Prunotto Presidente ( MF - DJ ) Milano
Il CdA dell'Associazione Italiana Private Banking ( AIPB ) ha eletto Dario Prunotto Presidente e Maurizio
Zancanaro e Roberto Fredella Vice Presidenti.
Lo si apprende da una nota dove si aggiunge che Claudio Devecchi, di Asam Università Cattolica del Sacro
Cuore, è stato confermato Vice Presidente Vicario.
Prunotto, A. D. di Unicredit Private Banking Italia e porterà avanti il lavoro svolto dal Presidente uscente
Paolo Molesini di Banca Intesa San Paolo Private Banking.
Zancanaro è un manager di Banca Aletti mentre Fredella lavora presso Bnl - Bnp Paribas Private Banking.
Gli altri membri del CdA sono Andrea Ragaini di Banca Cesare Ponti, Andrea Cingoli di Banca Esperia,
Stefano Piantelli di Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni, Alberto Chiericati di B. Mps, Maurizio
Morgillo di BPE Romagna, Marcello Gisotti di B. P. Puglia e Basilicata, Vittorio Noaro di B. P. Vicenza,
Daniele Cabiati di Bpm Private Banking, Paolo Contini di Cariparma Credit Agricole, Francesco De Ferrari di
Credit Suisse Italy, Paolo Magnani di Credito Emiliano Private Banking, Roberto Mancone di Deutsche
Bank., Fabrizio Greco di Ersel Sim, Paolo Molesini di Intesa Sanpaolo Private Banking, Gianluca Bisognani
di UBI Private Banking, Giorgio Ricucci di UBS Italia e Stefano Bergamini di Veneto Banca Holding.
Cariparma ( C. Agricole ): lancia finanziamento per crediti P. A. ( MF
- DJ ) Milano
Cariparma, Gruppo Credit Agricole, propone alle Piccole e medie imprese il nuovo finanziamento "
Pronta Liquidità Credito Pubblico ", con durata fino a 12 mesi, che permette di anticipare i crediti
verso la Pubblica Amministrazione, a tassi agevolati e differenziati per rischio e durata, fino al 100 %.
Lo si apprende da una nota dove si aggiunge che i crediti possono essere sia nuovi sia in essere e
che non sono richieste garanzie ipotecarie.
La documentazione necessaria è quella prevista dal Decreto Lgs. anticrisi.
Bnl: siglato Accordo con PayPal sui pagamenti online ( MF - DJ ) Milano
Bnl Positivity, Gruppo Bnp Paribas, e Pay Pal hanno siglato un accordo che aiuterà le aziende a
incrementare il proprio business attraverso l'eCommerce.
Con questo accordo, si legge in una nota, le aziende clienti di Bnl Positivity possono facilmente
aggiungere anche il servizio PayPal al proprio sito web, e offrire ai propri clienti, in pochi " clic ",
un'ulteriore opzione di acquisto semplice e sicura.
Bnl Positivity mette a disposizione dei propri clienti il POS Virtuale E-Positivity: un servizio dedicato alle
aziende che operano su internet per la gestione dei pagamenti online.
Usa: lavoro ed economia deprimono la fiducia
( Tendenza&Mercati )
L'andamento incerto dell'economia e il pessimismo che aleggia sul mercato del lavoro hanno
inciso negativamente sul sentiment dei consumatori americani.
Infatti dalla rilevazione mensile del Conference Board è emerso che nel mese di settembre l'indice
che misura il clima di fiducia ha evidenziato una flessione a 48.5 punti dai 53.2 di agosto.
Le stime erano per un calo più contenuto a quota 52.5.
Nel dettaglio il sottoindice sulla situazione corrente è sceso a 23.1 punti dai 24.9 di agosto, quello
sulle aspettative future si è attestato a 65.4 punti dai 72 precedenti.
In questo scenario i listini di Wall Street dopo una prima fiammata al rialzo intraprendono la via
del ribasso fatta eccezione per il Dow Jones che registra un + 0.03 % a 10813 punti.
Il Nasdaq cede lo 0.25 % a 2363 punti, l'S&P500 flette dello 0.14 % a 1140 punti.
Dal sito di
“YAHOO.Finanza”, 29 settembre 2010
Banca Mezzogiorno: Sarmi prossima chiusura due diligenze
( Ansa ) Il
Cairo, 29 settembre
E' " prossima " la chiusura della due diligence per l'acquisizione di Mediocredito da parte di Poste italiane e
Iccrea Holding, per la creazione della Banca del Mezzogiorno.
Lo ha detto all'Ansa l'A. D. di Poste italiane Massimo Sarmi, oggi al Cairo dove ha firmato un accordo di
partnership col Ministero dei Trasporti egiziano e con Egypt Post.
La due diligence lanciata poco più di due settimane fa con la consulenza di Kpmg e Price Waterhouse si
dovrebbe concludere nei prossimi giorni, ha indicato l'A. D. di Poste italiane.
" Dopo siamo nella parte più negoziale " ha affermato Sarmi, sottolineando che " il cantiere " per dare vita al
nuovo Istituto bancario, che ha come obiettivo quello di sostenere lo sviluppo delle imprese del Sud, " sta
lavorando ".
Meccanici, ok deroghe contratto. Ceccardi:non solo per Fiat ( Reuters )
Federmeccanica, Fim e Uilm hanno raggiunto senza la Fiom l'accordo sulle deroghe al contratto
nazionale dei metalmeccanici.
La possibilità di deroghe era già prevista dal contratto siglato nell'ottobre 2009, e non sottoscritto
dalla Fiom, che recepiva quanto previsto dalla riforma del modello contrattuale siglato da
Confindustria, Cisl e Uil, dell'aprile 2009.
Nel commentare l'intesa, il presidente di Federmeccanica Pier Luigi Ceccardi ha parlato di un
"buon lavoro" augurandosi che anche la Fiom possa tornare a trattare con le altre controparti su
tutte le materie che riguardano imprese e lavoratori.
Ceccardi ha precisato che l'intesa di oggi, che consente deroghe al contratto in casi di crisi
aziendali o di investimenti, non riguarda solo Fiat e l'auto ma tutte le 12.000 imprese associate a
Federmeccanica.
"Non sono previste regole precise per l'auto ma per tutte le aziende che ne avranno bisogno se
ricorreranno specifiche condizioni. In questo perimetro ci sono regole che riguardano tutte le
12.000 aziende di Federmeccanica", ha detto.
Alla domanda se avesse informato l'AD di Fiat, Sergio Marchionne, Ceccardi ha risposto di no,
"non ne vedo il motivo. Marchionne sarà informato come è giusto che sia attraverso i canali
tradizionali".
Federmeccanica - su pressione di Fiat che dopo l'accordo separato sullo stabilimento di
Pomigliano ha minacciato di uscire da Confindustria senza un preciso quadro di deroghe - aveva
chiesto a Fim e Uilm di aprire un tavolo separato sull'auto il 5 ottobre. I sindacati sembrano
contrari.
Quello che ci sarà invece il 5 ottobre è un incontro, al quale parteciperà anche la Fiom, per
discutere il piano industriale dell'azienda.
Lavoratori Melfi: ricorso non ammissibile ( Reuters )
Solo il tempo ci permetterà di capire se questa sia un'ulteriore vittoria della Fiat o solo un rimbalzo di
competenze. O entrambe le cose.
Ma sembra che non si riesca a mettere la parola fine alla storia dei tre dipendenti di Melfi.
Secondo quanto riferiscono alcune fonti sia sindacali sia aziendali citate da Reuters " il giudice del lavoro di
Melfi, Emilio Minio, ha dichiarato stamani di essere incompetente rispetto all'istanza di Fiom che aveva
chiesto una interpretazione autentica della sentenza di reintegro dei tre Dipendenti Fiat di Melfi ".
Ricordiamo che la richiesta di Fiom era partita dopo che la Fiat, nell'applicare il Decreto con il quale il giudice
l'aveva accusata di comportamento antisindacale rispetto ai tre operai chiedendone il reintegro al lavoro,
aveva acconsentito a retribuire i tre Lavoratori ma non a riammetterli alla catena produttiva.
I legali della Fiat in una nota hanno sottolineato che " nel dichiarare inammissibile l'istanza della Fiom, il
Tribunale di Melfi ha confermato trattarsi di richiesta estranea al nostro ordinamento processuale,
sottolineando che la stessa costituisce tentativo, che oltrepassando i limiti dell'analogia, si caratterizza per
essere un'iniziativa creativa e di politica legislativa, inibita all'ordine giudiziario ".
Fiom Cgil ha annunciato che domani presenterà un'istanza al giudice dell'esecuzione del Tribunale di Melfi
per la definizione delle modalità di attuazione del decreto di reintegro emanato ad agosto dal giudice del
lavoro Minio.
Lavoro: Sacconi a Parti Sociali, intesa su Statuto e Deroghe ( Asca ) Roma,
29 settembre
E' necessaria un'intesa tra le Parti Sociali su una serie di temi che riguardano il mondo del lavoro a partire
dallo Statuto dei Lavori, da una nuova contrattazione centrata sulla produttività, e da una serie di deroghe
alla legge da concordare sulla base di Accordi Collettivi.
E' quanto ha scritto il Ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, in una lettera inviata a industriali e Sindacati in
vista dell'apertura del negoziato, il prossimo 4 ottobre, che '' costituisce un esercizio straordinariamente
importante per il futuro del Paese ''.
Sacconi avverte che il confronto '' non può non tener conto, in questo momento storico, dei vincoli di finanza
pubblica '' ma ricorda anche che '' le Parti Sociali sono in grado, come evidenzia l'accordo di Pomigliano, di
creare le condizioni favorevoli per l'attrazione di investimenti interni ed esterni ''.
Tra i temi citati da Sacconi per il raggiungimento di:
intese o avvisi comuni la responsabilità dell'impresa in materia di tutela della salute e sicurezza nel lavoro;
una rete diffusa di Enti bilaterali su base provinciale dedicati al governo di mercati del lavoro frammentati;
la modulazione degli orari di lavoro allo scopo di incrementare la produttività;
ammortizzatori sociali integrativi legati alla formazione;
la conclusione dello specifico tavolo sui temi della partecipazione.
Sacconi auspica poi '' la individuazione, in relazione alla produzione di un Testo Unico del lavoro di carattere
innovativo, denominato Statuto dei lavori, di semplificazioni, abrogazioni e ri - regolazioni, nonchè la
definizione di una area normativa derogabile dalle parti sulla base di intese o accordi collettivi ''.
Il Governo, conclude il Ministro, '' augura infine a tutti voi conclusioni efficaci nei tempi brevi che sono
richiesti dagli straordinari cambiamenti in atto nella economia globale, garantendo tutto il supporto tecnico
eventualmente richiesto ''.
Conti Pubblici: stretta UE su debiti pubblici ma quello Italiano sale (Asca)
Roma, 29 settembre
Arriva la stretta della Commissione UE sui debiti pubblici ma proprio oggi il Governo, con la presentazione
della Decisione di Finanza Pubblica ( ex DPEF , annuncia che il debito italiano crescerà più di quanto era
stato previsto e toccherà nel 2011 quota 119,2 % del Pil.
Un documento che certifica le permanenti incertezze nell'economia del Paese, insomma quella ' terra
incognita ' a cui il Ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, fa spesso riferimento.
Una buona notizia viene dalle previsioni sul Pil che nell'anno in corso dovrebbe attestarsi all'1,2 %, contro l'1
% stimato a maggio nella Relazione Unificata sull'Economia ( RUEF ).
Ma nel 2011 ancora un rallentamento, con il Pil che viene stimato all'1,3 % contro l'1,5 % della RUEF.
Per il 2012 confermato il 2 %.
Nessun cambiamento sul fronte del rapporto deficit / Pil: 5 % nel 2010; 3,9 % nel 2011e 2,7 % nel 2012.
Il debito, l'elemento più critico dei nostri conti, mostra la performance peggiore.
Quest'anno salirà al 118,5 % mentre a maggio scorso il Governo aveva previsto 118,4 %.
Certo, la differenza è un decimale, ma per un Paese con il terzo debito del mondo anche la tendenza ha la
sua rilevanza.
Le cose peggioreranno ulteriormente nel 2011 quando, secondo le nuove stime, il debito arriverà al 119,2 %
del Pil per poi tornare a scendere nel 2012.
Mentre in Italia avviene questo, a Bruxelles fa passi avanti la riforma del Patto di stabilità con misure più
stringenti sui debiti e la previsione di sanzioni ' semiautomatiche ' per chi non rispetta i parametri.
La Commissione UE oggi ha dato il via libera ad un pacchetto di proposte che prevede una sorveglianza più
stretta e rigorosa sulle politiche di bilancio.
Le misure saranno poi portate all'esame del Consiglio Europeo e del Parlamento Europeo con l'obiettivo di
renderle operative prima dell'estate 2011.
Il tema sarà discusso anche domani e dopodomani all'Ecofin informale della Presidenza belga.
Il debito diventerà, osservato speciale, così come avviene per il deficit.
La procedura di infrazione partirà anche se è il debito a sforare la soglia stabilita, che è del 60 % del Pil.
Nella vecchia versione del patto la Procedura era riservata solo ai deficit eccessivi.
Nella valutazione del debito si terrà conto anche di elementi quali il debito privato e l'andamento della spesa
pensionistica e questo aiuterà nel giudizio sull'Italia.
Ma la differenza tra il 60 % e il livello del debito del nostro Paese è comunque molto marcata.
I Paesi con debito eccessivo si dovranno impegnare a ridurlo ad un ritmo considerevole, pari ad un
ventesimo della parte eccedente il 60 % l'anno per tre anni.
I Paesi che non adottano prudenti politiche di bilancio incorrono in sanzioni pecuniarie anche preventive.
Rc Auto: Catricalà, concorrenza scarsa e prezzi elevati
settembre
( Asca ) Roma, 29
Il settore dell'Rc Auto è caratterizzato da scarsa concorrenza e da prezzi elevati.
Nonostante la liberalizzazione avviata nel 1994 '' non si è attivato un efficace processo concorrenziale e
conseguentemente non si è avuto un riflesso positivo sul contenimento dei prezzi ''.
E' quanto ha ribadito il Presidente dell'Antitrust, Antonio Catricalà, nel suo intervento davanti alla
Commissione Industria del Senato nell'ambito dell'indagine conoscitiva sul settore Rc Auto.
'' La scarsa vivacità della competizione che si riscontra in questo settore - ha aggiunto Catricalà - è
conseguenza della tenuità della concorrenza che si registra in genere nei mercati assicurativi e finanziari ''.
Unicredit: domani CdA a Varsavia, mercato
attende il nome del nuovo A. D. ( Finanza.com )
Domani potrebbe essere il giorno della verità per Unicredit.
Dal Consiglio di Amministrazione della Banca, che si riunirà a Varsavia, dovrebbe uscire il nome del nuovo
Amministratore Delegato.
Secondo l'ipotesi più accreditata, le deleghe appartenute a Profumo saranno divise tra Roberto Nicastro e
Federico Ghizzoni, due degli attuali Deputy Ceo.
A Nicastro dovrebbe spettare la carica di Amministratore Delegato, mentre Ghizzoni assumerà il ruolo di
Direttore Generale.
Per fare questo, il CdA dovrà inoltre approvare una sostanziale modifica alla Governance, per introdurre
appunto la figura del Direttore Generale.
In attesa di entrare ufficialmente nell'era del dopo Profumo, il titolo Unicredit cede in Borsa lo 0,69 % a
1,86 euro.
Unicredit: Fiorentino, no comment ( Ansa ) Milano, 29 settembre
' No comment ''.
Così il Vice Amministratore Delegato di Unicredit, Paolo Fiorentino, ha risposto a domande su un nuovo
incarico al vertice.
Il manager è stato avvicinato davanti alla sede di Piazza Cordusio e il suo nome viene indicato tra i
possibili candidati a ricoprire il ruolo di Amministratore Delegato o di Direttore Generale.
Unicredit: con ticket Ghizzoni - Nicastro, ruolo di peso
per Fiorentino ( Adnkronos ) Milano, 29 settembre
Con il ticket Ghizzoni - Nicastro alla guida di Unicredit, uno A. D. e l'altro Direttore Generale, si profila un
ruolo di peso anche per Paolo Fiorentino.
Sarebbe invece in uscita dal Gruppo il quarto degli attuali Deputy Ceo, Sergio Ermotti.
In vista del CdA di domani a Varsavia, si sta mettendo a punto l'intera squadra del Top Management di
Unicredit.
Fiorentino è attualmente Deputy Ceo e responsabile della Strategic Business Area Global Banking
Services e le sue competenze, anche nella gestione di dossier delicati, è riconosciuta all'interno e
all'esterno della Banca.
Nella nuova struttura potrebbe anche assumere una seconda direzione generale e, in ogni caso, sarebbe
inquadrato come una figura chiave, di raccordo, all'interno del Top Management.
Banco Popolare affossato dall'ombra di un aumento di capitale.
Analisti scettici ( Trend.online ) di Alberto Susic
La flessione odierna a Piazza Affari è guidata principalmente dal ribasso che sta interessando il
settore bancario.
Tra i titoli più penalizzati dalle vendite troviamo Banco Popolare che ha avviato gli scambi in
flessione di circa un punto e mezzo, continuando a perdere terreno nel corso della mattinata.
Il titolo viene scambiato negli ultimi minuti a poca distanza dai minimi intraday, a 4,5175 euro, con
un ribasso del 2,8 % e volumi di scambio decisamente elevati.
Fino a questo momento sono transitati sul mercato oltre 9 milioni di azioni, contro una media
giornaliera degli ultimi tre mesi di poco inferiore ai 5 milioni.
L'affondo di Banco Popolare è provocato quest'oggi dal ritorno dei rumors relativi ad un possibile
aumento di capitale per il Gruppo.
A nulla sono servite le indicazioni di un portavoce della Banca il quale ha ricordato le dichiarazioni
rilasciate di recente dall'A. D. Pier Francesco Saviotti, il quale ha affermato che per il momento non
si parla di una ricapitalizzazione per Banco Popolare.
Proprio questa mattina Milano Finanza ha scritto che Banco Popolare avrebbe avviato con
Mediobanca una riflessione con Mediobanca per valutare la possibilità di procedere ad un
aumento di capitale.
Questa operazione sarebbe da realizzare in alternativa alle cessioni del Credito Bergamasco e
della Cassa di Risparmio di Lucca e Livorno.
Stando a quanto scrive il quotidiano, Piazzetta Cuccia avrebbe suggerito a Saviotti di realizzare in
tempi brevi una ricapitalizzazione da 2 miliardi di euro.
Nel dettaglio 1,45 miliardi di euro sarebbero da destinare al rimborso anticipato dei Tremonti /
bond, mentre la parte restante consentirebbe di rafforzare ulteriormente il pitale di Banco
Popolare. portando il Core Tier 1 Ratio vicino all'8 %.
Non si sono fatte attendere le reazioni degli analisti che hanno subito commentato le ultime
indiscrezioni di stampa.
Per gli esperti di Centrosim l'attuale scenario di mercato, definito difficile, rende più complicato il
percorso avviato dal management di Banco Popolare in direzione di un miglioramento della
redditività del Gruppo e del rimborso dei Tremonti / bond.
La SIM ritiene inoltre che, anche per via del rinvio del Piano Strategico pluriennale, si mantenga
bassa la visibilità sulle strategie del Gruppo.
Anche per questo motivo la preferenza degli analisti viene accordata ad altri titoli del settore
bancario e in particolare ad UBI Banca e in seguito anche a Banca Popolare di Milano, sia per
multipli relativi che sotto il profilo dei fondamentali.
I colleghi di Banca IMI suggeriscono di mantenere in portafoglio Banco Popolare, con un prezzo
obiettivo a 4,51 euro.
Gli analisti ritengono che la cessione del Credito Bergamasco e della Cassa di Risparmio di Lucca
e Livorno, porterebbe ad una significativa riduzione delle dimensioni del Gruppo
.
Anche per questo motivo Equita SIM considera improbabile la cessione di Creberg e di Casse del
Tirreno, perchè un'operazione simile porterebbe a rinunciare a circa 500 sportelli, pari al 25 % del
totale.
La SIM milanese fa sapere inoltre che la valutazione indicata, pari a 3 miliardi di euro, appare
sacrificata e le loro attese sono per un importo superiore di 3,6 miliardi. L'eventuale cessione
avrebbe un impatto positivo di circa 210 basis points sul Core Tier 1, ma costringerebbe Banco
Popolare a rinunciare ad almeno il 20 % degli utili di Gruppo.
Se da una parte Equita SIM definisce improbabile l'ipotesi della cessione, dall'altra attribuisce
poche chances di realizzazione ad un aumento di capitale da 2 miliardi di euro, visto che Banco
Popolare può fare affidamento su un miliardo di euro di soft convertibile, che può essere
trasformato in equity a novembre del prossimo anno.
Anche per questo motivo sarebbe più ragionevole ipotizzare una ricapitalizzazione da 1 miliardo di
euro.
In attesa di novità intanto la SIM milanese non cambia idea su Banco Popolare e consiglia ancora
di acquistare con un fair value a 6,3 euro.
B.co Popolare: nessuna decisione presa su operazioni di aumento di
capitale ( Trend.online ) di Alberto Susic
Banco Popolare, rispondendo ad una richiesta della Consob ha precisato quanto segue:
- come dichiarato da un portavoce del Banco, allo stato non è stata assunta alcuna
determinazione da parte degli Organi competenti dell'Istituto in merito ad operazioni di aumento
di capitale;
- con riferimento alle indiscrezioni apparse sulla stampa relative a trattative in corso per la cessione
di alcuni asset, il Banco ricorda che, in coerenza con quanto in più occasioni comunicato, la
dismissione di asset potrebbe costituire una delle possibili modalità di rafforzamento della propria
base patrimoniale e comunica che, allo stato, la sola trattativa riguarda un'ipotesi di dismissione
della partecipazione in Banca Caripe, che potrebbe arrivare ad una conclusione in tempi brevi;
- con riferimento alla decisione assunta da Moody's International Services di modificare l' 'outlook'
dei 'deposit ratings' da 'stabile' a 'negativo' e di abbassare il Bank Financial Strength Rating ( BFSR )
da C- a D+, il Banco Popolare ha evidenziato che tale decisione non tiene adeguatamente conto
dei miglioramenti ottenuti dal Gruppo nel suo profilo reddituale, nel profilo di rischio e nella
posizione patrimoniale.
In particolare, nell'arco temporale intercorrente tra la precedente valutazione del luglio 2009 (
riconfermata dalla Credit Analysis del 30 luglio 2010 ) e l'attuale decisione, il Banco Popolare come peraltro evidenziato nella relazione semestrale resa pubblica lo scorso 27 agosto - ha
conseguito risultati di rilievo dal punto di vista della redditività ( utile netto contabile 437 milioni, utile
normalizzato 178 milioni ), del riallineamento della performance della Banca Popolare di Lodi
(impieghi verso clientela + 9 %, collocamento prodotti di investimento + 32 %, utile netto 44 milioni),
del processo di derisking di Banca Italease ( - 1,6 miliardi di incagli e sofferenze da inizio anno ),
oltre ad avere consolidato i ratios patrimoniali prospettici con l'emissione di un prestito convertibile
in grado di contribuire per circa 110 punti base al Core Tier1 ratio.
B. P. Milano: nuova ispezione di Bankitalia ( MF - DJ ) Roma
Bankitalia torna a far visita alla Banca Popolare di Milano.
Da lunedì scorso gli uomini della Vigilanza di Via Nazionale sono al lavoro nella sede della Banca
per un'ispezione a carattere generale che segue quella, partita quasi 3 anni fa, che nel luglio 2008
aveva portato Palazzo Koch a muovere importanti rilievi sulla governance dell'Istituto milanese.
Lo scrive Il Sole 24 ore spiegando che il ritorno degli ispettori di Bankitalia arriva in una fase calda
nella vita interna della Cooperativa milanese in cui ha un ruolo decisivo il Sindacato dei Dipendenti
( che, nei fatti, controlla la maggioranza dei soci presenti alle Assemblee ).
Proprio ieri, sottolinea il quotidiano, dopo le dimissioni anticipate dell'intero vertice, è stato
rinnovato il " parlamentino " sindacale interno alla Bpm.
UE, nuove sanzioni per rafforzare disciplina bilancio ( Reuters )
La Commissione Europea ha proposto oggi nuove sanzioni per i Paesi della zona euro che violano
le regole del Patto di stabilità nel tentativo di riconquistarsi la fiducia dei mercati dopo il collasso
della Grecia e i dubbi sulle finanze irlandesi.
Le proposte della Commissione hanno bisogno di essere accettate dai Ministri UE e dal
Parlamento Europeo prima di entrare in vigore e un alto funzionario dell'Esecutivo UE ha detto
che Bruxelles punta ad attuarle entro metà 2011.
In particolare, la Commissione ha proposto una sanzione pari allo 0,2 % del Prodotto interno
lordo ai Paesi che spendono troppo nel medio termine e una di pari importo per quelli il cui deficit
supera il limite del 3 % del Pil.
Una multa pari allo 0,1 % del Pil è stata invece proposta per quei Paesi che non sono stati in
grado di ovviare ai propri squilibri macroeconomici.
Le nuove sanzioni colpiscono i membri dell'area euro e non prevedono il congelamento dei fondi
UE ai Paesi che violano le regole, come invece proponeva la Germania.
PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI, VINCOLI A CRESCITA SPESA
Tutti i Paesi europei hanno un obiettivo di bilancio a medio termine, che impone loro di mirare al
pareggio dei conti o di portarsi addirittura in avanzo.
Le nuove regole prevedono che, fino a quando non si è raggiunto questo obiettivo, il deficit debba
essere ridotto di almeno lo 0,5 % del Pil ogni anno.
In aggiunta, la crescita della spesa pubblica non potrà essere superiore a un tasso di crescita
prudente ipotizzato per il Pil nel medio termine, a meno che l'obiettivo di bilancio di medio termine
non sia stato raggiunto.
Se le spese supereranno il limite posto dalla Commissione il Paese sarà in un primo tempo oggetto
di avvertimento.
Se questo non basta, il Paese dovrà fare un deposito che frutterà interessi pari allo 0,2 % del
proprio Pil.
PER CHI HA GIA' DEFICIT OLTRE 3% PIL SANZIONI PER 0,2% PIL
Per i Paesi il cui deficit supera il 3 % del Pil, la Commissione propone che l'apertura della
procedura per deficit eccessivo comporti anche l'obbligo di effettuare un deposito senza interessi
pari allo 0,2 % del Pil presso un conto dell'Esecutivo UE.
Tale deposito verrà convertito in una vera e propria multa se i conti pubblici non verranno sanati
come raccomandato dai Ministri delle Finanze UE.
Fino ad oggi le sanzioni sono state solo un'opzione che si presentava alla fine di una procedura
che poteva durare anni.
TARGET ANNUALI PRECISI PER RIDUZIONE DEBITO ECCESSIVO
Per mettere maggiore enfasi sulla riduzione del debito la Commissione ha inoltre proposto che
quei Paesi con un debito superiore al 60 % del Pil, come è il caso dell'Italia, debbano ridurre
l'eccesso di un ventesimo ogni anno.
In caso contrario, per quel Paese verrà aperta la procedura per deficit eccessivo che implica, in un
primo tempo, l'obbligo di effettuare un deposito senza interessi pari allo 0,2 % del Pil.
NUOVA PROCEDURA PER SQUILIBRI MACROECONOMICI
Infine, per minimizzare il rischio di crisi scatenate da squilibri macroeconomici come le bolle
immobiliari di Irlanda e Spagna, la Commissione ha proposto che monitorerà le economie dei
membri UE per individuare l'emergere di simili squilibri.
Nel caso di squilibri gravi, per il Paese in questione verrà aperta una procedura per squilibri
eccessivi con relative raccomandazioni da parte dei Ministri delle Finanze UE su come porvi
rimedio.
Se i consigli dovessero essere ignorati, scatterebbe una multa pari allo 0,1 % del Pil all'anno
finchè non il Paese non si decide ad agire come raccomandato.
Banche: Mussari ( ABI ) non vedo rischio influenza politica
( Ansa )
Bruxelles, 29 settembre
Per il Presidente dell'ABI Giuseppe Mussari non ci sono rischi emergenti di influenza della politica
sulla gestione delle Banche italiane.
Nel corso di un incontro con la stampa italiana a Bruxelles, Mussari ha osservato di non vedere in
Italia situazioni analoghe a quelle che si sono verificate in Spagna e Germania.
Quello dell'influenza della politica sugli Istituti di credito, ha detto il Presidente dell'ABI, " é un
rischio che non vedo e da evitare; sarebbe un errore clamoroso ".
Per Mussari, inoltre, non c'è un Management delle Banche " pronto ad obbedire " a ordini esterni.
Quanto al caso Unicredit, Mussari ha sottolineato che l'ABI " non può entrare in vicende interne
di un'associata: questa è e resta la nostra posizione.
Le Fondazioni - ha poi aggiunto - sono azionisti come gli altri ".
Governo: Angeletti, non tiri a campare ( Ansa ) Roma, 29 settembre
' Il Governo non deve tirare a campare. Abbiamo bisogno di un Governo che decida non sulle leggi elettorali
ma sull'economia ' dice Angeletti.
' Se non c'è un Esecutivo capace di farlo - ha proseguito il Segretario Generale della Uil - meglio andare alle
elezioni '.
A margine di un convegno il Segretario Generale della Uil ha ribadito che ' il Governo deve cambiare marcia,
facendo si che le sue scelte economiche puntino alla crescita. Serve una riforma del sistema fiscale '.
Dal sito di
“YAHOO.Finanza”, 30 settembre 2010
Unicredit: Bengdara, quota Libia non aumenterà più
( AGI )
Varsavia, 30 settembre
La quota dei libici in Unicredit " nn aumenterà “ha detto il Governatore della Banca Centrale Libica
Bengdara.
Bengdara, al termine del CdA del Gruppo bancario che ha nominato nuovo A. D. Ghizzoni, si è detto
soddisfatto della scelta.
Unicredit: Ghizzoni nuovo A D scelto all'unanimità
( AGI )
Varsavia, 30 settembre
E' Federico Ghizzoni nuovo A. D. di Unicredit, lo ha scelto all'unanimità il CdA del Gruppo.
Non sono stati invece nominati i Direttori Generali.
Unicredit: il curriculum del
Ghizzoni ( Asca ) Roma, 30 settembre
nuovo
A.
D.
Federico
Il nuovo Amministratore Delegato di Unicredit, Federico Ghizzoni, è da trent'anni all'interno del Gruppo
dove ha percorso una carriera che l'ha portato da responsabile delle relazioni con i clienti di una filiale di
Piacenza del Credito Italiano ad essere nominato, nell'agosto scorso, Deputy CEO con delega per le
attività nell'Europa Orientale e Deputy General Manager di UniCredit.
Ghizzoni è nato a Piacenza il 14 ottobre 1955.
Laureatosi in legge all'Università di Parma, ha iniziato la sua carriera nel 1980.
Dopo aver lavorato come responsabile Credit & Marketing nella filiale di Piacenza, Ghizzoni ha poi
ricoperto l'incarico di Direttore di filiale a Trieste dal 1988 al 1989. Successivamente è stato Direttore di
filiale a Seriate dal 1990 al 1992, e quindi Vice Direttore Generale dell'ufficio di Londra del Credito
Italiano.
Dopo essere stato nominato nel 1995 Direttore Generale dell'ufficio di Singapore del Credito Italiano, tra
il 2000 e il 2002 è stato Direttore Esecutivo responsabile del Corporate and International Banking di Bank
Pekao SA, controllata da UniCredit.
Nel 2003 ha iniziato a lavorare in Koc Financial Services, una Joint Venture paritetica tra Koc Holding e il
Gruppo UniCredit.
Come Membro dell'Executive Board di Koc Financial Services e di tutte le sue affiliate, Ghizzoni è entrato
a far parte del Top Management come responsabile di Auditing, Risk Management, Planning and Control.
In seguito all'acquisizione da parte di Koc Financial Services di Yapi ve Kredi Bankasi e le sue affiliate è
diventato COO e Executive Board Member di Koc Financial Services, nonchè COO e Vice Chairman di Yapi
ve Kredi Bankasi.
Nel luglio del 2007 è nominato Responsabile della Divisione Poland's Markets di UniCredit, Responsabile
CEE Banking Operations e membro del Board responsabile della CEE Banking Division di Bank Austria AG.
Dall'aprile 2009 è Membro dell'Executive Management Committee di UniCredit.
Unicredit: non vi è certezza su autonomia
partecipazioni libiche ( Trend.online ) di Alberto Susic
delle
Il CdA di Unicredit ha risposto quest'oggi alla comunicazione ricevuta da Banca d'Italia lo scorso 9 agosto,
con riferimento alle partecipazioni facenti capo agli azionisti libici di matrice pubblica.
Il CdA ha indicato, in via preliminare, che allo stato non sono pervenute, né paiono altrimenti disponibili,
informazioni che consentano di considerare, con la dovuta certezza, le due partecipazioni come autonome
in relazione alle applicabili previsioni statutarie.
In ogni caso, ulteriori verifiche sono da considerarsi necessarie al fine di fornire una completa, o quanto
meno più estesa, valutazione della questione in oggetto.
Unicredit: al timone Ghizzoni, ma più poteri a soci
( MF
- DJ ) Roma
E' Federico Ghizzoni il nuovo Amministratore Delegato di Unicredit che sostituisce, dopo dieci giorni dalle
dimissioni, Alessandro Profumo.
Il mandato del nuovo A. D. sarà quello di rafforzare il posizionamento di Unicredit come Banca leader in
Europa proseguendo il lavoro svolto dal suo predecessore.
Ma se dalla Banca si insiste nel dire che tutto proseguirà sulla linea della continuità, non è del tutto esatto
dire - secondo quanto scrive La Stampa - che non cambierà nulla. Quello che si modifica di sicuro sottolinea il quotidiano - sono innanzitutto i rapporti di forza tra il Management e i soci di Unicredit.
Rispetto a un Profumo che rivendicava sempre la sua indipendenza dai soci, Ghizzoni - prosegue il
giornale - parte con una doppia smussatura di poteri.
" Dall'alto, dove i grandi soci vorranno mantenere gli spazi che hanno conquistato con l'uscita di Profumo.
Dal basso perchè, in modo assolutamente conseguente alla decisione di terminare l'epoca di un A. D. con
poteri assoluti, il Consiglio procederà in queste settimane a distribuire le deleghe in modo diverso,
mettendo subito sotto Ghizzoni una o più figure di Direttore Generale, e quindi puntando sui una gestione
collegiale del Gruppo ".
Per chi ha votato ieri il nuovo capo azienda si tratta semplicemente del ritorno a una condizione
fisiologica, " nella quale l'A. D., il Consiglio e i soci tornano ciascuno alle proprie funzioni senza invasioni
di campo ", conclude il giornale.
Creval: da 1/10 operativa nuova Direzione Generale ( MF - DJ ) Sondrio
Sarà operativa dal 1° ottobre la nuova Direzione Generale di Creval.
Miro Fiordi, A. D. e D. G., sarà coadiuvato dal Condirettore Generale Luciano Camagni e dai Vice D. G.
Umberto Colli, Enzo Rocca e Mauro Selvetti.
In particolare, si legge in una nota, al Vice Direttore vicario Giovanni Paolo Monti, che va in quiescenza, il
CdA ha manifestato l'unanime apprezzamento per il costante e costruttivo apporto di professionalità,
competenza e fattiva collaborazione nell' esecuzione degli incarichi svolti nel suo percorso professionale.
A Franco Sala, che dal 1* ottobre assumerà l'incarico di D. G. della controllata Credito Artigiano, parole di
stima e di riconoscenza per la competenza e professionalità con cui ha svolto il mandato in Capogruppo e i
migliori auguri di buon lavoro per il nuovo importante incarico.
Ior: Gotti Tedeschi e Cipriani interrogati da Procura Roma ( MF - DJ ) Roma
" Tutto è stato fatto secondo le regole. C'è stato un equivoco e speriamo venga chiarito in questa sede ".
Lo ha detto il Presidente dello Ior, Ettore Gotti Tedeschi, al termine dell'interrogatorio a Piazzale Clodio da
parte del PM Nello Rossi, nell'ambito delle indagini che hanno portato al sequestro di 23 mln di euro dal
conto dell'Istituto vaticano presso il Credito Artigiano lo scorso 21 settembre per violazione delle regole anti riciclaggio.
Il Presidente ha poi sottolineato che " abbiamo chiesto noi di essere interrogati ", ribadendo di " non avere
nulla da nascondere ".
Dopo Gotti Tedeschi e stato interrogato anche il Direttore Generale dello Ior, Paolo Cipriani.
B. Popolare: oggi CdA Tercas acquista 95 % Caripe ( MF - DJ ) Roma
Tercas acquista il 95 % della Caripe dalla Banca Popolare di Lodi ( Banco Popolare ).
Oggi il CdA della Cassa di Teramo, scrive Il Messaggero, dovrebbe deliberare l'operazione già
decisa dai Consigli del Gruppo veronese.
Il prezzo è di 228 mln euro.
Con qualche settimana di ritardo causa la definizione dei dettagli contrattuali, arriva a definizione
un'operazione che genererà benefici al Banco, consentendogli di rafforzare i ratios patrimoniali.
E alla Tercas, prosegue il giornale, di diventare il primo gruppo in Abruzzo con 5 mld di attivi.
Bollette: Autorità, dal 1° ottobre elettricità - 0,5 %, gas - 0,1 %
( Asca )
Roma, 30 settembre
In leggera diminuzione le bollette dell'energia elettrica e del gas dal 1° ottobre.
L'Autorità per l'energia ha infatti deciso di ridurre dello 0,5 % i prezzi di riferimento dell'energia elettrica e
dello 0,1 % quelli del gas, per tutte le famiglie e piccole aziende che ancora non sono passate al libero
mercato.
In calo del 2,8 % anche i prezzi del GPL distribuito in rete.
Bancario sottrae 4 Mln euro e scappa, ho fatto beneficenza ( Ansa ) Padova,
30 settembre
Ha sottratto quattro milioni di euro ai clienti della Banca ed è scappato ma in una lettera dice di
averli dati in beneficenza.
Il protagonista della vicenda è un bancario 57enne di Este ( Padova ), Stefano Berton, che per
almeno 12 anni ha incassato il denaro dei clienti, convinti che i loro soldi sarebbero stati utilizzati
per operazioni finanziarie.
Quando l'attività illecita stava per essere scoperta, Berton ha rassegnato le dimissioni sia dalla
Banca che da consigliere comunale del Pd e si è reso irreperibile, - riferisce la stampa locale annunciando però che l'11 ottobre si consegnerà all'autorità giudiziaria.
Nella lettera di dimissioni il bancario giustifica il suo gesto spiegando che avrebbe incassato il
denaro avvalendosi del rapporto di fiducia con alcuni clienti, ai quali consegnava false attestazioni
su carta intestata dell'Istituto di credito, dando poi i soldi in beneficenza.
RC auto. Cerchiai, nel settore la concorrenza c’è
( Ansa ) Roma, 30
settembre
Nel settore delle assicurazioni Rc auto " la concorrenza c'è ed è manifesta ".
Il Presidente dell'ANIA, Fabio Cerchiai, a margine del Consiglio di Assonime, commenta così i rilievi
espressi ieri dal presidente dell'Antitrust.
" Il problema è la sinistrosità - spiega il Presidente dell'Associazione delle società assicurative -:
dobbiamo affrontarlo, abbiamo fatto nostre proposte e aspettiamo risposte ".
Riferendosi ancora alle parole di ieri di Antonio Catricalà, Cerchiai aggiunge: " a me non risulta che
nel Paese ci siano zone abbandonate ".