Rassegna del 11/11/2015

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Rassegna del 11/11/2015
Rassegna del 11/11/2015
INDICE RASSEGNA STAMPA
Rassegna del 11/11/2015
SANITÀ NAZIONALE
Sole 24 Ore Sanita
10/11/15 P. 2
Medici, rotti gli indugi Sciopero a dicembre
Sole 24 Ore Sanita
10/11/15 P. 2
Partita a poker sulle risorse
1
Sole 24 Ore Sanita
10/11/15 P. 2
Il massimo ribasso strozza le imprese
4
Sole 24 Ore Sanita
10/11/15 P. 3
L'allarme dei governatori: «fino a 10 mld di tagli cumulati»
5
Sole 24 Ore Sanita
10/11/15 P. 5
Una sanità senza mani bucate
Rosanna Magnano
7
Sole 24 Ore Sanita
10/11/15 P. 6
Quali risposte dal puzzle Italia
Barbara Gobbi
9
Sole 24 Ore Sanita
10/11/15 P. 6
Tra calo vaccinale e nuove frontiere dell'emergenza.
Lucilla Vazza
Sole 24 Ore Sanita
10/11/15 P. 8
Ivg in calo (-5,1 %) ma 2 medici su 3 sono contro
Sole 24 Ore Sanita
10/11/15 P. 8
Sanità «sorvegliata speciale»
Sole 24 Ore Sanita
10/11/15 P. 9
Rischio sanitario, ultimi voti
15
Sole 24 Ore Sanita
10/11/15 P. 10
Una legge non basta a garantire i diritti
16
Sole 24 Ore Sanita
10/11/15 P. 10
Diamo sollievo agli inguaribili
17
Sole 24 Ore Sanita
10/11/15 P. 10
Quando la morte insegna a vivere
Sole 24 Ore Sanita
10/11/15 P. 12
È l'ora di nuove governance
Avvenire
11/11/15 P. 10
Un esoscheletro per ritornare a vivere
22
Giornale
11/11/15 P. 29
I nuovi casi di tumori rari colpiscono 85mila italiani
23
Giornale
11/11/15 P. 29
Solo 400 pazienti con ictus cerebrale vengono curati con efficaci procedure
Giornale
11/11/15 P. 29
Nuove vie diagnostiche per i malati di psoriasi
Luisa Romagnoni
25
Giornale
11/11/15 P. 29
Neonati senza deglutizione
Luigi Cucchi
26
Giornale
11/11/15 P. 29
L'inquinamento ambientale va prevenuto e ridotto l'impatto sulla salute
Gloria Saccani Jotti
27
Messaggero
11/11/15 P. 25
Cibo e selfie, disagio online
Messaggero
11/11/15 P. 27
Star bene passo dopo passo
Francesca Filippi
30
Sole 24 Ore
11/11/15 P. 39
Emilia e Lombardia leader di efficienza
Barbara Gobbi
31
Stampa - Tutto Scienze
11/11/15 P. 28
È online il portale per identificare i farmaci antitumorali più efficaci
Simona Regina
32
Tempo
11/11/15 P. 9
II giallo del Bambino Gesù all'estero
Filippo Caleri
33
Tempo
11/11/15 P. 14
Padoan fa il renziano. Show su Youtube
Filippo Caleri
36
Tirreno
11/11/15 P. I
Renzi: «Ecco 150 milioni all'anno per un grande centro di ricerca»
Andrea Di Stefano
39
Qn
11/11/15 P. 4
L'eredità dell'Expo? La ricerca Pronti 1,5 miliardi in dieci anni»
Giambattista
Anastasio, Luca
Zortoni
40
Mattino
11/11/15 P. 16
Staminali generatrici di insulina
Antonio Caperna
41
Stampa - Tutto Scienze
11/11/15 P. 27
Nanotech, i trionfi dell'altro mondo che Albert snobbò
Gabriele Beccaria
43
Stampa - Tutto Scienze
11/11/15 P. 28
Parte dalle staminali la lotta al Parkinson
Valentina Arcovio
44
Barbara Gobbi
2
12
13
Lucilla Vazza
14
18
Nino Cartabellotta
19
24
28
RICERCA
Indice Rassegna Stampa
Pagina I
ASTENSIONE IL 16 DICEMBRE
Medici, rotti gli indugi
Sciopero a dicembre
S c. ieru gerrerrile dei n1c1i o,:,ol d`ea_ e convenzicxiati, il 16
lì centlre A proclamare 1,tci r i, }ne l. l lavoro à24 ore sono
le a_rne:=2cnì :a,1;r:.,ili iiii niodo unitairio;, deinmciar, I, i ;<.l --n93re e
ai cittadin di hr iitiehe
_ mi _c,nixie contabile lc_ w,,iL rn
t°lel r;hnr,a w econon»oo, s~e rne i, le arc aln,t:, ii l,=r,1c , 1 is K ri as >IsïMziali sCOrii:lo
1
i e,1 r r:'i , iusùzia e sicurez »,
Le __ _ ii. i, 'ü drtlararrR ,ti?rrriti=mo la mortific -, nic del
ruolo, del' i ir,r. mia e deìt Iesl,un, i. :l: :i dà nmedïci, il (i 1 e,er•ci2ioprcfe5sïoA1edi , , càa, -lune intimidito ehnrt,it, 1 iiomie
e bumcau i, la. st._:__vIel , alc.ie del lav°oro dei l.i, t_ ,zi;ìi istì
che operano nel Ssn alla--gica dei ceti, l'assenza di lrolíticlre nazìonali a favore di una omogenea esigibilitá del dirïátr .iTi !uicla
della salute ìn tutto il Paese». Pesano anche il nnancato i innn itc, del
Fondo sanitario iìrazionale che non
co.' i eiìte di far fronte a in il egni
come il rimnovo dei contratti o il rri;rjì. v:iccini ancora da finanì-.,ìre,
mia anclìe il clima di —caccia alle :s:_ c ac" p,rrcepito dai media dopo la presentazione dï provvechrner.:i cime quello sull'appropnatezza (ancora una bo=a), che nella ve.- _: e originale prevedeva
,
)er i rmedicä,. o dopo l'ìpote: «
a dalle R:egàorri di pu-
nire i medici che remano oorrtrc _, ' ,•X:inaZ ori. La n..:::ll d rr a
Salute, Beatrice Iarenzln, si è di i , l- ia_ uta per la ckc- r c' e
spera si possa feriaiare, pur dice 1 ì c svvinta deÍl s
sa dal governo. ttRi-pero il dir.,,,,-, di sciopero de.;
d e t t o - I n a sono d,,lìiacr.r r esare si possa tre--: s u-1 i solrrzionieper n n,uri,r,re , i ltc-rn_.:,:riai'icliscioaero».Per t i : i l i i l 1 , ì i r,1r.r;
i è quella giusta, ovvero grwal j
s t r a cerrnunqiic ÆdH
di puntare non piii si ;rn'o7era2ìone di tagli lineari ma a lavorare
si.illn gFralit•à dei sei-vizi e a un sistema di misurazione delle erogaïtioni idre metta al centro il paziente e punti a rendere il sistema so!;'ci n,:lc : ,er i prossimi anni. F un progran'tima corrslesso, che ni-
or-;> da parte di tutto il sistema e ii coinvolgimento di ornali, sodetà scientifiche e associazioni di categoria»
pale - spie, - a Masshno Cozza , segretario nazon-v4edici - è il ta ._ delle risorse della sanità, che
p o r t a T i r i s i t p r e m a i o r e pos:
. d i i p c i i d e r e ai bisogni dei c i t tadini Q _o è inizïain da c;» '- anni , e con questa nuova legge
invece di 115 mi tir ir pei hi :i :ice ne sono 111. A questo si aggiungono i t aci progr. in ù iti lal 2x_i17 al 2019 per le Regioni, che
si ripercuoter, inno rr J': ; i s, i n: i
l n vero e proprio sottc rmurziarnerrto della Sanità , rilevano i
promotori dello sciopero , senza contare che l'iiìaxernenito ili un nìld
(lei fondo 2016 sarebbe ei, irupegna?o (senni coprirli) su nuovi carh di spes i Dai i uov i Lea al pia :o vaccini , dai farmaci innovaPi.- ;la prïrliavolt,r
,' Co=, d i- F.,_, ido , iñi <uio do, c,' uro essere truv ,te ,
le
,case per.: i.iinovo dei contratti. í; i altri anni quando c`c-a il
n C o v o ,l i l l-lic, i°Ipiego i fondi per medici e infermiieiì erano
al' tuntù i
z ì'' lido sanitario - spiega il sindacalista -, mentre n questa lc ire ,_,i t i ,ili i c'è erri. meccanismo pcrvc so per cui
si algono soldi diii sa i libero necessari alle prestazioni per il rinnovo del contratto . E _l fE c dire quante risa s servir ebbero, ma
er il pubblico impiego la ci i cl _,sta d,il ii ,''i-: ito è 150 euro».
Ser ipse sul fronte dei conti
a; 'rebberc tro'.,itc risorse per la stabili=
one dei precari, vi. o chela sanita e se!tore che ne ha di
iir bisogno insieme alla sc ati tue, e sulle R.eg.oni L' è anche la spada
di Damocle del recepimento della direttiva europea sudi orari dei
medici, che prevede 11 ore di riposo sulle 24 e un monte straorcìnarï settimanale di non più di 48 ore.
Er. Di.
Sanità nazionale
Pagina 1
MANOVRAI Trattativa Governo-Regibni affidato a due tavolí su speso farmad e costi standord
Partita a poker sulle risorse
Fsn da 11 1 mid confermato - Lorenzin.
ra accenno di disgelo
somme indicate in
dopo la forte tensione
aposita tabella, nelle more
gnoraamento che sta atU tra esecutivo e governatori - «Ora con le Regioni ci
ado Aifa>s.
d vertiamo», aveva dichiarato il
disgelo, dunque, e in cor
premier in vista dell'incontro
i rinarte da d I t , ;'i
con i presidenti, in polemica
a governc°uzcæ 1_•1i,:7 specon C niampari no - e il valzer
accrntrCn e sui costi standelle trattative sulle risorse per- dard. L'incont-n Governola sanità, i:}larte. Tra impacci Re-gioni eh mercoledì scorso è
(vedi lo
cx>ns-d..ro:l:o u i
❑ona 1
soipres_i d_.ll ' 4cl_tor. a l Pi-,i LilëürCLwlik: _e_'r _ze.A :'
no nazionale
e chniaro, dai
vaccini)
e
111 r
buone notizie
per il Fsn
per i bilanci.
2016 da cui
Crome il via liMatteo Renzi
berti al decreto
non si sposta,
legge "salvaanche se forse
Regioni", arriin corsa sì povato venerdì
tranno ragdal
scorso
r'innellare alConsiglio dei
t 500 milioni
l1 ! 8 ruIn
miriistri. Un
provvedimento che nel com- preventivati p i
i Lea o
plesso vale 9 iiiilinidi e cine tie- dall'operazione li p -in su
ne in paräa anche le muove re- ospedali e acquisti di i
gole sul calcolo dei ripiani alle
Intanto, il via E. ,u':r -411,InteRegioni da parte delle aziende sa sulla legge dì St ,nl_ 1 giofanmrseuti. die, ilecf.,s&uio dopo vedi neon è arrivai. si aupei :t
la bocciatura da parte dei 'b'ar e di entrare nel vivo dell _+: n ,anodel Consiglio di Stato della vra e si vedrà in corsa anche
vecchia procedura per il pay- l'esito delle trattative sui dure
back relativa agli anni 2013 e tavoli per la sanità, .Al sottose2014. Nel complesso, il valore gretario alla presidenza del
della partita, inzialrnente stima- Consiglio Claudio De Vincenta in 1,2 miliardi , è da capire. tik che ha presieduto la riuusione
Ma il decreto, tra ricordato la all'Economia cui barino parteLorenziri, «permetterà cipato anche le nairùstre Ma11e Re- ioni di iscri\ lsre a bi- Aurna Madia (:L è pl.latei di
E l'Economia
mette in stand -by
il nuovo Piano
nazionale vaccini
,3 mid - Ctk al "sanardeblti"
conti^ per etti dei 350 iràlï.oni ria predicato ahnerio 120 nuhorn potrebbero arrivare da risorse extra sannitarie) Beatrice
Lorenzin e Renn, il eoniprto
di rilanciare il leitmotiv efficienza e appropriatezza: «Il
Presidente del Consigli
Bava De Vincenti dopo la riurniorie - lia sottolineato come
con il governo in carica il >~ sia
r•_a cresciuto. Eri 109 miliardi
nel 2014, 110 nel 1005 e sarà
111 nel 2016 Questo è uri primo passaggio risolto importante
anche se possiamo capire che
le Regioni avrebbero preferito
un armento maggiore. Nella
legge di S+ i lr i - hna aggiunto
- ci sono ale! I l ie n'nue che riteniamo mr'lto importanti e che
sono state elaborate anche nel
con finnto con le Regioni. Dcanno loro straunenti per governare
meglio con più forza ed efficaera il sistema sanitario». Stilla
stessa lunghezza d'onda la ministra della Salute. « stato trii
incontro estremamente positivo, abbiamo condiviso tutti insieme il metodo che è il Patto
della salite. Quest'amo ci sono 1,3 rrtld in più, dobbiamo
fare in anodo che producano
valore, che le Regioni possano
utilizzarli nel modo melone
ha spiegato.
Tutti d'accordo, qu
Smorzati i toni mesi del giorno
prima, Co.uuparnao ha provato
La spesa sanitaria
Def aprile 201 5 (B )
Def aprile 2014 (A)
----------------------------------------Nota Def settembre 2013
De-.f aprile 2013
2014
2015
2016
111028
I I 1.299
1 133.
I 1 1.474
1 13.703
1 1- 029
115.424
116 149
--------117.616
1 13.029
I I ;.424
117.616
109,928
1 12.o62
I 15.434
-
109.710
I 13.092
-
I I 1 003
a riandare sulle risorse: «C'è
stato I'innpegno a una riunione,
prima elle la legge sia approvata, sulle ricadute fnanriarie e
quindi se e coane il miliardo di
aumento» del fonda sannitano
«possa essere nplexnentato o
meno per 2016 o se maggiori
costi si possano affrontare con
interventi die riguardano la p luriennalita». Mentre «c1'esito è
assolutamente insoddisfacente»,
e il coro di Roberto Nlaronl,.
Giovanni Totl e Luca ;afa.
«Noi non ci sottraiamo - affeiniane -Battendo sempre sul tasto
ce-3 i _lndied - ma e1> fl, -ali
a pcRIeu •_ non ca', cxeutu nn .',tgno
baco». Mentii' f, r il i(>segno Enrico Rossi, «dopo la
grande confìl',i.nie e le pleimtiie, in bue a , n , + I .::, ë a.
di forare ' 1i . ra , r
e
di sanità»
I goveriraL n sono al lavoro,
risa tratteranno, prima di dare il
loro parere sul Ddl Stabilita.
«Darermo il parere - ha precisato Claianparino - quando avremo elementi, dai tavoli, elle ci
consentano di valutare. Sicuiranaerite, entro i tempi dell'approvazione della legge nella
sua lettura definitiva, cine rasmagino sarà quella della Camera» Intanto, ci sorto «una
serie di emendamenti che abinanno defunto, senza impatto
finanziano (v articolo a franco,
rndnx. E dal governo c'è l'impegao a fare una verifica sui nunneri. e questo è quello ere noi
chiedevarno».
La verifica è ovviamente un
soni in progress. Nel ricalcolo
di risorse e impegni di spesa è
finito pure il Piano nazionale
vaccinai 2016-2018. Pareva co-
Fabbisogno sanitario nazionale standard
Patto della salute 2014 (C )
Dopo DI 78;2015 (D)
P:wfila a Irdur sdlc iìsone
Dopo legge dl stabilita (E)
Dopo logge di stabilità (netta Lea) (F )
-
110. 200
Disavanzo a luglio 2014 (A-C)
546
1.641
71L S
Disavanzo a luglio 2015 ( 8-D)
I. 100
1.579
Disavanzo a settembre 2015 (8 -E)
-
Disavanzo a sette mbre 201 5 netto Lea (B -F)
-
Sanità nazionale
280
2.372
-
3 .172
Pagina 2
l' Inatesa. 1 in eco ali unto il sottose eta
no all'Economia Pier Paolo
Baretta lui imposto un altola
tesi co per «approfondimenti».
«II testo e complesso e il tempo per analizzarlo e stato scarso - lia spiegato -. Ne parleremo col naïnistero della Salute
per condividere la relazione
tecnica e pensiamo dì concludere positivamente entro la
prosasrma Conferenza Stato-Regiori». Il costo complessivo
dei vaccinai inseriti nel calendario vaϓnale, secondo il prua
Sanità nazionale
corrente, a regime e con il r rgg.rurgnento dei tassì di copertura,, sarebbe stiraa<ato in almeno
600 milioni di curo. Fino a oggi erano le Regioni a frenare
sul Piano, ora forse il Governo
vuol vedercì caiaco sul capitolo
risorse: rientra nel finannamento del Fondo sanitario
2016 da 111 mïd o è da considerare una spesa extra, coree
chiede anche la commissione
Igiene e Sanità?
Barbara Gobbi
Pagina 3
ASSOE3IOM EDICA
II massimo ribasso
strozza le imprese
Per il settore dei dispositivi.
medici la centralizzazione
degli
contenuta nella
Legge di tat.:lïti, e un tema
delicatissimo, ma lo è anche
per il futuro del Servizio sanitanfo nazionale. «Nelle gare di
fornitura - ha detto il presidente dì Assobiomedica, Luigi
Poggio - varino infatti assolutarnente salvaguardati alcuni
rne dei cotúrai,
tc
eli spesa,Li dovremo ,1l i _n .r
un pesante taglio dit: ti c,
meriti esteri e di post d I: ,.
elementi impre,cindibïli: la
qualii del ;iodoiio, la differer i . ca_c .ci disl o ttr:
sporib '1 I n 1 ii ii a!Lr il 1i '71to
di nrrpre : a corrivol:e, il .irido
tasso di innovazione tecnolo gica, Se invece a finta centrali.zzazione spinta si unisce la
concreta realizzazione delle
misure previste con la manovra 301 5, ovvero rinegoziazio-
ro, oltre al fallimento di _n ' e
Piccole e me'ne r i(Prese talianesa. L'allea:-, dmuulluc, è massima. «Le gare al r.:-,asso - ha
aggiunto Boggio - che guardano principalmente al prezzo
ion solo rischiano di n :rure ïl
livello di qualità di proc1o;à di
cui dipende l'efficacia LAla
prestazione sanitaria, ma tc;nndono anche a ornologare i dispc, .itrvi n7edïcx, quando in re,
ih sono spesso personalizzati
siile specifiche esigenze di terapi
el pi-iente. Inoltre,
mesto tipo di gare bloccano
l'accesso di nuove f ci .'loi,=ie
-ille strutture sai t?uie PCI
bïomedic i i: ` : rc in mano a Consip e elle rcn1r I regionali la gestiti 1 del ace triwaicon
stidi beriieserei
gli approcci attuali «escluderebbe dal mercato l'80% delle
imprese del settore che, in
quanto piccole e medie, pur
costituendosi in raggruppamerito temporaneo di imprese,
non potrebbero soddisfare
mercati a livello regionale e
tanto meno nazionale».
Er.Di.
Verifica dei tetto alla spesa ( in migliaia di euro)
Verifica
tetto assoluto
I%8.i07
Piemonte
Valle d'Aosta
-------------- '______
Ltsmbárd a
Pa Bolzano
Pa Trento
Veneto
Friuli V G
Ligurra
----------------------------Emilia R _
-----------------------------Toscana
___
Verifica
tetto percentuale
5,5
Verifica
tetto assoluto
Abruzzo
20.373
6,7
Campania
12.220
5,7
Puglia
110.404
5,6
Basilicata
7, 1
Calabria
5,1
Sicili a
59 . 724
_____
20 355
_____
______89 . 384 _______
186.402
4,8
Lazio
2 . 610-------- ------------- ______________
5 ,6
-1.285
4,4
t,
Sardegna
'
i
70 . 545
7, 3
10657
,
-82.880
6,2_____
3,6
137.094
6,3
2529
4,6
4.330
4,4
45 8,49
6 ,0
7,1
Totale
888.614
5,2
4.8
Umbria
43.693
7,0
Piano
23 1.1 67
Marche
64,599
6,7
Non piano
657.447
Sanità nazionale
Verifica
tetto percentuale
Pagina 4
I CONTI PRESENTATI NELL ' AUDIZIONE SULLA LEGGE DI STABILITA
L'allarme dei governatori
«fino a I 0 mld di tagli cumulati»
Ricetta efficienza e costi standard - E la Igiene e Sanità chiede: vaccini efarmnaci C fuori dal Fondo
I 1 loro V,-reixlegge di SCbilitk le
Regioni lo € ruro messo in stai, 1-lß: si
aspetta di vedere l'esito delle tr:: rr:::itr°, e ai
tavoli "fuori-nnar_, via" e di c-pire come
ritiva sarnunao allocate le risorse.
son,::, il nodo: «Il LU - servono i
govei-natori nel documento in cui propongono cr.rcF:d'a ite,nt alla manovra - prevede tagli oon n w. `í i. e struttinali della - esa corrente delle Zegioni , che cmnliiLiii
agli effetti delle r .,..no,,re fLiariz e
anni p r e c e d e n tei r.i ,ri; i in iiigr
1'esercizio 2016 di cinta 10 iniliardir
«considerando i tagli cumulati ne.
2016-2019 si a iva a circa ?2 miliardi,
pari al 72% degli ultimi 8 anni di nanovie, più che raddoppiando il contributo
della sanità al risanamento dei conti pubblici».
Stime da capogiro, che u-ori molta probabilitä comporteranno il rischio di piani
di rientro con aumento delle tasse per altre 3-4 Regioni, secondo il coordinatore
degli assessori alle Finanze liasshno
Garavagiia . A definire quali Regioni,
eventualmente, sarà il riparto deo i'nr:do
sanitario 2(1
iricora agli albo i
sordo h i ,:Ircc°:ro ancor i
- i u ,A p s
clie le l .e ior u debbano
nspetto €xia l,Sfra scora: xi
€eLet c,lue
.\l f n r.c_ile polen-ucl€c
n", € inca una fuori sl € nc, ie
li
i.€i..€:L :oIie1untioprescr t._ tìn_senedi
proposte, a partut dalle ` axi certe di spesa, cine nnon si sa ancor se andranno aa
meno conteggiate nei 111 miliardi del
Fondo 2016: Lea (800 iirilrxü), Pian a mina-;donale vaccini (300 ulula'r:ï. r:i
risaci (500 milioni), riiux;'r , dcd
ili
del comparto ^anità. Cui sr
€rn_,,e
l'«ulteii.ore criticit iì> del marictt , nfú«
listo negli eniotrasfusi, per f'_ nnúa dcraui , é: il sistema è so>teni-
c'roJità dei servizi; introdurre costi Stanié; rd pc_ tutti i livelli istituzionali (a partire I. _dle ,.i.nn. a tin€noiu centrali); legare i
r sp:ni€c i iii: s e{,: s ,ti o ii,i a ,lueeili sulla
sl er., c pensionistica e stabilizzare nel tuiciin io il rapporto coni il Pil del 2015, attiibuira anche agli enti territoriali tura parte
della espansività della manovra per gli investimenti, mentre oggi «la manovra per
le regioni e addirittur a restrittiva»; attirizzare i flussi finanziari di competenza
c [elle Regioni; lasciare nel comparto
eventi €. il _ sanzioni per il mancato rispetto
del pac,!;gio di bilancio , accelerare la spesa per i'ii investimenti a partire dal Fondo
eh sviti j po e coesione (2014-2020), altra-
verso le Regioni e Pa use l-nrio dinioo buone per t'xmance naia programinazione e -,e Lrz ne e 1- 1e Ii interveinti;
proseguire mi l eiw so di (-tticàeimnmento
del settore dei trasporto p! €hbïico locale,
altra grande voce di spesa delle Regioni.
Proposte elio in parte sono rievocate
dalla commissione Igiene e Sanità, nel
suo rapporto sulla manovra. Questi i teniï
caldi del decalogo dei seniatcni : conteggia-
re l'esborso (crescente) per i farmaci i
novativi e il Piano nazionale vaccini al di
fiiori dei 111 miliardi di Fondo, aumnenntare le risorse per evitare che il rapporto con
il Pii scenda fino al 6 ,:a'1rí preverli\ _ito
nel 2018, sbloccare dc t n :i i) n € € ente il t n .
u€c-lo mí LcLe
nover del persovi€dc. t
ur
le pro!
o€ i
3
ie) e potenziare, in
'o :, eli ni € :s;io mi servizi. da garantire
a, il inir€€eio delle borse per gli
speci . mordi.
B.Gob.
uondo le Regioni andrebbe c_a ,ir,€
-,m'adeguata tempistica E od, iil
per nc',an:e le eventuali disecanoi ïie rleile
spese a carico dei Fsn, tmniite la qu il 1ìcrüiUine della speli» (per lto caldeggiata
dall'esecutivo), coi. i atroduzione dì «parannetii semplici che valorizzarlo i costi
effettivi nell'erogazione dei servïdi, assicurando un adeguato livello di gtralità dei
Lea, anche attraverso la rilevazione della
soddisfazione da parte degli utenti dell'utilizzo del servi io». In più, le Regioni
rilanciano sulla l n evisio ne di «un piccolo
Fondo», dir n p. i; i n e_ per il miglioramento
dell'elfo irr:c or W,uu.ti :r Poi, il prospetto (;mbl:;iicato ni ;aara.3,ii conte previsicari clc : sempre minor' rapporto risorse/
Fil, in r a ccì tagli e di ulne manovra che
insinua esparrsiv
Da queste ccnusioferaziorti i gc cn io€i
elaborano le otto proposte sulla le .'n di
Stabilità: premiare efficienza, effic r
Sanità nazionale
Pagina 5
Riduzione di spesa prevista nel Ddl Stabilità 2016 (milioni)
Ministrai
2016
2017
2018
3.121,00
2 .491,00
1.723,00
2G
VariaLiune percentuale
annua
p
Regioni e Province autonomie
3.947,00
1 `4
5.702 ,48
Variazione pera ntuale annua
7.104,48
44
25
di cui.
• Sanità
2.097,00
4.680,48
- Sanità Rso
- Sanità lits
1.850,00
P:rr< ;io di i,iianciv
1f
1
2.097,10
1
6.444,48
-----------------
3. 980,00
5.4,30,ü0
700,48
964,42
1.022,00
660,00
isc.;i%,rii SL7nC: xtru_tiraii ,. ctinu: d u ii .i.c% core nee nel
a, I ai rtr.rii ,, : in riduzic„cdc,l 45%, nel rr:; rwo,
a p.
triei,nr ,u,rtteo r.rno dei '8O -
per il 2016 la metà dei risparmi è sugli iaia,•st:imenti
Con
uto al risanamento dei conti pubblici per fattori produttivi
P, rsonalr-. e visite fiscafi
2%
i=armaceutica
17%
16%
positivi medici
Beni e servizi
20%
I..54S
nüio, i
i ; Ticket farmaceu
Regolamento ospedaliero
e inappropriatezza
Investimenti
Le risorse in rapporto al Pil (dati in milioni)
Fsn
Percentuale incremento .1rr,ut pr, cedente
Pii nominale prograrnmatico (D, f 2014
e aggiornamento a nota Def 2015)
------------------------------------Perc+enterale incremento Pii anno precedente
Tagli previsti
Pii n,-„iinaie programmatico (Def 2014
e aggiornamento a nota Def 2015)
Percentuale Fsn su Pil nominale
Sanità nazionale
2012
2013
2014
2015
107,961,0
107.004,5
109.928,0
109,710,0
1,56
0,99
1.579 ,946
1366-911
6,77%
6.89%
-0 R±
Percentuale Fsn su Pil nominale
Percentuale incremento Pii anno precedente
2011
1 06.905,0
i
2017
2018
4.680,48
6.444,48
1.734.508
I .192.7çr9
3,3Y,' I
3.36:K
6 ,47% I
6,3391,
:73 1
1.560.024 1
-0,44
6,86% 1
1.616.254 1
3,60
6,I
2016
-0"0 i
1 1 1.000
I._
1.635.384
1.678.566
17
2,64
6,71%
6,61%
La sanità contribuirà nel 2016 tagli cumularti pari a 14.706 min di cui 4,3 mid
solo nel biennio 2015-2016 pari al 30%
circa dei tagli dell'ultimo quinquennio.
li Fsn 2016 conferma una contrazione
dell'1,8% a fronte di una crescita dei
Pii dell'i,47%. L'incidenza Fsn/Píl è ai
minimi da inizio decennio: 6,6% del Pii
Pagina 6
REPORT OCSEI Nel 2014 spesa sanitaria ancora sotto la media e in discesa (-0,4%)
Una sanità senza mani bucate
Cure d qualità ma niente dentista per un italiano su 10 - Gap terza età
La qualità delle cure piade in
Italy resta al dì sopra della
inedia Ocse. E senza pesare
troppo sul bilancio pubblico. La
spesa sanitaria italiana sia pubblica
che privata - in discesa in termini
reali già a partire dal 2011 - resta
infatti sotto la inedia Orse anche
nel 2013, cori un valore pro capite
pari a 3.077 dollari a fronte di una
media pari a 3.453 dollari. Il calo e
stato del -3,5% e i dati preliminari
stil. 2014
.indicano uri'ultenore riduzione dello 0,4%.
quanto
emerge dal Rapporto Oese «Health
al a Glance 2015» diffuso dall'organizzazione internazionale.
Il risultato è il prodotto di un
miti di misure contenitive che hanno colpito tra l'altro la spesa farmaceutica, che tra il 2009 e il 2013
è scesa del 3,2 per cento. Un calo
attribuibile in parte all'introduzione
di farmaci generici, che sono quadruplicati dal 2000 una che restano
ancora sotto tono rispetto alla meeh a_ in Italia coprono infatti il 19%
del mercato farmaceutico totale in
volume e dell'11% in valore a
fronte di medie Oc-e rispettivamente del 48 e del "1 per cento.
La spesa ali :ti t tL-Ltra è relativamente bassa..rnr 1ic• in terriirii di
percentuale sul Pìl copi una quota
dell'8,51:,o a fronte dr una media
Casse dell'8,9 per cento. Ai piìini
posti svettano gli Stati uniti con il
16,4% seguiti da Olanda e Svizzera (11,1%), Svezia e Germania
(11%)e Farcia (10,8%). Trai Paesi con sistemi sanitari più simili al
nostro, il Regno, Unito ha una percentuale dì spesa inferiore, pari al128,5% del Pil. Rispetto al totale
della spesa pubblica, quella sanitaria copie una fetta del 13°'o (media
Orse 15%).
I risultati in termini di salute
della popolazione e dì aspettativa
di vita sono più olio buoni, ma
l'Italia resta indietro su assistenza
agli anziani e prevenzione.
L'aspettativa di vita è di 82,8
anni (il quarto valore più alto dell'area Oese). Ma dopo i 65 antri si
vive peggio che in altri Paesi e
l'aspettativa di vita in buona salute
è tra le più basse dei Paesi Orse,
con solo 7 aguti senza disabïhtù per
Sanità nazionale
le donne e circa per- gli mini.
Tra i motivi, t.rr ol l'ci _.1 nr# í,'re di
assistenza a lungo tea urie ,<J i anziani rispetto alla maggior 1,,ü ic dei
Paesi Oese.
Tra le note dolenti, legate alla
scarsa prevenzione, il primato di
se :appeso e obesità infantile e aut
r _ -i orarnento degli stili di vita tra
i, olio consumano più alcol
i
e lat. eco.
In Italia, si legge nel Report, «i
tassi di sovrappeso e obesità tra i
bambini sono tra i più alti al mondo». Secondo l'Ocse un «fattore di
rischio in espansione», in uno dei
Paesi simbolo della dieta mediterranea. Tra i bambini italiani fino ai
9 anni, il tasso di sovrappeso rilevato è del 36% per i maschi e del
34% per le fervine, rispettivamente 11,7 e 11,9 punti percentuali
in più della inedia Casse. Un dato
che inette il nostro Paese al quinto
posto tra i membri dell'organizzazione, dietro solo a Grecia, Gran
Bretagna, Usa e Nuova Zelanda. E
inoltre aumentata la percentuale di
quindicenni che dichiarano di essere in sovrappeso, dal 14% del 2001
al 17% del 2010.
Cattive notizie anche sulle cure
dentali: un italiano su 10 rinuncia
al dentista perché non se lo può
permettere.
E l'Italia continua a detenere il
poco ambito primato dei parti cesarei che, seppur diminuiti, riguardano ancora più del 36% delle nascite. In generale, gli interventi di parto cesareo sono aumentati in quasi
tutti i paesi dell'Ocse, passando dal
20 per cento nel 2000 a 28 per cen.I motivi sono i più dito nel 2013.
sparati: dall'aumento dell'età delle
rrramnie alle n3 citc multiple per
via della r i oc ::nane assistita, fino alla tendenza dei medici di optare per l'intervento chirurgico per
ndune eventuali responsabilità.
Continua in Italia la dieta dei
posti letto. Nel 2013, secondo il report, sono stati calcolati nel nostro
paese 18,9 posti letto per l'assistenza a lungo termine per mille
abitanti, quando la inedia Orse è di
ben 49,7 per mille abitanti. In calo
anche i posti letto ospedalieri. Si
tratta però di una tendenza che riguarda la maggior parte dei paesi
Orse: si è passati infatti da una
inedia di 5,5 per 1.000 abitatiti del
2000 a 4,8 nel 2013. In Italia il liti-
riero dei pcn ti è drimr_uit , i r i,_utgelido i 3,4 per 1.000 l r ui;i.
«t ire l ; i r , imo arte - si legr u ael r eport - è r L A n guidata in parte dai
progressi della mediciira». Questi,
infatti, hanno permesso di aurmentare le prestazioni in day surgery,
rducc-ir') la necessità dei ricoveri
ospedalieri.
I trend globali . Tutti i Paesi
Oese harcio un regime di copertura
sanitaria universale per un insieme
di servizi essenali, eccetto Grecia, Stati Uniti e Polonia. In Grecia
la crisi economica ha condoio a
una perdita della copertur ., .:> cc
retiva sanitaria peri disoccupi;€: di
lungo ternirne e per molti lavorairrli autonomi.. Tuttavia, da giugno
2004, sono state prese misure per
fornire alla popolazione priva di
assicurazione un accesso ai farmaci
prescritti e alle cure di pronto soccorso Negli Stati Uniti, la percentuale della popolazione senza assicurazione è diminuita dal 14,4%
nel 2013 all'11,5% nel 2014, a seguito dell'applicazione dell'AtTen`dable Care Act e si prevede che la
quota di popolazione non assicurata diminuisca ulteriormente. In iredia circa il 20% della spesa santaria e sostenuta direttamente dai pazienti.
La spesa a carico delle famiglie
varia da areno del 10°,}r, in Francia
e nel Regno Unito, a oltre il 30%
irr Messico, Corea, Cile e Grecia.
In Grecia, la quota della spesa sanitaria finanziata direttamente dalle
famiglie è aumentata di 4 punti
a spesa sanitaria pro capite
in Italia è diminuita del 3,5% in termini reali nel
2013, il terzo anno consecutivo
che vede una restrizione
della
spesa, e dati preliminari per il 2014
indicano un'ulteriore riduzione
dello 0,4%.
ii , {Ai dal 2009, aumento che
ha corta se con la riduzione della
spesa p ibblica.
Le famiglie a basso reddito sono
da quattro a sei volte dì più propense a riportare esigenze non soddisfatte per le cure mediche e dentistiche per motivi finanziari o altri,
rispetto alle famiglie cori un reddito elevato. In alcuni Paesi, come la
Grecia, è più che raddoppiata la
quota della popolazione che dichiara di non avere accesso alle cure
mediche necessarie durante la crisi
economica.
Rosanna Magnano
ié :;; 9 1tEh sap siraae
L"P3'RFY JTY J£ fih 5_4fJA:lA
Pagina 7
Lasl-ifarmaceuticaErroalpit (USL) PPP,anno2013,yan:i,,, }pii,prossin1o)
Crescita annuale della spesa sanitaria pro capite in termini reali
Fonte: OECd heo;ith stottstìcs 20 15
13%
o,_6*.:
o,l'i-;,
O,g®`
08°1,
_0
Italia
la Ocse
101a
2011
2012
2013
2014
Aspettativa di vita (in anni) in buona salute all'età di 65 anni, Paesi europei, 2013
Uomini
Paese
Islanda
Donne
____
Uomini
Donne
15
Francia
Paese
I.i
II
Gre cia
1,1
8
B
9
99
Itali a
8
7
Norvegi ;
15
15
Portogallo
10
Svezia
13
14
Ocse24
9
Io
nimarca
Igio
Lussemburg<
Regno Unito
!
12
1
I
II
12
II
II
II
II
Svizzera
1
Uomini
paese
Polo nia
1
Donne
7
Slovenia.
Olanda
Spagna
10
9
Germania
7
7
II
Austria
9
9
Ungheria
6
6
II
Rep. Ceca
9
9
Estonia
5
6
I
Finlandia
8
9
Rep . Slovacca
4
4
Notte i Paesi sono disposti in ordine decrescente di aspetcadva di vita in buona salute dell'intera popolazione
Fonte: rostat database 20 f S
Sanità nazionale
Pagina 8
4
MERIDIANO SANITA/ "The European House Am6rosettí" stila la classifica dei Ssr
Quali risposte dal puzzle Italia
Focus su salute, equità, efficienza e qualità - E.Rc magna al tap, Calabriagiù
Al cemitro dell'analisi e delle
nvestire in prevenzione e
in innovazione per "gene- proposte elaborate dagli esperti.
rare valore", facendo leso (v. articolo a fnannco ), il focus
ro delle esperienze virtuose e sulle performance dei singoli
degli strumenti - dall'IIta alla Sir, da tenere sotto osservFa:ziosanï a digitale alle partnership ne per far tesoro di best pratipubblico-privato, tanto per cita- ce una anche di storture e distire alcuni degli ingredienti in guaglianze che - complici gli
campo aipaci di mettere le ali effetti del federali sino snitaa u n sistema sanitario che scon- no, i vincoli. di fiiuan pubblita un rapporto spesa/MI ancora ca, il perdurare della crisi ecopanalizzante rispetto agi altri nomica e i tagli alla sanità Paesi Ve (si veda anche il ser- núnauo l'equità del sistema.
vizio a pagina 5) I via ; icoi,4
Quesl ti ni il clou del recon le propopart dì "The
snteti
T4rt r epAnl
' sosu run tetto oli
II servizio
no a i:c;ne le
spesa unico
e il Report
d 1 " 1 a on
per i farmaci.
t inc apsull'introdf °'¡;'r% / rnmmm mmnmmammám
',i,-,ancia il
zi one
di
', t eridiano
meccanisi
di rnonitoragg
71ti1l` ;c•sso
i inal 'n le-x, n'rovo
..e a a. r i quattro
effettivo all'innovazione farinacologica.
are,- s-ilute della popolazione.
guasti gli spunti che arriva- e r.ì i ;, e capacità di risposta
no dal X Forum Meridiano c l si:slciiia sanitario ai bisogni
Sanità, dedicato a "La sanità di salute, efficienza e approdel futuuro . Prevenzione, limo- priatczzi dell'offerta sanitaria,
vazione e Valore", presentato , i. liti dell'offerta sanitaria e
il 10 novembre a Ronia.
responsiveness del sistema.
«La novità introdotta dal- letto per anziani nelle Rsa, dell'Iindice - si legge al capitolo 5 l'accesso all innovazione farde na,'pc o - e la nnisurazrone maceutica, del n rnr_ ro di andelle disonrogeneiti r
ziani trattati ìn Adi e della codai ' sterri sanitari regionali». pertura dei programmi di screRisultati (sinteliiti nei grafici ening. «La performance media
in pagina) che fotografano per- nazionale è il commento fonnanc sull'ottovolante e che vïene drasticamente ridimennel complesso conte, . rara' , tra i sionata dalle regioni del Sud
tanti dati, l'eccellenza dì :1: 1a che sui te ria de s a l.i uvenizione,
Romagna, Lombardia, '1os. n della gestione a1enir anziani.
e, a seguine, dï altre Regiunni del delle cronocità e eic,ll equità dei
centro-nord. Dall'altra parte, in sistema devono cordiere molti
fondo alla classifica gennerale, passi in avanti».
Calabria e Cau ancia, precedute
In generale, è l'altra consida una penultima Campania e e derazione forte che emerge dal
da una terzultima Sicilia. Il La- bernchrnark tra i vari sistemi
zio, con non punteggio pari a regioni, le Regioni con risul5,5, si pone benn al sotto della
tati migliori sono anche quelle
media Italia.
caro rtc r, tte d c un livello di
«A guardare i risultati per
spesa, pubblici e piii ata, niaglo mdicitor - si logge nlel
grore. ai ~'è ma relazione molo - s, lta agli occhi coto forte - spiegano gli analisti irte ;ree dì indagine
tra la ricchezza di urna Regiooniú i -uno più accenrisorse che essa destirnEYa
tuate». 1 gru maggiori campaore della salute e i risulimo alla voce "equità", 'ei inperformance che il sistedicatori su 10. rileva il rel ». xrt .
ma sanitario pubblico ottiene»
presentano uni indìce di
mogeancità superiore al »' , si Ancora, è fonte la relazione tra
tratta del tasso di eniìgr ,zione spesa sanitaria privata e pubsanitaria, del nunner°o dì posti blica-- i territori cori una spesa
sanitaria privata superiore hanno anche registrato runa spesa
sanitaria pubblica superiore alla media nazionale. La spesa
privata. è quindi l'ulteriore
considerazione, ((non è
sta per compensare runa spesa sanitaria pubblica bassa. ma
bensì ha permesso a queste
Regioni l'ottenimento di migliori per fornnarnce in virtù delle risorse disponibilí per I'intero sett,nre, corre mostrato dal
leiidrizr.o Sanità. Regionnal Index». Ma attenzione: la conclusione che le Regioni più
perforiianti siano quelle che
pili spendono, amplifica il rischio di non equità del sistema. E da qui bisogna ripartire.
Barbara Gobbi
Sanità nazionale
Pagina 9
"Stato di salute della popoIazioue" (punteggio I -10)
Fante: Tt:e Eueopeen House -AmbrosetCí 2015
"Equità e capacità di risposta di bisogni di salute" (punteggio1-10),
-- - - ------------------------ - - ---------- - --------------- - ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Fonte: The Europ ean House - Ambrosetti 2015
Posizionarnento Regioni nel "Meridiano sanità regional index" (punteggio 1-I (1)
Funte: The European House - Ambrosetti 201$
------------------------------------------------------------------------------------------------------- - - -- - - --- - -- --- -----------------------------------------------------------------------------------------. C - . . . . . . . .Ä...............................................................................................................................................................................................................
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Sanità nazionale
_-,
O
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Pagina 10
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" E fficÌenz, e appropriatF-_zza cle II'offerta sanitaria" (punteggio 1 -10)
Fonte., Th:e Europeen House - Atnbrosetti 2015
"Qualità dell'offertasani tariaeresponsiveness ciel sisternia" (punteggio 1-10)
Fonte; The European House -Ant6rosert€ 2015
I Meridiano Sanità Regional lndex nasce con il duplice obiettivo di valutare e confron tare le performance dei Ssr , tra turo e rispetto alla media atazíonale , e di individuare
le aree in cui si concentrano le maggiori disomogeneità tra le diverse Regioni. Ognuna
delle quattro aree è stata analizzata attraverso 10 key performance indicaóor (KPI), alcuni dei quali compositi , per un totale di 40 KPL Per ogni KPI e stato assegnato il punteggio massimo (10) al best performer e il punteggio minimo (i) al worst performer;
alle restanti Regioni è stato assegnato un punteggio tra I e 10 , in base alla loro performance relativa. Per misurare la disomogeneità tra i Ssr , ê stato utilizzato un coefficiente di variazione (indice di disomogeneità), dato dal rapporto, per un dato campione, tra
la sua deviazione standard e il valore assoluto della sua media aritmetica , al netto degli
outäier.
Sanità nazionale
Pagina 11
PREVENZIONE SOTTO LA LENTE
Tra calo vaccinale
e nuove frontiere
dell'emergenza
i scrive prevenzione si lerce salute pubS Quella fatta eh anatra tic tiinosse graaie ai vaccini n , ..t ..
i pei ché calano le
coperture, di inrennaa sempre più aggressive
olio non si battono con i nonnal antibiotici e
di problenü di salute mentale, che diventano
dnitmrmaticanente diffuse. Per questo la salute
di il ,LL va difesa cori strategie aggiornate e irinuvati\ c,nie c 'r1 u Czue ili Italia si continua
a ligieia rr ,t:r_uvlE :lilticolaìeifnarahanienti s4:rnp c fifa
Pecche cerio i _ u ;fino i finlandesi, che
possono c,iiaie ti,{ 188 curo dì spesa pro capite, nia nemmeno i poveri greci, coli i loro
miseri 17,3 caro. I nostri 67,4 erro a testa non
sono spiccioli. Ma si può, si deve fare di più.
E per questo il Meridiano Sanità alla sua decirma edizione dedica un ricco capitolo alle
politiche, alle istituzioni e ai numeri della prevenzione. Alle politiche vaccinal, tua anche a
tenti su cui va prestata uii`attenzrone nuova:
la resistenza antiiriic robica e la salute mentale. Del resto, in Italia il consumo di fatniaci
antibiotici in ambito sonano è uno dei più alti
in Europa e i super microbi sono m drariimafico aumento. Al pari, la salute mentale diventa per l'Orma una priorità: la frequenza di
disturbo depressivo maggiore è in aumento ad
affligge oggi più di 350 milioni di persone a
livello globale. La depressione è la quarta causa di disabilita nel inondo e da sola spiega il
12,0°% del carico di malattia globale, la prisma
nei Paesi ad alto reddito.
Piani regionali. Da noi le Regioni avTebbero dovuto recepire entro il 31 dicembre
2014 il Piano nazionale prevenzione 2014~18
e avrebbero, condizionale obbligatorio, dovuto
adottare, entro il 31 ana
=1)15, i Piani regionali prevenzione (Par). C urciplessivarnente,
a oggi, quasi tutte le rea ioni hanno recepito
l'Intesa tra Governo e Regioni; svolto un'ana-
lisi eh contesto regionale per ciascun macro
obiettivo del Pnp e trasmesso al ministero della Salute i propri Prp. Sul fronte delle risorse
impegnate, il report evidenzia aut' elevata va riabilità, Si passa dal 2,7 %a della spesa sanitaria totale di Trento al 5,9% della Valle d'Aosta. Il Patto stabiliva una soglia minima del
5%, uria solo Valle d'Aosi:i, Molise e Calabria
hanno rispettato l'irnpc. ul i
Capitolo A acciai. Gia a3 ottobre, la Società
italiana d' , .c :t ct a lanciato l'allarme: per
la prima, dia riti 1014 nessun vacciuio, neppure quelli c ,:id?e[ri obbligatori , ha raggiunto
il 95% di copertura sul territorio nazionale.
Secondo lo studio il tasso di copertura per polio e difterite è sceso su scala nazionale al
94,7%, quelL" taci il tetano al 94,8% , epatite B
e pertosse al
mentre l'hemoplhilus influentiae al 94,24 Per morbillo, rosolia e parotite il livello è ancora più basso, all'86,6%.
Ancora più bassa la cifra per il meningococco
C, sceso al 74,9%. Il Meridiano evidenzia, citando l'ultimo Rapporto Osmed sull'uso dei
farmaci in Italia, che la spesa per vaccini in
Italia nel 2014 è stata pari a 291 milioni di euro: poco meno &1 301% della spesa per attività
oli prevenzione rivolte alle persone e in dim inuzone del 10% rispetto all'anno precedente.
4,8 ct.io (era 1 pe,
uri:, spesa pro ca n ie..
l'anno 2013). Ed è un valori: decisa;isente basso se si considera che la spesa pro capite per
farmaci in Italia (già cornunqm cl::t;, untuate
bassa rispetto agli altri Par si c ti t ,ei mira a
38 curo. E per questo si
positivai iiciite l'arrivo del nuovo Pian.> nazionale starJ :dt'J s tondo un approccio pei la ' ila e in cui
I c :accnaziOni diventano allea . _ s i a oli «super
Lea». In grado di incidere sulla ridi zone della
spesa per le c u r e dì a l c a n n e par, ic' ic rritctive
e non infettive nei prossimi anni. Del resto
siamo di fronte a tuta doppia emcigenara ben
segnalata nel report: il ritorno di malattie che
credevamo sconfitte e aut deciso aumento dell'antibiotico-resistenza che ogni anno provoca
in Europa 400mila infezioni e 25naila morti
oltre a far esplodere i costi a 1,5 miliardi di
erro. A queste emergenze vanno date risposte
innovative, corno è stato con l'introduzione
degli screening tumorali qualche anno fa.
L'adesione a questi programmi ha salvato e
salva vite. E i dati lo dimostrano: dove i programmi fannzionano, si muore di meno. Questo significa prevenzione nel senso più giusto
e concreto del termine. E questo report lo
spiega ancora aura volta nei n'iinmú dettagli.
Lucilla Vazza
rR, . rQ
5pesa pro capite in prevenzione nei Paesi Ue- 15 (anno 201 3) ~ ~u ~u
Finlandia
Svi•ria
Paesi Bassi
Germania
Datúnìarca
Belgio
Fra:,, ;.,
Aug, i.r
Iraha
Spagna h
Portogailo "
Grecia
Sanità nazionale
Notai dttl di Regno Unito e Irlanda i
non sono disponibili t
¿") Dati 2012
Foote, rietoborazione The Forop ean House - Ambrosetti
str dati Oese,20f5 d
Pagina 12
RELAZIONE AL PARLAMENTO 2015 SULL'ATTUAZIONE DELLA LEGGE 1 94
Ivg in calo (-5,1 %) ma 2 medici su 3sc no contro
Nel 2014 continua in Italia il truid in
discesa f-5,1%) d.l:e s_tet:atzic
di gravidanza (partito dai 19h; l r pei .
1?r:rm volta il numero di ïriierc.fenti è in
en r. lillhtaila, Ma resta ancora alta
la .lumaa
parte delle donne sttaniere (w . o delle lvg totali). I tempi
d a8€°sasi
'n rc aerale sostenibli, pur
i , tonali, e il diritto alon ii coscienza pur riguardante,
pia feua dì ginecologi (701,,ó) è
do a un livello compatibile con
ione del settiñzio e con i dichi
medici non obretton. Sono
i principali trend che emergot o
FA, tzio te del ministero della Scala.tte sui] zttuazione della legge 194l1978
(dati °!rel :mtnarï 2014 e definitivï 2013).
Nei 2014 sono state notificate dalle
Regioni 97.535 lvg (dato i.provvisorìci),
cori can decremento c .' 5,1% rispetto al
dato definitivo del ° 13 (102.760 casi) ,
e un dïmezzatat ,
. ,io al' -- 2_4.861
ne - il tasso di aboriività del nostro
i piia bassi ira qt icLt dei paesi ceAridae per ic i _. ._ ; rxuew,
i
dell_i
cnziune, non
ma r1r ic; u., 1,-ilicï la p=tuale di L6 s_ t., t .. L. , 1c1o in perc;mtcaale, menti _• tl nc:nrr:: a~ c uUa e il tasso dr abo.ta ,°:: . E n i. :, r„ l t:, alle donne
italiane) se':K, ir_álìlltttilt ilaltllalianni.
I ten-p 1i ttt ,:{ :1110 in discesa e la
periccratcarï:ù t_ 1, -! elettuate entro 14
ionai dal r1n tiel doLi~o è infatti aaurtentata e il e'5," íne12I113, era il
1,51; r l 201 'e tl :;i16", nt4 2011. Iii
i-._i. . i p, c haale c!t ;1< po le 3
me: 14,6% nel 2,,1 3, 15,5% nel 2012
e 15,7)/l, nel 2011.
Nessuna €etäitictit`i saall'obiezion
del 1982,. rtr.r
picco più .t'_::
(,')1,9 aia: i ltie r-_
',t'..i1`tü el,:, .itì. 1: il -',-
im. die pure riguarda 2
« "pïa base regionc°ale - spiega il
o- e, per la ptima volta. per
qui : to riguarda i c,anchi di lavoro per
cia.s ïua gineoologo non obi on . ,tnr
su
sub-s egicnale, nctt e .erg,ìn.-1
tt: 1ti .aei ,etvtzt di hg». Lì e,l jt atra
e tcï: :atr°a soddïsiracente nt t ;lr':':e
s
e dtsponïbili. {rl' nurae~c, dei l unr „ >.:, nato
tilvg_srlegge neI
a quello dei punti n..;eit,t ul. ,:rt -`e
mentre il numero di Ivg è pari a i.:rca il
20% del numero di n<<ascrte, u numero eh
punti lvg è pan -,1 74% del numero di
punti nascita, superiore,. cioè, a quello
che sarebbe t snmtmdo le rxoporzioni
4ra. lvg € n _G i t ticbdr lavoro dei
co sono giachoaii
ic.cale ogni non
a E :vg a settitnian un
minimo di 0,5 della
gna e il masc tmo di 4,7 del lAolise. Le ta :.e mas ln _ d: _zt t ':i dï lavoro si reu
in t, ilin : ta Laricp, dc>ve ci scmc medici nw-r ol•: etúat.i che devcno etlr.tt"e iislrei.uvamente 9,6 e 9,4
lvg a settimana,
tt rt tLiríiff YY'dn- I 11Cli,
Ro.M.
Interruzioni di gravidanze e obiettori 2006/2013
Anno 2013
N. Ivg
107.760
t t.ili,z
unte
%gineC.
70,0
252 ,----1.3 ,----
Anno 2006
N. Ivg
131.018
ginec.
Anno 2013
Regione
16.778
63,6
2.050
---.
22
64,0
1090
79,1
59,8
Sanità nazionale
80,7
14
80,7
s ginec.
obiettori
2178
70,2
2.581
4
2.709
45,5
82$
I
7
415
93,3
620
9.974
12.049
Puglia
8.443
81,8
86,1
11.333
79,9
620
90,2
701
44,0
Basilicata
2. 107
11.301
Iv,
ñ
f4anip
74,1
Trent
Anno 2006
5 ginec
obiettori
69,2
Y. Aosta
Lombardi
N Ivg
2.671
72,9
.44
Eniilialt.
9,161
51,8
11458
53,5
Sicilia
7.691
87,6
G,t73
73,5
842
Toscana
6.722
56,2
8879
55,9
Sardegna 1
2.079
49,7
1282
572
Pagina 13
C€OiFIRUZIONEI L'aggiornamento del 1'ianoAndc seritto insieme al ministero e all'Agends
Sanità «sorvegliata specia le»
Un capitolo sugli ambiti a rischio - Trasparenza e controlli rafforzati
or r b
S voroafl,
1,.7
Cantane per present
l ïaWcxnatnento del Pia--) nazic --le anliccnraráone con il c
chele, alla sarità. Ed i: la
ta chi accale A,-ttenl'f..,
era `
ìato il tavel o temco. E in
una trim_ " : :e v-:' esa, 4rm,
!?.geras e r
hanno dato vi
ïunto cire ha pertato alla de
a"tolo sulia saiItá. E un seïaro e ïnexhto Si dice nero
Fr C'dm lui
c «t,e ch esterde.c
:n_ao ac
lt la;:cti, le none là Decreto
me, varato un anno fa in
genm F.xpo. I7' on in
3Y t n_ a r sere t rnrnissariati
1' tt :rtC' ue acxxzxlitate cca lae v
r: iu sitrrazïon _ di c u_r<tL c gc ,
suonali e crxndcr#te ,lei ïie:> ma
continuando aerog:ue i 5Ct•,'123 ai
cïttadini. Ed é il caso dell'G spedale I ri iticxa cli Rora;:lk.. e dal
24 ot.ir" 're risulta sospesa l'.r r o
r iï:i <<C ttariada .rtede'.ls
i7r
3ï.°wtie l,ii"is`t Cf?ntltltqtr pw•'..
e11t(
o
to in cìrea 15 pagïne
x2r
ty Raffaele Cantone ha definito i',
piano sulla sanità «corrg;
nientree la ministra Beatrice l..arennin ha parlato di «manuale della
prevennone della conuïione». E
Francesco Bev cre, numero uno
Agenas '-:-- T ,
dì «un lavoro
pcärar
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e
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a,°d rto i .:1'•ì22
lic:iostandel t'. di sectuev
i t1:. n i' c.lella pno-
stione, Pere, nï n íixio,
cEl i -l.rt1 :r; u,6.P)• r1r
tlac h:_ e ,Icc• ilnCLc• z,':ie
d : i raw
zt _,c:. in poete F;. IIric si, ; - ,_.:cs
i1 cinc•r cr quelle zone rosse del
nostro ST dove s+ lo'
clï tcanticxxpi» r
sodi di cxxnrziav
della cosa pubbl .ca. '
l'intmento dù-eti
iaácrne degli in
con r privati, A
ne di regole cert
chiave è
rapidarnote la rorm. Efi piano lo
dice ciiiarrmente. Per i contratti,
l'gre:a X è quella degli acquisti dove occorre pnxnr.rovere la tr"arenza. Mentre per incaridri e nomine delle aziende ssichiede la deÍ7' C 1e di linee gazida per e 9r •ire
i criteri di valutazione e co la
i ~trre la
apar= e l'antparzxabrlrt=t La
gestione delle rtrnte e ct
moto è un altra mm enti
la tracciaHitfi è Densa vi;
àene all'implementanone
prcrinma dr lavora previsto &al
V ,e: c, "so attuativa di caertificarei yli enti col %r- E poi
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Lur=illa Vazza
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un altra voce da corsic
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ivato acxr Iato. Definiit:a c,1 a t: . L°i:mente
esptsto?> a fo
ne, ma an.',.
_ 1 c%xnrziOrnIagestione
delle r__- e , Mn ocxx.lire vi
re. 'I.A_ __ s ii Governo con de-
Sanità nazionale
Pagina 14
CAMERAI Settimana clou per chiuder l'esame sul risk in commissione Affari sociali
Rischio sanitario, ultimi voti
Cambia la responsabilità - Paletti alla rivalsa e conciliazione obbligatofla
C
ori il via libera della coniinissione Affari sociali a'.Pemendamento 7.50 del relatore Federico G elli (Pd)
sulla Pdl 259 in materia
responsabilità professionale
del personale sanitario, si
delinea il nuovo profilo
della responsabilità civile
dei professionisti: netta la
distinzione tra natura contrattuale della responsabiliti - in capo alla struttura
sanitaria. pubblica o privi
ta, che Si avvalga di medici
o infennnieri «nell'adempimento della propria obbligazione» - e natura extracontrattuale, in capo a'—
l'esercente la professione.
«Ciò che conta - spiega
il relatore - e l'ambito nel
quale viene erogata la prestazione, che poi interessa
il 90 per cento della casistica, includendo anche le cure svolte in regime intramurario o attraverso la telemedìcina».
Resta inteso, ma è bene
ricordarlo, che per i liberi
professionisti che operano
privatamente riel loro studio (dentisti, oculisti o al-
danneggiati e sulla composizione degli albi dei periti.
nti arerà a configurarsi una responsabilità di
a contrattuale (v. anche articolo a pagina 17).
Sul "risk" la commissione dovrebbe concludere i
lavori questa settimana. In
calendario, il seguito dell'esarne degli emendamenti
sempre del relatore all'articolo 7 (su conciliazione e
rivalsa) e degli articoli 8,
10 e 11 , sul ruolo delle assicurazioni, sul Fondo di
solidarietà per i cittadini
Quanto all ' azione di riulsa della struttura sanitaria nei confronti del professionista sanitario, il nuovo
ticolo 7-bis (sempre su
rifonruilazione del relatore)
prevede iiniarizitutto - in linea con la norma sulla re; l)onsabilità civile approva[.t la scorsa settimana e qui
pubblicata - che essa possa
essere esercitata, e coniunique entro un anno dall'avvenuto risarcimento, solo
:iicaso di dolo o di colpa
grave . Ancori: condizione
sine qua non per cui la rii elsa sia esperibile, è che
la struttura abbia dato coiriuinicazione all'interessato
dell'instaurazione del giudizio risarcitorio nei suoi
confronti, mediante notifica
nell'atto di citazione.
La norma pre «r,, e p n '
letti ben precisi sia sol (o il
profilo economi co che delle sanzioni professionali: la
rivalsa noli potrà comunque superare un quinto della retribuzione , mentre esclusi i casi dì dolo - le
"promozioni " saranno inibite nei limiti dei tre acuii
successivi al passaggio in
giudicato della decisione
pronunciata nel giudizio di
rivalsa.
manda di rivalsa in sede civile della struttura pubblica.
L'altra proposta di rilievo è quella che prescrive il
tentativo obbligatorio di
conciliazione, ai sensi dell'articolo 696-bis del codice di procedura civile. «Un
elemento fortemente innovativo - tiene a precisare
G elli -: si introduce con
forza il principio che prima
dell'avvio di qualunque
procedimento si deve esperire attraverso l'azione tecinico-preventiva affidata al
perito tutti i tentativi possibili». Di più: la mancata
partecipazione obbliga il
giudice a condannare, con
il provvedimento che definsce il giudizio (e a prescindere Ball' esito del giudizio), le partì che non hanno partecipato , al pagarrieridelle
di
to
spese
consulenza e dì lite, oltre
che ad una pena pecuniaria,
in favore della parte che è
comparsa alla conciliazione.
B,Gcsb.
£- h`iPRCCk 2kA.'E Nli',_i4`11T.A
In ogni caso , un eventuale esercizio dell`azione
erariale da parte della procura presso la Corte conti
rende improcedibile la do-
Sanità nazionale
Pagina 15
LA CORNICE NORMATIVA
Una legge non basta
agarantire i diritti
E
sprirnere un consenso generale sin cLittr fo ndam itali dei bambini affetti da una rnialati ,-: per la Male
l'unica risposta adeguata sono le crre- 1 h__ ve pediatriche, trovare le strategie comuni atti ; ci
-17.;: di questi
diritti possano essere riconosciuti d rr c =.iui _ali, iii ogni
etc in ogiai luogo e iri ogni. situa,_-ae. S,-•no r h li arnbiziosi obiettivi che si sono po,,iii ocisiponnc_rti del tavolo
ico siri diritti dei bambini . Tra loro frginario esperti
ninni di ogni continente, ma anche medici, gïinidiosi di bioctica
once specificato nella Convenzione delle Nazioni
Unite seti diritti del fanciuiïlo, approvata dall'Assemblea
generale il 20 novL'. i ìbre d;el 1989, rnn bambino e una persona gir cti :area r ,e . 1 ira ogni fase JclIn s._ta. De
-von,prt_c)ientulahi.Lforndarnentali corno cr lo €tt:a vitae alla salute, indipendenternic : Ce ' .
sesso, etida, cultura, malattia, religione.
II: i _o '1014 l'Oms, proprio nell'ottica del rispetto dei dir? fondamentali della persona , ha adottato una
risoluzione lie prevede l'innplernentazione e il rafforzaimento delle cine palliative per tutti P 1 stati membri, corriprendendo anche la specificiii pc irírica Sempre nel
2014 un gruppo di esperti italiani 1. fcniuulato la Carta
Dei Diritti del Bambino Morente - Carta di Trieste, che
delinea i 10 diritti fondarniei:ta:li P ci i ',ambiai nella fase
terminale della loro vita. O u dir -o Inca una serie di note
esplicative e suggerimenti sii comm soddisfare al meglio le
loro esigenze.
Uno scenario, dunque, in rapida evoluzione,
za la sfera dei diritti dei bambini, una che potrebbe non es
basta sancire con una legge il diritto-seruficnt.«No
del bambino inguaribile di poter accedere alle crine palliative pedi riche : è necessaïo un coinvolgimento della societùì civile», sostiene Marco Spizzichino, direttore dell'Ufficio Xl della Direzione generale della Programmazione sanitaria al ministero della Salute che ha partecipato
al tavolo tenmatico. «In rn contesto del genere - aggiunge i rappresentanti dc.1L rrehuiior possono apportare un contributo fondarmenb .rl a.1 € : o die il diritto all'accesso è
un diritto improrogabile . Credo che il documento elabora
non necessariamente debba contenere-tonelwrmsip
elementi umov ativi , in quanto i documenti fino ad oggi
prodotti possono essere considerati del tutto esaustivi, ma
deve essere capace di incidere sulle coscienze dei decisori
di ogni Nazione».
Il bisogno di cure palliatine per i bambini colpiti da
Sanità nazionale
irr r. ibile e tarato urgente qrr sto poco nconoiuto. Si siir i, (eh« nel inondo i t nil iru h,- necessitano
d queste cine siano tra i 20-25 milioni.
L
e nnagg€;ior nz vive m Paesi a basso e medio re ì: sito (98%) e quasi la metà in Africa La fomnazione del p^-sonale in ambito clinico e organizzativo e la connrniic.azione sono strrimen ininr nciabili per la diffusione
delle cure palliativo peci triche.
«I bambina con m r1,i,_ i inguaribili - spiega Dïederik
Lohuran, direttore scaei,€t di Human Riglits Watch rianno numerosi bisogni e spesso molto diversi tra loro.
Il sistema sanitario deve assicurare che essi abbiano accesso a una buona terapia del dolore, in,-è necessario
anche die un sostegno a questi band siri p ci- quanto riguardi i loro bisogni sociali, psicologici
rïh lini.
«L, r r€ l c i ria moderna - aggiunge con r nïn vena ansar.
14112. Ralagopal, fondatore e presidente di palhum India
- è troppo concentrata sulla malattia e dedica scesa attenzione agli elementi che finn parte del concetto stesso di
salute, corsie la sofferenza, che comprende i sintomi fisici,
emozionali, sociali e spirituali, ognuno dei quali contiibuïsce a peggiorare anche gli altri. Quando i bambini con
malattie uiguaribili ricevono le cure palliatine, ci si feria
troppo spesso a risolvere soltanto gli aspetà psicologici e
sociali e si esclude l'aspetto spirituale. La fede nei barnbipesso assoluta e quindi il sostegno il un assistente
religioso con una fornnaaone nelle c ;j. o pnlirr,t_ve potrebbe essere un smezzo importante per niagliorri. c la qualità
della vita. Ma in uria società mrütire, ligiosa tentativi nnaldestri di supporto religioso possono anche peggiorare la
sofferenzar,.
Il ruolo delle religioni assume così una rilevanza evidente che si acconi 'runa a quello delle nonnazioni a livello nazionale e inl miirazic,nele . «I principi religiosi, così
come i valori cultur..li, influenzano in modo significativo
la percezione che sì ha delle arre palliative e di conseguenza la disc saio
attorno a esse», conclude Bruno
Giussank e'
Ted Europe. «L`a'nI pi 1vazione
esplicita e il so
o da parte delle religioni fa' r : eibero i genitori dei l i nnbini malati nell'optare pur 'e cure palliative, ofirenoo 4iuda e consenso nel delicato processo
decisionale e contribuendo al conforto dell'accompagnamento religioso».
M.V.
Pagina 16
CURE PALLIATIVE PEDIATRlCHE1 Il orkshop internazionale di Fondazione Moruzza
Diamo sollievo agli inguaribili
Obiettivo: la salute del bimbo come persona fisica, psichica e sociale
Di
FRANCA
cL:riir<ai
obietti ; o d c trIZ olo tecnico
è di dofn.ui c un consenso
condiviso sui principi fondanti delle cure palliative pediatriche, sulle priorità assistenziali e su
ne tali priorità debbano essere lenite "dine palliativo". Tutti concetti che messi insieme fanno paura.
Nì-n se ne parla facilmente e nella
rii _ ior irrite dei casi si subiscono
iluui_':o noli si possono evitare. Se
"curve palliative" si aggiunge
lO
anc he l'aggettivo pediatriche, il tutto
diventa inaccettabile, impossibile e
la paura diventa facilmente rifiuto e
negazione.
Ma la realtà dei fatti con cui quotidianarnenrte ci confrontiamo, ci
porta sempre pili ad affrontare il
larxablerna delle cure palliative pediatriche (C^p) e chiede sempre più
f r e . te] l i v i c i €te nn ampio ci nnfronto,
non sclt.ult--, f a gli opcn; a della
salLitc, :,tal ,.1,o p, k,fon . i , eli gl.este
niB I'n e sul moparole ,iil . ci
lo di
Di clic
i c'.cc i; Litui le Cpp e
a gLidn
ì'dlttt
,i
patologie ingu alii ili. In Italia sono
più di 35mila.
Si è cn . 1
tuta nuova tipologia di pazc it pediatrici con necessita di assiste- za e cura poco liarì,
complessi nella gestione e che richiedono risposte competenti, ccnltinue, inultispecialisticie e costanteniente contestualizzate al variare
,il,,l, cddi -malattia grave e potent.cnlte letale,
i ;tino che nel mondo vi siano
unioni di bambini eleggibili alle Cpp; negli Stati Uniti sono
più di 500000 i bambini che ogni
arino sviluppano c/o nascono con
in , ., .,, e reigiosi, che inter
scono e :
ot
condiziona io l'effica
venti e l'au t r~ i• re c'_ ,.
~>ioni
; I ,, ;apoe
della situazione e dell' età.
e delle risi c te
Per qi .iti p;--,denti l'obiettivc sfic•
priorit 1tn alla cura è la vita, la
qti. _lt<i i, la possibilita, pin° nella mia.
1 111: - .:i continuare 1 i essere un
b; i: i i t,o, che cosciente dct limiti inivt he abili elle la rirllc,ttla l upone,
coi nua a fare quelle c iseiucitze e
ad avere quelle relazioni , ,,ioni, deideri e pensieri possibili , che lo finino sentire tale.
L'obiettivo di cura è e deve esserela salute del bambino. mute intesa nell' accezione vera e globale del
termine e non li nata al controllo di
un sintomo o
^-'pero della} _iii'.
xllr . rirn 4t)1CK,
_
li'i..iii1Cl,i'
e
1!lilli4l. IÌ EECJ-
ii L'll Ili ich'uIrni C ia
sihul d ' ß,.t1. hLur e 11_C il € l i plt,fe:,.,ton ' '1 il: li onet itori sono
strumenti esse
sta parte della nnedicina,
In quest'ottica, si è deciso di riunire ai 'torno a un tavolo i maggiori
snido di Cpp per cercare
e definire i principi
liscussi delle Cpp, i
a o á urici sistclt;c,
riferimento in
ne di ti c,
indipendentemne; te dalla glch 1:t agra momento, in ogni situazione, in
ogni hiogo e per= ogni bambino rndiessere "Ile-, soni<a fisica,
tale" di siri quel sintomo, rI, l pcmdenternente dalla sua età e alla
'canto e sistema rai pp sci:LLu i'li so- rinaiatilci in n c
pi che possa-
Il ', A1e9
j cl t un
della
Le Cpj'
medicina ve,l:a"lidi cl:: in
specifici ai (,c '. itpa dei l;itt t_,tic elle
sot icano di una inialattia ingr . >:uibile,
una malattia per la quale non esiste
possibilità di guarigione . Bambini
che, spesso in marniera contraria alle
aspettative e al percepito coi°mmune,
sono in costante incremento come
numerosità e gravi i,i il pio esso
predico e tecliolocico 1, ,'i ',ilr;a ri
dotto la mortalitai ncon wJj e pediatrica, runa nello stL-oc , Tempo ha auansi Iato la sopnavvivcn : a di barmbini
aparoccì:i e relazione con uri pazieritu-ban,l:aïno, 1;: necessità di risposte
irbll í;lii„}i
e cor€testinalirzate
che rlc .:.rn. loi cr conto di ambiti di®
versr C011 [e i11ie2:i culturali, sociali,
lo
riti
parte.
LO Et
ht
E queste sono IL- i`l ;: T,'Oins le
detiia.sce coane 1-atti' :i 1_acsa Ut cari- re, t C_ &i . nc
co globale del corpo, della niente e disp u,):ii.
dello spirito del bambino e della sua
famiglia. Queste cure devono inizia
re al momento della diagnosi e il domiiicilio è il luogo ideale incui devono essere errogate.
Noli è certo un ambito serntalice
?'intcr•: evito e t lvepnilPie fltí
le lc_itù_ioiai pl poc-,'_sio 1tlia ucd-.
tà chinea, sociale, entrale e Ï:niihi i e dove la vita vive e la nico_, può
aì veni e polle iror€ pochi pro e
non sempre dibatti vi è ur-.'
e le scelte ase alle coltrie alle risorse
E un compito di analisi, uri tentativo di riportare alla concretezza le
risposte, non solo cliniche, al problema ?.ell'inguanbiht.t, il tentativo di
focalizzare l'attenzione di tutti s ni
sal i i i irrcontestabih e inippr-esciu.t i I
della persona bambino al nup,k•rto e
alli: dignità della vita in tutte le = ce
fasi. E il ripropone il concetto della
"medicina della persona", come lo
era in passato, arricchita certamente
di tutte le conoscenze e competenze
acquisite in questi mini, lira anicciúta anche nella definizione re,iN,iica
dei suoi limiti e nelle sue possibili t,
l • la medicina che lipi-Ctporie l':P_a
nuova definizione del termine ' bilecesso", non più legata alla sola possibilità di portare il piccolo paziente
alla guarigione (sarebbe per questi
bambini sempre e solo un insuccesso), lira focalizzata e centrata alla
cura wl,i persona, con tutti i suoi
lal,ltleiiii, de,.-;idei , aspettative, panle, s lariun i ed ennozioni.
Tutto ciò, perché finalmente le
Cap diventino non solo delle parole
-:coi
ma un obiettivo dovuto di
salute e civiltà
* responsabile del Centro
Cure poffiotrve e Tc- op .-'a c^?oág€ca
dedlhospice pc c+rutri o di Padova
3. YRC: dJ;?Xii : R d:flV,:iR
as>c,1Lt €a , ritn+'oca in g !-è, 'o
vino e uiific'are decisioni
[t, cl ,c s.,rio le motivi ani
cpt _ ,t.i c r C''ità: l'estrema coli
sità loie ; icclaziorii e le peculit
€lian , oIii ,o agli inguaribili
Sanità nazionale
Pagina 17
GENITORI E FAMIGLIE
Quando la morte
insegna a vivere
r/
a diagnosi di malattia inguari1\
bile e un assalto devastante
per il barribino e la stia famiglia. La
malattia separa la famiglia e i suoi
membri dagli altri. Nel mezzo di un
torrente di emozioni , quando la vita
familiare è interrotta dal peso della
cura e dei trattamenti, i progetti, i moli, gli impegni e le priorità cambiario
all`iriprovviso. La malattia dv°enL
una costante e invasiva coma aLna.
L'esperienza di ogni nuova n ali Uia
serve a ricordare il corso inesor 3i1r.
dell'esito finale A rischio l'integntà e
la continuità stessa della famiglia. Al
centro c'è il bambino che sta perdendo ciò per cui é destinato: crescere e
avere un futuro»
Questa descrizione , presente nel
woriciiig docaunent a disposizione
partecipanti al tavolo tematico dedicato alla prospettiva dei pazienti e delle
loro famiglie, rende bene l'idea di ciò
che avviene nel contesto dar rapporti
pia intiri e delle mura domestiche
quando emerge l'evidenza di un tirale
inguaribile ai darai
un bambino.
Obiettivo del gruppo di lavoro, che ha
penteO 1 ostaiotnanrl diretta di chi
Ira a che fare ogni giorno con le cure
Fai rive pediatriche, e stato quello di
ti ov u e un plinto di convergenza su
elio che dei essere il ruolo della
a nella ,
o, ce della qualisulle priorità
ta cl.:,
nelle cure e nel trattamento al quale
deve essere sottoposto e su cosa le organizzazioni basate su un credo religioso e le religioni possono offrire in
questo vi gio segnato dalla difficoltá
ci prendere decisioni tanto complesse.
Tra i partecipanti, anche Sara Pavan, diciassettenne affetta da Smai,
un male che noti le consente di alzarsi
e di esprimersi verbalmente , accorripagnata dalla madre Patrizia. «Parte-
cipo a Roma al Workshop organizzato dalla Fondazione Maruzza. Lefebvre - scrive Sara - perché vorrei
che tutti i bambini affetti da inArttic
inguaribili possano accedere le care
palliativo pediatriche e alL te E i i
dolore. Questo perché ch qu i du seno seguita daïl'HHospice Pedi i ico ,L
Padova ho una equipe preparata che
mi sopporta e moriPcili regolarmente
dandomi delle posi i unità che prima
non avevo, che iiú , ut, t, lei momenti
di crisi acuta e cerca: di trovare cori
me delle soluzioni per i problemi
tutti i giorni. hi Hospice, nonostante
la malattia, c'è un sacco di vita. Ogni
volta che vado ili Hospice ho la sensazione ci essere a casa, li posso essere me stessa, posso sfogarmi , socio sicura die faranno il possibile per aiutanti e farmi stare bene, rii ascoltano
e mi coinvolgono nelle decisioni che
guardano. Ho degli aurici fintastici che nel tempo sono diventati
quella che definisco la ria famiglia
allargata Secondo la medicina avevo
rn'aspcttr''tiva di vita di solo dure anii,
invece cg; sono quii».
Tr,_ripo spesso il bambino, che è il
s
etto" al centro della situazione,
C Ir,
invece "uni oggetto" di citi
piendcirsi cuna. da accudire e amare.
Di iiequente, anche quando l'età e la
ione lo permettono, i bambini
non hanno l ' opportunità di obiettare,
parlare apertamente , discutere sulla
propria condizione, sui prol
sifrdücato d lliïualiar
ita
possi -ile per il'c1,L^nbiio e la f vai li ,
obiettivo princilp, le delle cure j )à! atrve pediatriche, deve essere deciso i asieme alla firii€cli: c tergendo in consi-.
deiazione sr» i r-uti_nenti e i desideri
del bambino (qiraralo l'età lo permette), sia le attese della famiglia attrm-
Sanità nazionale
verso lui"analisi condivisa della situazione e delle scelte e opriori che essa
con1pc-11a.
Q=cur.do si paria delle cere palliative 1?e i'triclie si paria di vita, della
su í qu. i ta e della sua dignità, e non
LL morte Ma tra vita e morte il rapporto è indissolubile. Lo spiega cori
grande coinvolgimento Natasha
Kjrerstad Pedersen, madre di Andrea, scomparsa in seguito a una patologia oncologica, e componente
dell'hiternational Children's Palliative
Care Network Lives a l r•istiansand,
in Norvegia. «I bambini - spiega - sono gli esseri u viari più spirituali al
mondo e sono il nostro futuro, nonostante la malattia inguaribile che li
condurrà nIf:
Da questi arubirare quale sia l'esni possian, i ú
senza della vita e come porci nel momento della iuorte . Per questo un
bambino inguaribile è per noi tra i più
grandi maestri oli vita. Secondo Elibelli Kubler-Ross, grande psichiatra,
coloro che hanno imparato a coniprendere la mnorte, invece che temerla
e corribatterla, diventano i nostri ml stri di vita». «Per coloro che cercano
di comprenderla m profondità - aggiuunge Natasha K_jairstad Pedersen la morte è una forza creativa. I più alti
valori spintuali della vita aceluistano
senso nella morte. Coinvolgere le religioni nel sostegno alle cure palliative per arrivare a una dichiarazione
comaime e uno sforzo utile proprio
perché ha morte è universale e presente in tee le religioni . I bambini più
vulneri 1 r ':: ienme alle loro famiglie
le. glie i'.TTio: accedere alle cure palli ative per questi bambini dovrebbe essere uva diritto umano».
M.V`.
S5
3fú.iY;;?'vy,:d ñV?lk
Pagina 18
71 V'El`dTIOl I GIÑIBEI Disinvestire dagli sprechi per garantire la sostenibilitc del Ssn
'IL
E l'ora di nuove governante
Evitare gli eccessi di medicalizzazione e trasferire la rícercaalla pratica
L
a sostenibilità dei si- varie manovre finanziarie nel
steini sasiitari rappre- periodo 2012-2015, la sanità
senta oggi una sfida pubblica ha recente-mente la-
globale, nna al tempo stesso sciato per strada altri 6,8 ininon può essere ricondotta a hardi, rispetto a quanto definiuna questione squisitamente to nel patto per la salute, riai -
fin=aria, perché un'
tata disponibilità di risa
pern-uette di risolvere cinque
grandi sfide ampiamente documentate nei Paesi industrializzati:
• l'estrema variabilità nell'utilizzo di servizi e presta-
—e irn considerazione le
daznonl dell't_ cse
che, nel rapporto sul Ssn del
gennaio 2015, ribadiva la necc ,sità di «garantire clic gin
sfumi in atto per contenere la
spesa sanitaria non vadano a
intaccare la qualità dell'assii sanitarie, non giustificata stenza». Al contrario, il defila eterogeneità clinica ne nanziamento della sanità pubdalle preferenze dei pazienti,
blica ini Italia si sta pericolosa• gli effetti avversi dell'ec- mente avvicinando a limiti
cesso di medicaiizzaziorie, m che non solo minano la qualità
are la salvra-diagnosi e dell'assistenza, ma comproil sovrn-trattamennto;,
mettono anche la salute delle
• le disc<°uael anze coir,c- persone.
gnenti al
3tiliz (, di ser2. Identificare altri canali
vizi e presto,
di finanziazioni sanitarie
mento. Andall'higli vache se i ticket
lue
rappresentano
• l`incapacità
uno stnnnendi attuare effito impopolare
caci strategie
per la politica
R,egia nazionale
e un protocollo
per linee guida
efficaci e veloci
di preven:tiorie, specialmente quella
non rnedicalizzata;
u elle si da lu(_fo
• gli spie_Cl t_,
a tufti 1 tif erà,
In trar 'lkioni eli crisi ecoqualunque Fese può
mettere in atto tre strategie per
garantire la sostenibilità del
proprio sistema sanitario (figara 1).
1. Ridurre il finanziamento pubblico, dedicando
meno risorse alla sanità. In
Italia questa strada continua a
essere ampiamente battuta, visto che dal 2012 la politica ha
scelto di disinvestire pesantemente dal Ssn sia per esigenze
di finanza pubblica, sia per investire su altri settori. Infatti,
dopo 125 miliardi sottratti da
e,sostenibile
oggi, pocoda
popolarione fortemente impole Regioni han-no auto-
ia di scelta come _ii_uc
[no 1 variegati e lu1i _¡I.xLn
interventi sulla comlxitec ¡,ginrione alla spesa dei e. it vI ni.
Peraltro, la Legge ci ç ddïi CI
2C 16 Ila confermato che le
Rei u ni in piano dì rientro potr.-nino aumentare le aliquote
fiscali locali per sanare il disavanzo sanitario . Nel fratternpo, l'intermediaz one assicurativa - in assenza di una governance istituzi onale - si sta
insinuando subdolamente tra
incertezze delle Istituzioni e
minori tutele della sanità pubblica, rischiando di trasformare lentamente, maa inesorabilF. l'ore di, unvcgovcrnance
Sanità nazionale
Pagina 19
rnerate. il modello di uu, Ssn
pubblico, equo e tniivetsíilistico in un sisten-ia misto.
3. Ridurre gli sprechi e
nentasre il value dell'assi
so processo di disinves
mento e riallocazione delle
risorse. Questa è la strategia
lanciata con il Patto per la Salate prevedendo che «I risparniu aurivanti dall'applicazione
delle lnisuire contem'le nel
rttu áiirìiV ,no molla di porabiiL delle sin : dc eeeinni
r _Iper 1iiAir_ì ssu r,e
via, a seguito del ri'cceukesi
del conflitto istituzionale tra
Stato e Regioni dopo il varo
della Legge di Stabilità 2015,
la maggior parte delle misure
previste sono rimaste inattuate.
Per guidare Regioni.
Aziende sanitarie e professionisti nel processo di disinvestïmento da sprechi e inetTicieirze, quale strategia irimumciabile per contribuire alla sostenibilità
della
sanità
pubblica, la Fondazione Girabe nell'ambito della campagna "Salviamo il Nostro Ssn"
ha adattato al contesto nazi onale la tassononlia degli sprechi elaborate de D sii Bersú ck
(Jama 2012 ! e < < euuo il poteirzïaleiinl'emi€cdelle sei categone'1-11,; miecstranerealisti che ili ,.
.e Istituzioni e organizza.aonii. (V. tabella in alto
a destraa).
Successivamente è stato
sviluppato il frainc,i'erk per il
disinvestúmento, a.... C LClïc' di
uri protocollo di intesa siglato
con l'Agenas: l'analisi dettagliata delle sei categorie (v.
box a destra), dimostra che
per attuare uni disinvestimeito
efficace è indi pensabile un
approccio dii sisicria che, partendo da ma re,.ia nazionraale,
attraverso le aut:nnogmie regionali di programimnmazi:one sanitaria, deve estendersi a cascata
all'organizzazione e eroganone ili servizi e prestazioni a livello delle aziende sanitarie,
tenute a coinvolgere attiva-
Sanità nazionale
unente professionisti sanitari e
cittadini, in particolare per le
categorie di sprechi forternenle connessi coli l' eccesso di
nc ':a lizzazione e 1`inade1á' t' asferiniento dei risuile:ti della ricerca alla pratica
clinica (sovra e sotto -utilizzo
di interventi sanitari).
Se è v ero clic i tagli lineari
alla sanità rischiano dì eroder
il diritto costituzionale alla tutela della salute la consapevolezza Che le risorse non sono
rnhnii c d tie iiedl.ei-ealumtare
gli spr echi, eliminando interventi ,enne i inefficaci e ïnappropriati per garantire la qualità dell 'assistenza e contribuire
alla sos. ter ibilità del Sii.
In questo processo, è ndispensabile diffondere l'approccio less is more che oggi
appare come l'unica strada per
raggiungere il triplice obiettivo che tutti i sistemi sanitari
dovrebbero perseguire: migliorare l' esperienza di cuna
del paziente, migliorare lo stato di salute delle popolazioni e
ridurre il costo pi o -c i li.te pro
la spesa sanitaria . Lllatt, se
l'etica del razionamento appartiene alla politica, l'etica
della riduzione degli sprechi è
legata soprattutto alla professionalità dei medici, con le loro prescnirioni diagnostico-terapeeu.tiche.
Dì conseguenza, guidati da
uni equilibrato mimo di ci
e buonsenso. i medici don ir
bero collaborare c 1: le. latinazioni per idemmit icee e _1 11Cl cl
venti sanitari metfc ':1_ 111-ì1'.propinati. e dal lo,,, i dlue, che
riducono l'efficacia dell'assistenza, aumentano il rischio
clinico per i pazienti e determiniano un ingente spreco di
risorse.
Senza dimenticare che
quando le evidenze scientifiche non supportano le richieste del paziente, il medico lia
sempre il dovere etico di rifiutarle per contribuire a riformulare l'imperativo sociocultrirale more is better - che ha
trasformato il cittadino/pa-
dente in consumatore - inr lessi
is more, vessillo di una mredicina parsimoniosaOggi, infitti , mira prescrizione appropriata in "scienza
e coscienza" non può tenere
conto solo della esclusiva individualità del singolo paziente (individualized mnedicine),
irta anche delle inaccettabili
variabilità della prescrizioni
(popuitation medicine ) perché
medico, in r,t :1'-'d- costose di
risorse pubbliche . e iesponsabile della sosteiLi bili ; t del Ssii.
Di conseguerl c., il termiirie
`inedicina per' i iùl,, tta" non
può essere utili <.-.to per legi.ttimc're la liberto : pt essioniale
inca finii cenata del medico, rna
dc_nusce la stia capacità olì
presentare al paziente in ormamira equilibrata rischi e benefici ili test diagnostici e trattamienti al fine di favorire una
decisione condivisa.
Infatti, considerato che il
pnnmuun movens dell ' iuappropnatezza professionale è
l' asinimmetria nifonnativa tra le
evidenze scientifiche disponibili e le conoscenze integrate
dai medici nelle proprie decisioni e d á 4 i.:cl
pazienti
nelle scelte cLe rig i i :roano la
propria salute, solo il medico
può fornire al p er:E e. informnanoni bilancisaic, sii rischi e
benefici del urt'_e e coiti ' n^
tao, pcilne_ttcmddl_elr di Mluppare aspeu stive realistiche e
prendere decisioni realmente
informate, diminuendo il ricorso alla medicina difensiva
e riducendo le prestazioni
inappropriate.
Ecco perché, indipendentemente, dalla sua matura (pubblico, privato, misto) e dalla
quota di Pil destinata alla sanità, la sosteiibilità di un sisteuna sanitario non può prcindere da adeguati investimenti
per migliorare la produzione
delle conoscenze, il loro utilizzo da parte dei professionisti e
la governance dell'intero processo eh knowledge translation
(K», definito dal Canadian institute of ï-iealth research co-
une un «processo dinainrico e
continuo che comprende la
sintesi, la disseminazione, lo
scambio e l'applicazione etica
delle conoscenze al fine di miglorare la salute, fornire servizi, prestazioni e ìntee , enti
sanitari pino efficaci e ¡,• ropriati, contribuire alla
a er 1i
bilità del sistema sairit<cre».
Un modello efficace di 1<_t deve prevedere innanzitutto un
adeceertr processo di generazidile, ,urici e "distillazione"
delle ci `cine sino a ottenere
per i i t t sl ne ti eiriitani, decisori e re.Liuiti prodotti fittibili e utili quali linee grii.da,
health-teciuiology assesserient report, strumenti decisionali per i pazienti (patient
decisioni aids). Successivamente, ciascuna organizzar o
ne sanitaria deve attivare il
"ciclo delle azioni" attraverso
la definizione delle priorità,
l'identificazione e l'adattamento locale delle evidenze,
l'identificazione di barriere e
fattori facilitanti, la pianificarione di una strategia di iniplemeritazone inultitattoniale,
la valutazione di impatto su
p essi ed esiti, la definizione
delle strategie per sostenere
l'utilizz) delle evidenze.
In altri termini, piuttosto
che affidar-si. coni ragionevole
insuccesso, esile capacita di aggiomarimenl r iritin uo dei singoli p
iï._ i., l'intero
processo ci. _ richiede da
parte delle or, inizzazioni sanitarie l'utilizzo sine grco dei
vari stnuinenti di clinical governance secondo un approccio di sistema: linee guida e
percorsi assisterzi.ali, audit cliniico e indicatori, gestione del
rischio, valutazione delle tecnologie sanitarie, formazione
e sviluppo professionale conitinui, coinvolgimento dei pazienti, ricerca e sviluppo, staff
mariage nert, etc.
pagine a cura di
Nino Cartabellotta
presidente Fondazione Ghirbe
Pagina 20
Scommessa globale
sulla c<sostenibili6>>
incantevole cornice di Taormina ha ospitato la setma edizione della International conference for
tima
Evidence-based health care teachers and dt-veiopers, ornizzata dalia Fondazione Gimbe. Oltre 100 professionisti provenienti da 25 Paesi d1 tutti i continenti si sono
confrontati su un tema di estrema attualità: come incrementare il value e ridurre sprechi e inefficienze in sanità,
integrando le migliori evidenze scientifiche in tutte le
decisioni che riguardano la salute delle persone. Infatti,
oltre 20 anni di ricerca sull'Evidence - based healthcare hanno dimostrato che l'inadeguato processo di
produzione , sintesi , presentazione e trasferimento
delle evidenze genera numerosi gap tra ricerca e assistenza sanitaria e, di conseguenza , sprechi dovuti
al sovra e sotto- utilizzo di farmaci, test diagnostici e
altri interventi sanitari . La sessione introduttiva presieduta da Nino Cartabellotta - presidente della
Fondazione Gimbe - e da Sir Muir Gray - direttore
del programma Better value healthcare all'Università di Oxford - ha chiarito in maniera molto netta
che la sostenibilità del sistemi sanitari è una sfida
globale, ma che al tempo stesso non può essere ricondotta a una questione squisitamente finanziaria,
in quanto un ' aumentata disponibilità di risorse non
permette comunque di risolvere diverse sfide.
Pertanto, se le migliori evidenze scientifiche devono
sempre guidare tutte le decisioni che riguardano la salute delle persone, è indispensabile mettere In atto strategie evidence-based per ridurre gli sprechi ed aumentare
il value dell'assistenza, legittimando il passaggio dall'Evidence-based medicine (Ebm) all'Evidence and Value based medicine (Evbm).
Relatori di consolidata fama internazionale hanno illuminato la conferenza con le loro relazioni : Sir Muir Gray
(University of Oxford , UK), ha enfatizzato la necessità di
utilizzare il value, inteso come il miglior risultato di salute ottenuto per unità monetaria utilizzata, sia per guidare il processo di budgeting in sanità, sia per identificare
servizi e prestazioni low value da cui disinvestire e high
value su cui riallocare.
Trisha Greenhalgh (University of Oxford, U K), ha
analizzato le criticità dell'Ebm ed enfatizzato che per un
suo `trinascimento" occorre ripartire dalle preferenze e
aspettative del paziente, integrando epidemiologia clinica e statistica con altre discipline, al fine di contribuire
davvero alla salute e al benessere delle persone.
Paul Giasziou (Bond University, Australia), ha illustrato il fenomeno della sovra-diagnosi, definendola come
l'epidemia emergente del XXI secolo in vari ambiti, tra
cui quello oncologico dove l'evoluzione delle tecnologie
diagnostiche ha incrementato la prevalenza di alcune
neoplasie senza determinare una corrispondente riduzione della mortalità.
Rod Jackson (University of Auckland , Nuova Zelanda), ha evidenziato il sotto-utilizzo delle strategie di prevenzione del rischio cardiovascolare globale, sottolineando che bisogna trattare il rischio assoluto e non i singoli
fattori di rischio, quali ipertensione, ipercolesterolemia,
diabete, paradossalmente soggetti a overtreatment.
Per Vandvik (University of Oslo, Norvegia), ha presentatu l'innovativo Magie, una piattaforma tecnologica
per facilitare la creazione, disseminazione e implementazione delle migliori evidenze nella p ratica clinica.
Figura 1
Figura 2
Brian Alper (Ebsco), ha riportato un clamoroso esempio di overtreatment conseguente a distorta sintesi delle
evidenze : infatti, le linee guida raccomandano l'uso della
trombolisi anche oltre le 3 ore dall'insorgenza dello stroke, nonostante l'efficacia sia incerta e i rischi ben definiti.
Infine, Nino Cartabellotta (Fondazione Gimbe) ha
presentato la mappa degli sprechi nel Ssn e il framework
Gimbe per guidare il disinvestimento in sanità, permettendo la riallocazione delle risorse in servizi essenziali e
innovazioni , secondo il principio che le risorse risparmiate in sanità devono restare nel Ssn.
II report integrale della conferenza è disponibile a:
vwvw.ebhc.org
Critiinve°,timentu
unc iita i;yef
intermedíazione assicura
i3isinvestiment.ta
i e riallacazicrne
vvvvv- --L.
Sanità nazionale
í hit, rventi, • rvizi
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3,c-- `caci . inappropriati
a Rischiosi " LOw-value
I tprvr. 31 ti, servizi
i e przatazío il anitai ie
. Appropriati
Efficaci
Sicuri
• High-vacue
Pagina 21
D i sab i l i. Un
Simone Careddu
Sanità nazionale
Verona. Si indossa come una tuta e permette la deambulazione di pazienti che
hanno perso, totalmente o parzialmente,
la facoltà di camminare a causa di lesioni
midollari o per ictus. I, esoscheletro robotica (Ekso, prodotto dalla californiana Ekso Bionics, distribuito in Italia dall'Emac di
Genova) ha avuto un testimonial d'eccezione. Simone Careddu, 34 anni, primo
maresciallo della Folgore, oggi paraplegico a causa delle gravi lesioni riportate a seguito dell'esplosione di un ordigno in Af-
.
ghanistan nel 2009, ha "collaudato" il dispositivo bionico nel dipartimento di riabilitazione del "Sacro Cuore don Calabria"
di Negrar (Verona). E una struttura di acciaio e carbonio pesante circa 20 chili, utilizzabile solo con il supporto dei fisioterapisti. Attivata da piccoli spostamenti laterali del corpo , avvia il meccanismo del
passo, che risulta simile a quello naturale.
In caso di lesioni incomplete , l'utilizzo nella fase precoce della riabilitazione può
consentire un più veloce recupero della
.
funzione deambula[oria . Nelle lesioni
complete, ivantaggi, oltre che psicologici,
sono legati al mantenimento dell'elasticità articolare, del trofismo muscolare, al
miglioramento delle funzioni intestinali e
cardiocircolatorie. Careddu ha affrontato
molti interventi chirurgici e un lungo percorso di riabilitazione con grande forza
d'animo, la stessa che serve nei corridoi di
Negrar per alzarsi e camminare.
(R.G.)
R E ,"r"
RiPROOUZOOnE
Pagina 22
nuovi C
colpi s cono
1
Sono chiamati tumori rari, ma complessivamente rappresentano oltreil20 % dituttiinuovi casi ditumore, con oltre 85mila diagnosi l'anno. Attualmente sono almeno
600mila gli italiani che convivono con una delle circa duecento forme clinicamente distinte ditumori rari, comprese
in 12 famiglie : quella dei tumori pediatrici, lafamiglia deitumori ematologici rari, dieci famiglie di tumori solidi dell'adulto. È stato presentato aRoma un documento condiviso tra Intergruppo parlamentare malattie rare , FAVO - Federazione Italiana delleAssociazioni diVolontariato in Oncologia e Società scientifiche in Oncologia , per chiedere al
governo di formalizzare una lista dei tumori rari e attivare
Reti di riferimento nazionali ed europee in grado di garantire adeguata esperienza diagnostica e terapeutica e assicurare accessibilità aterapie appropriate, limitando lamigrazione sanitaria . «I tumori rari - afferma Francesco De Lorenzo,
presidente Favo - sono patologie a rischio inappropiatezza
terapeutica cio è diagnosi e cure non efficaci . Troppipazienti sono co stretti ad affrontare ancora oggi gli oneri ed i disagi
di una migrazione sanitaria alla ricerca di Centri dove poter
essere curati con il meglio offerto oggi dalla medicina.
Sanità nazionale
Pagina 23
Solo 400 pazienti con ícius cerebrale
vengono curalí con efficaci procedure
L'ictus cerebrale rappresenta la terza causa di morte, dopo
le malattie cardiovascolari e le
neoplasie, e la prima causa di disabilità nell'adulto. In Italia sono circa 185mila le persone colpite da ictus cerebrale, di queste 150mila sono i nuovi casi
mentre 35mila sono gli ictus
che si ripetono dopo il primo
episodio. Le linee guida per il
trattamento prevedono che,
nel paziente con ictus ischemico acuto, si debba praticare in
prima istanza la trombolisi per
via endovenosa, ossia la somministrazione difarmaco tromb olitico in vena entro le prim e 4
ore e mezza dall'evento e successivamente, possibilmente
entro le 6 ore, la procedura di
trombectomia meccanica, os-
Sanità nazionale
sia la disostruzione dell'arteria
con un sistema - detto sentriever- che rimuove il coagulo dall'
arteria colpita e che salva tessuto cerebrale. Una procedura
quest'ultima che consente delimitare la disabilità nei pazienti
Ri m uovere il coagulo
dall'arteria
riduce le disabilità
i
nel 40-50% dei casi e che però
oggi inItaliaviene eseguita solo
perii 7% del totale dipazienti stimati come candidabili.
I dati del registro che raccoglie i casi riportati da 35 su 45
centri riporta infatti un numero
di procedurepari a400-5001'anno contro le 7.000 potenziali.
L'ictus cerebrale è causato
dell'improvvisa chiusura o rottura di un vaso cerebrale e dal
conseguente danno alle cellule
cerebrali dovuto dallamancanza dell'ossigeno e deinutrimenti portati dal sangue (ischemia,
causato da un coagulo che impedisce al sangue di passare) o
alla compressione dovuta al
sangue uscito dal vaso (emorragia cerebrale). Ipertensione, alcune cardiopatie, diabete, sovrappeso, eccesso di colesterolo, sedentarietà, fumo e abuso
di alcol sono i fattori di rischio
che vanno ad incidere sulla salute e l'elasticità delle arterie e
della circolazione sanguigna.
Lc
Pagina 24
Nuove vi e
diagnostiche
per i malati
r
Luisa Romagnoni
■ Lo stigma duro da abbattere.
Poi la paura dell'evoluzione della
malattia e la vergogna per i segni
sul corpo. Ma non solo. Chi soffre
di psoriasi (in Italia circa 2milioni
dipersone), sitrovaafareicontianche con un percorso diagnostico
complesso che, in7 casi su 10, porta a migrare da uno specialista ad
un altro, per ottenere una diagnosi
corretta. Lo sottolinea l'indagine
Censis, presentata di recente a Roma e che ha coinvolto 300 pazienti
affetti da psoriasi, 56 dermatologi
dei Centri italiani per il trattamento dellamalattiapsoriasicae2l farmacisti ospedalieri. Un invito soprattutto a muoversi, sulla linea di
una diagnosi tempestiva.
Evidenze scientifiche hanno infatti confermato che, la psoriasi
moderata-grave, è un fattore di rischio indipendente, metabolico e
cardiovascolare. E si èvisto che, curare bene la patologia nella forma
Sanità nazionale
moderata-grave, se ne riduce il rischio. «La situazione delle persone affette da psoriasi, appare contrassegnata da una molteplicità di
problematiche che spaziano dalla
dimensione strettamente medica
a quella psicologica e sociale, su
cuiimpattano anche le scelte organizzative, relative ai servizi sanitari», commenta Ketty Vaccaro, responsabile settore Salute e Welfare del Censis. «L'obiettivo centrale
dello studio, è stato analizzare questa condizione, a partire dalla rilevazione delle opinioni dei diretti interessati (pazienti e professionisti
sanitari), per contribuire, attraverso una presa di coscienza collettiva, a raggiungere l'obiettivo strategico di garantire una risposta sanitaria sempre più efficace». Su questa base è nato un Tavolo inultidisciplinare sulla psoriasi, formato
da società scientifiche e associazioni di pazienti, con il contributo di
Novartis. Il gruppo di esperti ha
prodotto un documento che fornisce indicazioni sulle azioni da intraprendere, per migliorare il modello assistenziale. «Oggilaricerca
scientifica ha fatto enormi passi
avanti e le nuove terapie biotecnologiche sono ingrado di ottenererisultatieccezionaliintermini di efficacia e qualità dellavita deipazienti,laddoveilpercorso diagnosticoterapeutico sia corretto ed appropriato», afferma Giampiero Girolomoni, presidente Sidemast.
Pagina 25
;
Milano un'eccellenza per la disfagia orofaringea
eonati senza egiutizione
Colpiti soprattutto ibimbi prematuri e quelli con gravi lesioni cerebrali
Luigi Cucchi
■ Anche deglutire rappresenta per
molti un problema. La disfagia può essere orale, faringea ed esofagea. Il cibo
o la saliva vengono trattenuti all'interno della boccae provocano un senso di
soffocamento, accompagnato da tosse. Questapatologiaè di origine neurologica-muscolo-scheletrica. In molti
casi la disfagia è dovuta ad infiammazione del tubo gastroenterico. Altre
cause, molto più gravi, possono stare
alla base della difficoltà a deglutire:
ostruzioni determinate da corpi estranei, come tumori benigni o maligni,
collocati alivello dellafaringe o dellatiroide. Altre volte si tratta di un danno
neurologico, con paralisi dei muscoli
linguali e dei disturbi riconducenti ad
altre patologie, come la sclerosi laterale amiotrofica. Si potrebbe trattare anche di morbo di Parkinson, di sclerosi
multipla o di infezioni da Hiv.
La disfagia può colpire anche i bambini, soprattutto i prematuri e quelli
che nascono con lesioni cerebrali. Ne
parliamo con il dottor Odoardo Picciolini, responsabile della riabilitazione
pediatrica della Fondazione Ca GrandaOspedaleMaggiorediMilano, clinicaMangiagalli. E il primo ospedale italiano per numero di nascite (oltre 7milaparti all'anno) etraiprimiinEuropa.
Ricovera il più alto numero di bimbi
prematuri, quelli ad alto rischio chepesano meno di 1500 grammi.Lariabilitazionepediatricafap arte dell'areaneonatologicaepediatrica(direttadalprofessorFabio Mosca) e svolge lapropria
attività peri problemi alimentari con il
reparto di otorinolaringoiatria (professor Lorenzo Pignataro).
«Ineonatiprematuri e quelli congravi forme neuromuscolari, miopatie,
malattie metaboliche quando interessano il sistemanervoso centrale - afferma il dottor Picciolini - presentano sovente problemi neurologici della sfera
Sanità nazionale
oromotoria. Le paralisi cerebrali ostacolanol'attivitàmotoria, impediscono
ilcontrollo del capo edel collo eproducono disfunzioni ai nervi cranici che interessano la deglutizione. Il neonato
non è in grado di coordinare la deglutizione con il respiro ed il cibo va in trachea, provocando tosse, infiammazioni e frequenti broncopolmoniti. É indispensabileunatempestiva diagnosi affidata ad un medico che possa evidenziare il problema».
Alla Mangiagalli vi è un gruppo di lavoro specializzato sulle problematiche alimentari del neonato formato da
neonatologi, fisioterapisti, fisiatri, logopedisti, radiologi, psicologi, che affrontano la diagnosi e la terapia in modo multidisciplinare. «Per effettuare
corrette diagnosi di disfagia sono necessarivari esami diagnostici. Lavideofluoroscopia-precisaildottorPicciolini-èessenzialeperconoscereilpercorso del cibo e le anomalie. Con una radiografia dinamica si individua anche
la disfagia esofago-gastrica, all'origine
del reflusso gastro-esofageo».
«Lo studio radiologico della deglutizione - afferma il fisiatra Carlo Bianchi
-deve poterfornire le migliori informazioni sull' evento dinamico dell'atto deglutitorio, anche in età neonatale-pediatrica avvalendosi della complementarietà dell'esame fibroendoscopico
per quanto riguarda le eventuali anomaliemorfologiche dell' apparato orofaringeo e esofago-gastrico». Si ricorre
all'approccio chirurgico, se si tratta di
untumore all'esofago, o sevièlapossibilità della dilatazione, praticata con
un endoscopio, per espandere la larghezzadell'esofago. Quando ilproblema è grave, ed impedisce di mangiare e
bere in modo adeguato, si consigliano
diete liquide, per evitare la perdita di
peso ela disidratazione. Avolte ènecessario ricorrere anche adun sondino nasogastrico, per ovviare al disordine della deglutizione.
Una diagnosi
tempestiva
ndividua
a disfagia
orofaringea
che colpisce
neonati
prematuri
e quelli
con gravi
patologie
cerebrali
Pagina 26
I 'i iii uina_
. . enta
eìiìl
ieutale va p revenuto e ridotto l'impatto s u lla salute
n focus internazionale perriflettere sulla
dimensione globale dell'impatto sulla sa
lute dell'inquinamento ambientale. É
questo lo scopo del convegno «Perspectives in
global environmental health» che si è svolto all'Istituto Superiore di Sanità (ISS). All'incontro
hanno partecipato ricercatori provenienti da
USA, America Latina, Sudafrica e Canada. «Iltema ambiente e salute è inteso a livello planetario
peril carattere sistemico dei grandi cambiamentiin atto - dicePietro Comba, direttore delreparto di epidemiologia ambientale dell'ISS - evaaffrontato inuna prosp ettiva di salute globale. Soltanto affrontandolo in maniera integrata infatti
possiamo averne consapevolezza». Parlare diinquinamento ambientale alivello globale significa anche affrontare il problema della distribuzione di sostanze contaminanti in luoghi remoti rispetto a dove sono state emesse, pensiamo ad
esempio ai prodotti di combustione trasportati
pervia atmosferica o attraverso la catena alimentare, nonché del tema urbanizzazione e salute,
vistala continua crescita delle megalopoli. Il convegno si è concentrato in particolare su alcune
questioni specifiche relative ad esposizioni afattori pericolosi perla salute, che sono state fortemente ridotte in Europa ed in USA, ma che oggi
si ripropongono nei paesi a basso reddito, soprattutto inAfrica ed inAmerica Latina, sup opolazioni che oltre a questo rischio ambientale sono caratterizzate da condizioni di salute già precarie, dovute alla scarsa alimentazione ed all'insufficiente controllo delle malattie trasmissibili.
«Durante l'incontro - continua Comba - è stato
affrontato il problema dell'impatto sanitario della silice in Sudafrica ed in Bolivia ed il problema
dell'amianto dei paesi che ancora consentono
l'utilizzo industriale di questo minerale». Il convegno è stato organizzato dall'Istituto Superiore
di Sanità insieme al Centro collaborativo dell' OMS sulla salutenei siti contaminati ed al Collegium Ramazzini di Bologna, un'accademia
scientifica che conta 180 membri in tutto il mondo e che seguel'insegnamento diBernardino Ramazzini, il primo a sottolineare, già nelXVIII secolo, l'importanza della prevenzione.
gloriasiCa unipr.it
Sanità nazionale
Pagina 27
noressia e bulimia tra i
banchi delle elementari.
Tante merende e tanti
spuntini oppure lunghi digiuni nascosti. A otto anni.
Lo specchio come conforto o come nemico. La lotta contro
il cibo si confonde tra i giochi. Ma
può arrivare a trasformarsi nell'autolesionismo massimo come
il volo dalla finestra che ha fatto
una bimba di 11 anni, anoressica,
pochi giorni fa a Torino.
Anoressia e bulimia durante
l'adolescenza. Quella più conosciuta, anche se, spesso, tardi riconosciuta. Tre milioni in Italia i
ragazzi con disturbi alimentari.
In particolare, tra i 15 e i 19 anni,
con un abbassamento dell'età
che sfiora gli 8-10. Un fenomeno
in crescita. Un fenomeno che potrebbe, oggi, avere nuove cause.
Identificate, e ora a posteriori
analizzate, durante vari incontri
all'Expo: sono stati messi in correlazione i disturbi alimentari e
l'uso dello smartphone a tavola,
ma anche la percezione distorta
del proprio corpo, l'ossessione
per i selfie e la continua "distrazione" degli adulti verso il digitale in presenza di bambini che
mangiano o giocano.
IC
PORTA ENTI
dal ministero della Salute hanno
detto con certezza che il legame
tra questi due eventi (il disturbo
alimentare e la dipendenza digitale) c'è. Ed in molti casi è la sovrapposizione dei due comportamenti che alimenta il malessere.
Guido Orsi, dell'ordine degli Psicologi del Lazio, "disegna" il profilo di chi, giovanissimo, non riesce a staccarsi dallo smartphone
neppure al momento del pasto:
«Portando il cellulare a tavola incorriamo in tre tipi di rischi: uno
nutritivo, ovvero mangiamo in
modo inconsapevole, favorendo
l'obesità o altri problemi come
una cattiva digestione o gonfiore,
uno sociale, per cui ci isoliamo
laddove invece il pasto dovrebbe
essere un momento di dialogo, di
relazione e condivisione, uno
comportamentale perché aumentiamo le possibilità di una dipendenza da internet».
Questo significa che restare
connessi anche nel momento in
cui ci si alimenta fa sì che tutto
assume lo stesso sapore. Sia se ne
mandi giù tanto o poco. Non im-
«MANGIARE CONNESS I
CON IL CELLULARE
LI
PORTA
NUTRIZIONALI E SOCIALI»
Gli esperti che hanno partecipato ad un seminario organizzato
Ciba C Sellìc. diSttgiO Doline
A=_
Sanità nazionale
Pagina 28
Occhio se il bimbo
mastica a lungo
Osservare il bambino
mangiare. Controllare se
sminuzza il cibo, se
mastica a lungo, se si
muove molto a tavola
alzi d'umore
e magrezza
Attenzione se gli
sbalzi di umore di
una bambina o una
ragazza sono associati
a perd ita d i peso
porta. Certo è che, così, il rapporto con il cibo si dissolve e si trasforma in un'abitudine confusa.
Anche in esibizionismo. Con l'autoscatto come confronto quotidiano.
Holly Temple, diciassettenne londinese, ha documentato l'insorgenza della sua anoressia sul
blog. Due anni, dal 2011 al 2013, di
selfie per raccontare la sua storia
che, fortunatamente, ora è finita
bene. Foto su foto. Ha monitorato-sezionato il suo corpo e scritto
dei chili che mano a mano andava perdendo. Diceva che quel lento processo di assottigliamento
(di essenzialità corporea) l'avreb-
be resa finalmente felice. E, invece, ad un certo punto lo "spettacolo" è finito. Niente più foto,
niente più diario. Holly è stata divorata dalla depressione. Che
non è stata fermata né dall'escamotage di dimagrire in modo assoluto né dalla pseudo relazione
con il mondo virtuale né con lo
specchio di casa. In un primo momento i genitori fecero finta di
nulla poi si sono ritrovati di fronte al dramma. Una lungo percorso e poi la guarigione. E se non ci
fosse stato il web? Ma che vedeva
Holly in quei selfie?
LOSCHE RMO
«La ragazza guardava ma non si
vedeva - commenta Federico Tonioni, psichiatra Policlinico Gemelli di Roma responsabile del
primo ambulatorio italiano che
si occupa di dipendenza da internet - e come lei tutti quelli che sono nelle sue stesse condizioni. In
questi casi abbiamo una doppia
dipendenza, un doppio ritiro dalla realtà: si cancella il cibo, o se
ne mangia troppo in solitudine, e
si sta incollati al video. Davanti
allo schermo emotivo. Senza cibo e senza nutrimento non si sentono le emozioni, si è al riparo».
Carla Massi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Ba a au ostima
e c ontr ollo
ss
t
Bassa autostima e
bisogno di controllo sono
presenti sia con i disturbi
alimentari che con la
dipendenza da internet
La scomparsa
dei sapori
I
Evitare l'uso del pc e dello
smatphone quando si
mangia: si rischia di
nutrirsi senza neppure
sentire i sapori
L'autoscatto
delle mie brame
Il selfie, ripetuto in modo
ossessivo per bambini e
adolescenti, può
diventare un modo per
controllare il corpo
Sanità nazionale
Pagina 29
LA PR EVENZION E
on solo insulina e test per
monitorare la glicemia.
Per la prevenzione e la cura del diabete c'è un altro
potente farmaco: la camminata. Una "medicina" efficace, passo dopo passo. Meglio
se sostenuto. La conferma arriva
dall'American Diabetes Association che ha analizzato una serie
di studi arrivando alla conclusione che una corretta alimentazione e una regolare attività fisica riducono di oltre il 50% il rischio di
diabete di tipo 2 in soggetti geneticamente predisposti. La "dose" di
cammino da rispettare è di trenta
minuti dalle 3 alle 5 volte a settimana. Più si cammina, meglio è:
l'ideale sarebbe riuscire a percorrere i diecimila passi al giorno.
Tra i benefici accertati della passeggiata veloce, la riduzione - fino al 54% - del tasso di mortalità
nei diabetici che camminano almeno 3-4 ore alla settimana. Per
questo motivo tra i pazienti si è
diffusa la moda del fitwalking,
progetto nato in Italia nel 2001 da
un'idea di Maurizio Damilano.
L'ex campione olimpico di marcia a Mosca 1980, coinvolgendo il
fratello Giorgio (11 ° ai giochi
olimpici di Mosca), appassionati
e medici dello sport, ha dato vita
alla Scuola del Cammino di Saluzzo (Cuneo) all'avanguardia in Italia nel campo della cura e prevenzione delle malattie dismetaboliche. Da allora si parla di gruppi di
"cammino-terapia".
ni o con patologie, individualmente, come personal trainer, o
in centri sportivi presenti in ogni
regione. «E grazie a loro - conclude l'ex atleta - se dal 2007 ad oggi
un migliaio di pazienti con
diabete di tipo 2 si sono allenati, almeno due ore tra
corsetta veloce ed esercizi per tonificare, rafforzare e allungare i muscoli».
LE INIZIATIVE
Tra i seguaci di Damilano
c'è Mauro Pirino, presidente
della Scuola sarda del cammino
(www.scuolasardadelcamino.it)
con sede al Monte Oro Sporting
Club di Sassari: «Appuntamento
tutti i martedì e i giovedì, dalle 19
alle 20, la domenica organizziamo un'uscita. Il 15 saremo nella
Foresta Burgos. Con i diabetici abbiamo corso anche a Versailles».
Tante le iniziative promosse dalle
associazioni da Nord a Sud, tutto
l'anno. Grazie al Coordinamento
regionale associazioni per il diabete Umbria (www.corediab.it) sabato 14 novembre a Spoleto (partenza alle 10 da piazza Garibaldi)
si terrà una passeggiata tra natura e cultura dal titolo "Cammina!
La vita avrà più sapore". A Segni,
nel Lazio, domenica 15 l'Associazione italiana atleti diabetici
(www.aniad.org) insegnerà la tecnica del Nord Walking. I15 dicembre a Oristano (piazza Roma,
10-13) marcia nel centro storico
con gli studenti delle scuole. A Cagliari, dal 13 al 20 dicembre, sarà
la volta della Sardinia On My
Bike, una ciclotraversata voluta
dall'associazione DiabeteNoLimits (www.diabetenolimits.org) che
sarà anche a Pescara, dal 10 al 13
marzo 2016, con il Camp multidisciplinare (nuoto, podismo, cliclismo su strada) per atleti con diabete di tipo I.
Francesca Filippi
@ RIPRODUZIONE RISERVATA
LA COLLABORAZIONE
«L'obiettivo - sostiene il due volte
campione del mondo nella 20 km
- è la promozione dell'attività motoria, per renderla uno strumento ulteriore a disposizione dei medici e dei pazienti da affiancare alle cure farmacologiche e ottenere
un miglior controllo della patologia e una migliore qualità di vita.
Il cammino è alla portata di tutti,
praticabile ad ogni età». Dal 2007
i fratelli Damilano lavorano al
fianco dell'Associazione italiana
diabetici (www.fand.it), Asl e
ospedali e in questi anni hanno
formato 400 istruttori che insegnano le tecniche del fitwalking
(www.fitwalking.it) a soggetti sa-
Sanità nazionale
Pagina 30
Il rapporto di Meridiano Sanità
Emilia e Lombardia
leader di efficienza
Barbara Gobbi
Prima l'Emili a Romagna, seguita aruota daLombardia e Toscana. Agli ultimi posti, Campania e Calabria, precedute di misura da Sardegna e Sicilia. t
un'Italia della salute ancora
spaccataindue- conibestperformer concentrati al centro-nord e
i worstperformernel meridione quella raccontata dal X rapporto Meridiano Sanità, presentato ieri a Roma da The European
HouseAmbrosetti.
A fotografare la situazione di un
paese che scontauna serie di fattori
penalizzanti-trafederalismo sanitario, tagli alle risorse, vincoli di finanzapubblica e la perdurante crisi economica- è il nuovo Meridiano Sanità Regional Index, l'indicatorecheanalizza4ovocidistribuite
in4 aree-chiave: salute dellapopolazione, equità e capacità di risposta del sistema ai bisogni di salute,
efficienzae appropriatezzadell'offerta,qualità delle prestazioni.
Saltano agli occhi soprattutto i
gap nell'equità: sei indicatori su io
presentano infatti uno scostamento di oltre Il4o %ai capitolitasso di emigrazione sanitaria, letti
per anziani nelle Rsa, accesso all'innovazione farmaceutica, numero di anziani inAdi e programmi di screening. Tallone d'Achille,
con tutto il pacchetto prevenzione, di un paese che a tutt'oggiinveste nelle politiche diprofilassimeno del 5% fissato dai livelli essenziali di assistenza: per la precisio-
Sanità nazionale
ne il 4,19% del totale, pari a 4,9
miliardi di curo 11C12013.
Ed è su prevenzione e innovazione che gli esperti di Meridiano
Sanità fondano la loro ricetta per
tornare a "generare valore".
L'obiettivo è contrastare le disuguaglianze che impattano sullasalute dei cittadini, arrestando la discesa del rapporto tra spesa sanitariaePil,giunto al6,9%nel2o14,in
calo al 6,8%nel2oi5 e avviatoverso
Il 6,5%nel2oi9. Mentre «personalmente-haspiegatolaministradella salute Lorenzinnel commentarei dati- vorrei chelaspesasanitaria arrivas s e al 9% del Pil».
In ballo c'é, continuano gli
esperti, lo stato di salute dellapopolazione. Perciò avanti tutta è
l'indicazione di Meridiano Sanità,
sul doppio binario prevenzione e
innovazione. Sul primo fronte, la
ricetta prevede il potenziamento
dei programmi di screening, l'implementazione del nuovo Piano
vaccinieiviaaunfondonazionale
vaccini, un 5% della spesavincolato per la prevenzione, il ricorso a
fonti di finanziamento pubblicoprivate. Poi, c'è la cartainnovazione: e qui ll menù prescrive massicci interventi di health technology
assessment (Hta), partnership di
ricerca, meccanismi di monitoraggio dell'accesso all'innovazione farmaceutica e, sempre per i
farmaci, una governance semplificataincuiitettidiclasseeprodotto siano eliminati.
C RIPRODDZION E RISERVATA
Pagina 31
È online il portale per identificare
i farmaci antitumorali più efficaci
SIMONA REGINA
Nella lotta ai tumori al seno, in particolare
quelli più aggressivi, si delinea una nuova prospettiva terapeutica: la combinazione delle
statine con il farmaco antitumorale dasatinib.
È quanto emerge da uno studio su «Oncotarget» da un team dell'Università di Trieste, Modena e Reggio Emilia e del Laboratorio Nazionale Cib di Area Science Park.
Utilizzando entrambi i farmaci, i ricercatori
hanno riscontrato (in test in vitro) che si colpi-
Sanità nazionale
scono i fattori responsabili della trasformazione tumorale, della propensione alle metastasi
e della resistenza alla chemioterapia. Ora, sulla
base di questi dati e grazie all'Airc, progettano
una sperimentazione clinica. Determinante
per la scoperta è stato l'uso del database
«open access» Mutations and Drugs Portal,
messo a punto dal team stesso per identificare
i farmaci con maggior chance di successo.
Ora a disposizione della comunità scientifica
internazionale, il portale cataloga le alterazioni genetiche note che caratterizzano una va-
rietà di cellule tumorali (determinandone il
comportamento maligno e la sensibilità o meno ai farmaci) e passa in rassegna l'efficacia di
decine di migliaia di composti chimici. È «uno
strumento potente per fare predizioni sull'azione dei farmaci» spiega Silvio Bicciato di
UniMore. Facilita l'identificazione degli indicatori genetici della sensibilità dei tumori ai farmaci e delle molecole capaci di agire sulle cellule tumorali. «Se arriviamo a utilizzare questi
dati per guidare i trattamenti, possiamo aumentarne le chance di successo, limitandone
la tossicità», sottolinea Giannino Del Sal, direttore del Dipartimento di scienze della vita dell'Università di Trieste, a cui si deve la scoperta
del ruolo antitumorale delle statine.
Pagina 32
ii giallo del Bambino Gesù all 'estero
Tra indiscrezioni e smentite la chiusura delle sedi periferiche dell'ospedale
Costano 300 mila curo (quanto la ristrutturazione della casa. di Bertone)
Filippo Caleri
[email protected]
IER Trecentomila euro per portare assistenza e
cure di eccellenza nel mondo. Un budget, frutto di donazioni e liberalità, che l'Ospedale pediatrico Bambino Gesti ha negli anni destinato
a creare punti ad alto livello specialistico per i
piccoli in Cambogia, Tanzania, Vietnam, e che
ora rischia di essere tagliato in nome dell'efficienza e, soprattutto, delle perdite nel bilancio
che, secondo le stime viaggiano con numeri a
doppia cifra. Trecentomila euro, quanto i soldi
spesi per i lavori di ristrutturazione della casa
del cardinal Bertone sulla quale c'è lo zampino
della Fondazione Bambino Gesù come dimostrato dal carteggio con l'alto prelato e l'impresa edile (pubblicato dallTempo sabato scorso).
Un «buco», quello dell'ospedale, creato in
gran parte dalla riduzione dei contributi che
ogni anno lo Stato italiano riconosce alla struttura. Un'extra tariffa pagata per il ruolo centrale che l'ospedale occupava nella Regione e nel
Paese ma che le difficoltà finanziarie del bilancio pubblico hanno reso insostenibile. Così è
partita la cesoia sulle spese per riportare i conti
in equilibrio. Solo che, nel piano annunciato finora verbalmente dagli attuali vertici della struttura, in nome delle economie e dei risparmi, anche le
missioni all'estero rischiano
di essere tagliate oppure fortemente ridimensionate.
L'ospedale, contattato da Il
Tempo sulle indiscrezioni che
girano attorno alpossibile pianodi ristrutturazione, smentisce i tagli alle presenze all'estero ammettendo solo la fine
«naturale» di alcuni progetti.
«Confermata - invece affermano le fonti ufficiali -la razionalizzazione che investirà tutta
la struttura dell'ospedale e
che è in corso. E sulla quale il
budget del 2016 è in elaborazione».
Insommauna smentita che
non fa venir meno il clima di
incertezzache si respira. D'altra parte la visione di Mariella
Enoc, presidente del Cda del
nosocomio pediatrico subentrata a Giuseppe Profiti che ricopriva l'incarico dal 2008, è
s tata res a chiara in una sua intervista adAvvenire. A proposito dell'espansione al Sud dell'ospedale, una
pratica che in alcuni casi come a Taormina in
Sicilia, portava anche profitti e faceva da filtro
rispetto alla gigantesca richiesta di assistenza e
interventi pediatrici del Meridione, disse: «Non
nasceranno nuovi piccoli Bambino Gesù. Questa iniziativa continuerà semplicemente con
delle consulenze, quando ci verranno chieste
da ospedali pubblici che si rivolgeranno a noi
per avere l'apporto dei nostri migliori scienziati
e clinici». Insomma non più progetti di allargamento ma semmai un riaccentramento nella
sede principale in nome della razionalizzazione dei costi. Il professore Lorenzo Borghese,
responsabile delle attività estere del Bambino
Gesù, ha confermato a Il Tempo il costo delle
missioni all'estero («siete molto bene informati») ma non l'immediato ridimensionamento.
In Giordania ad esempio le attività ospedaliere
a favore dei profughi siriani restano in piedi ma
è chiaro - ha aggiunto - che il nuovo management sta affrontando un'opera di razionalizzazione e di riorganizzazione che è in corso.
Basta però leggere qualunque manuale di
economia aziendale per scoprire chela razionalizzazione impone sicuri tagli di spesa. Ei timori di un disimpegno delle attività estere restano
elevati. Eppure il costo in termini assoluti di
tutte queste iniziative, pari a300 mila euro ovvero l'uno per cento dell'intero bilancio dell'Ospe-
«Razionalizzazione in corso
resta l'impegno internazionale»
li giallo del Bamhino Gesù all'estero
Sanità nazionale
Pagina 33
dale, è assolutamente risibile rispetto ai benefici e all'impatto delle cure che arrivano in Paesi
nei quali la sanità è ancora con standard molto
bassi. Insomma la paventata ritirata del Bambino Gesù dall'estero può portare minimi benefici economici e incomparabili se rapportati alla
perdita di prestigio «politico» e di reputazione.
Le attività caritative e assistenziali avvengono,
infatti, nelle terre di missione nelle quali lapresenza cattolica è osteggiata e fortemente repressa e, spesso, genera il sacrificio di vite di coloro
che si impegnano in questi territori. Ecco cosa
può rischiare di saltare il prossimo anno.
CAMBOGIA
Nellalocalità di Takeo il centro clinico chirurgico dell'Ospedale Bambino Gesù nasce sulla base di un accordo di cooperazione firmato nel
2006 tra il presidente della struttura italiana e il
ministro della Salute del paese asiatico. Fino ad
oggi, con i 52 posti letto di cui dispone, è il centro di riferimento per la provincia e per le aree
limitrofe. In 8 anni nei suoi ambulatori sono
stati curati 20 mila pazienti, e negli ambulatori
ogni mese vengono accolti 400 pazienti, 200 dei
quali sono ricoverati. Non solo. La quasi totalità
di questi, pur essendo indigenti, ha una copertura totale delle spese mediche che include la
degenza in ospedale. La struttura è vitale anche
perlaformazione del capitale umano che vi operaperché il personale locale è sottoposto aperiodi di formazione e training, in Italia, e in loco
conlapresenzadi medici provenienti datutto il
mondo con offerta dei loro sapevi gratuitamente. L'ospedale cambogiano ha costi di gestione
molti bassi perché le retribuzioni e le forniture
sanitarie sono legate allo standard locale. La
sua chiusura segnerebbe la fine di un percorso
che ha salvato la vita a molti bambini e alleviato
le sofferenze di molti tra loro che subiscono ancora le conseguenze della guerra e delle mine
disseminate ancora sul territorio.
TANZANIA
Lapresenzadell'Ospedale Bambino Gesù è forte anche in un paese africano copre la Tanzania. A oggi l'ospedale di Itigi, fondato dai padri
missionari del Preziosissimo Sangue, è riconosciuto dal ministero della Salute tanzanian o come una struttura di riferimento per l'intera nazione. Questo perché i servizi specialistici raggiungono, attraverso le cliniche mobili, tutte le
zone rurali più lontane offrendo cure soprattutto ai bambini e alle donne incinte. Dall'ottobre del 2012
l'Ospedale del Bambino Gesù
gestisce il reparto di pediatria,
all'interno del quale sono stati
realizzati lavori di ristrutturazione gestiti direttamente
dall'ospedale romano. La sua
Sanità nazionale
possibile chiusura comporterebbe un vuoto drammatico
per l'assistenza dei piccoli in
Tanzania. Ancora più importante l'impegno nella diagnos tica di laboratorio nel Villaggio della Speranza di Dodoma. Lì gli interventi del Bambino Gesù hanno determinato
un miglioramento significativo delle attività che si sono avvicinate agli standard europei.
L'ospedale del Vaticano ha donato strumentazione per la determinazione del «virai load»
che ha consentito la diagnosi e
il monitoraggio
precoce
dell'infezione da Hiv. Uno
stop alla struttura rappresenta la perdita di un'attività diagnosticaprecoce, unica modalità per avere una fondata speranza di eliminare la trasmissione dell'Hiv dalla madre al
feto.
VIETNAM
La collaborazione tra l'Ospedale Bambino Gesù e il National Pediatric di Ilanoi è attiva da
oltre sette anni e ha come obiettivo quella di
favorire lo scambio di conoscenze medico
scientifiche per formare il personale medico locale. L'ultima collaborazione tra gli ospedali riguardail trapianto renale sul paziente pediatrico. Nel progetto è arrivato anche il contributo
finanziario di un partner economico di peso come la Piaggio. I costi della presenza in Vietnam
sono molto bassi, il personale italiano presta la
sua assistenza atitolo di volontariato e il l'onere
dei salari resta a carico della struttura italiana. Il
personale locale è pagato secondo gli standard
di stipendio vietnamiti ancora tra i più bassi
della scala dei Paesi del mondo.
HAITI
Dopo il terremoto che ha sconvolto Haiti nel
2010, il Bambino Gesù in collaborazione con la
Fondazione Francesco Rava, ha avviato progetti di formazione con il «training ori the job» e
periodi di stage in Italia. Con questo obiettivo è
nato il Saint Damien, un vero reparto di neonatologia gestito da personale completamente locale. Molti degli obiettivi sono stati raggiunti.
Tra questi l'allestimento completo del reparto
con 25 letti e un'unità con l0 incubatrici e altre
macchine appositamente dedicate alla neonatologia. Il disimpegno possibile oltre a far venire meno gli impegni e le convenzioni con la Fondazione Rava, con conseguenti danni di immagine e reputazione, porterebbe alla chiusura
del reparto e la perdita per Haiti di una struttura
di riferimento specialistica.
Pagina 34
ECCO l'impegno della struttura nei paesi poveri
s
Cambogia
Tanzania
In 8 anni nell'unità clinico chirurgica del
Bambino Gesù posta nell'ospedale provinciale dì 7akeo sono stati curati 20 mila persone.
Negli ambulatori ogni mese vengono accolti
400 pazienti, 200 dei quali sono ricoverati
A oggi l'ospedale di Itigi è una struttura di
riferimento per l'intera nazione . I servizi
specialistici raggiungono, attraverso le
cliniche mobili, tutte le zone rurali più lontane offrendo cure soprattutto ai bambini
Vietnam
La collaborazione tra l'Ospedale Bambino
Gesù e il National Pediatric di Hanoi è attiva
da oltre 7 anni e ha come obiettivo la formazione dì medici locali. L'unità è specializzata
nel trapianto del rene sui bimbi
Sanità nazionale
la collaborazione con la Fondazione Francesco Rava ha avviato progetti di formazione
con il «training on tbc job» e periodi di stage
la Italia. A nato il Saint Damien reparto di
neonatologia gestito da personale locale
Pagina 35
Padoa n fa i l re nziano. Show su Youtube
In un video il ministro dell'Economia annuncia la fine della crisi per il Paese
La legge di Stabilita presto in Aula. Ipotesi maxiemendamento con le modifiche
Filippo Caleri
[email protected]
ENTradendo il suo stile professorale e
la posa da accademico anche il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan,
si è adeguato al renzismo digitale. E in
ossequio al modernismo dei social
network ha indossato i panni della star
e in un video lanciato su Youtube ha
illustrato in un dotto inglese come
«l'Italia stia uscendo dalla crisi grazie a
una strategia di crescita globale: riforme e tagli di tasse stanno iniziando a
portare i primi frutti». Un'operazione
di marketing studiatanei minimi dettagli visto che il titolo del video riecheggia il titolo di un'opera del regista Michelangelo Antonioni e cioè «A1 di là
delle nuvole, l'Italia è tornata». Nei mi,rrn(,/ri
Ministro Pier Carlo Padoan è a
capo del dicastero
dell'Economia e delle Finanze
nuti davanti alla telecamera Padoan ha
ripetuto che «lafiduciastatornando alle famiglie e alle imprese e con più fiducia aumenta anche l'occupazione e la
crescita». Secondoilministro «maggiore crescita e una creazione di occupazione più forte si rafforzano reciprocamente». Insomma, «l'Italia è tornata».
E l'ottimismo di Padoan deriva anche
dalla sensazione sul giudizio positivo
che la prossima settimana la Commissione europea darà dellalegge di stabilità. «Mi aspetto - ha detto a Bruxelles,
al termine del consiglio Ecofin - che le
ragioni per le quali chiediamo le clausole di flessibilità siano assolutamente accolte». Nei suoi incontri di lunedì scorso con il vicepresidente della Commission eValdi s Dombrovski s e con il commissario agli Affari economici e monetari Pierre Moscovici, Padoan ha «ulteriormente chiarito le ragioni per le quali l'Italia nella legge di stabilità indica la
possibilità di avvalersi della clausola
sulle riforme strutturali e di quella per
gli investimenti». Infatti, ha spiegato il
ministro Padoan, «in ambedue i casi
riteniamo ci siano ottime ragioni perché siano concesse, in aggiunta a quella già concessa in aprile sulle riforme,
per lo 0,4% de Pil».
In ogni caso, ha poi aggiunto Padoan, non ci sarà «nessuna richiesta di fare qualcosa in cambio di qualcos'altro
pero [tenere la flessibilità». Tradotto significa che non è previsto che la Commissione Europea chieda al governo
manovre aggiuntive. E se anche la clausola sui migranti non sarà concessa,
«non cambianiente perché come sapete la legge di stabilità prevede due scenari, che ci siano o non ci siano queste
clausole».
Intanto la legge di Stabilità prosegue
il suo cammino in Parlamento. E sarebbe un maxiemendaniento che recepisca il testo della commissione Bilancio
del Senato la strada che la maggioranzaintende seguire per l'esame di palazzo Madama. In commissione si inizierà a votare con ogni probabilità oggi
pomeriggio. Le modifiche, nelle intenzioni del governo, saranno poche e concentrate soprattutto, si spiega, nel capitolo Sud. Il testo uscito dalla commissione dovrebbe essere trasformato,
quindi, in un maxiemendatnento da
portare in aula e sul quale lamaggioranza conta un via libera senza troppi problemi.
Sanità nazionale
Pagina 36
i
anone Ra i
Lo versano solo in 16 milioni
Ma lefamiglie sono 23 milioni
Euro
L'importo
del canone
Rai previsto
il prossimo
anno
N'q Ad oggi il canone
Rai è versato da circa
16 milioni di contribuenti a fronte di 23
milioni di famiglie
italiane. C'è spazio
per recuperare l'evasione di una delle
tasse più odiate dagli italiani È quanto
sottolineano gli uffici del Ministero
dell'Economia e delle Finanze nella
risposta ai rilievi del servizio Bilancio
del Senato alla misura della legge di
Stabilità che prevede il canone Rai a
100 euro in bolletta. «La norma è volta
a incretnetare il numero dei contribuenti rispetto a quelli che, attualmente, pagano il canone di abbonamento», spiegano i tecnici del Mef, sottolineando che, visti i numeri, «è più che
prudenziale ritenere che la disposizione sia suscettibile di generare maggiori entrate». Il gettito che arriverà con
la nuova forma di versamento sarà
«almeno pari a quello che viene
attualmente introitato come canone,
tassa di concessione governativa e
Iva». Con le novità fiscali che riguardano le spese funebri sarà possibile «far
emergere una maggiore base imponibile». È quanto sostiene il Mef, nelle
risposte al servizio Bilancio del Senato. Secondo i tecnici di palazzo Madama la misura contenuta nella legge di
stabilità, che estende i possibili beneficiari degli sconti fiscali legati alle
spese per i funerali, «prefigurano un
ampliamento della platea soggettiva
di riferimento». Di conseguenza la
disposizione «è suscettibile di determinare effetti finanziari in termini di
minori entrate». Secondo il ministero
dell'Economia, invece, «bisogna tener
conto dell'incremento del numero dei
contribuenti che saranno incentivati
a richiedere l'emissione del regolare
documento fiscale». Gli effetti «positivi in termini di entrate», spiega il Mef,
potranno «compensare gli effetti i
termini di minori entrate, conseguenti all'estensione della possibilità di
detrazione»
Fil.Cal..
'
Con lo stop sulla prima casa
Ai Co muni' arriva più® liquidità
Il meccanismo di
rimborso ai Comuni
del mancato gettito
'f'asi si basa su aliquote 2015 e neon sulle
aliquote massime
potenziali e porterà
Per mille
La massima
aliquota finora
stabilita perla
Tasi sulla
prima casa
Sanità nazionale
maggiore liquidità nelle casse dei
sindaci. È la risposta dagli uffici del
Mef ai rilievi del Servizio Bilancio del
Senato sulla legge di Stabilità. I tecnici
del Senato, avevano osservato che,
l'aumento della dotazione del fondo
di solidarietà comunale in sostituzione del gettito Tasi per l'abitazione
principale, e del gettito Imu per i
terreni agricoli, «può determinare un
irrigidimento dei bilanci comunali».
La Ragioneria dello Stato sottolinea
che l'ammontare del ristoro a favore
dei Comuni «è basato sostanzialmente su una stima del gettito incamerato
dai Comuni nell'anno 2015, senza
considerare dunque il gettito potenzialmente incamerabile dai medesimi
Comuni a fronte di aliquote fissate al
massimo livello legislativamente
consentito», cioè perla Tasi fino a un
massimo del 6 per mille nel 2016
rispetto all'aliquota massima
2014-2015 del 2,5 per mille. Nell'ipotesi massima che tutti i Comuni applichino nel 2016 l'aliquota del 6 per
mille, la Rgs stima un gettito di oltre
10 miliardi di euro a cui corrisponderebbe quindi una necessità di coperturaben superiore a quella prevista
nella manovra. Gli uffici del Mef
sottolineano che il sistema delineato
nella legge di Stabilità «assicura nel
2016 l'invarianza di risorse finanziarie
peri Comuni» rispetto all'anno corrente. Inoltre la previsione del rimborso del minor gettito per il tramite del
fondo di solidarietà comunale «consente di ridurre la quota di alimentazione» dello steso fondo, a carico dei
Comuni, da 4.717,9 milioni di euro del
2015 a 2.768,8 milioni di euro dal
2016. «Tale riduzione - spiegala Rgs seppur non influente ai fini della
determinazione della dotazione netta
del fondo di ciascun Comune, comporta in ogni caso effetti positivi in
termini di maggiore liquidità per i
Comuni interessati».
Pagina 37
Lavoro
nuovo sconto per gli assunti
scende a 2.150 e o'
Mila
II saldo
dei contratti
stabili nei
primi nove
mesi dei 2015
Lo sconto contributivo al 40%, per ogni
nuovo assunto a
tempo indeterminato, sarà di 2.150 euro
l'anno. Il bonus
consentirà di assumere circa un milione di persone nel
2016, ma la stima è «prudenziale». Lo
afferma il ministero dell'Economia,
nelle risposte ai rilievi sulla legge di
stabilità, sollevati dal servizio Bilancio
di palazzo Madama. Secondo le
simulazioni riportate dal Mef le minori entrate contributive, su base annua,
ammontano a circa 2,2 miliardi di
euro, da dividere tra la platea di oltre
un milione d'assunti stimati. Anche se
la stima di circa un milione di nuove
assunzioni con contratti a tempo
indeterminato nel 2016 è comunque
«prudenziale». E sempre in tema di
assunzioni ieri sono arrivati i risultati
dell'Osservatorio sul precariato
dell'Inps. Nei primi nove mesi dell'anno le assunzioni a tempo indeteruninato sono in crescita soprattutto grazie
alla norma contenuta in legge di
stabilità sugli sgravi contributivi
o
triennali per i nuovi contratti stabili.
I nuovi rapporti a tempo indeterminato (compresele trasformazioni di
contratti a termine) sono stati 1,7
milioni a fronte di 1,23 milioni di
cessazioni, con un saldo positivo
nell'anno di 469.393 contratti stabili.
Se si fa il confronto con lo stesso
periodo del 2014 (quando la variazione fu positiva per 98.046 unità) nei
primi nove mesi del 2015 il dato è
stato migliore di 371.347 unità. «Gli
ultimi dati Inps - ha detto il premier,
Matteo Renzi - sono il segno di una
novità». La crescita dei rapporti di
lavoro a tempo indeterminato è legata
soprattutto all'esonero triennale dai
contributi previdenziali per le assunzioni stabili fatte quest'anno. Tra
gennaio e settembre hanno usufruito
del beneficio oltre 906.000 lavoratori,
il 55% degli assunti a tempo indeterminato nel periodo. Il vantaggio è stato
utilizzato soprattutto per i lavoratori
del Nord (il 46,2% del totale dei contratti con esonero) mentre quelli del
Sud e delle Isole per i quali è stato
chiesto lo sgravio sono il 31,7% del
totale.
San i tà
Fondo cresce ' 1,3 ' i '
Non ci sono criticità er ' 2016
Per il Fondo sanitario nazionale del
2016 non risultano
«particolari criticità»
poiché il Governo ha
stanziato 1,3 miliardi
4
Per cento
L' Iva sui
giornali on line
è in contrasto
con le leggi
europee
Sanità nazionale
di euro in più rispetto all'anno precedente. Lo afferma la Ragioneria generale dello Stato in risposta alle osservazioni sulla legge di Stabilitàsollevate
dal Servizio di bilancio del Senato. «Il
livello del Fondo sanitario nazionale
per il 2016 - avevano scritto i tecnici di
palazzo Madama - era già stato ridotto con il decreto-legge n. 78 del 2015
in misura pari a circa 2,5 miliardi di
euro rispetto al tendenziale a legislazione vigente. L'ulteriore decremento
del Fsn rispetto a tale parametro
potrebbe creare tensioni lungo tale
linea di finanziamento». Per la Ragioneria non è cosa; «Il livello del finanziamento sanitario per l'anno 2016
cresce di un importo pari a 1,3 miliardi circa rispetto al 2015, pertanto non
risulterebbero particolari criticità sul
piano finanziario per l'anno 2016».
Sempre secondo il Mef l'Iva scontata
al 4% per i giornali online «è in contrasto con la normativa europea». A
bocciare la misura contenuta nella
legge di stabilità è l'Agenzia delle
entrate , nel dossier depositato dal
ministero dell ' Economia, in commissione Bilancio al Senato . L'Agenzia
delle entrate, nella risposta al servizio
Bilancio di palazzo Madama che
aveva chiesto chiarimenti sull'agevolazione fiscale, ricorda anche la bocciatura della Corte di giustizia europea
sull'Iva ridotta, già introdotta in
passato.Intanto a settembre , secondo
i dati del Dipartimento delle Finanze,
sono state aperte 41 . 763 nuove partite
Iva e in confronto al corrispondente
mese dello scorso anno si registra un
lieve incremento (+0,2%). La distribuzione per natura giuridica mostra che
il 74,7 % delle partita Iva è stato aperto
da persone fisiche , il 20% da società di
capitali, il 4,5% da società di persone;
la quota dei «non residenti» e «altre
forme giuridiche », rappresenta complessivamente quasi FI % delle nuove
aperture.
Pagina 38
di Andrea Di Stefano
1 MILANO
xpo, l'impegno continua. E il presidente del
consiglio Matteo Renzi
ha voluto metterci la faccia ieri
con un intervento di 54 minuti
sul palco del Piccolo Teatro davanti a tutte le istituzioni politico, accademiche e economiche non solo di Milano ma del
Nord Ovest. Si
chiamerà
Human Technopole-Italy 2040, il
progetto da 150
milioni di euro
l'anno la cui gestione è stata affidata dal governo
all'Istituto italiano di tecnologia
di Genova, fondaII premier Matteo Renzi
zione finanziata
dal governo e diretta dal fisico
Roberto Cingolani, con il supporto dell'Institute for international interchange di Torino e
della Edmund mach foundation di Trento.
Da subito nel polo "Italia
2040" delineato da Renzi potrebbero lavorare «fino a 1.600
persone - ha detto il premier grazie al progetto che è il tributo che il governo paga al lavoro
di qualità fatto da Milano e
dall'Expo».
Nel dettaglio, secondo quando delineato dal premier, il polo conterrebbe un «nucleo di
sei laboratori iniziali logisticamente e tematicamente divisi
in oncogenomica, neurogenornica, cibo nutrizione, sviluppo
dei big data, software e bioinformatica, impatto socioeconomico per lanciare un ponte tra
la parte scientifica e predittiva
anche per altri settori».
Renzi ha volutamente lasciata aperta la porta a tutti i soggetti che vogliono dare il loro
contributo ma ha lanciato anche un monito: «Il governo è
pronto a investirci da venerdì
150 milioni l'anno per dieci anni, ma non può essere consegnato in alcun erodo ai campa-
Ricerca
nilismi perché il ruolo di Milano come capitale culturale dovrà essere non solo la locomotiva d'Italia, ma d'Europa».
Il presidente del consiglio ha
rivendicato il progetto Human
Technopole come una visione
del futuro: «Per anni ci hanno
detto che noi eravamo solo
quelli della rottamazione ma
che non avevano una visione e
un'idea strategica del Paese,
dopo un anno e mezzo è chiaro
che c'è un progetto organico di
riforme», ha detto Renzi. «Steve Jobs - ha aggiunto - ha vinto
la sua battagli a perché ha fatto
una cosa facile e bella, l'iPhone
è il primo telefonino senza manuale di istruzioni» e così deve
essere l'Italia «facile e bella»,
ma per esserlo «ha bisogno di
progetti di eccellenza mondiali, non può limitarsi a essere
una fiera, un evento, un singolo
momento».
Le dimensioni del progetto,
una sorta di Silicon Valley tricolore, richiede il coinvolgimento
degli atenei milanesi, tra cui
l'Università Statale, il Politecnico e la Bocconi, e partner privati
come Ibm Watson lab, Google,
Weizmann institute, European
molecular biology laboratory,
Ferrero, Bayer, Nestlè, Dupont,
Barilla e Novartis. La nuova realtà per nascere avrà bisogno di
200 milioni di euro ma andrebbe a occupare solo una parte
(70mila metri quadrati) degli oltre 500mila metri quadrati di
nuovi edifici da costruire. La
porzione maggiore (215mila
metri quadrati) sarà riservata al
campus dell'Università Statale
(540 milioni l'investimento) e
agli alloggi per gli studenti.
Le prime risposte ieri sono
state positive anche dai più critici come il leghista presidente
della Regione, Roberto Maroni: «Siamo pronti a discutere su
questo progetto. Coinvolgiamo
tutti, benissimo, sono pronto
da domani a sedermi al tavolo
con il governo e discutere. Mi
pare che in questo senso oggi ci
sia stata un'apertura. Se c'è
questa disponibilità noi siamo
pronti a collaborare, a rafforzare il progetto, non per metterci
il campanile o la bandierina,
ma per metterci le eccellenze
che ci sono».
ORI PRODUZ10NE RISERVATA
Pagina 39
«
CENTRO MOND IALE DE LLA GENOM ICA»
L 'eredità dell'Expo? La ricerca
«Pronti 1,5 miliardi in dieci anni»
MILANO
SPETTA al (suo) governo decidere la vocazione futura del sito Expo e accendere quella scintilla
che possa attrarre sullo stesso sito i migliori talenti della ricerca
rendendola «l'area del capolavoro italiano» anziché «l'area dei
nostri rimpianti». Così Matteo
Renzi finisce per intestarsi la
causa e la missione del post
2015, ovvero: la difficile scommessa della riconversione dei terreni che fino al 31 ottobre scorso
hanno ospitato i padiglioni
dell'Esposizione Universale di
Milano.
PAROLE, rassicurazioni e proclami che il presidente del Consiglio condisce con un eccitante
necessario in questi casi per vincere lo scetticismo generale, per
«allontanare i fantasmi»: «Il governo è pronto a investire 150
milioni di euro all'anno per dieci anni». Investimenti in ricerca,
s'intende. Il sito dell'Expo non
pare destinato ad esserne l'unico
beneficiario ma ne sarà l'epicentro, stando all'annuncio dello
stesso Renzi. «Qui - scandisce il
premier - ospiteremo luoghi capaci di dare al Paese la scintilla
per porsi come una superpotenza culturale». Un progetto a lunga gittata, da realizzare sulle aree
a metà tra Milano e Rho. «Italia
2040», così è stato battezzato il
contenitore nel quale è inserito
quel «Centro per lo sviluppo di
tecnologie capaci di migliorare
la qualità della vita» che si vuole
aprire sul sito sotto la supervisione dell'Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), diretto dal fisico Roberto Cingolani, che si avvarrà a
sua volta della collaborazione
dell'Institute For International
Interchange di Torino e la Edmund Mach Foundation di
Trento. E lo stesso premier a
spiegare il punto di forza della
proposta, riassumibile in una sola parola: «Interdisciplinarietà».
«Siamo il Paese in cui si vive di
più - fa sapere il presidente del
Consiglio -, ora dobbiamo cercare di vivere meglio. Non c'è alcuna iniziativa al mondo che unisce la genomica nelle sue differenti declinazioni, compresa
l'oncogenomica (applicata ai tumori ndr), la neurodegenerazione, l'alimentazione, il riciclo dei
materiali e i big data».
ple ha "atto una cosa
facile e bella, Ci hone,
che non ha istruzioni
Così deve essere l' Italia
TUTTO sono 6 i laboratori
dell'Istituto Italiano di Tecnologia chiamati a interagire. «Non
possiamo perdere questo treno».
Secondo le prime stime il nuovo
centro richiederebbe un investimento di 200 milioni di euro e
potrebbe essere realizzato in tre
anni, una volta completato l'iter
delle autorizzazioni. Una parte
non indifferente ci si aspetta la
facciano i colossi privati interessati alle tecnologie. Chissà se tra
queste potrà rientrare anche la
Apple diretta da quel Tim Cook
ieri intrattenutosi a pranzo proprio con il premier.
Gia m battista Anastasio
Luca Zorloni
STRETTA Matteo Renzi con Tim Cook nel ristorante di Cracco (Ansa)
Ricerca
Pagina 40
meni
Sabato
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into di cellule
stamiiia1i
ge n eratrici
di insul ina
LA RICERCA
a ricerca sulle cellule staminali nel diabete è arrivata a
contare i successi. Dopo alcuni anni di entusiasmi e altrettante delusioni, si è ormai in
grado di differenziare, in meno di un mese, cellule staminali
pluripotenti produttrici di insulina. Un obiettivo raggiunto per la
Giornata mondiale del diabete
che si dividerà tra sabato e domenica prossimi (www.giornatadeldiabete.it).
L
L'INTERVENTO
Per la prima volta, nel 2014, è stata approvata dall'Agenzia del farmaco statunitense una terapia
che utilizza queste cellule in pazienti diabetici di tipo I. Due i punti forti di questa ricerca: ottenere
cellule produttrici di insulina in
modi validi, per poter essere impiantate in un diabetico e, soprattutto, senza immunosoppressione.
Le cellule vengono impiantate nel
sottocute della schiena. E' uno studio di fase 1 (su 4 pazienti) al quale
seguirà una fase 2 (su 28 pazienti)
ed è mirato a dimostrare la sicurezza della tecnica. Le staminali
pluripotenti usate per questa sperimentazione sono embrionali.
«Il progetto è stato già approvato
in Europa. Appena verranno definiti gli aspetti regolatori, saremo
in grado di partire con una decina
di pazienti», spiega Lorenzo Piemonti, coordinatore del Gruppo
di studio della Società italiana di
diabetologia "Medicina rigenerativa in diabetologia", e co-direttore del programma di ricerca 'Tra-
Ricerca
pianto di isole pancreatiche" al
San Raffaele di Milano.
Un altro filone sperimentale interessa le staminali "riprogrammate", che permette di superare i
problemi etici, non si parte da una
cellula embrionale ma da una matura. Che, in un secondo tempo si
differenzia secondo le richieste
della ricerca. «A livello teorico
qualsiasi tessuto potrebbe essere
ricostruito in questa maniera. In
qualunque parte del corpo vengano impiantate le isole pancreatiche rilasciano insulina», aggiunge Piemonti.
L'ORIZZONTE
Si tratta di un primo importante
passo verso lo sviluppo del
"BioHub", un mini organo bioingegnerizzato che imita il pancreas naturale, per ripristinare la
produzione di insulina nei pazienti con diabete di tipo I. Novità di
cui i pazienti sono sempre alla ricerca in particolare online, come
è stato ricordato ieri a Roma, nel
corso di un incontro sulla capaci-
I %
I
%///////// '
/
/
_
j
I 11 %,,. 11,
tà dei pazienti a seguire le cure in
modo corretto. «Per arrivare all'obiettivo dobbiamo rendere i pazienti consapevoli, quindi collaborativi - spiega Agostino Consoli,
endocrinologo all'università di
Chieti Pescara - a volte la "colpa"
dell'abbandono delle cure va ricercata nel farmaco stesso. Ma se
è a somministrazione orale, una
sola volta al giorno, can un buon
profilo di sicurezza e tollerabilità
come sitagliptin, la vita è più facile per il paziente e anche per il medico».
In Italia solo una persona con
diabete su 10 ha accesso alle incretine, farmaci innovativi più pratici e con meno effetti collaterali rispetto ai tradizionali. A testimoniarlo, l'ultimo rapporto dell'Osservatorio diabete. «Diversamente da altri Paesi europei - denuncia Andrea Giaccari, professore di
Endocrinologia alla Cattolica di
Roma - da noi vengono ancora
prescritti con molta difficoltà».
Antonio Caperna
© RIPRODUZIONE RISERVATA
T
ETI E
IINNOVATIVI
PIU PRATICI
TI
E CON MENO
COLLATERALI
TRA
LE I
Pagina 41
Lo studio
Autocontrollo
costante
per sto are
l'ipoglicemia
L'autocontrollo della glicemia
rappresenta ancora oggi una
delle sfide quotidiane affrontate
dalle persone con diabete ma la
maggioranza di loro non misura
regolarmente lo zucchero nel
sangue con un conseguente
impatto sulla qualità della vita e
adesione alle terapie. Un
recente studio ha dimostrato
che le persone che non
verificano di frequente la
glicemia vanno incontro a un
tasso di ipoglicemia quasi triplo,
con un tasso di ospedalizzazione
raddoppiato. Se ne è parlato al
convegno "Col diabete puoi...",
promosso da Diabete Italia e
Coordinamento associazioni
diabetici Lazio Cladiab, e il
supporto incondizionato di
Abbott. In realtà con i più
sistemi di monitoraggio dei
glucosio l'81% delle persone con
diabete controllo la glicemia più
di 6 volte al giorno e il 98% non
ha avuto accessi in ospedale
negli ultimi 6 mesi, come
dimostra la ricerca Cawi
condotta da Doxa Pharma. Si
stima che nel Lazio oltre
350mila persone soffrano di
diabete e si contano oltre 12mila
ricoveri anche per complicanze.
«L'autocontrollo glicemico e
l'educazione terapeutica sono
due risorse fondamentali per la
salute e la qualità di vita delle
persone con diabete - spiega
Lina Delle Monache, presidente
Cladiab - Un valido
autocontrollo è l'unica chiave
che permette alla persona con
diabete, correttamente, di
vivere una vita normale e di
evitare le complicanze».
A.Cap.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Ricerca
Pagina 42
Nanotech, i trionfi
dell'altro mondo
che Albert snobbò
Una rivoluzione che è g7à tra noi
GABRIELE BECCARIA
e sai come trattare gli
elettroni, puoi farci molte cose. «Un computer e
anche un bambino».
Fabio Beltram sa come attirare l'attenzione e stasera alle 18, alla Scuola Normale Superiore di Pisa di cui è direttore, spiegherà che le nanotecnologie sono arrivate tra
noi e stanno per cambiare
tutto, a cominciare dal modo
in cui comunicheremo e ci
cureremo . In modi che avrebbero sconcertato Einstein,
che dell'elettrone aveva
un'idea ancora ottocentesca
(all'incirca come una pallina
rotante): se il padre della Relatività vinse il Nobel per l'effetto fotoelettrico , e quindi
per la teorizzazione dei quanti di luce, il paradosso è che
alla meccanica quantistica
non ci credette. «Era un genio - osserva Beltram - con
una mentalità classica».
E allora com'è quell'altro
mondo che Einstein non volle
vedere? «Nel 2015 è diventato
un comparto che vale nel
mondo 2 trilioni di dollari ed è
in crescita esponenziale»,
spiegherà oggi il professore
nella prima conferenza che
inaugura il nuovo ciclo dell'iniziativa «Vis», le «Virtual
immersions in science». Che è
tanto pervasivo da mettere
sottosopra settori-chiave come l'elettronica e la biomedicina. Il segreto, appunto, dipende «da come si impacchettano gli elettroni . Ho intitolato la mia conferenza "Elettroni del silicio ed elettroni delle
proteine " perché queste particelle sono sempre uguali, ma
con proprietà ed esiti diversisbello - aggiunge - è che lo scenasimi, a seconda dei volumi in
rio non è da kolossal fantasciencui vengono confinate». Così,
tifico, ma appartiene a espeoltre a computer e bambini, si
rienze imminenti. Quando?
può plasmare la materia all'in«Già tra alcuni anni».
finito. Seguendo le stesse regoIl problema, a questo punto,
le di manipolazione che la Naè spiegare bene le opportunità.
tura utilizza per generare la
Vincendo i sospetti che le nanosolidità del ferro o l'impalpabitecnologie suscitano in molti.
lità dell'azoto.
«Abbiamo imparato a disegnaQuesti successi nel dominio
re le nanostrutture e a imporre
dell'invisibile hanno qualcosa
proprietà artificiali che, tuttadi stupefacente. E tutto nasce
via, non hanno nulla di magico.
dal fatto - dice Beltram - «che
Sono il risultato del confinasiamo arrivati alla precisione
mento degli elettroni e quindi del nanomesottolinea Beltro. Le consetram - offrono
guenze equiperfette gavalgono a un
ranzie di riprocambio di paducibilità».
radigma». Il
Con i farmaci
che, tradotto
come con i fuRUOLO : E DIRETTORE DELLA SCUOLA
in realtà comturi transistor,
NORMALE SUPERIORE DI PISA
DOVE È PROFESSORE DI FISICA
prensibili, sicapaci di funDELLE NANOSTRUTTURE
gnifica nanozionare seconE BIOFISICA MOLECOLARE
oggetti superdo stati di soperformanti.
vrapposizione
Per esempio «da posizionare
quantistica. Qui, anche se i
nel fegato o nel cuore per una
tempi di fattibilità si dilatano,
diagnosi precoce o da rilasciare
le promesse non sono meno
per eliminare un virus o neutrastraordinarie: grande velocità
lizzare una cellula tumorale».
di esecuzione per problemi
Con il nanotech si entra neliper-complessi.
l'universo della medicina preSi può fantasticare: piccolisventiva. Che Beltram sintetizza
simi, di plastica flessibile, quei
in questo modo: «In ognuno di
computer diventeranno comnoi si potranno iniettare alcuni
pagni inseparabili, anche più
miliardi di nano-oggetti, i quali
degli smartphone attuali. Chisrealizzeranno una perfetta masà che cosa commenterebbe
nutenzione dell'organismo». Il
l'incredulo Einstein.
,
Ricerca
.
Pagina 43
Parte dalle staminali
la lotta al Parkinson
Una strategia per curare le malattie neurodegenerative
VALENTINA ARCOVIO
a scommessa è sul
Parkinson: se con le
s cellule staminali si riuscirà a curare questa malattia, potrebbero esserci buone
speranze anche contro altre
patologie neurodegenerative, come la Còrea di Huntington e la Sclerosi multipla. È
con molta onestà che la senatrice a vita Elena Cattaneo,
nonché direttrice del Laboratorio cellule staminali dell'Università di Milano, spiega
le prospettive delle terapie
con staminali per le malattie
neurodegenerative. In un incontro che si è tenuto ieri a
Roma, al Senato, la scienziata ha invitato i massimi
esperti in staminali a fare il
punto sullo stato dell'arte di
questo filone di ricerca.
A fare da apripista sono
proprio gli studi sul Parkinson, su cui, in 25 anni, sono
stati accumulati molti dati e
informazioni. La «prova del
nove» è prevista nel 2018,
quando in Europa partiranno i test sull'uomo: un piccolo
gruppo di pazienti con
RUOLO : È PROFESSORE
DI FARMACOLOGIA E DIRETTRICE
DEL LABORATORIO DI CELLULE
STAMINALI DELL'UNIVERSITÀ
DI MILANO. È SENATRICE AVITA
Ricerca
Parkinson verrà reclutato per
provare l'efficacia del trapianto di staminali embrionali. In
particolare i ricercatori verificheranno se i neuroni ottenuti
a partire dalle staminali embrionali sono in grado o meno
di sostituire quelli «originali»,
distrutti dalla malattia. «Abbiamo lavorato per 10 anni allo
sviluppo di un metodo per
"istruire" le staminali embrionali a diventare neuroni autentici, cioè capaci di "sostituire"
specificamente i neuroni dopaminergici che muoiono nel
Parkinson - spiega Cattaneo -.
Già nel 2005 eravamo riusciti a
ottenere neuroni autentici,
cioè perfettamente in grado di
integrarsi nel cervello e funzionalmente attivi».
Per arrivare a questo punto
sono state percorse molte tappe. Il primo a porre le basi è
stato Anders Bjorklund dell'Università di Lund, in Svezia,
quando negli Anni 80 trapiantò nel cervello di persone con il
morbo di Parkinson cellule
staminali provenienti da feti
abortiti. Da
allora sono
200 i pazienti
sottoposti alla procedura
e cinque hanno ottenuto
ottimi risultati, cioè per
15-20 anni sono
guariti
dalla malattia
senza ricorrere alla terapia
tradizionale. Numeri, questi,
sufficienti a incentivare gli
studiosi a unire gli sforzi.
Così, ora, sono tre i consorzi
che lavorano nella stessa direzione. Due sono europei, il
«Neurostemcellrepair», coordinato dalla stessa Cattaneo, e
«Transeuro», e il terzo è il «GForce». Nel frattempo, in Italia, vanno avanti progetti ambiziosi. Come quello coordinato da Vania Broccoli, capo dell'Unità di ricerca cellule staminali e neurogenesi dell'Irccs
San Raffaele di Milano. «Abbiamo messo a punto - racconta - nuove procedure di riprogrammazione cellulare che
mettono insieme le ultime tecnologie genetiche con le ultime
conoscenze sulle staminali.
Abbiamo utilizzato una combinazione di geni capaci di indurre il differenziamento di cellule
della pelle
in neuroni
dopaminergici attivi,
capaci di secernere dopamina, essenziale per
la trasmissione degli
impulsi nervosi connessi al comportamento e al movimento volontario».
Raffinare queste tecniche,
già sofisticate, potrebbe un
giorno portare alla creazione
di specifici «pezzi di ricambio»
per il nostro cervello.
Pagina 44