Rassegna del 11/11/2015
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Rassegna del 11/11/2015 INDICE RASSEGNA STAMPA Rassegna del 11/11/2015 SANITÀ NAZIONALE Sole 24 Ore Sanita 10/11/15 P. 2 Medici, rotti gli indugi Sciopero a dicembre Sole 24 Ore Sanita 10/11/15 P. 2 Partita a poker sulle risorse 1 Sole 24 Ore Sanita 10/11/15 P. 2 Il massimo ribasso strozza le imprese 4 Sole 24 Ore Sanita 10/11/15 P. 3 L'allarme dei governatori: «fino a 10 mld di tagli cumulati» 5 Sole 24 Ore Sanita 10/11/15 P. 5 Una sanità senza mani bucate Rosanna Magnano 7 Sole 24 Ore Sanita 10/11/15 P. 6 Quali risposte dal puzzle Italia Barbara Gobbi 9 Sole 24 Ore Sanita 10/11/15 P. 6 Tra calo vaccinale e nuove frontiere dell'emergenza. Lucilla Vazza Sole 24 Ore Sanita 10/11/15 P. 8 Ivg in calo (-5,1 %) ma 2 medici su 3 sono contro Sole 24 Ore Sanita 10/11/15 P. 8 Sanità «sorvegliata speciale» Sole 24 Ore Sanita 10/11/15 P. 9 Rischio sanitario, ultimi voti 15 Sole 24 Ore Sanita 10/11/15 P. 10 Una legge non basta a garantire i diritti 16 Sole 24 Ore Sanita 10/11/15 P. 10 Diamo sollievo agli inguaribili 17 Sole 24 Ore Sanita 10/11/15 P. 10 Quando la morte insegna a vivere Sole 24 Ore Sanita 10/11/15 P. 12 È l'ora di nuove governance Avvenire 11/11/15 P. 10 Un esoscheletro per ritornare a vivere 22 Giornale 11/11/15 P. 29 I nuovi casi di tumori rari colpiscono 85mila italiani 23 Giornale 11/11/15 P. 29 Solo 400 pazienti con ictus cerebrale vengono curati con efficaci procedure Giornale 11/11/15 P. 29 Nuove vie diagnostiche per i malati di psoriasi Luisa Romagnoni 25 Giornale 11/11/15 P. 29 Neonati senza deglutizione Luigi Cucchi 26 Giornale 11/11/15 P. 29 L'inquinamento ambientale va prevenuto e ridotto l'impatto sulla salute Gloria Saccani Jotti 27 Messaggero 11/11/15 P. 25 Cibo e selfie, disagio online Messaggero 11/11/15 P. 27 Star bene passo dopo passo Francesca Filippi 30 Sole 24 Ore 11/11/15 P. 39 Emilia e Lombardia leader di efficienza Barbara Gobbi 31 Stampa - Tutto Scienze 11/11/15 P. 28 È online il portale per identificare i farmaci antitumorali più efficaci Simona Regina 32 Tempo 11/11/15 P. 9 II giallo del Bambino Gesù all'estero Filippo Caleri 33 Tempo 11/11/15 P. 14 Padoan fa il renziano. Show su Youtube Filippo Caleri 36 Tirreno 11/11/15 P. I Renzi: «Ecco 150 milioni all'anno per un grande centro di ricerca» Andrea Di Stefano 39 Qn 11/11/15 P. 4 L'eredità dell'Expo? La ricerca Pronti 1,5 miliardi in dieci anni» Giambattista Anastasio, Luca Zortoni 40 Mattino 11/11/15 P. 16 Staminali generatrici di insulina Antonio Caperna 41 Stampa - Tutto Scienze 11/11/15 P. 27 Nanotech, i trionfi dell'altro mondo che Albert snobbò Gabriele Beccaria 43 Stampa - Tutto Scienze 11/11/15 P. 28 Parte dalle staminali la lotta al Parkinson Valentina Arcovio 44 Barbara Gobbi 2 12 13 Lucilla Vazza 14 18 Nino Cartabellotta 19 24 28 RICERCA Indice Rassegna Stampa Pagina I ASTENSIONE IL 16 DICEMBRE Medici, rotti gli indugi Sciopero a dicembre S c. ieru gerrerrile dei n1c1i o,:,ol d`ea_ e convenzicxiati, il 16 lì centlre A proclamare 1,tci r i, }ne l. l lavoro à24 ore sono le a_rne:=2cnì :a,1;r:.,ili iiii niodo unitairio;, deinmciar, I, i ;<.l --n93re e ai cittadin di hr iitiehe _ mi _c,nixie contabile lc_ w,,iL rn t°lel r;hnr,a w econon»oo, s~e rne i, le arc aln,t:, ii l,=r,1c , 1 is K ri as >IsïMziali sCOrii:lo 1 i e,1 r r:'i , iusùzia e sicurez », Le __ _ ii. i, 'ü drtlararrR ,ti?rrriti=mo la mortific -, nic del ruolo, del' i ir,r. mia e deìt Iesl,un, i. :l: :i dà nmedïci, il (i 1 e,er•ci2ioprcfe5sïoA1edi , , càa, -lune intimidito ehnrt,it, 1 iiomie e bumcau i, la. st._:__vIel , alc.ie del lav°oro dei l.i, t_ ,zi;ìi istì che operano nel Ssn alla--gica dei ceti, l'assenza di lrolíticlre nazìonali a favore di una omogenea esigibilitá del dirïátr .iTi !uicla della salute ìn tutto il Paese». Pesano anche il nnancato i innn itc, del Fondo sanitario iìrazionale che non co.' i eiìte di far fronte a in il egni come il rimnovo dei contratti o il rri;rjì. v:iccini ancora da finanì-.,ìre, mia anclìe il clima di —caccia alle :s:_ c ac" p,rrcepito dai media dopo la presentazione dï provvechrner.:i cime quello sull'appropnatezza (ancora una bo=a), che nella ve.- _: e originale prevedeva , )er i rmedicä,. o dopo l'ìpote: « a dalle R:egàorri di pu- nire i medici che remano oorrtrc _, ' ,•X:inaZ ori. La n..:::ll d rr a Salute, Beatrice Iarenzln, si è di i , l- ia_ uta per la ckc- r c' e spera si possa feriaiare, pur dice 1 ì c svvinta deÍl s sa dal governo. ttRi-pero il dir.,,,,-, di sciopero de.; d e t t o - I n a sono d,,lìiacr.r r esare si possa tre--: s u-1 i solrrzionieper n n,uri,r,re , i ltc-rn_.:,:riai'icliscioaero».Per t i : i l i i l 1 , ì i r,1r.r; i è quella giusta, ovvero grwal j s t r a cerrnunqiic ÆdH di puntare non piii si ;rn'o7era2ìone di tagli lineari ma a lavorare si.illn gFralit•à dei sei-vizi e a un sistema di misurazione delle erogaïtioni idre metta al centro il paziente e punti a rendere il sistema so!;'ci n,:lc : ,er i prossimi anni. F un progran'tima corrslesso, che ni- or-;> da parte di tutto il sistema e ii coinvolgimento di ornali, sodetà scientifiche e associazioni di categoria» pale - spie, - a Masshno Cozza , segretario nazon-v4edici - è il ta ._ delle risorse della sanità, che p o r t a T i r i s i t p r e m a i o r e pos: . d i i p c i i d e r e ai bisogni dei c i t tadini Q _o è inizïain da c;» '- anni , e con questa nuova legge invece di 115 mi tir ir pei hi :i :ice ne sono 111. A questo si aggiungono i t aci progr. in ù iti lal 2x_i17 al 2019 per le Regioni, che si ripercuoter, inno rr J': ; i s, i n: i l n vero e proprio sottc rmurziarnerrto della Sanità , rilevano i promotori dello sciopero , senza contare che l'iiìaxernenito ili un nìld (lei fondo 2016 sarebbe ei, irupegna?o (senni coprirli) su nuovi carh di spes i Dai i uov i Lea al pia :o vaccini , dai farmaci innovaPi.- ;la prïrliavolt,r ,' Co=, d i- F.,_, ido , iñi <uio do, c,' uro essere truv ,te , le ,case per.: i.iinovo dei contratti. í; i altri anni quando c`c-a il n C o v o ,l i l l-lic, i°Ipiego i fondi per medici e infermiieiì erano al' tuntù i z ì'' lido sanitario - spiega il sindacalista -, mentre n questa lc ire ,_,i t i ,ili i c'è erri. meccanismo pcrvc so per cui si algono soldi diii sa i libero necessari alle prestazioni per il rinnovo del contratto . E _l fE c dire quante risa s servir ebbero, ma er il pubblico impiego la ci i cl _,sta d,il ii ,''i-: ito è 150 euro». Ser ipse sul fronte dei conti a; 'rebberc tro'.,itc risorse per la stabili= one dei precari, vi. o chela sanita e se!tore che ne ha di iir bisogno insieme alla sc ati tue, e sulle R.eg.oni L' è anche la spada di Damocle del recepimento della direttiva europea sudi orari dei medici, che prevede 11 ore di riposo sulle 24 e un monte straorcìnarï settimanale di non più di 48 ore. Er. Di. Sanità nazionale Pagina 1 MANOVRAI Trattativa Governo-Regibni affidato a due tavolí su speso farmad e costi standord Partita a poker sulle risorse Fsn da 11 1 mid confermato - Lorenzin. ra accenno di disgelo somme indicate in dopo la forte tensione aposita tabella, nelle more gnoraamento che sta atU tra esecutivo e governatori - «Ora con le Regioni ci ado Aifa>s. d vertiamo», aveva dichiarato il disgelo, dunque, e in cor premier in vista dell'incontro i rinarte da d I t , ;'i con i presidenti, in polemica a governc°uzcæ 1_•1i,:7 specon C niampari no - e il valzer accrntrCn e sui costi standelle trattative sulle risorse per- dard. L'incont-n Governola sanità, i:}larte. Tra impacci Re-gioni eh mercoledì scorso è (vedi lo cx>ns-d..ro:l:o u i ❑ona 1 soipres_i d_.ll ' 4cl_tor. a l Pi-,i LilëürCLwlik: _e_'r _ze.A :' no nazionale e chniaro, dai vaccini) e 111 r buone notizie per il Fsn per i bilanci. 2016 da cui Crome il via liMatteo Renzi berti al decreto non si sposta, legge "salvaanche se forse Regioni", arriin corsa sì povato venerdì tranno ragdal scorso r'innellare alConsiglio dei t 500 milioni l1 ! 8 ruIn miriistri. Un provvedimento che nel com- preventivati p i i Lea o plesso vale 9 iiiilinidi e cine tie- dall'operazione li p -in su ne in paräa anche le muove re- ospedali e acquisti di i gole sul calcolo dei ripiani alle Intanto, il via E. ,u':r -411,InteRegioni da parte delle aziende sa sulla legge dì St ,nl_ 1 giofanmrseuti. die, ilecf.,s&uio dopo vedi neon è arrivai. si aupei :t la bocciatura da parte dei 'b'ar e di entrare nel vivo dell _+: n ,anodel Consiglio di Stato della vra e si vedrà in corsa anche vecchia procedura per il pay- l'esito delle trattative sui dure back relativa agli anni 2013 e tavoli per la sanità, .Al sottose2014. Nel complesso, il valore gretario alla presidenza del della partita, inzialrnente stima- Consiglio Claudio De Vincenta in 1,2 miliardi , è da capire. tik che ha presieduto la riuusione Ma il decreto, tra ricordato la all'Economia cui barino parteLorenziri, «permetterà cipato anche le nairùstre Ma11e Re- ioni di iscri\ lsre a bi- Aurna Madia (:L è pl.latei di E l'Economia mette in stand -by il nuovo Piano nazionale vaccini ,3 mid - Ctk al "sanardeblti" conti^ per etti dei 350 iràlï.oni ria predicato ahnerio 120 nuhorn potrebbero arrivare da risorse extra sannitarie) Beatrice Lorenzin e Renn, il eoniprto di rilanciare il leitmotiv efficienza e appropriatezza: «Il Presidente del Consigli Bava De Vincenti dopo la riurniorie - lia sottolineato come con il governo in carica il >~ sia r•_a cresciuto. Eri 109 miliardi nel 2014, 110 nel 1005 e sarà 111 nel 2016 Questo è uri primo passaggio risolto importante anche se possiamo capire che le Regioni avrebbero preferito un armento maggiore. Nella legge di S+ i lr i - hna aggiunto - ci sono ale! I l ie n'nue che riteniamo mr'lto importanti e che sono state elaborate anche nel con finnto con le Regioni. Dcanno loro straunenti per governare meglio con più forza ed efficaera il sistema sanitario». Stilla stessa lunghezza d'onda la ministra della Salute. « stato trii incontro estremamente positivo, abbiamo condiviso tutti insieme il metodo che è il Patto della salite. Quest'amo ci sono 1,3 rrtld in più, dobbiamo fare in anodo che producano valore, che le Regioni possano utilizzarli nel modo melone ha spiegato. Tutti d'accordo, qu Smorzati i toni mesi del giorno prima, Co.uuparnao ha provato La spesa sanitaria Def aprile 201 5 (B ) Def aprile 2014 (A) ----------------------------------------Nota Def settembre 2013 De-.f aprile 2013 2014 2015 2016 111028 I I 1.299 1 133. I 1 1.474 1 13.703 1 1- 029 115.424 116 149 --------117.616 1 13.029 I I ;.424 117.616 109,928 1 12.o62 I 15.434 - 109.710 I 13.092 - I I 1 003 a riandare sulle risorse: «C'è stato I'innpegno a una riunione, prima elle la legge sia approvata, sulle ricadute fnanriarie e quindi se e coane il miliardo di aumento» del fonda sannitano «possa essere nplexnentato o meno per 2016 o se maggiori costi si possano affrontare con interventi die riguardano la p luriennalita». Mentre «c1'esito è assolutamente insoddisfacente», e il coro di Roberto Nlaronl,. Giovanni Totl e Luca ;afa. «Noi non ci sottraiamo - affeiniane -Battendo sempre sul tasto ce-3 i _lndied - ma e1> fl, -ali a pcRIeu •_ non ca', cxeutu nn .',tgno baco». Mentii' f, r il i(>segno Enrico Rossi, «dopo la grande confìl',i.nie e le pleimtiie, in bue a , n , + I .::, ë a. di forare ' 1i . ra , r e di sanità» I goveriraL n sono al lavoro, risa tratteranno, prima di dare il loro parere sul Ddl Stabilita. «Darermo il parere - ha precisato Claianparino - quando avremo elementi, dai tavoli, elle ci consentano di valutare. Sicuiranaerite, entro i tempi dell'approvazione della legge nella sua lettura definitiva, cine rasmagino sarà quella della Camera» Intanto, ci sorto «una serie di emendamenti che abinanno defunto, senza impatto finanziano (v articolo a franco, rndnx. E dal governo c'è l'impegao a fare una verifica sui nunneri. e questo è quello ere noi chiedevarno». La verifica è ovviamente un soni in progress. Nel ricalcolo di risorse e impegni di spesa è finito pure il Piano nazionale vaccinai 2016-2018. Pareva co- Fabbisogno sanitario nazionale standard Patto della salute 2014 (C ) Dopo DI 78;2015 (D) P:wfila a Irdur sdlc iìsone Dopo legge dl stabilita (E) Dopo logge di stabilità (netta Lea) (F ) - 110. 200 Disavanzo a luglio 2014 (A-C) 546 1.641 71L S Disavanzo a luglio 2015 ( 8-D) I. 100 1.579 Disavanzo a settembre 2015 (8 -E) - Disavanzo a sette mbre 201 5 netto Lea (B -F) - Sanità nazionale 280 2.372 - 3 .172 Pagina 2 l' Inatesa. 1 in eco ali unto il sottose eta no all'Economia Pier Paolo Baretta lui imposto un altola tesi co per «approfondimenti». «II testo e complesso e il tempo per analizzarlo e stato scarso - lia spiegato -. Ne parleremo col naïnistero della Salute per condividere la relazione tecnica e pensiamo dì concludere positivamente entro la prosasrma Conferenza Stato-Regiori». Il costo complessivo dei vaccinai inseriti nel calendario vaœìnale, secondo il prua Sanità nazionale corrente, a regime e con il r rgg.rurgnento dei tassì di copertura,, sarebbe stiraa<ato in almeno 600 milioni di curo. Fino a oggi erano le Regioni a frenare sul Piano, ora forse il Governo vuol vedercì caiaco sul capitolo risorse: rientra nel finannamento del Fondo sanitario 2016 da 111 mïd o è da considerare una spesa extra, coree chiede anche la commissione Igiene e Sanità? Barbara Gobbi Pagina 3 ASSOE3IOM EDICA II massimo ribasso strozza le imprese Per il settore dei dispositivi. medici la centralizzazione degli contenuta nella Legge di tat.:lïti, e un tema delicatissimo, ma lo è anche per il futuro del Servizio sanitanfo nazionale. «Nelle gare di fornitura - ha detto il presidente dì Assobiomedica, Luigi Poggio - varino infatti assolutarnente salvaguardati alcuni rne dei cotúrai, tc eli spesa,Li dovremo ,1l i _n .r un pesante taglio dit: ti c, meriti esteri e di post d I: ,. elementi impre,cindibïli: la qualii del ;iodoiio, la differer i . ca_c .ci disl o ttr: sporib '1 I n 1 ii ii a!Lr il 1i '71to di nrrpre : a corrivol:e, il .irido tasso di innovazione tecnolo gica, Se invece a finta centrali.zzazione spinta si unisce la concreta realizzazione delle misure previste con la manovra 301 5, ovvero rinegoziazio- ro, oltre al fallimento di _n ' e Piccole e me'ne r i(Prese talianesa. L'allea:-, dmuulluc, è massima. «Le gare al r.:-,asso - ha aggiunto Boggio - che guardano principalmente al prezzo ion solo rischiano di n :rure ïl livello di qualità di proc1o;à di cui dipende l'efficacia LAla prestazione sanitaria, ma tc;nndono anche a ornologare i dispc, .itrvi n7edïcx, quando in re, ih sono spesso personalizzati siile specifiche esigenze di terapi el pi-iente. Inoltre, mesto tipo di gare bloccano l'accesso di nuove f ci .'loi,=ie -ille strutture sai t?uie PCI bïomedic i i: ` : rc in mano a Consip e elle rcn1r I regionali la gestiti 1 del ace triwaicon stidi beriieserei gli approcci attuali «escluderebbe dal mercato l'80% delle imprese del settore che, in quanto piccole e medie, pur costituendosi in raggruppamerito temporaneo di imprese, non potrebbero soddisfare mercati a livello regionale e tanto meno nazionale». Er.Di. Verifica dei tetto alla spesa ( in migliaia di euro) Verifica tetto assoluto I%8.i07 Piemonte Valle d'Aosta -------------- '______ Ltsmbárd a Pa Bolzano Pa Trento Veneto Friuli V G Ligurra ----------------------------Emilia R _ -----------------------------Toscana ___ Verifica tetto percentuale 5,5 Verifica tetto assoluto Abruzzo 20.373 6,7 Campania 12.220 5,7 Puglia 110.404 5,6 Basilicata 7, 1 Calabria 5,1 Sicili a 59 . 724 _____ 20 355 _____ ______89 . 384 _______ 186.402 4,8 Lazio 2 . 610-------- ------------- ______________ 5 ,6 -1.285 4,4 t, Sardegna ' i 70 . 545 7, 3 10657 , -82.880 6,2_____ 3,6 137.094 6,3 2529 4,6 4.330 4,4 45 8,49 6 ,0 7,1 Totale 888.614 5,2 4.8 Umbria 43.693 7,0 Piano 23 1.1 67 Marche 64,599 6,7 Non piano 657.447 Sanità nazionale Verifica tetto percentuale Pagina 4 I CONTI PRESENTATI NELL ' AUDIZIONE SULLA LEGGE DI STABILITA L'allarme dei governatori «fino a I 0 mld di tagli cumulati» Ricetta efficienza e costi standard - E la Igiene e Sanità chiede: vaccini efarmnaci C fuori dal Fondo I 1 loro V,-reixlegge di SCbilitk le Regioni lo € ruro messo in stai, 1-lß: si aspetta di vedere l'esito delle tr:: rr:::itr°, e ai tavoli "fuori-nnar_, via" e di c-pire come ritiva sarnunao allocate le risorse. son,::, il nodo: «Il LU - servono i govei-natori nel documento in cui propongono cr.rcF:d'a ite,nt alla manovra - prevede tagli oon n w. `í i. e struttinali della - esa corrente delle Zegioni , che cmnliiLiii agli effetti delle r .,..no,,re fLiariz e anni p r e c e d e n tei r.i ,ri; i in iiigr 1'esercizio 2016 di cinta 10 iniliardir «considerando i tagli cumulati ne. 2016-2019 si a iva a circa ?2 miliardi, pari al 72% degli ultimi 8 anni di nanovie, più che raddoppiando il contributo della sanità al risanamento dei conti pubblici». Stime da capogiro, che u-ori molta probabilitä comporteranno il rischio di piani di rientro con aumento delle tasse per altre 3-4 Regioni, secondo il coordinatore degli assessori alle Finanze liasshno Garavagiia . A definire quali Regioni, eventualmente, sarà il riparto deo i'nr:do sanitario 2(1 iricora agli albo i sordo h i ,:Ircc°:ro ancor i - i u ,A p s clie le l .e ior u debbano nspetto €xia l,Sfra scora: xi €eLet c,lue .\l f n r.c_ile polen-ucl€c n", € inca una fuori sl € nc, ie li i.€i..€:L :oIie1untioprescr t._ tìn_senedi proposte, a partut dalle ` axi certe di spesa, cine nnon si sa ancor se andranno aa meno conteggiate nei 111 miliardi del Fondo 2016: Lea (800 iirilrxü), Pian a mina-;donale vaccini (300 ulula'r:ï. r:i risaci (500 milioni), riiux;'r , dcd ili del comparto ^anità. Cui sr €rn_,,e l'«ulteii.ore criticit iì> del marictt , nfú« listo negli eniotrasfusi, per f'_ nnúa dcraui , é: il sistema è so>teni- c'roJità dei servizi; introdurre costi Stanié; rd pc_ tutti i livelli istituzionali (a partire I. _dle ,.i.nn. a tin€noiu centrali); legare i r sp:ni€c i iii: s e{,: s ,ti o ii,i a ,lueeili sulla sl er., c pensionistica e stabilizzare nel tuiciin io il rapporto coni il Pil del 2015, attiibuira anche agli enti territoriali tura parte della espansività della manovra per gli investimenti, mentre oggi «la manovra per le regioni e addirittur a restrittiva»; attirizzare i flussi finanziari di competenza c [elle Regioni; lasciare nel comparto eventi €. il _ sanzioni per il mancato rispetto del pac,!;gio di bilancio , accelerare la spesa per i'ii investimenti a partire dal Fondo eh sviti j po e coesione (2014-2020), altra- verso le Regioni e Pa use l-nrio dinioo buone per t'xmance naia programinazione e -,e Lrz ne e 1- 1e Ii interveinti; proseguire mi l eiw so di (-tticàeimnmento del settore dei trasporto p! €hbïico locale, altra grande voce di spesa delle Regioni. Proposte elio in parte sono rievocate dalla commissione Igiene e Sanità, nel suo rapporto sulla manovra. Questi i teniï caldi del decalogo dei seniatcni : conteggia- re l'esborso (crescente) per i farmaci i novativi e il Piano nazionale vaccini al di fiiori dei 111 miliardi di Fondo, aumnenntare le risorse per evitare che il rapporto con il Pii scenda fino al 6 ,:a'1rí preverli\ _ito nel 2018, sbloccare dc t n :i i) n € € ente il t n . u€c-lo mí LcLe nover del persovi€dc. t ur le pro! o€ i 3 ie) e potenziare, in 'o :, eli ni € :s;io mi servizi. da garantire a, il inir€€eio delle borse per gli speci . mordi. B.Gob. uondo le Regioni andrebbe c_a ,ir,€ -,m'adeguata tempistica E od, iil per nc',an:e le eventuali disecanoi ïie rleile spese a carico dei Fsn, tmniite la qu il 1ìcrüiUine della speli» (per lto caldeggiata dall'esecutivo), coi. i atroduzione dì «parannetii semplici che valorizzarlo i costi effettivi nell'erogazione dei servïdi, assicurando un adeguato livello di gtralità dei Lea, anche attraverso la rilevazione della soddisfazione da parte degli utenti dell'utilizzo del servi io». In più, le Regioni rilanciano sulla l n evisio ne di «un piccolo Fondo», dir n p. i; i n e_ per il miglioramento dell'elfo irr:c or W,uu.ti :r Poi, il prospetto (;mbl:;iicato ni ;aara.3,ii conte previsicari clc : sempre minor' rapporto risorse/ Fil, in r a ccì tagli e di ulne manovra che insinua esparrsiv Da queste ccnusioferaziorti i gc cn io€i elaborano le otto proposte sulla le .'n di Stabilità: premiare efficienza, effic r Sanità nazionale Pagina 5 Riduzione di spesa prevista nel Ddl Stabilità 2016 (milioni) Ministrai 2016 2017 2018 3.121,00 2 .491,00 1.723,00 2G VariaLiune percentuale annua p Regioni e Province autonomie 3.947,00 1 `4 5.702 ,48 Variazione pera ntuale annua 7.104,48 44 25 di cui. • Sanità 2.097,00 4.680,48 - Sanità Rso - Sanità lits 1.850,00 P:rr< ;io di i,iianciv 1f 1 2.097,10 1 6.444,48 ----------------- 3. 980,00 5.4,30,ü0 700,48 964,42 1.022,00 660,00 isc.;i%,rii SL7nC: xtru_tiraii ,. ctinu: d u ii .i.c% core nee nel a, I ai rtr.rii ,, : in riduzic„cdc,l 45%, nel rr:; rwo, a p. triei,nr ,u,rtteo r.rno dei '8O - per il 2016 la metà dei risparmi è sugli iaia,•st:imenti Con uto al risanamento dei conti pubblici per fattori produttivi P, rsonalr-. e visite fiscafi 2% i=armaceutica 17% 16% positivi medici Beni e servizi 20% I..54S nüio, i i ; Ticket farmaceu Regolamento ospedaliero e inappropriatezza Investimenti Le risorse in rapporto al Pil (dati in milioni) Fsn Percentuale incremento .1rr,ut pr, cedente Pii nominale prograrnmatico (D, f 2014 e aggiornamento a nota Def 2015) ------------------------------------Perc+enterale incremento Pii anno precedente Tagli previsti Pii n,-„iinaie programmatico (Def 2014 e aggiornamento a nota Def 2015) Percentuale Fsn su Pil nominale Sanità nazionale 2012 2013 2014 2015 107,961,0 107.004,5 109.928,0 109,710,0 1,56 0,99 1.579 ,946 1366-911 6,77% 6.89% -0 R± Percentuale Fsn su Pil nominale Percentuale incremento Pii anno precedente 2011 1 06.905,0 i 2017 2018 4.680,48 6.444,48 1.734.508 I .192.7çr9 3,3Y,' I 3.36:K 6 ,47% I 6,3391, :73 1 1.560.024 1 -0,44 6,86% 1 1.616.254 1 3,60 6,I 2016 -0"0 i 1 1 1.000 I._ 1.635.384 1.678.566 17 2,64 6,71% 6,61% La sanità contribuirà nel 2016 tagli cumularti pari a 14.706 min di cui 4,3 mid solo nel biennio 2015-2016 pari al 30% circa dei tagli dell'ultimo quinquennio. li Fsn 2016 conferma una contrazione dell'1,8% a fronte di una crescita dei Pii dell'i,47%. L'incidenza Fsn/Píl è ai minimi da inizio decennio: 6,6% del Pii Pagina 6 REPORT OCSEI Nel 2014 spesa sanitaria ancora sotto la media e in discesa (-0,4%) Una sanità senza mani bucate Cure d qualità ma niente dentista per un italiano su 10 - Gap terza età La qualità delle cure piade in Italy resta al dì sopra della inedia Ocse. E senza pesare troppo sul bilancio pubblico. La spesa sanitaria italiana sia pubblica che privata - in discesa in termini reali già a partire dal 2011 - resta infatti sotto la inedia Orse anche nel 2013, cori un valore pro capite pari a 3.077 dollari a fronte di una media pari a 3.453 dollari. Il calo e stato del -3,5% e i dati preliminari stil. 2014 .indicano uri'ultenore riduzione dello 0,4%. quanto emerge dal Rapporto Oese «Health al a Glance 2015» diffuso dall'organizzazione internazionale. Il risultato è il prodotto di un miti di misure contenitive che hanno colpito tra l'altro la spesa farmaceutica, che tra il 2009 e il 2013 è scesa del 3,2 per cento. Un calo attribuibile in parte all'introduzione di farmaci generici, che sono quadruplicati dal 2000 una che restano ancora sotto tono rispetto alla meeh a_ in Italia coprono infatti il 19% del mercato farmaceutico totale in volume e dell'11% in valore a fronte di medie Oc-e rispettivamente del 48 e del "1 per cento. La spesa ali :ti t tL-Ltra è relativamente bassa..rnr 1ic• in terriirii di percentuale sul Pìl copi una quota dell'8,51:,o a fronte dr una media Casse dell'8,9 per cento. Ai piìini posti svettano gli Stati uniti con il 16,4% seguiti da Olanda e Svizzera (11,1%), Svezia e Germania (11%)e Farcia (10,8%). Trai Paesi con sistemi sanitari più simili al nostro, il Regno, Unito ha una percentuale dì spesa inferiore, pari al128,5% del Pil. Rispetto al totale della spesa pubblica, quella sanitaria copie una fetta del 13°'o (media Orse 15%). I risultati in termini di salute della popolazione e dì aspettativa di vita sono più olio buoni, ma l'Italia resta indietro su assistenza agli anziani e prevenzione. L'aspettativa di vita è di 82,8 anni (il quarto valore più alto dell'area Oese). Ma dopo i 65 antri si vive peggio che in altri Paesi e l'aspettativa di vita in buona salute è tra le più basse dei Paesi Orse, con solo 7 aguti senza disabïhtù per Sanità nazionale le donne e circa per- gli mini. Tra i motivi, t.rr ol l'ci _.1 nr# í,'re di assistenza a lungo tea urie ,<J i anziani rispetto alla maggior 1,,ü ic dei Paesi Oese. Tra le note dolenti, legate alla scarsa prevenzione, il primato di se :appeso e obesità infantile e aut r _ -i orarnento degli stili di vita tra i, olio consumano più alcol i e lat. eco. In Italia, si legge nel Report, «i tassi di sovrappeso e obesità tra i bambini sono tra i più alti al mondo». Secondo l'Ocse un «fattore di rischio in espansione», in uno dei Paesi simbolo della dieta mediterranea. Tra i bambini italiani fino ai 9 anni, il tasso di sovrappeso rilevato è del 36% per i maschi e del 34% per le fervine, rispettivamente 11,7 e 11,9 punti percentuali in più della inedia Casse. Un dato che inette il nostro Paese al quinto posto tra i membri dell'organizzazione, dietro solo a Grecia, Gran Bretagna, Usa e Nuova Zelanda. E inoltre aumentata la percentuale di quindicenni che dichiarano di essere in sovrappeso, dal 14% del 2001 al 17% del 2010. Cattive notizie anche sulle cure dentali: un italiano su 10 rinuncia al dentista perché non se lo può permettere. E l'Italia continua a detenere il poco ambito primato dei parti cesarei che, seppur diminuiti, riguardano ancora più del 36% delle nascite. In generale, gli interventi di parto cesareo sono aumentati in quasi tutti i paesi dell'Ocse, passando dal 20 per cento nel 2000 a 28 per cen.I motivi sono i più dito nel 2013. sparati: dall'aumento dell'età delle rrramnie alle n3 citc multiple per via della r i oc ::nane assistita, fino alla tendenza dei medici di optare per l'intervento chirurgico per ndune eventuali responsabilità. Continua in Italia la dieta dei posti letto. Nel 2013, secondo il report, sono stati calcolati nel nostro paese 18,9 posti letto per l'assistenza a lungo termine per mille abitanti, quando la inedia Orse è di ben 49,7 per mille abitanti. In calo anche i posti letto ospedalieri. Si tratta però di una tendenza che riguarda la maggior parte dei paesi Orse: si è passati infatti da una inedia di 5,5 per 1.000 abitatiti del 2000 a 4,8 nel 2013. In Italia il liti- riero dei pcn ti è drimr_uit , i r i,_utgelido i 3,4 per 1.000 l r ui;i. «t ire l ; i r , imo arte - si legr u ael r eport - è r L A n guidata in parte dai progressi della mediciira». Questi, infatti, hanno permesso di aurmentare le prestazioni in day surgery, rducc-ir') la necessità dei ricoveri ospedalieri. I trend globali . Tutti i Paesi Oese harcio un regime di copertura sanitaria universale per un insieme di servizi essenali, eccetto Grecia, Stati Uniti e Polonia. In Grecia la crisi economica ha condoio a una perdita della copertur ., .:> cc retiva sanitaria peri disoccupi;€: di lungo ternirne e per molti lavorairrli autonomi.. Tuttavia, da giugno 2004, sono state prese misure per fornire alla popolazione priva di assicurazione un accesso ai farmaci prescritti e alle cure di pronto soccorso Negli Stati Uniti, la percentuale della popolazione senza assicurazione è diminuita dal 14,4% nel 2013 all'11,5% nel 2014, a seguito dell'applicazione dell'AtTen`dable Care Act e si prevede che la quota di popolazione non assicurata diminuisca ulteriormente. In iredia circa il 20% della spesa santaria e sostenuta direttamente dai pazienti. La spesa a carico delle famiglie varia da areno del 10°,}r, in Francia e nel Regno Unito, a oltre il 30% irr Messico, Corea, Cile e Grecia. In Grecia, la quota della spesa sanitaria finanziata direttamente dalle famiglie è aumentata di 4 punti a spesa sanitaria pro capite in Italia è diminuita del 3,5% in termini reali nel 2013, il terzo anno consecutivo che vede una restrizione della spesa, e dati preliminari per il 2014 indicano un'ulteriore riduzione dello 0,4%. ii , {Ai dal 2009, aumento che ha corta se con la riduzione della spesa p ibblica. Le famiglie a basso reddito sono da quattro a sei volte dì più propense a riportare esigenze non soddisfatte per le cure mediche e dentistiche per motivi finanziari o altri, rispetto alle famiglie cori un reddito elevato. In alcuni Paesi, come la Grecia, è più che raddoppiata la quota della popolazione che dichiara di non avere accesso alle cure mediche necessarie durante la crisi economica. Rosanna Magnano ié :;; 9 1tEh sap siraae L"P3'RFY JTY J£ fih 5_4fJA:lA Pagina 7 Lasl-ifarmaceuticaErroalpit (USL) PPP,anno2013,yan:i,,, }pii,prossin1o) Crescita annuale della spesa sanitaria pro capite in termini reali Fonte: OECd heo;ith stottstìcs 20 15 13% o,_6*.: o,l'i-;, O,g®` 08°1, _0 Italia la Ocse 101a 2011 2012 2013 2014 Aspettativa di vita (in anni) in buona salute all'età di 65 anni, Paesi europei, 2013 Uomini Paese Islanda Donne ____ Uomini Donne 15 Francia Paese I.i II Gre cia 1,1 8 B 9 99 Itali a 8 7 Norvegi ; 15 15 Portogallo 10 Svezia 13 14 Ocse24 9 Io nimarca Igio Lussemburg< Regno Unito ! 12 1 I II 12 II II II II Svizzera 1 Uomini paese Polo nia 1 Donne 7 Slovenia. Olanda Spagna 10 9 Germania 7 7 II Austria 9 9 Ungheria 6 6 II Rep. Ceca 9 9 Estonia 5 6 I Finlandia 8 9 Rep . Slovacca 4 4 Notte i Paesi sono disposti in ordine decrescente di aspetcadva di vita in buona salute dell'intera popolazione Fonte: rostat database 20 f S Sanità nazionale Pagina 8 4 MERIDIANO SANITA/ "The European House Am6rosettí" stila la classifica dei Ssr Quali risposte dal puzzle Italia Focus su salute, equità, efficienza e qualità - E.Rc magna al tap, Calabriagiù Al cemitro dell'analisi e delle nvestire in prevenzione e in innovazione per "gene- proposte elaborate dagli esperti. rare valore", facendo leso (v. articolo a fnannco ), il focus ro delle esperienze virtuose e sulle performance dei singoli degli strumenti - dall'IIta alla Sir, da tenere sotto osservFa:ziosanï a digitale alle partnership ne per far tesoro di best pratipubblico-privato, tanto per cita- ce una anche di storture e distire alcuni degli ingredienti in guaglianze che - complici gli campo aipaci di mettere le ali effetti del federali sino snitaa u n sistema sanitario che scon- no, i vincoli. di fiiuan pubblita un rapporto spesa/MI ancora ca, il perdurare della crisi ecopanalizzante rispetto agi altri nomica e i tagli alla sanità Paesi Ve (si veda anche il ser- núnauo l'equità del sistema. vizio a pagina 5) I via ; icoi,4 Quesl ti ni il clou del recon le propopart dì "The snteti T4rt r epAnl ' sosu run tetto oli II servizio no a i:c;ne le spesa unico e il Report d 1 " 1 a on per i farmaci. t inc apsull'introdf °'¡;'r% / rnmmm mmnmmammám ',i,-,ancia il zi one di ', t eridiano meccanisi di rnonitoragg 71ti1l` ;c•sso i inal 'n le-x, n'rovo ..e a a. r i quattro effettivo all'innovazione farinacologica. are,- s-ilute della popolazione. guasti gli spunti che arriva- e r.ì i ;, e capacità di risposta no dal X Forum Meridiano c l si:slciiia sanitario ai bisogni Sanità, dedicato a "La sanità di salute, efficienza e approdel futuuro . Prevenzione, limo- priatczzi dell'offerta sanitaria, vazione e Valore", presentato , i. liti dell'offerta sanitaria e il 10 novembre a Ronia. responsiveness del sistema. «La novità introdotta dal- letto per anziani nelle Rsa, dell'Iindice - si legge al capitolo 5 l'accesso all innovazione farde na,'pc o - e la nnisurazrone maceutica, del n rnr_ ro di andelle disonrogeneiti r ziani trattati ìn Adi e della codai ' sterri sanitari regionali». pertura dei programmi di screRisultati (sinteliiti nei grafici ening. «La performance media in pagina) che fotografano per- nazionale è il commento fonnanc sull'ottovolante e che vïene drasticamente ridimennel complesso conte, . rara' , tra i sionata dalle regioni del Sud tanti dati, l'eccellenza dì :1: 1a che sui te ria de s a l.i uvenizione, Romagna, Lombardia, '1os. n della gestione a1enir anziani. e, a seguine, dï altre Regiunni del delle cronocità e eic,ll equità dei centro-nord. Dall'altra parte, in sistema devono cordiere molti fondo alla classifica gennerale, passi in avanti». Calabria e Cau ancia, precedute In generale, è l'altra consida una penultima Campania e e derazione forte che emerge dal da una terzultima Sicilia. Il La- bernchrnark tra i vari sistemi zio, con non punteggio pari a regioni, le Regioni con risul5,5, si pone benn al sotto della tati migliori sono anche quelle media Italia. caro rtc r, tte d c un livello di «A guardare i risultati per spesa, pubblici e piii ata, niaglo mdicitor - si logge nlel grore. ai ~'è ma relazione molo - s, lta agli occhi coto forte - spiegano gli analisti irte ;ree dì indagine tra la ricchezza di urna Regiooniú i -uno più accenrisorse che essa destirnEYa tuate». 1 gru maggiori campaore della salute e i risulimo alla voce "equità", 'ei inperformance che il sistedicatori su 10. rileva il rel ». xrt . ma sanitario pubblico ottiene» presentano uni indìce di mogeancità superiore al »' , si Ancora, è fonte la relazione tra tratta del tasso di eniìgr ,zione spesa sanitaria privata e pubsanitaria, del nunner°o dì posti blica-- i territori cori una spesa sanitaria privata superiore hanno anche registrato runa spesa sanitaria pubblica superiore alla media nazionale. La spesa privata. è quindi l'ulteriore considerazione, ((non è sta per compensare runa spesa sanitaria pubblica bassa. ma bensì ha permesso a queste Regioni l'ottenimento di migliori per fornnarnce in virtù delle risorse disponibilí per I'intero sett,nre, corre mostrato dal leiidrizr.o Sanità. Regionnal Index». Ma attenzione: la conclusione che le Regioni più perforiianti siano quelle che pili spendono, amplifica il rischio di non equità del sistema. E da qui bisogna ripartire. Barbara Gobbi Sanità nazionale Pagina 9 "Stato di salute della popoIazioue" (punteggio I -10) Fante: Tt:e Eueopeen House -AmbrosetCí 2015 "Equità e capacità di risposta di bisogni di salute" (punteggio1-10), -- - - ------------------------ - - ---------- - --------------- - --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Fonte: The Europ ean House - Ambrosetti 2015 Posizionarnento Regioni nel "Meridiano sanità regional index" (punteggio 1-I (1) Funte: The European House - Ambrosetti 201$ ------------------------------------------------------------------------------------------------------- - - -- - - --- - -- --- -----------------------------------------------------------------------------------------. C - . . . . . . . .Ä............................................................................................................................................................................................................... •ó Sanità nazionale _-, O •r T ,.. Pagina 10 ,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,, " E fficÌenz, e appropriatF-_zza cle II'offerta sanitaria" (punteggio 1 -10) Fonte., Th:e Europeen House - Atnbrosetti 2015 "Qualità dell'offertasani tariaeresponsiveness ciel sisternia" (punteggio 1-10) Fonte; The European House -Ant6rosert€ 2015 I Meridiano Sanità Regional lndex nasce con il duplice obiettivo di valutare e confron tare le performance dei Ssr , tra turo e rispetto alla media atazíonale , e di individuare le aree in cui si concentrano le maggiori disomogeneità tra le diverse Regioni. Ognuna delle quattro aree è stata analizzata attraverso 10 key performance indicaóor (KPI), alcuni dei quali compositi , per un totale di 40 KPL Per ogni KPI e stato assegnato il punteggio massimo (10) al best performer e il punteggio minimo (i) al worst performer; alle restanti Regioni è stato assegnato un punteggio tra I e 10 , in base alla loro performance relativa. Per misurare la disomogeneità tra i Ssr , ê stato utilizzato un coefficiente di variazione (indice di disomogeneità), dato dal rapporto, per un dato campione, tra la sua deviazione standard e il valore assoluto della sua media aritmetica , al netto degli outäier. Sanità nazionale Pagina 11 PREVENZIONE SOTTO LA LENTE Tra calo vaccinale e nuove frontiere dell'emergenza i scrive prevenzione si lerce salute pubS Quella fatta eh anatra tic tiinosse graaie ai vaccini n , ..t .. i pei ché calano le coperture, di inrennaa sempre più aggressive olio non si battono con i nonnal antibiotici e di problenü di salute mentale, che diventano dnitmrmaticanente diffuse. Per questo la salute di il ,LL va difesa cori strategie aggiornate e irinuvati\ c,nie c 'r1 u Czue ili Italia si continua a ligieia rr ,t:r_uvlE :lilticolaìeifnarahanienti s4:rnp c fifa Pecche cerio i _ u ;fino i finlandesi, che possono c,iiaie ti,{ 188 curo dì spesa pro capite, nia nemmeno i poveri greci, coli i loro miseri 17,3 caro. I nostri 67,4 erro a testa non sono spiccioli. Ma si può, si deve fare di più. E per questo il Meridiano Sanità alla sua decirma edizione dedica un ricco capitolo alle politiche, alle istituzioni e ai numeri della prevenzione. Alle politiche vaccinal, tua anche a tenti su cui va prestata uii`attenzrone nuova: la resistenza antiiriic robica e la salute mentale. Del resto, in Italia il consumo di fatniaci antibiotici in ambito sonano è uno dei più alti in Europa e i super microbi sono m drariimafico aumento. Al pari, la salute mentale diventa per l'Orma una priorità: la frequenza di disturbo depressivo maggiore è in aumento ad affligge oggi più di 350 milioni di persone a livello globale. La depressione è la quarta causa di disabilita nel inondo e da sola spiega il 12,0°% del carico di malattia globale, la prisma nei Paesi ad alto reddito. Piani regionali. Da noi le Regioni avTebbero dovuto recepire entro il 31 dicembre 2014 il Piano nazionale prevenzione 2014~18 e avrebbero, condizionale obbligatorio, dovuto adottare, entro il 31 ana =1)15, i Piani regionali prevenzione (Par). C urciplessivarnente, a oggi, quasi tutte le rea ioni hanno recepito l'Intesa tra Governo e Regioni; svolto un'ana- lisi eh contesto regionale per ciascun macro obiettivo del Pnp e trasmesso al ministero della Salute i propri Prp. Sul fronte delle risorse impegnate, il report evidenzia aut' elevata va riabilità, Si passa dal 2,7 %a della spesa sanitaria totale di Trento al 5,9% della Valle d'Aosta. Il Patto stabiliva una soglia minima del 5%, uria solo Valle d'Aosi:i, Molise e Calabria hanno rispettato l'irnpc. ul i Capitolo A acciai. Gia a3 ottobre, la Società italiana d' , .c :t ct a lanciato l'allarme: per la prima, dia riti 1014 nessun vacciuio, neppure quelli c ,:id?e[ri obbligatori , ha raggiunto il 95% di copertura sul territorio nazionale. Secondo lo studio il tasso di copertura per polio e difterite è sceso su scala nazionale al 94,7%, quelL" taci il tetano al 94,8% , epatite B e pertosse al mentre l'hemoplhilus influentiae al 94,24 Per morbillo, rosolia e parotite il livello è ancora più basso, all'86,6%. Ancora più bassa la cifra per il meningococco C, sceso al 74,9%. Il Meridiano evidenzia, citando l'ultimo Rapporto Osmed sull'uso dei farmaci in Italia, che la spesa per vaccini in Italia nel 2014 è stata pari a 291 milioni di euro: poco meno &1 301% della spesa per attività oli prevenzione rivolte alle persone e in dim inuzone del 10% rispetto all'anno precedente. 4,8 ct.io (era 1 pe, uri:, spesa pro ca n ie.. l'anno 2013). Ed è un valori: decisa;isente basso se si considera che la spesa pro capite per farmaci in Italia (già cornunqm cl::t;, untuate bassa rispetto agli altri Par si c ti t ,ei mira a 38 curo. E per questo si positivai iiciite l'arrivo del nuovo Pian.> nazionale starJ :dt'J s tondo un approccio pei la ' ila e in cui I c :accnaziOni diventano allea . _ s i a oli «super Lea». In grado di incidere sulla ridi zone della spesa per le c u r e dì a l c a n n e par, ic' ic rritctive e non infettive nei prossimi anni. Del resto siamo di fronte a tuta doppia emcigenara ben segnalata nel report: il ritorno di malattie che credevamo sconfitte e aut deciso aumento dell'antibiotico-resistenza che ogni anno provoca in Europa 400mila infezioni e 25naila morti oltre a far esplodere i costi a 1,5 miliardi di erro. A queste emergenze vanno date risposte innovative, corno è stato con l'introduzione degli screening tumorali qualche anno fa. L'adesione a questi programmi ha salvato e salva vite. E i dati lo dimostrano: dove i programmi fannzionano, si muore di meno. Questo significa prevenzione nel senso più giusto e concreto del termine. E questo report lo spiega ancora aura volta nei n'iinmú dettagli. Lucilla Vazza rR, . rQ 5pesa pro capite in prevenzione nei Paesi Ue- 15 (anno 201 3) ~ ~u ~u Finlandia Svi•ria Paesi Bassi Germania Datúnìarca Belgio Fra:,, ;., Aug, i.r Iraha Spagna h Portogailo " Grecia Sanità nazionale Notai dttl di Regno Unito e Irlanda i non sono disponibili t ¿") Dati 2012 Foote, rietoborazione The Forop ean House - Ambrosetti str dati Oese,20f5 d Pagina 12 RELAZIONE AL PARLAMENTO 2015 SULL'ATTUAZIONE DELLA LEGGE 1 94 Ivg in calo (-5,1 %) ma 2 medici su 3sc no contro Nel 2014 continua in Italia il truid in discesa f-5,1%) d.l:e s_tet:atzic di gravidanza (partito dai 19h; l r pei . 1?r:rm volta il numero di ïriierc.fenti è in en r. lillhtaila, Ma resta ancora alta la .lumaa parte delle donne sttaniere (w . o delle lvg totali). I tempi d a8€°sasi 'n rc aerale sostenibli, pur i , tonali, e il diritto alon ii coscienza pur riguardante, pia feua dì ginecologi (701,,ó) è do a un livello compatibile con ione del settiñzio e con i dichi medici non obretton. Sono i principali trend che emergot o FA, tzio te del ministero della Scala.tte sui] zttuazione della legge 194l1978 (dati °!rel :mtnarï 2014 e definitivï 2013). Nei 2014 sono state notificate dalle Regioni 97.535 lvg (dato i.provvisorìci), cori can decremento c .' 5,1% rispetto al dato definitivo del ° 13 (102.760 casi) , e un dïmezzatat , . ,io al' -- 2_4.861 ne - il tasso di aboriività del nostro i piia bassi ira qt icLt dei paesi ceAridae per ic i _. ._ ; rxuew, i dell_i cnziune, non ma r1r ic; u., 1,-ilicï la p=tuale di L6 s_ t., t .. L. , 1c1o in perc;mtcaale, menti _• tl nc:nrr:: a~ c uUa e il tasso dr abo.ta ,°:: . E n i. :, r„ l t:, alle donne italiane) se':K, ir_álìlltttilt ilaltllalianni. I ten-p 1i ttt ,:{ :1110 in discesa e la periccratcarï:ù t_ 1, -! elettuate entro 14 ionai dal r1n tiel doLi~o è infatti aaurtentata e il e'5," íne12I113, era il 1,51; r l 201 'e tl :;i16", nt4 2011. Iii i-._i. . i p, c haale c!t ;1< po le 3 me: 14,6% nel 2,,1 3, 15,5% nel 2012 e 15,7)/l, nel 2011. Nessuna €etäitictit`i saall'obiezion del 1982,. rtr.r picco più .t'_:: (,')1,9 aia: i ltie r-_ ',t'..i1`tü el,:, .itì. 1: il -',- im. die pure riguarda 2 « "pïa base regionc°ale - spiega il o- e, per la ptima volta. per qui : to riguarda i c,anchi di lavoro per cia.s ïua gineoologo non obi on . ,tnr su sub-s egicnale, nctt e .erg,ìn.-1 tt: 1ti .aei ,etvtzt di hg». Lì e,l jt atra e tcï: :atr°a soddïsiracente nt t ;lr':':e s e dtsponïbili. {rl' nurae~c, dei l unr „ >.:, nato tilvg_srlegge neI a quello dei punti n..;eit,t ul. ,:rt -`e mentre il numero di Ivg è pari a i.:rca il 20% del numero di n<<ascrte, u numero eh punti lvg è pan -,1 74% del numero di punti nascita, superiore,. cioè, a quello che sarebbe t snmtmdo le rxoporzioni 4ra. lvg € n _G i t ticbdr lavoro dei co sono giachoaii ic.cale ogni non a E :vg a settitnian un minimo di 0,5 della gna e il masc tmo di 4,7 del lAolise. Le ta :.e mas ln _ d: _zt t ':i dï lavoro si reu in t, ilin : ta Laricp, dc>ve ci scmc medici nw-r ol•: etúat.i che devcno etlr.tt"e iislrei.uvamente 9,6 e 9,4 lvg a settimana, tt rt tLiríiff YY'dn- I 11Cli, Ro.M. Interruzioni di gravidanze e obiettori 2006/2013 Anno 2013 N. Ivg 107.760 t t.ili,z unte %gineC. 70,0 252 ,----1.3 ,---- Anno 2006 N. Ivg 131.018 ginec. Anno 2013 Regione 16.778 63,6 2.050 ---. 22 64,0 1090 79,1 59,8 Sanità nazionale 80,7 14 80,7 s ginec. obiettori 2178 70,2 2.581 4 2.709 45,5 82$ I 7 415 93,3 620 9.974 12.049 Puglia 8.443 81,8 86,1 11.333 79,9 620 90,2 701 44,0 Basilicata 2. 107 11.301 Iv, ñ f4anip 74,1 Trent Anno 2006 5 ginec obiettori 69,2 Y. Aosta Lombardi N Ivg 2.671 72,9 .44 Eniilialt. 9,161 51,8 11458 53,5 Sicilia 7.691 87,6 G,t73 73,5 842 Toscana 6.722 56,2 8879 55,9 Sardegna 1 2.079 49,7 1282 572 Pagina 13 C€OiFIRUZIONEI L'aggiornamento del 1'ianoAndc seritto insieme al ministero e all'Agends Sanità «sorvegliata specia le» Un capitolo sugli ambiti a rischio - Trasparenza e controlli rafforzati or r b S voroafl, 1,.7 Cantane per present l ïaWcxnatnento del Pia--) nazic --le anliccnraráone con il c chele, alla sarità. Ed i: la ta chi accale A,-ttenl'f.., era ` ìato il tavel o temco. E in una trim_ " : :e v-:' esa, 4rm, !?.geras e r hanno dato vi ïunto cire ha pertato alla de a"tolo sulia saiItá. E un seïaro e ïnexhto Si dice nero Fr C'dm lui c «t,e ch esterde.c :n_ao ac lt la;:cti, le none là Decreto me, varato un anno fa in genm F.xpo. I7' on in 3Y t n_ a r sere t rnrnissariati 1' tt :rtC' ue acxxzxlitate cca lae v r: iu sitrrazïon _ di c u_r<tL c gc , suonali e crxndcr#te ,lei ïie:> ma continuando aerog:ue i 5Ct•,'123 ai cïttadini. Ed é il caso dell'G spedale I ri iticxa cli Rora;:lk.. e dal 24 ot.ir" 're risulta sospesa l'.r r o r iï:i <<C ttariada .rtede'.ls i7r 3ï.°wtie l,ii"is`t Cf?ntltltqtr pw•'.. e11t( o to in cìrea 15 pagïne x2r ty Raffaele Cantone ha definito i', piano sulla sanità «corrg; nientree la ministra Beatrice l..arennin ha parlato di «manuale della prevennone della conuïione». E Francesco Bev cre, numero uno Agenas '-:-- T , dì «un lavoro pcärar tela tu stnn e . a,°d rto i .:1'•ì22 lic:iostandel t'. di sectuev i t1:. n i' c.lella pno- stione, Pere, nï n íixio, cEl i -l.rt1 :r; u,6.P)• r1r tlac h:_ e ,Icc• ilnCLc• z,':ie d : i raw zt _,c:. in poete F;. IIric si, ; - ,_.:cs i1 cinc•r cr quelle zone rosse del nostro ST dove s+ lo' clï tcanticxxpi» r sodi di cxxnrziav della cosa pubbl .ca. ' l'intmento dù-eti iaácrne degli in con r privati, A ne di regole cert chiave è rapidarnote la rorm. Efi piano lo dice ciiiarrmente. Per i contratti, l'gre:a X è quella degli acquisti dove occorre pnxnr.rovere la tr"arenza. Mentre per incaridri e nomine delle aziende ssichiede la deÍ7' C 1e di linee gazida per e 9r •ire i criteri di valutazione e co la i ~trre la apar= e l'antparzxabrlrt=t La gestione delle rtrnte e ct moto è un altra mm enti la tracciaHitfi è Densa vi; àene all'implementanone prcrinma dr lavora previsto &al V ,e: c, "so attuativa di caertificarei yli enti col %r- E poi alpitci , de_i ' "azza. Doanno nella Lur=illa Vazza II privato un altra voce da corsic tentanente, quell , dei e ivato acxr Iato. Definiit:a c,1 a t: . L°i:mente esptsto?> a fo ne, ma an.',. _ 1 c%xnrziOrnIagestione delle r__- e , Mn ocxx.lire vi re. 'I.A_ __ s ii Governo con de- Sanità nazionale Pagina 14 CAMERAI Settimana clou per chiuder l'esame sul risk in commissione Affari sociali Rischio sanitario, ultimi voti Cambia la responsabilità - Paletti alla rivalsa e conciliazione obbligatofla C ori il via libera della coniinissione Affari sociali a'.Pemendamento 7.50 del relatore Federico G elli (Pd) sulla Pdl 259 in materia responsabilità professionale del personale sanitario, si delinea il nuovo profilo della responsabilità civile dei professionisti: netta la distinzione tra natura contrattuale della responsabiliti - in capo alla struttura sanitaria. pubblica o privi ta, che Si avvalga di medici o infennnieri «nell'adempimento della propria obbligazione» - e natura extracontrattuale, in capo a'— l'esercente la professione. «Ciò che conta - spiega il relatore - e l'ambito nel quale viene erogata la prestazione, che poi interessa il 90 per cento della casistica, includendo anche le cure svolte in regime intramurario o attraverso la telemedìcina». Resta inteso, ma è bene ricordarlo, che per i liberi professionisti che operano privatamente riel loro studio (dentisti, oculisti o al- danneggiati e sulla composizione degli albi dei periti. nti arerà a configurarsi una responsabilità di a contrattuale (v. anche articolo a pagina 17). Sul "risk" la commissione dovrebbe concludere i lavori questa settimana. In calendario, il seguito dell'esarne degli emendamenti sempre del relatore all'articolo 7 (su conciliazione e rivalsa) e degli articoli 8, 10 e 11 , sul ruolo delle assicurazioni, sul Fondo di solidarietà per i cittadini Quanto all ' azione di riulsa della struttura sanitaria nei confronti del professionista sanitario, il nuovo ticolo 7-bis (sempre su rifonruilazione del relatore) prevede iiniarizitutto - in linea con la norma sulla re; l)onsabilità civile approva[.t la scorsa settimana e qui pubblicata - che essa possa essere esercitata, e coniunique entro un anno dall'avvenuto risarcimento, solo :iicaso di dolo o di colpa grave . Ancori: condizione sine qua non per cui la rii elsa sia esperibile, è che la struttura abbia dato coiriuinicazione all'interessato dell'instaurazione del giudizio risarcitorio nei suoi confronti, mediante notifica nell'atto di citazione. La norma pre «r,, e p n ' letti ben precisi sia sol (o il profilo economi co che delle sanzioni professionali: la rivalsa noli potrà comunque superare un quinto della retribuzione , mentre esclusi i casi dì dolo - le "promozioni " saranno inibite nei limiti dei tre acuii successivi al passaggio in giudicato della decisione pronunciata nel giudizio di rivalsa. manda di rivalsa in sede civile della struttura pubblica. L'altra proposta di rilievo è quella che prescrive il tentativo obbligatorio di conciliazione, ai sensi dell'articolo 696-bis del codice di procedura civile. «Un elemento fortemente innovativo - tiene a precisare G elli -: si introduce con forza il principio che prima dell'avvio di qualunque procedimento si deve esperire attraverso l'azione tecinico-preventiva affidata al perito tutti i tentativi possibili». Di più: la mancata partecipazione obbliga il giudice a condannare, con il provvedimento che definsce il giudizio (e a prescindere Ball' esito del giudizio), le partì che non hanno partecipato , al pagarrieridelle di to spese consulenza e dì lite, oltre che ad una pena pecuniaria, in favore della parte che è comparsa alla conciliazione. B,Gcsb. £- h`iPRCCk 2kA.'E Nli',_i4`11T.A In ogni caso , un eventuale esercizio dell`azione erariale da parte della procura presso la Corte conti rende improcedibile la do- Sanità nazionale Pagina 15 LA CORNICE NORMATIVA Una legge non basta agarantire i diritti E sprirnere un consenso generale sin cLittr fo ndam itali dei bambini affetti da una rnialati ,-: per la Male l'unica risposta adeguata sono le crre- 1 h__ ve pediatriche, trovare le strategie comuni atti ; ci -17.;: di questi diritti possano essere riconosciuti d rr c =.iui _ali, iii ogni etc in ogiai luogo e iri ogni. situa,_-ae. S,-•no r h li arnbiziosi obiettivi che si sono po,,iii ocisiponnc_rti del tavolo ico siri diritti dei bambini . Tra loro frginario esperti ninni di ogni continente, ma anche medici, gïinidiosi di bioctica once specificato nella Convenzione delle Nazioni Unite seti diritti del fanciuiïlo, approvata dall'Assemblea generale il 20 novL'. i ìbre d;el 1989, rnn bambino e una persona gir cti :area r ,e . 1 ira ogni fase JclIn s._ta. De -von,prt_c)ientulahi.Lforndarnentali corno cr lo €tt:a vitae alla salute, indipendenternic : Ce ' . sesso, etida, cultura, malattia, religione. II: i _o '1014 l'Oms, proprio nell'ottica del rispetto dei dir? fondamentali della persona , ha adottato una risoluzione lie prevede l'innplernentazione e il rafforzaimento delle cine palliative per tutti P 1 stati membri, corriprendendo anche la specificiii pc irírica Sempre nel 2014 un gruppo di esperti italiani 1. fcniuulato la Carta Dei Diritti del Bambino Morente - Carta di Trieste, che delinea i 10 diritti fondarniei:ta:li P ci i ',ambiai nella fase terminale della loro vita. O u dir -o Inca una serie di note esplicative e suggerimenti sii comm soddisfare al meglio le loro esigenze. Uno scenario, dunque, in rapida evoluzione, za la sfera dei diritti dei bambini, una che potrebbe non es basta sancire con una legge il diritto-seruficnt.«No del bambino inguaribile di poter accedere alle crine palliative pedi riche : è necessaïo un coinvolgimento della societùì civile», sostiene Marco Spizzichino, direttore dell'Ufficio Xl della Direzione generale della Programmazione sanitaria al ministero della Salute che ha partecipato al tavolo tenmatico. «In rn contesto del genere - aggiunge i rappresentanti dc.1L rrehuiior possono apportare un contributo fondarmenb .rl a.1 € : o die il diritto all'accesso è un diritto improrogabile . Credo che il documento elabora non necessariamente debba contenere-tonelwrmsip elementi umov ativi , in quanto i documenti fino ad oggi prodotti possono essere considerati del tutto esaustivi, ma deve essere capace di incidere sulle coscienze dei decisori di ogni Nazione». Il bisogno di cure palliatine per i bambini colpiti da Sanità nazionale irr r. ibile e tarato urgente qrr sto poco nconoiuto. Si siir i, (eh« nel inondo i t nil iru h,- necessitano d queste cine siano tra i 20-25 milioni. L e nnagg€;ior nz vive m Paesi a basso e medio re ì: sito (98%) e quasi la metà in Africa La fomnazione del p^-sonale in ambito clinico e organizzativo e la connrniic.azione sono strrimen ininr nciabili per la diffusione delle cure palliativo peci triche. «I bambina con m r1,i,_ i inguaribili - spiega Dïederik Lohuran, direttore scaei,€t di Human Riglits Watch rianno numerosi bisogni e spesso molto diversi tra loro. Il sistema sanitario deve assicurare che essi abbiano accesso a una buona terapia del dolore, in,-è necessario anche die un sostegno a questi band siri p ci- quanto riguardi i loro bisogni sociali, psicologici rïh lini. «L, r r€ l c i ria moderna - aggiunge con r nïn vena ansar. 14112. Ralagopal, fondatore e presidente di palhum India - è troppo concentrata sulla malattia e dedica scesa attenzione agli elementi che finn parte del concetto stesso di salute, corsie la sofferenza, che comprende i sintomi fisici, emozionali, sociali e spirituali, ognuno dei quali contiibuïsce a peggiorare anche gli altri. Quando i bambini con malattie uiguaribili ricevono le cure palliatine, ci si feria troppo spesso a risolvere soltanto gli aspetà psicologici e sociali e si esclude l'aspetto spirituale. La fede nei barnbipesso assoluta e quindi il sostegno il un assistente religioso con una fornnaaone nelle c ;j. o pnlirr,t_ve potrebbe essere un smezzo importante per niagliorri. c la qualità della vita. Ma in uria società mrütire, ligiosa tentativi nnaldestri di supporto religioso possono anche peggiorare la sofferenzar,. Il ruolo delle religioni assume così una rilevanza evidente che si acconi 'runa a quello delle nonnazioni a livello nazionale e inl miirazic,nele . «I principi religiosi, così come i valori cultur..li, influenzano in modo significativo la percezione che sì ha delle arre palliative e di conseguenza la disc saio attorno a esse», conclude Bruno Giussank e' Ted Europe. «L`a'nI pi 1vazione esplicita e il so o da parte delle religioni fa' r : eibero i genitori dei l i nnbini malati nell'optare pur 'e cure palliative, ofirenoo 4iuda e consenso nel delicato processo decisionale e contribuendo al conforto dell'accompagnamento religioso». M.V. Pagina 16 CURE PALLIATIVE PEDIATRlCHE1 Il orkshop internazionale di Fondazione Moruzza Diamo sollievo agli inguaribili Obiettivo: la salute del bimbo come persona fisica, psichica e sociale Di FRANCA cL:riir<ai obietti ; o d c trIZ olo tecnico è di dofn.ui c un consenso condiviso sui principi fondanti delle cure palliative pediatriche, sulle priorità assistenziali e su ne tali priorità debbano essere lenite "dine palliativo". Tutti concetti che messi insieme fanno paura. Nì-n se ne parla facilmente e nella rii _ ior irrite dei casi si subiscono iluui_':o noli si possono evitare. Se "curve palliative" si aggiunge lO anc he l'aggettivo pediatriche, il tutto diventa inaccettabile, impossibile e la paura diventa facilmente rifiuto e negazione. Ma la realtà dei fatti con cui quotidianarnenrte ci confrontiamo, ci porta sempre pili ad affrontare il larxablerna delle cure palliative pediatriche (C^p) e chiede sempre più f r e . te] l i v i c i €te nn ampio ci nnfronto, non sclt.ult--, f a gli opcn; a della salLitc, :,tal ,.1,o p, k,fon . i , eli gl.este niB I'n e sul moparole ,iil . ci lo di Di clic i c'.cc i; Litui le Cpp e a gLidn ì'dlttt ,i patologie ingu alii ili. In Italia sono più di 35mila. Si è cn . 1 tuta nuova tipologia di pazc it pediatrici con necessita di assiste- za e cura poco liarì, complessi nella gestione e che richiedono risposte competenti, ccnltinue, inultispecialisticie e costanteniente contestualizzate al variare ,il,,l, cddi -malattia grave e potent.cnlte letale, i ;tino che nel mondo vi siano unioni di bambini eleggibili alle Cpp; negli Stati Uniti sono più di 500000 i bambini che ogni arino sviluppano c/o nascono con in , ., .,, e reigiosi, che inter scono e : ot condiziona io l'effica venti e l'au t r~ i• re c'_ ,. ~>ioni ; I ,, ;apoe della situazione e dell' età. e delle risi c te Per qi .iti p;--,denti l'obiettivc sfic• priorit 1tn alla cura è la vita, la qti. _lt<i i, la possibilita, pin° nella mia. 1 111: - .:i continuare 1 i essere un b; i: i i t,o, che cosciente dct limiti inivt he abili elle la rirllc,ttla l upone, coi nua a fare quelle c iseiucitze e ad avere quelle relazioni , ,,ioni, deideri e pensieri possibili , che lo finino sentire tale. L'obiettivo di cura è e deve esserela salute del bambino. mute intesa nell' accezione vera e globale del termine e non li nata al controllo di un sintomo o ^-'pero della} _iii'. xllr . rirn 4t)1CK, _ li'i..iii1Cl,i' e 1!lilli4l. IÌ EECJ- ii L'll Ili ich'uIrni C ia sihul d ' ß,.t1. hLur e 11_C il € l i plt,fe:,.,ton ' '1 il: li onet itori sono strumenti esse sta parte della nnedicina, In quest'ottica, si è deciso di riunire ai 'torno a un tavolo i maggiori snido di Cpp per cercare e definire i principi liscussi delle Cpp, i a o á urici sistclt;c, riferimento in ne di ti c, indipendentemne; te dalla glch 1:t agra momento, in ogni situazione, in ogni hiogo e per= ogni bambino rndiessere "Ile-, soni<a fisica, tale" di siri quel sintomo, rI, l pcmdenternente dalla sua età e alla 'canto e sistema rai pp sci:LLu i'li so- rinaiatilci in n c pi che possa- Il ', A1e9 j cl t un della Le Cpj' medicina ve,l:a"lidi cl:: in specifici ai (,c '. itpa dei l;itt t_,tic elle sot icano di una inialattia ingr . >:uibile, una malattia per la quale non esiste possibilità di guarigione . Bambini che, spesso in marniera contraria alle aspettative e al percepito coi°mmune, sono in costante incremento come numerosità e gravi i,i il pio esso predico e tecliolocico 1, ,'i ',ilr;a ri dotto la mortalitai ncon wJj e pediatrica, runa nello stL-oc , Tempo ha auansi Iato la sopnavvivcn : a di barmbini aparoccì:i e relazione con uri pazieritu-ban,l:aïno, 1;: necessità di risposte irbll í;lii„}i e cor€testinalirzate che rlc .:.rn. loi cr conto di ambiti di® versr C011 [e i11ie2:i culturali, sociali, lo riti parte. LO Et ht E queste sono IL- i`l ;: T,'Oins le detiia.sce coane 1-atti' :i 1_acsa Ut cari- re, t C_ &i . nc co globale del corpo, della niente e disp u,):ii. dello spirito del bambino e della sua famiglia. Queste cure devono inizia re al momento della diagnosi e il domiiicilio è il luogo ideale incui devono essere errogate. Noli è certo un ambito serntalice ?'intcr•: evito e t lvepnilPie fltí le lc_itù_ioiai pl poc-,'_sio 1tlia ucd-. tà chinea, sociale, entrale e Ï:niihi i e dove la vita vive e la nico_, può aì veni e polle iror€ pochi pro e non sempre dibatti vi è ur-.' e le scelte ase alle coltrie alle risorse E un compito di analisi, uri tentativo di riportare alla concretezza le risposte, non solo cliniche, al problema ?.ell'inguanbiht.t, il tentativo di focalizzare l'attenzione di tutti s ni sal i i i irrcontestabih e inippr-esciu.t i I della persona bambino al nup,k•rto e alli: dignità della vita in tutte le = ce fasi. E il ripropone il concetto della "medicina della persona", come lo era in passato, arricchita certamente di tutte le conoscenze e competenze acquisite in questi mini, lira anicciúta anche nella definizione re,iN,iica dei suoi limiti e nelle sue possibili t, l • la medicina che lipi-Ctporie l':P_a nuova definizione del termine ' bilecesso", non più legata alla sola possibilità di portare il piccolo paziente alla guarigione (sarebbe per questi bambini sempre e solo un insuccesso), lira focalizzata e centrata alla cura wl,i persona, con tutti i suoi lal,ltleiiii, de,.-;idei , aspettative, panle, s lariun i ed ennozioni. Tutto ciò, perché finalmente le Cap diventino non solo delle parole -:coi ma un obiettivo dovuto di salute e civiltà * responsabile del Centro Cure poffiotrve e Tc- op .-'a c^?oág€ca dedlhospice pc c+rutri o di Padova 3. YRC: dJ;?Xii : R d:flV,:iR as>c,1Lt €a , ritn+'oca in g !-è, 'o vino e uiific'are decisioni [t, cl ,c s.,rio le motivi ani cpt _ ,t.i c r C''ità: l'estrema coli sità loie ; icclaziorii e le peculit €lian , oIii ,o agli inguaribili Sanità nazionale Pagina 17 GENITORI E FAMIGLIE Quando la morte insegna a vivere r/ a diagnosi di malattia inguari1\ bile e un assalto devastante per il barribino e la stia famiglia. La malattia separa la famiglia e i suoi membri dagli altri. Nel mezzo di un torrente di emozioni , quando la vita familiare è interrotta dal peso della cura e dei trattamenti, i progetti, i moli, gli impegni e le priorità cambiario all`iriprovviso. La malattia dv°enL una costante e invasiva coma aLna. L'esperienza di ogni nuova n ali Uia serve a ricordare il corso inesor 3i1r. dell'esito finale A rischio l'integntà e la continuità stessa della famiglia. Al centro c'è il bambino che sta perdendo ciò per cui é destinato: crescere e avere un futuro» Questa descrizione , presente nel woriciiig docaunent a disposizione partecipanti al tavolo tematico dedicato alla prospettiva dei pazienti e delle loro famiglie, rende bene l'idea di ciò che avviene nel contesto dar rapporti pia intiri e delle mura domestiche quando emerge l'evidenza di un tirale inguaribile ai darai un bambino. Obiettivo del gruppo di lavoro, che ha penteO 1 ostaiotnanrl diretta di chi Ira a che fare ogni giorno con le cure Fai rive pediatriche, e stato quello di ti ov u e un plinto di convergenza su elio che dei essere il ruolo della a nella , o, ce della qualisulle priorità ta cl.:, nelle cure e nel trattamento al quale deve essere sottoposto e su cosa le organizzazioni basate su un credo religioso e le religioni possono offrire in questo vi gio segnato dalla difficoltá ci prendere decisioni tanto complesse. Tra i partecipanti, anche Sara Pavan, diciassettenne affetta da Smai, un male che noti le consente di alzarsi e di esprimersi verbalmente , accorripagnata dalla madre Patrizia. «Parte- cipo a Roma al Workshop organizzato dalla Fondazione Maruzza. Lefebvre - scrive Sara - perché vorrei che tutti i bambini affetti da inArttic inguaribili possano accedere le care palliativo pediatriche e alL te E i i dolore. Questo perché ch qu i du seno seguita daïl'HHospice Pedi i ico ,L Padova ho una equipe preparata che mi sopporta e moriPcili regolarmente dandomi delle posi i unità che prima non avevo, che iiú , ut, t, lei momenti di crisi acuta e cerca: di trovare cori me delle soluzioni per i problemi tutti i giorni. hi Hospice, nonostante la malattia, c'è un sacco di vita. Ogni volta che vado ili Hospice ho la sensazione ci essere a casa, li posso essere me stessa, posso sfogarmi , socio sicura die faranno il possibile per aiutanti e farmi stare bene, rii ascoltano e mi coinvolgono nelle decisioni che guardano. Ho degli aurici fintastici che nel tempo sono diventati quella che definisco la ria famiglia allargata Secondo la medicina avevo rn'aspcttr''tiva di vita di solo dure anii, invece cg; sono quii». Tr,_ripo spesso il bambino, che è il s etto" al centro della situazione, C Ir, invece "uni oggetto" di citi piendcirsi cuna. da accudire e amare. Di iiequente, anche quando l'età e la ione lo permettono, i bambini non hanno l ' opportunità di obiettare, parlare apertamente , discutere sulla propria condizione, sui prol sifrdücato d lliïualiar ita possi -ile per il'c1,L^nbiio e la f vai li , obiettivo princilp, le delle cure j )à! atrve pediatriche, deve essere deciso i asieme alla firii€cli: c tergendo in consi-. deiazione sr» i r-uti_nenti e i desideri del bambino (qiraralo l'età lo permette), sia le attese della famiglia attrm- Sanità nazionale verso lui"analisi condivisa della situazione e delle scelte e opriori che essa con1pc-11a. Q=cur.do si paria delle cere palliative 1?e i'triclie si paria di vita, della su í qu. i ta e della sua dignità, e non LL morte Ma tra vita e morte il rapporto è indissolubile. Lo spiega cori grande coinvolgimento Natasha Kjrerstad Pedersen, madre di Andrea, scomparsa in seguito a una patologia oncologica, e componente dell'hiternational Children's Palliative Care Network Lives a l r•istiansand, in Norvegia. «I bambini - spiega - sono gli esseri u viari più spirituali al mondo e sono il nostro futuro, nonostante la malattia inguaribile che li condurrà nIf: Da questi arubirare quale sia l'esni possian, i ú senza della vita e come porci nel momento della iuorte . Per questo un bambino inguaribile è per noi tra i più grandi maestri oli vita. Secondo Elibelli Kubler-Ross, grande psichiatra, coloro che hanno imparato a coniprendere la mnorte, invece che temerla e corribatterla, diventano i nostri ml stri di vita». «Per coloro che cercano di comprenderla m profondità - aggiuunge Natasha K_jairstad Pedersen la morte è una forza creativa. I più alti valori spintuali della vita aceluistano senso nella morte. Coinvolgere le religioni nel sostegno alle cure palliative per arrivare a una dichiarazione comaime e uno sforzo utile proprio perché ha morte è universale e presente in tee le religioni . I bambini più vulneri 1 r ':: ienme alle loro famiglie le. glie i'.TTio: accedere alle cure palli ative per questi bambini dovrebbe essere uva diritto umano». M.V`. S5 3fú.iY;;?'vy,:d ñV?lk Pagina 18 71 V'El`dTIOl I GIÑIBEI Disinvestire dagli sprechi per garantire la sostenibilitc del Ssn 'IL E l'ora di nuove governante Evitare gli eccessi di medicalizzazione e trasferire la rícercaalla pratica L a sostenibilità dei si- varie manovre finanziarie nel steini sasiitari rappre- periodo 2012-2015, la sanità senta oggi una sfida pubblica ha recente-mente la- globale, nna al tempo stesso sciato per strada altri 6,8 ininon può essere ricondotta a hardi, rispetto a quanto definiuna questione squisitamente to nel patto per la salute, riai - fin=aria, perché un' tata disponibilità di risa pern-uette di risolvere cinque grandi sfide ampiamente documentate nei Paesi industrializzati: • l'estrema variabilità nell'utilizzo di servizi e presta- —e irn considerazione le daznonl dell't_ cse che, nel rapporto sul Ssn del gennaio 2015, ribadiva la necc ,sità di «garantire clic gin sfumi in atto per contenere la spesa sanitaria non vadano a intaccare la qualità dell'assii sanitarie, non giustificata stenza». Al contrario, il defila eterogeneità clinica ne nanziamento della sanità pubdalle preferenze dei pazienti, blica ini Italia si sta pericolosa• gli effetti avversi dell'ec- mente avvicinando a limiti cesso di medicaiizzaziorie, m che non solo minano la qualità are la salvra-diagnosi e dell'assistenza, ma comproil sovrn-trattamennto;, mettono anche la salute delle • le disc<°uael anze coir,c- persone. gnenti al 3tiliz (, di ser2. Identificare altri canali vizi e presto, di finanziazioni sanitarie mento. Andall'higli vache se i ticket lue rappresentano • l`incapacità uno stnnnendi attuare effito impopolare caci strategie per la politica R,egia nazionale e un protocollo per linee guida efficaci e veloci di preven:tiorie, specialmente quella non rnedicalizzata; u elle si da lu(_fo • gli spie_Cl t_, a tufti 1 tif erà, In trar 'lkioni eli crisi ecoqualunque Fese può mettere in atto tre strategie per garantire la sostenibilità del proprio sistema sanitario (figara 1). 1. Ridurre il finanziamento pubblico, dedicando meno risorse alla sanità. In Italia questa strada continua a essere ampiamente battuta, visto che dal 2012 la politica ha scelto di disinvestire pesantemente dal Ssn sia per esigenze di finanza pubblica, sia per investire su altri settori. Infatti, dopo 125 miliardi sottratti da e,sostenibile oggi, pocoda popolarione fortemente impole Regioni han-no auto- ia di scelta come _ii_uc [no 1 variegati e lu1i _¡I.xLn interventi sulla comlxitec ¡,ginrione alla spesa dei e. it vI ni. Peraltro, la Legge ci ç ddïi CI 2C 16 Ila confermato che le Rei u ni in piano dì rientro potr.-nino aumentare le aliquote fiscali locali per sanare il disavanzo sanitario . Nel fratternpo, l'intermediaz one assicurativa - in assenza di una governance istituzi onale - si sta insinuando subdolamente tra incertezze delle Istituzioni e minori tutele della sanità pubblica, rischiando di trasformare lentamente, maa inesorabilF. l'ore di, unvcgovcrnance Sanità nazionale Pagina 19 rnerate. il modello di uu, Ssn pubblico, equo e tniivetsíilistico in un sisten-ia misto. 3. Ridurre gli sprechi e nentasre il value dell'assi so processo di disinves mento e riallocazione delle risorse. Questa è la strategia lanciata con il Patto per la Salate prevedendo che «I risparniu aurivanti dall'applicazione delle lnisuire contem'le nel rttu áiirìiV ,no molla di porabiiL delle sin : dc eeeinni r _Iper 1iiAir_ì ssu r,e via, a seguito del ri'cceukesi del conflitto istituzionale tra Stato e Regioni dopo il varo della Legge di Stabilità 2015, la maggior parte delle misure previste sono rimaste inattuate. Per guidare Regioni. Aziende sanitarie e professionisti nel processo di disinvestïmento da sprechi e inetTicieirze, quale strategia irimumciabile per contribuire alla sostenibilità della sanità pubblica, la Fondazione Girabe nell'ambito della campagna "Salviamo il Nostro Ssn" ha adattato al contesto nazi onale la tassononlia degli sprechi elaborate de D sii Bersú ck (Jama 2012 ! e < < euuo il poteirzïaleiinl'emi€cdelle sei categone'1-11,; miecstranerealisti che ili ,. .e Istituzioni e organizza.aonii. (V. tabella in alto a destraa). Successivamente è stato sviluppato il frainc,i'erk per il disinvestúmento, a.... C LClïc' di uri protocollo di intesa siglato con l'Agenas: l'analisi dettagliata delle sei categorie (v. box a destra), dimostra che per attuare uni disinvestimeito efficace è indi pensabile un approccio dii sisicria che, partendo da ma re,.ia nazionraale, attraverso le aut:nnogmie regionali di programimnmazi:one sanitaria, deve estendersi a cascata all'organizzazione e eroganone ili servizi e prestazioni a livello delle aziende sanitarie, tenute a coinvolgere attiva- Sanità nazionale unente professionisti sanitari e cittadini, in particolare per le categorie di sprechi forternenle connessi coli l' eccesso di nc ':a lizzazione e 1`inade1á' t' asferiniento dei risuile:ti della ricerca alla pratica clinica (sovra e sotto -utilizzo di interventi sanitari). Se è v ero clic i tagli lineari alla sanità rischiano dì eroder il diritto costituzionale alla tutela della salute la consapevolezza Che le risorse non sono rnhnii c d tie iiedl.ei-ealumtare gli spr echi, eliminando interventi ,enne i inefficaci e ïnappropriati per garantire la qualità dell 'assistenza e contribuire alla sos. ter ibilità del Sii. In questo processo, è ndispensabile diffondere l'approccio less is more che oggi appare come l'unica strada per raggiungere il triplice obiettivo che tutti i sistemi sanitari dovrebbero perseguire: migliorare l' esperienza di cuna del paziente, migliorare lo stato di salute delle popolazioni e ridurre il costo pi o -c i li.te pro la spesa sanitaria . Lllatt, se l'etica del razionamento appartiene alla politica, l'etica della riduzione degli sprechi è legata soprattutto alla professionalità dei medici, con le loro prescnirioni diagnostico-terapeeu.tiche. Dì conseguenza, guidati da uni equilibrato mimo di ci e buonsenso. i medici don ir bero collaborare c 1: le. latinazioni per idemmit icee e _1 11Cl cl venti sanitari metfc ':1_ 111-ì1'.propinati. e dal lo,,, i dlue, che riducono l'efficacia dell'assistenza, aumentano il rischio clinico per i pazienti e determiniano un ingente spreco di risorse. Senza dimenticare che quando le evidenze scientifiche non supportano le richieste del paziente, il medico lia sempre il dovere etico di rifiutarle per contribuire a riformulare l'imperativo sociocultrirale more is better - che ha trasformato il cittadino/pa- dente in consumatore - inr lessi is more, vessillo di una mredicina parsimoniosaOggi, infitti , mira prescrizione appropriata in "scienza e coscienza" non può tenere conto solo della esclusiva individualità del singolo paziente (individualized mnedicine), irta anche delle inaccettabili variabilità della prescrizioni (popuitation medicine ) perché medico, in r,t :1'-'d- costose di risorse pubbliche . e iesponsabile della sosteiLi bili ; t del Ssii. Di conseguerl c., il termiirie `inedicina per' i iùl,, tta" non può essere utili <.-.to per legi.ttimc're la liberto : pt essioniale inca finii cenata del medico, rna dc_nusce la stia capacità olì presentare al paziente in ormamira equilibrata rischi e benefici ili test diagnostici e trattamienti al fine di favorire una decisione condivisa. Infatti, considerato che il pnnmuun movens dell ' iuappropnatezza professionale è l' asinimmetria nifonnativa tra le evidenze scientifiche disponibili e le conoscenze integrate dai medici nelle proprie decisioni e d á 4 i.:cl pazienti nelle scelte cLe rig i i :roano la propria salute, solo il medico può fornire al p er:E e. informnanoni bilancisaic, sii rischi e benefici del urt'_e e coiti ' n^ tao, pcilne_ttcmddl_elr di Mluppare aspeu stive realistiche e prendere decisioni realmente informate, diminuendo il ricorso alla medicina difensiva e riducendo le prestazioni inappropriate. Ecco perché, indipendentemente, dalla sua matura (pubblico, privato, misto) e dalla quota di Pil destinata alla sanità, la sosteiibilità di un sisteuna sanitario non può prcindere da adeguati investimenti per migliorare la produzione delle conoscenze, il loro utilizzo da parte dei professionisti e la governance dell'intero processo eh knowledge translation (K», definito dal Canadian institute of ï-iealth research co- une un «processo dinainrico e continuo che comprende la sintesi, la disseminazione, lo scambio e l'applicazione etica delle conoscenze al fine di miglorare la salute, fornire servizi, prestazioni e ìntee , enti sanitari pino efficaci e ¡,• ropriati, contribuire alla a er 1i bilità del sistema sairit<cre». Un modello efficace di 1<_t deve prevedere innanzitutto un adeceertr processo di generazidile, ,urici e "distillazione" delle ci `cine sino a ottenere per i i t t sl ne ti eiriitani, decisori e re.Liuiti prodotti fittibili e utili quali linee grii.da, health-teciuiology assesserient report, strumenti decisionali per i pazienti (patient decisioni aids). Successivamente, ciascuna organizzar o ne sanitaria deve attivare il "ciclo delle azioni" attraverso la definizione delle priorità, l'identificazione e l'adattamento locale delle evidenze, l'identificazione di barriere e fattori facilitanti, la pianificarione di una strategia di iniplemeritazone inultitattoniale, la valutazione di impatto su p essi ed esiti, la definizione delle strategie per sostenere l'utilizz) delle evidenze. In altri termini, piuttosto che affidar-si. coni ragionevole insuccesso, esile capacita di aggiomarimenl r iritin uo dei singoli p iï._ i., l'intero processo ci. _ richiede da parte delle or, inizzazioni sanitarie l'utilizzo sine grco dei vari stnuinenti di clinical governance secondo un approccio di sistema: linee guida e percorsi assisterzi.ali, audit cliniico e indicatori, gestione del rischio, valutazione delle tecnologie sanitarie, formazione e sviluppo professionale conitinui, coinvolgimento dei pazienti, ricerca e sviluppo, staff mariage nert, etc. pagine a cura di Nino Cartabellotta presidente Fondazione Ghirbe Pagina 20 Scommessa globale sulla c<sostenibili6>> incantevole cornice di Taormina ha ospitato la setma edizione della International conference for tima Evidence-based health care teachers and dt-veiopers, ornizzata dalia Fondazione Gimbe. Oltre 100 professionisti provenienti da 25 Paesi d1 tutti i continenti si sono confrontati su un tema di estrema attualità: come incrementare il value e ridurre sprechi e inefficienze in sanità, integrando le migliori evidenze scientifiche in tutte le decisioni che riguardano la salute delle persone. Infatti, oltre 20 anni di ricerca sull'Evidence - based healthcare hanno dimostrato che l'inadeguato processo di produzione , sintesi , presentazione e trasferimento delle evidenze genera numerosi gap tra ricerca e assistenza sanitaria e, di conseguenza , sprechi dovuti al sovra e sotto- utilizzo di farmaci, test diagnostici e altri interventi sanitari . La sessione introduttiva presieduta da Nino Cartabellotta - presidente della Fondazione Gimbe - e da Sir Muir Gray - direttore del programma Better value healthcare all'Università di Oxford - ha chiarito in maniera molto netta che la sostenibilità del sistemi sanitari è una sfida globale, ma che al tempo stesso non può essere ricondotta a una questione squisitamente finanziaria, in quanto un ' aumentata disponibilità di risorse non permette comunque di risolvere diverse sfide. Pertanto, se le migliori evidenze scientifiche devono sempre guidare tutte le decisioni che riguardano la salute delle persone, è indispensabile mettere In atto strategie evidence-based per ridurre gli sprechi ed aumentare il value dell'assistenza, legittimando il passaggio dall'Evidence-based medicine (Ebm) all'Evidence and Value based medicine (Evbm). Relatori di consolidata fama internazionale hanno illuminato la conferenza con le loro relazioni : Sir Muir Gray (University of Oxford , UK), ha enfatizzato la necessità di utilizzare il value, inteso come il miglior risultato di salute ottenuto per unità monetaria utilizzata, sia per guidare il processo di budgeting in sanità, sia per identificare servizi e prestazioni low value da cui disinvestire e high value su cui riallocare. Trisha Greenhalgh (University of Oxford, U K), ha analizzato le criticità dell'Ebm ed enfatizzato che per un suo `trinascimento" occorre ripartire dalle preferenze e aspettative del paziente, integrando epidemiologia clinica e statistica con altre discipline, al fine di contribuire davvero alla salute e al benessere delle persone. Paul Giasziou (Bond University, Australia), ha illustrato il fenomeno della sovra-diagnosi, definendola come l'epidemia emergente del XXI secolo in vari ambiti, tra cui quello oncologico dove l'evoluzione delle tecnologie diagnostiche ha incrementato la prevalenza di alcune neoplasie senza determinare una corrispondente riduzione della mortalità. Rod Jackson (University of Auckland , Nuova Zelanda), ha evidenziato il sotto-utilizzo delle strategie di prevenzione del rischio cardiovascolare globale, sottolineando che bisogna trattare il rischio assoluto e non i singoli fattori di rischio, quali ipertensione, ipercolesterolemia, diabete, paradossalmente soggetti a overtreatment. Per Vandvik (University of Oslo, Norvegia), ha presentatu l'innovativo Magie, una piattaforma tecnologica per facilitare la creazione, disseminazione e implementazione delle migliori evidenze nella p ratica clinica. Figura 1 Figura 2 Brian Alper (Ebsco), ha riportato un clamoroso esempio di overtreatment conseguente a distorta sintesi delle evidenze : infatti, le linee guida raccomandano l'uso della trombolisi anche oltre le 3 ore dall'insorgenza dello stroke, nonostante l'efficacia sia incerta e i rischi ben definiti. Infine, Nino Cartabellotta (Fondazione Gimbe) ha presentato la mappa degli sprechi nel Ssn e il framework Gimbe per guidare il disinvestimento in sanità, permettendo la riallocazione delle risorse in servizi essenziali e innovazioni , secondo il principio che le risorse risparmiate in sanità devono restare nel Ssn. II report integrale della conferenza è disponibile a: vwvw.ebhc.org Critiinve°,timentu unc iita i;yef intermedíazione assicura i3isinvestiment.ta i e riallacazicrne vvvvv- --L. Sanità nazionale í hit, rventi, • rvizi ï e pr, est_izioni sanitlrio 3,c-- `caci . inappropriati a Rischiosi " LOw-value I tprvr. 31 ti, servizi i e przatazío il anitai ie . Appropriati Efficaci Sicuri • High-vacue Pagina 21 D i sab i l i. Un Simone Careddu Sanità nazionale Verona. Si indossa come una tuta e permette la deambulazione di pazienti che hanno perso, totalmente o parzialmente, la facoltà di camminare a causa di lesioni midollari o per ictus. I, esoscheletro robotica (Ekso, prodotto dalla californiana Ekso Bionics, distribuito in Italia dall'Emac di Genova) ha avuto un testimonial d'eccezione. Simone Careddu, 34 anni, primo maresciallo della Folgore, oggi paraplegico a causa delle gravi lesioni riportate a seguito dell'esplosione di un ordigno in Af- . ghanistan nel 2009, ha "collaudato" il dispositivo bionico nel dipartimento di riabilitazione del "Sacro Cuore don Calabria" di Negrar (Verona). E una struttura di acciaio e carbonio pesante circa 20 chili, utilizzabile solo con il supporto dei fisioterapisti. Attivata da piccoli spostamenti laterali del corpo , avvia il meccanismo del passo, che risulta simile a quello naturale. In caso di lesioni incomplete , l'utilizzo nella fase precoce della riabilitazione può consentire un più veloce recupero della . funzione deambula[oria . Nelle lesioni complete, ivantaggi, oltre che psicologici, sono legati al mantenimento dell'elasticità articolare, del trofismo muscolare, al miglioramento delle funzioni intestinali e cardiocircolatorie. Careddu ha affrontato molti interventi chirurgici e un lungo percorso di riabilitazione con grande forza d'animo, la stessa che serve nei corridoi di Negrar per alzarsi e camminare. (R.G.) R E ,"r" RiPROOUZOOnE Pagina 22 nuovi C colpi s cono 1 Sono chiamati tumori rari, ma complessivamente rappresentano oltreil20 % dituttiinuovi casi ditumore, con oltre 85mila diagnosi l'anno. Attualmente sono almeno 600mila gli italiani che convivono con una delle circa duecento forme clinicamente distinte ditumori rari, comprese in 12 famiglie : quella dei tumori pediatrici, lafamiglia deitumori ematologici rari, dieci famiglie di tumori solidi dell'adulto. È stato presentato aRoma un documento condiviso tra Intergruppo parlamentare malattie rare , FAVO - Federazione Italiana delleAssociazioni diVolontariato in Oncologia e Società scientifiche in Oncologia , per chiedere al governo di formalizzare una lista dei tumori rari e attivare Reti di riferimento nazionali ed europee in grado di garantire adeguata esperienza diagnostica e terapeutica e assicurare accessibilità aterapie appropriate, limitando lamigrazione sanitaria . «I tumori rari - afferma Francesco De Lorenzo, presidente Favo - sono patologie a rischio inappropiatezza terapeutica cio è diagnosi e cure non efficaci . Troppipazienti sono co stretti ad affrontare ancora oggi gli oneri ed i disagi di una migrazione sanitaria alla ricerca di Centri dove poter essere curati con il meglio offerto oggi dalla medicina. Sanità nazionale Pagina 23 Solo 400 pazienti con ícius cerebrale vengono curalí con efficaci procedure L'ictus cerebrale rappresenta la terza causa di morte, dopo le malattie cardiovascolari e le neoplasie, e la prima causa di disabilità nell'adulto. In Italia sono circa 185mila le persone colpite da ictus cerebrale, di queste 150mila sono i nuovi casi mentre 35mila sono gli ictus che si ripetono dopo il primo episodio. Le linee guida per il trattamento prevedono che, nel paziente con ictus ischemico acuto, si debba praticare in prima istanza la trombolisi per via endovenosa, ossia la somministrazione difarmaco tromb olitico in vena entro le prim e 4 ore e mezza dall'evento e successivamente, possibilmente entro le 6 ore, la procedura di trombectomia meccanica, os- Sanità nazionale sia la disostruzione dell'arteria con un sistema - detto sentriever- che rimuove il coagulo dall' arteria colpita e che salva tessuto cerebrale. Una procedura quest'ultima che consente delimitare la disabilità nei pazienti Ri m uovere il coagulo dall'arteria riduce le disabilità i nel 40-50% dei casi e che però oggi inItaliaviene eseguita solo perii 7% del totale dipazienti stimati come candidabili. I dati del registro che raccoglie i casi riportati da 35 su 45 centri riporta infatti un numero di procedurepari a400-5001'anno contro le 7.000 potenziali. L'ictus cerebrale è causato dell'improvvisa chiusura o rottura di un vaso cerebrale e dal conseguente danno alle cellule cerebrali dovuto dallamancanza dell'ossigeno e deinutrimenti portati dal sangue (ischemia, causato da un coagulo che impedisce al sangue di passare) o alla compressione dovuta al sangue uscito dal vaso (emorragia cerebrale). Ipertensione, alcune cardiopatie, diabete, sovrappeso, eccesso di colesterolo, sedentarietà, fumo e abuso di alcol sono i fattori di rischio che vanno ad incidere sulla salute e l'elasticità delle arterie e della circolazione sanguigna. Lc Pagina 24 Nuove vi e diagnostiche per i malati r Luisa Romagnoni ■ Lo stigma duro da abbattere. Poi la paura dell'evoluzione della malattia e la vergogna per i segni sul corpo. Ma non solo. Chi soffre di psoriasi (in Italia circa 2milioni dipersone), sitrovaafareicontianche con un percorso diagnostico complesso che, in7 casi su 10, porta a migrare da uno specialista ad un altro, per ottenere una diagnosi corretta. Lo sottolinea l'indagine Censis, presentata di recente a Roma e che ha coinvolto 300 pazienti affetti da psoriasi, 56 dermatologi dei Centri italiani per il trattamento dellamalattiapsoriasicae2l farmacisti ospedalieri. Un invito soprattutto a muoversi, sulla linea di una diagnosi tempestiva. Evidenze scientifiche hanno infatti confermato che, la psoriasi moderata-grave, è un fattore di rischio indipendente, metabolico e cardiovascolare. E si èvisto che, curare bene la patologia nella forma Sanità nazionale moderata-grave, se ne riduce il rischio. «La situazione delle persone affette da psoriasi, appare contrassegnata da una molteplicità di problematiche che spaziano dalla dimensione strettamente medica a quella psicologica e sociale, su cuiimpattano anche le scelte organizzative, relative ai servizi sanitari», commenta Ketty Vaccaro, responsabile settore Salute e Welfare del Censis. «L'obiettivo centrale dello studio, è stato analizzare questa condizione, a partire dalla rilevazione delle opinioni dei diretti interessati (pazienti e professionisti sanitari), per contribuire, attraverso una presa di coscienza collettiva, a raggiungere l'obiettivo strategico di garantire una risposta sanitaria sempre più efficace». Su questa base è nato un Tavolo inultidisciplinare sulla psoriasi, formato da società scientifiche e associazioni di pazienti, con il contributo di Novartis. Il gruppo di esperti ha prodotto un documento che fornisce indicazioni sulle azioni da intraprendere, per migliorare il modello assistenziale. «Oggilaricerca scientifica ha fatto enormi passi avanti e le nuove terapie biotecnologiche sono ingrado di ottenererisultatieccezionaliintermini di efficacia e qualità dellavita deipazienti,laddoveilpercorso diagnosticoterapeutico sia corretto ed appropriato», afferma Giampiero Girolomoni, presidente Sidemast. Pagina 25 ; Milano un'eccellenza per la disfagia orofaringea eonati senza egiutizione Colpiti soprattutto ibimbi prematuri e quelli con gravi lesioni cerebrali Luigi Cucchi ■ Anche deglutire rappresenta per molti un problema. La disfagia può essere orale, faringea ed esofagea. Il cibo o la saliva vengono trattenuti all'interno della boccae provocano un senso di soffocamento, accompagnato da tosse. Questapatologiaè di origine neurologica-muscolo-scheletrica. In molti casi la disfagia è dovuta ad infiammazione del tubo gastroenterico. Altre cause, molto più gravi, possono stare alla base della difficoltà a deglutire: ostruzioni determinate da corpi estranei, come tumori benigni o maligni, collocati alivello dellafaringe o dellatiroide. Altre volte si tratta di un danno neurologico, con paralisi dei muscoli linguali e dei disturbi riconducenti ad altre patologie, come la sclerosi laterale amiotrofica. Si potrebbe trattare anche di morbo di Parkinson, di sclerosi multipla o di infezioni da Hiv. La disfagia può colpire anche i bambini, soprattutto i prematuri e quelli che nascono con lesioni cerebrali. Ne parliamo con il dottor Odoardo Picciolini, responsabile della riabilitazione pediatrica della Fondazione Ca GrandaOspedaleMaggiorediMilano, clinicaMangiagalli. E il primo ospedale italiano per numero di nascite (oltre 7milaparti all'anno) etraiprimiinEuropa. Ricovera il più alto numero di bimbi prematuri, quelli ad alto rischio chepesano meno di 1500 grammi.Lariabilitazionepediatricafap arte dell'areaneonatologicaepediatrica(direttadalprofessorFabio Mosca) e svolge lapropria attività peri problemi alimentari con il reparto di otorinolaringoiatria (professor Lorenzo Pignataro). «Ineonatiprematuri e quelli congravi forme neuromuscolari, miopatie, malattie metaboliche quando interessano il sistemanervoso centrale - afferma il dottor Picciolini - presentano sovente problemi neurologici della sfera Sanità nazionale oromotoria. Le paralisi cerebrali ostacolanol'attivitàmotoria, impediscono ilcontrollo del capo edel collo eproducono disfunzioni ai nervi cranici che interessano la deglutizione. Il neonato non è in grado di coordinare la deglutizione con il respiro ed il cibo va in trachea, provocando tosse, infiammazioni e frequenti broncopolmoniti. É indispensabileunatempestiva diagnosi affidata ad un medico che possa evidenziare il problema». Alla Mangiagalli vi è un gruppo di lavoro specializzato sulle problematiche alimentari del neonato formato da neonatologi, fisioterapisti, fisiatri, logopedisti, radiologi, psicologi, che affrontano la diagnosi e la terapia in modo multidisciplinare. «Per effettuare corrette diagnosi di disfagia sono necessarivari esami diagnostici. Lavideofluoroscopia-precisaildottorPicciolini-èessenzialeperconoscereilpercorso del cibo e le anomalie. Con una radiografia dinamica si individua anche la disfagia esofago-gastrica, all'origine del reflusso gastro-esofageo». «Lo studio radiologico della deglutizione - afferma il fisiatra Carlo Bianchi -deve poterfornire le migliori informazioni sull' evento dinamico dell'atto deglutitorio, anche in età neonatale-pediatrica avvalendosi della complementarietà dell'esame fibroendoscopico per quanto riguarda le eventuali anomaliemorfologiche dell' apparato orofaringeo e esofago-gastrico». Si ricorre all'approccio chirurgico, se si tratta di untumore all'esofago, o sevièlapossibilità della dilatazione, praticata con un endoscopio, per espandere la larghezzadell'esofago. Quando ilproblema è grave, ed impedisce di mangiare e bere in modo adeguato, si consigliano diete liquide, per evitare la perdita di peso ela disidratazione. Avolte ènecessario ricorrere anche adun sondino nasogastrico, per ovviare al disordine della deglutizione. Una diagnosi tempestiva ndividua a disfagia orofaringea che colpisce neonati prematuri e quelli con gravi patologie cerebrali Pagina 26 I 'i iii uina_ . . enta eìiìl ieutale va p revenuto e ridotto l'impatto s u lla salute n focus internazionale perriflettere sulla dimensione globale dell'impatto sulla sa lute dell'inquinamento ambientale. É questo lo scopo del convegno «Perspectives in global environmental health» che si è svolto all'Istituto Superiore di Sanità (ISS). All'incontro hanno partecipato ricercatori provenienti da USA, America Latina, Sudafrica e Canada. «Iltema ambiente e salute è inteso a livello planetario peril carattere sistemico dei grandi cambiamentiin atto - dicePietro Comba, direttore delreparto di epidemiologia ambientale dell'ISS - evaaffrontato inuna prosp ettiva di salute globale. Soltanto affrontandolo in maniera integrata infatti possiamo averne consapevolezza». Parlare diinquinamento ambientale alivello globale significa anche affrontare il problema della distribuzione di sostanze contaminanti in luoghi remoti rispetto a dove sono state emesse, pensiamo ad esempio ai prodotti di combustione trasportati pervia atmosferica o attraverso la catena alimentare, nonché del tema urbanizzazione e salute, vistala continua crescita delle megalopoli. Il convegno si è concentrato in particolare su alcune questioni specifiche relative ad esposizioni afattori pericolosi perla salute, che sono state fortemente ridotte in Europa ed in USA, ma che oggi si ripropongono nei paesi a basso reddito, soprattutto inAfrica ed inAmerica Latina, sup opolazioni che oltre a questo rischio ambientale sono caratterizzate da condizioni di salute già precarie, dovute alla scarsa alimentazione ed all'insufficiente controllo delle malattie trasmissibili. «Durante l'incontro - continua Comba - è stato affrontato il problema dell'impatto sanitario della silice in Sudafrica ed in Bolivia ed il problema dell'amianto dei paesi che ancora consentono l'utilizzo industriale di questo minerale». Il convegno è stato organizzato dall'Istituto Superiore di Sanità insieme al Centro collaborativo dell' OMS sulla salutenei siti contaminati ed al Collegium Ramazzini di Bologna, un'accademia scientifica che conta 180 membri in tutto il mondo e che seguel'insegnamento diBernardino Ramazzini, il primo a sottolineare, già nelXVIII secolo, l'importanza della prevenzione. gloriasiCa unipr.it Sanità nazionale Pagina 27 noressia e bulimia tra i banchi delle elementari. Tante merende e tanti spuntini oppure lunghi digiuni nascosti. A otto anni. Lo specchio come conforto o come nemico. La lotta contro il cibo si confonde tra i giochi. Ma può arrivare a trasformarsi nell'autolesionismo massimo come il volo dalla finestra che ha fatto una bimba di 11 anni, anoressica, pochi giorni fa a Torino. Anoressia e bulimia durante l'adolescenza. Quella più conosciuta, anche se, spesso, tardi riconosciuta. Tre milioni in Italia i ragazzi con disturbi alimentari. In particolare, tra i 15 e i 19 anni, con un abbassamento dell'età che sfiora gli 8-10. Un fenomeno in crescita. Un fenomeno che potrebbe, oggi, avere nuove cause. Identificate, e ora a posteriori analizzate, durante vari incontri all'Expo: sono stati messi in correlazione i disturbi alimentari e l'uso dello smartphone a tavola, ma anche la percezione distorta del proprio corpo, l'ossessione per i selfie e la continua "distrazione" degli adulti verso il digitale in presenza di bambini che mangiano o giocano. IC PORTA ENTI dal ministero della Salute hanno detto con certezza che il legame tra questi due eventi (il disturbo alimentare e la dipendenza digitale) c'è. Ed in molti casi è la sovrapposizione dei due comportamenti che alimenta il malessere. Guido Orsi, dell'ordine degli Psicologi del Lazio, "disegna" il profilo di chi, giovanissimo, non riesce a staccarsi dallo smartphone neppure al momento del pasto: «Portando il cellulare a tavola incorriamo in tre tipi di rischi: uno nutritivo, ovvero mangiamo in modo inconsapevole, favorendo l'obesità o altri problemi come una cattiva digestione o gonfiore, uno sociale, per cui ci isoliamo laddove invece il pasto dovrebbe essere un momento di dialogo, di relazione e condivisione, uno comportamentale perché aumentiamo le possibilità di una dipendenza da internet». Questo significa che restare connessi anche nel momento in cui ci si alimenta fa sì che tutto assume lo stesso sapore. Sia se ne mandi giù tanto o poco. Non im- «MANGIARE CONNESS I CON IL CELLULARE LI PORTA NUTRIZIONALI E SOCIALI» Gli esperti che hanno partecipato ad un seminario organizzato Ciba C Sellìc. diSttgiO Doline A=_ Sanità nazionale Pagina 28 Occhio se il bimbo mastica a lungo Osservare il bambino mangiare. Controllare se sminuzza il cibo, se mastica a lungo, se si muove molto a tavola alzi d'umore e magrezza Attenzione se gli sbalzi di umore di una bambina o una ragazza sono associati a perd ita d i peso porta. Certo è che, così, il rapporto con il cibo si dissolve e si trasforma in un'abitudine confusa. Anche in esibizionismo. Con l'autoscatto come confronto quotidiano. Holly Temple, diciassettenne londinese, ha documentato l'insorgenza della sua anoressia sul blog. Due anni, dal 2011 al 2013, di selfie per raccontare la sua storia che, fortunatamente, ora è finita bene. Foto su foto. Ha monitorato-sezionato il suo corpo e scritto dei chili che mano a mano andava perdendo. Diceva che quel lento processo di assottigliamento (di essenzialità corporea) l'avreb- be resa finalmente felice. E, invece, ad un certo punto lo "spettacolo" è finito. Niente più foto, niente più diario. Holly è stata divorata dalla depressione. Che non è stata fermata né dall'escamotage di dimagrire in modo assoluto né dalla pseudo relazione con il mondo virtuale né con lo specchio di casa. In un primo momento i genitori fecero finta di nulla poi si sono ritrovati di fronte al dramma. Una lungo percorso e poi la guarigione. E se non ci fosse stato il web? Ma che vedeva Holly in quei selfie? LOSCHE RMO «La ragazza guardava ma non si vedeva - commenta Federico Tonioni, psichiatra Policlinico Gemelli di Roma responsabile del primo ambulatorio italiano che si occupa di dipendenza da internet - e come lei tutti quelli che sono nelle sue stesse condizioni. In questi casi abbiamo una doppia dipendenza, un doppio ritiro dalla realtà: si cancella il cibo, o se ne mangia troppo in solitudine, e si sta incollati al video. Davanti allo schermo emotivo. Senza cibo e senza nutrimento non si sentono le emozioni, si è al riparo». Carla Massi © RIPRODUZIONE RISERVATA Ba a au ostima e c ontr ollo ss t Bassa autostima e bisogno di controllo sono presenti sia con i disturbi alimentari che con la dipendenza da internet La scomparsa dei sapori I Evitare l'uso del pc e dello smatphone quando si mangia: si rischia di nutrirsi senza neppure sentire i sapori L'autoscatto delle mie brame Il selfie, ripetuto in modo ossessivo per bambini e adolescenti, può diventare un modo per controllare il corpo Sanità nazionale Pagina 29 LA PR EVENZION E on solo insulina e test per monitorare la glicemia. Per la prevenzione e la cura del diabete c'è un altro potente farmaco: la camminata. Una "medicina" efficace, passo dopo passo. Meglio se sostenuto. La conferma arriva dall'American Diabetes Association che ha analizzato una serie di studi arrivando alla conclusione che una corretta alimentazione e una regolare attività fisica riducono di oltre il 50% il rischio di diabete di tipo 2 in soggetti geneticamente predisposti. La "dose" di cammino da rispettare è di trenta minuti dalle 3 alle 5 volte a settimana. Più si cammina, meglio è: l'ideale sarebbe riuscire a percorrere i diecimila passi al giorno. Tra i benefici accertati della passeggiata veloce, la riduzione - fino al 54% - del tasso di mortalità nei diabetici che camminano almeno 3-4 ore alla settimana. Per questo motivo tra i pazienti si è diffusa la moda del fitwalking, progetto nato in Italia nel 2001 da un'idea di Maurizio Damilano. L'ex campione olimpico di marcia a Mosca 1980, coinvolgendo il fratello Giorgio (11 ° ai giochi olimpici di Mosca), appassionati e medici dello sport, ha dato vita alla Scuola del Cammino di Saluzzo (Cuneo) all'avanguardia in Italia nel campo della cura e prevenzione delle malattie dismetaboliche. Da allora si parla di gruppi di "cammino-terapia". ni o con patologie, individualmente, come personal trainer, o in centri sportivi presenti in ogni regione. «E grazie a loro - conclude l'ex atleta - se dal 2007 ad oggi un migliaio di pazienti con diabete di tipo 2 si sono allenati, almeno due ore tra corsetta veloce ed esercizi per tonificare, rafforzare e allungare i muscoli». LE INIZIATIVE Tra i seguaci di Damilano c'è Mauro Pirino, presidente della Scuola sarda del cammino (www.scuolasardadelcamino.it) con sede al Monte Oro Sporting Club di Sassari: «Appuntamento tutti i martedì e i giovedì, dalle 19 alle 20, la domenica organizziamo un'uscita. Il 15 saremo nella Foresta Burgos. Con i diabetici abbiamo corso anche a Versailles». Tante le iniziative promosse dalle associazioni da Nord a Sud, tutto l'anno. Grazie al Coordinamento regionale associazioni per il diabete Umbria (www.corediab.it) sabato 14 novembre a Spoleto (partenza alle 10 da piazza Garibaldi) si terrà una passeggiata tra natura e cultura dal titolo "Cammina! La vita avrà più sapore". A Segni, nel Lazio, domenica 15 l'Associazione italiana atleti diabetici (www.aniad.org) insegnerà la tecnica del Nord Walking. I15 dicembre a Oristano (piazza Roma, 10-13) marcia nel centro storico con gli studenti delle scuole. A Cagliari, dal 13 al 20 dicembre, sarà la volta della Sardinia On My Bike, una ciclotraversata voluta dall'associazione DiabeteNoLimits (www.diabetenolimits.org) che sarà anche a Pescara, dal 10 al 13 marzo 2016, con il Camp multidisciplinare (nuoto, podismo, cliclismo su strada) per atleti con diabete di tipo I. Francesca Filippi @ RIPRODUZIONE RISERVATA LA COLLABORAZIONE «L'obiettivo - sostiene il due volte campione del mondo nella 20 km - è la promozione dell'attività motoria, per renderla uno strumento ulteriore a disposizione dei medici e dei pazienti da affiancare alle cure farmacologiche e ottenere un miglior controllo della patologia e una migliore qualità di vita. Il cammino è alla portata di tutti, praticabile ad ogni età». Dal 2007 i fratelli Damilano lavorano al fianco dell'Associazione italiana diabetici (www.fand.it), Asl e ospedali e in questi anni hanno formato 400 istruttori che insegnano le tecniche del fitwalking (www.fitwalking.it) a soggetti sa- Sanità nazionale Pagina 30 Il rapporto di Meridiano Sanità Emilia e Lombardia leader di efficienza Barbara Gobbi Prima l'Emili a Romagna, seguita aruota daLombardia e Toscana. Agli ultimi posti, Campania e Calabria, precedute di misura da Sardegna e Sicilia. t un'Italia della salute ancora spaccataindue- conibestperformer concentrati al centro-nord e i worstperformernel meridione quella raccontata dal X rapporto Meridiano Sanità, presentato ieri a Roma da The European HouseAmbrosetti. A fotografare la situazione di un paese che scontauna serie di fattori penalizzanti-trafederalismo sanitario, tagli alle risorse, vincoli di finanzapubblica e la perdurante crisi economica- è il nuovo Meridiano Sanità Regional Index, l'indicatorecheanalizza4ovocidistribuite in4 aree-chiave: salute dellapopolazione, equità e capacità di risposta del sistema ai bisogni di salute, efficienzae appropriatezzadell'offerta,qualità delle prestazioni. Saltano agli occhi soprattutto i gap nell'equità: sei indicatori su io presentano infatti uno scostamento di oltre Il4o %ai capitolitasso di emigrazione sanitaria, letti per anziani nelle Rsa, accesso all'innovazione farmaceutica, numero di anziani inAdi e programmi di screening. Tallone d'Achille, con tutto il pacchetto prevenzione, di un paese che a tutt'oggiinveste nelle politiche diprofilassimeno del 5% fissato dai livelli essenziali di assistenza: per la precisio- Sanità nazionale ne il 4,19% del totale, pari a 4,9 miliardi di curo 11C12013. Ed è su prevenzione e innovazione che gli esperti di Meridiano Sanità fondano la loro ricetta per tornare a "generare valore". L'obiettivo è contrastare le disuguaglianze che impattano sullasalute dei cittadini, arrestando la discesa del rapporto tra spesa sanitariaePil,giunto al6,9%nel2o14,in calo al 6,8%nel2oi5 e avviatoverso Il 6,5%nel2oi9. Mentre «personalmente-haspiegatolaministradella salute Lorenzinnel commentarei dati- vorrei chelaspesasanitaria arrivas s e al 9% del Pil». In ballo c'é, continuano gli esperti, lo stato di salute dellapopolazione. Perciò avanti tutta è l'indicazione di Meridiano Sanità, sul doppio binario prevenzione e innovazione. Sul primo fronte, la ricetta prevede il potenziamento dei programmi di screening, l'implementazione del nuovo Piano vaccinieiviaaunfondonazionale vaccini, un 5% della spesavincolato per la prevenzione, il ricorso a fonti di finanziamento pubblicoprivate. Poi, c'è la cartainnovazione: e qui ll menù prescrive massicci interventi di health technology assessment (Hta), partnership di ricerca, meccanismi di monitoraggio dell'accesso all'innovazione farmaceutica e, sempre per i farmaci, una governance semplificataincuiitettidiclasseeprodotto siano eliminati. C RIPRODDZION E RISERVATA Pagina 31 È online il portale per identificare i farmaci antitumorali più efficaci SIMONA REGINA Nella lotta ai tumori al seno, in particolare quelli più aggressivi, si delinea una nuova prospettiva terapeutica: la combinazione delle statine con il farmaco antitumorale dasatinib. È quanto emerge da uno studio su «Oncotarget» da un team dell'Università di Trieste, Modena e Reggio Emilia e del Laboratorio Nazionale Cib di Area Science Park. Utilizzando entrambi i farmaci, i ricercatori hanno riscontrato (in test in vitro) che si colpi- Sanità nazionale scono i fattori responsabili della trasformazione tumorale, della propensione alle metastasi e della resistenza alla chemioterapia. Ora, sulla base di questi dati e grazie all'Airc, progettano una sperimentazione clinica. Determinante per la scoperta è stato l'uso del database «open access» Mutations and Drugs Portal, messo a punto dal team stesso per identificare i farmaci con maggior chance di successo. Ora a disposizione della comunità scientifica internazionale, il portale cataloga le alterazioni genetiche note che caratterizzano una va- rietà di cellule tumorali (determinandone il comportamento maligno e la sensibilità o meno ai farmaci) e passa in rassegna l'efficacia di decine di migliaia di composti chimici. È «uno strumento potente per fare predizioni sull'azione dei farmaci» spiega Silvio Bicciato di UniMore. Facilita l'identificazione degli indicatori genetici della sensibilità dei tumori ai farmaci e delle molecole capaci di agire sulle cellule tumorali. «Se arriviamo a utilizzare questi dati per guidare i trattamenti, possiamo aumentarne le chance di successo, limitandone la tossicità», sottolinea Giannino Del Sal, direttore del Dipartimento di scienze della vita dell'Università di Trieste, a cui si deve la scoperta del ruolo antitumorale delle statine. Pagina 32 ii giallo del Bambino Gesù all 'estero Tra indiscrezioni e smentite la chiusura delle sedi periferiche dell'ospedale Costano 300 mila curo (quanto la ristrutturazione della casa. di Bertone) Filippo Caleri [email protected] IER Trecentomila euro per portare assistenza e cure di eccellenza nel mondo. Un budget, frutto di donazioni e liberalità, che l'Ospedale pediatrico Bambino Gesti ha negli anni destinato a creare punti ad alto livello specialistico per i piccoli in Cambogia, Tanzania, Vietnam, e che ora rischia di essere tagliato in nome dell'efficienza e, soprattutto, delle perdite nel bilancio che, secondo le stime viaggiano con numeri a doppia cifra. Trecentomila euro, quanto i soldi spesi per i lavori di ristrutturazione della casa del cardinal Bertone sulla quale c'è lo zampino della Fondazione Bambino Gesù come dimostrato dal carteggio con l'alto prelato e l'impresa edile (pubblicato dallTempo sabato scorso). Un «buco», quello dell'ospedale, creato in gran parte dalla riduzione dei contributi che ogni anno lo Stato italiano riconosce alla struttura. Un'extra tariffa pagata per il ruolo centrale che l'ospedale occupava nella Regione e nel Paese ma che le difficoltà finanziarie del bilancio pubblico hanno reso insostenibile. Così è partita la cesoia sulle spese per riportare i conti in equilibrio. Solo che, nel piano annunciato finora verbalmente dagli attuali vertici della struttura, in nome delle economie e dei risparmi, anche le missioni all'estero rischiano di essere tagliate oppure fortemente ridimensionate. L'ospedale, contattato da Il Tempo sulle indiscrezioni che girano attorno alpossibile pianodi ristrutturazione, smentisce i tagli alle presenze all'estero ammettendo solo la fine «naturale» di alcuni progetti. «Confermata - invece affermano le fonti ufficiali -la razionalizzazione che investirà tutta la struttura dell'ospedale e che è in corso. E sulla quale il budget del 2016 è in elaborazione». Insommauna smentita che non fa venir meno il clima di incertezzache si respira. D'altra parte la visione di Mariella Enoc, presidente del Cda del nosocomio pediatrico subentrata a Giuseppe Profiti che ricopriva l'incarico dal 2008, è s tata res a chiara in una sua intervista adAvvenire. A proposito dell'espansione al Sud dell'ospedale, una pratica che in alcuni casi come a Taormina in Sicilia, portava anche profitti e faceva da filtro rispetto alla gigantesca richiesta di assistenza e interventi pediatrici del Meridione, disse: «Non nasceranno nuovi piccoli Bambino Gesù. Questa iniziativa continuerà semplicemente con delle consulenze, quando ci verranno chieste da ospedali pubblici che si rivolgeranno a noi per avere l'apporto dei nostri migliori scienziati e clinici». Insomma non più progetti di allargamento ma semmai un riaccentramento nella sede principale in nome della razionalizzazione dei costi. Il professore Lorenzo Borghese, responsabile delle attività estere del Bambino Gesù, ha confermato a Il Tempo il costo delle missioni all'estero («siete molto bene informati») ma non l'immediato ridimensionamento. In Giordania ad esempio le attività ospedaliere a favore dei profughi siriani restano in piedi ma è chiaro - ha aggiunto - che il nuovo management sta affrontando un'opera di razionalizzazione e di riorganizzazione che è in corso. Basta però leggere qualunque manuale di economia aziendale per scoprire chela razionalizzazione impone sicuri tagli di spesa. Ei timori di un disimpegno delle attività estere restano elevati. Eppure il costo in termini assoluti di tutte queste iniziative, pari a300 mila euro ovvero l'uno per cento dell'intero bilancio dell'Ospe- «Razionalizzazione in corso resta l'impegno internazionale» li giallo del Bamhino Gesù all'estero Sanità nazionale Pagina 33 dale, è assolutamente risibile rispetto ai benefici e all'impatto delle cure che arrivano in Paesi nei quali la sanità è ancora con standard molto bassi. Insomma la paventata ritirata del Bambino Gesù dall'estero può portare minimi benefici economici e incomparabili se rapportati alla perdita di prestigio «politico» e di reputazione. Le attività caritative e assistenziali avvengono, infatti, nelle terre di missione nelle quali lapresenza cattolica è osteggiata e fortemente repressa e, spesso, genera il sacrificio di vite di coloro che si impegnano in questi territori. Ecco cosa può rischiare di saltare il prossimo anno. CAMBOGIA Nellalocalità di Takeo il centro clinico chirurgico dell'Ospedale Bambino Gesù nasce sulla base di un accordo di cooperazione firmato nel 2006 tra il presidente della struttura italiana e il ministro della Salute del paese asiatico. Fino ad oggi, con i 52 posti letto di cui dispone, è il centro di riferimento per la provincia e per le aree limitrofe. In 8 anni nei suoi ambulatori sono stati curati 20 mila pazienti, e negli ambulatori ogni mese vengono accolti 400 pazienti, 200 dei quali sono ricoverati. Non solo. La quasi totalità di questi, pur essendo indigenti, ha una copertura totale delle spese mediche che include la degenza in ospedale. La struttura è vitale anche perlaformazione del capitale umano che vi operaperché il personale locale è sottoposto aperiodi di formazione e training, in Italia, e in loco conlapresenzadi medici provenienti datutto il mondo con offerta dei loro sapevi gratuitamente. L'ospedale cambogiano ha costi di gestione molti bassi perché le retribuzioni e le forniture sanitarie sono legate allo standard locale. La sua chiusura segnerebbe la fine di un percorso che ha salvato la vita a molti bambini e alleviato le sofferenze di molti tra loro che subiscono ancora le conseguenze della guerra e delle mine disseminate ancora sul territorio. TANZANIA Lapresenzadell'Ospedale Bambino Gesù è forte anche in un paese africano copre la Tanzania. A oggi l'ospedale di Itigi, fondato dai padri missionari del Preziosissimo Sangue, è riconosciuto dal ministero della Salute tanzanian o come una struttura di riferimento per l'intera nazione. Questo perché i servizi specialistici raggiungono, attraverso le cliniche mobili, tutte le zone rurali più lontane offrendo cure soprattutto ai bambini e alle donne incinte. Dall'ottobre del 2012 l'Ospedale del Bambino Gesù gestisce il reparto di pediatria, all'interno del quale sono stati realizzati lavori di ristrutturazione gestiti direttamente dall'ospedale romano. La sua Sanità nazionale possibile chiusura comporterebbe un vuoto drammatico per l'assistenza dei piccoli in Tanzania. Ancora più importante l'impegno nella diagnos tica di laboratorio nel Villaggio della Speranza di Dodoma. Lì gli interventi del Bambino Gesù hanno determinato un miglioramento significativo delle attività che si sono avvicinate agli standard europei. L'ospedale del Vaticano ha donato strumentazione per la determinazione del «virai load» che ha consentito la diagnosi e il monitoraggio precoce dell'infezione da Hiv. Uno stop alla struttura rappresenta la perdita di un'attività diagnosticaprecoce, unica modalità per avere una fondata speranza di eliminare la trasmissione dell'Hiv dalla madre al feto. VIETNAM La collaborazione tra l'Ospedale Bambino Gesù e il National Pediatric di Ilanoi è attiva da oltre sette anni e ha come obiettivo quella di favorire lo scambio di conoscenze medico scientifiche per formare il personale medico locale. L'ultima collaborazione tra gli ospedali riguardail trapianto renale sul paziente pediatrico. Nel progetto è arrivato anche il contributo finanziario di un partner economico di peso come la Piaggio. I costi della presenza in Vietnam sono molto bassi, il personale italiano presta la sua assistenza atitolo di volontariato e il l'onere dei salari resta a carico della struttura italiana. Il personale locale è pagato secondo gli standard di stipendio vietnamiti ancora tra i più bassi della scala dei Paesi del mondo. HAITI Dopo il terremoto che ha sconvolto Haiti nel 2010, il Bambino Gesù in collaborazione con la Fondazione Francesco Rava, ha avviato progetti di formazione con il «training ori the job» e periodi di stage in Italia. Con questo obiettivo è nato il Saint Damien, un vero reparto di neonatologia gestito da personale completamente locale. Molti degli obiettivi sono stati raggiunti. Tra questi l'allestimento completo del reparto con 25 letti e un'unità con l0 incubatrici e altre macchine appositamente dedicate alla neonatologia. Il disimpegno possibile oltre a far venire meno gli impegni e le convenzioni con la Fondazione Rava, con conseguenti danni di immagine e reputazione, porterebbe alla chiusura del reparto e la perdita per Haiti di una struttura di riferimento specialistica. Pagina 34 ECCO l'impegno della struttura nei paesi poveri s Cambogia Tanzania In 8 anni nell'unità clinico chirurgica del Bambino Gesù posta nell'ospedale provinciale dì 7akeo sono stati curati 20 mila persone. Negli ambulatori ogni mese vengono accolti 400 pazienti, 200 dei quali sono ricoverati A oggi l'ospedale di Itigi è una struttura di riferimento per l'intera nazione . I servizi specialistici raggiungono, attraverso le cliniche mobili, tutte le zone rurali più lontane offrendo cure soprattutto ai bambini Vietnam La collaborazione tra l'Ospedale Bambino Gesù e il National Pediatric di Hanoi è attiva da oltre 7 anni e ha come obiettivo la formazione dì medici locali. L'unità è specializzata nel trapianto del rene sui bimbi Sanità nazionale la collaborazione con la Fondazione Francesco Rava ha avviato progetti di formazione con il «training on tbc job» e periodi di stage la Italia. A nato il Saint Damien reparto di neonatologia gestito da personale locale Pagina 35 Padoa n fa i l re nziano. Show su Youtube In un video il ministro dell'Economia annuncia la fine della crisi per il Paese La legge di Stabilita presto in Aula. Ipotesi maxiemendamento con le modifiche Filippo Caleri [email protected] ENTradendo il suo stile professorale e la posa da accademico anche il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, si è adeguato al renzismo digitale. E in ossequio al modernismo dei social network ha indossato i panni della star e in un video lanciato su Youtube ha illustrato in un dotto inglese come «l'Italia stia uscendo dalla crisi grazie a una strategia di crescita globale: riforme e tagli di tasse stanno iniziando a portare i primi frutti». Un'operazione di marketing studiatanei minimi dettagli visto che il titolo del video riecheggia il titolo di un'opera del regista Michelangelo Antonioni e cioè «A1 di là delle nuvole, l'Italia è tornata». Nei mi,rrn(,/ri Ministro Pier Carlo Padoan è a capo del dicastero dell'Economia e delle Finanze nuti davanti alla telecamera Padoan ha ripetuto che «lafiduciastatornando alle famiglie e alle imprese e con più fiducia aumenta anche l'occupazione e la crescita». Secondoilministro «maggiore crescita e una creazione di occupazione più forte si rafforzano reciprocamente». Insomma, «l'Italia è tornata». E l'ottimismo di Padoan deriva anche dalla sensazione sul giudizio positivo che la prossima settimana la Commissione europea darà dellalegge di stabilità. «Mi aspetto - ha detto a Bruxelles, al termine del consiglio Ecofin - che le ragioni per le quali chiediamo le clausole di flessibilità siano assolutamente accolte». Nei suoi incontri di lunedì scorso con il vicepresidente della Commission eValdi s Dombrovski s e con il commissario agli Affari economici e monetari Pierre Moscovici, Padoan ha «ulteriormente chiarito le ragioni per le quali l'Italia nella legge di stabilità indica la possibilità di avvalersi della clausola sulle riforme strutturali e di quella per gli investimenti». Infatti, ha spiegato il ministro Padoan, «in ambedue i casi riteniamo ci siano ottime ragioni perché siano concesse, in aggiunta a quella già concessa in aprile sulle riforme, per lo 0,4% de Pil». In ogni caso, ha poi aggiunto Padoan, non ci sarà «nessuna richiesta di fare qualcosa in cambio di qualcos'altro pero [tenere la flessibilità». Tradotto significa che non è previsto che la Commissione Europea chieda al governo manovre aggiuntive. E se anche la clausola sui migranti non sarà concessa, «non cambianiente perché come sapete la legge di stabilità prevede due scenari, che ci siano o non ci siano queste clausole». Intanto la legge di Stabilità prosegue il suo cammino in Parlamento. E sarebbe un maxiemendaniento che recepisca il testo della commissione Bilancio del Senato la strada che la maggioranzaintende seguire per l'esame di palazzo Madama. In commissione si inizierà a votare con ogni probabilità oggi pomeriggio. Le modifiche, nelle intenzioni del governo, saranno poche e concentrate soprattutto, si spiega, nel capitolo Sud. Il testo uscito dalla commissione dovrebbe essere trasformato, quindi, in un maxiemendatnento da portare in aula e sul quale lamaggioranza conta un via libera senza troppi problemi. Sanità nazionale Pagina 36 i anone Ra i Lo versano solo in 16 milioni Ma lefamiglie sono 23 milioni Euro L'importo del canone Rai previsto il prossimo anno N'q Ad oggi il canone Rai è versato da circa 16 milioni di contribuenti a fronte di 23 milioni di famiglie italiane. C'è spazio per recuperare l'evasione di una delle tasse più odiate dagli italiani È quanto sottolineano gli uffici del Ministero dell'Economia e delle Finanze nella risposta ai rilievi del servizio Bilancio del Senato alla misura della legge di Stabilità che prevede il canone Rai a 100 euro in bolletta. «La norma è volta a incretnetare il numero dei contribuenti rispetto a quelli che, attualmente, pagano il canone di abbonamento», spiegano i tecnici del Mef, sottolineando che, visti i numeri, «è più che prudenziale ritenere che la disposizione sia suscettibile di generare maggiori entrate». Il gettito che arriverà con la nuova forma di versamento sarà «almeno pari a quello che viene attualmente introitato come canone, tassa di concessione governativa e Iva». Con le novità fiscali che riguardano le spese funebri sarà possibile «far emergere una maggiore base imponibile». È quanto sostiene il Mef, nelle risposte al servizio Bilancio del Senato. Secondo i tecnici di palazzo Madama la misura contenuta nella legge di stabilità, che estende i possibili beneficiari degli sconti fiscali legati alle spese per i funerali, «prefigurano un ampliamento della platea soggettiva di riferimento». Di conseguenza la disposizione «è suscettibile di determinare effetti finanziari in termini di minori entrate». Secondo il ministero dell'Economia, invece, «bisogna tener conto dell'incremento del numero dei contribuenti che saranno incentivati a richiedere l'emissione del regolare documento fiscale». Gli effetti «positivi in termini di entrate», spiega il Mef, potranno «compensare gli effetti i termini di minori entrate, conseguenti all'estensione della possibilità di detrazione» Fil.Cal.. ' Con lo stop sulla prima casa Ai Co muni' arriva più® liquidità Il meccanismo di rimborso ai Comuni del mancato gettito 'f'asi si basa su aliquote 2015 e neon sulle aliquote massime potenziali e porterà Per mille La massima aliquota finora stabilita perla Tasi sulla prima casa Sanità nazionale maggiore liquidità nelle casse dei sindaci. È la risposta dagli uffici del Mef ai rilievi del Servizio Bilancio del Senato sulla legge di Stabilità. I tecnici del Senato, avevano osservato che, l'aumento della dotazione del fondo di solidarietà comunale in sostituzione del gettito Tasi per l'abitazione principale, e del gettito Imu per i terreni agricoli, «può determinare un irrigidimento dei bilanci comunali». La Ragioneria dello Stato sottolinea che l'ammontare del ristoro a favore dei Comuni «è basato sostanzialmente su una stima del gettito incamerato dai Comuni nell'anno 2015, senza considerare dunque il gettito potenzialmente incamerabile dai medesimi Comuni a fronte di aliquote fissate al massimo livello legislativamente consentito», cioè perla Tasi fino a un massimo del 6 per mille nel 2016 rispetto all'aliquota massima 2014-2015 del 2,5 per mille. Nell'ipotesi massima che tutti i Comuni applichino nel 2016 l'aliquota del 6 per mille, la Rgs stima un gettito di oltre 10 miliardi di euro a cui corrisponderebbe quindi una necessità di coperturaben superiore a quella prevista nella manovra. Gli uffici del Mef sottolineano che il sistema delineato nella legge di Stabilità «assicura nel 2016 l'invarianza di risorse finanziarie peri Comuni» rispetto all'anno corrente. Inoltre la previsione del rimborso del minor gettito per il tramite del fondo di solidarietà comunale «consente di ridurre la quota di alimentazione» dello steso fondo, a carico dei Comuni, da 4.717,9 milioni di euro del 2015 a 2.768,8 milioni di euro dal 2016. «Tale riduzione - spiegala Rgs seppur non influente ai fini della determinazione della dotazione netta del fondo di ciascun Comune, comporta in ogni caso effetti positivi in termini di maggiore liquidità per i Comuni interessati». Pagina 37 Lavoro nuovo sconto per gli assunti scende a 2.150 e o' Mila II saldo dei contratti stabili nei primi nove mesi dei 2015 Lo sconto contributivo al 40%, per ogni nuovo assunto a tempo indeterminato, sarà di 2.150 euro l'anno. Il bonus consentirà di assumere circa un milione di persone nel 2016, ma la stima è «prudenziale». Lo afferma il ministero dell'Economia, nelle risposte ai rilievi sulla legge di stabilità, sollevati dal servizio Bilancio di palazzo Madama. Secondo le simulazioni riportate dal Mef le minori entrate contributive, su base annua, ammontano a circa 2,2 miliardi di euro, da dividere tra la platea di oltre un milione d'assunti stimati. Anche se la stima di circa un milione di nuove assunzioni con contratti a tempo indeterminato nel 2016 è comunque «prudenziale». E sempre in tema di assunzioni ieri sono arrivati i risultati dell'Osservatorio sul precariato dell'Inps. Nei primi nove mesi dell'anno le assunzioni a tempo indeteruninato sono in crescita soprattutto grazie alla norma contenuta in legge di stabilità sugli sgravi contributivi o triennali per i nuovi contratti stabili. I nuovi rapporti a tempo indeterminato (compresele trasformazioni di contratti a termine) sono stati 1,7 milioni a fronte di 1,23 milioni di cessazioni, con un saldo positivo nell'anno di 469.393 contratti stabili. Se si fa il confronto con lo stesso periodo del 2014 (quando la variazione fu positiva per 98.046 unità) nei primi nove mesi del 2015 il dato è stato migliore di 371.347 unità. «Gli ultimi dati Inps - ha detto il premier, Matteo Renzi - sono il segno di una novità». La crescita dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato è legata soprattutto all'esonero triennale dai contributi previdenziali per le assunzioni stabili fatte quest'anno. Tra gennaio e settembre hanno usufruito del beneficio oltre 906.000 lavoratori, il 55% degli assunti a tempo indeterminato nel periodo. Il vantaggio è stato utilizzato soprattutto per i lavoratori del Nord (il 46,2% del totale dei contratti con esonero) mentre quelli del Sud e delle Isole per i quali è stato chiesto lo sgravio sono il 31,7% del totale. San i tà Fondo cresce ' 1,3 ' i ' Non ci sono criticità er ' 2016 Per il Fondo sanitario nazionale del 2016 non risultano «particolari criticità» poiché il Governo ha stanziato 1,3 miliardi 4 Per cento L' Iva sui giornali on line è in contrasto con le leggi europee Sanità nazionale di euro in più rispetto all'anno precedente. Lo afferma la Ragioneria generale dello Stato in risposta alle osservazioni sulla legge di Stabilitàsollevate dal Servizio di bilancio del Senato. «Il livello del Fondo sanitario nazionale per il 2016 - avevano scritto i tecnici di palazzo Madama - era già stato ridotto con il decreto-legge n. 78 del 2015 in misura pari a circa 2,5 miliardi di euro rispetto al tendenziale a legislazione vigente. L'ulteriore decremento del Fsn rispetto a tale parametro potrebbe creare tensioni lungo tale linea di finanziamento». Per la Ragioneria non è cosa; «Il livello del finanziamento sanitario per l'anno 2016 cresce di un importo pari a 1,3 miliardi circa rispetto al 2015, pertanto non risulterebbero particolari criticità sul piano finanziario per l'anno 2016». Sempre secondo il Mef l'Iva scontata al 4% per i giornali online «è in contrasto con la normativa europea». A bocciare la misura contenuta nella legge di stabilità è l'Agenzia delle entrate , nel dossier depositato dal ministero dell ' Economia, in commissione Bilancio al Senato . L'Agenzia delle entrate, nella risposta al servizio Bilancio di palazzo Madama che aveva chiesto chiarimenti sull'agevolazione fiscale, ricorda anche la bocciatura della Corte di giustizia europea sull'Iva ridotta, già introdotta in passato.Intanto a settembre , secondo i dati del Dipartimento delle Finanze, sono state aperte 41 . 763 nuove partite Iva e in confronto al corrispondente mese dello scorso anno si registra un lieve incremento (+0,2%). La distribuzione per natura giuridica mostra che il 74,7 % delle partita Iva è stato aperto da persone fisiche , il 20% da società di capitali, il 4,5% da società di persone; la quota dei «non residenti» e «altre forme giuridiche », rappresenta complessivamente quasi FI % delle nuove aperture. Pagina 38 di Andrea Di Stefano 1 MILANO xpo, l'impegno continua. E il presidente del consiglio Matteo Renzi ha voluto metterci la faccia ieri con un intervento di 54 minuti sul palco del Piccolo Teatro davanti a tutte le istituzioni politico, accademiche e economiche non solo di Milano ma del Nord Ovest. Si chiamerà Human Technopole-Italy 2040, il progetto da 150 milioni di euro l'anno la cui gestione è stata affidata dal governo all'Istituto italiano di tecnologia di Genova, fondaII premier Matteo Renzi zione finanziata dal governo e diretta dal fisico Roberto Cingolani, con il supporto dell'Institute for international interchange di Torino e della Edmund mach foundation di Trento. Da subito nel polo "Italia 2040" delineato da Renzi potrebbero lavorare «fino a 1.600 persone - ha detto il premier grazie al progetto che è il tributo che il governo paga al lavoro di qualità fatto da Milano e dall'Expo». Nel dettaglio, secondo quando delineato dal premier, il polo conterrebbe un «nucleo di sei laboratori iniziali logisticamente e tematicamente divisi in oncogenomica, neurogenornica, cibo nutrizione, sviluppo dei big data, software e bioinformatica, impatto socioeconomico per lanciare un ponte tra la parte scientifica e predittiva anche per altri settori». Renzi ha volutamente lasciata aperta la porta a tutti i soggetti che vogliono dare il loro contributo ma ha lanciato anche un monito: «Il governo è pronto a investirci da venerdì 150 milioni l'anno per dieci anni, ma non può essere consegnato in alcun erodo ai campa- Ricerca nilismi perché il ruolo di Milano come capitale culturale dovrà essere non solo la locomotiva d'Italia, ma d'Europa». Il presidente del consiglio ha rivendicato il progetto Human Technopole come una visione del futuro: «Per anni ci hanno detto che noi eravamo solo quelli della rottamazione ma che non avevano una visione e un'idea strategica del Paese, dopo un anno e mezzo è chiaro che c'è un progetto organico di riforme», ha detto Renzi. «Steve Jobs - ha aggiunto - ha vinto la sua battagli a perché ha fatto una cosa facile e bella, l'iPhone è il primo telefonino senza manuale di istruzioni» e così deve essere l'Italia «facile e bella», ma per esserlo «ha bisogno di progetti di eccellenza mondiali, non può limitarsi a essere una fiera, un evento, un singolo momento». Le dimensioni del progetto, una sorta di Silicon Valley tricolore, richiede il coinvolgimento degli atenei milanesi, tra cui l'Università Statale, il Politecnico e la Bocconi, e partner privati come Ibm Watson lab, Google, Weizmann institute, European molecular biology laboratory, Ferrero, Bayer, Nestlè, Dupont, Barilla e Novartis. La nuova realtà per nascere avrà bisogno di 200 milioni di euro ma andrebbe a occupare solo una parte (70mila metri quadrati) degli oltre 500mila metri quadrati di nuovi edifici da costruire. La porzione maggiore (215mila metri quadrati) sarà riservata al campus dell'Università Statale (540 milioni l'investimento) e agli alloggi per gli studenti. Le prime risposte ieri sono state positive anche dai più critici come il leghista presidente della Regione, Roberto Maroni: «Siamo pronti a discutere su questo progetto. Coinvolgiamo tutti, benissimo, sono pronto da domani a sedermi al tavolo con il governo e discutere. Mi pare che in questo senso oggi ci sia stata un'apertura. Se c'è questa disponibilità noi siamo pronti a collaborare, a rafforzare il progetto, non per metterci il campanile o la bandierina, ma per metterci le eccellenze che ci sono». ORI PRODUZ10NE RISERVATA Pagina 39 « CENTRO MOND IALE DE LLA GENOM ICA» L 'eredità dell'Expo? La ricerca «Pronti 1,5 miliardi in dieci anni» MILANO SPETTA al (suo) governo decidere la vocazione futura del sito Expo e accendere quella scintilla che possa attrarre sullo stesso sito i migliori talenti della ricerca rendendola «l'area del capolavoro italiano» anziché «l'area dei nostri rimpianti». Così Matteo Renzi finisce per intestarsi la causa e la missione del post 2015, ovvero: la difficile scommessa della riconversione dei terreni che fino al 31 ottobre scorso hanno ospitato i padiglioni dell'Esposizione Universale di Milano. PAROLE, rassicurazioni e proclami che il presidente del Consiglio condisce con un eccitante necessario in questi casi per vincere lo scetticismo generale, per «allontanare i fantasmi»: «Il governo è pronto a investire 150 milioni di euro all'anno per dieci anni». Investimenti in ricerca, s'intende. Il sito dell'Expo non pare destinato ad esserne l'unico beneficiario ma ne sarà l'epicentro, stando all'annuncio dello stesso Renzi. «Qui - scandisce il premier - ospiteremo luoghi capaci di dare al Paese la scintilla per porsi come una superpotenza culturale». Un progetto a lunga gittata, da realizzare sulle aree a metà tra Milano e Rho. «Italia 2040», così è stato battezzato il contenitore nel quale è inserito quel «Centro per lo sviluppo di tecnologie capaci di migliorare la qualità della vita» che si vuole aprire sul sito sotto la supervisione dell'Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), diretto dal fisico Roberto Cingolani, che si avvarrà a sua volta della collaborazione dell'Institute For International Interchange di Torino e la Edmund Mach Foundation di Trento. E lo stesso premier a spiegare il punto di forza della proposta, riassumibile in una sola parola: «Interdisciplinarietà». «Siamo il Paese in cui si vive di più - fa sapere il presidente del Consiglio -, ora dobbiamo cercare di vivere meglio. Non c'è alcuna iniziativa al mondo che unisce la genomica nelle sue differenti declinazioni, compresa l'oncogenomica (applicata ai tumori ndr), la neurodegenerazione, l'alimentazione, il riciclo dei materiali e i big data». ple ha "atto una cosa facile e bella, Ci hone, che non ha istruzioni Così deve essere l' Italia TUTTO sono 6 i laboratori dell'Istituto Italiano di Tecnologia chiamati a interagire. «Non possiamo perdere questo treno». Secondo le prime stime il nuovo centro richiederebbe un investimento di 200 milioni di euro e potrebbe essere realizzato in tre anni, una volta completato l'iter delle autorizzazioni. Una parte non indifferente ci si aspetta la facciano i colossi privati interessati alle tecnologie. Chissà se tra queste potrà rientrare anche la Apple diretta da quel Tim Cook ieri intrattenutosi a pranzo proprio con il premier. Gia m battista Anastasio Luca Zorloni STRETTA Matteo Renzi con Tim Cook nel ristorante di Cracco (Ansa) Ricerca Pagina 40 meni Sabato del díabì w dagli i rn° . n ° ipía con it c J„M. into di cellule stamiiia1i ge n eratrici di insul ina LA RICERCA a ricerca sulle cellule staminali nel diabete è arrivata a contare i successi. Dopo alcuni anni di entusiasmi e altrettante delusioni, si è ormai in grado di differenziare, in meno di un mese, cellule staminali pluripotenti produttrici di insulina. Un obiettivo raggiunto per la Giornata mondiale del diabete che si dividerà tra sabato e domenica prossimi (www.giornatadeldiabete.it). L L'INTERVENTO Per la prima volta, nel 2014, è stata approvata dall'Agenzia del farmaco statunitense una terapia che utilizza queste cellule in pazienti diabetici di tipo I. Due i punti forti di questa ricerca: ottenere cellule produttrici di insulina in modi validi, per poter essere impiantate in un diabetico e, soprattutto, senza immunosoppressione. Le cellule vengono impiantate nel sottocute della schiena. E' uno studio di fase 1 (su 4 pazienti) al quale seguirà una fase 2 (su 28 pazienti) ed è mirato a dimostrare la sicurezza della tecnica. Le staminali pluripotenti usate per questa sperimentazione sono embrionali. «Il progetto è stato già approvato in Europa. Appena verranno definiti gli aspetti regolatori, saremo in grado di partire con una decina di pazienti», spiega Lorenzo Piemonti, coordinatore del Gruppo di studio della Società italiana di diabetologia "Medicina rigenerativa in diabetologia", e co-direttore del programma di ricerca 'Tra- Ricerca pianto di isole pancreatiche" al San Raffaele di Milano. Un altro filone sperimentale interessa le staminali "riprogrammate", che permette di superare i problemi etici, non si parte da una cellula embrionale ma da una matura. Che, in un secondo tempo si differenzia secondo le richieste della ricerca. «A livello teorico qualsiasi tessuto potrebbe essere ricostruito in questa maniera. In qualunque parte del corpo vengano impiantate le isole pancreatiche rilasciano insulina», aggiunge Piemonti. L'ORIZZONTE Si tratta di un primo importante passo verso lo sviluppo del "BioHub", un mini organo bioingegnerizzato che imita il pancreas naturale, per ripristinare la produzione di insulina nei pazienti con diabete di tipo I. Novità di cui i pazienti sono sempre alla ricerca in particolare online, come è stato ricordato ieri a Roma, nel corso di un incontro sulla capaci- I % I %///////// ' / / _ j I 11 %,,. 11, tà dei pazienti a seguire le cure in modo corretto. «Per arrivare all'obiettivo dobbiamo rendere i pazienti consapevoli, quindi collaborativi - spiega Agostino Consoli, endocrinologo all'università di Chieti Pescara - a volte la "colpa" dell'abbandono delle cure va ricercata nel farmaco stesso. Ma se è a somministrazione orale, una sola volta al giorno, can un buon profilo di sicurezza e tollerabilità come sitagliptin, la vita è più facile per il paziente e anche per il medico». In Italia solo una persona con diabete su 10 ha accesso alle incretine, farmaci innovativi più pratici e con meno effetti collaterali rispetto ai tradizionali. A testimoniarlo, l'ultimo rapporto dell'Osservatorio diabete. «Diversamente da altri Paesi europei - denuncia Andrea Giaccari, professore di Endocrinologia alla Cattolica di Roma - da noi vengono ancora prescritti con molta difficoltà». Antonio Caperna © RIPRODUZIONE RISERVATA T ETI E IINNOVATIVI PIU PRATICI TI E CON MENO COLLATERALI TRA LE I Pagina 41 Lo studio Autocontrollo costante per sto are l'ipoglicemia L'autocontrollo della glicemia rappresenta ancora oggi una delle sfide quotidiane affrontate dalle persone con diabete ma la maggioranza di loro non misura regolarmente lo zucchero nel sangue con un conseguente impatto sulla qualità della vita e adesione alle terapie. Un recente studio ha dimostrato che le persone che non verificano di frequente la glicemia vanno incontro a un tasso di ipoglicemia quasi triplo, con un tasso di ospedalizzazione raddoppiato. Se ne è parlato al convegno "Col diabete puoi...", promosso da Diabete Italia e Coordinamento associazioni diabetici Lazio Cladiab, e il supporto incondizionato di Abbott. In realtà con i più sistemi di monitoraggio dei glucosio l'81% delle persone con diabete controllo la glicemia più di 6 volte al giorno e il 98% non ha avuto accessi in ospedale negli ultimi 6 mesi, come dimostra la ricerca Cawi condotta da Doxa Pharma. Si stima che nel Lazio oltre 350mila persone soffrano di diabete e si contano oltre 12mila ricoveri anche per complicanze. «L'autocontrollo glicemico e l'educazione terapeutica sono due risorse fondamentali per la salute e la qualità di vita delle persone con diabete - spiega Lina Delle Monache, presidente Cladiab - Un valido autocontrollo è l'unica chiave che permette alla persona con diabete, correttamente, di vivere una vita normale e di evitare le complicanze». A.Cap. © RIPRODUZIONE RISERVATA Ricerca Pagina 42 Nanotech, i trionfi dell'altro mondo che Albert snobbò Una rivoluzione che è g7à tra noi GABRIELE BECCARIA e sai come trattare gli elettroni, puoi farci molte cose. «Un computer e anche un bambino». Fabio Beltram sa come attirare l'attenzione e stasera alle 18, alla Scuola Normale Superiore di Pisa di cui è direttore, spiegherà che le nanotecnologie sono arrivate tra noi e stanno per cambiare tutto, a cominciare dal modo in cui comunicheremo e ci cureremo . In modi che avrebbero sconcertato Einstein, che dell'elettrone aveva un'idea ancora ottocentesca (all'incirca come una pallina rotante): se il padre della Relatività vinse il Nobel per l'effetto fotoelettrico , e quindi per la teorizzazione dei quanti di luce, il paradosso è che alla meccanica quantistica non ci credette. «Era un genio - osserva Beltram - con una mentalità classica». E allora com'è quell'altro mondo che Einstein non volle vedere? «Nel 2015 è diventato un comparto che vale nel mondo 2 trilioni di dollari ed è in crescita esponenziale», spiegherà oggi il professore nella prima conferenza che inaugura il nuovo ciclo dell'iniziativa «Vis», le «Virtual immersions in science». Che è tanto pervasivo da mettere sottosopra settori-chiave come l'elettronica e la biomedicina. Il segreto, appunto, dipende «da come si impacchettano gli elettroni . Ho intitolato la mia conferenza "Elettroni del silicio ed elettroni delle proteine " perché queste particelle sono sempre uguali, ma con proprietà ed esiti diversisbello - aggiunge - è che lo scenasimi, a seconda dei volumi in rio non è da kolossal fantasciencui vengono confinate». Così, tifico, ma appartiene a espeoltre a computer e bambini, si rienze imminenti. Quando? può plasmare la materia all'in«Già tra alcuni anni». finito. Seguendo le stesse regoIl problema, a questo punto, le di manipolazione che la Naè spiegare bene le opportunità. tura utilizza per generare la Vincendo i sospetti che le nanosolidità del ferro o l'impalpabitecnologie suscitano in molti. lità dell'azoto. «Abbiamo imparato a disegnaQuesti successi nel dominio re le nanostrutture e a imporre dell'invisibile hanno qualcosa proprietà artificiali che, tuttadi stupefacente. E tutto nasce via, non hanno nulla di magico. dal fatto - dice Beltram - «che Sono il risultato del confinasiamo arrivati alla precisione mento degli elettroni e quindi del nanomesottolinea Beltro. Le consetram - offrono guenze equiperfette gavalgono a un ranzie di riprocambio di paducibilità». radigma». Il Con i farmaci che, tradotto come con i fuRUOLO : E DIRETTORE DELLA SCUOLA in realtà comturi transistor, NORMALE SUPERIORE DI PISA DOVE È PROFESSORE DI FISICA prensibili, sicapaci di funDELLE NANOSTRUTTURE gnifica nanozionare seconE BIOFISICA MOLECOLARE oggetti superdo stati di soperformanti. vrapposizione Per esempio «da posizionare quantistica. Qui, anche se i nel fegato o nel cuore per una tempi di fattibilità si dilatano, diagnosi precoce o da rilasciare le promesse non sono meno per eliminare un virus o neutrastraordinarie: grande velocità lizzare una cellula tumorale». di esecuzione per problemi Con il nanotech si entra neliper-complessi. l'universo della medicina preSi può fantasticare: piccolisventiva. Che Beltram sintetizza simi, di plastica flessibile, quei in questo modo: «In ognuno di computer diventeranno comnoi si potranno iniettare alcuni pagni inseparabili, anche più miliardi di nano-oggetti, i quali degli smartphone attuali. Chisrealizzeranno una perfetta masà che cosa commenterebbe nutenzione dell'organismo». Il l'incredulo Einstein. , Ricerca . Pagina 43 Parte dalle staminali la lotta al Parkinson Una strategia per curare le malattie neurodegenerative VALENTINA ARCOVIO a scommessa è sul Parkinson: se con le s cellule staminali si riuscirà a curare questa malattia, potrebbero esserci buone speranze anche contro altre patologie neurodegenerative, come la Còrea di Huntington e la Sclerosi multipla. È con molta onestà che la senatrice a vita Elena Cattaneo, nonché direttrice del Laboratorio cellule staminali dell'Università di Milano, spiega le prospettive delle terapie con staminali per le malattie neurodegenerative. In un incontro che si è tenuto ieri a Roma, al Senato, la scienziata ha invitato i massimi esperti in staminali a fare il punto sullo stato dell'arte di questo filone di ricerca. A fare da apripista sono proprio gli studi sul Parkinson, su cui, in 25 anni, sono stati accumulati molti dati e informazioni. La «prova del nove» è prevista nel 2018, quando in Europa partiranno i test sull'uomo: un piccolo gruppo di pazienti con RUOLO : È PROFESSORE DI FARMACOLOGIA E DIRETTRICE DEL LABORATORIO DI CELLULE STAMINALI DELL'UNIVERSITÀ DI MILANO. È SENATRICE AVITA Ricerca Parkinson verrà reclutato per provare l'efficacia del trapianto di staminali embrionali. In particolare i ricercatori verificheranno se i neuroni ottenuti a partire dalle staminali embrionali sono in grado o meno di sostituire quelli «originali», distrutti dalla malattia. «Abbiamo lavorato per 10 anni allo sviluppo di un metodo per "istruire" le staminali embrionali a diventare neuroni autentici, cioè capaci di "sostituire" specificamente i neuroni dopaminergici che muoiono nel Parkinson - spiega Cattaneo -. Già nel 2005 eravamo riusciti a ottenere neuroni autentici, cioè perfettamente in grado di integrarsi nel cervello e funzionalmente attivi». Per arrivare a questo punto sono state percorse molte tappe. Il primo a porre le basi è stato Anders Bjorklund dell'Università di Lund, in Svezia, quando negli Anni 80 trapiantò nel cervello di persone con il morbo di Parkinson cellule staminali provenienti da feti abortiti. Da allora sono 200 i pazienti sottoposti alla procedura e cinque hanno ottenuto ottimi risultati, cioè per 15-20 anni sono guariti dalla malattia senza ricorrere alla terapia tradizionale. Numeri, questi, sufficienti a incentivare gli studiosi a unire gli sforzi. Così, ora, sono tre i consorzi che lavorano nella stessa direzione. Due sono europei, il «Neurostemcellrepair», coordinato dalla stessa Cattaneo, e «Transeuro», e il terzo è il «GForce». Nel frattempo, in Italia, vanno avanti progetti ambiziosi. Come quello coordinato da Vania Broccoli, capo dell'Unità di ricerca cellule staminali e neurogenesi dell'Irccs San Raffaele di Milano. «Abbiamo messo a punto - racconta - nuove procedure di riprogrammazione cellulare che mettono insieme le ultime tecnologie genetiche con le ultime conoscenze sulle staminali. Abbiamo utilizzato una combinazione di geni capaci di indurre il differenziamento di cellule della pelle in neuroni dopaminergici attivi, capaci di secernere dopamina, essenziale per la trasmissione degli impulsi nervosi connessi al comportamento e al movimento volontario». Raffinare queste tecniche, già sofisticate, potrebbe un giorno portare alla creazione di specifici «pezzi di ricambio» per il nostro cervello. Pagina 44