CALCIO- Seconda categoria Real Vairano Scalo- GS Casale 1

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CALCIO- Seconda categoria Real Vairano Scalo- GS Casale 1
CALCIO- Seconda categoria
Real Vairano Scalo- GS Casale
1-0
Due episodi clamorosi hanno condizionato il risultato ma il protagonista principale, in
negativo, è stato l’arbitro napoletano Calzolaio, di nome e di fatto.
Allo stadio Visco Supino di Vairano era lecito aspettarsi una partita impegnativa anche sul
piano agonistico. Così è stato ma il risultato è risultato falsato a partire dal primo tempo
allorchè l’arbitro non concede un rigore ai ragazzi di mister Gaeta per un evidentissimo fallo di
mano di un difensore del Vairano.
Semplicemente scandaloso. Ma intanto il Casale continuava a macinare gioco ed ha falliva per
forte precipitazione almeno due palle gol. Come spesso accade quando si sprecano opportunità
favorevoli poi si finisce con l’essere puniti. Così è stato nel secondo tempo ma non per bravura
degli avversari, solo per la seconda perla dell’arbitro che ha concesso un gol alla squadra di
casa seppure l’autore della rete si trovava in evidentissimo e chiarissimo fuori gioco.
I dirigenti e l’allenatore del Casale non possono addebitare niente ai loro calciatori che si sono
impegnati per tutti i novanta minuti. La partita ha messo in evidenza un ottimo Pascanu, di
origini rumeno che ha disputato una grande partita.
A fine gara si era sparsa, infondatamente, la notizia dell’esonero dell’allenatore del Casale, Livio
Gaeta ma la notizia è stata prontamente smentita, si trattava solo di uno scontro verbale un po’
sopra le righe tra il mister ed un suo giocatore. Tutto è rientrato ed ora la squadra si concentrerà
sul prossimo appuntamento per un immediato riscatto.
Severino Cipullo
CALCIO:
E.Zupo
Teano
–
Intercasertana (Recale) 0 – 0
Decisamente non è stata una bella partita. Due squadre toste che si sono affrontate
senza esclusione di colpi. Era chiaro che il pareggio non stava bene a nessuna delle due e
l’agonismo profuso è stato forse più intenso di quanto ci si deve aspettare da un incontro di
calcio. Durante tutto l’arco della partita i due portieri non hanno fatto una parata importante ma
neanche i rispettivi attacchi hanno prodotto azioni degne del loro ruolo.
In sostanza per descrivere meglio l’andamento dell’incontro si può riassumere nel concetto che
ha dominare sono stati i due centrocampo sostenuti dalle rispettive difese, portieri a parte.
Spiacevole è stato l’episodio che alla metà del secondo tempo ha costretto l’arbitro ad
interrompere la partita per qualche minuto nel tentativo di far calmare i bollenti spiriti. In
pratica, ai bordi del campo si sono scontrate due vecchie conoscenze, con rancori mai sopiti, uno
era un nostro concittadino, calciatore anch’egli e l’altro un sostenitore del Recale i quali, due
anni prima avevano avuto modo di confrontarsi in quel di Recale con le stesse armi usate da
Rosi e Lavezzi nella partita Roma Napoli.
La differenza è stata che il nostro calciatore non reagì subito, ma ha atteso due anni per tentare
di dare pan per focaccia. La zuffa purtroppo ha coinvolto anche i calciatori del Recale che
sedevano in panchina i quali avrebbero voluto scavalcare la recinzione per aiutare il loro
concittadino. Ne è sorto un parapiglia con i calciatori ed i dirigenti della squadra locale
impegnati nel tentativo di calmare gli animi e riportare la calma. Bene ha fatto l’arbitro a
sospendere la partita per qualche minuto per poi ripartire con le squadre di nuovo in campo.
L’andamento della partita non è cambiato, velocità e determinazione da ambo le parti ma al 93’,
al fischio finale dell’arbitro, le cose non erano cambiate.
Non sappiamo cosa scriverà l’arbitro nel suo referto, certo è che gli unici a farsi coinvolgere nella
zuffa che avveniva fuori dal campo, sono stati i calciatori dell’Intercasertana mentre i locali si
sono impegnati, con i loro tecnici e dirigenti, per riportare la calma.
Una brutta domenica se le uniche emozioni le ha prodotte una scazzottata fuori campo.
Marco Guttoriello
Anziana donna di 81 anni
inizia lo sciopero della fame
con il figlio, davanti al
Municipio
Il caso è stato riportato già ieri su tutti i giornali locali. La signora Rosaria Cecere di
anni 81, ieri è stata costretta ha lasciare la sua abitazione per effetto di una sentenza dei giudici
del Tribunale di Carinola che hanno attribuito il possesso dell’abitazione alla figlia AM., con lei
convivente.
Si sono presentati presso la sua abitazione l’Ufficiale giudiziario, l’avvocato Fabrizio Zarone
della controparte ed un rappresentante dello Studio Legale Balbo, che tutela i suoi interessi.
Al diniego della signora Rosaria di abbandonare l’appartamento, è stato richiesto l’intervento
dei Carabinieri, che hanno svolto una eccellente azione riuscendo a convincere la signora a non
compromettere ulteriormente la situazione.
La vicenda è molto complessa e per certi versi anche paradossale. Sembra , leggendo le carte,
che per una
serie di dichiarazioni presentate presso gli uffici comunali, la signora Rosaria
dal 2006 avrebbe notificato il cambio di domicilio da Via Roma (ingresso dell’appartamento da
cui è stata sfrattata), a Calata S.Agostino (ingresso del sottotetto dello stesso stabile)e
registrata la variazione anche all’ufficio tributi. Fin qui tutto regolare ma la signora Rosaria
afferma invece che quelle carte lei non le ha mai firmate e quindi tutto sarebbe stato fatto a sua
insaputa. Dunque la signora Rosaria, legittima proprietaria dell’appartamento e del relativo
sottotetto, risulterebbe invece domiciliata solo nel sottotetto. Per questo ultimo motivo,
secondo la figlia AM, invece, la sua presenza nell’appartamento è illegittima e pertanto andava
sfrattata.
Nella macchina, parcheggiata proprio davanti all’Ufficio dei Vigili Urbani in Piazza Municipio,
dove la signora Rosaria staziona in compagnia del figlio, ci fa leggere tutto l’incartamento che si
è procurata per dimostrare la grave ingiustizia che sta subendo, proprio ad opera della figlia. Tra
le carte c’è una lettera indirizzata al Sindaco Raffaele Picierno in data 30 ottobre 2010 in cui
denuncia le gravi inadempienze manifestate dagli uffici comunali che hanno preso atto di
dichiarazioni false, secondo la signora Rosaria e conclude, appellandosi al buon cuore ed alla
sua autorità, con la richiesta di fare piena luce su quanto verificatosi.
A questa lettera la signora non ha mai ricevuto alcuna risposta.
La signora Rosaria si dispera e chiede aiuto, si chiede come sia possibile che una figlia
possa fare questo ad una madre, invoca le persone che l’avvicinano di non abbandonarla, lo fa
con dignità, come pure il figlio che l’assiste. Sono persone civili, come ha sottolineato il
consigliere comunale Carmine Corbisiero, l’unico amministratore che si è avvicinato per
interessarsi alle loro ragioni. Qualcuno le aveva prospettato di farsi ospitare in una casa di
accoglienza ma, la signora Rosaria ha decisamente e giustamente rifiutato.
Indubbiamente ci si trova in una situazione che lascia insoluti molti interrogativi ai quali forse, la
coscienza degli uomini, più di ogni altra cosa, potrebbe e dovrebbe dare risposte.
Maurizio
Simone:
Sull'Ospedale
siete
intervenuti troppo tardi
Giorni fa abbiamo pubblicato un articolo in cui si segnalava l’iniziativa promossa dai sindacati ospedalieri e
condivisa dall’intero Consiglio comunale, primo firmatario il sindaco Raffaele Picierno, in cui si denunciava
alla Procura della Repubblica in particolare che, l’effetto più clamoroso della politica di razionalizzazione dei
costi della sanità campana è stato, soprattutto nel nostro territorio, che mentre si disponeva e realizzava la
chiusura del nostro ospedale, appena ristrutturato e messo a norma, veniva consentita invece l’agibilità di
altri ospedale a noi vicini che, palesemente non posseggono i requisiti di sicurezza della struttura, degli
impianti ed i vari servizi di emergenza.
Assistenza Sanitaria a Teano : quale strategia?
In riferimento all’azione bi-partisan, per la verità piuttosto tardiva, espletata
dal Consiglio Comunale nei giorni scorsi, concretizzatasi con un esposto alle
Procure della Repubblica di Napoli e S. Maria Capua Vetere per sollecitare una
verifica dell’agibilità delle strutture sanitarie ospedaliere tuttora operanti nella
nostra Provincia, avvertiamo la necessità di esternare alcune nostre
considerazioni :
Francamente ci sfugge quale possa essere il realistico scopo di tale azione,
atteso che l’eventuale accertamento di difformità rispetto ai requisiti previsti
dall’attuale normativa sulla sicurezza degli edifici, nella peggiore delle ipotesi
comporterebbe la chiusura dei plessi ospedalieri interessati; nella migliore,
comunque, purtroppo, non garantirebbe affatto la riapertura del nostro
ospedale.
Non vorremmo che l’iniziativa in questione distogliesse l’attenzione degli
amministratori da un prioritario obiettivo di vitale importanza per la nostra
comunità : il mantenimento in Teano del Distretto Sanitario, naturalmente
trasferito nella struttura ex ospedaliera.
Già in un precedente nostro documento avevamo auspicato tale soluzione
indicando, altresì, il potenziamento dell’attività specialistica ambulatoriale e
dell’assistenza domiciliare quale possibile, parziale contropartita per la perdita
dell’assistenza ospedaliera.
Ci sembra, pertanto, opportuno un richiamo alla “Realpolitik” per coloro i quali
sono chiamati a rappresentare le nostre istanze e i nostri comuni interessi.
Il Coordinatore dell’Associazione “Nuovi Orizzonti”
IDV di Teano
Maurizio Simone
Su questa posizione non ci sembra convergere il dottore
Maurizio Simone, massimo esponente del locale circolo IDV di
Teano, che replica anche con tono fermo, attraverso la
seguente nota:
Pasquale Di Benedetto esprime
dubbi
sulla
capacità
di
promozione
turistica
del
nostro territorio
Carissimo Direttore,
leggevo a proposito del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia
e relativa "delibera" per l’acquisizione di cimeli, etc. etc..
Siamo, quindi, perfettamente in linea con quanto pubblicato
sul sito ufficiale del ns. amato Comune; in particolare nella
pagina dedicata alla descrizione del territorio, di seguito
riportata:
"Teano è un comune di 12.727 abitanti della provincia di
Caserta. Secondo comune della provincia per estensione
territoriale, dista dal capoluogo 34 km. Sorge sulle pendici
del massiccio vulcanico di Roccamonfina, nel territorio
compreso tra la valle del fiume Savone e quella del torrente
Rio Messera (o MESSERE?). Si trova in posizione strategica,
come porta della Campania. Il territorio sidicino è compreso
nel Parco naturale Roccamonfina e Foce del Garigliano. Sia
d’estate che d’inverno la temperatura si mantiene quasi sempre
superiore ai 0° (PER FORTUNA CHE ANCHE D’ESTATE SI SUPERANO
(quasi sempre) GLI 0° GRADI !). La primavera inizia ai
principi di marzo e le precipitazioni piovose, abbastanza
frequenti, terminano ai primi di maggio, cui segue l’arsura
estiva (ALLORA E’ VERO, SUPERIAMO i 0° GRADI ANCHE D’ESTATE!)
interrotta dalle piogge settembrine.
Carissimo Direttore, la promozione turistica dipende anche
dalla precisione della descrizione dei luoghi e sopratutto
dalla temperatura dei luoghi stessi…!!
Cordialità
Pasquale Di Benedetto
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Caro Pasquale,
forse dimentichi che questa segnalazione tu l’hai già fatta
una volta almeno due anni fa e noi provvedemmo a segnalarla a
chi di dovere. Nulla è stato fatto per correggere quella
espressione fuori luogo, anche se basterebbe poco, ma
evidentemente quella della comunicazione corretta e della
promozione turistica è l’ultima cosa che interessa ai nostri
governanti.
ti saluto cordialmente
Antonio Guttoriello
L’incarico è stato conferito.
No!
si
tratta
solo
di
individuazione.
Il Comune di Teano attraverso un avviso pubblico ha avviato la procedura per il conferimento
dell’incarico professionale di nomina del Responsabile del servizio di protezione e sicurezza, la
valutazione dei rischi per i dipendenti comunali e la formazione dei lavoratori e del loro
rappresentante.
Un incarico valutato complessivamente 15mila euro.
Svolte le procedure di rito, valutate le varie offerte pervenute, il 10 febbraio scorso il
Coordinatore dell’Ufficio Tecnico comunale rende noto, con una comunicazione affissa all’Albo
Pretorio che, l’incarico di cui alle cose che abbiamo descritte sopra, ai sensi dell’art. 123, comma
11 del D.Lgs. 163/2006 è stato conferito alla società Gaia s.r.l. con sede in Maddaloni.
Motivazioni: l’organizzazione aziendale e l’offerta economica presentata che riportava un ribasso
del 25% sull’importo complessivo dell’incarico.
Il giorno dopo, sempre all’albo pretorio e sempre a mezzo di una comunicazione sottoscritta dal
Coordinatore dell’Ufficio Tecnico comunale, si apprende che l’incarico conferito il giorno prima
alla ditta Gaia srl, non era ancora stato conferito e che la medesima società doveva considerarsi
solo individuata come possibile conferita ria.
Cosa è successo tra il 10 e 11 febbraio perchè l’Ufficio Tecnico si rimangiasse letteralmente una
comunicazione ufficiale, che era evidentemente il risultato di una procedura conclusa? Come è
possibile che il Coordinatore Responsabile UTC si affrettasse a comunicare l’assegnazione di un
incarico quando invece l’incarico non era ancora stato formalizzato? Che senso ha, nei
procedimenti pubblici, comunicare che una società è stata individuata come possibile
assegnataria?
C’è qualcosa che ci sfugge, forse qualche possibile ricorso ha fatto bloccare l’assegnazione o la
presenza di nuova proposta più allettante?
Il neo Assessore al Personale ha materia per svolgere l’attività di controllo di sua competenza e
trasmettere, sempre attraverso l’Albo Pretorio, quel segnale di trasparenza di cui egli stesso è
stato in passato promotore e sostenitore.
Gerardo Picozzi
E siamo solo agli inizi!