Chiesa parrocchiale a San Biagio di Casalecchio di Reno

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Chiesa parrocchiale a San Biagio di Casalecchio di Reno
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Segnalazioni
MATERIALI E PROGETTO
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LA TRADIZIONE RINNOVATA
Chiesa parrocchiale a San Biagio di Casalecchio di Reno, Bologna
DALLA RELAZIONE DI PROGETTO
L’assunto condiviso con il parroco, la comunità
parrocchiale e i referenti della Diocesi era che si
dovesse fare una chiesa moderna, ovvero legata alla
funzionalità celebrativa conseguente alla riforma liturgica del Concilio, conforme al sentire delle persone che in ogni ambito chiedono sempre maggiore
partecipazione, conforme al senso di Comunione crescente che i nostri pastori cercano, ma anche e soprattutto che avesse uno spazio con senso del sacro.
Si è ritenuto di ricercare il senso del sacro non solo
con effetti di luce – peraltro importanti – ma anche
e soprattutto con riproposizioni di percezioni antiche e consolidate dello spazio ovvero tramite l’utilizzo di forme a volte simboliche, a volte formali e
reintroducendo un’arte fortemente espressiva ed integrata con la forma dell’involucro e con le parti che
lo compongono: la forma architettonica, l’arte, ed
un linguaggio “comune” dovrebbero comunicare
quella riconoscibilità su cui si fonda la percezione
del sacro.
In ogni parte del progetto si è cercato di portare
avanti questo assunto.
La realizzazione è frutto di un lungo lavoro di progettazione partecipata, di scambio di pareri e consigli con diverse persone: principalmente con il parroco, poi con i suoi consiglieri e con l’Ufficio Nuove
Chiese della Diocesi di Bologna.
La Chiesa è formata da due elementi distinti - Aula
e Cappella feriale - collegate da un ampio atrio a cui
viene attribuita la funzione di accoglienza in prolungamento con il porticato esterno ed il sagrato.
Nell’atrio si percepisce immediatamente il luogo
della Custodia Eucaristica, Cristo quale elemento
“sorgente e culmine” ispiratore della Vita cristiana
ed a cui si attribuisce il ruolo centrale che ha simbolicamente in tutto il progetto.
Il luogo della Custodia è infatti il centro su cui è
costruita la Chiesa: analizzando la pianta infatti riscontriamo che da esso si dipartono le linee delle
pareti che delimitano l’Aula come tutte le linee d’impianto del fabbricato.
Le pareti coincidono in modo forte e simbolico
con braccia ideali – braccia che accolgono – che convergono in un centro che non è casuale ma è l’origine di tutto: la Vita vera è qui simbolicamente richiamata quale origine geometrica delle linee che reggono la costruzione ovvero le pareti, le travi del coperto, le linee del pavimento.
La nicchia che costituisce il luogo della Custodia
Eucaristica è visibile anche all’esterno del fabbricato dall’interno del cortile e anche dalle Opere Parrocchiali così che, chi sa cosa rappresenta e conosce
il contenuto di questa piccola abside, può sentire la
Sua presenza discreta riversarsi nell’attività quotidiana.
L’aula è a forma semicircolare per sottolineare che
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LATERIZIO SANMARCO PER IL RIVESTIMENTO DELLE FACCIATE DELCHIESA.
è l’assemblea stessa che celebra tramite il suo presbitero;
per aumentare la partecipazione con una migliore visibilità si è preferito avere una forma più larga che lunga.
Questo senso di partecipazione è stato colto perfettamente
dall’artista che ha proposto ai piedi della croce la comunità
per antonomasia, la comunità degli apostoli a rappresentare l’intera Chiesa.
La forma aperta a ventaglio ha un centro che, come
evidenziato, non è interno all’aula stessa: questa
impostazione non è contrastante con l’intenzione di avere
un forte senso della centralità, la qual cosa è affidata all’altare dalle significative proporzioni e dalla convergenza delle
linee delle travi del coperto, delle pareti e del pavimento.
La Chiesa ha forma semicircolare con un punto di origine e due forti raggi che la delimitano. In realtà il semicerchio è leggermente irregolare, ovvero si tratta di un settore di una spirale proprio di una chiocciola: quelle chiocciole così presenti/tipiche del materiale a pavimento, chiocciole/conchiglie marine così vicine alle forme primordiali
della vita, così capaci di esprimere il senso della natura.
Possiamo dire che la forma della Chiesa deriva
dall’intersezione di un qualcosa che si ispira alla vita così
come era all’origine con le pareti che simbolizzano il messaggio che sgorga da Colui che rende tutto autentico.
Si è cercato di proporre quindi una forma moderna a
cui è affidato un significato simbolico, come avevano un
significato simbolico le piante a croce.
LA NUOVA
Il laterizio, materiale edilizio fra i più antichi, rimane
uno fra i prodotti più versatili ed efficaci sotto il profilo
compositivo – forse l’unico che possa essere direttamente
associato al concetto di costruzione – e fra i più performanti
per le sue qualità estetiche, statiche e isolanti. Per questo
motivo, la ricerca e l’innovazione di prodotto rimangono
fra i principali motivi di competizione da parte dei produttori. Nel caso dei paramenti faccia a vista della Chiesa di S.
Biagio a Bologna, SanMarco Terreal Italia ha fornito mattoni della sua Linea Classico SanMarco a pasta molle, frutto di una ricerca di argille e sabbie che rispondessero alle
esigenze architettoniche e formali del progettista. Il metodo produttivo, che ricalca l’artigianalità e il sapere delle
antiche a mano, segue la tecnologia “a pasta molle”, la più
idonea a rispondere alle istanze prestazionali del faccia a
vista. In questo dialogo tra tradizione ed innovazione, anche l’aspetto cromatico costituisce motivo di
personalizzazione progettuale: rosso classico è il colore scelto, ottenuto miscelando argille purissime, prive di
efflorescenze e senza aggiunta di coloranti o additivi per
rispondere ai requisiti della bioarchitettura. Oltre a tavelle
e listelli della stessa linea, i mattoni Classico SanMarco hanno
dimensione 12x25x5,5 cm e consentono l’impiego di 60 pezzi
circa al mq. SanMarco Terreal Italia è la prima Azienda
italiana ad aver certificato i propri mattoni per muratura
in categoria 1, perciò soggetti al controllo da parte di un
istituto esterno che ne certifica i livelli prestazionali e l’aderenza ai parametri di conformità CE.
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SCHEDA TECNICA
- Committente: Parrocchia di S. Biagio
- Progetto architettonico e D.LL.: Ing. Aldo Barbieri
- Collaboratori: Ing. Alessio Erioli, Ing. Fausto Frezzotti
- Strutture: Ing. Aldo Barbieri, Ing. Saverio Simonazzi
- Impianti meccanici e elettrici: P.I. Emilio Bianchi
- Acustica: P.I. Daniele Antonello
- Illuminotecnica: P.I. Lolli Raffaele
- Coordinamento per la sicurezza: Ing. Aldo Barbieri
- Progetto: 1996- 2001 - Realizzazione: 2005 - 2007
- Impresa esecutrice: Società Emiliana CEFA-SECEFA S.a.s.
- Artisti: Philip Moroder Doss, Progetto Arte Poli,
Prof. Luigi E. Mattei
FORNITORI
- Mattoni a pasta molle per la facciata: SanMarco Terreal
Italia srl. Strada alla Nuova Fornace – 15048 Valenza
- Copertura: Holz Albertani Spa
Via Nazionale, 43 25050 Sellero BS
- Banchi chiesa: Caloi Industria Srl
Via Conegliano,40 – 31058 Susegana TV
- Marmo: Quintarelli Srl
Via Croce di Schioppo, 2 – 37020 S. Anna d’Alfaedo VR
- Lampade: Thorn Europhane Spa
Via G.di Vittorio, 2 – 40057 Granarolo Emilia BO
- Vetrate artistiche: Progetto Arte Poli Srl
Via Bresciana, 67/b – 37139 Verona
Fotografie: Paolo Cola, Bologna
ARTIGIANI
- Falegnameria: Diamanti Casa snc
Via della Repubblica, 670/a – 40038 Vergato BO
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