10 anni TLS - Il racconto dei protagonisti

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10 anni TLS - Il racconto dei protagonisti
10 anni TLS
Il racconto
dei protagonisti
Notiziario
trimestrale PwC
www.pwc.com/it
7 Think, Do!!
An Event of PwC
Consulting
10 Financial Rugby
12 Global Mobility
Think Global, Be Global!
16 Spring Advisory
University a Roma
23 Alumni Story
Stefano Beretta
6
Valentina
Montanari:
determinazione,
e fare squadra
24
14
Global Diversity
Leaders
con Dennis Nally
WowCheWeekend
2016: rinnovata la
partnership con
AIESEC Alumni
Italia
sommario
PwC - AIESEC
15 YouthSpeak Forum 2016:
focus educazione
di Cristina Viale
PwC - Cover Story
3 10 anni TLS Il racconto dei protagonisti
PwC - Strategie e mercati
16 #developtheidea all’Advisory University
di Roma
di Franca Paciocco
MMVI
di Francesco Ferrara
Quel lunedì 3 luglio nacque un modello
di Fabrizio Acerbis
4 10 anni nei servizi legali e fiscali:
sguardo indietro e sguardo avanti
di Gaetano Arnò
5 Una grande squadra per una grande avventura
di Domenico Coldani, associato fondatore Lawoaks - Associazione Professionale
L’opinione di tre giovani manager dello Studio
di Valentina Gorla, Liana Locorotondo, Massimo Bellasio
PwC - Donne in volo
6 Valentina Montanari, Il Sole 24 ORE: determinazione, e fare squadra
PwC - Formazione
7 Think, Do!!
An Event of PwC Consulting
di Gianluca Sacchi
PwC - Strategie e mercati
17 La visita di Renzi a Città del Messico Il buon lavoro del Desk Italia di PwC Messico
di Luca Torosani e Lorenzo Moschini
PwC - Eventi
18 Il punto di vista di PwC su arte
e cultura in Italia
Tvrtko Buric: “Human” ad Art@PwC
196a edizione di ReportCalcio
Tutti i numeri della stagione 2014/2015
PwC al Luxury Summit del Sole 24 ORE
PwC - Sport
20 Milano Relay City Marathon: ancora un grande successo
21 PwC colora di orange il Corporate Challenge
PwC Legal al top nel calcio
PwC - Attualità e professione
22 Aggiornamenti normativi in pillole
di Sara Milani
PwC - Formazione
10 Financial Rugby
di Valerio Deambrogio
PwC - Alumni Story
23 Il Dare e l’Avere
di Stefano Beretta, Tiffany & Co. Swiss Watches
12 Global Mobility
Think Global, Be Global!
PwC - AIESEC - Alumni
14 WowCheWeekend 2016.
Rinnovata la partnership
con PwC al meeting Notiziario trimestrale
PricewaterhouseCoopers SpA
di AIESEC Alumni Italia
di Federica Della Rupe
Registrazione n. 37 presso il Tribunale
il volo
di Milano in data 22 gennaio 2007
Pubblicazione a uso interno
Editore: PricewaterhouseCoopers
via Monte Rosa, 91 - Milano
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PwC il volo luglio 2016
Direttore responsabile Francesco Ferrara
Direttore editoriale Leonardo Cadeddu
Consulenza redazionale Studio Lucchini
Impaginazione
Corinna Corradini - Corigrafica
Stampa PF - Srls
Luglio 2016
10 anni TLS
Tax and Legal Services: uno dei principali player italiani
e un modello da imitare.
Tra l’orgoglio dei fondatori e l’impegno dei giovani,
ecco il racconto dei protagonisti .
Quel lunedì 3 luglio nacque
un modello
di Fabrizio Acerbis
MMVI
di Francesco Ferrara
2006-2016: tanta roba, direbbero i più giovani.
Lo Studio che oggi tutti vedono è nato il 3 luglio 2006, ma era già, non dico
vecchio, sicuramente non neonato. Partimmo, quel lunedì, in poco più di
una novantina di persone, più un’altra quarantina che già svolgevano servizi
legali e fiscali nell’ambito delle entità del Network PwC.
Almeno sul piano delle relazioni, non fu nemmeno vero start-up: entravamo
con nuova veste giuridica in un contesto che era già il nostro, condiviso con
i colleghi di Assurance e Advisory per qualcuno di noi addirittura da più
di vent’anni, con ruoli ricoperti a livello nazionale e di Network, con team
di lavoro che sapevano perfettamente cosa fare, perché semplicemente
avrebbero continuato a fare quello che già facevano.
Eppure non so se è facile rendere, a chi non ha vissuto quei giorni, alle
centinaia di colleghi che si sono aggiunti nei mesi e negli anni successivi, lo
spirito di quel lunedì e delle prime settimane.
Da un lato c’era la pressione del mondo esterno, vissuta dai singoli in base al
proprio carattere, ma con tratti comuni. Avevamo fatto una cosa che nelle
nostre carriere professionali era “imprevista”.
Quante grandi scissioni ha vissuto il mondo degli studi italiani? Pochissime,
anche perché i grandi studi sono pochissimi.
Non sapevamo come avrebbe reagito il mercato e non sapevamo come
avrebbe reagito il Network. Non sapevamo, infine e soprattutto, come
C'era una volta un mondo dove l'iPhone
non esisteva, il dominio internet di
Facebook era stato registrato da pochi
mesi e Twitter era in un garage.
Al governo, Prodi subentrava a
Berlusconi, mio figlio Daniele andava in
prima elementare, io diventavo
partner, gli incarichi di revisione delle
società quotate duravano 12 anni e la
macchina più venduta in Europa era la
Fiat Punto. Infine, non può mancare la
citazione musicale, l'Italia scopriva
Seven Nation Army dei White Stripes,
diventata un terrificante tormentone
("poo-po-po-poo-poo-po") per la
vittoria della Nazionale operaia di
Gattuso.
Insomma, un secolo fa.
In realtà molto meno, ma sembra che il
mondo abbia iniziato a girare più
veloce, almeno a me che ormai sono
negli Anta da un pezzo.
Anche per il TLS sono stati dieci anni
molto veloci e molto densi. A luglio del
2006 cominciava l'avventura dei Tax
and Legal Service‎s di PwC, di cui in
questi giorni celebriamo il compleanno.
Anche se per vezzo continuano a
chiamarsi "Studio", sono PwC nel DNA,
e un pilastro del successo della nostra
organizzazione.
Una bella favola.
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PwC il volo luglio 2016
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PwC - Cover story
avrebbero reagito i nostri clienti. Avevamo anche il sospetto che
nei confronti del nuovo Studio e di chi ne faceva parte si sarebbe
scatenata una campagna a minimizzare la portata di quanto era
accaduto, derubricandola a trasferimento di quattro gatti aventi
l’obiettivo di lavorare come fiscalisti e legali esperti solo del
segmento della revisione.
Dall’altro lato, c’era tutto ciò che di intimo accompagna, nella vita,
le scelte lavorative. Immaginate tutte le sensazioni di quando, se vi è
capitato, avete ragionato se fosse opportuno lasciare la vostra “casa”
lavorativa per una nuova casa, e alla fine avete scelto, cercando
di mettere d’accordo la testa e la pancia, e vi ritrovate al primo
giorno in cui la metro, o il treno, o la vostra auto, li prendete in una
direzione diversa rispetto a quella della mattina precedente, e sapete
che almeno per un po’ (o per tantissimo tempo) questo sarà il vostro
new normal. Ecco, moltiplicate queste sensazioni per 100, quanti
eravamo più o meno in quell’ala del piano giardino di via Monte
Rosa 91 a Milano, dove restammo basati nel periodo iniziale.
Non ho ripensato spesso a quei giorni.
Da lì la nostra storia è volata fino a oggi senza un attimo di respiro.
Sono orgoglioso delle pagine che abbiamo scritto e del rispetto e
ammirazione che sento intorno allo Studio e alle persone che ne
fanno parte, quelli che quel lunedì c’erano e quelli che magari da
pochi giorni si sono affiancati a noi.
Le statistiche dicono che in quest’arco di tempo abbiamo fatto
qualcosa di straordinario, fino a divenire uno dei principali player
domestici, e un modello da imitare per molti.
Per me, abbiamo fatto semplicemente quello che serve per poter
scrivere la storia dei prossimi dieci anni.
10 anni nei servizi legali e fiscali:
sguardo indietro e sguardo avanti
di Gaetano Arnò
delle più importanti realtà del mercato italiano, con quasi seicento
professionisti che esprimono competenze tecniche diversificate e di
elevato livello.
Questa storia in netta controtendenza è dovuta principalmente al
forte impegno e alla dedizione di tutte le persone che hanno fatto
parte di TLS, alcuni sin dall’inizio, altri unendosi nel tempo al
gruppo originario via via sempre più numeroso.
Come sono stati i 10 anni dal 2006 ad oggi?
Nel primo decennio di vita di TLS l’intero sistema economico
mondiale ha subito una trasformazione senza precedenti,
determinata dal concorrere di plurimi eventi, quali la fine della c.d.
new economy (o net economy), l’esplosione della bolla dei mutui subprime nell’estate del 2007 e la gravissima crisi che ha fatto seguito al
fallimento della Lehman Brothers nel settembre del 2008.
Un periodo di difficoltà dell’economia mondiale come questo non
poteva non avere rilevantissimi effetti negativi su qualsiasi mercato,
e in particolare su quello dei servizi professionali alle imprese.
Per rendersene conto, basti pensare ai seguenti fattori: concorrenza
sempre più aggressiva, enorme pressione sugli onorari, incremento
della selettività dei clienti, crescente complessità delle tematiche
affrontate, progressiva riduzione delle tempistiche di esecuzione
dei lavori.
Collocata la nascita di TLS in questo particolare periodo storico, e
nulla sapendo della sua reale evoluzione, sarebbe risultato naturale
preconizzarne una vita breve e poco gratificante.
Come noto, così non è stato, essendo diventati, invece, un esempio
di grande successo professionale che ci ha portati a essere una
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PwC il volo luglio 2016
Com’era percepito TLS nel 2006 da clienti e competitor, e com’è
considerato oggi?
A luglio 2006 si è parlato e scritto della nascita di TLS in modo
soltanto indiretto, in quanto l’attenzione degli operatori del settore
era focalizzata su quello che poteva sembrare – e veniva presentato
dai terzi – come un mero “spin-off” di alcuni associati fondatori di un
noto ed importante studio legale e fiscale operante da parecchi anni
nel mercato italiano.
Molto meno la stampa di settore ha posto in evidenza il ben più
ampio progetto di tali professionisti di ricostruire la “practice tax and
legal” del Network PwC venuta meno nel 2003.
Dal 3 luglio 2006 è quindi partito un costante processo di
accreditamento di TLS nei confronti, innanzitutto, delle Member
Firm estere del Network, e a seguire dei clienti (i pochi di allora e i
molti potenziali) e dei vari studi professionali concorrenti.
L’obiettivo è stato ampiamente raggiunto.
A distanza di dieci anni, solo in pochi (anche all’interno dello
Studio) ricordano con precisione gli eventi che hanno caratterizzato
la nascita di TLS che ormai rappresenta per tutti un interlocutore
ampiamente riconosciuto ed apprezzato a livello nazionale ed
internazionale.
Dove potrà arrivare TLS tra altri dieci anni?
Il percorso di crescita di TLS è chiaramente ancora in corso e
nonostante il successo dei primi dieci anni non possiamo, né
dobbiamo, considerarci “arrivati”. Parafrasando Friedrich Nietzsche,
non sappiamo quanto manca alla vetta ma ora – come 10 anni fa –
occorre continuare a salire e non pensarci.
Una grande squadra per una grande avventura
di Domenico Coldani
Associato fondatore - Lawoaks - Associazione Professionale
Impossibile riuscire a condensare in poche righe ciò che hanno
rappresentato per il sottoscritto i 7 anni (dalla fondazione nel
2006 alla mia uscita nel 2013, dovuta al raggiungimento dei limiti
anagrafici statutari) trascorsi nel TLS: tante sono le emozioni che
riaffiorano nella mia mente, a cominciare dalla sensazioni di brivido
ed entusiasmo che io e altri 7 soci provavamo nelle settimane
Il punto di vista
di tre giovani manager
dello Studio
immediatamente precedenti la fondazione della struttura
di consulenza, per non parlare dell’energia contagiosa che
contraddistingueva il periodo di start-up.
Tuttavia, se devo scegliere un sentimento in grado più di altri di
riassumere il mio stato d’animo nel ripercorrere questa avventura,
questo non può che essere l’orgoglio: orgoglio di aver avviato
una realtà in grado di ottenere risultati eccellenti fin dalle prime
fasi, con risultati sempre incrementali in termini di fatturato e
di persone; ma, soprattutto, orgoglio di avere fatto parte di una
fantastica squadra di professionisti, capace di affrontare le tante
sfide occorse con la mia stessa passione ed entusiasmo, e con cui
ho condiviso i giorni e le notti per riuscire a superare gli inevitabili
momenti difficili e raggiungere così risultati sempre più rilevanti.
Senza questa collettiva ambizione e comune spirito di sacrificio
non sarebbe stato possibile raggiungere i traguardi che ci eravamo
posti dieci anni fa: come spiegò Henry Ford, «mettersi insieme è
un inizio, rimanere insieme è un progresso, lavorare insieme è un
successo».
Ancora oggi, uscito da ormai quasi tre anni dal TLS e cimentatomi
in nuove sfide professionali, ricordo con grande piacere i successi
conseguiti nei miei anni e ammiro con immutato orgoglio i sempre
più positivi risultati raggiunti da chi ancora fa parte della squadra.
«Come vivi l'esperienza professionale in uno Studio che
nei suoi primi 10 anni è cresciuto così rapidamente e ha
subito significative modifiche, sia nell'organizzazione
sia nell'offerta di servizi al cliente?»
Lo abbiamo chiesto a Valentina Gorla, Liana
Locorotondo e Massimo Bellasio.
Valentina Gorla
Ritengo che il cambiamento sia
la chiave per il successo. In una
realtà economica estremamente
dinamica e competitiva come
quella in cui viviamo, è essenziale
comprendere il contesto e rispondere
in modo tempestivo ed efficace alle
esigenze che progressivamente
emergono. Sono contenta di far
parte di uno Studio che rispecchia ciò in cui credo e che mi propone
costantemente nuove sfide e traguardi. È stimolante contribuire
alla crescita di una struttura che mira allo sviluppo delle persone e
all’eccellenza dei risultati.
Liana Locorotondo
Lavorando in un contesto
dinamico, vivo la rapida
crescita dello Studio e le
modifiche intervenute come
una grande opportunità
di crescita personale e
professionale. Con la
convinzione che l’offerta
di nuovi servizi richieda
una rapida e continua evoluzione delle capacità acquisite,
svolgo il mio lavoro, prestando costante attenzione allo
sviluppo di nuove competenze. Del resto Darwin, il padre
dell’evoluzionismo, ci ha insegnato che «non è la specie più
forte o la più intelligente a sopravvivere, ma quella che si
adatta meglio al cambiamento».
Massimo Bellasio
Un ambiente di lavoro così aperto
mi ha offerto la possibilità di
relazionarmi con diversi clienti dal
profilo nazionale e internazionale, e
di interagire con colleghi di diversi
panorami culturali, instaurando
rapporti di sincera stima e di
amicizia. La crescita dello Studio
nei suoi dieci anni ha coinvolto
non solo le persone, ma anche la
struttura, dotandoci dei mezzi necessari per poter competere nel
mercato ed affermare la visione di business. Alla mole di lavoro e ai
sacrifici fa da contraltare un sentimento di appagamento dovuto alle
responsabilità del proprio lavoro e alla consapevolezza di svolgere
un’attività professionale che mira all’eccellenza.
PwC il volo luglio 2016
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PwC - Donne in volo
Determinazione,
e fare squadra
Intervista a Valentina Montanari, CFO del Gruppo 24 ORE
di Pina Floris
“Un’umanista prestata ai numeri”. È con questa
definizione che inizia la conversazione con
Valentina Montanari.
Milanese, laureata in Economia e commercio a
Pavia, un Master in Bocconi in Corporate
finance e in Direzione e politica finanziaria.
Revisore contabile e dottore commercialista
iscritta all’Albo di Milano, Valentina vanta
importanti esperienze professionali in realtà di
prestigio quali AEM (oggi A2A), Albacom (oggi
BT Italia), RCS MediaGroup, Gruppo Dada e
Gefran. Oggi è CFO del Gruppo 24 ORE.
Valentina, oggi sei CFO di uno dei più
importanti gruppi editoriali italiani e siedi
in alcuni consigli di amministrazione. Come
hai cominciato?
Ho fatto il liceo classico in una delle scuole più
antiche di Milano e avrei voluto fare
l’insegnante di latino e greco. Per questo mi
definisco un’umanista prestata ai numeri, con
l’idea che prima o poi tornerò a occuparmi di
dialoghi di Platone o storie da tradurre dal
latino. Dopo il liceo, tra Lettere classiche e
Ingegneria, scelsi economia e commercio. Un
esperimento, all’inizio, ma con un forte
impegno. In un paio di mesi recuperai il
programma di matematica del liceo scientifico.
Direttore generale la privatizzazione, la
formazione del nuovo bilancio, il piano
industriale, il cambio di sistema informativo
gestionale. Dopo la privatizzazione ho seguito
la IPO di AEM, per oltre un anno vissi a
contatto con i più importanti manager delle
banche d’affari.
Essere donna a quei tavoli?
Mai percepito la differenza. Facevo parte del
team, avevo la fiducia del DG e non vivevo
discriminazioni.
Dopo un passaggio in Albacom, l’ingresso in
RCS come Direttore amministrazione e
finanza, a capo di 200 persone.
La fase che il gruppo attraversava non era
semplice: tre AD in quattro anni, un piano di
pre-pensionamento da affrontare, gestione non
moderna, utilizzo dei sistemi informativi
sottodimensionato, con processi da rivedere
profondamente. L’esperienza in RCS mi
permise di vedere tante operazioni
straordinarie, acquisizioni, fusioni, la gestione
dell’estero, la Spagna in primis, e una fiscalità
molto complessa. Fui in moltissime riunioni del
consiglio della capogruppo e nominata
consigliere in tutti i board delle controllate.
Hai affronato temi di diversity?
Determinata.
Non direttamente. La maternità è sempre
Sì. L’impegno e la perseveranza, unite a una
percepita come un rischio, quindi mi
passione quasi innata per la matematica, mi
suggerivano di non assumere donne. Nella mia
hanno consentito un ottimo percorso di studi e
esperienza, di volta in volta, sono stata tacciata
addirittura la possibilità di fare una tesi
di privilegiare le donne o gli uomini. Questo
sperimentale in statistica, pubblicata negli Stati
vuol dire che mi sono sempre posta in modo
Uniti.
corretto, valorizzando il merito, dando
challenge importanti e feedback sempre.
Dopo la laurea?
Dopo un primo pensiero al dottorato, iniziai i
classici colloqui. Il momento non era dei
migliori, la laurea conseguita era perfetta per
gli uffici studi delle banche, che però si stavano
concentrando, e non assumevano, Banca
d’Italia aveva appena fatto il concorso. Forse
anche il fatto di essere donna non pagava in
quegli ambienti. Ho fatto anche i colloqui in
consulenza e revisione. Un vostro competitor
mi chiese: «Tra 5 anni dove si vede? dietro una
scrivania o dietro una carrozzina?». Poi si
presentò un’occasione all’allora AEM di Milano,
che mi permise di fare un’esperienza
impossibile in altri contesti: seguire a fianco del
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PwC il volo luglio 2016
Due anni con Colao?
Un gigante, una persona da cui ho imparato
moltissimo.
Poi?
2 anni come CFO di quotata in DADA e poi
Gefran, un mondo completamente diverso.
Azienda manifatturiera con la produzione e la
distinta base. Interessante l’esperienza della
fabbrica in Cina, e li sì un tema di diversity. Ero
venerata dallo staff femminile cinese, che
vedeva per la prima volta una donna
relazionarsi al pari di un uomo al comando.
E oggi, da oltre due anni, il Sole, una società di
prestigio con un valore del brand molto
importante, di grande standing.
In tutte le esperienze hai avuto a che fare con
consulenti e revisori. Una tua valutazione?
Lavorare accanto ai consulenti è stata occasione
sempre di crescita per me, tenuto anche conto della
mia prima parte della carriera da autodidatta. Non
avere una figura di riferimento poteva essere un
problema, ma grazie alle professionalità incontrate
posso dire di aver sempre imparato qualcosa.
E oggi?
Oggi è arrivato anche il momento inverso: essere io
un supporto alla crescita per giovani professionisti.
Di qui l’impegno nel mondo dell’associazionismo
femminile, a cominciare da Valore D alla quale ci
associammo come DADA con Barbara Poggiali,
perché vedevamo che l’azienda aveva una forte
impronta maschile, nonostante la presenza poco
valorizzata di molte donne ingegneri e
programmatrici.
Da lì è stata un’escalation, con la partenza dei corsi
di Valore D e in particolare di In the Boardroom e
oggi CEO School al quale ho partecipato (quando
ero in Gefran sono entrata nel board di
Mediolanum), ora in Cerved e OXFAM.
Quindi, anche se non hai vissuto personalmente
problemi di genere, sentivi che c’era da fare.
Sì. Nel tempo, la convinzione che il merito sia
l’unica variabile che conta nel successo
professionale si è un po’ attenuata. Mi sono resa
conto anche partecipando alle selezioni per
importanti posizioni di CFO che quasi sempre
erano uomini a ottenere l’incarico. O c’è una
volontà di sistema, o il soffitto di cristallo non
s’incrina. Le quote sono importanti, ma non basta
avere le donne nei CDA. Nelle aziende occorre
portare più donne nei ruoli apicali.
Un suggerimento per le giovani professioniste?
Ci vuole grande impegno e determinazione, ed è
importante avere chiari gli obiettivi di massima.
Oggi attraverso le associazioni è possibile accedere
a occasioni di networking di valore, e poter
partecipare a programmi di mentoring con
professioniste affermate, che possono dare
suggerimenti importanti ma anche solo una chiave
di lettura diversa delle situazioni. Oggi è anche
cambiato il modo di relazionarsi tra donne:
finalmente si fa squadra.
PwC - Formazione
Think, Do!!
An Event of PwC Consulting
Milano Marittima, 5-7 maggio 2016
di Gianluca Sacchi
Di solito nell’organizzare eventi di questo genere è utile
avere UN motivo specifico; nel nostro caso ne avevamo
TANTI: erano passati quasi 5 anni dall’ultimo Consulting
Meeting, dovevamo festeggiare i successi di crescita
degli ultimi anni, dovevamo dare evidenza della crescita
tumultuosa del numero di dipendenti – abbiamo ormai
raggiunto e superato le 1.000 unità!! –, far notare che più
del 50% del Management presente all’evento 5 anni fa non
era neanche un collega, informare dell'inserimento negli
ultimi anni, mesi, addirittura giorni, di colleghi portatori
di nuove competenze distintive (pochi esempi per tutti:
Strategy& e gli “attuari”, la “Digital Innovation” …),
prendere atto dei diversi cambiamenti attesi a livello di
Network...insomma, sembrava già a posto così, e invece...
anche un nuovo Modello Operativo!!!
segue a pagina sucessiva
Ezio Bassi, Territorial Senior Partner
A sinistra Oliver Galea, Consulting - LoS Leader
A destra Thomas DeGarmo, EMEA Consulting COO
PwC il volo luglio 2016
7
PwC - Formazione
Il feedback delle break-out in plenaria
Già, il nuovo Modello Operativo, sul quale l’intera partnership
Consulting ha lavorato costantemente e assiduamente nei mesi
precedenti l’evento per metterlo a punto, “customizzarlo” alla
nostra realtà, farlo proprio e il più possibile “fatto su misura”…
innovativo su tanti aspetti, dalla modalità di approccio al
mercato, alla gestione e allo sviluppo delle risorse fino alle
modalità di interazione con il Network.
E in più, una parola di sottofondo che ormai è diventata
usatissima e, forse in qualche caso addirittura abusata,…
innovazione…
Ma allora perché non iniziare a “innovare” dall’organizzazione
stessa del meeting e delle presentazioni che normalmente
si susseguono più o meno tutte uguali nella forma, pagine
e pagine di PowerPoint, un uomo/donna solo/a sul palco e
Partners di PwC Consulting
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PwC il volo luglio 2016
tanti colleghi in sala che ascoltano (all’inizio…), fanno finta
di ascoltare (dopo un po’…) e rispondono alle mail (dopo non
molto...)? Perché non essere “disruptive”, fuori dagli schemi,
pronti a mettersi in gioco e a metterci la faccia, qualità che tra
l’altro dovrebbero essere nella valigetta di qualunque buon
consulente?
Detto fatto!! Tutti i partner del Consulting coinvolti insieme
in una rappresentazione scenica, smoking per i maschietti e
abito lungo per le femminucce, in quella che amichevolmente
sarebbe diventata nota come “I Pinguini”, con l’obiettivo
di spiegare il nuovo Modello ma anche, se non soprattutto,
dimostrare con una metafora l’unione e l’unità di tutti verso
obiettivi che possono essere raggiunti solo se si lavora insieme
come in una vera orchestra sinfonica.
I "pinguini" al completo
I giovani musicisti ne "Le 4 Stagioni di Vivaldi"
…e poi ancora, per continuare in questo “nuovo corso” e per
suggellare la visione del futuro, una nuova metafora, un cambio
di scena con i partner “orchestrali per un giorno” che escono e
una vera e propria orchestra sinfonica di giovani musicisti che
interpretano, su un bellissimo e scenografico palco di 16 metri
di lunghezza creato per l’occasione, parte de “Le 4 Stagioni
di Vivaldi”…e per continuare con lo stesso stile nel resto del
meeting, presentazioni a più mani, interviste multiple anche
a esponenti di spicco del Network - Thomas DeGarmo, EMEA
Consulting COO - , 4 gruppi di 4 colleghi (non partner) a dirigere
i lavori nelle break-out room e poi sul palco a fare domande,
sempre precise, articolate, e anche ficcanti, un po’ a tutta la
partnership, senza rete di protezione…
Insomma, “disruptive” è dir poco…!!
Adesso sta a noi tutti far sì che quanto descritto, rappresentato e
dichiarato durante il meeting diventi realtà, a beneficio nostro e
di tutti coloro che nei prossimi mesi saranno parte integrante e
imprescindibile di quest’azienda.
Per chiudere, crediamo che di tutti i meeting a cui abbiamo
partecipato, sia come organizzatori, sia come partecipanti,
questo sia stato il più bello, coinvolgente, diverso dal solito,
fresco e divertente...ci rimane un dubbio per il futuro: cosa
toccherà inventarci per fare meglio?
Il Comitato Organizzativo
PwC il volo luglio 2016
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PwC - Formazione
Financial Rugby
di Valerio Deambrogio
26 maggio: un giorno all’insegna dello sport e
dell’aggregazione.
Alle 8,30 del mattino, il Gruppo FS Banche Nazionale si è
trasferito dagli uffici di via Monte Rosa al campo del Rugby
Monza, alle porte di Milano. In loco ci attendavano i
nerboruti istruttori del Rugby Monza per una maratona
rugbistica conclusasi nel tardo pomeriggio.
Dopo una prima rapida introduzione alla folta platea su come
si gioca a rugby e su quali sono i valori del rugby, siamo stati
messi subito alla prova, fisica e non solo.
Divisi in gruppi - ciascuno rappresentante delle nazioni che
maggiormente esprimono, in termini di qualità di gioco, il
rugby - da circa 20 persone, siamo stati accompagnati e
supportati dagli istruttori durante le cinque stazioni di warm
up che dovevano fornirci i fondamentali del gioco e farci
riflettere sulle somiglianze - comportamentali, di valori e
principi - con il nostro lavoro.
In particolare, ci è stato chiesto di riflettere sul ruolo dii:
- fiducia, elemento essenziale tanto per i componenti di una
squadra quanto per i colleghi di lavoro;
- comunicazione, attitudine imprescindibile per instaurare
rapporti costruttivi e indirizzare in maniera puntuale tanto
una squadra quanto un team;
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PwC il volo luglio 2016
- sinergie che s’instaurano all’interno di un gruppo di persone,
conditio sine qua non per raggiungere un obiettivo comune;
- assunzione di responsabilità, elemento distintivo di una
persona consapevole del proprio ruolo e onesta
intellettualmente.
Il percorso ha quindi abbinato una prima fase riflessiva a una
fase atta a tradurre il “messaggio della stazione” in un gesto
sportivo e a preparare dei neofiti a una “partita di rugby senza
contatto”.
Dopo il pranzo, infatti, abbiamo partecipato a un “torneone”
aziendale. Le squadre si sono sfidate in una partita di rugby che
ha stimolato l’aggregazione tra i componenti dei team,
permettendoci soprattutto di conoscerci meglio.
Appassionare 150 persone al rugby è un compito arduo, ma è
possibile è condividerne i principi e i valori: il coraggio, la
passione, l’impegno, l’altruismo, la lealtà, la correttezza.
Oscar Wilde scriveva: «Il rugby è una buona occasione per tenere
trenta energumeni lontani dal centro della città». È anche
un’ottima occasione per far avanzare e supportare nella vita
quotidiana i sani principi e gli universali valori di questo sport.
PwC il volo luglio 2016
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PwC - Global Mobility
Global Mobility
Think Global, Be Global!
Le nostre iniziative
Live the spirit of Mobility: Mobility anywhere, anytime!
Un programma che offre il Network PwC. Dare un valore aggiunto alle nostre persone e ai nostri clienti.
Vivere un’esperienza all'estero è un arricchimento personale e professionale. E immergersi in nuovi mondi, in nuove culture, in nuovi
orizzonti e dimensioni. Un modo di mettere alla prova le proprie competenze, lasciare le paure e mettersi in gioco per poter misurare i propri
limiti, i propri valori. Una sfida sempre aperta.
Sfido voi a vivere un'esperienza ricca di emozioni con Global Mobility!
Information Desk
Continuiamo la nostra campagna informativa con piccole
manifestazioni esponendo per alcuni giorni, a Milano e in alcuni altri
uffici, poster e altro materiale (teli/vele), e offrendo una permanenza
del team per cogliere e dare informazioni riguardo il programma.
Cerchiamo di dare un giusto valore a quello che PwC offre alle nostre
persone e ai nostri clienti, pubblicizzando la nostra attività anche
verso l'esterno tramite i vari social media.
La nostra prossima esposizione è prevista per il 3 e 4 ottobre 2016.
Prossimamente un desk a Roma, pronti per la conquista di nuove città.
Dove c'è movimento c'è Mobility!
Networking is our business
Tanti di voi conoscono il programma del Global Mobility. Oltre
a occuparci delle persone che fanno esperienza all'estero e che
vengano dall'estero, negli ultimi anni abbiamo pensato che
avevamo anche il dovere di lavorare sull'integrazione delle
nostre persone provenienti da vari mondi e da varie culture, di
dare anche la possibilità a chi sta per partire di scambiare due
chiacchiere con chi è già tornato. Un semplice modo conviviale
per stare con gli altri, per conoscersi, per scambiare esperienze di vita sia nell'ambito
personale sia professionale. Un’iniziativa per rinforzare e arricchire le relazioni. È stato
questo il Global Mobility Party, lo scorso 7 giugno.
Le nostre storie
A mixture of feelings
by Ervin Goci & Mirlinda Saliaj
Tirana - Albania in Assurance/FS Banking
from January 2015.
We came from a small country with big
opportunities. It is a pleasure for us to share
our experience with many other colleagues.
It was something different, changing
everything, new place, new climate, new
working environment, new colleagues, new
friends. New life.
12
PwC il volo luglio 2016
What we left to our home country looks like a
past life. Many uncertainties about what we
would have been doing here, outside our
routine and successful carrier in our small
office. The first impression was a mixture of bad
and good feelings. Luckily, we could speak and
understand Italian language but nothing about
the Italian life style. In any case, the only thing
that was not new was PwC and we knew from
the beginning that this would make our
experience more interesting and colorful.
Since we were part of PwC from more than 7 years, thought that we
knew and understood something about the "big PwC family" but we
were not completely right. Start working on such a big office with so
many people was very different to what we used to see before; taking
this opportunity, we had the chance to learn how different cultures
will help to develop the personal life and professional career.
As new joiners, even with many work experiences, we would like to
encourage everyone to be open on new opportunities abroad and
enjoy a new experience even it may looks very challenge at the
beginning.
grandioso, dove c'è tanto da capire e imparare. Il rispetto della
cultura e dei costumi locali è fondamentale per riuscire a integrarsi
anche a livello lavorativo.
Il mio secondment si esaurisce a giugno 2016, ma con PwC Italia si è
valutato di portare avanti il progetto di sviluppo sul Medio Oriente e
così probabilmente continuerò a spendere alcuni giorni al mese
nell'ufficio di Dubai e negli altri uffici presenti in Middle East, e sono
molto grato a PwC e al Global Mobility per avermi concesso questa
opportunità straordinaria.
To Dubai, back to Milan. And back
di Tommaso Tomaiuolo / Tax and Legal - Milan / Dubai (Emirati Arabi)
All began making chocolates
by Tatiana Athanasiou
Athens (Greece) in Milan Deals TS from January 2016
Il Middle East, e il mondo
arabo più in generale, in questo
periodo di tensioni
geopolitiche viene spesso visto
con diffidenza da noi
occidentali, nonostante sia un
mondo capace di esercitare un
notevole fascino, creando un
interessante contrasto tra la
tradizione, che fa viaggiare i
locali molto lentamente, e
l'esigenza del business, che
corre molto veloce.
Io ho sempre amato la cultura araba, ho deciso addirittura di
sposarmi in Marocco e quando si è prefigurata la possibilità di aprire
un desk italiano a Dubai, non ho esitato a fare di tutto per far ciò che
questo avvenisse.
Dubai è uno dei sette Emirati e principale centro finanziario del
Medio Oriente, dove invece Abu Dhabi è la capitale amministrativa.
La città è paradossalmente povera di petrolio, e ha saputo costruirsi
negli anni, anche passando attraverso terribili crisi, una strada
alterativa per il proprio sviluppo, basato soprattutto sulla finanza e
sul turismo. I numeri relativi alla crescita della città sono da capogiro,
e ospitare EXPO 2020 sta rappresentando un ulteriore stimolo.
La cultura dei locali (circa il 15% rispetto agli "expat"), che
prevalentemente derivano da diramazioni più o meno vicine alla
famiglia reale, è quella di primeggiare in tutto. Questo si intuisce
dalla grandiosità architettonica e dagli incredibili progetti di sviluppo
di tutti gli ambiti. Si respira nell'aria una grande voglia di far
funzionare tutto alla perfezione per diventare, senza mezzi termini, i
migliori in tutto. Aver lavorato in un posto così è un arricchimento
Last September I visited Perugia for
a friend's wedding and on my way
back to Athens I was thinking how
much value each single
international exposure offers, no
matter how brief. I would have
never imagined then that 4 months
later I would be back in Italy, in
Riccione, making chocolates with
my new colleagues as part of the
team building activities organised
during the PwC Italy Deals Event.
Not only have I been given the
opportunity to move to another
Country, but also to gain experience in a different LoS. This is one
amongst the many opportunities PwC has to offer.
Returning to Milan, three years after completing my postgraduate
studies here, has been so far cultivating on both a personal and
professional level. Since February, I have had the opportunity to
interact with professionals from diverse cultures, to gain technical and
industry knowledge, adapt myself to work on a project basis and overall
broaden my skills. I also had the opportunity to make new friends not
only from Italy but also from different parts of the world and to travel
within the Country whenever possible.
Though it is a challenging experience, the fact that I was very much
supported by the Global Mobility Team, even before my arrival to
Milan, and that my colleagues have been very understanding and
provided me with constant support, this experience has become a very
pleasant journey.
I am looking forward to the next months to come!
Welcome and good luck
To our new inbound
To our leaving outbound
Alice Artigues
Advisory, Paris, France /
Government, Milan
Vito Fimiani
IFS, CRM, Milan / Franckfurt,
Germany
Mathilde Biadatti
Assurance, Paris, France /
Insurance, Milan2
Michele Causà
Assurance-Audit, Milan /
Luxembourg
Lorenzo Casciscia
Advisory Deals Strategy, Milan /
New York USA
To our repatriate
Tommaso Tomaiuolo
Back to Milan, Tax and Legal,
from Dubai, Emirates Arab Visit the website
www.pwc.com/it/mobility
PwC il volo luglio 2016
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PwC - AIESEC - Alumni
WowCheWeekend 2016
Rinnovata la partnership con PwC al meeting di AIESEC Alumni Italia
di Federica Della Rupe,
Board di AIESEC Alumni Italia
Il secondo meeting annuale di AIESEC Alumni Italia
“WowCheWeekend 2016” svoltosi a Roccamare, Castiglione della
Pescaia, si è concluso domenica 22 maggio scorso.
Per il secondo anno consecutivo i membri attivi dell’Associazione
AIESEC Alumni Italia si sono ritrovati qui per momenti di
formazione, networking e per eleggere il nuovo Board 2016-2018.
AIESEC Alumni Italia - http://www.aiesecalumni.it - è un gruppo di
persone appartenenti a generazioni diverse, che a distanza di anni
continua a credere negli ideali e nei valori di AIESEC, organizzazione
internazionale di studenti nata nel 1948, e che vive all’interno del
network AIESEC Alumni International presente in 125 paesi.
Al meeting di Roccamare PwC ha rinnovato il proprio interesse
nella partnership con l’associazione. Questa collaborazione è la
naturale evoluzione di un percorso intrapreso ormai anni fa, in
cui PwC ha sposato i valori e le attività di AIESEC supportando gli
studenti associati, affiancandoli nello sviluppo del loro potenziale,
con l’obiettivo di contribuire a formare una nuova generazione più
consapevole e preparata ad affrontare il mondo del lavoro. Quella
di PwC è una duplice e solida collaborazione che si schiera sia a
supporto di AIESEC che di AIESEC Alumni Italia.
L’Associazione ha promosso diverse iniziative negli ultimi due
anni, tra cui una visita esclusiva presso H-Farm, principale polo
d’innovazione in Italia.
L’obiettivo che si pone
«Whether you graduate
AIESEC Alumni Italia è
from university in 2016
coinvolgere le diverse
or graduated in 1966,
generazioni che dalla
continue your journey
sua fondazione a oggi
with AIESEC»
hanno fatto parte di
AIESEC durante il
http://aiesec.org/alumni
periodo universitario,
attraverso attività di
networking che ad oggi
hanno avuto ritorni
importanti.
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PwC il volo luglio 2016
AIESEC ALUMNI
ITALY
Le tre direttrici principali sulle quali si sta muovendo l’associazione:
• AIESEC Alumni per AIESEC
• AIESEC Alumni per AIESEC Alumni
• AIESEC Alumni per un mondo migliore.
L’atmosfera di positività, propositività ed entusiasmo tipica degli
AIESECers, e lo scambio cross-generazionale hanno contraddistinto
il meeting annuale a Roccamare “WowCheWeekend2016”. La
sede suggestiva, immersa nel verde di una pineta Toscana, ha
contribuito ad alleggerire gli spiriti, dando la possibilità a tutti di
staccare dai ritmi intensi di una vita lavorativa e/o universitaria. Il
WowCheWeekend è stato pensato in chiave family-friendly in cui
anche accompagnatori, mogli, mariti e bambini hanno potuto godere
della fantastica atmosfera e dei momenti relax all’aria aperta.
Il workshop “Make it happen”
Uno dei momenti chiave è stato il Workshop progettato da tre
Alumni dell’Associazione, Marco Villa, Partner di Training Factor,
Andre Montuschi, Partner di Great Place to Work Italia e Alessio
Brusemini, Partner di Mète, che con la loro passione e la loro
esperienza hanno realizzato una sessione di formazione interattiva.
Un workshop sensoriale dal titolo Make it Happen, sulla messa a terra
del processo creativo, e la concretizzazione dei sogni: Dream, Create,
Do! Un vero e proprio esempio di come il Network degli Alumni
di AIESEC apra le porte alle opportunità, con il valore aggiunto di
poterle condividere con un gruppo di pari collegato da valori che
passa attraverso le generazioni.
Il nuovo Board
L’assemblea dei soci poi ha eletto il nuovo Board che sarà in carica per
i prossimi due anni.
Il passaggio di testimone della Presidenza dell’associazione da parte
di Beatrice Pesci, Compliance Training Program Manager in Telecom
Italia, a Salvatore (Totò) Lombardo, ex Director dei Deals di PwC ora
Head of Special Situations presso BNL Gruppo BNP Paribas, assicura
una linea di continuità con ciò che è stato realizzato dal Board
uscente, lasciando spazio a un nuovo Board carico di entusiasmo.
PwC - AIESEC
Un direttivo composto da quattordici persone,
diversificato sotto ogni punto di vista, composto sia
da professionisti sia da giovani laureati, diversificato
anche per provenienza geografica (Milano, Roma,
Genova, Bari, Firenze, Olanda ecc.), con un mix
rappresentativo della natura dell’Associazione.
Tra i diversi progetti del prossimo biennio ci sarà
quello di ampliare il network attraverso l’incremento
dei soci, organizzare dei momenti esclusivi con
aziende leader e vicine ai valore di AIESEC,
sviluppare maggiormente l’internazionalità anche
attraverso la partecipazione a eventi tra cui la
conferenza mondiale degli Alumni di AIESEC che si
terrà in Polonia il prossimo Agosto.
Oltre alla componente internazionale, AIESEC
Alumni è supportata da una rete di Senior Advisor,
che sostengono personalmente e con il proprio
network l’associazione. Con l’elezione del nuovo
Board sono stati confermati Massimo Michaud,
CEO di Kinetica ed ex CEO di Allianz e di AXA
Italia, Luca Silla, responsabile area marketing e
business development di SIMEST - Gruppo CDP,
Sandro Tartari, managing director di CalzedoniaIntimissimi Mexico, Giuseppe Verrascina, dottore
commercialista e revisore legale - Unicredit Bank
Lubiana, Slovenia, membro Supervisory Board e
Presidente dell'Audit Committee, e Marco Villa
come Senior Advisor dell’Associazione.
Una rete di persone di esperienza e professionalità,
che incarnano i valori di integrità, eccellenza,
inclusività e sostenibilità che AIESEC ed AIESEC
Alumni Italia promuovono. Valori che sono le
fondamenta per la collaborazione duratura fra
AIESEC Alumni Italia e PwC Italia.
YouthSpeak
Forum 2016:
focus educazione
di Cristina Viale
Lo YouthSpeak Forum è un format
internazionale di AIESEC.
L'edizione italiana, svoltasi il 12
maggio all’Università Bocconi,
ha raccolto più di 300 studenti
universitari e ha avuto come tema
centrale l’educazione. Scopo della
giornata era quello di fornire spunti
di riflessione ai partecipanti, che
poi, attraverso una call to action,
dovevano creare un progetto per
migliorare il sistema educativo
italiano.
Lo YouthSpeak Forum ha visto
riunirsi giovani e grandi leader
per creare una collaborazione
intergenerazionale e discutere il
tema dell’educazione.
Questo tema è stato scelto in base
ai risultati ottenuti dal sondaggio
“YouthSpeak Survey”, sviluppato
da AIESEC in collaborazione con
le Nazioni Unite, per conoscere le
opinioni dei giovani a livello globale
sui Sustainable Development Goals,
per influenzare le decisioni dei
politici a livello globale.
Nel 2015 più di 42.000 giovani
tra i 18 e i 25 anni hanno risposto
al sondaggio, in oltre 100 Paesi del
Gianluca Meardi
mondo.
L'educazione, “Quality education”, è al quarto posto su diciassette dei
Sustainable Development Goals dell'ONU, ed è così definita: "Assicurare
un’educazione di qualità inclusiva ed equa e promuovere opportunità
di apprendimento permanente per tutti”. Il tema è stato affrontata da vari
punti di vista: digital education, analfabetismo funzionale, educazione nel
mondo, coding (lavori del futuro), gap tra educazione e mondo del lavoro,
accessibilità ed educazione non formale.
Il supporto di PwC è stato fondamentale per la buona riuscita dello
YouthSpeak Forum e ha visto partecipare Gianluca Meardi, Digital
Transformation Leader in PwC.
Con l’aiuto del robot NAO, Meardi ha ispirato i partecipati raccontando la
realtà di Scuola++, progetto che vuole avvicinare i ragazzi e sopratutto gli
insegnanti alla digital education e al mondo digitale.
L’evento ha inoltre ottenuto il riconoscimento del presidente della Repubblica
Sergio Mattarella, che ha manifestato il supporto all’iniziativa con l’invio
della medaglia presidenziale.
PwC il volo luglio 2016
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PwC - Strategie e mercati
#developtheidea all’Advisory
University di Roma
Roma ospita l’edizione Spring 2016 e lancia l’Experience Team
di Franca Paciocco
La scelta di
svolgere a Roma
l’edizione Spring
di Advisory
University è
finalmente
arrivata.
L’11 aprile
circa 800 tra
partecipanti e
ospiti provenienti
Oliver Galea
da diversi paesi
del mondo si sono
ritrovati per una settimana di formazione allo Sheraton Golf
Parco de Medici a Roma.
Un’occasione per vivere insieme un’esperienza di networking
e relazioni, di condivisione di conoscenze, di sviluppo delle
relazioni tra i partecipanti ai corsi, i formatori e i leader
mondiali. Un modo concreto per incarnare l’esperienza PwC per
creare valore al nostro interno e per i nostri clienti.
Alcuni numeri:
- 80 trainers di diversi paesi
- 37 corsi di durata variabile da mezza giornata a 3 giorni
consecutivi
- 4 aree di contenuti: Across Advisory, Business Skills,
Consulting, Deals
- 50 Paesi di provenienza.
Una macchina organizzativa guidata dal team EMEA L&D
Advisory, attraverso il contatto continuo tra il Content Team, le
Business Unit dei diversi territori e i Global network leader.
Advisory University è anche l’evento TownHall, dedicato
al confronto con la leadership su strategie, evoluzione dei
mercati, prospettive di business. In questa edizione è stato
lanciato uno slogan che è azione concreta: #developtheidea.
Condividere con un tweet idee e proposte sul nuovo mondo
del digitale, sulle tecnologie emergenti, sulle cyber solution,
su come stiamo lavorando con i clienti nella gestione
dell’Artificial Intelligence e della Digital Transformation.
Un approccio nuovo per riflettere insieme sui crescenti
investimenti delle organizzazioni moderne in tecnologia
digitale, e in particolare su come supportarle a tradurre i
considerevoli investimenti in rendimento reale.
In linea con questa visione strategica, la leadership italiana ha
scelto di investire nella realizzazione dell’Experience Centre,
uno spazio di 700 metri quadrati nell’ufficio di Roma, scelto
per ospitare l’Experience Team italiano.
Oliver Galea, Advisory Leader e Gianpiero di Gianvittorio,
Italian Experience Centre Leader, hanno presentato il progetto
Experience Team nel corso del TownHall, condividendo
16
PwC il volo luglio 2016
con il Global Leader questo positivo risultato per la nostra
organizzazione sia a livello locale sia nell’area EMEA.
Nell’ottica del Digital Catalyst di PwC, Experience Team
lavorerà a stretto contatto con i clienti per comprenderne le
esigenze più urgenti, trovare e creare insieme soluzioni efficaci
che si traducono spesso in un Digital o prototipo fisico che può
rapidamente essere collocato sul mercato.
#developtheidea nell’edizione Spring di Advisory University a
Roma è stata la sintesi di quello che questo evento rappresenta
nell’area EMEA e del messaggio che trasmete sin dalla prima
edizione: stay connected!
Cos’è Advisory University per i Leader?
Juan Pujadas, Global Advisory Leader
«I attended the EMEA Advisory University in Rome, the first we have
held in Italy and the first time we have held one in the Spring. Over
the week we had an incredible 800 participants, trainers and guests
attending 37 courses and 5 business meetings. These events continue
to be an excellent opportunity for your teams to learn and to build and
improve their networks across Advisory and across EMEA.»
Charles Bill, Director, EMEA Cluster Advisory L&D
«Organising AU events is probably one of the most satisfying aspects
of my job! Don't get me wrong, of course it is stressful to organise an
event for over 700 people but when you are here you feel the buzz of
everyone in the same location, talking to people they've only just met,
sharing and learning from each other. That sums up why we created
this programme.»
People Feedbacks
"Overall a very positive
experience which should
be repeated frequently
to maintain and
entrance the network."
"Great fun, and very
informative on strategy
and vision."(at Town
Hall Meeting)
"A pleasant international environment and
a great chance to get in a closer touch with
international colleagues."
"Excellent as always –
extremely well organised,
fantastic networking
opportunity and great
learning opportunities."
"Overall, the best point about
the course was a possibility
to corporate with colleagues
from various countries on
such interactive basis and the
cross-advisory and crosscountry knowledge."
"My first, really enjoyed
it: fantastic energy and
atmosphere. Hygely
supportive central
support."
"The instructors
brought the learnings
to life from recent
engagements they had
been involved in."
"Well run event –
enjoyed tutoring
and look forward
to an opportunity
to deliver a course
again in the future."
PwC - Strategie e mercati
La visita di Renzi
a Città del Messico
Il buon lavoro del Desk Italia di PwC Messico
di Luca Torosani e Lorenzo Moschini
Lo scorso 20 aprile, il Presidente del Consiglio Matteo
Renzi si è recato in visita a Città del Messico. Ad
accompagnarlo, per promuovere gli investimenti
italiani nel Paese, grandi manager italiani tra i quali i
vertici di Enel, ENI, Finmeccanica, Pirelli e SACE.
Oltre agli incontri istituzionali, il Premier ha inoltre
tenuto una conferenza all'Istituto Tecnologico
Autonomo del Messico (ITAM), uno dei principali
atenei privati messicani, e ha annunciato la visita del
ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, nonché
quella del presidente della Repubblica Sergio
Mattarella.
Le visite dei principali esponenti della politica italiana
si inseriscono in un più ampio quadro di relazioni
commerciali tra Italia e Messico: l'Italia infatti nel 2015
è stata il terzo partner commerciale europeo del
Messico, e l’undicesimo a livello mondiale. Dal canto
suo, il Messico è il secondo partner commerciale
italiano tra i paesi dell’America Latina. Lo scambio
commerciale tra i due Paesi si assesta a un valore di
quasi 7 miliardi di dollari, con un IDE italiano in
Messico di circa 850 milioni di dollari.
Un esempio emblematico di tutto ciò è il recente
annuncio di Pirelli di un piano di investimenti di 200
milioni di dollari per un ampliamento dell´attuale
stabilimento produttivo nel 2017, che si sommano agli
oltre 400 che la società ha già investito nella sua sede di
Silao, Guanajuato. Allo stesso modo, come risultato dei
bandi d’appalto della Ronda 1, ENI investirà 100
milioni di dollari per l´esplorazione di tre campi
petroliferi nella costa di Tabasco. Circa le energie
rinnovabili invece, Enel Green Power, che ha investito
Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi e il Presidente del Messico Enrique Peña Nieto
nel 2015 157 milioni di dollari, ha inaugurato la fase 2 del
parco eolico Sureste I nello stato di Oaxaca.
Risultati come questi sono stati possibili grazie a iniziative
come quella del Business Council Italia-Messico, un consiglio di
alto livello che riunisce i più importanti esponenti della
comunità imprenditoriale italiana e messicana per rafforzare le
relazioni economiche e commerciali tra i due Paesi.
In questo contesto, da sei anni, s'inserisce il ruolo del Desk
Italia di PwC Messico, ora composto da 11 collaboratori
italiani, come punto di riferimento per le aziende italiani
operanti in Messico, nonché per quelle interessate a entrare nel
mercato.
Il Desk Italia opera a fianco di clienti italiani e messicani,
supportondoli nel trovare soluzioni multi-disciplinari alle
diverse sfide connesse ai loro obiettivi di business, facendo leva
sulla capacità di integrare i propri
servizi presenti nell’area assurance, la
consulenza direzionale e nelle
operazioni di finanza straordinaria,
così come su materie di fiscalità e
legali, sia sul versante messicano sia su
quello italiano.
In conclusione, mai come oggi i
rapporti tra Italia e Messico sono stati
così intensi e proficui, condizioni
queste ottimali per guardare al mercato
messicano come un’opportunità di
crescita internazionale per un
investimento economico di successo.
Il Desk Italia di PwC Messico
PwC il volo luglio 2016
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PwC - Eventi
Il punto di vista di PwC su arte
e cultura in Italia
Oltre 300 imprenditori under 40
hanno partecipato a ImpresArte,
l'evento organizzato dai Giovani
Imprenditori di Confindustria e dai
Giovani dell'Ance nel quale Mauro
Panebianco, partner di PwC, ha
presentato lo studio "Il patrimonio
artistico e culturale italiano: Quali
leve per riconquistare un primato
internazionale".
L'Italia è il Paese con il maggior
numero di Siti Unesco (51) e, con
oltre 53 milioni di arrivi ogni anno,
rappresenta il 4% del totale dei flussi turistici internazionali. Il
complesso di musei, monumenti e siti archeologici italiani ammonta
a 4.588 siti. Eppure, da un confronto con altre realtà internazionali,
l’Italia non riesce a valorizzare adeguatamente la principale risorsa
del nostro Paese: il patrimonio artistico e culturale. A titolo di
esempio, i ricavi da biglietteria dei nostri siti ammontano a circa
136 milioni di euro, contro un fatturato che in UK ha raggiunto circa
600 milioni nel 2014. Anche l'analisi dei servizi aggiuntivi mostra
un potenziale non colto: solo un visitatore su quattro usufruisce
dell'offerta aggiuntiva di servizi quali bookshop, ristorazione e visite
guidate. Molto limitata anche la fruizione di altre offerte, quali
audioguide, visite guidate e ristorazione.
Numerose regioni italiane, nonostante l'elevato numero di siti
disponibili, non riescono a valorizzare al meglio le ricchezze culturali
di cui dispongono. La Campania analizzata nello studio, a fronte
di 214 siti di cui 11 Unesco, attira solo 4,6 milioni di visitatori, il
42% proveniente dall'estero. Tra le mete più importanti la Reggia di
Caserta e gli scavi di Pompei.
La prima ha registrato nel 2015 circa 500mila visitatori e presenta un
importante potenziale di crescita dei ricavi da biglietteria (con solo il
50% di visitatori paganti) e da servizi aggiuntivi, in calo dal 2008. Il
passaggio della Reggia a una direzione speciale autonoma ha portato
a un aumento considerevole dei visitatori paganti (+94% di media
mensile) nel primo trimestre 2016, rispetto agli stessi mesi del 2015.
Gli scavi di Pompei hanno raggiunto circa 3 milioni di visitatori, con
una significativa incidenza dei visitatori paganti (75% dei totali) ma
con un limitato sviluppo dei servizi aggiuntivi.
Per PwC sono 7 le leve per una migliore valorizzazione del
patrimonio artistico e culturale
- standard europei delle strutture ricettive, servizi e trasporti dedicati;
- completamento della gamma di servizi offerti;
- modello organizzativo gestionale pubblico/privato efficiente ed
efficace;
- sistema di logistica e comunicazione integrato;
- azioni di marketing strategico e utilizzo di canali digitali e dei social
network;
- eventi, sponsorship e co-branding grazie alla collaborazione con il
settore privato;
- miglioramento del tasso di utilizzazione degli esercizi alberghieri in
linea con i tassi internazionali.
PwC - Eventi
Tvrtko Buric: “Human”
ad Art@PwC
Dal 9 giugno al 1 luglio, allo spazio espositivo PwC in via Monte Rosa a Milano,
si è tenuta la mostra “Human” dell’artista croato Tvrtko Buris.
Il suo messaggio, in sintesi: «Il concetto della trasparenza, base di esplorazioni
di tecniche tradizionali concepite in chiave moderna, genera nel disegno
una nuova dimensione, aprendo le porte al dominio metafisico. Laddove la
stratificazione bandisce la complessità, la trasparenza permette un’adeguata
visibilità di ogni dettaglio nella prospettiva. Gli apparenti e continui mutamenti
dell’opera invitano lo spettatore a esplorare le sconfinate possibilità di
percezione. Un linguaggio che pone l’attenzione sull’eterno, estraniato da ciò
che viene indossato del mondo esteriore, stimola la riflessione su se stessi».
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PwC il volo luglio 2016
PwC - Eventi
6a edizione di ReportCalcio
Tutti i numeri della stagione 2014/2015
Oltre quattro milioni di praticanti, circa un milione
e 400mila tesserati, 610mila partite disputate in un
anno: sono solo alcuni dei numeri della struttura
del sistema calcistico italiano, con riferimento alla
stagione 2014/2015, pubblicati nella 6ª edizione
di ReportCalcio, lo studio realizzato da PwC in
collaborazione con FIGC e AREL.
Presenti Carlo Tavecchio per FIGC, Enrico Letta
per Arel e Emanuele Grasso per PwC, il Report è
stato presentato a fine maggio alla Camera dei Deputati davanti a una
platea gremita di giornalisti.
Strutturato in otto capitoli, lo studio analizza i numeri del calcio a
livello professionistico, dilettantistico e giovanile, offre un’analisi dei
modelli di governance del calcio professionistico e un benchmark
internazionale con i dati dei principali campionati europei e
mondiali.
Ad una leggera diminuzione degli atleti professionisti (dai 14.447
del 2010/2011 ai 12.211 del 2014/2015) e dei dilettanti (da 466.371
a 388.954), fa da contraltare l’incremento dei calciatori impegnati
nell’attività del Settore Giovanile e Scolastico (da 670.589 a 698.290).
Aumentano le gare disputate dalle Rappresentative Nazionali (184
rispetto alle 171 del 2013/2014) e per la prima volta sono disponibili
i dati relativi al numero di spettatori presenti in occasione dei match
delle Rappresentative azzurre, con un’affluenza complessiva di
556.673 spettatori e un’affluenza media di 41.188 spettatori per le
gare disputate in Italia dalla Nazionale maggiore, con una crescita
media annua nell’ultimo quinquennio del 18,8%.
Significativo anche il livello di internazionalizzazione: il 65% delle
partite giocate dalle Nazionali italiane nel 2014/2015 sono state
disputate all’estero. L’audience cumulata a livello mondiale ha
superato l’1,1 miliardi di telespettatori e l’82% delle vendite nette
di merchandising ufficiale FIGC-PUMA viene
sviluppato all’estero (i principali mercati stranieri
sono rappresentati da Stati Uniti, Francia ed
Emirati Arabi).
Il movimento economico complessivo del calcio
italiano produce un giro d’affari stimabile in circa
13,7 miliardi di euro, dato in crescita negli ultimi
10 anni di oltre il 50%.
Il valore della produzione aggregato
è diminuito per la prima volta dopo tre stagioni di crescita
consecutive, attestandosi a 2.625,1 milioni di euro rispetto ai
2.727,4 registrati l’anno scorso, per un calo percentuale del 3,7%.
In particolare:
• I diritti tv crescono dal 37% dell’anno scorso al 42% attuale
grazie ai buoni risultati ottenuti dalle squadre italiane nelle
competizioni europee della stagione 2014-2015;
• le plusvalenze da cessione dei diritti sui calciatori scendono
dai 528,2 milioni della stagione 2013-2014 ai 380,8 di
quest’anno, con una diminuzione percentuale del 28%.
• I ricavi di vendita (valore della produzione al netto delle
plusvalenze da cessioni dei giocatori) sono in crescita del 2,1%.
I ricavi da stadio aumentano da 221,1 a 261,9 milioni (+18,4%),
che costituiscono tuttavia soltanto il 10% del totale, e i ricavi da
sponsor e attività commerciali, da 374,5 a 409,1 milioni (+9,3%).
Un altro aspetto peculiare riguarda il ruolo sempre più importante
del calcio italiano nel Sistema Paese, con una contribuzione fiscale e
previdenziale pari a 1.052,9 milioni.
Per maggiori informazioni www.pwc.com/it/reportcalcio
PwC - Eventi
PwC al Luxury Summit del Sole 24 ORE
PwC ha partecipato al Luxury Summit del Sole 24
ORE che si è tenuto il 26 e 27 maggio a Milano con
un intervento di Gianluca Meardi sul tema dei
Social media e le nuove frontiere della relazione con
il cliente.
Ospite d’onore è stato Marty, un piccolo robot di
ultima generazione capace di interagire nel punto
vendita con il personale e con i clienti, creando
curiosità e, dove necessario, dando assistenza
concreta.
Total Retail 2016 evidenzia chiaramente che i social
media stanno continuando a rivoluzionare il nostro comportamento
d’acquisto: il mobile commerce sta diventando il canale di vendita
più utilizzato e ci si affida sempre di più ai social media per prendere
decisioni di acquisto e per valutare l’affidabilità dei brand.
Il settore del lusso rimane un discorso a parte. L’esperienza in
store mantiene sempre un ruolo centrale nel processo di acquisto:
il 54% della clientela affluent desidera ancora comprare gioielli,
abbigliamento e orologi in negozio.
Come garantire una migliore esperienza in
store ed essere così distintivi? Attraverso la
creazione di empatia ed emozione: sicuramente
attraverso personale di vendita esperto in grado
di aumentare le aspettative del cliente, fornendo
servizi personalizzati in real time e benefit Vip (es.
Personal shopper), ma anche tramite innovazione e
interazione con l’universo online.
In questo senso Intelligenza artificiale e robotica
negli ultimi anni hanno fatto enormi progressi
supportando, integrando e differenziando il
rapporto umano in store (mai sostituendo!). Marty e le sue “sorelle
maggiori” sono un esempio della più avanzata e naturale modalità
di interazione anche nei negozi di moda: robot come questi possono
ad esempio riconoscere i sorrisi e contare quanti ne fa il cliente
misurando concretamente la soddisfazione di chi entra in negozio.
Per ulteriori approfondimenti: www.pwc.com/it/luxury-summit
PwC il volo luglio 2016
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PwC - Sport
Milano Relay City Marathon
3 aprile 2016: ancora un grande successo
La Milano Relay City Marathon è ormai un appuntamento cui PwC
non può mancare: 12 squadre iscritte alla staffetta 4x edizione 2016,
che si è snodata lungo un bellissimo percorso cittadino per concludersi
ai Giardini Indro Montanelli, dove stanchezza e soddisfazione si sono
mescolate in un tripudio di gente e colori.
La parola ai partecipanti.
Stefano Bevilacqua, Iris Galli, Andrea Mazza, Giada Pellegrin
Drinkwaterhouse Team
Anche quest’anno… non cambiare… stessa corsa e stessa squadra, o
quasi. Rispetto alla scorsa edizione il Drinkwaterhouse Team ha
cambiato una pedina della staffetta, ma il risultato è rimasto
immutato: soddisfazione e divertimento allo stato puro.
Ogni anno è sempre una grande emozione: l’attesa del compagno
di squadra, il pubblico lungo il percorso che ti sprona, ti incita, ti
batte un 5 con la mano e infine l’arrivo tutti e quattro insieme
sotto il traguardo di Porta Venezia.
È un’esperienza che ripeteremo l’anno prossimo, se ce ne sarà data
l’occasione, e che consigliamo a chiunque volesse trascorrere una
domenica diversa, che coinvolge tutta la città e colleghi di diverse
LoS, che a inizio evento non si conoscevano e alla fine scherzano
come vecchi amici.
Maria Palella, Alumni PwC
È il terzo anno consecutivo che partecipo con PwC alla Milano
Relay City Marathon, un evento che lega lo sport individuale,
come la corsa, al lavoro di squadra nella staffetta.
L'emozione che ti dà questo evento è straordinaria: non importa quante volte hai corso o
quanto vai veloce, è l'adrenalina che provi nello stare insieme agli altri al punto di partenza
del tuo tratto da staffettista, tutti uniti dalla stessa voglia di correre e condividere un tratto di
strada insieme, di incitare chi corre con te e di tifare per chi invece decide di affrontare la
sfida della 42 km.
La fatica della corsa passa quasi in secondo piano quando vedi le persone che ti incitano al di
là delle transenne, che ti spronano a non mollare. È in quel momento che ti ricarichi per
arrivare al traguardo o alla consegna del testimone al compagno. Ma la magia non svanisce
appena termini la tua tratta: continua fino al termine di tutta la gara.
Quest'anno la mia squadra, PwC Bomberisti Anonimi, si è classificata prima tra le squadre
staffettiste iscritte da PwC. Un grande traguardo raggiunto con passione, determinazione e
tanto allenamento insieme: "If you want to go fast, go alone. If you want to go far, go
together", dice un proverbio africano. È questo il bellissimo spirito delle squadre PwC alla
Milano Relay City Marathon.
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PwC il volo luglio 2016
PwC -Sport
PwC colora di orange il Corporate Challenge
BICAMPIONI - I ragazzi di PwC per
il secondo anno consecutivo conquistano
la corona del Corporate Challenge
di Paola Roggiani
Anche quest’anno la squadra di calcio ci dà grandi soddisfazioni,
laureandosi nuovamente Campione del Corporate Challenge,
torneo di calcio a 7 tra squadre di primarie aziende nazionali
ed internazionali, quali Mondadori, Mediaset, Accorhotels, Kia,
Autovanti Bmw, Generali, Ensto, Flowserve e altre ancora.
Classificatasi al 1° posto nella regular season, superati i play-off
sempre in testa, nella Final Four, finale disputata a Misano Adriatico
tra le 4 prime classificate, la
squadra PwC ha brillantemente
affrontato e sconfitto le
compagini di Mediamond
(squadra composta da giocatori di
Mediaset e Mondadori) e Dude,
rispettivamente con il punteggio
di 5-2 e 5-0, conquistando così
meritatamente l’ambita Coppa.
Ulteriore soddisfazione è stata
l’assegnazione, da parte di una
giuria di osservatori tecnici esterni, del trofeo di miglior giocatore
della stagione ad un giocatore PwC: Andrea Mazza.
Segreti di questo successo sono, sicuramente, la compattezza
e armonia della squadra, in cui non esistono gerarchie, non
esiste rivalità, ma contano solo la voglia di giocare insieme e la
determinazione di conquistare la vittoria, e la grande capacità dello
storico allenatore, Alessandro Sala, che ha saputo fare un ottimo
lavoro di selezione, sfruttando al meglio le qualità dei giocatori.
Grazie ragazzi, grazie coach, per questi splendidi risultati! Continuate a
mantenere alto il nome PwC come massima espressione di bel gioco
e bel team, oltre che di entusiasmanti risultati.
PwC - Sport
PwC Legal al top nel calcio
La Coppa degli Studi Legali 2016
di Tommaso Tomaiuolo
Dopo otto mesi di gare molto impegnative, PwC Legal vince la Coppa
degli Studi Legali, il torneo calcistico che ha messo a confronto le
rappresentative dei principali studi italiani ed internazionali, tra cui
Bonelli Erede, Clifford Chance, DLA Piper e Chiomenti. La squadra
PwC ha battuto in
finale i rivali di Baker
& McKenzie al
termine di un
percorso di coppa in
cui PwC Legal ha
dimostrato
affiatamento di
squadra, risultato di
una coesione sempre
crescente nel corso
del torneo e che ha permesso di raccogliere i frutti dell’impegno e della
dedizione di tutti i giocatori. "
Il team PwC Legal: Carlo De Dominicis, Ivan Arrotta, Roberto Azzano,
Mario Gustato, Simone Longano, Giorgio Carmelo Massa, Corrado
Scola, Marco Striato, Tommaso Tomaiuolo (capitano), Nicolò Mondo,
Roberto Zingari, Giulio Zampini, Mister Giovanni Stefanin.
PwC il volo luglio 2016
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PwC - Attualità e professione
Aggiornamenti normativi in pillole
di Sara Milani
Gestione del Registro dei Revisori
Il Consiglio dei Ministri ha approvato in via preliminare, il 15 aprile
scorso, lo schema di decreto legislativo di attuazione della direttiva
12 aprile 2014 n. 2014/56/UE.
Tra gli aspetti di maggior interesse, si segnalano le modifiche
relative alla gestione del Registro dei Revisori.
Attualmente il Registro si compone di due sezioni, la prima dedicata
ai revisori attivi e la seconda ai revisori inattivi. Lo schema di
decreto elimina tale distinzione e prevede l’introduzione:
- della Sezione A dedicata ai soggetti che svolgono attività di
revisione o che l’hanno svolta nei 3 anni precedenti;
- della Sezione B dedicata ai soggetti che non svolgono
concretamente attività di revisione e a cui è consentito lo
svolgimento di attività professionali diverse dalla revisione, quali
incarichi sindacali, perizie o attestazioni previste dal codice civile.
Gli iscritti alla Sezione B saranno tenuti al versamento del
contributo annuale, ma non saranno soggetti al controllo di qualità.
Per quanto riguarda la formazione, a differenza di quanto è previsto
per gli attuali revisori inattivi, i soggetti della Sezione B saranno
soggetti agli obblighi di formazione continua. Gli iscritti che non
intendessero osservare tali obblighi o pagare il contributo di
iscrizione in quanto privi di incarichi, potranno cancellarsi e,
successivamente reiscriversi.
L’obbligo di formazione decorre dal 1° gennaio 2017.
Regolamento per l’esame
di abilitazione
alla revisione legale
Sulla G.U. del 4 maggio 2016, n. 103, è stato pubblicato il
decreto del Ministro della Giustizia, di concerto con il Ministro
dell’Economia e delle Finanze, del 19 gennaio 2016, n. 63,
recante il “Regolamento per l’attuazione della disciplina
dell’esame di idoneità professionale per l’abilitazione
all’esercizio della revisione legale”.
Il decreto, emanato in attuazione dell’art. 4 del d.lgs. n.
39/2010, disciplina l’esame di abilitazione all’esercizio della
revisione legale definendo le materie, i requisiti di ammissione,
il contenuto e le modalità di presentazione delle domande,
nonché i casi di equipollenza con esami di Stato per
l’abilitazione all’esercizio di professioni regolamentate e le
integrazioni necessarie.
Di particolare interesse è l’art. 11 che prevede che i soggetti che
hanno già superato l’esame di stato di abilitazione alla
professione di dottore commercialista ed esperto contabile e i
soggetti che intendono abilitarsi a tali professioni possano
iscriversi al Registro dei Revisori, sostenendo una prova scritta e
orale sulle materie tecnico-professionali e della revisione
nell’ambito dell’esame per l’abilitazione all’esercizio delle
professioni di dottore commercialista ed esperto contabile.
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PwC il volo luglio 2016
PwC - Alumni Story
Il Dare e l’Avere
di Stefano Beretta
Finance Manager Tiffany & Co. Swiss Watches
Millennium bug, Putin e Bush eletti presidenti, a Sanremo vincono
gli Avion Travel e Trezeguet ci punisce nella finale degli Europei
(ma ci rifaremo 6 anni più tardi). L’anno 2000 verrà cosi ricordato,
in particolare da me, avendo iniziato la mia carriera in PwC.
Ciò che il frate Luca Pacioli cinquecento anni prima aveva
teorizzato per me era solo un metodo da seguire con razionalità:
niente di più facile. Il Dare e l’Avere.
Quindici anni memorabili, nel bene e nel male, crescendo
prevalentemente nell’audit di aziende industriali, di cui due
nell’ufficio di Londra. Ti accorgi da subito che l’Avere è sbilanciato:
corsi di formazione a ripetizione, training on the job, seguito a
vista da colleghi straordinari e supportato da specialisti di ogni
materia. Le amicizie, la stima reciproca, il network, cominciano a
crescere al pari delle soddisfazioni professionali che i primi anni
sono indispensabili per alimentare la motivazione e giustificare,
col senno di poi, tante rinunce. Ma l’Avere è sempre tanto e
così arriva il momento di trasmettere il patrimonio accumulato
ai colleghi più giovani, ai clienti, alla società in generale: può
sembrare un paradosso, ma il Dare ti arricchisce più dell’Avere.
Negli ultimi anni di carriera in PwC, il tempo da dedicare
agli altri è quasi totale: si diventa ambasciatori di valori ed è
fondamentale la capacità di trasmettere eccellenza in un mercato
che è diventato quasi commodity, dove la differenza è percepita
non più solo nella teoria e nella tecnica, ma nelle persone e nella
loro capacità di Dare. E non solo dalle 9:00 alle 18:00 (20:00?
24:00??): qualche anno fa la nascita di iniziative come “Part
of it” o “A different job” hanno ampliato le occasioni del Dare e
qualcuno di voi mi ha visto partecipare a giornate di training per
i neoassunti con la Onlus di cui sono socio, Leleforever, o vendere
uova di Pasqua al piano terra o i biglietti della lotteria di Natale.
Organizzazione dei tempi, concretezza, capacità di delivery,
multidisciplinarità, gestione delle persone e dei talenti. Tutto può
sembrare molto retorico, ma rappresenta tutto l’Avere di PwC,
che circa un anno fa mi ha consentito di entrare a far parte di uno
dei player mondiali della gioielleria, accettando la sfida di una
startup: creare letteralmente dal nulla una società di manifattura
orologiera di lusso, dall’elevato contenuto tecnico.
Tiffany & Co. Swiss Watches è stata infatti costituita per
rilanciare la propria eredità orologiera realizzando il prodotto
interamente in Svizzera e distribuendolo in tutto il mondo.
La collezione di rilancio si chiama CT60 ed è un omaggio al fondatore
dell’azienda, Charles Tiffany, ma anche all’idea di “New York minute”:
per Charles Tiffany, a Manhattan, i sessanta secondi che compongono
un minuto contengono più possibilità e opportunità che in qualsiasi
altro luogo.
Il business è verticale, tutte le fasi aziendali sono qua concentrate:
dal design alla produzione, dal marketing alla distribuzione, fino
ai servizi post vendita. Contabilità generale, tesoreria, controlling
industriale, pricing, internal audit, reportistica interna e verso
l’America: tutte attività che passo dopo passo io e il mio team stiamo
sviluppando e devo dire con ottimi risultati, grazie anche alla
dedizione e alle capacità indiscusse dei miei attuali colleghi.
Il piano decennale è ambizioso e sarà raggiungible solo grazie al Dare
di ognuno di noi: l’Avere di quel giorno sarà il raggiungimento di un
equilibrio di cui siamo sempre alla ricerca.
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PwC il volo luglio 2016
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Global Diversity
Leaders con
Dennis Nally
New York, 30 marzo 2016
Ecco il team dei Global Diversity Leader in
occasione del meeting di marzo 2106 a New York
insieme a Dennis Nally Chairman del Network.
Oltre a essere un'importante occasione di confronto
sul nostro Network e la rilevanza del tema D&I, il
meeting ha consentito di salutare Dennis che dopo
tutti questi anni alla guida del nostro Network
lascia la firm a fine giugno 2016.
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