VERBALE 16 GIUGNO 2015 - Copia

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VERBALE 16 GIUGNO 2015 - Copia
Comune di Catania
VIII COMMISSIONE
CONSILIARE
PERMANENTE
VERBALE N. 65 DEL 16.06.2015
Nell’anno duemilaquindici, il giorno sedici del mese di giugno, alle ore 10.30 in prima convocazione e alle
11.00 in seconda convocazione, a seguito di regolare convocazione del Presidente, Consigliera Erika Marco,
l’VIII Commissione Consiliare Permanente “Servizi Demografici- Decentramento Amministrativo- Solidarietà
Sociale” del Comune di Catania si è recata in visita presso l’Asilo di Caseggiato del centro “Talita Kum” sito in
viale Moncada 2 Catania.
Sono presenti i Sigg. Consiglieri:
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Manara Antonino (Mov. Art.4)
Marco Erika (Il Megafono)
Viscuso Beatrice ( Mov.art.4)
Vullo Antonino (PD)
dalle 11.00 alle 11.45
dalle 10.30 alle 11.45
dalle 11.00 alle 11.45
dalle 11.00 alle 11.45
Alle ore 10.30 in prima convocazione, è presente solo il Presidente, cons. Erika Marco. Alle ore 11.00 in
seconda convocazione sono presenti sigg. consiglieri: Erika Marco, Antonino Manara, Beatrice Viscuso e
Antonino Vullo. Il presidente Marco, accertato il numero legale, apre la seduta conferendo alle segretarie:
dott.sse Giuseppa Sottile e Sebastiana Ferrara, il compito di redigere il relativo verbale sommario. La
Commissione viene accolta dal vice presidente dell’Associazione “Talita Kum”, dott. Salvatore Grasso, marito
della dott.ssa Giuliana Gianino che ne è la Presidente e che, per impegni lavorativi fuori sede, non ha potuto
presenziare all’incontro. Il dott. Grasso prima di procedere alla visita dell’asilo traccia una breve storia della
struttura che sorge nel cuore del popoloso quartiere di Librino, in Viale Moncada 2, di fronte al famigerato
palazzo di cemento, emblema del degrado e del malaffare. Il nome “Talita Kum” che in aramaico significa
“Fanciulla, alzati” preso in prestito dalla celebre frase di Gesù pronunciata mentre risuscita la figlia di Giairo, sta
a significare la volontà di rinascita e riscatto. L’asilo sorge all’interno di una struttura preesistente della Caritas
usata come ludoteca o baby parking dal 2008 e che dall’anno scorso è divenuta sede di un asilo di caseggiato.
Detto locale, riorganizzato e messo a norma grazie all’aiuto dei volontari, è di proprietà del Comune a cui
l’associazione paga l’affitto. Attualmente l’asilo accoglie sedici bambini di età compresa tra i 14 e i 36 mesi, a
fronte di una lista di attesa di almeno 40 bambini che attendono di essere ammessi qualora si liberi un posto.
Afferma il dott. Grasso che è impossibile evadere tutte le richieste sia per mancanza di spazio sia per i limiti
imposti dalla tipologia dell’asilo di caseggiato che prevede al massimo l’ammissione di quindici/venti bambini.
Infatti grandi sono le esigenze di Librino tra i più densamente popolati della città e che giustamente viene
considerato una vera e propria città satellite, che avrebbe bisogno di tanti asili quanti sono i suoi palazzoni. I
bambini sono seguiti da una psicologa, una mamma sitter e una educatrice pedagogista. Fatta questa premessa
la Commissione viene guidata a visitare la struttura. In essa ci sono diverse stanze: una, di prima accoglienza,
dove i bambini passano la prima parte della giornata (dalle 8 alle 9) dotata di tavoli e sedioline dove si svolgono
giochi manuali , da qui si passa ad un locale più grande dotato di giochi, tappeti e altri attrezzi che funge da
piccola palestra, dove i bambini, guidati dall’educatrice, vengono impegnati in giochi che in realtà sono esercizi
di psicomotricità che ne perfezionano la postura e l’equilibrio. Qui i bambini si trattengono per poco più di
un’ora tra giochi di movimento e balletti. Segue la merenda e poi si passa ad altre attività come quella graficopittorica, il racconto di fiabe figurate, le marionette e altre attività. Il Presidente Marco chiede notizie sulla
provenienza dei giochi e degli arredi. Il vicepresidente risponde che tutto l’arredo: dai mobili ai giochi e gli
attrezzi ginnici proviene da donazioni della Caritas e da negozi di giocattoli. Ogni mese poi si tiene una festa a
tema ( festa della mamma, la vendemmia, il Carnevale….) in cui vengono coinvolti oltre i bambini anche tutte le
mamme a turno. A proposito delle mamme, il vicepresidente dell’associazione riferisce che, nonostante
l’organico degli asili di caseggiato preveda solo una mamma sitter, qui vengono coinvolte più mamme. Ciò per
responsabilizzare meglio queste donne che spesso essendo giovanissime e in difficoltà hanno bisogno di
crescere non meno dei loro figli, per sviluppare la responsabilità genitoriale. Un lavoro questo che a detta del
dott. Grasso sta dando notevoli risultati. Ancor di più se si pensa che poco tempo fa la gente del quartiere
diffidava dal mandare i loro figli in un asilo temendo di avere problemi con le assistenti sociali e anche per le
tante barriere architettoniche presenti . Il consigliere Vullo interviene dichiarando che alla fine di questo
sopralluogo occorre convocare l’assessore ai Servizi Sociali per dare contezza del servizio svolto da questo
centro in favore dei bambini proponendo di estenderlo ad altri quartieri “difficili” per favorire l’inserimento
nel tessuto sociale di minori svantaggiati. Il sopralluogo della Commissione continua con la visita dei locali,
posti al piano superiore, dove avvengono le attività dei bambini più grandi (dai 6 ai 13 anni). Qui si possono
osservare un salone dove si svolgono balletti e spettacoli, e altre stanze per il doposcuola e le attività ludiche.
Tra queste attività il laboratorio di musica (canto e violino). Il Presidente chiede di sapere quanti sono i
ragazzi che frequentano il centro. Il dott. Grasso risponde che gli iscritti vanno dagli 80 a 100, anche se
assiduamente sono 60 che vengono seguiti dal lunedì al venerdì soprattutto nei compiti . A proposito il
vicepresidente riferisce che i volontari svolgono, spesso con grandi sacrifici, questo servizio di doposcuola per
assicurare un minimo di attenzione verso questi ragazzi che, non potendo essere seguiti dai genitori per il
basso livello culturale o per motivi di lavoro, rischierebbero di disertare la scuola divenendo facili prede della
criminalità. E per rendere più efficace l’operato dei volontari è lo stesso vicepresidente che si occupa di tenere
rapporti con gli insegnanti delle scuole più vicine. E ciò ha portato sicuramente buoni risultati, anche se dopo
le medie si rileva tanta dispersione scolastica. Nello stesso centro sono stati ospitati bambini rom. I bambini in
estate sono impegnati nelle attività del Grest sia all’interno della struttura che all’esterno, soprattutto al mare
presso la Colonia Don Bosco a cui i ragazzi vengono accompagnati da pullman . Il cons. Vullo, a proposito
chiede che la commissione faccia un censimento dei Grest cittadini per sapere quanti oratori e associazioni
sono coinvolti e quanti bambini li frequentano. Ritenendo soddisfacente la visita della struttura la Presidente,
dopo avere ringraziato il dott. Grasso, alle ore 11.45 dichiara chiusa la seduta
Le Segretarie
f.to dott.ssa Giuseppa Sottile
f.to dott.ssa Sebastiana Ferrara
Approvato nella seduta del 15/09/2015
Il Presidente
f.to Cons. Erika Marco