still life - Agnese Abrusci
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still life - Agnese Abrusci
STILL LIFE ISTITUTO ITALIANO DI TECNOLOGIA STILL LIFE Muoversi è fondamentale per la vita di uno scienziato, per la sua carriera. Ogni volta che gli scienziati cambiano laboratori, colleghi di lavoro, tema di ricerca, città, nazione e talvolta anche emisfero, ampliano le loro vedute, approfondiscono le loro conoscenze, vengono in contatto con nuove culture. Purtroppo ognuna di queste entusiasmanti transizioni ha in sè la difficile scelta di cosa portarsi dietro da viaggio all’altro. Li costringe a decidere qual è quell’oggetto essenziale, magari irrazionale, che gli ricorderà ciò che sono, le sfide per cui combattono, quello in cui credono, ciò che gli manca o di cui hanno bisogno. Spero che questo progetto fotografico contribuisca a rivelare l’unicità di queste donne e uomini, questi scienziati, queste persone che, nonostante la distanza da casa, il distacco dai propri cari, la ricorrente percezione di riporre la loro vita in scatole, hanno intrapreso il percorso della ricerca per dare un personale contributo ad un futuro migliore per l’umanità. Moving around is a fundamental part of a scientist’s life in the pursuit of their career. Every time they change labs, work colleagues, research topic, city, country and sometimes even hemisphere, they broaden their view, deepen their knowledge, meet other cultures. Unfortunately each of these exciting transitions comes together with the hard choice of what to bring along from trip to trip. It forces them to decide what is that essential, irrational object that will be a memento of what they are, strive for, believe in, miss and need. I hope this photographic project will help revealing the uniqueness of these women and men, these scientists, these people who, despite the distance from home, the separation from their beloved ones, the restless packing and unpacking life in boxes, have embarked on the research journey to make their contribution to a better future for humankind. CONTENTS Alperen Acemoglu, Turchia 4 Amirreza Shayganpour, Iran 6 Arren Glover, Australia 8 Bilal Ur Rehman, Pakistan 10 Thi Nga Tran, Vietnam 12 Syeda Rehana Zia, Pakistan 14 Shovan Naskar, India 16 Stefan Kudera, Germania 18 Victoria Shalabaeva, Russia 20 Alperen Acemoglu, Turchia Ingegnere meccanico // Studente di dottorato // Robotica Avanzata progetti per migliorare la salute degli esseri umani e la vita mi ha portato verso questa nuova avventura! Cosa ami/odii di più della ricerca? Mi piace che la ricerca ti lasci essere molto creativo e ti incoraggi a pensare oltre i tuoi limiti, invece odio lo stress della notte prima un’importante scadenza. Qual è la tua area di ricerca? La ricerca di cui mi occupo si propone di ideare dei laser per la rimozione di tessuti durante le operazioni chirurgiche. Tali dispositivi hanno un’alta precisione, operano di continuo e riducono le bruciature e i danni termici ai tessuti sani circostanti. Tuttavia per implementare tale tecnologia laser in ridotti spazi di lavoro, si è limitati dalla dimensione degli attuatori. Il nostro scopo finale è quindi mettere a punto degli attuatori magnetici per tali laser e combinarli con bracci robotici flessibili. Perchè hai deciso di diventare uno scienziato? La mia motivazione è sempre stata occuparmi di tematiche utili alla salute degli esseri umani. Nei miei progetti precedenti ho messo a punto dei dispositivi microfluidici per la diagnosi precoce dei tumori e del rilascio mirato di farmaci nel flusso sanguigno. Sono sempre alla ricerca di Qual è l’oggetto che hai scelto? E’ un libro chiamato “Yasamak” che in Turco significa “Vivere”. Perchè l’hai scelto? Lo scrittore del libro è morto un anno prima che io nascessi. Più leggo questo libro più trovo qualcosa in comune con la mia vita. “Yasamak” è uno dei miei libri preferiti. E’ scritto in uno stile di diario ed è ricco di domande profonde sull’esistenza e la condizione umana. Cosa ami/odii di più della tua nazione? Amo la natura selvaggia e ovviamente il cibo! Odio i recenti attacchi terroristici che ci sono stati. Cosa ti manca della tua nazione? Ovviamente la mia famiglia. Qual è la tua prossima meta dopo IIT? Non lo so ancora, vedremo. Ho tante idee. Auguratemi buona fortuna! Alperen Acemoglu, Turkey Mechanical Engineer // PhD Student // Advanced Robotics What is your main research topic? We are designing new endoscopic laser scanners for tissue ablation during surgical operations. Scanning lasers provide higher incision quality enabling fast and continuous motion of the laser which decrease the carbonization and thermal damage to the healthy tissue. However implementation of the scanning laser technology in narrow workspaces is restricted by the actuator sizes. Our main focus is designing new magnetic actuators for the scanning of laser and coupling them with flexible robotic arms. Why did you choose to become a scientist? My motivation has always been to do useful things for human health. My previous projects were about creating microfluidic devices for early cancer detection and targeted drug delivery in blood vessels. So, I wanted to join the projects to improve the human health and life led me towards to this journey! What do you love/hate the most about research? Love: Research lets you free to be creative and it. encourages you to think beyond the limits. Hate: Stressful nights before important deadlines. Which object did you choose? A book called “Yasamak” which in Turkish mean “To Live”. Why did you choose it? The writer of the book died one year before that I was born. The more I read his books, the more I find something from my life. ‘Yasamak’ is one of my favorite books. It is in form of diary and is full with very deep and mesmerizing questions about human existence. What do you love/hate the most about your country? I love nature and food of course! I hate the recent terroristic attacks. What do you miss about your country? My family. Where will you go after IIT? I really don’t know yet. We will see. Wish me luck! Amirreza Shayganpour, Iran Ingegnere meccanico // Studente di dottorato // Nanofisica Qual è la tua area di ricerca? Ossidi metallici nanoporosi e compositi per impianti dentali di ripristino. Perchè hai deciso di diventare uno scienziato? Quando ti poni costantemente delle domande, impari di continuo. La ricerca è una della poche professioni che ti fa crescere ogni giorno di più. Cosa ami di piu’ della ricerca? La mia riposta più onesta alla domanda “cosa faresti tutto il giorno se non ti servisse denaro” è “ciò che faccio ora!” Qual è l’oggetto che hai scelto? Il Farvahar. In Persiano: رهورف Perchè l’hai scelto? Il Farvahar è uno dei più rinomati simboli dell’antica Iran (Persia), è un emblema del nazionalismo iraniano e dello zoroastrianismo. Cosa ami di più della tua nazione? La sua storia e la sua cultura. Cosa ti manca della tua nazione? La gente, la famiglia, il cibo fatto in casa, i giorni senza un piano preciso, la libertà di sbagliare! Qual è la tua prossima meta dopo IIT? Voglio sfidare me stesso e cercare di trovare un lavoro di ricercatore specifico alla mia area di competenze scientifiche. Amirreza Shayganpour, Iran Mechanical engineer PhD student // Nanophysics What is your main research topic? Nanoporous metal oxides and dental restorative composites and implants. Why did you choose to become a scientist? When you are constantly questioning, you are constantly learning. It is a profession where you grow daily. What do you love the most about research? My honest answer to “what would you want to do all day if you didn’t need money” is “what I actually am doing”. Which object did you choose? The Farvahar (Persian: )رهورف. Why did you choose it? The Farvahar is one of the best-known symbols of ancient Iran (Persia), Iranian nationalism and Zoroastrianism. What do you love the most about your country? Its great history and culture. What do you miss about your country? The people, family, home-cooked food, the unplanned days and the flexibility of making mistakes! Where will you go after IIT? I want to challenge myself by looking at higher academic positions specific to my work area! Arren Glover, Australia Ingegnere // Postdoc // iCub Facility Qual è la tua area di ricerca? Scrivo algoritmi per la visione del robot iCub che verranno poi implementati da telecamere bio-ispirate. Perché hai deciso di diventare uno scienziato? Ho seguito i passi di mio fratello maggiore. Cosa ami/odii di più della ricerca? Adoro il fatto che la ricerca sia una continua sfida, non ci si annoia mai! Odio il fatto che ci si prefigga di fare molto più lavoro di quello che umanamente sia possibile fare. Quali sono gli oggetti hai scelto? Un tubetto di Vegemite e il mio cappello preferito. Perchè li hai scelti? La Vegemite è la quintessenza del cibo australiano, non si trova facilmente da nessun’altra parte nel mondo, posso portarmela dietro facilmente e mi fa sentire a casa! Al cappello ci sono molto affezionato, ce l’ho da tanti anni. Lo porto sempre con me quando faccio una pausa dal lavoro o quando esco a fare una passeggiata. Cosa ami/odii di più della tua nazione? Amo le lunghe spiagge sabbiose quando sono deserte, senza persone, ombrelloni, sdraio. Odio il tempo e il denaro che si spreca per andare da una parte all’altra di questo immenso continente che è l’Australia. Cosa ti manca della tua nazione? Andare al pub, ordinare una birra australiana e berla al sole del pomeriggio. Qual è la tua prossima meta dopo IIT? Cercherò di rimanere in Europa per qualche altro anno se possibile, oppure tornerò in Australia, nella città dove sono nato. Arren Glover, Australia Engineer // Postdoc // iCub Facility What is your main research topic? Vision algorithms for the iCub using biologically inspired cameras. Why did you choose to become a scientist? I followed in my older brother’s footsteps. What do you love/ hate the most about research? Love: Research is a continual challenge, it is never boring! Hate: there is always too much (selfimposed) work than is possible to get done. Which objects did you choose? Vegemite and my favorite hat. Why did you choose them? Vegemite is quintessential Australian food that isn’t easily found elsewhere in the world. I can easily take some with me to feel at home. I have had my hat for many years and I wear it in whenever I take a break from work and go outdoors. What do you love/ hate the most about your country? I love long sand beaches devoid of umbrellas, deckchairs and people. I hate travel time and expense to visit other parts of the country. What do you miss about your country? Having an Australian beer at the pub in the afternoon sun. Where will you go after IIT? Either I’ll try to stay in Europe for a few more years, otherwise I plan to return to my home-city in Australia. Bilal Ur Rehman, Pakistan Ingegnere // Postdoc // Robotica avanzata // Laboratorio di sistemi quadrupedi dinamici Perchè li hai scelti? Per mantenere una parte della mia cultura e religione vicine a me, per rimanere connesso alle mie radici dovunque vada. Cosa ami/odii di più della tua nazione? Qual è la tua area di ricerca? Design e controllo di robot. Perchè hai deciso di diventare uno scienziato? Per esplorare ed imparare. Per far parte di quella categoria di persone che innovano e lavorano con i “giocattoli” della frontiera dell’ingegneria, anche chiamati robots! Cosa ami/odii di più della ricerca? Amo la libertà di scegliere la maniera di pensare e i vari metodi per risolvere i problemi. Odio quando qualcosa non funziona e non capisco perchè! Quali sono gli oggetti che hai scelto? Kameez (abito) and tasbih (rosario). Amo il cibo, l’ospitalità e la vitalità della mia gente. Non mi piace invece che le persone non viaggino ed esplorino il mondo. Cosa ti manca della tua nazione? Mi mancano la mia famiglia e i miei amici, il cibo e la lingua. Qual è la tua prossima meta dopo IIT? Andrò in Svezia a lavorare per un’azienda chiamata HIAB come ingegnere di controllo di sistema. Bilal Ur Rehman, Pakistan Engineer // Postdoc // Advanced Robotics // Dynamic Legged Systems Laboratory What is your main research topic? Why did you choose them? Robot Design and Control. To keep a part of my culture and religion close to me, to be connected to my roots. Why did you choose to become a scientist? To explore and learn. To be a part of the people who innovate and work with stateof-the-art engineering toys, also known as robots! What do you love/ hate the most about research? Love: Freedom to choose your way of thinking and your problem solving method. Hate: I hate when something is not working and I don’t know why! Which object did you choose? Kameez (shirt) and tasbih (prayer beads). What do you love/ hate the most about your country? I love the food, the hospitality and the livelihood of my people. I cannot stand that people do not travel and explore the world. What do you miss about your country? I miss my family, friends, food and language. Where will you go after IIT? I will be moving to Sweden and work in HIAB as a Control System Engineer. Thi Nga Tran, Vietnam Chimico // Studentessa di dottorato // Materiali Intelligenti Perchè l’hai scelto? Qual è la tua area di ricerca? Lo sviluppo e la fabbricazione di bio-plastiche e bio-compositi ricavati dagli scarti vegetali come buccia di barbabietola rossa e gusci di semi di cacao. Perchè hai deciso di diventare uno scienziato? Mi è sempre piaciuta molto la chimica, e tutte quelle soluzioni colorate che ti affascinano quando sei bambino! E ora che non lo sono più, sto imparando ogni giorno con nuove esperienze e nuova conoscenza. Cosa ami/odii di più della ricerca? Amo la scoperta di nuovi materiali che possono essere utili per la nostra vita e salute. Mi piace lavorare in laboratorio in compagnia dei miei colleghi con cui ci scambiamo idee e risate! Certe volte però è frustrante trovare la motivazione per andare avanti se gli esperimenti non vanno come dovrebbero. Qual è oggetto che hai scelto? Áo dài - E’ un tipico vestito vietnamita. Áo dài è un indumento molto speciale per tutte le ragazze del Vietnam. Lo indossavo ogni giorno durante la scuola superiore, è un ricordo molto vivido per me, specialmente durante i giorni caldi! Ora, soprattutto perchè è poco pratico indossarlo ogni giorno, viene indossato solo durante occasioni speciali come matrimonii, feste di famiglia e Tet, il capodanno vietnamita. Ogni volta che indosso l’Áo dài, mi sento speciale, una vera donna dell’antica tradizione del Vietnam. Questo è il motivo per cui l’ho portato con me, volevo averlo vicino come fosse un pezzo profondo della mia anima vietnamita. Cosa ami/odii di più della tua nazione? Adoro la cucina vietnamita e i paesaggi naturali sono davvero incredibili. Odio il traffico e la scarsa sicurezza alimentare: ciò dipende dal nostro governo e dalle sue politiche, è ben noto a tutti noi. Cosa ti manca della tua nazione? Mi mancano la mia famiglia e i miei amici. E’ l’unica ragione per cui ho bisogno di tornare a casa almeno una volta all’anno! Qual è la prossima tua meta dopo IIT? Non so ancora, devo mettermi in contatto con i gruppi di ricerca che mi interessano e vedere che succede, spero tanto di riuscire a rimanere in Europa! Thi Nga Tran, Vietnam Chemist // PhD student // Smart Materials What is your main research topic? Development and fabrication of bio-plastics and bio-composites from plant wastes such as red beetroot peel and cocoa shell waste. Why did you choose to become a scientist? I like chemistry, especially the colorful solutions since I was a kid! And now, I am learning everyday with new experiences and new knowledge. What do you love/hate the most about research? Love: The new discovered materials which are useful for our life and our health. I like to work in the laboratory with my colleagues, who I can talk and laugh with! Hate: Sometime it is hard to find motivation if your experiments are not going well. Which object did you choose? Áo dài – A Vietnamese traditional dress. Why did you choose it? Áo dài is very special for all of us, Vietnamese girls. I was wearing áo dài everyday during my high school, it is a really unforgettable memory, especially in hot days! Nowadays, because it is a bit uncomfortable to be worn every day, we usually wear it in special events such as wedding, family party, Tet holiday. Whenever I wear áo dài, I feel like I am a really delicate and traditional woman. Therefore, I brought one with me like as Vietnamese piece of my soul. What do you love/hate the most about your country? I love Vietnamese cuisine and natural sight-seeing are awesome. I hate Vietnamese traffic jam and food safety are really bad, and we know it is because of our government and policy. What do you miss about your country? I miss my family and friends. That is the only reason why I need to go home every year! Where will you go after IIT? I do not know yet, I will need to apply and see what happens. I really hope to stay in Europe. Syeda Rehana Zia, Pakistan Chimico // Postdoc // Scoperta e sviluppo farmaci Qual è la tua area di ricerca? Mi occupo di simulazioni di dinamica molecolare ed in particolare di tecniche di campionamento e applicazioni ai sistemi biologici. Lo scopo principale della mia ricerca è nell’applicazione di questi strumenti computazioni alle scienze della vita, campo in cui tali tecniche hanno giocato un ruolo molto significativo nella scoperta e nello sviluppo dei farmaci negli ultimi dieci anni. Perchè hai deciso di diventare uno scienziato? L’ area in cui lavoro si occupa principalmente di scoperta farmaci e nonostante tutti i progressi che la scienza medica ha fatto, ci sono ancora molteplici aspetti di importanti malattie su cui la ricerca deve far luce e cercare di risolvere. Dunque mi piacerebbe dare il mio personale contributo al benessere dell’umanità e sarebbe magnifico se la mia ricerca potesse aiutare la cura e il trattamento di malattie molto complesse. Cosa ami/odii di più della ricerca? La ricerca scientifica è un processo molto lungo, certe volte gli esperimenti non ci riescono e non riusciamo a dare un senso ai dati raccolti, anche se ci abbiamo messo molto impegno, questo penso sia sicuramente l’aspetto più problematico. D’altra parte ogni piccolo successo in ricerca ti fa sentire al settimo cielo! Qual è l’oggetto che hai scelto? Un borsello artigianale. Perchè l’hai scelto? Una ragione riguarda la sua provenienza: è un regalo di mia sorella, quando mi sono trasferita in Italia. Un’altra ragione è che questo oggetto è parte integrante dell’artigianato locale della provincia di Sindh in Pakistan e rappresenta in tutte le sue sfumature la cultura e le tradizioni della mia terra. Cosa ami di più della tua nazione? Il Pakistan ha un immenso tesoro di paesaggi naturalistici. Ci sono le montagne del nord, le aree costiere del sud, le vallate, i fiumi e tanti altri panorami mozzafiato. Un’altra caratteristica è una storia densa di eventi e personalità ed un’incredibile architettura sia antica che moderna. Cosa ti manca della tua nazione? La mia famiglia, i miei maestri e tutti i miei amici di sempre nel mio paese nativo. Qual è la tua prossima meta dopo IIT? Tornerò in Pakistan per spendere un pò di tempo con la mia famiglia e una volta a casa ci penserò su! Syeda Rehana Zia, Pakistan Chemist // Postdoc // Drug Discovery and Development What is your main research topic? I am working on molecular dynamics simulation and specifically on enhanced sampling techniques and their applications to the biological systems. The main aim of my research is in the application of computational tools to Life Science where these computational techniques have played a significant role in the area of drug discovery and development since last few decades. Why did you choose to become a scientist? I chose to become a researcher because the area on which I am working mainly focuses on drug discovery, and as a matter of fact despite of the significant advancements in medicinal sciences, a large number of health issues are still needed to be addressed. So, I would like to give my contribution for the welfare of humanity and it would be a great achievement if my research could be helpful for the cure and treatment of complex diseases. What do you love/hate the most about research? Scientific research is a very long process, sometimes we do not succeed and our results are meaningless even though we put a lot of efforts in it, this is its most troublesome aspect. On the other side, any success in research brings great pleasure! Which object did you choose? A handcrafted purse. Why did you choose it? One reason was because it was a gift from my sister, when I moved to Italy. Another reason was that this object is a traditional handcraft from the province of Sindh in Pakistan and represents a beautiful reflection of the culture and tradition of my country. What do you love the most about your country? The thing I like most about my country is that Pakistan has a treasure of beautiful geographical landscapes. It has high mountains in the North, coastal areas in the South, valleys, rivers and deserts. It has also a rich history and spectacular ancient as well as modern architecture. What do you miss about your country? I miss my family, my teachers and my friends back home. Where will you go after IIT? I will go back to Pakistan and spend some time with my family. Once there I will also plan my next career move. Shovan Naskar, India Biologo // Studente di dottorando // Neuroscienze Qual è la tua area di ricerca? Qual è l’oggetto che hai scelto? Neurosviluppo. E’ una cornice con la foto della mia fidanzata. La porto sempre con me. Perchè hai deciso di diventare uno scienziato? Durante il mio corso di laurea in Neurobiologia, ho visto per la prima volta l’attività elettrica di un neurone in un animale vivo mentre stava compiendo un’azione. Fino a quel momento avevo letto di questo fenomeno solo nei libri di testo. Non appena ho realizzato che avrei potuto contribuire a capire come una cellula come un neurone può essere stimolata e produrre un impulso elettrico visibile, non mi sono più guardato indietro, dovevo a tutti i costi diventare uno scienziato! Cos’altro se no?! Cosa ami/odii di più della ricerca? Adoro l’innovazione, la creatività. Essere scienziati amplifica queste attitudini personali. Odio la politica e le lobby dei giornali dietro la pubblicazione dei lavori scientifici. Perchè l’hai scelto? Mi ricorda tutti i bei momenti che passiamo insieme quando riusciamo a vederci. Purtroppo questo non succede spesso a causa della diversità del nostro lavoro. Cosa ami/odii di più della tua nazione? Adoro il cibo e la diversità culinaria dell’India. Odio l’aumento incontrollato della popolazione a cui l’India ha assistito nelle ultime decine d’anni. Cosa ti manca della tua nazione? Il cibo ovviamente! Qual è la tua prossima meta dopo IIT? Spero di andare negli Stati Uniti per proseguire la mia ricerca. Shovan Naskar, India Biologist // PhD student // Neuroscience and Brain Technologies What is your research topic? Neurodevelopment. Why did you choose to become a scientist? During my undergraduate studies in Neurobiology, I saw a neuron firing action potentials in an awake and behaving animal while it was performing a behavioral task. Till that point, I had only read about this phenomena in text books. Once I realized that I could also contribute in understanding why an excitable cell such as a neuron fires (and what happens if it misfires), there was no looking back. I had to become a scientist, what else? What do you love/ hate the most about research? I love innovation and creativity. Being a scientist fuels these attributes. I hate the politics in publishing scientific work. Which object did you choose? It is a photo frame with the picture of my fiancé on it. I usually carry it along wherever I go. Why did you choose it? It reminds me of the good times that we spend with each other when we get together. This happens occasionally, given our professional diversities. What do you love/ hate the most about your country? I love the food, the culinary diversity that India has. I hate the increase in population density that India has been seeing in the last few decades. What do you miss about your country? Food, of course! Where will you go after IIT? Possibly, to the United States of America for pursuing my postdoctoral studies. Stefan Kudera, Germania Fisico // Postdoc Marie-Curie // Nanochimica Odio la sensazione di accorgersi che hai appena riprodotto una lavoro fatto già cinquant’anni fa o che è già conoscenza acquisita. Qual è l’oggetto che hai scelto? Un fiore fossile chiamato Encrinus Lilieformis Lamarck, più comunemente conosciuto come giglio di mare. Qual è la tua area di ricerca? Lo sviluppo di un metodo litografico per modellare dei substrati solidi con nanocristalli colloidali. Ciò che faccio è stabilizzare la struttura chimica di una porzione di un film sottile di nanocristalli irradiandolo con radiazione ad alta energia, mentre le porzioni non-irradiate possono subire delle modificazioni chimiche. Lo scopo principale della mia ricerca è esplorare i limiti di questa tecnologia. Perchè hai deciso di diventare uno scienziato? Per esplorare i limiti della nostra conoscenza e per provare ogni tanto l’emozione di aver visto o capito qualcosa che nessun altro prima ha visto o capito, anche se dura solo un paio di giorni, è una sensazione epica! Cosa ami/odii di più della ricerca? Amo lavorare con delle persone che hanno una formazione scientifica diversa dalla mia, mi affascina conoscere la società da cui provengono. Perchè l’hai scelto? La preparazione di questo fossile è stata fatta da mia nonna nel suo negozio di minerali. Me l’ha regalato quando ho finito l’università. A parte la sua bellezza assoluta, questo giglio di mare e la sua cornice mi ricordano tanti giorni felici passati insieme ai miei zii e alla mia nonna nel loro negozio. Cosa ami/odii di più della tua nazione? Amo la parte più sociale e aperta della società tedesca, la consapevolezza della colpa storica e un profondo sentimento della memoria, soprattutto nella storia recente. E poi ci sono laghi bellissimi e cibi gustosi... Odio invece l’ascesa del nazionalismo dell’ultimo decennio. La cosa che ti manca della tua nazione? Le primavere, gli autunni e gli inverni. I miei amici. Qual è la tua prossima meta dopo IIT? Son qui per trovarla! Stefan Kudera, Germany Physicist // Marie-Curie-Fellow // Nanochemistry What is your main research topic? The development of a lithography method for patterning solid substrates with colloidal nanocrystals. I stabilize the chemical structure of portions of a nanocrystal thin film by high energy radiation, while the non-irradiated parts of the film can undergo chemical modifications. The topic of my research is the exploration of the limits of this technology. Why did you choose to become a scientist? To explore the limits of our knowledge and or the occasional feeling of having seen or understood something that no other person has ever seen or understood – even if it lasts just for a couple of days. What do you love/hate the most about research? Love: To work with people from different backgrounds, get to know the societies. Hate: When you realize that you just repeated a work that had been done 50 years ago or that is common knowledge. Which object did you choose? A fossil of Encrinus Lilieformis Lamarck, also known as sea-lily. Why did you choose it? The preparation of this fossil was done by my grandmother at the end of her training. She gave it to me when I finished university. Apart from its self-standing beauty, the sea-lilly and its frame remind me of many happy days spent with my uncles and my grandmother in their shop and elsewhere. What do you love/hate the most about your country? I love the most open and welcoming part of the society, the awareness of historical guilt and the presence of the memory of the recent history. The lakes, the food. I hate the uprising nationalism within the last decade. What do you miss about your country? Spring, fall and winter. My friends. Where will you go after IIT? I’m here to figure it out! Victoria Shalabaeva, Russia Fisico // Studentessa di dottorato // Nanotecnologie plasmoniche Qual è la tua area di ricerca? Sviluppo nanostrutture plasmoniche e di applicarle nell’ambito dei biosensori. Parallelamente sto anche studiando delle proteine coinvolte nel morbo di Alzheimer tramite spettroscopia Raman. Perchè hai deciso di diventare uno scienziato? Attraverso l’esperienza a scuola. Fisica e matematica sono sempre state due materie che ho amato. Cosa ami/odii di più della ricerca? La ricerca ci fa imparare e migliorare costantemente. E’ un lavoro in cui si cresce attraverso le scoperte di ogni giorno e le sfide che si devono affrontare. Qual è l’oggetto che hai scelto? Il mio scialle Pavlovo Posad. Questi scialli sono tessuti in seta e lana pregiate. La loro forma e colore cambiano, ma hanno sempre una fantasia floreale: “Fiori di Russia sulle tue spalle” come dicono loro! Perchè l’hai scelto? Rappresenta la mia terra e anche la mia vita quotidiana all’IIT. E’ stato il mio leale compagno durante tutti gli esperimenti nel gelido laboratorio di spettroscopia. Cosa ami di più della tua nazione? Ci sono due cose che mi vengono subito in mente: spazi sconfinati e gente amichevole. Riesco a percepire il senso dello spazio sia nelle grandi città che nelle campagne.Della gente russa ammiro molto il forte sentimento di comunità e un rispetto quasi sacro per l’amicizia. Cosa ti manca di più della tua nazione? Supermarket e farmacie sempre aperti! Mi manca la mia lingua, la possibilità di parlarla quotidianamente, di poter fare battute e sapere di essere capita al 100%! Qual è la tua prossima meta dopo IIT? La Francia. Tra qualche mese comincerò a lavorare presso il Laboratoire de Chimie de Coordination (LCC-CNRS) a Tolosa. Victoria Shalabaeva, Russia Physicist // PhD student // Plasmon Nanotechnologies What is your main research topic? on your shoulders” as they say! I focus on the development of plasmonic nanostructures and their application in biosensing. As a side project, I also probe some proteins involved in Alzheimer’s disease plaques formation by Raman spectroscopy. Why did you choose it? Why did you choose to become a scientist? I think I got an interest in science from my learning and experience in school. Physics and mathematics were always two subjects I loved and I looked forward to attend. What do you love/hate the most about research? I believe that in research we have a possibility to learn constantly. It is a profession where you always grow and it makes you facing new challenges and discoveries every day. Which object did you choose? I always carry with my a Pavlovo Posad Shawl. Those unique shawls are crafted out of wool and silk. Each shawl is designed by a different artist who studied at the Posad school of a shawl design. Their shape and color will change but they will always have flowers, “Flowers of Russia It represents my country and also my everyday life in IIT. It was indeed my warm and loyal companion during the long experimental session in the “cold” spectroscopy room. What do you love/hate the most about your country? The two things that come first to my mind are huge space and friendly people. I can feel the first one in the cities as well as in the countryside with endless forests and steppes. On the other hand, I admire the strong sensation of community among people and the almost spiritual understanding of friendship. What do you miss about your country? First of all, supermarkets and pharmacies always opened…Jokes aside, I miss my language, the possibility to speak it daily and discuss or make jokes when I can be understood at 100%. Where will you go after IIT? France. Very soon I will start working at the Laboratoire de Chimie de Coordination (LCC-CNRS) in Toulouse. ABOUT THE AUTHOR Agnese Abrusci è nata nel 1980 ad Acquaviva delle Fonti, un piccolo paese in provincia di Bari. Ha studiato Fisica presso l’Università di Bari e poi ha ottenuto un dottorato in fisica presso lo storico Cavendish Laboratory dell’Università di Cambridge nel Regno Unito. Durante la sua ricerca, ha iniziato a guardare il mondo circostante attraverso un obiettivo e da allora non ha mai smesso. Ha portato avanti la sua carriera accademica all’Università di Oxford e lì ha deciso di fare il grande salto verso la comunicazione scientifica in tutte le sue forme! Dal marzo 2013 è responsabile della produzione di video scientifici e immagini per l’Istituto Italiano di Tecnologia. Agnese Abrusci was born in 1980 in Acquaviva delle Fonti, a small village near Bari. She studied Physics at the University of Bari and then got a PhD in Physics at the historic Cavendish Laboratory at Cambridge University in the United Kingdom. During her research, she started looking at the surrounding world through a camera lens and she did not stop since. She carried on her academic career at Oxford University and there and then, she decided to take the leap in to science communication and multimedia production. From March 2013 she is in charge of producing scientific videos and images for the Istituto Italiano di Tecnologia. THANK YOU L’autrice delle foto Agnese Abrusci ringrazia Francesca Cagnoni, direttore del Research Organization Directorate per aver creduto in questo progetto, i “magnifici nove” che si son fatti fotografare, Luca Caridà e Gianluca Bosi per il superbo allestimento e Nicholas Dring, capo della Digital Unit, per l’eccellente lavoro di post-produzione delle immagini e layout grafico del progetto. Un ringraziamento speciale ad Alexandra Fitzsimmons, Docente di Museologia presso l’Imperial College di Londra, per i preziosi consigli. The author of the photos Agnese Abrusci thanks Francesca Cagnoni, Director of the Research Organization Directorate for believing in this project, the “magnificent nine” who kindly volunteered for their portraits to be taken, Luca Caridà and Gianluca Bosi for the great exhibition set-up and Nicholas Dring, Head of the Digital Unit, for having superbly handled the post-production of the pictures and the graphic layout of the project. A special thanks to Alexandra Fitzsimmons, Lecturer in Museum Studies at Imperial College London, for many great insights and useful discussion. Se avete commenti sulla mostra potete scrivere ad [email protected]. For any comments about the exhibition please write to [email protected]. STILL LIFE