multilingua_PUERPERI.. - Azienda Ospedaliera San Camillo
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QUANDO A CASA ARRIVA UN BAMBINO: INFORMAZIONI UTILI PER I GENITORI Progetto “OSPEDALE CULTURALMENTE COMPETENTE, ASSOCIAZIONI, MEDIATORI CULTURALI: SINERGIE PER L’ACCESSO AI SERVIZI E PER L’INTEGRAZIONE DEI MIGRANTI” Co-finanziato dal Fondo Europeo per l’Integrazione di cittadini di paesi terzi e dal Ministero dell’Interno-Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione (Azione 6, Programma Annuale 2012, Codice progetto: 2012/ FEI/PROG-103656) 1 PUERPERIO_italiano.indd 1 12/05/14 13:44 PUERPERIO_italiano.indd 2 12/05/14 13:44 INDICE L’arrivo a casa 4 L’alimentazione del neonato 5 Le cure e l’igiene 6 Le prime malattie 7 Quando la mamma è triste 8 Alcune informazioni utili per la futura mamma 9 La prevenzione degli incidenti 10 A cura di Dott.ssa Maura Cossutta - Project Manager del progetto Dott.ssa Elisabetta Confaloni - Esperto Fei e Referente Rapporti con le Associazioni A cura delle ostetriche del Dipartimento Materno - Infantile A.O. San Camillo - Forlanini Progetto grafico Giorgia De Filippis - ideapura.it Stampato nel mese di aprile 2014 presso tipografia ROSSI S.r.l. - Via Boscofangone - 80035 Nola (Napoli) 3 PUERPERIO_italiano.indd 3 12/05/14 13:44 L’ARRIVO A CASA L’arrivo a casa con il vostro neonato sarà certamente un momento di grande gioia e novità, ma cambierà anche le abitudini e l’organizzazione della vostra vita. L’ARRIVO A CASA Se lo aspettano fratellini o sorelline, condividete con loro ogni momento, coinvolgeteli nelle sue cure, spiegate come devono toccarlo e fargli le coccole. La temperatura della casa non deve essere troppo elevata e il bambino non deve essere troppo coperto quando dorme. L’ambiente della vostra casa: organizzate gli spazi dedicati alla sua cura e cercate di prestare attenzione ad alcune semplici cose, importanti per il suo benessere e sicurezza. Curate l’igiene, tenendo ben pulite le superifici dove appoggiate tutte le sue cose. Innanzittutto non fumate in sua presenza e mantenete sempre l’aria pulita nelle stanze. Se in casa c’è un animale domestico, non allontanatelo dal piccolo, ma seguite alcune attenzioni, come lavarvi sempre le mani prima di toccare il bambino, tenere il cibo e i prodotti dell’animale lontano e soprattutto non lasciare mai da solo il piccolo con l’animale. 4 PUERPERIO_italiano.indd 4 12/05/14 13:44 L’ALIMENTAZIONE DEL NEONATO Nei primi giorni dopo la nascita compare il colostro, che è un liquido molto importante perchè contiene gli anticorpi della mamma che proteggono il bambino. Dopo due - tre giorni dal parto inizia la montata lattea e la produzione abbondante di latte: il latte della mamma è l’alimento ideale per le esigenze nutritive e per lo sviluppo del neonato. Fino a 6 mesi il bimbo non ha bisogno di altro. Ma se potete continuate ad allattarlo anche oltre, fino a 1 anno: allattare fa bene anche alla mamma, perchè la protegge dal rischio di tumore al seno e favorisce il recupero del suo peso - forma. Come devo allattarlo? Quando lo chiede. Più spesso e più a lungo il bambino succhia al seno, maggiore è la quantità del tuo latte, e meglio fuoriesce dal seno. Se il bambino succhia a richiesta, le poppate possono essere fino a 12, ma a volte anche di più. Lascialo succhiare da un seno finché non si stacca e poi passa all’altro lato; talvolta gli basterà ciucciare da un solo seno. Soprattutto all’inizio dell’allattamento, se il neonato appare molto sonnolento, devi stimolarlo a succhiare. L’allattamento deve essere esclusivo al seno, cioè senza aggiunte di altri liquidi (come camomilla, tisane, acqua e zucchero) o alimenti semisolidi e solidi (come frutta, pappine) perchè può succhiare meno al seno, facendo ridurre la quantità di latte che produci. Tutte le donne possono allattare, le situazioni in cui non possono o non devono allattare sono veramente poche. L’affetto e le cure delle persone che ti sono vicine sono molto importanti perchè l’allattamento può essere impegnativo e renderti più fragile. Chiedi consiglio per ogni tuo dubbio al pediatra oppure alle operatrici del consultorio più vicino a casa tua. Come faccio a capire se si attacca bene al seno? Devi cercare una posizione comoda e stare rilassata e devi controllare che stia in una posizione corretta. Il suo corpo e il tuo devono stare in contatto (pancia a pancia); la sua testa, il petto e le gambette devono stare allineate; il capezzolo ed una buona parte dell’areola della mammella devono entrare nella sua bocca e il suo labbro inferiore deve restare rovesciato in fuori. Non è corretto quando si attacca in punta al solo capezzolo, succhia il labbro inferiore, e schiocca la lingua mentre succhia. Per ogni tuo dubbio, puoi chiedere consiglio alle ostetriche del consultorio. Quando il piccolo non succhia in modo corretto, talvolta possono capitare alcune complicazioni: • L’ingorgo: quando il tuo latte non scende, puoi applicare sul seno acqua calda (con compresse calde, oppure con l’acqua calda della doccia o del bagno) e poi puoi spremerlo manualmente. • Le ragadi: sono piccoli taglietti sul capezzolo, dolorosi. Non servono le pomate o gli unguenti; basta aiutare il tuo bambino a succhiare bene. Solo il pediatra ti dirà se è necessario dare al tuo bambino latte artificiale, e ti dirà come prepararlo (segui sempre le istruzioni riportate sulla confezione). Come faccio a capire se non si nutre abbastanza? Controlla quanta urina e quante feci fa. Se va tutto bene dovrebbe sporcare 6 o più pannolini e fare 3 - 8 scariche di feci nelle 24 ore nel primo mese (poi la frequenza diminuisce). Controlla anche se è vivace e se la sua pelle non è secca. Il fumo di sigarette può ridurre la tua produzione di latte e nuocere alla salute del tuo bambino (aumentare il rischio di malattie respiratorie e di morte improvvisa in culla). L’alcol passa nel latte e può causare sonnolenza e disturbi dell’alimentazione del tuo bambino. Le mani possono essere veicolo di trasmissione di germi; devi ricordarti di lavarle sempre bene prima di toccare o prendere in braccio il bambino per le poppate, il bagnetto, il controllo della cicatrice ombelicale, dopo il cambio del pannolino. 5 PUERPERIO_italiano.indd 5 12/05/14 13:44 LE CURE E L’IGIENE La cicatrice ombelicale Devi curarla bene fino al suo distacco (di solito 15 giorni dalla nascita). • lavati sempre bene le mani con acqua e sapone prima di medicare il cordone ombelicale; • cambia la medicazione con garza sterile un paio di volte al giorno e mantieni la zona asciutta da urine e feci. Se il moncone ombelicale ritarda a cadere, devi contattare il pediatra o andare al consultorio più vicino a casa. specifiche per l’igiene del neonato e non si devono utilizzare prodotti che contengono profumi. Al termine della pulizia è sufficiente lasciare la pelle del bambino pulita e bene asciutta, eventualmente massaggiarla con olio d’oliva. Non usate mai il borotalco perchè il bambino potrebbe respirarlo e ammalarsi di polmonite. Arrossamenti Se compare un arrossamento si può applicare una crema che potete farvi consigliare dal pediatra o il farmacista; se l’arrossamento persiste, dovete consultare il pediatra. La circoncisione È praticata in alcune popolazioni e consiste nella rimozione chirurgica della pelle che ricopre il glande. L’intervento non è previsto dal Servizio Sanitario Nazionale italiano e quindi non è gratuito. Inoltre deve essere eseguito sempre all’interno di strutture sanitarie, da personale qualificato, che vi darà indicazioni per la medicazione. Il cambio del pannolino Il neonato può sporcare il pannolino fino a 10-12 volte al giorno nei primi giorni di vita e fino a 6 volte quando diventa un po’ più grande; il pannolino deve essere cambiato ogni volta che il neonato lo sporca per prevenire irritazioni della pelle. Quando avete cambiato il pannolino, lavatevi ogni volta bene le mani. Potete organizzare uno spazio adatto in modo da avere a portata di mano tutto ciò di cui avete bisogno per non lasciare il bambino solo, perchè potrebbe muoversi all’improvviso e cadere. Per la pulizia dei genitali e della zona ricoperta dal pannolino si può utilizzare acqua tiepida e sapone delicato per bambini, batuffoli di cotone o garze pulite; non è necessario utilizzare costose lozioni o salviettine Il bagnetto Il bagnetto può essere fatto già dal momento del rientro: per molti bambini è un’occasione di rilassamento, altri invece lo sopportano poco. Va fatto sempre lontano dalle poppate. Si consiglia di immergere il bambino in una vaschetta riempita con 5-8 cm di acqua, che dovete appoggiare su una superficie stabile in modo che non si rovesci; l’acqua deve essere tiepida (per controllare la temperatura aiutatevi con il polso o con il gomito o con termometri che si trovano in commercio). Se invece fate il bagnetto nel lavandino, non dovete metterlo vicino al rubinetto dell’acqua calda perchè potrebbe aprirsi. Durante il bagnetto sostenete il collo, la testa e le spalle del neonato con un braccio ed utilizzate la mano libera per lavarlo. L’ambiente deve essere ben riscaldato; se è presente il papà, coinvolgete anche lui per fare il bagnetto al bambino/a. Non mettete nulla dentro le orecchie (nemmeno i bastoncini di cotone); per pulirle basta usare esternamente un batuffolo di cotone o l’orlo dell’asciugamano. Non mettete nulla anche nel naso per pulirlo. 6 PUERPERIO_italiano.indd 6 12/05/14 13:44 LE PRIME MALATTIE Al rientro a casa i neonati possono presentare alcuni disturbi, tra i quali alcuni lievi: dovrai allora capire se è il caso di chiamare il pediatra. Ecco alcune informazioni utili: Le coliche del neonato Le coliche gassose possono presentarsi all’improvviso, di solito nelle ore del pomeriggio o della sera. Il bambino può avere un forte pianto, difficilmente consolabile, la sua pancia può essere distesa e le gambe piegate sull’addome, il viso si arrossa, i piedi possono essere freddi e le mani chiuse. Il dolore è provocato dal passaggio di bolle d’aria nell’intestino. La causa può essere l’eccessiva introduzione d’aria, legata alla fame e al non corretto modo di succhiare al seno. Puoi cullarlo tenendolo a pancia in giù sull’avambraccio e fargli dei massaggi sulla pancia. Anche un’alimentazione eccessiva o troppo scarsa può favorire le coliche. Solo il pediatra può consigliare eventuali medicine oppure modificare la dieta. Diarrea e vomito Spesso questi sintomi sono associati a mal di pancia, irritabilità e febbre. Qualunque sia la causa della diarrea e del vomito, l’aspetto che più preoccupa è la perdita di acqua che può disidratare il bambino. È quindi importante che il bambino beva a volontà: l’allattamento al seno non va sospeso; liquidi come tè deteinato, camomilla, acqua, tisane, succhi di frutta sono ritenuti poco adatti. In caso di diarrea è molto importante: • lavarsi bene le mani con acqua e sapone prima e dopo il cambio del pannolino; • utilizzare asciugamani personali solo per il bambino e cambiarli frequentemente; • gettare al più presto il pannolino sporco di feci. !! DEVI CHIAMARE IL PEDIATRA SE: • • • • • • Il bambino ha meno di 3 mesi La diarrea e il vomito sono ripetuti Il vomito ripetuto impedisce al bambino di bere Il bambino appare disidratato (ha perso peso, urina poco o nulla, ha la bocca asciutta, è stanco e affaticato) Continua ad avere scariche liquide, dolori alla pancia e non riesce a prendere né cibo, né medicine Siete molto preoccupate per la salute di vostro figlio 7 PUERPERIO_italiano.indd 7 12/05/14 13:44 Tosse La tosse è un meccanismo utile perchè vengono allontanate le sostanze nocive che cercano di introdursi nei polmini. La tosse può essere secca oppure con catarro. Può durare poco (si chiama acuta) oppure anche più di tre settimane (si chiama cronica). Può essere causata da infezioni virali (faringite, laringite, tracheite o bronchite) a cui possono essere più esposti i bambini che frequentano gli asili nido e le scuole materne; ma anche dal fumo e sostanze irritanti che sono nell’ambiente. La tosse può essere così forte da svegliare il bambino e provocargli vomito o renderlo molto sofferente !! DEVI CHIAMARE IL PEDIATRA SE IL BAMBINO: • continua a tossire • respira con difficoltà • sembra fare fatica a respirare, anche quando I dentini Ogni neonato appena nato ha già nelle sue gengive quelli che saranno i futuri dentini; per poterli vedere spuntare tuttavia si deve aspettare tra il sesto e l’ottavo mese, ma non è una regola; quando compaiono i dentini il bambino può fare molta saliva, può avere voglia di mordicchiare tutto quello che ha in bocca, avere le gengive gonfie, essere irrequieto, soprattutto di notte. Può anche comparire febbre, diarrea e brochite. I denti da latte sono destinati a cadere ma bisogna tuttavia averne cura; è necessario innanzitutto evitare assolutamente di dolcificare il succhiotto con zucchero o miele e pulire i dentini con uno spazzolino bagnato. non ha la tosse • c’è del sangue nel muco • è o sembra molto sofferente • è presente febbre da più di 3 giorni e la tosse dura da più di 2 settimane • la tosse disturba il sonno del piccolo o lo fa vomitare Febbre Si considera febbre una temperatura del corpo sopra a 38°C nella misurazione dal sederino (rettale) o 37,5°C nella misurazione sotto le ascelle. Per misurare la febbre è importante usare il termometro e non fidarsi della propria percezione. Per la misurazione per via rettale devi sdraiare il bambino su un fianco o a pancia in giù, devi spalmare sul bulbo del termometro un po’ di olio o acqua e, tenendo accostati i glutei, devi introdurre il termometro per circa 2 cm, tenendo fermo il bambino per tutto il tempo della misurazione. Per leggere poi l il valore della temperatura misurata, ricordati che la misurazione rettale è superiore di mezzo grado a quella delle ascelle (per esempio, un valore di 38°C di temperatura rettale corrisponde a circa 37,5°C di temperatura ascellare). La febbre di per sè non è una malattia, anzi difende l’organismo del bambino contro le infezioni. Però in caso di febbre elevata devi chiamare il pediatra. Può essere utile attaccare al seno il neonato più del solito, evitare di coprirlo eccessivamente, non forzarlo a mangiare se non vuole. QUANDO LA MAMMA E’ TRISTE Diventare mamma è un grande cambiamento per la vita della donna, che talvolta può renderla più fragile. La mamma puà avere ansia, tristezza, voglia di piangere senza ragione, sentirsi sempre stanca, irritabile, avere mal di testa e sentisi sempre inadeguata soprattutto nei confronti del suo bambino. Questa leggera depressione, chiamata “Baby blues”, si risolve di solito nel giro di qualche giorno o settimana; comunque ti consigliamo di non sottovalutare questi sintomi, di parlarne con il tuo medico o di andare al consultorio, dove l’ostetrica ti ascolterà e ti consiglierà su cosa ti può aiutare. Fa bene ad ogni mamma condividere con altre mamme queste emozioni, non devi mai chiuderti in te stessa, chiedi aiuto appena ne senti il bisogno. 8 PUERPERIO_italiano.indd 8 12/05/14 13:44 ALCUNE INFORMAZIONI UTILI PER LA FUTURA MAMMA Tutte le donne in gravidanza, anche se staniere non regolari, hanno diritto all’assistenza gratuita presso gli ospedali pubblici e le strutture accreditate, per alcuni esami e per alcune visite specialistiche, per i corsi di accompagnamento alla nascita, per il ricovero in ospedale per il parto e le cure per eventuali malattie. Le donne in situazioni di grave difficoltà, possono rivolgersi agli Enti Locali (Comuni, Municipi, servizi territoriali) o a specifiche Associazioni che prevedono interventi concreti di aiuto e di sostegno sociale, psicologico e in alcuni casi economico. Al momento del parto, le donne hanno diritto a partorire in ospedale e a scegliere di non riconoscere il figlio appena nato; questo non è considerato un reato, non le espone a nessun tipo di segnalazione alle autorità e il nome della donna non verrà mai indicato! Prima del parto e anche se ha già partorito, la donna dovrà dichiarare che non intende riconoscere il neonato; il bambino resterà in ospedale e in breve tempo sarà affidato a una famiglia che si prenderà cura di lui. L’iscrizione anagrafica del bambino deve essere fatta: • negli uffici anagrafici del Comune dove risiede la mamma, o del Comune dove è avvenuto il parto, entro 10 giorni dalla nascita • oppure presso l’ospedale dove ha partorito, entro 3 giorni dalla nascita I documenti necessari sono: l’attestato di nascita rilasciato dall’ospedale e il documento valido dei genitori. Con la dichiarazione di nascita non puoi essere denunciata o espulsa! I cittadini stranieri extracomunitari senza permesso di soggiorno e senza possibilità economiche hanno diritto all’iscrizione STP (straniero temporaneamente presente). Hanno quindi diritto alle cure urgenti, tra cui la tutela della maternità e le vaccinazioni per il bambino. Il tesserino STP dura 6 esi ed è rinnovabile. !! Anche il padre del bambino, se non è regolare e se non è sposato con te, può effettuare il riconoscimento del figlio senza correre alcun rischio. Per i tuoi diritti come mamma lavoratrice, chiedi al consultorio come devi fare! 9 PUERPERIO_italiano.indd 9 12/05/14 13:44 CONSIGLI PER LA PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI La sicurezza del vostro bambino dipende dalla cura e dall’attenzione che avrete per allontanarlo dai pericoli. Ma questa giusta protezione deve anche rispettare la normale curiosità e desiderio di conoscenza del piccolo, che dovrà sperimentare situazioni sempre nuove. IN CASA IN VIAGGIO La casa viene di solito considerata l’ambiente più sicuro per il neonato, ma non è così. Per questo ricorda di fare sempre attenzione: • a non farlo cadere dal fasciatoio, dal letto, dal lavandino, dalla carrozzina • a non mettere la culla o l’ovetto troppo vicino a fonti di calore come le stufe • a lasciare la culla o il passeggino sul balcone, o in giardino, o sulla spiaggia, sotto il sole • alla temperatura dell’acqua del bagnetto • a non usare borotalco • a non cucinare e usare pentole, caffettiere, ecc vicino a lui • agli oggetti messi su mensole vicino alla culla, perchè possono cadere • ai giochi dei fratellini, perchè possono lanciare giocattoli e quindi a tenere sempre sotto controllo la culla, il lettino o il passeggino quando i fratellini si avvicinano al neonato • a tutto quello che può mettere in bocca e ingerire (come parti di giocattolo, tappi di piccole dimensioni) Auto Il piccolo deve stare sul seggiolino, sul sedile davanti, in senso contrario alla direzione di marcia, oppure sul sedile di dietro; il seggiolino deve essere fissato al sedile con la cintura di sicurezza. Il piccolo non deve mai stare disteso nella propria culla appoggiata sul sedile posteriore, anche se bloccata con le cinture di sicurezza; non deve quindi essere utilizzata la normale culla quando si viaggia in auto.Tutte le altre sistemazioni (come tenere neonato in braccio, o seduto sul sedile posteriore, ecc), sono molto pericolose in caso di frenata o di urto dell’auto e sono vietate dalla legge. Altri mezzi di trasporto Sui mezzi pubblci il neonato deve stare in un marsupio ben agganciato; l’adulto deve stare molto attento a muoversi e a fare molta attenzione agli schiacciamenti e alle possibili cadute. 10 PUERPERIO_italiano.indd 10 12/05/14 13:44 PUERPERIO_italiano.indd 11 12/05/14 13:44 copertina_puerperio.pdf 1 14/04/14 15:55 C M Y CM MY CY CMY K PUERPERIO_italiano.indd 12 12/05/14 13:44