L`arena_27_febbraio_2016

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L`arena_27_febbraio_2016
Cronaca 23
L'ARENA
Sabato 27 Febbraio 2016
AMARCORD. La mostra allestita dalla scuola dell’infanzia Monte d’Oro è visitabile fino a venerdì CASTELVECCHIO. Esiti dei laboratori al Museo SPORT. Dal 5marzo
«C’eraunavoltailgioco»
Montoriosidivertivacosì
Bimbieragazzi
«studiano»
daalpinisti
nelcorsodelCai
Ibambiniscoprono comesi svagavano,allastessa età, ilorononni
Graziea foto delpassato maanche a laboratorie a «pezzi»d’epoca
Alzi la mano chi da piccolo
ha giocato al tiro alla fune, o
alla corsa a tre gambe, o alla
corsa coi sacchi. Di sicuro, i
bambini di oggi difficilmente
si sono divertiti con questi
giochi semplici, dal sapore
vintage. Lo faranno invece i
piccoli alunni della scuola
dell'infanzia Monte d'Oro di
Montorio, con il progetto
«C’era una volta il gioco»,
ideato dalle insegnanti della
scuola per quest'anno.
«Un’occasione per far scoprire ai bambini, attraverso
attività, laboratori, esperienze concrete, i giochi di una
volta», spiega Anna De Beni,
a nome di tutte le insegnanti
della scuola, «e anche per far
rivivere ai genitori momenti
di aggregazione sociale del
passato, forse oggi dimenticati. Lo scorso anno abbiamo
partecipato a un progetto nazionale, per il quale siamo anche stati premiati, insieme a
solo altre due scuole in tutto
il Veneto, che riguardava la
storia del territorio in cui si
vive. Quindi, per noi, Montorio. Quest'anno abbiamo voluto proseguire in questa direzione, facendo rivivere ai
bimbi i giochi del passato».
Prima di tutto attraverso
una mostra, allestita nella
scuola, dove sono state raccolte foto storiche, alcune d'archivio, altre portate dalle stesse insegnanti, attraverso le
quali documentare i luoghi
più significativi e i giochi che
i ragazzi facevano lungo le
strade, le piazze, le corti di
Montorio nel dopoguerra, fino agli anni Sessanta. Sempre all’interno della mostra,
oltre alle fotografie, è stato
predisposto un piccolo museo del giocattolo, dove sono
esposti giochi antichi, di cui
Illaboratorio dacui èscaturita la mostrasul «Fanciullo» MARCHIORI
Rifatto (con selfie)
da400bambini
ilfanciullosparito
Daoggiinmostra idisegni che
riproduconoilquadro delCaroto
Tiro allafune duranteun’edizionedelTocatì, ilfestival deivecchigiochi distrada
alcuni documentati in un filmato in bianco e nero.
La mostra, inaugurata mercoledì 17 febbraio, rimarrà
aperta fino a venerdì 4 marzo
dando la possibilità anche alle famiglie di visitarla (dalle
8 alle 9 e dalle 15.30 alle 16) e
ritornare alla memoria di
tempi passati. Il grande lavoro e l'entusiasmo delle insegnanti è stato ripagato dai
bimbi, che hanno guardato
ai giochi dei loro nonni con
grande interesse e partecipazione. Bambole di porcellana, trenini, birilli sono stati
molto ammirati dai piccoli.
La mostra, realizzata grazie
alla partecipazione dell’ottava circoscrizione, dell'associazione montorioveronese.it,
dell'associazione culturale
La foglia e il vento, del mercatino dell'usato Mattarà e dello studio fotografico Elle Er-
re foto, ha suscitato grande
interesse anche tra i genitori.
«Per qualcuno è stato commovente ripercorrere quei
momenti del passato, di spensieratezza e di semplicità»,
proseguono le insegnanti.
«Recuperare i giochi di una
volta ha un valore fondamentale per la crescita del bambino, perché stimola l’immaginazione, la curiosità, l’ingegno, la manualità, la capacità
di porsi domande, di sviluppare la conoscenza della realtà. Inoltre fa riscoprire la propria storia, le proprie origini
e crea un senso di appartenenza». Ora i bimbi, dopo
aver osservato attentamente
le foto, potranno anche dedicarsi ad alcuni di questi giochi. Sono già in programma
gare di ruba bandiera, corse
coi sacchi, corse a tre gambe
e altre attività ludiche. • E.INN.
Giubileo
OGGIalle 15.30 il Centro
ItalianoFemminile
organizzaun incontro“La
donnanelGiubileodella
Misericordia”.Verranno
presentatele figuredella
VenerabileMaria
GiuseppaScandola e
TeresaGrigolini
Cocorempas,missionarie
comboniane veronesiche
hannotestimoniato il
valore dellamisericordia.
Relatricesuor MariaRosa
Venturelli.L’incontro,
precedutodariflessioni di
mons.Finardi, si terrà
all’Istitutodelle Suore
MissionarieComboniane,
inviaSanta Mariain
Organo1. V.COR.
L’opera originale, il Fanciullo con disegno di Giovan
Francesco Caroto (1523),
non la possono più ammirare. È stata rubata dal Museo
di Castelvecchio, insieme ad
altri capolavori, lo scorso novembre.
Ma quattrocento bambini
dai 6 ai 14 anni hanno ridisegnato il ragazzo con i capelli
rossi e sostituito, al posto dello schizzo infantile da lui tenuto fra le dita, il proprio
«selfie», fatto con uno smartphone messo a disposizione
per l’occasione.
Questi quadri interattivi sono ora in mostra al Museo di
Castelvecchio, a partire da oggi e fino al 25 marzo, dalle 14
alle 19.30, raccolti nella rassegna «Il ragazzo del Caroto e il
selfie».
I ragazzi, durante i laboratori al museo, sono stati guidati
da una gallerista e aiutati da
un artista che ha spiegato loro come si disegnava a Verona nel Cinquecento, ai tempi
del Caroto, attraverso la rivelazione di tecniche e segreti
usati in quel periodo storico.
Idisegnirealizzati dai ragazzi
Con l’aiuto di un fotografo
professionista, infine, gli scatti «selfie» sono stati trasformati in vere e proprie fotografie d’autore.
Tutti i partecipanti hanno ricevuto un segnalibro che permetterà loro di entrare gratuitamente alla mostra e al
Museo con le rispettive famiglie; al termine dell’esposizione inoltre potranno ritirare
la loro opera incorniciata.
La mostra è aperta a tutti ad
ingresso libero. •
La montagna chiama bambini e ragazzi. La sede Cai di via
Santa Toscana 11 apre le iscrizioni al corso di avvicinamento «Piero Paulon» per i giovanissimi (10-17). Michelangelo Gozzo e Matteo Previdi
coordinano le lezioni divise
in livello base (10-14 anni) e
perfezionamento (15-17).
L’inaugurazione sarà sabato 5 marzo, alle 15.30. Oltre
alle nozioni di introduzione
sull’alpinismo e su materiali
ed equipaggiamento, si faranno giochi di arrampicata per
chiudere con la cena.
Il 13 marzo, in base al tempo, si tenterà una prova su nevaio. Si proseguirà con le uscite di aprile, il 3 e il 17, in Valpolicella con la «Valsorda e
ponte tibetano», poi con
l’arrampicata a Stallavena.
In maggio, l’1, il 15 e il 28:
nell’Alto Garda per i piccoli,
sul sentiero dei contrabbandieri per i grandi; insieme sul
monte Zugna, sul Carega
(piccoli) e alla ferrata del Gramolon (grandi).
Il 19 giugno si va sul Pasubio, mentre a luglio ci sarà la
prima due giorni: il 2 e 3 si
salirà sul gruppo del Gran Paradiso. A settembre, il 3 e 4 si
andrà sulle Pale di San Martino e il 18 in val San Pellegrino per la via ferrata Bepi Zac.
La scuola chiuderà in ottobre con una gita a malga Zovel e la domenica conclusiva
con i genitori. Ma le iniziative per i ragazzi spaziano anche dalla giornata di pulizia
dei sentieri, il 5 giugno, ai
campi estivi: per i piccoli,
dall’11 al 17 luglio, in tenda a
Sant’Antonio di Mavignola,
nelle Dolomiti di Brenta; per
i grandi, dal 13 al 17 luglio a
Versiaco.
Per informazioni telefonare
allo 045/8030555. Le iscrizioni si effettuano, entro fine
mese, in sede (300 euro), consegnando la domanda firmata dai genitori e il certificato
medico per attività sportiva
non agonistica. • M.V.A.