qui - Avis Ivrea

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Via dei Cappuccini, 16 - 10015 Ivrea (Torino)
tel. e fax: 0125 641298
e-mail (monopattino): [email protected]
sito web ( monopattino): www.avismonopattino.it
Ultimo aggiornamento 27/08/2014
Premessa
Le seguenti sono considerazioni personali e di massima sul footbike, non vogliono essere esaustive
né vincolanti, e hanno lo scopo di fornire informazioni generali e sommarie sulle caratteristiche del
footbike e delle relative attività/gare.
COSA HA DI SPECIALE IL MONOPATTINO
Il monopattino è uno sport che riesce a suscitare in chi lo pratica lo spirito giocoso, non solo perché
nell’immaginazione di tutti è associato all’infanzia, ma perchè è un “mezzo” semplice ed essenziale
che non ha pretese e, come tutti i giochi semplici, diverte e si apprezza soprattutto quando lo si
pratica in compagnia. Proprio come facciamo noi!
MONOPATTINO O FOOTBIKE
Quando si parla di monopattino viene immediato pensare ai micropattini, quei piccoli monopattini
pieghevoli in alluminio con le ruote poco più grandi di quelle dei roller che impazzano sul lungomare
guidati da intrepidi ragazzini. Ma il monopattino sportivo è un’altra cosa. A volte infatti, a prima
vista, lo si confonde con una bicicletta, poi si notano le differenze: manca il sellino, mancano i
pedali! Ma allora quella strana bicicletta cos’è? È un monopattino! Quello che accomuna i due mezzi
è che sia il micropattino che il monopattino si spingono con i piedi.
Nell’ultimo decennio, il monopattino, che internazionalmente prende il nome di footbike, ha
incontrato il favore di un pubblico sempre più vasto: senza sellino né pedali, senza catena né
ingranaggi, il monopattino è molto semplice, anche nella manutenzione, e la pratica di questo sport è
accessibile a tutti ma, soprattutto, è molto divertente e curiosa.
La dimensione del suo sviluppo è ormai internazionale: la struttura organizzativa che promuove la
diffusione
del footbike, l’IKSA - International Kicksled and Scooter Association
(www.iksaworld.com), è vivace e ambiziosa, il mercato sostiene l’evoluzione tecnica degli attrezzi e
gli atleti sono sempre più preparati.
Lo spirito che caratterizza il mondo del monopattino è unico: la competitività è certamente presente,
ma prevale il gioco; l’amicizia e la lealtà, che sono alla base di questa disciplina, la rendono ideale
anche per la crescita dei giovani che si avvicinano allo sport. Per queste ragioni il Gruppo Sportivo
AVIS Ivrea ne sostiene la diffusione organizzando momenti di incontro per la conoscenza e la pratica
legandoli soprattutto alla promozione della donazione del sangue, che rimane il fine principale
dell’Associazione Volontari Italiani del Sangue, in seno alla quale opera il GS AVIS Ivrea.
segue
Il monopattino moderno, il footbike, è un mezzo a propulsione umana che può raggiungere, con la
sola spinta umana, una velocità massima di circa 40 km/h. È progettato per un uso ricreativo e
sportivo, è costruito con standard di qualità che ne garantiscono affidablità e robustezza, è dotato di
due comuni ruote da bicicletta (quella anteriore da 28” e quella posteriore che può variare da 16” fino
a 28”) e di freni (sia anteriore sia posteriore) che consentono al praticante di poter svolgere la propria
attività con piena sicurezza per sé e per gli altri.
Il materiale più diffuso per la realizzazione del telaio è l’alluminio, che ha sostituito l’acciaio, ma
negli ultimi anni la maggior diffusione della pratica sportiva ha consentito l’introduzione sul mercato
di modelli in carbonio e anche in titanio. Componentistica e accessori sono gli stessi del mercato
ciclistico.
IL MONOPATTINO NEL MONDO
In Europa, dove questo sport ha avuto le sue più importanti origini, è molto diffuso in Olanda e in
Repubblica Ceca, ma si pratica anche in Danimarca, in Finlandia, in Francia, in Germania, in Gran
Bretagna, in Slovacchia e in Svizzera. Nel resto del mondo è praticato in modo significativo
principalemente negli Stati Uniti d’America, in Canada e in Australia, ma anche in Sud America e in
Giappone.
Dal 2000 l’Italia e queste Nazioni, con l’IKSA - International Kicksled and Scooter Association,
contribuiscono attivamente all’organizzazione del Footbike Eurocup, la Coppa Europa, dei Footbike
European Championships e dei Footbike World Championships, i Campionati del Mondo.
IKSA E FOOTBIKE
L’organizzazione internazionale che sovrintende all’organizzazione dei World Championships, degli
European Championships e dell’Eurocup è l’IKSA - International Kicksled and Scoter Association,
con sede in Olanda. La responsabile dell’IKSA è la sig.ra Thijza Brouwer. Il sito internet di
riferimento per tutto quello che riguarda il footbike in Europa e nel mondo, ed in particolare per
quanto riguarda l’Eurocup, è consultabile all’indirizzo www.iksaworld.com.
IL MONOPATTINO E L’AVIS (GS AVIS IVREA)
In Italia il monopattino sportivo è fortemente legato all’AVIS di Ivrea, fin da quando, nel 1987,
l’associazione decise di organizzare una gara di monopattino come evento atto a promuoverne lo
scopo fondante: la solidarietà e la donazione del sangue. Da allora ebbe inizio una lunga e ininterrotta
serie di prove sportive, organizzate prima dall’AVIS Ivrea e, successivamente, dal Gruppo Sportivo
AVIS Ivrea che opera in seno ad essa.
Così, nel 1996 è nato il Campionato Canavesano, nel 2001 la Coppa Europa di cui il GS AVIS cura
la tappa italiana e nel 2004 i Campionati del Mondo: del 2010 è la prima edizione italiana dei
Campionati del Mondo proprio grazie al GS AVIS, con più di 140 atleti in rappresentanza di 20
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nazioni e di 3 continenti. Questi Footbike World Championships sono stati riconosciuti
ufficialmente dall’IKSA come il miglior evento per footbike mai organizzato sino ad allora.
Il GS AVIS Ivrea promuove il monopattino anche come strumento di educazione al movimento per i
bambini delle scuole primarie e secondarie di primo grado, promuovendo e partecipando a numerosi
progetti di avviamento allo sport.
Le attività organizzate dal GS AVIS Ivrea sono svolte con la collaborazione della UISP.
Il GS AVIS Ivrea ha sede ad Ivrea, le persone di riferimento per quanto riguarda le attività relative al
monopattino sono il presidente dell’associazione Elidio Viglio, Elisa Viglio, Roberto Cullaz e
Federico Torti. Il sito internet ufficiale è www.avis-ivrea.it/monopattino.
FOOTBIKE, LO SPORT
A livello di regolamento sportivo IKSA, oltre alla suddivisione tra genere maschile e femminile, sono
previste, in base alla fascia di età, le seguenti categorie:

pupil (10-12 anni)

cadet (13-15 anni)

junior (16-17 anni)

senior (18-39 anni)

master (40-49 anni)

veteran (oltre i 50 anni)
Sono diffuse le seguenti specialità:
Individuale Sprint, su pista della lunghezza di 200/2000
•
metri.
•
•
•
•
•
Individuale Breve Distanza - Criterium Race, su circuito
stradale di una lunghezza da 10 a 20 km, con partenza in massa.
Individuale Lunga Distanza - Endurance Race, su
circuito stradale di una lunghezza da 20 a 50 km, con partenza in massa.
Individuale Ultra Marathon Race, gare su lunghe
distanze fino a 250 km.
Staffetta a Squadre - Relay Race, su circuito della
lunghezza di 400/1500 metri da ripetersi, a staffetta, per durate tipicamente di 1
ora, ma con punte massime fino a 24 ore. Le squadre possono essere composte da
un minimo di 2 persone fino a un massimo di 5 a seconda del tipo di gara.
X-Country, su percorsi fuoristradistici similmente alla
MTB, con monopattini dotati di ammortizzatori e ruote tassellate.
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LE PRESTAZIONI DEL FOOTBIKE
Quella che segue è una breve e sommaria raccolta delle prestazioni sportive ottenute con il footbike
(ultimo aggiornamento novembre 2011).
Velocità massima raggiunta su terreno pianeggiante: 42
•
km/h
•
Velocità massima raggiunta in discesa: 81 km/h
•
1000 m (1km): record 1’50”5
•
10000 m (10 km): record 20’6” (media: 33 km/h)
•
Maratona (42,195 km): record 1h20’3” (media: 31 km/h)
•
100 km: record 4h1’ (media: 25 km/h)
Distanza massima coperta in solitaria in 24 ore: 517 km
•
(media: 21,5 km/h)
•
Distanza massima coperta da team di 5 uomini a staffetta in
24 ore: 629 km (media: 26,3 km/h)
IL GS AVIS IVREA E IL CAMPIONATO CANAVESANO FOOTBIKE
L’AVIS Ivrea tramite il suo Gruppo Sportivo, per evidenti motivi di competenza territoriale della
propaganda della donazione, organizza prevalentemente le gare sul territorio canavesano, che ha in
Ivrea il suo capoluogo. Ma, poiché l’aspetto sportivo va oltre quello della solidarietà, il Gruppo
Sportivo AVIS Ivrea ha intenzione di favorire lo sviluppo totale di questa pratica: ha pertanto piacere
di fornire tutta la promozione e il supporto, quando possibile, affinché qualunque iniziativa
organizzata da altri, sia persone private sia enti o associazioni, abbia il meritato successo e possa
concorrere attivamente allo sviluppo di questo progetto.
Le principali attività organizzate dal GS AVIS Ivrea - Footbike riguardano il Campionato
Canavesano, che prevede stagionalmente circa 8/10 gare di tipo a staffetta e 5/6 di tipo individuale;
inoltre, tipicamente vengono organizzati anche un paio di uscite ciclo(mono)-turistiche e un paio di
eventi dimostrativi.
Il GS AVIS Ivrea è impegnato ormai da anni anche nei progetti di educazione motoria con le scuole
primarie e secondarie di primo grado, dove ha ottenuto grandi soddisfazioni per via dell’entusiasmo
che i bambini esprimono quando sfrecciano su questi monopattini, ben diversi dai micropattini a cui
sono abituati.
Così la stagione di monopattino, di anno in anno, inizia sempre prima e finisce sempre più tardi, da
marzo a novembre prevede appuntamenti in tutto il Nord Italia, che ci auguriamo possano presto
estendersi anche nel resto del Paese.
Per favorire la partecipazione e l’organizzazione delle gare e delle uscite turistiche, il GS AVIS Ivrea
è in grado di fornire monopattini e caschetti ai novizi. Insomma, il nostro motto è: siete i benvenuti!
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IL FOOTBIKE E L’IKSA EUROCUP
Dal 2001 al 2012, nell’ambito dell’IKSA FOOTBIKE EUROCUP, il GS AVIS ha avuto la
possibilità di organizzare una delle quattro o cinque tappe della Coppa Europa. Le linee guida
dell’IKSA consentono di organizzare un evento di 2/3 giorni durante il quale programmare tre gare
valide per l’Eurocup. È lasciata libertà agli organizzatori di proporre anche altre
gare/prove/dimostrazioni purché fuori classifica.
Il periodo dell’anno in cui è possibile organizzare l’Eurocup va da maggio a settembre. Per proporre
la trasferta abbinandola al periodo di vacanze, e raccogliere così più adesioni, l’ideale sarebbe
organizzare l’evento intorno a Ferragosto, ma questa data viene solitamente riservata per
l’appuntamento principale della stagione: i Campionati Europei o Mondiali, che vengono organizzati
ad anni alterni.
Per esperienza, il GS AVIS suggerisce come periodo migliore la fine di giugno o la seconda metà di
luglio.
Ad ogni modo, la comunicazione della data scelta per l’Eurocup deve essere fatta all’IKSA in modo
tempestivo, così da agevolare la pianificazione delle varie tappe di Eurocup e dei rispettivi
campionati nazionali e avere la precedenza su eventuali coincidenze.
Per agevolare gli organizzatori e garantire una maggiore visibilità all’evento e allo sport, è consentito
agli organizzatori proporre una o più gare inserendole nei programmi di altri sport affini, come corse
podistiche, ciclistiche, di handbike, recumbent, roller, skiroll etc., purché siano garantite le
rilevazioni cronometriche dei footbikers ai fini della determinazione dei punteggi per la Coppa
Europa.
Nel programma può essere prevista una cerimonia di presentazione, ma non può mancare la
cerimonia finale di premiazione.
In linea di massima di suggerisce di organizzare tre gare ufficiali per le seguenti specialità:
• Individuale Sprint/Cronometro (pista o percorso pianeggiante, distanza max 2000 m)
oppure
• Individuale Breve distanza, 10 Km circa;
• Individuale Lunga distanza, 40 Km circa;
• Staffetta a squadre.
Inoltre, poiché come detto il monopattino è soprattutto un gioco, si suggerisce di proporre nel
programma delle gare/attività anche per i monopattinisti più giovani, i bambini dai 4 ai 12 anni,
che rappresentano la speranza per il futturo di questo sport.
Una stima realistica sul numero di partecipanti può prevedere la partecipazione di circa 40 atleti
(70-75% dall’estero) oltre a circa 15 monopattinisti bambini e relativi accompagnatori per un totale di
100 persone, ma questi numeri possono subire variazioni +/- 30% a causa di fattori quali il periodo
dell’anno in cui si prevede l’evento, l’interesse del programma degli eventi, le agevolazioni di vitto e
alloggio per gli atleti, i costi e i premi, oltre che delle capacità e dell’efficacia della promozione che
gli organizzatori predispongono.
Premesso che il monopattino è uno sport emergente, che tutti gli atleti sono dilettanti e che la
maggior parte di essi sostiene di persona tutte le spese della trasferta, di solito gli organizzatori
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provvedono all’ospitalità degli atleti per il periodo delle gare. Le sistemazioni offerte possono essere
in ostello, in palestre attrezzate con servizi igienici, campeggi etc.
Proprio perché il monopattino è uno sport minore, l’evento mondiale ha bisogno di una forte spinta
promozionale, quindi si suggerisce di predisporre una campagna pubblicitaria che dia alla
manifestazione la giusta visibilità.
Per una buona riuscita della manifestazione anche dal punto di vista tecnico, è necessario provvedere
a tutti gli aspetti logisitici che riguardano la gestione dei terreni di gara, garantendo la massima
sicurezza sulle strade, assicurare la presenza dei presidi sanitari e rendere possibile un pronto
intervento, cercando il supporto delle amministrazioni locali, delle forze pubbliche e degli altri
organismi ed associazioni locali.
Considerando la durata dell’evento, l’impegno e il sostegno allo sport dimostrato dagli atleti
provenienti da tutto il mondo, può essere apprezzato omaggiare gli ospiti con una o più
manifestazioni collaterali in loro onore.
Come tutte le manifestazioni sportive è necessario provvedere alle premiazioni degli atleti per le
varie gare ed organizzare una cerimonia di chiusura.
TIPI DI GARE PER FOOTBIKE
La gare per footbike più riconosciute ed apprezzate a livello generale dagli atleti e dall’IKSA sono le
gare individuali su strada/pista e quelle a staffetta a squadre. Le gare individuali si distinguono in
Sprint (massimo 2000 m), Breve/Criterium (10/15 km), Lunga/Endurance (25/65 km). Le gare a
staffetta, o Relay races, si distinguono in Sprint o a Tempo/Giri.
LE GARE INDIVIDUALI
Le gare individuali sono quelle più apprezzate dagli atleti, perché consentono ad ognuno di mettersi
alla prova e misurare la propria preparazione. Queste gare sono anche le più complesse da
organizzare per via della lunghezza del percorso e dell’impatto sul territorio che queste comportano.
•
SPRINT
Le gare sprint si corrono su un percorso della lunghezza minima di 200 metri, fino ad un massimo di
2000 metri. Il terreno di gara deve essere pianeggiante. Possono anche essere utilizzate piste di
atletica, purché il fondo sia praticabile e sicuro; non vanno bene le pista in terra o altro fondo
scivoloso e insidioso. Possono anche essere svolte su strada rettilinea con doppio senso di marcia,
partenza e arrivo nello stesso punto e giro di boa a metà percorso per il ritorno. Questo consente agli
organizzatori di portare la gara verso gli spettatori e non viceversa, cioè gli spettatori alla gara. In
pratica, è più facile avere il pubblico organizzando una gara sprint nel corso principale della città o
sul viale più frequentato, piuttosto che cercare di attirare gli spettatori fino alla pista di atletica del
centro sportivo che spesso è fuori mano, se non in periferia.
Le gare sprint sono abbastanza semplici da organizzare. La cosa più importante è trovare un
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posto idoneo e strategico.
In base al numero di partecipanti, si possono organizzare le prove di qualificazione e quindi le
batterie ad eliminazione diretta. Le fasi finali (semifinali e finali), rappresentano il momento cruciale
della competizione e devono prevedere un tempo di riposo per gli atleti finalisti impegnati sin dalle
qualificazioni. Ad ogni modo la gara sprint, dalle qualificazioni alle finali, di solito si svolge
nell’arco della stessa giornata, ma questa non è una regola: per esempio, per dare più visibilità e
rilievo alle fasi finali si può anche pensare ad una fase di qualificazione ed eliminazione ad inizio
Eurocup ed una fase delle finali durante la serata conclusiva dell’evento, magari su una pista in centro
città (in questo caso è doveroso tenere in considerazione che la maggior parte degli atleti compete in
tutte le specialità, percui bisogna tenere conto della difficoltà delle gare individuali già disputate per
non influire troppo sulle prestazioni nello sprint).
La gara sprint, in particolare se svolta in ambito di Campionati Europei o Mondiali, non può essere
cronometrata manualmente, ma va usato un sistema elettronico di cronometraggio che consenta di
rilevare i tempi con una precisione al centesimo di secondo e che possa consentire una verifica al
fotofinish. Le false partenze possono essere controllate a vista.
La gara sprint richiede molto tempo per il suo svolgimento: qualificazioni degli atleti, quarti,
semifinali, finali, per tutte le categorie; normalmente richiede un impegno organizzativo continuato
per più di mezza giornata.
La gara sprint consente però di concentrare gli sforzi organizzativi su una location unica, con
maggior possiblità di dare risalto agli sponsor e all’evento stesso e consentire agli spettatori di
apprezzare tutte le fasi della gara. Su questo tipo di circuito, in questo stesso contesto, possono essere
organizzate le gare a staffetta (vedi più avanti).
•
CRITERIUM/ENDURANCE
Le gare individuali su breve e lunga distanza sono gare con partenza in massa. I percorsi previsti
devono essere indicati e presidiati. Per i percorsi su strade normalmente aperte al traffico, bisogna
prevedere la chiusura del traffico, almeno parziale, e ad ogni modo, oltre al rispetto di tutti gli
obblighi previsti per tali gare, è richiesto all’ente organizzatore il massimo impegno per la
salvaguardia dell’incolumità degli atleti.
Il percorso deve essere lungo almeno 10 km per la criterium e oltre i 20 km (preferibilmente 35-40
km) per la endurance. Si possono definire percorsi punto a punto, ma questi comportano problemi
logistici per il trasporto/recupero degli atleti. Si possono anche definire percorsi brevi da ripetersi
più volte (per esempio 5 km x 2 giri = 10 km): questo consente anche di avere più passaggi sulla
zona arrivo e intrattenere gli spettatori più facilmente dall’inizio alla fine della manifestazione, con
maggior riscontro anche per gli sponsor. Ad ogni modo bisogna anche tenere in considerazione gli
aspetti tecnici del percorso e le aspettative degli atleti: bisogna trovare il giusto equilibrio tra la
lunghezza del circuito e la lunghezza totale del percorso (per esempio 1 km di percorso da
ripetersi 40 volte è sconsigliato).
La velocità media con cui gli atleti compiono la gara dipende dalla difficoltà del percorso (lunghezza
e pendenze), ma in linea di massima, per i migliori, possono variare dai 27 km/h per un percorso
discretamente impegnativo per arrivare ai 33 km/h su un percorso semplice. Per compiere 10 km
pianeggianti ai primi atleti sono sufficienti 17/18 minuti, mentre alla maggior parte dei partecipanti
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22/28 minuti. Per completare una maratona ai primi atleti sono necessari 1h30’, mentre alla maggior
parte 1h45’/1h55’.
I percorsi di gara possono avere le caratteristiche più varie, non ci sono indicazioni in merito.
Tecnicamente i percorsi ideali sono percorsi misti, scorrevoli, con frequenti cambi di pendenza, privi
di pendenze accentute e prolungate. È comunque facoltà degli organizzatori proporre percorsi che
possano valorizzare l’evento stesso, interessando luoghi particolarmente significativi e con
caratteristiche tecniche che possano dare peculiarità e unicità alla gara. Nella scelta del percorso è
utile tenere in considerazione anche l’aspetto turistico che spesso motiva la partecipazione
all’evento degli atleti stessi.
Ad ogni modo, si può organizzare una 10 km completamente pianeggiante, oppure una cronoscalata
(pendenza media consigliata 4/5%). La gara endurance tipicamente tende alla lunghezza della
maratona; mantenere questo standard agevola il confronto tra le prestazioni degli atleti anche nel
tempo e favorisce al partecipazione. È comunque possibile organizzare una gara endurance di lunga
distanza, per esempio 60 km e oltre. Per le donne è possibile, in base alla difficoltà del percorso,
ridurre la distanza del 10% al massimo. Nella scelta del percorso è utile tenere in considerazione che
se la difficoltà è molto elevata c’è il rischio che il numero di partecipanti si riduca. Non vale il
contrario. Sono molto apprezzati percorsi particolarmente affascianti dal punto di vista
paesaggistico.
Per il cronometraggio di questo tipo di gare si suggerisce di fare riferimento alla proposta dell’IKSA
che mette a disposizione degli organizzatori il sistema di cornometraggio CHIP AMB e il personale
addetto, garantendo affidabilità ed esperienza.
LE GARE A STAFFETTA (A SQUADRE)
•
RELAY RACE
Le gare a staffetta possono essere brevi o lunghe e sono competizioni per team composti da un
massimo di tre atleti che si alternano alla guida del footbike per conquistare la vittoria a suon di giri
del percorso. Il percorso normalmente è un circuito della lunghezza di circa 500/1000 metri, meglio
se con visibilità completa (per il pubblico). la durata della gara può essere minima, cioè ogni atleta
compie un solo giro della pista (in questo caso la staffetta si chiama sprint, Sprint Relay Race),
oppure in base ad un numero di giri o ad un tempo prefissati, per esempio 20 giri oppure 30 minuti, o
anche un’ora (in questo caso si chiama Time Relay Race). Per le gare endurance oltre l’ora, per
esempio 3h, 6h, 12h e 24h, i team possono essere composti anche da 5 o 6 atleti. Le gare endurance
relay race ad oggi non sono mai state incluse in Eurocup, European Championships o World
Championships.
Il percorso di gara deve garantire l’incolumità degli alteti, quindi deve presentare un buon fondo
stradale, omogeneo, preferibilmente in asfalto, senza asperità o buche, tombini, marciapiedi, etc., che
possano compromettere la stabilità del monopattino che, a differenza di quella della bicicletta, è
molto precaria a causa anche della ravvicinata distanza della pedana al fondo stradale. Inoltre sono da
evitare curve strette, tratti di strada con muretti, pali o qualsiasi altro ostacolo o pericolo non
adeguatamente protetto (con materassi di gommapiuma, balle di fieno, etc.) che possa provocare o
aggravare le evenutali cadute dei concorrenti.
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Il percorso di gara può essere vario sia per quanto riguarda la distanza, sia per quanto riguarda le
difficoltà tecniche: è possibile prevedere salite ripide, purché non eccessivamente, e discese, purché
non pericolose. La zona cambio deve essere sufficientemente ampia per consentire la corsa
parallela di più monopattini e monopattinisti contemporaneamente, che devono affrontare in
sicurezza la salita e la discesa dal monopattino in corsa: in particolare la zona cambio non deve essere
in discesa.
Le gare a staffetta così organizzate sono anche molto spettacolari perché possono essere apprezzate
dalgli spettatori nella loro totalità, in ogni aspetto, dalla fase di preparazione degli atleti fino alle fasi
finali e all’arrivo. Inoltre la peculiarità di questa gara è rappresentata dal cambio della staffetta, cioè
del monopattino che avviene ad ogni giro in una zona ben delimitata del percorso, di solito la meglio
visibile, anche perché è il momento più spettacolare della gara. Quindi, più giri si effettuano, più
volte il cambio viene effettuato, rendendo più affascinante la gara. La zona impiegata per i cambi di
solito funge anche da linea di partenza e arrivo. Il cambio avviene in corsa e mette in evidenza le
capacità tecniche degli atleti, l’abilità di guida, la prontezza di riflessi e l’affiatamento tra i
componenti della squadra. Come avviene? L’altleta che si appresta a completare il giro a bordo del
monopattino affianca il compagno di squadra che lo attende ai limiti della zona cambio, pronto a
scattare fulmineo per un nuovo giro. Questi, di corsa, afferra il monopattino e non appena ne prende
il controllo consente all’altro di scendere dal lato opposto e arrestare la propria rincorsa in attesa del
prossimo cambio, facendo attenzione a non farsi travolgere dai monopattinisi in pista che
sopraggiungono alle sue spalle. Più rapido e coordinato è il cambio, meno vantaggio si concede agli
avversari. Ma bisogna fare attenzione, perché bastano un passo falso o un avversario sulla propria
traiettoria e le cose si complicano…
Le staffette sono gare più semplici da gestire rispetto alle individuali e sono anche più
apprezzabili nella loro totalità dagli spettatori, perché il circuito di gara è limitato nella sua
lunghezza e il pubblico ha la possibilità di vedere tutti gli aspetti della gara standosene
tranquillamente nello stesso posto. Infatti per queste gare può essere utilizzata una piazza, un isolato
urbano, una pista di atletica, o un altro spazio circoscritto che consenta agli organizzatori di
concentrare tutta l’attenzione e tutti gli sforzi per valorizzare l’evento, lo spettacolo, gli sponsor, etc.;
inoltre richiede agli organizzatori minore impegno per garantire la sicurezza e l’incolumità degli
atleti, minor numero di ausiliari (protezione civile, alpini, gruppi specifici, volontari di associazioni
sportive) lungo il percorso, oltre che meno burocrazia rispetto ai percorsi che impegnano strade
provinciali o statali, che richiedono il parere di amministrazioni centrali ed altri enti preposti.
Anche per questo tipo di gare, relativamente al cronometraggio si suggerisce di fare riferimento alla
proposta dell’IKSA che mette a disposizione degli organizzatori il sistema di cornometraggio CHIP
AMB e il personale addetto, garantendo affidabilità ed esperienza.
TECNICA PER IL FOOTBIKING E BENEFICI RISPETTO A CORSA E CICLISMO
Il kicking, il dare delle pedate a terra per spingere il monopattino, cioè la pratica del footbiking,
richiede la quasi massima rotazione dell’anca e la flessione del ginocchio e della caviglia. La gamba
che spinge e quella d’appoggio che sostiene la spinta svolgono azioni abbastanza differenti ma, se il
loro lavoro viene scambiato ogni 3-6 passi a seconda della pendenza, allora entrambe le gambe
godono dei benefici di entrambi i tipi di flessione e rotazione. Il diagramma sottostante mostra la
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sequenza ciclica dei movimenti svolti per la spinta congelata ad intervalli di tempo regolari. Le stesse
immagini unite in un movimento sequenziale mostrerebbero un movimento fluido.
Immagini tratte da © kickbike.com®
Correre in monopattino implica una vasta gamma di movimenti e flessioni più un intenso sforzo
simile a quello richiesto dalla corsa durante ogni ciclo, ma con un impatto al suolo molto lieve.
Anche le spalle e i gomiti sono coinvolti nel ciclo.
Un numero sempre più crescente di atleti usa il monopattino come parte fondamentale del proprio
allenamento e partecipa attivamente alle gare di footbiking. Gli allenamenti intensi favoriscono un
eccellente benessere cardiovascolare e aerobico e generano una grande quantità di stamina muscolare
in molti gruppi muscolari. Poiché la posizione di corsa è dinamica e non statica, non vincola l’atleta
al mezzo, e poiché l’impatto del piede sul terreno non è violento né traumatico, se fatto con la giusta
tecnica, gli allenamenti o le attività intensive minimizzano i comuni traumi associati alla corsa e i
fastidiosi e assillanti dolori al collo, alla schiena, alla zona lombare, alle natiche connessi al ciclismo.
PER INFORMAZIONI E CONTATTI:
GS AVIS IVREA - Via dei Cappuccini 16 - 10015 IVREA (TO) - Tel. 0125 641298
Sito web sez. monopattino: www.avis-ivrea.it/monopattino
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IMMAGINI TRATTE DAI MONDIALI DI FOOTBIKE - IVREA 2010
La partenza della gara endurance 37 km di Ivrea nel 2010
Un momento della gara in discesa (Foto Pantacolor)
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La partenza di una batteria della gara sprint (Foto J. Sternal)
Un atleta impegnato in una gara sprint (Foto J. Sternal)
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La finale sprint in notturna al photofinish
Premiazione Sprint Cadetti Femminile (Foto Pantacolor)
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La partenza di una della gare per bambini (Foto Pantacolor)
La premiazione di una delle gare per bambini (Foto Pantacolor)
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Un footbiker impegnato nella gara sprint
Alcuni “cambi” della gara a staffetta (Foto Pantacolor)
La premiazione della staffetta femminile (Foto Pantacolor)
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